Enciclopedia della Chimica Vol.2 [PDF]

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Zitiervorschau

Giuseppe BIARDI Assistente ordinario presso la Cattedra di Princ di Ingegneria Chimica, Professore incaricato Analisi dei Sistemi presso la Facoltà di Ingegi ria, Politecnico di Milano - AUTOMAZIONE E OI MAZIONE; CALORE, TRASMISSIONE DEL.

Roberto BIFFOLI Direttore del Laboratorio Chimico Provinci d'Igiene di Firenze, Incaricato di Chimica B matnìrtffira nressn l'TTnivprsità di Firen7e — Rl

Adriano NHNZ Libero docente in Chimica Organica Incaricato di Chimica ilndustriale p colta di Scienze dell'Università di PE tore dello Stabilimento Monteflbre d ghera - CAPROLATTAME.

Rodolfo NESI Assistente ordinario di Chimica Ori l'Università di Firenze-ARNDT-EISTE

Giuseppe PROTA Libero docente in Chimica rali, Professore incaricato presso la Facoltà di Scienze poli - BECKMANN, TRASPOSIZ BENZOFENONE; BOUVEAULT-I VON BRAUN, DEGRADAZIONI

Franco QUADRIFOGLIO

ANTIMETABOLITI II termine antimetaboìita v to ad una sostanza la qua si trova nella cellula vivf o interferisce con l'attiv: metabolita proprio della e

concentia/ionc ilei substrato, si,in/,i 11iiIntlice può .itine si silo UDII corrispondente al cor quelle questo substrato e co caso, rinibilorc e incapace d versibilmente con il substrat nnrlMiitiì

lìmi clii'ior(* frìrQf* P

lina (Rogers, 1962). Mentre la pirit l'Amprol® inibiscono la captazic ammina nelle cellule tumorali, l'oss a ha poco effetto al riguardo. \ntimetaboliti della biotina. Una serie )ghi della biotina (caratterizzati d spetto ad essa, una catena laterale inghezza), inibiscono la crescita di anismi in sua presenza.

1958). A. efficaci del piridossale vengono nuti per variazione dei gruppi sostituen taccati all'anello piridinico. L'analogo pi munemente usato è il 4-deossipiridoi Questa sostanza non ha attività come vi na B6 ed è un antagonista della piridossii pulcino : due molecole di analogo neutra no una di piridossina. I più potenti inibitori della piridossal sono composti del piridossale con vari < reattivi carbonilici; infatti l'attività delh

lulc clic hanno un'attività prolifera rapida. Un analogo noto della pi '*

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e derivati (tab. I) che agiscono sulla RN limerasi RN A-dipendente inattivandola ( Nel secondo gruppo sono elencatali gì Ioghi purinici e pirimidimici, ed i lor cleosidi, ribosio ed arabinosio composti striamo il meccanismo d'azione del 1 rouracile (5FU) (VII), della 5-trifluoro 2'-desossiuridina (F3TDR) (Vili), della 52'-desossiuridina (IUDR) (XIII), e dell; n-arahinnfuranosilcitosina (ARA-CYÌ

sistema polimerasico nucleinico (fig. pedita dall'ARA-CY: questa molecc tra parte può essere incorporata nel I RNA di cellule leucemiche del topo. Lo studio della riproduzione virioi virus della pseudo rabbia in presi IUDR ha dimostrato che il DNA-io rale non è in grado di dirigere la si una proteina funzionale ed è perciò i hilp. la rinrnrhi zinne rtai virinne, or

Proprietà chimiche e fisiche

Le antocianine sono sostanze solubili qua ed in alcool, ma insolubili nei s non ossidrilati, come etere e benzene. Hanno carattere anfotero ed i loro ; acidi forti, come acido cloridrico, sonc e facilmente cristallizzabili.

Nella tabella IV sono elencate le antoc che contengono acidi organici insiem fonte da cui si ottengono, all'antocianid alle unità glucosidiche relative. Le antocianine, per riscaldamento cor inorganici diluiti, si idrolizzano dando cianidine e uno o più residui zuccherini : antocianina > antocianidina+zuc

e una seconda compresa tra 475 e 5 11 valore massimo della lunghezza d' questa seconda banda è funzione del ni della posizione dei gruppi ^ O H e oltre che del solvente e del pH della so Le antocianidine sostituite in 4'-, '. 3', 4', 5'- possono venir identificate d sizione dei loro massimi di assorbimen 520, 530 e 540 nm rispettivamente (f

Questa struttura era in accordo con la preparazione dell'a. a partire dal tetrabromoetano e benzene. In seguito a studi sulla reattività si arrivò alla formulazione dell'a. come un ibrido di risonanza fra le seguenti strutture limiti:

a 120° si decompone senza svolgimer sigeno. Sono noti anche fotossidi di S chil- o diarilantraceni. In tal caso pe scaldamento si ha svolgimento di o: ripristino dei composti di partenza. Reazioni di Diels-Alder. L'a., a diffei fenantrene, da luogo alla reazione Alder quando venga trattato con reaj nofìli. Così con l'anidride maleica si 1

per fusione alcalina dei corrispond solfonici a 300°. Un altro metodi nella riduzione di idrossiantrachino e ammoniaca mentre l'uso di stari; idrosolfiti può portare all'elimini gruppi ossidrilici degli anelli latera troli sono colorati in giallo, hanno acido e sono facilmente ossidabili. < in presenza di HC1 a caldo si ot

iiinnoKruna

Catlclain E.,in «Truité dcChimie Organiqus fase. II, a cura di Grignard V..DupontY.e R., Paris, Masson et C.ie, 1949. Coffey S., Van Alpen J., in « Chemistry ol Compounds », III parte B, a cura di H., Amsterdam, Elsevier Pubi. Comp., 19 Finar I. L., Organic chemistry I, London, Le 1967. PIERO SARTI I

viene eneuuaia. in aicc

za di KOH. . un metodo più recente hinone e butadiene in za di p-?-butilcatecolo '5° ottenendosi diretta] viene impiegato gen( tto tecnico per la fabbr i; però in alcuni casi de sublimato, titolo 99,5° ha luoso in un sublima

sione di quest'ultimo non sia completa, an è conveniente che sia limitata ad un massin del 50%. Acido antrachinon-X-solfonico. C 14 H 8 SO 5 : O

SO:iH

dell'a. con soda caustica e clorato o nifc sodio in autoclave a 200°. Esiste in commercio in diversi tipi. extra è alizarina pura ed allo stato se forma di fine suddivisione è di color arancio. I tipi meno puri contengono triossiantrachinone e sono nettamente p:

ducendo vapore diretto. Agitand giungendo HC1 concentrato la chini; cipita in aghi sottili. Dopo filtralo] riore trattamento all'ebollizione e contenente HC1 si filtra bollente e panello ad 80-90°. La chinizarina così ottenuta può

nente la reazione di Friedel-Crafts da iride ftalica e clorobenzene. La cloruraz liretta dell'a. con Cl2 molecolare in oL )orta a polisostituzione con formazioni ,4,5,8-tetracloroantrachinone; ma dee :on monosostituzione a nel caso del 2-m mtrachinone. La reazione di scambic -Sn.H mn — Ci fu «-nnertn nel 1907

y.m.

z.z.j,^z.,

(jiis>idiiiz.za

in

agili

lu;

alcool od acido acetico) a p.f. 302°. ma. È insolubile in acqua ed etere bile in alcool, acetone, benzene, eloro) Può essere preparato dal 2-cloroantrac o dall'acido antrachinon-2-solfonico. G mente si preferisce partire dal 2-cloroar none: 1 parte di 2-cloroantrachinone a sotto forma di pasta al 56% viene me con 3,15 parti di NH 3 al 25 %, con 0,0'

p.i. iiy (,aa alcool), suolimi in acqua, poco solubile in ale tone, benzene, nitrobenzene. L'l,5-diamminoantrachinom preparato per riduzione con N Pl,5-dinitroantrachinone allo II dinitro- va prima in soluzic zione verde per formazione minoderivato, solubile in alcal tempo si separa n.5-diammii

ne (Bohn, 1901), gli studi (Bally, 1904), sulle antrimr sugli antrachinonacridoni (E antrachinoncarbazoli (Isler, lamminoantrachinoni (Deir, condotto a una vasta serie d di elevato pregio, mentre 1

lizzazione preventiva). Altri metodi ; consigliati consistevano nell'aggiunt poranea al bagno di tintura del coloi sale prescelto (metallizzazione coi nea) oppure in un post-trattamento già tinta con la soluzione di un sale (metallizzazione successiva). Tali pr
PbCO3. Può assumere u jle importanza industriale per l'es ìl Pb (Mies in Cecoslovacchia; N i URSS; Sardegna in Italia). La witherite è un minerale abbasta trovato associato a barite e galene jsiti idrotermali di bassa temperata GIUSEPPE

no vuoti e collegati fra loro si ha una pe meabilità ai fluidi, che diminuisce fortemer se gli interstizi vengono riempiti dal cemen o dalla matrice. La porosità è determinata d rapporto fra il volume degli interstizi vuoti quello totale della roccia. Classificazione

potrebbero consentire un'attribuzione su esclusivamente chimiche. Nella tabella sono riportate le composi medie per i tre tipi fondamentali e per le a. (ricalcolate dai dati di Pettijohr composizione media delle a. risulta dalla s dei rapporti esistenti fra i vari tipi di arer anche di quelli non trattati in questa sede

struttura (Jorto 7-10 Hz, / „ , „ 1-3 Hz, e Jvara 0-1 Hz). Queste proprietà spettroscopiche forniscono molto spesso informazioni sicure, per es. sulle strutture dei prodotti di reazioni di sostituzione o di prodotti naturali che contengono anelli benzenici ed hanno largamente sostituito i metodi classici per la determinazione della struttura, basati sulla degradazione chimica e sulla correlazione di comporta-

«servato sono oasati sugli stessi aue i ipprossimazione usati per la sostituzion rofila. Il metodo della molecola isol >asa sul parametro di valenza libera d )itale molecolare (Fr) per il sistema di roni 7r dell'a. m. : più alto è il valore di I eattiva diventa la posizione r. L'appros :ione dell'energia di localizzazione prei :onsiderazione il cambiamento di ener

ha importanza commerciale come inset (lindano, gammaesano, gamma BHC). Il benzene e gli altri a. m. reagiscono mente con ozono per dare ozonuri, che s sono decomporre con contemporanea fi: dell'anello. Questa reazione non ha gè mente importanza preparativa (un'impo prrp7Ìnnf è rrKtitiiita Hfllla «interi HpHa «1

sistema anulare azepinico, difficilmente ottenibile. La reazione termica di Diels-Alder degli a. m. richiede un dienofilo altamente reattivo e i soli esempi conosciuti riguardano l'addizione in 1, 4 degli arini, per dare i derivati del benzobiciclo [2, 2, 2] ottatriene, quella del dicianoacetilene, per dare il prodotto (XXVIIa), e

I composti policiclici, che sono costitu anelli benzenici condensati nei modi p versi, mantengono in parte le proprie sistema benzenico monociclico (v. AREÌ NOCICUCI) e possono quindi essere chi aromatici e vanno sotto il nome di aren ciclici. Oltre ai sistemi che contengonc anelli a sei atomi, ne esistono alcuni come il fluorantene (1) ed il tetrafenilen che possono essere considerati, correttar sistemi aromatici a causa delle oroDrietè

quali un componente mono- o poncicnco ^generalmente limitato a benzo- o nafto-) è unite ad un sistema preso come base, per es., i composti (Vili) e (IX). La posizione alla quale è unito il componente è stabilita indicando con una lettera : lati del composto di base, partendo dal lato 1,2 (a) e includendo ogni lato del perimetre esterno. Se è necessario si può anche indicare, con numeri, il lato al quale è unito il componente, come in (XX). Il sistema completo «

tive di questi processi corrispondoi bene agli indici di reattività calcola metodo MO nonostante sia chiaro eh la reazione di alogenazione è molto sibile agli effetti strutturali di quant sia la reazione di nitrazione. Ad ecce sistemi policiclici a peso molecolare in particolare naftalene (->), fenant e antracene (->), gli aspetti prepara reazioni di sostituzione negli a. p. s poco studiati. Tuttavia si possono :

In tutti i casi esaminati è stato trovato e bromo si comporta in modo analogo. ! stati preparati addotti di altri a. p., ma è stata studiata completamente la loro s tura e la loro stereochimica. In molti casi sti prodotti di addizione eliminano piut facilmente acido alogenidrico per dare il ma aromatico alogenosostituito. Le rea dei sistemi policiclici con gli alcossicarb

diando lo stilbene in presenza di iodio; l'estensione di questo processo a prodotti an Ioghi allo stilbene, derivati da sistemi policic ci, porta alla sintesi di composti più comples Per es., il composto (XXXIX) fornisce il [1' elicene (XL) con una resa del 29 % attraver un doppio processo di ciclizzazione che coi

o decresce au aumentare dei nicnei. i a ì leghe contengono piccole quantità di io (1-2%) che ne migliorano le prò neccaniche. L'argentana comunemente costituita da 50 % di rame, 25 % di ni :5 % di zinco. Per il suo colore e la sua ita è adatta per una grande varietà di

ficie posteriore, nei quali la radiazione, che attraversava due volte la lastra di vetro, assumeva dei riflessi giallognoli. La tecnica di fabbricazione degli specchi subì un'innovazione di rilievo nel 1843 quando l'inglese Drayton introdusse il procedimento chimico di a. ; da soluzioni alcaline di argento, questo veniva separato e fissato sul vetro attraverso una reazione di riduzione. Si otteneva così una superficie speculare di aspetto più brillante, meno delicata e più resistente, con

suo recupero dai bagni usati. Infatti i cc si ammoniacali Ag(NH3)f e Ag(NH3)i luzioni alcaline possono dar luogo a p esplosivi (nitruro e fulminato d'a quando siano riscaldati o quand'anch semplicemente lasciati a riposo. Si de

;rivando dall'alterazione di origini solfosali di argento. Solo il 20% della produzione me gento (ca. 9500 t annue) è ricav ìltivazione diretta dei suoi minerà aiti rossi, argento nativo e cherargi e circa il 50 % è ricavato quale sott< ;1 trattamento metallurgico dei min Zn e il restante 30% dalla metallur erosi altri metalli: Cu,Sb,Ni,Cc

del lato della cella elementare t Altre proprietà fisiche sono e tabella I. Nella tabella II sono i gli isotopi delFAg con le loro pi cipali ed il metodo per ottene Proprietà chimiche

Lgno ai mirato tu argento aciumcaio. ^ >la poi la differenza di potenziale in n le solo l'Ag si depositi sul catodo. I e enti più nobili (Au, ecc.) sono separati < nghi anodici, mentre quelli meno nob angono nel bagno. Nella maggior parte dei casi, il prò irkes è il più economico anche per i r li che sono trattati quasi esclusivament trarre Ag. Il minerale, generalmente ì lito per flottazione (fig. 4), viene aggi minerale di piombo e DOÌ trattato e

I metodi classici di anal minazione gravimetrica con terminazione volumetrica e di tiocianato (in presenza di punto finale della reaziom formazione di un complesso tenso fra l'eccesso di tioc

ìe leghe per saldatura quando si isabili forti giunzioni, 'on mercurio l'Ag forma faciline] le già a temperatura ordinaria (fìg jna concentrazione pari al 50 % i curio, si forma una soluzione soli ia monofasica). Amalgame di Aj o i materiali più usati per Tot

zione dell'Ag non somigliano affatto a qi trovate per gli altri metalli dello stesso gru] Per il rame è preferito lo stato bivalente, n tre quello monovalente esiste in presenz agenti stabilizzanti come alogenuri o cian Per l'oro, lo stato trivalente è di gran lun; più stabile; lo stato monovalente è stabil pochi casi, ad es., in presenza di cianu: ioduro. La maggior parte dei composti dell'Ag Hntta

Ha

rar1ia7i'nni

elpttrnmafrnptirhe

ne che ha una torte affinità per qi re, il complesso neutro è, di regol bile in acqua, come pure in altri cezioni a questa regola si hann carica anionica non è localizzat donatore, come, ad es., nel caso

recipitazionc di una soluzione di i jbile di Ag con una soluzione e icetiluro

^on l'acetilene, l'Ag1 forma faciline) iluro secondo la reazione: HC=CH+2Ag+-^ AgC^CAg

to, con un legame molto più corto degli a, 1 complessi con l'ammoniaca isolati ; stato solido sono caratterizzati dallo ione neare [Ag(NH3)2]~. Sono stati preparati cc posti in cui i contraioni sono: NO^, SC IO3 e COI-. Nella figura 11 si mostra la struttura [Ag(NH3),]2SO4: la distanza Ag-N è 1,88 Altri sali complessi in cui l'azoto è Tato

ualora si consideri la titolazione inve iggiunta di Fml di soluzione di cloru: concentrazione e, a Vo mi di soluzioi nto avente concentrazione c0, la co: one di cloruro all'equilibrio è rappre ìziché dall'equazione (1), dalla relaz

Curve logaritmiche più complii cora calcolabili, sulla base dell considerazioni, quando nella soli sente più di un componente (pei scela di alogenuri) in grado di rea gento, oppure quando quest'ult bina con lo stesso componente i

giunge lo stesso volume di una solu cloruro sodico avente la stessa concer di quella di nitrato d'argento. Se le d dita risultano uguali, la soluzione era folata fino al p.e. ; in caso contrario, li torbidità rivelano da quale parte ri: p.e. si trova in quel momento la soluzi

segue, nel caso della titolazione di clorur 0,1 M con argento 0,1 M, è inferiore allo 0,1 ' e quindi trascurabile in molti casi. Con soli zioni più diluite l'errore diventa sensibile (ci ca 0,7% nella titolazione di cloruro 0,01 1 con argento 0,01 M) e si rende necessaria ur prova in bianco con soluzione esente da eli ruri, contenente la stessa concentrazione i cromato e un po' di precipitato bianco ine te in sospensione, quale carbonato di cale: (esente da cloruri). Si aggiunge nitrato d'a gento in quantità sufficiente da uguagliare colorazione ottenuta nella titolazione e ta quantità viene sottratta a quella usata nel

sta e immediata può provocare errori in guito ad adsorbimento di argento, quin consigliabile agitare la miscela per qua minuto oppure farla bollire per breve tei per coagulare AgCl. La filtrazione può es evitata aggiungendo solventi organici che nimizzano la reazione tra AgCl e CNS~ ir cesso, probabilmente perché proteggono il cipitato con una pellicola impermeabile, e

hard che assicura una notevole accurate; si presta alla determinazione anche di s< zioni diluite di cloruri (0,02 N) e permett titolazione in soluzione acida e in presenzi numerosi ioni estranei. Piccole quantità bromuri e ioduri sono preferibilmente de minate previa ossidazione rispettivamente iodato e a bromato: distrutto selettivame l'eccesso di ossidante, aggiunto KI e ac fìcata la soluzione si titola lo iodio libei con tiosolfato.

jnsumo mondiale odierno di questi pi ara sufficiente darne un'idea riprenda ani dati forniti, dal Bureau of Minesii ìe sono riportati nella tabella I. Se e imo poi quanto riportato nella tabella flette anche uno studio di prevision omanda USA per le principali qualitì Ile fino all'anno 2000, potremo ave iù concrete sull'importanza di quest ito e sul valore economico di prodott

in, la porosità, la durezza o il co lufatti che verranno essiccati ; quii to è forzato nella mattoniera ove lo comprime e lo forza sotto vuo idatta filiera ad orifizio di date dincolonna solida di argilla che fuorii poi tagliata da una taglierina alii lensioni. uccessivamente i pezzi verdi sono essiccatoi e fornaci di tipo contini itinuo. L'essiccazione avviene in t 72 ore e la cottura, intorno ai 1 ìpleta in cicli di 5-7 giorni. )ltre al procedimento di cui sopra

idustria ceramica tradizionale poss :e divise in caolini veri (che compre ii purissimi usati per le porcellane pi argille a base caolinitica. I caolin: opri sono bianchi, anche dopo co ultano costituiti da particelle con mpresa tra 0,5 e 2 ji. Le argille caol

a) argille per porcellane: viene usato sol il caolino puro perché esso solo è in grado ( dare il desiderato color bianco; b) argille per terraglie: si adoperano argil ;aolinitiche, ecc. ; e) argille da gres: il gres deve avere u jorpo a pori chiusi, dopo cottura degli in pasti a temperature relativamente basse (110(

montmorilloniti). Inoltrc certc argill possono csscre utilizzati dopo calcim elevate temperature per produrre agj basso peso per malte, cementi e ges argille infine sono in grado di svilupf qualita pozzolaniche per cementi sp CEMENTO).

Fonderia

Sebbene negli anni recenti sia stata ii in fonderia una serie di nuovi proces

acioditipo de>larnza, •sla> ed In-

Nella pellettizzazione, o agglomerazione (->), dei minerali fini di ferro in sferette di pochi millimetri di diametro (Colombo et al.), un'argilla, la bentonite, e impiegata per legare le particelle fini di questi minerali che derivano dalla concentrazione di rocce a basso tenore di ferro, sottoposte ad una macinazione a finezza spinta prima di subire la concentrazione

iso, anziche ricorrere allo sc :1 centro della citta, i piedrit stati costruiti, scavando auc i alti palazzi, tracciati largt centimetri immergendovi f i, senza rivestire le pareti d >si sia sulle proprieta di vi: i (per riportare a giorno i proprieta chimico-fisiche del reeeere. con il sottile inton

to da calcinazione, su argil] Uonite, halloisite, caolinite.il ;pesso indicato col termine I, aumenta infatti la superfk lei prodotti senza demolirne no, sebbene questo sia piii le montmorillonitiche dato di caolinite o halloisite tendi aro struttura nella succes

conosciuti come minerali a sono fondamentalmente (v. : di alluminio, con il magnesi in alcuni minerali, sostituiscc in parte, l'alluminio e con gli alcalino-terrosi present!, in a me costituenti principali. Ti un'unica eccezione (allofane)

Minerali di caolinite. Questa strutti

posta da un unico strato di unita t (Si—O)' e da un unico strato di unit: che (Al—OH, O) cosi che i vertici d( SiO4 e uno dei piani dello strato formano un piano comune (fig. 3 Le cariche alPinterno dell'unit ralp

snnn

hilanrint^ t* la

fr*rmiil

specie di strato a doppia n file di apici tetraedrici a ir

cima e in fondo agli strati, disposti in modo che gli api sivi sono orientati gli uni sono tenuti insieme da allurr in coordinazione ottaedricc apici di strati successivi. Lc e completato da gruppi cen

tecenti ricerche hanno di n. a. hanno proprieta di ivo per molecole organic! meccanismo non e peralti :ema argilla-acqua. In cc

normali i m. a. contengo jerduta per riscaldamentc

viene distrutta e cominciano aa aove fasi cristalline. Nel caso delk e dell'halloisite le nuove fasi so e e la cristobalite. Nel caso dei m ati possono comparire una considei a di fasi d'alta temperatura: per es forsterite, cordierite, ecc. (a sei struttura e della composizione del i partenza). Si ha spesso la forma

concentrazioni di arginina (). L'equilibrio favorisce la forìazione del prodotto di condensazione. L'enima è ampiamente distribuito in natura; è lato trovato infatti nella frazione solubile di stratti ottenuti da rene di mammifero e da evito.

Per quel che riguarda la regola, biosintesi, si hanno dati sulFinibi; sintesi dell'acetilglutammato da pi in E. coli. Al contrario, in Chlan nel quale lW-acetilglutammato risi nire da una reazione di transacet secondo enzima che interviene nelle delFornitina, Facetilglutammatocir bito dall'a. La repressione da pi degli enzimi che portano da acidi glutammico ad a. è stata rilevata i

:i singoli amminoacidi o di una miscela nminoacidi o per somministrazione di ammonio (v. AMMINOACIDI). In questo e somministrazione di a. ha avuto un efft otettivo. Anche composti correlati con il punto di vista metabolico, quali l'ornit a citrullina, hanno avuto tale effetto. Poi somministrazione di a. tende a ridurr 'elio ematico e tissutale e ad aumentar

tato naturale

li isotopi dell'argo più abbond >no 36Ar e38Ar. L'abbondanza : uguale a quella che si ha pei >pi nell'atmosfera. L'36Ar e rigine primordiale, mentre 1 re più abbondante, r40Ar, d ;r decadimento radioattivo. ! jmero totale di atomi 40Ar ida lentamente ma continua ndo, ad una velocità di 1,5 x

>are con ime I di eV. ;onidabbe

Infine il gas veniva fatto gorgogli; so una soluzione di idrossido di essiccato con calce. Tutta la succe zione di Ar si basò sul frazionam l'aria liquida (la maggiore sorge gas nobili residui dopo la fissazion I primi a realizzare un processi per la liquefazione dell'aria furo]

castellature silicio—ossigeno. Shaffer e Sesuy furono i primi ad intrappolare gas nobili in zeoliti accuratemente selezionate, forzando gli atomi di gas sotto pressioni di 20005000 atm nella zeolite espansa ad una temperatura di 200-500°. In queste condizioni il gas è capace di entrare nei pori e riempire i canali della zeolite. Per raffreddamento, il gas incluso non può più passare attraverso i pori

poco tempo sono anche disponibili co talmente laser ad Ar ionizzato. I lasei A.r, costruiti dalla Coherent Radiation ratory, Inc., Palo Alto, California USJ liscono, nel loro modello 52B-A, le lun l'onda riportate nella tabella V. Il laser ad argo è particolarmente ut a spettroscopia Raman. Anche le insegne luminose spesso con no Ar. Te inseene verdi contensono /

per cui L assume il significato di pò calore totale AH che non viene o temperatura To e si può scrivere: AH = -(Lut + TodS) che è l'espressione del teorema di C sia l'energia totale che noi forniamo no, in parte si trasforma in lavoro i

ca. L'a. compressa in modo isc prima nello scambiatore per r; spese dell'a. uscente, quindi sul sione attraverso la valvola e in j in parte ritorna indietro attrave biatore. Sia

H

l'entainia rlp.ll'a

mmi

dite dovute a indesiderati assorbimenti di e; lore, alla temperatura di uscita dallo scambi: tore che non è mai uguale a quella di entrai e al rendimento del compressore, per cui rendimento totale non supera il 5 %. Ciclo Claude ad espansione isentropica. L'i

compressa e preraffreddata nello scambiato] segue, successivamente, due percorsi: un'al Quota a viene esnansa in una vaiunln mmp n,

mentre l'espansione in una mi :hina a pistone, turbina) avvier :ostante. I due procedimenti sono alla Linde e Claude rispettivamente; iffinché un processo del generi attenere a. liquida bisogna poter ji fine espansione collocato si

sono allo stato gassoso; il3 cc è di 0,44-0,55 kWh/Nm di I processi a bassa press [impianti Linde-Frànkl), pn gassoso al minor costo; pt freddo si impiegano rigeneri scambiatori {reversing hea\ permettono un recupero de ["80-85% degli altri proces;

i è posto un coibente p antenuto sotto un vuote ggiunge pochi micron ometriche variano da ri fino a centinaia di r itoi fissi, e da alcune mi 1 massimo di 20-25.000 isporto.

i, antrachinone; anidride solforosa da le zolfo o H2S; eloro da HC1 (processo I I- ghisa da minerale di ferro, calcare i- acciaio da ghisa (forno Martin-Siem« .e vertitori Bessemer e Thomas); nero! i: metano o gasolio; acetaldeide da etile :r cesso Wacker); acido acetico ed anidi Ì- tica da acetaldeide; acido acetico da na acido acrilico da propilene; acido 1 da toluene; acrilonitrile da propilene moniaca (processo Sohio); acido to

carattere assai generale e, o reazioni, misero a punto ui mente semplice per trasforn bossilico nell'omologo supe II passaggio dal diazochi do (V): TJ rr\ r u m Ag2O D r

;entemente tuttavia alcuni ricercat i sono tornati a postulare la partec ali intermedi, essendo riusciti a dii :, dalla decomposizione fotochimici io acquoso del composto (XI), nte marcato con 13C, si ottiene a do difenilacetico del tipo (XXIII) l'atomo di carbonio terziario, n alcuni casi anche meccanismi e

T nelle prime espe ano reagire con l'ai latori, per dare i i. anzen ha inoltre e 5osti contenenti un mo di carbonio in

ìando i valori teorici e rgia di risonanza di um :nto (generalmente il ben; iltre molecole come il m e il fenantrene possono :i in buon accordo con i v mtalmente. T semplici mi ici usati da Hiickel e P o un'elaborazione e un n iale per trattare aspetti p iportamento aromatico, s odi più precisi di indagi

elettroni debbano avere spin tato elettronico fondamenta! i gli elettroni si trovano negl sa energia (fìg. 2). È ora p( die il gruppo di sei elettroi inatico sia così stabile e pe: do chiuso. I primi due elettr bitale più basso e i successi1

jtalene (XIII) apparentemente mostri tazione negativa in accordo con le jra pseudo-aromatica; una piccola e; le può essere dovuta a un errore speri , ma dove venga sicuramente accerta jre negativo, si deve dedurre che la cor lello ha un effetto paramagnetico, la a suggerisce che la molecola è anti-at «itiia7Ìnnp HIP. A stata ammessa da t
100) e tra gli ingegnosi artifici usa diamo quello illustrato nella figura 5 Per l'identificazione chimica dei nu menti, quando essi sono prodotti in e macroscopiche, per esempio un milligi si procede con i mezzi classici della
rmano, i rispettivi idrazoni. Ri; irati si ottengono previa sepa Irazoni per cromatografia su e imina. I metodi polarografici e Dssidazione mediante l'elettrod lercurio sono stati impiegati e

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^

:o basico di piombo. La scarsissimì dell'a. in acqua, circa 0,2% a 0°, ottenere l'amminoacido ad un al purezza mediante ripetute cristal soluzioni acquose calde. L'isolani* oteine può essere effettuato solo •olisi enzimatica della molecola iché l'idrolisi acida determina la izione dell'amminoacido in acido ; p torii di sintesi

: piante l'a. rappresenta un importante bolita intermedio, poiché l'azoto ammiè utilizzato dai germi di grano per la sindi glicinammideribonucleotide; come ridai dati di Uzman (1952), l'a. è più effidella glutammina nel promuovere la forone di glicinammideribonucleotide a parla fosforibosilpirofosfato. È possibile che volga compiti analoghi a quelli della giùnina nelle reazioni di trasferimento delto ammidico. Il catabolismo dell'a. s:

e il residuo adiacente legato al suo e; l'apertura dell'immide può portare si mente alla formazione di un legami una catena peptidica. Isolamento

L'a. a. fu isolato per la prima volta i teine dei semi di fagiolo da Rittha

risoluzione nei due antipodi L e D; r :re l'isomero D dall'acido L-asparti quello che si trova in natura, è ne ocedere alla racemizzazione seguii ;oluzione. L'a. a. otticamente specifìi cemizzato per riscaldamento con cesso a 170-180° o per riscaldarne: i(OH)2 in soluzione acquosa a 175°. --aspartico può essere risolto pre]

> con altri composti (acido fumarie alico, acido fosfoenolpiruvico e ai co) sono rappresentate da reazio >rtanza fondamentale in moltissii . MALEICO E FUMARICO ACIDO J MALI! RUVICO ACIDO, METABOLISMO DEL).

irgente di a. a. è rappresentata da inazione dell'asparagina, sebben azione non rappresenti una nuo ;rché la sintesi dell'asparagina rich )lta a. a. come precursore. L'acido io essere un possibile precursore

una componente ad alta lunghezza d'onda per alte concentrazioni del soluto; l'intensità di questa nuova banda di fluorescenza decresce all'aumentare della temperatura, e ciò permette di distinguerla da bande dovute a impurezze; tale banda è attribuita alla formazione del dimero eccitato (excimer): che si decompone secondo: «X+X+hv

questo caso la trattazione è p ssa, tuttavia in alcuni casi è ] re la costante di equilibrio pe Z,,

Zjt Z,

luindi calcolare l'energia, l'en itropia relative all'addizione a ad un associato di numeros mare un associato di numeros

formano tali complessi. La figura uno schema delle transizioni possil complessi. Riguardo alle forze di Van der serviamo che l'interazione di Lonc sente anche tra molecole apolari e genere sugli altri due tipi di interaz si ripartiscono tali forze intermolecc terazione di London favorisce la fc di associati tra molecole della ste ( "L^Q+ÌÌI o nr\



m i n

t-»r\t* f a ve*

a l Ira

flr»t*rv

HA0 è la costante di Henry nel s> / la forza ionica della soluzion ostante che dipende (debolmente i degli ioni interessati. ca dell'assorbimento jrbimento si verifica allorché li parziale di un componente in fa pA = jcyA, è superiore al valore e per la concentrazione dello stess

issati il valore di L e, dalla equazione ( alore di XAB. Note le portate delle dus a scelta del tipo di torre e il calcolo de netro richiesto possono essere condotti netodi classici delle apparecchiature cor n controcorrente, quali ad es., le to listillazione.

soluzioni usate (acquose) sono principalmente di: carbonato e bicarbonato di sodio, talora :on aggiunta di catalizzatori omogenei come gli arseniti; le varie etanolammine; soda caustica; fosfati. Tali processi presentano tutti, in varia misura, una forte (e desiderabile) selettività per l'idrogeno solforato. Ciò è dovuto al fatto che la reazione:

Ae = e 2 — Ej = hv

re A è la costante di Planck ed io le energie degli stati della mole e dopo l'interazione con la rac velli energetici di una molecola sor nerosi ma di tutte le possibili tr< D alcune sono permesse in assor »ole di selezione). Secondo il modi

del momento di transizione e quindi in j cipio contiene informazioni sulla distribuz di carica nella molecola. Per quanto riguarda l'inviluppo delle ba le molecole mostrano assorbimento su reg di frequenza varianti da bande molto st] a bande molto larghe; queste bande la: possono originarsi o dalla sovrapposizion molte righe che Io strumento non riesi risolvere o da un vero e proprio assorbirne

tità. È l'ultimo degli elementi del pò A del Gruppo VII del sistema ossia è il più pesante degli alogeni, razione elettronica completa dell'; tro probabilmente è [Xe] 4 f14 5 d esso possiede cioè un elettrone i spetto al gas nobile Rn. Tutti gli l'At sono radioattivi (tabella); l'is ha la vita mpHia nifi lnnpa

ma mi

. C i4, Denzene, toluene, cicioesene, //-eptano o :tere isopropilico. Se si evapora, anche con >recauzione, una soluzione contenente At°, sso passa allo stato di vapore. Analogamente 'At° evapora, anche a temperatura ambiene, da superfici di vetro. L'At0 coprecipita luantitativamente con Te metallico formato in itu, ad es., per riduzione di TeO^ con SnCl2. Se si rende alcalina una soluzione conteìente At°, l'At cessa di essere estraibile in olventi organici, ma può essere precipitato lalla fase acquosa con Agi o TU probabilnente in seguito ad una reazione di dismuta-innp CìtW psnp.rimpnti QiillVQtrayinnf1 rlpll'At

gè la parte solida del nosti anche altri pianeti hanno u za di tali atmosfere è govi tori, tra i quali predomii temperatura superficiale d< fatti mentre la massa gene incatena a sé le particelle : tura le sollecita ad allont C'è una grandezza mo usata per descrivere quest la cosiddetta velocità di fui vocamente anche se non t

lensita numerica n, al suolo, zoto molecolare (N2): issigeno molecolare (O2): .rgo (A): fi sono anche piccole percei tituenti che per certi aspetti mportanza capitale, come lica (CO2) o come il vapor eressano in modo narticoian

detto sopra), in questo int ha luogo la dissociazione d colare in ossigeno atomico, 1 fusione di quest'ultimo e fina zione dei componenti atmos simultanea di tanti processi complicata l'analisi della loi lativa e il concetto stesso d venta difficile da maneggia: Si noti che ai tre massim figura 2 (la superficie terrest e la termopausa) sono assoi sorgenti di calore, da indiv mente nella radiazione solai

solare locale ad un minimo centra 3 antimeridiane. Questa oscillazic è ovviamente diversa alle diverse 1 alle diverse stagioni e le corrisponde zione di temperatura. Un altro tipo di variazione dell; della temperatura si verifica in corri con i disturbi del campo geomagne bra che l'inizio di una tempesta provochi anche un aumento di ds temperatura, a quote termosferichi

colazione globale dei vari elerr GEOCHIMICO). I sali marini form più semplice di circolazione il gono trasportati nell'a. sopra 1 che e depositati sulla terra fern vengono riportati al mare sottc disciolti nei fiumi. Elementi cc l'azoto hanno schemi di circola: plessi in quanto coinvolgono la tanto è probabile che l'anidrid' sempre stata presente nell'a., e;

babile che aumenti in misur; turo a causa degli indici sei combustione di carburanti i Si ritiene che l'anidrid fluenzi la temperatura dell' sorbe le radiazioni infraros eie. terrestre Onesto effettc

vogadro {—>), erano usati 1 dati de ; due scale senza alcuna distinzione, conto anche che non era logico usar ; quasi identiche per definire quant ta relazione fra loro, come le masst ie e i p. a. i Commissione Internazionale si pre i cercare di correggere la situazione

chards ad Harvard, e O. Honigsi 'orò per un anno nel laboratorio d lopo continuò le sue eleganti ricei co di Baviera fino alla sua morte La validità del metodo dipendev ;nte, dall'accuratezza con cui si co apporti dell'argento, del eloro e n l'ossigeno preso come element ;nto per la scala. Questi rapporti minati da Richards e da Honigsc xllente accordo. Un sommario ( Itati fu incluso nella Relazione e ssione Internazionale nel 1961. piccoli e talvolta variabili erro rti alogenuro-argento non fu so

iizioni di gas ideali. Erano necessarie ?ioni rigorose di purezza dei gas e ó ratezza nelle misure di pressione e te lura. Tuttavia, il metodo risultò utile n per i gas nobili, ma anche per alcuni a menti come carbonio, zolfo e fosforo. M. Ritchie nel 1930 ottenne un valor p. a. del fosforo, da misure di densi

numero atomico Z, ossia dal i toni o cariche positive nel su anche eguale al numero degli cariche negative neutralizzane del nucleo. Viceversa il numi non è sempre costante per oj chiamano isotopi le specie di a. mento, cioè con ugual numert che hanno numero diverso

0 caratteristico di questo tipo sono ornici di emissione o di assorbirne: "oprietà sembrano variare, all'alimi ;so atomico degli elementi, sem esso senso; se cioè ordiniamo gli el •dine di peso atomico crescente ( 1 numero atomico crescente), alcun . variano monotonamente al var assa atomica (o meglio del nume

ura dell'a. si altera: avviene cioè l'es di un elettrone dall'a. con formaz ione positivo corrispondente, ossi tazione, e l'energia dell'a. al limite ( spettrale di frequenze più elevate è 'energia di ionizzazione dell'elemi derato. • ali elementi più pesanti dell'idroeen

;iain alcalini 1 unico eieurune

lenza determina quasi compì ratteristiche spettrali, assumen ruolo di un elettrone idrogenoi zioni maggiori si riscontrano i unenti che contengono più < ergie confrontabili, e dove qui :ioni spettroscopiche hanno lue cui energia è determinata in rr ile da interazioni complicate e parecchi elettroni di valenza, snti non idrogenoidi né alcali] DÒ i tipi di interazione che de

Tra le altre proprietà che posso jpiegate direttamente mediante tal :azione citiamo tra l'altro: la mai •eattività da parte degli a. dei gas :ui configurazione elettronica esteri ; un insieme saturo, e quindi stab soggetto a trasformazioni chimiche ionizzazione e quindi la possibilità e ioni positivi monovalenti o bivalent

dello stato degli elettroni, in cui il conc orbita evolve in seguito ad una più valutazione dei fondamenti della nostra scenza dell'a. che si riassume nel princ indeterminazione. Struttura dell'atomo

La conoscenza odierna della struttura si fonda sui principi della meccanica e stira fili a ranr>resentano uno dei e:

in questa descrizione e gamento con le forme gè lite di Sommerfeld; i ni continuano però a defin izio delle distribuzioni e nei diversi orbitali. Per forme, è opportuno consi atomici, anziché nella f Drma di combinazioni lii

L

della funzione angolare, ovvero < drato (fig. 8). La rappresentazio dell'andamento di un orbitale ato do conto sia della dipendenza n quella angolare, si può fare opp riportando in un piano di sezione i le direzioni di massima densità de una serie di linee quotate in vale zione od in valori della densità el cui la figura 9 riporta alcuni es« sentati vi. Si tinti rhe. lp. fnn7Ìnni hanno

di inversione dovuti alla dipendenza seco) daria dell'energia da /, ad es. 3d-4s), ma spaziature fra i livelli energetici vengono variare fortemente rispetto al caso idrogeno de, tendendo ad espandersi per gli orbite più interni, come è mostrato nella figura 1 che confronta il sistema di livelli energetici < un atomo idrogenoide (Na XI=Na 10+ ) e de l'atomo di Na, con 11 elettroni. È ancora da notare che la carica efficai

ani di valenza; ciò fa sì che le enerj sttroni degli orbitali di valenza no olto diverse dalle energie idrogenoic renza delle energie degli orbitali inte ventano fortemente più negative), ( tte in una fascia di energie di 10-20 l'intervallo tipico delle energie dei limici, dei calori delle reazioni chi :lle comuni energie di eccitazione

ui quena cne avviene lungo 1 picce Per le terre rare (lantanidi) ed i tr (attinidi) è più giusto parlare di g di periodi in quanto le variazioni p delle caratteristiche fisiche sono m: rivando tali elementi dalla progressi zione di orbitali «f (n = 4, 5), in p riempimento totale degli orbitali (n -f l)p e degli orbitali («+2)s, i variazione di struttura elettronica soltanto orbitali molto interni e f

in uno stato zp* aei e 1 due vettori /i(./1 = dei due elettroni 2p possono combinar dare un momento risultante con L = ^ pure 1, oppure 0. L'energia dell'intera che porta a tali accoppiamenti è dell'c di grandezza di parecchi eV, ossia, in spettroscopiche, di alcune decine di nr di cm-1. Parallelamente anche i vetto momenti angolari di spin % dei singol troni si accoppiano oer dare una risu

razioni eiettromcne ai questi eie cati nella tabella I. Con il ce lento della serie dei lantanidi, a il riempimento elettronico de he termina con il lutezio (Z = ici elettroni occupano progre orbitali 4f. Nella serie degli ai a formalmente con il torio ( ce con il laurenzio {Z = 103), ] ìpano progressivamente gli ori ne attualmente che la chimica ino di elementi sia simile s

berkelio (Z = 97) fu ottenuto per )lta da Thompson, Ghiorso e Seal •49 con la seguente reazione: 241 Am (4He, 2n) 243Bk californio (Z = 98) fu scoperto da m, Street Jr., Ghiorso e Seaborg n i reazione usata fu: • 242Cm (4He, n) 245Cf I due elementi che seguono sono si )tti e scoperti in modo inatteso. Alcu ati in tre diversi laboratori negli Sto

. un alto grado di pure: li fusi. Un altro metodc 3ne, ad alta temperatu: n un metallo alcaline lerando sotto vuoto o s inerte. La temperatu sere superiore al punti e si vuoi preparare, pe ile agglomerato. Gli a. differiscono note di nello stato metallico, die figure 1 e 2 che n ente, l'andamento in fi omico della densità e e :r un numero di coordin

. ili qucsiu cassu buiiu gii a

coordinati che li stabilizzane a proposta per lo stato +1 nio, e americio è MOf ; d da quella dello stato +7 di zio, renio, rutenio e osmio d rme MOj. l'altra interessante caratteri! la contribuito molto alla e loro chimica, è il confroi o ionico con quello dei lant; ndamenti per tipi strutturai paralleli, e si vede che eleme lanno raeeio eauivalente m;

tig.5 tasi cristalline dei tnalogeni di e lantanidi. La linea tratteggiati indica che l'esistenza di questa fas

forme; come MO| e M6+. Quest' si trova nei composti MF5 in cu; nettunio e plutonio e in UC16. So i fluoro complessi come NaUF

nento sono espressi in anni ed rmico specifico in watt per gra per il 249Bk appare piccolo in co: Itri poiché questo isotopo decai e p~, mentre gli aHri decador e a. È evidente che questi stud al torio, all'uranio, al nettuc e al curio. La presente scarsez pi 247Cm e 248Cm rende impro ire assolute di entropia siano fi

Si possono anche fare separazioni usando resine a scambio anionico; i caso è implicato un anione complesse tanide o a., e l'ordine di eluizione è s

247

Cm non decade per emissione [3 . Co: solo isotopo del berkelio disponibile per si macroscopici è il 249Bk. È da questo isot che si può ottenere il 219Cf, che è una sp adatta per esperimenti chimici; intatti essere ottenuto libero da isotopi di califoi spontaneamente fissionabili. L'isotopo dell'einstenio con il tempo di

si usino i guanti. Nel caso del pluton rimanenti a., tutti gli isotopi richiedoi di box e di guanti speciali per mai quantità superiori a tracce. La quantità di una sostanza emitte ticelle a che può essere manipolata in dipende non tanto dalla radiazione a, dalla radiazione y associata dell'elemei so o dei suoi nrodotti di decadimento

•e isolato e purificato da m può allora osservare che 1 r decadimento. Il terzo isotopo, 225Ac, non dimento di un capostipite ] rale a lunga vita. Tuttavia, i neutroni portano alla forr rali contenenti U e Th, di mime di 237Np e 233U. I neut ti da raggi cosmici, per fiss son altri processi nucleari, i del 237Np che del 233U, port di 22SAc. Peppard et al. (195 ; isolare piccole quantità di li di uranio e torio. •oprietà fìsiche

pitazione, l'estrazione con solventi e i process di scambio ionico. Sicurezza e tossicità 1 principali problemi radiologici connessi coi l'impiego dell'227Ac, sono dovuti alle radiazio ni emesse dai suoi figli radioattivi. Questi rag giungono l'equilibrio secolare in pochi mes dopo la separazione chimica del genitore puro 227 Ac. Ogni disintegrazione di un atomo d 227 Ac porta (in media) alla successiva emissio ne di cinque particelle a con una energia totali di 32,2 MeV. L'emissione di particelle fi ne ' ì / A ^«. *-*

srsagno. ìaie reazione viene ra m la notazione (n, n). Nel caso della diffusione anelasti assa ad un livello quantico più ei nello fondamentale, per poi torna liziale mediante emissione di r :azione è rappresentata simbolic ìe (n, n'). La cattura del neutrone porta ; imposto che emette fotoni (n, y), ementari, come protoni (n, p), 1, a), ecc. In alcuni casi il nucleo

iijipiuni pel icmpi icicuivauicmc IUJ

genere il campione da irraggiare i ;ato in un contenitore non facilrr tbile (capsule di polietilene, o di > iperpuro, o fiale di quarzo) e a questo viene collocato in una cai 'iene introdotta nella zona del rea zata per l'irraggiamento, nrocedura ner confezionare il camn

ha attraversato il cristallo. I mec mite i quali il fotone y cede ener troni del rivelatore sono i medes nel caso dei rivelatori a scintili effetto fotoelettrico, effetto Con mazione di coppie. Tuttavia il differente meccani; dall'eccitazione degli elettroni al segnale elettrico in uscita da consente di ottenere, nel caso di semiconduttore, un potere risolu vato e di conseguenza picchi y r

presenti e tali da costituire una inte la seconda è la discriminazione dei f gli elementi da analizzare tra loro. li possono interferire vicendevolmente, che alcuni sono presenti con attivi maggiori di altri, sia perché pur es attività in gioco confrontabili, le r; emesse possiedono energie y assai mezzi a disposizione per discriminai vita utili da quelle interfenti, e le prii

A questo proposito è bene ricorc portanza del semiperiodo. Ai fini pi l'analisi per a.', si definiscono isoto breve quelli con semiperiodi dell'o minuti. Isotopi a vita media sono e semiperiodo dell'ordine delle ore, vita lunga sono considerati quelli co riodo di giorni e oltre. Se per atth formano radioisotopi con semiperic diversi tra loro, si può, sfruttando o

r analisi di componenti in trac è così visto che elementi come, , Mn, Rb, Sn, Sr, Ta e U soru antità molto minori di quante ;o in precedenza. Lo studio e i/Sr ha permesso di rilevare u 'accumulo di Sr nelle acque m; itemente gli organismi respoi rmazione di rocce sedimentarie

ì (7) devono essere equivalenti poiché il enziale chimico di una specie i in soluz leve essere lo stesso, indipendentemente jnità di concentrazione e dai coefficien ittività usati. Tuttavia i termini /x° non sono gli stess leve fare in modo che siano coerenti, per lata soluzione, con le unità di concentra2 ;d i coefficienti di attività impiegati. 11 ci letta deviazione v ove la specificazioi a distinzione fra v£ tinzione ha una n presenza inevitabile chi degli strument ne dei segnali, che

ocesso possono essere racc :nte (mediante un data loi da permettere l'introduzic ilatore (ad es. mediante sci stri magnetici), ogni caso il modo di funzii Lea richiede l'accumulo de > che con un certo ritardo iti al calcolatore e quindi delle imprescindibili limit :zazione. In effetti si può ut ore di processo operante f ido la raccolta delle inforrr

Si realizza in questo caso il me zionamento detto on-ìine (fig. 5 a il calcolatore ha la capacità di rice\ direttamente dagli strumenti dell' trasformarli opportunamente per borazione. È a questo tipo di calcolatore, capacità, che viene dato solitamei di calcolatore di controllo. Ad anello aperto, ad anello chili: cificazione on-line si riferisce al fi formazioni dal processo al calcolai so in uscita da un calcolatore on-i sere rinviato al processo per tra intermediario oppure direttament Q nnf»ctr\ rM"r\r\rwitr\ Ai flnflln anprtf

ifferenza di quest'ultimo viene utilizzato per rego i uscita del processo che misurata ma calcolata nisure dirette. Se la vari; ;ontrollo non può essere ita in linea, ma deve e rove fuori linea, si può : di connessione in-line

Raccolta e registrazione dei di

Fra le funzioni di un calcolateti rientra anche quella di raccogli! sare e registrare una serie di d mento dell'impianto, che sono e iella conduzione dell'impianto formazioni di questo tipo, che v in base ai criteri gestionali de sono relative solitamente a: a) consumi orari (o giornaliei rie prime;

tamente connesso alle prest ma anche la temperatura, o peratura, a cui è assogettat portanza fondamentale nel i tico che rappresenta il reat L'ultimo stadio della for modello matematico riguard pò di modello in relazione al to e al livello di conoscer posseduta. La tabella II riassume le e differenti tipi di modello. Si a) modelli nrnredurali. cns

izioni del processo; qualunq ìtuito dal risultato di un'a: fenomeni che hanno luogo binata con le osservazioni e >scenza pratica che di esso s i base teorica per il modell 3 è rappresentata dalla conc i dei fenomeni chimico-fisic ;ono e dalle leggi naturali eh modello teorico può offrire nzia e un'affidabilità genera ; di un modello empirico e p n modo organico, di tutti i '. anti che caratterizzano un pi à.

Mia cicli impiumi) quesiu sui

liso che l'indice di prestazion Ì estremo compatibile con le jnali e con i valori delle va :nti non controllabili. Perchi ìuo non si mantiene nel punti é ci sono dei disturbi che, nel no i valori di queste variar. s variabili possono essere es •bi; in conseguenza il punto e continuamente e sorge l'es ire qualche cambiamento e lilnn^iurp l'f»ffV»ttr\ r\p] rlìctur

U p v v i a i , u«. y^utllU u t l l Ullllll

isposta dinamica, basata su rru i meno accurati, •a ultimo è opportuno far rileva :e l'esercizio di un impianto, t mite la funzione obiettivo stes 'isturbi così rilevanti da modific economico da perseguire, •isturbi di questo genere sono nei cambiamenti dei piani di j ella situazione di mercato per

lo come una vaga indicazione ve le condizioni base sono r Sebbene un lungo cammino isicologica sia ancora da fare ] finire con qualche certezza g ;ici dei gas emessi dagli autovt ncentrazioni e per diversi ter me, appare tuttavia chiaro eh ni di irritazione agli occhi, co; turbi alle vie respiratorie di p malattie croniche, possano e izione con concentrazioni not

a combustione per sintesi oto dell'aria comburente, < ne viene bloccata dalla rap Ila temperatura, dovuta ; eguente all'apertura delle A La concentrazione degli os: Ì di scarico dipende da qui ponibile per reagire con l'a eratura in camera di com quindi oltre che, come s r gli idrocarburi incombi] Hplln mìcnpìa

anchp ir» f

lire appareccm ai quesio gè >iù precisi che si conoscano p ma del CO e della CO2, quelli 1 «-esano rivelano con diversa rburi di specie diverse. Per è stata proposta una modific i di prova Federale USA, eh ire dal 1972, l'uso di un ana azione di fiamma per gli ic l'esecuzione delle prove si usa zatori non dispersivi all'infr /amente per CO2, CO, bass ritrazioni di HC. Gli appan ati tra Inrn pH alla snnrfa Hi n

siom di prodotti incombusti da tendono in genere ad aumentare di ossidi di azoto. Questi infatti dotti in più alta percentuale ogni parametri motoristici sono tali da efficienza termica ottima duran bustione. Iniezione di aria in prossimità dell

scarico. Questo è stato il primo si:

i totalità dei catalizz i punto mostrano ino! del grado di conversi luando le autovetture ;ngono alimentate con litivi a base di piomb un numero di chilorr riabile con il tipo di nolto elevato, causa snto del catalizzatore

acido indolacetico o indolpropioni principio è stato utilizzato per la prer di diserbanti selettivi, in quanto le p hanno /^-ossidazione elevata possoi avvelenate dall'alta concentrazione ne, che per tale via metabolica si produrre, mentre le piante non /?-oss mangono indenni. Vi sono poi altri i possibili precursori, i quali permetl grande flessibilità nella produzione cazione di queste sostanze, necessaria scita e allo sviluppo delle differenti p pianta. TI rntaKrvlÌQmn rlpil'ariHn inrlr\l3rf»1

ìgamento della catena porta ad i lell'attività. Infatti è stato osservi posti nei quali « è dispari sol di quelli nei quali n è pari (tal sono in realtà poco attivi). Pe uesto fenomeno è stata avanzati he gli omologhi superiori del cetico non siano attivi di per o soggetti alla /3-ossidazione p auxina solo se n è dispari. Se la

le al numero di Avogadro. L zione con questo metodo fu i in nel 1917 nel corso delle s irienze per la determinazioì l'elettrone. Il valore di N e in era « 6,07 x IO23. Dai vai notevole precisione di F (9( ,8024 x I O 1 0 unità elettrosi 7V = 6,023 X IO 23 .

JIUULHIU ttiv c ac iictiiuu dinne la bi
,7-tetrametil-l//-azepina (CI lotto presenta un notevole i minico e reagisce con Teste acido acetilendicarbossilico ] o(CXXI):

te e, sebbene sia possibile trasformarli l'ammide (CXXXVII) per trattamento cc qua ossigenata in ambiente alcalino, r instabile in presenza di acidi diluiti e tra: nella iV-fenilcianammide (CXXXVIII) quale, per idrolisi, si ottiene infine la fen (CXXXIX):

izione delle aldeidi o dei chi i è possibile ottenere il corris , X=N—NH2, solo quand< con un chetone aromatice i casi la reazione procede cc una seconda molecola di e

e si ottiene per nitrazione di È un termine abbastanza ir possiede discrete solidità gei che trova un certo impiego fibre poliacrilonitriliche.

alta reattività fu attribuita alla j doppio legame C=C. Solo dopo e pò Markwald riconosceva tratti ammina secondaria, alla quale buita la struttura ciclica triatomi dina. Subito dopo, in conseguenz interesse snientifirn che, destavano

ìdiatamente fissati. Gener solventi inerti, usando tri cettore di acido. In ques ndotta l'acilazione tramiti rbossilici, cloruri di acidi s sruri di acidi carbammici, ci e altri composti. Li [XVI), sono completamen

»uita in fase gassosa con i inuo. lo un'aldeide con ammoniac ) ammoniaca e eloro, la dia reagisce, anche in difetto di ; ì aldeide e ammoniaca per addico della triazolidina 0

Le aiazinuine suno composti uei 3ici, distillabili o cristallizzabili, a la loro struttura. Per riscaldamei zioni acquose di acidi minerali sformate (ma con difficoltà notevc giore delle corrispondenti 1,I-dia tena aperta) in composti carbonil Questa reazione è importante pe zione di idrazine sostituite. La s diaziridine consente l'acilazione s azoto, per es., mediante cloruro toluene solfocloruro. fenile isoc

La formula (1) rappresenta gli a. sai la (II) e la (III) rappresentano gli Ulteriori notizie su queste sostanz fornite a proposito degli ossazoli

resse commerciale oppure que re presentino presumibilment issibilità di sviluppo, cercam inquadrarli il più possibile nogenee: i coloranti di um isse, che possiedono per es. e ipure sono adatti per l'appli rticolare supporto, saranno i ttoclassi omogenee. Inoltre i coloranti saranno

o-dianisidina : acido Chicago (2 moli) CI. Verde diretto 6, N° 30295 (IX):

N=N

ccorre notare che la presenza idrossi-o'-metossiazo nel Blu 0 24410, non impedisce la met Diche il metile si stacca durante la landò il gruppo o,o'-diidrossiazi lessa normalmente con il rame b ost-trattamento con composti organ

vi. Consiste nel trattare la fibra

acido 2-ammino-5-nitrobenzensolfonic acida ., „ >• acido Gamma

È importante ricordare che nella serie la solidità alla luce varia da 3 a tre nella seconda serie la solidità v 5 a 7. 3) Coloranti dotati di buon potere r, rio, buona solidità alla luce ed ai trai

za dubbio il più utilizzato nella prepE di a. a complesso metallico. Nei coloranti al mordente, usati p temente per lana, la metallizzazione \ fettuata nel processo di tintura, gener dopo l'applicazione del colorante nor lizzato sulla fibra (post-metallizzazioi alcuni casi contemporaneamente ad ei metallizzazione), mentre il pretrattame la fibra con sali metallici seguito da cazione del colorante è attualmente pc

li il metallo coordina due div si sono particolarmente usat nalità brune omogenee. zocoloranti a sviluppo su flbi

li a. a sviluppo su fibra sono e :i pigmenti azoici insolubili ati sulla fibra (cellulosa) per azocomposto con un copulan •egnata la fibra stessa. La ditti

posti contenenti in posizic plessanti (OH, COOH): s brune e verdi, ma l'appi Per ampliare ulteriorrr toni sono state ideate nu lanti, dotate di grande a ottenute sostituendo il r con quello dell'antracene, del carbazolo, con le qui tonalità brune. nere._ vsr

parziale impedimento s me fotochimica). Com o usate ammine terzk no idròssietilico, —CH, ormalmente la funzion ilo e quindi più disperd solidità alla luce, all'u testa classe di colorant :nte molto elevate, rr to richiede Fapplicazioj ita ai gas combusti se e: soltanto nel casi e (LXX1) si ha

nenti notevoli nella solidità alla ne, senza diminuire l'affinità pej ne nel colorante CIBA - brevett 1.576.879, rosso bruno (LXXII

N=N

a questa classe gii a. canonici positiva è distanziata dal sisten quindi non entra in risonanz causa di ciò il loro potere colo] mente inferiore a quello dei gruppo precedente; le solidità crilonitrilica sono sufficiente] Nonostante esista una vasta 1 vettuale sui cationici a carica 1 tanto pochi termini di essi cosi che di vendita: questa classe d nostante sia di facile preparazi

Hodogaya - F.P 1.567.970, rosso

O,N

N=N

a

issono citare le diclorottalazine. inazoline, i dicloropiridazoni, i < azoli, i clorobenzossazoli, ecc. ìcludere, tutte le classi di a. reat io mobile non mostrano sostam fra di loro in quanto il meccanis le con la fibra non varia, mentre f iare le modalità applicative. Qi loltre, uno stesso gruppo cromogi uò essere legato a diversi gru :ome nei coloranti (XCVI), (XC con risultati praticamente idem mento attuale è quindi quello di i pportunamente il gruppo azoico e in modo da diminuire al massi

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composizione è ancora più facile quanc vece di radicali alchilici sono presenti ra fenilici, ciano- e alcossicarbonilici. Ai l'a,a'-azoisobutirronitrile si decompone in soluzione di toluene, con una costai velocità di 1,53 xlO 1 s-1. In quasi tutti studiati la reazione di decomposizione è tata essere rigorosamente del primo o Come è del resto da attendersi, solo con

C 2 H 5 —O—C—NH—NH—C—O—QHÌÌ

il

-

li

-» C2H5—O—C—N=N—C—O—C2H

o

o

estere etilico dell'acido azodicarbossilico H,N-C-NH—NH-C-NH 2 K2Cr»O, e KC1O8 e ali

stemi aromatici con partecipazii doppietti elettronici liberi delFa mento di energia di coniugazion motivo per cui gli idrazocompos danno reazioni di disproporzio alte temperature, formando azo
io, il solfato di rame (II), Pipoclorito io e il biossido di piombo: r ^ i

\

/7

La sostituzione nucleofila d in posizione para od orto \ litata dal radicale arilazo. P talisi con sali di rame (II) sere sostituito da gruppi fenossi oppure anche da ra

-N=N-

Occorre osservare che in molti casi i complessi 1:1 del rame con gli o,o'-diidrossiazocomposti si possono ottenere per azione di oidrossi-o'-alogeno- (o o'-alcossi-) -azocomposti, nei quali durante la reazione, rispettivamente, l'alogeno viene sostituito da un ossidrile e l'alcossile disalchilato:

Gli a. alifatico-aromatici preparare per copulazione < con composti che contengo! tinico acido. I composti e tuttavia chimicamente inst loro preparazione deve es temperatura più bassa pos pH deve essere mantenuto valori. Ad es., dal prodot del cloruro di benzendiaz tilacetacetato di etile, in s

-» R—CO—NH-NH—CH R—COOH+H2N—NH—CH2ì azossicomposti alifatici sec< io decomposti in idrazina e et )CH-N=N-CH(

. oc u anici pò

impiegata si può avere co deve venire impedita sceg condizioni di reazione. Qu decisivo soprattutto il pH reazione: bassi valori favor zione, valori elevati invece alla formazione di triazeni. casi si ha formazione conte

a. sulla fibra stessa, agendo in amb con appropriati agenti copulanti. I triazeni aromatici, che ancora e un legame N—H, possono venire al opportuni agenti alchilanti, e rispe acilati con anidridi di acidi carboss genuri di acidi carbossilici. In ques i triazeni asimmetrici conducono, guenza della già citata tautomeria, dei due isomeri. Alcuni idrazo-, azo- e azossiak mostrato di possedere un'attività ca

amente allontanate dal] azc are il gas o attraverso un ili di rame a — 400° o facen n una bottiglia di lavaggio co li cromo (II). Il vapore d'acq Dntanato facendo passare ina trappola raffreddata cor ttraverso un tubo contenen idratante. Per i moderni impianti di orre alla combustione dell'c on gas di reforming, otteni

gii uiuiitui u ui nuii-iegame uci

no in orbitali molecolari formai posizione di questi orbitali d ( molecolari 2p7i* di antilegame • lecola N 2 . A causa di questa p; zione degli orbitali molecolari di N 2 , l'ordine del legame Nridotto, come è dimostrato e nella frequenza di allungamer N-N da 2330 cm-1 nell'N, liberi

ducibilità elettrica, composi (cioè non stechiometrica), e chimica relativamente alta, questi composti esista un le metallo. Ammoniaca (->) Ione ammonio NHJ

Gli acidi protonici reagisconc ca per dare sali di ammonio ione ammonio (raggio 1,43 stesse dimensioni dello ione

Fra i pochi composti e a temperatura e pre LiC 6 H 5 , NaNH 2 ) (C 6 H 5 ) 3 PCH 2 , TiCl 8 , Vari complessi del Co della vitamina B 12 , soi complesso di un met N 2 O, [Ru(NH 3 ) 5 N 2 O] ìr\ r\pr rf*n71 nr\p Hirpt

1840 crrr1 per NO. Lo ione nitros quando N2O3, N2O4 o HNO2 sor acido solforico concentrato: N2O3+3H2SO4

> 2NO+ + 3H!

N2O4+3H2SO4->NO++NO£+3H HNO2+2H2SO4

> NO++2H !

Il solfato acido di nitrosile, NO + venire isolato dalle soluzioni. Il nitrosile liquido probabilmente si NO + e CI". Molti cloruri metallici

il irmuoruro ui azou nodoro; bolle a —1 - 206,79°. Si prepara r. ruro di ammonio fuso i ^enodifluoruro di amr drogeno anidro liquid "etta del fluoro con am: NF3 ha una struttura j: ?olo di legame F—N—1 stanza di legame N—F i dipolare, eccezionalmer bye, è probabilmente i dale annullamento de

fluoruro di azina, N3F (p.e. 154°) è un prodotto gassoso 1 o che si ottiene dalla reazioì otidrico diluito con azoto, e La difluoroammina, HNF 2 , è i stabile esplosivo (p.e. — 23,6°) re ottenuta con uno dei meto a) per reazione di N2F4 con N2F4+2RSH -> 2HNF 2 +] b) per reazione di anilina co TV-difluorocarbammato : H,NH2+;-C,H7OCONF2 ->

gault vennero tuttavia accettati C( serve sino a che ricevettero confer: da Atwater, il quale condusse a te rimenti controllati con piante di bilendo il processo della fissazioni In questo periodo Schloesing e IV 1879) dimostrarono la trasformaz moniaca in nitrato facendo passar ca di rifiuti organici attraverso i di gesso e terreno sabbioso. Ques denominato nitrificazione, veniva sando lungo la colonna acqua ca

(N 2 O, HNO, H 2 N 2 O 2 e NO 2 -> presentano rispettivamente ossic trossile, acido iponitroso, dime tico nitrossile, e nitrammide); (NH 2 OH); — 2 (NH 2 NH 2 ); —

cromo e nduttasi, ma non mnue Ila della FADH2-nitrato-riduttasi e 'H-nitrato-riduttasi. L'implicazione ittura flavinica venne dimostrata me lisi fluorimetrica, studi sulla riattiv rove sulla D-amminoacido-ossidasi Contrariamente a quanto si è detto enza(Nason, 1962), la nitrato-ridutt; Veurospora contiene un citocromo i ì del tipo b (Garrett e Nason, 196 ttro differenziale ridotto-ossidato DPH-nitrato-riduttasi purificata i DPH o ditionito come riducente

;elli per formare NADF L'enzima così ottenuto era raggio di NADPH-nitratospora secondo tutti i criter presi in esame. Le attività zione della xantina-ossidas si purificate, corrispondom vita degli enzimi ottenuti ne su gradienti di derisiti ambiente neutro. In un gr;

è catalizzata da una formiato specifica, da due componenti si tuiti da citocromo bx e da una nitr È stata solubilizzata la frazione duttasi di questo complesso, mei mento termico con alcali e si è coefficiente di sedimentazione pa La ricombinazione in vitro del duttasi di E. coli è stata consegui di mutanti resistenti al clorato. L

rie fonti come descritto in precedenza, il cano l'ubiquità dell'attività di riduzione de drossilammina associata con l'attività del trito-riduttasi. L'utilizzazione di NH2CX istituisce tuttavia un aspetto secondario iologicamente non importante della nitriti iuttasi, a causa del valore di Km maggio: :r NH2OH che per NOjP e della maggii locità di formazione di ammoniaca da NO ie da NH2OH da parte di questi sister .azzanni e Atkinson, 1961). La nitrito-ridu

cleolidi ridotti, con o senza aggiunta risultarono inefficaci. La combinaz; nitrito-riduttasi di Ps. denitrificans e particolato di ossido nitrico-ridutta zava la riduzione globale di NOf a ] si ottenne NO libero e questo dimo; aveva un trasferimento efficiente o i polamento di questo intermedio dal riduttasi al particolato di ossidc

ìasi. In concomitanza con la ubstrato da parte della nitrogen UDP e P ; , il che indica una 'idrolisi di ATP e il trasferirne!] idrolisi di ATP dipendente d Molti ricercatori hanno indagat ìtechiometrici tra ATP idrolizzi rasferiti; i valori riportati va 5 ATP utilizzati per coppia di e

ma non lo sviluppo dell'H., (Jackson et al., 1968; Kelly, Bergersen, 1969). Si sono da tazioni. Turner e Bergersen, acellulari di batteroidi nodi Jackson et al., servendosi di rificata da Azotobacter vinelai

lorati, generalmente in azzurro, stesso azulene è percepibile fino una parte su IO4 in un solven di petrolio. Fino dal XV secolo era sta in alcuni olii essenziali, ad es., 1 milla, dopo alcune semplici op distillazione, distillazione in e pore o trattamento con acidi ossidanti compariva un colore a

il cambiamento di colore dell' al giallo. Alcuni sali di azul< isolati allo stato cristallino; a rati e i tetrafluoborati. Gli a. copulano con i sali posizione 1 o 3. Sono alogenat nosuccinimmidi dando derivat stituiti. Il perbromuro di oiri
, a sua volta, essere esterificato e ad un analogo processo, è chiar zione di Barbier-Wieland conseni dare la catena alifatica di un acide ;o allontanando in maniera sele mo di C per volta.

OH

OH

erivati. Sotto questo nome vengono des un grande numero di dialchil- e di arila jrivati in 5 dell'acido barbiturico. Per la ma parte questi composti sono farmact unente attivi (tabb. I e II). Ricordiamo fra questi l'acido 5,5-diet turico (p.f. 191 °) chiamato Veronal®, l'i etil-5-fenil-barbiturico (p.f. 175-177°) ato Luminal®, Gardenal® efenobarbi icido 5.5-diallilbarbiturico Cn.f. 172°ì det

Luminal '& Bibliografia

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to che dosi semplicemente set no completamente nel tronco berazione, indotta per mezz di questo neurotrasmettitore, trasmettitori probabili, quali l'acido y-amminobutirrico, n trario influenzati in modo anche a dosi anestetiche. E chiare prove sperimentali in

nsinouzione. uopo essere stati assori ono presenti in tutti i tessuti del cori iresi quelli dell'eventuale feto. I vari iscono considerevolmente nel loro on le albumine plasmatiche. Il tiopi egato per il 65 %, mentre il barbi tale n maniera trascurabile. La possibilit ;arsi alle proteine tissutali è la stessa e iresentata nei confronti delle proteine iche. In questa maniera i b. si distrib

ittavia dosi progressivamente maggi, no una riduzione sempre maggiore ( rto volume/minuto. L'azione stimol iratoria del 5 o del 10% di anidride :a diventa sempre più debole e a jmpare. Il meccanismo consiste pi nente nella paralisi del centro resp dollare; se però il paziente soprav\ /erse ore, l'edema polmonare o la poi

indicativo di un danno muscola zione al danno epatico. È stato rij somministrazione parenterale ese un periodo di 2 ore di 18 mg/kg tale non ha effetti sulla forza, su e sulla durata di contrazione de tavia dosi pienamente anestetici! notevolmente l'attività uterina d to. Il prolungato uso di fenob mefobarbitale come antiepilettic fetti saltuari sul sangue e sulle o sul sangue si manifesta come am

commerciale. L'estrazione di questi viene eseguita quasi esclusivamente p duzione di composti del Ba. La magi dei depositi commerciali di baritina due tipi: depositi di sostituzione, Ì che parziale, di calcari, dolomiti, a scisti, e depositi residui in cui aggio barite, derivati dall'alterazione di de tipo precedente, sono inclusi in ai baritina si trova anche come miner

estremo del recipiente per cor pore di Ba. 11 Ba così ottenute tiene calcio e magnesio come ir ne ulteriormente purificato p< sotto vuoto. Il metodo descritto parare il Ba è simile al process preparare il magnesio attravers silico-termica della dolomite ca Ba e leghe di Ba sono stati f*lf»ttmlici Hi cali fuoi

Hi c-»1i+

assenza di anidride carbonica il j ione si abbassa a causa della dee ne. Il carbonato di Ba è termicami ;; la pressione dell'anidride carbo ido è solo IO"4 atm a 1000°, 1 •4° e 10 atm a 1994°. La solul |ua è 0,02 g/1; questo valore aume mente in presenza di anidride ca sumibilmente a causa della forma arbonato. ^a witherite è solo di scarsa imi nmerciale e il carbonato di Ba i

H2O e Ba(UH) 2 H 2 O; il monoidrato :qua molto difficilmente. L'ottoidrato i solubile in acqua calda (51 % in peso a molto meno in acqua fredda (4,4 ^so a 25°) e la soluzione risultante, •qua di barite, è fortemente alcaline irbe anidride carbonica dall'aria. L'idrossido di Ba si prepara scioj jssido in acqua calda e separando i e ;r raffreddamento: in aueste condiz

,

) ,

j

è di 1070-1080° circa. Ha un punto di fi ne di 1350° e si decompone per risca mento sopra 1400°: 2BaSO4 > 2BaO+2SO 2 +O 2 Viene ridotto a solfuro per riscaldami con carbone. La sua proprietà chimica più importar la bassa solubilità in acqua : 2,43 mg/1 cdo o viceversa; b) polarizzazione di attivazione (o me), che proviene dall'irreversibilità e ì reazione chimica all'interfase eie ttrolita; e) polarizzazione ohmica, che può pr Ila caduta ohmica entro qualche str; ettrodo, ad es. uno strato di ossii

vantaggioso che tutti i generatori pc essere ricaricati in breve tempo e con t non troppo diverse dalla f.e.m. della b to introdotto, per le b. secondarie, il o di rendimento in quantità. Il rendimento in quantità è spesso < anche come il rapporto tra la quantità tricità ottenibile da una b. e quella n ria per la sua ricarica. Questa quantità di elettricità spes:

o il parametro di valutazione [uanto gran parte degli impiegh tallazione su apparecchiature r. nensioni notevolmente ridotte, na che presenta le caratteristi volumetriche) delle tre DrinciDc

che funziona ovviamente a tempera vate (250-350°). Essa ha i più alti • densità di energia ma presenta pari convenienti legati alla temperatura e zio e all'aggressività dei materiali us Batterie a elettrolita solido. II sistema j: Na / /?-ALO_ / S

bitorc di corrosione il bicromato pot L'elettrolita è costituito da una soluzi NH4C1 e ZnCl2 immobilizzata su gela su carta; questa tecnica di realizzazion separazione delle masse attive giustifica mine di pile a secco, usato per design cune b. primarie. L'elettrodo positivo ì tuito da biossido di manganese, del qua gono usati tipi diversi a seconda del i b. e del tipo di prestazione che si rii Nella letteratura scientifica sono riporl

lino è riportato nella figura 11. le tre pile sono sottoposte è ab da e mette ben in evidenza le prestazione nei tre casi. Del sistema Zn/HgO esiste a sione secondaria che fu svilupp Ruben. Egli modificò la struttu do positivo mediante l'inserirne d'argento che impedisce la c< mercurio formatosi durante la tribuisce anche a ridurre la i l'elettrodo.

temente, per applicazione sulle grij preparato chimicamente. Lo zincc l'elettrodo negativo è depositato camente in forma spugnosa per ot trodi ad elevata superficie specifì L'elettrolita è normalmente um di KOH al 31,5 % in peso (composi: tica). Alcuni tipi di b. AgO/Zn p< ziale, sterilizzabili a caldo e atth stanza, usano elettroliti contenent

attivi o per impregnazion zate di elevata superficie Per la realizzazione de betti il materiale di parta forato di acciaio nichela: nichel puro) che viene saj opportunamente (fig. 12) Gli elettrodi positivi, eh del tipo a tasche che a tul oiti con NifOHÌ., addizit

ite costante, considerata proce ile, è generalmente effettuata co ite che permetta di ripristinare 1 ziale in 5 ore. La tensione della e ) dell'operazione è di circa 1,4 V e itamente fino a 1,5 V in 4 ore ( esto punto la tensione sale a l , " stante fino al termine della cari La carica a tensione costante viei :nte effettuata collegando la b. ii n un generatore di corrente conti

razie al potenziale più negativo eso, la sostituzione del cadmio e ermette di ottenere f.e.m. più eli ita di energia maggiori. Le ca perative delle b. Ni-Zn non sono ote, poiché il sistema non è anc< vello di produzione industriale. La reazione elobale di cella DU
ote, 1958), progettato in origine per traiì raffinato di petrolio, per quanto appliile anche al benzolo ottenuto dalla carbosazione del carbone è un nrnceriimentn d

inazione e aumentata in una seconda u sr la separazione. Uri metodi di rettìfica. Sono stati mes unto numerósi processi per l'idroraffinazi italitica del benzolo (Bochman, 1958), ac jelli della Scholven-Chemie, Lurgi, Kopp ari Stili e U.O.P. Questi processi sono div ìltanto nei dettagli di ingegneria chim

itallizzazione non è stretto per ak di b. per nitrazione, ma lo può e ani tipi commerciali ; il colore del 1 izione preliminare dell'assenza ze; il contenuto in zolfo totale è 0 per combustione del campione ninazione degli ossidi di zolfo fc la fonti petrolifere normalmente anto tracce di composti solforati 1 è lavato con acido solforico; i a, non è necessario l'esame di n

divi nil benzeni metilfenilcarbinolo solvente

nte anemia. I sinton mia, diminuzione del ore, dispnea da sf( jrragiche. La massimi bile nell'aria, per una rnaliere, è di 20 ppm ir l 46 % del b. inalato pò ed assorbito rapic . è eliminato parzialn e e nelFurina, in grai eme a pirocatecolo
apprezzabili. Esso viene pre nucleari ad alto flusso per iazione con neutroni di attin ìe 238U, 239Pu e 2i3 Am: il sui

giaiio-verae, per aggiunta di amn una soluzione di BkIv. Il BkIV può essere ottenuto per < di Bk"1 con NaBrO3 in H2SO4 2 solfato forma un complesso con i cendo il potenziale di ossidazione pia Bkm/BkIv. Anche il bismutat può essere impiegato come ossidai viene una riduzione radiolitica da ]

per indicare la b. della glieina, il più si composto cioè della famiglia delle t (CH3)3N-CH2COOH La b. della glieina è otticamente inat un solo gruppo dissociabile, quello e; lieo, il cui pK'n è 1,84. La b. ha una solubilità di 160 g/100 H,O, di 55 g/100 cm3 di metanol 8,7 g/100 g di etanolo. Fonti naturali e isolamento

La b. della glieina è stata la prima b. e

Il consumo di acqua sotto forma di b essere valutato, in media, sui 1000-1501 giornalieri, variabili con le condizioni logiche legate al clima, alla dieta, alla e per gli effetti indotti dai costituenti b. stessa. Le b. possono essere distinte in liq.ui consumarsi freddi o caldi, di sola acqua rale o contenente diversi soluti, liquidi logici di origine vegetale (succhi) od an r*ttpmitt=> npr

(ìli infusi generalmente vengono pre] reltamenle sospendendo il materiale calda o per percolamento, in sovrapp ed anche stemperando in acqua deg. concentrati ed essiccati (v. CACAO; CAI Latte. Il latte può essere posto in co fluido fresco, risanato per pastorizz conservato per sterilizzazione o per trazione. Viene anche sottoposto

tigliamento a caldo. Il liquido, sottopc trattamento termico con uno scambiat piastre o a tubi, capaci di resistere alla s pressione dei gas disciolti a temperatura naria, viene introdotto caldo (55-65°) il tiglie, che hanno subito un ciclo di la\ senza risciacquo a freddo. Il recipiente viene riempito raso bocci freddandosi si raggiunge il livello noi mantenendo un basso livello d'ossiger liquido. Per la distribuzione di liquidi tranquil

può cs!>cic uiicnoilucilie agglomeralo

taneizzato) per una più pronta solubili ne, indispensabile per la distribuzione con apparecchi automatici. Controllo di qualità

I controlli relativi all'acqua come b. i componente nella preparazione delle b prendono i dosaggi chimici di azoto niacale, nitrico, nitroso, proteico, di s( organiche, di ossigeno disciolto, di S( degradabili (BOD, COD), di tensioattii •nini R c\\ a l t r p Qoctflnyp p^traìhilì r*r»n i

la ucscriHX'iiiia;. »JII a. o. ucna sene L

butano sono stati isolati dalle foglie di xylon coca (acido truxillico ed acido co), mentre quelli aventi l'anello del e pano [(+)-?ra«.y-3-(2-carbossi-l-prop


NOCI . oNO + N.O,

BILIARI ACIDI n-

>>j

n

8

4* es 11

' ))>

I comuni acidi biliar ROIDICI COMPOSTI) a 2

gruppo carbossilico i o tre gruppi idrossili 1 gruppi idrossilici pò: oxo gruppi. In alcune : con gruppi idrossilici nella catena laterale. a. b. sono 5/3 saturi, ^/v c a t u r i (^r\A\ 5i\\{W~\\

cui la. seguilo in rouura

di litio e alluminio da l'acido La bromurazione del 7-oxolito tile consente di ottenere il corri bromoderivato, che viene trasfoj 7-oxo-3a, 6a-diossi-5-colanoicc Takeda) mediante blanda sapor riduzione del chetolo di Takei druro di sodio fornisce acido i tre la riduzione secondo Meej con r-butilato di alluminio e isop duce acido /?-muricolico. L'elim

esteri metilici dei corrispondenti acidi e silici C27 con idruro di litio e alluminio, ultimi si possono ottenere combinan acido biliare C2l con l'estere monorr dell'acido .metilsuccinico. Gli steroidi C ossidrile in posizione 26 possono venin sì ottenuti dalla criptogenina (5-colestc 26-diolo-16, 22-dione) che, per riduzic condo Clemmensen, da il 5-colestenediolo. Il 5-colestene-3/3,7a-diolo si p bromurando il benzoato di colesterile i lizzando quindi il gruppo 7a-bromo co do di argento, e poi il gruppo benzoi alcali. Il 7a-ossi-4-colestene-3-one può preparato dal 5-colestene-3/5,7a-diol( diante ossidazione secondo Oppenhaui

HO

CO

r x

NH "OH

CH-CJ

ac. taurocolico

ciosomialc o milocondriulc dciromogcnati legato di ratto arricchito con NADPH. . centemente è stato dimostrato che la frazi microsomiale è molto più efficiente della : zione mitocondriale nel catalizzare la reazic Sono state fornite prove che il citocro P-150 partecipa al sistema 26-idrossilasico crosomiale. Conversione del 5(ì-colestano-3a.,7a.,12oc,26 trolo in acido 3a.,7a,12a.-triidrossi-5fi-colesi f £ /ir/m

Mi ìopto

rAQTirin^ ^nmrt^rfro

Io

fnri

co (acido allodeossicolico). Esterificazione degli acidi biliari. degli a. b. viene espulsa con le fec ma di esteri, probabilmente con a catena lunga. Almeno il 25% 3,12-diidrossi-5/?-colanoici nelle : rificato. Tra tali esteri predomi; dell'acido 3/3,12a-diidrossi-5/?-cola le feci l'acido litocolico si risconti temente in forma non esterific£ l'acido 3/?-idrossi-5/?-colanoico è i

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no probabilmente il piccolo spe

chetoglutarico spianando a "impostazione del ciclo citrii i che, nel 1929, scoprì l'aderì >LTP) e poi, in collaboraz

-, identificò la cocarbossilas i piruvicodecarbossilasi) e 'hilterra, il fondatore della

l'emocianina, la precisazione sul ossigeno della metemoglobina e< peso determinante per lo svilì in Italia. In America Sumner cristallizzc volta (1926) un enzima, l'ureasi pepsina (1930), la tripsina (1932 tripsina (1935); W. M. Stanley ( del mosaico del tabacco. Per qi sero il Nobel per la chimica n I coniugi Cari e Gerty Cori fu

i organismi viventi, oggi st :colare, cioè biochimico, iche queste caratteristiche io portato all'uso di un lir •e, seppure non sempre orto 3iù comune di tale libertà ita dall'espressione « legam >, la quale è nata in una da la è tanto efficace ed utils ente inesatta. Un legame, rompersi non da, ma rie

cne cne in preceaenza acclamo accennate. Le vie metaboliche sono rigorosamente controllate e il settore della regolazione metabolica rappresenta un nuovo e fertile campo di studio. Il lavoro metabolico è rigorosamente organizzato nella cellula. Da quando il microscopio elettronico ha rivelato l'esistenza di organuli intracellulari, e l'ultracentrifuga ha permesso di separarli, è stato possibile dimostrare una distribuzione degli enzimi e una divisione di funzioni : i mitocondri sono la sede dei fenomeni energetici, i ribosomi della sintesi prò-

degli amminoacidi essenziali sintesi che l'organismo uinai piere. Nell'uomo e negli anin sumono invece particolare i fenomeni di correlazione um che non si verificano negli e lulari. La biochimica umana r. plicemente una forma applica tenuto dottrinale suo propri La biochimica vegetale o fit

alle malattie, potrebbe avere mento su caratteristiche biochir ti molto stretti ed evidenti esist metabolismo e farmaci, comi studio degli antimetaboliti e della chemioterapia, o tra carei e lesioni biochimiche, come ne

(Krebs, 1966). Una forma di carattere anco] è rappresentato dalla biochimii quale alcuni metodi strettan

per trasformare una forma di ei un'altra con lo scopo specifico di svo funzione di trasferimento di comuni di informazioni; questo indirizzo ( comprende lo studio dei meccanismi di tutte le strutture sensoriali utilizi organismi viventi e cioè recettori u sivi (ivi inclusi tutti i tipi di foto]

irotom. bi ritiene cne la variazione e bera risultante dalla ridistribuzione ani si accoppi, sul lato interno de Tana, alla fosforilazione dell'ADP e to accoppiamento dipenda da un ATPasi legato alla membrana mitoc he è stato dimostrato essere un fatte iale (fattore Fa) per la fosforila2 idativa. Attualmente vi sono molte prove s ali sia a favore che contro l'ipotesi motica. In accordo con quanto è rie [uesta ipotesi, è stato dimostrato ci

bre muscolari); la stechiometria di questi cessi è, nel migliore dei casi, ancora da e rire e, secondo alcuni Autori, rappresenti aspetto di importanza irrilevante; infine questi fenomeni si verificano in sistemi invece di muoversi verso uno stato fina! equilibrio, sono da considerare più prò] mente come esistenti in uno stato stazion che richiede, per definizione, un cont: flusso di materia e di enereia tra le fasi s

iodi ol-so 51) ise

rosi piccoli ioni e per varie molecole, ; tutto zuccheri, nei batteri e lieviti, nelPe vescicale e intestinale, negli eritrociti, ec ticolarmente studiata è stata la diffusior litata del glucosio e dell'urea all'interni eritrociti. Benché la diffusione facilitata una natura puramente cinetica, uno dettagliato delle caratteristiche di quesi cesso porta alla conclusione che il sue

>ostanza trasportata, Fia. costante di Farad R la costante dei gas, e0 il potenziale eletti iella fase esterna e e,,, il potenziale più e ill'interno della membrana. Volendo considerare il trasporto attivo ina sostanza ; in termini di termodinam rreversibile, l'equazione (36) deve essere E liticata: J

— PC pnFlST-L- Jf

-TI

(

una giunzione neuro-mi ioni nervose sono molto trice della cellula muscoli itture vi è un breve sp; ile l'acetilcolina diffonde lolarizzazione della meml scolare. In conseguenza uppo di un potenziale di de come un'onda in tutte 1 muscolo striato è cost e longitudinali le quali 'alii regolari, dei solchi t depolarizzazione viene mbrane che delimitano q

cando la rottura dei legami actii La fosforilazione dell'ADP legate polipeptidica ripristina la repuls: statica tra l'ATPasi e tale catena quale riacquista una estesa cor Anche in questo caso l'idrolisi di presenta il principale evento enerj to il processo. Dal punto di vista della termod versibile, è stato dimostrato che,

costituite per circa il 99,9% dai prim menti del Sistema periodico. Una di fondamentale tra la composizione biente e quella della materia vivente scontrarsi negli elementi chimici che s culiari dell'uno e dell'altra. Infatti, l'ossigeno, che è rappresentato in ente il 40-50%, negli organismi viventi pre di gran lunga C, H e N, mentre nell'a abbondano Si, AI, Fé, Ca, cioè tutti ti caratteristici del mondo geologico. In genere gli e. b. vengono suddivi; o tre gruppi, chiamati rispettivamente

Nel regno animale forma l'esocheletro dei radiolari e degli infusori. Infine, tra gli elementi del II ordine, il ferrc merita un riguardo particolare tanto che, data la sua importanza, alcuni Autori lo pongono iddirittura tra gli elementi del I ordine Tale elemento è indispensabile per tutti gì. ssseri viventi in quanto fa parte di enzimi respiratori cellulari, ed è inoltre in tutti i verte-

b) un compartimento extracellu nonta a circa 14 litri ed è pari 3eso corporeo. Nel compartimento extracellula ;tinguere uno spazio intravascolai ico di circa 3 litri ed uno spazio are che raccoglie circa 11 litri di oari al 15,7% del peso corporeo Nell'ambito dello spazio extrav io possibili ulteriori suddivisioni. :e di liquido che si trova attorno ; per le quali costituisce un ambii

: nel bambino se ne riscontra ig%; al 50° anno di età da 20 vecchiaia inoltrata almeno 40 amponenti proteici presenti ne :nti anche nel liquor. Nel liquo poche cellule mononucleate I ). ime icrime sono il secreto della gr

La mucina e le proteine organici più importanti. L sce da lubrificante per la stituita per il 30% da car mente in forma di acido s sono rappresentate in mas e y-globuline e per il resto alcuni enzimi quali l'a-ar acida, la fosfatasi alcaline la /3-galattosidasi, la glucu il lisozima, ecc. L'enzima ] il processo digestivo è sen

tracce di altri elettroliti e scarsissimi mai organici. La secrezione di una soluzione con una centrazione idrogenionica un milione di superiore a quella plasmatica solleva il blema sulla natura del processo biosint cellulare che è alla base di questo fenon Numerosi dati sperimentali indicano che cellule parietali si forma H2CO3 a parti: CO2 e H2O sotto la catalisi della carbonic drasi (->) di cui queste cellule sono rii l'acido carbonico si dissocia in idrogeni in ioni idrogeno carbonato; quest'ultimi tann npl nlasma e vpnonnn sostituiti nell:

gallici ((),(>%) ed in parie inorganici Nella tabella Vili viene riportata la sizione relativa ai principali costituen 1 costituenti inorganici sono rappr principalmente da Na®, Cl e e HCOI nime quantità di K®, Ca2+ e HPO^". I posizione ionica non è fissa, ma tendi dificarsi con la velocità di secrezio aumento di quest'ultima si accompagn aumento della concentrazione di HC a una diminuzione della concentraz Cl e ; la somma delle concentrazioni

kji ixaLia a^iiiyit ui lilduui pai ll\*\jlan, 1111.

:o diversi da quelli chimici e che saranno ili strati nei loro principi fondamentali. Tali m ;odi sono spesso molto vantaggiosi per la sp ;ifìcità, anche sterica, e per l'estrema se iibilità. Metodi biologici propriamente detti

La storia delle titolazioni biologiche risale se tanto a circa quarant'anni or sono. Intorno 1920 si definirono diverse unità di attivit

ui ormoni e vitamine, almeno i ziale, quando cioè non si siano ; pati altri metodi di analisi. Inf biologico è spesso quello più sei essere adottato per svelare e stii piccolissime di certe sostanze; il saggi immunologici (v. il capi tendono a sostituire quelli bioli stretto, ma soffrono in una certe stessa limitazione delle titolazii nel senso che sono incapaci di s

Il metodo d'impiego dei tabella III è illustrato nelle vengono riportati sotto Si e C3 (rispettivamente: le tr< dard e del campione), meni colonne è riportato il totale sformate ad ogni livello di colonna successiva viene ir per ciascuna riga della tabel tiplicando la somma dei q coefficienti in quella data i

l'ausa di variazione

Jifferenza tra preparazioni 'egressione lineare jeviazione dal parallelismo :urvatura combinata curvatura opposta otali (Tr)

_ i

-1

+1 +1 -1

3420 3

sione delle risposte percentuc Questo esempio viene riporte (1947), il quale analizzò i dati d (1939) mediante i probir, i logit ( mazioni, servendosi di procedi] secondo il criterio della massim che richiedono molto più temp qui scelto. I dati sono indicatine e si riferiscono ad un confronto nelle rane, di digitale somminis

stati di valido aiuto per chi vitamine del complesso B, riabilità di richieste nutrì di questo gruppo per spe scita. I particolari ceppi < mentazione lattica che si s vari dosaggi microbiologii sono essere considerati m hanno sviluppato necessi composti chimici comples; del complesso B, e sono se che il loro habitat naturale tritizio complesso come il

presenza di quantità ignote della s saggiare. Nei dosaggi microbiologici di ar il campione viene di solito idrol acidi per liberare amminoacidi dall Questi amminoacidi liberi sono sol ganismo utilizzato per il dosaggio r essi quantitativamente, mentre ris] parzialmente, o non risponde affatt teine nresenti nel camnione oriein;

microbiologico di un antimctaboli tenolo, che rappresenta la modifica merciale stabile della forma natura dell'acido pantotenico e che differii sto per avere un ossidrile al posto sile, è un antimetabolita del panto al momento in cui nell'organismo trasformato nella forma naturale < nato. 11 pantenolo è un inibitore nostoc mesenteroides A.T.C.C. N sta proprietà è stata utilizzata per u del pantenolo con questo microrg;

zano ic condizioni di trasferimento dcll'ei già di eccitazione, per interazione di risona fra il sito reattivo dell'anticorpo ed il de minante aniigene. Se quest'ultimo non è lì rescente, e in particolar modo se presenta massimo di assorbimento in coincidenza picco di emissione fluorescente dell'antico! si avrà uno smorzamento della fluoresce primaria che può raggiungere l'85%. 11 todo si presta particolarmente bene pei studio delle costanti di associazione, come ternativa al metodo della dialisi ad equilil

ono coniugate con un fluorocromo, s lente con l'isotiocianato di fluorescina, arate dal fluorocromo libero mediante ( gel-filtrazione. L'antigene da ricercare deve essere ir ile, fissato in un substrato adatto all'i azione microscopica (striscio di cellule na di tessuto); il preparato viene fatt( ire cnn trii ahtioorni fluorescenti lavat

determinate condizioni, alla reazione fra ai tigene ed anticorpo seguono dei fenomeni vis bili, in sé sufficienti a rilevare l'avvenuta re; zione. I metodi basati su questi fenomeni cc prono quasi tutta la sierologia clinica, e son comunque i metodi immunologici più larg; mente usati. Essi sono per lo più di faci esecuzione, e godono appieno della specifici! tipica della reazione antigene-anticorpo; hai no sensibilità da media a molto elevata, e prestano ad applicazioni di tipo quantitativi Ogni metodo ha una gamma di possibili

e mescolato con dell'antisiero conlem corpi per l'antigene da titolare; Ja mi ne versata in una piastra, in mode uno strato di 1 mm; dopo solidifics scavano delle serie di pozzetti di 1diametro, nei quali si dispongono vo di varie diluizioni degli antigeni sta riferimento e di quelli da titolare; s

|IK'sli

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I.UK.I lumi.il.i e i piohlcin -•ll.i valuta/ione dei usuila

:ntc intcriori a lincili clic si itisi cinetica, asc metodologie;) del dos dei metaboliti risiede, gè 5terminazione del punto t i enzimatichc catalizzate in n questo caso si stabiliscon tali da rendere limitanti i i ono dosare. imbi i tipi di analisi en/i mente menzionati si basai :lla specificità della catalisi ìeguenza, tali metodi enzirr comune una stessa limiti afa rìfllta nnten7a e Hall;

l'analisi enzimatica, spetta ai me trici. Tali metodi si basano sug ferenziali di assorbanza e sugli s] fazione per fluorescenza di cei biochimici, la maggior parte dei e descritti per la prima volta da O (1938). A seguito delle sue ste questo Autore mise a punto ui basato sulla registrazione delle estinzione dei nicotinammideader

elTindicatore è più Ient lei test di tipo a, queste ;sere resa trascurabile :azione dell'indicatore, ì un'alta attività rispet iole dosare (nel caso d artato una differenza di grandezza può essere s

tazione e di emissione quali Io spostali dei picchi o l'accentuazione delle rese e tiche. D'altra parte, nei metodi fluorom possono insorgere dei problemi sperimt dovuti ad una aspecifìca attenuazione fluorescenza; inoltre questi metodi sonc più laboriosi dalla necessità di una cai tura da effettuarsi con opportuni stan< Un esempio ben noto di fotometria luce generata per luminescenza è il dosi enzimatico dell'ATP mediante il sistema ferina-luciferasi (Strehler e Totter. 1954

,e ricerche su organi intatti possono e dotte sia in situ sia sugli organi isol fusi mediante la fluororometria di supei

lance, Jòbsis, 1959) oppure mediani ttrofotometria di riflessione (Liibbers e 5). Più recentemente, è stata messa a ma tecnica di spettofotometria di asso) adatta per gli organi isolati (Brauser, 1' luale è stata applicata allo studio dell

e nid 1S80 eogijusps suoiuidoj e ip 3ZUBIUOIUIJS3} SlUjSSIUIUd 3J|1 -3p IUOIZBUIJOJUI3SJB0S 3|[nS 3 BJ3UBIC -n[0A3 Biuud v.\ sjuBjnp qnu3AAB -UIB3 mS 'BJIA B||3p BSJBdlUOD B[[3p BJ3JSOUJJB BnS BJ[3p 3 3JJS3JJ3) 3]OLfJ osiuiiqs 3 ooisg OJBJS sjiqBqoad |n 3 BAijiiuud -q B[[9p ouiBiqqB 3q3 o 3U0IZn|0A3 | •11DA3WIU IJU31

terotrofici tutta l'attività metaboli tata limitata dalla ridotta immissi igeno risultante dalla fotodissocic 'acqua. Erano presumibilmente p :omposti organici di vario tipo, r "esistenza di reazioni fermentative ebbe la presenza di stati intermedi :ione di composti organici che, a tvrebbero richiesta la presenza di Inoltre, l'assenza di grandi quant ;eno nell'atmosfera avrebbe impec nazione dell'ozono che agisce d: >rotettore verso le radiazioni ul

melanti in tali rocce sono bella I. Altri elementi nece agli animali, o ad entrambi. icce magmatiche in quantità olibdeno, lo zinco, il boro Essenzialmente tutti i prod ologica sono degradabili pe ocessi biologici, la maggior oducendo energia, alimenta è un continuo ritorno di qui •rali alla b. per essere nuov; irte della successiva genera; ai. In condizioni favorevol

jncentrazione atmosferica, con una p ile diminuzione della temperatura. Parai lente a questi processi, l'espansione delle ita della b. dette luogo ad un aumentc spositi carboniosi che ridussero ulte lente le concentrazioni atmosferiche di ride carbonica. Vi era inoltre un'emissione continua di ride carbonica da fonti juvenili a vel< roporzionali, all'incirca, a quelle dell'a i vulcanica. La deposizione intensiva di

i b. è stata isolata sotto forma di aghi ; i con punto di fusione 232-233°. L'ato carbonio asimmetrico in posizione 4 rtisce alla forma d, biologicamente atti ia rotazione ottica [a]^ di +91° (e = NaOH 0,1 N). 11 pH di una soluzione acquosa allo 0,0 4,5; la b. ha un punto isoelettrico a 5. In acqua a 25° si sciolgono 22 mg/ -^ • »

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di 3,4-(l ',3'-dibenzil-2'-oxoimii metilenetiofene (VII) ; questo gire con d-canfosolfonato di ; mare il sale dell'acido canfosc stallizzazione da alcool isopr /-3,4-(l',3'-dibenzil-2'-oxoimk metilenetiofene-rf-canfosolfon; gurazione ottica è identica a naturale. La reazione di questo sale ci to sodico da un prodotto che, con acido bromidrico, conduc

Iciìcicnli, è indebolita e 1 giovan trano una serie di alterazioni nell ardiaca. I ratti richiedono circa i >. al giorno e i topi 8 jxg per 100 Polli e tacchini mostrano quali m; orni di deficienza di b. dermatite e chiusa delle uova è notevolmente i a deficienza non ha effetti apparen ;ani riproduttivi. I pulcini richiedo li b. per 100 g di dieta e i tacchi]

carboidrati fermentabili sono normalmente uelli che contengono 3 atomi di carbonio, o multipli di 3. I monosaccaridi sono fermentaiili direttamente, i di-, i tri- e i polisaccaridi evono essere idrolizzati a esosi prima di oter essere fermentati. Gli esosi fermentabili ono il glucosio, il fruttosio, il mannosio ed il alattosio. I primi due sono fermentabili da iarte di tutti i lieviti, gli altri due solo da eppi particolari. La trasformazione in esosi avviene grazie gli enzimi contenuti nel lievito. La fermenabilità di un di- o di un trisaccaride dipende IQIIQ r*r*cciKilitQ Hn nstrif* Hi un ìipvitr* Hi T^rn_

azotate inutili agli effetti della qu; Infine il mosto viene raffreddate e) fermentazione. Al mosto fred giunto il lievito, grazie al quale a\ za trasformazione caratteristica i zione della b., quella degli zucch ed anidride carbonica. Dopo un

ne. In Italia,! melodi usati appari al gruppo dei metodi a decozione, questi meglio alla b. prodotta cor fermentazione bassa e con ciò ristiche richieste dal pubblico. Metodi a decozione. I metodi a dee caratterizzati dal fatto che una parti) della miscela viene fatta

r.holli/.ioiu- del mosto. Il mosto, con aggiunti

di luppolo, deve essere fatto bollire, per scio gliere le sostanze del luppolo e permetten loro le dovute reazioni chimico-fisiche (umu Ioni -> isoumuloni), per la coagulazione dell' proteine e quindi la stabilizzazione del mosto per la sua sterilizzazione ed inattivazione en zimatica ed infine per raggiungere la concen trazione voluta all'inizio della fermentazione II lavaggio delle trebbie con acqua diluisc infatti il mosto e rende perciò necessaria un: sua parziale concentrazione. Il mosto rappresenta un substrato molti adatto ad una larga gamma di microrganismi Derciò fino all'inizio dell'azione del lievito se

a talvolta la vitamina C . Esso però non ha effetto di ossigeno eventualmeni ausando per la metà de :colare effetti ossidanti, positivo per l'eliminazic ;eno nella b. finita. >ttigliamento o infestameli sta è la fase più delicata e della b. a causa dei j i essa è esposta malgrad ioni. Una disattenzione j

i igoi ik-ri) ne peggiorano peri

Una bottiglia aperta deve essi ;ubito per intero, dato che ne non in pressione perde la CO, ;ua fragranza. Altre cause che possono din jilità colloidale della b. proveng ;enza di sostanze precipitabili i jroduzione o per contatto alla "usti). Queste sono:

ISCHLER-NAPIERALSKI, REAZION |uesta reazione, la cui scoperta risale al tppresenta ancora oggi un valido metoi ntesi per la preparazione non solo di dei ochinolinici (v. ISOCHINOLINA) ma anchi averso molteplici estensioni, di molti imposti eterociclici azotati. Nel primo caso, il trattamento di un ito acilico della /?-feniletilammina (1)

(XXVll)

0=C COOCH-,

zolici è stata riscontrata anche per ale midi del tipo (I) contenenti un gruppi in posizione a; il trattamento del e (XXXVI) con POC13 fornisce infat idroisochinolina (XXXVII) soltanto resa del 3 %, mentre il prodotto p della reazione risulta costituito dal lo (XXXVIII):

acide dall'inizio alla fine e ciò e possibilità, come hanno sottolir sawa et al., che alcune ammidi raggruppamenti sensibili agli acidi go a reazioni collaterali con foi prodotti finali diversi da quelli Sotto questo aspetto riveste una importanza l'impiego, introdotto Autori, di una miscela di anidridi in niriHina anidra * mipcfr

PRINCIPALI CARATTERIS ime e composizione j bismutina; ! uppo spaziale Pbnm; aa » e costanti reticolari bt = 11,2 e, = 3,98 rezza e densità ! 2; 6,7

duce bismuto puro quasi al 100%. Altre zone in cui si trova il metallo o certe sue leghe con elementi come arsenico, piombo e argento sono: Adelaide e Nuova Galles del Sud (Australia), Svezia, Germania e Cecoslovacchia. I minerali si trovano negli Stati Uniti, Siberia, Bolivia e Messico. Recentemente, un grande deposito di Bi è stato trovato in Giappone, vicino alla città di Yamaguchi, e si crede che sia il più grande del mondo. Si ritiene che

3iù una piccola quantità di antimoni' Poiché le scorie di Bi contengono jna discreta quantità di piombo, la scc iuovo separata per liquazione. Il m /iene allontanato dalla scoria per e none, il piombo che rimane per ulterii •urazione, e infine, un trattamento cc :austica da Bi di alta purezza. Queste limentn si hasa sul fatto che il maem

sti. Sarebbe da aspettarsi che l'interazione Bi con gli elementi rappresentativi del Gì pò III rivestisse un'importanza notevole. L senico (->) e l'antimonio (—>) reagiscono fatti con alcuni elementi della famiglia boro per dare composti III-V aventi un 1 porto atomico esattamente di 1 :1 ; questi s semiconduttori paragonabili al silicio e al manio. Sembrerebbe quindi che il Bi, che la stessa configurazione elettronica dell'a nico e dell'antimonio, dovesse comport allo stesso modo ed avere quindi una gra

forgiatura. Viene aggiunto anche alla i in quantità fino allo 0,025%, per aiuti prevenire le cosiddette screziature dovuti formazione di grafite. Piccole quantità di Bi vengono impieg; elettronica. Le leghe Bi-Sn e Bi-Cd a co sizione eutettica sono usate su selenio funzionare da contro-elettrodi nei raddriz; al selenio. Nei dispositivi termoelettror composti intermetallici del Bi con tellu selenio vengono usati come refrigerator

siderare il materiale del futuro. Inoltri c'è nessuna indicazione che il bismanok essere impiegato commercialmente. Un impiego interessante per il futui creazione di magneti superconduttori tro, impregnati sotto pressione con ur Bi-Pb. Dati statistici e capitolati

La produzione mondiale del Bi ha me un incremento generale negli ultimi diec

sionc di vapore, è 16,8". Sembra ora che miglior metodo per la preparazione della t smutina sia la disproporzione del CH3BiI o del (CH3)2BiH, secondo la reazione: (CH3)3_BBiHK

>|

^

Per mezzo di questa reazione se ne possoi ottenere solo piccole quantità. La bismuti) si decompone a temperatura ambiente e mol

ilclle energie dell'orbitale moli posto da Corbe» (1968). Ricerche recenti hanno mostr; Bi esistono anche alcune specie ossidazione più bassi. Un lavor et al. (1967) ha mostrato che j Bi?T esistono in soluzione diluì fuso. Questi si possono otteru zione di BiCi3 in un sistema

tallico e un eccesso di N2O4 in acetoi si ottiene Bi(NO3)3-0,25N,O4-0,250 Questo complesso può essere decon termicamente per dare nitrato anidr spettro infrarosso indica che i gruppi t sono legati covalentemente. Il nitrato basico di bismuto veniva jato ampiamente in farmacia. Veniva :ome disinfettante, deodorante e astri) ; inoltre per infezioni dello stomaco e e testino (specialmente per il colera e la ( teria), sebbene grandi quantità possane si in avvelenamenti da nitrito a causi

MCI ili vari composti. C oales, Wudc e G (1967) discutono a fondo la chimica org; metallica del Bi. Una raccolta molto ree* pubblicata da Harrison (1970), include ni rose pagine di tabelle di vari composti. La chimica dei composti organomet; del Bi è praticamente la chimica dei comi con stato di ossidazione formale di +3 e dei quali il primo prevale nettamente, stato di ossidazione +5 diventa molto n stabile man mano che si scende nel Gru] fino ad arrivare al Bi di cui esistono pochi composti aventi tale stato di oss

Fig.l Bitume nel lago di Trinidad: una più grandi fonti di asfalto naturale {foto S

scolato con materiale roccioso è chi asfalto; molte delle prime applicazioni utilizzavano infatti asfalti naturali. Nella letteratura si trovano riferirne l'impiego di bitumi nell'impermeabilizz; di barche, come materiali leganti nelle ture di mattoni, come collanti nella dece ne di statue e come leganti nella costri di pavimentazioni in mattoni o pietre. ' impieghi erano conosciuti dalle prime
pera con riciclo ed i prodotti di rea o condensati mediante rapida espan gas di reazione o per raffreddamentc mbiatori di calore o per assorbimen mezzo solvente. Conversioni del dibc 6-9% con rese del 68% in pentabc o state ottenute dalla Stauffer-Aero. impianto pre-pilota operando alle seg

entalpia e l'entropia di vaporizz ispettivamente AHy= 7,61 kcal/r = 22,5cal/°C-mol. La tensione di vapore del pent ra 233° e 280 °K, è data dalla n logF m m H g = 7,8533- 167: J&. struttura del pentaborano-1 iella figura 5, è stata determina nisure di diffrazione dei raggi X

diluenti sulla pirolisi del dib ture comprese fra 150 e 230 rimentati vari diluenti, corr tetraidrofurano, tiofene, so ruro di idrogeno, tricloruro Nessuno di questi però ai decaborano. La Olin-Mathieson Chem to inoltre la pirolisi del diboi

aventi massa, rispettivamente d essi dovrebbero corrispondei 3UH1T e B15H21. entemente sono stati preparati ti due idruri di boro fra loro isc la formula B 18 H 22 . Attraversc

:ne l'isomero «-B18 tà di wo-B18H22. •ambi questi composti sono dei

preparalo trattando B4H10con i o per reazione di NaBH4 con 25-60°: B2H6-l-NaBH4^NaB3l La struttura dello ione figura 10. Sono noti anche altri anio liedrici, come B 6 H^, B 7 Hr, BioHlo, BÌÌHÌ!, B12H12, B20H18 L'anione B6Hg" si ottiene p diborano-6 ad una soluzione borato di sodio in dimetossieta anche essere ottenuto, assie

to forma di borace. Per quan zie sull'uso del borace già da mesi nella lavorazione dei r dei cinesi per la preparazioi nell'VIII secolo gli alchimisti no il borace nei loro scritti de il nome di bourah da cui de: derno di boro. he produttrici e consumatici io per lungo tempo le regioì lo nel XIII secolo il borace n Europa sotto il nome di , I secolo si scoprirono le prò

azione. Nella tabella II s ra i più noti minerali del I giacimenti più impoi "oscana, California, Cile, \irkestan, Kashmir e Ti 'roprietà fisiche

1 B elementare si presenti liente come un solido se morfo, o cristallino a sec

ati ossigenati quali gli i l'acido borico o orto uali il tetraborato sodi to. Altri importanti coi iuri, il fosfato ed i bor rburo di boro (v. CARBI /. BORANI); per il nitrur 3 riguarda la nomencla essa in genere indica d il numero di atom echiometrica semplice O è il pentaborato mi ; Mg2B.2O5 • 3H2O è il di triidrato. Un altro siste

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te teoria l'ossido di boro sono formati da molecole i da legami dativi. Il prodotto cristallino è n L'a-B2O3, esagonale, con pi si ottiene in cristalli molto p bianchi, consistenti, per ri: lunjjìto di acido borico a 22 monoclino, con peso specifìi in cristalli molto stabili, dal 60° e 40.000 atm o dall'

L'acido borico od ortoborico, H3BO3 (3 •1B2O3), cristallizza dalle soluzioni ac in pagliette bianche, traslucide, cerosi partenenti al sistema triclino. I cristall formati da gruppi BO3 disposti su un ] in strati collegati tra loro da deboli mi di Van der Waals e posti ad ui stanza di 3,18 A. I lati della cella eleme che contiene quattro molecole, sono a0 = = 7,04±0,4 e c0 = 5,56±0,4 À; oc = 9 fi = 101° 10', y = 120°.

Lo stato fisico dell'acido borico in stato oggetto di molte ricerche (1 >luzione acquosa l'acido borico si ime un acido monoprotico debolis 5ralmente si ammette che si dissoc . reazione: H3BO3+H2O =pt H2BO^+HE Dn una costante di equilibrio K, d( illa base di misure di conduttiviti : IO"10 a 18°. Lo stato fisico dell'ac i soluzione presenta però ancora d izze legate al suo strano comportai itti all'aumentare della concentra

L2OW4 u

nui.

rei ranreuuar

jeratura accuratamente conti H3BO3, che viene separato p caso di attacco solforico le ;ono ulteriormente raffredd solfato sodico decaidrato. L zo può essere raffinato per allizzazioni. n recente processo, messo i irican Potash & Chemical G -azione liquido-liquido di H i di borace dell'impianto ] una soluzione in kerosene ( tico che estrae sodio, pota:

do solforico. Lacolemanite, dopi nazione preliminare, viene invia arrostimento a piani multipli ne ce un lento riscaldamento a te gratamente controllata. Occorre e l'inizio di vetrificazione del min ite l'arrostimento a 450-550°, la e trasforma in una polvere irregol gera e porosa con un tenore ir % circa. Prima di passare alla rt

Le isoterme di solubilità JH 4 ) 2 OB 2 O 3 H 2 O sono ripi

ira 9. Sono noti due peritai larderellite e la ammoniobc nza commerciale sono il JH 4 ) 2 02B 2 0 3 -4H 2 0, utilizza :utralizzante nella produzion di urea-formaldeide e comt iscele ininfiammabili, e il 1H4)2O-5B2O3-8H2O, usato :nte di elettroliti e nell'indus «rati alcalino-terrosi

avverrà per soluzioni con r Na2O:B2O3 maggiore di 0,4 maggiori di 9. Esiste invece e cioè quella a rapporto mola = 0,41 e pH = 8,91, in ci [HBO2] : [BO^] è perfettamenti che si ottiene nella dissocia polimeri: per essa ovviamen

l'idrolisi, assorbono a dride carbonica per i ne proprietà fisiche : bella Vili. Produzione industriale

cui può essere prodo la miscela di borace il minerale del giacimi oppure la salamoia d un borato di calcio, 1 T a raffina 7innp r\f*\

sotto vuoto per dare borace pent decaidrato. La salamoia dai crist; passa a centrifughe automatiche e si mente il prodotto viene essiccato in a piani rotativi. Il Searles Lake, sfruttato da due ; American Potash and Chemical C West End Chemical Division delh Chemical Company, è costituito da i salina dispersa in una salamoia s; costituisce all'incirca il 45% del v< tale. La salamoia contiene circa il 3: in soluzione e viene direttamente poi pozzi agli impianti di lavorazione, borace, che vi si ritrova per l'I,55peso espresso come Na2B4O7, i sa

ìera di fusione a forma conica re cciaio con camicia di raffreddan i camera di combustione e la can one rimane un interstizio in cui ' ito continuamente il borace disidr •amogge di alimentazione che ruol 0 alla camera di combustione. Si eie conica della camicia di raffrede >rma e si mantiene uno strato di b ro solidificato che la riveste compii 1 protegge quindi dall'attacco de uesto strato scorre continuamene he fonde e scende verso l'estremità : evita così anche il contatto con

Le proprietà elettrofile degli alogenuri e aumentano generalmente nell'ordine: 11 BF3 forma complessi con molte so (Olah): a) con i composti azotati come l'amr ca (NH3-BF3), l'idrazina, le ammine, li nolammine, le ammidi, l'anilina, le pi le chinoline, l'acido cianidrico e i nitri b) con i composti ossigenati come 1 (BF3-H2O, BF3-2H2O), gli ossidi e gli sidi (NaOH • BF3, CaO • BF3, CuO • BF3, •BF3), gli ossiacidi e i sali (HNO3 Na,SO.-BF.. 1C.PO.-3BF.,1>:

tu a c l U U SVJlIVJIl^w, 111 J-MV.awiz.ci VJI u ( j v - i

catalizzatore, a temperature comprese e -78°: Na2B4O7 • 10H2O +12HF (liq) -» -^Na 2 O4BF 3 + Na2O-4BF3+H2SO4 > 4BF3+Na2SO4 Impieghi. Nel campo della chinrica org: BF3 ricopre un posto di interesse ecce: sia per i vari tipi di reazione che rende bili, sia per l'importanza di alcune e II BF3 è usato principalmente come < zatore, specie nelle reazioni di alchil polimerizzazione, isomerizzazione, niti p. B.2(NMe: 3B2Cl4+4BBr3^3B2Bi diborotetracloruro si può azione a 200° del BC13 su )ro (Me Closkey) oppure ] pressione ridotta (1-2 mini averso un arco elettrico tra ercurio. Il B2C14 formatosi v corrente di H2 a — 80°. Ricerche con i raggi X sul E

ce, ma mentre per quest ultim uti più tipi di struttura (quai ristobalite), il BPO4 presenta a della cristobalite. La proprietà e la stabilità de ino comunque legate non solo olare struttura, ma anche al ido di idratazione, per cui a sec :go a cui è destinato, si può di bilire la temperatura di cale

irma di atomi isolati. Qu; filtrazione aumenta e le din li metallici diventano più i boro si uniscono tra loro < amenti di vario tipo: in di itene semplici, in catene ra oppie, in una struttura piar idimensionale. Tutto quest ibella X (Tannenbaum). Nessun metallo presenta i struttura sopra menzioì mtalio ne realizza il magg itomi B isolati). Ta,B, (atc

1963), 228. gri N . , « Svensk Kem. Tidskr », 75, (4) hnston H. L.,Kerr E. C, « J. Amer. C 72, (1950), 4733. amlet J. U.S.P 2.646.344 (1953). emp P. H., The Chemistry of Bora London, Borax Consolidated Ldt, 1! racek F. C, Mcrey G. W., Merwin H J. Sci.», 35A, (1938), 143. urnakova A . G . , Nicolaev A. V., « Iz Nauk. S.S.S.R.,Otdel.Khim.Nauk.» :vin E. M., Robbins C. R., Me Murdie Diagrams {or Ceramists, Columbus, American Ceramic Society, 1964. ang L. H., Dollimore D., « J. Chem. S 1608. artin D. R. « Chem. Rev. », 42, (194 av F. H.. (American Potash # Ch

sine) e reattivi di Grignard i i: gX-B(OR') 3 > BR3 R3Al+B(OR')3^> BR3TAli -> 3Et3B+Al(OMe)3+3^ vie = CH3. sst'ultima reazione, assai eso : vantaggiosamente condotte ; come diluente, 'importanza più limitata ha di di preparazione di boroal imposti che utilizzano le rea;

iti del III Gruppo, in condizioni i reagiscono con l'acqua. È infatti p tarare i derivati dialchilici del ir liante la seguente reazione cond :zo acquoso: B + 3HgO+3H,O ^3R 2 Hg+: i sono invece assai sensibili all'oss io si comportano in modo analogi ti alchilici degli altri elementi del III. I borotrialchili inferiori si ina ntaneamente all'aria e bruciano co di color verde.

(RBO),

Altri metodi di preparazione dei b cloruri, seppur meno pratici, consis le reazioni fra borotrialchili e H so. Così, a 110° l'acido cloridrice con (M-C4H9)3B dando quantità (rt-QH9)2BCl (p.e. = 173°): (w-QH9)3B~HCl -> (w-QH9)2BCl A 200° si ha ulteriore reazione con nendo una miscela di prodotti.

o anche con l'ammoniaca. :omplessi dei boroalchili e dei l'ammoniaca o le ammine, per io in tubo chiuso alla temper circa, subiscono decomposizione one delle corrispondenti alchil zine, (RBNR')3. rialchii- ed i triarilboro compos iza dei corrispondenti derivati o, non formano complessi stabi tura ambiente con gli eteri. posti contenenti legami boro-ossi

alchil- e gli arilborati (trialcos ilossiboro composti) generalme

n mezzo acquoso: )H),^ Br,+HX>-> ->CGH5BH HBH-H Ì con l'acqua ossigenata con una ie trova applicazione in chimica lantitativa: O, r RB(OH), -> ROH + H3BO3 di alchilboronici, ed in particolc d il dodecilboronico, sono repe

monomere o associate è determinata, oltre da effetti elettronici, anche dalle dimensi degli atomi o dei gruppi legati al boro all'azoto. Se questi hanno dimensioni note' l'associazione può essere impedita o addi tura diventare impossibile. Gli amminoborani associati, a differenz; quelli monomeri, sono relativamente non n tivi nei confronti dell'acqua, degli acidi ale nidrici e del diborano. Per la preparazione degli amminobororivati possono essere seguiti vari metodi si basano sulle reazioni:

Steinberg

H.,

Organoboron

Chemistry 1,

ÌJ

e IH

New York, Interscience Publishers Inc., 1964. Steinberg H., McCloskey A. L., Progress in Boro, Chemistry I, Oxford, Pergamon Press, 1964. Zeiss H., Organometallic Chemistry, New York Reinhold Publishing Corp., 1965, pp, 150-193. SILVANO BRESADOL/

BORT

CH3(CH2)5CH=NOH — n-eptaldossima

-> CH 3 (C n-e:

Nella chimica di laborat rativo della riduzione cc considerevolmente dimin di riducenti più selettivi, minio idruro di litio e che consentono tra l'alti duzione delle funzioni e insature anche a tempera chimica industriale, inv Bouveault-Blanc riveste t

0 (Werle, Gotze e Keppler, 1937) formato ; proteine del plasma per azione degli enpresenti sia nel plasma stesso che nei tese nei secreti ghiandolari (Frey, Kraut e le, 1950; Lewis, 1960). seguito all'isolamento della b. (Elliott, ton e Lewis, 1961) ed alla sua sintesi ssonnas, Guttmann e Jacquenoud, 1960), imostrato che vi erano almeno altri due idi attivi di origine naturale che furono 1 chinine, e che presentavano una struttura

à (jntraaermicaj o applicata suua superterna di una vescica, come quella che si ta durante una lesione tissulare locale, ono tre valide ragioni in favore della che la b. giochi un ruolo nella risposta natoria alla lesione tissulare: infatti le oni sono simili ai principali sintomi dei stadi del processo infiammatorio; nella ìlla ferita è stata rilevata la presenza di componenti del sistema enzimatico che

ie dipende principalmente sistema eteroanulare e, pe o ponderale tra il prodot )ne ed il prodotto di fìssic tivo della stabilità dell'arie ; reazioni del bromuro di e animine monocicliche, :lla II, risulta evidente che E mente l'ordine di stabilità ; mi eterociclici è: tetraidro

: che l'atomo di azoto è comune a d istituiti complessivamente da nove :arbonio. La natura biciclica della isulta anche dalla reazione del brc •ianogeno con il lupinano, che fon ese elevate (90%) il prodotto deriv "apertura dell'anello piperidinico n uito. Inoltre, poiché l'ossidazione lotto di fissione conduce all'acido eh i può concludere che la lupinina co: inello piperidinico con un sostitue posizione 3. Questi risultati completi orinazioni sulla disnosizione deeli

atomo di azoto. ndi/ioiii sperimentali

:ausa delle sfavorevoli proprietà (muro di cianogeno (p.f. 52r, p. gradazione di von Braun viene idotta in presenza di un solvente icurare un più intimo contatto d< er un migliore controllo della ten condizioni di reazione dipendo mente dalla natura dell'ammina

lon siano nocivi; sulla loro non 'UCB deve avere il parere del Con; >eriore di Sanità. In un b. italiano si può rivendicar' lotto nuovo o una classe nuova di e procedimenti di preparazione ec mpiego. Requisiti. La dottrina e la giurispru iccordo con la legge (art. 12-16 939), stabiliscono che i requisiti i ono: novità, industrialità, liceità. I

0) rapporto ai anteriorità (noveity r che viene pubblicato insieme alla don e) esame differito (deferred examii per un periodo variabile da 5 a 7 ann data di deposito. Queste modifiche tendono ad alleggi carico di domande pendenti per l'esam so gli uffici statali, perché il richiede qualche anno di tempo per valutare : la propria invenzione e quindi abband

legge, entrata in vigore il 2 gennaio parte tali modifiche servono a liberai ciò Brevetti tedesco (Patentamt) da domande pendenti alla fine del 196" chiedevano un tempo medio di 5 E l'espletamento di ogni domanda. Le modifiche sostanziali sono tre differito, pubblicazione anticipata d mande, brevettabilità delle sostanze

zione anticipata delle domande in alci rende disponibile le nuove informa2 rapidamente che con i b. concessi dop per cui è molto importante essere al delle domande pubblicate (Hurd, 19 riferiremo brevemente sulla bibliogr vettuale corrente (brevetti e riviste dendo la bibliografia retrospettiva. Belgio. I b. sono concessi entro un entro sei mesi dal deposito, dopo i

poi per numero. L indice annuale de in due volumi : uno elenca i titolari in fabetico, l'altro i brevetti secondo li slla IPC. ermania Occidentale. Le domande pre opo il 1° ottobre 1969 sono pubblicat i mesi dalla priorità (19-20 mesi) si alla, come DOS (Deutsche Offerii •hrift); quelle del 1968 sono numer 800.001, quelle del 1969 da 1.900.001.

alteri di un prodotto genuino (il chi Ì stabilire se l'alimento medesimo idulterazioni e quali); e) controllare lo stato di conserv in alimento (il che equivale a stah prodotto ha subito alterazioni e qu d) ricercare gli additivi volontat ontari, ovvero i residui di pesticidi nente presenti in un alimento.

del grasso (dal 2,50% al 4,50%), meno ni caso del residuo magro (da 8,50% a 9,50% Supponiamo ora che nell'analisi di un carr pione di latte si siano ottenuti i seguenti VE lori: grasso 3,00%; residuo magro 8,70%. I questo caso il chimico può concludere che : tratta di latte regolamentare, ma resta nell'ir certezza se si tratti di prodotto genuino o me no. Infatti il campione esaminato poteva aver naturalmente un contenuto di grasso e di n siduo magro del 3 % e dell'8,70 % rispettive mente (e in questo caso il prodotto sarebb

di iodio. Dalla tabella vediamo e del numero di iodio dell'olio di generalmente intorno a 82, può a quanto raramente) fino a 79 e fin può accadere che nell'analisi di u si trovi un numero di iodio di 8 caso ci sarebbero fondati motivi che si tratti di olio di oliva ade olio di semi; ma poiché il valore t tra nei limiti possibili di un pi nuino, non si potrà sostenere ur

incarico del Ministero della Sanità. La viene condotta mediante una tecnica PE re, adattata alla spettrofotometria d bimento atomico. Purtroppo la prese mercurio nei pesci è molto frequente i generalmente in quantità inferiore ad i te per milione, limite attualmente stai Italia come tollerabile. È auspicabile

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5 a 15 ppm. La forma più facilmente recuperabile di Br :rova nell'idrosfera sotto forma di bromuri ubili. Sebbene siano state eseguite molte re determinazioni, il valore di 65 mg/1 per concentrazione di Br nell'acqua marina è to determinato sin dal 1871. Altre fonti di estraibile si trovano nei laghi salati, nelle ine e nei mari interni. Tra questi ultimi il ar Morto è quello che ne contiene in mag-

e lei uu-

V Y y

eseguila con metodi chimici o delire sebbene questi ultimi non siano di importanza commerciale. Gli agenti ossidanti sono in genere il biossido di nese, l'ipoclorito di sodio o il eloro. I l'unico ad essere impiegato attualme anche interessante il fatto che sia sta per la scoperta del Br nel 1826. Come già si è detto il Br fu prodot prima volta negli Stati Uniti da Dav da un pozzo d'acqua salmastra. Nel costruito un impianto a Tarenton, Pe nia, che poi fu trasportato a Pomero

quantità rimanente del eloro necessario. Il cloruro di idrogeno (acido cloridrico) prodotto nell'ossidazione viene eliminato con l'acqua salmastra esaurita e neutralizzato. Il Br e il vapore escono dall'alto della torre di evaporazione, vanno ad un condensatore e da qui il liquido condensato passa in un separatore a gravita. I gas non condensati che trasportano un po' di eloro e di Br sono rimessi in ciclo nella torre di clorurazione. Dal sepa-

cioè la precipitazione con nitrato d la reazione con composti di mercu sidazione. Le due tecniche di titolazione dei con nitrato d'argento sono ben m titolazione secondo Mohr si adopi indicatore, il cromato di potassio, r la titolazione secondo Volhard è titolare per ritorno l'eccesso di nit gento, in presenza di solfato di ai ferro (III), con una soluzione a ti

Si pensa che gli alogenocomposti imp scano la formazione della fiamma reage essi stessi con le sostanze che dovrebl entrare nel meccanismo di combustione, centemente è stato trovato che l'acido brc drico (HBr) impedisce la formazione e fiamma. I composti contenenti Br sono : sperimentati con tutti i tipi di materiali

soni) necessario attrezzature resistenti alla coi rosione. Fra i materiali di consumo il cost più alto riguarda l'ossidante, in genere clorc seguito dal carbonato di sodio e dall'acide o dall'anidride solforosa, a seconda del prc cedimento usato. Le spese più alte per 1 varie operazioni industriali dipendono, neg impianti che sfruttano l'acqua marina, d£ pompaggio e dall'estrazione con aria, e neg impianti che utilizzano salamoie, dal porr

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io iiicnk- Irallaiulo il miralo d'aif.eiilo co )ii eccesso. l'roliabilmenlc si p;iss;i altra\ li) l'orina/ione ili acido ipobronioso, seci io rc:r/.ioni: s " tir-, i AgNO a ì II.O - HUrO i IINO 3 °" 2AgNO-, I HBrO i HO • ^ - HBrO. i 2Ag V2Y io

Esso è stato preparato quale intcrmed riduzione di bromati con perossido d'ic

si ottengono alte rese. Anche 1 ossidazione e bromuri per mezzo di clorati ed ipoclor produce bromati: KBr+KClO3 -> KBrO3+KCl 3NaCICH-NaBr-^ NaBrO3+3NaCl II bromato di calcio e quello di bario vengo) spesso utilizzati come intermedi per la prep razione di bromati il cui ottenimento è p difficoltoso. Il bromato di bario serve ne preparazione di bromati di rubidio, cesio, ai monio, lantanio e di altri ancora:

ie- fiammabilità del composto quanto Tinti ie- zione di due atomi di eloro, ìuLe proprietà chimiche sono praticar 5 a quelle degli alogenoderivati delle par ro-

usa sti. idi, :ati nte tre uà.

(v. ALOGENOIDROCARBURI) : le bromopar

possono quindi dare reazioni di sostitu2 reazioni di eliminazione, possono esse: dotte e possono reagire con i metalli, Anche i metodi di sintesi sono quelli i tati in generale per gli alogenoderivati paraffine. Il trattamento di alcoli o poli con acido bromidrico è molto frequent per la buona reattività di questo idracic per la metodologia piuttosto semplice. I lito si riscalda l'alcool ODDortuno co

li;he ionie disinfestante per l'umiga/.u Mine si ritrova spesso quale componenti iseele antincendio, sia da solo sia misce MI altri liquidi come il tetracloruro irbonio. •omoetatw. Il bromoetano, o bromuro ile, è un liquido trasparente, incoloro e mente volatile le cui caratteristiche fisi ino riportate nella tabella I. Completarne iscibile con alcool, etere e cloroformk ilubile nei solventi organici in genere. È :ce poco solubile in acqua: a 30° si sciolgi rea 0,89 g di bromuro di etile in 100 |

-» 2KOH4 K2Hg(CN)4+2HC=< moderivati degli idrocarburi insaturi 's > spesso usati nelle sintesi organiche. 1 ustria dei polimeri si sfrutta la loro pc i di copolimerizzare con altre sosta tripartire alle resine particolari propri ni di essi sono infine usati come stanti. metilene. È un liquido molto vola anche con il nome di bromuro di vii i tabella II sono riportate le sue cara he fisiche. È insolubile in acqua e ci

trova in posi/ione x al nucleo bc una maggior.- reattività, simile a bromuro allilico. Ciò è dovuto ac giore polarizzazione del legame bromo, resa possibile dalla dispon tronica del nucleo benzenico. Ine bocatione che si origina nell'eventi zione del bromo è stabilizzato pe ria e quindi favorito nella sua f

infatti ritrasformato nel compì scaldamento con ammoniaca ac ammonico. La reazione di Bucherer si è d ticolarmente utile nella chimk naftalinici e viene usata ancon industriale per la preparazione loranti azoici. La sua importar strata dalla sintesi della /3-naft la quale non nuò essere convenir

iiflilamniinc gli intermedi sono r rispettivamente dagli acidi 3-t :(ralonimmin-I-solfonici. ilicazioni e limitazioni eccezione di pochi casi partico!. rasformazione della resorcina ( 3-diamminobenzene (XV): OH

NH2

ciò insolubile assicura il complete nto dell'equilibrio verso i prodol Allorché i prodotti di partenza risu ubili in acqua si può ricorrere ad nte introdotta da McDonald e CI ;aldare il composto organico a ci tubo chiuso con diossano acquose iviamente saturato a 0° con anidri a ; questo metodo ha fornito ottim • alcuni derivati fenantrenici pern es., di ottenere, con una resa del

lieo. Lebedev, così come gli ali si V. Ipatjev e J. J. Ostromislen va in quegli anni delle possibil tesi tecnica del b. Il b. cominciò ad assumere i dustriale su vasta scala dopo particolarmente durante la TI diale, furono messi a punto, i negli Stati Uniti, dei metodi ci no la produzione di polimeri e prietà tali da renderli adatti pei tici. Si ricorderà, ad es., la not originario significato è legato 7a7i'r>ne eseguita in Germania 1

ni centrali del b. questo valore raggiun 1,467 A. r a le reazioni di addizione del b. que :iva agli alogeni ha avuto una notevc ortanza per lo sviluppo della teoria e me chimico ed attualmente viene util per la sintesi industriale, su larga sca' rodotti organici intermedi. Thiele, verso la fine del secolo scors ;ì a stabilire, nel corso delle sue ricerc n A rW T ij-»r» a rìì Y\r r\mr\ nì V»

r»Vìo ini 1 oc fa a

DICO, un composto dimoiilo, cioè un'ol con doppio legame reattivo del tipo C < (in cui X indica un gruppo fortemente acc re di elettroni come —CHO, —COR, — C CN o — NO,) oppure un composto s con un legame acetilenico attivato. Le rea di Diels-Alder sono fondamentalmente pre reversibili, per quanto la temperi

iecano, che si trasforma in lai sando per il ciclododecanon canonossima. Il laurillattame ilizzazione pratica come mon iduzione del Nylon-I2 (Mori' tirali iella sua notevole reattività e si trova libero in natura. Ti a già ricordata energia di co 3,5 kcal/mol la formazione d ane termodinamicamente favo ; comprendere come il b. si i 1 piccole quantità, negli efflus i cracking termico della maggi

1 processi per la sintesi tecnica di b. da stando interessano oggi solo i paesi in cui manchi un'industria petrolchimica ma che abbiano una larga disponibilità di alcool da :arboidrati. I dati forniti nella tabella IV mostrano però la grande importanza che la trasformazione di etanolo in b. ha avuto per gli USA nella II guerra mondiale, vista l'impossibilità, a causa dell'occupazione giapponese, di disporre del caucciù naturale dell'Indonesia ì prima che entrassero in funzione gli impianti di sintesi del b. per deidrogenazione di bu-

aeiurogenazione. Le condizioni ai ia scelte in modo che la quantità di cai >ario per la deidrogenazione sia u; quantità di calore che si sviluppa ne -igenerazione per combustione cor :oke depositatosi sul catalizzatore. :enere cicli abbastanza lunghi ed sviluppo di temperature troppo alte periodo di rigenerazione, al cataliz

dell'ossigeno con l'idrogeno molecolare i matosi per deidrogenazione. Un processo della Shell per la ossideidrc nazione ad uno stadio di butano a b. si b sull'impiego di iodio elementare come aci tore di idrogeno; il processo non è però anc arrivato ad essere sfruttato su scala industr (ECN, 15 febbraio, 1963). Dal punto di vista storico è interessante tare che il b. prodotto per la prima volta scala industriale dalla Shell in USA dura la TI oiifrri» mrvnrii^ilp vpnnp ntfpmitn npr

3 ali evaporazione, 1 composti carbon perossidi vengono determinati di so ndo i metodi dell'ASTM, mentre il e to in zolfo è determinato con la norrr isi elementare. Ditolati del b. per impiego come mo ) nella preparazione del polibutadie is e secondo le richieste del mere; • riportati nella tabella VI per qua irda le impurezze di idrocarburi C3 e altri valori sono: ;nte < 10 ppm in p :ro (vinilcicloesene) molccl;uc «.li i l i N i d r a l a / i o n c pe Dicline rispclli) a q u e l l a h i m o l c c o l u i m a r e c l e r i bnlilici. Su s u p p o r t i a b

siilo di /inco, invece, a temperature tra i 350 e i 450" la reazione di de /.ione è competitiva con quella di zione ottenendosi così miscele con aldeidi (o chetoni) e di buteni.

i tutto in metiletilchetone (MEJ imo composto è impiegato largai 10 sia necessario un solvente a 11 quello dell'acetone. La proprii anolo di sciogliere sia l'acqua s eso questo alcool un componen ioso in preparazioni adatte per >ianti industriali, in preparati i, ecc. Lo xantato del 2-butanoIc ome agente flottante; questo e

che l'1-butene a basse temperature risi vorito termodinamicamente rispetto ai ni ed all'isobutene, ma che a temperai vate esso è favorito rispetto ai 2-buts pare inoltre evidente che l'isobutene temperature considerate, il più stabi Benché sia teoricamente e praticarne sibile realizzare le reazioni (1), (2) e (; mente per via termica, la velocità con si instaura auesto insieme di eauilib

almente da gas di raffineria. La coir ione dei gas di cracking dipende da rr tori quali il materiale di partenza, la t -atura, la pressione, il tempo di reazio ipo di catalizzatore usato. Tipiche comp ini delle frazioni Q provenienti da vari impianti sono riportate nella tabella li frazioni Q provengono dal debuta ore della benzina di cracking: la figu: jstra schematicamente l'impianto per limento di tali frazioni. Dalla frazione Q (fig. 2) si separa l'isc

l'iti. I Sistema di recupero dei gas pi lo di cracking catalitico. Le teste dal principale dell'impianto di cracking v rate nell'accumulatore in una fase '. una fase gassosa che sono alimenti mente all'assorbitore; in testa all'assi inviata benzina pesante come assorta Le code dell'assorbitore vengono disl butanizzatore per separare in coda li testa la frazioneC3+C4che viene sue inviata siila rpttifirn npr nttfpnprp In

li deidrogenazione catalitica è assai m li quella riscontrata nel processo terrr n è più consistente formazione di cc ;as di cracking. La deidrogenazione dell'isobutano ; ene è stata impiegata industrialmen 'hillips Petroleum fino al 1945. L'isc 'eniva sottoposto a cracking in un )50° circa e a 2,3-3 atm, con convers >0-30% per passaggio; le rese in pes avano del 50% in isobutene e del propilene (Arnold, 1945; Seres, 196!

ne, è insolubile in H,SO4, uno dei più grossi problemi che si sono dovuti risolvere è stato quello del contatto dell'isobutano con i b. onde ridurre al minimo la formazione di polimeri. Si è però constatato che le proprietà degli alchilati crescono col crescere della concentrazione dell'isobutano nella carica. La concentrazione di olefina, difficilmente determinabile nel catalizzatore acido, viene espressa come volume di olefina per ora per volume di catalizzatore. Il numero di ottano aumenta (non linearmente) col crescere del reciproco di tale espressione, cioè del rapporto volume del catalizzatore su volume di olefina per ora.

Il processo ò slato messo a punto d Francis du Petrole (IFP); esso è mente utile ove esista una notevo bilità di b. Il vantaggio di tali proce: di non richiedere esclusivamente tazione di isobutene puro, ma anc isomeri dei b. Processo oxo. La reazione oxo è industrialmente per la sintesi di a alcoli da 3 a 18 atomi di carbonio, scono facilmente con una miscela e r:arhnnir>-idroereno sotto nressioni

300 e a pressione moderala; gli i sono usali per copolimerjzzare ; scele di b. a triisobutilene. L'acido fosforico liquido, inv' solido supportato su farina fossi za i b. e copolimerizza b. ed i: processo industriale è realizzat vron (« Hydr. Proc. », 47, (1968 L'acido solforico da solo forn 70°/ in polimero liquido open

anfetamina e il comportamento spon Concentrazioni molto alte interferì :on i centri autonomi noradrenergici, j :endo ipotensione ortostatica e ipoti L'effetto antipsicotico di questi farma dazione con il blocco dei recettori dop; liei, mentre gli effetti sedativo e auto :o con il blocco dei recettori noradren Questi effetti negli animali e la loro azione, consentono di prevedere le n ittività, antipsicotica, neurologica e ai nica, l'assorbimento per via orale, i d

CACAO II nome cacao viene usi pianta della famiglia d< Theobroma cacao, e nelle

dotto che si ottiene lavor pianta e che costituisce 1 l'industria del cioccolati L'albero del e. era e sino da tempi molto re e Maya : essi usavano il s anche come mezzo di se

peratura di ca. 250 con uria surriscalda: pure a fuoco diretto. La durata dell'ope ne viene regolata dallo svilupparsi del e; ristico aroma. A questo punto vengonc i gusci, resi fragili dal trattamento terr disidratante. Qualunque possa essere i cessivo impiego dei semi tostati, segu torrefazione una miscelazione di qua diversa provenienza (come per il caffè < allo scopo di ottenere un prodotto m e di caratteristiche organolettiche costa II e. in polvere viene adibito per lo p

zione di una massa viscosa. La successiva ra; filiazione, per il cioccolato fine e per quell al latte, avviene in macchine munite di cilind molto duri e pesanti (in granito, acciaio porcellana), dove la massa acquista una pel fetta omogeneità (fig. 2). La rifinitura per cioccolati speciali (al latte, fondente, alla fru ta secca, gianduia, ecc.) prosegue nelle coi ches, vasche riscaldate munite di pale, dove 1

Stato naturale

II Cd è un metallo rela presente nella crosta ten trazione media di 0,1-0,5 comune è la greenockite, trova associato alla bleri quest'ultimo può conteni Un altro minerale di Cd, otavite, contiene il 61,5° nockite che la otavite soi

teriormente purificata. Fusione di minerali di rame o piombo. Il

recuperato dalle polveri provenienti da q operazioni sfruttando, ancora una volt maggior volatilità dell'elemento o del cloruro. La polvere viene di solito sciol acido cloridrico o acido solforico e i recuperato dalle soluzioni di cloruro o fato, per aggiunta di zinco in polvere, cessivamente la spugna può essere ancori rificata. Tuttavia, molte polveri che prove no dalla fusione del piombo necessitar uno stadio di purificazione in più. In q casi la polvere, che può contenere ever

to di grandi quantità di zinco dal Cd può e sere realizzato per distillazione frazionata, quanto fra questi metalli non si forma alci azeotropo o composto stabile. Il processo pi essere eseguito in maniera continua per da zinco puro e Cd impuro per piccole quanti di zinco. Quest'ultimo può essere allontana per trattamento con idrossido di sodio. Purificazione e deposizione per elettrolisi. 1

produzione elettrolitica del Cd è molto mei sensibile alla presenza di impurezze di quan

2 presenta una considerevole soprafusio non sono introdotti germi, e fonde a 621 °. \dmio-antimonio (fig. 2). Si formano < mposti, CdSb (p.f. 456°, struttura cristall torombica, a0 = 6,47 À, b0 = 8,25 À, c( 8,53 À) e Cd3Sb2 composto metastabile (] 0°). All'equilibrio ci sono eutettici a 2 3 atomi% di Cd) e a 445° (43 atomi % di C idmio-metalli alcalini. Le fasi intermedie f ite in questi sistemi sono in genere più s

\pplicazioni delle leghe di cadmio. Legh

lenenti Cd sono impiegate, in genera! ino di questi scopi : leghe per cuscinetti ser saldatori, leghe bassofondenti per ! i spruzzo, ecc, leghe di ottone. Le proprietà utili che il Cd conferis eghe sono il basso punto di fusioni durezza. Le leghe del Cd per cuscinetti, con j

durre uno strato omogeneo e splender te volte sulla cadmiatura viene applic strato ricoprente sottile di nichel o Nella placcatura, la densità di corren da 17 a 43 mA/cm2 a seconda del co di Cd nel bagno elettrolitico. I bag non danno un buon deposito ser ditivi. Nelle batterie di accumulatori al il catodo è costituito da una griglia d r\ Hi fprrn QII pm ci HpnnQÌta la emioni

ìplessi sono presenti anche i ìtrutture simili a quelle degli al strate dagli idrossoalogenuri, stati descritti Cd(OH)Cl, Cd( ;OH\,I 0i ,eCd(OH) M Br 0 ,,. Il :o composto mostrano la stru [2 mentre l'ultimo ha la strut Cl2. In queste strutture gli ic ridono il posto degli ioni a] ;OH)C1 ciascun atomo di Cd ledricamente da tre gruppi O CI. .e soluzioni moderatamente ci crpnlìri Hi OH snnn nifi H^hnimf

diluito il cadmio metallico ( adatto come ossido, nitrato si evapora la soluzione a se è costituito da una miscela d II cloruro anidro si ottiene e luzione acquosa in corren idrogeno gassoso o trattan eloro elementare. La relazic dro e gli idrati può essere r; 100°

i solfati sono facilmente solubili ilda o fredda e, a temperatura am sluzione satura contiene 70,7 g/1 Non sorprende, considerando la Ì letria, che la struttura del 3CdSO4 Dito complessa, con due tipi di ai rutturalmente differenti e quattrc i acqua non-equivalenti ; il tutto i un compromesso fra i requisiti d e H?O. Alcune proprietà fisic D di Cd sono mostrate nella tabs

he si trasforma nell'esagonale per risca lento a 700-800° in vapori di zolfo. Ale roprietà fisiche del solfuro di Cd sono rij ite nella tabella XII. Il solfuro di Cd viene usato come pigiru giallo cadmio) per colorare una grande qi

TAB. XIII ALCUNE PROPRIETÀ FISICI

phora, nota anche col nome di Coffea ) coltivata in Africa Occidentale e Indo la Coffea liberica, meno diffusa. La pianta del e. cresceva in origi stato selvatico soprattutto in Etiopi! regione degli altipiani, al di sopra dei d'altitudine. Una leggenda racconta di store del VI secolo d.C. il quale ossei sue capre farsi più vivaci dopo avere 1 le bacche di certi arbusti. Assaggiar) f r u t t i si nrr.rirUIUIM_VIIU

bio da parte degli specialisti. Esempi di tali programmi sono i si programmi percalcoli di integrali quani nici ; altri programmi basati sull'energie nica; programmi per calcoli relativi a sis mici (dati spettrali (fig. IO), cinetici, ec< grammi per calcoli relativi alla chimic

metri da determinare, si impiegano rispi vamente metodi di stima lineare o non line Per le applicazioni di questi metodi sono scritti in letteratura e sono disponibili ] grammi in diverse varianti. C'è da osserva questo proposito che proprio la diffusione e. e. numerici di grandi dimensioni ha ] possibile l'uso dei metodi di stima non line altrimenti troppo complessi, e di consegue l'adozione di modelli semiteorici, solitami non lineari, che presentano, rispetto ai moi empirici, migliori caratteristiche di affidab e di estrapolabilità. Un altro tipo di applicazioni è costit dalla determinazione delle condizioni ottii

irti di impianti (ad es., dimensionar) mgc, verifiche di stabilità, calcolo < oni, calcolo di diaframmi, calcoli di i verifica di apparecchiature, come e ambiatori, ecc), i e. e. trovano n ìpieghi, nonostante che si tratti gene di calcoli relativamente semplici, :ll'elevata ripetitività dei calcoli stess ttimazione. L'ottimazione degli i limici (V. AUTOMAZIONE E OTTIM

a globale che relativa alle singole i nature, è stata resa possibile dalì ;ll'uso corrente dei e. e. di gra ensioni.

dei diversi numeri di rilevanza. Nelle tecniche di tipo matriciale, infine, che permettono di mettere in evidenza le interrelazioni fra attività di tipo scientifico e tecnologico e i diversi settori della tecnologia, i e. e. permettono di quantificare le matrici e di valutare gli effetti delle variazioni dei parametri che compaiono nelle matrici stesse. Nella ricerca applicata, orientata verso prodotti o processi, uno dei problemi più impor-

zn/.ionc manuale del relicolo. Sistemi informativi per le direzioni di rii e sviluppo. Di questo tipo di sistemi il illativi, che richiedono come strumento aventi grandi dimensioni, esistono esemr. meno parziali in alcune grandi societàchim Un sistema informativo completament tegrato dovrebbe contenere informazion cilmente accessibili da parte della direz: eventualmente mediante l'impiego di te nali collegati al e. e. Tali informazioni ri| Hnnn apnpralmpnfp" la rPCTit*trfl7irmp e* 1'

vaiile clic nei nuli si uuvcuiu aliene ili icaJ

grassi e succhi cellulari della pianta. Si estr gono, volendo lasciarli in forma di glucos con diversi solventi come acqua e acido eh drico, metanolo ed acqua, butanolo e ac acetico, curando la distruzione degli enz che possono provocare idrolisi anche a ba temperature. La purificazione delle mise viene effettuata con l'uso di metodi croma grafici comuni anche ad altre classi di giù

La possibilità che l'unità cinnamica si /j-ossicinnamico o il caffeico e deriva tuenti normali delle piante, spiega ; posizioni preferenziali degli ossidri metossili nell'anello B dei calconi. Per quanto riguarda l'azione farma dei e. questa verrà descritta in m esteso a proposito dei vari composti 1 dici (v. CROMANI; CUMARINA; FLAVOÌ

sfrutta il fatto che il berkelio si può ossida abbastanza facilmente allo stato di ossidazi ne +4, mentre gli altri elementi pesanti del serie degli attinidi e gli elementi dei lantanic formatisi per fissione, preferiscono lo stato ossidazione +3. Si lascia quindi in riposo frazione di 219BkIV per un certo periodo oni consentire la formazione di 249Cf per emissi ne p. Successivi cicli di ossidazione e riduzi ne, con procedimenti intermedi dì estrazio: con solventi, cromatografia estrattiva o scai bio ionico, consentono dì ottenere una fr

lunga vita, come i -*"Am o 11 -*-i_m., mativamente lo 0,3 % del 239Pu origii venire trasformato in teoria in 252C il resto va perduto per fissione nei dell'addizione successiva di neutron tica la resa è inferiore a questo vaio tamenti di irradiazione vengono segu serie di processi chimici (estrazione vente e scambio ionico), che vengc tuti a distanza con apparecchiatu mate.

II calore specifico di una sostanza si come il limite del rapporto tra la qu; calore fornita o sottratta a 1 g di : e la variazione di temperatura osser formule si ha:

dove dg è il calore scambiato per v;

sto, e tenendo conio che per u {dEldV)T =-• 0, si ha Cy -Cv =

che si tratta di calori molari p< riferiti ad una mole di gas. Ques vale per i gas perfetti mentre solo approssimativamente ad ur il quale si ottengono per le difl lori molari a pressione e a vo valori maggiori di 1,987 cal/m valore di R. Tale differenza grande quanto più il gas si disc portamento ideale. L'assunzion un gas perfetto l'energia interna te dal suo volume non è valida

Il coefficiente di scambio termic

ciente globale Per i calcoli tecnici è vantaggio piuttosto che le informazioni sui locali, una proprietà media le) stessi. Il coefficiente di scambio fluido viene definito dalla relas h = q/AT

Comludliililik Irrmiai dei lic|iiuli. Lu ne molecolare di calore nei lii/nidi no dato il relativo stato di addensali

molecole, avviene prevalentemente susseguente eccitazione dei gradi di terni se le molecole sono poliaton un meccanismo abbastanza analoj anche la trasmissione del suono, possibile intuire una giustiflcazio esnressione nronosta da Bridsmar

dove ATè una differenza di temperatura li caratteristica. Così è anche possibile dedu coefficiente medio dalla quantità totale d lore scambiato. Quando, come accade nei problemi con torni a geometria complessa o con moto e: zialmente tridimensionale (e quindi per vasta gamma di situazioni importanti punto di vista applicativo) non è possibil tenere soluzioni analitiche o numeriche,

Convezione forzata con flusso norm

dri isolati. Al variare del numero d varia l'esponente della correlazione tutti i fluidi per i quali Pr> 0,7: Nu = CRenPri Si ha pertanto il seguente prospet è il coefficiente di forma: Re n

aminare (Gr< IO9) l'esponente « del numei ii Grashof nelle espressioni monomie: Nu = C-(GrPr)H b pari ad 1/4; in regime turbolento (GrPr > IO9) n è pari ad 1/3. Convezione naturale lungo pareti verticali pi ne o cilindriche. Per la parete piana indefini 1 problema è stato risolto teoricamente
*/fy, dr S;* = [WÌWÌ àx

Come abbiamo visto, nel teoria del campo cristallin elettronici è funzione del dovuto alla repulsione ini lore di questo parametro noto sperimentalmente. Se atomo donatore è parzialr me in genere avviene), gli e lizzati anche sul legante e interelettronica è minore e Come conseguenza, nel ci valore B' minore di B. B' \ al fine di ottenere un buo; calcolati e spettri sperin

orbitali d del metallo (centrosi bitali s e p (i secondi non-cei dellegante.1Il coefficiente di esi em (1 • crrr • mol"1) delle ban mento nei complessi non-centr pende perciò dal grado di co game metallo—atomo donato dine di 100. Per i complessi centrosimm d-d sono sempre proibite pere semnre centrosimmetriche e il

rovano considerando il momento di s ne un momento angolare qualsiasi (coi ere della matrice di rotazione: sen[(5 sen (a/2), dove a corrisponde all'anj otazione). L'unica differenza è che ì li S possono essere anche seminteri. Tn aso la rotazione di 2TC non corrispoi Ila identità (usando la relazione data ira si vede che il carattere di una ro e = 0 (identità) è uguale a meno il e; li una rotazione a = 2TI), ma ad una iperazione R. La rotazione 4n corrisp ìuovo all'identità. Il numero di opera: immetria del gruppo perciò raddopp

cato è —?>EjSH. Il momento magnetic tale per grammoione M (uguale al mon magnetico totale per ione moltiplicato ; numero di Avogadro N) è dato dalla r statistica dei momenti magnetici di ogn golo stato, cioè di ogni singola fun del tipo \LMlSMs} dei livelli popolati a peratura T. Supponendo una distribu

CANADA, BALSAMO DEL Prende questo nome una oleoresin tiene per incisione del tronco di u ticolare di conifere canadesi {Abies Si presenta come un liquido viscose te, leggermente colorato in giallo con un gradevole odore di pino. H di rifrazione (1,518-1,522) che è m a quello del vetro. Per prolungata < all'aria si rapprende in una massa '

irodotti, si possono ricondurre essenzialm derivati dell'acido diamminostilbendisc lieo, dei dibenzotiofen-S-diossido, degli z mono e bisazoli), della cumarina, e dì al omposti eterociclici con anello a 6 at< Juesta suddivisione, da tutti comunem

no, ecc). Non tutte le strutture idonee apj a questa classe sono riconducibili i tura generale (II). Sostituendo ad ese dei due gruppi solfonici dello stil un gruppo elettron-donatore (alcoss si ottengono effetti di fluorescenza r sastri che conducono ad un bianco tro di quello ottenuto con i compos trici, e pertanto alcuni monosolfoni nn

imnipoafi

in

micppln

mr\

altri

applica/ioni a causa della loro scarsa sosi Uvità; si vide presto che le 7-amminocu] rine, specialmente se 3-fenilsostituite, pò devano ottime proprietà sbiancanti unite una buona affinità per la lana e per le f sintetiche (Ciba: U.S.P. 2.610.152, U.! 2.791.564, F.P. 1.025.467). Attualmente i più importanti candeggi di questa serie sono essenzialmente ricori cibili alla struttura (XV) :

candele di cera trovarono impiego r zioni religiose; a questo scopo fur scritte le candele di cera d'api la cu stione da luogo a minori quantità di ; il cui odore è molto sgradevole. Pei mestico le e. più impiegate erano i sego che in genere venivano preparc sa; queste e. avevano un costo in quelle di cera, ma si consumavanc mente. Le prime cererie di tipo industria

i più allo p.f., bruciano con dillicollù. L iunta ili acido stearico alla paraffina perni i ottenere e. che bruciano con fiamma tante e dall'aspetto attraente. Paraffina cido stearico vengono impiegati di solito s seguenti percentuali: 67 e 33, 75 e 25 : 15, 95 e 5. Sono molto impiegate anche miscele di affina, acido stearico e cera d'api con le entuali: 60, 35 e 5; 70, 20 e 10; 60, 30 e ^a cera d'api è appiccicaticcia e fonde n' aa le e. ottenute con essa hanno una t

Proprietà fisiche. Il cunl'ene (p.f. 47-48,5"; p.c 158,5° a 760Torr; Dr{}," 0,8421; //{," 1,4564)

è un prodotto solido incoloro con un debole odore simile a quello della canfora, molte volatile. È facilmente solubile nei solventi organici, viene cristallizzato da alcool etilico II (+)canfene presenta [a]g +104° (etere) + 108° (benzene), +99° (alcool). L'idrocarburo racemico presenta le stesse costanti al d fuori del potere rotatorio. Proprietà chimiche. L'ossidazione con per manganato Hi nntassio rnnHnre

attraverso i

ir uusposi/.iom molecolari ;i cui v;i soggei canlcne hanno un notevole interesse sia rico che preparativo. L'addizione a freddo dell'acido clorid porta dal canfene al cloridrato di canf instabile, che a temperatura ambiente è s pre in equilibrio con l'acido cloridrico e canfene. L'acido cloridrico catalizza la tra< sizione del cloridrato di canfene a clorur isobornile, che molto lentamente si isomer

La formazione di un anidride, per n mento dell'acido canforico con anidrii tica, indicava che fra i due carbossili inseriti, come nell'acido glutarico, tre di carbonio. In base alla regola di Blanc (v. BTCARBOSSILICI ACIDI ALIFATIC tre dall'acido glutarico per riscaldam ottiene un'anidride, dagli acidi bicart con un numero di atomi superiore a ci ottengono i chetoni. Pertanto la canfc veva contenere un anello ciclopentar

pinene viene trasformato in acetato di nile per riscaldamento con acido ace presenza di acido borico. Infine il p-cimene viene trasformat canfora per riscaldamento con sali e curio. Analisi. La determinazione quantitath canfora può essere eseguita sia tramitt ma, sia tramite il 2,4-dinitrofenilid TI Hosia^mn Hella ranfnra npr via m

Acidi solfonici. L'acido 10-(to)-canfosolfoni p.f. 193-195°, [x]D + 21,6° (acqua), si otti< per azione dell'acido solforico concentrate anidride acetica sulla canfora. Trattando canfora con acido clorosolfonico o con ac: solforico fumante si ottiene, con racemiz zione, l'acido (±)canfo-7i-solfonico, p.f. 5 CH2SO3H

V

V

Epiborneolo e epiisoborneolo La riduzione della epicanfora con soc alcool etilico porta ad una miscela di alcoli, l'epiborneolo e Fepiisoborneolc rapporti 75:25:

casi molto semplicemente, e cioè agitando 1' deide in una soluzione concentrata acque o alcolica di alcali, senza riscaldamento. Meccanismo della reazione

Nel 1940 Hammet, sulla scorta delle cor scenze di quel tempo, propose il meccanisr seguente. In un primo tempo il carbonile deidico subisce l'attacco dell'ione ossidrile t generare l'intermedio (I) o (II):

Anche l.i /j-uimcliliimminobcnzuldciuu e le al deidi con un gruppo ossidrilico in orto o pare non danno la r. di C. in condizioni normali Si può tuttavia condurre per queste sostanz( la dismutazione, sia normale che incrociata con buone rese sfruttando Fazione catalitici dell'argento : tale catalisi è stata applicata coi successo alla vanillina, alla 5-clorovanillina alla salicilaldeide e alla p-idrossibenzaldeide Anche le aldeidi eterocicliche aromatichi

ilchilazione. Il e. reagisce con quantità ste:hiometriche di solfati dialchilici per dare ;li esteri di caprolattime (Benson, 1948). Ad :s., il dimetilsolfato da l'O-metil-6-caprolatime (2-metossiesametilenimmina) : OCH3 \\ N + CH.HSO.

Nel ciclo classico (Taverna, 1970) esanonc viene condensato con sol: ossilammina per dare la cicloesanon f. 89°); sì opera a 85°, mantenende 7 per aggiunta di ammoniaca: O

La produzione di idrossilammin ;r ossidazione di NH3 con aria e si < 0 e NO2 che sono assorbiti in E ni nitrato sono ridotti cataliticame N O r + 2 H + + 3 H 2 ^ NH3OH++ 1 reazione è condotta in ambiem ito con un acido, in fase eterog juido ed in presenza di metallo n

on un solvente ed inviata a Nel processo Techni-Chem il ie acilato con chetene a cicloes iene nitrato in anidride acetic -nitrocicloesanone. Questo vi on acqua ad acido 6-nitrocapi idotto ad acido 6-amminoca à il lattarne per ciclizzazion cquosa.

ie precauzioni necessane percne non l'umidità atmosferica. Basi volatili. Questo termine non è e esatto in quanto presuppone la pres impurezze di natura basica libere ed a I di vapore elevata. In realtà con tale si definiscono in meq/kg le ammidi n che che, previa idrolisi su NaOH, me libertà le corrispondenti basi.

e. visli sopra vengono preponili per a ci Fosgene sul derivato diolico e succi mmonolisi del clorocarbonato corrispo s, secondo lo schema di reazione segt

:H 2 OH

CH 2 OCOCI

CH2OCC

nteresse ancora maggiore hanno acqui oprattutto per merito di Berger et al., ivati dicarbammici di l,3-propandioli-2

La separazione del e. dagli altri componi dell'olio di antracene (antracene, fenantre paraffina, ecc.) si realizza facilmente. Per diì lazione a pressione ridotta, in presenza K.OH, si allontanano gli altri componenti, m tre il potassiocarbazolo formatosi nondisti Per idrolisi di quest'ultimo si ottiene il e. può venir purificato per distillazione o cris lizzazione. Un metodo dì separazione di cente impiego si basa invece sulla cristal zazione da piridina dell'olio di antrace II e. si recupera dalla soluzione piridir e viene successivamente purificato per cris Ii77a7ione da cinrnhenzene.

wsizione 2 con un gruppo contenente La pirolisi o la fotolisi di o-azidot :onduce al e. e ai suoi derivati con rese almente buone. Un esempio di quest rione è la ciclizzazione dell'o-azidofeni :sano a esaidrocarbazolo, con una re

:lorurazione del e. con cloruro di tii ;ome abbiamo già detto, dal 3-amn a reazione di Sandmeyer. Il 2-cl t-cloro- si possono preparare soltant esi, mentre il 3,6-dìcloro- si ottiei landò il e. con cloruro di tionile o di Per trattamento del e. con Cl2 in li CCI4, o per azione di SbCl5, si 0 >olialogenocarbazoli di struttura : lifficilmente determinabile.

>gcxlo-Cl2 es., turi ipe-

,„

CARBOCHIMICA La carbochimica riguarda la conversioì carbone in combustibili (solidi, liquidi i sosi) e in prodotti chimici (idrocarburi ai tici, gas di sintesi, ammoniaca, coloranti, ma ha perso, però, moltissimo della su portanza con lo sviluppo della petrolchi oggi il petrolio ed il gas naturale han gran parte sostituito il carbone come fo prodotti chimici. Genesi e composizione del carbone

assa (500-750°), a media (750i temperatura (900-1175°). : ottenuto dal procedimento at ura è particolarmente adatto p L'industria siderurgica ne è il .limatore accanto a quelle per le li carburo di calcio e di gas di si ttoprodotti del procedimento ai ura si ottengono catrame, uni «natica (benzene, toluene e xilc ica, oltre ad altri prodotti ga nel procedimento a bassa terr ì cui viene ottenuto il semicok

uà ai i i/a ai caroone. 11 caro

ato e miscelato con olio di ricic pressoché uguali veniva idrogei za di catalizzatori a base di ossi 00 atm e 480° con tempi di ( a 2 h. Le rese erano del 40-45 10% di residuo e circa il 20^ dotto del processo Bergius or avia di qualità scadente, con ali li ossigeno, azoto e zolfo e com ilmente da idrocarburi ad alto ire. Anche variando le condizi ìe la quantità di prodotti be 1 aumentava

e dell'acetilene stessa, i alle utilizzazioni sopra ci' :azioni chimiche del carbi snti, vi sono altri impiegr rietà fisiche del carbone cor e trattato. Tipici esempi son i carbone attivo (—>-), di gì li grafite e di carbone arr LRTIFICIALI).

ipieghi del carbone come prodotti chimici riferiscon iose, Batchelder, West ch< ie l'evoluzione della e. neg

e. hanno una struttura che ricorda molto ella dei cheteni, R 2 C=C=O, edegliisociali, R N -C=O, e, in effetti, anche il comrtamento chimico è abbastanza simile (v.

i i

ETENi; CIANATI E ISOCIANATi).

(

Va ricordata però in modo particolare la mone fra le e. e gli acidi, non tanto perché està conduce alle uree, ma perché consendi ottenere le anidridi degli acidi in condì•ni particolarmente blande: O

i i

R-N=C=N-R+HO—C—CH 3

:

]

compresa fra 0,3 e 0,6 g/cm3 della particella, che varia fra e con la densità reale del mal so, che è pari a 1,9-2,1 g/crri particelle sono compresi fra La più importante proprie suo potere adsorbente, in ger me la quantità adsorbita p carbone di un'appropriata benzene, iodio, carbonio tetri blu di metilene, sotto cond normalizzate.

'uria .illcv/^i: il liquido, che deve ilicato, viene ulimeiilalu ;illa colon velocità lineare apparente varia 10 m/s. pecialmente nell'industria dello zuc )one esausto è rigenerato in un f< /azione. arbone granulare è inoltre usato eco, come supporto di catalizzator esi del vinilacetato e del vinilcloru esolforazione di gas, nell'addolcim

sia per il consumo nazion zione, mentre l'industria e ira in fase di grande espa: ilcuna fonte nazionale di miche e doveva importar . Si può dire che l'utilizzazi' ottoprodotti da parte dell dato un notevole contrib iell'industria chimica tedes jrima guerra mondiale. ;liorati dei forni a coke a: 3tto, Hoffmann, Semet, Si e hanno portato alla realiz; moderno del forno per so

:nto. I j',as caldi, generali per comò' a base e ei condotti, ascendono quesi in cima alla camera passano in una .sversale, che li convoglia in discesa •so i condotti opposti ed i rigenerati i di arrivare al camino. Questi gas no così gli impilaggi di mattoni. Ogn nuti è invertito il flusso dei gas si

Darazione dell ammoniaca, dove sonc n acqua in torri riempite di griglie d di coke in frammenti; da queste tor »uono all'unità di recupero benzolo inità di depurazione dei gas. Il catrame e l'acqua ammoniacale rie ndensano nel bariletto umido sonc ti, e la fase acquosa, in seguito a dili n acqua povera, è riciclato agli spru 1 bariletto umido. Il catrame e l'acqi ndensano nei collettori primari e nei tatore elettrostatico, sono separati •Ita; il catrame passa nel serbatoio

saturatore questo sistema è analogo cesso diretto. Prodotti di distillazione

1 prodotti principali della distillazioni bone sono quindi : coke, gas, catrami benzolo grezzo e solfato d'ammonio acqua ammoniacale. Le rese di questi secondo il processo di distillazione u me illustra la tabella I.

grezzi di carbonizzazione, questi devon sere trattati allo scopo di togliere l'idre solforato e l'acido cianidrico, prima di e distribuiti come combustibile di uso dome o industriale. Rimozione di H2S e HCN con ossido difer metodo normalmente impiegato a queste pò è quello delle casse di depurazione. Q sono camere o torri di acciaio di grane mensioni che contengono letti porosi di o di ferro idrato in forma attiva; sono con mpntc nti1Ì77ati pii ossidi naturali tuffar

rene ed antracene, anch'essi prominenti. I til- e dimetilderivati di questi idrocarburi matici ed i corrispondenti composti eteroc sono presenti in quantità minori. I comi ossigenati, con l'ossigeno in un anello a que termini, sono i più comuni composti rociclici, seguiti da basi aventi l'azoto e =N— in un anello a sei termini, oppun me —NH— in un anello a cinque terr

mie un LUIILI;IIIUIIU ui iiuiiuiciiL. il rcsr

di questa terza colonna e Folio di lavag ella seconda colonna passano nella quar lonna di frazionamento, che opera sottc D, dalla quale una frazione ricca di fluo e di acenaftene è ottenuta come prodotte sta. Le altre colonne, che operano sottc a, sono usate per separare dalla pece rei un taglio stretto di una frazione di anne e fenantrene e di una frazione di cario grezzo. separazione del catrame grezzo in pece rame di base, ed in una serie di olii distil; quindi il processo primario nella raffiine del catrame. I processi secondari conio npllV^trayinnp rii cnctan-z** nfiimiVFif

Himpata in una centrifuga, e do ione dell'olio è lavata con una s uita e calda di soda caustica. I ìaftalene lavati sono trasferiti in i li fusione dove avviene la separaz iua trattenuta. Il naftalene fuso < ita adatta per la produzione di i ica. Gli olii separati dai cristalli i uga contengono ancora il 30% e :d è uso comune separare questi done di nafta, in un concentrato •iriHatn ai serbatoi di alimentazioi

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