Analisi strutturale ed esegesi biblica [PDF]


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Italian Pages 118 [59] Year 1973

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Analisi strutturale ed esegesi biblica [PDF]

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R.BARI'NES-F. BOÝON F. a LEEiI'NARDT R. λlARTINACIIΛICD J. STAROBIλ~XI

Titolo originale Analyse structurale et exégèse biblique © Delachaux et Niestlé , Neuchétel ι Traduzione dí Cesare Greppi

SOCIETÀ EDITRICE

PREMESSA

Proprietà riservata alla SOCIETA EDITRICE INTERNAZIONALE Torino Officine Grafiche SEI Apńle 7973 • M. E . 40994

Nel febbraio del 1971, Za Facoltà di Teologia protestante dell' Università di Ginevra organizzò un incontro dedicato all'analisi strutturale e all'esegesi biblica . Erano stati invitati due oratori : Roland Barthes, della Ecole pratí~ue des Hautes Etudes dí Parigi, allora professore invitato presso la Facoltà di Lettere di Ginevra, e Jean Starobinski, professore alle Facoltà di Lettere e di Medicina dell' Università di Ginevra . Entrambi accettarono cortesemente, e si dette vita così a un dialogo fra biblisti e critici letterari. Questo incontro, che occupò due serate, vide riuniti esegeti, teologi, critici letterari, storici della letteratura e linguisti di Ginwra e della Svizzera romanda. L'interesse fu assai vivo . Nel dibattito che seguì le comunicazioni si notò in particolare che tra i biblisti si profilavano due tendenze . Per gli uni, la radice storica del testo rimane un dato da cui non è possibile prescindere; per gli altri, l'approccio letterario e st~utturale proposto da Barthes e da Starobinski consente di mettere meglio in luce la ricchezza del testo . In seguito a questi incontri, ai quali aveva egli stesso partecipato, Piene Barthes direttore delle edizioni teologiche di Delachaux e Niestlé, sollecitò la pubblicazione in volume delle conferenze del colloquio . IZ lettore troverà qui riuniti i contributi di Roland Barthes e di Jean Starobinski. Mentre il primo ci ha consegnato senza sostanziali modifiche il testo della sua esposizione, il secondo ha preferito rielaborare e completare il suo, il che spiega la diversa ampiezza dei due contributi . Anzicché accompagnare queste conferenze con le discussioni che le hanno seguite, è parso preferibile dar la parola a due esegeti . Risultava così più facile mettere in evidenza i punti di contatto e le divergenze fra il metodo esegetico e le letture proposte oggi dai critici letterari . IZ professore Robert Martin-Achard, delle Facoltà di Teologia di Ginevra e di NeuchRtel, ci ha indicato, sulla base del testo dell'Antico Testamento 5

utilizzato da Roland Barthes, quale sia la sua pratica dell'esegesi, e i principali risultati ottenuti col metodo storúo-critico . F.-J. Leenhardt, professore onorario dell' Università di Ginevra , ci offre da parte sua una analisi del testo biblico scelto da Jean Star~binski . Si tratta di un saggio che l'autore aveva elaborato per uso personale in vista del colloquio . F. ~ . Leenhardt non segue propriamente le vie dell 'esegesi contemporanea, la quale, distinguendo la redazione dalla tradizione , ricerca la genesi del testo e la sua radice storíca .i Noi ritroviamo in queste pagine l'originalità di un metodo che non accetta le parole d'ordine di una scuola determinata . 2 La sua analisi, che non esita a ricorrere alla psicanalisi, dimostra chi il problema non può limitarsi all'alternativa fra esegesi storúo - critúa e analisi strutturale , ma che diverse vie d'accesso al testo biblico si rivelano necessarie e feconde. Pierre Barthel ha infine ritenuto opportuno che il volume si aprisse con un testo d'introduzione allo strutturalismo , che io avevo concepito in particolare per un pubblico tedesco . Se queste pagine non diranno nulla di nuovo agli specialisti, potranno forse orientare il lettore, sconcertato dalla molteplicità dei lavori strutturalisti e dall ' ermetismo della terminolo-

aperta ad ogni metodo che permetta di rinnovare l'approccio ai testi . Cercare di ajj'~nare tali metodi d'indagine fa parte dello spirito scientifico che deve caratterizzare l'esegeta . 3 F~~Αr~çο~s Βονοτν

3 . Un po' dovunque sorgono attualmente riflessioni metodologiche sull'esegesí . A titolo dí esemplo, indichiamo qualche opera significativa : J . BgRa, Semantica del li~~g~aggío biblico, Bologna 1959 ; E . GtPrrcEa~n~ws, Offerse Fragen zur Formges~hichte

des Evangelíums. Eíne methodolígís~he Sk~xze des Crrundlagenproblematík der Form- und Redaktíonsgeschi~hte , Muních 1970 ; R. Ba~~r~~s, P . BEAUCflAMP , H. Bou~~~.nRn, J . COURTES , E .

HAULOTTE ,

X.

LÉON-DUFOUR,

L . MARIN,

P . R~coE~rn, A .

VERGOTE,

Exégèse et Herméneutique, París 1971 . Segnaliamo infine, editi da H. R . Weber in a The Ecumenical Revíew » 23, 1971, 4~ fascicolo (ottobre ), i contributi che analizzano un testo biblico, precisamente Marco 5 . 1-20, partendo da diversi punti dí vista, strutturale, spirituale, eco .

gia impiegata . Di proposito questa raccolta non reca al termine nessuna conclusione . La discussione intorno a strutturalismo ed esegesi è appena cominciata, e questo ci sconsiglia per il momento ogni tentativo di sintesi metodologica . Questa, in breve, la genesi dell'opera . Ci auguriamo che i lettori ne traggano qualche profitto ; che avvertano , se non altro , come l'esegesi sia una scienza viva . Fondata su discipline rigorose, essa è costantemente

1 . Ríηvíamο íl lettore interessato ad un'esegesi che míáí a definire la preistoria del testo e l'apporto della redazione finale, agli studi seguenti : C~. MnssoN, Le démoníaque de Gérasa (Mart 5 . 1-20), in Vers les sources d'eau vive. Etudes d'exégèse e~ de ihéologie du Nouveau Testament, Lausa~~ne 1961 , pp . 20-37 ; P . Lw MnR CHE, Le possédé de Gérasa (Mat. 8. 28-34 parallèles), in ~ Nouvelle Revue Théologique» 90, 1968, pp . 581-597 ; J . F . CR~c~n~, The Gerase~e Demoniac, in M The Catholic Biblical Quarterly » 30, 1958, pp . 522-536 ; J . VE~covs~v , Der gadarenísche Exo~xismus (Mat . 8 . 28-34 and Parallelen ), ín x Communío Víatorum » 14, 1971, pp . 13-29 ; R . P~sc~, The Marc~~ Version of the Healing of the Gerasene Demoniac , ín ~ The Ecumenical Review » 23, 1971, pp . 349-376 . Da parte sua, J . B~.~c~ ( The Gerasene Demoniac and the Resurrection , ín x The Catholic Biblical Quarterly » 31, 1969, pp . 383-390) segue ~m metodo completamente diverso . 2 . Il saggio qui presentato risponde al tipo dí esegesi che l'autore aveva greconízzato già una ventina di anni fa : F. J . I,EE~~p~~~r , La parabole du Samarítaín. Schéma d'une exégèse e~ístentíaliste , ín Aux sources de la Tradition chrétienne. Mclan-

ges offerts à M. Maurúe Goguel à l'occasion de son soíxantedixíème an~íversaire, Neuchâtel et Paris 1960, pp . 132-138 .

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Lo strutturalismo francese e l'esegesi biblica 1

Introduzíone Dal 1945 ad oggí, ín Francia, il clima intellettuale sí è profondamente modificato . Alla fine della guerra, l'esistenzialismo trionfava, incoraggiato dagli atti liberi degli eroi della resíste~~za . Venivano esaltati íl « soggetto » e la sua « coscienza » . La « libertà » e la « decisione » facevano parte della panoplia del filosofo . Il ~ senso » della vita era l'ideale da raggiungere . Sartre era l'incontrastato maître à penser. In una parola, sí viveva in pieno umanesimo . Oggi, le scienze umane respingono la filosofia nelle sue ultime trincee . Nuovi metodi, logici e oggettivi, derìvatí dalle scienze della natura, vengono applicati all'uomo, al linguaggio, al comportamento . Da soggetto che era, l'uomo è divenuto oggetto, oggetto precario e prowisorio . 2 Non sí parla più dí storicismo o dí coscienza, ma dí codici, dí formalizzazioni e di sistemi . Sí citano oggí altri nomi : LéviStrauss, Barthes, Althusser, Faucault.3 Come spiegare questa trasformazione senza accennare alla nozione dí struttura ? Certo, da molto tempo, e non solo ín Francía, sí parlava dí struttura, 4 particolarmente ín fisica e in mate1 . La versione originale dí questo contributo è apparsa, col titolo StrukturaZismus uxd bíblísche Exegese, nella rivista ~ Wíssenschaft und Praxis in Kírche und Gesellschaft » 60, 1971, pp . 16-26 . La versione che si pubblica qui ha subito qualche ritocco rispetto all'originale . In particolare, è stato aggiunto un secondo esempio a titolo dí illustrazione del metodo : Giovanni 1 . 35-51 . 2 . Cfr . M. Foucau~,r, Le parole e le cose. Ux'archeología delle seíexxe umane, Milano 1957 . 3 . Cfr. B . P~xcnun, Ixtroductiox à Sartre aujourd'huí u, ín a L'Arc a 30, 1966, p . 1 . 4 . L . T. Hjelmslev definisce la struttura ~ un'entità autonoma dí dipendenze interne e (citazione senza referenza dí P . R~eo~u~~, La strutture, Ze mot, l'évéxemext, ín ~ Esprit s 35, 1967, p . 804, ora in P . R~eo~*.u~t, Le coxf~it des íxterprétatíoxs, París 1969, p . 83) . J . Píaget sottolinea dal canto suo l'aspetto dinamico della struttura : ~ In M

matíca . 5 Ma ecco che questa nozione, e íl sistema dí pensiero che essa implica, sono stati trasferiti con successo nelle scienze umane, nella linguistica dapprima, e poi nell'etnologia, nella critica letteraria, nella storia, nella psicanalisi, nella sociologia, e infine nella filosofia .° E questo ín modo sistematico .' Tutto il campo delle scienze umane è oggi occupato da schiere dí intellettuali che brandiscono la struttura

lo vede come la reazione compensatoría di una intellighenzia di sínístra frustrata, che del determinismo struttwale fa una virtù 1 0 Nelle pagine che seguono considererò lo strutturalismo come metodo . Io penso, e non sono íl solo a pensarlo, che questo movimento sarà utile aí teologi appunto ín quanto metodo, che può permettere loro una migliore intelligenza dei testi biblici .

come un'arma efficace. Lo scritto che segue nasce dalla convinzione teologico con il rnovímento strutturalista sarà non ma fruttuoso . Inevitabile, perché lo strutturalismo moda e un'ideologia : íl teologo cristiano, che vive

L'esegesi contemporanea, particolarmente ín Germania, continua a svilupparsi sotto íl segno di una duplice eredità : lo storicismo e l'esistenzialismo . Tutte le correnti esegetiche del ventesimo secolo si inscrivono ín una prospettiva. storica : Formgeschichte, Überlíeferungs-

che un dialogo solo inevitabile, è diventato una nel mondo, deve

geschichte, Redaktíonsgeschichte . In ognuno dí questi casi, sia pure ín maniera diversa, vediamo comparire una preoccupa~íone storica . Evoluzione dei generi letterari, trasmissione delle grandi tradizioni, reínterpretazíoní successive dei materiali . L'organizzazione interna, le differenze, come diceva il linguista Saussure, vengono lasciate nell'ombra : non solo le strutture profonde e invisibili, ma spesso

dunque necessariamente affrontarlo . Fruttuoso perché, come metodo, lo struttwalismo può far progredire l'esegesí . Lascio ad altri la cura dí giudicare lo struttwalismo come moda e come ideologia . Sartre vede ín esso l'ultimo bastione eretto dalla borghesia per appoggiare lo status quo economíco .e La struttura non appare forse ostile al dinamismo della storia ? Rícoeur considera questo movimento una tentazione del nostro tempo, inteso a risparmiarci la que~tíone ultima del