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Italian Pages 632
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia II. Passeriformi
FERNANDO SPINA & STEFANO VOLPONI
FERNANDO SPINA & STEFANO VOLPONI
II. Passeriformi
Nato a Spoltore (Pescara) nel 1955, nel 1979 ha conseguito la Laurea con lode in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla migrazione nell’Isola di Montecristo. Dal 1982 è ricercatore presso l’INFS e dirigente di ricerca dal 1995. Dall’assunzione è responsabile del Centro Nazionale di Inanellamento (CNI). Dal 1982 ha rappresentato il CNI in seno all’EURING; nel 1987 è stato eletto nel Consiglio Direttivo, e negli anni 1995-2005 è stato Presidente EURING. Ha svolto attività di ricerca e consulenza su migrazione degli uccelli, gestione e conservazione dei migratori, applicazione delle direttive internazionali. Convinto sostenitore del potenziale di progetti di inanellamento coordinati per la comprensione di problematiche complesse legate allo studio della migrazione, ha lanciato alcuni progetti internazionali. Ha ideato e coordinato dal 1988 il Progetto Piccole Isole (PPI), sulla migrazione primaverile nel Mediterraneo. Il PPI ha finora visto il coinvolgimento di 46 stazioni in 7 Paesi e l’inanellamento di oltre 800.000 uccelli, grazie al contributo di 700 inanellatori. I risultati del progetto hanno anche consentito l’identificazione di aree di importanza internazionale per gli uccelli e l’istituzione di aree di tutela. Insieme a ricercatori del Museo di Trento ha contribuito al lancio, nel 1997, del Progetto Alpi, con una rete di oltre 30 stazioni italiane e l’inanellamento di oltre 170.000 migratori autunnali. Il progetto ha consentito di individuare alcuni tra i passi alpini della massima importanza per la migrazione. Tra il 1997 ed il 2005 ha ideato e coordinato il Progetto Rondine EURING (ESP), con l’inanellamento di oltre 1 milione di Rondini da parte di 500 inanellatori appartenenti a 25 Paesi in Europa, Africa ed Asia. Tra gli incarichi internazionali, è rappresentante del Governo Italiano nel Comitato Scientifico della Convenzione di Bonn. Negli anni 1998-2004 e nuovamente dal 2006 è stato rappresentante del Governo Italiano nello Scientific Working Group del Comitato U.E. ORNIS. Dal 1990 è componente del Comitato Ornitologico Internazionale (IOC). E’ stato membro dei comitati scientifici del XXII e XXIV International Ornithological Congress (Durban, 1998; Hamburg, 2006). Ha presieduto lo Scientific Program Committee del XXIII IOC (Beijing, Cina, 2002). E’ chairman dello IOC Standing Committee on Bird Marking. Nel 1997 ha organizzato a Bologna il primo congresso della European Ornithologists’ Union (EOU); ha rappresentato l’Italia nel Comitato Direttivo EOU. E’ stato membro del Comitato Scientifico del “Progetto Network” della Fondazione Europea delle Scienze sulla migrazione dei Passeriformi e del Comitato Direttivo del Programma “Ottimizzazione nella migrazione degli uccelli”. E’ stato membro del Comitato Editoriale del “Birds of the Western Palearctic Update”. Dal 2004 è inserito nell’albo nazionale dei Direttori di Parchi e Riserve. Ha pubblicato oltre 120 lavori scientifici. Tra le riviste internazionali sulle quali ha pubblicato: American Journal of Physiology, Auk, Behavioural Ecology, Biological Journal of the Linnean Society, Ecology Letters, Ibis, Journal für Ornithologie, Journal of Avian Biology, Journal of Experimental Biology, Journal of Ornithology, Journal of Zoology, Ostrich, Ringing and Migration, Science, Wildlife Biology. E’ stato relatore invitato in 53 congressi internazionali.
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Fernando Spina
on i loro incredibili viaggi lungo rotte per noi invisibili, gli uccelli hanno affascinato l’uomo sin dall’antichità. Nel complesso sistema di migrazione tra Paleartico ed Africa l’Italia riveste un ruolo strategico primario, distesa come un ponte naturale attraverso il Mediterraneo. La tecnica dell’inanellamento è la più ampiamente utilizzata a livello internazionale per descrivere le rotte e comprendere le modalità di migrazione. Il rinvenimento di un uccello inanellato consente di tracciare a ritroso gli spostamenti dei migratori, ricostruire le storie di vita degli uccelli marcati, determinarne i tassi di sopravvivenza. L’inanellamento presuppone un continuo scambio di informazioni tra ricercatori e Centri di coordinamento nazionali, i quali compartecipano i dati relativi ai singoli individui marcati. In Europa questo coordinamento è assicurato dall’EURING (www.euring.org); nodo dell’EURING per l’Italia è il Centro Nazionale di Inanellamento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA. A partire dal 1929, le attività di ricerca svolte in Italia hanno portato alla creazione di vaste banche dati, grazie al contributo di centinaia di inanellatori volontari e decine di migliaia di cittadini i quali hanno trasmesso informazioni sul ritrovamento di uccelli inanellati. Questo Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia, nato dalla positiva collaborazione tra ISPRA e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presenta i risultati di analisi svolte su 280 specie, grazie ad un campione di oltre 165.000 segnalazioni di soggetti inanellati. Gli uccelli ignorano i confini politici nel corso dei loro voli, e la conoscenza delle loro rotte e strategie di migrazione rappresenta un requisito indispensabile per politiche di conservazione scientificamente solide ed efficacemente coordinate su scala internazionale.
C
GLI AUTORI
Stefano Volponi Nato a Modena nel 1964, nel 1988 si laurea con lode in Scienze Biologiche presso l’Università di Ferrara con una tesi sull’ontogenesi del comportamento nel Falco della Regina. Nella stessa sede, nel 1991 consegue l’abilitazione allo svolgimento della professione di Biologo e nel 1995 il Dottorato di Ricerca con una tesi sull’ecologia del Cormorano nel Delta del Po. Nel 1989 ottiene l’abilitazione all’inanellamento scientifico degli uccelli e da allora si dedica soprattutto al monitoraggio di specie acquatiche coloniali ed a progetti coordinati a “sforzo costante”. Libero professionista, svolge consulenza tecnico-scientifica per enti di ricerca, amministrazioni pubbliche e privati per la risoluzione dei conflitti tra uccelli ittiofagi e itticoltura, e per la valutazione di incidenza ambientale di piani e progetti. E’ membro degli IUCN Species Specialist Group dedicati rispettivamente a cormorani, aironi, ibis e spatole. Nell’ambito del Wetlands International Cormorant Study Group è co-coordinatore dei progetti di monitoraggio delle popolazioni e di marcatura con anelli colorati, e webmaster del sito Internet ufficiale. Dal 2002 ha un incarico di ricerca presso l’ISPRA dove oltre a lavorare alla realizzazione dell’atlante della migrazione, coordina il Progetto di Inanellamento a Sforzo Costante (PRISCO) e partecipa quale rappresentante italiano e membro dello steering committee all’Azione EU-COST INTERCAFE (Interdisciplinary Initiative to Reduce pan-European Cormorant-Fisheries Conflicts).
on i loro incredibili viaggi lungo rotte per noi invisibili, gli uccelli hanno affascinato l’uomo sin dall’antichità. Nel complesso sistema di migrazione tra Paleartico ed Africa l’Italia riveste un ruolo strategico primario, distesa come un ponte naturale attraverso il Mediterraneo. La tecnica dell’inanellamento è la più ampiamente utilizzata a livello internazionale per descrivere le rotte e comprendere le modalità di migrazione. Il rinvenimento di un uccello inanellato consente di tracciare a ritroso gli spostamenti dei migratori, ricostruire le storie di vita degli uccelli marcati, determinarne i tassi di sopravvivenza. L’inanellamento presuppone un continuo scambio di informazioni tra ricercatori e Centri di coordinamento nazionali, i quali compartecipano i dati relativi ai singoli individui marcati. In Europa questo coordinamento è assicurato dall’EURING (www.euring.org); nodo dell’EURING per l’Italia è il Centro Nazionale di Inanellamento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA. A partire dal 1929, le attività di ricerca svolte in Italia hanno portato alla creazione di vaste banche dati, grazie al contributo di centinaia di inanellatori volontari e decine di migliaia di cittadini i quali hanno trasmesso informazioni sul ritrovamento di uccelli inanellati. Questo Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia, nato dalla positiva collaborazione tra ISPRA e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presenta i risultati di analisi svolte su 280 specie, grazie ad un campione di oltre 165.000 segnalazioni di soggetti inanellati. Gli uccelli ignorano i confini politici nel corso dei loro voli, e la conoscenza delle loro rotte e strategie di migrazione rappresenta un requisito indispensabile per politiche di conservazione scientificamente solide ed efficacemente coordinate su scala internazionale.
C
GLI AUTORI
Stefano Volponi Nato a Modena nel 1964, nel 1988 si laurea con lode in Scienze Biologiche presso l’Università di Ferrara con una tesi sull’ontogenesi del comportamento nel Falco della Regina. Nella stessa sede, nel 1991 consegue l’abilitazione allo svolgimento della professione di Biologo e nel 1995 il Dottorato di Ricerca con una tesi sull’ecologia del Cormorano nel Delta del Po. Nel 1989 ottiene l’abilitazione all’inanellamento scientifico degli uccelli e da allora si dedica soprattutto al monitoraggio di specie acquatiche coloniali ed a progetti coordinati a “sforzo costante”. Libero professionista, svolge consulenza tecnico-scientifica per enti di ricerca, amministrazioni pubbliche e privati per la risoluzione dei conflitti tra uccelli ittiofagi e itticoltura, e per la valutazione di incidenza ambientale di piani e progetti. E’ membro degli IUCN Species Specialist Group dedicati rispettivamente a cormorani, aironi, ibis e spatole. Nell’ambito del Wetlands International Cormorant Study Group è co-coordinatore dei progetti di monitoraggio delle popolazioni e di marcatura con anelli colorati, e webmaster del sito Internet ufficiale. Dal 2002 ha un incarico di ricerca presso l’ISPRA dove oltre a lavorare alla realizzazione dell’atlante della migrazione, coordina il Progetto di Inanellamento a Sforzo Costante (PRISCO) e partecipa quale rappresentante italiano e membro dello steering committee all’Azione EU-COST INTERCAFE (Interdisciplinary Initiative to Reduce pan-European Cormorant-Fisheries Conflicts).
Fernando Spina Nato a Spoltore (Pescara) nel 1955, nel 1979 ha conseguito la Laurea con lode in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla migrazione nell’Isola di Montecristo. Dal 1982 è ricercatore presso l’INFS e dirigente di ricerca dal 1995. Dall’assunzione è responsabile del Centro Nazionale di Inanellamento (CNI). Dal 1982 ha rappresentato il CNI in seno all’EURING; nel 1987 è stato eletto nel Consiglio Direttivo, e negli anni 1995-2005 è stato Presidente EURING. Ha svolto attività di ricerca e consulenza su migrazione degli uccelli, gestione e conservazione dei migratori, applicazione delle direttive internazionali. Convinto sostenitore del potenziale di progetti di inanellamento coordinati per la comprensione di problematiche complesse legate allo studio della migrazione, ha lanciato alcuni progetti internazionali. Ha ideato e coordinato dal 1988 il Progetto Piccole Isole (PPI), sulla migrazione primaverile nel Mediterraneo. Il PPI ha finora visto il coinvolgimento di 46 stazioni in 7 Paesi e l’inanellamento di oltre 800.000 uccelli, grazie al contributo di 700 inanellatori. I risultati del progetto hanno anche consentito l’identificazione di aree di importanza internazionale per gli uccelli e l’istituzione di aree di tutela. Insieme a ricercatori del Museo di Trento ha contribuito al lancio, nel 1997, del Progetto Alpi, con una rete di oltre 30 stazioni italiane e l’inanellamento di oltre 170.000 migratori autunnali. Il progetto ha consentito di individuare alcuni tra i passi alpini della massima importanza per la migrazione. Tra il 1997 ed il 2005 ha ideato e coordinato il Progetto Rondine EURING (ESP), con l’inanellamento di oltre 1 milione di Rondini da parte di 500 inanellatori appartenenti a 25 Paesi in Europa, Africa ed Asia. Tra gli incarichi internazionali, è rappresentante del Governo Italiano nel Comitato Scientifico della Convenzione di Bonn. Negli anni 1998-2004 e nuovamente dal 2006 è stato rappresentante del Governo Italiano nello Scientific Working Group del Comitato U.E. ORNIS. Dal 1990 è componente del Comitato Ornitologico Internazionale (IOC). E’ stato membro dei comitati scientifici del XXII e XXIV International Ornithological Congress (Durban, 1998; Hamburg, 2006). Ha presieduto lo Scientific Program Committee del XXIII IOC (Beijing, Cina, 2002). E’ chairman dello IOC Standing Committee on Bird Marking. Nel 1997 ha organizzato a Bologna il primo congresso della European Ornithologists’ Union (EOU); ha rappresentato l’Italia nel Comitato Direttivo EOU. E’ stato membro del Comitato Scientifico del “Progetto Network” della Fondazione Europea delle Scienze sulla migrazione dei Passeriformi e del Comitato Direttivo del Programma “Ottimizzazione nella migrazione degli uccelli”. E’ stato membro del Comitato Editoriale del “Birds of the Western Palearctic Update”. Dal 2004 è inserito nell’albo nazionale dei Direttori di Parchi e Riserve. Ha pubblicato oltre 120 lavori scientifici. Tra le riviste internazionali sulle quali ha pubblicato: American Journal of Physiology, Auk, Behavioural Ecology, Biological Journal of the Linnean Society, Ecology Letters, Ibis, Journal für Ornithologie, Journal of Avian Biology, Journal of Experimental Biology, Journal of Ornithology, Journal of Zoology, Ostrich, Ringing and Migration, Science, Wildlife Biology. E’ stato relatore invitato in 53 congressi internazionali.
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia volume II: Passeriformi
FERNANDO SPINA & STEFANO VOLPONI
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Pubblicazione realizzata nell’ambito dell’Accordo di programma sulla conoscenza e conservazione del patrimonio faunistico (finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per la Protezione della Natura).
Si raccomanda per la citazione bibliografica di questo volume la seguente dizione: It is recommended that for references to this volume the following citation should be used: Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. 632 pp. Indirizzi degli Autori: Fernando Spina, Stefano Volponi Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Sede amministrativa ex-INFS - Via Ca’ Fornacetta 9, I 40064 Ozzano dell’Emilia (Bologna) E-mail autori: [email protected] - [email protected] Grafica e impaginazione: Alessandro Troisi - Darwin Società Cooperativa Rielaborazione immagini: Barbara Casentini - Darwin Società Cooperativa Illustrazioni: Federico Gemma © Illustrazione di copertina: Migrazione primaverile sull’Isola di Ventotene (Latina), divenuta Zona a Protezione Speciale, Riserva Naturale Statale e sede del Museo della Migrazione grazie ai dati di inanellamento raccolti nel corso del Progetto Piccole Isole. Cover painting: Spring migration on the Island of Ventotene (Latina), Special Protection Area, Wildlife Reserve and site of the Migration Museum based on the ringing data collected there during the Progetto Piccole Isole. Il contenuto anche parziale della seguente pubblicazione può essere riprodotto solo citando il nome degli autori, il titolo del volume ed i due Enti. ISBN 978-88-448-0378-0 - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) Spina F. & Volponi S., 2008 - Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia. Volumi 1 & 2 2
A Sergio Frugis, amico, ispiratore e mentore, fondatore del Centro Italiano Studi Ornitologici, padre della moderna ornitologia italiana
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
SOMMARIO Introduzione ............................................................................................................................................................ Introduction ..............................................................................................................................................................
7 20
Materiali e metodi .................................................................................................................................................... Materials and methods .............................................................................................................................................
26 33
Descrizione delle specie ...........................................................................................................................................
41
Euring
Nome italiano
Nome scientifico
Nome inglese
09680 09720 09740 09760 09810 09910 09920 10010 10050 10090 10110 10120 10140 10141 10170 10190 10200 10480 10660 10840 10940 10990 11030 11040 11060 11210 11220 11370 11390 11460 11620 11660 11860 11870 11980 12000 12010 12020 12360 12380 12410
Calandrella Cappellaccia Tottavilla Allodola Topino Rondine montana Rondine Balestruccio Calandro Prispolone Pispola Pispola golarossa Spioncello Spioncello marino Cutrettola Ballerina gialla Ballerina bianca Beccofrusone Scricciolo Passera scopaiola Sordone Pettirosso Usignolo maggiore Usignolo Pettazzurro Codirosso spazzacamino Codirosso Stiaccino Saltimpalo Culbianco Codirossone Passero solitario Merlo dal collare Merlo Cesena Tordo bottaccio Tordo sassello Tordela Forapaglie macchiettato Salciaiola Forapaglie castagnolo
Calandrella brachydactyla Galerida cristata Lullula arborea Alauda arvensis Riparia riparia Ptyonoprogne rupestris Hirundo rustica Delichon urbica Anthus campestris Anthus trivialis Anthus pratensis Anthus cervinus Anthus spinoletta Anthus petrosus Motacilla flava Motacilla cinerea Motacilla alba Bombycilla garrulus Troglodytes troglodytes Prunella modularis Prunella collaris Erithacus rubecula Luscinia luscinia Luscinia megarhynchos Luscinia svecica Phoenicurus ochruros Phoenicurus phoenicurus Saxicola rubetra Saxicola torquata Oenanthe oenanthe Monticola saxatilis Monticola solitarius Turdus torquatus Turdus merula Turdus pilaris Turdus philomelos Turdus iliacus Turdus viscivorus Locustella naevia Locustella luscinioides Acrocephalus melanopogon
Greater Short-toed Lark Crested Lark Woodlark Eurasian Skylark Sand Martin Eurasian Crag Martin Barn Swallow Northern House Martin Tawny Pipit Tree Pipit Meadow Pipit Red-throated Pipit Water Pipit Rock Pipit Yellow Wagtail Grey Wagtail White Wagtail Bohemian Waxwing Winter Wren Hedge Accentor Alpine Accentor European Robin Thrush Nightingale Common Nightingale Bluethroat Black Redstart Common Redstart Winchat Stonechat Northern Whetear Rufous-tailed Rock Thrush Blue Rock-Thrush Ring Ouzel Eurasian Blackbird Fieldfare Song Thrush Redwing Mistle Thrush Common Grasshopper Warbler Savi's Warbler Moustached Warbler
4
pagina 42 45 46 51 57 66 68 78 83 86 94 101 103 103 108 116 121 128 132 136 144 146 156 158 164 168 175 183 190 194 201 203 205 211 220 228 236 245 250 252 255
Sommario
12420 12430 12500 12510 12530 12550 12590 12600 12620 12650 12670 12720 12730 12740 12750 12760 12770 13080 13110 13120 13140 13150 13350 13480 13490 13640 14370 14400 14420 14610 14620 14640 14790 14900 15080 15150 15190 15200 15230 15390 15570 15580 15590 15600 15630 15670 15820 15910 15920 15980 16110 16360 16380 16400
Pagliarolo Forapaglie Cannaiola verdognola Cannaiola Cannareccione Canapino pallido Canapino maggiore Canapino Magnanina Sterpazzolina Occhiocotto Bigia grossa Bigia padovana Bigiarella Sterpazzola Beccafico Capinera Luì verde Luì piccolo Luì grosso Regolo Fiorrancino Pigliamosche Balia dal collare Balia nera Basettino Codibugnolo Cincia bigia Cincia bigia alpestre Cincia mora Cinciarella Cinciallegra Picchio muratore Pendolino Rigogolo Averla piccola Averla cenerina Averla maggiore Averla capirossa Ghiandaia Nocciolaia Gracchio Gracchio corallino Taccola Corvo Cornacchia Storno Passera europea Passera sarda Passera mattugia Fringuello alpino Fringuello Peppola Verzellino
Acrocephalus paludicola Acrocephalus schoenobaenus Acrocephalus palustris Acrocephalus scirpaceus Acrocephalus arundinaceus Hippolais pallida Hippolais icterina Hippolais polyglotta Sylvia undata Sylvia cantillans Sylvia melanocephala Sylvia hortensis Sylvia nisoria Sylvia curruca Sylvia communis Sylvia borin Sylvia atricapilla Phylloscopus sibilatrix Phylloscopus collybita Phylloscopus trochilus Regulus regulus Regulus ignicapillus Muscicapa striata Ficedula albicollis Ficedula hypoleuca Panurus biarmicus Aegithalos caudatus Parus palustris Parus montanus Parus ater Parus caeruleus Parus major Sitta europaea Remiz pendulinus Oriolus oriolus Lanius collurio Lanius minor Lanius excubitor Lanius senator Garrulus glandarius Nucifraga caryocatactes Pyrrhocorax graculus Pyrrhocorax pyrrhocorax Corvus monedula Corvus frugilegus Corvus corone Sturnus vulgaris Passer domesticus Passer hispaniolensis Passer montanus Montifringilla nivalis Fringilla coelebs Fringilla montifringilla Serinus serinus
5
Aquatic Warbler Sedge Warbler Marsh Warbler Reed Warbler Great-Reed Warbler Eastern Olivaceous Warbler Icterine Warbler Melodious Warbler Dartford Warbler Subalpine Warbler Sardinian Warbler Orphean Warbler Barred Warbler Lesser Whitethroat Common Whitethroat Garden Warbler Blackcap Wood Warbler Common Chiffchaff Willow Warbler Goldcrest Firecrest Spotted Flycatcher Collared Flycatcher European Pied Flycatcher Bearded Tit Long-tailed Tit Marsh Tit Willow Tit Coal Tit Blue Tit Great Tit Wood Nuthach Eurasian Penduline Tit Eurasian Golden Oriole Red-backed Shrike Lesser Grey Shrike Great Grey Shrike Woodchat Shrike Eurasian Jay Spotted Nutcracker Yellow-Billed Chough Red-Billed Chough Eurasian Jackdaw Rook Carrion Crow Common Starling House Sparrow Spanish Sparrow Eurasian Tree Sparrow Snow Finch Chaffinch Brambling European Serin
262 264 271 276 284 293 294 301 303 305 308 310 312 314 321 328 337 346 352 361 369 375 377 384 388 397 401 404 406 408 414 421 428 431 440 446 453 455 458 463 467 469 471 472 474 476 478 488 492 494 500 502 511 520
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
16441 16442 16490 16530 16540 16600 16620 16630 16660 17100 17170 18500 18570 18580 18600 18660 18770 18820
Venturone alpino Venturone corso Verdone Cardellino Lucherino Fanello Fanello nordico Organetto Crociere Ciuffolotto Frosone Zigolo delle nevi Zigolo giallo Zigolo nero Zigolo muciatto Ortolano Migliarino di palude Strillozzo
Serinus citrinella Serinus corsicanus Carduelis chloris Carduelis carduelis Carduelis spinus Carduelis cannabina Carduelis flavirostris Carduelis flammea Loxia curvirostra Pyrrhula pyrrhula Coccothraustes coccothraustes Plectrophenax nivalis Emberiza citrinella Emberiza cirlus Emberiza cia Emberiza hortulana Emberiza schoeniclus Miliaria calandra
Citral Finch Corsican Finch European Greenfinch European Goldfinch Eurasian Siskin Eurasian Linnet Twite Redpoll Red Crossbill Eurasian Bullfinch Hawfinch Snow Bunting Yellowhammer Cirl Bunting Rock Bunting Ortolan Bunting Reed Bunting Corn Bunting
Bibliografia ...........................................................................................................................................
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528 528 531 540 548 558 567 568 573 580 586 594 595 602 604 607 612 621 628
INTRODUZIONE
La sezione introduttiva al primo volume di questo Atlante ha fornito una prospettiva storica delle origini e degli sviluppi dell’attività di inanellamento in Italia. Uno degli aspetti indubbiamente più importanti del ruolo di un Centro Nazionale di Inanellamento (CNI) è rappresentato dalla gestione dei dati che vengono raccolti attraverso la rete degli inanellatori, dei segnalatori e tramite i contatti con gli altri Centri di inanellamento. Di seguito vengono riassunti gli sviluppi che la gestione e l’utilizzo dei dati hanno avuto a livello del Centro di inanellamento italiano, dai primi anni ‘80 ad oggi. Sulla base degli sforzi di standardizzazione nei protocolli di campo già ricordati nel primo volume, illustreremo inoltre alcuni dei più importanti progetti organizzati e coordinati dal CNI.
Tutti i dati di inanellamento, insieme a quelli di ricattura, questi ultimi codificati dal personale del Centro di inanellamento, venivano inseriti nella banca dati centrale da parte della ditta Data Service Centre di Bologna, che aveva anche curato la realizzazione tecnica del progetto della stessa banca dati. Il rapido diffondersi delle conoscenze informatiche ai più diversi livelli negli anni ’80 offrì anche agli inanellatori italiani un importantissimo strumento di gestione dati, il cui utilizzo ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione ed aggiornamento delle banche dati del CNI. Dopo la sua formazione nel 1981 quale gruppo locale del C.I.S.O. nasceva infatti formalmente, nel 1986 a Vicenza, il Gruppo Nisoria, stimolato e coordinato da Giancarlo Fracasso. Tra i fondatori del gruppo, Elvio Cerato si caratterizzava per una profonda competenza informatica che lo aveva portato, già nel 1983, a strutturare un primo programma di gestione dati di inanellamento, allora sviluppato per Commodore 64. La prima versione per PC di quello che nel frattempo era divenuto il programma “Nisoria” venne prodotta da Cerato nel 1987. Grazie alla positiva e piena disponibilità degli inanellatori del Gruppo Nisoria, questo programma poté essere acquisito da parte del Centro di inanellamento e gratuitamente distribuito a tutti gli inanellatori a partire dal 1991. La possibilità di avere uno strumento unico e totalmente condiviso di informatizzazione dei dati fu un passaggio cruciale sia per avvicinare molti degli inanellatori all’uso di procedure informatiche, sia per continuare a mantenere aggiornata la banca dati del Centro di inanellamento anche negli anni in cui le risorse che avevano precedentemente consentito la computerizzazione dei dati da parte di ditte esterne cessarono di essere disponibili.
Evoluzione nelle modalità di gestione dati Fino agli anni ’70 i dati di inanellamento, con le sole indicazioni di specie, data, località, ora, a volte del sesso, ma privi di qualsiasi dettaglio sull’età, venivano riportati su registri trasmessi al CNI a scadenza annuale. Negli anni ’70 venne attuata un’evoluzione molto importante nella gestione dei dati, che si deve all’intuito di Lionello Bendini, allora e fino al 2001 responsabile della banca dati del CNI. Bendini infatti comprese l’esigenza di utilizzare, per i diversi aspetti di gestione dati, le procedure informatiche che in quegli anni si andavano diffondendo. L’introduzione della versione “1979” del codice EURING fu un ulteriore forte stimolo alla creazione di una banca dati pienamente informatizzata la quale, secondo quella che fu una vera intuizione da parte di Bendini, ospitasse non solo i dati relativi ad uccelli ricatturati, come era stato in uso sino ad allora, ma tutti i singoli dati di inanellamento, indipendentemente dal fatto che questi avessero o meno prodotto ricatture.
Il grande successo che caratterizzò l’uso del programma Nisoria portò Elvio Cerato ad arricchire ulteriormente le potenzialità di acquisizione anche di dettagli sulla muta, insieme all’introduzione di procedure interattive di controllo delle variabili morfometriche a livello specie-specifico, producendo una nuova versione nel 1995. Più di recente ed in relazione ai problemi informatici legati all’avvento del nuovo millennio è stata realizzata e distribuita, insieme ad un dettagliato manuale d’uso e di rilevamento dati sul campo, la versione “Nisoria 2000” (Magnani et al. 2000).
Al fine di ottenere che i singoli dati venissero trasmessi al Centro di inanellamento già codificati in EURING 1979, una versione italiana dello stesso venne pubblicata nel 1983, in appendice al già citato Manuale per l’inanellamento (Bardi et al. 1983). Contestualmente vennero prodotte apposite schede che prevedevano la possibilità di inserire le varie codifiche EURING. A partire dagli anni ’80, anche in relazione alle procedure standardizzate introdotte grazie ai corsi di inanellamento, gli inanellatori italiani iniziarono a riportare i primi dati biometrici dei soggetti catturati, in particolare lunghezza dell’ala, grasso e peso. Nei primi anni ’80, proprio al fine di stimolare la raccolta di dati biometrici il CNI, grazie a situazioni finanziarie allora favorevoli distribuiva regolarmente, a ciascun inanellatore, anche due pesole, oltre ad anelli, pinze e righelli.
In mancanza di un gruppo di inanellatori entusiasti e professionalmente eccellenti quale il Nisoria, e senza la loro disponibilità a produrre e distribuire liberamente, non solo in Italia ma anche in Paesi esteri quali Spagna e Malta, il loro programma di gestione dati, la banca dati del Centro nazionale di inanellamento italiano non sarebbe ricca e completa quale essa oggi è.
Così, anche grazie a questo sforzo del CNI, la percentuale di dati corredati di tali variabili biometriche crebbe rapidamente; ad esempio, per la stima del grasso, richiesta a partire dal 1988, si passò dal 10% degli uccelli inanellati in quel primo anno al 34% nel 1990 e ad oltre l’80% nel 2000.
In anni più recenti ed in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo codice “EURING 2000”, l’Istituto ha introdotto un sistema informatico innovativo per la gestione dei dati del Centro Nazionale di inanellamento, denominato EPE (EURING Protocol Engine), progettato e largamente realizzato
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
da Davide Licheri, insieme a Gianni Benciolini ed Alessandro Scotti.
Il grande sforzo compiuto dagli inanellatori italiani nel raccogliere ed informatizzare anche tutta una serie di informazioni biometriche ci consente una descrizione della variabilità morfometrica, nel corso del ciclo annuale, degli uccelli presenti in Italia; questa risulta utile quale indicazione di presenza di popolazioni geografiche diverse e permette di seguire il variare delle condizioni fisiche su base stagionale. L’intero campione di dati raccolto nel periodo 1982-2001 è stato analizzato ed i risultati raccolti in tre volumi (Licheri & Spina 2002; Spina & Licheri 2003; Licheri & Spina 2005).
L’attività routinaria di aggiornamento e comunicazione dei dati del Centro Nazionale di inanellamento italiano si svolge interamente attraverso procedure che si avvalgono della rete Internet, agevolando lo scambio di dati sia tra gli inanellatori ed il Centro stesso, sia tra quest’ultimo e gli altri Centri nazionali, come anche verso i cittadini che sostengono le nostre attività di ricerca e monitoraggio. A tale riguardo EPE costituisce oggi uno dei sistemi più sviluppati e moderni tra quelli in uso nei Centri di inanellamento a livello internazionale.
La completa informatizzazione dei dati ci consente anche una stima solida dello sforzo di campionamento alla base dei numeri di uccelli inanellati; una misura minimale, che origina quindi semplicemente dal numero di giornate che abbiano visto attività di inanellamento in un qualsivoglia sito indipendentemente dal numero di catture effettuate, supera le 6.000 giornate/anno già a partire dai primi anni ’90, e le 8.000 in anni più recenti. Stante la regolare compresenza di più inanellatori e/o collaboratori ed aiutanti, possiamo stimare, con ragionevole precisione, tra le 20.00025.000 giornate/uomo di rilevamento trascorse sul campo dalla comunità degli inanellatori italiani (fig. 3). Ciò rappresenta senza dubbio, da una prospettiva nazionale, il contributo di monitoraggio più rilevante offerto, in modo primariamente volontario, allo Stato Italiano e più in generale alla comunità scientifica internazionale.
Attività di inanellamento in Italia: 1982-2003 Grazie all’informatizzazione dei singoli dati di inanellamento siamo in grado di descrivere dettagliatamente lo sviluppo delle attività in ambito nazionale a partire dal 1982 e fino al 2003, anno al quale abbiamo limitato l’analisi delle ricatture e, per ragioni di omogeneità temporale, anche quelle degli inanellamenti. Nel periodo considerato l’andamento dei totali annuali (fig. 1), insieme a quello del numero di specie campionate su base annuale (fig. 2) hanno mostrato un incremento significativo, pur con ampia variabilità interannuale, a partire dalla seconda metà degli anni ’80, ed in modo ancor più marcato nel decennio successivo quando, negli anni 1995-1998, è stata superata per la prima volta la soglia dei 200.000 soggetti inanellati. Una flessione successiva ha anticipato un nuovo incremento iniziato a partire dal 2001, fino ad avvicinarsi ai 250.000 uccelli inanellati nel 2003. Il totale dei dati ad oggi presenti nell’archivio informatizzato degli inanellamenti è pari a 4.665.915, riferiti ad oltre 450 taxa diversi.
fig. 3. Sforzo di campionamento: totali annuali delle giornate di attività di inanellamento
Lo sviluppo che ha caratterizzato l’inanellamento in Italia produce anche coperture geografiche progressivamente più ampie nel corso degli anni (figg. 4-25, pagg. 14-19). Nei primi anni ’80 si registrava infatti una concentrazione delle attività e quindi dei totali annuali in poche aree, primariamente localizzate in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Campania. Questa distribuzione si è progressivamente estesa ad un numero crescente di siti già entro la fine degli stessi anni ’80, e quindi in modo ancor più marcato nel decennio successivo. Le aree già originariamente campionate con maggiore intensità, soprattutto nelle regioni settentrionali continentali, hanno visto ulteriormente accresciuti gli sforzi di inanellamento; di pari passo abbiamo rilevato come anche alle latitudini dell’Italia centro-meridionale siano stati raccolti campioni di dati da siti del tutto nuovi, e lo stesso vale per una serie di località poste sia sulle isole maggiori che su diverse delle piccole isole. Questo andamento si conferma anche negli ultimi anni del periodo qui considerato. Nel complesso la carta che riporta la distribuzione di tutti gli inanellamenti effettuati negli anni 1982-2003 (fig. 26) suggerisce un soddisfacente grado di copertura geografica, particolarmente intensa a
fig. 1. Totali annuali di inanellamento in Italia
fig. 2. Totali annuali di specie inanellate in Italia
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Introduzione
Inanellatori italiani e progetti coordinati A partire dalle prime esperienze legate all’EURING Acroproject svoltosi negli anni ’80, ed anche in relazione alla forte influenza esercitata dagli esempi di reti di stazioni che lavorassero contemporaneamente utilizzando tecniche standardizzate, quali il “Mettnau-Reit-Illmitz project” coordinato da Peter Berthold (Berthold & Schlenker 1975), l’inanellamento italiano si è positivamente caratterizzato, nel tempo, per la realizzazione di una serie di iniziative di ricerca e monitoraggio basate sul coinvolgimento di un elevato numero di inanellatori. Questa strategia è stata resa possibile dal buon livello di standardizzazione dei protocolli di campo in uso, che si è ottenuto attraverso la partecipazione di un’alta percentuale di inanellatori e di rappresentanti di gruppi locali di inanellamento ai corsi organizzati dalla seconda metà degli anni ‘80, ed al successivo trasferimento di queste procedure ai nuovi inanellatori. Questo processo è stato reso possibile dall’indubbia propensione degli inanellatori italiani a lavorare nel contesto di reti di monitoraggio basate sull’inanellamento.
L’EURING Acroproject Come già ricordato, la prima esperienza in tal senso è legata all’EURING Acroproject, grazie anche alle caratteristiche ambientali offerte dall’Oasi di Val Campotto che, stante alla locale presenza della stazione ornitologica C.I.S.O. ed al cruciale supporto logistico offerto dal Consorzio per la Bonifica Renana, consentì intense attività di inanellamento in ambienti di canneto. Queste campagne di monitoraggio offrirono anche prime opportunità di affiancare, alle procedure standardizzate di cattura, approcci sperimentali mirati a meglio comprendere le strategie di sosta ed uso dell’habitat, quali ad esempio test di orientamento stellare/magnetico compiuti sullo stesso Forapaglie Acrocephalus schoenobaenus, specie di interesse primario per il progetto (Spina & Bezzi 1990).
fig. 26. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 1982-2003
Nord degli Appennini, ma ricca di siti di campionamento anche a latitudini progressivamente inferiori lungo la penisola e nel complesso delle isole. E’ ben evidente come molte siano tuttora, soprattutto nelle regioni centro-meridionali, le aree non coperte da attività di inanellamento, e verso queste andranno concentrati sforzi particolari negli anni futuri. Di pari passo con l’incremento nei totali di uccelli inanellati si è registrato un ovvio aumento delle ricatture presenti in banca dati, al quale va aggiunto il significativo contributo offerto dalla progressiva informatizzazione, da parte degli inanellatori stessi, delle “auto-ricatture” (soggetti marcati e quindi ricatturati da un medesimo inanellatore), congiuntamente con l’attivazione del nuovo sistema informatico EPE, che ha reso efficiente e rapida l’acquisizione di tali dati anche a livello centrale. A ciò si collega quindi il netto aumento nei dati dall’anno 2000, con numeri sempre superiori alle 10.000 segnalazioni, fino alle quasi 20.000 nel 2003 (fig. 27).
Le attività di inanellamento in Val Campotto offrirono anche grandi potenzialità per lo studio delle fasi pre-migratorie nella Rondine Hirundo rustica, grazie all’imponente dormitorio presente nell’area di cattura. Le massicce catture operate al tramonto ed all’alba dimostrarono l’efficacia di operazioni di inanellamento basate sulla presenza contemporanea di gruppi di inanellatori esperti e validi collaboratori, con la raccolta di informazioni sulle condizioni fisiche degli uccelli che si rivelavano molto valide per descrivere le strategie di preparazione alla migrazione verso l’Africa. Più avanti i dati raccolti negli anni in Val Campotto furono utili anche per meglio comprendere le problematiche delle interconnessioni stagionali tra ingrassamento e muta parziale in questa specie (Rubolini et al. 2002b).
Il Progetto Rondine Dai massicci inanellamenti di Val Campotto scaturì l’idea di verificare, lungo un transetto latitudinale su scala nazionale, alcuni degli assunti delle teorie di ottimizzazione della migrazione in quanto ad ingrassamento correlato al superamento delle barriere ecologiche. Nel 1996 Andrea Pilastro, Pierfrancesco Micheloni e Fernando Spina proposero quin-
fig. 27. Totali annuali di ricatture
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
di agli inanellatori italiani di concentrare l’attività in un numero di siti quanto possibile vasto e distribuito geograficamente nel corso di soli tre giorni (“i tre giorni della Rondine”), cercando di inanellare quanti più uccelli possibile e raccogliendo informazioni anche sulle loro condizioni fisiche. I risultati furono molto incoraggianti non solo da un punto di vista scientifico (Pilastro et al. 1998), ma anche quale conferma dell’entusiasmo degli inanellatori a contribuire a simili iniziative compartecipate. Questa esperienza legata alla Rondine fu ispiratrice del tentativo di estendere lo studio di questa specie così diffusamente inanellata in Europa ma in realtà poco nota, in particolare, nelle sue strategie di migrazione. Il progetto Rondine si estese quindi a molti siti in Italia, con catture condotte nel corso dell’intera fase pre-migratoria e risultati interessanti anche circa gli effetti delle condizioni climatiche sulla preparazione alla migrazione (Pilastro & Magnani 1997).
rete di monitoraggio di fenomeni complessi quali le modalità di attraversamento della barriera ecologica rappresentata dal Mediterraneo da parte dei migratori primaverili, il progetto si prefiggeva in origine di realizzare attività standardizzate e contemporanee di inanellamento su quattro isole tirreniche: Montecristo, Giannutri, Ventotene e Capri. A seguito di un esito molto positivo sin dalla prima stagione di campo, vennero attivati numerosi altri contatti in Italia ed in diversi Paesi mediterranei. Ciò portò in breve ad una netta espansione della copertura geografica realizzata dal progetto, il quale si è trasformato in uno degli sforzi di inanellamento più estesi, anche da un punto di vista temporale (fig. 28). Un totale di 48 siti ha preso parte al progetto, con il coinvolgimento di oltre 700 inanellatori in sette diversi Paesi mediterranei. Sebbene il piano di campionamento originale prevedesse lo svolgimento di catture diurne standardizzate e continue nel periodo 16 aprile-15 maggio, numerose sono state negli anni le stazioni in grado di coprire periodi più lunghi (Messineo et al. 2001), offrendo la possibilità di analisi comparative delle fasi più precoci e tardive della migrazione di ritorno.
La conferma delle potenzialità di una rete di siti dedicata alla specie vide un importante sviluppo nella proposta, avanzata in seno all’EURING da Fernando Spina nell’allora suo ruolo di presidente, di promuovere un Progetto Rondine EURING (ESP). Questo vide una fase di preparazione con il coinvolgimento anche di colleghi che, soprattutto in Olanda, lavoravano da tempo su aspetti legati alla biologia riproduttiva della specie. Il progetto venne quindi ufficialmente lanciato nel 1997 come anno sperimentale, ed un manuale di campo dedicato ai protocolli relativi sia alle fasi riproduttive che di migrazione fu distribuito a livello internazionale nel 1998 (Jenni 1998). La risposta della comunità internazionale degli inanellatori fu immediata e significativa, con centinaia di migliaia di rondini inanellate in Europa (Spina 2001) ed attività che si collegarono a questo progetto anche in altri continenti (Nuttall 2001; Ozaki 2001). La vasta copertura ottenuta dal Progetto Rondine EURING contribuì ulteriormente a chiarire, analizzandoli su scala continentale, aspetti di modalità di accumulo delle riserve energetiche, preparazione al superamento di barriere, rotte di migrazione a livello delle principali flyway tra Europa ed Africa, alcune delle quali vennero per la prima volta descritte proprio grazie al progetto stesso, nato da un’esperienza italiana (Pilastro & Spina 1999; Rubolini et al. 2002a). Tra queste, certamente figurano le modalità di migrazione delle popolazioni italiane, le quali vennero studiate anche nel corso del loro svernamento in Africa centrale (Micheloni et al. ined.).
fig. 28. Distribuzione delle stazioni attive nel Progetto Piccole Isole (PPI)
L’estesa rete di siti contemporaneamente attivi ha consentito di descrivere il progressivo avanzamento degli uccelli attraverso il Mediterraneo, anche relativamente a specie di migratori notturni quali il Beccafico Sylvia borin (fig. 29).
Il Progetto Piccole Isole Negli anni ’70 le campagne di inanellamento coordinate da Sergio Frugis sull’Isola di Montecristo avevano mostrato appieno le grandi potenzialità connesse allo studio della sosta dei migratori sulle isole italiane soprattutto, ma non solo, nel corso della primavera (Baccetti et al. 1981). Alla luce di queste prime esperienze, ed in un contesto internazionale caratterizzato, ancora in quegli anni, da una scarsa attenzione allo studio della migrazione primaverile, nel 1988 il Centro nazionale di inanellamento lanciava, quale ulteriore iniziativa di inanellamento coordinata tra più stazioni, il Progetto Piccole Isole (PPI). Proposto quale iniziativa nazionale mirata anche a testare le potenzialità raggiunte dalla comunità degli inanellatori italiani nel lavorare come
fig. 29. Diminuzione progressiva del peso di Beccafichi Sylvia borin inanellati, in primavera, a latitudini crescenti nel Mediterraneo (da Grattarola et al. 1999)
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Introduzione
La disponibilità di estese serie temporali, quali quelle raccolte sull’Isola di Capri anche grazie alle attività di inanellamento svolte da ricercatori svedesi sin dagli anni ’70, hanno più di recente consentito di ipotizzare l’esistenza di effetti di microevoluzione esercitati dal mutamento climatico sul calendario di partenza dalle aree di svernamento di una serie di specie di migratori trans-sahariani (Jonzén et al. 2006; Jonzén et al. 2007). Il PPI ha sin da subito anche rappresentato un’opportunità di verificare il grande potenziale che l’inanellamento rappresenta per attività di educazione ambientale. Migliaia di studenti e turisti hanno infatti visitato molte delle stazioni di inanellamento aderenti al progetto. Sull’isola di Ventotene queste esperienze hanno portato alla creazione di un museo dedicato interamente al fenomeno della migrazione ed al ruolo che le isole rivestono nel corso dell’attraversamento del Mediterraneo (foto 1).
Luì verde Phylloscopus sibilatrix
Luì bianco Phylloscopus bonelli
Il Progetto Alpi
L’ampia area geografica coperta dalle stazioni ha anche permesso un utilizzo innovativo dei dati di prima cattura ai fini della descrizione delle rotte seguite da specie generalmente caratterizzate da frequenze di ricattura molto basse (fig. 30).
L’Italia riveste un ruolo di primaria importanza anche nel corso dei movimenti autunnali, durante i quali sono le Alpi a rappresentare una importante barriera ecologica. Il positivo esempio offerto dal PPI ha portato a realizzare un analogo progetto autunnale basato su una rete di siti di inanellamento operanti secondo metodologie standardizzate. Grazie al cruciale sostegno finanziario ed organizzativo offerto dal Museo Tridentino di Scienze Naturali attraverso il gruppo coordinato da Paolo Pedrini, è stato lanciato, a partire dal 1997, il Progetto Alpi (Pedrini et al. 2008). Il progetto è dedicato alla migrazione post-riproduttiva e si prefigge di descrivere modalità e progressione dei movimenti che hanno luogo attraverso la catena alpina italiana. La rete di siti di inanellamento vede stazioni poste nei fondovalle, a varie altitudini lungo i versanti ed anche impianti di cattura operanti in una serie di passi a quote più elevate.
foto 1. Turisti in visita al Museo della Migrazione ed Osservatorio Ornitologico di Ventotene - Tourists visiting the Ventotene Migration Museum and Bird Observatory (foto A. Troisi)
foto 2. Progetto Alpi: impianto di inanellamento Bocca del Caset, Trento - Progetto Alpi: mist-nets on Bocca del Caset, Trento (foto P. Pedrini)
fig. 30. Frequenze di cattura, in primavera, nell’ambito della rete di stazioni aderenti al PPI (da Pilastro et al. 1998)
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Nel periodo 1997-2007, 35 siti hanno contribuito alla realizzazione del progetto (fig. 31). Il calendario di attività si basa su pentadi “obbligatorie” nelle quali tutti i siti partecipanti sono operativi ed altre “facoltative”. Il coinvolgimento degli inanellatori ha portato ad uno sforzo di campionamento crescente (fig. 32), con un numero elevato di stazioni in grado di offrire una copertura della stagione migratoria prolungata e continuativa oltre i periodi minimi previsti. Finora il progetto ha consentito di inanellare ed esaminare oltre 300.000 uccelli appartenenti a 166 specie diverse, a testimonianza degli imponenti flussi di migrazione attraverso le Alpi italiane (fig. 33). I dati raccolti hanno consentito una descrizione approfondita della fenologia di un alto numero di specie di migratori a lungo e corto raggio, mettendo in evidenza interessanti differenze nella frequenza di catture, a livello inter-specifico, tra tipologie diverse di stazioni. A livello intra-specifico sono state descritte differenze nella frequenza di soggetti appartenenti a diverse classi di
fig. 31. Distribuzione delle stazioni attive nel Progetto Alpi (da Pedrini et al. 2008)
età nelle varie tipologie di siti, nonché nelle condizioni fisiche tra aree di fondovalle, di versante e soprattutto di valico, queste ultime generalmente frequentate da soggetti in migrazione attiva. Si conferma come la rete di stazioni consenta di comprendere l’importanza del mosaico di ambienti nell’area alpina quale complesso di habitat utilizzati nelle varie fasi del transito migratorio. Questi brevi esempi confermano la capacità che gli inanellatori italiani hanno dimostrato nel saper lavorare formando una rete coordinata di monitoraggio di aspetti anche complessi legati al ruolo, così importante, che il nostro Paese riveste nell’ambito del sistema di migrazione tra Eurasia ed Africa. Alcuni delle esperienze italiane, come nel caso dello studio delle modalità di preparazione alla migrazione post-riproduttiva da parte della Rondine, sono state anche di stimolo per la realizzazione di progetti su scala geografica ben più vasta.
fig. 32. Progetto Alpi: sforzo di campionamento su base annuale (da Pedrini et al. 2008)
Il Progetto PRISCO Nel corso del tempo, lo sviluppo e l’evoluzione della pratica dell’inanellamento scientifico nel nostro Paese hanno anche visto una progressiva diminuzione di quella che, per molti anni, è stata l’assoluta prevalenza stagionale delle attività legate al monitoraggio delle fasi di migrazione. Così, nel 2002, anche in Italia è stato attivato un progetto di monitoraggio demografico a lungo termine di una selezione di specie-obiettivo (piccoli Passeriformi e specie affini) inserito nel programma Constant Effort Site, coordinato su scala europea dall’EURING (Volponi 2003). Il progetto italiano, noto come PRISCO (Progetto di Inanellamento a Sforzo Costante), ha tra gli obiettivi principali, come nel caso di analoghi pro-
fig. 33. Progetto Alpi: totali annuali di uccelli e specie inanellati (da Pedrini et al. 2008)
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Introduzione
getti promossi da istituti di ricerca europei e statunitensi, quelli di definire indici annuali delle dimensioni delle popolazioni adulte e della produttività in termini di giovani involati, nonché di elaborare stime dei tassi di sopravvivenza degli adulti e di reclutamento dei giovani nella popolazione adulta. Infatti, le variazioni del numero totale di individui adulti catturati in stagioni riproduttive successive forniscono un indice dei cambiamenti della popolazione riproduttiva, mentre la proporzione di giovani tra le catture totali può essere utilizzata per monitorare la produttività annuale. Inoltre i dati di ricattura di uno stesso individuo in anni successivi possono essere utilizzati per stimare il reclutamento e la sopravvivenza annuale. Infine, i cambiamenti dei parametri demografici permettono di seguire le variazioni ambientali a differente scala geografica, da quella locale sino a quella continentale, e possono quindi risultare utili quali strumenti per valutare misure gestionali ed interventi di conservazione su ambienti e specie-obiettivo. Per questi scopi, poiché tutte le stazioni aderenti a PRISCO condividono un unico protocollo comune standardizzato, le variazioni spazio-temporali dei parametri demografici possono essere utilizzate non solo a livello locale, ma anche a scala regionale o superiore, in rapporto alla distribuzione biogeografica ed ambientale delle stazioni operanti. Così, le circa 40 stazioni attivate nell’ambito di PRISCO dal lancio del progetto ad oggi (fig. 34), delle quali 25-30 regolarmente operanti nell’ultimo triennio, contribuiscono a formare una rete di rilevamento organizzato delle nostre popolazioni nidificanti nell’ambito del più vasto piano di monitoraggio che, a livello europeo, vede la partecipazione di oltre 600 stazioni di inanellamento distribuite in 16 paesi (Kestenholz 2007; Volponi & Spina 2007)
Conclusioni Scaturito da antiche radici legate all’uccellagione, in Italia l’inanellamento ha vissuto una progressiva e positiva evoluzione, verso una situazione che lo vede oggi moderno strumento per ricerche scientifiche di zoologia ed ecologia, nonché per il monitoraggio dell’ambiente attraverso l’utilizzo degli uccelli quali bio-indicatori. A ciò ha indubbiamente contribuito il ruolo rivestito dall’EURING quale importante punto di riferimento per la definizione di politiche generali di organizzazione delle attività di inanellamento, di protocolli di raccolta dati e di gestione informatica degli archivi italiani nel contesto internazionale. Già in occasione dell’assemblea generale ospitata a Bologna nel 1984, l’EURING aveva fortemente appoggiato gli sforzi che il Centro di inanellamento italiano stava compiendo per trasformare in senso moderno e scientificamente valido le attività che si andavano sviluppando nel nostro Paese. Questi contatti e la sinergia che li ha caratterizzati hanno contribuito a far sì che oggi, nell’ambito della ricerca faunistica nel nostro Paese, la comunità degli inanellatori italiani si configuri come l’esempio più rilevante di cittadini che, con la loro passione ed in modo essenzialmente volontario, contribuiscono a far sì che anche l’Italia possa rispondere positivamente alle richieste di dati di monitoraggio così come richiesto dalle norme comunitarie ed internazionali. Ancora una volta a tutti loro, all’insieme dei cittadini che segnalano il rinvenimento di uccelli inanellati ed ai colleghi dei Centri di inanellamento esteri facenti capo all’EURING, va il nostro più vivo ringraziamento per aver contribuito a rendere possibile la produzione di questo atlante.
fig. 34. Distribuzione delle stazioni attive nel Progetto Prisco (da Volponi & Spina 2007)
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figg. 4-7. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 1982-1985. Geographical distribution of birds ringed in Italy (years 1982-1985).
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Introduzione
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figg. 8-11. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 1986-1989. Geographical distribution of birds ringed in Italy (years 1986-1989).
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figg. 12-15. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 1990-1993. Geographical distribution of birds ringed in Italy (years 1990-1993).
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Introduzione
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figg. 16-19. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 1994-1997. Geographical distribution of birds ringed in Italy (years 1994-1997).
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figg. 20-23. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 1998-2001. Geographical distribution of birds ringed in Italy (years 1998-2001).
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Introduzione
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figg. 24-25. Distribuzione geografica degli inanellamenti in Italia: anni 2002-2003. Geographical distribution of birds ringed in Italy (years 2002-2003).
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
INTRODUCTION
The introductory section to the first volume of this atlas provided an historical perspective of the origins and development of bird ringing in Italy. One of the most important aspects of the activities of ringing centres is represented by the management of data gathered through the network of ringers and finders, as well as through contacts with other national centres. A brief synthesis of the developments of data management and use by the Italian Ringing Centre (IRC) is reported here. Based on the efforts towards standardised field protocols as outlined in the first volume, some examples of the largest co-ordinated ringing projects based on these protocols will also be outlined.
tral data bank by Data Service Center, an external software house in Bologna which also had provided the technical support to set up the data bank. The fast development of computers at all possible levels in the ‘80ies offered a most important data management tool also to Italian ringers, the use of which has given a crucial contribution to the fulfilment and updating of the IRC data bank. Born in 1981 as a local group of the Italian Centre for Ornithological Studies (CISO) in Vicenza, the Gruppo Nisoria was officially founded in 1986, with the coordination of Giancarlo Fracasso. Among the founders of the group, Elvio Cerato had a deep knowledge in computer science, leading him to produce a first, Commodore 64 release of a ringing data management software, in 1983. The earliest PC version of what had in the meantime become the “Nisoria” software was released in 1987. Thanks to the positive willingness of the Gruppo Nisoria ringers, this software could be obtained by the IRC and freely distributed to all ringers since 1991. The availability of a same, fully shared data management tool was a crucial step both to induce many of the ringers to use computers and to keep the IRC data bank updated also when the financial resources which had allowed a centralised data computerisation though external software houses were no longer available.
Evolution in data management procedures Till the ‘70ies ringing data, with the only details on locality, date, hour and species, in some species of sex, but with no details on age, were listed on paper sheets to be sent annually to the IRC. During the ‘70ies a most important development in data management took place, thanks to the intuition of Lionello Bendini, who was in charge of the data bank of the IRC in those years and till 2001. He realised the need for the different aspects of data management, to use the computer information procedures which were developing in those years. The introduction of the 1979 version of the EURING code was a further input to set up a fully computerised data bank, and Bendini thought this should have hosted not only ringing data from birds which were recovered, if not all single first-capture information, regardless whether the birds had been later recovered or not.
The success met by the Nisoria among ringers led Elvio Cerato to further develop the software by improving its potential for storing moult data, together with an interactive species-specific control of morphometric measurements accuracy, through a 1995 release. More recently and also due to the “millennium bug” the Nisoria 2000 release has been distributed, together with a detailed manual including a section on standardised field protocols (Magnani et al. 2000). Had it not been for a group of professionally excellent and enthusiastic ringers as the Gruppo Nisoria, with their willingness for their software to be freely distributed not only in Italy but also in countries like Spain or Malta, the data bank at the National Ringing Centre would not be so large and updated, with over 4.5 million data from more than 300 bird species.
In order for the data to be sent to the IRC already coded in EURING 1979, an Italian version of the code was published in 1983, as an appendix to the Italian Ringer’s Manual (Bardi et al. 1983). At the same time, paper sheets designed to be filled with coded fields were distributed. From the early ‘80ies, thanks also to the standardised field procedures introduced through the ringing courses (see the introduction chapter on the volume one), Italian ringers started to use the same sheets also to provide biometrical data, as wing length, fat score and body mass. In those years, thanks to a positive financial situation at the former Istituto Nazionale di Biologia della Selvaggina and in order to stimulate the collection of morphometrics starting with body mass as the easiest variable to record, the IRC freely distributed two pesola balances to each ringer, together with rings, pliers and rulers.
In more recent years, and with the release of the EURING code 2000, a new information data management system has been introduced at the IRC, called EPE (EURING Protocol Engine), which was designed and largely produced by Davide Licheri, together with Gianni Benciolini and Alessandro Scotti. Nowadays the IRC largely relies on the web as a primary tool to exchange data between ringers and the IRC, as well as from the latter and both the other national centres as well as public. Today EPE is one of the most developed and modern information systems among those used by Ringing Centres at the international level.
Also thanks to this effort of the IRC, the percentage of ringing data supplied with these variables grew very quickly; e.g. fat score was requested since 1988, when we had a 10% of data, to increase to 34% in 1990 and over 80% in 2000. All ringing data, together with those on recoveries, the latter being directly coded by the IRC staff, were input in the cen-
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Introduction
Ringing activity in Italy: 1982-2003
gers at a site, as well as that of trainees and/or helpers we can rather precisely estimate that the wide community of Italian ringers spends between 20,000-25,000 man/days in the field (fig. 3). This represents with no doubt the most relevant contribution to wildlife monitoring offered, primarily by volunteers, to the Italian Government and to the international community.
The computerisation of all ringing data allows us a detailed description of the development of ringing activity at the national scale starting from 1982 and till 2003, the latter as the temporal limit or our analyses of recoveries, hence also of first-capture data. The pattern of annual totals (fig. 1) shows a significant increase, together with the one of ringed species (fig. 2), although with a large inter-annual variability, starting in the second half of the ‘80ies, and more markedly so during the following decade, when the limit of 200,000 birds ringed has been overcome for the first time between 1995-1998. A subsequent decline has anticipated a further increase starting from 2001, approaching 250,000 in 2003. The overall total of ringing data within the centralised data bank today is 4,665,915. The big effort of Italian ringers in the gathering and computerisation of all biometrics has allowed to describe size variability of birds sampled in different seasons in Italy, also as an indication of the presence of different geographical populations, as well as to monitor variations in physical conditions on a seasonal basis. The whole sample of first-capture data collected in the period 1982-2001 has been analysed and results collected in three volumes (Licheri & Spina 2002; Spina & Licheri 2003; Licheri & Spina 2005).
fig. 3. Ringing effort: annual totals of active ringing days
The development of ringing activities in Italy led also to an increasingly large geographical coverage of sites during the years (figs. 4-25, pag. 14-19). A concentration of ringing data in relatively few areas was recorded in the early ‘80ies, mainly in Lombardy, Veneto, Emilia-Romagna, Tuscany, Marche and Campania. This distribution spread across a larger set of localities within the end of the ‘80ies and, even more markedly, during the following decade. Areas originally intensively sampled across continental northern Italy have had further efforts, aside to the activation of totally new sites along the Peninsula, as well as on the main islands and several of the small ones. This pattern is confirmed during the last years of the period considered here. Overall, the distribution of ringing data between 1982-2003 (fig. 26) suggests a reasonable degree of geographical coverage, which is particularly intense north of the Apennines, but with quite many ringing sites also southwards along the peninsula and across the network of islands. It is quite obvious that large areas are still uncovered by ringing activities, and this is especially in the centre and south; these areas will have to be the target of special efforts in the forthcoming years.
The fully computerised data bank also offers the opportunity of a detailed estimate of ringing effort leading to the observed ringing totals; a minimum calculation simply based on the number of days with ringing activity in any site and independent of daily totals leads to over 6,000 days already starting in the early ‘90ies, with more than 8,000 in more recent years. Given the regular presence of more than one single rin-
Aside to the increase in ringing totals a growing number of recoveries within the data bank has been recorded; this expected pattern is been further improved by the significant contribution offered by the increasing computerisation by the ringers of retraps (i.e. birds ringed and recovered by a same ringer), matched with the activation of the new information system EPE, which made data acquisition and processing at the central level fast and efficient. This explains the clear increase in totals from the year 2000, with numbers always over 10.000 records approaching 20.000 in 2003 (fig. 27).
fig. 1. Annual ringing totals in Italy
Italian ringers and co-ordinated projects Starting with the first experiences connected to the EURING Acroproject in the ‘80ies, and given also the strong influence derived from the example of projects based on networks of stations working with standardised methods, as in the case
fig. 2. Annual totals of species ringed in Italy
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
of the Mettnau-Reit-Illmitz project” coordinated by Peter Berthold (Berthold & Schlenker 1975), ringing in Italy has been positively featured by a series of monitoring initiatives carried out by large numbers of ringers. This strategy has been made possible thanks to the good level of standardisation of field protocols adopted by the ringers, obtained through the involvement of many of them and of representatives of the main local groups to the ringing courses held from the mid-‘80ies, and by the subsequent transfer of these procedures to the new ringers. Aside to this, an undisputed vocation of Italian ringers to work within monitoring networks based on bird marking has been a crucial factor.
The EURING Acroproject As mentioned already, the first experience has been represented by the EURING Acroproject, thanks to the habitat features of the Val Campotto Reserve, where the logistic support offered by the local CISO research station allowed also to match standardised trapping to an experimental approach to stopover ecology and habitat use, as in the case of migratory orientation of the Sedge warbler Acrocephalus schoenobaenus, as the main target species for the project (Spina & Bezzi 1990).
The Swallow Project Ringing activities in Val Campotto offered a great potential for the study of the pre-migratory phase in the Barn Swallow Hirundo rustica, thanks to the local massive roost within the netting area. The large catches carried out both at dusk and dawn showed the opportunity of fast ringing operations organised through groups of expert ringers and helpers, with the collection of data on physical conditions of birds as a useful tool to understand strategies adopted by swallows to get ready to leave towards Africa. Later on data collected in Val Campotto were used also to describe aspects of seasonality of partial moult vs. fattening (Rubolini et al. 2002b).
fig. 26: geographical distribution of birds ringed in Italy (years 1982-2003).
Chairman Fernando Spina to launch a EURING Swallow Project (ESP). This project was stimulated also through the involvement of Ringing Centres that had already been active in Swallow studies mainly during the breeding phase, as for the Dutch case. The project was officially launched in 1997 as an experimental year, and a manual devoted to field protocols both for the breeding and migration was distributed at the international level in 1998 (Jenni 1998).
The massive roost ringing in Campotto stimulated the idea of testing some of the assumptions of optimal migration theories with respect to fattening vs. ecological barriers on a latitudinal transect along Italy. In 1996, Andrea Pilastro, Pierfrancesco Micheloni and Fernando Spina made a proposal to Italian ringers to work on as large as possible and widely distributed number of Swallow roost sites during three days (“The three days of the Swallow”), trying to ring as many birds as possible and collecting data also on physical conditions. The results were encouraging not only from the scientific point of view (Pilastro et al. 1998), but also as a test of the enthusiasm shown by Italian ringers to be part of co-ordinated initiatives.
The reaction at the international level was fast and positive, with hundreds of thousands Swallows ringed in Europe (Spina 2001) and activities connected to this project also in other continents (Nuttall 2001; Ozaki 2001). The vast coverage obtained by the ESP helped to further clarify aspects like patterns of fat accumulation at the continental level in Europe for the preparation to cross ecological barriers, major flyways
This first Swallow experience was inspirational of the attempt to extend the study of such a commonly ringed, yet poorly known species as for its migratory strategies. The Swallow project hence extended to many sites across Italy, with birds ringed during the whole pre-migratory phase and stimulating results also on the effects of weather conditions on the preparation for southbound migration (Pilastro & Magnani 1997). The potential of a network of sites devoted to the species was confirmed also through the proposal of the former EURING
fig. 27. Annual recovery totals
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Introduction
between Europe and Africa, some of which were described for the first time thanks to the data generated by a project which had been stimulated by an Italian experience (Pilastro & Spina 1999; Rubolini et al. 2002a). Among these results the migratory patterns and wintering areas of the Italian populations were described, together with the winter ecology of the species which was studied in Central Africa (Micheloni et al. ined.).
The Progetto Piccole Isole The ringing campaigns organised by Sergio Frugis on the island of Montecristo in the ‘70ies had clearly shown the great potential of studying migrants staging on Italian islands mainly, yet not exclusively, during spring migration (Baccetti et al. 1981). Based on these experiences and within an international context where had still granted relatively limited attention to spring migration studies, in 1988 the Italian ringing centre launched the Progetto Piccole Isole (small islands project, PPI), as a further initiative based on a network of ringing sites. Started as a national scheme also aiming to test the potential of the community of Italian ringers to work together as a monitoring network for complex phenomena like the migratory patterns across the ecological barrier represented by the Mediiterranean for spring migrants, the project was planned to be based on four Tyrrhenian islands: Montecristo, Giannutri, Ventotene and Capri.
fig. 29. Progressive body mass decrease of Garden Warblers Sylvia borin ringed in spring at increasing latitudides within the Mediterraneo (from Grattarola et al. 1999)
species which are generally featured by extremely low retrapping rates (fig. 30). Extended time series, like the one collected on the island of Capri thanks also to the ringing activities carried on there by Swedish ringers since the early ‘70ies have more recently allowed to suggest aspects of micro-evolution exerted by global change on the calendar of departure from their wintering grounds for a series of species of trans-Saharan migrants (Jonzén et al. 2006; Jonzén et al. 2007). The PPI also represented an opportunity to confirm the great potential of bird ringing for environmental education. Thousands of students and also tourists have been visiting a number of the ringing stations. On the island of Ventotene these experiences resulted in the creation of a museum dedicated to bird migration and to the role of islands during Mediterranean crossing by migrants (photo 1 - pag. 11).
After a very promising first year of activity various contacts were started with other Italian sites and colleagues from other Mediterranean countries. This quickly led to a strong increase in the geographical coverage of the project, which is now one of the largest ringing efforts, also in terms of time series (fig. 28). A total of 48 sites has joined so far, thanks to the support of more than 700 ringers from 7 countries. The sampling scheme is based on standardised mist-netting between April 16 - May 15, although a series of sites could cover longer periods (Messineo et al. 2001), offering new insight into the earliest and latest phases of spring migration .
Wood warbler Phylloscopus sibilatrix
The network of ringing sites working in the same period allow to describe the progressive advancement of birds across the Mediterranean, also for species of nocturnal migrants like the Garden Warbler Sylvia borin (fig. 29). The vast geographical distribution of ringing sites has also allowed a novel use of first-capture data to describe migratory routes followed by
Bonelli’s warbler Phylloscopus bonelli
fig. 30. Capture frequencies, in spring, within the network of PPI ringing stations (from Pilastro et al. 1998)
fig. 28. Geographical distribution of active stations within the Progetto Piccole Isole (PPI)
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Progetto Alpi Italy is a most important passage area during autumn migration, when the Alps represent a major ecological barrier. The positive experiences of the PPI has led to design a similar project based on a network of ringing sites operated through standardised protocols. Thanks to the crucial support offered by the Trento Natural History Museum through the group coordinated by Paolo Pedrini, the Progetto Alpi was launched in 1997 (Pedrini et al. 2008). The project is targeted to the study of autumn migration and aims to a functional description of the progression of bird movements through the Italian massif. The network of ringing sites foresees stations in valley bottoms, others at variable altitudes along mountain slopes and standardised mist-netting carried on also at a series of high altitude passes. A total of 35 sites has contributed to the project between 1997-2007 (fig. 31). Te calendar of activities is based on “fixed” pentades (five-day periods)
fig. 28. Geographical distribution of active stations within the Progetto Alpi (from Pedrini et al. 2008)
when all sites are active, and “optional” ones (choice left to the single sites whether being active or not); during the years the number of sites with prolonged and continuous seasonal coverage has grown. The involvement of ringers led to an increasing sampling effort (fig. 32). The project has so far led to over 300,000 ringed birds, belonging to 166 species, as an indication of the massive movements along and across the Italian Alps (fig. 33). Data collected so far have provided a detailed description of the phenology of a large number of species both of short- and long-distance migrants and also outlined interesting inter-specific variations in capture frequency between different station typologies. Also the frequency of birds belonging to different age classes at the intra-specific level has been found to vary across site typologies, aside to average physical conditions between valley bottoms, slopes and especially high passes, the latter generally allowing sampling birds in active migration. This network of sites is confirmed to allow understanding the importance of the habitat mosaic within the alpine region, which is used in the various phases of the migration period.
fig. 32. Progetto Alpi: annual ringing effort (from Pedrini et al. 2008)
These brief examples point out the capacity shown by Italian ringers to work as a monitoring network of complex aspects linked to the very important role of our country within the migratory system between Eurasia and Africa. Some of the Italian experiences, as in the case of the study on the preparation for post-nuptial migration in the Barn Swallow have also stimulated larger projects on a wider geographical scale. fig. 33. Progetto Alpi: annual totals of ringed birds and species (from Pedrini et al. 2008)
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Introduction
The Italian Constant Effort Site, PRISCO
contribute to make a monitoring network of our breeding populations within the wider scheme at the European level, with over 600 stations across 16 countries (Volponi & Spina 2007; Kestenholz 2007)
During the years the development and evolution of bird ringing in Italy have also seen a progressive decrease of what had been, during many years, the absolute prevalence of activities connected to migration periods only. Starting in 2002 the Constant Effort Site project, co-ordinated by EURING at the European level, has been launched also in Italy (with the acronym PRISCO), which is targeted to monitoring the demography of breeding populations of common and widely distributed songbird species (Volponi 2003). Among the main objectives of PRISCO, similarly to projects promoted by other European and American research institutions, is the definition of annual indexes of adult population size and productivity in terms of fledged young, aside to the production of estimates of adult survival and recruitment of juveniles into the breeding population. The variation in the number of adults trapped in subsequent seasons provide an index of changes in the breeding population, while the proportion of young within the ringing totals can be used to monitor annual productivity. Retraps of a same individual in subsequent years can be used to estimate recruitment and annual survival. Changes in these demographic parameters allow to monitor environmental variations at different geographical scales, from the local to the continental one and can be useful tools to evaluate conservation and management policies towards target species and habitats. Since all PRISCO stations share same standardised protocols, spatiotemporal variations in demographic parameters can be used at different scales based also on the distribution of sites across biogeographic regions and habitats. The nearly 40 PRISCO sites from the launch of the project in Italy (fig. 34), 25-30 of which have been active during the last three years,
Closing remarks Having originated also from the deep roots of bird catching, ringing in Italy has had a progressive and positive advancement towards the present situation of a modern environmental monitoring tool based on the use of birds as bio-indicators. This has been partly possible thanks to the role of EURING as an important reference for general policies of organisation of the activities, field protocols, data management of the national data bank within the wider international context. Already on the occasion of the General Assembly hosted in Bologna in 1984, EURING had strongly supported the efforts of the Italian ringing Centre aimed to frame the activities which were developing in Italy into a modern and scientifically sound perspective. The synergy of these contacts has led to the present situation, where the community of Italian ringers represents the most pre-eminent example of citizen’s science within wildlife research in Italy. Largely based on a volunteer approach, our ringers support Italy in positively responding to the request of monitoring data as foreseen by European and international legislation. Our warmest thanks and appreciation go again to all of them, as well as to the network of citizens reporting ringed birds and to the colleagues of the National Ringing Centres within EURING, for having made possible to produce this atlas.
fig. 34. Regional distribution of PRISCO ringing sites in 2002-2008 (updated from Volponi & Spina 2007)
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
MATERIALI E METODI MATERIALI Le analisi statistiche e cartografiche svolte per la preparazione dell’atlante hanno interessato un campione iniziale formato da oltre 165.000 ricatture, raccolte dal 1906 al giugno 2003, e relative a 316 specie/taxa. Questo campione comprende sia uccelli inanellati e ricatturati in Italia (74%), sia uccelli inanellati all’estero e ricatturati nel nostro Paese (21%) e viceversa (5%). Il campione iniziale comprende tutti i dati raccolti nella banca dati informatizzata e nell’archivio cartaceo delle ricatture storiche del Centro Nazionale di inanellamento Italiano (CNI) dell’ISPRA. La prima conta oltre 150.000 record ed include i dati presenti nel database delle ricatture internazionali mantenuto dall’EURING, mentre il secondo archivio somma oltre 15.000 schede cartacee relative a ricatture avvenute negli anni antecedenti il 1982, anno in cui il CNI ha iniziato l’informatizzazione dei dati di inanellamento e di ricattura (figg. 1, 2). Tradizionalmente, presso il CNI i dati di ricattura erano organizzati in tre distinti archivi riferiti rispettivamente alle ricatture di uccelli: i) inanellati all’estero e ripresi in Italia, ii) inanellati nel nostro Paese e ripresi all’estero ed infine iii) marcati e ripresi entro i nostri confini nazionali. La separazione delle ricatture in tre archivi è risultata funzionale fino a quando le ricatture venivano conservate esclusivamente su schede cartacee, mentre ha progressivamente perso significato, ed utilità pratica, con la progressiva informatizzazione della banca dati di inanellamenti e ricatture. Durante la realizzazione dell’atlante si è tuttavia ritenuto funzionale mantenere in qualche modo distinti i tre archivi; i risultati delle analisi numeriche e cartografiche vengono infatti mostrate tenendo separatamente conto dell’origine italiana o estera di inanellamenti e ricatture.
N. specie - No. species
% Ricatture - % Recoveries
Vogelzug, Vogelring e Vogelwelt Buletin. Successivamente è stata condotta una lunga fase di controllo formale dei dati inteso a correggere sia imprecisioni dovute alle diverse modalità di raccolta e archiviazione dei dati succedutisi in un così ampio arco temporale, sia ad eliminare dati evidentemente errati o per qualche ragione dubbi e/o incompleti. In particolare, in questa fase sono stati eliminati dati: - duplicati in seguito a doppio inserimento, completo o parziale, nella banca dati informatizzata; - mancanti di informazioni ritenute essenziali per le successive analisi quali, ad esempio, l’indicazione precisa della specie, dell’anello, dello schema di inanellamento, della località di inanellamento e/o di ricattura; - imprecisi nel riportare le località di inanellamento e/o di ricattura in misura da non permetterne l’esatta identificazione geografica o riferite a località incerte (esempio: rinvenuto in provincia di …); - ambigui per la presenza di errori, ad esempio nel codice alfanumerico dell’anello o nella segnalazione delle coordinate geografiche. Per completare l’informatizzazione delle ricatture storiche è stata necessaria la ricerca delle coordinate geografiche delle località di inanellamento o ricattura. Questa necessaria e indispensabile operazione si è rivelata spesso lunga e laboriosa anche perché in seguito ai mutamenti geopolitici intervenuti nel corso del XX secolo, soprattutto nei Paesi dell’Europa centro-orientale, molte località hanno cambiato nazione di appartenenza con conseguenze dirette sullo spelling del nome e talvolta anche sull’alfabeto utilizzato. Il controllo di qualità dei dati è proseguito per tutte le successive fasi di elaborazione ed analisi. In particolare sono stati controllati la coerenza delle coordinate geoPreparazione del campione grafiche e delle località riportate Tutte le ricatture conservate su nelle schede di ricattura, delle supporto cartaceo sono state date di inanellamento e ricattura, Quinquenni - Five-year periods informatizzate e riunite a quelle delle età di inanellamento in relagià presenti nella banca dati zione ai periodi fenologici della fig. 1. Frequenze delle ricatture per periodi di 5 anni informatica. E’ stata inoltre effetspecie, nonché la corretta detertuata una ricognizione delle ricatminazione del soggetto inanellato ture di uccelli inanellati o ripresi e ricatturato anche riguardo l’ain Italia pubblicate in riviste ornireale distributivo della specie. Ciò tologiche, o in rapporti di stazioni ha richiesto un costante confrone centri di inanellamento esteri to tra i dati informatizzati e le per verificarne la presenza e/o la schede dell’archivio cartaceo noncorrispondenza con i dati presenché, soprattutto per le ricatture ti negli archivi del CNI. In particostoriche, il controllo delle lettere lare sono state controllate le originali di segnalazione consersegnalazioni contenute nelle vate su microfilm. annate dal 1910 al 1980 delle Come regola di base si è sempre N. ricatture - No. recoveries seguenti testate: Acta Ornitologica cercato di massimizzare il camfig. 2. Distribuzione delle classi dimensionali dei campioni (Polonia), Aquila (Ungheria), pione disponibile per le diverse Bulletin du Centre de reserches analisi numeriche e cartografiche sur les migration des mammiféres et des oiseaux (Francia), senza tuttavia sacrificare la necessaria precisione. In molte Bulletin de la Fondation Tour du Valat (Francia), Larus (exanalisi le ricatture sono raggruppate entro periodi di tempo Yugoslavia), Le Gerfaut (Belgio), Ornithologische Beobachter (pentadi, decadi, stagioni fenologiche). In tutte queste occa(Svizzera), Rivista italiana di Ornitologia (Italia), ed infine sioni, i record per i quali la data di ricattura è stata riporquattro testate pubblicate in Germania Vogelwarte, Der tata in modo impreciso rispetto ai limiti di accuratezza
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Materiali e metodi
richiesta, sono stati eliminati dall’analisi. In particolare, sono stati esclusi dalle analisi tutti quei record in cui non sono risultate disponibili informazioni riguardo la data o le modalità di ricattura, così come anche quelli in cui la data di ricattura è stata stimata con un errore di oltre una settimana in più o in meno rispetto alla data riportata. Tipicamente questi casi si presentano quando un uccello inanellato viene rinvenuto morto e le condizioni del corpo suggeriscono che non sia morto di recente, oppure quando il segnalatore non comunica la data precisa di ricattura.
Anelli ed altri contrassegni colorati Questo atlante considera le sole ricatture scaturite da anelli metallici e non le segnalazioni di soggetti marcati anche con contrassegni visibili a distanza. Il riconoscimento individuale realizzato in particolare tramite anelli colorati ha visto un forte sviluppo in Italia soprattutto a partire dagli anni ’90. Il Centro di Inanellamento Italiano ha sempre coordinato direttamente la gestione e l’acquisizione delle letture. Questo tipo di marcaggi facilita enormemente le osservazioni dei singoli uccelli, moltiplicando i dati di “ricattura” e consentendo così di produrre “storie di vita” individuali e raffinate stime dei tassi di sopravvivenza. Proprio per queste ragioni, le segnalazioni che scaturiscono dai contrassegni visibili a distanza richiedono modalità analitiche particolari che esulano da quelle adottate, in maniera generalizzate per tutte le specie, in questo atlante.
ANALISI DEI DATI Gestione ed analisi La gestione e l’analisi dei dati è stata effettuata mediante il software del pacchetto Microsoft Office. Il programma Access è stato utilizzato per l’elaborazione delle queries standardizzate di calcolo, la selezione di sotto-campioni di dati e la loro esportazione in formato dbf per la successiva realizzazione delle elaborazioni cartografiche. Le mappe e le elaborazioni GIS (Geographic Information System) sono state effettuate utilizzando il software ESRI ArcView v. 3.2a correlato di estensioni di uso comune quali Animal Movement Analysis v. 2.0 (Hooge & Eichenlaub 2000) e XTools1, ma anche di script originali (Duprè 1999) appositamente elaborati per produrre mappe di ricattura a partire dai dati informatizzati nel formato della banca dati del CNI. La distanza tra località di inanellamento e di ricattura è stata calcolata mediante la formula che misura la distanza ortodromica. A questo scopo si è utilizzato il programma Great Circle Calculator elaborato da Andrew Gray2. Per la ricerca delle coordinate di località di inanellamento e cattura presenti nell’archivio storico cartaceo sono stati utilizzati diversi dizionari geografici (gazzetter) disponibili in Internet, tra i quali www.maporama.com e www.fallingrain.com/world/index.html sono stati i più utilizzati, ed i software di navigazione prodotti da Google (http://earth. google.it/) e dalla NASA (http://worldwind.arc.nasa.gov/).
Sistematica e ordine di presentazione delle specie La sequenza di presentazione e la nomenclatura sistematica delle 280 specie di uccelli trattate nei due volumi dell’atlante sono quelle riportate in Speek et al. (2006). Realizzazione delle mappe I confini delle nazioni mostrati nelle mappe sono quelli forniti dalla ESRI a corredo del software ArcView nella loro versione aggiornata rispettivamente al 1999 (confini europei) ed al 1998 (confini mondiali). Le mappe sono state disegnate utilizzando la proiezione di Mercatore che risulta la più adatta a rappresentare le latitudini comprese tra i 75° N e S. E’ importante sottolineare come nelle mappe le linee che uniscono le località di inanellamento e di ricattura non riflettono le rotte percorse dai singoli uccelli inanellati. Allo stesso modo, le distanze tra località di inanellamento e di ricattura di singoli soggetti inanellati, o quelle calcolate per gruppi di soggetti (esempio tra località estere di inanellamento e località italiane di ricattura), non riflettono le distanze effettivamente percorse e non sono tra loro direttamente comparabili. Lo stesso dicasi per i valori riportati nella tabella mostrata per ciascuna specie trattata e i dati che nei grafici pongono in relazione distanza tra località e tempo trascorso dall’inanellamento alla ricattura.
Definizione di ricattura Qui e di seguito in tutto l’atlante, con il termine di ricattura si intende sia il ritrovamento di un uccello inanellato deceduto o che comunque non verrà più liberato (in lingua inglese si parla di recovery), sia del controllo (in inglese control) di uccelli vivi che vengono catturati e quindi rilasciati, ad esempio da inanellatori, o di cui viene letto l’anello in natura. Poiché l’atlante è rivolto primariamente ad analizzare i movimenti degli uccelli entro ed attraverso il nostro Paese, il campione contenente i dati corretti è stato successivamente “filtrato” così da escludere dalle successive analisi statistiche e cartografiche: - tutte le segnalazioni successive alla prima ricattura (senso lato). Le osservazioni multiple di un medesimo soggetto non sono infatti tra loro indipendenti, bensì strettamente auto-correlate e portano a risultati falsati soprattutto se presenti in rapporto elevato rispetto alla composizione numerica del campione; - tutte le ricatture in cui la distanza tra località di inanellamento e di segnalazione è risultata inferiore ai 15 km. In questo modo si è inteso escludere sia le auto-ricatture effettuate da inanellatori, sia le altre ricatture strettamente locali che talvolta si riferiscono alla medesima località di inanellamento indicata però con un diverso toponimo.
Condizioni e circostanze di ricattura Le circostanze (cause) in cui avviene la ricattura di un uccello inanellato, così come le sue condizioni fisiche ed il destino a cui va incontro dopo la ricattura, sono dettagliatamente descritte e codificate dall’EURING. La versione più recente del codice EURING prevede infatti dieci possibili condizioni di ricattura ed una lista di quasi un centinaio di circostanze di ricattura. Per gli scopi dell’atlante le condizioni e le circostanze di ricattura sono state riassunte rispettivamente in quattro e undici categorie principali (Tabb. 1 e 2) alle quali si fa costante riferimento nella trattazione delle singole specie. Queste categorie sono molto simili a quelle utilizzate dal BTO nell’atlante della migrazione in Gran Bretagna e Irlanda (Wernham et al. 2002): se ne differenziano, tuttavia, per aver distinto le ricatture dovute ad intrappolamento in strutture per la difesa delle colture da quelle avvenute in modo accidentale, e le ricatture dovute ad inanellamento e lettura dell’anello da quelle effettuate deliberatamente dall’uomo. Tabella 1. Condizioni di ricattura - morto: soggetto ucciso o rinvenuto morto; - rilasciato: soggetto catturato deliberatamente o accidentalmente, ma successivamente rilasciato in natura;
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
- non rilasciato: soggetto catturato deliberatamente o accidentalmente che successivamente è stato trattenuto in cattività o il cui destino finale non è conosciuto; - condizioni completamente sconosciute.
alternarsi nel nostro Paese, sia dell’estrema variabilità geografica e climatica che caratterizza il nostro Paese alle sue diverse latitudini. Ad esempio, è noto che in molte specie nei periodi di transito possono mescolarsi nello stesso territorio soggetti residenti e soggetti in migrazione a lungo raggio (es. Merlo Turdus merula). Allo stesso tempo è evidente che in inverno le condizioni climatiche sono generalmente molto diverse nelle regioni settentrionali e in quelle meridionali: così le isole maggiori possono ospitare contingenti svernanti di specie che nelle regioni settentrionali sono invece assenti durante il periodo invernale (es. Upupa Upupa epops). Va infine sottolineato come nel lungo arco temporale in cui sono stati raccolti i dati di ricattura, si sono verificati cambiamenti significativi nelle condizioni ambientali e climatiche che hanno visto molte specie colonizzare stabilmente il nostro Paese (molti uccelli acquatici) o cambiare status e diventare residenti (ad esempio Garzetta Egretta garzetta, Nitticora Nycticorax nycticorax).
Tabella 2. Condizioni di ricattura - abbattuto/catturato: deliberatamente abbattuto (caccia) o intrappolato o avvelenato; - inanellamento: catturato nell’ambito di attività di inanellamento; - cause antropiche: impatto contro veicoli; collisione contro vetri o altre strutture artificiali; attrazione da luci artificiali; annegamento in bidoni, vasche od altri contenitori artificiali; - cattura accidentale: intrappolato accidentalmente in reti e fili utilizzati per la protezione delle colture (anche ittiche) o in trappole destinate al controllo di specie problematiche (es. ratti, topi); - cause naturali varie: annegamento; intrappolamento in strutture naturali; deperimento per fame, freddo, siccità; eventi climatici eccezionali (tempesta, venti forti, grandine, alluvioni, ecc.); - malattia: traumi; malattie e parassitosi di varia origine; - inquinamento: avvelenamento per ingestione o contatto con materiali e sostanze inquinanti; elettrocuzione; effetto di radiazioni; - predatore domestico: catturato da gatto, o altro animale domestico; - predatore naturale: catturato da predatori (mammiferi, uccelli rapaci ) o da altri animali selvatici (es. punto da vespa); - lettura anello: anello letto in natura mediante strumenti ottici; - cause rare: tutte le altre cause di cattura.
GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLE SPECIE Ogni specie viene presentata seguendo uno schema standard che prevede: - la descrizione del campione di ricatture utilizzato nelle successive analisi; viene sempre mantenuta la distinzione tra i tre sottocampioni in cui, storicamente, è stata organizzata la banca dati del CNI (ricatture estero-Italia, Italia-estero ed Italia-Italia); - la presentazione di statistiche relative all’età all’inanellamento, al periodo storico in cui è avvenuta la ricattura, alle condizioni ed alle circostanze di ricattura codificate secondo le categorie dell’EURING, all’andamento fenologico delle ricatture, all’intervallo temporale intercorso tra date di inanellamento e di ricattura di tutti i soggetti che compongono il campione o separatamente di quelli marcati da pulli/giovani e segnalati come deceduti; - la presentazione di mappe generali e di dettaglio riguardo alle aree di provenienza e di destinazione degli uccelli inanellati all’estero e ricatturati in Italia, e viceversa; - la presentazione di mappe descrittive dei movimenti di dispersione e migrazione con riferimento anche all’età di inanellamento ed alla fenologia di inanellamento e ricattura.
Definizione dei periodi fenologici Per ogni specie trattata, quando il numero e la distribuzione stagionale delle ricatture sono risultati adeguati, è stata effettuata un’analisi dei movimenti migratori o dispersivi su base fenologica. A questo scopo l’arco annuale è stato suddiviso nei quattro periodi di svernamento, migrazione primaverile (pre-riproduttiva), riproduzione, migrazione autunnale (post-riproduttiva) (es. fig. 3). Per ogni specie la definizione dei periodi fenologici è stata effettuata integrando informazioni bibliografiche relative alle popolazioni europee (Handbook of the Birds of the Western Palearctic) ed italiane (es. Brichetti et al. 1992) con i risultati dei dati di inanellamento (Macchio et al. 1999). Per ogni specie è quindi stato effettuato un controllo a posteriori onde valutare, e nel caso adeguare, se i periodi fenologici così definiti risultavano adeguati ai dati presenti nel campione delle ricatture. I periodi fenologici così definiti non devono essere tuttavia considerati in modo rigido. Ciò in conseguenza sia di una certa variabilità nel comportamento delle diverse popolazioni che possono essere contemporaneamente presenti o
La trattazione standard ha previsto la preparazione di una tabella e sino a 16 grafici e 30 mappe per ciascuna specie. Tuttavia, siccome l’atlante intende fornire, in maniera quanto possibile omogenea, indicazioni su tutte le specie delle quali si abbiano informazioni indipendentemente dalle dimensioni dei relativi campioni, nella gran parte dei casi, anche per ovvie ragioni di spazio, l’estensione e la completezza della trattazione delle singole specie sono risultate meno dettagliate di quanto potenzialmente consentito dai dati. In particolare la trattazione dipende dal numero di record esistenti, quindi dalla disponibilità di ricatture italiane e/o estere ed infine dalla distribuzione delle segnalazioni su base stagionale e geografica. Di seguito si riporta una breve descrizione dei contenuti delle schede redatte per ciascuna specie. Nome e raffigurazione della specie Per ogni specie sono riportati in sequenza il nome italiano, il nome scientifico ed il codice EURING. Di seguito è riportato il nome inglese e sono indicati l’Ordine e la Famiglia di appartenenza. Ogni specie è inoltre raffigurata da un disegno al tratto appositamente realizzato da Federico Gemma.
fig. 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale
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Materiali e metodi
Trattazione delle specie La trattazione inizia con un breve testo introduttivo che può comprendere informazioni generali sulla specie, quali distribuzione, status di conservazione, dimensioni delle popolazioni, fenologia e comportamento migratorio entro l’areale europeo ed italiano. Le informazioni riportate nei due volumi dell’Atlante derivano per la gran parte da pubblicazioni di carattere generale. Tranne che in pochi casi, per non appesantire la trattazione con ripetute citazioni, si è omesso riportare di volta in volta le fonti bibliografiche che sono comunque indicate nella bibliografia generale. Le seguenti pubblicazioni sono state utilizzate come fonte di dati su aspetti specifici quali: indicazioni generali su areale distributivo a migrazione (Cramp & Simmons 1977, 1980, 1983; Cramp 1985, 1988, 1992; Cramp & Perrins 1993, 1994a, 1994b); indicazioni generali sull’areale riproduttivo in Italia (Meschini & Frugis 1993; Brichetti & Fracasso 2003, 2004, 2006, 2007, 2008); status di conservazione in Europa (BirdLife International 2004); dettagli su distribuzione stagionale dei totali di inanellamento, migrazione differenziale dei sessi e variabilità stagionale dell’indice relativo di abbondanza quale calcolato dal campione nazionale dei dati di inanellamento (Macchio et al. 1999); dati sulle morfometrie, es. lunghezza alare, frequenza di uccelli grassi e valori medi di peso quali derivati dal campione nazionale dei dati di inanellamento (Licheri & Spina 2002; Spina & Licheri 2003; Licheri & Spina 2005). A questo testo generale seguono una mappa ed un grafico, commentati, relativi all’inanellamento della specie nel nostro Paese nel periodo 19822003. Come già precedentemente ricordato, il 1982 segna l’inizio dell’informatizzazione dei dati di inanellamento da parte del CNI, mentre il 2003 segna la fine del periodo considerato da questo atlante. La mappa riporta con simboli rossi le località di inanellamento di soggetti volanti e con simboli verdi le eventuali località di inanellamento di pulcini. Il grafico riporta l’andamento annuale del totale complessivo di individui inanellati (soggetti volanti e pulcini).
per il nostro Paese. A tale riguardo, in diversi casi i risultati delle analisi hanno, ad esempio, fornito evidenze dell’inizio di movimenti di migrazione attraverso l’Italia in periodi considerati riproduttivi, o di movimenti di ritorno in periodi generalmente descritti quali fasi di svernamento. Sezione inanellamento In questa sezione vengono presentati e commentati due grafici descrittivi del set di ricatture. Il primo è un istogramma multiplo che illustra, separatamente per i tre archivi, l’andamento storico delle ricatture effettuate dal 1906 al 2003 (es. fig. 4). Il periodo considerato, suddiviso in lustri successivi, inizia con il quinquennio 1905-1910, a cui risalgono le prime due ricatture3, e si conclude con il quinquennio 2000-2005. Poiché le ultime ricatture analizzate per l’atlante risalgono al 2003, quest’ultimo quinquennio è rappresentato in modo incompleto. Il secondo grafico descrive la distribuzione dell’età all’inanellamento dei soggetti poi ricatturati (es. fig. 5). Sono considerate quattro distinte classi di età, definite sulla base del codice EURING: pulcini o pulli (codice = 1), giovani nati nell’anno di inanellamento (codice = 3), soggetti completamente sviluppati di età sconosciuta (codice = 2), soggetti dopo il primo anno di vita ed adulti (codice = 4). Una quinta categoria include tutti gli uccelli per i quali l’età non è stata accertata al momento dell’inanellamento oppure non è stata riportata nelle schede di ricattura.
Sezione campione analizzato Per ogni specie trattata, una prima tabella riporta alcune statistiche relative al campione di ricatture analizzato. Il contenuto è di comprensione immediata, va tuttavia evidenziato il significato delle prime due righe che riportano il numero di record disponibili in banca dati e quello dei record analizzati. La differenza tra i due valori indica quanti record sono stati esclusi dall’analisi perché risultati errati o dubbi, incompleti riguardo a informazioni decisive, o più spesso perché relativi a ricatture locali, effettuate cioè a meno di 16 km dalla località di inanellamento. L’ultima riga (individuo più anziano) si riferisce al numero massimo di giorni trascorsi tra l’inanellamento e la morte di uccelli inanellati da pulcini o giovani dell’anno catturati prima del periodo di dispersione post-natale. Questa informazione si differenzia da quella riportata nella penultima riga (intervallo massimo di ricattura) che riporta invece il numero massimo di giorni trascorsi tra la data di inanellamento e la ricattura di tutti i soggetti considerati. Per il calcolo dei valori riguardanti intervalli di tempo riportati in tabella, e più avanti nelle mappe fenologiche, sono stati esclusi dall’analisi tutti i record in cui l’errore associato alla data di ricattura è risultato superiore a ± 7 giorni. Questa sezione si completa con un grafico a barra che rappresenta la suddivisione dell’arco annuale nelle quattro stagioni ornitologiche di ciascuna specie in Italia (es. fig. 3). Giova qui notare come questo atlante contenga, in molti casi, informazioni nuove rispetto a quelle sinora pubblicate
fig. 4. Andamento dei dati di cattura per periodi di 5 anni
fig. 5. Età al momento dell’inanellamento degli uccelli ricatturati
Sezione ricatture All’inizio di questa sezione, due coppie di grafici illustrano le informazioni disponibili su condizioni e circostanze di ricattura degli uccelli ripresi, rispettivamente, in Italia e all’estero. Le condizioni di ricattura, riunite in quattro categorie principali, sono mostrate in due grafici a barra (es. fig. 6)
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
fig. 6. Condizioni di ritrovamento in Italia di uccelli inanellati all’estero
fig. 9. Frequenza delle ricatture estere in Italia in base a periodi di 10 giorni (decadi), utilizzati quali unità temporale anche a livello UE
sezioni estero-Italia ed Italia-estero si sviluppano in modo molto simile, mentre la terza se ne differenzia per un numero generalmente più limitato di mappe e la mancanza dell’istogramma che illustra l’andamento delle ricatture lungo l’arco annuale (es. fig. 9). Questo grafico è stato ritenuto poco significativo nel caso di uccelli inanellati e segnalati in Italia, poiché i campioni relativi alle ricatture effettuate entro i confini nazionali sono sempre molto meno numerosi di quelli di cattura già utilizzati per le analisi contenute nell’atlante stagionale degli inanellamenti in Italia (Macchio et al. 1999). Si rimanda pertanto a questo lavoro che descrive con dettaglio l’andamento stagionale delle catture di 167 specie di non-Passeriformi e 113 specie di Passeriformi. Nelle tre sezioni, compatibilmente con una sufficiente disponibilità di dati, è invece sempre presente un grafico che illustra la correlazione tra distanza delle località di inanellamento-ricattura ed il tempo trascorso tra i due eventi (es. fig. 10). Anche in questo caso sono stati considerati solo i record con errore nella data di ricattura non superiore ai sette giorni. La scelta di basare su decade gli istogrammi delle ricatture è motivata dal fatto che quest’ultima rappresenta l’unità temporale di riferimento utilizzata in genere anche dall’Unione Europea per l’applicazione della Direttiva Uccelli Selvatici. La distribuzione geografica delle ricatture è illustrata in una serie di mappe standard (es. fig. 11) la cui interpretazione è facilitata da una didascalia che riporta il numero di record del campione utilizzato e da un testo di commento. Per convenzione, in tutte le mappe gli inanellamenti sono indicati con cerchi e le ricatture con triangoli. Unica eccezione riguarda la mappa che illustra contemporaneamente la distribuzione di soggetti esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e di soggetti inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (es. fig. 12); in questo caso vengono usati solo simboli tondi, rispettivamente di colore rosso e verde, e di dimensione proporzionale al numero di record rappresentato. In alcuni casi questa mappa è propo-
fig. 7. Circostanze di ritrovamento in Italia di uccelli inanellati all’estero
fig. 8. Curva di longevità di uccelli inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti
mentre le circostanze di ricattura risultate più frequenti (sino a cinque categorie) sono mostrate in grafici a torta (es. fig. 7). Queste figure sono realizzate considerando solo i record per i quali condizioni e circostanze sono note, quindi non necessariamente il totale del campione disponibile. Il numero dei record utilizzati e la proporzione rispetto al totale sono comunque sempre indicati nelle rispettive didascalie. Questa sezione è completata da uno o due grafici, secondo la sufficiente disponibilità di dati, che si riferiscono al tempo trascorso tra inanellamento e ricattura ed alla longevità (es. fig. 8). Per entrambi sono stati uniti i record appartenenti ai tre archivi. Nel primo caso sono stati utilizzati tutti i record disponibili, con unico vincolo un errore nella data di ricattura non superiore ad un intervallo di una settimana. Per il calcolo della longevità sono stati selezionati i soggetti inanellati da pulcini o giovani dell’anno e abbattuti o segnalati come deceduti morti entro sette giorni dalla data riportata. Entrambi questi grafici sono “misti”, presentano cioè un istogramma e una linea continua che si riferiscono rispettivamente al numero di casi registrato su base mensile e alla loro frequenza cumulativa (il totale riportato sull’asse di destra è sempre pari a 100). Sezione movimenti e migrazione Questa sezione risulta suddivisa in tre parti distinte che si riferiscono ai movimenti di soggetti rispettivamente: i) inanellati all’estero e ripresi in Italia, ii) inanellati In Italia e ripresi all’estero, iii) inanellati e ripresi in Italia. Le due
fig. 10. Distanza tra siti di cattura e ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi
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Materiali e metodi
fig. 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia
fig. 14. Carta di migrazione con indicazione dell’età all’inanellamento e del tempo trascorso fino alla ricattura
fig. 12. Distribuzione geografica, in periodo riproduttivo, degli uccelli ricatturati (rosso) o inanellati (verde) in Italia
fig. 15. Carta di migrazione con indicazione dei periodi fenologici di inanellamento e ricattura
fig. 13. Poligoni kernel di distribuzione geografica, in periodo riproduttivo, degli uccelli ricatturati (rosso) o inanellati (verde) in Italia
fig. 16. Distribuzione numerica dei dati di ricattura nei singoli Paesi di origine o destinazione
sta in una variante che riporta anche poligoni kernel (calcolati mediante l’omonima routine dell’estensione di Arcveiw Animal Movement) che rappresentano una distribuzione di densità delle osservazioni a diversa probabilità (rosso 50%, blu 75%) e sono utilizzate a circoscrivere l’areale di origine dei soggetti che migrano in Italia (es. fig. 13). Nelle mappe generali, poste all’inizio delle tre sezioni, gli inanellamenti sono indicati da cerchi rossi e le ricatture da triangoli verdi. In entrambi i casi, i simboli sono di dimensione proporzionali al numero di record rappresentati (si veda l’esempio riportato nelle pagine successive). Nelle mappe che mostrano i movimenti in base all’età all’inanellamento, i pulli, i giovani dell’anno e le immaturi/adulti sono rappresentati, rispettivamente, da simboli tondi di
colore giallo, blu o rosso. In queste mappe i triangoli che indicano le località di ricattura mostrano una gradazione di colore che varia dal rosa al rosso vivo, al bruno ed infine al nero, in relazione al tempo trascorso tra la marcatura e la ricattura (es. fig. 14). Cerchi e triangoli di colore blu, giallo, verde e rosso sono utilizzati nelle mappe fenologiche per indicare inanellamenti e ricatture effettuate, rispettivamente, nei periodi di svernamento, migrazione primaverile, riproduzione e migrazione autunnale così come vengono definiti nella barra fenologica riportata all’inizio della scheda (es. fig. 15). Nelle mappe che illustrano le nazioni di origine degli uccelli con anelli esteri ripresi in Italia, e viceversa dei paesi di destinazione degli uccelli marcati in Italia, le quattro possibili gradazioni di
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
colore, dal rosa al bruno scuro, indicano numeri di casi crescenti, relativi a classi di frequenza pari al 25% del campione (es. fig. 16).
Le didascalie di mappe e figure hanno una traduzione Inglese. La trattazione di ciascuna specie si completa con un riassunto in Inglese.
Traduzione inglese e riassunti 1 www.odf.state.or.us/divisions/management/state_forests/XTools.asp 2 www.andrew-gray.com/dist/ 3 Si tratta rispettivamente di un Gabbiano comune (Larus ridibundus) e di uno Zafferano (Larus fuscus) inanellati con anelli tedeschi dalla
storica stazione ornitologica di Rossitten (ora stazione biologica di Rybachy) localizzata sul Courish Spit, la stretta lingua di terra ora nella regione russa di Kalinigrad, che separa la Laguna di Curonia dal Mar Baltico.
RINGRAZIAMENTI La realizzazione di questo atlante sarebbe stata impossibile senza l’incondizionata dedizione e passione di centinaia di inanellatori volontari che hanno contribuito a marcare alcuni milioni di uccelli nel nostro Paese. A ciascuno di loro, ed alle decine di migliaia di cittadini che hanno segnalato il rinvenimento di uccelli inanellati, va il nostro più sincero ringraziamento. Questo atlante scaturisce da decenni di raccolta, codificazione ed archiviazione dei dati qui pubblicati. Ciò è stato reso possibile grazie all’indispensabile contributo di tutti coloro che, a diversi livelli, hanno lavorato negli anni presso il Centro Nazionale di inanellamento Italiano (CNI). Desideriamo qui esprimere il nostro più vivo ringraziamento a: Alessandro Andreotti, Arianna Aradis, Nicola Baccetti, Gianni Benciolini, Lionello Bendini, Renza Benzi, Massimiliano Cardinale, Adriano De Faveri, Andrea Ferri, Lara Marangoni, Alberto Massi, Alessandro Montemaggiori, Osvaldo Negra, Andrea Pilastro, Alessandro Scotti, Lorenzo Serra, Andrea Scappi, Mario Spagnesi, Alessandra Stagni, Sara Tomasini, Andrea Tosarelli. Un particolare apprezzamento al contributo offerto da Lionello Bendini all’istituzione della banca dati informatizzata. Un aiuto speciale è stato offerto dai colleghi che hanno lavorato presso il CNI in questi anni di realizzazione dell’atlante, offrendo ogni possibile sostegno alle analisi. Il nostro più sentito ringraziamento va a Davide Licheri, Stefano Macchio, Rosita Mantovani, Riccardo Nardelli, Dario Piacentini, Massimo Sacchi, Cosimo Tendi. La Data Service Center ha lavorato per lunghi anni nell’informatizzazione dei dati, ed anche a loro va il nostro apprezzamento. I colleghi dei Centri nazionali di Inanellamento esteri hanno compartecipato i dati che ci hanno consentito di produrre la massima parte di queste analisi. A metà degli anni ’90 l’EURING, con la sua EURING Data Bank, ha fornito tutti i dati custoditi relativi all’Italia, contribuendo fattivamente alla completezza dei campioni di ricatture qui utilizzati. Utili suggerimenti relativi all’impostazione delle analisi ed ai testi sono stati forniti da Alessandro Andreotti, Nicola Baccetti, Davide Licheri e Lorenzo Serra. Maria Luisa Romagnoli ha prodotto prime bozze grafiche dell’atlante. Giovanni Bana per la Fondazione “Il Nibbio”, Adriano De Faveri, Stefano Laurenti, Alessandro Micheli, Manuel Mongini e Paolo Pedrini hanno cortesemente fornito le fotografie pubblicate. L’attuale impostazione del volume è stata realizzata, con grande professionalità, da Alessando Troisi che, insieme a Barbara Casentini e Valeria Zannoni, ha mostrato piena disponibilità e molta pazienza. Federico Gemma ha prodotto sia gli schizzi delle singole specie, sia le splendide copertine. Le analisi e la stampa di questo atlante sono state rese possibili grazie al sostegno finanziario offerto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale Protezione della Natura, insieme al grande interesse mostrato per il progetto dal Direttore Generale Aldo Cosentino.
Merlo Turdus merula, inanellato - foto A. De Faveri — Ringed Blackbird Turdus merula
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MATERIALS AND METHODS MATERIALS
Ornitologia (Italy), as well as on four German journals Vogelwarte, Der Vogelzug, Vogelring and Vogelwelt Buletin. A detailed formal check of data has then been performed, in order both to correct possible inaccuracies due to different archive protocols during several decades, or to clean from clearly wrong, or doubtful or incomplete records.
N. specie - No. species
% Ricatture - % Recoveries
The statistical and cartographic analyses for the planning of the atlas have been performed on an initial sample of 165,000 recoveries, collected since 1906 and till June 2003, out of 316 species/taxa. This sample includes birds ringed and recovered in Italy (74%), or ringed abroad and recovered in our country (21%), and vice-versa (5%). In particular the following data have been removed from the The original sample includes all data stored in the computsample during this phase: erised data bank and in the paper archive of historical recov- doubled data due to doubled partial or full input in the eries at the Italian National Ringing Centre (RC) of ISPRA data bank; (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), - data missing crucial details for the analyses, e.g. precision former Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. The comin species identification, ring number, ringing Scheme, ringputerised data bank has 150,000 records, with all data coning/recovery sites; cerning Italy and stored in the EURING Data Bank, while the - imprecision in ringing/recovery sites as not to allow the second archive hosts over 15,000 records from recoveries geographical identification of the locality, or uncertain site earlier than 1982, when the RC started computerising ringing references (e.g. in the Province of…); and recovery data (figg. 1, 2). - ambiguity or inaccuracy due to mistakes (e.g. letters O or Recoveries at the Italian RC have traditionally been organS in the ring number instead of the figures 0 and 5; missised in three different archives storing records of i) birds ing or inaccurate definition of longitude with respect to ringed abroad and recovered in Italy: ii) birds ringed in Italy Greenwich meridian. and recovered abroad, iii) birds ringed and recovered in Italy. This division has been useful when Geographic coordinates fhave been data were stored as paper recovery calculated for historical recoveries cards, while loosing its meaning missing from our archives. This has and practical benefit with the prooften been challenging due to new gressive computerisation of the administrative and geopolitical data bank. For this atlas we have boundaries during the XX century however preferred to maintain this especially in Eastern Europe, leadseparation among the three ing to changes of country or name, archives, hence the results of when not of alphabet. numeric and cartographic analyses Data quality control has been conare shown based on the Italian or tinued during the various phases of foreign origin of ringing and recovanalyses. In particular, detailed Quinquenni - Five-year periods ery data. This is also aimed to a checks have been carried on of coorfig. 1. General sample: recovery frequencies by 5-year periods more detailed description of comdinates against localities as from plex situations, found in many of the recovery cards, of ringing and the species considered, deriving recovery dates, age at ringing from our country being an important against species phenology, species area of origin, passage and destidetermination also against its disnation for birds distributed across tribution range. This required a vast geographical areas. constant comparison between computerised data and paper schedOrganisation of the data sample ules, as well as with the originals All recoveries still on paper have of recovery letters as they are been computerised and joint togethstored in our microfilm archives. er with those stored already in the N. ricatture - No. recoveries computerised data bank. A full As a rule we always tried to maxfig. 2. General sample: distribution of samples size classes search has also been performed for imise the sample size for the differall records of birds ringed or recovent analyses but not at the cost of ered in Italy and published in the ornithological literature or accuracy. Recoveries have been grouped within time periods in reports of foreign ringing Centres or stations, in order to (pentades, decades, phenological seasons). Data with check them against the data we had at the RC. inaccurate definition of recovery date as from what required by the analysis have been excluded. In particular, all data In particular we have searched for recovery data published missing details on recovery date or circumstance have been between 1910-1980 on the following journals: Acta excluded, together with those with an inaccuracy of recovery Ornitologica (Poland), Aquila (Italy), Bulletin Centre Reserche date longer than one week. Such cases typically happen Migration (France), Bulletin de la Fondation Tour du Valat when body conditions of a ringed bird suggest it died (France), Larus (former-Yugoslavia), Le Gerfaut (Belgium), since over one week, or when recovery date is not precisely Ornithologische Beobachter (Switzerland), Rivista italiana di reported.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
DATA ANALYSIS
sent those actually travelled and are not directly comparable. The same is true for the values reported in the table shown for each species and for those in the graphs relating travelled distance and elapsed time between ringing and recovery.
Data processing Data management and analyses have been performed by Microsoft Office package. Access software has been used to produce standardised data queries, organisation of data subsamples and their exportation in dbf format for subsequent mapping processing. ESRI ArcView v. 3.2a software equipped with Animal Movement Analysis v. 2.0 (Hooge & Eichenlaub 2000) and XTools1 extensions has been used to produce maps and GIS (Geographic Information System) analyses, together with specific original scripts (Duprè 1999) allowing the production of maps starting from data in standard format as from the central data bank of the RC. For distance calculation and coordinates checking, see footnote 3 on page 30.
Recovery conditions and circumstances The circumstances (causes) in which a recovery of a ringed bird takes place, together with its physical conditions and its fate following the recovery are fully described and coded by EURING. The most updated version of the EURING code lists ten possible conditions and nearly one hundred recovery circumstances. For the aims of this atlas, recovery conditions and circumstances have been summarised in 4 and 11 main categories, respectively (Tables 1, 2), which are regularly referred to in the species accounts. These categories are very similar to those used by the BTO in their Migration Atlas (Wernham et al. 2002), although we have separated recoveries of birds entangled in crop protection nets from accidental trapping, and recoveries through ringing controls or ring reading in the field from deliberate taking by man.
Definition of recovery Al throughout the atlas the term recovery refers either to a ringed bird which is reported as dead, or anyhow is no longer released into the wild (referred to as “recovery” in English), or to the reporting of a live ringed bird which is trapped and later released, for instance by ringers, or whose ring is read in the field (referred to as “control” in English). The atlas being primarily meant to analyse bird movements within and through our country, the sample of checked data has been further “filtered” as to exclude from subsequent statistical and mapping analyses: - all subsequent reports after a first recovery (sensu latu). Multiple observations of a single individual are not independent from each other, but strictly auto-correlated and may lead to biased results especially when representing a significant percentage of the sample; - all recoveries within a distance radius of 15 km between ringing and recovery localities. In doing so we have decided to exclude local retraps or recoveries.
Table 1. Recovery conditions - dead: killed or found dead; - released: deliberately or accidentally trapped by man, but then released; - not released: deliberately or accidentally trapped by man, taken into captivity, ultimate fate of bird not known; - condition completely unknown. Table 2. Recovery circumstances - intentionally by man (shot) or trapped or poisoned; - ringing: trapped during ringing activities; - human-related causes: traffic accident, collision with glass or other transparent materials or other structures, attracted to lights, drowned in artificial water container or tank; - accidental capture: entangled in crop protection nets (including fish ponds), caught in mouse-trap; - natural (environmental) causes: drowned, tangled in natural objects, poor conditions due to starvation, cold weather, hot weather, violent climatological phenomena (strong winds, tempest, hail, floods, etc.); - natural causes (diseases): general trauma, various diseases or parasites; - pollution: poisoned through chemical pollution, electrocuted, radio-activity; - predated by domestic predator: cat or other animals; - predated by natural predator (mammals, raptors), or by other animals (e.g. wasps); - ring number read: bird identified in the field by optical instruments; - rare causes: any other cause.
Colour rings and visual marks This atlas takes into account only recoveries derived from metal rings and not reports of birds wearing visual marks. Individual identification obtained especially through colour rings has had a fast development in Italy especially starting in the ‘90ies. The Italian Ringing Centre has always directly coordinated the collection and management of sightings. This marking technique greatly facilitates the observation of individuals, increases the number of “recoveries” for single birds and allows the production of “life histories” for improved survival estimates. Therefore specific procedures are required to analyse records derived from visual marks, which is beyond the scope of this atlas. Systematics and sequence of species accounts The sequence of the 280 species accounts in the two volumes follows the order as in Speek et al. (2006).
Definition of temporal periods When an adequate sample size and seasonal distribution of recoveries was available, analyses have been performed of migratory or dispersion movements on a phenological basis. For this purpose the annual cycle has been divided into four periods of wintering, spring (pre-nuptial) migration, breeding and autumn (post-nuptial) migration (e.g. fig. 3). For each species the definition of these temporal periods has been made through the integration of the existing general literature on European (Handbook of the Birds of the Western Palearctic) and Italian (Brichetti et al. 1992) populations with the results originated by specific analyses on the national sample of first-capture data (Macchio et al. 1999). Each species has been checked “a posteriori” in order to see
Maps National boundaries shown in maps are those provided by the Esri Arcview software, respectively in the 1999 version for Europe and 1998 one for the entire world. Maps have been produced using Mercator projection, which is the most convenient to display latitudes between 75° N and 75° S. It is important to note that lines connecting ringing and recovery localities in the maps do not necessarily represent the routes followed by the individual birds. Equally, distances calculated between ringing and recovery localities of single individuals, as those for groups of individuals (e.g. between ringing sites abroad and recovery sites in Italy) do not repre-
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Materials and methods
Species name and description For all species the Italian and Latin name are reported, together with the EURING species code. The English name, followed by the Order and Family are then listed. Every species is represented by a sketch by Federico Gemma. Species accounts Each account starts with a brief introductory text on the species, which may include details on breeding range, conservation status, population size, phenology and migratory behaviour within Europe and Italy. Given the explicit aim of the atlas to report on results of analyses of bird movements as derived from ringing activities, and not of a general synthesis on the different species, also in order to avoid repeated references to same general literature, apart from specific cases we have decided to omit references, which are however reported in the bibliography. In particular the following publications have been used as a source of data on specific aspects like: general details on distribution range and migration (Cramp & Simmons 1977, 1980, 1983; Cramp 1985, 1988, 1992; Cramp & Perrins 1993, 1994a, 1994b); general details on breeding distribution in Italy (Meschini & Frugis 1993; Brichetti & Fracasso 2003, 2004, 2006, 2007, 2008); population size in Italy (Brichetti & Fracasso 2003, 2004, 2006, 2007, 2008); conservation status in Europe (Birdlife International 2004); details on seasonal distribution of ringing totals, differential migration of sex-classes and seasonal variability of the index of relative abundance as calculated from the national set of first-capture data (Macchio et al. 1999), data on morphometrics, e.g. wing length, frequency of fat birds and average body mass as calculated from the national set of first-capture data (Licheri & Spina 2005). The general introductory text is followed by a commented map and graph on ringing data on the species during the period 1982-2003. As mentioned above, the full computerisation of ringing and recovery data at the RC starts in 1982, while 2003 marks the limit of the period considered for this atlas. The map shows in red the ringing localities of full grown birds, and in green those of chicks. The graph shows the pattern of annual ringing totals (full grown and chicks).
fig. 3. Division of the annual cycle by temporal periods
whether the periods derived were in agreement with the evidences as from the recovery sample.The temporal periods as defined should not be considered too strictly, given a degree of variability originating from the behaviour of different geographical populations which can be present in Italy in a same or different periods, as well as to the marked geographic and climatic differences across the latitudinal range within Italy. In several species (e.g. Blackbird Turdus merula) resident birds and passage migrants can be found at a same site during the migration periods. Winter conditions are also very different between northern and southern regions: large islands may therefore host winter visitors belonging to same species which otherwise leave the northern areas of the country during the cold season (e.g. Hoopoe Upupa epops). It should also considered that significant changes in environmental and climatic conditions have taken place in the long period during which data published in this atlas have been collected, leading some species to become regular breeders in Italy (several waterbirds), while others changed their status and developed resident populations (e.g. Little Egret Egretta garzetta, Night Heron Nycticorax nycticorax).
GUIDE TO SPECIES ACCOUNTS A standard account for every species is structured as follows: - description of the data sample available and used for the analyses, always with reference to the distinction between the three sub-samples as from the organisation of the RC data bank (i.e., foreign ringed birds recovered in Italy, Italian ringed birds recovered abroad, Italian ringed birds reported within Italy); - overall statistics on: age at ringing, historical distribution of recoveries by 5-year periods, conditions and circumstances at recovery as from EURING codes, phenology of recoveries, elapsed time between ringing and recovery both for the overall sample and for birds marked as chicks; - general and detailed maps on areas of origin and destination of birds ringed abroad and recovered in Italy, and vice-versa; - maps on migration and dispersal movements.
Samples selection For every species Table 1 shows general statistics on the sample of recoveries analysed. The table is self-explanatory, however the first two lines report the number of records available within the data bank and that of the data effectively used. The difference indicates the number of records which have been excluded from the analysis because they were wrong or doubtful or lacking crucial details, or more frequently as they represented local recoveries, i.e. at a distance of less than 16 km from the ringing site. The last line (oldest bird) shows the highest number of elapsed days between the marking and death of birds ringed as pulli or young of the year before the period of juvenile dispersal. This piece of information is different from the penultimate line (maximum recovery interval), listing the highest number of elapsed days between ringing and recovery among all birds analysed. When calculating elapsed time intervals shown in the table, as well as in the subsequent phenological maps, all records with accuracy of recovery date of more than ± seven days have been excluded. At the end of this section a bar graph shows the division of the annual cycle in the four temporal periods adjusted for Italy, based on the existing literature. It is useful to note that in several cases this atlas contains new pieces of information than those so far available for our country. From this respect, in several cases the results of our
Standard treatment is structured with a table and up to 16 graphs and 30 maps. However, given the aim of the atlas to offer as homogeneous as possible a treatment of all species for which data be available irrespective of sample size, as well as for understandable limits of space, the degree of detail of the analyses for the single species has been, in most cases, lower than potentially allowed by the available data sets. Differences among species have also been related to sample size, availability of Italian and/or foreign recoveries, seasonal and geographic distribution of records. Here below a brief description of the contents of the species accounts is reported. For explanations of the symbols used in the maps please see the sample format at the end of this chapter.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
analyses have shown, e.g. a start of migratory movements through Italy during what are regarded to as breeding periods, as well as onset of return movements during wintering phases.
in their second calendar year and adults (code = 4) (e.g. fig. 5). A fifth category includes all birds whose age has either not been recorded at ringing, or not reported on the recovery form. Recoveries Two pairs of graphs at the beginning of this section show available details on recovery conditions and circumstances for birds recovered in Italy and abroad, respectively. Recovery conditions are summarised in four main categories are reported in a bar graph (e.g. fig. 6), while the most frequent recovery circumstances (up to five categories) are shown in pie graphs (e.g. fig. 7). Only records whose conditions and circumstances were known have been used to produce these graphs, hence not necessarily the whole available sample. Numbers of records used and their frequency against the total sample are always reported in the relevant captions. Depending on data availability, one or two graphs are then included in this section on elapsed time between ringing and recovery and longevity (e.g. fig. 8). For both graphs data belonging to the three sub-samples have been clumped. In the former graph, all data have been used provided potential inaccuracy of recovery date within seven days. Birds ringed as chicks or young of the year and recovered as shot or dead within seven days from the recovery date have been considered to calculate longevity. Both these graphs show at the same time an histogram with the number of cases on a monthly basis and their cumulative frequency (the total on the right axis always being 100).
Table 1. Recovery sample statistics (sample case) Sample statistics N. records (all) N. records (used) Mean interval (all) Mean interval (pulli) Mean distance (all) Mean distance (pulli) Median distance (all) Median distance (pulli) Maximum distance Maximum elapsed time Oldest bird
Abroad-Ita Ita-Abroad 67 67 291 360 1388 1501 1421 1770 2646 1550 1550
8 8 462 186 771 146 451 146 2485 1420 300
Ita-Ita 33 11 676 254 89 45 47 45 375 2884 272
Ringing data section This section offers general details on the age at ringing for birds marked both abroad and in Italy, as well as the historical distribution of recoveries. The latter is in the form of a multiple histogram reporting the frequency of recoveries by 5-year periods, between 1906-2003 (e.g. fig. 4). The first period goes between 1905-1910, when the first two recoveries were recorded2, the last one between 2000-2005; since our analyses consider recoveries collected within 2003, this final time unit is incomplete. The distribution of age classes at ringing of birds recovered takes into account four classes: chicks or pulli (code = 1), birds born within the year of ringing (code = 3), fully grown birds whose age is unknown (code = 2), birds at least
fig. 6. Recovery conditions in Italy for foreign ringed birds
fig. 4. Pattern of recovery frequencies by 5-year periods
fig. 7. Recovery circumstances in Italy for foreign ringed birds
fig. 8. Longevity curve of individuals ringed as chiks or first year birds and reported as dead
fig. 5. Age at ringing of birds recovered
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Materials and methods
Movements and migration This section is divided into three parts referred to, respectively: i) birds ringed abroad and recovered in Italy, ii) birds ringed in Italy and recovered abroad, iii) birds ringed and recovered in Italy. The first two sections are very similarly structured, whereas the last one features a generally lower number of maps and lacks the histogram on the distribution of recoveries along the year (e.g. fig. 9).
been described based on 10-day units (decades); this time unit is the one used also at the EU level to describe seasonal events which are relevant also for the enforcement of the EU Wild Birds Directive. The geographic distribution of recoveries is illustrated by a series of standard commented maps (e.g. fig. 11), whose interpretation is supported by relevant captions showing sample size. In all maps, ringing data are conventionally shown as circles and recoveries as triangles, except those maps showing the distribution of foreign birds ringed as chicks or juveniles/adults during the breeding season, together with birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season, in which case only red and green circles are used, respectively, whose size is correlated to sample size (e.g. fig. 12). In some cases a different version is proposed of this map, including kernel polygons (calculated through the relevant routine within the Arcveiw Animal Movement extension), representing a distribution of the density of observations at different degrees of probability (red 50%, blue 75%), which are used to limit the area of origin of birds migrating through Italy (e.g. fig. 13). In the general maps introducing the three sections, ringing data are shown as red circles and recoveries as green triangles. In both cases symbol size is proportional to the number of records represented (see examples on the following pages). In maps showing movements by age class at ringing, pulli, young of the year and adults are represented by yellow, blue or red circles, respectively. In these maps, triangles indicating recovery sites have a progressively darker shade of colour, from pink to live red, to brown and finally to black, depending on elapsed time between ringing and recovery (e.g. fig. 14). Blue, yellow, green and red circles and triangles are used in phenological maps in order to refer to recoveries during wintering, spring migration, breeding and autumn migration, respectively, as defined by the reference bar graph at the beginning of the account (e.g. fig. 15). In maps showing the countries of origin of birds ringed abroad which are recovered in Italy, as in those indicating countries of destination of birds ringed in Italy, four potential shades of colour, from pink to dark brown, indicate progressively higher numbers of cases, based on classes of frequency set at the 25% of the general sample (e.g. fig. 16).
fig. 9. Frequency of foreign recoveries in Italy based on the 10-day time units used also by the European Union
The latter graph is considered non particularly relevant since recoveries within the national boundaries are always much less numerous than first-capture data already used in analyses reported in the seasonal ringing atlas in Italy (Macchio et al. 1999). We therefore suggest to refer to this volume, which offers a detailed description of the seasonal pattern of firstcapture data in 167 species of non-Passerines and 113 Passerines. In the three sections, and given data availability, a graph is shown with the correlation between distance between ringing and recovery localities and elapsed time (e.g. fig. 10), provided potential inaccuracy of recovery date within seven days. In all cases, phenology of recoveries has
English captions and summaries An English version is provided of captions in all figures and maps. Species accounts end with an extended abstract n English. fig. 10. Distance between ringing and recovery sites against elapsed time
1 http://www.odf.state.or.us/divisions/management/state_forests/XTools.asp 2 These are a Black-headed Gull (Larsu ridibundus) and a Lesser Black-backed Gull (Larus fuscus) ringed with German rings in the historical station of Rossitten (nowadays Rybachy), on the Courish Spit, the narrow sandy stretch now within the Russian region of Kalinigrad, separating the Couronian Lagoon from the Baltic. 3 The distance between ringing and recovery localities has been calculated by the ortodromic distance formula, using the Great Circe Calculator software by A. Gray. Various gazzetters available on the web have been our tool when checking coordinates of ringing and recovery localities as from our historical paper archive, among which www.maporama.com and www.fallingrain.com/ world/index.html have been the most intensively used, together with navigation software produced by (http://earth.google.it/) and NASA (http://worldwind.arc. nasa.gov/).
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
fig. 11. Movements of foreign ringed birds recovered in Italy
fig. 14. Migration map with indication of age at ringing and elapsed time
fig. 12. Geographical distribution during the breeding period of birds recovered (red) or ringed (green) in Italy
fig. 15. Migration map with indication of phenological periods of ringing and recovery
fig. 13. Kernel polygons of geographical distribution during the breeding period of birds recovered (red) or ringed (green) in Italy
fig. 16. Numbers of recoveries in the single countries of origin or destination
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Materials and methods
Trentino Alto Adige Valle d'Aosta
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Lombardy Piedmont Liguria
Emilia-Romagna
Tuscany Marche Umbria
Abruzzo Latium
Molise
Campania Sardinia
Apulia Basilicata
Calabria
Sicily
Names and administrative boundaries of the Italian Regions
Stiaccino, Saxicola rubetra - foto A. De Faveri Ringed Whinchat Saxicola rubetra
ACKNOWLEDGMENTS It would have been impossible to produce this atlas had it not been for the unreserved commitment of hundreds of volunteer ringers who marked some million birds in our country. Our most sincere thanks go to each of them, and to tens of thousands citizens for having reported ringed birds. This atlas originates from decades of data collection, coding and filing. This has been made possible thanks to the essential contribution of all colleagues who were part of the staff at the Ringing Centre during many years. Here we wish to express our warmest thanks to: Alessandro Andreotti, Arianna Aradis, Nicola Baccetti, Gianni Benciolini, Lionello Bendini, Renza Benzi, Massimiliano Cardinale, Adriano De Faveri, Andrea Ferri, Lara Marangoni, Chiara Marchetti, Alberto Massi, Antonella Messineo, Alessandro Montemaggiori, Osvaldo Negra, Andrea Pilastro, Alessandro Scotti, Lorenzo Serra, Andrea Scappi, Mario Spagnesi, Alessandra Stagni, Sara Tomasini, Andrea Tosarelli. Lionello Bendini deserves a special mention for his pivotal role in planning and launching our computerised data bank. A special support has been provided by those colleagues who have been part of the Ringing Centre staff during these years of production of the atlas, offering all possible support during the analyses. All our appreciation goes to Davide Licheri, Stefano Macchio, Rosita Mantovani, Riccardo Nardelli, Ezio Orfelini, Dario Piacentini, Massimo Sacchi, Cosimo Tendi. Data Service Centre has been working during many years for data computerisation, and we do appreciate their support. Colleagues at the various National Ringing Centres have shared the recovery data which enabled us to produce most of the analyses. In the mid-‘90ies EURING kindly provided copies of all data stored in its EURING Data Bank, strongly improving the completeness of the data set we used. Most useful comments on analyses and texts have been offered by Alessandro Andreotti, Nicola Baccetti, Davide Licheri and Lorenzo Serra. Maria Luisa Romagnoli kindly produced first rough drafts of the atlas. Giovanni Bana for the Fondazione “Il Nibbio”, Adriano De Faveri, Stefano Laurenti, Alessandro Micheli, Manuel Mongini and Paolo Pedrini have nicely allowed us to publish own pictures. Alessando Troisi, with the help of Barbara Casentini and Valeria Zannoni of “Società Cooperativa Darwin” has worked for the graphic design of the volumes with skill and good temper. Federico Gemma produced all sketches of the species as well as the beautiful cover paintings. The analyses and printing of this atlas have been allowed by the financial support provided by the “Direzione Generale Protezione della Natura of the Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”, together with the deep interest shown by its General Director Aldo Cosentino.
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Descrizione delle specie
Fringuelli alpini Montifricilla nivalis - foto A. De Faveri — Snow Finches
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CALANDRELLA (Calandrella brachydactyla) [09680] GREATER SHORT-TOED LARK Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Alaudidi (Alaudidae)
LSpecie politipica, in Europa la Calandrella è ampiamente distribuita nelle regioni meridionali e sud-orientali con le popolazioni più importanti in Spagna, Turchia e Russia. Le popolazioni paleartiche sono migratrici con l’eccezione di quelle che vivono nella porzione meridionale dell’areale (es. Nord Africa) che possono essere parzialmente migratrici. La gran parte della popolazione europea è concentrata nelle penisole Iberica, Italiana e Balcanica con aree di svernamento localizzate nella fascia del Sahel e le coste meridionali del Mar Rosso a latitudini comprese tra i 14° e i 17° Nord. Negli ultimi decenni del secolo scorso la specie ha subito significativi cali demografici, rimanendo numericamente ridotta rispetto alla situazione precedente gli anni ’70. In Italia la Calandrella è migratore regolare e nidificante distribuita in maniera discontinua nell’area padana e con quartieri riproduttivi principali lungo le coste del Tirreno centro-settentrionale e dell’Adriatico meridionale. Importanti aree di nidificazione sono anche presenti in Puglia e sulle isole maggiori. La popolazione nazionale è stimata tra le 15.000-30.000 coppie.
stati inanellati anche su diverse isole tirreniche, a conferma di regolari spostamenti attraverso estesi bracci di mare.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 833). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’andamento degli inanellamenti mostra un primo calo significativo nei primi anni ’80, coincidente con limitazioni imposte all’uso di tecniche tradizionali di cattura. Successivamente, e soprattutto in relazione alle attività del PPI, si nota un netto incremento dei totali annuali, seguito però da una nuova e più recente diminuzione che, nell’ultimo quinquennio considerato, vede l’inanellamento di meno di 20 soggetti per anno.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita
Ita-Est 2 2 978
Ita-Ita 19 13 360
856
231
856
177
896 1451
755 827
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Le catture di questa specie sono concentrate durante il passo primaverile e risultano localizzate per lo più sulle coste romagnole e marchigiane. Soggetti in migrazione sono
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Calandrella - Calandrella brachydactyla
Sezione ricatture — Recoveries Le circostanze di ritrovamento si riferiscono a soggetti uccisi attraverso abbattimento (14 casi su 15) o catturati intenzionalmente e non più rilasciati in libertà (1 su 15).
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 13). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La quasi totalità del modesto campione di soggetti ricatturati mostra longevità non superiori ai due anni, verosimilmente da porre in relazione alle modalità di ricattura, dovute ad abbattimento.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti Italia - estero — Movements from Italy Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I soggetti marcati in Italia hanno prodotto due ricatture all’estero, ed un numero solo leggermente superiore di segnalazioni entro i confini nazionali. Le ricatture si distribuiscono a partire dagli anni ’30, con un incremento dagli anni ’50, un picco nella prima metà degli anni ’60 e quindi una diminuzione progressiva fino alla fine degli anni ’70. Ciò è probabilmente da interpretare quale ricaduta positiva del regime di protezione del quale la specie ha goduto dal 1977.
Figura 7. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 2), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Due calandrelle, inanellate rispettivamente sulle coste dell’Alto Adriatico e della Liguria orientale, sono state segnalate in località tunisine, a suggerire un ruolo importante delle coste nordafricane, sia in autunno che in primavera.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 8. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 13) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery. Come già rilevato, la massima parte degli inanellamenti si concentra in ambiti costieri, con particolare riguardo alle coste di Marche ed Emilia-Romagna. Le ricatture evidenziano spostamenti tra i principali siti di inanellamento adriatici e movimenti in direzione del versante tirrenico della penisola. Lungo il medesimo versante si collocano alcuni siti di ricattura di soggetti inanellati in Liguria e Piemonte.
The Greater Short-toed Lark has a discontinuous breeding range across Italy, with scattered distribution in the north and most important areas along the central-northern Tyrrhenian and southern Adriatic coasts; it also breeds on the main islands. The national population is estimated between 15,000-30,000 pairs. A total of 833 birds have been ringed between 1982-2003, with a first decline in the early ‘80ies due to the ban of traditional trapping methods for ringing purposes, followed by an important increase in the ‘90ies, which is related to the activities of the PPI project. Most birds are ringed during spring migration, as shown also by the geographical distribution of ringing sites, along the coasts of Marche and Emilia-Romagna, as well as on a series of Tyrrhenian islands. Only data related to Italian ringed birds are available, starting from the ‘30ies, with a peak in frequencies in the late ‘60ies and a progressive decline till the ‘70ies. All known recoveries refer to birds deliberately taken by man; the species is protected in Italy since 1977. Two birds ringed along the coast of the northern Adriatic and of eastern Liguria have been shot in Tunisia, suggesting a role of North Africa for movements of these larks from Italy. The small sample of national recoveries shows movements across the peninsula, from the Adriatic to the Tyrrhenian coasts, where also southwards movements from Piedmont and Liguria are recorded. The vast majority of birds did not survive longer than two years.
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CAPPELLACCIA (Galerida cristata) [09720] CRESTED LARK Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Alaudidi (Alaudidae) La Cappellaccia ha vasti quartieri riproduttivi in Eurasia ed Africa e popolazioni caratterizzate da abitudini migratorie molto diverse, che possono comportare spostamenti significativi o anche la totale sedentarietà. Frequenta habitat anche molto diversi, da quelli propri della fascia boreale sino agli ambienti delle zone temperate e steppiche. Le popolazioni dell’Europa nord-occidentale hanno subito gravi decrementi demografici. In Italia ha vasti areali riproduttivi, che si estendono dalle zone subito a Sud delle Alpi attraverso tutta la penisola, seppure con vaste discontinuità distributive. Presente e comune in Sicilia è assente dalla Sardegna. La popolazione nazionale è stimata tra le 200.000-400.000 coppie, con aree caratterizzate da preoccupanti cali demografici.
alla Puglia ed alla Sicilia meridionale. Pochissimi i pulcini marcati al nido.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 102). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali si mantengono su livelli numerici inferiori alla decina di soggetti fino alla fine del secolo scorso, con un picco prossimo alle 50 unità nel solo 2003. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).
Figura 3. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
La Cappellaccia è inanellata solo occasionalmente in Italia, con piccoli campioni distribuiti su ampia base latitudinale, tra la Lombardia e il Friuli, verso Sud attraverso una serie di siti dell’Italia centrale, sia costieri che continentali, fino
Si dispone di un solo dato di ricattura nazionale, relativo ad un soggetto inanellato in Toscana nel tardo luglio ed abbattuto a soli 50 km di distanza nell’ottobre dell’anno successivo.
The Crested Lark has a large breeding range in Italy, from south of the Alps all across the peninsula, despite large gaps in distribution; widely spread in Sicily it is absent from Sardinia. The national breeding population is estimated between 200,000-400,000 pairs, with severe local declines. It is only rarely ringed in Italy, with a small total sample of 102 birds
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between 1982-2003. Ringing sites encompass from Lombardy to Friuli, southwards across the central regions till southern Apulia and in Sicily. Only one national recovery is available, of a bird ringed in late July in Tuscany and shot in October in the following year at only 50 km of distance.
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
TOTTAVILLA (Lullula arborea) [09740] WOODLARK
Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Alaudidi (Alaudidae) Specie politipica presente nel Paleartico occidentale ed in Italia con due sottospecie, la Tottavilla è tra gli Alaudidi la specie meno migratrice. Spostamenti anche consistenti caratterizzano le popolazioni che abitano le porzioni più settentrionali dell’areale europeo, mentre tra le popolazioni centro-meridionali prevalgono situazioni di migratorietà parziale o totale sedentarietà. Per riprodursi preferisce condizioni climatiche temperate e mediterranee piuttosto che quelle boreali o aride, cosicché la distribuzione in Europa è fortemente condizionata dal clima e risulta discontinuo lungo la costa atlantica, le pianure tedesche, le montagne dell'Europa centrale e le regioni aride della Penisola Iberica. La specie ha subito significativi declini storici in Europa, mentre attualmente prevalgono situazioni di stabilità in popolazioni che numericamente risultano comunque nettamente ridotte rispetto al passato. In Italia nidifica primariamente lungo la dorsale appenninica dove giunge sino in Calabria, mentre presenta un areale fortemente discontinuo e ridotto a Nord della Pianura Padana. E’ presente nelle isole maggiori, all’Elba ed in alcune isole minori. La popolazione nazionale è stimata in 20.000-40.000 coppie.
Pur a fronte di ridottissimo campione complessivo, su base stagionale si nota una leggera prevalenza di catture nel corso della migrazione autunnale, tra la metà di ottobre e la metà di novembre.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 143). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Nel periodo qui considerato, il Topino è stato oggetto di indagini mirate che hanno ampiamente utilizzato la tecnica dell’inanellamento. Così se fino al 1985 il numero medio nazionale di inanellamenti non ha mai superato il migliaio di soggetti all'anno, tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima metà del decennio successivo si è verificato un rilevante incremento dei soggetti marcati grazie all’inizio allo svolgimento di catture mirate presso una serie di colonie localizzate in ambito fluviale e di cava delle province di Parma, Reggio Emilia e Forlì. In quegli anni i totali annuali hanno fluttuato tra i 2.500 ed i quasi 5.000 soggetti marcati, mentre successivamente al 1996, anno di conclusione dei progetti di studio intensivo, il numero di topini marcati annualmente è diminuito attestandosi intorno ad una media di circa 1.800 soggetti. Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). La distribuzione geografica dei siti di inanellamento appare ampiamente dispersa e sempre riferita a campioni numericamente molto ridotti. Essa abbraccia comunque gran parte dell’areale distributivo della specie nel nostro Paese ed include alcune delle isole tirreniche dove sono stati inanellati soggetti in migrazione attiva attraverso il Mediterraneo.
Est-Ita 21 21 319 234 644 792 762 791 1420 1360 271
Ita-Est 1 1 490
Ita-Ita 18 11 229
517
123
517
90
517 490
313 1821
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Tottavilla - Lullula arborea
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 32). Condizioni note 25 (78.1%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 32). Circostanze note 26 (81.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Negli ultimi 25 anni la specie risulta solo occasionalmente inanellata in Italia. Non stupisce quindi che le segnalazioni di soggetti marcati nel nostro Paese siano concentrate tra gli anni ’50 e ’70. Analoga distribuzione storica caratterizza le ricatture in Italia di soggetti marcati all’estero.
La distribuzione storica delle ricatture viene in parte spiegata anche dalle modalità di ritrovamento, relative quasi esclusivamente ad abbattimenti o catture dirette; è verosimile che la normativa venatoria, la quale ha protetto la specie a partire dal 1977, abbia infatti diminuito la frequenza di abbattimento, con conseguente minore probabilità di controllo di soggetti inanellati, vista anche l’occasionalità delle catture della specie da parte degli inanellatori italiani. L’unico soggetto italiano ripreso all’estero risulta deliberatamente abbattuto.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 31). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Ben l’80% del seppur esiguo campione di soggetti segnalati non sopravvive oltre un anno e solo singoli soggetti risulta-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
no raggiungere i due anni di vita: ciò è da porre in relazione alle modalità di ricattura, riferite in maniera pressoché esclusiva ad abbattimenti o catture dirette.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 32). Movements towards Italy. Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 19). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Una netta componente NE-SW caratterizza gli spostamenti degli uccelli che raggiungono l’Italia; Ungheria ed Austria sono i Paesi più rappresentati, seguiti da Polonia, Repubblica Ceca e Russia. Tottaville inanellate a latitudini più settentrionali europee si spostano invece lungo rotte poste più a Nord rispetto ai nostri confini nazionali (Zink 1987a). Le località di ricattura sono ampiamente distribuite in ambito nazionale, sia nell’Italia continentale, dove prevalgono le aree orientali di Friuli, Veneto e Lombardia, sia lungo le coste delle regioni centro-meridionali di Toscana, Lazio, Marche ed Abruzzo, con latitudini più meridionali raggiunte lungo la costa campana.
Le segnalazioni estere confermano la presenza di soggetti di origine europea centro-orientale in ambito mediterraneo nel corso della migrazione autunnale e dello svernamento. Le prime ricatture si hanno all’inizio di ottobre, con un picco nell’ultima decade del mese e segnalazioni in dicembre e fino a febbraio. Tre dati più tardivi, verosimilmente riferibili a movimenti primaverili, si collocano in marzo.
Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 19). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
La massima parte degli spostamenti ricadono entro i 1.000 km, come atteso per una specie di migratore a breve e medio raggio quale la Tottavilla. Un gruppo di dati riferiti a soggetti inanellati in Austria, si colloca nell’intorno degli 800 km.
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Tottavilla - Lullula arborea
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 7). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 4). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Le ricatture di pulcini ungheresi lungo l’Italia centro-occidentale suggeriscono, insieme agli altri dati, movimenti di attraversamento dell’Adriatico centrale. Altre sette ricatture di soggetti adulti inanellati durante il periodo riproduttivo che originano da Ungheria (6 soggetti) e Polonia meridionale (1 soggetto) confermano ulteriormente il ruolo dell’Europa centro-orientale quale area di origine delle tottaville che raggiungono l’Italia in transito autunnale e per lo svernarmento.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 4). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Anche in relazione al modesto campione di dati, la distribuzione delle ricatture nelle diverse fasi stagionali non mostra differenze significative con quanto già rilevato per la totalità delle ricatture. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 8). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 17. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Un solo dato si riferisce a movimenti all’estero di uccelli marcati in Italia; si tratta di un soggetto che, marcato in ottobre in Veneto, è stato segnalato, alla fine di febbraio, lungo la costa provenzale francese. Questo dato è compatibile con la direttrice che porta in Italia soggetti provenienti dall’Europa centro-orientale.
La gran parte del modesto campione di ricatture entro i confini nazionali si riferisce alle fasi di migrazione autunnale e svernamento, con spostamenti anche di alcune centinaia di chilometri tra aree dell’Italia centro-settentrionale. Un solo dato, relativo al medesimo inverno, testimonia di uno spostamento modesto tra aree contigue della Regione Campania.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 19. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 11). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 18. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 11) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
The Woodlark has a wide distribution range in Italy, mainly along the Apennines, southwards till Calabria with a more scattered range north of the Po plain. It also breeds in Sicily, Sardinia and on Elba island. The national population is estimated between 20,000-40,000 pairs. It is only rarely ringed in Italy, with a total of 143 marked birds between 19822003 and a positive tendency in annual totals in the second half of the ‘90ies. Ringing sites in Italy are widely scattered within the distribution range, from the alpine area southwards till Calabria, both in inland and coastal sites. Small samples from some of the Tyrrhenian islands confirm crossing of wide stretches of sea. A sample of 21 foreign recoveries is available, mainly between the ‘50ies and ‘70ies. Well over 90% of recoveries refer to dead birds, deliberate taking by man accounting for over 90% of cases. The species is protected in Italy since 1977. The large part of cases are in the post-nuptial period, with a peak in the last decade of October; some recoveries refer to wintering birds, and spring movements are indicated by a slight increase in the frequency of reports in March. Most birds recovered in Italy had been ringed NE from our country, Hungary and Austria being the most represented countries, followed by Poland, Czech Republic and Russia. Recovery sites are widely distributed across Italy, with a cluster of records from the NE, between Friuli, Veneto and Lombardy, aside to reports from the central peninsula, in Tuscany, Latium, Marche and Abruzzo and southernmost latitudes along the coast of Campania. No clear seasonal variation in distribution is observed, given also the small sample size. One bird ringed in October in Veneto was shot along the Mediterranean coast of France in late February. The few national recoveries mainly show movements within northern and central Italy; one recovery within the same winter in Campania indicates a very short movement. Over 80% of birds did not survive their first year of life, with single cases beyond two years, which can be explained by the absolute prevalence of dead recoveries due to direct human activities.
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ALLODOLA (Alauda arvensis) [09760] EURASIAN SKYLARK Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Alaudidi (Alaudidae) Specie politipica, l’Allodola ha ampia distribuzione nel Paleartico, con popolazioni totalmente migratrici dalle latitudini più settentrionali dell’areale e poco più che dispersive nel Sud. Le popolazioni europee hanno visto significativi declini soprattutto nei Paesi centro-occidentali. In Italia è nidificante sedentaria, migratrice regolare e svernante, con una popolazione stimata tra le 500.000-1.000.000 coppie ampiamente distribuite nell’intera penisola, ad eccezione di estese aree di Puglia, Basilicata e Calabria, e di gran parte della Sicilia.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 9.530). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il numero di individui è andato progressivamente crescendo nel periodo in esame, con un aumento sensibile a partire dal 1986. La massima parte dei soggetti inanellati in Italia viene marcata durante i periodi di migrazione, con una netta preponderanza delle catture autunnali.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Catture numerose sono state effettuate nelle Prealpi lombarde, nel Veneto e sulle coste adriatiche della Romagna. Localmente importanti risultano i campioni raccolti in Liguria, Marche e Campania. Gli inanellamenti lungo le coste romagnola, ligure e campana si riferiscono a soggetti in migrazione attiva, come pure quelli effettuati su alcune piccole isole tirreniche ed adriatiche.
Est-Ita 32 32 513 141 1045 1192 769 1262 2524 2578 143
Ita-Est 13 13 175
Ita-Ita 108 66 217
562
95
404
67
2043 726
412 2281
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 98). Condizioni note 92 (93.9%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 98). Circostanze note 83 (84.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
La specie risulta inanellata in Italia sin dagli albori delle attività di marcaggio; le prime ricatture di soggetti con anelli italiani risalgono infatti già alla seconda metà degli anni ’20. La frequenza delle segnalazioni mostra quindi un andamento irregolare, con una tendenza all’aumento a partire dagli anni ’90. In effetti i totali di allodole inanellate in Italia hanno avuto un incremento progressivo negli ultimi 20 anni, con un massimo proprio nella seconda metà degli anni ’90. Le ricatture estere mostrano anch’esse ampie fluttuazioni storiche con un massimo nella prima metà degli anni ’60.
Tranne casi occasionali legati ad attività di inanellamento, tutte le ricatture, di soggetti marcati sia con anelli esteri che italiani, si riferiscono ad animali morti in quanto abbattuti o catturati, a testimoniare una pressione venatoria elevata su una specie che mostra, già da alcuni decenni ormai, tendenze demografiche negative nella massima parte dell’areale distributivo dell’Europa centro-occidentale. La specie è sempre stata inclusa tra quelle cacciabili in Italia. Risultano decedute anche 12 delle 13 allodole inanellate in Italia e riprese all’estero; nove di queste risultano deliberatamete uccise.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 101). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
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Allodola - Alauda arvensis
Più della metà dei soggetti non sopravvive oltre il primo autunno e quasi nulli sono i casi che superano i tre anni di vita, pur a fronte di longevità massime registrate in natura per la specie superiori ai dieci anni. Questo andamento può essere spiegato dall’origine del campione qui analizzato, relativo per la quasi totalità ad uccelli abbattuti.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 29). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni in Italia di soggetti esteri sono concentrate primariamente nelle fasi di migrazione autunnale, dalla terza decade di settembre, con un netto incremento tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre ed un successivo marcato decremento fino alla prima decade di dicembre. Viste le modalità di ricattura tale calendario è certamente da porre in relazione con quello venatorio, ma bisogna considerare che anche gli inanellamenti di allodole in Italia hanno analoga distribuzione stagionale e sia il totale di soggetti marcati che quello dell’indice relativo di abbondanza calcolato sulla base dei soggetti inanellati mostrano massimi proprio in coincidenza con la decade centrale di ottobre. Ciò conferma il transito, in quel periodo, di importanti contingenti verosimilmente provenienti da aree progressivamente più settentrionali ed orientali, come suggerito dall’incremento della lunghezza alare media, registrato tra settembre e novembre, insieme a quello del peso. Molto inferiori in numero le ricatture di soggetti nelle fasi di migrazione primaverile avanzata, nelle prime due decadi di marzo, periodo nel quale le dimensioni alari, il peso e la frequenza di soggetti grassi mostrano una netta tendenza negativa.
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 32). Movements towards Italy.. La specie presenta strategie di migrazione ben differenziate su base geografica, con una tendenza verso la percorrenza di distanze di migrazione crescenti nelle popolazioni via via più settentrionali, mentre in quelle meridionali il comportamento migratorio è nettamente meno accentuato. Le popolazioni insulari, quali quelle nidificanti nel Regno Unito, risultano invece quasi totalmente residenti, con spostamenti raramente superiori ai 100 km. Le rotte di migrazione principali hanno andamento NE-SW e vedono forti movimenti lungo le coste dell’Europa nord-occidentale. In questo contesto l’Italia risulta un crocevia di diverse rotte di migrazione, con componenti sia settentrionali che più marcatamente orientali. L’area di origine dei soggetti segnalati in Italia è infatti molto vasta, a comprendere aree dell’Europa occidentale fino al Mar Nero ed alla Russia. In Italia le zone di maggiore concentrazione di ricatture si collocano nella Pianura Padana e nelle regioni centrali, soprattutto tirreni-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
che. Alle latitudini più meridionali vi sono casi singoli in Puglia e Sardegna occidentale a conferma dell’attraversamento di bracci di mare anche estesi.
Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 29). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Pur a fronte di una prevalenza di ricatture entro i 1.000 km di distanza, è interessante la presenza di segnalazioni superiori ai 2.000 km, valori certamente molto elevati per la specie.
Figura 14. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 12). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.
Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 5). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Poche le segnalazioni di soggetti inanellati da pulcini, provenienti primariamente da comparti orientali rispetto all’Italia, con località di ritrovamento distribuite nelle regioni continentali ed adriatiche.
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 22). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Le aree geografiche di origine delle allodole segnalate in Italia sono rappresentate dalle regioni baltiche e dell’Europa centro-orientale.
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Allodola - Alauda arvensis
Movimenti Italia- estero — Movements from Italy
Figura 18. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 11). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Anche le segnalazioni italiane all’estero si concentrano primariamente nelle fasi di migrazione autunnale, nella seconda decade di ottobre ed ancor più nella seconda di novembre.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Le due ricatture autunnali dirette suggeriscono direzioni di spostamento anche diverse da quelle prevalenti note per la specie, con movimenti verso NW e S-SE ed attraversamento del Mediterraneo verso la costa sarda centro-occidentale.
Figura 19. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 3). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Figura 20. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 13). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Le tre sole ricatture primaverili hanno una spiccata componente orientale, e si riferiscono a soggetti inanellati rispettivamente in Polonia, Russia continentale e Crimea.
La gran parte delle segnalazioni si riferisce ad allodole inanellate in autunno nell’Italia centro-settentrionale e segnalate in Francia meridionale e lungo la costa provenzale. Questi spostamenti sono coerenti con una rotta con com-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
ponente E-W lungo le aree prealpine e della Pianura Padana, seguita da uccelli diretti verso quartieri di svernamento localizzati in aree più occidentali del Mediterraneo. Le tre sole ricatture di soggetti inanellati lungo la costa adriatica marchigiana sono invece localizzate in aree orientali e comprendono uno spostamento di portata molto rilevante verso la Russia.
ed adriatiche. Movimenti in direzioni anche opposte attraverso l’Appennino sono quelli che caratterizzano le segnalazioni in Puglia di allodole marcate in Campania, come di quelli in Toscana e Lazio di soggetti inanellati lungo la costa marchigiana. The Eurasian Skylark is a common and widespread breeder and a regular passage migrant and winter visitor in Italy, where the breeding population is estimated between 500,000-1,000,000 pairs. The species is widely distributed across the country, with the exception of large areas in Apulia, Basilicata and Calabria, as well as Sicily. A total of 9,530 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend in annual totals starting with the late ‘80ies. Larger ringing samples refer to the Prealps of Lombardy, to Veneto and the coasts of EmiliaRomagna, Liguria, Marche and Campania. These coastal sites have been marking Skylarks in active migration, together with the ringing stations on small islands both in the Tyrrhenian and Adriatic. A total of 32 foreign recoveries is available, starting from the ‘30ies, with marked fluctuations in recovery frequency and higher numbers in the mid-‘60ies. Data on Italian ringed birds peak in the ‘90ies. The vast majority of recoveries refer to birds deliberately taken by man, aside to a minor fraction based on ringing controls. The species has since ever been included in the game list in Italy. Most recoveries take place during the post-nuptial phase, starting in the third decade of September and with a clear increase between the second half of October and the first decade of November. Also the seasonal pattern as described based on ringing data in Italy shows an annual peak in the central decade of October both in the index of relative abundance and the number of ringed birds. Also the increase in average wing length and body mass confirms active movements across our country, most likely with influxes from northern and eastern populations, characterized by larger size. Very few the spring recoveries during the first two decades of March, when also average size and numbers of ringed birds show a decline, together with the one in relative abundance. The geographical distribution of ringing sites abroad shows a wide area, from Western Europe eastwards till the Black Sea and Russia. Most recoveries in Italy are distributed across the Po plain and in the central regions, with a prevalence for the western side of the peninsula. Single cases refer to Apulia and western Sardinia, confirming the crossing of wide stretches of sea. A couple of direct autumn recoveries from France show unexpected movements towards the NE into northern Italy, together with crossing of the central Mediterranean to the SE towards Sardinia. The only three spring recoveries all have a clearly eastern component, being represented by birds originally ringed in Poland, continental Russia and Crimea, respectively. Most of the few Italian recoveries abroad refer to birds ringed in the centre and north and recovered in southern France and along the coast of Provence, suggesting movements along an E-W direction across northern Italy. The three recoveries from coastal Marche and referred to the breeding season have an eastern component, including a long-distance movement towards continental Russia. National recoveries have a strong prevalence of short-distance movements, within 50 km. Intense movements within the Po plain and towards the central and Adriatic regions are suggested, together with indications of crossing of the Apennines. Over 50% of birds did not survive their first year of life, and none beyond their third year, despite longevity data of over ten years for the species. This can be explained based on the absolute prevalence of dead recoveries due to direct human activities in Italy.
Figura 21. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 3). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). Origini orientali dei contingenti che interessano il versante adriatico della Penisola sono suggerite anche da tre dati relativi a ricatture all’estero in periodo riproduttivo. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 22. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 66) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Tra le ricatture in ambito nazionale prevalgono nettamente gli spostamenti su breve distanza, entro i 50 km dal sito di inanellamento. I movimenti confermano intensi spostamenti nell’area padana, e da qui anche verso le regioni centrali
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TOPINO (Riparia riparia) [09810] SAND MARTIN Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Irundinidi (Hirundinidae) Specie politipica a distribuzione oloartica, il Topino è presente nel Paleartico occidentale con due-tre sottospecie e in Italia con la forma nominale riparia. Specie nidificante estiva, il Topino è un migratore trans-sahariano che ha areale di svernamento principale nella zona del Sahel e nell'Africa orientale a Sud sino al Mozambico meridionale. In Europa è specie comune lungo i corsi d’acqua delle zone pianeggianti e collinari nei tratti dove le sponde presentino substrati sabbiosi e terrosi adatti alla nidificazione, esposti in pareti e scarpate verticali le quali vengono periodicamente rinnovate dalle piene dei fiumi. Le popolazioni europee hanno subito consistenti cali demografici tra gli anni ’70-’90 del secolo scorso anche per effetto degli interventi di regimazione idraulica, mentre attualmente esse risultano nella massima parte dei casi stabili, seppure su livelli numerici inferiori a quelli precedenti la fase di declino. In Italia le colonie si rinvengono lungo tratti fluviali e, sempre più frequentemente, in siti artificiali quali cave di sabbia e scavi anche temporanei; esse sono distribuite nella pianura padana e veneta e nei bacini fluviali del medio ed alto Adriatico. Nel complesso la popolazione nazionale è stimata tra 6.0008.000 coppie nidificanti.
non trascurabile di topini viene catturata durante le migrazioni, spesso in associazione con altri Irundinidi. I rilevanti campioni in località interne del settentrione sono da porre in relazione alle attività di studio alle colonie riproduttive, mentre i siti costieri ed insulari si riferiscono a uccelli marcati nelle fasi di migrazione attiva.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 49.649). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Topino è stato oggetto di indagini mirate che hanno ampiamente utilizzato la tecnica dell’inanellamento. Così se fino al 1985 il numero medio nazionale di inanellamenti non ha mai superato il migliaio di soggetti all'anno, tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima metà del decennio successivo si è verificato un rilevante incremento dei soggetti marcati grazie all’inizio allo svolgimento di catture mirate presso una serie di colonie localizzate in ambito fluviale e di cava delle province di Parma, Reggio Emilia e Forlì. In quegli anni i totali annuali hanno fluttuato tra i 2.500 ed i quasi 5.000 soggetti marcati, mentre successivamente al 1996, anno di conclusione dei progetti di studio intensivo, il numero di topini marcati annualmente è diminuito significativamente.. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti sono numericamente più rilevanti in corrispondenza dei siti di nidificazione dove risultano favoriti dall'alta densità dei nidi solitamente presenti. Una quantità
Est-Ita 75 75 310 260 896 581 733 491 4101 1069 260
Ita-Est 40 40 282
Ita-Ita 112 112 451
1030
133
978
48 112 1000 2541
2499 1416
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 187). Condizioni note 184 (98.4%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 187). Condizioni note 178 (95.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le prime ricatture disponibili datano l’inizio degli anni ’50, ma è soprattutto in concomitanza con il picco di interesse per la specie, come già detto concentrato nell’ambito di un decennio dalla metà degli anni ’80, che si ha la massima parte delle segnalazioni, anche relative ai soggetti marcati all’estero e rinvenuti in Italia. Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 40). Condizioni note 40 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 40). Circostanze note 39 (97.5%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Topino - Riparia riparia
La maggioranza dei dati scaturisce da controlli di uccelli inanellati, sia per quanto concerne le segnalazioni estere in Italia, sia per i dati relativi ad uccelli marcati nel nostro Paese. Occasionali le catture intenzionali, ed ancor più ridotte in frequenza le segnalazioni legate a cause naturali.
verso l’Africa sono confermate anche dalla fenologia degli inanellamenti su scala nazionale.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 221). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La curva mostra come circa l’80% dei soggetti venga ricatturato entro il secondo anno di vita e solo una piccola frazione del campione entro i cinque anni. Il rapido decremento della probabilità di ricattura in funzione del passare del tempo pare suggerire una bassa sopravivenza annuale pure a fronte di potenziali longevità in natura superiori ai dieci anni di vita.
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 73). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni primaverili si hanno agli inizi di marzo; aprile vede un netto incremento nella frequenza delle ricatture, che progredisce fino ad un massimo stagionale nella decade centrale di maggio. I numeri scendono quindi drasticamente nel corso delle fasi riproduttive, stante l’alta frequenza di soggetti inanellati presso le colonie anche all’estero, e di conseguenza una bassa probabilità di dispersione verso colonie italiane. Un nuovo picco di segnalazioni estere in Italia si ha in settembre, con un massimo annuale delle frequenze raggiunto nella decade centrale del mese. Con ottobre le segnalazioni scendono drasticamente entro la decade centrale; in questo periodo le fasi finali di partenza
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 75). Movements towards Italy. L’area geografica di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia abbraccia la massima parte dell’Europa centro-occidentale, dalla Spagna ad Ovest, coinvolgendo il Regno Unito verso Nord, fino ai Paesi scandinavi ad oriente. Un gruppo di ricatture scaturisce da inanellamenti effettuati nell’area balcanica. Francia e Germania sono i Paesi maggiormente rappresentati. Le località di ricattura in Italia, stante l’asso-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
luta prevalenza di controlli da parte di inanellatori, sono fortemente influenzate, nella loro distribuzione, da quella delle attività di cattura della specie. Ne deriva una concentrazione in siti dell’Italia settentrionale continentale, con una prevalenza di località costiere ed insulari a Sud degli Appennini.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 5). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 73), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.
Figura 17. Distribuzione spaziale delle località estere di inanellamento o ricattura riferite alle pentadi del periodo di nidificazione di soggetti (pulli, giovani o adulti) marcati o segnalati in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 72). Spatial distribution abroad of ringing/recovery localities during the breeding season for birds (pulli, juveniles or adults) ringed/recovered in Italy in any period of the year. Inanellamenti e segnalazioni all’estero nelle fasi riproduttive (fig. 17) indicano aree di origine di particolare importanza poste a NE dei nostri confini nazionali, soprattutto nella regione balcanica ed in Europa centro-settentrionale. Tra i dati autunnali (fig. 18) prevalgono soggetti inanellati in un’area ristretta a nord dell’Italia; movimenti diretti con forte componente N-S verso il nostro Paese sono confermati anche dalle poche ricatture dirette (fig. 19). Le località di segnalazione sono localizzate nel comparto alpino e, più a sud, soprattutto in contesti costieri ed insulari. Le fasi autunnali vedono un picco stagionale nei numeri di uccelli inanellati in Italia in settembre, il quale coincide con quello rilevato anche in base alle ricatture estere nel nostro Paese. Contestualmente si rileva un incremento nelle lunghezze alari medie di adulti e giovani, a conferma del transito di
Figura 15. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 73), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
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Topino - Riparia riparia
uccelli appartenenti a popolazioni geografiche diverse, nonché un incremento significativo dei livelli di grasso di riserva e conseguentemente del peso medio. Ciò a testimoniare come i Topini presenti in Italia in quel periodo accumulino ingenti quantità di grasso prima di partire verso l’Africa.
Più ampia la distribuzione delle ricatture primaverili (fig. 20), che coinvolgono isole ed aree costiere dell’Italia peninsulare, come anche zone interne delle regioni settentrionali. I siti di inanellamento all’estero hanno una distribuzione più occidentale rispetto a quella relativa all’autunno, ma comprendono anche le aree più orientali nell’ambito del bacino geografico generale quale sopra descritto. Tra queste spicca il gruppo di segnalazioni dall’area balcanica, il che suggerisce movimenti di ritorno attraverso l’Italia sia con componente SE-NW, verso il Regno Unito, sia SW-NE, appunto verso i Balcani. Spostamenti più nettamente diretti a Nord sono al tempo stesso confermati da alcune ricatture dirette da Malta (fig. 21). Le fasi primaverili vedono la presenza di topini con ali più lunghe rispetto a quelle degli adulti inanellati in autunno, fatto che può essere interpretato anche quale conferma di presenza di popolazioni nettamente orientali e settentrionali, come già suggerito dalle ricatture.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 28). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 30). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 6). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 6). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 36). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. La gran parte delle ricatture all’estero di topini inanellati in Italia ricade nelle fasi di migrazione primaverile tardiva e riproduttive, con un massimo di frequenze in luglio.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 40). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. L’area geografica di ricattura dei topini marcati in Italia conferma ampiamente quella di origine dei soggetti segnalati nel nostro Paese, coinvolgendo la massima parte dei Paesi europei, dal Regno Unito ad Ovest a Norvegia e Svezia, con un gruppo di dati dall’area balcanica e dall’Ungheria, Paese che vede lo svolgimento di studi particolarmente intensi sulla specie. Abbiamo anche alcune osservazioni dal Nordafrica, in siti sia prospicienti la costa, sia interni in Algeria. Le ricatture originano da uccelli marcati alle colonie nell’area padana ma ancor più da soggetti inanellati in migrazione attiva alle più diverse latitudini italiane, con una serie di segnalazioni di animali inanellati sulle isole tirreniche (figg. 24, 25).
Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 73), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
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Topino - Riparia riparia
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 36). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 28. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 17). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 27. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 28). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). Questo gruppo di ricatture indica la presenza di rotte attraverso l’Italia tra loro ben diverse, caratterizzate sia da direttrici nettamente settentrionali, soprattutto da siti dell’Italia settentrionale, sia decisamente più orientali, in questo caso riferite a topini inanellati soprattutto nelle regioni meridionali ed adriatiche. Queste differenze sono ben evidenziate dalle sole segnalazioni primaverili, relative a movimenti di ritorno verso le colonie (fig. 28). Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 112). National recoveries of birds ringed in Italy. Una fitta rete di spostamenti tra le più importanti aree di inanellamento italiane è mostrata dal complesso delle ricatture nazionali, con spostamenti su distanze anche considerevoli quali quelli, con netta componente N-S, che coinvolgono
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
la Sardegna. Più a breve raggio i movimenti lungo le coste dell’Alto Adriatico.
Figura 32. Individui inanellati in Italia da pulli (età = 1) o giovani (età = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 15). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons. Questi dati di dispersione natale indicano distanze generalmente modeste, come mostrato anche dalla gran parte dei dati di dispersione riproduttiva (fig. 33); tra questi spiccano comunque alcuni casi di spostamenti notevoli, in parte potenzialmente imputabili anche a movimenti post-nuziali precoci. Figura 30. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 112) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 31. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 112). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 33. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 26). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons.
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Topino - Riparia riparia
The Sand Martin is a regular breeder and passage migrant in Italy, with an estimated population of 6,0008,000 pairs mainly distributed in the northern regions within the Po plains and along rivers of the northern Adriatic. The species has been intensively studied through ringing at the colonies, especially from the late ‘80ies and till 1996, mainly in the Provinces of Parma, Reggio and Forlì in Emilia-Romagna; this effort led to a strong increase in annual totals, up to between 2,5005,000 ringed birds. Numbers later declined at around 1,000 individuals. A total of 49,649 birds have been ringed between 1982-2003. Apart from a series of important colonies in the north, Sand Martins have been ringed in good numbers at a series of passage and stopover sites, mainly along the coasts of the southern and northern Adriatic and on a series of Tyrrhenian islands during spring migration. A sample of 75 foreign recoveries is available, starting in the ‘50ies but with most records after the mid-‘80ies, as in the case of recoveries of Italian ringed birds. Most recoveries originate from ringing controls. Earliest records are at the beginning of March, with a strong increase in April and a seasonal peak in the second decade of May. Scanty records during the breeding season are followed by a clear influx of foreign birds through Italy in September, with the annual peak of recoveries in the central decade of that month. The frequency of recoveries drops in October; this phenology of departure towards Africa from Italy is confirmed also by ringing data at the national scale. The geographical area of ringing of birds reported in Italy encompasses most of western-central Europe, from Spain and the UK towards Scandinavian countries: a group of data comes from the Balkans. France and Germany are the most represented countries. Recovery sites in Italy are directly influenced by the geographical distribution of ringing efforts, given the high frequency of live controls, with most data from the north and, south of
the Apennines, a high frequency of observations along the coasts. Ringing data from the breeding grounds confirm that our country is connected to areas NE from our boundaries, especially in the Balkans and centralnorthern Europe. Autumn recoveries originate from a fairly restricted area north from Italy, following movements with a clear N-S component. In autumn Sand Martins ringed in Italy show a seasonal increase in size, suggesting influxes of birds from different populations, as well as in average fat score and body mass, confirming that birds accumulate large amounts of energy stores while being in our country in that crucial period of the year. Spring recoveries are more widely scattered across the country, and the areas of origing are more distributed to the west than in autumn, in the meantime involving the easternmost sites within the general area of ringing. From this respect we note a cluster of data from E-NE. Spring migration shows the presence of routes with different directions through our country, with birds heading to the NW-N and E-NE. Sand Martins ringed in Italy in spring have longer wings than adults in autumn, suggesting an important presence of birds from more northern/eastern areas of the vast breeding range of the species, as suggested also by recoveries. The majority of recoveries abroad of birds ringed in Italy are in the late spring migration and breeding periods, towards a geographical area similar to what described based on foreign ringing data. Few data come from both coastal and inland areas of North Africa. Recoveries NE from Italy mainly originate from birds ringed in the southern and Adriatic regions. National recoveries show also considerable movements, while data on both natal and breeding dispersal suggest short distances from the colonies. Over 80% of birds were controlled within their second year, while only few reached their fifth year, the species being able to survive longer than ten years.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
RONDINE MONTANA (Ptyonoprogne rupestris) [09910] EURASIAN CRAG-MARTIN Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Irundinidi (Hirundinidae)
Specie monotipica distribuita in Europa, centro Asia e regioni mediterranee, la Rondine montana è migratrice nelle aree più settentrionali dell’areale distributivo, mentre in quelle meridionali è migratrice parziale o residente che compie movimenti dispersivi e altitudinali stagionali. Gli individui che migrano svernano principalmente nel Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia ed alla Turchia, ed in Africa nord-occidentale. Un minor numero di individui compie movimenti più ampi e raggiunge il Senegal, la Valle del Nilo, la costa del Mar Rosso e l'Etiopia. Si riproduce in ambienti rupestri naturali ma anche all’interno di centri abitati montani e pedemontani dell'Europa meridionale dove il clima è caldo-temperato. Le popolazioni europee appaino stabili e dell’ordine delle 120.000-370.000 coppie. In Italia si stimano 30.000-50.000 coppie nidificanti sull’arco alpino, lungo la dorsale appenninica sino in Calabria, nelle isole maggiori con frequenza abbondante soprattutto in Sardegna. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 83). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Questa specie è pochissimo rappresentata negli inanellamenti italiani, con svariati anni privi di qualsiasi cattura e totali massimi di poco superiori alla decina di individui. Una percentuale importante del modesto campione si riferisce al periodo primaverile, tra aprile e maggio.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 2 2 177
Ita-Est
Ita-Ita
1241 1241 1632 177
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Nelle regioni settentrionali gli inanellamenti si concentrano in Lombardia, Veneto e Trentino; a Sud degli Appennini troviamo soggetti inanellati su piccole isole tirreniche nel corso della migrazione primaverile. Poche covate sono state marcate sia in Piemonte, sia in Italia centrale.
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Rondine montana - Ptynoprogne rupestris
Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Si dispone di due sole ricatture estere, entrambe provenienti dalla Spagna; si tratta di due rondini inanellate tra il tardo ottobre e la metà di novembre e trovate morte, in circostanze sconosciute, in Italia nord-orientale rispettivamente in maggio e luglio, anche se la data di ritrovamento in questo secondo caso è incerta.
The Eurasian Crag-martin is a regular breeder and passage migrant in Italy, where a population between 30,000-50,000 pairs is distributed along the Alps and the Apennines, southwards till Calabria and on the main islands, with a higher frequency in Sardinia. A very rare species for Italian ringers, with only 83 birds ringed between 1982-2003 and highest annual totals seldom exceeding a dozen swallows. Two birds ringed in Spain in late October and mid-November have been found dead, for unknown reasons, in NE Italy in May and July, respectively, the latter date being uncertain.
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
RONDINE (Hirundo rustica) [09920] BARN SWALLOW Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Irundinidi (Hirundinidae) Specie politipica a distribuzione oloartica, la Rondine è presente nel Paleartico occidentale con tre sottospecie di cui la forma nominale H. r. rustica interessa l’Italia con. Specie nidificante estiva, la Rondine è specie migratrice su lunga distanza con vastissimi areali di svernamento africani che si estendono dal margine meridionale del Sahara a Sud fino alla Provincia del Capo. Le popolazioni dell'Europa settentrionale ed orientale scavalcano nella migrazione quelle che si riproducono nell'Europa centro-meridionale, raggiungendo l'Africa meridionale (soprattutto Botswana e Sudafrica), mentre quelle dell'Europa centrale, occidentale e sud-occidentale svernano nella regione delle foreste equatoriali che va dalla Guinea allo Zaire. Alcuni individui svernano ogni anno nell'Europa sud-occidentale e regolarmente nella Penisola Iberica meridionale ed in Nord Africa. Nel nostro Paese si stimano meno di 50 individui svernanti distribuiti soprattutto nelle isole maggiori e nelle regioni meridionali, ma con un numero crescente di segnalazioni anche dall’Italia centrale e settentrionale. Negli anni ‘70-’90 le popolazioni europee di Rondine hanno subito un declino demografico generalizzato del 20-60% in molti Paesi con tendenza recente alla stabilità. In Italia si stimano 500.0001.000.000 coppie nidificanti distribuite in modo pressoché uniforme lungo la penisola con l’eccezione di alcune aree di Puglia, Calabria e Sicilia.
Le intense attività di inanellamento dedicate alla specie producono una copertura geografica molto ampia, con campioni particolarmente vasti nelle regioni settentrionali continentali e dell’Italia centrale. Numeri rilevanti di inanellamenti si hanno anche da una serie di siti sia costieri sia insulari adriatici e tirrenici. Latitudinalmente altrettanto vasta la distribuzione degli inanellamenti di pulcini alle colonie, anche con campioni insulari.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 547.190). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il numero di rondini inanellate in Italia mostra una significativa tendenza positiva a partire dai primi anni ’80, con un incremento più marcato nella seconda metà degli anni ’90. Ciò in relazione prima al lancio del Progetto Rondine italiano, quindi del più vasto EURING Swallow Project, che ha visto il nostro Paese rivestire un ruolo particolarmente attivo soprattutto negli inanellamenti ai dormitori. A partire dalla metà degli anni ’90 i totali annuali hanno superato i 50.000 soggetti. Nel corso dell’anno si sono evidenziati due picchi di cattura che precedono e seguono la stagione riproduttiva e corrispondono agli inanellamenti di individui catturati durante la migrazione primaverile ed autunnale. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 367 366 356 575 740 677 493 620 8337 2961 2961
Ita-Est 291 268 315 336 1925 2628 984 3199 7823 1696 1696
Ita-Ita 2381 1109 208 329 83 74 41 33 962 2782 750
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Rondine - Hirundo rustica
Specie classicamente molto facile da marcare anche al nido, vede circa il 20% degli inanellamenti sia all’estero che in Italia riferiti a pulcini. La massima parte dei dati si riferisce a giovani dell’anno, catturati in gran numero in situazioni di dormitorio.
Sezione ricatture — Recoveries Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 1.475). Condizioni note 1.463 (99.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere, che si registrano a partire dagli anni ’30, aumentano in frequenza negli anni ’50, con un massimo relativo nella seconda metà degli anni ’60. Tornano quindi a diminuire nel decennio successivo. Più di recente, in relazione alle potenziate attività di inanellamento condotte in Italia, la frequenza delle segnalazioni cresce sensibilmente a partire dagli anni ’90, fino ad un massimo nella seconda metà del decennio. Analogo andamento quello dei dati di uccelli inanellati in Italia, con frequenze molto inferiori, rispetto alle segnalazioni estere, fino agli anni ’80, e molto più elevate, invece, negli ultimi anni del periodo considerato. Il massimo, anche in questo caso, coincide con quello riferito ai dati esteri, in relazione al massimo sforzo di campionamento legato al Progetto Rondine EURING.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 1.475). Circostanze note 1.393 (94.4%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La Rondine è specie protetta e tradizionalmente rispettata in Italia a partire dagli anni ’60. La massima parte delle ricatture origina da attività di inanellamento, mentre solo occasionali sono i casi di mortalità di origine antropica. Ben diversa la situazione delle segnalazioni all’estero, relativamente alle quali, a fronte della conferma dell’importanza delle attività di inanellamento quale fonte di controlli di uccelli inanellati, emerge chiaramente il problema di conservazione relativo a prelievo diretto esercitato dall’uomo nelle aree di svernamento africane, da dove origina oltre un terzo delle segnalazioni.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 268). Condizioni note 252 (94%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 268). Circostanze note 228 (85.1%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 357). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture estere in Italia interessano l’intero periodo di presenza della specie in Italia. Le prime rondini inanellate all’estero e segnalate nel nostro Paese raggiungono l’Italia dall’Africa alla fine di marzo, ed i movimenti si fanno nettamente più intensi in aprile, con un massimo di frequenze nella prima decade di maggio. Bassi i livelli di ricatture nel corso delle fasi della nidificazione, mentre nella migrazione post-riproduttiva, che ha inizio con la decade centrale di agosto, i numeri di uccelli ricatturati crescono in modo rilevante in settembre, quando la decade centrale vede il massimo annuale. In ottobre il calo delle segnalazioni diviene molto marcato, ed occasionali sono i dati registrati in novembre. La Rondine rappresenta la specie in assoluto più inanellata in Italia. Il vasto campione dei dati di inanellamento è stato analizzato per quanto concerne la fenologia della specie (Licheri & Spina 2002), indicando un andamento stagionale molto simile a quello mostrato dalle ricatture. In primavera i primi inanellamenti si hanno alla fine di marzo, i totali crescono nettamente in aprile, mentre l’indice relativo di abbondanza vede il suo massimo stagionale nella prima decade di maggio. L’intenso inanellamento di uccelli ai dormitori porta a numeri molto elevati di catture nelle fasi post-riproduttive, in particolare tra l’ultima decade di agosto e la prima di settembre. Il valore massimo annuale dell’indice relativo di abbondanza viene raggiunto nella decade centrale di agosto. Questo andamento, più precoce rispetto a quello delle ricatture, conferma l’arrivo posticipato delle rondini estere in Italia, rispetto alla presenza massiccia di giovani ai dormitori già nei mesi estivi. Con la fine di settembre si conferma l’abbandono del nostro Paese da parte delle rondini, in base sia ai bassi volumi di catture, sia a valori minimi dell’indice relativo di abbondanza.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 1.700). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Con l’eccezione di un unico caso, riguardante una rondine inanellata e ripresa in Italia, tutte le ricatture sono avvenute entro il sesto anno dall’inanellamento.
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 66). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La curva delle longevità mostra un andamento progressivo e compatibile con quanto noto per la specie.
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Rondine - Hirundo rustica
contesto, a fronte di un massimo di segnalazioni entro i 2.000 km, si raggiungono valori estremi superiori agli 8.000 km di distanza fino ai siti di segnalazione italiani, relativi alle rondini inanellate in Sud Africa.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia (Paesi euroasiatici e Nord Africa). Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy (Eurasian and North African countries).
Figura 15. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 366). Movements towards Italy.
Figura 14. Origine estera degli individui catturati in Italia (Paesi africani). Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy (African countries). L’Italia rappresenta un’area della massima importanza per il transito di rondini inanellate in un enorme bacino geografico. La Rondine è anche il Passeriforme paleartico più intensamente inanellato in Africa, dove le attività di marcaggio nelle aree di svernamento sono state ulteriormente intensificate in concomitanza con la realizzazione del progetto EURING. Gli uccelli presenti in Italia risultano marcati a partire dalle coste nordafricane, fino alle estreme latitudini meridionali del Sud Africa. Nel contesto europeo risultano segnalate in Italia rondini inanellate in tutti i Paesi europei, ad accezione di alcuni dell’area balcanica. I Paesi maggiormente rappresentati sono Slovenia, Germania, Svizzera e Francia. Rileviamo località che vanno dalla Norvegia e Finlandia centrali, all’Irlanda orientale ed al Portogallo meridionale, ad Est fino in Uzbekistan. In tale
Figura 16. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 357). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Molto ampio anche il bacino di origine dei pulcini ricatturati in Italia (fig. 17), che si estende dal Regno Unito alla Finlandia, all’Europa centro-settentrionale. Analizzati insieme al resto degli inanellamenti in periodo riproduttivo (fig. 18), questi dati indicano come la più importante area di origine delle popolazioni nidificanti segnalate in Italia sia incentrata ad oriente dei nostri confini, primariamente tra Slovenia e Croazia.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 192). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Da siti più orientali le segnalazioni si distribuiscono invece soprattutto lungo le coste adriatiche, a Sud fino in Basilicata, e sul versante tirrenico campano. Le fasi più intense del transito post-riproduttivo in Italia vedono un incremento nella lunghezza alare media, a suggerire il passaggio di popolazioni di origine geografica diversa. L’autunno vede il rapido accumulo di vaste riserve energetiche, come mostrato dalla frequenza rapidamente crescente di soggetti grassi tra le rondini inanellate in Italia, fino ad interessare la totalità degli individui nelle fasi stagionali più tardive, immediatamente precedenti la partenza verso l’Africa. Dettagliate ricerche svolte nel periodo pre-migratorio hanno dimostrato che in Italia l’ingrassamento ha inizio solo a quasi totale completamento della muta del corpo (Rubolini et al. 2002b). Inoltre la quantità di grasso che viene accumulato dalle rondini che lasciano l’Italia meridionale in autunno è correlata alla distanza che gli uccelli, totalmente privi di esperienza in quanto impegnati nella loro prima migrazione verso Sud, si accingono a dover superare attraverso le impegnative barriere ecologiche rappresentate dal Sahara e dal Mediterraneo (Rubolini et al. 2002a).
Figura 17. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 68). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 18. Distribuzione delle località estere di inanellamento o ricattura riferite alle pentadi del periodo di nidificazione di soggetti (pulli, giovani o adulti) marcati o segnalati in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 213). Spatial distribution abroad of ringing/recovery localities during the breeding season for birds (pulli, juveniles or adults) ringed/recovered in Italy in any period of the year. Le ricatture autunnali si distribuiscono lungo l’intera penisola e sulle isole maggiori, con una prevalenza di localizzazioni costiere. Le ricatture dirette (fig. 20) mostrano spostamenti prevalenti lungo direttrici N-S. Queste ricatture si concentrano in aree continentali ai piedi delle Alpi, provenendo dalla Scandinavia e da aree dell’Europa centro-settentrionale, mentre le più meridionali vanno ad interessare Sardegna e Sicilia.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 54). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Rondine - Hirundo rustica
Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 23). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 144). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Anche le segnalazioni primaverili interessano l’Italia a partire dalle latitudini estreme meridionali, in Sicilia, Calabria e Puglia, quindi anche la Sardegna meridionale e, verso nord, siti localizzati fino in ambito prealpino. A differenza di quanto osservato per l’autunno, le località di inanellamento estere si distribuiscono, più ad occidente in Europa settentrionale; ciò è particolarmente vero per Olanda, Belgio e Regno Unito. In quest’ultimo caso colpisce il numero di segnalazioni, viste anche le connessioni generalmente rare tra le isole britanniche e l’Italia (Spina & Volponi 2008 e questo volume). La fitta rete di movimenti primaverili in ambito mediterraneo che vengono ad interessare l’Italia viene confermata anche dalle ricatture dirette, dalle quali risultano evidenti le diverse direttrici seguite dagli uccelli, lungo assi S-N e SW-NE. Nel corso dei mesi di transito primaverile le rondini inanellate in Italia mostrano una progressiva diminuzione stagionale nelle lunghezze alari medie, alla luce della crescente presenza di soli uccelli appartenenti alle popolazioni italiane, una volta esaurito il passaggio di quelli di origine più settentrionale, caratterizzati da ali più lunghe.
Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 242). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. La Rondine è indubbiamente tra le specie per le quali si dispone del massimo numero di ricatture all’estero. Queste si distribuiscono nell’intero ciclo annuale, con concentrazioni nelle fasi primaverili e tardo-estive, che corrispondono alla massima intensità dei movimenti di migrazione e dispersione. In Europa si conferma ampiamente quanto sopra riportato, con segnalazioni in quasi tutti i Paesi dalla Spagna a Svezia e Polonia, a Sud fino in Croazia e Bosnia. Mancano, anche rispetto alla distribuzione delle aree di origine di rondini estere in Italia, segnalazioni da aree poste più ad oriente. A latitudini meridionali rispetto al nostro Paese colpisce la vastità dell’area geografica interessata da ricatture di rondini inanellate in Italia. A partire da Grecia e Turchia, rileviamo segnalazioni da quasi tutti i Paesi africani posti immediatamente a Sud del nostro, con frequenze elevate soprattutto in Nigeria e Repubblica Centro-africana. In un contesto geografico così vasto la distribuzione delle distanze percorse mostra efficacemente l’ampiezza della
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
fascia sahariana, pressoché priva di segnalazioni, e quindi il raggruppamento di segnalazioni comprese tra i 4.0005.000 km percorsi dai siti di inanellamento italiani.
Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia (Paesi euroasiatici e Nord Africa). Countries of recovery of birds ringed in Italy (Eurasian and North African countries).
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 268). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 27. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 242). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 25. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia (Paesi africani). Countries of recovery of birds ringed in Italy (African countries).
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Rondine - Hirundo rustica
Figura 29. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 54). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
Figura 28. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia come pulli (n = 28). Recoveries abroad of birds ringed as pulli in Italy.
Le rondini in transito in Italia e segnalate all’estero in periodo riproduttivo si dirigono essenzialmente a NE del nostro Paese ed in misura minore in aree poste a NW, fino nel Regno Unito.
Il massiccio sforzo di campionamento che ha visto l’Italia risultare il più attivo tra i molti Paesi aderenti al Progetto Rondine EURING ha portato un incremento netto nei totali di uccelli inanellati presso le colonie italiane. Ciò ha consentito, insieme anche al coinvolgimento diretto di inanellatori italiani nello studio dell’ecologia e delle problematiche di conservazione delle rondini in Africa, di migliorare significativamente la conoscenza delle aree di svernamento delle nostre popolazioni. Le rondini italiane trascorrono i mesi invernali soprattutto in aree della fascia centrale africana, dal Ghana alla Nigeria ed alla Repubblica Centro-africana. Le rondini raggiungono queste aree seguendo direttrici orientate essenzialmente N-S, come mostrato da ricatture dirette sia autunnali che invernali (figg. 30, 31). Da notare anche la rapidità di alcuni degli spostamenti, che portano gli uccelli ad aver raggiunto latitudini di svernamento già nel corso dell’autunno.
Figura 30. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 15). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
La gran parte degli inanellamenti effettuati in Italia riguarda dormitori localizzati in aree umide. L’insieme delle ricatture traccia una fitta rete di connessioni tra queste aree, insieme a spostamenti molto più estesi che giungono fino alle latitudini estreme meridionali della penisola ed alle isole.
Figura 33. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 1.101). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 31. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi del periodo successivo di svernamento (n = 4). Direct winter movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following winter.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 34. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 417). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within 1 year from ringing Molto diversamente orientati i movimenti di dispersione dei giovani, che risultano inoltre ben più estesi rispetto a quelli di dispersione natale (fig. 35). Questi ultimi sono in genere molto ridotti nella specie e difficilmente ricadono al di fuori dei 15 km utilizzati quali distanza minima per la selezione dei dati qui analizzati. Infatti disponiamo di due soli casi al riguardo, i quali confermano spostamenti molto ridotti (fig. 36).
Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1.109). National recoveries of birds ringed in Italy.
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Rondine - Hirundo rustica
Figura 35. Individui inanellati in Italia da pulli (età = 1) o giovani (età = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 27). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons.
Figura 36. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 2). Breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons.
The Barn Swallow is a common and widespread breeder, an abundant passage migrant and a rare wintering bird in Italy. The breeding population is estimated between 500,0001,000,000 pairs widely distributed all across the country, except some areas of Apulia, Calabria and Sicily. Intensive ringing activities have been carried out in Italy especially starting in the mid-‘90ies, firstly with the Italian Swallow Project, later within the larger EURING Swallow Project, where Italian ringers had an important role. Annual totals show a clear positive historical trend, with up to over 50,000 birds ringed annually starting from the mid-‘90ies, for a total 547,190 swallows marked between 1982-2003, making the Barn Swallow the most abundantly ringed species in Italy. A sample of 367 foreign recoveries has been analysed, starting in the ‘30ies and increasing during the ‘50ies, till a peak in the mid-‘60ies. A subsequent decline in recovery frequencies led to a new increase, linked to larger ringing efforts, in the ‘90ies. A similar trend of increase in the last decade of the century is recorded for recoveries of birds ringed in Italy. The vast majority of recoveries originate from live controls, with a minor fraction due to deliberate taking by man, the species being protected in Italy since the ‘60ies. A much higher frequency of dead recoveries refers to recoveries of Italian birds abroad, and has to do with the significant conservation problems faced by Swallows wintering in Central Africa. The earliest foreign recoveries in Italy are in late March, with more intense movements in April, with a peak in spring frequencies in the first decade of May. Post-nuptial movements of ringed foreign swallows start in the central decade of August and grow significantly in September, till an annual peak in the second decade and a sharp decline in October, with scanty data in November. Analyses of the large sample of birds ringed in Italy confirm the seasonal phenology of return movements, while showing an earlier post-nuptial pattern, with the annual peak of relative abundance in the central decade of August, indicating the later arrival of foreign birds in Italy and the early use of roosts by our breeding populations. The huge geographical area of ringing of birds recovered in Italy goes from the widest latitudinal range in Africa, ranging from the Cape northwards till Morocco and Tunisia, to the vast majority of European countries, except part of the Balkans. Slovenia, Germany, Switzerland and France are the most represented countries, but data range from central Norway and Finland to
eastern Ireland and southern Portugal, eastwards till Uzbekistan. The most important breeding areas of the birds recovered in Italy are east from our country, between Slovenia and Croatia. Autumn recoveries are distributed along the whole peninsula and the main islands, with a prevalence of coastal sites; direct recoveries are mainly along a N-S axis, from Scandinavia and central-northern Europe, while birds ringed more to the E are recovered especially along the Adriatic, south till Basilicata and along the western coast in Campania. During the most intense autumn passage period Barn Swallows ringed in Italy show a progressive increase in size, suggesting influxes of birds belonging to different geographical populations, as well as in fat score and body mass by birds ready to fly towards Africa when leaving our country. The distribution of the areas of origin of birds recovered in Italy in spring is more to the W-NW than in autumn, confirming intense connectivity also with countries like the UK. However Italy is a crossroad of routes followed by swallows in spring, as confirmed also by direct recoveries, with birds heading S-N, SW-NE, SE-NW. As spring progresses, swallows ringed in Italy show a declining trend in size, confirming the increase frequency of Italian birds as the passage of foreign, longer-winged ones seasonally declines. Recoveries abroad of Italian ringed Barn Swallows encompass the whole annual cycle, with peaks in the migratory periods. The geographical area of recovery is again huge, from Spain to Sweden and Poland, southwards till Croatia and Bosnia. South from Italy many countries host swallows ringed in Italy, from Turkey and Greece, through a large part of Africa, where frequencies are particularly high in Nigeria and Central African Republic and with the exception of many of the west and east African countries. Prevalent movements heading directly N-S towards wintering areas in Central Africa are confirmed also by direct recoveries of Italian chicks. Most of the recoveries abroad during the breeding season are to the NE from Italy. National recoveries show a dense network of connections between the main roosting sites, aside to longer displacements of birds involved in migratory movements. Data on natal dispersal have a more scattered orientation than the shorterdistance breeding dispersal events, almost invariably within the 15 km radius. The longevity curve shows an expected pattern based on what known for the species.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BALESTRUCCIO (Delichon urbica) [10010] NORTHERN HOUSE-MARTIN Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Irundinidi (Hirundinidae) Specie politipica a distribuzione paleartico-orientale, il Balestruccio è presente nel Paleartico occidentale ed in Italia con due sottospecie: D. u. urbicum distribuito in Europa centro-settentrionale ed Asia sino alla Siberia occidentale, e D. u. meridionale distribuito in Europa meridionale, Nord Africa e Asia centro-orientale. Migratore trans-sahariano il Balestruccio sverna in Africa tropicale, mentre pochi rari individui trascorrono l’inverno nel Bacino del Mediterraneo e nell'Europa occidentale. In Africa si riportano quartieri di svernamento tanto ampi quanto tuttora non sufficientemente descritti e conosciuti. L'areale riproduttivo interessa l'intero continente eurasiatico, dalla Gran Bretagna sino al Giappone, dove anche se presente nelle regioni sub-artiche e boreali, privilegia le zone a clima temperato e mediterraneo. Le popolazioni europee hanno subito vistosi cali demografici in molti Paesi posti alle medie ed alte latitudini e la specie è considerata nel complesso soggetta ad un moderato declino. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante irregolare. L'areale riproduttivo interessa l'intera penisola, con l’eccezione di ampie aree della Puglia orientale e meridionale. E’ presente nelle isole maggiori e su numerose delle piccole isole. Nel complesso la popolazione riproduttiva è stimata in 500.000-1.000.000 di coppie.
La localizzazione geografica dei siti di inanellamento comprende sia aree interne, dall’arco alpino alle basse latitudini della penisola, che costiere ed insulari. Queste ultime si riferiscono in particolare alla cattura di soggetti in migrazione primaverile. È infatti il transito di ritorno che vede i numeri più alti di uccelli inanellati, poichè offre condizioni particolarmente favorevoli per il marcaggio di questo Irundinide la cui cattura non risulta sempre agevole.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 7.381). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il contributo dei dati primaverili al campione degli inanellamenti spiega anche il forte incremento nei totali annuali registrato soprattutto negli anni ’90, di pari passo con il potenziamento delle attività del PPI. Ampia comunque la variabilità inter-annuale nel numero di soggetti catturati. Su base stagionale il livello massimo nell’indice relativo di abbondanza coincide con la terza decade di aprile.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 16 16 401 544 922 328 1096 328 1805 1351 640
Ita-Est 2 2 355 98 892
Ita-Ita 5 5 1286
892
137
1369 612 98
395 3834
186
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Balestruccio - Delichon urbica
Pochissimi, tra gli uccelli inanellati all’estero, i soggetti inanellati da pulcini al nido; la massima parte del campione si riferisce ad uccelli sviluppati, con una leggera prevalenza di adulti. Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 21). Condizioni note 20 (95.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 21). Circostanze note 9 (42.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Le segnalazioni estere sono irregolarmente distribuite a partire dalla seconda metà degli anni ’30, con un leggero aumento tra gli anni ’70 e ’90. I pochi dati italiani si suddividono tra gli anni ’30 e quindi a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Questo ultimo decennio si caratterizza per un aumento nei totali annuali di soggetti inanellati in Italia, con una percentuale nettamente prevalente per i mesi compresi tra aprile e maggio, in relazione soprattutto alle attività legate al PPI.
Tra gli uccelli ripresi in Italia prevalgono ampiamente i soggetti segnalati morti. Tra le modalità di ritrovamento un terzo circa è relativo a cattura diretta da parte dell’uomo ed un terzo ad attività di inanellamento. Abbastanza frequenti sono le segnalazioni legate a cause naturali (condizioni meteorologiche avverse). La specie è protetta in Italia dal 1967. Entrambi i soggetti italiani segnalati all’estero risultano deceduti in seguito ad abbattimento o cattura intenzionale.
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 22). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Circa la metà dei soggetti segnalati viene ripresa entro il primo autunno di vita, e quasi il 90% del pur modesto campione entro il secondo autunno. Ciò pur a fronte di longevità potenziali ben superiori per la specie, come peraltro confermato da individui che superano i dieci anni.
L’analisi delle condizioni fisiche degli uccelli inanellati nel nostro Paese tra agosto ed ottobre mostra un progressivo ed importante aumento nella frequenza di individui grassi e nel peso medio (Licheri & Spina 2002), il che conferma una strategia di accumulo di riserve energetiche in precedenza non chiaramente dimostrata per la specie, se si escludono indicazioni generiche relative alla Spagna (Hill 1992).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 15). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 16). Movements towards Italy.
La specie si caratterizza per percentuali molto basse di soggetti ricatturati, viste anche le abitudini prevalentemente aeree e la pressoché totale mancanza di comportamenti di dormitorio. Il campione delle segnalazioni estere in Italia è quindi degno di nota anche quando esaminato in un contesto internazionale. Le ricatture sono soprattutto concentrate nei mesi primaverili, tra la decade centrale di aprile e la seconda di giugno, con un massimo annuale nella prima di maggio, la quale vede anche il massimo degli inanellamenti su scala nazionale. Singole ricatture nelle fasi autunnali vanno dall’ultima decade di settembre alla prima di novembre; quest’ultimo dato risulta stagionalmente molto avanzato per quella che è la fenologia del Balestruccio in Italia.
Le ricatture si riferiscono a soggetti inanellati nell’Europa centro-settentrionale e nel Mediterraneo. Il Regno Unito vede ben sette segnalazioni, provenienti dall’Inghilterra centromeridionale e concentrate in ambiti costieri o insulari delle regioni dell’Italia tirrenica, con un soggetto riportato dalla Sicilia occidentale ed uno dall’estremità nord-occidentale della Sardegna, sull’Isola di Asinara. Queste ricatture rappresentano le localizzazioni più orientali nell’ambito del più ampio campione dei soggetti con anelli inglesi (Wernham et al. 2002), a suggerire come l’Italia sia attraversata da uccelli che seguono una rotta con componente SE-NW verso le latitudini dell’Europa nord-occidentale. Due soggetti provenienti da Polonia e Repubblica Ceca sono stati ricatturati in Italia meridionale, rispettivamente in Campania e Calabria. Le altre segnalazioni da latitudini centro-meridionali italiane si riferiscono a due balestrucci inanellati in migrazione a Malta. Le rimanenti ricatture, da Belgio, Svizzera e Germania, interessano anch’esse le regioni nord-occidentali italiane.
Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 15). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Balestruccio - Delichon urbica
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 13. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 7). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. I dati relativi al periodo riproduttivo confermano aree di origine poste a N-NW rispetto al nostro Paese.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 8). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 4). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Interessante soprattutto il dato inglese, che testimonia una rotta con componente spiccatamente orientale rispetto a quelle indicate dalle altre ricatture di balestrucci provenienti da questo Paese (Wernham et al. 2002). Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le due ricatture primaverili dirette da Malta confermano l’attraversamento di ampi tratti di mare da parte della specie. In entrambi i casi si tratta di soggetti segnalati nel nostro Paese in periodo di nidificazione.
Due le ricatture all’estero di soggetti inanellati in Italia; si tratta in un caso di una interessante segnalazione diretta di un soggetto marcato in Lombardia intorno alla fine di luglio e segnalato lungo la costa della Provenza ancora all’inizio di novembre. Un soggetto marcato sempre in Lombardia intorno alla metà di settembre risulta invece segnalato nella Svezia centro-meridionale in fase riproduttiva dopo un paio di anni dall’inanellamento.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 18. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 2), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records).
Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5). National recoveries of birds ringed in Italy. Poche le segnalazioni entro i confini nazionali, che testimoniano spostamenti sia lungo un asse E-W, che N-S attraverso la penisola e le isole. suggested based on data from Spain. Recoveries originate from central-northern Europe and the Mediterranean, with data from the breeding season mainly originating N-NW from our country. A sample of seven birds have been ringed in the UK and reported from coasts and islands in the Tyrrhenian, with one individual in western Sicily and another one in north-western Sardinia. These data offer the easternmost locations within the larger sample of martin recoveries from the UK, suggesting Italy to be crossed by birds heading towards north-western Europe, along a SENW route. Two birds ringed in Poland and Czech Republic have been recovered in southern Italy, the other data from the south referring to birds ringed while on spring migration in Malta. Birds ringed in Belgium, Switzerland and Germany have been found in the Italian NW. A single direct autumn recovery from the UK shows a NW-SE movement, differently from the main direction followed from the British Isles. Two direct spring recoveries from Malta, both reported during the breeding season in Italy, confirm the crossing of large stretches of sea. Two birds ringed in Lombardy have been reported from abroad, one marked in late July moving directly to the SW to be deliberately taken by man in the French Provence in early November, the other ringed in mid-September to die due to human-related causes in central-southern Sweden during the breeding season after a couple of years. The scanty national recoveries do not show specific patterns of movement. Approximately half of the birds were recovered within their first autumn, while more than 90% within their second year of life, despite the species being able to survive longer than ten years.
The Northern House-martin is a common and widespread breeder and a regular passage migrant in Italy, with a low number of wintering birds. An estimated population between 500,000-1,000,000 pairs breeds extensively from the Alps to the southernmost latitudes of the peninsula, as well as on the main islands and on several of the small ones. A total of 7,381 birds have been ringed between 1982-2003, with an increasing trend in annual totals from the late ‘80ies and large inter-annual variability in numbers. The trend is explained by the strong prevalence of birds ringed in spring especially at coastal or island sites. The distribution of ringing sites also involves inland areas both in the north and centre-south. A total of 16 foreign recoveries are available, from the ‘30ies and with a prevalence of data between the ‘70ies-‘90ies, while the smaller sample of data from Italian ringed birds is split between the ‘30ies and the late ‘90ies. The majority of cases refer to dead birds, with a prevalence of deliberate taking by man, followed by ringing controls and losses due to natural causes (e.g., adverse weather). The species is protected in Italy since 1967. Recoveries are mainly concentrated in spring, between the central decade of April and the second of June, with a maximum in the first of May, when also the national set of ringing totals shows its peak. Single autumn recoveries are between the last decade of September and the first of November, the latter representing a late record within the phenology at the national scale. Birds ringed in Italy between August and October show a progressive increase in fat and average body mass, confirming that birds store energy before leaving towards Africa, as a strategy which had been only
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CALANDRO (Anthus campestris) [10050] TAWNY PIPIT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae)
Specie politipica, presente nel Paleartico occidentale con la forma nominale, il Calandro è essenzialmente migratore. Sverna localmente nel Mediterraneo orientale in corrispondenza della regione Egea e delle coste turche, ma ha i principali quartieri di svernamento a Sud del Sahara fino all’Equatore. Le popolazioni numericamente più importanti sono legate all’area mediterranea ed alla Russia europea sud-orientale, con le più alte densità raggiunte in ambienti di tipo steppico, calanchivo e di duna costiera. Le popolazioni europee hanno subito rilevanti cali demografici e la specie è attualmente considerata in declino. In Italia è migratore regolare, nidificante con buoni numeri nelle regioni centro-meridionali e sulle isole maggiori, più raro nell’Italia settentrionale. La popolazione nazionale è stimata tra le 15.000 e le 40.000 coppie.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 560). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie poco frequente tra quelle inanellate in Italia, vede la massima parte delle catture concentrate nelle fasi primaverili. Da qui l’incremento nei numeri registrato negli anni ’90, in connessione con gli sviluppi del PPI, dopo un calo evidente nei primi anni ’80, dovuto alla sospensione dell’utilizzo di richiami nel corso delle attività di inanellamento. Anche negli anni caratterizzati dai massimi totali di catture, queste superano di poco i 50 soggetti.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita
Ita-Est 4 4 631
Ita-Ita 9 6 69
1092
117
846
48
2213 1230
374 142
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Considerato che i numeri più rilevanti di soggetti si riferiscono alla migrazione primaverile, la distribuzione dei siti di inanellamento si colloca primariamente sulle isole e lungo le coste tirreniche, oltre che sulla costa romagnola. Poche le località interne, con campioni numericamente molto modesti che tuttavia comprendono anche occasionali marcaggi di pulcini al nido.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 6). Condizioni note 6 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 6). Circostanze note 6 (100%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known. Tranne che per un caso, relativo ad un Calandro catturato deliberatamente e poi rilasciato, tutte le segnalazioni di uccelli ripresi in Italia si riferiscono a soggetti morti a causa di abbattimento o cattura deliberata da parte dell’uomo. Il Calandro gode in Italia dello status di specie protetta dal 1977. La medesima situazione si riscontra per gli esemplari inanellati in Italia e ripresi all’estero di cui sono note le condizioni (2 casi su 4) e le circostanze (3 casi su 4) di ricattura.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Sono disponibili solo dati originati da soggetti marcati in Italia nell’ambito di un ampio periodo di tempo, compreso tra gli anni ’30-’40 e successivamente a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Mancano segnalazioni relative a soggetti inanellati in periodi più recenti, nonostante i numeri relativamente alti che hanno caratterizzato l’inanellamento della specie in Italia a partire dagli anni ’90.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Figura 8. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Calandro - Anthus campestris
Le quattro ricatture all’estero sono distribuite nelle fasi di migrazione post-riproduttiva, con una segnalazione nella prima decade di luglio e le altre nell’ambito delle prime due decadi di settembre.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 9. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 4), con fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements towards Italy, with phenolgy of ringing and time elapsed to recovery.
Figura 10. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 6) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Tre dei soggetti segnalati sono stati marcati in Italia settentrionale e ritrovati in località poste a SW dell’Italia, in particolare nella Francia meridionale e nelle acque antistanti la località di Safi in Marocco. Il quarto individuo, inanellato lungo la costa marchigiana, risulta segnalato in un’area interna dell’Ucraina.
I pochi dati disponibili non consentono di identificare particolari modalità di spostamento; osserviamo movimenti su breve raggio nell’ambito delle regioni settentrionali, con un paio di casi su maggiore distanza, rispettivamente tra Lombardia e Piemonte, ed un soggetto marcato lungo la costa marchigiana in primavera che è stato ricatturato su quella campana.
The Tawny Pipit is a localised and scarce breeder in Italy, with an estimated population between 15,000-40,000 pairs mainly south of the Apennines. A rarely ringed species too, with a total of 560 birds between 1982-2003 and highest annual totals rarely exceeding 50 individuals; numbers have grown in the early ‘90ies, as an effect of the developments of PPI activities, given that the highest numbers of birds are ringed during spring migration. A small sample of data from Italian ringed birds is available, between the ‘30ies and ‘40ies and later from the second half of the ‘70ies. All data refer to birds deliberately taken by man, and the same is true for
recoveries abroad. In Italy the species is protected since 1977. The for recoveries abroad are in the post-nuptial phase, with one record in July and the others in September; three birds ringed in northern Italy have been reported from the SW in southern France and Morocco, while one bird ringed along the coast of Marche was recovered in Ukraine. The small sample of national recoveries does not allow to point out specific movement patterns; only two cases imply relatively longer movements, between Lombardy and Piedmont, while a bird ringed in Marche in spring was shot along the opposite coast of Campania.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
PRISPOLONE (Anthus trivialis) [10090] TREE PIPIT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae) Specie politipica a distribuzione eurasiatica il Prispolone è presente nel Paleartico occidentale con la forma nominale. Migratore trans-sahariano, in Europa ha ampio areale riproduttivo e popolazioni numericamente più importanti in Russia e Penisola Scandinava. È scarso in Portogallo ed Irlanda, e manca da Islanda, Spagna centro-meridionale ed isole maggiori mediterranee. Sverna in Africa centrale e sud-orientale, nella fascia che dalla costa atlantica della Guinea arriva ad Est sino all’Etiopia ed in Africa meridionale, dove raggiunge le regioni del Transvaal. Alcuni individui svernano nell’isole dell’Egeo, nei Paesi del Golfo Persico e probabilmente nell’Iran settentrionale. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante irregolare. L’areale riproduttivo interessa l’intero arco delle Alpi e la catena degli Appennini, nella fascia altitudinale dai 500 m s.l.m. fino al limite superiore della vegetazione arborea. La popolazione nazionale è stimata in 100.000-200.000 coppie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 60.434). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti mostrano un calo nei primi anni ’80 legato all’interruzione nell’uso di tecniche attive di cattura mediante i richiami acustici. Già a partire dalla metà degli anni ’80 i totali annuali tornano a crescere, con massimi assoluti con alcune migliaia di individui inanellati nei primi anni ’90. Successivamente i quantitativi tendono a diminuire, pur con ampie fluttuazioni inter-annuali. L’indice relativo di abbondanza calcolato in base ai dati di inanellamento mostra massimi coincidenti con quelli dei totali di catture, rispettivamente tra aprile e maggio per la migrazione primaverile e tra fine agosto e fine settembre per quella autunnale.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le catture si concentrano stagionalmente nelle fasi di migrazione; nel corso del transito post-nuziale prevalgono gli inanellamenti nella fascia prealpina, dal Friuli al Piemonte, con elevate concentrazioni in Lombardia. Alla migrazione primaverile si collegano invece i molti siti di inanellamento costieri ed insulari, che risultano maggiormente interessati dagli intensi movimenti di attraversamento del Mediterraneo.
Est-Ita 123 123 239 167 1253 1049 1212 734 2376 1831 1198
Ita-Est 34 34 367 238 1309
Ita-Ita 259 196 157
1237
28
4459 1330 238
907 2296
65
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Prispolone - Anthus trivialis
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 319). Condizioni note 310 (97.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Specie intensamente inanellata anche in impianti di cattura tradizionali sin dall’inizio delle attività in Italia, con conseguenti ricatture a partire già dalla seconda metà degli anni ’20. A queste segue un incremento nella prima metà degli anni ’30 ed una rapida diminuzione fino all’inizio degli anni ’60. Molto netto il successivo aumento, con un massimo negli anni ’70. Successivamente le ricatture nell’ambito dei confini nazionali diminuiscono fortemente ancora una volta, mentre colpisce il parallelo incremento delle segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia. Ciò a fronte di un andamento in parte fluttuante dei totali annuali di soggetti inanellati nel nostro Paese, che variano comunque intorno ad una media di circa 2.750 soggetti marcati. Da notare che la specie è rimasta tra quelle cacciabili in Italia fino all’emanazione della Legge n. 157/92. Le ricatture in Italia di prispoloni inanellati all’estero, prevalentemente legate ad attività venatoria (vedi oltre), mostrano un netto incremento storico a partire dagli anni ’50, con frequenze massime nel decennio a partire dalla seconda metà degli anni ’60, seguite da un netto a rapido decremento con l’inizio degli anni ’80.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 319). Circostanze note 311 (97.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tra le ricatture estere in Italia prevalgono ampiamente i soggetti morti a causa di abbattimento o cattura diretta. La seconda più frequente modalità di ritrovamento è rappresentata da soggetti controllati da inanellatori.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 34). Condizioni note 32 (94.1%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 31). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La massima parte del modesto campione di soggetti non sopravvive oltre la prima migrazione autunnale attraverso l’Italia; singoli individui sopravvivono per un anno, pur a fronte di longevità in natura superiori agli otto anni.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 34). Circostanze note 28 (82.4%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Anche le segnalazioni all’estero di uccelli marcati in Italia vedono una prevalenza di soggetti abbattuti o catturati; molto più frequenti, rispetto a quanto segnalato nel nostro Paese, risultano invece le uccisioni da parte di animali domestici ed il contributo offerto dalle attività di inanellamento.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 115). Phenology of foreign recoveries in Italy. La totalità delle segnalazioni estere si concentra nelle fasi della migrazione autunnale, dalla decade centrale di agosto, con un aumento netto nelle due ultime decadi di settembre, cui fa seguito una rapida diminuzione in ottobre e singole segnalazioni in novembre. L’andamento autunnale ricalca pienamente quello che scaturisce dai totali di inanellamento ed anche dall’indice relativo di abbondanza desunto dagli stessi. Da notare che i prispoloni in transito in Italia tra agosto ed ottobre mostrano ali progressivamente più lunghe, il che potrebbe suggerire il transito di popolazioni di origine progressivamente più settentrionale, pur a fronte di una variazione clinale nelle dimensioni non particolarmente marcata. Le fasi della migrazione autunnale si caratterizzano anche per un incremento stagionale importante e rapido nel peso medio e nella frequenza di soggetti grassi, i quali superano la metà di quelli marcati nelle fasi terminali di presenza della specie nel nostro Paese. Mancano del tutto le
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 336). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
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Prispolone - Anthus trivialis
ricatture primaverili, pur a fronte di un transito che, in base ai dati di prima cattura, è compreso tra la terza decade di marzo e l’ultima di maggio, con un picco nella terza decade di aprile.
Paese. La regione baltica vede il massimo numero di soggetti inanellati, prevalentemente ma non esclusivamente in siti costieri, caratterizzati per la presenza di importanti osservatori ornitologici svedesi, finlandesi, russi e polacchi. Paesi dell’Europa centro-orientale, come Germania e Repubblica Ceca, sono origine di un secondo insieme nutrito di soggetti ricatturati in Italia. Località più occidentali di inanellamento sono infine distribuite in Olanda, Svizzera e Francia. La Pianura Padana centro-orientale, il comparto prealpino, insieme al Friuli ed all’Alto Adriatico sono siti di concentrazione delle località di ricattura. A questi seguono aree dell’Italia centrale, ed in particolare la Toscana, mentre un modesto numero di ricatture si distribuisce lungo le coste tirreniche, dalla Liguria allo Stretto di Messina. Occasionali le segnalazioni lungo il versante adriatico.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 115).
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Le segnalazioni si concentrano soprattutto su distanze comprese tra 1.000-2.000 km, a confermare aree di origine nettamente settentrionali in Europa.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 123). Movements towards Italy. Il bacino geografico di origine dei prispoloni segnalati in Italia comprende un’area relativamente ristretta, in termini di longitudine, posta essenzialmente a NE rispetto al nostro
Figura 16.. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 23). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Il buon numero di segnalazioni di soggetti inanellati da pulcini conferma come entrambe le aree principali di inanellamento dei prispoloni segnalati in Italia siano di effettiva origine di popolazioni che transitano nel nostro Paese dirette verso i quartieri di svernamento africani. Le località di inanellamento più orientali producono ricatture alle latitudini più meridionali tra quelle italiane, indicando spostamenti pressoché paralleli, diretti verso SW, da parte di soggetti provenienti da zone di nidificazione diverse.
L’analisi della distribuzione geografica dei siti di inanellamento di uccelli di origine geografica nota mostra come prevalente l’area baltica e dell’Europa centro-orientale.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 47). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Importanti spostamenti verso SW, con una concentrazione di ricatture nell’estremo NE italiano, sono confermati dalle numerose ricatture autunnali dirette. Gli uccelli si spostano con flussi importanti allineati su una rotta E-W lungo l’area prealpina e padana; altri attraversano direttamente gli Appennini, raggiungendo la Toscana interna e tirrenica, verosimilmente pronti ad attraversare da lì il Tirreno settentrionale diretti verso le coste africane.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 53). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 33). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 115). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
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Prispolone - Anthus trivialis
Il campione delle segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia vede una prevalenza di casi nelle fasi di migrazione primaverile, con soggetti ricatturati anche in periodo riproduttivo. La migrazione autunnale conferma un transito intenso in settembre.
La distribuzione degli inanellamenti che producono ricatture all’estero è più occidentale, nelle nostre Regioni settentrionali, rispetto a quella mostrata dalle ricatture di soggetti esteri. Altri siti di inanellamento sono tutti in contesti costieri ed insulari, a confermare situazioni di marcaggi anche nel corso della migrazione primaverile. La distribuzione delle segnalazioni all’estero conferma da un lato l’importanza del Baltico e dei Paesi scandinavi, ampliando l’area interessata dai movimenti della specie anche alla Russia ed al Regno Unito. Nei quadranti meridionali rispetto all’Italia prevalgono le località nordafricane, dalla Tunisia al Marocco; molto interessanti risultano infine le due segnalazioni da aree potenziali di svernamento sub-sahariane, rispettivamente in Chad e Ghana.
Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 33). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 24. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 33), con fenologia di ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 34). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 25. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 11). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). Interessante l’unico caso di connettività con il Regno Unito, tramite un soggetto segnalato nell’Inghilterra orientale in periodo di nidificazione.
Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 196). National recoveries of birds ringed in Italy. Intensi spostamenti nell’area Padana e prealpina sono confermati dalle numerose ricatture, generalmente su breve raggio, localizzate soprattutto in Friuli, Veneto e Lombardia. Anche nei pressi di siti di inanellamento liguri e toscani troviamo una serie di segnalazioni su breve o brevissima distanza, mentre movimenti più importanti sono quelli che collegano il Friuli con Umbria e Toscana, oppure la Liguria con la Sicilia orientale, o il Lazio con la Puglia meridionale.
Figura 26. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 2). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period.
Figura 28. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 192). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Una netta componente S-N nei movimenti primaverili attraverso l’Italia è indicata da queste ricatture dirette di due soggetti inanellati nell’ultima decade di aprile lungo la costa marchigiana e segnalati, rispettivamente dopo uno e due mesi, in Finlandia e Svezia.
Come evidente anche dalla carta riassuntiva, la massima parte delle ricatture avviene entro poche decine di chilometri dal sito di inanellamento.
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Prispolone - Anthus trivialis
The Tree Pipit is a regular breeder, a common passage migrant and a winter visitor in Italy, with an estimated national population between 100,000-200,000 pairs widely distributed across the Alps and along the Apennines. A commonly ringed species, with a total of 60,434 birds marked between 1982-2003 and high annual totals of up to over 3,000 birds in the early ‘90ies. The index of relative abundance as calculated based on first-capture data matches the seasonal distribution of ringing totals, with peaks between April and May for spring migration and late August to late September for post-nuptial movements, respectively. In spring most birds are ringed are in coastal areas and on islands, given the numbers involved in active sea crossing. Data on post-nuptial movements are concentrated in northern Italy, and mainly across a wide altitudinal range along the Prealps. Available recoveries include 123 foreign data and a larger sample of records on Italian ringed birds. Foreign recoveries are distributed from the ‘40ies, with a clear increase in frequencies between the late ‘60ies‘70ies and a later sharp decline. The species has been protected in Italy since 1992. Data on Italian ringed birds date back from the ‘20ies, with following increases in the ‘30ies and more clearly in the ‘70ies. Italian recoveries abroad have a more recent historical distribution. Over 90% of recoveries in Italy refer to birds dead mainly due to deliberate taking by man, the second most frequent circumstance being represented by ringing controls. Italian records abroad have a lower frequency of dead recoveries, a significant contribution of domestic predators and a higher percentage of live controls. All foreign recoveries refer to post-nuptial movements, starting in mid-August and a peak in the last two decades of September, followed by a fast decline. This phenology matches the one described based on ringing data. During the autumn passage Tree Pipits ringed in Italy show a progressive seasonal increase in size, which might be related to birds belonging to different
populations. Also average body mass values and frequencies of fat birds clearly increase in this period, with over 50% of fat birds in the later phases of passage. A rather restricted area hosts most of the ringing sites of birds recorded in Italy, mainly NE from our country. Most birds have been ringed around the Baltic, largely at important coastal bird observatories in Finland, Sweden and Russia. Several cases also originate from centraleastern Europe, while the westernmost ringing sites are in The Netherlands, Switzerland and France. Data on chicks confirm breeding populations NE from Italy. Recovery sites are mainly in the central-eastern Po plain and the Prealps, together with Friuli and the northern Adriatic. Birds are also reported from Tuscany in central Italy, with lower numbers further to the south. Movements along a NE-SW axis are confirmed by the direct autumn recoveries towards the alpine area and the Po plain, with birds moving further and crossing the Apennines to be recovered in Tuscany, most likely along a route heading towards Africa through the Tyrrhenian. Italian recoveries abroad show a prevalence of cases in spring, with data also from the breeding and post-nuptial seasons. The distribution of recovery sites further extends the geographical area of connectivity with our country, including Russia to the E and the UK to the W. Lower latitudes refer to the coasts of North Africa, with records in Tunisia, Algeria and Morocco, as well as to wintering areas south of the Sahara, with single data from Chad and Ghana. Recoveries abroad during the breeding season confirm the area of origin as derived from foreign recoveries, but also include the UK. Fairly direct movements along a S-N axis are suggested by a couple of direct spring recoveries towards Finland and Sweden. National recoveries mainly show short-distance movements within 50-100 km, both within northern Italy and around Tuscany, with single longer displacements. The vast majority of the small sample of data indicates longevities not beyond the first autumn of life.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
PISPOLA (Anthus pratensis) [10110] MEADOW PIPIT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae)
Specie politipica distribuita nel Paleartico occidentale con due sottospecie, la Pispola ha areale riproduttivo che comprende le regioni europee centro-settentrionali, dall’Islanda fino agli Urali, e quartieri di svernamento in Europa centromeridionale, bacino del Mediterraneo e Medio Oriente. Le popolazioni dell’Europa occidentale sono residenti e dispersive, mentre quelle settentrionali ed orientali sono migratrici su media distanza. In Italia è migratrice regolare, svernante e possibile nidificante irregolare.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 12.489). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Nonostante la specie non sia molto inanellata in Italia, il campione mostra un primo aumento dei totali annuali tra la seconda metà degli anni ’80 ed i primi anni ’90, ed un incremento ancor più marcato nella seconda metà di questo stesso decennio, fino a valori superiori al migliaio di individui. Gli inanellamenti si riferiscono ai periodi di migrazione primaverile (con picchi tra marzo ed aprile) ed autunnale (tra ottobre e novembre); in primavera si notano buoni livelli nell’indice di abbondanza della specie.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Su scala nazionale i siti di inanellamento risultano ben distribuiti ed offrono una buona copertura geografica, con dati autunnali relativi primariamente alle regioni settentrionali ed alle Prealpi; le catture primaverili sono localizzate soprattutto in ambiti costieri ed insulari e si riferiscono a soggetti che superano il Mediterraneo centrale nel corso della migrazione di ritorno
Est-Ita 179 179 248 142 1206 1709 1210 1867 3313 3350 523
Ita-Est 17 17 723
Ita-Ita 302 105 262
1130
133
1113
94
2854 2285
789 2064
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Pispola - Anthus pratensis
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 284). Condizioni note 264 (93%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 284). Circostanze note 256 (90.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La quasi totalità delle ricatture in Italia si riferisce ad uccelli morti per abbattimento diretto o cattura intenzionale. Occasionali le morti dovute ad altre cause, mentre l’inanellamento produce una frazione irrisoria di segnalazioni. La specie è stata formalmente protetta in Italia dal 1977.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni di soggetti marcati in Italia vedono un primo blocco negli anni ’30 e ’40, quindi un picco relativo nella seconda metà degli anni ’50 ed un massimo nella prima metà degli anni ’70; successivamente le ricatture calano drasticamente in frequenza. Ricatture all’estero di soggetti marcati in Italia vedono anch’esse un primo massimo all’inizio degli anni ’70, ma aumentano ancor più a partire dagli anni ’90. Pispole inanellate all’estero sono segnalate in Italia a partire dagli anni ’40, e la loro frequenza cresce nettamente soprattutto fino alla fine degli anni ’60, mantenendosi su frequenze abbastanza elevate per l’intero decennio successivo. Occasionali sono le osservazioni nell’ultimo decennio qui considerato.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 17). Condizioni note 12 (70.6%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 17). Circostanze note 12 (70.6%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Il più modesto campione di ricatture italiane all’estero risulta anch’esso composto in prevalenza di casi di mortalità dovuta all’azione diretta o indiretta dell’uomo.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 166). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 277). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Le ricatture estere in Italia si concentrano primariamente nelle fasi di migrazione autunnale, a partire da settembre, con un forte incremento nelle due ultime decadi di ottobre ed una progressiva diminuzione in novembre. La specie rimane a svernare nel nostro Paese, come confermato dalle osservazioni in dicembre e gennaio, seguite da singole segnalazioni occasionali nei mesi primaverili, fino alla decade centrale di aprile. L’andamento autunnale ricalca quello desunto dall’analisi degli inanellamenti in Italia, il quale indica nella decade centrale di ottobre il picco massimo sia nei soggetti catturati che nell’indice relativo di abbondanza su base annuale. Tra settembre e dicembre è anche evidente la tendenza all’aumento progressivo della lunghezza alare media e del peso negli uccelli inanellati, il che suggerisce il transito di popolazioni geografiche diverse, pur se non vengono descritte chiare variazioni geografiche su base dimensionale. Interessante la differenza riscontrata nelle fasi primaverili, per le quali i dati di inanellamento confermano comunque un transito regolare e non indifferente della specie, con indici di abbondanza che mostrano una crescita progressiva da gennaio ad un massimo stagionale rilevato nella prima decade di aprile, seguito da una diminuzione rapida entro la metà di maggio. La collocazione stagionale della stagione venatoria, alla luce delle circostanze di ritrovamento, può spiegare questa pressoché totale assenza di ricatture primaverili.
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 21). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Numericamente modesto il campione relativo a soggetti di longevità certa; tuttavia colpisce come la totalità di questi animali non risulti sopravvivere oltre il primo autunno, a conferma dell’effetto dell’azione umana nel nostro Paese, ed in particolare della caccia, sulla longevità di questi uccelli, appartenenti ad una specie che in natura risulta sopravvivere anche 7-8 anni.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Pispola - Anthus pratensis
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 166). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Le distanze percorse sono ampiamente distribuite dalle poche centinaia ad oltre 3.000 km, proprio a confermare l’ampia area geografica di origine dei soggetti che giungono in Italia.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 179). Movements towards Italy. L’area geografica di origine dei soggetti segnalati in Italia comprende primariamente comparti baltici e scandinavi, aree dell’Europa centro-orientale ed anche regioni soprattutto costiere dell’Europa nord-occidentale. Spostamenti molto estesi portano in Italia pispole provenienti dalle latitudini più settentrionali della Norvegia e dalle coste dello stesso Mare di Barents. Alla luce di rotte principali che portano vasti contingenti di uccelli attraverso l’Europa e verso le aree di svernamento del bacino del Mediterraneo e del Nordafrica soprattutto lungo assi NE-SW in autunno, l’Italia mostra un ruolo di particolare rilievo in quanto evidentemente riceve, nel corso dell’anno, soggetti appartenenti a popolazioni geografiche diverse. Una parte rilevante delle ricatture origina da aree geografiche che vedono popolazioni di Pispola totalmente migratrici anche su distanze considerevoli; al tempo stesso sono rappresentati anche uccelli appartenenti a popolazioni solo parzialmente migratrici (vedi oltre). La distribuzione delle molte ricatture coinvolge primariamente l’intero complesso delle regioni settentrionali e dell’Alto Adriatico. Importanti concentrazioni di segnalazioni si hanno sulla costa dell’Emilia-Romagna e delle Marche settentrionali sul versante adriatico, e quindi della Toscana su quello tirrenico, ivi comprese anche alcune ricatture sulle isole dell’Arcipelago toscano. La specie è molto meno presente, come ricatture, a latitudini più meridionali, con pochi casi segnalati in Campania e Puglia sulla penisola, e due interessanti ricatture dalla Sardegna, a testimoniare anche dell’attraversamento di estesi bracci di mare.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 14). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. I soggetti marcati da pulcini confermano la localizzazione delle diverse popolazioni geografiche che raggiungono l’Italia; tra queste ricatture, interessanti il caso dall’Inghilterra orientale e quello dalle coste del Mare di Barents, che rappresenta l’origine più settentrionale.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. I Paesi dell’Europa centro-orientale, ed in particolar modo la Repubblica Ceca, risultano le aree di origine principali di soggetti marcati nelle fasi riproduttive.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 38). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 86). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 17). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 146).
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Pispola - Anthus pratensis
Numerose le ricatture dirette autunnali (fig. 19); queste confermano in maniera ancor più evidente come l’Italia venga raggiunta sia da soggetti che provengono da N e NW, sia da contingenti che seguono invece rotte verso SW e che raggiungono il nostro Paese per svernarvi oppure per attraversarlo diretti verso le coste nordafricane. La distribuzione geografica delle ricatture nei mesi invernali (fig. 20) non mostra differenze sostanziali rispetto a quanto osservato in autunno; l’unico dato in Sardegna si riferisce proprio alle fasi di svernamento.
Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 17). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 2). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Due sole segnalazioni primaverili si riferiscono entrambe alle coste dell’Alto Tirreno. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 24. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 16), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Figura 22. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Alla luce delle direttrici di spostamento suggerite dalle ricatture autunnali dall’estero, le coste nordafricane rappresentano la destinazione principale delle pispole che proseguono il loro viaggio dopo aver raggiunto l’Italia. La costa mediterranea dell’Algeria è nota per essere area di forte pressione venatoria su numerose specie di Passeriformi svernanti e ciò potrebbe spiegare la netta concentrazione di ricatture proprio nell’area della Grande Kabile. Occasionali ma degne di nota le ricatture in aree più meridionali e continentali di Algeria e Tunisia, al limite meridionale dell’areale di svernamento della specie in Nordafrica. Anche questo campione di dati offre un ulteriore caso di connettività con le coste del Mare di Barents.
The Meadow Pipit is a regular passage migrant and winter visitor in Italy, where its breeding status is uncertain. A total of 12,489 birds have been ringed between 1982-2003, with a first increase in annual totals in the late ‘80ies and early ‘90ies, with a stronger one at the end of the decade, up to over 1,000 birds. The distribution of ringing localities offers quite a good national coverage, sites in the northern regions being primarily related to autumn passage and those on coasts and islands to spring passage, when birds actively cross also the central Mediterranean and the national set of ringing data shows good values of abundance. A sample of 178 foreign recoveries is available, with a larger set of data on birds ringed in Italy. The earliest foreign records are in the late ‘40ies, followed by a clear increase in frequencies till a peak in the second half of the ‘60ies. Records of Italian ringed birds abroad increase in the ‘70ies and even more in the ‘90ies. Well over 90% of recoveries in Italy are due to deliberate taking by man; the species has been formally protected in our country since 1977. Also the majority of the small sample of recoveries abroad originates from direct or indirect human activities. Foreign recoveries are concentrated in the post-nuptial phase, starting with early September and with a strong increase in the last two decades of October and a later sharp decline in November. Wintering birds are represented by recoveries in December and January, followed by scanty records in spring. This seasonal pattern matches the one derived from the national set of ringing data. An increase in size is recorded between September and December, together with a progressive raise in average body mass values. A clear difference is recorded with the spring phenology as derived from first capture data, which shows regular and important presence of the species during return movements, the index of relative abundance increasing from January, with a seasonal peak in the first decade of April, followed by a fast decline within May. This difference may be due to the seasonal limits of the hunting season, given the contribution of hunting recoveries to the general sample. The geographical area of ringing of birds found in Italy shows a concentration of records in Scandinavia and the Baltic, with data from central-eastern, as well as north-western Europe. Longest movements lead birds into Italy from the highest latitudes of Norway and the Barents Sea. Recovery sites are concentrated along the coasts of Emilia-Romagna and Marche in the Adriatic, but also along the Tyrrhenian coast of Tuscany, including reports from the local islands. Scanty records come from more southern latitudes, with two data from Sardinia confirming sea crossing. A good sample of direct autumn recoveries confirms routes leading birds towards Italy both from the N-NE and from NW. No clear difference is observed in the winter distribution of recoveries. The coasts of North Africa have the highest number of autumn recoveries of birds ringed in Italy, with the Grande Kabile hosting most records, as an area which is well known for the strong hunting pressure also on songbirds. National recoveries show a prevalence of E-W movements across the Po plain; birds ringed on the coast of Friuli are reported from more southern sites along the Adriatic. Pipits marked in Emilia-Romagna and Marche have been found to the SW, in Umbria and Tuscany, till southern Sardinia. The small sample of data allowing longevity calculation is all made of birds which did not survive their first autumn, which can be explained by the absolute prevalence of dead recoveries due to direct human activity.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 105). National recoveries of birds ringed in Italy. Intensi spostamenti con componente prevalente E-W si registrano nelle regioni della Pianura Padana, in particolare tra Friuli, Veneto e Lombardia. Uccelli inanellati lungo la costa friulana vengono ricatturati più a Sud lungo l’Alto Adriatico, in Emilia-Romagna e nelle Marche. Dalla costa emiliana e marchigiana una serie di soggetti risulta segnalata a SW, in località umbre e della Toscana continentale e tirrenica, giungendo fino in Sardegna meridionale.
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PISPOLA GOLAROSSA (Anthus cervinus) [10110] RED-THROATED PIPIT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae) Specie monotipica a distribuzione artica, la Pispola golarossa migra tra i quartieri riproduttivi e quelli di svernamento nell’Africa tropicale e nel nord-est asiatico. Alcuni siti di svernamento sono localizzati nel bacino del Mediterraneo, lungo la costa meridionale della Turchia ed in alcuni tratti della costa tunisina e libica. In Italia è considerata migratrice regolare e svernante irregolare nelle regioni sud-orientali (Puglia, Sicilia).
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 104). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie è indubbiamente poco frequente in Italia ma ha comunque visto un incremento delle catture in relazione alle attività del PPI a partire dalla fine degli anni ’80. I totali annuali non superano comunque mai le poche decine di individui, con un massimo nel 1993 ed un totale complessivo, in due anni, appena superiore al centinaio di soggetti.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Tra le poche località di inanellamento alcuni siti costieri posti tra Marche ed Emilia-Romagna, siti insulari nell’area tirrenica, con campioni relativamente più ampi in isole dell’Arcipelago Toscano, e pochi soggetti marcati in contesti continentali nelle regioni nord-orientali.
Est-Ita 4 4 35
Ita-Est 1 1 713
1946
930
1887
930
2294 37
930 713
Ita-Ita
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione inanellamento — Ringing data
I soggetti segnalati in Italia originano da latitudini spiccatamente settentrionali, due dalla Finlandia ed uno rispettivamente da Norvegia e Svezia meridionali. Le ricatture sono tutte dirette autunnali, a conferma di movimenti con forte componente N-S attraverso l’Europa e verso le aree di svernamento sub-sahariane, che fanno di questa specie in assoluto quella con più spiccate tendenze migratorie tra le Pispole note per l’Italia. Le località di ritrovamento sono nelle regioni nord-orientali, lungo la costa toscana e nell’area dello Stretto di Messina. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le poche ricatture estere in Italia sono distribuite in un decennio, a partire dalla seconda metà degli anni ’50; più di recente, intorno alla fine degli anni ’80, si colloca l’unico dato italiano all’estero.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy Le segnalazioni in Italia sono tutte relative a soggetti abbattuti, peraltro prima che la specie venisse formalmente protetta nel nostro Paese, a partire dal 1977. Le ricatture sono concentrate in ottobre (due nella prima decade, una nella seconda) e novembre (una nella prima decade). Le ricatture dalla Norvegia indicano movimenti post-riproduttivi prolungati, da agosto fino in ottobre. Presenze tardive della specie, tra ottobre e novembre, sono registrate anche in altre aree mediterranee, quali Malta, Cipro e Tunisia.
Figura 5. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 1), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). L’unica segnalazione italiana all’estero si riferisce ad un soggetto marcato in migrazione primaverile lungo la costa emiliana e controllato da inanellatori, nel tardo aprile a due anni di distanza, a Malta. Anche questa ricattura suggerisce spostamenti di ritorno con spiccata direttrice S-N. The Red-throated Pipit is a regular but scarce passage migrant in Italy, with occasional winter records in the SE. A total of only 104 birds have been ringed in Italy between 1982-2003, with an increase in the ‘90ies, mainly linked to PPI activities, and annual totals never exceeding few dozen birds. Ringing sites are mainly along the coasts of Emilia-Romagna and Marche, in Tuscany, where most data come from the islands, and in continental areas of northern Italy. Only four foreign recoveries are available, between the ‘60ies-‘70ies, all referring to birds deliberately taken by man. The species is protected in Italy since 1977. These recoveries are in October and November, seasonally late records of the species being reported also from other areas of the Mediterranean; two birds had been ringed in Finland and one each on Norway and Sweden. Recoveries took place in the NE of Italy, in Tuscany and in the Strait of Messina. One bird ringed on the coast of Emilia-Romagna while on spring migration in early May has been controlled by Maltese ringers in late April after two years. Figura 4. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 4), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
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SPIONCELLO (Anthus spinoletta) [10141] SPIONCELLO MARINO (Anthus petrosus) [10142] WATER PIPIT – ROCK PIPIT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae)
Sino alla fine degli anni 1990, lo Spinocello marino (Anthus petrosus) e lo Spioncello del Pacifico (A. rubescens) venivano considerati conspecifici dello Spioncello e riuniti in un’unica specie (A. spinoletta). In passato, pertanto, la gran parte dei dati di inanellamento e di ricattura di queste tre specie tra loro oggi distinte non venivano differenziati, ma riuniti sotto il medesimo codice EURING 10140. Anche nella banca dati italiana la gran parte dei dati di ricattura non distingue le diverse specie e pertanto Spioncello e Spioncello marino vengono qui trattati insieme. Specie politipica a distribuzione eurocentroasiatica, presente nel Paleartico occidentale con due sottospecie, lo Spioncello si riproduce in Europa nelle aree montane dei Pirenei, del Massiccio Centrale, della catena dello Jura, nella Foresta Nera, e su Appennini, Alpi e Carpazi. Le popolazioni europee non mostrano tendenze demografiche preoccupanti. La nidificazione ha luogo in fasce altitudinali comprese tra 600-2.500 m s.l.m. Le diverse popolazioni sono migratrici o migratrici parziali. Molti individui lasciano i territori riproduttivi per scendere nelle vallate sottostanti, altri si muovono verso ampi corpi lacustri o fluviali, altri ancora raggiungono le coste del Mare del Nord, dell’Atlantico e del Mediterraneo. Un numero minore sverna nel Maghreb. In Italia lo Spioncello è nidificante, migratore regolare e svernante. Nidifica diffusamente sulla catena alpina in pascoli e praterie d’altitudine con vegetazione
erbacea scarsa e rocce affioranti, mentre è più scarso e localizzato lungo la dorsale appenninica. E’ assente dalla Sicilia e poco comune in Sardegna dove è presente soprattutto sul Gennargentu. La popolazione nazionale è stimata tra 70.000-150.000 coppie. Lo Spioncello marino è specie politipica a distribuzione atlantica presente nel Paleartico occidentale con due-tre sottospecie. In Europa è presente alle più alte latitudini con popolazioni ampiamente residenti sebbene possa compiere spostamenti anche importanti dalla Penisola Scandinava verso il Regno Unito, le coste dell’Europa nord-occidentale ed atlantica e del Marocco nord-occidentale. In Italia lo Spioncello marino è molto raro, con un totale di 10 segnalazioni accettate concentrate nelle regioni settentrionali ed in prevalenza in località costiere o di pianura. Le aree di inanellamento italiane di Spioncello sono soprattutto distribuite nelle regioni settentrionali continentali, anche se la specie non risulta limitata al solo ambito alpino. La distribuzione e le dimensioni dei campioni di catture a latitudini più meridionali confermano una più scarsa presenza della specie in ambito peninsulare, dove si registrano siti localizzati lungo entrambe le coste, nei quali si marcano soggetti in migrazione, come pure in ambito più prettamente appenninico. Nessuno Spioncello marino è stato inanellato in Italia.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 2.255). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
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L’inanellamento dello Spioncello ha mostrato una tendenza positiva a partire dalla fine degli anni ’80, con numeri più elevati intorno alla metà degli anni ’90 e totali annuali che variano anche sensibilmente intorno ai 150 soggetti, per un totale superiore ai 2.000 individui marcati. Prevalgono le catture distribuite nel corso delle migrazioni e dello svernamento, essendo pressoché assenti quelle nelle fasi riproduttive. Una concentrazione di dati si riferisce alla migrazione autunnale, compresa tra settembre e novembre; anche i mesi dello svernamento vedono sufficienti numeri di soggetti marcati, mentre i movimenti di ritorno hanno luogo tra febbraio ed aprile. I totali annuali di Spioncelli inanellati in Italia sono modesti, ma mostrano un positivo aumento nel periodo considerato.
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 38 38 413 464 559 568 425 232 2002 3688 3458
Ita-Est
Ita-Ita 33 24 125 66 53 213 402 Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
I soggetti inanellati all’estero appartengono alle varie classi di età, mentre tra quelli marcati in Italia prevalgono animali di cui non è stata determinata l’età.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 62). Condizioni note 59 (95.2%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 62). Circostanze note 55 (88.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
La quasi totalità delle segnalazioni si riferisce a soggetti morti a causa di abbattimento o cattura da parte dell’uomo. Esiguo il contributo offerto dal controllo effettuato dagli inanellatori italiani. La specie è protetta in Italia dal 1977.
L’andamento storico delle segnalazioni estere in Italia non differisce molto da quello entro i confini nazionali. I dati mostrano un aumento sensibile soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni ’50, con un picco a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, seguito da una forte diminuzione a partire dagli anni ’80.
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Spioncello - Anthus spinoletta — Spioncello marino - Anthus petrosus
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 56). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Un’alta percentuale delle segnalazioni ha luogo entro pochi mesi dall’inanellamento. Ciò, a fronte di massime longevità registrate nella specie superiori anche ai sette anni.
Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 38). Movements towards Italy. Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 35). Phenology of foreign recoveries in Italy. La frequenza degli abbattimenti di soggetti inanellati contribuisce certamente alla distribuzione stagionale delle ricatture qui mostrata, che risulta concentrata nelle fasi della migrazione autunnale, a partire dall’inizio di ottobre, con un picco nella terza decade del mese ed una diminuzione in novembre. La presenza di soggetti svernanti nel nostro Paese viene confermata anche dalle segnalazioni in dicembre. Soprattutto in novembre e dicembre i dati di inanellamento della specie in Italia mostrano un rapido e significativo incremento della frequenza di soggetti grassi e, di conseguenza, del peso, quale risposta alle condizioni incerte che caratterizzano le fasi più prettamente invernali.
Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 35), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
I movimenti di spioncelli esteri verso l’Italia (figg. 11, 12) si sviluppano su breve fronte, entro i 500 km, con origine in aree prossime ai confini settentrionale delle Alpi, ed in particolare da Francia, Svizzera ed Austria. Le ricatture di questi uccelli si distribuiscono soprattutto nelle regioni settentrionali dell’Italia continentale, con una prevalenza verso le aree occidentali. Spostamenti più consistenti, fino a superare di poco i 1.000 km, sono quelli che portano, soprattutto verso aree dell’Italia nord-orientale, spioncelli provenienti da località diverse della Repubblica Ceca. Questi siti di inanellamento producono anche segnalazioni più meridionali, in Puglia e fino allo Stretto di Messina. Spostamenti su lungo raggio, che raggiungono i 2.000 km percorsi, sono anche quelli dalla Svezia meridionale e dalla Russia europea, caratterizzati da ricatture rispettivamente in Italia centrale, Campania e lungo la costa toscana. I dati dalla Svezia sono da riferire a spioncelli marini.
Poche le segnalazioni di soggetti inanellati da pulcini, tre provenienti dalle popolazioni dell’Europa centrale, segnalati in Italia settentrionale, uno dalla Svezia meridionale, che è stato riportato dall’Italia centrale lungo una rotta N-S e che va riferito alla specie A. petrosus.
Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 34). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 35). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Due le aree principali di origine, una incentrata in comparti transalpini francesi, l’altra in Europa orientale.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Le due sole ricatture autunnali dirette confermano l’attraversamento diretto delle Alpi da parte della specie, evento peraltro descritto anche in base ai dati di cattura del Progetto Alpi (Pedrini et al. 2008).
Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 4). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
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Spioncello - Anthus spinoletta — Spioncello marino - Anthus petrosus
Numericamente interessante il campione delle ricatture entro i confini nazionali, avvenute in un’alta percentuale di casi a poca distanza di tempo dagli inanellamenti. Gli spostamenti risultano essenzialmente su breve distanza, vista anche la distribuzione geografica delle stazioni di inanellamento in Italia (Macchio et al. 1999) e l’ecologia della specie. Sembrano prevalere comunque gli spostamenti verso SW, soprattutto da siti di inanellamento lombardi verso aree piemontesi. The Water Pipit is a regular breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy. The national breeding population, estimated between 70,000-150,000 pairs, is distributed between 600-2500 m a.s.l. in the Alps and along the Apennines, being absent from Sicily and localised in Sardinia. A total of 2,255 birds have been ringed between 1982-2003, with higher totals around the mid-‘90ies up to over 200 birds. A prevalence of data refer to autumn migration, between September and November, with lower numbers during the winter and return movements from February till April. The Rock Pipit is a very rare visitor in Italy, with ten accepted records, concentrated in the north, mainly in coastal areas and lowlands. No Rock Pipit has ever been ringed in Italy. A total of 38 foreign ringed Water Pipits have been recovered in Italy from the ‘50ies, with a peak in the late ‘60ies followed by a sharp decline; this pattern is similar to the one recorded for the 33 national records. Recoveries in Italy are almost all referred to birds dead due to deliberate taking by man; the species is protected since 1977. Birds ringed abroad are recovered in Italy starting in October and with a peak in the last decade of the month, followed by a decrease in November. The presence of wintering birds is confirmed also by a small number of records. Data from birds ringed in Italy show a clear increase in average body mass in November and December, as a strategy to counteract the potential mortality risk due to critical weather conditions. Most recoveries originate from movements within 500 km, from areas north of the Alps, in France, Switzerland and Austria. Recovery sites are mainly in NW Italy. Longer movements lead birds into NE Italy from areas in central-eastern Europe, like Czech Republic, while the longest displacements refer to Pipits ringed in southern Sweden and European Russia and recovered in central and southern Italy. The Swedish records are to be referred to Rock Pipits. The few data of chicks confirm origin both from just north of the Alps as well as from Scandinavia; the Swedish case should be referred to petrosus. Only two direct autumn recoveries confirm the crossing of the Alps from France southwards, while the few winter records confirm how the species may often use coastal habitats, in these cases along the northern Adriatic. National recoveries show a prevalence of shortdistance movements largely within northern Italy, given also the geographical distribution of the ringing efforts and the ecology of the species. A prevalence of directions to the SW is recorded in recoveries between Lombardy and Piedmont. A high percentage of cases show that birds did not survive longer than few months from ringing, which can be explained by the very high contribution of dead recoveries due to human activities to our general sample.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 5). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Le scarse ricatture del periodo prettamente invernale indicano un’evidente prevalenza di siti costieri dell’Alto Adriatico. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 18. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 24). National recoveries of birds ringed in Italy.
Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 24) con fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and time elapsed to recovery.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CUTRETTOLA (Motacilla flava) [10170] YELLOW WAGTAIL Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae) Specie politipica a distribuzione olopaleartica, la Cutrettola è presente nel Paleartico occidentale con 12 sottospecie delle quali nove sono nidificanti. In Europa nidifica nelle regioni con temperature al di sopra dell’isoterma di 10°C di luglio, nella tundra artica, nelle zone subartiche, boreali, temperate, steppiche e mediterranee. La maggior parte delle popolazioni sono migratrici e svernano in aree tropicali e subtropicali. Le popolazioni europee mostrano condizioni prevalenti di stabilità demografica e la specie è quindi considerata con status di conservazione favorevole. In Italia è migratrice regolare, svernante irregolare e nidificante con tre sottospecie: M. f. flava, M. f. cinereocapilla, M. f .feldegg. A livello nazionale la Cutrettola ha ampia distribuzione nelle aree pianeggianti o collinari della Pianura Padana, mentre diviene più scarsa nell’Italia peninsulare, eccetto che in Lazio e in Sardegna, e localizzata nelle regioni meridionali. Nidifica di preferenza in ambienti erbacei umidi o parzialmente allagati. Difficilmente la si ritrova oltre i 400 m di quota. La popolazione è stimata in 100.000-200.000 coppie.
Le principali aree di inanellamento principali sono localizzate in isole tirreniche, dove si è svolta l’attività del PPI, lungo la costa tirrenica e, in maniera ancor più accentuata, su quella adriatica di Marche ed Emilia-Romagna. I dati raccolti in questi siti si riferiscono primariamente a soggetti inanellati nel corso della migrazione primaverile. Non mancano comunque importanti siti continentali, questi ultimi distribuiti primariamente nelle regioni padane e riferiti soprattutto al marcaggio di alti numeri di soggetti in dormitori nelle fasi post-riproduttive di preparazione alla migrazione (Spina & Massi 1992).
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 39.433). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il grafico dei totali annuali di inanellamento mostra un netto calo in corrispondenza con la riduzione dell’uso di tecniche attive di cattura in stazioni di inanellamento tradizionali all’inizio degli anni ‘80. In seguito un netto e costante aumento testimonia il crescente interesse che la specie è venuta a rivestire per gli inanellatori italiani. I totali annuali medi sono superiori ai 1.500 soggetti e vedono prevalere nel campione le catture primaverili, tra la fine di marzo e la seconda decade di maggio, questo caratterizzato dal transito, anche contemporaneo, di sottospecie diverse e dal passaggio anticipato dei maschi rispetto alle femmine. Bassi i totali di catture nel periodo riproduttivo, ma le fasi immediatamente successive, soprattutto in agosto e settembre, vedono notevoli campioni di soggetti inanellati, con elevati indici di abbondanza relativa, a testimonianza delle notevoli concentrazioni di uccelli in fase pre-migratoria, quando le cutrettole divengono gregarie e formano dormitori anche di grandi dimensioni in ambienti di canneto.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
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Cutrettola - Motacilla flava
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 190 188 311 288 1432 980 922 606 4312 2793 1327
Ita-Est 100 96 485 1242
Ita-Ita 202 126 361 416 200
975
176
4196 2147
973 1725 416 Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Poche sono le segnalazioni di soggetti inanellati al nido, mentre prevalgono ampiamente quelle di soggetti la cui età non è stata determinata.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 314). Condizioni note 288 (91.7%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 314). Circostanze note 283 (90.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Le segnalazioni si ripartiscono quasi paritariamente tra soggetti morti, a causa soprattutto di abbattimenti diretti, e quelli rilasciati. Tra questi ultimi l’inanellamento rappresenta la modalità quasi esclusiva di verifica. La specie è protetta in Italia dal 1977.
Le prime segnalazioni disponibili si riferiscono a soggetti inanellati in Italia; le diverse categorie di ricattura vedono quindi un forte incremento a partire dagli anni ’50, con un massimo nel decennio a partire dalla seconda metà degli anni ’60. Successivamente la frequenza delle ricatture diminuisce sensibilmente a partire dagli anni ’80, nonostante l’intensa attività di inanellamento svolta nel nostro Paese.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 95). Condizioni note 87 (91.6%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 26). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 95). Circostanze note 68 (71.6%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Più elevata la frequenza dei soggetti uccisi da abbattimento diretto nel campione delle cutrettole marcate in Italia e segnalate all’estero. Anche in questo caso risulta comunque interessante la frazione controllata da inanellatori.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 172). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture si concentrano nelle fasi di migrazione, tra la fine di marzo e la fine di maggio in primavera, e tra settembre e novembre in autunno. Da notare la prevalenza delle segnalazioni autunnali rispetto alle primaverili, pur a fronte di totali di inanellamenti molto più elevati, negli ultimi 25 anni circa, relativi ai movimenti di ritorno. Tra marzo e l’inizio di maggio i dati di inanellamento mostrano una progressiva diminuzione delle dimensioni degli uccelli inanellati, di pari passo al peso medio, suggerendo il transito di popolazioni geografiche diverse. Il transito primaverile si caratterizza per un anticipo dei maschi rispetto alle femmine. Il picco registrato nella frequenza delle ricatture primaverili coincide con quello derivato dagli inanellamenti, mentre il massimo rilevato nella decade centrale di settembre è ritardato rispetto a quanto osservato tramite l’attività di inanellamento. Ciò è indubbiamente da porre in relazione alla frequenza di soggetti abbattuti ed alla collocazione stagionale del calendario venatorio in Italia, già a partire da diversi decenni a questa parte.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 368). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La massima parte dei soggetti non sopravvive oltre i due anni, pur a fronte di record di longevità in natura ben superiori anche ai 5-7 anni; ciò può essere spiegato in base alla frequenza di abbattimenti tra i soggetti segnalati in Italia.
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Cutrettola - Motacilla flava
L’ampia area geografica di origine degli uccelli segnalati in Italia abbraccia gran parte dell’Europa, con una prevalenza dei Paesi centro-orientali e dell’area Baltica e Scandinava. I campioni più rilevanti si riferiscono a Svezia, Finlandia, Polonia, Germania e Repubblica Ceca. Alle latitudini più settentrionali le località di inanellamento sono principalmente costiere, a fronte di un’alta percentuale di siti continentali da Paesi quali la Germania. L’Italia è interessata ampiamente dalle ricatture, concentrate nell’area padana e lungo le coste dell’Alto e medio Adriatico, con pochi casi su quelle pugliesi. Anche la costa tirrenica vede un buon numero di segnalazioni, dalla Liguria fino alla zona dello Stretto di Messina ed un dato nella Sicilia occidentale. In ambito mediterraneo si rilevano ricatture dall’area della Camargue, con alcune segnalazioni dalle coste nordafricane algerine e soprattutto tunisine e da Malta. Numericamente interessante anche il campione relativo alle aree di svernamento sub-sahariane, essenzialmente poste a longitudini direttamente meridionali rispetto all’Italia e concentrate in Nigeria, dove lo svernamento della specie è stato intensamente studiato (Wood 1978, 1982).
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 172). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 188). Movements towards Italy.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 5). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Molto ampia la distribuzione delle distanze percorse dagli uccelli segnalati in Italia, da poche centinaia fino ad oltre 4.000 km, a testimoniare degli spostamenti su lungo raggio che caratterizzano le migrazioni della Cutrettola. I pochi pulcini inanellati provengono dall’Europa centro-meridionale ma anche dalle latitudini più estreme della Scandinavia (fig. 16).
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 112). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 43). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. La distribuzione dei soggetti inanellati in periodo riproduttivo vede una prevalenza di aree continentali dell’Europa centro-orientale. Il dato viene confermato dalla distribuzione delle segnalazioni all’estero di esemplari inanellati in Italia. I dati derivanti primariamente dall’attività di inanellamento svolta lungo le coste marchigiane ed emiliane evidenziano un’elevata frequenza di riprese in siti finlandesi.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 60). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Cutrettola - Motacilla flava
Le ricatture autunnali (fig. 18) sono concentrate nelle aree del nordest e nell’Italia sud-occidentale, dove prevalgono le coste dalla Campania alla Calabria tirrenica. Il campione delle ricatture autunnali dirette (fig. 19) conferma lo spostamento lungo un asse NE-SW con una forte concentrazione nel comparto centrale dell’Italia settentrionale e lungo le coste dell’Alto Adriatico. Le ricatture più meridionali si riferiscono a cutrettole inanellate in siti più orientali tra quelli di origine e suggeriscono rotte in qualche misura parallele attraverso l’Europa. Le fasi autunnali vedono un netto aumento sia dei pesi medi che della frequenza di soggetti grassi tra gli uccelli inanellati in Italia, ad indicare l’importanza che il nostro Paese riveste nelle delicate fasi di accumulo delle riserve energetiche necessarie per il volo verso le aree di svernamento africane (Ward 1964, Massi & Spina 1992).
Figura 22. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 20). A differenza di quanto visto per l’autunno, le segnalazioni rimaverili si concentrano fortemente in siti costieri, sia lungo il Tirreno che l’Adriatico, mentre mancano totalmente dal nordest continentale. L’attraversamento diretto, lungo rotte S-N, del Mediterraneo centrale e, verosimilmente, dello stesso vasto Sahara centrale, viene suggerito anche da alcune ricatture dirette dalla Nigeria alle coste adriatiche. Ulteriori indicazioni al riguardo si hanno anche dalle segnalazioni dalla Tunisia settentrionale e da Malta. Anomalo appare lo spostamento dall’Austria verso le coste dell’Adriatico settentrionale. Il rilevante sforzo energetico legato all’attraversamento delle barriere ecologiche verso l’Italia viene confermato dai valori bassi di peso e grasso che caratterizzano gli uccelli inanellati in primavera nel nostro Paese. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 49). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 79). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 5). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le segnalazioni italiane all’estero interessano l’intero ciclo annuale, con un picco evidente nella decade centrale di aprile per la migrazione primaverile; le fasi post-riproduttive vedono un massimo relativo nella seconda decade di settembre.
La distribuzione delle ricatture all’estero di cutrettole inanellate in Italia pone il nostro Paese al crocevia di una fitta rete di rotte di migrazione diverse. Mentre si conferma l’intensa connettività con aree dell’Europa centro-orientale e con la Finlandia, entrano nel quadro complessivo anche aree più ampiamente distribuite nel bacino del Mediterraneo, sia ad W-SW che ad E-SE rispetto all’Italia. Un buon numero di segnalazioni interessano inoltre l’Africa nord-occidentale e centrale sub-sahariana.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 126). National recoveries of birds ringed in Italy.
Il campione delle ricatture entro i confini nazionali origina primariamente da inanellamenti effettuati in primavera lungo le coste dell’Adriatico centro-settentrionale. Le ricatture sono invece soprattutto autunnali e si distribuiscono in aree continentali delle regioni settentrionali ed in contesti costieri tirrenici (fig. 27). Questa distribuzione, interpretata alla luce di quelle relative anche alle segnalazioni in Italia di soggetti marcati all’estero, suggerisce movimenti di migrazione ad arco che interessano aree diverse del Paese in momenti differenti del ciclo annuale.
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 96). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Cutrettola - Motacilla flava
The Yellow Wagtail is a regular breeder and an abundant passage migrant in Italy. An estimated population between 100,000-200,000 pairs, including M.f.flava, M.f.cinereocapilla (most widespread) and M.f.feldegg breeds mainly across the Po plain and along the peninsula, with higher densities in coastal areas of the central regions. It is also present in Sicily and Sardinia. A total of 39,433 birds have been ringed between 1982-2003; annual totals have dropped in the early ‘80ies, when active trapping methods were outlawed, to steeply increase again in the ‘90ies, hence in the first years of this century, with numbers exceeding 3,000 birds. Many birds are ringed during spring migration, when several subspecies may be present also at single sites, mainly along the coasts of Marche and Emilia-Romagna, and on several of the small islands. Post-nuptial phases produce larger samples especially through mass ringing at reed-bed roost sites in the Po plain. A sample of 190 foreign recoveries is available, starting in the ‘50ies and with a peak between the late ‘60ies and early ‘70ies, followed by a sharp decline. The ca. 300 data on Italian ringed birds peak in the early ‘70ies. The more recent increase recorded in the ‘90ies originates mostly by live controls by ringers. Recoveries in Italy are divided between dead birds and live controls, the former being mainly deliberately taken by man. The species is protected in Italy since 1977. An even higher percentage of killed birds is recorded within recoveries abroad. Data on foreign ringed birds in Italy are concentrated in the migration periods, between late March to late May and September-November, with a prevalence of autumn data, most likely due to the contribution of hunting recoveries. Morphometrical data on birds ringed in Italy show a progressive decrease in size and body mass with the season and an earlier passage of males. The seasonal peak in spring recoveries matches the one derived from the first-capture data, while the latter show an earlier pattern than recoveries, which again may be linked to the seasonal opening of the hunting season. Ringing areas of birds recorded in Italy encompass central-eastern Europe, Scandinavia and the Baltic. A prevalence of coastal sites is recorded from more northern latitudes. Within the Mediterranean we have birds ringed in the French Camargue, North Africa and Malta. An important contribution is offered by birds ringed during the winter mainly in Nigeria. Most recovery sites in Italy are along the coasts, mainly in the centre and north, with a concentration of inland records from the Po plain. The distribution of birds marked or recovered abroad in the breeding season indicates continental areas of central-eastern Europe. Autumn recoveries in Italy are concentrated in the NE and SW, with data from the coasts of Campania and Calabria. Records from more southern latitudes refer to birds ringed more to the N and E, suggesting somehow parallel directions followed across Europe towards our country. Morphometrics of birds ringed in autumn in Italy show a marked increase in both average body mass and frequency of fat birds, confirming the important role played by our country in the delicate phase of preparation for the southbound flights towards Africa. Recovery sites in spring are mainly coastal, with a lack of data from the NE. Movements along a SN axis are confirmed by few direct recoveries from Nigeria towards the Adriatic. The physical effort due to endurance flights across the ecological barriers in spring is confirmed by the very low body mass values and frequency of fat birds recorded from the sample of first-capture data in Italy. A dense network of routes across our country is shown also by the recovery area of birds ringed in Italy. Clear connectivity is confirmed with countries like Finland, while several records involve different areas of the Mediterranean and both coastal and inland sites in NW and central Africa. The sample of national data mainly originates from birds ringed in spring along the Adriatic coast and recovered, largely in autumn, in continental areas of the northern regions and along the Tyrrhenian, suggesting loop migration movements involving our country. Over 80% of the general sample did not survive longer than two years, which can be an effect of the large percentage of dead recoveries due to human activities.
Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 117) con fenologia di ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of recovery.
Figura 28. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 1). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons. Un singolo caso interessante di un soggetto marcato intorno alla metà di luglio e ricatturato, in periodo di migrazione primaverile, poco a nord lungo al costa marchigiana.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BALLERINA GIALLA (Motacilla cinerea) [10190] GREY WAGTAIL Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae) Specie politipica a distribuzione olopaleartica, la Ballerina gialla è presente nel Paleartico occidentale con 3-5 sottospecie e con la forma nominale in Italia. Le popolazioni dell’Europa settentrionale ed orientale sono migratrici, parzialmente migratrici quelle di Europa centrale e regioni atlantiche, residenti o localmente dispersivi gli uccelli che nidificano in Inghilterra, Islanda, Belgio, Francia, Spagna e nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sverna nella maggior parte dei quartieri riproduttivi europei, ma alcuni individui raggiungono l’Africa fino al confine meridionale del Malawi. Nel Paleartico occidentale la specie frequenta principalmente zone che presentano clima temperato e mediterraneo a medie e basse latitudini, raggiungendo comunque le aree boreali. La specie si caratterizza per una generale stabilità delle popolazioni europee. In Italia è nidificante, sedentaria, migratrice regolare e svernante, con una popolazione stimata in 40.000-80.000 coppie. Ha una distribuzione che fedelmente ricalca i rilievi montuosi e collinari dell’Italia continentale e delle isole maggiori.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.229). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie vede totali annuali generalmente contenuti e solo eccezionalmente superiori al centinaio di soggetti. Nel periodo considerato le catture sono cresciute soprattutto negli anni ’90 per poi tornare ad assestarsi intorno alla cinquantina di soggetti. Il calendario annuale è ben rappresentato nel campione degli inanellamenti; buoni livelli dell’indice di abbondanza si riferiscono alla stagione riproduttiva, mentre questi scendono significativamente nel corso di quella autunnale.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La distribuzione geografica dei siti di inanellamento è abbastanza ampia, con una concentrazione di dati in ambito prealpino ed alpino. Relativamente scarse le catture a Sud degli Appennini, ivi incluse alcune piccole isole che ospitano soggetti impegnati nel superamento del Mediterraneo.
Est-Ita 34 34 158 108 670 703 625 597 1385 872 179
Ita-Est 2 1 52 851
Ita-Ita 13 7 157 370 278
851
227
851 52
783 370 370
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Ballerina gialla - Motacilla cinerea
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 41). Condizioni note 36 (87.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 41). Circostanze note 29 (70.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La quasi totalità delle segnalazioni si riferisce a soggetti morti, e l’unica causa di mortalità riportata è rappresentata da abbattimenti diretti. Una percentuale minimale del campione riguarda soggetti controllati da inanellatori. La specie è protetta in Italia dal 1977. Anche l’unico soggetto italiano all’estero è stato abbattuto.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere in Italia sono distribuite tra la seconda metà degli anni ’30 e la fine degli anni ’80, con una concentrazione nel decennio a partire dalla seconda metà degli anni 50. Ricatture più recenti si riferiscono a soggetti marcati nel nostro Paese, i quali producono due singole osservazioni all’estero.
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 39). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Il campione numericamente molto ridotto mostra comunque come il 90% dei soggetti risulti ricatturato entro pochi mesi dall’inanellamento. Va ricordato che la quasi totalità delle segnalazioni si riferiscono a soggetti abbattuti.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 9 . Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 10). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 31). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni si hanno nel tardo settembre ed aumentano con la prima decade di ottobre quando si raggiunge il massimo annuale. La frequenza rimane elevata fino alla prima decade di novembre per poi scendere entro la fine di questo mese; successivamente alcune ricatture si hanno in dicembre e fino alla prima decade di gennaio. Un transito più precoce scaturisce dai dati di inanellamento, con frequenze alte già a partire da agosto ed un massimo nella prima decade di settembre. Ciò va interpretato da un lato in base alla presenza, tra i soggetti inanellati, di uccelli appartenenti alle popolazioni nidificanti, dall’altro alla collocazione stagionale del prelievo venatorio, considerato che gli abbattimenti producono la massima parte delle segnalazioni.
Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 34). Movements towards Italy. La specie mostra essenzialmente strategie di migrazione parziale e movimenti a medio raggio in ambito europeo, confermati anche dalla distribuzione delle aree di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia. L’Europa centro-orientale rappresenta l’area di origine più importante per i soggetti ricatturati in Italia. Slovenia, Austria e soprattutto Repubblica Ceca costituiscono la massima parte del campione disponibile. I limiti longitudinali dell’area interessata vanno dalla Svizzera ad Ovest alla Polonia ad Est. In Italia si osserva una concentrazione di ricatture nell’area padana e soprattutto nella Toscana centro-settentrionale. Non mancano i siti costieri con un paio di segnalazioni sulla costa adriatica ed un numero superiore di casi lungo il versante tirrenico e fino sulle coste meridionali di Sicilia e Sardegna.
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Ballerina gialla - Motacilla cinerea
L’Europa centro-orientale risulta, insieme ad Austria e Slovenia, la più importante area di origine dei soggetti segnalati nel nostro Paese (fig. 14). Movimenti sull’asse NESW portano i migratori autunnali a raggiungere l’Italia nord-orientale (fig. 15); questa rotta viene anche confermata dal piccolo campione disponibile di ricatture dirette (fig. 16). La relativa concentrazione di segnalazioni che si registra in Toscana è coerente con una successiva prosecuzione di almeno parte di questi soggetti verso aree di svernamento localizzate anche nel Mediterraneo occidentale, come indica una ricattura diretta all’estero di un soggetto marcato in Italia (fig. 18). In autunno i pesi medi degli uccelli inanellati in Italia mostrano un incremento in coincidenza con il picco nel numero di soggetti marcati, registrato tra agosto e settembre.
Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 31). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. La gran parte delle ricatture si colloca tra i 500-1.000 km di distanza, mentre solo occasionali sono gli spostamenti superiori a questa soglia.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 8). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 14. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 15). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 16). Autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 15). Winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Geograficamente più estesa è la distribuzione delle ricatture nel corso dello svernamento, quando si osserva anche una relativa maggiore frequenza di località costiere nelle regioni dell’Italia meridionale e fino in Sicilia. Anche la ricattura da Malta conferma attraversamenti di estesi bracci di mare. I mesi invernali vedono un netto incremento nella frequenza di uccelli grassi, come risposta a condizioni ambientali potenzialmente critiche.
Poche le segnalazioni su scala nazionale, dalle quali non si deducono andamenti particolari; lo spostamento più rilevante ha portato un soggetto dal Veneto alla Sardegna meridionale.
The Grey Wagtail is a regular breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, where the national population is estimated between 40,000-80,000 pairs, distributed across the northern regions and along the Apennines till the southernmost latitudes and both Sicily and Sardinia, as well as on few of the smaller islands. The species is scarcely ringed in Italy, with annual totals only seldom exceeding 100 birds and higher numbers around the mid-‘90ies, for a total 1,229 birds marked between 1982-2003. The distribution of ringing sites shows a concentration of data from the northern regions and smaller samples south of the Apennines, with occasional cases from some small islands confirming sea crossing. A total of 34 foreign recoveries is distributed from the late ‘30ies, with highest frequencies in the ‘60ies-‘70ies. The smaller sample of data on Italian ringed birds are in more recent years. Well over 90% of cases in Italy refer to birds deliberately taken by man, with some controls by ringers. The species is protected in Italy since 1977. The earliest foreign recoveries are in late September, with the annual peak in the first decade of October and a clear decline after the first decade of November; fewer records in December and January. Phenology as derived from first capture data at the national scale shows an earlier pattern, with a peak in the first decade of September; this difference may be explained by the important contribution of dead recoveries and the seasonal start of the hunting season. Most recoveries refer to birds ringed in central-eastern Europe, with Czech Republic and Austria being the most important countries. Recovery sites in Italy are concentrated in the Po plain and in northern and central Tuscany. We also find coastal sites both along the Adriatic and even more on the Tyrrhenian, southwards till Sardinia and Sicily. Autumn movements are along a NE-SW axis, as confirmed also by a small number of direct recoveries. The relative concentration of records in Tuscany is coherent with movements continuing further to the SW, towards wintering areas around the western Mediterranean, as confirmed also by a direct recovery from Italy to the Balearics. Body mass values from birds ringed in Italy in autumn show an increase matching the period of high ringing totals, between August and September. A wider distribution is shown by winter recoveries, with a higher frequency of coastal sites also in the south. In winter we find a fast and marked increase in the frequency of fat birds among those ringed in Italy, as well as of the average body mass values, as a strategy to counteract the mortality risk linked to potentially critical weather conditions. The few national recoveries does not show clear movement patterns, the longest displacement, again to the SW, being the one between Veneto and SW Sardinia. 90% of the small sample of cases allowing for longevity calculation is made of birds which died within their first autumn, which can be due to the prevalence of dead recoveries due to human activities.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 18. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 7) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
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BALLERINA BIANCA (Motacilla alba) [10200] WHITE WAGTAIL Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Motacillidi (Motacillidae) Specie politipica presente nel Paleartico occidentale con 4-5 sottospecie, la Ballerina bianca è un uccello comune nelle aree urbane e rurali di Europa, Marocco ed Asia. L’areale riproduttivo si estende dai margini del Circolo Polare Artico a Sud fino in Iran, raggiungendo ad Est la Cina sud-occidentale. Le popolazioni che nidificano nei settori nord-orientali del continente europeo appartengono alla forma nominale M. a. alba, sono migratrici complete e svernano nell’area mediterranea. Le popolazioni inglesi ed irlandesi, appartengono alla sottospecie M. a. yarrellii e sono invece normalmente sedentarie, anche se una piccola porzione si muove per raggiungere la Bretagna e la costa atlantica della Penisola Iberica fino al Portogallo. Nel complesso le popolazioni europee mostrano generale stabilità demografica. In Italia è nidificante, migratrice regolare e svernante, con una popolazione riproduttrice stimata in 150.000-300.000 coppie. La distribuzione nazionale appare uniforme ed ampia nei settori continentali e centrali; mentre è frammentata in Calabria e localizzata in Sicilia. Manca in Sardegna. Frequenta un’ampia tipologia di habitat soprattutto umidi, che comprendono fiumi e torrenti ed anche aree urbane nei pressi di corsi d’acqua e laghi. Spesso la si ritrova anche in zone costiere marine ed in ambienti di estuario. Rare ma regolari le osservazioni di individui della forma yarrellii, nota come Ballerina nera, di cui si riportano anche rare indicazioni di nidificazione (Fraticelli in Brichetti & Fracasso 2007).
Le più importanti aree di inanellamento sono in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Marche. I siti costieri ed insulari vedono soprattutto catture di uccelli in migrazione primaverile. Prevalgono numericamente i campioni da regioni dell’Italia settentrionale continentale. Anche i pochi dati riferiti a pulcini provengono soprattutto dall’Italia settentrionale.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 3.839). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie viene inanellata in Italia con numeri non particolarmente elevati e totali annuali che variano dalle poche decine agli oltre 500 soggetti. Il grafico mostra numeri bassi fino ai tardi anni ’80, cui segue un periodo caratterizzato da totali crescenti, che interessa gli anni ’90, con un massimo nel 1993. Più di recente i totali annuali tornano a scendere al di sotto del centinaio di soggetti. Il passo primaverile vede una consistente presenza della specie tra marzo ed aprile, mentre quello autunnale, caratterizzato da numeri più bassi di catture, ha luogo nei mesi di ottobre e novembre. Anche in questa specie di migratore su breve distanza risulta evidente un fenomeno di migrazione differenziale dei sessi, con un anticipo di almeno una decade nel picco della migrazione primaverile dei maschi rispetto alle femmine. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003).
Est-Ita 110 110 256 213 815 735 706 669 2857 2143 1237
Ita-Est 9 9 364 1204
Ita-Ita 42 16 336 175 180
1179
128
2082 500
569 2242 175
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
121
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Solo tra i dati esteri vi sono inanellamenti di pulcini, mentre tra quelli italiani prevalgono i soggetti dei quali non è stata rilevata l’età al momento del marcaggio.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 124). Condizioni note 102 (82.3%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 126). Circostanze note 93 (73.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le prime ricatture estere in Italia si hanno nella seconda metà degli anni ’20 e mostrano un andamento discontinuo, con una frequenza più elevata negli anni ’60. A partire dagli anni ’70 le segnalazioni sono solo sporadiche. Agli inizi delle attività di inanellamento in Italia risalgono le prime segnalazioni di soggetti marcati e ricatturati nel nostro Paese, i quali mostrano un picco di frequenze nel decennio che parte dalla seconda metà degli anni ’60. Relativamente più recenti sono invece le ricatture all’estero di soggetti inanellati in Italia.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 9). Condizioni note 7 (77.8%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Si osserva una notevole similitudine tra le modalità e le cause di ricattura di soggetti marcati all’estero ed in Italia. Prevale nettamente la frazione di uccelli segnalati morti, e gli abbattimenti diretti rappresentano di gran lunga la modalità più frequente di ricattura. Seguono le attività di inanellamento, per circa l’8-15% dei casi, mentre quantitativamente irrilevanti i casi riferibili a cause di mortalità naturale. La specie è protetta in Italia dal 1977. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Ballerina bianca - Motacilla alba
Le segnalazioni in Italia si concentrano quasi esclusivamente nelle fasi di migrazione autunnale, con un aumento rapido con la prima decade di ottobre, un picco nelle rimanenti due decadi e quindi una netta diminuzione in novembre. Pochi i soggetti segnalati in dicembre e gennaio. I dati nazionali di inanellamento mostrano come proprio nei mesi di ottobre e novembre, e quindi in modo ancor più marcato in dicembre, le ballerine bianche presenti in Italia vadano incontro ad un rapido incremento nell’accumulo di grasso di riserva, con conseguente aumento ponderale. I movimenti primaverili sono testimoniati da pochi dati in marzo. La fenologia quale scaturisce dall’analisi dei dati di prima cattura conferma da un lato l’importanza relativa di ottobre nelle fasi post-riproduttive, ma mostra una fortissima concentrazione di inanellamenti nel corso della migrazione primaverile, che anche in questo caso vede marzo quale mese della massima importanza.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 121). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 48). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La maggioranza dei soggetti segnalati in Italia risulta essere sopravvissuta solo fino alla prima migrazione autunnale, e solo singoli casi si riferiscono a soggetti che raggiungono i due anni di vita. Anche alla luce dei dati di massima sopravvivenza in natura relativi alla specie risulta chiaro che stime così basse per l’Italia vadano messe in relazione alla frequenza di abbattimento tra i soggetti segnalati nel nostro Paese.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. L’Italia viene raggiunta da soggetti inanellati in aree circostanti i nostri confini nazionali (es., Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia) come anche da aree poste a distanze ben superiori (es., Norvegia, Finlandia). Gli spostamenti più importanti verso il nostro Paese sono relativi a soggetti marcati lungo le coste del Mar Bianco e della Norvegia meridionale e nella Svezia centrale continentale. La massima parte dei casi si riferisce invece ad inanellamenti avvenuti in Paesi dell’Europa centro-orientale posti a NE rispetto all’Italia. In particolare il più importante contributo è rappresentato dalla Repubblica Ceca, seguita dalla Polonia e quindi dall’Austria. L’ampio areale geografico e la frequenza della specie in Italia sono confermate dalla distribuzione dei siti di ricattura nel nostro Paese. Questi vanno infatti da latitudini in ambito alpino fino alle coste della Sicilia meridionale. Zone di particolare concentrazione delle segnalazioni sono l’area prealpina lombarda, il Triveneto e le coste dell’Alto Adriatico, a Sud fino all’Emilia-Romagna ed alle Marche.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 100). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 31). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 110). Movements towards Italy.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 100). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Concordemente con la distribuzione geografica la massima parte degli spostamenti registrati rimane entro i 100 km, con casi solo occasionali intorno ed anche oltre i 2.000 km. Le abitudini spesso sinantropiche della specie contribuiscono ad una relativa facilità di marcaggio dei pulcini al nido. L’origine di questi conferma ampiamente la distribuzione geografica complessiva delle ricatture in Italia (fig. 16). Le segnalazioni dall’area Balcanica interessano le coste adriatiche e producono le ricatture più meridionali, in Calabria, Sicilia e Sardegna.
Figura 17. Distribuzione spaziale degli inanellamenti all’estero di pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione con ricatture in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 84). Spatial distribution of birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year. L’analisi spaziale conferma l’importanza prevalente dell’Europa centro-orientale quale area di origine dei soggetti inanellati che raggiungono l’Italia.
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Ballerina bianca - Motacilla alba
La distribuzione delle ricatture autunnali (figg. 18, 19) è particolarmente concentrata nell’Italia settentrionale, con un alto numero di segnalazioni in Lombardia e Piemonte, quindi nell’Alto Adriatico e lungo le coste marchigiane. Le ricatture dirette confermano l’esistenza di rotte con componente NE-SW dall’Europa centro-orientale, a fronte di movimenti su lungo raggio caratterizzati da una più netta direzione N-S, che portano nel nostro Paese soggetti inanellati in Norvegia. Questi dati norvegesi vedono le località italiane segnare il limite occidentale di ricattura di soggetti marcati nel paese scandinavo, che sono altrimenti distribuite più a SE rispetto anche all’Italia. Il nostro Paese si trova quindi inserito all’incrocio di rotte con direzioni molto diverse tra loro e seguite da popolazioni geograficamente differenti di questa specie, caratterizzata dall’ampio areale distributivo.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 73). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 19). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 11). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 8). Spring recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
A fronte di quanto avviene in autunno, in inverno le ricatture hanno una più marcata distribuzione centro-meridionale e costiera (fig. 20). Risultano infatti relativamente più numerose le segnalazioni anche lungo il versante tirrenico e sulle isole maggiori. Anche i pochi dati primaverili sono quasi esclusivamente costieri ed insulari, suggerendo anche attraversamenti del Mediterraneo dalle coste del Nordafrica (fig. 21).
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 24. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 6), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery. Poche le segnalazioni italiane all’estero distribuite, nelle fasi autunnali ed invernali, primariamente in Nordafrica, in particolare Algeria e Marocco. Da notare le latitudini delle due segnalazioni più meridionali, che confermano il diffuso utilizzo, da parte della specie, anche di ambienti di oasi in comparti desertici. Un singolo dato invernale si riferisce alla costa della Francia mediterranea. Tutte le segnalazioni a Sud dell’Italia sono poste a SW rispetto al nostro Paese, il che risulta coerente con l’orientamento delle ballerine provenienti dalle più importanti aree di origine dell’Europa centro-orientale.
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 16). National recoveries of birds ringed in Italy.
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Ballerina bianca - Motacilla alba
The White Wagtail is a widespread and abundant breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, with an estimated national population between 150,000-300,000 pairs widely distributed from the Alps southwards till Calabria and Sicily, being absent from Sardinia. A total of 3,839 birds have been ringed between 1982-2003, with annual totals rarely exceeding 200 birds and highest numbers in the mid-‘90ies. The largest samples originate from the regions of northern continental Italy while, on coastal sites from Marche and Emilia-Romagna, mainly birds on spring migration are marked. A total of 110 foreign recoveries are available, starting from the ‘20ies, with a first increase in the ‘30ies and a peak in the late ‘60ies, followed by a sharp decline in frequencies. A similar pattern is recorded for national records, while recoveries abroad of Italian ringed birds have a more recent distribution. Both for recoveries in Italy and abroad, the absolute prevalence is for birds deliberately taken by man, with a minor contribution of ringing controls. The species is protected in Italy since 1977. Most foreign recoveries are concentrated in the post-nuptial phase, with a sharp increase in the first and an annual peak in the last decade of October, a sharp decline in November and occasional records in January and February, while return movements are referred to the few March records. Analyses of the national set of ringing data show that White Wagtails increase their body mass values and frequency of fat birds between October and November, with peak values ion December. As for return migration, phenology as derived from first-capture data confirms very high values of relative abundance during March. Italy is reached by birds from nearby countries like Switzerland, Austria, Slovenia and Croatia, as well as from Wagtails ringed at high latitudes, as around the White Sea, Norway or Finland. The majority of cases originate NE from Italy, with Czech Republic being the most represented country, followed by Poland. The wide presence of the species in Italy is confirmed also by the distribution of recovery sites, from the Alps to southern Sicily. Concentrations of recoveries are found in Lombardy, the NE and the coasts of the northern Adriatic, southwards till Marche. Recoveries of chicks or birds ringed or recovered during the breeding season confirm central-eastern Europe as the main area of origin of birds reported from Italy. The southernmost records, in Calabria and on the main islands, refer to birds ringed more to the SE, mainly within the Balkans. Most of the autumn records are within northern Italy, with many data from Lombardy and Piedmont, as well as along the coasts of the northern Adriatic. Direct recoveries confirm NE-SW routes towards Italy. Long-distance movements, like those from Norway, have a more pronounced N-S component and represent the easternmost recoveries for Norwegian birds. Compared to the autumn, winter recoveries have a more southern and coastal distribution, similarly to what shown by the small sample of spring records, suggesting also sea crossing from North Africa. The very few recoveries abroad are in the autumn and winter months and come primarily from Algeria and Morocco; the southernmost of these recoveries suggest the use of oases during the winter. All the few reports south from Italy are SW from our country, which fits with the general route as shown by autumn recoveries in Italy of birds originating from central-eastern Europe. Movements to the SW are also suggested by the scanty national records. The vast majority of cases refer to birds which did not survive longer than their first autumn, which can be explained by the prevalence of dead recoveries originating from human activities within our general sample.
Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 15) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). La gran parte delle ricatture entro i confini nazionali origina da inanellamenti autunnali; il campione non consente di mettere in luce andamenti evidenti, ma paiono prevalere gli spostamenti verso i quadranti di SW, compresi alcuni spostamenti più estesi verso le coste toscane e fino in Sardegna.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BECCOFRUSONE (Bombycilla garrulus) [10480] BOHEMIAN WAXWING Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Bombicillidi (Bombycillidae) Specie politipica a distribuzione oloartica, presente nel Paleartico occidentale con la forma nominale, il Beccofrusone è un migratore parziale che interessa con presenze anche cospicue il nostro Paese in relazione ad eventi irruttivi che si producono con frequenze di 1-3 anni. Queste invasioni, che portano a presenze anche nel sud dell’Italia, fino in isole circulsiciliane, non sembrerebbero correlate con i movimenti di altre specie irruttive. Le invasioni portano fino alle nostre latitudini popolazioni che nidificano nelle foreste boreali. In Italia infatti è quindi considerato migratore irregolare e svernante invasivo. Le popolazioni europee non mostrano tendenze demografiche negative.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 19). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 74 74 212 47 1014 1064 735 1064 2537 2959 47
Ita-Est
Ita-Ita 2 2 5 42 42 67 5
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
A conferma della particolare fenologia della specie, gli inanellamenti effettuati in Italia nel periodo di indagine si riferiscono ad un solo individuo marcato nel 1994, mentre la gran parte dei restanti 18 sono stati catturati nel 1991 e quindi nel biennio 1996-97 (fig. 2), anni questi di presenza significativa della specie. Questi pochi dati si riferiscono quasi tutti al Veneto nord-orientale. Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
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Beccofrusone - Bombycilla garrulus
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 76). Circostanze note 66 (86.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La quasi totalità delle segnalazioni si riferisce a soggetti morti a causa di abbattimento o cattura, a testimoniare la pressione antropica su una specie facile da catturare e sempre molto ricercata per la detenzione in cattività o le collezioni tassidermiche. Il Beccofrusone è protetto dalla legge italiana dal 1977.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La massima parte dei dati si riferisce a segnalazioni di soggetti esteri avvenute a partire dai primi anni ’40, con un aumento negli anni ’60 ed un massimo nella prima parte di questo decennio. Successivamente le segnalazioni diminuiscono di frequenza, e le ultime ricatture si hanno nella seconda metà degli anni ’70.
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 66). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Oltre l’80% dei casi si riferisce ad uccelli che non sono sopravvissuti oltre pochi mesi dall’inanellamento, il che è da porre in relazione al fatto che il campione delle ricatture è rappresentato quasi esclusivamente da soggetti morti a causa di azione diretta dell’uomo. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Gli inanellamenti esteri si dividono quasi equamente tra giovani al primo anno di vita ed adulti. Sezione ricatture — Recoveries
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 76). Condizioni note 67 (88.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 65). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sono condizioni climatiche tipiche degli inverni particolarmente freddi a spingere i beccofrusoni alle latitudini più meridionali del loro vasto areale di presenza. Le segnalazioni più precoci si hanno nel tardo ottobre, ma è dicembre a concentrare la gran parte delle ricatture, con un massimo annuale nella prima decade del mese. Frequenze ancora significative si hanno nel corso di gennaio, mentre a partire dalla terza decade di febbraio le ricatture diminuiscono significativamente per scomparire con la fine di marzo.
2.000 km, provengono dalle coste meridionali della Norvegia e dall’area baltica, con numeri più elevati dalla Finlandia occidentale e meridionale, quindi dal Courish Spit nella Russia europea. A longitudini più orientali troviamo il campione ungherese. Le regioni settentrionali, dal Triveneto al comparto prealpino ed alpino lombardo e piemontese, accolgono la massima parte dei soggetti segnalati. Interessante è quindi la concentrazione di osservazioni distribuite lungo le coste centro-settentrionali adriatiche, le quali originano in parte proprio da inanellamenti effettuati in aree più orientali europee.
Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 65). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 74). Movements towards Italy. L’area geografica di origine degli uccelli segnalati in Italia è posta a N-NE rispetto ai nostri confini nazionali. I Paesi più rappresentati sono Germania, Repubblica Ceca ed Ungheria, che producono segnalazioni comprese tra i 5001.000 km di distanza. La quasi totalità dei soggetti risulta marcata in aree esterne ai quartieri di nidificazione della specie. Gli spostamenti più rilevanti, anche superiori ai
Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 58). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
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Beccofrusone - Bombycilla garrulus
Le coste occidentali italiane vedono ricatture in Liguria e Toscana. L’Italia nel suo complesso rappresenta un limite meridionale degli areali di svernamento della specie ed a tale riguardo risulta particolarmente interessante la segnalazione, in ambito prettamente mediterraneo, relativa alla Sardegna settentrionale.
La massima parte degli uccelli risulta inanellata all’estero in periodo di svernamento, evidentemente nell’ambito di massicci movimenti irruttivi che portano fronti numericamente importanti di migratori a spingersi a latitudini meridionali anche in relazione all’avanzata di fronti freddi (fig. 13). La provenienza dei beccofrusoni segnalati in Italia viene confermata anche da una notevole percentuale di ricatture dirette, con movimenti caratterizzati da forte componente EW quali quelli che, dall’Ungheria, producono ricatture in Friuli (fig. 14). Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 15. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Da notare, visti anche i numeri minimi di soggetti inanellati, le pochissime ricatture entro i confini nazionali. In due casi abbiamo infatti segnalazioni dirette, le quali confermano spostamenti da NE-SW nell’ambito del mese di ottobre, i quali possono proseguire più tardivamente, anche durante lo stesso mese di gennaio.
Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 48). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.
The Bohemian Waxwing is an irregular passage migrant and winter visitor in Italy, with invasions potentially extending southwards till the islands around Sicily at 1-3 years interval. Only 19 birds have been ringed between 1982-2003, almost all of which in 1991 in NE Veneto. A sample of 74 foreign recoveries has been analysed, from the early ‘40ies and with highest frequencies in the ‘60ies, followed by a sharp decline. Virtually all data refer to birds killed through deliberate taking by man, given also the tameness of the bird. The species is protected in Italy since 1977. The earliest foreign records in Italy are in late October, but most data are concentrated in December, with an annual peak in the first decade. Relatively good numbers are still recorded in January, followed by a decline in February and last observations in March. The ringing area of birds recorded in Italy is N-NE from our country, with Germany, Czech Republic and Hungary being the most represented countries. Most birds have been ringed outside the breeding range of the species. Longest displacements originate from southern Norway and the Baltic, with higher numbers from western and southern Finland and the Courish Spit. Recoveries are distributed in the NE of the country, largely within the alpine region. Records from coastal areas of the central and northern Adriatic refer to birds ringed in more eastern areas. In the west we have few recoveries from coastal Liguria and Tuscany; given that Italy represents one of the southern limits of Waxwing invasions it is interesting to note the recovery from northern Sardinia. Most ringing data abroad originate from the winter months, referring to birds involved in irruptive movements in the different countries. A good percentage of cases is represented by direct recoveries, confirming movements also along an E-W axis, like those from Hungary into Friuli. The only two national recoveries show direct movements to the SW, with one bird still moving south within January. Over 80% of cases refer to birds which did not survive longer than few months after ringing, which is a consequence of the overall sample being represented almost only by dead recoveries due to human activities.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
SCRICCIOLO (Troglodytes troglodytes) [10660] WINTER WREN Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Trogloditidi (Troglodytidae) Specie politipica a distribuzione oloartica che si caratterizza per un’ampia variabilità geografica, lo Scricciolo presenta popolazioni nord-orientali ed orientali totalmente migratrici, e popolazioni occidentali e dell’Europa meridionale (comprese le isole mediterranee) parzialmente migratrici o sedentarie. Gli individui migratori svernano principalmente nell’ambito degli areali riproduttivi delle popolazioni meridionali residenti alle quali essi si aggiungono durante il periodo invernale. Specie estremamente versatile, si riproduce praticamente ovunque, dal livello del mare fino al limite della vegetazione arborea. E’ assente solo dalle latitudini più elevate della Fennoscandia e dell’Europa sud-orientale. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili o positive. In Italia è nidificante, migratore regolare e svernante. È ampiamente diffuso lungo l’intera Penisola, tranne che in Puglia, dove si limita alla porzione garganica. In Sardegna è presente con la sottospecie T. t. koenigi che sostituisce la forma nominale presente nelle altre regioni. La numerosa popolazione nazionale è stimata in 1-2.5 milioni di coppie.
prodotto in questa zona soprattutto nel corso dei mesi autunnali. Numeri importanti di soggetti sono anche marcati in siti costieri tirrenici ed adriatici; in molti casi questi dati si riferiscono a soggetti in transito, come ad esempio nell’estremità meridionale della Puglia, area che si caratterizza per l’assenza della specie quale nidificante. Le catture su numerose delle isole italiane si riferiscono anche a soggetti impegnati in movimenti di migrazione attiva attraverso il Mediterraneo verso le coste nordafricane.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 14.250). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Lo Scricciolo ha mostrato un andamento positivo nei totali di soggetti inanellati in Italia, vicini ai 1.000 uccelli nella seconda parte degli anni ’90 e con un massimo di oltre 1.200 nel 2001. Le percentuali maggiori di inanellamenti si riferiscono alla migrazione autunnale, periodo in cui contingenti di passo si uniscono alle popolazioni locali. Elevati indici di abbondanza della specie si registrano nella seconda metà dell’inverno, quando l’attività di inanellamento diminuisce in intensità. Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). L’ampia distribuzione della specie è confermata da quella delle località di inanellamento, dall’arco alpino verso Sud lungo la dorsale appenninica, fino alle estreme latitudini meridionali, nonché sulle isole maggiori. I campioni numericamente più rilevanti si riferiscono alle regioni settentrionali prealpine, stante anche il rilevante sforzo di cattura
Est-Ita 15 15 442 128 995 953 1106 953 1704 2630 178
Ita-Est 2 2 36
Ita-Ita 4
127 127 189 66
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Scricciolo - Troglodytes troglodytes
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 15). Circostanze note 8 (53.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tra le ricatture in Italia prevalgono le segnalazioni di soggetti morti, seguite da quelle di uccelli controllati e rilasciati grazie all’attività degli inanellatori. Tra le cause di morte sono ampiamente prevalenti abbattimenti e catture intenzionali, nonostante la specie goda da decenni di piena protezione in Italia. Dei due soggetti italiani ripresi all’estero, uno risulta predato da un animale domestico, mentre l’altro è stato catturato e rilasciato nel corso di attività di inanellamento scientifico.
Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere in Italia mostrano un primo incremento a partire dalla seconda metà degli anni ’50, con un massimo nei primi anni ’70; successivamente si ha un nuovo aumento relativo a partire dagli anni ’80, che risulta maggiormente legato ad attività di inanellamento.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Figura 7. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 14). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Sezione ricatture — Recoveries
Le segnalazioni in Italia sono tutte registrate nelle fasi autunnali ed invernali, con un massimo nella terza decade di ottobre che coincide con quello derivato da dati di inanellamento su scala nazionale. Insieme alla prima di novembre, l’ultima decade di ottobre vede anche valori massimi di abbondanza relativa, collegati alla fase più intensa di transito. Le ricatture si distribuiscono quindi irregolarmente in dicembre e più marcatamente nella prima decade di gennaio, mentre singole ricatture si hanno in febbraio e fino all’inizio di marzo, periodi questi ultimi con buoni valori di abbondanza. A partire da ottobre, e soprattutto tra novembre e gennaio, la specie mostra un sensibile incremento nelle riserve energetiche, come mostrato dalla crescente frequenza di soggetti grassi.
Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 15). Condizioni note 13 (86.7%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
si concentrano nelle regioni settentrionali continentali, mentre alcune segnalazioni originano da siti costieri, sia nell’Alto Adriatico che sul Tirreno, dalla Liguria a Sud fino al litorale laziale.
Figura 10. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 14).
Figura 8. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 2). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Le abitudini di nidificazione della specie non rendono semplice il marcaggio dei pulcini; solo due sono le ricatture disponibili di pulli una delle quali, autunnale diretta, conferma spostamenti su lungo raggio dalla Lettonia.
Figura 9. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 15). Movements towards Italy. Le ricatture originano da aree geografiche poste subito a Nord delle Alpi, da zone dell’Europa centro-orientale, dalle coste baltiche a partire dalla Danimarca, fino alla regione russa di Kalinigrad ed alla Lettonia. Alla luce delle modalità di migrazione proprie della specie, nota per abitudini prevalenti di sedentarietà o di migrazione su breve raggio, i movimenti da queste latitudini più settentrionali verso l’Italia, superiori ai 1.000 km (fig. 10), rappresentano spostamenti certamente rilevanti. Viste le località di inanellamento di questi soggetti (fig. 9) non si può certamente escludere che si tratti di uccelli in transito, provenienti quindi da latitudini ancor più settentrionali. In Italia i siti di ricattura
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Scricciolo - Troglodytes troglodytes
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
The Winter Wren is a very common and widespread breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, with a vast population estimated between 1-2,5 million pairs. It breeds all across the country, from sea level up to the tree limit, with the nominate form, while Sardinia hosts T. t. koenigi. The wide distribution of the species is confirmed also by that of ringing sites, from the Alps southwards along the Apennines, till the southernmost latitudes of continental Italy and on many of the islands. The largest samples originate from the Prealps in the north, where intense ringing activities take place especially during the autumn. Important numbers have also been ringed along the coasts, and these data often refer to birds in active migration, as shown by the case of southern Apulia, where the species is not breeding otherwise. The island samples include also birds in active movements across the Mediterranean. A totals of 14,250 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend in annual ringing totals, up to over 1,000 individuals from the late ‘90ies. Most data refer to the autumn, when migrants join the local populations; high levels of the relative abundance index are reached in late winter, when ringing efforts decrease. A small sample of only 15 foreign recoveries is available, with a first increase till the early ‘70ies and a later one in the late ‘90ies. The former is largely made of dead recoveries, while ringing controls positively contribute to the latter. Repoirts from Italy show a prevalence of dead recoveries due to deliberate taking by man, together with humanrelated causes and with a good percentage of cases of live controls by ringers. The species is protected in Italy since 1967. All foreign recoveries are in the autumn and winter, with a peak in the last decade of October matching the one derived from the national set of firstcapture data and referred both to ringing totals and relative abundance. Recoveries are distributed also in December and January, with scanty records in February and till early March, the latter months being also featured by high abundance. Wrens ringed in Italy show an increase in energy reserves as indicated by the frequency of fat birds starting in October, and especially between November and January, as a strategy to counteract the mortality risk derived from winter conditions. Ringing sites abroad are in countries just north of the Alps, from central-eastern Europe and the Baltic, from Denmark east till Latvia and the Russian region of Kalinigrad. These data include some relevant displacements for the species, and we cannot exclude that at least some of the birds might have been transients in those ringing areas. Recovery localities are concentrated in the northern continental regions, with few cases also from coastal sites on both coasts, southwards till Latium. Only two data refer to chicks, one of which, from Latvia, confirm long-distance direct movements towards Italy. Only two direct recoveries abroad are, one return movement between Lombardy in late January and Switzerland in early March, while a bird moved along an unexpected direction from Friuli into Slovenia within one week in late October.
Figura 12. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n = 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Due sole le segnalazioni all’estero, entrambe dirette ed effettuate, rispettivamente, all’inizio di aprile in Svizzera dalla Lombardia ed in ottobre, a pochi giorni di distanza e verso una direzione apparentemente opposta a quella attesa, dal Friuli alla Slovenia.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
PASSERA SCOPAIOLA (Prunella modularis) [05290] HEDGE ACCENTOR Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Prunellidi (Prunellidae) Specie politipica, la Passera scopaiola è distribuita nel Paleartico occidentale con otto sottospecie, delle quali due presenti in Italia. Le popolazioni europee sono residenti, migratrici parziali e, nelle porzioni settentrionali e centrali dell’areale, completamente migratrici. Ricatture di individui inanellati come pulcini ed adulti in riproduzione indicano movimenti autunnali su largo fronte lungo un asse NE-SW. Le aree di svernamento interessano i Paesi mediterranei, dalla Spagna all’Anatolia. La specie mostra tendenze demografiche positive in Europa. In Italia è nidificante, migratrice regolare e svernante. L’areale riproduttivo interessa il comparto alpino e, con presenze più scarse, l’Appennino; è invece assente dalle isole. La popolazione italiana è stimata tra le 100.000 e le 200.000 coppie.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 32.664). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La Passera scopaiola è specie comunemente inanellata in Italia, con totali annuali che variano tra i 1.000-2.000 soggetti. Una lieve tendenza negativa nel numero di uccelli si è registrata nel corso degli anni ’80, seguita da un generale aumento nel decennio successivo e da un nuovo calo nella seconda metà degli anni ’90. Negli ultimi anni considerati i numeri tornano a crescere debolmente. La massima parte degli inanellamenti si riferisce alla migrazione autunnale, ed in misura minore all’inverno. Buoni indici di abbondanza si registrano nella seconda metà dell’inverno ed in corrispondenza della migrazione primaverile.
Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La distribuzione geografica degli inanellamenti vede una netta concentrazione nelle regioni settentrionali, con massimi in Lombardia, Piemonte e Veneto. Le località di cattura, sono ampiamente distribuite anche nel resto della penisola, con totali elevati in Emilia-Romagna e Campania. Le catture confermano anche la frequenza della specie in numerose delle isole tirreniche e sulle Tremiti, nel corso di movimenti attivi attraverso il Mediterraneo.
Est-Ita 195 195 365 260 1232 1455 1087 1928 5834 4048 1591
Ita-Est 41 41 560
Ita-Ita 137 64 434
708
141
572
68
2670 2025
721 4516
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Passera scopaiola - Prunella modularis
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 259). Condizioni note 243 (93.8%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere hanno una distribuzione storica meno recente rispetto a quelle di anelli italiani; ciò può essere spiegato anche dalla frequenza degli abbattimenti tra le modalità di ricattura (vedi oltre). I primi dati risalgono agli anni ’30, ma un aumento significativo si registra a partire dagli anni ’50, con un massimo raggiunto nella seconda metà degli anni ’60, seguito da una progressiva e sensibile diminuzione nel restante periodo. Va ricordato che la specie è stata protetta in Italia a partire dalla seconda metà degli anni ’70. A fronte di alcuni dati relativi ai primi anni ’30, le segnalazioni di anelli italiani aumentano nettamente con gli anni ’60 e mostrano un massimo nella prima metà degli anni ’70. Anche in questo caso si assiste ad una rapida diminuzione successiva. Medesimo picco relativo mostrano le segnalazioni italiane all’estero, le quali mantengono frequenze relativamente elevate anche in anni più recenti del periodo considerato.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 259). Circostanze note 214 (82.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Oltre il 65% dei soggetti segnalati sono riportati come deceduti, e la causa assolutamente prevalente è rappresentata da abbattimenti diretti, con percentuali minime di casi dovuti a cause antropiche diverse o predazione da parte di animale domestico. Significativa la percentuale di segnalazioni prodotte da attività di inanellamento.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 41). Condizioni note 39 (95.1%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 22). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La massima parte dei soggetti dei quali è possibile valutare la longevità mostra di non sopravvivere oltre il primo autunno, il che è certamente da imputare alla frequenza di abbattimento tra le modalità di ricattura. In natura la specie supera anche i dieci anni di vita (Staav 2007 & Fransson 2008), come evidenziato anche da alcuni casi presenti nel nostro campione (fig. 10). Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 41). Circostanze note 25 (61%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Considerando le segnalazioni all’estero, ed a fronte di un’incidenza leggermente superiore dei soggetti deceduti, risulta evidente la minore frequenza di abbattimenti, a fronte di un contributo significativamente superiore dovuto a cause naturali o antropiche diverse, ovvero alla predazione. Anche in questo insieme di dati il contributo offerto dall’inanellamento è elevato.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 167). Phenology of foreign recoveries in Italy. La quasi totalità delle ricatture si riferisce a fasi non riproduttive. I dati più precoci si riferiscono a settembre, ma il picco delle segnalazioni si ha nella decade centrale di ottobre e fino alla prima di novembre. Ciò coincide pienamente con quanto descritto anche in base ad un vasto campione di dati di inanellamento. Le segnalazioni mostrano quindi una diminuzione in dicembre, seguita da un leggero incremento in gennaio che invece non risulta dai dati di inanellamento. Questi ultimi hanno un leggero incremento in marzo, in relazione ai movimenti primaverili, confermati anche da un basso numero di ricatture.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 257). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
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Passera scopaiola - Prunella modularis
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 164). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Nell’ambito di spostamenti con componente NE-SW quali quelli appena descritti, i due principali sottoinsiemi di località producono una distribuzione nettamente bimodale delle distanze percorse, concentrata rispettivamente intorno ai 500 ed ai 2.000 km circa.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 19). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Figura 14. Ricattura di individui esteri ripresi in Italia (n = 195). Recoveries with traces from the ringing sites
Le segnalazioni dei soggetti inanellati da pulli, insieme a quelle del complesso dei dati raccolti in periodo riproduttivo (fig. 17), confermano l’esistenza di due aree principali di origine delle popolazioni che interessano l’Italia, entrambe poste lungo una medesima rotta generale con direttrice NESW e rappresentate dall’Europa centro-orientale e dalla Finlandia. Analizzata comparativamente con quelle di uccelli nidificanti in aree quali Norvegia e Danimarca, questa rotta appare parallela rispetto a quelle che originano da tali Paesi e sono dirette verso aree di destinazione distribuite a latitudini ben più occidentali rispetto all’Italia, quali Francia e Penisola Iberica.
L’area di origine dei soggetti segnalati in Italia si colloca a NE del nostro Paese, in un’ampia fascia latitudinale che abbraccia l’area Baltica, con un massimo di ricatture che originano dalla Finlandia, quindi i Paesi dell’Europa centroorientale, con un secondo importante insieme di dati dalla Repubblica Ceca. Spostamenti a più breve raggio interessano Paesi limitrofi, come Austria e Slovenia. In Italia osserviamo una forte concentrazione delle località di ricattura nelle regioni nord-orientali e nell’area padana. Rilevante anche la densità di segnalazioni lungo la costa ligure ed in Toscana, mentre la frequenza delle osservazioni diminuisce sensibilmente a latitudini più meridionali, dove prevalgono le localizzazioni costiere o insulari, come in Sardegna.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 23). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Le ricatture dirette autunnali mostrano con chiarezza la componente NE-SW dei movimenti che interessano l’Italia, con provenienza dalle due aree principali e concentrazione nelle regioni del NE ed in Toscana. Gli uccelli inanellati in autunno in Italia non mostrano tendenze stagionali di carattere dimensionale, mentre si caratterizzano per un progressivo incremento nella frequenza di soggetti grassi e, di conseguenza, del loro peso medio.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 66). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 74). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 86). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
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Passera scopaiola - Prunella modularis
Le fasi di svernamento vedono segnalazioni anche in aree meridionali della penisola e sulle isole, pur se la specie sembra comunque preferire una distribuzione prevalentemente settentrionale. Nei mesi invernali vengono raggiunti i livelli massimi di soggetti grassi e di peso medio, con un incremento particolarmente marcato tra novembre e dicembre e valori elevati fino in gennaio, seguiti da un rapido decremento già con gli inizi di febbraio.
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 3). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le occasionali segnalazioni primaverili non indicano distribuzioni diverse da quelle relative alle fasi stagionali precedenti. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 41). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni all’estero derivano da inanellamenti effettuati essenzialmente in autunno ed inverno nelle regioni settentrionali e lungo la costa marchigiana ed emiliana. La massima parte dei dati interessa la medesima area geografica di origine dei soggetti esteri segnalati in Italia, con un dato relativo alla latitudine più settentrionale rilevata, in Norvegia settentrionale. Le ricatture in ambito mediterraneo completano il quadro dei movimenti che interessano il nostro Paese, in autunno in parte semplicemente attraversato da soggetti che, proseguendo lungo una rotta NE-SW, dall’Italia
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 38). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni all’estero si concentrano nelle fasi di migrazione primaverile, a partire dalla seconda metà di marzo, con un massimo in aprile ed una successiva diminuzione. Non mancano alcune ricatture in periodo riproduttivo, mentre molto scarse sono quelle autunnali ed invernali.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
settentrionale raggiungono le coste di Francia e Spagna, dove registriamo anche due ricatture nelle Baleari. La gran parte delle ricatture comportano spostamenti di poche centinaia di chilometri, ed occasionali sono i soggetti che vengono ripresi oltre i 1.500 km di distanza dal sito di inanellamento (fig. 25).
coinvolgono segnalazioni in ambiti costieri; il più rilevante, in particolare, si riferisce ad un uccello inanellato in Liguria e segnalato sulla costa meridionale campana.
Figura 27. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 56). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 38). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 2). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.
Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 64). National recoveries of birds ringed in Italy. La gran parte delle segnalazioni ricadono entro distanze ridotte dai siti di inanellamento, con prevalenza di casi entro i 200 km. Il quadro generale non fornisce indicazioni di andamenti spaziali prevalenti. Spostamenti più estesi
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Tre sole ricatture suggeriscono distanze ridotte tra siti occupati in inverni successivi in aree dell’Italia sia settentrionale che centrale, ad indicare una potenziale fedeltà al sito di svernamento.
Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 3). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.
The Hedge Accentor is a regular breeder, a passage migrant and winter visitor in Italy. The breeding population, estimated between 100,000-200,000 pairs, is distributed across the Alps and along the Apennines, southwards till Calabria. A total of 32,664 birds have been ringed between 1982-2003, with annual totals regularly exceeding 1,000 birds and highest figures in the late ‘90ies. Most birds are ringed during the autumn, with later decreasing figures; good values of relative abundance are registered in late winter and during spring migration. A total of 195 foreign ringed birds have been reported in Italy, starting in the ‘30ies and increasing till a peak in the early ‘70ies, followed by a progressive decline. A more recent relative increase in the ‘90ies is linked to ringing controls. The sample of Italian ringed birds starts in the ‘30ies and reaches its peak in the early ‘70ies. Over 60% of data are represented by dead recoveries, primarily due to deliberate taking by man. A positive contribution is offered by live controls by ringers. The species is protected in Italy since 1977. A higher proportion of dead recoveries is found among Italian ringed birds abroad, but the percentage of cases due to deliberate taking is clearly lower, with many records originating from different human or natural causes, as well as from domestic predators, and a larger frequency of controls by ringers. Almost the whole sample of foreign recoveries refers to non-breeding periods; earliest records in Italy are in September, with a peak in the central decade of October and high values till the first of November. This pattern matches the one derived from the analyses of the national set of firstcapture data. The number of recoveries decreases in December to slightly increase again between January and February, with spring movements being represented by few cases in March, when the relative abundance shown by ringing data significantly increases. Birds recovered in Italy have been ringed in an area NE from our country, encompassing from the Baltic, with a maximum of data from Finland, to centraleastern Europe, when Czech Republic is the second most represented country. Shorter movements lead birds from
Austria and Slovenia. Recovery sites in Italy are concentrated in the Po plain and the NE, with good numbers also from south of the Apennines, in coastal Liguria and Tuscany and fewer records further to the south, mainly along the coasts or islands, like in Sardinia. Ringing data in the breeding season confirm central-eastern Europe and Finland as main areas of origin of the populations migrating in Italy, along a general NESW axis. This route is somehow parallel to those recorded for the Norwegian or Danish birds, which head towards wintering areas more to the west from Italy, in France or Iberia. NE-SW movements are confirmed also by the direct autumn recoveries; Hedge Accentors ringed in autumn in Italy do not show seasonal patterns in size, while they progressively increase in the frequency of fat birds, and hence of average body mass. Winter recoveries are still mainly in the continental north, yet showing a good number of records from the coastal northern Tyrrhenian. Birds ringed in this period in Italy reach the highest values in both fat and body mass, with high levels till the end of January, followed by a fast decline already in early February. Recoveries abroad of birds ringed in Italy are concentrated in the spring period, between March and May; most of these recoveries refer to birds ringed in autumn and winter in northern Italy. The geographic area of recovery confirms the boundaries of the one indicated by foreign birds reported from Italy, till higher latitudes in northern Norway. The data from the western Mediterranean contribute to a more general overview of movements involving our country, showing how autumn passage migrants following the NE-SW route across Italy will further progress towards coastal France and Spain, or the Balearics. The sample of national recoveries shows a prevalence of short-distance movements from the ringing sites, with longer displacements involving coastal areas, like from Liguria to southern Campania along the Tyrrhenian. Occasional recoveries suggest site fidelity in different winters. Over 80% of birds did not survive longer than their first autumn, which can be due to the high percentage of dead recoveries due to direct human activities.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
SORDONE (Prunella collaris) [10940] ALPINE ACCENTOR Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Prunellidi (Prunellidae) Il Sordone è specie sedentaria e dispersiva che si riproduce quasi esclusivamente in ambiente montano, nella fascia compresa tra il limite superiore delle foreste e l’orizzonte nivale e compie movimenti locali altitudinali, E’ specie politipica distribuita in Africa nord-occidentale, nelle Penisole Iberica, Italiana e Balcanica ed in Turchia. Le tendenze demografiche delle popolazioni europee indicano generalmente una stabilità numerica. In Italia Il Sordone è nidificante, migratore regolare e svernante. L’areale di nidificazione interessa l’intero arco alpino, in una fascia altitudinale compresa tra i 2.000 ed i 2.700 m s.l.m., e presenta due aree disgiunte nella catena appenninica: una settentrionale, posta tra Emilia e Toscana, e l’altra localizzata nella porzione centrale (Abruzzo). Nel complesso si stimano tra le 100.000 e le 200.000 coppie nidificanti.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 243). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali sono in media inferiori ai 20 soggetti negli anni ’80 e mostrano un’ulteriore diminuzione in anni più recenti, anche a seguito dell’esclusione di tecniche attive di cattura (richiami) introdotta intorno alla metà degli stessi anni ’80. Attualmente si raggiunge di rado la decina di uccelli marcati all’anno.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 2 2 105 122 435
Ita-Est
Ita-Ita 4 2 54 30
435
30
476 122 122
42 58
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Specie marcata abbastanza raramente, con la massima parte del campione relativo alle regioni settentrionali e catture relativamente numerose in Lombardia tra ottobre e dicembre, legate a singoli siti particolarmente adatti, mentre pochi individui risultano inanellati in primavera sulle isole degli arcipelaghi Campano e Toscano.
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Sordone - Prunella collaris
Sezione ricatture — Recoveries
Movimenti Italia- Italia — Movements within Italy
Sono note le condizioni e circostanze di ripresa di due dei quattro sordoni rinvenuti in Italia. In entrambi i casi si tratta di soggetti abbattuti. La specie è protetta in Italia dal 1977.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Spostamenti molto tardivi nel nostro Paese sono confermati anche da due sole segnalazioni disponibili, entrambe dirette, entro i confini regionali lombardi. I due soggetti, inanellati tra la metà di novembre ed i primi di dicembre, sono stati abbattuti entro il gennaio successivo in siti a poca distanza e posti a SW rispetto a quelli di inanellamento. Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
The Alpine Accentor is a regular breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, where an estimated 100,000-200,000 pairs breed on the Alps and along the northern and central Apennines. A rarely ringed species in Italy, with a total of 243 birds marked between 19822003 and a decrease after the ‘80ies, when live decoys were outlawed at ringing stations; more recently annual totals rarely exceed a dozen birds. Most data refer to October-December and come from the northern regions, Lombardy in particular. Active movements across the Mediterranean are confirmed by the interesting spring migrants ringed on Tyrrhenian islands. Only two foreign recoveries are available, both indicating direct movements towards SW from Austria of birds ringed in late August and mid-September, respectively, hence likely before post-nuptial movements. The recoveries, in Liguria and Tuscany, have been in mid- and late December. The national set of first-capture data shows an increase in numbers starting with the last decade of October, with higher values in the first two decades of November followed by a sharp decline till mid-December. The average body mass of ringed birds increases between November and December. Late movements in Italy are also suggested by two direct national recoveries, both within Lombardy and referred to birds ringed between mid-November and early December and shot within a short distance to the SW in the following January. The species is protected in Italy since 1977.
I due soli dati disponibili sono entrambi ricatture dirette dall’Austria. Si tratta di due soggetti inanellati tra la fine di agosto e la metà di settembre, quindi verosimilmente prima degli spostamenti autunnali, e segnalati, in dicembre, rispettivamente in Toscana e lungo la costa ligure. L’andamento stagionale degli inanellamenti della specie vede un incremento progressivo delle catture a partire dalla terza decade di ottobre, con alte frequenze nelle prime due decadi di novembre ed una successiva brusca diminuzione fino alla decade centrale di dicembre. In novembre e dicembre si registra un incremento nel peso medio degli uccelli inanellati.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
PETTIROSSO (Erithacus rubecula) [10990] EUROPEAN ROBIN Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Specie politipica distribuita nel Paleartico occidentale con sette-otto sottospecie, il Pettirosso è specie migratrice, parzialmente sedentaria e dispersiva. La maggior parte delle popolazioni sono migratrici parziali, mentre sono completamente migratrici quelle che si riproducono nella porzione più nord-orientale dell’areale e largamente sedentarie quelle che abitano i Paesi dell’Europa meridionale e del Nord Africa. In molte aree le femmine sono considerevolmente più migratrici e dispersive rispetto ai maschi. Il Pettirosso nidifica diffusamente in habitat mediterranei, temperati e boreali. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili o positive. In Italia è nidificante, migratore regolare e svernante. E’ presente dal livello del mare fino al limite della vegetazione arborea ed ampiamente distribuita in tutta la Penisola e le isole maggiori, fatta eccezione per la Pianura Padana orientale e le aree costiere dell’Alto Adriatico, ma diviene meno frequente nell’Italia centromeridionale. La popolazione nidificante è stimata in 1-3 milioni di coppie.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 193.901). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Pettirosso è una delle specie più comuni tra quelle inanellate in Italia e sono oltre 190.000 gli individui marcati nel periodo considerato. Considerando l’andamento delle catture, il modesto calo registrato nella prima metà degli anni ’80 è verosimilmente legato alla diminuzione delle attività degli impianti di cattura di tipo tradizionale. Già nella seconda metà del decennio però i numeri crescono, con l’intensificarsi delle attività di inanellamento su scala nazionale, e prendono a superare con regolarità i 5000 soggetti catturati. Una nuova diminuzione ha luogo nella prima metà degli anni ’90, ma successivamente l’incremento diviene molto marcato, fino a massimi vicini ai 15.000 soggetti nella seconda parte degli anni ’90. Ampia variabilità caratterizza quindi gli ultimi anni considerati, ma sempre su valori elevati dei totali annuali. A livello fenologico si individuano due picchi stagionali, relativi alla migrazione primaverile (tra febbraio ed aprile) ed autunnale (tra settembre e novembre). A fronte di numeri assoluti di soggetti inanellati non particolarmente alti, buoni indici di abbondanza si registrano anche nel corso dello svernamento. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). La distribuzione dei siti di inanellamento offre un’ottima copertura geografica dell’intera Penisola e delle isole. Vasti campioni di dati originano dalle regioni settentrionali e si riferiscono primariamente ai mesi autunnali. L’importanza degli ambienti mediterranei per la specie è confermata dagli alti numeri di inanellamenti effettuati in aree costiere ed insulari, questi ultimi relativi a migratori in transito primaverile.
Est-Ita 716 711 286 262 1276 1653 1283 1870 3019 3703 976
Ita-Est 424 411 290 96 1172
Ita-Ita 511 219 407
1075
143
62528 3051 96
838 4896
196
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Pettirosso - Erithacus rubecula
Mentre sono pressoché assenti i soggetti inanellati da pulcini, nel campione italiano risulta alta la percentuale di uccelli di età non determinata. Ciò è spiegabile con il modesto livello tecnico degli operatori nelle prima fasi storiche dell’attività di inanellamento quando non veniva regolarmente effettuato quell’attento esame del piumaggio che permette di distinguere i giovani nel primo e secondo anno di vita dagli adulti. Nei tre gruppi di dati gli inanellamenti di uccelli al primo anno di vita prevalgono rispetto a quelli degli adulti.
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione ricatture — Recoveries
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 930). Condizioni note 811 (87.2%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing. Le prime segnalazioni estere datano gli anni di inizio delle attività di inanellamento in Italia. Una netta tendenza all’incremento nella frequenza delle ricatture si ha negli anni ’50, con un massimo nella seconda metà degli anni ’60. Successivamente i dati diminuiscono irregolarmente fino a tutti gli anni ’80, per vedere poi un nuovo modesto incremento nelle fasi finali del periodo qui considerato. Anche le segnalazioni di anelli italiani crescono nettamente tra gli anni ’50 e ’60, e quindi in fasi molto più recenti; questa tendenza è ancor più marcata per le osservazioni all’estero di pettirossi marcati in Italia, che raggiungono un picco netto negli anni ’90.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 930). Circostanze note 598 (64.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tra le ricatture estere prevalgono i soggetti morti a causa primariamente di abbattimenti o catture dirette. Ancora più netta è questa situazione relativamente alle segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia. L’altissima percentuale di soggetti abbattuti e catturati è certamente da porre in relazione al ruolo rilevante dell’area della Gran Kabylie, in Algeria, la quale si caratterizza per intense attività di trappolaggio e caccia (vedi oltre). La specie è protetta in Italia dal 1967. L’inanellamento risulta rivestire positivamente un ruolo rilevante, pari a circa un quinto delle circostanze di ritrovamento in Italia, ma molto meno all’estero. Le tecniche di alimentazione sul terreno proprie della specie contribuiscono ad avere percentuali significative di uccelli catturati da predatori domestici, ed in particolare gatti.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 441). Condizioni note 286 (69.6%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 411). Circostanze note 312 (75.9%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 609). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le fasi di migrazione post-riproduttiva sono fonte della gran parte delle ricatture estere in Italia. I primi dati si riferiscono alla terza decade di agosto ma i numeri rimangono molto bassi fino all’ultima di settembre. Da questa le frequenze crescono nettamente, fino ad un massimo annuale nella terza decade di ottobre e nella prima di novembre. Successivamente la frequenza delle ricatture diminuisce in modo netto con la seconda decade di novembre e quindi, debolmente, fino alla prima di gennaio. Questo andamento stagionale trova conferma in quanto registrato in base a vasti campioni di dati di inanellamento, che vedono i totali di catture e l’indice relativo di abbondanza raggiungere un massimo nella decade centrale di ottobre, quindi una netta e rapida diminuzione già con la prima decade di novembre. Le condizioni fisiche dei soggetti presenti in Italia tra settembre ed ottobre mostrano un importante accumulo di grasso di riserva, collegato ad un aumento anche nel peso medio dei soggetti inanellati. A conclusione delle fasi più intense di transito autunnale le frequenze di soggetti grassi diminuiscono nuovamente, ma tornano poi a crescere in modo ancor più marcato tra novembre e dicembre ed ancor più in gennaio, in contesti stagionali spiccatamente invernali. Le ricatture mostrano quindi un incremento nella decade centrale di gennaio, seguito da un calo progressivo delle frequenze fino alla terza di marzo e numeri molto bassi in fasi più tardive della primavera. I dati di inanellamento in questo caso hanno appena un accenno di aumento nella seconda decade di gennaio, mentre molto più marcato è l’incremento nell’ultima di marzo, coincidente con alti valori dell’indice di abbondanza, a conferma di intesi movimenti di migrazione. Per quanto indicato dalle condizioni fisiche, la frequenza di uccelli grassi diminuisce progressivamente, insieme al peso, a partire dalla terza decade di gennaio, pur a fronte di un incremento registrato nella lunghezza alare.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 1.093). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 32). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Molto elevata la percentuale di soggetti che sopravvive solo fino al primo autunno, e nessuno raggiunge i tre anni di vita, pur a fronte di limiti in natura superiori anche ai dieci anni. E’ indubbio che le attività di abbattimento o cattura contribuiscano a questi bassi livelli di longevità per i pettirossi compresi nel campione qui analizzato.
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Pettirosso - Erithacus rubecula
scandinave e baltiche), sia caratterizzate da comportamento migratorio parziale (quelle dell’Europa centro-meridionale). La distribuzione delle ricatture in Italia vede un’alta densità di siti costieri e continentali nelle regioni settentrionali ed in quelle centrali. A Sud degli Appennini si nota un’evidente scarsezza di osservazioni dalle aree continentali peninsulari ed appenniniche, mentre alti numeri di ricatture si hanno lungo la costa adriatica, soprattutto fino alle Marche, con pochi dati più a Sud. La Puglia spicca però per l’alto numero di dati, i quali originano soprattutto da aree di inanellamento più orientali. Le coste tirreniche hanno una densità maggiore di segnalazioni, soprattutto in Liguria e Toscana, ma anche più a Sud in Lazio e Campania. I pettirossi raggiungono comparti nettamente mediterranei calabri e siciliani, ed elevata è la frequenza di segnalazioni in Sardegna.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 608). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Dato l’ampio comparto geografico di origine delle ricatture, altrettanto variabile è la distribuzione delle distanze percorse verso i siti di ricattura italiani, comprese in un intervallo tra le poche centinaia e ben oltre i 2.500 km. Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 711). Movements towards Italy. Le distribuzioni delle ricatture di pettirossi inanellati nel Regno Unito, in Norvegia e Danimarca sono in genere poste ad occidente rispetto all’Italia, la quale riceve solo alcuni soggetti provenienti da questi Paesi. L’Italia appare esercitare tuttavia un ruolo di crocevia per rotte di migrazione di uccelli provenienti da, e diretti verso, aree geografiche vastissime. Pochissimi sono i Paesi europei non rappresentanti tra le aree di inanellamento di uccelli segnalati in Italia. Le zone più importanti sono le coste del Baltico centro-meridionale, i Paesi dell’Europa centro-orientale e quelli immediatamente a Nord dell’arco alpino. Importanti spostamenti con asse primario E-W lungo l’Italia settentrionale sono confermati dalla concentrazione di dati da Ungheria, Austria, Slovenia. La presenza di popolazioni di origine ancor più nettamente orientale è indicata da siti di inanellamento posti a settentrione del Mar Caspio. Da notare come i più orientali tra i siti di inanellamento producano in prevalenza ricatture in aree meridionali italiane. Il complesso delle ricatture in Italia indica la presenza di soggetti appartenenti a popolazioni sia totalmente migratrici (es.
Figura 16. Ricattura di individui esteri inanellati come pulli e ripresi in Italia (n = 13). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Pur a fronte di un vasto campione di ricatture ben pochi sono i soggetti marcati al nido. Le segnalazioni relative a questi soggetti confermano aree di origine delle popolazioni nidificanti poste a NE rispetto all’Italia, con due insiemi di località di marcaggio rispettivamente in Finlandia meridionale e nell’Europa centrale.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 123). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Tra le ricatture autunnali prevalgono inanellamenti effettuati anch’essi nelle fasi post-riproduttive. Le aree di massima concentrazione di segnalazioni in Italia sono nella fascia prealpina e nel comparto alpino, in Emilia-Romagna e Toscana e quindi in Sardegna. Si notano rotte autunnali tra loro ben diverse, con componenti sia direttamente N-S, sia con assi aventi una maggiore componente orientale (fig. 18). Ciò risulta confermato anche dalle segnalazioni autunnali dirette (fig. 19).
Figura 17. Distribuzione spaziale delle località estere di inanellamento o ricattura riferite alle pentadi del periodo di nidificazione di soggetti (pulli, giovani o adulti) marcati o segnalati in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 160). Spatial distribution abroad of ringing/recovery localities during the breeding season for birds (pulli, juveniles or adults) ringed/recovered in Italy in any period of the year. Ben più numeroso è il complesso delle segnalazioni relative a soggetti marcati nelle fasi riproduttive. L’analisi spaziale di questi dati conferma aree di origine poste lungo un asse NESW verso il nostro Paese, con tre insiemi geografici distinti (Finlandia e Baltico centrale, Svezia meridionale e coste meridionali del Baltico, Europa centro-orientale), posti a distanza progressivamente inferiore rispetto ai nostri confini nazionali.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 255). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 282). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Nel corso dello svernamento si intensificano le ricatture anche in aree meridionali del Paese e si assiste ad un’eleva-
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Pettirosso - Erithacus rubecula
ta concentrazione di dati in Sardegna, con particolare riguardo alle aree centro-meridionali dell’isola.
La distribuzione dei siti esteri di inanellamento primaverile non differisce significativamente da quella relativa alle stagioni precedenti; anche in questo caso le ricatture più a Sud in Italia originano dai siti di inanellamento più orientali. Rotte di ritorno lungo assi SW-NE nel Mediterraneo sono indicate da pettirossi inanellati lungo le coste orientali della Penisola Iberica e meridionali francesi, mentre i dati dalle Baleari confermano l’attraversamento attivo di estesi bracci di mare. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 46). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 285). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Le ricatture primaverili non mostrano apprezzabili differenze, in quanto a distribuzione geografica degli inanellamenti, rispetto a quelle delle stagioni precedenti. In primavera soggetti inanellati all’estero sono ancora ampiamente presenti nel nostro Paese, anche se poche sono le segnalazioni dalle estreme latitudini meridionali, mentre ancora un buon numero di dati si riferisce alla Sardegna centro-meridionale, il che conferma comunque una migrazione primaverile molto limitata. Il Pettirosso risulta peraltro transitare su piccole isole italiane, anche se con numeri modesti, ancora nella prima metà di maggio (dati PPI).
Pettirossi inanellati in Italia sono segnalati all’estero nel corso dell’intero ciclo annuale. Movimenti di migrazione sono indicati dall’incremento di ricatture rilevato tra gennaio e febbraio. La frequenza delle ricatture diminuisce quindi in marzo, per crescere lievemente ancora in aprile ed attestarsi su livelli minimi nel corso della fasi riproduttive. In autunno l’andamento delle ricatture vede un picco importante tra le ultime due decadi di ottobre e la prima di novembre, con un leggero ritardo fenologico rispetto a quanto rilevato in Italia in base ai dati di inanellamento. L’alta incidenza di ricatture invernali produce il massimo relativo che si osserva in dicembre.
Figura 22. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 47). Birds ringed abroad during the spring migration and recovered in Italy.
Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
La distribuzione delle distanze percorse si concentra intorno a valori riferiti al Nord Africa, mentre gli spostamenti più rilevanti, da siti baltici e russi superano i 2.000 km.
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 411). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 27. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 23). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
Disposte lungo un asse principale di orientamento NE-SW, le ricatture all’estero di pettirossi inanellati in Italia si concentrano primariamente in aree di svernamento poste nel Mediterraneo sud-occidentale, con una netta prevalenza delle coste nordafricane. Oltre la metà dei dati si riferisce infatti alla sola Algeria, Paese che vede, nell’area della Grand Kabylie, attività particolarmente intense di caccia e cattura con diverse tipologie di trappole a terra ai danni di numerose specie di Passeriformi. La variazione assolutamente rilevante nella frequenza di ricatture tra Paesi confinanti nell’area nordafricana è un’ulteriore conferma di come differenze nell’intensità di alcune attività antropiche, insieme a quelle potenziali nei tassi di ricattura/segnalazione, possano spiegare il basso numero di osservazioni da Paesi quali Marocco e Tunisia. Sempre nel contesto mediterraneo ricadono gli altri Paesi maggiormente rappresentati, e cioè rispettivamente Francia e Spagna.
L’area geografica di connettività dell’Italia per la specie si conferma anche dalle ricatture all’estero in periodo riproduttivo, con località ampiamente disperse nell’Europa baltica, centrale ed orientale, dove vengono raggiunte longitudini elevate a Nord del Mar Nero. Le segnalazioni in Nord Africa costituiscono ulteriore prova di movimenti di ritorno molto tardivi attraverso il Mediterraneo, già menzionati in base ad attività di inanellamento sulle isole (dati PPI).
Figura 28. Individui inanellati in Italia da adulti (eta > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi all’estero in qualsiasi periodo (n = 14). Post-breeding dispersal. Birds ringed as adults (age> 3) in Italy during the breeding period and recovered abroad in any period. Queste ricatture sono tutte distribuite lungo le coste nordafricane; i dati di inanellamento sono riferiti a soggetti certamente nidificanti in aree continentali italiane, come anche a soggetti in transito primaverile tardivo, inanellati su alcune delle nostre piccole isole tirreniche. Nonostante le difficoltà che originano da questa sovrapposizione fenologica il quadro è comunque interessante in quanto individua quartieri di svernamento della popolazione italiana (fig. 30).
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 285). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Pettirosso - Erithacus rubecula
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 29. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 2). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period. Solo due i dati relativi a spostamenti diretti in autunno ed inverno di pettirossi nidificanti in Italia; in entrambi i casi viene comunque rafforzato il quadro di spostamenti verso SW delle nostre popolazioni verso siti di svernamento nordafricani.
Figura 31. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 219). National recoveries of birds ringed in Italy. Una fitta rete di ricatture mostra spostamenti attraverso l’intera penisola e le isole. Prevalgono i movimenti su breve distanza dai siti di inanellamento, ma numerose sono le segnalazioni a centinaia di chilometri di distanza; particolarmente interessanti le ricatture in Sardegna meridionale di pettirossi inanellati in diverse regioni centro-settentrionali, le quali mostrano come gli uccelli attraversino il Tirreno diretti verso l’isola e, verosimilmente, più a Sud fino alle aree di svernamento nordafricane.
Figura 30. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi del periodo successivo di svernamento (n = 5). Direct winter movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following winter.
Figura 32. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 199). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 33. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 6). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.
Figura 34. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 2). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters. Poche ricatture entro la medesima stagione di svernamento come tra inverni successivi indicano spostamenti a volte anche considerevoli; i movimenti più estesi sono comunque rivolti verso direzioni coerenti con quelle verso le aree di svernamento, verso SW e S.
The European Robin is a common and abundant breeder, passage migrant and winter visitor in Italy, where the large breeding population is estimated between 1-3 million pairs. The wide breeding range goes from the Alps southwards all along the peninsula and on the main islands, the species being absent only from areas of the eastern Po plain and northern Adriatic and less abundant in the centre and south. It breeds from the sea level up to the tree limit. This is one of the most abundantly ringed species in Italy, with a total of 193,901 birds marked between 1982-2003. Annual totals have shown a decline in the ‘80ies, linked to the closing of several traditional trapping sites, followed by an increase in the last years of the decade. Numbers declined and had a new raise in the ‘90ies, up to over 15,000 birds ringed annually, and are still on good levels in more recent years. The seasonal ringing pattern shows two peaks, one in February-April, the other in September-November. High values of relative abundance are also recorded in the winter months, despite a lower ringing effort. A sample of 716 foreign recoveries is available, and nearly 1,000 data referred to birds ringed in Italy. Robins ringed abroad have been reported with increasing frequencies from the ‘50ies, till a first peak in the late ‘60ies, followed by a decline till more recent high frequencies in the late ‘90ies. The first maximum originates largely from dead recoveries, the latter rather from live controls by ringers. Data on Italian ringed birds have a peak in the early ‘70ies for recoveries within and in the early 090ies for those outside the country, respectively. Over 65% of birds recovered in Italy were dead, deliberate taking by man accounting for over 60% of these, positively followed by live controls by ringers, an even higher proportion of birds killed by man is recorded among those ringed in Italy and reported from abroad, which is explained
by the intense hunting pressure on songbirds which takes place in North Africa (see below). The ground feeding habits of the Robin may explain the high frequencies of birds killed by cats. Most recoveries refer to the post-nuptial phase, with earliest records of foreign birds in late August and a clear increase in October, till the annual peak in the last decade of the month and high values also in the first of November, followed by a progressive decline till early January. This seasonal pattern closely resembles the one derived from the analysis of the national set of first-capture data, showing a peak in relative abundance as well of ringing totals in the central decade of October, followed by a sharp decline in November. Physical conditions of birds ringed in Italy indicate a progressive increase in fat reserves and average body mass in September-October, in connection with the most intense autumn movements. Immediately after these values decline, to raise again in December and till January, as a strategy to counteract the potential mortality risk due to winter conditions. Foreign recoveries increase again in mid-January, with lower frequencies in February and March. Based on first-capture data, March marks high values in relative abundance, confirming intense return movements across the country. Spring data indicate a progressive seasonal decline in fat score and body mass, despite an increase in size. Italy seems to be a crossroad for European Robin migration, as shown by the huge geographical area of ringing. The most important countries are around the Baltic, in central-eastern Europe and just north of the Alps. Important movements along an E-W axis are confirmed by the many recoveries from countries like Hungary, Austria and Slovenia. Birds from even further to the east have been ringed north from the Caspian Sea. More eastern ringing sites produce recoveries further to the south
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Pettirosso - Erithacus rubecula
and east in Italy. Many recoveries are in continental regions of northern and central Italy, together with coastal areas of the Adriatic, especially in Marche. Again a good percentage of cases comes from Apulia, being referred to eastern ringing sites. An even higher frequency of birds have been reported along the Tyrrhenian coast. The importance of Mediterranean habitats is confirmed by records in the extreme latitudes of the peninsula and in Sardinia. The spatial analysis of birds ringed or recovered during the breeding season shows three main areas of origin, all aligned along a NE-SW axis, from Finland to southern Sweden and the Baltic, through centraleastern Europe. The majority of autumn recoveries are in the alpine area, in Emilia-Romagna, Tuscany and Sardinia. Few direct movements confirm influxes of birds along a more N-S axis. Winter recovery sites have a more southern distribution along the peninsula, with a high frequency of cases from central and southern Sardinia. A wide distribution of sites features also spring recoveries, with a prevalence for western coastal areas and again Sardinia. Spring foreign ringing sites suggest SW-NE return movements across the Mediterranean involving Italy. Still along a NE-SW axis, recoveries abroad of
Robins ringed in Italy are concentrated in the SW Mediterranean, with a prevalence of the coasts of North Africa, and over half of the sample originating from the area of Grand Kabilie in Algeria, where intensive trapping and killing of winter visitors take place. The striking difference in recovery frequencies between neighbouring countries in North Africa confirms the geographical variability in reporting rates based on different local cultures, suggesting that large numbers of birds ringed in Italy may also reach countries like Morocco or Tunisia. North Africa is also the main area of spring recovery of adult birds ringed in Italy during the breeding period, although this sub-sample might include a component of late transients. A dense network of national recoveries shows a prevalence of short-distance movements, aside to much longer displacements; recoveries in Sardinia of birds ringed in northern Italy confirm the crossing of wide stretches of sea, likely further to the south towards North Africa. The majority of birds did not survive longer than their first autumn, which may be explained also by the contribution of dead recoveries due to human activities to our general sample of recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
USIGNOLO MAGGIORE (Luscinia luscinia) [11030] THRUSH NIGHTINGALE Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie monotipica a distribuzione eurosibirica, l'Usignolo maggiore è un migratore a lungo raggio, che sverna in Africa a partire dall'Etiopia meridionale e fin sotto l'Equatore. L'areale riproduttivo è esteso dal centro Europa fino agli Urali, comprendendo le zone a clima temperato e continentale, fino a raggiungere zone steppiche boreali. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili. In Italia la specie è migratrice regolare ma rara, la cui frequenza di comparsa e distribuzione sono state meglio definite proprio grazie alle attività di inanellamento.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 73). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Nonostante la sua rarità, l’Usignolo maggiore risulta inanellato con frequenza quasi annuale, con totali che tuttavia solo nel 2000 hanno superato i dieci soggetti. La massima parte delle catture ha luogo tra l'inizio di agosto e la fine di settembre.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 1 1 22
Ita-Est
Ita-Ita 1
940 940 940 22
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
I pochi ed occasionali inanellamenti risultano estremamente localizzati nel Nord-est della penisola e sono in parte collegabili a progetti specifici in aree cespugliate umide del Friuli e del Veneto. Estremamente rara la specie nel corso della migrazione primaverile, con soli tre dati, due dei quali in Liguria ed il terzo sull’isola di Capri, pur a fronte di importanti sforzi di campionamento realizzati attraverso il PPI.
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Usignolo maggiore - Luscinia luscinia
Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Un giovane dell’anno inanellato ai primi di agosto nel Nord della Germania, al limite occidentale dell’areale distributivo, è stato controllato da inanellatori in Friuli, dopo circa 20 giorni. Questa ricattura indica una forte componente N-S in una specie caratterizzata da rotte verso SE attraverso l’Europa centro-orientale. I dati di inanellamento raccolti in Italia mostrano un picco massimo nella seconda decade di agosto, periodo che coincide anche con quello di abbondanza relativa della specie nel nostro Paese. The Thrush Nightingale is a rare passage migrant, whose status in Italy has been recently better described thanks to ringing activities. A total of 73 birds have been ringed between 1982-2003, with highest annual totals exceeding a dozen birds only in 2000. Most data originate from wet bushy habitats in Friuli and Veneto. The species is very rare in spring, with only three data from Liguria and Capri island, despite the massive ringing efforts of the PPI. The small set of ringing data has a peak in the second decade of August, matching the one derived from general observations in our country. The only recovery refers to a bird ringed in early August in northern Germany, in a site at the western limit of the breeding range, and controlled by a ringer in Friuli after some 20 days, along a markedly N-S axis in a species which generally follows SE routes through central-eastern Europe.
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
USIGNOLO (Luscinia megarhynchos) [11040] COMMON NIGHTINGALE Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie politipica presente nel Paleartico occidentale con tre sottospecie, l’Usignolo è un migratore trans-sahariano di lungo raggio con quartieri invernali nelle regioni tropicali africane. Le popolazioni che nidificano nei Paesi dell’Europa centro-occidentale svernano in una fascia compresa tra Senegal, Etiopia occidentale ed Uganda. L’Usignolo abbandona i propri quartieri riproduttivi tra la fine di luglio e settembre in direzione SW e compie rapidi movimenti attraverso il Mediterraneo ed il Sahara. Le aree riproduttive sono raggiunte dalla fine di marzo in Europa meridionale e sino a dopo la metà aprile in Europa centrale. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili o positive, e la specie attualmente non soffre problemi concreti di conservazione. In Italia l’Usignolo è migratore regolare, nidificante e svernante irregolare. Si riproduce in tutta la penisola, sulle isole maggiori e su diverse isole minori, con una popolazione stimata in 500.000-1.000.000 coppie e densità più elevate raggiunte in ambienti di ecotono.
numeriche dei campioni raccolti soprattutto su una serie di piccole isole tirreniche. La sua generale abbondanza è confermata dai buoni indici di abbondanza relativa registrati anche nel corso della stagione riproduttiva.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 18.951). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’Usignolo è specie regolarmente inanellata in Italia, con totali annuali che hanno mostrato un incremento sensibile a partire dai primi anni ’80, fino a livelli massimi, superiori ai 1.000 soggetti, raggiunti nella metà degli anni ’90; successivamente i numeri diminuiscono, per tornare a crescere nei primi anni del 2000. I numeri di usignoli marcati in Italia sono stati positivamente influenzati dalla realizzazione del PPI.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le numerose località di inanellamento offrono una copertura geografica sufficientemente rappresentativa dei diversi comparti geografici italiani frequentati dalla specie. È un uccello marcato durante la migrazione primaverile più che in quella autunnale, come confermato dalle dimensioni
Est-Ita 12 11 719
Ita-Est 10 10 597
Ita-Ita 20 19 972
658
2459
168
733
1947
100
1327 2258
4413 1446
618 7639
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Usignolo - Luscinia megarhynchos
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 30). Condizioni note 30 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 30). Circostanze note 24 (80%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
L’inanellamento costituisce positivamente una componente molto rilevante delle modalità di segnalazione di soggetti esteri in Italia. Tuttavia le cause antropiche, e principalmente abbattimenti e catture intenzionali, risultano la seconda causa più importante di ricattura di soggetti riportati come deceduti. Ciò è ancora più vero per quanto concerne i soggetti marcati in Italia e segnalati all’estero, dove le catture intenzionali rappresentano in assoluto la causa più frequente nell’ambito di un campione numericamente molto modesto. L’Usignolo è protetto in Italia dal 1967.
Il campione disponibile è numericamente modesto; le diverse categorie di ricatture, a partire da prime segnalazioni già negli anni ’20, mostrano tutte un incremento nella seconda metà degli anni ’90, da porre verosimilmente in relazione con l’aumentata attività di inanellamento della specie in Italia.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 10). Condizioni note 7 (70%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Non si registrano ricatture di pulcini, e prevalgono ampiamente i soggetti almeno nel secondo anno di vita.
159
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
registrati nel corso della migrazione primaverile. Questa fase di accumulo di riserve risulta più precoce e marcata negli adulti rispetto ai soggetti nati nell’anno.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 10). Circostanze note 8 (80%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 10). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le segnalazioni vanno dalle fasi primaverili, con un massimo nelle due ultime decadi di aprile, a periodi riproduttivi in giugno e quindi al periodo di transito post-riproduttivo, in settembre ed ottobre. Il vasto campione nazionale di dati di inanellamento mostra numeri molto elevati in primavera, in coincidenza con le attività del PPI, con indici relativi di abbondanza che raggiungono un massimo nell’ultima decade di aprile. Nel corso della migrazione primaverile le dimensioni medie dei soggetti catturati mostrano una diminuzione progressiva, che può essere spiegata sia dal transito di popolazioni geografiche diverse che da aspetti di migrazione differenziata dei sessi (Mazzoleni et al. ined.). Anche le condizioni fisiche degli uccelli inanellati diminuiscono tra marzo e maggio, di pari passo con la progressiva diminuzione della frequenza di soggetti in transito. Settembre ed ottobre vedono invece già le fasi terminali del transito postriproduttivo, con valori decrescenti dell’indice relativo di abbondanza. In questi mesi gli usignoli presenti in Italia si trovano nelle fasi terminali della preparazione ai lunghi voli verso le aree di svernamento sub-sahariane, come confermato dai livelli estremamente elevati di soggetti grassi, con valori medi di peso superiori anche di 5 g rispetto a quelli
Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 11). Movements towards Italy. A fronte di spostamenti con componente primaria NE-SW che interessano soprattutto l’Europa nord-occidentale, l’Italia risulta interessata da movimenti più marcatamente diretti verso Sud (Zink 1987). Ciò risulta confermato dall’analisi delle ricatture disponibili che, a Nord del nostro Paese, provengono da Paesi dell’Europa centrale e balcanica. Gli inanellamenti effettuati a latitudini inferiori rispetto all’Italia interessano invece l’ambito mediterraneo, dal Nordafrica tunisino, alle Baleari, alla Corsica, e confermano spostamenti diretti attraverso il mare. Pochi sono gli spostamenti superiori ai 1.000 km. A fronte di un’ampia distribuzione di siti di inanellamento della specie in Italia, le località di ricattura sono prevalentemente poste in ambito insulare o costiero.
160
Usignolo - Luscinia megarhynchos
Queste due interessanti ricatture confermano la risalita di usignoli attraverso il Mediterraneo centrale, sia attraverso movimenti diretti verso Nord dalla Tunisia meridionale costiera, con il superamento di ampi bracci di mare, sia verso NE dalle Baleari alla costa marchigiana, in direzione opposta a quella prevalente nel corso dell’autunno.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 11), con fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and time elapsed to recovery. Figura 16. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 8). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 11).
Figura 17. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 20. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 8). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy Figura 18. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 10). National recoveries of birds ringed in Italy.
Figura 19. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 8), con fenologia date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery. Le segnalazioni all’estero comprendono fasi stagionali di migrazione primaverile e post-riproduttiva avanzata, come anche di svernamento in Africa. In Marocco abbiamo interessanti segnalazioni autunnali di soggetti marcati in primavera nel Tirreno, a conferma di movimenti ad arco attraverso l’Europa ed il Mediterraneo. A Sud del Sahara vi sono ricatture da Ghana e Togo di uccelli inanellati in aree continentali dell’Italia settentrionale e centrale, ivi comprese due segnalazioni di usignoli marcati in periodo riproduttivo e altre che si riferiscono alle fasi autunnali. I soggetti riportati dalle aree a Sud del Sahara hanno percorso anche oltre 4.000 km dai siti di inanellamento italiani.
Figura 21. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 19). National recoveries of birds ringed in Italy. Le ricatture nazionali mostrano alcuni spostamenti verso Nord da isole tirreniche, una ricattura molto interessante tra Ventotene e Capri ed altri movimenti tra aree diverse dell’Italia continentale e costiera.
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Usignolo - Luscinia megarhynchos
The Common Nightingale is an abundant breeder, a regular passage migrant and a rare winter visitor in Italy, when an estimated population between 500,000-1,000,000 pairs breeds widely from the Alps southwards till the southernmost latitudes of the peninsula, on the main islands and on some of the smaller ones. A total of 18,951 birds have been ringed between 1982-2003, with annual totals which have shown a positive increase in the ‘80ies, and an even stronger one from the end of the decade, largely due to the start of PPI activities. Highest figures of over 1,000 birds have been reached in the late ‘90ies. A total of 12 foreign recoveries and 30 data on Italian ringed birds is available; foreign data start in the ‘30ies and, together with the Italian ones, reach higher frequencies in the ‘90ies. Live controls by ringers represent the main origin of recoveries, followed by deliberate taking by man, the latter being the main circumstance for recoveries abroad of birds marked in Italy. The Common Nightingale is protected in our country since 1967. Foreign recoveries have a spring peak in the last two decades of April, few records during the breeding season and data in September and October. The national set of ringing data shows high values of relative abundance in the last decade of April. Physical conditions decrease during spring migration, together with the progressively lower numbers of birds. In September and October the index of relative abundance decreases already, after seasonal peaks in August, while in the meantime body
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mass values reach the highest levels, on average up to over 5 g compared to spring values and nearly 100% of fat birds. The storage of fat reserves while in Italy is more marked and seasonally earlier in adults than juveniles. Italy seems to be involved by movements with a more marked N-S component than those followed by birds moving across north-western Europe, as shown, in our case, by recoveries originating mainly from central Europe and the Balkans. A series of recoveries from areas within the Mediterranean suggest intensive crossing of the sea. Despite the vast distribution of ringing sites in Italy, recoveries are concentrated along the coast and on islands. A couple of direct spring recoveries from Tunisia and the Balearics confirm return movements both along a S-N and SW-NE axes. Common Nightingales ringed in Italy have been reported from abroad both during migration periods and the winter. Autumn reports from Morocco of birds ringed in spring in the Tyrrhenian suggest loop migration strategies across Europe and the Mediterranean. Interesting trans-Saharan recoveries in Togo and Ghana originate from birds ringed in continental Italy in autumn, while two individuals had been marked during the breeding season. The few national recoveries show northwards movements from Tyrrhenian islands, one bird ringed in Capri and recovered on Ventotene and various movements within continental Northern Italy.
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
PETTAZZURRO (Luscinia svecica) [11060] BLUETHROAT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie politipica a distribuzione eurasiatica, il Pettazzurro è presente nel Paleartico occidentale con sei sottospecie delle quali la forma nominale L. s. svecica e L. s. cyanecula interessano l’Italia. E’ specie principalmente migratrice con aree di svernamento che si estendono dal bacino del Mediterraneo alle regioni afrotropicali settentrionali e, attraverso la Penisola Arabica e l’Asia minore, giungono sino all’India. In Eurasia i territori riproduttivi sono compresi nelle zone artiche e boreali dalla Fennoscandia alla Siberia. Dai prima anni ’80, il Pettazzurro ha iniziato a riprodursi in zone più meridionali rispetto all’areale tradizionale, localizzate sulle Alpi austriache, svizzere ed italiane. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili. In Italia è migratore regolare, svernante parziale e nidificante irregolare con alcune segnalazioni dalle Alpi lombarde.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.415). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Pettazzurro ha mostrato un sensibile aumento nel numero di soggetti inanellati su base annuale, fino a massimi superiori al centinaio, il che ha certamente contribuito alla migliore conoscenza dell’ecologia della specie nel nostro Paese. Viene inanellato durante tutto l'anno, ad esclusione della stagione riproduttiva, con la maggior parte degli individui catturati da agosto alla fine di ottobre, quando la specie frequenta in maniera importante habitat di canneto o umidi in generale. Salvo rarissime eccezioni, i soggetti inanellati in Italia appartengono alla sottospecie L.s.cyanecula. In primavera la specie mostra migrazione differenziale tra i sessi, con i maschi che transitano con notevole anticipo rispetto alle femmine.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). I siti di inanellamento sono distribuiti ampiamente in aree interne e costiere dell’Italia settentrionale, dove vengono inanellati soprattutto uccelli in transito post-nuziale. A Sud degli Appennini prevalgono gli inanellamenti in contesti costieri ed insulari, dove vengono invece marcati soprattutto migratori primaverili. Il campione relativo al Cagliaritano si riferisce principalmente a soggetti svernanti.
Est-Ita 12 12 331 781 920 2675 730 2675 2675 1660 781
Ita-Est 7 7 387
Ita-Ita 6 3 302
738
544
571
525
1154 955
682 677
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Pettazzurro - Luscinia svecica
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 15). Condizioni note 14 (93.3%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 15). Circostanze note 13 (86.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Prevale ampiamente la percentuale di uccelli controllati e rilasciati grazie all’attività di inanellamento. Ciò è positivamente vero (7 casi su 7) anche per le segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le prime ricatture estere in Italia datano la prima metà degli anni ’60; successivamente le diverse tipologie di ricatture mostrano tutte un massimo di frequenza negli anni ’90, da porre in relazione con l’incremento generale dello sforzo di campionamento basato sull’inanellamento.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 12). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Due sole le ricatture primaverili, entrambe nelle prime due decadi di aprile. Movimenti di ritorno abbastanza precoci risultano anche dall’andamento del campione nazionale degli inanellamenti (Macchio et al. 1999), il quale mostra un massimo stagionale nella terza decade di marzo, seguito da numeri decrescenti proprio nelle prime due decadi di aprile. Le ricatture si concentrano invece nelle fasi post-ripro-
Pochissimi sono i pulcini inanellati e la massima parte del modesto campione si suddivide tra soggetti dell’anno ed adulti.
165
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
duttive, con un picco nelle ultime due decadi di settembre. A fronte di tale distribuzione fenologica, gli inanellamenti indicano invece un massimo annuale leggermente più precoce, nella prima decade dello stesso mese, in corrispondenza del quale si ha anche un massimo nell’indice relativo di abbondanza. L’analisi morfometrica dei soggetti inanellati mostra una leggera tendenza al calo dimensionale nei soggetti marcati in ottobre rispetto a quelli più precoci. In settembre ed ottobre si assiste anche ad un importante accumulo di sostanze energetiche di riserva, con una netta tendenza all’aumento degli accumuli di grasso nei soggetti inanellati.
L’Europa centrale ed orientale, in particolare Repubblica Ceca e Germania, è origine della massima parte dei soggetti inanellati segnalati in Italia. Aree più settentrionali ed occidentali europee vedono spostamenti con netta componente NE-SW, a latitudini più settentrionali rispetto all’arco alpino e che quindi non coinvolgono il nostro Paese (Zink 1987). Alla luce anche della presenza occasionale di soggetti appartenenti alla sottospecie svecica, con sporadici casi di nidfiicazione sull’arco alpino, risulta particolarmente interessante il caso di un pulcino, inanellato al nido in Finlandia settentrionale e ricatturato in Italia nordorientale. Le località di segnalazione in Italia sono ampiamente distribuite, con una prevalenza per le regioni settentrionali e centrali, le quali vedono anche numeri maggiori di soggetti inanellati. Singoli casi interessano la costa campana e la Sardegna meridionale, entrambe aree nelle quali sono stati anche effettuati inanellamenti di Pettazzurro.
Figura 9. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 12). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 12. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 7). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 10. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 12), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.
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Pettazzurro - Luscinia svecica
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 13. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 7), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Figura 15. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 3) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Le segnalazioni italiane all’estero si concentrano tra le fasi più tardive della migrazione primaverile, la riproduzione e quelle precoci del transito post-riproduttivo. Le intense attività di studio della specie che hanno luogo nella Repubblica Ceca sono certamente ragione primaria della concentrazione assoluta, in quel Paese, delle poche ricatture disponibili. La Repubblica Ceca riceve infatti pettazzurri provenienti da un ampio raggio di latitudini italiane, dai contesti insulari e costieri tirrenici e dell’Alto Adriatico, alle aree continentali di Emilia-Romagna e Lombardia. Le date di queste ricatture si collocano tutte nelle fasi di migrazione primaverile e nidificazione.
Anche le poche segnalazioni entro i confini nazionali sono interessanti quale conferma dell’attraversamento del Tirreno verso la Sardegna, come pure di considerevoli spostamenti lungo la costa adriatica.
The Bluethroat is rare and occasional breeder in Italy, a regular passage migrant and a very scarce winter visitor. A total of 1,415 birds have been ringed between 19822003, with a positive trend in annual totals, with highest values, up to over 100 individuals, from the late ‘90ies. Apart few exceptions, all ringed birds belong to L.s.cyanecula. Bluethroats are ringed during most of the year, except the breeding season, with higher numbers between August and late October, when birds use reedbeds and wet bushy habitats. Spring migrants show a marked differential migration of sexes, males passing clearly earlier than females.
Figura 14. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 7). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CODIROSSO SPAZZACAMINO (Phoenicurus ochruros) [11210] BLACK REDSTART Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie politipica, il Codirosso spazzacamino ha nelle diverse porzioni del suo vasto areale popolazioni residenti, parzialmente o totalmente migratrici. Gli individui che si riproducono nelle regioni europee centro e nord-orientali svernano nel bacino del Mediterraneo ed in ampie zone del Nord Africa occidentale, mentre quelle si riproducono nei Balcani e nella Penisola Iberica sono considerate sedentarie. Sebbene la specie abbia mostrato recenti segni di declino in Francia, paese che ospita una rilevante popolazioni, nel complesso le popolazioni europee mostrano stabilità numerica ove non di incremento. Nel nostro Paese il Codirosso spazzacamino è nidificante, migratore regolare e svernante; si riproduce sulla catena alpina ed appenninica, raggiungendo anche i 3.000 m s.l.m. Frequenta ambienti rocciosi montani come pure centri abitati, spingendosi anche in zone costiere e di pianura. La popolazione italiana è stimata tra le 200.000 e le 400.000 coppie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 5.167). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie viene regolarmente inanellata in Italia sebbene con numeri non particolarmente elevati. L’andamento storico dei totali annuali mostra una prima leggera diminuzione nella seconda metà degli anni ’80, dovuta certamente anche a restrizioni nelle attività di impianti di cattura tradizionali. Già dalla seconda metà dello stesso decennio assistiamo però ad un progressivo incremento nel numero di soggetti marcati, con un massimo relativo intorno alla metà degli anni ’90, seguito da una flessione ed un nuovo aumento fino ad un picco, superiore ai 600 uccelli, proprio nell’ultimo anno considerato. Gli inanellamenti interessano tutto l'anno, con numeri importanti relativi alla migrazione primaverile ancor più che a quella autunnale. Buoni indici di abbondanza si registrano nel corso della stagione riproduttiva.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). I siti di inanellamento sono ampiamente distribuiti su scala nazionale. I campioni numericamente rilevanti raccolti nelle regioni settentrionali si riferiscono primariamente a soggetti marcati nel corso dei mesi autunnali mentre, a Sud degli Appennini, la prevalenza di catture in siti costieri ed insulari è relativa essenzialmente a fasi di transito primaverile.
Est-Ita 90 90 340 393 911 935 823 808 2888 2363 2363
Ita-Est 12 12 284 125 939 692 1093 692 1443 1191 125
Ita-Ita 17 11 184 124 103 29 41 29 300 763 124
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Codirosso spazzacamino - Phoenicurus ochruros
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 101). Condizioni note 82 (81.2%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 101). Circostanze note 65 (64.4%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Nonostante la specie goda di un regime di protezione in Italia dal 1977, risulta molto alta la percentuale di ricatture derivate da abbattimenti o catture dirette. Una più bassa percentuale di casi di mortalità è legata a cause antropiche indirette, mentre l’inanellamento svolge un ruolo positivo nel fornire un numero significativo di osservazioni.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere iniziano già negli anni ’30 e si intensificano negli anni ’50 e fino alla prima metà degli anni ’60. Successivamente mostrano un calo sensibile, mentre in queste fasi storiche più recenti si concentrano le segnalazioni di soggetti inanellati in Italia.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Condizioni note 9 (75%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Molto interessante l’alta percentuale di pulcini inanellati tra i dati esteri, resa possibile grazie alla frequenza di occupazione di cassette nido tipica della specie. Gli inanellamenti italiani si riferiscono invece primariamente a giovani dell’anno.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Circostanze note 5 (41.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Anche tra i soggetti con anelli italiani riportati all’estero prevalgono gli individui morti, ed abbattimenti e catture giocano in questo caso un ruolo assoluto nei casi in cui le circostanze di ritrovamento siano note.
La massima parte delle ricatture si riferisce alle fasi postriproduttive, con prime osservazioni nella terza decade di settembre ed una concentrazione di dati tra la decade centrale di ottobre e la prima di novembre. Successivamente i dati diminuiscono nettamente in dicembre, ed i numeri rimangono molto bassi fino alle fasi di migrazione primaverile. L’andamento fenologico autunnale ricalca quello derivante dall’analisi del campione nazionale degli inanellamenti in quanto a presenza di un massimo tra ottobre e novembre. I dati di inanellamento mostrano presenze importanti anche in fasi stagionalmente più precoci, già a partire dalla fine di agosto, ed è verosimile che tale differenza di andamento derivi dal ruolo che la caccia, e quindi la collocazione stagionale dell’attività venatoria, hanno nelle circostanze di ritrovamento di soggetti inanellati. Lo stesso vale per la migrazione primaverile, quando i dati di prima cattura indicano alti valori anche dell’indice relativo di abbondanza nelle ultime due decadi di marzo.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 99). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 37). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Molto elevata risulta la frequenza di soggetti che non sopravvivono oltre il primo autunno; ciò è indubbiamente dovuto anche all’alta incidenza di abbattimenti e catture tra le circostanze di ritrovamento in Italia. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 90). Movements towards Italy.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 79). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Codirosso spazzacamino - Phoenicurus ochruros
La massima parte delle ricatture in Italia origina da un’area relativamente ristretta dell’Europa centrale, primariamente da Germania e Repubblica Ceca, con numeri inferiori da Polonia ed osservazioni occasionali da aree più settentrionali ed orientali. Le ricatture su più lunga distanza provengono da Svezia meridionale, Lettonia e coste settentrionali del Mar Caspio in Russia. La massima parte degli spostamenti ricade tra i 500-1.000 km di percorrenza (fig. 15). In Italia le ricatture si concentrano primariamente nelle regioni centro-settentrionali, in particolare tra Veneto e Lombardia. Un buon numero di osservazioni provengono da ambiti costieri liguri e dalla Toscana, sia costiera che continentale. Le coste tirreniche vedono anche segnalazioni a latitudini inferiori, a Sud fino in Sicilia, in modo molto più marcato rispetto a quelle adriatiche. Anche per questa specie un ruolo importante risulta rivestito dalla Sardegna meridionale.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 66). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 79). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 34). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. La progressione dei fronti di migrazione attraverso l’Italia viene anche indicata da una concentrazione più forte di ricatture nelle regioni settentrionali in autunno rispetto a quanto non si osservi successivamente analizzando le segnalazioni invernali (fig. 20), tra le quali spiccano, come differenza evidente, le più numerose osservazioni lungo le coste del Tirreno centro-meridionale ed in Sardegna. Dati morfometrici raccolti sugli uccelli inanellati in Italia mostrano un picco nel peso medio in correlazione con le fasi di massima intensità di transito, tra ottobre e novembre.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 44). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. L’area di massima concentrazione dei siti di inanellamento viene confermata anche analizzando i dati riferiti a pulcini e, più in generale, a soggetti marcati o ricatturati in periodo riproduttivo (fig. 17). Di particolare interesse il dato dal Mar Caspio, in un’area dalla quale le popolazioni nidificanti dovrebbero spostarsi verso aree di svernamento molto più orientali rispetto al bacino del Mediterraneo.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le poche segnalazioni primaverili sono tutte in siti costieri; nel corso del transito primaverile si assiste ad una progressiva diminuzione sia del peso che della frequenza di soggetti grassi.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 4). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Poche le ricatture dirette che confermano spostamenti verso l’Italia lungo rotte N/NE-SW. Figura 22. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione (n = 1). Spring migrants breeding in Italy. Birds ringed abroad during spring migration and recovered in Italy during the breeding period. Interessante questa ricattura diretta, dalla Francia mediterranea all’Italia nord-orientale, di un soggetto che mostra spostamenti di risalita opposti rispetto al quadro generale di quelli autunnali, con una segnalazione in Italia compatibile con la stagione riproduttiva della specie.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 34). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 10). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 6). Spring
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Codirosso spazzacamino - Phoenicurus ochruros
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 10). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 27. Ricattura all’estero di individui inanellati in Italia come pulli (n = 2). Recoveries abroad of birds ringed as pulli in Italy. Due sole le ricatture di pulcini italiani, le quali suggeriscono come anche le nostre popolazioni nidificanti siano migratrici e capaci di spostamenti considerevoli per la specie, che li portano fino alle coste nordafricane. Assi di movimento SW-NE in primavera sono suggeriti da questo dato di ricattura diretta dall’isola di Vivara verso la Polonia (fig. 28).
Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 12), con fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and time elapsed to recovery. Le poche segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia si distribuiscono irregolarmente nelle fasi di migrazione tardiva e svernamento, con due soli casi riferiti al periodo di migrazione di ritorno. La gran parte delle ricatture all’estero si riferisce al Mediterraneo sud-occidentale, con Algeria e Marocco quali Paesi maggiormente rappresentati. Come anche per altre specie di Passeriformi intra-Paleartici, l’area della Grand Kabylie in Algeria si caratterizza per intense attività di caccia e cattura nel corso del periodo di svernamento. Figura 28. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 1). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Poche le ricatture nazionali, con spostamenti più rilevanti diretti verso ambiti costieri tirrenici, come anche lungo gli importanti assi di migrazione nelle aree padana e prealpina.
Figura 30. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 2). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within one year from ringing. Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 11) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
A fronte delle due ricatture all’estero prima segnalate, questi dati si riferiscono invece a movimenti su breve raggio di soggetti nati in Italia.
The Black Redstart is a common breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, where an estimated population between 200,000-400,000 pairs breeds extensively across the Alps and along the Apennines, southwards till Sicily. Densities are higher in medium and high altitudes, up to 3,000 m a.s.l., however it also breeds in lowlands and coastal areas. A total of 5,167 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend from the late ‘80ies and more strongly at the end of the century, highest annual totals reaching 600 individuals. Ringing sites are widely distributed, with a prevalence of autumn data from the network of stations across northern Italy and spring migrants being mainly ringed at coastal sites and on islands. A sample of 90 foreign recoveries is available, starting in the ‘30ies and increasing with the ‘50ies, till a peak in the early ‘60ies, followed by a clear decline. Less than 30 recoveries of birds ringed in Italy are concentrated after the ‘70ies. Despite the species being protected in Italy since 1977, the vast majority of recoveries refer to birds deliberately taken by man, however also ringing provides data through live controls. All known circumstances for birds recovered abroad indicate deliberate taking by man. Most recoveries are in the post-nuptial phase, with earliest records in the third decade of September and a concentration of data between the central decade of October and the first of November, with a subsequent progressive decline till spring. This phenology confirms a peak between October and November as derived also from the analysis of the national set of first-capture data, the latter however showing also an earlier pattern with good numbers already in August; the seasonal distribution of recoveries is surely influenced by the limits of the hunting season, given the frequency of dead recoveries. Most birds reported in Italy had been ringed in a fairly restricted area of central-eastern Europe, mainly in Germany and Czech Republic (as shown also by the spatial analysis of data from the breeding
season), with lower numbers from Poland and scanty records from more northern and eastern sites, longest movements being from Latvia, Russia and the Caspian Sea. Most recovery sites in Italy are distributed in the NE, between Veneto and Lombardy. We also have records from the Tyrrhenian coast, mainly in Tuscany and southwards till Sicily, with a lower frequency of cases along the Adriatic. Also for this species an important role is played by southern Sardinia. The more southern distribution of winter recoveries compared to what observed in autumn suggests a progression of movements towards wintering grounds in more Mediterranean habitats. First-capture data at the national scale show a peak in average body mass in connection to the phases of most intense movements, between October and November. Even higher weights are reached during the winter phase in January, as an adaptation to potentially critical weather conditions. The few spring recoveries are all in coastal areas; spring passage migrants show a seasonal decline in both body mass and frequency of fat birds. One direct spring recovery from France towards northern Italy (in a date within the breeding season), together with the case of a bird ringed on the island of Vivara and directly reported from Poland suggest SW-NE movements across the Mediterranean. The majority of the small sample of Italian recoveries abroad comes from north-western Africa, the area of the Grand Kalylie in Algeria being the most important region, where intensive hunting and trapping affects also the wintering songbird populations. Only two data of chicks ringed in Italy indicate that our populations may also migrate till North Africa. The few national recoveries show longer displacements towards the Tyrrhenian coasts, aside to shortdistance movements within northern Italy. The extremely high percentage of birds which did not survive their first autumn may be a consequence of the absolute prevalence of dead recoveries due to human activities.
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CODIROSSO (Phoenicurus phoenicurus) [11220] COMMON REDSTART Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Specie politipica a distribuzione eurasiatica, il Codirosso è un migratore trans-sahariano che compie movimenti su largo fronte e principalmente notturni. In Europa occupa le zone a clima boreale e temperato-caldo, riproducendosi in una fascia compresa tra le isoterme di luglio di 10° e 24°C e raggiungendo ad Est il Lago Baykal. Le popolazioni europee hanno mostrato preoccupanti tendenze demografiche negative, legate a modifiche ambientali, sia nelle aree riproduttive che in quelle di svernamento africane. In Italia è specie nidificante e migratrice regolare, con rari casi di possibile svernamento. Si riproduce diffusamente nelle zone collinari e montane del centro-nord, mentre diventa scarso ed addirittura localizzato col diminuire della latitudine sino a risultare assente da gran parte di Puglia e Basilicata, oltre che dalla Sardegna. La popolazione nazionale è stimata tra le 30.000 e le 50.000 coppie.
e si riferisce invece ad uccelli marcati nel corso della migrazione primaverile. In particolare spiccano i numeri relativi a soggetti catturati sulle isole attive nell’ambito del PPI.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 17.389). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Codirosso viene inanellato regolarmente ed in numeri anche elevati in Italia. Le catture hanno avuto un lieve calo nella prima metà degli anni ’80, seguito da un progressivo incremento fino quasi alla fine degli anni ’90, decennio caratterizzato da totali annuali generalmente superiori ai 1.000 soggetti. Una nuova contrazione si osserva negli ultimi anni del periodo considerato. Indici di abbondanza molto elevati si registrano nelle fasi di più intenso transito primaverile, mentre quelli della tarda estate sono superiori ai livelli osservati nel corso del transito post-riproduttivo. In primavera risulta molto evidente una strategia di migrazione differenziale tra i sessi, con i maschi che anticipano chiaramente le femmine; tale differenza non risulta invece nel corso del transito autunnale. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Il campione dei dati di inanellamento offre una buona copertura geografica. Nelle regioni settentrionali, ed in particolare lungo le Prealpi, prevalgono nettamente soggetti marcati nel corso delle fasi post-nuziali. A Sud degli Appennini la maggior parte dei dati proviene da siti costieri
Est-Ita 103 103 277 291 1200 1216 1016 913 2942 1936 1936
Ita-Est 41 41 345 770 1351
Ita-Ita 78 22 315
1234
108
2714 879 770
707 1744
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Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Gli inanellamenti esteri riguardano anche pulcini, mentre tra i dati italiani prevalgono quelli di soggetti privi di età determinata e quindi gli adulti.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 125). Condizioni note 108 (86.4%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 122). Circostanze note 96 (78.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Le prime segnalazioni estere in Italia risalgono agli anni 1920-1930; le frequenze crescono quindi rapidamente fino ad un massimo raggiunto nella seconda metà degli anni 1960, al quale segue una drastica riduzione. Più recente la distribuzione delle segnalazioni di anelli italiani, con massimi per le ricatture nazionali ed all’estero rispettivamente nella prima metà degli anni 1970 e 1990.
La maggioranza delle ricatture riguarda soggetti morti. Abbattimenti e catture dirette risultano di gran lunga la modalità più frequente di segnalazione, pur a fronte di un regime di completa protezione per la specie in Italia dagli anni ’70. Meno di un quinto delle osservazioni scaturisce invece da attività di inanellamento. Parimenti elevata è la percentuale di soggetti abbattuti o catturati tra quelli inanellati in Italia e segnalati all’estero, i quali in parte subiscono anche conseguenze indirette di altre attività umane, inclusi eventi di predazione da parte di animali domestici.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 41). Condizioni note 34 (82.9%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Codirosso - Phoenicurus phoenicurus
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 41). Circostanze note 30 (73.2%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 83). Phenology of foreign recoveries in Italy. La massima parte delle ricatture si concentra nelle fasi postriproduttive, anche per effetto della collocazione stagionale del calendario venatorio, viste le modalità di segnalazione. I primi codirossi esteri risultano presenti in Italia nella decade centrale di agosto, con frequenze che crescono molto rapidamente in settembre, fino ad un massimo annuale nella prima decade di ottobre. La frequenza delle segnalazioni diminuisce quindi irregolarmente in ottobre, con presenze tardive fino anche in novembre ed alcuni dati persino in dicembre. In base all’analisi del campione nazionale dei dati di inanellamento le catture autunnali, nettamente inferiori a quelle primaverili da un punto di vista numerico, vedono un massimo relativo nell’ultima decade di settembre, anche se l’indice relativo di abbondanza segnala densità più elevate nella seconda decade di agosto. I movimenti di ritorno primaverili attraverso l’Italia di codirossi esteri vedono ricatture a partire dall’inizio di febbraio, con numeri comunque modesti che hanno un massimo stagionale nell’ultima decade di aprile. Gli alti numeri di uccelli inanellati in primavera in Italia mostrano anch’essi un massimo nella terza decade di aprile e quindi nella prima di maggio, quando si raggiunge il valore più elevato di abbondanza relativa.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 132). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 28). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). Una percentuale superiore al 90% di soggetti che sopravvivono meno di un anno in una specie che mostra record di longevità in natura superiori al decennio non può che essere prodotta dall’alta frequenza di ricatture relative a soggetti morti per causa dell’uomo. Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 83). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 103). Movements towards Italy. I siti di inanellamento si distribuiscono ampiamente in Europa, soprattutto lungo un asse a NE del nostro Paese. Il dato più orientale è di un soggetto marcato nella Russia continentale, a Nord del confine orientale del Mar Nero, il sito più occidentale è invece posto lungo la costa orientale dell’Inghilterra. L’area baltica nel suo complesso risulta di particolare rilevanza, a partire dalla Finlandia centro-meridionale alla Svezia sud-orientale, alla Polonia. Le latitudini più settentrionali si riferiscono a due dati dalla regione russa di Murmansk, con distanze vicine ai 3.000 km. Ben rappresentati anche i Paesi dell’Europa centro-orientale, come Germania e Repubblica Ceca. Non mancano quindi ricatture di codirossi inanellati immediatamente a nord delle Alpi, così come in contesti mediterranei, dalla costa francese alle Baleari ed al Nordafrica. In Italia le località di ricattura si concentrano soprattutto al Nord, a partire dai confini orientali, e lungo il versante tirrenico. Nell’area continentale alti numeri di segnalazioni si hanno da Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, regioni queste che vedono anche una percentuale elevata degli inanellamenti italiani. In contesti peninsulari troviamo numerose ricatture in Toscana, sia costiera che continentale, mentre più a Sud la frequenza diminuisce progressivamente, con modeste concentrazioni di dati in Campania e Sardegna meridionale. Davvero poche le osservazioni dal versante adriatico, nelle Marche ed in Puglia, dove si rileva la ricattura del soggetto inanellato più ad Est.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 31). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. La distribuzione degli inanellamenti dei pulcini, e più in generale quella dei dati relativi alle fasi riproduttive, confermano le zone di origine sopra descritte. Come indicato anche dall’analisi spaziale, l’area più importante risulta quella dell’Europa centro-orientale (fig. 17).
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Codirosso - Phoenicurus phoenicurus
la più orientale riportata per quel Paese, i cui dati di movimento di codirossi sono distribuiti in aree nettamente più occidentali (Wernham et al. 2002). Anche il dato danese è il più sud-orientale per i soggetti marcati in Danimarca (Bonlokke et al. 2006). I codirossi inanellati in Italia in questa fase stagionale mostrano un leggero incremento progressivo nelle lunghezze alari, che può suggerire il transito di popolazioni geografiche diverse, come anche un marcato aumento delle riserve energetiche necessarie alla migrazione verso l’Africa. Il peso medio cresce infatti rapidamente in settembre, con massimi raggiunti nell’ultima decade del mese e nella prima di ottobre, quando la frequenza di soggetti grassi supera i due terzi del campione nazionale.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 58). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 20). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 64). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. La migrazione autunnale vede la massima parte delle segnalazioni, non poche della quali dirette e provenienti sia dalle importanti aree baltiche (fig. 19), sia da aree poste a N e NW, a suggerire un incrocio di rotte diverse nel nostro Paese. La singola ricattura inglese rappresenta, ad esempio,
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 12). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le segnalazioni più tardive nell’anno si distribuiscono in aree poste proporzionalmente più a Sud rispetto a quelle che accolgono le segnalazioni autunnali per la specie (fig. 19). In primavera invece notiamo una concentrazione dei pochi dati lungo le coste del Tirreno settentrionale, con osservazioni anche in Campania. Particolarmente interessante una singola ricattura diretta dalle Baleari alla Sardegna nord-occidentale, a conferma di rotte verso NE, anche attraverso ampi bracci di mare, e in direzione opposta a quelle prevalenti descritte per l’autunno (fig. 21).
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
Movimenti Italia- estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 28). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 41). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Il campione delle segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia si distribuisce ampiamente nell’arco dell’anno, con la massima parte delle osservazioni relative ai periodi di migrazione e massimi relativi rispettivamente nella prima decade di maggio e nella seconda di ottobre. Entrambi questi picchi risultano coerentemente ritardati rispetto a quelli rilevati in uccelli in transito inanellati in Italia.
La vasta maggioranza delle ricatture riguarda aree a Sud dell’Italia; spicca in particolare il ruolo rivestito dalle coste nordafricane, dove l’Algeria produce la massima parte delle osservazioni. Anche per questa specie risulta importante l’area prospiciente le coste mediterranee, caratterizzate da intense attività di cattura. Segnalazioni da aree interne sia sia della stessa Algeria che del Marocco confermano movimenti attraverso estese aree desertiche. Molti i soggetti ricatturati che sono stati inanellati in primavera su isole tir-
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Codirosso - Phoenicurus phoenicurus
reniche e quindi segnalati in Nord Africa in autunno, a suggerire strategie di migrazione ad arco che coinvolgono il nostro Paese. Movimenti fino ad oltre 2.500 km portano codirossi inanellati in Italia verso aree nettamente nordiche finlandesi e spiccatamente orientali nella Russia centrale. Tra queste, molto interessanti, a conferma di quanto già indicato dagli inanellamenti all’estero, sono le ricatture in periodo riproduttivo.
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 28). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 21) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Tra le ricatture nazionali prevalgono quelle di soggetti che si sono spostati verso SE da aree di inanellamento concentrate soprattutto in Lombardia, dove le catture sono primariamente autunnali. Movimenti su più lunga distanza e verso N-NW originano da inanellamenti primaverili su isole tirreniche.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 28. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 21). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 22). National recoveries of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Common Redstart is a common breeder and passage migrant in Italy, with very rare winter records. The breeding population is estimated between 30,000-50,000 pairs, widely distributed in mountainous and hilly habitats in the north and centre, with lower abundances further to the south and complete absence from large areas of Basilicata and Apulia, as well as from Sardinia. It is a regularly ringed species, with a total of 17,389 birds marked between 1982-2003. A first decline in annual totals in the early ‘80ies has been followed by a positive trend up to over 1,000 birds in the late ‘90ies and a further moderate more recent decline. High values in the relative abundance as calculated based on first-capture data are reached during the most intense phases of spring migration, followed by good levels in the breeding season, which are higher than those recorded during post-nuptial movements. A prevalence of autumn birds refers to the ringing samples from the northern regions, while spring data make the bulk of the large numbers from areas south of the Apennines and especially in coastal and island stations. A total of 103 foreign ringed birds have been recovered in Italy, aside to a slightly larger sample of data on Redstarts ringed in our country. The earliest foreign recoveries are in the ‘20ies, with the bulk of data between the ‘50ies-‘70ies and a peak in the late ‘60ies, frequencies dropping in more recent decades. National records of Italian rings peak in the early ‘70ies, while recoveries abroad are concentrated in the ‘90ies. Over 80% of cases in Italy refer to dead birds, deliberate taking by man accounting for over 90% of these recoveries. The species is protected in Italy since 1977. Also the majority of records abroad are represented by dead recoveries due to direct human activities. Based on the frequency of hunting recoveries and on the seasonal limits of the hunting season, the majority of data are in the post-nuptial phase, with first records in midAugust, rapidly increasing in frequencies in September, till an annual peak in the first decade of October. Later data are in November, with occasional records in December, confirming rare wintering events. Phenology as derived from the national set of first-capture data shows an earlier pattern, with high values of relative abundance in the central decade of August and a maximum in the last of September. Return movements across Italy have foreign recoveries starting in early February and a seasonal maximum in the last decade of April. Also ringing data confirm intense movements in April, while relative abundance reaches the highest values in early May. Ringing sites abroad are distributed mainly NE from Italy, with
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longitudinal limits in eastern UK and north of the eastern Black Sea. The Baltic represents the most important area, especially with central-southern Finland, south-eastern Sweden and Poland. The northernmost record originated from the Murmansk peninsula. A good number of data come from countries of central-eastern Europe, like Germany and Czech Republic. Shorter movements lead birds to Italy from nearby countries just north of the Alps, as well as from around the Mediterranean, in France, Iberia and North Africa. Recoveries are concentrated in the north and along the Tyrrhenian. Frequencies decrease south from Tuscany and very few cases refer to the Adriatic coasts. Ringing data from breeding areas confirm central-eastern Europe as the main geographical origin of marked populations recorded in our country. Autumn recoveries, among which several direct ones confirm how birds reach Italy both heading SW, as well as S and SE, Italy being a crossroad of different routes. The two birds from the UK and Denmark represent the easternmost ad south-easternmost Common Redstart records for the two countries, respectively. Analyses of the national set of first-capture data show a marked and fast increase in average body mass during the post-nuptial period, with highest values reached between the last decade of September and the first of October, when also the frequency of fat birds raises up to over 75% of the national sample. The few spring recoveries are mainly located along the Tyrrhenian and especially in Tuscany and Liguria. A single direct recovery from the Balearics to north-western Sardinia confirms return routes towards the NE, i.e. along an apposite direction from the one followed in autumn. The small sample of Italian ringed birds abroad is concentrated during the migration periods. The vast majority of cases are south from Italy, with an absolute prevalence for the coasts of North Africa, especially Algeria. Several of these birds had been ringed in spring on Tyrrhenian islands, to be recovered in autumn in North Africa, suggesting loop migration strategies involving our country. Long-distance movements lead Redstarts from Italy towards high latitudes of Finland or in continental Russia, with recoveries also during the breeding season. National recoveries indicate a prevalence of SE movements for birds ringed in autumn in northern Italy, aside to northwards flights from Tyrrhenian islands. Over 90% of birds did not survive longer than their first year of life, which can only be explained by the key contribution of dead recoveries due to direct human activities in Italy.
STIACCINO (Saxicola rubetra) [11370] WHINCHAT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Specie monotipica, lo Stiaccino è un migratore trans-sahariano che concentra in Europa oltre i tre-quarti del proprio areale riproduttivo globale. I quartieri di svernamento sono in Africa tropicale, dove giungono sino alle regioni settentrionali del Sudafrica, sebbene alcuni individui passano trascorrere l’inverno in Algeria ed Iraq. I territori di nidificazione europei si estendono a Nord fino al Circolo Artico e ad Est fino ai Monti Altai, mentre il limite meridionale dell’areale riproduttivo interessa il Mediterraneo ed il Mar Nero. Numerose popolazioni europee hanno mostrato recenti declini numerici, anche se ciò non ha coinvolto quelle numericamente più importanti di Polonia, Bielorussia, Romania e Russia. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernante irregolare. E’ diffuso soprattutto sull’arco alpino in ambienti di praterie culminali, mentre si fa progressivamente più raro scendendo verso meridione lungo la catena appenninica fino alla Calabria. E’ assente nelle isole maggiori. La popolazione nazionale è stimata tra le 10.000 e le 20.000 coppie.
ti in aree costiere e sulle piccole isole tirreniche che producono un numero significativamente più elevato di catture in occasione del massiccio transito primaverile. Pochi invece, i soggetti inanellati in altre aree interne della penisola.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 27.674). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Lo Stiaccino è specie regolarmente ed abbondantemente inanellata in Italia. Un netto incremento delle catture annuali si registra alla fine degli anni ’80 in concomitanza con l’inizio delle attività del PPI. Negli anni ’90 le catture si aggirano attorno ad una media di circa 2.075 soggetti, mentre di seguito si verifica una riduzione delle catture che comunque portano ad inanellare ogni anno tra i 750 ed i 1.000 stiaccini. Il passo primaverile, nettamente concentrato nel tempo, ha luogo tra la metà di aprile e la fine di maggio. Ben evidente l’esistenza di una migrazione differenziale dei sessi in primavera, con un moderato ma chiaro anticipo stagionale nel passaggio dei maschi rispetto a quello delle femmine. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Gli inanellamenti interessano una serie di siti interni localizzati essenzialmente in ambito prealpino che producono catture nel corso della migrazione autunnale, e siti localizza-
Est-Ita 24 24 135 96 1610 1823 1850 1955 2564 696 265
Ita-Est 14 14 484
Ita-Ita 10 4 327
1658
191
1638
169
2308 1977
391 905
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 28). Condizioni note 24 (85.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 28). Circostanze note 22 (78.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Quasi l’80% delle ricatture in Italia si riferisce a soggetti morti e le cause di decesso sono da imputare primariamente ad abbattimenti o catture dirette. Anche per gli anelli italiani si registra una prevalenza di soggetti morti per cause antropiche. Ulteriori casi di mortalità sono invece dovuti a predazione, mentre più limitato è il contributo alle ricatture offerto dalle attività di inanellamento. La specie è protetta in Italia dal 1977.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Stanti le condizioni di ritrovamento (vedi oltre) e lo sviluppo storico delle attività di inanellamento in Italia, non stupisce di rilevare una tendenza alla diminuzione delle segnalazioni estere nel Paese, dopo massimi raggiunti nella seconda metà degli anni ’50. A ciò si affianca un incremento delle ricatture di soggetti inanellati in Italia.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 14). Condizioni note 13 (92.2%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Il marcaggio di pulcini si limita ai soggetti stranieri, mentre gli anelli italiani riguardano soggetti almeno nel loro secondo anno di vita.
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Stiaccino - Saxicola rubetra
Poche sono le ricatture registrate in fase di migrazione primaverile, mentre prevalgono nettamente quelle autunnali, vista anche la collocazione temporale, anche in termini storici, della più elevata intensità di caccia nel nostro Paese. Il massimo relativo che si registra tra l’ultima decade di agosto e settembre conferma quanto mostrato anche dagli inanellamenti, mentre molto interessanti sono le osservazioni stagionalmente più tardive. I dati di inanellamento nazionali confermano come, proprio tra agosto e settembre, gli stiaccini presenti in Italia vadano incontro ad un repentino e significativo accumulo di riserve di grasso per la preparazione all’attraversamento delle barriere ecologiche che li separano dalle aree di svernamento africane. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 14). Circostanze note 9 (64.3%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 32). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Il pur modesto campione disponibile indica che la gran parte delle ricatture avviene entro due anni e mezzo dall’inanellamento e che una percentuale di oltre il 90% degli undici soggetti riportati come deceduti non sopravvive oltre il primo autunno. Quest’ultimo dato può essere spiegato dalla rilevanza di soggetti abbattuti nell’insieme delle ricatture. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 21). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 24). Movements towards Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
L’area baltica, in particolare con la Finlandia meridionale, rappresenta la zona di massima concentrazione dei soggetti esteri segnalati in Italia. Da questa regione provengono anche gli spostamenti più cospicui, compresi tra 1.5002.000 km. Altri Paesi rappresentati sono Germania e Repubblica Ceca, con località di inanellamento continentali, così come sono quelle lituane. Merita invece rilevare la forte prevalenza di siti costieri in Finlandia, sia lungo il Baltico che nel Golfo di Finlandia; la specie è peraltro nidificante comune ed abbondante in questo Paese anche in contesti costieri (Hagemeijer & Blair 1997), ed una buona percentuale degli inanellamenti risulta effettuata proprio in fase riproduttiva. Inanellamenti primaverili sono quelli che riguardano l’area di Cap Bon in Tunisia. La distribuzione delle località di ricattura in Italia interessa soprattutto le regioni settentrionali continentali dell’area padana e prealpina. Siti costieri ed insulari sono quelli che hanno visto ricatture in Liguria, Toscana e Campania.
Molto alta la percentuale di pulcini marcati soprattutto in Finlandia che, insieme al complesso dei dati dalle fasi riproduttive (fig. 16), confermano una rotta verso SW seguita da stiaccini baltici diretti verso l’Africa in autunno.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 21). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 14). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 13). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 16). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
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Stiaccino - Saxicola rubetra
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 7). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 4). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Una componente NE-SW degli spostamenti autunnali (fig. 17) viene confermata da questi pochi dati di movimenti diretti, mentre un soggetto inanellato ad Ottenby, lungo la costa orientale della Svezia, è stato segnalato in Campania nel corso di una migrazione direttamente orientata verso Sud.
Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 19. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 1). Birds ringed abroad during spring migration and recovered in Italy. Una ricattura da Cap Bon mostra uno spostamento diretto verso NE fino alle coste campane.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 24. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 2).Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 13). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy Le segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia si posizionano anch’esse lungo un asse NE-SW rispetto al nostro Paese. Anche in questo caso prevalgono le osservazioni in fase di migrazione, in maggio in primavera, tra settembre ed ottobre in autunno. L’area baltica conferma un suo ruolo con ricatture in Lettonia e Finlandia, mentre singoli casi si riferiscono a Danimarca e Germania. Ad occidente ed a Sud del nostro Paese troviamo stiaccini con anelli italiani in Spagna e Portogallo e quindi in Tunisia e Marocco, a suggerire anche movimenti ad arco che coinvolgono il Mediterraneo. La ricattura in Germania settentrionale è avvenuta in periodo di nidificazione, compatibile con le fasi riproduttive è anche una delle due segnalazioni lettoni (fig. 24).
Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 4) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 7). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Pochi i dati entro i confini nazionali, relativi ad inanellamenti in fasi anche tardive di migrazione primaverile, che testimoniano di spostamenti anche importanti tra i due versanti della penisola.
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Stiaccino - Saxicola rubetra
The Whinchat is a regular breeder and a common passage migrant in Italy, with occasional winter records. The breeding population, estimated between 10,000-20,000 pairs, is widely distributed across the Alps, becoming rarer along the Apennines, where it reaches central Calabria. The typical breeding habitat is represented by high pastures and meadows with scattered bushes. It is regularly and abundantly ringed in Italy, with a clear increase in annual totals linked to the start of PPI activities, given the intensive spring passage. A total of 27,674 birds have been ringed between 1982-2003, with highest figures in the late ‘90ies, up to over 3,000 birds. Ringing sites are along the Prealps, where mainly autumn data are collected and local samples are significantly smaller than those collected during spring from south of the Apennines, where most sites are along the coasts or on Tyrrhenian islands. A total of 24 foreign ringed birds have been reported from Italy, with a slightly larger sample of Italian ringed ones. The bulk of foreign records are from the ‘50ies and ‘60ies, while a more recent distribution features the Italian ringed birds, given also the historical development of ringing activities on the species. Oven 80% of cases refer to dead birds, deliberate taking by man being by far the most frequent circumstance, followed by live controls by ringers. A higher frequency of predation and a lower contribution of deliberate kills are recorded for Italian recoveries abroad. Most foreign recoveries in Italy took place during the post-nuptial phase, given also the dates of the hunting season. However the maximum recorded in the last decade of August and the first of September confirms what found also based on the analysis of the large national set of first-capture data. Birds ringed in the post-nuptial phase have a fast and significant
increase in both average body mass and frequency of fat birds, the latter reaching nearly 75% of cases in the central decade of September. The Baltic and southern Finland in particular is the main ringing area of birds recovered in Italy, with few data also from Sweden, Lithuania, Germany and Czech Republic. Few spring data refer to birds ringed while on spring migration across northern Tunisia. Recovery sites in Italy are mainly in continental areas of the Po plain and the Prealps, while coastal records originate from Liguria, Tuscany and Campania. Coastal Finland is an important nesting area for the species and most of the chicks within the sample have been ringed there, which stands as the main area of origin of breeding populations. Autumn recoveries confirm NE-SW movements towards Italy, while a single direct recovery from Ottenby in Sweden shows also a more markedly N-S axis. One direct recovery from Cap Bon in Tunisia shows NE return movements towards Campania, with a second bird recorded in autumn again on the coasts of western Italy. Also the small sample of Italian recoveries abroad are along a NE-SW axis; to the north we have connections again with the Baltic area, with birds in Finland and Latvia, with one of the two in the latter country reported during the breeding period, as in the case of northern Germany. One bird has been found in Denmark. To the W and S we have recoveries in Iberia, Morocco and Tunisia, partly during the autumn, suggesting loop migration strategies involving the Mediterranean in spring. The scanty national recoveries suggest movements also between the opposite coasts of the peninsula. Over 90% of birds recovered did not survive longer than their first autumn, which can be a consequence of the prevalence of dead recoveries due to direct human activities.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
SALTIMPALO (Saxicola torquata) [11390] STONECHAT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Specie politipica a distribuzione paleartico-paleotropicale, il Saltimpalo è presente nel Paleartico occidentale con cinque sottospecie di cui tre interessano in varia misura l’Italia. Data la vastità dell’areale distributivo, il Saltimpalo mostra un’ampia variabilità adattativa al mutare delle condizioni stagionali, con popolazioni completamente migratrici ed altre totalmente residenti. Le popolazioni europee hanno mostrato significativi cali demografici causati primariamente dall’intensificarsi delle pratiche agricole, ma adesso si caratterizzano per positive tendenze al recupero. Nidifica normalmente dal livello del mare fino a 400-500 metri di altitudine, ma la sua distribuzione spesso non è omogenea e, particolarmente nei paesi dell’Europa centrale, le popolazioni tendono ad isolarsi o ad avere basse densità. In Italia è nidificante comune, migratore regolare e svernante. Presenta una distribuzione omogenea su tutta la penisola dove manca solo dalle aree più elevate dell’arco alpino. La popolazione nazionale è stimata in 200.000 - 300.000 coppie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 5.612). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Saltimpalo viene regolarmente inanellato con totali annuali che, dopo un calo nella metà degli anni ’80, hanno iniziato a crescere sensibilmente negli anni ’90, fin quasi ai 500 individui negli ultimi anni considerati, pur se con importanti fluttuazioni inter-annuali. Quale migratore a corto raggio, il Saltimpalo mostra un picco negli inanellamenti corrispondente alla precoce migrazione primaverile, intorno alla metà di marzo. Negli altri periodi i numeri si riducono sensibilmente fino al tardo ottobre, quando si nota un’ulteriore riduzione dovuta alla esclusiva presenza di soggetti svernanti. Buoni indici di abbondanza si riferiscono alla stagione riproduttiva. Nel corso del passo primaverile non si notano fenomeni di migrazione differenziale tra i sessi.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). Nonostante il numero di soggetti marcati su base annuale in Italia sia relativamente basso, risulta ampia la copertura geografica offerta dai siti di inanellamento, con località ben distribuite lungo la penisola, nelle isole maggiori e in numerose isole minori del Tirreno oltre che alle Tremiti. I campioni numericamente più rilevanti si riferiscono ad alcune stazioni interne nell’area padana, ed ancor più a siti costieri ed insulari, a conferma di importanti movimenti di migrazione attraverso il Mediterraneo.
Est-Ita 3 3 248
Ita-Est 7 6 410
Ita-Ita 7 5 465
930
1505
132
833
1430
30
1124 359
2124 894
347 1061
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Saltimpalo - Saxicola torquata
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 8). Condizioni note 8 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 8). Circostanze note 7 (87.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La gran parte del modesto campione si riferisce ad uccelli catturati o abbattuti; alcuni individui sono morti per altre cause antropiche, ed anche l’inanellamento ha fornito occasione di segnalazioni. La specie è protetta in Italia dal 1977. Abbattimenti o catture rappresentano la sola modalità di segnalazione nota anche per i soggetti marcati in Italia e segnalati all’estero.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I bassi numeri di segnalazioni non consentono di evidenziare andamenti storici; i primi dati sono riportati nella seconda metà degli anni ’50 ed hanno una distribuzione irregolare fino ai giorni nostri.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 7). Condizioni note 6 (85.7%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Due soggetti inanellati in Repubblica Ceca in periodo riproduttivo sono stati segnalati rispettivamente in Sardegna e Lazio, mentre un soggetto marcato in autunno in Ungheria risulta anch’esso ricatturato lungo la costa laziale. Questi spostamenti risultano su distanze considerevoli per la specie. Il bacino del Mediterraneo costituisce un’importante area di svernamento; in particolare le regioni più occidentali ospitano saltimpali provenienti, ad esempio, anche dal Regno Unito (Wernham et al. 2002).
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 7). Circostanze note 4 (57.1%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 6). Le segnalazioni sono soprattutto relative a fasi non riproduttive e di svernamento. Interessante la frequenza di soggetti riportati da paesi nordafricani (Tunisia e Marocco).
Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 3). Phenology of foreign recoveries in Italy. Due soggetti sono segnalati in fasi di migrazione autunnale. Tra settembre ed ottobre si assiste in Italia ad un incremento progressivo dei totali di soggetti marcati e dell’indice relativo di abbondanza. Negli stessi mesi si registra anche un aumento sensibile della frequenza di soggetti grassi, il che conferma situazioni di transito post-riproduttivo. I movimenti di ritorno hanno inizio in febbraio.
Figura 13. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 3), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.
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Saltimpalo - Saxicola torquata
A fronte di un buon campione di auto-ricatture locali, a testimoniare fedeltà territoriale in tutta una serie di contesti geografici e stagionali, solo occasionali risultano le ricatture oltre la soglia dei 15 km, le quali non riescono a mettere in luce particolari andamenti legati agli spostamenti del Saltimpalo nel nostro Paese. The Stonechat is a widespread and abundant breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, where an estimated population of 200,000-300,000 pairs breeds from the lower Alps southwards along the peninsula, on the main islands and on several small ones. A total of 5,612 birds have been ringed between 1982-2003, with a decline around the ‘80ies followed by a significant increase in annual ringing totals, till highest values in the late ‘90ies and during the last few years, up to nearly 500 birds. A wide distribution of ringing sites encompasses the whole country; main samples originate from few inland stations within the Po plain and from coastal and islands both along the Tyrrhenian and Adriatic. A peak in ringing numbers is recorded in March, with subsequent smaller samples. Good values of relative abundance are recorded during the breeding season. Very small samples for both foreign and Italian recoveries show a prevalence of deliberate taking by man, this circumstance being the only one recorded for birds ringed in Italy and found abroad. The species is protected in Italy since 1977. Only three foreign recoveries are available, two of which in September and October, when Stonechats ringed in Italy show high values of both ringing totals and relative abundance, as well as a marked increase in the frequency of fat birds, suggesting the presence of transients towards more southern wintering grounds. Two birds ringed during the breeding season in Czech Republic have been reported from Sardinia and Latium, where also the last bird has been reported from, having been ringed in Hungary. These few data confirm that the Mediterranean is an important wintering area for the species. Apart from one case in southern Morocco, all the other few Italian recoveries from abroad originate along the coasts of North Africa, an area with an intense hunting pressure also on songbirds. Despite a good number of local retraps, the scanty national recoveries do not indicate specific patterns of movement within the country.
Figura 14. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 7), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology dates of ringing and recovery (all records). Prevalgono gli spostamenti verso SW, e tutte le ricatture, a parte quella in Portogallo meridionale, sono localizzare in aree costiere nordafricane. Va ricordata l’elevata pressione venatoria esercitata anche sui piccoli Passeriformi soprattutto in Algeria settentrionale.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 15. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 5) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CULBIANCO (Oenanthe oenanthe) [11460] NORTHERN WHETEAR Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie politipica a distribuzione oloartica, presente nel Paleartico occidentale con quattro sottospecie, il Culbianco è un migratore trans-sahariano che compie movimenti su largo fronte attraverso l’Europa meridionale, il Mediterraneo e la costa nord-africana. Ad eccezione di piccoli contingenti che sostano in Iraq, l’intera popolazione mondiale sverna nell’Africa sub-sahariana, in una fascia che congiunge la costa atlantica a quella dell’Oceano Indiano e si spinge a Sud fino a raggiungere lo Zambia settentrionale. Pur avendo mostrato recenti declini demografici nelle popolazioni europee, tra i Turdidi il Culbianco è la specie più numerosa e diffusa poiché abita un vasto areale che va dalle isole mediterranee fino a Capo Nord, alle Isole Svalbard ed all’Islanda. In Italia è nidificante, migratore e svernante occasionale. Si riproduce diffusamente lungo l’arco alpino (tra i 1.200 m e 2.700 m s.l.m.) e la dorsale appenninica dove può essere rinvenuto a quote inferiori. La popolazione nazionale è stimata in 100.000-200.000 coppie.
stanti gli intensi movimenti di ritorno dai quartieri di svernamento africani attraverso il Mediterraneo.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 6.765). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti di questa specie mostrano un netto aumento nella fase centrale del periodo considerato, con totali annuali che si attestano tra i 330 ed i 770 soggetti. Le catture sono quasi esclusivamente concentrate nella breve stagione di migrazione primaverile, tra fine marzo e fine maggio. La specie mostra una migrazione differenziale tra i sessi in primavera, con i maschi che precedono, seppur di poco, le femmine.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 32 30 341 294 1480 2009 1612 2082 2718 1921 1921
Ita-Est 12 11 652
Ita-Ita 14 9 441
1478
302
1163
360
3350 1536
695 1629
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
A fronte di campioni di modesta entità e soprattutto legati alla migrazione autunnale, che originano dall’area prealpina, le località maggiormente interessate dalle catture corrispondono alle stazioni insulari e costiere del Mar Tirreno,
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Culbianco - Oenanthe oenanthe
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 39). Condizioni note 37 (94.9%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 3 . Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 39). Circostanze note 37 (94.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 11). Condizioni note 7 (63.6%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Le prime segnalazioni estere sono negli anni ’30 e mostrano un successivo marcato incremento in frequenza fino ad un massimo nei primi anni ’70, dopo il quale mancano dati. Le ricatture di uccelli marcati in Italia hanno invece una distribuzione storica più recente, pur se con un massimo nel medesimo periodo, e ciò è ancor più vero per i dati italiani all’estero.
Prevalgono le segnalazioni di uccelli morti, e gli abbattimenti diretti rappresentano di gran lunga la modalità di ricattura più frequente, seguiti da controlli da parte di inanellatori. Anche tra i soggetti segnalati all’estero prevalgono quelli uccisi intenzionalmente. La specie è protetta in Italia dal 1977.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 11). Circostanze note 7 (63.6%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 45). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 26). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture estere si concentrano nelle fasi di migrazione, con una prevalenza di dati autunnali. In primavera le prime osservazioni sono nella decade centrale di marzo, con un lieve incremento nella terza e nella prima di aprile ed ultimi casi nella seconda di questo mese. I più alti numeri di uccelli inanellati in Italia si hanno nella terza decade di aprile, mentre il picco annuale nell’abbondanza relativa quale indicata dall’analisi del campione nazionale di dati ricade nella prima decade di maggio. Nel corso della migrazione primaverile si assiste ad un progressivo incremento nelle lunghezze alari medie, a suggerire il transito di popolazioni geografiche diverse. Di pari passo peggiorano le condizioni fisiche medie dei soggetti in transito nel nostro Paese, sia in quanto a peso medio che a frequenza di soggetti grassi. I primi culbianchi esteri in transito post-nuziale sono segnalati nel tardo agosto, mentre è settembre il mese di più intensi movimenti, con un massimo annuale di frequenze nell’ultima decade del mese. Marcata risulta la diminuzione in ottobre, con ultime osservazioni nella decade centrale.
Figura 13. Ricattura di individui esteri ripresi in Italia (n = 30). Recoveries with traces from the ringing sites La massima parte dei siti di inanellamento dei culbianchi segnalati in Italia sono distribuiti a NE rispetto al nostro Paese, con la Finlandia quale Paese maggiormente rappresentato, soprattutto nelle sue latitudini più meridionali, ma con un dato dalla Lapponia, a latitudini simili a quelle di un soggetto inanellato in Norvegia settentrionale. Ancora le coste del Baltico vedono uccelli inanellati in Russia, Svezia
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Culbianco - Oenanthe oenanthe
orientale e Polonia, questi ultimi nel corso della migrazione autunnale. Spostamenti di più modesta entità portano verso l’Italia uccelli marcati in Europa centro-orientale, tra Germania e Repubblica Ceca.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 26).
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 21). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 10). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Alta la percentuale di uccelli marcati al nido in Finlandia; queste segnalazioni, insieme al complesso dei dati relativi alle fasi riproduttive (fig. 16), confermano la connettività dell’Italia con popolazioni distribuite a NE dei nostri confini e primariamente nella regione baltica.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 20). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le poche segnalazioni primaverili sono collocate primariamente in siti costieri dell’Italia occidentale, a suggerire provenienze da S-SW, come confermato anche dalle segnalazioni di uccelli inanellati in Tunisia. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 10). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 8). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Il modesto campione di ricatture all’estero comprende entrambe le fasi di migrazione come anche il periodo riproduttivo, contribuendo ad una migliore descrizione delle aree di origine dei culbianchi in transito in Italia.
L’insieme delle ricatture autunnali, ed in particolare quelle dirette, confermano la prevalenza di spostamenti lungo direttrici NE-SW verso l’Italia. Queste risultano in qualche modo parallele a quelle che caratterizzano i movimenti autunnali di popolazioni progressivamente più occidentali della specie, come confermato da dati di Danimarca, Norvegia e Regno Unito. Tali popolazioni si spostano soprattutto lungo le coste occidentali europee e non vengono perciò ad interessare il nostro Paese.
Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Tranne un caso in Svizzera, le segnalazioni si distribuiscono in una fascia posta a SW-NE rispetto ai siti di inanellamento nel nostro Paese. Abbiamo un secondo caso di connettività con le latitudini della Lapponia finlandese e siti orientali in Bielorussia ed in Russia continentale, insieme a località lungo le coste tedesche. Nei quadranti meridionali troviamo segnalazioni in Tunisia ed Algeria, con un dato dalla fascia desertica algerina.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 6). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
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Culbianco - Oenanthe oenanthe
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 10). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 11). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 9) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery. Le poche segnalazioni nazionali originano tutte da siti tirrenici e forniscono indicazioni di spostamenti soprattutto verso N-NW, insieme ad un paio di ricatture su breve distanza e sempre in primavera, lungo la costa ligure. Figura 23. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 10), con fenologia di inanellamentoe ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 26. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 9). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
The Northern Whetear is a regular breeder and passage migrant in Italy, where it breeds with a population estimated between 100,000-200,000 pairs distributed all across the Alps and along the Apennines, southwards till Sicily and in Sardinia. A total of 6,765 birds have been ringed between 1982-2003, with an increase in annual totals linked to the PPI activities and highest numbers, exceeding 500 birds, in the ‘90ies. Most birds are ringed during the spring passage, when differential migration of the sexes is recorded, males moving earlier than females. The geographical distribution of ringing sites shows largest samples from islands and coastal sites especially in the Tyrrhenian, while lower numbers of birds are ringed on autumn migration across northern Italy. A sample of 32 foreign recoveries is distributed starting in the ‘30ies, with a progressive increase till a peak in frequencies in the early ‘70ies and a subsequent total lack of data. Records of the 26 birds ringed in Italy have a relatively more recent historical distribution, even if with highest numbers in the same 5-year period. A prevalence of dead recoveries due to deliberate taking by man is recorded in Italy, as well as abroad. The species is protected in Italy since 1977. Earliest foreign records in Italy are in the central decade of March, with a slight increase between the end of the month and the first decade of April and latest observations in the central decade of this month. The analysis of the national set of first-capture data shows a peak in numbers in the last decade of April and an annual maximum of relative abundance in early May. A progressive increase is recorded in average wing length during spring migration, suggesting the passage of birds belonging to different populations; in the meantime birds show seasonally declining physical conditions, in terms of both average body mass and frequency of fat birds. Earliest post-nuptial records
of ringed Wheatears in Italy are in late August, while September is the period of most intense movements, with an annual peak in recovery frequency in the last decade and low numbers till the central decade of October. Ringing sites abroad are mainly NE from Italy, with Finland being the most represented country, especially in its lower latitudes, with one bird ringed in Lapland, at close latitude to one originating from northern Norway. Still along the Baltic coasts we have birds ringed in Russia, south-eastern Sweden and Poland, the latter with birds ringed while on autumn migration. Shorter-distance movements lead towards Italy birds marked in central-eastern Europe, in Germany and Czech Republic. The set of autumn recoveries, and especially the direct ones, indicate NE-SW movements along routes somehow parallel to those of more western populations of the species, as in the case for Denmark, Norway or the UK. These populations will funnel mainly along western Europe, hence not involving our country in their southbound migration. The few spring recoveries are almost all along the western coasts, suggesting influxes of return migrants from S-SW, as confirmed also by the recoveries of Wheatears ringed in northern Tunisia. With the exception of a bird in Switzerland, the other recoveries abroad are NE or SW from the ringing sites. Among these, a second case of connection with the Finnish Lapland, and further to the east with birds from Belarus and continental Russia, while two individuals have been reported from coastal Germany. To the south we have recoveries from Tunisia and Algeria, including one bird from the Algerian desert. Few national recoveries show recoveries N-NW from the ringing sites along the Tyrrhenian, with two short-distance displacements in spring on the coast of Liguria.
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CODIROSSONE (Monticola saxatilis) [11620] ROCK-THRUSH Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Specie monotipica legata agli ambienti montani tra i 5002.000 m s.l.m., il Codirossone è distribuito in un vasto ma frammentato areale riproduttivo che comprende il bacino del Mediterraneo, l’Est europeo e l’Asia centrale. Migratore notturno trans-sahariano, si muove singolarmente o a piccoli gruppi durante i voli che dalla aree di nidificazione portano a quelle di svernamento. I quartieri invernali sono localizzati nella fascia afro-tropicale e in particolare nelle porzioni settentrionali ed orientali delle foreste pluviali di Nigeria, Camerun e Zambia. Le popolazioni europee hanno mostrato preoccupanti cali demografici negli anni ’70-’90 che tuttora non risultano pienamente compensati. La sua distribuzione in Italia coincide ampiamente con quella dei principali rilievi montuosi peninsulari ed insulari. Tuttavia, mentre nelle regioni settentrionali lo si può trovare già al di sopra dei 300 m s.l.m., nel centro-sud non nidifica sotto i 1.000 m. La popolazione italiana è stimata tra 5.000-10.000 coppie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 167). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Codirossone è specie rara tra quelle inanellate in Italia, tuttavia i totali annuali, sebbene sempre inferiori ai 20 indidivui, hanno mostrato un positivo incremento dalla fine degli anni ’80, spiegato dall’attivazione delle stazioni del PPI. Dalla seconda metà degli anni ’90 i numeri tornano a scendere e variare irregolarmente negli anni più recenti. Nonostante la bassa consistenza numerica, il campione disponibile riesce a descrivere molto chiaramente una netta migrazione differenziale dei sessi in primavera, con un picco nel transito dei maschi più precoce di almeno una decade rispetto a quello delle femmine.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Gli inanellamenti sono quantitativamente poco cospicui e sono riferiti, per quanto riguarda uccelli in migrazione, all’attività svolta dal PPI. Individui in riproduzione sono invece saltuariamente marcati sulla catena alpina in Lombardia e Piemonte, e nella dorsale appenninica toscoromagnola.
Est-Ita 1 1 512
Ita-Est
Ita-Ita
836 836 836 512
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Disponiamo di una sola ricattura di questa specie scarsamente inanellata anche nel resto d’Europa. La segnalazione si riferisce ad un soggetto, di età sconosciuta, inanellato il 16 aprile 1950 in Ungheria, Paese dove la specie è solo scarsamente presente come nidificante, ed abbattuto nei pressi di Napoli nella prima decade di settembre dell’anno seguente. La specie è protetta in Italia dal 1977. The Rock-Thrush is a regular breeder and passage migrant in Italy, where an estimated population between 5,00010,000 pairs breeds along the Alps and Apennines, including massifs on both Sicily and Sardinia. A rarely ringed species in Italy, with a total of 167 birds marked between 1982-2003. Annual totals show a positive increase after the late ‘80ies, in connection to the start of PPI activities, since most ringed birds are spring migrants. A decline is recorded in the late ‘90ies, with variable numbers on more recent years. On ringing sites along the Alps and the Apennines breeding birds are ringed, while data from the coasts or on islands are all on spring migrants. One single recovery is available, of a bird of unknown age which was ringed on 16.4.1950 in Hungary, where the species is a rare breeder, and shot on September 10th of the following year near Napoli, along the western coast. The species is protected in Italy since 1977.
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
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PASSERO SOLITARIO (Monticola solitarius) [11660] RUFOUS-TAILED ROCK-THRUSH Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Il Passero solitario è distribuito in modo ampio ma frammentato nei paesi dell’Europa meridionale, del Nord Africa e del Medio Oriente. Specie politipica, le popolazioni europee e nord-africane sono residenti, o migratrici parziali, ed intraprendono evidenti movimenti altitudinali stagionali, mentre le popolazioni distribuite nella porzione medioorientale dell’areale sono migratrici. L’area principale di svernamento delle popolazioni migratrici è costituita dal bacino del Mediterraneo e dalle zone a clima secco nordafricane poste a Nord del 10° parallelo. Negli anni ’70-’90, le popolazioni europee sono andate incontro a significativi cali demografici e risultano oggi numericamente ridotte. In Italia il Passero solitario è nidificante, migratore regolare e svernante parziale, con una popolazione stimata tra le 10.00020.000 coppie. Le maggiori densità si registrano nelle regioni centro-meridionali ed in particolare in ambienti costieri ed insulari. Nel settentrione occupa primariamente habitat di falesia sui grandi laghi alpini o nei fondovalle, ma la distribuzione risulta qui più frammentata anche in considerazione del fatto che il comparto alpino rappresenta il limite settentrionale dell’areale distributivo europeo.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 145). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Passero solitario viene raramente inanellato in Italia; le attività del PPI hanno tuttavia portato ad un incremento nei totali di uccelli marcati, pur se questi continuano ad evidenziare un’ampia variabilità interannuale su valori comunque molto modesti.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita
Ita-Est
Ita-Ita 4 1 904 51 51 51 904
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). I pochi inanellamenti italiani nei 15 anni considerati sono soprattutto relativi al PPI, e le stazioni interessate sono di conseguenza distribuite in maniera quasi esclusiva nel Tirreno. Per entrambi i sessi il picco delle catture è registrato in maggio.
203
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements
Il singolo dato disponibile riguarda un soggetto di età sconosciuta inanellato in periodo riproduttivo sull’Appennino laziale (provincia di Rieti) ed abbattuto due anni dopo, nel tardo dicembre, in provincia di Terni. Questa ricattura suggerisce l’esistenza di movimenti su media distanza tra siti collocati nell’ambito appenninico. La specie è protetta in Italia dal 1977.
Movimenti Italia- Italia — Movements within Italy
The Rufous-tailed Rock-Thrush is a regular breeder in Italy, where an estimated population between 10,000-20,000 pairs reaches highest densities along the coasts of the centre and south and on many of the islands. Birds breeding in the north, along the Alps, generally use cliffs along the main lakes or at low altitudes, this geographical area representing the northernmost limit of the European range. The species is rarely ringed in Italy, with only 145 birds between 1982-2003 and a positive trend, despite wide inter-annual variability in ringing totals, after the late ‘80ies, in connection to the start of PPI activities. One single recovery is available, of a bird of unknown age ringed during the breeding season on the Latium Apennine and shot in Umbria (province of Terni) in late December, after over two years, suggesting movements within the Apennines. The species is protected in Italy since 1977.
Figura 3. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
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MERLO DAL RING OUZEL
COLLARE (Turdus torquatus) [11860]
Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Distribuito nel Paleartico occidentale con tre sottospecie, il Merlo dal collare presenta un ampio spettro di strategie di migrazione. Le popolazioni dell’Europa settentrionale (Scandinavia, Isole britanniche) appartenenti alla forma nominale, sono migratrici e hanno quartieri di svernamento principali nella porzione meridionale della Penisola Iberica e sulla catena dell’Atlante, dalla Tunisia al Marocco. Le popolazioni meridionali che nidificano sulle montagne dell’Europa centro-meridionale ed appartengono alla sottospecie T. t. alpestris, svernano entro i limiti meridionali dell’areale distributivo. In Italia il Merlo dal collare è nidificante, migratore regolare e svernante. L’areale riproduttivo italiano interessa soprattutto l’arco alpino, con una maggiore continuità di distribuzione nella parte orientale. In Appennino sono state accertate nidificazioni sulla dorsale toscoromagnola ed abruzzese. La popolazione italiana è stimata in 10.000-20.000 coppie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 354). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Merlo dal collare viene regolarmente inanellato in Italia, pur se in numeri bassi. I totali annuali mostrano un andamento positivo a partire dalla seconda metà degli anni ’90, con massimi vicini ai 40 soggetti. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 16 16 752
Ita-Est 4 4 190
Ita-Ita 20 15 177
1008
530
34
993
352
17
2541 2935
1194 452
194 1084
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics. Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La distribuzione geografica dei siti di inanellamento mostra come la maggioranza delle catture sia stata effettuata all’interno dell’areale riproduttivo. Alcuni marcaggi hanno interessato pulcini al nido. Le catture in siti costieri ed insulari riguardano con certezza anche soggetti in transito primaverile, a suggerire movimenti di attraversamento del Mediterraneo. Il campione complessivo dei dati vede comunque una netta prevalenza di soggetti inanellati in autunno.
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 31). Circostanze note 24 (77.4%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. La frequenza più alta di segnalazioni si riferisce a soggetti catturati e rilasciati nell’ambito di attività di inanellamento e ricerca scientifica, ma risulta comunque elevato il numero di individui abbattuti.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le ricatture estere aumentano a partire dagli anni ’60, con un massimo nella prima metà degli anni ’70, cui fa seguito una drastica riduzione nei decenni successivi e fino ai primi anni ’90. Anche le segnalazioni di anelli italiani, nel Paese come all’estero, si concentrano nei primi anni ’70.
Figura 8. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Circostanze note 3 (75%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Due delle sole quattro segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia si riferiscono ad uccelli abbattuti, mentre un soggetto risulta deceduto per aver impattato contro fili elettrici. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 31). Condizioni note 28 (90.3%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 15). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Merlo dal collare - Turdus torquatus
Considerata anche l’importanza degli abbattimenti come modalità di ricattura, la massima parte dei dati si concentra nelle fasi della migrazione autunnale, a partire dal tardo settembre e con un massimo nella terza decade di ottobre. Il campione nazionale dei dati di inanellamento mostra il numero massimo di catture nella prima decade di ottobre. Gli scarsi dati primaverili si riferiscono alla terza decade di marzo, mentre i dati relativi ai soggetti inanellati in Italia mettono in luce un massimo nei valori di abbondanza relativa nella seconda decade di aprile.
L’area geografica di inanellamento dei merli dal collare segnalati in Italia va dal Regno Unito, all’isola tedesca di Helgoland nel Mare del Nord, alla Norvegia settentrionale; tutti questi dati sono verosimilmente relativi a soggetti appartenenti alla forma nominale. Spostamenti su più breve raggio portano nel nostro Paese uccelli provenienti invece da aree subito a Nord delle Alpi, da Francia e Svizzera, in aree di presenza della sottospecie meridionale alpestris. I siti di ricattura hanno una distribuzione nord-occidentale, con prevalenza delle coste settentrionali del Tirreno, tra Toscana e Liguria, alcuni casi da comparti interni dell’Italia continentale e più rare osservazioni da aree appenniniche. Un singolo dato dalla Sardegna meridionale conferma il superamento del Mediterraneo anche verso aree di svernamento nordafricane.
Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 15). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 16). Movements towards Italy.
Figura 13. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 12). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
La massima parte dei dati riguarda l’autunno, quando il campione nazionale degli inanellamenti mostra valori elevati di peso medio, i quali vanno incontro ad una progressiva diminuzione stagionale con minimi alla fine di ottobre, verosimilmente in relazione al transito di soggetti grassi diretti verso aree di svernamento africane.
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 3). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Questi pochi dati invernali riguardano uccelli inanellati a NW dell’Italia. In particolare i due soggetti provenienti rispettivamente da Fair Island e dal Wash rappresentano le segnalazioni più sud-orientali tra quelle relative alla specie derivanti dal Regno Unito. Si ipotizza però (Wernham et al. 2002) che uccelli marcati lungo le coste orientali inglesi siano in realtà appartenenti alle popolazioni della Fennoscandia, il che spiegherebbe la loro presenza a SE rispetto allo stesso Regno Unito.
Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Due sole ricatture dirette autunnali mostrano una direttrice nettamente meridionale seguita da un Merlo dal collare inanellato sulla costa settentrionale della Norvegia in settembre, e ricatturato nell’Appennino tosco-emiliano ad un mese di distanza. Un breve spostamento verso S-SW è stato invece compiuto dal soggetto proveniente dalla Francia sudorientale. Le ricatture di uccelli inanellati nel Regno Unito sono soprattutto localizzate in Francia, Penisola Iberica ed Africa nord-occidentale, mentre dalla Danimarca prevalgono spostamenti verso SW, con una maggiore componente direttamente meridionale seguita dagli uccelli inanellati in Norvegia.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 16. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Merlo dal collare - Turdus torquatus
Tranne che per un dato primaverile, il ridottissimo campione delle segnalazioni all’estero riguarda le fasi autunnali ed invernali. Le ricatture sono a SW rispetto ai siti di inanellamento lombardi, con tre uccelli che si sono portati in Francia, mentre uno ha raggiunto l’immediato entroterra Algerino, nell’area della Grand Kabylie. Anche questa localizzazione africana è abbastanza orientale rispetto a quelle raggiunte da soggetti inanellati in Paesi dell’Europa nordoccidentale.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 19. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 15) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). I pochi dati nazionali suggeriscono spostamenti su breve raggio dai siti di inanellamento, con un’unica segnalazione invernale, su più lunga distanza, posta direttamente a Sud dall’area di prima cattura. Figura 17. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 20. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 15). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 18. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 4), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Ring Ouzel is a regular breeder and a passage migrant in Italy, where an estimated population of 10,000-20,000 pairs belonging to T. t.alpestris is mainly distributed across the Alps between 1,100-2,200 m a.s.l. Further to the south breeding has been confirmed on the Apennines, between Emilia-Romagna and Tuscany, as well as in Abruzzo. A rarely ringed species, with a total of 354 birds marked between 1982-2003, the bulk of data referring to autumn birds. Annual totals are widely variable among years, never exceeding few dozen birds, with higher numbers in the beginning of this century. A total of 16 foreign ringed birds have been reported from Italy from the beginning of the ‘60ies, with an increase in frequencies till a peak in the early ‘70ies, matching the one recorded for the sample of 24 data on birds ringed in Italy. Over 50% of cases refer to dead birds, and deliberate taking, including scientific ringing, is the only circumstance for these recoveries. The species is protected in Italy since 1977. Most data, given also the contribution of hunting recoveries, are in the post-nuptial phase, with a strong peak in frequencies in the last decade of October. An earlier pattern originates from the analysis of the national set of first-capture data, with highest totals in the first decade of the month. Only two birds have been recovered in the last decade of March, while ringing data indicate a seasonal peak in the second decade of April. Ringing sites abroad encompass a wide area, to the west in
UK, through the German island of Helgoland in the North Sea, with NE limits in northern Norway, all data being most likely referred to the nominate form. Shorter movements lead to Italy birds ringed close to the northern border of the Alps, in France and Switzerland. Recovery sites have a northwestern distribution, with a prevalence of the northern coasts of the Tyrrhenian, between Tuscany and Liguria, with some cases from inland continental areas and fewer records from along the Apennines. A single record from southern Sardinia might be linked to sea crossing movements towards wintering grounds in North Africa. One direct autumn recovery shows a marked southerly direction followed by a bird ringed on the coast of northern Norway in September and recovered after one month in north-central Italy. Birds ringed in the UK generally move directly to the south, while those marked in Denmark follow more south-westerly routes. Two out of the only three winter recoveries from the NW originate from Fair Isle and the Wash, but might be also referred to birds of Fennoscandian origin (Wernham et al. 2002). The only for recoveries abroad are all SW of the ringing sites in Lombardy, in southern France in three cases, while one birds reached the area of the Grand Kabylie in Algeria. Scanty national recoveries suggest a prevalence of shortdistance movements, with one single longer displacement in winter being directly to the S from the ringing site.
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MERLO (Turdus merula) [11870] EURASIAN BLACKBIRD Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie politipica distribuita nelle regioni Palertica e Indomalese, il Merlo è ampiamente diffuso e comune in tutti i paesi europei, dall’Islanda alla Russia ed a tutto il bacino del Mediterraneo. Le diverse popolazioni geografiche mostrano un’ampia variabilità del comportamento migratorio, con popolazioni sedentarie, parzialmente migratrici ed erratiche, o completamente migratici. Le popolazioni distribuite nelle aree più settentrionali dell'ampio areale riproduttivo si muovono verso Sud e verso Ovest per svernare nelle regioni mediterranee, dove si sovrappongono alle popolazioni residenti e spesso urbanizzate. La popolazione europea è estremamente numerosa (oltre 40 milioni di coppie) e negli ultimi decenni ha mostrato tendenze demografiche stabili o positive in quasi tuttii paesi europei. In Italia il Merlo è una delle specie nidificanti più diffuse ed abbondanti, con una popolazione stimata in 2-5 milioni di coppie. Nidifica in tutta la penisola, nelle isole maggiori e minori, risultando scarso in alcune aree della Puglia probabilmente per la ridotta disponibilità di habitat adatti. E’ infatti specie legata agli ambienti alberati, dal livello del mare fino al limite della vegetazione arborea. Localmente può risultare particolarmente abbondante in ambiti urbani e suburbani.
regioni a Sud degli Appennini. Le catture non mancano neppure dalle isole maggiori e dalle piccole isole tirreniche dove, in quest’ultimo caso, si riferiscono quasi esclusivamente a soggetti in migrazione attiva attraverso il Mediterraneo.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 69.543). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Pur a fronte della diminuzione nel corso degli anni ’80 dell’attività degli impianti di cattura tradizionali, nei quali il Merlo è sempre risultato una delle specie più catturate, nel periodo qui considerato il numero di soggetti inanellati annualmente ha mantenuto una tendenza positiva. Ciò è dovuto alla progressiva attivazione di stazioni di inanellamento geograficamente meglio distribuite ed operanti secondo canoni scientifici moderni. Pur con oscillazioni inter-annuali, il numero di merli inanellati annualmente non è mai sceso sotto la soglia dei 2.000 soggetti ed ha in più occasioni raggiunto picchi di oltre 4.000 soggetti marcati. A livello stagionale il Merlo risulta inanellato con buoni numeri in tutte le decadi dell'anno, con un picco di catture in corrispondenza della migrazione autunnale, tra settembre e novembre, e minimi in corrispondenza dei mesi estivi. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). Le località di inanellamento sono ampiamente distribuite in tutta Italia con l’eccezione di alcune aree della Pianura Padana centro-occidentale e delle regioni meridionali. Le catture numericamente più abbondanti si hanno comunque nelle regioni settentrionali, in parte anche in relazione ad un più intenso sforzo di campionamento. Numeri rilevanti di soggetti sono stati però inanellati localmente anche in quasi tutte le
Est-Ita 621 619 355 355 798 905 755 814 2415 2829 2425
Ita-Est 240 240 493 1044 428 383 378 383 2195 3384 2391
Ita-Ita 1374 529 362 424 177 158 98 158 794 5319 1542
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 1.148). Condizioni note 1.053 (91.7%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 1.148). Circostanze note 1.025 (89.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Anche questo grosso Turdide si caratterizza per una prevalenza assoluta di soggetti segnalati in quanto abbattuti o catturati intenzionalmente. L’inanellamento è la seconda più diffusa modalità di segnalazione, ma non riguarda che una frazione minima del campione. Analoga situazione per le segnalazioni all’estero, con un contributo ancora più modesto offerto dall’inanellamento. La specie è da sempre cacciabile in Italia.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le segnalazioni estere crescono in frequenza negli anni ’50, raggiungendo livelli abbastanza costanti fino alla fine degli anni ’70, per poi diminuire progressivamente con un nuovo picco nella seconda metà degli anni ‘90. Un andamento più tardivo hanno i dati riferiti a soggetti marcati in Italia, con un massimo evidente nella prima metà degli anni ’70, seguito da un calo meno marcato per le ricatture all’estero.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 240). Condizioni note 226 (94.2%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Tra gli inanellamenti italiani risultano quasi del tutto assenti i soggetti marcati da pulcini che invece rappresentano una buona percentuale dei soggetti marcati all’estero. Nei campioni italiani risulta invece molto alta la proporzione di soggetti la cui età non è stata determinata.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 240). Circostanze note 199 (82.9%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
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Merlo - Turdus merula
Le prime segnalazioni di merli esteri si hanno alla fine di agosto, ma il vero incremento ha luogo in ottobre, mese nel quale, con la terza decade, si giunge rapidamente al massimo annuale. La frequenza delle ricatture si mantiene elevata nelle prime due decadi di novembre per poi diminuire fino a quella centrale di dicembre. Già con l’ultima decade dell’anno si torna a registrare un incremento delle osservazioni, con valori molto più bassi in gennaio ed ancor più nella prima decade di febbraio. Con la fine di aprile le segnalazioni si esauriscono quasi del tutto. Il ricco campione dei dati di inanellamento mostra un andamento stagionale leggermente anticipato rispetto alle ricatture (Licheri & Spina 2002), con un massimo nell’indice relativo di abbondanza nella prima decade di ottobre ed uno nei totali di uccelli catturati nella seconda decade. Anche in questo caso le catture e l’indice di abbondanza relativa diminuiscono successivamente fino alla terza decade di dicembre. Un incremento si registra invece nella prima decade di gennaio, seguito da una progressiva diminuzione fino a tutto febbraio. Le fasi più intense del transito primaverile portano ad un nuovo, ma temporaneo, incremento dell’abbondanza con la prima decade di marzo.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 1.225). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 183). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). A fronte di potenziali longevità in natura anche superiori ai 20 anni, la frequenza di soggetti che risultano non sopravvivere oltre il primo autunno è vicina al 70% dei casi; ciò non può che essere spiegato quale effetto dell’altissima frequenza di soggetti abbattuti tra quelli segnalati in Italia. Due soli i casi di merli ricatturati ad oltre dieci anni dall’inanellamento.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 557). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 619). Movements towards Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Il bacino geografico che comprende i siti di inanellamento dei merli segnalati in Italia è molto ampio ed incentrato soprattutto in aree poste nettamente ad E-NE rispetto al nostro Paese. Molti dati originano da Ungheria, quale paese maggiormente rappresentato, Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Campioni interessanti derivano quindi sia dall’area baltica che balcanica, e non mancano segnalazioni da siti ancor più orientali della Russia europea. Ad occidente abbiamo soprattutto merli inanellati in Francia sud-orientale e fino nel Regno Unito. La maggiore densità di ricatture ricade entro i 500-1.000 km di distanza, ma abbiamo casi superiori anche ai 2.000 km dal sito di inanellamento. Le ricatture in Italia interessano primariamente le latitudini centro-settentrionali. Aree di particolare concentrazione di segnalazioni sono il Nord-Est e la fascia prealpina, dal Friuli al Veneto e Trentino e fino in Lombardia. Meno numerose le segnalazioni nelle regioni più occidentali, come il Piemonte, e nelle aree centrali della pianura padana. Molto importanti risulta quindi l’Italia centrale, da Toscana e Marche a Sud fino in Umbria e Lazio. A latitudini più meridionali le segnalazioni si fanno molto meno frequenti, con una leggera prevalenza della costa tirrenica rispetto a quella adriatica e dati progressivamente più scarsi verso l’estremo Sud della penisola ed in Sicilia. Colpisce, al riguardo, la densità delle ricatture in Sardegna.
La gran parte dei soggetti inanellati da pulcino proviene da paesi dell’Europa orientale, così come una frazione importante dei soggetti marcati o ricatturati in periodo riproduttivo (fig. 16). Ne scaturisce un’analisi geografica che mette bene in luce un’area primaria di origine delle popolazioni marcate segnalate in Italia che si incentra tra Ungheria, Repubblica Ceca e Slovenia (fig. 17).
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 264). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 557). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 292). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. In autunno le ricatture si concentrano nell’area del NordEst e, a Sud dell’Appennino, nelle regioni centrali fino al Lazio, mentre mancano quasi del tutto le ricatture dalle latitudini più meridionali della penisola. Si registra un solo caso in Sicilia occidentale, mentre un buon numero di dati
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 99). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
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Merlo - Turdus merula
ricade nelle aree più meridionali della Sardegna, fatto che conferma l’attraversamento di ampi bracci di mare verosimilmente anche verso aree di svernamento nordafricane. Numerose le ricatture autunnali dirette (fig. 19), primariamente dall’area baltica, dalla quale originano anche le segnalazioni più occidentali in Italia settentrionale, e quindi dall’Europa orientale e balcanica, con movimenti caratterizzati da una più spiccata componente E-W. Le fasi più intense del passo autunnale vedono un incremento progressivo della lunghezza alare media, a suggerire la presenza di soggetti appartenenti a popolazioni geografiche più settentrionali. In settembre ed ottobre inizia anche il progressivo incremento nella frequenza di soggetti grassi come evidenziato anche dall’ampio campione di dati di inanellamento italiani. Di pari passo si registra anche un significativo incremento nel peso medio (Licheri & Spina 2002).
In inverno si assiste al progressivo spostamento verso Sud delle segnalazioni, a fronte di una marcata diminuzione delle frequenze in aree dell’Italia settentrionali rispetto a quanto osservato in autunno. Ancor più rilevante risulta quindi la frazione di dati relativa alle regioni centrali, con prevalenza di località costiere adriatiche ed ancor più tirreniche. Relativamente più alta anche la frequenza di segnalazioni dalle latitudini più meridionali della penisola; cresce vistosamente anche la frequenza in Sardegna, area caratterizzata da ambienti mediterranei molto frequentati nel corso dell’inverno. Nel contesto nazionale i mesi invernali vedono i massimi livelli di accumulo di sostanze di riserva, in modo ancor più marcato nei maschi rispetto alle femmine, il che conferma una strategia di risposta ai rischi di mortalità legati alle condizioni ecologiche potenzialmente sfavorevoli.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 92). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 41). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Nettamente distribuite lungo le coste le segnalazioni primaverili, con una elevata concentrazione in Sardegna, anche in questo caso in ambiti primariamente costieri. Anche la costa ligure assume rilevanza, verosimilmente in relazione all’utilizzo del ponte sardo-corso da parte di uccelli in movimento di ritorno. A fine marzo si registrano nel campione di merli inanellati i valori di peso medio più bassi tra quelli rilevati nel corso dell’arco annuale. Ciò è conseguenza da un lato della presenza di soggetti svernanti, che hanno consumato buona parte delle riserve di grasso per superare le fasi invernali più critiche e, dall’altro, dell’arrivo di soggetti migratori magri perché reduci dal superamento di lunghe distanze ed anche dall’attraversamento del Mediterraneo.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 222). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 194). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 240). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Le fasi di migrazione autunnale ed ancor più quelle di svernamento vedono la massima concentrazione delle ricatture all’estero. Il picco nelle frequenze si raggiunge infatti nelle prime due decadi di gennaio. Poche le segnalazioni in periodo riproduttivo.
Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 194), con fenologia di ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of recovery (all records). Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. l bacino del Mediterraneo è l’area che accoglie la vasta maggioranza delle osservazioni, ed in particolare la costa provenzale e le aree interne della Francia sud-orientale. Poche, anche rispetto agli altri grandi Turdidi, le segnalazioni sulle coste meridionali del Mediterraneo, mentre spicca nettamente la frequenza di segnalazioni dalla Corsica, in periodi di migrazione autunnale e primaverile, ed ancor più nel corso dello svernamento. Questa distribuzione porta ad una forte prevalenza di spostamenti entro i 500 km di distanza, il che suggerisce come il nostro Paese sia destinazione prossima a quella finale di svernamento per molti dei merli che vi transitano.
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 194). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Merlo - Turdus merula
Queste due ricatture indicano spostamenti di ritorno lungo un asse SW-NE attraverso l’Italia settentrionale con direttrici analoghe a quelle autunnali. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 27. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi all’estero in qualsiasi periodo (n = 1). Post-breeding dispersal. Birds ringed as adults (age > 3) in Italy during the breeding period and recovered abroad in any period. Un unico dato di potenziale dispersione post-riproduttiva di un soggetto nidificante in Italia segnalato all’estero conferma l’importante ruolo importante degli ambiti mediterranei per lo svernamento di questa specie.
Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 529). National recoveries of birds ringed in Italy.
Figura 28. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 2). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods.
Figura 30. Fenologia delle ricatture nazionali: (n = 499). Phenology of national recoveries of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le ricatture nazionali si concentrano in modo importante nell’ambito delle aree di inanellamento principali dell’Italia settentrionale, ed in particolare in Lombardia rispetto a Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Più a Sud prevalgono progressivamente le osservazioni invernali in ambiti costieri.
Figura 31. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 474). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Il ridotto campione di segnalazioni entro lo stesso inverno (fig. 32) suggerisce distanze minori rispetto a quelle relative ad inverni successivi (fig. 33). Le occasionali segnalazioni nazionali di soggetti in periodo riproduttivo (fig. 34), insieme alle poche di dispersione riproduttiva (fig. 35), non consentono di mettere in luce andamenti particolari, e maggiori sforzi sono indubbiamente necessari per meglio comprendere il comportamento migratorio delle popolazioni italiane.
Figura 33. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 7). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.
Figura 34. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 3). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within one year from ringing Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 10). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.
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Merlo - Turdus merula
Figura 35. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 4). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons.
The Eurasian Blackbird is one of the most common breeders, passage migrants and winter visitors in Italy, with a large estimated population between 2-5 million pairs widely distributed all across the country, including the main islands and many of the smaller ones, from sea level up to the tree limit. A total of 69,543 birds have been ringed between 1982-2003; annual totals show a first decline in the early ‘80ies, when traditional trapping methods with the use of decoys was outlawed, followed by an increase in the second half of the decade. Numbers grow again in the ‘90ies and the first years of this century, with highest values of over 4,000 individuals. A high percentage of birds are ringed between September-November, in coincidence with the most intense autumn movements. A sample of 621 foreign recoveries has been analysed, with a growing frequency in the ‘50ies and till the late ‘70ies, followed by a decline and a new peak in the late ‘90ies. A concentration of records for the over 1,600 recoveries of birds ringed in Italy is found in the early ‘70ies. Nearly 90% of cases refer to dead birds, and deliberate taking by man accounts for 96% of these records; the Blackbird has always been included in the list of quarry species in Italy. A similar situation has been found for Italian recoveries abroad. The earliest foreign recoveries in Italy are in late August, but a marked increase takes place in October, when the last decade marks the annual peak in frequencies. Good numbers are still reported in November, with a decline till the second decade of December and a new increase in the last, followed by fewer cases in January and February. The last records are in April. The vast national sample of first-capture data shows an earlier phenology, with a maximum in the index of relative abundance in the first decade of October, while the one of ringing totals is in the second decade. Also in this case numbers and relative abundance decrease afterwards, including lower levels in the last decade of December. However the relative abundance grows in the first decade of January before declining till a higher level reached with the first decade of March, in connection to intense spring movements. Most of the birds recovered in Italy had been ringed E-NE from our country, with Hungary being the most represented country, together with Poland, Czech Republic and Slovenia. We also get birds from the Balkans and from the more eastern longitudes of European Russia, as well as from the Baltic. To the west birds have been ringed mainly in France and till the UK. Recovery sites in Italy are mainly in the northern and central latitudes, with concentrations of records from the NE and the Prealps, from Friuli to Lombardy. Many birds have also been found south of the Apennines, in Tuscany, Marche, Umbria and Latium. Despite the few data from lower latitudes, a good number comes from various sites across Sardinia. The spatial analysis of data from the breeding period clearly points out a main area of origin of the breeding
populations connected to Italy between Hungary, Czech Republic and Slovenia. Autumn recoveries are concentrated in the north, with southernmost latitudes along the peninsula in Latium, a single case from western Sicily and already a bunch of records from southern Sardinia. Several direct recoveries, those from the Baltic producing the westernmost records in northern Italy, while movements along a more E-W direction lead birds from the Balkans. Morphometrics of first-captures in Italy show an increase in average wing length during the most intense phases of the autumn passage, likely due to the presence of birds of more northern origin. Between September and October we also record a start in the increase of the frequency of fat birds and average body mass. A progression towards more southern latitudes is recorded with winter recoveries, with a higher frequency of records along the opposite coasts of the peninsula. The importance of Mediterranean habitats is also confirmed by the further increased number of recoveries from Sardinia. At the national scale first-capture data show the highest annual levels in fat birds and average body mass, confirming a strategy to counteract the mortality risk due to potentially critical weather conditions. A very high proportion of foreign spring recoveries are in coastal sites mostly in the west, and in south and eastern Sardinia, suggesting SW-NE return movements. The high percentage of migrants among birds ringed in spring in Italy, many of which coming from Mediterranean crossing, leads to the lowest levels of average body mass registered during the annual cycle, at the end of March. Italian recoveries abroad during the autumn and winter, with highest frequencies in the first two decades of January and only scanty records in the breeding period. The Mediterranean is by far the most important recovery area of birds ringed in Italy, with high numbers in SE and coastal France. Relatively few recoveries, with respect to other large thrushes, come from North Africa, while a high percentage of cases is from Corsica, both during the migration periods and even more in winter. The only Blackbird ringed during the breeding season and recovered abroad is reported from southern Corsica in mid-February . Return movements along a SW-NE direction are suggested by two direct recoveries, in March and April, of birds ringed in NW Italy in January. Many of the national recoveries are within short distances from the ringing sites, especially during autumn in Lombardy, while a prevalence of winter coastal sites is recorded south of the Apennines. Movements within the winter are shorter than in subsequent winter seasons, while the scanty data on natal and breeding dispersal will deserve larger efforts in order to better understand the migratory and breeding strategies of our populations. Over 70% of birds did not survive longer than their first autumn, as a consequence of the absolute prevalence of dead recoveries due to direct human activities.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CESENA (Turdus pilaris) [11980] FIELDFARE Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
La Cesena è uno degli uccelli più abbondanti nei paesi dell’Europa centro-settentrionale. Specie monotipica a distribuzione eurosibirica, il suo areale riproduttivo coinvolge ampi territori che a partire da Francia sud-orientale, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia giungono ad Est fino al fiume Amur e allo Yenisey. Il limite distributivo settentrionale passa per la Fennoscandia, mentre quello meridionale corre dalle Alpi sud-occidentali e, attraverso i Carpazi, raggiunge la Transilvania orientale. La Cesena è specie essenzialmente migratrice, ma in occasione di inverni miti l’abbondanza di cibo può rendere le popolazioni largamente residenti o dislocarle a poca distanza dai quartieri riproduttivi. Le aree di svernamento comprendono le regioni dell’Europa occidentale e centro-meridionale, la Turchia, l’Iran e gli Stati del Golfo Persico. Normalmente raggiunge le latitudini più meridionali dell’Europa solamente negli anni particolarmente freddi, spesso compiendo imponenti movimenti a carattere irruttivo. Le popolazioni europee numericamente più importanti mostrano tendenze demografiche positive. Nel contesto di una colonizzazione relativamente recente del nostro Paese, la Cesena è attualmente distribuita su tutto l’arco alpino, con densità inferiori negli estremi settori orientale ed occidentale. Si ipotizza la colonizzazione, negli anni ’60, da parte di due distinte popolazioni le quali hanno occupato habitat posti in fasce altitudinali tra loro distinte e oggi la specie nidifica sia in quota, in ambienti di conifere, che nei fondovalle. La popolazione nazionale viene stimata in 5.000-10.000 coppie.
Gli inanellamenti si concentrano nell’area alpina, con campioni particolarmente rilevanti in Veneto e Lombardia, quindi in Trentino-Alto Adige, Friuli ed in aree collinari del Piemonte centrale. L’Appennino tosco-emiliano, insieme ad aree vicine alla costa romagnola, vedono anche buoni numeri di segnalazioni. Più a Sud le osservazioni si fanno occasionali, con dati singoli fino alla latitudine più meridionale rappresentata da un sito della Calabria interna; molto interessanti risultano i pochissimi dati riferibili a soggetti in migrazione attraverso il Mediterraneo centrale, inanellati su piccole isole tirreniche.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 11.477). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali di inanellamento vedono ampie fluttuazioni interannuali, con una tendenza alla crescita negli anni ’80, fino a massimi superiori ai 1.600 soggetti. Ciò, nonostante gli anni ’80 abbiano visto una diminuzione delle attività presso impianti tradizionali di cattura. Negli anni ’90 i totali si attestano intorno ai 400 soggetti, mentre i numeri scendono drasticamente negli ultimi anni del periodo considerato, nonostante le intense attività di campionamento in ambienti adatti per la specie legate alla realizzazione del Progetto Alpi. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 982 981 427 445 1507 1693 1531 1849 5880 3301 3156
Ita-Est 72 72 350 688 509 3021 1876
Ita-Ita 168 158 118 226 91 631 52 631 631 1403 226
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Cesena - Turdus pilaris
Un buon numero di inanellamenti esteri si riferiscono a pulcini, a fianco di frequenze sostanzialmente simili di giovani ed adulti. Gli inanellamenti italiani si caratterizzano per l’alta percentuale di uccelli con età non determinata.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura. 3 Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 1.139). Condizioni note 1.170 (93.9%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Del tutto prevalente la percentuale di soggetti morti a causa quasi esclusivamente di abbattimenti e catture diretti. Bassa la frequenza dei controlli scaturiti da attività di inanellamento. Ancor più marcato il ruolo dell’attività venatoria nelle ricatture all’estero di cesene marcate in Italia. La Cesena è da sempre inserita tra le specie cacciabili in Italia.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. A parte dati singoli negli anni ’30, le segnalazioni estere in Italia aumentano rapidamente negli anni ’50, fino ad un massimo storico nella seconda metà del decennio successivo. Dopo i primi anni ’70 la frequenza di segnalazioni diminuisce irregolarmente in anni più recenti. I dati italiani hanno una distribuzione storica relativamente più recente, con massimi rispettivamente nella prima e seconda parte degli anni ’70 per le segnalazioni in Italia ed all’estero.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 1.139). Circostanze note 1.049 (92.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 72). Condizioni note 65 (90.3%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 72). Circostanze note 63 (87.5%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 898). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime cesene inanellate all’estero raggiungono l’Italia nella decade centrale di settembre; la loro frequenza aumenta in ottobre e raggiunge quindi numeri molto elevati tra la decade centrale di novembre e la prima di dicembre, a conferma della presenza tardiva della specie nel nostro Paese. Già con la seconda decade di dicembre si assiste ad una diminuzione delle segnalazioni, che si prosegue in gennaio e fino alla prima decade di febbraio, per poi ridursi in modo ancor più rapido e marcato, con osservazioni particolarmente tardive fino alla fine di aprile. Anche l’analisi dei dati di inanellamento conferma un arrivo tardivo della specie in Italia. I totali di inanellamento crescono infatti molto rapidamente a partire dalla prima decade di novembre, con un picco di catture nella terza dello stesso mese. A fronte di questo andamento, influenzato anche dalla distribuzione stagionale dello sforzo di cattura, l’indice di abbondanza relativa raggiunge valori molto elevati nell’ultima decade di novembre e nella prima di dicembre, per poi diminuire rapidamente. Molto interessante risulta il massimo annuale dell’abbondanza, coincidente con la terza decade di gennaio, a conferma di movimenti di ritorno molto precoci in Italia.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 1.104). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 422). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). I dati mostrano come oltre il 60% dei soggetti non sia sopravvissuto oltre il primo autunno, e più dell’80% non più del secondo anno di vita. Questo andamento, in una specie caratterizzata da longevità anche fino a 18 anni registrate in natura, può essere spiegato dalla composizione del campione qui analizzato, che comprende quasi esclusivamente soggetti morti per effetto diretto di attività antropiche.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Cesena - Turdus pilaris
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 981). Movements towards Italy. L’area geografica di inanellamento degli uccelli segnalati in Italia è estremamente vasta, estendendosi longitudinalmente dall’Irlanda verso Est fino in Kazakhstan, con soggetti marcati pressoché in ciascun Paese. Numeri rilevanti di dati provengono da aree poste a NE rispetto all’Italia. In particolare il Paese maggiormente rappresentato è la Finlandia, seguito da Germania e Russia. Nel suo complesso l’area baltica contribuisce in maniera significativa al campione complessivo. Si osserva quindi una seconda area importante, rappresentata dai Paesi dell’Europa centrale ed orientale. A fronte di inanellamenti lungo le coste dell’Europa nord-occidentale, il campione dal Regno Unito viene a rappresentare un caso davvero rilevante, stante la generale scarsezza di connessioni delle isole britanniche con il nostro Paese. Registriamo anche localizzazioni fortemente orientali nella Russia continentale, fino ad Est degli Urali. I siti di ricattura in Italia si concentrano nelle regioni settentrionali e centrali, con alte densità di segnalazioni fino a latitudini laziali ed abruzzesi, rispettivamente lungo le opposte coste della penisola, ma dati anche più a Sud, in Campania ed in particolare in Puglia, questi ultimi relativi in gran parte a soggetti inanellati in zone più orientali nell’ambito dell’area complessiva di connettività. Da notare anche le ricatture da latitudini meridionali calabre e dalla Sardegna meridionale, il che conferma attraversamento di importanti bracci di mare, pur a fronte di assenza di ricatture dalle coste nordafricane per uccelli inanellati in Paesi dell’Europa settentrionale (Regno Unito, Danimarca, Olanda, Norvegia). Un ambito geografico così vasto porta a distanze anche molto considerevoli verso il nostro Paese, fino a circa 6.000 km.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 449). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Le ricatture di pulcini, e nel complesso quelle relative alle fasi riproduttive (fig. 17), confermano le due aree principali di origine delle popolazioni nidificanti segnalate in Italia, in particolare Scandinavia-Baltico ed Europa centro-orientale. Tuttavia spiccano anche le componenti più marcatamente orientali, a suggerire spostamenti con forte componente longitudinale verso l’Italia.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 549). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 898). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
I mesi autunnali vedono un aumento nelle dimensioni alari delle Cesene inanellate in Italia in coincidenza con le fasi di massima intensità di migrazione, di pari passo con un netto incremento nel peso medio e nella frequenza di soggetti grassi, con gli adulti che si mantengono su livelli sempre superiori ai giovani dell’anno.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 472). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Le ricatture autunnali originano da uccelli marcati nel complesso del bacino geografico di inanellamento; le segnalazioni dirette (fig. 19) testimoniano di un ruolo dell’Italia quale crocevia di rotte di migrazione con direttrici tra loro anche molto diverse ed influssi provenienti sia dai quadranti nordorientali che da aree più occidentali dell’Europa settentrionale. Per quanto concerne i dati inglesi, alla luce di direzioni autunnali essenzialmente verso S seguite dalle cesene inanellate in autunno ed inverno nel Regno Unito (Wernham et al. 2002), queste segnalazioni in Italia sono in stagioni successive rispetto a quella di prima cattura. Molti uccelli inanellati in autunno ed inverno nel Regno Unito provengono in realtà dai Paesi scandinavi, il che contribuisce a spiegare queste ampie variazioni nelle localizzazioni di medesimi soggetti in stagioni successive. L’insieme delle ricatture mostra l’importanza delle regioni nord-orientali italiane quali porta d’ingresso di uccelli provenienti da ENE, mentre soggetti inanellati progressivamente più ad occidente superano verosimilmente la catena alpina in modo diretto.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 395). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. La distribuzione delle segnalazioni invernali conferma come la specie frequenti primariamente le latitudini dell’Italia nord-orientale, con un buon numero di dati dalle coste adriatiche di Marche ed Emilia-Romagna e ricatture anche da aree più meridionali rispetto a quanto osservato in autunno, fino in Puglia e Calabria. Nel corso dei mesi invernali vengono raggiunti i livelli massimi di grasso e peso, i quali comunque scendono rapidamente già nell’ambito di gennaio. Singole segnalazioni dirette invernali confermano movimenti tardivi, ivi comprese indicazioni di attraversamento del medio Adriatico (fig. 21).
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 3). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 58). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Cesena - Turdus pilaris
Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 31). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. I dati primaverili sono nettamente concentrati nel versante orientale della penisola ed ancora nelle regioni nord-orientali; la massima parte dei soggetti risulta inanellata nell’area baltica.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 72). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. L’Italia risulta inserita in una rotta di migrazione principale che presenta una netta componente NE-SW, i cui limiti orientali sono nella Russia continentale ad Est degli Urali, e quelli occidentali in Francia. In questo Paese si concentra la massima parte dei soggetti marcati in Italia, a conferma di importanti movimenti con asse NE-SW compiuti attraverso le regioni settentrionali da cesene dirette verso aree di svernamento più occidentali rispetto al nostro Paese. Le ricatture invernali in Francia sono distribuite essenzialmente nelle aree costiere e della Provenza, ma non mancano osservazioni da regioni centro-meridionali ed atlantiche. Alcuni soggetti sono stati ricatturati nella Penisola Iberica ed in Portogallo, mentre risultano di indubbio interesse le pur rare conferme di presenza in aree nordafricane, nell’entroterra algerino e sull’Alto Atlante marocchino. La possibilità che la specie si porti in inverno fino a latitudini così meridionali rispetto all’areale conosciuto viene anche confermata dalle rarissime catture su piccole isole tirreniche nel corso delle attività primaverili del PPI, come anche dalle già citate ricatture in Sardegna meridionale.
Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 61). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Il campione si concentra primariamente nelle fasi di migrazione autunnale e svernamento, con massimo annuale nella terza decade di dicembre ed un rapido calo nelle frequenze in gennaio, che diviene ancor più marcato in febbraio.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 26. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 61), con fenologie di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 158). National recoveries of birds ringed in Italy. La massima parte delle ricatture nazionali indicano spostamenti su breve raggio, con prevalente orientamento E-W, nell’ambito delle regioni settentrionali, a fronte di una bassa percentuale di casi da aree a Sud degli Appennini.
Figura 27. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 61). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 30. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 147) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 28. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (n = 1). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period.
Figura 31. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 147). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Cesena - Turdus pilaris
to ai soli due dati riferiti ad inverni successivi (fig. 33), pur nell’ambito delle già ricordate abitudini di utilizzo di aree di svernamento geograficamente tra loro anche molto distanti.
Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 7). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.
Figura 33. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 2). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.
Le poche segnalazioni entro un medesimo inverno mostrano spostamenti su breve raggio, su distanze inferiori rispetThe Fieldfare is a relatively recent breeder in Italy, with a progressive colonization of the alpine area since the ‘60ies, and a national population estimate between 5,000-10,000 pairs. It is also an irregular passage migrant and winter visitor. A total of 11,477 birds have been ringed in Italy between 1982-2003, with wide inter-annual variability in numbers, up to over 1,600 and a recent general decline, despite the increased ringing effort linked to the activities of the Progetto Alpi. The vast majority of birds are ringed between Veneto, Trentino and Lombardy. Fieldfares are also ringed on the Apennines, between Emilia-Romagna and Tuscany. Occasional cases interestingly refer to small Tyrrhenian islands. A sample of over 900 foreign recoveries is distributed starting in the ‘30ies, with an increase in the ‘50ies, till a peak in the late ‘60ies. A more recent distribution refers to birds ringed in Italy, with highest frequencies in the first and second half of the ‘70ies, respectively. Well over 90% of recoveries in Italy refer to birds deliberately taken by man, with occasional live controls by ringers; the frequency of killed birds is even higher for Italian recoveries abroad. The Fieldfare has always been included in the list of quarry species in Italy. The earliest foreign ringed Fieldfares reach Italy in mid-September and increase in frequency in October, while highest numbers are reached between the second decade of November and the first of December. Recoveries decrease starting with mid-December and progressively so till early February, going to very low numbers later in spring. Phenology as derived from the analysis of first-capture data confirms a late arrival in Italy, with maximum numbers in the last decade of November; also the seasonal pattern of the index of relative abundance shows higher values in the last decade of November and the first of December. The geographical area of ringing is vast, encompassing from Ireland to the west till Kazakhstan in the east, and birds ringed in almost any of the countries in between. Largest samples come from Finland, Germany and Russia. The Baltic accounts for a large part of the overall sample, together with central-eastern Europe; these two areas are in fact the most important ones in terms of connectivity of ringed breeding populations, as shown by the spatial analysis of data from chicks and birds ringed during the breeding season. The Fieldfare also offers an important case of connectivity of Italy with the UK; we also record, in the meantime, markedly eastern locations ranging up to beyond the Urals. Recovery sites in Italy are largely in the north and centre, with the bulk of data within latitudes of Latium and Abruzzo on the opposite coasts of the peninsula, respectively. Further to the south we have data from Campania and Apulia, the latter largely originating from birds ringed in more eastern sections of the overall catchment area. Few recoveries in southern Sardinia confirm crossing of extensive stretches of
sea, despite the lack of records from North Africa for countries like the UK, Netherlands, Denmark or Norway. Recoveries in autumn originate from the whole geographical area and, together with the sample of direct movements, confirm the importance of the NE as an entrance into Italy for birds coming from E-NE, Fieldfares ringed at progressively western longitudes likely to be more involved in direct crossing of the Alps. Data on autumn first-captures in Italy indicate a progressive increase in average wing length in coincidence with the phases of most intense migration, together with growing frequencies of fat birds and average body mass, with adults regularly overcoming first-year birds. Winter recoveries confirm a prevalence of records in the NE of continental Italy but also along the Adriatic coasts of Marche and Emilia-Romagna, with records also from more southern latitudes, in Apulia and Calabria. During the winter months the highest annual levels of both frequency of fat birds and average body mass is reached in Fieldfares ringed in Italy, with adults regularly overcoming first-year birds. Few direct winter recoveries confirm late movements towards Italy and suggest direct crossing of the Adriatic. Spring recoveries are distributed along the eastern part of the peninsula and again in the NE regions of continental Italy. Italian ringed birds recovered abroad are mainly in the autumn and winter months, with a peak in the last decade of December and a drop in frequencies in January and even more so in February. Recoveries abroad of birds ringed in Italy show how our country is within a main route with a NE-SW direction, whose eastern limits are beyond the Urals, while most birds are found in France. This confirms important westwards movements across northern Italy followed by birds heading towards winter quarters in Provence and Mediterranean France. Some data come from more central regions of France, including the Atlantic coast, and few records are in Spain and Portugal. The rare records from North Africa are of particular interest and confirm that the species may reach southern latitudes as the coastal area of Algeria or the High Atlas in Morocco. Movements till Africa are also confirmed by the however extremely rare birds ringed on small Tyrrhenian islands during the PPI spring activities, as well as by the already mentioned recoveries in southern Sardinia. The set of national recoveries shows a general pattern of short-distance movements within the regions of northern Italy, along a main EW axis and few displacements till south of the Apennines. The few cases of movements within a same winter are over shorter distances than the only two cases in different winter seasons. More than 60% of birds did not survive longer than their first autumn, and more than 80% not beyond their second year of life; this can be explained by the absolute prevalence of dead recoveries due to direct human activities within our sample.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
TORDO BOTTACCIO (Turdus philomelos) [12000] SONG THRUSH Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
Specie politipica a distribuzione eurosibirica, il Tordo bottaccio ha areale riproduttivo che si estende dall’Irlanda al Lago Baykal e dalle catene montuose meridionali della Spagna e dell’Iran fino ad oltre i 70° di latitudine N. È specie residente in gran parte dell’areale riproduttivo, anche se le popolazioni più settentrionali risultano parzialmente o completamente migratrici. A differenza dei congeneri Tordo sassello e Cesena, questo Turdide ha popolazioni che mostrano una spiccata fedeltà ai siti di svernamento. Gli individui appartenenti alla sottospecie nominale, propria della gran parte dell’areale distributivo continentale, in autunno si muovono da Fennoscandia, Germania, Svizzera, Polonia ed ex-Unione Sovietica con direzioni SE e SW per svernare in Francia, Spagna e Portogallo. I tordi bottacci nati alle latitudini più settentrionali svernano invece più a Sud, raggiungendo Canarie, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia e Cipro, mentre quelli dell’Europa centro-orientale hanno i quartieri di svernamento in Italia, Balcani e Grecia. Le popolazioni di Olanda, Belgio e Francia nord-orientale, appartenenti alla sottospecie T. p. clarkei, sono parzialmente residenti e compiono movimenti a breve raggio. Le popolazioni europee hanno tendenze demografiche positive. In Italia il Tordo bottaccio è migratore e svernante molto diffuso nella gran parte della penisola e sulle isole, e nidificante regolare sui rilievi dell’intero arco alpino e dell’Appennino settentrionale e centrale, da quote medio-basse fino ad oltre 1.500 m s.l.m. La popolazione nazionale è stimata in 200.000-400.000 coppie.
A fronte di una fortissima concentrazione di dati in Lombardia e Veneto, si registra una buona copertura geografica anche del resto della penisola, della Sardegna e di una serie di piccole isole tirreniche. La massima parte delle catture si riferisce alla migrazione autunnale, che ha luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a partire da febbraio, come suggerito anche dall’andamento dell’indice di abbondanza.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 91.480). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003).
Specie storicamente molto popolare tra quelle inanellate in Italia, soprattutto in relazione alle attività condotte in impianti tradizionali di cattura che hanno svolto attività di inanellamento soprattutto fino negli anni ’80. L’inizio di questo decennio ha visto un calo nei totali di uccelli inanellati, verosimilmente da porre in relazione anche alla progressiva eliminazione di tecniche di cattura “attive”, basate sull’uso di richiami vivi e quindi di richiami acustici artificiali presso questi stessi impianti. Nella seconda metà del decennio, però, i numeri hanno mostrato un andamento positivo, con il superamento della soglia dei 5.000 soggetti marcati all’anno. I successivi anni ’90 hanno portato ad un calo nella prima parte, quindi un nuovo incremento ma su livelli che hanno mostrato ulteriori diminuzioni in anni ancor più recenti, fino al 2003 quando si è raggiunto un totale nuovamente molto elevato, superiore ai 4.000 uccelli inanellati.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
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Tordo bottaccio - Turdus philomelos
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 1468 1452 397 514 1067 956 901 799 5566 4260 4260
Ita-Est 1061 1048 342 729
Ita-Ita 1340 816 326 109 217
720
160
2470 2654
1017 3980 109
confini nazionali viene raggiunto solo nei primi anni ’80, mentre le ricatture all’estero totalizzano la massima frequenza nella seconda metà degli anni ’80. Più di recente la diminuzione sensibile riguarda anche queste tipologie di osservazioni.
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Solo tra gli inanellamenti esteri troviamo pulcini, mentre davvero molto elevata risulta la percentuale di uccelli inanellati in Italia dei quali non è stata determinata l’età. Sezione ricatture — Recoveries Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 2268). Condizioni note 2110 (93%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 2268). Circostanze note 2.084 (91.9%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Le numerose ricatture estere crescono sensibilmente dai primi anni ’30 fino ad un massimo raggiunto nella prima metà degli anni ’60. Frequenze ancora elevate fino alla prima metà degli anni ’70 sono seguite da una progressiva diminuzione in anni più recenti. I dati relativi a soggetti inanellati in Italia, pur a fronte di prime segnalazioni già negli anni ’20, vedono un andamento crescente ma ritardato rispetto ai dati esteri. Il massimo delle segnalazioni entro i
Il Tordo bottaccio è specie tradizionalmente molto popolare per l’attività venatoria in Italia e nel Mediterraneo. Ciò risulta evidente anche dalla quasi totalità delle ricatture legate proprio ad abbattimenti o catture di tordi inanellati. Molto ridotto il ruolo rivestito dall’attività di inanellamento quale modalità di segnalazione.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Oltre la metà dei soggetti segnalati in Italia risulta sopravvivere solo fino al primo autunno, e ben il 90% dei casi rientrano nei primi tre anni di vita. A fronte di tassi di longevità in natura fino a massimi di oltre 17 anni, questo andamento delle longevità qui rilevate non può che spiegarsi in base all’altissima frequenza di soggetti abbattuti nel nostro campione. Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 1048). Condizioni note 890 (84.9%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 1048). Circostanze note 922 (88%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 1336). Phenology of foreign recoveries in Italy.
Del tutto simile la situazione relativa alle segnalazioni all’estero di tordi marcati in Italia. Anche in questo caso il contributo del prelievo venatorio è di fondamentale importanza quale circostanza di ricattura.
Analisi dettagliate circa la migrazione del Tordo bottaccio in Italia basate su dati di ricattura sono state prodotte da Andreotti et al. (1999). La distribuzione stagionale del campione complessivo delle ricatture vede le prime segnalazioni post-riproduttive in agosto, ma è dalla fine di settembre che i contingenti di migratori iniziano a raggiungere l’Italia; l’intensità dei movimenti diviene elevata in ottobre, con un picco di segnalazioni raggiunto nella terza decade del mese e livelli molto alti ancora nella prima decade di novembre. Successivamente le ricatture diminuiscono, per tornare a crescere già dalla terza decade di dicembre e quindi in gennaio, di pari passo con l’inizio dei movimenti di ritorno attraverso il nostro Paese, con massimi stagionali nell’ultima decade del mese e nella prima di febbraio. A ciò segue un progressivo calo fino alle fasi più avanzate e conclusive della migrazione primaverile. L’andamento fenologico che scaturisce dal vasto campione di dati di inanellamento, con una fortissima prevalenza delle catture autunnali, conferma l’importanza di ottobre quale mese di massima intensità del transito in Italia. In questo caso il picco ricade nella decade centrale del mese, mentre l’indice relativo di abbondanza raggiunge il picco annuale nella prima decade del mese. Questo andamento leggermente più precoce rispetto a quello delle ricatture potrebbe scaturire dall’altissima incidenza di segnalazioni legate all’esercizio venatorio tra queste ultime, a sua volta dipendente dalla collocazione stagionale del calendario venatorio. La specie è da sempre cacciabile nel nostro Paese.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 2.654). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 320). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
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Tordo bottaccio - Turdus philomelos
delle distanze percorse; prevalgono quelle entro i 1.000 km, ma un buon numero di casi supera i 2.000 km e non mancano tordi che hanno volato fino ad oltre 5.000 km verso l’Italia. Difficile identificare aree italiane non interessate da ricatture di tordi bottacci esteri. Il più ampio spettro di latitudini, dall’arco alpino fino in Sicilia, viene coinvolto in spostamenti o svernamento della specie. Interessante anche il ruolo delle isole, sia delle maggiori, con numeri molto rilevanti in Sardegna, a fronte di una minore densità di segnalazioni in Sicilia, sia delle più piccole isole tirreniche.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 1.336). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1.452), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 230). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
L’Italia rappresenta un vero crocevia nell’ambito del sistema migratorio del Tordo bottaccio. Si registrano ricatture provenienti dalla quasi totalità dei Paesi europei e dall’intero Paleartico occidentale. Disponiamo di segnalazioni relative ad uccelli inanellati dalle coste settentrionali del Baltico a Nord sino alla Tunisia a Sud, dalla costa atlantica del Marocco ad Ovest fino a longitudini siberiane, ben oltre gli Urali, ad Est. I numeri più elevati di segnalazioni originano da Paesi quali Ungheria, Repubblica Ceca, Germania, Svizzera, Polonia e Russia. Importanti anche i campioni dalla Scandinavia e dalle Repubbliche baltiche. La densità massima di siti di inanellamento ricade nell’Europa centrale e centro-orientale; molti i tordi che giungono da località distribuite lungo le coste dell’Europa settentrionale e del Baltico e relative a contesti di forte transito, soprattutto autunnale. Ampia di conseguenza anche la distribuzione
I siti di marcaggio dei pulcini si distribuiscono in un vastissimo bacino geografico, a Nord ed Est rispetto all’Italia. Evidente la concentrazione dei Paesi dell’Europa orientale, interessata anche l’area balcanica, ad Oriente fino in Asia centrale. L’informazione relativa alla distribuzione delle popolazioni nidificanti segnalate in Italia si arricchisce con i numerosi dati riferiti agli altri soggetti inanellati nel corso delle fasi riproduttive (fig. 17). L’analisi spaziale risultante mette in luce un’area di primaria importanza, imperniata nell’Europa orientale, ed una seconda posta direttamente a Nord dell’Italia. Meno evidente il ruolo dei Paesi scandinavi, dai quali molti tordi bottacci migrano verso SW, transitando a latitudini settentrionali rispetto all’Italia (Bakken et al. 2006).
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
tale, ed in particolare il Friuli, quale ingresso in l’Italia di tordi di provenienza nord-orientale. Risultano inoltre intensi i movimenti che portano tordi di provenienza balcanica verso l’Italia nord-orientale ed adriatica. A tale riguardo le ricatture più meridionali in Italia peninsulare derivano soprattutto da uccelli inanellati proprio nei settori più orientali del bacino di inanellamento. Le fasi di migrazione autunnale si caratterizzano per una tendenza alla progressiva diminuzione delle lunghezze alari medie nel vasto campione degli uccelli inanellati, a suggerire il transito precoce di popolazioni più settentrionali. Di pari passo le fasi più intense di transito si caratterizzano per frequenze significative di soggetti grassi; ciò è alla base della rilevata tendenza all’incremento ponderale medio (Licheri & Spina 2002).
Figura 17. Distribuzione spaziale degli inanellamenti all’estero di pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione con ricatture in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 422). Spatial distribution of birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 194). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 521). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. Le ricatture autunnali coinvolgono primariamente l’Italia settentrionale e centrale, con particolare riguardo, in questo caso, al versante tirrenico. Le aree caratterizzate da mancanza di segnalazioni sono quelle del versante adriatico centrale e dell’Appennino centro-meridionale, a Sud fino in Calabria, regione questa che vede alcune ricatture solo nell’area dello Stretto di Messina. Per le isole maggiori risulta interessante la frequenza di segnalazioni dalla sola Sardegna, con dati soprattutto dalle aree meridionali. Rilevante il campione delle ricatture autunnali dirette (fig. 19), che mostrano direttrici generali di spostamento orientate da NE-SW provenendo primariamente dall’area balcanica. Questo andamento richiama quanto osservato, in termini di orientamento generale della migrazione autunnale, in Paesi dell’Europa settentrionale, quali Regno Unito, Norvegia, Olanda e Danimarca. In questo contesto l’Italia riceve flussi di migrazione più orientali. Di particolare rilevanza risultano i movimenti che interessano le regioni dell’Italia nord-orien-
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 439). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Il bacino del Mediterraneo rappresenta un’area di svernamento della massima importanza per la specie; in questo contesto il ruolo di rilievo rivestito dall’Italia risulta eviden-
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Tordo bottaccio - Turdus philomelos
te anche per l’alta percentuale di ricatture e la loro distribuzione geografica. Rispetto alle fasi autunnali osserviamo una maggiore concentrazione di dati a sud degli Appennini, con una distribuzione che interessa contesti geografici ed ambientali tra loro anche diversi. Molto evidente risulta infine la concentrazione di osservazioni in Sardegna, mentre anche in questo caso la Sicilia produce un minor numero di segnalazioni. Va considerato che i movimenti di ritorno iniziano molto precocemente, ed a tale riguardo il ruolo rivestito dalla Sardegna è della massima importanza (Andreotti et al. 1999). Nei mesi invernali le dimensioni medie dei tordi presenti in Italia diminuiscono ulteriormente, rispetto alle fasi tardive del transito autunnale, fino alla decade centrale di dicembre, per poi tornare a crescere, con valori nettamente più alti con la prima decade di gennaio. Tutte queste indicazioni concordano nel descrivere il transito precoce di popolazioni settentrionali ed orientali, con uccelli che si spingono a svernare a latitudini più meridionali rispetto all’Italia, tornando ad attraversare il nostro Paese molto precocemente diretti verso Nord. Ancor più evidente risulta, nel corso dell’inverno, l’accumulo di riserve energetiche quale risposta adattativa a rischi di mortalità legati alle condizioni fisiche potenzialmente sfavorevoli.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 817). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 255). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. In primavera risulta evidente la concentrazione delle ricatture primariamente in ambiti costieri. Quasi l’intero sviluppo costiero viene interessato da segnalazioni di tordi esteri, a partire dalle coste friulane e liguri, spingendosi a sud rispettivamente fino all’estremità meridionale della Puglia ed allo Stretto di Messina. Particolarmente rilevanti i campioni relativi a Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Marche. Ancor più evidente risulta infine la differenza che si registra tra Sardegna e Sicilia. La prima è infatti interessata da importanti movimenti di tordi in fase di ritorno dalle coste del nordafrica, i quali utilizzano il ponte sardo-corso durante l’attraversamento del Mediterraneo, seguendo rotte con orientamento S-SW/N-NE (Andreotti et al. 1999).
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 1.048). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Nell’ambito di un quadro generale di movimenti autunnali su assi NE-SW attraverso l’intera Europa, la massima parte delle ricatture italiane all’estero si concentrano nel Mediterraneo occidentale, tra costa Francese, Spagna e Nordafrica, in particolare Algeria. Andreotti et al. (1999) hanno descritto nel dettaglio il progressivo movimento dei tordi inanellati in Italia verso la costa francese, quindi tra Baleari e costa orientale spagnola, successivamente in Nordafrica, per poi spostarsi verso Est, dall’Algeria verso la Tunisia, e risalire infine verso Nord attraverso Sardegna e Corsica. Questa carta (fig. 24) indica chiaramente le aree di massima concentrazione di ricatture confermando, in base alle alte frequenze di segnalazioni sia dalle Baleari che dalla Corsica, movimenti intensi di migrazione attraverso il mare. La concentrazione di dati dall’area della Grande Kabylie in Algeria è da mettere in relazione all’intensa pressione di caccia esercitata su numerose specie di Passeriformi svernanti sia mediante abbattimenti sia con trappole poste soprattutto in ambienti di uliveto. Da notare infine i siti di ricattura posti sia nel Mediterraneo orientale (Grecia, Turchia), sia in aree molto orientali della Russia continentale. Pur a fronte di un massimo di ricatture concentrate entro i 500 km, non mancano casi nettamente superiori anche alla soglia dei 1.000 km di distanza dal sito di inanellamento.
I movimenti di ritorno con orientamento SW-NE attraverso il ponte sardo-corso sono confermati da questa singola interessante segnalazione di un soggetto svernante nel Friuli orientale e quindi ricatturato in Corsica nord-orientale nel marzo successivo.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 817). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 816). National recoveries of birds ringed in Italy. Molto fitta la rete di spostamenti entro i confini nazionali. Un numero elevato di ricatture ricadono nell’ambito delle medesime aree di inanellamento, su distanze molto ridotte, come in particolare nel caso della Lombardia. Altre aree si caratterizzano per un’alta frequenza di ricatture pur a fronte di scarsi dati di inanellamento locali, come nel caso di Liguria, Toscana o Sardegna. Questa isola rappresenta un’area della massima importanza per lo svernamento ed il transito del Tordo bottaccio, il che viene confermato anche dai movimenti nazionali. Numerosi sono i movimenti su distanza considerevole, fino ad oltre 1.000 km, a conferma di una grande mobilità della specie attraverso il nostro Paese.
Figura 26. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 1). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods.
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Tordo bottaccio - Turdus philomelos
Figura 28. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 758). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
The Song Thrush is a regular breeder and a common passage migrant and winter visitor in Italy, with an estimated population of 200,000-400,000 pairs widely distributed across the Alps and on the north-central Apennines. A very popular species for Italian ringers, with a total of 91,480 birds marked between 1982-2003. A first decline in the ‘80ies originates from the discontinuity in the use of active trapping methods with decoys. However in the second half of the decade numbers grow up t over 5,000, followed by variable numbers and again over 4,000 in 2003. Lombardy and Veneto have the largest ringing totals, but ringing sites are widely distributed across the peninsula, on Sardinia and in a number of smaller islands. Most birds are ringed during autumn migration, between late September and late November, while the less intense return movements start in February, as suggested also by the index of relative abundance. Large samples of recoveries are available both for foreign birds in Italy and records of birds ringed in Italy. Foreign recoveries increase from the ‘30ies till a peak in the early ‘60ies, with good numbers still in the first half of the ‘70ies, followed by a progressive decline. Data on birds ringed in Italy start in the ‘20ies but reach the peak in national recoveries in the early ‘80ies, while records from abroad peak in the second half of the decade. The Song Thrush is a very popular species for Italian hunters, as confirmed by the absolute prevalence of dead recoveries due to deliberate taking by man, for a bird which has always been listed among quarry species in our country. A very similar situation is recorded for birds recovered abroad. The first thrushes ringed abroad are recorded in Italy in August, but high frequencies are reached from late September, with largest influxes in October, with a maximum reached in the last decade of the month and good numbers still in early November. Recoveries decline afterwards to increase again in late December and in January, together with the start of return movements across Italy, with high values at the end of the month and in early February, followed by a marked decline till the end of spring movements. Analyses of the large set of first-capture data in Italy confirm the importance of October as the period of highest intensity of movements, with the highest value of relative abundance reached in this case in the first decade of the month, which might be explained by the seasonal limits of the hunting season. Italy is a crossroad of Song Thrush routes, with recoveries of birds ringed in most of the Western Palearctic, from the northern coasts of the Baltic southwards till Tunisia, to the east till beyond the Urals. Most data originate from countries like Hungary, Czech Republic, Germany, Switzerland, Poland and Russia. The highest density of ringing sites falls within central-eastern Europe. Recovery sites are spread all across Italy, from the Alps to the southernmost latitudes of the mainland and on both the large islands, with special reference to Sardinia, and including a number of the small ones. Birds ringed or recovered during the breeding season indicate an area of primary importance in eastern Europe, and another one more due north from Italy, with a less
marked role of thrushes of more northern origin, which migrate mainly to the SW at higher latitudes than our country. Autumn recoveries mainly involve northern and central Italy, where most records are on the western side. Much less data from lower latitudes, while on islands most observation are from southern Sardinia. The good sample of direct autumn recoveries indicates NE-SW movements, primarily from the Balkans. This main direction is similar to what reported from more northern countries, like the UK, Norway, The Netherlands and Denmark. In our case Italy gets influxes from more eastern areas, with many birds entering through Friuli. Parallel routes towards our country are confirmed by the southernmost recoveries along the peninsula being referred to birds ringed in more eastern longitudes within the general ringing area. The national sample of first-capture data indicates a progressive decline in average wing length during the autumn, suggesting an earlier passage of more northern populations. High frequencies of fat birds are recorded during the most intense phases of the autumn movements. The importance of the Mediterranean as a wintering area for the species is confirmed by the many recoveries, mainly concentrated south of the Apennines and with a concentration of data in Sardinia, although this island might be also affected by earliest return movements, as shown by detailed analyses of recoveries in Italy (Andreotti et al. 1999). Average size of birds ringed in Italy during the winter months show a further seasonal decline in size till the central decade of December, followed by a new increase with the first decade of January, again suggesting early movements of birds of northern and eastern origin. Average body mass and frequency of fat birds increase further during the winter, as a strategy to counteract potential mortality caused by potentially critical weather conditions. Spring recoveries are clearly concentrated all along the coasts, with higher numbers in Tuscany, Latium, Emilia-Romagna and Marche. An even more striking difference between Sardinia and Sicily is observed, the former being influenced by large numbers of birds moving northwards from the coasts of North Africa, along S-SW/N-NE routes. Within a general framework of NE-SW Song Thrush movements across Europe, birds ringed in Italy move towards the coast of France, before reaching Mediterranean Iberia and North Africa, mainly in Algeria, later moving eastwards through Tunisia and flying back north via Sardinia and Corsica. This map confirms concentrations in Algeria along the coasts of North Africa, which is explained also by the strong hunting pressures especially in the area of the Grande Kabylie. The dense network of national recoveries show a prevalence of short-distance movements around the ringing sites in Lombardy, aside to good numbers also in areas with lower ringing efforts, like Liguria, Tuscany or Sardinia. Over half of the sample is made of birds which did not survive longer than their first autumn, and more than 90% not beyond their 3d year of life, this percentages surely originating from the crucial role of dead recoveries due to direct human activities in our sample.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
TORDO SASSELLO (Turdus iliacus) [12010] REDWING Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae)
La distribuzione riproduttiva del Tordo sassello comprende territori del Paleartico occidentale che si estendono dall’Islanda alla Siberia orientale, nella taiga boreale ed in alcune zone sub-artiche ed alpine. Procedendo verso Sud la presenza della specie diviene più frammentata, con un limite meridionale che passa per la Svezia meridionale, la Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia ed Ucraina. Il Tordo sassello è specie politipica, migratrice o parzialmente migratrice. La sottospecie T. i. coburnii è presente in Islanda e nelle Isole Faeroes; la forma nominale sverna nell’Europa occidentale, dalla Scozia alle coste norvegesi, alle aree sud-orientali del Baltico, al bacino del Mediterraneo, Mar Nero e Mar Caspio. La consistenza numerica dei contingenti che raggiungono le coste del Nord Africa varia marcatamente di anno in anno. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili o positive. In Italia è migratore regolare, svernante e nidificante irregolare, con l’ultima riproduzione accertata in Lombardia nel 1996.
Campania e Calabria, oltre che in Sardegna e su una serie di isole minori tirreniche, dove la presenza della specie è comunque solo occasionale.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 30.900). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il Tordo sassello viene abbondantemente inanellato in Italia, anche se in numeri molto variabili su base annuale. I totali più elevati si riferiscono agli anni ’80, nel corso dei quali è andata progressivamente diminuendo l’attività presso gli impianti di cattura tradizionali. Una tendenza negativa si registra anche nel corso degli anni ’90, quando erano stati ormai introdotti protocolli standardizzati di cattura. Questa diminuzione diviene ancor più marcata negli ultimi anni del periodo considerato, pur a fronte di intense attività di inanellamento in contesti geografici e stagionali idonei, legate alla realizzazione del Progetto Alpi. La massima parte delle catture si riferisce alla migrazione autunnale, vista anche la pressoché totale assenza della specie in Italia nel corso della migrazione primaverile. L’indice di abbondanza suggerisce movimenti autunnali ancora più tardivi di quanto mostrato dalla distribuzione stagionale degli inanellamenti. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). La distribuzione degli inanellamenti conferma l’importanza dell’area alpina e prealpina per i movimenti dei tordi sasselli, con totali di catture elevati in Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte e quindi Liguria. Il Tordo sassello è tra le specie più attivamente catturate anche in impianti tradizionali quali roccoli e bresciane. A Sud degli Appennini le aree più importanti di inanellamento ricadono in contesti appenninici emiliano-romagnoli e toscani. Molto più modeste le catture in ambiti costieri, con numeri più elevati nelle Marche e segnalazioni occasionali a latitudini inferiori, in
Est-Ita 811 798 310 340 1661 2147 1680 2145 6532 4242 3138
Ita-Est 220 220 197
Ita-Ita 794 354 109
487
119
397
64
2580 1506
794 2972
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Tordo sassello - Turdus iliacus
Oltre il 20% degli inanellamenti esteri si riferiscono a pulcini, a fronte di una prevalenza di giovani dell’anno. L’approccio alle attività di cattura della specie in impianti tradizionali, un tempo mirato primariamente ad ottenere alti numeri di soggetti a fronte di una limitata attenzione alla raccolta di importanti informazioni biometriche e fisiologiche, è la ragione alla base dell’alta percentuale di soggetti privi della determinazione dell’età, tra quelli inanellati in Italia. Figura 2. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione ricatture — Recoveries
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 1.152). Condizioni note 1.092 (94.8%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La specie è da sempre cacciabile in Italia. Le segnalazioni estere, con primi dati dagli anni ’30, crescono rapidamente negli anni ’50, con un massimo nella seconda metà degli anni ’60. Segue una diminuzione sensibile, con un nuovo leggero incremento nella prima metà degli anni ’80, che anticipa un recente più marcato calo. Nel complesso le ricatture di uccelli marcati in Italia sono distribuite in fasi relativamente più recenti. Anche in questo caso si registrano incrementi nelle segnalazioni negli anni ’60 e ’70, ed i picchi sono raggiunti, per entrambi i sottocampioni le tipologie di dati, nella seconda metà degli anni ’70. Anche i dati italiani diminuiscono significativamente in anni più recenti.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 1.152). Circostanze note 1.089 (94.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Questa specie è tradizionalmente molto popolare tra quelle cacciabili in Italia. Ne è testimonianza l’elevatissima frequenza di soggetti segnalati come morti a causa di abbattimento o cattura diretti, mentre davvero limitate sono le segnalazioni scaturite da attività di inanellamento ovvero da altre cause diverse.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 220). Condizioni note 210 (95.5%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Questo tordo ha longevità potenziali anche notevoli, fino ad oltre 17 anni riportati in natura. Il campione delle ricatture in Italia si caratterizza invece per oltre il 70% dei casi rappresentato da soggetti che non hanno superato il primo anno di vita, il che è da porre in relazione con l’altissima frequenza di soggetti abbattuti o catturati. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 220). Circostanze note 198 (90%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Del tutto analoga la situazione relativa alle segnalazioni all’estero, con la quasi totalità dei soggetti che risultano abbattuti o catturati, a testimonianza dell’elevata pressione venatoria esercitata sulla specie soprattutto nella Francia mediterranea (vedi oltre). Figura 12 . Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 737). Phenology of foreign recoveries in Italy. A fronte di un singolo soggetto segnalato in settembre, i primi influssi di tordi sasselli in migrazione si registrano in ottobre; i movimenti divengono rapidamente intensi, per raggiungere massimi nella frequenza di ricatture nelle prime due decadi di novembre. Fino a tutto dicembre le frequenze si mantengono su livelli medi, per diminuire quindi sensibilmente nelle prime due decadi di gennaio. Segue un lieve nuovo incremento, da porre in relazione con movimenti di ritorno, il quale anticipa una progressiva diminuzione fino a tutto marzo. L’analisi stagionale del ricco campione nazionale di dati di inanellamento (Macchio et al. 1999; Licheri & Spina 2002) conferma il rapido arrivo dei tordi in ottobre, indicato anche dall’aumento nell’indice relativo di abbondanza, il cui massimo annuale coincide con la seconda decade di novembre. L’abbondanza relativa diminuisce già da dicembre e quindi ancora in gennaio, a testimoniare l’abbandono dell’Italia da parte dei contingenti svernanti, mentre il lieve incremento registrato con febbraio può essere spiegato dal transito di soggetti svernanti a latitudini più meridionali nel Mediterraneo.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 1.236). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 179). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 798). Movements towards Italy. I Paesi scandinavi, ed in particolare la Finlandia, sono i più rilevanti quale area di inanellamento dei sasselli segnalati in Italia. Numeri elevati di ricatture originano anche da Paesi dell’Europa settentrionale, quali Germania e Belgio, ed anche da aree più a NW, in particolare il Regno Unito. Davvero rilevanti infine gli spostamenti che portano tordi sasselli fino in Italia provenienti da lontani siti della Russia asiatica e della Siberia. A fronte di una netta concentrazione di spostamenti tra i 1.000-2.000 km, i casi appena citati producono distanze superiori persino ai 6.000 km. Ampiamente distribuite le ricatture di sasselli in Italia, con poche aree prive di segnalazioni. Particolarmente dense le località di ricattura nelle regioni settentrionali ed in quelle dell’Italia centrale, con frequenze decrescenti a latitudini più meridionali della penisola. Anche in questa specie, come in precedenza già rilevato per il Tordo bottaccio, la Sardegna risulta molto più interessata dalla presenza di ricatture rispetto alla Sicilia.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 175). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 237). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 737). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Molti i dati relativi a pulcini (fig. 16), soprattutto da Finlandia e Svezia, e buona la frequenza di inanellamenti effettuati nel corso delle fasi riproduttive. Ne deriva un’analisi spaziale che indica l’area baltica orientale quale zona più importante di origine delle popolazioni nidificanti segnalate in Italia.
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nel Sud della Sardegna. Un buon numero di segnalazioni dirette (fig. 19) conferma influssi importanti dalle aree scandinave e baltiche verso l’Italia settentrionale e centrale. È interessante rilevare la contemporanea presenza, nel nostro Paese, di tordi che seguono rotte tra loro molto diverse, con un buon numero di uccelli che provengono da aree a N-NW dell’Italia. Ciò è particolarmente vero per gli uccelli marcati lungo le coste dell’Europa settentrionale o in aree di transito nel Regno Unito. Ciò viene confermato da interessanti e più tardive ricatture dirette di sasselli inanellati in Inghilterra ed Europa settentrionale e segnalati un un’ampia area a Sud degli Appennini (fig. 21). Le fasi autunnali vedono il transito più precoce di soggetti con ali più lunghe rispetto a quelli inanellati successivamente (Licheri & Spina 2002). Al tempo stesso, tra ottobre e novembre si assiste ad un aumento nella frequenza di soggetti grassi, tendenza che continua, accentuandosi, nelle fasi invernali.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 468). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 227). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Lo spostamento progressivo verso Sud nel corso dell’inverno è reso evidente dalla diminuzione netta delle ricatture nelle regioni dell’Italia settentrionale continentale rispetto a quanto osservato in autunno. Il periodo invernale vede una concentrazione marcata dei dati dalle regioni centrali, mentre rimane una maggiore scarsezza da latitudini più meridionali. Si conferma il ruolo più limitato della Sicilia rispetto alla Sardegna. Nel corso dell’inverno la specie va incontro ad un significativo accumulo di riserve energetiche sotto forma di grasso sottocutaneo, fino a frequenze di ben il 50% dei soggetti esaminati, quali rilevate in dicembre. Tale incremento, funzionalmente motivato quale bilanciamento dei rischi di mortalità legati alle condizioni ecologiche critiche, porta ad un netto aumento anche nel peso medio, pur a fronte di dimensioni inferiori rispetto a quelle rilevate nel campione autunnale.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 168). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Le ricatture autunnali si concentrano soprattutto nelle regioni settentrionali, con frequenze nettamente minori in aree meridionali della penisola. Si registrano comunque presenze di sasselli inanellati fino in Puglia meridionale e
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Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 23. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 177). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 8). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.
Quasi assenti le segnalazioni in periodo riproduttivo, la massima parte delle ricatture si concentra nelle fasi tardive della migrazione autunnale e nell’inverno. Davvero rilevante la percentuale di ricatture in Francia, con particolare riferimento alle coste mediterranee ed alla Provenza (fig. 25). Una seconda area è incentrata sul versante atlantico meridionale. Ampia la distribuzione delle segnalazioni, in numero comunque abbastanza ridotto, dalla Penisola Iberica. Le poche ricatture dal Nordafrica provengono dall’area della Grande Kabylie algerina, caratterizzata da intense attività di prelievo di passeriformi svernanti. Gli spostamenti più consistenti, fino ad oltre 2.000 km., si riferiscono a siti della Russia continentale (fig. 25).
Figura 22. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 42). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Anche la gran parte delle ricatture primaverili origina da inanellamenti effettuati in aree poste a NE rispetto all’Italia. La distribuzione dei siti di ricattura interessa primariamente aree a Sud degli Appennini, tra Toscana, Umbria e Marche. A latitudini più meridionali le ricatture si distribuiscono essenzialmente lungo le coste.
Figura 24. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
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Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 220). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 28. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 1). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods. Interessante questa singola ricattura, in un’area della Russia continentale, di un soggetto svernante in EmiliaRomagna, a suggerire movimenti di ritorno anche con forti componenti verso E-NE. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 26. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 177), con fenologia di ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenlogy of recovery.
Figura 27. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 177). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 354). National recoveries of birds ringed in Italy. Gran parte delle ricatture ricadono entro brevi distanze dai siti di più intensa attività di inanellamento. Ciò è partico-
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Tordo sassello - Turdus iliacus
larmente vero per la Lombardia ed il Veneto, meno per il Friuli. Gli spostamenti rimangono comunque limitati alle alte e medie latitudini italiane, mentre occasionali sono le segnalazioni da aree nettamente mediterranee, con singoli dati da Puglia, Campania, Calabria e pochissime segnalazioni dalla Sardegna. La distribuzione che scaturisce da questi dati conferma ampiamente quella desunta dai dati di inanellamento.
La specie è ben nota per una spiccata tendenza a spostamenti anche importanti tra inverni successivi; questi pochi dati suggeriscono movimenti nell’ambito di un medesimo inverno, su distanze comunque brevi o medie. Un solo soggetto risulta controllato nell’inverno successivo quello di prima cattura, in una località molto prossima a quella originaria (fig. 32).
Figura 30. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 323). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 1). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.
Figura 31. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 9). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.
The Redwing is a regular passage migrant and winter visitor in Italy, with ample inter-annual variability in the presence of this largely irruptive species; the last of the very rare breeding events dates back in 1996. A total of 30,900 birds have been ringed between 1982-2003, with a first decline in the early ‘80ies, when active trapping methods with decoys in traditional plans were outlawed; however annual totals increased again already in the late ‘80ies, up to over 4,000 birds, with a subsequent irregular decline in the ‘90ies and till more recent years, despite intense ringing efforts in the suitable habitats and season linked to the “Progetto Alpi”. Most of the birds are ringed one the Alps and Prealps, from Veneto and Friuli westwards till Lombardy, Piedmont and
Liguria. South of the Apennines larger samples come from Tuscany and Emilia-Romagna, and lower numbers from coastal areas, south till Campania and Calabria, as well as on Sardinia and on a series of small islands, confirming crossing of the Mediterranean. A total of 811 foreign ringed Redwings have been reported from Italy, starting in the ‘30ies and with an increase till a peak in the late ‘60ies and a more recent raise in the early ‘80ies. The over 1,000 data on birds ringed in Italy have highest frequencies in the late ‘70ies. A recent decline in numbers reported is recorded for both foreign and Italian rings. More than 90% of recoveries in Italy refer to birds dead due to deliberate taking by man, accounting for over 98% of deaths. A similar situation is recorded also for Italian
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
recoveries abroad. The Redwing has always been included in the list of quarry species in Italy. except one single recovery in September, the first thrushes reach Italy in October, with rapidly increasing frequencies till a peak reached in the first two decades of November, with intermediate levels in December and a clear decline in the first two decades of January, followed by a new increase and last records in March. The analysis of the national set of first-capture data confirms important influxes in October, with an increase in relative abundance till maximum values in the first two decades of November. Abundance declines in December and January, suggesting progressive departures from the Italian wintering quarters, while the small increase in February should refer to transients from lower latitudes in the Mediterranean. Finland is the most represented country of ringing of birds recovered in Italy, while more directly to the north from our country we find many birds from Germany and Belgium, with westernmost ringing sites in the UK. Very long displacements connect Italy with sites in Asian Russia and Siberia. Recoveries are widely distributed across the country, especially north of the Apennines but also in central Italy, with lower frequencies further to the south. Also in this species Sardinia hosts many more recoveries than Sicily. The many chicks ringed, together with other records during the breeding season point out clearly the eastern Baltic as the main area of origin of marked breeding populations migrating in Italy. Autumn recoveries are mainly in the northern and central regions, with markedly lower frequencies from lower latitudes. A good percentage of direct recoveries confirms important movements from the Baltic and Scandinavia towards northern and central Italy. These data confirm the presence of birds coming from both N-NE but also from N-NW in Italy during the autumn, including thrushes ringed along the eastern coasts of
the UK, from where also late winter recoveries from southern latitudes are recorded. During the most intense phases of the autumn migration Redwings ringed in Italy show a progressive decline in average wing length and an increasing frequency of fat birds and body mass. Progressive movements to the south across Italy are shown by the distribution of winter recoveries, with a concentration of cases in the central regions, tough still with relatively fewer data from lower latitudes. Again a prevalence of data from Sardinia in observed compared to Sicily. During the winter an important storage of energy reserves is shown by the very high frequency of fat birds among those ringed in Italy, up to over 50% of cases. Also the majority of spring data originate from birds ringed NE from Italy and most recoveries are south of the Apennines in central Italy, sites further to the south being mainly along the coasts. The vast majority of recoveries abroad are in the autumn and winter; most data come from the coasts of Mediterranean France, with a second group along the Atlantic. A wide distribution of recovery sites is recorded in Iberia, while the ones in North Africa are concentrated in the area of the Grande Kabylie in Algeria. Most national recoveries show short-distance movements
especially in Veneto and Lombardy, less so in Friuli. Most movements remain within the northern regions, with only occasional records from the southern peninsula. Few recoveries within same winters show short-distance displacements, especially in the single case in subsequent seasons, given also the well known habit of the species of moving extensively between winters. More than 70% of birds did not survive longer than their first autumn, which is explained by the frequency of dead recoveries due to direct human activities in Italy.
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TORDELA (Turdus viscivorus) [12020] MISTLE THRUSH Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Turdidi (Turdidae) Specie politipica a distribuzione olopaleartica, la Tordela nidifica in una ampia porzione dell’Europa centro-occidentale, dalle coste settentrionali del Mediterraneo fino agli ambienti boreali della Fennoscandia, spingendosi ad oriente fino ai territori centro-occidentali dell’ex-Unione Sovietica. In Europa presenta ampie lacune distributive in zone aride della Penisola Iberica, dell’Italia, nelle estese pianure dell’Ungheria orientale, in Vojvodina e Romania, mentre è completamente assente dalle aree prive di boschi della Fennoscandia. Nonostante cali demografici in diversi Paesi quali Regno Unito, Francia e Germania, nel complesso la specie mostra in Europa tendenze demografiche stabili o positive. Le popolazioni più nord-orientali sono migratrici, mentre procedendo verso sud-ovest le tordele divengono progressivamente sedentarie o dispersive. I principali quartieri di svernamento si estendono dal Belgio attraverso la Francia sud-occidentale, fino a raggiungere i settori nordorientali iberici. In Italia è nidificante, migratrice regolare e svernante parziale. Mostra le maggiori densità tra i 700 ed i 2.000 m di quota, interessando con la sua presenza l’intero arco alpino, dalla Liguria al Carso, e buona parte dell’Appennino dove le presenze sono più regolari a quote elevate. La popolazione italiana è stimata in 50.000100.000 coppie.
Piemonte, e si riferiscono soprattutto alla fascia prealpina. A Sud degli Appennini bassi numeri di soggetti sono catturati sia in ambiti interni che costieri, con segnalazioni su piccole isole tirreniche a conferma di casi di attraversamento del Mediterraneo.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 1.016). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Tra i grandi Turdidi la Tordela risulta inanellata con bassi numeri in Italia, con appena più di 1.000 soggetti marcati nei 22 anni qui considerati. L’andamento dei totali annuali di catture mostra ampie fluttuazioni, con una generale tendenza negativa fino alla metà degli anni ’90, alla quale fa seguito un progressivo incremento soprattutto negli ultimi anni, fino ad un massimo di oltre 80 soggetti inanellati nel 2003. Ciò potrebbe essere legato anche alle attività del Progetto Alpi, che ha visto uno sforzo di campionamento assolutamente considerevole in ambiti geografici ed ambientali importanti per la specie. La massima parte degli inanellamenti è concentrata nel corso della migrazione autunnale, compresa tra fine settembre e fine novembre. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). I siti di cattura sono irregolarmente distribuiti nell’Italia continentale e centro-meridionale. Campioni numericamente più rilevanti risultano da Trentino, Veneto, Lombardia e
Est-Ita 20 20 465 492 942 1011 776 858 2170 1347 1237
Ita-Est 6 6 868 409 406 550 1483
Ita-Ita 25 11 455 313 159 422 77 422 469 2319 313
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 31). Condizioni note 28 (90.3%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 31). Circostanze note 25 (80.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Gli abbattimenti e le catture dirette rappresentano la ragione della massima parte delle segnalazioni di uccelli inanellati; un contributo positivo ma certamente meno rilevante è offerto dall’inanellamento, il quale produce meno di un decimo dei ritrovamenti. Tutti uccisi risultano invece i pochi soggetti marcati in Italia e segnalati all’estero. La Tordela è protetta in Italia dal 1977.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Specie tradizionalmente inserita tra quelle cacciabili in Italia, la Tordela vede le prime ricatture già a partire dalla seconda metà degli anni ’30, con un netto e progressivo incremento nella frequenza delle segnalazioni nel corso degli anni ’60, che coincide con quello registrato anche per le ricatture entro i confini nazionali. Segue una diminuzione abbastanza brusca negli anni più recenti, quando invece si distribuiscono primariamente le peraltro poche segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 8. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 19). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni di soggetti di provenienza estera in Italia si hanno nella terza decade di agosto, dopo la quale si assiste ad una progressiva intensificazione delle ricatture,
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Tordela - Turdus viscivorus
con un massimo raggiunto nella decade centrale di novembre. I dati di inanellamento (Macchio et al. 1999, Licheri & Spina 2002) indicano invece una fenologia di poco più precoce, con massimi sia nei totali di inanellamento che nell’indice relativo di abbondanza nelle ultime decadi di ottobre e nella prima di novembre. Poche le ricatture più tardive in dicembre, con qualche dato in più nella terza decade di gennaio e quindi in febbraio.
no soggetti marcati in Svizzera e Francia. Le località di ricattura in Italia sono distribuite soprattutto nelle regioni settentrionali continentali, le quali paiono ospitare soggetti provenienti direttamente dai quadranti settentrionali, come anche da direttrici più orientate E-NE/W-SW lungo l’area prealpina. Più scarse le osservazioni da aree costiere, come in Liguria e Toscana. Una ricattura riguarda la Calabria meridionale e due il Cagliaritano in Sardegna, a conferma di spostamenti anche attraverso estesi bracci di mare. Nonostante la specie si caratterizzi per ampie popolazioni con comportamento di sola migrazione parziale, non mancano soggetti che raggiungono l’Italia da distanze anche superiori ai 2.000 km.
Figura 11. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 19). Figura 9. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 12. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 7). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 10. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 20), con fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and time elapsed to recovery.
Pur a fronte di un campione numericamente comunque molto modesto è interessante l’insieme dei dati relativi ai pulcini, tra cui due soggetti provenienti da Svezia e Finlandia e gli altri da aree meno lontane dell’Europa centrale ed orientale. Queste aree sono confermate dal complesso dei dati relativi alle fasi riproduttive (fig. 13).
Le tordele segnalate in Italia provengono soprattutto da aree poste a NE rispetto al nostro Paese. Gli spostamenti più rilevanti originano da Finlandia e Svezia, mentre Repubblica Ceca e Polonia sono i Paesi maggiormente rappresentati. I siti di inanellamento più orientali sono distribuiti nell’area balcanica e gli spostamenti su più breve distanza riguarda-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 15. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 6). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 13. Distribuzione spaziale degli inanellamenti all’estero di pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione con ricatture in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 10). Spatial distribution of birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.
Tutte le poche ricatture all’estero sono localizzate in Francia meridionale, a conferma di importanti movimenti verso WSW lungo l’area prealpina ed alpina italiana, e quindi verso la Provenza e la Francia mediterranea. Tutti questi dati sono relativi a soggetti abbattuti in Francia in inverno, pur essendo questi stati inanellati in fasi stagionali diverse in Italia (migrazione autunnale e primaverile, svernamento). Le distanze coperte da questi uccelli sono modeste e non raggiungono i 500 km.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Due ricatture dirette confermano spostamenti dai quadranti orientali verso il nostro Paese. Figura 16. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 11) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
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Tordela - Turdus viscivorus
Le ricatture entro i confini nazionali hanno avuto luogo soprattutto in inverno ed autunno, con una sola osservazione primaverile nell’entroterra campano. Gli spostamenti più rilevanti, intorno ai 400 km, hanno avuto luogo tra Campania e, rispettivamente, Toscana ed Emilia-Romagna. Ciò pur a fronte di una distribuzione degli inanellamenti in Italia pressoché totalmente limitata ad alcune delle regioni alpine. Interessante anche la segnalazione, in Calabria, di un soggetto marcato sulle Isole Tremiti.
Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 2). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter. Due sole ricatture entro il medesimo inverno si riferiscono a spostamenti di limitata entità nelle regioni continentali settentrionali. The Mistle Thrush is a regular breeder, a passage migrant and a winter visitor in Italy, with an estimated population between 50,000-100,000 pairs distributed along the Alps and on the higher elevations of the Apennines. A seldom ringed birds among the large Thrushes, with a total of 1,016 birds marked between 1982-2003 and annual figures showing wide variability, with a maximum of over 80 birds ringed in 2003. Most birds are ringed during the Autumn migration, between late September-late November. A sample of 20 foreign recoveries is distributed from the ‘30ies and with a peak in the ‘60ies, which holds true also for birds ringed in Italy. A drop in foreign data is recorded during more recent years, aside to an increase of Italian recoveries abroad. Over 80% of recoveries refer to birds deliberately taken by man, with a positive limited contribution offered also by live controls by ringers. Also the tiny sample of Italian recoveries abroad is made of shot birds. The Mistle Thrush is protected in Italy since 1977. Earliest recoveries in Italy of foreign ringed birds are in August, followed by an increase in frequencies with a peak in the central decade of November. The national set of first-capture data shows an earlier pattern, with maximum values in both ringing totals and relative abundance in the last decade of October and the first of November; this can be explained by the influx of the hunting season on the main
sample of recoveries. Later records of foreign birds are in the last decade of December, with scanty data in January and February. Ringing areas abroad are mainly NE from Italy, with longer movements from Finland and Sweden, while Czech Republic and Poland are the most represented countries. More eastern sites are in the Balkans, while shorter distances refer to Switzerland and France. Most recoveries are in the northern regions, with influxes of birds coming both from due N as well as from NE-SW along the Prealps, as suggested also by two direct recoveries. Occasional records originate from Calabria in the extreme south of the peninsula and from Sardinia. The few interesting data on chicks confirm the presence of populations from Scandinavia and from central-eastern Europe. The scanty recoveries abroad are all reported from southern France, confirming how birds moving across northern Italy may further proceed towards winter grounds to the W-SW. A small sample of national recoveries are mainly from the autumn and winter, with one spring record from inland Campania and data from Tuscany and Emilia-Romagna, with a single record in Calabria of a bird ringed on the Tremiti islands in the Adriatic. Only two recoveries in the same winter suggest short-distance movements within northern Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
FORAPAGLIE
MACCHIETTATO (Locustella naevia) [12360]
COMMON GRASSHOPPER WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae)
Specie politipica a distribuzione eurasiatica, il Forapaglie macchiettato è presente con la sottospecie nominale nella gran parte dell’areale riproduttivo europeo. Migratore transsahariano a lungo raggio, ha quartieri di svernamento poco noti, ma che apparentemente interessano l’Africa occidentale sub-sahariana. La maggior parte dei migratori lascia l’Europa passando attraverso la Penisola Iberica per portarsi in Africa seguendo la costa occidentale atlantica. La marcata diminuzione della popolazione inglese tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 è risultata correlata ad annate siccitose nel Sahel e suggerisce come area di svernamento una fascia a cavallo dei 12°-14° latitudine Nord. Le popolazioni di diversi paesi europei hanno mostrato tendenze demografiche negative, ma non in quelli che ospitano i contingenti numericamente più rilevanti e pertanto la specie è al momento considerata sicura. In Italia il Forapaglie macchiettato è migratore regolare la cui reale consistenza numerica non è nota. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 825). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie poco frequente in transito in Italia, ha totali annuali di inanellamento generalmente inferiori ai 50 soggetti, pur se con una tendenza positiva all’incremento a partire dalla seconda metà degli anni ’80 ed in modo ancor più evidente negli anni ’90. Spicca nettamente il picco di catture registrato nel 1997, in relazione ad attività in aree particolarmente vocate per la specie. Gli inanellamenti sono concentrati primariamente nell’area padana, con numeri più consistenti di catture in Friuli e Veneto. A Sud degli Appennini i siti insulari forniscono dati su animali in transito primaverile. Su base stagionale i picchi di cattura si hanno soprattutto tra agosto ed ottobre, in corrispondenza con i movimenti post-riproduttivi verso le aree africane, e secondariamente tra la prima decade di aprile e la metà di maggio in corrispondenza della migrazione di ritorno verso i quartieri riproduttivi (Macchio et al. 1999). Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita
Ita-Est
Ita-Ita 1 1 202 322 322 322 202
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Forapaglie macchiettato - Locustella naevia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 3. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery. L’unico dato di ricattura disponibile si riferisce ad un giovane dell’anno marcato in Veneto alla fine di agosto e controllato nella terza decade del successivo mese di marzo in Piemonte. Il transito autunnale vede valori massimi sia nel numero di uccelli inanellati che nell’indice di abbondanza proprio nella terza decade di agosto, mentre i dati primaverili confermano un transito tardivo, con massimi nella prima decade di maggio. Le condizioni fisiche dei soggetti presenti in Italia mostrano livelli di peso e riserve energetiche elevati e crescenti nel corso delle fasi autunnali; anche le catture di soggetti tardivi in primavera si riferiscono ad individui grassi.
The Common Grasshopper Warbler is a regular passage migrant in Italy, although the number of birds involved in not known. A total of 825 birds have been ringed between 1982-2003, with annual totals generally lower than 50 individuals and a positive trend starting in the late ‘80ies and even more in the ‘90ies. The very high numbers recorded in 1997 are linked to particular efforts in suitable habitats. Most birds are ringed in the Po plain, while sites south of the Apennines are mainly on islands, where spring return migrants are staging. The majority of birds are ringed between August and October. The only recovery available refers to a first-year bird ringed in Veneto in late August and controlled by a ringer in Piedmont in the subsequent late March. Autumn ringing data show a peak in both totals and relative abundance in the last decade of August, while spring movements indicate late strongest movements, with peak abundance in the first decade of May. Birds ringed in autumn in Italy show a progressive increase in physical conditions, while also late spring migrants are generally represented by fat birds.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
SALCIAIOLA (Locustella luscinioides) [12380] SAVI’S WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica a distribuzione eurasiatica, la Salciaiola è presente con la forma nominale nella gran parte dell’areale europeo ed in Nord Africa. Specie legata agli habitat di canneto, nel Paleartico occidentale ha distribuzione ampia, ma disomogenea e frammentata nella fascia dei 36°-60° di latitudine Nord. Migratore trans-sahariano a medio e lungo raggio, la Salciaola ha aree di svernamento poco conosciute che si ritiene siano localizzate nelle regioni immediatamente a Nord delle foreste sub-sahariane dal Senegal all'Eritrea. Nel corso degli anni 1990-2000 alcune popolazioni europee poste ai margini occidentali dell’areale distributivo hanno evidenziato un trend negativo (es. Spagna, Italia, Regno Unito e Germania) che tuttavia non ha interessato le popolazioni più importanti di Romania e Ucraina) che sono rimaste stabili. Lo stato di conservazione della è quindi considerato in modo positivo. In Italia la Salciaiola è migratrice regolare e nidificante nella parte centro-settentrionale della penisola dove pure risulta pressoché assente in aree vocate per la specie quali il Delta del Po e la Laguna di Venezia. La popolazione nazionale è stimata tra le 1.000 e le 3.000 coppie.
Altri campioni relativamente abbondanti sono stati raccolti in aree umide costiere di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ed in minor misura in Toscana. Colpisce l’assoluta rarità della specie tra quelle inanellate su isole e coste tirreniche nel corso della migrazione primaverile quando pure lo sforzo di cattura è particolarmente intenso per l’attività svolta nell’ambito del PPI.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 597). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La Salciaiola è specie poco comune tra quelle inanellate in Italia. Nel periodo di oltre 20 anni qui considerato i totali annuali di rado superano i 30 soggetti. L’andamento storico delle catture mostra un primo incremento alla fine degli anni ’80, e quindi una nuova tendenza positiva negli anni ’90, con un massimo di circa 70 uccelli inanellati nell’anno 2000. Le catture risultano concentrate soprattutto nella stagione post-riproduttiva, tra fine luglio e fine settembre. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Le maggiori catture sono state conseguite in Val Campotto (Ferrara) nel periodo tardo-estivo ed all’inizio dell’autunno.
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Est-Ita 4 4 51 75 933 508 903 508 1418 93 93
Ita-Est 2 2 656
Ita-Ita
433 433 435 709
Salciaiola - Locustella luscinioides
Sezione inanellamento — Ringing data
a soggetti deliberatamente catturati tra gli anni 1950 e 1960, prima che la specie venisse protetta. Sempre l’attività di inanellamento ha portato alla segnalazione all’estero dei due soggetti italiani.
Figura 6. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 4). Circostanze note 4 (100%). Finding circumstances of foreignringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 3. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Il ridottissimo campione di dati vede una prima ricattura estera negli anni ’50, mentre nella seconda metà degli anni ’90 si colloca il massimo di osservazioni.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 7. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 4). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 4. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Le ricatture estere si riferiscono alla migrazione post-riproduttiva, tra l’ultima decade di agosto e la fine di settembre. I dati di inanellamento in Italia indicano un massimo sia nel numero di uccelli catturati che nell’indice relativo di abbondanza nella prima decade di agosto, con frequenze elevate nel resto del mese ed una diminuzione marcata a partire dall’inizio di settembre. In agosto e settembre le condizioni fisiche delle salciaiole presenti in Italia mostrano frequenze progressivamente crescenti di soggetti grassi, con livelli massimi proprio alla fine di settembre, a conferma di come il nostro Paese sia attraversato da animali pronti per i lunghi voli ininterrotti ipotizzati per la specie. La Salciaiola si caratterizza per alti livelli di riserve energetiche anche a latitudini ben più settentrionali nell’Europa nord-occidentale (Cramp 1992). I bassi numeri di soggetti marcati in primavera mostrano livelli massimi nel mese di aprile.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 5. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known. Ben due delle quattro segnalazioni originano da attività di inanellamento. Ciò è spiegabile anche in relazione alla bassa probabilità di contatto con questa specie, dovuta sia alla limitata abbondanza che alla sua ecologia legata agli ambienti di canneto. Le altre due segnalazioni si riferiscono
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Due soggetti risultano inanellati in Germania, gli altri due rispettivamente in Olanda e Francia. Entrambi i soggetti tedeschi, di cui uno inanellato da pulcino, sono stati marcati in periodo riproduttivo, così come quello francese. Tre delle località di ricattura italiane sono poste a SE rispetto ai siti di inanellamento. La specie ha ampi quartieri di svernamento sub-sahariani che si sviluppano soprattutto verso Est nel continente africano. Le poche segnalazioni sono ampiamente distribuite in Italia, dalle regioni settentrionali continentali, all’Alto Adriatico, alle coste tirreniche campane. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 8. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 10. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). Due le segnalazioni all’estero, entrambe di soggetti marcati nel settembre 1992 sulla costa settentrionale toscana e controllati da inanellatori in Svizzera, a due anni di distanza, rispettivamente in aprile ed agosto. Anche questi dati suggeriscono assi di spostamento NW-SE che interessano l’Italia.
Figura 9. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 4), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
The Savi’s Warbler is a regular but localised breeder and a regular passage migrant in Italy, with an estimated population of 1,000-3,000 pairs largely concentrated in the centre and north, mainly in reed-bed habitats, despite being absent from large and apparently suitable areas of the Po delta and Venice Lagoon. A scarcely ringed species, with a total of 597 birds marked between 1982-2003 and annual totals generally below 50 birds. A first increase in numbers took place in the late ‘80ies, together with the growing interest in reed-bed ringing, and again in the late ‘90ies, with a maximum of ca. 70 birds ringed in 2000. Most birds are ringed between late July-late September. Larger samples originate from Emilia-Romagna, as well as in a series of coastal wetlands along the northern Adriatic, in Veneto and Friuli. South of the Apennines birds are ringed in some of the coastal and inland wetlands of Umbria and Tuscany; the species is particularly scarce when compared to other warblers ringed during spring migration across the Mediterranean. Only for foreign recoveries are available, singly in the early ‘50ies and late ‘60ies, with the rest of the tiny sample in the ‘90ies, when stronger ringing efforts were devoted to the suitable habitats. Deliberate taking by man before the formal protection of the species in 1977 accounted for two of the recoveries, the others originating from live controls by ringers, as in the case of two Italian ringed birds reported from abroad. Foreign recoveries are in the post-nuptial phase, between late August to late September. The national set of first-capture data shows high values of both ringing totals and relative abundance in the first decade of August, with a sharp decline in early September. Physical conditions of Savi’s Warblers in Italy show a progressive seasonal increase in the frequency of fat birds from August, till peak values reached in late September, confirming the importance of our country for migrants which are ready to take off for the suggested long-distance endurance flights. The few birds ringed in spring are concentrated in April. The for foreign recoveries are made of two birds, one of which being a chick, belonging to the German breeding population, the others ringed in France and The Netherlands, respectively. Three of the widely distributed recovery sites in Italy are SE from the ringing areas, for a species whose wintering grounds have a markedly eastern distribution in Africa. The two Italian recoveries are from birds ringed at just one-week distance in September at a same site on the northern coast of Tuscany, to be controlled by Swiss ringers, after two years, in April and August, respectively, when they might both have been on passage. Also these recovery locations are along a NW-SE axis through Italy.
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FORAPAGLIE CASTAGNOLO (Acrocephalus melanopogon) [12410] MOUSTACHED WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica distribuita in Europa meridionale, Africa nord-occidentale e Medio Oriente con limite settentrionale dell’areale riproduttivo definito dall'isoterma di luglio dei 22°C. Le diverse popolazioni geografiche di Forapaglie castagnolo sono sedentarie, parzialmente o completamente migratrici. Gli individui che abitano le porzioni più settentrionali dell'areale riproduttivo si muovono verso meridione per svernare all'interno o a Sud dei territori di nidificazione delle popolazioni meridionali. E’ specie legata alle zone umide con canneti misti di Phragmites ed altre eliofite palustri (Scirpus, Typha, Cladium, Bolboschoenus) e sverna principalmente lungo le coste, le isole e gli estuari della regione mediterranea. Nonostante tendenze demografiche negative in alcuni paesi mediterranei quali Spagna ed Italia, le più vaste popolazioni europee di Romania e Russia mostrano situazioni di generale stabilità e pertanto lo status di conservazione complessivo della specie è positivo. In Italia il Forapaglie castagnolo è svernante e migratore regolare, nidificante residente o migratore parziale nelle aree di presenza più settentrionali. L’areale di nidificazione è discontinuo ed interessa un limitato numero di zone umide di pianura nelle regioni nord-orientali e centrali della penisola tra cui, in particolare, la Toscana. La popolazione nazionale è poco numerosa e stimata in 600-1.000 coppie.
I siti di cattura sono distribuiti soprattutto in zone umide dell’Alto Adriatico, lungo le coste toscane, marchigiane e romagnole ed in zone umide interne delle regioni centrali. I dati dalla Sardegna confermano l’attraversamento di consistenti bracci di mare aperto.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 2.614). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie con areale distributivo discontinuo in Italia, il Forapaglie castagnolo è stato comunque oggetto di intense attività di marcaggio. I totali di catture hanno mostrato un primo incremento a partire dagli anni ’80, seguito da un andamento positivo ben più marcato nel decennio successivo con punte di circa 350 soggetti marcati nel biennio 20002001. A livello stagionale le catture sono concentrate in maniera rilevante in corrispondenza dei periodi di migrazione autunnale (fine agosto-fine settembre) e primaverile (tra marzo ed aprile), ma rilevanti sono anche i dati relativi a soggetti in riproduzione. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 78 62 321 253 600
Ita-Est 22 19 328
Ita-Ita 17 14 392
641
153
632
694
139
1054 1720 253
1059 1695
433 1035
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 76). Condizioni note 73 (96.1%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 76). Circostanze note 69 (90.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Il ruolo primario che l’inanellamento ha rivestito per la conoscenza degli spostamenti di migrazione della specie viene confermato dall’assoluta prevalenza di soggetti controllati da inanellatori, mentre occasionali paiono gli episodi di cattura diretta da parte dell’uomo. Situazione analoga quella che caratterizza le segnalazioni all’estero di soggetti marcati nel nostro Paese.
La massima parte delle ricatture si concentra in fasi recenti del periodo qui considerato e ciò vale sia per i dati esteri che per quelli italiani. Dopo singole segnalazioni negli anni ’50 e ’60, la gran parte dei dati si riferisce alla seconda metà degli anni ’90.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 19). Condizioni note 19 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. A fronte di un’ampia percentuale di soggetti con età non determinata, tra i soggetti esteri prevalgono i giovani dell’anno, mentre tra quelli italiani prevalgono gli inanellamenti di soggetti del secondo anno di vita ed oltre.
256
Forapaglie castagnolo - Acrocephalus melanopogon
inanellamento (Licheri & Spina 2002), un evidente picco nel numero di soggetti inanellati, verosimilmente relativo in maniera importante alle popolazioni italiane, si registra in fasi stagionali più precoci rispetto a quello delle ricatture estere qui mostrato, e precisamente nella terza decade di agosto e nella prima di settembre. La separazione temporale tra i due massimi suggerisce la durata dei movimenti di soggetti esteri, provenienti primariamente dall’Europa centro-orientale, verso le nostre latitudini. Infatti gli stessi inanellamenti mostrano un secondo massimo, altrettanto importante ed esattamente coincidente con quello delle ricatture, proprio nella terza decade di ottobre. E’ anche interessante osservare la differenza rilevata nelle condizioni fisiche medie tra i soggetti inanellati in coincidenza con i due massimi stagionali post-riproduttivi, e quindi nel corso dei mesi prettamente invernali. Si assiste infatti ad un incremento progressivo e marcato nella frequenza di soggetti grassi. A testimoniare strategie di preparazione, sia alla possibile migrazione verso località poste ancora più a Sud rispetto all’Italia in aree di svernamento nel Mediterraneo sud-occidentale, sia a contrastare i rischi legati allo svernamento alle nostre stesse latitudini. Da ultimo si notano anche differenze morfometriche tra i soggetti inanellati nelle fasi stagionali successive, con uccelli di maggiori dimensioni catturati nelle fasi più tardive del transito autunnale e nel corso dell’inverno. Dopo numeri bassi di uccelli inanellati nel corso dei mesi invernali, la migrazione di ritorno conferma un massimo stagionale di transiti nelle ultime due decadi di marzo.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 19). Circostanze note 19 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 94). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 62). Phenology of foreign recoveries in Italy. Un picco di segnalazioni estere in Italia si ha in ottobre, ed in particolare nella terza decade del mese. Di seguito la frequenza diminuisce drasticamente già in novembre, mentre singoli soggetti sono riportati in dicembre e fino alle prime due decadi di febbraio. Un’indicazione di spostamenti primaverili deriva dall’incremento nelle segnalazioni osservato a partire da marzo e fino in aprile. Considerando i dati di
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 62). Movements towards Italy. Sono i paesi dell’Europa centro-orientale, ed in particolare Austria ed Ungheria, l’origine della massima parte delle
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
ricatture in Italia. Spostamenti su più breve distanza sono quelli che portano verso i nostri confini forapaglie castagnoli inanellati in Slovenia o Croazia. Movimenti nel bacino del Mediterraneo sono confermati dalle ricatture di due soggetti marcati rispettivamente in Corsica e lungo le coste catalane, dove la specie è intensamente studiata attraverso l’inanellamento (Castany 2003). Nel complesso la gran parte degli spostamenti ricade tra i 400-800 km, ma colpisce un soggetto che ha superato la distanza di 1.000 km, stante le abitudini sedentarie o parzialmente migratrici della specie. In Italia i siti di ricattura si concentrano soprattutto nelle regioni centrali, sulle coste tirreniche e adriatiche, come anche in contesti nettamente continentali, quali le zone umide umbre. Pochi i dati a Nord degli Appennini, ed in particolare lungo le coste friulane. Alle latitudini meridionali si registrano ricatture in Campania e lungo lo Ionio. Anche alla luce del contributo dell’inanellamento alla realizzazione di ricatture, la distribuzione geografica di queste ultime coincide ampiamente con quella relativa ai dati di prima cattura della specie in Italia.
La componente nettamente orientale delle popolazioni nidificanti segnalate in Italia viene confermata dalla distribuzione geografica dei soggetti marcati in periodo riproduttivo.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 27). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 62). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 8). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Importanti movimenti attraverso l’Adriatico sono confermati anche dalle ricatture autunnali dirette; tra queste, due dati ungheresi in Friuli suggeriscono però anche strategie volte ad evitare il sorvolo della barriera ecologica rappresentata dal mare. Non paiono emergere differenze significative tra la distribuzione dei siti di ricattura autunnali ed invernali. Le segnalazioni primaverili sembrano invece più concentrate lungo le coste orientali italiane, verso Nord a partire dalle Marche.
Figura 15. Distribuzione spaziale delle località estere di inanellamento o ricattura riferite alle pentadi del periodo di nidificazione di soggetti (pulli, giovani o adulti) marcati o segnalati in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 40). Spatial distribution abroad of ringing/recovery localities during the breeding season for birds (pulli, juveniles or adults) ringed/recovered in Italy in any period of the year.
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Forapaglie castagnolo - Acrocephalus melanopogon
Le ricatture italiane all’estero si collocano anche in fasi stagionali riproduttive e si riferiscono a soggetti di popolazioni che migrano e/o svernano nel nostro Paese. Anche queste segnalazioni mostrano una concentrazione di dati in ottobre. I forapaglie castagnoli inanellati in Italia si distribuiscono in aree geografiche del tutto coincidenti con quelle di origine dei soggetti ricatturati nel nostro Paese, con una componente primaria del modesto campione in Ungheria. Ciò conferma una rotta primaria con componente E/NEW/SW, che coinvolge il nostro Paese con movimenti di uccelli balcanici e centro-orientali europei verso il Mediterraneo (fig. 23). L’area di segnalazione accoglie uccelli inanellati in Italia nelle diverse fasi stagionali; una ricattura diretta conferma l’Ungheria come destinazione di un soggetto svernante nell’Italia centrale (fig. 25).
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 14). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 19). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 19). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 18). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 23. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 18), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Figura 26. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 14) con fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and time elapsed to recovery. La frammentata distribuzione riproduttiva della specie in Italia, unita al ruolo di aree di transito e svernamento rivestito da zone italiane nelle quali essa non nidifica, si riflettono anche nell’andamento degli spostamenti entro i confini nazionali testimoniati da queste ricatture. La costa marchigiana riceve uccelli provenienti dai versanti orientali dell’Adriatico e questi si spostano sia lungo la medesima costa che verso aree interne dell’Italia centrale. Alcuni movimenti verso le coste tirreniche riguardano uccelli marcati in aree continentali centrali, mentre risulta interessante il dato di spostamento di ritorno dalla Sardegna meridionale verso il litorale toscano.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 18). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 25. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 1). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods.
Figura 27. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 14). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Forapaglie castagnolo - Acrocephalus melanopogon
In Italy the Moustached Warbler is a regular but localised breeder, a passage migrant and a winter visitor, with an estimated population between 600-1,000 pairs irregularly distributed across the north-eastern and central regions, with higher numbers in Tuscany. Intensive study projects on the species, carried on especially in Tuscany, have led to a total of 2,614 birds ringed between 1982-2003, with a positive trend from the late ‘80ies and highest numbers in the late ‘90ies, up to over 300 individuals. Most birds are ringed during the postnuptial phase, between late August-late September, as well as in spring, between March and April. Ringing sites are mainly along the northern Adriatic and on the coasts of Tuscany, Marche and Emilia-Romagna. Data from southern Sardinia confirm active sea crossing. A sample of 78 foreign recoveries has earliest records in the ‘50ies, but the bulk of observations is from the late ‘90ies, as in the case of the smaller sample of data on Italian ringed birds. Ringing has offered a crucial contribution to the knowledge of the species, as shown by the absolute prevalence of live controls among the recovery circumstances, as in the case of Italian records abroad. Occasional cases of deliberate taking are reported for a species which is protected since 1977. An annual peak in recovery frequency is recorded in the last two decades of October, with a significant drop already in November and low numbers till mid-February. Spring movements are indicated by the new increase recorded between late February and early April. Analyses of first-capture data at the national level, largely referred to local populations, produce an earlier seasonal pattern, with peaks in the last decade of August and the first of September. A later increase, fully matching the one found in recoveries on the last decade of October, confirms the arrival of foreign populations in Italy. Also average physical conditions vary between the two seasonal peaks and also in
winter. A progressive seasonal increase in the frequency of fat birds and in average body mass is recorded, with highest values reached during the winter months, as a strategy to counteract potentially risky weather conditions. Birds ringed later in the autumn and during the winter are also larger than those in the early post-nuptial phases. Most of the foreign birds had been ringed in central-eastern Europe, with Austria and Hungary being the most represented countries, shorter movements originating from Slovenia and Croatia. Movements within the Mediterranean are also confirmed by recoveries of birds ringed in Corsica and on the coast of Catalunia, where the species is intensively studied through ringing (Castany 2003). Recoveries are mainly in coastal areas of central Italy, but also in continental sites like in Umbria. The fewer data from the Adriatic coasts are mainly in Friuli. Lower latitudes are in Campania and along the Ionian sea. Birds marked during the breeding season confirm the clear eastern distribution of the populations migrating in Italy. Direct autumn recoveries suggest that birds overfly the Adriatic, although two birds ringed in Hungary seem to have avoided the sea crossing by funnelling towards Friuli. No marked difference emerge in the distribution of autumn and winter recoveries, while spring records are concentrated along the eastern coasts, mainly north of Marche. Italian recoveries abroad are distributed from the spring migration period through an autumn maximum in October, and also include data from the breeding season. The distribution of recovery sites closely matches the one of foreign ringing areas, with the bulk of the few data in Hungary. National recoveries show connections between coastal Marche and other Adriatic sites as well as wetlands of central Italy. An interesting confirmation of sea crossing refers to the bird ringed in Sardinia and reported from coastal Tuscany.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
PAGLIAROLO (Acrocephalus paludicola) [12420] AQUATIC WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie monotipica a distribuzione eurasiatica, il Pagliarolo è il più raro Passeriforme europeo. L’areale riproduttivo è limitato alle regioni centro-settentrionale ed orientali, dalla Germania al Fiume Ob’ nella Siberia occidentale, dove risulta compreso tra i 50° ed i 60° di latitudine Nord. È un migratore sub-sahariano a lungo raggio con rotte di migrazione e quartieri invernali poco conosciuti. I pochi dati disponibili mostrano che in autunno le popolazioni europee compiono movimenti con direzione SW, per raggiungere aree di sosta nella Penisola Iberica, e quindi dirigersi direttamente a Sud per entrare in Africa e portarsi nelle zone di svernamento poste nel Sahel occidentale, da Senegal e Mali fino al Ghana. Una porzione non definita di individui compie una migrazione ad arco, seguendo rotte di ritorno più dirette in primavera. La popolazione europea di questa specie è relativamente piccola (meno di 20.000 coppie) e sin dagli anni 1970 ha subito in molti paesi europei un continuo declino a causa di bonifica e frammentazione delle zone umide con cariceti e canneti misti. In Italia il Pagliarolo è un migratore raro, ma regolare.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 16). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie estremamente rara ed a rischio globale di estinzione risulta comunque occasionalmente inanellata in Italia, con 16 soggetti marcati a partire dal 1982 e totali annuali che variano tra uno e tre individui. I dati scaturiti dall’inanellamento hanno contribuito signfificativamente a migliorare le conoscenze sulla specie nel nostro Paese. I siti di inanellamento interessano le regioni nord-orientali, tra EmiliaRomagna, Veneto, Friuli e Trentino, mentre due soggetti sono stati catturati sul versante tirrenico, in particolare in Toscana e sull’Isola di Ventotene, ed uno sulla costa marchigiana meridionale.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 1 1 240
Ita-Est
Ita-Ita
1224
1224 240
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Pagliarolo - Acrocephalus paludicola
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. La singola ricattura disponibile si riferisce ad un giovane dell’anno inanellato lungo la costa bretone francese nel tardo agosto e controllato, a metà aprile dell’anno seguente, sull’Isola di Capraia. La Francia nord-occidentale risulta un’area importante per il transito autunnale di questa specie che si caratterizza per compiere voli prolungati intervallati da soste in aree particolarmente favorevoli, lungo rotte che portano verso zone di svernamento nell’Africa occidentale sub-sahariana. La ricattura pare inoltre confermare movimenti ad arco che interessano il Mediterraneo considerato che anche il dato di Ventotene è primaverile. Le osservazioni sulle nostre due isole confermano l’attraversamento di estesi bracci di mare aperto.
The Aquatic Warbler is a very rare passage migrant in Italy, with a total of only 16 birds ringed between 1982-2003. Ringing has significantly contributed to improve the knowledge of its status in Italy. Ringing sites are mainly in the NE, with two birds ringed along the Tyrrhenian, in Tuscany and on the island of Ventotene and one on the Adriatic. The single available recovery is of a first-year bird marked along the Atlantic coast of northern France in late August and controlled by our ringers on the island of Capraia in Tuscany in mid-April in the following year. Northwestern France is a well known important passage area for European Aquatic Warblers and this recovery, together with the bird ringed on Ventotene in spring, confirm loop migration strategies involving the Mediterranean and the crossing of large stretches of open sea.
263
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
FORAPAGLIE (Acrocephalus schoenobaenus) [12430] SEDGE WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie monotipica a distribuzione eurasiatica, il Forapaglie è un migratore trans-sahariano la cui intera popolazione europea sverna in Africa, in un’ampia area che dal Senegal raggiunge ad ovest l'Etiopia ed a meridione la Provincia del Capo in Sudafrica. L‘areale riproduttivo comprende la gran parte dei paesi dell’Europa centro-settentrionale ed orientale dove il Forapaglie occupa le zone a clima boreale e temperato, e solo marginalmente quelle mediterranee. La migrazione autunnale comincia in luglio quando le riserve di grasso accumulate sono sufficienti da permettere al Forapaglie di volare dalle latitudini della Scandinavia all'Africa sub-sahariana. Nonostante cali demografici in molti paesi quali Finlandia e Germania, nel complesso le popolazioni europee risultano stabili e la specie non mostra problemi di conservazione. In Italia il Forapaglie è migratore regolare e nidificante scarso e localizzato in pochi siti della Pianura Padana centroorientale ed una popolazione complessiva stimata in circa 20 coppie (Brichetti et al. 2005; Arcamone & Puglisi 2006).
primaverile (tra metà aprile e metà maggio), con catture effettuate principalmente sulle isole del Tirreno, ed alla migrazione post-riproduttiva (dalla fine di luglio ad ottobre), con le catture più numerose in ambienti di canneto delle zone umide dell’Alto Adriatico.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 20.400). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). A partire dalla seconda metà degli anni ’80 il Forapaglie è stato oggetto nel nostro Paese di intense attività di studio svolte nell’ambito del progetto Acroproject coordinato dall’EURING. I totali annuali degli inanellamenti hanno visto un primo netto incremento nel 1986 proprio in relazione al lancio dell’Acroproject, che ha portato a marcare diverse centinaia di soggetti. Questa tendenza si è ulteriormente accentuata negli anni seguenti, fino ad un massimo storico di quasi 2.000 forapaglie inanellati nel 1990 raggiunto grazie alla progressiva attivazione di nuovi siti di cattura posti in ambienti di canneto. Nel corso degli anni ’90, pur con ampie fluttuazioni inter-annuali, il numero di soggetti inanellati si è attestato attorno ad una media di poco superiore ai 1.150 soggetti. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). La distribuzione dei siti di inanellamento testimonia dell’ampia presenza della specie alle più diverse latitudini italiane. Campioni numericamente rilevanti derivano da siti posti lungo le coste dell’Alto Adriatico ed in aree umide interne delle regioni settentrionali. Molte le catture anche a Sud degli Appennini, sia in siti interni che costieri, con campioni significativi raccolti sulle isole tirreniche e in alcune zone umide tra Umbria e Toscana. A livello stagionale gli inanellamenti mostrano due picchi distinti riferiti al passo
Est-Ita 221 214 216 118 1320 1004 1437 1288 2301 1532 752
Ita-Est 43 42 568
Ita-Ita 12 6 26
1349
179
1374
141
2996 1775
474 103
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
264
Forapaglie - Acrocephalus schoenobaenus
Pressoché assenti i soggetti dei quali non sia stata determinata l’età. Tra gli inanellamenti esteri prevalgono gli uccelli alla prima migrazione autunnale, mentre la frequenza di soggetti almeno nel secondo anno di vita è più elevata tra i marcaggi effettuati in Italia. Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 220). Condizioni note 218 (99.1%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 220). Circostanze note 204 (92.72%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La prime ricatture disponibili si riferiscono a soggetti esteri ripresi in Italia. Queste mostrano un primo aumento negli anni ’60 legato prevalentemente a segnalazioni dovute all’attività venatoria, a cui fa seguito una diminuzione fino ad un successivo incremento molto marcato a partire dalla seconda metà degli anni ’80, con un massimo assoluto nel decennio successivo. L’elevata percentuale di segnalazioni italiane ed estere ottenute a partire dalla seconda metà degli anni ’80 è da correlare all’intensificarsi delle attività di inanellamento svolte in ambienti di canneto nell’ambito dell’Acroproject.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 42). Condizioni note 42 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known..
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 42). Circostanze note 39 (92.9%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
265
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Il ruolo fondamentale dell’inanellamento nel contribuire ad aumentare la conoscenza delle rotte di migrazione di questa specie è confermato dall’assoluta prevalenza di controlli di soggetti marcati effettuati da inanellatori sia in Italia, sia all’estero. Occasionali sono le catture intenzionali da parte dell’uomo.
biometrica suggerisce che l’Italia sia interessata dalla presenza di popolazioni morfologicamente diverse in periodi diversi dell’anno, il che può essere spiegato in base a strategie di migrazione ad arco. A fronte del cline dimensionale positivo rispetto alla latitudine registrato nelle dimensioni alari (Cramp 1992), i soggetti presenti in primavera hanno ali più lunghe di quelli esaminati nelle fasi post-riproduttive. Anche nel corso delle stesse fasi primaverili si assiste ad una progressiva diminuzione delle dimensioni alari medie. In autunno l’Italia è area della massima importanza per la preparazione alla migrazione verso l’Africa in autunno; i pesi medi dei soggetti inanellati mostrano infatti un rapido ed importante aumento tra luglio e settembre, con una crescita particolarmente accentuata proprio in quest’ultimo mese, mentre la gran parte dei forapaglie che transita nelle fasi di massima abbondanza della specie, coincidenti con il mese di agosto, ha livelli di riserve energetiche non particolarmente elevati. Ciò lascia aperta la questione su quali siano i siti di ingrassamento finale di questi uccelli prima dell’attraversamento del Mediterraneo (Spina & Bezzi 1990).
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 253). Elapsed time between ringing and recovery (all records). La massima parte delle segnalazioni indicano una longevità inferiore ai due anni, nonostante la specie possa raggiungere, in natura, anche i dieci anni di vita. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. A fronte di importanti movimenti lungo le rotte dell’Europa nord-occidentale da parte di forapaglie appartenenti alla popolazione inglese (Bibby & Green 1981), uccelli nidificanti in aree progressivamente più orientali interessano, con i loro spostamenti autunnali, paesi dell’Europa centrale e mediterranea. L’orientamento migratorio di forapaglie in transito autunnale in Italia settentrionale (Spina & Bezzi 1990) ha mostrato direzione preferenziale verso Sud, con ridotta variabilità soprattutto in soggetti adulti e/o caratterizzati da elevati livelli di riserve energetiche. L’area geografica di origine dei forapaglie esteri segnalati in Italia è vasta, ma la massima parte delle ricatture origina da inanellamenti effettuati in paesi posti a Nord rispetto al nostro. Particolare importanza è rivestita dalla Svezia, con circa la metà delle segnalazioni, quindi da Finlandia, Olanda, Germania e Repubblica Ceca. Sono segnalati in Italia anche uccelli provenienti da aree più occidentali, con una ricattura dal Regno Unito ed alcune da Francia e Belgio. Spostamenti più ridotti sono quelli che portano in Italia
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 206). Phenology of foreign recoveries in Italy. I dati primaverili mostrano un incremento delle ricatture da aprile alla decade centrale di maggio. Il vasto campione nazionale di dati di inanellamento mostra un massimo nelle catture e nell’indice relativo di abbondanza primaverili nella prima decade di maggio, con buoni numeri anche dall’ultima decade di aprile e fino alla seconda di maggio. Il transito in Italia di migratori in movimento post-riproduttivo è testimoniato a partire da luglio, con un massimo evidente nelle ultime due decadi di agosto. Ciò conferma quanto rilevato dagli inanellamenti che risultano particolarmente numerosi proprio in corrispondenza del passo autunnale. La presenza di soggetti in transito prosegue con un modesto picco in settembre, ed occasionali sono le segnalazioni oltre la seconda decade di ottobre; tali presenze tardive sono confermate anche da rari dati di inanellamento. L’analisi
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Forapaglie - Acrocephalus schoenobaenus
La specie è nota per i lunghi voli di migrazione, e la distribuzione delle distanze percorse mostra una concentrazione di segnalazioni tra i 1.000-2.000 km ed oltre.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 3). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 214). Movements towards Italy. uccelli inanellati nei vicini paesi balcanici. La distribuzione delle ricatture in Italia interessa primariamente l’area padana centro-orientale, con segnalazioni anche nei comparti più occidentali in Lombardia e Piemonte. Molto rappresentate le aree costiere e lagunari dell’Alto Adriatico, con singole segnalazioni sulle coste abruzzesi e pugliesi immediatamente a Sud del Gargano. Anche aree interne dell’Italia centrale, quali il Lago Trasimeno, sono interessate dalla presenza di soggetti esteri in transito. L’attraversamento di ampi bracci di mare viene confermato dal ruolo rilevante rivestito dalle aree insulari e costiere tirreniche, a Nord sin dalla Liguria, con discrete concentrazioni di segnalazioni dalle aree maremmane toscane, a Sud nel Lazio ed in modo marcato in Campania. Tutte le isole tirreniche sulle quali si conducono attività di inanellamento, tranne la Sardegna, hanno prodotto ricatture di forapaglie in migrazione. Mancano ricatture da latitudini inferiori a quelle campane.
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 148). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. Solo tre le ricatture di pulcini marcati rispettivamente in Svezia, sul Courish Spit nella Russia europea, ed in Slovenia (fig. 15). Più alto è il numero di soggetti inanellati o ricatturati nelle fasi riproduttive. L’analisi geografica che deriva da questi dati mette ben in evidenza il ruolo prevalente rivestito dalla Svezia e dall’area Scandinava quale origine dei forapaglie in transito in Italia. Ciò conferma l’esistenza di rotte in qualche modo tra loro parallele, dirette
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 206). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
verso S-SW, seguite da popolazioni progressivamente più orientali verso le aree di svernamento africane, che si estendono ampiamente anche verso Est nell’Africa sub-sahariana.
Rotte importanti con netto orientamento N-S vengono confermate dall’alta percentuale di ricatture autunnali dirette. Provenienze da aree rispettivamente più occidentali ed orientali rispetto all’Italia suggeriscono al tempo stesso una strategia di utilizzo della penisola quale ponte attraverso il Mediterraneo, il che conferma ulteriormente l’importanza che l’Italia riveste nella strategia di migrazione di popolazioni di forapaglie dell’Europa centro-settentrionale.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 166). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 28). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
La distribuzione delle ricatture autunnali evidenzia l’importanza delle regioni nord-orientali, le quali vedono peraltro una forte percentuale degli inanellamenti post-riproduttivi della specie. Forapaglie esteri in transito autunnale vengono segnalati anche lungo entrambe le coste, con numeri importanti distribuiti su quelle tirreniche che si riferiscono ad animali in procinto di attraversare il Mediterraneo centrale.
Diversa rispetto a quella autunnale, e certamente influenzata anch’essa dalla distribuzione dello sforzo di inanellamento, risulta la distribuzione delle ricatture primaverili, incentrata primariamente sulle isole e coste tirreniche, nell’Italia centrale e sulle coste friulano-venete. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 41). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni all’estero di soggetti marcati in Italia vedono singole osservazioni nella migrazione primaverile tardiva, quindi si distribuiscono nelle fasi riproduttive e della migrazione post-riproduttiva precoce, con un picco elevato nella terza decade di luglio, mentre già con agosto la frequenza diminuisce drasticamente.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 64). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Forapaglie - Acrocephalus schoenobaenus
Componenti più orientali rispetto alle segnalazioni sin qui esaminate sono relative ad Ungheria e Serbia. Verso Sud troviamo ricatture lungo le coste catalane, a Malta, in Algeria ed Egitto.
Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 41). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 24. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 27). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). L’alta percentuale di soggetti segnalati all’estero in periodo riproduttiva ne conferma l’appartenenza alle medesime popolazioni identificate nel corso della migrazione postriproduttiva. Ciò suggerisce come queste interessino l’Italia nel corso del loro spostamento verso aree di svernamento poste verosimilmente in Africa centrale, ed il ritorno lungo rotte analoghe primaverili. La già citata differenza dimensionale tra soggetti esaminati in autunno e primavera in Italia, a fronte di una mancanza di ricatture da aree significativamente più orientali nell’ambito del vasto areale riproduttivo della specie nel Paleartico occidentale, può essere dovuta anche ad un diverso sforzo di inanellamento a longitudini più elevate.
Figura 22. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 42), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Un importante asse di migrazione S-N viene confermato dall’alta frequenza di segnalazioni in Svezia, paese che anche in questo caso riveste la massima importanza quale area di destinazione di forapaglie marcati in Italia. Le ricatture provengono dall’area baltica, dall’Olanda e da paesi posti subito a Nord dell’Italia, come Germania e Repubblica Ceca.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Poche le segnalazioni entro i confini nazionali, le quali non consentono di evidenziare andamenti definiti, ma che comunque confermano spostamenti anche considerevoli tra aree umide o insulari.
Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 6) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records). The Sedge Warbler is a scarce and localised breeder and a regular passage migrant in Italy, where an estimated but poorly known population of 30-100 pairs is mainly distributed in a small number of wetlands in the north. The knowledge of the species has greatly benefited from ringing, as most data originate from the launch, in the late ‘80ies, of the EURING Acroproject. A total of 20,400 birds have been ringed between 1982-2003, with annual totals showing a clear increase after the start of the project, passing from few dozens up to few hundreds already in 1986, the first year of activity. The growing interest for reed-bed ringing led to further increases, up to nearly 2,000 birds in 1990. Despite wide annual fluctuations, numbers remained generally above 1,000 individuals. Ringing sites confirm a wide presence of the species at all latitudes in Italy. Large samples originate from wetlands along the northern Adriatic as well as inland sites in the northern and central regions south of the Apennines. Strong movements across the Mediterranean are confirmed by the large numbers of birds ringed on many of the Tyrrhenian islands. The 221 foreign recoveries are distributed starting from the early ‘50ies, but the bulk of the data, as in the case of the much smaller sample of reported Italian rings, is concentrated from the late ‘80ies. A crucial role of ringing is confirmed by the absolute prevalence of live controls among recovery circumstances, with only occasional cases of birds deliberately taken by man. Spring recoveries increase from April till midMay; the large national sample of first-captures shows a spring peak in both ringing totals and relative abundance in the first decade of May. Post-nuptial recoveries start in July and grow in numbers till maximum values in the last two decades of August, as indicated also by first-capture data. Latest records are in October, when also the last birds are ringed. Biometrical data from first-captures suggest the passage of birds belonging to different geographical populations, based on the existing cline in wing length. Spring passage migrants are larger than those on southward migration, while a progressive decline in size is also recorded within spring. The importance of Italy as a departure area towards Africa in autumn is confirmed by the very high frequency of fat birds and average body mass
recorded especially in September, although birds ringed during the most intense phases of post-nuptial passage have low fat levels, which poses intriguing questions on where will these birds fatten before crossing the Mediterranean. The main autumn migratory orientation of Sedge Warblers staging in northern Italy is towards S . The geographical area of ringing of foreign birds recovered in our country is vast but is mainly N from our country. Sweden is the most represented country, with nearly 50% of the sample, followed by Finland, The Netherlands, Germany and Czech Republic. More western ringing areas are in France, with one case from the UK, while from the east we have short-distance movements from the Baltic. Recoveries are mainly concentrated in the centraleastern Po plain, with some data also from more western areas in Lombardy and Piedmont. Many birds have been reported from coastal areas of the Adriatic, southwards till Abruzzo and Apulia. Sedge Warblers are also staging in inland wetlands of central Italy, like on the Lake Trasimeno in Umbria. The active crossing of the central Mediterranean is confirmed also by the recoveries along the Tyrrhenian coasts, from Liguria south to Campania, as well as on several islands. The spatial analysis of data from the breeding season confirms the importance of Sweden and Scandinavia as the origin of the marked populations recorded in Italy. Important influxes from the north are confirmed by the majority of data from a good sample of direct autumn recoveries; birds coming from more eastern and western longitudes suggest that Italy is used as a bridge across the Mediterranean towards Africa. The fewer spring records are from Tyrrhenian islands and coasts and from the coastal NE. Important movements along a S-N axis are also confirmed by the distribution abroad of recoveries of Italian ringed birds. Also in this case Sweden plays a major role, together with Finland, the Baltic and northern-central Europe. More eastern records are from Hungary and Serbia. Movements within the Mediterranean are confirmed by recoveries from coastal Spain, Malta, Algeria and Egypt. The scanty national recoveries confirm movements between important wetlands along the northern Adriatic and also involve islands.
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CANNAIOLA VERDOGNOLA (Acrocephalus palustris ) [12500] MARSH WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie monotipica con areale riproduttivo limitato alle aree con clima temperato-freddo del Paleartico occidentale. Ampiamente distribuita nei paesi dell’Europa centrale ed orientale, la Cannaiola verdognola è un migratore a lungo raggio che sverna in Africa sud-orientale, dallo Zambia al Sudafrica. Tra i congeneri è la specie con le rotte di migrazione più lunghe; le popolazioni europee migrano lungo le coste orientali del Mediterraneo fino a raggiungere la Penisola Arabica, il Sudan e l’Etiopia, dove sostano a lungo ed iniziano la muta. Da qui proseguono fino a raggiungere i quartieri di svernamento nell'estremo meridione africano. Le popolazioni europee, nonostante cali demografici registrati in alcuni paesi quali soprattutto la Germania, presentano uno stato di conservazione considerato complessivamente positivo. In Italia è migratore regolare e nidificante, con una popolazione stimata in 10.000-30.000 coppie. L’areale riproduttivo è essenzialmente ristretto alla Pianura Padana, mentre nella penisola le presenze sono molto localizzate e limitate a poche località di Toscana e Lazio.
fasi di migrazione. In primavera la specie si caratterizza per la sua rarità rispetto ad altre specie di migratori sub-sahariani abbondantemente catturati sulle isole o lungo le coste.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 6.307). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Certamente meno diffusa quale nidificante rispetto alla congenere Cannaiola, anche la Cannaiola verdognola mostra una netta tendenza positiva all’incremento dei totali di soggetti inanellati nel corso del periodo qui considerato. Ciò è evidente a partire dalla metà degli anni ’80, quando un primo picco è raggiunto nel 1989, ma ancor più nella seconda metà degli anni ’90, quando si superano regolarmente i 300-400 uccelli inanellati all’anno. La fenologia delle catture indica chiaramente il ristretto periodo di presenza della Cannaiola verdognola alle nostre latitudini, con arrivi concentrati intorno alla metà di maggio e movimenti di migrazione post-riproduttiva intensi già in luglio. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La distribuzione geografica delle località di inanellamento rappresenta efficacemente l’areale distributivo di questa specie nel nostro Paese. I dati originano primariamente dalle aree riproduttive poste a Nord degli Appennini, ma anche da diversi siti a latitudini più meridionali, in prevalenza costieri, nei quali la specie è marcata nel corso delle
Est-Ita 9 9 163
Ita-Est 5 4 305
Ita-Ita 17 3 560
693
2515
207
655
1489
246
1198 385
6159 705 476
339 1223
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 12). Condizioni note 11 (91.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 12). Circostanze note 10 (83.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I primi dati esteri datano tra la seconda metà degli anni ’50 e la prima degli anni ’70. Le segnalazioni di uccelli inanellati in Italia si concentrano in periodi più recenti, soprattutto negli anni ’90.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Circostanze note 4 (100%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
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Cannaiola verdognola - Acrocephalus palustris
Anche per questa specie l’inanellamento fornisce un contributo fondamentale alle ricatture, soprattutto per quanto concerne le segnalazioni estere in Italia. Non mancano casi di abbattimento o cattura diretti, sia in Italia che all’estero, ma che comunque risultano limitate agli anni ‘60.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 8), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery.
Le ricatture estere in Italia si concentrano nelle fasi di migrazione, con un dato nell’ultima decade di maggio e frequenze superiori tra la seconda decade di agosto e la seconda di settembre. Una singola osservazione tardiva si riferisce alla fine di ottobre. Questo andamento post-riproduttivo risulta ritardato rispetto a quello desunto dall’analisi del campione nazionale dei dati di inanellamento (Macchio et al. 1999; Licheri & Spina 2002), il quale indica un massimo di catture nella prima decade di agosto, a fronte di un picco nell’indice relativo di abbondanza nell’ultima decade di luglio. Il tardivo transito primaverile mostra invece anch’esso un massimo nella terza decade di maggio.
La specie è nota per essere uno dei pochi Passerformi europei che in autunno segue rotte dirette prevalentemente a SE verso aree di svernamento poste nell’Africa sub-sahariana sud-orientale, dalla porzione inferiore della Rift Valley fino al Sudafrica orientale (Zink 1987a; Cramp 1992). In tale contesto risultano interessanti le sei ricatture originate da inanellamenti autunnali, tre delle quali dirette (fig. 14), in un campione totale di solo nove dati disponibili. Esse si riferiscono infatti a cannaiole verdognole segnalate in località direttamente a SE dei siti di inanellamento posti rispettivamente in Belgio, Svizzera e Germania. Degne di nota anche le località di inanellamento dei due pulcini, marcati rispettivamente in Polonia e Germania (fig. 13) e quindi a N e NE rispetto all’Italia. Rotte di migrazione primaverili con direzione SE-NW, seguite da cannaiola verdognole di ritorno dalle aree di svernamento, sono suggerite da una singola ricattura in Italia settentrionale di uno dei soggetti marcati in Belgio.
Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 13. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo dell’anno (n = 2). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and recovered in Italy in any period of the year.
Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 8). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 14. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 3). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 16. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 4), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Le segnalazioni italiane all’estero si riferiscono tutte a fasi autunnali o di svernamento. Singole ricatture provengono da Belgio, Spagna e, in Africa, da Libia e Kenya. Questo ultimo dato in particolare è di grande interesse sia in relazione alla distanza di oltre 6.000 km che alla localizzazione nel noto sito di Ngulia, che vede numeri molto elevati di cannaiole verdognole inanellate nel corso della migrazione lungo la Valle del Rift. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 1). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 17. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 3) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery. Tre le ricatture nazionali disponibili. Due, tra cui una diretta, mostrano spostamenti verso W-SW attraverso l’Italia settentrionale, mentre una terza potrebbe anche riferirsi a dispersione di un soggetto appartenente alla popolazione emiliana.
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Cannaiola verdognola - Acrocephalus palustris
The Marsh Warbler is a regular passage migrant and a localised breeder in Italy, where an estimated population between 10,000-30,000 pairs is mainly distributed across the Po plain, being scarcer southwards till Tuscany and Latium. A total of 6,307 birds have been ringed between 1982-2003, with a first increase of annual totals in the late ‘80ies and highest numbers in the late ‘90ies, when over 400 birds have been ringed. The distribution of ringing sites largely matches the national breeding range, with birds ringed south of the Apennines mainly being marked while on migration in coastal areas and on few islands. Only nine foreign recoveries are available, between the late ‘50ies and early ‘70ies, while the smaller sample of Italian ringed birds is concentrated in the ‘90ies. Ringing is by far the most important source of recoveries, followed by deliberate taking by man. Foreign recoveries in Italy are in the migration periods, with one case in late May and higher frequencies between mid-August to mid-September and a single late record in the last decade of October. The national set of first-capture data shows an
earlier seasonal pattern, with a peak in relative abundance in the last decade of July, while a late spring passage is confirmed by a seasonal maximum in late May. Given the migratory habit of the Marsh Warbler, with autumn movements heading towards SE, the six autumn recoveries (three of which being direct ones) originate from birds ringed NW from their recovery sites, in Belgium, Germany and Switzerland. Return movements along a SE-NW axis are suggested by a single record in northern Italy of a bird ringed in Belgium. The few recoveries abroad of birds ringed in Italy are in autumn or winter, with single records from Belgium, Spain, Lybia and Kenya; the latter case represents a movement of over 6,000 km towards the site of Ngulia, well known for the massive passage of Marsh Warblers along the Rift Valley. Of the only three national recoveries, two unexpectedly suggest SW movements, the last potentially indicating dispersal of a bird belonging to the population breeding in Emilia-Romagna.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CANNAIOLA (Acrocephalus scirpaceus) [12510] REED WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica a distribuzione eurasiatica, nel Paleartico occidentale la Cannaiola si riproduce nelle zone con clima continentale delle medie latitudini entro la fascia definita dalle isoterme di luglio di 10-32°C e piovosità nello stesso mese inferiore ai 75 mm. Specie strettamente legata agli ambienti di canneto, la Cannaiola è un migratore a lungo raggio che sverna nell’Africa sub-sahariana raggiungendo a Sud lo Zambia. I dati di ricattura suggeriscono una serie di brevi spostamenti nel corso della migrazione autunnale con le popolazioni più occidentali che si dirigono principalmente verso la Penisola Iberica, con direzioni W/SW e S/SW, e quelle che nidificano ad Est di Repubblica Ceca ed Ungheria che invece migrano lungo direttrici sud-orientali. Negli ultimi decenni le popolazioni europee hanno mostrato tendenze demografiche stabili o positive e la specie gode di uno stato di conservazione favorevole. In Italia è nidificante, migratrice regolare e svernante occasionale. Ha una distribuzione nazionale ampia, ma frammentata in quanto limitata ai residui ambienti palustri con canneti che ne costituiscono l’habitat riproduttivo. Le popolazioni riproduttive più cospicue sono localizzate nella Pianura Padana centrale ed orientale dove raggiungono densità fino a 4-5 coppie per ettaro. La popolazione nazionale è stimata in 30.000-60.000 coppie.
La distribuzione dei siti di inanellamento è molto vasta, con campioni numericamente rilevanti soprattutto nelle regioni settentrionali ed in particolar modo nell’ambito del complesso di zone umide dell’Alto Adriatico. Molte le cannaiole marcate anche a latitudini inferiori lungo la penisola, soprattutto in coincidenza con le zone umide più importanti. La presenza di significativi movimenti attraverso il Mediterraneo è confermata dai dati raccolti su una serie di isole tirreniche, mentre quelli sardi si riferiscono, in maniera rilevante, anche alla vasta popolazione locale.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 58.122). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La Cannaiola viene abbondantemente inanellata in Italia, come peraltro nel resto d’Europa. Lo sviluppo di attività di inanellamento in ambienti umidi a partire dalla metà degli anni ’80 ha consentito un incremento progressivo e significativo dei totali annuali di soggetti inanellati. Con la fine degli anni ’80 viene superata per la prima volta la soglia annuale dei 1.000 soggetti inanellati, ma l’aumento diviene ancor più marcato nella seconda metà degli anni ’90. Più di recente assistiamo ad ampie variazioni inter-annuali, con un massimo assoluto di oltre 5.000 cannaiole inanellate nel 2001. Su base stagionale, le percentuali degli inanellamenti oscillano tra il 2% e il 4% da maggio a metà luglio, per poi aumentare drasticamente in relazione sia all’invol odei giovani, sia ai movimenti autunnali che iniziano a partire dalla fine di luglio per concludersi definitivamente alla fine di ottobre.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
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Cannaiola - Acrocephalus scirpaceus
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 61 61 504 283 719 791 647 791 2525 3144 1042
Ita-Est 44 44 399 650 1036
Ita-Ita 98 79 532
960
53
4175 1696 650
806 2447
129
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
I giovani dell’anno rappresentano la percentuale prevalente dei soggetti inanellati, sia in Italia che all’estero. Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 140). Condizioni note 135 (96.4%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 140). Circostanze note 132 (94.3%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Disponiamo di segnalazioni di soggetti esteri a partire dagli anni ’30, con un primo leggero incremento nella seconda metà degli anni ’60. La massima parte delle ricatture, comprese quelle di cannaiole marcate in Italia, si concentra a partire dalla seconda metà degli anni ’80 ed in particolare negli anni ’90, in relazione ad un incremento nello sforzo di cattura in ambienti idonei per la specie.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 44). Condizioni note 43 (97.7%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
In primavera si registra un forte picco di segnalazioni nella decade centrale di maggio, quando anche gli inanellamenti indicano la massima intensità di migrazione. Poche ma interessanti le segnalazioni in periodo riproduttivo, mentre il transito post-riproduttivo di soggetti marcati risulta particolarmente intenso nell’ultima decade di agosto e nella prima di settembre. A tale riguardo i totali di inanellamento, relativi anche a popolazioni nidificanti italiane, mostrano massimi più precoci, concentrati nel corso del mese di agosto. In particolare la prima decade di questo mese vede anche il massimo annuale nell’indice relativo di abbondanza. Le dimensioni alari delle cannaiole inanellate in Italia mostrano differenze apprezzabili tra i soggetti primaverili e quelli estivi ed autunnali, da porre in relazione con il transito di soggetti appartenenti a popolazioni geografiche diverse, visto il cline dimensionale esistente e favore di quelle più settentrionali ed orientali, caratterizzate da ali più lunghe. Per quanto concerne le condizioni fisiche dei soggetti esaminati in Italia, nel corso delle fasi di migrazione primaverile si registra un calo nelle riserve energetiche medie, mentre queste sono superiori e crescono nettamente già a partire da luglio, quindi in agosto ed in maniera ancor più evidente in settembre ed ottobre, a testimoniare del ruolo che l’Italia riveste quale area di preparazione alla migrazione verso l’Africa per contingenti molto rilevanti di cannaiole europee. Nelle fasi post-riproduttive gli adulti risultano più precoci dei giovani nel raggiungere condizioni fisiche ottimali di preparazione alla migrazione. Tuttora da chiarire risulta la strategia di ingrassamento degli alti numeri di soggetti che, ancora magri, lasciano gli ambienti idonei dell’Italia centro-settentrionale nelle fasi più precoci della migrazione autunnale, diretti verso aree potenziali di ingrassamento alle più basse latitudini italiane, ovvero nordafricane, ancora da identificare con certezza.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 44). Circostanze note 42 (95.5%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Anche nel caso della Cannaiola l’inanellamento rappresenta la più importante modalità di segnalazione; ciò vale sia in Italia che all’estero, e testimonia di basse frequenze di abbattimento o cattura diretta, che in questo caso risultano leggermente superiori all’estero.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 181). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Una curva di saturazione abbastanza regolare indica longevità anche del tutto ragguardevoli per la specie, vicine ai dieci anni di sopravvivenza. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 59). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Cannaiola - Acrocephalus scirpaceus
Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 20). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 61). Movements towards Italy. La gran parte delle cannaiole segnalate in Italia originano dall’Europa centro-orientale, con la Repubblica Ceca quale paese maggiormente rappresentato, e distanze percorse entro i 1.000 km. Spostamenti su più lunga distanza, anche superiori ai 2.000 km, portano in Italia uccelli marcati nell’area baltica, in particolare intorno al Golfo di Finlandia. Le regioni dell’Italia settentrionale vedono la massima parte delle ricatture, in particolare in Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli; queste sono anche aree di forte intensità di inanellamento della specie. A Sud degli Appennini troviamo poche segnalazioni, in particolare in Toscana, lungo le coste adriatiche centro-meridionali e su alcune delle piccole isole tirreniche, quali Ventotene, Ustica ed Asinara.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 31). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 59). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Le ricatture autunnali interessano primariamente l’Italia settentrionale continentale, ed a Sud degli Appennini alcune aree toscane; un singolo dato si riferisce alla Calabria meridionale. Tra questi dati è alta la percentuale di spostamenti diretti, provenienti da aree orientali e settentrionali (fig. 17). Sempre dai quadranti NE origina una singola ricattura molto tardiva, riportata quasi alla fine di novembre (fig. 18).
Le segnalazioni relative a soggetti marcati al nido o comunque in periodo riproduttivo confermano un’origine nordorientale rispetto all’Italia, mentre popolazioni più settentrionali si spostano a latitudini più elevate delle nostre verso SW.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 24). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 14). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Più ampiamente distribuite su base latitudinale le ricatture primaverili, con siti di inanellamento posti lungo un asse SW-NE rispetto al nostro Paese, e che interessa il Mediterraneo, con segnalazioni su isole poste a diverse latitudini. Le segnalazioni primaverili in Italia di cannaiole inanellate lungo le coste spagnole confermano i movimenti di migrazione ad arco già suggeriti sulla base delle analisi biometriche. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 1). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 43). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le ricatture all’estero di soggetti marcati in Italia si distribuiscono soprattutto nelle fasi di migrazione, con un picco primaverile nella terza decade di aprile ed una percentuale più consistente nelle fasi post-riproduttive, soprattutto tra agosto e settembre.
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Cannaiola - Acrocephalus scirpaceus
Figura 23. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 44), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Le coste del Mediterraneo occidentale vedono la massima concentrazione di ricatture, soprattutto autunnali e provenienti principalmente dall’Italia nord-orientale. Da aree più occidentali italiane originano gli inanellamenti che producono le ricatture più sud-occidentali, in Marocco settentrionale e meridionale. Cannaiole inanellate a Sud degli Appennini producono ricatture meridionali in Tunisia ed a Malta, come anche orientali in Grecia e Turchia. Nell’Africa sub-sahariana abbiamo due segnalazioni, entrambe in fasi primaverili anche avanzate, rispettivamente in Senegal e Nigeria, con spostamenti superiori ai 3.000 km.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 43). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 44). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 25. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 2). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period.
Figura 27. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 1). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period.
Anche queste due singole ricatture da marcaggi primaverili si posizionano lungo un asse NE-SW che coinvolge l’Italia.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 26. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 2). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period. Da notare le due ricatture di soggetti marcati durante il periodo riproduttivo, prima dell’arrivo massiccio di cannaiole estere in Italia, e segnalati rispettivamente lungo la costa catalana nell’agosto successivo, ed a Malta nella prima decade di settembre. Ciò suggerisce che le cannaiole appartenenti alle nostre popolazioni possano seguire rotte diverse per raggiungere le aree di svernamento africane. Movimenti verso SE sono peraltro suggeriti anche da un’unica interessante segnalazione diretta di un soggetto inanellato in Emilia in luglio e ricatturato nel successivo mese di settembre sulla costa egiziana (fig. 27).
Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 79). National recoveries of birds ringed in Italy. Le ricatture nazionali si concentrano soprattutto tra le aree che vedono i più alti numeri di soggetti inanellati, lungo l’Alto Adriatico e nelle regioni interne del Nord-Est. L’attraversamento di ampi bracci di mare viene confermato
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Cannaiola - Acrocephalus scirpaceus
dalle ricatture da e verso la Sardegna, dove il Cagliaritano ha visto intense attività di studio della specie, nonché dai dati originati dal PPI.
Figura 30. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 9). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons.
Figura 29. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 79). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Tre soli casi di dispersione riproduttiva non consentono alcuna inferenza relativamente alle strategie adottate dalle popolazioni italiane.
In ambito nazionale prevalgono spostamenti su distanze relativamente elevate. The Reed Warbler is a widespread and common breeder in Italy and an abundant passage migrant, with occasional wintering records. An estimated population of 30,000-60,000 pairs is distributed in suitable reed-bed habitats across the country and on the main islands. Highest densities up top over 4-5 pairs/hectare are recorded in the central Po plain. The Reed Warbler is abundantly ringed in Italy, with a total 58,122 birds between 19822003; a positive trend in annual totals took place in the late ‘80ies, with the increased research efforts in reed-bed habitats originated from the EURING Acroproject, leading to overcome the threshold of 1,000 birds/year for the first time. An even stronger raise is recorded in the ‘90ies, despite large inter-annual variability, till the maximum of over 5,000 in 2001. Larger ringing samples are in the north of the country, especially so in the wetland system of the northern Adriatic, as well as in a series of important inland wetlands. A good distribution of ringing sites is recorded along the peninsula south of the Apennines, till Campania along the west coast but also at lower latitudes till the southernmost tip of Apulia. Important movements across the Mediterranean are confirmed by the many birds ringed on islands, even if the large samples from Sardinia largely refer to the sizeable local population. A sample of 61 foreign recoveries is available, with scanty earliest data in the ‘30’ies-‘50ies, but the bulk of records from the ‘90ies. A similar pattern is found for the larger sample of Italian ringed birds. Also for this species, ringing provides the vast majority of recoveries through live controls; a small fraction of birds deliberately taken by man is mainly referred to the earliest recoveries, when the species was not yet protected. The frequency of killed birds is larger for recoveries abroad. Spring foreign recoveries clearly peak in the second decade of May, when also the analysis of the large sample of national first-capture data shows the highest intensity of movements. Few interesting data are from the breeding period, while post-nuptial movements of foreign birds across Italy is at its highest in the last decade of August and first of September, with low numbers in October and only scanty later records. Relative abundance in the post-nuptial period as derived from first-capture data shows an earlier pattern, with the highest value in the first decade of August, given the important contribution of local birds to the large national sample. Based also on the dimensional cline recorded within the large breeding range of the species, Reed Warblers ringed in Italy in spring are clearly larger than those in autumn, which suggests the existence of loop migration strategies leading northern populations following a more north-westerly route in autumn to move across our country while on return spring migration. Average physical conditions of spring migrants as derived from first-captures show low and seasonally declining body mass and frequency of fat birds, while a progressive clear increase
in both variables is recorded during the post-nuptial phase, starting in July and more markedly in September and October, showing the importance of Italy for birds preparing for southbound migration. Adults are faster than juveniles in reaching departure conditions (i.e. when ca. 75% of birds are fat). An intriguing question is represented by birds leaving suitable habitats in northern and central Italy while still with low fat levels. The majority of foreign Reed Warblers recovered in Italy originate from central-eastern Europe, Czech Republic being the most represented country. Longer movements lead towards Italy birds ringed in Finland and around the Baltic. Most recovery sites are in the north, in Lombardy, EmiliaRomagna, Veneto and Friuli, where intensive reed-bed ringing takes place. Fewer data from south of the Apennines are mainly from coastal sites and islands. The spatial analysis of locations abroad during the breeding season confirms the connectivity of Italy with ringed populations NE from our country. Most of the autumn recoveries involve continental northern Italy, with records from Tuscany south of the Apennines. The direct movements confirm eastern origins, but also birds coming from more northern directions. A very late recovery is also a direct one from eastern Europe. A wider latitudinal spread of spring recoveries indicate a general SW-NE axis involving our country and the western-central Mediterranean, with recoveries on islands at different latitudes also including birds ringed along the eastern coast of Spain, again confirming loop migration strategies suggested by morphometrical evidences. Italian recoveries abroad are mainly distributed during the migration periods, with a prevalence for post-nuptial movements. The most important reporting area is represented by the western coasts of the Mediterranean, with a prevalence of autumn recoveries from north-eastern Italy. The south-westernmost recoveries, in northern and southern Morocco, refer to birds ringed in more western areas in Italy. Birds ringed south of the Apennines produce recoveries from due south, like in Malta and Tunisia, but also in Greece and Turkey to the SE. Two sub-Saharan recoveries, in Senegal and Nigeria, are both from spring, including one case late in the season. Two warblers ringed in Italy during the breeding season and before the seasonal influx of foreign birds have been reported from eastern Spain and Malta, respectively; one bird ringed in Emilia-Romagna in July has been reported from coastal Egypt in the following September. These data suggest that birds belonging to our population might follow different directions while moving southwards in autumn. National recoveries show movements among the most important ringing sites, but also fairly long-distance displacements, including connections with Sardinia, involving substantial sea crossing. A fairly smooth curve of timelapse between ringing and recovery shows also quite important values of longevity for the species, approaching ten yeas.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CANNARECCIONE (Acrocephalus arundinaceus) [12530] GREAT-REED WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Il Cannareccione nidifica alle medie latitudini del Paleartico centro-occidentale in una fascia delimitata dalle isoterme 17° e 32°C di luglio. È un migratore trans-sahariano svernante in diversi habitat africani, dal limite meridionale del Sahara fino in Sudafrica. Le popolazioni europee occidentali di questa specie politipica a distribuzione eurasiatica migrano verso l’Africa tropicale occidentale, mentre gli uccelli orientali e siberiani raggiungono l’Africa orientale. La specie ha mostrato cali demografici in alcuni comparti meridionali del suo areale europeo, ma le popolazioni numericamente più importanti sono rimaste stabili e l’attuale stato di conservazione non desta preoccupazione. In Italia è migratore regolare e nidificante, con una popolazione stimata tra 20.000-40.000 coppie. Si riproduce quasi esclusivamente in fragmiteti allagati, per cui la sua distribuzione, ampia ma frammentata, riflette la presenza di ambienti palustri idonei, ormai piuttosto rarefatti.
ture su numerose delle isole confermano intensi movimenti di attraversamento del Mediterraneo nel corso della migrazione primaverile. Su scala nazionale, spicca il numero di pulcini inanellati sul Lago di Fimon nel vicentino.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 12.485). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie viene regolarmente inanellata in Italia. Di pari passo con lo sviluppo ed il potenziamento delle attività di inanellamento in zone umide italiane, e con la realizzazione di intensi progetti dedicati alle popolazioni italiane, i totali annuali di soggetti marcati hanno mostrato un significativo incremento a partire dalla seconda metà degli anni ’80 e quindi nella seconda parte del decennio successivo. Numeri ancora più alti, vicini ai 1.000 soggetti inanellati, hanno caratterizzato gli ultimi anni del periodo qui esaminato. La fenologia delle catture mostra due picchi distinti, relativi alla migrazione primaverile (tra fine aprile e fine maggio) ed autunnale (tra fine luglio e fine settembre); un buon numero di dati si riferisce anche alla stagione riproduttiva. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). La distribuzione geografica degli inanellamenti riflette l’areale di presenza del Cannareccione. Campioni numericamente rilevanti originano dal complesso delle zone umide costiere dell’Alto Adriatico ed interne dell’area padana. Consistenti anche i numeri di soggetti marcati a Sud degli Appennini, con una prevalenza di siti costieri, mentre le cat-
Est-Ita 114 104 407 276 782 874 755 737 1994 2615 2615
Ita-Est 26 21 307
Ita-Ita 59 46 421
1205 2428 772 2428 4436 1447
89 64 40 64 332 2557
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Cannareccione - Acrocephalus arundinaceus
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 150). Condizioni note 147 (98%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 150). Circostanze note 138 (92%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Prevalgono ampiamente le segnalazioni legate ad attività di inanellamento, anche se circa due quinti dei dati si riferisce ad uccelli uccisi tramite cattura o abbattimento illegali. Ancor più importante il contributo che l’inanellamento offre nel caso delle segnalazioni all’estero di soggetti inanellati in Italia.
Figura 4. Trend storico catture Distribution of recoveries by five-year periods. Singole ricatture datano già all’inizio degli anni ’30; successivamente i dati aumentano progressivamente fino ad un massimo raggiunto nella seconda metà degli anni ’50. A questo segue una diminuzione fino agli anni ’80, seguita da un nuovo incremento nell’ultimo decennio del secolo scorso. A quest’ultimo periodo si riferiscono la massima parte delle segnalazioni di anelli italiani, in relazione anche all’aumento delle attività di inanellamento.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 21). Condizioni note 21 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 21). Circostanze note 18 (85.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
La massima parte dei soggetti marcati in Italia risulta inanellata a partire dal secondo anno di età, mentre quelli esteri hanno una più ampia distribuzione nelle varie classi di età.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le ricatture estere sono relative essenzialmente alle fasi di migrazione; in primavera, quando abbiamo una percentuale più bassa di osservazioni, rileviamo un picco relativo nella terza decade di aprile, con una successiva diminuzione fino alla fine di maggio. I dati di inanellamento su scala nazionale mostrano un massimo stagionale di catture nella prima decade di maggio. Il transito post-riproduttivo inizia dalla fine di luglio, con un netto incremento nella frequenza delle ricatture in agosto ed un picco marcato nella prima decade di settembre. Singoli individui inanellati sono stati segnalati in tutto il mese di ottobre. Inanellamenti effettuati in Italia indicano massimi di catture in agosto, i quali però si riferiscono anche alle popolazioni nidificanti. Anche le catture confermano la possibilità di presenze tardive della specie, fino alla decade centrale di novembre. Nonostante non siano descritti clini dimensionali evidenti nell’ambito del vasto areale delle popolazioni paleartiche (Cramp 1992), la presenza in Italia di popolazioni geografiche diverse in fasi stagionali differenti è suggerita dalla maggiore lunghezza alare dei soggetti inanellati in primavera rispetto a quella di adulti esaminati nelle fasi post-riproduttive (Licheri & Spina 2002). In quanto a condizioni fisiche e ruolo del nostro Paese nell’ambito delle strategie migratorie della specie, in primavera i livelli di riserve energetiche diminuiscono progressivamente nelle fasi terminali del transito, mentre un cospicuo e rapido incremento nei livelli di grasso di riserva ha luogo a partire da luglio, ed in modo ancor più marcato in agosto e settembre. I cannareccioni presenti in Italia in tali mesi hanno quindi livelli crescenti di riserve, a testimoniare dell’importanza dell’Italia nelle fasi cruciali di preparazione alla migrazione verso l’Africa. In tale contesto gli adulti accumulano maggiori riserve e risultano più precoci dei giovani dell’anno nel raggiungere le condizioni di partenza; le loro catture si interrompono infatti più precocemente rispetto a quelle dei giovani.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 162). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 22). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La massima parte dei soggetti segnalati come morti non sopravvive al primo autunno, e meno del 10% del campione raggiunge i due anni di vita, nonostante la specie sia capace di longevità ben più estese (Staav 2006 & Fransson 2008).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. Ampia l’area di origine dei soggetti segnalati in Italia, con un ruolo prioritario rivestito da Paesi posti a Nord rispetto al nostro. La Germania vede il massimo numero di segnalazioni, seguita da Austria, Repubblica Ceca, Polonia ed
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 97). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Cannareccione - Acrocephalus arundinaceus
Ungheria. Sono disponibili ricatture provenienti anche dall’area baltica e da aree poste a NW rispetto all’Italia. Gli spostamenti verso il nostro Paese hanno comunque una forte componente N-S, più marcata anche rispetto ad altre specie dello stesso genere. Ciò risulta confermato dalla distribuzione delle aree di inanellamento dei pulcini (fig. 16) e dei soggetti marcati o segnalati nelle fasi riproduttive (fig. 17), e dalla conseguente analisi spaziale di tali dati.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 18). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 104). Movements towards Italy.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 97). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 77). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 65). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 26). Spring recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Le ricatture primaverili originano anch’esse sia da aree settentrionali che orientali rispetto all’Italia. Rispetto alle segnalazioni autunnali queste vedono una maggiore concentrazione in siti insulari e costieri, soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali della penisola, mentre mancano quasi totalmente osservazioni dalle aree di massima concentrazione di segnalazioni autunnali, ed in particolare dalle regioni padane orientali.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 13). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. La migrazione autunnale riguarda la maggior parte delle ricatture, le quali si distribuiscono ampiamente dal Nord al Sud della penisola, con un paio di dati dalla Sardegna meridionale. Le osservazioni più meridionali nella penisola originano primariamente da inanellamenti effettuati in aree più orientali rispetto al bacino di origine complessivo. Le ricatture dirette confermano questi spostamenti su un gradiente essenzialmente latitudinale verso l’Italia (fig. 19).
Figura 21. Individui inanellati in paesi esteri nelle pentadi della migrazione primaverile e ricatturati in Italia in qualsiasi periodo successivo (n = 17). Spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
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Cannareccione - Acrocephalus arundinaceus
La massima parte dei soggetti inanellati in primavera risultano marcati in aree mediterranee costiere ed insulari, a conferma di attraversamenti diretti di tratti di mare anche vasti, mentre le ricatture si distribuiscono ampiamente in Italia. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 20). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 21). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Le ricatture all’estero di soggetti marcati in Italia vedono una buona percentuale di segnalazioni in periodo riproduttivo, pur a fronte di una prevalenza di osservazioni nel corso della migrazione primaverile.
Anche in questo caso la Germania è il Paese maggiormente rappresentato, viene ampiamente confermato il bacino geografico desunto sulla base delle ricatture estere, pur se a fronte della segnalazione più orientale al riguardo, relativa alle coste bulgare del Mar Nero. Molto interessanti le segnalazioni sub-sahariane, rispettivamente in Costa d’Avorio, Ghana e Niger. Particolare valore riveste il dato del Ghana, relativo ad un pulcino nato in Veneto. Alta è la frequenza di soggetti controllati all’estero in periodo di nidificazione (fig. 27), distribuiti dalla Svezia a Nord, alla Bulgaria ad Est ed alla Spagna mediterranea ad Ovest del nostro Paese.
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 20). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Un unico dato disponibile testimonia di uno spostamento molto ridotto tra Lombardia e Svizzera in agosto, a due settimane di distanza dall’inanellamento.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 26. Ricattura all’estero di individui inanellati in Italia come pulli (n = 2). Recoveries abroad of birds ringed as pulli in Italy.
Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 46). National recoveries of birds ringed in Italy. Le ricatture nazionali indicano spostamenti entro le aree di massima concentrazione di inanellamenti della specie in Italia, nonché tra alcune delle isole tirreniche e siti costieri e continentali. Gli spostamenti nazionali nelle fasi postriproduttive risultano generalmente su breve raggio (fig. 31). Un unico dato di dispersione natale testimonia di una distanza breve tra sito di nascita e prima nidificazione (fig. 32). Analogamente modeste risultano le distanze desunte dai soli tre casi di dispersione riproduttiva (fig. 33).
Figura 27. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 14). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
Figura 28. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di nidificazione e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione autunnale dello stesso anno (n = 1). Direct autumn movements. Breeding birds ringed in Italy and recovered abroad during the following autumn migration period.
Figura 30. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 45) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
290
Cannareccione - Acrocephalus arundinaceus
Figura 33. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 3). Post-breeding dispersal. Birds ringed in Italy as adults (age > 3) during the breeding period and recovered during subsequent breeding seasons. Figura 31. Individui inanellati in Italia da pulli o giovani (età = 3) in periodo riproduttivo e ricatturati in Italia entro un anno dall’inanellamento (n = 4). National movements of birds ringed as pulli or juveniles (age = 3) during the breeding period and recovered in Italy within one year from ringing.
Figura 32. Individui inanellati in Italia da pulli (età = 1) o giovani (età = 3) e ricatturati in Italia nelle pentadi di nidificazione di anni successivi alla cattura (n = 1). Natal dispersal. Birds ringed in Italy as pulli (age = 1) or juveniles (age = 3) and recovered within the country in subsequent breeding seasons.
291
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Great-reed Warbler is a regular breeder and common passage migrant in Italy, with an estimated population of 20.000-40.000 pairs distributed in the however fragmented and relict suitable reed-bed habitats. A total of 12,485 birds have been ringed between 1982-2003, with an increase in annual totals from the late ‘80ies, linked to larger ringing efforts in reed-bed habitats but also to intensive projects on the species. Further increases are recorded in the late ‘90ies, with recent levels of over 1,000 birds. The geographical distribution of ringing sites matches the one of the species, with large samples from the wetland system along the northern Adriatic but also from inland wetlands in the Po plain. Local intensive projects have produced important samples, like the one of chicks from Lake Fimon nearby Vicenza. South of the Apennines birds have been ringed mostly at coastal sites, while the numbers of birds marked on a series of islands confirm important spring movements across the Mediterranean. A sample of 114 foreign recoveries is distributed starting in the ‘30ies, with a progressive increase till a peak in the late ‘50ies. A subsequent decline leads again to higer numbers in the ‘80ies, largely due to live ringing controls. Equally concentrated during the last decade of the century is the smaller sample of data on Italian ringed birds. Live controls by ringers represent the main circumstance of recovery, although ca. 2/3 of the sample originates from birds deliberately taken by man. The frequency of ringing controls is higher among Italian ringed birds reported from abroad. Foreign recoveries in Italy are mainly concentrated in the migration periods; in spring we have a smaller frequency of records, with highest seasonal values in the last decade of April, followed by a decline till late May. Phenology as derived from the analysis of the national sample of first-capture data shows highest ringing totals in the first decade of May. Post-nuptial movements of birds ringed abroad start in late July, with a clear increase in frequencies in August and a marked peak in the first decade of September and single records in October. Ringing totals in Italy, also referred the local populations, reach highest totals in August; late observations, till the central decade of November, are also confirmed by these data. Despite no major geographical clines in size be described for the species, the presence of different geographical populations in Italy in suggested by the size difference recorded from ringed birds, with on average longer winged ones in spring than in autumn. As for physical conditions, birds ringed in spring show a seasonal progressive
decline in both frequency of fat individuals and body mass. A positive and significant increase in fat stores is recorded starting in July, and even more markedly so in August and September. Adults store larger fat reserves and in earlier phases than juveniles, the former being the first to disappear from ringing samples. Ringing sites abroad are distributed across a wide geographical area, with a prevalence for sites due north from Italy, hence to the NE, Germany being the most represented country, followed by Austria, Czech Republic, Poland and Hungary. Fewer data originate from the Baltic and from western longitudes. The main movements towards Italy have however a more marked N-S component than in other closely-related species. This is confirmed by the spatial distribution of records from the breeding season. Autumn recoveries are widely spread across the country, southernmost records originating from birds ringed in more eastern areas within the general area of connectivity. A couple of birds have been reported from southern Sardinia. Direct recoveries confirm a main N-S axis towards our country. Spring recoveries are mainly along the coasts and on islands when compared to autumn records, and almost no data are in the areas of concentration of the autumn recoveries, in particular in the eastern Po plain. Most of the birds ringed abroad in spring originate from Mediterranean coasts and islands, confirming intense sea crossing, and recoveries are widely distributed across the country. A good percentage of the small sample of records abroad are during the breeding season, although autumn migration is the most important period. Again Germany is the main country of recovery, and the general distribution of these data confirms the geographical area described by foreign ringing sites, despite one clear eastern location on the Black Sea. Sub-Saharan records are from Ivory Coast, Ghana and Niger. The bird in Ghana had been ringed as a chick in Veneto. Birds recovered during the breeding season are reported from Sweden to Bulgaria, to the west till Mediterranean Spain. A single direct recovery of a bird ringed during the breeding season in Lombardy comes from nearby Switzerland within two weeks in August. National recoveries are often between most important ringing sites, with cases of movements between islands and mainland Italy. A single case of natal dispersal suggests a short distance, as for the three possible cases of breeding dispersal. Over 70% of birds recovered as dead did not survive their first autumn, and less than 10% beyond two years, despite the species being able of significant longevity.
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CANAPINO PALLIDO (Hippolais pallida) [12550] EASTERN OLIVACEOUS WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica distribuita nell’area mediterranea e nel bassopiano turanico, il Canapino pallido ha areale riproduttivo europeo limitato alla Penisola Iberica, ai Balcani ed alla Turchia. Le popolazioni europee sono migratrici e svernano in un’ampia regione dell’Africa posta a Nord dell’equatore che dal Senegal raggiunge l’Eritrea e la Somalia estendendosi a Sud sino alla Tanzania. Negli anni 1970-1990 le popolazioni di alcuni paesi europei hanno mostrato andamento negativo che in alcuni casi, come in Grecia, Russia e Spagna, è proseguito anche più nell’ultimo decennio del secolo scorso e non risulta compensato dalla crescita dell’importante popolazione turca. In Italia il Canapino pallido è un migratore molto raro di cui si hanno osservazioni solo occasionali. E’ una specie raramente inanellata e nel periodo 1982-2003 risultano marcati solo due soggetti, catturati nel 1995 e 1997 rispettivamente in provincia di Udine e di Vicenza.
Movimenti estero - Italia - Movements towards Italy
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 1 1
Ita-Est
Ita-Ita Figura 1. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
817 Disponiamo di una sola ricattura di un soggetto inanellato il 14 maggio del 1965 lungo la costa tunisina ed abbattuto lungo la costa ionica pugliese. La data della ricattura, riportata al 16.11.1965, è purtroppo del tutto incerta, ma verosimilmente ascrivibile alla fase di migrazione autunnale del medesimo anno di inanellamento.
817 817
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
The Eastern Olivaceous Warbler is a very rare passage migrant in Italy, where two of the scanty observations available refer to birds ringed in 1995 and 1997, respectively. One single recovery is available of a bird ringed in mid-May on the coast of Tunisia and killed along the Ionian coast of Apulia still within 1965, however in an unknown date.
293
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
CANAPINO
MAGGIORE (Hippolais icterina) [12590]
ICTERINE WARBLER
Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie monotipica ampiamente distribuita nel Paleartico occidentale, il Canapino maggiore è un migratore a lungo raggio che nidifica alle medie ed alte latitudini nelle regioni con clima boreale e temperato. L’areale riproduttivo è compreso tra le isoterme di luglio di 15-25°C e si colloca immediatamente a Nord di quello del congenere Canapino (Hippolais poliglotta), tanto che le due specie possono essere considerate parapatriche. In Europa è pertanto assente da Regno Unito, Penisola Iberica, Italia e Grecia. L'intera popolazione paleartica sverna nell'Africa sub-sahariana in aree poste principalmente a Sud dell'equatore. È un migratore tardivo con una stagione riproduttiva breve ed una partenza precoce dai quartieri di nidificazione. Le popolazioni europee sono nel complesso stabili, pur avendo la specie sofferto di cali demografici significativi in diversi paesi quali Germania, Danimarca e Olanda. In Italia è specie di doppio passo regolare. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 21.092). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). A partire dai primi anni ’80, il numero annuo di inanellamenti è andato progressivamente aumentando, con un massimo nel 1992 di oltre 2.000 individui. Ciò è da porre in relazione alle attività del PPI, vista l’importanza che l’Italia riveste per la sosta dei canapini maggiori in migrazione primaverile. I dati suggeriscono infatti l’adozione di una strategia di migrazione con lunghi voli ininterrotti e soste di molti individui nel Mediterraneo centrale in primavera.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Nelle regioni settentrionali le più importanti aree di inanellamento sono in Veneto e Friuli, con numeri più modesti in Trentino e Lombardia. Questi dati si riferiscono ampiamente alle fasi di migrazione post-nuziale. A Sud degli Appennini i campioni più rilevanti sono indubbiamente legati a numerose delle isole tirreniche, a meridione fino alle Pelagie e ad Ovest lungo la Sardegna occidentale, ed ad alcuni siti costieri. La massima parte degli inanellamenti sono in primavera.
Est-Ita 65 65 444 573 1212 1189 1218 1177 2653 3670 3670
Ita-Est 21 21 469
Ita-Ita 4 2 1352
1530
53
1545
53
3986 1200
61 2181
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
294
Canapino maggiore - Hippolais icterina
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 67). Condizioni note 62 (92.5%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known..
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 67). Circostanze note 55 (82.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I primi dati esteri risalgono agli anni ’30 e raggiungono le frequenze più alte negli anni ’50 e ’60. Un nuovo piccolo incremento si rileva negli anni ’90, quando si concentrano le ricatture di uccelli inanellati in Italia, alla luce del già citato incremento nei totali di inanellamento legato al PPI.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 21). Condizioni note 21 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 21). Circostanze note 14 (66.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. I dati esteri, tra i quali vi sono pochissimi pulcini, vedono una distribuzione relativamente più ampia tra le diverse classi di età, mentre la prevalenza degli inanellamenti primaverili in Italia comporta il marcaggio quasi esclusivo di soggetti del secondo anno di vita ed oltre.
Al contrario di quanto ci si potrebbe attendere per questo piccolo Passeriforme, l’inanellamento non rappresenta la più frequente circostanza di ricattura. Risultano infatti più
295
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
numerosi i casi di soggetti morti a causa di abbattimento o cattura diretta. Questa situazione vale sia per le ricatture in Italia sia per quelle all’estero, dove si registra anche una percentuale consistente di soggetti segnalati in relazione ad attività umane diverse.
no, raggiungono alte frequenze di soggetti grassi più precocemente rispetto a questi, i quali rappresentano la quasi totalità degli animali inanellati nelle fasi terminali della migrazione. Le poche segnalazioni primaverili si collocano nelle prime due decadi di maggio, a conferma di un transito stagionalmente tardivo attraverso l’Italia. I valori massimi sono raggiunti nelle medesime due decadi di maggio, con primi soggetti segnalati nella terza di aprile ed una drastica riduzione sia delle catture che dell’indice relativo di abbondanza già con la terza decade del mese. L’abbondanza massima si rileva anch’essa nella decade centrale di maggio. Nei soggetti adulti inanellati si registra anche una modesta differenza dimensionale su base stagionale, con quelli esaminati in primavera che hanno ali più lunghe rispetto al campione autunnale, a suggerire la presenza di popolazioni geografiche diverse, pur in assenza di informazioni che confermino un chiaro cline dimensionale nella specie (Cramp 1992).
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 73). Elapsed time between ringing and recovery (all records). Più della metà dei soggetti risulta sopravvivere non oltre il primo anno di vita, ma non mancano singole ricatture ad oltre dieci anni di distanza, confermando elevate longevità potenziali.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 55). Phenology of foreign recoveries in Italy. La massima parte delle ricatture si concentra nelle fasi di migrazione post-riproduttiva, a partire dalla prima e con un massimo nella terza decade di agosto. Frequenze inferiori ma apprezzabili si registrano in settembre, seguite da una drastica diminuzione in ottobre, con una singola ricattura molto tardiva ancora in novembre. Un vasto campione di dati di inanellamento su scala nazionale (Licheri & Spina 2002) indica numeri relativamente bassi di soggetti catturati nelle fasi post-riproduttive, con un massimo nelle due ultime decadi di agosto ed una rapida diminuzione fino alla seconda decade di settembre. Durante il transito autunnale si registra un rapido e significativo incremento nelle riserve energetiche dei canapini maggiori presenti in Italia, già a partire da luglio ed in maniera più accentuata in agosto e settembre. Gli adulti, con ali più lunghe dei giovani dell’an-
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 65). Movements towards Italy.
296
Canapino maggiore - Hippolais icterina
L’area di origine dei soggetti segnalati in Italia si estende dal Belgio alla Russia occidentale. I siti di inanellamento sono distribuiti soprattutto a Nord del nostro Paese (Germania, Danimarca); rotte direttamente verso Sud da Paesi quali la Danimarca sono confermate anche in Bonlokke et al. (2006). Risulta interessante l’alta frequenza di casi da aree poste a NW rispetto all’Italia, in particolare da Belgio ed Olanda. Questo bacino geografico è confermato dalla distribuzione degli inanellamenti di pulcini, come anche da quella degli individui marcati nel corso della stagione riproduttiva (figg. 15, 16). Il transito di uccelli in migrazione anche verso SE risulta peraltro confermato dalle ricatture dirette autunnali mostrate in figura 18. Le segnalazioni estere in Italia si distribuiscono ampiamente su base latitudinale, dalle regioni settentrionali padane ad aree di Puglia e Calabria meridionali. Questa distribuzione non coincide del tutto con quella delle aree di massima intensità di inanellamento della specie, tra le quali non figurano, ad esempio, Puglia e Calabria. Un’alta percentuale dei dati si riferisce ad ambiti costieri adriatici e tirrenici, con particolare riguardo per Campania e Toscana.
L’attraversamento del Mediterraneo centrale è anche confermato da segnalazioni sia in Sicilia che in Sardegna. La specie migra su distanze considerevoli tra aree di nidificazione settentrionali e quelle di svernamento africane, e ciò risulta evidente anche dalla distribuzione delle distanze percorse dai soggetti segnalati in Italia (fig. 14).
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 34). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 55). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 44). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 14). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
297
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 14). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 21. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 16). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le ricatture italiane all’estero si concentrano nelle fasi di migrazione primaverile ma interessano anche il periodo di nidificazione, con alcuni dati nelle fasi post-ripoduttive. La distribuzione delle ricatture conferma la connettività con l’area geografica descritta per gli inanellamenti esteri, ampliandola verso Est con una segnalazione in Serbia. Da notare i dati africani, con una ricattura in Tunisia, due in Libia e tre in Egitto; queste localizzazioni autunnali a SE dell’Italia paiono confermare la rotta che porta in Italia soggetti provenienti dall’Europa nord-occidentale. Di particolare rilievo anche il dato dalla Repubblica Democratica del Congo, da un’area inclusa nei quartieri di svernamento sub-equatoriali propri della specie: oltre al rilevante spostamento di circa 4.000 km, va notata la data di rinvenimento che risulta compresa nel periodo della migrazione primaverile. Anche questo dato indica pertanto una potenziale direzione S-N nei movimenti di ritorno verso le aree riprodutti-
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 10). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. La specie attraversa il Mediterraneo in primavera lungo rotte S-N, come mostrato dall’analisi di dati di inanellamento raccolti su una vasta rete di siti insulari e costieri (Pilastro et al. 1998). Le poche ricatture primaverili originano proprio da attività di inanellamento su isole tirreniche. L’utilizzo del ponte Sardo-Corso durante gli spostamenti verso Nord è suggerito da una ricattura diretta, a distanza di un giorno, dall’estremità settentrionale della Corsica all’Isola di Capraia, due siti posti a latitudine pressochè identica (fig. 20).
298
Canapino maggiore - Hippolais icterina
ve europee (fig. 24). Sono sei, infine, le segnalazioni dalle aree riproduttive (fig. 26) che risultano ancora una volta in linea con il bacino geografico di riferimento principale così come delineato dalle più numerose ricatture estere.
Figura 24. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 21), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Figura 22. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 25. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 16). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 21). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Icterine Warbler is a regular passage migrant in Italy, especially abundant in spring. A total of 21,092 birds have been ringed between 1982-2003, with a clear increase in annual totals with the late ‘80ies, in connection to the start of PPI activities, given the large numbers crossing the Mediterranean in spring. Birds in post-nuptial migration make the bulk of the data collected in northern Italy, with larger samples from Friuli and Veneto; south of the Apennines the strong prevalence of spring migrants produce very large sets of data especially from a number of Tyrrhenian islands and, to a lesser extent, on a number of coastal sites. A sample of 65 foreign recoveries is distributed from the ‘30ies, with a peak in the early ‘50ies followed by a drop with the ‘70ies and a new increase in the ‘90ies, the latter matching the one referred to the smaller sample of data from Italian ringed birds. The two peaks originate mostly from deliberate taking and ringing activities, respectively. A high percentage of recoveries in Italy originate from deliberate taking by man, while ringing contributes with less than 1/3 of cases. A lower frequency of dead recoveries and a higher one of live controls refer to Italian ringed birds reported from abroad. The species is protected in Italy since 1977. Most foreign recoveries are in the post-nuptial phase, starting in the first and peaking in the last decade of August, good numbers still in September and a drop in October, with a single record in November. Phenology as derived from the national set of first-capture data shows relatively small ringing totals, with maximum values in the last two decades of August and a fast decline till the second of September. A clear increase in fat reserves is recorded during autumn migration in Italy, starting in July and more markedly in August-September. Longer-winged adults reach final departure conditions earlier than juveniles, the latter making the bulk of birds ringed in the latest phase of passage. The few spring foreign recoveries are in the first two decades of May, confirming a late passage through Italy. First-capture data show very intense movements, starting in the third decade of April and peaking in the first two decades of May as well, when also the index of relative abundance reaches its highest values, to drop already at the end of the month. A minor difference in average wing length is also recorded between adults ringed in spring and autumn, suggesting the presence of birds belonging to different populations, despite the lack of a clear geographical cline in this monotypic species. The area where birds found in Italy had been ringed extends from Belgium eastwards till western Russia. Ringing sites are mainly north of our country, in Germany and Denmark. Direct southbound routes are reported from Denmark. The interesting numbers from the NW are confirmed also by the spatial analysis of ringing sites during the breeding season. Also some direct autumn recoveries confirm influxes of migrants from the NW. Recovery sites in Italy are widely distributed across the country, from the north till the southernmost latitudes of Calabria. A high frequency of data come from coastal areas along the Tyrrhenian, in Tuscany and Campania. Sea crossing is confirmed also by the records from Sardinia and Sicily. Italian recoveries abroad are mainly in the spring migration and breeding periods. Their distribution confirms the area of connectivity as derived from foreign ringing sites, extending it further to the east till Serbia. Few African recoveries originate from Tunisia, Libia and Egypt. These autumn locations, to the SE, seem to confirm a NW-SE axis of migration involving our country. A late recovery, already in a date of possible spring migration and from within the boundaries of the known winter quarters comes from Congo, suggesting S-N return movements through Italy, again matching with the distribution of the main area of connectivity. The only two national recoveries show a relative fidelity to the stopover areas, with one bird ringed on the island of Capri and controlled on Ventotene after six years, and a short distance between spring ringing and autumn recovery sites of a bird in northern Italy. Over 50% of the small sample doe not survive longer than their first autumn, but cases of up to 10 years confirm the potentially high longevity of the species.
Figura 26. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 6). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Due sole segnalazioni nazionali suggeriscono fedeltà alle aree di transito, con un soggetto inanellato sull’isola di Capri nel maggio 1985 e controllato su Ventotene in una data vicina dopo sei anni. Modesta anche la distanza che separa le località di segnalazione, in primavera ed autunno, per un secondo individuo controllato in Italia settentrionale.
300
CANAPINO (Hippolais polyglotta) [12600] MELODIOUS WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie monotipica distribuita in Nord Africa, dal Marocco alla Tunisia, ed in Europa occidentale dove l’areale riproduttivo si estende verso Est dalle coste atlantiche francesi, spagnole e portoghesi fino al Belgio meridionale e, escludendo Germania e Svizzera, raggiunge le coste della Croazia. Il confine nord-orientale dell’areale riproduttivo è condiviso con il Canapino maggiore (Hippolais icterina) che nidifica più a NE, senza che i territori riproduttivi delle due specie si sovrappongano. Migratore a lungo raggio, il Canapino sverna in Africa occidentale dove risulta diffuso negli ambienti di savana presenti a Nord della foresta pluviale equatoriale, da Gambia e Sierra Leone fino a Nigeria e Camerun. Nel corso della migrazione i canapini si muovono lungo un asse SW-NE e viceversa, con una rotta che, in entrambi i passi, interessa principalmente la Penisola Iberica. A parte l’importante popolazione francese, che ha subito un significativo declino nel corso degli anni 19902000, le altre popolazioni europee sono cresciute o rimaste stabili e pertanto la conservazione della specie non desta preoccupazione. In Italia il Canapino è migratore regolare e nidificante. E’ ampiamente distribuito nelle regioni peninsulari, con una maggiore uniformità sul versante tirrenico rispetto a quello adriatico, dove l’areale risulta molto frammentato; è invece assente sulle isole maggiori. La popolazione nazionale è stimata tra 50.000-150.000 coppie.
La massima parte degli inanellamenti ha avuto luogo in Italia settentrionale, dove studi approfonditi basati sull’inanellamento sono stati condotti in Veneto, e più a Sud in Toscana e nelle Marche.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 3.286). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’andamento annuale delle catture mostra una positiva tendenza già nella seconda metà degli anni ’80 e quindi una crescita media ancor più evidente negli anni ‘90 quando vengono inanellati mediamente 1.450 individui all’anno con punte di quasi 2.300 soggetti nel 1992. Più di recente i totali annui si attestano stabilmente al di sotto della soglia delle 1.000 catture. La migrazione primaverile è tardiva, con picchi di catture nelle ultime due decadi di maggio e valore massimo dell’indice relativo di abbondanza nella terza decade del mese. Nelle fasi post-riproduttive l’abbondanza è massima nella decade centrale di luglio, quando si registra anche il picco stagionale nelle catture. La presenza della specie diminuisce drasticamente in settembre, con osservazioni solo occasionali in ottobre (Licheri & Spina 2002). Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita
Ita-Est 1 1 347
Ita-Ita 6 1 10
1849
25
1849
25
1849 347
25 10
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
301
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Disponiamo di una sola ricattura all’estero di un soggetto adulto marcato sulla costa laziale il 13 maggio 1990 e ricatturato per cause antropiche, e quindi rilasciato, in Marocco nell’ultima settimana del mese di aprile dell’anno successivo (fig. 3).
Figura 4. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). L’unico dato nazionale disponibile, riferito cioè a spostamenti superiori alla soglia minima dei 15 km, riguarda il movimento di un giovane dell’anno dalla costa veneta, in direzione Ovest, verso l’interno. Il dato è stato raccolto nella seconda metà di agosto, in un periodo che coincide con la diminuzione stagionale degli inanellamenti e suggerisce l’inizio dei movimenti migratori verso le aree di svernamento. Figura 3. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 1), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records).
The Melodious Warbler is a regular breeder and passage migrant in Italy, with a population estimated between 50,000-150,000 pairs which is widely distributed, with higher frequencies along the western side of the peninsula. A total of 3,286 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend in the late ‘80ies and more markedly in the ‘90ies, although annual numbers never exceeded 200-250 birds. Most birds have been ringed in the north, where intensive targeted projects have been carried on in Veneto. Further to the south larger samples are from Marche and Tuscany. Spring migration is late, with peaks in ringing totals in the last two decades of May and a maximum of relative abundance in the last one. In the post-nuptial phase highest abundance is recorded in the central decade of July, when also a seasonal peak in ringing totals is reached. The presence of the species as derived from first-capture data drops already in September, with only occasional data in October. We have one single foreign recovery, of a bird ringed along the Latium coast on 13.5.1990 and unintentionally trapped and then released in Morocco in the last week of April in the following year. The recovery site is in agreement with the spring migratory route as described based on PPI data, showing how the species follows the western coasts of the Mediterranean when heading back to breed, as to avoid direct sea crossing (Pilastro et al. 1998). The only national recovery beyond 15 km suggests a W-SW movement from the coast of Veneto in the second half of August.
L’unica ricattura effettuata all’estero si riferisce ad un soggetto adulto marcato sulla costa laziale il 13 maggio 1990 e quindi ripreso e rilasciato in Marocco nell’ultima settimana del mese di aprile dell’anno successivo (fig. 3). La localizzazione di questa ricattura è coerente con l’analisi dei dati di inanellamento scaturiti dal PPI (Pilastro et al. 1998) secondo cui le rotte di ritorno che portano i canapini dalle aree di svernamento poste nell’Africa occidentale sub-sahariana alle aree riproduttive europee, seguono le coste occidentali del Mediterraneo. Ciò mira, verosimilmente, ad evitare l’attraversamento di ampi bracci di mare aperto che vengono invece affrontati dal congenere Canapino maggiore.
302
MAGNANINA (Sylvia undata) [12620] DARTFORD WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae)
La Magnanina nidifica in un’area limitata a Ovest dall’Oceano Atlantico, dall’Inghilterra meridionale fino allo Stretto di Gibilterra e si estende verso Est, raggiungendo l’Italia meridionale. Specie politipica, è migratrice e parzialmente migratrice e dispersiva, con molti individui che rimangono nei territori riproduttivi per tutto l’anno. Alcuni uccelli raggiungono l’Africa nord-occidentale, principalmente Algeria e Marocco. Le popolazioni europee hanno sofferto gravi declini demografici mai pienamente compensati. Nella nostra penisola è nidificante, migratrice regolare e svernante. Una popolazione stimata tra 10.000-30.000 coppie occupa le coste italiane dalla Liguria all’Abruzzo, l’Arcipelago Toscano e le grandi isole; una percentuale non nota della popolazione nidificante nell’Arcipelago Toscano sverna in Nord Africa.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 223). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Questa silvia viene inanellata in bassi numeri ampiamente variabili su base inter-annuale. Rari sono i casi nei quali siano stati marcati oltre 20 soggetti per anno. I siti di inanellamento sono distribuiti in aree continentali della Toscana e della Calabria, in alcune località costiere liguri e toscane, su una serie di piccole isole tirreniche, oltre che in siti diversi della Sardegna centrale ed occidentale. Le catture sono distribuite ampiamente nel corso dell’anno, con numeri particolarmente bassi nella fase riproduttiva ed una concentrazione durante la migrazione primaverile. Tale andamento è da porre certamente in relazione con le intense attività di inanellamento legate alla realizzazione del PPI, da cui discende anche la tendeza all’incremento storico dei totali.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita
Ita-Est 1 1
Ita-Ita 2 0
665 665 665
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
303
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements
E’ una femmina adulta con segni di placca incubatrice, inanellata sull’isola di Capraia ai primi di maggio 1992, ad aver prodotto l’unica ricattura italiana, effettuata in Tunisia settentrionale, nell’inverno successivo. Peraltro, questa specie si caratterizza per un modesto comportamento migratorio, con ampie componenti sedentarie anche tra le popolazioni che occupano le aree più settentrionali dell’areale, ed in particolare tra quelle insulari. Colpisce quindi il comportamento di questo soggetto, appartenente ad una popolazione insulare in un contesto prettamente mediterraneo. Ciò costituisce uno stimolo a destinare sforzi maggiori per la comprensione delle strategie migratorie delle popolazioni italiane di questa specie
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
The Dartford Warbler is a regular breeder in Italy, with an estimated population between 10,000-30,000 pairs distributed in coastal areas from Liguria to Abruzzo, on the Tuscany archipelago and on the main islands. The species is ringed in low numbers; a total of 223 birds have been marked between 1982-2003 and annual totals rarely exceeded 20 birds. Ringing sites are in inland areas of Tuscany and Calabria, along the coasts of Liguria and Tuscany, as well as in various localities in central and western Sardinia. Ringing data are distributed widely along the year, with a prevalence for spring migration, linked to the intensive efforts derived from the PPI, hence also the historical increase in numbers after the start of the project in the late ‘80ies. An adult female with brood patch which was ringed in early May 1992 on the island of Capraia in Tuscany has been intentionally trapped in northern Tunisia in the following winter, representing the only recovery available. This is the first indication that also typically Mediterranean populations may migrate extensively as to cross the sea towards North Africa.
Figura 3. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 1), con fenologia e date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records).
304
STERPAZZOLINA (Sylvia cantillans) [12650] SUBALPINE WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) La Sterpazzolina ha un areale riproduttivo comprendente l’area mediterranea dal Marocco e dalla Penisola Iberica ad ovest, fino alla Turchia occidentale ed alla Libia nord-occidentale. Complessa è la situazione delle distribuzione, delle strategie di migrazione e di muta delle 4 sottospecie descritte, anche alla luce di recenti evidenze di simpatria quali descritte proprio in Italia (Brambilla et al. 2006, 2008; Baccetti et al. 2007). I più importanti quartieri di svernamento africani sono localizzati lungo il margine meridionale del Sahara. Alcune popolazioni europee hanno subito significativi cali demografici, come in Grecia e Francia, ma nel complesso la situazione non desta particolari preoccupazioni. In Italia è nidificante e migratrice regolare. Diffusa nelle zone a clima mediterraneo e sub-mediterraneo, si riproduce lungo tutta la penisola e sulle isole, raggiungendo quote di 1.300-1.500 m s.l.m. con una popolazione stimata tra 10.000-40.000 coppie. Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 21.271). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). La specie ha visto aumentare in modo molto significativo i totali annuali di uccelli inanellati in coincidenza con il lancio del PPI. Il progetto ha infatti fornito una conferma di quanto importante sia il transito primaverile attraverso il Mediterraneo. Ciò ha portato a superare regolarmente la soglia dei 1.000 soggetti inanellati su base annuale, con massimi soprattutto negli anni ’90, quando sono stati catturati anche più di 2.000 soggetti in un solo anno.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita
Ita-Est 2 2 344
Ita-Ita 12 8 1254
781
374
781
185
1046 478
1148 2193
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Pochi i dati scaturiti da siti nelle regioni settentrionali, mentre i campioni numericamente prevalenti sono localizzati in stazioni costiere ed insulari, sia tirreniche che adriatiche.
305
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture – Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 8). Condizioni note 8 (100%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known..
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 8). Circostanze note 7 (87.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. L’inanellamento rappresenta la principale modalità di segnalazione in Italia, con un solo caso di decesso comunque legato a fattori antropici. Anche i due soggetti italiani segnalati all’estero sono stati ripresi e rilasciati nell’ambito dell’attività di inanellamento
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La specie non viene inanellata regolarmente e con alti numeri nel resto d’Europa; le poche e recenti segnalazioni disponibili si riferiscono tutte a soggetti marcati in Italia.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Figura 8. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 2), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
306
Sterpazzolina - Sylvia cantillans
Gli areali di svernamento sono distribuiti sopratutto nell’Africa sub-sahariana centro-occidentale. Una prima segnalazione riguarda un soggetto marcato all’inizio di ottobre lungo la costa laziale e presente, a fine aprile, in Algeria centro-settentrionale. Il picco di transiti in siti di sosta di grande importanza nel Tirreno è a cavallo tra la fine di marzo e la prima decade di aprile. Stante il periodo di attività del PPI, gli inanellamenti su scala nazionale vedono invece un loro massimo nella decade centrale dello stesso mese di aprile. Anche il secondo dato è di indubbio interesse, in quanto indicazione di località frequentate nelle fasi migratorie di uno stesso anno, relativo ad un individuo catturato sull’isola di Capri nel tardo aprile e segnalato, intorno alla metà di agosto, a Malta.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 10. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 8) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Anche le ricatture entro i confini nazionali testimoniano di intensi movimenti di migrazione attraverso il Mediterraneo centrale. Si tratta, infatti per la massima parte, di segnalazioni primaverili in ambito insulare e costiero tirrenico. Si registrano alcuni importanti spostamenti lungo un asse NS tra le Pelagie (Linosa) ed il Piemonte e la Toscana, come anche tra la Sardegna meridionale e l’Isola di Capraia.
Figura 9. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 8). National recoveries of birds ringed in Italy.
The Subalpine Warbler is a regular breeder and passage migrant in Italy, where an estimated population of 10,000-40,000 pairs is distributed in Mediterranean and sub-Mediterranean habitats, along the peninsula and on the islands, up to 1,500 a.s.l. A total of 21,271 birds have been ringed between 1982-2003, with a strong increase after the late ‘80iews, in conjunction with the start of PPI activities, given the important spring movements across the Mediterranean. Highest annual totals of up to over 2,000 birds have been reached in the ‘90ies. The species is poorly ringed in Europe, and few recoveries of Italian ringed birds are mainly from the ‘80ies. Ringing is by far the main circumstance of recovery both in Italy and abroad. Out of only two recoveries abroad, one is of a birds ringed in early October on the coast of Latium and found in northern Algeria in late April; the other case refers to a warbler ringed on Capri island in late April and reported from Malta in the following mid-August. Also the few national recoveries indicate intensive movements across the Mediterranean, with a prevalence of spring records within the Tyrrhenian. Fairly long displacements are recorded on a N-S axis from Linosa island towards Piedmont and between southern Sardinia and the island of Capraia in Tuscany.
307
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
OCCHIOCOTTO (Sylvia melanocephala) [12670] SARDINIAN WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) L’Occhiocotto mostra un’ampia variabilità nel comportamento migratorio, con popolazioni da parzialmente migratrici a sedentarie. È una specie politipica diffusa in un areale riproduttivo incentrato nell’area mediterranea, esteso dalla Penisola Iberica alle coste occidentali dell’Anatolia. Importanti quartieri di svernamento ricadono in aree nelle quali la specie comunque si riproduce, tra i 45° ed i 17°N latitudine in Africa occidentale, e fino a 25°N più ad Est. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili. In Italia è specie nidificante, migratrice regolare e svernante; è ampiamente distribuita nelle regioni centro-meridionali della penisola e sulle isole maggiori e minori. A Nord della dorsale appenninica l’Occhiocotto si trova localizzato in Piemonte, Lombardia e Veneto. La popolazione nazionale è stimata in 500.000-1.000.000 coppie.
di inanellamento continentali sono localizzate nel Veneto centro-occidentale. Sono disponibili dati relativi all’intero arco dell’anno, ed alti indici di abbondanza si registrano alla fine della stagione riproduttiva.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 12.448). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Su scala nazionale la specie viene inanellata con regolarità e con un incremento storico nei totali di soggetti marcati. L’aumento ha luogo nella seconda metà degli anni ’80, in relazione al lancio del PPI, ma si fa più marcato negli anni ’90 ed in particolar modo ancor più di recente, quando si raggiungono e superano anche i 1.000 soggetti inanellati. I totali di uccelli inanellati e l’indice relativo di abbondanza mostrano un forte incremento stagionale in marzo ed ancor più in aprile. Isole di particolare rilevanza quali aree di transito di migratori primaverili mostrano aumenti nei tassi di cattura già con l’inizio di marzo (Ventotene, Ferri et al. ined.). Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Il campione è geograficamente ben distribuito da un punto di vista geografico e mostra catture più numerose sul versante tirrenico, in siti costieri ed insulari. Questi dati confermano importanti movimenti di migrazione della specie attraverso il Mediterraneo centrale. Le più importanti aree
Est-Ita 1 1 799
Ita-Est
Ita-Ita 28 0
566 566 566 799
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Occhiocotto - Sylvia melanocephala
Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Si dispone di un solo dato, relativo ad un giovane dell’anno inanellato nel tardo novembre a Malta e segnalato all’inizio di febbraio, a tre anni di distanza, nella Puglia ionica. Le condizioni e circostanze della ricattura non sono note. I movimenti entro i confini nazionali non hanno mai superato la soglia di distanza minima per essere qui considerati. The Sardinian Warbler is a common and abundant breeder and a regular passage migrant in Italy. Between 500,0001,000,000 pairs are widely distributed in suitable habitats, with low densities in the north, between Piedmont, Lombardy and Veneto, and high numbers in the centre and south and on islands of variable size. A total of 12,448 birds have been ringed between 1982-2003, with a strong increase in annual totals after the late ‘80ies, in connection with the start of PPI activities, and even higher numbers starting with the ‘90ies, up to over 1,000 birds. A wide distribution of ringing sites shows larger samples especially along the western coasts and on Tyrrhenian islands, confirming important movements between North Africa and Europe. Relevant samples from inland sites are in Veneto and Tuscany. A total of 12,448 birds have been ringed between 1982-2003. First-capture data at the national scale show highest numbers and relative abundance in March and even more in April. Seasonal increases in abundance are recorded on very important island stopover sites already in early March. One single foreign recovery is available, of a juvenile ringed in late November on Malta and recovered in early February, after three years, on the Ionian coast of Apulia. Recovery conditions and circumstances and unknown. National recoveries have never overcome the threshold of 15 km to be considered here.
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BIGIA GROSSA (Sylvia hortensis) [12720] ORPHEAN WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica a distribuzione eurasiatica, la Bigia grossa è un migratore a lungo raggio presente in Europa con due sottospecie. La forma nominale nidifica nei paesi dell’Europa sud-occidentale (Penisola Iberica, Francia meridionale, Svizzera sud-occidentale e Italia) ed in Nord Africa (dal Marocco alla Tripolitania) e sverna nell’Africa subsahariana, nella fascia che da Senegal e Mauritania meridionale si estende fino al Sudan occidentale. Le bigie europee raggiungono e lasciano i quartieri si svernamento africani passando lungo le coste del Maghreb, tra Marocco orientale e Tunisia. La sottospecie S. h. crassirostris ha distribuzione più orientale, con areale di nidificazione che dalla Slovenia attraversa i Balcani sino all’Asia Minore, e quartieri di svernamento nel settore nord-orientale del continente africano. Negli anni ’70-’90, le popolazioni europee hanno subito significativi cali demografici e risultano fortemente ridotte. La situazione della specie in Italia è poco nota; si stimano non più di 1.000-2.000 coppie distribuite in modo discontinuo e frammentato a partire dalle aree centrali della Pianura Padana fino alle estreme latitudini meridionali della penisola, con densità relativamente maggiori in Liguria e Toscana. E’ invece assente dalle isole.
Singole catture sono state effettuate in contesti costieri ed insulari localizzati in particolare lungo la costa ligure e su piccole isole tirreniche. Tutti i dati si riferiscono a soggetti in migrazione primaverile, nonostante questa silvia sia rara nel corso dei movimenti di ritorno attraverso il nostro Paese.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 33). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie indubbiamente poco comune, la Bigia grossa viene inanellata con singoli individui o campioni molto modesti su base annuale. I bassi numeri non consentono di rilevare tendenze temporali.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 1 1 68
Ita-Est 1 1 150
749
1832
749
1832
749 68
1832 150
Ita-Ita 1 0
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
310
Bigia grossa - Sylvia hortensis
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements
Complessivamente disponiamo di due soli dati. Il primo si riferisce alla ricattura diretta di una Bigia grossa inanellata lunga la costa mediterranea francese alla metà aprile ed uccisa nell’entroterra romagnolo a giugno inoltrato, in fase cioè potenzialmente riproduttiva. Questo confermerebbe l’esistenza di rotte di ritorno incentrate lungo il Mediterraneo occidentale. Il secondo dato è relativo ad un soggetto inanellato a fine aprile lungo la costa laziale e ricatturato in Egitto nel tardo settembre dello stesso anno, ad una longitudine molto orientale per le popolazioni appartenenti alla forma nominale che transitano in primavera nel nostro Paese.
The Orphean Warbler is a scarce breeder and passage migrant in Italy, where an estimated population between 1,000-2,000 pairs breeds from the central Po plain south till the lowest latitudes of the peninsula, being relatively more common in Liguria and Tuscany and absent from the islands. A total of only 33 birds have been ringed between 1982-2003, with single birds or tiny annual samples. Ringing sites are mainly along the western coast and on Tyrrhenian islands, mostly referring to spring migrants ringed in areas where the species is particularly rare when compared to other Sylvia warblers. We have only two records available; one bird ringed in mid-April along the Mediterranean coast of France has been killed in the EmiliaRomagna hinterland in the following late June, i.e. potentially in breeding period, which would confirm return movements mainly along the western Mediterranean. A bird ringed along coastal Latium has been killed in Egypt in the following late September, at an eastern longitude for a bird belonging to the nominate race, the latter reported moving across Italy in spring.
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery.
Figura 4. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
311
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BIGIA PADOVANA (Sylvia nisoria) [12730] BARRED WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) La Bigia padovana ha un ampio areale riproduttivo che comprende gran parte del Paleartico centrale, estendendosi dall’Italia nord-occidentale fino all’Asia centrale. Specie politipica con due sottospecie (Sylvia n. nisoria, occidentale e S. n. merzbacheri, orientale) che svernano nell’Africa orientale, soprattutto in Kenya. I quartieri di svernamento conosciuti ricoprono un’area molto limitata rispetto all’areale di nidificazione. Pur avendo mostrato tendenze demografiche negative nelle popolazioni marginali settentrionali, la specie è considerata non soggetta a problemi di conservazione rilevanti, anche se poco è noto della situazione della popolazione russa. In Italia è migratore regolare e nidificante scarso, con una popolazione stimata tra 1.000-2.000 coppie. Mostra una distribuzione limitata alle aree di pianura e collina dell’Italia settentrionale, con le densità maggiori nella fascia centrale prealpina di Piemonte, Lombardia e Veneto. Alcune coppie sono presenti anche in Alto Adige, nel forlivese e nel modenese.
La distribuzione della specie in Italia è ben rappresentata dalle località di inanellamento, con predominanza di dati dal Veneto, dove la popolazione nidificante di Bigia padovana è stata oggetto di studi specifici da parte del locale ed attivissimo gruppo di inanellamento denominato proprio “Nisoria”. Proprio da questi progetti sono scaturiti anche gli unici inanellamenti di pulcini. Interessanti i pochi dati raccolti su piccole isole tirreniche, a testimonianza della rarità della specie, spiegata dalle rotte con forte componente orientale che essa segue anche nel corso dei movimenti di ritorno dalle aree di svernamento dell’Africa orientale.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 251). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Specie molto rara tra gli inanellamenti in Italia, mostra una concentrazione netta delle catture nel corso degli anni ’80, in concomitanza con i già citati progetti sulla popolazione veneta. Su scala nazionale le catture sono distribuite dall’inizio di aprile, quando la specie raggiunge il nostro Paese, fino alla prima decade di settembre. Picchi di inanellamento registrati in giugno e luglio sono legati essenzialmente alle catture di individui giovani nelle prime fasi successive all’involo.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
312
Bigia padovana - Sylvia nisoria
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements
Localizzato nettamente a SE del sito di nascita in Veneto è il sito siriano di abbattimento di un pulcino marcato in Italia e segnalato all’estero. In questo caso risulta interessante la data di segnalazione, che potrebbe rappresentare un’indicazione di svernamento a latitudini ben più settentrionali rispetto a quelle, comunque considerate del tutto eccezionali, riportate occasionalmente in Arabia (Cramp 1992).
Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
The Barred Warbler is a rare but regular passage migrant and a localised breeder in Italy, where an estimated population between 1,000-2,000 pairs is distributed in lowland and hilly areas of the northern regions, with relatively higher densities in Piedmont, Lombardy and Veneto. A total of 251 birds have been ringed between 19822003, with highest annual totals in the mid-‘80ies, which originate from an intensive research project on the population breeding in Veneto, carried on by the local ringing group “Nisoria”, named after the species, as the ringer’s software produced by the same group and freely distributed to all Italian ringers by the National Ringing Centre, and which so much contributed to the development of ringing in Italy. The national distribution of ringing sites matches that of the species, with a prevalence of Veneto, based on the already mentioned local projects, also producing the ringing of chicks. The scanty records from small Tyrrhenian islands confirm the rarity of the species within return movements across the western and central Mediterranean, given its main spring routes at more eastern longitudes. The only foreign recovery available refers to a bird ringed on the Lithuanian Courish Spit in mid-September and deliberately taken in Tuscany within few days in early October. This recovery shows an unexpected SW direction. As for Italian birds reported from abroad, one chick ringed in Veneto in 1987 has been shot in northern Syria in early January, which might even suggest wintering at a much northern latitude than the exceptional cases reported from Arabia.
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Il solo dato estero disponibile si riferisce ad una ricattura diretta di una Bigia inanellata in fase di migrazione autunnale nell’estremità settentrionale lituana del Courish Spit ed abbattuta nell’entroterra toscano ai primi di ottobre. Questo spostamento non risulta in linea con le rotte principali conosciute, a forte componente sud-orientale, che portano la Bigia padovana a migrare attraverso il Mediterraneo orientale ed il vicino Oriente.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 4. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery.
313
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BIGIARELLA (Sylvia curruca) [12740] LESSER WHITETHROAT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica a distribuzione Paleartica, la Bigiarella è un migratore di lungo raggio ampiamente distribuito in Europa dove è presente con due sottospecie. La forma nominale curruca nidifica nei paesi dell’Europa centro-occidentale, dall’Inghilterra e la Francia centro-orientale ad Est sino alla Siberia occidentale, e sverna in Africa nord-orientale, soprattutto in Sudan e Chad pur risultando comunque piuttosto comune anche in Egitto. Questa localizzazione dei quartieri di svernamento, peculiare nel panorama dei Passeriformi europei, ha reso la Bigiarella piuttosto indifferente al perdurare della siccità nella regione sub-sahariana del Sahel, con l’effetto principale di stabilizzare la dimensione della popolazione in Europa, la quale risulta infatti demograficamente stabile. In Italia la Bigiarella è nidificante regolare, migratrice e svernante occasionale. Si riproduce lungo la catena alpina, normalmente al di sopra di 1.000 m s.l.m., ed è presente anche sul Carso triestino. La popolazione nazionale è stimata tra 10.000-40.000 coppie.
Friuli, con dati meno consistenti in Piemonte, pur a fronte di intense attività di inanellamento qui condotte. Molto più scarsi i numeri di uccelli inanellati a Sud degli Appennini, dove prevalgono siti costieri ed insulari.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 3.667). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’andamento storico dei totali di inanellamento mostra un primo modesto incremento nella prima metà degli anni ’80, quindi aumenti più marcati negli anni ’90, con massimi nella seconda metà di questo decennio, quando si superano ripetutamente i 200 soggetti marcati e si raggiunge il picco di oltre 400 nel 1995. Negli ultimi anni i numeri tornano nuovamente a scendere. Gli inanellamenti si riferiscono essenzialmente ai periodi di migrazione primaverile (tra aprile e maggio) ed autunnale (tra metà agosto e fine settembre). Pochi gli uccelli marcati nella stagione riproduttiva.
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le regioni settentrionali prealpine sono aree della massima importanza per il transito post-riproduttivo di popolazioni nidificanti nell’Europa nord-occidentale. Ciò si evidenzia nella distribuzione degli inanellamenti, i quali vedono i campioni numericamente più rilevanti proprio tra Lombardia e
Est-Ita 42 41 151 134 999 801 1018 801 1982 971 432
Ita-Est 10 10 412
Ita-Ita 12 2 293
1500
281
1159
281
2769 1177
369 405
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Bigiarella - Sylvia curruca
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 43). Condizioni note 40 (93%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 43). Circostanze note 34 (79.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Tra le ricatture in Italia prevalgono le segnalazioni di soggetti morti, e la causa principale è rappresentata da abbattimenti o catture dirette. L’inanellamento rappresenta la seconda più importante modalità di segnalazione in Italia, dove la specie è protetta dal 1977. Diversamente le poche osservazioni all’estero di soggetti marcati in Italia vedono un’importante ruolo dei predatori domestici, mentre si conferma l’importanza delle attività antropiche dirette ed indirette.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. La frequenza delle segnalazioni estere cresce progressivamente dagli anni ’50 fino ad un massimo nella prima metà degli anni ’70; successivamente le osservazioni diminuiscono significativamente, mentre agli anni più recenti del periodo considerato si riferisce la massima parte dell’esiguo campione di uccelli marcati con anelli italiani.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 10). Condizioni note 7 (70%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. A parte due singoli casi che si riferiscono a pulcini inanellati all’estero, tutti gli altri dati del nostro campione si suddividono abbastanza equamente tra giovani ed adulti.
315
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
andamento stagionale delle condizioni fisiche riguarda sia giovani che adulti, con una forte sincronia stagionale tra le classi di età. Tali dati confermano l’importante ruolo che il nostro Paese riveste nella strategia di migrazione della specie, la quale in Italia raggiunge condizioni fisiche di preparazione ai lunghi voli verso il vicino oriente e quindi le aree di svernamento africane.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 10). Circostanze note 5 (50%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Figura 10. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 38). Phenology of foreign recoveries in Italy. Occasionali le segnalazioni primaverili, tra marzo e maggio, pur a fronte di importanti percentuali di uccelli inanellati nel corso della migrazione di ritorno quando, nella terza decade di aprile, si registra un picco sia dei totali di inanellamento che dell’indice relativo di abbondanza. Il basso numero di ricatture primaverili va interpretato anche alla luce delle già citate condizioni di ritrovamento, stante una chiusura anticipata della stagione venatoria rispetto al transito di ritorno. La gran parte dei dati si riferisce ai movimenti post-riproduttivi, a partire dalla terza decade di agosto, con un massimo nelle prime due decadi di settembre, una successiva rapida diminuzione con l’inizio di ottobre ed occasionali osservazioni più tardive. In questo caso l’andamento conferma quello scaturito dagli inanellamenti, con il livello più alto nell’indice di abbondanza nella prima decade di settembre. Le bigiarelle in transito post-riproduttivo in Italia mostrano un netto incremento stagionale nell’accumulo di riserve energetiche; già in agosto la frequenza di soggetti grassi raddoppia, raggiungendo circa il 50% delle catture, per poi aumentare ancora in settembre, mentre i pochi soggetti ancora presenti in ottobre hanno, nei due terzi dei casi, vasti depositi adiposi sottocutanei. Questo
Figura 12. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 41). Movements towards Italy. La Bigiarella è una delle poche specie paleartico-africane a migrare lungo rotte con orientamento NW-SE; ciò è vero per le diverse popolazioni europee, tra le quali quelle più occidentali interessano con i loro movimenti Paesi più occidentali rispetto a quelle nidificati a longitudini crescenti (Wernham et al. 2002; Bakken et al. 2006; Bonlokke et al. 2006; Zink 1987a). La massima parte delle segnalazioni in Italia si riferisce ad uccelli marcati a NW rispetto al nostro Paese, con un ruolo primario rivestito dal Regno Unito, ma vede anche uccelli marcati in aree relativamente più orientali i quali mostrano di seguire direzioni verso SE nel corso
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Bigiarella - Sylvia curruca
dei loro spostamenti autunnali attraverso l’Italia (fig. 17). Non mancano casi di movimenti con più netta componente meridionale ove non sud-occidentale, quale la singola ricattura diretta dall’estremità meridionale dell’isola svedese di Öland (fig. 17). L’area prealpina e padana centro-orientale, fino al Friuli orientale, vede la massima concentrazione di ricatture. Pochi i dati a Sud degli Appennini, in particolare in Toscana e nelle Marche.
Figura 13. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 37). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 15. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 28). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 14. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 2). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 30). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Due soli i pulcini segnalati in Italia, provenienti rispettivamente da Inghilterra e Francia orientale. L’analisi dei dati relativi a soggetti catturati o ripresi in periodo riproduttivo (fig. 15), evidenzia nettamente il ruolo del Regno Unito quale area primaria di origine dei soggetti segnalati in Italia.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 19. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 9). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Interessante la distribuzione stagionale del modesto campione di ricatture all’estero di soggetti marcati in Italia, con una buona percentuale di casi che cadono in periodo riproduttivo.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 14). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 3). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 20. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Le sole tre ricatture primaverili disponibili confermano la connettività con il Regno Unito, ma anche con aree poste più ad oriente rispetto al bacino geografico primario, con un soggetto russo segnalato lungo la costa laziale, a voler suggerire casi di migrazione ad arco che coinvolge il nostro Paese.
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Bigiarella - Sylvia curruca
Figura 21. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 10), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 23. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 5). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
La distribuzione dei siti di ricattura conferma chiaramente la rotta NW-SE che coinvolge l’Italia, con localizzazioni rispettivamente nel Regno Unito, in Francia e Germania nel periodo riproduttivo. A Sud le segnalazioni provengono da Libano, Israele ed Egitto. Appare anche in questo caso evidente il ruolo rivestito dalle medesime aree dell’Italia nordorientale, le quali vedono peraltro il massimo di inanellamenti della specie, concentrati rispettivamente in Veneto, Friuli e Trentino Alto-Adige (Macchio et al. 1999). Anche le segnalazioni primaverili all’estero confermano il medesimo quadro.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 22. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 9). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 24. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 2) con fenologia e date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology and dates of ringing and recovery (all records). Due sole le ricatture entro i confini nazionali, una delle quali lungo un asse N-S nell’ambito delle fasi di migrazione successive in un medesimo anno, l’altra che mostra invece una localizzazione a SW, nell’autunno seguente, rispetto al sito originario di inanellamento.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
records. This seasonal pattern matches the one derived from first-captures, the latter peaking in the first decade of September. Lesser Whitethroats ringed in Italy in autumn show a seasonal increase in body conditions, with nearly 50% of fat birds already in August and a further raise in September, latest data from October being represented by very fat birds in over 2/3 of cases. This pattern is recorded both in adults and juveniles, with a strong seasonal synchrony, confirming also the importance of our country within the migration strategy of the species, as departure conditions for the long flights towards Africa are reached while birds are staging in or moving across Italy. A NW-SE autumn migration route is a feature of the different populations of this warbler. Western populations move along more western longitudes than Italy. Most of our foreign recoveries originate from birds ringed in the UK, as confirmed also by the sample of data from the breeding season, with fewer data from more eastern longitudes. A single bird followed a SW direction from the island of Öland in Sweden. The Prealps and the centraleastern Po plain are the main area of concentration of recoveries, with few cases from south of the Apennines, especially in Tuscany and Marche. The only three spring recoveries confirm connectivity with the UK but also with areas further to the east, with one case from Russia, suggesting loop migration strategies across our country. A major NE-SW route involving Italy is confirmed also by the distribution of recoveries abroad; records from the breeding season are from the UK, France and Germany, aside to observations from Lebanon, Israel and Egypt. Of the only two national recoveries one refers to sites along a N-S axis from the following spring and autumn periods, the other a movement to the SW in subsequent autumn seasons.
The Lesser Whitethroat is a regular breeder and passage migrant in Italy, with occasional winter records. An estimated population of 10,000-40,000 pairs breeds along the Alps, generally above 1,000 m a.s.l., extending to the east till Carso in Friuli. A total of 3,667 birds have been ringed between 1982-2003, with an increase in annual totals in the early ‘80ies and a stronger one in the ‘90ies, with peaks of up to over 200 birds. Numbers went down again in more recent years. Ringing data are chiefly from migration periods, between April-May and mid-August-late September, with only few birds ringed in the breeding season. A sample of 42 foreign recoveries shows a progressive increase in frequencies from the ‘50ies till a peak in the early ‘70ies and a later clear decline. The smaller data set on Italian ringed birds is concentrated after the ‘80ies. Over 70% of data are represented by dead recoveries, deliberate taking by man accounting for nearly 80% of cases, ringing controls being the second most frequent circumstance. The species is protected in Italy since 1977. Dead recoveries of Italian birds reported from abroad are mainly due to domestic predators or human causes different from deliberate taking, while ringing accounts for 20% of the small sample of records. Foreign recoveries have only a small fraction in spring, between March and May, despite the national set of first-capture data shows peaks in both ringing totals and relative abundance in the last decade of April. The low frequency of spring recoveries may be explained based on the earlier seasonal closing of the hunting season, given the prevalence of dead recoveries. Most of the foreign ringed birds have been reported during the postbreeding phase, starting in late August and with maximum frequencies in the first two decades of September, followed by a fast decrease in September and with occasional later
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STERPAZZOLA (Sylvia communis) [12750] COMMON WHITETHROAT Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae)
Specie politipica a distribuzione euroasiatica, la Sterpazzola ha areale riproduttivo che comprende tutto il Paleartico occidentale, dal Circolo Artico in Norvegia fino al Marocco e dall’Irlanda alla Siberia centrale. Tutte le popolazioni sono migratrici e svernano nella porzione sub-sahariana del continente africano, dal Senegal all’Etiopia e sino al Sudafrica. La migrazione autunnale avviene lungo due direzioni: le popolazioni poste ad Ovest di 10°E di longitudine si incanalano lungo la Penisola Iberica, mentre quelle più orientali discendono lungo le coste italiane e della Dalmazia. Specie comune, ma non uniformemente distribuita nelle savane del Sahel nell’Africa occidentale la Sterpazzola ha subito un marcato declino a causa dei prolungati periodi di siccità. Negli ultimi decenni del secolo scorso si sono registrate tendenze demografiche stabili ove non positive, e la Sterpazzola è attualmente considerata in un stato di conservazione favorevole. In Italia la Sterpazzola è migratrice regolare e nidificante, con una popolazione stimata in 50.000-200.000 coppie. La distribuzione è ampia in tutta la penisola, ad esclusione delle aree a maggiore altitudine delle Alpi e nella Pianura Padana orientale. Ben distribuita in Sicilia, è assente dalla Sardegna.
Benché ampiamente distribuito anche in numerose aree dell’Italia nord-orientale, l’ampio campione disponibile è concentrato soprattutto lungo le coste e nelle isole tirreniche. I siti continentali dai quali scaturiscono campioni numericamente rilevanti sono localizzati nel Triveneto ed in aree della Pianura padana orientale. La distribuzione stagionale degli inanellamenti vede la quasi totalità dei dati raccolti in corrispondenza della migrazione primaverile, tra la fine di marzo e gli ultimi giorni di maggio. Le frequenze relative dei due sessi mostrano movimenti dei maschi leggermente anticipati rispetto alle femmine.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 36.156). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). L’assoluta prevalenza dei dati primaverili spiega il forte incremento nei totali annuali registrato a partire dall’inizio delle attività del PPI, nella seconda metà degli anni ’80. Questa tendenza diviene ancor più accentuata negli anni ’90, quando si superano regolarmente i 2.000 soggetti inanellati, fino a massimi superiori ai 4.000 individui. Successivamente si assiste ad una progressiva diminuzione nei totali. Statistiche campione analizzato - Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 53 50 311 133 1159 1099 1226 1262 2612 1443 454
Ita-Est 25 25 433
Ita-Ita 19 9 511
1456
281
1419
259
3585 847
528 1233
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 59). Condizioni note 52 (88.1%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 59). Circostanze note 49 (83.1%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Le segnalazioni in Italia si riferiscono primariamente a soggetti morti a causa di abbattimento o cattura diretti, con una piccola percentuale legata ad altre cause antropiche. L’inanellamento rappresenta la seconda più importante modalità di ricattura. Ciò risulta ancor più evidente ove si considerino le ricatture all’estero di soggetti marcati in Italia; anche per questo insieme di ricatture l’impatto delle cause di origine antropica risulta comunque importante. La specie è protetta in Italia dal 1977.
Le ricatture estere si distribuiscono ampiamente nel periodo analizzato, a partire dagli anni ’30, con massimi nella seconda metà degli anni ’50 ed all’inizio dei ’60. Segue una diminuzione delle segnalazioni e quindi un nuovo, recente e più modesto incremento a partire dalla seconda metà degli anni ’80. Anche i dati relativi ad uccelli inanellati in Italia sono soprattutto concentrati a partire dagli anni ’80.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 25). Condizioni note 19 (76%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Stante l’assoluta prevalenza degli inanellamenti primaverili non sorprende che i dati italiani si riferiscano quasi esclusivamente ad adulti, mentre quelli esteri vedono una più ampia suddivisione tra classi di età diverse.
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Sterpazzola - Sylvia communis
Le ricatture in Italia si distribuiscono nei periodi di migrazione. In primavera i primi dati sono nella decade centrale di marzo, con massimi tra la terza di aprile e la seconda di maggio. L’analisi del campione nazionale degli inanellamenti mostra massimi numerici nella prima decade di maggio, quando si raggiunge anche il valore più elevato dell’indice relativo di abbondanza, a conferma di movimenti particolarmente intensi attraverso l’Italia. Le segnalazioni estere nelle fasi post-riproduttive iniziano con la seconda decade di agosto, hanno un picco marcato nella prima decade di settembre, mostrando quindi un lieve incremento tra la fine di settembre e la prima decade di ottobre. Osservazioni più tardive sono occasionali. La bassa percentuale di inanellamenti post-riproduttivi su scala nazionale mostra livelli relativamente più elevati nelle ultime due decadi di agosto, mentre l’indice di abbondanza raggiunge livelli massimi per la stagione, ma comunque enormemente inferiori a quelli primaverili, tra l’ultime decade di luglio e la prima di agosto. Questa fenologia più precoce mostrata dai dati di inanellamento può essere spiegata in base alla percentuale di ricatture che originano da abbattimenti, a fronte di inizi della stagione di caccia solo a partire dalla terza domenica di agosto, fino alla seconda metà degli anni ’60, e più tardivi secondo legislazioni più recenti. Le sterpazzole presenti in Italia nelle fasi di migrazione autunnale mostrano livelli molto elevati di accumulo di riserve energetiche ed in settembre circa i due terzi degli individui esaminati ha alti livelli di grasso sottocutaneo. Ciò suggerisce come gli uccelli in transito raggiungano nel nostro Paese le condizioni fisiche di partenza verso le lontane aree di svernamento africane.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 25). Circostanze note 14 (56%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 76). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy. La gran parte delle segnalazioni derivano da aree poste nei quadranti settentrionali rispetto all’Italia, a latitudini diverse nell’ambito europeo, con Germania e Svezia quali Paesi più rappresentati. La divisione proposta, su base longitudinale intorno ai 10°E, delle direzioni di migrazione autunnale
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 46). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
(Cramp 1992), ricade proprio nell’Europa centrale ed interessa la Germania. Sterpazzole inanellate più ad occidente o intorno a tale longitudine producono primariamente ricatture in direzione SW (Wernham et al. 2002; Bakken et al. 2006; Bonlokke et al. 2006). Le poche ricatture dirette autunnali (fig. 18) verso l’Italia mostrano l’arrivo di soggetti provenienti sia da longitudini leggermente più occidentali che orientali rispetto all’ipotizzata divisione, a suggerire strategie mirate ad utilizzare il nostro Paese quale ponte attraverso il Mediterraneo. I siti di segnalazione in Italia si distribuiscono soprattutto nelle regioni settentrionali padane e lungo le coste occidentali, dalla Liguria fino a Campania e Calabria, con osservazioni anche su una serie di isole tirreniche.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 7). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 50). Movements towards Italy.
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 30). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 46). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Un’origine primariamente europea centro-settentrionale dei soggetti segnalati in Italia viene confermata dalla distribuzione dei siti di inanellamento di pulcini e soggetti marcati o ripresi nel corso delle fasi riproduttive (figg. 15, 16).
324
Sterpazzola - Sylvia communis
La distribuzione delle segnalazioni autunnali differisce da quella delle ricatture primaverili. Le prime sono distribuite ampiamente su base latitudinale, ma con una prevalenza nelle regioni settentrionali. Diversamente, uccelli in fase di ritorno sono segnalati soprattutto sulle isole e coste tirreniche, certamente in relazione alla distribuzione geografica dello sforzo di inanellamento della specie. Alcune delle osservazioni primaverili testimoniano di ampi spostamenti in ambito Mediterraneo.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 27). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 17). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 7). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 20. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 21). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
estere, ma hanno una distribuzione più orientale, il che potrebbe suggerire movimenti di migrazione ad arco che interessano l’Italia. Infatti la distribuzione dei pochi siti di segnalazione all’estero nel corso delle fasi riproduttive pare più orientale rispetto a quella desunta dai dati esteri. A Sud dell’Italia abbiamo alcune osservazioni in Nordafrica, soprattutto in aree costiere, insieme ad un dato molto interessante dal Chad, anche in questo caso direttamente a Sud rispetto al nostro Paese.
Figura 23. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 21). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 21. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 22. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 25), con fenologia di ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of recovery (all records).
Figura 24. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 7). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
Le osservazioni all’estero sono concentrate nelle fasi di migrazione primaverile, ma non mancano casi relativi alla stagione riproduttiva (fig. 24). La distribuzione dei siti di inanellamento italiani che hanno originato queste ricatture ricalca ovviamente quella delle aree con i più alti numeri di soggetti marcati. I dati confermano ampiamente il bacino geografico a Nord dell’Italia già evidenziato dalle segnalazioni
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Sterpazzola - Sylvia communis
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 25. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 9) con fenologia inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Le poche segnalazioni nazionali non consentono di desumere andamenti definiti; si registrano comunque spostamenti in genere abbastanza estesi, anche tra opposti versanti costieri.
The Common Whitethroat is a widespread breeder and common passage migrant in Italy. An estimated population between 50,000-200,000 pairs is widely distributed across the mainland and in Sicily, being absent from Sardinia. A total of 36,156 birds have been ringed between 1982-2003; the vast majority of these originate from spring migrants, which is confirmed by the geographical distribution of ringing sites, with highest numbers from coastal areas and Tyrrhenian islands. Relevant inland samples come from the NE and the Po plain. The absolute prevalence of spring data also explains the marked increase in annual totals recorded after the late ‘80ies, with the onset of PPI activities. Peak years are in the early ‘90ies, followed by a negative trend. A sample of 53 foreign recoveries is distributed from the ‘30ies, with a peak between the late ‘50ies and early ‘60ies, largely referred to deliberate taking by man, followed by a decline till a new increase from the late ‘80ies, mainly originating from ringing controls. Also the data from Italian ringed birds are concentrated since the ‘80ies. The majority of recoveries in Italy refer to deliberate taking by man, with ringing controls being the second most frequent circumstance, which is even more evident in the case of recoveries abroad; however, nearly 1/3 of Italian ringed birds have been deliberately killed in other countries. Recoveries in Italy are concentrated in the migration periods; earliest spring records are in the second decade of March, with peaks between the last of April and the second of May. The national set of first-capture data shows highest numbers in the first decade of May, when also relative abundance peaks. Post-nuptial foreign recoveries start in mid-August, have a maximum in the first decade of September and increase again between the end of the month and early October. The low percentage of post-nuptial first-capture data shows higher numbers in the last two decades of August, while the index of relative abundance has its highest seasonal levels, although much lower than in spring, between the last decade of July and the first of August. This earlier pattern may be explained
by the seasonal opening of the hunting season being in the last week of August till the ‘60ies and later based on more recent legislation. During autumn passage, Common Whitethroats ringed in Italy have very high frequencies of fat birds, up to over 2/3 of cases in September. This suggests that birds reach departure conditions while in our country. Most foreign recoveries originate from areas north from Italy, at different latitudes across Europe, Germany being the most represented country. The proposed longitudinal divide at 10°E falls across central Europe and involve Germany. Birds ringed further west mainly produce recoveries to the SW. The few direct autumn recoveries towards Italy show influxes of birds originating both from west and east of the proposed divide, suggesting that our country is used as a bridge to cross the Mediterranean. Recovery sites are mainly in the north and along the western coasts, from Liguria southwards till Campania and Calabria, with records from a series of Tyrrhenian islands. Ringing data from the breeding season confirm that birds migrating in Italy originate from central-northern Europe. The distribution of autumn recoveries differs from the one in spring, the former being mainly distributed in the northern regions, the latter being concentrated in the Tyrrhenian coasts and islands. Some of the spring recoveries confirm prolonged flights across the Mediterranean. Recoveries abroad of birds ringed in Italy are concentrated during spring migration, with cases also during the breeding season. The distribution of recovery sites largely confirms the geographical area of connectivity with our country as described based on birds ringed abroad, but have a more eastern component, which might suggest loop migration strategies involving Italy. In particular recoveries abroad during the breeding season have a more eastern distribution. South from Italy we have few recoveries from North Africa, mainly from coastal areas, and one single record from Chad, due south from our country. The scanty national recoveries do not show clear movement patterns, however with also fairly long displacements between opposite coasts.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
BECCAFICO (Sylvia borin) [12760] GARDEN WARBLER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica a distribuzione Paleartica, il Beccafico è presente in Europa con due sottospecie. Tutte le popolazioni europee sono migratrici e si spingono a svernare nell’Africa equatoriale raggiungendo, a meridione, il Sudafrica. La differenziazione delle due sottospecie è talvolta incerta e si ipotizza una considerevole sovrapposizione nel vasto areale di svernamento che vede la sottospecie nominale più diffusa nella porzione occidentale e meno frequente procedendo via via verso Est dove diventa predominante la sottospecie orientale S. b. woodwardi. Il Beccafico si riproduce in gran parte del territorio europeo con popolazioni considerate complessivamente stabili. In Italia è migratore regolare e nidificante, con una popolazione stimata in 10.000-50.000 coppie. L’areale riproduttivo è in gran parte limitato all’arco alpino, tra i 1.000 ed i 1.800 m s.l.m., ma nidifica anche in poche località dell’Appennino centro-settentrionale e localmente nel Carso triestino nelle pianure attraversate dai fiumi Ticino, Po ed Adige.
ti nelle regioni settentrionali prealpine, in particolare in Friuli, Veneto e Lombardia. A partire da Emilia-Romagna e Toscana, verso Sud, prevalgono siti di inanellamento costieri ed insulari, dove le catture interessano primariamente la migrazione primaverile. Molte le isole sulle quali vengono marcati alti numeri di uccelli, nell’ambito di movimenti su ampio fronte che portano i beccafichi ad attraversare l’intero Mediterraneo centro-occidentale (Grattarola et al. 1999).
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 77.465). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Gli inanellamenti effettuati in Italia hanno mostrato una rapida e significativa crescita negli anni ’80, soprattutto in relazione all’inizio del PPI. Gli anni ’90 hanno visto i massimi numerici, spesso superiori ai 5.000 soggetti marcati annualmente. Gli inanellamenti italiani si riferiscono ai periodi di migrazione, con percentuali maggiori in primavera (tra fine aprile e fine giugno) rispetto all’autunno (tra metà agosto e fine settembre). Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). A fronte di un areale di nidificazione italiano limitato all’arco alpino ed a poche aree appenniniche, a Sud fino in Abruzzo, il Beccafico in Italia è specie molto frequente ed abbondante nel corso di entrambe le fasi migratorie. Risulta inanellato in una vasta rete di siti, con numeri molto eleva-
Est-Ita 269 268 323 329 1464 1784 1473 1987 2679 2449 1903
Ita-Est 39 39 420
Ita-Ita 95 61 611
1568
315
1572
254
5987 2190
805 4127
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Beccafico - Sylvia borin
Gli inanellamenti esteri vedono una prevalenza di giovani dell’anno, a differenza di quelli italiani per i quali le attività di studio primaverili portano ad una maggioranza di soggetti adulti. Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 329). Condizioni note 313 (95.1%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known. Le ricatture riguardano in prevalenza soggetti morti a causa di azione diretta da parte dell’uomo, attraverso abbattimenti o catture. Secondariamente è l’attività di inanellamento a fornire il contributo più importante alle segnalazioni in Italia. Anche tra i beccafichi con anelli italiani che risultano ricatturati all’estero prevalgono i soggetti morti, ma le cause antropiche dirette in questo caso hanno minore importanza che nel nostro Paese. A fronte di ciò è invece più rilevante la percentuale legata ad attività di inanellamento.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. Le prime segnalazioni in Italia si hanno già a partite dagli anni ’20, seguite da una tendenza al rapido incremento fino ad un massimo assoluto nella seconda metà degli anni ’60. Le segnalazioni calano drasticamente in frequenza dopo la metà degli anni ’70, periodo dopo il quale il Beccafico è stato inserito nell’elenco delle specie protette. Un nuovo incremento delle ricatture si registra negli anni ’90, legato all’aumento nello sforzo di inanellamento della specie. I dati italiani iniziano già dagli anni ’30 e segnano anch’essi un massimo nella seconda metà degli anni ’60. In particolare le segnalazioni all’estero si concentrano in fasi ancor più recenti.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 329). Circostanze note 289 (87.8%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 39). Condizioni note 33 (84.6%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 39). Circostanze note 29 (74.4%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 237). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture si concentrano nelle fasi post-riproduttive, a partire dalla prima decade di agosto, con un netto incremento nel mese e massimi nelle prime due decadi di settembre. Già con la terza decade del mese i totali diminuiscono sensibilmente, ma ancora in novembre si registrano sporadiche segnalazioni. I dati di inanellamento su base nazionale indicano un andamento leggermente più precoce, con massimi nella terza decade di agosto, sia nei totali di uccelli inanellati che nell’indice relativo di abbondanza. Ciò è da porre in relazione con la collocazione temporale della stagione di caccia, successiva al picco del transito postriproduttivo. Analogamente, poche risultano le segnalazioni primaverili, legate principalmente a soggetti controllati da inanellatori. Queste ricatture si distribuiscono tra la terza decade di aprile e vedono un massimo stagionale nelle prime due decadi di maggio. Anche dai dati di inanellamento maggio risulta il mese della massima intensità del passo, con numeri molto elevati di catture nella prima decade ed un picco annuale di abbondanza nella decade centrale (Macchio et al. 1999; Licheri & Spina 2002).
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 326). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 49). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Beccafico - Sylvia borin
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 237). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 268). Movements towards Italy. I beccafichi inanellati che risultano segnalati in Italia derivano da un’area geografica davvero molto vasta, che si estende dalla Russia europea, al Baltico, ai Paesi dell’Europa orientale e centro-settentrionale. Si va poi dalle coste mediterranee francesi ad Ovest fino al bacino dell’Onega in Russia, dalla Finlandia centrale alla Tunisia. Molti sono i siti di inanellamento costieri o insulari, ma altrettanto numerosi quelli continentali alle più varie latitudini. In generale gli inanellamenti sono stati effettuati nei quadranti posti a NE rispetto all’Italia. Nel nostro Paese le ricatture si concentrano fortemente nelle regioni centroorientali dell’Italia settentrionale continentale, tra Lombardia, Veneto e Friuli. Altra area con molte segnalazioni è la Toscana, sia interna che costiera, e molto importante risulta l’intera fascia tirrenica, più a Sud fino a Lazio e Campania. Nell’ambito di queste latitudini scarse sono le ricatture sul versante adriatico e nelle regioni interne dell’Italia centrale e meridionale. Ancora registriamo osservazioni lungo le coste della Puglia ionica ed in Calabria, fino all’estremo Sud. Molte le piccole isole tirreniche che hanno visto la presenza di beccafichi inanellati all’estero, ed insieme a queste le due isole maggiori. L’estensione geografica di questo bacino di origine degli inanellamenti comporta distanze dal nostro Paese tra loro ampiamente variabili e comprese da poche centinaia fino ad oltre i 2.500 km.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 29). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Gli uccelli inanellati o segnalati nelle fasi riproduttive, siano essi pulcini o soggetti sviluppati, risultano distribuiti soprattutto in una fascia a NE rispetto all’Italia (fig. 17). L’analisi spaziale di questi dati conferma la Finlandia ed il Baltico come zone di primaria importanza, insieme però a latitudini più meridionali nell’Europa centro-orientale.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Importanti movimenti con direttrice NE-SW che interessano l’Italia nel corso della migrazione autunnale sono confermati dalla mappa delle ricatture nelle fasi post-riproduttive, ed in particolare da quella che riporta le ricatture dirette in Italia (fig. 19). Rilevante quindi l’arrivo da aree nord-orientali di uccelli che probabilmente riescono così ad evitare l’attraversamento della catena alpina. Interessante anche la concentrazione di osservazioni già rilevabile in Toscana, da porre verosimilmente in relazione a soggetti che da qui si dirigeranno verso le coste africane, stanti anche gli alti numeri di beccafichi presenti in aree di alimentazione idonee nella regione, nonché sulle isole dell’arcipelago toscano (Baccetti et al. 1981). Nelle fasi autunnali i beccafichi in transito in Italia mostrano una netta tendenza stagionale all’incremento nella frequenza di soggetti grassi. Questi rappresentano ben oltre il 50% dei casi in settembre, mentre le meno numerose catture tardive sono costituite dalla totalità di uccelli con abbondanti riserve energetiche. È quindi verosimile che l’Italia funga da importante area per l’ingrassamento pre-migratorio per numeri molto elevati di beccafichi diretti verso le aree di svernamento dell’Africa sub-sahariana. Gli adulti mostrano un più marcato e rapido incremento stagionale nelle condizioni fisiche, ed i campioni più tardivi sono costituiti quasi totalmente da giovani dell’anno. Nel corso del transito autunnale si nota anche una progressiva diminuzione delle dimensioni medie sia di adulti sia di giovani, il che suggerisce il passaggio di uccelli appartenenti a popolazioni geografiche differenti, stante il cline dimensionale crescente con la latitudine rilevato nei quartieri riproduttivi.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 94). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 201). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 81). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Beccafico - Sylvia borin
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 1). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing. Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 33). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Rispetto alle segnalazioni autunnali, quelle primaverili, per quanto molto meno numerose, si concentrano in ambiti insulari tirrenici e costieri; gli inanellamenti originari sono distribuiti nella massima parte dell’area complessiva già descritta. In primavera i beccafichi in transito attraverso l’Italia hanno ali in media più lunghe rispetto agli adulti in autunno. Sempre in primavera si osservano anche individui con ali estremamente appuntite, con la nona primaria quale penna più lunga, che va a costituire la punta dell’ala (Spina ined.), il che può suggerire, in un possibile scenario di strategie di migrazione ad arco, la presenza di popolazioni spiccatamente orientali, probabilmente poco studiate e marcate. Beccafichi con questa formula alare, prima non descritta, sono anche osservati in autunno in aree prossime al confine tra Russia e Kazakhstan (Chernetsov ined.). Le condizioni fisiche medie dei soggetti primaverili sono nettamente inferiori a quelle osservate nell’autunno e l’attraversamento del Mediterraneo di per sé rappresenta uno sforzo fisico indubbiamente rilevante (Grattarola et al. 1997). Spostamenti nel corso dei voli di ritorno primaverili sul Mediterraneo lungo direttrici SW-NE, opposte a quelle autunnali, sono suggeriti anche da questa unica interessante ricattura diretta, compiuta a soli due giorni di distanza, dalle Baleari all’isola di Palmaria lungo la costa Ligure (fig. 21).
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 36). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Un campione di ricatture all’estero si distribuisce primariamente nelle fasi di migrazione primaverile e di nidificazione, con un ulteriore massimo in quelle di migrazione autunnale precoce. Indubbiamente rilevanti i pochi dati di svernamento in Africa.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
La vasta area geografica di connettività con l’Italia relativa al Beccafico viene confermata dalla distribuzione di queste ricatture. Essa si arricchisce di localizzazioni africane, lungo le coste settentrionali, dal Marocco all’Egitto, ma anche in aree prettamente desertiche, come Mali e Niger e, a Sud della fascia equatoriale, fino in Angola, ad una distanza di circa 6.000 km dall’Italia a conferma di una distribuzione invernale che raggiunge le latitudini più meridionali del continente. Il dato primaverile dal Niger suggerisce partenze tardive, alle quali farà seguito una migrazione molto veloce verso Nord.
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 36), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery (all records).
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 39). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 36). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Beccafico - Sylvia borin
Figura 27. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 11). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records). Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 56) con fenologie di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Le ricatture all’estero in periodo di nidificazione si distribuiscono in aree leggermente più orientali rispetto a quelle desunte dalle ricatture in Italia di soggetti esteri. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Tra le ricatture nazionali si osserva un’alta percentuale di spostamenti su distanze considerevoli, tra il versante tirrenico e le regioni settentrionali, con scambi di soggetti tra isole diverse sempre nel Tirreno. Prevalgono le ricatture in periodo autunnale, molte delle quali in aree costiere soprattutto occidentali. Spostamenti su breve distanza hanno luogo nell’ambito delle principali aree di inanellamento nell’Italia settentrionale.
Figura 30. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 53). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 28. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 61). National recoveries of birds ringed in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Garden Warbler is a regular breeder and an abundant passage migrant in Italy, where an estimated population between 10,000-50,000 pairs breeds across the Alps, between 1,000-1,800 m a.s.l., with low numbers at more southern latitudes, with small populations south till Abruzzo in the central Apennines. A total of 77,465 birds have been ringed between 1982-2003, with a marked increase in annual totals from the late ‘80ies, especially linked to the start of PPI spring activities. Highest numbers have been ringed in the ‘90ies, up to over 5,000, with a more recent decline. Despite the fairly limited breeding range, ringing sites have a most wide distribution across the country. Important numbers during autumn migration are ringed in the northern regions, and especially in Friuli, Veneto and Lombardy. Starting from EmiliaRomagna and further south there is a prevalence of spring data, mainly in coastal and island sites. A sample of 269 foreign recoveries is distributed starting in the ‘20ies, with a marked and fast increase in the late ‘60ies, followed by a drop in frequencies in the late ‘70ies, when the species has been formally protected. A new increase in frequencies takes place in the ‘90ies, related to the improved ringing efforts. Data on Italian ringed birds also peak in the late ‘60ies, while recoveries abroad are concentrated starting with the ‘80ies. Most birds recovered in Italy died due to deliberate taking by man, while ringing controls represent the second most frequent circumstance. Dead recoveries prevail also among Italian ringed birds abroad, although in this case deliberate taking by man has a lower impact, matched by the increased role of ringing controls. Foreign recoveries are concentrated in the post-nuptial period, starting with the first decade of August and highest frequencies in the first two decades of September; numbers drop already with the last decade of the month, although scattered records are reported still in November. The national set of first-capture data indicates an earlier phenology, with peaks both in ringing totals and relative abundance in the last decade of August. This difference may be explained by an onset of the hunting season after the peak of post-nuptial migration. Similarly, the few spring recoveries mainly originate from live controls by ringers and are distributed starting in the last decade of April and with a peak in the first two decades of May. This month has the most intense passage as confirmed also by first-capture data, with higest numbers in the first decade and of relative abundance in the central one. Ringing sites abroad encompass a very wide geographical area, from European Russia to the Baltic and to northern-central Europe. Both coastal and islands as well as inland sites are represented. In general birds have been ringed in areas NE from Italy, and this is true also based on the spatial analysis of breeding season records. Recovery locations are concentrated in central-northern continental Italy, between Lombardy, Veneto and Friuli. Another important area is represented by Tuscany together with the whole Tyrrhenian coast, south till Campania. Records also originate from the
Ionian coast of Apulia and Calabria. Several birds have been reported from different islands. In autumn important movements along a NE-SW direction are confirmed also by direct recoveries; such strategy would allow birds to enter Italy by avoiding crossing the most challenging sectors of the Alps. A cluster of data is centred in Tuscany, being represented by birds which will at least partly head towards Africa by crossing the Tyrrhenian, given the local autumn abundance and average physical conditions of the species both on the mainland and on the islands. In general the set of national first-capture data shows a clear seasonal increase in average physical conditions, with over 50% of fat birds in September and even higher frequencies in the smaller later samples. This suggests an important role of Italy for birds preparing to cross the barriers towards their African winter quarters. Adult birds show a more marked and faster increase in physical conditions, and the latest ringing samples are made only of first-year birds. Also a negative seasonal trend in size is recorded both in adults and first-year birds, suggesting the progressive passage of birds belonging to different geographical populations, given the latitudinal positive cline in size known for the species. Compared to the autumn data, spring recoveries are mainly distributed in coastal areas and on islands, referring to birds ringed across the whole area of connectivity. Spring migrants ringed in Italy have longer wings than adults in autumn; in spring we also record birds with particularly pointed wings and wing tip on P 9th. This might suggest the presence in spring of markedly eastern birds, likely to belong to poorly marked populations, moving through Italy based on loop migration strategies. Garden Warblers with this yet not described wing shape have been sampled in autumn in areas near the Russian-Kazakhstan border (Chernetsov ined.). Physical conditions in spring are markedly lower than in autumn, given the challenging endurance flights across the Mediterranean. A single direct recovery from the Balearics towards the island of Palmaria in Liguria suggests SW-NE return movements. Recoveries abroad of Italian ringed birds are mainly distributed both during migration and breeding periods. Few data originate from the wintering grounds. The large geographical area of connectivity is confirmed by the distribution of these recoveries, being further extended eastwards based on breeding season records. Towards Africa we have coastal sites from Morocco to Egypt, desert regions in Mali and Niger, further to the south till Angola. The late date of the spring recovery in Niger suggests possible late departures followed by fast northwards movements. National recoveries show considerable displacements between the Tyrrhenian and the northern regions, and also include movements between islands. We have a prevalence of autumn recoveries, several of which along the western coasts. Shorterdistance movements are reported among the main ringing areas in the north.
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CAPINERA (Sylvia atricapilla) [12770] BLACKCAP Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) dati si riferiscono primariamente ad uccelli inanellati nel corso della migrazione autunnale. Aree di pianura e collina del Veneto vedono i numeri più elevati di pulcini inanellati nel corso di intensi progetti dedicati alle locali popolazioni nidificanti. A Sud degli Appennini prevalgono le capinere inanellate in contesti costieri, sia in fasi di migrazione, sia di svernamento, periodo nel quale la specie predilige gli ambienti mediterranei. I campioni raccolti su numerose isole confermano anche gli intensi spostamenti attraverso il Mediterraneo, con campioni più cospicui in primavera.
La Capinera è ampiamente distribuita nel Paleartico occidentale dove nidifica dall’Africa nord-occidentale e le isole britanniche sino alla Siberia occidentale. Le diverse popolazioni di questa specie politipica mostrano strategie migratorie differenti che includono condizioni di sedentarietà e migrazione completa. Le capinere delle tre sottospecie che abitano le isole mediterranee ed atlantiche sono considerate residenti, mentre quelle della forma nominale sono pienamente migratrici nelle aree nord-orientali dell’areale e parzialmente migratrici nelle aree meridionali, con la maggior parte degli individui nidificanti a Nord della regione mediterranea che abbandonano i territori riproduttivi. La genetica dell’istinto migratorio è stata studiata in una popolazione dell’Italia settentrionale ed ha evidenziato per la prima volta la compresenza di soggetti tutti migratori, ma su distanze tra loro nettamente diverse (Spina et al. 1995).Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili o in crescita e lo status della specie è valutato positivamente. In Italia è nidificante, migratrice regolare, svernante. Nidifica in quasi tutta la penisola, sulle isole maggiori e su numerose delle piccole isole con una popolazione stimata in 2-5 milioni di coppie.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 171.495). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Il numero annuo di soggetti inanellati mostra un aumento progressivo a partire dagli anni ’80, con la soglia dei 10.000 soggetti superata nella seconda metà degli anni ’90 ed il massimo raggiunto nel 2003 con oltre 17.500 inanellamenti. Capinere vengono catturate nell’intero corso dell’anno ed in particolare nella migrazione primaverile (tra marzo e maggio) ed in quella autunnale (tra settembre e novembre). Evidente la migrazione differenziale tra i sessi che si nota in primavera ma non nel corso del passo autunnale. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (19822003). Map of ringing localities in Italy (period 1982-2003). L’ampio campione di dati di inanellamento offre un’ottima copertura geografica di siti di inanellamento, sia nella penisola che sulle isole. Vasti campioni di dati provengono dalle regioni settentrionali, soprattutto nell’area prealpina, dove i
Est-Ita 312 309 290 492 827 700 719 678 5640 2199 1674
Ita-Est 109 108 493 1651 822 836 2559 2892 1651
Ita-Ita 354 176 514 211 196 47 168 47 1000 4843 211
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps. Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 485). Condizioni note 446 (92%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 485). Circostanze note 367 (75.7%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Le segnalazioni estere in Italia partono dagli anni ’30 e crescono nettamente in frequenza negli anni ’50, fino ad un primo massimo all’inizio degli anni ’70; segue una drastica diminuzione fino ad un nuovo massimo relativo alla fine del secolo scorso. Analogo l’andamento dei dati relativi ad uccelli inanellati in Italia, per i quali le segnalazioni all’estero marcano una forte concentrazione a partire dagli anni ’90.
In Italia prevalgono le segnalazioni di uccelli morti, a causa primariamente di prelievo diretto da parte dell’uomo. L’inanellamento riveste un ruolo importante, rappresentando circa un terzo dei casi. Seguono cause diverse, tra le quali si annovera anche il ruolo dei predatori domestici. Analoga situazione si registra per le segnalazioni all’estero di capinere inanellate in Italia.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 108). Condizioni note 94 (87%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Capinera - Sylvia atricapilla
ottobre, seguito da una diminuzione fino alla terza decade di novembre. Successivamente si registrano nuovi aumenti rispettivamente in dicembre e gennaio. L’analisi del vasto campione nazionale dei dati di inanellamento mostra un andamento stagionale più precoce, con un forte aumento dall’inizio di settembre e l’indice di abbondanza relativa che ha un suo massimo annuale nella decade centrale del mese, per diminuire sensibilmente proprio nel corso di ottobre e tornare a salire in dicembre. Questa differenza può essere anche legata all’alta frequenza di soggetti abbattuti tra quelli segnalati in Italia e quindi dal calendario di apertura della stagione venatoria. Nelle fasi di ritorno le ricatture estere crescono in marzo ed ancor più in aprile; anche i dati di prima cattura mostrano un picco stagionale di abbondanza nella prima decade di aprile. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 108). Circostanze note 78 (72.2%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 503). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 256). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le prime segnalazioni di transito post-nuziale di capinere estere in Italia si hanno in settembre, con un incremento netto fino ad un massimo annuale nella decade centrale di
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 309). Movements towards Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Le capinere segnalate in Italia risultano inanellate in un’area geografica che interessa l’Europa settentrionale, dal Regno Unito alle Repubbliche Baltiche, nonché quella centro-orientale, con occasionali segnalazioni anche dalla Tunisia e da Cipro. Le ricatture si distribuiscono lungo la fascia prealpina mentre a latitudini più meridionali risultano concentrate in contesti costieri, sia tirrenici che adriatici, quindi su una serie di isole, con una forte prevalenza a favore della Sardegna rispetto alla Sicilia.
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 256). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 102). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. L’analisi distributiva dei siti di inanellamento o ricattura in periodo riproduttivo indica l’Europa centro-orientale quale area importante di origine delle popolazioni marcate segnalate nel nostro Paese. Da notare come l’area che così si evidenzia rientri, almeno in parte, in quella caratterizzata da una prevalenza di direzioni di migrazione autunnale verso SE, nell’ambito di un sistema migratorio che vede l’esistenza di una sorta di spartiacque, intorno alla longitudine 12°, tra direzioni preferenziali SW o SE, seguite da capinere nate rispettivamente in aree poste ad Ovest o Est di tale confine immaginario.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 11). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
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Capinera - Sylvia atricapilla
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 52). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 96). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period. L’Italia si pone quale crocevia di rotte di migrazione con direzioni tra loro anche molto diverse. In autunno l’insieme delle ricatture dirette conferma infatti la presenza di Capinere provenienti sia da NW, con segnalazioni dal Regno Unito, che direttamente da N rispetto ai nostri confini, e da NE con i dati provenienti dal Baltico. Spostamenti con ancor più netta componente orientale riguardano gli uccelli inanellati in Paesi quali Slovenia, Croazia ed Ungheria. I siti di ricattura sono soprattutto nelle regioni settentrionali e costiere tirreniche. Nel corso dei movimenti autunnali le capinere inanellate in Italia mostrano una progressiva tendenza all’incremento dimensionale, con i valori medi di lunghezza alare che raggiungono massimi stagionali nella terza decade di settembre, a suggerire influssi di uccelli di origine più settentrionale. Successivamente si assiste ad una rapida diminuzione delle medie fino alla prima decade di novembre. Di pari passo con l’aumento delle dimensioni si rileva anche un incremento nei livelli di grasso di riserva e quindi di peso medio.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 86). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period. Il progressivo avanzamento verso Sud dei fronti di migrazione viene confermato dalla distribuzione delle ricatture invernali, nettamente più concentrate, rispetto a quanto rilevato in autunno, a Sud degli Appennini ed in particola-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
re lungo le coste tirreniche e nella Sardegna sud-occidentale. Alle estreme latitudini meridionali della penisola troviamo anche segnalazioni dalla Puglia ionica e dall’area dello Stretto di Messina. Le fasi invernali vedono un ulteriore incremento nei pesi medi delle capinere inanellate in Italia, legato ai livelli più elevati, su base annuale, rilevati nella frequenza di soggetti grassi. Ciò suggerisce come gli uccelli svernanti nel nostro Paese reagiscano ai rischi derivanti da condizioni fisiche potenzialmente negative accumulando importanti riserve energetiche.
Ampia la distribuzione dei siti di ricattura primaverili, molti situati in ambiti costieri, tra i quali si notano le segnalazioni rispettivamente da Liguria, Marche ed Emilia-Romagna. In corrispondenza delle fasi di massima intensità del transito primaverile si registra anche un forte incremento nelle lunghezze alari medie delle capinere inanellate in Italia, a suggerire il transito di soggetti diretti verso aree di nidificazione nettamente settentrionali, i quali hanno trascorso l’inverno in zone di svernamento al di fuori dell’Italia. Anche i livelli di grasso di riserva ed i pesi medi diminuiscono nettamente con l’esaurirsi del transito più intenso. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 87). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali del primo inverno successivo alla cattura (n = 1). Direct winter recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the first winter after ringing.
Le segnalazioni all’estero si distribuiscono ampiamente nel corso dell’anno, con una leggera prevalenza per le fasi di svernamento e migrazione primaverile. Rispetto all’area geografica già descritta in base agli inanellamenti all’estero, queste ricatture marcano una più evidente componente occidentale ed in particolar modo un ruolo prevalente delle coste occidentali del Nordafrica, con l’Algeria quale Paese maggiormente rappresentato.
Questo singolo caso testimonia della possibilità di spostamenti in direzione compatibile con quella di ritorno già nel corso dei mesi invernali.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 65). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
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Capinera - Sylvia atricapilla
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 87). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 108). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 27. Individui inanellati in Italia nel periodo di migrazione primaverile e ricatturati all’estero in qualsiasi periodo (n = 10). Birds ringed in Italy during the spring migration period and recovered abroad in any period. La componente nord-orientale dei movimenti di ritorno attraverso l’Italia viene confermata da queste segnalazioni di capinere inanellate in primavera in aree diverse del nostro Paese.
Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n = 87), con fenologia di ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of recovery. Nel complesso i siti di ricattura esteri si collocano lungo un asse SW-NE rispetto all’Italia, con segnalazioni autunnali ed invernali da Spagna e Nordafrica e soggetti nidificanti riportati soprattutto da Paesi dell’Europa centro-settentrionale.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
La rete delle ricatture nazionali mostra una prevalenza di spostamenti su breve distanza nell’ambito delle aree con intensa attività di inanellamento, a fronte di movimenti più estesi che vanno a coinvolgere anche siti alle latitudini più meridionali della penisola o sulle isole.
Figura 30. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 160). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 28. Individui inanellati in Italia da adulti (età > 3) nelle pentadi del periodo di nidificazione e ripresi estero in qualsiasi periodo (n = 6). Post-breeding dispersal. Birds ringed as adults (age > 3) in Italy during the breeding period and recovered abroad in any period. Questi pochi dati suggeriscono come uccelli appartenenti alle nostre popolazioni nidificanti possano spingersi a svernare lungo le coste nordafricane, come peraltro suggerito anche dai già citati studi sulla genetica della migrazione di una popolazione in Provincia di Modena (Spina et al. 1995). Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 31. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 10). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter. Nell’ambito di un medesimo inverno registriamo, pur a fronte di un campione numericamente molto modesto di casi, distanze rilevanti, anche ove comparate con soli tre casi relativi a successive stagioni di svernamento (fig. 32).
Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati in inverno e ricatturati in Italia in inverni successivi (n = 3). Movements of birds ringed in winter and recovered in Italy in the following winters.
Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 176). National recoveries of birds ringed in Italy.
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Capinera - Sylvia atricapilla
The Blackcap is a common passage migrant and winter visitor in Italy, where it is also one of the most widespread and abundant breeders, with an estimated population between 25 million pairs which are distributed all across the country, on the main islands and on several of the small ones. A total of 171,495 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend in annual totals from the late ‘80ies and over 10,000 individuals ringed during the late ‘90ies and in 2003. The wide distribution of ringing sites encompasses most of the country, with large samples across the Prealps and the eastern Po plain, the latter area having produced most of the data on chicks. South of the Apennines we mainly find Blackcaps ringed in coastal areas, both during migration and wintering. Data from several of the islands confirm intense movements across the Mediterranean, and the largest samples primarily refer to spring migration. A sample of 312 foreign recoveries and over 400 data referred to Italian ringed birds is available, starting in the ‘30ies and with a clear increase in frequencies during the ‘50ies, till highest values in the early ‘70ies. A more recent further increase is recorded during the last decades of the past century, especially for recoveries abroad of birds ringed in Italy, and largely originates from ringing controls. Dead birds prevail among recoveries, both in Italy and abroad, deliberate taking being by far the most frequent circumstance, followed by live controls by ringers. Also domestic predators play a significant role in this species. The earliest post-nuptial influxes of Blackcaps ringed abroad are in September, numbers markedly growing in October, till an annual peak in the last decade of the month, followed by a decline till late November. New increases are recorded in December and January. The analysis of the large set of first-capture data shows an earlier seasonal pattern, with the highest annual value of relative abundance in the second decade of September, declining in October and raising again in December. Given the important contribution of dead recoveries to the general sample, this difference can be explained by the onset of the hunting season. As for return movements, foreign recoveries raise in March and more strongly in April, and also first-capture data show a seasonal maximum of frequencies in the first decade of April. Blackcaps recovered in Italy have been ringed in northern Europe, from the UK to the Baltic States, as well as in the central-eastern countries, with occasional records from Spain and Cyprus. Recoveries are distributed along the Prealps and are more concentrated in coastal areas south of the Apennines, both along the Tyrrhenian and Adriatic, and on several islands, with higher numbers in SW Sardinia. The spatial analysis of data from the breeding season indicate central-eastern Europe as the main area of origin of the marked populations reported in our country. This main area of origin is partly included in the one featured by SE autumn directions, within a migratory
system with a boundary around 12° long. between genetically controlled SW/SE routes. Italy is therefore a crossroad of routes of birds following diverse headings, with birds coming from NW, as in the case of the UK, as well as due N and NE, with influxes from the Baltic. Movements with a more eastern component lead birds ringed in Slovenia, Croatia or Hungary. Autumn recovery sites are mainly in the northern and coastal Tyrrhenian regions. During the autumn period Blackcaps ringed in Italy show a progressive increase in size, with highest mean values of wing length in late September, suggesting the passage of birds of northern origin. Average size declines afterwards till early November. Aside to size, also fat levels and body mass increase. The southwards advancement of the fronts of migration is confirmed by the distribution of winter recoveries, mainly located south of the Apennines and along the western coasts and south-western Sardinia, with data also from the extreme latitudes of the Adriatic in Apulia. Average body mass further increases in winter, when also the highest annual frequencies of fat birds are recorded, suggesting a strategy to counteract the mortality risk linked to potentially adverse weather conditions. Spring recoveries are widely distributed across the country, with a prevalence of reports from coastal habitats, as in Liguria, Marche and Emilia-Romagna. Average wing length increases again during the most intense phases of spring migration, indicating the passage of birds belonging to northern populations, originating from wintering areas outside Italy. Fat levels and body mass decline in the final phases of return movements. Recoveries abroad of Blackcaps ringed in Italy encompass the whole annual cycle, with a concentration of records in the winter months and spring migration. The distribution of these recoveries has a marked western component, with a prevailing role of the coasts of North Africa, Algeria being the most represented country. From a general perspective, recovery sites abroad are distributed along a SWNE axis, with observations from the breeding season in countries of northern-central Europe. A NE component of return movements across Italy is confirmed by recoveries of birds ringed in Italy while on spring migration. Occasional records of Blackcaps belonging to the Italian population confirm that birds may reach North Africa to winter, confirming what already suggested by experimental studies of the migratory behaviour of Blackcaps breeding in central northern Italy. The network of national recoveries suggest a prevalence of shortdistance movements within the areas of most intense ringing activities, together with longer displacements involving also the southernmost latitudes of the peninsula and the islands. A small sample of recoveries within a same winter suggest quite long movements also when compared to the only three existing cases in subsequent winter seasons.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
LUÌ
VERDE (Phylloscopus sibilatrix) [13080]
WOOD
WARBLER
Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae)
Specie monotipica ampiamente distribuita in Europa ed Asia nord-occidentale, il Luì verde ha areale riproduttivo che nel Paleartico occidentale si estende in longitudine dai Pirenei ai Urali e in latitudine dalla Lapponia meridionale all’estremo Sud della catena appenninica. Tutte le popolazioni europee migrano nell’Africa sub-sahariana, dove svernano nelle foreste e nelle savane comprese ad occidente tra la Sierra Leone e la Guinea meridionale e ad oriente tra il Sudan e l’Uganda, raggiungendo a Sud la Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Le popolazioni europee hanno visto cali demografici soprattutto nelle aree occidentali, e la specie è considerata quindi in declino. In Italia è migratore regolare, nidificante e svernate irregolare. Presenta un areale discontinuo e frammentato che si sviluppa lungo le catene alpina ed appenninica. La popolazione nazionale è stimata in 10.000-50.000 coppie.
Mediterraneo centrale, senza peraltro mostrare di concentrarsi in aree particolari (Pilastro et al., 1998).
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 28.205). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). Presente e comune durante entrambi i periodi di migrazione, il Luì verde viene inanellato con numeri che hanno mostrato un incremento sensibile negli anni ’80. Massimi nei totali annuali sono stati raggiunti negli anni ’90, quando è stata regolarmente superata la soglia di 1.500 catture, con punte fino ad oltre 2.500 soggetti inanellati all’anno. La specie è soprattutto abbondante durante il passo primaverile (tra metà aprile e fine maggio), mentre solo circa il 10% degli inanellamenti si riferisce alla migrazione post-riproduttiva (compresa tra metà luglio e metà settembre).
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura.1 Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Per quanto concerne la migrazione post-riproduttiva le principali aree di inanellamento sono localizzate nelle regioni dell’Italia settentrionale, con numeri particolarmente elevati in Friuli, Veneto e Lombardia. Diversa la distribuzione geografica degli inanellamenti primaverili, che originano primariamente dalle attività del PPI. Ne deriva quindi una distribuzione incentrata sulle isole e coste del versante tirrenico, stante l’attraversamento che la specie compie del
Est-Ita 51 48 307 288 1121 1171 1161 1161 2148 1891 1184
Ita-Est 5 5 417
Ita-Ita 8 6 341
1011
202
981
205
1375 1106
332 1103
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Luì verde - Phylloscopus sibilatrix
Un’alta frequenza di inanellamenti esteri riguardano pulcini, mentre le catture italiane sono primariamente relative a soggetti adulti ed in misura molto minore a giovani del primo anno.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 54). Condizioni note 49 (90.7%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 54). Circostanze note 41 (795%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Le ricatture estere crescono in frequenza dagli anni ’30 fino ad un massimo raggiunto nei primi anni ’60. Insieme alle altre specie del genere Phylloscopus, il Luì verde è stato protetto in Italia dagli anni ’60. Successivamente le segnalazioni diminuiscono, per mostrare un lieve nuovo incremento nel corso degli anni ’90. Più recente la distribuzione delle ricatture di uccelli marcati in Italia, le più precoci sono datate negli anni ’60, ma la più parte risultano concentrate a partire dagli anni ’90.
La maggior parte delle segnalazioni in Italia riguarda uccelli uccisi per abbattimento o cattura diretti; segue, tra le modalità di ricattura, l’inanellamento. Quest’ultima modalità di ripresa riguarda anche i due soli dati italiani all’estero per i quali si abbiano informazioni dettagliate circa le circostanze di ritrovamento. Gli altri tre soggetti sono stati genericamente rinvenuti morti.
Figura 8. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 53). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 9. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 42). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 10. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
La maggior parte delle segnalazioni si concentra nelle fasi post-riproduttive; singoli dati vengono seguiti da un netto incremento di frequenza in agosto, con valori elevati nella terza decade ed un massimo annuale nella prima di settembre. Già con la seconda decade i numeri diminuiscono rapidamente, ed occasionali sono le osservazioni in ottobre. I dati di inanellamento nazionali, numericamente ridotti in autunno rispetto alla primavera, confermano un massimo nell’ultima decade di agosto, quando si registra anche il valore più alto nell’indice relativo di abbondanza, e la prima di settembre, con una netta diminuzione in ottobre. Le ricatture primaverili hanno una tendenza all’aumento tra l’ultima decade di marzo e la seconda di maggio, quando osserviamo un massimo stagionale. Anche in questo caso l’andamento ricalca quello relativo ad un vasto campione di dati di inanellamento, con un massimo nazionale, sia nei totali di catture che nell’indice di abbondanza, nella prima decade di maggio. Sia nel transito primaverile che in quello autunnale le fasi più precoci vedono la presenza di soggetti con ali più lunghe rispetto a quelli inanellati più tardivamente. Va ricordata la notevole differenza dimensionale tra i sessi propria della specie. Per quanto concerne le condizioni fisiche degli uccelli presenti in Italia nei due periodi di massima intensità del passo, il Luì verde è tra le specie caratterizzate da livelli residui di grasso minimali tra i Passeriformi in transito primaverile (Pilastro et al. 1998), mentre nella migrazione post-riproduttiva circa un terzo degli uccelli esaminati in agosto hanno importanti depositi adiposi, percentuale che cresce fino ad oltre il 50% dei casi in settembre. Anche questa specie mostra quindi di raggiungere in Italia condizioni fisiche di partenza verso le aree di svernamento africane.
Figura 11. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 48). Movements towards Italy. L’area geografica di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia interessa primariamente settori settentrionali rispetto al nostro Paese, con un’alta percentuale di casi relativi all’Europa centro-settentrionale e siti più orientali distribuiti intorno al Baltico, con una prevalenza di località costiere o insulari. La Germania è il Paese più rappresentato. Molto interessanti i dati dal Regno Unito, i quali rappresentano una frazione prevalente delle ricatture estere di luì verdi inanellati da pulcini (Wernham et al. 2002). Risulta importante la percentuale di pulcini inanellati (fig. 13) i quali, insieme a soggetti sviluppati marcati o segnalati in fasi riproduttive (fig. 14), contribuisce a definire spazialmente il bacino geografico di origine delle popolazioni, chiaramente incentrato nell’Europa centrale.
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Luì verde - Phylloscopus sibilatrix
Figura 12. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 42). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 15. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 34). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.. La specie è nota per seguire rotte anche con forte componente SE, ma nel caso italiano prevalgono comunque rotte da N-NE, come confermato dalle poche ricatture dirette (fig. 16). I siti di ricattura sono ampiamente distribuiti latitudinalmente, dall’arco alpino alle aree più meridionali della penisola. Nell’Italia centro-meridionale prevalgono localizzazioni costiere rispetto a quelle che si riscontrano in aree più settentrionali. Tra le poche segnalazioni primaverili (fig. 17) la maggior parte risulta localizzata in siti tirrenici insulari e costieri. Figura 13. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 19). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 10). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Figura 14. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 31). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 8). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 20. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 5), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Poche le ricatture effettuate all’estero, rispettivamente nel bacino del Mediterraneo, in Francia e Marocco, ed in Europa settentrionale, ancora in Francia e Belgio. Tre di queste segnalazioni derivano da inanellamenti effettuati in primavera nel corso del PPI, mentre gli altri due dati sono autunnali, dall’Italia settentrionale. Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 18. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 5). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 21. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 6) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
Figura 19. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
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Luì verde - Phylloscopus sibilatrix
Altrettanto numericamente scarsi sono i dati raccolti entro i confini nazionali ed anche in questo caso derivanti primariamente da inanellamenti su isole tirreniche. Queste poche
segnalazioni non consentono di mettere in luce chiari andamenti di movimento attraverso il Paese.
The Wood Warbler is a regular breeder and an abundant passage migrant in Italy, with occasional winter records. An estimated population between 10,000-50,000 pairs breeds across a fragmented range from the Alps and Prealps southwards along the Apennines. A total of 28,205 birds have been ringed between 1982-2003, with a clear increase from the late ‘80ies which is explained by the development of PPI activities, given the prevalence of spring birds within the national ringing sample. Lower numbers have been recorded more recently. Most of the ca. 10% autumn birds are ringed in inland areas in the north, from Friuli through Veneto and Lombardy. The bulk of the spring records originate from Tyrrhenian coastal areas and islands. A sample of 51 foreign recoveries is available, with an increase from the ‘30ies till a peak in the early ‘60ies followed by a progressive decline in frequencies. Data on Italian ringed birds are mainly concentrated from the ‘90ies. Most recoveries in Italy refer to dead birds due to deliberate taking by man, followed by live controls by ringers. The species is protected in Italy since 1967. Circumstances are known for only two birds reported from abroad, both controlled by ringers. Most recoveries are in the post-nuptial period, with earliest scanty records in July and an increase in August, with highest values in the first decade of September and a marked decline in October. Analyses of firstcapture data confirm highest totals and values of relative abundance in the last decade of August and first of September. Spring foreign recoveries increase from March till a peak in the
second decade of May. Also in this case first-capture data largely confirm the pattern, with peaks in numbers and abundance in the first decade of the month. Both in spring and autumn birds ringed in Italy show a progressively declining average wing length. In spring Wood Warblers show very poor average physical conditions, while post-nuptial birds reach ca. 1/3 of fat birds in August, and up to over 60% of cases in September. Also this species seems to reach departure conditions towards Africa while in Italy. Most of the ringing sites abroad are N from Italy (as confirmed also by data from the breeding season), with a high proportion in northern-central Europe and eastern areas around the Baltic, where coastal and island sites prevail. Data from the UK represent a significant part of the sample of recoveries abroad of chicks ringed in that country. Although the species is known to move extensively also towards SE, in our case the main movements are from N-NE, as confirmed also by the few direct autumn recoveries. Recovery sites are widely distributed across latitude, from the Alps to the southern regions and Sicily. Coastal areas prevail south of the Apennines, as for most of the spring recoveries. The few recoveries abroad are within the Mediterranean, in France and Morocco, and in northern Europe (France and Belgium); three of these data refer to birds ringed in spring, two in autumn in northern Italy. Also the scanty national recoveries mainly originate from spring ringing on Tyrrhenian islands and fail to show clear patterns of movement.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
LUÌ
PICCOLO (Phylloscopus collybita) [13110]
COMMON
CHIFFCHAFF
Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae)
Il Luì piccolo è ampiamente diffuso in tutta l’area di foresta temperata e boreale. È specie politipica e migratrice a corto e medio raggio. La maggior parte degli individui delle popolazioni occidentali svernano nella porzione più meridionale dello stesso areale riproduttivo (regioni mediterranee) e nell’Africa sub-sahariana. Le popolazioni settentrionali ed orientali sono invece completamente migratrici e svernano in aree comprese tra l’Africa orientale e l’India settentrionale. Tranne che per tendenze negative riscontrate durante l’ultimo decennio del secolo scorso in Francia ed in minor misura in Scandinavia, la demografia della specie in Europa mostra, positivamente, condizioni di stabilità. In Italia è nidificante, migratore regolare e svernante. Ampiamente diffuso, nidifica ovunque ad eccezione di alcune aree della Pianura Padana, della Puglia e di tutta la Sardegna, con una popolazione complessiva stimata in 300.000-800.000 coppie.
siti costieri ed anche insulari e ciò non sorprende, visti gli intensi movimenti di attraversamento del Mediterraneo in relazione all’importante ruolo ricoperto dal Nordafrica quale area di svernamento intra-paleartica. Le catture si riferiscono essenzialmente ai periodi di migrazione primaverile (tra fine febbraio e fine maggio) ed autunnale (tra fine settembre e metà novembre), con basse percentuali in corrispondenza della stagione riproduttiva e buoni numeri nel corso dello svernamento. Nonostante il numero più alto di soggetti inanellati in autunno, valori superiori negli indici di abbondanza si registrano in primavera, quando la specie si concentra sensibilmente in aree di sosta idonee.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 60.484). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali degli inanellamenti hanno visto un incremento costante a partire dagli anni ’80 e quindi, in modo ancor più netto, nel corso degli anni ’90 quando la seconda metà del decennio ha visto anche il superamento della soglia dei 4-5.000 soggetti marcati. Numeri importanti hanno comunque caratterizzato anche gli anni più recenti del periodo qui considerato. L’Italia vede la compresenza di sottospecie diverse di Luì piccolo ed interessanti studi basati proprio sull’attività di inanellamento hanno portato, ad esempio, alla scoperta di aree importanti di presenza e svernamento del Luì piccolo siberiano P. c. tristis (Helbig et al. 1996; Sangster et al. 2002). In questa nostra analisi delle ricatture non ci è stato tuttavia possibile considerare separatamente le diverse sottospecie che abitano e transitano nel nostro Paese poiché, sia in Italia che all’estero, nella fase di inanellamento solo raramente il rilievo dei caratteri fisiologici e biometrici viene accompagnato dalla determinazione della sottospecie d’appartenenza.
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Specie ad ampia valenza ecologica, il Luì piccolo risulta catturato in tutte le regioni nelle quali siano state effettuate attività di inanellamento, con numeri che rispecchiano la distribuzione geografica dello sforzo di campionamento. Nelle regioni settentrionali i vasti numeri di uccelli inanellati si riferiscono primariamente alle fasi autunnali ed invernali. Nell’Italia peninsulare spiccano i campioni raccolti su
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Luì piccolo - Phylloscopus collybita
Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Est-Ita 144 142 292 132 711 1190 582 637 2497 2974 244
Ita-Est 26 26 312 884
Ita-Ita 86 35 737 1251 274
754
238
2334 1328
799 4461 1251
di soggetti marcati, con frequenze crescenti di segnalazioni a partire dagli anni ’80 e massimi raggiunti negli anni ’90.
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Sia gli inanellamenti esteri che italiani si distribuiscono essenzialmente tra giovani ed adulti, mentre solo occasionali sono i dati riferiti all’inanellamento di pulcini.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 177). Condizioni note 166 (93.8%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. L’andamento storico della ricatture rispecchia le modalità principali di segnalazione. Un primo incremento dagli anni ’30 agli anni ’60 si riferisce primariamente a soggetti abbattuti. Il calo successivo può essere spiegato con la protezione legale della specie, a partire proprio dalla fine degli anni ’60. Più di recente le segnalazioni crescono nuovamente, in relazione alle più intense attività di inanellamento della specie. I dati relativi ad uccelli marcati in Italia hanno un andamento storico che rispecchia invece quello dei numeri
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 177). Circostanze note 131 (74%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Appena più della metà del campione è rappresentato da soggetti morti, e gli abbattimenti e le catture dirette risultano la principale fonte di segnalazione. Anche l’inanellamento però riveste un ruolo molto importante nel fornire dati di presenza di soggetti marcati, rappresentando infatti la
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
prima circostanza di ritrovamento. Ciò è ancora più evidente nel caso delle osservazioni all’estero, caratterizzate primariamente da controlli di uccelli vivi da parte di inanellatori. Tre le cause di morte comunque anche all’estero prevalgono le azioni antropiche dirette.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 26). Condizioni note 24 (92.3%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 126). Phenology of foreign recoveries in Italy. Le ricatture estere si distribuiscono in Italia in gran parte dell’anno, ad eccezione delle fasi prettamente riproduttive. Le prime segnalazioni si hanno in settembre e crescono nettamente di frequenza in ottobre, quando con la decade centrale si registra il massimo annuale, ed i valori si mantengono molto elevati fino alla prima decade di novembre. Un successivo rapido calo viene seguito da un nuovo modesto incremento in dicembre. Questo andamento stagionale è ampiamente confermato dai dati di inanellamento su scala nazionale; ottobre risulta essere il mese di massima abbondanza della specie, con l’indice relativo che raggiunge il proprio massimo annuale, insieme ai totali di uccelli catturati, nella decade centrale. In gennaio le ricatture tornano a diminuire, mentre i movimenti di ritorno sembrano più intensi in marzo ed aprile. Gli inanellamenti, che interessano ovviamente non solo soggetti esteri ma anche luì delle popolazioni italiane, indicano un incremento progressivo dell’indice di abbondanza sin da febbraio, con movimenti intensi in marzo, quando l’ultima decade vede il massimo sia dell’indice che del numero assoluto di uccelli inanellati. I valori di abbondanza suggeriscono l’esaurirsi delle fasi di migrazione primaverile con la fine di maggio, vista la presenza di contingenti tardivi di migratori anche in fasi stagionali avanzate.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 26). Circostanze note 18 (69.2%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 181). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
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Luì piccolo - Phylloscopus collybita
Figura 14. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 126). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 142). Movements towards Italy. Nell’ambito di una vasta area geografica di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia, la massima parte dei dati riguarda i settori direttamente a Nord del nostro Paese, con Germania, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera e Slovenia quali Paesi maggiormente rappresentati. Prevalgono quindi gli spostamenti su breve distanza, pur a fronte di distanze considerevoli coperte dalle latitudini settentrionali europee, superiori anche ai 1.000 km, in una specie che si caratterizza per un comportamento migratorio non particolarmente marcato in gran parte delle popolazioni paleartiche. I siti di ricattura interessano vaste aree italiane; si notano concentrazioni di ricatture nelle regioni settentrionali, dal Friuli verso Ovest soprattutto lungo la fascia prealpina. Meno rappresentate le aree di pianura aperta. Più a Sud registriamo alte frequenze di dati lungo la costa tirrenica, a partire dalla Liguria e quindi in Toscana, dove numerose sono anche le localizzazioni interne. Anche le aree centrali e meridionali tirreniche sono interessate, con dati occasionali più a Sud della Campania. Meno importante appare la costa adriatica, con frequenze relativamente maggiori in Emilia e nella Marche e singoli dati dalla Puglia. L’importante ruolo di area di svernamento per la specie rivestito dagli ambienti mediterranei risulta dall’alta frequenza di segnalazioni dalla Sardegna occidentale e meridionale, isola dalla quale il Luì piccolo manca come nidificante. Occasionali invece le osservazioni in Sicilia.
Figura 15. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 3). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli. Sole tre le segnalazioni di pulcini, due tedesche e la terza dalla Scozia; quest’ultima rappresenta una delle localizzazioni più orientali per i luì piccoli marcati nel Regno Unito. A fronte della scarsezza di dati riferiti a pulcini, più consistente è il campione degli uccelli marcati o segnalati in periodo riproduttivo (fig. 16), la cui distribuzione evidenzia l’importanza dell’Europa centro-orientale quale area di origine delle popolazioni che frequentano l’Italia nel corso della migrazione e dello svernamento.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
La gran parte dei soggetti segnalati in autunno risulta inanellata nelle fasi autunnali, ed un’alta frequenza di casi riguarda ricatture dirette (fig. 18). Le segnalazioni si concentrano nelle regioni settentrionali, con pochi casi a Sud degli Appennini, in Toscana, Marche e Sardegna. Le fasi del più intenso transito autunnale vedono la crescita progressiva della frequenza di soggetti grassi, con livelli che raddoppiano tra la terza decade di settembre e la prima di novembre, quando si supera il 50% dei soggetti esaminati. In questo periodo gli adulti mostrano livelli di grasso di riserva leggermente superiori ai giovani dell’anno. Le medesime fasi stagionali mostrano anche l’incremento nella lunghezza alare media, suggerendo la presenza di uccelli appartenenti a popolazioni geografiche diverse.
Figura 16. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 32). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 23). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
Numerose le segnalazioni invernali (fig. 19), le quali mostrano una distribuzione geografica nettamente più meridionale rispetto a quella autunnale, a suggerire come i contingenti presenti si siano spostati verso aree più mediterranee. Il superamento di vasti bracci di mare verso importanti siti di svernamento viene confermato anche dalla frequenza di segnalazioni in Sardegna. Le condizioni fisiche dei luì piccoli presenti in Italia in questi mesi si caratterizzano, a conclusione dei movimenti autunnali, per un nuovo incremento nella frequenza di soggetti grassi, quale adattamento ai rischi potenziali legati alle condizioni ecologiche invernali.
Figura 17. Distribuzione spaziale delle località estere di inanellamento o ricattura riferite alle pentadi del periodo di nidificazione di soggetti (pulli, giovani o adulti) marcati o segnalati in Italia in un qualsiasi periodo dell’anno (n = 32). Spatial distribution abroad of ringing/recovery localities during the breeding season for birds (pulli, juveniles or adults) ringed/recovered in Italy in any period of the year.
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Luì piccolo - Phylloscopus collybita
ti in primavera mostrano un progressivo incremento stagionale, ad indicare il transito più tardivo di popolazioni più settentrionali.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 43). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi della migrazione primaverile o della nidificazione dello stesso anno di cattura (n = 2). Direct spring recoveries. Foreignringed birds recovered in Italy during the spring migration period of the same year of ringing.
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 22). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le segnalazioni all’estero si distribuiscono in gran parte del ciclo annuale, con una prevalenza delle fasi di migrazione primaverile. Nel complesso esse hanno una distribuzione più occidentale rispetto a quella dei siti esteri di inanellamento degli uccelli ricatturati in Italia ed interessano primariamente il bacino del Mediterraneo, dalle coste francesi, ad isole ed aree costiere spagnole, al Nordafrica. I siti di inanellamento autunnali sono distribuiti essenzialmente in Italia settentrionale, quelli primaverili più ampiamente attraverso la penisola e le isole (figg. 23-25).
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 36). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period. Molto ampia su base latitudinale la distribuzione delle ricatture primaverili, con un’alta incidenza di comparti costieri, sia sul versante tirrenico che adriatico, ed insulari tirrenici. Le aree nordafricane rappresentano ambienti della massima importanza quali siti di svernamento di popolazioni che in primavera si trovano ad attraversare il Mediterraneo centrooccidentale dirette verso Nord. Importanti movimenti in tal senso sono confermati dalle due sole ricatture dirette, rispettivamente da Malta in Lombardia e dalla costa catalana a quella occidentale sarda, in quest’ultimo caso secondo direttrici inattese. Le dimensioni alari dei soggetti inanella-
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy. Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n = 22), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 22). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 26). Recoveries abroad of birds ringed in Italy.
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Luì piccolo - Phylloscopus collybita
Movimenti Italia- Italia — Movements within Italy
Figura 27. Individui inanellati in Italia in qualsiasi periodo e ricatturati all’estero durante le pentadi del periodo di nidificazione (tutti i record) (n = 6). Birds ringed in Italy in any period of the year and recovered abroad during the breeding period (all records).
Figura 29. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 35). National recoveries of birds ringed in Italy.
Le segnalazioni in periodo di nidificazione originano tutte da inanellamenti primaverili ed offrono conferma della presenza, nel nostro Paese, di uccelli appartenenti sia a popolazioni dell’Europa centro-meridionale, sia nidificanti a latitudini elevate in Scandinavia. Questi dati confermano una direttrice spiccatamente settentrionale dall’Italia verso le aree di nidificazione.
Figura 28. Individui inanellati in Italia nelle pentadi del periodo di svernamento e ricatturati all’estero nelle pentadi della migrazione primaverile o di nidificazione successive (n = 1). Birds ringed in Italy diring the winter and recovered abroad during the following spring migration or breeding periods.
Figura 30. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 34) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery.
Questo singolo caso dalla Calabria suggerisce aree di nidificazione relativamente più orientali per soggetti svernanti alle estreme latitudini meridionali italiane.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 31. Ricatture nazionali: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 33). National recoveries of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Le ricatture nazionali suggeriscono una fitta rete di spostamenti nel nostro Paese, con distanze più elevate relative a siti di inanellamento o ricattura posti a latitudini più meridionali lungo la penisola e sulle isole. Un singolo dato entro il medesimo inverno indica uno spostamento verso E-NE nel corso del mese di dicembre (fig. 32).
Figura 32. Ricatture nazionali di individui inanellati e ricatturati in Italia entro lo stesso periodo invernale (n = 1). Movements of birds ringed and recovered in Italy within the same winter.
The Common Chiffchaff is a widespread breeder and a common passage migrant and winter visitor in Italy. An estimated population between 300,000-800,000 pairs is widely distributed across the whole mainland and in Sicily, only lacking from Sardinia and some areas of the Po plain and Apulia. A total of 60,484 birds have been ringed between 19822003, with a first increase in totals in the late ‘80ies and a more marked one during the ‘90ies, when up to over 5,000 birds have been annually ringed. Different subspecies are recorded in Italy, and intense ringing projects have been devoted to the winter ecology of the Siberian Chiffchaff. The present atlas only considers the species level. Chiffchaffs have been ringed in all areas with mist-netting activities in Italy. Large samples in the north mainly refer to autumn and winter birds, while along the peninsula most birds have been ringed in coastal and island sites, given the importance of Mediterranean habitats during the winter and the intense spring movements across the Mediterranean. Highest values of relative abundance refer to spring, where important concentrations are recorded in suitable sites. A sample of 144 foreign recoveries is distributed from the ‘30ies and with a first peak in the ‘60ies, these data mostly referring to dead recoveries. The following decline could be linked to the formal protection of the species in Italy, since 1967. A more recent further increase in numbers correlates with improved ringing efforts. Data referred to the smaller sample of Italian ringed birds have an historical pattern matching the one in increasing ringing efforts. A bit more than 50% of cases refer to dead recoveries, deliberate taking by man representing the main cause of death, while live controls by ringers are the first circumstance. This is even more evident for the smaller sample of data on Italian ringed birds abroad, however deliberate taking is the main cause of death also in this case. Foreign recoveries is Italy are widely distributed during the year, except for the breeding season. Earliest records are in September and frequencies grow in October, when the central decade marks the annual peak, with high values till early November; a decrease is followed by a new partial recovery in December. This pattern matches the one derived from the national set of first-capture data, with the second decade of October marking the highest values of relative abundance. Foreign recoveries decline again in January and indicate more intense return movements in March and April. First-capture data indicate an increase in relative abundance from February, till a peak in the last decade of March, matching the one in ringing totals. The progressive decline in abundance till the end of May confirms a
late end of passage. Within a wide geographical area of connectivity, most birds had been ringed north from Italy, with Germany, Czech Republic, Austria, Switzerland and Slovenia being the most represented countries. In the north of the country most recoveries are located along the Prealps, with lower frequencies in the open Po plain areas. South of the Apennines we have good numbers along the Tyrrhenian and in Tuscany, with quite many records also from inland. Less data originate from the Adriatic. An important role of wintering and staging area is confirmed for Sardinia, despite the species being absent as a breeder. Data from the breeding season show the importance of central-eastern Europe as an area of origin of marked populations recorded in Italy. Most of the birds recovered in autumn had also been ringed in autumn, with a good proportion of direct movements. Recoveries are mainly in the north, with few records from south of the Apennines. During autumn movements birds ringed in Italy show a progressive increase in physical conditions, with frequencies of fat birds doubling between late September and early November, up to nearly 50% of cases, with adults generally overcoming firstyear birds. A progressive increase in average wing length is also recorded, suggesting the passage of birds belonging to different populations. Winter recoveries have a more southerly distribution, suggesting a progressive movement towards more Mediterranean habitats. The active crossing of wide stretches of sea is confirmed by the set of records from Sardinia. Winter months are featured by a new increase in fat stores, as a strategy to contrast potential winter mortality. Spring recoveries are widely distributed across latitudes, with a high frequency from coastal areas and islands. Birds ringed in spring in Italy have a seasonally increasing size, suggesting later movements of more northern populations. Recoveries abroad of birds ringed in Italy show a prevalence of cases during spring. Recovery localities have a more westerly distribution than the ringing sites of foreign birds recovered in Italy, mainly in the Mediterranean and North Africa. Recoveries during the breeding season all originate from spring ringing and confirm return movements in our country of birds breeding both in southern-central Europe and in Scandinavia. A single case from Calabria suggests more eastern origin of birds wintering in the southernmost latitudes of the peninsula. A dense network of national recoveries suggests longer movements from lower latitudes; a single case within a same winter shows an E-NE movement during December.
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LUÌ
GROSSO (Phylloscopus trochilus) [13120]
WILLOW
WARBLER
Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae)
Specie politipica, il Luì grosso è uno di Passeriformi più comuni nel Paleartico occidentale dove è ampiamente diffuso e nidificante a Nord del 45° parallelo. Migratore transsahariano, sverna in un'area del continente africano compresa tra il Senegal meridionale, l'Etiopia ed il Sudafrica. Nell’ultimo decennio del secolo scorso le popolazioni europee hanno subito vistosi cali demografici in diversi paesi tra cui Francia, Regno Unito e Scandinavia, ma nel complesso la specie conta una popolazione molto numerosa e la sua conservazione non desta preoccupazioni. In Italia il Luì grosso è presente esclusivamente durante le fasi di migrazione.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 50.478). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali di inanellamento mostrano un netto incremento soprattutto a partire dal 1988, anno di lancio del PPI, con numeri particolarmente elevati negli anni ’90, quando è stata anche superata la soglia dei 5.000 uccelli marcati. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 107 107 347 209 1357 1295 1426 1344 2824 1452 950
Ita-Est 55 55 213 109 1751
Ita-Ita 19 7 776
1636
545
5704 1094 193
775 2113
465
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
La distribuzione dei siti di inanellamento vede la raccolta di campioni numericamente importanti soprattutto nelle regioni centro-orientali dell’Italia settentrionale dove vengono marcati soprattutto uccelli in transito autunnale. A latitudini più meridionali spiccano siti di inanellamento costieri o insulari, fino alle latitudini estreme delle Pelagie, nei quali sono inanellati essenzialmente luì grossi in transito primaverile attraverso il Mediterraneo.
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 114). Circostanze note 96 (84.2%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
Il Luì grosso è protetto in Italia sin dal 1967, cosicchè la percentuale di ricatture legate ad abbattimento o cattura diretti risulta nettamente inferiore a quella prodotta dalle attività di inanellamento.
Le ricatture estere, distribuite a partire già dagli anni ’40, hanno un primo picco nella seconda metà degli anni ’60, per poi diminuire e mostrare un incremento più recente, soprattutto negli anni ’90, legato primariamente a controlli da parte degli inanellatori italiani. I dati relativi ad uccelli inanellati nel nostro Paese hanno una distribuzione più recente, risultando concentrati a partire dagli anni ’90.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 54). Condizioni note 53 (98.1%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known..
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing.
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 54). Circostanze note 46 (85.2%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known. Per le segnalazioni all’estero di uccelli inanellati in Italia si registra una più bassa frequenza di abbattimento e cattura diretta, a fronte di un contributo maggiore legato a cause antropiche diverse.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 114). Condizioni note 107 (93.9%). Finding conditions of foreignringed birds in Italy. Conditions known.
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Luì grosso - Phylloscopus trochilus
Nel nostro campione, i movimenti post-nuziali dei soggetti esteri iniziano a metà agosto, mentre settembre vede la massima parte delle osservazioni, con un massimo stagionale nella decade centrale ed una rapida diminuzione entro la prima metà di ottobre. Il campione nazionale dei dati di inanellamento mostra valori stagionali elevati dell’indice relativo tra la terza decade di agosto e la seconda di settembre. Molto interessanti risultano le indicazioni di presenze invernali della specie in Italia, quali confermate da alcune ricatture tra novembre e gennaio; rari casi di svernamento del Luì grosso in Europa sono soprattutto distribuiti in area mediterranea (Cramp 1992). Le ricatture estere di uccelli in migrazione di ritorno attraverso l’Italia iniziano in marzo, vedono un massimo annuale nella terza decade di aprile e si esauriscono a metà maggio. Il vasto insieme nazionale degli inanellamenti primaverili indica anch’esso aprile quale mese della massima intensità di transito, con un picco annuale sia nei totali di uccelli inanellati, sia dell’indice relativo di abbondanza nella terza decade del mese.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 159). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 15). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records). La curva mostra un andamento progressivo che non pare mettere in luce picchi particolari di mortalità, stante anche la prevalenza, tra le ricatture esaminate, di uccelli controllati da inanellatori e quindi rilasciati. Da segnalare la ricattura di un Luì grosso a quasi due anni dall’inanellamento.
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements
I siti di inanellamento esteri si distribuiscono in un’area geografica che interessa la massima parte dell’Europa continentale, con pochi soggetti marcati nei singoli Paesi, mentre campioni più consistenti provengono dall’area baltica e dalla Scandinavia, con la Svezia quale Paese in assoluto maggiormente rappresentato. Nell’ambito di rotte di migrazione con direttrici primarie autunnali verso SW, l’Italia viene ad ospitare alcune delle segnalazioni più sud-orientali per Paesi quali Norvegia o Danimarca. Le località italiane di ricattura sono suddivise tra le regioni settentrionali nella fascia prealpina e, a Sud degli Appennini, soprattutto in siti costieri ed insulari tirrenici, dove le segnalazioni scaturiscono primariamente da controlli da parte di inanellatori impegnati nelle attività del PPI (fig. 14).
Movimenti estero – Italia — Movements towards Italy
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 102). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 4). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 107). Movements towards Italy.
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 102). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 35). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season. I dati relativi alle fasi riproduttive indicano il Baltico e l’Europa continentale centro-orientale quali aree di origine delle popolazioni marcate che vengono segnalate in Italia.
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Luì grosso - Phylloscopus trochilus
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 45). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Figura 20. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 7). Winter recoveries (all). Foreignringed birds recovered in Italy during the winter period.
Le segnalazioni autunnali sono concentrate nelle regioni settentrionali, soprattutto nell’area che comprende Friuli, Veneto e Lombardia. Lungo la penisola le poche osservazioni sono primariamente costiere. Le numerose segnalazioni dirette confermano una rotta prevalente NE-SW, a fronte di pochi spostamenti nettamente N-S (fig. 20). Da aree poste più direttamente a settentrione del nostro Paese i luì grossi tendono infatti a spostarsi anch’essi verso SW, non intercettando quindi i nostri confini. Il campione di dati di inanellamento in Italia mostrano un progressivo aumento stagionale nelle dimensioni alari medie, che crescono in agosto e settembre, ma tornano a diminuire in ottobre. Di pari passo crescono in modo marcato le frequenze di soggetti grassi ed il peso medio, il quale raggiunge il massimo annuale nella terza decade di settembre. Adulti e giovani hanno andamento stagionale simile riguardo il peso medio, ma i primi raggiungono più precocemente livelli ponderali elevati, anticipando i giovani nella partenza verso l’Africa.
Figura 21. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione primaverile di qualsiasi anno (n = 50). Spring recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the spring migration period.
Figura 19. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 24). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
I rari casi invernali sono localizzati in aree diverse del nostro Paese, dalle regioni settentrionali a siti costieri sui due versanti della penisola (fig. 20). I dati primaverili sono anch’essi suddivisi tra le regioni settentrionali ed i contesti costieri ed insulari tirrenici (fig. 21); anche in questo caso si rileva una forte connettività con aree poste direttamente a Nord del nostro Paese. Le ricatture da isole spagnole indicano rotte di ritorno con forte componente W-E attraverso il Mediterraneo. Le fasi di transito primaverile vedono una netta diminuzione stagionale sia nelle lunghezze alari medie sia nel peso. Stante il netto dimorfismo sessuale su base dimensionale, tale andamento potrebbe essere spiegato in base a strategie di migrazione differenziale dei sessi. Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 24. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n = 55). Recoveries abroad of birds ringed in Italy. Le ricatture all’estero di luì grossi inanellati in Italia si distribuiscono nelle varie fasi del ciclo annuale, con una prevalenza per quelle di migrazione primaverile. La distribuzione geografica dei siti di segnalazione conferma ampiamente l’area di connettività già descritta, alla quale si aggiungono siti posti a latitudini meridionali rispetto al nostro Paese, ivi comprese aree sub-sahariane.
Figura 22. Fenologia delle ricatture effettuate all’estero di individui inanellati in Italia (n = 50). Phenology of recoveries abroad of birds ringed in Italy.
Figura 23. Paesi esteri di ricattura degli individui inanellati in Italia. Countries of recovery of birds ringed in Italy.
Figura 25. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 50), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records).
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Luì grosso - Phylloscopus trochilus
Le segnalazioni originano da inanellamenti autunnali in Italia settentrionale, i quali producono le poche osservazioni autunnali dal Mediterraneo occidentale, e primaverili in area tirrenica. La distribuzione geografica e stagionale delle località di ricattura indica l’esistenza di strategie di migrazione ad arco, con direttrici NE-SW in autunno attraverso l’Italia settentrionale, e spostamenti marcatamente S-N in primavera, i quali comportano l’attraversamento di vasti bracci di mare nel Tirreno, verso aree di nidificazione collocate in Scandinavia e nel Baltico.
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 26. Ricatture all’estero di individui inanellati in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 50). Movements abroad of birds ringed in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time. Figura 27. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 7) con fenologia di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with phenology of ringing and recovery (all records). Le poche ricatture nazionali mostrano spostamenti considerevoli, suggerendo rapidi movimenti attraverso la penisola da parte di uccelli in migrazione attiva.
The Willow Warbler is a common passage migrant in Italy. A total of 50,478 birds have been ringed between 1982-2003, with a positive trend starting in 1988, when the PPI was launched, and with highest numbers in the ‘90ies, when up to over 5,000 have been annually ringed. Ringing sites are mainly distributed in the central-eastern regions of continental Northern Italy, where mainly autumn migrants are ringed. South of the Apennines largest ringing samples are collected in coastal areas and on islands, southwards till the Pelagie; on these sites the vast majority of ringed birds are represented by spring passage migrants crossing the Mediterranean. A sample of 107 foreign recoveries is available, with a first peak in the late ‘60ies, followed by a decline and a new increase in the ‘90ies, when also data from Italian ringed birds have their highest frequencies. The Willow Warbler is a protected species in Italy since 1967, and the contribution of deliberate taking to the main sample of recoveries is smaller than the one offered by live controls by ringers. Killed birds represent an even smaller percentage of cases for recoveries abroad of birds ringed in Italy, where ringing controls produce again the bulk of cases. Earliest post-nuptial records of foreign ringed birds in Italy are in mid-August, the bulk of recoveries being in September, with a seasonal peak in the central decade and a fast decline in October. The national set of first-capture data shows seasonally high values of relative abundance between the last decade of August and mid-September. Scanty recoveries between November and January confirm rare wintering cases of Willow Warblers in Europe, recorded especially within the Mediterranean. Foreign recoveries of birds in return migration are recorded starting in March, with an annual peak in frequencies in the last decade of April, fading out in mid-May. First-capture data confirm April as the period of highest migration intensity, with an annual peak of both ringing totals and relative abundance in the last decade of the month. Birds recovered in Italy have been ringed in a vast geographical area involving most of continental Europe, with few data from the different countries, while larger samples originate from the Baltic and Scandinavia, Sweden being by far the most represented country. Within main routes primarily heading SW across Europe, Italy represents the south-eastern distribution limit for recoveries from countries like Norway or Denmark. Data from the breeding season confirm the Baltic and central-eastern Europe as areas of origin of the marked populations reported from Italy. Autumn recoveries are concentrated in the Northern regions, from Friuli to Veneto and Lombardy, while the few records from south of the Apennines are mainly in coastal areas. Direct movements confirm a main NE-SW route involving our country, with few birds coming directly from the north. The national set of first-capture autumn data in Italy shows an increase in wing length between August and September, with a decline in October,
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
aside to progressively higher frequencies of fat birds and average body mass, the latter reaching its peak values in the last decade of September. Adults and juveniles have similar patterns in average body mass, the former however reaching departure levels earlier than first-year birds. The rare wintering events are distributed in different areas of the country, from the north to coastal areas on both sides of the peninsula. Spring recoveries are again divided between the continental north and the Tyrrhenian coasts and islands. Original ringing sites indicate again a strong connectivity mainly with areas due north from Italy. Data from Spanish islands suggest return movements across the Mediterranean with a marked W-E component. Birds ringed in spring in our country show a clear seasonal negative pattern in average wing length and body mass, which could be explained based on differential migration of sexes, given the strong sexual size dimorphism. The distribution of recovery sites abroad of birds ringed in Italy largely confirms the main area of connectivity, expanding it towards southern latitudes from Italy, including areas of sub-Saharan Africa. Recoveries originate from birds ringed in autumn across northern Italy and in spring in Tyrrhenian coastal areas and islands. The geographical and seasonal distribution of these data suggests loop migration strategies involving our country, with main autumn routes with NE-SW direction across continental Italy and more markedly northwards spring movements involving the crossing of vast stretches of sea, towards breeding areas in Scandinavia and the Baltic. The few national recoveries show extended movements, suggesting the presence of birds in active migration across the country. The distribution of elapsed time data does not show marked peaks in mortality, given also the prevalence of live controls by ringers within the main set of recoveries.
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REGOLO (Regulus regulus) [13140] GOLDCREST Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Il Regolo è tipicamente associato alle foreste boreali e temperate dell’Europa centro-settentrionale; circa 1’80% della popolazione paleartica occidentale si riproduce in Russia, Fennoscandia e Germania. Specie politipica a distribuzione eurasiatica, è residente e migratrice diurna e notturna a breve raggio. La sottospecie nominale sverna all’interno ed a Sud dell’areale riproduttivo, abbandonando completamente solo i settori più settentrionali dell’areale riproduttivo. Nonostante si siano registrati cali demografici in Paesi quali Svezia e Germania, la popolazione europea viene considerata in positivo stato di conservazione. In Italia è nidificante diffuso sull’arco alpino generalmente al di sopra dei 1.000 m s.l.m., risultando più localizzato lungo la dorsale appenninica, dove raggiunge le estreme latitudini meridionali calabre. Strettamente legato ad associazioni a conifere, lo si trova anche in aree urbane, nelle quali frequenta anche quote più basse. La popolazione italiana è stimata tra 200.000-400.000 coppie.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 22.536). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali risultava molto bassi negli anni ’80, con un incremento rilevato nei primi anni ’90. Nella seconda metà di questo decennio, di pari passo con il progressivo incremento delle attività di inanellamento in Italia, basate su campionamenti effettuati in ambienti diversi con mist-nets, si supera per la prima volta la soglia dei 1.000 soggetti inanellati. Questi valori crescono ulteriormente dalla fine degli anni ’90, verosimilmente anche in relazione alle attività del Progetto Alpi, che vedono una fitta rete di siti attivi proprio in contesti geografici e stagionali idonei per la specie. Il massimo assoluto nel periodo considerato si ha nel 2001 con quasi 4.000 regoli inanellati in Italia. La massima parte dei dati si riferisce alla migrazione autunnale, intensa nel periodo settembre-novembre. I movimenti primaverili paiono molto più modesti da un punto di vista numerico ed hanno luogo tra metà marzo e metà aprile, periodo in cui si registrano anche discreti indici di abbondanza relativa. Nel corso della primavera si nota un passaggio anticipato dei maschi rispetto alle femmine anche in questa specie di migratore intra-paleartico. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003). Le regioni settentrionali vedono la massima proporzione dei regoli inanellati in Italia. In particolare, l’intera fascia prealpina dal Friuli sino al Piemonte occidentale ha prodotto importanti campioni di dati. Molti regoli sono marcati anche in contesti costieri dell’Alto Adriatico, come nell’area del Delta del Po e delle lagune venete. A Sud degli Appennini gli inanellamenti risultano numericamente molto più ridotti, ma distribuiti sia in aree costiere che interne. L’importante transito attraverso il Mediterraneo viene indirettamente confermato anche dalle catture effettuate sulle due isole maggiori e su un buon numero di isole minori nelle quali il Regolo non nidifica.
Est-Ita 68 68 128 76 1367
Ita-Est 4 4 100
Ita-Ita 5 1 44
694
25
1334
654
25
2885 754 76
1187 208
25 44
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 69). Condizioni note 64 (92.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 69). Circostanze note 50 (72.5%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods.
La specie è protetta in Italia sin dalla metà degli anni ’60. Ciononostante è importante la percentuale delle ricatture dovute proprio ad abbattimento o cattura. Peraltro va considerata la frequenza del Regolo in aree di massima distribuzione di impianti tradizionali di cattura (es. roccoli e bresciane nella fascia prealpina), il che potrebbe spiegare la presenza di questi casi. Nel complesso comunque l’inanellamento contribuisce in maniera importante alle segnalazioni, mentre meno importanti sono cause diverse, tra cui la predazione operata da gatti domestici. Questi predatori sono alla base anche di una delle tre sole ricatture italiane all’estero.
I primi dati esteri in Italia si riferiscono alla seconda metà degli anni ’50. Successivamente le frequenze di ricattura mostrano un incremento con un massimo con i primi anni ’70, seguito da una diminuzione e da un nuovo aumento, legato primariamente ad attività di inanellamento, con l’inizio degli anni ’90. Stante anche la distribuzione storica degli inanellamenti in Italia, le ricatture relative a nostri anelli si collocano in fasi storiche nettamente più recenti.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Condizioni note 4 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known. Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. I movimenti autunnali di regoli in Europa settentrionale sono molto importanti e sono la ragione della prevalenza osservata di giovani dell’anno tra gli inanellamenti esteri.
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Regolo - Regulus regulus
al. 1999; Licheri & Spina 2002) mostrano un andamento leggermente anticipato, con alti numeri di catture già nella decade centrale di ottobre e la conferma di un massimo, sia numerico che di abbondanza relativa nell’ultima decade del mese. Un nuovo decremento, relativo a numeri di segnalazioni molto ridotti, si ha in gennaio e quindi fino alle fasi del transito primaverile. La migrazione di ritorno vede valori di abbondanza comunque modesti comparati a quelli autunnali, con una tendenza all’aumento nelle ultime due decadi di marzo. In primavera i maschi anticipano le femmine nel transito attraverso l’Italia. Sulla base di un notevole dimorfismo sessuale su base dimensionale, le lunghezze alari mostrano modesta variabilità nel corso delle fasi più intense della migrazione autunnale. Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 4). Circostanze note 3 (75%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known..
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 69). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 12. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 11. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 64). Phenology of foreign recoveries in Italy. Figura 13. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 68). Movements towards Italy.
A parte un caso singolo riportato all’inizio di settembre, le ricatture si hanno a partire da ottobre, con un aumento repentino nel mese ed un massimo annuale nella terza decade. Valori ancora elevati si registrano nella prima di novembre ed un successivo rapido calo prosegue in dicembre. I dati di inanellamento su scala nazionale (Macchio et
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 64), con fenologia di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with phenology of ringing and recovery. Figura 16. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 36). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
Due le principali aree geografiche di inanellamento dei regoli segnalati in Italia, rappresentate rispettivamente dal Baltico e dai Balcani. Nell’ambito di movimenti autunnali quantitativamente molto importanti nell’area baltica e quindi lungo le coste dell’Europa, che portano i regoli a seguire direzioni NE-SW, vediamo inanellamenti sia negli arcipelaghi finlandese e svedese che lungo le coste meridionali baltiche. A fronte di singoli soggetti marcati nei Paesi dell’Europa centro-settentrionale, si nota un campione più consistente dall’area vicina ai confini tra Croazia, Bosnia e Serbia. In Italia le segnalazioni si concentrano, analogamente a quanto rilevato per gli inanellamenti nazionali, lungo la fascia prealpina, ad Est dal Friuli e fino alla Lombardia. Scendendo lungo la penisola le segnalazioni si fanno nettamente meno numerose e più ampiamente distribuite tra Emilia-Romagna, Liguria, Toscana. Divengono quindi davvero rare a latitudini più meridionali, con singole osservazioni in Lazio e Puglia, fin quasi all’estremità Sud della Regione. Questi dati sono comunque molto interessanti in quanto rappresentano alcune delle localizzazioni più meridionali per le popolazioni di Regolo provenienti dall’Europa settentrionale. La localizzazione dell’Italia alle latitudini meridionali dell’areale di svernamento contribuisce a spostamenti davvero rilevanti per una specie di dimensioni così ridotte, fino ad oltre 2.000 km dai siti di inanellamento.
Figura 17. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale dello stesso anno di cattura (n = 26). Direct autumn recoveries. Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period of the same year of ringing. Una percentuale rilevante delle ricatture si riferisce alla migrazione autunnale (fig. 16), e tra queste molte sono le riprese dirette, le quali confermano come l’Italia sia raggiunta primariamente da soggetti che giungono da NE, con il Baltico quale area della massima importanza. In autunno
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 64). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
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Regolo - Regulus regulus
i regoli presenti in Italia mostrano una tendenza positiva all’incremento della frequenza di soggetti grassi, con valori massimi proprio in coincidenza con le fasi di più intenso transito, tra ottobre e novembre. La percentuale di uccelli grassi non supera comunque il 25% del campione nazionale analizzato (Licheri & Spina 2002).
Movimenti Italia - estero — Movements from Italy
Figura 19. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (tutti i record) (n= 4), con date, fenologia di inanellamento e tempo trascorso alla ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates, phenology of ringing and time elapsed to recovery (all records).
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi invernali di qualsiasi anno (n = 28). Winter recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the winter period.
Le quattro ricatture italiane all’estero sono tutte avvenute a breve distanza di tempo dall’inanellamento. Due di queste risultano di particolare interesse, in quanto relative a soggetti inanellati in Lombardia in ottobre e segnalati, rispettivamente dopo 3 e 31 giorni, in Francia centro-orientale ed in Germania settentrionale. Questi dati indicano spostamenti anche importanti, nel corso dell’autunno, verso quadranti settentrionali rispetto all’Italia. Un soggetto marcato in novembre lungo la costa adriatica tra Emilia e Veneto è stato segnalato, nella primavera successiva, in una stazione di inanellamento posta sul versante occidentale del Golfo di Danzica in Polonia.
In inverno le ricatture mostrano una maggiore frequenza nelle aree occidentali della penisola, e questa differenza rispetto all’autunno appare evidente soprattutto per regioni quali Piemonte e Toscana. Nel corso dell’inverno le frequenze di soggetti grassi diminuiscono ed anche il peso medio, che già mostra tendenze negative nel corso delle stesse fasi di migrazione autunnale, continua a scendere leggermente ma progressivamente (Licheri & Spina 2002).
Movimenti Italia - Italia — Movements within Italy
Figura 20. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1). National recoveries of birds ringed in Italy. Una sola segnalazione entro i confini nazionali mostra uno spostamento verso NE tra il tardo ottobre e l’inizio di dicembre, suggerendo movimenti, sebbene su scala quasi locale, anche nell’autunno inoltrato ed in inverno.
373
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
The Goldcrest is a regular and abundant passage migrant and winter visitor in Italy, where an estimated population between 200,000-400,000 pairs breeds extensively on the Alps above 1,000 m a.s.l., being more localised along the Apennines, where it reaches the southernmost latitudes in Calabria. A total of 22,536 birds have been ringed between 1982-2003, with a first increase in the early ‘90ies and the threshold of 1,000 birds being overcome for the first time later in the decade. The launch of the Progetto Alpi in 1997 has led to higher numbers in 2000 and 2001, when nearly 4,000 birds were ringed. Most birds are ringed in northern Italy along the Prealps, from Friuli westwards to Piedmont. Good ringing samples originate also from coastal areas like in the Po Delta in the northern Adriatic. South of the Apennines we find a prevalence of coastal areas, while birds ringed on islands confirm sea crossing mainly in spring. A total of 68 foreign recoveries is distributed from the late ‘50ies, with an increase till the early ‘70ies, followed by a decline leading again to higher numbers, originating from ringing controls, in the ‘90ies. The smaller sample of data on Italian ringed birds is concentrated from the ‘80ies. The species is protected in Italy since the mid-‘60ies; however we have an important percentage of dead recoveries due to deliberate taking by man. The Goldcrest is a very common migrant in those areas once hosting the highest densities of traditional trapping plans, which might explain these recoveries. Ringing offers an important contribution, followed by a series of diverse causes, including domestic predators. Apart from one single case in September, foreign recoveries is Italy start in October, with an annual peak in the last decade and high frequencies still in the first of November and a fast decline till December. The national set of first-capture data show an earlier pattern, with high numbers of ringed birds in the central decade of October, although relative abundance reaches its highest in the last
decade of the month. Recoveries decrease again in January, continuing into spring. The index of relative abundance calculated based on birds ringed in Italy shows low values in spring when compared to autumn. A differential migration of sexes is observed in spring, males preceding females. Goldcrests reported in Italy have been ringed in two main areas, namely the Baltic and the Balkans. Within most intense autumn movements along the Baltic coasts following NE-SW routes, we have recoveries of birds ringed in these areas, as well as on the Finnish and Swedish archipelagos. A number of short-distance movements originate from Croatia, Bosnia and Serbia. Recovery sites in Italy are concentrated along the Prealps, manly between Friuli and Lombardy. South of the Apennines we have less and more scattered observations in Emilia-Romagna, Liguria, Tuscany, with single records further to the south. These data represent some of the longest displacements for Goldcrests ringed in northern Europe, up to over 2,000 Km. Autumn recoveries make the bulk of cases, among which several direct movements confirming the Baltic as an area of primary importance for birds recovered in Italy. Goldcrests show a positive seasonal trend in the frequency of fat birds in autumn, with highest values matching the most intense migration periods, however never exceeding 25% of cases. Winter recoveries have a higher frequency of cases in the west of the country. Both the frequency of fat birds and the average body mass as recorded from first-capture winter data progressively decline. Two out of the only four recoveries abroad of birds ringed in Italy are direct movements from Lombardy in October, being reported within few days from central-eastern France and northern Germany, respectively, suggesting northwards directions during the autumn. One bird ringed in November along the northern Adriatic has been reported from the Polish gulf of Gdansk in the following spring.
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FIORRANCINO (Regulus ignicapilla) [13150] FIRECREST Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Silvidi (Sylviidae) Specie politipica a distribuzione europea, il Fiorrancino ha areale riproduttivo incentrato sull'Europa centrale e mediterranea. Le popolazioni più numerose sono quelle di Spagna, Francia, Germania, Italia e Romania, ma le densità maggiori si registrano sulle Alpi e nella Germania meridionale. Le diverse popolazioni geografiche mostrano un istinto migratorio variabile, con quelle meridionali che sono principalmente residenti e quelle settentrionali ed orientali che sono essenzialmente migratrici e si dirigono a S ed W per svernare nel Mediterraneo e nei paesi dell’Europa occidentale, dal Portogallo a Gran Bretagna ed Irlanda. Le popolazioni europee mostrano tendenze demografiche stabili o positive. In Italia il Fiorrancino è specie parzialmente sedentaria, migratrice e nidificante. E’ ampiamente distribuito a partire dall’arco alpino, dove è comunque meno abbondante del congenere Regolo, ma risulta ancor più diffuso in ambiti mediterranei peninsulari dove raggiunge le estreme latitudini meridionali. Nidifica anche sulle isole maggiori e su alcune delle isole minori, mentre è assente da gran parte di Pianura Padana, fascia costiera adriatica e Puglia. Alle diverse latitudini il Fiorrancino frequenta sia le associazioni forestali a conifere, soprattutto sulle Alpi fino ad oltre i 1.800 m s.l.m., sia i boschi di latifoglie. La popolazione nazionale è stimata in 300.000-600.000 coppie
tentrionali, dal Friuli alla Lombardia nella fascia prealpina, in aree collinari più centrali in Piemonte. Lungo la penisola le catture hanno prodotto numeri più rilevanti in contesti costieri, sia sul versante tirrenico, sia su quello adriatico, mentre modesti sono gli inanellamenti a Sud della Campania e sulle isole maggiori. A fronte di ciò risultano invece frequenti le catture su diverse delle isole minori, in relazione alle attività collegate al PPI, a conferma di importanti movimenti attraverso il Mediterraneo.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 6.165). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali non raggiungono livelli numerici comparabili a quelli del Regolo. Anche per il Fiorrancino si registra comunque una tendenza storica positiva verso contingenti crescenti di soggetti inanellati, soprattutto a partire dagli anni ’90, con massimi intorno ai 500 uccelli. Le percentuali più rilevanti delle catture si riferiscono rispettivamente alla migrazione primaverile, intensa tra metà marzo e metà aprile, ed ai prolungati movimenti autunnali, compresi tra settembre e novembre. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Gli inanellamenti italiani sono molto ampiamente distribuiti, con campioni particolarmente rilevanti nelle regioni set-
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
375
Est-Ita 1 1 371
Ita-Est 1 1
Ita-Ita 7 1 729
302
164
319
302
164
319
302 371
164
319 868
Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Movimenti e migrazione — Recoveries and movements
Figura 3. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements towards Italy, with dates of ringing and recovery. Si dispone complessivamente di tre soli dati, equamente suddivisi nei tre campioni utilizzati nelle nostre analisi. Il dato estero si riferisce ad una femmina del primo anno marcata in Slovenia a fine ottobre e controllata da un inanellatore in provincia di Bergamo ad un anno di distanza (fig. 3). Un soggetto inanellato in autunno in Trentino è stato invece segnalato in Germania meridionale alla fine di aprile dell’anno successivo, morto per cause antropiche indirette (fig. 4). Infine, l’unica ricattura nazionale, scaturita da attività di inanellamento scientifico, evidenzia spostamenti anche considerevoli tra regioni settentrionali e l’area centrale della penisola (fig. 5).
Figura 5. Ricatture nazionali di individui inanellati in Italia (n = 1) con date di inanellamento e ricattura. National recoveries of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery.
The Firecrest is a regular passage migrant and winter visitor in Italy, where an estimated population between 30,00060,000 pairs breeds from the Alps southwards along the peninsula till the lowest latitudes, on the main islands and on several of the small ones. A total of 6,165 birds have been ringed between 1982-2003, with marked inter-annual variability in numbers and a positive increase in annual totals especially in the late ‘90ies. Most birds are ringed in spring, between mid-March to mid-April, and during the prolonged autumn movements, from September to November. The scanty records available refer to a first-year female ringed in Slovenia and controlled by a ringer in Lombardy after one year, while a bird marked in Trentino in autumn has been found dead due to indirect human causes in southern Germany in the following late April. A single national recovery suggests fairly extended movements between northern Italy and the central area of the peninsula.
Figura 4. Movimenti all’estero di individui inanellati in Italia (n= 1), con date di inanellamento e ricattura. Movements abroad of birds ringed in Italy, with dates of ringing and recovery.
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PIGLIAMOSCHE (Muscicapa striata) [13350] SPOTTED FLYCATCHER Ordine: Passeriformi (Passeriformes) Famiglia: Muscicapidi (Muscicapidae) Specie politipica a distribuzione olopaleartica, il Pigliamosche è presente nel Paleartico occidentale con cinque sottospecie, due delle quali (M. s. striata e M. s. thyrrenica) interessano anche l’Italia. L’ampio areale riproduttivo comprende tutti i paesi europei, parte del Nord Africa e del Medio Oriente, e si estende dal Marocco e dalle coste atlantiche centro-nordeuropee ad oriente fino al Caucaso ed al lago Baikal. Le popolazioni più numerose e le densità maggiori sono riscontrabili nelle regioni dell'Europa centro-settentrionale, mentre la presenza della specie risulta inferiore nei settori più occidentali (Penisola Iberica) e sud-orientali dell’areale distributivo. Migratore notturno a lungo raggio, il Pigliamosche ha areali di svernamento sub-sahariani che si estendono a Sud dell'equatore. Molti individui sono ancora in migrazione in Africa centrale in ottobre-novembre, cosicché la loro permanenza nei quartieri di svernamento subequatoriali è limitata ai soli mesi di dicembre, gennaio e febbraio. I movimenti di ritorno primaverili sono piuttosto tardivi e possono proseguire anche fino agli inizi di giugno. Negli ultimi decenni del secolo scorso le popolazioni europee di pigliamosche hanno subito significativi cali demografici che non sono più stati compensati. In Italia è specie migratrice regolare e nidificante, con distribuzione ampia e continua in Sardegna e nelle regioni centro-settentrionali, ma che gradualmente diviene frammentaria nel meridione ed in Sicilia.
La distribuzione degli inanellamenti è concentrata nelle regioni settentrionali, soprattutto in ambiti prealpini, con catture che riguardano principalmente soggetti in transito post-nuziale. Le località di cattura sono numerose anche a Sud degli Appennini, con catture riferite essenzialmente alla migrazione di ritorno. Decisamente meno frequenti, invece, gli inanellamenti effettuati nelle estreme regioni meridionali e sulle isole maggiori.
Figura 2. Trend storico dell’inanellamento in Italia (n = 20.256). Distribution of ringing in Italy (period 1982-2003). I totali annuali degli inanellamenti mostrano andamento irregolare negli anni ’80, con un massimo storico superiore ai 3.000 individui nel 1990, cui segue una costante diminuzione dei soggetti marcati annualmente. Su base stagionale gli inanellamenti mostrano una netta distribuzione bimodale, con un primo picco assoluto in corrispondenza della migrazione primaverile, tra la fine di aprile e la fine di maggio, ed un secondo picco, molto inferiore, in corrispondenza dei movimenti post-riproduttivi, tra agosto e settembre, quando le catture risultano concentrate in Lombardia e Veneto. Statistiche campione analizzato — Recovery sample statistics Statistiche campione N. record (tutti) N. record (usati) Intervallo medio (tutti) Intervallo medio (pulli) Distanza media (tutti) Distanza media (pulli) Distanza mediana (tutti) Distanza mediana (pulli) Distanza max percorsa Intervallo max ricattura Individuo più anziano
Figura 1. Mappa delle località di inanellamento in Italia (1982-2003). Map of ringing localities in Italy (period 19822003).
Est-Ita 88 85 229 127 1623 1755 1731 1782 2755 3944 755
Ita-Est 12 12 572
Ita-Ita 24 11 1072
2167
342
1941
279
6036 2566
876 4518
Tabella 1. Statistiche relative al campione analizzato. Recovery sample statistics.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
Sezione ricatture — Recoveries
Figura 3. Suddivisione fenologica del ciclo annuale utilizzata nelle carte stagionali di ricattura. Phenological division of the annual cycle used for the seasonal recovery maps.
Figura 6. Condizioni di ritrovamento in Italia (n = 96). Condizioni note 91 (94.8%). Finding conditions of foreign-ringed birds in Italy. Conditions known.
Sezione inanellamento — Ringing data
Figura 7. Circostanze di ritrovamento in Italia (n = 96). Circostanze note 87 (90.6%). Finding circumstances of foreign-ringed birds in Italy. Circumstances known. Nettamente prevalenti le ricatture di soggetti morti a causa di abbattimenti o catture intenzionali; va peraltro ricordato come il Pigliamosche sia rimasto nell’elenco delle specie cacciabili fino alla seconda metà degli anni ’70. La seconda modalità di segnalazione per frequenza è rappresentata dall’inanellamento, con casi in media più recenti.
Figura 4. Trend storico catture. Distribution of recoveries by five-year periods. I dati esteri in Italia crescono nettamente a partire dagli anni ’30, fino ad un massimo nella seconda metà degli anni ’60, con un drastico calo con gli anni ’70. Il più modesto campione di segnalazioni entro i confini nazionali è irregolarmente distribuito nell’intero periodo considerato, mentre più recenti sono le ricatture all’estero di soggetti marcati in Italia.
Figura 8. Condizioni di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Condizioni note 12 (100%). Finding conditions abroad of birds ringed in Italy. Conditions known.
Figura 5. Età all’inanellamento. Age at ringing. Il campione estero si suddivide in tutte le diverse classi di età, mentre gli inanellamenti italiani si riferiscono primariamente a soggetti adulti.
Figura 9. Circostanze di ritrovamento all’estero di individui inanellati in Italia (n = 12). Circostanze note 8 (66.7%). Finding circumstances abroad of birds ringed in Italy. Circumstances known.
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Pigliamosche - Muscicapa striata
Anche i soggetti con anelli italiani che sono segnalati all’estero vedono un’assoluta prevalenza di morti dovute ad azione diretta dell’uomo; in questo campione numericamente modesto l’inanellamento gioca un ruolo più importante.
Le segnalazioni si concentrano nelle fasi post-riproduttive, a partire dalla decade centrale di agosto, con la massima parte dei casi in settembre ed una diminuzione marcata in ottobre. La prevalenza di dati autunnali è indubbiamente da collegare alle principali modalità di segnalazione ed alla collocazione temporale della stagione di caccia, il cui inizio ricadeva, anche storicamente, dopo le fasi di massima intensità del transito post-riproduttivo. Queste, sulla base dei dati di inanellamento su scala nazionale, vedono il massimo stagionale dell’indice relativo di abbondanza nella decade centrale di agosto. Sempre gli inanellamenti registrano la vasta maggioranza delle catture nelle fasi di migrazione primaverile, ed in particolar modo nelle prime due decadi di maggio, quando la seconda registra un massimo elevato nell’indice di abbondanza (Macchio et al. 1999). Le ricatture primaverili sono invece davvero poco numerose, tra la fine di aprile e la fine di maggio.
Figura 10. Tempo trascorso tra l’inanellamento e la cattura (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 96). Elapsed time between ringing and recovery (all records).
Figura 11. Longevità di individui inanellati come pulli o giovani e riportati come deceduti (dati cumulativi comprendenti tutti i record) (n = 32). Longevity of dead-reported birds ringed as pulli or juveniles (all records).
Figura 13. Origine estera degli individui catturati in Italia. Ringing distribution abroad of birds recovered in Italy.
Ben il 90% dei soggetti segnalati come deceduti si riferisce ad individui che non sopravvivono oltre il primo anno di vita; a fronte di potenziali longevità registrate in natura anche superiori di 10 anni, questo può essere spiegato solo in base all’alta frequenza di uccisioni di uccelli in transito. Movimenti e migrazione — Recoveries and movements Movimenti estero - Italia — Movements towards Italy
Figura 14. Movimenti di individui esteri ripresi in Italia (n = 85). Movements towards Italy.
Figura 12. Fenologia delle ricatture estere in Italia (n = 78). Phenology of foreign recoveries in Italy.
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Atlante della Migrazione degli Uccelli in Italia
L’area geografica che comprende i siti di inanellamento degli uccelli segnalati in Italia abbraccia la massima parte dell’Europa centro-settentrionale, ad Ovest a partire da due soggetti in migrazione inanellati nelle Shetland e lungo le coste orientali dell’Inghilterra, ad Est fino alle Repubbliche baltiche. Molto variabili anche le distanze percorse, che vanno da poche centinaia fino ad oltre 3.500 km. I Paesi maggiormente rappresentati sono Finlandia e Svezia, seguiti da Germania e Norvegia. La carta sinottica delle ricatture suggerisce quindi movimenti da e verso i quadranti N-NE, con rare eccezioni di provenienza più occidentale. D’altro canto un’analisi di ricatture su scala europea (Zink 1987a) indica l’esiste di una demarcazione geografica, intorno a longitudini esattamente a Nord rispetto a quelle italiane tra soggetti, nati ad occidente di questa, che migrano lungo le coste dell’Europa nord-occidentale verso SW in autunno, ed altri, nati ad oriente, che si spostano con direzione molto più nettamente meridionale, coinvolgendo ampiamente, nei loro movimenti, l’Italia. Nel nostro Paese le ricatture si concentrano nelle regioni nord-orientali, quindi più a Sud in Toscana, Umbria ed in poche altre località interne dell’Italia
peninsulare. Risultano inoltre frequenti località costiere, soprattutto occidentali, dalla Liguria alla Campania, a Sud fino allo Stretto di Messina. Pochi i dati sul versante adriatico, dove prevalgono località pugliesi. Occasionali anche le segnalazioni sulle isole maggiori. I pulcini inanellati e quindi ricatturati in Italia provengono primariamente dall’area scandinava, ed in particolare da Svezia e Finlandia centromeridionale. Alcuni risultano marcati anche in aree più vicine dell’Europa centro-orientale. Da notare come le regioni dell’Italia meridionale siano interessate soprattutto dalla presenza di soggetti di origine più orientale. Le diverse regioni di origine dei soggetti in transito in Italia sono evidenziate dall’analisi distributiva di tutti i soggetti marcati o segnalati in periodo riproduttivo (fig. 17).
Figura 15. Ricatture estere in Italia: distanza del sito di cattura e di ricattura in relazione al tempo intercorso tra i due eventi (n = 78). Foreign recoveries in Italy: distance between ringing and recovery sites vs. elapsed time.
Figura 17. Individui esteri inanellati come pulli o giovani/adulti nelle pentadi del periodo di nidificazione e individui inanellati in Italia e ripresi all’estero durante il periodo riproduttivo (n = 46). Birds ringed abroad as pulli or juv/ads during the breeding period and birds ringed in Italy and recovered abroad during the breeding season.
Figura 16. Ricatture in Italia di individui esteri inanellati come pulli (n = 31). Foreign recoveries in Italy of birds ringed as pulli.
Figura 18. Individui esteri ricatturati in Italia nelle pentadi di migrazione autunnale di qualsiasi anno (n = 70). Autumn recoveries (all). Foreign-ringed birds recovered in Italy during the autumn migration period.
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Pigliamosche - Muscicapa striata
La distribuzione autunnale delle ricatture ricalca ovviamente quella relativa al campione complessivo, stante la prevalenza di segnalazioni post-riproduttive. In autunno abbiamo un buon numero di ricatture dirette, ad indicare come il nostro Paese sia coinvolto dal transito di uccelli che seguono rotte N-S, ove addirittura non provenienti da NW, a fronte di una prevalenza di spostamenti NE-SW, soprattutto di origine baltica. Nel corso delle fasi di transito post-riproduttivo i pigliamosche esaminati in Italia mostrano una progressiva e netta crescita stagionale nella freque