SINTESI IL Resto È Rumore (Alex Ross) [PDF]

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Zitiervorschau

IL RESTO è RUMORE (ALEX ROSS) 1 STRAUSS-MAHLER e la Fin de Siècle Strauss - Salome a Graz (non a Vienna) nel 1906: assistette Puccini, Mahler (Rapporto di amicizia Mahler/Strauss, l’uno più burrascoso e l’altro più indecifrabile, pieno di incompresioni.) e Alma, Schoenberg. Opera mai vista prima d’ora, perturbante come l’originale di Wilde e cacofonica, boato del pubblico. Sinuosa apertura del clarinetto, due aree tonali (Do# e Sol), contraddizione di Salome. Es. con il profeta Jochanaan le due aree coesistono (rettitudine del profeta vs sensualità di S.). Dissonanza scabrosa come il bacio e rumore finale turbolento. APERTURA DI UNA NUOVA EPOCA (es. Schoenberg) e chiusura di quella operistica, secondo Ross (con Puccini e la Turandot del 1924, incompleta) Wagner - incantò il pubblico con il Ring a Bayreuth nel 1876 e nel 1882 con il Parsifal (muore nel 1883) Nel 1906 a 23 anni dalla sua morte, Wagner era diventato un colosso della cultura e la sua influenza non si faceva sentire solo in ambito musicale, si estendeva alla pittura, teatro e politica (es. movimento bohemienne, Wagner come apostolo di una controreligione oppure antisemiti e i nazionalisti lo reputavano il loro profeta). Ispirò anche Elgar ed il suo oratorio “The Dream of Gerontius”- per Strauss il primo innovatore inglese Puccini al contrario, rifiuta il tema mistico/magico MA Verismo (con Leoncavallo e Mascagni) – orchestra/melodie popolari, personaggi (prostitute, banditi, monelli ecc). Ross vede un’influenza wagneriana sotterranea nel modo di far emergere le melodie e nella loro evoluzione (es. Boheme, 1896). Nietzsche “Il caso Wagner” 1888: Wagner che apre le porte al metafisico, ma Nietzsche vuole la musica libera dalla grevità teutonica e riconsegnata al popolo. Molti francesi ritornano popolari/”Mediterraneizzano” (anche perché rifiutano la cultura tedesca dopo la guerra franco-prussiana del 1870)  Satie, Chabrier (Espana) ecc. Strauss crebbe all’ombra di Wagner. Il padre suonava il corno francese e prese parte alle prime del Tristan e del Parsifal. Salome Do#/Sol# ripreso dalla Valchiria. Rinuncia ai formalismi viennesi che il padre gli aveva inculcato e dopo aver letto “L’unico e la sua proprietà” di Max Stirner (alternativa a Wagner) rifiuta i moralismi nella sua opera Guntram (1894, eroe che ripudia la comunità) – fiasco Opere: dichiarazioni eroiche per poi concludersi nel silenzio, personaggi femminili molto forti, personaggi maschili sembrano quasi dei trofei d’amore o oggetti sessuali. Elektra, Dresda 1909: La musica sull’orlo della tonalità, quella che tra qualche anno verrà chiamata atonalità. Delirante, come la protagonista (figlia di Agamennone e Clitemnestra, quest’ultima ha ammazzato il marito e regna con l’amante Egisto. Alla fine, con l’aiuto del fratello Oreste uccidono la madre e lei fa una danza delirante, cadendo a terra esanime) Mahler: cresciuto in un’atmosfera tesa, fugge in strada dopo una lite tra genitori e sentì in strada una musica popolare (per Freud, 1910 seduta con Mahler, da qui si unisce il frivolo e la tragedia in Mahler) 1897 ottenne l’incarico più prestigioso al mondo, direttore del teatro dell’opera di vienna, accettarlo implicava la conversione al cattolicesimo. La sinfonia n.1, Titano (con Fra Martino) di Mahler fu eseguita in contemporanea con il Don Juan di Strauss (quest’ultima acclamata. Mahler dalla 3° sinfonia vuole apparire come musicista puro (no musica a programma) e la sua sinfonia n.5 parte da una Lotta eroica, passa per una marcia funebre per concludersi con uno Scherzo e un Adagietto. Mahler/Strauss. La 6° secondo Strauss ha una “struttura sovrabbondante” con un tamburo progettato appositamente da Mahler (che produsse con ilarità un colpo sordo), egli la alleggerisce ma l’amicizia tra i due si intiepidisce . Egli si definì come un “inattuale”, diversamente da Strauss ma è un mito. 1906 compone la radiosa 8° sinfonia (prima nel 1910), ma nel 1907 lascia Vienna per un maggior compenso offertogli dalla Metropolitan Opera di N.Y.

Il Nuovo Mondo (USA, XX Secolo) – musica orchestrale con repertorio austro-tedesco, teatro con opera francese, tedesca e italiana. Le nuove tecnologie come il fonografo portarono la musica a chi non l’aveva mai ascoltata, ENRICO CARUSO con “Vesti la giubba” era il primo successo da un milione di copie. L’elettrificazione della musica cambiò per sempre il panorama musicale, diffondendo la classica alle masse ma diffondendo anche la musica popolare che avrebbe sfidato l’egemonia dei compositori. I piccoli gruppi musicali avevano un suono frizzante e accattivante mentre le orchestre avevano un suono pesante e fermo. Mancava la musica classica dal linguaggio originale, americano. Le star erano i compositori europei. STRAUSS negli USA fu accolto da Roosevelt alla Casa Bianca, divert il pubblicò con la Symphonia Domestica (giornata di una famiglia abbiente) e li scandalizzò con la Salome PUCCINI ammirato da tutti per le sue 4 opere della maturità. Ispirazione americana: musica afro, tema del selvaggio West (David Belasco), linguaggio esatonale e più sperimentale  La fanciulla del West (donna personaggio forte, Minnie messaggera di pace e non folle/malata). MAHLER si trovò bene in America. La 10° Sinfonia – marcia funebre ispirata ad una musica sentita in una processione funebre a N.Y.

2 IL DOTTOR FAUST: SCHONBERG, DEBUSSY E L’ATONALITÀ se è arte non è per tutti, se è per tutti non è arte. Schonberg non fu il primo a scrivere musica atonale, ovvero una musica che non usa le tonalità maggiori o minori, il primo probabilmente è Liszt la batelle senze tonalitè è uno scritto per piano che non usa la tonalità. Debussy amava l’atonalità perché rebdeva la musica per pochi intimi, compositori che la capivano, e non per il popolo. Un teorico musicale spiego che: quando due forme d’onda di suoni si intersecano creano dei battimenti, l’intervallo di ottava gerea un battiemnto piacevole, la lina superiore si lega con quella inferiore, e non viene percepito alcun battimento, anche la quinta giusta non crea battimento, due note non i tonalità creano un disturbo di onde sonore. Il quartetto n. 1 di schomberg, non anora atonale al massimo, venne salutato con riso del pubblico, mahler lo difese ma non capì in pieno la necessità di questo sviluppo musicale. Quando sentì i cinque pezzi non li capì ma incoraggiò il “giovanotto presuntuoso” . staruss pensò che schomberg stava esagerando. Due semitoni vicii suonati insieme creano il battimento più rapido e fastidioso, schomberg spiegava i suo lavoro come un logico risultato razionale dell’evoluzione musicale. Emancipazione della dissonanza. Schomberg introdusse così nuovi accordi e eliminò quelli vecchi, la tonalità era morta. Qualcuno accostò l’atonalità di schomberg al sue essere ebreo. Schomberg con berg e webern instaurò un legame e furono conosciuti come la seconda scuola viennese. Schomberg era visto come un guru. Webern si concentrò nella ricerca di nuovi accordi e timbri, l’era del rumore era iniziata. I sei pezzi di webern furono ll’opera atonale per eccellenza, webern riusci a rendere il linguaggio atonale di schomberg più assimilabile portanolo in frammenti lineari invece che verticali. Berg mantenne un distacco dalle fantasie utopiche del circolo di schomberg. Berg aiutò schomberg nella sua ricerca, ma pagò il prezzo di essere il suo galoppino. Berg amava ancora strauss e mahler. Berg quindi sarà il discepolo più accessibile e romantico della scuola di schomberg. Allo scoppio delle guerra molti compositori si fecero prendere dalla psicosi della guerra, schomberg fu uno di questi, strauss no. Berg scrisse il wozzek ispirato ad un opera tetarale di buchner. Il progetto fu portato avanti contro il parere di schomberg. In questa opera miscelò la tradizione con la tonalità, arrivando a concluderla, dopo un percorso atonale, con un do maggiore. Stravinskij

Presentò a parigi la sagra della primavera, prima non fu accolta bene ma un anno dopo i buu divennero bravo. L’avvento del fonografo significò che i compositori non devetterò affidarsi più alla carta per conservare le loro opere ma alla registrazione, in molti andarono in giro a ricercare le canzoni popolari e a registrarle, si ricercava il folk. I compositori per allontanrsi dalla musica tedesca iniziarono a prendere ispirazione dalla musica popolare. Inziò anche un principio di staticità nella musica che veniva rinnovata da parti ritmiche. Nessuno però poteva competere con stravinskij in campo ritmico, debussy chiamò al sagra, una musica nera. I musicisti jazz amarono stravinskij perché parlava un linguaggio simile al loro. charlie parker prese ispirazione dalla sagra. Le six e il jazz La parigi degli anni venti accolse tutte le mode, come il jazz e naquerò il gruppo di compositori chiamato les six, aiutati da Cocteau, scrivevano una musica di tutti i giorni, musica orecchiabile per tutti. Riprendeva il jazz e la musica africana. In america Bernstein auspiacava una musica veramente americana, e non copiata agli europei, non si accorgeva però che la vera musica americana era quella dei neri. La discriminazione razziale aveva creato un movimento musicale molto forte che richiamava un rinnovamento spirituale. La nuova musica americana quindi non sarebbe stata quella di stampo classico ma il regtime, il blues, l’rnb, i soul. La carnegie hall fu chiusa però per i neri, apparte delle fortunate eccezioni. Il jazz avrebbe avuto i suoi maestri: armstrong il capostipite, Ellington il calssicista, parker il rivoluzionario. Cook fu il primo musicista nero, violino, a suonare alla carnage hall. Tra i classicisti c’era però un muro per la nuova musica nera, che per necessità e per orgogllio prese ispirazione sempre di più dalla musica popolare. In europa stravinskij era il capo degli ultramoderni, mentre lo spartiacque tra la musica classica e popolare veniva dai maestri di broadway come gershwin e cole porter che costruirono un nuovo tetro musicale (musical) con trucchi dell’opera lirica e canzoni popolari. I nuovi compositori atonali come varese si apettarno di dar scandalo con le loro opere, ma stranamente vennero accettate ed applaudite. Varese si scagliò contro il jazz dicendo che non era la musica americana vera ma una musica nera scritta dagli ebrei. La verità è che negli anni venti e trenta compositori neri, ebrei e bianchi lavoravano insieme scambiandosi idee. Gershwin e il duca: fu fondamentale per la musica della prima parte del XX secolo. Puntava a scrivere un opera lirica jazz e doveva essere eseguita da un solo cast di neri. Scrisse quindi porgy and bess: quest’ opera per la prima volta concedeva molto spazio all’improvvisazione. Porgy non ebbe un gran successo perché il pubblico non capì se avesse scritto un musical o un opera lirica. C’era anche un dibattito se fosse un opera realmente nera. Alla critica dava fastidio che gershwin teneva il piede in due scarpe. Il rinascimento di harlem aspirava a creare una cultura afroamericana, il capostipite fu duke ellington. Alcuni critici sostenevano che la musica afroamericana sarebbe diventata grande se si fosse avvicinata alla cultura europea, ma fecero il contrario presero spunto dalla musica eurpea per portarla al jazz e blues. Il duca si pose l’obbiettivo di espandere la cornice temporale di un brano jazz. Rapsodia in blu era una canzone jazz su un tempo dilatato di una sinfonia. Ellington era amico di gershwin ma rifiutava che un bianco potesse scrivere un opera nera. Ellington scrisse una sinfonia swing che fu presentata alla carneage hall, per la prima volta un compositore nero conquistò una sala d’orchestra. Black brown and beige ebbe la stessa ricezione di porgy, con confusione su cosa fosse veramente questa musica. I critici volevano scoraggiare la fusione tra classica e jazz. Sibelius:

veniva idolatrato in inghilterra e america come il nuovo beethoven ma sminuito come kitsch in europa. Sibelius attaccato al vecchio modo di scrittura si sentiva perso in un europa modernista e atonale, non poteva dimenticare le sue divinità. Non tutti ossono essere innovatori, e proprio perché ricordava un eco passato piaceva molto agli ascoltatori “normali”. Sibelius fu celebrato come un divinità nella sua finlandia. La seconda di sibelius funa delle prime sinfonie con temi politici, parlava della liberazione della finlandia. Andò in europa ad ascoltare la salome ma si sentì a disagio in questo ambiente. Sibelius ebbe una gran fama in america dove il times lo acclamava perché le sue opere erano accessibili e capibili dalla massa e non come l’oscurantismo moderno. Adorno al cntrario stroncò sibelius. Quando la finlandia divenne nazista sibelius divenne un burattino di hitler, come un compositore nordico e ariano. Dodecafonia: schoenberg aveva svelato la sua nuova legge compositiva nel 1923: metodo di composizione con 12 note che siano in relazione solo l’una con l’altra. Dodici note consecutive sono una scala cromatica, ha tutti i colori di uno spettro. Schoenberg stava abbandonando l’atonalità e riecheggiavano le composizioni tonali. Weill metteva in contapposizione i compositori che : pieni di disprezzo per il pubblico cercano soluzioni a porte chiuse, e quelli che stabiliscono un contatto con il pubblico. Weill esortò i compositori ad abbandonare le imprese elitarie e ricominciare da zero. Schomberg al contrario credeva che: gli artisti che vogliono rivolgersi alla comunità finiranno per rivolgere le proprie idiozie l’uno all’altro. Era orgoglioso che la sua musica attraesse pochi spettatori e disse di non avere alcun pubblico. Stalin: l’opera sovietica doveva fare uso di tutti i più recenti artifici della tecnica musicale ma il suo linguaggio doveva essere vicino alle masse, chiaro e accessibile. Lady macbeth di sostakovic fu recensito dalla pravda come caos invece che musica, un lavoro scuro e osceno. Dalla metà degli anni trenta i totalitarismi politicizzarono la musica rendendo questo un periodo molto buio. La cosa brutta è che i compositori non si sollevarono in massa contro i totalitarismi, ma ne furono d’accordo. Senza lasciare la russia sostakovic ebbe molte influenze dall’occidente e la sua opera, il naso, fu accusata di formalismo: il termine era un eufemismo sovietico per qualunque musica puzzasse di modernismo occidentale. Nel 1931 sostakovic pubblicò un articolo dove diceva che la richiesta di melodiosità stava rovinando i compositori. Stalin allora per portare dalla sua parte i musicisti li riempì di agi e le loro vite furono rese materialmente migliori. L’unione dei compositori sovietici fornì case di cura e un edificio compositivo a mosca. Lady macbeth era un opera contro i mercanti russi, il corrispettivo sovietico degli ebrei. Gli artisti che in russia avrebbero mostrato iniziativa creativa e indipendenza furono soggetti a denigrazione e riorientamento con minacce di censura, carcere e morte. Molti degli intellettuali, forse per paura, sostenevano la politica di stain, chi lo criticò fu fucilato. Sostakovic ebbe un periodo di magra, le sue esecuzioni si affievolirono e il suo reddito si inaridì, molti di quelli vicini a sostakovic iniziarono a sparire. Questo era il terrore, una morsa che si stringeva intorno a un individuo colpendogli gli affetti. Sostakovic scrisse la quarta, sempre un opera contro stalin, ma non la pubblicò. Scrisse la quinta, un lavoro molto semplice che un ascoltatore medio avrebbe capito. Era la sua Eroica. Nel finale le trombe trasformano il tema principale in una fanfara, in un emblema di potenza. All’inizio della guerra sostakovic ebbe un risvolto molto patriottico, scrisse la leningrado. Questa opera venne usata per scoraggiare una truppa tedesca che voleva attaccare la prima dell’opera, una schiera di altoparlanti diffuse la leningrado nel campo di battaglia, fu un attacco al morale delle truppe tedesche. A sostakovic vennero elargiti dei beni e ringraziò stalin per questa cura, sulla scia della leningrado aveva riacquistato lo status di massimo compositore sovietico. In russia fu bandita una campagna denigratoria all’arte per l’arte e al formalismo. Zadanov, secondo di stalin, convocò una riunione di compositori facendo

capire che caos invece che musica era ancora vivo. Prokof’ev ebbe disgusto per le parole di zadanov, sostakivic ingoiò il proprio orgoglio. Furono messe al bando tutte le opere ritenute formaliste, alcune di sostakovic, prokof’ev e popov. Solo dopo la morte di stalin sostakovic cercò di ricomporre la sua vera identità. Musica per tutti: gli europei avevano sempre dipinto l’america come una terra di selvaggi, ora con i totalitarismi era divenuta l’ultima speranza di civiltà. Molti dei compositori si stabilirano negli USA. Roosvelt incarnò quella che divenne nota come visione “middlebrow” cultura alta fornita con mezzi semplici per il ceto medio. La musica sinfonica veniva trasmessa dalle radio e il patrimonio letterario forniva le trame ai film di hollywood. Le grandi masse con la radio e il cinema sonoro entrano nella cultura intellettuale. La musica classica appena entrata nel mainstream si trovò subito degli ostacoli, gli americani non erano molto convinti che la musica europea potesse esprimere la loro condizione, per la massa ellington rappresentava una proposta convincente. Tre decisivi progressi tecnologici mutarono il panorama musicale : la registrazione, la radio che permetteva di trasmette cost to cost e il cinema sonoro. Tutti questi mutamento sono accumunati dal invenzione del microfono. Che tolse la musica dall’elitarismo delle sale per concerti. I film sonori crearono nuove carriere per i compositori. Copland: sognava il far west ma viveva a brooklin, ad appena 24 anni una sua opera fu suonata a new york e boston. Colepand seguando stavinskij assorvì l’estetica anni 20 e rifiutò la grandiosità teutonica e rese la sua musica chiara con ripresa di forme barocche . dopo il crollo della borsa del 29, l’idea di un governo comunista negli USA non era così remota, gli artisti di sinistra si riunirono in quello che fu chiamato il fronte popolare. Copeland aveva tendenze di sinistra e le tematiche politiche si infiltrarono nella sua musica, parlò anche ad un comizio comunista. Comunque Non si iscrisse mai al partito, nel fronte popolare cercava il suo stile, le nuove idee. Basta schoenberg! New Deal (1933-37)  Fattore economico da un’idea della moglie di roosvelt, il ND ebbe delle somme ingenti da spendere nella cultura e finanziò il teatro (che venne criticato per essere troppo propagandistico di sinistra con i fondi pubblici) e la musica: con i nuovi fondi molte donne, poveri e neri si avvicinarono alla musica. Secondo thomson c’erano 3 tipi di pubblico: A. capitalista, amante di toscanini e la musica vecchia maniera. B. professori che che ricercavano una musica elitarie e difficile per rimanere nell’oscurantismo. C. il fronte popolare con la musica per tutti. Per l’A c’era Barber, italiofono e vicino alle orchestrazioni classiche, per i B c’era schoemberg per i C copeland e Ellington. Nel frattempo i musical di broadway erano molto in voga e crearono un loro genere musicale. A hollywood invece si puntava al profitto, i compositori potevano trovare stretta la pressione e la velocità delle produzioni ma venivano acclamati come delle divinità. La musica nei film era onnipresente, era una novità, e veniva richiesto di sottolineare ogni movimento, il mickymousing. Il più originale fu Hermann che collaborò con welles (massimo del fronte popolare) stravinskij invece non condivideva la velocità delle produzioni e non riuscì a lavorare a hollywood. HITLER: amante della tradizione e di wagner, strauss fu contento di hitler come cancelliere perché amava l’arte. Wagner lamentava l’ebraizazione della musica tedesca e nel parsifal si presenta come un esegesi razzista, la miscela di sangue. Strauss era un sostenitore di hitler perché entrambi odiano il modernismo. Hitler conobbe la famiglia wagner e fu odiata da loro. hitler prese il potere nel 33 e la musica fu affidata ad un autogestione sotto la supervisione del della camera della musica del reich, capitanata da strauss. La musica

non fu nazistificata dall’alto ma si nazistificò da sola. Al contrario di stalin, hitler voleva far credere che le arti erano libere. Le figure della scena musicale di weimar non incontrarono delle difficoltà al passaggio all’era nazista e riuscirono a non rinunciare allo stile anni 20. L’atonalità ebbe un singolare destino, venne vista come un prodotto ebraico perché portata al successo dall’ebreo schoenberg , ma la scrittura atonale e dodecafonica fu talvolta tollerata ammesso che il compositore avesse assunto la giusta posizione politica. Anche l’atonalità può creare bella arte lodevole al patto che chi la suoni sia un vero nazista. Strauss vedeva il ruolo di direttore della camera musicale come un opportunità per delle riforme, come la ripartizione delle royalties a favore dei compositori invece che alla musica popolare. Strauss però rifiutò di prendere parte alla de ebraizzazione della musica e oppose resistenza affinche le opere di Mahler furono ancora eseguite. I nazisti lo cominciarono a tenere sott’occhio, nel 35 fu costretto ad abbandonare la camera e rassegnarsi ad un processo di riorientamento. La famiglia di strauss era di origini parzialmente ebree. Con il nuovo riallineamento di strauss gli fu assicurata la protezione della famiglia. Per i gerarchi nazisti il Parsifal doveva essere tolto dai programmi perché era un’opera religiosa e cristiana e questo andava contro l’ateismo nazista, ma Hitler si oppose e fece rimaneggiare la storia per renderla meno religiosa.

10: L’ora zero: l’esercito americano e la musica tedesca 30 aprile 1945 suicidio di Hitler e arrivo degli Americani in Germania - fine della guerra, rispettarono l’importanza artistica di Strauss e ne fecero cittadino americano onorario. Riorientamento RISOLLEVAMENTO DELLA GERMANIA SULLA FALSARIGA DELLA SOCIETA’ DEMOCRATICA AMERICANA  promozione del jazz, delle composizioni americane/internazionali per demolire il concetto di superiorità ariana (ripristino delle musiche verboten e inserimento di Copland, Harris o di nuovi compositori come Hartmann – mecenatismo per quest’ultimo da parte degli americani, per riempire le sale) = Controllo dell’informazione (con Carlos Moseley che scrittura Bernstein). La musica “antica“ e pericolosa (come Sibelius e Strauss) non fu programmata, evitando di includere compositori con simpatie naziste o comuniste (es. Hans Eisler) Darmstadt: SOLO MUSICA CONTEMPORANEA, Hindemith, Webern (fu molto eseguito nonostante la prematura morte) e soprattutto Schoenberg che fu il faro per la nuova generazione di compositori.

11: La guerra fredda e l’avanguardia anni ‘50 Anni di trasformazioni continue, anche in campo musicale  estetica della dissonanza e della complessità/densità. Filosofi come Theodore Adorno (1949, Filosofia della musica moderna) cercano progressismo, distruggono il neoclassicismo Stravinskij – superare la tonalità come superare totalitarismo Si può dire che l’avanguardia fosse nata nel 1941 con il Quatuor di Messiaen, in un campo di prigionia a Goerlitz  “Il tempo non sarà più”, non solo apocalittico ma anche affermazione di una nuova metrica musicale, ma armonie ancora chiare. Getta le basi per il serialismo integrale nel 1946 (Mode de valeurs et d’intensitès) Nella classe di Messiaen a Parigi, Pierre Boulez (ispirato dal maestro estende il serialismo organizzando i parametri a gruppi di 12, in Polyphonie X)– rifiuto della musica di Stravinskij, radicale la sua modernità - l filo conduttore dei suoi brani è la violenza di esecuzione (es. le prime due sonate per pianoforte), Schoenberg aveva rivoluzionato l’armonia ma lasciando intatta la struttura ritmica/formale. Vede in Webern il suo modello. (1951, spietato necrologio “Schoenberg è morto”) 1949 John Cage a Parigi a trovare Boulez – compositore sperimentale, avanguardia non progressista/esclusiva ma inclusiva – violenza/brutto/inferno, esprimendoli tramite musica si trasformano e ci trasformano. Accolito di Schoenberg. Tradizione classica da decostruire (come Duchamp con l’arte) –

rumore e silenzio. Nuove sonorità ( es. Concerto per pianoforte preparato), nuovo metodo compositivo (1950, ispirato alla pratica divinatoria cinese “I Ching”, lancio di monete  risultato seriale casuale) – Influenza del buddismo zen (sia per il silenzio che per il “succederà quel che deve succedere”) – happening (Black Mountain Piece) il confine tra artista e pubblico sparisce definitivamente, gli spettatori compiono azioni musicali o extramusicali. 4’33’’ ispirato alle tele bianche di Rauschenberg e silenzio - collage di nastri radiofonici (William Mix) dopo aver conosciuto il pioniere dell’elettronica, Pierre Schaeffer e musica concreta (suoni delle locomotive su frammenti di nastro) . Amicizia tra Cage e Boulez si affievolirà, perché quest’ultimo disprezza il pubblico bohemien di Cage (non l’elite intellettuale) ’40 USA – paura del comunismo ed eccesso di populismo in stile New Deal nelle “arti serie”- CLEMENT GREENBERG- LA SEDE PRINCIPALE DELL’ARTE OCCIDENTALE SI E’ TRASFERITA NEGLI STATI UNITI (Pollock). MIGLIOR MUSICA AL MONDO QUELLA DI COPLAND (Sinfonia n.3), BARBER, BERNSTEIN… il paese si spostava a destra e tutti i musicisti del fronte popolare come Copland vennero accusati di aiutare il comunismo . Va a Parigi e conosce Boulez, cerca le avanguardie. Copland ’50 ad Harvard conferenza sulla musica del dopoguerra, scissione  Da un lato compositore dodecafonico militante e politicizzato, contro il realismo socialista/dall’altro il compositore di fede comunista che rinuncia alla qualità per compiacere le masse. Copland accusato nel ‘53 dal presidente Eisenhower e dovette giurare di non essere stato mai in contatto con la russia comunista. Sua musica quasi mai dodecafonica, ma grande risonanza ebbe Connotations, parecchio dissonante. Poi la sua produzione si dirada e assume un tono più sommesso (Inscape) e che dà un presagio straziante dell’Alzheimer e della fine della sua vita (In the Evening Air). Stravinskij “amiable”, compositore da museo, una volta che il “violent” (Boulez, o Schoenberg) è stato accettato. (in realtà alla fine degli anni ’40, con The Rake’s Progress, è al picco creativo) Amicizia e collaborazione con Robert Craft che gli fece cambiare idea su Schoenberg e Webern. Capì che doveva rinnovare il linguaggio (dodecafonia) e seguire il detentore del “sapere musicale postbellico dopo che Schoenberg è morto (Boulez). Il balletto Agon sintetizza il primitivismo russo, il neoclassicismo parigino e il modernismo americano – le figure incisive e guizzanti ribollono sotto la superficie variegata di serie dodecafoniche. Il tutto accostato al balletto di Balanchine, ritmi scanditi e danze che richiamano culti pagani/magici (intorno alla pietra, per il diavolo). Anche i Requiem Chronicles, del 1966, una sorta di Requiem scritto per se stesso (morirà nel 71 e verrà sepolto a Venezia vicino Diaghilev), uso della scala ottatonica, ritorno a sonorità politonali della Sagra. Un uomo nato come l’incarnazione della Russia primitivista/modernista che diventa un cosmopolita. Darmstadt, dal 1946 corsi estivi  avanguardia, supportata dalle radio e riapertura del festival Donauschingen. Centri di musica elettronica a Colonia (nel 55 a Milano). Schaeffer notò che la musica stava diventando uno sforzo collettivo, con una mentalità pseudo scientifica (le composizioni non più con i classici titoli ma “cerebrali”  Musica su due dimensioni, Structures ecc..). Karlheinz Stockhausen, leader dei nuovi compositori Divieto non scritto della musica tonale, musica ripugnante e scioccante (doveva esserla secondo Adorno) che infastidì alcuni (per esempio Henze, che dopo un soggiorno ad Ischia ritorno ad un linguaggio più neoclassico). Klavierstuecke (musica che balza da un registro ad un altro) ma soprattutto musica elettronica  musica concreta alla Schaeffer con Studie I e II o Gesang der Juenglinge (voce di un corista sgretolata e inframezzata da suoni elettronici), Gruppen (orchestra divisa in tre gruppi, eventi che vengono palleggiati in maniera stereofonica). Luigi Nono, Il canto sospeso (compose un testo con frammenti di discorsi registrati come nel Gesang). Iannis Xenakis studiò con Messiaen e Schaeffer, collaborò con Le Corbusier (modelli architettonici in musica), musica stocastica  gli importa della ricezione dell’ascoltatore, punta allo shock sonoro e va oltre l’immobilismo del serialismo (con Metastasis). ANNI ’60 la collegialità di Darmstadt si sgretola, anche Boulez si riaffaccia al passato francese di Ravel e Debussy in Le marteau sans maitre e non sarà più così rigido.

USA anni ’60, Kennedy rilancia la cultura. Aleggia nuovamente il sentimento creato col New Deal, ma la corsa agli armamenti si trasforma in lotta al primato scientifico/culturale tra superpotenze in competizione (nel 61 muro di Berlino, 62 crisi missilistica cubana). Interesse dei compositori americani per la dodecafonia. NON ANCORA CULTURALMENTE AUTONOMI . Milton Babbit (che si era interessato alla matematica, a Schoenberg, alla musica elettronica negli anni 50) guidò il Centro di musica elettronica Columbia-Princeton e presentò il MARK II un sintetizzatore musicale elettronico mirante ad imitare i suoni di tutti gli strumenti esistenti. Composition for Four Instruments , delicata e a pieni e vuoti come i quadri giapponesi (non mancano triadi). Elliott Carter, Quartetto 1 non commerciale ma accolto favorevolmente in Europa, Doppio Concerto (piano e clavicembalo) con elementi jazz. Se loro sono meno popolari, lo è di certo Leonard Bernstein . EGLI SENTE CHE E’ GIUNTO IL LORO MOMENTO (AMERICANO) NELLA STORIA. West Side Story (1957) è di diritto tra i lavori moderni ed innovativi dalla trama all’uso della musica (es. l’imperatore di Beethoven diventa una canzone d’amore, serie dodecafoniche, bebop), imbevuto di impegno politico e vita americana contemporanea. Vita tra la direzione (soprattutto di Mahler) che lo assorbiva e la composizione.

12: La passione di Benjamin Britten I luminari dell’avanguardia lo snobbarono perché era pacifista, di sinistra e omosessuale. Nonostante ciò divenne un orgoglio britannico. Le sue opere vedono tutte delle vittime molto giovani, forse si rivedeva in quelle vittime ma anche nei carnefici (Peter Grimes, Billy Budd e Il giro di vite). Britten infatti si invaghì di un dodicenne, aveva una sfumatura pedofila (attrazione come sintomo di volontà di evasione dall’età adulta. Fu amico e stimò Copland Non era un innovatore ma portò originalità al classicismo. 1945 il suo capolavoro Peter Grimes, su testo di George Crabbe, che parla di un pescatore ubriaco, che maltratta e abusa dei suoi apprendisti e impazzisce per il senso di colpa dopo aver provocato la loro morte. Allegoria dell’oppressione degli omosessuali, per certi aspetti il Wozzeck inglese (comprensione per uomo orribile che diventa vittima, i suoi crimini sono dovuti alla società che lo ha creato). Opera che si spinge ai confini del genere (pieno di canzoni folk e da operetta ma allo stesso tempo di dissonanze novecentesche). Prevalentemente tonale, espressiva della sua vera naturalezza. Primo Interludio dalla sonorità acquatica, acciaccature come uccelli. Passacaglia come unheimlich. Un finale né maggiore né minore, ondate di suono impersonali e confuse, sgretolamento dell’ IO. Britten e la guerra fredda, War Requiem (1962). Testo latino della messa da requiem e poesie pacifiste di Wilfred Owen, 3 solisti, 2 orchestre e 2 cori. Libera me, momento clou, invocazione della pace e liberazione dalla morta eterna (esplosione orchestrale e vocale), brivido erotico tra un soldato e un altro che ha ucciso il giorno prima (musica appassionata). Stima da parte di Shostakovic, per anni umiliato politicamente e che alla fine dovette aderire in una certa misura al partito comunista (deludendo gli altri compositori suoi amici, come la Gubaidulina), che osteggiava la dodecafonia. Quartetto n.8 alle vittime del fascismo (una copertura), Sinfonia 13 è in apparenza un lamento per gli ebrei durante il nazismo (ma allude alla sua vita sotto il regime di Stalin, ora nel disgelo con Chruschev) e la Sinfonia 14 ha il nome di Britten sul frontespizio (cita il Sogno di una notte di mezza estate dell’inglese, coi contrabbassi) ma la velata speranza che egli ha è invece sentore di morte per S.

13: Messiaen, Ligeti e l’Avanguardia anni ‘60 Lavori canonici del XX secolo (es. Wozzeck, Lulu, Salome, Erwartung…) raffigurano scene di violenza/morte misteriosa, “capolavori neri” secondo Messiaen - Dopo la guerra, stile della catastrofe e dell’orrore (estetica della negazione di Leverkuehn)  Penderecki con la Threnody . Il tardo Messiaen è anti-Leverkuhn: San Francesco D’Assisi, Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo,

entrambi con luminosi ed esplosivi accordi maggiori. Dai Canyon alle stelle , celebra i paesaggi e i suoni naturali americani (in occasione del bicentenario) creati da Dio. Una seconda ondata di avanguardisti rifiutò l’ossessione per la purezza e l’astrazione  moda del caso, del non convenzionale, del collage, della notazione aleatoria/aggrovigliata. ISPIRATI ALLA VISIONARIETÀ DI CAGE ci sono Stockhausen (Kontakte) , Bussotti, Kagel (musiche per il film Ludwing van), Berio (Thema, Sequenze). Ligeti , non tonalità né avanguardia. Segue sicuramente il concettualismo di Cage  Apparitions (1960). Fagottisti senz’ancia, percussionisti rompono una bottiglia. Oppure Poema Sinfonico per 100 metronomi. Metà anni ’60, Requiem e Lux Aeterna. XX secolo di laici, dove la cultura porta all’elevazione spirituale. ma dalle fila si ergono compositori spirituali (Messiaen con il San Francesco D’Assisi, lunga contemplazione degli uccelli), anche dal credo orientale (es. Cage con il buddismo zen e Scelsi con la filosofia tibetana)

14: Beethoven sbagliava: il bop, il rock e i minimalisti 1967 Beatles con Sgt pepper’s avanguardistico (in copertina Stockhausen, perché ispirati dal Gesang): es.: A Day in the life (finale ha l’attacco tagliato e il riverbero, stile musica concreta) . Nel White Album Lennon e Yoko Ono inseriscono il collage: Revolution n.9 (contiene accordi finali della 7° di Sibelius) . Il muro che divideva la musica classica da quella pop sembrava ormai prossimo a un crollo ( come era accaduto negli anni 20 e 30 con copland, gershwin e ellington con il jazz) . 1945-65, esplosione della musica popolare americana: Jazz, blues, country e gospel si evolsero in R ‘n B, Rock ‘n Roll, Funky. I compositori “classici” non potevano non tener conto di ciò, del be-bop. Il jazz era intuitivo, profondo e comunitario. La concezione era seria ma l’esecuzione giocosa. La musica viene fuori, non c’è nulla da discutere nelle accademie, ma sta al pubblico adattarsi- Gunther Schuller diffuse l’idea di “Terza corrente” (una sinergia tra jazz e classica, che si erano spinte insieme nello sperimentalismo). MINIMALISTI, SQUISITAMENTE AMERICANI Mentre Stockhausen si spingeva al limite della sonorità e puntava alla controcultura, nuovi compositori americani semplificarono il il linguaggio armonico e riscoprirono il piacere di una pulsazione regolare. Riley, Reich e Glass, La Monte Young. Reich non finse di avere la Angst viennese e di modellare il linguaggio sul sentimento del dopoguerra  DI CULTURA ,Musica ripetitiva, aperta (potenzialmente infinita), della velocità metropolitana, si contaminarono con il pop, jazz e rock dell’epoca, finendo per contaminare quella stessa musica. Il Minimalismo, dice Ross, è una sorta di mutamento californiano della seconda scuola viennese ed inizia con Charles Seeger. Creò l’università in California e con lui studiò Henry Cowell. Seeger e Cowell: New Musical Resources,1930, (una sorta di Harmonielehre americano), anticipatore dell’avanguardia dodecafonica. Armonia e ritmi interdipendenti. Harry Partch innovatore, sistema non temperato di 43 suoni e strumenti appositi. Anche Cage trovò i semi d’ispirazione con Cowell, che gli trasmise le sue idee predilette sulla flessibilità della forma e sul musica/rumore, rinunciando alla musica teleologica (Beethoven sbagliava) a favore di quella momento per momento (es. eseguendo Vexation di Satie). Morton Feldman: Sonorità intime, come sussurri. Ammira la musica di Varese, la sua astrazione. I suoi primi lavori prenevano spunto da Schoenberg, poi ci fu l’incontro con Cage e di conseguenza il caso e l’improvvisazione entrarono a far parte del suo mondo. Feldman al contrario di molti suoi colleghi, specialmente gli europei, era paziente: rallenta il ritmo viennese, lascia a ciascun accordo il tempo di dire quello che vuol dire. (es.Extensions 3). Lo spirito delle sue composizioni è vicino alle tavole completamente bianche o nere di Rauschenberg. Ebreo, ma nella sua musica non c’è il senso di lutto per l’Olocausto, piuttosto il senso di morte dell’arte (es.: 1971, Rothko Chapel, dedicata al pittore suicidatosi l’anno prima). La sua musica può essere definita minimalista se si intende il minor numero di note sulla pagina.

Alla Columbia negli anni 60 e 70 scrivere musica tonale era come essere un dissidente. Ma ci furono anche l’avvicendarsi dei neo romantici (es. George Crumb, collage di Bach e Schubert) e modernisti, chiamati gli uptown. I compositori downtown sono invece quelli che cercano una via di uscita dal suono europeo e dalla sinfonia. (es. Alvin Lucier, I am sitting in a room, combinazioni multimediali). Il quartier generale della downtown nella West coast era San francisco, nella est New york. Il MINIMALISMO West Coast inizia con La Monte Young (bordoni) che prese ispirazione dai suoni dilatati di Feldman , nel Trio per archi un violino si unisce alla viola 51 secondi più tardi e formano alla lunga serie dodecafoniche- dà il via all’estetica della quinta vuota. Young sperimentò arte concettuale di Cage (es. tracc.iare una linea retta), la musica indiana e nel suo lavoro assume droghe (mescalina). Lascia stare la composizione per cimentarsi nell’improvvisazione. Con Terry Riley si sviluppa, aggiungendo le triadi al procedimento dei suoni lunghi. (Anche lui un Trio), mette due nastri uno in rec e uno in play e genera la tecnica di accumulazione del ritardo. Bordoni statici e loop turbinosi generano nel 1964 In C (DO in continua pulsazione e 53 moduli da usare a piacimento dai musicisti). L’idea della pulsazione del brano fu di Steve Reich, al piano elettrico durante l’esecuzione. Presagio delle due traiettorie divergenti dei compositori (Reich ordine e urbano, Riley libertà e stile hippy). 1995, City Life, una sorta di sinfonia digitale della strada (melodie di conversazioni sentite a caso ecc.). Senso ritmico sviluppato dal ritmo del treno (Different Trains). Phasing per caso quando registrò un pastore pentecostale che emulava l’episodio del Diluvio gridando “It’s Gonna Rain”. Divise su due nastri, li fece partire non allineati e scoprì l’incastro ritmico. Traspone il Phasing nella musica strumentale: Piano Phase (1967). Nel 1968 il saggio Music as a Gradual Process , l’uditore deve poter capire il processo (non deve essere dietro le quinte come in Cage/Boulez). questi anni di follia e violenza (assassinio di Martin Luther King) compone Four Organs, risuona grandioso e apocalittico. Mentre la pittura e la scultura minimaliste rimanevano astratte, la musica minimalista (tonale) rifiutava l’astrazione e si avvicinava di più alla Pop Art, soprattutto con Philip Glass. Si interessa alla musica indiana, elementi spesso ridotti al minimo (anche 2 note), concretizza il suo stile grazie a Reich  Two Pages for Steve Reich, 1968, non sfasamento ma addizione o sottrazione di note. Raggiunse una grande fama ma litigò con Reich, quasi negando l’influsso che ebbe su di lui e apparendo come commerciale (Reich veniva etichettato serio ed intellettuale, forse lo infastidì). Glass aggiunse elementi/tipi di scrittura diversi via via, fino al ciclo Music in Twelve Parts (un compendio di tutto ciò, dura 4 ore). NUOVO TIPO DI TEATRO con Glass e Robert Wilson: Einstein on the beach, 1976. Opera priva di trama, lavoro concettuale tenuto in piedi da immagini e testi spuri. (es. Einstein suona il violino, locomotiva ecc.). MINIMALISMO GRANDIOSO, strutture ampie e trascendenti (forse Beethoven non sbagliava)…dopo il 1970, Reich tornò dal Ghana dove aveva imparato le poliritmie, Drumming – percussioni, ensemble che si palleggia figure. L’estensione e il capolavoro assoluto in questo stile è Music for 18 Musicians, autentico ensemble sorretto da un ciclo di 11 accordi. MINIMALISMO ROCK, estetica portata al grande pubblico con i Velvet Underground. Conversazione tra la voce di Lou Reed e John Cale, allievo di La Monte Young. La quinta infinita appare spesso in The Velvet Underground and Nico (la cantante tedesca). Nello stesso 1967 ci fu Sgt’s Pepper – colmarono il varco che separava il rock dall’avanguardia. Anche Brian Eno  For your Pleasure, album in cui compare il phasing alla Reich. The Who con Baba o’Riley. Anche l’Hip Hop, che non aveva strumenti propri, basò le sue sonorità su frammenti dei giradischi oppure voce del parlato che viene fatta riverberare e produce una nota di fondo (es. Wake up di Missy Elliot).

14: Cattedrali sommerse: La musica alla fine del secolo. John Adams: flussi di suoni familiari disposti in modi inconsueti, UN ROMANTICISMO AMERICANO che prende in prestito da tutto. Lavora alle sue composizioni nella natura/foresta (come Sibelius e Mahler). Nel 2000, El Nin(h)o, oratorio di Natale. L’arte del XX secolo ha subito un declino?, poiché personalità come Mahler venivano seguite ed acclamate

anche oltreoceano. Ora nessuno riconoscerebbe Adams se camminasse per strada. Le orchestre e i teatri sono in una dimensione museale. Da un’angolazione più comprensiva: La musica classica raggiunge un pubblico più ampio che mai, sebbene il colosso della cultura di massa sia frammentato in sottoculture e la distribuzione della cultura da parte dei media è indebolita da Internet. Stili di ogni genere lottano senza che uno affermi la supremazia: era postmoderna, che Ross fatica ad accettare perché “modernismo” non è accettabile, non c’è un’avanguardia unificata ma molte correnti. Nella moderna cultura popolare non c’è spazio per un compositore eroe, ma per adesso l’arte è come una cattedrale sommersa (come Debussy). Siamo alle soglie di una nuova età dell’oro? LA MUSICA CLASSICA E’ IL MONDO, ha smesso di essere maschile (es. Gubaidulina ) o Europea  in Giappone Toru Takemitsu . Campane bianzhong cinesi, risalenti a prima di Cristo, accordate quasi come la scala cromatica  musica di Debussy e musica cinese si assomigliano. Con Mao Tse Tung (1949) chiusura dei conservatori, riaperti alla sua morte alla metà degli anni ’70. I compositori partirono da una tabula rasa. Musica popolare passò di moda durante le avanguardie, ma alla fine del XX secolo ritorna in campo come contrasto alla forza omologante delle multinazionali. DOPO IL MINIMALISMO: Se agli inizi del Novecento la musica americana era quasi del tutto assente negli eventi musicali, a cent’anni di distanza è onnipresente, a NYC ancora UPTOWN e DOWNTOWN . IL POSTMINIMALISMO è una musica dalla pulsazione costante, tonale, la ripetizione è una griglia sulla quale si disegnano una varietà di diversi materiali, non il procedimento che governa la musica stessa. I compositori post-minimalisti continuano a tenersi al passo coi tempi usando tutta la nuova tecnologia, tastiere midi, software, internet e laptop. Nel XXI secolo si è fusa così completamente la musica classica con il pop, tutto quello che originariamente era scandaloso diventò mainstream. Simpatia per il pop, funk, hip-hop ecc. Tre compositore della Yale, Micheal Gordon, Julia Wolfe e David Lang insieme: Bang in a Can, energia del pop, essendoci cresciuti. MIDTOWN, secondo Gann, compositori che lavorano nei tradizionali generi orchestrali/operistici con musica tonale, che hanno riconquistato la fiducia del mainstream. (es. Mark Adamo, Christopher Rouse). Tutta via l’impronta modernista non è morta: Brian Ferneyhough e la Nuova Complessità. Come rifugio da una cultura ipercommercializzata e che si basa su indagini di mercato. Secondo Quartetto, densissimo di note e praticamente impossibile da eseguire. DOPO IL MODERNISMO: in Europa nascita dell’ IRCAM, 1977 diretto da Boulez. “””””””””””LA MUSICA CLASSICA NON SARA’ UN’ARTE PRECIPUAMENTE EUROPEA, MA I COMPOSITORI PASSANO NELLE GRANDI CAPITALI PERCHE’ C’E’ LA TRADIZIONE MITICA, L’ATTENZIONE DEI MEDIA E SOPRATTUTTO I FINANZIAMENTI””””””””” Sta cambiando, anche Boulez ha ammorbidito alcune sue posizioni nel 1999. I compositori europei tengono conto più di prima del pubblico (pagante). Boulez compone Repons (1984), che impiega varie tecnologie dell’IRCAM (sintesi al pc. Manipolazione dei suoni). Stockhausen lavorò fino ai primi del 2000 al ciclo Licht, 7 opere per 7 giorni della settimana , vicenda ritualistica. In Mercoledì 4 violinisti devono decollare in elicottero, in Domenica vengono spruzzati 7 profumi. ‘’’’’’’’’’Quando In C di Riley fu eseguito nel 1969 a Darmstadt fu fischiato, SOLO POCHI COMPRESERO CHE STAVA ACCADENDO QUALCOSA DI RIVOLUZIONARIO’’’’’’  Ligeti compone Tre pezzi per due pianoforti e inserisce un motivetto ripetitivo (Autoritratto con Reich e Riley). Louis Andriessen influenzato e lavora ad un linguaggio permeato di pop, unico compositore minimalista in Europa, armonie più dense e mutevoli di quelle americane  1976 (anno di Music for 18 Musicians), voci e orchestra in De Staat (La Repubblica), ironizza sugli avvertimenti platonici in merito alla libertà di espressione musicale usando ciò che Platone teme: ritmi funky, elettrici.

Il minimalismo non ha inciso molto sui compositori europei, alcuni hanno trovato però una direzione diversa da quella di Boulez. Tristan Murail, Gerard Grisey, Hugues Dufourt, tutti dell’IRCAM, esplorarono con I software gli spettri armonici. SPETTRALISMO FRANCESE, ritorno a natura (in un altro modo, ma come i minimalisti). Grisey, Les Espaces Acoustiques, ciclo di 90 minuti con prima Prologo della viola, poi 7 strumenti e poi Partiels (1975) per 18 strumenti, risonanze armoniche dal Mi grave del trombone (rinforzato). Lo spettralismo non varca il confine tedesco, nonostante la riunificazione di Est e Ovest, ancora avvertono il pericolo di avvicinarsi alla tonalità. Dopo la morte di Stockhausen è sicuramente di rilievo Helmut Lachenmann e la sua estetica frammentaria e puntillista. Frammenti del passato musicale fluttuano in maniera straziata/mutila, strumenti convenzionali producono suoni non convenzionali (musica concreta strumentale). Pression (1970) per violoncello, notazione non di suoni ma di azioni (come Cage). DOPO I SOVIET: Le città sembrano ferme nel tempo nell’Europa est e in Russia, così anche la cultura musicale (conservata come nell’ante guerra) negli anni 80. Anni ’90 fine del comunismo (dopo Breznev e Gorbaciov), stato plutocratico, libero mercato anche per i compositori. Morte di Shostakovic (1975), un vuoto. Ma nuova generazione di compositori: Alfred Schnittke, maestro dell’ironia (es. Stille Nacht), polistilistico (es. Sinfonia .1 , tema del primo Concerto per pf di Tchaikovsky che si scontra con una miriade di suoni). Sofija Gubaidulina, rinnovamento spirituale – figurazioni/trasfigurazioni, trame orchestrali bizzarre  1980, Offertorium per violino e orchestra, prende il tema dell’Offerta musicale di Bach, lo divide tra i vari strumenti (come seconda scuola viennese), e alla fine ritorna “liturgico” in mezzo ad un’orchestra mormorante, come una processione. Arvo Part, l’icona è tutto. Momenti di contemplazione, smette di comporre per 8 anni per studiare la polifonia rinascimentale. 1976 Fur Alina, semplici due voci sul pianoforte che ruotano intorno ad un si minore mentre una va per intervalli melodici. 1977 Cantus in memoriam Benjamin Britten, sfasamento di note discendenti. Tabula rasa, concerto per due violini, come in Cage pianoforte preparato e silenzio. Part ha grande successo  un’oasi di pace e contemplazione in una cultura satura di tecnologia e progresso. 9 novembre 1989, caduta del muro, BERNSTEIN DIRIGE LA NONA DI BEETHOVEN - Inno alla libertà Ritorna Beethoven – Witold Lutoslawski, Sinfonia 3 del 1981  le quattro note della Quinta Gyorgy Kurtag, né tradizione né avanguardia – 1994 Stele , le ottave di Sol all’inizio ricordano l’ouverture Leonore III di Beethoven. Gorecki. DOPO BRITTEN: Il Festival di Aldeburgh presenta ancora opere di Britten, diretto dal compositore Thomas Adès, che non è Elton John ma non fa nemmeno fatica ad emergere (visto l’ambiente meno incline a discussioni ideologiche e che non è stato macchiato dal totalitarismo). Asyla del 1997, lavoro sinfonico in 4 movimenti – rifugi in un genere e in un altro (né dentro né fuori la modernità)  ritmi frammentati e microtonalità si contrappongono ad un tema dal sapore antico, il terzo movimento (Ecstasio) riproduce i suoni e rumori di un club londinese e la sua atmosfera da sostanze stupefacenti. John Tavener e la musica sacra, Micheal Nyman e il minimalismo (per i film di Greenaway, come quello sulla genetica Lo zoo di Venere, o sulla Tempesta di Shakespeare). George Benjamin NIXON IN CHINA: Adams vuole che la sua musica sia il simbolo in comune con le altre persone, che sia comunicativa e dia il meritato riposo alla dicotomia tradizione/avanguardia. Figlio di musicisti, imbevuto di swing delle big band, musica classica europea, populismo americano e musical di Broadway. Nel 1965 andò ad Harvard e scoprì che i compositori contemporanei parlavano un altro linguaggio. Studiò la dodecafonia di giorno e i Beatles di sera con gli amici, per un po’ si appassionò a Cage. Il minimalismo diede ad Adams una voce

personale, combinando ripetizioni di Reich e Glass alle forme distese di Wagner, Mahler e Sibelius. 1985 Harmonielehre (ironicamente nei confronti della morte della tonalità di Schoenberg) – brano sinfonico che apre con una colossale serie di 40 accordi di mi minore, poi si concede divagazioni wagneriane.. 1987 Nixon in China, la prima opera con regia di Peter Sellars. Trasformazione ancor più radicale della forma europea, si basa sugli eventi intorno alla visita del presidente in Cina nel 1972, con testi direttamente presi dai discorsi di Mao e Nixon... Ambientazione contemporanea= spazzare via canoni musicali europei. Mao freddo e pungente (tenore leggero), Nixon grandiosità retorica ma ha i suoi demoni dentro  si presenta con l’aria “News has a kind of Mystery”, celebra l’interconnessione elettronica del mondo e l’orchestra lo accompagna con figure ripetitive e motoriche. DELIBERATA AMBIGUITA’ dei personaggi, Adams/Sellars accusati dai liberali di aver romanticizzato un presidente criminale (Scandalo Watergate, intercettazioni illegali) e dai destrorsi di aver poeticizzato Mao, responsabile di molti genocidi. In scena anche la moglie di Mao, il primo ministro cinese ecc. AGGHIACCIANTE PANORAMICA DEI GIOCHI DI POTERE DEL XX SECOLO EPILOGO Col tempo gli estremismi diventano il proprio contrario: gli scandalosi accordi di Schoenberg si insinuano nella normalità dei film hollywoodiani, Reich si insinua in ogni album di grandi band (es. U2). Contrapporre la musica classica alla cultura pop non ha più senso né intellettuale né emotivo. I giovani son cresciuti col pop nelle orecchie e lo impiegano. Es. se si ascolta Bjork e la sua An Echo, A Stain, sembra che sia la composizione classica, influenzata dai suoi studi su Messiaen, Part, Stockhausen. C’è una fusione finale tra artisti pop e colti? Forse i compositori colti non eguaglieranno mai l’impatto che hanno quelli pop, ma potranno far vivere esperienze di singolare intensità, dal suono al rumore.