L'atlante della migrazione degli uccelli in Italia. Vol 1 - non Passeriformi [PDF]

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia I. non-Passeriformi FERNANDO SPINA & STEFANO VOLPONI

on i loro incredibili viaggi lungo rotte per noi invisibili, gli uccelli hanno affascinato l’uomo sin dall’antichità. Nel complesso sistema di migrazione tra Paleartico ed Africa l’Italia riveste un ruolo strategico primario, distesa come un ponte naturale attraverso il Mediterraneo. La tecnica dell’inanellamento è la più ampiamente utilizzata a livello internazionale per descrivere le rotte e comprendere le modalità di migrazione. Il rinvenimento di un uccello inanellato consente di tracciare a ritroso gli spostamenti dei migratori, ricostruire le storie di vita degli uccelli marcati, determinarne i tassi di sopravvivenza. L’inanellamento presuppone un continuo scambio di informazioni tra ricercatori e Centri di coordinamento nazionali, i quali compartecipano i dati relativi ai singoli individui marcati. In Europa questo coordinamento è assicurato dall’EURING (www.euring.org); nodo dell’EURING per l’Italia è il Centro Nazionale di Inanellamento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA. A partire dal 1929, le attività di ricerca svolte in Italia hanno portato alla creazione di vaste banche dati, grazie al contributo di centinaia di inanellatori volontari e decine di migliaia di cittadini i quali hanno trasmesso informazioni sul ritrovamento di uccelli inanellati. Questo Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia, nato dalla positiva collaborazione tra ISPRA e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presenta i risultati di analisi svolte su 280 specie, grazie ad un campione di oltre 165.000 segnalazioni di soggetti inanellati. Gli uccelli ignorano i confini politici nel corso dei loro voli, e la conoscenza delle loro rotte e strategie di migrazione rappresenta un requisito indispensabile per politiche di conservazione scientificamente solide ed efficacemente coordinate su scala internazionale.

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GLI AUTORI

Stefano Volponi Nato a Modena nel 1964, nel 1988 si laurea con lode in Scienze Biologiche presso l’Università di Ferrara con una tesi sull’ontogenesi del comportamento nel Falco della Regina. Nella stessa sede, nel 1991 consegue l’abilitazione allo svolgimento della professione di Biologo e nel 1995 il Dottorato di Ricerca con una tesi sull’ecologia del Cormorano nel Delta del Po. Nel 1989 ottiene l’abilitazione all’inanellamento scientifico degli uccelli e da allora si dedica soprattutto al monitoraggio di specie acquatiche coloniali ed a progetti coordinati a “sforzo costante”. Libero professionista, svolge consulenza tecnico-scientifica per enti di ricerca, amministrazioni pubbliche e privati per la risoluzione dei conflitti tra uccelli ittiofagi e itticoltura, e per la valutazione di incidenza ambientale di piani e progetti. E’ membro degli IUCN Species Specialist Group dedicati rispettivamente a cormorani, aironi, ibis e spatole. Nell’ambito del Wetlands International Cormorant Study Group è co-coordinatore dei progetti di monitoraggio delle popolazioni e di marcatura con anelli colorati, e webmaster del sito Internet ufficiale. Dal 2002 ha un incarico di ricerca presso l’ISPRA dove oltre a lavorare alla realizzazione dell’atlante della migrazione, coordina il Progetto di Inanellamento a Sforzo Costante (PRISCO) e partecipa quale rappresentante italiano e membro dello steering committee all’Azione EU-COST INTERCAFE (Interdisciplinary Initiative to Reduce pan-European Cormorant-Fisheries Conflicts).

Fernando Spina Nato a Spoltore (Pescara) nel 1955, nel 1979 ha conseguito la Laurea con lode in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla migrazione nell’Isola di Montecristo. Dal 1982 è ricercatore presso l’INFS e dirigente di ricerca dal 1995. Dall’assunzione è responsabile del Centro Nazionale di Inanellamento (CNI). Dal 1982 ha rappresentato il CNI in seno all’EURING; nel 1987 è stato eletto nel Consiglio Direttivo, e negli anni 1995-2005 è stato Presidente EURING. Ha svolto attività di ricerca e consulenza su migrazione degli uccelli, gestione e conservazione dei migratori, applicazione delle direttive internazionali. Convinto sostenitore del potenziale di progetti di inanellamento coordinati per la comprensione di problematiche complesse legate allo studio della migrazione, ha lanciato alcuni progetti internazionali. Ha ideato e coordinato dal 1988 il Progetto Piccole Isole (PPI), sulla migrazione primaverile nel Mediterraneo. Il PPI ha finora visto il coinvolgimento di 46 stazioni in 7 Paesi e l’inanellamento di oltre 800.000 uccelli, grazie al contributo di 700 inanellatori. I risultati del progetto hanno anche consentito l’identificazione di aree di importanza internazionale per gli uccelli e l’istituzione di aree di tutela. Insieme a ricercatori del Museo di Trento ha contribuito al lancio, nel 1997, del Progetto Alpi, con una rete di oltre 30 stazioni italiane e l’inanellamento di oltre 170.000 migratori autunnali. Il progetto ha consentito di individuare alcuni tra i passi alpini della massima importanza per la migrazione. Tra il 1997 ed il 2005 ha ideato e coordinato il Progetto Rondine EURING (ESP), con l’inanellamento di oltre 1 milione di Rondini da parte di 500 inanellatori appartenenti a 25 Paesi in Europa, Africa ed Asia. Tra gli incarichi internazionali, è rappresentante del Governo Italiano nel Comitato Scientifico della Convenzione di Bonn. Negli anni 1998-2004 e nuovamente dal 2006 è stato rappresentante del Governo Italiano nello Scientific Working Group del Comitato U.E. ORNIS. Dal 1990 è componente del Comitato Ornitologico Internazionale (IOC). E’ stato membro dei comitati scientifici del XXII e XXIV International Ornithological Congress (Durban, 1998; Hamburg, 2006). Ha presieduto lo Scientific Program Committee del XXIII IOC (Beijing, Cina, 2002). E’ chairman dello IOC Standing Committee on Bird Marking. Nel 1997 ha organizzato a Bologna il primo congresso della European Ornithologists’ Union (EOU); ha rappresentato l’Italia nel Comitato Direttivo EOU. E’ stato membro del Comitato Scientifico del “Progetto Network” della Fondazione Europea delle Scienze sulla migrazione dei Passeriformi e del Comitato Direttivo del Programma “Ottimizzazione nella migrazione degli uccelli”. E’ stato membro del Comitato Editoriale del “Birds of the Western Palearctic Update”. Dal 2004 è inserito nell’albo nazionale dei Direttori di Parchi e Riserve. Ha pubblicato oltre 120 lavori scientifici. Tra le riviste internazionali sulle quali ha pubblicato: American Journal of Physiology, Auk, Behavioural Ecology, Biological Journal of the Linnean Society, Ecology Letters, Ibis, Journal für Ornithologie, Journal of Avian Biology, Journal of Experimental Biology, Journal of Ornithology, Journal of Zoology, Ostrich, Ringing and Migration, Science, Wildlife Biology. E’ stato relatore invitato in 53 congressi internazionali.

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia I. non-Passeriformi

FERNANDO SPINA & STEFANO VOLPONI

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Pubblicazione realizzata nell’ambito dell’Accordo di programma sulla conoscenza e conservazione del patrimonio faunistico (finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per la Protezione della Natura).

Si raccomanda per la citazione bibliografica di questo volume la seguente dizione: It is recommended that for references to this volume the following citation should be used: Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 1. non-Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia CSR-Roma. 800 pp. Indirizzi degli Autori: Fernando Spina, Stefano Volponi Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Sede amministrativa ex-INFS - Via Ca’ Fornacetta 9, I 40064 Ozzano dell’Emilia (Bologna)

Grafica e impaginazione: Alessandro Troisi - Darwin Società Cooperativa Rielaborazione immagini: Barbara Casentini - Darwin Società Cooperativa Illustrazioni: Federico Gemma © Il contenuto anche parziale della seguente pubblicazione può essere riprodotto solo citando il nome degli autori, il titolo del volume ed i due Enti.

A Sergio Frugis, amico, ispiratore e mentore, fondatore del Centro Italiano Studi Ornitologici, padre della moderna ornitologia italiana

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

PREFAZIONE

el delicato equilibrio del “sistema natura”, un posto importante è occupato dagli uccelli migratori. Caratterizzati dall’utilizzo, nel corso del ciclo annuale, di aree geografiche ed ambienti diversi spesso posti a distanze tra loro enormi, essi rappresentano una risorsa naturale la cui conservazione e gestione richiedono attività di monitoraggio condotte su vasta scala geografica e normative compartecipate a livello internazionale.

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Le rotte seguite dai migratori sono il prodotto di migliaia di anni di selezione naturale e risultano finemente modellate dalle variazioni stagionali e climatiche, fattori questi che consentono agli uccelli l’utilizzo ottimale di risorse trofiche ed ambientali anch’esse altrettanto strettamente legate all’alternarsi delle stagioni. Ciò rende i migratori efficaci sentinelle dell’impatto che il clima ha sull’ambiente nel quale noi tutti viviamo, facendone uno degli indicatori più ampiamente utilizzati degli effetti del riscaldamento globale. Non solo. I dati relativi alla fenologia della migrazione offrono alcune delle più estese serie storiche esistenti di carattere ambientale. A tale riguardo lo studio della migrazione attraverso l’inanellamento rappresenta indubbiamente, già a partire dalla sua introduzione in Europa alla fine dell’800, un caso emblematico di sforzo congiunto di monitoraggio. Un “database” implementato e reso possibile dall’efficace scambio e compartecipazione di dati scientifici tra ricercatori distribuiti in Paesi e continenti diversi. Le banche dati che ospitano le segnalazioni di uccelli inanellati sono state inoltre realizzate grazie al coinvolgimento di migliaia di volontari che, investendo tempo e risorse, nel ruolo di inanellatori hanno reso possibile il marcaggio degli uccelli secondo protocolli standardizzati a livello internazionale. Raccogliendo negli anni le singole osservazioni è stato possibile anche in Italia, Paese primario di rotta di migrazione tra Europa ed Africa, costituire una vasta banca dati che ci consente oggi di pubblicare l’Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. Un risultato importante che nasce dal positivo rapporto di collaborazione tra la Direzione Generale per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale. La banca dati delle segnalazioni di uccelli inanellati custodita dall’ISPRA, con informazioni a partire dal 1906, ha infatti consentito di riassumere, con un notevole livello di dettaglio analitico, una massa imponente di indicazioni su rotte di migrazione ed aree di origine, transito e destinazione di circa 300 diverse specie di uccelli. Questo Atlante costituirà, per lunghi anni a venire, una fonte importante di informazioni su aspetti di grande rilevanza sia per politiche di conservazione coordinate su vasta scala geografica, sia per modelli di

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Introduzione

gestione delle popolazioni di migratori europei che soddisfino i solidi presupposti scientifici richiesti anche dall’applicazione delle norme comunitarie in materia, con particolare riguardo alla Direttiva 79/409/CEE. Le migliaia di carte di migrazione e grafici fenologici raccolti in questa pubblicazione sono ora a disposizione di tutti coloro che desidereranno meglio comprendere il ruolo cruciale che il nostro Paese, vero ponte attraverso il Mediterraneo, riveste per l’avifauna europea. Per questo, è con grande piacere che salutiamo la pubblicazione dell’atlante, risultato di decenni di attività di monitoraggio ambientale ampiamente basato sul volontariato di cittadini appassionati e a cui va il mio sincero ringraziamento. Non solo. È per noi motivo di soddisfazione poter offrire queste risultanze anche a livello internazionale, quale primo esempio di Atlante nazionale di migrazione per la regione Mediterranea, a fronte di quelli pubblicati, negli ultimi anni, in Paesi dell’Europa settentrionale. In un Paese spesso caratterizzato da scarsezza di informazioni di carattere ambientale avremo quindi, grazie a questo atlante, oltre ad una ricca sintesi di quanto raccolto nel corso di quasi un secolo di osservazioni, uno stimolo a proseguire i nostri sforzi verso una conoscenza ancor più approfondita delle rotte misteriose seguite, nel nostro Paese, dal Popolo Migratore.

Aldo Cosentino Direttore generale Direzione Generale per la Protezione della Natura

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

PREFAZIONE

a Terra nel suo complesso costituisce un ecosistema le cui molteplici componenti sono tra loro strettamente interconnesse. Assicurare che tali relazioni funzionali continuino ad operare pienamente è essenziale per l’equilibrio duraturo dell’ambiente nel quale tutti noi viviamo. Al fine di verificare la funzionalità degli ecosistemi un efficace termometro è rappresentato dai biondicatori, tra cui gli uccelli spiccano in quanto costituiscono modelli di studio dei legami tra ambiente, fauna ed uomo, risultando al tempo stesso estremamente popolari tra il vasto pubblico. Cittadini del mondo che non conoscono limiti ai loro viaggi, gli uccelli migratori in particolare si offrono quale esempio emblematico della necessità di una condivisione su ampia scala geografica ed a lungo termine degli sforzi per il monitoraggio ambientale.

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Lo studio degli uccelli migratori attraverso l’inanellamento rappresenta anche un esempio interessante di come gli scienziati possano riuscire a coinvolgere vasti numeri di appassionati nel realizzare efficaci reti di monitoraggio delle specie più diverse. In contesti nei quali la “citizen science” costituisce una risorsa sempre più importante per realizzare progetti su lungo termine l’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, gestisce le banche dati faunistiche italiane più rilevanti in quanto a numero di specie considerate e periodo storico di riferimento. Tra queste banche dati, quella del nostro Centro Nazionale di Inanellamento in particolare costituisce inoltre il nodo italiano per la rete di coordinamento, unica nel suo genere nel contesto internazionale, rappresentata dall’Unione Europea per l’Inanellamento (EURING). In tal modo il nostro Paese contribuisce appieno alla migliore conoscenza dell’avifauna europea. L’Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia che qui pubblichiamo, quale positivo risultato del consolidato rapporto di collaborazione con il Ministero per l’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare, rappresenta un esempio delle molteplici attività di monitoraggio ambientale basato su solidi presupposti scientifici che vengono realizzate dall’ISPRA nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale. La mole di informazioni presentate in questi due corposi volumi dimostra che ampie serie temporali di dati, acquisiti grazie al contributo di vasti numeri di cittadini, permettono di descrivere dettagliatamente fenomeni complessi quali la fitta rete di invisibili rotte di migrazione che attraversano il nostro Paese. L’Atlante della Migrazione offre oggi un contributo nuovo e significativo alla pianificazione di valide strategie di conservazione e gestione dell’ambiente, nonché un importante riferimento per quantificare gli effetti presenti e futuri del mutamento climatico sull’avifauna italiana e, più in generale, sul nostro ambiente. Vincenzo Grimaldi Commissario Straordinario ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 6

SOMMARIO Prefazione ................................................................................................................................................................

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Introduzione ............................................................................................................................................................ Introduction ..............................................................................................................................................................

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Materiali e metodi .................................................................................................................................................... Materials and methods .............................................................................................................................................

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Descrizione delle specie ...........................................................................................................................................

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Euring 00020 00030 00070 00090 00110 00120 00360 00460 00520 00710 00720 00800 00820 00950 00980 01040 01080 01190 01210 01220 01240 01310 01340 01360 01440 01470 01520 01570 01590 01610 01660 01710 01730 01790 01820 01840 01860 01890 01910 01940 01960 01980 02020 02030 02040 02060 02180 02210

Nome italiano Strolaga minore Strolaga mezzana Tuffetto Svasso maggiore Svasso cornuto Svasso piccolo Berta maggiore Berta minore Uccello delle tempeste Sula Cormorano Marangone dal ciuffo Marangone minore Tarabuso Tarabusino Nitticora Sgarza ciuffetto Garzetta Airone bianco maggiore Airone cenerino Airone rosso Cicogna nera Cicogna bianca Mignattaio Spatola Fenicottero Cigno reale Oca granaiola Oca lombardella Oca selvatica Oca del Canada Casarca Volpoca Fischione Canapiglia Alzavola Germano reale Codone Marzaiola Mestolone Fistione turco Moriglione Moretta tabaccata Moretta Moretta grigia Edredone Quattrocchi Smergo minore

Nome scientifico Gavia stellata Gavia arctica Tachybaptus ruficollis Podiceps cristatus Podiceps auritus Podiceps nigricollis Calonectris diomedea Puffinus puffinus Hydrobates pelagicus Morus bassanus Phalacrocorax carbo Phalacrocorax aristotelis Phalacrocorax pygmeus Botaurus stellaris Ixobrychus minutus Nycticorax nycticorax Ardeola ralloides Egretta garzetta Casmerodius albus Ardea cinerea Ardea purpurea Ciconia nigra Ciconia ciconia Plegadis falcinellus Platalea leucorodia Phoenicopterus roseus Cygnus olor Anser fabalis Anser albifrons Anser anser Branta canadensis Tadorna ferruginea Tadorna tadorna Anas penelope Anas strepera Anas crecca Anas platyrhynchos Anas acuta Anas querquedula Anas clypeata Netta rufina Aythya ferina Aythya nyroca Aythya fuligula Aythya marila Somateria mollissima Bucephala clangula Mergus serrator

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Nome inglese Red-throated Diver Black-throated Diver Little Grebe Crested Grebe Red-necked Grebe Black-necked Grebe Cory's Shearwater Levantine Shearwater Storm Petrel Northern Gannet Great Cormorant Shag Pygmy Cormorant Bittern Little Bittern Night Heron Squacco Heron Little Egret Great White Egret Grey Heron Purple Heron Black Stork White Stork Glossy Ibis Eurasian Spoonbill Greater Flamingo Mute Swan Bean Goose White-fronted Goose Greylag Goose Canada Goose Ruddy Shelduk Shelduck Wigeon Gadwall Teal Mallard Northern Pintail Garganey Shoveler Red-crested Pochard Pochard Ferruginous Duck Tufted Duck Scaup Common Eider Goldeneye Red-breasted Merganser

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

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Smergo maggiore Falco pecchiaiolo Nibbio bruno Nibbio reale Grifone Falco di palude Albanella reale Albanella pallida Albanella minore Astore Sparviere Poiana Poiana calzata Aquila anatraia minore Aquila anatraia maggiore Aquila reale Aquila minore Falco pescatore Falco grillaio Gheppio Falco cuculo Smeriglio Lodolaio Falco della regina Sacro Pellegrino Starna Quaglia Fagiano comune Porciglione Voltolino Schiribilla Re di quaglie Gallinella d'acqua Folaga Gru Beccaccia di mare Cavaliere d'Italia Avocetta Occhione Corriere piccolo Corriere grosso Fratino Piviere tortolino Piviere dorato Pivieressa Pavoncella Piovanello maggiore Piovanello tridattilo Gambecchio Gambecchio nano Piovanello Piovanello pancianera Gambecchio frullino Combattente Frullino Beccaccino Croccolone Beccaccia Pittima reale Pittima minore

Mergus merganser Pernis apivorus Milvus migrans Milvus milvus Gyps fulvus Circus aeruginosus Circus cyaneus Circus macrourus Circus pygargus Accipiter gentilis Accipiter nisus Buteo buteo Buteo lagopus Aquila pomarina Aquila clanga Aquila chrysaetos Hieraaetus pennatus Pandion haliaetus Falco naumanni Falco tinnunculus Falco vespertinus Falco columbarius Falco subbuteo Falco eleonorae Falco cherrug Falco peregrinus Perdix perdix Coturnix coturnix Phasianus colchicus Rallus aquaticus Porzana porzana Porzana parva Crex crex Gallinula chloropus Fulica atra Grus grus Haematopus ostralegus Himantopus himantopus Recurvirostra avosetta Burhinus oedicnemus Charadrius dubius Charadrius hiaticula Charadrius alexandrinus Charadrius morinellus Pluvialis apricaria Pluvialis squatarola Vanellus vanellus Calidris canutus Calidris alba Calidris minuta Calidris temminckii Calidris ferruginea Calidris alpina Limicola falcinellus Philomachus pugnax Lymnocryptes minimus Gallinago gallinago Gallinago media Scolopax rusticola Limosa limosa Limosa lapponica

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Goosander European Honey Buzzard Black Kite Red Kite Eurasian Vulture Western Marsh Harrier Hen Harrier Pallid Harrier Montagu's Harrier Goshawk Sparrowhawk Common Buzzard Rough-legged Hawk Lesser Spotted Eagle Spotted Eagle Golden Eagle Booted Eagle Osprey Lesser Kestrel Kestrel Red-footed Falcon Merlin Hobby Eleonora's Falcon Saker Falcon Peregrine Falcon Grey Partridge Common Quail Common Pheasant Water Rail Spotted Crake Little Crake Corncrake Moorhen Common Coot Common Crane Oystercatcher Black-winged Stilt Pied Avocet Eurasian Thick-knee Little Ringed Plover Ringed Plover Kentish Plover Dotterel Golden Plower Grey Plover Lapwing Knot Sanderling Little Stint Temminck's Stint Curlew Sandpiper Dunlin Broad-billed Sandpiper Ruff Jack Snipe Common Snipe Great Snipe Woodcock Black-tailed Godwit Bar-tailed Godwit

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Sommario

05380 05410 05450 05460 05480 05530 05540 05550 05560 05610 05640 05690 05750 05780 05820 05850 05880 05900 05910 05921 05926 06020 06050 06060 06110 06150 06240 06260 06270 06280 06360 06540 06680 06700 06840 06870 07160 07240 07350 07390 07440 07510 07570 07610 07670 07680 07700 07780 07950 07960 07980 08310 08400 08460 08480 08560 08760 08870

Chiurlo piccolo Chiurlo maggiore Totano moro Pettegola Pantana Piro piro culbianco Piro piro boschereccio Piro piro Terek Piro piro piccolo Voltapietre Falaropo beccosottile Stercorario maggiore Gabbiano corallino Gabbianello Gabbiano comune Gabbiano roseo Gabbiano corso Gavina Zafferano Gabbiano reale nordico Gabbiano reale Gabbiano tridattilo Sterna zampenere Sterna maggiore Beccapesci Sterna comune Fraticello Mignattino piombato Mignattino Mignattino alibianche Gazza marina Pulcinella di mare Colombella Colombaccio Tortora dal collare orientale Tortora selvatica Cuculo dal ciuffo Cuculo Barbagianni Assiolo Gufo reale Civetta nana Civetta Allocco Gufo comune Gufo di palude Civetta capogrosso Succiacapre Rondone Rondone pallido Rondone maggiore Martin pescatore Gruccione Upupa Torcicollo Picchio verde Picchio rosso maggiore Picchio rosso minore

Numenius phaeopus Numenius arquata Tringa erythropus Tringa totanus Tringa nebularia Tringa ochropus Tringa glareola Xenus cinereus Actitis hypoleucos Arenaria interpres Phalaropus lobatus Stercorarius skua Larus melanocephalus Larus minutus Larus ridibundus Larus genei Larus audouinii Larus canus Larus fuscus Larus argentatus Larus michaellis Rissa tridactyla Sterna nilotica Sterna caspia Sterna sandvicensis Sterna hirundo Sterna albifrons Chlidonias hybrida Chlidonias niger Chlidonias leucopterus Alca torda Fratercula arctica Columba oenas Columba palumbus Streptopelia decaocto Streptopelia turtur Clamator glandarius Cuculus canorus Tyto alba Otus scops Bubo bubo Glaucidium passerinum Athene noctua Strix aluco Asio otus Asio flammeus Aegolius funereus Caprimulgus europaeus Apus apus Apus pallidus Tachymarptis melba Alcedo atthis Merops apiaster Upupa epops Jynx torquilla Picus viridis Dendrocopos major Dendrocopos minor

Whimbrel Eurasian Curlew Spotted Redshank Redshank Greenshank Green Sandpiper Wood Sandpiper Terek Sandpiper Common Sandpiper Turnstone Red-necked Phalarope Great Skua Mediterranean Gull Little Gull Black-headed Gull Slender-billed Gull Audouin's Gull Common Gull Black-backed Gull Herring Gull Yellows-legged Gull Kittiwake Gull-billed Tern Caspian Tern Sandwich Tern Common Tern Little Tern Whiskered Tern Black Tern White-winged Black Tern Razorbill Atlantic Puffin Stock Dove Woodpigeon Collared Dove Turtle Dove Great Spotted Cuckoo Cuckoo Barn Owl Scops Owl Eagle Owl Pygmy Owl Little Owl Tawny Owl Long-eared Owl Short-eared Owl Tengmalm's Owl Common Nightjar Common Swift Pallid Swift Alpine Swift Kingfisher European Bee-eater Hoopoe Wryneck Green Woodpecker Great Spotted Woodpecker Lesser Spotted Woodpecker

Bibliografia ..............................................................................................................................................................

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

INTRODUZIONE “…de illo genere sunt turdi adventicio ac quotannis in Italiam trans mare advolant circiter aequinoctium autumnale et eodem revolant ad aequinoctium vernum, et alio tempore, turtures ac coturnices immani numero. Hoc ita fieri apparet in insulis propinquis Pontiis, Palmariae, Pandateriae. Ibi enim in prima volatura cum veniunt, morantur dies paucos requiescendi causa itemque faciunt, cum ex Italia trans mare remeant.” Marco Terenzio Varrone – De Re Rustica, Libro Terzo, V “….di quel genere (di passo) sono i tordi e quelli che ogni anno volano attraverso il mare in Italia all’incirca nel periodo dell’equinozio di autunno e riprendono il volo verso lo stesso luogo di provenienza nel periodo dell’equinozio di primavera, come fanno in altro periodo le tortore e le quaglie in grandissimo numero. La prova visibile di ciò è quello che accade nelle vicine isole di Ponza, Palmarola e Pandataria (Ventotene). Infatti quando giungono qui con il primo volo, si fermano per pochi giorni per riposarsi e fanno la stessa cosa quando ripartono dall’Italia attraverso il mare”.

hanno portato alla definizione di tecniche raffinate ed efficienti di cattura, spesso basate su veri e propri impianti di cattura caratterizzati da aree con vegetazione secolare strutturalmente adattata allo scopo, utilizzo di richiami ed artifici vari mirati ad attrarre gli uccelli entro l’impianto stesso, per poi spingerli in reti verticali a triplo strato (tramagli). Le più note di tali strutture di cattura sono rappresentate da: roccoli, impianti spesso imponenti per dimensioni e che montavano centinaia di metri lineari di reti a tramaglio, utilizzati principalmente in zone collinari e montuose; bresciane, diffuse soprattutto in aree pianeggianti; paretai e prodine o copertoni, questi ultimi caratterizzati dall’uso di reti orizzontali per la cattura di specie legate ad ambienti aperti (es. Limicoli, Alaudidi). Tipico della Liguria, in quanto adatto ad essere operato anche in condizioni di forte vento, era infine il “solchetto”, di più modeste dimensioni. Ampiamente diffuso, ed in particolar modo in aree quali il Triveneto e la stessa Liguria, era quindi l’uso di panie e panioni, che si basavano sull’utilizzo di un adesivo vegetale prodotto dai frutti del Vischio quercino (Loranthus europaeus). La massima densità di tali impianti di cattura si registrava nelle regioni settentrionali, dal Friuli ad Ovest fino in Lombardia, con particolare riguardo alla fascia prealpina. In una sua approfondita indagine sulla distribuzione delle uccellande in Italia negli anni 1927-31 Toschi (1933) cita un totale di 1.890 impianti formalmente autorizzati, con densità massime in Lombardia (880 impianti, 3,7 siti/100 kmq.), Veneto (587 impianti, 2,3 siti/100 kmq.), Marche (106 impianti, 1,1 siti/100 kmq.), Toscana (172 impianti, 0,7 siti/100 kmq.). Su scala provinciale la massima densità di impianti si registrava a Vicenza, con 9,7 siti/100 kmq.

L’Italia: per i migratori, un ponte attraverso il Mediterraneo Distesa come un ponte naturale tra Europa ed Africa, l’Italia costituisce, nel suo complesso, una direttrice della massima rilevanza per un’ampia gamma di specie e contingenti vastissimi di migratori che si confrontano con il superamento della barriera ecologica rappresentata dal bacino del Mediterraneo. Anche la catena alpina rappresenta una barriera ecologica che notoriamente modella le direzioni di migrazione seguite da specie ampiamente distribuite in Europa (Berthold 1996). Molti sono gli uccelli che evitano di superarla direttamente, incanalandosi lungo l’Italia settentrionale per seguire una rotta autunnale con forte componente E-W. Per gli uccelli impegnati nel superamento di bracci di mare estesi quali, ad esempio, quelli che si incontrano nel Tirreno, il sistema delle isole italiane costituisce una rete di importanti opportunità di sosta, portando anche in questo caso a forti concentrazioni di uccelli in ambiti territoriali a volte molto ristretti. Per specie di migratori che si basano primariamente sul volo veleggiato, infine, aree di particolare importanza per il superamento del Mediterraneo sono rappresentate, in Italia, oltre che dalle linee di costa, dallo Stretto di Messina, dal Canale di Sicilia e da una serie di valichi alpini ed appenninici. Radici storiche dell’uccellagione in Italia Nota sin dall’antichità, la presenza massiccia, pur se spesso stagionalmente ridotta, di alti numeri di migratori anche in aree altrimenti caratterizzate da densità non particolarmente elevate di uccelli, ha indotto l’uomo mediterraneo, ed in particolare le popolazioni italiane, ad adottare strategie mirate ad un utilizzo quanto possibile efficiente di questa importante fonte di alimento in periodi storici caratterizzati da diete indubbiamente povere di proteine. Tale esigenza ha portato ad un forte interesse per la migrazione degli uccelli nel nostro Paese. Stante la certezza della presenza stagionale degli uccelli, insieme però a quella dell’imprevedibilità sia del loro numero che della durata della loro sosta nelle singole aree, ciò che ovviamente si è cercato di ottenere è stata la capacità di catturare il più alto numero di uccelli nel tempo più breve possibile. Da qui le tradizioni di uccellagione diffuse in aree geografiche diverse del Paese, le quali

Dall’uccellagione allo studio della migrazione: gli inizi dell’attività’ di inanellamento in Italia Questa profonda tradizione e diffusa presenza di siti per la cattura di alti numeri di uccelli fu la base di partenza delle attività di inanellamento in Italia. A partire dal primo marcaggio con un anello metallico di uno Storno Sturnus vulgaris, effettuato da Hans Christian Cornelius Mortensen nel villaggio danese di Viborg il 5 giugno 1899, questa tecnica si diffondeva rapidamente in Europa. In Italia l’idea di ini-

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Introduzione

Visione d’insieme del Roccolo di Arosio dall’interno del “casello” - The Roccolo di Arosio from inside the “casello” - foto Fondazione Il Nibbio

ziare lo studio della migrazione mediante l’inanellamento, e sfruttando a tal fine proprio la rete esistente degli impianti di cattura a fini venatori, fu del Prof. Alessandro Ghigi. Attivo zoologo, fondatore e direttore del Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia della Reale Università di Bologna, nonché presidente della Commissione Venatoria Centrale, nel 1928 Ghigi ritenne maturo il tempo perché anche l’Italia entrasse nel novero dei Paesi impegnati nelle nascenti ricerche sul fenomeno della migrazione. Così scrive Ghigi nel 1930: “Quando, nel 1927, S.E. il Ministro della Economia Nazionale mi fece l’alto onore di designarmi a presiedere il Comitato Consultivo per la Caccia, pensai che la Scienza avrebbe potuto valersi, anche in questo campo, dell’esperienza secolare e che, trasformando in osservatori ornitologici alcune delle migliori uccellande, sarebbe stato possibile ottenere notevoli risultati con spesa relativamente piccola e senza creazione di nuovi organismi pesanti e burocratici. Questo mio concetto esposto al Comitato Consultivo per la Caccia fu approvato e fu trasmesso al Ministero per l’Economia Nazionale che lo accolse”. Sin dagli albori quindi dell’attività di inanellamento in Italia venne riconosciuto e più tardi formalmente previsto, a livello normativo, il ruolo di organizzazione e coordinamento nazionale da parte dell’allora Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia, originariamente sezione dell’Istituto di Zoologia presso l’Università di Bologna, quindi Istituto Nazionale di Biologia della Selvaggina, successivamente Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, infine Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, a partire dalla fine degli anni ’70 con sede ad Ozzano dell’Emilia. La proposta di Ghigi suscitò anche l’immediato interesse del Comitato Ornitologico Venatorio di Milano e della Commissione Venatoria Provinciale di Brescia, e fu proprio il circolo milanese che effettuò i primi marcaggi di alcune centinaia di uccelli nello stesso anno 1928. Tale iniziativa mantenne però un carattere locale e privato, mentre nel 1929 la prima campagna di inanellamento coordinata ebbe inizio, il 15 agosto 1929, presso le cosiddette Passate dello Spino (Brescia), all’estremità sud-occidentale del Lago di Garda, sotto la responsabilità scientifica dell’Istituto Zoologico della Regia Università di Bologna, ed il coordinamento tecnico del Dott. Antonio Duse. Il Duse, medico di Salò ed appassionato uccellatore, oltre che cacciatore fortemente interessato alla migrazione degli uccelli, era stato

presentato al Ghigi dall’avvocato G. Cantoni, Presidente della Federazione Fascista dei Cacciatori Italiani. Le attività coordinate da Duse si svilupparono, sin dall’inizio, sul Passo dello Spino ed in altri due siti allineati in senso N-S lungo il Garda. Le prime giornate di attività vennero dedicate alla sperimentazione delle tecniche di gestione delle catture e di marcaggio degli uccelli, i quali si decise venissero contrassegnati con anelli in alluminio prodotti localmente a Salò. La campagna di studio iniziò quindi formalmente il 1 settembre 1929 e, fino al successivo 15 novembre, le tre stazioni di quello che fu l’Osservatorio Ornitologico del Garda videro l’inanellamento di 4.579 uccelli, i quali produssero, nel corso del medesimo anno, ben 495 ricatture. Le catture e gli inanellamenti venivano affiancati da attività di osservazione della migrazione visibile e di raccolta di dati meteorologici. Gli uccelli particolarmente rari catturati venivano trattenuti in voliera dallo stesso Duse, il quale si avvalse anche della presenza, sul Passo dello Spino, del Dott. Augusto Toschi, distaccato a Salò in qualità di Assistente, e del tecnico Giulio Calastri, entrambi provenienti dal Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia. Negli anni successivi l’Osservatorio del Garda sviluppò ulteriormente le proprie attività, e dal 1932 16-18 stazioni partecipavano alle attività di inanellamento. Quegli anni si caratterizzavano anche per altissime percentuali di ricatture, certamente da porre in relazione sia alla notevole pressione venatoria nelle aree circostanti, sia al premio in denaro che veniva assegnato a chiunque comunicasse la cattura di un uccello inanellato; tale ricompensa venne sospesa con il 1934, anno che registrò un netto calo delle segnalazioni. Le attività dell’Osservatorio diminuirono progressivamente dal 1936, quando l’uccellanda del Passo dello Spino tornò ad operare a soli fini di aucupio, seguita da altri impianti, fino alla cessazione delle campagne di inanellamento nel 1940, anche in relazione all’approssimarsi della guerra. Il forte interesse sviluppato dalle attività di inanellamento dell’Osservatorio Ornitologico del Garda portò, negli stessi anni, alla nascita di una serie di altri Osservatori Ornitologici in aree diverse del Paese. Nell’autunno del 1931 venne istituito l’Osservatorio Ornitologico di Genova, con il coordinamento scientifico del Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia di Bologna e sotto la direzione tecnica del Dr. Riccardo Marcaggi della Commissione Provinciale

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Venatoria di Genova. Nella primavera del 1933 nacquero gli nellamento presso medesimi impianti di cattura. Questa Osservatori Ornitologici di Pisa e della Mesola (Ferrara), situazione ibrida, in anni che vedevano il rapido sviluppo sempre sotto il coordinamento nel primo caso e con la diretscientifico dell’inanellamento in diversi Paesi europei, renta gestione, nel secondo, del Laboratorio di Zoologia applideva l’attività condotta in Italia qualitativamente modesta. cata alla Caccia di Bologna. L’Osservatorio di Pisa, che La lunga tradizione che aveva caratterizzato la diffusione assunse in seguito la denominazione di Osservatorio dell’uccellagione in Italia comportava difficoltà, per persone Ornitologico Toscano, vide per lunghi anni il costante impecoinvolte in tale attività, nel comprendere le esigenze collegno del Prof. Francesco Caterini primariamente nell’inanelgate a quella che era già divenuta una tecnica di ricerca lamento, tramite l’utilizzo di prodine e mirata quindi alla qualità delle informazioni copertoni, di Laridi e Limicoli oltre che, tra raccolte più che ai numeri di uccelli da cati Passeriformi, di Alaudidi e Fringillidi. turare, pur se a fini di solo marcaggio. Il Molti furono invece gli inanellamenti al nido livello tecnico di chi operava negli impianti, di pulcini di Tortore Streptopelia turtur e sentendosi comprensibilmente orgoglioso di Passeriformi vari effettuati dall’Osservauna tradizione mirata e limitata però alla torio della Mesola. Più a sud erano attivi sola cattura, ed eesendo al tempo stesso l’Osservatorio Ornitologico di Ancona, istirestio ad acquisire nuove tecniche di rilevatuito nel 1932 e per anni attivo soprattutto mento dati, consentiva solo la raccolta di nel marcaggio di Quaglie Coturnix coturnix, informazioni parziali sui soggetti che venimentre sulle dune antistanti la splendida vano inanellati, mentre concreti erano i pineta di Castel Fusano, nei pressi di Ostia, rischi di errata identificazione di specie, per erano tese le reti dell’omonimo Osservanon citare l’assenza di indicazioni sulla torio, nato nella primavera del 1930. determinazione delle classi di età. Il grande Occasionali e non strutturate le attività di impulso che originariamente l’aucupio inanellamento nelle regioni meridionali e aveva dato alla nascita dell’inanellamento in sulle isole. Italia determinò quindi, a causa di tali “resiIl fiorire di tutte queste attività produsse in stenze” culturali, il confinare sempre più breve una gran massa di informazioni e di l’uccellagione entro i ristretti confini dati di ricattura, riassunte in un’ampia ammessi dalla tradizione. Gli oggettivi limiti Antonio Duse serie di resoconti statistici, pubblicati scientifici delle informazioni che venivano soprattutto nella collana “Ricerche di Zoologia applicata alla raccolte presso gli impianti tradizionali furono alla base di Caccia”. In effetti gli stessi primi numeri della rivista riguarun’accesa discussione in ambito nazionale, e vennero effidano i risultati di attività di inanellamento (es., Duse & cacemente affrontati, ad esempio, da Sergio Frugis (1975). Toschi 1930, Duse 1930). Il valore informativo derivante dai Grazie ai suoi intensi rapporti con la comunità ornitologica dati di ricattura emerse anche in Italia sin dall’inizio delle internazionale, ed in veste di forza propulsiva dell’ornitoloattività. Già in base agli esiti della prima stagione di attivigia italiana in quello stesso decennio che lo aveva visto tà dell’Osservatorio del Garda Duse (1930), ad esempio, anche fondatore del Centro Italiano di Studi Ornitologici suggeriva correttamente l’esistenza di una importante rotta (C.I.S.O.) e della rivista “Avocetta”, Frugis contribuì a tradi migrazione autunnale con direttrice E-W che seguiva la sferire, nel nostro Paese, un approccio moderno e scientififascia prealpina verso la Francia, piuttosto che incanalarsi camente solido all’utilizzo dell’inanellamento quale tecnica lungo la Penisola. Gli inanellamenti effettuati a Castel di ricerca. Anche il suo ruolo di rappresentante italiano in Fusano produssero, in pochi seno al Comitato permanente anni, un buon numero di per la standardizzazione nelsegnalazioni relative a specie l’ornitologia europea offrì a di particolare rilevanza venatoFrugis l’occasione di discutere ria, le quali vennero efficacecon gli allora responsabili dei mente utilizzate per lavori di principali Centri nazionali di sintesi, come egregiamente inanellamento e conoscere a mostrato, nel caso del Tordo fondo i ricercatori maggiorbottaccio Turdus philomelos, mente impegnati in programmi dal lavoro di Chigi et al. (1938). di inanellamento in diversi Anche le potenzialità dell’inaPaesi europei. A tale riguardo nellamento quale fonte di dati certamente seminali furono i biometrici utili alla sistematica suoi incontri con personalità degli uccelli esaminati vennero quali Chris Mead, del British subito applicate a specie altriTrust for Ornithology e Peter menti allora carenti di inforBerthold, del Max-Plankmazioni morfometriche, come Institut Vogelwarte Radolfzell. Le Passate dello Spino, primo sito di inanellamento italiano esemplificato dall’interessante Da tali incontri nacque un The Passate dello Spino, first Italian ringing site analisi statistica di dati di lunimportante trasferimento di ghezza alare e colorazione di Succiacapre Caprimulgus euroesperienze circa tecniche di campo e pianificazione di propaeus inanellati anche in questo caso a Castel Fusano getti, e da questo scaturirono molteplici iniziative di inanel(Agostini 1936). lamento disegnate e condotte secondo metodiche al passo con i tempi ed internazionalmente accettate le quali caratUlteriori sviluppi verso l’inanellamento moderno terizzarono, in quegli anni, le attività del Centro Italiano Per lungo tempo a seguire e sino agli anni ’70 si assistette, Studi Ornitologici, organizzazione che raccoglieva la in Italia, alla coesistenza di attività di uccellagione ed inanascente generazione di inanellatori “moderni”, tecnica-

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Introduzione

mente istruiti dallo stesso Frugis. totale di quattro corsi di durata settimanale si svolsero in Negli stessi anni, cosciente della necessità di amalgamare primavera ed autunno, con 30 partecipanti da tutta Italia, realtà coesistenti tra loro tecnicamente così diverse, svincopur a fronte di richieste di adesione ben maggiori. L’I.N.B.S. lando al tempo stesso l’inanellamento da qualsiasi altra fu in grado di invitare sette esperti inanellatori inglesi e attività non scientifica, l’allora Istituto Nazionale di Biologia quattro tedeschi, al fine di offrire anche una giusta prodella Selvaggina assunse, nel 1980, una posizione ufficiale spettiva internazionale alle esigenze di standardizzazione affermando l’assoluta incompatibilità dei protocolli di campo. I corsi erano della presenza contemporanea di cattustrutturati in attività pratiche di inanelre a scopo amatoriale e scientifico nel lamento al mattino ed alla sera, con contesto di un medesimo impianto. lezioni nelle ore centrali della giornata. Successivamente, al fine di assicurare Oltre al personale I.N.B.S. i corsi videro una corretta identificazione dei soggetti il contributo di esperti italiani nello stucatturati che si basasse su criteri allora dio della migrazione e dell’orientamento non totalmente condivisi nell’ambito (Natale Emilio Baldacchini, Sergio della comunità degli inanellatori, nel Frugis), nonché di personalità di fama 1983 il Centro Nazionale di internazionale. I partecipanti al secondo Inanellamento introdusse un sistema corso (27 aprile – 4 maggio 1985) ebbebasato su livelli differenziati di permesro l’opportunità, in una stessa giornata, si (C, B, A, legati a livelli gradualmente di seguire lezioni offerte, in sequenza, crescenti di esperienza tecnica). da Chris Mead e da Peter Berthold. Collegati ai diversi permessi erano da A Val Campotto nel 1986 l’I.N.B.S. provun lato elenchi progressivamente estesi vide a realizzare una passerella in legno di specie che potevano essere inanellaper attivare un transetto di reti di circa te, dall’altro le variabili che veniva 300 m. di lunghezza, il che consentì richiesto fossero raccolte. Al fine di attianche di intensificare i corsi, in relaziovare tale nuovo sistema, nell’aprile ne anche alla realizzazione del “EURING 1983 vennero organizzati i primi esami Acroproject”, iniziativa quest’ultima che di inanellamento, a partire da una sesrisultò molto importante per stimolare, Sergio Frugis a Montecristo - foto M.Mongini sione tenuta presso il Roccolo di Arosio. da allora in avanti, le attività di inanellaSergio Frugis on Montecristo Island Gli inanellatori già autorizzati che avesmento negli ambienti di canneto in sero richiesto un permesso di tipo C non necessitavano il Italia, nonché quale primo progetto portato avanti in Italia superamento di un esame, a differenza di quelli che chiedenel contesto di un più vasto programma internazionale. vano di poter operare secondo livelli superiori di autorizzaI corsi di formazione proseguirono, sempre a Val Campotto, zione. Questa prima esperienza di sessioni di valutazione fino alla metà degli anni ’90, per essere quindi sostituiti da tecnica condusse alla regolare organizzazione di esami, un sistema decentrato di istruzione degli aspiranti inanellaaperti sia agli aspiranti inanellatori, sia a titolari di autoriztori, basato sul contributo cruciale offerto al Centro di zazione che intendessero conseguire livelli superiori di perInanellamento dai più esperti tra i titolari, dotati di permesso. L’insieme di questi provvedimenti, che influenzaromesso A. Ancora oggi, chi desidera diventare inanellatore no e modificarono, nei primi anni ’80, l’organizzazione delle segue in media per un paio di anni almeno due titolari attività di inanellamento in Italia, portò comprensibilmente esperti, acquisendo in tal modo la necessaria conoscenza ad una diminuzione significativa del numero sia teorica che pratica, prima di sostenere degli inanellatori e dei totali annui di uccelli un esame per il conseguimento di un proinanellati. prio permesso nominale. A partire dai primi anni ’80 il numero di Formazione tecnica degli inanellatori: inanellatori ha mostrato una tendenza netcorsi di inanellamento, incremento nel tamente positiva, passando dai poco più di numero degli inanellatori 100 nei primi anni ’80 ai 400 del 2008. Il Negli stessi anni vennero attuate, da parte livello tecnico è significativamente miglioradel Centro Nazionale di Inanellamento, inito, come indicato anche dalla percentuale ziative tese a migliorare il livello tecnico degli crescente di inanellatori con permesso di inanellatori, contribuendo al contempo ad tipo A, pari al 30% dei titolari nel 1983, aumentarne il numero. Nel 1983 venne pubcontro il 50% del 2008. Al tempo stesso, i blicato il “Manuale per l’inanellamento degli titolari di licenza C sono scesi dal 66% del uccelli a scopo di studio”, versione adattata 1983 al 37% del 2008. Anche quello che alla realtà italiana del Ringers’ Manual inglestoricamente ed ancora per molti anni era se (Spencer 1976), grazie ad uno sforzo constato il netto sbilanciamento geografico giunto tra Istituto Nazionale per la Biologia nella distribuzione degli inanellatori a vandella Selvaggina e C.I.S.O. (Bardi et al.1983). taggio delle regioni settentrionali venne parGrazie anche ad esperienze acquisite dal perzialmente compensato con numeri crescensonale I.N.B.S. in Inghilterra nel 1983, attrati di appassionati residenti in quelle centraL’inanellamento offre esperienze verso la partecipazione al corso di inanellali e meridionali della penisola e sulle isole, indimenticabili - foto F. Spina mento tenuto da Chris Mead a Gibraltar Ringing offers unforgettable moments che si avvicinarono a questa tecnica negli Point, nel 1985 vennero organizzati, in base anni ’80 e ’90. ad un positivo rapporto di collaborazione con il Consorzio Passaggio importante per il migliore coordinamento e svoldella Bonifica Renana ed il C.I.S.O., i primi corsi nazionali gimento delle attività di inanellamento in Italia è stato di inanellamento nell’Oasi di Val Campotto (Ferrara). Un indubbiamente rappresentato dall’ampia discussione preli-

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minare condotta dal Centro nazionale con gli inanellatori circa protocolli e modalità operative la quale, insieme ai vari aspetti normativi ha portato, nel 1999, all’adozione ed alla più ampia diffusione, da parte dell’allora Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, del “Regolamento per lo svolgimento dell’attività di inanellamento a scopo scientifico”, tuttora formale strumento di riferimento a livello nazionale. Oggi l’inanellamento mostra ancora tendenze positive, con numeri sempre alti di persone che desiderano utilizzare questa tecnica in progetti di ricerca su specie particolari per i quali sia necessario il riconoscimento individuale, in valutazioni di tassi di sopravvivenza, in iniziative di monitoraggio ed analisi ambientale le quali richiedano la conoscenza della struttura di comunità ed uso dell’habitat quale indicato dalle condizioni fisiche degli uccelli presenti, come anche in studi volti primariamente a descrivere rotte di migrazione ed aree di nidificazione, sosta o svernamento. Quale riflessione generale sull’evoluzione che ha caratterizzato il livello tecnico dell’attività di inanellamento in Italia possiamo dire che, se il retaggio di radici culturalmente legate alla tradizione dell’uccellagione ha generato difficoltà nel diffondere tecniche moderne di raccolta dati negli anni ’70-’80, al tempo stesso ciò ha dato l’opportunità di offrire, a tutti gli inanellatori più giovani e ad una parte di quelli “tradizionali”, medesime e condivise esperienze di formazione tecnico-scientifica, proprio grazie all’organizzazione dei corsi di inanellamento. La moderna generazione degli inanellatori italiani ha quindi appreso, in modo fortemente omogeneo, l’utilizzo di protocolli di campo standardizzati, condividendo una serie di esperienze formative che hanno contribuito a minimizzare possibili differenze su base, ad esempio, locale.

Fine anni ‘70: prima sessione di inanellamento al Lago di Burano foto Archivio ISPRA Late ‘70ies: first ringing session at Lake of Burano - Tuscany

Il convegno del gennaio 2002 fu il primo ad essere finanziariamente sostenuto da un’Amministrazione locale, in questo caso la Provincia di Bergamo, la quale offrì l’opportunità di organizzare il convegno nello splendido Casinò in stile liberty di San Pellegrino Terme. Da allora si sono succeduti tre convegni (2004, 2006, 2008), tutti tenuti presso una struttura alberghiera di Montesilvano (Pescara), grazie al contributo dell’Amministrazione Provinciale di Pescara nei primi due incontri e dell’Assessorato Parchi della Regione Abruzzo nell’ultimo. I convegni degli inanellatori hanno sempre visto sintesi di attività da parte del Centro di inanellamento, contributi scientifici di singoli inanellatori o gruppi, resoconti relativi ai progetti coordinati su scala nazionale ed internazionale che coinvolgessero l’Italia, ampie possibilità di discussione e confronto su aspetti tecnici ed organizzativi. Essi hanno inoltre offerto l’opportunità di incontrare ed ascoltare esperti al massimo livello internazionale nello studio della migrazione e nell’uso dei dati di marcaggio/ricattura. Nei diversi convegni questi esperti, che abbiamo avuto la fortuna di poter invitare e che desideriamo ringraziare per il loro importante contributo allo sviluppo dell’inanellamento in Italia sono stati: Pertti Saurola (Bologna 1986), Peter Berthold (Bologna 1993), Will Peach & Raffael Winkler (Bologna 1995), Theunis Piersma & Arie van Noordwijk (Cattolica 1999), Franz Barlein & Åke Lindström (San Pellegrino Terme 2002), Jacquie Clark & Wolfgang Fiedler (Montesilvano 2004), Humphrey Crick, Peter Jones & Giacomo Tavecchia (Montesilvano 2006), Susanne Åkesson & Francisco Pulido (Montesilvano 2008).

Corso di inanellamento in Val Campotto con Peter Berthold e Chris Mead - foto Archivio ISPRA Ringing course in Val Campotto with Peter Berthold and Chris Mead

Formazione tecnica degli inanellatori italiani: i convegni nazionali Un ulteriore momento importante per la formazione tecnica e l’aggiornamento degli inanellatori italiani è stato rappresentato dai Convegni Nazionali degli Inanellatori. Queste iniziative sono state organizzate a partire dal dicembre 1986, quando il primo incontro venne ospitato presso l’aula magna dell’allora I.N.F.S. Sin dal secondo incontro, tenuto nel 1993, con il crescere del numero di partecipanti fu necessario ricorrere all’aula magna dell’Istituto di Zoologia dell’Università quindi, nel 1995, alla Sala Europa della Fiera, mentre l’incontro si svolse per la prima volta fuori Bologna nel 1999, ospitato in una struttura alberghiera di Cattolica.

Chris Mead ed i basettini italiani a Val Campotto- foto Archivio ISPRA Chris Mead and the Italian Bearded Tits in Val Campotto

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INTRODUCTION “…de illo genere sunt turdi adventicio ac quotannis in Italiam trans mare advolant circiter aequinoctium autumnale et eodem revolant ad aequinoctium vernum, et alio tempore, turtures ac coturnices immani numero. Hoc ita fieri apparet in insulis propinquis Pontiis, Palmariae, Pandateriae. Ibi enim in prima volatura cum veniunt, morantur dies paucos requiescendi causa itemque faciunt, cum ex Italia trans mare remeant.” Marco Terenzio Varrone – De Re Rustica, Libro Terzo, V Of that kind (passage migrants) are thrushes and those who fly across the sea every year in Italy approximately during the period of the autumn equinox and resume their flight towards the same place of origin in the period of the spring equinox, as in other periods do Turtle doves and Quails in amazing numbers. The visible proof of this is what happens in the nearby islands of Ponza, Palmarola and Pandataria (Ventotene). As a matter of fact, when they come here with their first flight, they stop for a few days in order to rest and do the same thing when they leave again from Italy across the sea.

Stretched as it is as a natural bridge between Europe and Africa Italy represents, as a whole, a route of the utmost importance fir a wide array of species and huge numbers of migrants confronted with the crossing of the barrier represented by the Mediterranean. Also the Alpine massif represents a barrier which is known to shape migratory directions in widely distributed species in Europe (Berthold 1996) and many, in this case, are the birds avoiding a direct crossing, funnelling along northern Italy by following an autumn heading with a strong E-W component. For birds involved in crossing vast stretches of sea as those featuring the Tyrrhenian, the system of Italian islands represents a network of important staging opportunities, also in this case leading to strong concentrations of birds in very small areas. For species relying on gliding flight, areas of special importance in Italy are represented, besides coastlines, by the Strait of Messina, the Channel of Sicily and by a series of passes both on the Alps and the Apennines. Well known since ancient times, the seasonally brief, however massive presence of migrants also in areas otherwise featured by not particularly high densities of birds, induced man in the Mediterranean, and particularly so people living in Italy, to adopt strategies aimed to as efficient as possible a use of this important source of food in periods characterized by protein poor dietary regimes. Such need stimulated a strong interest for bird migration in our country. Given the regular seasonal presence of birds, aside to the unpredictability both of their numbers and stopover duration in the single areas, what has been attempted to get to was the capacity to catch as many birds as possible in the shortest period of time. Hence the bird trapping traditions so widespread in different areas of the country, which led to the definition of sophisticated and efficient trapping techniques, often based on real trapping plans with very old vegetation structurally managed as to attract birds, together with the use of living decoys, with the aim of flushing them towards vertical triple-layer nets (tramagli). The best known of these structures are represented by: “roccoli”, often huge trapping gardens with hundreds of metres of nets, mainly used in hilly areas or mountains; “bresciane”, mostly in lowlands; “paretai” and “prodine” or “copertoni”, the latter featured by the use of horizontal nets to catch species of open habitats (e.g. Waders or Larks). The smaller

“solchetto” was typical of Liguria and was meant to be operated also in very windy conditions. The use of “panie” or “panioni” was very widespread especially in Friuli, Veneto and Trentino, as well as in Liguria, based on the use of bird lime obtained from the fruits of Loranthus europaeus. Most trapping plans were distributed in the north, from Friuli eastwards till Lombardy, especially along the Prealps. In a detailed overview on the distribution of bird trapping plans in Italy in the period 1927-31 Toschi (1933) lists a total of 1,890 licensed sites, with highest densities in Lombardy (880 sites, 3,7 sites/100 Km2), Veneto (587 sites, 2,3 sites /100 Kmq.), Marche (106 sites, 1,1 sites /100 Kmq.), Toscana (172 sites, 0,7 sites /100 Kmq.). On a scale of Province the highest density was recorded in Vicenza, with 9,7 sites/100 Kmq. This deeply rooted tradition and dense presence of bird trapping sites was the starting point for ringing activities in Italy. After the first marking of a Starling Sturnus vulgaris with a metal ring, by Hans Christian Cornelius Mortensen in the Danish village of Viborg on June 5th 1899, this technique was rapidly spreading across Europe. In Italy it was Prof. Alessandro Ghigi the one who thought of studying bird migration through ringing. An active zoologist, founder and director of the Laboratory of Zoology appled to hunting of the Royal University of Bologna, as well as president of the Central Hunting Commission, in 1928 Ghigi thought the time had come for Italy to join the group of countries active in the blooming of bird migration research. This is what Ghigi writes in 1930: “In 1927, when I had the great honour of being appointed President of the Hunting Advisory Board by the Ministry of National Economy, I thought that Science might have taken advantage, also in this field, by the centennial experience and that, by transforming some of the best bird trapping plants into bird observatories, it would have been possible to get important results with limited costs and no need for new institutions nor bureaucracy. When I explained this concept in front of the Hunting Advisory Board, this was approved and forwarded to the Ministry of National Economy, which endorsed it”. Since the onset of bird ringing in Italy, a central role of organization and coordination was accepted and later formally recognized to the former Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia, originally a section of the Istitute of Zoology of the Bologna University, later Istituto Nazionale di Biologia della

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Lettere di segnalazione - Recovery letters - foto A. De Faveri

Selvaggina, hence Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, more recently Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, based in Ozzano dell’Emilia since the late ‘70ies. Ghigi’s proposal stimulated also the immediate interest of the Milan Ornithological hunting board and Brescia Provincial hunting commission; it was the Milan group to ring the first few hundred birds already in 1928. This initiative though had a local and private profile, while in 1929 the first coordinated ringing campaign took place, on August 15th, at the Passate dello Spino (Brescia), at the south-western edge of the Garda Lake, under the scientific supervision of the Zoological Institute of the Royal University of Bologna and technical responsibility of Dr. Antonio Duse. A physician and passionate bird catcher from Salò, Duse was as well a hunter with a strong interest for bird migration, who had been introduced to Ghigi by a lawyer named G. Cantoni, president of the Fascist Federation of Italian Hunters. Since the beginning, the activities coordinated by Duse were carried on at the Spino Pass and in two more sites aligned on a N-S direction on the Garda. The first days of activity were spent experimenting trapping and ringing procedures, and the decision was taken to mark birds with aluminium rings locally produced in Salò. The ringing campaign formally started on September 1st 1929 and, by the following November 15th, the three stations of what was the Garda Bird Observatory had seen the ringing of 4,579 birds, which produced up to 495 recoveries within the same year. Captures and ringing activities were accompanied by observations of visible migration and collection of meteorological data. Particularly rare species were kept in

cages at the Spino site by Duse, who also took advantage of the presence of Dr. August Toschi as his assistant and Mr. Giulio Calastri as technician, both staff members of the Bologna Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia. The Garda Observatory further developed its activities in the following years, and since 1932 a total of 16-18 stations joined the ringing campaigns. Very high recovery frequencies featured those years, surely to be related to both the intense hunting pressure in the surrounding areas and the money reward granted to all reporters; such a reward strategy was discontinued in 1934, when a sharp decrease in recoveries was immediately recorded. The activities of the Observatory progressively declined starting with 1936, when the trapping site at the Spino Pass was again fully devoted to hunting trapping, followed by other plants, till the stopping of ringing campaigns in 1940, also due to the incoming war. In those years, the strong interest stimulated by the activities of the Garda Bird Observatory led to the starting of a series of other observatories in different regions. The Genoa Bird Observatory was founded in autumn 1931, with the scientific coordination of the Bologna Laboratorio di Zoologia applicata alla Caccia and the technical leadership of Dr. Riccardo Marcaggi, from the Genoa Provincial Hunting Commission. The Pisa and Mesola (Ferrara) Observatories were founded in spring 1933, the former still under the coordination and the latter with the direct management of the Bologna Lab. During long years the Pisa Observatory, later named Tuscany Bird Observatory, was supported by the strong and passionate involvement of Dr. Francesco Caterini primarily in bird ringing

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Introduction

activities based on the use of prodine and copertoni for catching Gulls and Waders as well as, among the Passerines, of Larks and Finches. Many chicks of Turtle Doves Streptopelia turtur and various songbirds were ringed at the nest by the Mesola Observatory. Further to the south, the Ancona Bird Observatory, founded in 1932, was primarily active in the ringing of Quails Coturnix coturnix, large numbers of which were captured also on the dunes in front of the beautiful pine forest of Castel Fusano, near Ostia (Roma), where the nets of the local Observatory, established in the spring 1930, were set. Only occasional and not structured activities were carried on in the southernmost regions and the main islands. The flourishing of all these activities soon produced a mass of information and recoveries, summarised in a wide series of reports, mainly published within the series “Ricerche di Zoologia applicata alla Caccia”. As a matter of fact, the first issues of the journal publish results of ringing activities (e.g., Duse & Toschi 1930, Duse 1930). The information value of recoveries came out since the beginning of ringing activities. Already based on the results of the first season of the Garda Bird Observatory Duse (1930), as an example, properly suggested the existence of an important autumn migratory route with an E-W direction following the Prealps towards France, rather than funnelling along the peninsula. Within few years ringing data from Castel Fusano produced a good number of recoveries of species of relevant hunting interest, which were efficiently summarised in review papers as in the case of Chigi et al. (1938) for the Song Thrush Turdus philomelos. Also the potential of ringing as a source of useful biometrical data for the systematics of the birds being handled were immediately applied to species otherwise lacking details on morphometrics, as shown by the interesting statistical analysis of wing length and coloration of Nightjars Caprimulgus europaeus ringed, also in this case, in Castel Fusano (Agostini 1936). For a long time and till the ‘70ies bird catching and ringing activities coexisted in the same trapping plants. This hybrid situation, during years of rapid scientific development of bird ringing in different European countries, was the reason for the low technical level of the activities carried on in Italy. The long tradition which had featured the historical spread of bird catching in Italy made it difficult, for the people involved, to appreciate the requirements deriving from what had already become a research technique aimed to the quality of data collected rather than the number of trapped birds, even when only for the purpose of ringing them. The technical level of those working in these trapping sites, understandably proud of a tradition targeted and limited to the sole capture, but in the meantime reluctant to learn new techniques of data gathering, only allowed the collection of partial information on the birds being ringed, often with a significant risk of species misidentification, not to mention the lack of details on age class. Despite the strong influx it had originally provided to the start of bird ringing in Italy, and due to this cultural “resistence” to change, bird catching was progressively confined within the restricted limits allowed by tradition. The objective scientific limitations of the information being collected at the traditional trapping sites were the reason for a strong debate at the national level and were, for instance, efficiently tackled by Frugis (1975). Thanks to his intense contacts with the international ornithological community, and a driving force of Italian ornithology during that decade, also through the foundation of the Centro Italiano di Studi Ornitologici (Italian Centre for Ornithological Studies, C.I.S.O.) and of the journal “Avocetta”, Frugis contributed to

introduce a modern and scientifically sound approach to bird ringing as a research method in our country. Also his role of Italian representative within the Council for Stardardization in European Ornithology offered Frugis the opportunity to discuss these issues with the heads of the main European ringing centres and be acquainted with those scientists mostly involved in ringing projects in different European countries. Among these, surely influential was for him meeting personalities like Chris Mead, from the British Trust for Ornithology and Peter Berthold, from the Max-Plank-Institut Vogelwarte Radolfzell. These contacts produced an important transfer of experiences on project planning and field protocols, which originated a series of ringing activities based on internationally accepted and up to date field protocols within those carried on by C.I.S.O., a scientific organisation which gathered the rising generation of “modern” ringers technically trained by Frugis himself. In the same years, aware of the need of blending technically diverse coexistent realities, in the meantime releasing bird ringing from any non-scientific aspect, the national Ringing Centre (RC) took a firm position in 1980, stating the absolute incompatibility of the coexistence of bird catching and ringing within a single site. In order to ensure a correct species identification based on sound criteria used at the international scale, in 1983 a new system was introduced based on ringing permits of different level (C, B, A, linked to increasing experience). Based on the different levels, also a progressively large list of species could be ringed and a growing number of variables were requested to be collected. In order to activate this new system, in April 1983 the first ringing exams were organised at the Roccolo of Arosio. Already licensed ringers applying for a C level permit were not requested to pass the exam, differently from those wishing to get a higher level license. This first session of technical evaluation led to regular ringing exams open to both trainees and already licensed ringers wishing to obtain higher level permits. This new strategy,

Stiaccino Saxicola rubetra inanellato - foto S. Laurenti Ringed Whinchat Saxicola rubetra

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which influenced and changed the organisation of bird ringing in Italy in the early ‘80ies, led to a significant reduction of the overall number of ringers and ringed birds. During the same years the RC undertook initiatives aimed to improve the technical level of ringers, contributing in the meantime to increase their number. An Italian version of the British Ringers’ Manual (Spencer 1976) adapted to our national situation was published in 1983, thanks to a joint effort between the RC and C.I.S.O. (Bardi et al. 1983). Following also direct experiences by the staff of the RC in Germany when visiting Peter Berthold’s research group and in the UK in 1983, when joining the ringing course held by Chris Mead at Gibraltar Point, the first Italian ringing courses were organised in 1985 in Val Campotto Reserve (Ferrara), thanks to a positive cooperation with the owners of the area (Consorzio della Bonifica Renana) and C.I.S.O., the latter managing as local small research station. A total of four 1week courses were held between spring and autumn, with 30 participants from all over Italy, despite a much higher number of applications. The RC was able to invite seven British and four German expert ringers, also in order to offer an international perspective to the need for standardisation of field protocols. The courses were structured with ringing sessions in the morning and evening and lectures during the afternoon. Apart from the RC staff, Italian experts in bird migration research the courses (Sergio Frugis, Natale Emilio Baldacchini), offered their contribution to the courses, together with scientists of international profile. Those taking part in the second course (April 27th – May 4th, 1985) will still remember the chance they had in having Chris Mead and Peter Berthold lecturing back to back within a same afternoon. At Val Campotto in 1986 the RC saw to set up a new and long board walk across a large reed-bed, which allowed to plan more courses, also in conjunction to the intense ringing activities for the EURING Acroproject, an initiative which was very important to stimulate, from then onwards, reed-bed ringing across the country and also as a first experience of Italian involvement within a large-scale international project. Ringing course continued being organised in Val Campotto till the mid-‘90ies, to be then replaced by a decentralized system allowed by the crucial support offered by expert A permit trainers, given also the shortage of staff and resources affecting the RC. Still today, those wishing to get a ringing license will follow at least two expert trainers for at least two years, gaining enough experience as to attend the first exam in order to get the basic C permit. The number of ringers has been showing a clearly positive trend during the last decades, from the just over 100 permit holders of the early ‘80ies to 405 in 2008. also the technical level of our ringers has significantly improved, as confirmed by the growing frequency of A permit ringers (30% of ringers in 1983, 50% in 2008), aside to the decrease in the number of C permit holders (66% in 1983, 37% in 2008). What during long years had been a clear geographical bias in the distribution of ringers was also partly compensated with increasing numbers of trainees from central-southern Regions and on the main islands, during the ‘80ies-‘90ies. Today ringing still shows positive trends, with high numbers of amateurs and scientists wishing to use this technique in projects requiring individual identification, monitoring and environmental assessment initiatives foreseeing the knowledge of community structure along the annual cycle. If the cultural heritage stemming from bird catching traditions caused problems in acknowledging modern ringing techniques during the ‘70ies-‘80ies, this situation in the meantime offered an opportunity to all younger ringers and to a

Ballerina bianca Motacilla alba inanellata - foto S. Laurenti Ringed White Wagtail Motacilla alba

part of the “traditional” ones to share same and common training experiences, thanks to the organisation of ringing courses. The modern generation of Italian ringers learned the most standardised field protocols used at the international level, which contributed to minimise inter-observer biases, e.g. at the local level. Technical training of Italian ringers: the national ringers’ meetings A further important initiative for the technical training and updating of Italian ringers has been represented by the National Ringers’ Meetings, held since 1986. These conferences have been organised since December 1986, when the first meeting took place in the conference room of the RC headquarters. Already with the second venue in 1993, given the growing number of participants the venue was moved to the lecture room of the Zoology Institute of the University of Bologna, hence in a large conference room at the Fiera District in 1995. The meeting was held not in Bologna for the first time in 1999, when ringers met in a large hotel in Cattolica, near Rimini. Since then the RC applied for financial support by local Authorities in order to cover the costs related to the organisation of the meetings. Very positively the Bergamo Provincial Government allowed for the meeting in 2002 to be organised in the historical Casinò in San Pellegrino Terme. The following three meetings (2004, 2006, 2008) were all hosted in a large hotel in Motesilvano (Pescara, east coast), thanks to the Pescara Provincial Government in the first two cases and to the Parks Department of the Abruzzo Region in the last one. Ringers’ meetings have always featured reports of activity by the RC, scientific contributions by ringers or local groups, results from coordinated projects at the national and international scale, wide opportunities to discuss technical and organisational aspects of bird ringing. These venues also offered the chance to meet and listen to experts of highest international profile in the field of bird migration and use of mark/recapture data for avian demography and monitoring. In the different meetings we had the chance to invite the ornithologists listed below, whom we wish again to warmly thank for their support to the development of bird ringing in Italy: Pertti Saurola (Bologna 1986), Peter Berthold (Bologna 1993), Will Peach & Raffael Winkler (Bologna 1995), Theunis Piersma & Arie van Noordwijk (Cattolica 1999), Franz Barlein & Åke Lindstrom (San Pellegrino Terme 2002), Jacquie Clark & Wolfgang Fiedler (Montesilvano 2004), Humphrey Crick, Peter Jones & Giacomo Tavecchia (Montesilvano 2006), Susanne Åkesson & Francisco Pulido (Montesilvano 2008).

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MATERIALI E METODI Vogelzug, Vogelring e Vogelwelt Buletin. Successivamente è stata condotta una lunga fase di controllo formale dei dati inteso a correggere sia imprecisioni dovute alle diverse modalità di raccolta e archiviazione dei dati succedutisi in un così ampio arco temporale, sia ad eliminare dati evidentemente errati o per qualche ragione dubbi e/o incompleti. In particolare, in questa fase sono stati eliminati dati: - duplicati in seguito a doppio inserimento, completo o parziale, nella banca dati informatizzata; - mancanti di informazioni ritenute essenziali per le successive analisi quali, ad esempio, l’indicazione precisa della specie, dell’anello, dello schema di inanellamento, della località di inanellamento e/o di ricattura; - imprecisi nel riportare le località di inanellamento e/o di ricattura in misura da non permetterne l’esatta identificazione geografica o riferite a località incerte (esempio: rinvenuto in provincia di …); - ambigui per la presenza di errori, ad esempio nel codice alfanumerico dell’anello o nella segnalazione delle coordinate geografiche. Per completare l’informatizzazione delle ricatture storiche è stata necessaria la ricerca delle coordinate geografiche delle località di inanellamento o ricattura. Questa necessaria e indispensabile operazione si è rivelata spesso lunga e laboriosa anche perché in seguito ai mutamenti geopolitici intervenuti nel corso del XX secolo, soprattutto nei Paesi dell’Europa centro-orientale, molte località hanno cambiato nazione di appartenenza con conseguenze dirette sullo spelling del nome e talvolta anche sull’alfabeto utilizzato. Il controllo di qualità dei dati è proseguito per tutte le successive fasi di elaborazione ed analisi. In particolare sono stati controllati la coerenza delle coordinate geografiche e delle località riportate Preparazione del campione nelle schede di ricattura, delle Tutte le ricatture conservate su date di inanellamento e ricattura, supporto cartaceo sono state Quinquenni - Five-year periods delle età di inanellamento in relainformatizzate e riunite a quelle zione ai periodi fenologici della già presenti nella banca dati fig. 1. Frequenze delle ricatture per periodi di 5 anni specie, nonché la corretta deterinformatica. E’ stata inoltre effetminazione del soggetto inanellato tuata una ricognizione delle ricate ricatturato anche riguardo l’ature di uccelli inanellati o ripresi reale distributivo della specie. Ciò in Italia pubblicate in riviste orniha richiesto un costante confrontologiche, o in rapporti di stazioni to tra i dati informatizzati e le e centri di inanellamento esteri schede dell’archivio cartaceo nonper verificarne la presenza e/o la ché, soprattutto per le ricatture corrispondenza con i dati presenstoriche, il controllo delle lettere ti negli archivi del CNI. In particooriginali di segnalazione conserlare sono state controllate le vate su microfilm. segnalazioni contenute nelle Come regola di base si è sempre annate dal 1910 al 1980 delle N. ricatture - No. recoveries cercato di massimizzare il camseguenti testate: Acta Ornitologica fig. 2. Distribuzione delle classi dimensionali dei campioni pione disponibile per le diverse (Polonia), Aquila (Ungheria), analisi numeriche e cartografiche Bulletin du Centre de reserches senza tuttavia sacrificare la necessaria precisione. In molte sur les migration des mammiféres et des oiseaux (Francia), analisi le ricatture sono raggruppate entro periodi di tempo Bulletin de la Fondation Tour du Valat (Francia), Larus (ex(pentadi, decadi, stagioni fenologiche). In tutte queste occaYugoslavia), Le Gerfaut (Belgio), Ornithologische Beobachter sioni, i record per i quali la data di ricattura è stata ripor(Svizzera), Rivista italiana di Ornitologia (Italia), ed infine tata in modo impreciso rispetto ai limiti di accuratezza quattro testate pubblicate in Germania Vogelwarte, Der N. specie - No. species

% Ricatture - % Recoveries

MATERIALI Le analisi statistiche e cartografiche svolte per la preparazione dell’atlante hanno interessato un campione iniziale formato da oltre 165.000 ricatture, raccolte dal 1906 al giugno 2003, e relative a 316 specie/taxa. Questo campione comprende sia uccelli inanellati e ricatturati in Italia (74%), sia uccelli inanellati all’estero e ricatturati nel nostro Paese (21%) e viceversa (5%). Il campione iniziale comprende tutti i dati raccolti nella banca dati informatizzata e nell’archivio cartaceo delle ricatture storiche del Centro Nazionale di inanellamento Italiano (CNI) dell’ISPRA. La prima conta oltre 150.000 record ed include i dati presenti nel database delle ricatture internazionali mantenuto dall’EURING, mentre il secondo archivio somma oltre 15.000 schede cartacee relative a ricatture avvenute negli anni antecedenti il 1982, anno in cui il CNI ha iniziato l’informatizzazione dei dati di inanellamento e di ricattura (figg. 1, 2). Tradizionalmente, presso il CNI i dati di ricattura erano organizzati in tre distinti archivi riferiti rispettivamente alle ricatture di uccelli: i) inanellati all’estero e ripresi in Italia, ii) inanellati nel nostro Paese e ripresi all’estero ed infine iii) marcati e ripresi entro i nostri confini nazionali. La separazione delle ricatture in tre archivi è risultata funzionale fino a quando le ricatture venivano conservate esclusivamente su schede cartacee, mentre ha progressivamente perso significato, ed utilità pratica, con la progressiva informatizzazione della banca dati di inanellamenti e ricatture. Durante la realizzazione dell’atlante si è tuttavia ritenuto funzionale mantenere in qualche modo distinti i tre archivi; i risultati delle analisi numeriche e cartografiche vengono infatti mostrate tenendo separatamente conto dell’origine italiana o estera di inanellamenti e ricatture.

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richiesta, sono stati eliminati dall’analisi. In particolare, sono stati esclusi dalle analisi tutti quei record in cui non sono risultate disponibili informazioni riguardo la data o le modalità di ricattura, così come anche quelli in cui la data di ricattura è stata stimata con un errore di oltre una settimana in più o in meno rispetto alla data riportata. Tipicamente questi casi si presentano quando un uccello inanellato viene rinvenuto morto e le condizioni del corpo suggeriscono che non sia morto di recente, oppure quando il segnalatore non comunica la data precisa di ricattura.

Anelli ed altri contrassegni colorati Questo atlante considera le sole ricatture scaturite da anelli metallici e non le segnalazioni di soggetti marcati anche con contrassegni visibili a distanza. Il riconoscimento individuale realizzato in particolare tramite anelli colorati ha visto un forte sviluppo in Italia soprattutto a partire dagli anni ’90. Il Centro di Inanellamento Italiano ha sempre coordinato direttamente la gestione e l’acquisizione delle letture. Questo tipo di marcaggi facilita enormemente le osservazioni dei singoli uccelli, moltiplicando i dati di “ricattura” e consentendo così di produrre “storie di vita” individuali e raffinate stime dei tassi di sopravvivenza. Proprio per queste ragioni, le segnalazioni che scaturiscono dai contrassegni visibili a distanza richiedono modalità analitiche particolari che esulano da quelle adottate, in maniera generalizzate per tutte le specie, in questo atlante.

ANALISI DEI DATI Gestione ed analisi La gestione e l’analisi dei dati è stata effettuata mediante il software del pacchetto Microsoft Office. Il programma Access è stato utilizzato per l’elaborazione delle queries standardizzate di calcolo, la selezione di sotto-campioni di dati e la loro esportazione in formato dbf per la successiva realizzazione delle elaborazioni cartografiche. Le mappe e le elaborazioni GIS (Geographic Information System) sono state effettuate utilizzando il software ESRI ArcView v. 3.2a correlato di estensioni di uso comune quali Animal Movement Analysis v. 2.0 (Hooge & Eichenlaub 2000) e XTools1, ma anche di script originali (Duprè 1999) appositamente elaborati per produrre mappe di ricattura a partire dai dati informatizzati nel formato della banca dati del CNI. La distanza tra località di inanellamento e di ricattura è stata calcolata mediante la formula che misura la distanza ortodromica. A questo scopo si è utilizzato il programma Great Circle Calculator elaborato da Andrew Gray2. Per la ricerca delle coordinate di località di inanellamento e cattura presenti nell’archivio storico cartaceo sono stati utilizzati diversi dizionari geografici (gazzetter) disponibili in Internet, tra i quali www.maporama.com e www.fallingrain.com/world/index.html sono stati i più utilizzati, ed i software di navigazione prodotti da Google (http://earth. google.it/) e dalla NASA (http://worldwind.arc.nasa.gov/).

Sistematica e ordine di presentazione delle specie La sequenza di presentazione e la nomenclatura sistematica delle 280 specie di uccelli trattate nei due volumi dell’atlante sono quelle riportate in Speek et al. (2006). Realizzazione delle mappe I confini delle nazioni mostrati nelle mappe sono quelli forniti dalla ESRI a corredo del software ArcView nella loro versione aggiornata rispettivamente al 1999 (confini europei) ed al 1998 (confini mondiali). Le mappe sono state disegnate utilizzando la proiezione di Mercatore che risulta la più adatta a rappresentare le latitudini comprese tra i 75° N e S. E’ importante sottolineare come nelle mappe le linee che uniscono le località di inanellamento e di ricattura non riflettono le rotte percorse dai singoli uccelli inanellati. Allo stesso modo, le distanze tra località di inanellamento e di ricattura di singoli soggetti inanellati, o quelle calcolate per gruppi di soggetti (esempio tra località estere di inanellamento e località italiane di ricattura), non riflettono le distanze effettivamente percorse e non sono tra loro direttamente comparabili. Lo stesso dicasi per i valori riportati nella tabella mostrata per ciascuna specie trattata e i dati che nei grafici pongono in relazione distanza tra località e tempo trascorso dall’inanellamento alla ricattura.

Definizione di ricattura Qui e di seguito in tutto l’atlante, con il termine di ricattura si intende sia il ritrovamento di un uccello inanellato deceduto o che comunque non verrà più liberato (in lingua inglese si parla di recovery), sia del controllo (in inglese control) di uccelli vivi che vengono catturati e quindi rilasciati, ad esempio da inanellatori, o di cui viene letto l’anello in natura. Poiché l’atlante è rivolto primariamente ad analizzare i movimenti degli uccelli entro ed attraverso il nostro Paese, il campione contenente i dati corretti è stato successivamente “filtrato” così da escludere dalle successive analisi statistiche e cartografiche: - tutte le segnalazioni successive alla prima ricattura (senso lato). Le osservazioni multiple di un medesimo soggetto non sono infatti tra loro indipendenti, bensì strettamente auto-correlate e portano a risultati falsati soprattutto se presenti in rapporto elevato rispetto alla composizione numerica del campione; - tutte le ricatture in cui la distanza tra località di inanellamento e di segnalazione è risultata inferiore ai 15 km. In questo modo si è inteso escludere sia le auto-ricatture effettuate da inanellatori, sia le altre ricatture strettamente locali che talvolta si riferiscono alla medesima località di inanellamento indicata però con un diverso toponimo.

Condizioni e circostanze di ricattura Le circostanze (cause) in cui avviene la ricattura di un uccello inanellato, così come le sue condizioni fisiche ed il destino a cui va incontro dopo la ricattura, sono dettagliatamente descritte e codificate dall’EURING. La versione più recente del codice EURING prevede infatti dieci possibili condizioni di ricattura ed una lista di quasi un centinaio di circostanze di ricattura. Per gli scopi dell’atlante le condizioni e le circostanze di ricattura sono state riassunte rispettivamente in quattro e undici categorie principali (Tabb. 1 e 2) alle quali si fa costante riferimento nella trattazione delle singole specie. Queste categorie sono molto simili a quelle utilizzate dal BTO nell’atlante della migrazione in Gran Bretagna e Irlanda (Wernham et al. 2002): se ne differenziano, tuttavia, per aver distinto le ricatture dovute ad intrappolamento in strutture per la difesa delle colture da quelle avvenute in modo accidentale, e le ricatture dovute ad inanellamento e lettura dell’anello da quelle effettuate deliberatamente dall’uomo. Tabella 1. Condizioni di ricattura - morto: soggetto ucciso o rinvenuto morto; - rilasciato: soggetto catturato deliberatamente o accidentalmente, ma successivamente rilasciato in natura;

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Materiali e metodi

- non rilasciato: soggetto catturato deliberatamente o accidentalmente che successivamente è stato trattenuto in cattività o il cui destino finale non è conosciuto; - condizioni completamente sconosciute.

alternarsi nel nostro Paese, sia dell’estrema variabilità geografica e climatica che caratterizza il nostro Paese alle sue diverse latitudini. Ad esempio, è noto che in molte specie nei periodi di transito possono mescolarsi nello stesso territorio soggetti residenti e soggetti in migrazione a lungo raggio (es. Merlo Turdus merula). Allo stesso tempo è evidente che in inverno le condizioni climatiche sono generalmente molto diverse nelle regioni settentrionali e in quelle meridionali: così le isole maggiori possono ospitare contingenti svernanti di specie che nelle regioni settentrionali sono invece assenti durante il periodo invernale (es. Upupa Upupa epops). Va infine sottolineato come nel lungo arco temporale in cui sono stati raccolti i dati di ricattura, si sono verificati cambiamenti significativi nelle condizioni ambientali e climatiche che hanno visto molte specie colonizzare stabilmente il nostro Paese (molti uccelli acquatici) o cambiare status e diventare residenti (ad esempio Garzetta Egretta garzetta, Nitticora Nycticorax nycticorax).

Tabella 2. Condizioni di ricattura - abbattuto/catturato: deliberatamente abbattuto (caccia) o intrappolato o avvelenato; - inanellamento: catturato nell’ambito di attività di inanellamento; - cause antropiche: impatto contro veicoli; collisione contro vetri o altre strutture artificiali; attrazione da luci artificiali; annegamento in bidoni, vasche od altri contenitori artificiali; - cattura accidentale: intrappolato accidentalmente in reti e fili utilizzati per la protezione delle colture (anche ittiche) o in trappole destinate al controllo di specie problematiche (es. ratti, topi); - cause naturali varie: annegamento; intrappolamento in strutture naturali; deperimento per fame, freddo, siccità; eventi climatici eccezionali (tempesta, venti forti, grandine, alluvioni, ecc.); - malattia: traumi; malattie e parassitosi di varia origine; - inquinamento: avvelenamento per ingestione o contatto con materiali e sostanze inquinanti; elettrocuzione; effetto di radiazioni; - predatore domestico: catturato da gatto, o altro animale domestico; - predatore naturale: catturato da predatori (mammiferi, uccelli rapaci ) o da altri animali selvatici (es. punto da vespa); - lettura anello: anello letto in natura mediante strumenti ottici; - cause rare: tutte le altre cause di cattura.

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLE SPECIE Ogni specie viene presentata seguendo uno schema standard che prevede: - la descrizione del campione di ricatture utilizzato nelle successive analisi; viene sempre mantenuta la distinzione tra i tre sottocampioni in cui, storicamente, è stata organizzata la banca dati del CNI (ricatture estero-Italia, Italia-estero ed Italia-Italia); - la presentazione di statistiche relative all’età all’inanellamento, al periodo storico in cui è avvenuta la ricattura, alle condizioni ed alle circostanze di ricattura codificate secondo le categorie dell’EURING, all’andamento fenologico delle ricatture, all’intervallo temporale intercorso tra date di inanellamento e di ricattura di tutti i soggetti che compongono il campione o separatamente di quelli marcati da pulli/giovani e segnalati come deceduti; - la presentazione di mappe generali e di dettaglio riguardo alle aree di provenienza e di destinazione degli uccelli inanellati all’estero e ricatturati in Italia, e viceversa; - la presentazione di mappe descrittive dei movimenti di dispersione e migrazione con riferimento anche all’età di inanellamento ed alla fenologia di inanellamento e ricattura.

Definizione dei periodi fenologici Per ogni specie trattata, quando il numero e la distribuzione stagionale delle ricatture sono risultati adeguati, è stata effettuata un’analisi dei movimenti migratori o dispersivi su base fenologica. A questo scopo l’arco annuale è stato suddiviso nei quattro periodi di svernamento, migrazione primaverile (pre-riproduttiva), riproduzione, migrazione autunnale (post-riproduttiva) (es. fig. 3). Per ogni specie la definizione dei periodi fenologici è stata effettuata integrando informazioni bibliografiche relative alle popolazioni europee (Handbook of the Birds of the Western Palearctic) ed italiane (es. Brichetti et al. 1992) con i risultati dei dati di inanellamento (Macchio et al. 1999). Per ogni specie è quindi stato effettuato un controllo a posteriori onde valutare, e nel caso adeguare, se i periodi fenologici così definiti risultavano adeguati ai dati presenti nel campione delle ricatture. I periodi fenologici così definiti non devono essere tuttavia considerati in modo rigido. Ciò in conseguenza sia di una certa variabilità nel comportamento delle diverse popolazioni che possono essere contemporaneamente presenti o

La trattazione standard ha previsto la preparazione di una tabella e sino a 16 grafici e 30 mappe per ciascuna specie. Tuttavia, siccome l’atlante intende fornire, in maniera quanto possibile omogenea, indicazioni su tutte le specie delle quali si abbiano informazioni indipendentemente dalle dimensioni dei relativi campioni, nella gran parte dei casi, anche per ovvie ragioni di spazio, l’estensione e la completezza della trattazione delle singole specie sono risultate meno dettagliate di quanto potenzialmente consentito dai dati. In particolare la trattazione dipende dal numero di record esistenti, quindi dalla disponibilità di ricatture italiane e/o estere ed infine dalla distribuzione delle segnalazioni su base stagionale e geografica. Di seguito si riporta una breve descrizione dei contenuti delle schede redatte per ciascuna specie. Nome e raffigurazione della specie Per ogni specie sono riportati in sequenza il nome italiano, il nome scientifico ed il codice EURING. Di seguito è riportato il nome inglese e sono indicati l’Ordine e la Famiglia di appartenenza. Ogni specie è inoltre raffigurata da un disegno al tratto appositamente realizzato da Federico Gemma.

fig. 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Trattazione delle specie La trattazione inizia con un breve testo introduttivo che può comprendere informazioni generali sulla specie, quali distribuzione, status di conservazione, dimensioni delle popolazioni, fenologia e comportamento migratorio entro l’areale europeo ed italiano. Le informazioni qui riportate derivano per la gran parte da pubblicazioni di carattere generale. Tranne che in pochi casi, per non appesantire la trattazione con ripetute citazioni, si è omesso riportare di volta in volta le fonti bibliografiche che sono comunque indicate nella bibliografia generale. A questo testo generale seguono una mappa ed un grafico, commentati, relativi all’inanellamento della specie nel nostro Paese nel periodo 1982-2003. Come già precedentemente ricordato, il 1982 segna l’inizio dell’informatizzazione dei dati di inanellamento da parte del CNI, mentre il 2003 segna la fine del periodo considerato da questo atlante. La mappa riporta con simboli rossi le località di inanellamento di soggetti volanti e con simboli verdi le eventuali località di inanellamento di pulcini. Il grafico riporta l’andamento annuale del totale complessivo di individui inanellati (soggetti volanti e pulcini).

fig. 4. Andamento dei dati di cattura per periodi di 5 anni

Sezione campione analizzato Per ogni specie trattata, una prima tabella riporta alcune statistiche relative al campione di ricatture analizzato. Il contenuto è di comprensione immediata, va tuttavia evidenziato il significato delle prime due righe che riportano il numero di record disponibili in banca dati e quello dei record analizzati. La differenza tra i due valori indica quanti record sono stati esclusi dall’analisi perché risultati errati o dubbi, incompleti riguardo a informazioni decisive, o più spesso perché relativi a ricatture locali, effettuate cioè a meno di 16 km dalla località di inanellamento. L’ultima riga (individuo più anziano) si riferisce al numero massimo di giorni trascorsi tra l’inanellamento e la morte di uccelli inanellati da pulcini o giovani dell’anno catturati prima del periodo di dispersione post-natale. Questa informazione si differenzia da quella riportata nella penultima riga (intervallo massimo di ricattura) che riporta invece il numero massimo di giorni trascorsi tra la data di inanellamento e la ricattura di tutti i soggetti considerati. Per il calcolo dei valori riguardanti intervalli di tempo riportati in tabella, e più avanti nelle mappe fenologiche, sono stati esclusi dall’analisi tutti i record in cui l’errore associato alla data di ricattura è risultato superiore a ± 7 giorni. Questa sezione si completa con un grafico a barra che rappresenta la suddivisione dell’arco annuale nelle quattro stagioni ornitologiche di ciascuna specie in Italia (es. fig. 3). Giova qui notare come questo atlante contenga, in molti casi, informazioni nuove rispetto a quelle sinora pubblicate per il nostro Paese. A tale riguardo, in diversi casi i risultati delle analisi hanno, ad esempio, fornito evidenze dell’inizio di movimenti di migrazione attraverso l’Italia in periodi considerati riproduttivi, o di movimenti di ritorno in periodi generalmente descritti quali fasi di svernamento.

fig. 5. Età al momento dell’inanellamento degli uccelli ricatturati

sentato in modo incompleto. Il secondo grafico descrive la distribuzione dell’età all’inanellamento dei soggetti poi ricatturati (es. fig. 5). Sono considerate quattro distinte classi di età, definite sulla base del codice EURING: pulcini o pulli (codice = 1), giovani nati nell’anno di inanellamento (codice = 3), soggetti completamente sviluppati di età sconosciuta (codice = 2), soggetti dopo il primo anno di vita ed adulti (codice = 4). Una quinta categoria include tutti gli uccelli per i quali l’età non è stata accertata al momento dell’inanellamento oppure non è stata riportata nelle schede di ricattura. Sezione ricatture All’inizio di questa sezione, due coppie di grafici illustrano le informazioni disponibili su condizioni e circostanze di ricattura degli uccelli ripresi, rispettivamente, in Italia e all’estero. Le condizioni di ricattura, riunite in quattro categorie principali, sono mostrate in due grafici a barra (es. fig. 6) mentre le circostanze di ricattura risultate più frequenti (sino a cinque categorie) sono mostrate in grafici a torta (es. fig. 7). Queste figure sono realizzate considerando solo i record per i quali condizioni e circostanze sono note, quindi non necessariamente il totale del campione disponibile. Il numero dei record utilizzati e la proporzione rispetto al totale sono comunque sempre indicati nelle rispettive didascalie. Questa sezione è completata da uno o due grafici, secondo la sufficiente disponibilità di dati, che si riferiscono al tempo trascorso tra inanellamento e ricattura ed alla longevità (es. fig. 8). Per entrambi sono stati uniti i record appartenenti ai tre archivi. Nel primo caso sono stati utilizzati tutti i record disponibili, con unico vincolo un errore nella data di ricattura non superiore ad un intervallo di una settimana. Per il calcolo della longevità sono stati selezionati i soggetti inanellati da pulcini o giovani dell’anno e abbat-

Sezione inanellamento In questa sezione vengono presentati e commentati due grafici descrittivi del set di ricatture. Il primo è un istogramma multiplo che illustra, separatamente per i tre archivi, l’andamento storico delle ricatture effettuate dal 1906 al 2003 (es. fig. 4). Il periodo considerato, suddiviso in lustri successivi, inizia con il quinquennio 1905-1910, a cui risalgono le prime due ricatture3, e si conclude con il quinquennio 2000-2005. Poiché le ultime ricatture analizzate per l’atlante risalgono al 2003, quest’ultimo quinquennio è rappre-

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Materiali e metodi

fig. 6. Condizioni di ritrovamento in Italia di uccelli inanellati all’estero

fig. 9. Frequenza delle ricatture estere in Italia in base a periodi di 10 giorni (decadi), utilizzati quali unità temporale anche a livello UE

lamento-ricattura ed il tempo trascorso tra i due eventi (es. fig. 10). Anche in questo caso sono stati considerati solo i record con errore nella data di ricattura non superiore ai sette giorni. La scelta di basare su decade gli istogrammi delle ricatture è motivata dal fatto che quest’ultima rappresenta l’unità temporale di riferimento utilizzata in genere anche dall’Unione Europea per l’applicazione della Direttiva Uccelli Selvatici. La distribuzione geografica delle ricatture è illustrata in una serie di mappe standard (es. fig. 11) la cui interpretazione è facilitata da una didascalia che riporta il numero di record del campione utilizzato e da un testo di commento. Per convenzione, in tutte le mappe gli inanellamenti sono indicati con cerchi e le ricatture con triangoli. Unica eccezione riguarda la mappa che illustra contemporaneamente la distribuzione di soggetti esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e di soggetti inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (es. fig. 12); in questo caso vengono usati solo simboli tondi, rispettivamente di colore rosso e verde, e di dimensione proporzionale al numero di record rappresentato. In alcuni casi questa mappa è proposta in una variante che riporta anche poligoni kernel (calcolati mediante l’omonima routine dell’estensione di Arcveiw Animal Movement) che rappresentano una distribuzione di densità delle osservazioni a diversa probabilità (rosso 50%, blu 75%) e sono utilizzate a circoscrivere l’areale di origine dei soggetti che migrano in Italia (es. fig. 13). Nelle mappe generali, poste all’inizio delle tre sezioni, gli inanellamenti sono indicati da cerchi rossi e le ricatture da triangoli verdi. In entrambi i casi, i simboli sono di dimensione proporzionali al numero di record rappresentati (si veda l’esempio riportato nelle pagine successive). Nelle mappe che mostrano i movimenti in base all’età all’inanellamento, i pulli, i giovani dell’anno e le immaturi/adulti sono rappresentati, rispettivamente, da simboli tondi di colore giallo, blu o rosso. In queste mappe i triangoli che indicano le località di ricattura mostrano una gradazione di

fig. 7. Circostanze di ritrovamento in Italia di uccelli inanellati all’estero

fig. 8. Curva di longevità di uccelli inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti

tuti o segnalati come deceduti morti entro sette giorni dalla data riportata. Entrambi questi grafici sono “misti”, presentano cioè un istogramma e una linea continua che si riferiscono rispettivamente al numero di casi registrato su base mensile e alla loro frequenza cumulativa (il totale riportato sull’asse di destra è sempre pari a 100). Sezione movimenti e migrazione Questa sezione risulta suddivisa in tre parti distinte che si riferiscono ai movimenti di soggetti rispettivamente: i) inanellati all’estero e ripresi in Italia, ii) inanellati In Italia e ripresi all’estero, iii) inanellati e ripresi in Italia. Le due sezioni estero-Italia ed Italia-estero si sviluppano in modo molto simile, mentre la terza se ne differenzia per un numero generalmente più limitato di mappe e la mancanza dell’istogramma che illustra l’andamento delle ricatture lungo l’arco annuale (es. fig. 9). Questo grafico è stato ritenuto poco significativo nel caso di uccelli inanellati e segnalati in Italia, poiché i campioni relativi alle ricatture effettuate entro i confini nazionali sono sempre molto meno numerosi di quelli di cattura già utilizzati per le analisi contenute nell’atlante stagionale degli inanellamenti in Italia (Macchio et al. 1999). Si rimanda pertanto a questo lavoro che descrive con dettaglio l’andamento stagionale delle catture di 167 specie di non-Passeriformi e 113 specie di Passeriformi. Nelle tre sezioni, compatibilmente con una sufficiente disponibilità di dati, è invece sempre presente un grafico che illustra la correlazione tra distanza delle località di inanel-

fig. 10. Distanza tra siti di cattura e ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

fig. 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia

fig. 14. Carta di migrazione con indicazione dell’età all’inanellamento e del tempo trascorso fino alla ricattura

fig. 12. Distribuzione geografica, in periodo riproduttivo, degli uccelli ricatturati (rosso) o inanellati (verde) in Italia

fig. 15. Carta di migrazione con indicazione dei periodi fenologici di inanellamento e ricattura

fig. 13. Poligoni kernel di distribuzione geografica, in periodo riproduttivo, degli uccelli ricatturati (rosso) o inanellati (verde) in Italia

fig. 16. Distribuzione numerica dei dati di ricattura nei singoli Paesi di origine o destinazione

colore che varia dal rosa al rosso vivo, al bruno ed infine al nero, in relazione al tempo trascorso tra la marcatura e la ricattura (es. fig. 14). Cerchi e triangoli di colore blu, giallo, verde e rosso sono utilizzati nelle mappe fenologiche per indicare inanellamenti e ricatture effettuate, rispettivamente, nei periodi di svernamento, migrazione primaverile, riproduzione e migrazione autunnale così come vengono definiti nella barra fenologica riportata all’inizio della scheda (es. fig. 15). Nelle mappe che illustrano le nazioni di origine degli uccelli con anelli esteri ripresi in Italia, e vicever-

sa dei paesi di destinazione degli uccelli marcati in Italia, le quattro possibili gradazioni di colore, dal rosa al bruno scuro, indicano numeri di casi crescenti, relativi a classi di frequenza pari al 25% del campione (es. fig. 16). Traduzione inglese e riassunti Le didascalie di mappe e figure hanno una traduzione Inglese. La trattazione di ciascuna specie si completa con un riassunto in Inglese.

1 www.odf.state.or.us/divisions/management/state_forests/XTools.asp 2 www.andrew-gray.com/dist/ 3 Si tratta rispettivamente di un Gabbiano comune (Larus ridibundus) e

di uno Zafferano (Larus fuscus) inanellati con anelli tedeschi dalla sto-

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rica stazione ornitologica di Rossitten (ora stazione biologica di Rybachy) localizzata sul Courish Spit, la stretta lingua di terra ora nella regione russa di Kalinigrad, che separa la Laguna di Curonia dal Mar Baltico.

Materiali e metodi RINGRAZIAMENTI La realizzazione di questo atlante sarebbe stata impossibile senza l’incondizionata dedizione e passione di centinaia di inanellatori volontari che hanno contribuito a marcare alcuni milioni di uccelli nel nostro Paese. A ciascuno di loro, ed alle decine di migliaia di cittadini che hanno segnalato il rinvenimento di uccelli inanellati, va il nostro più sincero ringraziamento. Questo atlante scaturisce da decenni di raccolta, codificazione ed archiviazione dei dati qui pubblicati. Ciò è stato reso possibile grazie all’indispensabile contributo di tutti coloro che, a diversi livelli, hanno lavorato negli anni presso il Centro Nazionale di inanellamento Italiano (CNI). Desideriamo qui esprimere il nostro più vivo ringraziamento a: Alessandro Andreotti, Arianna Aradis, Nicola Baccetti, Gianni Benciolini, Lionello Bendini, Renza Benzi, Massimiliano Cardinale, Adriano De Faveri, Andrea Ferri, Lara Marangoni, Chiara Marchetti, Alberto Massi, Antonella Messineo, Alessandro Montemaggiori, Osvaldo Negra, Andrea Pilastro, Alessandro Scotti, Lorenzo Serra, Andrea Scappi, Mario Spagnesi, Alessandra Stagni, Sara Tomasini, Andrea Tosarelli. Un particolare apprezzamento al contributo offerto da Lionello Bendini all’istituzione della banca dati informatizzata. Un aiuto speciale è stato offerto dai colleghi che hanno lavorato presso il CNI in questi anni di realizzazione dell’atlante, offrendo ogni possibile sostegno alle analisi. Il nostro più sentito ringraziamento va a Davide Licheri, Stefano Macchio, Rosita Mantovani, Riccardo Nardelli, Ezio Orfelini, Dario Piacentini, Massimo Sacchi, Cosimo Tendi. La Data Service Center ha lavorato per lunghi anni nell’informatizzazione dei dati, ed anche a loro va il nostro apprezzamento. I colleghi dei Centri nazionali di Inanellamento esteri hanno compartecipato i dati che ci hanno consentito di produrre la massima parte di queste analisi. A metà degli anni ’90 l’EURING, con la sua EURING Data Bank, ha fornito tutti i dati custoditi relativi all’Italia, contribuendo fattivamente alla completezza dei campioni di ricatture qui utilizzati. Utili suggerimenti relativi all’impostazione delle analisi ed ai testi sono stati forniti da Alessandro Andreotti, Nicola Baccetti, Davide Licheri e Lorenzo Serra. Maria Luisa Romagnoli ha prodotto prime bozze grafiche dell’atlante. Giovanni Bana per la Fondazione “Il Nibbio”, Adriano De Faveri, Stefano Laurenti, Alessandro Micheli e Manuel Mongini hanno cortesemente fornito le fotografie qui pubblicate. L’attuale impostazione del volume è stata realizzata, con grande professionalità, da Alessando Troisi che, insieme a Barbara Casentini e Valeria Zannoni della Società Cooperativa Darwin, ha mostrato piena disponibilità e molta pazienza. Federico Gemma ha prodotto sia gli schizzi delle singole specie, sia le splendide copertine. La ricostruzione dello sviluppo storico dell’inanellamento in Italia si è giovata delle approfondite conoscenze messe a nostra disposizione da Alessandro Micheli. Le analisi e la stampa di questo atlante sono state rese possibili grazie al sostegno finanziario offerto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale Protezione della Natura, insieme al grande interesse mostrato per il progetto dal Direttore Generale Aldo Cosentino. Lo staff del Centro Nazionale di Inanellamento Italiano, dicembre 2007 - The staff of the Italian Ringing Centre, December 2007. da sinistra (from the left), Massimo Sacchi, Andrea Ferri, Cosimo Tendi, Dario Piacentini (in basso - below), Stefano Macchio, Fernando Spina, Riccardo Nardelli, Davide Licheri, Ezio Orfelini, Stefano Volponi, Rosita Mantovani

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

MATERIALS AND METHODS Ornitologia (Italy), as well as on four German journals Vogelwarte, Der Vogelzug, Vogelring and Vogelwelt Buletin. A detailed formal check of data has then been performed, in order both to correct possible inaccuracies due to different archive protocols during several decades, or to clean from clearly wrong, or doubtful or incomplete records.

MATERIALS

N. specie - No. species

% Ricatture - % Recoveries

The statistical and cartographic analyses for the planning of the atlas have been performed on an initial sample of 165,000 recoveries, collected since 1906 and till June 2003, out of 316 species/taxa. This sample includes birds ringed and recovered in Italy (74%), or ringed abroad and recovered In particular the following data have been removed from the in our country (21%), and vice-versa (5%). sample during this phase: The original sample includes all data stored in the comput- doubled data due to doubled partial or full input in the erised data bank and in the paper archive of historical recovdata bank; eries at the Italian National Ringing Centre (RC) of ISPRA - data missing crucial details for the analyses, e.g. precision (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in species identification, ring number, ringing Scheme, ringformer Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. The coming/recovery sites; puterised data bank has 150,000 records, with all data con- imprecision in ringing/recovery sites as not to allow the cerning Italy and stored in the EURING Data Bank, while the geographical identification of the locality, or uncertain site second archive hosts over 15,000 records from recoveries references (e.g. in the Province of…); earlier than 1982, when the RC started computerising ringing - ambiguity or inaccuracy due to mistakes (e.g. letters O or and recovery data (figg. 1, 2). S in the ring number instead of the figures 0 and 5; missRecoveries at the Italian RC have traditionally been organing or inaccurate definition of longitude with respect to ised in three different archives storing records of i) birds Greenwich meridian. ringed abroad and recovered in Italy: ii) birds ringed in Italy and recovered abroad, iii) birds ringed and recovered in Italy. Geographic coordinates fhave been This division has been useful when calculated for historical recoveries data were stored as paper recovery missing from our archives. This has cards, while loosing its meaning often been challenging due to new and practical benefit with the proadministrative and geopolitical gressive computerisation of the boundaries during the XX century data bank. For this atlas we have especially in Eastern Europe, leadhowever preferred to maintain this ing to changes of country or name, separation among the three when not of alphabet. archives, hence the results of Data quality control has been connumeric and cartographic analyses tinued during the various phases of are shown based on the Italian or analyses. In particular, detailed foreign origin of ringing and recovQuinquenni - Five-year periods checks have been carried on of coorery data. This is also aimed to a fig. 1. General sample: recovery frequencies by 5-year periods dinates against localities as from more detailed description of comthe recovery cards, of ringing and plex situations, found in many of recovery dates, age at ringing the species considered, deriving against species phenology, species from our country being an important determination also against its disarea of origin, passage and destitribution range. This required a connation for birds distributed across stant comparison between computvast geographical areas. erised data and paper schedules, as well as with the originals of Organisation of the data sample recovery letters as they are stored All recoveries still on paper have in our microfilm archives. been computerised and joint together with those stored already in the N. ricatture - No. recoveries As a rule we always tried to maxcomputerised data bank. A full fig. 2. General sample: distribution of sample size classes imise the sample size for the differsearch has also been performed for ent analyses but not at the cost of all records of birds ringed or recovaccuracy. Recoveries have been grouped within time periods ered in Italy and published in the ornithological literature or (pentades, decades, phenological seasons). Data with in reports of foreign ringing Centres or stations, in order to inaccurate definition of recovery date as from what required check them against the data we had at the RC. by the analysis have been excluded. In particular, all data missing details on recovery date or circumstance have been In particular we have searched for recovery data published excluded, together with those with an inaccuracy of recovery between 1910-1980 on the following journals: Acta date longer than one week. Such cases typically happen Ornitologica (Poland), Aquila (Italy), Bulletin Centre Reserche when body conditions of a ringed bird suggest it died Migration (France), Bulletin de la Fondation Tour du Valat since over one week, or when recovery date is not precisely (France), Larus (former-Yugoslavia), Le Gerfaut (Belgium), reported. Ornithologische Beobachter (Switzerland), Rivista italiana di

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Materials and methods

DATA ANALYSIS

sent those actually travelled and are not directly comparable. The same is true for the values reported in the table shown for each species and for those in the graphs relating travelled distance and elapsed time between ringing and recovery.

Data processing Data management and analyses have been performed by Microsoft Office package. Access software has been used to produce standardised data queries, organisation of data subsamples and their exportation in dbf format for subsequent mapping processing. ESRI ArcView v. 3.2a software equipped with Animal Movement Analysis v. 2.0 (Hooge & Eichenlaub 2000) and XTools1 extensions has been used to produce maps and GIS (Geographic Information System) analyses, together with specific original scripts (Duprè 1999) allowing the production of maps starting from data in standard format as from the central data bank of the RC. For distance calculation and coordinates checking, see footnote 3 on page 30.

Recovery conditions and circumstances The circumstances (causes) in which a recovery of a ringed bird takes place, together with its physical conditions and its fate following the recovery are fully described and coded by EURING. The most updated version of the EURING code lists ten possible conditions and nearly one hundred recovery circumstances. For the aims of this atlas, recovery conditions and circumstances have been summarised in 4 and 11 main categories, respectively (Tables 1, 2), which are regularly referred to in the species accounts. These categories are very similar to those used by the BTO in their Migration Atlas (Wernham et al. 2002), although we have separated recoveries of birds entangled in crop protection nets from accidental trapping, and recoveries through ringing controls or ring reading in the field from deliberate taking by man.

Definition of recovery Al throughout the atlas the term recovery refers either to a ringed bird which is reported as dead, or anyhow is no longer released into the wild (referred to as “recovery” in English), or to the reporting of a live ringed bird which is trapped and later released, for instance by ringers, or whose ring is read in the field (referred to as “control” in English). The atlas being primarily meant to analyse bird movements within and through our country, the sample of checked data has been further “filtered” as to exclude from subsequent statistical and mapping analyses: - all subsequent reports after a first recovery (sensu latu). Multiple observations of a single individual are not independent from each other, but strictly auto-correlated and may lead to biased results especially when representing a significant percentage of the sample; - all recoveries within a distance radius of 15 km between ringing and recovery localities. In doing so we have decided to exclude local retraps or recoveries.

Table 1. Recovery conditions - dead: killed or found dead; - released: deliberately or accidentally trapped by man, but then released; - not released: deliberately or accidentally trapped by man, taken into captivity, ultimate fate of bird not known; - condition completely unknown. Table 2. Recovery circumstances - intentionally by man (shot) or trapped or poisoned; - ringing: trapped during ringing activities; - human-related causes: traffic accident, collision with glass or other transparent materials or other structures, attracted to lights, drowned in artificial water container or tank; - accidental capture: entangled in crop protection nets (including fish ponds), caught in mouse-trap; - natural (environmental) causes: drowned, tangled in natural objects, poor conditions due to starvation, cold weather, hot weather, violent climatological phenomena (strong winds, tempest, hail, floods, etc.); - natural causes (diseases): general trauma, various diseases or parasites; - pollution: poisoned through chemical pollution, electrocuted, radio-activity; - predated by domestic predator: cat or other animals; - predated by natural predator (mammals, raptors), or by other animals (e.g. wasps); - ring number read: bird identified in the field by optical instruments; - rare causes: any other cause.

Colour rings and visual marks This atlas takes into account only recoveries derived from metal rings and not reports of birds wearing visual marks. Individual identification obtained especially through colour rings has had a fast development in Italy especially starting in the ‘90ies. The Italian Ringing Centre has always directly coordinated the collection and management of sightings. This marking technique greatly facilitates the observation of individuals, increases the number of “recoveries” for single birds and allows the production of “life histories” for improved survival estimates. Therefore specific procedures are required to analyse records derived from visual marks, which is beyond the scope of this atlas. Systematics and sequence of species accounts The sequence of the 280 species accounts in the two volumes follows the order as in Speek et al. (2006).

Definition of temporal periods When an adequate sample size and seasonal distribution of recoveries was available, analyses have been performed of migratory or dispersion movements on a phenological basis. For this purpose the annual cycle has been divided into four periods of wintering, spring (pre-nuptial) migration, breeding and autumn (post-nuptial) migration (e.g. fig. 3). For each species the definition of these temporal periods has been made through the integration of the existing general literature on European (Handbook of the Birds of the Western Palearctic) and Italian (Brichetti et al. 1992) populations with the results originated by specific analyses on the national sample of first-capture data (Macchio et al. 1999). Each species has been checked “a posteriori” in order to see

Maps National boundaries shown in maps are those provided by the Esri Arcview software, respectively in the 1999 version for Europe and 1998 one for the entire world. Maps have been produced using Mercator projection, which is the most convenient to display latitudes between 75° N and 75° S. It is important to note that lines connecting ringing and recovery localities in the maps do not necessarily represent the routes followed by the individual birds. Equally, distances calculated between ringing and recovery localities of single individuals, as those for groups of individuals (e.g. between ringing sites abroad and recovery sites in Italy) do not repre-

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Species name and description For all species the Italian and Latin name are reported, together with the EURING species code. The English name, followed by the Order and Family are then listed. Every species is represented by a sketch by Federico Gemma. Species accounts Each account starts with a brief introductory text on the species, which may include details on breeding range, conservation status, population size, phenology and migratory behaviour within Europe and Italy. Given the explicit aim of the atlas to report on results of analyses of bird movements as derived from ringing activities, and not of a general synthesis on the different species, also in order to avoid repeated references to same general literature, apart from specific cases we have decided to omit references, which are however reported in the bibliography. In particular the following publications have been used as a source of data on specific aspects like: general details on distribution range and migration (Cramp & Simmons 1977, 1983, Cramp 1985, 1988, 1992); general details on breeding distribution in Italy (Frugis & Meschini 1993, Brichetti & Fracasso 2003, 2004, 2006, 2007); population size in Italy (Brichetti & Fracasso 2003, 2004, 2006, 2007); conservation status in Europe (Birdlife International 2004); details on seasonal distribution of ringing totals, differential migration of sex-classes and seasonal variability of the index of relative abundance as calculated from the national set of first-capture data (Macchio et al. 1999), data on morphometrics, e.g. wing length, frequency of fat birds and average body mass as calculated from the national set of first-capture data (Licheri & Spina 2005). The general introductory text is followed by a commented map and graph on ringing data on the species during the period 1982-2003. As mentioned above, the full computerisation of ringing and recovery data at the RC starts in 1982, while 2003 marks the limit of the period considered for this atlas. The map shows in red the ringing localities of full grown birds, and in green those of chicks. The graph shows the pattern of annual ringing totals (full grown and chicks).

fig. 3. Division of the annual cycle by temporal periods

whether the periods derived were in agreement with the evidences as from the recovery sample.The temporal periods as defined should not be considered too strictly, given a degree of variability originating from the behaviour of different geographical populations which can be present in Italy in a same or different periods, as well as to the marked geographic and climatic differences across the latitudinal range within Italy. In several species (e.g. Blackbird Turdus merula) resident birds and passage migrants can be found at a same site during the migration periods. Winter conditions are also very different between northern and southern regions: large islands may therefore host winter visitors belonging to same species which otherwise leave the northern areas of the country during the cold season (e.g. Hoopoe Upupa epops). It should also considered that significant changes in environmental and climatic conditions have taken place in the long period during which data published in this atlas have been collected, leading some species to become regular breeders in Italy (several waterbirds), while others changed their status and developed resident populations (e.g. Little Egret Egretta garzetta, Night Heron Nycticorax nycticorax).

GUIDE TO SPECIES ACCOUNTS A standard account for every species is structured as follows: - description of the data sample available and used for the analyses, always with reference to the distinction between the three sub-samples as from the organisation of the RC data bank (i.e., foreign ringed birds recovered in Italy, Italian ringed birds recovered abroad, Italian ringed birds reported within Italy); - overall statistics on: age at ringing, historical distribution of recoveries by 5-year periods, conditions and circumstances at recovery as from EURING codes, phenology of recoveries, elapsed time between ringing and recovery both for the overall sample and for birds marked as chicks; - general and detailed maps on areas of origin and destination of birds ringed abroad and recovered in Italy, and vice-versa; - maps on migration and dispersal movements.

Samples selection For every species Table 1 shows general statistics on the sample of recoveries analysed. The table is self-explanatory, however the first two lines report the number of records available within the data bank and that of the data effectively used. The difference indicates the number of records which have been excluded from the analysis because they were wrong or doubtful or lacking crucial details, or more frequently as they represented local recoveries, i.e. at a distance of less than 16 km from the ringing site. The last line (oldest bird) shows the highest number of elapsed days between the marking and death of birds ringed as pulli or young of the year before the period of juvenile dispersal. This piece of information is different from the penultimate line (maximum recovery interval), listing the highest number of elapsed days between ringing and recovery among all birds analysed. When calculating elapsed time intervals shown in the table, as well as in the subsequent phenological maps, all records with accuracy of recovery date of more than ± seven days have been excluded. At the end of this section a bar graph shows the division of the annual cycle in the four temporal periods adjusted for Italy, based on the existing literature. It is useful to note that in several cases this atlas contains new pieces of information than those so far available for our country. From this respect, in several cases the results of our analyses have shown, e.g. a start of migratory movements

Standard treatment is structured with a table and up to 16 graphs and 30 maps. However, given the aim of the atlas to offer as homogeneous as possible a treatment of all species for which data be available irrespective of sample size, as well as for understandable limits of space, the degree of detail of the analyses for the single species has been, in most cases, lower than potentially allowed by the available data sets. Differences among species have also been related to sample size, availability of Italian and/or foreign recoveries, seasonal and geographic distribution of records. Here below a brief description of the contents of the species accounts is reported. For explanations of the symbols used in the maps please see the sample format at the end of this chapter.

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Materials and methods

through Italy during what are regarded to as breeding periods, as well as onset of return movements during wintering phases.

5). A fifth category includes all birds whose age has either not been recorded at ringing, or not reported on the recovery form. Recoveries Two pairs of graphs at the beginning of this section show available details on recovery conditions and circumstances for birds recovered in Italy and abroad, respectively. Recovery conditions are summarised in four main categories are reported in a bar graph (e.g. fig. 6), while the most frequent recovery circumstances (up to five categories) are shown in pie graphs (e.g. fig. 7). Only records whose conditions and circumstances were known have been used to produce these graphs, hence not necessarily the whole available sample. Numbers of records used and their frequency against the total sample are always reported in the relevant captions. Depending on data availability, one or two graphs are then included in this section on elapsed time between ringing and recovery and longevity (e.g. fig. 8). For both graphs data belonging to the three sub-samples have been clumped. In the former graph, all data have been used provided potential inaccuracy of recovery date within seven days. Birds ringed as chicks or young of the year and recovered as shot or dead within seven days from the recovery date have been considered to calculate longevity. Both these graphs show at the same time an histogram with the number of cases on a monthly basis and their cumulative frequency (the total on the right axis always being 100).

Table 1. Recovery sample statistics (sample case) Sample statistics N. records (all) N. records (used) Mean interval (all) Mean interval (pulli) Mean distance (all) Mean distance (pulli) Median distance (all) Median distance (pulli) Maximum distance Maximum elapsed time Oldest bird

Abroad-Ita Ita-Abroad 67 67 291 360 1388 1501 1421 1770 2646 1550 1550

8 8 462 186 771 146 451 146 2485 1420 300

Ita-Ita 33 11 676 254 89 45 47 45 375 2884 272

Ringing data section This section offers general details on the age at ringing for birds marked both abroad and in Italy, as well as the historical distribution of recoveries. The latter is in the form of a multiple histogram reporting the frequency of recoveries by 5-year periods, between 1906-2003 (e.g. fig. 4). The first period goes between 1905-1910, when the first two recoveries were recorded2, the last one between 2000-2005; since our analyses consider recoveries collected within 2003, this final time unit is incomplete. The distribution of age classes at ringing of birds recovered takes into account four classes: chicks or pulli (code = 1), birds born within the year of ringing (code = 3), fully grown birds whose age is unknown (code = 2), birds at least in their second calendar year and adults (code = 4) (e.g. fig.

fig. 6. Recovery conditions in Italy for foreign ringed birds

fig. 4. Pattern of recovery frequencies by 5-year periods fig. 7. Recovery circumstances in Italy for foreign ringed birds

fig. 8. Longevity curve of individuals ringed as chiks or first year birds and reported as dead

fig. 5. Age at ringing of birds recovered

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movements and migration This section is divided into three parts referred to, respectively: i) birds ringed abroad and recovered in Italy, ii) birds ringed in Italy and recovered abroad, iii) birds ringed and recovered in Italy. The first two sections are very similarly structured, whereas the last one features a generally lower number of maps and lacks the histogram on the distribution of recoveries along the year (e.g. fig. 9).

been described based on 10-day units (decades); this time unit is the one used also at the EU level to describe seasonal events which are relevant also for the enforcement of the EU Wild Birds Directive. The geographic distribution of recoveries is illustrated by a series of standard commented maps (e.g. fig. 11), whose interpretation is supported by relevant captions showing sample size. In all maps, ringing data are conventionally shown as circles and recoveries as triangles, except those maps showing the distribution of foreign birds ringed as chicks or juveniles/adults during the breeding season, together with birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season, in which case only red and green circles are used, respectively, whose size is correlated to sample size (e.g. fig. 12). In some cases a different version is proposed of this map, including kernel polygons (calculated through the relevant routine within the Arcveiw Animal Movement extension), representing a distribution of the density of observations at different degrees of probability (red 50%, blue 75%), which are used to limit the area of origin of birds migrating through Italy (e.g. fig. 13). In the general maps introducing the three sections, ringing data are shown as red circles and recoveries as green triangles. In both cases symbol size is proportional to the number of records represented (see examples on the following pages). In maps showing movements by age class at ringing, pulli, young of the year and adults are represented by yellow, blue or red circles, respectively. In these maps, triangles indicating recovery sites have a progressively darker shade of colour, from pink to live red, to brown and finally to black, depending on elapsed time between ringing and recovery (e.g. fig. 14). Blue, yellow, green and red circles and triangles are used in phenological maps in order to refer to recoveries during wintering, spring migration, breeding and autumn migration, respectively, as defined by the reference bar graph at the beginning of the account (e.g. fig. 15). In maps showing the countries of origin of birds ringed abroad which are recovered in Italy, as in those indicating countries of destination of birds ringed in Italy, four potential shades of colour, from pink to dark brown, indicate progressively higher numbers of cases, based on classes of frequency set at the 25% of the general sample (e.g. fig. 16).

fig. 9. Frequency of foreign recoveries in Italy based on the 10-day time units used also by the European Union

The latter graph is considered non particularly relevant since recoveries within the national boundaries are always much less numerous than first-capture data already used in analyses reported in the seasonal ringing atlas in Italy (Macchio et al. 1999). We therefore suggest to refer to this volume, which offers a detailed description of the seasonal pattern of firstcapture data in 167 species of non-Passerines and 113 Passerines. In the three sections, and given data availability, a graph is shown with the correlation between distance between ringing and recovery localities and elapsed time (e.g. fig. 10), provided potential inaccuracy of recovery date within seven days. In all cases, phenology of recoveries has

English captions and summaries An English version is provided of captions in all figures and maps. Species accounts end with an extended abstract in English. fig. 10. Distance between ringing and recovery sites against elapsed time

1

http://www.odf.state.or.us/divisions/management/state_forests/XTools.asp

2

These are a Black-headed Gull (Larus ridibundus) and a Lesser Black-backed Gull (Larus fuscus) ringed with German rings in the historical station of Rossitten (nowadays Rybachy), on the Courish Spit, the narrow sandy stretch now within the Russian region of Kalinigrad, separating the Couronian Lagoon from the Baltic.

3

The distance between ringing and recovery localities has been calculated by the ortodromic distance formula, using the Great Circe Calculator software by A. Gray. Various gazzetters available on the web have been our tool when checking coordinates of ringing and recovery localities as from our historical paper archive, among which www.maporama.com and www.fallingrain.com/ world/index.html have been the most intensively used, together with navigation software produced by (http://earth.google.it/) and NASA (http://worldwind.arc. nasa.gov/).

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Materials and methods

fig. 11. Movements of foreign ringed birds recovered in Italy

fig. 14. Migration map with indication of age at ringing and elapsed time

wintering spring migration breeding autumn migration

fig. 12. Geographical distribution during the breeding period of birds recovered (red) or ringed (green) in Italy

fig. 15. Migration map with indication of phenological periods of ringing and recovery

fig. 13. Kernel polygons of geographical distribution during the breeding period of birds recovered (red) or ringed (green) in Italy

fig. 16. Numbers of recoveries in the single countries of origin or destination

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Trentino Alto Adige Valle d'Aosta Lombardia

Friuli Venezia Giulia

Veneto

Piemonte Liguria

Emilia-Romagna

Toscana Marche Umbria

Abruzzo Lazio

Molise

Campania Sardegna

Puglia Basilicata

Calabria

Sicilia

foto F. Spina, Archivio ISPRA

Names and administrative boundaries of the Italian Regions

ACKNOWLEDGMENTS It would have been impossible to produce this atlas had it not been for the unreserved commitment of hundreds of volunteer ringers who marked some million birds in our country. Our most sincere thanks go to each of them, and to tens of thousands citizens for having reported ringed birds. This atlas originates from decades of data collection, coding and filing. This has been made possible thanks to the essential contribution of all colleagues who were part of the staff at the Ringing Centre during many years. Here we wish to express our warmest thanks to: Alessandro Andreotti, Arianna Aradis, Nicola Baccetti, Gianni Benciolini, Lionello Bendini, Renza Benzi, Massimiliano Cardinale, Adriano De Faveri, Andrea Ferri, Lara Marangoni, Chiara Marchetti, Alberto Massi, Antonella Messineo, Alessandro Montemaggiori, Osvaldo Negra, Andrea Pilastro, Alessandro Scotti, Lorenzo Serra, Andrea Scappi, Mario Spagnesi, Alessandra Stagni, Sara Tomasini, Andrea Tosarelli. Lionello Bendini deserves a special mention for his pivotal role in planning and launching our computerised data bank. A special support has been provided by those colleagues who have been part of the Ringing Centre staff during these years of production of the atlas, offering all possible support during the analyses. All our appreciation goes to Davide Licheri, Stefano Macchio, Rosita Mantovani, Riccardo Nardelli, Ezio Orfelini, Dario Piacentini, Massimo Sacchi, Cosimo Tendi. Data Service Centre has been working during many years for data computerisation, and we do appreciate their support. Colleagues at the various National Ringing Centres have shared the recovery data which enabled us to produce most of the analyses. In the mid-‘90ies EURING kindly provided copies of all data stored in its EURING Data Bank, strongly improving the completeness of the data set we used. Most useful comments on analyses and texts have been offered by Alessandro Andreotti, Nicola Baccetti, Davide Licheri and Lorenzo Serra. Maria Luisa Romagnoli kindly produced first rough drafts of the atlas. Giovanni Bana for the Fondazione “Il Nibbio”, Adriano De Faveri, Stefano Laurenti, Alessandro Micheli and Manuel Mongini have nicely allowed us to publish own pictures. Alessando Troisi, with the help of Barbara Casentini and Valeria Zannoni of “Società Cooperativa Darwin” has worked for the graphic design of the volumes with skill and good temper. Federico Gemma produced all sketches of the species as well as the beautiful cover paintings. The section on the history of bird ringing in Italy has greatly benefited from the detailed knowledge of Alessandro Micheli. The analyses and printing of this atlas have been allowed by the financial support provided by the “Direzione Generale Protezione della Natura of the Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”, together with the deep interest shown by its General Director Aldo Cosentino.

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Descrizione delle specie

A. De Faveri

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STROLAGA MINORE (Gavia stellata) [00020] RED-THROATED DIVER Ordine: Gaviformi (Gaviiformes) Famiglia: Gavidi (Gaviidae)

Specie a distribuzione circumartica con areale riproduttivo principale posto nella tundra artica e sub-artica dell’Europa, dell’Asia e del Nord America a Nord del 60° parallelo. Alcune popolazioni nidificano anche più a Sud, in Svezia, Scozia e Irlanda. Sverna principalmente nell’emisfero settentrionale, lungo le coste del Pacifico, dell’Atlantico, nei Grandi Laghi nordamericani, nel Mar Caspio, nel Mar Nero e, in minor misura, nel Mar Mediterraneo che risulta ai margini meridionali dell’areale di svernamento. In Italia è specie migratrice e svernante regolare, con presenze distribuite prevalentemente nelle lagune nord adriatiche ed i litorali toscani e liguri. Nelle regioni centrali la specie è erratica nei mesi invernali, con soste più brevi che nelle regioni settentrionali. Le segnalazioni sono sempre numericamente modeste, in genere riferite ad uno-due individui o piccoli gruppi, e divengono più frequenti durante gli inverni più freddi (Baccetti et al. 2002). E’ spesso associata alla Strolaga mezzana, specie con cui condivide i medesimi habitat. Frequenta soprattutto le acque marine costiere, spesso nei tratti antistanti laghi, lagune e foci di fiumi, mentre è più occasionale nelle acque dolci dei laghi interni. Le aree riproduttive vengono lasciate tra fine agosto e ottobre, mentre lungo le nostre coste gli arrivi avvengono in novembre.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 3). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). Come più in generale in tutta Europa, anche in Italia l’inanellamento della Strolaga minore è del tutto occasionale. Nel periodo di indagine sono stati marcati solo tre soggetti due dei quali in località interne della Pianura Padana occidentale.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione

Est-Ita

Ita-Est

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

1 1 143

0

Ita-Ita

1956 1956 1956 143

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Strolaga minore - Gavia stellata

Disponiamo di una sola ricattura relativa a questa specie poco inanellata in Europa. Si tratta di un soggetto marcato come adulto lungo la costa del Golfo di Finlandia nella seconda metà degli anni ’60 e segnalato, a seguito di abbattimento, in un contesto continentale della Pianura Padana, nella terza decade di ottobre. In inverno osservazioni in zone umide interne non sono rare proprio nelle Regioni dell’Italia settentrionale, a fronte di una prevalenza di localizzazioni costiere di una specie comunque poco frequente nel nostro Paese.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

The Red-throated Diver is a rare winter visitor to Italy, with an estimated population lower than 50 birds; these are distributed mainly along the coasts and in coastal lagoons of the north Adriatic, Liguria and Tuscany, although more recently some records originated also from Apulia. Occasional ringing of three individuals between 1982-2003 took place in continental northern Italy and the coast of Tuscany, respectively. A single recovery is available of a bird ringed on the northern coast of the Gulf of Finland in early June 1968 and reported as shot in the following late October in the Po plains, along a SW direction. The species is protected in Italy since 1977.

Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

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STROLAGA MEZZANA (Gavia arctica) [00030] BLACK-THROATED DIVER Ordine: Gaviformi (Gaviiformes) Famiglia: Gavidi (Gaviidae) Specie a distribuzione oloartica con areale riproduttivo comprendente un’ampia fascia intorno al Circolo Polare Artico, le zone boreali dell’Europa, dell’Asia e del Nord America, e la sola esclusione della Groenlandia. Sverna principalmente nella zona dei Grandi Laghi nordamericani e lungo i litorali settentrionali del Pacifico, dell’Atlantico centro-settentrionale e del Mare del Nord, nel Mar Baltico, nel Mar Caspio, nel Mar Nero e nel Mediterraneo. In Italia è specie migratrice e svernante, con presenze invernali di alcune centinaia di individui concentrati lungo le coste dell’alto Adriatico, del Mar Ligure e dell’alto e medio Tirreno. Altrove le presenze sono più sporadiche e meno numerose a conferma di come le nostre regioni e più in generale tutto il bacino Mediterraneo siano di secondaria importanza per lo svernamento di questa specie. Durante la migrazione post-riproduttiva, i primi individui raggiungono le coste italiane in ottobre e gli arrivi continuano per tutto novembre. Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, nelle regioni centrali, si verifica un aumento delle presenze determinato probabilmente dai contingenti che svernano più a Sud. La massima presenza si registra a marzo, mentre in aprile e maggio restano pochi individui, soprattutto immaturi che non hanno esigenze riproduttive e che quindi migrano più tardivamente. Le segnalazioni si riferiscono prevalentemente a piccoli gruppi di 2-10 individui, sebbene nei siti in cui risulta più abbondante si possono spesso osservare gruppi formati fino a 20 individui. Frequenta soprattutto le acque marine costiere ed in particolare i tratti di litorale antistanti lagune, foci di fiumi e canali, ma si rinviene anche nelle acque dolci dei grandi e piccoli laghi interni.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 3). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). La specie è poco inanellata in Europa e scarsamente presente nel nostro Paese, con una popolazione svernante compresa tra i 100-200 individui, la quale mostra anche una preoccupante tendenza demografica negativa.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione

Est-Ita

Ita-Est

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

2 2

1 1

1040

583

1040

583

1501

583

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).

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Strolaga mezzana - Gavia arctica

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements

The Black-throated Diver is the most common of the Gavia species is Italy, where it is present mainly during the winter, with an estimated population of approximately 200 individuals. Main winter areas are in Friuli and along the coasts of southern Latium (Latina). The species is only occasionally ringed in Italy, with two birds between 19822003, in northern Lombardy and southern Tuscany, respectively. Only two birds, ringed in Sweden and Germany, were reported as shot along the coasts of the northern Adriatic, while one individual marked in EmiliaRomagna was shot in Mediterranean France.

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 3. Movimenti di soggetti ripresi in Italia (n = 2) o all’estero (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy or abroad, with dates of ringing and recovery. Si dispone di tre soli dati. Due si riferiscono a soggetti inanellati all’estero, rispettivamente in Germania e Svezia ed abbattuti lungo la costa alto adriatica. Il terzo dato alla sola Strolaga mezzana inanellata in Emilia-Romagna a sua volta abbattuta nella Francia mediterranea.

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TUFFETTO (Tachybaptus ruficollis) [00070] LITTLE GREBE Ordine: Podicipediformi (Podicipediformes) Famiglia: Podicipedi (Podicipedidae) Il Tuffetto è specie politipica ad ampia distribuzione. L’areale della forma nominale comprende l’Europa e l’Africa settentrionale. I contingenti nidificanti nell’Europa centroorientale sono migratori e svernano nel bacino del Mediterraneo, mentre in Europa occidentale e meridionale la specie è parzialmente residente. L’estensione dei movimenti delle diverse popolazioni è correlato con le temperature invernali. In Italia il Tuffetto è nidificante estivo e residente, migratore e svernante. I movimenti migratori si registrano tra luglio e dicembre e tra fine febbraio e metà aprile. E’ ampiamente presente e comune in tutte le zone umide del centro-nord, mentre è invece scarso nel meridione ed assente in alcune zone alpine. La stima della popolazione nidificante, che si ritiene largamente sedentaria, è di 1.0003.000 coppie, mentre la popolazione svernante è di quasi 10.000 individui e mostra trend positivo (Baccetti et al. 2002). Ha una prolungata stagione riproduttiva, con duetre covate e deposizioni tra la fine di marzo e la fine agosto. Nel periodo riproduttivo frequenta piccoli laghetti, acquitrini, stagni, maceri, bacini per l’irrigazione, ex cave, anche di dimensioni molto ridotte e ricche di vegetazione sommersa e minime porzioni di acque libere. Al di fuori del periodo riproduttivo frequenta anche ambienti con acque salmastre dove seleziona le zone litoranee con buona presenza di vegetazione ripariale.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 232). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Tuffetto viene scarsamente ed irregolarmente inanellato in Italia, con totali annuali medi leggermente superiori all’inizio degli anni ‘90. Le catture più numerose sono state effettuate nell’area del Delta del Po, mentre risultano isolate e per lo più riferibili a singoli individui quelle effettute nelle altre regioni del centro-nord e al sud in Campania e Sicilia. Le percentuali di inanellamento nei diversi mesi dell’anno non mostrano una chiara correlazione con la fenologia della specie, pur presentando il picco maggiore in coincidenza dell’unione dei contingenti sedentari e svernanti.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione

Est-Ita

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

2 2 434 170 513 551 513 551 551 697 170

Ita-Est

Ita-Ita 15 1

90 90 90

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Tuffetto - Tachybaptus ruficollis

Sezione inanellamento — Ringing data Specie poco inanellata in Europa, offre due sole ricatture in Italia, tra la seconda metà degli anni ’40 ed i primi anni ’50. Di questi due soggetti uno risulta inanellato da pullo, mentre dell’altro non è nota l’età all’inanellamento. L’unico dato di ricattura nazionale si riferisce ad un soggetto inanellato nel primo anno di vita e risale alla seconda metà degli anni ’90, decennio questo caratterizzato da un significativo incremento nel numero di soggetti inanellati nel nostro Paese. Delle tre ricatture disponibili, sono note i particolari di ritrovamento solo per un soggetto che risulta ucciso deliberatamente.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Le due segnalazioni di soggetti esteri sono entrambe invernali e si riferiscono rispettivamente alla terza decade di novembre ed alla terza di dicembre. Esse originano da inanellamenti effettuati rispettivamente in Svizzera e Repubblica Ceca. Il primo animale risulta inanellato in inverno, mentre l’altro è stato marcato nel corso delle fasi riproduttive. Le ricatture si localizzano rispettivamente nel sistema di zone umide costiere al confine tra EmiliaRomagna e Veneto ed in una zona interna della Toscana settentrionale.

Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1). National recoveries of birds ringed in Italy.

The Little Grebe is a common breeder across Italy, with an estimated population of at least 1,000-3,000 pairs widely distributed in different wetland typologies, including small ones, and present also on the main islands. The wintering population, which is difficult to estimate in detail, is of at least 9,000 individuals. This is a difficult species to catch, as it requires targeted trapping methods; this is the main reason why Little Grebes are only seldom and irregularly ringed in Italy. A total 232 birds have been marked between 1982-2003 and annual totals are very variable, never exceeding 50 individuals, most of which have been ringed around the Po River delta, where specific projects have been carried on. Two foreign recoveries are available, while the only known case in terms of recovery circumstances indicates deliberate taking by man. One of these birds has been ringed in winter in northern Switzerland and recovered the following one in Tuscany, while the other one had been marked in Czeck Republic during the breeding season and reported from NE Italy at the end of the following November. The single national recovery considered here is of a bird ringed in the Po Delta which has been found in central Emilia-Romagna after few years.

Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 2). Movements towards Italy. Il solo dato italiano si riferisce ad un uccello inanellato nella Sacca di Goro e riportato dall’Emilia-Romagna centrale. La scarsità delle informazioni non ci consente di trarre alcuna indicazione generale circa le rotte di migrazione che interessano il nostro Paese. Riportiamo comunque questi scarni dati anche quale stimolo ad approfondire le conoscenze circa la migrazione di una specie certamente non facile da studiare attraverso la tecnica dell’inanellamento.

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SVASSO MAGGIORE (Podiceps cristatus) [00090] CRESTED GREBE Ordine: Podicipediformi (Podicipediformes) Famiglia: Podicipedi (Podicipedidae) Lo Svasso maggiore è una specie politipica dall’ampio areale distributivo, presente con la sottospecie nominale in Europa ed in Asia centrale e occidentale. In Italia è specie nidificante estiva e residente, migratrice e svernante. La popolazione svernante è stimata in circa 20.000 individui distribuiti in modo piuttosto uniforme in tutto il Paese, sebbene i contingenti più numerosi si concentrino nelle zone umide e i litorali dell’Alto Adriatico, del medio Tirreno e della Sardegna sud-occidentale, nonché nei grandi laghi del nord e centro Italia. La stima della popolazione nidificante in Italia è di 550-3.000 coppie distribuite principalmente nella Pianura Padana, ed in misura più localizzata nelle regioni centro-meridionali e nelle isole maggiori. L’attività riproduttiva inizia precocemente, con le prime deposizioni già nella prima metà di febbraio, e può prolungarsi sino settembre inoltrato. I movimenti migratori si svolgono da fine luglio a metà dicembre e da metà febbraio ai primi di maggio. Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 39). Annual ringing totals in Italy (period 1982-2003). L’inanellamento dello Svasso maggiore è del tutto occasionale in Italia, con catture discontinue riferite a singoli soggetti. Ciò è spiegabile con la mancanza di specifici progetti dedicati e la generale difficoltà di catturare questa specie che, come gli altri svassi, ha abitudini strettamente acquatiche e solo raramente sale a terra. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 10 9 367 297 817 1022 561 944 1605 840 493

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Svasso maggiore - Podiceps cristatus

Sezione inanellamento — Ringing data

certa del campione più anziano è superiore ai 16 mesi. Le circostanze di ritrovamento sono note solo per sei dei nove soggetti esaminati; tutto il campione si riferisce a soggetti abbattuti nonostante lo Svasso maggiore sia da sempre specie protetta in Italia.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Figura 6. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 9). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Le ricatture in Italia di soggetti inanellati all’estero sono distribuite nel periodo compreso tra il 1936 ed il 1965, con un picco nella seconda metà degli anni ‘50. E’ interessante notare come l’intensificarsi delle attività di inanellamento in Italia a partire dagli anni ’80 non abbia prodotto segnalazioni di soggetti inanellati.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 7. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 9). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Le ricatture sono stagionalmente distribuite nei mesi invernali e primaverili. Circa la metà dei dati riguardano segnalazioni nella terza decade di gennaio e nelle prime due decadi di febbraio. Dati singoli si registrano quindi in marzo ed aprile. Le altre ricatture sono invece riferite al periodo autunnale ed invernale, compreso tra ottobre e dicembre. Questa distribuzione della presenza in Italia di soggetti di provenienza estera suggerisce che questi siano riferiti ad individui che raggiungono il nostro Paese per lo svernamento.

Circa la metà del campione si riferisce a soggetti sviluppati al momento dell’inanellamento, ivi compresi giovani nel primo anno di vita, mentre la percentuale di pulli è di circa un terzo del totale di animali segnalati in Italia.

Sezione ricatture — Recoveries Le condizioni di ritrovamento sono note per tutte le nove ricatture disponibili per l’analisi. In particolare, otto soggetti sono stati segnalati morti, mentre di uno non è noto se è stato o meno rilasciato dopo il ritrovamento. Le ricatture esaminate forniscono un intervallo medio appena superiore ad un anno per i soggetti sviluppati, e di poco inferiore per i pulli. La massima distanza percorsa è di 1.605 km, con una media di poco superiore agli 800 km per il campione generale, ed appena superiore ai 1.000 per i pulli. L’età

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 8. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Il bacino geografico di origine degli uccelli segnalati in Italia comprende Paesi dell’Europa centro-settentrionale insieme a Svezia e a due delle Repubbliche baltiche. Le provenienze più prossime e più distanti dall’Italia riguardano rispettivamente Svizzera e Finlandia. La Germania è il Paese maggiormente rappresentato quale area di inanellamento.

Figura 10. Età all’inanellamento degli individui esteri ricatturati in Italia (n = 9). Age at ringing of birds receverd in Italy. Dei dati di inanellamenti degli svassi maggiori segnalati in Italia, quattro si riferiscono al periodo compreso tra maggio e luglio, mentre i restanti cinque originano da marcaggi effettuati tra agosto e novembre. Il modesto campione si distribuisce primariamente nella Pianura Padana, quindi lungo le coste occidentali, con un caso interessante dall’isola di Capri, mentre un soggetto è stato segnalato dal Lago Trasimeno.

Figura 9. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 9), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery. A regular breeder with a national population estimated between 550-3,000 pairs mainly concentrated in the Po plains, the Crested Grebe has a large wintering population of ca. 20,000 birds, especially in coastal lagoons and coastal areas of continental and peninsular Italy. Also this species requires targeted trapping methods and is only seldom and scarcely ringed in Italy, with a total 39 birds marked between 19822003, several years without data and annual totals never exceeding a dozen birds, especially from Lombardy and the Po river delta in Veneto. A total of ten foreign recoveries are

available, distributed between and late ‘30ies and the early ‘60’ies, with a marked peak in the second half of the ‘50ies. All known recovery circumstances refer to birds dead due to deliberate taking by man. The small sample is distributed during the winter months and in spring, with half of the data between the last decade of January and the first two of February. Ringing sites of birds recovered in Italy are in central Europe and the Baltic. Recovery sites in Italy are mainly within the Po plains and along the western coasts, including one case from Capri island.

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SVASSO CORNUTO (Podiceps auritus) [00110] RED-NECKED GREBE Ordine: Podicipediformi (Podicipediformes) Famiglia: Podicipedi (Podicipedidae) Specie a distribuzione oloartica, con popolazione europea valutata in 16.000-110.000 coppie, di cui 10.000-100.000 in Russia. È specie migratrice e dispersiva, svernante con due diverse popolazioni rispettivamente nel Mare del Nord e nell’area del Mar Caspio-Mar Nero. Il bacino del Mediterraneo è interessato solo marginalmente dalla presenza della popolazione orientale. In Italia lo Svasso cornuto è migratore e svernante scarso ma regolare. E’ il meno frequente tra gli svassi con presenze molto ridotte (30-60 individui) e localizzate (Alto Adriatico, Laguna di Orbetello, Pianura Padana occidentale) e numericamente fluttuanti da un anno all’altro a testimonianza della marginalità dell’areale di svernamento italiano. I movimenti migratori si svolgono tra ottobre e marzo, ma appaiono più evidenti tra metà novembre e febbraio, con presenze sporadiche in aprile, quando possono venire osservati soggetti in abito nuziale. In genere vengono osservati individui singoli o piccoli gruppi di due-tre soggetti. Le presenze più regolari si registrano sui laghi e sui grandi fiumi padani, nell’alto Adriatico e sul medio-alto Tirreno, mentre divengono rare e sporadiche nelle regioni meridionali e insulari. In Italia, l’inanellamento di questa specie, come in generale di tutti gli svassi, è del tutto occasionale, tanto che nel periodo 1982-2003 è stato marcato un solo soggetto nel 1991.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1

Ita-Est

Ita-Ita

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1). Movements towards Italy. 2201

L’unica ricattura disponibile si riferisce ad un soggetto pienamente sviluppato inanellato nella Scozia orientale a fine agosto e trovato morto lungo la costa campana all’inizio degli anni ’80. La specie è la più rara tra gli svassi segnalati in Italia nel corso dell’inverno, quando la popolazione presente nel nostro Paese è di poche decine di individui, distribuiti principalmente in tratti costieri sia tirrenici che dell’Alto Adriatico.

2201 2201

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. The rarest among the grebes, the Red-necked Grebe does not breed in Italy and has an estimated wintering population between 30-60 birds, concentrated especially in coastal lagoons of the northern Adriatic and in lakes and lagoons of central regions. Only one bird has been ringed in Italy between 1982-2003 and a single foreign recovery is available, of a bird ringed in Scotland in late August and found dead on the Campania coast in the following spring.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SVASSO PICCOLO (Podiceps nigricollis) [00120] BLACK-NECKED GREBE Ordine: Podicipediformi (Podicipediformes) Famiglia: Podicipedi (Podicipedidae Specie a distribuzione subcosmopolita, lo Svasso piccolo è presente in Europa con la forma nominale. In Italia è specie nidificante, migratrice e svernante. La popolazione nidificante è molto esigua e stimabile in meno di 10 coppie. La nidificazione avviene in modo regolare presso alcune cave localizzate a Sud di Ravenna, mentre è irregolare presso alcune zone umide della Pianura Padana ed in due siti posti rispettivamente a Sud di Livorno e presso Manfredonia (FG). La consistenza della popolazione svernante, cresciuta costantemente nel corso degli anni 1990, è invece ben più consistente e conta circa 16.000 individui distribuiti in meno di un centinaio di siti. Tra questi, le lagune salmastre e le acque marine costiere riparate del Nord Adriatico ed i laghi interni d’acqua dolce di dimensioni medio-grandi arrivano ad ospitare oltre il 90% del contingente censito a metà gennaio. Nello Svasso piccolo la deposizione delle uova avviene tra la metà di aprile e la metà di giugno, con deposizioni tardive fino a metà luglio, probabilmente dovute a seconde deposizioni. In seguito abbandona i quartieri riproduttivi tra luglio e settembre, per farvi ritorno tra metà marzo e fine aprile. I siti di svernamento vengono raggiunti in novembre e abbandonati a partire dalla fine di febbraio. Durante questi mesi si registrano erratismi legati alle variazioni delle condizioni meteo-climatiche.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 281). Annual ringing totals in Italy (period 1982-2003). Anche lo Svasso piccolo, come gli altri congeneri, è specie da sempre inanellata in modo del tutto occasionale in Italia come evidenziato dalla distribuzione geografica delle catture e i bassi numeri annuali registrati sino alla prima metà degli anni 1990. In seguito, grazie all’inizio di un’attività mirata di cattura e inanellamento nelle lagune del Delta del Po, sono stati inanellati annualmente alcune decine di svassi piccoli con un massimo di quasi cento soggetti nel 2003. Statistiche campione analizzato — Recovery sample tatistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 22 22 493 106 990 668 794 668 1999 1844 141

Ita-Est 3 3 451

Ita-Ita 7 1

1524

260

1198

260

2687 770

260

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Svasso piccolo - Podiceps nigricollis

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostante di ritrovamento in Italia (n = 23). Circostanze note 14 (60.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Prevalgono nettamente gli uccelli deceduti a causa di abbattimento diretto, insieme a quelli che muoiono invece in conseguenza di cattura accidentale in reti o nasse da pesca, o per inquinamento.

Le prime, occasionali ricatture estere in Italia datano la seconda metà degli anni ’20, mentre registriamo un progressivo incremento negli anni ’50, con frequenze relativamente elevate fino alla fine degli anni ’70. Meno regolari e frequenti sono le segnalazioni negli ultimi anni del periodo considerato. Agli stessi anni si riferiscono invece le segnalazioni di uccelli inanellati in Italia, il che è da porre in relazione al numero crescente di uccelli marcati nel nostro Paese.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero (n = 3). Condizioni note 3 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Gli inanellamenti esteri si dividono tra le varie classi di età qui considerate, con una prevalenza di soggetti adulti. Per quanto concerne i pochi uccelli marcati in Italia e poi ricatturati, questi vedono soprattutto animali sviluppati, la cui età non è stata determinata con esattezza.

Figura 9. Circostante di ritrovamento all’estero (n = 3). Circostanze note 3 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Sezione ricatture — Recoveries

Dei soli tre soggetti marcati in Italia e segnalati all’estero, due sono stati abbattuti ed uno è deceduto in seguito a circostanze accidentali.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 23). Condizioni note 17 (73.9%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 21). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La sola ricattura qui considerata origina sempre dalla Sacca di Scardovari e si riferisce ad un soggetto marcato nel corso dello svernamento e segnalato, sempre nel corso dell’inverno, in corrispondenza della costa marchigiana.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia. Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture si distribuiscono nelle fasi non riproduttive. Le segnalazioni si concentrano tra la seconda decade di gennaio e la prima di aprile con ricatture più regolari nella fase di più intensa migrazione di ritorno in marzo ed inizio aprile. I primi dati post-riproduttivi si hanno nella terza decade di agosto, ma le segnalazioni si fanno nettamente più intense in ottobre, mese che segna il massimo del transito in Europa e che anche in Italia, con la terza decade, marca il massimo annuale, e quindi nelle prime due decadi di novembre. Singola è invece la ricattura nella prima decade di dicembre.

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 22). Movements towards Italy.

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Svasso piccolo - Podiceps nigricollis

svernanti staziona proprio tra Friuli, Veneto ed EmiliaRomagna (Serra et al. 1997). Altre localizzazioni di uccelli inanellati sono lungo la costa adriatica centro-meridionale, come anche sul Tirreno centrale. Occasionali sono le ricatture in contesti continentali dell’Italia settentrionale, mentre all’estremo opposto della distribuzione latitudinale si collocano le due segnalazioni siciliane.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 19), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 8). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing. I soggetti svernanti ricatturati nel nostro Paese sono quasi tutti distribuiti lungo la costa adriatica. Le segnalazioni autunnali includono invece anche i due dati siciliani. Le ricatture dirette confermano movimenti con direttrice NESW verso il nostro Paese.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 14). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. La gran parte delle ricatture origina da inanellamenti effettuati in Europa centrale, soprattutto in Repubblica Ceca, e quindi in Germania ed Ungheria. Le latitudini più settentrionali sono quelle di due soggetti marcati in Danimarca, mentre l’Europa occidentale è rappresentata da dati relativi a Francia e Spagna. Interessante è quindi la segnalazione di un uccello inanellato in Marocco. Il sistema di zone umide costiere dell’Alto Adriatico vede la massima concentrazione di ricatture. D’altro canto questa stessa area è la più importante anche nella distribuzione invernale della specie in Italia, quando spesso oltre il 50% dei circa 12.000 uccelli

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 2). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 20. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 3), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Le pochissime segnalazioni all’estero contribuiscono ad ampliare l’area geografica di connettività con il nostro Paese. I dati originano tutti dal singolo sito di inanellamento regolare della specie in Italia, situato nella Sacca di Scardovari nel Delta del Po veneto. Uno dei soggetti è stato segnalato in novembre lungo la costa mediterranea francese in Camargue, mentre gli altri due si sono portati ben ad est rispetto all’Italia, in marzo nella Grecia orientale e in luglio al confine tra Russia e Kazakhstan in un contesto nettamente continentale.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 8). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 19. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 21. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (tutti i record oltre i 15 km dal sito di inananellamento) (n = 1). National recoveries of birds ringed in Italy (all records ).

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Svasso piccolo - Podiceps nigricollis

The Black-necked Grebe is a very rare breeder in Italy, with an estimated ten pairs mainly in small wetlands of different typologies within Ravenna Province in coastal Emilia-Romagna. Italy is very important for the species during the winter, when an estimated 16,000 birds are present, of which over 90% are concentrated in but 14 wetlands. As for all grebes, also this species is hard to catch and annual totals are directly related to special local efforts; a total 281 birds have been marked between 1982-2003, with first data only since 1991 and a maximum of nearly 100 birds in 2003. A total 23 foreign recoveries are available, and all known circumstances refer to dead birds, out of which over 60% have been deliberately taken by man, the rest being related to accidental capture in fishing gear or pollution. Also the only three Italian recoveries abroad refer to dead birds, two of which shot and a third one accidentally trapped. Earliest foreign recoveries are in the ‘20ies, with a peak in the ‘50ies, while Italian ringed birds have been reported in more recent years. Recoveries are concentrated especially in the migration periods, with a clear annual peak in the last decade of October, with high frequencies in the first two decades of November, hence in March during spring movements. Ringing sites abroad are in central and northern Europe, with Czeck Republic being the most represented country; to the SW, few birds have been ringed in Andalusia-Spain and Morocco. Recovery sites are mainly distributed along the coasts of the northern Adriatic, which are also the main wintering areas for the species; along the peninsula we find reports both from the east and west coasts, with two data from Sicily. The three Italian recoveries abroad all derive from the main ringing site in the Scardovari lagoon in Veneto; a most likely wintering bird was reported from the French Camargue, while the other have been found in eastern Greece and near the border between Russia and Kakachstan, respectively, the latter during the breeding season. A single national recovery is a bird ringed at Scardovari during the winter and found still in winter along the Marche coast after three years.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

BERTA MAGGIORE (Calonectris diomedea) [00360] CORY’S SHEARWATER Ordine: Procellariformi (Procellariiformes) Famiglia: Procellaridi (Procellariidae) Specie pelagica politipica distribuita con tre sottospecie nell’Atlantico e nel Mediterraneo. La forma nominale nidifica nelle isole e lungo le coste rocciose mediterranee dal Mar Egeo sino alle Baleari. Si valuta che nell’intera regione mediterranea vivano circa 40-60.000 coppie ed un numero di immaturi prossimo a circa 50.000 individui. In Italia si riproducono 15-18.000 coppie. La specie nidifica prevalentemente nelle isole del Canale di Sicilia (in particolare a Linosa dove si contano circa 10.000 coppie, ed in minor quantità a Pantelleria, Lampione e nelle Egadi), in Sardegna, e nelle isole Tremiti che ospitano le uniche colonie adriatiche. Come la maggioranza dei Procellariformi, la Berta maggiore raggiunge la terraferma solo nella stagione riproduttiva. Inizia a frequentare i siti riproduttivi in aprile quando gli adulti trascorrono le ore notturne a terra ed il giorno in alto mare. Le deposizioni avvengono in sincronia in tutto l’areale e si completano tra la fine di maggio e la prima decade di giugno. Le nascite dei pulcini hanno luogo tra il 10 ed il 30 luglio, e dopo circa 60 giorni si ha l’involo. In autunno le berte si riuniscono in grossi stormi per iniziare una lunga migrazione verso il Sud Africa, che le porta ad attraversare lo Stretto di Gibilterra tra ottobre e novembre. Il ritorno ai siti di nidificazione avverrà all’inizio della primavera successiva, tra la fine di marzo e l’inizio d’aprile o poco prima.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 4.745). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). Gli inanellamenti italiani hanno avuto inizio nei primi anni ‘80, in relazione a specifici progetti di studio di colonie di particolare importanza conservazionistica. Da allora e fino all’inizio degli anni ‘90 i totali annuali si sono attestati intorno ad alcune centinaia di soggetti, marcati sia da pulcini nel nido che adulti in riproduzione. Vista l’attenzione dedicata alla specie nell’unica fase stagionale nella quale gli uccelli abbandonano le abitudini altrimenti totalmente pelagiche, la distribuzione stagionale delle catture è concentrata nei mesi interessati dalla prolungata stagione riproduttiva, tra aprile e settembre. Tra gli adulti marcati alle colonie in primavera si registra una prevalenza di femmine, mentre i maschi prevalgono nella tarda estate.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 9 9 1575 2276 796 1583 307 1641 2744 3535 2578

Ita-Est 12 12 897

Ita-Ita 58 2 922

1279

231

771

231

4961 2440

358 1836

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Berta maggiore - Calonectris diomedea

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 11). Circostanze note 5 (45.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Un sensibile impatto di attività umane sulla specie è suggerito dal 40% di soggetti morti per cattura/abbattimento intenzionali, oltre al 20% di berte maggiori catturate accidentalmente nel corso di attività di pesca. Interessanti i dati del restante campione, rappresentato da uccelli controllati e rilasciati da inanellatori.

Le ricatture in Italia di uccelli inanellati all’estero sono distribuite in un periodo compreso tra i primi anni ’70 e la prima metà degli anni ’90. Le segnalazioni di berte maggiori con anelli italiani hanno invece inizio solo nella prima metà degli anni ’80, il che rispecchia anche l’andamento storico delle attività di inanellamento nel nostro Paese, che vede un consistente numero di soggetti marcati proprio a far data dal 1982.

Figura 7. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Condizioni note 7 (58.3%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Il ristretto campione di soli sette individui dei quali sono note le condizioni di ritrovamento mostra una prevalenza di soggetti morti o comunque non rilasciati, mentre per i restanti la segnalazione deriva da attività di inanellamento.

Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing. La relativa facilità di cattura dei soggetti di diverse classi di età presso le colonie produce un campione di dati relativo sia a pulcini che a giovani ed adulti. Sezione ricatture — Recoveries Sono note le condizioni di ritrovamento di 11 soggetti, di cui la maggioranza è stata rinvenuta morta, mentre meno del 20% si riferisce ad individui rilasciati.

Figura 8. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Circostanze note 8 (67%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 11). Condizioni note 11 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le dodici berte maggiori italiane segnalate all’estero confermano l’impatto, diretto o indiretto, delle attività umane sulla specie. Tra le condizioni relative ad otto individui registriamo infatti cattura o comunque uccisione, cattura accidentale e conseguenze di inquinamento marino.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 9). Movements towards Italy.

Figura 9. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 20). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

La scarsità dei dati disponibili non evidenzia alcun andamento stagionale delle ricatture che si distribuiscono uniformemente in aprile-giugno, la prima decade di settembre e l’ultima di ottobre. Molto interessante risulta la distribuzione delle località di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia. Essa infatti conferma spostamenti tra siti in ambito Mediterraneo, ma anche contatti con le colonie atlantiche e nello specifico con le Canarie. Un certo grado di flusso genico tra le popolazioni mediterranee ed atlantiche è stato peraltro suggerito anche attraverso specifiche analisi genetiche (Randi et al. 1989).

l campione relativo a venti individui risulta uniformente distribuito fino a dieci anni dall’inanellamento, con una leggera prevalenza di ricatture entro i due anni.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 12. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

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Berta maggiore - Calonectris diomedea

Le segnalazioni all’estero di soggetti inanellati in Italia hanno luogo nella tarda estate (due record), in pieno inverno (una segnalazione nella prima decade di gennaio) e, con una frequenza leggermente superiore, tra marzo ed aprile (cinque record). La distribuzione geografica dei paesi di destinazione delle berte maggiori italiane ricatturate all’estero testimonia degli imponenti spostamenti che la specie compie nel corso del proprio ciclo annuale. A fronte infatti di un’ovvia prevalenza di paesi mediterranei, troviamo anche due segnalazioni sub-Sahariane.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 14. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Due le segnalazioni in Italia di soggetti inanellati rispettivamente ad Ustica e Linosa. Entrambe le ricatture hanno avuto luogo in Sicilia, e la seconda riguarda in particolare l’area dello Stretto di Messina. I Figura 13. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 12). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Tutte le ricatture italiane all’estero originano dalla colonia di Linosa, la quale ha anche visto la stragrande maggioranza di inanellamenti nel nostro paese. Le segnalazioni successive sono concentrate lungo le coste del Nord Africa, ma interessanti risultano quelle lungo le coste occidentali dell’Africa, relative rispettivamente a Senegal ed Angola.

The Cory’s Shearwater is a regular breeder in Italy, with several colonies of variable size on a series of islands mainly in the Thyrrenian Sea, from Tuscany to the Pelagie archipelago south of Sicily, as well as on Tremiti islands in the Adriatic. Few colonies are also located in coastal sites of mainland Sicily and Sardinia. The national population is estimated between 15,000-18,000 pairs, of which approximately 10,000 in a single Sicilian colony. The species is studied in several sites and birds have been ringed, either as breeders or chicks, in a good number of colonies, including through long-term monitoring projects based on ringing. These activities have led to a total 4,745 birds marked between 1982-2003. A total of nine foreign recoveries have been reported in Italy between the early ‘70ies and early ‘90ies, with a peak at the beginning of the ‘80ies. Data on Italian ringed birds are concentrated is more recent years. Among recovery conditions dead birds prevail, due to deliberate taking, accidental capture in fishing gear and controls by ringers. Foreign birds originate from Corsica, Malta, Tunisia and the Canary islands; the latter case is an interesting confirmation of gene flow between Atlantic and Mediterranean populations. Few Italian ringed birds have been reported mostly from Algeria and Tunisia, while single cases refer to Egypt, Senegal and Angola. Only two single national recoveries outside the breeding colonies are available, which confirms a strong site fidelity; both are within Sicily.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

BERTA MINORE (Puffinus yelkouan) [00460] LEVANTINE SHEARWATER Ordine: Procellariformi (Procellariiformes) Famiglia: Procellaridi (Procellariidae) La Berta minore, recentemente assurta a rango di nuova specie (Puffinus yelkouan) e distinta dalla Berta balearica (P. mauretanicus) e dalla Berta minore atlantica (P. puffinus), è specie marina pelagica con aree di nidificazione localizzate nelle isole tirreniche, dell’Adriatico, dello Ionio e dell’Egeo, sino a spingersi nel settore sud-occidentale del Mar Nero in prossimità delle coste della Bulgaria. In Italia è migratrice regolare, nidificante e svernante. Il contingente nidificante è stimato in 11-18.000 coppie distribuite principalmente in Sardegna (7.500-13.000 coppie), nell’Arcipelago Toscano (200-1.000 coppie), in alcune isole circumsiciliane (accertata la presenza alle Egadi, Pantelleria e Lampedusa, da confermare nelle Eolie), nelle isole Tremiti (100-150 coppie) e Ponziane. Al di fuori del periodo riproduttivo, in autunno e in inverno, notevoli concentrazioni si rinvengono nel Tirreno settentrionale e nel Mar Ligure, lungo le coste orientali della Sicilia, oltre che nei mari della Sardegna settentrionale. Le popolazioni nidificanti sono in gran parte migratrici, anche se una frazione consistente potrebbe compiere solo movimenti dispersivi. Al termine del periodo riproduttivo i maggiori contingenti si spostano verso Sud e verso Est, concentrandosi principalmente nel Mar Nero, per tornare nuovamente in autunno e in inverno nei settori più settentrionali e occidentali dell’areale.

La migrazione post-riproduttiva inizia a luglio e le zone di nidificazione vengono nuovamente occupate da dicembre. Le deposizioni avvengono tra la seconda metà di marzo e la metà di aprile, la schiusa circa dopo 50 giorni e l’involo dopo altri 70 giorni circa, ovvero tra metà luglio e metà agosto.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 33). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). La Berta minore è specie scarsamente inanellata in Italia nel periodo di studio, con pochi individui marcati essenzialmente a partire dalla metà degli anni ‘80 in alcune delle colonie toscane e sarde. Gli inanellamenti si riferiscono a pulcini ed adulti catturati al nido.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).

Est-Ita 3 3 392 25 617 767 767 767 956 1121 25

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Berta minore - Puffinus yelkouan I tre soggetti hanno provenienza Mediterranea, e sono stati inanellati rispettivamente in Spagna, Francia, ed a Malta, i primi da pulcino e l’ultimo da adulto. Tutti sono stati rinvenuti deceduti. Il soggetto spagnolo, l’unico per il quale sono note le circostanze di ricattura, è deceduto in seguito a cattura accidentale. Le due berte inanellate come pulcini sono sopravvissute solo poco tempo dopo l’involo (meno di un mese), mentre una longevità minima appena superiore ai tre anni è stata registrata per il terzo individuo. Il dato spagnolo è da considerare anche alla luce della segnalazione dell’esistenza, alle Baleari, di colonie miste con P. mauretanicus.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Tre soli sono i soggetti inanellati all’estero e segnalati in Italia, rispettivamente due nella prima metà degli anni ’80 ed uno nella seconda metà degli anni ‘90.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 5. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 3). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. I movimenti ad ampio raggio della specie in ambito Mediterraneo sono confermati anche da questo piccolo campione relativo all’Italia. La Berta minore inanellata alle Baleari è stata infattii segnalata in Toscana, quella marcata sulla costa francese è stata successivamente ritrovata lungo la Sicilia orientale, ad una distanza non troppo elevata dalla località di rinvenimento dell’individuo inanellato a Malta.

Figura 4. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

The Levantine Shearwater is a regular breeder in Italy, with several colonies of variable size which are distributed mainly on small islands within the Thyrrenian Sea and on Tremiti islands in the Adriatic. The national population is estimated between 11,000-18,000 pairs, while in winter important concentrations are reported from Liguria, Sardinia and Sicily. The species is much less intensively ringed than the Cory’s Shearwater, and only 33 birds have been marked between 1982-2003, among which breeders in Tuscany and chicks in Sardinia. Only three foreign recoveries are available, all referred to birds found dead due to accidental capture in fishing gear. These Shearwaters had been ringed on Malta, Majorca and Port Cros, respectively; the Balearic offers a direct recovery towards the coast of Liguria from an area where also mixed colonies have been reported with P. mauretanicus.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

UCCELLO DELLE STORM PETREL

TEMPESTE (Hydrobates pelagicus) [00520]

Ordine: Procellariformi (Procellariiformes) Famiglia: Idrobatidi (Hydrobatidae)

L’Uccello delle tempeste ha una distribuzione riproduttiva sparsa lungo le coste rocciose europee dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo, dove occupa un discreto numero di piccole isole intorno all’Islanda ed alla Norvegia, numerose isole e scogliere della Gran Bretagna e dell’Irlanda, pochi siti nella Francia nord-occidentale, parti della costa atlantica della Penisola Iberica e del Mar Mediterraneo, le Canarie, Madeira ed alcune isole del Mediterraneo centro occidentale. Nel Mediterraneo è presente con la sottospecie melitensis che solo in tempi recenti è stata separata dalla forma nominale presente in atlantico. La consistenza della popolazione mediterranea viene stimata tra le 8.500 e le 15.500 coppie, oltre la metà delle quali nidificanti presso la colonia di Filfla nelle isole Maltesi. In Italia è specie migratrice regolare, nidificante regolare e svernante parziale. La popolazione globale italiana è valutata tra le 1.700 e le 2.500 coppie nidificanti principalmente in Sicilia (isole Egadi, Eolie e Pelagie) ed in alcune isole minori lungo la costa sarda. L’Uccello delle tempeste mediterraneo trascorre tutto l’inverno in alto mare ed inizia ad occupare i siti riproduttivi dal mese di aprile. La deposizione è molto asincrona con le coppie più precoci che iniziano a deporre in maggio e quelle più tardive alla fine di luglio. I primi involi hanno luogo nella seconda metà di agosto e i più tardivi alla fine di ottobre.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 4.636). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). La maggior parte della popolazione nidificante nel nostro Paese è distribuita in due sole colonie, nelle quali si sono concentrate le attività di inanellamento a partire dalla metà degli anni ‘80. A seconda dell’intensità delle attività svolte in questi due siti, i totali annuali possono raggiungere anche diverse centinaia di soggetti inanellati. Complessivamente, nel periodo considerato, sono stati inanellati al nido 4.636 soggetti, comprendenti sia pulli che adulti. La distribuzione stagionale degli inanellamenti è concentrata nei mesi estivi, tra giugno ed agosto, con un picco in luglio. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 9 9 743 340 214 166 383 2236 656

Ita-Est 5 5 920

Ita-Ita 145 0

575 536 492 492 949 1807

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Tutte le ricatture nazionali di soggetti marcati in Italia sono locali, ovvero avvenute entro 15 km dal sito di inanellamento e pertanto non sono state qui analizzate.

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Uccello delle tempeste - Hydrobates pelagicus

La parte preponderante delle ricatture si riferisce ad individui segnalati come morti o comunque non più rilasciati in natura.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 9). Circostanze note 8 (88.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Il campione poco numeroso non permette analisi di dettaglio: prevalgono i casi di uccelli abbattuti o deliberatamente catturati dall’uomo, seguiti da catture accidentali in strumenti di pesca e da altre cause rare, ivi incluso un caso di predazione dovuta ad animale domestico.

Sono limitati i dati disponibli a questa specie elusiva, studiata in Italia solo in anni relativamente recenti. La massima parte delle ricatture di soggetti esteri ha avuto luogo tra la seconda metà degli anni ’60 e la fine degli anni ’70. Più recenti, a partire dalla seconda metà degli anni ’80, le ricatture degli animali inanellati in Italia.

Figura 7. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Condizioni note 4 (80%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 8. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Circostanze note 4 (80%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 9). Condizioni note 9 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Dei quattro soggetti inanellati in Italia e segnalati all’estero di cui sono note le circostanze di ricattura, due sono stati ricontrollati da inanellatori, uno è stato abbattuto ed un ultimo è deceduto per cause naturali.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 9). Movements towards Italy. Figura 9. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 14). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Anche alla luce della distribuzione della specie nel Mediterraneo, e dello sforzo di inanellamento, le ricatture in Italia originano tutte dall’isolotto di Filfla a Malta. Da questo sito le segnalazioni sono concentrate lungo le coste e nelle acque siciliane e calabre con spostamenti che hanno componente prevalente verso NE.

La specie è potenzialmente longeva, e questo viene confermato anche dalle età calcolate sulle ricatture avvenute in Italia. Pur con una buona percentuale di segnalazioni nell’ambito del primo anno, abbiamo soggetti che superano anche i cinque anni di vita.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 12. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le ricatture all’estero di soggetti italiani hanno avuto luogo in fasi di piena nidificazione, come anche autunnali, e di svernamento nell’ultima decade di dicembre.

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 9). Phenology of foreign recoveries in Italy. A parte un unico dato invernale, le segnalazioni in Italia di soggetti esteri sono distribuite soprattutto nelle fasi primaverili ed estive, a partire da aprile, e fino alla decade centrale di agosto.

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Uccello delle tempeste - Hydrobates pelagicus

The Storm Petrel is a rare and very local breeder in Italy, with an estimated population between 1,700-2,500 pairs, of which nearly 1,000 concentrated at a single Sicilian site. The species has been and is ringed in two main sites, where both breeders and chicks are marked at the nests and through mist-netting at night. A total of 4,636 birds have been ringed between 1982-2003, starting in the late ‘80ies and with good numbers till the late ‘90ies. A total of nine birds all ringed in the major Maltese colony of Filfla have been recovered in Italy, mainly between the late ‘60ies and late ‘70ies. Over 60% of these birds have been reported dead due to deliberate taking by man, accidental capture in fishing gear and even domestic predators. The recoveries are distributed from April to mid-August, with a single case in winter; the petrels have mainly been reported to the NE from their colony, along the coasts of eastern Sicily and offshore Calabria, with one single case from western Sicily. One of the birds ringed in Sardinia has been reported from NW France, while recoveries of birds marked in western Sicily took place in Malta, Tunisia and Majorca, respectively. These recoveries confirm exchange among colonies within the Mediterranean.

Figura 13. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 14. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 5). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le due colonie italiane che hanno visto attività di inanellamento della specie hanno prodotto ricatture all’estero, rispettivamente in Algeria, Spagna e Francia. Di particolare rilevanza la ricattura di un soggetto adulto marcato in un’importante colonia della Sardegna nord-occidentale e segnalato in una località continentale francese. Le ricatture maltesi, rispettivamente di un pullo e di un adulto, confermano lo scambio di soggetti tra i siti di nidificazione nel Mediterraneo Centro-meridionale. Analogamente, scambi di soggetti sono anche confermati con le colonie spagnole sulle isole Baleari.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SULA (Morus bassanus) [00710] NORTHERN GANNET Ordine: Pelecaniformi (Pelecaniformes) Famiglia: Sulidi (Sulidae)

L’areale riproduttivo della Sula comprende le coste dell’Atlantico settentrionale poste a latitudine compresa tra i 48° e i 71° Nord. Nel Mediterraneo risultava ben insediata come nidificante in epoca preistorica, mentre oggigiorno si riproduce in modo occasionale nelle isole di fronte alla costa marsigliese. Una modesta frazione della popolazione europea, in migrazione verso Sud lungo la costa atlantica orientale, entra nel bacino Mediterraneo attraverso lo Stretto di Gibilterra. Questo contingente si distribuisce soprattutto nella metà occidentale del bacino cosicché lungo le coste italiane le osservazioni di sule sono più numerose e regolari nel settore tirrenico che in quello adriatico. In Italia è specie migratrice e svernante regolare, con scarsa presenza di soggetti immaturi estivanti. In autunno gli arrivi si registrano abitualmente a partire da ottobre, con un incremento del flusso in novembre, in accordo con le date di transito a Gibilterra. Dopo lo svernamento, la popolazione che lascia il Mediterraneo si allontana soprattutto nel mese di marzo. Durante il periodo invernale il baricentro distributivo nazionale si sposta più a Sud rispetto a quanto si registra nei mesi di migrazione attiva. Le presenze complessive, molto variabili a seconda degli anni, sono di non facile quantificazione a causa dell’estrema dispersone e delle abitudini pelagiche della specie. Conteggi simultanei condotti in autunno in zone campione dell’alto Tirreno con presenza regolare della specie, hanno prodotto totali superiori al centinaio di individui, e quindi portato ad ipotizzare per l’insieme delle coste italiane la presenza complessiva di diverse migliaia di individui.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 28 27 776 859 2038 2037 2065 2058 3360 6824 6824

Ita-Est 1 1 450

Ita-Ita

1509 1509 1509 450

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 2. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 1. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 8). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). Del tutto occasionali gli inanellamenti in Italia di questa specie pelagica. I pochi casi esistenti si riferiscono a singoli soggetti spesso provenienti da centri di recupero o rinvenuti in località dell’entroterra in cattive condizioni fisiche. Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

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Sula - Morus bassanus

Anche nel caso di questa specie, protetta in Italia da alcuni decenni, prevalgono i casi di soggetti abbattuti. Una percentuale significativa di uccelli risulta invece segnalata a causa di catture accidentali o a causa di inquinamento da idrocarburi, mentre pochi sono i casi che si riferiscono a situazioni naturali. Il record di ricattura dell’unico soggetto italiano ripreso all’estero si riferisce ad una Sula rimasta impigliata in un oggetto naturale e di seguito liberata e nuovamente rilasciata in natura.

Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing. Vista l’ecologia e le abitudini della specie che la rendono difficile da catturare, la massima parte dei dati di inanellamento si riferisce a pulcini marcati al nido, con casi isolati che si riferiscono a soggetti adulti. L’unico dato italiano si riferisce ad un soggetto riabilitato e quindi successivamente rilasciato in natura.

Figura 7. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 25). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Sezione ricatture — Recoveries

Prevalgono nettamente le segnalazioni di soggetti marcati come pulcini e morti in acque italiane nel corso del loro primo inverno. Singoli uccelli confermano longevità superiori ai tre anni, e l’individuo più longevo riportato in Italia si avvicina ai 19 anni di vita. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 26). Condizioni note 25 (96.2%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Prevalgono i soggetti trovati morti o comunque non rilasciati; anche nel caso di quelli che sono stati reimmessi in natura si tratta sempre di soggetti curati presso centri recupero.

Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 24). Phenology of foreign recoveries in Italy. La specie risulta segnalata in Italia soprattutto in periodo non-riproduttivo. Le prime segnalazioni in Italia di sule inanellate all’estero hanno luogo in ottobre, ed i casi aumentano in novembre e dicembre, riferiti quindi ad uccelli svernanti nelle nostre acque. Meno numerose sono le ricatture in gennaio e quindi in febbraio, mentre i soggetti riportati tra aprile e maggio sono probabilmente individui in migrazione di ritorno.

Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 26). Circostanze note 18 (69.2%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

concentrazione di dati nell’area dello Stretto di Messina e lungo la Sicilia nord-occidentale. Un singolo caso è riportato dalle coste ioniche della Puglia.

Figura 11. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 24). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 9. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Le sule segnalate in Italia percorrono distanze considerevoli, superiori ai 1.000 Km e fin oltre i 3.000 Km. La massima parte delle ricatture ha luogo nel corso del primo anno di vita dei soggetti marcati, quindi nel corso del loro primo inverno trascorso nelle aree di svernamento mediterranee.

La massima parte dei soggetti segnalati in Italia risulta inanellata nel Regno Unito, mentre due soggetti provengono dalla Norvegia.

Figura 10. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 26). Movements towards Italy. Le colonie di origine sono localizzate a partire dal Canale della Manica, quindi in Irlanda meridionale e lungo entrambe le coste dell’Inghilterra. Le massime latitudini di origine sono relative rispettivamente alle isole Shetland ed alla Norvegia settentrionale. Da notare che i mari italiani rappresentano il limite orientale degli areali di svernamento sia delle sule inglesi che norvegesi (Wernham et al. 2002, Bakken et al. 2003). La distribuzione delle segnalazioni in Italia interessa primariamente le coste tirreniche, con una

Figura 12. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 25). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

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Sula - Morus bassanus

In autunno le sule sono distribuite ampiamente lungo le coste tirreniche, dalla Liguria occidentale alla Sicilia e Calabria, con buone concentrazioni di dati lungo le coste laziali. Nel corso dei mesi invernali, periodo a cui si riferisce la massima parte delle ricatture, si osserva una distribuzione di segnalazioni concentrata lungo le coste dell’Italia centro-meridionale. Poche sono le segnalazioni in primavera, ma è interessante notare la loro distribuzione più settentrionale, tra la Toscana e l’estremità nord-orientale della Sardegna. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 13. Individui esteri inanellati come pulli (eta= 1) o giovani (eta= 3) ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 2). Natal dispersal. Birds ringed abroad as pulli (age= 1) or juveniles (age= 3) and recovered in Italy during the breeding period of following years. Due soggetti inanellati da pulli nel Canale della Manica sono stati segnalati, rispettivamente in Toscana e Calabria, in periodo riproduttivo, a testimoniare della presenza tardiva nell’anno, di soggetti immaturi estivanti lungo le coste italiane.

Figura 15. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 16. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 24), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

L’unica Sula inanellata in Italia e segnalata all’estero è stata riabilitata e rilasciata lungo la costa della Toscana settentrionale a metà aprile, e segnalata sulle coste dell’Inghilterra centro-occidentale nel periodo riproduttivo dell’anno successivo al rilascio, avendo percorso circa 1.500 km.

The Northern Gannet is a regular passage migrant and a winter visitor to Italy, with a wintering population which is hard to estimate but might number some thousands birds. The specie is only occasionally ringed in Italy, with only eight birds marked between 1982-2003, all referred to rehabilitated individuals. Slightly more than a half of the 38 foreign recoveries refer to dead birds, primarily due to deliberate taking by man, followed by accidental capture in fishing gear, pollution or natural causes. Recoveries are distributed since the late ‘50ies, with higher relative frequencies respectively in those years and in the second half of the ‘80ies. The earliest recoveries are in October, with higher frequencies in November-December. Less birds are reported in January-February, while the higher numbers in April and May be referred to birds in return migration across Italy. Ringing sites abroad are in the United Kingdom, apart from two birds marked in northern Norway. Recovery sites in Italy are concentrated along the western coasts and especially along western Sicily and in the Strait of Messina, with a single record from Ionian Apulia. Two recoveries at the end of May confirm cases of late presence of the species in the Italian seas. Autumn recoveries are already distributed in the south of Italy, as those in winter, while spring data are from Tuscany and northern Sardinia. A single Gannet rehabilitated and released in spring from Liguria has been reported during the following breeding season from the western English coast. A prevalence of birds did not survive later than their first autumn, with a record case of 19 years.

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CORMORANO (Phalacrocorax carbo) [00720] GREAT CORMORANT Ordine: Pelecaniformi (Pelecaniformes) Famiglia: Falacrocoracidi (Phalacrocoracidae) Specie politipica a distribuzione subcosmopolita presente in Europa con due sottospecie. La forma nominale carbo ha habitus spiccatamente marino e distribuzione ristretta all’Atlantico settentrionale, con areale di nidificazione che si estende in Nord America lungo le coste del Canada meridionale e del New England, e in Europa dalle coste settentrionali francesi e le Isole Britanniche sino alla Norvegia ed alla Penisola di Kola. La forma sinensis, continentale e nidificante in Italia, è invece ampiamente diffusa in tutta l’Europa e l’Asia a Sud della zona boreale. In Italia, il Cormorano è specie sedentaria e nidificante, svernante e migratrice regolare. La variazione di status occorsa negli ultimi 20-25 anni è diretta conseguenza dell’aumento demografico che dalla fine degli anni 1970 ha coinvolto tutte le popolazioni dell’Europa centro-settentrionale. Ciò ha avuto il duplice effetto di determinare un parallelo incremento numerico delle presenze invernali in tutti i paesi affacciati sul Mediterraneo, principale area di svernamento, nonché l’espansione dell’areale di nidificazione anche in regioni dove la specie risultava estinta da decenni, come in Italia e Belgio, o dove non aveva mai nidificato prima, come in Estonia, Lettonia, Svizzera e Finlandia. Nel nostro Paese nidifica con regolarità con circa 1.500 coppie in una decina di siti localizzati principalmente in siti fluviali e zone umide interne di Piemonte, Lombardia ed Emilia, nella Laguna Veneta e nel Delta del Po. Nell’Oristanese è tuttora presente un nucleo relitto noto sin dagli anni 1960, mentre a partire dagli anni 1990 vari tentativi di insediamento e nidificazioni irregolari si sono susseguiti in Sicilia, Puglia e Friuli-Venezia Giulia.

Molto più numerosi sono invece i contingenti svernanti, stimati negli ultimi inverni in circa 55.000-60.000 individui.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 550). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). In Italia, sino al 1993, l’inanellamento del Cormorano è stato del tutto occasionale ed ha riguardato singoli soggetti spesso provenienti da centri di recupero. A partire dal 1994 l’attività di inanellamento si è svolta in modo regolare ed ha interessato primariamente pulli marcati al nido in alcune colonie riproduttive del Delta del Po emiliano-romagnolo. Le variazioni registrate dopo il 1999 sono dovute alla cessazione dell’attività di inanellamento presso la colonia di Valle Bertuzzi (FE), abbandonata dai cormorani in seguito ad interventi di dissuasione della nidificazione.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 649 645 868 796 1407 1414 1360 1367 9126 7482 7482

Ita-Est 3 3 155 155 925 925 951 951 981 155 155

Ita-Ita 6 5 530 295 99 99 107 107 195 1471 639

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003)

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 650). Condizioni note 576 (88.6%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Le condizioni di ritrovamento sono disponibili per una percentuale molto alta dei soggetti segnalati. La massima parte si riferisce ad uccelli morti. Molto meno frequenti sono quelli catturati e liberati, mentre pochi altri non risultano rilasciati. La bassa percentuale di soggetti qui riportati come "rivisti" non testimonia appieno della mole di dati disponibili relativi a letture in natura di contrassegni colorati che non vengono analizzati sistematicamente in questo volume.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 650). Circostanze note 395 (60.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Ben oltre la metà dei soggetti sono stati abbattuti o comunque catturati intenzionalmente dall’uomo; seconda per frequenza la cattura accidentale, generalmente riferita a soggetti rimasti intrappolati in reti sommerse ed altre attrezzature da pesca. Importante il contributo delle letture di anelli colorati, per una delle specie maggiormente marcate con questa tecnica in Europa. Con riguardo ai soggetti italiani ripresi all’estero, si hanno informazioni per solo due di essi: entrambi risultano deceduti, l’uno in seguito ad abbattimento diretto, l’altro in modo accidentale per essere rimasto preso in una rete da pesca. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Sia i dati di uccelli esteri che quelli dei pochi soggetti italiani si riferiscono in assoluta maggioranza a marcaggi effettuati su pulcini al nido. Occasionali sono i soggetti marcati e ricatturati appartenenti ad altre classi di età.

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Cormorano - Phalacrocorax carbo

novembre, a cui segue una diminuzione nella terza decade del mese. In dicembre assistiamo ad un nuovo incremento nelle prime due decadi, mentre le frequenze registrate nella terza sono inferiori a quelle relative alla prima di gennaio.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 535). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 529). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 413). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Circa la metà del campione si riferisce a soggetti segnalati, prevalentamente come morti, nel corso del primo anno di vita, e questa percentuale sale a circa il 70% entro il secondo anno dall’inanellamento. Pur a fronte della potenziale elevata longevità della specie, la massima parte dei soggetti inanellati che giungono in Italia risulta essere stata abbattuta illegalmente entro i primi due anni di vita, ed in particolare entro il primo inverno. Già a partire dal terzo anno di vita il numero di uccelli segnalato è infatti molto basso, pur raggingendo e superando i dieci anni in pochissimi casi.

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Il vasto areale geografico di origine dei cormorani segnalati in Italia abbraccia soprattutto l’Europa centro-settentrionale ed orientale, la Scandinavia ed il Golfo di Finlandia.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Alla luce di una campione rappresentato quasi esclusivamente da soggetti inanellati al nido (fig. 14), la carta successiva mostra l’areale geografico e la localizzazione delle colonie di origine dei cormorani segnalati in Italia. Le coste dell’Europa centro-settentrionale e del Baltico centro-meridionale rappresentano le aree di maggior rilevanza. Le aree più occidentali di origine dei contingenti che giungono in Italia sono rappresentate dalle coste del Belgio e della Francia nord-occidentale. Il solo dato inglese è spiegato dalla distribuzione nettamente più occidentale delle aree di svernamento delle popolazioni nidificanti nel Regno Unito. I limiti nord-orientali sono rappresentati dal Golfo di Finlandia e da un unico pulcino marcato nel Mar Bianco. Il nostro Paese è una destinazione importante anche per

L’importanza rivestita dall’Italia per lo svernamento dei cormorani europei emerge chiaramente da questo grafico fenologico relativo ad uccelli inanellati all’estero. Tenuto conto degli effetti stagionali dovuti all’abbattimento diretto, si osserva un calo significativo nella frequenza delle ricatture già a partire dalla prima decade di gennaio e fino alla terza di febbraio. I numeri crescono nuovamente in marzo, verosimilmente in relazione a movimenti migratori di ritorno, per poi diminuire in modo evidente in aprile e più ancora in maggio. I mesi estivi vedono frequenze minime di segnalazioni, mentre le segnalazioni post-riproduttive si fanno consistenti da ottobre, con un picco nella decade centrale di

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

uccelli nidificanti in colonie dell’Europa continentale, distribuite verso Sud fino ai Balcani. Abbastanza limitate, e concentrate soprattutto nelle regioni dell’Italia centro-meridionale, sono le aree prive di ricatture di cormorani. Osserviamo una forte concentrazione di segnalazioni dalle più varie latitudini nazionali, dal comparto alpino e fino alla Sicilia meridionale. I principali complessi di zone umide risultano fortemente interessati alla presenza di soggetti inanellati, insieme alle coste ad alle isole principali.

Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 605). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 645). Movements towards Italy.

Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati non come pulli (n = 23). Foreign recoveries in Italy of birds ringed not as pulli.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 529). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

I pochi dati relativi ad individui inanellati come soggetti sviluppati non mostrano differenze rilevabili rispetto alla ben più densa distribuzione dei pulli segnalati in Italia.

Pochi sono gli individui ricatturati che orignano da aree comprese entro poche centinaia di chilometri dai confini italiani. La massima parte dei soggetti risulta infatti originare da siti con distanze comprese tra 1.000 e 2.000 km, con una bassa percentuale di casi che superano anche questo limite. Non si osservano tendenze alla variazione nella distanza rispetto al tempo intercorso dall’inanellamento.

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Cormorano - Phalacrocorax carbo

Nel caso del Cormorano è stato possibile verificare l’origine di alcuni dei soggetti che hanno contribuito alla ricolonizzazione, relativamente recente, del nostro Paese. Le segnalazioni riportate in questa carta sono quindi di grande interesse in quanto si confermano quali possibili casi di dispersione natale verso l’Italia. Queste ricatture potrebbero anche riferirsi a soggetti non riproduttori che rimangono nel nostro Paese nel corso della stagione riproduttiva. Notiamo, anche in questo caso, l’ampia distribuzione geografica delle aree italiane interessate dal fenomeno.

Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 644). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. L’analisi della distribuzione spaziale delle aree di nidificazione mostra Danimarca ed Olanda quali centri primari di origine dei cormorani segnalati in Italia. Ricordiamo che questi Paesi, oltre ad aver visto per anni il massimo sforzo di inanellamento, sono anche quelli in cui è inizitata la fase di incremento numerico che ha portato alla colonizzazione di quasi tutti i paesi euroepi. La colonia di Vorso, in Danimarca, ha infatti rappresentato il presidio della specie quando alla metà degli anni 1960 il Cormorano risultava estinto in quasi tutta l’Europa occidentale. L’Olanda, dove la specie risultava estinta, è invece stato il primo paese ad essere interessato dal processo di progressiva espansione numerica e geografica. In seguito il Cormorano ha ricolonizzato tutti i paesi dell’area baltica come confermato anche dai dati di origine di cormorani inanellati da pulcini in colonie del Baltico meridionale e della Germania continentale.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 90). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli (eta= 1) o giovani (eta = 3) ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 28). Natal dispersal. Birds ringed abroad as pulli (age= 1) or juveniles (age= 3) and recovered in Italy during the breeding period of following years.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sin dal periodo di migrazione autunnale l’intero Paese è interessato dalla presenza di cormorani esteri. Si osserva una netta concentrazione delle ricatture nel complesso della Pianura Padana e dell’Alto Adriatico; altre aree con buoni numeri di segnalazioni sono le coste dell’Italia centrale tirrenica e quelle calabre e pugliesi. Sia la Sardegna che la Sicilia settentrionale risultano già raggiunte dai cormorani. Molte sono le ricatture riferite alle fasi di migrazione primaverile, quando si nota una concentrazione particolarmente marcata in corrispondenza dell’Alto Adriatico. Mentre ancora ben rappresentata è la Sardegna, si nota una diminuzione nelle ricatture dalle coste meridionali italiane.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 122). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 291). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Nel corso dello svernamento l’intera penisola vede la presenza di cormorani inanellati all’estero, ivi compreso il dato in assoluto più meridionale, relativo alle Pelagie. L’area padana e l’Alto Adriatico sono particolarmente ricchi di ricatture; notiamo come in particolare il nord-est veda la presenza di soggetti provenienti dai siti più nord-orientali europei, mentre gli uccelli provenienti dalle colonie più occidentali del Nord Europa si distribuiscano in maniera rilevante anche in Sardegna occidentale.

Figura 22. Movimenti di individui provenienti dall’areale della sottospecie nominale carbo (n = 2). Movements towards Italy of birds originating from the breeding range of the carbo subspecies. Queste due ricatture relative a soggetti originari rispettivamente della costa settentrionale del Galles e del Mar Bianco provengono da aree tradizionalmente abitate dalla sottospecie carbo e costituiscono l’unica prova certa della presenza di individui della sottospecie nominale nel nostro Paese.

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Cormorano - Phalacrocorax carbo

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy A recent fast increase has led to the present estimated population of some 1,500 breeding pairs of Great Cormorant breeding in Italy; these are distributed in less than a dozen sites in the north, while the small cliff nesting population of Sardinia shows a marked decline. A vast wintering population is much more widespread across the country, with 55-60,000 individuals. The species is very difficult to trap and no birds were ringed in Italy till 1990. Afterwards, apart from occasional rehabilitated birds, the first chicks were ringed in 1994; since then numbers have grown, and a total 550 Cormorants have been marked in Italy between 1982-2003; these are almost exclusively chicks born in few colonies in Emilia-Romagna, which have also been the target for colour ringing projects. Occasional single ringings originate from different sites widely stretched across the country. A large sample of 645 foreign recoveries in Italy is available, starting since the late ‘20ies, with a decline till the end of the ‘60ies; frequencies increase again till highest values reached in the late ‘80ies and in the ‘90ies. The historical distribution of recoveries of Italian ringed birds explains the one of their recoveries, starting only with the late ‘90ies. Nearly 90% of birds have been reported dead due primarily to deliberate taking by man, followed by ring reading in the field, accidental capture in fishing gear and other variable reasons. The earliest record in the season are in late July and in August, but numbers increase significantly in October and till the first decade of November, to then decline with an annual peak in the first decade of December. Numbers go down again with January and till the end of February, in correlation with departure from the wintering grounds, followed by higher frequencies in March and April, most likely referred to passage migrants. Almost all birds have been ringed as chicks in colonies located along the coasts of central-northern Europe and in the central-southern Baltic. Also inland breeding sites are represented, from Germany to Poland, from Czeck Republic to Croatia. Recovery sites in Italy encompass all main wetland systems and latitudes, from the Alps southwards till Sicily; also Sardinia is a most important wintering area. South of the Apennines recoveries are more concentrated along the western coast. Denmark and The Netherlands are the main countries of origin of marked birds reported in Italy. Several recoveries confirm potential breeding dispersal from northern Europe. Great Cormorants are spread till the southernmost Italian latitudes already in autumn, while the winter months show birds of more eastern origin being concentrated in the NE, while those coming from western longitudes are primarily reported from areas like Sardinia. A prevalence of data from Sardinia and the NE of continental Italy is observed in spring. Two direct recoveries from the United Kingdom and Finland respectively confirm movements towards Italy of birds originating from areas where the subspecies carbo is breeding. Italian ringed Great Cormorants have been reported from abroad in three cases, one of which is a direct winter recovery from Tunisia, the other two suggesting dispersal towards northern Europe. Very few national recoveries indicate movements within the wetland system of northern Italy. Despite potential high longevity of the species, most cases refer to birds which did not survive their second year of life, which is explained by the prevalence of dead birds among those recovered in Italy.

Figura 23. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 3), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Solo tre cormorani marcati in Italia nell’area del Delta del Po sono stati segnalati all’estero, e vengono qui riportati. Intererssante il caso del soggetto svernante in Tunisia nell’inverno del medesimo anno, a fronte dei due casi di dispersione verso latitudini marcatamente settentrionali dell’Europa centrale.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 24. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Anche se poco numerose sono interessanti le segnalazioni di uccelli marcati e ricatturati in Italia che anche in questo caso si riferiscono a uccelli provenienti dal Delta del Po. Si osservano movimenti nell’ambito del complesso di zone umide costiere dell’Alto Adriatico, come anche verso aree continentali della Pianura Padana.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

MARANGONE SHAG

DAL CIUFFO (Phalacrocorax aristotelis) [00800]

Ordine: Pelecaniformi (Pelecaniformes) Famiglia: Falacrocoracidi (Phalacrocoracidae) Specie politipica presente con le sottospecie aristotelis e riggenbachi in Atlantico e con la sottospecie desmarestii nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Le popolazioni mediterranee sono in gran parte sedentarie e frequentano sia le aree costiere continentali che le isole. Nel nostro Paese, dove sino ad ora non sono mai stati segnalati soggetti appartenenti alle due forme atlantiche, il Marangone dal ciuffo è nidificante sedentario e dispersivo (soprattutto giovani ed immaturi). La popolazione italiana è stimata in circa 1.600-2.000 coppie distribuite prevalentemente lungo le coste della Sardegna. Nuclei più piccoli, di 30-50 coppie, nidificano anche nell’Arcipelago Toscano e nelle Pelagie (Lampedusa). Da confermare le segnalazioni di possibili nidificazione lungo la costa livornese e da meglio definire lo status nel Lazio, dove sono state segnalate nidificazioni nelle isole Ponziane e sul promontorio del Circeo. Popolazioni consistenti sono inoltre presenti in Corsica e nell’Alto Adriatico in Istria e Quarnaro. La nidificazione inizia nei mesi invernali, ma è molto dilazionata nel tempo: le deposizioni possono iniziare già a metà dicembre, ma sono più frequenti a gennaio e febbraio e possono proseguire sino ad aprile-maggio. Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 137). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). In Italia i dati di inanellamento si riferiscono essenzialmente a marcaggi di pulcini in una serie di colonie della Sardegna settentrionale, nella seconda metà degli anni ‘80. In seguito l’attività di inanellamento è stata molto irregolare ed ha interessato, complessivamente, solo una ventina di soggetti.

Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 34 34 552 486 90 89 82 77 308 3071 3071

Ita-Est

Ita-Ita 2 2 273 44 44 44 44 49 318

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Marangone dal ciuffo - Phalacrocorax aristotelis

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 5. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 36). Circostanze note 20 (55.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Le morti sono dovute primariamente a cattura accidentale in conseguenza dell’attività di pesca, fatto che certamente costituisce la ragione di massima preoccupazione per la conservazione della specie in Italia e più in generale nel Mediterraneo.

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture di uccelli esteri in Italia vanno dalla seconda metà degli anni 1960 alla fine degli anni ’80, con un picco nei primi anni 1980. In Italia le attività di inanellamento della specie sono cominciate a partire dalla metà degli anni 1980 e le segnalazioni dei soggetti italiani si riferiscono alla seconda metà di questo stesso decennio. Tranne un singolo caso, tutti gli inanellamenti si riferiscono a pulcini anche in considerazione della difficoltà di catturare in natura soggetti completamente sviluppati ed in buone condizioni fisiche.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 26). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 4. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 36). Condizioni note 32 (88.9%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. La massima parte delle segnalazioni si riferisce a soggetti deceduti, con casi singoli relativi ad animali controllati e rilasciati oppure osservati in natura.

Figura 7. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 17). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La prevalenza di ricatture di soggetti morti a causa di azioni antropiche è certamente alla base dell’alta percentuale di uccelli che sopravvivono meno di tre anni, pur a fronte di longevità potenziali ben superiori registrate per la specie.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

quale area di dispersione di uccelli nati in Corsica, in un contesto certamente caratterizzato da una stretta connessione tra le colonie presenti sulle due isole. L’area che vede in Sardegna la massima parte delle ricatture è anche di rilevanza per quanto concerne la distribuzione invernale della specie, così come scaturita dai censimenti degli uccelli acquatici svernanti (Baccetti et al. 2002).

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 24). Phenology of foreign recoveries in Italy. Pochissime le segnalazioni nel periodo invernale, con una maggiore concentrazione di ricatture nei mesi estivi e soprattutto in luglio, con un picco relativo nella prima decade del mese, ed in agosto. Questi due mesi vedono il picco dei movimenti di dispersione dei giovani lontano dalle colonie di origine.

Figura 10. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 24). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. La massima parte dei movimenti è su breve distanza, inferiore ai 200 km, con pochi casi che raggiungono e superano i 300 km. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 9. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 34). Movements towards Italy. L’intero campione di ricatture estere in Italia origina dalle intense attività di inanellamento condotte sulla specie in Corsica. La mappa riassuntiva conferma intensi movimenti tra Corsica e Sardegna, e quindi verso le piccole isole toscane e le coste liguri. Risulta evidente l’importanza della Sardegna ed in particolare delle coste settentrionali dell’isola,

Figura 11. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2). National recoveries of birds ringed in Italy. I due soli dati disponibili relativi ad anelli metallici si riferiscono a pulcini marcati nelle colonie dell’Asinara e segnalati lungo le coste della Sardegna nord-occidentale.

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Marangone dal ciuffo - Phalacrocorax aristotelis

The Shag is a regular breeder of a series of islands in different archipelagos in Italy, with an estimated population of 1,600-2,000 pairs, most of which in Sardinia, where the whole national sample of 137 birds have been ringed between 1982-2003, mostly as chicks along the northern coast. A sample of 34 foreign recoveries is available, since the late ‘60ies but with a prevalence of data from the early ‘80ies. Over 90% of recoveries refer to birds dead due to accidental capture in fishing gear. All birds had been ringed in Corsica and recovery sites in Italy confirm exchange between the island and Sardinia, as well as with the Tuscany archipelago and the coast of Liguria. The area of concentration of recoveries in Sardinia is also very important for the species in winter, although most recoveries fall within the species breeding season. Only two national recoveries originate from Asinara and located along the northern and north-western coast of Sardinia. Most birds had a longevity of less than three years, most likely as a consequence of the high proportion of dead recoveries.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

MARANGONE MINORE (Phalacrocorax pygmeus) [00820] PYGMY CORMORANT Ordine: Pelecaniformi (Pelecaniformes) Famiglia: Falacrocoracidi (Phalacrocoracidae) Il Marangone minore è una specie acquatica poco conosciuta e ritenuta vulnerabile a livello globale. L’areale riproduttivo è ristretto alla porzione sud-orientale del Paleartico occidentale; dall’Europa orientale ed i Balcani si estende verso Est sino alle coste settentrionali di Mar Nero, Caspio e Aral, all’Azerbaijan ed all’Iran settentrionale. Un nucleo in costante crescita, ma complessivamente ancora poco numeroso, 115-155 coppie nel 2000, è presente in Israele dal 1982 (Nemtzov 2003). Nel complesso, la popolazione mondiale è stimata in 22.700-24.350 coppie, la gran parte delle quali nidificanti in Europa dove le colonie più numerose si concentrano in Romania, Serbia-Montenegro, Ucraina, Grecia e Turchia (Voskamp et al. 2005). Di comparsa occasionale ma via via più frequente in tutta l’Europa centrooccidentale, sino ai primi anni ’90 il Marangone minore era considerato in Italia specie migratrice regolare, ma numericamente scarsa, nelle zone umide dell’alto e del basso Adriatico. Oggigiorno è invece considerato migratore regolare, nidificante e svernante localizzato. La colonizzazione da parte del Marangone minore del nostro Paese è un fenomeno piuttosto recente. Il primo episodio riproduttivo risale al 1981, quando fu accertata la nidificazione di una coppia presso la garzaia di Punte Alberete (Fasola & Barbieri 1981). Nella stessa località ravennate è tornato a nidificare solo nel 1994, ma da allora il numero di coppie nidificanti è cresciuto rapidamente sino a contare 570-730 coppie nel periodo 2004-2006 (Volponi & Emiliani inedito).

Attualmente la popolazione italiana è stimata in 800-900 coppie nidificanti in tre-cinque colonie localizzate nel ravennate, nel veneziano e nel Delta del Po veneto. Nel 2006 una coppia si è anche riprodotta nel foggiano all’interno di una colonia di Ardeidi (G. Albanese inedito). Parallelamente all’incremento della popolazione riproduttiva è andato via via aumentando il contingente di individui svernanti, passati dalle 5-40 unità degli anni 1990 (Borgo et al. 2003) agli oltre 2.500-3.000 censiti negli inverni successivi al 2005 nelle zone umide costiere del Delta del Po e della Laguna veneta.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 335). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). L’attività di inanellamento del Marangone minore è iniziata contestualmente all’insediamento stabile di un colonia riproduttiva presso le zone umide d’acqua dolce poste a Nord di Ravenna. Il numero di soggetti inanellati è risultato variabile di anno in anno, ma non tanto in relazione allo sforzo di cattura, quanto piuttosto all’accessibilità del sito di nidificazione posto in un fitto saliceto allagato. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita

Ita-Est

Ita-Ita 3 3 450 450 84 84 116 116 119 615 615

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Marangone minore - Phalacrocorax pygmeus

La specie viene marcata presso la più importante colonia italiana localizzata nel comprensorio umido di Punte Alberete e Valle Mandriole, in Provincia di Ravenna. Le segnalazioni provengono da due valli da pesca della laguna di Venezia e da una delle zone umide costiere poste a Nord della città di Ravenna e non lontano dal sito riproduttivo. Le tre ricatture sono avvenute in periodo invernale e tutte come conseguenza di abbattimento diretto.

Sezione inanellamento — Ringing data

Questi dati, sebbene numericamente molto limitati, suggeriscono lo svolgimento di spostamenti ridotti che si sviluppano dalle colonie di origine lungo la fascia costiera senza interessare le zone umide d’acqua dolce più interne. Lo svolgimento di movimenti stagionali di dispersione, che apparentemente rimane limitato al sistema di zone umide dell’Alto Adriatico, è da porsi in relazione sia a variazioni stagionali della disponibilità delle prede, sia al disturbo dovuto all’attività venatoria che localmente può risultare molto intenso come nelle zone ravennati. Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

The first breeding pair of Pigmy Cormorant was found in Punte Alberete (Ravenna, Emilia-Romagna) in 1981 and the species later disappeared to be recorded again, regularly and with rapidly increasing numbers in the same wetland since 1994. About 800-900 pairs are presently breeding in three-five different sites in Emilia-Romagna and Veneto, while up to 2,500-3,000 individuals were counted in the Po Delta and the Lagoon of Venice in recent winters. All 335 chicks ringed in Italy between 1982-2003 come from the Punte Alberete colony, with wide interannual variations in ringing totals, up to nearly 100 in 1999, only three recoveries are available within the national boundaries. All referred to birds deliberately taken by man and distributed north from the birth colony, in extensive fish farming sites near Venezia and in a wetland north of Ravenna, respectively; these data suggest short distance northwards movements of the young birds and the possible exchange of breeding individuals among colonies located in the southern Po Delta and the Venetian lagoons.

Per questa specie si dispone di soli tre dati scaturiti da marcatura con anelli metallici e relativi tutti a soggetti inanellati e segnalati entro i confini nazionali. I dati sono molto recenti in relazione alla distribuzione storica delle attività di marcaggio in Italia di una specie che ha visto un recente ritorno quale nidificante ed un rapido e positivo sviluppo demografico. Tutti i dati si riferiscono a soggetti inanellati da pulcini al nido.

Movimenti e migrazione - Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 3) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery.

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TARABUSO (Botaurus stellaris) [00950] BITTERN Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae) Il Tarabuso è specie politipica, presente con la sottospecie nominale nella Regione Paleartica. Qui nidifica in una ampia fascia latitudinale che va dal Nord Africa alla Cina settentrionale fino a circa 60° latitudine N, ma con distribuzione molto frammentata in Europa occidentale e Nord Africa e più continua ad Est della Polonia. Le popolazioni più settentrionali ed orientali svernano lungo le coste atlantiche, i paesi mediterranei e in una fascia che dall’Iraq arriva sino alla Cina meridionale ed al Giappone. In Africa sverna nella valle del Nilo e in minor parte a Sud del Sahara. In Italia è residente, migratore regolare e svernante, legato a zone umide con densa vegetazione ripariale. Nel nostro Paese una frazione importante della popolazione nidificante si riproduce in ambienti di origine antropica quali le risaie della Pianura Padana. In Europa ha mostrato, negli scorsi decenni, una preoccupante diminuzione, mentre attualmente numerose sono le popolazioni nazionali ritenute stabili. Gli spostamenti sono spesso legati alle condizioni climatiche invernali, con movimenti più estesi da parte delle popolazioni dell’Europa nord-orientale che si spingono verso SW in autunno. Specie studiata intensamente in Italia a partire dagli anni ’90, ha una popolazione stimata tra i 75-95 maschi territoriali. La nidificazione è stata accertata in un ridotto numero di siti, dalle regioni continentali dell’Italia settentrionale a quelle centrali della penisola, in Umbria e Toscana.

Gli inanellamenti sono occasionali in una serie di siti ampiamente distribuiti su base latitudinale, ad eccezione per le aree nelle quali la specie viene studiata più intensamente, in Lombardia, Toscana ed Umbria. In queste aree si hanno anche i pochi dati relativi a pulcini.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 61). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). L’importante contributo che studi specifici hanno offerto alla conoscenza del Tarabuso in Italia viene confermato anche dall’andamento storico dei totali di soggetti inanellati, i quali hanno visto un incremento negli ultimi anni del periodo considerato. Va tuttavia notato come i numeri non superino mai la decina di soggetti marcati.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 12 11 622 678 1358 1355 1426 1426 2130 1752 1752

Ita-Est

Ita-Ita 2 1 337 63 63 63 337

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Tarabuso - Botaurus stellaris

Anche in questa specie, particolarmente difficile da catturare dopo l’involo, la massima parte dei soggetti risulta inanellata al nido.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 12). Condizioni note 12 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. La totalità del campione di tarabusi esteri segnalati in Italia è costituito da soggetti morti. I sei soggetti per i quali sono note le circostanze di ricattura risultano tutti abbattuti o comunque catturati intenzionalmente dall’uomo.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Il modesto campione di ricatture estere in Italia si distribuisce tra la seconda metà degli anni ’30 ed i primi anni ’90. Le segnalazioni sono poco concentrate nel tempo e molto poco frequenti. Molto più recente, vista anche la storia dell’inanellamento della specie in Italia, è l’unica ricattura di un soggetto marcato nel nostro Paese.

Figura 7. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 11). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La metà delle ricatture ha luogo entro un anno dall’inanellamento, nonostante la specie sia caratterizzata da longevità potenziali ben superiori; va considerato che tutti i soggetti ricatturati sono stati uccisi per azione diretta dell’uomo. La specie è protetta in Italia dal 1977.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 8). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni sono riferite sia alle fasi post-riproduttive, che propriamente di svernamento, in dicembre e gennaio; i dati primaverili si riferiscono alla terza decade di marzo ed alla prima di aprile.

Figura 10. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 11). Movements towards Italy.

Figura 9. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 11. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 9). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

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Tarabuso - Botaurus stellaris

I tarabusi segnalati in Italia appartengono a popolazioni nidificanti nell’Europa centro-settentrionale (Germania, Polonia) e nell’area Baltica (Svezia, Finlandia, Lettonia). Gli spostamenti hanno componente primaria di SW ed interessano soprattutto l’Alto Adriatico e l’Italia settentrionale continentale. Poche sono le ricatture da regioni prettamente meridionali, quali Puglia e Calabria, mentre un singolo caso si riferisce alla Sardegna.

Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 3). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 12. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 2). Foreignringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 3). Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le ricatture si dividono essenzialmente tra svernamento, tra cui il singolo individuo tedesco in Sardegna, e migrazione primaverile, con cinque ricatture ampiamente distribuite. Solo il dato calabro si riferisce alla fase post-riproduttiva.

A passage migrant and regular but scanty breeder in Italy, the Bittern has an estimated national population between 75-95 booming males, distributed in a limited number of wetlands in the Po plains in the north and between Tuscany and Umbria south of the Appennines. Recent intense research has confirmed the importance of artificial habitats like rice fields for our breeding birds. These research efforts have also led to an increase in the number of ringed birds, with an overall 61 individuals between 1982-2003 from widely distributed areas and annual totals seldom higher than a dozen birds. Few chicks have been marked in Piedmont and Umbria. Foreign recoveries in Italy are widely distributed starting since the late ‘30ies, with relatively higher numbers in the ‘60ies. All birds were deliberately taken by man; the species is protected in Italy since 1977. Recoveries took place outside the breeding season, with spring data in the last decade of March and the first of April. Birds recovered in Italy were mainly chicks ringed at the nest in a large area NE and N from Italy, from the Baltic (Sweden, Finland and Latvia), with more data from Poland and northern Germany. Recovery sites in Italy are mainly in the continental north and along the northern Adriatic, with only three cases from southern latitudes of Apulia and Calabria and one bird from Sardinia. Only one bird marked on Lake Iseo in Lombardy was reported from Lake Como within the same region.

Movimenti Italia- Italia — Movements within Italy

Figura 15. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Il solo caso riferito ad un soggetto inanellato e riportato in Italia mostra uno spostamento modesto nell’ambito della sRegione Lombardia.

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TARABUSINO (Ixobrychus minutus) [00980] LITTLE BITTERN Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae) Il Tarabusino è specie politipica con distribuzione subcosmopolita. La sottospecie nominale ha areale riproduttivo frammentato che include tutta l’Europa con l’eccezione di Isole Britanniche, Scandinavia e Danimarca. Nell’ex URSS il limite settentrionale della specie coincide con l’inizio della taiga e quello orientale raggiunge i 90° di latitudine Est. Nidifica anche sulla costa settentrionale dell’Africa, in Medio Oriente, nella Penisola Arabica e nel Golfo Persico. L’areale di svernamento delle popolazioni europee è localizzato in una vasta area dell’Africa sub-sahariana, dal 25° di latitudine Nord fino al Sud Africa. Alcuni individui si trattengono in Europa meridionale in inverno. Il nostro Paese, dove è Tarabusino è specie migratrice e nidificante, risulta attraversato da un consistente flusso migratorio di popolazioni dell’Europa centrale e centro-orientale. Migratore notturno, si muove al crepuscolo, in gruppi anche numerosi. Singoli individui possono essere osservati dal mese di marzo, ma la massima intensità dei movimenti migratori si osserva tra aprile e maggio e dalla metà di agosto fino alla fine di settembre. I riproduttori si insediano a partire dal mese di aprile e la deposizione è concentrata nella seconda e terza decade di maggio. Si stima che in Italia nidifichino tra le 1.000 e le 2.000 coppie distribuite in massima parte nelle aree umide della Val Padana e della costa nord-orientale. Nell’Italia peninsulare la distribuzione è frammentata e riflette la disponibilità di ambienti umidi idonei.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 1207). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). La distribuzione geografica delle località italiane di inanellamento è concentrata in un numero relativamente basso di zone umide interne dell’alto Adriatico, dell’Emilia-Romagna e del Veneto. Tarabusini in migrazione primaverile vengono marcati nei mesi di aprile e maggio, mentre il picco principale negli inanellamenti si registra tra fine luglio e fine settembre. Nel periodo considerato, l’andamento degli inanellamenti ha subito evidenti fluttuazioni interannuali, con un minimo di 9 individui nel 1984 ed un massimo di 104 nel 1988, in parte spiegabili con la relativa occasionalità della cattura di questa specie. A partire dalla seconda metà degli anni ’90, il numero di soggetti inanellati si è stabilizzato attorno ad una media di circa 65 soggetti/anno.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 32 32 349 860 859 938 833 906 1707 1401 7368

Ita-Est 3 3 311 1018 1082 1543 373

Ita-Ita 3 2 30 30 54 54 54 54 78 31 31

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Studi di biologia riproduttiva, uniti a normale attività di cattura con mist-net portano alla possibilità di marcare soggetti di diversa classi di età. Ecco quindi presenti, nel campione dei soggetti ricatturati, sia pulcini marcati al nido, che giovani volanti ed adulti. In particolare la totalità del modesto campione dei soggetti inanellati e ricatturati nel nostro Paese è rappresentato da pulcini, mentre questi sono assenti dal gruppo di soggetti marcati all’estero. Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione ricatture — Recoveries

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 34). Condizioni note 28 (82.4%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Dei circa 30 soggetti per i quali conosciamo le condizioni di ritrovamento, la stragrande maggioranza è stata segnalata morta. Molto bassa risulta la percentuale degli individui rilasciati, rientrando tra questi anche quelli catturati da parte di inanellatori.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I dati di ricattura di soggetti esteri in Italia datano a partire dalla seconda metà degli anni ’20, presentano quindi un massimo negli anni ’50, e diminuiscono nuovamente fino agli ultimi anni qui analizzati. Dati italiani si registrano a partire dalla seconda metà degli anni ’80, periodo questo che ha visto un massimo anche negli inanellamenti. Più recenti sono invece le prime ricatture di soggetti italiani all’estero. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 34). Circostanze note 18 (52.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Le circostanze di ricattura sono invece note solo per 18 soggetti; da notare come, in oltre l’80% dei casi, si sia trattato di cattura intenzionale da parte dell’uomo (essenzialmente abbattimenti). A fianco di questa attività, evidentemente illecita, troviamo anche cause naturali di morte, predatori domestici (gatto), ed una piccola percentuale legata a controlli da parte di inanellatori. Nel caso dei tre tarabusini inanellati in Italia e segnalati all’estero, le condizioni di ritrovamento dicono trattarsi di soggetti deceduti per cause legate alle attività antropiche (urto con autoveicolo) o per cause naturali (cattive condizioni fisiche). Sconosciute le modalità di cattura del terzo soggetto. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Tarabusino - Ixobrychus minutus

Figura 10. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 29). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 34). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Le ricatture in Italia di soggetti esteri sono distribuite essenzialmente nel corso della migrazione primaverile, in aprile e maggio, e di quella post-riproduttiva, a partire dalla terza decade di agosto, con una prevalenza in settembre e segnalazioni fino all’ultima decade di ottobre. Da notare che anche le dimensioni medie alari scaturite dall’attività di inanellamento di tarabusini in Italia (Licheri & Spina 2005) mostrano una tendenza all’aumento a partire dal mese di settembre. Molto interessanti risultano quindi le segnalazioni estremamente tardive, rispettivamente nell’ultima decade di novembre e nella prima di gennaio. Da ricordare anche la presenza della specie in Italia ancora in novembre, come confermato anche da un singolo dato di inanellamento (Licheri & Spina 2005).

Oltre la metà delle ricatture ha luogo entro un anno dall’inanellamento, ed in effetti circa un terzo avviene prima di tre mesi dalla cattura. A due anni di distanza dall’inanellamento risulta ricatturato oltre il 90% dei soggetti. Vista la frequenza di animali marcati da pulli, o dei quali è comunque noto con certezza l’anno di nascita, otteniamo una distribuzione della longevità concentrata verso pochi mesi di vita, con un singolo soggetto che ha raggiunto un’età superiore ai tre anni.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 24). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 32). Movements towards Italy.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 14). Foreignringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Gli uccelli segnalati in Italia originano dalle coste dell’Europa settentrionale, da una vasta area dell’Europa centro-orientale e dall’area balcanica. Le ricatture nel nostro Paese interessano l’intera penisola e le isole maggiori, con una prevalenza di aree costiere ma con dati riferiti anche a zone interne e continentali.

Le aree più interessate dal transito di tarabusini diretti ai quartieri di svernamento africani sono localizzate nelle regioni occidentali italiane e nelle isole maggiori. Solo tre sono le ricatture relative alle fasi di migrazione primaverile, relative rispettivamente alla Pianura Padana, area importante anche per la popolazione nidificante italiana, ed alle coste laziali. Per dieci individui disponiamo di ricatture dirette dall’estero verso l’Italia. Interessanti risultano i movimenti dei soggetti inanellati in Belgio ed Olanda, caratterizzati da una direzione verso SW e distribuiti prevalentemente lungo le coste occidentali ed in Sicilia nord-occidentale. La stessa Sicilia riceve anche due soggetti, di provenienza più orientale e balcanica. L’unico dato riferito alla costa adriatica è invece di origine ungherese.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 16). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

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Tarabusino - Ixobrychus minutus

La massima parte delle ricatture si riferisce ad inanellamenti effettuati in periodo riproduttivo, tra maggio e luglio; solo due casi sono relativi ad inanellamenti avvenuti in fase post-riproduttiva, rispettivamente in Belgio e Slovenia. Il transito migratorio post-riproduttivo è quello che produce la gran parte delle segnalazioni.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 2). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 17. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 3), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Rarissimi sono i casi di presenza della specie in periodo invernale in Italia; queste due ricatture di origine tedesca sono quindi di particolare interesse.

Solo tre degli individui inanellati in Italia sono stati segnalati all’estero, tutti ricatturati nell’anno successivo a quello del marcaggio. Due soggetti inanellati in agosto in Italia settentrionale sono stati ricatturati, l’uno alla fine di maggio e l’altro in giugno, rispettivamente nella Spagna atlantica ed in Grecia. Un terzo tarabusino marcato in agosto in EmiliaRomagna è stato segnalato in Croazia, sempre nello stesso mese di agosto dell’anno successivo.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 3). Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

The Little Bittern is quite widely distributed in coastal and inland wetlands of northern and central Italy, being scarcer further to the south and on the main islands. Being an easy species to catch with standard mist-nets, this is the most widely ringed heron in Italy, where a total of 1,207 birds has been marked between 1982-2003. The geographical distribution of ringing sites encompasses a wide latitudinal range, with a concentration of numbers in a much smaller series of inland wetlands especially in the northern Adriatic, with Emilia-Romagna and Veneto scoring the highest figures. Intensive study projects in Veneto also have led to good samples of chicks. Annual totals show an increase in the second half of the ‘80ies, and a general positive trend again since the late ‘90ies. Foreign recoveries date starting with the ‘20ies, show a marked increase in the ‘50ies before declining later on. The very few recoveries of Italian ringed birds are concentrated in more recent years. More than 90% of recoveries are of birds dead due to deliberate taking by man in over 80% of cases, followed by a series of other causes; the species is protected in Italy since 1977. Also the only three birds recovered abroad were dead. Foreign recoveries are concentrated in spring, between April and May, with a seasonal peak in the first decade of this month, and autumn, with earliest records in the last decade of august and higher frequencies in September. Scanty records confirm the possible presence of the species very late in autumn, including a single case in January. Birds recovered in Italy originated from the coasts of north-western Europe and from a wide area across central-eastern Europe. Recovery sites are stretched across the whole of Italy, from the alpine area southwards to central and northern Sicily. South of the Apennines a prevalence of coastal sites is observed. Autumn recoveries are mainly distributed in coastal western Italy and on the main islands. Two very late recoveries from Germany are of particular interest in terms of species phenology. Two out of the three spring recoveries originate from chicks ringed NW from Italy. Only three birds ringed in Italy have been recovered abroad, in Croatia, eastern Greece and Atlantic Spain, respectively. Two direct national recoveries refer to eastwards movements within Veneto. Over 50% of birds with known age at ringing have not survived beyond their first autumn, and more than 90% not longer than their second year.

Figura 18. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Solo due dati si riferiscono a ricatture entro i confini nazionali, e si tratta di due segnalazioni dirette, avvenute in estate, nell’ambito della Regione Veneto.

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NITTICORA (Nycticorax nycticorax) [01040] NIGHT HERON Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae) Specie politipica a distribuzione subcosmopolita presente nel Paleartico con la sottospecie nominale. In Europa l’areale riproduttivo risulta molto frammentato, con colonie localizzate in tutte le regioni centro-meridionali fino a 50° di latitudine N. L’areale di svernamento delle popolazioni europee comprende la regione sub-sahariana dell’Africa occidentale fino all’Equatore. Pochi individui, stimati in meno dell’1% della popolazione complessiva, svernano in Europa meridionale. In Italia la Nitticora è specie migratrice, nidificante estiva e svernante localizzata. Subito dopo la nidificazione le colonie vengono abbandonate e dopo temporanei movimenti di dispersione a breve raggio, entro settembre la quasi totalità degli individui migra verso Sud. L’arrivo primaverile nelle colonie italiane inizia alla metà di marzo. La deposizione delle uova inizia ai primi d’aprile ed ha un picco a maggio, con involi tra giugno e luglio. In Italia il numero di coppie nidificanti ha oscillato tra 14.000 e 18.000 nel periodo 19802002 mostrando a fine periodo la tendenza ad ampliare l’areale di distribuzione delle colonie pur a fronte di una diminuzione del numero di coppie nidificanti. La maggioranza delle colonie di nidificazione rimane comunque concentrata nel territorio di pianura di Lombardia e Piemonte, in particolare nelle zone con coltivazione intensiva a risaia. Altre grandi colonie si trovano lungo i maggiori fiumi e presso le zone umide costiere dell’Italia settentrionale.

Colonie minori sono presenti nell’Italia centro-meridionale, in Sardegna e Sicilia, ove siano comunque presenti ampie zone umide d’acqua dolce.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 1341). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). La Nitticora ha visto un aumento considerevole nei totali annuali di inanellamento a partire dai primi anni ‘80, in relazione all’attenzione dedicata ad alcune delle più importanti colonie piemontesi, lombarde ed emiliano-romagnole. Campioni numericamente molto ridotti si riferiscono a siti dell’Italia centro-meridionale. A fronte di un ridotto ma interessante campione di soggetti marcati durante la migrazione primaverile, la massima percentuale degli inanellamenti si riferisce al periodo estivo ed è riferita all’attività di marcaggio dei pulcini alle colonie. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 147 147 952 1112 853 836 743 747 3335 5564 5564

Ita-Est 8 8 915 198 3248 3157 3777 3766 4499 3914 252

Ita-Ita 52 34 330 150 178 206 53 53 891 4675 996

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. I pulcini prevalgono tra gli inanellamenti soprattutto tra i soggetti esteri segnalati in Italia, mentre si registra una maggiore percentuale di giovani o adulti tra gli inanellamenti italiani.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La specie offre un buon campione di dati ampiamente distribuito da un punto di vista storico. Le prime segnalazioni riguardano soggetti inanellati e ricatturati in Italia, e questi dati vedono un primo aumento nella seconda metà degli anni ’20, quindi un incremento significativo negli anni ’50, seguito da una diminuzione che prelude ad un massimo di quinquennio nella seconda metà degli anni ’60. Le prime segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia sono della prima metà degli anni ’30, con un massimo nella parte conclusiva del decennio.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 181). Condizioni note 158 (87.3%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. La stragrande maggioranza delle nitticore risultano segnalate come morte, mentre una percentuale minimale si riferisce ad animali rilasciati in natura.

Queste segnalazioni diminuiscono progressivamente nel tempo mantenendosi su livelli modesti negli ultimi decenni del periodo considerato. Differente risulta l’andamento storico delle segnalazioni in Italia di uccelli inanellati all’estero con le prime ricatture all’inizio degli anni ’30 e buoni numeri negli anni ’80 e ’90.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 181). Circostanze note 125 (69.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known..

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Nitticora - Nycticorax nycticorax

Gli abbattimenti o comunque le catture intenzionali da parte dell’uomo rappresentano in assoluto la più frequente circostanza di ritrovamento; ciò, nonostante la specie sia protetta in Italia da diversi decenni. Anche altre attività umane sono causa di ritrovamento di soggetti inanellati, mentre è molto raro che le segnalazioni siano state collegate ad attività di inanellamento.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 109). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Condizioni note 6 (75%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

La longevità della specie è confermata anche da questi grafici, i quali testimoniano di una buona percentuale di soggetti con età superiore ai tre anni, e casi di oltre dieci anni di vita. Ciò è da valutarsi anche alla luce del fatto che la massima parte dei casi di mortalità collegati con le ricatture è da attribuirsi ad attività dirette dell’uomo.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Circostanze note 5 (62.5%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Le poche nitticore inanellate in Italia e segnalate all’estero risultano uccise per azione diretta dell’uomo.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 127). Phenology of foreign recoveries in Italy. Molto rari ed altrettanto interessanti sono i dati riferiti a segnalazioni in Italia in mesi invernali (casi singoli rispettivamente in dicembre e gennaio). Nella terza decade di marzo osserviamo già un picco annuale nelle ricatture di uccelli esteri, seguito poi da una significativa diminuzione in aprile e quindi in maggio. Occasionali risultano le ricatture in giugno e luglio, mentre i movimenti post-riproduttivi divengono evidenti a partire dalla decade centrale di agosto. Le segnalazioni aumentano quindi in settembre, con un massimo stagionale nella decade centrale, per diminuire quindi progressivamente in ottobre, con alcune segnalazioni ancora in novembre.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 164). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 16. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 127). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 148). Movements towards Italy. Figura 17. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 116). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

L’Italia rappresenta un vero crocevia nel sistema migratorio della Nitticora. La carta sinottica delle ricatture conferma la presenza nel nostro Paese di aninali provenienti da una vastissima area geografica. Particolarmente rilevanti, da un punto di vista numerico, le ricatture di soggetti inanellati in Francia, Repubblica Ceca, Ungheria e Yugoslavia. Gli animali segnalati in Italia originano sia da siti spiccatamente mediterranei che continentali, e da un ampio spettro di longitudini, dall’Andalusia ad Ovest e fino al Mar Caspio ad Est.

Figura 18. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 140). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. L’assoluta prevalenza degli inanellamenti di pulcini all’estero fa sì che la distribuzione generale dei siti di marcaggio nel periodo riproduttivo sia ampiamente sovrapposta a quella relativa ai soli pulli. Si evidenziano due aree principali, rap-

Figura 15. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 140), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

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Nitticora - Nycticorax nycticorax

presentate rispettivamente dalla Francia centrale e mediterranea ad ovest mentre, ad oriente del nostro Paese, la gran parte dei dati origina dai Paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica.

Sicilia e Sardegna. Del tutto differenti risultano invece gli spostamenti di nitticore che, da siti della Francia mediterranea (Camargue) e persino dall’Andalusia meridionale, raggiungono l’Italia in direzione NE; è verosimile che in questi casi ci si trovi di fronte a spostamenti legati alle fasi di dispersione giovanile. Le tre ricatture legate ad uccelli inanellati in colonie della Francia continentale mostrano invece una direzione verso SE, con uccelli che hanno raggiunto rispettivamente la Sardegna meridionale e la Sicilia occidentale.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 60). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Una percentuale importante del campione complessivo si riferisce a segnalazioni autunnali; si notano aree di particolare concentrazione di ricatture, in particolare nell’Italia nord-occidentale, nel complesso dell’Alto Adriatico, in Puglia e Sicilia. Le aree dell’Italia centrale sono meno ricche di osservazioni, mentre alcuni dati si riferiscono alla Sardegna meridionale. Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 5). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 33). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. L’Italia è interessata dai movimenti autunnali di nitticore appartenenti ad una serie di popolazioni geografiche diverse, dirette verso le aree di svernamento. Prevalgono i movimenti verso SW di animali provenienti da aree dell’Europa centrale e balcanica, i quali risultano segnalati soprattutto in Italia meridionale, ed in particolare in Puglia, Calabria,

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 21). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le segnalazioni primaverili, relativamente poco numerose, sono distribuite nel Paese, sia in zone costiere che interne, in un intervallo di latitudini che va da Piemonte settentrionale alla Sicilia meridionale. La maggior densità nella Pianura Padana è da porsi in relazione alla localizzazione delle principali colonie riproduttive, mentre le ricatture costiere nel meridione e nelle isole sono da porsi in relazione ad individui in migrazione attiva.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 8), con fenologia e date di ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of recovery (all records). Le segnalazioni mostrano una prevalenza di localizzazioni africane, a SW dell’area di inanellamento, con movimenti anche di migliaia di chilometri. La costa meridionale turca è l’unica area di ricattura situata a SE dell’Italia.

Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Di particolare interesse sono le segnalazioni africane di soggetti inanellati al nido in Italia. A fronte di una ricattura lungo la costa mediterranea dell’Algeria si registrano due altri dati da aree molto meridionali, poste rispettivamente in Ghana e Chad. Queste ricatture forniscono le prime informazioni riguardo le aree di svernamento delle nitticore italiane.

Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 8). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. La massima parte delle poche ricatture all’estero di soggetti inanellati in Italia originano da una vastissima area africana, dal Maghreb a Nord a fino al Chad ad Est.

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Nitticora - Nycticorax nycticorax

Numerose sono le segnalazioni in Italia di nitticore inanellate nel nostro Paese; queste interessano primariamente le aree più importanti per la nidificazione della specie. In particolare gli uccelli risultano inanellati in siti piemontesi, lombardi ed emiliani. Ben più scarse numericamente sono le ricatture nelle regioni meridionali ed insulari di nitticore marcate nelle medesime aree padane. Una buona percentuale delle ricatture entro i confini nazionali si riferiscono a spostamenti di una certa consistenza, e mettono in luce in particolare una fitta rete di movimenti nell’ambito della Pianura Padana. A fasi di migrazione certa si riferiscono le segnalazioni nell’Italia meridionale, e l’attraversamento diretto di ampi bracci di mare da parte delle nitticore è confermato anche dalla segnalazione del soggetto emiliano nel Canale di Sicilia.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 28. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 30). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 34). National recoveries of birds ringed in Italy.

Figura 29. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro 150 giorni dall’inanellamento (n = 24). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within 150 days from ringing.

Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 34) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Il dettaglio relativo alla Pianura Padana conferma movimenti di dispersione dai siti di nidificazione, nonché tra aree diverse dell’Italia continentale. Prevalgono i movimenti su distanze modeste, ma non mancano quelli tra aree mar-

catamente occidentali ed orientali. Gli spostamenti su più lunga distanza sono anche quelli con più spiccato orientamento verso i quadranti Sud, a confermare spostamenti da e verso le aree di svernamento.

migratory routes for the species, France, Czech Republic, Hungary and Yugoslavia being the most represented countries. The overall geographical area of origin goes from Andalusia to the west, till the eastern Caspian Sea to the east. Our country is visited by birds born both east and west from our national boundaries. Autumn recoveries are mainly distributed in the Po plain and the northern Adriatic, as well as in the SE and Sicily. Direct autumn recoveries confirm influxes both from the NE, from the Balkans, and central and southern France, heading towards SE. Italian recoveries abroad are all from Africa, except one single record from Turkey, which is the only one to the SE. The others come from coastal sites of north and NW Africa, in Algeria and Morocco, as well as from south of the Sahara, southernmost latitudes being represented by Chad and coastal Ghana. These data represent the first details on wintering areas of Italian Night Herons. Most of the national recoveries are short-distance movements within the main breeding areas of the species, across the Po plain. Few cases refer to movements towards the southern Tyrrhenian coast, Sardinia, Sicily and the Pelagie islands. Some of these long movements take place within three months from ringing at the nest.

Italy hosts a high proportion of the Palearctic populations of Night Heron, with an estimated 12,000-14,000 pairs breeding especially in the Po plains, where large colonies exist around rice field areas. Most of the ringed birds are chicks marked at colonies between Piedmont and Lombardy, as well as in coastal areas of Emilia-Romagna. South of the Apennines chicks have been ringed in Abruzzo, Apulia and in Sardinia. A total 1,341 birds have been ringed between 1982-2003, with wide inter-annual fluctuations and higher values in the ‘90ies. A sample of 147 foreign recoveries is available, with an increase in frequencies between the ‘20ies and a peak in the late ‘60ies. Records of Italian ringed birds abroad are mainly after the ‘80ies. The vast majority of recoveries refer to dead birds, deliberate taking by man accounting for over 90% of mortality cases. The species is protected in Italy since 1977. Also the small sample of Italian birds abroad have been killed intentionally. The annual peak in frequency of foreign recoveries is reached in the last decade of March, followed by a progressive decline till the breeding season. Postnuptial movements start in August and increase till a seasonal maximum in the central decade of September, after which numbers decrease in October and even more strongly in November. Italy represents a crossroad of

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SGARZA CIUFFETTO (Ardeola ralloides) [01080] SQUACCO HERON Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae)

Specie monotipica, nel Paleartico occidentale la Sgarza ciuffetto ha colonie riproduttive localizzate tra il 30° ed il 50° parallelo ed areale di svernamento principale in Africa a Sud del Sahara e numeri modesti in Nord Africa e Medio Oriente. I limiti meridionali dei quartieri di svernamento sono sconosciuti, come avviene per altre specie che si riproducono anche nell’Africa tropicale. La popolazione europea è attualmente valutata in 18-27.000 coppie, di cui 7.0008.500 diffuse in Russia e Romania. L’areale appare frammentato, con decremento numerico generalizzato negli anni 1970-1990 e popolazione globale considerata in declino (Birdlife International 2004). In Italia la Sgarza ciuffetto è migratrice regolare e svernante occasionale. I movimenti migratori si svolgono tra metà agosto e inizio ottobre (massimi tra fine agosto e settembre) e tra fine marzo e giugno (massimi tra aprile e maggio). La dispersione giovanile si osserva in luglio-agosto. La migrazione primaverile appare più regolare e consistente di quella autunnale, quest’ultima più frequente nelle regioni basso-adriatiche, ioniche e nelle Isole Maltesi. I casi di svernamento sono sporadici (Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna), riguardano singoli individui e si verificano negli inverni particolarmente miti. L’areale riproduttivo è concentrato nella Pianura Padana occidentale (zona delle risaie) e nel Delta del Po, con presenze più localizzate in Toscana, Umbria, Puglia e Friuli-Venezia Giulia; in Sardegna l’immigrazione è

avvenuta nel 1985, in Sicilia nel 1988, mentre altrove (Lazio, Basilicata) i casi di nidificazione sono del tutto irregolari. La popolazione nidificante è stimata in circa 1.000 coppie, numericamente fluttuanti, con sintomi di incremento locale.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 358). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). La relativa scarsità della specie e la difficoltà di accesso ai siti di nidificazione spiegano i numeri molto bassi e fluttuanti di soggetti inanellati in Italia. La quasi totalità del campione si riferisce a pulli marcati in alcuni dei siti riproduttivi tradizionali localizzati in zone umide emiliano-romagnole. Solo occasionale invece l’inanellamento di soggetti adulti talvolta catturati mediante mist-net operanti in ambiente di canneto o ai margini di zone umide.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 19 19 635 430 923 815 804 746 2774 3519 1054

Ita-Est

Ita-Ita 2 0

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Vista anche la difficoltà di catturare soggetti sviluppati di questa specie, tutti i dati di inanellamento per i quali l’età dei soggetti marcati sia stata segnalata si riferiscono a pulcini inanellati al nido. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 19). Condizioni note 13 (68.4%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Un’alta percentuale dello scaso campione di ricatture si riferisce a soggetti morti, mentre molto inferiore risulta la frequenza di sgarze controllate e rilasciate.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La distribuzione storica delle ricatture di animali stranieri in Italia vede solo segnalazioni occasionali fino all’inizio degli anni ’40. Segue una tendenza netta all’aumento progressivo fino ad un massimo per quinquennio raggiunto nella seconda metà degli anni ’60. Interessante risulta quindi l’assoluta mancanza di dati successivamente a questo periodo.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 19). Circostanze note 10 (52.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 17). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Nonostante la specie sia formalmente protetta in Italia dal 1977, tutte le segnalazioni si riferiscono ad uccelli abbattuti o comunque catturati e non rilasciati.

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Sgarza ciuffetto - Ardeola ralloides

Oltre il 40% delle ricatture avviene entro pochi mesi dall’inanellamento e comunque nell’ambito dei primi tre anni dal marcaggio. La specie è potenzialmente molto longeva potendo raggiungere e superare i 30 anni di vita. Tuttavia, e certamente anche in relazione alle circostanze di ritrovamento, un’alta percentuale degli uccelli non riesce a sopravvivere oltre il primo anno di vita.

A parte singoli dati relativi rispettivamente a Penisola Iberica e Russia, la massima parte delle sgarze successivamente segnalate in Italia origina dall’area baltica e dall’Europa centro-orientale.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy Le segnalazioni in Italia di Sgarze inanellate all’estero sono concentrate nelle fasi stagionali di migrazione. Nelle fasi primaverili le prime ricatture si riferiscono alla terza decade di marzo, per prosegure fino alla prima di maggio, con un numero leggermente più alto in quella centrale di aprile. Numeri più alti di segnalazioni si riferiscono invece al transito autunnale, con un massimo annuale nella decade centrale di settembre, ed una frequenza già inferiore nell’ultima decade del mese. Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 19). Movements towards Italy.

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 17). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 19), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 6). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

La carta (fig. 12) una concentrazione delle ricatture in Italia lungo le coste della penisola e della Sicilia. Le ricatture si dividono abbastanza uniformemente tra la migrazione primaverile ed autunnale, e non si notano differenze apprezzabili nella distribuzione geografica di queste segnalazioni in Italia. Pochi dati sono riferiti alle fasi stagionali nel corso delle quali la specie si riproduce in Italia, e questi dati sono

distribuiti in Italia meridionale. Una percentuale significativa delle ricatture si riferisce a giovani impegnati nella loro prima migrazione autunnale (fig. 13). Le rotte seguite confermano un’importante componente NE-SW, che porta gli uccelli, attraverso l’Adriatico, lungo le coste sia adritiche che tirreniche.

The Squacco Heron is a regular breeder in Italy, with an estimated national population between 500-600 pairs distributed mainly in the Po plains, but also south of the Apennines, in Tuscany, Umbria and, further to the south, in Apulia; it breeds also both in Sardinia and Sicily. Most of the 358 birds marked between 1982-2003 have been ringed as chicks in Veneto, EmiliaRomagna and Apulia, while flying birds have been trapped in different sites, often during standard mist-netting sessions. Annual totals show higher values in the late ‘90ies, but seldom exceed 50 birds. A total of 19 foreign ringed birds have been reported in Italy, starting already in the first years of the past century and mainly in the ‘60ies. Almost all recoveries are of birds found dead due to deliberate taking by man; the species is protected in Italy since 1977. The herons have been reported between March and early May in spring, and in September. Apart from single cases from Russia and Spain, respectively, all other recoveries refer to birds ringed in Slovakia, Croatia and Serbia. Recovery sites are mainly located in coastal sites, from Veneto southwards till south-western Sicily; a high proportion of direct recoveries confirms movements along a NE-SW direction across the Adriatic towards Italy.

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GARZETTA (Egretta garzetta) [01190] LITTLE EGRET Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae) Specie politipica presente nel Paleartico con la sottospecie nominale. In Europa le zone di riproduzione sono frammentate in tutte le regioni centro-meridonali e si spingono a Nord sino al 55° parallelo. Tradizionalmente le popolazioni europee svernano nelle regioni dell’Africa settentrionale ed equatoriale, ma negli ultimi due decenni una quota crescente di individui (che può arrivare a contare sino al 30% della popolazione complessiva), in relazione alla mitezza degli inverni resta a svernare nei paesi dell’Europa mediterranea. In Italia la Garzetta è specie nidificante, migratrice e svernante regolare. Subito dopo la nidificazione le colonie vengono abbandonate e, dopo movimenti dispersivi a breve distanza, la maggioranza degli individui entro settembre migra verso Sud. Il ritorno primaverile avviene a cominciare dalla fine di marzo. La deposizione delle uova inizia ad aprile, con picco in maggio e involi che si protraggono per tutto giugno ed in minor misura in luglio. Dal 1980 al 2002 il numero di nidificanti in Italia è aumentato da 7.000 a circa 15-18.000 coppie probabilmente per effetto di inverni più miti, di una migliore protezione e conservazione degli ambienti riproduttivi. Le maggiori colonie di nidificazione sono concentrate nelle parti planiziali di Lombardia e Piemonte, in particolare nelle zone con intensa coltivazione a risaia, e nelle zone umide costiere dell’Alto Adriatico in Veneto, Emilia-Romagna e Friuli. Altre colonie di minori dimensioni si trovano lungo i maggiori fiumi e in alcune zone umide costiere dell’Italia centro-meridionale e in Sardegna.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 1612). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). Nel decennio 1989-1999 si è registrata in Italia un’intensa attività di inanellamento di garzette grazie allo svolgimento di specifici progetti di marcaggio di pulli di Ardeidi coloniali in alcuni dei siti riproduttivi di maggiore importanza in Lombardia ed Emilia-Romagna. Numeri più bassi di soggetti sono stati marcati in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria e Sardegna. Occasionale la cattura di soggetti adulti che ha interessato essenzialmente soggetti in migrazione primaverile o giovani catturati subito dopo l’involo.

Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricottura Individuo più anziano

Est-Ita 65 64 800 887 797 822 613 704 2322 3589 3211

Ita-Est 12 12 942 661 2670 2947 2763 3598 4581 1954 1628

Ita-Ita 52 45 363 167 114 49 47 47 914 2463 344

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

La massima parte degli inanellamenti si riferisce a pulcini, e ciò è particolarmente vero per i soggetti esteri e per i pochi italiani segnalati all’estero. Più alta risulta la percentuale di soggetti inanellati come adulti tra le garzette italiane successivamente segnalate entro i confini nazionali. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 110). Condizioni note 59 (53.6%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Alta è la percentuale delle ricatture delle quali non si conoscono le condizioni di ritrovamento. Prevalgono comunque nettamente i casi di soggetti morti, con le osservazioni a distanza quale seconda condizione per frequenza, seguita da quella di animali reinseriti in natura dopo la cattura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture disponibili coprono un vasto arco temporale, a partire dall’inizio degli anni ’30. La specie è stata inanellata anche in Italia sin dall’inizio delle attività di marcaggio, come mostrato anche dalla distribuzione storica delle ricatture nazionali di uccelli italiani. Più frequenti sono invece le segnalazioni all’estero di uccelli con anelli italiani, le quali vedono un incremento progressivo a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Le segnalazioni in Italia di uccelli inanellati all’estero hanno una maggiore frequenza intorno agli anni ’50-’60, ed un picco relativo nella prima metà degli anni ’90.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 110). Circostanze note 48 (43.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La massima parte dei soggetti morti risultano essere stati abbattuti o comunque catturati intenzionalmente dall’uomo. Una percentuale significativa risulta essere stata catturata da predatori naturali, mentre vengono confermate le letture in natura di anelli metallici.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Condizioni note 10 (83.3%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Garzetta - Egretta garzetta

Una percentuale importante delle ricatture ha luogo entro il primo anno dall’inanellamento, e già dal secondo e terzo anno la frequenza delle segnalazioni diminuisce drasticamente. Pochi soggetti sopravvivono oltre cinque anni, ed in alcuni casi si raggiunge anche il limite di dieci anni. Questi dati vanno interpretati alla luce del fatto che in assenza di contrassegni leggibili a distanza la ricattura è legata ad ritrovamenti occasionali di animali deceduti per cause naturali o, più frequentemente, a fattori di mortalità direttamente imputabili all’uomo.

Anche per le garzette italiane segnalate all’estero prevalgono fortemente i soggetti morti, seguiti da quelli reinseriti in natura.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Circostanze note 5 (41.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Oltre la metà dei soggetti morti sono stati abbattuti dall’uomo; le attività umane comportano anche catture accidentali, mentre l’inanellamento fornisce comunque alcune ricatture di garzette inanellate in Italia.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 49). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture sono ampiamente distribuite nel corso dell’anno. La massima frequenza si registra tra marzo e maggio, con un picco annuale nella terza decade di marzo. Una certa continuità nelle segnalazioni si ha quindi tra agosto ed ottobre, ed occasionali sono le ricatture in mesi prettamente invernali.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 115). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 37). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 16. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 60). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 65). Movements towards Italy. Le ricatture di garzette estere in Italia provengono da aree diverse del bacino del Mediterraneo (Spagna, Tunisia, Francia e Turchia), dall’area balcanica e dal Mar Nero orientale. Le segnalazioni interessano una vasta parte dell’Italia continentale e peninsulare, con un minimo di segnalazioni nelle regioni centrali italiane. I Paesi principali di origine sono Francia, Spagna ed ex Yugoslavia.

Figura 17. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 52). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. La carta mostra un’interessante differenza di rotte seguite da animali in dispersione giovanile; i soggetti di origine spagnola e francese che raggiungono l’Italia stanno seguendo direzioni con componente E-NE, apparentemente non congruenti con quelle di migrazione, e si distribuiscono essenzialmente nelle regioni settentrionali e tirreniche. Molto diversa è la distribuzione delle garzette che originano dall’area balcanica, le quali raggiungono il nostro Paese seguendo rotte verso SW, in base alle quali arrivano nelle regioni dell’estremo sud adriatico e soprattutto in Sicilia. Questi movimenti risultano coerenti con una rotta che porti ad aree di svernamento africane.

Figura 15. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 65), con fenologia di ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery. Tra le poche segnalazioni nel corso dello svernamento prevalgono localizzazioni centro-meridionali, relative in particolare a Toscana, Sicilia e Sardegna (unici dati per questa isola). Ampiamente distribuite sono le segnalazioni riferite a fasi di migrazione primaverile, con una prevalenza di siti costieri. I dati riferibili al periodo riproduttivo si distribuiscono in concomitanza con importanti sistemi di zone umide. Le fasi di migrazione autunnale vedono una relativa concentrazione delle segnalazioni in Toscana, Alto Adriatico e nelle estreme regioni meridionali dell’Italia peninsulare.

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Garzetta - Egretta garzetta

Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Le poche osservazioni relative a soggetti svernanti sono, tranne che per un caso, costiere, e soprattutto localizzate sulle isole maggiori, in contesti cioè nettamente mediterranei.

Figura 18. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 63). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 24). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le ricatture primaverili mostrano, a differenza delle precedenti fasi stagionali, la presenza di soggetti inanellati in longitudini nettamente orientali, in Crimea a Turchia settentrionale; ciò suggerisce movimenti di ritorno con forte componente orientale soprattutto attraverso le latitudini meridionali della Penisola. Si conferma il ruolo importante rivestito da Garzette inanellate nella Camargue francese.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 17). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

I dati autunnali mostrano due diversi raggruppamenti di siti di ricattura, rispettivamente tra Emilia-Romagna e Toscana settentrionali, relativi essenzialmente ad uccelli inanellati nel Mediterraneo occidentale, e soprattutto in Camargue, ed un secondo blocco di segnalazioni alle estreme latitudini meridionali della penisola, dalle coste pugliesi alla Sicilia. In questo caso si tratta di Garzette inanellate invece nell’area balcanica.

Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. I pochi dati di uccelli italiani all’estero si riferiscono principalmente alle fasi di svernamento.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 7). Winter recoveries (all).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 12), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Le ricatture originanti da aree dell’Alto Adriatico sono poste a sud del sito di marcaggio, mentre una maggiore componente verso SW hanno quelle di garzette inanellate nella Pianura Padana occidentale. Delle tre segnalazioni invernali due si riferiscono a siti sub-sahariani, come anche nel caso dell’unica relativa alle fasi di migrazione di ritorno. Le due ricatture in periodo di migrazione autunnale sono localizzate rispettivamente in Tunisia e Libia meridionale. Interessante il caso relativo alla Camargue, in periodo riproduttivo ad indicare il possibile interscambio di soggetti tra popolazioni nidificanti di diversi paesi dell’area Mediterranea.

Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 12). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni estere sono principalmente africane, e si distribuiscono tra il Nord Africa ed una vastissima area subsahariana occidentale, fino ad aree dell’Africa centrale. Tutti i soggetti sono stati inanellati come pulli ad eccezione di quello ricatturato in Libia (età 4) e in Francia (età non nota). Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 7). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Garzetta - Egretta garzetta

Le ricatture si concentrano fortemente nelle aree costiere dell’Alto Adriatico, con pochi dati relativi alla Pianura Padana e singole segnalazioni lungo l’Italia tirrenica ed in Sicilia.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 29. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 45). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Tra le ricatture dirette di uccelli inanellati nelle colonie italiane prevalgono nettamente i movimenti verso E-SE, nel caso delle colonie piemontesi. Da quelle emiliane le garzette disperdono invece verso le coste adriatiche, in direzione quindi E, NE o SE a seconda dei casi.

Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (tutti i record, n = 52). National recoveries of birds ringed in Italy (all recoveries).

Figura 30. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro sei mesi dall’inanellamento (n = 29). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within six months from ringing.

Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 52) con fenologia di ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of recovery.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

A regular breeder in Italy, the Little Egret has gone through a fast and significant increase of the breeding population, from some 7,000 pairs in the early ‘80ies to 15-18,000 in 2002. The breeding colonies are mainly located in Po plains and the coastal wetlands of the northern Adriatic, with a more scattered distribution south of the Apennines; regular breeding in several sites is also confirmed in Sardinia. A total of 1,612 birds, most of which as chicks, have been ringed between 1982-2003, both on the mainland and in Sardinia. Annual totals have been higher in the second half of the ‘90ies. The first foreign recoveries date the early ‘30ies and reach a peak in frequencies during the late ‘60ies. Also recoveries of Italian ringed birds start with the ‘30ies, confirming how the species has been marked since the very beginning of ringing activities in our country. The species has been formally protected since 1977. Over 85% of cases refer to birds found dead, out of which deliberate taking by man accounts for over 67% of recoveries. Natural predators are also reported, and few rings have been read in the field. Also the majority of Italian ringed birds found abroad have been shot. Recoveries are widely distributed along the year, with a peak of frequencies between March and April. Little Egrets recovered in Italy have been ringed largely within the Mediterranean, with an important percentage of cases from the Camargue and ringing sites in Tunisia, Spain and Turkey. Further to the east, the Balcans and the northern Black Sea are also areas of origin. Recovery sites in Italy and mainly along the coasts and in different areas of the Po plain, with a prevalence of the coasts of Liguria, of the northern Adriatic, Apulia and Sicily. Apart from one case from the Camargue, where a bird ringed in Italy was found during the breeding season, all other recoveries abroad come from more southern latitudes, with several from sub-Saharan Africa, both in coastal and inland sites. Most national recoveries are represented by short-distance movements within the system of coastal wetlands of the northern Adriatic.

Figura 31. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 10). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within one year from ringing. La massima parte delle ricatture ha luogo nelle fasi post-riproduttive mentre un singolo dato si riferisce a fasi di svernamento. Risultano più ampiamente distribuite le ricatture in fasi primaverili, mentre due sole ricatture in periodo riproduttivo sono localizzate in Italia settentrionale.

Figura 32. Individui inanellati in Italia da pulli (eta = 1) o giovani (eta = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 2). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons.

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AIRONE BIANCO MAGGIORE (Casmerodius albus) [01210] GREAT WHITE EGRET Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae)

Specie politipica a corologia cosmopolita, presente in Italia e nella Regione Paleartica occidentale con la sola sottospecie nominale. L’areale distributivo storico si estende, con ampie soluzioni di continuità, dalle regioni centro-orientali (Austria, Ungheria, Balcani) ad Est sino a Turchia, Ucraina e Russia meridionale. Recente è la colonizzazione dell’Europa occidentale con pochi siti in Olanda, Francia e Italia settentrionale. Specie rara o poco comune sino alla prima metà degli anni 1980, l’Airone bianco maggiore è oggi relativamente abbondante durante le migrazioni ed il periodo di svernamento. Questo fenomeno appare diretta conseguenza del recente aumento della popolazione nidificante nelle vicine colonie austriache e ungheresi. I dati dei censimenti nazionali relativi agli inverni 1991-2000 hanno evidenziato una crescita esponenziale dei contingenti svernanti, a cui si è accompagnato un regolare ampliamento dell’areale di presenza. La popolazione svernante censita in gennaio è cresciuta da meno di 200 individui in nove siti rilevati nel biennio 1991-1992, ad oltre 3.800 individui distribuiti in 120 siti nell’anno 2000. I dati raccolti confermano la preferenza dell’Airone bianco maggiore per i grandi complessi di zone umide costiere con acque salmastre, ma evidenziano anche la progressiva colonizzazione di bacini e corsi d’acqua interni e la frequentazione, soprattutto nei periodi più freddi, di ambienti asciutti (incolti, coltivi,

pascoli) o moderatamente umidi (risaie). Parallelamente all’aumento dei contingenti invernali, dai primi anni 1990, si sono verificati casi di nidificazione nel Delta del Po meridionale e nella Laguna Veneta. Attualmente la popolazione nidificante conta circa 100 coppie distribuite in una decina di siti della Pianura Padana centro-orientale. Al di fuori delle aree di nidificazione, dove la specie è residente, la presenza dell’Airone bianco si riscontra a partire da ottobre (da agosto nelle zone umide costiere nord adriatiche), sino a marzo-aprile.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 207). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). A parte singoli soggetti adulti, recuperati in cattive condizioni fisiche e quindi rilasciati in natura, l’inanellamento dell’Airone bianco maggiore comincia nei primi anni 1990 con l’insediamento delle prime coppie nidificanti presso alcune garzaie del Delta del Po emiliano-romagnolo. Da allora, pur con alti e bassi dovuti all’andamento della piccola popolazione nidificante, l’attività di inanellamento è stata svolta in modo regolare presso il comprensorio di Punte Alberete e Valle Mandriole (Ravenna) che ospita la principale colonia riproduttiva italiana.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 25 24 747 834 668 638 527 527 2294 2461 2461

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Vista anche la difficoltà di catturare ardeidi sviluppati, la totalità del campione si riferisce a soggetti marcati quali pulli al nido, eccezion fatta per due soggetti, uno dei quali inanellato quale giovane dell’anno. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 24). Condizioni note 16 (66.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Del campione di dati considerati nelle analisi sono note le condizioni di ritrovamento in 16 casi, e queste si riferiscono tutte a soggetti morti.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 24). Circostanze note 12 (50%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known.

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Airone bianco maggiore - Casmerodius albus Nonostante la specie goda di un regime ufficiale di protezione nel nostro Paese a far data dal 1977 (legge n. 968/77), la totalità dei casi per i quali siano note anche le circostanze di ritrovamento si riferisce a soggetti abbattuti o catturati intenzionalmente dall’uomo, a testimonianza di una perdurante attività illegale nei confronti di questo airone.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 16). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 22). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

L’Italia è una importante destinazione di svernamento per la specie. Ciò è anche confermato dalla tendenza fortemente positiva mostrata dai totali di soggetti censiti proprio nel corso dell’inverno (Baccetti et al. 2002). Il mese di gran lunga più rappresentato è gennaio, con le ultime due decadi che da sole vedono oltre il 40% dell’intero campione nazionale di ricatture di soggetti stranieri.

La massima parte dei 22 dati mostra ricatture che ricadono entro il primo anno dall’inanellamento. Stante la quasi totalità dei soggetti inanellati quali pulcini, ciò indica come la gran parte degli individui marcati e quindi segnalati nel nostro Paese vengano abbattuti nel corso della loro prima migrazione autunnale. Le percentuali scendono quindi rapidamente già a partire dal secondo e terzo anno dall’inanellamento, mentre tre soggetti risultano segnalati a sette anni dal marcaggio.

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 15). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

I soggetti inanellati segnalati in Italia originano da una vastissima area geografica posta a NE rispetto al nostro Paese. La massima parte degli individui risulta inanellata nelle colonie dei laghi di Neusiedl in Austria e Kisbalaton in Ungheria, e secondariamente dei Balcani e del Mar Nero.

Di un totale di 15 individui con anno di nascita certo è possibile calcolare la longevità; si conferma come una gran parte dei soggetti sia sopravvissuta meno di un anno, con oltre il 25% dei soggetti sopravvissuti meno di sei mesi. La percentuale scende rapidamente già per oltre un anno di vita, e solo due soggetti sono sopravvissuti quasi sette anni, pur nonostante la naturale ben superiore sopravvivenza media dell’Airone bianco maggiore.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 24). Movements towards Italy. Le ricatture di individui esteri ripresi in Italia mostrano come la massima parte dei soggetti inanellati in Austria si spostino nelle regioni dell’Alto Adriatico (Friuli-Venezia Giulia, Veneto), mentre quelli marcati in Ungheria raggiungono in percentuale maggiore la costa adriatica all’altezza dell’Emilia-Romagna. Anche il sistema delle zone umide tirreniche ospita soggetti provenienti dalle medesime aree, mentre una componente più orientale e meridionale caratterizza l’origine delle segnalazioni relative alla Sicilia. La distribuzione geografica degli inanellamenti prima e dopo la fine degli anni ’70 mostra come negli anni più recenti si sia sviluppata attività di marcaggio in aree ungheresi e slave, mentre è diminuita quella relativa alle colonie austriache.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli (età = 1) o giovani (età = 3) ricatturati in Italia entro un anno dalla cattura (n = 12). Birds ringed abroad as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered in Italy within one year. Un buon numero di ricatture si riferisce a segnalazioni dirette di soggetti, inanellati e ricatturati nell’ambito della medesima migrazione autunnale. In media le ricatture avvengono entro quattro-sei mesi dall’inanellamento, e confermano una componente NE-SW negli spostamenti verso il nostro Paese. Da notare il singolo dato relativo ad un soggetto marcato nel Mare d’Azov e ricatturato nella Sicilia occidentale dopo solo appena più di tre mesi dall’inanellamento. A very rare winter visitor till the early ‘80ies, the Great White Egret is now a regular breeder in a series of sites within the central and eastern Po plain, with an overall estimated population of 40-50 pairs. Also the wintering population has dramatically increased to over 3,800 birds in 2000. Following the breeding population growth, ringing totals have also increased from single birds in the early ‘90ies to few dozens during the last years; overall 207 individuals have been marked, almost exclusively as chicks, primarily in Emilia-Romagna. A total of 25 foreign recoveries encompass a period starting with the late ‘20ies, with good frequencies between the ‘50ies-‘60ies. All cases refer to deliberate taking by man. The species is protected in Italy since 1977. Recoveries are mainly during the winter, with January being the most represented month, with over 40% of cases. Most birds have been ringed in Austria, on the Neusiedler See, and in Hungary; most eastern longitudes are in the northern Black Sea. Austrian birds mainly reach the coastal wetlands of the northern Adriatic, while herons marked in Hungary are more frequently reported from Emilia-Romagna and the coast of Tuscany. Several direct recoveries confirm movements along a NE-SW direction towards Italy, with birds reaching our country after an average four-six months from ringing, with the exception of a single heron from the Azov Sea recovered in Sicily after three months only. Despite the potential longevity of the specie, the vast majority of cases refer to birds which did not survive their first autumn, which has to do with the sample of recoveries being totally made of shot birds.

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 19), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 19). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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AIRONE CENERINO (Ardea cinerea) [01220] GREY HERON Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae)

Specie politipica a corologia paleartico-paleotropicale presente in Eurasia con la sottospecie nominale. In Europa le zone di riproduzione si estendono a Nord oltre il 65° parallelo in Norvegia, con maggiore diffusione e abbondanza nell’Europa centrale. Le diverse popolazioni sono totalmente o parzialmente migratrici. Gli aironi cenerini che si riproducono in Irlanda e Gran Bretagna costituiscono le sole popolazioni europee che non migrano e che presentano solo movimenti nomadici. La migrazione autunnale parte da settembre e si conclude con la fine di ottobre; le popolazioni europee migrano secondo direzioni diverse, ed alcuni soggetti lasciano l’Europa, come mostrato da individui inanellati in Francia e ricatturati in Senegal e Guinea. Aironi cenerini dalla Germania sono stati ricatturati in Togo e Nigeria, dalla Russia in Egitto e Sudan e dal Caspio in Kenya. Il passo primaverile inizia a febbraio, ma alcuni individui giovani rimangono a Sud fino alla raggiunta maturità. In Italia l’Airone cenerino è nidificante sedentario parziale, migratore regolare e svernante. Dal 1980 al 2003 la popolazione nidificante in Italia è cresciuta da 700 sino a circa 10.000 coppie, con un incremento regolare e particolarmente marcato negli anni 1990. Fino agli anni 1980 le colonie di nidificazione erano ristrette all’Italia nord-occidentale e ad alcune paludi toscane. Parallelamente al notevole incremento delle popolazioni, l’areale di nidificazione si è espanso a tutta l’Italia nord-orientale e a parte dell’Italia centrale. In crescita anche il numero di individui censiti a

metà inverno quando con 10-12.000 individui distribuiti in oltre 450 siti, l’Airone cenerino risulta l’ardeide più abbondante durante il periodo di svernamento.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 375). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). Gli inanellamenti italiani di aironi cenerini si riferiscono in gran parte a giovani alle colonie ed a numerosi soggetti riabilitati da centri di recupero. I totali annuali non sono mai importanti e mostrano ampie fluttuazioni negli anni. La localizzazione dei siti di inanellamento dei soggetti adulti riflette in parte la distribuzione dell’Airone cenerino nel nostro Paese dove risulta più abbondante nelle regioni del centro-nord e del versante tirrenico piuttosto che nelle regioni meridionali, con l’eccezione della Sicilia. L’inanellamento dei pulli al nido è invece stato svolto solo in alcune garzaie del Delta del Po emiliano-romagnolo, della Maremma toscana e nell’unica colonia riproduttiva della specie in Sicilia sita presso l’invaso di Lentini. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 296 296 828 870 1166 1164 1050 1055 2934 6162 6162

Ita-Est 3 3 734 3308 4303 4006 4303 4600 734

Ita-Ita 12 12 782 1113 93 86 32 32 240 3947 3947

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Data la difficoltà di catturare soggetti sviluppati di Airone cenerino, il campione è rappresentato, primariamente e positivamente, da pulcini. La percentuale dei pulli è ancor più elevata nel caso dei soggetti esteri, mentre tra gli italiani i soggetti adulti sono presenti con maggiore frequenza.

Sezione ricatture - Recoveries Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 308). Condizioni note 263 (85.4%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. La vasta maggioranza delle ricatture in Italia di soggetti marcati all’estero si riferisce ad animali morti. Segue come frequenza il caso di animali rinvenuti in condizioni sfavorevoli e non più rilasciati. Molto bassa è invece la frequenza sia degli aironi cenerini controllati e rilasciati in natura, sia di quelli i cui anelli sono stati letti in natura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La specie offre una buona copertura storica di segnalazioni italiane di soggetti inanellati all’estero. I primi dati risalgono alla seconda metà degli anni ’20, con una tendenza all’aumento fino alla seconda metà degli anni ’50, seguito da una diminuzione irregolare, con una frequenza più bassa di ricatture negli ultimi anni considerati. Ricatture di soggetti inanellati in Italia datano a partire invece dalla seconda metà degli anni ’30, con segnalazioni presenti per un paio di decenni. Successivamente mancano informazioni fino alla seconda metà degli anni ’80, quando registriamo anche le prime ricatture italiane all’estero, ed i dati aumentano quindi sensibilmente nell’ultimo quinquennio analizzato.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 308). Circostanze note 195 (63.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La specie gode di un regime di piena protezione in Italia a far data dal 1977. Colpisce al riguardo quindi l’assoluta prevalenza, nei 195 casi con circostanze di ritrovamento note, di cattura o abbattimento da parte dell’uomo. A ciò si aggiunge il 3% dei soggetti ricatturati per altre cause dovute comunque all’attività antropica, mentre solo il 2% risulta segnalato in relazione a cause naturali. Anche i soli tre soggetti italiani segnalati all’estero sono stati uccisi intenzionalmente dall’uomo, il che conferma un impatto certamente rilevante ai danni della specie, in Europa come in Africa.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Airone cenerino - Ardea cinerea

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 3). Condizioni note 1 (33.3%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 230). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La specie è potenzialmente longeva, come confermato da soggetti ricatturati con oltre 15 anni di vita. Tuttavia la metà dei soggetti segnalati in Italia non sopravvive più di un anno, e proprio nell’ambito di questo primo anno di vita la mortalità, che ricordiamo essere legata primariamente ad attività umane, colpisce con massima intensità. Successivamente, e già dal secondo anno, la curva di saturazione è meno fortemente inclinata; tuttavia ben il 90% degli aironi cenerini ricatturati in Italia non sopravvive più di cinque anni.

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia ((n = 3). Circostanze note 2 (66.6%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Movimenti e migrazione - Recoveries and movements Movimenti estero – Italia - Movements towards Italy

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 284). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 222). Phenology of foreign recoveries in Italy. I primi aironi cenerini di provenienza estera raggiungono il nostro paese nel tardo mese di luglio ed in agosto. La frequenza delle segnalazioni aumenta quindi in settembre, mostra una lieve diminuzione in ottobre, e quindi un massimo stagionale nella prima decade di novembre. Successivamente le ricatture diminuiscono sensibilmente fino alla fine di dicembre. Con gennaio assistiamo ad un nuovo incremento nelle segnalazioni, con una diminuzione abbastanza marcata fino alla decade centrale di febbraio. Le fasi più intense di migrazione di ritorno attraverso l’Italia, come descritto dall’andamento stagionale delle ricatture,

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

hanno luogo in marzo, quando la terza decade marca un massimo assoluto annuale, e fino alla prima decade di aprile. Entro la fine dello stesso mese il numero di dati diminuisce drasticamente, ed isolato rimane un singolo dato relativo alla seconda decade di giugno.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 293). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

L’analisi distributiva delle origini dei soggetti trovati in Italia mostra due aree di particolare rilevanza, poste rispettivamente lungo le coste del Baltico nord-orientale e nell’Europa centro-orientale. Risulta comunque evidente l’importanza delle regioni poste lungo un asse NE rispetto all’Italia. Da notare anche l’area, geograficamente ben distinta, rappresentata dalle coste settentrionali del Mar Nero. Il modello evidenzia quindi anche le coste dell’Europa centro-settentrionale e baltica.

L’Italia è interessata dalla presenza di soggetti provenienti da una vastissima area geografica. Pochi sono, in effetti, i paesi europei non rappresentati nel campione delle ricatture estere. A parte Norvegia e Regno unito, solo la Penisola Iberica ad ovest, e un’ampia percentuale dell’area balcanica ad est non hanno avuto cenerini segnalati in Italia. La distribuzione dei siti di ricattura in Italia mostra chiaramante l’assoluta importanza della Pianura Padana ed in generale delle regioni continentali settentrionali, mentre a Sud degli Appennini i siti sono soprattutto costieri, con frequenze che diminuiscono verso meridione, venendo comunque ad interessare frequentemente anche le isole maggiori.

Figura 16. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 252). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 296). Movements towards Italy.

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Airone cenerino - Ardea cinerea

vazioni in Veneto orientale e Friuli. Una frequenza elevata delle osservazioni a sud degli Appennini si ha lungo il versante occidentale e sulle isole maggiori, queste ultime a confermare come siano già raggiunte anche le latitudini più meridionali italiane.

Figura 17. Ricatture dirette in Italia di soggetti esteri inanellati come pulli (età 1) e ripresi entro la fine dell’anno (n = 58). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli and recorded by the end of the year. Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 71). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Molte sono le ricatture dirette di soggetti inanellati nell’ambito del loro primo anno di vita, il che consente di evidenziare come il nostro paese, di fatto nel suo complesso, accolga aironi cenerini diretti per la prima volta verso le aree di svernamento. Anche una carta così sintetica conferma l’importanza delle coste e delle isole maggiori, caratterizzate dalla presenza delle zone umide frequentate dall’Airone cenerino, ma anche dalla Pianura Padana e dal sistema di habitat potenziali presente lungo le coste dell’Alto Adriatico.

Anche in inverno l’area padana mantiene la sua importanza primaria, e si conferma la maggiore presenza della specie lungo il Tirreno rispetto all’Adriatico, verosimilmente anche in relazione alla presenza di importanti zone umide. Relativamente numerose le ricatture nelle isole maggiori.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 53). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 96). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

L’avanzamento verso nord nel corso dei movimenti di ritorno si nota dalla minore frequenza di dati dalle latitudini inferiori rispetto alle precedenti fasi stagionali, con una prevalenza ancora più netta delle aree padane.

Il periodo autunnale vede un maggior numero di ricatture nelle aree della Pianura Padana, con un blocco di osser-

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Dei tre aironi cenerini italiani ricatturati all’estero, uno è stato segnalato in Lituania e gli altri hanno invece raggiungo l’Africa sub-sahariana. A tale riguardo è particolarmente interessante il caso dei due pulli, che nel loro primo inverno si sono spinti fino rispettivamente in Senegal e Costa d’Avorio. Queste ricatture rappresentano la prima conferma che le popolazioni italiane siano almeno in parte rappresentate da migratori a lungo raggio.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 23. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 12) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Le poche ricatture entro i confini nazionali mostrano direzioni variabili, rispetto ai siti di inanellamento, anche entro una medesima categoria di tempo intercorso. Spostamenti di più lunga distanza sono tutti relativi a ricatture avvenute ad oltre un anno di distanza.

Figura 22. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n = 3), con date e fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates and phenology of ringing and recovery (all records).

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Airone cenerino - Ardea cinerea

is recorded in the last decade of March and the first of April. A vast geographical area encompasses ringing sites of Grey Herons recovered in Italy; important numbers of birds, largely ringed at the nest, originate from the Baltic Republics, Poland, Germany, Czeck Republic and Austria. Long journeys lead towards Italy Grey Herons born in continental Russia, while routes with a strong E-W component are those followed by herons coming from the northern Black Sea. A spatial analysis confirms that the main breeding areas are NE from our national boundaries; movements towards Italy based on direct recoveries of chicks confirm this direction, including birds reaching our country also coming more directly from the north. Recovery sites in Italy clearly show the primary importance of the Po plain and northern Adriatic, with recoveries south of the Apennines being more concentrated along the coasts and the main islands. Only 3 birds ringed in Italy have been recovered abroad, towards Lituania, Senegal and Ivory Coast; the latter two cases are first examples of Italian Grey Herons reaching sub-Saharan Africa. Few national recoveries indicate short distance movements along different directions. Over a half of birds recovered in Italy did not survive their first autumn, and over 90% did not reach five years, which is surely explained by the absolute prevalence of dead recoveries.

The Grey Heron went through a fast and most relevant population increase in Italy, where the breeding population grew from 700 pairs in 1983 to 10,000 in 2003. Also the breeding range has expanded, once being almost totally restricted to the north, nowadays including also wider areas in the NE as well as a series of sites in central Italy. A total of 375 birds have been ringed between 1982-2003, mostly being chicks at the colonies, with several cases of rehabilitated birds. Annual totals are generally very low, with some significant exceptions and over 100 birds ringed in 1997. A sample of 296 foreign recoveries in Italy has been analysed, with earliest records dating the late ‘20ies and a tendency to the increase till the late ‘50ies, followed by a progressive decline. The first Italian ringed birds have been reported in the late ‘30ies. Over 90% of recoveries refer to birds found dead, out of which 91% due to deliberate taking by man. The species is protected in Italy since 1977. Also the only 3 birds marked in Italy and reported from abroad were shot. The first seasonal foreign recoveries in Italy are in July and August; numbers increase in September and October, reaching a peak in the first decade of November; recovery frequencies decline in November and December, to increase again in January, in connection to the start of return movements through Italy. A stronger influx of spring migrants

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

AIRONE ROSSO (Ardea purpurea) [01240] PURPLE HERON Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ardeidi (Ardeidae) Specie politipica a corologia paleartico-paleotropicale. L’ampio ma frammentato areale riproduttivo della sottospecie nominale comprende il Paleartico sud-occidentale e si estende a Est fino al Turkestan e all’Iran. Nidifica anche in Africa orientale e meridionale. Le popolazioni che nidificano in Europa sono migratrici di lungo raggio e svernano principalmente nell’Africa sub-sahariana a Nord dell’Equatore, dal Senegal all’Africa orientale. Pochi soggetti svernano nel bacino Mediterraneo, in Egitto e nella Penisola Arabica In Italia è specie migratrice, nidificante e svernante occasionale. Il flusso migratorio ha luogo da metà marzo a maggio e da agosto a ottobre con picchi in aprile e settembre. I siti riproduttivi sono occupati a partire dall’ultima decade di marzo con deposizioni concentrate tra il 20 aprile ed il 10 maggio ed involi che si completano entro la fine di luglio e la metà di agosto. La popolazione italiana comprende circa 600 coppie nidificanti concentrate in circa 40 siti, prevalentemente nell’area padana e nelle zone umide della costa nord-orientale. Nell’Italia peninsulare è presente in Toscana, Umbria, Lazio e Puglia. Nidifica anche in Sardegna e, irregolarmente e con poche coppie in Sicilia, presso l’invaso di Lentini. La popolazione italiana, dopo un marcato decremento negli anni 1970 e 1980, mostra segni di recupero e rappresenta una frazione importante della popolazione europea, stimata tra le 9.000 e le 14.000 coppie sparse in venti paesi, esclusa la Russia (49.000-105.000 Russia inclusa).

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 1.646). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). L’attività di inanellamento dell’Airone rosso si rivolge quasi esclusivamente ai pulcini al nido, mentre i pochi soggetti adulti marcati sono il risultato di catture occasionali, effettuate anche con mist-net, o si riferiscono a soggetti debilitati, recuperati e poi rilasciati in natura. L’andamento altalenante dei totali annuali, con picchi di oltre 200 soggetti/anno intorno alla metà degli anni 1990, riflette lo svolgimento di progetti di studio dedicati che hanno interessato alcune delle maggiori colonie riproduttive italiane localizzate nel Delta del Po ed in alcune zone umide interne emiliane.

Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 156 155 1079 1226 838 858 824 845 2065 4345 4345

Ita-Est 11 11 1400 1527 2660 3098 3378 3504 4803 2815 2815

Ita-Ita 97 74 577 486 139 160 85 99 916 5774 5774

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Airone rosso - Ardea purpurea

La specie è molto difficile da catturare, e la massima parte dei soggetti segnalati risulta inanellata al nido. Occasionali sono i marcaggi di soggetti sviluppati o adulti, in ciascuno dei tre gruppi considerati.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 254). Condizioni note 222 (87.4%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. I soggetti segnalati morti costituiscono la quasi totalità del ricco campione di segnalazioni di uccelli esteri in Italia. Pochissimi soggetti sono invece stati segnalati e quindi reinseriti in natura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I dati di ricattura si distribuiscono nell’intero periodo storico qui analizzato; le segnalazioni relative a soggetti inanellati all’estero, in particolare, sono comprese tra l’inizio del ‘900 e la prima metà degli anni ’90. Esse mostrano un aumento progressivo tra gli anni ’30 e gli anni ’70, seguito da una significativa diminuzione. I dati relativi ad anelli italiani hanno un picco nella seconda metà degli anni ’30, per poi diminuire nettamente nei successivi 20 anni. Le poche ricatture estere si concentrano, rispettivamente, intorno agli anni ’40 e, più recentemente, a partire dalla seconda metà degli anni ’80.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 254). Circostanze note 202 (79.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Le circostanze di ricattura confermano come la stragrande maggioranza dei soggetti segnalati siano stati abbattuti o comunque catturati intenzionalmente dall’uomo. Inoltre la specie risulta vulnerabile ad altre diverse cause antropiche, nonché a situazioni di inquinamento, mentre pochissimi casi si riferiscono a ritrovamenti relativi a cause naturali.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 11). Condizioni note 11 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Tutte le ricatture all’estero di soggetti italiani si riferiscono ad animali morti.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

121

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

La distribuzione delle età calcolate con certezza nei soggetti inanellati da pulcini non varia rispetto al più vasto campione, anche alla base del grande contributo offerto proprio dai pulli.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 11). Circostanze note 9 (81.8%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Anche in questo campione numericamente modesto prevalgono i casi di abbattimento da parte dell’uomo, seguiti da catture accidentali e da predazione da parte di animali domestici. Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 114). Phenology of foreign recoveries in Italy. Risultano molto interessanti i due casi di soggetti segnalati in gennaio, quale raro esempio di svernamento in Italia di soggetti inanellati all’estero. Veri movimenti di migrazione hanno inizio con le prime due decadi di marzo, per mostrare un repentino e significativo aumento, con un massimo annuale nella terza decade dello stesso mese. I numeri rimangono elevati fino alla seconda decade di aprile, per poi diminuire fortemente fino alla prima di giugno. Presenze post-riproduttive si hanno a partire dalla seconda decade di luglio, con un incremento progressivo delle segnalazioni in agosto ed un picco relativo stagionale nella decade centrale di settembre. Le segnalazioni si protraggono fino alla seconda decade di ottobre, per poi attestarsi su livelli di ricatture occasionali fino alla fine di novembre.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 247). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La specie è potenzialmente longeva, come mostrano i casi di soggetti che superano anche i 10 anni di vita. Entro il primo anno si concentra comunque oltre il 40% delle ricatture, che si riferiscono quindi primariamente a soggetti morti per causa umana nel corso del loro primo ciclo annuale.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 188). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Airone rosso - Ardea purpurea

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 155). Movements towards Italy.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 141). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

L’Italia risulta interessata da movimenti di aironi rossi appartenenti a popolazioni distribuite in una vastissima area geografica. I Paesi dai quali originano i più alti numeri di aironi rossi segnalati in Italia sono la Francia, l’Olanda e l’Ungheria. Le ricatture interessano ampiamente sia le regioni continentali italiane, che l’intera Penisola e le isole maggiori. Molte ricatture sono distribuite lungo le coste sia adriatiche che tirreniche; forti concentrazioni di ricatture si riferiscono all’Alto Adriatico ed all’Emilia-Romagna, come anche all’area dello Stretto di Messina ed alla Sicilia occidentale. Si apprezzano modeste differenze nella distribuzione delle ricatture in Italia nelle diverse fasi del ciclo annuale. In aree particolari, quali la Liguria, possiamo rilevare una prevalenza di segnalazioni nel corso della migrazione primaverile anche tardiva, la quale coincide, in parte, con le fasi di nidificazione.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 154). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. L’assoluta prevalenza degli inanellamenti di pulcini all’estero fa sì che la distribuzione generale dei siti di marcaggio nel periodo riproduttivo sia ampiamente sovrapposta a quella relativa ai soli pulli. Si evidenziano tre aree principali, rappresentate rispettivamente dalle coste dell’Europa centro-settentrionale, dai Paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica. Più ad occidente rispetto al nostro Paese troviamo un buon numero di dati in Francia continentale ed, ancor più, mediterranea.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 133). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 54). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 58). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

La prima migrazione autunnale porta in Italia soggetti nati nell’anno in aree dell’Europa settentrionale, caratterizzate anche da un’intensità particolare nello studio della specie, come anche delle regioni balcaniche. Queste ultime producono segnalazioni distribuite soprattutto nelle regioni centro-meridionali italiane.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 4). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

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Airone rosso - Ardea purpurea

Le segnalazioni entro i confini nazionali di aironi rossi inanellati in Italia sono ampiamente distribuite nel Paese. A fronte di un’alta percentuale di casi entro distanze ridotte dai siti di inanellamento, tra quelle su più lunga distanza prevalgono i movimenti verso i quadranti Sud, ad indicare spostamenti da e verso le aree di svernamento.

Figura 24. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 97). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 11). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Tra le poche ricatture all’estero di soggetti inanellati in Italia prevalgono quelle avvenute nell’Africa sub-sahariana. E’ interessante osservare la distribuzione delle segnalazioni, prevalenti nella parte occidentale del continente, con tre dati in Mali, e singoli casi in Nigeria, Costa d’Avorio e Sierra Leone. Mentre le segnalazioni riferite al periodo della migrazione autunnale sono localizzate in Tunisia, quelle prettamente invernali si dividono tra Spagna e Sierra Leone, mentre l’unica riferita al picco di migrazione primaverile ha avuto luogo in Croazia. Da notare come le due ricatture riferite al periodo tardo-primaverile e di inizio di riproduzione siano localizzate rispettivamente in Nigeria e Francia. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 97) con fenologia di ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of recovery.

Figura 23. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (tutti i record, n = 99). National recoveries of birds ringed in Italy (all records).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Purple Heron is a regular breeder in Italy, where its population went through a significant decline between 1970-1980, and is now recovering, with an estimated 600 pairs distributed across some 40 sites especially in the north and centre. A total of 1,646 birds have been ringed between 1982-2003, the vast majority of which is represented by chicks, marked primarily in EmiliaRomagna and Veneto, as well as in Friuli and Tuscany. The species shows wide inter-annual variability in ringing totals, and the highest numbers have been reached during the ‘90ies. A sample of 156 foreign recoveries in Italy has been analysed, starting since the beginning of the last century and with a progressive increase in numbers till a peak reached in the late ‘60ies. Also reports of Italian ringed birds date back to the early ‘30ies. Over 99% of recoveries refer to birds found dead, out of which 97% have been deliberately taken by man; the specie is protected in Italy since 1977. Also the 11 birds recovered abroad died due primarily to deliberate taking or accidental capture. Apart from two cases of birds reported during the winter, foreign recoveries start in March, when the last decade marks the annual peak and April still has high numbers. Post-nuptial movements take place already since July, steadily growing till the seasonal peak in the central decade of September and late records in November. The vast majority of birds reported have been ringed as chicks, the main countries of origin being The Netherlands, France, Hungary and Austria, resulting in disjoint areas in northern Europe, the Mediterranean and the Balkans. The rare reports during the winter originate from all these areas. A large fraction of recoveries took place in the north and especially within the coastal wetlands of the northern Adriatic. Also south of the Apennines most recovery sites are along the coasts, with local concentrations around the Strait of Messina or NW Sicily. The western coasts seem to play a prominent role during spring migration. Among the small sample of Italian ringed birds abroad, recovery sites in Africa prevail, with three data from Mali and single cases in Nigeria, Ivory Coast and Sierra Leone, respectively. National recoveries are mainly over short distances and refer to juvenile post-fledging dispersal, which shows a prevalent component to W-NW, different from the autumn migration direction.

Figura 26. Ricatture dirette effettuate entro la fine dello stesso anno di inanellamento (n = 65). National movements of birds recovered in Italy by the end of the calendar year. Questi spostamenti si riferiscono alle fasi di dispersione giovanile e di prima migrazione autunnale. Da notare una frequenza importante di movimenti verso NW, diversa da quella che sarà la direzione principale di spostamento verso l’Africa.

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CICOGNA NERA (Ciconia nigra) [01310] BLACK STORK Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ciconidi (Ciconiidae)

Specie a corologia paleartico-afritropicale, distribuita dalla Spagna all’Isola di Sakalin, tra il 35° ed il 60° parallelo Nord. E’ rara in tutta l’Europa occidentale, dove ha subito un drastico declino nel XX secolo, fino all’estinzione in Belgio, Germania, Svezia e Danimarca. In alcuni di questi Paesi è tornata a nidificare solo molto recentemente. In Italia la Cicogna nera è specie migratrice, nidificante, occasionalmente svernante. La principale rotta migratoria nel nostro Paese interessa, in periodo post-riproduttivo, la Pianura Padana fino ad attraversare la Valle Stura di Demonte (CN), mentre è secondaria la rotta sulla Valle Scrivia, che conduce al litorale tirrenico. Nell’Italia peninsulare si registrano osservazioni distribuite lungo la costa, con testimonianze di attraversamento dell’Appennino. Il flusso migratorio pre-nuziale sembra interessare prevalentemente lo Stretto di Messina. Per il nostro Paese non sono noti dati storici che permettano di attestare se la specie nidificava in passato. Negli anni 1980 sono state registrate una decina di osservazioni di soggetti, singoli o a coppie, in mesi tardoprimaverili ed estivi in alcune aree del Piemonte, della Lombardia e della Puglia. La prima nidificazione accertata per l’Italia è piuttosto recente e risale al 1994. Nel 2002 la popolazione nidificante comprendeva ancora solo cinque coppie localizzate in Piemonte, Lazio, Basilicata e Calabria.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 12). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). L’inanellamento di cicogne nere adulte risulta del tutto occasionale e relativo a soggetti riabilitati e successivamente rilasciati in natura. Dalla seconda metà degli anni 1990 ha invece avuto inizio l’attività di inanellamento di pulcini al nido presso uno dei siti riproduttivi piemontesi.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 16 15 234 247 771 781 740 741,5 1390 1717 1717

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 15). Condizioni note 14 (93.3%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 15). Circostanze note 10 (66.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Le ricatture interessano una gran parte del periodo considerato, a partire dai primi anni ’50 e fino alla seconda metà degli anni ’90. Nell’ambito di questo periodo i dati sono distribuiti abbastanza irregolarmente e senza che si possano apprezzare significativi andamenti temporali.

Nonostante la specie goda di un formale regime di protezione in Italia da decenni, la massima parte delle ricatture si riferisce a soggetti morti; tra questi gli abbattimenti prevalgono come causa di mortalità, seguiti da decessi causati da inquinamento. Molto interessanti le ricatture generate da letture in natura di anelli, in relazione anche a intensi programmi di ricerca sulla specie portati avanti soprattutto in Repubblica Ceca.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Figura 8. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 11). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

La totalità dei soggetti dei quali è stata riportata l’età all’inanellamento sono pulcini marcati al nido, come tipicamente accade per questa specie altrimenti molto difficile da catturare.

Oltre l’80% dei soggetti segnalati in Italia sopravvive solo fino all’autunno; anche in relazione alle strategie riproduttive ed alla longevità naturale della specie, ciò è certamente conseguenza dell’alta percentuale di animali abbattuti nel

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

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Cicogna nera - Ardea purpurea

corso della loro prima migrazione verso Sud attraverso il nostro Paese. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 15), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery. La massima parte dei soggetti segnalati in Italia risulta inanellata in Repubblica Ceca e Germania, con singoli dati rispettivamente da Polonia e Slovacchia. I Paesi interessati ospitano popolazioni numerose e generalmente caratterizzate da tendenze demografiche positive. Le segnalazioni si distribuiscono in Italia in due diversi contesti geografici. Un primo gruppo di animali risulta segnalato nelle Regioni settentrionali, sia in aree di pianura che sui rilievi; il resto delle osservazioni sono invece distribuite nell’Italia centrale, sia sul versante adriatico che, ed in misura leggermente superiore, lungo quello tirrenico a Sud fino in Campania.

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 15). Phenology of foreign recoveries in Italy. Due sole le segnalazioni nelle fasi di migrazione di ritorno, rispettivamente nella seconda decade di marzo e nella prima di aprile; questo periodo rappresenta un primo picco nel transito primaverile, il quale vede però il massimo in Italia nella prima metà di maggio. La massima parte delle ricatture si concentra nel periodo di transito post-riproduttivo. Il mese di agosto vede il più alto numero di osservazioni, mentre già in settembre queste diminuiscono, con un singolo dato nella prima decade di ottobre. Questa distribuzione stagionale risulta leggermente anticipata rispetto al massimo di osservazioni visive disponibili in letteratura che indica un picco annuale nella seconda metà di settembre (Brichetti et al. 1992).

It is unclear whether the Black Stork used to breed in Italy; however, a first pair was discovered in Piedmont in 1994, and a total of five pairs is now distributed across Piedmont, Latium, Basilicata and Calabria. The species is also a regular passage migrant both in spring and autumn. This stork is very rarely ringed in Italy, with a total of only 12 birds between 1982-2003, largely referred to chicks ringed in Piedmont, with a couple of birds occasionally trapped in Piedmont and on the island of Montecristo in Tuscany, respectively. A total of 16 foreign recoveries are available in Italy, all made of chicks ringed at the nest, which have largely been reported as dead due to deliberate taking by man in half of the cases, hence to pollution and ring reading in the field. Only two birds have been reported in spring, between the second decade of March and the first in April, the others being concentrated in August and, to a lower extent, September. Ringing localities are placed NE from Italy, with Czeck Republic and Germany being the most represented countries, followed by Poland and Slovakia. Recovery sites in Italy are distributed in continental areas of the Po plain in the north, while south of the Apennines a higher prevalence of coastal sites is recorded. Over 80% of cases refer to birds which did not survive their first autumn, which is in contrast with both the average longevity and breeding strategies of the species.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

CICOGNA BIANCA (Ciconia ciconia) [01340] WHITE STORK Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Ciconidi (Ciconiidae) Specie politipica, la Cicogna bianca è presente con la forma nominale in Europa, Medio Oriente e Africa. Ampiamente diffusa in Europa, la Cicogna bianca ha subito nel corso del XX secolo un drastico declino, soprattutto nella popolazione occidentale che tuttavia in anni recenti ha mostrato segnali di ripresa. Nel nostro Paese è specie migratrice, nidificante localizzata e svernante occasionale. I primi arrivi si hanno in marzo-aprile, mentre la partenza per i quartieri di svernamento avviene in agosto-settembre, con code fino a inizio ottobre. Prima della recente ricolonizzazione del nostro Paese, gli ultimi dati storici sulla nidificazione risalivano al XVI secolo per la Lombardia ed il Veneto. Successivamente, solo a partire dal 1959 e soprattutto in Piemonte, si sono registrati ripetuti tentativi di nidificazione. Dalla seconda metà degli anni 1970, il rilascio di soggetti provenienti da vari allevamenti del centro-nord ha favorito l’insediamento di piccoli nuclei nidificanti in condizioni di libertà o semi-libertà. L’effettiva ricolonizzazione del nostro Paese non si è avuta che a partire dalla fine degli anni 1980 quando grazie all’attività di nuovi “Centri Cicogna”, alla promozione di nuove campagne di sensibilizzazione, nonché al rinforzo dell’attività di contrasto del bracconaggio (la Cicogna bianca è protetta in Italia sin dal 1937), si è verificato l’insediamento stabile di coppie formate anche da soggetti di origine selvatica.

Nel 2002, il censimento della popolazione nazionale ha registrato un totale di 103 coppie nidificanti, distribuite principalmente in Piemonte (40 coppie), Friuli (18), Lombardia (14), Emilia (11), Veneto (5), più singole coppie in Toscana, Puglia, Calabria. Rilevante è infine la ricolonizzazione recente della Sicilia e della Sardegna.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 277). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). L’inanellamento di Cicogna bianca ha interessato sia soggetti recuperati dopo atti di bracconaggio o impatto con cavi e linee elettriche, sia soggetti nati in cattività presso i centri Cicogna e rilasciati in natura nell’ambito dei progetti di ripopolamento.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 143 137 493 370 793 775 812 779 1875 5852 2990

Ita-Est 10 4 432 473 674 455 703 455 972 875 875

Ita-Ita 20 7 444 91 143 108 143 149 2058

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Cicogna bianca - Ciconia ciconia

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Gli inanellamenti esteri si riferiscono per la quasi totalità a pulcini marcati al nido; leggermente diversa la situazione per i marcaggi effettuti in Italia, i quali interessano in parte anche soggetti già sviluppati, e ciò in relazione ad interventi di reintroduzione, come pure di recupero di soggetti successivamente reimmessi in natura. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 144). Condizioni note 121 (84%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Certamente tra le specie più regolarmente ed intensamente inanellate in Europa sin dagli albori dell’utilizzo di questa tecnica di marcaggio, la Cicogna bianca offre un ampio campione di dati relativi all’Italia. Le prime segnalazioni datano alla fine degli anni ’20, ed assistiamo ad un successivo lieve incremento fino alla seconda metà degli anni ’40, seguito da una diminuzione e da un nuovo aumento fino alla fine degli anni ’50. Le ricatture estere in Italia crescono ancora regolarmente fino alla fine degli anni ’90. Molto più recente è la storia dell’inanellamento della Cicogna bianca in Italia, anche in relazione alla recente ricolonizzazione e ad interventi di conservazione nel nostro Paese; ciò è ragione della distribuzione storica delle osservazioni di cicogne italiane, concentrate a partire dagli anni ’90.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 144). Circostanze note 93 (64.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La Cicogna bianca gode da decenni di un regime di completa protezione in Italia. Ciò nonostante gli abbattimenti diretti rappresentano di gran lunga la modalità di ricattura più frequente, relativa alla metà dei soggetti deceduti, a loro volta pari a circa l’80% di quelli segnalati. Le attività umane

131

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

hanno impatto sulla specie anche in modo indiretto, attraverso problemi legati ad inquinamento ed a cause diverse. Interessante e relativa a fasi più recenti del periodo qui considerato è la percentuale di segnalazioni derivate da letture di anelli in natura.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani (n = 86). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

A fronte di una longevità media notevole, in condizioni naturali anche superiore ai 30 anni, colpisce che oltre il 50% dei soggetti per i quali è stata calcolata la longevità non sopravviva oltre il primo autunno di vita, e che oltre il 90% delle cicogne inanellate e ricatturate in Italia non sia sopravvissuto oltre i cinque anni. Ciò non può che dipendere dalla forte prevalenza di abbattimenti tra le modalità di ricattura.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Circostanze note 4 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Delle sole quattro cicogne italiane segnalate all’estero due sono decedute per cause antropiche indirette, mentre gli altri due uccelli sono stati controllati attraverso la lettura dell’anello.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 124). Phenology of foreign recoveries in Italy. Una singola osservazione nella terza decade di gennaio testimonia del ridotto numero di segnalazioni invernali nel nostro Paese. I movimenti di ritorno sono testimoniati da ricatture che iniziano con la prima decade di marzo per aumentare quindi progressivamente fino ad un massimo stagionale nella prima decade di maggio, seguito da una diminuzione nell’ambito dello stesso mese, e segnalazioni sparse di individui verosimilmente estivanti in giugno e nella prima decade di luglio. I movimenti post-riproduttivi interessano la gran parte del campione complessivo di ricatture. Le frequenze di osservazione crescono sensibilmente in agosto e raggiungono un massimo annuale nella decade centrale di settembre. Dati relativi a conteggi di cicogne in migrazione (Brichetti et al. 1992) riportano livelli massimi di individui nella seconda metà di agosto, e di osservazioni nella prima metà di settembre. Il numero di ricatture di cicogne estere diminuisce quindi rapidamente in settembre

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (n = 134). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

132

Cicogna bianca - Ciconia ciconia

e fino alla decade centrale di ottobre. E’ interessante notare come le osservazioni della specie in Italia indichino un’importante prevalenza delle fasi di migrazione primaverile rispetto a quella autunnale, sia in termini di frequenza di avvistamento che di individui censiti. E’ verosimile che, stante il ruolo degli abbattimenti nella frequenza di segnalazione, la collocazione temporale della stagione venatoria ed il periodo relativamente tardivo, a tale riguardo, di transito della specie in primavera abbiano portato alla prevalenza delle segnalazioni autunnali.

liane a Sud. Nell’Italia settentrionale risulta fortemente interessata la Pianura Padana nel complesso della sua estensione. Concentrazioni di ricatture si hanno nell’area piemontese come anche nella porzione emiliana e veneta. Attraversamenti diretti dell’arco alpino, peraltro confermati anche da numerose osservazioni visive (Brichetti et al. 1992), sono suggeriti dal numero significativo di ricatture in aree diverse del massiccio. Nelle regioni peninsulari prevalgono le localizzazioni costiere, con una prevalenza per il versante tirrenico. Quanto già suggerito in base ad osservazioni visive, relativo all’attraversamento della dorsale appenninica tra le zone umide emiliane e quelle toscane, pare confermato anche dalle ricatture localizzate nell’Appennino tosco-emiliano. Il superamento diretto del Mediterraneo è indicato anche dalle ricatture sia in Sardegna settentrionale e meridionale, che in Sicilia sull’isola di Ustica.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 121). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 137). Movements towards Italy. L’Europa centro-settentrionale rappresenta l’area di origine primaria delle cicogne bianche ricatturate in Italia. Il Paese più rappresentato a tale riguardo è la Germania, seguita da Svizzera ed Olanda; prevalgono quindi movimenti con forte componente N-S. Inanellamenti in aree più orientali sono avvenuti nell’area baltica, in Austria ed in Repubblica Ceca. Un buon numero di segnalazioni origina anche dalla Francia, e le latitudini più meridionali di origine sono in Spagna ed Algeria. Le ricatture interessano ampiamenti l’Italia, dall’area alpina a nord e fino alle estreme latitudini meridionali sici-

Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 137). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 87). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 1). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 4). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 10). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Le ricatture autunnali, alcune delle quali dirette, confermano gli spostamenti verso Sud attraverso il nostro Paese. La distribuzione delle località italiane mostra una prevalenza dei settori occidentali alle varie latitudini, ivi compresa la Sardegna. Gli spostamenti sono abbastanza rapidi, come confermato dalla frequenza di ricatture entro due-tre mesi dall’inanellamento al nido.

Pur se presenti anche a latitudini meridionali, le ricatture primaverili sono soprattutto in Pianura Padana e nelle regioni del nord-est.

134

Cicogna bianca - Ciconia ciconia

Le segnalazioni entro i confini nazionali suggeriscono spostamenti su distanze relativamente modeste nell’ambito delle regioni settentrionali. Prevalgono inoltre spostamenti longitudinali più che latitudinali.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

After last confirmed breeding in the XVI century, the White Stork has been a target of a series of local reintroduction projects since 1985 in Piedmont, and later in Friuli, Lombardy and Tuscany. In the meantime a series of natural re-colonization events occurred at different latitudes; an estimated 100 pairs are now breeding in the wild from Piedmont southwards till Calabria and Sicily, where 11 pairs are recorded, with a recent case of 1 pair also in Sardinia. A total of 277 birds have been ringed between 1982-2003, largely at breeding centres before release. The majority of cases are birds ringed at the nest nearby breeding centres, most of which have also been marked with colour rings. Annual totals are low, rarely exceeding few dozens, with higher numbers in the ‘90ies. A sample of 143 foreign recoveries is available, dating back to the ‘20ies and progressively increasing till the last decades of last century, while more recent reports involve Italian ringed birds. Just over 50% of birds have been recovered after being deliberately taken by man, while ring reading in the field also provided a good percentage of cases. The species is protected in Italy since 1977. One single case confirms rare events of overwintering in Italy, referred to a bird ringed in Switzerland in August and reported in northern Italy in late January. Return movements start in March and grow till a seasonal peak in the first decade of May; few reports during the breeding season are followed by the start of post-nuptial movements in August, with a concentration of data in September, when the central decade marks the absolute annual peak. A subsequent decline leads to last records in mid-October. Central-northern Europe is the main area of origin of ringed White Storks reported in Italy, with Germany being the most represented country, followed by The Netherlands and Switzerland. More eastern ringing sites are in Estonia, Czeck Republic and Austria. To the west we have recoveries from France and Spain, and also from Algeria. The spatial analysis for birds ringed abroad during the breeding season clearly shows the importance of areas placed north from Italy. Recovery sites are widely distributed across the country, from the northern latitudes of continental Italy southwards to Calabria, Sardinia, the Strait of Messina and Sicily. A high proportion of data come from the Po plain, while south of the Apennines coastal sites prevail. Some direct autumn recoveries confirm movements along a N-S direction towards our country, which will involve also the direct crossing of the Alps. The only 4 birds ringed in Italy and recovered abroad have been reported from Germany, The Netherlands, Switzerland and Mediterranean Spain. A small sample of national recoveries shows rather longitudinal movements over relatively short distances. Over a third of the Storks reported from Italy did not survive their first autumn, and more than 90% not beyond their 5th year, which might have to do with the high prevalence of dead recoveries within the overall sample analysed.

Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 22. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 4), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Le sole quattro segnalazioni all’estero di cicogne inanellate in Italia si distribuiscono in Europa settentrionale, quindi in Svizzera e nella Spagna mediterranea. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 23. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 7). National recoveries of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

MIGNATTAIO (Plegadis falcinellus) [01360] GLOSSY IBIS Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Treschiornitidi (Threskiornithidae) Specie monotipica a distribuzione subcosmopolita, il Mignattaio è presente nel Paleartico occidentale nei paesi dell’Europa meridionale e balcanica, in Nord Africa, ed in Asia centrale sino a raggiungere il subcontinente indiano. Nel corso del XX secolo l’areale distributivo europeo ha subito una marcata contrazione per la progressiva scomparsa o la riduzione numerica delle colonie più occidentali (Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Africa settentrionale) poste ai margini dell’areale distributivo principale centrato sui Balcani e l’Europa orientale (Albania, Bulgaria, Romania e Ucraina). La popolazione europea viene stimata in meno di 22.000 coppie delle quali circa la metà distribuite tra Russia ed Azerbaijan (Birdlife International 2004). In Italia, è migratore regolare, nidificante raro e localizzato, svernante poco numeroso con presenze divenute di recente regolari in Sardegna (sino ad una trentina di individui), ma ancora occasionali in Sicilia, Toscana e Puglia. I contingenti più numerosi vengono tuttavia osservati durante le migrazioni. In autunno, i movimenti avvengono su un ampio fronte che coinvolge prevalentemente le regioni settentrionali (Pianura Padana) e tirreniche (Sardegna), mentre in primavera gli spostamenti sono più concentrati, interessano le regioni costiere centro-meridionali e soprattutto la Sicilia, dove vengono di frequente contate presenze di diverse centinaia di individui. Nel nostro Paese la nidificazione

del Mignattaio è nota solo per pochissime zone umide della Pianura Padana, della Sardegna e della Puglia. Attualmente, dopo l’abbandono dei siti piemontesi e pugliesi (anni 1980) e con l’occupazione discontinua del sito di Molentargius, l’unico sito riproduttivo occupato con regolarità è quello del comprensorio di zone umide d’acqua dolce di Punte Alberete e Valle Mandriole (RA). Qui il Mignattaio si riproduce regolarmente sin dalla fine degli anni 1980, in stretta associazione con Ardeidi coloniali e Marangone minore. Come in altre parti dell’areale distributivo, anche nel nostro Paese la nidificazione tende ad essere assai irregolare e ad assumere carattere occasionale. I recenti episodi di nidificazione in Sicilia, Lombardia, Toscana e nella Laguna Veneta potrebbero pertanto costituire un passo verso la colonizzazione di nuove zone umide, ma anche rientrare nelle normali fluttuazioni che la specie mostra nelle regioni poste ai margini dell’areale riproduttivo. Nel complesso, comunque, la popolazione nidificante in Italia oscilla intorno alle dieci-quindici coppie l’anno.

Figura 2. Inanellamenti per anno in Italia nel periodo 19822003 (n = 35). Annual ringing totals in Italy (period 19822003). Piuttosto irregolare l’attività di inanellamento del Mignattaio a testimonianza dell’estrema rarità e localizzazione della specie in Italia, ma anche della difficoltà ad accedere ai siti riproduttivi localizzati entro canneti o saliceti allagati. Nel periodo considerato, con l’eccezione di due pulli inanellati presso Val Campotto nel 1982, tutti gli altri mignattai, compreso un giovane da poco involato, sono stati marcati presso la colonia di Punte Alberete.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Mignattaio - Plegadis falcinellus

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 10 10 1487 572 1585 983 1485 1057 3010 6026 1037

Ita-Est

Ita-Ita 2 2 205 384 154 154 154 154 214 384 384 Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

La massima parte degli inanellamenti si riferisce a soggetti marcati al nido, viste anche le difficoltà di cattura di soggetti sviluppati di questa specie.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 12). Condizioni note 9 (75%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sin dai primi anni ’20 si dispone di segnalazioni di soggetti esteri; queste aumentano di frequenza a partire dagli anni ’50, fino ad un massimo nella prima metà degli anni ’70, per poi diminuire sensibilmente, tornando a ricatture solo occasionali negli ultimi anni considerati. Due sole le segnalazioni di anelli italiani, distribuite in anni recenti.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 12). Circostanze note 7 (58.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Oltre i due terzi del pur modesto campione si riferiscono a soggetti abbattuti; la lettura di anelli in natura ha prodotto le altre segnalazioni in Italia. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 10). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 5). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). I pochi dati disponibili consentono di dare una limitata valutazione della longevità dei soggetti ricatturati, tuttavia significativa considerato che la massima parte dei soggetti è stata inanellata al nido. La gran parte degli animali risulta ricatturata entro i cinque anni dall’inanellamento, il che suggerisce longevità molto ridotte rispetto a quelle potenziali della specie che sono in parte confermate dalla ricattura di un esemplare di oltre 16 anni di età.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 10). Movements towards Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 8), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 8). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Mignattaio - Plegadis falcinellus

L’area di origine degli inanellamenti ha una forte componente orientale rispetto all’Italia. Oltre all’Ungheria, sono ben rappresentate aree diverse delle coste settentrionali del Mar Nero e Mare di Azov, e fino alle coste sud-occidentali del Mar Caspio. Queste ricatture da aree orientali, tutte con segnalazioni autunnali in Italia, comportano modesti spostamenti latitudinali, essendo infatti concentrate lungo le coste centrali della penisola, ed in particolare sulla costa tirrenica. Le segnalazioni di soggetti marcati in Ungheria sono invece distribuite più a Sud, alle estreme latitudini meridionali della Sicilia, e si riferiscono a fasi anche molto avanzate della migrazione primaverile. D’altro canto la Sicilia è nota per aver osptitato numeri molto alti di mignattai in transito primaverile. Molto interessanti infine le ricatture invernali, registrate entrambe lungo le coste dell’Alto Adriatico.

The Glossy Ibis is a very rare breeder in Italy, where single to few pairs have bred irregularly since the late ‘70ies, in different sites in Veneto, Emilia-Romagna, Tuscany and Apulia and now an estimated population of around a dozen birds is reported. Birds are only irregularly ringed, with 35 individuals marked between 1982-2003 and relatively higher frequencies in the ‘90ies. The vast majority of cases refers to chicks at the nest in Emilia-Romagna. A sample of ten foreign recoveries is available dating back from the early ‘20ies and with most records in the late ‘60ies and early ‘70ies. The species is protected in Italy since 1977; only two national recoveries exist. Over 75% of birds have been recovered dead due to deliberate taking by man, while ring reading in the field represents the second most frequent circumstance. Ringing localities abroad are mainly distributed east from Italy, from Hungary and even more from the Black Sea and Azov Sea, with one bird being marked on the western shores of the Caspian Sea. Birds coming from the latter areas move along a E-W route and are distributed at quite similar latitudes in Italy, especially on the western, Tyrrhenian coasts. The three birds ringed in Hungary have been reported from Sicily in late spring; large numbers of Glossy Ibises in spring migration are reported from the island. Two birds have been reported during the winter in the northern Adriatic. One out of the two first ibises ever ringed at the nest in Val Campotto in Emilia-Romagna was found west from the birth place after one year within the same region. The other one, again born in Emilia-Romagna, was found later in July in Tuscany, confirming fast post-fledging dispersal.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 14. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2). National recoveries of birds ringed in Italy.

Pur a fronte di un numero molto basso di soggetti inanellati nell’ambito del periodo qui considerato, si dispone di due ricatture entro i confini nazionali. Entrambi i soggetti sono stati marcati al nido in Emilia-Romagna e segnalati, rispettivamente nella stessa regione nell’anno successivo, ed in Toscana meridionale nel medesimo mese di luglio, a testimoniare rapidi movimenti dispersivi successivi all’involo.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SPATOLA (Platalea leucorodia) [01440] EURASIAN SPOONBILL Ordine: Ciconiformi (Ciconiiformes) Famiglia: Treschiornitidi (Threskiornithidae) Specie politipica, la Spatola è diffusa nel Paleartico con la sottospecie nominale. In Europa l’areale riproduttivo è molto frammentato e limitato a pochi siti della costa atlantica (Francia, Olanda), dei paesi mediterranei e dell’area balcanica, dove occupa sia zone umide lagunari che interne. In Italia la Spatola è migratrice regolare, nidificante localizzata e svernante regolare. La prima nidificazione nota per l’Italia è avvenuta nel 1989, con due nidi nelle Valli di Comacchio. Nello stesso sito i nidificanti sono poi aumentanti regolarmente fino a contare poco meno di un centinaio di coppie nel 2003. Alcune nidificazioni sono avvenute negli anni 1990 anche in Friuli e in zone interne dell’EmiliaRomagna e del Piemonte. Attualmente la popolazione italiana viene stimata in circa 100-110 coppie nidificanti in 3-5 siti localizzati lungo la costa nord adriatica e nella Pianura Padana (Volponi et al. 2008). Gli spostamenti post-riproduttivi avvengono con una graduale discesa della penisola. I migratori si trattengono nelle zone umide dell’Italia centromeridionale fino a ottobre o novembre, in seguito nei mesi più freddi raggiungono l’Africa settentrionale, in particolare la Tunisia, mentre pochi individui si spingono fino alle coste atlantiche e più raramente nelle regioni interne della fascia equatoriale. E’ comunque in crescita il numero di spatole che sverna in Italia dove negli ultimi inverni sono stati censiti tra i 500 ed i 650 soggetti distribuiti in 20-25 siti costieri;

tra questi la Laguna di Orbetello, gli stagni sardi ed alcune zone umide della Sicilia e della Puglia ospitano i contingenti più numerosi e stabili. Alla fine dell’inverno, il ritorno verso le zone di riproduzione avviene in febbraio, mentre la deposizione delle uova ha luogo a partire dall’inizio di marzo e prosegue per tutto aprile.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 672). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). A parte singoli soggetti adulti catturati accidentalmente o provenienti da centri di recupero, l’inanellamenteo della Spatola in Italia coincide con l’insediamento e lo sviluppo della colonia delle Valli di Comacchio. L’andamento del numero di soggetti inanellati annualmente mostra andamento positivo e parallelo alla crescita della nucleo nidificante originario a cui si sommano piccoli numeri di pulli inanellati presso l’Isola della Cona in Friuli-Venezia Giulia ed il comprensorio di Punte Alberete e Valle Mandriole in provincia di Ravenna. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 38 38 844 453 945 972 974 976 1602 4858 1889

Ita-Est 4 4 285

Ita-Ita 8 6 728

1845 1341 1473 1161 3356 285

322 322 254 254 655 1205

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Spatola - Platalea leucorodia

Tutti i soggetti la cui età all’inanellamento è stata determinata risultano marcati come pulcini alle colonie, vista anche la estrema difficoltà di cattura di soggetti già atti al volo. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 44). Condizioni note 38 (86.4%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Oltre la metà delle segnalazioni si riferisce a soggetti deceduti a causa di abbattimento diretto, mentre le letture in natura degli anelli sono la seconda più frequente circostanza di ricattura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere in Italia partono già dall’inizio del secolo scorso, aumentando quindi tra gli anni ’50 e ’60, per poi tornare a diminuire prima di un secondo picco relativo nei primi anni ’90. Il recente insediamento della specie quale nidificante in Italia a partire dal 1989 ha portato ad un marcaggio molto intenso dei pulcini nati nel nostro Paese; questo spiega la distribuzione delle segnalazioni relative a spatole italiane, a partire proprio dalla fine degli anni ’80.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 44). Circostanze note 34 (77.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

abbattimento. Va peraltro sottolineato che dei 13 soggetti abbattuti (tutti di origine estera) 12 risultano uccisi tra il 1942-1964 ed uno nel 1992; gli altri tre sono morti per cause varie antropiche. La Spatola è protetta in Italia a partire dal 1977.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Circostanze note 2 (50%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Delle quattro spatole italiane segnalate all’estero, due sono state abbattute e due invece controllate tramite lettura dell’anello metallico.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 32). Phenology of foreign recoveries in Italy. A partire dalla prima decade di marzo, le segnalazioni aumentano di frequenza in aprile e maggio, con un massimo stagionale nella prima decade di questo mese ed una successiva diminuzione. Le osservazioni visive della specie confermano un picco di transito migratorio attraverso l’Italia che interessa i mesi di marzo ed aprile (Brichetti et al. 1992). Interessanti le ricatture in mesi estivi, che confermano l’estivazione della specie, riferita soprattutto ad immaturi. Le ricatture relative a movimenti post-riproduttivi aumentano in agosto e settembre, con singoli individui segnalati fino alla fine di ottobre. Un singolo caso si riferisce ad un individuo certamente svernante, a fronte di una chiara tendenza all’aumento dei totali censiti durante l’inverno (Baccetti et al. 2002), il che è però da porre in relazione anche all’incremento della popolazione italiana.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 39). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 16). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Circa il 90% del campione dei soggetti segnalati in Italia sopravvive meno di tre anni, il che è da porre in relazione con l’alta frequenza di ricatture di soggetti morti a causa di

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

142

Spatola - Platalea leucorodia

La maggioranza delle segnalazioni sono nell’intorno dei 1.000 km di distanza percorsa, con singoli soggetti che hanno superato i 1.500 km.

Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli (età = 1) o giovani (età = 3) ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 11). Natal dispersal. Birds ringed abroad as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered in Italy during the breeding period of following years.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 38). Movements towards Italy. La gran parte delle ricatture in Italia si riferisce alla popolazione dell’Europa centro-orientale, ma risulta molto interessante la presenza nel nostro Paese anche di soggetti che originano dalle popolazioni dell’Europa settentrionale, ritenute segregate dalle prime anche al di fuori del periodo riproduttivo. La popolazione olandese, intensamente studiata attraverso l’inanellamento, si sposta infatti primariamente lungo le coste dell’Europa centro-settentrionale e quindi dell’Africa occidentale. Ungheria ed Austria sono i Paesi maggiormente rappresentati tra quelli dell’Europa centroorientale e origine delle spatole segnalate soprattutto nell’Italia meridionale ed adriatica. Questi uccelli raggiungono il nostro Paese lungo rotte di migrazione che li portano verso le importanti aree di svernamento dell’Africa settentrionale ed in particolare della Tunisia. La massima parte di queste ricatture sono localizzate lungo le coste, soprattutto della Calabria e della Sicilia sud-orientale. Alcuni soggetti invece raggiungono aree interne emiliane e venete. Interessante risulta la differenza nella distribuzione geografica delle poche ricatture che originano invece dall’importante popolazione olandese e che interessano principalmente regioni dell’Italia settentrionale.

Interessante l’alta percentuale di soggetti presenti in Italia in periodo riproduttivo, come confermato da queste ricatture; ciò può contribuire a comprendere la storia della recente colonizzazione del nostro Paese da parte della specie.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 10). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 32). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 1). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

143

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Interessante l’unico dato di svernamento, relativo ad una ricattura diretta di un soggetto inanellato da pullo in giugno e segnalato lungo la costa dell’Alto Adriatico nel dicembre dell’anno successivo a quello di nascita.

Figura 21. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 4), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery. Le segnalazioni all’estero di spatole italiane si riferiscono a Spagna meridionale atlantica, Tunisia e Mali, quest’ultima essendo la sola trans-sahariana disponibile. Nonostante molte siano le spatole che svernano in Tunisia, è interessante notare come anche soggetti appartenenti alla nostra popolazione possano superare il deserto nella loro migrazione verso sud.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 5). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 22. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 6) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

Figura 20. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

I dati entro i confini nazionali sono tutti autunnali ed originati dalle colonie nelle Valli di Camacchio (FE); essi derivano rispettivamente dalla costa tirrenica toscana (Laguna di Orbetello), che costituisce una delle principali areee di stop-over e svernamento della specie in Italia, e da quella ionica calabra.

144

Spatola - Platalea leucorodia

The first two breeding pairs of Eurasian Spoonbill in Italy have been found in the Comacchio Lagoon in 1989, and the local population has grown since then up to nearly 100 pairs, while new sites have been colonised, in Piedmont, Friuli and Veneto. Intense ringing has led to a very high proportion of chicks marked in Comacchio and elsewhere, with a total of 672 birds between 1982-2003 and a positive trend in annual totals, exceeding 100 birds in the last few years. A total of 38 foreign recoveries is available, dating back since the beginning of the last century and with higher frequencies between the ‘50ies-‘60ies. The species is protected in Italy since 1977. The first recoveries of Italian ringed birds took place in the late ‘80ies. Over 60% of birds have been reported as dead, among which 65% due to deliberate taking by man; ring reading in the field represents the second most frequent reporting circumstance. The earliest recoveries are in March, with a spring peak in the first decade of May and scattered recoveries also during the breeding season. Post-nuptial moments start in late August and have a seasonal maximum in the last two decades of September. Most of the birds found in Italy originate from the populations of central-eastern Europe, but it’s interesting to note the presence also of Dutch birds, which should belong to a totally separated population from the former, also outside the breeding season. Birds from central-eastern Europe are mainly recovered in coastal areas of southern Italy, especially in Calabria and Sicily, fewer cases involving the northern Adriatic. Both birds from The Netherlands and central Europe have been reported in Italy during the general breeding season described for Europe, while one wintering record comes from Hungary and spring observations are concentrated in Calabria and Sicily, suggesting return movements towards NE along the peninsula. Few recoveries from metal rings are available of Spoonbills born in Italy; two of these come from Tunisia, where important wintering areas are known, one from the Atlantic coast of Spain and one from Mali. Of the three autumn data within the national boundaries two have been reported from the Orbetello Lagoon in Tuscany, which is a very important stopover site for the species, the third one from the Ionian coast of Calabria. Approximately 90% of the birds reported have survived less than three years, which is explained by the high frequency of dead recoveries within the overall sample.

145

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

FENICOTTERO (Phoenicopterus roseus) [01470] GREATER FLAMINGO Ordine: Fenicotteriformi (Phoenicopteriformes) Famiglia: Fenicotteridi (Phoenicopteridae) Specie monotipica, con areale molto frammentato e localmente instabile che comprende i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, l’Africa e l’Asia sud-occidentale. Da alcuni Autori è considerata sottospecie di P. ruber che abita alcune regioni dell’America centrale. Della specie sono complessivamente noti circa una trentina di siti riproduttivi, solo in parte occupati regolarmente, posti sia in saline e lagune costiere salmastre che in laghi salati interni. Storicamente, nel Mediterraneo occidentale, la colonia più importante è quella della Camargue (Francia) dove la nidificazione (fino a 22.000 coppie) è avvenuta quasi annualmente a partire dagli anni 1970. I fenicotteri possono essere sedentari, ma più spesso effettuano durante il corso dell’anno spostamenti di varia entità in relazione al mutare delle condizioni ambientali e delle disponibilità trofiche presenti nelle varie zone umide. L’insieme degli spostamenti compiuti da fenicotteri interessa tutto il bacino del Mediterraneo e risulta alquanto complesso per la contemporanea presenza di strategie diverse che comprendono nomadismo, movimenti dispersivi e migrazione dei riproduttori. Lo svernamento avviene in prossimità dei siti di nidificazione e la distribuzione invernale non differisce sostanzialmente da quella del periodo riproduttivo. In Italia la specie è presente come migratrice e svernante, parzialmente sedentaria e, dal 1993, anche come nidificante.

La presenza del Fenicottero è andata via via crescendo dalla seconda metà degli anni 1970 per effetto del sensibile incremento numerico della colonia nidificante in Camargue. Le prime nidificazioni sono avvenute in Sardegna nel complesso degli stagni di Cagliari (14.250 coppie nel 2007), successivamente, ma in modo occasionale, ad Orbetello nel 1994 (circa 40 coppie), quindi a Margherita di Savoia dal 1996 (circa 1.032 coppie nel 2006) e dal 2000 nelle Valli di Comacchio (1.250 coppie nel 2007) (FSG 2006, 2007). Nel biennio 1999-2000 il contingente svernante è stato stimato in 17.500-19.000 individui concentrati in pochi siti costieri della Sardegna, la Maremma Grossetana, le saline di Margherita di Savoia e di Trapani, il Delta del Po (Baccetti et al. 2002).

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 2.082). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). A parte due soggetti marcati rispettivamente nel 1987 e nel 1989, l’attività di inanellamento del Fenicottero in Italia ha avuto inizio nel 1994, con l’inanellamento di 26 pulli nati nella colonia di Orbetello (GR), ed è proseguita dal 1997 in modo più regolare con l’insediamento stabile delle colonie di Cagliari e Comacchio. Occasionale l’inanellamento di singoli soggetti adulti nei pressi delle colonie o in seguito a recupero di soggetti feriti o debilitati.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Fenicottero - Phoenicopterus roseus

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 52 52 1365 1475 801 752 594 594 3162 7336 7336

Ita-Est 2 2 472 472 709 709 709 709 735 472 472

Ita-Ita

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 52). Condizioni note 44 (84.6%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze note di ritrovamento in Italia (n = 52). Circostanze note 25 (48.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La massima parte delle ricatture si riferisce a soggetti morti, e gli abbattimenti diretti rappresentano la causa di mortalità assolutamente primaria. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977. Alcuni soggetti sono stati segnalati a seguito di malattie, predazione o letture di anelli. Anche i due soggetti italiani segnalati all’estero sono stati catturati intenzionalmente.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere basate sui soli anelli metallici presenti nella banca dati nazionale sono 52 e si distribuiscono a partire dai primi anni ’50, con un primo picco nella seconda metà del decennio, seguito da un calo e quindi da un nuovo incremento recente legato anche a letture in natura di anelli metallici.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le segnalazioni si distribuiscono ampiamente nel corso dell’anno, con una prevalenza nelle fasi estive e post-nuziali e frequenze più elevate in agosto e settembre. Le osservazioni diminuiscono nettamente dopo gennaio.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 47). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 37). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). L’alta incidenza di soggetti morti prima dell’età riproduttiva può essere spiegata dall’elevata percentuale di segnalazioni di soggetti morti a causa di attività umana in Italia.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 52). Movements towards Italy. Alla luce dell’attività di inanellamento di Fenicottero a livello internazionale, la massima parte dei soggetti è stata inanellata in Francia ed in secondo ordine in Spagna; la connettività dell’Italia con colonie nettamente orientali viene confermata da due segnalazioni di anelli metallici di Fenicotteri iraniani. Le ricatture in Italia si distribuiscono primariamente nelle aree più importanti per la specie, rappresentate dalle lagune della Sardegna occidentale e meridionale e da quelle toscane e siciliane. Altri dati originano da Liguria, Lazio ed Abruzzo. I due soggetti iraniani sono stati segnalati in Sardegna. Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 46). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Fenicottero - Phoenicopterus roseus

La distribuzione delle segnalazioni autunnali ed invernali non sembra differire sensibilmente, a parte una distribuzione leggermente più meridionale di queste ultime. Due dati primaverili, relativi a soggetti pienamente adulti, confermano la loro presenza, in Sardegna e Sicilia, rispettivamente alla fine di marzo e di aprile (fig. 16).

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 46), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 2). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 21). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 17. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 15). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Greater Flamingo is a fairly recent breeder in Italy, with a rapidly growing population now estimated in more than 10,000 pairs; a large wintering population, with 17,500-19,000 birds, is recorded in several coastal lagoons both on the mainland and in Sicily and Sardinia. Apart from few rehabilitated individuals, mass ringing of Flamingo chicks started in 1994 at the colony in the Lagoon of Orbetello (Tuscany) and later, more intensively, at the Sardinian colonies of Cagliari, and Comacchio, with a total of 2,082 birds marked between 1982-2003. Recoveries based on metal rings refer to 52 birds ringed abroad and reported from Italy, starting with the ‘50ies, with a peak in the second half of the decade and with a more recent new increase, partly referred to ring readings in the field. Most recoveries refer to dead birds, deliberate taking by man being the most important cause of death; also the two Italian birds recovered abroad have been killed. The species is protected in Italy since 1977. Recoveries are widely distributed along the year, with higher frequencies in August and September, and fewer data after January. Also based on ringing activities on the species, most birds reported from Italy had been ringed in France, hence in Spain. Connectivity of our country with eastern colonies is confirmed by two recoveries of birds born in Iran. Recovery sites in Italy are mainly in the most important areas for the species, i.e. coastal lagoons in western and southern Sardinia, Sicily and Tuscany. Few data originate from Liguria, Latium and Abruzzo. Both Iranian birds have been reported from Sardinia. There is not a clear difference in the distribution of autumn and winter recoveries, if not a more southern distribution for the latter. Two spring recoveries of fully adult birds confirm their presence, in late March and late April respectively, in Sardinia and Sicily. Two birds born in Sardinia have been reported from inland Algeria and coastal Catalunia in Spain, during their second year of life. The high frequency of birds dead before reaching the average age of first breeding may be explained based on the high frequency of dead recoveries due to human activities in Italy.

Figura 18. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Due segnalazioni all’estero si localizzano in un’area umida dell’Algeria interna e sulla costa catalana, entrambe relative a soggetti nati in Sardegna, ricatturati nel loro secondo anno di vita.

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CIGNO REALE (Cignus olor) [01520] MUTE SWAN Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Il Cigno reale è ampiamente diffuso in Europa, dove si caratterizza per una profonda differenziazione nel comportamento migratorio tra le diverse popolazioni geografiche. Questo quadro è reso ulteriormente complesso dalle numerose reintroduzioni o introduzioni che hanno portato a rapide espansioni degli areali di presenza della specie. In generale questi interventi gestionali sono stati meno frequenti in aree più orientali d’Europa. Il Cigno reale frequenta un’ampia tipologia di zone umide, sia d’acqua dolce che salmastra, lungo aste fluviali, delta e lagune, anche in condizioni di stretta sinantropia. In Italia è stato introdotto sul Lago Maggiore già negli anni ’40 del secolo scorso, quindi molto più diffusamente, a partire dai primi anni ’80, in una serie di località dell’Alto Adriatico. Ha quindi via via espanso il suo areale verso Sud ed attualmente nidifica anche nelle regioni centrali. Le principali aree di nidificazione rimangono comunque localizzate nelle regioni settentrionali, e sono rappresentate dai laghi Maggiore e Como, dal Lago di Garda, dalla Laguna Veneta. A fronte dell’incremento demografico anche i contingenti presenti in inverno hanno visto un significativo e progressivo aumento, essendo attualmente stimati intorno ai 2.000 individui.

località di inanellamento più importanti sono rappresentate da zone umide costiere di Friuli e Veneto. Occasionali e relativi a singoli soggetti gli inanellamenti a latitudini più meridionali lungo la penisola.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 164). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Proprio a fronte degli interventi di introduzione già citati i primi inanellamenti di Cigno reale in Italia risalgono agli anni ’80, con quelli che risultano i totali annuali massimi, pur se rappresentati comunque da pochi soggetti. Successivamente si registrano ampie fluttuazioni interannuali degli inanellamenti, che hanno riguardato anche giovani, marcati nell’Alto Adriatico.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 13 8 240 165 512 596 541 705 1392 492 253

Ita-Est 2 2 3000

Ita-Ita 15 9 1539

1138

40 41 40 41 74 4727

1138 1816 3271

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

I Laghi lombardi e piemontesi, insieme a zone umide interne del Veneto vedono il marcaggio di cigni reali introdotti. Le

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 14). Condizioni note 13 (92.3%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Tranne un caso, le condizioni di ritrovamento sono sempre note e sono abbastanza varie. Mentre poco più di un terzo dei soggetti sono stati trovati morti, circa la metà del campione si riferisce a letture degli anelli metallici effettuate in natura grazie alla confidenza della specie ed alle dimensioni degli anelli.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 14). Circostanze note 9 (64.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

La frequenza di ricatture di soggetti inanellati all’estero mostra un primo dato negli anni ’30, e quindi un massimo nel decennio a partire dalla metà degli anni ’60. Le poche segnalazioni di cigni inanellati in Italia datano invece a partire dalla metà degli anni ’80, mentre ancor più recenti sono le due sole ricatture all’estero.

Tra le circostanze di ritrovamento la lettura di anelli in natura è la più frequente, a fronte di alcuni abbattimenti e di due soggetti controllati da inanellatori.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Condizioni note 2 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Per quanto concerne i soli due cigni marcati in Italia e segnalati all’estero, uno risulta morto e l’altro rilasciato. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Cigno reale - Cignus olor

Le segnalazioni in Italia di cigni reali inanellati all’estero iniziano con la terza decade di ottobre e quindi in novembre, con soggetti svernanti riportati nella seconda decade di dicembre. Un singolo soggetto primaverile è stato ricatturato nell’ultima decade di marzo.

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Circostanze note 2 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Anche per quanto concerne le circostanze di ricattura, uno dei due cigni marcati in Italia è stato controllato da un inanellatore, mentre l’altro risulta morto per malattia.

Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 15). Elapsed time between ringing and recovery (all records). A fronte di una più elevata mortalità nel corso del primo anno di vita, il campione di soggetti ricatturati si distribuisce, con frequenze progressivamente inferiori, fino ad oltre i dieci anni, stante la nota elevata longevità della specie. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 8). Movements towards Italy. Le località di inanellamento estere si distribuiscono in una fascia a NE rispetto all’Italia, dalla Lituania attraverso la Polonia, quindi in Repubblica Ceca e Slovacchia, mentre spostamenti più brevi sono stati compiuti da soggetti inanellati rispettivamente in Slovenia e Svizzera. Le ricatture in Italia hanno avuto luogo soprattutto nel NE, in particolare nelle zone umide costiere del Friuli ed in Lombardia.

Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 7). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Due sole le segnalazioni all’estero di uccelli inanellati in Italia; un cigno marcato in Friuli in settembre è stato segnalato, sempre in settembre, in Slovacchia. Questo dato suggerisce che, pur in assenza di ricatture, già in settembre cigni presenti in Italia possono avere connettività con aree estere. Nettamente più sud-orientale la ricattura di un soggetto inanellato nella Puglia meridionale in marzo e trovato, in settembre, in un’area prossima alle coste orientali del Mare di Azov, a suggerire come i cigni reali presenti nelle nostre regioni meridionali possano in effetti essere legati a latitudini inferiori in aree geografiche più orientali.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 8), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 6) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Il modesto campione di ricatture nazionali suggerisce spostamenti su breve distanza nell’ambito delle aree costiere dell’Alto Adriatico e dei laghi alpini. The Mute Swan has been introduced in Italy already in the ‘40ies and, more widely, in the ‘80ies in a series of sites along the northern Adriatic. The present breeding distribution is still mainly on some of the main alpine lakes and in the Venice Lagoon, although we have breeding pairs also south of the Apennines. The wintering population is estimated close to 2,000 birds. Birds ringed in Italy are mainly connected to releases, mainly in the ‘80ies and the first half of the ‘90ies, for a total of 164 swans between 1982-2003. More recently also some chicks have been ringed. The distribution of ringing sites matches that of the bulk of breeding pairs, with exceptions from Tuscany and Apulia. A sample of 13 foreign recoveries is available, mainly in the decade starting from the mid-‘60ies, the main percentage of cases originating from ring reading in the field. The ringing sites of these swans are distributed NE from Italy, from Lituania into Poland, hence in Czech Republic and Slovakia, while shorter movements have led birds from Switzerland and Slovenia. Recovery sites are mainly in the NE, along the coastal wetlands of Friuli and in some of the alpine lakes. Only two Italian ringed birds have been reported from abroad; one swan ringed in September in Friuli has been reported, still in September, from Slovacchia. This suggests that, despite the lack of foreign recoveries, September can already see the presence in Italy of birds connected to other contries. A more sout-easterly recovery is the one of a bird ringed in March in southern Apulia and recovered in an area close to the eastern shores of the Azov Sea, suggesting that swans in southern Italy can in fact originate from lower eastern latitudes than those north of the Apennines.

Figura 15. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 16. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

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OCA

GRANAIOLA (Anser fabalis) [01570]

BEAN GOOSE Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Specie distribuita alle più alte latitudini asiatiche e siberiane, in Europa è presente in Finlandia, Norvegia e Svezia. Nidifica sia in ambienti aperti che alberati, anche in aree dense di cespugli, il che la differenzia dalle specie congeneri. Sia le popolazioni nidificanti che quelle svernanti in Europa mostrano tendenze demografiche positive o stabili. Nel passato la specie era regolarmente presente nelle regioni meridionali italiane, dalle quali è però scomparsa da diversi anni. La popolazione svernante in Italia oscilla tra 100-200 individui ed è concentrata in pochissimi siti, localizzati primariamente in Friuli. La specie non è stata inanellata in Italia.

Tutte le ricatture in archivio non sono recenti: le prime si riferiscono infatti all’inizio degli anni 1950 mentre le ultime risalgono alla seconda metà degli anni 1980. L’Oca granaiola è protetta in Italia, insieme alle altre oche selvatiche, a partire dal 1977. Sezione ricatture — Recoveries

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 8 8 1511

Ita-Est

Ita-Ita

Figura 2. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 8). Condizioni note 7 (87.5%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

991

Degli otto dati riferiti all’Italia sono note le circostanze di ritrovamento per sette, e tutte si riferiscono a soggetti morti, la gran parte dei quali abbattuto intenzionalmente, oppure per cause accidentali.

914,5 1331 2930

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 3. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 8). Circostanze note 7 (87.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 1. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 4. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 6). Phenology of foreign recoveries in Italy. Una prima ricattura si ha nella terza decade di novembre, mentre una percentuale prevalente del piccolo campione viene segnalata nelle ultime due decadi di gennaio; ancora un soggetto risulta ricatturato nella decade centrale di febbraio.

Figura 6. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 8). Movements towards Italy. Il modesto campione consente la sola produzione di una carta complessiva di migrazione. Notiamo come gli inanellamenti olandesi si riferiscano a quattro diversi siti. Le ricatture si distribuiscono sia nell’Italia nord-orientale che lungo le coste tirrenica ed adriatica. Il dato ligure si riferisce invece al singolo soggetto marcato in Germania.

The Bean Goose is a rare winter visitor to Italy, with an estimated population of 100-200 as estimated during midwinter counts. The birds are concentrated in a very limited number of sites, most of which in Friuli. The species has never been ringed in Italy. A sample of only eight foreign recoveries in available, between the early ‘50ies and the late ‘80ies. Out of seven birds with known recovery conditions, six were shot and one died due to accidental capture. The species is protected in Italy since 1977. A first recovery took place in the third decade of November and one in the second of February, all others being in the last two decades of January. Apart from one bird ringed in northern Germany, all others have been marked in four different sites in The Netherlands. Recovery sites in Italy are distributed both in the continental northern regions and along the peninsula, with one recovery from the Tyrrhenian coast and the other one from the Adriatic. The Goose from Germany has been reported from Liguria. The distribution of recoveries confirm how the species reaches also areas in Italy where it’s only seldom observed.

Figura 5. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Ben sette degli otto esemplari ricatturati in Italia sono stati inanellati in Olanda, mentre uno risulta marcato in Germania.

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OCA LOMBARDELLA (Anser albifrons) [01590] WHITE-FRONTED GOOSE Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Legata alle estreme latitudini della tundra circumartica, l’Oca lombardella nidifica in ambienti aperti con pendii asciutti o modesti rilievi del terreno nei quali costriuire il nido. In Europa la massima parte della popolazione è distribuita in Russia, dove mostra una tendenza demografica positiva. In Italia era specie regolarmente presente nel centro-sud, ma più di recente i contingenti svernanti si sono portati a latitudini più settentrionali nell’Alto Adriatico. Si stima una popolazione complessiva media di circa 300 individui, pur se con picchi anche di oltre 800. Le oche sono concentrate fortemente in pochissimi siti tra Friuli, Veneto ed Emilia-Romagna. Si è notata una ciclicità triennale nei numeri presenti, probabilmente relativa agli andamenti di popolazione dei lemming nella tundra (Mooij 2000 in Baccetti et al. 2002). All’interno del periodo 1982-2003, un solo soggetto, recuperato e riabilitato, è stato inanellato in Italia (1992).

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 3 3 1110

Ita-Est

Ita-Ita

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 3). Movements towards Italy.

1002 I tre dati disponibili per l’Italia si riferiscono tutti a soggetti morti, abbattuti nel corso dell’attività venatoria prima che la specie venisse protetta (1977). Le segnalazioni si riferiscono a mesi tardo-invernali, distribuite tra la seconda decade di gennaio e la prima di marzo. Due delle oche sono state inanellate in Olanda, mentre la terza risulta marcata nel Regno Unito. Le due oche olandesi sono state ricatturate in Italia settentrionale, mentre il soggetto di origine inglese rappresenta l’unico dato relativo alla specie per la Regione Abruzzo.

840 1368 1482

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

The White-fronted Goose is a rare winter visitor to Italy, where it used to congregate in wetlands of the centre and south, while in more recent years most of the average 300 birds as from mid-winter counts are concentrated in a very limited number of sites in the north, with Friuli scoring the highest figures. A single rehabilitated bird has been ringed in Italy in 1992. Only three birds ringed abroad have been recovered in Italy, between the early ‘50ies and late ‘60ies; these birds were all shot. The species is protected in Italy since 1977. Two geese ringed in The Netherlands have been reported from northern Italy, while the third one, marked in the UK, has been killed along the Adriatic coast in Abruzzo.

157

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

OCA

SELVATICA (Anser anser) [01610]

GREYLAG GOOSE

Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

La specie è ampiamente presente in Eurasia, ad Est fino all’Estremo Oriente. In Europa le popolazioni numericamente più importanti di Russia ed Islanda hanno visto un preoccupante declino, compensato comunque dal forte incremento dei contingenti presenti in Fennoscandia, nel Regno Unito ed in numerosi altri Paesi. Lo status della specie è quindi definito in termini positivi. In Italia mancano prove solide della presenza della specie quale nidificante nei secoli scorsi. Tuttavia sono stati purtroppo effettuati, negli ultimi venti anni, numerosi interventi di immissione, a seguito dei quali esiste ora una popolazione nidificante vicina al centinaio di coppie, distribuite principalmente in Emilia-Romagna ed in alcune zone umide dell’Alto Adriatico. L’ambiente di nidificazione è rappresentato da zone umide di acqua dolce, con canneti e densa vegetazione nella quale celare il nido. La popolazione svernante in Italia, dalla quale è impossibile distinguere i soggetti immessi, varia da diverse centinaia ad oltre 2.000 individui. Le aree più importanti sono localizzate in Friuli, Emilia-Romagna e nella Maremma toscana, mentre piccoli contingenti sono rilevati anche nelle isole maggiori.

Gli inanellamenti sono occasionali ed in gran parte riferiti a soggetti immessi; più di recente sono stati marcati anche giovani nati dalle coppie immesse. Le località interessate sono distribuite anche in questo caso nell’Alto Adriatico, sia in siti costieri che nell’entroterra.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 66). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Altamente variabili, irregolari e comunque modesti i totali annuali di inanellamento, con massimi di poco superiori alla decina di soggetti marcati.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 117 91 791 956 825 699 712 593 1938 5413 4992

Ita-Est

Ita-Ita 1 0

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Oca selvatica - Anser anser

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 91). Condizioni note 89 (97.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Le condizioni di ricattura riferiscono di circa la metà di soggetti deceduti ed il resto osservato e controllato in natura senza essere ricatturato. Ciò testimonia di per sé di un profondo mutamento di atteggiamento nei confronti della specie nel nostro Paese, dove le letture di contrassegni sul campo erano praticamente inesistenti alcuni decenni orsono e le segnalazioni originavano prevalentamente da abbattimenti, come confermato dal grafico relativo alle circostanze.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Un campione di dati abbastanza ampio è distribuito a partire dai primi anni ’50, con una netta tendenza positiva della frequenza di ricatture fino ad un massimo recente compreso negli anni ’90, legato all’incremento del numero di soggetti marcati con collare, ed il conseguente aumento nel numero di osservazioni. La specie è stata protetta in Italia a partire dal 1977.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 91). Circostanze note 82 (90.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La frequenza di soggetti abbattuti supera un terzo delle segnalazioni, mentre prevalgono positivamente le letture di anelli e contrassegni in natura.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 82). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Prevalgono tra gli inanellamenti i soggetti oltre il primo anno di età, mentre poco meno di un terzo sono rappresentati da pulcini marcati prima dell’involo.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

la del Lago di Neusiedler, come anche ad arrivi da Sud di animali già in fase di migrazione di ritorno. Gli spostamenti post-riproduttivi sono invece testimoniati da numeri molto bassi di ricatture, soprattutto a partire da novembre e con un lieve incremento in dicembre.

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 18). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Il ridotto campione dei soggetti per i quali è stato possibile calcolare la longevità indica come un’alta percentuale di questi sopravviva solo pochi mesi, e la massima parte comunque meno di cinque anni. Ciò contrasta in maniera eclatante con le longevità mostrate dalla specie in natura, e va certamente messo in relazione anche alla percentuale di soggetti, tra quelli inanellati ricatturati in Italia, che sono stati abbattuti. Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 82). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 91). Movements towards Italy.

In gennaio si ha un lieve incremento nella decade centrale, seguito da una diminuzione, mentre la frequenza di segnalazioni aumenta nettamente in febbraio, con un massimo annuale nella seconda decade. Un calo consistente caratterizza l’ultima decade del mese, seguito da un nuovo ma modesto aumento nella prima decade di marzo, e quindi segnalazioni solo occasionali fino alla prima decade di aprile. Il picco di ricatture in febbraio coincide anche con quello dei contingenti censiti visivamente (Brichetti et al. 1992), ed è spiegato in base a due possibili ipotesi, entrambe supportate da dati. I numeri presenti in Italia possono crescere a seguito di arrivi tardivi e legati a condizioni meteo sfavorevoli in aree dell’Europa centrale, e particolarmente a quel-

La massima parte delle ricatture origina da uccelli inanellati in Polonia, Repubblica Ceca e, in misura minore, Austria e Germania, confermando come il nostro Paese sia primariamente interessato da flussi di contingenti che seguono la rotta centro-europea. Infatti molto scarse sono le segnalazioni dai Paesi scandinavi e dell’Europa nord-occidentale. La distribuzione delle località di ricattura in Italia ricalca appieno quella delle aree più importanti per la specie, quale scaturisce da censimenti visivi soprattutto invernali (Baccetti et al. 2002). Un’alta percentuale delle osservazioni si riferisce infatti al complesso delle aree umide dell’Alto

160

Oca selvatica - Anser anser

Adriatico, mentre appena meno rilevante è la concentrazione delle segnalazioni dalla Maremma toscana e dalla costa settentrionale del Lazio. L’attraversamento dell’Italia centrosettentrionale è confermato anche dalle ricatture da aree interne di Emilia, Toscana ed Umbria. Anche alcune aree della Pianura Padana occidentale hanno visto numeri bassi di ricatture. La presenza della specie in situazioni più spiccatamente mediterranee è confermata dalle osservazioni nelle aree umide della Puglia garganica, nonché dai pochi soggetti ricatturati in Sardegna meridionale e Sicilia occidentale.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 89). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 82). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 29). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 10). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le osservazioni autunnali si distribuiscono attraverso la penisola dal Friuli verso il Lazio, con soggetti che hanno raggiunto latitudini spiccatamente meridionali in Sicilia. In inverno (fig. 17) risulta proporzionalmente superiore la frequenza di osservazioni dalle regioni del nord-est ed in particolare dell’Alto Adriatico, mentre le coste adriatiche di Marche ed Emilia hanno un ruolo importante nella distribuzione delle segnalazioni primaverili (fig. 18).

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 26). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 45). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

We lack sound data confirming that the Greylag Goose was a regular breeder in Italy; however, several introductions took place in the country during the last decades, and an estimated 100 breeding pairs are now distributed mainly in Emilia-Romagna and in a series of wetlands of the northern Adriatic. The presence of this population overlaps with the one of wintering birds, up to a total estimate which varies annually between few hundreds to over 2,000 individuals; main wintering areas are in Friuli, Emilia-Romagna and coastal Tuscany (Maremma). Small numbers are also reported from the main islands. Most ringed birds were introduced, although in more recent years also offspring of the breeding pairs have been ringed, mostly in Friuli and Emilia. Annual totals seldom exceed a dozen birds. A sample of 117 foreign recoveries is available, with increasing frequencies from the early ‘50ies towards a peak in the ‘90ies. Deliberate taking by man and ring reading in the field are the main circumstances of recovery; the species is protected in Italy since 1977. In January a slight increase in recoveries in the central decade is followed by a decline and a much stronger raise during the first two decades of February, linked to the influx of passage migrants from lower latitudes. Latest spring recoveries are in late March and early April. A lower percentage of data refers to post-nuptial movements, starting in mid-October and slowly growing till the end of the year. Most ringing sites abroad were in Poland and Czeck Republic, with lower numbers from Germany and Austria and geese marked also in the Baltic. The distribution of recovery sites in Italy matches that of the most important areas for the species, with a high percentage of records from the coastal wetland system of the northern Adriatic and, to a lesser extent, from the coast of Tuscany and northern Latium. Along a same direction we find recoveries also from continental Tuscany and Umbria, while more Mediterranean habitats are those used in Apulia, Sardinia and Sicily. The distribution of autumn recoveries is across the peninsula, from Friuli towards Tuscany, with birds which have already reached southern latitudes as those in western Sicily. In winter a higher prevalence of sites in the NE is recorded, with the Adriatic coasts of Marche and Emilia playing an important role during spring. Most cases in which it has been possible to calculate longevity of geese recovered in Italy show birds not having survived longer than their first autumn, which is surely related to the high percentage of dead recoveries among the sample analysed.

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OCA DEL CANADA (Branta canadensis) [01660] CANADA GOOSE Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) L’Oca del Canada è stata introdotta in Inghilterra già dal 1700 ed in Scandinavia negli anni ’30 del secolo scorso. È ormai ampiamente diffusa come nidificante in numerosi Paesi europei, anche grazie ad ulteriori rilasci e fughe dalla cattività. La specie è stata oggetto di interventi di immissione anche in Italia negli anni ’80 (Andreotti et al. 2001). A differenza delle popolazioni originarie, molte delle oche presenti in Europa sono residenti o compiono movimenti molto limitati. Frequenta zone umide aperte e con vegetazione ripariale non troppo densa, non disdegnando anche situazioni sinantropiche.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 1971

Ita-Est

Ita-Ita

1867 1867 1867 1971

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

Sezione movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy The Canada Goose has been introduced in several European countries and is now rapidly spreading across the continent; releases have also taken place in Italy and the frequency of observations is increasing during the last years. One juvenile ringed in Sweden in July 1969 had been shot after five years, in December in Abruzzo. This single recovery suggests how the species has been frequenting our country also before being released and may help understanding the patterns of spread across Europe.

Si dispone di un singolo dato di ricattura di un soggetto giovane, inanellato in Svezia orientale nel luglio 1969, ed abbattuto in Abruzzo nel dicembre 1970. Questo unico dato è certamente interessante perché testimonia come il nostro Paese sia stato interessato, già da alcuni decenni, da influssi di uccelli introdotti anche in aree geograficamente lontane e chiaramente appartenenti a popolazioni spiccatamente migratrici. Queste informazioni offrono un’indicazione in più per poter meglio comprendere le modalità di diffusione della specie in Europa ed in particolare nel nostro Paese, caratterizzato via via da una frequenza crescente di osservazioni di questa specie esotica.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

CASARCA (Tadorna ferruginea) [01710] RUDDY SHELDUCK Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) La Casarca è presente alle basse latitudini del Paleartico spingendosi ad Est in Asia fino all’Himalaya. Popolazioni tra loro isolate si riproducono nell’Africa nord-occidentale ed in Etiopia. In Europa le popolazioni principali, presenti in Turchia, Russia e lungo le coste settentrionali del Mar Nero, hanno mostrato preoccupanti tendenze al declino e la specie è considerata vulnerabile. La gran parte delle popolazioni sono residenti e sempre meno frequenti sono gli influssi dal Nord Africa verso l’Europa mediterranea. Il quadro è stato di recente reso più complesso dalla naturalizzazione della specie in alcuni Paesi centro-europei.

Si dispone di un singolo ma interessante dato di un individuo di età ignota inanellato in un’area interna dell’EmiliaRomagna all’inizio di aprile ed abbattuto, nel febbraio di due anni dopo, nel Peloponneso in Grecia. La specie è di presenza occasionale in Italia, ed una delle possibili origini di questi soggetti può essere balcanica e sud-orientale europea. In inverno le osservazioni sono limitate a siti costieri dell’Alto Adriatico e della Sicilia orientale con un totale di otto individui censiti in un periodo di cinque anni (Serra et al. 1999).

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita

Ita-Est 1 1 685

Ita-Ita The Ruddy Shelduck is a rare visitor to Italy, with a total of eight birds recently recorded during a period of five years, primarily in the coastal wetlands of the northern Adriatic. One bird ringed in Emilia-Romagna in April has been shot in mid-February in Greece after two years.

1210 1210 1210 685

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 1. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

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VOLPOCA (Tadorna tadorna) [01730] SHELDUCK Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Presente in Eurasia alle medie e basse latitudini, ad oriente si spinge fino in Asia centrale, Iran e Cina occidentale. In Europa sono riconosciute due distinte popolazioni, una distribuita nel Paesi del nord-ovest, lungo le coste di Atlantico, Mare del Nord e Baltico, l’altra nettamente più meridionale, che interessa il Mediterraneo, la Turchia e giunge in Asia Minore. Quest’ultima popolazione è rappresentata essenzialmente da soggetti residenti e moderatamente dispersivi, mentre le volpoche che nidificano a latitudini più settentrionali migrano regolarmente verso aree di svernamento che abbracciano il Mediterraneo sud-orientale, la Valle del Nilo ed il Medio Oriente. Nidificante poco numerosa in Italia, ha visto un incremento nelle dimensioni della popolazione, la quale si attesta attualmente tra le 100-200 coppie distribuite primariamente nel sistema di zone umide costiere dell’Alto Adriatico. Nutrita la popolazione svernante, stimata intorno ai 6.000 individui distribuiti in una serie di siti costieri adriatici, con aree importanti nella Puglia garganica quindi, in misura minore, lungo il Tirreno e sulle isole maggiori.

rappresentata dalle lagune e saline costiere in EmiliaRomagna. La gran parte degli inanellamenti riguarda le fasi invernali, ed in particolare il mese di dicembre.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 271). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I primi inanellamenti italiani di volpoche hanno avuto luogo alla fine degli anni ‘80; successivamente si registra una lieve ed irregolare tendenza all’aumento, pur comunque a fronte di totali annuali modesti, di rado superiori alla ventina di soggetti inanellati.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 6 6 350 285 2155 836 1760 836 5002 1139 489

Ita-Est 5 5 732

Ita-Ita 6 5 328

1211 991 1281 550 1895 1246

313 ! 249 655 575

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

La Volpoca è specie inanellata di rado in Italia, con i siti di inanellamento più importanti distribuiti in Friuli e nella Maremma toscana. Giovani vicini all’involo sono inanellati nella principale area di riproduzione su scala nazionale,

165

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 11). Condizioni note 11 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 11). Circostanze note 11 (100%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tutti gli 11 soggetti rinvenuti in Italia sono stati segnalati morti; tranne un soggetto, ucciso da un predatore domestico, tutti gli altri risultano abbattuti. La specie risulta protetta in Italia a partire dal 1977.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture in Italia di uccelli inanellati all’estero hanno avuto luogo tra la seconda metà degli anni ’30 e la prima metà degli anni ’90. Soggetti marcati in Italia sono invece stati ricatturati nella prima metà degli anni ’60 e, successivamente, a partire dalla prima metà degli anni ’90; ciò in relazione anche alle attività di inanellamento della specie nel nostro Paese, che hanno avuto luogo a partire dal 1988 nell’ambito del periodo storico più recente.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Condizioni note 5 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Circostanze note 2 (40%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

La massima parte degli inanellamenti ha riguardato soggetti sviluppati o adulti, vista la tecnica di cattura utilizzata, basata su gabbie trappola ad ingresso.

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Volpoca - Tadorna tadorna

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 16). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La massima parte delle ricatture ha luogo entro un anno dalla data di inanellamento, mentre non si registrano distanze di tempo superiori ai quattro anni. Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 6), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Le volpoche ricatturate in Italia originano da un ampio bacino geografico che va dalle coste mediterranee della Francia, all’area baltica svedese e al Mar Nero, spingendosi quindi ancora più ad Est di quest’ultima, nella parte continentale del Kazachstan. Quattro delle località di ricattura in Italia sono localizzate lungo le coste, a confermare l’habitat preferenziale della specie, costituito da lagune costiere. I soggetti inanellati in Francia e Germania sono stati segnalati nel nord-ovest, mentre quelli di origine più orientale sono riportati da Puglia e Sicilia.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 6). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni in Italia sono concentrate tutte nella seconda metà dell’anno, a partire da agosto, e con una relativa maggiore frequenza nei mesi di novembre e dicembre.

Figura 14. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.

Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Un soggetto inanellato in Friuli è stato segnalato in Ungheria, mentre ampiamente distribuiti sono quelli inanellati lungo la costa tirrenica toscana. Le loro segnalazioni infatti vanno dalla costa settentrionale della Germania a quella adriatica slava, e fino in Crimea, dove sono stati segnalati due soggetti. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 15. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Quattro soggetti inanellati in Lombardia sono stati successivamente segnalati nella medesima regione, in un’area lagunare veneta ed in una zona umida interna emiliana. Uno spostamento più sensibile riguarda invece il soggetto inanellato in Puglia meridionale e ricatturato in un’area umida costiera della provincia di Ravenna, a suggerire movimenti lungo la costa adriatica.

Figura 16. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 5), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

The Shelduck is a rare breeder in Italy, where the national population has shown a positive trend in the last decades, and is now estimated between 100-200 pairs breeding mainly in the coastal wetland system of the northern Adriatic. Italy is also an important wintering area for the species, with up to over 6,000 birds along the Adriatic, southwards till Apulia and, to a lesser extent, along the western coast and on the main islands. Releases have also taken place in Tuscany. The species is ringed in Italy since 1988, with highly variable annual totals averaging a bit more than a dozen birds; highest numbers are reported from Tuscany in the Orbetello Lagoon and Emilia-Romagna; Shelducks have also been marked in Friuli, Veneto and, to the south, in Apulia and Sicily. A total of six birds ringed abroad have been reported from Italy, between the late ‘30ies and the early ‘90ies. All birds recovered in Italy have been found dead due to deliberate taking by man, apart from one single case of a domestic predator. The species is protected in Italy since 1977. Foreign recoveries are reported since August and within the end of the year. Birds have been ringed in a vast geographical area involving the breeding quarters of the two recognized populations breeding in the Palearctic, namely the northern European one, with a bird from Sweden, and the eastern one, with Shelducks ringed in France, Montenegro, Hungary, Ukraine and Kazachstan. Recovery sites in Italy are all in coastal habitats, with birds from France and Germany recovered in the north-west and those from more eastern origin reported from Apulia and Sicily. Five birds ringed in Italy have been reported abroad, again in northern Europe (Germany) as well as to the east, in Montenegro, Hungary and the Black Sea. Our country is confirmed hosting Shelducks belonging to different populations. All birds recovered abroad have been shot, apart from one case of illness. National recoveries show movements to the SE from Lombardy, while a bird ringed in southern Apulia has been reported from the Ravenna Province, suggesting extensive movements along the Adriatic. Most recoveries took place within one year from ringing.

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FISCHIONE (Anas penelope) [01790] WIGEON Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Il Fischione si riproduce in ambienti con acque dolci basse e stagnanti alle alte latitudini della tundra eurasiatica. Le popolazioni europee numericamente più importanti sono localizzate in Islanda, Scozia e Scandinavia, mentre meno frequente è la presenza lungo le sponde del Baltico. Specie spiccatamente migratrice, solo le popolazioni che nidificano nel Regno Unito sono in parte residenti ed effettuano spostamenti ridotti. Vastissimi gli areali di svernamento che abbracciano la gran parte dell’Europa venendo ad interessare anche il Nord Africa, con contingenti che si spingono nella fascia del Sahel. In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante irregolare, con l’ultima notizia di riproduzione risalente al 1992 in Emilia-Romagna. Regolarmente presente in inverno con una popolazione stimata su scala nazionale, intorno agli 80.000 individui; le aree principali di concentrazione sono rappresentate dalle lagune costiere dell’Alto Adriatico, da laghi costieri del centro Italia, e quindi di Puglia settentrionale e Sardegna.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 416). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Fino alla fine degli anni ‘80 il Fischione veniva inanellato solo occasionaimente in Italia; successivamente i totali annuali mostrano un aumento, pur se i numeri rimangono modesti. La distribuzione stagionale degli inanellamenti li vede nettamente concentrati nei mesi invernali. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 76 76 692 469 1981 2246 1353 2246 4830 3748 1249

Ita-Est 17 17 718

Ita-Ita 28 17 398

3003

193

2772

219

6912 2101

376 2123

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Il modesto campione complessivo dei fischioni inanellati in Italia origina essenzialmente dai pochi siti lungo la costa toscana nei quali si è tipicamente condotta attività di inanellamento di Anatidi. Del tutto occasionali le catture in altre località ampiamente distribuite su base latitudinale, dalla Lombardia settentrionale alla Puglia meridionale.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 93). Circostanze note 82 (88.2%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. L’intero campione di riferisce a soggetti deceduti a causa di abbattimento diretto.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere sono distribuite in un periodo molto esteso, a partire dall’inizio degli anni ’20, con un primo incremento delle frequenze fino alla seconda metà degli anni ’50, seguito da una diminuzione irregolare, con un ulteriore leggero incremento nella seconda metà degli anni ’70. In Italia la specie è stata inanellata essenzialmente a partire dalla metà degli anni ’80, il che spiega la distribuzione storica delle segnalazioni di fischioni con anelli italiani.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 17). Condizioni note 17 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 17). Circostanze note 17 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. La totalità del campione degli inanellamenti è costituito da soggetti sviluppati; i dati esteri sono rappresentati primariamente da soggetti almeno nel loro secondo anno di età.

Anche le segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia si riferiscono totalmente ad anatre abbattute.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 93). Condizioni note 90 (96.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 102). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

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Fischione - Anas penelope

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 72). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 76). Movements towards Italy.

Una prima diminuzione evidente nella frequenza di ricatture si ha tra l’ultima decade di dicembre e la prima di gennaio e suggerisce già movimenti dei contingenti svernanti in Italia. Un picco relativo si registra nella seconda decade del mese, la stessa nella quale si registra anche il massimo annuale dell’indice relativo di abbondanza; segue una netta diminuzione, ad indicare spostamenti di uccelli che lasciano l’Italia, confermata anche dal calo dell’abbondanza. Movimenti più tardivi attraverso il nostro Paese si registrano quindi a partire dalla terza decade di febbraio, con un aumento progressivo delle ricatture fino ad un picco stagionale nella terza decade di marzo, mentre un singolo dato si riferisce a fasi più tardive del transito primaverile. I movimenti post-riproduttivi mostrano prime segnalazioni occasionali in agosto e settembre, mentre un arrivo significativo dei contingenti si ha a partire dalla fine di ottobre, con frequenze di ricattura che crescono progressivamente fino alla terza decade di dicembre. I numeri di uccelli inanellati, come anche l’indice relativo di abbondanza, mostrano picchi stagionali elevati nella decade centrale di novembre (Macchio et al. 1999). A differenza di quanto mostrato dall’andamento delle ricatture, gli inanellamenti indicano una netta diminuzione dell’abbondanza con la fine di novembre.

Le aree principali di origine dei fischioni segnalati in Italia sono rappresentate dalle coste dell’Europa nord-occidentale e dal Regno Unito, da siti baltici settentrionali e da vasta aree orientali poste lungo le coste del Mar Nero e del Caspio, oltre che in siti della Russia continentale fino ad oriente degli Urali. Spostamenti verso l’Italia in ambito mediterraneo sono invece confermati da ricatture dalla Penisola Iberica. In Italia le aree di massima concentrazione delle ricatture ricadono nel nord-est e lungo le coste dell’Alto Adriatico. Questi ambiti costieri sono anche le aree di massima concentrazione della popolazione svernante in Italia (Baccetti et al. 2002). Ben distinte sono invece le localizzazioni che originano dalle aree orientali rispetto al nostro Paese; queste infatti si dividono tra le medesime aree dell’Alto Adriatico ed una serie di siti costieri nelle estreme regioni meridionali italiane, ivi compresa la Sicilia. Da notare come la totalità delle segnalazioni nell’Italia meridionale originino da inanellamenti effettuati ad oriente dell’Italia, suggerendo spostamenti lungo rotte con netta componente E-W.

Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 72). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. La specie compie spostamenti di migrazione imponenti, e ciò è confermato dall’alta percentuale di casi di movimenti superiori ai 3.000-4.000 km verso il nostro Paese.

Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Interessante la differenza marcata nella collocazione geografica dei fischioni che, in annate successive, sono presenti in aree settentrionali europee e quindi in Italia. A fronte di una regolare differenza di peso tra i sessi a favore dei maschi, le medie ponderali dei fischioni inanellati in Italia mostrano un picco tra la terza decade di novembre e la prima di dicembre, verosimilmente in relazione alla presenza di soggetti in transito verso aree di svernamento più meridionali.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 27). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 38). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Le aree più importanti di origine sono della Russia e del Kazachstan, ed in particolar modo quelle marcate lungo le coste settentrionali del Mar Caspio, mentre importanza minore hanno le popolazioni baltiche che si spostano prioritariamente lungo le coste dell’Europa nord-occidentale. La localizzazione più orientale si riferisce ad un soggetto inanellato in Italia in inverno e segnalato in riproduzione nell’estuario del Taz, in Siberia.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 14). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Nelle fasi di svernamento troviamo segnalati in Italia anche fischioni inanellati in Spagna in fasi diverse dell’anno. I pesi medi di fischioni inanellati in Italia vanno incontro ad un incremento significativo a partire dalla seconda decade di gennaio, con massimi raggiunti nella decade centrale di febbraio. In primavera risultano presenti in Italia fischioni marcati a latitudini ben più settentrionali in Europa nel corso della migrazione autunnale o dello svernamento, come anche uccelli nati in aree continentali russe.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 19). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Prevalgono le ricatture di fischioni inanellati lungo le coste dell’Europa nord-occidentale in autunno ed in inverno. Singole segnalazioni si riferiscono al Baltico settentrionale e ad anatre nidificanti in aree interne del Kazachstan.

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Fischione - Anas penelope

Questa carta mostra aree di origine dei fischioni presenti in Italia molto più orientali anche rispetto a quanto emerso dall’analisi delle segnalazioni derivate da inanellamenti esteri. Ciò va messo in relazione ad un basso sforzo di inanellamento in queste lontane regioni della Russia asiatica, le quali giungono anche ad Est degli Urali. Colpiscono in particolare le segnalazioni più orientali, relative rispettivamente alla Siberia ad Est del fiume Ob ed alla Yakutzka, le quali testimoniano di impressionanti attraversamenti dell’Eurasia fino in Italia.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 19. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 14). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni all’estero dei fischioni marcati in Italia si distribuiscono nelle fasi tardive della migrazione primaverile ed in maniera più significativa nel corso delle fasi di transito autunnale e svernamento.

Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 14). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 20. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 23. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 17). National recoveries of birds ringed in Italy. Nonostante i ridotti numeri di fischioni inanellati si dispone di un certo numero di segnalazioni anche entro i confini nazionali. Queste mostrano soprattutto una connettività tra le coste tirreniche e quelle dell’Alto Adriatico.

Figura 21. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 17). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Wigeon is a regular passage migrant, winter visitor and an irregular breeder in Italy, records of the last confirmed pair dating 1992. Over 80,000 birds winter mostly along the northern Adriatic, hence in northern Apulia, some of the coastal lakes along the central Tyrrhenian and in Sardinia. A total of 416 birds have been ringed in the period 19822003, largely within the late ‘80ies and early ‘90ies; the vast majority of the sample comes from two ringing sites along the coast of Tuscany, with occasional data from both northern continental and southern coastal Italy. A sample of 76 birds ringed abroad have been reported from Italy, with earliest records dating back since the early ‘20ies and highest frequencies in the late ‘50ies. All recoveries refer to shot birds; the species has been traditionally included in the game list for Italy. The first decade of January marks a decrease in recovery frequency compared to the last of December; a sharp peak features the second decade, when also the index of relative abundance as calculated based on first-capture data reaches its maximum; a new later increase in recoveries takes place in March. Very early postnuptial records are in August and September, but the bulk of recoveries is later, with a progressive increase from October and till the end of the year. Numbers of birds ringed in Italy and the relative abundance index have their seasonal peak in the central decade of November. Main ringing areas of Wigeons reported in Italy are represented by NW Europe and the UK, from the Baltic and, from much more eastern longitudes, from the Black and Caspian Seas and from continental areas of Russia, eastwards beyond the Ural mountains. Recovery sites in Italy are highly concentrated along the northern Adriatic, where birds originating both from the NW and E are recovered. On the contrary, sites in the south only get recoveries of Wigeons ringed E from Italy. The spatial analysis of birds ringed during the breeding season confirms Russia and Kazachstan as the main areas of origin, with an important role played by the northern Caspian sea. In autumn we have a prevalence of birds ringed in NW Europe; it’s interesting to note the presence in Italy of birds which were in those northern latitudes in previous autumn and winter seasons. Data from birds ringed in Italy show seasonal peaks in body mass during the last decade of November and the first in January. During the winter months a higher proportion of birds ringed east from Italy is recorded; average weights increase again starting with the second decade of January, till a maximum which is reached in the central decade of February. A total of 14 birds ringed in Italy have been reported from abroad, with a prevalence of observations between September and December. Recovery sites abroad are much more to the east than those where foreign birds reported from Italy had been ringed, which can be explained based on different ringing effort in these eastern regions. Among these data the record distances from Italy are included, eastwards till the river Ob and Taz and Yakutzka, with amazing flights of approximately 5,000 Kms. across most of Eurasia. The small sample of national recoveries shows connectivity between the different coasts of peninsular Italy and movements also within a same winter, aside to a low site fidelity in subsequent winters.

Figura 24. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 16). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 5). Il dato toscano del 1985 si riferisce a due soggetti inanellati e ricatturati nelle medesime date. Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter. Interessanti queste ricatture che indicano una certa mobilità della specie entro il medesimo inverno, come anche in stagioni di svernamento successive (vedi fig. 26).

Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 3). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.

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CANAPIGLIA (Anas strepera) [01820] GADWALL Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Vastissimi gli areali riproduttivi olartici della Canapiglia, ampiamente diffusa anche in Europa, dove le popolazioni numericamente più importanti e per le quali si hanno informazioni scientifiche solide, mostrano tendenze demografiche positive. In Italia si è assistito ad un progressivo incremento delle coppie nidificanti, attualmente stimate intorno al centinaio; le aree di nidificazione più importanti sono costituite dalle zone umide costiere dell’Alto Adriatico ed ad alcune di quelle interne nella Pianura Padana. I quartieri di svernamento principali vanno dal Regno Unito al Nord Africa, raggiungendo ad Est anche la valle del Nilo. La popolazione svernante in Italia si avvicina ai 6.000 individui, concentrati soprattutto nell’Alto Adriatico e nelle zone umide delle regioni centrali. Nessun sito italiano risulta di importanza internazionale. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 50). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Frequenti gli anni privi di inanellamenti di Canapiglie in Italia, con massimi numerici appena superiori alla decina di individui, che ne fanno una delle specie meno inanellate nel nostro Paese. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 96 96 401 306 641 746 523 561 2000 2297 2297

Ita-Est 2 2 149

Ita-Ita

768 767,5 777 149

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La Canapiglia viene inanellata solo occasionalmente in Italia e le poche località di cattura vedono campioni numericamente molto ridotti. Le poche località di inanellamento sono distribuite in Friuli, Liguria, Toscana ed Emilia. Gli inanellamenti si riferiscono sia alla tarda estate che, in maniera più importante, ai mesi invernali.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 96). Condizioni note 89 (92.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. L’intero campione delle segnalazioni in Italia ed anche le due all’estero è costituito da soggetti abbattuti.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere in Italia mostrano un andamento bimodale, con un primo picco relativo nei primi anni ’60 ed un più marcato massimo nella seconda metà degli anni ’70. Ben più recenti le due sole ricatture italiane. La Canapiglia è sempre stata inserita tra le specie cacciabili in Italia.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Condizioni note 2 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Gli inanellamenti esteri si distribuiscono abbastanza equamente tra le diverse classi di età. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Circostanze note 2 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 96). Condizioni note 89 (92.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Canapiglia - Anas strepera

I primi soggetti segnalati in movimento post-riproduttivo giungono in Italia a partire da settembre, ma il picco delle ricatture è più tardivo, nella prima decade di dicembre. Successivamente si assiste ad una diminuzione in dicembre ed all’inizio di gennaio, seguita da un incremento nelle ultime due decadi del mese, con un massimo stagionale nella terza. Bassi numeri di ricatture si hanno fino all’inizio di aprile.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 92). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 52). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La massima parte dei soggetti ricatturati in Italia sopravvive meno di un anno, il che contrasta con longevità potenzialmente anche molto elevate per la specie, superiori ai 20 anni; ciò è comprensibile ove si consideri che tutte le segnalazioni sono relative a soggetti abbattuti.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 96). Movements towards Italy. Prevalgono gli spostamenti su media distanza, nell’ordine dei 400-600 km, dall’Europa centrale, con Germania e Repubblica Ceca quali Paesi maggiormente rappresentati tra quelli di inanellamento delle canapiglie segnalate in Italia. Più consistenti i voli di migrazione di un basso numero di soggetti dagli Stati Baltici come dalle coste settentrionali del Mar Nero. Le località di ricattura in Italia mostrano una concentrazione nell’area dell’Alto Adriatico e della Pianura Padana centro-occidentale, ma non mancano segnalazioni dalle regioni centrali, soprattutto tirreniche, e più a Sud fino all’area dello Stretto di Messina. Pochi dati interessanti confermano l’importanza per la specie della Sardegna.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 87). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 87). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 69). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 31). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. La massima parte degli inanellamenti di pulcini si concentrano nell’Europa centro-orientale, e soprattutto gli uccelli proventienti dalla Repubblica Ceca mostrano di concentrarsi nella fascia costiera dell’Alto Adriatico. Direttrici analoghe seguono le canapiglie inanellate nell’area baltica.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 19). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Le ricatture autunnali si distribuiscono soprattutto nelle regioni settentrionali, con singole segnalazioni da quelle centrali. Alcune interessanti ricatture dirette lungo un asse N-S suggeriscono anche l’attraversamento diretto della catena alpina. In inverno invece la distribuzione abbraccia l’intera penisola, con i dati dalle latitudini più meridionali e dalla Sardegna (fig. 20).

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Canapiglia - Anas strepera

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 8). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Modesto anche il campione delle ricatture primaverili, anch’esse ampiamente distribuite lungo la penisola, pur se con una prevalenza per le regioni settentrionali. Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 5). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 2). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 60). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Due sole ricatture italiane all’estero una delle quali, estremamente interessante, testimonia di un volo diretto, nella medesima giornata, dalle coste toscane a quelle algerine nei pressi del confine tunisino. Anche l’altra segnalazione, verso la Repubblica Ceca sempre dalla costa tirrenica, conferma l’orientamento indicato dal complesso delle ricatture estere in Italia.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

ringed in Germany and Czeck Republic; longer distances lead to our country Gadwalls ringed around the Baltic and the Black Sea. Recovery sites in Italy are concentrated in the northern Adriatic and Po plain, with lower numbers in coastal sites along the peninsula and southwards till the Strait of Messina; occasional reports also involve Sardinia, suggesting the crossing of wide stretches of sea. Recoveries of chicks confirm a NE-SW direction towards Italy, with the Czeck Republic as the main area of origin of birds which will concentrate along the northern Adriatic. Autumn observations are mainly in the north and centre, with some direct recoveries suggesting also crossing of the Alps. In winter the distribution of recoveries involve the whole country, including more southern latitudes of the peninsula and Sardinia. The very few spring recoveries are also widely stretched across the country. Only two birds ringed in Italy have been recovered abroad, namely from Czeck Republic and Tunisia; one of these shows a direct flight, within the same day, from Tuscany till northern Tunisia, while the general direction mentioned above is confirmed also by the birds heading towards Hungary from northern Latium. Most birds survived only till their first year, which might be explained by the sample made only of dead birds.

The Gadwall is a scanty breeder in Italy, with a national population which has recently shown an increase up to the presently estimated ca. 100 pairs, distributed across the wetlands of the northern Adriatic and in more inland areas of the Po plain. In winter some 6,000 birds are recorded, largely within the important breeding areas; Italy lacks sites of international importance for the species. Not more than 50 birds have been ringed between 1982-2003, in few areas across northern and central Italy, with a slight prevalence of Tuscany. Annual ringing totals are very low and show a progressive decline after the late ‘80ies and early ‘90ies. A total of 96 foreign recoveries in Italy are available, starting in the early ‘40ies and with a first relative peak at the beginning of the ‘60ies, followed by a stronger rise till a marked maximum in the late ‘70ies. The Gadwall is traditionally listed among the quarry species in Italy, and all recoveries refer to shot birds, including the only two national recoveries abroad. After single cases already in September, post-nuptial recoveries increase in November, with an annual peak in the first decade of December, followed by a decline during the rest of the month. Recovery frequencies grow again in January, to decrease in the following two months and last reports in April. Most foreign recoveries refer to birds

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ALZAVOLA (Anas crecca) [01840] TEAL Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Le popolazioni numericamente più importanti di Alzavola sono localizzate in Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. La specie è comunque ampiamente diffusa come nidificante in tutta Europa. Rilevante il declino della vasta popolazione finlandese (Birdlife International 2004). L’Italia ospita una popolazione ridotta, stimata in circa 30-60 coppie, nelle aree umide costiere dell’Alto Adriatico, con pochi casi riferiti anche a zone umide interne dell’area padana. Molto rare le segnalazioni da latitudini più meridionali peninsulari. Oltre che nel corso delle fasi di migrazione, l’Alzavola è molto diffusa anche nel corso dello svernamento, quando in Italia si stima la presenza di oltre 50.000 individui. Frequenta un’ampia varietà di ambienti umidi, sia costieri che interni.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 2.000). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’Alzavola è una delle specie di anatre più inanellate in Italia. Nel periodo qui considerato si osservano ampie variazioni inter-annuali, con picchi compresi soprattutto tra la metà degli anni ’80 e la metà del decennio successivo. I totali annuali più elevati non superano comunque le poche centinaia di soggetti inanellati. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 1477 1475 430 394 685 2106 589 2258 3079 8554 3501

Ita-Est 56 55 542 1814

Ita-Ita 93 60 238 249 123

1870

77

4117 5820

388 1429 249

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

A fronte di attività di inanellamento di Anatidi abbastanza limitate nel nostro Paese, l’Alzavola mostra un’ampia distribuzione dei siti di cattura, con campioni numericamente più consistenti in siti costieri toscani e veneti, nonché in località interne della Lombardia settentrionale e del Ferrarese. Più limitati gli inanellamenti in una serie di altre località alle più diverse latitudini dell’Italia centro-settentrionale ed a Sud fino in Puglia e Sardegna meridionali.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 1.535). Condizioni note 1.471 (95.8%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Si dispone di informazioni circa le condizioni di ritrovamento della quasi totalità del vasto campione di dati relativi ai soggetti ricatturati in Italia. Tranne rarissime eccezioni si tratta di soggetti segnalati morti. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La distribuzione delle ricatture ricalca l’andamento storico degli inanellamenti; le ricatture di individui stranieri hanno infatti un massimo in Italia nella seconda metà degli anni ’50, mentre i soggetti inanellati in Italia raggiungono la più alta frequenza di segnalazioni, sia nel nostro Paese che all’estero, nella seconda metà degli anni ’80.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 1.535). Circostanze note 1.492 (97.2%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Specie di forte interesse gestionale, l’Alzavola è da sempre inserita nell’elenco delle specie cacciabili in Italia. Ciò è confermato dall’elevatissima percentuale di casi nei quali la morte dei soggetti inanellati è da ricondurre ad abbattimenti.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Nella massima parte dei soggetti inanellati all’estero risulta determinata la classe di età, e questo gruppo vede una prevalenza di adulti, mentre poco meno del 30% dei soggetti sono invece giovani nati nell’anno di inanellamento. Più elevate le frequenze di alzavole marcate senza che ne venisse determinata l’età tra i soggetti inanellati in Italia e segnalati sia nel nostro Paese che all’estero. Anche in questo insieme di soggetti prevalgono comunque gli adulti.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 55). Condizioni note 55 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Anche nel caso delle ricatture all’estero di Alzavole inanellate in Italia ci troviamo di fronte alla totalità del campione riferito a soggetti morti.

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Alzavola - Anas crecca

Anche nel caso di soggetti inanellati nel loro primo anno di vita risulta elevatissima la percentuale ricatturati entro lo stesso anno. Già a partire dal secondo anno i numeri scendono infatti vistosamente.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 55). Circostanze note 53 (96.4%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. La forte pressione venatoria alla quale è soggetta la specie anche al di fuori dei nostri confini risulta evidente dalla quasi totalità di soggetti abbattuti.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 1.383). Phenology of foreign recoveries in Italy. In gennaio assistiamo ad una lieve diminuzione nella percentuale di ricatture di soggetti inanellati all’estero. Con la prima decade di febbraio questa tendenza si inverte ed aumenta il numero di soggetti segnalati, fino a raggiungere un massimo annuale nella decade centrale di marzo. Già con l’ultima decade del mese le ricatture diminuiscono sensibilmente, per raggiungere livelli molto modesti in aprile e pressoché nulli in maggio e giugno. I movimenti post-riproduttivi hanno inizio in agosto, con una frequenza di segnalazioni che aumenta leggermente in settembre, per scendere di poco in ottobre e crescere nuovamente in novembre, con un picco stagionale nella terza decade e valori di poco inferiori fino alla fine dell’anno. L’analisi degli andamenti stagionali dei numeri di uccelli inanellati in Italia (Macchio et al. 1999) mostra differenze interessanti rispetto a quanto mostrato dalle ricatture. In particolare il mese di gennaio registra il massimo annuale nell’indice relativo di abbondanza, coincidente con quello del numero di soggetti inanellati, nella decade centrale del mese, legato ad intensi spostamenti in atto. Un nuovo picco si ha quindi nella terza decade di febbraio. Nelle fasi post-riproduttive è la prima decade di novembre a marcare i più elevati livelli stagionali sia delle catture che dell’abbondanza relativa.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 1.489). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La massima parte delle ricatture ha luogo nei primi mesi dall’inanellamento, ed entro il primo anno dal marcaggio risulta ricatturati ben oltre l’80% dei soggetti. La potenziale elevata longevità della specie è confermata dalle poche ricatture avvenute oltre i dieci, e fino a 16-17 anni dall’inanellamento (Staav 2008).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 67). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

183

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

distribuzione delle ricatture in Italia conferma quanto diffusa sia la specie. La gran parte delle segnalazioni si concentra nelle regioni settentrionali sia continentali che costiere; a Sud degli Appennini troviamo molte ricatture lungo le coste ma anche dall’interno. Più marcata la prevalenza di osservazioni costiere alle latitudini più meridionali della penisola, in relazione anche alla localizzazione delle principali zone umide. Osserviamo quindi concentrazioni di dati dal sistema dei laghi costieri laziali, come dal complesso delle aree umide garganiche sulla costa adriatica. Non mancano, infine, ricatture dalle isole principali, ed in particolare dalle coste occidentali sia di Sardegna che Sicilia.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. L’area di origine delle alzavole segnalate in Italia è davvero vastissima e copre la quasi totalità dell’Europa, ad eccezione di Portogallo ed area balcanica nel suo complesso. Il paese in assoluto più rappresentato è la Francia, seguito dai Paesi Bassi, e quindi da Svizzera e Regno Unito. Anche l’area scandinava è ben rappresentata, mentre il campione russo si riferisce ad un’area molto estesa.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 1.501). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1.624). Movements towards Italy.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 17). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Il ruolo rivestito dall’Italia quale area di concentrazione di alzavole inanellate in vasta parte del Paleartico e fino al Mar Caspio ad Est è ben evidenziato da questa carta. Da essa si desume anche come la massima parte del nostro Paese, comprese le isole maggiori, abbia visto la presenza di alzavole inanellate all’estero. Una percentuale certamente importante del campione complessivo origina dalla regione della Camargue in Francia, a testimoniare intensi movimenti di ritorno, verso l’Italia, di contingenti presenti in questa importante area di svernamento mediterranea. La

La quasi totalità dei pulli è stata inanellata nell’aera baltica, dalle coste meridionali alle estreme latitudini settentrionali del bacino, ed ancora più a Nord fino alle coste del Golfo di Botnia.

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Alzavola - Anas crecca

Già in autunno abbiamo ricatture dall’intera penisola e dalle isole maggiori, anche se queste si concentrano nettamente lungo la Pianura Padana. Gli uccelli originano sia dall’Europa centro-settentrionale che baltica, e numerosi sono quelli marcati in Camargue.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 42). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Il Baltico si conferma importante area di origine di alzavole segnalate in Italia anche in base all’analisi spaziale del complesso dei dati relativi alla stagione riproduttiva. A questa si aggiunge un’area incentrata intorno a Germania, Polonia e Danimarca.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 28). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Movimenti diretti da aree poco a Nord delle Alpi si sommano a spostamenti ben più rilevanti dal Baltico settentrionale, come mostra il complesso delle ricatture nell’ambito del medesimo autunno, in base alle quali si può anche ipotizzare l’attraversamento diretto della barriera ecologica rappresentata dalla catena alpina.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 243). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 547). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Intensi i movimenti di ritorno attraverso l’Italia settentrionale, con netta direzione E-W, già nell’ambito degli stessi mesi invernali, a testimoniare di quanto precoci questi siano (fig. 24). D’altro canto in gennaio si registra anche un calo della lunghezza alare media delle alzavole inanellate in Italia, di pari passo con una diminuzione dei pesi medi, seguita da un ulteriore picco relativo in febbraio, dopo il quale il calo ponderale medio diviene ancor più marcato (Macchio et al. 1999). Tutto ciò suggerisce l’abbandono delle aree di svernamento italiane ed il successivo transito di soggeti provenianti da latitudini più meridionali rispetto al nostro Paese. I movimenti diretti dalla Camargue proseguono anche nella primavera avanzata (fig. 25).

Figura 21. Dettaglio della mappa precedente. Detail of the previous map. Più numerose le ricatture invernali, le quali confermano la rilevanza delle regioni padane e delle aree costiere dell’Alto Adriatico quali aree di svernamento della specie. Ampiamente diffuse le altre ricatture nei laghi del centro Italia ed in numerosi siti costieri, ivi comprese le isole maggiori. Le aree di inanellamento comprendono quelle relative all’autunno, ma anche siti più nord-occidentali, ed in particolare Regno Unito ed Islanda. A partire dall’autunno e nell’ambito dei mesi invernali i pesi medi delle alzavole inanellate in Italia mostrano un incremento, con massimi raggiunti, per entrambi i sessi ed alla luce di valori superiori caratteristici dei maschi, in gennaio (Macchio et al. 1999).

Figura 23. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 581). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 94). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.

Figura 24. Dettaglio della mappa precedente. Detail of the previous map.

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Alzavola - Anas crecca

Figura 27. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 25. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 42). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration or the breeding period of the same year of ringing.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 28. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 55). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 26. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 48). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. La massima parte delle segnalazioni all’estero di soggetti inanellati in Italia ha luogo nel corso dei movimenti postriproduttivi. I mesi maggiormente rappresentati sono infatti agosto, con un picco annuale nella terza decade del mese, e settembre. Dopo la prima decade di ottobre le frequenze calano a livelli minimi in inverno e fino in febbraio. Interessanti risultano infine le ricatture in maggio e giugno.

Figura 29. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 60). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

non risultano rappresentate nelle carte di distribuzione dei siti di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia (vedi sopra), ma ciò è molto verosimilmente dovuto alla ridotta attività di inanellamento in quelle regioni. Soggetti marcati lungo la costa toscana sono inoltre stati segnalati più nettamente ad Est, in Turchia e lungo le coste del Mar Nero. Numerose sono infine le segnalazioni in Camargue, relative soprattutto a soggetti inanellati in Italia settentrionale. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 30. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 48), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Le ricatture all’estero delle alzavole inanellate in Italia interessano soprattutto l’area Balcanica, i Paesi dell’Europa centro-orientale e baltica e la Russia. Ad Ovest nel nostro Paese si segnalano i dati francesi, relativi alla Camargue, ed una singola ricattura nel Regno Unito.

Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 60). National recoveries of birds ringed in Italy.

Figura 31. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 3). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods. La massima parte delle ricatture all’estero di alzavole inanellate in Italia rientra in una vasta area geografica posta a NE rispetto al nostro Paese. Oltre ad un buon numero di segnalazioni in Paesi dell’Europa centrale, notiamo come sia ben rappresentata l’area baltica e scandinava. Molto interessanti sono anche le ricatture in zone nettamente orientali della Russia, e fino alla Siberia occidentale. Queste aree

Figura 33. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 58) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

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Alzavola - Anas crecca

A rare breeder in Italy, with some 30-60 pairs primarily distributed in the northern Adriatic and the Po plain, and a dense and widely distributed winter population of some 50,000 birds, in a wide variety of wetlands, both along the coasts and inland. A total of 2,000 Teals has been ringed in Italy between 1982-2003, making it one of the most intensively ringed ducks in the country. A high inter-annual variability of ringing totals is observed, seldom exceeding few hundreds. The main ringing sites are in Veneto, northern Lombardy, Emilia-Romagna and Tuscany, with further coastal and inland localities across the peninsula. Teal is one of the most frequently ringed duck also in Europe, hence the large sample of 1,626 foreign recoveries analysed. After earliest recoveries at the beginning of the ‘30ies, a sharp increase is recorded in the second half of the ‘50ies, when over 40% of birds were reported. Recovery frequencies continue to decrease, till a sharp drop late in ‘70ies. Italian ringed birds have been reported more recently, based also on the historic distribution of ringing data. Over 99% of foreign recoveries have been shot, like all data abroad of those ringed in Italy; Teal has always been a popular quarry species in our country. Recovery frequencies decline within January, to progressively increase in February, till an annual maximum in the central decade of March, followed by a sharp decline in April and May. Post-nuptial movements start in August and increase till the first decade of September, to slowly decline till the end of November and relatively higher values in December. The analysis of birds ringed in Italy shows an annual peak in the index of abundance in the central decade of January, together with that of ringing totals, linked to movements in act; a later one is reached in the last decade of February. Teals from all over Europe have been reported from Italy, except Portugal and the Balcans; France is the most represented country, followed by The Netherlands, Switzerland and the UK. Ringed Teals have been reported widely across Italy, with high concentrations of data from regions in the north and centre. Further to the south recoveries are mainly from coastal sites, also based on the distribution of wetlands at those latitudes. Teals have also been reported from the main islands. Birds ringed as chicks originate mainly from the Baltic. In autumn recoveries are concentrated in the Po plain, although Teals are reported also from the main islands; both birds from northern Europe and the Baltic are found, together with many ringed in the French Camargue. A series of direct recoveries confirm N-NE to S-SW directions, including possible crossing of the barrier represented by the Alps. Winter recoveries concentrate in the northern Adriatic and the Po plain, as well as along the coasts of the peninsula and the main islands. In winter Teals ringed in Italy show an increase in average weight, till an annual peak reached in January. Already in this month a decline of average wing length is recorded, together with a decline in body mass, suggesting departure of northern birds; these patterns becomes even more marked with February. Intense movements across Italy from the W-SW are confirmed by a good sample of direct recoveries from the Camargue. A total of 48 Teals ringed in Italy have been reported abroad, mainly between August to October and including some cases during the breeding season for the species, the latter being far towards NE. Recovery localities abroad involve the Balcans and central-eastern Europe, as well as longitudes of western Siberia, over 4,000 Kms. from the wintering Italian sites. West from our country we have recoveries from France and the UK, mostly of birds ringed in NW Italy. Most national recoveries are within the northern Adriatic, but the data also confirm connectivity between the two coasts along the peninsula. Over 80% of birds have not survived beyond their first autumn of life, which has to do with the whole sample of recoveries being represented by shot birds.

Figura 34. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 60). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 35. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 14). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.

Figura 36. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 5). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters. Il campione di inanellamenti italiani produce un buon numero di segnalazioni nell’ambito del nostro Paese. La sintesi qui riportata conferma come la specie frequenti sia zone umide costiere che continentali. Una concentrazione di ricatture interessa il sistema di zone umide dell’Alto Adriatico. Interessanti gli spostamenti tra le coste adriatica e tirrenica.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

GERMANO MALLARD

REALE (Anas platyrhynchos) [01860]

Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Vastissimi gli areali di nidificazione di questa specie olartica, rappresentata da popolazioni con le più varie strategie di movimento, da migratori a lungo raggio a situazioni di totale sedentarietà. Le aree di svernamento comprendono la massima parte dell’Europa centro-meridionale, spingendosi a Sud fino ad interessare le coste del Nord Africa. Anche in Italia è di gran lunga l’anatra più diffusa, con totali stimati tra le 10.000-20.000 coppie nidificanti, concentrate primariamente nella Pianura Padana e quindi in Sardegna. Meno diffuso risulta lungo la penisola ed in Sicilia. Alla popolazione italiana si aggiungono i contingenti in transito migratrio e quelli svernanti, quando il Germano reale è abbondantemente distribuito nelle più varie tipologie di zone umide sia costiere che interne.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 15.185). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Germano reale è di gran lunga l’anatra più diffusamente ed abbondantemente inanellata in Italia, con totali annuali anche di oltre 1.500 individui. I numeri sono stati particolarmente elevati a partire dalla seconda parte degli anni ’80, con una tendenza negativa dopo la metà degli anni ’90. Gli inanellamenti riguardano la massima parte dell’anno, ad eccezione di alcuni mesi primaverili. Ciò indica l’importante presenza, nell’ambito del campione nazionale, di soggetti appartenenti alle nostre popolazioni nidificanti.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Relativamente diffuse, geograficamente, anche le aree di inanellamento, che mostrano una chiara concentrazione in Piemonte, in relazione ad intensi progetti di ricerca sulla specie. Campioni consistenti si riferiscono anche ad alcuni dei laghi lombardi, come anche a zone umide costiere dell’Alto Adriatico e del comprensorio di Comacchio in Emilia-Romagna. A Sud degli Appennini le aree che hanno visto i più alti numeri di uccelli inanellati sono quelle poste lungo la costa toscana. Certo inferiori i totali relativi alle coste delle regioni meridionali ed alle isole maggiori.

Est-Ita 220 220 520 650 725 741 586 664 2828 4577 3874

Ita-Est 185 185 682 781 1482 1320 3861 4311 1116

Ita-Ita 247 242 419 343 98 127 44 142 694 4422 1446

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Germano reale - Anas platyrhynchos

Pochi sono i soggetti inanellati da pulcini, ed in entrambi i gruppi di anelli italiani ed esteri prevalgono gli uccelli marcati senza una chiara determinazione dell’età, ovvero quali giovani entro il primo anno di vita oppure appartenenti a classi di età più avanzate.

Sezione ricatture — Recoveries Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringings

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 462). Condizioni note 426 (92.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. La stragrande maggioranza delle segnalazioni riguardano soggetti deceduti, a causa quasi esclusivamente di abbattimenti, con singoli casi relativi a conseguenze di fenomeni di inquinamento o cause antropiche diverse. La bassa frequenza di uccelli rilasciati origina da attività di inanellamento. Il Germano reale è da sempre compreso tra le specie cacciabili in Italia.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Un vasto campione di dati vede ricatture estere in Italia a partire dall’inizio degli anni ’20, con un netto aumento tra la seconda metà degli anni ’50 ed un massimo nella seconda metà del decennio successivo. Dopo un calo sensibile si assiste ad un nuovo modesto aumento nei primi anni ’80. In relazione alla distribuzione storica degli inanellamenti di Germano reale in Italia, che hanno visto un forte incremento a partire dagli ultimi anni ’80, si registra un netto aumento anche delle segnalazioni, sia in Italia che all’estero, di uccelli marcati nel nostro Paese. In questo caso si raggiunge un massimo nella seconda metà degli anni ’80, seguito da una significativa diminuzione in anni più recenti.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 462). Circostanze note 414 (89.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 185). Condizioni note 181 (97.8%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. La totalità dei soggetti italiani all’estero è rappresentata da animali deceduti; anche in questo caso l’abbattimento diretto riguarda la vasta maggioranza dei casi, con singoli casi relativi a cause antropiche diverse.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 185). Circostanze note 173 (93.5%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 205). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni post-riproduttive si registrano in agosto, ma un aumento significativo si registra solo a partire dalla prima decade di novembre, fino ad un massimo stagionale nella prima decade di dicembre, seguito da una diminuzione nelle restanti due decadi. Dicembre si caratterizza anche per un incremento nella lunghezza media alare dei soggetti inanellati, oltre che del peso (Licheri & Spina 2005). La diminuzione delle ricatture si prosegue anche nella prima decade di gennaio, mentre un evidente picco ha luogo nella seconda decade del mese, evidentemente in relazione all’inizio di movimenti di ritorno. Un ulteriore incremento nella frequenza di ricatture si ha tra la terza decade di gennaio e le prime due di febbraio e, fatto salvo un minimo nella terza decade di febbraio, fino nella decade centrale di marzo.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 587). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 54). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Circa la metà dei soggetti segnalati in Italia sopravvive fino al primo autunno, mentre oltre il 90% non raggiunge il quarto anno di vita. La specie raggiunge record di longevità molto elevati; a tale riguardo non va dimenticata l’altissima frequenza, tra i soggetti segnalati in Italia, di mortalità causata da azione antropica diretta.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Germano reale - Anas platyrhynchos

La massima parte delle segnalazioni si collocano tra i 5001.000 km di percorrenza, con pochi casi che si avvicinano ai 3.000 km.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 220). Movements towards Italy. L’Italia pare posizionata in un’area che vede la presenza di uccelli provenienti da regioni geografiche vaste e tra loro anche ben distinte. Una percentuale importante delle ricatture origina da inanellamenti effettuati in Europa centroorientale (Germania, Polonia, Repubblica Ceca) e relativi anche a pulcini o giovani non ancora in grado di volare. Molto rilevante è la frequenza di germani marcati nella Camargue francese. Movimenti su breve raggio riguardano spostamenti da Svizzera e Germania meridionali. Sono però rappresentati anche Paesi dell’Europa settentrionale (Danimarca, Svezia) e ad Ovest fino al Regno Unito. Origini molto più orientali sono quelle della Russia interna, e fino alle coste del Caspio. In Italia le ricatture si distribuiscono con alte densità nelle regioni settentrionali, nell’ambito dell’intera Pianura Padana e lungo le coste dell’Alto Adriatico. Queste stesse aree rappresentano quelle della massima importanza per la numerosa popolazione svernante, che raggiunge e supera i 100.000 individui (Baccetti et al. 2002). A Sud degli Appennini le localizzazioni delle segnalazioni sono soprattuto costiere, sia lungo l’Adriatico che il Tirreno. Solo occasionali sono le osservazioni a Sud della Campania, ed un singolo caso all’estremità meridionale della Puglia. Alcuni soggetti sono stati ricatturati in Sardegna meridionale e Sicilia occidentale.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 18). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. La gran parte delle segnalazioni di pulcini originano da aree dell’Europa centro-orientale e baltica e si distribuiscono ampiamente nelle regioni settentrionali, con pochi casi in aree costiere a Sud degli Appennini.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 146). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 205). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

L’analisi spaziale conferma l’ampiezza dell’area geografica di origine dei germani reali segnalati in Italia, con un massimo in corrispondenza di una regione compresa tra Polonia e Germania. Interessante la distribuzione riproduttiva di

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

soggetti inanellati in Italia, nettamente più orientale rispetto a quella degli uccelli marcati all’estero in fasi di nidificazione; si nota in particolare come queste segnalazioni si spingano fino in aree siberiane. Ciò suggerisce l’esistenza di strategie di migrazione ad arco.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 3). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing. Più numerose le segnalazioni invernali, con una forte concentrazione nell’alto Adriatico e soggetti segnalati anche alle latitudini estreme meridionali. Prosegue nel corso dell’inverno, e diviene ancor più marcato, l’incremento delle lunghezze alari e del peso. Quest’ultimo, in particolare, raggiunge i livelli massimi annuali proprio alla fine di dicembre, certamente quale adattamento a condizioni climatiche potenzialmente critiche.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 15). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Relativamente poche sono le segnalazioni autunnali, anch’esse distribuite essenzialmente nell’ambito dell’area di massima concentrazione delle ricatture. A partire dai mesi autunnali sia maschi che femmine mostrano un incremento delle lunghezze alari medie e del peso, a conferma del progressivo influsso di migratori provenienti da aree geografiche diverse (Licheri & Spina 2005).

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 39). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le ricatture primaverili si concentrano soprattutto nelle regioni settentrionali e della costa tirrenica; interessanti risultano, in particolare, i numerosi movimenti di ritorno da aree mediterranee quali la Camargue, caratterizzata da intense attività di marcaggio di anatre. Nelle fasi primaverili precoci si osserva una diminuzione delle dimensioni dei germani reali inanellati, insieme a quella dei pesi medi, due fattori che confermano attivi movimenti di migrazione in Italia.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 139). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

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Germano reale - Anas platyrhynchos

Prevalgono nettamente le fasi post-riproduttive per quanto concerne le segnalazioni all’estero di germani inanellati in Italia. Nella prima metà dell’anno i dati sono infatti numericamente ridotti, con un primo incremento nella seconda decade di gennaio, seguito da una progressiva diminuzione, e quindi un nuovo picco relativo nella terza decade di aprile. Molto evidente è invece il massimo annuale riscontrato nella decade centrale di agosto, seguito da una evidente diminuzione fino alla seconda di settembre. Segue una tendenza alla diminuzione irregolare delle segnalazioni, con picchi relativi rispettivamente nella terza decade di settembre, la seconda di novembre e la prima di dicembre.

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 3). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.

Figura 25. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 23. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 6).

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 185). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. La distribuzione geografica delle ricatture è nettamente più spostata verso i quadranti orientali rispetto a quelle degli inanellamenti all’estero di uccelli ricatturati in Italia. Ciò dipende molto verosimilmente dalla scarsa attività di ina-

Figura 24. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 164). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

nellamento in vaste aree geografiche, quali Russia e Bielorussia, che vedono invece numerose segnalazioni di germani marcati nel nostro Paese. Da notare che nell’ambito di tendenze generalmente stabili o positive di popolazione nella massima parte dell’UE, i germani reali nidificanti in queste aree orientali sono caratterizzati da situazioni demografiche critiche. Anche l’area balcanica risulta molto più rappresentata, ed ancora più ad est fino al Mar Nero ed alle coste settentrionali del Mar Caspio. Un ampio spettro di segnalazioni a breve e medio raggio interessa invece i Paesi dell’Europa centrale, a Nord fino alle coste del Mare del Nord e del Baltico.

Il fatto che l’Italia ospiti contingenti importanti di popolazioni orientali di Germano reale è confermato dalla distribuzione geografica delle ricatture in periodo riproduttivo. Molto interessanti sono le segnalazioni ad Est degli Urali. Le ricatture a longitudini così orientali interessano inanellamenti effettuati sia in Italia settentrionale, che centrale tirrenica e meridionale adriatica.

Figura 27. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 164). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 29. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 3). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period.

Ampiamente distribuite le distanze percorse, da poche centiniaia e fino ad oltre 3.000 km.; la frequenza di ricatture risulta abbastanza omogeneamente suddivisa nelle varie classi di distanza, a suggerire che non vi sono aree specifiche di particolare concentrazione delle osservazioni.

Figura 30. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 29). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods. Figura 28. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 50). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records

La distribuzione di germani inanellati in inverno in Italia conferma quella più generale sopra riportata e suggerisce quindi movimenti con forte componente E-W che portano i germani a svernare nel nostro Paese.

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Germano reale - Anas platyrhynchos

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 33. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 36). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter. Questa carta mostra aspetti di mobilità entro lo stesso inverno. Dalla costa toscana gli spostamenti sono su brevissima distanza, ed altrimenti prevalgono quelli verso i quadranti settentrionali. Meno direzionati i movimenti da aree di inanellamento piemontesi. I movimenti più estesi sono registrati dalla Toscana e verso rispettivamente la costa friulana ed il Piemonte settentrionale.

Figura 31. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 242). National recoveries of birds ringed in Italy. Fitta la rete di spostamenti entro i confini nazionali, generalmente ma non esclusivamente su breve distanza, con movimenti anche tra costa adriatica e tirrenica.

Figura 32. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 218). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 34. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 33). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le aree di svernamento utilizzate da medesimi individui in annate diverse possono variare anche in modo significativo; si nota una prevalenza di spostamenti verso i quadranti settentrionali.

The Mallard is by far the most common and widespread breeding duck in Italy, with an estimated population between 10,000-20,000 pairs, mainly distributed in the Po plain and Sardinia. The wintering population is slightly over 100,000 individuals. The Mallard is also the most intensively ringed duck in Italy, with a total of 15,185 birds ringed between 1982-2003. The main ringing sites are in Piedmont, where the species has been intensively studied, in a series of sites along the northern Adriatic and on some of the alpine lakes, mainly in Lombardy but also in Valle d’Aosta. South of the Apennines the main ringing stations are along the coast of Tuscany, whereas numbers drop further to the south and on the main islands. Annual totals scored highest figures, up to over 1,000 birds, between the late ‘80ies and the early ‘90ies. A sample of 220 foreign recoveries is available, starting in the ‘20ies and with a clear peak between the late ‘50ies to late ‘60ies. Data on Italian ringed birds are concentrated in the last two decades of the last century. Over 90% of all recoveries in Italy refer to shot birds, and the same is true for birds reported from abroad. The Mallard has always been included in the quarry species list in Italy. The earliest post-nuptial recoveries are at the end of August, but numbers significantly increase with November, reaching a seasonal peak in the first decade of December, followed by a progressive decline in frequencies. December also marks a peak both in average wing length and body mass of birds ringed in Italy. In January the start of return movements across the country is confirmed by the rise in recoveries during the second decade, followed by a new increase between the third decade and the second of February, with even higher levels till midMarch. Italy hosts Mallards originating from a wide geographical area; most birds were ringed NE from our country, in Germany, Poland and Czeck Republic, while shorter movements refer to birds marked in Switzerland and southern Germany. Also northern Europe is well represented as area of origin, with Denmark, Sweden and further to the west, till the UK. Influxes from the east involve the Black and Caspian Seas and continental Russia, while a large number of recoveries originate from the French Camargue. Recovery sites in Italy mainly involve the Po plain and the northern Adriatic, while south of the Apennines coastal areas prevail. The spatial analysis of data from the breeding season points out a main area between Poland and Germany, but also shows a good number of data referred to Mallards ringed in Italy which are located at eastern longitudes in Russia, eastwards till Siberia. The small sample of autumn recoveries is concentrated in the Po plain; in this period Mallards ringed in Italy show a progressive increase in average wing length and body mass, confirming the influx of incoming migrants. This pattern gets stronger during the winter months, when recoveries are even more concentrated in the north, however with birds recorded also along the peninsula and southwards till Sicily. Return movements produce a distribution of recoveries mainly in the north and west, with direct movements from the Camargue. During spring both average wing length and body mass decrease, confirming departure movements from our country. Most recoveries of Italian ringed Mallards are concentrated in the post-nuptial period, with highest frequencies in the two last decades of August and a progressive decrease till the end of the year. The geographical distribution of these recoveries is clearly more to the east than that of birds ringed abroad, which could be explained by a lower ringing effort in countries like Belarus, Russia or the Balkans. Also sites east from the Urals are represented; it is interesting to note that the eastern Mallard populations show negative population trends with respect to those of central and western Europe. These eastern recoveries refer to birds ringed both in northern and southern Italy during the winter, suggesting a strong E-W component of movements involving our country. National recoveries show a prevalence of short-distance movements especially along the northern Adriatic, aside to connections between the west and east coasts along the peninsula and longer movements involving also Sardinia. Recoveries within a same winter show short-distance displacements, longer ones being directed to the N-NE. Birds ringed and recovered in subsequent winters have often been found in different sites, with a prevalence of recoveries north from the original ringing area. Very few cases of natal and breeding dispersal confirm short-distance movements. Over half of the Mallards recovered in Italy did not survive beyond their first autumn, and more than 90% not longer than for years; this population structure may be explained by the absolute prevalence of dead recoveries.

Figura 35. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 8). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within 1 year from ringing

Figura 36. Individui inanellati in Italia da pulli (età = 1) o giovani (età = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 2). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons. Due dati di dispersione natale suggeriscono distanze molto ridotte tra siti di nascita e riproduzione per germani appartenenti alla popolazione italiana.

Figura 37. Individui inanellati in Italia da adulti (eta > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 4). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age = 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons. Anche nel caso di dispersione riproduttiva le distanza sono modeste, come confermato da questo ridotto campione di ricatture entro i confini nazionali.

198

CODONE (Anas acuta) [01890] NORTHERN PINTAIL Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Il Codone è specie politipica presente nel Paleartico occidentale con la forma nominale. L’areale riproduttivo è compreso tra il 50° e il 70° parallelo N. La distribuzione appare continua in Russia e in Scandinavia, mentre diviene più frammentata procedendo verso Sud-Ovest. Sporadiche nidificazioni sono note per l’Europa meridionale (Penisola Iberica, Italia), mentre piccole popolazioni isolate sono presenti anche in Turchia e Nord Africa. Le principali popolazioni europee, ed in particolare quelle di Svezia, Finlandia e Russia mostrano preoccupanti tendenze demografiche negative, contribuendo a far definire la specie quale in declino (Birdlife International 2004). Migratore a lungo raggio, vede la massima parte della popolazione distribuirsi in vasti areali di svernamento che comprendono ampie regioni dell’Africa sub-sahariana. In Europa le zone di svernamento più importanti sono rappresentate dal Regno Unito e dalle coste atlantiche nord-occidentali (Olanda, Belgio, Francia). In Italia è nidificante occasionale, mentre in inverno il nostro Paese ospita una media di poco superiore ai 6.000 individui, concentrati in un numero relativamente basso di siti, tra i quali spicca per importanza la Laguna di Venezia. Frequenta soprattutto acque salmastre, come lagune costiere e saline, ma utilizza anche aree d’acqua dolce. Ove soggetti a disturbo, i gruppi si spostano frequentemente in mare.

Il Codone è una delle anatre più raramente inanellate in Italia, il che si riflette nel basso numero di siti di cattura, per la massima parte costieri. Le catture sono abbastanza ben distribuite nel corso dell’anno, a suggerire movimenti di ritorno a partire dal mese di febbraio, la presenza di soggetti anche estivanti e movimenti post-riproduttivi che interessano il nostro Paese a partire da ottobre. In primavera si registra un transito leggermente anticipato dei maschi rispetto alle femmine (Dall’Antonia et al. 1997, Macchio et al. 1999).

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 202). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Ampie le fluttuazioni inter-annuali nei totali di uccelli inanellati in Italia, i quali si mantengono comunque sempre su livelli numerici molto modesti e in media inferiori alla decina di uccelli marcati. Questo ridotto campione non ha prodotto segnalazioni all’estero.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 187 187 595 539 1701 2311 1263 2340 4250 7044 2450

Ita-Est

Ita-Ita 10 8 206 128 106 44 323 1029 128

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

199

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

La massima parte degli inanellamenti si riferisce a soggetti nel primo anno di vita, ed ancor più ad uccelli appartenenti a classi di età più avanzate. Alta è anche la frequenza di codoni dei quali non è stata determinata l’età al momento dell’inanellamento.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 195). Condizioni note 175 (89.7%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere in Italia aumentano a partire dalla seconda metà degli anni ’20, fino ad un massimo nei primi anni ’60 e livelli ancora elevati fino alla prima metà degli anni ’70. Successivamente la frequenza diminuisce significativamente fino agli ultimi dati, relativi alla fine degli anni ’90. In relazione alla distribuzione storica degli inanellamenti della specie in Italia, le ricatture entro i confini nazionali aumentano invece tra i primi anni ’80, con un picco nella prima metà del decennio seguente ed un calo in anni più recenti.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 195). Circostanze note 179 (91.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tranne un singolo caso, tutte le segnalazioni estere in Italia originano da abbattimenti diretti. Il Codone è da sempre compreso nell’elenco delle specie cacciabili in Italia.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 194). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

200

Codone - Anas acuta

Oltre la metà dei soggetti segnalati in Italia non risulta sopravvivere oltre il primo autunno, e più del 90% non raggiunge i cinque anni di vita. Anche in questo caso va presa in considerazione l’altissima frequenza di mortalità dovuta ad abbattimento.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 177). Phenology of foreign recoveries in Italy. La frequenza di segnalazioni aumenta a partire dalla terza decade di gennaio, crescendo rapidamente fino ad un massimo raggiunto nella prima decade di marzo, al quale fa seguito una lenta diminuzione fino alla fine dello stesso mese. Le segnalazioni crollano in fasi più tardive della migrazione di ritorno, in aprile e maggio. I movimenti post-riproduttivi sono testimoniati da ricatture a partire dall’inizio di settembre, con una lenta progressione positiva fino ad un picco stagionale nella decade centrale di novembre, seguito da un calo successivo fino all’ultima decade dell’anno. Da questo grafico, viste anche le circostanze di ritrovamento in Italia, risulta evidente anche la ragione della diminuzione delle segnalazioni a partire dalla seconda metà degli anni ’70, quando l’entrata in vigore della legge n. 968/77 portò la chiusura dell’esercizio venatorio alla fine della prima decade di marzo.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 187). Movements towards Italy. La distribuzione geografica delle località di origine dei codoni segnalati in Italia vede due aree principali, rappresentate rispettivamente dalle coste dell’Europa centro-settentrionale e da quelle nord-occidentali del Mar Caspio. Le aree costiere europee abbracciano un’area che va dal Regno Unito alla Francia, vede un massimo di soggetti marcati in Olanda, e si estende ad Est fino ad un tratto molto esteso delle coste del Baltico meridionale ed orientale, ed a Nord fino all’estremità nord-occidentale del Mar Bianco. Poche le località di inanellamento interne, tutte russe. Interessanti inoltre i dati relativi ad uccelli inanellati in aree di svernamento africane, in Senegal e Mali. In Italia le segnalazioni si

201

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

concentrano primariamente nelle regioni settentrionali, in Pianura Padana e lungo le coste dell’Alto Adriatico. Queste ultime aree costituiscono siti della massima importanza anche per la distribuzione dei codoni svernanti in Italia, con massimi annuali di circa 5-6.000 soggetti censiti. Buone frequenze di dati si hanno anche da aree interne delle regioni dell’Italia centrale (es. Toscana, Umbria), mentre più a Sud le osservazioni si distribuiscono in ambiti costieri, ivi comprese Sardegna e Sicilia meridionali.

ed in particolare dalla Finlandia, Paese la cui popolazione di Codone mostra attualmente tendenze demografiche negative. Anche il dato dal Mar Bianco si riferisce ad un soggetto inanellato da pulcino. L’areale geografico di origine delle popolazioni che frequentano l’Italia vede un massimo nel Mar Caspio, con l’area baltica e nord-europea che hanno importanza inferiore.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 187). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 35). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Le ricatture si distribuiscono intorno ai 1.000 km di percorrenza ed intorno ai 3.000 km, con massimi superiori ai 4.000 km tipici di una specie nota per compiere spostamenti di migrazione davvero molto estesi.

Le ricatture autunnali si concentrano fortemente lungo le coste dell’Alto Adriatico, tra Emilia-Romagna e Friuli; poche sono le segnalazioni da aree interne e dalle altre coste della penisola.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 6). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Poche ma certamente interessanti le segnalazioni di codoni inanellati come pulcini, provenienti tutti dall’area Baltica,

202

Codone - Anas acuta

Movimenti diretti dal Baltico verso l’Italia sono confermati da queste due ricatture autunnali.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 102). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 38). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Più numerose le segnalazioni invernali e più ampiamente distribuite rispetto a quelle autunnali. Si conferma l’importanza delle coste adriatiche settentrionali, di quella tirrenica e della valle dell’Arno. Poche segnalazioni anche dalla Sardegna e Puglia garganica e meridionale.

Prevalgono, tra le segnalazioni primaverili, i soggetti inanellati in Olanda; ciò conferma una migrazione ad arco per i codoni che seguono le coste dell’Europa settentrionale in autunno, per selezionare invece percorsi più diretti nel corso degli spostamenti di ritorno dall’Africa.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 4). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.

Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 8) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

I codoni attraversano direttamente l’Europa centrale diretti verso l’Italia, come confermato da queste tre ricatture dall’Olanda. I codoni inanellati in Olanda si spostano primariamente lungo le coste dell’Europa nord-occidentale diretti verso le aree africane.

Le poche segnalazioni entro i confini nazionali testimoniano di spostamenti ridotti a fianco di movimenti ben più consistenti di uccelli marcati lungo il Tirreno e ricatturati lungo le coste dell’Alto Adriatico.

203

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Northern Pintail is a regular passage migrant and winter visitor to Italy, where it occasionally breeds. The wintering population is estimated around 6,000 birds, with the Venice Lagoon being the most important area. It is a rarely ringed duck, with a total of 202 birds marked between 1982-2003. Ringing sites are mostly in coastal lagoons, as the most frequently used habitats by the species. Annual totals are highly variable and seldom outnumber few dozen birds. A sample of 187 foreign recoveries is available, from the late ‘20ies and with a clear peak of frequencies in the ‘60ies and early ‘70ies. The few national recoveries are within the last two decades of the last century. Over 99% of recoveries refer to dead birds, and the recovery circumstance is deliberate taking by man in the whole sample of known cases. The species has always been included in the quarry list in Italy. Foreign recoveries increase with the third decade of January and reach highest frequencies in March, to quickly drop in April. Post-nuptial movements have lower frequencies and start in September to grow till mid-November, with subsequent decline till January. The distribution of ringing sites of Pintails recovered in Italy shows two main areas, namely the coasts of NW Europe, with high numbers from The Netherlands and the UK, and the northern shores of the Caspian Sea. More data originate from coastal areas of NE Europe and the Baltic, north till the shores of the White Sea. We also have recoveries of ducks ringed in Senegal and Mali. Recovery sites in Italy are concentrated in the Po plain and the wetland system along the northern Adriatic. The latter represents also the main area of concentration of wintering Pintails. South of the Apennines we have good frequencies of reports from Tuscany and Umbria, whereas fewer data come from further south, including the main islands. Along the Adriatic Apulia shows important staging areas around the Gargano. Most of the few chicks originate from Finland, a country with negative Pintail population trends, although the majority of data referred to the breeding season come from the Caspian Sea. In autumn recovery sites are mainly in the north, and a NE-SW heading of movements is confirmed by two direct recoveries from the Baltic. Winter recoveries are more widely distributed across the country, despite still with a clear prevalence of the northern Adriatic. Spring recoveries show a high frequency of Pintails ringed in The Netherlands, confirming a loop migration strategy in spring by birds following the coasts of northern Europe during their autumn movements towards Africa. Very few national recoveries indicate short-distance movements, with a couple of cases of longer displacements from the western coast towards NE. More than a half of birds reported from Italy did not survive beyond their first autumn, which could be linked to the very high percentage of dead recoveries.

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MARZAIOLA (Anas querquedula ) [01910] GARGANEY Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Specie diffusa alle medie latitudini euroasiatiche, in Europa le popolazioni principali sono localizzate nel’area baltica, in Polonia, Bielorussia, Kazakhstan e Russia. Tutte queste popolazioni mostrano preoccupanti tendenze demografiche negative (Birdlife International 2004). Numericamente meno rilevanti le popolazioni distribuite più ad occidente. In Italia si stima la presenza di 200-300 coppie nidificanti, soprattutto diffuse nella Pianura Padana e nel complesso di zone umide costiere e dell’entroterra dell’Alto Adriatico. La specie risulta molto meno diffusa a Sud degli Appennini e sulle isole maggiori. La Marzaiola è un migratore transSahariano, tra le specie di anatre più abbondanti e frequenti nella fascia del Sahel in Africa occidentale. Pur essendo molto frequente in Italia nel corso delle fasi migratorie, risulta solo accidentalmente rilevata nel corso dei censimenti invernali (Baccetti et al. 2002). In Italia frequenta soprattutto zone umide aperte di acqua dolce, ma si osservano anche assembramnenti in mare, spesso però divuti ad attività di disturbo a terra. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 2.215). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali variano molto ampiamente nel periodo considerato e di rado superano il centinaio di soggetti inanellati. Spiccano nettamente le quasi 600 marzaiole marcate nel 1998, in relazione a specifici programmi di cattura in aree di particolare importanza per la sosta della specie nel corso della migrazione di ritorno.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 638 638 505 494 1221 1465 931 1600 6214 4426 4426

Ita-Est 29 29 628

Ita-Ita 24 18 438

2839

145

3096

75

5653 1976

494 1296

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Le località di cattura sono distribuite ampiamente attraverso l’Italia. Dalle latitudini settentrionali dei laghi lombardi verso Sud, nei sistemi di zone umide dell’Alto Adriatico. A Sud degli Appennini troviamo marzaiole inanellate lungo la costa marchigiana, mentre ancor più consistenti sono i campioni raccolti in Toscana e, quindi, fino alle estreme latitudini meridionali della Puglia.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture - Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 656). Condizioni note 633 (96.5%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 656). Circostanze note 625 (95.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tutte le ricatture in Italia si riferiscono ad uccelli morti a causa di abbattimento diretto, tranne un solo caso relativo a predazione naturale. La Marzaiola è sempre stata inserita tra le specie cacciabili in Italia. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I dati esteri in Italia crescono in frequenza a partire dai primi anni ’30 e fino ad un massimo nella seconda metà degli anni ’50. Successivamente il numero di ricatture si mantiene su buoni livelli fino agli anni ’70, per poi diminuire drasticamente e risultare quindi assenti con la seconda metà degli anni ’90. Molto più recente la distribuzione storica delle segnalazioni di marzaiole marcate in Italia, dove le attività di inanellamento si sono intensificate soprattutto a partire dagli anni ’90.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 29). Condizioni note 29 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 29). Circostanze note 29 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

206

Marzaiola - Anas querquedula

La totalità anche delle marzaiole marcate in Italia e segnalate all’estero è rappresentata da soggetti morti, ed anche in questo caso, tranne che per una percentuale minima, i decessi sono dovuti ad abbattimento.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy Pochissime ma molto interessanti le segnalazioni in gennaio, visto anche che i censimenti nazionali di metà inverno segnalano, irregolarmente, individui singoli nel nostro Paese. In febbraio si nota un lieve incremento delle ricatture, legato all’inizio della migrazione dall’Africa.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 666). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 603). Phenology of foreign recoveries in Italy. I movimenti di ritorno divengono molto intensi in marzo, con un massimo annuale nella terza decade, al quale fa seguito una rapida diminuzione in aprile e con numeri estremante ridotti in maggio. Tale distribuzione stagionale viene confermata anche dall’analisi dei dati di inanellamento, i quali mostrano il massimo annuale sia nei totali di uccelli inanellati sia dell’indice relativo di abbondanza nelle ultime due decadi di marzo (Macchio et al. 1999). Molto meno intensi gli spostamenti post-riproduttivi attraverso il nostro Paese. Le prime ricatture si hanno in luglio, con un aumento in agosto e fino ad un massimo stagionale nella prima decade di settembre, a confermare una migrazione precoce verso Sud. Le ricatture in mesi più tardivi si mantengono su livelli molto più bassi.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 192). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Oltre la metà del campione è rappresentata da anatre che non sono sopravvissute oltre la loro prima migrazione autunnale attraverso l’Italia. Più del 90% dei soggetti segnalati in Italia non sopravvive oltre il terzo anno, il che va ovviamente messo in relazione all’incidenza quasi totale degli abbattimenti diretti quali causa di ricattura nel nostro Paese.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

207

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 638). Movements towards Italy.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 19). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Vastissima l’area geografica di inanellamento delle marzaiole segnalate in Italia. Si va dall’Africa sub-sahariana all’India, dall’Europa settentrionale alla Russia continentale ed al Caspio. Olanda, Francia, Russia e Senegal sono i Paesi maggiormente rappresentati nel vasto campione di dati. Nell’emisfero Nord, le coste dell’Europa settentrionale, la Francia mediterranea e le coste nord-occidentali del Mar Caspio vedono numeri molto alti di anatre inanellate. Tutta l’Italia risulta interessata dalle ricatture. Queste sono ampiamente distribuite sia in contesti costieri che continentali, dalle latitudini settentrionali del Trentino e fino a quelle estreme meridionali siciliane. Soprattutto nelle regioni meridionali prevalgono le localizzazioni costiere.

La massima parte dei soggetti inanellati da pulli proviene dall’area del Golfo di Riga in Lettonia, con ricatture che si concentrano in Italia settentrionale, ma con segnalazioni anche dalle regioni centrali e fino in Puglia e Calabria. Ampiamente distribuiti gli altri scarsi dati riferiti a pulli.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 165). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 638). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Ben evidenti e distinte risultano le principali aree di origine dei soggetti segnalati in Italia che risultano poste rispettivamente intorno alle coste olandesi ed a quelle del Caspio settentrionale. Ben distinte sono anche le rotte che portano questi uccelli in Italia, i primi soprattutto in relazione a spostamenti di ritorno dall’Africa (vedi oltre), gli altri lungo rotte con forte componente E-W.

Prevalgono le ricatture entro i 500-1.000 km di distanza dal sito di inanellamento, relative alla Francia mediterranea; un secondo raggruppamento di dati si ha tra i 2.500-3.000 km.

208

Marzaiola - Anas querquedula

Le regioni del Nord-Est sono raggiunte direttamente con spostamenti attraverso l’Europa centrale, come confermato da queste ricatture di marzaiole inanellate in Olanda, Regno Unito, Germania e Svezia. L’importanza di questo comparto dell’Italia settentrionale per la migrazione autunnale della specie viene confermata anche da queste interessati segnalazioni dirette.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 71). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 46). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

In autunno si osserva una forte prevalenza di ricatture nel complesso di zone umide dell’Alto Adriatico ed in particolare tra Emilia-Romagna e Veneto. Segnalazioni sono anche distribuite lungo le coste dell’Italia centrale e meridionale, con singole ricatture anche sulle due isole principali.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 482). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. La stragrande maggioranza delle ricatture riguardano il periodo primaverile, quando l’Italia viene attraversata da numeri molto rilevanti di marzaiole in transito verso le aree di nidificazione secondo rotte di migrazione ad arco che, in autunno, le portano a non interessare il nostro Paese ma a seguire piuttosto le coste dell’Europa settentrionale. La percentuale delle segnalazioni primaverili è così elevata da sovrapporsi ampiamente a quella generale già precedentemente commentata. Nel corso dei movimenti primaverili si

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 14). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

209

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

assiste, nelle marzaiole inanellate in Italia, ad un calo delle dimensioni medie ed un aumento dei pesi medi, in relazione ad attivi movimenti di ritorno in atto (Licheri & Spina 2005). Questi comportano un rapido attraversamento della Penisola, con differenze minime tra le date mediane di ricattura nelle regioni meridionali e settentrionali italiane (Dall’Antonia et al. 1997).

Figura 23. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione (n = 1). Spring migrants breeding in Italy. Birds ringed abroad during spring migration and recovered in Italy during the breeding period.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 24. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 23). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Singole segnalazioni sono irregolarmente distribuite tra gennaio e le fasi avanzate di migrazione di ritorno, con un picco nella prima decade di maggio. Successivamente i dati diminuiscono, per tornare a crescere in concomitanza con i movimenti post-riproduttivi, i quali vedono un massimo nella terza decade di agosto. Queste ricatture si esauriscono quindi con la prima decade di ottobre.

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile o di nidificazione dello stesso anno di inanellamento (n = 38). Direct spring recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing. Un buon numero di ricatture primaverili dirette testimonia di voli in direzione NE da importanti aree di svernamento dell’Africa occidentale. E’ del tutto probabile che tali contingenti di uccelli attraversino anche estese aree desertiche. La gran parte delle segnalazioni di marzaiole direttamente provenienti dall’Africa si concentrano nelle regioni settentrionali italiane, in contesti sia costieri che continentali. Una singola segnalazione dal Senegal risulta localizzata in Puglia. Marcati anche i movimenti dalla costa della Francia mediterranea, in questo caso con forte componente W-E, i quali vedono anche in questo caso un’evidente concentrazione in aree a Nord dell’Appennino.

Figura 25. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

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Marzaiola - Anas querquedula

Figura 28. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 29). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 18). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Marzaiole inanellate in Italia sono state segnalate soprattutto a longitudini nettamente orientali rispetto all’Italia, principalmente in Russia continentale. Altre ricatture, sempre verso i quadranti orientali ma su più breve distanza, riguardano l’area balcanica, l’Asia Minore ed il Mar Nero. Singoli casi si riferiscono invece all’Europa settentrionale, ad Est fino alla Finlandia. Ampiamente distribuite sono le ricatture invernali nell’Africa sub-sahariana, in Senegal, Mali, Nigeria e Chad. Figura 29. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 2). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 27. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 29), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

Figura 30. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 18). National recoveries of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Un modesto campione di ricatture entro i confini nazionali suggerisce una prevalenza di spostamenti su breve raggio a partire da aree umide interne emiliane. A questi si affiancano un certo numero di casi di movimenti ben più estesi, senza che da questi scaturiscano andamenti generali.

The Garganey is a localised breeder in Italy, where an estimated population between 200-300 pairs is mainly distributed in the northern Adriatic and the Po Plain, being much rarer south of the Apennines. Italy hosts high numbers of passage migrants, especially in spring. A total of 2,215 Garganeys has been ringed between 1982-2003, in a wide set of sites from the lakes of northern Lombardy to the wetland system of the northern Adriatic and further to the south still along the eastern coast and till southern Apulia. Birds staging during their active spring movements have also been ringed on the western coast, mainly in Tuscany and Liguria. Annual ringing totals seldom outnumber 100 birds and are highly variable across years, with a maximum of nearly 600 in 1998, when intensive targeted activities were devoted to the species along the Marche coast. A total of 638 foreign recoveries have been analysed, starting in the early ‘30ies and with increasing frequencies till a peak in the late ‘50ies and good numbers till the early ‘70ies. The smaller sample referred to Italian ringed birds is distributed starting with the ‘70ies. Apart from a single case of natural predation, all other recoveries in Italy refer to dead birds due to deliberate taking by man. The Garganey has always been listed among the quarry species in Italy. A similar situation is reported for recoveries abroad of birds marked in Italy. Single recoveries in January, aside to rare records also during national mid-winter counts are followed by an increase in Feburary and a sharp raise in March, till an annual maximum reached in the last decade of the month, followed by a fast decline in April. Post-nuptial movements have a much lower frequency of recoveries, with early data in July and a seasonal peak between the last decade of August and the first of September, with progressively lower records towards the winter. Ringing sites abroad are spread across a huge geographical area, from sub-Saharan Africa to India, from northern Europe to continental Russia and the Caspian Sea. The Netherlands, France, Russia and Senegal are the most represented countries. The whole country has got recoveries, both in continental areas and coastal sites, the latter being more frequent in the south. Most of the ducks ringed as chicks originate from the Gulf of Riga in Latvia, although the spatial analysis of birds ringed during the breeding season points out the Dutch coast and the northern Caspian Sea. Autumn recoveries are mainly concentrated in the NE, although we have records already from the most southern latitudes of the peninsula. A sample of direct autumn recoveries confirms the crossing of central Europe by birds ringed in the UK, The Netherlands, Germany and Sweden. A large fraction of Garganeys ringed in NW Europe is recovered in Italy during spring movements, confirming a loop migration strategy involving direct crossing of our country during return movements. In this period of crucial importance of Italy for the species a progressive decline in wing length and increase in average body mass are recorded, confirming active return movements. A good number of direct spring recoveries confirm how Italy is hosting birds which have directly crossed the Sahara and Mediterranean, together with those which have been following the coasts of the Mediterranean along a W-E heading. Recovery sites of Garganeys ringed in Italy are much to the east of our country, mainly in continental Russia but also in the Balkans and the Black Sea. African recoveries are also widely distributed south of the Sahara, from Senegal, Mali to Nigeria and Chad. A small sample of national recoveries suggests a prevalence of short-distance movements but does not allow to describe specific patterns. Over a half of the birds did not survive longer than their first autumn, and over 90% not more than 3 years, which may be explained by the absolute prevalence of dead recoveries.

Figura 31. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 18) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

Figura 32. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 18). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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MESTOLONE (Anas clypeata) [01940]

SHOVELER Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Il Mestolone è specie a distribuzione oloartica, con pololazioni in gran parte migratrici che nel Paleartico si riproducono soprattutto nella fascia temperata centro-orientale e settentrionale, tra 45° e 70° latitudine N. Circa i due terzi dell’intera popolazione nidifica nell’ex Unione Sovietica, dove la tendenza demografica indica una certa stabilità numerica. I principali quartieri di svernamento si incentrano nel Mediterraneo ed in Nord Africa, spingendosi in una vasta fascia longitudinale a Sud del Sahara. In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante. La popolazione nidificante è stimata tra le 100-200 coppie, con distribuzione discontinua, localizzata esclusivamente al settentrione, dove circa il 90% della popolazione italiana si riproduce nelle Valli di Comacchio e nella Laguna Veneta. Nidifica anche in Sardegna ed in altre località dell’Italia centrale e meridionale. La popolazione svernante in Italia si avvicina ai 20.000 soggetti, con buone concentrazioni nell’Alto Adriatico, nel sistema di zone umide costiere tirreniche ed anche sulle isole maggiori, in particolar modo in Sardegna.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 75). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Mestolone viene inanellato solo occasionalmente in Italia, con numerosi anni, nell’ambito del periodo considerato, privi di qualsiasi dato e totali in genere comunque inferiori alla decina di soggetti. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 106 106 435 593 1277 1583 1102 1615 3015 2316 2316

Ita-Est 1 1

Ita-Ita 3 3 223

418

148

418

199

418

223 385

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Specie pochissimo rappresentata nel campione degli inanellamenti relativo al periodo di studio, risulta catturata in un basso numero di zone umide interne e costiere in Friuli, Veneto, Emilia e Toscana.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Condizioni note 101 (92.7%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 109). Circostanze note 102 (93.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

L’intero campione di ricatture estere in Italia è rappresentato da uccelli morti a causa di abbattimento diretto; la specie è tradizionalmente inserita nell’elenco di quelle cacciabili anche nella normativa venatoria italiana. Anche la ricattura dell’unico Mestolone inanellato in Italia e ripreso all’estero è da riferirsi ad un esemplare deliberatamente abbattuto.

Le segnalazioni estere in Italia iniziano con la prima metà degli anni ’30, crescono in frequenza fino ad un massimo negli anni ’60, e tornano quindi a diminuire progressivamente fino al termine del periodo considerato. I dati italiani sono collocati nelle fasi terminali di questo periodo, anche in relazione alle aumentate attività di inanellamento della specie solo a partire dalla seconda metà degli anni ’80.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 104). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Il campione di inanellamenti esteri si suddivide abbastanza omogeneamente tra le diverse classi di età, con una leggera prevalenza di uccelli marcati nel primo anno di vita. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 40). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 109).

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Mestolone - Anas clypeata

Oltre la metà dei soggetti dei quali è stata calcolata la longevità sopravvive fino al primo autunno, mentre circa i due terzi non supera i due anni di vita. Questi tassi di longevità sono certamente bassi per la specie ed indubbiamente da collegare alla forte pressione venatoria esercitata sulla specie in Italia.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 106). Movements towards Italy. L’Italia è interessata da ricatture di soggetti inanellati in un’area geografica molto estesa. Questa va da latitudini settentrionali finlandesi all’Andalusia e ad Est fino alle coste settentrionali del Caspio. Olanda e Lettonia sono i Paesi più rappresentati. In Italia le segnalazioni sono soprattutto distribuite nelle Regioni settentrionali, ed in particolare nell’Alto Adriatico ed in una vasta fascia della Pianura Padana. Molto meno numerose le ricatture a Sud degli Appennini, in contesti sia costieri, dalle Marche alla Maremma toscana, ed a Sud fino alla Sardegna e Sicilia meridionali, che interni, nelle Marche ed in Umbria e Toscana.

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 102). Phenology of foreign recoveries in Italy. Poche le segnalazioni in gennaio, con una tendenza all’incremento a partire dalla terza decade del mese, che prosegue in febbraio e si accentua ulteriormente in marzo, quando l’ultima decade segna il massimo annuale. Un rapido decremento si registra quindi nelle prime due decadi di aprile. Questa fenologia coincide con quella desunta da osservazioni visive e dalla letteratura (Brichetti et al. 1992). Gli spostamenti post-riproduttivi, precoci in questa specie anche rispetto ad altre anatre, iniziano dalla fine di agosto ed aumentano leggermente in ottobre e fino ad un massimo stagionale nella decade centrale di novembre, per poi diminuire di poco in dicembre.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 106). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Prevalgono in percentuale le ricatture avvenute tra i 5001.000 Km dal luogo di inanellamento, ma gli spostamenti più rilevanti superano i 2.000 km, fino a massimi d ben 3.000 km percorsi. Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

soprattutto a NE dell’Italia, mostrino tendenze demografiche negative.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 27). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 24). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Le segnalazioni autunnali sono distribuite nell’intero ambito geografico italiano interessato. Si nota una prevalenza di ricatture lungo le coste dell’Alto Adriatico ed in Pianura Padana.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 51). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 6). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Ampia è anche la distribuzione delle aree di origine di soggetti in fase riproduttiva, a suggerire un importante ruolo di crocevia che l’Italia riveste per popolazioni geografiche differenti di questa specie ad ampia distribuzione europea. Da notare come le popolazioni nidificanti nella maggior parte dei Paesi interessati da queste ricatture, distribuiti

Le ricatture autunnali dirette provengono primariamente da latitudini settentrionali dell’Europa centrale, indicano rotte con forte componente N-S di uccelli che attraversano l’Italia anche nel suo totale sviluppo latitudinale, fino alla Sicilia meridionale.

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Mestolone - Anas clypeata

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 41). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 34). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

La migrazione di ritorno comprende la gran parte delle ricatture analizzate; queste si concentrano maggiormente in aree occidentali dell’Italia settentrionale rispetto a quelle invernali. Importanti sono a tale riguardo, le concentrazioni relative a Piemonte e Lombardia. La massima parte di questi uccelli risulta essere stato inanellato in Olanda, soprattutto nel corso della migrazione autunnale, il che conferma una strategia di migrazione ad arco e rotte di ritorno più dirette, attraverso il Mediterraneo, seguite da soggetti che in autunno seguono le coste dell’Europa nord-occidentale. Verso Sud registriamo bassi numeri di osservazioni nelle regioni dell’Italia centrale e fino alla Puglia settentrionale.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 3). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing. Le ricatture invernali sono ancor più concentrate nell’Alto Adriatico rispetto a quelle autunnali; le coste delle regioni adriatiche settentrionali sono peraltro una delle aree di massima importanza per lo svernamento della specie in Italia, il quale vede contingenti medi vicini ai 20.000 soggetti. Le segnalazioni più meridionali non vanno oltre la costa laziale, mentre verso Ovest si spingono al limite occidentale della Pianura Padana.

Figura 21. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Si dispone di un solo dato verso l’estero, con uno spostamento dalle coste dell’Alto Adriatico in marzo verso l’Ungheria nell’autunno dell’anno successivo.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy The Shoveler is a rare and localised breeder in Italy, where the estimated 100-200 pairs are concentrated in the Comacchio and Venice Lagoons. A regular passage migrant and winter visitor, with an estimated population of some 20,000 birds largely concentrated in the northern Adriatic but also along the Tyrrhenian and on the main islands. Shovelers are only seldom ringed in Italy, with a total of only 75 birds marked between 1982-2003 in few sites in the northern Adriatic and the coast of Tuscany in the west. A sample of 106 foreign recoveries is available from the early ‘30ies and a concentration of cases in the ‘60ies and ‘70ies. The whole sample refers to shot birds, as in the case of the single bird ringed in Italy and recovered abroad. Few recoveries at the beginning of January are followed by a progressive increase starting with the last decade of the month and getting more marked in February, till a clear peak in the last two decades of March and a fast decline in April. Post-nuptial movements start already in August and slowly increase till the second decade of November, again declining with December. The geographical area of ringing of birds reported from Italy extends from Andalusia to northern Finland, eastwards till the Caspian Sea. Latvia and The Netherlands are the most represented countries. Recovery sites are mainly distributed across the Po plains and the coasts of the northern Adriatic, with fewer and more scattered records from south of the Apennines. The Baltic represents the main area of origin of birds ringed during the breeding season; this area also shows negative population trends for the species. Autumn recoveries are already spread all across Italy, and the few direct movements suggest directions both to the SW and SE across Europe. Winter recoveries are more concentrated in the northern Adriatic and the Po plain, while birds in return movement across Italy are distributed more to the NW of the country. The prevalence of Dutch ringed birds among the spring recoveries suggest loop migration across the Mediterranean by birds which have been following the coasts of NW Europe in the autumn. One single Shoveler ringed along the Veneto coast in March has been reported from Hungary during the autumn of the following year. Only three national recoveries, two of which suggest site fidelity by birds ringed during the winter in northern Italy. Over half of the birds did not survive beyond their first autumn, and 2/3 not longer than two years, which can be explained by the absolute prevalence of dead recoveries.

Figura 22. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 3) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Tre le ricatture riportate entro i confini nazionali. In un caso si registra uno spostamento verso NW tra luglio e settembre, mentre un secondo soggetto è stato abbattuto, in marzo, a breve distanza dal luogo di inanellamento, avvenuto due anni prima lungo la costa veneta. Indubbiamente interessante è infine la segnalazione effettuata a fine febbraio ed a distanza di un anno dall’inanellamento, di un mestolone marcato ai primi di febbraio in Maremma ed abbattuto nell’area del Delta del Po veneto.

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FISTIONE TURCO (Netta rufina) [01960] RED-CRESTED POCHARD Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Distribuito alle medie latitudini euroasiatiche, il Fistione turco presenta un areale fortemente frammentato in Europa, dove nidifica in zone umide di tipologia anche molto variabile, caratterizzate comunque da presenza di ricca vegetazione sommersa e densa vegetazione ripariale. La popolazione italiana è molto ridotta, limitata a poco più di 20 coppie, e si distribuisce nell’Oristanese in Sardegna, lungo le coste dell’Alto Adriatico e nei sistemi di zone umide del Tirreno centrale. In Europa le aree di svernamento sono distribuite in alcuni dei laghi a Nord delle Alpi, quindi in ambito mediterraneo, sul Mar Nero ed a Sud nelle fasce costiere del Medio Oriente e lungo il Nilo. In inverno vengono stimati in Italia circa un centinaio di soggetti ampiamente distribuiti su base latitudinale, dai laghi lombardi a quelli costieri tirrenici, alla Sardegna occidentale.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 57). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 9 9 448 229 661 317 531 212 1309 1210 249

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Rarissimi gli inanellamenti di Fistione turco in Italia, soprattutto concentrati in aree umide costiere del Friuli. In genere i totali annuali rimangono al di sotto di una decina di individui, con eccezioni nel 1989 e 1992. Numerosi gli anni privi di qualsiasi catura.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 9). Circostanze note 9 (100%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le poche ricatture estere in Italia si concentrano tra i primi anni 1960 e la fine degli anni 1970. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 9). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Movimenti e migrazione - Recoveries and movements Movimenti estero – Italia - Movements towards Italy

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Gli inanellamenti riguardano soggetti di diverse classi di età, ivi inclusi alcuni pulcini.

Sezione ricatture - Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 9). Condizioni note 8 (88.9%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 9). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Prevalgono i soggetti deceduti a causa di abbattimento diretto, mentre un solo caso si riferisce ad un individuo rilasciato.

Le segnalazioni ricadono tutte in fasi non riproduttive. Singole ricatture nella prima decade di gennaio e nella

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Fistione turco - Netta rufina

prima di febbraio sono seguite da un relativo intensificarsi in marzo, in relazione ai movimenti di ritorno. Il mese di novembre vede le sole ricatture autunnali.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 9). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 13. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 5). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. La distribuzione spaziale delle aree di origine del modesto campione conferma un ruolo importante dell’Europa centrale per i fistioni turchi inanellati che sono ricatturati in Italia.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 9). Movements towards Italy. I soggetti segnalati in Italia provengono da aree dell’Europa centro-settentrionale (Danimarca, Germania, Repubblica Ceca), con due soggetti marcati in Francia. Prevalgono spostamenti inferiori ai 1.000 km. dai siti di inanellamento. Le località di ricattura sono distribuite soprattutto in aree continentali dell’Italia settentrionale e quindi lungo la costa centrale adriatica. Queste localizzazioni solo in parte confermano la distribuzione della specie così come emerge dai censimenti di metà inverno, e che vede un’importanza rilevante della costa tirrenica e delle isole (Baccetti et al. 2002).

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 3). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 4). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 3). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

The Red-crested Pochard is a very rare breeder in Italy, with some 20 pairs nesting in Sardinia, the northern Adriatic and the western Tyrrhenian coast. The wintering population is estimated around 100 birds, distributed in a wide range of latitudes from the alpine lakes southwards to the coastal Tyrrhenian lagoons and western Sardinia. The species is only occasionally ringed, with a total of 57 birds marked between 1982-2003 and highly variable annual totals scoring more than a dozen birds in only two years. A small sample of nine foreign recoveries is available, between the early ‘60ies and late ‘70ies. Over 85% of recoveries refer to dead birds, among which all had been shot. The species is protected in Italy since 1977. All recoveries are outside the breeding season, with more records in March and November. Ringing sites abroad are northern-central Europe, namely Denmark, Germany, Czeck Republic, with two ducks coming from France. Recovery sites are mainly in continental northern areas, with two cases from the Adriatic coast.

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MORIGLIONE (Aythya ferina) [01980] POCHARD Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) Specie a distribuzione euroasiatica con areale riproduttivo che si estende alle medie latitudini dalle Isole Britanniche alla Svezia e Finlandia meridionali, all’Europa occidentale e centro-orientale, all’Asia centrale fino al lago Baikal, con popolazioni isolate che nidificano nell’Africa nord-occidentale ed in Turchia. I moriglioni che nidificano in Scandinavia migrano verso SW, raggiungendo aree di svernamento che interessano Germania occidentale, Svizzera, Olanda, Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Penisola Iberica e coste maghrebine. Il Mediterraneo ospita uccelli provenienti dall’Europa centrale, Balcani ed ex Unione Sovietica centromeridionale. Modesti contingenti svernano nell’Africa subsahariana, Sudan ed Etiopia. I moriglioni che si riproducono nell’Europa centro-meridionale sono parzialmente migratori, mentre quelli nidificanti nel Regno Unito sono essenzialmente residenti. In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante. Si riproduce in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia e Sardegna; la popolazione complessiva è stimata intorno alle 300-400 coppie. Frequenta ambienti umidi di acqua dolce e salmastra, di media profondità. La popolazione svernante in Italia risulta concentrata in un numero relativamente ristretto di siti, in particolare nell’Alto Adriatico e nelle regioni centrali tirreniche. A livello nazionale si stima una media superiore ai 37.000 soggetti (Baccetti et al. 2002).

to alle anatre di superficie. Anche da questa difficoltà deriva il basso numero di siti di inanellamento, distribuiti prevalentemente in Lombardia settentrionale, Laguna di Venezia, Laguna di Orbetello e Lago di Burano, Salento. Su base stagionale gli inanellamenti mostrano una concentrazione nei mesi di dicembre e gennaio, ed un successivo aumento nel mese di febbraio. Non si rilevano differenze evidenti nella fenologia dei sessi (Macchio et al. 1999).

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 934). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’attivazione di siti gestiti con trappole adattate alla cattura della specie è la ragione primaria dell’incremento sensibile dei totali di uccelli inanellati in Italia, superiori al centinaio di soggetti che si è verificata intorno alla metà degli anni ’90.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 217 217 713 436 758 1074 514 852 3999 5811 3096

Ita-Est 37 37 841 801 1939

Ita-Ita 49 32 453

1282

113

4245 2561 801

620 2112

174

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Stante le sue abitudini di frequentare acque relativamente profonde, il Moriglione risulta non facile da catturare rispet-

223

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

A fronte di percentuali abbastanza elevate di soggetti inanellati senza una chiara determinazione dell’età, prevalgono i marcaggi di soggetti a partire dal secondo anno di vita.

Sezione ricatture - Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 249). Condizioni note 228 (91.6%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Pressoché totale è la percentuale di soggetti deceduti, la cui morte risulta dovuta sempre ad abbattimento diretto, fatti salvi alcuni singoli casi di cattura accidentale o di soggetti morti a causa di inquinamento. Già da queste statistiche risulta evidente una forte pressione venatoria sulla specie, da sempre compresa tra quelle cacciabili in Italia.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere hanno inizio con i primi anni ’50, aumentano quindi progressivamente fino ad un massimo nella prima metà degli anni ’80, al quale fa seguito una irregolare diminuzione. Diverso l’andamento delle ricatture di soggetti marcati in Italia, dove i totali di inanellamento hanno visto una diminuzione degli anni ’80, seguita da un incremento sensibile nel decennio successivo. Ciò risulta rispecchiarsi bene nell’andamento osservato nelle ricatture, con un massimo evidente proprio nella seconda metà degli anni ’90.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 249). Circostanze note 225 (90.4%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 37). Condizioni note 36 (97.3%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

224

Moriglione - Aythya ferina

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 37). Circostanze note 34 (91.9%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. La totalità dei moriglioni italiani segnalati all’estero è costituita da soggetti deceduti; tranne che per alcuni soggetti morti a causa di cattura accidentale in strumenti di pesca, anche in questo caso si tratta di uccelli abbattuti.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 207). Phenology of foreign recoveries in Italy. In gennaio assistiamo ad un incremento netto delle segnalazioni, con un picco stagionale proprio nella terza decade del mese, il che indica già movimenti di ritorno attraverso il nostro Paese. In febbraio la frequenza scende fino alla terza decade, per tornare a salire leggermente nel mese di marzo, con singoli soggetti segnalati fino alla terza decade di aprile. Le fasi di transito post-riproduttivo iniziano in agosto per intensificarsi tra settembre ed ottobre. Ben più frequenti si fanno le ricatture nelle fasi più intense del transito autunnale, tra novembre e la prima decade di dicembre. Un nuovo picco si registra quindi nell’ultima decade di questo stesso mese, periodo nel quale anche l’indice di abbondanza relativa calcolato sulla base degli inanellamenti su scala nazionale raggiunge il suo massimo annuale (Macchio et al. 1999).

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 269). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 54). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

I dati che hanno consentito una stima precisa della longevità mostrano come oltre il 90% dei soggetti segnalati in Italia non sopravviva oltre i tre anni; ciò non può evidentemente che essere posto in relazione all’altissima incidenza di mortalità dovuta ad abbattimento diretto.

225

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 217). Movements towards Italy.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 38). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

L’Italia ospita moriglioni provenienti da una vastissima area geografica, la quale si estende dalle coste andaluse al Regno Unito, al Baltico e ad Est fino al Caspio ed alla Russia continentale. Molte sono le ricatture di soggetti inanellati in contesti continentali dell’Europa centrale ed orientale, come anche in aree costiere della Francia mediterranea. Le località di ricattura in Italia si concentrano nelle Regioni settentrionali ed in particolare nel complesso della Pianura Padana e lungo le coste dell’alto Adriatico. A Sud degli Appennini troviamo ancora siti interni soprattutto in Toscana ed Umbria. Le Regioni meridionali vedono invece numeri bassi di ricatture soprattutto lungo le coste tirreniche, con singoli soggetti segnalati nelle estreme regioni meridionali e sulle isole. Ciò, nonostante la distribuzione invernale della specie in Italia veda buone concentrazioni anche alle latitudini meridionali della Penisola ed in Sardegna (Baccetti et al. 2002).

La maggior parte delle ricatture relative a pulcini origina dall’Europa centro-orientale e dalle coste russe del Baltico. Sono anche rappresentate popolazioni della Francia continentale e delle coste andaluse. Le aree maggiormente interessate da queste ricatture sono l’Alto Adriatico e le regioni nord-occidentali, con segnalazioni occasionali a Sud degli Appennini.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 87). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 217). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Le aree più importanti di origine dei moriglioni inanellati segnalati in Italia si collocano in contesti continentali dell’Europa centro-orientale ed in aree costiere del Baltico orientale. Particolarmente interessante risulta il dato di connettività con siti riproduttivi posti nel sud della Penisola Iberica.

Prevalgono spostamenti su breve raggio, compresi entro i 500 km, ed occasionali sono i casi di distanze superiori ai 2.000 km.

226

Moriglione - Aythya ferina

Nuovamente si nota la scarsezza di ricatture da altre aree di rilievo per lo svernamento della specie, distribuite nelle regioni centro-occidentali italiane. Potrebbe essere che queste aree vengano raggiunte da soggetti appartenenti a popolazioni geografiche che sono meno intensamente inanellate. Le lunghezze alari medie dei moriglioni inanellati in Italia nel corso della migrazione autunnale e quindi nell’inverno mostrano una tendenza negativa, per entrambi i sessi, in novembre, la quale si prosegue anche in dicembre per i maschi, mentre le femmine hanno un lieve incremento nelle ultime due decadi dell’anno. A fronte di tale andamento, quello dei pesi medi indica invece chiaramente un aumento significativo, per i due sessi, fino alla decade centrale di dicembre. Questi dati suggeriscono movimenti attivi nelle fasi autunnali tardive, ed una strategia di accumulo di sostanze di riserva per le fasi più critiche dell’anno (Licheri & Spina 2005).

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 71). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Le ricatture autunnali si distribuiscono soprattutto lungo le coste dell’Alto Adriatico, dall’Emilia-Romagna e fino al confine con la Slovenia. Ben rappresentate sono località diverse della Pianura Padana, soprattutto tra Lombardia e Piemonte. A latitudini più meridionali prevalgono le localizzazioni costiere soprattutto sul Tirreno.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 5). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing. Queste poche ricatture invernali dirette indicano spostamenti verso SE di soggetti inanellati in Svizzera che raggiungono latitudini diverse lungo la costa adriatica.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 105). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Nei mesi invernali l’importante ruolo rivestito per la specie dalle aree umide, non solo costiere, dell’Alto Adriatico diviene ancora più evidente, mentre si conferma una buona distribuzione di segnalazioni in settori più occidentali della Pianura Padana. L’Alto Adriatico riveste peraltro una grande importanza, nel contesto nazionale, anche per la distribuzione dei moriglioni svernanti (Baccetti et al. 2002).

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 30). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

227

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

L’Alto Adriatico e la Pianura Padana mantengono la loro importanza anche nel corso della primavera; i dati biometrici raccolti durante l’attività di inanellamento indicano un calo dei pesi medi in gennaio, seguito da un incremento nella prima decade di febbraio, da porre verosimilmente in relazione al transito di soggetti provenienti da aree di svernamento più meridionali rispetto all’Italia.

Movimenti Italia- estero — Movements from Italy

Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 37). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Rispetto alla distribuzione geografica delle aree di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia, quella delle ricatture all’estero di moriglioni marcati in Italia mostra una più spiccata componente orientale, soprattutto verso il Mar Nero, il Caspio e la Russia continentale centro-orientale. Più ad occidente troviamo spostamenti nell’ambito del bacino del Mediterraneo, verso Corsica e Francia meridionale, ed a Nord fino alle coste dell’Europa nord-occidentale.

Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 33). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni italiane all’estero sono ampiamente distribuite nel corso dell’anno, con una relativa prevalenza per le fasi tardive della migrazione di ritorno e quelle precoci postriproduttive.

Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 37), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

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Moriglione - Aythya ferina

Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 37). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Le ricatture mostrano una distribuzione delle distanze percorse incentrata su movimenti a breve e medio raggio, tra i 500-1.500 km, ed una buona percentuale di casi riferita invece a movimenti che superano i 3.000 km, riferiti ai soggetti che si spingono fino agli Urali ed oltre.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 32) con indicazione dei periodi fenologici di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). I pochi siti italiani di inanellamento di moriglioni hanno tutti prodotto segnalazioni entro i confini nazionali. Queste vedono spostamenti pressoché esclusivamente nell’ambito dell’autunno e dell’inverno. A fronte di ricatture nelle immediate vicinanze delle aree di cattura, si registrano anche spostamenti rilevanti, da una costa all’altra e tra le estreme latitudini settentrionali e le regioni centrali.

Figura 29. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 32). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 32). National recoveries of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 30. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 4). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter. I pochi movimenti registrati entro il medesimo inverno testimoniano di spostamenti su breve distanza.

The Pochard is a regular breeding duck in Italy, with some 300-400 pairs nesting across most of the Po plain and the northern Adriatic, southwards in Tuscany and the main islands. A relatively small number of wetlands host the wintering population, which is estimated around 37,000 birds. It is not easy to catch Pochards with standard duck traps, and the number of ringing sites in Italy is low, although widely distributed across latitudes, from the alpine area southwards along the coasts of Tuscany and Apulia; a total of 934 birds have been ringed between 1982-2003, with higher annual totals in the mid-‘90ies. A total of 217 foreign recoveries in Italy have been analysed, with a progressive increase in frequency starting from the early ‘50ies till a peak in the early 080ies. Data on Italian ringed birds are mostly concentrated in the last two decades of the last century. Deliberate taking by man explains over 99% of foreign recoveries in Italy, as well as the vast majority of the smaller sample of Italian ringed birds reported from abroad. The Pochard has always been listed among the quarry species in Italy. A clear increase in recovery frequency tales place in the last decade of January, with lower values in February and a further raise in March. Post-nuptial movements of ringed Pochards across Italy start in August and have a first increase between the end of September and beginning of October, with higher numbers in November and again at the end of December, when also the index of relative abundance as calculated based on birds ringed in Italy shows its highest peak. Birds reported from Italy have been ringed in a vast area extending from the coasts of Andalusia to the UK and the Baltic, eastwards till continental Russia and the Caspian Sea. Quite many birds have also been marked in continental central Europe and along the Mediterranean coast of France. Most recoveries take place across the Po plains and in coasts of the northern Adriatic, as well as in some of the inland lakes of central Italy, although south of the Apennines coastal areas prevail. Only occasional records come from areas south of the latitude of Roma, despite good numbers of wintering birds be recorded in the extreme south and in Sardinia. The main areas of origin as defined through the spatial analysis of ringing data during the breeding season show the importance of central-eastern Europe and the southern Baltic. Between autumn and winter the crucial role of the northern Adriatic become increasingly clear; during these months Pochards ringed in Italy progressively grow their average body mass till the central decade of December. Body mass values decrease in January and grow again in February, most likely in connection to return movements across the country. The geographical distribution of recovery sites of Pochards ringed in Italy is clearly more eastern than that of foreign ringed birds, especially towards the Black and Caspian Seas and central-eastern Russia. To the west from Italy we record further indications of connectivity with southern France and Corsica, as well as with NW Europe. The small sample of national recoveries refer to autumn and winter months and show short-distance movements aside to longer displacements along the peninsula.

230

MORETTA

TABACCATA (Aythya nyroca) [02020]

FERRUGINOUS DUCK

Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

La Moretta tabaccata si distribuisce ampiamente alle medie e basse latitudini euroasiatiche, spingendosi ad Est fino alla Cina e Mongolia. Si riproduce in ambienti d’acqua dolce o leggermente salmastra ricchi di vegetazione sommersa. Le popolazioni più meridionali sono ritenute residenti, mentre le componenti migratrici europee raggiungono aree di svernamento in Europa meridionale, Africa occidentale ed a sud fino ad aree sub-sahariane. Le più importanti popolazioni europee hanno mostrato un drastico declino, e la specie è considerata minacciata a livello continentale. La popolazione italiana è limitata ad 80-100 coppie, distribuite primariamente in Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 113). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Irregolare l’inanellamento della specie su scala nazionale, con una positiva tendenza all’incremento negli anni ’90, seguita più di recente da una diminuzione nei totali annuali, i quali sono comunque regolarmente inferiori alla decina di individui marcati.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le catture sono occasionali ed interessano vari siti che, in ambito nazionale, hanno condotto attività di inanellamento di Anatidi; numeri relativamente superiori si riferiscono, in particolare, alla costa toscana ed a quella friulana.

Est-Ita 3 3 346 844 517

Ita-Est

Ita-Ita 4 4 130 99

615

63

637 844 844

252 301

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 7). Circostanze note 4 (57.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Le tre ricatture estere sono avvenute tra i primi anni ’50 e la fine degli anni ‘80, mentre quelle di uccelli marcati in Italia sono tutte concentrate nella prima metà degli anni ‘90. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

Le poche segnalazioni si riferiscono tutte a soggetti deceduti a causa di abbattimento diretto.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing. La massima parte dei dati di inanellamento si riferisce a soggetti marcati nel loro primo anno di vita.

Sezione ricatture — Recoveries Figura 7. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 7). Condizioni note 5 (71.4%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

232

Moretta tabaccata - Aythya nyroca

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 8. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 3), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Figura 9. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 4) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Le tre morette segnalate in Italia originano rispettivamente dalla Francia mediterranea, dalla Svizzera e dalla Repubblica Ceca. Le localizzazioni sono in Italia settentrionale, una continentale padana e le altre due costiere. Le aree di ricattura non coincidono con quelle di maggiore presenza della specie nel corso dell’inverno, distribuite essenzialmente a Sud degli Appennini ed in Sicilia.

Queste ricatture dirette sono di interesse in quanto mostrano uno spostamento verso occidente lungo le coste dell’Alto Adriatico tra settembre e novembre, ed un soggetto che si è spostato anch’esso verso W nella seconda metà di settembre, lungo una rotta coerente con l’attraversamento degli Appennini in direzione di aree di presenza della specie lungo il litorale toscano.

The Ferruginous Duck is a rare breeder in Italy, now limited to 80-100 pairs mainly concentrated in Emilia-Romagna, Apulia and Sicily. Less than 200 birds are estimated during the winter, mostly in areas in central western Italy and Sicily. Only 113 birds have been ringed in Italy between 1982-2003, with higher annual totals in the early ‘90ies, in few sites among which Friuli and Tuscany score highest. Only three foreign ringed birds have been shot in Italy between the ‘50ies and ‘90ies; the species, which used to be very common in several Italian regions, is protected since 1977. The three birds originated from France, Switzerland and Czeck Republic, respectively; recovery sites are in the NE of Italy and do not overlap with those of highest frequency of the species. Three out of the four national recoveries available show movements to the west. National recoveries show local movements along the northern Adriatic as well as across the Apennines connecting wetlands of Emilia-Romagna and Tuscany.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

MORETTA (Aythya fuligula) [02030] TUFTED DUCK Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Specie ampiamente diffusa in Eurasia, la Moretta ha popolazioni europee numericamente più importanti, ma in declino demografico, localizzate in Scandinavia e Russia. La densità della popolazione riproduttiva si riduce gradualmente dalla Finlandia all’Estonia verso W-SW, eccetto che in Olanda dove aumenta. In Francia e più a Sud, la distribuzione diviene molto frammentata ed in genere la densità presenta valori molto bassi. Le popolazioni nord-europee svernano nel Baltico danese. Una quantità considerevole di individui sverna nel Mediterraneo e nel Mar Caspio, mentre altri contingenti raggiungono il vicino Oriente. In Italia è migratrice regolare, svernante e nidificante scarsa ed irregolare, con meno di una decina di coppie, distribuite soprattutto nelle regioni settentrionali. Frequenta un’ampia varietà di zone umide, sia costiere che interne. La popolazione svernante nel nostro Paese è stimata intorno ai 6.000 individui. Non si rilevano siti di importanza internazionale per la specie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 297). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La distribuzione degli inanellamenti nel periodo considerato è influenzata dall’attivazione del già citato sito di cattura, con un massimo superiore al centinaio di soggetti marcati nel 1997. Nonostante i bassi numeri di soggetti inanellati questi hanno prodotto anche interessanti ricatture italiane all’estero (vedi oltre).

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 86 86 727 679 833 1383 501 1590 3713 7282 1691

Ita-Est 9 9 551

Ita-Ita 6 5 276

2256

79

2734

66

3984 1074

160 359

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Come nel caso di altre anatre tuffatrici le catture di Moretta richiedono tecniche particolari; da qui il campione di inanellamenti più importante su scala nazionale, relativo al Lago di Como, con situazioni ideali di trappole collocate in un tratto di acque sufficientemente profonde. Pressoché occasionali le catture in altre località costiere, sia adriatiche che tirreniche.

234

Moretta - Aythya fuligula

La massima parte degli inanellamenti si riferisce a soggetti marcati a partire dal secondo anno di vita.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 91). Condizioni note 83 (91.2%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 91). Circostanze note 82 (90.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere in Italia aumentano in frequenza tra la fine degli anni ’30 e la seconda metà degli anni ’70, per poi tornare a diminuire progressivamente. La distribuzione recente degli inanellamenti in Italia porta alla concentrazione delle ricatture di soggetti italiani negli ultimi anni del periodo qui considerato.

La totalità delle ricatture in Italia si riferisce a soggetti deceduti a causa di abbattimento diretto, a parte singoli casi in cui la morte ha cause diverse. La Moretta è da sempre inserita nell’elenco delle specie cacciabili in Italia.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 9). Condizioni note 9 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Anche nel caso delle poche segnalazioni italiane all’estero, queste sono tutte riferite a soggetti abbattuti.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

235

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 9). Circostanze note 9 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 82). Phenology of foreign recoveries in Italy. In gennaio si assiste ad una prima diminuzione nella frequenza di ricatture, cui segue un nuovo aumento che si protrae fino alla decade centrale di febbraio, per poi tornare a scendere nell’ultima decade del mese. Questo tipo di andamento va messo in relazione ad una prima fase di movimenti di ritorno, alla quale ne segue una, più tardiva, in marzo. Un transito post-riproduttivo tardivo per la specie in Italia è confermato dalla distribuzione delle ricatture con un massimo annuale nella prima decade di novembre e buoni valori fino alla fine di dicembre.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 97). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 17). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Nessuna delle morette segnalate in Italia sopravvive oltre il quinto anno, ed oltre la metà sopravvive solo fino al secondo autunno. La specie è capace di tassi di sopravvivenza nettamente più elevati e questi dati suggeriscono un ruolo significativo delle cause di mortalità di origine antropica.

236

Moretta - Aythya fuligula

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 86). Movements towards Italy. Importanti aree di origine di morette segnalate in Italia sono rappresentate dalla Camargue francese e da siti diversi nella vicina Svizzera, caratterizzati da intense attività di marcaggio. Ben rappresentate sono anche le coste del Baltico ed alcune aree continentali dell’Europa centroorientale. Alcuni soggetti provengono inoltre dalle coste dell’Europa settentrionale e dal Regno Unito. In Italia le ricatture sono soprattutto concentrate nel Nord, sia nell’ambito della regione padana che lungo le coste dell’Alto Adriatico. A Sud degli Appennini le segnalazioni si fanno più scarse e sono soprattutto concentrate lungo le coste. Rispetto alla distribuzione della popolazione svernante in Italia, quella delle ricatture mostra una scarsezza di dati dalle regioni centrali e dalla Sardegna (Baccetti et al. 2002).

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 17). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. L’Italia ospita morette appartenenti sia alle popolazioni olandesi che a quelle dell’Europa centro-orientale e baltica.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 86). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Prevalgono gli spostamenti su breve raggio sotto i 500 km, ma non mancano distanze superiori ai 1.500 km.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 32). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. L’ampia area di origine dei soggetti segnalati in Italia viene confermata dall’analisi spaziale, che indica il Baltico quale zone di importanza primaria.

237

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 29). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 43). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Le ricatture autunnali in Italia sono distribuite essenzialmente nell’Italia settentrionale, sia in ambiti costieri che interni, con poche segnalazioni a Sud degli Appennini.

La distribuzione delle segnalazioni invernali conferma quella complessiva del campione delle ricatture, con una prevalenza delle aree dell’Alto Adriatico e singole segnalazioni distribuite anche lungo le coste dell’Italia meridionale.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 8). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le segnalazioni primaverili sono maggiormente distribuite nell’Italia nord-occidentale continentale, con la sola eccezione di una singola segnalazione nella Sardegna meridionale.

Due sole le ricatture dirette in autunno, entrambe originate dalle intense attività di inanellamento svolte sulla specie in Svizzera. Questi dati sono interessanti in quanto confermano l’attraversamento diretto della catena alpina.

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Moretta - Aythya fuligula

Figura 24. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 9), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.

Le poche ricatture all’estero di morette inanellate in Italia non mostrano particolari distribuzioni stagionali. Esse risultano di grande interesse in quanto confermano aspetti di connettività tra il nostro Paese ed aree molto orientali, fino agli Urali, dalle quali mancano altrimenti dati di inanellamento. Queste ricatture mostrano anche spostamenti su grande distanza, con chiara componente E-W, verso aree di svernamento italiane. I periodi di ricattura all’estero sono autunnali ed invernali, a suggerire che le aree di nidificazione potrebbero avere una distribuzione ancor più orientale nella Russia asiatica. Interessante anche l’unico dato in Corsica, il quale conferma movimenti della specie anche attraverso il Mediterraneo.

Movimenti diretti di ritorno dalle aree costiere della Francia mediterranea sono confermati da questa singola ricattura dalla Camargue lungo una rotta con una forte componente W-E.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 86). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Tufted Duck is a rare breeder in Italy, with less than a dozen pairs in the north; a wintering population of some 6,000 birds does not produce sites of international importance for the species. The species is not easy to catch with the standard duck traps, and the 297 birds ringed between 1982-2003 have largely been trapped in but a couple of sites in northern Lombardy and Tuscany, respectively, largely during the late ‘90ies. A sample of 86 foreign recoveries is available, with earliest records in the late ‘30ies and a peak in the second half of the ‘70ies. Well over 90% of birds have been recovered through deliberate taking by man, and the same is true for the few Italian ringed birds which have been reported from abroad. A first decrease in recovery frequency is recorded in early January, followed by a progressive increase in February and a new one in March. Late post-nuptial movements across Italy are confirmed by very few recoveries between July and October, followed by a sharp increase in the first decade of November and a later progressive decline in numbers till the end of December. Most of the ducks have been ringed in Switzerland and the French Camargue, but a series of other countries across most of northern and central Europe and represented within the Tufted Ducks recovered in Italy. Recovery sites are concentrated across the Po plain and in the northern Adriatic, with lower numbers of coastal records from south of the Apennines. Compared to the winter distribution of the species, recoveries are significantly missing from central regions and Sardinia. The Baltic is the most important area of origin of birds reported from Italy. Autumn movements may involve direct crossing of the Alps, as suggested by two direct recoveries from Switzerland towards SE. Among the few spring records one shows a direct and fast return movement from the Camargue to the NE. The few birds ringed in Italy and reported from abroad show a marked eastern distribution, with most data from continental Russia east till the Urals. These recoveries are from the autumn and winter, suggesting that the breeding areas might be ever further to the east. Two of these very long displacements from northern Italy and direct recoveries. The scanty national recoveries do not allow to describe any clear geographical pattern.

Figura 26. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 2). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). I pochi dati di ricattura entro i confini nazionali suggeriscono spostamenti su breve distanza sia nell’ambito di contesti continentali tra Lombardia e Piemonte, che lungo le coste tirreniche.

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MORETTA SCAUP

GRIGIA (Aythya marila) [02040]

Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

La Moretta grigia si riproduce a latitudini circumartiche, dove nidifica acque basse interne in ambienti di tundra e taiga settentrionale. La quasi totalità della popolazione europea è distribuita in Russia, mentre numeri molto inferiori di coppie sono riportati in Islanda, Paesi Scandinavi ed Estonia. Lo svernamento vede la massima parte dei contingenti distribuiti lungo le coste dell’Europa settentrionale, tra Germania, Danimarca e Regno Unito, quindi in Polonia ed Ucraina. Preoccupante il recente netto calo numerico mostrato proprio dalle popolazioni che svernano nel nordovest europeo. Rara in Italia, con una media di circa 200 individui concentrati primariamente lungo le coste orientali friulane.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita

Ita-Est

Ita-Ita 1 1 671 75 75 Figura 1. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

75 671

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Per questa specie disponiamo di una sola ricattura di un soggetto marcato nel dicembre proprio in Lombardia ed abbattuto a due anni di distanza in un’area più meridionale della medesima regione. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

The Scaup is a rare passage migrant and winter visitor in Italy, with an estimated wintering population of some 200 individuals highly concentrated along the eastern coasts of Friuli, in the northern Adriatic. One single national recovery is available, of a bird ringed on the Como Lake in mid-December and shot, after two years in late October, on the Lake Iseo within the same region. The specie is protected in Italy since 1977.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

EDREDONE (Somateria mollissima) [02060] COMMON EIDER Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Specie legata alle alte latitudini circumartiche, l’Edredone ha popolazioni numericamente rilevanti in Europa che sono distribuite in Russia, Fennoscandia, Regno Unito ed Islanda. Tutte queste mostrano tendenze demografiche stabili o positive. Nidifica lungo coste marine rocciose o sabbiose. Le aree di svernamento interessano la massima parte delle coste del Nord Europa, molti laghi interni centro-continentali ed alcune aree del Mediterraneo settentrionale. Specie regolarmente presente in Italia nel corso della migrazione e dello svernamento, l’Edredone ha iniziato di recente a nidificare alla foce del fiume Isonzo in Friuli. La popolazione svernante è stimata intorno al centinaio di soggetti, concentrati lungo la costa friulana e in tratti costieri tra Toscana e Liguria. Del tutto eccezionale l’inanellamento della specie in Italia, con un solo soggetto marcato nel corso dell’intero periodo considerato.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 788 788 1582 1582 1582 1582 1582 788 788

Ita-Est

Ita-Ita

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Per questa specie disponiamo di una sola ricattura di un soggetto inanellato in Estonia alla fine di maggio ed abbattuto a fine luglio, a due anni di distanza, proprio sulla costa del Friuli orientale.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

The Common Eider is a regular passage migrant and winter visitor in Italy, where few pairs have recently been found breeding at the mouth of the Isonzo River in Friuli. Around 100 birds are recorded during national mid-winter counts, mainly along the coasts of Friuli, Liguria and Tuscany. One single individual has been ringed in Italy between 1982-2003. One foreign recovery is available, of a bird ringed in Estonia in late May, supposedly a local bird, and shot after two years, in late July 1986, along the coast of Friuli. The species is protected in Italy since 1977.

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QUATTROCCHI (Bucephala clangula) [02180] GOLDENEYE Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Il Quattrocchi ha ampia distribuzione olartica, nidificando alle alte latitudini dove si riproduce in cavità di vecchi alberi in foreste mature, nei pressi di zone umide aperte. L’areale distributivo europeo ha visto una progressiva espansione verso W-SW, e le popolazioni numericamente più importanti, presenti in Russia, Finlandia e Norvegia, mostrano tendenze demografiche stabili o positive. Le aree di svernamento comprendono ampi settori dell’Europa centrale e sudorientale, fino alle coste del Mar Nero e del Mediterraneo. Importanti i contingenti che svernano lungo le coste dell’Europa settentrionale e nelle zone umide, costiere come interne, del Regno Unito. In Italia è specie regolarmente rilevata sia nel corso della migrazione che in inverno. La popolazione svernante, stimata in poco più di 3.000 individui, è concentrata in un numero molto ridotto di siti costieri dell’Alto Adriatico e del Gargano. La popolazione censita in Italia mostra una lieve tendenza negativa.

Sezione inanellamento — Ringings

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 11 11 948 211 1667 729 1871 728.5 2074 2396 211

Ita-Est

Figura 2. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Ita-Ita

Le ricatture sono concentrate soprattutto tra la seconda metà degli anni ’50 e la seconda metà del decennio seguente, quando si registra un massimo di segnalazioni. Successivamente i dati divengono più sporadici. Il Quattrocchi è stato protetto in Italia a partire dal 1977. L’inanellamento della specie in Italia è evento eccezionale, con un solo individuo marcato nel corso dell’intero periodo analizzato.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 3. Età all’inanellamento. Age at ringing. La gran parte degli inanellamenti si riferisce a soggetti a partire dal secondo anno di vita.

243

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Si registra una concentrazione di segnalazioni nella terza decade di dicembre, mentre la prima ricattura legata a movimenti post-riproduttivi ha luogo nella prima decade di novembre. Singole segnalazioni si distribuiscono quindi, irregolarmente, tra gennaio e marzo.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 4. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 11). Condizioni note 10 (90.9%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 7. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Figura 5. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 11). Circostanze note 8 (72.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La totalità del modesto campione si riferisce ad uccelli deceduti a causa di abbattimento diretto.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 8. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 11), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery. La Finlandia è il Paese più rappresentato tra quelli di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia; seguono la Germania e la Repubblica Ceca. Sempre la Finlandia vede anche la prevalenza di pulcini inanellati (fig. 9). Le ricatture in Italia sono concentrate nelle regioni nord-orientali,

Figura 6. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 11). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Quattrocchi - Bucephala clangula

dove sono ben rappresentate località costiere dell’Alto Adriatico, con un paio di soggetti abbattuti nella Pianura Padana piemontese. La massima parte delle segnalazioni nell’area dell’Alto Adriatico si riferiscono a soggetti svernanti (fig. 8); il complesso delle zone umide in questa regione di particolare importanza per gli uccelli acquatici in Italia vede perlatro la massima concentrazione di quattrocchi svernanti (Baccetti et al. 2002). Sul versante occidentale troviamo singoli uccelli riportati rispettivamente dalle coste liguri e dalla Sardegna meridionale.

Figura 10. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 1). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Singola anche questa ricattura riferita ad un Quattrocchi inanellato in Repubblica Ceca in estate ed abbattuto in Lombardia a metà marzo nella primavera successiva. Figura 9. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 2). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Due sole le ricatture autunnali in Italia; una di queste, riferita ad uno spostamento diretto dalla Germania verso la Sardegna meridionale tra agosto e novembre, testimonia di attraversamenti di importanti bracci di mare.

The Goldeneye is a passage migrant and winter visitor in Italy, where the wintering population is estimated around 3,000 birds concentrated is a small number of sites along the northern Adriatic and in the Gargano area in Apulia. Only one bird has been ringed in Italy between 1982-2003, while 11 foreign recoveries are available, starting in the late ‘50ies and with a peak in the late ‘60ies. All recoveries refer to birds killed through deliberate taking by man. The species is protected in Italy since 1977. The earliest seasonal recovery is in the first decade of November, while December has five reports, two birds have been found both in January and February and a last one in the central decade of March. Finland is the most important country of ringing and origin of Goldeneyes reported from Italy, with eight birds all marked during the breeding season. Two more ducks come from Germany and a last one from the Czech Republic. Among recovery sites we find a prevalence of data from the northern Adriatic, which is also the most important wintering area for the species. Two birds have been reported from inland wetlands of Piedmont while, on the western side, two more have been found in Liguria and southern Sardinia, respectively. The Sardinian bird represents a direct autumn recovery from Germany. One bird ringed in Czech Republic in mid-July was still in Lombardy in mid-March of the following year.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SMERGO MINORE (Mergus serrator) [02210] RED-BREASTED MERGANSER Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae)

Lo Smergo minore ha distribuzione olartica, essendo diffuso soprattutto alle alte latitudini, dalla Russia ad Ovest verso la Scandinavia ed il Regno Unito. Modeste le popolazioni distribuite in altri Paesi dell’Europa settentrionale. I contingenti numericamente più importanti mostrano declini numerici in Svezia e Norvegia, a fronte di incrementi nella popolazione finlandese; anche la vasta popolazione russa è in fase di calo numerico. Le popolazioni più settentrionali sono spiccatamente migratrici, a differenza di quelle distribuite più a Sud, le quali compiono spesso solo modesti spostamenti. In Italia risulta presente con una popolazione svernante di circa 1.500 individui, distribuiti primariamente lungo le coste dell’Alto Adriatico, della Toscana e Lazio e della Puglia garganica. Frequenta anche tratti di mare costieri in Sardegna e, più di rado, Sicilia. Un solo individuo è stato inanellato in Italia, nel 1990.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 3 3 383 132 1793 2797 1623 2797 2797 510 132

Ita-Est

Ita-Ita

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 3), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

I tre soggetti ricatturati in Italia sono stati abbattuti, tutti nella terza decade di novembre e dopo il 1977, anno da cui la specie è protetta in Italia. I tre soggetti sono stati inanellati rispettivamente in Estonia, Germania settentrionale e lungo le coste meridionali della penisola russa di Murmansk, sul Mar Bianco. I siti di segnalazione in Italia rientrano nelle aree più importanti per la presenza dello Smergo minore nel nostro Paese.

The Red-breasted Merganser is a passage migrant and winter visitor in Italy, with an estimated wintering population of some 1,500 birds mainly distributed along the coasts of the northern Adriatic and Apulia, and in Tuscany and Latium along the western coast of the peninsula. A single bird has been ringed in Italy between 1982-2003, while three foreign ringed birds have been recovered in the late ‘60ies and ‘70ies. These birds have been shot, all in the last decade of November; the species is protected in Italy since 1977. The three birds had all been ringed in July, in northern Germany, Estonia and on the southern shores of the Murmansk peninsula in Russia, respectively. The recovery sites fall within the most important areas for the species in Italy.

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SMERGO MAGGIORE (Mergus merganser) [02230] GOOSANDER Ordine: Anseriformi (Anseriformes) Famiglia: Anatidi (Anatidae) La specie ha vastissimi areali distributivi olartici. In Europa è presente soprattutto alle alte latitudini, dalla Russia ad Ovest fino in Islanda, interessando gli Stati Baltici ed il Regno Unito. Le popolazioni numericamnete più importanti, presenti in Russia e Finlandia, mostrano tendenze demografiche negative. Una popolazione distinta nidifica nell’area alpina ed a questa appartengono le pochissime coppie che, a partire dalla seconda metà degli anni ’90, si sono riprodotti in Veneto, Piemonte e Friuli. Specie esclusivamente ittiofaga, lo si rinviene in acque profonde e ricche di alimento; nel nostro Paese frequenta di regola acque dolci, ma altrove è abbastanza frequente anche in acque marine costiere. Nel corso dell’inverno sono presenti in Italia meno di 20 soggetti, generalmente nei laghi prealpini come anche nelle medesime aree di nidificazione venete. Non mancano osservazioni saltuarie a sud degli Appennini o lungo le coste.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 3 3 233

Ita-Est

Ita-Ita

309 277 410 375 Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 3), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Le sole tre segnalazioni in Italia si riferiscono a soggetti abbattuti, tutti successivamente al 1977 anno da cui la specie è protetta in Italia. I tre soggetti sono stati inanellati in Svizzera in periodo autunnale ed invernale, e segnalati in località diverse delle regioni settentrionali, con un caso relativo all’area costiera del Delta del Po. Di particolare interesse un dato di ricattura diretta, verso il Piemonte, il che suggerisce anche il superamento diretto della catena alpina.

The Goosander is a passage migrant, a winter visitor and a very rare breeder in Italy, where a tiny population has been found, since the late ‘90ies, in Veneto, Piedmont and Friuli. Also during the winter not more than some 20 birds are reported, mainly on the alpine lakes and the Veneto breeding areas. A total of three birds ringed in Switzerland in autumn and winter have been shot in Italy during December (two cases) and June (one case). One bird has been directly reported from Piedmont, suggesting direct crossing of the Alps. The species is protected in Italy since 1977.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

FALCO PECCHIAIOLO (Pernis apivorus) [02310] EUROPEAN HONEY-BUZZARD Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Migratore a lungo raggio con aree di svernamento estese nell’Africa equatoriale centro-occidentale dal Golfo di Guinea al bacino del Congo. In Europa presenta ampio areale riproduttivo, con popolazioni generalmente stabili ad eccezione di quelle scandinave che mostrano preoccupanti tendenze demografiche negative. Nidifica in ambienti forestali, sia di conifere che di caducifoglie, dove costruisce il nido su alberi maturi. Si spinge fino a quote elevate, superiori ai 1.550 m s.l.m., ma lo si ritrova anche in aree pianeggianti, con boschi intervallati da radure. La popolazione italiana è stimata tra le 600 e le 1.000 coppie regolarmente distribuite lungo l’arco alpino e negli Appennini settentrionali, mentre più a Sud la presenza si fa meno costante e manca del tutto dalle isole. L’Italia è un corridoio di migrazione di primaria importanza nel corso dei movimenti di ritorno verso i siti riproduttivi, con diverse migliaia di soggetti in transito regolarmente censiti nell’area dello Stretto di Messina.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 139). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Anche in base alle modalità di inanellamento ed alla mancanza di specifici progetti di marcaggio di popolazioni nidificanti, i totali annuali variano ampiamente ma si riferiscono comunque a numeri davvero molto bassi e di rado superiori alla decina di soggetti. Non si evidenzia alcun andamento temporale definito. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 44 44 401 361 1893 1950 1981 1981 3055 3586 3586

Ita-Est 1 1 846

Ita-Ita 1 1 47

4178

376

4178

376

4178 846

376 47

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La distribuzione dei siti di inanellamento è vasta ed abbraccia un ampio spettro latitudinale, dalle regioni alpine al Sud della penisola ed alla Sicilia. Spesso questi inanellamenti si riferiscono a soggetti riabilitati in centri di recupero e quindi rilasciati. La distribuzione stagionale degli inanellamenti riflette quella della presenza della specie nel nostro Paese; numeri relativamente più alti si riferiscono ai mesi di settembre ed ottobre.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Falco pecchiaiolo - Pernis apivorus

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 45). Circostanze note 36 (80%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Tranne che per un caso, tutte le segnalazioni in Italia si riferiscono a soggetti morti per abbattimento. La specie è protetta nel nostro Paese a partire dal 1977, ma intense attività di abbattimento illegale, tradizionalmente mirate in primo luogo proprio al Falco pecchiaiolo, hanno caratterizzato per decenni l’area dello Stretto di Messina. Anche il solo dato di un soggetto italiano ripreso all’estero si riferisce ad un esemplare abbattuto.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Sezione ricatture — Recoveries Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 40). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Il modesto campione numerico disponibile indica come un’altissima percentuale di soggetti non sopravviva oltre il primo autunno. Considerato che il Pecchiaiolo è una specie potenzialmente longeva, quanto rilevato risulta essere conseguenza delle modalità di segnalazione dei soggetti inanellati, riferite pressoché unicamente ad abbattimenti.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 45). Condizioni note 43 (95.6%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n =38). Phenology of foreign recoveries in Italy. Il transito tardivo primaverile è confermato dalla bassa percentuale di ricatture in maggio e giugno. Ben più rilevante il campione relativo al transito post-riproduttivo, pur a fronte di numeri nettamente inferiori di pecchiaioli in transito attraverso l’Italia nella tarda estate ed in autunno, rispetto a quanto avviene in primavera. La netta differenza stagionale nella presenza della specie nel nostro Paese è legata ad una strategia di migrazione ad arco da parte delle vaste popolazioni dell’Europa settentrionale (Cramp & Simmons 1980). Stante anche la modalità delle segnalazioni, legata ad attività venatoria, non sorprende comunque la prevalenza delle osservazioni a partire dall’inizio di settembre, con frequenze massime nell’ultima decade del mese e nella prima di ottobre.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 44). Movements towards Italy.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 38). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Molto netta risulta la prevalenza di soggetti inanellati nei Paesi Scandinavi, in particolare Svezia e Finlandia, caratterizzati da attività anche intense di inanellamento di rapaci (Saurola 2008). Gli altri inanellamenti ricadono anch’essi in un’area posta comunque lungo una stessa direttrice con componente N-NE rispetto all’Italia. La localizzazione dei siti di ricattura in Italia è ampia, dalle latitudini più settentrionali dell’arco alpino a Sud fino in Sicilia ed alle isole Pelagie. Interessante l’assenza di ricatture dalla Sardegna. Nella penisola si nota una certa concentrazione di osservazioni nelle regioni del nord-est, ma numerose sono anche le segnalazioni dalle coste tirreniche. La percentuale elevata di dati dallo Stretto di Messina conferma comunque il transito di buoni contingenti, in questo tipico “collo di bottiglia” per la specie, anche nel corso della migrazione post-riproduttiva. Gli spostamenti documentati confermano elevate distanze percorse dai siti di inanellamento, spesso superiori ai 2.000-3.000 km.

250

Falco pecchiaiolo - Pernis apivorus

Per la massima parte gli inanellamenti risultano effettuati su pulcini o comunque nel corso della stagione riproduttiva, il che rende ancora più interessante il campione di ricatture, riconducibili direttamente al paese di origine delle diverse popolazioni. In particolare si sottolinea come quelle svedese e finlandese rappresentino, nel contesto europeo, i casi di più marcato declino di una specie altrimenti considerata sicura (Birdlife International 2004). Poche ma interessanti ricatture dirette nell’ambito dello stesso autunno confermano spostamenti lungo direttrici tra loro parallele, da longitudini diverse dell’Europa settentrionale, verso il nostro Paese (fig. 15).

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 36). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 4). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Figura 14. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 40). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

251

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 6). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Queste segnalazioni confermano il transito in primavera, attraverso lo Stretto di Messina, di pecchiaioli diretti verso le medesime aree principali di origine individuate dalle osservazioni autunnali.

Figura 18. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Merita attenzione anche la singola ricattura entro i confini nazionali, la quale conferma direttrici NE-SW dall’entroterra tirrenico verso il Nord Africa tunisino, attraverso la Sicilia. The Honey Buzzard is a breeder and a passage migrant in Italy, with a local population of 600-1,000 pairs mainly along the Alps and the Northern Appennines, being much less frequent further south. Strong migration is recorded both in autumn, especially in the NE of Italy, and spring, when the Strait of Messina, between Sicily and Calabria, represents one of the most important bottleneck sites within the Palearctic. The species is only seldom ringed in Italy, within a range of sites widely stretched across the country and only 139 birds marked between 1982-2003. Foreign recoveries in Italy are reported since the ‘30ies, with a peak in the second half of the ‘50ies. Apart from one individual, all others are reported as dead due to shooting. The species is protected in Italy since 1977. Most recoveries are concentrated between the second half of September and the second decade of October. The vast majority of birds reported from Italy have been ringed, mostly as pulli, in Sweden and Finland; the rest of the sample refers to birds ringed still in areas NE from Italy. Recovery localities are concentrated in the NE of continental Italy, hence mostly in coastal sites along the peninsula, while the crucial importance of the Strait of Messina also stands from the high number of recoveries. No data are available from Sardinia. Few direct autumn recoveries support a model of parallel directions, from areas at progressively more eastern longitudes in Northern Europe, towards Italy. Ringing sites of spring recoveries in Italy confirm a same geographical area as indicated by the overall sample. One single birds, marked in Lazio in Central Italy, offers a winter recovery from Ghana. A single recovery within Italy indicates a SW direction towards Africa through Sicily. Most birds reported from Italy did not survive longer than their first autumn, which can be explained by the absolute prevalence of dead recoveries.

Figura 17. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Questa singola, ma peraltro interessante ricattura estera si riferisce ad un Falco pecchiaiolo liberato nel Lazio e ripreso alla metà di gennaio in Ghana, a conferma della distribuzione invernale nell’Africa sub-sahariana occidentale degli uccelli che transitano in Italia in autunno.

252

NIBBIO BRUNO (Milvus migrans) [02380] BLACK KITE Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae)

La specie è distribuita, con sottospecie diverse, nella massima parte dell’Eurasia, ad eccezione delle latitudini più settentrionali, quindi in Australia ed anche nella gran parte del continente africano dove risulta molto diffuso. La massima parte delle popolazioni sono migratrici; quelle europee in particolare svernano a Sud del Sahara, tranne che per contingenti ridotti che trascorrono l’inverno in Francia, Spagna ed Italia meridionali. Su scala europea la specie ha mostrato tendenze demografiche positive in Paesi importanti, per le dimensioni delle popolazioni nidificanti quali la Francia. Di contro mostra però un calo generalizzato in vaste aree continentali e tali da farla definire al momento vulnerabile. In Italia il Nibbio bruno è distribuito diffusamente lungo la fascia prealpina. La presenza si fa meno rilevante nelle aree appenniniche settentrionali, mentre la specie torna ad essere più abbondante nelle regioni centrali tirreniche, spingendosi a Sud fino in Puglia e Calabria. Assente dalla Sardegna lo si trova invece nella Sicilia nord-occidentale. La popolazione italiana, definita stabile, mostra ampie fluttuazioni inter-annuali che ne rendono complessa una valutazione numerica precisa; attualmente si stimano tra le 700-1.000 coppie riproduttive. Fortemente adattabile a condizioni ambientali le più diverse, il Nibbio bruno selezione primariamente aree pianeggianti con zone umide. Nidifica comunque anche in ambienti nettamente più aridi e steppici.

Le località di inanellamento sono ampiamente distribuite nel Paese, con campioni più consistenti nelle regioni centro-meridionali; bassa la percentuale di pulli marcati al nido, mentre è abbastanza diffuso il marcaggio di soggetti riabilitati.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 88). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali sono molto bassi e di rado superano la decina di uccelli inanellati. Ampie fluttuazioni inter-annuali non mettono in luce tendenze particolari. A livello stagionale, la distribuzione degli inanellamenti di soggetti sviluppati mostra una certa concentrazione nel periodo del passo primaverile e fino all’inizio di giugno (Macchio et al. 1999).

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 33 33 822 767 823 863 885 889 1696 2128 2128

Ita-Est 2 2 160

Ita-Ita 4 4 1290

361

208

361

177

381 314

406 2104

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 37). Condizioni note 33 (89.2%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 37). Circostanze note 25 (67.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

La quasi totalità del campione si riferisce a soggetti deceduti; la causa di morte assolutamente prevalente è rappresentata da abbattimenti diretti, mentre secondarie sono diverse cause di origine antropica.

Le segnalazioni estere in Italia mostrano un aumento irregolare nelle frequenze dalla fine degli anni ’30, con un massimo nella seconda metà degli anni ’60. A questo segue una riduzione marcata e rapida, con ultime ricatture negli anni ’80. Ben più recenti le rare osservazioni di soggetti marcati in Italia, in particolare nell’ultimo decennio del secolo scorso. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

I due soggetti segnalati all’estero sono entrambi deceduti per cause naturali.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 35). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Di rilievo l’alta percentuale di inanellamenti esteri relativi a pulcini, a fronte di una frequenza davvero ridotta relativa ai dati italiani.

254

Nibbio Bruno - Milvus migrans

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 24). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La massima parte dei soggetti risulta non sopravvivere oltre I due anni di vita, il che contrasta con le longevità massime potenziali per la specie, superiori ai 20 anni. Ciò è da imputare alla componente prevalente di soggetti abbattuti tra quelli segnalati in Italia. Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 31). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni si hanno con la fine di marzo e le ricatture primaverili proseguono in maggio e fino in giugno. I precoci movimenti post-riproduttivi vedono prime osservazioni alla fine di agosto e quidi in settembre, con dati più tardivi entro la decade centrale di ottobre.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 33). Movements towards Italy. Gli inanellamenti originano essenzialmente da Svizzera e Germania, con quest’ultimo Paese che contribuisce con il più alto numero di ricatture. Un solo soggetto risulta inanellato in Polonia ed abbiamo inoltre tre segnalazioni di uccelli marcati in Tunisia settentrionale nel corso dei loro movimenti primaverili di ritorno alle aree europee di nidificazione. Su scala nazionale è ampia la distribuzione delle località di ricattura. Queste abbracciano latitudini che vanno dalle regioni prealpine a Sud sino allo Stretto di Messina ed alla Sicilia settentrionale. Le segnalazioni nelle regioni meridionali e quelle più orientali in Italia originano da soggetti inanellati nella Germania nord-orientale piuttosto che in Svizzera. Le distanze tra località di inanellamento e ricattura sono ampiamente distribuite e variano da poche decine fino ad oltre 1.500 km.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

L’analisi distributiva delle località di inanellamento di pulcini individua due aree distinte di origine per i soggetti successivamente segnalati in Italia centrate rispettivamente in Germania e Svizzera. Ciò conferma come il nostro Paese sia utilizzato, in momenti anche diversi dell’anno, quale ponte attraverso il Mediterraneo che connette le aree di nidificazione con quelle di svernamento africane.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 31). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 9). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 14 Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 26). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Non si notano differenze tra la distribuzione delle località di ricattura autunnali e primaverili (fig. 17). In primavera troviamo un dato interessante rappresentato da una ricattura, a poco più di un anno di distanza, tra la Tunisia settentrionale e l’immediato entroterra toscano, a suggerire una fedeltà alla rotta di migrazione primaverile. Le due località sono allineate lungo una direttrice S-N (fig. 18).

Figura 15. Distribuzione spaziale degli inanellamenti all’estero di pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione con ricatture in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 32). Spatial distribution of birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 12). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

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Nibbio Bruno - Milvus migrans

Figura 20. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Figura 18. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione (n = 1). Spring migrants breeding in Italy. Birds ringed abroad during spring migration and recovered in Italy during the breeding period.

Due le segnalazioni all’estero dall’Italia, rispettivamente dal Veneto in Corsica settentrionale a breve distanza di tempo, a indicare una direttrice SW, e l’altra in Austria, nella primavera dell’anno successivo all’inanellamento. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 21. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 4) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Figura 19. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Poche le segnalazioni entro i confini nazionali; in alcuni casi si tratta di soggetti riabilitati, il che contribuisce a rendere complessa l’interpretazione di alcuni di questi spostamenti.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Black Kite is a regular breeder and passage migrant in Italy. An estimated population of 700-1.000 pairs is distributed mainly along the Prealps, the presence being more scarce in the Northern Appennines, while densities increase again in coastal Thyrrenian areas, southwards towards Calabria and Puglia, reaching NW Sicilia. The species is only scarcely ringed in Italy, with a total 88 individuals marked in the period 1982-2003. Ringing sites are widely distributed across the country, with a prevalence for central and southern areas. Few chicks have been marked, while a number of birds come from rehabilitation centres. Foreign recoveries increase in frequency between the late ‘30ies, with a peak in the second half of the ‘60ies, followed by a sharp decline. The species is protected in Italy since 1977. Most of the foreign birds have been ringed as pulli. The vast majority of birds have been reported dead, and 88% of cases refer to deliberate taking by man. Another 8% have died due to other human-related causes. The only two Italian recoveries abroad report death due to natural causes. The earliest spring recoveries are in the third decade of March, while the last ones are in mid-June. Post breeding recoveries start in mid-August and increase in September, with single cases till mid-October. The vast majority of the overall sample refer to bids ringed in Germany and Switzerland, with only one case from Poland and three referring to birds marked in northern Tunisia on their spring migration. Recovery sites in Italy are widely stretched along latitude, from the Alpine area south towards the Strait of Messina and Northern Sicily. The spatial analysis of ringing sites during the breeding season shows two distinct areas of birds funnelling along Italy, respectively in Switzerland and in NE Germany. No differences are observed in the geographical distribution of recovery sites in autumn and spring. One bird, ringed in spring at Cap Bon in Northern Tunisia, has been reported from coastal Latium after two springs, exactly along a S-N direction. Two recoveries abroad are available of birds ringed in Italy, a first direct one from Veneto to northern Corsica, the other one from Central Italy in mid-June towards Austria, in late April of the following year. Few reports within the national boundaries do not allow to point out clear patterns. Most of the reported birds do not survive longer than two years, which is explained by the prevalence of dead recoveries within the overall sample.

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NIBBIO REALE (Milvus milvus) [02390] RED KITE Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Ampiamente distribuito su base latitudinale pur se nell’ambito di un areale essenzialmente ristretto al solo Paleartico occidentale, il Nibbio reale ha subito un declino molto marcato delle sue popolazioni europee numericamente più consistenti, in particolare in Spagna, Francia e Germania. In base a ciò la specie è definita come in declino su scala europea. La specie si caratterizza per popolazioni settentrionali che migrano verso l’Europa sud-occidentale ed il Nord Africa, mentre quelle più meridionali sono essenzialmente residenti. L’areale distributivo in Italia ha visto una drastica contrazione storica: attualmente la popolazione stimata è di 150-200 coppie nidificanti, distribuite con bassi numeri nel Lazio, quindi verso Sud, con la massima parte concentrata nelle regioni meridionali della penisola, in particolare Basilicata ed in Sicilia, e presenze anche in Sardegna nordoccidentale. Il nostro Paese è anche importante area di svernamento per la presenza di rilevanti raggruppamenti in regioni quali Toscana, Abruzzo, Lazio e Basilicata. L’habitat di nidificazione è caratterizzato dalla presenza di boschi maturi con aree aperte che vengono utlizzate quali terreni di caccia.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 35). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La scarsità della specie tra quelle inanellate in Italia porta a totali annuali che solo in un caso superano la decina di soggetti marcati, a fronte di numerosi anni nei quali manca qualsiasi dato. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 15 15 1125 1443 911 1032 899 912 1602 4299 4299

Ita-Est

Ita-Ita 1 1 2437 231 231 231 2437

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le catture di Nibbio reale in Italia sono occasionali ed a volte riferite a soggetti riabilitati in centri di recupero. La distribuzione degli inanellamenti mostra comunque un’ampia distribuzione geografica lungo la penisola.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 16). Circostanze note 10 (62.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

La totalità dei soggetti segnalati in Italia sono deceduti e la causa prevalente è rappresentata da abbattimenti diretti, con una bassa frequenza di casi legati ad attività antropiche indirette. La specie è protetta in Italia dal 1977.

Le segnalazioni estere si distribuiscono piuttosto regolarmente per tutto il periodo considerato, già a partire dall’inizio degli anni ’30 e fino agli anni più recenti. L’unico dato italiano che ha portato ad una successiva ricattura risale alla seconda metà degli anni ’90.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 12). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements

La massima parte dei soggetti marcati all’estero risulta inanellata al nido; l’unico soggetto con anello italiano ricatturato è stato invece inanellato come adulto, essendo stato precedentemente ferito e riabilitato in un centro di recupero.

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 11). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 16). Condizioni note 14 (87.5%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Nibbio reale - Milvus milvus

Le segnalazioni in Italia di soggetti esteri riguardano la massima parte dell’anno, ad eccezione dei mesi primaverili tardivi ed estivi. Le prime ricatture si hanno infatti solo a partire da ottobre e proseguono sino in aprile.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 11). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 13). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 15). Movements towards Italy. La distribuzione geografica delle località di inanellamento dei nibbi reali segnalati in Italia indica movimenti lungo un asse NE-SW verso il nostro Paese. In Italia i soggetti si distribuiscono ampiamente su base latitudinale, dalle aree più continentali sino alla Sicilia. Una serie di riprese riguarda aree costiere, ed interessante risulta anche il singolo dato relativo alla Sardegna. La quasi totalità dei dati si riferisce a pulcini (fig. 13).

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 2). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

261

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 8). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Questo caso singolo di una ricattura nazionale si riferisce ad un soggetto riabilitato, segnalato comunque a ben sette anni di distanza dal momento della reimmissione in natura, sempre nell’ambito dell’Italia centrale. The Red Kite has seen a dramatic population and range decline in Italy, where nowadays between 150-200 pairs are estimated, scarcely in Latium, being more frequent southwards, particularly in Basilicata and Sicily. It also breeds in NW Sardinia. Italy is also an important wintering site, with large roosts in Abruzzo, Latium and Basilicata. The species is only seldom ringed in Italy, with a total of but 35 marked birds between 1982-2003, a part of which refers to rehabilitated individuals. Foreign recoveries in Italy are widely distributed between the early ‘30ies and the first years of this century. Most birds have been ringed as chicks and the entire sample refers to dead birds, largely due to deliberate taking by man, otherwise due to pollution; the species is protected in Italy since 1977. Foreign recoveries are distributed between mid-October till early March. Ringing localities of birds recovered in Italy suggest NE-SW axes of movement towards our country. Germany is the most represented country, followed by Sweden, Poland and Czeck Republic. Recovery localities in Italy are widely distributed along latitudes, from NW continental regions southwards mostly in coastal sites of western Italy, till southern Apulia, south-eastern Sicily and Sardinia. Recoveries is autumn and spring are located in northern Italy, while winter reports and more widespread. A single recovery within Italy refers to a rehabilitated birds reported after seven years from its release.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 2). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le diverse fasi stagionali vedono le prime segnalazioni autunnali nelle regioni settentrionali, analogamente a quanto poi si osserva nel corso della primavera. Ben più ampiamente distribuite le ricatture nel corso dell’inverno, periodo di presenza della specie nel complesso della penisola.

262

GRIFONE (Gyps fulvus) [02510] EURASIAN GRIFFON Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Specie ampiamente diffusa in Eurasia, dal Nepal all’Asia centrale, ad Ovest fino nel Paleartico occidentale. La storia recente del Grifone in Europa è contraddistinta da una drastica riduzione di areale accompagnata da significativa contrazione numerica. Questo avvoltoio sociale è stato oggetto in diversi paesi dell’Europa occidentale di importanti ed intensi interventi di conservazione. Le popolazioni più orientali, del Caucaso e della Turchia, mostrano ancora preoccupanti tendenze demografiche negative, mentre quelle occidentali, in particolare in Spagna e Francia, si caratterizzano per incrementi significativi dei propri effettivi. La specie è naturalmente presente in Italia nella sola Sardegna, dove da alcuni decenni la locale popolazione ha visto la messa in opera di vari interventi di restocking. Nella penisola ed in Sicilia sono presenti popolazioni totalmente introdotte o reintrodotte. Nel complesso non più di alcune decine di coppie si riproducono in Italia. La presenza di vaste aree ricche di bestiame e di alte falesie sicure risulta requisito essenziale per la presenza del Grifone. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 142). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Anche l’andamento annuale degli inanellamenti è influenzato fortemente dalla realizzazione dei vari progetti di conservazione. Da qui la variabilità inter-annaule nei totali di soggetti inanellati a partire dai primi anni ’90. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 10 8 488 151 285 330 180 293 575 1466 186

Ita-Est 2 2 747

Ita-Ita 7 6 285

411

177

411

44

683 1373

466 285

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La massima parte degli inanellamenti si riferisce a soggetti marcati prima di essere immessi in natura. Le tre aree qui mostrate hanno tutte visto interventi di immissione. In Sardegna sono stati marcati anche dei giovani, come anche in Friuli.

263

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Una prevalenza di casi si riferisce a soggetti morti; tra questi predominano le cause di origine antropica rispetto a quelle naturali. Alla luce del fatto che gli uccelli sono spesso relativamente facili da osservare posati, sono frequenti le segnalazioni basate su lettura in natura degli anelli.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 14). Circostanze note 12 (85.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Tutti i marcaggi che hanno prodotto segnalazioni risultano storicamente recenti, a partire dai primi anni ’90 e fino all’inizio di questo secolo. Non si notano differenze né tra i dati italiani e stranieri, né con la distribuzione storica delle ricatture.

Figura 7. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Condizioni note 2 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing. I soggetti esteri risultano inanellati principalmente come pulcini al nido o giovani; diversa la distribuzione delle classi di età dei soggetti marcati in Italia, i quali risultano tutti adulti al momento dell’inanellamento, in quanto liberati nell’ambito di progetti di reintroduzione. Sezione ricatture — Recoveries Figura 8. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Circostanze note 1 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. I due soli casi relativi a soggetti inanellati in Italia e ripresi al di fuori dei confini nazionali sono riferiti a mortalità dovuta ad azione deliberata dell’uomo.

Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 14). Condizioni note 14 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

264

Grifone - Gyps fulvus

I giovani del Quarnero hanno prodotto una percentuale alta delle poche ricatture disponibili. Essi si sono spostati, da un lato nelle ben note aree di svernamento friulane, dall’altro verso Sud lungo l’Adriatico. Interessante risulta anche il caso del soggetto segnalato in Lombardia. I due soggetti inanellati in Francia sono anch’essi originati da progetti di reintroduzione e sono stati marcati quali soggetti già sviluppati. Entrambi sono stati segnalati in Piemonte.

Figura 9. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 10). Nonostante la elevata longevità della specie, e stante comunque il modesto campione di segnalazioni, oltre il 60% dei soggetti risulta ricatturato o riosservato entro il primo anno dall’inanellamento. Il massimo periodo di tempo trascorso fino al ritrovamento è appena superiore ai quattro anni. La popolazione italiana è stata ed è, purtroppo, tuttora soggetta ad eventi di mortalità massiccia dovuta ad avvelenamento intenzionale.

Figura 11. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 8). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Le segnalazioni in Italia di soggetti di origine estera sono ampiamente distribuite nel corso dell’anno, da aprile, alle fasi tardo-estive ed ai mesi più prettamente invernali. I soggetti segnalati in Italia originano dalla Francia ed in misura maggiore dalla Croazia, dove i grifoni sono stati marcati nelle isole del Quarnero. Questi ultimi soggetti comprendono i casi di spostamenti più ampi, fino alla Puglia.

Figura 12. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le due uniche ricatture all’estero di soggetti italiani sono avvenute in autunno, rispettivamente a distanza di quatto mesi e di poco più di tre anni e mezzo dall’inanellamento. Questi due grifoni italiani si sono spostati rispettivamente in Croazia e Montenegro, rimanendo apparentemente legati alle coste orientali dell’Adriatico.

Figura 10. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (simbolo giallo, n = 6) o giovani dell’anno (simbolo blu, n = 2). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli (yellow simbol) or young of the year (blue simbol).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy The species has been the target of intense conservation efforts in Italy already since decades. The only naturally occurring population is in Sardinia, where restocking initiatives have been carried on mainly in the NW of the island. Reintroduced or introduced populations are now present in the mainland and in Sicily. Few tens of pairs presently breed in our country. Most of the few marked birds have been ringed before release; exceptions are the tiny fraction of pulli ringed both in Friuli and Sardinia. Annual totals have peaked in the mid-‘90ies and show a new increase in the last years of the period analysed here. A total sample of 142 birds have been ringed between 1982-2003. The whole small sample of recoveries is concentrated since the early ‘90ies. The majority of recoveries refer to birds dead due to indirect human causes, the rest being read in the field. Recoveries in Italy are widespread along the year, between early spring and winter. A total of six out of eight birds originate from Croatia, the others from southern France. The former have moved both towards important wintering areas in Friuli, reaching also the southern Adriatic, with two records in Apulia. Also the two French birds originated from reintroduction projects and were both reported from Piedmont. Two vultures ringed in Friuli have been reported abroad, both along the Eastern Adriatic, in Croatia and Montenegro respectively, where they were both shot. Within the national boundaries one birds marked in Friuli moved SW towards Abruzzo, where it was reported from the area of an introduction project. Two other birds, ringed respectively in Friuli and Abruzzo, were later reported within the same region.

Figura 13. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 6). National recoveries of birds ringed in Italy. Interessanti risultano i dati relativi ad uccelli inanellati e ricatturati in Italia; di due soggetti marcati in Friuli, uno è stato segnalato nella medesima regione mentre l’altro ha raggiunto l’Abruzzo centrale, sede di un ulteriore progetto di reintroduzione. Molto ridotto appare invece lo spostamento dell’unico individuo inanellato in Abruzzo e successivamente segnalato sempre entro i confini regionali.

Figura 14. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 6). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Elapsed time between ringing and recovery (all records).

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FALCO DI PALUDE (Circus aeruginosus) [02600] WESTERN MARSH-HARRIER Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Il Falco di palude ha vastissimi areali distributivi in Eurasia e fino in Estremo oriente, comprendendo anche Australia e Nuova Zelanda. In Europa la specie mostra situazioni demografiche generalmente stabili o positive. Il comportamento migratorio varia a seconda delle diverse popolazioni, con quelle distribuite nell’Europa nord-orientale che migrano, mentre quelle dell’area circum-mediterranea sono prevalentemente residenti. Le aree di svernamento comprendono il Mediterraneo fino all’Asia Minore, estendendosi quindi a Sud del Sahara, in una vasta fascia longitudinale che va da Eritrea e Sudan ad Est, fino in Nigeria e Senegal. La dispersione giovanile inizia con la fine di agosto e continua come vera migrazione nei mesi di settembre ed ottobre e fino in novembre. La migrazione di ritorno inizia in Africa a febbraio/marzo, mentre l’attraversamento del Mediterraneo ha luogo da marzo a fine maggio. In Italia il Falco di palude nidifica con una popolazione stimata tra le 70-100 coppie distribuite soprattutto nelle aree costiere dell’Alto Adriatico, ma anche in zone umide interne della Pianura Padana. Fortemente discontinuo l’areale a latitudini più meridionali della penisola; risulta assente dalla Sicilia e nidificante in Sardegna. In inverno il nostro Paese ospita numeri importanti di falchi di palude, stimati in 700-1.000 individui. La specie frequenta aree aperte con densa vegetazione e nidifica essenzialmente in estesi canneti o in marcite.

La distribuzione geografica dei siti di inanellamento ricalca quella di una serie di zone umide costiere ed interne nell’Italia centro-settentrionale dove sono stati inanellati anche un buon numero di pulcini al nido. Ciò è particolarmente evidente in Friuli, dove la specie è stata oggetto di attività di marcaggio intensive. Numeri alti di soggetti risultano catturati lungo la costa emiliana-romagnola, ed in questo caso ci si riferisce a soggetti inanellati nel corso della migrazione primaverile di ritorno lungo la costa adriatica. Molte delle altre località hanno visto catture occasionali; interessanti, tra queste ultime, quelle relative alle piccole isole tirreniche, riferite a soggetti in attraversamento attivo del Mediterraneo.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n= 1.673). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie è stata inanellata con numeri crescenti su base annuale nel periodo in esame, con massimi anche superiori al centinaio di soggetti. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 148 143 640 645 1139 1126 872 870 2908 3194 3194

Ita-Est 24 24 1118

Ita-Ita 9 9 392

1297

286 153 153 153 755 1044

982 4380 5790

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Tra gli inanellamenti esteri prevalgono in maniera assoluta i pulcini marcati al nido, il che rende le segnalazioni ancora più rilevanti in quanto riferite a soggetti di cui è nota l’origine e il periodo di involo. I dati italiani vedono invece prevalere i soggetti inanellati a seguito di cattura attiva nel corso della migrazione, come ben illustrato anche dall’andamento stagionale degli inanellamenti (vedi Macchio et al. 1999).

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 150). Condizioni note 136 (90.7%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. L’andamento storico delle ricatture estere in Italia mostra un primo aumento dall’inizio degli anni ’40, con le prime segnalazioni, e fino agli anni ’60; a questo segue un massimo storico registrato nella seconda metà degli anni ’70, seguito quindi da un lento decremento, ma sempre su buoni valori percentuali, fino alla fine del periodo considerato. L’andamento delle ricatture di soggetti marcati in Italia riflette bene quello dello sforzo di inanellamento della specie nel nostro Paese che ha visto una tendenza all’incremento a partire dagli anni ’80, e soprattutto negli anni ’90. Il massimo è stato raggiunto nella prima metà di questo stesso decennio.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 150). Circostanze note 97 (64.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Oltre la metà delle ricatture effettuate in Italia derivano da abbattimenti, nonostante lo status di protezione del quale la specie gode ormai dal 1977 anche in Italia. Altre cause negative sono collegate a soggetti trovati in cattive condizioni, anche feriti, e non più rilasciati, nonché ad inquinamento e cause antropiche diverse. Positivamente una buona percentuale delle circostanze si riferisce a soggetti rilasciati in natura, siano essi stati recuperati e curati o controllati da inanellatori. L’inanellamento rappresenta certamente una crescente fonte di dati nel corso del tempo, anche in relazione allo sviluppo storico già ricordato delle attività di studio della specie in Italia.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 24). Condizioni note 23 (95.8%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Falco di palude - Circus aeruginosus

Oltre un terzo degli uccelli risulta esser sopravvissuto pochi mesi, mentre più del 90% non supera i cinque anni di vita. Considerando le strategie riproduttive della specie, che non inizia a riprodursi prima del secondo o terzo anno, ed i dati di longevità massima registrati in natura, si ritiene questi livelli di sopravvivenza eccessivamente bassi e verosimilmente spiegati dall’alta percentuale degli uccelli segnalati in Italia che sono stati abbattuti.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 24). Circostanze note 14 (58.3%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Tra le segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia prevalgono gli uccelli deceduti, e la causa principale di mortalità è rappresentata da abbattimenti diretti. Seguono altre cause di origine antropica, tra le quali l’inquinamento da sostanze tossiche. Notiamo anche una certa frequenza di cause naturali dovute a malattie. Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 121). Phenology of foreign recoveries in Italy. Poche le segnalazioni in gennaio e febbraio, mentre con la prima decade di marzo i movimenti di ritorno si fanno progressivamente più intensi, fino ad un massimo annuale nella prima decade di aprile. Le ricatture si mantengono su buoni livelli di frequenza fino alla seconda decade di maggio, per poi proseguire, quali eventi occasionali, fino in agosto. Con la terza decade del mese si nota un netto incremento delle ricatture, che raggiungono il massimo stagionale nella prima decade di ottobre; questo è seguito da una rapida diminuzione in novembre, e singole segnalazioni in dicembre, relative alla popolazione svernante Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 151). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 82). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 16. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 121). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Prevalgono le ricatture su distanze di 500-1.000 km, ma un certo numero di casi ricade al di sopra dei 2.000 km di percorrenza.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 143). Movements towards Italy.

Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 127). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Le aree di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia abbracciano primariamente l’Europa centro-orientale e l’area baltica e scandinava. Germania e Repubblica Ceca sono i Paesi maggiormente rappresentati, seguiti da Finlandia, Svezia e Polonia. Vista la fortissima prevalenza dei pulli tra i soggetti inanellati all’estero, la carta descrive anche le aree di origine dei soggetti successivamente segnalati in Italia. Nel nostro Paese le segnalazioni sono concentrate nelle regioni settentrionali, ed in particolare nel Triveneto ed Emilia-Romagna, quindi in Lombardia e Piemonte più ad Ovest. Importante anche il ruolo della Toscana a Sud degli Appennini. Nelle regioni meridionali le osservazioni sono meno numerose e si concentrano primariamente lungo le coste, dove sono più numerosi gli ambienti umidi frequentati in maniera selettiva dalla specie. Lungo il Tirreno spiccano le osservazioni sulla costa laziale e campana, sull’Adriatico nella Puglia garganica e meridionale. Interessanti anche le ricatture in Sardegna e Sicilia, soprattutto nelle aree occidentali di quest’ultima isola. Un dato dalle Pelagie conferma l’attraversamento diretto del Mare di Sicilia.

Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 152). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. L’analisi distributiva delle località di inanellamento e ricattura mostrata nella figura 17 indica chiaramente come l’Europa centro-orientale rappresenti l’area di origine prevalente dei falchi di palude segnalati in Italia. In secondo luogo per rilevanza si conferma l’area baltica. L’Italia viene quindi interessata da movimenti con forte componente NESW attraverso l’Europa centrale; popolazioni più occidentali, quali quella inglese, seguono invece le coste dell’Europa nord-occidentale nei loro spostamenti verso Sud. Come peraltro nella massima parte del continente europeo, la specie si caratterizza anche in questi Paesi per tendenze demografiche crescenti o stabili.

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Falco di palude - Circus aeruginosus

I dati relativi al periodo dello svernamento sono anch’essi legati alle coste, certamente in relazione alla distribuzione di zone umide, e ad una serie di località interne in EmiliaRomagna, Veneto e Lombardia.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 54). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 31). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Le segnalazioni autunnali interessano l’Italia nel suo complesso, con già ben evidente la concentrazione di osservazioni nell’Italia continentale e nelle regioni settentrionali della penisola. L’area centrale manca di ricatture, mentre quelle localizzate nelle estreme regioni meridionali sembrano originarie prevalentemente da aree poste più ad oriente rispetto a quelle di inanellamento di uccelli ricatturati in settori settentrionali del Paese. In autunno il transito verso l’Africa è confermato anche dalle osservazioni nelle aree occidentali e meridionali della Sicilia.

La distribuzione delle ricatture in primavera non mostra differenze apprezzabili rispetto a quanto rilevato in autunno. Le segnalazioni nelle regioni meridionali sono tutte costiere, mentre le ricatture in aree interne si rilevano solo nelle regioni settentrionali. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 21. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 24). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni sono ampiamente distribuite su base stagionale, con la sola assenza dei mesi di gennaio e febbraio ed una leggera prevalenza delle fasi di migrazione primaverile.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 8). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

In Europa è la Polonia ad essere più rappresentata quale area di segnalazione di uccelli inanellati in Italia. La distribuzione delle ricatture conferma la forte connettività, per la specie, dell’Italia con aree centro-orientali europee. L’attraversamento del Mediterraneo centrale da parte di uccelli marcati in Italia è confermato da una ricattura a Malta, e certamente interessanti risultano le segnalazioni dai quartieri di svernamento sub-sahariani, con un’osservazione in Mali e due in Ghana. Anche nel caso di segnalazioni estere di anelli italiani la gran parte dei dati ricade tra i 500-1.500 km di distanza percorsa. Le ricatture dalle aree di svernamento confermano invece movimenti intorno e superiori ai 4.000 km.

Figura 22. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 25. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 12). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). Le segnalazioni all’estero in fasi riproduttive suggeriscono un ulteriore ampliamento dell’area geografica di origine dei falchi che raggiungono l’Italia, con segnalazioni fino in Ucraina centro-meridionale.

Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 24). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.

Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 24). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 26. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 3). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period.

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Falco di palude - Circus aeruginosus

The Marsh Harrier is a regular breeder, passage and wintering migrant in Italy. A national population between 70100 pairs is mainly distributed in the complex of continental wetlands of the Northern Adriatic, as well as within the Po plain. The breeding range is more fragmented further south along the peninsula and this Harrier is absent from Sicily, despite breeding in Sardinia. An important wintering population between 700-1,000 individuals is widely distributed across Italian wetlands. The species is regularly ringed in Italy, with annual totals showing a positive trend between 1982-2003 and an overall 1,673 birds marked. The geographical distribution of ringing sites matches that of main wetlands, but concentrations of data refer either to ringing of chicks based on local studies, as in Friuli in the NE, or to capture activities of spring passage migrants, like along the Adriatic coasts of Emilia-Romagna. Scattered data from small Thyrennian islands confirm the crossing of stretches of open sea. The first foreign recoveries in Italy date the early ‘40ies and are followed by a first increase in frequency till the ‘60ies. A decrease is recorded afterwards, although a peak is reached in the late ‘70ies, leading to a progressive more recent decrease. The historic pattern of recoveries of Italian ringed birds matches the one of ringing activities in our country, with higher frequencies since the ‘80ies. The majority of foreign birds have been ringed as pulli, differently from the those marked in Italy, which largely refer to migrating birds. Over 60% of recoveries in Italy are of birds dead due to shooting, followed by those controlled by ringers and a smaller percentage of cases linked to different circumstances. Slightly less than a half of the Italian ringed birds recovered abroad have also been shot. Foreign recoveries in Italy are widely distributed along the year; high percentages are reported both in spring and postbreeding migration. Peak frequencies in spring are between late March and the first decade of April, when the annual maximum is reported. Scattered observations refer to the breeding season, while southwards movements have their highest frequency between mid-September and mid-October, sharply declining towards the end of this month. Most recoveries refer to birds ringed in Central-Eastern Europe, the Baltic and Scandinavia. Germany and Czeck Republic are the most important countries of ringing. Recovery sites in Italy are concentrated across the North and the Po Plain, with high numbers between Friuli, Veneto and Emilia. Observations are more scattered south of the Appennines, where Tuscany has good numbers; further south recovery sites are mainly coastal, down till Western Sicily and Southern Sardinia. Few data from small islands confirm direct crossing of stretches of sea in spring. Spatial analysis of birds ringed at the nest or during the breeding season confirm the importance of Central-eastern Europe as an area of origin of Marsh Harrier populations migrating through or wintering in Italy. Most autumn recoveries concentrate in Northern Italy; central Italy is almost void of data, while a bunch of observations in the extreme southern regions originate from more north-eastern areas. A similar distribution is reported in spring, while the small sample of winter recoveries is concentrated in coastal sites. A total of 24 individuals ringed in Italy have been reported abroad, with a concentration of recoveries in spring. Within Europe Poland is the most represented country of recoveries of these birds, and the geographical distribution of recoveries confirms connectivity with central and eastern Europe. One bird crossing the Mediterranean has been reported from Malta, while two winter recoveries originate from Ghana and 1 from Mali, the latter referring to a birds ringed during the breeding season. Recoveries abroad during the breeding season extend the area of origin of Marsh Harriers migrating through Italy more to the east, till Ukraine. Recoveries within Italy show some extended movements between the Northern Adriatic and Sicily. Over 1/3 of the sample refers to birds which survived only few months, while no birds exceeds five years; this unbalanced situation can be explained by the prevalence of dead birds among the recoveries in Italy.

Figura 27. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi estero in qualsiasi periodo (n = 2). Post-breeding dispersal. Birds ringed as adults (age > 3) in Italy during the breeding period and recovered abroad in any period.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 7). National recoveries of birds ringed in Italy. Tra le ricatture entro i confini nazionali osserviamo, a fronte di spostamenti su breve raggio, movimenti consistenti di animali certamente in migrazione, dalla costa adriatica emiliana fino al Golfo di Gaeta, all’area dello Stretto di Messina ed alla Sicilia settentrionale.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

ALBANELLA REALE (Circus cyaneus) [02610] HEN HARRIER Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Specie a distribuzione olartica, l’Albanella reale è migratrice nell’Europa nord-orientale e parzialmente migratrice o residente nella rimanente parte dell’areale riproduttivo. Le popolazioni europee hanno subito un grave declino negli anni ’70-’90, mentre più di recente quella russa, di primaria importanza per consistenza e valore conservazionistico, pare stabilizzata, e quella francese mostra tendenze demografiche positive. Le aree di svernamento degli uccelli provenienti da Scandinavia, Ucraina e Bielorussia sono rappresentate dal bacino del Mediterraneo, Asia Minore, Iraq ed Iran; modesti contingenti raggiungono il Nord Africa. La migrazione di ritorno inizia a fine febbraio e le aree riproduttive dell’Europa occidentale e centrale sono rioccupate alla fine di marzo, mentre quelle orientali verso la metà di aprile. In Italia è regolarmente presente in migrazione e nel corso dell’inverno; una coppia si è riprodotta in EmiliaRomagna alla fine degli anni ’90. La popolazione svernante in Italia è numericamente importante, stimata in alcune migliaia di individui. L’Albanella reale frequenta un’ampia varietà di ambienti aperti, sia umidi che di steppa e brughiera.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n=84). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Poche sono le albanelle reali inanellate in Italia ed i totali annuali non raggiungono mai la decina di soggetti. Non si notano andamenti di sorta nel periodo analizzato. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 7 7 291 128 1375 1165 614 593 2633 1251 165

Ita-Est

Ita-Ita 1 0

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Gli inanellamenti sono occasionali e si riferiscono quasi sempre a singoli individui. Le località di marcaggio sono ampiamente distribuite, con una certa concentrazione nelle regioni settentrionali dell’Italia continentale, ma si spingono fino alle latitudini più meridionali della penisola.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Albanella reale - Circus cyaneus

Una percentuale significativa del campione, numericamente comunque molto ridotto, si riferisce invece a soggetti che sono stati rilasciati a seguito soprattutto di attività di inanellamento.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n=7). Circostanze note 5 (71.4%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Le poche segnalazioni estere si distribuiscono occasionalmente dall’inizio degli anni ’60 e fino agli ultimi anni del secolo scorso.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 7). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. La massima parte delle segnalazioni è avvenuta entro pochi mesi dall’inanellamento ad indicare, stanti i dati sopra commentati, una prevalenza di uccisioni illegali nel corso della prima migrazione autunnale o svernamento.

La massima parte dei soggetti risulta essere stata inanellata come pulli al nido, ed un solo soggetto come giovane già involato. Ciò consente di conoscere con esattezza l’origine geografica dei soggetti segnalati nel nostro Paese.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Sezione ricatture — Recoveries Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 7). Condizioni note 6 (85.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Tra le condizioni che hanno portato alla segnalazione dei soggetti inanellati prevalgono le uccisioni o catture deliberate da parte dell’uomo. Come gli altri uccelli rapaci, la specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 7). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Finlandia e Repubblica Ceca sono le nazioni di origine dei soggetti segnalati in Italia, ad indicare una provenienza generalmente nord-orientale delle albanelle che raggiungono il nostro paese.

Tutte le ricatture in Italia si riferiscono alle fasi di migrazione post-riproduttiva ed ancor più di svernamento, con una prevalenza dei mesi di ottobre-dicembre.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 7). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 6). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Le regioni dell’Italia settentrionale rappresentano la destinazione principale delle albanelle reali inanellate segnalate in Italia. Un singolo dato si riferisce alla Toscana. Stanti le dimensioni molto ridotte del campione, la distribuzione geografica dei soggetti segnalati nel corso dell’inverno non si discosta da quella del complesso dei soggetti ricatturati nel nostro Paese.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 7). Movements towards Italy.

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Albanella reale - Circus cyaneus

The Hen Harrier is a regular passage and wintering migrant in Italy, where a single recent breeding event has been confirmed in the late ‘90ies in Emilia-Romagna. Few thousands individuals are estimated wintering in our country, which stands as an important destination for a species which has seen a dramatic decline in Europe in recent decades. Very few Hen Harriers are annually ringed in Italy, with numbers only seldom exceeding ten individuals. Ringing localities of the only 84 birds marked between 1982-2003 are widely scattered across the country, with a higher frequency in northern continental Italy. The few foreign recoveries, between the first decade of August and the end of the year, are distributed between the ‘60ies and the end of the last century and refer mostly to pulli. The majority if cases are of birds dead due to deliberate taking by man; the species is protected in Italy since 1977. Recoveries originate from Czeck Republic and Finland; recovery sites are mainly in northern continental Italy, with a single case from Tuscany. A single recovery within Italy refers to a bird reported, within the same week in February after two years, from less than 15 km from its original ringing site in Friuli, suggesting winter site fidelity.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 3). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Stanti le dimensioni molto ridotte del campione, la distribuzione geografica dei soggetti segnalati nel corso dell’inverno non si discosta da quella del complesso dei soggetti ricatturati nel nostro Paese. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 15. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1). National recoveries of birds ringed in Italy. L’unico caso disponibile di un soggetto inanellato e segnalato in Italia, qui riportato eccezionalmente anche se riferito a distanze inferiori ai 15 km dal sito di inanellamento, mostra una localizzazione alla ricattura molto prossima al sito di inanellamento ed una data stagionale che ricade addirittura nella medesima settimana, anche se a due anni di distanza. Ciò suggerisce un interessante fenomeno di fedeltà al sito di svernamento.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

ALBANELLA PALLIDA (Circus macrourus) [02620] PALLID HARRIER Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Distribuita in Eurasia fino alla Siberia meridionale ed all’Asia centrale, in Europa la quasi totalità della popolazione nidificante ricade in Russia. Qui, a partire dall’ultimo decennio del XX secolo, la specie ha sofferto significativi cali demografici, a causa dei quali è ora considerata minacciata. Spiccatamente migratrice, l’Albanella pallida ha i principali areali di svernamento nelle savane erbose dell’Africa subsahariana, dal Senegal ad Ovest fino in Etiopia. Importanti contingenti si spingono anche a sud dell’Equatore e fino alla Provincia del Capo. In autunno le principali rotte di migrazione seguono il Mediterraneo orientale ed il Medio Oriente. In Italia è più frequente in primavera, con passaggio intenso in Puglia e nell’area dello Stretto di Messina. E’ segnalata anche quale svernante irregolare. Frequenta terreni aperti nelle aree di nidificazione, dove dal livello del mare si spinge anche a quote elevate.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 12 11 401

Ita-Est

Ita-Ita 1 0

501 500 736 951

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 2. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura.Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Figura 1. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 12). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).

Sezione inanellamento — Ringing data

L’Albanella pallida viene inanellata solo occasionalmente in Italia: il totale conta solo 12 soggetti nel periodo analizzato e numeri annuali mai superiori ai tre individui.

Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le poche ricatture estere si distribuiscono a partire dagli anni ’20, con una relativa concentrazione tra gli anni ’50-’70.

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Albanella pallida - Circus macrourus

Figura 7. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 10). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Le ricatture in Italia di albanelle pallide estere hanno avuto luogo entro un massimo di soli tre anni dall’inanellamento, con sei casi su dieci che si riferiscono al primo anno dal marcaggio.

A differenza di quanto spesso avviene nei rapaci, le albanelle pallide segnalate in Italia sono state inanellate principalmente quali soggetti adulti e comunque pienamente sviluppati. Mancano del tutto gli inanellamenti di pulcini al nido.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements

Sezione ricatture — Recoveries

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 11). Condizioni note 9 (81.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 10). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni in Italia sono concentrate soprattutto nei mesi primaverili, tra la prima decade di marzo, con un massimo annuale nella terza, e la prima di maggio. I due soggetti ricatturati in fasi post-riproduttive si riferiscono alle prime due decadi di novembre.

Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 11). Circostanze note 7 (63.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La massima parte delle segnalazioni si riferisce a soggetti abbattuti o comunque catturati in Italia, nonostante la specie sia formalmente protetta nel nostro Paese a partire dal 1977.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 11. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 11). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Una parte prevalente dei movimenti documentati sono compresi tra i 400 ed i 700 km, con un massimo di oltre 700 km. Non si notano correlazioni tra la distanza coperta ed il tempo intercorso tra inanellamento e ricattura. Figura 9. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 12. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 3). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Figura 10. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 11). Movements towards Italy.

Il ruolo che l’Italia riveste per la specie quale area di svernamento viene confermato da due singoli casi di soggetti che, inanellati in Tunisia nel corso della migrazione primaverile, sono stati quindi ricatturati in Calabria durante i mesi invernali.

L’area geografica di origine dei soggetti segnalati in Italia è fortemente influenzata, in questo caso, dalla distribuzione delle attività di inanellamento di rapaci in migrazione. A parte il singolo dato tedesco, tutti gli altri soggetti sono infatti stati marcati in Tunisia, nel corso delle intense attività di studio dei rapaci in transito effettuate nell’area di Cap Bon.

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Albanella pallida - Circus macrourus

L’andamento descritto nella figura 13 viene confermato da tre dati di ricattura diretta di soggetti inanellati e segnalati nel corso della migrazione primaverile. Da notare che tale fase si protrae stagionalmente fino a comprendere periodi che vedono la specie già impegata nelle attività riproduttive nei quartieri di nidificazione.

Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 6). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. In primavera l’Italia è interessata da movimenti di albanelle pallide che, provenienti dal Nord Africa, attraversano la Sicilia e le regioni meridionali della penisola secondo rotte con forte componente orientale.

Figura 15. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 10).

The Pallid Harrier is a rare passage migrant in Italy, with occasional winter records. Spring migration is more intense than autumn movements, and higher numbers are reported from Apulia and the Strait of Messina. It is seldom ringed in Italy, with only 12 birds marked between 1982-2003. A total of 12 foreign ringed birds have been reported, most of which have not been ringed as pulli; the earliest records are in the ‘20ies, with a concentration of reports between the ‘50ies-‘70ies. Most recoveries refer to shot birds. The species is protected in Italy since 1977. Reports start in the first decade of March, peak at the end of the month and stop after the first decade of May. Only two autumn recoveries are within the first two decades of November. Apart from a single bird ringed in Germany, all others have been marked during spring migration in the area of Cap Bon in Northern Tunisia. Recovery sites are mostly in SE Italy, confirming a route with a SW-NE direction, involving the regions of southern and south-eastern Italy. This is supported also by three direct spring recoveries. One bird ringed in Germany, and two of those from Tunisia, have been reported during the winter months, along the coast of the Northern Adriatic and in Sicily, respectively.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 3). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

ALBANELLA MINORE (Circus pygargus) [02630] MONTAGU’S HARRIER Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) L’Albanella minore è distribuita ampiamente in Eurasia, ad Est fino alla Siberia meridionale ed all’Asia centrale, ad occidente fino alle coste atlantiche. La popolazione europea mostra situazioni di stabilità demografica ove non di incremento, il che consente di escludere attualmente timori per la conservazione della specie, nonostante significativi cali negli ultimi decenni. Migratrice a lungo raggio, con le popolazioni del Paleartico orientale che raggiungono l’India, mentre quelle più occidentali si muovono verso l’Africa subsahariana. I movimenti attraverso l’Europa sono principalmente verso SW in autunno, e NE in primavera. Attraversa ampi bracci di mare, seppure grandi concentrazioni autunnali si possano osservare sullo Stretto di Gibilterra, tra metà agosto e l’inizio di settembre. Intensi anche i movimenti nell’area dello Stretto di Messina. In Italia è distribuita principalmente in aree continentali, mentre lungo la penisola la si trova soprattutto tra Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, con poche coppie rilevate più a Sud. Assente dalla Sicilia nidifica in Sardegna occidentale. Attualmente si stimano circa 260-380 coppie nidificanti. Importanti gli spostamenti nel corso della migrazione primaverile, fino a centinaia di soggetti in singole giornate nel corso dell’attraversamento del Mediterraneo (es. Ventotene, Spina ined.). Nel nostro Paese frequenta aree coltivate, zone collinari o calanchive, golene fluviali.

Le aree di inanellamento sono soprattutto concentrate in Friuli, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Lazio, con numeri più bassi di soggetti marcati in Piemonte e su alcune delle piccole isole tirreniche, nel corso della migrazione primaverile. Molti di questi inanellamenti si riferiscono a pulcini al nido.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.290). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti di Albanella minore in Italia hanno visto un positivo incremento tendenziale nel periodo considerato. A partire dall’inizio degli anni ’80 notiamo infatti un incremento netto dei totali annuali che, con ampie variazioni inter-annuali prosegue fino alla metà degli anni ’90. Successivamente si assiste ad una nuova diminuzione che pare poi introdurre ad anni recenti con una nuova tendenza all’aumento. L’andamento stagionale nell’inanellamento di soggetti sviluppati mostra una evidente concentrazione nel periodo della migrazione di ritorno, nei mesi di aprile e maggio, anche se l’indice di abbondanza raggiunge livelli interessanti nelle fasi post-riproduttive. La fenologia dei sessi mostra un inizio dei movimenti di ritorno leggermente anticipato nei maschi rispetto alle femmine. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 18 18 601 582 1008 1222 990 1163 2276 3650 2114

Ita-Est 9 9 995 241 1119 760 747 622 3559 2916 433

Ita-Ita 7 5 879 33 37 32 33 62 1799

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Albanella minore - Circus pygargus

Sezione ricatture - Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 22). Condizioni note 21 (95.5%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 22). Condizioni note 14 (63.6%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Prevalgono, tra le ricatture, le segnalazioni di uccelli deceduti, e la causa primaria della morte è rappresentata da abbattimenti diretti. In secondo luogo è l’attività di inanellamento che fornisce segnalazioni, sia attraverso ricatture che letture di anelli in natura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere in Italia si distribuiscono ampiamente ed irregolarmente dall’inizio degli anni ’30, con un picco nella seconda metà degli anni ’60, al quale fa seguito una sensibile diminuzione, con osservazioni più recenti alla fine degli anni ’80. Le ricatture di uccelli marcati in Italia si distribuiscono invece in anni più recenti, in particolare a partire dalla seconda metà degli anni ’80. L’Albanella minore è protetta in Italia dal 1977.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 9). Condizioni note 7 (77.8%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 9). Circostanze note 5 (55.6%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Alta la percentuale di soggetti inanellati al nido, sia tra gli inanellamenti italiani, sia per gli esteri.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Anche tutte le albanelle segnalate all’estero risultano morte, a causa primariamente di abbattimenti, in secondo luogo per cause naturali.

Le ricatture si suddividono tra le due fasi di migrazione, con quelle prenuziali tra la seconda decade di aprile e la prima di maggio e quelle post-riproduttive, più numerose, che iniziano con l’ultima decade di agosto e si concentrano in settembre.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 27). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 11). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 18). Movements towards Italy. La gran parte degli inanellamenti all’estero si distribuiscono in un’area direttamente a nord rispetto all’Italia. La maggior parte dei dati si riferisce a pulcini, il che indica l’origine geografica delle popolazioni la cui presenza in Italia viene confermata dai dati di inanellamento (fig. 16). Il Paese più rappresentato è la Germania, con marcaggi soprattutto nelle sue regioni centro-settentrionali. Troviamo quindi albanelle marcate in Svezia, Danimarca ed Olanda. I siti più occidentali sono in Francia, mentre dall’area di Cap Bon in Tunisia

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 16). Phenology of foreign recoveries in Italy.

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Albanella minore - Circus pygargus

provengono alcuni soggetti inanellati in primavera. I siti di ricattura in Italia si distribuiscono ampiamente, con una prevalenza di osservazioni dalla penisola e fino in Sicilia a Sud. La ricattura sull’Isola di Capraia conferma spostamenti su ampio fronte che la specie compie anche laddove questi comportino attraversamenti di ampi bracci di mare. La massima parte delle ricatture sono autunnali; gli spostamenti sono compresi tra i 500-1.500 km, con un singolo caso superiore ai 2.000 km percorsi.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 18). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 17. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 3). La specie è nota per compiere spostamenti ad arco tra l’Europa e l’Africa. Queste poche ma interessanti ricatture di soggetti in migrazione attiva, inanellati in primavera nell’area di Cap Bon, confermano una forte componente SW-ENE seguita da albanelle che vengono transitano a basse latitudini nelle regioni dell’Italia meridionale, apparentemente dirette verso l’area balcanica. Due delle ricatture sono a distanza di tempo breve, a conferma delle rotte seguite nel corso di questi movimenti di ritorno.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 10). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 18. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 7). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Poche le segnalazioni all’estero, distribuite in fasi di migrazione primaverile ed autunnale, con un interessante dato dai quartieri di svernamento.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 19. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 21. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 7), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).

Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 9). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 20. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 9). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. I siti di ricattura sono localizzati direttamente ad Est dei nostri confini orientali, in Austria e Repubblica Ceca, quindi in Polonia ed in tre diversi Paesi africani. In particolare abbiamo osservazioni da siti costieri di Algeria e Libia quindi, in inverno, dal Ciad, direttamente a Sud del nostro Paese. Interessante notare come la gran parte delle ricatture si riferisca a soggetti inanellati da pulcini (fig. 23).

Figura 23. Ricattura all’estero di individui inanellati in Italia come pulli (n = 7). Recoveries abroad of birds ringed as pulli in Italy.

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Albanella minore - Circus pygargus

Figura 24. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 2). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period.

Figura 27. Individui inanellati in Italia da pulli (età = 1) o giovani (età = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 2). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons.

Queste due segnalazioni di indubbio interesse si riferiscono a soggetti inanellati intorno alla fine di giugno e segnalati, nell’agosto immediatamente successivo, in siti orientali rispetto all’Italia. Tali spostamenti suggeriscono componenti orientali nelle fasi di dispersione di giovani da poco involati.

The Montagu’s Harrier is a regular breeder and passage migrant in Italy. The national breeding population, estimated in 260-380 pairs, is largely distributed in Northern Italy, with lower numbers south of the Appennines, where Tuscany, Marche and Latium host more birds. Spring passage is more intense than autumn movements; hundreds of individuals reported from the Strait of Messina; large numbers also observed on small Thyrrenian islands. The species has been the target of intense research in Italy; ringings refer mostly to pulli and are concentrated in Friuli, Emilia, Marche and Tuscany. Passage migrants have been marked in sites at various latitudes, including small islands. A total of 1,290 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend in the ‘80ies and till the mid-‘90ies, with a later decrease correlated to the end of some local projects. Passage migrants are concentrated in spring, when males pass earlier than females. Dead birds prevail among those reported in Italy, with deliberate taking by man being the most frequent reason, followed by control and release of ringed birds. A prevalence of shot birds is also found among the few birds reported abroad from Italy. Foreign recoveries in Italy take place between the second decade of April and the first of May, and from the last of August till the third of September. Ringing sites abroad are distributed north from Italy, with Germany being the most important country of origin, and data also from Sweden, Denmark and The Netherlands. One bird originates from France and 4 have been ringed in the area of Cap Bon in northern Tunisia during spring migration. Recovery sites are widely distributed along the peninsula, with a prevalence of coastal areas and one observation from the island of Capraia, supporting the active crossing of stretches of sea. Loop migration with spring return movements across the Mediterranean is supported also by few recoveries, two of which being direct ones, from Tunisia towards SE Italy. The few recoveries abroad of birds marked in Italy largely as pulli are from eastern countries, like Austria, Czeck Republic and Poland, as well as from 3 African countries, namely coastal areas in Algeria and Tunisia and one winter record in Chad, due south from the ringing site of this chick in Marche.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5). National recoveries of birds ringed in Italy. Le poche segnalazioni entro i confini nazionali indicano spostamenti di modesta entità ed in direzioni variabili; ciò riguarda anche i soli due dati di dispersione natale (fig. 27).

Figura 26. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 4). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

ASTORE (Accipiter gentilis) [02670] ] GOSHAWK Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Distribuito con otto sottospecie in tutta la regione Olartica, l’Astore è presente con la forma nominale nel Paleartico occidentale, Africa nord-occidentale inclusa, e con la sottospecie arrigonii in Sardegna e Corsica. Ha comportamento parzialmente migratore con le popolazioni del Nord Europa generalmente stanziali, e quelle localizzate nel Circolo Artico e nell’ex-Unione Sovietica che effettuano spostamenti di varia portata verso aree più meridionali. Tra le specie del genere è quella che si sposta meno. La fase di dispersione inizia appena i giovani raggiungono l’indipendenza e continua per tutti i mesi invernali. I movimenti più marcati verso Sud si hanno dal tardo settembre a novembre, mentre il passo di ritorno inizia a febbraio con territori riproduttivi occupati nuovamente in marzo-aprile. Il quadro dello stato di conservazione in Europa è variegato, con declini in alcuni Paesi centroorientali ed in Fennoscandia e tendenze positive in vaste aree; al momento la specie nel complesso non desta preoccupazione in Europa. In Italia l’Astore è nidificante, migratore regolare e svernante, con una popolazione stimata tra 500-800 coppie. Ha una distribuzione uniforme nelle aree alpine e prealpine, mentre sugli Appennini, dove pure si spinge a sud fino in Calabria, la presenza è frammentaria e limitata alla fascia montana della faggeta ed ai tratti di bosco maturo di collina.

Occasionali le catture di questa specie, che non ha visto progetti di inanellamento dedicati. La gran parte delle catture deriva da attività autunnali, ed i siti di marcaggio si distribuiscono ampiamente soprattutto lungo la fascia prealpina ed in Appennino settentrionale.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 53). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il campione quantitativamente limitato, con numeri di uccelli marcati su base annuale sempre inferiori alla decina e riferito solo a soggetti sviluppati, non consente di mettere in luce alcun andamento nella distribuzione temporale degli inanellamenti.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 1 1 1594

Ita-Est 2 0

Ita-Ita 5 3 395

1002

42

1002

39

1002 1594

72 409

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Astore - Accipiter gentilis

L’unica ricattura estera è di un soggetto inanellato sulla costa baltica tedesca all’inizio di settembre, ed abbattuto in Veneto alla metà di gennaio, a cinque anni di distanza.

Sezione ricatture — Recoveries

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 3. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 6. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 3). National recoveries of birds ringed in Italy. Figura 4. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 4). Condizioni note 3 (75%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Tre le ricatture entro i confini nazionali, nell’ambito delle regioni settentrionali, ed indicano movimenti di modesta estensione rispettivamente nell’area dei laghi alpini lombardi e del Friuli orientale.

In Italia disponiamo di un totale di quattro ricatture: tre si riferiscono a soggetti abbattuti, due dei quali nel 1981, mentre l’ultima è di un Astore catturato accidentalmente e quindi rilasciato. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

The Goshawk is a regular breeder, a passage and a winter migrant in Italy. An estimated 500-800 pairs are distributed mainly along the Alps and the northern sector of the Appennines, southwards till Calabria; the arrigonii subspecies breeds in Sardinia, while the species is absent from Sicily. The species has never been the target of ringing projects in Italy, and the scanty annual totals, never exceeding a dozen birds, mainly originate from accidental trapping during standard ringing sessions. Ringing sites are concentrated across northern continental Italy and in the northern Appennines. A total of 53 birds have been marked between 1982-2003. Out of the four available recoveries in Italy, three have been shot and one has been accidentally trapped and then released. The single foreign recovery in Italy is of a bird ringed at the beginning of September on the Baltic coast of Germany and recovered in Veneto at mid-January, five years later. Within the national boundaries three recoveries indicate short movements within northern Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 5. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SPARVIERE (Accipiter nisus) [02690] SPARROWHAWK Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Specie diffusa nell’intero paleartico, dalle coste occidentali europee all’intera Asia, ad Est fino al Medio Oriente ed al Giappone. La vasta popolazione europea mostra situazioni di stabilità o tendenze demografiche positive. A fronte di un areale così ampio varia nettamente il comportamento migratorio, con popolazioni settentrionali che si spostano su lungo raggio e quelle distribuite alle più basse latitudini che risultano spiccatamente residenti. I giovani dell’anno sono meno mobili, e per le classi di sesso, i maschi si spostano più delle femmine. Dall’Europa continentale gli uccelli seguono essenzialmente rotte verso S-SW. Le aree di svernamento interessano la gran parte dell’Europa sud-occidentale, spingendosi a sud fino in Nord Africa. Lo Sparviere è ampiamente diffuso in ambienti diversi in Italia, dall’arco alpino alle estreme latitudini della penisola, nonché sulle isole maggiori. Presente in boschi misti dalla pianura fino ai 1.800 m s.l.m., si riproduce anche in contesti urbani discontinui. La popolazione italiana ha indici massimi di densità elevati anche rispetto al più vasto contesto europeo, e viene stimata tra le 5.000-10.000 coppie.

regioni continentali si distribuiscono i marcaggi di pulcini al nido. A Sud degli Appennini le località di inanellamento sono meno numerose, con una leggera prevalenza del versante tirrenico. Interessanti gli occasionali inanellamenti su piccole isole, a conferma di attraversamento di estesi bracci di mare.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.148). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’andamento annuale degli inanellamenti mostra un chiaro aumento nei totali durante la seconda fase del periodo in esame. Tale tendenza positiva inizia negli anni ’80 e diviene ancor più marcata a partire dalla seconda metà degli anni ’90. I numeri rimangono comunque abbastanza ridotti e non superano mai il centinaio di soggetti. Su base stagionale le catture sono soprattutto relative al periodo tardoestivo ed autunnale, con un picco tra metà settembre e fine novembre, mentre valori relativamente alti dell’indice di abbondanza si riferiscono al periodo gennaio-marzo. Non si notano differenze apprezzabili nella distribuzione stagionale di frequenza dei sessi. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). Abbastanza ampiamente distribuite le località di inanellamento, con una concentrazione rilevante nelle regioni centro-settentrionali e soprattutto nella fascia prealpina. Qui le catture si concentrano nelle fasi tardo-estive ed autunnali, in concomitanza con le intense attività di monitoraggio della migrazione post-riproduttiva dei Passeriformi. Sempre nelle

Statistiche campione

Est-Ita

Ita-Est

Ita-Ita

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

67 67 291 360 1388 1501 1421 1770 2646 1550 1550

8 8 462 186 771 146 451 146 2485 1420 300

33 11 676 254 89 45 47 45 375 2884 272

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

290

Sparviere - Accipiter nisus

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 78). Condizioni note 70 (89.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 78). Circostanze note 56 (71.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Le segnalazioni estere si distribuiscono già a partire dagli anni ’20, con un primo leggero incremento di frequenza negli anni ’50, ed un aumento ben più marcato negli anni ’80-’90. Anche le prime ricatture di uccelli inanellati in Italia datano agli albori dell’inanellamento, nella seconda metà degli anni ’30, ed hanno un incremento significativo a cavallo tra gli anni ’80-’90. La specie è protetta in Italia dal 1977.

La vasta maggioranza delle ricatture si riferisce a soggetti deceduti per abbattimento o cattura diretta. Una gamma abbastanza ampia di cause antropiche diverse è alla base delle altre ricatture. Anche tra i pochi sparvieri inanellati in Italia e segnalati all’estero prevalgono uccelli abbattuti.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Condizioni note 8 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Alta la frequenza di pulcini tra gli inanellamenti esteri, seguiti da giovani dell’anno. I dati italiani si distribuiscono più equamente tra le diverse classi di età.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Circostanze note 7 (87.5%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 58). Phenology of foreign recoveries in Italy. La massima parte delle ricatture riguarda le fasi di migrazione post-riproduttiva, a partire già dalla terza decade di agosto, con numeri più importanti in ottobre ed un massimo annuale nella prima decade di novembre, al quale segue una irregolare diminuzione fino in dicembre. Gli inanellamenti analizzati su scala nazionale confermano il mese di ottobre come fase di intensa presenza della specie, con un massimo stagionale nell’indice relativo di abbondanza che coincide con l’ultima decade del mese. Nella medesima decade si ha anche il massimo annuale nel numero di uccelli inanellati. La frequenza delle ricatture si mantiene su livelli molto contenuti tra gennaio ed aprile; interessante notare, al riguardo, come i dati di inanellamento vedano invece nella terza decade di gennaio il picco dell’abbondanza relativa.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 77). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 36). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Circa il 70% dei soggetti, tra quelli segnalati in Italia, non sopravvive oltre il primo anno di vita e sono pressoché assenti i soggetti che superano i quattro anni. Lo Sparviere raggiunge in natura anche i 20 anni di vita; il campione qui analizzato è certamente influenzato dall’alta frequenza di soggetti abbattuti o comunque deceduti tra quelli segnalati in Italia.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Sparviere - Accipiter nisus

alcuni degli spostamenti più estesi registrati, superiori ai 2.000 km. da Finlandia e Svezia. L’insieme delle ricatture riportate nella mappa è interessante anche in quanto relativo ad un’alta percentuale di pulcini (fig. 16), il che conferma la distribuzione geografica di questi sparvieri che sono stati segnalati in Italia.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 67). Movements towards Italy. Le località di inanellamento degli sparvieri segnalati in Italia si distribuiscono a NE rispetto al nostro Paese. Spiccano i numeri prevalenti di soggetti marcati nell’area Baltica, con la Finlandia quale Paese maggiormente rappresentato, il quale si caratterizza peraltro per intense attività di inanellamento di rapaci. Una buona percentuale di casi riguarda le coste meridionali del Baltico, con inanellamenti nell’area del Courish Spit, come anche settentrionali del bacino, in relazione anche alla localizzazione di ben note stazioni storiche di inanellamento svedesi. Sempre comprese nello stesso spettro di direzioni verso il nostro Paese sono distribuite le località di inanellamento nell’Europa centro-orientale, in particolare in Germania e Repubblica Ceca. Pochi uccelli sono stati inanellati a latitudini più meridionali ed a breve distanza dai nostri confini nazionali ed un singolo soggetto risulta marcato, nel corso della migrazione primaverile, nell’area tunisina di Cap Bon. La distribuzione delle ricatture in Italia privilegia le regioni settentrionali continentali sia lungo la fascia prealpina che in Pianura Padana. Concentrazioni più marcate di ricatture caratterizzano regioni quali Friuli, Veneto e Lombardia. Nettamente meno numerose le segnalazioni a sud degli Appennini e fino alle estreme latitudini meridionali della penisola, nell’area dello Stretto di Messina ed in Sicilia. Tra queste segnalazioni

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 35). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. La carta conferma l’ipotesi che gli inanellamenti effettuati nelle coste meridionali della Svezia e tra Polonia e Russia baltica si riferiscano a soggetti inanellati in fasi tardive della migrazione autunnale. Le ricatture svedesi in Italia, in particolare, rappresentano localizzazioni spiccatamente meridionali tra quelle degli sparvieri inanellati in quel Paese (Fransson & Pettersson 2001).

Figura 17. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati non come pulli (n = 28). Foreign recoveries in Italy of birds ringed not as pulli. Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 58). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Primariamente concentrate nelle regioni continentali le segnalazioni autunnali, che rappresentano la maggioranza dei dati disponibili. Tre interessanti ricatture dirette (fig. 20) confermano le rotte con componente NE-SW verso l’Italia, e movimenti anche rapidi dall’area baltica, con una segnalazione a meno di un mese dal Courish Spit al Piemonte. Si rileva già una prima segnalazione dalla Sicilia meridionale.

Figura 18. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 41). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 3). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

L’analisi distributiva dei dati di inanellamento relativi a fasi riproduttive individua bene le due diverse aree già menzionate, rispettivamente il Baltico finlandese e l’Europa centroorientale.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 25). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 28). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

La distribuzione in Italia delle ricatture invernali non si discosta da quella autunnale; questa comprende tutti gli inanellamenti effettuati lungo le coste svedesi che sono

294

Sparviere - Accipiter nisus

invece assenti dai dati autunnali. Si registra una frequenza leggermente superiore di ricatture nelle regioni centro-meridionali italiane.

Le poche ricatture italiane all’estero si distribuiscono ampiamente nelle fasi non riproduttive. La prosecuzione di movimenti autunnali che coinvolgono longitudinalmente l’area prealpina viene confermata dalle cinque segnalazioni ad W-SW rispetto all’Italia, tre delle quali in Francia e due in Spagna, una delle quali sull’Isola di Maiorca. Un soggetto marcato nell’Alto Adriatico produce uno degli spostamenti più consistenti, fino in Finlandia centrale, a circa 2.500 km. di distanza dal sito di inanellamento.

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 4). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Tra questi dati notiamo il caso interessante di una ricattura diretta, a circa 10 giorni di distanza, tra Cap Bon in Tunisia e l’area dello Stretto di Messina, a conferma di movimenti di risalita lungo l’importante rotta di migrazione di ritorno di rapaci e veleggiatori che, partendo proprio dalle coste tunisine, si incanala lungo la Sicilia e quindi lo Stretto (Agostini 2002).

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.

Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy The Sparrowhawk is one of the most widespread and common diurnal raptors in Italy. It breeds with an estimated population of 5,000-10,000 pairs from the Alps south along the peninsula and on the main islands. It is also present in fragmented urban areas. Local densities in some areas are high even when compared to average values for Europe. It is also a regular migrant and winter visitor. Ringing localities show a wide distribution, with high concentrations in the north and especially along the Prealps, from Friuli to the East towards Piedmont in the West; most of these birds are ringed during general netting activities primarily targeted to autumn Passerine migrants. Ringing sites are more scattered south of the Appennines, mainly on the west of the peninsula. Ringing samples from small islands confirm direct crossing of the sea between Italy and North Africa. Still in the north we find the few ringed chicks. National totals have shown a positive trend between the ‘80ies and ‘90ies, ad especially since the second half of this decade. Numbers have never exceeded the threshold of 100 birds, with a total 1,148 birds marked between 1982-2003. The first foreign recoveries are in the late ‘20ies, with an increase in the ‘50ies and a stronger one between 1980-1990. Italian ringed birds have been reported already since the ‘30ies, with a prevalence of observations since the ‘80ies. Over 85% of recoveries are of dead birds, out of which 67% have been shot or trapped. Another over 25% of cases refer to accidental capture or various human-related causes. The species is protected in Italy since 1977. Dead recoveries prevail also among the few birds marked in Italy and recovered abroad. Most foreign recoveries in Italy take place during the post-nuptial movements, with a peak between October and November. Also the analysies of ringing data confirm the last decade of October as the one with the highest values of both the number of ringed birds and of the seasonal relative index of abundance. The latter reaches its annual maximum in the third decade of January, while the frequency of recoveries shows low values during the first months of the year. The areas of origin of Sparrowhawks recovered in Italy are placed NE from our country, with high frequencies from the Baltic, Finland being the most represented country. More to the south we find birds ringed in centraleastern Europe, and especially in Czeck Republic and Germany. Recovery localities in Italy are mainly north of the Appennines, along the Prealps and in the Po plain. South of the Appennines numbers drop and sites are scattered south till Calabria and Sicily. Most birds have been ringed as chicks, which helps describing the geographical area of origin of the birds migrating through and wintering in Italy. NE-SW routes are confirmed also by a small sample of direct autumn recoveries towards northern Italy. A single direct spring recovery from Tunisia confirms return movements across Sicily, till the area of the Strait of Messina. Recoveries abroad of birds ringed in Italy confirm how Sparrowhawks moving through northern Italy in the autumn continue towards the SW, reaching Mediterranean France and Spain. One bird marked in the northern Adriatic has been reported from Finland, at a distance of over 2,500 km. A small sample of recoveries within Italy indicates short-distance movements. Over 70% of birds do not survive beyond their first year, and none longer than five years, which can be explained by the high frequency of dead recoveries.

Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 11) con fenologia di inanellamento e tempo intercorso alla ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and time to recovery (all records). Poche le segnalazioni entro i confini nazionali, tra le quali prevalgono spostamenti su breve distanza e variamente direzionati. Un caso piemontese rappresenta forse l’unico dato di dispersione post-giovanile, sempre nell’ambito dei confini regionali.

Figura 27. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 1). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within 1 year from ringing

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POIANA (Buteo buteo) [02870] COMMON BUZZARD Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Presente in tutto il Paleartico, la Poiana è rappresentata da popolazioni più settentrionali che migrano anche su considerevoli distanze, fino ad aree di svernamento anche transequatoriali, e da popolazioni distribuite più a meridione che comprendono primariamente soggetti residenti. Specie fortemente eclettica, nidifica su alberi di diversa altezza in aree forestali, regioni semi-alberate e terreni coltivati. Predilige ambienti forestali intercalati da campi con vegetazione non troppo alta, da usare quali terreni di caccia. La vasta popolazione europea mostra tendenze demografiche ovunque stabili o positive, ad eccezione di decrementi poco marcati in Finlandia. In Italia è nidificante sedentaria, migratrice regolare e svernante. Tra i rapaci diurni è di gran lunga il più diffuso, con lacune della distribuzione nelle pianure coltivate intensivamente. Specie poco studiata in Italia, è ampiamente diffusa come nidificante soprattutto in aree boscate, fino ad oltre 1.500 m s.l.m. Le densità più alte si riscontrano lungo la fascia prealpina ed in Appennino; ben distribuita anche nelle isole maggiori ed in alcune delle minori tirreniche. Si stima un numero di coppie tra le 4.000-8.000.

inanellamenti in Sicilia rispetto alla Sardegna. I campioni sono in massima parte relativi a soggetti singoli o comunque a numeri molto bassi per ciascuna località di inanellamento. Modesta la frequenza di pulcini marcati, soprattutto nelle regioni settentrionali. Il campione complessivo comprende anche marcaggi di soggetti riabilitati.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.488). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Pur se con ampie fluttuazioni, gli inanellamenti mostrano una tendenza all’aumento nel periodo di studio, con totali annuali intorno al centinaio di soggetti. Su base stagionale una percentuale rilevante di dati è riferita ai mesi primaverili ed estivi, con picchi in aprile ed in giugno.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Molto ampia la distribuzione delle località di inanellamento, soprattutto concentrate nelle regioni settentrionali e nel Nord della dorsale appenninica. Più a Sud prevalgono località lungo il versante tirrenico. Netta la prevalenza di

Statistiche campione

Est-Ita

Ita-Est

Ita-Ita

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

40 40 342 380 1122 1331 828 1689 2591 1712 1712

7 6 855 489

67 41 433 59 151

497

94

799 2284

1035 3469 59

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

297

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Rilevante l’assoluta prevalenza di pulcini tra gli inanellamenti esteri, a fronte della pressoché totale assenza di pulli tra i soggetti marcati nel nostro Paese.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringings Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 81). Condizioni note 76 (93.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 81). Circostanze note 44 (54.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

La segnalazioni estere, a partire dagli anni ’30, vedono un primo incremento fino ad un massimo di frequenza nella seconda metà degli anni ’60, seguito da una netta diminuzione fino ad un nuovo e consistente aumento, con un secondo picco relativo negli anni ’80. Le segnalazioni di anelli italiani sono nel complesso più recenti, concentrate soprattutto negli ultimi due decenni del secolo scorso. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

Prevalgono nettamente le segnalazioni di poiane morte e gli abbattimenti diretti sono la modalità principale di ricattura. Attività antropiche indirette contribuiscono ad ulteriori casi di mortalità delle poiane riportate in Italia, mentre un certo numero di uccelli è stato successivamente reimmesso in natura. Anche i pochi soggetti marcati in Italia e segnalati all’estero sono tutte deceduti per cause direttamente o indirettamente legate all’uomo.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Condizioni note 6 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

298

Poiana - Buteo buteo

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Circostanze note 4 (66.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 37). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture estere si distribuiscono ampiamente nel corso dell’anno, con una certa concentrazione nelle fasi autunnali e dello svernamento, rispettivamente in ottobre e tra gennaio e febbraio. Stante la frequenza di abbattimenti, questa distribuzione stagionale è certamente da interpretare anche alla luce di quella dei calendari venatori su base nazionale. Interessanti le poche segnalazioni anche in fasi riproduttive.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 79). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 37). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

La vasta maggioranza dei casi testimonia di soggetti che sopravvivono meno di un anno, il che deriva dalla frequenza di segnalazioni di uccelli abbattuti e comunque morti tra quelli ricatturati in Italia.

299

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 40). Movements towards Italy.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 27). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Le località di inanellamento si distribuiscono in una fascia posta a NE rispetto all’Italia; un primo gruppo di uccelli risulta marcato in Finlandia centro-meridionale ed in Svezia, fino ad oltre 60° N. Più a Sud gli inanellamenti interessano gli Stati baltici, Polonia, Repubblica Ceca ed Austria. Provenienze più direttamente settentrionali sono quelle relative ad alcuni soggetti marcati in Svizzera. Una frazione rilevante del campione complessivo è infine quella che origina dall’area di Cap Bon in Tunisia, con inanellamento di uccelli certamente in migrazione di ritorno dalle aree di svernamento africane. In Italia le località di ricattura si distribuiscono in prevalenza nelle regioni settentrionali continentali, mentre a sud degli Appennini prevalgono siti costieri, lungo sia il versante adriatico sia il tirrenico. Dalla Tunisia abbiamo segnalazioni in località poste direttamente a Nord, come invece nettamente verso E-NE, con uccelli in transito nell’area dello Stretto di Messina, a conferma dell’importante ruolo di “collo di bottiglia” rivestito dallo Stretto anche per poiane in migrazione. L’insieme delle ricatture indica efficacemente la grande variabilità nell’estensione degli spostamenti effettuati dalla specie in Europa, da poche centinaia fino ad oltre 2.500 km dai siti di inanellamento.

Figura 17. Distribuzione spaziale delle località estere di inanellamento o ricattura riferite alle pentadi del periodo di nidificazione di soggetti (pulli, giovani o adulti) marcati o segnalati in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 31). Spatial distribution abroad of ringing/recovery localities during the breeding season for birds (pulli, juveniles or adults) ringed/recovered in Italy in any period of the year. La distribuzione dei siti di inanellamento all’estero risulta particolarmente interessante in quanto relativa primariamente a pulcini (fig. 16), il che ne accresce il potenziale di informazione relativa alle popolazioni che transitano e/o svernano in Italia. L’analisi spaziale di queste località indica con chiarezza due aree distinte, rispettivamente incentrate nel Baltico finlandese e nell’Europa centro-orientale.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 37). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

300

Poiana - Buteo buteo

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 20). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 8). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Poiane di provenienza molto settentrionale sono comunque già presenti in Italia a partire dall’autunno. Spostamenti in direzione SW attraverso l’Europa dal Baltico fino in Italia sono confermati anche da una singola ricattura diretta dal Golfo di Danzica in Polonia (fig. 19).

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 1). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Le ricatture invernali coinvolgono l’intera penisola fino alle estreme latitudini meridionali, con un soggetto che, inanellato in primavera a Cap Bon, è presente in inverno nella Sicilia occidentale. Movimenti anche molto tardivi sono suggeriti dal caso di una Poiana marcata in Austria dopo la metà di dicembre e ricatturata in Lombardia dopo poco più di una settimana (fig. 21).

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 7). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

301

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Queste poche ricatture testimoniano della risalita di poiane lungo la costa tunisina e quindi attraverso lo Stretto di Messina (vedi fig. 22). Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 25. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi del periodo successivo di svernamento (n = 1). Direct winter movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following winter. Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 24. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 6), con indicazione periodi fenologici di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and time to recovery (all records).

Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 41). National recoveries of birds ringed in Italy Abbastanza numeroso il campione delle segnalazioni nazionali; queste mostrano ampia variabilità nelle distanze tra siti di inanellamento e ricattura, con una prevalenza di movimenti più estesi che coinvolgono le regioni meridionali. Due segnalazioni relative allo svernamento suggeriscono modesti spostamenti entro la medesima stagione come tra inverni successivi (figs. 27, 28). Più estese le distanze tra siti diversi in periodi riproduttivi differenti, che però non sono corroborate dalla certezza dello stato riproduttivo degli uccelli al momento sia dell’inanellamento che della ricattura (fig. 29).

Le poche ricatture all’estero indicano movimenti variamente direzionati da siti costieri di inanellamento nel nostro Paese. Interessante il caso di una Poiana inanellata lungo la costa laziale a metà aprile e segnalata, nel novembre dello stesso anno, in una località continentale della Francia sudoccidentale; ciò a suggerire come l’Italia sia interessata anche da movimenti ad arco di uccelli che, verosimilmente provenienti da aree nettamente orientali e settentrionali, transitano a latitudini superiori a quelle del nostro Paese in autunno, per trovarsi invece ad attraversarlo nel corso dei movimenti di ritorno primaverili (fig. 25).

302

Poiana - Buteo buteo

The Common Buzzard is the most widespread diurnal raptor in Italy, where it breeds all throughout the country, including the main islands and some of the small ones. Out of an estimated 4,000-8,000 pairs, highest densities are recorded on the Prealps and along the Appennines. The species has not been extensively studied in Italy. Most ringing sites are distributed north of the Appennines, western localities prevailing further to the south. The contribution of chicks to the overall sample is very small, and most sites only refer to single birds or small numbers; ringed birds also include rehabilitated individuals. A total of 1,488 birds have been ringed between 1982-2003, and a positive trend in annual numbers is recorded especially since the late ‘80ies. Foreign recoveries in Italy start since the ‘40ies, show a first increase in the ‘50ies and a stronger one during the ‘80ies. Italian ringed birds have a more recent historical distribution of recoveries. The species is protected in Italy since 1977. Most foreign recoveries refer to pulli. Over 77% recoveries are of dead birds, direct taking by man being the reason for 72% of these cases, together with another 16% of different humanrelated causes. Dead recoveries refer also to only six recoveries abroad of birds ringed in Italy, due to human direct or indirect causes. Recoveries are widely distributed along the year, with higher frequencies during the autumn and winter months, which has also to do with the hunting season months. The main area of origin of the birds reported in Italy is placed NE from our country, Finland being by far the most represented country, with ringing sites distributed in the centre and south of the country. The Baltic States, Poland, Czeck Republic, Austria and Switzerland are also countries of ringing. Most recovery sites are within continental northern Italy, while south of the Appennines coastal areas prevail, on both sides of the peninsula. Recoveries of birds marked in northern Tunisia during spring migration are distributed due north from the ringing site, as well as to E-NE, confirming the passage of migrating Buzzards in the area of the Strait of Messina. The spatial analysis of ringing sites during the breeding season confirms Finland and central-eastern Europe as main areas of origin of the populations reported from Italy. Few and along variable directions the recoveries abroad of birds ringed in Italy; one Buzzard marked on the Latium coast in mid-April has been recovered in SW France in the following November, suggesting loop migration movements involving Italy. Recoveries within Italy show more extended movements involving the most southern regions, as well as short distance between wintering sites in different years. Most birds have not survived beyond their first autumn, which ca be explained by the high frequency of dead recoveries within the overall sample.

Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 1). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.

Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 1). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.

Figura 29. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 11). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

POIANA CALZATA (Buteo lagopus) [02900] ROUGH-LEGGED HAWK Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Sono vastissimi gli areali riproduttivi olartici di questa specie le cui popolazioni europee, seppur considerate stabili, mostrano ampie fluttuazioni numeriche. La massima parte dei soggetti migra lungo rotte con componente prevalente verso SE, mentre modesti sono i contingenti che raggiungono l’Europa sud-occidentale. Molto rara come migratrice e svernante in Italia, mostra numeri più alti in annate con inverni particolarmente rigidi. La massima parte delle osservazioni si concentrano in Pianura Padana, divenendo progressivamente meno numerose a sud della Toscana.

Solo due dati sono disponibili per questa specie certamente poco frequente in Italia. Si tratta, rispettivamente, della segnalazione di un soggetto estero e di una ricattura entro i confini nazionali. Entrambe le riprese hanno avuto luogo nella seconda metà degli anni ’80. L’esemplare estero segnalato in Italia, inanellato da pulcino in Repubblica Ceca, è stato abbattuto illegalmente nella seconda decade di febbraio, dopo aver seguito una rotta di SW fino ad un’area interna del Veneto. Il dato italiano si riferisce ad un soggetto rilasciato dopo essere stato riabilitato; è stato ritrovato, in cattive condizioni fisiche, dopo essersi spostato verso NE tra la fine di maggio e la prima decade di giugno. La specie è protetta in Italia dal 1977.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 486

Ita-Est

Ita-Ita 1 1 19

629

74

629

74

629 486

74 19

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Sezione movimenti e migrazione — Recoveries and movements Figura 2. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

The Rough-legged Buzzard is a rare visitor to Italy, with observations mainly concentrated in the Po plain and higher numbers during severe winters. Only two recoveries are available; a bird ringed at the nest in Czeck Republic was shot in Veneto, NE Italy, in the second decade of February. A rehabilitated bird released in northern Italy has been found in poor conditions after a couple of weeks, having moved towards NE between late May and early June.

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

304

AQUILA ANATRAIA MINORE (Aquila pomarina) [02920] LESSER SPOTTED EAGLE Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Le popolazioni paleartiche di questa specie sono migratrici su lungo raggio e raggiungono, dai quartieri di nidificazione situati in Europa centro-orientale, Turchia e Caucaso, ampie aree di svernamento sub-sahariane estese a Sud fino in Transvaal. Molto rari i casi di svernamento nel Mediterraneo orientale. Le rotte principali di migrazione seguono le coste orientali del bacino del Mediterraneo e la valle del Nilo. La specie è rara in Italia dove conta solo alcune decine di osservazioni complessive. In autunno gli avvistamenti si concentrano soprattutto nell’area padana, mentre in primavera i casi riportati interessano essenzialmente Sicilia e Puglia.

La ricattura estera in Italia si riferisce ad un soggetto inanellato da pulcino in Germania settentrionale ed abbattuto illegalmente in Sicilia meridionale nella terza decade di novembre dello stesso anno, verosimilmente già in un contesto di svernamento.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 104 104 1849 1849 1849 1849 1849 104 104

Ita-Est 1 1

Ita-Ita

1218 1218 1218

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 2. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

La segnalazione all’estero si riferisce ad un’aquila recuperata, riabilitata e liberata nel Lazio alla metà di giugno, segnalata quindi in Olanda a circa due mesi di distanza. La storia particolare di questo soggetto rende complesso interpretare uno spostamento verso un Paese che non vede coppie nidificanti.

The Lesser Spotted Eagle is a rare visitor to Italy, with some dozens observations within the national ornithological literature which do not allow to describe clear seasonal patterns. Localities in northern Italy prevail in autumn, while in spring most observations originate in southern Italy, mainly in Apulia and Sicily. A first-year bird ringed in northern Germany in August was shot in southern Sicily in the following November, possibly on what was a wintering site. A rehabilitated bird released at mid-June in Latium has been reported after a couple of months in The Netherlands, after a displacement whish is not easy to interpret.

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

305

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

AQUILA ANATRAIA MAGGIORE (Aquila clanga) [02930] SPOTTED EAGLE Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Specie minacciata a livello globale, l’Aquila anatraia maggiore conta in Europa una popolazione inferiore alle mille coppie e mostra preoccupanti tendenze demografiche negative anche nella parte principale dell’habitat riproduttivo localizzato in Russia. I vastissimi areali di svernamento vanno dall’Europa centro-orientale ad Est fino in India e sud-est asiatico, comprendendo anche l’Africa nord-orientale ed orientale sub-Sahariana. E’ molto rara in Italia, dove le osservazioni si concentrano nelle aree umide costiere dell’Alto Adriatico ed in Sicilia, con occasionali casi di svernamento che si registrano soprattutto in occasione di inverni rigidi. Nel periodo 1982-2003, risulta inanellato in Italia un solo soggetto reimmesso in natura dopo un periodo di riabilitazione presso un centro di recupero.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1

Ita-Est

Ita-Ita

1939 1939 1939 1939 1939

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Per questa specie si dispone di una sola ricattura in Italia di un pulcino marcato in Estonia nel 1988. Questo dato è testimonianza della prima migrazione di un giovane, trovato morto nel pieno dell’inverno in provincia di Massa Carrara, in un’area che evidentemente era stata scelta per il suo primo svernamento. The Spotted Eagle is a rare visitor to Italy, where the scanty observations are concentrated in the coastal wetland system of the northern Adriatic and in Sicily; the size of the small wintering population increases during cold spells. A single recovery is available of a chick ringed in Estonia and found dead in Tuscany during its first winter.

306

AQUILA REALE (Aquila chrysaetos) [02960] GOLDEN EAGLE Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Predatrice eclettica, l’Aquila reale ha vasti areali di nidificazione oloartici, nei quali frequenta ambienti molto diversificati in un’ampia fascia latitudinale. Benchè rara, viene comunque riconosciuta quale specie con tendenze demografiche stabili o in aumento in Europa. Essenzialmente residente o erratica, sono solo le popolazioni più settentrionali che compiono movimenti migratori considerevoli. In Italia si riproduce lungo l’arco alpino, in Appennino e sui principali contrafforti montuosi delle isole maggiori, con una popolazione complessivamente stimata intorno alle 500 coppie. Nel nostro Paese nidifica quasi esclusivamente su parete, con pochi casi di nidi su albero nel comparto alpino.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 14). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 5 5 1787 2247 63 75 55 75 123 3389 3291

Ita-Est 1 1 29

Ita-Ita 2 1 584

60

82

60

82

60 29

82 584

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Sezione ricatture — Recoveries

Sono purtroppo mancati a tutt’oggi progetti dedicati all’inanellamento di questa specie, la cui biologia riproduttiva e dinamica di popolazione sono ben studiati in Italia. I siti di inanellamento sono distribuiti in Friuli, Veneto, Piemonte, Lombardia, Toscana e Marche. I marcaggi si riferiscono spesso a soggetti riabilitati, con pochi casi di marcaggi al nido. La mancanza di progetti dedicati e il limitato numero di soggetti che dopo le necessarie cure possono essere reimmessi con successo in natura spiegano il numero esiguo di inanellamenti effettuati annualmente nel periodo di studio.

Figura 3. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 6). Condizioni note 5 (83.3%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

307

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 4. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 6). Circostanze note 5 (83.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 7. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 5). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Tutte le segnalazioni in Italia si riferiscono a soggetti deceduti per cause antropiche diverse, ma comunque non abbattuti.

Le ricatture si riferiscono tutte a fasi post-riproduttive, tra giugno e luglio, quindi in agosto e settembre, con un singolo dato che si colloca nella terza decade di novembre ed è riferibile al periodo invernale.

Figura 5. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 1). Condizioni note 1 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 8. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 5). Movements towards Italy. Delle ricatture disponibili, ben quattro su cinque si riferiscono ad uccelli inanellati in Svizzera, mentre una proviene dalla Francia. Nonostante, soprattutto nei giovani, la specie possa mostrare spostamenti dispersivi anche di alcune centinaia di chilometri, notiamo come le distanze percorse da questi uccelli siano molto ridotte, intorno ai 20 km, con un singolo caso superiore ai 100 km. I movimenti si sono sempre sviluppati nelle Alpi, confermando comunque scambi di individui nell’ambito della densa popolazione che nidifica nel massiccio montuoso e che mostra tendenze demografiche stabili.

Figura 6. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 1). Circostanze note 1 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

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Aquila Reale - Aquila chrysaetos

Movimenti Italia- Italia - Movements within Italy

Figura 9. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 2). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 11. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1). National recoveries of birds ringed in Italy.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

L’unica segnalazione nell’ambito dei confini nazionali si riferisce ad uno spostamento su breve distanza tra località dell’Appennino settentrionale, per un soggetto inanellato in aprile in Emilia-Romagna e segnalato, nell’autunno dell’anno successivo, a circa 80 km di distanza entro la medesima regione.

The Golden Eagle is a regular breeder in suitable habitats in Italy, with an estimated 500 to 800 pairs. High densities are reported especially from alpine areas. The species is largely a cliff nester, although few cases of tree nesting have recently been reported. Despite being intensively studied primarily on the Alps, birds are only occasionally ringed. This is clearly confirmed by the nine individuals marked between 1982-2003, chiefly north of the Appennines. The available recoveries in Italy refer to birds dead due to various human-related causes. Switzerland is the country of ringing of four out of five of the eagles reported in Italy (two of which ringed as chiks), the last one coming from France. Movements indicates short distances, in the order of few dozens kilometres, with only one case exceeding 100. These data confirm exchanges of individuals within the dense and stable alpine population. Also the only national recovery shows a short movement around 80 km within Emilia-Romagna.

Figura 10. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Analogamente a quanto rilevato in precedenza, l’unica ricattura all’estero riguarda uno spostamento su breve distanza tra le Alpi piemontesi e la Francia.

309

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

AQUILA MINORE (Hieraaetus pennatus) [02980] BOOTED EAGLE Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Accipitridi (Accipitridae) Specie con andamento stabile o in crescita nei paesi che ospitano le popolazioni europee numericamente più consistenti, l’Aquila minore mostra tendenze al declino nella maggior parte dell’Europa orientale e balcanica. La massima parte dei contingenti migra per raggiungere vaste aree di svernamento nell’Africa sub-sahariana, mentre rari sono i casi di svernamento nell’Europa meridionale mediterranea. In Italia transita regolarmente in migrazione post-riproduttiva, tra settembre e novembre, ed in maniera più marcata nel corso dei movimenti di ritorno, tra marzo e maggio. I siti di più frequente osservazione coincidono con quelli di concentrazione di rapaci in migrazione nel nostro Paese.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 14). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Numerosi gli anni privi di qualsiasi inanellamento, con totali annuali che comunque si limitano a singoli soggetti o numeri estremamente ridotti.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Del tutto occasionali gli inanellamenti di Aquila minore in Italia, relativi nella totalità dei casi a marcaggi di soggetti riabilitati. Tranne singole eccezioni da siti più contitentali, la gran parte del modestissimo campione si riferisce ad aquile rilasciate in aree costiere tirreniche.

Statistiche campione

Est-Ita

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

1 1 127 127 1633 1633 1633 1633 1633 127 127

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Aquila minore - Hieraaetus pennatus

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements The Booted Eagle is a regular passage migrant in Italy, with rare wintering individuals. Migrants are mainly observed in the most important bottleneck areas for migrating raptors. Higher numbers are recorded during return movements, between March and May, while a less intense migration takes place between September and November. The occasional ringing data all refer to rehabilitated birds, with a total of 14 individuals between 1982-2003. The single recovery available is of a chick ringed in Andalusia, Spain in July and shot in Tuscany the following November. This dispersal movement follows an unexpected direction when considering the geographical distribution of the main wintering areas in sub-Saharan Africa.

Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. L’unico dato relativo all’Italia riguarda un soggetto inanellato da pulcino in Spagna nel luglio del 1988 ed abbattuto in Toscana nel novembre del medesimo anno. Questa ricattura indica un esteso movimento di dispersione giovanile in direzione non conforme a quella che dovrebbe portare la quasi totalità della popolazione paleartica verso le aree di svernamento sub-sahariane a partire da ottobre. Il dato indica lo svernamento in Italia di un soggetto nel suo primo anno di vita.

311

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

FALCO PESCATORE (Pandion haliaetus) [03010] OSPREY Ordine: Accipitriformi (Accipitriformes) Famiglia: Pandionidi (Pandionidae) Specie cosmopolita, ha i più importanti quartieri di nidificazione europei intorno al baltico, in special modo in Svezia e Finlandia. La popolazione europea nel suo complesso mostra tendenze demografiche stabili o positive. In Italia si è estinto dalla Sardegna da circa 30 anni. Migratore a medio e lungo raggio ha popolazioni più settentrionali che svernano di norma a Sud del Sahara. Nel nostro Paese è migratore regolare, estivante raro e svernante regolare con una popolazione, rilevata nel corso dei censimenti di metà inverno degli uccelli acquatici, in alcune decine di individui distribuiti soprattutto nelle zone umide costiere della Sardegna. Si ipotizzano alcune migliaia di individui in transito su scala nazionale.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 9). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 367 366 777 798 1922 1923 1946 1946 3403 8096 8096

Ita-Est

Ita-Ita 1 1 2 283 283 283 2

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). I pochissimi inanellamenti in Italia si riferiscono tutti a soggetti riabilitati, in Friuli e nel Delta del Po, con un totale di soli nove casi nell’intero periodo considerato.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Falco pescatore - Pandion haliaetus

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 367). Circostanze note 277 (75.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Oltre l’80% delle ricatture si riferisce a segnalazioni di uccelli morti e gli abbattimenti diretti sono la causa di morte in più del 70% dei casi noti. Anche altre attività umane indirette causano un’elevata percentuale delle segnalazioni, con un modesto ma interessante contributo offerto da letture di anelli in natura. La specie è protetta in Italia dal 1977.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Il vasto campione di ricatture estere in Italia vede le prime segnalazioni negli anni ’30, con un progressivo incremento fino ad un massimo nei primi anni ’70, seguito poi da una diminuzione irregolare fino agli anni ’90. Pressoché l’intero campione si riferisce a pulcini marcati al nido.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 317). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 287). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 367). Condizioni note 354 (96.5%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.

313

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Per una specie potenzialmente longeva e che in genere inizia a riprodursi nel terzo anno di vita e può ampiamente superare i 20 anni in natura, colpisce come quasi il 60% dei soggetti non sopravviva oltre i due anni. Così come la percentuale di uccelli che non va oltre i cinque anni di vita sia inferiore al 10%; ciò è certamente da porre in relazione alla prevalenza di soggetti abbattuti tra quelli segnalati in Italia.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 316). Phenology of foreign recoveries in Italy. Molto scarse le segnalazioni nel corso delle fasi riproduttive della specie. I primi falchi pescatori inanellati all’estero che raggiungono l’Italia sono ricatturati in agosto, con un rapido incremento nelle frequenze in settembre, mese questo che vede anche il massimo annuale nella terza decade, seguito da buoni numeri di catture anche in ottobre. Le fasi conclusive del transito verso le aree di svernamento più meridionali si hanno proprio con la fine di ottobre, mentre le basse frequenze di segnalazioni che caratterizzano novembre ed in maniera ancor più marcata dicembre sono da riferirsi a soggetti svernanti. Molto scarse ed irregolari le osservazioni in gennaio e febbraio, mentre movimenti regolari di ritorno sono indicati dalle ricatture a partire da marzo, con un massimo stagionale già nella terza decade del mese ed un successivo e meno marcato picco nella terza decade di aprile. Le ultime ricatture legate a movimenti primaverili si hanno in maggio. Interessante notare come, in coincidenza con il picco rilevato tra settembre ed ottobre, la latitudine mediana delle ricatture di falchi pescatori svedesi, i quali rappresentano la principale componente del nostro campione nazionale, in paesi diversi rispetto all’Italia, risulti pienamente compatibile con quanto osservato nel nostro Paese.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 366). Movements towards Italy. Assolutamente prevalente la componente scandinava negli inanellamenti all’estero, con la Svezia quale paese massimamente rappresentato, seguito dalla Finlandia. Le aree centrali e meridionali dei due paesi vedono il massimo dei soggetti marcati. Un basso numero di soggetti proviene

314

Falco pescatore - Pandion haliaetus

dalla Norvegia sud-orientale. Sempre nell’ambito di un medesimo spettro longitudinale di origine, troviamo falchi pescatori inanellati in Germania settentrionale ed Estonia. Singoli soggetti risultano marcati rispettivamente in Austria ed alle Baleari. Sempre in ambito mediterraneo troviamo un buon campione di soggetti inanellati al nido in Corsica e segnalati primariamente in Sardegna e lungo la costa toscana. Ampiamente diffusa la presenza della specie in tutto il Paese, come testimoniato dalla distribuzione delle ricatture. Dalle latitudini dell’area alpina all’intero complesso padano, con una concentrazione di segnalazioni dal sistema di zone umide dell’Alto Adriatico, le ricatture interessano l’intera penisola, fino alle estreme latitudini meridionali e la Sicilia, così come sono anche numerose le osservazioni in Sardegna. Non mancano, infine, individui riportati da alcune delle piccole isole tirreniche. Nel complesso risulta evidente l’esistenza di rotte di migrazione parallele, in direzione NE-SW, che vedono uccelli inanellati in siti più occidentali nell’ambito dell’area generale di origine, segnalati in zone più occidentali in Italia.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 183). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 316). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Le ricatture in Italia vedono una importante variabilità nelle distanze coperte; quelle delle popolazioni mediterranee ricadono entro i 500 km, a fronte di un un’alta percentuale superiore ai 1.500 km, con massimi dalla Lapponia finlandese che raggiungono e superano i 3.000 km dal sito di inanellamento. In autunno troviamo una prevalenza di segnalazioni nelle regioni settentrionali e nella Pianura Padana, mentre a Sud degli Appennini prevalgono le segnalazioni costiere. Già ben frequentate sono comunque anche le latitudini più meridionali e le isole maggiori.

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 43). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

In inverno si conferma la presenza della specie sia in aree settentrionali continentali sia lungo la penisola. Mentre in autunno la Sardegna occidentale e meridionale riceve soprattutto uccelli di provenienza settentrionale europea, in inverno le segnalazioni nelle medesime aree si riferiscono principalmente a soggetti appartenenti alla vicina popolazione corsa.

The Osprey is a regular passage migrant in Italy, where few dozen birds winter especially in Sardinian wetlands and some individuals also spend the summer, despite the species is no longer regularly breeding. Occasional rehabilitated birds may be ringed, for a total of nine individuals between 1982-2003. A large sample of 367 foreign recoveries in Italy is available, for the vast majority referred to chicks; earliest records are in the ‘30ies, with a progressive increase till the early ‘70ies and a later decline till the end of the last century. Over 80% of cases refer to dead birds, and deliberate taking by man is by far the most frequent cause of death, followed by other various indirect human causes, like pollution or electrocution. The species is protected in Italy since 1977. Occasional but interesting observations during the breeding season for the species are followed by first arrivals of Ospreys ringed abroad in August, with a fast increase in reports in September, when the last decade marks the highest annual peak. Numbers are still high in October and drop in November, with very low levels in December and January. Intense return movements across Italy are shown by a higher frequency of recoveries in March, with a seasonal peak in the last decade of the month and in April, numbers dropping in May. The vast majority of the national sample originates from Sweden, as the most represented country, and Finland, with ringing sites mainly distributed in the centre and southern regions of these countries. A small sample of cases comes from SE Norway. Within the same longitudinal range we have few birds marked in northern Germany and Estonia. Single birds come from Austria and the Balearics; within the Mediterranean we have a larger sample of birds belonging to the Corsican population, which are mainly reported from Sardinia and the coast of Tuscany. Within Italy recoveries are widely distributed, from latitudes of the alpine area and a strong concentration of cases in the Po plain and northern Adriatic, southwards along the peninsula, till Sicily and Sardinia, with records also on some of the small Tyrrhenian islands. The autumn recoveries are already widely distributed along latitudes, from the Alps to Sicily and Sardinia, while during the winter the same Sardinian wetlands hosting birds of northern origin during the autumn have a concentration of recoveries of birds from Corsica. A more pronounced role of areas along the northern coast of Tuscany till Liguria is observed for recoveries during spring migration. A single rehabilitated bird released in Friuli has shown a SW movement in November. Nearly 60% of birds did not survive longer than two years, and less than 10% were still alive after five years of life, which can only be explained as an effect of the very high frequency of dead recoveries due to direct and indirect human activities in Italy.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 76). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Anche in primavera le segnalazioni si distribuiscono primariamente nelle regioni settentrionali; in generale si registra una tendenza al prevalere di siti lungo le coste toscane settentrionali e liguri. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con fenologia inanellamento e tempi alla ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and time at recovery (all records). Un solo dato nazionale, relativo ad un soggetto riabilitato, ne mostra un rapido spostamento verso SW in novembre.

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FALCO GRILLAIO (Falco naumanni) [03030] LESSER KESTREL Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Specie coloniale ampiamente diffusa in Eurasia, il Grillaio ha visto un preoccupante declino delle sue popolazioni europee, soprattutto quelle dell’area balcanica da cui originano i soggetti inanellati e segnalati in Italia. Ciò non si riflette nell’importante popolazione iberica ed in quella italiana che ha mostrato un recente incremento legato anche a politiche di conservazione attiva. Migratore a lungo raggio, in inverno si distribuisce in vasti quartieri nell’Africa subsahariana, in particolare nelle regioni orientali e sudorienntali del continente. In Italia è specie migratrice nidificante, parzialmente sedentaria in alcune zone del meridione con piccoli nuclei di qualche decina di individui svernanti in Sicilia e tra Basilicata e Calabria. L’areale riproduttivo è limitato ad alcune regioni centro-meridionali (Toscana, Basilicata, Puglia, parte della Campania) ed alle isole maggiori dove appare legato alla presenza di vaste estensioni di pseudo-steppa mediterranea, alternate a coltivazioni cerealicole, foraggere permanenti e seminativi. La quasi totalità della popolazione nidificante, stimata all’inizio degli anni 2000 tra le 3.500 e le 4.000 coppie, si riproduce all’interno di centri urbani dove può formare nuclei comprendenti oltre 500 coppie (esempio Matera, Altamura, Gravina). In Sicilia e Sardegna le colonie sono generalmente di piccole dimensioni e si collocano in situazioni ambientali a maggiore naturalità.

Le località di inanellamento risultano distribuite dall’area alpina al meridione anche in siti costieri ed insulari dove sono stati marcati singoli individui. La massima parte del modesto campione nazionale origina da siti pugliesi dove, nell’ambito di interventi di conservazione attiva delle colonie, sono stati inanellati sia adulti che pulcini.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 195). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’intensificarsi di azioni di protezione dei siti di nidificazione è alla base dell’andamento degli inanellamenti su scala nazionale, con totali annuali sempre numericamente modesti che contano al massimo poche decine di soggetti.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 20 20 691 1148 627 668 611 620 986 3860 3860

Ita-Est

Ita-Ita 1 1 33 33 191 191 191 191 191 33 33

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 21). Condizioni note 29 (95.2%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 21). Circostanze note 17 (81%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

La massima parte delle ricatture si riferisce a soggetti morti a causa di abbattimento o cattura diretta; la specie è protetta in Italia dal 1977.

Le segnalazioni estere mostrano un incremento progressivo nella frequenza dalla seconda metà degli anni ’40, con un massimo nei tardi anni ’50, cui segue una chiara diminuzione, con ultime segnalazioni che risalgono all’inizio degli anni ’70.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 14). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Falco Grillaio - Falco naumanni

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 13). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni primaverili di soggetti inanellati all’estero si hanno in marzo, con un picco annuale nella prima decade di maggio; i dati relativi alle fasi post-nuziali vanno dalla terza decade di luglio alla seconda di ottobre.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 20). Movements towards Italy.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 13). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. I soggetti segnalati in Italia risultano inanellati soprattutto a NE del nostro Paese, in particolare in Austria, Slovenia e Repubblica Ceca. La popolazione austriaca ha mostrato un crollo di oltre il 95% a partire dagli anni ’50 e risulta attualmente estinta, mentre la popolazione slovena ha sempre avuto dimensioni molto modeste. Tra questi dati prevalgono i marcaggi di pulcini. Movimenti in ambito mediterraneo sono confermati dalle ricatture di falchi grillai inanellati nell’area della Camargue francese come anche, in fase di migrazione primaverile, nella zona di Cap Bon in Tunisia. I siti di ricattura sono ampiamente distribuiti a latitudini diverse, dall’area padana a Sud fino in Sicilia orientale. Si registra una prevalenza di aree costiere poste a Sud degli Appennini.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 6). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 16. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 4). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Un soggetto inanellato da pulcino in una colonia pugliese è stato segnalato agli inizi di agosto nell’area di Santa Maria di Leuca, verosimilmente già impegnato nella sua migrazione attraverso il Mediterraneo.

Queste poche ricatture autunnali dirette suggeriscono assi di spostamento verso il nostro Paese in direzione NE-SW, probabilmente con attraversamento diretto dell’Adriatico. Dati di inanellamento italiani da piccole isole tirreniche confermano, peraltro, come la specie superi tratti di mare anche estesi.

The Lesser Kestrel is a regular breeder and a passage migrant in Italy, with an estimated national population between 3,500-4,000 pairs, mainly distributed in the centre and south. The main colonies are all located in urban areas, with up to over 500 breeding pairs (e.g. Matera, Altamura, Gravina). Smaller colonies are generally found in Sicily and Sardinia, where natural sites are more frequently used. The species is scarcely ringed in Italy, with most data from the late ‘90ies, in connection to active conservation measures at some of the main breeding sites in Apulia, where the largest part of the national ringing sample, numbering 195 birds between 1982-2003, has been collected. A small sample of 20 foreign recoveries is available, with an increase in frequencies from the late ‘40ies till a peak in the late ‘50ies, followed by a constant decline till the early ‘70ies. The vast majority of cases refer to birds deliberately taken by man; the species is protected in Italy since 1977. Spring recoveries go from early March to the end of May, with an annual peak in the first decade of this month; post-nuptial records start in late July, with latest observations in the second decade of October. Birds recovered in Italy have been ringed mostly in Austria, Slovenia and Czech Republic. The Austrian population has gone through a dramatic decline with the ‘50ies and is now extinct, while the Slovenian one has always been very small; among these recoveries there is a prevalence of data on chicks. Movements within the Mediterranean refer to birds ringed in the French Camargue and in northern Tunisia while on spring migration. Recovery sites are widely distributed across different latitudes, from the Po plain southwards till eastern Sicily, with a prevalence of coastal sites. A small sample of direct autumn recoveries suggests movements along a NE-SW direction, potentially involving also the crossing of the Adriatic; Italian ringing data from small Tyrrhenian islands confirm that the species may cross large stretches of sea. Spring recoveries are mainly in coastal sites, from the area of the Strait of Messina northwards till western Liguria. A bird ringed at the colony in early July in Apulia has been reported in the extreme south of the region at the beginning of August, most likely being already on its migration across the Mediterranean.

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 7). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le segnalazioni primaverili sono soprattutto costiere, dall’area dello Stretto di Messina alla Liguria occidentale.

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GHEPPIO (Falco tinninculus) [03040] KESTREL Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Specie diffusa con sei sottospecie in tutto il Paleartico occidentale sino a Nord del 70° parallelo, il Gheppio è il falco più diffuso in Europa, dove è presente dalla Penisola scandinava a Sud fino in Nord Africa. Nonostante molti Paesi ospitino popolazioni stabili o in incremento, alcune di quelle numericamente più importanti hanno mostrato preoccupanti tendenze demografiche negative, così da definire la specie complessivamente in declino. Ampia la variabilità geografica del comportamento migratorio dei gheppi europei con le popolazioni più settentrionali che si spostano regolarmente verso l’Europa centro-meridionale e raggiungono anche aree di svernamento africane, estese dal Golfo di Guinea ad Est attraverso l’intero continente. In Italia è uniformemente distribuito dall’arco alpino fino alle estreme latitudini meridionali della penisola, nelle isole maggiori, come anche in alcune delle piccole isole. La popolazione nidificante è stimata in 5.000-10.000 coppie.

viene inanellato anche nel corso della stagione riproduttiva, mentre un successivo aumento nei numeri di marcaggi si riferisce al passo autunnale, con un picco relativo in settembre. Interessanti i valori elevati dell’indice di abbondanza in luglio, periodo di forte presenza di giovani da poco involati. Ben evidente anche la migrazione differenziale dei sessi in primavera, con un chiaro anticipo nel transito dei maschi.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 3.542). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie risulta inanellata ogni anno, con una tendenza positiva soprattutto a partire dalla metà degli anni ’90 quando si registrano totali annuali regolarmente superiori ai 300 individui.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Tra i rapaci diurni il Gheppio è una delle specie catturata più di frequente anche con mist-net di dimensioni adatte ai Passeriformi, il che spiega la regolarità dell’inanellamento l’ampia distribuzione dei siti di cattura. Il campione di dati disponibili si riferisce infatti ad un gran numero di località, distribuite sull’intera penisola e sulle isole. Numerosi anche i siti di marcaggio di pulcini al nido. La fenologia degli inanellamenti mostra un’importante concentrazione di catture in corrispondenza dei mesi della migrazione primaverile, ed in particolare in aprile e maggio. Un certo numero di Gheppi

Est-Ita 440 438 638 698 938 1063 720 774 3491 6319 6319

Ita-Est 6 6 887 1230 1001 2409 1495

Ita-Ita 38 21 190 187 102 60 41 44 559 826 500

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

I soggetti inanellati all’estero sono rappresentati primariamente da pulcini marcati al nido, mentre una percentuale nettamente inferiore si riferisce ad adulti catturati. La distribuzione delle classi di età per quanto invece concerne i soggetti inanellati in Italia vede una frequenza inferiore di pulcini ed una maggiore componente di soggetti inanellati senza una determinazione certa della classe di età. Sezione ricatture — Recoveries Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 459). Condizioni note 423 (92.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. L’ampio campione di segnalazioni in Italia di soggetti provenienti dall’estero vede una pressoché totale prevalenza di soggetti morti, mentre meno del 5% dei casi è riferibile ad animali controllati e quindi rilasciati, o ad esemplari catturati e non più reimmessi in natura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere hanno inizio sin dagli anni ’20 con una crescita sensibile a partire dagli anni ’50 fino ad un massimo alla fine degli anni ’60. Successivamente le frequenze diminuiscono, per tornare a crescere progressivamente nelle ultime due decadi del secolo scorso. Anche gli uccelli marcati in Italia sono segnalati già negli anni ’20, ma in questo caso le ricatture entro i confini nazionali, così come quelle all’estero, vedono i modesti campioni di dati concentrarsi soprattutto a partire dagli anni ’80.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 459). Circostanze note 318 (69.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Nonostante la specie, come tutti i rapaci diurni, goda di un regime di piena protezione già a partire dal 1977, la circostanza di ritrovamento più diffusa risulta l’abbattimento o comunque la cattura da parte dell’uomo. Varie altre cause di origine antropica e l’inquinamento determinano un altro 7% delle ricatture. Malattie ed altre cause naturali concorrono complessivamente per meno del 5%.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Condizioni note 6 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Gheppio - Falco tinninculus

E’ noto che la specie può eccezionalmente superare i 20 anni di vita, e risultano interessanti i pochi dati riferiti ad oltre 15 anni di età in gheppi segnalati in Italia.

Il modesto campione dei gheppi inanellati in Italia e segnalati all’estero vede una percentuale ancora più alta di soggetti morti. In solo quattro casi conosciamo le circostanze di ritrovamento, suddivise tra cause antropiche, inanellamento e predazione da parte di animale domestico.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Circostanze note 4 (66.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 397). Phenology of foreign recoveries in Italy. In gennaio si assiste ad una progressiva diminuzione nelle segnalazioni di gheppi inanellati all’estero. Successivamente la frequenza cresce fino alla terza decade di marzo, per poi calare lentamente fino alla fine di maggio. Numericamente molto basse rimangono le ricatture in giugno e luglio, mentre già da agosto tornano a salire, lentamente, fino alla decade centrale di settembre, e quindi in modo molto più marcato fino al massimo annuale raggiunto nella decade centrale di ottobre. Le fasi autunnali più tardive e quelle invernali si caratterizzano quindi per una lenta e progressiva tendenza al calo delle segnalazioni, che nelle decadi finali dell’anno si attestano su valori di poco inferiori a quelli iniziali di gennaio.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 424). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 233). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Circa la metà degli uccelli segnalati come morti ricade entro il primo anno dall’inanellamento e l’80% entro i tre anni, mentre il dato di massima longevità indica oltre 10 anni.

L’area di origine dei gheppi segnalati in Italia risulta geograficamente molto vasta, anche a conferma del fatto che la

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

specie è, tra i rapaci diurni, una di quelle più abbondantemente inanellate. Tra i Paesi più rappresentati quelli dell’Europa centro-orientale e della Scandinavia. Le intense attività di inanellamento di rapaci in migrazione primaverile effettuate dai ricercatori francesi in Tunisia sono alla base delle molte segnalazioni relative a quella parte del Nord Africa.

siti di inanellamento. Non si notano correlazioni che suggeriscano andamenti delle distanze migrate che siano correlati con il tempo trascorso dall’inanellamento.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 438). Movements towards Italy. Il nostro Paese accoglie gheppi che compiono movimenti di migrazione nettamente variabili in quanto a distanza coperta. Mentre i soggetti provenienti dall’Europa centrale effettuano spostamenti di alcune centinaia di chilometri, ben più impegnativi sono infatti i voli di migrazione seguiti, fino in Italia, dai soggetti appartenenti alle popolazioni svedesi e finlandesi. Le ricatture interessano l’intero Paese, con alti numeri nelle regioni settentrionali e centrali immediatamente a Sud degli Appennini. A latitudini più meridionali della penisola le segnalazioni si concentrano lungo le coste, con alte frequenze in Puglia e Calabria e segnalazioni anche dalle isole maggiori e da alcune delle piccole isole tirreniche.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 260). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Una frazione elevata del campione si riferisce al periodo riproduttivo, con un’alta frequenza di pulcini marcati al nido. Il campione risulta pertanto rappresentativo di popolazioni nidificanti per le quali il nostro Paese rappresenta un’importante area di transito e svernamento. Si osservano due principali aree di origine localizzate, rispettivamente, nell’Europa centro-occidentale ed in quella scandinava.

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 397). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Già le ricatture avvenute entro il primo anno dall’inanellamento mostrano l’ampio spettro di distanze coperte dai gheppi che raggiungono l’Italia. Le distanze si concentrano soprattutto tra i 500-1.000 km e tra i 2.000-2.500 km dai

Figura 17. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati non come pulli (n = 147). Foreign recoveries in Italy of birds ringed not as pulli.

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Gheppio - Falco tinninculus

Analoga situazione quella che concerne i soggetti non inanellati al nido, la quale si caratterizza in particolare per il ruolo importante rivestito dai migratori primaverili, le cui località di segnalazione si concentrano nelle regioni meridionali.

Un buon numero di segnalazioni si riferiscono a fenomeni di dispersione natale, con soggetti inanellati da pulli o giovani dell’anno e ricatturati in Italia nelle fasi riproduttive dell’anno successivo. Alcune delle segnalazioni si riferiscono a situazioni insulari, mentre la maggior parte è concentrata nelle regioni settentrionali.

Figura 18. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 312). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 183). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Figura 19. Individui esteri inanellati come pulli (età = 1) o giovani (età = 3) ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 14). Natal dispersal. Birds ringed abroad as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered in Italy during the breeding period of following years.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 5). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

La migrazione autunnale coinvolge la quasi totalità delle regioni italiane, con particolare riguardo a quelle settentrionali e centrali. Interessanti le segnalazioni, nelle regioni più meridionali italiane ed in Sicilia, di soggetti originariamente inanellati in Tunisia nel corso della migrazione primaverile, a suggerire una fedeltà alla rotta che comporta l’attraversamento del Canale di Sicilia e dello Stretto di Messina.

Figura 23. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 42). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. In primavera si registra una prevalenza di siti posti alle latitudini più meridionali della penisola, e spicca la concentrazione di dati dall’area dello Stretto di Messina.

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 80). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. La distribuzione di siti di segnalazione nel corso dell’inverno non mostra differenze significative rispetto a quella autunnale. A Sud degli Appennini prevalgono le localizzazioni occidentali tirreniche.

Figura 24. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 32). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing. Rotte di risalita dall’Africa con netta componente E-NE attraverso l’Italia meridionale sono confermate dalle non poche ricatture dirette di soggetti inanellati nella Tunisia settentrionale.

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Gheppio - Falco tinninculus

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 25. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.

Le poche ricatture di soggetti inanellati in Italia e segnalati all’estero si riferiscono a fasi di migrazione primaverile e svernamento, ed interessanti risultano i dati relativi anche a fasi riproduttive.

Figura 27. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 6). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Queste poche segnalazioni risultano ampiamente distribuite: due soggetti inanellati nel corso della migrazione primaverile a Capraia e Ventotene sono stati segnalati rispettivamente in Finlandia in periodo riproduttivo e lungo la costa libica in primavera, a suggerire un vero crocevia di rotte di migrazione di ritorno attraverso il nostro Paese. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 26. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 21) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

The Kestrel is the most widespread diurnal raptor in Europe. In Italy its breeding range involves the whole country, from the Alps south all throughout the peninsula and the main islands, being present also on several of the small ones. The population is estimated between 5,000-10,000 pairs. It is also one of the raptor species which is easily trapped in standard mist-nets, hence the wide distribution of ringing sites in our country, with higher numbers in coastal areas of Emilia-Romagna, Latium, Campania and in Sicily. Local projects based also on ringing at the nest provide reasonable numbers of chicks marked in Veneto, Emilia-Romagna, Latium and Sicily. The relative abundance index shows high values in July, when young have fledged. In spring males migrate through earlier than females. A total sample of 3,542 birds has been ringed between 1982-2003, with higher annual totals since the second half of the ‘90ies. Foreign recoveries start in the ‘20ies, have a first increase in the ‘50ies and reach a maximum in the late ‘60ies. The species is protected in Italy since 1977. Recoveries of Italian-ringed birds also produce data since the ‘20ies, but are especially concentrated starting with the ‘80ies. Over 80% of recoveries refer to dead birds, out of which more than 80% have been deliberately taken by man. Foreign recoveries in Italy decrease in January to grow again till a seasonal peak in the third decade of March. Frequencies decrease in May and during the breeding season. Records in the post-nuptial period reach high frequencies in the last decade of September and the first two in October, with the annual maximum in the second one. Numbers later decline till the end of the year. Recoveries involve the whole of Italy, with high numbers in the north and in the central regions immediately south of the Appennines; further to the south recoveries sites concentrate along the coasts, with many records from Apulia and Calabria, and data also from the main islands and some of the small ones. Autumn recoveries are distributed already till the most southern latitudes, and in winter there is a prevalence of western sites along the peninsula. Spring recoveries are distributed mainly in the extreme southern regions, with a concentration of data from the area of the Strait of Messina. Only six birds ringed in Italy have been reported from abroad. Most of the few national recoveries show short distance movements within 100 Km., including the majority of cases of juvenile dispersal within the first year of life.

Figura 29. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 21). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Interessante risulta il campione delle segnalazioni entro Italia di gheppi inanellati. La massima parte delle ricatture entro Italia si riferisce a movimenti su breve distanza e compresi entro i 100 km dal sito di inanellamento. I pochi casi di movimenti superiori vedono un massimo in un soggetto segnalato ad oltre 500 km dal sito di marcaggio. I giovani marcati al nido o poco dopo l’involo mostrano movimenti poco estesi e non chiaramente orientati come tipico delle fasi di dispersione. Alcune delle segnalazioni si riferiscono ad aree costiere e ad isole tirreniche, con un soggetto marcato sull’isola di Capri ricatturato nell’entroterra campano.

Figura 30. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 8). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within one year from ringing.

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FALCO CUCULO (Falco vespertinus) [03070] RED-FOOTED FALCON Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Il Falco cuculo è un rapace coloniale tipico degli ambienti di media e bassa quota, distribuito dal Baltico ad Est fino alla Mongolia. Si alimenta primariamente di insetti, ma anche di anfibi e micro-mammiferi. Migratore a lungo raggio con quartieri di svernamento distribuiti a latitudini nettamente meridionali sub-sahariane, fino in Sudafrica. L’Italia è interessata soprattutto da intensi movimenti primaverili con contingenti particolarmente nutriti di soggetti in transito lungo le coste adriatiche, in Emilia-Romagna e nel Triveneto. A partire dalla metà degli anni ’90 si è insediata una piccola popolazione nidificante tra Emilia e Veneto, con un massimo di 16 coppie site nel 1997.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 48). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali si mantengono su livelli numerici estremamente bassi, mai superiori alla decina di soggetti inanellati. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 5 5 827 198 1428 878 888 888 4353 2497 319

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Specie molto rara in quanto ad inanellamenti, mostra un’ampia distribuzione latitudinale dei siti di cattura nelle regioni settentrionali continentali e quindi, verso Sud, soprattutto in contesti costieri ed insulari, a conferma di movimenti di attraversamento di ampi bracci di mare soprattutto nel corso della primavera. I pochi soggetti inanellati al nido nel Parmense sono testimonianza della recente colonizzazione della Pianura Padana.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 5). Circostanze note 3 (60%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Nel seppur modesto campione, tutti i soggetti di cui si hanno informazioni complete risultano deceduti in seguito ad abbattimento o cattura deliberata da parte dell’Uomo. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

Poche le ricatture estere che risultano irregolarmente distribuite tra la seconda metà degli anni ’50 e la fine degli anni ’90.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 4). Phenology of foreign recoveries in Italy.

I dati di ricattura si riferiscono sia a soggetti marcati da pulcini al nido (3) che a soggetti adulti catturati dopo il primo anno di vita (2).

Tre delle quattro segnalazioni si riferiscono alla migrazione primaverile, tra maggio e la prima decade di giugno. Un ulteriore dato è stato riportato nella terza decade di settembre.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 5). Condizioni note 4 (80%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

330

Falco cuculo - Falco vespertinus

Figura 11. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 3). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 9. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 5). Movements towards Italy. Tre pulcini, poi ricatturati in Italia, sono stati marcati nell’area Balcanica, in Ungheria (2) e Serbia (1). Ben più rilevante e superiore ai 4.000 km, lo spostamento effettuato da un falco adulto marcato in Russia centrale, mentre un soggetto in migrazione inanellato nell’area di Cap Bon in Tunisia è sstato ripreso sulla costa occidentale della Sicilia. In Italia le segnalazioni sono ampiamente distribuite, a partire dal Piemonte a Nord e fino alla Sicilia settentrionale. Il dato pugliese si riferisce ad un’interessante ricattura diretta in autunno.

The Red-footed Falcon is a regular and in some areas abundant passage migrant in Italy, where it started to breed recently in Emilia-Romagna and Veneto, with a population of a maximum 16 pairs recorded in 1997. It is only seldom trapped during standard mist-netting, and ringing sites are widely spread across Italy, including some of the small islands where birds involved in sea crossing are ringed in spring. A total of 48 birds has been marked between 1982-2003. Out of the five foreign recoveries in Italy, three are between May and June, one in September. Recovery conditions are known in four cases, and all refer to birds deliberately taken by man; the species is protected in Italy since 1977. Ringed birds originate from Hungary and Yugoslavia, with three chicks, while one falcon ringed in spring in Russia was reported, still in spring of the following year, in the area of the Strait of Messina, at 4,000 km distance; one had been ringed during spring migration in Cap Bon in Tunisia. Recovery sites are widely distributed, from Piedmont in the north southwards to Sicily. A direct autumn recovery is of a bird which moved to the SW from Hungary to Apulia.

Figura 10. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 1). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SMERIGLIO (Falco columbarius) [03090] MERLIN Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Specie legata alle alte latitudini olartiche, in Europa lo Smeriglio è presente dall’Islanda alla Russia, attraverso il Regno Unito e la penisola scandinava, con una popolazione considerata complessivamente stabile. È un migratore a lungo raggio con modesti contingenti residenti nei settori più meridionali dell’areale. I quartieri di svernamento interessano primariamente l’Europa centro-meridionale, ma si spinge a Sud fino alle coste occidentali del Nord Africa. Predatore tipico di ambienti aperti, da aree collinare a zone costiere, si ciba esclusivamente di uccelli catturati in volo. In Italia è migratore regolare e svernante. Specie difficile da censire, nel corso dell’inverno si stima sia presente in Italia con un totale di circa 1.000-1.500 individui.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 18). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 20 20 239 217 2682 2830 2790 2831 3511 1253 1253

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Occasionali gli inanellamenti in Italia con prevalenza delle regioni settentrionali continentali e totali annuali solo di rado superiori a casi singoli.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

332

Smeriglio - Falco columbarius

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 20). Circostanze note 13 (65%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known. La quasi totalità del campione si riferisce a soggetti abbattuti o catturati, mentre due soli esemplari sono stati rinvenuti morti per cause naturali. La specie è protetta in Italia dal 1977.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere sono irregolarmente distribuite a partire dall’inizio degli anni ’30 e mostrano una maggiore concentrazione nel corso degli anni ’80.

Figura 8. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 15). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Quasi l’80% dei soggetti inanellati segnalati in Italia non sopravvive oltre il primo autunno di vita, mentre estremamente ridotta è la percentuale di quelli che superano i tre anni di vita, pur a fronte di massimi di longevità di oltre 12 anni rilevati in natura. Ciò è da mettere indubbiamente in relazione all’alta prevalenza nel campione italiano di soggetti abbattuti.

La quasi totalità degli inanellamenti sono stati effettuati su pulcini al nido, viste anche le difficoltà di cattura di soggetti sviluppati della specie. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 20). Condizioni note 19 (95%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 19). Phenology of foreign recoveries in Italy. La totalità delle ricatture si riferisce alla migrazione postriproduttiva ed allo svernamento. Ottobre vede la più alta frequenza di segnalazioni, con un massimo nella decade centrale; le ricatture quindi diminuiscono ma si mantengono abbastanza costanti per tutto novembre, mentre divengono scarse in dicembre, queste certamente relative ai contingenti svernanti. Ancora un paio di segnalazioni si collocano nella seconda decade di gennaio.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 20). Movements towards Italy. Gli smerigli inanellati segnalati in Italia provengono primariamente dalla Finlandia, Paese che vede uno sforzo particolare nel marcaggio dei rapaci. Svezia e Norvegia sono anch’esse rappresentate pur se in misura decisamente minore. Va considerato come gli smerigli nidificanti in questi ultimi due Paesi seguano rotte più occidentali che li portano a distribuirsi essenzialmente lungo le coste dell’Europa nord-occidentale più che a raggiungere il Mediterraneo. Le localizzazioni delle ricatture in Italia interessano le più varie latitudini, dalle aree più settentrionali della Pianura Padana fino alla Calabria centrale ed alla Sardegna meridionale. Una concentrazione di dati riguarda l’area compresa tra Emilia-Romagna e Toscana.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 20). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Smeriglio - Falco columbarius

La prevalenza di soggetti che originano da un’area geografica relativamente circoscritta porta ad una concentrazione di distanze percorse nell’ordine dei 2.500-3.000 km per questa specie, caratterizzata indubbiamente da spostamenti molto rilevanti tra i rapaci.

Figura 14. Distribuzione spaziale degli inanellamenti all’estero di pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione con ricatture in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 19). Spatial distribution of birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati non come pulli (n = 1). Foreign recoveries in Italy of birds ringed not as pulli. Interessante questo dato di un soggetto inanellato in Tunisia nel corso della migrazione primaverile e segnalato, nell’autunno del medesimo anno, lungo la costa toscana, che suggerisce forti componenti N-S nel corso degli spostamenti degli Smerigli attraverso il nostro Paese.

L’analisi spaziale conferma nettamente l’importanza delle più alte latitudini della Penisola scandinava quale area di origine dei soggetti ricatturati in Italia.

335

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 9). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 10). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Un’alta percentuale dei dati autunnali è rappresentata da ricatture dirette a conferma di spostamenti verso Sud da parte di falchi nel corso della loro prima migrazione. Non si notano differenze apprezzabili nella distribuzione geografica in Italia rispetto alla successiva stagione invernale (fig 16).

The Merlin is a regular passage migrant in Italy and is present during the winter with an estimated population of 1,000-1,500 individuals. Only occasionally ringed in Italy, with a total of 18 birds between 1982-2003 and several years with no cases at all. Ringing sites are mainly in the continental north. Foreign recoveries are irregularly distributed since the ‘20ies, with a prevalence of cases in the ‘80ies; most birds were ringed at the nest. The whole sample refers to dead recoveries, 85% of which due to deliberate taking by man and the rest to illness. The specie is protected in Italy since 1977. All records are from the autumn and winter, starting with October and with a maximum of cases in the central decade of the month. Ringing localities are distributed at high European latitudes. A total of 13 out of 20 cases originate from Finland, where intense ringing of raptors traditionally takes place. Norway and Sweden are also represented, although Merlins from these countries generally follow more western routes. The spatial analysis of ringing sites during the breeding season confirms northern Finland as the main area of origin of the ringed falcons reported from Italy. Recovery sites involve a wide range of latitudes across Italy, from the Po plains southwards till Calabria in the peninsula and with two recoveries also from southern Sardinia. One bird ringed in northern Tunisia has been reported during the autumn of the same year from a coastal site of Tuscany, just due north from its original ringing site. Nearly 80% of birds have not survived beyond their first autumn.

336

LODOLAIO (Falco subbuteo) [03100] HOBBY Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Eclettico predatore aereo, il Lodolaio si nutre di insetti ed uccelli mostrando, tra questi ultimi, una particolare capacità di cattura di Irundinidi e rondoni comuuni (Apus apus). Nidifica soprattutto in mosaici ambientali aperti, utilizzando nidi abbandonati di Corvidi. Si riproduce tardivamente rispetto ad altri rapaci in modo da poter alimentare i propri nidiacei sia con giovani Passeriformi da poco involati, sia con migratori precoci in movimento post-riproduttivo. Il nostro Paese ospita una popolazione stimata in 500-1.000 coppie, con ampia distribuzione latitudinale che va dall’arco alpino alle estreme latitudini meridionali della penisola ed alle isole maggiori. L’area di maggior presenza è nel bacino del Po dove si registrano le più alte densità locali note per la specie in Europa. Nel complesso la popolazione europea mostra tendenze demografiche stabili. Migratore a lungo raggio, in inverno si distribuisce in aree di svernamento incentrate nelle latitudini più meridionali del continente africano. La migrazione autunnale inizia con gli ultimi giorni di agosto e presenta un picco di passaggi attraverso l’Europa in settembre. Supera il Mar Mediterraneo prevalentemente da metà settembre a metà ottobre. A Sud dell’equatore gli arrivi iniziano dalla fine di ottobre e si protraggono per tutto il mese di novembre. I movimenti di ritorno iniziano in marzo ed aumentano in aprile.

nella prima parte della stagione riproduttiva. Singoli dati si riferiscono a fasi più tardive, fino all’autunno inoltrato.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 75). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Lodolaio risulta una specie poco inanellata in Italia: nel periodo di indagine solo nel 1987 si è raggiunto un campione superiore ai dieci soggetti, mentre nelle altre annate le catture sono risultate occasionali. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 50 50 225 241 1251 1257 1006 1022 2829 1870 1870

Ita-Est 1 1

Ita-Ita

702 702 702

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). Nel nostro Paese le località di inanellamento sono soprattutto piemontesi, lombarde ed emiliano-romagnole. Le catture sono concentrate nel periodo della migrazione primaverile e

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 50). Circostanze note 43 (86%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Il campione si riferisce totalmente a soggetti deceduti, in seguito ad abbattimento diretto. Medesime condizioni e circostanze di ricattura anche per l’unico esemplare inanellato in Italia e ripreso all’estero. La specie è protetta in Italia dal 1977.

La prima ricattura disponibile si riferisce all’inizio degli anni ’30; successivamente la frequenza delle segnalazioni estere cresce regolarmente tra la fine degli anni ’40 ed un massimo raggiunto nei primi anni ’60. Le ricatture diminuiscono quindi progressivamente, con una nuova leggera tendenza all’aumento a partire dagli anni ’80.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 45). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. La vasta maggioranza del campione di inanellamenti si riferisce a pulcini marcati al nido. Sezione ricatture — Recoveries Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 40). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La vasta maggioranza delle ricatture si riferisce ad uccelli che non sono sopravvissuti oltre il loro primo autunno; questa situazione può essere spiegata dal contributo esclusivo degli abbattimenti quali condizione di ricattura in Italia.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 50). Condizioni note 49 (98%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

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Lodolaio - Falco subbuteo

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 45). Phenology of foreign recoveries in Italy. Solo un dato certo si riferisce alla fase di migrazione primaverile di ritorno verso le aree riproduttive. Un alltro dato, se confermato, risulterebbe particolarmente interessante perché alquanto precoce. Si tratta dela ricattura di un soggetto inanellato da pulcino in Svezia nel lontano luglio 1963 e rinvenuto nel piacentino alla metà del successivo mese di febbraio in circostanze non note. Tutte le rimanenti ricatture riguardano il transito postriproduttivo che, con inizio a fine agosto, mostra un aumento progressivo di segnalazioni sino ad un massimo nella terza decade di settembre e si conclude con un’ultima osservazione tardiva nella prima decade di novembre.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 50). Movements towards Italy. Le ricatture in Italia originano dalle popolazioni svedese e finlandese, ma in maniera ancor più marcata da quella tedesca. Singoli dati si riferiscono ad altre aree dell’Europa centro-occidentale. In Italia le localizzazioni delle ricatture interessano soprattutto le regioni settentrionali ed occidentali, con una significativa concentrazione lungo le coste centro-settentrionali tirreniche. Altri Lodolai risultano segnalati in ambiti continentali. Le ricatture alle latitudini più meridionali riguardano uccelli inanellati più ad oriente nell’ambito dell’areale di origine suggerendo direzioni verso l’Italia con componente NE-SW, parallele a quelle seguite dalle popolazioni svedesi e tedesche.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 45). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Un’alta percentuale degli spostamenti rimane nell’intorno dei 1.000 km di percorrenza, mentre spiccano le segnalazioni ad oltre 2.500 km dal sito di inanellamento.

339

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 43). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 1). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. La sola ricattura in pieno periodo di migrazione primaverile si riferisce ad un soggetto in transito in Puglia nella prima settimana di maggio ed impegnato nel suo primo viaggio di ritorno verso aree riproduttive, presumibilmente finlandesi, dove il falco era nato nell’anno precedente. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 49). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

Figura 17. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

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Lodolaio - Falco subbuteo

The Hobby is a regular breeder and passage migrant in Italy; the national population, estimated between 5001,000 pairs, is widely distributed, from the Alpine area southwards across the peninsula and on the main islands. The highest known breeding densities for the species have been reported from agricultural areas of the Po plains. The species is only seldom ringed in Italy, with a total 75 birds between 1982-2003, mainly in Piedmont, Lombardy and Emilia-Romagna, with most of the ringed chicks marked in Lombardy, where this falcon has been intensively studied. Foreign recoveries start in the ‘20ies and increase in frequency till a maximum in the early ‘60ies. The overall sample is made of dead recoveries of birds deliberately taken by man; the species is protected in Italy since 1977. Apart from two birds reported in spring, all data refer to post-nuptial movements, from the last decade of August till an annual maximum of frequencies in the last decade of September and the latest records in the first decade of November. Ringing areas of the birds recovered in Italy are from Sweden, Finland but especially from Germany, with 32 out of 50 cases. Recovery sites in Italy are mainly distributed in the north and north-west; south of the Appennines a concentration of cases is found in Tuscany, while further to the south recoveries mainly involve coastal sites. Recoveries in the extreme south of the country originate from more eastern areas. Among these, the single case from spring is of a bird recovered in Apulia, which had been ringed at the nest in Finland in the previous year. The vast majority of the birds reported did not survive beyond their first autumn.

Figura 18. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). La singola ricattura italiana all’estero si riiferisce ad un soggetto marcato in Friuli e segnalato, in una data imprecisata, lungo la costa provenzale l‘anno successivo.

341

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

FALCO DELLA REGINA (Falco eleonorae) [03110] ELEONORA’S FALCON Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Rapace coloniale endemico del Mediterraneo e della Macaronesia, il Falco della Regina migra su lungo raggio fino ad aree di svernamento sub-sahariane incentrate su Magadascar, Africa orientale ed isole Mascarene. Primariamente insettivoro al di fuori della nidificazione, diviene essenzialmente ornitofago nel corso della stagione riproduttiva, la quale si colloca nell’estate avanzata e fino all’inizio dell’autunno. Le colonie sono poste in isole di piccole e medie dimensioni. La caccia agli insetti avviene in aree boscate o coperte di macchia, mentre quella agli uccelli si svolge principalmente sul mare. La popolazione italiana, concentrata in 10 colonie di cui sei in Sicilia e quattro in Sardegna, è stimata intorno alle 500 coppie e mostra stabilità demografica. Situazioni di declino numerico sono invece riportate dall’area geografica di massima densità, rappresentata dalle isole dell’Egeo. Pur essendo la specie intensamente studiata, in Italia sono mancati specifici progetti di inanellamento. Molti gli anni privi di qualsiasi inanellamento, con un massimo di poco superiore alla decina di soggetti nel 1983.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 2. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Disponiamo di una sola ricattura molto interessante, in quanto testimonia di un notevole spostamento di dispersione giovanile di un soggetto, nato nelle Dionisiadi a Creta, e trovato morto in Sicilia nella stagione riproduttiva dell’anno successivo. Ricordiamo come sia molto bassa la percentuale di falchi che tornano nelle aree riproduttive nel corso del loro secondo anno di vita.

Figura 1. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 20). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 349 349 1169 1169 1169 1169 1169 349 349

Ita-Est

The Eleonora’s Falcon is a regular passage migrant and breeder in Italy, where an estimated 500 pairs breed in ten colonies between Sicily (six sites) and Sardinia (four sites). The seasonal peak of observations in areas far from the colonies and also in the mainland is the first half of May. Despite being intensively studied, the species has never been intensively ringed, and only 20 individuals have been marked between 1982-2003. A single recovery is available, of a bird marked at the nest in NE Crete which was found dead in NE Sicily during the breeding season of the following year. This recovery is interesting both from a perspective of the reduced natal dispersal of the species, and also as it refers to the small fraction of yearlings which come back to the breeding quarters already when in their second year of life.

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

342

SACRO (Falco cherrug) [03160] SAKER FALCON Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Vastissimi gli areali di nidificazione alle medie latitudini eurasiatiche per questo falcone, presente in Europa con una popolazione numericamente modesta. La specie nel suo complesso mostra preoccupanti declini demografici. Anche se regolare come migratore, in Italia le osservazioni sono rare e comprese essenzialmente tra settembre ed aprile. Del tutto occasionali sono i casi di svernamento. In Italia è specie inanellata molto raramente: nel periodo 1982-2003 risulta marcato un solo individuo (anno 2000).

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 215 215 659 659 659 659 659 215 215

Ita-Est

Ita-Ita

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Il solo dato disponibile si riferisce ad un soggetto marcato al nido in Repubblica Ceca e trovato morto in Veneto nel dicembre dello stesso anno. Il Falco sacro è un raro visitatore invernale e questo dato ci fornisce un’indicazione precisa dell’area di origine del soggetto.

The Saker Falcon is a rare but regular passage migrant in Italy between September and April, with occasional winter records. The only available recovery is of a bird marked at the nest in Czeck Republic and found dead in Veneto during its first winter.

343

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

PELLEGRINO (Falco peregrinus) [03200] PEREGRINE FALCON Ordine: Falconiformi (Falconiformes) Famiglia: Falconidi (Falconidae) Il Pellegrino è un rapace ornitofago particolarmente eclettico e a distribuzione cosmopolita. Sono ben 19 le sottospecie descritte, quattro delle quali nidificano in Europa. Le popolazioni europee mostrano una tendenza generale positiva e la specie è ormai considerata sicura. Il comportamento migratorio è ampiamente variabile con le popolazioni più settentrionali che si spostano su lunga distanza e quelle progressivamente più meridionali residenti o solo dispersive. I falconi nidificanti nell’Europa nord-occidentale migrano verso SW, mentre quelli presenti in aree più orientali si spostano verso SE. Le popolazioni più nordiche si spingono fino nell’Africa sub-sahariana. Anche in Italia la specie è ampiamente diffusa, con notevoli densità in aree di particolare ricchezza ornitologica. La stima nazionale è di 700-800 coppie nidificanti, distribuite nelle più diverse tipologie ambientali; di recente ha colonizzato con successo anche contesti urbani.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 84). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Si nota una certa tendenza all’incremento relativo dei totali di inanellamento a partire dagli anni ’90, anche se i numeri inanellati su base annuale non superano in genere la decina di soggetti.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 6 6 434 434 1548 1279 1472 631 2762 1172 1172

Ita-Est 1 1 1780

Ita-Ita 4 2 34

2485

222

2485

222

2485 1780

228 37

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). In Italia sono finora mancati progetti dedicati all’inanellamento della specie; i pochi dati si riferiscono a catture accidentali, occasionali marcaggi al nido e a soggetti riabilitati. Ampia la distribuzione geografica delle località di inanellamento, dall’arco alpino alla Sicilia, con una prevalenza di siti occidentali lungo la penisola.

344

Pellegrino - Falco peregrinus

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 8). Condizioni note 8 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 8). Circostanze note 6 (75%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.

Ad eccezione di un soggetto rilasciato in natura, tutti gli uccelli ripresi in Italia risultano deceduti; le circostanze di rinvenimento sono da attribuire in via preponderante ad abbattimento diretto e, in minor misura, a malattia (un soggetto).

Ampiamente ed irregolarmente distribuite nel periodo considerato sono le ricatture dei falchi pellegrini esteri come di quelli marcati in Italia.

Il solo falcone inanellato in Italia e segnalato all’estero risulta abbattuto.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 9). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

345

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 6). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni in Italia si distribuiscono tra la primavera e l’inizio dell’autunno.

Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 6). Movements towards Italy. I movimenti più rilevanti sono relativi a falconi svedesi e finlandesi, mentre distanze inferiori sono state coperte dai soggetti provenienti rispettivamente da Repubblica Ceca, Svizzera e Spagna meridionale. La specie si caratterizza per distanze di migrazione nettamente superiori per le popolazioni più settentrionali. I siti di ricattura in Italia sono distribuiti a Nord degli Appennini e lungo le coste settentrionali del Tirreno.

Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Figura 12. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 3). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

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Pellegrino - Falco peregrinus

Questo dato primaverile, riferito ad un esemplare di origine svedese abbattuto in Italia settentrionale, testimonia della presenza del falcone alle nostre latitudini ancora alla metà di aprile.

Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 3). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing. Un falcone inanellato nella Spagna meridionale, verosimilmente in migrazione di ritorno, viene segnalato nel luglio dello stesso anno nel nord-est italiano. Risulta invece ritrovato in Toscana un secondo soggetto marcato al nido in Francia, interessante esempio di movimenti dispersivi di un giovane nel suo primo autunno.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 1). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

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Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Due sole le ricatture entro i cofini nazionali, entrambe dirette; una dal Friuli verso la Lombardia, l’altra dalla Toscana verso la costa laziale.

Figura 16. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). L’unico caso disponibile si riferisce ad un soggetto inanellato lungo la costa dell’Alto Adriatico nell’ottobre e segnalato in Finlandia nel mese di settembre, a cinque anni di distanza.

The Peregrine Falcon is a widespread breeder and a passage migrant and winter visitor in Italy. The species is present in the most diverse habitat typologies in our country, with an estimated population of 700-800 pairs and recent settlings also in urban areas. This falcon has not been the target of specific ringing projects, and the few marked individuals which count for less than an annual dozen of birds refer to accidental captures at ringing sites and few eyries, with some rehabilitated individuals. Between 1982-2003 a total 84 birds have been marked, with a positive trend since the ‘90ies. Recovery conditions in Italy are known only for eight birds, over 87% of which have been reported as dead; apart from one case due to natural illness, the others have been deliberately taken by man. The species is protected in Italy since 1977. Only one recovery is from spring, in the central decade of April, the others being between early July and the end of September. Birds reported in Italy had been ringed in Sweden, Finland, Czeck Republic, Switzerland and Spain. Recovery sites are north of the Appennines, apart from two cases in coastal Thyrrenian areas. One bird of Swedish origin was still in Italy in mid-April, during the third year from ringing. One falcon ringed in spring in southern Spain has been reported in NE Italy in July of the same year of ringing, while a chick marked in France was in Tuscany in early September, as an indication of juvenile dispersal. A single recovery abroad from Italy is of a bird marked in October on the coast of the northern Adriatic and reported, after five years, from Finland. Only two recoveries within the national boundaries are available.

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STARNA (Perdix perdix) [03670] GREY PARTRIDGE Ordine: Galliformi (Galliformes) Famiglia: Fasianidi (Phasianidae)

Specie politipica, distribuita con otto sottospecie nella Regione Paleartica occidentale ad Est fino alla Mongolia, con esclusione dell’Islanda e delle isole mediterranee. Originaria delle steppe dell’Asia centrale, la Starna nel corso degli ultimi 5.000-8.000 anni si è gradualmente diffusa in tutta l’Europa occidentale. All’inizio del XX secolo è stata introdotta con successo nel Nord America, ove è attualmente diffusa in molte zone del Canada meridionale e degli Stati Uniti settentrionali. In Italia l’areale storico comprendeva l’intera penisola, mentre ora la specie è presente in modo assai discontinuo nell’Italia settentrionale e localmente in Toscana e nell’Appennino abruzzese. La popolazione autoctona italiana (P. p. italica) è da considerarsi estinta e sostituita da soggetti provenienti sia da allevamenti che da vari Paesi europei ed immessi a scopo di ripopolamento venatorio sin dalla seconda meta del XX secolo. In Italia frequenta aree di pianura e di collina caratterizzate da alternanza di colture arate, medicai, prati, pascoli, frutteti, vigneti, incolti, fasce cespugliate. Specie strettamente monogama, la Starna è sedentaria e molto legata al proprio territorio di nascita.

La distribuzione geografica degli inanellamenti ricalca quella di progetti dedicati alla specie, condotti con maggiore intensità negli anni ’90 ed in contesti geografici diversi, da aree della Pianura Padana a zone appenniniche.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 884). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti effettuati in Italia si riferiscono quasi esclusivamente a progetti legati ad immissioni a scopo di reintroduzione. Ciò spiega l’andamento ampiamente variabile nei totali annuali.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 4 1 47

Ita-Est

Ita-Ita 7 1 270

11

71

11

71

11 47

71 270

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Il singolo dato estero disponibile si riferisce ad un soggetto marcato in Svizzera e ricatturato, dopo meno di due mesi, in Lombardia, avendo coperto una distanza di poco superiore ai 10 km.

Sezione ricatture — Recoveries

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 3. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 2). Condizioni note 2 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 6. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Figura 4. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 2). Circostanze note 2 (100%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known.

Il solo dato entro i confini nazionali si riferisce ad una starna inanellata nella Toscana settentrionale nel gennaio ’60 e segnalata, nel tardo ottobre dello stesso anno, a circa 70 km verso SE.

Il dato estero si riferisce ad un esemplare catturato deliberatamente, mantenuto in cattività e quindi rilasciato in natura verosimilmente a scopo di ripopolamento. Il soggetto italiano è invece stato ripreso in seguito ad abbattimento. La Starna è da sempre inserita tra le specie cacciabili in Italia.

The Grey Partridge used to have an endemic subspecies in Italy, P. p. italica, which went through genetic extinction due to intensive releases for birds of different geographical origin for hunting purposes. Nowadays few very small local self-sustaining populations exist within protected areas. The species is very seldom ringed in Italy, apart from birds which have been marked within re-introduction projects, with a total 884 birds between 1982-2003 in a series of sites within the north and centre. This ringing strategy explains also the wide variability in annual ringing totals. Only two recoveries have been considered, referred respectively to a bird ringed in Switzerland in March, trapped and released in Lombardy in April, at a distance of less than ten km.; the second case refers to a Partridge marked in Tuscany in January and shot within the same region in the following October, after having moved some 70 km. The Grey Partridge is traditionally included in the quarry species list in Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 5. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

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QUAGLIA (Coturnix coturnix) [03700] QUAIL Ordine: Galliformi (Galliformes) Famiglia: Fasianidi (Phasianidae) Specie politipica a distribuzione paleartico-paleotropicale, la Quaglia è presente in Eurasia e Africa con la sottospecie nominale. Tra tutti i Fasianidi del Paleartico occidentale, la Quaglia si contraddistingue per essere specie principalmente migratrice con pochi individui che rimangono a svernare nei paesi dell’Europa centro-settentrionale (Irlanda, Inghilterra e Germania occidentale). Contingenti regolari, ma comunque poco numerosi, si fermano a passare l’inverno lungo le coste mediterranee, ma la gran parte della popolazione europea si porta a svernare nelle steppe aride al di sotto del confine meridionale del Sahara, dal Senegal al Sudan, e negli altopiani di Abissinia e Kenia. In Italia la Quaglia è migratrice regolare, nidificante e localmente svernante nelle regioni meridionali peninsulari e insulari. In Sardegna è presente anche una popolazione sedentaria. La migrazione primaverile inizia già i primi di aprile e si protrae sino al completo insediamento della popolazione nidificante a fine maggio. La migrazione post-riproduttiva verso i quartieri di svernamento africani inizia già i primi di agosto e continua fino a settembre.

degli inanellamenti si riferisce alla migrazione primaverile, che si sviluppa dalla fine di aprile a giugno, cui segue un secondo picco di inanellamenti, meno rilevante, tra luglio ed agosto.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 30.643). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’interesse per l’inanellamento della Quaglia si è andato via via sviluppando dai primi anni ’90, con totali annuali crescenti e sempre superiori ai mille soggetti. Alla fine del periodo consideratoo è stata superata la soglia dei 5.000 soggetti marcati.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Statistiche campione

Est-Ita

Ita-Est

Ita-Ita

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

165 165 91 113 569

131 131 241 158 838

314 255 155 35 190

549

719

165

1589 748 113

2441 3443 419

806 1675 74

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Le località di inanellamento italiane comprendono sia siti particolarmente importanti nelle fasi di migrazione (fascia costiera adriatica centro-settentrionale e area tirrenica campana), sia siti nei quali vengono studiate soprattutto le popolazioni locali nidificanti (Piemonte, Lombardia e Veneto). Quantitativamente, una percentuale importante

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

La stragrande maggioranza dei soggetti vengono inanellati dopo il primo anno di vita; in Italia le catture sono soprattutto concentrate nelle fasi di migrazione.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 420). Condizioni note 368 (87.6%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Molto alta è la frequenza di soggetti deceduti a causa di abbattimento diretto, che costituisce la circostanza di ricattura per oltre l’86% dei casi noti. Le intense attività di inanellamento condotte sulla specie in Italia portano ad una buona frequenza di soggetti controllati e rilasciati in natura.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere sono distribuite soprattutto in due periodi distinti, con un modesto picco relativo nella prima metà degli anni ’30 e la gran parte delle segnalazioni concentrate invece tra gli anni ’50 e ’70, con un massimo assoluto nella seconda metà degli anni ’50. La specie è stata studiata in Italia sin dagli albori delle attività di inanellamento (Duse et al. 1935); disponiamo di ricatture di uccelli marcati nel nostro Paese sin dagli anni ’30, con un primo picco analogo agli esteri, negli anni ’50-’70, quindi negli stessi anni ’70, ed in misura ancor più marcata nell’ultimo decennio analizzato, in relazione ad un forte e progressivo incremento nei totali di soggetti inanellati.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 420). Circostanze note 367 (87.4%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 131). Condizioni note 92 (70.2%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Quaglia- Coturnix coturnix

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 131). Circostanze note 81 (61.8%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Ancora più marcata la pressione venatoria tra le condizioni di segnalazione all’estero di quaglie inanellate in Italia. Anche tra i soggetti non abbattuti prevalgono comunque quelli morti per cause antropiche diverse.

Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 152). Phenology of foreign recoveries in Italy. La massima parte delle segnalazioni si concentrano in concomitanza con la migrazione di ritorno, a partire dalla seconda decade di aprile, con un picco tra l’ultima decade del mese che appare ancora più evidente nelle prime due decadi di maggio. Successivamente le segnalazioni diminuiscono nettamente fino a dati occasionali in giugno. I numerosi casi di inanellamento mostrano valori massimi negli indici di abbondanza tra la seconda e la terza decade di maggio, suggerendo un transito ancor più prolungato di quanto indicato dalle sole ricatture di soggetti esteri (Macchio et al. 1999). Il transito post-riproduttivo diminuisce progressivamente a partire dalla seconda decade di agosto e fino in ottobre, con singole interessanti ricatture in periodi più tardivi e prettamente invernali.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 502). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Oltre l’80% delle ricatture avviene entro pochi mesi dall’inanellamento, ed in nessun caso si superano i quattro anni, pur a fronte di valori massimi di longevità che raggiungono i dieci anni. Ciò è evidentemente da porre in relazione all’altissima incidenza di soggetti abbattuti tra quelli segnalati in Italia.

Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 165). Movements towards Italy. Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 31). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

L’Italia è pienamente inserita nel sistema migratorio di questa specie, interessante per essere una delle poche che può riprodursi anche in Africa. Abbiamo quindi segnalazioni in Italia di soggetti inanellati nell’Europa centro-orientale, dall’Ucraina alle coste spagnole, con un numero ancor più alto che si riferisce a soggetti inanellati in migrazione primaverile nell’area di Cap Bon in Tunisia e segnalati soprattutto nell’Italia centro-meridionale. In questa vasta zona le ricatture sono soprattutto concentrate lungo entrambe le coste, sull’Adriatico a partire dalle Marche, con un minimo in Abruzzo e molte segnalazioni in Puglia. Mancano dati dallo Ionio, a parte poche segnalazioni in Calabria. Le località di ritrovamento sono invece numerose lungo la costa tirrenica, con chiare concentrazioni in Campania e quindi lungo la costa laziale. Anche numerose località delle coste siciliane nord-orientali vedono ricatture di quaglie. La distribuzione delle ricatture tunisine suggerisce importanti movimenti verso NE che attraversano l’Italia a latitudini medie, verso aree di nidificazione poste essenzialmente nell’Europa orientale. Interessante a tale riguardo la scarsità di segnalazioni in Sardegna. Le località di ricattura in Italia settentrionale, soprattutto distribuite in Pianura Padana, si riferiscono ad inanellamenti effettuati a Nord rispetto al nostro Paese.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 45). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Rispetto al quadro sintetico generale, la distribuzione delle ricatture autunnali è nettamente più concentrata in aree continentali dell’Italia peninsulare, piuttosto che lungo le coste. Prevalgono infatti i dati relativi ad aree appenniniche lungo la gran parte della dorsale. Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 152). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Quaglia- Coturnix coturnix

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 4). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 90). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.

Occasionali le osservazioni invernali, rispettivamente in Piemonte e lungo la costa adriatica.

Il transito massiccio delle quaglie lungo le coste italiane è confermato dalle molte ricatture dirette di soggetti marcati in transito in Nord Africa e segnalati nel nostro Paese entro la medesima primavera, o nella stagione riproduttiva. Interessante notare come in tale periodo manchino catture nelle località interne appenniniche.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 101). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Figura 20. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 155).

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 21. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione (n = 2). Spring migrants breeding in Italy. Birds ringed abroad during spring migration and recovered in Italy during the breeding period.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 131). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. La centralità dell’Italia nel sistema migratorio della specie viene confermata dalla distribuzione delle ricatture all’estero di soggetti marcati nel nostro Paese. L’Europa orientale e quella occidentale risultano aree con alti numeri di segnalazioni, insieme ad una serie di contesti più spiccatamente mediterranei, dalle coste di Francia e Spagna a quelle occidentali del Nord Africa. Si nota come le ricatture che originano da inanellamenti effettuati nelle regioni dell’Italia nord-occidentale si distribuiscano a latitudini superiori in Europa centro-orientale (es. Polonia settentrionale) ed occidentale (es. Francia continentale e mediterranea), rispetto a quelle che originano dalla costa adriatica marchigiana, le quali producono più segnalazioni nell’area balcanica ed in Algeria. Ancora più sud-orientali sono quindi le ricatture di soggetti inanellati in Puglia, con segnalazioni da Bulgaria,

Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 118). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le ricatture interessano la gran parte dell’anno, a partire dalle fasi di svernamento con un leggero incremento nel corso della migrazione primaverile. Un aumento più marcato coincide con il periodo riproduttivo, ma la maggior parte dei dati si concentra nelle fasi post-riproduttive. Sono infatti agosto e settembre i mesi che vedono i più alti numeri di quaglie ricatturate, con una drastica riduzione in ottobre e novembre.

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Quaglia- Coturnix coturnix

ex-Yugoslavia e Grecia. Ciò suggerisce come latitudini diverse nel nostro Paese siano interessate dal transito di popolazioni geografiche differenti, le quali presentano anche tendenze demografiche tra loro distinte (Birdlife International 2004).

Figura 27. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi del periodo successivo di svernamento (n = 1). Direct winter movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following winter .

Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 118). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

I numerosi inanellamenti hanno prodotto una sola ricattura diretta invernale, relativa al Marocco settentrionale, a fronte di vasti quartieri di svernamento sub-sahariani ancora poco noti in termini generali.

La gran parte delle segnalazioni ricadono entro i 1.000 km percorsi, con un piccolo gruppo che supera i 2.000 km dal sito di inanellamento verso l’Italia.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 26. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 16). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period. Un flusso lungo un asse principale NE-SW attraversa l’Italia nel corso della migrazione autunnale, come confermato da queste ricatture dirette. Interessante comunque anche la segnalazione diretta dalla Tunisia, come anche il percorso “inverso” di un soggetto ritornato verso l’area baltica.

Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 255). National recoveries of birds ringed in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Numerosi i dati di ricattura in ambito italiano che suggeriscono intensi movimenti e forte connettività tra le più importanti aree di inanellamento. La principale zona di inanellamento, localizzata lungo la costa marchigiana, produce numerose segnalazioni in Italia settentrionale, dal Piemonte al Friuli, come anche un gran numero di ricatture locali nelle immediate circostanze dei siti di inanellamento. Molti i movimenti anche verso Sud e Sud-Ovest, da regioni quali Lazio, Campania e Puglia, mentre si nota una relativa scarsità di osservazioni dalla Toscana, pur a fronte di un’intensa attività venatoria in questa regione. Dal Piemonte risulta una frequenza relativamente maggiore di spostamenti a più lungo raggio verso le regioni meridionali. Dai pochi inanellamenti effettuati in Sardegna derivano spostamenti a breve raggio, insieme ad alcune ricatture sia verso le coste laziali che verso la Sicilia. Dalla Puglia meridionale abbiamo segnalazioni lungo le coste orientali calabre e siciliane, coerentemente con quanto già sopra illustrato relativamente alle rotte principali che interessano l’Italia.

Figura 30. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 3). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons. Queste ricatture suggeriscono distanze di dispersione riproduttiva anche considerevoli, dall’area padana alle regioni centro-meridionali.

Figura 29. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 232). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Le distanze percorse sono concentrate al di sotto dei 100 km e tra i 200-300 km percorsi, con pochi casi che superano i 500 km.

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Quaglia- Coturnix coturnix

The Quail is a passage migrant and widespread breeder in Italy, with an estimated population between 15,000-30,000 broods across the country, including the main islands. Wintering birds are increasingly reported from the southernmost regions, with indications of resident populations from Sardinia. The national situation of the species suffers from intensive hunting releases of birds belonging to C. japonica. A growing interest in the species has led to increasing ringing efforts starting in the mid-‘90ies, with national ringing totals up to few thousands birds and 30,643 birds marked between 1982-2003. Quails are ringed in areas of special importance for staging migrants, like along the Adriatic coast, from Apulia northwards to Marche and Emilia-Romagna, as well as in Campania on the western side of the peninsula. Intensive research activities also tale place on breeding populations, as in many sites of continental northern Italy, like in Piedmont, Lombardy and Veneto. A sample of 165 foreign recoveries is available, with a first peak in the ‘30ies and a much stronger one between the late ‘50ies and early ‘60ies. Also the earliest recoveries of Italian ringed birds date back in the early ‘30ies, but numbers grow significantly again during the ‘60ies and even more in the last two decades of the last century. Over 85% of recoveries refer to birds which died, by far the main reason being represented by deliberate taking by man. Ringing controls represent the second most frequent recovery circumstance. The Quail has traditionally been included in the quarry species list in Italy. The frequency of birds shot or trapped is even higher in Italian ringed Quails reported from abroad. The first recoveries are in the second decade of April, followed by a sharp increase and high peaks in the first two decades of May, with a later drop in frequencies. Relative abundance as calculated based on the large national sample of ringed birds show highest values in the last two decades of May, hence slightly later than suggested by foreign recoveries. Post-nuptial movements start with the seasonal peak in mid-August, to progressively decline in the autumn and few interesting records in winter. Ringing sites of Quails recovered in Italy are distributed across the average latitudes, from Spain to central and eastern Europe, while the bulk of data refer to birds in active spring migration through northern Tunisia, with a single case from Egypt. Recovery sites in Italy are mainly distributed in the centre and south of the peninsula, from Marche and Abruzzo southwards, mainly in coastal areas. Also along the Tyrrhenian we find large numbers of recoveries in Latium and Campania, with almost no data from the Ionian sea. Compared to the amount of data from Sicily, Sardinia only has a couple of cases. The breeding areas are mainly NE from Italy, with lower numbers more to the west, till northern Spain. Recovery sites in autumn are more concentrated in continental areas of the peninsula rather than along the coasts; direct spring recoveries confirm the coastal distribution in the centre and south, with main movements along a direction SW-NE. Out of the large sample of spring recoveries, two birds have been reported within the breeding season, in Campania and Marche, respectively. Italian recoveries abroad are widespread along the year but mainly referred to post-nuptial movements, with a peak in September. Recovery sites abroad are very widely distributed across most of Europe and North Africa, including new areas with respect to those of ringing of Quails reported from Italy. This is particularly true for the Balkans, a large part of central-southern France, Spain and Poland. Birds have also been recovered E-SE from Italy, in Serbia, Bulgaria or Turkey, as well as SW, in Tunisia, Algeria and especially Morocco. Autumn movements along a NE-SW axis across Italy are confirmed by a sample of direct recoveries from the continental NW as well as the coast of Marche towards France and Spain. The large sample of Quails ringed during the breeding season has produced a single direct winter recovery, from northern Morocco. A large set of national recoveries show strong connectivity among the main ringing sites, aside to intense movements both towards NW and SW from the important ringing area in Marche region. A series of long-distance movements towards the southern Tyrrhenian coast originate from Piedmont, and towards Calabria and Sicily from southern Apulia, while Quails ringed in Sardinia have produced a small number of mainly short-distance recoveries. Over 80% of birds recovered did not survive longer than few months from ringing, and none longer than four years, which can be explained by the extremely high frequency of dead recoveries within the overall sample.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

FAGIANO (Phasianus colchicus) [03940] COMMON PHEASANT Ordine: Galliformi (Galliformes) Famiglia: Fasianidi (Phasianidae) Specie politipica a distribuzione sub-cosmopolita, diffusa originariamente nell’Asia centro-occidentale e centro-orientale e successivamente introdotta in Europa, Nord America, Cile, Nuova Zelanda, Australia ed alcune isole oceaniche. In Europa è presente in molte zone del Mediterraneo, risulta meno comune ed abbondante nella Penisola Iberica, in Grecia, nelle Alpi italiane e in diverse parti degli altopiani della Francia orientale e centro-meridionale. Le maggiori popolazioni europee si trovano in Gran Bretagna, Ungheria, Francia, Germania, Danimarca, Romania e paesi dell’exYugoslavia. In Italia il Fagiano è nidificante sedentario naturalizzato. La sottospecie nominale colchicus fu introdotta già in epoca romana a scopo ornamentale e alimentare. Più recentemente, a partire dai primi anni del XX secolo e fino ai giorni nostri, si sono susseguiti immissioni e ripopolamenti con esemplari di diversa origine appartenenti ai gruppi “colchicus”, “mongolicus” e “torquatus”. La popolazione attualmente naturalizzata risulta così formata da soggetti meticci che presentano caratteristiche intermedie tra le diverse sottospecie.

La distribuzione degli inanellamenti è limitata alle regioni centro-settentrionali e coincide in gran parte con l’areale della specie che è presente in tutto il centro-nord, escluse le zone più elevate delle Alpi e degli Appennini, mentre è assente dalle isole e dal meridione. Quasi ovunque la consistenza delle popolazioni è fortemente influenzata dal susseguirsi stagionale delle immissioni a scopo venatorio.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 839). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La massima parte degli inanellamenti italiani si riferisce a progetti specifici che hanno visto il marcaggio dei soggetti immessi in natura; ciò spiega la forte discontinuità dei totali annuali nel periodo considerato. Le località di marcaggio più importanti sono distribuite in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Statistiche campione

Est-Ita

N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

5 5 323

Ita-Est

Ita-Ita 9 2 558

18

87

20

87

22 556

105 558

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

360

Fagiano - Phasianus colchicus

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).

Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 5). Movements towards Italy. Le cinque ricatture estere in Italia, risalenti agli anni 193640 e 1956-60, si riferiscono a soggetti inanellati in Svizzera ed abbattuti in aree limitrofe lombarde tra l’ultima decade di agosto e la prima di novembre. A conferma della scarsa mobilità della specie, tutte le ricatture si riferiscono a spostamenti di limitata entità e comunque inferiori ai 25 km.

Due sole ricatture in Italia con spostamenti diversamente direzionati fino a circa 70 km dal sito di inanellamento.

The Common Pheasant was introduced in Italy during the Roman period; intense and widespread releases for hunting purposes took place during the last century and are still carried on of birds belonging to different subspecies. The present population is therefore particularly difficult to estimate. Most of the birds ringed in Italy have been marked within specific projects, mainly in Lombardy, Piedmont and Emilia-Romagna; this explains the strong inter-annual variability in national ringing totals. The five foreign recoveries are all referred to birds ringed in Switzerland and shot in neighbouring Lombardy, within 25 Km. distance. Of the two national recoveries, with distances within 70 km, one took place ten years after ringing.

361

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

PORCIGLIONE (Rallus aquaticus) [04070] WATER RAIL Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Rallidi (Rallidae) Specie politipica a distribuzione olopaleartica, il Porciglione è presente con la sottospecie nominale dal Portogallo fino alla Siberia ed al Kazakhstan occidentali entro una fascia latitudinale che si estende dalla Scozia e dalla Scandinavia meridionale fino all’Africa settentrionale. In Africa i quartieri di svernamento si spingono a meridione sino a comprendere alcune oasi sahariane in Algeria e in Libia, la valle del Nilo in Egitto, l’Azerbaijan ed il Nord dell’Iran. Il Porciglione è specie migratrice o parzialmente migratrice nelle regioni caratterizzate da climi di tipo continentale, mentre risulta sedentario nei Paesi che si affacciano sul Mar del Nord, sull’Atlantico e sul Mediterraneo. In Italia è nidificante sedentario, migratore regolare e svernante. Il nostro Paese, infatti, oltre ad ospitare una popolazione nidificante, a partire dal mese di settembre viene raggiunta dai soggetti in migrazione post-nuziale con arrivi più intensi tra ottobre e novembre. La migrazione prenuziale inizia in febbraio e si protrae fino ad aprile. Il periodo riproduttivo è compreso tra la fine di marzo ed agosto. La presenza del Porciglione è legata alle zone umide di acqua dolce di pianura e bassa quota (sino a 500-700 m) o salmastra, caratterizzate da densa vegetazione palustre e acque ferme o a lento deflusso. L’habitat elettivo di nidificazione è caratterizzato da un alternarsi di fitte formazioni di Phragmites, Typha, Carex e Juncus intercalate a banchi emergenti di fango, canali e acque poco profonde.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 582). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti di Porciglione mostrano un rapido e notevole incremento, tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, certamente dovuto alla maggiore diffusione delle specifiche tecniche richieste per la cattura di questa specie elusiva. Siti di particolare importanza per i numeri di soggetti inanellati sono distribuiti lungo la costa ligure, emilianoromagnola e toscana, dove una percentuale rilevante di soggetti è stata marcata presso il Lago di Burano. Su base stagionale, la distribuzione degli inanellamenti interessa la gran parte del ciclo annuale, con un picco rilevante in corrispondenza della migrazione autunnale, seguito da un calo progressivo nelle catture che testimonia l’abbandono delle aree di svernamento. Un modesto, ma chiaro aumento nel numero di uccelli inanellati a partire da febbraio, suggerisce attivi movimenti di ritorno attraverso l’Italia.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 40 40 178 165 777 919 785 1041 1686 1201 552

Ita-Est 1 1 437

Ita-Ita 2 1 644

491

108

491

108

491 437

108 644

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

362

Porciglione - Scolopax rusticola

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 41). Condizioni note 39 (95.1%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 41). Circostanze note 36 (87.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tutte le ricatture si riferiscono a soggetti deceduti a seguito di abbattimento diretto. Stesse modalità di ricattura anche per l’unico soggetto inanellato in Italia e ripreso all’estero. La specie è stata da sempre inserita tra quelle cacciabili in Italia.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere aumentano a partire dai primi anni ’50 e fino alla prima metà degli anni ’70; successivamente la frequenza diminuisce rapidamente, con osservazioni occasionali nell’ultimo decennio considerato.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 38). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Prevalgono i soggetti inanellati nel primo anno di vita, seguiti da uccelli marcati a partire dall’anno successivo quello di nascita.

363

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

alari medie che di peso in ottobre e novembre, seguiti da una diminuzione in dicembre, il che suggerisce il transito di migratori che non si fermano a svernare nel nostro Paese.

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 14). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Colpisce che la massima parte del pur modesto campione di soggetti dei quali è stata calcolata con esattezza la longevità risulti non essere sopravvissuta oltre il primo autunno, e l’intero campione non oltre i due anni. Ciò ovviamente contrasta sia con la biologia della specie che con i massimi di longevità raggiunti in natura, ed è certamente conseguenza anche dell’alta frequenza di abbattimenti tra le ricatture.

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 36). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 40). Movements towards Italy.

Le ricatture diminuiscono da gennaio a febbraio, con alcune segnalazioni fino alla terza decade di marzo e un singolo dato in giugno. Le fasi post-riproduttive vedono una prevalenza delle osservazioni a partire dalla decade centrale di settembre, con un successivo incremento ed un massimo annuale nella decade iniziale di novembre. I giovani delle popolazioni più settentrionali europee, caratterizzate da comportamento migratorio abbastanza spiccato, inziano a disperdersi dalle aree di nidificazione a partire da luglio. La popolazione svernante in Italia è stimata in poche centinaia di individui, anche se le abitudini elusive della specie rendono tali stime certamente non esaustive. I dati di uccelli inanellati in Italia mostrano livelli elevati sia di dimensioni

La gran parte delle segnalazioni deriva da inanellamenti effettuati in Europa centro-orientale, con Germania e Repubblica Ceca in particolare quali Paesi maggiormente rappresentati. Latitudini massime rappresentate sono quelle della costa meridionale del Baltico centrale. In Italia le osservazioni sono primariamente distribuite in Pianura Padana, fino alle estreme aree occidentali, e nell’Alto Adriatico. A Sud degli Appennini abbiamo osservazioni sia in ambiti costieri che interni, fino all’area dello Stretto di Messina e della Sardegna sud-orientale.

364

Porciglione - Scolopax rusticola

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 36). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Una percentuale prevalente delle segnalazioni ricadono entro gli 800 km di distanza, ma non mancano casi superiori ai 1.000 km, a conferma di spostamenti importanti compiuti soprattutto da popolazioni settentrionali europee verso il nostro Paese. Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 5). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. La connettività con popolazioni distribuite a N-NE del nostro Paese è confermata anche da questi pochi dati relativi a soggetti inanellati in fase riproduttiva, distribuiti fino alle coste baltiche della Polonia.

Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 3). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 16). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

365

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Le ricatture autunnali sono distribuite lungo l’intera penisola, da aree prealpine fino all’estremità meridionale della Calabria. Notiamo una mancanza di osservazioni dalle regioni centrali; a Sud degli Appennini le ricatture risultano principalmente da ambiti costieri.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 18. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Il soggetto inanellato in Emilia-Romagna agli inizi di febbraio, ed abbattuto in Ungheria nel successivo mese di aprile, costituisce l’unica ricattura all’estero di porciglioni marcati in Italia.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 19). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy Anche in inverno la specie ha ricatture distribuite in tutta Italia, confermando l’ampio areale distributivo che in questa stagione scaturisce anche dai censimenti visivi (Serra et al. 1997).

Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Unica anche questa segnalazione entro i confini nazionali, con uno spostamento verso SW tra marzo ed il dicembre dell’anno successivo.

366

Porciglione - Scolopax rusticola

The Water Rail breeds across most of Italy, with strongholds in the Po plain and along the northern and central Tyrrhenian, being scarcer further to the south. The national population is estimated between 3,000-6,000 pairs. It is also a passage migrant and some hundreds birds are reported during mid-winter counts. Ringing totals have increased between the late ‘80ies and the mid‘90ies, also on the basis of the wider use of specific trapping techniques. A total of 582 birds have been ringed between 19822003. Ringing sites are distributed mostly in the northern regions, with larger samples in the northern Adriatic, in Liguria and Tuscany. Most birds have been ringed during autumn migration, and the abundance index based on the national set of ringing data shows an increase in February, suggesting return movements across Italy. A sample of 40 foreign recoveries in Italy has been analysed, with earliest records in the ‘50ies, followed by an increase till a peak in the early ‘70ies, with lower frequencies in more recent years. Deliberate taking by man accounts for the whole sample of recoveries; the Water Rail has always been included in the list of quarry species in Italy. There is a decline in the frequency of recoveries between January and February, with last records in March; post-nuptial movements have earliest recoveries in September, with an annual peak in November. Average wing length and body mass as from the national set of ringing data show maximum values between October and November, followed by a decline in December, suggesting the presence of passage migrants which do not stop to winter in Italy. Most recoveries originate from birds ringed in Germany and Czech Republic, with northernmost latitudes referred to the southern coast of the Baltic. Recovery sites in Italy are mainly in the Po plain and the northern Adriatic. We also have reports from south of the Apennines, both inland and along the coasts, southwards till the Strait of Messina as well as in Sardinia. A wide geographical distribution of recoveries is recorded already during the autumn, with no clear difference with the one in winter. As from recoveries of Italian ringed birds, one individual ringed in Emilia-Romagna in early February was killed in Hungary in the following April, while we have a single national recovery, indicating a SW displacement between mid-March and the winter of the following year within northern Italy. Most of the overall sample is represented by birds which did not survive longer than their first autumn, and none beyond the second year of life, which can be explained based on the fact that all recoveries refer to dead birds.

367

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

VOLTOLINO (Porzana porzana) [04080] SPOTTED CRAKE Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Rallidi (Rallidae) Specie euroasiatica, il Voltolino nidifica in un’area che si estende dalla Penisola Iberica fino alla Siberia centrale. In Europa presenta una distribuzione a mosaico assai frammentata che interessa la quasi totalità del continente, dalle coste baltiche della Scandinavia a quelle del Mediterraneo settentrionale. Le aree di svernamento sono ubicate in Europa sud-occidentale e nell’Africa transahariana. In Italia è migratore regolare, svernante irregolare e nidificante scarso, con pochi casi accertati; consistenze numeriche di un certo rilievo si riscontrano solo durante i passi. I primi individui in migrazione compaiono in Italia nella seconda decade di agosto; gli arrivi diventano più consistenti a partire da settembre e proseguono fino ai primi di novembre. La migrazione pre-riproduttiva risulta più marcata di quella post-riproduttiva e comincia già all’inizio di febbraio, raggiungendo il culmine nella terza decade di marzo per poi terminare entro la prima decade di maggio. Il periodo riproduttivo inizia in aprile e si protrae fino a luglio. Occasionali le segnalazioni di soggetti svernanti. Specie legata alle pianure continentali, il Voltolino frequenta ambienti parzialmente allagati dove acque molto basse si alternano ad aree emerse coperte da una fitta vegetazione erbacea con giunchi e carici, talvolta in associazione con essenze igrofile ad alto fusto. In genere i siti di nidificazione sono ubicati in corrispondenza di paludi permanenti o temporanee, prati umidi o lungo le rive di laghi e di fiumi a corso lento di bassa quota, sebbene possa spingersi a nidificare fino a 600-700 m s.l.m. Durante le migrazioni e lo svernamento frequenta una maggiore varietà di ambienti.

Le località di inanellamento sono rappresentate da zone umide interne lombarde, venete, friulane ed emiliane. Bassi numeri di individui risultano inanellati anche in Trentino e, a latitudini inferiori, lungo la costa tirrenica ed adriatica, in questo caso soprattutto tra Marche ed Emilia. Anche alla luce della rarità della specie quale nidificante, la massima parte dei dati si riferisce ai periodi di migrazione, con un picco primaverile tra la fine di marzo e la metà di aprile; movimenti ben più precoci sono suggeriti dall’indice di abbondanza (Macchio et al. 2002). Le occasionali segnalazioni da piccole isole tirreniche confermano l’attraversamento di estesi tratti di mare. Nelle fasi post-riproduttive le catture si concentrano tra la metà di agosto e la fine di settembre.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 142). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie rara per gli inanellatori italiani, il Voltolino vede ampie fluttuazioni inter-annuali nei totali di uccelli inanellati, che restano sempre inferiori a 20 individui. Numeri relativamente più alti si registrano nella seconda metà degli anni ’90, a fronte di un campione complessivo di 142 soggetti nel periodo considerato. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 21 21 244 33 657

Ita-Est

Ita-Ita 1

667 1130 940 33

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

368

Voltolino - Porzana porzana

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 21). Circostanze note 20 (95.2%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tutte le segnalazioni di cui si dispone di informazioni certe (20 casi su 21) si riferiscono ad uccelli morti e, tranne che per un caso, le segnalazioni derivano da cattura o abbattimento diretti da parte dell’uomo. La specie è protetta in Italia a partire dal 1977.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Il modesto campione di ricatture estere vede un massimo tra la seconda metà degli anni ’50 ed i primi anni ’60, seguito da un calo sensibile. Nella massima parte dei casi si tratta di inanellamenti di uccelli sviluppati. Figura 7. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 18). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Nonostante le modeste dimensioni del campione colpisce il fatto che circa l’80% dei soggetti non sia sopravvissuto oltre un anno dall’inanellamento e quasi nessuno più di due anni, il che può essere spiegato dalla presenza di soli soggetti morti tra quelli segnalati in Italia.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

369

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 21). Movements towards Italy.

Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 18). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Le ricatture originano primariamente da inanellamenti effettuati in Europa centro-settentrionale, con Germania ed Olanda quali Paesi maggiormente rappresentati. Francia centro-meridionale e Polonia orientale rappresentano i limiti longitudinali dell’area geografica di inanellamento, nell’ambito della quale i pochi dati riferiti a pulcini sono relativamente orientali. I siti di ricattura in Italia si concentrano nelle regioni nord-orientali e padane e lungo la costa settentrionale toscana, questi ultimi dati essendo riferiti soprattutto a soggetti marcati in siti più occidentali nell’ambito dell’area di inanellamento. Latitudini più meridionali sono riferite alle coste laziali ed alla Sardegna meridionale.

Prevalgono le segnalazioni primaverili con un massimo stagionale nella prima decade di aprile che coincide con quello rilevato sia nei totali di uccelli inanellati in Italia che nell’indice relativo di abbondanza. La distribuzione stagionale delle poche segnalazioni post-riproduttive, con frequenze più alte in ottobre, risulta invece ritardata rispetto a quanto mostrato dagli inanellamenti, con massimi di uccelli inanellati e buoni livelli di abbondanza nelle due ultime decadi di agosto.

Figura 9. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Figura 11. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 4). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

370

Voltolino - Porzana porzana

Queste poche segnalazioni dirette autunnali confermano l’esistenza di movimenti sia con netta componente N-S, che NESW verso il nostro Paese; il dato toscano si riferisce anche in questo caso di spostamento diretto ad un soggetto inanellato in Olanda. L’unico dato invernale si riferisce ad un ambiente spiccatamente mediterraneo quale la Sardegna meridionale, pur a fronte di osservazioni di voltolini svernanti anche in area padana (Baccetti et al. 2002).

Figura 12. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 6). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 11). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le segnalazioni primaverili sono soprattutto localizzate lungo le coste settentrionali toscane ed in aree umide, sia interne che costiere, dell’Alto Adriatico, a suggerire movimenti di ritorno con componente nord-orientale. The Spotted Crake is a passage migrant and a scarce breeder in Italy, where few individuals are irregularly recorded also during the winter. The national breeding population is estimated between 10-15 pairs mainly in the Po plain, with occasional records south of the Apennines and in western Sardinia. The species is only rarely ringed, with a total of 142 birds between 1982-2003 and relatively higher numbers in the second half of the ‘90ies. Most birds have been ringed during spring, when scanty records from small islands confirm sea crossing the Tyrrhenian. A total of 21 foreign recoveries are available, mainly concentrated between the late ‘50ies and early ‘60ies. Apart from one case, all recoveries refer to dead birds after deliberate taking by man. The species is protected in Italy since 1977. Recoveries are mainly in spring, with an annual peak in the first decade of April, matching the one recorded both in the number of birds ringed in Italy and in the relative abundance calculated based on the national set of ringing data. During post-nuptial movements a relative peak in recoveries is reported in October, i.e. later than the one of ringing data, which show good levels of abundance already in August. Most ringing sites abroad are in central and northern Europe, Germany and The Netherlands being the most represented countries. Eastern France and eastern Poland are the longitudinal limits of the ringing area. Recovery sites is Italy are mainly in the NE and Po plain, with a concentration of reports also from northern Tuscany. Few birds have been reported from Latium and southern Sardinia. Few direct autumn recoveries confirm movements along both a N-S and a NE-SW axes across northern Italy, while the only record from southern Sardinia refers to a wintering individual. Spring data show a concentration in northern coastal Tuscany and in the eastern Po plain, suggesting return movements towards NE across northern Italy. Over 80% of birds did not survive longer than their first year from ringing, and virtually none beyond twoo years, which can be explained based on the sample, made solely of dead recoveries.

Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 3). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 1). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

371

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

SCHIRIBILLA (Porzana parva) [04100] LITTLE CRAKE Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Rallidi (Rallidae) La Schiribilla è una specie migratrice che vede concentrata in Europa la massima parte del proprio areale riproduttivo. Questo coincide con i principali ambienti steppici continentali dei bassopiani polacchi e delle grandi pianure ungheresi, dell’Ucraina e dell’ex Unione Sovietica meridionale. L’areale invernale è poco conosciuto, ma si ritiene che le popolazioni del Paleartico occidentale svernino nell’area che si estende tra la costa mediterranea dell’Africa e le regioni sub-sahariane, e giunge ad Est sino alle zone umide che si affacciano sul Golfo Persico. In Italia è migratrice regolare, nidificante e svernante irregolare. La scarsa conoscenza dell’areale italiano, fortemente frammentato come in gran parte dell’Europa meridionale ed occidentale, dipende dalla situazione di marginalità e dalla elusività caratteristiche della specie. Il picco di migrazione primaverile è attorno alla metà di marzo, ma i primi individui si osservano già a fine febbraio. La migrazione post-riproduttiva, apparentemente distribuita su un periodo più lungo di quello primaverile, culmina in agosto. La sua presenza come nidificante è stata accertata in alcune zone umide interne e costiere della Val Padana, della Toscana e della Sicilia, dove seleziona ambienti allagati di canneto con vegetazione fitta e monospecifica a Carex, Scirpus, Typha o Phragmites.

Poche le località di cattura, distribuite in Veneto, Friuli ed Emilia-Romagna, dove l’Oasi di Val Campotto ha contribuito in maniera importante al campione nazionale. Due i picchi stagionali rilevati, corrispondenti rispettivamente alla metà di marzo per la migrazione primaverile, ed alla metà di agosto per le catture post-nuziali.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 64). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Visto lo status di specie rara in Italia, non sorprende il basso numero di soggetti che vengono solo occasionalmente inanellati nel nostro Paese. Pur se con una lieve tendenza all’aumento nel corso degli anni ’90, con un totale di soli 64 soggetti marcati la Schiribilla si conferma il Rallide meno inanellato nel corso del periodo di indagine.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 2 2 498

Ita-Est

Ita-Ita

1040 1040 1607 695

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

372

Schiribilla - Porzana parva

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy The Little Crake is a very scarce breeder in Italy, with a grossly estimated population between 5-20 pairs mainly in wetlands of the Po plain and northern Adriatic. A very rarely ringed species in Italy, with a small sample of only 64 birds marked between 1982-2003, and relatively higher numbers in the ‘90ies. Ringing sites are mainly in the NE; two seasonal peaks are recorded in totals, in mid-March and mid-August for spring and post-nuptial movements, respectively. Only two foreign recoveries are recorded, with one bird ringed in western Poland and reported from southern Sardinia in July, while the other marked in Austria in the second half of April was found along the coast of Veneto in March. One of these bird was shot, the second killed by a domestic predator; the species is protected in Italy since 1977.

Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 2), con fenologia, date di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements towards Italy, with phenology and dates of ringing and time to recovery. Due i soggetti esteri segnalati in Italia; uno abbattuto, l’altro ucciso da un predatore domestico. Le due schiribille risultano inanellate nella seconda metà degli anni ’60, rispettivamente nella Polonia nord-occidentale in settembre ed in Austria nella seconda metà di aprile. La prima è stata ricatturata in Sardegna meridionale in luglio, l’altra lungo la costa veneta in marzo.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

RE DI QUAGLIE (Crex crex) [04210] CORNCRAKE Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Rallidi (Rallidae) Il Re di Quaglie si riproduce dall’Europa occidentale a quella centrale ed orientale, raggiungendo i territori siberiani a nord del Lago Bajkal. È una specie quasi completamente migratrice a lunga distanza. I quartieri di svernamento principali degli individui che si riproducono in Europa ed Asia sono probabilmente in Etiopia e nella parte orientale del continente africano. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante irregolare. Migratore poco comune, si presenta con una popolazione nidificante della quale sempre meglio si va conoscendo la reale distribuzione geografica e la non trascurabile consistenza, attualmente stimata tra 450-570 maschi cantori. L’ambiente d’elezione per la riproduzione è costituito da prati coperti da vegetazione già sufficientemente alta all’arrivo dai quartieri di svernamento, e perdurante per il tempo necessario al completamento della stagione riproduttiva (probabilmente non meno di 60 giorni). La fascia altitudinale varia da quote planiziali fino ad oltre 1.200 m sul livello del mare.

picco tra la fine di maggio e la metà di giugno, anche se l’indice di abbondanza mantiene buoni valori per l’intero mese di giugno.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 173). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Re di Quaglie richiede tecniche di cattura particolari che in Italia sono state adottate nel corso di progetti specifici di ricerca e monitoraggio. Ciò viene confermato dall’incremento significativo nel numero di soggetti inanellati a partire dagli anni ’90, pur se con ampie fluttuazioni inter-annuali, per un campione complessivo di 173 soggetti marcati tra il 1982-2003.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le località di inanellamento sono soprattutto concentrate nel Veneto settentrionale, con siti di cattura anche in Lombardia, Trentino e Friuli. Visto l’interesse legato alla conoscenza della popolazione nidificante italiana, le catture sono esclusivamente relative al periodo riproduttivo, con un

Est-Ita 1 1 36

Ita-Est

Ita-Ita 1 1 29

586

40

586

40

586 36

40 29

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Re di quaglie - Crex crex

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements

Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Di questo raro Rallide disponiamo di due sole ricatture in Italia, una scaturita da un abbattimento (la specie è protetta in Italia dal 1977), l’altra dal controllo di un soggetto da parte di un inanellatore. Nel primo caso un soggetto marcato in Austria nel tardo settembre è stato abbattuto in Veneto all’inizio del mese di novembre, testimoniando un movimento diretto, in direzione SW, verso il nostro Paese. L’altra segnalazione è rappresentata dallo spostamento tra la fine di maggio ed il tardo giugno, di un maschio al secondo anno di vita, dalla provincia di Vicenza verso quella di Trento. Entrambe le località risultano comprese nell’ambito dell’areale riproduttivo della popolazione italiana.

Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con fenologia, date di inanellamento e tempo intercorso sino alla ricattura. Movements towards Italy, with phenology and dates of ringing and time at recovery.

The Corncrake is a passage migrant and a scarce and localised breeder in NE Italy, with an estimated population of 450-570 singing males. The species requires special trapping techniques, and the number of birds ringed in Italy has shown an increase since the beginning of local intensive study projects. Annual totals, despite large inter-annual variations, have increased since the early ‘90ies, with a total of 173 birds marked between 1982-2003. Only two recoveries of this rare rail are available, one referred to a shot bird (the species is protected in Italy since 1977), the second one to a ringing control. The former bird moved directly, along a SW direction, from Austria into Veneto from late September to early November. The latter – a second-year male ringed in the Vicenza Province in late May, was retrapped after ca. one month in Trentino, both sites being within the breeding range of the Italian population.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

GALLINELLA D’ACQUA (Gallinula chloropus) [04240] MOORHEN Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Rallidi (Rallidae)

La Gallinella d’acqua è specie diffusa nell’intero continente europeo, eccetto Islanda, Isole Svalbard, Madeira e probabilmente Azzorre. Nel Paleartico occidentale la specie si presenta residente o dispersiva a Sud-Ovest dell’areale riproduttivo, da parzialmente migratrice a migratrice completa, altrove. L’ampiezza degli spostamenti aumenta progressivamente da Sud a Nord e da Ovest ad Est. Piccoli numeri svernano nella Norvegia sud-occidentale, Svezia meridionale, Danimarca, Germania e Polonia settentrionale. I quartieri di svernamento degli individui nord-europei si estendono a Sud nella Penisola Iberica, in Italia, nei Balcani ed in Nord Africa. Le direzioni seguite durante la migrazione autunnale sono con molta probabilità verso Sud-Ovest per gli individui nidificanti nell’Europa settentrionale ed occidentale, e verso Sud/Sud-Est per quelli dell’Europa centrale. La popolazione italiana è stimata tra le 100.000-150.000 coppie ampiamente distribuite alle diverse latitudini, con minori densità a Sud degli Appennini e soprattutto nelle regioni meridionali e presenze anche sulle isole maggiori.

sulle isole maggiori. Modesti campioni riferiti a piccole isole confermano l’attraversamento di ampi bracci di mare.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 2.639). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La Gallinella è una specie regolarmente inanellata in Italia, con totali annuali mediamente superiori al centinaio di individui. Ampie le fluttuazioni inter-annuali, senza che si colgano chiare tendenze temporali. Una percentuale importante delle catture si riferisce al periodo dello svernamento, con un drastico calo nei numeri e nell’indice di abbondanza a partire dalla seconda metà di gennaio, verosimilmente da porre in relazione all’abbandono dei quartieri di svernamento italiani. Un picco successivo si osserva nei mesi primaverili, mentre numeri bassi di soggetti vengono marcati nel corso della stagione riproduttiva. Rilevanti i numeri nel periodo post-riproduttivo, tra fine agosto e fine ottobre, da porre in relazione anche alle intense attività di inanellamento in ambienti umidi. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). I principali siti di inanellamento sono distribuiti nell’Italia continentale, in zone umide sia interne che costiere, con numeri più bassi relativi a località a sud degli Appennini e

Est-Ita 59 59 368 379 897 837 859 724 2247 2421 1564

Ita-Est 1 1 1372

Ita-Ita 35 7 513

970

44

970

34

970 1372

83 1560

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Gallinella d’acqua -Gallinula chloropus

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 66). Condizioni note 62 (93.9%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 66). Circostanze note 62 (93.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La quasi totalità del campione si riferisce a soggetti morti a causa di abbattimenti o catture intenzionali. Minima la frazione di ricatture legate a cause diverse. La Gallinella d’acqua è in Italia da sempre inserita tra le specie cacciabili. L’unico esemplare italiano ripreso all’estero è stato rinvenuto morto per cause sconosciute.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere in Italia si distribuiscono a partire dagli anni ’40, con un incremento fino ad un picco nella seconda metà degli anni ’60, seguito da una diminuzione progressiva nel resto del periodo. I dati italiani vedono una maggiore concentrazione in fasi più recenti.

Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 63). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

to sensibile nei numeri di uccelli inanellati e nelle abbondanze si riscontra nella decade centrale di gennaio, seguito da una rapida diminuzione, a confermare movimenti in atto.

Figura 9. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 23). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Oltre l’80% delle ricatture in Italia si riferisce a soggetti che non sono sopravvissuti oltre il secondo anno di vita, il che può essere spiegato in base all’assoluta prevalenza di abbattimenti tra le cause di segnalazione. Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements

Le località di inanellamento all’estero sono primariamente distribuite nell’Europa centro-orientale, con Repubblica Ceca e Germania quali Paesi più rappresentati e numeri molto inferiori in un’area che va dalla Spagna alla Polonia, e verso Nord a Svezia e Finlandia meridionali.

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 56). Phenology of foreign recoveries in Italy. Nelle fasi post-riproduttive i primi soggetti inanellati raggiungono l’Italia nel tardo agosto; la frequenza delle ricatture aumenta sensibilmente in ottobre, fino ad un massimo annuale nella decade centrale di novembre, seguito da una diminuzione in dicembre. I dati relativi al campione degli uccelli inanellati in Italia indicano una fenologia anticipata con totali di inanellamento elevati già nelle due ultime decadi di settembre ed un massimo stagionale dell’indice relativo di abbondanza nell’ultima decade del mese. Anche in base agli inanellamenti si evidenziano comunque numeri elevati di catture e di abbondanza in novembre. Le morfometrie degli uccelli inanellati mostrano un calo dimensionale tra settembre-ottobre, quando sono certamente in atto importanti movimenti attraverso l’Italia, negli ultimi due mesi dell’anno. Le frequenze di ricatture estere in Italia crescono ancora leggermente in gennaio, per mantenersi su numeri variabili ma contenuti nei mesi successivi, con osservazioni più tardive primaverili in aprile. Un incremen-

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 59). Movements towards Italy. A Nord degli Appennini le ricatture si distribuiscono nell’area padana e nel Nord-Est continentale e costiero. Più a Sud i siti sono per la maggior parte costieri, con una prevalenza per il versante tirrenico, dove rileviamo numeri più alti in Toscana e Lazio. Alle latitudini più meridionali abbiamo

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Gallinella d’acqua -Gallinula chloropus

singole osservazioni nella Basilicata ionica e nella Calabria tirrenica. Non mancano le ricatture dalle isole maggiori, in particolare nella Sicilia occidentale e Sardegna occidentale e meridionale. Tra gli spostamenti prevalgono quelli entro i 1.000 km, mentre i più estesi arrivano a superare i 2.000 km dai siti di cattura.

Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 56). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati non come pulli (n = 48). Foreign recoveries in Italy of birds ringed not as pulli.

Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 8). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 18). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. L’Europa centro-orientale costituisce l’area di maggiore rilevanza quale zona di riproduzione delle gallinelle ricatturate in Italia; in second’ordine troviamo le coste dell’Europa settentrionale.

379

Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 24). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 21). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

La distribuzione delle ricatture invernali non differisce significativamente da quanto rilevato in autunno. Un singolo dato di spostamento diretto conferma la presenza di direttrici sud-orientali che portano gli uccelli ad incanalarsi lungo la nostra penisola. In inverno le gallinelle raggiungono i valori massimi di peso medio in gennaio.

In autunno le ricatture abbracciano già l’intera Italia, dall’area alpina alla Sicilia occidentale. Due soli dati di ricattura diretta confermano spostamenti, lungo direttrici parallele, verso SW. In questi mesi le gallinelle inanellate nel nostro Paese mostrano un progressivo incremento nei pesi medi.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 1). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

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Gallinella d’acqua -Gallinula chloropus

Figura 23. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 7) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). The Moorhen is a widespread breeder, a regular passage migrant and a winter visitor in Italy, where the national population is estimated between 100,000-150,000 pairs, mainly distributed in the north, with lower abundances south of the Apennines and on the main islands. A total of 2,639 birds have been ringed between 1982-2003, with wide interannual fluctuations and highest yearly totals of over 150 birds. Larger ringing totals refer to both coastal and inland wetlands in the north and centre, with lower numbers from more southern latitudes and the main islands. Birds ringed on small islands confirm active crossing of the Mediterranean. A sample of 59 foreign recoveries is available, starting in the late ‘40ies and with a peak in the second half of the ‘60ies, followed by a significant decline. Italian data are concentrated starting with the ‘80ies. Well over 90% of cases in Italy refer to birds deliberately taken by man; the Moorhen has always been included in the list of quarry species. The earliest records of foreign ringed birds are in late August, with a clear increase in October till an annual peak of frequencies in the second decade of November. Phenology as derived from the national set of first capture data show an earlier pattern, with a seasonal post-nuptial maximum in the last decade of September. Morphometrics of ringed birds show a decrease in size between September and October, when important movements are taking place, and the winter months. Foreign recoveries increase again in January, when also an increase in both ringing totals and relative abundance index is recorded, followed by a sharp decline, which suggests again movements across the country. Ringing sites abroad are mainly distributed in central-eastern Europe, with Germany and Czech Republic being the most represented countries. The general ringing area goes from Spain in the W to Poland and southern Finland in the E. Recovery sites are distributed mainly in the Po plain and the NE, with both coastal and inland localities. South of the Apennines most data are from coastal sites, mainly along the Tyrrhenian, in Tuscany and Latium. Scanty records from more southern latitudes, including the main islands. Autumn recoveries are widely distributed across the country, already till the southernmost latitudes; two direct recoveries suggest NE-SW headings, while a direct winter recovery refers to a bird moving towards SE. Moorhens in Italy reach their highest annual body mass values in January, as a strategy against potential mortality due to critical weather conditions. The only recovery abroad refers to a bird ringed in Veneto in December and reported from NW Germany is mid-September after four years. The few national recoveries fail to show specific patterns of movement. The over 80% of birds which did not survive beyond their the second year of life may be explained by the absolute prevalence of dead recoveries due to human activities in our sample.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 10). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le poche segnalazioni primaverili si distribuiscono con maggiore frequenza lungo la dorsale occidentale della penisola. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 22. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). L’unico dato di ricattura all’estero si riferisce ad un soggetto svernante, inanellato lungo la costa veneta in dicembre e segnalato in Germania nord-occidentale nella metà di settembre, a quattro anni di distanza. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy Il modesto campione di ricatture nazionali non locali suggerisce comunque spostamenti su breve raggio e non mette in luce particolari distribuzioni spaziali.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

FOLAGA (Fulica atra) [04290] COMMON COOT Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Rallidi (Rallidae) La Folaga si riproduce con importanti popolazioni in un’ampia fascia che si estende dall’Olanda alla Polonia e Lituania, all’Ungheria, Serbia, Romania, Ucraina ed ex-Unione Sovietica meridionale. Le maggiori densità si trovano in Olanda, Polonia ed Ungheria, mentre verso Sud la distribuzione diviene progressivamente più frammentata in corrispondenza di paesi mediterranei come Spagna, Italia e Grecia. A fronte di una situazione di conservazione favorevole, recenti declini sono stati registrati in alcuni Paesi dell’Europa centro-orientale. Nelle regioni calde e temperate è presente durante tutto l’anno, mentre le popolazioni dell’Europa settentrionale ed orientale sono principalmente migratrici. Le folaghe che si riproducono sulle coste del Mare del Nord, del Baltico, dell’Europa centro-orientale e dell’ex-Unione Sovietica meridionale si spostano primariamente verso SW, raggiungendo anche il Senegal, le oasi del Sahara meridionale, le valli fluviali ed i laghi del Sudan. I più importanti contingenti svernanti si trovano nell’Europa centro-occidentale, nel Bacino del Mediterraneo, in Marocco, Tunisia, Turchia e lungo le coste del Mar Caspio e del Mar Nero. In Italia è nidificante sedentaria, migratrice regolare e svernante. È ampiamente distribuita nelle zone umide della penisola e delle isole maggiori al di sotto dei 1.000 m di quota. A Nord è irregolarmente distribuita lungo l’arco prealpino, mentre si può descrivere come uniformemente presente in Pianura Padana e nella fascia costiera nord-orientale. A Sud dell’Appennino tosco-romagnolo si fa gradualmente più scarsa.

Nidifica in zone umide d’acqua dolce o salmastre con poca profondità, dove privilegia gli specchi d’acqua circondati da vegetazione emergente. La popolazione nazionale è stimata tra le 8.000-12.000 coppie. In inverno è l’uccello acquatico in assoluto più abbondante in Italia con stime superiori ai 200.000 soggetti. Aree di particolare concentrazione delle catture sono localizzate lungo le coste toscana, veneta e pugliese, mentre numeri più bassi si riferiscono ad una serie di zone umide interne, con un buon campione dalle rive settentrionali del Lago di Como.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 5.129). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il numero di Folaghe inanellate in Italia ha mostrato un positivo incremento dai primi anni ’80 alla metà degli anni ’90 quando si sono raggiunti totali annuali di alcune centinaia di soggetti. Successivamente si è assistito ad una netta diminuzione nelle catture. Gli inanellamenti mostrano un picco tra dicembre e gennaio, cui segue un nuovo aumento a partire dall’inizio di febbraio quando si registrano anche valori elevati nell’indice relativo di abbondanza. Pressoché nulli gli inanellamenti nel periodo riproduttivo. Il buon numero di catture tra ottobre e novembre suggerisce l’arrivo in Italia dei contingenti svernanti.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).

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Folaga - Fulica atra

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 513 513 389 350 1065 1199 1025 1393 4613 5269 5269

Ita-Est 77 77 670 1033

Ita-Ita 149 98 569 223 213

998

220

2109 2407

699 3198 223 Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 611). Condizioni note 572 (93.6%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. La massima parte delle ricatture, relative a soggetti inanellati in varie classi di età, si riferisce ad uccelli morti, e gli abbattimenti diretti rappresentano in assoluto la causa primaria di mortalità. La specie è da sempre stata inserita tra quelle cacciabili in Italia. Discorso analogo vale per le segnalazioni italiane all’estero, anche se in questo caso la frequenza di morti per catture accidentali, soprattutto in strumenti di pesca, è nettamente superiore che nel nostro Paese.

Sezione inanellamento — Ringing data

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere in Italia hanno inizio negli anni ’20 e crescono in frequenza fino ad un picco nei primi anni ’60, seguito da una diminuzione irregolare nel corso degli anni ’70 e numeri molto bassi nell’ultimo periodo del secolo scorso. I dati riferiti a soggetti inanellati in Italia, rappresentati da sole ricatture all’estero, si concentrano soprattutto a partire dagli anni ’80.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 611). Circostanze note 562 (92%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

denti tutti i record) (n = 293). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Circa l’80% dei casi si riferisce a soggetti che non sono sopravvissuti oltre il primo anno e meno del 10% risulta aver superato il secondo anno di vita. Ciò può essere spiegato dall’assoluta prevalenza di casi di mortalità indotta da attività umane nel campione complessivo delle ricatture. Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 77). Condizioni note 71 (92.2%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 77). Circostanze note 60 (77.9%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 472). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni in Italia di folaghe estere si hanno in agosto, mentre è da ottobre che le frequenze crescono sensibilmente e progressivamente fino ad un massimo annuale raggiunto nell’ultima decade di novembre. Il mese di novembre vede anche un massimo nel numero di folaghe inanellate in Italia ed alti valori dell’indice relativo di abbondanza. Sempre in novembre si assiste ad un leggero incremento dimensionale degli animali inanellati, seguito da una diminuzione, per entrambi i sessi, nella prima decade di dicembre. Anche le frequenze di ricattura calano in dicembre ed in modo ancor più marcato in gennaio, soprattutto dalla terza decade del mese. Nel corso di questo mese si assiste ad un aumento del peso medio degli uccelli inanellati in Italia, cui fa seguito una rapida diminuzione in febbraio, a suggerire l’esistenza di movimenti attivi. La decade centrale di febbraio marca un picco nell’indice di abbondanza. L’abbandono del nostro Paese da parte di folaghe svernanti, quale indicato dalla diminuzione delle ricatture, diviene ancor più marcato in febbraio e quindi in marzo, con pochissimi dati in aprile.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 624). Elapsed time between ringing and recovery (all records).

Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi compren-

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Folaga - Fulica atra

Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 472). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Gli uccelli segnalati in Italia risultano inanellati in una vasta area geografica che comprende la massima parte dell’Europa, da Spagna e Regno Unito ad Ovest, fino all’Ucraina ad Est, dalla Finlandia centrale alla Grecia e quindi alla Tunisia. I Paesi più rappresentati sono Lituania, Repubblica Ceca e Germania. I siti di ricattura si distribuiscono ampiamente nell’area padana e nell’Alto Adriatico, risultando invece più ripartiti a Sud degli Appennini, con aree di maggiore frequenza di segnalazioni in Toscana, nelle aree umide laziali e pugliesi a Sud del Gargano. Poche le ricatture in Sicilia, mentre molto più numerose sono quelle che interessano la Sardegna occidentale e meridionale.

Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 261). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 514). Movements towards Italy.

Figura 17. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati non come pulli (n = 196). Foreign recoveries in Italy of birds ringed not as pulli.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Birds ringed abroad as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered in Italy during the breeding period of following years.

Figura 18. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 418). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 115). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Folaghe inanellate come pulcini o comunque nel corso della stagione riproduttiva mostrano aree di origine principale sulle coste del Baltico meridionale, in Polonia settentrionale e nell’Europa centro-orientale. La distribuzione delle segnalazioni in periodo riproduttivo di uccelli inanellati in Italia, ha componenti più marcatamente orientali rispetto al campione generale degli inanellamenti all’estero. Ciò suggerisce la presenza, nel nostro Paese in periodo non riproduttivo, di folaghe provenienti da aree geografiche caratterizzate da ridotta attività di inanellamento della specie.

Le segnalazioni autunnali abbracciano già la più ampia fascia latitudinale, dall’area alpina e padana, con un buon numero di ricatture, alle coste dell’Alto Adriatico, fino ad interessare le isole maggiori ed in particolare la Sardegna. Poche le osservazioni da aree umide dell’Italia centrale.

Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Figura 19. Individui esteri inanellati come pulli (età = 1) o giovani (età = 3) ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 3). Natal dispersal.

Due sole le segnalazioni autunnali dirette, a testimoniare sia direttrici con forte componente N-S, che spostamenti da NE verso l’Adriatico settentrionale.

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Folaga - Fulica atra

Figura 24. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 23). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.

Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 328). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Le ricatture primaverili suggeriscono spostamenti con componente W-SW verso E-NE dalle coste francesi della Camargue attraverso l’Italia settentrionale. A conferma di tali movimenti troviamo anche una ricattura diretta (fig. 25). A fronte di tali rotte troviamo anche movimenti con più spiccate direttrici NE e N, indicate anche da una segnalazione lungo le coste laziali di un uccello marcato in Tunisia settentrionale, nonché dalle aree di inanellamento di soggetti segnalati lungo le coste dell’Alto Adriatico.

Molto più numerose le ricatture invernali, che vengono anche a distribuirsi alle latitudini più meridionali della penisola. I siti di inanellamento all’estero vedono le localizzazioni più occidentali tra quelle registrate, sia dal Regno Unito che dall’Andalusia, come anche dalla Grecia verso la Sicilia meridionale.

Figura 23. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 21). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.

Figura 25. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.

Queste ricatture dirette confermano rotte con direttrici diverse che coinvolgono il nostro Paese, con spostamenti anche verso S-SE da latitudini direttamente a Nord dei nostri confini.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 26. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 70). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 28. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 77). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.

Le segnalazioni all’estero di folaghe marcate in Italia si distribuiscono ampiamente nell’arco annuale, pur mostrando una netta prevalenza nelle fasi post-nuziali, in particolare tra agosto e settembre, con un massimo nella prima decade del mese ed un picco di frequenza nell’ultima di ottobre.

Rispetto a quella indicata dagli inanellamenti esteri, l’area geografica interessata dalle ricatture di folaghe marcate in Italia ha componente più orientale e meridionale. Si nota, in particolare, la presenza di un certo numero di segnalazioni dall’area balcanica e dall’Ucraina. A latitudini più settentrionali la Polonia è ben rappresentata in quanto a numero di segnalazioni. La massima parte delle ricatture origina da inanellamenti effettuati in aree umide della costa laziale e toscana, con un singolo dato di ricattura diretta (fig. 30).

Figura 27. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Figura 29. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 70). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

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Folaga - Fulica atra

Figura 32. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 82). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 30. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 1). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 33. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 7). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.

Figura 31. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 96). National recoveries of birds ringed in Italy. L’insieme delle ricatture nazionali mostra connettività soprattutto tra la costa tirrenica e l’Alto Adriatico, come anche nell’ambito delle zone umide comprese tra EmiliaRomagna e Friuli. Alcuni dati riguardano la Sardegna e non mancano spostamenti tra quest’isola e l’Italia continentale.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 34. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 22). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters. Nell’ambito del medesimo inverno le ricatture suggeriscono spostamenti su breve raggio, mentre maggiore risulta la distanza delle localizzazioni in inverni successivi, soprattutto dalla costa tirrenica verso NE. È anche possibile che parte di questi dati si riferiscano già a spostamenti di ritorno precoci. The Common Coot is a regular breeder, a passage migrant and an abundant wintering bird in Italy. The national breeding population is estimated between 8,000-12,000 pairs, more regularly distributed in the northern regions and the Po plain than south of the Apennines. A total of 5,129 birds have been ringed between 1982-2003, with highest annual totals in the mid‘90ies. A sample of 513 foreign recoveries in Italy has been analysed, with earliest records in the ‘20ies and a progressive increase till a peak in frequencies in the early ‘60ies, followed by an irregular decline in the ‘70ies and very low numbers in more recent years. Recoveries of Italian ringed birds are concentrated starting with the ‘80ies. Most data refer to dead recoveries, deliberate taking by man being by far the primary cause of death; high frequencies of shot birds also among Coots recovered abroad, where frequency of accidental capture is higher than in our country. Earliest recoveries in Italy in August, with a significant increase in October and highest frequencies in November, followed by a decline in December, hence in January, with a stronger drop in February and March and occasional records in April. In November also both the numbers of ringed birds in Italy and the relative abundance index show high values, together with an increase in the average wing length. Mean body mass has high values in January, to drop in February, as to suggest active movements; the central decade of February also marks a very high peak in the relative abundance, further indicating the presence of passage migrants originating from wintering areas outside Italy. Ringing sites abroad are distributed in a wide geographical area, stretching from Spain and the UK in the west, eastwards till Ukraine, north to central Finland, south to Greece and Tunisia. Lithuania, Czech Republic and Germany are the most represented countries. Recovery sites are concentrated in the Po plain and the northern Adriatic, being less uniformly distributed south of the Apennines, where concentrations are reported in Tuscany, Latium and south of the Gargano along the Adriatic. Few data from Sicily, whit higher numbers on western and southern Sardinia. Main breeding areas of birds recovered in Italy are along the southern Baltic, in northern Poland and central-eastern Europe. Coots ringed in Italy and recovered abroad have a more eastern and southern distribution, suggesting reduced ringing activity in those areas. Autumn recoveries already encompass the whole country, till the southernmost latitudes and the main islands. In spring both movements across northern Italy with a W-E component and routes heading more S-N are recorded. Italian recoveries abroad are widely distributed along the year, with a concentration of records in August and September. The geographic distribution of these data is mostly NE from Italy, with a good number of records in the Balkans and in Ukraine. Most recoveries originate from birds ringed along the Tyrrhenian coast. National recoveries show intense connectivity between the same coast and the northern Adriatic; short distance movements feature recoveries within the same winter, while distances are larger between subsequent winters, with movements especially towards north which might even be related to early return movements. Over 80% of cases refer to birds which did not survive longer than their first autumn, more than 90% less than two years, which can be explained by the prevalence of dead recoveries within the general sample.

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GRU (Grus grus) [04330] COMMON CRANE Ordine: Gruiformi (Gruiformes) Famiglia: Gruidi (Gruidae) La Gru si riproduce ampiamente in Eurasia, essendo presente in Europa dalla Germania e Norvegia ad Est fino a raggiungere gli Urali. Le popolazioni numericamente più vaste sono in Russia, Finlandia e Polonia. Nella massima parte dell’areale la specie mostra tendenze demografiche positive. Le popolazioni più nord-occidentali migrano lungo le coste dell’Europa settentrionale e verso la Penisola Iberica, mentre gru nidificanti in aree più centro-orientali europee si portano a svernare nel Mediterraneo orientale e nel Medio Oriente. In Italia è migratrice regolare ed estivante rara. Sono ampie le fluttuazioni inter-annuali nel numero di soggetti in transito, che risultano generalmente più numerosi nel passo autunnale. Modeste le dimensioni della popolazione svernante, stimata tra i 30-150 individui.

Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy Disponiamo di due soli dati entrambi relativi a soggetti marcati in Finlandia. Nel primo caso si tratta di un pulcino inanellato lungo la costa settentrionale del Baltico finlandese il 13.8.1997, il cui anello è stato letto in natura, in provincia di Matera, nel marzo 2002. Il secondo dato si riferisce ad una localizzazione satellitare relativa ad un maschio adulto marcato sempre in Finlandia il 31.8.1992, che è risultato presente nel palermitano nel successivo mese di novembre.

Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n =2), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.

The Common Crane is a regular passage migrant and a scarce winter visitor in Italy, with a high inter-annual variability in the number of birds migrating especially along the eastern coast and across the southernmost regions. The wintering population is estimated between 30-150 birds. One chick ringed on the coast of the northern Finnish Baltic in August 1997 has been controlled by ring reading in the field in March 2002 in the province of Matera, in southern Italy. An adult male equipped with a PPT in Finland in August 1992 was in the province of Palermo, in Sicily, the following November.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

BECCACCIA DI MARE (Haematopus ostralegus) [04500] OYSTERCATCHER Ordine: Caradriformi (Charadriiformes) Famiglia: Ematopodidi (Haematopodidae) Specie politipica a distribuzione eurasiatica, la Beccaccia di mare è presente nel Paleartico occidentale con la sottospecie nominale, che abita lungo le coste dell'Europa occidentale e del Mediterraneo, e con la sottospecie longipes che ha distribuzione più orientale e continentale e si rinviene in Ucraina e Russia europea. Nidifica in habitat costieri quali dune di sabbia, spiagge ghiaiose e paludi salmastre. In zone interne occupa sponde lacustri, valli fluviali e campi coltivati anche a 500 km. dalla costa. È una specie principalmente migratrice anche se piccoli numeri appaiono dispersivi o residenti nelle porzioni occidentali dell’areale Paleartico (dal Canale della Manica alla Penisola Iberica). Contingenti numerosi della sottospecie nominale raggiungono la Mauritania in inverno. Gli individui nati in Islanda e Gran Bretagna settentrionale svernano principalmente sulle coste irlandesi e dell’Inghilterra occidentale. Pochi raggiungono le coste del Mare del Nord. La tendenza generale è comunque quella di spostarsi a Sud fino alla Francia, Penisola Iberica ed eccezionalmente Marocco. In Italia è migratrice regolare, nidificante e svernante parziale, con una popolazione nidificante stimata in 130-150 coppie, o svernante di circa una decina di soggetti. Le aree di nidificazione lungo la penisola sono molto localizzate e concentrate nella fascia costiera dell’Adriatico che comprende l’intero Delta del Po ed un tratto compreso tra la foce dell’Adige e la foce del Reno. Analisi biometriche scaturite da attività di inanellamento della popolazione nidificante nel Delta del Po suggeriscono l’ap-

partenenza alla sottospecie longipes (Rusticali et al. 2002). Visto il ristretto areale riproduttivo e l’interesse per lo studio delle popolazioni nidificanti, le località di inanellamento risultano geograficamente molto concentrate, nell’area del Delta del Po e lungo la costa friulana. Numeri bassi di soggetti sono catturati lungo la costa tirrenica, in Toscana ed in Campania. Considerevole risulta la percentuale di soggetti inanellati da pulcini. Su base stagionale si nota come i dati si riferiscano principalmente alla migrazione primaverile ed al periodo riproduttivo, mentre pochi sono quelli relativi alle fasi post-nuziali.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 755). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La Beccaccia di mare è una delle specie il cui inanellamento in Italia è iniziato recentemente. L’andamento dei totali annuali, mostra un positivo aumento a partire dall’inizio degli anni ‘90, con numeri anche considerevoli di soggetti marcati, stante le dimensioni della popolazione.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 7 7 576 413 1586 1297 3627 2585 657

Ita-Est 4 4 1326 2940 4552 2450 4552 4552 2432

Ita-Ita 85 35 1836 1875 39 29 20 20 425 3601 1875

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato.

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Beccaccia di mare - Haematopus ostralegus

L’utilizzo di tecniche diverse di cattura utilizzate per la cattura della specie portano all’inanellamento delle diverse classi di età, con una prevalenza di pulcini tra gli uccelli marcati in Italia e di giovani entro il primo anno di vita tra quelli esteri. Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 42). Condizioni note 42 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Le attività di studio basate sull’inanellamento sono la ragione della fortissima prevalenza dei soggetti controllati. Molto bassa è la frequenza degli abbattimenti.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le poche segnalazioni estere sono irregolarmente distribuite in un lungo periodo, dalla seconda metà degli anni ’30 e fino agli ultimi anni del secolo scorso. I dati italiani sono invece molto più recenti, a partire dagli anni ’90, il che coincide con l’aumento nelle attività di marcaggio della specie, la cui più importante popolazione nidificante viene studiata intensamente, nel Delta del Po, proprio a partire da quegli anni.

Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 42). Circostanze note 40 (95.2%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Condizioni note 3 (75%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Sconosciute sono le circostanze di rinvenimento dei quattro soggetti inanellati in Italia e ripresi all’estero.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 9. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 44). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Non si dispone di dati sufficienti per disegnare una curva di longevità. L’andamento della relazione tra data di cattura e di osservazione mostra un andamento regolare, con soggetti che superano anche la decina d’anni di vita. Va peraltro sottolineato che sono noti per questa specie casi di sopravvivenza in natura di oltre 40 anni.

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 7). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni estere in Italia si collocano in fasi di migrazione primaverile, dalla seconda decade di febbraio alla fine di aprile, e di transito post-riproduttivo in settembre e fino alla terza decade di ottobre.

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 7). Movements towards Italy. L’Italia è interessata dalle segnalazioni di uccelli inanellati nell’Europa nord-orientale e nell’area del Delta del Dnieper nel Mar Nero. Un soggetto segnalato lungo la costa toscana risulta marcato in Mauritania. Concordemente con l’ecologia della specie in Italia, tutte le segnalazioni sono localizzate lungo le coste, essendo distribuite in un ampio spettro di latitudini.

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Beccaccia di mare - Haematopus ostralegus

Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.

Figura 13. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 4). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.

Una interessante segnalazione autunnale diretta indica spostamenti verso SW attraverso l’Europa centrale, fino ad un’area interna della Liguria occidentale.

Quattro soli dati sono certamente relativi ad aree riproduttive e confermano la presenza in Italia di beccacce di mare di origine geografica diversa e relativa ad areali tipici delle due sottospecie ostralegus e longipes.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 1). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 4). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 17. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 1). Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 35). National recoveries of birds ringed in Italy.

Anche se in anni diversi, questa ricattura indica la presenza lungo la costa della Mauritania ancora a metà marzo, e quella in Italia al termine della prima decade di aprile.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 18. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 4). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.

Figura 20. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia. Dettaglio dell’area nord adriatica con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy: detail of the N Adriatic area with phenology of ringing and recovery.

Beccacce di mare nidificanti in Italia si disperdono ampiamente lungo le coste dell’Africa occidentale, come suggerito da queste segnalazioni, relative rispettivamente al Marocco (2) ed alla Guinea Bissau (1). La più meridionale delle due ricatture marocchine risulta essere uno spostamento diretto. Un altro soggetto, inanellato nel Delta del Po alla metà di agosto, risulta invece segnalato in un periodo già potenzialmente riproduttivo nella Russia continentale.

La quasi totalità delle segnalazioni entro i confini nazionali conferma spostamenti di piccola entità nell’ambito delle coste dell’Alto Adriatico e soprattutto nell’area del Delta del Po. Quest’ultima rappresenta il sito della massima importanza per la popolazione italiana, che si caratterizza per una positiva tendenza demografica nel corso degli ultimi decenni.

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Beccaccia di mare - Haematopus ostralegus

Figura 21. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 35). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

The Oystercatcher is a scarce and localised breeder, a passage migrant and a rare wintering species in Italy. The breeding population, estimated between 130-150 pairs, is strongly concentrated on the shores of the northern Adriatic, between EmiliaRomagna, Veneto and Friuli. Less than a dozen birds are recorded during the winter. Recent but intensive ringing studies have been carried on especially on the breeding population, including colour ringing of chicks. Ringing localities are therefore concentrated within the restricted breeding range, apart from few birds marked along the Tyrrhenian coast. A total of 755 birds have been ringed between 1982-2003, with higher numbers in the ‘90ies and annual totals approaching 100 birds in the most intense years. A small sample of seven foreign recoveries is available, starting in the late ‘30ies and till the end of the last century. Data on Italian ringed birds are more recent, in accordance to the start of ringing activities in our country. The vast majority of recoveries originates from ringing controls. Records of foreign ringed birds in Italy start in February, hence in April, with a higher frequency of recoveries in September and latest data at the end of October. Ringing localities encompass a wide geographical area, from NE Europe to the Dnieper Delta in the Black Sea; one bird was ringed in Mauritania. Accordingly to the species ecology, all recoveries are in coastal areas, across a wide range of latitudes from Liguria to Calabria. The only three data of birds ringed during the breeding season confirm the presence in our country of birds of clearly different geographical origin. A direct autumn recovery suggests crossing of central Europe towards SW, towards Liguria. The single recovery from Africa confirms the presence of this bird still in Mauritania in mid-March, and in Italy in the first decade of April, however in different years. Italian Oystercatchers widely disperse along the coasts of Western Africa, as confirmed by recoveries in Morocco and Guinea Bissau, the southernmost of the two Moroccan recoveries being represented by a direct displacement. A bird ringed in the Po Delta in mid-August was reported from continental Russia in a date potentially compatible with the breeding season for the species, suggesting early presence of migrants in our country. Most national recoveries show short-distance movements within the northern Adriatic and mainly around the Po Delta, which confirms its crucial role for the species in Italy. A regular trend of the longevity curve shows survival of over ten years.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

CAVALIERE D’ITALIA (Himantopus himantopus) [04550] BLACK-WINGED STILT Ordine: Caradriformi (Charadriiformes) Famiglia: Recurvirostridi (Recurvirostridae)

Il Cavaliere d’Italia nidifica in un ampio areale che va dall’Europa sud-occidentale alla Mongolia ed a Sud fino al Sud Africa. È una specie normalmente associata a zone temperate, mediterranee, steppiche e desertiche. Gli habitat di nidificazione comprendono paludi saline o salmastre, laghi poco profondi, zone inondate, risaie, saline e vasche di decantazione di zuccherifici. Appare principalmente migratore nei settori settentrionali dell’areale riproduttivo; dispersivo o residente in aree a clima mite, pur non mancando movimenti dovuti alla scomparsa estiva di specchi d’acqua. I principali quartieri di svernamento si trovano in Africa, a Nord dell’Equatore, ed in minor misura in Medio Oriente; modesti contingenti svernano in Nord Africa. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante parziale. Risulta presente nelle principali zone umide costiere ed interne, risultando più frequente e regolare nell’Italia settentrionale ed in Sardegna. La popolazione nazionale è stimata in 3.000-4.000 coppie, mentre in inverno contingenti di circa 50-200 soggetti vengono nelle zone umide costiere della Sardegna meridionale.

ne. La distribuzione stagionale degli inanellamenti di soggetti sviluppati mostra una netta concentrazione in corrispondenza delle fasi di migrazione primaverile, con picchi in aprile e maggio, mentre presenze più precoci vengono anche suggerite dall’andamento dell’indice di abbondanza. Nelle fasi post-riproduttive gli inanellamenti si riferiscono essenzialmente alla seconda metà di agosto. Anche in questa specie si evidenzia un fenomeno di migrazione differenziale in primavera, con un leggero anticipo nel passo dei maschi.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.659). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il numero di inanellamenti in Italia ha visto un incremento soprattutto negli anni ’90, con totali annuali anche superiori al centinaio di soggetti. Una parte rilevante degli inanellamenti si riferisce a pulcini marcati anche con anelli colorati.

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Da un punto di vista geografico le aree di inanellamento rispecchiano abbastanza fedelmente l’areale riproduttivo della specie; numeri più elevati di marcaggi si riferiscono ad una serie di zone umide venete, emiliano-romagnole e tosca-

Est-Ita 10 10 1095 63 790 780 854 721 1508 3963 63

Ita-Est 11 11 690 292 1765 2823 1061 3492 3796 1512 292

Ita-Ita 10 5 862 21 87 87 66 66 148 1796 21

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Cavaliere d’Italia - Himantopus himantopus

Tranne che nello stadio di pulcino, la specie è certamente difficile da catturare, e ciò spiega l’alta percentuale di soggetti inanellati prima dell’involo, tra quelli di cui è stata definita l’età al momento dell’inanellamento.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 15). Condizioni note 15 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 15). Circostanze note 15 (100%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

La specie è stata oggetto, a livello europeo, di progetti coordinati di inanellamento che hanno avuto storia relativamente recente nell’ambito del periodo qui considerato. Ciò è confermato anche dalla distribuzione delle ricatture che, a parte sporadiche segnalazioni negli anni ’50, si concentrano nella seconda metà degli anni ’80.

In questa specie risulta primario il ruolo rivestito dall’inanellamento per acquisire dati di ricattura. Letture in natura di anelli hanno infatti portato la massima parte delle osservazioni disponibili. Tuttavia, anche per questa specie protetta, si registrano segnalazioni dovute ad abbattimento.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 11). Condizioni note 8 (72.7%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Circostanze note 8 (72.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.

Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

Anche nel caso di soggetti italiani all’estero è stato importante poter ottenere avvistamenti in natura di soggetti marcati; il modesto campione è comunque rappresentato principalmente da uccelli abbattuti intenzionalmente.

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero –Italia — Movements towards Italy

Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 10). Movements towards Italy. L’area geografica di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia comprende sia ambiti prettamente mediterranei che costieri atlantici e continentali europei. Le osservazioni in Italia sono distribuite tra le coste dell’Alto Adriatico, aree della Pianura Padana occidentale e Sardegna meridionale.

Figura. 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 10). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni estere in Italia si concentrano soprattutto nelle fasi riproduttive, con un picco nella terza decade di maggio, quindi in situazioni post-riproduttive precoci nelle due ultime decadi di agosto.

Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 6). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.

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Cavaliere d’Italia - Himantopus himantopus

Figura 14. Individui esteri inanellati come pulli (età = 1) o giovani (età = 3) ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 2). Natal dispersal. Birds ringed abroad as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered in Italy during the breeding period of following years.

Figura 16. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Movimenti e flusso di individui tra popolazioni nidificanti nel Mediterraneo sono confermati da queste ricatture, in periodo riproduttivo in Italia, di soggetti appartenenti alla popolazione delle Baleari. Queste forniscono indicazioni importanti per valutare la situazione demografia e distributiva della specie nell’ambito mediterraneo.

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 17. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.

Figura 15. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 7). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Disponiamo anche di un piccolo ma interessante campione di osservazioni all’estero di soggetti inanellati presso le colonie italiane. Le ricatture sono stagionalmente distribuite tra febbraio ed agosto a comprendere quindi anche le fasi prettamente riproduttive.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Queste due ricatture suggeriscono casi di possibile dispersione natale tra il nostro Paese e le popolazioni atlantiche francesi e, nuovamente, spagnole continentali.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 18. Ricattura all’estero di individui inanellati in Italia come pulli (n = 4). Recoveries abroad of birds ringed as pulli in Italy. A tre pulcini inanellati rispettivamente in Emilia-Romagna e Toscana si riferiscono le segnalazioni sub-sahariane, tutte localizzate in Mali nel periodo invernale. Una di queste ricatture è diretta, relativa quindi alla prima migrazione verso l’Africa di un soggetto italiano. Le osservazioni africane producono i livelli massimi di distanza percorsa che risultano superiori ai 3.000 km.

Figura 20. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5). National recoveries of birds ringed in Italy.

Figura 21. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 1). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within one year from ringing

Figura 19. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 2). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).

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Cavaliere d’Italia - Himantopus himantopus

The Black-winged Stilt is a regular breeder and a passage migrant in Italy, with an estimated national population between 3,000-4,000 pairs in the main coastal lagoons and inland wetlands, with main breeding quarters in the Po plain and in Sardinia. A wintering population of 50-200 birds is largely concentrated in the coastal wetlands of southern Sardinia. A total of 1,659 birds have been ringed between 1982-2003, with higher annual totals in the early ‘90ies, derived from specific intensive projects on the Italian population based also on colour marking of chicks. Ringing sites largely overlap with the breeding areas, from inland Piedmont to coastal Friuli, southwards till southern Sicily and Sardinia. A small sample of ten foreign recoveries is available, concentrated in the late ‘80ies; also data on Italian ringed birds are concentrated during the last two decades of the century, in accordance with the improved ringing activities. Most recoveries originate from ring reading, followed by deliberate taking; the species is protected in Italy since 1977. A prevalence of killed birds is recorded for Italian recoveries abroad. Foreign recoveries concentrate in the breeding period, with an annual peak in the last decade of May and early post-nuptial movements in the second half of August. Birds recovered in Italy had been ringed from coastal Atlantic France to continental eastern Europe and in Mediterranean areas like the Balearics. Recoveries took place along the northern Adriatic, in Piedmont and southern Sardinia. All these cases refer to chicks, except one bird ringed in southern Majorca and found in Piedmont. Exchanges of individuals within the Mediterranean are confirmed by two birds belonging to the population of the Balearics which have been reported, during the breeding season, from EmiliaRomagna and Sardinia, respectively. A small sample of Italian ringed birds reported from abroad is distributed from late February till mid-August, with some data within the breeding season. All reports from sub-Saharan Africa refer to Mali, where three chicks ringed between EmiliaRomagna and Tuscany have been reported from, among which a direct case of a first southbound migration of an Italian bird. Another two birds have been reported from the Atlantic coast of France and Spain during the breeding season, again suggesting possible gene flow with the Italian population. National recoveries offer few cases of natal dispersal between nearby colonies within the main breeding area along the northern Adriatic coast.

Figura 22. Individui inanellati in Italia da pulli (età = 1) o giovani (età = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 3). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons. Casi di dispersione natale sono testimoniati da queste due ricatture, che suggeriscono scambi di soggetti tra colonia di nascita e nidificazione nell’ambito dell’area costiera dell’Alto Adriatico, la quale rappresenta una zona della massima importanza per la specie nel nostro Paese.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

AVOCETTA (Recurvirostra avosetta) [04560] PIED AVOCET Ordine: Caradriformi (Charadriiformes) Famiglia: Recurvirostridi (Recurvirostridae) L’Avocetta ha un ampio areale distributivo che dall’Europa occidentale e dal Nord Africa si estende all’Ucraina meridionale ed al Mar Nero e, attraverso l’Asia centrale, giunge sino alla Siberia sud-orientale e alla Cina. Altre popolazioni numericamente significative nidificano in Africa centroorientale e meridionale. Il principale habitat riproduttivo è costituito da coste sabbiose o fangose con acqua salata o salmastra in lagune costiere, saline e laghi interni fino ad altitudini anche superiori ai 3.000 m di quota. È specie migratrice nelle parti settentrionali dell’areale riproduttivo, ma diviene progressivamente dispersiva verso Sud. Contingenti significativi rimangono sulle coste del Mare del Nord durante gli inverni più miti. I quartieri di svernamento tipici si estendono dal bacino del Mediterraneo alle coste meridionali del Mar Caspio e a Sud nel Sahel, Arabia ed India. Numeri maggiori si riscontrano in Francia, Portogallo, Grecia e coste maghrebine. Molte sono le avocette che attraversano il Sahara. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante parziale. L’areale di nidificazione appare notevolmente ristretto, trattandosi di una specie molto specializzata e fortemente legata ad ambienti attualmente poco diffusi. Comunque, ove esistano siti disponibili, l’Avocetta si insedia favorevolmente sull’intera penisola e nelle isole maggiori.

La popolazione nazionale è stimata tra 1.800-2.000 coppie, mentre in inverno si valutano 5.000-7.000 individui, distribuiti soprattutto in aree costiere dell’Alto Adriatico, della Puglia e Sardegna. Su base geografica i siti di inanellamento sono localizzati nelle più importanti aree riproduttive italiane, con numeri rilevanti lungo le coste del Veneto, dell’Emilia-Romagna e della Puglia, in buona parte rappresentati da pulcini. Campioni più ridotti si riferiscono alla Toscana ed alle isole maggiori.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.074). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti mostrano ampie variazioni numeriche inter-annuali, con valori più alti negli anni ‘90. La massima parte di questi dati si riferisce al marcaggio di pulcini, effettuato anche con anelli colorati. Gli scarsi dati riferiti alle catture di soggetti sviluppati mostrano una concentrazione importante nel corso della migrazione primaverile, con un picco intorno alla metà di marzo. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).

Est-Ita 22 22 922 673 798 769 711 709 1826 3571 1769

Ita-Est 4 4 157 131 1345 1345 1465 1465 1978 233 151

Ita-Ita 25 16 573 1173 46 50 45 46 105 1768 1173

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

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Avocetta - Recurvirostra avosetta

La specie si caratterizza per un’assoluta prevalenza di inanellamenti di pulcini, vista anche l’indubbia difficoltà di catturare soggetti già in grado di volare.

Sezione ricatture — Recoveries

Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.

Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 38). Condizioni note 35 (92.1%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.

Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 38). Circostanze note 31 (81.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.

Le segnalazioni estere in Italia iniziano con i primi anni ’50, per aumentare quindi progressivamente, fino ad un massimo raggiunto nella seconda metà degli anni ’70, dopo il quale i dati diminuiscono nuovamente di frequenza. Per quanto concerne inanellamenti compiuti in Italia, le ricatture da questi scaturite si concentrano negli ultimi anni del periodo considerato, e ciò vista anche la distribuzione storica degli inanellamenti effettuati nel nostro Paese, con numeri crescenti a partire dagli anni ’90.

Più della metà dei soggetti ricatturati risultano deceduti, primariamente a causa di abbattimento diretto, ed in secondo luogo per inquinamento. Seguono per frequenza le ricatture rese possibili da attività di inanellamento e da letture di anelli in natura. La specie è protetta in Italia dal 1977.

Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.

Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy

Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Circostanze note 3 (75%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 18). Phenology of foreign recoveries in Italy.

Nei pochi casi di segnalazioni all’estero di uccelli marcati in Italia prevalgono ancora gli abbattimenti, seguiti da letture in natura di anelli.

Le prime osservazioni stagionali coincidono con la decade centrale di marzo, seguite da ricatture fino all’ultima decade di aprile. Le fasi post-riproduttive vedono dati a partire dalla terza decade di agosto ed irregolarmente fino alla fine dell’anno.

Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 37). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Oltre la metà del campione esaminato risulta essere stato osservato entro due anni dall’inanellamento, e nessun soggetto oltre i cinque anni. Tra i soggetti inanellati come pulli o giovani dell’anno (n = 14), oltre un terzo risulta deceduto entro i cinque anni di età. Ciò costituisce evidentemente una situazione anomala, visto che la specie inizia spesso a riprodursi non prima dei tre anni di età. Anche in questo caso è verosimile che la mortalità legata ad abbattimenti diretti sia la causa di una porzione rilevante dei bassi livelli di sopravvivenza registrati.

Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.

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Avocetta - Recurvirostra avosetta

Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 22). Movements towards Italy.

Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 22). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.

L’Italia è interessata da ricatture di uccelli inanellati sia in ambiti costieri dell’Europa centro-settentrionale, sia in aree dell’Europa centro-orientale e balcanica. Tutte queste regioni hanno popolazioni di entità numerica anche molto diversa, ma caratterizzate da situazioni di stabilità demografica. In Italia la distribuzione delle segnalazioni è soprattutto concentrata nelle zone umide costiere emiliane e venete, le quali rappresentano peraltro un’area della massima importanza per la popolazione italiana di Avocetta. Una percentuale inferiore di osservazioni è distribuita lungo la costa tirrenica toscana e campana, ed un dato si riferisce alle zone umide di Manfredonia in Puglia. Sono inoltre presenti ricatture in Sardegna e Sicilia meridionali nonché in ambiti continentali dell’Italia centro-settentrionale.

L’analisi geografica dell’origine dei soggetti esteri mette in luce l’importanza prevalente delle popolazioni centro-europee e balcaniche, rispetto a quelle più settentrionali europee. Queeste, peraltro, seguono in autunno rotte che sono fortemente collegate alle coste dell’Europa nord-occidentale (Speek & Speek 1984).

Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 18). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 6). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.

Le distanze percorse sono ampiamente distribuite, da poche centinaia e fino ad oltre 1.500 km, relativamente ai gruppi di uccelli provenienti dall’Europa settentrionale oppure dall’area balcanica.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

Movimenti Italia - estero — Movements from Italy

Figura 19. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 4), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Le sole quattro ricatture italiane all’estero, tre delle quali dirette ed effettuate entro lo stesso anno di inanellamento, si riferiscono a pulcini marcati in zone umide costiere dell’Emilia-Romagna. In tre casi le ricatture si collocano tra ottobre-novembre, nel quarto caso nella prima decade di febbraio. Tutte risultano poste a longitudini occidentali rispetto al nostro Paese e suggeriscono come le nostre popolazioni si muovano verso il Mediterraneo occidentale nel corso della migrazione autunnale e dello svernamento. Le due segnalazioni ad Ovest di Gibilterra potrebbero anche indicare che le avocette italiane raggiungano aree importanti di svernamento per la specie, lungo la costa dell’Africa occidentale.

Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 6). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 5). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Forse anche per le ridotte dimensioni del campione, la distribuzione delle ricatture nelle diverse fasi stagionali non mostra differenze apprezzabili, ma conferma comunque il ruolo primario delle zone umide costiere dell’Alto Adriatico quale area di concentrazione delle osservazioni di avocette inanellate all’estero. Figura 20. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 16). National recoveries of birds ringed in Italy.

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Avocetta - Recurvirostra avosetta

Le segnalazioni che ricadono integralmente entro i confini nazionali suggeriscono movimenti su breve raggio dalle aree di nidificazione. Le segnalazioni nell’Alto Adriatico indicano spostamenti, in alcuni casi certamente dispersivi, verso i quadranti Nord, mentre il caso sardo mostra l’uso dei due principali sistemi di zone umide insulari.

Figura 21. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 15). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.

The Pied Avocet is a regular breeder and a passage migrant in Italy, where a breeding population of 1,800-2,000 pairs is mostly distributed on the coasts of the northern Adriatic and in western and southern Sardinia. During the winter an estimated 5,0007,000 birds are recorded in a series of mainly coastal wetlands along the peninsula and on the main islands. A total of 1,074 birds have been ringed between 1982-2003, with wide inter-annual fluctuations and highest totals in the ‘90ies, when the national population has been studied also through colour marking. The largest ringing samples are in coastal Veneto, EmiliaRomagna and Apulia. A sample of 22 foreign recoveries is available, with an increasing pattern of frequencies from the ‘50ies and till a peak in the late ‘70ies, followed by a progressive decrease. Data on Italian ringed birds are concentrated from the ‘90ies, based also on the historical distribution of ringing activities on the species. over 50% of cases refer to birds which died primarily due to deliberate taking by man, followed by those due to pollution. The species is protected in Italy since 1977. Earliest spring recoveries fall in the central decade of March; the bulk of data refer to post-nuptial movements and wintering periods, from the last decade of August till the end of the year. Italy is visited by Avocets ringed both in coastal northern Europe and in more eastern and central areas of the continent. The majority of recoveries in Italy are along the northern Adriatic, where birds ringed both NE from Italy, including the Balkans, and in northern Europe are recovered. The other records are widely stretched in coastal sites ranging from northern Tuscany to southern Sicily and Sardinia. Ringings of birds during the breeding season show centraleastern Europe as the area of main origin of Avocets reported in Italy. Possibly also based on the small sample of recoveries, no clear differences are found in the geographical distribution of recovery sites along the year. The only four Italian recoveries abroad, of chicks ringed in Emilia-Romagna, are all west from our country, along the Mediterranean coast and also beyond Gibraltar; this suggests that Italian Avocets might also reach important wintering areas for the species in western Africa. The few national recoveries show short-distance movements along the northern Adriatic, with a main component to the north, while one bird in Sardinia has connected the main wetland systems of the island. Over a half of the sample is made of birds which did not survive longer than two years, and none beyond five years; given the breeding strategy of the species, which generally starts breeding not earlier than three years, this longevity pattern may be the effect of the high proportion of dead recoveries due to human activities in Italy.

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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia

OCCHIONE (Burhinus oedicnemus) [04590] EURASIAN THICK-KNEE Ordine: Caradriformi (Charadriiformes) Famiglia: Burinidi (Burhinidae) Specie a distribuzione euroasiatica, l'Occhione nidifica in un vasto areale che si estende dall'Inghilterra alla ex-Unione Sovietica, e dalla Penisola Iberica all'Italia, ai Balcani ed al Caucaso. Circa il 95% dell'intera popolazione europea si riproduce nella Penisola Iberica, in Francia e nell'ex-Unione Sovietica. Le popolazioni che hanno i quartieri riproduttivi posti più a Nord e ad Est sono prevalentemente migratrici, mentre quelle che abitano le regioni climaticamente più calde hanno comportamento parzialmente migratorio (Francia), o sono sedentarie (Penisola Iberica). Gli individui delle popolazioni europee svernano occasionalmente nel Sud dell'Inghilterra o nel SW della Francia, mentre molti altri raggiungono l'Europa meridionale. Numeri consistenti attraversano il Mediterraneo per svernare in Nord Africa e nella regione Afrotropicale. In Europa, negli anni ’70-’90, l’Occhione ha subito un consistente e generalizzato calo demografico ed è perciò attualmente considerato specie vulnerabile. In Italia questo caradriforme è migratore regolare, nidificante e svernante parziale. La distribuzione risulta piuttosto frammentaria: nell'Italia settentrionale l’Occhione è limitato ai greti di alcuni fiumi e torrenti della Pianura Padana centro-occidentale e di quella friulana. E’ invece poco presente nell'Italia peninsulare, con maggiore diffusione lungo il litorale toscolaziale. In Puglia si rinviene nel Gargano e nelle Murge, mentre è molto raro e localizzato in Basilicata e Calabria. È rela-

tivamente ben distribuito nelle zone pianeggianti, collinari e anche su alcuni rilievi della Sicilia e della Sardegna. La popolazione nazionale è stimata tra le 1.000 e le 1.500 coppie nidificanti, con 200-300 individui svernanti. La prevalenza di siti di inanellamento in Emilia e Friuli è dovuta allo svolgimento di progetti specifici di studio dedicati a questa specie elusiva. In queste regioni si concentra la massima parte delle catture, tra le quali prevalgono quelle di pulcini. Relativamente importanti risultano anche alcune aree della Sicilia meridionale e, in minor misura, di Toscana e Puglia dove pure sono state marcate alcune covate. Occasionali gli inanellamenti primaverili di soggetti impegnati nell’attraversamento del Mediterraneo effettuati su piccole isole tirreniche.

Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 204). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’Occhione è specie non facile da catturare cosicché l’andamento annuale degli inanellamenti risulta irregolare, con numeri molto bassi tranne che in corrispondenza degli anni di svolgimento di specifici progetti di studio. La massima parte degli inanellamenti ha interessato pulcini al nido, spesso marcati anche con anelli colorati, mentre del tutto occasionali risultato le catture di soggetti già volanti.

Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).

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Occhione - Burhinus oedicnemus

Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano

Est-Ita 1 1 5756 644 644 644 5756

Ita-Est

Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy

Ita-Ita 12 1 1237 1237 433 433 433 433 433 1237 1237

Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.

Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Un solo soggetto marcato alla fine di maggio in Friuli è stato segnalato intorno alla metà di ottobre lungo la costa toscana nel terzo anno successivo l’inanellamento.

The Eurasian Thick-knee is a rare and localised breeder in Italy, where an estimated population between 1,000-1,500 pairs is widely distributed from the Po plain southwards through coastal Tuscany to Apulia, Basilicata and Calabria. Higher densities are reported from Sicily and Sardinia. A winter population around 200-300 individuals is estimated, despite difficulties in contactability outside the breeding season. The geographical distribution of ringing sites is directly influenced by local projects on the species, largely based also on colour ringing of chicks. The largest samples are from Emilia-Romagna and Friuli; south of the Apennines relatively high numbers originate from southern Sicily; single clutches have been marked in Tuscany and Apulia. Occasional captures on small Tyrrhenian islands refer to birds in direct crossing of the Mediterranean in spring. A total of 204 birds have been ringed between 1982-2003, with a clear increase in numbers in the late ‘90ies, in connection with the most intense study project in western Emilia-Romagna. The single foreign recovery available is of a bird ringed in Germany in June and shot in western Emilia-Romagna in late March, aft