Joe Ross - Trading Con Il Ross Hook [PDF]

  • 0 0 0
  • Gefällt Ihnen dieses papier und der download? Sie können Ihre eigene PDF-Datei in wenigen Minuten kostenlos online veröffentlichen! Anmelden
Datei wird geladen, bitte warten...
Zitiervorschau

Joe Ross TRADING CON IL ROSS HOOK

E D I Z I O N I TRADING EDUCATORS

TRADING CON IL ROSS HOOK Titolo originale: Trading The Ross Hook © Copyright 1992 by Joe Ross. Revisioni: 2001, 2007

ALL RIGHTS RESERVED No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without prior written permission of the publisher and the copyright holder except in the case of brief quotations embodied in critical articles and reviews. I seguenti sono marchi registrati che appartengono a Trading Educators, Inc.: La Legge dei Grafici (The Law of Charts), TLOC, Ross hook, Rh, Traders Trick, Trader’s Trick, Traders Trick Entry, TTE, Joe Ross Copyright 2007 © per l’edizione italiana: Edizioni Trading Educators Sagl Viale S. Franscini 16 – Lugano 6900 Switzerland Sito internet: www.tradingeducators.education e-mail: [email protected]

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Questa pubblicazione o sue parti non possono essere riprodotte, memorizzate o trasmesse in alcun modo o con alcun mezzo, elettronico, meccanico, di fotocopia, registrazione o altro, senza il consenso scritto dell’editore.

ISBN 978-88-94882-07-0

AVVERTENZA IMPORTANTE

LA PRESENTE PUBBLICAZIONE E TUTTA L’ATTIVITA’ DI JOE ROSS, TRADING EDUCATORS, INC., ROSS TRADING, INC., TRADING EDUCATORS ITALIA, EDIZIONI FABI, HANNO ESCLUSIVAMENTE FINALITA’ DIDATTICHE. L’ATTIVITA’ DI TRADING, SPECULATIVA E DI INVESTIMENTO E’ MOLTO RISCHIOSA. E’ POSSIBILE SUBIRE PERDITE MOLTO RILEVANTI. IL TRADING, L’INVESTIMENTO E LA SPECULAZIONE NON SONO ATTIVITA’ ADATTE A TUTTI E POTREBBERO ESSERE NON ADATTE A UN LETTORE DI QUESTA PUBBLICAZIONE. TUTTI I COMMENTI, TECNICHE, METODI, PENSIERI, GRAFICI E CONCETTI MOSTRATI IN QUESTO LIBRO NON SONO E NON DEVONO ESSERE INTESI IN ALCUN MODO COME CONSIGLIO OPERATIVO DI INVESTIMENTO O COME INDICAZIONE O PROPOSTA DI ACQUISTO O VENDITA DI NESSUNO DEGLI STRUMENTI CITATI (MATERIE PRIME, FUTURE, VALUTE, AZIONI, ECC.) O COME SOLLECITAZIONE ALLA RACCOLTA DI PUBBLICO RISPARMIO. I RISULTATI PRESENTATI – REALI O SIMULATI – NON COSTITUISCONO ALCUNA GARANZIA RELATIVAMENTE A IPOTETICI RISULTATI FUTURI. TUTTE LE OPINIONI ESPRESSE POSSONO ESSERE MODIFICATE SENZA PREAVVISO. CHIUNQUE DECIDA DI SVOLGERE ATTIVITA’ DI TRADING, SPECULATIVA E DI INVESTIMENTO LO FA SOTTO PROPRIA ED ESCLUSIVA RESPONSABILITA’. PERTANTO L’AUTORE, L’EDITORE E IL DISTRIBUTORE NON SI ASSUMONO ALCUNA RESPONSABILITA’ CIRCA EVENTUALI DANNI DIRETTI E INDIRETTI RELATIVI A DECISIONI DI TRADING, SPECULAZIONE E INVESTIMENTO PRESE DAL LETTORE.

PRESENTAZIONE Da tempo ho il piacere di conoscere Joe Ross, e mi sono reso conto della straordinaria saggezza che possiede – non solo sul trading, ma anche sulla natura umana e sulla vita. Sono veramente felice di aver incontrato finalmente una persona come lui, in una professione in cui spesso si vedono comportamenti discutibili dal punto di vista etico. La sua onestà, integrità, comprensione e amore per gli altri è evidente in ciò che dice e fa. Questo libro ne è semplicemente una conferma in più. La trasparenza e la semplicità del suo modo di fare saranno evidenti per il lettore. E tu, amico trader, apprezzerai pienamente la ricchezza del talento di trading di Joe Ross solo dopo che avrai dimostrato la tua personale saggezza, mettendo in pratica le conoscenze che egli ha scelto così generosamente di condividere con noi. Questo libro sul trading, a mio parere, se messo in pratica, definisce un nuovo standard per l’eccellenza in questo settore. E so che Joe ha fatto questo lavoro con amore. Voglio concludere con una frase di Joe, tratta dal suo primo libro Trading by the Book: “Per imparare è indispensabile che tu voglia farti insegnare”. Sono convinto che se tu, come trader, non avessi voluto imparare, non avresti investito in questo libro. Ora, per il tuo bene, permetti a te stesso di farti insegnare. Fai a te stesso il favore di leggere le sue parole e di seguire i suoi passi. Buona fortuna e buon trading. Grazie, Joe! Dr. John J. Kozma

Ringraziamenti Chiunque si mette a scrivere ciò che sa ha sempre dei debiti nei confronti di tutte le persone da cui ha imparato. Ho molti allievi, persone che hanno letto i miei libri, e persone che hanno partecipato ai miei corsi sul trading. Alcuni di loro, in modo consapevole oppure no, sono stati come insegnanti per me. Anche se ritengo di aver imparato qualcosa quasi da ogni allievo che ho incontrato, alcuni incontri sono stati particolarmente preziosi e hanno esercitato un influsso significativo sulla mia vita. Voglio ricordare alcune di queste persone, nell’ordine in cui le ho incontrate per la prima volta: Colonnello Sandy Stith Dr. W. Edward Dalton Dr. Bruce Roman Mr. Richard Redmont Dr. Stephen Slaughterbeck Mr. Kevin D. Armstrong Sono tutti trader molto preparati e appassionati. Devo a ciascuno di loro più di quanto possano immaginare. Ho un grande debito di riconoscenza verso Mr. George Damusis, che mi ha aiutato molto dal punto di vista informatico. Apprezzo molto anche l’amicizia e lo straordinario incoraggiamento che ho ricevuto dal Dr. Bruce Roman. La mia espressione di gratitudine non sarebbe completa se non menzionassi anche Neal Arthur Muckler, che mi ha insegnato che la pazienza è una virtù con molte ricompense. Infine, desidero ringraziare il mio amico Mr. John Kozma, senza il cui aiuto questo libro non sarebbe stato possibile.

Prefazione Se hai già fatto trading, sarai in grado di apprezzare questo libro veramente importante, Trading con il Ross Hook. Il motivo è che hai già fatto l’esperienza degli abissi di frustrazione, sia emozionale che finanziaria, che accompagnano la ricerca di un sentiero pratico e percorribile verso i tuoi profitti nel trading. Utilizzando la sua scoperta del “Ross Hook” come nucleo per il suo approccio al trading, Joe Ross va oltre le sue ammirevoli capacità di lettura dei grafici per includere il cruciale argomento del money management, condizione indispensabile in ogni attività imprenditoriale di successo. L’autore è riuscito a rendere concreti e applicabili in pratica alcuni degli assiomi del trading, che vengono ripetuti frequentemente ma non sono mai stati definiti in modo operativo. Tra questi anche “tagliare le perdite e lasciar correre i profitti” e “fare trading con il trend”. Ciò che trovi in questo libro, caro lettore, è un approccio completamente integrato per fare trading nei mercati. Non solo alcuni frammenti del puzzle, bensì la visione di insieme. Questo ti permette, per la prima volta, di essere l’artista invece del quadro. Credo fermamente che Trading con il Ross Hook sia il miglior libro mai scritto sull’argomento del trading profittevole. Non esiste libro migliore per una persona che veramente aspiri a compiere la metamorfosi da partecipante al trading a vincente nel trading. Cacciatore di tesori, hai trovato la tua mappa. Ma ti resta da completare il viaggio. Leggi il libro, comprendilo e mettilo in pratica. Trasforma in realtà i tuoi vecchi sogni di trading. E il tuo trading non sarà mai più come era prima. Dr. Bruce W. Roman

Introduzione Questo libro contiene la concettualizzazione, che ancora continua, della formazione grafica Ross hook (Uncino di Ross). La storia del Ross hook è la rivelazione dei concetti relativi alla sua utilizzazione. E’ l’evoluzione di una eredità. Ho sviluppato l’uncino, continuo a svilupparlo, e ora lo faccio conoscere a te, lettore. Questo libro è dedicato a un concetto – il trading di una formazione di prezzo che ora è nota come Ross hook. Può sembrare strano scrivere un intero libro su una formazione così semplice. Tuttavia, quando ho cercato di scrivere tutto ciò che so sul trading del Ross hook, mi sono reso conto che non è possibile completare l’argomento. Ci sono sempre nuovi modi di vedere le cose, sempre nuove sfumature nei modi di fare trading. Me ne sono reso conto anche guardando come i miei allievi fanno trading sul Ross hook. Come si può trasmettere ad altri l’esperienza di una vita nel trading di un fenomeno simile? Potrei parlare e scrivere sul Ross hook per giorni o settimane, e comunque non riuscirei a esaurire l’argomento, a comunicare tutto, fino ai dettagli più minuti. Gli uncini di Ross non sono un’entità a sé stante, sono parte integrante del movimento del mercato. Quando faccio trading, ciò che vedo e come agisco si basa su molti anni di esperienza di utilizzo del Ross hook in relazione al complessivo movimento dei mercati. Tuttavia, in questo libro devo cercare di fissare quanto più è possibile su

questo argomento, in modo da permettere ad altri di ricavarne gli stessi benefici che io ho avuto. Il mio obiettivo è di condividere con te questa formazione grafica che è stata, ed è, molto profittevole per me. Ti prego di leggere e studiare attentamente il materiale che presento qui, in modo che tu ne possa ricavare il maggior beneficio possibile. Solo con lo studio diligente di questi concetti sarai in grado di utilizzare ciò che ti mostro, e di incorporarlo nel tuo trading, in modo coerente con il tuo stile e il tuo personale livello di confort. Certamente troverai dei concetti di valore da integrare nel tuo stile di trading personale. Attenzione Vi sono parti di questo libro che sono difficili da comprendere a una prima lettura. Questo libro deve essere studiato accuratamente. Lo sviluppo dei concetti di come identificare un trend e come identificare una congestione mi ha richiesto molti anni di lavoro. La maggior parte dei lettori non sarà in grado di afferrare questi concetti con una semplice lettura del testo. Se non sei disposto a impegnarti in uno studio diligente di questo libro, se semplicemente lo leggi stai sprecando il tuo tempo. Al contrario, se sei disposto a studiare accuratamente ciò che presento qui, sarai abbondantemente ricompensato.

Il percorso Se segui il percorso che descrivo in questo libro, avrai in mano un modo per accumulare ricchezza facendo trading nei mercati. Dovrai lavorare duramente, ma i tuoi sforzi maggiori non saranno come molti si aspettano. Quando ho seguito questo stesso percorso, non ho passato innumerevoli ore facendo backtesting su sistemi. Invece, ho impiegato molto tempo, e lo faccio ancora, nel perfezionare il mio atteggiamento e il mio approccio al trading. Ho dedicato una quantità enorme di tempo a imparare la disciplina e l’autocontrollo necessari per fare trading in modo realistico e profittevole. Come ho affermato ripetutamente in altri miei scritti, il trading è un business, e deve essere trattato e gestito come tale. Capovolgendo il modo in cui la maggior parte dei trader gestisce il trading, sono stato capace di capovolgere il risultato. Molti hanno un approccio al trading disastroso. In che modo le mie esperienze ti possono aiutare? Invece di fare trading con grande rischio, incertezza, complessità e confusione, è possibile per te iniziare a entrare in trade con un’elevata probabilità di successo. Approcci matematici, scientifici, ciclici e computerizzati al trading sono completamente inutili, e lo stesso vale per gli approcci basati sulla teoria. Se una grande competenza matematica fosse necessaria per il trading profittevole, certamente non avrei potuto realizzare una strategia vincente nei mercati. Puoi avere trade vincenti, e puoi accumularli in modo costante, se segui rigorosamente il semplice percorso che sto per rivelarti. Ciò che presento è concettualmente semplice, ma può risultare difficile per te da mettere in pratica. Non ti posso promettere che avrai la disciplina per mettere in pratica le tecniche di questo libro, ma se l’avrai o riuscirai a svilupparla,

non riesco a immaginare come potrai non diventare un trader di successo. Il bello è che il trading può essere semplice come alzare un dito, puoi spegnere l’interruttore del rischio e dell’incertezza, e accendere la semplicità e le vincite inevitabili. La scelta è tua. Puoi scegliere di passare da un complicato concetto matematico a un altro – continuando a perdere mentre cerchi di costringere i mercati ad adattarsi alle tue idee preconcette su che cosa i mercati dovrebbero fare o non fare. Oppure puoi imparare a leggere in modo semplice il mercato per lasciare che ti dica che cosa sta per fare, e poi partire con lui per un viaggio profittevole.

TI SEMBRA DIFFICILE DA CREDERE? Ti assicuro che ciò che presento in questo libro è totalmente reale e vero. L’ho messo in pratica e lo sto ancora facendo. Altri a cui l’ho insegnato lo stanno facendo, proprio in questo momento, mentre tu stai leggendo. Funziona! La tecnica del Ross hook, e l’approccio alla selezione dei trade che descrivo in questo libro, sono basati su regole solide e provate nel tempo, regole essenziali per fare trading con successo nei mercati. Se desideri un modo per semplificare la tua vita di trading, in modo da poterti concentrare sui compiti importanti di acquisire il controllo del tuo trading e di te stesso, se vuoi un nuovo, eccitante inizio, presta attenzione ai concetti che ti rivelo in questo libro. Se desideri essere onesto con te stesso, se ti rendi conto che non puoi controllare i mercati e che quando fai trading puoi solo controllare te stesso, le tecniche che ti mostro funzioneranno anche per te. Se vuoi che il tuo trading inizi ad accumulare successi in modo continuo e sempre crescente, ma non vuoi rischiare montagne di denaro nell’incertezza dei mercati, forse hai finalmente trovato il libro che cercavi. Se non vuoi guardarti con dolore nello specchio, o ammettere con vergogna di fronte al tuo partner “anche oggi ho perso”, le tecniche di trading del Ross hook possono essere la risposta ai tuoi desideri.

E se aspiri ai guadagni che si possono trovare nei mercati, e tuttavia vuoi sentirti relativamente sicuro sulla crescita del tuo conto, questo approccio cambierà la tua vita come trader. Il mio approccio ha già aiutato molti dei miei studenti ad avere maggiore successo. Ciò che ti mostrerò è un modo migliore, più sicuro, più rilassato per fare trading e guadagnare nei mercati. Questo libro quindi è la storia della mia scoperta del Ross hook e mostra come quasi chiunque altro possa ottenere ottimi risultati nel trading, se lo usa correttamente. Questo libro ti dirà come puoi applicare il meraviglioso concetto del Ross hook al tuo trading. Ciò porterà un netto miglioramento nel tuo successo come trader. Questo non è un libro per principianti assoluti. Presuppone che tu abbia almeno una conoscenza di base su come piazzare gli ordini e leggere un grafico a barre, e che tu abbia una comprensione di base di che cosa sono i mercati, e come e perché le persone vi operano. Presuppone che tu abbia almeno fatto trading simulato “sulla carta”, e che tu abbia visto o sofferto le inevitabili perdite che sono la nemesi di moltissimi trader.

IL PUNTO CONCLUSIVO DEL TRADING Il punto conclusivo del trading è amore e odio. Ho rischiato grosso con questa affermazione. Sono andato contro le convenzioni. Anche se, dal punto di vista finanziario, il profitto e la perdita sono il punto conclusivo, il trading non è solo questo! Il profitto e la perdita sono importanti, ma sono elementi secondari. Sono una misura delle tue capacità come trader, ma non sono il vero punto conclusivo. Ho scoperto anni fa che l’amore e l’odio spingono i mercati, e controllano il tuo destino di trading. E’ necessaria una spiegazione, quindi seguimi. Ti assicuro che la ricompensa sarà molto significativa.

PERCHE’ FAI TRADING? Chiediti: “perché faccio trading?” Il motivo è che ti piacciono i risultati che un trade vincente può darti. Il

trading fatto con saggezza può renderti ricco, moltiplicando la tua ricchezza molto più di quanto possa fare qualsiasi altro strumento. Il trading nei mercati dà al tuo denaro uno dei maggiori potenziali di profitto che possano essere immaginati. I risultati possono essere spettacolari, e tu ami l’idea e l’eccitazione del trading, con il risultato che ne può derivare. Ti entusiasma l’attesa del “grande” guadagno. Ti piace anche sapere che il tuo denaro può lavorare per te come una macchina instancabile, accumulando ricchezze giorno dopo giorno, rendendo te più ricco e la tua vita più facile. E mentre amici e parenti possono perdere il loro lavoro, o i clienti dei professionisti e delle aziende possono diminuire in modo considerevole, le tue capacità come trader ci saranno sempre, sono una competenza tua per sempre, che aggiunge enorme sicurezza e confort alla tua vita. Ti piace il pensiero che, un giorno, il reddito annuo che guadagni dal tuo trading potrà superare quello del tuo lavoro, che forse è diventato noioso per te, e quando ciò accadrà non dovrai più lavorare e potrai dedicarti solo a ciò che ami di più – il trading. E le tue capacità di trading ti permetteranno di continuare a divertirti e ad avere grandi risultati nella tua attività come trader, guadagnerai molto e potrai avere una vita bella, facile. Oppure, ti può deliziare il pensiero di migliorare la tua pensione, facendo trading piacevolmente e ottenendo entrate aggiuntive con il trading, che tu percepisci come un divertente passatempo. Ami l’eccitazione di vedere che un trade da te scelto vola in alto, e ti fa guadagnare il reddito di un anno con una sola operazione. Poche esperienze nella vita possono superare l’emozione di vedere la tua ricchezza aumentare così velocemente – e con poca fatica. Anche se certamente il denaro non è tutto, apprezzi la libertà che la ricchezza permette – la possibilità di concedere a te stesso e alla tua famiglia le cose migliori: una bella casa, un’auto prestigiosa, viaggi, divertimenti, e molto altro. Provi gioia nel pensare di poter aiutare le persone bisognose, di poter fare beneficenza. Ti piace sentirti avvolto da una sensazione di sicurezza finanziaria, sapendo che in caso di bisogno puoi avere accesso alle cure mediche migliori per te e i tuoi cari, e immagini una

pensione caratterizzata da completa libertà finanziaria, che ti permetterà di goderti anni di riposo senza preoccupazioni. Simili ricompense rendono il trading profittevole estremamente importante per il tuo futuro, no? Ma il tuo amore per il trading è accompagnato anche da elementi che ti dispiacciono. Detesti il rischio di perdite e le orribili emozioni che le perdite attivano. Detesti la rabbia e il senso di colpa che provi per aver preso una decisione di trading sbagliata. “Come posso essere così stupido?” è il lamento più doloroso di un trader. “Quando imparerò finalmente a operare bene?” Queste sono domande senza risposta, e tuttavia ti rimproverano continuamente, non ti permettono di dimenticare che hai perso il denaro che avevi guadagnato con fatica. Puoi sentirti a disagio per il fatto che vi sono dozzine di possibili trade che gridano per essere presi, con la promessa che questo è il trade giusto da prendere. Di fronte a così tante possibilità, ti senti travolto e certamente non scegli il trade giusto. Peggio ancora, potresti cercare di farli tutti. Non ti piace non avere nessuno di cui ti puoi veramente fidare per un consiglio obiettivo. Se chiedi consigli ai broker, ti domandi sempre “mi stanno suggerendo di comprare o vendere per il mio bene, o perché vogliono guadagnare la commissione?” Se acquisti servizi di consulenza, ti chiedi sempre “questo sarà un trade vincente, o perderà?” Ti chiedi se puoi sopportare il dolore dello stop loss definito dal tuo consulente, o al contrario ti domandi perché ha piazzato uno stop così vicino al prezzo corrente, e vorresti dare al trade più spazio. Provi odio per la selvaggia, imprevedibile volatilità dei mercati. A volte scopri che stai sprecando una grande quantità di energia mentale con domande come “Dove dovrei piazzare lo stop?” “Dovrei spostare lo stop ora, o dovrei uscire SUBITO!?” Queste decisioni non sono facili. Ti mettono a disagio. Ti mettono alla prova, consumano le tue forze. Senti dentro di te che qualunque sia la tua decisione, il mercato quasi certamente farà esattamente il contrario, come se provasse un piacere personale e perverso nel farti sentire uno stupido. Questo va contro la tua naturale inclinazione a raggiungere risultati. In molte altre aree della vita

senti di avere il controllo e di avere successo. Ma quando si tratta di trading, ti chiedi “Avrò mai successo? E’ possibile avere successo?” Tutte queste emozioni aumentano la tua ansia, spesso paralizzano la tua capacità di arrivare a una decisione, e rendono il trading un insieme esasperante di emozioni che ami e di emozioni che detesti. Esiste una via di uscita? Come sarebbe se potessi avere PRINCIPALMENTE ciò che AMI ed evitare ciò che ti fa provare ODIO? Come sarebbe se ti potessi sentire a tuo agio nel tuo trading? Se ti potessi sentire ragionevolmente sicuro che i trade in cui stai entrando sono quelli giusti? Come sarebbe se sapessi dove piazzare il tuo stop in ogni trade? E come sarebbe se potessi avere un’elevata percentuale di trade vincenti? Come sarebbe se potessi veramente realizzare il sogno di lasciare correre i tuoi profitti e tagliare velocemente le tue perdite? Nella mia carriera di trader, mi sono presto reso conto dell’enorme rischio emotivo che esiste per la maggior parte dei trader. Ho deciso di vedere se riuscivo a progettare un approccio personale al trading che potesse darmi costantemente solo le esperienze che desideravo ardentemente, e che mi proteggesse dalle esperienze che mi disgustavano. Era possibile? Come potevo farlo? In realtà, è stato semplice farlo, dopo che ho avuto un’intuizione estremamente importante. Tra le due emozioni che continuamente si contendevano la mia anima di trader (il mio amore per il guadagno e il mio odio per le perdite), dovevo prestare la maggiore attenzione all’odio per le perdite. Per comprendere perché, devi conoscere una regola che ho denominato... IL PRINCIPIO DELLA VERA RICCHEZZA Questo principio semplicemente afferma che se riesci costantemente a evitare le perdite, non solo ti sentirai molto meglio, più a tuo agio e con il controllo del tuo trading, ma in più diventerai ricco automaticamente e

inevitabilmente. Come potrebbe essere altrimenti? Vedi, il denaro nel trading raramente è statico. Il denaro su cui fai trade, con una selezione appropriata, lavora ininterrottamente, un minuto dopo l’altro, perfino durante la notte a volte, per moltiplicarsi e renderti più ricco. Infatti, il solo modo in cui puoi fermare il denaro, e impedirgli di moltiplicarsi e di arricchirti mentre è impiegato in un trade, è di PERDERE quel denaro. Perdere, invariabilmente, è ciò che la maggior parte dei trader riesce a fare. In quel momento l’intero, magnifico e automatico processo di costruzione della ricchezza si interrompe – e questo è il motivo per cui la maggioranza dei trader non ha mai veramente successo nel trading. Quindi questo grande principio della ricchezza insegna che il segreto più importante per aumentare un conto di trading è di evitare le perdite. Se lo fai, il tuo denaro automaticamente e inevitabilmente si moltiplicherà. Non può fare nient’altro. E allora? Lo hai sempre saputo, giusto? Sì, ma a volte le verità più semplici sono le più profonde. E questa verità ha profonde implicazioni sul modo in cui dovresti operare, come presto vedrai. Il mio approccio mi ha reso capace di fare trading con un rischio molto basso, spesso molto più basso di quanto tu possa immaginare. Come vedrai in questo libro, è un approccio che porta ai massimi livelli la decisione di evitare le perdite. E’ un approccio la cui caratteristica principale è il fatto di evitare il trading eccessivo, e di evitare in modo quasi fanatico le perdite di capitale. Forse l’aspetto più sorprendente è che questo approccio, che mi ha dato grande sicurezza nei mercati, è stato anche molto profittevole, anno dopo anno. Il trading del Ross hook, eseguito nei modi che ti mostrerò, accompagnato dalle tecniche di money management che utilizzo, combinato con il giusto atteggiamento mentale, mi ha permesso di sperimentare principalmente le cose che AMO, e molto poco le cose che ODIO. E’ uno stile di trading che mette al primo posto la sicurezza e mi permette di dormire serenamente.

Forse ti stai chiedendo “com’è possibile? Come può uno stile di trading darmi ciò che amo ed eliminare ciò che odio del trading?” Condividerò con te come impiego il principio della vera ricchezza per fare proprio ciò che ho detto. Ecco alcune delle conseguenze, se impari a fare correttamente trading con il Ross hook: Impari a proteggere il tuo capitale. Semplifichi molto la tua vita di trading. Non tieni tutto il tuo denaro nel tuo conto di trading. Non ti devi più preoccupare di che cosa faranno i prezzi. Entri nei trade quando hanno la più alta probabilità di essere corretti. Sei eclettico nel tuo trading, impari a scegliere il meglio del meglio, e facendo questo ottieni profitti. Impari a leggere i grafici in modo da ricavare profitti dalle spinte emotive di altri trader. Fai trading come il saggio proprietario di un’azienda redditizia – una persona che sa come realizzare un profitto, e come prenderlo quando è disponibile. Sei in grado di utilizzare il Ross hook per il daytrading, o il position trading, o entrambi. Scegli l’intervallo temporale che preferisci.

DEFINIAMO IL CAMPO In vari punti di questo libro faccio riferimento agli operatori “interni” dei mercati. Con questa espressione intendo i trader che non fanno parte del normale “pubblico”, ma sono operatori all’interno delle borse o grandi aziende di trading. Faccio riferimento al normale “pubblico”, come siamo tu e io, con l’espressione “gli esterni”.

MONEY MANAGEMENT Se hai già studiato le mie tecniche di gestione del trade, del rischio e del denaro, questa parte ti potrà essere utile come ripasso.

Può sembrare strano ad alcuni, ma le mie tecniche di gestione sono state determinanti per il mio successo negli anni. Sono una persona che ama la varietà. Mi annoio a operare nello stesso modo per lunghi periodi di tempo. Ho operato sempre nello stesso modo al massimo per un periodo di tre anni. E’ accaduto all’inizio della mia carriera di trading. Dopo tre anni, ero quasi impazzito dalla noia. Tuttavia durante quei tre anni la disciplina, che ho sviluppato operando sempre nello stesso modo, è stata cementata fermamente nel mio carattere. Anche se a volte ho deviato rispetto alla disciplina, non l’ho mai persa, e sono sempre stato capace di ritornarvi. Le mie radici nella disciplina sono profonde, e hanno ancorato la mia carriera di trading, in passato e attualmente. Ho operato con successo in molti modi differenti, ma il mio approccio alle tecniche di gestione è cambiato relativamente poco da quando ho iniziato a fare trading. Mi è stato insegnato a operare con almeno due contratti future, e preferibilmente con tre. Lo stesso vale per le azioni: una posizione divisibile in due parti, o in tre. Il motivo è di utilizzare un contratto per coprire i costi, e poi permettere all’altro contratto di raggiungere un ragionevole livello di profitto, se il mercato lo concede.

Mi è stato insegnato di non cercare mai di prendere dal mercato, bensì solo di accettare ciò che il mercato mi offre. Questo è molto diverso dall’atteggiamento mentale di molti trader che sono spinti dall’avidità a cercare di spremere ogni trade fino all’ultimo centesimo. Fin dall’inizio, non ho operato con meno di tre contratti. Il concetto dei tre contratti è come segue: un primo contratto viene liquidato appena possibile per coprire almeno i costi. A volte questo produce un piccolo profitto. Gli stop per i due contratti rimanenti vengono spostati a pareggio appena possibile. Quando il mercato produce alcuni tick di profitto in più, viene liquidato il secondo contratto, per assicurare un profitto per il trade. Lo stop sul terzo contratto viene mantenuto a livello di pareggio, e poi progressivamente spostato verso un maggiore livello di profitto, mentre il mercato si muove nella mia direzione, utilizzando un’accettabile tecnica di “trailing stop”. Questa tecnica di gestione deriva da un atteggiamento, nei confronti dei mercati, diverso da ciò che viene comunemente insegnato e praticato dalla maggior parte dei trader. La mia filosofia di trading è di imparare a evitare le perdite, e ad amare le vincite, o nei casi peggiori il pareggio. Gestisco i trade, il rischio e il denaro per non perdere e per vincere. Naturalmente non sto negando che vi saranno perdite, ogni attività imprenditoriale ha perdite. Fa parte del lavoro del trader l’impegno di programmare il cervello per vincere. “Io vincerò” programma il cervello con l’atteggiamento necessario per vincere. “Io eviterò le perdite” programma il cervello con l’atteggiamento necessario per non perdere. Servono entrambi gli elementi. La mente umana è un meccanismo diretto a raggiungere obiettivi. Quando viene programmata correttamente, lavorerà giorno e notte per realizzare gli obiettivi per cui è stata programmata. Nel mio libro Trading come business, ti mostro come affrontare ogni aspetto della tua vita che può avere impatto sul tuo trading. Il libro ti insegna come acquisire il controllo su te stesso in modo da fare trading con profitti.

Come trader, puoi controllare solo una cosa: te stesso. Non puoi controllare il mercato. Come evidenziato da Mark Douglas nel suo libro The disciplined trader, uno dei motivi per cui molti falliscono nei mercati è che cercano di controllarli. Molte persone che fanno trading hanno un’intelligenza superiore alla media e sono abituate a risolvere i problemi cercando di controllare l’ambiente. Purtroppo, quando si fa trading non si può controllare l’ambiente in cui si opera. Questo fatto richiede un approccio per risolvere i problemi completamente diverso da quello che la maggior parte delle persone utilizza in altri aspetti della vita. Ti consiglio vivamente di leggere il libro Trading come business e il libro di Mark Douglas. Con questi due libri, avrai le risorse di cui hai bisogno per iniziare a migliorare l’atteggiamento mentale e il comportamento nel trading.

CAPITALIZZAZIONE Mi contattano a sottocapitalizzati.

volte

aspiranti

trader

che

sono

tremendamente

So che il desiderio di “arricchirsi velocemente” è una potente motivazione della natura umana, ma devo dire che se non sei in grado di piazzare un ordine per almeno due contratti future, quel determinato mercato non è adatto a te. Se non hai un conto sufficiente per operare con due contratti, hai bisogno di aumentare il tuo conto prima di iniziare a fare trading. Il trader di un singolo contratto, a meno che casualmente abbia subito fortuna, non può sperare in realtà di essere vincente. Chi ha solo un contratto ha una sola possibilità. La sua unica decisione di trading non deve solo permettergli di coprire i costi, ma deve anche dargli un profitto. Quando le persone mi chiedono se possono avere successo facendo trading con un solo contratto, rispondo “sì, se sei molto fortunato”. Le probabilità di

successo sono decisamente sfavorevoli al trader di un singolo contratto.

NUMERO DI CONTRATTI Quando un trader può superare i tre contratti, dovrebbe operare con multipli di cinque. Ciò significa cinque contratti, dieci contratti, quindici contratti, ecc. E’ opportuno evitare di entrare in trade con un numero “strano” di contratti come quattro, sei, sette, ... o ventitre. Con un numero “strano” di contratti vi possono essere problemi nell’esecuzione degli ordini, in determinati mercati. E’ necessario prestare attenzione anche all’uscita da un trade. Se ho aperto un trade con dieci contratti e ho bisogno di tre contratti per coprire i costi, posso liquidare cinque contratti al livello di copertura dei costi. Ciò permette di ottenere due risultati: Insieme alla copertura dei costi, ricavo un profitto dal mercato. Mi rimangono cinque contratti per l’uscita finale dal trade. In questo modo posso avere, mediamente, una migliore esecuzione degli ordini.

PREZZI E’ opportuno prendere in considerazione i prezzi, quando si entra in un trade, per utilizzare prezzi corretti nello specifico mercato. I diversi contratti future hanno differenti modalità di espressione dei prezzi, ed è necessario tenerne conto per evitare problemi nell’esecuzione degli ordini.

ORDINI Anche se è importante conoscere accuratamente tutti i diversi tipi di ordini, generalmente ne utilizzo solo alcuni per i miei trade. Di norma, entro nei trade con un ordine “Stop Con Limite”. Questo è estremamente importante quando si aprono posizioni di grandi dimensioni, ed è comunque importante per ogni trader. E’ necessario imparare a gestire le entrate nel mercato

utilizzando ordini con limite nella maggior parte dei casi. Copro i costi principalmente con un ordine “MIT” (“Market If Touched”), che diventa al mercato quando il prezzo viene raggiunto, oppure con un ordine “Limite”. Esco dal mercato a volte con un ordine “Al Mercato”, ma principalmente con un ordine “Stop”, che diventa al mercato quando i prezzi raggiungono il prezzo prestabilito. Questo argomento verrà trattato ulteriormente in altri punti del libro, ma comunque è importante chiarire fin dall’inizio almeno gli elementi di base di come gestisco i miei affari come trader. Se fossi un trader principiante, o un trader che volesse aumentare il proprio conto per poter operare con un maggior numero di contratti, ecco come gestirei il mio denaro. Entro in ogni trade con tre contratti. Il trade va nella mia direzione immediatamente, o dopo un breve tempo, e liquido due contratti appena possibile per coprire i costi immediati (tutte le commissioni) e ricavare un piccolo profitto. Un contratto copre i costi immediati e fornisce un piccolo profitto, mentre il secondo contratto mi dà un profitto ulteriore. Appena possibile, sposto a pareggio lo stop sul mio terzo contratto. Ciò può avvenire immediatamente o dopo un breve tempo. Ogni trade è diverso e deve essere adattato al movimento dei prezzi del mercato. Nella grande maggioranza dei trade riesco almeno a coprire i costi e a ricavare un piccolo profitto. In due o tre trade su dieci, il risultato è un guadagno medio o grande. E se il trade non va nella mia direzione immediatamente, o dopo un breve tempo? In questo caso esco. C’è qualcosa di sbagliato nel trade! Se la mia entrata non è un successo immediato, o quasi immediato, esco. I costi immediati sono bassi rispetto alle perdite che molti trader subiscono perché non hanno la disciplina necessaria per uscire velocemente da un trade. Un problema di molti trader è che guardano ogni trade come se fosse l’unico e l’ultimo. Questo è un modo sbagliato di vedere il trading. I trade devono essere visti come una serie di eventi, di cui la maggioranza ti darà guadagni, se avrai la disciplina di seguire un piano di azione preciso.

Quando un modo per fare trading ha dimostrato di produrre profitti in una elevata percentuale di casi, il resto diventa semplicemente una questione di disciplina e di corretta gestione del trade, del rischio, e del denaro.

FILOSOFIA Mi piace variare il mio trading. Il pensiero di stare seduto e fare continuamente daytrading su S&P, su un grafico a tre minuti, sarebbe un anatema per me. Mi annoierei molto velocemente. Mi piace fare trading in mercati diversi e su intervalli temporali differenti. Sono d’accordo con molti trader professionisti che ritengono giusta la specializzazione: è giusta per loro, ma per me è noiosa. Molte persone amano il daytrading. Vogliono operare in un solo mercato, in un solo intervallo temporale. Per me è noioso. Dal mio punto di vista sarebbe come andare a una cena e mangiare solo un arrosto. Voglio anche il pane, le verdure, un’insalata, il dessert e voglio anche un drink per accompagnare la cena. I trader professionisti di norma sono d’accordo sul fatto che si dovrebbe fare trading solo in mercati molto liquidi, e con buona volatilità, in particolare quando si fa daytrading. Sono completamente d’accordo con loro, e vi sono molti mercati liquidi e con buona volatilità. Ad eccezione dei trade progettati in modo specifico per avere breve durata sulla base di un piano di trading preciso, per operare preferisco il “position trading”, quando le caratteristiche del mercato lo permettono. Per “position trading”, in questo senso, intendo un tipo di trading progettato per rimanere nel trade il più a lungo possibile, compatibilmente e relativamente all’intervallo temporale su cui si sta operando. Vi sono operazioni progettate per arrivare a un obiettivo di prezzo predeterminato, e a questo punto vengono chiuse, invece il position trading è diretto a seguire il trend nel mercato quanto più a lungo possibile. Quando faccio daytrading, ad esempio su un grafico S&P a cinque minuti, spesso faccio position trading intraday. Con questa espressione intendo dire che entro in una posizione sulla base di un trend intraday, e resto nella

posizione il più a lungo possibile, durante la giornata, compatibilmente con il movimento del mercato e la mia gestione del trade. Mi comporto quindi in modo simile a come mi posso comportare con un position trading su grafici giornalieri. In effetti, si può fare position trading intraday in ogni mercato che appaia “ben formato” nel grafico a un minuto, purché vi sia un’adeguata liquidità. In alcuni mercati, e in alcune situazioni specifiche, posso decidere anche di prolungare un trade, e di trasformare un daytrade in un’operazione di più lungo termine non chiudendo l’operazione prima della fine della giornata. Molti daytrader affermano che il motivo per cui operano in quel modo, ad esempio su barre a cinque minuti o a quindici minuti, è che possono ottenere maggiori profitti rispetto a chi opera su grafici giornalieri, cioè in cui ogni barra rappresenta un giorno. Non condivido questo modo di pensare. Ho provato entrambi gli approcci, e posso dirti che chi fa solo daytrading non ottiene maggiori profitti, anzi spesso accade proprio l’opposto. Ho visto daytrader non cogliere opportunità di profitti in mercati che stavano formando ottimi trend. In tali situazioni i trader su grafici giornalieri stavano guadagnando una fortuna, mentre i daytrader dovevano lottare ogni giorno nel mercato e potevano perdere durante la giornata a causa dei movimenti intraday dei prezzi. Vi sono molte informazioni e convinzioni false che si sono diffuse nel corso degli anni. Per esempio, chi dice che un grafico settimanale debba necessariamente essere formato da cinque giorni di trading? Perché non si può utilizzare un grafico a tre giorni, per vedere i segnali in modo differente? Perché i daytrader pensano di dover utilizzare per forza grafici a cinque, quindici, trenta minuti? Perché non utilizzare un grafico a sette minuti, e vedere il grafico in modo diverso? Ho provato a operare ad esempio su grafici a nove minuti, o a 120 minuti. E’ interessante per vedere il grafico in un modo diverso da come appare ad altri. Credo fermamente nel fare trading dove e come mi sento più a mio agio. Rifiuto di essere rigido nel mio trading, ma sono molto rigido

sull’autodisciplina e sull’autocontrollo. Non tollero errori da parte mia in quelle aree. Penso che molti falliscano nel trading perché confondono la rigidità nel trading con la disciplina. Il modo in cui si fa trading è l’ambito sbagliato in cui essere rigidi. Devi invece essere rigido per quanto riguarda le tue abitudini di lavoro e il tuo atteggiamento mentale nel trading. Devi essere rigido nella determinazione a non perdere. Devi essere rigido nel programmarti per vincere. Devi essere rigido nel tenere registrazioni e statistiche accurate sul tuo trading, che ti permettano di migliorare nella pianificazione e nell’esecuzione dei tuoi trade. Mi sento a mio agio nella varietà, e quindi faccio trading in diversi mercati e intervalli temporali. Preferisco essere eclettico. Voglio sentire il profumo di tutti i fiori, non solo di uno. Voglio operare in vari mercati, non solo in uno. Ho imparato a operare dove mi sento a mio agio. Ho imparato a entrare solo nei trade migliori. Piazzo gli stop in un modo che mi fa sentire a mio agio. E’ essenziale per me essere un trader felice. Se il trading fosse spiacevole per me, non lo farei più.

CONCLUSIONE Il mio pensiero conclusivo in questo capitolo è che esistono opportunità adatte per ogni persona. E’ possibile fare solo daytrading, se si desidera questo. E’ possibile fare solo position trading su grafici giornalieri, se si vuole. Altri possono fare come me, e combinare i due approcci, in vari modi. Non facciamo trading tutti nello stesso modo. Operiamo in mercati diversi, con differenti modalità e livelli di successo. E’ sempre stato così, e così sarà. L’idea che se io rivelo il mio modo di fare trading tutti inizieranno a operare come me, e questo approccio smetterà di funzionare, è semplicemente ridicola. Tu non farai mai trading esattamente come faccio io, né io lo farò con le tue modalità. Sarebbe sciocco anche solo provarci. Ognuno di noi è differente dagli altri, in un modo meraviglioso e totalmente personale. Io non

posso essere come te, e tu non puoi essere come me. La cosa migliore che puoi fare con questo libro è integrare ciò che ti è utile nel tuo personale stile di trading. Devi essere te stesso nei mercati. E’ importante che tu faccia trading in modo coerente con il tuo livello di confort personale. Devi essere convinto del tuo approccio al trading, o non avrai la sicurezza e il coraggio di cui hai bisogno per essere un vincente. Questo libro contiene la storia del Ross hook e differenti modi per operare. Un modo non è migliore in assoluto, è migliore per te se soddisfa meglio le tue esigenze. Se mi chiedi “tu quale modo suggerisci?” o “tu quale utilizzi?”, la risposta è che posso utilizzare modi differenti. Ricordi? Ti ho detto che amo la varietà. Ma quando scelgo un modo di operare, lo applico per un periodo, a volte per un anno intero. Nel capitolo 17 vedrai la mia preferenza personale. Ciò non significa che gli altri modi non vadano bene: tutti funzionano e sono ricavati dalle esperienze di trading mie e di miei collaboratori. In tutta la mia carriera di trading ho evitato l’utilizzo di oscillatori e indicatori tecnici di ogni tipo come strumento diretto per prendere le decisioni. Semplicemente non mi servono. Parlo di questi strumenti nei miei libri solo perché so che altre persone li utilizzano, e voglio aiutarle a farlo in un modo efficace. Sono completamente consapevole dell’uso di studi e indicatori tecnici, e li posso utilizzare in modo indiretto. Ho studiato in modo approfondito come altri utilizzano gli studi e gli indicatori tecnici, e altri professionisti hanno fatto la stessa cosa. Questi studi possono essere utilizzati contro i trader che fanno trading con questi strumenti. In particolare quando un determinato studio o indicatore diventa molto diffuso, vi sono operatori del mercato che possono trarre vantaggio da questo fatto. E’ pericoloso fare trading insieme alla massa, i trader dovrebbero stare attenti a evitarlo! I diversi mercati hanno caratteristiche differenti, e cambiano nel tempo, quindi il trading si deve adattare. Il Ross hook è uno strumento per fare trading in mercati in trend. Per operare con successo in questo modo è necessario individuare mercati in trend, e adattare il modo di operare alla

diversa durata dei trend, sulla base di una precisa analisi del movimento dei prezzi nel mercato e nell’intervallo temporale che interessa. Se un trader opera con un solo strumento (ad esempio un solo future, o una sola azione) e in un solo intervallo temporale, inevitabilmente incontra giorni in cui non vi sono trend. In tali situazioni, il trader deve aspettare pazientemente, o cercare opportunità di trading in altri strumenti o intervalli temporali. In ogni caso, se vuoi avere successo nel trading, è necessario che impari a selezionare solo i trade migliori, e ad attenderli pazientemente. Questo è stato un capitolo piuttosto lungo, ma sentivo che servivano alcune fondamenta su cui costruire. Ora è il momento di iniziare a raccontare la storia che ti ho promesso. Il primo passo è raccontare come ho scoperto ciò che è diventato noto come Ross hook.

Capitolo 2 Come ho iniziato Era l’anno 1959. Già da due anni avevo iniziato a fare trading, e la mia prima fase di apprendistato nei mercati era terminata. La mia vera formazione nel trading e nel business stava per iniziare. Oltre alla disciplina rigorosa che avevo imparato durante il servizio nella Marina e nel tempo passato insieme al mio prozio, avevo solo pochi strumenti su cui lavorare per vivere come trader. Sapevo come identificare un trend, sapevo che cosa costituiva una formazione 1-2-3 di massimo o minimo, sapevo come identificare un movimento laterale, sapevo quali sono le cinque funzioni di un manager, e come piazzare gli ordini in modo autorevole e professionale. Sapevo qualcosa sugli elementi fondamentali che potevano spingere i diversi mercati, ma mi rendevo conto che non potevo permettermi di accumulare le informazioni necessarie per operare veramente sulla base dei fenomeni fondamentali, e ciò è vero anche attualmente. Di seguito illustro gli strumenti di base che avevo a disposizione per lavorare.

FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO Non posso smettere di mostrare la più essenziale delle formazioni grafiche dei mercati. La formazione di massimo o minimo 1-2-3 è l’inizio di molti importanti movimenti nel mercato, molti trend iniziano con questa formazione. La formazione 1-2-3 di massimo o minimo si verifica al livello dei principali massimi o minimi dei mercati, o al livello dei massimi o minimi intermedi. Naturalmente, che cosa rappresenta un livello principale o intermedio è in parte una questione di interpretazione soggettiva. Mi dispiace, ma chi dice che il trading sia una scienza? E’ sciocco cercare di applicare principi

scientifici all’arte del trading. Non si possono applicare principi scientifici al movimento dei mercati. I mercati non si muovono su basi matematiche, geometriche, cicliche o teoriche. I mercati si muovono in base alle percezioni di coloro che vi operano. Pertanto, i mercati sono emotivi, e a volte si spingono fino all’isteria. Possono guadagnare nei mercati coloro che riescono a leggere correttamente le percezioni delle masse che operano nei mercati, e che agiscono sulla base di tale lettura. Spesso i movimenti dei mercati sono originati da coloro che hanno un interesse preciso e la capacità di costruire tali movimenti. Molti movimenti, in particolare quelli intraday di breve termine, sono completamente progettati. Gli altri partecipanti al mercato piazzano i loro ordini di acquisto e di vendita in relazione alla loro percezione del movimento del mercato, e alle loro aspettative di ottenere un profitto. Le emozioni e i comportamenti umani che spingono i mercati possono essere osservati nel movimento dei prezzi rivelato da un semplice grafico a barre che mostra apertura, massimo, minimo e chiusura di un determinato intervallo temporale. Questo è vero per intervalli temporali di minuti, di ore, di giorni, di settimane, di mesi o di anni. Più una persona è esperta nella lettura dei dettagli più raffinati di un grafico dei prezzi, più si può avvicinare alla realtà di che cosa sta veramente accadendo nel mercato. Sapere come leggere, in modo preciso e dettagliato, un grafico dei prezzi è determinante per le tue probabilità di successo nel trading. Tra poco mostrerò che cosa significa una formazione 1-2-3, e come può evolversi in un trend confermato. La formazione 1-2-3 è la porta di accesso per l’utilizzo pratico del momentum, cioè della spinta del mercato. Il momentum è creato dalle spinte emotive della natura umana, che hanno impatto sui mercati. Ricorda, qui stiamo considerando emozioni umane espresse dalla percezione della direzione del mercato. Ecco che cosa ho imparato sull’anatomia delle formazioni 1-2-3.

FORMAZIONI DI MINIMO 1-2-3 Una formazione di minimo 1-2-3 (“1-2-3 low”) è caratterizzata da un mercato che raggiunge un minimo principale o intermedio, dopo un trend al ribasso o un movimento al ribasso. Il minimo viene evidenziato quando i prezzi salgono di nuovo dopo il punto più basso, che viene indicato come punto numero 1. Il movimento verso l’alto viene seguito immediatamente da una correzione. La discesa dei prezzi di nuovo verso il minimo forma un massimo relativo che può essere indicato come punto numero 2. Se la correzione è tale da raggiungere o superare il minimo precedente, la formazione è annullata, e probabilmente si avrà un’area di congestione o il proseguimento del precedente movimento al ribasso. Se la correzione non raggiunge il minimo precedente, e un movimento verso l’alto inizia, si crea un minimo più alto del precedente che può essere indicato come punto numero 3. IL SIGNIFICATO DI UN MINIMO 1-2-3 Dato che le formazioni di minimo 1-2-3 (“1-2-3 low”) si verificano alla fine di un trend al ribasso, o di un movimento al ribasso, è ragionevole chiedersi che cosa accade nel mercato e determina la comparsa di tali formazioni.

Quando un minimo 1-2-3 si verifica, il punto numero 1 viene causato dagli eventi seguenti. Innanzitutto, nel mercato semplicemente non vi sono più operatori disposti a vendere a un prezzo più basso. I prezzi sono stati spinti al prezzo più basso a cui possono arrivare, per il momento. A quel punto, l’offerta da eccessiva diventa scarsa, e i prezzi iniziano a salire. Quando coloro che erano entrati al ribasso, e quindi avevano favorito la discesa dei prezzi, si rendono conto che i prezzi hanno iniziato a salire, comprano per chiudere le loro posizioni, allo scopo di prendere profitti. I loro acquisti, che hanno lo scopo di chiudere le posizioni al ribasso,

fanno salire il mercato. I trader che vogliono entrare al rialzo, che fino a questo momento sono rimasti fuori dal mercato aspettando che i ribassisti finissero di divertirsi, iniziano ad acquistare, e il loro comportamento alimenta ulteriormente il movimento al rialzo. I prezzi in questo modo vengono spinti in alto, dal punto 1 fino al punto 2. Dopo poco tempo, i trader che sono entrati precocemente al rialzo, specialmente quelli con una visione di breve termine, iniziano a prendere profitti vendendo almeno una parte della posizione che hanno acquistato. Ciò tende a spingere di nuovo i prezzi verso il basso, allontanandoli dal punto numero 2 verso il punto numero 3. Questo movimento al ribasso viene alimentato anche dai trader che vogliono entrare al ribasso (gli “orsi”) perché pensano che il mercato continuerà a scendere. Essi percepiscono il movimento verso l’alto come una correzione temporanea in una tendenza al ribasso, e aprono posizioni in vendita perché pensano che vi sarà una continuazione del trend ribassista. Se hanno ragione, i prezzi scenderanno e supereranno il punto 1. In questo modo verrà annullata la formazione 1-2-3 e un possibile nuovo trend rialzista. Se hanno torto, e i prezzi non verranno spinti più in basso, entreranno nel mercato nuovi acquisti che spingeranno i prezzi di nuovo verso l’alto dal punto 3 verso il punto 2. Se i prezzi poi supereranno il punto numero 2, verrà definito un nuovo trend al rialzo. Resta da vedere quanto a lungo il nuovo movimento continuerà, e fino a che punto arriverà. E’ della massima importanza che tu comprenda lo scenario che ho appena descritto. Da qui nascono le indicazioni su come gestire i trade. E’ possibile che la rottura del punto 2 non porti da nessuna parte e che rialzisti e ribassisti continuino a combattere nel mercato generando una fase di consolidamento, di movimento laterale. Questo consolidamento può rappresentare una fase di accumulazione prima di un movimento al rialzo successivo, o può rappresentare una fase di distribuzione che si trasformerà in una successiva continuazione del trend al ribasso. Solo il tempo lo potrà dire. IL SIGNIFICATO DI UN MASSIMO 1-2-3

La rottura al ribasso, cioè il superamento del punto 2, di una formazione di massimo 1-2-3 (“1-2-3 high”) di norma segnala che la battaglia è terminata e i ribassisti hanno vinto. Molti trend al ribasso nei mercati sono preceduti dalla formazione di massimo 1-2-3. In molti mercati, le formazioni di massimo 12-3 tendono a essere più ampie, come distanza tra il punto più alto e il punto più basso, rispetto alle formazioni di minimo. Il motivo è che molti mercati generalmente mostrano discese più veloci rispetto alle salite. FORMAZIONI DI MASSIMO 1-2-3 Una formazione di massimo 1-2-3 (“1-2-3 high”) è causata da fenomeni esattamente opposti rispetto a una formazione di minimo 1-2-3. Una formazione di massimo 1-2-3 è preceduta da un trend al rialzo, o da un movimento al rialzo. Quando nel mercato non vi sono più operatori disposti ad acquistare a un prezzo più elevato, e i prezzi rifiutano di salire a un nuovo massimo, i prezzi iniziano a

stabilizzarsi o a scendere. I trader che hanno posizioni aperte al rialzo si rendono conto che, almeno temporaneamente, il movimento verso l’alto è terminato e chiudono le loro posizioni per prendere profitti. I trader che sono entrati al rialzo chiudono le loro posizioni vendendo ciò che avevano acquistato in precedenza. Ciò tende a spingere in basso i prezzi, e si forma il punto numero 1. Questo movimento verso il basso attira i ribassisti che stanno cercando un’opportunità per entrare in vendita nel mercato. La

loro entrata spinge ulteriormente i prezzi verso il basso. I prezzi si allontanano dal numero 1, scendendo verso il punto che diventerà il numero 2. Dopo poco tempo i trader che sono entrati precocemente al ribasso iniziano a liquidare almeno una parte delle loro posizioni, e per farlo effettuano operazioni di acquisto. Questo fatto spinge di nuovo i prezzi in alto verso il punto numero 1, formando un minimo relativo che può essere identificato come punto 2. I trader che sono desiderosi di entrare al rialzo, perché pensano che i prezzi saliranno ancora, saltano sul carro e comprano, nella speranza di nuovi massimi più elevati. Essi ritengono che il movimento verso il basso sia stata una semplice reazione in un mercato al rialzo. Il loro comportamento spinge i prezzi ancora più in alto. Se i prezzi ritornano su fino a superare il punto numero 1, la formazione di massimo 1-2-3 è annullata e il trend al rialzo prosegue. I rialzisti, i “tori”, hanno vinto. Se i prezzi non riescono a superare il punto 1, che quindi rimane il massimo più elevato, iniziano a scendere di nuovo e formano il punto numero 3. I trader che sono entrati al rialzo devono chiudere le loro posizioni vendendo. Questo comportamento, insieme a quello dei ribassisti che salgono sul carro perché pensano che i prezzi scenderanno, può spingere i prezzi a rompere il punto numero 2. La rottura del punto 2 definisce il nuovo trend al ribasso. Non si sa se i prezzi continueranno a scendere oppure no: potrebbero entrare in una fase di consolidamento. Quando ho iniziato a fare trading, entrare sulla rottura del punto 2 di una formazione di massimo o minimo 1-2-3 era un ottimo modo per operare. Anche attualmente queste formazioni offrono ottime percentuali di successo, soprattutto entrando nel trade prima della effettiva rottura del punto 2, utilizzando la tecnica di entrata Trader’s Trick, che ti mostrerò nel capitolo 8. Le formazioni 1-2-3 devono essere ben definite, per fornire segnali di entrata con elevate probabilità di successo, devono essere perfettamente riconoscibili. Nell’appendice B presento ulteriori informazioni per definire con precisione le formazioni 1-2-3. Attraverso le formazioni 1-2-3 sono arrivato al Ross hook. Lo studio del punto numero 2 mi ha condotto a proseguire la mia ricerca di situazioni

adatte per il trading profittevole.

SCOPRO L’UNCINO La mia scoperta del Ross hook è per alcuni aspetti simile alla scoperta dell’America da parte di Colombo. Il continente che ora è noto come “America” era sempre esistito. Lo stesso è accaduto con il Ross hook. Questa formazione era sempre stata presente nel mercato. Io l’ho individuata per primo, le ho dato un nome e ora è nota come Ross hook. Ho dato un nome scherzoso anche a coloro che la utilizzano: “hookers”. La mia scoperta ha avuto la stessa origine di molte altre scoperte: stavo cercando qualcosa. Colombo stava cercando una via più breve per raggiungere l’India. Io stavo cercando un modo per entrare in mercati in trend. Grazie al mio allenamento e disciplina, avevo imparato a riconoscere e a fare trading sul punto 2 delle formazioni 1-2-3. Ma mentre studiavo i grafici, ho notato che vi erano molte altre formazioni “appuntite”. Sorprendentemente, sembrava che fossero sconosciute, niente indicava che qualcuno stesse facendo trading su queste formazioni “appuntite”. Sembrava che nessuno le prendesse in considerazione, era come se fossero invisibili. Che scoperta importante! Che tesoro raro! Avevo di fronte una distesa di diamanti e gli altri li buttavano via come se fossero sassi qualunque. Non posso essere certo che nessuno abbia mai utilizzato queste formazioni “appuntite”. In effetti, penso che probabilmente vi sono stati altri che le hanno utilizzate. Esistono trader che operano privatamente e di cui non si sente mai parlare. Ne sono convinto perché anch’io ho fatto trading privatamente per molti anni, ed ero completamente sconosciuto al pubblico, prima di scrivere il primo libro. In ogni caso, non sono riuscito a trovare nessuno che avesse scritto su queste formazioni “appuntite”. Certamente i miei broker non le conoscevano. Mi sentivo come una persona che ha trovato una perla molto preziosa.

Solo da quando ho iniziato a insegnare come fare trading sono stato disponibile a condividere ciò che so su queste formazioni “appuntite” dei grafici, che ho denominato Ross hook.

EVOLUZIONE Questo libro contiene la storia dell’evoluzione del Ross hook. Mostrerò passo per passo come ho iniziato a utilizzarlo, come e perché funziona, e perché ritengo che continuerà a funzionare nei mercati. Forse l’elemento più importante è che il Ross hook continuerà a funzionare anche se molte persone inizieranno a utilizzarlo. Da un certo punto di vista, il fatto che un maggior numero di persone lo utilizzi può addirittura essere un vantaggio. Il mio modo di usare il Ross hook si è sviluppato nel tempo, facendo trading nei mercati. Il suo uso, per me, comprende l’applicazione di tutto ciò che amo del trading. Si è evoluto di pari passo con la mia capacità di leggere il movimento del mercato come viene rappresentato da un grafico dei prezzi che mostra apertura, massimo, minimo e chiusura. Il mio utilizzo del Ross hook è stato, ed è ancora, un processo di crescita continua. Sono felice di aver condiviso questa conoscenza con altri. Mi dà molta gioia vedere le innovazioni su come utilizzare il Ross hook che sono state sviluppate da alcuni miei collaboratori. Mi piace vedere il modo in cui operano e come questa tecnica si sviluppa più di quanto avrebbe potuto se avessi continuato a non condividerla. Molte persone sono diventate ricche facendo trading su queste formazioni “appuntite” nei mercati. Dato che normalmente non faccio trading con indicatori tecnici, i concetti e gli strumenti tecnici in questo libro sono stati applicati da miei collaboratori. Anche loro hanno imparato che è meglio condividere. E’ strano imparare a dare e a condividere. Ciò che si dà ritorna indietro moltiplicato, in modi inaspettati. E’ come se vi fosse una legge invisibile in azione. Uno dei benefici, quando si rinuncia all’egoismo, è che si diventa anche meno egoisti come trader. L’egoismo nel trading, il “volere tutto”, è la

causa della rovina di molti trader.

Capitolo 3 Identificare il Ross Hook Un Ross hook è: Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un massimo più alto dopo la rottura di una formazione di minimo 1-2-3. Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un minimo più basso dopo la rottura di una formazione di massimo 1-2-3. Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un massimo più alto dopo la rottura del massimo di un’area di consolidamento: Ledge, Congestione, o Trading Range. Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un minimo più basso dopo la rottura del minimo di un’area di consolidamento: Ledge, Congestione, o Trading Range. (Vedi anche la Legge Dei Grafici nell’Appendice B di questo libro.) Le formazioni 1-2-3 sono il risultato di determinate forze in atto nel mercato, come ho scritto sopra. I Ross hook invece sono il risultato di altri fenomeni che accadono nel mercato. Esistono inoltre i “Reverse Ross hook” (Ross hook capovolti), che sono un po’ più difficili da vedere, identificare e gestire. Ora è necessario che ti mostri come appaiono i Ross hook, e come sono in relazione con le formazioni 1-2-3, da cui spesso derivano. Più avanti, ti mostrerò come utilizzo alcuni degli strumenti di trading di cui ho parlato nel capitolo 2. Come promemoria, li ripeto qui: sapevo come identificare un trend, sapevo che cosa costituiva una formazione di massimo o minimo 1-23, sapevo come identificare una congestione, conoscevo le cinque funzioni di un manager ed ero in grado di piazzare gli ordini ai broker in un modo autorevole e professionale.

Il grafico seguente mostra una formazione di massimo 1-2-3 e il successivo Ross hook (Rh nel grafico). Innanzitutto, vedi che il mercato ha formato un massimo che viene identificato come punto numero 1. I prezzi sono più alti di quanto altri possibili compratori siano disposti a pagare. A questo punto, vi è troppa offerta e non abbastanza domanda per spingere i prezzi più in alto. Le prese di profitto, da parte di coloro che erano entrati al rialzo, spingono i prezzi in basso verso il punto numero 2. Questo movimento è favorito anche dal comportamento degli “orsi” che entrano in posizioni al ribasso. I trader ribassisti prendono i profitti effettuando acquisti per chiudere le posizioni al ribasso. Altri acquisti entrano nel mercato da parte dei trader che vogliono entrare al rialzo, poiché considerano il movimento verso il basso come una semplice correzione in un mercato che sta sale. Questi comportamenti spingono il mercato in alto verso il punto numero 3. Non vi sono abbastanza trader disposti ad acquistare a questi prezzi elevati, e quindi il tentativo di continuare il trend al rialzo fallisce. Il mercato rompe verso il basso il punto numero 2, e un nuovo trend al ribasso viene definito. Dopo che i prezzi sono scesi per un po’, si verifica una correzione, causata dalle prese di profitto dei trader che sono entrati al ribasso. Per coprire le loro posizioni, essi acquistano, e in questo modo fanno salire i prezzi. A questo punto, possono entrare nel mercato altri acquisti, da parte di coloro che pensano che il movimento al ribasso stia terminando. Alcuni possono ritenere che il livello raggiunto sia un “supporto”. Altri acquisti possono essere effettuati da trader che utilizzano strumenti e indicatori tecnici, e da trader che operano sulla base di determinati livelli di ritracciamento: tutti questi operatori, per motivi differenti, possono pensare che “questo è un momento buono per acquistare”. Il movimento verso l’alto forma un minimo relativo, intermedio o minore, che ho denominato punto del Ross hook. In questo esempio, in cui si vede un Ross hook al ribasso, l’uncino è costituito dal trend al ribasso e dal movimento verso l’alto che può essere indicato con termini quali “rally” o “correzione” o “reazione”. E’ la correzione, il movimento nella direzione

opposta al trend, che crea una formazione “appuntita” nel grafico. La correzione può essere lunga da una a tre barre. A volte si può verificare in un modo molto più sottile: nella stessa barra si verifica il minimo e la correzione. Vi sono altri dettagli e sfumature che vedremo più avanti. Per ora, l’importante è comprendere che cos’è un uncino e come appare, poiché fare trading sul Ross hook ci può dare grandi guadagni. Il grafico precedente è iniziato con una formazione di massimo 1-2-3, seguita dalla rottura del punto 2. E’ stato così definito un trend al ribasso, che ha portato a un uncino e successivamente alla continuazione del trend. Ora vediamo una serie che inizia con una formazione di minimo 1-2-3. Nel grafico seguente vediamo la fine di un movimento al ribasso, con minimo al punto 1. Quando i prezzi hanno iniziato a salire durante la giornata, i trader al ribasso hanno iniziato a coprire le loro posizioni per prendere profitti. I loro acquisti, insieme all’entrata al rialzo dei trader che pensavano che questo fosse il minimo, ha fatto salire i prezzi fino al punto 2. Alcuni trader entrati al rialzo, per ricavare un profitto veloce hanno iniziato a vendere. A loro si sono uniti i trader che ritenevano che il movimento verso l’alto fosse solo una breve correzione in un mercato al ribasso. I prezzi sono scesi di nuovo fino al punto numero 3. Tuttavia non vi è abbastanza offerta, a questi prezzi bassi, per assicurare ulteriori vendite. I prezzi non riescono a scendere al livello o addirittura oltre il punto numero 1. Invece, la domanda prevale nel mercato e i cercatori di occasioni, che pensano che i prezzi possano salire, iniziano a comprare. La domanda è abbastanza forte da superare il punto 2, e in questo modo definisce un nuovo trend al rialzo. Quando i prezzi salgono, nel mercato entrano vendite da parte dei trader al rialzo che vogliono liquidare almeno in parte le loro posizioni. Queste vendite, accompagnate da quelle di coloro che pensano sia un buon momento per entrare al ribasso, spingono i prezzi di nuovo verso il basso in un movimento che viene visto come un “pull-back” o ritracciamento o correzione. I prezzi scendono per effetto di queste vendite. Ma la domanda prevale ancora sull’offerta, e i prezzi non sono ancora così elevati da tenere lontani i compratori. Il mercato sale, superando il punto che

ho indicato come Rh. Questo processo si ripete molte volte, fino a quando si vede una formazione che forse si rivelerà essere un massimo nel mercato.

La mia formazione iniziale dettava la regola che, se non potevo individuare una formazione 1-2-3, non potevo fare trading. In questo modo non entravo in molti buoni trade. Poi ho notato formazioni “appuntite” in cui mancava un punto 1, ma vi era qualcosa di simile ai punti numero 2 e 3.

Non importava dove potesse essere il punto numero 1. L’importante era che la formazione si verificasse in un mercato in trend. Entro certi limiti un trend forte era preferibile, ma non era sempre così. Vi erano anche situazioni in cui la cautela doveva prevalere, come vedremo più avanti. Il mio passo successivo è stato analizzare nei mercati, in modo approfondito, la possibilità di fare trading su questi uncini, e contemporaneamente ho messo a punto uno schema di gestione che mi permettesse di ricavare profitti dal loro potenziale. Ciò che preferivo del concetto di trading sugli uncini era che essi rappresentavano una verità nel mercato. Una rottura rappresenta una verità nel mercato. Quando i prezzi attraversano il punto di un uncino, si è effettivamente verificata una rottura. Anche se dovesse risultare che la rottura è falsa, e quindi il movimento non prosegue con forza oltre il punto dell’uncino, il fatto immutabile è che la rottura vi è stata, e frequentemente ha

forza sufficiente per dare almeno la possibilità di coprire i costi e di continuare “gratis” il trade per il tempo rimanente. La mia domanda successiva è stata...

“CHE COSA CAUSA UN ROSS HOOK?” Naturalmente queste “formazioni appuntite” erano diverse dal punto 2 di una formazione 1-2-3. Era anche ovvio che esse non avevano nulla a che fare con domanda e offerta. Vi erano due elementi che potevano causarli. Uno era evidente: gli uncini erano causati dalle prese di profitto. Ogni volta che il mercato si muoveva in misura sufficiente da soddisfare un numero elevato di trader, le prese di profitto spingevano il mercato a iniziare un movimento nella direzione opposta rispetto al trend. Il secondo elemento non era così evidente, almeno per me, in quel momento. Attualmente è diventato evidente, e offre un modo efficace per prendere denaro dai trader più ingenui e meno esperti. Nel momento della mia carriera in cui ho scoperto gli uncini, ero quasi completamente inconsapevole della realtà che poi ho denominato “il trading dell’indicatore tecnico”. Avevo studiato l’analisi tecnica “classica”, che considerava come le persone utilizzavano formazioni grafiche quali “testa e spalle”, “megafoni”, “bandiere”, “linee di velocità”, ecc. Avevo imparato anche a trarre vantaggio dai comportamenti di questi trader nei mercati. Avevo imparato molto sugli operatori “interni” dei mercati, e come neutralizzare i loro comportamenti. Ero in grado normalmente di individuare un movimento progettato e costruito dai grandi operatori del mercato, e potevo trarne vantaggio. Ciò che non conoscevo era l’utilizzo degli incroci di medie mobili e degli indicatori tecnici quali Stocastico, RSI e altri che iniziavano ad essere usati nei mercati.

Oltre alla media mobile posticipata, il solo altro indicatore tecnico che conoscevo era “Percent C”. Era un indicatore molto vecchio utilizzato per individuare aree di “ipercomprato” e “ipervenduto” nel mercato. “Percent C” significava “percentuale di ciclo”. Successivamente questo indicatore è stato presentato come qualcosa di “nuovo” nella forma del cosiddetto indicatore “Stocastico veloce” e del suo opposto, “Percent R”, che non è altro che lo “Stocastico veloce” capovolto. Questo indicatore in realtà non ha nulla di “stocastico”: se guardi il termine “stocastico” in un dizionario, vedrai facilmente che questa denominazione non è appropriata. Nel dizionario, infatti, il termine stocastico fa riferimento a concetti di probabilità e di casualità. Lo studio tecnico che è stato denominato in modo inappropriato “stocastico” è un tentativo matematico di misurare su una scala prefissata il momentum, la divergenza, e i concetti di “ipercomprato” e “ipervenduto” che in realtà sono privi di senso. Il concetto è sempre relativo, si basa sulla domanda: “dove sono i prezzi di oggi rispetto a dov’erano in precedenza?” Questo è il motivo per cui il cosiddetto stocastico cade a pezzi in un mercato in trend, in cui si può verificare una situazione di “ipercomprato” o “ipervenduto” per un periodo che dura molto oltre le attese. Più avanti, ti mostrerò come utilizzare il Ross hook con il cosiddetto stocastico, come mi è stato rivelato dal mio amico Rick Redmont, e con alcune sfumature in più di cui lui non era a conoscenza. Per concludere la riflessione sulle cause dei Ross hook: anche il comportamento dei trader che utilizzano gli indicatori tecnici contribuisce in parte a determinare le correzioni che creano i Ross hook. Questi comportamenti spesso sono basati su un uso non corretto di questi oscillatori e indicatori. Vi sono trader tecnici che, pensando che il mercato sia in una condizione di “ipercomprato” o “ipervenduto”, entrano nel mercato nella direzione sbagliata, e si uniscono al movimento della correzione provocata dalle prese di profitto. In anni successivi, con la nascita (in effetti dovrei dire la rinascita) del trading di Fibonacci, le correzioni spesso sono divenute più pronunciate, dato che vi

sono trader disposti a comprare o a vendere in modo cieco a determinati livelli “magici”, in cui suppongono che il mercato debba smettere di muoversi in una direzione e iniziare a muoversi nel senso opposto. A questi si possono aggiungere altri concetti privi di logica, tra cui il trading basato sulle fasi lunari, tanto per fare un esempio. Se consideri tutti questi elementi, vedi che vi sono ottime opportunità per trarre vantaggio da tali modi di fare trading, e guadagnare comportandosi in un modo diverso.

ESPANDERE LA DEFINIZIONE DI ROSS HOOK Ogni volta che i prezzi in un trend sono interrotti da una correzione, non importa quanto piccola, si crea un Ross hook. Con prezzi che scendono, ogni punto in cui i prezzi non riescono a formare un minimo inferiore costituisce un Ross hook. Con prezzi che salgono, ogni punto in cui i prezzi non riescono a formare un massimo superiore costituisce un Ross hook. In un mercato che scende, se i prezzi formano un minimo uguale al precedente, il mercato ha formato un Ross hook. In un mercato che sale, se i prezzi formano un massimo uguale al precedente, il mercato ha formato un Ross hook. Un Ross hook è costituito anche da: un doppio minimo (due minimi uguali in due barre consecutive) seguito da un minimo più alto, o un doppio massimo (due massimi uguali in due barre consecutive), seguito da un massimo più basso. Il Ross hook si verifica sempre in mercati in trend. Nel libro Daytrading ho mostrato diversi possibili modi per individuare e definire un trend. Uno di questi modi, denominato nel libro Daytrading “Vero Trend”, è ripreso anche in questo libro. Quando un trend è stato correttamente definito, la prima barra di prezzo che non riesce a formare un massimo più alto in un trend al rialzo, o non riesce a formare un minimo più basso in un trend al ribasso, crea un Ross hook. Le definizioni più precise, e preferite, di Ross hook sono quelle riportate all’inizio del presente capitolo. In questo paragrafo ho espanso la definizione di Ross hook, aprendo la possibilità di considerare diversi modi per definire un trend, ai fini dell’individuazione di un uncino. Un Ross hook può essere

individuato solo dopo che un trend è stato definito, e la rottura dell’uncino conferma tale trend. Ogni successivo Ross hook costituisce un’ulteriore conferma del trend, fino a quando il trend viene esaurito. Diventa cruciale, a questo punto, sapere quando ci si trova in un mercato in trend. Tra poco ti mostro un modo elementare per identificare un trend. Ma prima voglio concludere questo capitolo con un messaggio importante. La possibilità di applicare in modo efficace la definizione “espansa” di Ross hook deve essere verificata esaminando accuratamente le caratteristiche dello specifico mercato (lo specifico future, azione, ecc.) e intervallo temporale (ad esempio grafico a 5 minuti, a 15 minuti, o giornaliero, ecc.) in cui si intende operare. L’esame preciso e pratico dei diversi mercati, e degli specifici intervalli temporali, è una parte essenziale dell’approccio al trading come business.

Capitolo 4 Identificare il trend Ho scritto sopra che uno degli strumenti che avevo a disposizione nei miei primi anni di trading riguardava l’identificazione del trend. Lo strumento mi permetteva di basarmi su un insieme definito di regole. Il mercato era in trend oppure non lo era, sulla base di tale insieme di regole. Ora voglio mostrarti quali erano queste regole: sono ancora corrette, dopo tutti questi anni. Erano già utilizzate prima che io iniziassi a fare trading, e funzionano ancora. Queste regole avevano qualcosa di magico? Certamente no. Il loro valore derivava dal fatto che mi fornivano una definizione concreta di che cosa costituisse un trend. Fino a quando seguivo questa regola, potevo considerare che il mercato fosse in trend. Questa regola funzionava nel 100% dei casi? No! Non esiste un modo perfetto per fare trading. La regola funzionava nella maggior parte dei casi, e ciò mi bastava. REGOLA DI IDENTIFICAZIONE DEL TREND Un mercato doveva muoversi in una direzione, per esempio verso l’alto, da un minimo a un massimo, o verso il basso, da un massimo a un minimo. Quando il mercato era in movimento, doveva poi formare una reazione o correzione sufficiente a darmi un punto per connettere una linea. Questa linea di connessione avrebbe avuto il suo inizio al massimo o minimo iniziale, e la sua fine al massimo o minimo della reazione. Questo concetto viene spiegato meglio mediante un’illustrazione.

Quando i prezzi superano l’estremo della formazione, nella direzione del movimento iniziale, come mostrato nella figura seguente, posso considerare che sia iniziato un trend. Questo non è un modo perfetto per identificare un trend, ma è un modo che si può prendere in considerazione al fine di individuare dei Ross hook successivi.

Negli anni, questo modo di guardare l’inizio di un trend ha dimostrato di essere utile, ma non correre a fare trading su questo concetto. Questo è solo l’inizio della spiegazione, vi sono molti altri elementi da considerare, e filtri da applicare. Per ora, stai solo iniziando a conoscere questo concetto e la terminologia che utilizzo.

Dopo che avevo individuato un possibile inizio di trend mediante questa regola, potevo iniziare a cercare una formazione Ross hook. L’uncino poteva verificarsi solo dopo che il trend era in atto.

UN CONCETTO IMPORTANTE I ROSS HOOK SI VERIFICANO SOLO IN MERCATI IN TREND. Vi sono molte formazioni “appuntite” in un grafico di prezzi, ma non tutte sono Ross hook. Per operare in modo corretto è essenziale che tu comprenda questo punto. Gli uncini che si verificano in mercati in trend possono essere validi, gli altri no. Ora vediamo la differenza tra un Ross hook e le altre formazioni “appuntite” che possono comparire in un mercato. Ricorda: i Ross hook si possono verificare solo dopo che un trend è iniziato. Ho scelto di proposito un grafico con alcune aree difficili da definire. Ogni lettera indica una barra di prezzo che, nel momento in cui si è formata, corrispondeva a una formazione “appuntita” nel grafico. Le linee disegnate connettono un massimo o un minimo a una correzione. Le formazioni “appuntite” erano massimi o minimi locali nel momento in cui sono comparse.

L’inizio (“Begin” nel grafico) è due barre prima del punto “A”, che era una

formazione appuntita nel grafico. Non era un Ross hook. Perché? Perché fino a quando il punto “A” non viene superato dai prezzi, non possiamo considerare che vi sia un trend. Il punto “B” sarebbe stato un Reverse Ross hook, se fosse stato già in atto un trend al rialzo. Se vi fosse stato in atto un trend al ribasso, il punto “B” sarebbe stato un normale Ross hook. Invece nella situazione che si vede nel grafico, in cui non vi è in atto nessun trend, il punto “B” non è né un Ross hook, né un Reverse Ross hook. Il punto “C”, ai fini di questa analisi, poteva essere considerato un Ross hook. Perché? Il motivo è che si è formato dopo che il trend era iniziato. L’inizio del trend è stato individuato secondo la regola indicata sopra: vi è stato un movimento verso l’alto, la barra di correzione, e il superamento del punto A. Ho scritto “ai fini di questa analisi”, perché sto semplicemente illustrando, con esempi in un grafico, un possibile modo per individuare un trend sulla base della regola citata sopra. In realtà, questo grafico presenta un movimento prevalentemente orizzontale, e quindi avrei utilizzato anche criteri ulteriori per selezionare possibili trade. Il punto “D” non era un Reverse Ross hook. Perché? Il motivo è che si è formato mentre il mercato era in congestione. La congestione è stata individuata per il fatto che le barre da “A” a “D” avevano tre chiusure e un’apertura comprese all’interno della fascia di prezzo della barra che precede la barra “A”. Il punto “E” era un Ross hook, dato che si è formato in un trend al ribasso. Il punto “F” non era un Ross hook, poiché fino a quando i prezzi non hanno superato tale livello, non si può considerare in atto un trend al rialzo. Il punto “F” era come il punto “A”. Il punto “G” non era un Ross hook, poiché non vi era in atto un trend. Tuttavia il punto “G” era importante per fornire un punto di connessione con il punto “E”. Il punto “H” era un Ross hook: si è verificato in un trend. Infatti, dopo che il punto “F” è stato superato dalla barra che precede la barra “H”, era in atto un trend.

Il punto “I” era un Reverse Ross hook, cioè un uncino capovolto. Si è formato in un mercato con un trend, in questo caso al rialzo, in atto dopo il superamento del massimo del punto “F”. Il punto “I” fornisce anche un punto di connessione con “G”. Il punto “J” era un Ross hook. Si è formato in un trend, iniziato con il superamento del punto “F”. Il punto “K” era un Reverse Ross hook. Perché? Si è formato in un trend in atto. Fornisce anche un punto di connessione con “I”.

Il punto “L” inizia come potenziale Ross hook, poiché si è formato in un trend. Tuttavia, successivamente la definizione del punto “L” come Ross hook viene annullata quando esso diventa parte di una congestione di quattro barre che inizia con la barra dopo “J”. Se una barra che può essere un Ross hook è anche la terza o quarta barra che qualifica una congestione, la congestione prevale e non si ha un Ross hook. In questo esempio, “L” viene annullato come possibile Ross hook.

Il punto “M” non era un Ross hook, dato che non si formava in un trend. Il punto “N” non era un Ross hook, poiché faceva ancora parte dell’area di congestione. Tuttavia fornisce un punto di connessione con “L”. Il punto “O” non era un Ross hook, faceva ancora parte dell’area di congestione. Anche il punto “P” non era un Ross hook, facendo parte dell’area di congestione. Tuttavia, fornisce un punto di connessione con “N”. Il punto “Q” poteva essere definito come Ross hook, dato che il superamento del punto “O” aveva definito un trend. Il punto “R” non era un Ross hook, dato che non si era formato in un trend definito.

Il punto “S” ha formato un massimo più alto rispetto alla barra precedente, e così ha fornito un punto di connessione con “R”. Il punto “T” è un Ross hook, perché si verifica in un trend al ribasso, definito

per effetto del superamento del minimo della barra “S”. Il prossimo passo è spiegare come identifico la congestione.

Capitolo 5 IDENTIFICARE LA CONGESTIONE Uno dei concetti che ho imparato nei miei anni di trading è stato come riconoscere quando un mercato è in congestione. Esistono diversi modi per identificare una congestione. Uno di questi mi è stato insegnato dal mio amico Neal Arthur Muckler. Inizio da qui. Ogni volta che i prezzi di chiusura di quattro barre consecutive si collocano all’interno della fascia di una barra di prezzo che le precede, si ha congestione. Non importa dove sono situati i massimi e i minimi delle barre. La barra che determina il range di prezzo, e precede le altre quattro barre, può essere denominata “measuring bar”, cioè barra di misurazione (“MB” nel grafico). Devi studiare attentamente i grafici che seguono, per vedere le situazioni di congestione (“Congestion”) e di non congestione (“Not congestion”). L’individuazione della congestione può essere un fatto molto sottile. A volte la presenza o no di congestione può dipendere dalla posizione di una sola chiusura. Ho aggiunto a questo un mio concetto. Ogni volta che i prezzi aprono e/o chiudono, in quattro barre consecutive, all’interno della fascia di prezzo della barra che le precede (measuring bar), si ha congestione, purché la barra che ha solo l’apertura all’interno della fascia di prezzo si verifichi prima che avvenga un’eventuale correzione. Vediamo questo concetto.

Nel primo caso, non si ha congestione poiché la chiusura della barra che

segue la correzione (“Correcting bar”) non è situata all’interno della fascia di prezzo della “measuring bar”. Si è verificata una correzione che, sulla base della definizione del capitolo precedente, ha permesso di individuare un possibile trend, in questo caso al ribasso. Nel secondo caso rappresentato sopra, si ha una congestione. Non si è verificata una correzione, e non si può individuare un possibile trend senza che ciò accada. Ricorda che le quattro barre che definiscono la congestione (e la measuring bar precedente) devono essere consecutive. Per essere certo che il concetto sia chiaro, ti mostro di nuovo due formazioni grafiche quasi identiche, così puoi vedere quanto può essere sottile la differenza. La sola differenza tra queste due formazioni grafiche è la posizione della chiusura nell’ultima barra di prezzo. Dato che abbiamo avuto una correzione, il fatto che nel secondo grafico l’ultima barra di prezzo abbia la chiusura fuori dalla fascia della “measuring bar” non permette di definire questa situazione come congestione. Disegnando una barra aggiuntiva possiamo vedere nel grafico la conseguenza di tale differenza. Nel primo caso, la barra aggiuntiva non crea un Ross hook, poiché il minimo più alto, nell’ultima barra, si verifica in una situazione che abbiamo definito come congestione. Nel secondo caso, la barra aggiuntiva crea un Ross hook, poiché il minimo più alto, nell’ultima barra, si verifica in una situazione che abbiamo definito come non congestione, mercato in trend. Ora è il momento di vedere un altro modo per sapere quando ci si trova in congestione. Ogni volta che i prezzi non stanno formando costantemente massimi più alti e minimi più alti, oppure massimi più bassi e minimi più bassi, e noi vediamo quattro barre che si alternano, a volte combinate con una o più barre inside, a

volte combinate con una o più barre doji, abbiamo una congestione. Per barre che si alternano intendo che una barra apre in basso e chiude in alto, mentre la successiva apre in alto e chiude in basso (o viceversa).

La barra inside (“Inside Bar”) è compresa nella fascia di prezzo della barra precedente (non supera né il massimo né il minimo della barra precedente), e quindi può apparire come segue:

Nelle barre doji apertura e chiusura sono allo stesso prezzo, o molto vicine, e possono apparire così: Anche questa è una congestione. Una Doji può essere in qualunque posizione. E’ congestione anche un’alternanza di coppie di barre: due barre hanno

apertura bassa e chiusura alta, e due barre hanno apertura alta e chiusura bassa (o viceversa). Le formazioni “appuntite” che si verificano quando un mercato è in congestione non sono Ross hook.

La prima barra di una congestione può essere l’ultima di un trend. Una congestione può apparire simile ai grafici seguenti, purché sia formata da almeno quattro barre.

Nota che una barra doji può essere utilizzata come “jolly”. Una barra doji

insieme a tre barre non doji può essere considerata come congestione. Delle tre barre non doji, una deve risultare alternata rispetto alle altre. Frequentemente una congestione inizia con una barra doji, o con una barra particolarmente lunga rispetto alle altre, o con un gap. Un altro modo per identificare una congestione è vedere nel grafico formazioni di tipo /\/\ o \/\/ . Queste formazioni devono essere costituite da almeno quattro barre. Vediamo come ciò può accadere:

In realtà possiamo vedere qualcosa di simile a questo:

Se abbiamo una formazione come la seguente, il Ross hook è individuato nel punto indicato con Rh nel grafico. Nota che la barra del Ross hook è l’ultima del trend e la prima della fase di congestione.

Ora modifico leggermente il grafico, guarda questo.

Il secondo Ross hook è nel punto indicato di seguito.

Nota: una formazione 1-2-3, seguita dalla rottura del punto 2 e da un successivo Ross hook, anche se si verifica in una congestione dà effettivamente origine a un nuovo Ross hook. Il nuovo Rh prevale sulla congestione, o sul precedente Ross hook. La formazione 1-2-3 deve rispettare la definizione (si veda l’Appendic B) e presentare la “correzione completa” (evidenziata con “Correction” nel grafico). Il nuovo Ross hook rappresenta un punto che può essere preso in considerazione per un possibile trade, e può dare origine a un movimento relativamente significativo nel mercato. Una formazione grafica simile può offrire un’opportunità di trading, purché si operi in modo da evitare il rischio di false rotture. Utilizzo il termine “relativamente” perché l’intensità e la

durata del movimento dipende dall’intervallo temporale delle barre dei prezzi. Naturalmente, un movimento simile in un grafico a un minuto avrebbe un valore molto diverso rispetto alla stessa formazione in un grafico in cui ogni barra rappresenta un giorno. Mentre stiamo esaminando il grafico precedente, c’è anche un altro aspetto che è importante notare. I prezzi sono scesi di nuovo, formando in questo modo il secondo Ross hook. Ciò rappresenta, da un punto di vista, un fallimento della rottura. Questo è il motivo per cui il Reverse Ross hook è importante, e ne parleremo nel prossimo capitolo. Prima di concludere questo capitolo, ecco un breve ripasso delle diverse definizioni di congestione. Tutte le condizioni seguenti si devono verificare senza che si formino costantemente nel grafico massimi più alti e minimi più alti, oppure massimi più bassi e minimi più bassi. Congestione da Aperture/Chiusure: quattro barre consecutive hanno apertura e/o chiusura compresa nella fascia della “measuring bar” precedente. Se viene utilizzata l’apertura, è necessario verificare le distinzioni descritte sopra. Congestione da Combinazione: una serie di quattro doji consecutive, o almeno una barra doji e tre barre alternate. La barra doji può essere presente in ogni punto della serie. Se vi sono tre barre non doji, una di esse dev’essere alternata rispetto alle altre due. Congestione da alternanza: una serie di quattro barre consecutive alternate. Una barra con apertura bassa e chiusura alta, seguita da una con apertura alta e chiusura bassa, o viceversa. L’alternanza può riguardare coppie di barre: due barre con apertura bassa e chiusura alta, seguite da due barre con apertura alta e chiusura bassa, o viceversa. Congestione da formazione di tipo /\/\ o \/\/. Come minimo vi devono essere quattro barre, ma il numero può essere anche molto maggiore.

Capitolo 6 INVERSIONI DI TREND

Nel grafico precedente ho evidenziato un Reverse Ross hook (RRh), cioè un Ross hook capovolto, nella terza barra dopo il Ross hook (Rh). La barra successiva al RRh era la quarta consecutiva con chiusura all’interno del range

della barra Rh, quindi il mercato era in congestione. Forse ti chiedi quale formazione ha la precedenza: il RRh o il consolidamento? Più avanti avrai ulteriori elementi per fornire una risposta alla domanda, quando si parlerà di come filtrare i Ross hook. Per il momento, è importante rendersi conto che le formazioni RRh non sono, considerate a sè, né trend né congestioni. I RRh sono utili per individuare possibili inversioni di trend. Alcuni RRh si verificano nella correzione che segue un massimo nel mercato. Un RRh in un trend al rialzo si forma nello scenario seguente. La domanda è sufficiente per portare i prezzi a un nuovo massimo. I trader al rialzo che prendono profitti vendono le loro posizioni, spingendo di nuovo i prezzi in basso verso ciò che diventerà il punto del RRh. Successivamente, i trader ancora orientati a entrare al rialzo effettuano acquisti che spingono di nuovo in alto i prezzi. Di solito in questa fase il volume è modesto, rispetto al precedente movimento verso l’alto. Infine, segue un’ondata di vendite, con forti volumi, che spinge i prezzi in basso attraverso il RRh. Quando vedi che il mercato si avvicina a un Rh precedente, con volumi più bassi rispetto al precedente movimento nella stessa direzione, e poi non riesce a superare il Rh, hai un segnale che indica che forse i prezzi sono pronti a cambiare direzione. Un evento simile è una prima traccia di ciò che il mercato sta dicendo. Poi, quando i prezzi scendono e superano il RRh, hai un secondo segnale che indica una possibile inversione di trend in formazione. A questo punto, non puoi semplicemente entrare in modo cieco sulla rottura di tale RRh, hai bisogno di un processo di filtraggio. Tale filtraggio ci darà il terzo segnale di una possibile inversione di trend. Vediamo, un passo alla volta, un grafico che mostra che cosa intendo.

Si può dire che, guardando avanti, possiamo renderci conto che la rottura del RRh provocherà il cambiamento di direzione della media mobile 3 x 3. Questo è vero, ed è un altro modo possibile per fare trading. In ogni caso, dobbiamo prepararci a un trade di breve durata, chiudendo tutta la posizione a un obiettivo di breve termine. Le rotture delle formazioni RRh spesso si rivelano false. Se decidiamo di fare trading su queste formazioni, dobbiamo avere ben chiaro in mente questo fatto. I RRh offrono percentuali di trade vincenti molto inferiori rispetto ai Rh preceduti da formazioni 1-2-3.

Infatti, sulla base della nostra definizione, ora stiamo vedendo una congestione nel grafico. Iniziando con la barra 1, abbiamo una doji, una barra

con apertura alta e chiusura bassa, una barra con apertura bassa e chiusura alta, e un’altra doji. Queste barre sono consecutive.

Nel grafico si vede che è stato formato un doppio massimo secondario.

Dopo un’eventuale rottura al ribasso del punto 2, potremmo iniziare a Ross Ross hook. Se hai letto altri miei libri, forse ti stai chiedendo perché non parlo di una possibile entrata al ribasso alla rottura del punto 2, o prima della rottura utilizzando la tecnica Trader’s Trick. Il motivo è semplicemente che ho trattato l’argomento nei libri Daytrading e Trading come business, mentre in questo libro concentro l’attenzione sulla formazione Ross hook. Per individuare una possibile inversione di trend, con questo approccio, si

utilizza la combinazione di tre elementi. Ora li rivediamo: I prezzi non riescono a superare un Ross hook, e vi sono volumi inferiori rispetto al movimento precedente nella stessa direzione. Ciò indica debolezza nel mercato. Una correzione con forza sufficiente da rompere un RRh. La media mobile 3 x 3 delle chiusure si gira verso il basso prima della rottura di un RRh. Più avanti, in un altro capitolo, ti mostrerò come esaminare un RRh senza indicatori. Ho mostrato un esempio dell’inizio di inversione dopo un trend al rialzo. Lo stesso approccio, capovolto, vale per l’individuazione di una possibile inversione dopo un trend al ribasso. Quando il mercato non riesce a raggiungere di nuovo un punto estremo dei prezzi (l’ultimo massimo o l’ultimo minimo che ha formato), forse sta iniziando un’inversione di trend. Tuttavia devi essere cauto, poiché prima che l’inversione di trend sia pienamente in atto, si può verificare un’area di congestione o una trading range. Una simile trading range può essere seguita da un movimento verso l’alto o verso il basso, non puoi saperlo con certezza in anticipo. Attendi un chiaro movimento del mercato in una direzione, prima di iniziare a cercare un possibile Ross hook. Il movimento chiaro può essere costituito dalla rottura di una formazione 1-23, seguita da un Ross hook. Abbiamo esaminato alcuni aspetti delle inversioni di trend e dei Reverse Ross hook. Abbiamo visto che il RRh è un segnale che ci aiuta a sospettare che un’inversione di trend potrebbe essere imminente. Abbiamo anche visto che è necessario un processo di filtraggio, in combinazione con il RRh, per determinare se è plausibile cercare di entrare in un trade. Il segnale fornito dal RRh deve essere filtrato. Nel caso mostrato sopra,

abbiamo utilizzato una media mobile 3 x 3 delle chiusure (3 x 3 MAC), come filtro. Quando ho iniziato a fare trading, non avevo l’aiuto del computer. Dovevo fare i calcoli manualmente e scrivevo dove si trovava la 3 x 3 MAC, in modo da sapere dove fosse situata. Aggiornavo i miei grafici manualmente, ogni giorno. Ho imparato come vedere quando un RRh era valido oppure no, osservando come si muoveva il mercato. Il computer mi ha sollevato da un lavoro pesante. Tuttavia aggiornare i grafici manualmente aveva anche un importante lato positivo: aiutava veramente a “sentire” il mercato, a entrare in sintonia con i suoi movimenti. Ho visto il mio amico Neal Arthur Muckler, anche quando già aveva il computer, sedersi ogni giorno e scrivere a mano sui suoi grafici. Facendo questo mostrava una grande pazienza, e un grande amore per il trading. I grandi trader del passato avevano un “libro” in cui scrivevano quando il mercato era in trend o in congestione. Sapevano dove erano situati i livelli di prezzo importanti in un mercato, e perché. Ciò che scrivevano nel libro dava loro la sintonia con il mercato. La sera aggiornavano i loro grafici. Conoscevano i mercati e sapevano come leggerli, comprendevano veramente i mercati in cui facevano trading. La conoscenza permetteva loro di arricchirsi. Sapevano che non si diventa ricchi con un solo trade, e non cercavano nemmeno di farlo. Ricavavano profitti stabili e continui dal mercato, senza attraversare le crisi emotive che sono una caratteristica di molti trader attuali. Facevano trading sulla base della conoscenza e comprensione di ciò che vedevano nel mercato. Questo approccio, che molti non conoscono, io lo porto avanti nel mio trading, e lo insegno nei miei libri e nei miei corsi dal vivo. Fino a questo punto ti ho mostrato come individuare gli uncini. Nei prossimi capitoli vedremo modi diversi per filtrare i Ross hook, e concetti, sfumature e dettagli che ti aiuteranno. Questi elementi saranno determinanti per il tuo successo nel trading, in particolare se nella tua operatività “dipendi” dalle moderne stampelle note come “indicatori tecnici”.

Capitolo 7 PROCESSI CONCETTUALI ANTICIPARE GLI HOOK Nel Capitolo 6 ho scritto: “si può dire che, guardando avanti, possiamo renderci conto che la rottura del RRh provocherà il cambiamento di direzione della media mobile 3 x 3.” Il punto che voglio evidenziare è che un segnale può essere basato sul “guardare avanti”. Ho denominato questo concetto “trading di anticipazione”. Ecco come funziona. Quando vediamo un mercato in un trend confermato, possiamo anticipare che ogni barra nella direzione del trend abbia il potenziale per divenire un Ross hook. Ecco una figura che mostra che cosa intendo.

Nell’illustrazione precedente vediamo rappresentati due trend, uno al rialzo e uno al ribasso. Supponiamo che siano stati individuati come trend confermati, sulla base di una formazione grafica. Che cosa succede se cambio una sola barra nei due grafici?

A questo punto ho un Ross hook (Rh) in ogni trend. Posso utilizzare il Ross hook come possibile segnale di entrata per un trade. Per ora, diciamo che il segnale di entrata è al rialzo alla rottura dell’uncino nel trend al rialzo, e al ribasso alla rottura dell’uncino nel trend al ribasso. Più avanti nel libro vedremo modi per migliorare la tecnica di entrata, entrando prima dell’effettiva rottura del punto dell’uncino.

L’idea che l’estremo di ogni barra di prezzo possa divenire il punto di un uncino, può dare origine al seguente segnale di entrata: in un trend al rialzo confermato, comprare la rottura del massimo di ogni barra di prezzo. In un trend al ribasso confermato, vendere la rottura del minimo di ogni barra di prezzo. Perché? Il motivo è che potresti entrare in questo modo se tale barra divenisse effettivamente un uncino. L’anticipazione consiste nel fatto che puoi saltare davanti al mercato e accompagnarlo nel suo movimento. Tuttavia, questo concetto deve essere utilizzato con molta cautela, verificando in modo approfondito se il mercato in cui si intende operare forma trend sufficienti per rendere profittevole questa tecnica. Oltre a questo esame preliminare del mercato, sono necessari anche alcuni filtri. Non entrare se la barra apre in gap oltre il range della barra precedente, e non entrare se la barra precedente ha fatto un lungo movimento.

Questo tipo di trading richiede una gestione della posizione molto precisa e veloce dopo l’entrata. Il trade potrebbe avere una durata molto breve prima che sia necessaria una veloce uscita. Questo tipo di trading normalmente riguarda i daytrader, in grado di gestire attentamente e velocemente la posizione, con un insieme di ordini specifici. Se vi sono state tre barre consecutive nella stessa direzione, non cercare di entrare, poiché spesso a quel punto una correzione è imminente, ed è meglio attendere un segnale di entrata migliore.

ANTICIPARE LA CORREZIONE Lo studio dei grafici rivela che molti movimenti nella direzione di un trend hanno una durata da 3 a 5 barre, con una media di 4, prima che si verifichi una correzione di qualche tipo.

Dato che molti movimenti nella direzione del trend hanno una durata media di 4 barre, vogliamo essere prudenti. Non cerchiamo di entrare nel mercato dopo 3 barre consecutive nella direzione del trend. Dopo che vi sono state 3, 4, 5 barre consecutive nella direzione del trend, spesso si verifica una correzione che ci offre una migliore opportunità di entrata. ANTICIPARE LA DURATA DELLA CORREZIONE La maggior parte delle correzioni ha una durata da 1 a 3 barre nella direzione opposta al trend.

ANTICIPARE LA RIPRESA DEL TREND Nella maggior parte dei casi, se il trend è ancora intatto riprende dopo un numero di barre di correzione che va da 1 a 3. L’anticipazione della ripresa del trend è un elemento importante per il trading sui Ross hook. ANTICIPAZIONE DEL TRADING Ora mettiamo insieme le anticipazioni e vediamo, un passo alla volta, come avremmo potuto esaminare il grafico.

So di aver riempito molto questi grafici, ma vi sono diversi elementi da evidenziare. Nel grafico 1 esaminiamo come si muove il mercato, mentre nei grafici successivi guardiamo possibili segnali di entrata. Nel grafico 1, ho segnato diverse barre. Segui il movimento del grafico 1 dal basso verso l’alto, seguendo la sequenza delle barre segnate. 1 – i prezzi rompono il massimo della barra doji. 3 – i prezzi hanno formato tre massimi più alti. c – i prezzi non riescono a formare un nuovo massimo. 1 – i prezzi formano un nuovo massimo, ma nota che il movimento non prosegue nella barra di prezzo successiva. Questo è un avvertimento che sta per iniziare un’inversione di trend, o che stiamo entrando in un’area di congestione.

I prezzi si muovono poco per due giorni. 1 – i prezzi formano un nuovo massimo. 3 – i prezzi hanno formato tre massimi più alti consecutivi. c – si verifica una correzione. I prezzi aprono con un gap al ribasso e scendono prima di salire a formare un nuovo massimo. La barra viene segnata come c e anche come 1. – i prezzi hanno formato tre massimi più alti. c – si verifica una correzione. Si crea una barra doji, che apre in gap al ribasso e non riesce a formare un massimo più alto.

1– I prezzi formano un massimo più alto superando il massimo della barra doji. – I prezzi hanno formato quattro massimi più alti. c – I prezzi non formano un massimo, è una barra “inside”. 1 – I prezzi formano un massimo, aprendo in gap al rialzo. c – Si verifica una correzione, dopo solo una barra. E’ un fatto importante. Quando un trend si muove con forza, ci aspettiamo da 3 a 5 barre nella stessa direzione, prima di una correzione. Quando le correzioni sono frequenti e ravvicinate, possiamo sospettare che stia per arrivare un’inversione di trend, o un’area di congestione. Seguono i grafici 2a, 2b e 3, con le relative spiegazioni.

L’apertura in gap non ci consente di entrare nel trade. Non entriamo mai se i prezzi superano in gap il nostro punto di entrata. Affinché il nostro segnale di entrata sia valido, vogliamo vedere che i prezzi aprono all’interno del range

di prezzo della barra precedente, e poi attraversano il nostro punto di entrata. Proseguiamo il nostro esame di questo mercato. ’ ’ L’entrata alla rottura della barra di correzione, invece che alla rottura di un Ross hook, introduce il concetto di Trader’s Trick, che spiego nel prossimo capitolo.

Capitolo 8 L’ENTRATA TRADER TRICK’S Lo scopo dell’entrata “Trader’s Trick” (TTE) è permetterci di iniziare un trade prima dell’entrata di altri trader. Dobbiamo essere realistici. Il trading è un business in cui chi ha più conoscenza ha vantaggi su chi ne ha di meno. In questo momento tu stai entrando nel gruppo di coloro che hanno maggiore conoscenza. E’ un peccato che molti trader sprechino una quantità enorme di tempo e di denaro per acquisire una conoscenza sbagliata. Purtroppo, vi sono in circolazione molte informazioni sbagliate, e sono molto pubblicizzate. Ciò che stiamo cercando di evitare con la TTE è il danno che può essere causato da una falsa rottura (“false breakout”). Tipicamente, ci saranno molti ordini accumulati appena oltre il punto di un Ross Hook. Lo stesso accade anche per il punto numero 2 di una formazione 1-2-3. Gli operatori “interni” dei mercati sono estremamente consapevoli degli accumuli di ordini in questi punti e, se possono, muoveranno i prezzi fino al punto in cui vedono gli ordini accumulati, e poi poco oltre, allo scopo di liquidare il più possibile le loro posizioni. Questa azione è denominata “caccia agli stop” (“stop running”). A meno che la pressione degli operatori “esterni” (cioè noi) sia sufficiente per portare il mercato a un nuovo livello, la rottura si rivelerà falsa. La TTE è costruita per battere gli interni al loro stesso gioco, o almeno per creare un campo di gioco più paritario. Quando facciamo trading sui Ross Hook (o sulle formazioni 1-2-3), noi vogliamo entrare prima dell’effettiva rottura del punto dell’uncino (o del punto 2). Se la rottura non è falsa, il risultato sarà un significativo profitto. Se la rottura è falsa, avremo almeno coperto i nostri costi e preso un po’ di profitto per il nostro sforzo.

Gli operatori interni spesso costruiscono movimenti del mercato diretti precisamente a quei punti in cui si rendono conto che gli ordini sono accumulati. E’ esattamente questo tipo di costruzione che rende possibile la TTE. Il modo migliore per spiegare la costruzione di un movimento è fare un esempio. Poniti questa domanda: se noi fossimo grandi operatori e volessimo far muovere il mercato in modo sufficiente per prendere un largo profitto, e sapessimo di poter liquidare le nostre posizioni facilmente a un livello di prezzo più alto dell’attuale, per effetto degli ordini accumulati là, come costruiremmo tale movimento?

I nizieremmo entrando in acquisto, offrendo prezzi leggermente sopra il prezzo corrente, o piazzando un grande ordine al prezzo di mercato.

Entrando in acquisto con un grande numero di contratti sopra il livello del mercato, i prezzi si muoverebbero rapidamente fino al nostro livello.

Di nuovo, entrando in acquisto con un grande numero di contratti a un livello più alto, i prezzi si muoverebbero fino al livello successivo.

L’improvviso movimento al rialzo dei prezzi, che va incontro al nostro “bid” di grandi dimensioni, e con prezzi alti, attirerà l’attenzione di altri operatori. I loro ordini di acquisto aiuteranno a muovere il mercato al rialzo. Non importa se questo è un grafico giornaliero o a 5 minuti, il principio è lo stesso. Per mantenere il momentum, noi potremmo aver bisogno di piazzare ancora qualche ordine di acquisto sopra il mercato, ma non sarebbe un problema. Noi sappiamo che ci sono molti ordini accumulati sopra quel livello. Questi ordini di acquisto ci aiuteranno a liquidare le nostre posizioni con ordini di vendita, quando sarà il momento per noi di uscire velocemente dal mercato. Chi ha piazzato gli ordini di acquisto sopra il mercato? Gli esterni, naturalmente. Essi sono costituiti da due gruppi. Un gruppo è formato da coloro che sono entrati al ribasso dopo che un massimo era stato formato, e sentono che sopra il punto di massimo c’è il limite oltre il quale non sono

disposti a rischiare. L’altro gruppo è formato dagli esterni che sentono che, se il mercato supera quel massimo, vogliono entrare al rialzo. A causa della nostra entrata iniziale, in acquisto sopra il mercato, accompagnata dall’azione di altri trader interni e daytrader, il mercato inizia un forte movimento al rialzo. La mossa al rialzo attira l’attenzione di altri operatori, e i prezzi si muovono ancora di più verso l’alto a causa dei nuovi ordini di acquisto che entrano nel mercato.

Questo tipo di movimento non ha niente a che fare con l’offerta e la domanda. E’ puramente progettato e costruito. Quando il mercato arriva vicino al massimo, praticamente tutti vogliono entrare in questo “miracoloso” movimento del mercato. A meno che vi siano forti acquisti da parte degli esterni, il mercato crollerà al raggiungimento del massimo, o poco dopo. Questo fenomeno è noto come “buying climax”.

Che cosa provocherà questo crollo? Le vendite. Da parte di chi? Da parte nostra, come grandi operatori, e da parte di tutti gli altri interni che sono ansiosi di prendere profitti. Come minimo, il mercato avrà qualche esitazione intraday vicino al livello del massimo. Se vi sono abbastanza acquisti da prevalere su tutte le vendite, il mercato continuerà a salire. In caso contrario, gli interni saranno pronti a entrare al ribasso, specialmente quelli che sanno che era una mossa costruita. Nota bene: non pensare neppure per un istante che non vi sia manipolazione dei prezzi. Ciò che accadrà sarà la vendita effettuata non solo allo scopo di liquidare, ma anche al fine di capovolgere la posizione ed entrare al ribasso. Ciò significa che le vendite, al momento del “buying climax”, possono essere di volume triplo rispetto alle vendite normali effettuate solo per prendere profitto. Perché il triplo? Perché se i prezzi sono stati spinti al rialzo da un grande operatore la cui vera intenzione è di vendere, egli avrà bisogno di vendere una serie di contratti per liquidare tutti i suoi acquisti precedenti, e forse di raddoppiare tale quantità per entrare al ribasso con il numero di contratti che originariamente voleva vendere. Gli acquisti da parte degli esterni dovranno superare tali vendite aggiuntive.

A causa di ciò, i grafici evidenzieranno una falsa rottura. Naturalmente, lo scenario opposto si verifica in caso di un movimento al ribasso costruito, che conduce a una falsa rottura al ribasso. Avvertenza: muovere il mercato come mostrato nell’esempio precedente non è qualcosa che il trader comune può tentare! E’ importantissimo rendersi conto di che cosa potrebbe accadere quando un mercato si avvicina al punto 2 di una formazione 1-2-3, o a un Ross Hook dopo essere stato in un’area di congestione per un po’ di tempo. Le pagine precedenti hanno illustrato questo concetto. Con le precedenti informazioni in mente, vediamo come compiere l’entrata Traders Trick, con un esempio al rialzo. Quando i prezzi si avvicinano al massimo del punto di un Ross hook (o di un punto 2) compriamo la rottura del massimo di una barra di prezzo della correzione. Vogliamo essere sicuri che vi sia spazio sufficiente, tra l’entrata e il Ross hook (o il punto 2), per avere un trade profittevole anche se i prezzi arrivano solo al Ross hook (o al punto 2) e poi dobbiamo uscire. Vi è sempre la possibilità che si formi un doppio massimo o una falsa rottura. Se ciò accade, abbiamo comunque la possibilità di coprire i costi e prendere un piccolo profitto.

Guardiamo di nuovo questa situazione, entrando in dettaglio con un esempio che riguarda un Ross hook (Rh nel grafico). L’approccio è simile quando si considera un punto 2.

Il massimo è seguito da una barra di prezzo che non forma un massimo più alto. Ciò crea il Ross Hook, ed è la prima barra di correzione. Se c’è spazio sufficiente per coprire i costi e prendere un piccolo

profitto nella distanza tra il massimo della barra di correzione e il punto del Ross Hook, noi cerchiamo di comprare la rottura del massimo della barra che ha creato il Rh, cioè della prima barra di correzione. Se il massimo della prima barra di correzione non viene superato, aspettiamo la seconda barra di correzione. Quando la seconda barra di correzione è completa, noi cerchiamo di comprare la rottura del suo massimo, sempre posto che ci sia sufficiente spazio per coprire i costi e prendere un profitto, nella distanza che i prezzi devono percorrere tra il nostro punto di entrata e il punto del Hook. Se il massimo della seconda barra di correzione non viene superato, noi cercheremo di comprare la rottura del massimo della terza barra di correzione, posto che ci sia sufficiente spazio per coprire i costi e prendere un profitto nella distanza che i prezzi devono percorrere tra il nostro punto di entrata e il punto del Hook. Se la correzione va oltre le tre barre, noi smettiamo di cercare un’entrata. Che cosa succede se la quarta barra si comporta come mostrato nella figura a sinistra? Se i prezzi si muovono di nuovo nella direzione del trend che ha creato il Ross Hook, e finché c’è sufficiente spazio per noi per coprire i costi e prendere un profitto, noi compreremo una rottura del massimo di una delle tre precedenti barre di correzione. Nell’esempio, se noi potessimo entrare prima del superamento del massimo della seconda barra di correzione, lo faremmo. In caso contrario, e se ci fosse ancora spazio per coprire i costi e prendere profitto, potremmo entrare alla rottura della prima barra di correzione. Inoltre, potremmo scegliere di entrare alla rottura del massimo della barra più recente come mostrato dalla doppia freccia della figura, anche se dovesse superare in gap uno dei massimi delle barre di correzione. RICORDA: QUANDO CI SONO PIÙ DI TRE BARRE DI CORREZIONE, NON CERCHIAMO PIÙ DI ENTRARE NEL TRADE. IL MERCATO DEVE INIZIARE A MUOVERSI VERSO IL ROSS HOOK PRIMA CHE LA QUARTA BARRA SIA COMPLETA. DOPO TRE BARRE, SE LA CORREZIONE PROSEGUE LE PROBABILITÀ SONO A FAVORE DI UN’AREA DI CONGESTIONE, O DI UN CAMBIAMENTO DI

DIREZIONE DEL MERCATO. Anche se non mostrato, lo stesso concetto si applica in una situazione di movimento al ribasso. Noi generalmente limitiamo la Trader's Trick a non più di tre barre di correzione successive al massimo della barra che è il punto del Hook (o del punto 2). Comunque, c’è un’importante eccezione a questa regola. Se due barre di correzione hanno lo stesso massimo, vengono contate come una sola barra. Se tre barre hanno lo stesso massimo, vengono contate come una sola barra. Lo stesso vale per i minimi, in caso di movimento al ribasso. La figura seguente mostra l’utilizzo di un triplo “supporto” o “resistenza” per realizzare la Trader's Trick.

La gestione del rischio nella Trader’s Trick è basata sull’aspettativa che i prezzi salgano almeno fino a testare il punto del Ross hook (o punto 2). A

quel livello, noi prendiamo, o abbiamo già preso, un po’ di profitto oltre ad avere coperto i costi, chiudendo una parte della nostra posizione. Ora siamo pronti a uscire in pareggio, nel caso peggiore, sui contratti ancora aperti. A parte un terribile “scivolamento” (“slippage”) dei prezzi, il peggio che ci può capitare è di dovere uscire dal trade, ma comunque abbiamo un po’ di profitto per compensare i nostri sforzi. Un’attività imprenditoriale che riesce regolarmente a realizzare profitti può prosperare. Aggiungi a quei profitti le grandi somme di denaro realizzate nei trade che decollano e non tornano indietro, ed è subito evidente che facendo trading in questo modo possono essere ricavati enormi profitti. L’approccio alla gestione che utilizziamo mostra perché è così importante disporre di un capitale adeguato. Le dimensioni nel trading aiutano enormemente. Se siamo sottocapitalizzati (molti trader lo sono), dobbiamo essere pazienti e costruire il nostro conto gradualmente, prendendo i profitti velocemente quando ci sono. Quando operiamo utilizzando la Trader’s Trick, noi non vogliamo che il nostro ordine sia eseguito oltre il nostro prezzo di entrata desiderato, a meno che ci sia ancora spazio sufficiente per coprire i costi e prendere un profitto. Puoi cogliere la logica di ciò? Il motivo è che noi non possiamo sapere se un movimento verso una rottura è “vero” oppure no. Se è costruito, il mercato si muoverà fino al punto del Ross hook o fino al punto 2, e forse qualche tick oltre. Poi il mercato smetterà di procedere nella direzione della rottura. Se noi abbiamo abbastanza spazio, tra il nostro punto di entrata e il punto del Ross hook, per coprire i costi e prendere un profitto, sui contratti ancora aperti non faremo niente di peggio di un pareggio, e generalmente avremo anche un profitto, per quanto piccolo. Se il movimento si dimostra reale (non costruito), il mercato ci darà una ricompensa enorme rispetto ai nostri rischi e costi. Ricorda, le commissioni e il tempo sono il nostro solo vero investimento, se il trade va nella nostra direzione.

E’ importante comprendere che, entrando nel mercato con la Trader’s Trick nel punto corretto, possiamo neutralizzare l’azione degli “interni”. Possiamo avere ragione e guadagnare qualcosa per compensare i nostri sforzi, anche se la rottura si rivela falsa. Alcune rotture sono vere. Le caratteristiche dei mercati lo assicurano. Quando queste rotture avvengono, noi siamo trader più felici e più ricchi. Con il corretto “money management”, possiamo guadagnare qualcosa per compensare i nostri sforzi anche se la rottura si rivela “falsa”. Ora vediamo alcuni elementi in più. Supponiamo ad esempio che il nostro costo di commissioni per contratto future sia di 7 $, in totale: 3,5 $ per acquistare + 3,5 $ per vendere. Stiamo operando con tre future, quindi il nostro costo immediato totale è di $ 21. Se decidiamo di utilizzare un contratto per coprire i costi, e il future ha un valore di 10 $ per tick, abbiamo bisogno di almeno 3 tick per coprire i costi (3 x 10 $ = 30 $), e di alcuni tick in più per prendere un piccolo profitto. Coprire i costi significa che se si fa trading con 2 contratti, o con 3, si utilizza uno dei future per coprire i costi di tutti i contratti. Se stai operando con 5 contratti, ne puoi utilizzare 2 per coprire i costi di tutti i contratti. Se invece decidi di chiudere 3 contratti al primo obiettivo, oltre a coprire i costi e ottenere un piccolo profitto, ricavi anche un profitto aggiuntivo. Se stai operando con 3 contratti, e al primo obiettivo ne chiudi 2, con uno dei due copri i costi e ottieni un piccolo profitto, e con l’altro ottieni un profitto aggiuntivo. Poi sposti a pareggio (o a un livello più alto) il tuo stop sul contratto ancora aperto. Anche se il tuo stop sul terzo contratto viene raggiunto, hai comunque ricavato un profitto dal trade per remunerare il tuo lavoro, sei stato pagato per fare trading. Nei casi in cui il mercato non raggiunge lo stop e continua a correre nella tua direzione, puoi avere un profitto molto maggiore sul terzo contratto. Ogni volta che è possibile, preferisco utilizzare un ordine “Stop con limite” per la mia entrata nel trade. In questo modo riesco a stabilire una fascia di prezzo accettabile per la mia entrata. Voglio limitare il possibile “slippage” sul mio prezzo di entrata, per poter gestire in modo efficace la copertura dei

costi e i profitti. Se il mercato apre in gap oltre il mio punto di entrata, non entro nel trade. Per questo voglio vedere come apre il mercato, prima di piazzare il mio ordine di entrata. Con che frequenza si verificano “false” rotture? In che percentuale di casi la rottura è effettiva e il mercato continua a muoversi oltre il punto 2, o oltre il Ross hook? La risposta dipende dal mercato in cui si opera, e varia periodicamente nel tempo. Ciò è in gran parte connesso a un fenomeno che ho denominato “Ciclo del trading”.

CICLO DEL TRADING Per iniziare a comprendere questo fenomeno, immagina come metafora un pendolo che si muove in una direzione, e poi nella direzione opposta, periodicamente. Quando il pendolo è a un estremo del suo movimento, la maggior parte dei trader opera sui ritracciamenti. Quando questa è la situazione nei mercati, aumenta la percentuale di rotture “reali”. Il motivo è che i mercati tengono conto di come si comporta la maggior parte dei trader. Gli operatori “interni” dei mercati si muoveranno in modo da trarre vantaggio dal comportamento dei trader che si basano sui ritracciamenti. Quando il numero dei trader che operano sui ritracciamenti è circa equivalente al numero dei trader che operano sulle rotture, il mercato si trova in una situazione intermedia. Quando la maggioranza dei trader opera sulle rotture, il pendolo ha raggiunto il punto estremo del suo movimento nella direzione opposta. A quel punto gli operatori “interni” dei mercati si muoveranno in modo da trarre vantaggio dal comportamento dei trader che si basano sulle rotture. La percentuale delle “false” rotture aumenterà. Se tu operi con la Trader’s Trick, e la gestisci in modo corretto, non sarai danneggiato dalle false rotture. Potrai ricavare comunque un profitto, anche in caso di falsa rottura, e quando la rottura sarà reale il tuo profitto sarà molto maggiore.

Capitolo 9 PROSEGUIAMO L’ANALISI

Nel Grafico 12 è stato possibile connettere il punto del Ross hook al ribasso (individuato nel Grafico 11 del Capitolo 7, e ora segnato nel grafico come punto 1 e Rh) a una correzione nell’area di congestione, e poi al minimo dell’ultima barra del grafico. E’ stata evidenziata nel grafico una formazione di minimo 1-2-3. Tale formazione non è valida in sé, dato che si verifica all’interno di un’area di congestione, ma consente di individuare il Ross hook

successivo. Il Ross hook al rialzo evidenziato nel grafico sarebbe comunque definito in modo corretto anche come primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un nuovo massimo dopo la rottura al rialzo di una congestione.

Grafico 13. La correzione prosegue e non ci fornisce la possibiltà di entrare al

rialzo con la tecnica Trader’s Trick Entry (TTE), dato che il massimo della prima barra di correzione non viene superato. L’entrata al rialzo con la TTE potrebbe avvenire 1 tick sopra il massimo della seconda barra di correzione, se i prezzi arrivassero a quel livello. Grafico 14. I prezzi continuano a scendere e l’entrata al rialzo non è possibile. Quando i prezzi scendono sotto il livello evidenziato dalla linea orizzontale, può essere presa in considerazione un’entrata al ribasso. Il motivo è la rottura del minimo della piccola area di congestione collocata appena sopra il Ross hook. Come spiegato nel libro Daytrading, si tratta di una congestione allineata con la congestione, formata da due barre, collocata alla sinistra dell’uncino. La rottura di tale congestione è un fatto significativo, e consente di entrare prima dell’effettiva rottura del Ross hook. Grafico 15. Se un trader non è entrato utilizzando la tecnica del grafico 14, può entrare al ribasso alla rottura dell’uncino. Io preferisco l’entrata prima dell’effettiva rottura, in particolare con TTE quando possibile.

Grafico 16. Vediamo che i prezzi stanno crollando. Tuttavia, non possiamo entrare nel mercato con la tecnica dell’anticipazione, dato che i prezzi, nel momento in cui hanno rotto il Ross hook, sono già scesi per quattro barre consecutive, e probabilmente stanno per formare una correzione. Grafico 17. Si verifica un evento importante, una correzione intraday, cioè

durante la giornata. Tale correzione rende possibile un’entrata con la tecnica dell’anticipazione. Il fatto che il mercato abbia aperto, abbia formato prezzi sopra il massimo della barra precedente, e poi scenda sotto il minimo del giorno precedente, significa che è probabile almeno un altro giorno di ribasso. La correzione intraday forma un uncino e fornisce un possibile segnale di entrata durante la giornata, alla rottura del minimo del giorno precedente. Se possibile, si può cercare una TTE intraday prima dell’effettiva rottura al ribasso dell’uncino. Grafico 18. Nota l’apertura in gap sotto il minimo della barra precedente, e poi il movimento dei prezzi per il resto della giornata. Vi sono molti trader che entrano al rialzo su un gap simile, alcuni subito dopo l’apertura e altri quando i prezzi superano al rialzo il prezzo di apertura.

Quando vedi un’apertura in gap come questa in un mercato in forte trend, prendi profitti. Spesso sarai contento di averlo fatto, poiché il comportamento di molti trader spingerà il mercato, almeno temporaneamente, nella direzione opposta al trend. Grafico 19. Quando un mercato che sta formando una correzione apre la

barra nella parte superiore del range della barra precedente, e poi supera il massimo precedente, le probabilità sono a favore di un proseguimento della correzione.

Grafico 20. E’ in atto una congestione da alternanza, evidenziata nel grafico.

Grafico 21. Una media mobile 3 x 3 delle chiusure, non mostrata nel grafico, passa in mezzo alla congestione. Come visto sopra, può essere utilizzata come filtro e conferma il fatto che in questa fase, a causa della congestione, è meglio non operare. Grafico 22. L’apertura in gap sotto la barra precedente non ci permette di entrare nel trade. Grafico 23. Un altro gap, questa volta sopra il massimo del giorno precedente, apre un giorno di correzione che forma nel grafico un nuovo Ross hook.

Grafico 24. Si può considerare un’entrata alla rottura del Ross hook. Per evitare che il nostro ordine venga eseguito in un gap, guardiamo l’apertura prima di piazzare il nostro ordine. Nel grafico, i prezzi hanno aperto al nostro punto di entrata. In una situazione simile, se si vuole seguire un approccio più prudente, non si piazza l’ordine.

Grafico 25. Proteggiamo i profitti spostando il nostro stop 1 tick sopra il massimo della barra che ha chiuso così vicino al massimo. Grafico 26. La correzione che avviene intraday può consentire ai daytrader di effettuare un’operazione veloce, con un profitto di alcuni tick, entrando al ribasso alla rottura del minimo del giorno precedente. La rottura del minimo del giorno precedente (o del massimo in un mercato che sale) è un evento significativo che può essere preso in considerazione da chi fa daytrading.

Grafici 28 e 29. Vediamo altri possibili segnali di entrata. La media mobile 3 x 3 delle chiusure, non visibile nel grafico, mostra ancora il “contenimento” del trend. Con questo termine intendo che la media è sopra i massimi delle barre di prezzo.

Grafici 30 e 31. Mentre il mercato scende, spostiamo il nostro stop nella direzione del mercato, per proteggere i profitti. Possiamo utilizzare un trailing stop del 50%, e stringere ulteriormente lo stop quando si forma nel grafico una barra di inversione, o un’altra indicazione che il movimento forse si sta fermando.

I grafici precedenti non richiedono ulteriori commenti.

Grafico 37. E’ possibile piazzare un ordine di vendita sotto il Rh, ma preferiamo piazzare un ordine di vendita 1 tick sotto il minimo della barra di correzione dopo il Rh, utilizzando la tecnica Trader’s Trick Entry. Grafico 38. Il minimo della barra di correzione non è stato superato, e quindi non siamo entrati nel trade. Ora il nostro segnale di entrata con Traders Trick

è 1 tick sotto il minimo della seconda barra di correzione dopo il Rh. Grafico 39. Dato che l’apertura in gap non ci ha permesso di entrare, possiamo considerare come segnale di entrata aggiuntivo anche la rottura del minimo della barra che ha aperto in gap.

Grafici 40-43. Nei grafici viene mostrato come è stato possibile entrare nel

trade, anche se per due volte il gap ha annullato il nostro segnale di entrata. Un approccio più prudente poteva portare alla decisione di non entrare, dopo che il nostro primo segnale di entrata è stato annullato a causa del gap.

Ora voglio presentarti un concetto aggiuntivo che può essere chiarito meglio con alcuni grafici. Riguarda proprio la situazione che mi ha portato a scoprire

gli uncini. Puoi considerare questi grafici aggiuntivi come parte di ciò che ho denominato “processi concettuali” nel Capitolo 7. ROSS HOOK E 1-2-3 Guarda il grafico seguente. Come possiamo identificare una formazione 1-2-3 e un Ross hook, in relazione all’apertura in gap? A volte è difficile vedere il punto 1 di una formazione 1-2-3. E’ importante essere in grado di identificare il punto numero 1? La definizione più precisa di Ross hook richiede che vi sia la rottura del punto 2 di una formazione 1-23, o la rottura di un’area di movimento laterale. Come definizione “estesa”, anche quando non siamo sicuri di dove piazzare il punto numero 1, se possiamo individuare nel grafico almeno due Ross hook progressivi sappiamo di essere in un trend e possiamo prendere in considerazione una possibile entrata alla rottura del Ross hook successivo, o prima dell’effettiva rottura mediante la tecnica Trader’s Trick.

da considerare è se nel grafico che stiamo esaminando si formano trend prolungati oppure no. Quanti Ross hook progressivi si possono verificare normalmente, nello specifico mercato e intervallo temporale, prima che il mercato cambi direzione? In questo esempio si vedono cinque massimi successivi più alti, nel grafico. Ogni Ross hook progressivo ha maggiori probabilità di essere più vicino alla fine del trend, e potrebbe divenire la prima barra di una congestione o l’inizio di un’inversione di trend. Questi elementi vanno considerati, quando si valuta il rischio, e la probabilità di successo, di un possibile trade.

Il Ross hook evidenziato nel grafico forma un massimo più alto, ma è allo stesso tempo una barra doji che si chiude all’interno della fascia di prezzo della barra indicata come “2 ?”, che è una measuring bar. E’ in atto una congestione, e quindi questo Ross hook non può essere utilizzato come segnale di entrata valido. Ora è il momento di fare alcune riflessioni sugli stop. Il prossimo argomento sarà piuttosto impegnativo. Se vuoi affrontarlo dall’inizio alla fine, forse questo è un buon momento per fare una pausa, prima di riprendere lo studio.

Capitolo 10 GLI STOP DOVE PIAZZI LO STOP? Lo stop è un argomento che occupa un grande spazio nella mente di ogni trader. Dove piazzi lo stop? In questo capitolo, prenderemo in considerazione quattro situazioni in cui si utilizzano gli stop: Stop protettivi: per proteggersi contro le perdite, o proteggere i profitti. Stop a un obiettivo: per coprire i costi e prendere un primo profitto. Stop di entrata: per iniziare un trade. Stop di uscita: per terminare un trade. Considerazioni generali In diverse occasioni ti può capitare che qualcuno ti dica dove piazzare uno stop protettivo. Naturalmente, se stai operando con segnali forniti da un’altra persona, devi utilizzare gli stop che il tuo consulente ti fornisce. Il motivo è che non stai decidendo tu, sta decidendo l’altra persona. Tu esegui in modo meccanico indicazioni che provengono dal tuo consulente. L’unica cosa che puoi fare, in una situazione simile, è sperare che in questo periodo il tuo consulente ti dia buoni consigli.

Ti trovi in una situazione analoga anche se stai utilizzando un sistema di trading automatizzato. Se hai acquistato un sistema di trading automatico, e vuoi effettivamente adoperarlo, devi piazzare i tuoi stop nei punti indicati dal sistema. A volte le perdite saranno praticamente insopportabili, ma questo è il prezzo che devi pagare se vuoi fare trading con un sistema meccanico. Pochi trader in realtà riescono ad avere la disciplina necessaria per seguire in modo costante i segnali di un sistema meccanico, o di un consulente. Se non segui un consulente o un sistema meccanico, ma prendi tu le decisioni relative al tuo trading, le decisioni sugli stop sono estremamente importanti. Dovresti piazzare uno stop a un determinato numero di punti di distanza dal prezzo corrente? Dovresti piazzarlo a una certa percentuale di distanza dal prezzo corrente? O dovrebbe essere un importo fisso di denaro? Tutte queste possibilità potrebbero essere non corrette. Sono convinto che nessuno sulla terra ti possa dire dove tu dovresti piazzare il tuo stop. La verità è che solo tu puoi deciderlo. La responsabilità è tua, non puoi delegarla a nessun altro. Il posizionamento dello stop, per essere veramente efficace, deve essere coerente con le caratteristiche del mercato, con il tuo specifico piano di trading, e con il tuo livello di comfort personale. Questo è il motivo per cui nessuno ti può dire dove dovresti piazzare il tuo stop. Tuttavia ti posso insegnare come fare per determinare dove piazzarlo. In questo libro, e negli altri miei libri, trovi strumenti molto importanti che ti aiutano a posizionare correttamente gli stop. E dal vivo, nei miei corsi, arrivo a un livello di dettaglio operativo che non può essere spiegato nei libri: presento una specifica procedura per determinare con la massima precisione dove puoi piazzare i tuoi stop, per ottimizzare i profitti. Dato che il posizionamento corretto degli stop è una responsabilità così importante nel tuo trading, ora riflettiamo sugli elementi che devono essere presi in considerazione quando si piazzano gli stop. Più avanti li prenderemo in esame anche in relazione al contesto in cui li stiamo utilizzando: per proteggere da una perdita, per proteggere profitti o per mirare a un obiettivo.

Considerazioni specifiche La dimensione del tuo conto. Certamente la dimensione del tuo conto influenza il punto in cui puoi posizionare gli stop. Può anche influenzare la scelta dei mercati in cui puoi operare. Richieste di margine. Le richieste di margine sui future, e la “leva” sulle azioni, definite dalle borse e dai broker, influenzano la posizione dei tuoi stop e i mercati in cui puoi operare. La tua personale tolleranza, psicologica ed emotiva, per il dolore, e quindi il tuo livello di comfort, ha conseguenze determinanti sul posizionamento dei tuoi stop. Probabilmente questo è uno dei fattori più importanti. Se hai un conto di $100000, ma per te sarebbe devastante subire una perdita di $200, dal punto di vista psicologico, non puoi posizionare lo stop in quel punto. La tua tolleranza economica nei confronti della perdita. Questo elemento riguarda la tua possibilità di perdere una determinata somma di denaro, senza che ciò intacchi la tua capacità di operare. Hai bisogno di definire un approccio razionale agli stop, sulla base delle tue condizioni economiche. Il numero delle posizioni già aperte. Se sei già posizionato in altri trade, puoi non essere in grado di piazzare il tuo stop correttamente in una nuova operazione. A causa del rischio complessivo, puoi essere costretto a evitare un nuovo trade, o a posizionare lo stop troppo vicino. Volatilità del mercato. Questo è un elemento determinato dal mercato. Il mercato può presentare una volatilità eccessiva, che richiede uno stop superiore a quanto ti puoi permettere, o al tuo livello di comfort. Al contrario, il mercato può presentare una volatilità troppo bassa per entrare in un trade o per piazzare in modo chiaro uno stop. Il ritmo del trading. Il fatto che tu stia operando in un mercato che si muove velocemente influenza il posizionamento dello stop. Se un mercato si muove molto velocemente, puoi essere costretto a piazzare uno stop superiore a quanto ti puoi permettere, o al tuo livello di comfort. Se un mercato si muove molto velocemente, puoi decidere di evitare il trade.

Dimensione del tick. In determinate condizioni del mercato, la dimensione del tick può aumentare, per cui il prezzo, invece di fare movimenti di un tick alla volta, inizia a fare movimenti ad esempio di due o tre tick. In condizioni simili, può essere necessario uno stop più ampio, o si può decidere di evitare il trade. I partecipanti al mercato. I comportamenti dei grandi operatori del mercato influenzano il movimento dei prezzi. Devi tener conto di questi comportamenti per decidere in quali punti puoi posizionare i tuoi stop. Liquidità. Un mercato poco liquido tende ad avere una volatilità molto maggiore, e a formare movimenti improvvisi e disordinati. Questi movimenti del mercato influenzano pesantemente la posizione degli stop, e sono un motivo importante per evitare di entrare nel trade

I TEMPI DEL TRADING. Il tuo personale tempo di reazione contribuisce a determinare la posizione del tuo stop. Di quanto tempo hai bisogno per individuare una determinata situazione nel mercato? Di quanto tempo hai bisogno per decidere? Di quanto tempo hai bisogno per agire sulla base della tua decisione? Se i tuoi tempi di reazione sono più lenti, hai bisogno di uno stop più ampio. Questo è uno dei motivi per cui è essenziale definire in anticipo un efficace piano di trading, prima di entrare in un trade. Ciò rende le decisioni molto più veloci, e aumenta enormemente la percentuale di decisioni corrette. I tempi di funzionamento della tua piattaforma di trading e i tempi di esecuzione dei tuoi ordini. Il tempo è denaro, i mercati si possono muovere velocemente. L’intervallo temporale del grafico in cui stai individuando i segnali di entrata influenza il posizionamento degli stop. Naturalmente, puoi utilizzare stop più stretti in intervalli temporali più piccoli, rispetto a intervalli temporali più grandi. Il valore dei movimenti del mercato è molto maggiore in un grafico settimanale, ad esempio, rispetto a un grafico a cinque minuti. I tuoi obiettivi e la tua strategia per il trade. Per esempio, se ti aspetti un trade di breve termine, la posizione dei tuoi stop tende a essere diversa rispetto a un

trade di durata relativamente più lunga. Considerando i punti precedenti, come puoi pensare che un’altra persona sia in grado di dirti a che prezzo posizionare uno stop protettivo? Solo tu puoi valutare tutti gli elementi citati sopra, e in particolare il tuo livello di comfort. Sulla base delle considerazioni che ho presentato sopra, non ti sembra ridicolo pensare di definire in modo rigido gli stop? Non può essere fissato uno stop sempre uguale. Lo stop deve essere determinato sulla base della realtà del movimento dei prezzi nello specifico mercato e intervallo temporale, e di tutte le condizioni economiche, mentali ed emotive del trader citate sopra. Il posizionamento degli stop è veramente uno degli ambiti in cui si distingue un trader competente da un principiante.

SISTEMI MECCANICI A proposito della distinzione tra trader competenti e principianti, è necessario menzionare anche i sistemi di trading meccanici. Pertanto, prima di procedere con l’argomento degli stop, facciamo una riflessione sui sistemi meccanici. Sembra che molti trader pensino che questa sia una soluzione per il posizionamento degli stop. Si dice che l’imitazione sia la forma più elevata di complimento. Alcune delle persone che incontro mi fanno un complimento impressionante: mi dicono che vogliono imparare a pensare come me. Mi sento onorato e non so se merito un simile apprezzamento, ma certamente il trading viene influenzato pesantemente dalla mente e dai processi cognitivi del trader. Ora voglio condividere con te alcuni pensieri che riguardano i computer, i sistemi meccanici e, argomento più importante, la disciplina. Negli anni ho visto che molte persone hanno cercato di automatizzare il trading: hanno cercato di trasformare il trading in sistemi meccanici. Non ho mai visto nessuno che abbia avuto successo, se non per periodi molto brevi. Ho visto anche una realtà diversa, in alcuni casi molto particolari. Ho visto enti in cui si utilizzavano per fare trading anche “modelli”, cioè supporti computerizzati. Nota che uso questo termine al plurale: si utilizzavano

contemporaneamente molti modelli differenti. Avevano diversi modelli per fare trading nelle fasi di movimento laterale, e diversi modelli per fare trading nei trend. Questi supporti computerizzati venivano fatti funzionare simultaneamente, per individuare quale modello in un determinato momento stesse fornendo i risultati migliori, e potesse essere utilizzato per ricavare segnali di entrata. Tutti i modelli venivano continuamente rielaborati e modificati, al fine di adattarli nel modo migliore possibile alle condizioni dei mercati, in ogni determinato periodo. Attraverso il continuo lavoro di rielaborazione, ottimizzazione e aggiustamento, e utilizzando contemporaneamente molti modelli diversi, era possibile individuare segnali di entrata accettabili. Nei diversi momenti, si valutava quale modello stesse fornendo i segnali migliori. Un trading di questo tipo è automatizzato solo in parte, poiché richiede un continuo lavoro per l’adattamento di molti modelli, e la scelta di quale utilizzare. Naturalmente, un approccio simile richiede una quantità enorme di denaro e il lavoro competente di molte persone. Ho visto personalmente un confronto tra le performance di un trader esperto e quelle di un insieme di strumenti computerizzati. Questo tentativo è durato anni, e ha coinvolto programmatori molto competenti. E’ stato speso molto per produrre o acquistare un insieme di sistemi meccanici, ma non è stato possibile produrre un risultato pari o migliore di quello fornito dalla mente e dall’esperienza del trader. Anche il lavoro sulla cosiddetta intelligenza artificiale non è riuscito a produrre risultati migliori. Probabilmente il motivo è che nelle decisioni di trading vi sono troppi dettagli, sfumature, variazioni, ed elementi di contesto da considerare. Ciò che può essere visto dall’occhio umano, e interpretato dal cervello umano, non viene trasferito con la stessa efficacia nella programmazione di un software. A un osservatore superficiale, può sembrare che il Ross hook sia un fenomeno altamente programmabile. Tuttavia, coloro che hanno fatto il tentativo hanno fallito. Il Ross hook può essere programmato nel computer solo in parte, non in un modo veramente efficace.

IL BISOGNO DI AUTOMAZIONE Esiste un vero bisogno di automazione? Sì, ma in un’area a cui forse non avevi pensato. Per divenire un trader di successo devi automatizzare te stesso. Sì, impara a rendere automatico il tuo comportamento nel mercato. Rendi te stesso disciplinato ad agire e reagire in determinati modi di fronte alle diverse condizioni del mercato. Quando ad esempio vedi che un mercato in trend forma una correzione, crea un Ross hook, e tutti i tuoi criteri di selezione per l’entrata nel trade sono rispettati, devi condizionarti a cogliere l’opportunità. Non derogare. Non esitare. La tua azione deve essere automatica, sulla base dell’applicazione intelligente della conoscenza che possiedi. Sotto questo profilo, il trading è come le arti marziali. Devi essere addestrato e condizionato così bene da poter agire in modo automatico e appropriato in risposta agli stimoli che provengono dal mercato. Se il trading non sta andando nella tua direzione, esci immediatamente. Non sono ammesse deroghe. Non sono ammesse incertezze. Tu esci, e lo fai immediatamente! Se un’opportunità che si sta formando non ti convince pienamente, evita il trade. Deve essere il tuo trade. Deve accadere in modo pienamente coerente con il tuo piano, e nel momento opportuno. Non vi possono essere dei “ma” o dei “forse”. Se non ha “il tuo nome scritto sopra”, non entrare nel trade. Se hai piazzato un ordine “limite” ma non viene eseguito, il mercato procede e tu non riesci a entrare in un movimento che ti avrebbe fornito un meraviglioso trade, non devi avere rimpianti. Non puoi fermarti a piangere su un trade in cui non sei entrato. Devi concentrare l’attenzione sul prossimo trade, sulla prossima opportunità. Soprattutto, non devi cambiare ciò che stai facendo semplicemente per trovare un modo in cui sarebbe stato possibile entrare anche in quel trade. Pensare in questo modo può essere disastroso. Invece, addestrati a mettere in pratica costantemente ciò che sai che funziona nel tuo trading. Non puoi automatizzare il mercato, esattamente come non puoi controllare il

mercato. Le tue azioni e reazioni sono la sola cosa che puoi controllare, e lo stesso vale per l’automazione: puoi automatizzare solo te stesso. Pensaci. Per fare trading con un sistema meccanico, devi sviluppare la disciplina necessaria per seguirlo scrupolosamente. Ciò significa seguire in modo cieco le indicazioni di una macchina elettronica. Se hai intenzione di seguire in modo cieco un sistema, perché non seguire invece il migliore computer che sia mai stato creato, il cervello umano? A differenza di ciò che molti ti vogliono far credere, fare trading con un sistema meccanico non toglie il peso emotivo del trading. Non permette di sbarazzarsi della sofferenza che così tanti trader provano. Il peso emotivo rimane, viene solo spostato in un’altra area. Sei costretto a soffrire atrocemente sotto il peso delle terribili perdite che spesso si accumulano quando si opera con sistemi meccanici. Sei costretto a fare trading senza sapere esattamente perché stai operando in un certo modo. Hai fatto di un meccanismo il tuo padrone, devi piegarti ai suoi ordini, ne sei schiavo. Se stai facendo trading con un sistema che utilizza grafici giornalieri, quando il trade è in difficoltà ti aspettano notti insonni, ma non puoi uscire dal trade. Se stai facendo daytrading con un sistema, senti un terribile dolore allo stomaco quando vedi che un trade va contro di te, ma non puoi uscire. Devi stringere i denti e andare avanti. Non puoi permetterti di uscire dal trade, anche di fronte a un disastro. Nel momento in cui prendi un’iniziativa, e non segui l’indicazione del sistema, hai rotto il meccanismo. E’ forse un comportamento meritevole se resti fermo a guardare, senza fare nulla, intanto che un sistema meccanico ti distrugge finanziariamente ed emotivamente? Non penso proprio. La disciplina che devi utilizzare per sopportare le sofferenze distruttive imposte da un sistema meccanico, puoi impiegarla per lavorare a tuo favore, con risultati molto superiori. Abbiamo tutti un computer fantastico, è il nostro cervello. Nessun oggetto artificiale si è mai nemmeno avvicinato alla meraviglia contenuta nella tua testa. Il tuo compito è imparare ad agire sulla base di ciò che il tuo computer

umano ti sta dicendo. Non è più facile sviluppare questo tipo di disciplina, invece di costringerti a diventare lo schiavo di una macchina? E’ certamente più facile, e produce risultati molto superiori. Esiste un computer migliore di quello collocato in mezzo alle tue orecchie? Assolutamente no! Un computer non è in grado di mettere in relazione le molte variabili, necessarie per prendere una decisione di trading, in modo migliore o più veloce del tuo cervello. Il computer non riesce a vedere tutte le relazioni tra i fenomeni con una perizia che anche solo si avvicini a quella dei tuoi occhi. Molti trader confondono la loro incapacità di controllare le emozioni, il loro comportamento umano, con l’incapacità di capire che cosa sta accadendo nei mercati. Le due capacità sono differenti: il trader deve essere in grado di comprendere che cosa accade nei mercati, e anche di controllare le proprie emozioni, agendo in modo appropriato sulla base di ciò che vede accadere nei mercati. Molti non credono di essere capaci di fare trading solo perché non hanno mai avuto una preparazione adeguata, e si illudono che un computer possa risolvere i loro problemi. La realtà invece è che un trader, quando ha una preparazione adeguata, sa che cosa accade nei mercati e come comportarsi per ricavare profitti. Il computer certamente non può vedere e comprendere i mercati meglio di come possa farlo tu. Quindi, se sei in grado di sviluppare la determinazione necessaria per seguire un sistema meccanico, puoi trovare in te anche la determinazione per seguire un modo di fare trading basato sulla tua logica e valutazione umana. In effetti, un sistema meccanico non è altro che la logica di qualcuno trasferita nel computer mediante un linguaggio di programmazione. Hai di fronte un’alternativa migliore: imparare come fare trading. Impara tu a leggere ciò che il mercato di sta mostrando, e poi disciplina te stesso per seguire le indicazioni del migliore sistema che puoi avere: il modo di fare trading basato sulla tua osservazione e conoscenza di che cosa accade veramente nei mercati. Esistono due tipi di computer: uno è il personal computer (PC), l’altro è il

cervello umano (HB, Human Brain).

Entrambi ti forniscono segnali di acquisto e di vendita. Uno è il personal computer, che è programmato per seguire relazioni lineari predeterminate tra i fenomeni nel mercato. L’altro è il cervello umano, che è addestrato e formato per vedere relazioni complesse tra i fenomeni nel mercato. Il PC è in grado di vedere il mercato solo in modo seriale, non riesce a gestire idee molteplici. Non importa con che livello di qualità venga programmato, il computer non è comunque in grado di ragionare, né di prendere in considerazione la miriade di possibili combinazioni tra i fenomeni che accadono nel mercato. Il cervello umano è in grado di esaminare il mercato in molteplici modi: vede molte relazioni, con grande velocità. E’ capace di comprendere il quadro di insieme, nel contesto di ogni altro evento che si sta verificando nel mercato. Può prendere in considerazione combinazioni multiple di eventi del mercato. Può individuare formazioni grafiche anche se non sono esattamente conformi a una specifica definizione, e può valutarle nel loro contesto. Nei miei corsi dal vivo insegno tecniche, per selezionare i trade migliori, che hanno bisogno del cervello umano: nessun computer può fare ragionamenti di questo tipo. Il cervello umano è in grado di fare analisi impossibili per un computer. Per esempio, il cervello umano può individuare un massimo intermedio o un minimo intermedio nel mercato, e valutarlo come tale in relazione agli altri massimi e minimi. Può individuare le importanti formazioni di movimento laterale di tipo /\/\ e \/\/, in qualsiasi modo esse si possano presentare. In effetti, la capacità del cervello umano di effettuare valutazioni lo rende

immensamente superiore al computer. Come scritto sopra, sia il cervello umano, sia il computer, forniscono segnali di acquisto e di vendita. E’ più difficile sviluppare la disciplina per seguire i segnali del cervello, che la disciplina per seguire i segnali di un Personal Computer? Non penso proprio! Non serve più disciplina, determinazione o carattere per dire “seguirò i segnali del cervello” che per dire “seguirò i segnali del computer”. Anzi, in realtà è più difficile seguire in modo cieco i segnali di un computer, dato che non se ne conosce completamente la logica. Vi è un merito nel seguire un computer? No! Quando hai un modo vincente per fare trading, che produce molti profitti e poche perdite, hai bisogno di sviluppare l’atteggiamento mentale, la diligenza e la determinazione per mettere in pratica tale approccio. Quale strumento ha le caratteristiche più adatte per fornirti un modo vincente per fare trading, che duri nel tempo? A causa delle capacità di valutazione del cervello, e delle sue possibilità di apprendimento e adattamento, che sono incomparabilmente superiori a quelle del computer, è decisamente preferibile seguire i segnali di acquisto e vendita forniti dal cervello umano. Ora ritorniamo all’argomento di come piazzare gli stop. Come ho scritto sopra, è uno degli ambiti in cui si distingue il trader maturo e competente dal trader principiante.

PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DALLE PERDITE Nel orso della mia esperienza ho visto molte tecniche per piazzare lo “stop loss”, per proteggersi dalle perdite. Ora ti presento due tecniche efficaci: questi due possibili modi di piazzare lo stop hanno dimostrato di avere un significato, e di avere successo con continuità. Uno dei due modi utilizza i punti naturali di “supporto” e “resistenza”, mentre l’altro si basa sulla volatilità del mercato per individuare la posizione dello stop. In entrambi i casi, noi permettiamo al mercato di dirci dove piazzare lo stop, e poi filtriamo tale conoscenza sulla base delle nostre condizioni finanziarie, mentali ed emotive.

Se il mercato ci sta dicendo dove piazzare lo stop, ma tale punto è troppo lontano rispetto al nostro livello di comfort, possiamo decidere di non entrare nel trade. Se piazzare lo stop nel punto indicato dal mercato crea un rischio finanziario eccessivo, rispetto alle nostre condizioni economiche, possiamo evitare il trade.

UTILIZZARE I PUNTI NATURALI DI SUPPORTO E RESISTENZA Ora ti mostro che cosa intendo con l’espressione “punti naturali di supporto e resistenza”. Nel grafico vediamo un mercato in trend.

I punti naturali di supporto e resistenza sono i punti, in un trend, nei quali i prezzi si muovono lateralmente per un breve periodo, o nei quali i prezzi formano una correzione, muovendosi per una o più barre nella direzione contraria al trend. Gli stop che si basano su questi punti hanno significato perché il movimento del mercato si è effettivamente fermato, temporaneamente, a tali livelli. Se i prezzi superano uno di tali punti, è probabile che la situazione nel mercato sia cambiata: ciò può significare che abbiamo sbagliato la nostra valutazione ed è meglio per noi uscire dal trade. Tendo a utilizzare i punti naturali di supporto e resistenza per posizionare lo stop quando sto pianificando un trade di durata relativamente lunga, in proporzione all’intervallo temporale in cui sto operando. Il fatto importante è che posiziono il mio stop alla luce dei miei obiettivi e della mia strategia.

VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI STOP NATURALI Il più grande svantaggio dello stop naturale è che in questo modo lo stop può essere troppo lontano dal prezzo corrente.

Gli stop basati sui punti naturali di supporto e resistenza sono facili da individuare nel grafico, quando i prezzi se ne allontanano, e in un mercato in trend possono essere molto utili. Essi tendono a far rimanere a lungo nel trade, se il trend procede. Lo svantaggio è che, se si aspetta fino a quando vengono raggiunti, si possono veder scomparire i profitti potenziali del trade, e anche chiudere il trade in perdita. Inoltre, gli stop basati sui punti naturali sono di scarsa o nulla utilità nei mercati non in trend. Il prossimo grafico mostra che cosa intendo quando affermo che un punto di supporto naturale potrebbe essere troppo lontano dal prezzo corrente. Se utilizzassi il punto di supporto più naturale, avrei uno stop molto lontano dai prezzi correnti. Nel grafico individuo anche un altro possibile punto di supporto, più vicino al movimento recente del mercato.

STOP BASATI SULLA VOLATILITA’ Il mercato fornisce un fattore molto importante che aiuta il posizionamento dello stop: la volatilità. Per comprendere come utilizzarla, prima di tutto è necessario chiarire il concetto di volatilità. La differenza tra il prezzo massimo e il prezzo minimo di una barra, rappresenta la dimensione della fascia (“range”) dei prezzi di tale barra. Puoi utilizzare il massimo e il minimo di una settimana, per individuare in quale range i prezzi si sono mossi nella settimana, o puoi guardare lo stesso fenomeno intraday, per vedere in che range i prezzi si sono mossi in un’ora, o in 15 minuti, ecc. Il concetto vale per ogni intervallo temporale: semplicemente sottrai il minimo dal massimo di quel determinato periodo di tempo. Quando guardi un grafico a barre, la lunghezza di ogni barra, da massimo a minimo, rappresenta il range di prezzi di tale barra (o periodo). Dopo che hai fatto il calcolo del range di un periodo (una barra), puoi fare lo stesso calcolo per una serie di barre consecutive, e puoi determinarne la media. Se vuoi calcolare il range medio dei prezzi in una serie di cinque barre, sottrai il minimo di ogni barra dal massimo di ogni barra, sommi i cinque valori, e poi dividi per cinque al fine di ottenere il range medio (average range) delle cinque barre. Vi è un elemento in più da considerare. Supponiamo che vi sia un gap al rialzo in apertura, e che il minimo della barra corrente sia più alto della chiusura della barra precedente. Se diciamo che il range dei prezzi deve rappresentare la differenza tra massimo e minimo, che cosa succede al gap, cioè alla distanza che il mercato ha percorso dalla chiusura della barra precedente al minimo della barra corrente? Si può decidere di includere nel range di prezzo anche tale distanza, per cui il range totale diventa la distanza tra la chiusura della barra precedente e il massimo della barra corrente. 138 Analogamente, quando si verifica un gap al ribasso, e il massimo della barra corrente è più basso del prezzo di chiusura della barra precedente, si può

decidere di considerare come range totale della barra la distanza tra il prezzo di chiusura della barra precedente e il minimo della barra corrente. Ecco un’altra considerazione aggiuntiva. Aperture con ampi gap rispetto al giorno precedente possono derivare dal fatto che il mercato esaminato subisce l’impatto del trading effettuato in altre aree, durante la notte. Tu devi decidere se includere nel tuo calcolo della volatilità anche i gap oppure no. Dopo aver imparato come calcolare il range di una barra, considerando i gap oppure no, puoi calcolare la media di un determinato numero di barre, per ottenere un valore medio di range. Tale valore medio del range di prezzo è una misura diretta della volatilità del mercato. Quando il range di prezzo si espande, significa che il mercato diventa più volatile. Quando il range si restringe, significa che il mercato diventa meno volatile. Quindi uno stop basato sulla volatilità tiene conto delle effettive condizioni di un mercato, in ogni determinato momento. Vi sono diversi modi possibili per calcolare uno stop basato sulla volatilità. In ogni caso, il primo passo è determinare il valore della volatilità. Nel mio trading, utilizzo la volatilità media delle ultime 5 barre di prezzo, purché la loro dimensione sia ragionevolmente simile. Se le barre di prezzo hanno dimensioni molto diverse, calcolo la volatilità delle ultime 10 barre, o posso utilizzare un numero anche superiore di barre. Per calcolare la volatilità media di un numero N di barre, calcolo la differenza tra il massimo e il minimo di ognuna delle N barre, faccio la somma di tali differenze e divido il totale per N. Ora ti presento un esempio che riguarda i bonds (future sui titoli trentennali USA). Se riesci a fare il calcolo per i bonds, sei in grado di farlo per ogni future. Il calcolo sui bonds è complesso perché la loro quotazione è espressa mediante frazioni di 32. La quotazione 103-20, ad esempio, significa 103 unità e 20 trentaduesimi

(20/32). Quindi moltiplico le unità per 32 e poi aggiungo i trentaduesimi della frazione di unità. In questo modo ottengo un numero totale di trentaduesimi, che facilita il calcolo della volatilità. Ad esempio il massimo del giorno 1 è: 103-20 = 103 x 32 + 20 = 3316 trentaduesimi

Giorno

Massimo

Minimo

1

103-20

103-08

2

103-16

103-02

3

103-14

102-19

4

102-27

101-29

5

101-29

100-28

Totale 116 / 5 = 23.2 Volatilità media Se entro al rialzo in un trade, posso sottrarre la volatilità media (o una parte di tale volatilità) dal mio prezzo di entrata per ottenere un possibile livello a cui piazzare il mio stop protettivo iniziale. Se ad esempio il mio prezzo di entrata è 103-14, posso sottrarre 23/32 dal mio prezzo di entrata e posizionare lo stop a 102-23. Facendo il calcolo in trentaduesimi, nota i seguenti passaggi. 103-14 = 103 x 32 + 14 = 3310. 3310 - 23 = 3287.

Per trasformare di nuovo in unità intere, dividi 3287 per 32. In questo modo ottieni 102 unità intere e una frazione. Moltiplichi la frazione per 32 e ottieni il numero della frazione espresso in trentaduesimi. 3287/32 = 102.71875 – 102 (unità intere) = .71875. (frazione) .71875 x 32 = 23 (frazione espressa in trentaduesimi) Risultato = 102-23. E’ importante notare che questo calcolo è stato effettuato come differenza tra il massimo e il minimo di ogni giorno, senza tener conto dei gap. Il fondamento logico di ciò è di considerare la volatilità come misura del movimento del mercato durante la giornata. Invece, il fondamento logico di considerare anche i gap è di valutare il movimento complessivo del mercato. Puoi provare a calcolare la volatilità in entrambi i modi, per valutare quale sia più coerente con le tue esigenze. Personalmente faccio il calcolo senza considerare i gap, ma devi essere consapevole del fatto che i gap esistono, e sono più importanti in alcuni mercati rispetto ad altri. Per questo motivo, se un grafico contiene alcuni gap, invece di 5 barre ne utilizzo 10, o un numero superiore, per il calcolo della volatilità. Se il grafico contiene molti gap, posso decidere di non operare affatto in tale mercato. Ora ti presento un altro modo possibile per posizionare lo stop: si basa sullo studio tecnico “volatility stop”.

LO STUDIO TECNICO “VOLATILITY STOP” Un modo per piazzare gli stop utilizzando la volatilità si basa sullo studio tecnico “volatility stop”, cioè “stop di volatilità”. A volte ho adattato questo studio alle mie esigenze, eliminando il moltiplicatore che normalmente ne fa parte. Tuttavia, il moltiplicatore può essere utile, in un mercato volatile, per adattare meglio la curva dello studio alla maggiore volatilità. Per utilizzare questo studio, calcola la volatilità media di N giorni e poi somma tale valore alla chiusura più bassa degli ultimi N giorni, e sottrai tale

valore dalla chiusura più alta degli ultimi N giorni. Questi calcoli producono due valori differenti, uno per la volatilità superiore e uno per la volatilità inferiore. Tipicamente, uno di questi valori sarà situato a un livello compreso nella fascia dei prezzi del grafico degli ultimi N giorni. L’altro valore sarà situato sopra o sotto la fascia dei prezzi del grafico. Come stop puoi utilizzare il valore situato più lontano dalla fascia dei prezzi. Ti mostro come appare questo studio in un grafico. Se è già presente nel tuo software, hai solo bisogno di sperimentare diversi parametri, al fine di fare in modo che la linea “contenga” il movimento dei prezzi.

Nel grafico precedente, lo studio è stato impostato con i parametri 5,1. Il rappresenta il numero di barre considerato, mentre il secondo parametro rappresenta il moltiplicatore. Con il secondo parametro impostato a 1, di fatto il moltiplicatore viene eliminato. Lo studio Volatility Stop viene calcolato al completamento di ogni barra, e puoi utilizzare tale valore come stop per la barra successiva.

Quando la volatilità media è situata all’interno della fascia dei prezzi, ciò indica che probabilmente il mercato si trova in una fase di congestione, e quindi è meglio evitare di entrare in un trade, se non si vuole operare durante una congestione. Nell’esempio precedente, lo studio impostato con i parametri 5,1 è stato in grado di “contenere” il movimento al rialzo, cioè di rimanere al di sotto delle barre dei prezzi. Invece, per il movimento al ribasso, puoi decidere di modificare il parametro del moltiplicatore, impostando un valore maggiore di 1. I grafici seguenti mostrano come puoi farlo.

C’è qualcosa di sbagliato nell’adattare lo studio al movimento del mercato? Non penso.

Noi vogliamo operare in sintonia con il mercato. Se la volatilità è tale che uno studio impostato con parametri 5,1 non è in grado di contenere il movimento dei prezzi, si può decidere di modificare i parametri, purché ciò sia coerente con il tuo piano di trading e il tuo livello di comfort. Il mercato ha sempre ragione, chi sbaglia sei tu! Tu devi adattarti al comportamento del mercato, non puoi costringerlo a fare ciò che vuoi.

Preferisco che vi sia un po’ di spazio tra il massimo e la linea dello studio.

Ricorda che se lo stop è troppo lontano, non sei costretto a utilizzare questo tipo di stop, e non sei costretto nemmeno a fare il trade. Nessuno ti obbliga a entrare in un determinato trade. Preferisco adattare lo studio, aumentando il moltiplicatore, solo dopo che ho già guadagnato alcuni profitti dal trade. Da quel momento in poi posso valutare come gestire il rischio nel proseguimento del trade.

Questo è un modo intelligente per piazzare uno stop in un trend prolungato. Quando vedi che il mercato è in un trend confermato, questo studio ti può

aiutare a seguire il trend. E’ importante attendere che il mercato abbia iniziato un movimento chiaro in una direzione. In un trend prolungato, questo tipo di trading è più efficace rispetto a entrare e uscire continuamente. In questo modo stiamo lasciando che il mercato ci dica a che distanza posizionare lo stop. In un trend prolungato come in questo esempio, un position trader può guadagnare molto di più rispetto a un daytrader. Ecco perché ritengo che l’ideale sia essere in grado di operare come position trader e anche come daytrader, per adattare il proprio trading alle condizioni dei diversi mercati, che cambiano nel tempo. Questo approccio flessibile ai mercati assicura profitti maggiori, rispetto a uno solo dei due tipi di trading. Il grafico che segue mostra lo stesso mercato dei grafici precedenti, ma con barre intraday anziché giornaliere. Situazioni come queste non offrono grandi opportunità per un daytrader.

Ecco un altro grafico intraday. Il mercato mostrava un forte trend al rialzo nel grafico giornaliero, mentre il grafico intraday non presenta grandi opportunità per un daytrader. E’ necessario individuare i mercati e gli intervalli temporali più adatti, per fare daytrading con successo. Voglio sottolineare che molti trader impongono alla propria operatività dei limiti che non sono necessari.

Sono a favore di un approccio equilibrato al trading. Ogni volta che entri in un trade, stai entrando in un affare, e vuoi uscirne nel momento più opportuno, non in un momento prefissato in base a pregiudizi. Questo tipo di rigidità non si traduce in efficacia del trading. Se tu dici a te stesso “sono un daytrader, quindi devo uscire dal trade prima della chiusura”, e non contempli altre possibilità, altri possibili piani di trading, ti stai comportando in un modo rigido che può essere dannoso per il tuo successo. Uno dei modi di dire più comuni nel trading è “lasciare correre i trade vincenti”. Se ti imponi di uscire dal trade in un momento non opportuno, di fatto stai ignorando questo principio elementare. Naturalmente, vi possono essere motivi importanti per fare solo daytrading. Se non riesci assolutamente a sopportare il rischio di tenere aperto un trade durante la notte, fai bene a uscire dalle tue operazioni prima della chiusura del mercato. Il fatto di sentirsi a proprio agio, nel trading, è importante quanto i profitti. Vi sono mercati in cui può essere preferibile fare solo daytrading, per diversi motivi. Queste situazioni cambiano nel tempo, e vanno valutate mediante un esame del mercato che permetta di stabilire quale tipo di trading è più profittevole in un determinato periodo.

Capitolo 11 STOP PER OBIETTIVI Una pianificazione efficace richiede di definire un obiettivo, almeno per una parte della posizione. Per piazzare gli stop per obiettivi, utilizzo un approccio che comprende tre elementi.

STOP PER COPRIRE I COSTI Stop per obiettivo di copertura dei costi. Dal mio punto di vista è essenziale coprire i costi. Questa semplice idea è una delle ragioni del mio successo nei mercati. Non mi concedo mai il lusso di calcolare i profitti fino a quando non ho coperto i miei costi. E’ di primaria importanza che io mi prenda cura di questo aspetto. Per copertura dei costi intendo il fatto di coprire i costi immediati del trade, cioè le commissioni. Se è possibile, insieme alla copertura dei costi cerco anche di ricavare un primo profitto. Prendo in esame questo elemento anche in relazione alla volatilità del mercato. La volatilità deve essere almeno doppia rispetto ai miei costi immediati, se no non entro nel trade. Ciò significa che, per poter decidere di entrare nel trade, devo avere la possibilità di coprire tutti i costi con una parte della mia posizione che non sia superiore a un terzo, o alla metà. Posso prendere in considerazione un’eccezione a questa regola: se faccio trading con tre contratti future (o con una posizione azionaria divisibile in tre parti), posso decidere di coprire i costi con uno o due contratti.

Supponiamo che voglia entrare al rialzo in un daytrade su un determinato future, in un grafico a 5 minuti. Se il mio costo immediato è di $ 7 per contratto future (costo totale per aprire e chiudere la posizione), e voglio entrare nel trade con tre contratti, ho bisogno di almeno $ 21 per coprire i costi. Se un tick nel future vale $ 10, ho bisogno di almeno 3 tick, per coprire i costi di tutti i contratti liquidandone uno solo. Considerando la mia regola sulla volatilità, che deve essere almeno doppia rispetto ai miei costi immediati, voglio vedere almeno 6 tick di volatilità nel mercato, per poter decidere di entrare nel trade. Per quale motivo voglio vedere una volatilità almeno doppia? O per quale motivo potrei richiedere una volatilità ancora maggiore? La ragione è la propensione dei prezzi a sovrapporsi, come puoi vedere nel grafico seguente.

Utilizzando una volatilità almeno doppia, come criterio aggiuntivo per decidere se posso entrare nel trade oppure no, aumento le probabilità di raggiungere il mio obiettivo di copertura dei costi. Per coprire i costi al livello stabilito utilizzo, ogni volta che ciò è possibile, un ordine “MIT” (Market If Touched) o un ordine “Limite”.

STOP PER PROFITTO PICCOLO Stop per obiettivo di profitto piccolo. Quando ho coperto i costi, cerco di ricavare un profitto. Sulla base dell’osservazione dei movimenti del mercato, posso prendere tale profitto allo stesso prezzo al quale ho coperto i costi. Ogni volta che è possibile, cerco di prendere il profitto a un prezzo migliore, ma ciò non sempre può avvenire. Se il mercato si sta muovendo con forza, cerco di prendere il profitto a un livello calcolato sulla base della volatilità media del mercato. Per esempio, se ho bisogno di 3 tick per coprire i miei costi, e la volatilità media del mercato è di 7 tick, piazzo un ordine (MIT o Limite) a 3 tick, per la copertura dei costi, e posso piazzare un altro ordine (MIT o Limite) per prendere un piccolo profitto a 3 o 4 tick oltre il livello della copertura dei costi. Naturalmente, in relazione al movimento del mercato, non sempre potrò prendere il profitto a tale livello. A volte dovrò prendere il profitto a un prezzo peggiore rispetto alle attese. In ogni caso, lo scopo di coprire i costi e di prendere un profitto è il seguente: evitare di trovarmi nella situazione in cui non ricavo un profitto che compensi il rischio che ho corso entrando nel mercato.

STOP PER PROFITTO PIENO Stop per obiettivo di profitto pieno. Il mio terzo obiettivo è di afferrare una parte, più grande possibile, del movimento che il mercato può concedere. Ciò viene effettuato mediante un trailing stop, cioè mediante uno stop che viene spostato progressivamente nella direzione del movimento del mercato. Esco dal trade quando questo stop viene raggiunto. Vi sono due considerazioni da fare su questo tema. Fino a quando non vedo che il mercato è effettivamente in un trend forte, uso un trailing stop del 50%, per proteggere il 50% dei profitti potenziali massimi mostrati dal trade. Quando vedo che il mercato è in un trend forte, posso seguire per il trailing stop diversi approcci, descritti nel prossimo paragrafo

intitolato “Trailing stop”. Quando ho raggiunto un livello di profitto importante, da quel momento in poi posso utilizzare un trailing stop più ampio, che mi faccia sentire a mio agio e mi permetta di seguire ancora il trend, fino a quando sarà possibile.

TRAILING STOP Come ho affermato sopra, utilizzo un trailing stop del 50% fino a quando vedo che ho la possibilità di utilizzare approcci differenti. Posso utilizzare tre approcci differenti, e ne esiste anche un quarto, che spiego nei miei corsi dal vivo. Ecco i tre approcci. Sono tutti validi, e scelgo quale utilizzare in relazione a come si muove il mercato. I punti naturali di supporto e resistenza. Ho già citato questo concetto, ma in un contesto diverso. I punti naturali di supporto e resistenza sono molto efficaci in mercati che formano trend ripidi. Devi verificare, studiando l’anatomia del mercato, se questo tipo di trailing stop ha funzionato per lo specifico mercato nei trend del passato, e se sta funzionando nel trend attuale. Per sapere se questo tipo di stop è adatto per il tuo trade, devi “conoscere” il mercato, esaminando il suo comportamento passato e presente. Se è applicabile, questo è il modo più semplice per impostare un trailing stop. Lo studio tecnico “Volatility Stop”, che è disponibile in alcuni software, o può essere facilmente calcolato in modo manuale. Ho spiegato in precedenza come calcolare il “Volatility Stop”. Una media mobile adattata per seguire il trend. Per adattare la media mobile si può procedere come visto sopra, quando ho mostrato come adattare la curva dello Studio “Volatility Stop”. Esamina i grafici che seguono, vi sono alcuni punti importanti da notare.

Nel grafico precedente il mercato è in un trend, ma non molto ripido. In una situazione simile è opportuno utilizzare un trailing stop del 50%. Il mercato non sta correndo, sta procedendo faticosamente.

In questo esempio ho utilizzato una media mobile a 54 barre delle chiusure. Potevo utilizzare una media mobile dei minimi, dato che si trattava di un trend al rialzo. Se fosse stato un trend al ribasso, avrei potuto utilizzare una media mobile dei massimi. Avrei potuto utilizzare anche una media mobile posticipata. Non vi sono numeri “magici”, o caratteristiche “magiche”, nelle medie mobili. Le utilizzo solo per tracciare una curva che si adatti al trend e lo “contenga”, cioè che sia posizionata sotto il trend in un movimento al rialzo, e sopra il trend in un movimento al ribasso. Avrei potuto utilizzare come trailing stop anche lo studio “Volatility Stop”, impostando un moltiplicatore adeguato per contenere il trend.

OBIETTIVI DI PROFITTO IN TICK Se sono in grado di coprire i costi con un terzo della mia posizione, posso utilizzare un obiettivo espresso con un determinato numero di tick per prendere profitti. Per esempio, se in un trade intraday ho coperto i costi dopo 5 tick dalla mia entrata, posso prendere un piccolo profitto liquidando un’altra parte della posizione quando vedo altri 5 tick in più, quindi a 10 tick dal prezzo di entrata. Anche questo ordine, ogni volta che è possibile, può essere “MIT” o “Limite”. Alcuni trade vengono pianificati fin dall’inzio come operazioni di breve termine. Per questo tipo di trade spesso utilizzo un determinato numero di tick come obiettivo di profitto. Alcuni mercati sono particolarmente adatti per un obiettivo di profitto definito in questo modo. Se poi il mercato continua il movimento, posso ricavare un profitto maggiore sull’ultima parte della posizione. Gli obiettivi definiti come numero di tick devono essere adattati al mercato e all’intervallo temporale in cui si opera. L’obiettivo tende a essere maggiore in mercati più volatili, e in intervalli temporali più lunghi, ad esempio se si passa da un grafico a 5 minuti a un grafico orario, o giornaliero.

PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DEI PROFITTI Il principio di “prendere i profitti quando sono a disposizione” è molto importante per le mie tecniche di gestione. A questo fine possono essere utilizzati i diversi tipi di trailing stop. Il concetto importante è di essere sicuri di uscire dal trade con un profitto. Utilizzando uno stop di protezione dei profitti, non cadi nella trappola di vedere che il profitto di un trade scompare o addirittura si trasforma in una perdita. Utilizzando un trailing stop del 50% nelle fasi iniziali di un trade, riuscirai a ottenere un profitto accettabile nella maggior parte dei tuoi trade. Come si è già visto in precedenza, vi sono situazioni in cui non si utilizza il trailing stop del 50%, e si utilizzano gli altri tipi di stop descritti sopra. Vi è un altro caso in cui si rinuncia al trailing stop del 50%: quando si decide di uscire dal trade prima che lo stop del 50% venga raggiunto, a causa di una formazione grafica che si vede nel mercato. Questa decisione di norma viene presa in una fase iniziale o intermedia del trade.

In altre parole, devi essere consapevole di quando il mercato entra in una congestione. Al termine della congestione, o anche durante la congestione, i prezzi possono raggiungere il tuo stop del 50%, e in tal caso tu rinunci a una parte dei profitti maggiore di quanto effettivamente opportuno. Se vedi che non ha senso aspettare ulteriormente, prendi i tuoi profitti ed esci!

Quando si vede una congestione nel grafico, è opportuno stringere lo stop come indicato nel grafico. E’ opportuno stringere lo stop ogni volta che una formazione grafica indica che il movimento del mercato, che fino a quel momento procedeva in un modo favorevole per il nostro trade, si è fermato o ha cambiato direzione,

almeno temporaneamente.

Capitolo 12 FILTRARE IL ROSSO HOOK Esistono molti modi per filtrare i trade, alcuni dei quali si basano sugli stessi criteri che abbiamo preso in considerazione per il posizionamento degli stop. Rivediamo in sintesi alcuni di questi criteri. L’utilizzo di ordini “Stop con limite”, per entrare nei trade, elimina automaticamente alcuni trade, quando l’ordine non viene eseguito. La volatilità eccessiva o troppo scarsa ti può impedire di entrare in un trade. Se la volatilità è eccessiva, dovresti piazzare il tuo stop troppo lontano rispetto al tuo comfort, a un livello inaccettabile. Se la volatilità è troppo scarsa, i prezzi si muovono così poco da rendere non probabile un movimento del mercato sufficiente per coprire i costi e ricavare un profitto. Il posizionamento degli stop a punti naturali di supporto o resistenza ti può far rimanere fuori dal trade, se tali punti sono troppo vicini o troppo lontani. Lo studio tecnico “Volatility Stop” ti può impedire di fare trading, se lo stop deve essere posizionato troppo lontano, rispetto al tuo livello di comfort, o troppo vicino per essere gestibile in pratica. Come visto in precedenza, lo studio “Volatility Stop” può indicare di non entrare nel trade se i valori dello studio sono posizionati all’interno della fascia dei prezzi correnti. La media mobile 3 x 3 delle chiusure (“3 x 3 MAC”) ti può impedire di entrare nel trade, se non conferma una rottura. La tua scelta dei mercati e degli intervalli temporali nei quali operare. Dato che si opera sul Ross hook solo in mercati in trend, se il mercato non è in trend nell’intervallo temporale in cui hai scelto di fare trading, non entri nel trade. Pertanto è vitale che tu sia in grado di identificare una congestione: anche la congestione è un filtro.

Tutti questi elementi sono stati esaminati in precedenza. Sono modi per filtrare i trade. Se li metti in pratica correttamente, entrerai solo nei trade che vuoi, a un prezzo accettabile per te. Sono trade che si verificano in mercati in trend, e permettono un livello accettabile di stop protettivo. Sono trade che hanno la possibilità di coprire i costi e anche di ricavare un profitto. Quando si fa trading bisogna considerare e valutare molti fattori. Il trading richiede lavoro e riflessione. Devi sempre chiederti se il trade è valido da tutti i punti di vista, rispetto a tutti i criteri, e poi devi entrare solo nei trade migliori. Filtrare i trade è essenziale per fare trading con successo. Non puoi entrare in ogni possibile trade che si presenta. Non puoi fare trading eccessivo. Devi fare il lavoro necessario per filtrare i trade in un modo attento e prudente. Devi scegliere solo il meglio del meglio, quando valuti se entrare in un trade oppure no. Ciò significa studiare accuratamente ogni giorno i grafici settimanali e giornalieri per comprendere il mercato. Devi fare questo anche se sei un daytrader. Avere una visione di insieme ti aiuterà a filtrare molti trade intraday, semplicemente perché la prospettiva ampia ti mostra che in altri mercati ci sono migliori candidati per un trade vincente. Suggerisco che tu costruisca una lista di verifica sulla base delle domande che ho individuato. E poi ti suggerisco di verificare ogni possibile trade attraverso il filtro di questa lista. Chiedi a te stesso: “Il mercato è in trend?” “Posso identificare una situazione di congestione?” “Se dovessi piazzare il mio stop ‘qui’ come mi sentirei se il mio stop venisse colpito?” “Potrei sopportare la perdita di denaro e la sofferenza emotiva?” “Se i prezzi continuano a muoversi con la volatilità attuale, posso coprire i costi?” “Oltre a coprire i costi, c’è spinta sufficiente perché io mi possa aspettare di ricavare un profitto?” “Questo mercato sta fornendo un segnale migliore in un altro intervallo temporale?” “E’ forse più liquido in un altro intervallo temporale?”

“Dov’è il più vicino punto naturale di supporto o resistenza?” “E’ troppo vicino o troppo lontano per farmi sentire a mio agio?”

FILTRI DI CONFERMA Voglio essere perfettamente chiaro! Anche se ho fatto trading e guadagnato con tutti gli indicatori tecnici che saranno presentati in questo e nei prossimi capitoli, normalmente preferisco fare trading solo sulla base di ciò che vedo sul grafico a barre. Di norma non utilizzo studi o indicatori tecnici. Più avanti, nei capitoli sugli uncini semplici, vedrai come faccio trading senza studi o indicatori tecnici. Tuttavia non nego che a volte, se usati correttamente, gli studi tecnici possano essere di aiuto per qualche trader. Se sai come e quando utilizzarli puoi trovare un valore in questi strumenti. Molto del lavoro sugli studi tecnici, in questo libro, deriva da miei allievi che sono stati disposti a condividere la loro conoscenza ed esperienza. In questo libro ci sono solo tecniche che hanno dimostrato di avere successo. Tuttavia devi essere consapevole del fatto che nel trading uno studio tecnico può essere utile per un trader e inutile per un altro. Dipende da come viene utilizzato, dalla disciplina, dalla gestione della posizione e da altri ingredienti che determinano la differenza tra un trader vincente e uno perdente. Alcuni studi tecnici che possono essere utilizzati come filtri di conferma. “La media mobile 3 x 3 MAC mostra di contenere i prezzi?” La media mobile 3 x 3 MAC può essere utile per decidere se entrare in un trade. L’angolo con cui la 3 x 3 MAC cambia direzione, e poi inizia a mostrare il contenimento dei prezzi, fornisce un’indicazione sulla spinta del mercato. Se si vede il contenimento dei prezzi, e l’angolo formato dal cambiamento di direzione della 3 x 3 MAC è compreso tra 45 e 65 gradi, ciò indica che probabilmente un forte trend è in fase di avvio. Ma esistono filtri di conferma migliori rispetto alla 3 x 3 MAC. Uno di questi è il Commodity Channel Index (CCI). Quando scrivo un libro, voglio sempre che contenga argomenti che pochi conoscono, e che rendano unico il libro. Uno di questi argomenti riguarda come utilizzare lo studio CCI in un modo che pochi hanno visto prima. Lo presento un passo alla volta, perché voglio essere sicuro che tu segua ciò che sto per fare. Inizio con un po’ di storia.

Sulla base delle mie conoscenze, ritengo che quando il CCI è stato inizialmente sviluppato e presentato da Donald Lambert, avesse l’intenzione di mostrare i cicli nel mercato. Il CCI misura la deviazione del Prezzo Tipico di oggi rispetto al Prezzo Tipico medio di N giorni. Il Prezzo Tipico viene calcolato come massimo + minimo + chiusura, diviso tre. Ciò fornisce un Prezzo Tipico che tiene conto anche della chiusura. Il numero di barre da utilizzare (N) era definito sulla base del ciclo o del mezzo ciclo. E’ stato il mio amico Sandy Stith che mi ha mostrato lo studio CCI. Ha fatto esperienza per anni su questo strumento, mentre altri che l’hanno provato l’hanno abbandonato considerandolo inutile. Amando le sfide per natura, volevo vedere se riuscivo a farlo funzionare, anche se altri non c’erano riusciti. Volevo scoprire se poteva avere un valore. In primo luogo, mi sono reso conto che il modo in cui CCI era calcolato conteneva un potenziale errore. Nella determinazione del Prezzo Tipico, i gap venivano ignorati. Nella maggior parte dei casi ciò non era importante, ma a volte poteva essere determinante per la decisione su un trade. In secondo luogo, mi sono reso conto che c’era un altro possibile problema nella costruzione del CCI. Lo strumento aveva l’intenzione di mostrare situazioni di “ipercomprato” e “ipervenduto” all’interno di un ciclo. Evidenziava tre linee: +100, 0 e -100. Tuttavia poteva teoricamente, se non praticamente, espandersi all’infinito. A quale valore sarebbe stato “ipercomprato” o “ipervenduto”? C’era un grande vantaggio nella scala. Era progressivamente più difficile che CCI formasse estremi sempre maggiori nelle sue letture. Serviva sempre più momentum per spingere CCI più avanti nella sua scala. Ciò rendeva questo strumento più utile rispetto a oscillatori con scala fissa, che spesso mostrano situazioni di “ipercomprato” o “ipervenduto” troppo presto, quando si verificano forti movimenti nel mercato.

Ho letto che si considerava di comprare quando CCI attraversava la linea +100 dal basso verso l’alto, e che si considerava di vendere quando CCI attraversava la linea -100 dall’alto verso il basso. Il lavoro di Sandy Stith è stato di grande aiuto per me. Mi ha suggerito un CCI a 30 barre. Ho fatto test fino a 50 barre e ho visto che effettivamente 30 barre mi fornivano una migliore rappresentazione per il modo in cui volevo utilizzare lo strumento. Poi mi sono fatto aiutare dal mio amico George Damusis, che ha programmato nel software il CCI in modo da includere nel calcolo anche i gap. Poi gli ho chiesto di programmare lo studio in modo che potesse essere proiettato avanti per mostrare in che posizione si sarebbe potuto trovare il giorno successivo. Ha fatto questo in due modi: Potevo chiedere al programma in corrispondenza di quale prezzo lo studio CCI avrebbe raggiunto un determinato valore sulla sua scala; Potevo chiedere al programma quale valore CCI si sarebbe raggiunto se il Prezzo Tipico il giorno successivo fosse stato di X. Per calcolare la proiezione, serve un software che permetta di inserire il Prezzo Tipico ipotetico del giorno successivo. Come puoi sapere quale potrebbe essere il Prezzo Tipico ipotetico del giorno successivo? Ti mostrerò due modi per calcolarlo, e poi ti mostrerò come utilizzare CCI insieme al Ross hook. Il calcolo del Prezzo Tipico ipotetico del giorno successivo, di domani, in una situazione di congestione, è stato fatto essenzialmente in questo modo da quando il trading è iniziato. Ogni giorno i trader interni della borsa arrivavano con questi numeri in mano. Tendevano a vendere al prezzo massimo tipico (o vicino a tale livello) e tendevano a comprare al prezzo minimo tipico (o vicino a tale livello). Se tali livelli venivano superati di più di pochi tick, questi trader uscivano velocemente dal trade.

INDIVIDUARE IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN CONGESTIONE (Apertura + Massimo + Minimo + 2(Chiusura)) / 5 = X 2X-Massimo = Minimo proiettato di domani 2X-Minimo = Massimo proiettato di domani Esempio: (6023 + 6054 + 6000 + 2(6040)) / 5 = 6031 2(6031) - 6054 = 6008 = Minimo proiettato di domani 2(6031) - 6000 = 6062 = Massimo proiettato di domani Prezzo Tipico di domani = (Minimo proiettato di domani + Massimo proiettato di domani) / 2 (6008 + 6062) / 2 = 6035

IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIALZO Per calcolare il Prezzo Tipico di domani in un trend al rialzo, abbiamo bisogno di trovare il tasso medio di salita. E’ importante utilizzare 3 barre per questo calcolo. Vogliamo sapere, in media, di quanto i prezzi si stanno muovendo nella direzione del trend al rialzo. Per scoprirlo, misuriamo da minimo a massimo.

Nella figura precedente: “Tomorrow’s typical price” è il Prezzo Tipico di domani. “Tomorrow’s projected high” è il Massimo proiettato di domani. “Tomorrow’s projected low” è il Minimo proiettato di domani. Ecco i passi da seguire per il calcolo: Misuriamo dal minimo di un giorno al massimo del giorno successivo, per vedere quanto si muovono i prezzi in un periodo di due giorni. Facciamo questo per tre periodi sovrapposti di due giorni ciascuno. In questo esempio avevamo 28, 30, e 26 trentaduesimi per i tre periodi. In questo esempio stiamo utilizzando un future che ha le frazioni di punto espresse in trentaduesimi: ogni punto intero è costituito da 32/32, cioè trentadue

trentaduesimi. Poi sommiamo i tre valori e dividiamo per tre. 28+ 30+ 26 = 84. 84 / 3 = 28/32 in media. Sommando 28/32 all’ultimo minimo conosciuto, otteniamo un numero di 9627 (cioè 96 punti e 27 trentaduesimi) come massimo proiettato di domani: 95-31 + 28 = 96-27. Poi abbiamo bisogno di determinare il minimo proiettato di domani. Misuriamo la volatilità media degli ultimi 3 giorni. La volatilità media è uguale alla somma delle differenze tra massimo e minimo, divisa per tre. Abbiamo 96-16 - 95-31, 96-08 - 95-22, e 95-28 - 95-10. Le tre differenze sono 17, 18, e 18. Sommandole e dividendo per 3 abbiamo 53/3 = 17.6666 = 18 (arrotondato). Sottraendo 18 trentaduesimi dal massimo proiettato, otteniamo un numero di 96-09 come minimo proiettato per domani: 96-27 - 18 = 96-09. Il passo finale è di sommare il minimo proiettato e il massimo proiettato, e dividere per 2 per ottenere un Prezzo Tipico. In questo esempio abbiamo (9609 + 96-27) / 2 = 96-18. E’ importante rendersi conto che naturalmente questa non è una scienza esatta, ma probabilmente sarai sorpreso da quanto spesso questo calcolo si avvicinerà molto al dato effettivo. Puoi anche calcolare il Prezzo Tipico in modo differente misurando da massimo a massimo per ottenere il massimo proiettato. Per ottenere il minimo proiettato, in tal caso, faresti come abbiamo appena fatto e sottrarresti la volatilità media per i tre giorni dal massimo proiettato. Una terza idea è di misurare da chiusura a chiusura per ottenere una chiusura proiettata. Poi potresti fare la somma di massimo proiettato + minimo proiettato + chiusura proiettata, e dividere per 3 per ottenere un Prezzo Tipico che considera anche la chiusura.

Si potrebbe anche determinare l’apertura proiettata e inserirla nel calcolo. Poi potresti inserire i quattro prezzi nella formula che ho presentato sopra per trovare il Prezzo Tipico in una congestione. La scelta è tua. Con un software programmabile puoi utilizzare i diversi approcci e poi scegliere.

IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIBASSO Per calcolare il Prezzo Tipico di domani in un trend al ribasso, abbiamo bisogno di trovare il tasso medio di discesa. E’ importante utilizzare 3 barre per questo calcolo. Vogliamo sapere, in media, di quanto i prezzi si stanno muovendo nella direzione del trend al ribasso. Per scoprirlo, misuriamo da massimo a minimo. Nella figura seguente: “Tomorrow’s typical price” è il Prezzo Tipico di domani. “Projected high” è il Massimo proiettato. “Projected low” è il Minimo proiettato.

Ecco i passi da seguire: Misuriamo dal massimo di un giorno al minimo del giorno successivo, per vedere quanto i prezzi si muovono in un periodo di due giorni. Facciamo questo per tre periodi sovrapposti di due giorni ciascuno. Nell’esempio mostrato abbiamo 80, 60, e 65 per i tre periodi. Poi sommiamo i tre risultati e dividiamo per 3.

80 + 60 + 65 = 205 / 3 = 68.3333 = 70 (arrotondato) in media. Sottraendo 70 dall’ultimo massimo conosciuto, otteniamo un numero di 40580 come minimo proiettato per domani. 40650 - 70 = 40580. Poi abbiamo bisogno di determinare il massimo proiettato per domani.

Misuriamo la volatilità media degli ultimi tre giorni. La volatilità media è uguale alla somma delle differenze tra massimo e minimo, divisa per 3. Abbiamo 40725 - 40680, 40695 - 40665, e 40650 - 40630. Le tre differenze sono: 45, 30, e 20. Sommando i tre dati e dividendo per 3 abbiamo: 95 / 3 = 31.6666 = 30 (arrotondato). Sommando 30 al minimo proiettato, otteniamo un numero di 40610 come massimo proiettato per domani. 40580 + 30 = 40610. Il passo finale è di sommare il minimo proiettato e il massimo proiettato, e dividere per 2 per ricavare un Prezzo Tipico. In questo esempio: (40580 + 40610) / 2 = 40595 = Prezzo Tipico di domani. CCI mostra la relazione (espressa come deviazione media) tra il Prezzo Tipico di oggi e una media mobile di Prezzi Tipici. Ora è il momento di vedere come puoi guadagnare con questo concetto. I prossimi grafici appariranno in un modo un po’ diverso, dato che utilizzerò un software differente.

REGOLE PER CCI Ecco le regole che utilizzeremo per filtrare i Ross Hook attraverso lo strumento CCI: il CCI deve aver attraversato due delle linee orizzontali visibili (+100, 0, -100) prima di considerare l’entrata in un Ross hook, oppure si deve proiettare che attraverserà due delle linee visibili nel momento dell’entrata. Dopo che CCI ha attraversato la linea ±100, potremo considerare un’entrata in ogni Ross hook che si verifica, secondo le modifiche indicate dalle Regole 3-6. L’entrata in un Ross hook implica che noi - ogni volta che ciò è possibile entreremo prima dell’effettiva rottura dell’uncino piazzando ordini agli estremi della correzione. Utilizzeremo anche la Trader’s Trick per le nostre entrate. Se il superamento del punto di un uncino non comporterà un livello del CCI accettabile ai fini del trade, non entreremo. I livelli accettabili sono i seguenti:

CCI si è mosso da 0 a ±100. CCI si è mosso da ±100 a ±150. CCI si è mosso da ±150 a ±175, oppure ogni incremento successivo di ±25, come ad esempio da ±175 a ± 200, o ±200 a ±225, e così via. Oltre ±100, le linee sono invisibili. Con CCI a ±150 oppure oltre, se CCI riattraversa una linea invisibile, ha bisogno di un solo attraversamento della stessa linea per essere accettabile ai fini del trade. Con CCI che non ha raggiunto un livello di ±150, se CCI riattraversa una linea visibile, deve attraversare due linee (una visibile e una invisibile) per consentire il trade. Se CCI riattraversa due linee visibili, consideriamo di essere di nuovo nella situazione iniziale, e aspettiamo che CCI attraversi due linee visibili. Seguono alcune illustrazioni per aiutare a chiarire le regole precedenti. Avvertenza: le caratteristiche dello studio CCI possono variare nei diversi software, pertanto è necessario verificare le indicazioni fornite dal CCI nello specifico software che si utilizza.

Segue una serie di grafici a 5 minuti che mostrano l’uso di CCI.

Capitolo 13 FILTRAGGIO BASATO SU STOCHASTICS Ciò che viene denominato “Stochastics” è probabilmente diventato il più distorto di tutti gli studi tecnici. Lo studio ha una denominazione non corretta, e inoltre la sua origine e il suo utilizzo iniziale sono stati dimenticati. Lo studio viene indicato a volte come “stocastics,” e a volte come “stochastics.” Tuttavia un mio coetaneo, Mr. Richard Redmont, è stato così gentile da dirmi la verità. Forse Rick è addirittura più vecchio di me, e ciò significa che fa trading da un tempo molto, molto lungo. Quando vedrai come può essere utilizzato questo strumento, sarai piacevolmente sorpreso. Lo includo in questo libro perché può essere utile per filtrare l’entrata nei Ross hook. Prima di tutto, dobbiamo essere certi di conoscere la formula originale e come calcolarla.

IL PROCESSO STOCHASTIC

Se hai un software che fa i calcoli al tuo posto, accertati di utilizzare i parametri 5,1,3 oppure 5,3,1. Dipende dai software come inserire i parametri. Se vedi solo una linea invece di due, cambia l’ordine dei parametri. Hai bisogno di vedere una linea “K” e una linea “D”. Secondo le mie conoscenze, le colonne 15 e 16 non venivano calcolate nella formula originale. Nel suo libro Technical Analysis of the Futures Markets, John J. Murphy afferma che “Il Processo Stochastic è stato inventato da George Lane

(presidente di Investment Educators, Inc., Des Plaines, IL) molti anni fa...” La mia ricerca ha evidenziato un dato differente. Nel suo libro Using Stochastics, Cycles, & RSI to the Moment of Decision, George C. Lane, denomina la sua versione “Lane’s Stochastics,” e ciò implica l’esistenza di un altro “Stochastics” che precedeva il “Lane’s Stochastics.” Da quanto ho potuto scoprire, George Lane non ha inventato la versione dello studio presentata sopra. Questo tipo di studio risale a un tempo precedente rispetto a George Lane. Pochi trader sanno come abbia avuto effettivamente origine il cosiddetto “stocastic process”. Prima che George Lane entrasse in Investment Educators, C. Ralph Dystant possedeva Investment Educators e insegnava già come utilizzare lo strumento %D. Rick Redmont ha imparato da Mr. Dystant nel 1966. Negli anni Mr. Dystant ha migliorato la documentazione aggiungendo idee che puoi vedere in questo libro. Mr. Dystant ha iniziato a insegnare la versione “rallentata” intorno agli anni 1972-73. Lo strumento %D ha iniziato a essere denominato “Stocastics” da Mr. Tim Slater. Tim aveva l’impressione che il termine Stocastics avesse un suono migliore rispetto a %D. Mr. C. Ralph Dystant è morto nel 1978. Lo “Stochastics” di Lane richiederebbe parametri 5,3,3 nel computer, invece di 5,1,3. Puoi confrontare il seguente metodo di calcolo definito da Lane con l’originale mostrato sopra. Senza un computer, ecco come calcolare lo Stochastics di Lane. chiusura – minimo 5 giorni 100x --------------------------------- = %K max 5 giorni – min 5 giorni (somma 3 %K) / 3 = %D (somma 3 %D / 3) = %D “lento” Inserisci il massimo di oggi nella colonna 1. Inserisci il minimo di oggi nella colonna 2. Inserisci il massimo più alto degli ultimi 5 giorni nella colonna 3. Inserisci il minimo più basso degli ultimi 5 giorni nella colonna 4. Inserisci la chiusura di oggi nella colonna 5. Sottrai il minimo di 5 giorni dalla chiusura di oggi e inserisci in colonna 6. Sottrai il min. di 5 giorni dal massimo di 5 giorni e inserisci in colonna 7.

Dividi il numero nella colonna 6 per il numero in colonna 7 e moltiplica per 100. Questo è %K. Inserisci %K nella colonna 8. Somma %K degli ultimi 3 giorni. Dividi la somma per 3. Questo è %D. Piazza %D nella colonna 9. Somma %D degli ultimi 3 giorni. Dividi la somma per 3. Questo è %D “lento”. Piazza %D “lento” nella colonna 10.

1

2

3

4

5

6

7

H

L

H5

L5

C

CL5

H5L5

Ora proseguiamo con l’utilizzo dello studio “Stocastic” originale. Questo metodo si basa su un’osservazione: quando il prezzo sale, le chiusure giornaliere tendono ad accumularsi più vicino ai massimi delle barre giornaliere. Anche l’opposto è vero: quando il prezzo scende, le chiusure giornaliere tendono ad accumularsi più vicino ai minimi delle barre giornaliere. Questa osservazione è valida in ogni intervallo temporale. Vi sono due segnali utili quando si lavora con questo Studio e il Ross hook. I segnali di acquisto e di vendita sono basati su un attraversamento della linea “D” da parte della linea “K”. La divergenza indica che non si dovrebbe entrare sul Ross hook, perché il trend potrebbe essere vicino al termine. Per esempio, quando i prezzi hanno formato un nuovo massimo, e poi formano una correzione, e poi salgono a un massimo più alto, mentre i corrispondenti picchi del “D” formano un massimo e poi un massimo più basso, si è verificata una divergenza ribassista. Il trend al rialzo potrebbe

essere vicino al termine. Se i prezzi hanno formato un nuovo minimo, e poi formano una correzione, e poi scendono a un minimo più basso, mentre i corrispondenti movimenti del “D” formano un minimo e poi un minimo più alto, si è verificata una divergenza rialzista. Il trend al ribasso potrebbe essere vicino al termine. Ecco un punto importante: il segnale originale era di agire sulla divergenza quando la linea “K” attraversava dal lato destro del picco della linea “D” a un massimo, o dal lato destro del punto di minimo della linea “D” a un minimo. Questo concetto funziona ancora, ed è particolarmente valido quando un mercato è in congestione. Ma quando utilizziamo i Ross hook, siamo interessati solo a come lo studio può essere interpretato in un mercato in trend. Quando utilizziamo questo studio insieme ai Ross hook, ci interessa solo il fatto che la linea “K” abbia attraversato la linea “D”. Non fa differenza da quale lato l’attraversamento si verifica. Ci interessa invece a quale livello l’attraversamento si verifica. Non vogliamo un attraversamento sopra il livello 75 per un movimento al rialzo, o sotto il livello 25 per un movimento al ribasso, anche se non siamo interessati a concetti astratti come “ipercomprato” o “ipervenduto”. Vediamo il concetto di attraversamento. Sono informazioni interessanti, anche se non le utilizziamo in questo ambito.

Ora vediamo le possibili conseguenze di questo studio su alcuni trade con Ross hook sui grafici a 5 minuti mostrati nel capitolo precedente. La linea che si muove di più è “K”, mentre l’altra è “D”. Il fatto della relativa divergenza della linea “D” rispetto ai prezzi, insieme all’attraversamento di “D” da parte di “K”, forniva un’indicazione uno prendere in considerazione una possibile entrata alla rottura del Ross hook.

Ho mostrato un fatto insolito nel grafico precedente. Normalmente si guardano solo i minimi della linea “D” ai fini della divergenza. Ma se si opera con gli uncini, si può cercare la divergenza o sui massimi o sui minimi della linea “D”. Tale divergenza, in combinazione con il fatto che CCI non ha raggiunto -150, sarebbe sufficiente per me per evitare di entrare sull’ultimo

Rh. Come puoi vedere nei grafici precedenti, il mercato è entrato in congestione e sta iniziando ad apparire come se si stesse verificando una fase di accumulazione.

Ecco come appariva il grafico a 5 minuti alla fine della giornata. Ora dobbiamo guardare alcuni grafici in più, in modo che tu possa vedere come lo studio funziona con grafici differenti. Guarda attentamente il seguente grafico giornaliero. Contiene un concetto molto importante. Ricordi che i Ross hook sono validi quando i mercati sono in trend. Tale concetto avrebbe portato una possibile entrata nel mercato mostrato nel grafico. Nota che il mercato forma una sottile formazione 1-2-3 prima di un piccolo trend. Successivamente lo Studio inizia ad avere minimi crescenti. Questo è un suggerimento su che cosa può succedere.

Nella prossima serie di grafici esaminiamo alcuni degli elementi che ho presentato. Consideriamo un grafico sul future Eurodollar dall’inizio di un trend fino all’ultimo dato disponibile.

L’ultima barra sul grafico è come segue: Apertura=9286, Massimo=9288, Minimo=9277, Chiusura=9278. La nostra formula è: (Ap. + Max + Min + 2(Chius.)) / 5 = Prezzo Tipico di domani. Abbiamo: 9286 + 9288 + 9277 + 2(9278) = 9281 5 Max proiettato di domani = 2(9281) – Minimo di oggi 9277 = 9285 Min proiettato di domani = 2(9281) – Massimo di oggi 9288 = 9274 Possiamo inserire 9280 per apertura e chiusura di domani. Poi avviamo il nostro studio e otteniamo il grafico seguente.

I prezzi proiettati sono mostrati in fondo al grafico seguente. Come sono rispetto a ciò è effettivamente accaduto il giorno successivo?

Ecco che cosa sarebbe accaduto in questo esempio di trade. Il grafico seguente mostra come avrei potuto applicare uno Stop di Volatilità

(Volatility Stop) al nuovo trend nel mercato.

Ora si continua a esaminare questo trend nel future Eurodollar.

Per definizione, siamo in congestione durante questa correzione. Abbiamo avuto quattro chiusure (e aperture) all’interno della barra che ha formato il punto dell’uncino. Mentre ogni barra si forma, possiamo inserire un prezzo, o chiedere al nostro programma se “K” attraverserà “D” se il massimo attuale verrà superato. Se c’è abbastanza spazio per coprire i costi a tale prezzo, e

“K” attraverserà “D”, piazziamo un ordine di acquisto (utilizzo un ordine Stop con limite) al prezzo che rappresenta la rottura del massimo attuale. La barra attuale ha una fascia di prezzo Ap=9298, Max=9304, Min=9297, Chius=9302. Utilizzando la nostra formula per il Prezzo Tipico Ap.+Max+Min+(2Chius.))/5, arriviamo a 9301. Il Prezzo Tipico diventa la nostra apertura e chiusura. 2(9301)-9304=9298=Minimo proiettato di domani. 2(9301)-9297=9305= Massimo proiettato di domani. Possiamo inserire una barra con questi prezzi per avere un’idea di come potrebbe essere domani. Per essere sicuro di superare le ultime due barre, definisco il punto di rottura a 9306 invece di 9305. Come puoi vedere di seguito, “K” proietta un facile attraversamento di “D”.

Ora vediamo che cosa è realmente accaduto.

A questo punto dovresti iniziare ad avere un’idea di come questo funziona. Mostro alcuni grafici in più così puoi vedere come le proiezioni si sono presentate.

Il future ha continuato la sua marcia. Si potevano spostare con successo gli stop nei punti naturali di supporto, o si poteva utilizzare uno stop di volatilità. Nei successivi movimenti si poteva quasi sempre proiettare l’attraversamento

di “D” da parte di “K”. Puoi vederlo nel prossimo grafico. Poi ti mostrerò un fatto interessante che si è verificato.

Fino al massimo del grafico precedente, i prezzi sono saliti in modo stabile. Poi si è verificata una correzione più forte. Questa correzione è stata preannunciata quando la linea “D” ha iniziato a divergere dai prezzi. Durante la correzione, c’è stato un punto critico in cui era possibile essere stoppati in un momento sbagliato. Ho mostrato questo nei grafici che seguono.

Possiamo vedere come il trading si è sviluppato.

Il vero range sarebbe dalla chiusura di oggi 9443 a un tick sopra il punto

dell’uncino a 9451. Potremmo individuare il Prezzo Tipico di oggi come (9443+9451)/2=9447. Ciò ci fornirebbe una barra con cui inserire una proiezione per domani. Vediamo se la proiezione ci fornisce un attraversamento di “D” da parte di “K.”

La prossima opportunità di trading è molto simile alle precedenti, ma la differenza è che uno stop piazzato a un punto di supporto naturale sarebbe

stato raggiunto. Questo è il motivo per cui è importante coprire i costi appena possibile, e poi ricavare velocemente un primo profitto dal trade. Il prossimo grafico mostra un concetto che ti può essere utile.

Non è utile aspettare trattenendo il respiro, aspettare di iniziare a perdere. Il mercato sta parlando. Le barre doji indicano indecisione nel mercato. Una serie di barre doji è un modo con cui il mercato ti dice che qualcosa sta per

cambiare. Ciò non significa che il cambiamento si verificherà sempre, ma spesso significa che un fattore di cui tu non sei consapevole sta causando una situazione di stallo tra rialzisti e ribassisti. Una doji è importante da considerare, e ti può spingere a stringere i tuoi stop. Due doji dovrebbero sempre farti stringere gli stop. L’aggiunta della barra di inversione (apertura più alta – chiusura più bassa) è un motivo per chiudere la posizione. Prendi i tuoi profitti quando ci sono ancora. Nel giorno della barra di inversione, i ribassisti prevalgono. La probabilità di un cambiamento di trend è estremamente elevata a questo punto, specialmente tenendo conto delle due barre doji precedenti. Ci sono casi in cui questo movimento si interrompe, e quindi si vede che chiudere la posizione non è stato vantaggioso. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è la cosa giusta da fare. Tratto ogni posizione secondo la sua situazione specifica. Se sono stato in grado di coprire i costi e di prendere un piccolo profitto, e ho la posizione ancora aperta, posso spostare lo stop in modi differenti. Il mio obiettivo per la parte di posizione ancora aperta è di uscire quando i prezzi raggiungono una media mobile che segue il trend, o uno studio di volatilità. A volte posso utilizzare entrambi. Ho esaminato i mercati per anni, e ho utilizzato diversi tipi di trailing stop in trade differenti. In questo modo sono in grado di confrontarli per verificare come funzionano. E intanto guadagno, mentre lo scopro. Si possono utilizzare diverse possibili medie mobili, caratterizzate da un diverso numero di barre, e spostate in avanti ad esempio di 3 o 5 barre. Queste medie mobili possono anche essere calcolate a mano. L’ho fatto prima dell’avvento dei computer e del daytrading, calcolavo i dati manualmente ogni giorno. Poi finalmente sono arrivati i computer, con le loro capacità di calcolo e di produrre grafici, per far risparmiare molto tempo e fatica. Per me questo è stato come un risveglio. Avevo vissuto quasi come un recluso. Avevo fatto trading privatamente e segretamente per così tanto tempo che mi sembrava di aver dimenticato che c’era un altro mondo fuori.

Ora, grazie alle meraviglie del computer, sono in grado di avere più contatti con le altre persone, e di condividere le molte cose che ho imparato negli anni. Penso che a questo punto tu abbia visto abbastanza, e abbia un’idea piuttosto precisa di come questo strumento può essere utilizzato per filtrare i Ross hook. Ora è il momento di passare a un altro argomento. Nel capitolo seguente, ti mostro come utilizzare bande di volatilità per esaminare e filtrare i tuoi trade. Esiste un mercato adatto per ogni trader. Esiste un intervallo temporale adatto per ogni trader. Esiste una tecnica di trading che può corrispondere ai gusti ogni trader. Se il prossimo studio tecnico è adatto per il tuo temperamento, può essere uno strumento che ti rende un trader vincente. Questo strumento è stato preso da esperienze reali di vita di più di un trader. Sono stati realizzati grandi guadagni utilizzando questo concetto. Vedi se può essere adatto per il tuo stile di trading.

Capitolo 14 FILTRAGGIO BASATO SU ENVELOPE Conosco da molto tempo il possibile utilizzo di rotture di “Envelope”. Con l’avvento del computer, è divenuto molto facile fare questo tipo di lavoro, in tempo reale, e con una varietà che riflette più correttamente il movimento del mercato. Questo capitolo e un altro più avanti mostreranno due concetti diversi per l’utilizzo di Envelope con il Ross hook. Guarda il grafico. Vedi se riconosci come utilizzare i Ross hook con lo studio indicato. Iniziamo con un grafico a cinque minuti.

Lo studio nel grafico è il Keltner Channel (Canale Keltner). Le informazioni di cui dispongo affermano che “il Keltner Channel è basato sulla volatilità espressa come fascia di prezzo (Range) di una barra. Un canale viene creato su entrambi i lati di una media mobile. La vera volatilità media (Average Range) di ogni barra viene moltiplicata per una costante, e poi aggiunta e

sottratta dalla media mobile per creare il canale su ogni lato della media mobile”. La linea centrale è una media mobile esponenziale, in questo caso una media mobile esponenziale a 39 barre della volatilità. Formula: Linea centrale XMAC = (AV * (N-1) + Prezzo) / N Av Range: Av Range = (Range * (N-1) + Massimo - Minimo) / N Canale Superiore = XMAC + Range * C Canale Inferiore = XMAC - Range * C Parametri: 1°: N = Numero di barre nella media esponenziale. 2°: C = Moltiplicatore costante, qui ho usato 1.618 Tipicamente, puoi considerare di acquistare quando i prezzi attraversano il canale superiore, e puoi considerare di vendere quando i prezzi attraversano il canale inferiore. Non fa molta differenza se utilizzi una media mobile semplice delle chiusure invece di una esponenziale. Pertanto, se volessi fare il calcolo a mano, potresti semplicemente utilizzare una media mobile semplice a 39 barre delle chiusure, e anche una media mobile semplice della volatilità (la differenza tra il massimo e il minimo di ogni giorno). Il canale superiore verrebbe costruito aggiungendo la media mobile della volatilità (moltiplicata per la costante, in questo esempio 1.618) alla media mobile delle chiusure. Il canale inferiore verrebbe costruito sottraendo la media mobile della volatilità (moltiplicata per la costante, in questo esempio 1.618) dalla media mobile delle

chiusure. Come ricordi, i Ross hook si verificano solo in mercati in trend. Vogliamo evitare ogni formazione grafica che può sembrare un Ross hook ma non si verifica in un mercato in trend. Il Keltner Channel (KC) può essere utilizzato a questo fine. Utilizzando un Keltner Channel a 39 barre siamo costretti a operare su un trend di lungo termine. Se utilizziamo questo studio, prendiamo in considerazione un possibile trade solo se si verifica al di fuori del canale, o se l’entrata ci porterebbe al di fuori del canale. Vogliamo essere sicuri che il mercato sia effettivamente in trend. Dobbiamo vedere che il trend inizia all’interno del canale, se vogliamo anticipare la rottura del canale. Se invece i prezzi sono già al di fuori del canale, utilizziamo lo studio come filtro. Se un mercato si muove lateralmente per un periodo, l’intero movimento laterale potrebbe essere situato al di fuori del canale. Vogliamo evitare di entrare in formazioni “appuntite” quando un mercato si sta muovendo lateralmente al di fuori del canale. Stiamo utilizzando il KC come possibile filtro per i Ross hook. Prendiamo in considerazione solo gli uncini nella direzione del trend sul lato del canale che corrisponde a tale direzione. Entriamo al rialzo se i prezzi sono sopra il canale. Entriamo al ribasso se i prezzi sono sotto il canale. Ignoriamo ogni formazione che appare come un uncino se il possibile trade si verifica all’interno del canale. Questo è il prezzo che paghiamo per evitare di fare trading eccessivo, e per essere certi di operare su un trend di lungo termine. Il mercato non ha bisogno di formare un 1-2-3, per poter prendere in considerazione un uncino al di fuori del canale. Possiamo anche entrare su una formazione 1-2-3, se il punto 2 è al di fuori del canale o se il superamento del punto 2 ci porterebbe al di fuori del canale.

Comunque, vogliamo applicare la nostra conoscenza per identificare quando siamo in congestione, e quando siamo in un trend. Tutte le regole spiegate nei precedenti capitoli sono sempre valide. Il canale serve solo allo scopo di fornirci un elemento in più per valutare quando il mercato è in trend. A volte il mercato inizia a formare una congestione mentre è ancora al di fuori del KC. In tal caso abbiamo due possibilità. La prima è di aspettare che il KC ritorni nell’area di congestione prima di poter di nuovo cercare possibili uncini al di fuori del canale. La seconda è di filtrare tali trade con una versione appropriata dello studio. La nostra disciplina deve essere forte nell’applicazione delle regole che ho definito. Dato che vogliamo essere molto cauti, aggiungeremo un filtro al trading. Aggiungeremo lo studio per evitare alcuni dei trade che altrimenti avremmo potuto considerare. Come vedrai, questo è un modo estremamente prudente per fare trading. Questo tipo di trading richiede una grande pazienza. Può succedere ad esempio di dover aspettare più di una settimana, su un grafico a 5 minuti, prima che i prezzi inizino a uscire dal canale. Con queste considerazioni in mente, guardiamo diversi grafici che mostrano questo concetto. Tutti i grafici mostrati si sono verificati in un periodo di tre giorni. Esistono molti mercati e molte opportunità di trading.

Ci sono tre Ross hook nel grafico. Vedi se riesci a individuarli. Il primo poteva essere considerato, e provocava una perdita. Il secondo non permetteva un’entrata a causa dell’apertura in gap il giorno successivo. Il

terzo ha permesso un’entrata e ha fornito un movimento e un profitto significativi. Dove si può piazzare lo stop? Guarda. Ora sposto indietro il grafico, a un momento precedente - il momento in cui il primo trade si è verificato.

Avresti potuto utilizzare lo Stop di Volatilità. Nel grafico precedente, il punto dell’uncino era a 1861. Se tu fossi entrato nel trade a 1860, lo stop sarebbe stato a 1862.

Una freccia mostra il livello di prezzo dello Stop di Volatilità (VS). Come puoi vedere, immediatamente dopo il completamento di una barra di prezzo lo studio viene aggiornato ed esteso al punto in cui inizia la successiva barra di prezzo. L’altra freccia mostra il livello di prezzo dell’entrata nel mercato. Il trade ha portato una perdita di due tick. Ora vediamo il prossimo trade.

Si è verificato un movimento verso l’alto, dal minimo del canale fino al massimo del canale. Il Ross hook evidenziato nel grafico fornisce un

possibile segnale di entrata. Nota che la precedente formazione 1-2-3 non ci ha fornito un punto numero 2 al di fuori del canale.

Il profitto potenziale era al massimo di 32 punti, ma naturalmente non è possibile uscire al massimo. Quale sarebbe stato il risultato di questa serie di trade?

Operando con tre contratti, la perdita sul primo trade sarebbe stata di $135, compresi i costi del trade. Sul nostro trade vincente, avremmo liquidato un contratto per coprire i costi e prendere un piccolo profitto, e poi avremmo spostato a pareggio lo stop sui due contratti rimanenti. Avremmo seguito il mercato spostando progressivamente lo stop, con un guadagno netto di $320 per ogni contratto. E’ stato un trade sensazionale? No, ma può dare un’idea di che cosa succede quando si opera utilizzando il Keltner Channel come envelope per filtrare gli uncini. Ora vediamo altri mercati e altri intervalli temporali, esaminando lo stesso concetto di canale.

...filtriamo il trade con altre tecniche. In altre parole, quando i prezzi sono completamente fuori dal canale, non utilizziamo il canale. A questo punto sappiamo che ci sono due possibilità: 1. Il mercato si sta muovendo lateralmente su un periodo di 39 barre. 2. Il mercato sta formando un trend al di fuori del canale su un periodo di 39 barre.

Quando faccio daytrading, non faccio più di tre o quattro tentativi in un singolo mercato. Di solito, non faccio ulteriori tentativi per il resto del giorno in quel mercato.

In alcuni grafici, sto evidenziando molti dei possibili segnali di entrata che possono essere presi in considerazione. Ciò non significa che tu o io dobbiamo entrare in tutti questi possibili trade. E’ essenziale selezionare al

massimo i trade. Nei prossimi grafici presento anche situazioni di estremo disordine, in cui è difficile fare trading e che sarebbe meglio evitare.

La risposta più semplice e più sicura è di restare fuori dal mercato quando si vede un’area di congestione. In pratica questo è il modo migliore per gestire situazioni simili. E’ necessario selezionare i trade, ed evitare le situazioni che non hanno elevate probabilità di successo.

Il modo per filtrare i trade che abbiamo visto in questo capitolo può essere interessante in diversi intervalli temporali. E’ un modo di operare che richiede pazienza e aiuta ad evitare il trading eccessivo, poiché costringe a confrontare i trade con uno studio basato su 39 barre. E’ importante provare l’effetto di diversi parametri – un diverso numero di barre o un moltiplicatore differente – per adattare questo modo di operare ai diversi mercati e intervalli temporali in cui si vuole fare trading, e ai cambiamenti dei mercati nel tempo.

Capitolo 15 FILTRAGGIO BASATO SU BANDE DI BOLLINGER In questo capitolo ti mostro come utilizzare le Bande di Bollinger per filtrare i Ross hook. Questo modo di fare trading è molto efficace. Le Bande di Bollinger sono bande la cui distanza dalla media mobile varia in funzione della volatilità del mercato. Una media mobile a venti periodi delle chiusure viene utilizzata come linea centrale. Le bande sono calcolate in relazione alla media mobile e posizionate a due deviazioni standard sopra e sotto la linea centrale. La formula che ho è la seguente: AV(media) = SOMMA DEGLI ULTIMI N PREZZI/N DEV(deviazione) = (PREZZO - AV) 2 M(media) D(deviazione) = SOMMA DELLE DEVIAZIONI/N SD(deviazione standard) = RADICE QUADRATA(MD) BOLLINGER = AV ± 2(SD) Il modo in cui spesso le Bande di Bollinger vengono utilizzate si basa sul fatto che movimenti forti tendono a verificarsi dopo che le bande si contraggono verso linea centrale. Un movimento al di fuori delle bande spesso significa continuazione del trend, non fine del trend (sono d’accordo solo in parte con questa affermazione). I minimi formati al di fuori delle bande seguiti da minimi formati all’interno delle bande indicano una probabile inversione del trend e l’inizio di un movimento verso l’alto. I massimi formati al di fuori delle bande seguiti da massimi formati all’interno delle bande indicano una probabile inversione del trend e l’inizio di un movimento verso il basso.

Un movimento che inizia da una banda tende a proseguire fino alla banda opposta. Questa tendenza consente di proiettare possibili obiettivi di prezzo per questi movimenti. Ora vediamo come si possono utilizzare queste bande per filtrare i Ross hook. I prossimi grafici servono per spiegare questo argomento. Voglio essere chiaro: alcune delle formazioni grafiche evidenziate non sono ottimali, non rispettano pienamente le mie definizioni. Per migliorare la selezione dei trade preferisco entrare solo nelle formazioni grafiche più chiare e precise, ma nei prossimi grafici l’obiettivo è solo di mostrare come possono essere utilizzate le bande.

Nel grafico precedente vediamo la formazione di un Ross hook. I prezzi superano il Ross hook. Dovremmo prendere in considerazione questa rottura? No! Perché? Perché i prezzi devono essere quasi completamente nel canale superiore prima della possibile entrata. I prezzi poi scendono di nuovo e formano un nuovo uncino. Potremmo entrare su questa rottura? Sì, perché i prezzi sono rimasti completamente nel canale superiore. E’ importante ricordare che puoi utilizzare la Trader’s Trick per ogni possibile trade, per avere un’entrata molto più vantaggiosa. Puoi anche utilizzare gli altri filtri presentati nei capitoli precedenti, per avere conferme ulteriori, se lo desideri.

Vogliamo prendere in considerazione gli uncini quando i prezzi si muovono prevalentemente in un canale. Non vogliamo che i prezzi attraversino la linea centrale e arrivino nel canale sul lato opposto rispetto al nostro trade. Non entriamo sull’ultimo uncino a causa dell’apertura in gap. Ma non entriamo anche per il fatto che prima dell’enorme gap al ribasso i prezzi sono rimasti principalmente nel canale superiore e vicini alla linea centrale.

Non si può considerare il Rh, PER ORA, perché i prezzi non sono rimasti prevalentemente nel canale superiore. Entrare nel trade ora significherebbe muoversi non nella direzione del trend. Le probabilità sono molto sfavorevoli. Il trend della banda superiore è stato nettamente al ribasso. Se i prezzi iniziano a muoversi prevalentemente nel canale superiore, la banda

superiore svolterà verso l’alto, come sembra stia iniziando a fare. Un’altra barra o due nel canale superiore e vi può essere un’opportunità interessante. Invece per ora un possibile superamento del Ross hook potrebbe non fare altro che confermare la congestione.

Nel grafico precedente, le barre evidenziano una situazione di congestione, a

causa delle barre che si alternano: barra con apertura bassa e chiusura alta, seguita da barra con apertura alta e chiusura bassa, e viceversa. Un altro elemento utile da osservare nei grafici è che quando i Ross hook si presentano molto vicini tra loro, spesso sta per iniziare una congestione, o un cambiamento di direzione del trend.

Ricorda, quando utilizziamo le bande vogliamo che i prezzi si muovano prevalentemente sotto la linea centrale, per poter prendere in considerazione un segnale di entrata al ribasso.

Nella parte in alto a sinistra del grafico, puoi notare che la banda superiore è piuttosto piatta e tende a salire. La banda superiore non è in un trend al ribasso. Per una possibile entrata al ribasso sul lato destro del grafico, bisogna essere pazienti e aspettare una rottura.

Quando si verifica un movimento a gradini nel mercato, è meglio rimanere fuori, se non hai avuto un’opportunità di entrata molto presto. Se invece sei entrato molto presto nel movimento, dopo aver preso un primo profitto puoi seguire il mercato spostando progressivamente lo stop.

Non ho visto altri movimenti in questo grafico, e tu? Ora guardiamo un grafico intraday.

Dovresti aver trovato almeno un buon trade nel grafico.

Invece di cercare di definire molte regole sul trading con le Bande di Bollinger, mi sembra più utile indicarti l’approccio complessivo. Effettivamente ciò che stiamo cercando è la possibilità di afferrare un trend poco dopo che è iniziato. Tipicamente il mercato si è mosso in una trading range di qualche tipo, e vogliamo entrare quando viene rotta tale trading range, o poco dopo. Quando le bande iniziano a formare un trend, ci si aspetta che continuino il trend per un po’. Cerchiamo un mercato in congestione. Poi vogliamo vedere che i prezzi iniziano a raggrupparsi su un lato della linea centrale. Quando ciò accade, cerchiamo l’inizio di un possibile trend nella direzione del lato su cui si inizia a formare il raggruppamento. Se il raggruppamento è sopra la linea centrale, cerchiamo un segnale per un’entrata al rialzo. Se il raggruppamento è sotto la linea centrale, cerchiamo un segnale per un’entrata al ribasso. Spesso si forma un Ross hook in questa fase, a volte poco dopo l’inizio del raggruppamento dei prezzi. Se i prezzi sono rimasti prevalentemente sul lato che ci interessa della linea centrale, possiamo considerare il Ross hook come possibile segnale di entrata. Dopo che il mercato ha iniziato un trend, spesso le bande non sono più molto utili. E’ da notare che ho cercato di evidenziare nei grafici tutti i possibili trade, per mostrare più esempi relativi alle bande. Questo non è il modo in cui faccio trading. Operare in questo modo sarebbe trading eccessivo, mentre è essenziale selezionare al massimo i trade, in particolare attraverso un’accurata lettura dei grafici, per avere successo. Negli esempi precedenti sono state utilizzate solo le bande, ma si può utilizzare insieme alle bande anche lo studio “Stochastic” e il CCI, al fine di filtrare ulteriormente i trade.

Capitolo 16 UNCINI SEMPLICI In alcuni capitoli precedenti ti ho mostrato come combinare il Ross hook con noti indicatori utilizzati da alcuni miei allievi. In questo capitolo invece ti mostro come fare trading sul Ross hook senza indicatori né oscillatori di alcun genere. Questo è il modo che preferisco di fare trading con i Ross hook. Mi dà i migliori risultati, e ha bisogno solo di un semplice grafico. Ti dimostrerò che questo modo di operare funziona. Ha funzionato in pratica per tutta la mia carriera di trading. Puoi provare su tutti i dati che vuoi e vedrai che funziona da sempre. Faccio trading da molti anni, e i mercati in questo tempo hanno subito cambiamenti notevoli. Quando ho iniziato la mia carriera, il trading riguardava pochi future relativi a prodotti di consumo. Successivamente, sono stati introdotti i future su metalli, valute, strumenti finanziari e indici azionari. Continuano a entrare nei mercati nuovi strumenti, e ora vi sono molti contratti su cui è possibile fare trading. Sono scomparsi alcuni future, come ad esempio quelli relativi alle cipolle, alle patate, ai noli navali. Ho visto mercati nascere e poi scomparire. Ho visto trader entrare nei mercati, e poi abbandonarli. Ma i miei modi per fare trading, che mi hanno permesso di guadagnare in modo stabile nel tempo, ci sono ancora. Hanno ancora successo. Ho visto la comunità dei trader passare da solo poche migliaia di trader, a molte migliaia di trader, e ora milioni, in tutto il mondo.

Ciò naturalmente ha cambiato profondamente la natura dei mercati, ma i miei modi di fare trading funzionano sempre. Ho assistito all’introduzione del trading computerizzato basato su modelli, del trading automatizzato e del trading intraday effettuato da casa attraverso un personal computer. Nessuno di questi fatti ha cambiato il mio modo di fare trading, o la verità del Ross hook. Ho visto mercati che in passato formavano lunghi trend ordinati trasformarsi in mercati frenetici, che cambiano direzione continuamente, e tuttavia il trading semplice del Ross hook non ha avuto bisogno di essere modificato. Se, come me, detesti il trading complicato, hai trovato ciò che fa per te. Se sei stanco di tutte le sciocchezze che si sentono dire su “questo indicatore” o “quell’oscillatore”, questo capitolo è per te. Se sei stanco di fare test su sistemi automatizzati, modifiche multiple dei parametri, e analisi con strumenti tecnici complicati, hai finalmente trovato ciò che stavi cercando. Se sei arrabbiato o annoiato fino alle lacrime, frustrato nel tentativo inutile di dare un senso a teorie come le onde di Elliot, cicli, concetti astrologici, Gann, Fibonacci, frattali, caos, trading scalare, ecc., hai bisogno di imparare come fare trading sul Ross hook. Sto per presentarti il “Santo Graal”? No! Ma ti presento qualcosa di vero, semplice, che funziona. Come ho mostrato in altre parti del libro, alcuni miei studenti hanno voluto utilizzare il Ross hook insieme a studi tecnici. Anche se queste idee hanno dimostrato di essere valide - e per questo ho voluto condividerle con te secondo me non sono affatto necessarie. Gli studi tecnici possono essere un aiuto per qualcuno, non abbiamo tutti le stesse caratteristiche. Ma ho studenti che come me amano il “trading semplice” più di ogni altro, e hanno successo quanto me. Il modo in cui faccio trading con il Ross hook funziona. Funziona da sempre, rispettando le condizioni che ho stabilito per il suo utilizzo. Ha superato la

prova del tempo. Funziona in ogni intervallo temporale. E’ sufficiente che il mercato sia abbastanza liquido da permettere che il grafico sia ben formato, nell’intervallo temporale su cui si vuole operare. Vi sono mercati che non sono abbastanza liquidi da permettere di operare su intervalli temporali intraday piccoli, come ad esempio 5 minuti. I grafici in questi casi non si presentano ben formati, come ho spiegato nel mio libro Daytrading. Mercati come questi però possono fornire opportunità di trading in grafici relativi a intervalli temporali più lunghi, ad esempio in grafici a 60 minuti. Vi è solo una situazione in cui i Ross hook non funzionano: quando un mercato non è in trend. Per definizione un vero uncino si può formare solo in un mercato in trend. Un Ross hook per sua natura non ha significato all’interno di una congestione, non può essere identificato in una congestione. Il Ross hook non può essere identificato fino a quando non si ha un mercato in trend, o che sta iniziando un trend. L’identificazione del Ross hook è strettamente connessa all’individuazione di un trend. Guardiamo attentamente. Dobbiamo prima di tutto identificare una formazione di massimo o minimo 1-2-3. La formazione di massimo o minimo 1-2-3 può essere costituita anche da solo tre barre. Poi si deve formare un Ross hook. Non possiamo considerare di avere un’inversione di trend fino a quando non si verifica una formazione di massimo o minimo 1-2-3 nella direzione opposta al trend recente. Quando si è verificata un’inversione di trend, possiamo considerare un’entrata sul Ross hook che conferma tale inversione come nuovo trend, e ogni Ross hook successivo. Nel grafico seguente mostro ciò che ho detto.

Ora segue una domanda: dove piazzo lo stop? Esistono molti modi possibili, utilizzo diverse tecniche per determinare dove piazzare lo stop. Qui voglio presentare un modo semplice, che si basa su punti naturali di supporto e resistenza. Mostrerò alcuni grafici.

miei costi e ricavare velocemente un primo profitto. Ora vediamo una sequenza di eventi. Quando la barra “b” supera il punto del Ross hook, piazzo uno stop 1 tick sotto il minimo “a”. Dato che “a” ha formato un nuovo minimo, e poi i prezzi sono risaliti, ora è un punto naturale

di supporto. Più avanti parlerò di quando spostare gli stop. Per ora mi concentro su dove si trova il supporto o la resistenza naturale.

La barra “b” supera l’uncino e diventa un doppio supporto, dato che ha lo stesso minimo di “a”. Quando il punto del Rh successivo “c” viene superato, sposto lo stop a 1 tick sotto “f”. Quando il punto del Rh successivo “d” viene superato, sposto lo stop a 1 tick sotto “g”. Quando il punto del Rh successivo “e” viene superato, sposto lo stop a 1 tick sotto “h”, ecc.

Esaminiamo attentamente il grafico precedente. Iniziamo con una formazione di minimo 1-2-3. La formazione in sé non è pienamente valida, a causa della congestione che contiene, ma è sufficiente per consentirci di individuare un Ross hook dopo la sua rottura. Quando l’uncino viene superato, piazziamo uno stop ad “a”, che è un supporto naturale. Poi si forma un altro Ross hook. Quando viene superato, piazziamo lo stop a “b”. Questo processo viene ripetuto nei punti “c” e “d”. Nota che a partire dalla barra di inversione “e” gli uncini si formano con frequenza molto maggiore. Ciò significa che probabilmente questo mercato sta formando il suo ultimo movimento verso l’alto. Il trend al rialzo sta per terminare. Nel mercato si stanno esaurendo i compratori. Di conseguenza, iniziamo a stringere gli stop “s”, spostandoli verso l’alto. Li spostiamo appena sotto il minimo di ogni barra fino a quando usciamo.

Poi si forma un massimo 1-2-3 seguito da un Ross hook. Spostiamo progressivamente il nostro stop ai punti di resistenza naturale, da “f” a “j”. Poi gli uncini iniziano ad verificarsi sempre più vicini, uno dopo l’altro, e l’angolo di discesa si appiattisce notevolmente. Questo fatto indica che probabilmente si sta formando un minimo, o una congestione. A questo punto iniziamo a spostare il nostro stop “s” appena sopra il massimo di ogni barra mensile. Con riferimento al supporto e resistenza naturale, alcuni chiedono: “Perché hai presentato un esempio con grafico mensile?” Per i motivi seguenti: Alcuni trader possono essere interessati a operare su grafici mensili. Anche trader che operano intraday a volte possono essere interessati ad affiancare alla loro normale attività un trading su intervalli temporali lunghi, ad esempio su grafici settimanali o mensili. Si possono verificare trend importanti nel grafico mensile e nel grafico settimanale. Vi sono opportunità significative di profitti nei grafici a lungo termine. Esaminando i grafici si nota che, ad eccezione del valore delle barre, non vi è differenza nel movimento del prezzo e quindi i grafici dei diversi intervalli temporali si presentano in modo simile, purché vi sia sufficiente liquidità. “Come si può operare con uno stop così lontano?” Quando si opera con un intervallo temporale più lungo l’importo dello stop (e anche del potenziale profitto) tende ad aumentare. E’ necessario che la dimensione del conto sia proporzionata all’intervallo temporale su cui si intende operare. Se si vuole operare con lo stop nel punto naturale di supporto o resistenza, ma l’importo dello stop è troppo grande, si può ridurre l’intervallo temporale su cui si opera. Se anche in un intervallo temporale ridotto l’importo dello stop al punto naturale è troppo grande rispetto alla dimensione del proprio conto (o al

proprio livello di comfort) si può utilizzare una tecnica differente per la determinazione dello stop. “Come si può entrare in anticipo, prima dell’effettiva rottura del Rh?” Utilizzando la tecnica Trader’s Trick, che

abbiamo già esaminato.

Capitolo 17 ALTRI ELEMENTI SUGLI UNCINI SEMPLICI Un trade su un Ross hook può durare da pochi minuti in un grafico intraday fino a giorni in un grafico giornaliero, oppure può avere una durata molto maggiore, quando si opera su grafici settimanali o mensili per un trading di lungo termine. Con riferimento ai grafici seguenti farò alcune considerazioni. Ciò che scriverò ti aiuterà a migliorare il tuo trading con i Ross hook. Questi elementi sono utili per il trading in ogni intervallo temporale.

Devi essere paziente e fare trading solo su grafici ben formati. Se stai operando su Ross hook preceduti da una formazione 1-2-3, devi vedere una formazione 1-2-3 chiara prima di considerare il Ross hook. Lo stesso vale per le altre definizioni di Ross hook. Se operi su un Ross hook

che segue la rottura di una congestione, devi vedere una congestione ben formata, e una rottura chiara e decisa, prima di considerare il Ross hook. Fai trading solo nei mercati e negli intervalli temporali in cui puoi permetterti di posizionare i tuoi stop in un modo corretto. Ciò dipende da come il mercato si muove, dalla dimensione del tuo conto, e dal tuo livello di comfort. Evita gli uncini che si verificano dopo formazioni 1-2-3 molto lunghe. Il punto 2 della formazione di massimo 1-2-3 nel grafico precedente è troppo lontano dal punto 1. Inoltre si vede anche un altro problema: il movimento dal punto 2 al punto 3 è troppo breve rispetto al movimento dal punto 1 al punto 2. Le migliori formazioni 1-2-3 sono più proporzionate, con il punto 3 che si trova a un ritracciamento tra 1/3 e 2/3 del movimento percorso dal punto 1 al punto 2. Quindi nel grafico precedente il massimo 1-2-3 non è ben formato. Invece il minimo 1-2-3 è ragionevolmente ben formato, anche se non perfetto perché appare piuttosto “quadrato”, a causa delle due barre molto simili che precedono la barra 2, e dei tre massimi quasi uguali che seguono la barra 2. Nelle migliori formazioni 1-2-3 si vede un movimento dei prezzi più fluido, con barre che formano massimi e minimi diversi. Le migliori formazioni 1-2-3 sono chiare e relativamente “strette” come distanza tra il punto 1 e il punto 2. Ciò aumenta le probabilità che si verifichi un movimento a nostro favore, dopo la nostra entrata. Le formazioni di minimo 1-2-3 devono essere precedute da un trend al ribasso, o da un movimento verso il basso. Le formazioni di massimo 1-2-3 devono essere precedute da un trend al rialzo, o da un movimento verso l’alto. L’entrata al rialzo con TTE nel punto indicato dalla freccia ha fornito un buon trade. Ogni volta che è possibile, la TTE è l’entrata preferita. Ora segue un altro grafico, simile al precedente.

Ecco un test per te.

Segna altri punti significativi nel grafico e decidi che cosa faresti dove vedi i punti interrogativi. Ci sono altre formazioni 1-2-3? Ci sono altri Ross hook?

Quali sono le formazioni chiare 1-2-3, o i Ross hook chiari? In quali trade entreresti e in quali no? Perché?

Nel grafico precedente, il punto 2 del primo massimo 1-2-3 non è al di sotto della recente congestione. Si può comunque prendere in considerazione un’entrata al ribasso con Traders Trick, nel punto indicato dalla freccia nel grafico, dato che c’è spazio per coprire i costi e prendere un profitto tra l’entrata e il punto 2. Questa entrata fornisce un trade profittevole.

Vi è un altro segnale di entrata al ribasso con TTE, per entrare sul Rh prima della effettiva rottura del punto dell’uncino. L’entrata è indicata dalla freccia nel grafico. Il primo minimo 1-2-3 non è ben formato, si trova in una fase di movimento laterale. Un’entrata in una situazione simile non ha elevate probabilità di successo, per questo non entro nel punto “a”. In una situazione simile vi sono probabilità significative che la congestione prosegua, almeno temporaneamente. Lo stesso vale anche per il punto “b”. Nota che il secondo Rh nel grafico è anche il numero 1 di una formazione di massimo 1-2-3. Quando questo massimo 1-2-3 è completo, abbiamo di fronte diverse formazioni 1-2-3 vicine tra loro e in opposte direzioni. Questo fatto indica che ci troviamo in una fase di congestione. Gli uncini non si possono verificare in una fase di congestione, ma solo in mercati in trend. Pertanto non consideriamo la possibile entrata nel punto “c”.

Il punto “d” si presenta come possibile entrata TTE in una formazione di minimo 1-2-3, mentre i prezzi sono ancora in fase di congestione. E’ preferibile non entrare in questo trade, sia a causa della congestione, sia per il fatto che la TTE non ha lo spazio, dal punto di entrata fino al punto 2, per coprire i costi e prendere un profitto. Il punto “e” ci fornisce un possibile trade al rialzo. Abbiamo un Rh, e un’entrata TTE con la possibilità di coprire i costi e prendere un profitto tra l’entrata e il punto del Rh. Un Ross hook in questa posizione può anche essere il punto in cui il mercato esce dalla congestione, e quindi vi sono

possibilità che il movimento dei prezzi prosegua oltre il Rh. Nota che nel momento in cui si verifica il punto “e”, il mercato è già stato in congestione per un grande numero di barre. Vediamo un altro grafico.

Si dovrebbe entrare al rialzo nel punto “a”, oppure nel punto “b”, o in entrambi, come indicato dai punti interrogativi ?

Se sì, perché? Se no, perché? Di solito, al termine di un importante crollo dei prezzi, o di un’importante esplosione al rialzo dei prezzi, oppure al termine di un trend molto lungo, si verifica una congestione di dimensioni rilevanti. Non cerchiamo di entrare al rialzo nel punto “a” per due motivi: 1) Non vi è una possibile entrata TTE sulla barra che ha formato il punto 3, per poter entrare prima dell’effettiva rottura del punto 2 e ricavare un profitto prima di tale punto. E’ una formazione 1-2-3 che si verifica al termine di un lungo crollo dei prezzi. Vi sono probabilità significative che i prezzi formino una congestione dopo un simile crollo, e quindi che il movimento non proceda oltre il punto 2. La possibile entrata TTE al punto “b” può essere presa in considerazione per un trade di brevissimo termine, ed è probabile che il movimento dei prezzi dopo l’entrata sia molto modesto. E’ preferibile evitare anche questo trade. Il Ross hook supera di poco il punto 2, e l’entrata TTE dovrebbe avvenire a un prezzo inferiore al punto 2. Il grafico si presenta ancora come area di congestione, e vi sono probabilità significative che il movimento laterale prosegua.

Capitolo 18 GESTIONE DI DENARO, RISCHIO E TRADES Ti ho mostrato come posso fare trading sul Ross hook senza oscillatori o studi tecnici. Ora vediamo come posso gestire il denaro, il rischio e il trade. Spesso questi tre elementi vengono confusi e trattati senza distinzioni con la denominazione di “money management”, mentre secondo il mio approccio sono tre entità distinte, che richiedono di essere trattate come tali.

TRADE MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI Il trade management è il primo elemento da considerare. Questi sono gli elementi che considero nel trade management: Piazzare l’ordine di entrata. Quale tipo di ordine utilizzare. Piazzare gli ordini sia protettivi sia per l’obiettivo. Piazzare l’ordine per l’uscita finale. Il mio rapporto con le persone che eseguono i miei ordini è strettamente connesso ai punti sopra indicati. Ho regole molto strette per quanto riguarda il trade management. Se c’è il tempo, scrivo su un foglio ogni ordine prima di piazzarlo nella piattaforma elettronica. Appena possibile, dopo che ho avuto l’eseguito del mio ordine di entrata, oppure come ordine contingente (che diventa valido quando il mio ordine di entrata viene eseguito), piazzo il mio ordine di uscita per lo stop protettivo, e

il mio ordine di uscita per il mio primo obiettivo di profitto. Posso anche decidere di non inserire immediatamente lo stop protettivo, se ciò è utile ai fini del mio piano, e di inserirlo poi velocemente se il mercato non si muove nella mia direzione. In ogni caso ho in mente un punto di uscita protettivo preciso, prima di entrare nel trade. Verifico che gli ordini che ho piazzato nella piattaforma siano esattamente quelli che avevo scritto. Negli anni, questa attenzione mi ha fatto evitare errori che sarebbero stati molto costosi. Ogni volta che è possibile utilizzo ordini “stop con limite”, per l’entrata. Voglio ridurre al minimo il rischio di slippage: se non posso avere il prezzo che voglio, quando entro in un trade, non voglio che il mio ordine venga eseguito. Se i prezzi superano il mio prezzo di entrata e il mio ordine non è stato eseguito, cancello l’ordine. Non voglio che il mio ordine venga eseguito quando i prezzi tornano indietro verso il mio prezzo di entrata, perché a quel punto stanno andando nella direzione sbagliata. Voglio entrare in un trade e poi vedere che il mercato si muove velocemente nella mia direzione. Può capitare che il mio ordine non venga eseguito, e quindi non entro nel trade, ma poi il trade procede e diventa molto profittevole, senza che io ne possa trarre beneficio. Non mi importa. Seguo la mia disciplina e le mie regole. Voglio il mio prezzo, se no non entro. RISK MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI Questi sono gli elementi che considero nel risk management: Coprire i costi e prendere un primo profitto con un obiettivo. Tempo e aspettativa. Suddividere la posizione. Livello di rischio e minimizzare le perdite. Nella grande maggioranza dei trade, i prezzi si muovono nella mia direzione di un importo sufficiente per coprire i costi e prendere un primo profitto. Per coprire i costi e prendere un primo profitto, liquido una parte della posizione. Posso decidere di suddividere la posizione in modi diversi. Ad

esempio posso suddividere la mia posizione in tre parti. In questo caso, se il mercato si muove velocemente verso il raggiungimento del mio primo obiettivo, sposto il mio stop protettivo a pareggio su 2/3 della mia posizione e liquido al primo obiettivo 1/3 della mia posizione. A questo punto ho coperto i costi e preso un primo profitto, mentre sulla parte di posizione ancora aperta non può accadere niente di peggio del pareggio (ad eccezione di un possibile slippage). Se il mercato fa un movimento significativo nella mia direzione, liquido ancora 1/3 della mia posizione per assicurarmi un profitto consistente, e lascio lo stop a pareggio (o lo sposto a un livello più profittevole) per 1/3 della posizione, che è l’ultima parte ancora aperta. Se il mercato esita e non si muove velocemente verso il mio primo obiettivo, quando il primo obiettivo viene raggiunto liquido 2/3 della mia posizione. Se il mercato non raggiunge il mio primo obiettivo entro un determinato tempo, esco completamente dal trade, al fine di chiudere l’operazione con un leggero profitto, o in pareggio, o con una perdita minima. Voglio essere molto chiaro: non rischio per ogni contratto una somma superiore a quanto mi faccia sentire pienamente a mio agio. Posso accettare perdite piccole, non tollero perdite grandi. Quali sono le aspettative corrette? Nella grande maggioranza dei trade riuscirò almeno a coprire i costi e a ricavare un piccolo profitto. In due o tre trade su dieci, come dato generale, il mercato correrà e mi darà un profitto consistente. Il numero dei trade che forniscono un profitto consistente dipende dal mercato e dall’intervallo temporale in cui si sta operando, e inoltre questo dato varia nel tempo. L’evoluzione dei mercati negli anni mostra che vi sono periodi in cui i trend tendono a essere più lunghi, mentre in altri periodi i movimenti tendono a essere decisamente più brevi. Le possibili perdite dipendono dall’intervallo temporale in cui si opera. Naturalmente se si opera su grafici giornalieri o settimanali o mensili le possibili perdite tendono ad avere importi più consistenti (e anche gli obiettivi di profitto diventano più elevati). Quando faccio daytrading, determino stop protettivi che, come ordine di grandezza, non sono superiori a $50-$100 per contratto. E inoltre, per ridurre ulteriormente le perdite, sono molto rapido nell’uscita se i prezzi non si muovono velocemente nella mia

direzione. Se vinci in una elevata percentuale di trade, e mantieni molto piccole le tue perdite, ricavi stabilmente profitti nei mercati, non vi sono altre possibilità.

MONEY MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI Questi sono gli elementi che considero nel money management: Proteggere i profitti. Spostare gli stop (“trailing stop”). Gestire i tempi delle uscite. Questi elementi sono strettamente connessi anche con il trade management, dato che riguardano come il trade viene gestito. Quando sono in un trade che ha raggiunto il primo obiettivo, e non ha toccato il mio stop a pareggio sulla parte della posizione ancora aperta, posso spostare lo stop (“trailing stop”) in due modi: 1) Sposto lo stop per proteggere il 50% dei profitti potenziali visti “sulla carta”. 2) Sposto lo stop progressivamente ai punti di supporto o resistenza naturale. I due modi possono essere combinati tra loro, per essere adattati alle caratteristiche del mercato, e al livello di comfort e allo stile di trading del trader. Se ad esempio il punto di supporto o di resistenza naturale è più lontano dal prezzo corrente, rispetto allo stop del 50%, il trader può decidere di utilizzare comunque lo stop sul punto naturale di supporto o resistenza, se questo è il modo che preferisce. Al contrario, un trader può decidere di non rischiare comunque più del 50%. Per 50% intendo che lo stop viene spostato in modo da non mettere a rischio più del 50% del profitto potenziale massimo che il trade ha mostrato fino a questo momento. Se ad esempio, in un trade al rialzo, i prezzi sono saliti fino a un livello tale da produrre un profitto massimo di $ 300, si vuole chiudere la posizione a un livello di prezzo che fornisca un profitto di almeno $ 150. Sposto progressivamente lo stop secondo i due modi precedenti, ma osservo

anche come si presenta il movimento dei prezzi nel grafico. Smetto di utilizzare i due modi precedenti quando vedo che gli uncini iniziano a essere più vicini tra loro, o che il mercato sta formando nuovi estremi in corrispondenza di barre di inversione, o di barre che sono doji o quasi doji, o di barre che hanno la chiusura nella loro metà inferiore in un movimento al rialzo (o nella metà superiore, in un movimento al ribasso), anche se la chiusura è superiore all’apertura. Questi sono fatti che mi rendono sospettoso e indicano che il movimento potrebbe essere vicino al termine. Quando vedo fatti come questi stringo il mio stop fino a quando una correzione mi fa uscire dal mercato. Il mio scopo è di uscire dal trade proteggendo la maggior parte possibile del profitto potenziale. Osservo anche i sintomi di un possibile esaurimento del movimento dei prezzi in una determinata direzione. Dopo che il mercato ha formato e superato due uncini, se inizia a formare barre lunghe nella direzione del trend, o inizia a formare gap nella direzione del trend, ciò indica che, almeno temporaneamente, con molta probabilità il trend sta terminando e seguirà una congestione oppure un’inversione di trend. Un altro modo per sapere che probabilmente una correzione è imminente è vedere che si sono verificati cinque o più minimi più alti successivi in un trend al rialzo, o cinque o più massimi più bassi successivi in un trend al ribasso. Ancora un altro modo per sapere che probabilmente una correzione è imminente è vedere che si verificano cinque o più barre successive con apertura alta e chiusura bassa in un trend al ribasso, o cinque o più barre successive con apertura bassa e chiusura alta in un trend al rialzo. Di norma cinque o più è un numero di barre eccessivo in una successione, e quindi è probabile che si verifichi una correzione.

Capitolo 19 NON ENTRARE IN QUESTO UNCINO Esistono condizioni in cui non vogliamo entrare in un Ross hook? Sì, esistono. Sono criteri utili per selezionare i trade, al fine di evitare operazioni con basse percentuali di successo. Sono elementi che indicano che è necessario procedere con grande cautela. Devi stare molto attento a entrare in un Ross hook... Quando un mercato improvvisamente diventa troppo volatile. Quando gli uncini sono troppo vicini tra loro. Quando il volume crolla. Quando un uncino è troppo lontano. Quando si verificano più di tre barre di correzione dopo l’uncino. Ora spiego tutti questi concetti. Studia attentamente queste condizioni, rifletti su questi argomenti e applicali al tuo trading. Ti aiuteranno in modo determinante a migliorare i risultati del tuo trading. QUANDO UN MERCATO DIVENTA TROPPO VOLATILE

Avrei molti dubbi per l’entrata in un Ross hook come quello mostrato nel grafico precedente. Il problema dell’improvviso aumento della volatilità, come si vede nel grafico precedente, è che il mercato si muove in modo troppo veloce. Non forma un trend al rialzo, esplode verso l’alto. Una correzione è molto probabile in queste condizioni. La correzione, se si trasforma in un’area di congestione come nell’esempio, riduce le probabilità di successo del trade, perché il mercato tende a fornire segnali di entrata che si rivelano falsi. Invece di muoversi velocemente e con forza nella nostra direzione, dopo la nostra entrata, i prezzi possono arrivare solo a toccare l’estremo dell’area di congestione (o a superarlo di poco), per poi girarsi e andare nella direzione opposta. Vediamo un altro esempio.

Nel mese di febbraio, il mercato del grafico precedente è diventato improvvisamente molto volatile. Se i prezzi fossero saliti di nuovo, dopo il Rh evidenziato nel grafico, non avrei comunque preso in considerazione una possibile entrata sull’uncino.

Nei punti “a” e “b” il mercato è troppo volatile per prendere in considerazione i possibili uncini. Nel punto “d” invece si vede che il mercato è ritornato in una situazione molto più ordinata, quando supera al ribasso il punto “c”. Anche più avanti nel grafico però si vedono segni di volatilità eccessiva, costituiti da gap e barre lunghe. Nel considerare come varia la volatilità, è opportuno anche ricordare che i mercati tendono a scendere più velocemente di quanto salgono, e ciò può determinare un aumento di volatilità nei movimenti al ribasso.

Non entrerei in nessuno dei Rh evidenziati nel grafico. Il mercato è troppo volatile, e le formazioni grafiche certamente non sono chiare e ben

strutturate. Evito i possibili trade in situazioni simili, preferisco attendere che il mercato sia più ordinato. Molto spesso, come vedremo tra poco, quando un uncino è molto lontano dal punto 2 il movimento ormai è vicino al termine, e non fornisce un buon trade.

QUANDO GLI UNCINI SONO TROPPO VICINI TRA LORO Normalmente, quando un mercato è in trend e sta formando dei Ross hook, ogni uncino ha una correzione di durata da una a tre barre, e poi il mercato riprende a muoversi nella direzione del trend. Ogni movimento nella direzione del trend normalmente comprende un numero di barre da tre a cinque. Un movimento nella direzione del trend può essere formato da solo una o due barre, se si tratta di barre particolarmente ampie o con gap. Quando il mercato inizia ad avere solo una o due barre nella direzione del trend, senza che vi siano barre lunghe o gap, e poi vi è immediatamente una correzione, i Ross hook si presentano molto vicini tra loro. Ciò costituisce un avvertimento significativo che il movimento, almeno temporaneamente, molto probabilmente è terminato.

QUANDO IL VOLUME CROLLA Quando un mercato è stato in trend per un periodo, a volte per un lungo periodo, raggiunge un punto di esaurimento. Non riesce a continuare a formare nuovi massimi, in un trend al rialzo, o nuovi minimi in un trend al ribasso. Frequentemente questo esaurimento viene accompagnato da un crollo dei volumi. I nuovi massimi si verificano in corrispondenza di volumi bassi, o i nuovi minimi si verificano in corrispondenza di volumi bassi. Il mercato semplicemente non riesce più a sostenere i nuovi estremi. Il numero dei partecipanti si sta riducendo, nel mercato si stanno esaurendo i venditori o i compratori. E’ complesso sapere esattamente come tenere conto dei volumi, e non è facile spiegarlo. Ma quando vedo che un estremo si verifica in corrispondenza di un

volume basso, tipicamente dopo che si è verificato un ampio movimento, una barra lunga o un gap, inizio a sospettare che il movimento, almeno temporaneamente, sia terminato. Inizio a sospettare che si formerà una correzione, e di solito ciò avviene. Un crollo nel volume si può verificare proprio in corrispondenza dell’ultimo movimento forte di un trend che sta finendo. Quando vedi che il punto di un Ross hook (la barra che forma il nuovo massimo, o minimo in caso di ribasso) si forma in corrispondenza di un volume basso, evita di entrare su quell’uncino. Ciò vale in ogni intervallo temporale, intraday, giornaliero o superiore al giorno. Guarda il grafico seguente, nel punto indicato dalla linea verticale. Il giorno in cui si forma un nuovo uncino si verifica anche un crollo del volume.

Nel grafico puoi notare anche che gli ultimi uncini sono molto vicini tra loro, e anche questo è un segno che il movimento sta terminando, come spiegato nel paragrafo precedente. Il punto dell’uncino si è formato in corrispondenza di un volume basso. Nel giorno successivo, il motivo per cui il volume è più alto, rispetto al giorno precedente, è che molti trader stanno chiudendo le loro posizioni ancora aperte al ribasso. Nota che la barra dell’uncino è una barra di inversione. Nel mercato si stanno esaurendo i venditori.

Anche nel grafico seguente si vede una situazione simile. Il volume diminuisce appena prima che si formi il punto dell’uncino. Il volume aumenta improvvisamente nel giorno successivo, in corrispondenza di una barra di inversione, e ciò indica che nel mercato si stanno esaurendo i compratori. Prevale la pressione di vendita, il volume viene creato dai venditori, per chiudere precedenti posizioni al rialzo o per aprire nuove posizioni al ribasso. Chi acquista da questi venditori? Principalmente il pubblico dei trader senza la giusta preparazione, che pensano che il movimento al rialzo non sia ancora terminato.

QUANDO UN UNCINO E’ TROPPO LONTANO Un Ross hook è troppo lontano in due situazioni: Quando la formazione 1-2-3 che precede l’uncino presenta una grande distanza tra punto 1 e punto 2. Quando il punto dell’uncino è lontano dal punto 2. Quando si verifica una di queste due situazioni, spesso i prezzi hanno poco spazio per muoversi, dopo che il Ross hook viene superato. Situazioni simili si possono verificare in ogni mercato e in ogni intervallo temporale, sia in movimenti al rialzo che in movimenti al ribasso. Il grafico seguente mostra un esempio di punto 2 troppo lontano dal punto 1. Dopo che il punto del Rh viene superato, i prezzi scendono poco.

Il grafico seguente mostra una situazione in cui il punto del Ross hook è troppo lontano dal punto 2 della formazione 1-2-3. Inoltre in questo esempio anche il punto 2 è troppo lontano dal punto 1.

Non entrerei in un trade con queste caratteristiche, dato che il mercato ha già percorso una lunga distanza. Ecco che cosa è accaduto dopo, nella stessa giornata. Puoi vedere che è stato saggio non entrare in questo trade. La maggior parte del movimento era già stata consumata prima della formazione del Ross hook.

QUANDO SI VERIFICANO PIU’ DI TRE BARRE DI CORREZIONE Questa è una considerazione molto importante relativa ai Ross hook. E’ una situazione in cui molti trader commettono errori. Molto spesso l’ultimo uncino di una serie viene seguito da una congestione di qualche tipo. Ciò non accade solo quando un mercato forma un deciso massimo o minimo a V, ma i veri massimi e minimi a V sono rari. Ciò che inizia come massimo /\ , di solito diventa una congestione del tipo /\/\. Lo stesso vale per ciò che inizia come minimo \/ , che di solito diventa una congestione del tipo \/\/. Queste sono effettive situazioni di congestione, e vi è il pericolo che il Ross hook si formi appena prima di un movimento laterale. Nota quanto segue:

Qui vi è un concetto estremamente importante da afferrare. Quando un trend forma una correzione che contiene più di tre barre, il trend principale è interrotto, e ora abbiamo di fronte un trend secondario che potrebbe trasformarsi in una congestione, oppure in un’inversione del trend principale. Il Ross hook esiste ancora, ma le sue probabilità di successo sono molto minori. E’ preferibile evitare un trade di questo tipo. Si sono verificate più di tre barre di correzione, la quarta barra dopo l’uncino ha formato ancora un massimo più basso rispetto al precedente, in un Rh al rialzo. Lo stesso concetto vale per un Rh al ribasso: se si verificano più di tre barre di correzione (cioè dopo l’uncino vi sono quattro barre con minimi più alti del precedente), si evita il trade.

Capitolo 20 UN ALTRO TIPO DI FILTRO A volte i trader, a causa di fondi limitati o della non volontà di utilizzare risorse adeguate, si trovano sottocapitalizzati rispetto al denaro richiesto per il trading in alcuni mercati. Se la volatilità è elevata, in un determinato mercato, il rischio può essere superiore a quanto effettivamente può essere gestito, per la dimensione del conto o per il livello di comfort del trader. In tal caso si può prendere in considerazione un intervallo temporale più piccolo, in modo da avere di fronte una volatilità minore, purché il mercato sia sufficientemente liquido anche nell’intervallo temporale più piccolo. Ad esempio si può passare da un grafico giornaliero a un grafico intraday a 60 minuti, oppure da un grafico a 60 minuti a un grafico a 15 minuti. In un intervallo temporale più piccolo, lo stop può essere posizionato in un punto che comporta un rischio minore rispetto a un intervallo temporale più lungo. Naturalmente il passaggio a intervalli temporali intraday è fattibile se il trader può dedicare un tempo sufficiente al daytrading. Ciò è reso più facile dal fatto che anche per il trading intraday è possibile operare part time e intanto svolgere un’altra attività lavorativa, se si vuole. In ogni caso è necessario attendere pazientemente che si verifichi la giusta opportunità di trading. I trader tipicamente hanno fretta di piazzare un ordine, ma se invece aspettassero pazientemente la situazione giusta, ci sarebbero molti più trader vincenti nei mercati. La volatilità in un grafico a 1 minuto, a 3 minuti, a 5 minuti o a 10 minuti, è di norma compatibile anche con piccoli conti. I guadagni per singolo trade tendono ad essere più piccoli, in modo proporzionato, rispetto a intervalli temporali maggiori, ma con un trading attento la dimensione del conto può essere aumentata fino a gestire posizioni più grandi (ad esempio più

contratti), oppure intervalli temporali maggiori. Il concetto che sto presentando è di utilizzare l’intervallo temporale come filtro per il trading. Puoi utilizzare un intervallo temporale che offra opportunità di trading coerenti con il tuo personale livello di comfort e la dimensione del tuo conto. Il trading con il Ross hook aiuta a entrare presto nei possibili trade, e in pratica costringe a fare trading con il trend. Utilizzo costantemente, da molto tempo, un approccio semplice al mio trading. Molte persone che vogliono fare trading rendono questa attività troppo complicata, in modo non necessario e controproducente. E’ come se, secondo loro, un approccio semplice non fosse adeguato. Forse alcuni si sentono in colpa se hanno la possibilità di guadagnare senza utilizzare un approccio complicato. Forse hanno l’impressione che se un approccio non è sofisticato, scientifico o matematico, non può essere efficace. Questo è un problema grave per loro, perché moltissimi trader hanno perso cercando di operare in un modo complicato. I Ross hook, utilizzati nel modo corretto, forniscono una percentuale di trade vincenti molto elevata. Con un segnale di entrata così efficace, l’importo del tuo profitto è in funzione di come gestisci il trade, il denaro, il rischio, e te stesso. Per realizzare una buona gestione, in tutti gli aspetti che ho citato, devi imparare a essere disciplinato. Devi renderti conto che la sola cosa che puoi cambiare, per risolvere i problemi che il mercato ti pone quando fai trading, è il modo in cui reagisci agli stimoli e prendi le tue decisioni. Ho trattato in modo approfondito gli argomenti della gestione profittevole e della disciplina nel libro Trading come business . Devi operare rendendoti conto veramente di che cos’è il trading. Per fare questo hai bisogno di studiare. Devi imparare come i mercati funzionano in realtà, e come leggere il comportamento dei mercati nei grafici. Ad esempio devi sapere in quale punto i trader “interni” dei mercati chiuderanno le loro posizioni, e perché. Devi imparare a riconoscere tale

condizione in un grafico. Per quale motivo? Per evitare di essere travolto dai loro movimenti. Devi renderti conto che il trading è un’attività imprenditoriale molto rischiosa. Anche quando hai individuato correttamente la direzione di un trade puoi finire in perdita. Ci sono molti avvoltoi che sono in grado di trasformare un tuo trade potenzialmente vincente in uno perdente, se non sei estremamente attento nel tuo modo di operare. I mercati vengono mossi da interessi molto forti, che certamente non agiscono a tuo beneficio. Ciò non significa che tu non possa guadagnare nei mercati. Significa che per guadagnare devi essere molto attento e veloce. Devi imparare a prendere i profitti quando ci sono. Devi avere la giusta preparazione, e fare trading sulla base di un piano preciso e completo.

Capitolo 21 ASPETTARSI GLI UNCINI Quando possiamo aspettarci un Ross hook? Dato che i Ross hook sono causati dalle prese di profitto durante – e al termine – di un trend, si dovrebbero verificare situazioni in cui ci si può aspettare la loro formazione. Nei prossimi grafici, ti mostrerò quando ci si può aspettare che i Ross hook accadano. Nei grafici evidenzierò le formazioni 1-2-3 e i Rh, in modo che tu possa vedere come esamino questi grafici. Vicino a ogni punto 1 ho indicato la direzione verso il punto 2 con una freccia. Naturalmente, come ho spiegato nei capitoli precedenti, il fatto di indicare una formazione grafica non significa che io sia disposto a entrare in un trade basato su tale formazione grafica. E’ essenziale selezionare accuratamente i trade, per ottimizzare i profitti del trading.

Quando ci aspettiamo che un Ross hook si possa verificare nel mercato, abbiamo un elemento per considerare in anticipo possibili trade. Il semplice fatto di aspettarsi un uncino aiuta ad acquisire una prospettiva più chiara sul mercato. Abbiamo qualcosa di concreto da cercare. Esaminando il grafico e cercando possibili situazioni adatte per la formazione di un uncino, facciamo esperienza nella conoscenza del movimento dei prezzi. Questo esercizio ti aiuta a sviluppare le tue capacità di osservazione dei movimenti del mercato. Ciò che impari esaminando i grafici, per individuare in anticipo i Ross hook,

ti aiuta a valutare possibili trade. Per esempio inizi a renderti conto di come le diverse barre dei prezzi si sviluppano una dopo l’altra, e come la fascia di prezzo di ogni barra si può sovrapporre a quella precedente, nello specifico mercato e intervallo temporale che ti interessa. Questa conoscenza dei mercati ti fornisce elementi utili per selezionare i trade, e per gestire la posizione dopo l’entrata.

Capitolo 22 CONSIDERAZIONI FINALI Il trading è un business, e deve essere affrontato come tale, con tecniche che funzionano in modo costante. Hai bisogno di sapere come fare trading profittevole, come ricavare nei mercati la tua parte di profitti. Devi sapere come si comportano gli operatori “interni” dei mercati, come i mercati si muovono in realtà. Ciò può essere visto in un semplice grafico di prezzo, se impari come farlo. Se acquisisci queste conoscenze sei in grado di fare trading in modo efficace. Pochi sanno come scoprire la verità nei mercati. E tuttavia, quando ti spiego come fare, diventa semplice. Cercando di fare da solo invece, puoi passare anni lottando faticosamente nei mercati senza mai scoprire la realtà di come fare trading in modo profittevole. Moltissimi aspiranti trader perdono il loro denaro, o rinunciano, prima di aver imparato come guadagnare in questo business. Incontrando molti trader, sono rimasto impressionato dalla scarsità delle conoscenze che hanno quasi tutte le persone che cercano di fare trading. Anche persone che stanno cercando di fare trading da anni sembrano non rendersi conto di quanto poco sanno sui mercati e su come operare. C’è da stupirsi per il fatto che così tanti trader perdano? C’è da stupirsi che così tanti abbandonino i mercati frustrati e completamente sconfitti? Queste persone spesso non hanno perso solo il loro denaro, ma anche la loro sicurezza e la loro autostima. In questo e negli altri miei libri Daytrading, Trading come business, Spread trading e trading stagionale, sono contenute conoscenze molto preziose per i trader. I libri forniscono il primo livello di formazione, che è indispensabile per un

trader, ma non è completo. I miei corsi dal vivo sono il livello avanzato di formazione. Il corso è il momento in cui completi la tua preparazione per guadagnare nel trading. Anche se hai letto i miei libri, e anche se stai vincendo nel trading, ciò che impari al corso ti sorprende e cambia decisamente i risultati del tuo trading. Il motivo è che dal vivo, con un gruppo ristretto di persone, posso insegnare tecniche che non possono essere spiegate nei libri. Nel corso dal vivo insegno argomenti, essenziali per il trading, che non puoi imparare in nessun altro modo. Impari come funzionano veramente i mercati, la loro vera natura, e come affrontarli. Impari come selezionare i trade nel modo migliore, e come gestirli, sulla base delle conoscenze di cui hai veramente bisogno. Ciò che impari ti porta ai risultati che vuoi molto più velocemente di quanto tu possa pensare. Risparmi molto tempo, denaro ed energia. Spiego questo fatto con un esempio, descrivendo una situazione che rende l’idea di ciò che accade ai trader. Stai tornando a casa, ma devi attraversare una giungla prima di raggiungere la tua destinazione, e ti sei perso. All’interno della giungla c’è un luogo in cui puoi trovare tutto ciò che hai bisogno di sapere per raggiungere la tua casa. C’è una mappa precisa, e ci sono informazioni che rivelano com’è fatta la giungla e il percorso da seguire per arrivare a casa. Quindi è assolutamente necessario che tu arrivi al luogo in cui puoi trovare le informazioni. Ti viene offerta una scelta, hai due possibili modi per farlo: puoi entrare nella giungla con un ottimo equipaggiamento che comprende un machete, uno zaino, e una bussola. Oppure in alternativa puoi salire su un elicottero che ti porterà direttamente al luogo in cui puoi trovare le informazioni. Se scegli il machete e il resto dell’equipaggiamento, devi attraversare a piedi la giungla nel tentativo di trovare le informazioni. Ti possono accadere molte cose durante il percorso, nella giungla si annidano molti pericoli: Puoi perderti e non riuscire mai a raggiungere il luogo in cui si trovano le informazioni. Puoi continuare a vagare, perduto nella giungla, fino a quando esaurisci il tuo capitale di trading o rinunci, completamente frustrato e ormai convinto che non raggiungerai mai il tuo obiettivo.

Puoi cadere nelle sabbie mobili, e finire sepolto vivo. La giungla è piena di zone impraticabili. Non si sente mai più parlare delle persone che finiscono in quelle zone. Puoi essere trovato e divorato dai molti animali selvaggi che vivono nella giungla. Se invece scegli il volo in elicottero che ti porta direttamente al luogo in cui vi sono le informazioni, trovi immediatamente ciò che cerchi. E dopo parti da quel luogo pienamente equipaggiato con tutta la conoscenza e gli strumenti che ti servono, costruiti appositamente per farti arrivare a casa con sicurezza e nel modo più efficace. Hai una scelta da compiere, tra due possibili alternative. Tu decidi di......................................? Con questa situazione in mente, ora ti presento come domande alcuni degli argomenti che impari al corso. Se tu sapessi dove i prezzi probabilmente si muoveranno, questo ti aiuterebbe ad avere più successo come trader? Al corso impari come sapere dove i prezzi si muoveranno! Se tu sapessi perché i prezzi andranno là, questo ti aiuterebbe ad avere più successo come trader? Impari i motivi per cui i prezzi andranno là. Se tu sapessi fino a che punto i prezzi arriveranno, quando si muovono, questo ti aiuterebbe ad avere più successo come trader? Impari come sapere fino a che punto i prezzi arriveranno. Ma anche con le conoscenze che ho indicato sopra, che ti permettono di avere percentuali molto elevate di trade vincenti, potresti non essere in grado di fare trading con successo. Il motivo è che hai anche bisogno di sapere come gestire il trade, per guadagnare effettivamente. Per questo ti insegno anche come gestire il trade in modo da ricavare nei trade vincenti un guadagno medio nettamente superiore alla perdita media dei

trade perdenti. Ti mostro come gestire non solo il trade, ma anche te stesso, in modo da realizzare la disciplina necessaria per fare trading con successo. Dopo aver fatto solo trading, a tempo pieno, per molti anni, ho iniziato anche a insegnare ad altri come fare trading in modo profittevole. Anche questo libro è uno strumento che ti aiuta a fare trading in modo profittevole. Spero che tu ne ricavi benefici molto importanti. Ti suggerisco di leggere più volte il libro, perché contiene molte conoscenze che non possono essere acquisite con una sola lettura. Desidero per te il meglio nel tuo trading.

Appendice A Altri esempi di trade

Ho evidenziato molti punti significativi in questo grafico. Forse non ho

segnato tutti i punti che potevano essere rilevanti, e tu potresti vedere altri elementi interessanti. A volte è possibile che trader differenti vedano lo stesso grafico in modo differente, almeno in parte. Spesso non esiste un “giusto” o “sbagliato” in assoluto. E’ essenziale che tu faccia pratica nell’osservazione dei grafici, e che tu impari a selezionare le situazioni che ti forniscono elevate percentuali di trade vincenti. E’ importante ciò che tu vedi nel grafico, e che tu impari a fare trading su ciò che vedi. All’inizio del grafico, vediamo il crollo dei prezzi fino a un punto in cui si ferma intorno alla zona di prezzo 1800.

Guardando il grafico, puoi vedere che quest’area di prezzo è significativa per tutto il periodo mostrato, che è di circa dieci anni, dato che si tratta di un grafico con barre mensili. Nota che il ripido trend al ribasso è terminato con una barra di inversione. L’ho indicata con “A”. Tale barra di inversione ha il minimo quasi uguale alla barra precedente. La barra di inversione diventa anche un Rh. Il livello del minimo intorno al prezzo 1800 è significativo. Più avanti nel grafico si vede che altri minimi significativi si sono verificati intorno a tale area di prezzo. Ho indicato questi minimi come “B1”, “B2”, “B3” e “B4”. E’ interessante notare che, ad eccezione di “B4”, questi minimi si sono formati su una barra di inversione. Per “B4” l’inversione si è verificata sulla barra successiva. Ciò suggerisce che le barre di inversione sono molto importanti. Ora osserviamo i massimi, che ho evidenziato con “C1”, “C2”, ecc. Ad eccezione di “C1”, si verificano tutti su barre di inversione. Ora vediamo le formazioni di massimo e minimo 1-2-3. Sono iniziate tutte con una barra di inversione. Anche questo fatto conferma l’importanza delle barre di inversione. Le formazioni di massimo e minimo 1-2-3, e le formazioni Ross hook, si verificano in punti significativi. La rottura di questi punti può produrre movimenti importanti nel mercato, naturalmente in proporzione all’intervallo temporale che si sta osservando. Evidentemente, il movimento in un grafico mensile è molto maggiore di un movimento in un grafico a cinque minuti. L’entrata nel movimento prima che avvenga l’effettiva rottura del punto 2 di una formazione 1-2-3, o l’effettiva rottura del Ross hook, mediante la tecnica Trader’s Trick, consente di migliorare ulteriormente il trade. Nel grafico sono evidenziate entrate mediante TTE, al rialzo (“buy” nel grafico), o al ribasso (“sell” nel grafico). Ora vediamo le aree di congestione. Sono tutte precedute (entro una barra o due), da una barra lunga. E’ come se, dopo un movimento ampio, il mercato dovesse prendersi una pausa. Esiste un ritmo nei mercati.

Le aree di congestione nel grafico rispettano i nostri criteri per definire le congestioni. Vediamo una congestione da alternanza con minimo in “B1”. Vediamo una congestione in cui le chiusure sono comprese nella fascia di prezzo di una “measuring bar”, prima di “C7”. Prima di “C5”, abbiamo una congestione da alternanza e con una barra doji. Sopra “B2” abbiamo una congestione con measuring bar e con coppie di barre. Con questi esempi ti voglio mostrare che, se comprendi l’anatomia del mercato, sei in grado di decidere come operare. Non hai bisogno che un indicatore ti dica ciò che appare già chiaro nel grafico che hai di fronte. Tutti i mercati si comportano essenzialmente in un modo analogo. Formano aree di congestione in punti significativi del grafico. Poi attraversano i limiti delle aree di congestione. Si possono verificare false rotture, a seguito delle quali il mercato rientra velocemente nella congestione, e il movimento laterale prosegue. Oppure si verificano rotture effettive: il mercato esce dalla congestione e si forma un trend, che può avere una durata breve oppure lunga, a volte. Come ho spiegato più volte in questo libro, devi stare molto attento a evitare le congestioni, quando fai trading con il Ross hook.

Appendice B La Legge dei Grafici Questo capitolo contiene alcune informazioni sulla Legge dei Grafici non presentate nei libri precedenti. FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO Una formazione di massimo 1-2-3 si verifica alla fine di un trend al rialzo, o di un movimento al rialzo. Tipicamente, i prezzi formano un massimo finale (1), procedono verso il basso fino al punto (2), dove inizia una correzione verso l’alto; poi procedono verso l’alto fino a un punto in cui riprendono il movimento verso il basso, creando così il “pivot” (3). Ci può essere più di una barra di prezzo nel movimento dal punto 1 al punto 2, e anche dal punto 2 al punto 3. Si deve

verificare una correzione “completa” affinché i punti 2 o 3 possano essere definiti correttamente. Il numero 1 di una formazione di massimo 1-2-3 viene creato quando un precedente movimento verso l’alto è terminato e i prezzi hanno iniziato a scendere. Il punto numero 1 è identificato come l’ultima barra che ha formato un nuovo massimo nel più recente movimento verso l’alto (“up-leg”). Il punto numero 2 di un massimo 1-2-3 viene creato quando una correzione “completa” si verifica. Correzione “completa” significa che quando i prezzi si muovono verso l’alto dal potenziale punto numero 2, ci deve essere una singola barra che forma sia un massimo più alto, sia un minimo più alto, rispetto alla barra precedente, o una combinazione di più barre (fino a un massimo di 3 barre) che creano sia un massimo più alto, sia un minimo più alto, rispetto alla barra precedente. Il massimo più alto e il minimo più alto si possono verificare in qualsiasi ordine. Se ciò non si verifica, dopo tre barre abbiamo una congestione. La definizione di congestione è stata spiegata in modo approfondito in un altro capitolo. E’ possibile che sia il punto numero 1, sia il numero 2, avvengano nella stessa barra, ma in questo caso la formazione risulta meno chiara.

Il punto numero 3 di una formazione di massimo 1-2-3 viene creato quando una correzione completa si verifica. Correzione completa significa che, quando i prezzi scendono dal potenziale punto numero 3, ci deve essere una singola barra che forma un massimo più basso e un minimo più basso rispetto alla barra precedente, oppure una combinazione di più barre (preferibilmente 2 barre, o al massimo 3) che formano sia un massimo più basso, sia un minimo più basso, rispetto alla barra precedente. E’ possibile che sia il punto numero 2, sia il numero 3, avvengano nella stessa barra.

Ora vediamo la formazione di minimo 1-2-3. Un minimo 1-2-3 si forma alla fine di un trend al ribasso, o di un movimento al ribasso. Tipicamente, i prezzi formano un minimo finale (1); procedono verso l’alto fino al punto (2) in cui inizia una correzione verso il basso; procedono verso il basso fino a un punto (3) in cui riprendono un movimento verso l’alto, creando così il “pivot”. Vi può essere più di una barra nel movimento dal punto 1 al punto 2, e anche dal punto 2 al punto 3. Si deve formare una correzione completa per

poter definire correttamente il punto 2 e il punto 3. Il punto 1 di minimo viene creato quando un precedente movimento al ribasso è terminato, e i prezzi hanno iniziato a muoversi verso l’alto. Il punto numero 1 è identificato come l’ultima barra che ha formato un nuovo minimo nel più recente movimento verso il basso.

Il punto numero 2 di un minimo 1-2-3 viene creato quando una correzione completa si verifica. Correzione completa significa che quando i prezzi si muovono verso il basso dopo il potenziale numero 2, ci deve essere una singola barra che forma sia un massimo più basso, sia un minimo più basso, rispetto alla barra precedente, o una combinazione di più barre (ma non più di 3 barre) che formano sia un massimo più basso, sia un minimo più basso, rispetto alla barra precedente. Il massimo più basso e il minimo più basso possono accadere in qualsiasi ordine. Se ciò non avviene, dopo tre barre si ha una congestione. E’ possibile che il numero 1 e il numero 2 si formino sulla stessa barra, ma in questo caso la formazione è meno chiara.

Il punto numero 3 di un minimo 1-2-3 viene formato quando una correzione completa si verifica. Correzione completa significa che, quando i prezzi si muovono verso l’alto dopo il potenziale punto 3, ci deve essere una singola barra che forma sia un minimo più alto, sia un massimo più alto, rispetto alla barra precedente, o una combinazione di più barre (preferibilmente 2 barre, o al massimo 3) che formano un minimo più alto e un massimo più alto rispetto alla barra precedente. E’ possibile che sia il punto 2 sia il punto 3 avvengano nella stessa barra, ma in questo caso la formazione è meno chiara.

raggiungono di nuovo, o superano, il punto numero 1. FORMAZIONE “LEDGE” LA

FORMAZIONE

“LEDGE”

È

UN’AREA

DI

MOVIMENTO

LATERALE COSTITUITA DA UN MINIMO DI QUATTRO BARRE DI PREZZO. DEVE AVERE DUE MINIMI ALLINEATI E DUE MASSIMI ALLINEATI. I DUE MASSIMI ALLINEATI DEVONO ESSERE SEPARATI DA ALMENO UNA BARRA DI PREZZO, E I MINIMI ALLINEATI DEVONO ESSERE SEPARATI DA ALMENO UNA BARRA DI PREZZO. L’allineamento esatto è preferibile, ma vi può anche essere una piccola differenza, non superiore a tre tick (per tick si intende la variazione minima di prezzo). Se ci sono più di due massimi allineati e minimi allineati, è facoltativo se prendere in considerazione i due prezzi allineati più recenti (allineamento “A”) o i prezzi allineati massimi e minimi della serie (allineamento “B”). Si vedano gli esempi nella figura successiva. UNA LEDGE NON PUÒ CONTENERE PIÙ DI 10 BARRE DI PREZZO. UNA LEDGE SI DEVE VERIFICARE ALL’INTERNO DI UN TREND. Il mercato deve essere arrivato con un trend, rialzista o ribassista, fino alla ledge. La ledge rappresenta un punto di sosta temporanea dei prezzi, e quindi ci si aspetta che il trend continui dopo la rottura (breakout) di una Ledge.

FORMAZIONE “TRADING RANGE” Una formazione Trading Range (si veda la figura seguente) è un’area di movimento laterale costituita da più di dieci barre di prezzo. La trading range di solito ha una forma di tipo \/\/ o /\/\. Frequentemente, nelle barre dalla 21 alla 29, si verifica una rottura del massimo o del minimo della Trading Range, definiti dalle barre precedenti la rottura. FORMAZIONE “ROSS HOOK” Un Ross Hook è creato da: La prima correzione che segue la rottura di una formazione di massimo o minimo 1-2-3. La prima correzione che segue la rottura di una formazione Ledge. La prima correzione che segue la rottura di ogni altro tipo di area di movimento laterale dei prezzi: congestione o Trading Range.

In un mercato con trend al rialzo, dopo la rottura di un minimo 1-2-3, la prima barra di prezzo che non forma un nuovo massimo più alto crea un Ross Hook. (Anche un doppio massimo crea un Ross Hook). In un mercato con trend al ribasso, dopo la rottura di un massimo 1-2-3, la prima barra di prezzo che non forma un nuovo minimo più basso crea un Ross Hook. (Anche un doppio minimo crea un Ross Hook). Se i prezzi rompono verso l’alto una formazione Ledge, o una formazione Trading Range, o una Congestione, la prima barra che non forma un nuovo massimo più alto crea un Ross Hook. Se i prezzi rompono verso il basso una Ledge, o una Trading Range, o una Congestione, la prima barra che non forma un nuovo minimo più basso crea un Ross Hook. (Anche un doppio massimo o minimo è Ross Hook).

Ho definito le formazioni che costituiscono la Legge dei Grafici. Studiale attentamente. Ciò che rende uniche queste formazioni è che esse possono essere definite in modo specifico. La capacità di formulare una precisa definizione distingue completamente queste formazioni da altre vaghe e generiche quali “testa e spalle”, “flag”, “megafono”, e altri presunti schemi di prezzo che frequentemente sono semplici etichette attribuite ai movimenti del mercato.

Trading nel movimento laterale Il movimento laterale dei prezzi può essere suddiviso in tre aree distinte, che possono essere definite come: Ledge ⎯ che sono costituite da non più di 10 barre di prezzo, e sono definite in modo specifico, come spiegato in precedenza. Congestioni ⎯ che sono costituite da almeno 4 barre di prezzo, e possono essere individuate mediante le definizioni specifiche spiegate in un precedente capitolo del libro. Trading Range ⎯ che sono costituite da almeno 11 barre di prezzo, e frequentemente da 21 o più barre. Le formazioni Trading Range di solito

hanno una forma di tipo /\/\ o \/\/. La rottura della Trading Range spesso avviene tra le barre 21 e 29. Le Trading Range formate da più di 29 barre di prezzo tendono a indebolirsi dopo la barra 29, e la rottura, se avviene oltre questo punto, sarà: Relativamente forte se la Trading Range è diventata progressivamente più stretta come distanza tra massimo e minimo. Relativamente debole se la Trading Range è diventata progressivamente più ampia come distanza tra massimo e minimo. La rottura di una Ledge può essere presa in considerazione come segnale di entrata. Per definizione la formazione Ledge è valida solo se si verifica in un mercato in trend, e viene considerato un punto di sosta temporanea del movimento dei prezzi. Pertanto, si può prendere in considerazione un’entrata in un trade, alla rottura della Ledge, solo nella direzione del trend preesistente, dopo che i due massimi allineati o due minimi allineati si sono formati. Questo segnale di entrata ha successo se il trend prosegue dopo la rottura della Ledge. La possibile entrata alla rottura della Ledge non offre il vantaggio della Trader’s Trick, e quindi espone il trader al rischio di “false” rotture. L’entrata Trader’s Trick è il modo che preferisco per entrare in un trade, perché mi fornisce un vantaggio specifico, determinante per il successo del trade. Nei miei corsi dal vivo spiego esattamente per quale motivo la Trader’s Trick è così efficace, e come utilizzarla per selezionare nel modo migliore i trade. Tutto ciò si basa sul mio concetto di “Dinamiche dei Mercati”, cioè sui precisi meccanismi che fanno muovere i mercati, ogni giorno. La Trader’s Trick permette di ottimizzare l’entrata in una formazione di massimo o minimo 1-2-3, entrando prima dell’effettiva rottura del punto numero 2. La Trader’s Trick permette di ottimizzare anche l’entrata in un Ross hook, poiché permette di entrare nel trade prima dell’effettiva rottura del Ross hook.

Gestita nel modo corretto, la Trader’s Trick permette di avere un trade vincente – e di ricavare un profitto – anche quando la rottura del punto numero 2, o del Ross hook, si rivela “falsa”. Come si è visto sopra, la prima correzione che segue la rottura di una Ledge, di una Trading Range, o di una Congestione, definisce correttamente un Ross Hook. Guarda i grafici seguenti.

Molti trader, quando affrontano mercati laterali, hanno il problema di determinare quando i prezzi non si stanno più muovendo lateralmente, ma hanno invece iniziato un trend. Un modo per scoprire che è iniziato un trend è vedere nel grafico un’effettiva rottura dell’area di movimento laterale, e una correzione che definisce un Ross hook. La rottura deve essere netta, e i prezzi non devono rientrare immediatamente nell’area del movimento laterale. In quale altro modo è possibile scoprire quando un mercato non si sta più muovendo lateralmente e un trend è iniziato? Ora lo vediamo. In altri scritti ho affermato che la rottura del punto 2 di una formazione di massimo o minimo 1-2-3 “definisce” un trend, e la rottura del successivo Ross Hook “conferma” il trend precedentemente definito. Come si è visto sopra, una formazione di massimo o minimo 1-2-3 si verifica alla fine di un trend, o alla fine di un movimento al rialzo o al ribasso. Una formazione 1-2-3 che si verifica in un mercato laterale non è correttamente definita, non è valida. L’entrata in un trade sulla base di questa formazione non sarebbe soddisfacente, non avrebbe le probabilità di successo più elevate. Il motivo è che i movimenti laterali del mercato, in particolare le Trading Range, spesso contengono formazioni di massimo e di minimo 1-2-3 contrapposte. Se un mercato laterale presenta una formazione di tipo /\/\, o appare come formazione di tipo \/\/, queste formazioni frequentemente contengono un minimo 1-2-3 seguito da un massimo 1-2-3, oppure un massimo 1-2-3

seguito da un minimo 1-2-3. In situazioni simili, generalmente la rottura del punto 2 non è un evento importante, e quindi non merita il trade. E’ necessario un “segno” su cui basare la decisione per l’entrata nel trade. Tale “segno” aumenterà la probabilità di entrare in un trade vincente, e fornirà anche un’indicazione sulla direzione in cui probabilmente avverrà la rottura. Tale segno è il Ross hook. Quando un mercato si muove lateralmente, per scoprire l’inizio di un possibile trend il trader deve vedere che durante il movimento laterale si verifica una formazione 1-2-3, seguita da un Ross Hook. L’entrata a quel punto può essere tentata nel modo migliore utilizzando la Trader’s Trick prima dell’effettiva rottura del punto del Ross Hook.

Chiarimenti sulle formazioni 1-2-3 Molti trader mi chiedono: “quali sono gli effettivi segnali di entrata?”, “quando si compra e quando si vende?” Preferisco utilizzare l’entrata Trader’s Trick per entrare prima dell’effettiva rottura del punto 2. Se non si utilizza tale tipo di entrata, si può considerare un’entrata alla rottura del punto 2. Entrata alla rottura del punto 2 di un massimo o minimo 1-2-3: ecco due esempi. Si entra al ribasso alla rottura del punto 2 di una formazione di massimo 1-23.

Si vende la rottura del punto 2. =============================================== Si compra la rottura del punto 2.

Si entra al rialzo alla rottura del punto 2 di una formazione di minimo 1-2-3. Nota: il punto numero 3 non arriva allo stesso livello del punto numero 1. Non entriamo nel trade se i prezzi saltano in gap oltre il nostro punto di entrata. Entriamo solo se il mercato attraversa il nostro punto di entrata. Le formazioni valide di massimo e minimo 1-2-3 si verificano solo in punti di svolta del mercato, che sono effettivamente massimi o minimi, principali o intermedi. Noi cerchiamo una formazione di minimo 1-2-3 dopo un trend al ribasso, o dopo un movimento al ribasso, o dopo un ritracciamento significativo. Noi cerchiamo una formazione di massimo 1-2-3 dopo un trend al rialzo, o dopo un movimento al rialzo, o dopo un ritracciamento significativo.

Chiarimenti sul Ross Hook Anche per il Ross hook, come per le formazioni 1-2-3, molti trader mi chiedono: “quali sono gli effettivi segnali di entrata?”, “quando si compra e quando si vende?” Preferisco utilizzare l’entrata Trader’s Trick per entrare prima dell’effettiva rottura del Ross hook. Se non si utilizza tale tipo di entrata, si può considerare un’entrata alla rottura del Ross hook. Entrata alla rottura del Ross hook: ecco due esempi.

Come avviene per il punto 2 di una formazione 1-2-3, anche per il Ross hook, quando si entra su una rottura, vi è il rischio che tale rottura si riveli “falsa”. Invece l’entrata Trader’s Trick, effettuata come descritto nel Capitolo 8 di questo libro, permette di aumentare la percentuale di trade vincenti.

Note per il lettore Se hai domande o commenti puoi contattarmi attraverso il mio sito ufficiale ed esclusivo in Svizzera e italia: www.tradingeducators.education Incoraggio tutti i commenti sul mio lavoro. Voglio sempre migliorare. Se scrivi commenti positivi, mi stimoli a fare di più; se evidenzi errori, mi affretto a correggerli. Come puoi realizzare un salto di qualità nel tuo trading? Per approfondire la tua formazione, insegno le mie tecniche in corsi di gruppo. Dal 2004 tengo corsi in Svizzera e Italia, con traduzione in italiano. Nei corsi vengono insegnate tecniche che non possono essere scritte nei libri. Ecco alcuni dei concetti che vengono insegnati: come neutralizzare i vantaggi degli operatori interni dei mercati; tecniche per entrare in un mercato prima degli altri, in modo che la loro entrata aumenti i tuoi guadagni; tecniche per ridurre i rischi del trading; come filtrare i trade, per individuare i migliori; come utilizzare gli stop di tempo; come puoi determinare esattamente dove posizionare il tuo stop loss; come costruire una mappa dei prezzi critici del mercato; come sapere dove i prezzi si muoveranno e perché; come sapere fino a che punto i prezzi come minimo arriveranno quando si muovono; come individuare i mercati e più profittevoli, come definire il tuo piano di trading e i tuoi obiettivi, e molti altri strumenti per migliorare il tuo trading in modo straordinario.

Per informazioni sull’attività di Joe Ross – Trading Educators www.tradingeducators.educatio telefono ( dall’ Italia) 06 565 66072

[email protected] Dr. Guido Albi Marini Responsabile di Joe Ross - Trading Educators

IMPARA DIRETTAMENTE DA JOE ROSS LE SUE TECNICHE La missione di JOE ROSS – TRADING EDUCATORS è insegnarti tutto ciò che devi conoscere per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari attraverso il trading. Tutte le nostre attività hanno l'obiettivo di fare di te un trader di successo. La nostra missione è: Mostrare agli aspiranti trader la verità del trading, insegnando loro come leggere un grafico per scoprire la vera realtà dei mercati, in modo che possano operare con successo sulla base di ciò che vedono ("trade what you see"), e rivelando loro tutta la conoscenza "interna" di cui hanno bisogno per comprendere davvero i mercati. Mettere gli aspiranti trader in grado di operare in modo profittevole, insegnando loro a gestire correttamente i trade e ad avere un atteggiamento mentale vincente. Per compiere la nostra missione, insegnamo ai nostri studenti: Dove i prezzi si muoveranno Perché i prezzi si muoveranno in quella direzione Chi e che cosa fa muovere i prezzi Fino a quale livello i prezzi arriveranno come minimo quando si muoveranno Il loro ruolo nel movimento dei prezzi Come trarre vantaggio dalla conoscenza che ricevono Come gestire correttamente un trade in cui sono entrati Come gestire sé stessi e acquisire la disciplina necessaria per diventare trader di successo Dopo avere seguito i corsi di Joe Ross – Trading Educators i risultati del tuo trading cambiano completamente. Corsi di Trading tenuti da Joe Ross in Italia: Daytrading profittevole di Future, Azioni, Forex. Spread Trading sui Future, uno dei modi più redditizi e rilassati per fare trading. Per informazioni dettagliate sui corsi: www.tradingeducators.it

INDICE PRESENTAZIONE Ringraziamenti Prefazione Introduzione Il percorso TI SEMBRA DIFFICILE DA CREDERE? IL PUNTO CONCLUSIVO DEL TRADING PERCHE’ FAI TRADING? DEFINIAMO IL CAMPO MONEY MANAGEMENT CAPITALIZZAZIONE NUMERO DI CONTRATTI PREZZI ORDINI FILOSOFIA CONCLUSIONE Capitolo 2 Come ho iniziato FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO FORMAZIONI DI MINIMO 1-2-3 SCOPRO L’UNCINO EVOLUZIONE Capitolo 3 Identificare il Ross Hook “CHE COSA CAUSA UN ROSS HOOK?” ESPANDERE LA DEFINIZIONE DI ROSS HOOK Capitolo 4 Identificare il trend UN CONCETTO IMPORTANTE Capitolo 5 IDENTIFICARE LA CONGESTIONE Capitolo 6 INVERSIONI DI TREND (Senza titolo)

Capitolo 7 PROCESSI CONCETTUALI ANTICIPARE LA CORREZIONE ANTICIPARE LA RIPRESA DEL TREND Capitolo 8 L’ENTRATA TRADER TRICK’S CICLO DEL TRADING Capitolo 9 PROSEGUIAMO L’ANALISI Capitolo 10 GLI STOP I TEMPI DEL TRADING. SISTEMI MECCANICI IL BISOGNO DI AUTOMAZIONE PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DALLE PERDITE UTILIZZARE I PUNTI NATURALI DI SUPPORTO E RESISTENZA VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI STOP NATURALI STOP BASATI SULLA VOLATILITA’ LO STUDIO TECNICO “VOLATILITY STOP” Capitolo 11 STOP PER OBIETTIVI STOP PER COPRIRE I COSTI STOP PER PROFITTO PICCOLO STOP PER PROFITTO PIENO TRAILING STOP OBIETTIVI DI PROFITTO IN TICK PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DEI PROFITTI Capitolo 12 FILTRARE IL ROSSO HOOK FILTRI DI CONFERMA IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIALZO IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIBASSO REGOLE PER CCI Capitolo 13 FILTRAGGIO BASATO SU STOCHASTICS IL PROCESSO STOCHASTIC Capitolo 14

FILTRAGGIO BASATO SU ENVELOPE Capitolo 15 FILTRAGGIO BASATO SU BANDE DI BOLLINGER Capitolo 16 UNCINI SEMPLICI Capitolo 17 ALTRI ELEMENTI SUGLI UNCINI SEMPLICI Capitolo 18 GESTIONE DI DENARO, RISCHIO E TRADES TRADE MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI MONEY MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI Capitolo 19 NON ENTRARE IN QUESTO UNCINO QUANDO GLI UNCINI SONO TROPPO VICINI TRA LORO QUANDO IL VOLUME CROLLA QUANDO UN UNCINO E’ TROPPO LONTANO QUANDO SI VERIFICANO PIU’ DI TRE BARRE DI CORREZIONE Capitolo 20 UN ALTRO TIPO DI FILTRO Capitolo 21 ASPETTARSI GLI UNCINI Capitolo 22 CONSIDERAZIONI FINALI Appendice A Appendice B La Legge dei Grafici Trading nel movimento laterale Chiarimenti sulle formazioni 1-2-3 Chiarimenti sul Ross Hook Note per il lettore