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STUDI FILOSOFICI DIRETTI
DA GIOVANNI GENTILE X.
V.
VITA
DI
SPAMPANATO.
GIORDANO BRUNO
CON DOCUMENTI
EDITI E INEDITI
VOLUME PRIMO
STUDI FILOSOFICI DIRETTI
DA GIOVANNI GENTILE X.
V.
Vita
di
-
SPAMPANATO
Giordano Bruno
CON DOCUMENTI
EDITI E INEDITI
VOLUME PRIMO
MESSINA CASA EDITRICE GIUSEPPE PRINCIPATO MCMXXI
PROPRIETÀ LETTERARIA
Catania
—
Stab. Tip. S. Di Mattei
et
La
vie
il
quale sa ele-
alle creazioni
come
calcolo
di gran lunga
de J. Bruno,
Chez
Paris,
il
il
della
offra
poetiche, la
politica
Bartholmèss è convinto che
domenicano sorpassa
E. N.,
Genève
Anzi,
.
e
analisi
affrancamento
ed è insieme
Rinascenza
prodigiosa universalità dell' ingegno italiano, varsi alle meditazioni filosofiche
;
in
Bibliothèque
Joel Cherbuliez,
i
che
difensori
universelle
1847, IV
sér.,
II
ri-
lo
Genève,
de
an.,
il
tom. IV,
318.
SA1SSET,
Artic.
1084.
pag.
cit.,
Ibidem. pag.
1085.
*
Ibid.,
5
E. N., Artic.
fJ
GEORGES LaFAYE,
cit.,
gnement publiée par 1889, tom. XVIII,
la
pagg. 311
G.
e
Bruno,
300. in
Revue
in'ternationale de
Société de l'enseignement supérieur, Paris,
juillet à
decembre 1889, pag. 540;
l'ensei-
A.
Colin,
GIOVANNI GENTILE,
G. .Bruno nella storia della cultura, Palermo, R. Sandron, 1907, pag. 131. 7
Bartholmèss, Op.
cit.,
tom.
I,
Préface, pagg.
V
e VI.
XVII
Introduzione
spirito
umano rinvenne
nel secolo decimosesto; che,
molto
più
suoi contemporanei
di
tutt'
i
pensiero,
propugnando
rivendica
per questi un
Né
speciale \
tazione di esagerare
del suo eroe
impero a
ma
vittima,
nome d'
utile
è
secoli,
tre
che
tale
ma anche
nello Stato,
abbassi avanti a
comune
torti
Perché,
.
uomini
chiarisce
esperienze
delle
deve ormai
storia
la
avanti tutto
egli
che
fatte
parlarci
non per
ricorda,
morali del passato potrebbero ser-
eh' esse furono in se e per se stesse.
ciò
Noi vogliamo che
come
i
non un
o d' un partito; non solo vogliamo sapere
setta
a che cosa le condizioni virci,
2
"
grazia
in
e degli
delle cose
una
n
per omaggio alla storia che
scrive
nostra curiosità,
la
durante a
legislazione
protesta che offre
esige precisione, interezza e verità "
una
circostanza o di polemica, non un panegirico della
libro di
qui,
parte,
meriti e di tacere o diminuire
i
del
è lasciato vincere dalla ten-
si
con ogni energia
:
potenza
alla
l'indipendenza degli studi naturali,
Bartholmèss
il
credendo
la
lei,
La
nella
scienza
libertà
si
confonda col
s'
storica
inchini e
la
si
diritto
franchezza, l'imparzialità e anche
che
equità
doti di cui oggi ha
fin
piuttosto,
o,
e con la verità.
quell' eccesso di
regni
giustizia
punto che
al
si
chiama indulgenza, sono
necessità
stretta
la
dottrina,
le
per poter
contribuire alla pacificazione, all'amnistia che desiderano tutte
scuole di qualche credito, amanti
le
n
umanità 11
Bartholmèss
pienamente sodisfatto
rimase
cui aveva atteso con tutto
più verdi anni prova, non
1
Op.
del progresso e della
\
c/7.,
entusiasmo e
temè che
e
;
1'
tom.
pagg.
Ibid.,
pag.
I,
Préface,
Vili e
309.
IX;
pagg.
liv.
dell'
opera
vigore de' suoi
chiunque avesse ritentato
sarebbe stato meglio
Ibid.,
il
VI
la
ricompensato delle molte
e
VII. pag.
VII.
309.
XVIII
Introduzione
A
e noiose fatiche ch'egli sopportò
l
e in Isvizzera la critica smise
con
da' primi giorni accolse con "
zioni
"
del famoso novatore
"
che
dimostra soltanto 6
"
.
onorato
in
Né
"
estensione
1*
dove 7
perché
;
il
Berti,
suoi libri lo cacciò di nido, lo tenne
"
Dopo
il
lavoro del Bartholmèss non
nostro scritto, se
al
obbligo; che
fatto
losofo e
Op.
E. N., Artic.
'•»
e
cit.,
SA1SSET,
tom.
E. N., Artic.
5
SAlSSET,
fi
E. N., Artic.
7
Lo
8
Vita di G.
321
ravia,
;
I,
cit
tuttavia per
Cumiana
a
il
l'argomento da
22
il
il
1
aprile del
pag.
più :
fi-
7
dicembre del da
1897,
umile
1.
084.
pag. 318. pag.
cit., ,
i
1086.
pag. 311.
Op.
Bruno da Nola, Torino, G. B.
G. Bruno da Nola, sua
1889, pagg. 6 e 355 1'
n
avremmo messo mano
trattò
ricorda con compiacimento lui stesso:
2 e quella con
quello stesso che coi
.
pag. 293, n.
cit.,
cit.,
Artic.
meno
stima di
la
Préface, pag. XIII.
cit.,
Artic.
4
scarsezza delle
8
"
Roma
a
2
Bartholmèss
nato
Berti,
1
la
versatissimo nella storia della filosofia e
delle lettere italiane
1820 e morto
verifica ne' risultati,
si
documenti veneti non ce ne avessero
i il
da uomo
Domenico
messa a
lavoro,
del Bruno, dichiarando francamente
"
biografi
\
letti
e per giustificarne
;
del
godeva l'amicizia e
già
fin
ampia e del
dotto professore strasburghese venne
il
Terenzio Mamiani
i
5
povertà de' fonti e
la
Italia,
insigne fra
arcigni,
pieni di sapere
"
assai
vita
confronto con l'incertezza che a volte
prove
modi
giudicandoli
,
vero, in Francia
il
i
più lusinghiere approva-
le
fornivano una
avverti
difetti,
dire lui
degni d' essere studiati piuttosto che
,
che
quelli
compiuta
tutto i
3
"
e di merito
come
2
due bei volumi
i
"
.
esponente
:
vita
e
cit.,
tom.
Paravia,
,
per brevità.
1*
311.
pagg.
sua dottrina, Torino, G. B.
questa indicherò nelle citazioni con 1
pag.
I,
1868,
6
Pa-
esponente
XIX
Introduzione
anni
gradi
alti
collegio
il
Camere subalpina e italiana, divenne due 889 successe a Cesare Correnti come
Savigliano alle
volte ministro e
più
a*
rappresentò per ben quarantasette
sociali:
di
ad elevarsi
col suo ingegno
stato riuscì
il
1
primo segretario dell'Ordine mauriziano. Appartenendo
Piemonte e vantò
Gioberti,
il
seppe congiungere
egli
negozi
della filosofia
;
ma
Sebbene nazione
al
e aborri
che,
nascose i
cattolico e credente,
misticismo
qualsiasi
spiega
gli
anzi con una
malgrado
;
e
spiega
si
tutt'
i
Cosi forse
ribelli,
anche che tenne
caldo amore di patria, sembrandogli dida,
sia
lettere,
sia
scienze.
le
per
1
perfezione
la
per
il
nuovo
Pertanto
cenza su questo
il
certa incli-
giugno
nell'
chiamavano
il
dalle arti e
per cui
periodo di
(In memoria,
Accademia
fra
Berti
sincero e
Scritti -vari,
reale "
rinnovamento
di
per celia,
Domenico";
stima,
predica
si
narra che
il
esclamasse un giorno I
".
Cavour, nell'
il
udire
Pavia,
ma sempre
e aggiunge:
quale di
lui
un
discorso
suo
e
;
lo
Commemorazione
Torino,
in
letta
Successori
senso buono,
"anzi
che di questa sua naturale inclinazione desse qualche indizio anche mera, poiché
dalle
erano messe
si
indugiò molto e con palese compia-
1908, pag. 323) ricorda che
Bizzoni, alcuni
1898
conto
età nostra più splen-
raggiunta
cammino
glorioso
CARLO CANTONI
26
s'
l'
eretici,
gli
assai
in
Rinascenza, verso cui era pure mosso da un
la
tutta la
ortodosse, non
opinioni
delle
propria simpatia con
la
perseguitati
non ottenne
poi storia
scritti.
qualsiasi coartazione.
finzione,
a
morale,
Roma,
Berti professò la fede con libertà
il
,
pubblici
1852 una
il
filosofia
1872, a
insegnamento
dall'
nel
D' Azeglio,
il
Meritata
e dal
riputazione che guadagnò con
e
trattazione de'
prima
insegnò
universitaria,
della storia a Torino,
filosofia
Balbo
il
alla sapiente
culto degli studi più severi.
il
cattedra
si
al-
schiera che nel secolo scorso fu più numerosa
l'eletta
sembra alla
Ca-
pur faceva una grande :
Ma
qui
si
fa
la
XX
In t rodiuzione
prese a studiare ne' maggiori rappresentanti, sotto
che sotto
storico pili
tendenze e
sue
liari
in
filosofico,
il
di cultura.
attitudini
non tanto a penetrare ed esporre pensatori
quanto
,
ebbero
essi
vita o
veva per
l
"
sogna aggiungere, senza gravi
e
1859
non so cosa
"
Ibidem.
3
Ricorderemo
Cenni
scri-
ed
;
egli
La
1859,
del
telescopio (in Atti del
codici e libri
1876), su
antologia del
condanna della
R.
il
dalla
Galileo (in
moderna
le
>
Galilei
1878), Le
campanelliani
Atti
dell'
processo
Roma,
Salviucci,
Cotta e
indicazioni di
Accademia dei
contro
Galileo (in
1
882), non
C,
1876)
;
che
un
//
di-
vicende del sistema copernicano in Italia nella del decimosettimo
Di
Cesare Cremonino
in
proposito
controversia con la Inquisizione di
nuovi documenti (Roma,
Bruno.
il
Storia dei
sulla
decimosesto e nella prima metà
1878) e Di Giovanni
antologia del
e
(Roma,
(Roma, G. B. Paravia, 1876); opuscoli della sua
arti-
Antecedenti al processo galileiano e alla
sugli
dottrina copernicana
Copernico e
1871),
nazionale di Firenze e
da
critica
1876),
seconda metà del secolo
Salviucci,
contemporanea);
Rivista
veneto del
Istituto
postillati
La
processo originale di Galileo circa
intorno a Giovanni Pico della
inediti
estr.
manoscritti galileiani della Biblioteca
Lincei del
325.
pag.
cit.,
venuta di Galileo Galilei a Padova e l'invenzione
o monografie su
parecchi
bi-
luogo
ogni
.
documenti
e
Cerutti,
coli
il
2
3
1889
CANTONI, Commemorazione i
da
il
fece argomento di numerosi lavori
li
al
2
menti
intera
stesso,
lui
"
farei
procurarseli
di
1
Mirandola (Torino,
e
come dice
animo,
modo
il
difficoltà;
pubblicati dal
scorso
1'
non piccola fama e condizione acquistata ebbe,
la
Nuova
dettarne
Per avere nuovi documenti,
.
comm. Gorresio,
al
que' celebri
di
punti più controversi e oscuri,
i
nel proprio
una vera passione
pecu-
posto e Y importanza che
volendo
;
l'aspetto
delle
Rivoltosi quindi
le dottrine
il
tempi
loro
esplicare di essa
Berti alimentò "
a mostrare
ne'
conformità
Valdes
Salviucci, lettere
1
878
(Roma,
(Roma, 1881);
Padova
e di
di taluni suoi
e ;
La
vita
Salviucci,
Roma (Roma,
discepoli secondo
e le opere (in
1878) e
e oltre a tutto ciò,
i
Nuova
Nuovi docu-
quel che riguarda
.
XXI
Introduzione
n
Fin dalla prima gioventù
"
ricordava
,
il
"
Berti,
la
narrazione dell' atteggiamento di Giordano Bruno davanti
me
giudici desto in
grande ammirazione; e
fin
ai
dalla prima
gioventù m' invaghii della sua fìsonomia che mi venne fatta
per
tempo
trascorrere del
che
l'
esempio
vertita
d'
non
egli n
accrescere l'efficacia di riflettendo
da
conoscere
prima volta
la
un uomo
"
di
n
cai,
disegno di
il
n
1858, n
si
,
per quanto
Pur troppo, com'era
gli
caduto,
casione
n
ebbe 1
'-'
a.
pag.
IbiJ.,
I,
voi.
4
Discorso sopra
5
Ibidem. Vita
,
1 ,
Ibidem
pag.
n
;
aprile
G. Bruno, pag.
19.
18 e
dei
107.
19.
n
e
in
;
si
per-
propizia ocgli si
perché nel
italiana
il
conserva-
dolente dell' acpiù
l'occasione
dono una
Rivista
in
marzo e
Avvertenza, pagg.
"
8
eresia
107.
Vita"1
Ibid.,
l'
dove
segreti
Proemio, pagg. VI e V.
3
6
Bruno, I,
\
'.
ricevere in
Discorso sopra G.
Luigi Ferri,
n
si
Se non che,
.
piacere di
il
la
Cesare Foucard
riferito
quando meno credeva
e
n
venissero nelle mani
prevenuto, egli non ebbe
stato
s
n
prova
la
spontanea
gli
fermo però di ritentare
riparti,
sempre più
\ cominciò ad accarez-
"
e delle altre carte che vi
aveva
gli
de' Savi sopra
atti
e
;
offrirci
,
"
messo di penetrare negli archivi vano
possono
come primo principio dell'ese5 " per pigliare recò a Venezia
"
notizia del processo bruniano ",
2
"
scriverne la fortunosa vita prima ancora
guimento del disegno
ritrovavano
Col
.
senti invece
mentre non passò inavstupiva
",
che copiosi e pellegrini documenti
Nell'autunno del
n
paesi
straordinaria grandezza del carattere
zare
l
"
queste prime impressioni
novità della filosofia
(a
scemare,
senti
pochissimi
pochi,
Ornato
Luigi
1
offerse
862
copia della
di filosofia,
1886, pag.
106.
egli
pre-
diretta
da
.
XXII
Introduzione
l
ziosa scrittura Berti aveva
Uniti
.
e
speranza di metterne insieme suo
solito,
1867,
Nuova
blicò nella
puntate
2
altri "
"
tra
"
ma
;
febbraio
il
antologia
due
di
arricchiti di
aggiunte
notevoli
e
Berti dal
per 4
"
868
1
in poi,
esame
7 ;
"
sideroso
s
n
Vita 1
1
Lo
2
razione
perché era
e
cit.,
Documenti
confessava
il
IV
(voi.
XIII, (voi. 4
5
il
XIV
cit.,
pagg.
Vita*,
6
:
il
l'
esposizione e
de-
1870,
il
"
prigionia
la
"
nel racconto
particolari,
CANTONI
e
I
II
X. il
(voi.
nelle
Notizia
la
Commemo-
nella
IV, pagg. 209-238),
pagg. 437-453), nell'aprile
XI
1*
XV
e
il
(voi.
Vili e
1*
XII
(voi.
il
IX
il
VI
il
V,
(voi.
nel
marzo
e
VII
il
pagg.
nel
il
(voi.
297-327),
VI, pagg. 83-100), nell'ottobre
pagg. 267-291),
cit.,
V,
dicembre
il
il
XVI
681-711).
Tuttavia, senza Vita*,
n
1
moltiplicarle oltre
pag.
il
conveniente
com'egli dice nel-
",
20.
Vita'.
COSTANZO RlNAUDO,
italiana, 8
capp.
i
cit.,
Introduzione, pag.
Avvertenza
7
e
circa
come informa
pagg. 648-670), nel giugno il
"
veneti.
Gorresio,
al
.
come
in obbligo,
Vedi, per maggiori
19.
(>
325.
pag.
cit.,
nel settembre
1'
documenti
Avvertenza, pag.
Nel febbraio
3 111
,
a'
furono
,
Com' ebbe da un valentuomo,
.
nuovi e importanti
premessa
D
rivista
difficoltà incontrate
di spianare le
della vita di lui
note
delle
del Nolano, e ancor più era
"
della dottrina
quali,
i
;
anche
e
attestano conoscenti e amici
lo
"
3
volta
aveva espressamente promesso, di donare l'
il
bruniana in set-
un volume da G. B. Paravia
in
non ebbe requie
"
suoi,
contro
dicembre, pub-
il
biografia
la
o tre capitoli
anno appresso ristampati 11
il
giacere, colla
allora,
ch'erano state tralasciate per l'indole della 1'
documenti,
i
cominciò a lavorare senza indugio e con fervore,
di guisa che nel
te
in ordine
posti
abitudine singolare di lasciarli
1'
a.
VitaS,
VI,
voi.
VI,
nella
fascic.
recensione della Vita 1
4, ottobre-dicembre del
Avvertenza, pag. 20;
Vita 2
,
,
in
Rivista storica
1889,
Introduzione, pag.
1.
pag.
768.
XXI II
Introduzione
romano \
carceri del Santo Uffizio derli
1873 e stampò
appresso
in
cesso
come
,
avevano
a nulla
che,
non
sorte
la
gli
da un suc-
abate Giusep-
dall'
Pont,
e a Tolosa dall'emerito bibliotecario
',
il
approdato quelle tentate a
Venezia dal cav. Emanuele Cicogna e pe Valentinelli
lesse
ricerche iniziate
le
:
a rèn-
affrettò
si
Copernico
furono coronate da buon
suo amico in Isvizzera non J
al
1876 \ Se non
il
ugualmente
arrise
egli
discorso che intorno
nel
noti
che n'era stato pregato da un suo collega dell'Universitaria
di Torino,
quanto
il
Gorresio \ Disperando ormai di appurare
premeva, e
gli
Oxford e
chivi di
seconda edizione n
che
6
sfuggi a molti
documenti tedeschi e svizzera
I
.
luce rispettivamente da Cristoforo Sigwart nel
a parlarne onorevolmente nel
discorso che pronunziò
Vita 2
Introduzione, pag.
,
ma
nuti...";
Vedi
la
Notizia premessa
a'
8
Vedi
la
Notizia premessa
a'
4
Vila
storpia
,
il
pag.
nome
:>
Vita\ pag.
'»
Vita-,
Intitolò
viucci, '
1'
1
n.
Vita 1
3;
n.
1,
nel
e
non solo
Berti
21
il
1870 perve-
afferma che
i
sullodati
".
Documenti romani. Documenti pag.
,
61,
ginevrini. n.
4; nel quale
ultimo
luogo
del bibliotecario della Marciana.
113,
n.
I
;
Vita-,
Introduzione, pagg. 17 e
opuscolo
:
Documenti
pagg. I;
110 e MI,
n.
3.
Discorso sopra G. Bruno, pag.
intorno a
G. Bruno da Nola,
108.
Roma,
Sal-
880.
Vedi
deschi.
72,
il
Essendomi
"
1873
furono "noti che nel
gli
2
{
Quivi dice:
ne scorda, perché a pag. 310,
se
documenti non
I.
indussero
dati
1881
',
si
egli,
1880 pubblicò quel
da Teofilo Dufour nel 1884
1
alla
era scoperto in un opuscolo che, tirato in pochi esem-
si
plari,
alla
nel
",
occupato,
era
cui
in
per riparare a questo indugio
ar-
gli
mano
compire a causa dei
potendola
molti e gravi negozi pubblici
visitare
mise
straniere,
città
ma non
;
tempo per
aver
di
di altre
le
Notizie
premesse
a'
Documenti
ginevrini e a'
Documenti
te-
XXIV
Introduzione
1886
febbraio del
ma anche terrotto,
che
Paravia
2
A'
Berti dichiara di avere
il
"
3
esso tenta
in
:
1
Discorso sopra G.
Sono
queste,
di
768)
secondo nuovi documenti
Lo
dall' Archivio
tolti
inserì
Bruno
Berti //
nella
Nuova
ristampa che
la
il
e
nel
sia
Bollettino
XXXVIII
a.
antologia (voi.
a
Vita 2
4
Ibid.,
,
lavori.
voi.
in
un
n
punto (pag. 335,
;
ma
il
più
libri
(La
recenti
et
1919, pag.
Che
ser.
16 novembre
Ili,
le 1
1
)
M.
1889)
Vita e che Io Charbonnel mostrò il
2 e
della 3,
Saint-
FERDINANDO NERI
anche
storico
fascicc.
del Liceo di
professore
n.
(Arlic.
è lui stesso
cit.,
Bartholmèss dà
"
pag.
il
promette un
1)
del
contemporanei
pensatori...
LAFAYE
cui
XXIV,
Giornale
LXXV,
cui alla esposizione della filosofia
il
suoi
essi
e di taluni suoi
letteratura
italiana,
pag. 288, n. 4.
Proemio, pag. VII.
esposizione della dottrina altro
discepoli
L'éthique de G. Bruno
e
Introduzione, pag. 21. Egli afferma, è vero,
la
principali
due
Brignolo,
suoi
Roma, 1878; ma
Di G. Valdes
:
al
GIUSEPPE
ipograna
di taluni
e
veneto,
esatto, lo rileva
bibliografico del
(1920),
1
lui,
Rinascimento, cioè una rassegna che G.
Berti apprestò della
un bibliografo poco
seguendo
Edouard Champion,
Paris, il
d'ignorare nel primo de' suoi
Etienne
titolo
CHARBONNEL poi ne' XVI f siede, pag. QQ,
deuxieme dialogue du Spaccio, attribuisce al
Cosi
svizzeri.
opere del Berti intorno
Asti,
Di G. Bruno
ricordano male lo scritto che ha per .
e, forse
bruniana,
bibliografia
11) ricordano anche:
discepoli ecc.
partico-
modificazioni
le
fissando definitiva-
ripeterlo, tutte le
(Arlic. cit., pag.
Il
pensée italienne au
idee
le
arreca
Bruno.
non è superfluo
RlNAUDO GRAZIANO {Saggio
D.
e
documenti romani, tedeschi e
-
1900, pag.
,
cronologia in parecchi punti,
la
rettifica
di cogliere 4
Bruno
essenziali del
suggeritegli da'
per
notabilmente cor-
"
ampliato questo scritto senza mutarne ed emendarne
ed
Nolano.
lavoro in-
il
medesimi del
co' tipi
.
opinioni
lari
del Collegio romano \
1889 venne impresso
il
lettori
retto e le
magna
nell'aula
a riprendere e condurre a termine
".
540)
Bruno
si
di
"secondo
Perché questo
volume
".
perché
quella
non è
ha ragione di sostenere che et
;
volume...,
accompagnerà
un examen des ouvrages de Bruno
philosophique, n'a pas été dépassé
aver "aggiunto
primo a dubitarne
il
in
dei
uscito,
tomo
in
de son système
XXV
Introduzione
n
mente
verso
1578
del
fine
il
nel
1576
nel
1577 l'anno del soggiorno 1581
il
1581
bensì dal
di
vita
tra
.
mezzo
in
però con alcune pagine
l'
ragioni e
le
della lunga
Campo tro
capitoli
;
E
la
particolari
formando per
lo
65
pag.
105; Vita 1
pag.
116;
119;
,
Vita',
pag. ,
Vita',
97.
pag.
117.
Vita',
pag.
>
Vita',
pagg.
97 102, 102-108;
Vita-,
pagg.
95-98,
"
il
suo
-il
"
casate
baronali
"
Leone, criterio,
in
"
cit-
\ appare
in risalto certi partico-
foce.
387
394; Fuochi del
e
13 e 85.
foce.
chiama per antonomasia
v e
fatti,
V, "
pochi
n. la
III.
lode di aver disseppellite
manoscritto nolano altri
che
le
"
(Op.
conobbero,
le
cit.,
le
carte che egli
tom.
I,
pag. 57);
pregiarono, unica-
de' cinque vescovi.
vita delli cinque santi
Vescovi martiri nolani ecc., ce. 81
r
e
v»
.
.
Nola
e
famiglie onorate
Cosi, sorvolando per ora sulle
lari.
numero
diversi elenchi
varia ne'
25
nel Rinascimento
cui nomi sono a un di presso quelli che
i
storia
Leone
del
cui
il
da novanta a centosette
Numerazioni
e poi nelle tre
,
leggono nella
si
di Fuochi,
degli Albertino egli mette in rilievo la secolare nobiltà;
il
parentado co' Piergianni di Nola, e co' Caracciolo, Torella,
Tomacelli e Berlingieri
Napoli;
di
grandi facoltà, non
le
minori di trecentomila ducati, costituite da palazzi, giardini, feudi,
masserie e boschi
possedevano con
le
co'
Longo
Uguale e
i
Cava
della sul
a informarci,
Calenda
e co'
di
]
>
;\,
vi
ze,
le
da vincoli di sangue,
legati
armi e
Alfano,
cavalli
i
1
costosissimi
Giuseppe,
Fellecchia,
E
".
le
affinità,
ville,
droni, le rendite
i
feudi e
altri
e,
de* servi, de' cavalli e delle carrozze
De
1
2
razione,
vita
la
Ibid.,
81
delti
2 r
ripeterò
numero
il
esponente progressivo. 3
'
'
Ibid.,
e 82
Ibid.,
e.
e
r
v.
81»,
Ibidem. Ibid.,
ce 81
r
-
83
v
.
dell'ultima
carta
Nola
molte sostan-
De
Palma,
riferire, oltre
".
a volte,
il
numero
Tra' suddetti no-
cinque santi Vescovi martiri nolani ecc., ce.
Qui, come altrove, per supplire
.
Dei
.
poderi di cui eran pa-
migliaia di scudi,
di
l
Nido
anche de' baroni
Fontanarosa,
Monforte, Frezza e Marifeula non tralascia di alle
e ville
signori di le
I
napolitani,
loro parenti
i
.
da un
l'Anonimo
giardini
Filomarino, nobili del seggio di
Cesarino non dimentica l'origine romana, co* quali eran
Benevento
avevano, e sempre
potevan degnamente ospitare i
quelli
Sicilia,
principio del secolo decimoquinto
N
lui,
congiunti questi
più bel palazzo; e a Liveri
il
Caracciolo e
fortuna, al dir di
Mastrillo,
Napoli e di
più antiche famiglie di
casale di Lauro a
i
.
Del Giudice
i
Barone, venuti
in cui
2
alla
numerata
mancanza con
cit.
della
nume-
l'aggiunta
d'un
26
Capitolo
De
Notariis
signori di Sirico, e in fine quei Tansillo
che, se-
non sempre
bili
ch'eran
I.
compresi
son
De'
i
Risi,
condo l'Anonimo, provenivano dal casale
ben potevano
"
darsi vanto di
di Cimitile, eran
de' Carmignano, e
de' Mastrillo e
parenti de' Fellecchia,
i
che compose
Aloisio Vie.
// pianto de S. t0 Pietro in versi
"
*.
Come si vede, son famiglie che in buona parte mo per quanto ne scrisse il Leone: ma famiglie prima col sapere, col solerte esercizio delle berali o della mercatura,
con
elevatesi
professioni
comune
non
la
conoscia-
li-
perizia dei
pubblici negozi e delle armi; altere, poi, della nobiltà del
sangue
e
cominciate a mettere
che,
ricchezze
quelle
di
vennero
insieme con onesto e assiduo lavoro, dosi anche con mezzi
non occorre molto
convincersi che
per
caso mai non
lignati da' loro antenati:
peso
deduzioni
alle
finora
tratte,
Per
non
andar per
mere alcuni provvedimenti
troppo,
Nolani eran
si
basta
sfogliare
mi
lunghe,
le
pigliati,
tra-
voglia dar soverchio registri
i
Na-
dell'Archivio di Stato di
della Curia del Collaterale poli.
i
moltiplican-
Pur
e condannabili.
illeciti
limiterò a riassu-
subito
dopo
della morte
del Tansillo, da due viceré, Perafan de Ribera duca d'Al-
Antonio Perrenot cardinal
calà e Il
di Granvela.
agosto del 1569, l'Alcalà deve severamente vietar
31
quanto, per avidità di lucro,
è
si
messo a Nola, zappar cioè ne'
"
fossi
1
De
la
vita
"
e
di
Marchesa
il
tesoriere
Nola manifestarono di
Laino e
al
tutto
alla
vescovi martiri nolani ecc., del il
Duomo,
il
loro giubilo
le
"
sorgendo
1'
vescovo, nelle
Lagrime di S, Pietro pe'
tipi
città
83 r
e.
il
;
cittadi-
585
del
n
L'A-
.
dirette 1
le
l'acqua
intera
lettere
capuano G. B. Attendolo, allorché
Equense vennero ristampate e del Cacchi,
",
generando malissimo aere
delti cinque santi
nonimo non esagerava: nanza
"
per-
giorno
che stanno intorno
mure... per cavare arena o puzzolana in detti fossi
a quel
fino
a
alla
Vico
Cappello
Nola né rimediandosi
come
è noto
ci
con
Regio Consiglio
che hanno
"
che coloro
riferisce
gli
opera
nota del catasto in Nola, suoi casali e territorio,
mal
n
fatta
esso
,
luogo, anche nel 31
n
lavoro, altre
le
agosto
giudice della città
al
non solo a
cose;
che
a pagare
strengerlo...
averà pagato, e per n
predetta riforma n
prescrive che
che
li
capitano
al
ma
terreni,
alcuno
fatta
hanno
riformare
"
a
loro
detti
giustamente
n il
di tutte
abbia pagato
non
compete,
di co-
...
quello che per lo passato non
tutto
avvenire farlo pagare conforme alla
lo
\ Volendo n ,
apparenze,
tuttavia salvar le
abbiano da comunicare
concluda cosa alcuna
si
di
rispetto
trovando
e
integramente quello
1569, impone
del
attender
di
1'
delle persone del
Viceré, diffidando
il
.
Geronimo Morcat del Sacro
legge
dottor di
il
più
gua-
a'
aumentando
danaro,
altro
assai
fu
tutto
a' cittadini per tale
già imposta
la tassa
Poi, perché
e
Tansillo e che
del
intimo
Granvela dà
il
1571, a Mario Galeota, che
facoltà di raccogliere
la
d'una metà
la
inconveniente,
all'
ingegnere che poeta, di riparar del
valoroso sti,
tuttavia
nel 25 maggio del
l'incarico,
27
nel Rinascimento
tutto,
il
avante che
magnifici Fabrizio Mastrillo e
a'
Federico Fellecchia, a Gian Domenico di Tango e Orazio Severino, chiamati, questi per
e censi nio
1
2 1
"
fino
n
dal
tempo che
all'agosto del
1
Curiae Collateralis Consilii Ibid.,
voi.
Ibid.,
e.
Severino 17
1
20,
48
r
(e. ,
5
foc.
1
r
,
150
e.
v
Vichianzo
dillo di
(e.
"
popolo e quelli pe'
il
bene o no sieno
a esaminar se
—I
.
"
la
foc.
191),
r
città
la
569
voli.
stati
due
figlie
venne
nobili,
molti
renditi
regio
dema-
al
3 .
20
e
21, ce.
1
52
r
e
23
r
.
.
Fuochi nolani del 1545 annoverano
famiglia d'un giudice di Lanciano,
634),
e
quella
del
defunto
nel
1531, nel
Porzia e Paola, con cinque domestici;
suo
1535 i
"
quarterio
Angelo Geronimo fratello
composta della giovine vedova Polita, de*
Felice e Francesco, nati rispettivamente nel delle
n
esatti
e
figli
nel
Iacopo Orazio,
1539, e
Fuochi del 1563
28
Capitolo
I.
Un'inchiesta bell'e buona sulle varie amministrazioni pub-
Nola compi
bliche di tere
nuovi
riferiscono
si
Viceré, sempre
il
che
città
"
quella
in
3
e che rivedendosi
Miranda
per
intervenir
"
hanno amministrato
"
razionale
di dinari
invitando a
e
",
Giovan Geronimo Albertino
Mastrillo e
Orazio Severino e Francesco
tutti
debba attendere a
diligenzia
esattissima
conti di qualsivoglia persona che
li
qualunque modo averà amministrato
da l'anno
540 a questa
1
le
entrate di questa
parte,
non ostante che e trovando
tenessero liberatorie della loro amministrazione; alcuni debitori, alla
67
(e.
e
594)
foc.
,
r
ci
Federico
magnifico
il
Gian
Scipione,
n ,
Mario
medesimo
di
figlio
1
Da' Fuochi
del
del defunto Gentile
che
e.
e Fabrizio,
234
pagg. 8
r
,
207
foc.
e
uno
(e.
34
Albertino
Nola possedevano
in
nimo
1545
di
1908).
i
1563
figli
v
,
stava
e
gli
foc.
Vedi
anche
il
Macerato,
39
v
,
foc.
Omero
40
v
,
358),
e Orazio.
fattore
de' beni
padrone, Giovan. Gero-
nove anni (Numerazione del 1563,
REMONDINI, Op.
208.
Curiae Collateralis Consilii voi. 20,
il
467),
apprende che nel palazzo
si
Giovanni
r
foc.
,
del 1545, e. e.
Turno,
fratelli
395)
52
nipote di Camillo,
e
del 1563,
eredi del suo
dieci e l'altro di
(e.
medi-
abitavano
quartiere
Leonardo
540 (Fuochi
Federico contava qualche anno di più de' 1
giacché,
composizioni
le
(Numerazione
e Prospero
458). Poiché era nato nel
Quanto
.
",
già divenuto dottore di arti e
di trentasette anni nel
Fellecchia,
Battista,
esiggono
si
mostrano Orazio,
M.cus Fabritius Mastrillus
foc.
non
delitti,
2
"
di loro
volendo debitamente provedere
sposo della diciottenne Marzia. Nel
cina, "
"
giustizia,
debba eseguire contra
composti alcuni
"
",
Giovan Lonardo
che, assunto
seu
e per cittadini
,
Rosso, con ogni
università
summa
recuperala bona
si
capitano
vedere e rivedere in
in fatti,
per instruzione e bona disposizione del negozio
i
per nobili
dati dal
569. Intendendo,
conti di quelli che
computante
mag. cl Fabrizio
li
1
costui let-
gravi,
sono molti che sono debitori di essa,
li
al
meno
non
ordini
agosto del
1
l'entrate di detta città,
l'Alcalà scrive
dottor Morcat, se alle
il
e.
1
5
1
r
e
v
.
cit.,
tom.
I,
Nola
predette,
29
restano
impuniti, e quelli
manera che
di
che pagano sono capitano e
al
nel Rinascimento
delitti
li
poveri e non
li
"
giudice di
al
ricchi
li
riconoscere
ingiunge
egli
",
delli pro-
libri
li
stanno annotate dette composizioni; e tro-
venti, nelli quali
vando che alcuno... non abbia pagato integramente, doverlo constrengere
pagamento"
all'integro n
timo che, essendo
E
.
aggiunge
di casa
mastrodattia
la
l
in
ul-
Mastrillo,
la
qual casata è molto copiosa di gentiluomini, quali commet-
tendo alcun delitto potriano essere alli
quali essi l'affittano
non solo
gnori,
n
di star presente
mastrodatti
versi dallo
cautela
certo è che nell'anno appresso
"
Il
Gran Corte
buona
e
cauta
della Vicaria
Geronimo
Geronimo
Mastrillo,
il
'
Curiae Collateralis Consilii Ibid.
,
e.
Numerazione
1
49
v
— La
•
1563:
del
voi.
stirpe
foce.
20
il
custodia
mag.
co
cit.,
Giovan Francesco f
"
.
E
che
Sibilia,
e.
I
aprile,
nelle carcere
22 giugno,
il
Geronimo de Palma,
Alfano e Geronimo
'
Nolani assisterono
1
Nola, e di carcerare,
di
Mastrillo e lo Barone di Fontanarosa nobili
processo,
al
proprio suc-
al
capitano Salines ebbe,
nella città
conferirsi
e di portare sotto
i
anche
alligarla
quali sieno state le conseguenze di quelle
impressionanti.
l'ordine di
della
di
debita
essi si-
.
revisioni; fatti
la
"
informazione da scri-
"
all'
2
"
Non sappiamo a
ma
",
da consignarsi poi con
cessore
obbligo del capitano o
occorrendo causa criminale contra di
"
del giudice,
mastridatti
rispettati dalli
è stretto
",
49
Giovan
già ne'
giorni
•
i
Mastrillo conta ben diciotto famiglie nella
104.
177. 246. 298, 299, 420, 427, 428,
429, 461, 462, 467, 469, 470, 611, 615, 619 e 620. Ibid.,
voi.
25,
e.
32
v
.
-
Ne* Fuochi del
1563
barone Francesco Antonio Fontanarosa, primogenito appare di trentun anno, con telli
«•
due
sorelle,
Mastrillo (e.
27
,
il
,
la
moglie, due
ventenne Gian
foc.
247).
figlie
(e.
2
r
,
foc.
13)
il
dell'amico del Tansillo,
e otto servi;
con
Francesco del magnifico Gian
tre
fra-
Tomaso
30
Capitolo
con
passati,
ad
arbitrio vi
scritto,
di mille
ducati e di altra pena
eran venuti a Napoli
prima del tempo pre-
comminatoria
la ",
insorgere
tutta la franchigia
e
"
.
perché questi, con ecclesie e per-
clerici,
alli
prima non venga abolita
Ma
2 .
stamento alcuni la
"
1
570,
gli
medesimo
il
non
:
senza te-
Marigliano, nega a
vicina
non è donata
sepoltura, se
momento morti
Spinola,
della
cittadini
gabbella del...
l'ingiusta
che dura un
è un' illusione
termina giugno che
costoro
l
"
mal governo, a noi pare
scomunica, in principio del
",
per
deputati del reggimento, e protesta di non assol-
i
verli, se "
il
"
ha ve da raggionare
Spinola;
Filippo
accordata
sone ecclesiastiche
li
pastore di Nola, che fu poi
nuovo
il
cardinale, monsignor
pane
Mario Fontanarosa,
Viceré
il
ecco, contro l'ingordigia e
di vedere
eletti
"
ritornarono insieme con
intendere alcune cose che
Ed
I.
mensa vescovile
alla
quarta parte della loro eredità; né è rimosso dalle pre-
la
ghiere de' cittadini che non resistevano all'aria ammorbata,
né dalle minacce del dopo,
finita
anche
magnorno
se
1
"
la
suo corpo!
il
276),
1
563 aveva
voi.
figli
e.
58
—
.
r
Curiae Collateralis Consilii
3 Ibid.,
voli.
23 e 25,
ce.
59
voi. v
e
e.
30
v
,
quarantanni, erano accasati; anzi,
i
Mastrillo (ce.
19,
65
Mario Fon-
Eccetto
ed era scapolo (Fuochi,
34
310, 247 e 104). 2
cani
li
.
cit.,
il
contrade,
stesse
tanto insepolta che
ventisette anni
e con dieci
pochi giorni
3
che avevano varcato
gli altri,
l'Alfano con due
"
anzi,
;
quelle
in
fé' stare
Curiae Collateralis Consilii
tanarosa che nel foc.
modo,
in tal
una povera donna,
Alcalà
vecchio
e. r
.
248
v
.
v
,
27
r
e
1
2
r
,
foce.
CAP.
II.
Natali e fanciullezza di G. Bruno.
Leone, che pare sempre coerente a se
Il
benevolo nel giudicare l'ultimo
capitolo del-
conterranei, nel terzo
i
De Nola
del
libro
non noverò
sempre
stesso,
Bruno,
casata
la
certamente perché a sua memoria non sapeva indicar neppure
modo
delle mediocrità che l'avessero in qualche
Né
può supporre
si
altro:
focatico
ad accertarci
ficienti
1
2
3
Di
445";
vien
ctae terrae
"
;
A
portier "
loseffo
(Cedole di
1522, a
cosi
est
del
1
Nola
522, in
fatti,
ignobilis obscu-
12
e.
v
,
per esempio:
"est numeratus
altrove.
(lib.
a
Ili,
e.
CXCV
r
il
6 ottobre
esemplare della Generalis ),
"
Cappella sub vocabulo
quondam donno Antonio Bruno, presbytero
Napoli, poi, oltre all'orefice già ricordato (pag. 5), et
m. ro Luise Bruno
Antonio Bruno"; "
Bruno, siglio
".
m. ro Ferrante
scrivani,
esistevano a
La Numerazione
ed è notato nel secondo
riferito,
Corporis Chriski facta
netteri
e
diocesi nolana
in
Visitalio
del
registri
possiedono, sono suf-
si
1452
dal
i
Bruno, ne' dintorni di Nola, ad Avella; dove,
famiglie
1561
tassa di famiglia,
la
modice studioso claroque familia
vel
Nella Numerazione del
antiqua n.°
del
viro
.
fin
I
illustrar! ... ".
raque potest
in
A
"
Col. 88:
3
che
quelli
che
Bruno
delle famiglie
sostituì
mancano, pur troppo,
nondimeno,
';
.
1443, da quando Alfonso
dal
alle imposizioni delle sei collette
per un'ottantina d'anni
l
resa chiara
il
banchiere
"
";
tra'
de macza che serve presso S. E. e Bruno, fante che serve per
tesoreria,
"
la
guardia de
dell'Archivio di Stato di Napoli,
";
la iustizia ";
voli.
di-
pa-
Vincenzo
Collaterale
lo regio
"
razionali e
gentilomini
mag. to Antonio Bruno
i
Conecc.
249, 258, 279.
3
32
Capitolo
contò
settantenne
il
essendo
di suo fratello Pellegrino;
1
figli "
numeratore del
Il
.
abitava insieme col
Giovanna e
nuora
la
Iacopo,
co' tre
pur
che,
cinquantanni, sposò in seconde nozze Caradonia,
su'
vedova
la
con
Luciano e Antonio;
Silvestro,
nipotini
che
Bernardino,
Giovanni,
primogenito
II.
1
526,
Nardo
poi,
due
a
oltre
carico di
Bruno
altri
poco lungi dalle mura
fuori della città,
Natale, fratello di
",
Pellegrino e di Iacopo, marito di Maria e padre di
Andrea
Leonardo,
Vincenza,
e A
cinque e quindici anni
sei
focolari
che aveva e
.
Ma
primo de* suoi nove
il
terzo,
il
1640 vanno
trimoni,
delle nascite e delle
in questi,
346
fine
ce.
3
e
r
6
1
1
2
C. 3:
12
e. :
*
4
v
C.
144
già
r
1
2
v
,
foce.
1471:
foc.
,
r
v
,
257.
111
110,
"
130
,
e
de
Iacobo
Quanto
1
v
152
,
La
08.
177
e
r
Non
).
r
primo
del
famiglia
Chiasto
lo
vedi anche
a costui,
1545, v
,
—
Una
58
e.
cit.,
,
281
r
—
foc. v
A
incontra Innocenzo,
1580,
ce.
n
164
v
r
Nardo
Bruno i
";
e.
1
53
r
,
Fuochi del 1522,
,
e Polissena,
285
v
visita
e
292
del v
Menichella, nel
prebenda di Cortefella":
figliana della
Sacra
cit.;
282
,
,
1580, foce.
e.
78
r
.
513, 521, 2337,
Capitolo nolano, come si rileva da Hieronymus Brunus tenet hortum unum, lo cavato, sub annuo affictu ducatorum 19"; altrove,
Tra' beni
1579,
un istrumento del 3 giugno ubi dicitur
di
figlia
di Felice Serino, era
2343, 2372 e 26.
del
v
principio
il
1422.
foc.
foc.
,
vedova
Ce. 57
situm
503
e
r
appunto
state
.
Fuochi del 5
502
,
Aprile Bruno".
C. 23
1580,
V
ma-
Caradonia è senza numero.
di
149 n
e
e v
r
matrimonio
essendo
morti,
del secolo decimosesto e
.
Cata-
al
parrocchiali de'
libri
i
5
o provinciali.
cittadini
Ce.
col.
sacerdozio
il
che vivevano a Napoli nel mezzo del secolo, sieno
è facile dire se costoro, stati
Geronimo,
di
Innocenzo, già accasato,
figli,
anteposti
la
tra
314,
e
1563, invece,
nel
;
quello
tutti
Fuochi del 1658, del 1664 e del 1671 e
a'
sto del
s'
4
diciottenne Felice, avviato per
il
nove,
Nel 1545 venne appena ricordata
notevole sopra a
",
Gian
rispettivamente di
seconda moglie di Nardo, Polissena "
,
un podere del magnifico Iacopo Antonio Cesarino.
trovò, in
la
2
"
e
figliano
78
r
.
del "
della
prebenda
di
Cortefella
"
:
Sacra
visita
Bruno
e fanciullezza di G.
Natali
33
del seguente, rammentate le famiglie messe su da'
vennero di anno
anno estinguendosi
in
n
Paulino
don Carlo Bruno, che
marchese de
n .
costoro
tra
compagnia del
della
novembre
vivevano
altri
e
del
del
Agostino di Geronimo
Nacquero,
1
Bruno
tra
1590
il
e
e Cecilia
e
Silvestro
Domenico
9
r
e
93
bio,
nel
34
e
v
2
in
34
liber, ce. ,
68
r
1616 56
v
I
Salvatore,
76
,
r
I
32
ecc.:
v
Andrea
nel
281
282,
voi. ,
1
Fa sua
40
e
r
di
Robano
47
I
I
,
t
78
90
1
,
r
e 2
1602 Ottavio
fascic.
liber,
v
1,
da
e
Marzia Bruno
e
ce.
27
v
1
2
33
,
,
r
Fa-
e
v
,
62
;
Fuochi del
liber, fascic.
I,
e.
91
v
;
292
v
,
cit.,
I
67
1522
e del
,
e.
I
pag.
2)
fondata,
la
1563
(e.
congettura
57 del
v )
e.
1563
ecc.) c'informano della miseria che
BERTI, stimandola poco 366 e 367.
I
Fuochi del 1658,
128. Le Numerazioni del
(Op.
Spampanato.
v
2
6
foc.
,
r
I
8,
28.
che delle famiglie Bruno; quella del 4
I
,
Fabrizio
Marcello Bruno e
da
e Carlo
Defunctorum
liber, fascic. Ili, e.
dello stesso voi.
Defunctorum
,
e
Boulting \ della
il
.
sempre v
v
da
imparata
Giordano non era
di
Maestro Ascanio mori nel 1601, nel
).
Defunctorum
fine 3
,
gli
lucrosi
Gian Domenico de Martino
da
Vittoria
l'il
ed Auleria da Cesare Bruno
Isabella
Giulia Bruno; Gian Martino da Gian
(Natorum
morto
1620, Clemenza e Margherita da
il
Margherita,
Santorello;
Alfano;
padre
il
proposito
in
Prudenza Carbone; Antonia,
e
Felicia
Ora,
.
checché opponga
certo,
al
Mar-
soldato
meno
velluto
di
tessitore
3
m'in-
fu
che,
e
io
nella cattedrale,
sotterrato
nelF indigenza o di mestieri
tutti
dell' arte
pregiati
Bianco
capitano
venne
1638,
padre
del
Antonino che
anche
eccetto
Livardi,
di
n
creato
"
il
il
avi,
gli
Giordano Bruno non condurrebbe, o
nipoti di
ganno, a nessuna conclusione. Eccetto
chese
quali poi
dicembre
signor Orazio Mastrillo
" il
L'ostinarsi a voler ricercare i
al
Vardi, tenne per abbate e soprastante delle
li
sue massane
o
Le 31
.
fino
d'In-
figli
t0 passò a meglior vita e fu sepolto in S.
"
1683, allorché
del
un di presso
altre ancora, dieci a
nocenzo e
1
ci
21
r
,
foc.
(ce. 12 v
,
189,
58
r
,
opprimeva non poparla
Tournefort,
"mise senza più da parte":
di la
Agostino. quale
Vita'1
,
il
pagg.
3.
34
Capitolo II
vescovo di Nola dal
stirpe del protonotario apostolico, al
1
sinasco
e, al
;
neppure
primo maschio di Natale
il
che fosse
vanni subito dopo
il
casate de citatini
che badò
né
~ ;
uno de'
stato
onorate
nolani
come
principalmente,
"
1'
della lettera B,
Basilico,
i
mi maraviglio che questi non
Numerazioni del 1522 e del 1526,
mancando una
successive non
le
uomini d'armi, mai hanno
1 n
II
REMOND1NI
cesco,
il
(Op.
tom.
cit. y
il
9 novembre del
padre
simus
Roma,
Bruno
3
De 11
e
LEONE ;
cominciano
In
fatti,
";
ma
focolari
questa
in
203) crede
pag.
Ili,
il
" 4 ;
come
"
città
"
5 .
vescovo Bruno
Monsignor Gian Fran-
a torto.
546, supplicava da Cassinasco
confermando come
pontefice Paolo
il
inquisitore della
III
Acqui
diocesi di
ma
(De Nola, sole
col
II,
1007,
si
come uomo
"
d' armi
Napoli.
i
46)
col.
Il,
Fuochi del
ce.
contava
81
v
700
e
98
r
.
famiglie
1522, e quelli del 1526
essendo andate smarrite cento carte
numerazione urbana.
la
del 1671 (e.
9
v
,
foce.
176
e
303)
:
"
Fabrizio
deve dedurre come soldato della compagnia di
S. E., e come tale mai ha portato ";
cap.
ricordano foc.
Numerazione
della scrivania appare
di
santi Vescovi martiri nolani, lib.
490 ne
addirittura
nella
1
:
Candelaio, pag. 225.
11;
delli cinque
Ciccone quondam Nicola
durre
"
coloro che,
altri,
peso
non
esatte,
pervenute a noi,
conservate dall' Archivio di Stato
che abbracciavano tutta 5
1
",
Nola, pag.
la vita
1512
nel
patria
hereticorum exstirpator
2
anche
se
Né
.
Fuochi:
ne'
iscritti
non
;
3
Michele de Castellanis, "quia profecto strenuus ac vehementis" in lettera N del fascio 7 2 delle Far-
fra
est
nesiane di
4
n
non
portato
molto verisimilmente cittadin nolano
di salvargli la
Filosofo
il
di dugento, l'altra di più di mille
contengono, se
origine
ali*
altre famiglie
sono
stato in cui
lo
le
volte trascurò,
a
,
vedano
si
de
alfabeto
è osservato,
si
senza dubbio usci
mai quei Bruno da cui
punto per
"
Gio-
nati a
figli
anonimo compilatore,
Bonocore e
i
caverebbe co-
si
522. Perché in ogni
1
e alle condizioni de' propri conterranei
affidano
non era
contrario di quanto ho pensato finora,
dell'ipotesi
strutto
le
505
1
549, monsignor Gian Francesco Bruno de' conti di Cas-
1
peso
in
questa
Andrea Rainone quondam della
compagnia
del
città,
come
Agostino
signor
dalla fede si
deve de-
Tuttavilla, e
come
Natali
26 maggio del
Il
gl'
...
spose
"
:
592, Giordano, all'interrogazione de-
1
de chi esso constituto è
"
veneti
Inquisitori
gliuolo,
35
fanciullezza di G. Bruno
e
e di che
professione è stato
Mio padre aveva nome
stato
fi-
...
n
suo padre
...
ri-
,
Gioanni, della famiglia di
Bruni...; e la professione de mio padre era di soldato
Molti erano
medesima
cognome,
questo
soldati di
i
chi sa se della
Mauro Antonio, Gian
Cesare, Ludovico,
stirpe,
Gaspare, Mario, Gian Mariano, Gian Pietro appartenevano, salvo
che
sare,
gendarme
Le
\
"
due
i
divise
quali,
\
"
ultimi,
n
alle
regie
da
compagnie,
sedici
in
Ce-
e Giulio
sessanta a settanta lance ognuna, venivano scelte con molta "
cura:
1551
son gentiluomini
tutti
:i
Tansillo
il
Tiepolo
1557 e del
del
tale
mai ha portato peso
cosi
altri
E
ancora.
quella
in
città,
superfluo avvertire che
fatto
come i
"tutti
,
"
tutti
;
di cuor grande e
di corpo,
Hanno
e di valore.
4
1563
con un famiglio
"
cavalli
buona complessione
bella e
d' intelligenza
30 settembre del
il
aggiungono Federico Badoero e Paolo
due buoni
obbligati a tenere di
e,
;
Relazioni
nelle
afferma
",
prova nelle guerre
dalla fede dell'assiento
soldati
godevano
zione solo nel tempo del loro servizio. 1
Docc.
Del Conte
-
Marchese
doc.
veneti,
di Caserta,
342,
Pietro, il
e.
7 fu
^
.
r
Lelio d'Oria, del Conte di Potenza, de
era
;
r
"
355,
voi.
ferraro
ce.
"
de'
461
r
,
460
r
e
non numerato;
I
473
v
voi.
367,
;
21
v
;
voi.
365,
:t
Poesie
4
Le Relazioni
voi.
voi.
C 6v
•
420
Cap.
al
r
pagg.
pag.
II.
e.
e
1
678
580 (Ce-
678
e.
,
;
Gian
v ).
":
Ibid., voi.
390,
.
Viceré di Napoli, Pref., pag.
XXI.
degli ambasciatori veneti al senato durante
274
al
367,
don Antonio de Guevara, e
cavalleggieri di
da Eugenio Alberi, Firenze, Società Ili,
V,
liriche,
e.
560
voi.
magnifico Giulio Cesare era "capitano nella nova milizia
raccolte 1,
del
342,
voi.
412
e.
poi,
e.
Misuraca e del Principe della Scalea, dal
di
dole di tesoreria, voi.
Vili,
e
";
di quest'esen-
275;
editrice
Firenze, a spese dell'editore,
Curiae Collateralis Consilii
voi.
il
fiorentina,
25, dal
secolo
XVI,
.1853, serie
1861,
1570
al
serie
1,
1573,
36
Capitolo II
Toscana e Germania
di Piemonte,
dotta
del
della
qualità
viceré e
"
stodi
compagnie
queste
di
perché, accortosi
;
don Giovanni
eh' esse
con
di Zunica,
1
che
si
come per
l'addietro,
A
Nola diede
tale milizia
;
cominciavano a decadere,
prammatica del 6 maggio
il
numero, prescrivendo però
il
accettassero,
si
ad
facoltose e solite 2 .
fiore de' suoi
Geronimo erede che
bel palazzo
il
cu-
cittadini.
Fa-
Napoli, Gentile, e di Francesca
di
e insieme con Gian
chezze, non escluso
gelosi
d'uno de' più chiari giureconsulti
figlio
Studio
e lettori dello
Tona
—
del
dell'au-
la
adoperare cavalli per servizio proprio
brizio Albertino
ufficiali
amico
furono
viceré
persone
sole
le
con
Del decoro e
più rigorosi nell'arrotamento, e
fosse
sotto la con-
",
spagnolo,
"
.
i
580, ne ridusse di molto
del
1
Vega
Tansillo, Garcilasso della torità
signori
principali
altri
cavaliere e poeta
del
"
e sono
";
era
di grandi ric-
non lungi
dal
convento di S. Francesco e a cui attendevano una diecina
—
di servitori totto
anni;
mori
4 maggio
il
del
564, di appena ven-
1
s'era già mostrato
tuttavia,
zelante procuratore
prode cavaliere nelle guerre
degl'interessi del paese nativo,
contro Siena e Paolo IV, e provvido luogotenente, fino al-
d'arme del Marchese di Misuraca
l'ultima ora, della gente
1
Dal
tesoreria,
533 luogotenente
1
262
voli.
mori combattendo, seconda 2
satira
Nuova
Simoniana, 3
nella "
Le
epigrafi
del
r
e
di
208
Fu
v
messe sopra
satirici,
le
apr. ";
.
Vixit
a.
Fabricio Gentilis
militum praefecto
strenuo,
di
TANSILLO
pag.
1
nella
58.
Napoli,
Stamperia
sepolture di Gentile e Fabrizio
Albertino,
200.
convento di S. Francesco,
infelix... "
.
poco più di trentanni
Regno,
Prammatiche del
13, pag.
di
ricordato dal
Capitoli giocosi e
:
Sua Eccellenza (Cedole ),
cominciano e finiscono cosi
Albertino, iuriconsulto peritissimo ac patrono optimo...
Tophia, uxor
XII
voi.
compagnia
295
Francia.
in
collezione delle
1805,
chiesa
Gentili
ce.
1536,
il
Galeota
al
della
e 263,
3
LI, m. IX, d. filio
XV;
Albertino,
domi equitum
gravis
obiit a. Sai.
senensi
,
MDXXXIX,
truentinoque
armaturae
:
Francisca
bello
vicario provido,
Natali
fanciullezza di G. Bruno
e
Dal quale poi passò, nel gennaio del tano Camillo Pignatello uno de'
militare
servizio
Duca
de' residui,
compasso e riga
il
Gian
fratello
2
ed erano soldati
;
Op.
D1NI. tile,
"
tom.
cit.,
lectore in
Vixit
208
pagg.
I,
1531
il
R. Corte di duemila scudi per
soldo,
luogotenente dal
vennero pagate
Gian Geronimo o per
346, 347,
ce.
(De Nola,
412
lib.
Ili,
578
e
r
cap.
esso a
1551
v )
procuratore del-
Fabrizio,
;
(e.
CLXII
r
si
)
14
il
r
creditore
luglio e
Battista
139
,
r
Mi-
ducati di
4 agosto del 1564
il
Albertino
I72
e
della
di Traietto e
r
).
E
( voli.
se
il
342,
LEONE
86) ricorda un commovente elogio funebre
col.
II,
Fuochi
con dugentonovanta
Gian
286
e seg.,
v
detto nella gioventù da Gentile, del
1
Misuraca
del
Gencento-
salario di
col
civili ",
retrovendita de'
la
560
1
ultime terze
cui
le
all'erede
2 6
e.
laetus,
MDLXIV (REMON-
a.
Nelle Cedole di tesoreria,
e 207).
254,
(voi.
famae
gloria viventi»
obiit
nolana nella riscossione di più di mille ducati,
università
randa,
XXVIII,
a.
Studio de Napoli de iure
lo
cinquanta ducati,
e.
f.
560,
1
costui
il
Cesare de Notariis e uno de' cinque
Battista,
opt.
fratri
uno degli
— era luogotenente nel
Hieronymus, dolore immaturae mortis moestus,
Io.
germano
tacendo per
fu
quadratura del cerchio, la scienza
non prima, Camillo Fellecchia
se
l'
La
dell'opuscolo
autori
—
Maddaloni
di
Gaspare Mordente, che
salernitano
del
Battista Severino,
Domenico Cesarino \
magnifico Gian
il
Degli uomini d'arme del ora
Gian
1563, ancora giovine, aveva abbandonato
Francesco; e nel il
567, allo spettabile capi-
1
di
figli
37
dal
secondo
apprende che
i
esemplare suoi
della
Sacra
vivevano
figli
visita
nell'avito
palazzo di Nola, circondati da' domestici Bernabò, Iacopo, Giuliano, Nardo,
Antonio
,
Giovanna
Macerato
madama Dianora. Vedi Cedole di
1
191;
foc.
Francesco, di
tesoreria,
Fuochi del si
cap.
il
I
madama Gelsomina
e.
67
r
,
primo
è mostrato nel
594;
foc.
Ibid., e.
(pag.
capitolo
e
.
230
27,
n.
v
,
foc.
3),
e.
17
1877.
r
,
—
era fratello
Orazio Severino. 2
La quadratura
ecc.
salernitani, impressa in
—
1591.
Cedole di
di
nel
I
569
(ce.
395
FABRIZIO
e
GASPARE MORDENTE
Anversa, da Ph. Galle, tesoreria,
360, erroneamente segnato e
Nigro,
pag. 28, n.
I,
355, non numerato; Fuochi del 1545,
voi.
1563,
Margherita
,
r
-
col
397
r
voi.
340,
e.
1
la
vigilia
72
v
,
lasciando stare
numero 361, che mostra Gaspare, ),
fra
gli
fratelli,
dell'Assunzione del il
nel
uomini d'arme del Bitignano.
voi.
1568
38
Capitolo II
paterni
zii
maso, polto
di settantré anni .
di oltre quarantanni,
",
Gian
insieme con
Gian
di
altro
Algerio,
aveva
militato,
2
1600 e
Tansillo
"
signano
quale suo
al
de' Capitoli
cugino
aveva 3
giocosi e satirici
Gian Vincenzo
Russo,
Michele de
compagnia
Cedole di tesoreria,
1
340
voli.
gnifico Federico Fellecchia, tra
il
1
Scipione e Gian Battista, di cui
Migliarese e uno de' nipoti
e 342, ce. il
1
1
72 v e 432
ultimi erano
tre
435
r
.
v
— Dal ma-
1521, erano nati Leonardo, Camillo, prima
stati al servizio
Conti di Sarno, di Altavilla e di Aragona; e per giunta Scipione,
morto Leonardo, prima del
1551, diventò tutore de*
chierico Turno, rettore poi della chiesa di S.
il
1545,
del
Vedi
40
e.
cap.
il
v
foc.
,
27 e 28,
pagg.
I,
appena cinque anni avanti
e
4
1
v
foce.
,
liber (fascic.
63 e.
I,
2
e
1
v ).
Chi
3).
& CLXXX1X
,
era venuto
risulta
poi se Cesare de Notariis
sa
Paolo (Fuochi
1527 (Fuochi
il
data della sua morte
la
in S.
2
Gian Tomaso
Pomponio. Algeri,
di
64); e
n.
1551
del
visita
non escluso
di lui,
figli
Giacomo
dei
essendo
del 1545,
Dejunctorum
dal
non
.
r
luce
alla
un
sia stato
figlio
magnifico Francesco o un fratello del magnifico Fabio: Fuochi del 1563,
del
30 rev
e.
1
Sacra
458;
Bal-
.
5 7 e i
di
Gian An-
4
Cola
Lisiis,
undecimo
1'
intitolato
Nella
.
dassarre Acquaviva, conte di Caserta, entrarono
di
1551
stipendi del
dell'ultima Contessa di Nola, di quel Principe di Bi-
fratello
gelo
530,
1
del
luglio
il
il
comando
il
era agli
se-
Silvio alias
dopo
sotto
Durante
.
Bernardino
To
Gian
luglio del
Bernardino da Nola
del signor Camillo Colonna
Cola
27
il
Un
1
Francesco
S.
in
Morso
Pomponio de Algerio,
dell'infelice
finito
2
,
foce.
Cedole di
374 rev
,
202
374
e 377.
tesoreria, r
258, 262, 264 e 278,
voli.
Nel 1545 (Fuochi,
.
e.
18
r
,
ce.
201)
foc.
207 ev 391 v Morso aveva ses,
r
,
santanni ed era accasato. 3
Cedole di
tesoreria, voi.
327, senza numerazione. Che Cola nel 1551
per ciò assente da Nola, vedi e
XXXVIII
r
):
"
sui
fratris se teneri
(n.
2) e 4
Sacra
la
visita 2 , addi'
14 maggio (ce.
M.cus Franciscus Tanzillus nomine suo dicto capitulo in tarenis quatuor
".
Vedi
et il
fosse
XXXVII v
domini Nicolai cap.
I,
pagg.
12
19.
Cedole di
tesoreria,
vescovi martiri nolani,
e.
342,
voi.
81
v
.
e.
Vedi
479 il
r
e v5
cap.
De I,
la vita
pag.
10.
delli
cinque santi
Natali
Ma
sopra questa compagnia occorre fermarsi un po'. Essa
aveva come luogotenente casato
del
cione,
magnifico Gian Vincenzo Pan-
il
2
Pietro Costanzo
:
n
d'un
figlio
dottor di
maneggi del mondo e che
di Giulio,
del
Filosofo e
molto
versato 4
negli
e fratello
,
poi cardinale di Santaseverina e giudice
fu
Giordano
inesorabile di
la
Cola Antonio
;
Leonardo
",
e,
una
riferisce
si
le ceneri
leggi
nell' istorie
';
l'omonimo, se non
,
persona medesima, del signore ghibellino cui
aneddotica digressione della Cena de Santoro,
nolane
una delle nobili famiglie
cT
questi
soldati,
tra'
39
Bruno
e fanciullezza di G.
che più
ciò
e,
;
due
altri
Bruno,
importa,
padre
il
appunto
quali,
i
perché
militavano insieme, viene in mente fossero congiunti anche
per sangue.
dovico
tesimo e Giovanni era
egli n
assentò
si
1
Cedole di
apparteneva del e
n
1
32
551* v
tutta
solo nella
Opp.
non
del
italiane,
1267
Conte
di
v
522, del
Costanzo
il
voi.
.
Oltre
1
545
fine
in
°.
canonico don Cesare,
al
Didaco
e del
e
1
563,
Sacra
:
ce.
40
visita
40
,
r
r
;
E
— ce. 468
r
,
48
che
probabile
quelle del
in
tesoreria, 1
voli.
432
,
r
v
Cena
nella
Mi-
354. 342, -
434
v
.
alluda
si
ghibellino che partecipò ad avvenimenti napo-
1290, né
Caserta
Cedole di
:
isbaglio,
29.
pag.
I,
un vecchio cavaliere
a
litani
del
1
non 360, com'è segnato per
1
:}
467
compagnia dell'Acquaviva, ma anche
suraca e del D'Oria fu
36
e.
famiglia del signor
la
Fuochi del
;
maggiore e
soldo
397, 456 e 295.
foce.
,
Non
2
XIX v
e.
342.
voi.
Pandone
poi un
primo, nel 1561 o nell'anno appresso
il
tesoreria,
a'
ventiset-
il
trentottesimo di sessanta uomini d'arm«,
il
per
Cesare era
560, mentre
1
aveva
sesto,
il
Lu-
più anziano di loro appare all'evidenza
Il
giacché nel
;
al
dello Spatinfaccia,
figliuolo
e che questi
ma
abbia avuto per padre
al
gendarme Paolo,
Pietro
Pier Luigi o Pier Antonio Costanzo, ricordati nelle Postille storico-letterarie alle 4
Opere
di
G.
Bruno, pagg. 398 e 399.
Cedole di tesoreria,
Autobiografia, edita da patria.
342,
ce.
G. Cugnoni,
460 in
f
e
479
Roma,
r
M.r G. A.
;
SANTORO,
a cura della Società di Storia
1890, pag. 24. cdole
appare
voi.
pili
di
dal
tesoreria,
voi.
1562: Ibid.,
342. voi.
ce.
346,
-
ce.
467
462 v
-
v
,
470
478 v
.
v
-
480
r
.
Non
40
Capitolo II
Meno
anziano iì Cesare e di Ludovico, dunque, anzi uno
compagnia del Conte
degli ultimi a entrare nella
Giovanni fu di coloro che
tuttavia
guadagnarono a un in più
quanto
tratto
Delle cinque o
volte.
quaviva durante
il
sando, in
tal
1
modo, quei che ne riscotevano
Agostino Folliero e nominato
ma
tro,
d'arme
2
Se non
.
1
2
Divenuto pertanto uguale a Gian
lo
567 venne
1
uomo
stipendio massimo d' un
a poco
li
Brancaccio dopo
e Ascanio
sessantasei, settan-
che, più non progredì;
sembrò, morti da
gli
.
e sorpas-
',
ebbe l'avanzamento non a ottantaquat-
egli
alfiere,
dall'Ac-
fatte
Santoro, quando questi nel
al
ottantasei ducati, 3
promozioni
sessanta ducati annui
i
settantatré e settantasei
ta,
e
stentavano a ottenere
altri
sei
di Caserta,
distinsero,
si
562, l'unica notabile è la sua, avend'egli
aumentati a ottanta
avuti
vi
pili
alfieri,
gli
5 ,
che non
e
Giordano vennero promossi Giovanni Ienco
Santoro prima
il
4
avesse riguardo
si
La famiglia di Q. Bruno, Appendice, I, docc. Come si rileva dalla predetta Appendice (I, docc.
perché
forse
1
2 e
,
3.
2 e 3), col padre di
Cesare Santacroce da sessanta
e
a settandue ducati, Geronimo de Noia da sessantasei a
e Fran-
settantatré,
cesco Marziale e Orazio Plancano da sessanta a settantatré. 3
1
Appendice
l'
I,
ft
A
354,
voi.
di tesoreria, 4
cit.,
doc.
di'
16
e.
il
cavalier
346
v
;
mese
dell'istesso
Autobiografia (pag. 23)
vita
8.
Al
contrario,
il
Col'Antonio
voi.
360,
[aprile
pietà,
in
377
SANTASEVERINA, mio
fratello,
r
1568]
alfiere
1
Fenice
566
racconta in
fece
in
fatti
passaggio
di gente d'armi,
giorno,
nel
Cedole
:
.
",
"
nel
Caserta,
nel-
all'altra
che mori molta
con
braccio di nostra madre, la quale con animo intrepido e santo zelo
l'esortava a "
e.
del
di venerdì di Passione, alla prima ora del
5
Gian Francesco
riscoteva ottantaquattro ducati, cioè quanto aveva
569
ben morire, e senza sparger lacrime
All'eredi del
gli
quondam Ascanio Brancazzo
serrò gli occhi
alferio,
.
eh' è stato
della
compagnia de gendarme dell'eccellente Conte de Caserta, due. 142, tari grana 14, per suo soldo di mesi 8 e giorni 4, dal 1° de gennaro 1571 per
tutti
li
4 settembre del detto anno, che passò de questa
razione de ducati
210 l'anno:
quelli
ho pagati
al
mag.co
vita
I,
e
presente, a
Cola Gioanne
Vagliese, procuratore della mag.ca Porzia Pandone, madre ed erede del detto
Natali
fanciullezza di G. Bruno
e
condizioni che
suoi meriti, rinunziando alle vantaggiose
a'
godeva
ricominciò,
',
1571,
del
principio
al
41
carriera
la
Gran Capitano, don Con-
nella compagnia d'un nipote del
salvo di Cordova, duca di Sessa \
maggior numero di Cedole di tesoreria che ora ho avuto
Il
quondam e.
395
v
Ascanio
Vacato
1
",
9
il
il
Ma
sessantadue ducati.
Pio V,
avuto
Regno
essendo stato
;
Giovanni
di
riti
Bruno,
267 -
v
Vedi
406
,
Lucerà tra'
e
primi
409
1571, essi
r
il
era in
,
),
4
—
agli
morte di G. B. Orsino,
il
maggio e
1568, con
sempre
fra gli
settembre
il
stipendio di
lo
Prima
debito conto
nel
era
si
e
me-
i
sorpassare dal
visto
uomini d'arme dell'Acquaviva nel 1563
si
riferisce
si
dell'anno al
Appendice
illusti
(1,
quale,
come
uomo d'arme non deve
,/Jppendice,
1,
doc.
15.
7,
e
v
15-17.
legge nell'Ap-
si
1568, data
del
in
Caserta, e a Giovanni
Cedole di tesoreria
ce.
408
v
soldati,
e con
gennaio del
1571,
erano già assenti nove
non molto dopo
da un
risulta
"
hombre
de Bruno
duque de
stipendi di don.
del
"
il
biglietto
doc. 14); biglietto con cui,
a Juan
"
.•
,
delle
terza
346
ce.
pagg.
nuovo pagamento, quello del 4 ottobre del
perché
Il
"
soldati
a'
volume 367
vuol trovare un
compagnia
all'ultima
appresso
ad alcuni di costoro,
del
SANTORO,
che contiene un documento che e
padre del Filosofo. un' altra
354, 361 e 346,
voli.
Autobiografia del
l'
-
,
ordinava di pagare
Quest'
e
;
bisogna saltare
se
Compania
fu
v
12*
luglio
riportato nell' si
468
doc.
(I, il
alfiere tra
tennero
si
Cedole di tesoreria,
le
e
Dal volume 361
pendice
la
ed era diventato potente nel
appresso promosso a un tratto da sessanta a ottantasei ducati di
e tre anni stipendio.
566, dopo
che già un'altra volta
medesimo Brancaccio, entrato
cento-
nipote del
il
ducati da quelli di ottanta e ottantasei che avevano.
queste promozioni, non
di
1
Santoro nominato
il
sarebbe
alfiere
col soldo di
",
d'un amico del capitano e d'un familiare
fratello
il
Brancaccio nel 16 novembre del
il
dugentodieci
dopo
365,
voi.
tesoreria,
grado di
il
contatore
arcivescovato di Santaseverina
I'
1567, e
del
di
per favorire non solo
lui
quale ne' primi mesi del
il
"
Folliero, già
passò su di
si
ma anche
luogotenente,
aveva
Cedole
posto del magnifico Cesare de Falco,
di regola spettato a Scipione
di
1572:
aprile
.
Sessa....
53
il
n
del
Granvela
7 agosto del 1573,
darmas
ducados y
que 16
de
fue
granos
...
la ".
confondersi con l'omonimo cavalleggiero, che
Hernando Tello
dal settembre
in
poi
del
1571
:
42
Capitolo II
e la maggior diligenza con cui le ho esaminate,
sott'occhio,
mi hanno messo punto
\ ma
laio
grado non pure di
in
racconto fatto
il
1
909
1
-mene a
di giungere
essendo prima del
il
risultati inconfutabili.
560 incompleti
volumi di spese \ non
Francesco Antonio
Perché
ruoli e irreperibili
i
può precisare quali
si
qualche
rettificare in
mia ristampa del Cande-
nella
se,
molti
— oltre
soldati
a
Ambrosio, a Marcello Grimaldo, ad
d'
Alessandro Buillo, a Gian Agostino Folliero, a Gian Francesco Fenice, a Cola Antonio Santoro e a Ludovico Bruno
abbiano seguito
andato
di quei
che
1
né
,
le
che
diffusero,
Sostenni
gr.
3,
85,
ut
supra
due
1
6 l'anno
gr.
Non
".
del
1568,
novembre
del
1568,
altri
gli
;
377
A
badai che
terze
non
e
fatto
il
Bruno
r
Ad
"
):
si
trattava
nel
marzo
Comunque,
due.
del
A
omo
Bran-
Ce-
delle
alferes d. 57,
d'arme, a razione de
Gioan Augustino
pagamento
1569;
nel
senso d'un
360
Ascanio Brancazzo
Gioan Bruno,
Debs,
II
.
era alfiere con Ascanio
"
alfiere
questa volta ho cominciato
Folliere,
prime
arretrato delle
e mi sfuggi
Brancaccio venne nominato
il
sia
nome
dal 4
il
per aver letto nel volume
",
per detto tempo, per suo soldo de
7,
3,
t.
Folliere
376 v
dole di tesoreria (ce.
d.
accreditate
non sono ancora smesse
226) che
allora (pag.
Gian Agostino
caccio e
t.
fantasticherie che,
Iacopo Brùcker di aver stiracchiato
criticò
554
1
Bruno
nondimeno sono definitivamente
ciò
;
mezzo le
di Caserta nelle guerre del
capitani sotto cui Giovanni
i
bandiere
alle
di
tolte
Conte
il
3
1556
e del
—
che,
(pag.
nel
41, dal
la ricerca
n. 1
16 1),
530,
sfogliando un centinaio di volumi in più. 2
Degli anni
(voli.
332
1554
e 337); del
1555 restano
e 1
le
spese
del
solo
55o, quelle del terzo trimestre
secondo
(voi.
semestre
338); dal 1557
1560, nulla.
al :i
Dal pagamento dell'ultima
presso (Cedole di tesoreria, è possibile
so,
anziani; 4
pag.
rilevare
ed erano
Una
delle
3),
scrive
i
terza del
voi.
342,
quali fossero
e.
gli
1
560
459
v
e della prima
dell'anno ap-
e segg.), e dal soldo riscos-
uomini d'arme della Compagnia più
sunnominati.
poche
notabili eccezioni,
che Giordano era
"
J.
LEWIS
MdNTYRE
probably of good family
".
(Op.
cit.,
Natali
luogo
Bruno
43
Oratio valedictoria a fine di nobilitare
dell'
Giordano
di
G
fanciullezza di
e
sua volta
alla
',
fu
la
stirpe
primo a scambiare
il
le
insolenti parole d'un caparbio e zotico interlocutore dell'/n-
jmito,
mondi con
universo e
come
un accenno
suole accadere, convinse
mente dopo
i
1'
fra
*
e,
;
immediata-
tuttoché
più,
Bartholmèss opponesse,
il
biografico
che non
altro,
era conciliabile l'origine ignobile del Filosofo con lo sdegno
onde
in
di ogni persona grossolana e rustica
sostanza
(Op.
tom. IV, pars
cit.,
dopo d'aver confessato d'ignorare "
autem
Colligimus
nobilem
non
"
paupertatem,
nazionale il
compone
si
secondo
invidiam
in
di
la
-
1879
Secondo
Vitelli
il
DEBS
il
testatur,
(Op.
cit.,
quum ab appellari italiane,
serabile,
le •*
meorum
pars
I,
curò
prime
le
884
; 1
"
ossia
:
voi.
I,
nipote a
Rimproverato
al
Giordano appartenne la vie
du Nolain \
civile
...
di.,
tom.
Bruno
"
..."
;
e' est
):
me
subisse
Opera
latine
"
:
...
diviso
due
in
parti
quattro e del primo
1886); F.
Le Monnier, 1889-1891).
humili loco sese exiisse
"
I,
philosophiae
chiamato
aveva
da Burchio, che pag.
tum
sartoris il
suo
361): "un poveraccio, mendico, mi-
morto
di
le
figol
Momo,
di
postighon
scarpe agli asini \
mal entendu pagg.
generato da un sarto,
fame,
ciabattino,
23
"
il
brano
e 24, nn.
una nobiltà che s'elevava
a
I
V. Imbriani con C. M. Tal-
quodam Nolanae
Cecco
Debs d'aver
(0;istolina,
un instaurator
vegeta...
da
frase
Lazio antiquo,
quel
di
un emulator demostenico, un che
popina cicero-
la
suscita Tullio dal
ti
profondo e tenebroso centro, concinitor di gesti de
che mastica dottrina,
...un
exuda
da
giudicii,
di
blinde
al
s
farne
Giove"
confessava
non
primo di
Il
come
essi,
è
si
Sarne-
il
anno dopo,
Berti nel 1868, e ripete ventun
il
poi un
e
.
spagnolo, allorché,
lettore
il
pure non è Vincenzo Colle da Sarno,
è noto, se
ci
ambrosia e nectar
Ganimede
l
ricordò due de' suoi maestri.
visto,
a
;
arcani,
Bruno dimenticò, o crede non mettesse
il
conto, di nominare
"
credenza
la
fulgorante
Senza dubbio
se,
olface
e lunatici inchiostri, semina
chiari
eructa
opinioni,
più
eroi
gli
autore del libro che porta
curioso
il
titolo
Destructio de-
:
structionum Baldovini, quas quidem destructor adimplevit
"
Ma
esi-
è proprio lui;
Toppi
Sarno
città di
sebbene
citate,
1
De
.
Sarnese
4
non che
,
opere
le
avrebbe
vi
visto
rima-
le
e tra esse quella uscita
';
del
storico-critiche della
Perché
'
.
dell' autorità
forma non corretta e compiuta,
in
causa, pagg. 220, 160 e
la
Memorie
le
e del Tafuri
"
nenti fatiche del
e
pago
Nicola Andrea Siani
di
Mazzuchelli
del
non
qualora,
avesse consultato
',
medesimo non avrebbe
Berti
il
riconoscerlo,
di
tato
e
il
1561
161; Candelaio, Proprologo, pagg.
2-ì
26. l
'ita
poletana, *
pagg.
,
ita*,
pag.
pag.
pagg. 1
45
e n.
;
Vita'1
,
pagg.
33
2; Vita*, pag. 34.
Napoli, Tipografia della Società filomatica,
degli
/storia
38 Se
/L
34.
e n.
TOPPI
I;
,
Biblioteca na-
151.
Ui scritturi ,;
44 45.
d'Italia, scrittori
voi.
Il,
nati
part.
nel
I,
pag.
RegQO
di
1816, pagg. 207
209.
-
164.
Napoli,
toni.
part.
Ili,
11,
e 39.
il
vi
SlAN'l (pag. 208) ricorda con una data inesatta, 11
III
Raimondo Amato
non ricordano fece
punto
d'un commento
la
del
lUmpa
che
Sarnese,
I
nel
il
TAFURI 1559
edizione
a
e
il
\
d'un
,ilin>
86
Capitolo III
a Napoli e
il
1
e di Girolamo
569 a Venezia, Scoto,
pe'
molto a proposito
quale faceva
la
per ciò che egli doveva appurare, anche se solo frontespizio e vi avesse letto
al
Cancro
di Mattia
tipi
fosse fermato
si
Domini Hierony-
:
mi Balduini de Monte Arduo Quaesita logicatici...; Balduini ac Sarnensis Expositio super P rooemium epitom atum logica lium Cordubensis, superadditae Ponderationes,
quaesitis
ipsis
declarationes
adnotationes
et
Vincentii Colle Sarnensis, logices ac Physices l
Neapoli lectoris Studio di Napoli "
da
"
terza
.
che de'
nominativo
Nello stato
"
fece,
si
qualche
per
de
la lectura
"
:
mag.
al
co
Vincenzo Sarnese, pagare
deverseli
paga ad ragione de ducati vinticinco Tanno
1
567
3
poiché nel luglio
;
della
gerse,
legge
1
mese de
del
5
medesimo
del
autore,
Libro
uscita
''
11
I2
1564;
25 gennaio, 30 V
,
Jelli
al
I6
r
,
ser-
resti
sia
satisfatto
il
I8
r
del
aprile e ,
19,,
di
"
Nelle
passato al
Taf uri
citazioni del
Commentationis
4
e.
v
".
,
24
r
.
18 gennaio, 24
8 ottobre del 1566: v
le-
-
mag.ci Udori,
22
le-
1561 dalla tipografia napolitana di
27 gennaio, 15 maggio 1
la
quale è solito
proximo
Mazzuchelli.
Sarnese è notato nelle paghe del
2 agosto del
del
supplente
febraro
cambio
in
209.
pag.
cit.,
notamento
e
n
Commutationis
SlANI, Op.
1
-
e
n
poi
dal
principio del
al
mag. co Sarnese, a leger
loco del
in
Mattia Cancro, rimase sconosciuta si
prima
la
Venne
supplica
"
lo
Posteriore nel Studio, in lo
la
dalli
commento
'.
provisione, quale è de ducati vinticinco, essendo
solita
stato deputato,
zione de
"
Geronimo Provenzale
eh' esso
ordinar, a chi spetta,
vito
fino
mag. co
il
don Perafan e
rivolge al viceré
si
insegnamento
questo
Colle impartito
Giovan
scaduta, è compreso
giorno
Posteriore,
la
generale
del
salariati
18 gennaio del 1564, perla
il
Vincenzo Colle o de Colle
"
e
25
r
e
Ibid., .
aprile,
8 ottobre ce.
4
V
IO giugno del
,
6
V
,
1565
;
10
,
v
87
/ primi maestri
tempo de T anno
vacanzie generale
le
ed ebbero
trone chiesero
Per
.
appunto
1'
in quel-
Innocenzo Cauti e Gian Geronimo da Co-
dottori
i
l
"
n
cento ducati
per ciascuno
di
costa della terza remasta per la lettura de ius civile, quale
legeva
quondam Marco Columbino,
il
essendo
ta",
fatigose
e
e
",
!
uno stipendio
lasciò
e
Se
motivi.
altri
Federico de Porta,
di
costui e di
4
logorata
sempre da un grande forze e
età
all'
egli
",
sumato parecchi
quando ne
amor del scriveva
e
posto
il
Matteo
notamente) delli mag.ci
aprile
non
i
lectori,
36
e
e v
Senza
"
alle
ho con-
parte alle interpe-
nell'
se-
aristotelici,
libri
r
de
indotto
badando
piccola
private,
e.
"
:
559,
1
Napoli,
Masso,
Luigi
stanco.
fu
non
vero,
22
il
pigliare
iscuole pubbliche e
Libro
1
in
per
pare,
prese
da un pezzo
salute
dispute che sono cosi frequenti a trare, in
nemmeno
Benevento, Pirro
di
la
anni nel
;
meschino
che
non
li,
8
"
insegnò certamente più a lungo
egli
e non smise che
;
era
si
poche
più
assai
coloro che lo precederono,
Giovanni di Palo, Marino
dubbio
"de importanzia
tenui e
a quel
cattedra,
la
1536, o giù di
nel
di
Cutinariis
multo
"
Colle non ne mosse mai lamento,
il
,
carriera,
di
fin
e per sua morte vaca-
essi professate,
provvisioni
le
ma, quantunque avesse del loro
da
le discipline,
con precisione,
:
l'8
luglio.
Ibi d.
-
geva e
ce.
25
26
e
v
r
e v
:
poco appresso
filosofia
e
I
altro
e
"
presentarono
Giovan Antonio Pisano,
pratica della
medicina, ottenendo
il
momoi iali di
cui
"
uno
per leg-
primo sessantatré
secondo cento ducati.
il
1
,
Gian Bernardino Longo
sussidi
Ibid.,
e.
4 rev
:
il
Longo,
il
Pisano,
avevano rispettivamente provvisioni
trone
il
di
Cauti e Gian Geronimo da trecento,
Co-
cento e sessanta ducati
annui. 1
CANNAVALE,
CLXII, pag. Tirile
docc.
1780,
Op.
207) afferma, ^cu/a però scuole pubbliche di
CLXXXV. CLXIV, CLXXV
pagg.
clt.,
1776,
1663
1538, indicare
Roma,
poi
in
la
e
1524.11
fonte,
quelle
di
i
Ih-
il
SlANl Sarnese
Sicilia.
e
(Op.cit., lesse
|
88
Capitolo III
gnatamente dell'arte che
Nel
560
1
Colle pubblicò
il
"
mostrare
"
vere cause d'
le
Alessandro Afrodiseo
di
era sparsa
s'
voli
cose da
altre
trovate
lui 2
pere encomiastiche
dietro
all'
;
compiere, in
";
come
già,
divulgare innumeredelle o-
fine,
Più che mai occupato negli studi che
.
avevano sempre potentemente
lo
"
Aristotile
opinioni
alle
",
Zimara, non
e dello
voce, di
la
contradire, per
:
problemi
infiniti
anno né
quell'
in
mantenere ciò che aveva promesso
di
poi,
ma, a prestar-
";
non ebbe tempo e modo, né
ascolto,
.
moltissimi versi italiani e
alcune lettere sulF immortalità dell' anima gli
1
dialettica"
suole chiamare
si
attratto, egli allora
esposizione che de' labirinti
della
correva
logica
aristo-
telica
aveva dato un dottissimo pugliese, Girolamo Baldui-
no \
Il
quale, in principio del secolo decimoterzo,
nella Scuola di
1
Cum
"
lecticae
set...
n :
solent
institui.
cosi
BALDUINI
il
et
si
aetas id
Quod non
idiomate, ac literas de animae
in
secundum
ventatem
Zimaram, Alexandrum
alia
a
me
Apud
ulraque :{
tibi
i,
HlERONYMi
e.
I
v
et, ut falso
profecto,
in
lingua...
Anche
nel
si
fata
volunt, ad
1561, e anche
involutus
sim
negotiis,
me
quae exc
meum
e.
cum ad philosophorum
I
v
)
:
aures,
iufinitorum veras causas
innumeraque
Tibi enim inscribere non dubitavi
maiora prò
illustrissima
tua
faimha
n .
una dedica (HlER.
in
Neapoli, Matthias Cancer,
BALDUINI
plurimos, nostro compositos
existimatur, in Aristotelem,
animum excitabo
logicalia,
assidue exponendo,
quam
problematum
.
.
Mariam Scotum, 1551,
Io.
immortalitate, tradidi,
inventa propalare promictens...
futurum
in
versatus infestas-
ferat
Raymundus Amatus, 1559,
Calendis enim augusti praeteriti anni versus
tum
parum
se
Pro logum magna e commenta-
exposilio super
Neapoli,
dia-
quae
amor me continue
non prae
forsan
fecissem ni veritatis
Quaesita duo logicalia, Neapoli, "
libris, ut aiunt,
annos, nec in disputationibus,
1561, nella dedica premessa a un'altra edizione (HlER.
II
avendo
con gran lode
filosofia
Sarnese nell'accompagnare una delle sue edizioni:
Clarissima
Aver rois,
tionis 2
non paucos consumpserim
fieri ...
professato
publice privateque Aristotelis
interpretandis...
artis
Neapoli fuerim,
Salerno
1561,
e.
distrahunt
usatum faciunt
".
2
V ):
n
animum
BALDUINI Quaesita Nunc enim aliis cum ...
laberintos logices
89
/ primi maestri
e gran concorso di uditori, non potè tramandare
forma
nella
sterità,
pubblico
perché
;
genuina,
non
se
nero poi rimpinzate
Napoli
In
gridò
si
lui
casa, ven-
a
sottratte
svisate o addirittura
d' errori,
autore da presuntuosi ignoranti e da
all'
dettate in
lezioai
le
rimanenti, raccolte da
le
profanazione, nel bel mezzo
alla
"
primato
il
ponevano accanto
lo
de' tempi suoi
logici
tra'
Né
1
Un
Giovanni
tipografo veneziano,
De quinque rum genere
vocibus
l'acume,
"
dum
dottrina e
la
1563
il
vir
omni
in
ita
adversum fatum incidere,
in
dum
spersa
vulgarunt
eius
alia
;
ut alia
non
scripta
viri
quidem
infinitis
vero improbis atque arrogantibus
eorum
officina
piane immutarent
:
se
quas
laboribus multis invenerat et 1
Lo Zanca pubblicando pe
tipi
di
Ari^t >teles post
patent '; e Virgilio Miola lector,
post
logices
bum
ili,
prirnordia
un quii
ti
nel
>^r
multis ex
obscurarenl
et
auctores
ut
vel
upis ...
•
.
90
Capitolo III
T ingegno
neva
"
per
%
"
;
medico
Colle, che lo teperito e logico
Anzi, avendo un' opinione esagerata di se
.
se ne proclamò
egli
il
assai
primi
e tra'
famoso,
filosofo
squisitissimo stesso,
l
del Balduino
"
sorta
d ingiurie e pericoli
fece
principalmente
come
discepolo più degno, e
il
tale crede suo dovere di preservare 3
maestro
il
che con
ciò
:
"
tutta probabilità
pigliando
che,
libro
nell' irreperibile
da ogni
"
4
esempio da Averroè, chiamò Destructio destructionum
e
;
che non rivolse contro un giovine familiare del capitano di gente
arme
d'
da Caposele,
ma
pera \
Vedi
1
del
commento che
Neapoli, 2
roè,
M.
Cancer,
88
pag.
Colle
II
n.
edizione
all'
Balduino
il
chiama
libro
11
nell'
di
Balduino
posta avanti
Excusaiio,
Apud Hieronymum meo
n :
philosophum celeberrimum,
E
\
una delle
edizioni già
di
secondo de' Quesito duo
al
Scotum,
I
569, pag. 90):
Praeceptori Balduino
AVERROÈ
Agostino Nifo
tano,
il
exquisitissimum
1
probabilius visum est
1
premessa
Fisica aristotelica diede
l'o-
padre
il
1569.
frontespizio
dal
fin
gicatici (Venetiis,
Sessa,
commentò
BRUNO
(Venetiis, nel
De
"
lo-
Quid tamen
".
?
...
che un
Destructio deslructionis,
508), è menzionato anche dal
pag.
non proprio contro
Nel pubblicare l'inrerpetrazione del Prologo del Gran commento d'Aver-
citate,
4
Zanca
emendare, continuò
G. B, Arcucci,
del primo libro della
medices peritissimum ac logices
3
se
altri,
napolitano
del
Gian Tomaso
,
piuttosto che
bensì contro
lettera
la
Gesualdo
Fabrizio di cui,
napoli-
filosofo
Per heredes Oct. Scoti,
immenso,
IV,
cap.
lib. 11,
218. n
Tametsi
alii
ad quadragesimum
primum librum Posieriorum
reliquam tamen ego partern vertiva
il
(Neapoli,
cum secundo
libro
dogmatibus
R.
AmatUs,
I
Ed
569).
tempo addietro, come diceva
quam
elapsis diebus
composuimus. Ubi
te
al lettore
in
I
admonitum
:
librum
Zanca
proprio lo
era
"
alle
stampe
la
fin
I
:
av-
quale
colui al
usque
usque
"
dal principio
propria fatica
Habes, candidissime Posteriorum
velim, a texto
exposuissent,
lucem dare coiabo
in
Sarnese nella sua edizione de' Posteriori analitici,
Colle alluse: quegli aveva nel 1556 mandato
tionem
primo textu usque
Aristotelis a
Balduini
quartum ex eiusdem
lector,
ad 45
ad 29
il
finita
exposi-
textum
doctissimi
91
/ primi maestri
Gomez, che
francescano Giovanni n
di
dilucidare e arricchire
n
!
n
per
"
contro
tagliare
maligni e
da'
violenti
stavano di morderlo
rabbiosamente
tezione de' conti di
Sarno,
n
donando
gnor Vincenzo Tuttavilla, non che tello
di
lui
non
quali,
1
;
e
erano in molto onore a Nola,
con
Albertino
gli
più che con
che
vi
sue
erano ammutinate
n ,
ri-
valse della pro-
fatiche al
consorte e
alla
superfluo
si-
fra-
al
ricordarlo,
perché erano imparentati
sia
città
placando e sottomettendo
si
si
le
persuasione
la
Carlo ne' di
a
ligia
da un gran
e l'avevano salvata
della ribellione dell'Orsino, pericolo,
\
forse
la
che non
critici
perché avevano con
sia
',
violenza resa
la
manche-
quindi, a bat-
Costretto,
.
diritto
il
opinioni degli antichi e de' moderni
le
difendersi
lui
controversi e
passi
i
del commentatole salentino
voli
arrogava
si
soldatesche spagnole
le
'.
Balduini expositionem esse, a nobis tamen ordinatam ac nostris etiam quibus-
dam
scolns
exposuimus 1
del
A
additis. ".
Vedi
quo sane texto ad 45
Fra Giovanni da Pagani, che nel Grifi,
due
i
non dubitava d'essere, come appare sica -
(pag. 90,
Ristampa
ri.
i
I):
"
et
iuniorum
placita
1561),
ApuJ
" ;
e
quanto
scrive
al
me defendas ab
et
tipi
medesimo che
Quaesila
a*
ctatoribus qui
non cessant canino me mordere dente
locupletator
n .
M. Scotum, 1551)
lo.
Conte
ut
adiuves,
il
ed zione del primo libro della Fi-
ne!!'
atque obsecro
J
marte
Venezia, co'
a
era
spiegati,
lui
Hieronymi Balduini dilucidator
Apud M. Cancrum, me
tantum
nostro
563 stampava
Quaesila duo logicalia (Neapoli,
contra antiquorum poli,
1
de' Posteriori già da
libri
usque
2 della pag. 89.
n.
la
di
logicalia
Sarno:
"Rogo
mordacibus
obtre-
Cioè, a monsignor Guglielmo Tuttavilla, vescovo di Sarno, e a
donna
impiis
et '.
Maria Orsino. 1
Uno
Albertino,
de
fratelli
Napoli, Appresso e
Conte, Poni;
del
una Pappacoda Gius.
:
U
Cacchi,
sposato,
tRINO, 1569,
pag.
La
160;
come
Geronimo di
Napoli,
["ANSILI C.
Capitoli
nobiltà
satirici.
'Nolanoa tque
st&enuos,
ornato lermone,
pia asti....
Quara
miril
virtute
insigni,
km olia
..
prò Cassare
tumultuante!
ilio
et
in
92
Capitolo III
Colle, dunque,
Il
dedicò
Signori di Sarnó le ristampe
a'
che
di alcune interpetrazioni
il
commento
gran
Cordovano
';
e
parte del primo che ultimo,
le
o
arti
logicali
del
Posteriori analitici e una
quanto
risolvere
Zanca
con qual
libro
cominci
quella
ma
solo,
aveva con ampiezza
li
osservazioni
note, chiarimenti e n
non erano
indispensabili
diocre vantaggio
"
guisa
\ di
Che
'.
"
se pur ciò
non me-
"
non
:
Qaaesita
de'
toria
"
liberasti
ricorda
Colle
il
al
suo
"
mecenate
"
nella
giunte,
quando
che,
fosse, egli
amicas huius Regni terras contendentes mites reddidisti, a quibus
debitam
di
Ca-
Baldumo
corredati di
tornavano sempre di
",
a' logici
"
le
aveva procurato
chi
migliore e più corretta lezione de' commenti del
non
in
non era da giudi-
avvertiva che
care alla stregua degli editori comuni la
"';
logica sia
la
qual subietto abbia, se vada annoverata
Nelle dediche
tegorie \
del
ad Aristotile appartengano veramente
Aristotile e se
fece
Prologo
epitomi
delle
libro de'
per
scienze,
le
il
:
era stata tralasciata dallo
Quesiti
diversi
e necessaria,
utile fra
Proemio
il
secondo
il
Poggiardo
di
filosofo
delle dottrine aristoteliche e avenoistiche
Nolam
lettera
tibi
dedica-
logicatila.
Prologum Magna e commcntationis eì'ExProoemium epitomatum lo gicaliùnt al conte Vincenzo
L' Expositio super
1
posilio super
Tutlavilla.
r
- Anche um. '•
1
'
al
Quanto
all'
ponderationes de'
Due
annotationes anzi,
di
far
Esposizione
fore ut
iudicavi
logica
quisili di ut
Prologo
sul egli
",
cynici sentiant :
dice,
"
cui
quantum meus "
Curavi
ut
su'
frontespizi:
"
satis
"
perutiles
utiles
Quaesita
",
ac
pernecessariae
commento,
".
interponam
tantas
labor
e
";
imprimerentur, tantas
Non
logicis
propo-
in
iìlis
inserens
dimentica
Superaddilae ponderationes,
['Esposizione sul
n
valuerit
COLLE
i
gran
del
pio viribus
ne Balduini tantum esse iudicarentur
stampare
tiones et annotationes
mento
i
Conte.
Imprimendam
sito
aria litico-
Quaesita duo logicalia a monsignor Guglielmo Tuttavilla, e
logicalia
"
Poster iorum
Vincenzo Tuttavilla V Expositio
a
mai,
declara-
"•
Prologo del Gran comomnibus"; per
gli
altri
libri,
93
/ primi maestri
aveva
riuscire
cui
a
",
appunto ceduto a mille
mandare
studiosi
gli
iscuola
in
di
.
si
genere, e
obbligo che
le
cavassero
opere
e
del
dessero
vi
sono pur troppo
le
sole
filosofico
delle lezioni di dialettica che per le
ispecie
in
erano
lui
possa avere un' idea dell' insegnamento
si
di
stabili
tutti,
appena menzione,
è fatta
almeno un' occhiata, essendo che
in
;
d'
sopra a
e aveva
*
quando
Sarebbe pertanto
della filosofia,
storia
Colle, di cui qui
da cui
',
polverosi scaffali delle biblioteche
da'
fuori
bene
assai
"
stampe talune delle quistioni che da
alle
sciolte
voleva
"
loro sollecitazioni
;
state
gradimento
uso e di maggiore
miglior
di
suoi discepoli
a'
con molta attenzione considerato che cosa
a lungo e
"
potesse
prime vennero dal Nolano ascoltate nello Studio di Napoli.
seconda edizione
ma non
1
e
avendo avuto, qualche anno dopo,
lavori del .Sarnese,
I
perciò, o io m'inganno,
Sul frontespizio de'
nella
mento,
Due
-
ricordando un libro da
uminunem adiscentium
logum *
...
:
logica
Bruno.
al
suorum studentium amore
il
sit
1554:
demum
ipse cogitavi,
in
tirones
atque
Vescovo
al
mei
ut
di
Sarno
" :
duo Balduini.
positio super
'
eis
Ad
logici
quod possum enim accingor? peritissimi,
qu.iesita
n
Studio
neapolitano
anno
logicalia
'.
sit
interpre-
1558
di'
Posteriorum" P ro lo gum Magnat commentalionis Venetiis, Apud
Scotum,
cum
publice aggressus essem librum
,
101.
15
L'opuscolo Se
e ripubblicato
commento;
movi
legenda
mensis octobris
Hier.
utilius
interpretationem super Pro-
communem eorum usum ederem; quibus denegare non valui Hoc quaesitum an commentario haec magna Averrois
tanda
lucent edidi
\
Nella dedica
Exclamant ad
";
Quamvis quintus
"
scientia
quid gratius tanien quidve
...
quale
11
Prologo del Gran com-
pubblicato
lui
An
utilitatem,
mecum
noctu diu^ue
foret,
n
quesiti di logica
volvatur annus quo opusculum
ad
piacquero
dedicatoria dell'Esposizione sul
lettera
la
furono per conseguenza molto ricercati;
',
nel
nel
la l
ito
1561
il
1534
Gran
5
e
nel
\Ób'),
la
maggior parte degli sentii di logica.
94
Capitolo III
pare che
a
affretti
si
intendere,
farlo
velatamente, dove
indiretto e
non
principio del libro che apre,
meno
ma
accomunati
vedi
tu
messi cioè in ridicolo,
"
compen-
metodici, additori, scoliatori, traduttori, interpreti, novelli
E
l
"
dialetticarii
il
Nolano dava
"
colossale e sacrilega poltronana
la
.
ove
spiega,
diarii,
che
si
tisti
de
affermava,
e notomie de
fanciulli
mente a
destar la "
tafisiche
che aveva
"
'.
A'
\
"
pagine
grammaticastri
pettoruti
Uno
due
de'
quello in cui trazione
5
"
1555
Pag. 25.
De
causa,
pagg.
160
e
220.
;1
Eroici furori,
pagg.
436
e
437.
"
Innumeros
omnium
...
laborantes circumspicio,
—
qui sub
esse;
homines meliore
quos potius
...
titulo
''
"
artem,
voi.
II,
pars.
Vulgatissima
veterem
comprehenduntur
et
illa
Ili,
dum
infinito
numero
pagg.
novam...
liber
.
5,
vecchia
arte
di
arrogantis
92
e
dell' Interpe-
quidam... tumidorum
iudicativae et in
...
aliar um...
curia philosophiae
grammatici
sciolique
"
inter :
D^
93.
enirn,
praedicamentorum
—
ossia
compositione, in Opp. latine con-
quae universam Scitis
iis
",
Studio affidato
nello
~x
\
"
computamus ammalia, quam
inter bruta
De imaginum
divisio,
1'
inventivae,
artis
quam
dignos
progressu logicae venationis e scripta,
titulis
non cessant stercorare paginas
infinitas
non possunt
"
1587 venne
al
2
grammatistarum
voluto
che nel suo se-
",
Predicamenti e
trattava de'
1
la
nelle culine
reggia della filosofia
della logica,
corsi
si
dal
,
gramma-
costantemente alieno dal dar quartiere per
fu
egli
",
fuorviato I
vocaboli, han
e de
frasi
"
nove logiche, nove dialettiche e me-
far
timore eh' essi restassero nella
4
invecchiati
non cessarono mai d'imbrattare un
"
colo
dopo che sono
"
rifletta
si
colpa di ogni male alla grammatica,
la
e abbassato e le belle lettere e la filosofìa ",
sorte,
construttori,
glosatori,
postillatori,
il
proprologo
medesima
nella
in
sempre
è
Nel
delle sue opere principali.
filosofico
Candelaio
del
da aspettarsela,
serie,
la
si,
modo
pure per
sia
era
logicam
domini,
et liber
de
dividit
quo:]
in
duplicem
sub arte
interpretatione...
.
veteri
Dicitur
maestri
/ primi
95
napolitano Nicola Aniello Pacca
al
rissimo maestro 2
caleone
1*
",
prudente, bene
istituito, il
e
;
Angelo Romano,
degnissimo
potersi
chiamare
sempre
in il
582
1
sempre concesso
non
impedimento
cose non
licite
sembrava che
" .
non
vetenbus
quo
ANELLI PACCA
cui
in
in
r
Libro
metafìsica:
r
e
notamento
I
577
ars
;
in
nova,
libris artis
Quietila logicalia,
I
risulta
564
da un memoriale
poi egli
in
venne sempre
anche quella straordinaria
otte-ine
mag.ci Udori, dal .1564
delli
ìntro-
"
.
questa stessa pagina. Dal
riconfermato nella sua lettura, anzi nel di
II
Pacca cominciò a insegnile,
il
quello o
tradita...
artificio
e
I0
ce.
in
letto
disturbato lo
anziché venire facilmente
novae indiguerunt antiqui": Ni :OLAl
L' anno
in ven-
sempre
Neapoli, R. Amatus, 1
n
era stato negato, allorché
gli
quia novo Aristotele artifìcio a nobis cogaoscitur,
che sarà ricordato
negato
eh' abbia
ars vetus, quia artificuliter cuti artis peritia fuit a
1562,
pro-
:
venisse
maestri lettori di
alh
E
scolari,
gli
gli
nello Studio, ha
letto
è avuto mai querela
s'
Studio, dato fatto
Pacca insegnò
atteso che,
;
da
tanto dotto
Il
chiese non
metafisica,
anni eh' ha
casa, e
redivivo
Aristotile
almo Collegio
dell'
fu stimato '.
belle
don Giovan
pubblico e nel tempo stesso privatamente
ciò che gli era stato tisette
priore ",
ca-
un giovine
"
reverendo
"
poi dal
medicina e teologia
di filosofia,
fessando
il
per
molto ingegno e di assai
di
quale
"
Francesco Bran-
buon'ora additato
speranze
"
medico Gian
insigne
era stato di
,
che da un suo
',
I582
al
i
ce 4 *
,
ecc.,
Cosi
lo
I
34,
e v ecc.;
chiama
il
dal
I
PACCA
583
al
una
in
Endixes logicae, Neapoli, R. Amatus, '
i
iest
Rispondendogli prudentes
il
bene
et
huiusmodi exemplo aequales tuos perpetua ingenti '
"Hx
Aristotelis
tui
monimentis
in
t.-
delle
1557,
iuvenes,
ad tibi
tuo libello tanta appartiti
aoimam
590.
(Endixes
Brancaleone institutos
I
2
r
v
avanti
logicae,
posteritati
rioctrina,
qui"
2
e.
lectori,
dal
consule
I:
V
"
//i
1564
* al
Tui
similes,
Perge,
.
el
hisque
excita,
".
mtea non
mi-
En
sue
alle
.
sanctam ae.nulationem et
.
messe
lettere e.
69
-
v
laudare non desinimus...
tran
Libro e notamento Jtlli mug.ti
8
ce.
latebat,
logk /.
1582,
e.
I 1
%
69
ut ,.
c r
.
96
Capitolo III
con dette lezioni
ciotti,
fossero pregiudicati.
ceré:
"
casa,
in
In
ordinari
studii
alli
ecco quanto
fatti,
riferiva
si
l
"
,
ne
Vi-
al
Li studenti di logica e filojofu del Studio..., fanno
qualmente sono continuamente perturbati
intendere...
in loro
quieto vivere da alcuni particulari lettori che... leggono di-
verse
lezzioni
sorte di
per
quali
li
;
alcuni loro interessi
particulan sono in continue risse, ed impediscono, e fanno
impedire da alcuni loro coaderenti,
non vadino ad intendere
Del
che
avuto
essendosi
Cappellano maggiore, detto, in
alcuni di
cercato...
supplicanti...
essi
facciano conventicule...
tali
che
o di teologia, cosa non
e
logica
potrà succedere
demie, essendo che
mia che
Studio publico
il
cetto che in lo
gennaio del "
fare
1
1
Libro e notamenlo
Curiae
.
che non
cit.,
Collateralis
e lui
169 di
Cornila
"
r
dalli
:
giurarono
ha
i
finii,' Mali
1919
dell'
ci
le
fondatori nella
"
de'
Sereni,
ordinarii
le
lettori ",
il
26
Vicaria di
alla
in
lettore
familiarmente
casa
21, ce. 73
e
v
74
r
—
.
discussioni di religione. il
14 marzo del
sottoscrivendo
Nazionale di Parigi e
Archivio storico per
è altra accade-
di
memoriale di don Marco Antonio
il
suno che disputi della Scriptura sacra": n
proibite le acca-
nessuno, o sia
leggere
voi.
apparivano vietate nelle accademie
pro-
legga in altro luoco, ec-
si
perché
banno,
e
Per questo
scandalo.
569 don Perafan prescriveva
publicare
ragiona di
Supplicata per tanto S. E.
"
Studio publico
Lauro che chiedeva anche -
gran
sono state
2
"
che questi
si
di cose brutte
questa città non
in
servita ordinare...
resti
spesso
appartinente a loro, dal che
giornata
alla
al
ma...
filosofia,
volte per la regia Corte
altre
non è bene
...
dove
altro
ma
leggere,
minacciare ed assaltare
far
E
.
,
fane,
di
.
volte al reverendo
recorso più
quelli ha fatto inibire dal leggere pre-
modi hanno
varii
Studio publico...
non hanno voluto desistere da
quali
li
supplicanti, acciò
essi
le lezzioni... nel
illustrerà
i
capitoli
n
".
Nondimeno
Non
-sia
nes-
1546, a Napoli, che
il
CROCE
nell'unico fascicolo del
province napoletane.
97
/ primi maestri
Studio, o dottore o non dottore, possa né ardisca in qual-
qualsivoglia sorte di lezzione, eccetto putati
per
regia Corte
la
tando
andò
non
Bruno
Il
"
Propugnaculum
il
lettori ordinarii
li
Pacca, colui
il
Aristotelis dell'
Bernardino Telesio
ma non
*;
che, esal"
eloquentissimo
"
Antonio Marta, ebbe naturalmente ad avversare di
de-
.
udire
a
leggere
né fuora,
Studio,
dentro del
professione
sivoglia
"
i
"
principii
mise neppure
firma a
la
nessuno de' memoriali, che è probabile avessero per iscopo
non tanto
1'
tamente e l'
poter
assicurare agli scolari di profìtto
far
3
"
quanto
,
cercar
il
insegnamento privato che cominciava a
Anzi, per imparare
1555 per maestro,
il
vicario generale
nitore e
da Treviglio, biblici
Curiae
1
blicato
che era ';
quando
Collateralis
anche di
allei
Ordine
fra
Nel
-
gennaio del
Arisloteiis,
i
11 ci
J
cit.,
Pacca
e.
74
.
r
scriveva
quod
perlegi,
e fal-
storico suo
Il
qual
al
et
bando
fu
ripub
Giron nell'ottobre voi.
15,
e.
2
.
r
Marta (Propugnaculum pag. 157):
"
Quod
materia excellentia, et tua sub-
qua abundas, impressione apprime dignum censeo ecc. V
Curiae Collateralis Consilii
1
è de-
prediche e dotti
per esempio, da don Pietro
il
si
monche
scambiato dal Toppi
era già stato
Romae. Typis Bartholomaei Bontadini, 1587,
vero ad opus spectat, limiate,
1581,
563 e
Teofilo Gallinone
1586: Cappeltania maggiore, Malricula studentium,
del
voi.
21,
e.
74
r
.
Pag. 80.
«
Bibliolheca augustiniana,
'
sis
vaghe,
voga per belle
Consilii voi.
viceré:
1
Ossinger, fu confuso col defi-
dell'
in
il
invano
quale
Vairano da uno
Gian Felice
correligionario,
studi
Teofilo da
fra
al
meno
siderato finora di avere notizie
Perché
prevalere.
un padre agosti-
Studio,
dello
fuori
niano ricordato avanti \ intorno
laci.
combattere
di
fiorire e
vecchia, egli scelse tra
l'arte
quie-
vivere
"
lo.
Fr.
Saverii
Craetz.
Ingolstadii
1768.
et
pagg.
Augustae Vindelicorum, lrnpen381
e
382.
Vedi
poi
FILIPPO
ARGELATI,
Bibliolheca scriptorum Mediolanensium, Mediolani, l745,tom.
pars
664;
II,
Moni..,
pag.
1706.
Spampanato
toni.
FR. ARISIO.
r II,
pagg
319
e
Cremona
liberata,
Parmae,
I,
Typis P.
320. 7.
2
98
Capitolo III
da Napoli
col trattatista fra Teofilo
guito da'
vescovo di
Panfilo,
.
Da' Regesti del reverendissimo dall'
dell'Ordine, risulta che
maggio del 1558 nel
\
poli
23
il
aprile del
ammesso
1
Op.
2
baccelliere
,
il
1
agosto del
5
Toppi
Il
alla
1
563
5 ,
565, a prendere,
1
sua volta ricorda
1'
augustinianum,
PH1L1PPUS ELSS1US, Encomiasticon 1654, pag. 650.
Vivienum,
cit.,
pagg.
Op.
cit.,
33 e 34;
pag. 121
ecc..
Il
— BERTI,
Berti,
comune
HERRERA,
l'au-
1913,
Apud
fin
(iNTYRE,
oggi
G. Bruno, Berlin-Schoneberg,
pag.
ecc.),
5;
storpia
Varrano,
quello di
in
Bruxellis,
34; PREV1T1, Op.
pag.
,
che, non contradetto
Lavoro
Terra di
di
2
Vita
LUDWIG KUHLENBECK,
;
Schriftenvertrieb,
Protestantischer
piccolo
23 maggio del
il
Alfabeto agostiniano.
tore dell'
Ir.
4
562
288.
pag.
c/7.,
1
Na-
ginnasio e da chiunque n' avesse la facoltà,
in qualsivoglia
1
Curia generalizia
della
campano, studente dal
frate
monastero di Sant'Agostino di
tempo \
avanti
Archivio
il
da Padova,
fra Cristoforo
maestro dello Studio di questo monastero
e
lettore
fe-
neWEnco-
2
miasticon augustinianum
Roma
la
Giuseppe
ma non sempre
Signa, parafrasò,
licemente, qualche punto di quel poco che lesse
conservati a
se-
Berti,
il
cinquecentesca di monsignor
cronaca
pregevole
Almeno
*.
bruniani di maggior conto, ignorando
biografi
nome
il
lascia
del
intrav-
vedere, senza ragione, che fra Teofilo insegnò metafisica anche a Napoli e a
Firenze 3
;
e
il
Previti arbitrariamente lo novera tra'
Reg. 28
Dispositio familiae
rano 4
1557 ad
(ab. a.
(ab.
1559 ad
a.
Dispositio
lector
et
magister Studii
Ibid.,
politanae
sitio
e.
257
r
Studentes
:
lettori
Fr.
...
:
pubblici napolitani.
Die XII maii 1558.
»
:
-
Tbeophilus a Vai-
".
Reg. 29
—
6
neapolitani
Studii
1562.
5
1559),
a.
:
Reg.
e.
294
familiae
r
:
Graduantur
30
(ab. a.
1564),
a.
Studii
e.
208
"
Die
XXIII
aprilis
Theophilus a Vairano
.
...
—
Fr. Theophilus lector
1564 ad
conventus neapolitani
:
n
"Die XXIII maii 1563. :
r
Fr.
neapolitani:
:
Frati
a.
1567),
e.
36
Dispositio
v
:
familiae nea-
baccalaureus
fit
"
n
Maius 1565.
.
—
Dispo-
Theophilo de Vairano facultatem fecimus
licentiaretur ad annum a quocumque habente auctoritatem
.
ut
99
/ primi maestri
a
(
insegne di maestro
le
Napoli
maggio del stiniana
dicembre
10
il
1
qual
nella
;
assegnato
e
f
presele in
e,
,
quell'anno
di
566 reggente
Firenze
di
sacra teologia
in
',
creato
fu
Università
all'
venne
città
fatti
22
il
agospu-
sciolto,
tando sangue, dall'obbligo del digiuno dell'Avvento ed ebbe il
permesso
mangiare ciò che
di
4
giovasse
gli
cende napoleoniche andarono pur troppo sperduti che contenevano
posteriori
è certo che
tuttavia
poi;
passò
presto
Studio generale che, "
Accademia
mente sotto
"
Sapienza
la
venuto
era
cui
"
Reg. 30,
e.
60
Neapolitanum ad
X :
XV
calaureo Theophilo de Vairano
tatem habente admisimus Ibid.,
-
Vairano
88
e.
v
Ibid..
familia 1
e.
1
22
n :
r
b lorentiae
Ibid.,
v.
1
68
Vairano, regentem
:
...
X
n
v
:
'
b alla tavola "
GAETANO
nudo de'
XXI
o
di
comunerinomanza
mercé
secolo,
1565.
di
muni-
la
Teofilo
fra
Baccalaureum lnnocentiutn
cum
eodem tempore
—
bac-
Fratrem Theophilum de Neapolitanos baccacreavimus,
theologia
sacra
in
Die
XXI
11
di
Homo
// .
quam
".
familiarum:
Dispositio
Theophilus de Vairano novus
novembris.
fiorentini,
ieiunii
—
1566.
maii
Regetis magister
Gymnasii
Università
naci per l'anno n.
del
decembris
Francisco POMETTl, siili
"
aliqua universitate sive ab aliquo auctori-
in
Imoxios non fore cognosceret •'
dello
Ginnasio
chiamarsi
a
suscipienda
XXU
Die
absolvimus ab observationc
notizie
di
1568
cattedra
Pius quintus pontifex maximus nobis concessit
auctoritatem •
nome
"
augusti 1565.
laureos auctontate apostolica magistros
In
una
Innocentium ac fratrem Michaelem
fralrem
et
in
".
"Die
:
meritò
Dell' insegnamento
magistrali*
insignia
1567
sempre però conservando, anche
\
".
vi-
Regesti
tre
dal
Pio V, parte della gran
Die
"
v
il
dal
principio
nel
Leone
ficenza di 1
lasciato
pontificato di
il
Dove
cominciò
",
"
le
reggente dello Studio fiorentino
il
Roma.
a
"disposizioni
le
Per
.
—
ob molestam
Adventus,
".
Magistrum Theophilum de
ita ut
valetudinem
ìis
spuebat,
cibis vesci posset,
quos
n .
ruolo
de'
lettori
del
1569-/570
Vari di filologìa, a
in Scritti
del tuo insegnamento,
Roma, horzani
e oltre
Emesto Moe
C,
1901,
non numerata.
MARINI,
Lettera al I\ipoztirri
professori dell' Archiginnasio
Presso Michele Puccinelh a
nella
quale
s'illustra
romano per l'anno 1514,
Ior Sanguigna, /
1797, pag. 6 e segg.
il
Roma, .
100
Capitolo III
non
Giuseppe Carafa
toccarono
nazzi
,
ma
V
primi,
quali,
i
intera
cambio
in "
storia,
In sulla
dell'
metà del cinquecento,
ai
e,
di darci,
illustrarono
alcuni de' ruoli de' professori
Maria Re-
Filippo
V abate Gaetano Marini
bensì
Francesco Pometti,
due
e
'
par dei
brevi lavori,
in
",
di nostri, al
3
Ateneo romano
.
Riformatori degli
i
crederono opportuno di creare un terzo bidello, detto o
"
tatore
"
arcibidello
che
",
cattedra, appuntasse quelli che
campana
e dell' orologio,
dottoramenti
paga
della lauta
"
fiducia che
godeva
tiranneggiava
l'
1'
altra
1
2
De
professoribus
Storia
quale
Il
Alessio dei
degno
mostrò
si
cui
i
modi imperiosi e
adempì
",
da una parte
1' ('\
1570
al
" il
notò
demeriti e
1566
dal
"
nondimeno come appare da cinque
Ginnasio
meriti,
i
.
perché, se aveva
il
in
",
abilità,
insegnanti,
goli
°;
propri doveri,
i
4
degli ad-
solennità
le
di centodieci scudi, de' privilegi e della
tutto
grandi fogli
"
"
alla
mancavano, avesse cura della
regolasse
Lorenzani, chierico di Reggio
pun
lettori
i
e di nominare a questo ufficio
";
massimo zelo
accompagnasse
"
studi "
assiduità
Ora,
degli
studi di
Roma,
de' sin-
in grazia
Gymnasii romani, Romae, Typis Antonii
dell' Università
dal-
ruolo, "
col suoi
del
1751.
Fulgosii,
comunemente
detto
la
Sapienza, Roma, Stamperia Pagliarini, 1804. 3
sito
Né
11
il
MARINI per incidenza, in una nota POMETTI, riproducendo ruolo in il
l'uno né l'altro però
si
accorse di avere
a pag.
(3,
134); più
cui V Agostiniano sott'
occhio
il
fu
di propo-
noverato.
nome deL maestro
Bruno.
del 4
CARINI, Op.
5
Ibid.,
pag.
Ibid.,
pagg. 81
''
cit.,
e 82.
sodisfatto della condotta vicerettore,
con
qualche
contro
1*
pagg.
80
e
81.
81.
di
—
11
Silvio
Lorenzani nel
lasciava di attendere alla dileggio.
Arcibidello...
E \
1'
1566
"si mostra
Antoniani, poi cardinale,
Antoniani
propria
con
cattedra; nel
lettere
a'
che,
fin
1567 ne
Cardinali...
mal
divenuto
si
parla
scaglia
101
/ primi maestri
quinto foglio, che contiene
Luca (8
S-
di
1570
con un stipendio di
ultimo,
dopo
nella terza ora
quenza di uditori che
;
interpetrava,
libro delle
Sentenze
principe
né
religione,
le
fac-
con molta
fre-
quell' ora erano intenti a celebrare
in
\
divini uffizi Il
e che questo
'
Lombardo, non con molta puntualità per
di Pietro
di
An-
francescano
il
Teofilo
secondo
il
cende del Capitolo della sua
i
fra
di'
maestri
i
cinquanta scudi,
alba,
1'
erano
tre
Corfinio,
Montalcino e
tonio Peloso da
dal
quello di S. Giovanni
a
che
sa
si
Tolomeo
dottor
il
",
569
1
Studio
ordine dello
l'
ottobre) del
(24 giugno) del metafisica,
"
Marco Antonio Colonna, che
udito con molto interesse
volendo che suo
giovinetto aveva
le letture aristoteliche
Ascanio apprendesse
figlio
del Porzio
",
quella parte
"
della filosofia che tratta degli arcani naturali e delle sottigliezze dialettiche
n
prese in casa fra Teofilo che aveva lasciato
*,
MARINI, Op.
1
tav.
cit.,
assiduus,
tamen paucos habet
che questi tenne
philus ord. divini
è su di
notizie
sul
il
De
tav.
cit.,
n
cit.:
Hora XVI.
lui
aliquas
fuggevole cenno
un
conto suo nel
Propter
.
lectiones
intermisit
il
nel
PORZIO
ad me senem... mira spe ac
4
habentur,
Nella Chronica
typographia
ord.
S.ti
1563
al
50. R. P.
S.
Francisci
Montalcino,
al
1577.
M. Teo-
G.
capitulum suae Religionis aggiunge solo
L' editore
".
Marini
non
:
ho
trovato
:
altre
".
1553
*
:
fide
mea opera ord.
Huc
Ferrarii,
accessens,
1581
,
e.
131
ut...
in
quo quae
eremilarum ,
)
S.
monsignor
summo
quod...
accedit
ardore
Academiam Pisanam in
Aristotele obstrusa
eruantur ac explicentur
libi
fratrum
Lepanto, dedicando-
futuro eroe di
al
rerum naturalium principiis
difficilia
Metaphisicae,
7
adesset concorrens
quanto
L' editore nota,
ad philosophiam nostram peripateticam contendis,
ac
si
R. P. Montalcinus
".
paucos habet scholares...
Ricordava
5
esset,
POMETTl, Op.
Aug.. 2 Sent.. Hic... propter impeditos aud. ead. hora ratione
S.
officii
Perusii celebratum
"Vi
bonum
il
lib.
cattedra di teologia nello Studio dal
la
POMETTl, Op.
1
gli
—
R. P. Teophilus ord. S. Aug.
precisamente,
Ptolomeus Corfinius
ipse scholares;
habendorum.
ratione circulorum et
3; più
pag. 134, n.
cit.,
"Scudi 90. Doctor
cit.:
".
Augustini
PANFILO
(Romae,
scrive;
"
Ex
Deinde
02
Capitolo III
cattedra
intanto la
da Genova
ed
*;
24
Ordine,
2
derio di sé dovunque, in
mento n
sarebbe stato
quello di
in
Roma.
logica "
1'
*.
ma non
tate,
condo T
cum eum
de' lavori intorno
1
-
Ascanii eius
:J
disserendi
et
eam
in
det-
le quali, se-
fra
Pre-
a'
Marcus Anto-
philosophiae partem quae circa
subtilitatem
versatur,
praeceptor et
esset
(POMETTl, Op. cit., tav. cit.): " Theologus M. Alexius Genuensis, procuratoi ord. S. Aug. ".
1570-71 R. P.
:
GlOVAN EVANGELISTA PANFILO (Op.
DI BLASl, Storia cronologica de' viceré del
1790, tom.
Palermo,
di Sicilia,
11
filii
"
.
Nel ruolo del
Regno
più sin-
Predicabili e
a'
"
n
4 Sententiarum
lib.
per
praeclarissimus et excellentissimus princeps
ut
naturae obscuritatem doctor...
*',
"
di Signa
e teologo
filosofo
"
desi-
buono
assai
Roma
stampate, parecchie cose
elegisset
nius Columnius,
il
Lorenzani,
il
"
e aggiunse di sapere ch'egli aveva
'';
Elssio,
gran
Vescovo
Il
illustre
Vairano nel disputare era tenuto a
golare che raro
padrone
Neil' insegna-
attestò
stato,
e parimenti
",
sostenne, dal canto suo, che di
viceré di Sicilia,
II
lasciando
,
a
ispecie
commendato
e
utile
3
vivere
di metafisica egli vi era
molto
sostituito
Teofilo quasi repentinamente, appena
cessò di
vi
stato
Giunto a Palermo col suo
.
aprile del 1577, fra
un anno dopo,
era
padre maestro Alessio
il
poi da Filippo
eletto
condusse seco
lo
ed
Sapienza
alla
del suo
dal procuratore
cit.,
131
e.
r
II,
):
part.
"...
In
I,
289.
pag.
Sicilia
demum
ubi dictus
excellentissimus princeps Hispaniarum regis exercebat imperia, morte obiit pene
Panormi
repentina, et
ELSSIO (Op. apnlis ''
cit.,
in
pag.
augustiniano
tempio nostro
650) precisa: "Panormi...
sepultus decessit
a.
iacet 1
cit., tav.
cit.:
"
Valde
utilis est.
In
Op.
cit.,
131
e.
n r
i
...
Theologus
et
lo
Multum commendatur.
tus est,
quot quisque desiderare potest
Ricorda,
in
fatti
theologia scripsisse,
Op.
cit.,
e.
".
philosophus insignis, Romani,
ubi doctissimus in disputando habebatur, arcessitus,
'
E
in fine
".
POMETTl, Op.
Hic etiam ad legendam lectionem logicam valde bonus haberetur '
".
578
...
ibi tot
honores assecu-
n .
cit.):
"Scio eum multa
quae nondum pervenerunt ad lucem
.
in
philosophia et
103
/ primi maestri
clicamenti,
Angelica
nome
il
ricordarne
morte,
la
Ma
.
bello
questo insigne ago-
di
suo discepolo:
celebre
del
nella prima delle
Roma
Bruno nel 7 dicembre del
il
avere avuto in
di
"
lui
1
a pi-
oltre
metafisiche, a
sue opere
applaudite lezioni di
le
restrizione,
un giorno stavano nella biblioteca
l'elogio più
è quello
stiniano
gliarne
cui manoscritti
i
!
e a rimpiangerne
585 affermò, senza
principal maestro di
il
>fi
178
23
il
giugno
decoro
25 gennaio,
il
guardando
queir anno,
di
di esso convento, vi affiliava
"
da Camerota, che e
V
Capitolo
ben
564
1
con
"
al
1
luce che in un tratto
la
2
"
e reggente a Milano, che appresso
Roma
insegnò
"
e privato
giunse,
vi
comando
metafisica nel
"
"
fuori di
Napoli, intercedendo per
per
de*
sfrattato
frutti
che avevano sospirato d'averlo
Bartolomeo da Polla,
beneficii
suo ritorno quei molti
il
Domenico
in S.
3 ;
ed
egli
e
Stefano da Ottati,
fra
Iacopo
fra
Pietravairano, fra Reginaldo da Napoli, fra Bartolomeo
da
Monasteri soppressi,
1
Dominici de Neapoli 2
Ibid.
,
e.
et n
45
r
:
Ut
581,
voi.
e.
insignis
47
v
"
:
Insignis
nostri
dignitari perspicere...
et
utilitati
patrum
et
magistrorum corona
tionem a tuo conventu tuae
vitae
et
da
lodati
possimus...
BENEDETTO il
DI
".
Si sperava,
1
568, H,
sarebbero
cosi,
e.
3 v
)
il
:
"Nel
sorum, mandata emolumentorum,
rifioriti
real
49 v
.
Na-
ivi
fassi,
.
pag. 303.
Catalogi anteces-
c/7.,
tom.
dell'
Archivio di Stato di Roma, tom.
II,
CARAFA, De professoribus Gymnasii romani, lib. II, SANTORO, Autobiografia, pag. 30. Monasteri soppressi, voi. 581, r
tempi
i
convento di S.
continuo studio eh'
quasi è per impossibile a credersi
QUETIF ET ECHARD, Op. 19
affìlia-
transferre,
(Descrizione de' luochi antiqui di
concorso di scolari e dottori, per
giamai manca, e ''
decrevimus... te tuamque
ornatior,
ad conventum nostrum praedictum
FALCO
Napoli, Mattio Cancer,
Domenico
ceteros
reverendorum
doctrinae splendore tot patrum lucem brevi exstinctam repa-
rare et accendere
poli,
sit
originali
".
quemadmodum
conventus
noster
conventus S. ctl
volentes...
dignitate praecellit per universos conventus, sic etiam exteroium
e.
Re-
dal
padri fra Antonino da Camerota, fra Agostino da Napoli,
fra
ut
"
delli
del Granvela, non rimase a lungo
e letture
i
Torino
stato lettore a
teologo del Santaseverina,
gno appena
della
nuovo
Napoli, e nel tempo che lesse alla Sapienza,
Ginnasio di fu a
;
era estinta per la perdita di tanti
s'
L'Aquario, che era già
.
'
maestro
il
virtù
le
al
569
vita e dell'ingegno potesse ravvivare e far splendere di
dotti padri
e
Antonino
fra
volentieri vi trasferiva
Mattia da Aquara, perché questi
fra
padre
il
reggente dal
vi era stato
assai
" ali* utilità
pag.
1,
464'
;
Docc. napolitani, doc. XI.
ce.
45
,
e
Studi e sacerdozio
d'Angelo e
Domenico da Nocera erano
fra
Pasqua doveva prendere
fl
graduati
i
79
1
"
coloro tra cui
il
dello Studio.
Registri di cassa del convento provano che la reggenza
I
stato
al medesimo giorno Domenico da Nocera, secondo lettore, tra Re-
dell'
Ordine
1572
dello Studio, dal 14 settembre del
del
1
574,
poi a chi
anno innanzi era
1'
l
ginaldo Accetto
Geronimo da un triennio
Atti
gli
;
Pentecoste
nella
prima a
affidata
fu
1574
del
vennero
Pontecorvo e
reggente
costoro quindi
aggiungono che baccellieri
eletti
Erasmo da Napoli,
fra
Antonino
fra
Nolano
il
fra
Camerota
da
Sotto
.
dal primo
dubbio,
senza
attese
fra
e per
ultimo giorno, agli studi di teologia tomistica; sia perché,
all'
dopo
il
suo
consigli
che
non
ritorno a
Napoli, avendo preso parte a
allontanò punto
si
Domenico
tennero in S.
si
1572
dal
monastero
dal proprio
tutt'
i
1575,
al
",
d' origine
perché, non lasciando nulla a ridire per condotta e sapere,
sia
facilmente
potè
consegui
cospetto
al
nico de
Nocera, per
1574
1572 "dato
soa
la "
dato
iniziale
al
esami annuali e
negli
4
Questi
.
Studio
de' capi dello
Nel 4 novembre del
1
promozione
la
giungere a quelli di licenza
padre regente,
il
padre
Studio, per complimento della soa provisione doc. quattro e
2
Monumenta
ordinis
458,
ce.
291
r
Praedicatorum
325
e
,
historica,
tari
quattro
"
:
.
X,
tom.
pagg. 183 e
184.
Ordinamus
quod
Docc. napolitani, docc. Xl-XIll.
'
4
Origo Studii gcneralis S. Petri Martyris,
studentes formales singulis annis rigidum
de
e
";
padre maestro Reginaldo de Napoli, regente
del
voi.
,
Dome-
fra
provisione della regenzia docati sei
3 aprile del
Monasteri soppressi,
5
1575
luglio del
nel
nel
al
sostenne
egli
literis
Assegnandosi
"
ut
inepti
tempus lectionibus
vel
discoli
singulis annis
minciandosi dal di dell'Esaltazione della Croce,
seguentemente tom.
X.
r
:
"
in
quo non solum
ac sufneientia, verum etiam de indole ac moribus faciendum
scrutiniumque per vota secreta, •'
12
e.
examen subeant,
pag.
il
14
luglio:
Monumenta
1'
ordinis
reiciantur...
decem mensium
anno
erit
;
". "
e co-
scolastico finiva con-
Praedicatorum
133. OrigO Studii gcneralis S. Petri Martyris,
e.
historica,
10,.
180
come
svolgendo,
due delle
tesi,
dopo ricordò
dieci anni
quali per dimostrare che
Somma
che dice S. Tomaso nella n
V
Capitolo
è vera qualunque cosa dica
"
Cotin, delle
al
è vero tutto quel
contro
n
Gentili
i
e che
,
Maestro delle Sentenze
il
i
"
;
e avendoli vittoriosamente superati, dal molto reverendo fra
Domenico Vita, che "
fu
con
grazie e
le
lettore
consueti,
privilegi
i
un
racconto
del
Mondolfo.
con
lui
che
Non
quindi
è
Bruno, nel
il
procacciato
Arca
1
Docc. parigini, doc.
2
Monasteri soppressi,
3
di
4
550
e
544)
son
l'
che
questo
che
la
mnemotecnica collegarsi
"
al
92
e.
r
:
il
con
la
;
che
è
25
e.
r
e
gratiis et privilegiis
".
fu anteriore al
abbia
Bruno
con
la
a
avuto
Roma
il
titojo
di
dottore
1576; che non
luogo
a
Roma
;
abbia a coincidere
ci
che è
con
permanenza per l'insegnamento della
che è probabile che la
"...Rev. pater N.
:
cum omnibus
(Per la biografia di G. Bruno, pagg. 549,
esso
del
V
dedica e
Non
primo atto del provincialato
Bruno ebbe a conseguire
il
presenza
Rebiba
.
295.
addottoramento
andata per invito di Pio
4
docteur en théologie
est
il
servandis
MONDOLFO "
in teologia
un lontano appiglio nelle
sia "
:
582,
iure
per escludere
ragioni
presumibile
il
sostiene
teologia; che
in
Noè, e ancor meno che
1574.
tamen de
Riepilogando,
da Pio V, e in-
declaratur lector in ordine
consuetis, servatis
1°
allora
Origo Studii generalis S. Petri Martyris, et
anteriore al
artificiale
vi
pag.
II,
voi.
17 maggio del
instituitur
ragionamento
immaginare più
d'
romano
sua memoria
la
parole del diario del Cotin
del Vita nel
caso
il
grado accademico
il
neppure se
caso, ripeto,
N.
gli
non
documentato
e
ingegnoso
un'udienza che ottenne
in
1*
1*
viaggio
potuto mostrare
lui
sieme presentare
il
,
Ordine
mantenendo
salvi
circostanziato
cosi
maggio del 1572, abbia a
sia
nell*
.
regge in nessuna delle sue parti
si
teologia
in
3
n
acquisiti
A
dichiarato
e
istituito
2
1574
era provinciale dal maggio del
1*
presentazione dell'
invito di
Arca
di
Pio
Noe.
V
abbia a
181
Studi e sacerdozio
passe à
Rome
tribuire
importanza a una
l
"
Nelle quali
.
malinteso o uno
scorso
penna,
di
ma
indica rapporto di luogo,
non potendosi
parole,
n
n
non
qualità,
op-
particella
la
di genere, specie,
at-
con un
spiegabile
trasposizione
à
pure di appartenenza, dipendenza \ Perché ¥ esule, se nel Libro del rettore
maggio del 1579,
ed
firmava,
si
n
qualificava
si
Bruno,
Il
Docc. parigini,
1
non era
veneti che
sitori
è sicuro che
Bruno". perché
doc.
nel
se
(Op.
molto
dandone
cosi
,
586,
4
"
.
agl'Inqui-
deve
(Op.
pag.
c/7.,
541)
abbia detto
ritenersi
il
51), invece, è di avviso contrario;
che
prove,
le
che
asserì
1
versato ne' studii teolo-
MONDOLFO
Il
pag.
cit.,
quando
sbagliò
",
n
pag. 295.
II,
convinto, pur non
felice
luglio del
rispondendo
1592,
diario è scritto cosi,
BOULTING
Il
è
poco
"
25
il
3
"
theologiae professor
theologiae doctor romanensis
2 giugno del
il
Mondolfo,
sfuggito al
e
Università di Marburgo,
al rettore dell'
20
ginevrina, in data del
Philippus Brunus nolanus sacrae
"
"
Accademia
dell'
Cotin, di memoria
il
Bruno ebbe l'addottoramento
il
a
Roma. 2
Vedi
Paris, 3
Dictionnaire
1856, tom.
Docc. ginevrini,
Calvino; né
Mondolfo, non
se
16 e
pagg.
Bruno, pag. 535) non
G. di
POITEVIN,
il
C. Reinwald,
ne valse
distinse
17.
Berti,
il
lista
(Per
degli studenti
francaise,
biografia di
la
dell'Accademia
che d'altronde, come osserva
dottorato in
il
[angue
la
MONDOLFO
Il
è valso della
si
de
universe!
I.
da quello
teologia
medesimo
il
magistero delle
nel
arti. 4
in
Docc. tedeschi, doc.
sacra teologia
licenza, H
si
non "
professore era
".
una "
o
laurea;
maestro
",
è superfluo notare e
adoperò
al
quale
promossi dopo un lungo
vendosi aspettare anche
"
domenicana
Damiano pressi, voi.
:
"
"
i
supremo grado
lettorato
581
,
ce.
1
anzianità
v
,
36
r
.
al
41
Bruno
il
",
tra'
,
43
i
,
ecc.
;
una
"dottore",
";
voi.
e però
prelati della
Lucerna dell'anima,
,
maestro
padri predicatori,
provinzia
di
Cardinale Alessandrino v
di
titolo
il
"
consegui
dopo un ventennio, do-
moderatori degli Studi o
580, Lettera
24
perfino
",
AGOSTINO MONTA!. UNO,
Zenaro,
che
genericamente
l'ordine della
ordinario se ne insignivano
IV) è detto
Ne' Docc. romani (doc.
I.
Qui non
;
In
di
religione
Venezia,
Monasteri sop-
582,
e.
125,.
182
V
Capitolo
L
"
gici
sembra che non
,
con
parli
una delle costituzioni domenicane, non una
studiare, senza l'
ove
verità,
rammenti
si
vita ch'egli fu costretto a vivere nello studentato.
la
dispensa
Ordine e della Provincia,
profane e di
arti
Sentenze e
le
qualche
moderatori del-
speciale de'
libri di filosofia antica, di
ma
soltanto la Bibbia,
Storie ecclesiastiche;
le
gnava esser cosi ditarne
liberali,
Secondo
potevano avere e
si
scienze
Somme,
le
quali poi
alle
biso-
intenti
da non smettere
di leggerne o
punto
giorno
stando fermi o in
e
notte,
me-
viaggio, per penetrare nel midollo di ciò eh' era più astruso, 2
e ritenerlo a memoria
cava d' insistere province,
Ne' Capitoli generali non
.
che avevano
de'
presso quei monasteri,
degli
perché
Studi,
adoperassero incessantemente a richiamare essa
costituzione
secolari,
alle
lettere
quanto potesse 1
Docc.
2
Regula
rum,
48
e.
horam
doc. XII,
22
e.
"In
:
gentilium
libris
nisi
aliquando...
vel
vincialis
capitulum
theologicos...
nocte,
in
domo
in
.
r
vero
In studio
itinere,
3
ut
Monumenta e
287:
constitutio
phorum
"
ordinis
capitulum
voluerit
taliter
sint
ne studentes
executioni .
Nec
mandetur...
trahantur; alioquin ipso facto ",
.
studentes...
Provinciales non permittant studentes... in
a Studio expellant
meditentur
tom.
historica,
qua ,
generale,
intenti,
;
et
si
ad
quas liberales prior pro-
sed
;
ut
et
;
tantum
de die de quicquid
".
provinciales et priores
studeant...
studeant artes
dispensare
taliter
horum
Praedicatorum
hebraicam non addiscant...
.
non
legant aliquid vel aliquid
cavetur,
vietando
3
non addiscant, nec
Admonemus
illa,
discipline
alle
constitutionibus ordinis Praedicato-
philosophorum
poterunt retinere corde tenus, nitantur
168
si
.
cum
magister ordinis vel provinciale
costoro
osservanza di
somma
pretesto a distrazioni
divi Aurelii Augustini r
che
ebraiche e greche, in
offrire
veneti,
all'
dispensandoli dalle
formali,
loro di darsi, oltre
suscipiant saeculares scientias,
vocant,
libros
studenti
gli
impedendo
prediche,
man-
si
governo delle
il
privilegiis
et
in
X,
pagg. 91, 92, 133,
praefectosque
libris
Graecam autem ad praedicationem
aliis
studiorum,
gentilium et philoso-
linguam
occupari unde a studio
gratiis
aut
mittantur...
.
dis-
studentium eos privent
et
183
Studi e sacerdozio
Ma
studenti
gli
loro celle, per
il
pregare, dormire
notte al
lume della lucerna
gannava
i
e
l
"
.
anni
vegliare di
Bruno non
il
2
cipalmente agli studi che 4
l'esecrazione
a
1'
in-
più
novizio,
negli
modo,
ebbe sempre
applicarsi prin-
di
procacciarono insieme
gli
Appresso,
.
ma che anche
,
conventi
il
nelle discipline teo-
nell' istruirsi
ne'
trascorsi
nelle
scrivere,
suoi giudici, sostenendo che non spese mai
da sacerdote certo più che da
e
n
di potervi
Pertanto
logiche e nelle cattoliche risoluzioni undici
libertà
chi volesse studiare,
e,
meglio delle sue ore
il
un po' di
d'
permesso che avevano
leggere,
una severa
soggetti a
tuttoché
formali,
godevano, nondimeno,
vigilanza,
andar ramingo per
la
il
gloria
mondo,
lontano dalla propria patria, acciò potesse sostentarsi e cam-
pare da sospetti e pericoli estremi
mento
non
dispute in
delle
e
università francesi, inglesi e tedesche
dello
stendere
del
e
correggere,
lunghe e svariate opere di italiano, gli lasciarono
senza dubbio per
ma non
cure del concepire, prove, molte,
nelle
fin
prosa e di
poesia,
latino
in
che
via informato di quel
pubblicando,
idee sbagliate e supplire scibile,
più rinomate
delle
le
;
e
soltanto de' ritagli di tempo, opportuni
essere" via
veniva scoprendo e
fatiche dell'insegna-
le
;
poche
anche
e
difetto
al
in
si
per correggere
qualche ramo dello
bastevoli a formare quell'
ampia e soda pre-
parazione letteraria e scientifica che fu
frutto
ne' conventi
appare a posteri e
1
Regula
torum,
v
:
cum
Aurelii Augustini
dici
49
e.
e per cui
napolitani,
"In
cellis
egli
constitutionibus
vero scribere, legere, orare,
della dimora
ordini*
dormire
nocte vigilare ad lumen possunt qui voluerint propter studium 2
Docc.
3
Non
biografi, *
Veneti,
tredici,
doc. XII,
come
che credono
Docc.
veneti,
il
vuole 1
563
doc. XII,
e. il
I'
e.
22
r
anno r
etiam de
".
.
BERTI 22
Praedica-
et
in .
(Vita-, cui
il
pag.
39) con
Bruno entrò
in
tutti
gli
altri
convento.
184
Capitolo
contemporanei secolari
"
ad
,
avversari
e
uno de' più eccellenti e
desiderare, e "
addirittura
di
esquisita
Sembrandogli che
ammiratori
sapere
e
dottrina
sapiente non
il
ingegni,...
religiosi
un uomo
non è lezione, non è
frutti
moltiformi de
che,
libro,
mol-
la "
non è
se
...
a fatto senza sale, non sia stato essaminato, maneggiato
anche
"
approvato
non
egli
da
"
lui
della Scrittura e d' una
gli
.
"
e
Si comprende, quindi, perché
gran familiarità
cognizione
più
co'
celebrati
e con le più pregevoli interpetrazioni
autori italiani e latini
che
2
contento solo d'una bella
sia rimasto
e
possano
si
",
debba ignorare
tiforme representazione di tutte cose e tutti
a
,
ingegni che
rari
\
"
universale
V
umanisti diedero de' classici greci,
punto da
al
fidarsi
interamente della memoria per potersene servire in qualunque occasione.
Imperocché,
modellò
se
forma
la
poesia
della
degli Eroici furori e della trilogia latina di Francoforte su
Rime
quella delle
De
del Petrarca e del
rerum natura di
Lucrezio; se espose molte dottrine di Marcello Palingenio Stellato e alcune del Fracastoro
se per
ritrarre
con
loro stesse parole;
le
volentieri a tra-
miti e tipi ricorse
luoghi,
durre liberamente o rifare brani delle opere di Ovidio o di
Erasmo, di Merlin Cocai o del Berni
Luciano, di lieto
che
Esiodo e
Lucano, Luigi l'
n
Epicuro e
l'
Tansillo
il
leggiadri e
Manilio,
Pulci,
Saffo e Orazio,
Ariosto e
graziosi detti
Tasso,
il
",
la
"
per rendere un po' più limpidi ed efficaci
1
Docc. veneti, doc. VII,
8
Spaccio,
Epistolae, solebat,
lib.
pag.
97.
Si
III,
epist.
5,
e.
4
v
;
ricordi
dove
doc. XXIII, quel
egli
nullum esse librum tam malum
luogo
ricorda ut
"
bella veste
e.
di
che
i
225
suoi
r
se fu
Sannazaro,
il
immagini,
porgessero
gli
;
Virgilio e
versi
o
in
somma
"
squisiti
.
PLINIO suo zio
"
SECONDO, dicere etiam
non aliqua parte prodesset
".
185
Studi e sacerdozio
"
concetti
alti
dettò anche parecchie pagine che mostrano
';
quanto mai avesse cercare n
poca o quasi
di
scritti
come non
letto,
n
cava
n
tra " tanti
,
scrittori di
nuovi rapportatori
i
n
che trattarono soggetti n
addirittura
scrittori
"
mosca,
la
che esaltarono
delle bugie,
martello,
della
palo,
stecca,
1
la
11
"
"
studiare
TANSILLO,
ne'
che oggi
delle
libri
citazioni,
delle
la
Bruno
e
I
;
Postille
230-237 2
e
Ibid.,
pag.
-
pagg.
n il
n
il
3
il
circello
in
Giornale napo-
.
che nelle
oltre
e
opere
CAMPANELLA.
G.
ed è quasi
;
in
alcuni
della
bestia
vesuviano,
tipografico
Bruno
e
uso
fece delle
non che
Spaccio
storia.
dell'
la
letteratura
antecedenti e imitazioni francesi
tipografico
alle
lo
;
113-141;
un* idea
e prosatore,
italiane,
Stabilimento
Portici,
Stabilimento
storico-letterarie
309-314.
Spaccio,
59-91
10-29 e 5h-61; Alcuni
Portici,
del
gniffegnerra,
reminiscenze
e delle
pagg.
1902, pagg. 15-22, 23-32, 99-111
n.
per avere
opere latine e
Nola,
gli antecedenti,
del Candelaio,
con quanti
Bruno,
come poeta
allusioni
scrittarelli
pagg.
ma
attinenze con la letteratura e la
le
filosofo,
il
miei
dell'Asino,
la
de
cominciò, e non è mancato chi abbia con-
bruniani
raccolto nelle note alle sue
trionfante con
",
G. Bruno
possiede, è sufficiente
si
tutto
:
antichi
culice,
il
del scarafone,
scaldaletto,
il
Fanciullezza di
nella
larghissimo e diversissimo che imitazioni,
"
e di simili cose,
la radice,
candela,
la
FIORENTINO,
materiale
e a volte
,
estensore del
disonore, del forno,
del
ventaglio,
il
note alle Liriche del
Il
1*
orticello,
letano della domenica e ne* Dialoghi morali di G.
tinuato, a
n
restanti
i
lodi...
le
della peste
caristia,
quintana,
la
né trascurò
;
poetarono... degli orinali, de la piva, della
del letto,
fico,
e 1'
salza,
e tesserono
,
n
suoi tempi
fava,
la
non dimenti-
2
"
seriosi
con
cioè
del Sileno, de Priapo, de scimie
asino,
a'
n
noce
vecchie
Corocotta n
voglion passar
si
egli
,
quali mise alla pari con coloro
i
non solo
:
Grunnio
di
n
non tanto gravi e
n
ignobili
Testamento
1'
mondo
fabole
d'istorie
tutta la turba de' petrarchisti,
dal
nessuna importanza. Tra
di
tanti versificatori eh' al dispetto del
per poeti
nemmeno
rifuggisse
di
vesuviano,
1905, pag.
G. Bruno,
Poesie,
pag.
pagg.
15,
67-74,
216.
152.
97
e
98; Cena,
chiarimento di queste citazioni vedi
pag. le
57; Eroici
Postille
furori,
pag.
storico-letterarie,
293. Per
pag.
231.
186
Anzi, se nello scrivere
che
vanno per
"
Lodi de
le
le
l'asino,
Cabala ebbe presenti
la
stampe, per
le librarie...
V Encomio de
dalla
partito
letteratura
Piacevoli ragionamenti di
chiamò per
egli
scherzo, e non vendette
ma
per quel eh' era
"
palesare n
loro
1
in
6
n
;
altro,
De
.
il
sua
la
3
uno
male
si
al
la
il
nel
pazzie, bestialità
7 ;
nel pensare
ad encomium
Agrippa e più
lo
;
contemporanei
i
asini nel
componimenti
come qualche pagina
essi,
due
i
5
Petrarca, al Boccaccio
Digressio
Cornelio
Dialoghi del Franco per
Aretino per
scelerato
accordarono
cagione
3-29; Postille storico-letterarie,
ispecie da'
dell'
"
un fascio per
in
Chaos del Triperuno: Cabala, pag. 224; G. Bruno 1
della seconda
e la
letteratura
pagg. 67-69.
Spaccio, e ancora più dalle
Candelaio.
Eroici furori, pag. 312. Per ironia, se lo aveva già annoverato tra
autori di
n
a mal fine tre
sione,
libri ",
da uomini
fatti
di
ricordando quel che
interlocutrici
de'
quando ha da
2
perché questi,
;
fu
onde
"
furono
scientiarum di Enrico
dell'Asino, pagg. In
3
tutto d'infinite
lode dell'asino, o soltanto parti di
*
"
genia de' pedanti
impostura
essi
Aretino
Pietro
scelerataggine per santità,
trista
Cioè, YAsinus aureus di Apuleio,
opere
il
Mirabilmente la
da' Dialoghi
da' capitoli e dai
"
galantuomo
bene e
mondo
cui
dello Spaccio trasse
divin
non perdonare, uno
nel
mali di
i
Vantiate
selva del
le
4
moltiforme
la
han ripieno
e vizi l'
"
per non po-
',
burlesca,
Campanella,
il
anche nello sferzare
frati
"
il
scoperto, che non prese
"
lavori
i
Y Asino d'oro,
,
"
asino
meno che
quel
ironia
opportunamente
spiega
e
satirica
piacevolissimi del Franco non
/'
Cena e
chi luoghi del Candelaio, della
che
V
Capitolo
mala fama, dicono
la
Pippa,
Nanna
la
Ragionamenti (Spaccio, pag. 97). Con ritrarre
lo
sfacelo
della
gli
disonesti e dissoluti, e forse
società
e
1*
Antonia,
tutta l'avver-
adopera
d' allora,
il
linguaggio aretinesco che per crudezza e virulenza egli crede, e non sbaglia,
opportuno ed 4
più di qualunque altro.
efficace
pag. 95.
Poesie,
°
Quattro
6
Ibid.,
7
Quattro
filosofi
pagg.
99
filosofi
napolitani nel carteggio di Galileo, e
pagg.
96
10; Cena, pagg. 22 e 23.
napolitani nel carteggio di Galileo,
pag. 97,
e 97.
187
Studi e sacerdozio
che
sarà difficile,
perché
il
blicato
il
razionale,
esempi antichi e moderni
di
quando n'aveva avuto
tavia,
e illustrò con gran copia
"
2 ,
tut-
l'opportunità, negli scritti e nelle
non aveva schivato
conversazioni,
Campanella
il
Poetica di Aristotile
la
;
simile alla
altro
parte
'.
raffronti
vedere pub-
potuto
quarta
propri principii
i
nuovi
trovare
liberali o
arti
cui
nella
n
colto e terso Tansillo
il
occorrenza,
delle Sette
libro
secondo
"
il
sebbene non avesse
Bruno,
Filosofia rifece
all'
n
"
che disse per certo gioco
Non
a certo meglior proposito quel
" tirar
sarebbe potuto
si
di parlare di
letteratura.
Nel suo secondo soggiorno romano aveva con molta proudito interpetrare
babilità
che dal
563
I
era avuto per d' Italia
"
"
morale,
filosofia
\ che non pure
più grande oratore vivente di Francia e
il
non pure appariva
',
da colui
aristotelica
Sapienza
alla
Marco Antonio Mureto
e umanità,
diritto
Rettorica
la
1585 insegnò
al
occhi del Canter, del
agli
Chessel e del Lipsio un portento degno d'essere conosciuto
da chiunque
Quadro
1
filosofi
Bray,
Non
primo
nel
soggiorno
I568-I5r>9,
travaux
leurs
Thorin,
Mureto
Ghislieri e
perché
;
laissa
spiegò,
"
la
la
e
si
sa
L.
Bon-
il
98
e 99.
(Grama-
principia
Apud Ioannem
"
dalla
XVIe 1575
sua prolusione del
au
commencement de
reprendre
sans lui
Un
Muret, siede,
6 novembre
Ernest
Paris,
all'estate
del
del
cours
le
professeur
1577.
1576
il
(Ibid.,
Rettorica d' Aristotile.
et
l'Italie
precepteurs domestiques, Paris,
moitié du
Dall'autunno del
198).
Georges Buchanan, ce grand poète France
Mureto
il
collègues
ses
(CHARLES DEJOB, Marc-Anloine
"
1881, pag.
pag. 296),
que
il
nel carteggio di Galileo, pagg.
/rancai» en Italie dans la seconde
1
Medici,
fu
1638.
année scolaire
de
napolitani
il
Rhetorica, Poetica, Historiographia), Parisiis,
Dialectica,
tica,
1
pontefici,
tre
ma
dalle Alpi e dal mare,
là
Philosophiae rationalis partes quinque iuxta propria
'-'
Du
venisse di
caro a
altresì
Hachette,
pour
recognoist
m'ont
1868,
liv.
dict... I,
" :
chap.
escossois, le
Marc Antoine
meilleur orateur
MICHEL DE MONTAIGNE,
XXV,
pag. 94.
Muret,
du temps,
mes
Essais,
188
compagni, eh' erano tornando di
condurre
"
di Cracovia
"
dagli
;
poema
7 dicembre
del
ogni opera per ritenerlo
far "
all'
altri
ciò nonostante
*
erudito editore del il
"
a
incitati
grave detrimento
"
lasciarlo
il
V
Capitolo
2
limosino
1585,
un
questi riscotesse
aprendosi
lodava un
mostrò di
col Cotin, "
celebre
il
lettore
salario di tremila scudi
annui dal car-
un nipote,
istruirne
figlio
.
e vie più
anche nel 12 dicembre, sull'oratoria
discorso,
il
non nascose
sacra,
Cotin di stimare soltanto
al
sapere
il
"
27 marzo del 1565
il
alla
Sapienza, 4
Scrittura
:
pagg. 21
I,
Silvio
Antoniani,
uno de'
in
Sapienza, mostra
della
quali
che
cardinali
a*
presenza dell'umanista francese; e
la
bidello Lorenzani
:
quod detrimentum 1567, pag. 2
"
e
30
e
1
1
1
.
MARINI
Il
Studio grave
Docc. parigini, docc.
osserva
il
DEJOB
della
(Op.
le
".
cit.,
pagg.
II,
come
reggono,
parere non
meno
sia
lettori
indispensabile
esplicito dell' arci-
E
nel
1576: MARINI, Op.
294
e 295.
E
il
cit.,
18
e.
I,
Giffen era,
163 e 164j, un avversario del
pagg.
aula,
da cento scudi che percepiva nel
r
.
come
miglior
Sapienza.
3
Docc. parigini, doc.
Ili,
4
Ibidem.
rinnegato
Il
"
rabbino
pag.
predecessore di Giulio Marcello, lo
{Lettera
48) arreca due documenti
ob parcum salarium vereor quod non recedat ab
foret
la
futile
parlando de' singoli
questi, la
Mureto giunse ad averne cinquecento
il
306-3
148; Catalogi antecessorum, mandata emolumentorum, tom.
lettore
con
il
1
n
Panigarola era
il
212
a monsignor G. Muti Papazurri, pagg. di
fede di Cristo
alla
bisogno d' intendere bene
il
sostenne che
DEJOB, M. A. Muret,
1
facondia
la
scelto per interpetre d'ebraico
sentendosi
perché
"
Andrea de Monte, soprannominato
di
Ebreo, che era passato dal giudaismo
e fu
il
o da quello
appresso ebbe a rilevare come
Marco Antonio Colonna, per Pompeo, Marzio 3
Caduto
l'
",
città
Uberto van Giffen,
còrso
dinale di
italiani
lucreziano,
e cinque giorni
,
Studi
dell' eterna
Bruno, mentre
il
ammirare come un gentiluomo
"
onore
stipendio di cento
scudi,
296.
Andrea
"
"
dal
de
Monte
hebraicus lector
fu
alla
Exodus a
1570 (POMETTI,
//
Sapienza principio
",
ruolo de' lettori
189
Studi e sacerdozio
n
più che profondo
deva
neanche
una buona dottrina
d'
Francesco Toledo, predicatore
voli
de' suoi successori, e
;
che
"
n
ma
come medesimo
giusto,
quel
Tarcagnota,
mondo che
sale "
t
Napoli \
che,
filosofìa;
il
n
Bruno
!
569- 1 570 ed
appendice
tra
altre
n
notizie sull' Università
90
e la 91,
nella
proposito dell'Ebreo, vedi anche quel che di
Journal du voyage en
Una commedia
Italie:
E
la
"
4 .
professione
" °.
di
Sulla qual dot-
Roma, con una
quale tavola vedi lui
"
allievato e nodrito in
racconta
la
n.
tavola
E
e).
MONTAIGNE
il
Candelaio, pagg. 228 e 229,
e
testimonianza d'un contemporaneo,
l'autore del
Ritratto o modello delle
nobilissima
Città di Napoli,
di
"
n.
in
nel
TOCCO,
2;
cinquecentesca.
Docc. parigini, doc. IH, pagg. 296
1
stimava
torto
applicò, sempre principalmente,
si
perché venne
sia
pag.
la
della Storia univer-
perché questa ebbe per sua
sia
negli anni maturi,
in
Giovanni
vero col favoloso
il
gioventù nella dottrina de' Peripatetici
del
giudicare, in
Campanella non a
il
impura, essendovi mescolato
alla
.
molto eloquente e ammirabile ne' discorsi dei
"
un' opera che
Se non
1
severo
fu critico
stato nel
comprovinciale,
suo
grandi
a predicar
furo...
Nolano
il
non era
un
giorno,
anni
nelle arringhe e nelle lettere
consigli, *
di
verità
in
e
non dicevano poi nulla
diversi
in
tutti
ne T Arcivescovato
V
Pio
di
Gesuiti, che, quantunque negli esordi
i
misteri erano contenuti ne' loro testi,
costoro,
che erano sprege-
ordinario
assicurassero con la maggiore gravità del
Di
punto da pen-
essendo ricordato
quei luoghi in cui più era stato acclamato; che
in
Lupo mancava
il
smesso a tempo, non
non avere
di
tirsi
che monsignor Gabriele Fiamma sca-
;
di giorno in giorno per la vecchiaia, al
Napoli. Cfr. Candelaio, 3
Docc. parigini, doc.
1
Quattro
'
Docc.
filosofi
veneti,
Ili,
inedito che
XXVII,
pag.
GIAN BATTISTA DEL TUFO,
grandezze,
poema
pagg.
297.
delizie si
XXVUI
e
e.
22
Nazionale
nella
228,
n.
2.
297.
napolitani nel carteggio di Galileo,
doc. XII,
meraviglie della
e
legge
r
;
Eroici furori,
pag.
pagg.
298.
101
e
102.
190
V
Capitolo
appena appena delle conclusioni cui
a voler toccare
trina,
son venuti ponderatamente
no \
può ben
si
giunse, meglio
studiosi del pensiero brunia-
gli
dire ch'egli vi
fermò con molto impegno,
si
eminenti
de' più
dalle origini alla decadenza, dalle idee
nella sua interezza,
presocratiche e accademiche alle speciose e trazioni scolastiche
a possederla
Aristotelici,
2 .
Ma
non v'è
se
interpe-
futili
anche d'infimo
antico,
ordine, eh' egli non abbia citato, punse, senza far nomi, la
maggior parte de' dottori che nel medievo erano grandemente
ed
Hales,
S. Bonaventura;
Magno
e un suo famoso
quel tempo
storia
della
Dopo che
1
Bartholmèss,
il
n
petrazione, crede
nel quale
tutti
3
Perché
.
singolare, e
medicina
Brunnhofer
Clemens,
il
Carriere e
il
Tocco, per agevolarne
il
il
di
al
allontanato
era
si
del Nolano,
trat-
l'inter-
ed esporre ciascuna opera di
di dover prima studiare
con
e poscia metterla in confronto
se stessa,
in
filosofia
la
modo
in
e della
filosofia
sopra de' propri meriti, chi più di
tarono ampiamente
Tomaso,
dotto espositore della filosofia
fino,
Bruno ebbe caro
il
Alberto
pochi,
un equo estimatore d'ogni scienza
dello Stagirita,
collocò nella
Alessandro di
Scoto,
eccettuò solo
discepolo, S.
non riconobbe se non un
di
Duns
Egidio di Colonna,
celebrati,
altre
le
Ciò fece
".
lui
due
in
volumi (Le Monnier, Firenze, 1889; Tipografia dell'Università, Napoli, 1891),
venendo tesi
conclusione che
alla
il
filosofare
parte e quali libri del sapere greco
memoria
inserita
de' Lincei,
aveva
le
ne'
fascicoli
all'
rinvenuto in
antichità. cil.,
1'
scritti
Sono,
pagg.
egli
secolo
aveva detto
già
" gli
in
italiane, 3
Le
pag.
opere latine di G.
118; G.
stabilito
una
sua il
Rendiconti
de'
risalto alle teorie
studi a cui
quali
che
Nolano
il
parimenti
mondo
conferenza
Bruno
fran-
quale
esaminò, in una
resurrezione del
della
antichi,
agli
cosi
1892
medievali e moderni, e dalle
10 e 11), questi
TOCCO, Le
risale
avendo
dell'agosto
anni che visse nel silenzio del suo cenobio 2
e
avessero più attirato,
luglio e
Fonti più recenti, dove diede
era rifatto, ed era ovvio nel
(Op.
del
bruniano
Stagirita;
ed erroneamente confutati dallo
attese
si
classico,
fiorentina
ne'
tredici
.
Bruno
esposte e confrontate
Bruno, Conferenza, pagg. 10 e
fonti più recenti della filosofia del Bruno,
II.
pagg. 504-507.
con
le
Studi e sacerdozio
dalla tradizione scolastica e aveva
tenebre de' dommi,
fitte
cercato
su
robusti
altri
meno
prese
e
f
inventivi
intelletti
presto
a
studiare
efficacia operato
Accanto
.
2
volentieri
con
e
,
Lullo
al
essi
;
e
platoniche e neoplatoniche non tanto di
credenze
li
cultori
i
Cabala e alcuni de' Peripatetici che inclinavano
della
le
Raimondo
Avicenna e Averroé
arabi Alchazele,
filosofi
i
penetrare
di
francescano spagnolo
il
Lullo, che del resto aveva con non
mise
191
alle
Secondo
quanto di Plotino, di Proclo, di Porfirio e di
e di Sinesio, 3
Iamblico
.
Pur non avendo
scopo di conciliare
lo
neoplatonici,
principii
il
considerazione Marsilio
vedere se abbia
Gemisto,
letto
cristianesimo
metafisici
n
Giorgio
lui,
Gennadio \
il
da
trattò
',
lascia intrav-
de' maestri di
scritti
i
non piccola
in
laddove non
Ficino,
gli
cardinale Bessarione e
il
suoi dialoghi
al
Nolano ebbe sempre
In
arcipedante
uno dei n
Pietro
Ramo, e peggio un platonico dalmata, Francesco Patrizzi, come colui che, preferendo 1' erudizione alla scienza, veniva a scemare di valore a quel tanto che doveva approvarsi nella
che sostenne con
lotta
Aristotile
opere sue rammentò, sempre a
1
*
Le fonti più Più di
"
sono
italiane roista
"
(Ibid.,
pagg.
526
e
527).
Non
abbia stimato un suo famoso conterraneo, filosofici,
e
una
"
tra
cui
il
grande
è facile il
Compendium de anima
opera
divisa
in
ha dato
3 1
'
•'
Le
et
quarantasei
De
pag.
tutte
altro
lui al
nelle sole
Bruno
libri
\
pagg.
195 e
le
altre
pagg.
nella
531-535.
196.
recenti della filosofia
del Bruno,
egli scritti
dedicata a Leone
tutte
535.
la causa,
opere
secundum Aristotelem,
15.
fonti più
le
pla-
dell'aver-
autore di parecchi
corpore
fonti più recenti della filosofia del Bruno,
Ibid.,
Le
14 e
un
appurare se e quanto
LEONE,
Castigationes adoersus Averroen, già ricordata con delle pagg.
quasi in
Bruno, pagg. 510, 511, 516 e 519.
e tante citazioni che qualcuno
tali
ma
arabi apprezza Averroé; e di
filosofi
i
;
titolo d' onore,
recenti della filosofia del
tutti
'
pag.
535.
n.
X, 4
192
V
Capitolo
tonico che
mondo tempo
veritadi occolte
spunta
all'
il
cardinale Niccolò da
il
del
libri
i
cammino additato da RaiCusa \ Meditò gran Cusano ", e vi scoperse " antique
era messo per
si
Lullo,
"
divin
orizonte
nuovo lume che dopo lunga notte
un
"
",
amputate radici
"
",
prodigiosamente formarono
n
che rigermogliando
sue più alte speculazioni me-
le
tafisiche e
cosmologiche intorno
all'infinità
dell'universo e
alla
coincidenza de' contrari,
mondi innumerevoli \ Lo
a'
te-
neva, inoltre, per precursore delle celebri teorie astronomiche
che furono
De
nel
svolte,
durante
revolutionibus
lodi fosse
capace
Copernico
5
"
l'autore
3
e magnificò
mostrando di
quello
di
4
"
il
,
ch'egli
libro
il
cosmografia
Cena,
dalle prime pagine della
II
caelestium,
fondamento della sua
ebbe per fin
prima metà del Cinquecento,
la
orbium
n
quante
venerando
"
.
Campanella
monastero
raccontò che nel
della terric-
ciuola di S. Giorgio, al quale era stato assegnato per udire logica e la filosofia,
la
Le
2
Ibid.,
3
Le
pag.
606. Cena, pag. 63;
fonti più
4
della
recenti
Conferenza, pag.
De
filosofia
tutto
585.
pag.
pag. 383.
l'infinito,
del
non
che
sospetto
in
fonti più recenti della filosofia del Bruno,
1
5
venuto
Bruno, pag. 609;
G.
Bruno,
16.
Pag. 6.
Nel penultimo capitolo del terzo
il
poeta manifesta tutta
il
Lullo e
il
la
Cusano, ebbe
Heic ego
te
libro nel
De immenso
sua ammirazione che per sin dalla
appello,
prima giovinezza
(pag. 380, vv.
:
veneranda praedite mente
ingenium cuius obscuri infamia sedi
non
tetigit,
murmure
et
vox non
est
suppressa strepenti
stultorum, generose Copernice,
cuius
nostram teneros monumenta per mententi, cum sensu ac ratione aliena putarem
pulsarunt
quae manibus nunc attrecto teneoque
1
-7)
Copernico, come per
il
reperta...
.
annos
193
Stadi e sacerdozio
fosse vero nel Peripato, cominciò a esaminare
e arabi di Aristotile
tori
greci,
pili
e non rimanendo
sue
alle
latini
i
commenta-
ma, dubitando sempre
soddisfatto delle risposte de' maestri
pensò
obiezioni,
;
scorrere lui
di
stesso
libri
i
di
Platone, di Plinio, di Galeno, degli Stoici, de' seguaci di
Democrito, e
mercé
ispecie
in
poi col codice
originale e
l'
vi
fosse nelle
al
suo
ardore
all'
e
vertite nelle nità
sue
come
e,
alle
2 .
Non
si
da
altrimenti era accaduto
audacie
ma con
che
che ebbe con
l'animo in preda
immediamente av-
aveva
Cusano, e per
del
l'
affi-
aveva come per incanto
loro,
tendenza
la
prima
accennato, non studiò
è
si
idolatra,
Questa era pure
de' tempi nuovi,
vedrà, anche a Napoli.
Synlagma, cap.
1
.
pagine del Lullo e
intellettuale
fatte
l
correligionario che, già
Aristotile e Platone
confrontarli
mondo, per poter conoscere,
autografo, che di vero e che di falso
l'
copie
Telesio, e
di
quelli
del
primario
I,
coenobium S. Georgii
art.
I,
pagg.
oppidi,
essem anxius, quod veritas
173 e
logicam
non
et
174:
"
sed potius
sincera,
Missus
philosophiam
igitur
postea ad
auditurus,
falsità»
prò
...
cum
veritate
Peripato versari mihi videbatur, Aristotelis commentatores graecos atque
in
lati-
nos arabesque examinavi omnes, et haesitare magis coepi in dogmatis eorum,
ideoque perscrutari volui, an quae dixerunt
ipsi,
in
mundo etiam
legantur...
.
Cumque
doctores meis argumentis satisfacere non possent, quae contra ipsorum
lectiones
promebam,
leni,
Stoicorum
et
statui
ipse
libros
omnes percurrere
codice primario conferre, ut ex originali
habent
et
De
quid
falsi,
immenso,
Spampanato.
Platonis,
Democriticorum, praecipue vero Telesianos, ac
agnoscerem
lib.
Ili,
cap.
et
Plinii,
Ga-
cum mundi
autographo, quid veri exemplaria
".
IX, pag. 38, vv.
1-8. 13.
VI.
Eterodossia a Napoli e processo di G. Bruno.
Bruno con molta
Il
probabilità era
Domenico Maggiore,
per
Riccio
;
Vita e
del
prelature
Erasmo Tizzano,
Giacomo
fra
Il
che
un
d'
che
lettore
Pietravairano
successe,
gli
insomma
:
fra
fin
quando
fu
per sempre da Napoli \
in fretta e
bene o
poco
verità egli ricordò
in
Geronimo
tempo delle
il
e in principio di quella del padre maestro
da
ad allontanarsi
costretto
priorato di fra
il
tutto
in
stette
vi
S.
in
teologia,
di
vicepriorato del lettore fra
il
certamente
e
'
e
ritornato
corsi
i
1572, durante
sullo scorcio dell'estate del
Domenico Vita
già
frequentare
venne male
in-
teso nel primo interrogatorio veneto; in cui, per aver detto,
non è superfluo
ripeterlo,
tolomeo
n
1
rimase
decima
Il
2
si
582,
voi.
voi.
lbid.,
confirmatus
come
firma e.
82
458.
e.
incipit
extraordinarius
lectoris
;
"
fuit
pater
Dominici de Neapoli,
priorem S.
lbid.,
44
e.
v
:
"
Die
in
Bar-
S.
superiori
della
ultimo decembris vicario
Sub
nostri
Dominicus de Aveta de Neapoli
fr.
et
1571,
Provinciae
Ambrosio de Neapoli, ex commissione reverendissimi
generalis,
Riccio poi
de
octava, in publico capitulo, a rev. generali
Regni magistro patris
dimora
la
V obedienza
581,
voi.
dopo
che
sotto
Monasteri soppressi,
hora
in
e
statim
functus est officio prioratus
una causa del 5 maggio
vicepriore in
".
1572
:
.
r
1
26
r
;
introitus
voi.
581,
prioratus
e.
54
rev.
r
die 4 ianuarii... per rev. patrem
theologiae magistrum priorem
".
Vedi Docc.
:
"
Die primo
patris fr.
fr.
ianuarii
1574
Erasmi de Neapoli
lacobum de Petra sacrae
napolitani,
docc.
X-X1V.
196
VI
Capitolo
Religione e delli priori de
[sua]
monasteri...
sino
,
anno
l'
del 76
\ diede a divedere d' essere stato in più conventi, e non soltanto in S. Domenico Nel quale bisogna su{
.
non era mutata
bito notare che
per
resto del secolo
il
condotta di
la
case
alle
de* padri
Napoli e della Provincia; perché pati ancora gli abusi e
diminuito un po'
Le
il
i
numero, non
scelleraggini che
alcune
delle
contare in sul partirne
da
sei
nella
birri
essendo
difficile
enormità
che
che
vide
più
o udì
Eugenio
fra
abbiano
gli
rac-
trascinato
due
monastero, e
del
al
del Bruno
al rientrare
non è
prigione
estir-
stati
gravità de' reati.
la
terziario
il
:
erano
vi
sorta,
commisero
si
nel suo convento d' origine,
rammentato
non
ogni
vizi di
comune
vita,
predicatori di
padri
per miracolo, nel Largo di S. Domenico, alla ven-
sottratti
detta d' un cittadino eh' era per colpirli con una roncola
Per toccare appena impressione,
1*
11
uno o due
di
settembre del
anni in galera proprio un
popolo
e nel
nobiltà
nella
nottetempo
armato
di
Pag.
sgualdrina
e.
85
scilicet
v
fr.
sunt
cum
civitatem,
3
menato
di giustizia,
strade
le
il
alle
quale
Napoli,
di "
in
com-
tempo appresso
non molto
e
;
et
isti
:
voi.
458,
:
ce.
1
69
v
e
Dominicus de Russano
v
.
nam de
nocte
.
fuit
Defectus a supradicto
cum
comprehensus
captus a Capitaneo R.
fuit
ad triremes
calaber ob defectus ab eo
archibuscietto et cortello a doi tagli fuit
255
"Die XI septembris 1572 condemnatus
apud R. Curiam...
ut constat
studente
negli ufficiali,
stato
164.
decennium
missos,
essendo
archibuscietto e coltello a doi tagli
Monasteri soppressi,
3 Ibicl.,
per
mandato per dieci
del Bruno, lo studente
mormorio
e
",
aveva sorpreso, per
lo "
pagnia d' una
i
fu
da un capitano
carceri della Vicaria
2
compagno
un gravissimo scandalo
"
che fanno maggiore
casi
572
.
Domenico Porace da Rossano, che aveva de-
formale fra stato
ì
2
Curiae
cum et
fratre
com-
Dominico
armis prohibitis,
quadam
femina per
carceratus in carceribus
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
condannato
fu
dell'abito
anni
sette
remo e irremissibilmente privato
al
venerabile padre
il
197
Domenico da Olevano
fra
per molti delitti, e in ispecie per certe nefandezze che con-
sumò da maestro
l
de' novizi
.
Perché aveva dato una tremenda fra Mario era andato in galera a
condo che
23
il
per
converso
il
;
da Mar-
Liberio
Rocco da Fondi
fra
se-
anni,
sei
ed ebbe venti anni
"
giugno, fra
fortemente
zano, che percosso
572
1
vita o
campava o no
colpito
il
medesima pena,
della
un giovine
coltellata a
maggio del
secolare, con sentenza del 5
era
s'
reso latitante, e tratto in arresto aveva in carcere perpetrato
un secondo
città
3
suo conterraneo
Vicariae...
.
Et hoc
omnium
etiam quod 1
f
IbiJ.,
e.
nobilium
fr.
voi.
582,
totius et
v
:
padre
Giovanni
fra
scandalo, et
Vedi
".
"Condemnatus
la
fuit
magister novitiorum
murmuraNota
sexus.
utriusque
Dominicus de Olibano propter multa esset
il
monastero di
nel
civitatis
popularium
98
e.
nefandum cum
circa
omicidio
fra
bandi dalla
si
battuto
Provinciae Calabriae
frater fuit studens
septem...
praesertimque
aveva
per un
,
cum maximo
uit
officialium,
iste
4
perpetuo relegato
in
Monasteri soppressi,
per annos
-
In quel frattempo, se
Sisto
fra
da Marzano venne
tione
.
Cristoforo da Napoli che
fra
modo
sangue, conciando in malo
di
delitto
Ludovico da Ariano
pag.
I
74.
ad triremes
ipsius
scelera,
".
82 rev "Die 5 maii 1572 in causa fr. Marii conversi quendam iuvenem saecularem, ... condemnamus ipsum ad
qui
:
cultello percussit
remes per morietur,
annos sex
quod
...
,
si
iuvenis ab ipso
decernimus
absit,
et
3
IbiJ.,
e.
84
f
de Fundis
et
Fratrem Liberium de Marzano
magna
sanguinis effusione
Ibid.,
e.
triennium, nec
Neapoli;
et
101
etiam
nostris
v
non
:
tri-
autem
sin
viginti,
condemnamus,
propter vulnera
vulneravit
ut
vita... ".
in
propter fugam et inoboedientiam,
ratus in carceribus
4
"
:
1572, ad triremes per annos
vixerit;
declaramus ipsum condemnatum, prò
per praesentes condemnamus, ad triremes
iunii
vulneratus
...
fr.
et
illata in fr.
postea
cum
die
23
Roccum
esset
carce-
Ludovicum de Ariano
cum
".
"Condemnatus ad omnes poenas gravions culpae expulsus
fuit
a
civitate
hoc propter manus violentas
in ven.
Neapoli,
patrem
fr.
fr.
per
Christophorus
Sixtum de Neapoli
de ".
198
VI
Capitolo
Sessa,
da
e,
sacerdote i
fatiche del terziario
che
sottoposto alle più dure
era,
Seguirono
.
Michele da S. Germano e
di fra
doza come
incorreggibili ribelli
e
,
di fra
Piedimonte che fuggi dal carcere dov' era cagione di alcuni
n
Furono processati Montefredane e predicare
5
mare, di 1
Napoli che
"
3 .
da
andarono a
Erasmo
provinciale s'
ordinò con inganno
e con costoro parecchi truffatori e ladri.
;
può pure tacere
si
Mattia da Castella-
di fra
Cornelio da Napoli e di
fra
abate Sanchez
Ludovico da Napoli che
fra
,
un' assegnazione del
6
prima del tempo Tra' quali
da
4
Filippo de Marinis che
fra
,
Barnaba
permesso
ardi di falsificare
1*
Ambrogio da
stato rinchiuso a
venerabili padri fra Pietro Martire
i
fra
senza
Tizzano
che infamavano
libelli
Men-
Alessandro
di fra
2
Ordine
espulsioni dall'
le
Monasteri soppressi,
582,
voi.
101
e.
v
Condemnatus ven.
"
:
Felice da Atri-
fra
pater
fr.
Ioannes de Marzano ad omnes poenas gravioris culpae omni tempore vitae suae et
ad perpetuum
imo
carcererà;
fuit
habitu
privatus
diora exercitia deputatus; et hoc propter homicidium 2
ìbid.,
98
ce.
incorrigibilis
1
02
apostata
et
Ibid.,
cennium
e.
fr.
91 v
Ibid.
officio
pater
,
e.
1
02
r
"
Ibid.,
e.
Eodem
ven.
per causa fusse
e.
che
n
Ut fr.
".
incor-
Michael
aufugit, fuit
fr.
triremes
per de-
personam excellentis
privatus habitu
".
per decennium et privati ab
Petrus Martir de Montefredano et ven. generalis,
quia sine licentia ausi
'.
1
02
r
:
"Die 16
I12 s*
condannato
r
:
"Fu
fr.
concluso
è ordinato in
octobris
gravioris
Provincialis falsificare,
Ibid.,
";
privatus habitu
libellos in
die condemnati
pater
quennium ad poenas omnes 6
ru-
tamque
privatus fuit habitu
1574 condemnatus ad
Barnabas de Neapoli praedicator
fr.
tionem...
maii
quod ex carceribus :
praedicationis
sunt praedicare 5
inregularis fuit
loco
fuit
perpetratum ab ipso
Mendoza de Neapoli
Ambrosius de Pedemonte propter
abbatis Sanchez; et 4
et
1576
et
".
"Die 10
:
iulii
Alexander
fr.
de S. Germano sacerdos 3
v
"Die 7
:
exeommunicatus
rebellis
rigibilis
r
e
clericali,
suessanum, ibique ad
ad suum conventum originalem
carceris assignatus
poenam
senza
1577
culpae...
fuit ,
condemnatus
quoniam
Ludovicus de Neapoli che
fra
per
.
Filippo de Marinis
de Napoli,
licenza e con inganno ed ante
gravioris culpae per
1
anni
quin-
ausus est assigna-
".
tempus,
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
palda
ma non
';
Luca
2
n
molti recatti
fatti
per
,
né di
due monaci
altri
napolitani, fra
Domenico Passare Perché il primo di costoro, fallo, venne condotto in S. Domenico Maggiore per
e fra
colto in
una polizza
3
Piedimonte
1'
nuta neir Annunziata per
una catena
Non
si
da un
tovaglie
conve-
folla
degF Innocenti, strappò
la festività
donna che pregava, bu-
dal collo d' una
d' oro
altare della chiesa
mezzo a una gran
altro, in
;
scandosi, non
del banco del Ravaschieri,
di otto scudi
falsa
e aveva già rubato due di
n
Luca da Pontecorvo, carcerato
che tenne con banditi ed essernosi per man sua
prattica
la
di fra
199
crederebbe, ben sessant' anni di galera
si
*.
smise di condannare; dal molto reverendo procu-
ratore e vicario dell'Ordine fu fatto precetto formale a tutti
e
che nessuno sotto qualsiasi pretesto ardisse
singoli frati
a'
difesa o di offesa
di portare o tenere armi proibite di
da
girare
1
II
primo
anni a tutte a deporre 2
neppure se di
solo,
fu
condannato per cinque
pene che
le
si
Curiae Collaleralis Consilii
3
Monasteri soppressi,
exhibuit polisam falsa,
qua de
nostrum;
et
voi.
582,
93
e.
quamdam ad bancum certiores
cum magno II6
e.
V
:
"
totius
r
:
cleri
44 "
r
secondo per dieci
il
piuttosto grave,
582,
ce.
94
r
,
99
l'ultimo
e v
e
,
1
48
r
.
.
Fr. Lucas de Neapoli
factos...
di
,
strade
le
quod
fuit pri-
elapsis diebus
[1574]
Ravascherii ducatorum octo quae erat
altari
Condemnatus
annos prò furto
per «exaginta
e.
nummularii
facti
etiam confitetur se ex
tobaleas duas 4 Ibid.,
re
remo,
al
voi.
35,
voi.
ob multos defectus ab eo
vatus habitu...
anni
davano per una colpa
Monasteri soppressi,
l'abito:
per
altra provincia,
5
matricis ecclesiae
Pedemontis
terrae scandalo surripuisse
et fuit
sublato
ipsum ad conventum
miserunt
quodam
ad triremes
fr.
".
Dominicus Passarui
cuiusdam catenae
aureae a
quadam
muliere in S. Maria Annuntiata de Neapoli in die Innocentium coram multi* gentibus '
gulis,
.
Ibid.,
119
e.
v
:
"Die 26
aug.
1580
fuit
praeceptum
omnibus
et
sin-
ne aliquis deferat aut quovis praetextu apud «e habeat arma detentiva
vel offensiva
".
200
Napoli
di
VI
Capitolo
1 ,
prima
di udire,
quesimo anno
avere raggiunto
d'
donne
confessioni di
d' età,
Gregorio XIII venne
Paolo Constabile l'esortazione a non voler che
3
"
Nostro Signore
"
.
4 settembre del
1
",
dell'
gli
obedire né servare
obedienza
che
compagni,
loro
parte
dall' altra
luomini
e
dove
odio
da suoi superiori
coltà
,
come capo provinciali
venerazione che
e
vadano; e fanno lo altri
Inquisitori
1
che
officiali
loro superiori re-
a'
principi e genti-
convento,
far
stessi
l'
ha ordinato
",
s'
d' avere
tenere
"
in
Santo
il
compagni e
Monasteri soppressi,
voi.
582,
188
e.
r
:
"
189
aetatem annorum 3
iion
:
r
"
e notari ed
Fuit factum... praeceptum...
Fuit factum praeceptum...
triginta
Uffizio
,
zum
ersten
Verlagshandlung,
Male
,
ut confessarii, qui
quinque, non audiant confessiones
LUDWIG VON PASTOR, Allgemeine aus den Jahren ì 555-1 597 Nach veroffentlicht,
1912, pag. 68.
stima e favoren-
dell'Officio, ai
nullus frater etiam ex aliena provincia solus incedat per civitatem 2 lbid., e.
V.
e comandi agli
vicarii
sieno soggetti, nelle cose fuor
"
Sede
acciò am-
quella
Officio, ",
diffi-
informi
",
ma
suo,
ufficio
sono generate di molte
li
priori
co' loro
e
de
dolo e aiutandolo con ogni forza possibile
altri
maestri;...
dispiacere
al
"
il
gì' inquisitori
di quella religione nella quale la
deve
si
Constabile
del tutto essere
Apostolica ha confidato tanto del Santo Officio
monisca
fra
disordini
dolgono che non sola-
si
straniezze
le
dubio di non
spesse volte sono impediti e
P. R. ma
che
ed
notari
gì' inquisitori
generar
i
regola, escono anco a posta
la
vicarii,
mente non possono, per golari o per
di
non vogliono come
superiori,
de'...
loro da' monasteri senza sapersi li
scrisse al
si
Domenico pretendono
immuni
stesso
tollerare
avendo inteso
"
580,
della religione di S.
altri
nome
in
con disservizio di Dio e scandalo del
"
verificavano
si
prossimo
;
padre maestro
reverendissimo
al
trentacin-
il
2
,
quod
Neapolim
".
non habent
mulierum...
".
Dekrete der Rbmischen Inquisi-
dem
Notariatsprotokoll des S.
Freiburg im Breisgau,
Herdersche
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
hanno da
suoi superiori, a quali gli
religiosi
altri
ma
corregerli, n
inclusive
come ubidiscono
ubidire
minaccia non pure di
la
"
visitarli
e
etiam procedere usque ad amotionem
punirli,
all'
,
con
",
201
1
occorrenza
Ciò non pertanto, non
.
si
arrestò
fatale rilassamento dei
il
costumi, se dodici anni appresso bisognava ricorrere a nuovi rimedi.
d'una
In grazia
Troia e nunzio a Napoli, ebbe
Aldobrandini, vescovo di nel
giugno del
rità
e
1
potestà di
Ordine e
n
592
piena, ampia e intera facoltà, auto-
carcerare
arrestare e
regolari
i
per quanto esenti e sotto
istituto,
Sede
del papa e della
immediata
monsignor Iacopo
lettera pontificia
dipendenza
la
apostolica, purché colti
cagione
fuori del chiostro a errare per le vie della città e a
di qualsivoglia
procedere contro loro secondo
di
delitto;
gravità del crimine o anche dello scandalo provocato, attenersi alle
loro leggi
ogni
di
particolari
senza
con provve-
frenarli
di
;
la
dimenti adatti o con altre pene da imporsi ,a suo arbitrio,
invocando l'aiuto del resto nel
modo
braccio
mano
1
'-'
"
pag.
cit.,
Privilegi e Bolle,
vcl.
Iacobo episcopo troiano
"
:
ordinis et instituti
apostolicae sedi immediate extra claustra faciendi, illati
et
in
civitate
contra eos ultra
gravitatene,
remediis ac
2 .
Ma
l'
etiam
aliis
alla strada
Alias ex causis regulares et
tunc
expressis,
quantumvis
exemptos
ac
neapolitana deprehensos, capi, carcerari
procedendi
arbitrio
et
secundum
fr.
nobis
et
et
arie tiri
criminis seu etiam
scandali
opportunis
regularia instituta,
tuo
Ver»,
quoscumque
tibi
devios errantes et quibusvis criminibus
subiectos,
eorum
",
68.
IV, dell'Archivio di Stato di Nipoli,
imponen
et
iuris
pocnis coèrcendi,
lis
etiam ad hoc auxilio bracchi! saecularis, ac alias prout melius et
minor danno
col
Aldobrandini, pure avendo
Breve contro a quelli che stessino
il
PASTOR, Op.
cuiusvis
"
regolandosi del
e
più acconcio e prudente,
possibile della religione in
secolare
et
et
facti
adhibito
cautius futurum
inde minus scandalum eventurum iudicaveris, perlicentiosae regularium huius-
modi personarum authoritatem
et
vitae
remedio plenam. MBplatn
potestatem concessimus
in
-
Brevi...
t
univi
19
rs
mi ntic facultatem,
iunii
1592".
202
VI
Capitolo
quel medesimo anno
nello scrivere in
Giorgio leva,
s'
"
impensieriva di non
Cardinale
al
vivere molto licenzioso di quasi
il
tutti
S.
di
come vo-
poter combattere,
regolari
i
",
specialmente de' padri predicatori, continuando costoro ad andare, in onta de' divieti,
dove
pagnati,
donne
solo in case di die,
si
una
"
"
di Troia
intento di
l'
la
"
"
ripartire
"
tumulto
alle ingiunzioni
bastoni sotto
tempo che
a
diceva
si
;
il
sfilata...
Vespero,
sassi
Vedi una sua
1
AMABILE, la
per ributtar chi
sua
in
lettera di
pazzia, voi.
una copia
Relazione
gli
pag.
26,
anno a
voi.
dell'
n.
a.
nell*
DE FlORE,
pagg.
del
cortelli
,
finestre
alle
" 3.
molestarli
Paolini,
e
Si-
pubblicata dallo
sua congiura,
i
suoi processi e
ebbe da un breve
ampi
e di
pontificato,
Archivio di Stato di Napoli,
in
Bolle e
IV.
ambasciatore
176-178.
veneto
Il
padre
G. Ramusio, II,
maestro
lib.
1029,
ce. 7
1
v
e
72
r
)
II,
in
il
F.
MUTINELLI,
176
pagg.
domenicano
che fu testimone di quanto accadde
nasteri soppressi, voi.
,
monasterio,
il
correndo
Poteri più
Storia arcana e aneddotica d'Italia, voi. 3 Ibid.,
pistole,
ripresero
Statilio
la
prime più
porta principale...
spedi nel tredicesimo anno del suo
può leggere
si
privilegi pontifici, 2
I,
la
avesse voluto
quell'
"
risolsero di
30 marzo
il
del
sollevò
giustizia secolare",
con
porte,
Fra Tommaso Campanella,
che Clemente Vili cui
...
Si
"
in sulle
Domenico
e guadagnata
fortificarono e trincerarono le
con
mal costume
il
"
.
Nunzio
del
alla
mantelli
li
2
avendo paura della
andorno
"
5 aprile
colpire
per alcuni monasteri
inauditi
di cento frati e uscirono di S.
1595; ma, "non
non era esagerato, per-
Domenico Maggiore,
famiglia di S. e
si
e' inter-
.
con
egli,
confusione
ubbidire
il
comme-
publiche
alle
né
proibite,
Regno che non
Vescovo
nel suo covo, pensò di
Regno
ed accom-
soli
con armi
l
qualcuno di loro
"
quando
ché,
ma
sospette,
notabile in questo
timore del
Il
giorno e notte, talora...
che nel signor Viceré... è venuto sospetto che non
faccia eccesso
venga
"
piace, e
lor
e
177.
FRA GIULIANO
5 aprile,
aggiunge
qualche particolare
al
(Mo-
racconto
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
curi della plebe
nascondeva
Domenico
che se fosse stata data molestia
"
Napoli
tutta
"
quando
si
ammazzò
che non voleva per e provvedutisi di n
intrepidamente
dopo
fortificati
ottanta giorni circa,
miti
"
alla
poche parole
in
città
la
;
per 6 mesi \ se ne stettero
Clemente Vili che aveva
'.
metter
farli
n
galera
tutti in
,
in
dove,
un po' per necessità di cose, un
recedere dal
scendendo a
consigli,
"
de' cardinali Gesualdo, Aragona,
uffici
taseverina e Sforza, pili
"
che avvenne
subbuglio
in
di S.
frati
Viceré che
e del
",
mettere
monizione
"
di scomunicarli e
po' pe' buoni
n
frati
i
a'
non
,
della nobiltà che
succedesse quello
Starace
lo
\
armi
in
braccio secolare rispondeva
richiesta del
animo
saria
sospesa che non
restava
n
rallegrandosi di tale impresa
"
che,
203
San-
suo proposito e venire a
con
patti
gì'
incorreggibili
2
ribelli
del
.
Ramusio.
secolari
",
Gli
"
"
ed
mercordi
il
racordo, di S. Vincenzo nostro,
Provincia avendo pigliate serratele,
tuare
ed
altri
campane.
le
dove stavano
coro,
al
Cominciorno
rumore concorse
mentre
vento
frati
d'
:
fuora,
fuora
—
!
1*
MUTINELLI. Op.
-
Ibid., pag.
Aragona
di S.
se
che è
stato
li
frati
voi.
all'
ed
provinciale,
— Non
:
alcuni
vi
...
cit.,
lib.
cit.,
;
al
le
quale
e dimandando, che
178
S.
il
IO giugno del
Domenico
179.
e
"Martedì
1595 un
possano
il
li
ministri
nel
e.
8
v
lor
convento;
inconvenienti che
gì'
di S. S. avessero
Nazionale di Napoli,
Cardinal delti frat
.
1
il
sa-
voluto cacciarli
Roma,
*
"ed ottenne
cronista;
restar
Notizie d'avvenimenti napoletani cavate da Avvisi di della
sonorno
altri
fugire
volemo dare questo con-
pagg.
anco procurato dal Viceré, per evitare
Ms. X. B. 64
a
udienza del papa insieme col generale
rebbono potuto nascere, quando
nel
mi
della
frate
lasciato... ".
cit.,
di
ben
Provinciale per non venir a maggior inconveniente
11
Domenico", informò
da S. S. che
se
cominciorno a tumul-
altri
179. Li aiutò specialmente l'Aragona:
ne andò
con
resentirsi
uffizio,
Vespera, un
cantava
alcuni a nascondersi
averria
1
I'
cantando, minacciandoli,
Marco da Marcianise
fra
che volentieri
si
cominciorno a faceva
si
porte della chiesa, li
cosa era e che cosa volevano, dissero
disse
che
chiave delle porte del convento furtivamente e
le
serrorno
convento
quel
di
sfigliati
scrive;
egli
":
589- 1 596,
204
Pur troppo, enormità sendo
rari
erano da prevedersi, non es-
simili
processi de' graduati dello Studio e de' digni-
i
de* monasteri e della provincia del Regno, di quei che
tari
avrebbero
dovuto
l
superiori,
556 riceve
settembre del
7
il
;
1
Geronimo Tocco,
1
Antonino da Carne-
fra
560
usci
pagò
che
buon esempio.
il
precetto di presentarsi al
il
Domenico Maggiore
tribunale di S. rota
come
dare,
Nel 3 maggio del
fra
VI
Capitolo
sentenza contro
la
della recidività nei
fio
il
peccati di carne con l'inibizione di predicare, confessare e
insegnare per quindici anni, e con
Campagna
a S. Bartolomeo di
meritò del
1
suo castigo
il
565
una
Saragnano
Iacopo
vembre del
1
un po' più
568
giudicò
si
noto a Napoli per
il
già ricordato
come
primo nella
gioventù
1
Monasteri soppressi,
2 Ibid.,
30
ce.
septembris
560
1
e 31
v
582,
voi.
Antonino Camerota...
fr.
r
"
:
3
Ibid.,
4
Ibid.
tus
Ibid.,
Neapoli... 6
et
e.
Ibid., e.
voi.
Ibid., 7
Nel
70
r
).
149
e
r
46 v
"
:
v
:
19
r
:
29 no-
il
;
in fine
5 ;
assai
Andrea
fra
r
,
:
l'
altro
lectionis.et
dopo
d' essere
"Die 3 maii 1556 praeceptum coram et
nobis...
".
recidivitatem,
die
7
Toccus ad privationem per
confessionis, insuper
ad carceres
".
.
Die 5 maii
Aqua
67
v
4
1
565 ad poenas
malorum...
gravioris culpae
condemna-
".
"Die 29 novembris
1
568 condemnatio
fr.
Reginaldi de
".
culpae...
ris
31
ce. e.
,
Iacobus de
fr.
5
e.
14
7
Hieronymus
fr.
maestro dei
il
studente formale, ebbe due
conventu Campaneae per quatuor annos...
in
;
Propter lapsum carnis
condemnatus
quindecim annos praedicationis
e.
6
praesentet se
ut...
,
585
1
5 maggio
il
;
Giordano Coppola,
fra
processi,
est
nel
3
padre Reginaldo Accetto
da Caserta, il
560 e
Acquamela
da
sua bella voce
la
1
grave colpa
venne punito
tardi
relegazione per quattro
la
anche nel
;
Giordano da Benevento
fra
fu tenuto reo d'
novizi fra
2
1
n .
458,
Fr. lordanus Coppula...
condemnatus ad poenas gravio-
203; Candelaio, Introduzione, pag.
e.
luglio del
Vedi
"
Questo padre cantore venne da me confuso altrove
la
1
569
pag.
gli
fu rimessa la
174.
col
XXXVII,
pena {Monasteri soppressi,
Nolano: n.
voi.
I.
582,
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
205
divenuto baccelliere e maestro, priore e definitore ne' Cagenerali
provinciali e
pitoli
e d' avere
',
favore in alto da fare pubblicare potenti suoi
i
un
n
me
"
protettori,
famoso...
libello
pieno
,
padre Zancaglione contro
al
Gregorio XIII,
Santaseverina e
il
villanie e biaste-
d' ingiurie,
\ Certamente non mancarono de' monaci che
con molta edificazione
ma
;
dimento de' nare da
loro
traviati
conventi
propri
severa osservanza degli obblighi
Nel
convento,
Vergini per
dell'Ordine
principiato
degni, che
generale
il
3
"
Santa Maria
riunirono
si
dei
superiori napolitani
n
padri più
i
destinò alla riforma
Per un po'
.
domenicana.
intitolato a
583
Sisto Fabri
fra
della regolare osservanza
1
più
la
nel borgo
fabbricare
4 agosto del 1578 e
della Sanità, dall'ottobre del
d' origine,
regola
della
a
deliberazione presa da'
la il
stabilirono di ripristi-
confratelli,
fuori de'
soli,
da confidare nel ravve-
era
e'
vissero
quando con gran dolore
questi,
non
verificarono che oramai
tanto
incontrato
tempo
di
Ri-
la
forma non ebbe che un solo monastero e alcune diecine di
Somma,
di
stanca
da più
dissordini che prelati
n
1
Dopo
,
n ;
erano
l'ottobre dei le
a far
giunti
e sapendo
laddove ottenne
"
per
38
J *
cap.
993.
e.
287
SANTORO.
,
voi.
esperienzia
1602 (Monasteri
li
frati
e
X,
frati la
580
e
220
pagg.
nel
1
verun
pro-
463, non numerato);
589:
e 268;
né anco per
che
"
soppressi, voi. 1
ma
divozione
Monumenta
or-
Monasteri soppressi,
.
Autobiografia, pag. 59.
Monasteri soppressi, IbicL,
insuff libili
continuo
di
perdere
"
suddette dignità nel
dinis Praeclicatorum historica, toni. voi.
davano
anni
l'università
ed
scandali
non conveniente non solo a
"
n
a banditi
avenire
Se non che
.
manifesti
domenicani; considerando che questi abbandonatisi
a una vita
l'
n
de'
4
1587
sacerdoti, trentanove nel
1029,
XV1I1, pag. 61;
voi.
582,
e.
1
05
v
FRA GIULIANO DE voi.
993.
e.
254
r
.
;
voi.
993,
e.
305,.
FIORE, Cronaca
della Sanità,
206
fitto
era stato
ed
esser offesi
1590
luglio del
mentre
",
per
suo monastero di S. Domenico, eretto "
colò IV, fosse
"
chiassi
sedare
del dicembre del
1
"
ottenere che
e
il
292
1
questioni,
le
Erasmo da
lettore fra
il
588
mandato
era stato
discordie
le
Tramonti
che
2
reverendissimo maestro
il
,
Maria Beccaria
lito
dell'
ebbe poi a
scrivere
che
abbraccino
tanti
padri reformati
mancanza
d'
rovinare
incominciato edificio
1*
Somma
di
uomini non
senza
;
"
Parve convenevole "
furono
doi
Ordine
mati, che vi fosse torità,
"
:
non laudo
Io
e sarà un
1
",
Ibid., voi.
8
Ibid.,
4
voi. &
fuorché
Monasteri soppressi,
2
agosto del Ibid.,
993, Ibid.,
anno del
"
il
"
3
Tuttavia, anche
.
993,
voi.
voi.
e.
"
il
voi.
il
Giovan4
1591
.
15 giugno di quell' anno, appena abitazione
all'
avere
li
,
confirmare e assolvere
993,
314
ce.
r
-
315
r
;
"
con
provinciali
Lettera a fra
311
r
voi.
Rifor-
de'
1'
tutta
au-
sopra le loro li
priori
688,
e.
D
"
;
147
r
.
Ambrogio Pasqua, da Bosco,
r
;
voi.
del
14
.
1029, Cronaca della Sanità, pag. 62;
343
voi.
finisse
palazzo
il
di
1023, non numerato, Lettera "commissionale" del 13 dicembre.
1591,
e.
pontificato
alcun sopra intendente...
quale sogliono
la
Province
"
Ippo-
fra
Domenico
conventi deputati
i
convento
Angelo da
conventi, quali per
Riforma prima che
alla
i
e parmi basti S.
Spirito
S.
decimo
XXII, passò
ni
e
governare,
potranno
si
pigliare
il
'.
metà
a
in quel
quest'altro monastero napolitano, costruito presso reale durante
"
1591, accondiscendendo alle sup-
nel
pliche del Bottiglieri, i
il
Nic-
sotto
dal commissario apostolico priore provinciale fra
Faenza
22
il
abitato quanto prima da padri reformati
non potè
Perché
votò
",
utroque, l'abate
in
trattare
a loro
gran pericolo
causa
detta
procura a un dottore
Bottiglieri,
querele "
corso
era
si
per
ingiuriati
la
Gian Leonardo
molte e molte
"
dalle
tratto
superiori in Napoli di
VI
Capitolo
688,
1029, Op.
e.
cit.,
147
r
.
pag. 61.
voi.
888,
e.
236
r
;
Eterodossia a Napoli e processo di G.
essendo
quale,
stato
cominciato e curato
1586 e
2
n
benefìzio e decoro
n
istituissero
il
comune
per
3
ma
;
gravezze e i
le
nel
1
servanza regolare in
"
Regno \
tutt'
luochi
i
Domenico da
generali
da'
sorretta
Monasteri soppressi,
progresso dell' os-
II
oggi,
del
Regno;
Napoli, Domenicani alla Sanità,
religioni in
il
e
più
fu eretta
tardi,
questa bella fabbrica
inizio di
della chiesa di
serie, 3
voi.
Nel
primi
ne'
e.
66
anni del
299
ce. 4
altre,
fascic.
I,
,
r
431
questa
communi
v
432
e
r
"
:
311
ho voluto e
farle
":
che Ibid.
voi.
1029, Op.
Ibid.,
voi.
993, Lettera
Studio
...
debba, ,
cit., al
—
La
chiesa che
secolo seguente, su il
fastoso spettacolo
del convento
Napoli nobilissima, nuova
:
",
il
Monasteri soppressi,
noviziato, voi.
993,
Zancaglione ebbe,
tra le
.
r
voi.
Michele Bonelli del 9 novembre del Ibid.,
in
il
provinciale
che V. P. cerca
Intendo
sapere...
censure...
lo
troppe cose,
ingerirsi in
lettera
,
.
r
vicariati del-
e
beneficio et decore
utilitate,
1591
gravezze a cotesti Padri reformati,
*
il
1591,
1920, pagg. 9-12.
gennaio
I,
biblioteca e nel
la
Volendo
precetto
,
da
1036-, Riforma
G. CEC1, La fondazione
Santa Maria della Sanità,
1586, "prò
1587
nel
6
"
che
15 giugno del
fascic.
disegno del domenicano fra Giuseppe Nuvolo. Descrive I*
;
Lettera che
della Sanila,
Pasqua da Genova
al
non
,
690, non numerato, Fondazioni de conventi
voi.
ammira
per
5
arrestò
si
Ministri regii
Ordine
dell'
l'ordine di Predicatori della Provincia
si
le
e 62.
2 Ibid.,
delle
n
altri
Cronaca
1029,
voi.
reverendissimo Beccaria diresse pagg. 61
impedire
potuto
suddetti non
"
sodisfazione del Signor Viceré ed
1
tra
vantaggio,
opera del Pasqua era non tanto seguita con gran
l'
quanto
mo-
vessazioni con cui mostravano la loro ostilità
della provincia del
prelati
perché
592 aveva anche
.
una biblio-
noviziato,
teca e alcune letture sotto la reggenza di fra
Nocera
1
aveva
solo
della chiesa e del
in questo,
s'
,
non
non solo aveva avuto concesso,
;
1591, che
il
priore,
costruzione
la
nastero della Sanità il
primo
il
207
Ambrogio Pasqua
e nessuno fu giudicato più adatto di fra Il
Bruno
pag.
d* imporre
nove
tasse e
e perch'ella non ha facultà di farlo... vista
1023,
la
presente, rivocare
non
numerato,
,
qualunque
Lettera
di
fra
1592. 62.
Pasqua del 2 dicembre del 1591,
C
343 f
.
208
porporati
molta
di
IX
Innocenzo
Cardinale
alessandrino
provinciale del
Regno
1
"
di
1592
nel
stare in cervello,
non
da
2
lui
che
frati
"
li
restituiti
"
;
,
una
e in
monasteri donati
i
penitenziati dal
stati
piacere
[perché]
,
Riforma,
alla
e
loro
d* esser
oltre
Vicario del Generale e rabuffati da
e mandati a' piedi [d' Innocenzo] per chiarirsi della santa
lui
sua,
mano da
S.
se
ha mandati dinanzi con male parole
" 3
gli
hanno avuta
un' altra
Della riforma della congregazione
"
tore
"
che
lo
Pasqua
il
4 ;
5
"
,
giorno di quaresima del
Nato
1
fino
al
,
quale
la
Sanità fu au-
pio e laudabil de-
"
24
di febbraio,
allorché
594,
gravissimo che
li
"
primo
sopravvenne un
levò la favella, ed in poche
li
Alessandria, a venticinque
anni
porpora dallo zio materno Michele Ghislieri, fu uno de'
mem-
nella diocesi di
insignito della
potenti
più
della
conobbero, sempre acceso del
desconcerto
B. .
e rimase,, per ripetere le parole di coloro
siderio di tirarla inanti
bri
",
fussero
"
mente
1
non voleva
dell'anno innanzi riferiva
lettera
Roma...
a
venuti
prepotente
il
se
far
il
da ogni ubbidienza
sciogliesse la congregazione della Sanità
verso di
comunemente
chiamato
ammoniva
,
medesimi, da
pontefici
da Clemente Vili. Fra Miche-
provvedimenti
pigliasse
ch'egli
autorità e da'
ispecie e
in
vescovo di Albano,
Bonelli,
le
VI
Capitolo
Clemente Vili.
del
Sacro
Tortona presso
Collegio dal
pontificato di
protettore dell'Ordine domenicano, riuscì assai
Pio
V
a quello
divenuto dopo
Intrigante e insofferente per natura,
molesto
al
di
1580
il
Fabri e anche
al
Beccaria, tanto che questi ebbe a dire di essersi sentito veramente generale
marzo del 1598, dopo
dal
la
morte del
maitres généraux des Prècheurs, 2
Lettera
cit.
del
9 novembre
3
Lettera
cit.
del
2 dicembre del
4 e.
Monasteri soppressi,
65 >
v
Bonelli:
MORTIER,
pag. 653;
tom. VI,
Histoire
des
pag. 44.
1592.
del
1591.
1036 2
,
Riforma
delle
religioni in
Napoli,
.
Ibid.,
e 287
fascic.
V,
tom.
r
.
voi.
993, Lettera del Cardinale alessandrino del 21 gennaio 1594,
Eterodossia a Napoli e processo di G.
ore passò de questa vita quelli
ne'
Messo
.
su da
[al
monasteri da'
Pasqua] che ciò avesse
opposero
come
fautori "
sostituiti
una più
d'
mondo diede
il
per sdegno
fatto
"
se non
"
fusse stato vero spirito del signor Iddio che V avesse
anni
da
sia
Sanità e
priore della
n
vicario del maestro generale
con quella bontà e
,
Marco Maffeo da Marcianise,
fra
da
sia
cammino da
il
4
a quanti furono suoi coadiutori e aderenti
padre
Spirito,
costumi e dottrina, con
con cui mostrò
"
S.
di
tanti
con quella pietà e religione,
con quei
vita,
queir esempio e zelo
mosso
non averia perseverato
a procurare detta riforma, egli ",
ma,
~ ;
equanimi, che,
giudici più
d' allora
fin
che,
1595, erano per essere
nel
vecchi e ricchi
209
frati
osservanza della regola domenicana,
stretta titolo
Domenico
S.
di
loro
l
"
Bruno
battere
primi tra
,
tutti
il
non pic-
lettore di
cola riputazione nello Studio formale di Bologna e spentosi
1616
il
Napoli
a
Nola, che con
Regno non
l'
venne a capo
fu
1
Monasteri soppressi,
*
Ibid.,
65
Ìbidem;
v
*
del 5
Ibid.,
Ibid.,
gli
di
S.
del
312
vt
non
1029, Op.
1571
cit.,
Ibid.,
voi.
Spampanato.
v
e
344
v
oramai
cit.,
71
e.
r
Napoli
a
suo scopo;
al
.
XXI,
pagg. 61
.
Lettera del
fra
Un
pag. 62.
Studio
Cardinale
alessandrino
attestato di
(Ibid.,
1029, Op.
voi.
voi.
993,
581,
pag.
289
e.
22
e.
15 martii
cit.,
ammirazione
gli
bolognese fra Giorgio da Vercelli, fra
Geronimo da Bologna
\Ibid.,
conventu S. Mariae Sanitatis 6
Op.
1036-,
numerato,
dello
ufficiali
Domenico
modo, non
589.
1
Geronimo da Fano,
30 gennaio
286
1023,
voi.
voi.
fascic.
rispondeva
1029, Cronaca della Sanità, capp. XVIll e
voi.
2 giugno del
rilasciarono
provinciale del
il
In ogni
".
.
74; voi. 993, ce.
e
"
n
Pasqua ad accorgersi che
il
ordine domenicano non
e.
Felice da
e fra
,
che
s'intricasse con la riforma
può negare che
si
5
santità
aiuto del cardinale Cinzio Aldobrandini e
I"
Clemente Vili
di
odor di
in
76.
—
).
r
di
v )
1616
e fra
in
Felice da Colorno,
Nel lui
si
Catalogo de' scrisse:
"
Obiit
opinione sanctitatis
Vedi pag.
".
111. 1
il
figli
4.
in
210
giacché in questa
Fonseca,
il
fecero con
1562,
il
Quinziani,
Uno puro
fra
"
di
intelletto
con cui
ma
",
stava sempre
"
di forte
sollevato alla 2
"
divine
cose
della verità e delle
contemplazione
.
prima metà del
della
magro
debole e
corpo
",
"
Malvicino,
il
eresie
le
Europa
de' rari uomini d'
Cinquecento, "
prediche
le
Pavesi e
il
fomentava co' continui scandali
"
e
al
combatteva più, come per un
non
Bagnoli, e co' poteri di commissari del Santo
Ambrogio da Uffizio
città
1542
ventennio, dal
ma
VI
Capitolo
,
Gio-
per certi suoi dialoghi eterodossi
vanni Valdes di Cuenca,
denunziato in Ispagna da Baldassarre Castiglione a Clemen-
VII e a
te
Carlo
V, venuto
Napoli, dove passò della sua vita,
Cappuccini
tra
caldeggiò idee
Pietro
lare agostiniano
quello di S. Pietro ad
Lorenzo
S.
tanino, fra
l'
apostata
sazioni
poeta e medico imolese
partecipando più o
nio, 1
il
536
ordine
scuola
Terra di
di parecchi luoghi della
in poi
il
su'
pulpiti
canonico rego-
da Firenze su
Giovanni Buzio da Mon-
fra
"
Siena e
dei
generale
Il
.
Vermiglio
dell'
siciliano
ultimi anni
gli
3
dalla cattedra del monastero
Aram,
Lorenzo Romano nella
1541
Duomo
Martire
conventuale
il
il
Ochino da
Bernardino
fra
principalmente a
Italia,
novatrici
Giovanni Maggiore e del
di S.
di
in
1533 e
il
meno
sant'
di
Lavoro,
Marco
alle opinioni
Agostino
gentiluomini
a
fatta
con
"
le
conver-
Antonio
Flami-
valdesiane, dal
promossero quell' importante movimento religioso
che richiamò a Napoli Pietro Carnesecchi, Giacomo Bonfadio, Vittorio Soranzo, Lattanzio Ragnoni e tanti altri, e a cui aderirono migliaia di regnicoli, che erano 1
224
AMABILE, e
//
Santo Officio
in
Napoli,
I,
pagg.
195,
fior
delle
196, 223,
243.
2 Lettere volgari di diversi nobilissimi
Iacopo Bonfadio 3
voi.
il
a!
Carnesecchi,
Amabile, Op.
cu.,
voi.
e. cit.,
uomini, Vinegia, P. Manuzio,
28. pag.
123.
1
558,
Bruno
Eterodossia a 'Napoli e processo di G.
dame, de' e
lettere
l
arti
Contro costoro
.
diocesi napolitana che
per vicario
sceltosi
"
nemmeno
Campagna "
tere
contro
n
",
il
in
III
armò
"
si
mando
essere ucciso per la fede
Nel
1
n
anno
sul
stette
del
1
552
il
"
559, d' essersi
e forze
ma
;
n
n
n
"
di
n
potè,
dopo
lui,
Pio
V
sivi".
inquisitori
e di Gregorio XIII,
Perché
che per
alle
istruirli
vicario
il
di
tre
venti ore circa,
pitati
il
1
AMABILE. lbid.,
pag.
//
Campagna
dal
Napoli,
n
ma-
"
ani-
Santoro,
romana dei di
ne'
succesin guisa
563 ebbe bisogno marzo
del
1
564,
voi.
I,
un letterato
129-160.
pagg.
215.
Autobiografia,
4
Amabile, Op. dt., voi. cit., pag. 215. giudizio del SANTASEVERINA, Op. È
6
SANTORO,
pag.
II.
il
romana
mi-
estei la
crebbe
Gargano e
3
Società
che
Mercato furono deca-
piazza del
in
1
4
il
;
Bernardino
Santo Officio
di fede
un
agosto
pontificati
in questi e
altro
suddelegati
nella
Gian
e bruciati
«
1'
numero de' processi
il
dell' assistenza
V uno ne'
generali,
d'
prendere
quali ebbero molta parte nella Congregazione
commissari e
all'
ed
Rebiba e
il
bra-
stesso,
lui
555
1
Pertanto
.
morte di
la
come s'accertarono
",
5
n
meno
in
aver abbattuta n
per tutte
anzi
,
Luigi
ogni po-
.
vide
maggio del
crudele da' suoi paesi
si
ledetta setta
illuso
cattolica
4
"
e anche
";
di
e
3
n
Carafa d' avere
città
la
soglio pontificio dal
nata peste
mo
rallegrava
si
quasi purgata
vita,
e severo,
monsignor
sotto
Santoro
"
parenti
suoi
a'
medesimi, non curando che questi
i
di
fin
fu tanto diligente
strade cercassero d' offenderlo e ammazzarlo
le
i
Rossano
di
possesso dell* arci-
in
luogotenente
per
servir
1551
diede Paolo
gli
Gian Pietro Ca-
cardinale
il
Rebiba,
il
che non perdonò prima di
1
cavalieri, degli ecclesiastici, de' cultori di scienze,
entrato nel settembre del
rafa,
21
Eresie di
Napoli
di Storia patria,
e
voi.
cit.,
pag.
Terra di Lavoro, HI
(a.
II. in
Archivio
1880), pag. 469.
della
212
Campania, Gian
della 1
567
si
Francesco
appresso,
e
regnicoli;
e
da tanta
non
severità
mania, e se non pochi di
a
fizio
con
salvarsi
in patria o
Flaminio,
il
tra
;
il
1
564 e
la
quelli
andarono a riempire
Roma
persecuzioni,
le
Svizzera e
arrestati e
prigioni
le
Ger-
nella
poterono o non
che non
vennero
fuga,
tumulti popolari
i
frenarono
se de' valentuomini esularono nella
vollero
Alois
d'
pronunziarono una trentina di gravi sentenze con-
tro napoletani
concitati
splendore, secondo
ornamento e
di Caserta,
il
VI
Capitolo
carcerati
del Santo Uf-
.
Si dovrebbe avere una notizia precisa delle idee religiose
Monteoliveto che
esistesse
il
Purgatorio,
;
che non
essendo l'astinenza dal peccato
non
pregare Cristo,
venisse
libero arbitrio concernesse
confessare
stasse
luterani,
gevano
egli ricordò la
Maria e lui
"
il
divinità
sacramento
diabolici settari ",
genere
il
che con-
Vergine e il
santi;
i
bene
;
tutti
che
il
che bavi
fosse
Oltre a questi che ebbe per
.
anabattisti
e disse di
che non
;
miglior digiuno;
Dio; che per
2
quale,
papa non avesse
occorresse digiunare,
male e non
il
peccati a
i
predestinazione ab eterno
la
la
il
frate di Il
Gesù aveva purgato
se
sangue
col proprio
il
capo della Chiesa
legittimo
autorità di vero e
umano
Lorenzo Tizzano.
rivelò che alcuni credevano che
in fatti, l'
secolarizzò,
si
d'un
confessione
dall'ampia
professate a Napoli
coloro
Gesù, l'immacolata dell'altare
3 ;
che respin-
concezione di
e quelli, chiamati
che aspettavano ancora
la
da
redenzione
umana, riconoscevano solo un maggiore spirito profetico in giudicavano Cristo, negavano l' immortalità dell' anima e
1
AMABILE,
287, 294
//
Santo Officio
e segg., 305,.
2
Ibid.,
•
Ibidem.
pag.
159.
317
in
Napoli,
e segg.
.
voi.
I,
pagg. 267,
134 e 268,
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
false
confessione del Tizzano
con quella
del
racconto è
Basalù
Giulio
legista
che
tutt' altro
concorda
in parecchi
nondimeno,
;
perché
scevro d' errori,
colsero e riferirono quante voci in riguardo di ciò
Se
per Napoli \
Lutero.
Regno non
nel
3
e Ariani
battisti
non
,
Cristo
Valdes propugnò, senza escludere
Il
Ochino,
1' ;
conseguenze;
le
mercé
Vermiglio e
il
n
altri
attesta
Italia,
ma
" ;
degno
il
quentare
n
ordinarie idolatrie
loro
rac-
correvano
le
opere buone,
finché rimase
loro,
ben informato
e
storico evangelico "
più innanzi nella
né aveva intanto lasciato di
",
gli
altri alle
come
n
messe e
frealle
\
L' eresia per eccellenza del secolo decimosesto fu testa,
Ana-
molti
da qualche abuso o su-
nessuno di
tempii e ritrovarsi con
i
il
essi
fede ne' menti di
la
Niccolò Balbani, nessuno era proceduto conoscenza della verità
.
punti
Flaminio ne dedussero
il
ritirarono
si
perstizione del passato in
mancavano
l
furono veri e propri seguaci del
vi
principio della giustificazione
il
1
sacre scritture per alcune contradizioni trovatevi
le
La
2 3
la
Pro-
quella che, uscita dagli stessi studi ecclesiastici
e da profondi lavori teologici, respingendo piena di zelo e
l'
non pochi de' principali dommi della fede, mosse
collera
di
attacco più ardito che
Chiesa romana, e dalle Alpi.
là
da e
essa,
negando
pure,
amando invece
dalla
al
AMABILE, Ibid.,
pagg.
:i
Ibid.,
pag.
4
Ibid.,
pagg.
//
n
;
Santo Officio
e,
in
contro
la
confessione di
senza dubbio derivarono espresso di essere luterani
spirituali
dacché
papale
potere
-
modo
in
dirsi
parte del torto
tomessi
1
di
tentato
stato
d' un' altra
che
Valdesiani,
I
mai
fosse
fondamento
fu
",
non
erano in tutto
continuarono a vivere
anche
Napoli,
essendo propensi
voi.
I,
pag.
sotalle
160.
161-164. 162. 126,
Lo
scrive
131,
il
135,
Balbani.
161,
162,
167, 168,
186.
187 e
193.
214
VI
Capitolo
spiegazioni naturali, accolsero per verità inoppugnabili e da
doversi credere
un indirizzo
elevò
dovunque
addicesse nella peni-
si
sviluppo dell'umanismo e della rinascenza,
lo
opposizione
un' importante
a
che
solo
il
solennemente
posti e
movimento diedero pertanto
loro
progresso delle idee, sorto e procedendo di
il
con
pari passo si
Al
filosofico,
in cui
sola,
fermamente
principii
i
dalla Chiesa.
stabiliti
che quasi
religiosa
fu per lo più letteraria fino al Concilio di Trento,
scientifica poi.
Questa Dove,
tempo a
quella anche per
prevalse a
prima metà del
nella
in fatti,
Napoli.
cinquecento fiorirono
Agostino Nifo, Scipione Capece e Simone Porzio giore" interpetre,
messo da Pietro Bembo
tutto
si
" il
formasse 2
1' ;
" 3 ,
fu in
ultimo, in fine, che parve a
"
d' ogni cosa
la
scritti "
meravigliosi
cagione
"
4 ,
"
più
il
Pomponazzi, soprannominato per 1
Fiorentino,
2
II
BEMBO,
in
Studi e
una
eiusmodi, ut magnopere
hominum aetatem quidem
pluris
//
"
apud me
"
:
ma
Napoli
di
pag.
et
NlCODEMO,
:
Toppi, virtù,
satirici,
redoleat...
" ;
perfectius,
di Pietro "
il
Pe-
:
est
enim
e anche in ut
una
ne Lucretius
Addizioni copiose alla Biblio-
pag. 226.
Dialoghi, a cura di Cesare
Le Monnier, 1858-1859,
Capitoli giocosi e
"
elegantiam, tum antiquorum
et
hoc genere
sit "
non che
sane libentissime
legi
perpolitam in
continuatore
150.
Lucretii stylum
legi
e che realmente
ardito
piccola statura
la
Poèma...
Nihii
Porzio ovvero delle
renze, Felice 4
:
cum
cultam
illam
MANUZIO
ritratti,
lettera
napoletana del
teca 3
il
come
Torquato Tasso
non solo
delle dottrine di Alessandro di Afrodisia,
lettera
rerum,
principiis
e al Tansillo lo spirito più acuto della sua età
nel ricercare "
al
creatore e animatore
principio
dall'aria,
migliore e più famoso filosofo
d'Italia
De
libri
l'altro
;
poeta, ritornando ad Anassimene, cantava
il
universale
l
Manuzio
da Paolo
pari e
Lucrezio pe' due
di sopra di
ne' quali
alla
mag-
il
:
uno, del razionalismo averroistico
l'
voi.
Ili,
cap. VII, pag.
pag. 473.
Ili,
Guasti,
Fi-
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
retto
n
quale aveva
il
,
vincoli della fede e
tuoso e più
quand'
iniziato
affrancata dai
filosofia
avviamento più
un
convinto che
ragionevolmente
accompagnata da
ella e
una
"
recar
perché
animo non
perversità d'
[essa]
forsi
che
tutto
quel che
medesima
la
comunemente
sapesse
si
credessero di
cagione fu
o,
Capece ne
signor Scipion
la
per
Il
Nifo
viveva ancora nel
1553 e
il
27
nel
seguace anco n
senza molestie avevano metafisica,
per
letto,
dal
;
Studi
e
pag.
ritratti,
FOLENGO,
nel
et
Ateneo
nell'
84. Le lezioni
del
et
inultis
storici su la
1868,
Pomponazzi 1911,
voi.
studiare
voi.
Pomponazzus
sono 11.
legit
Bolognam,
ergo Perettus,
et
omnes
Anstotelis magnos sotosora librazzos,
I,
271,275, 70
Peretti.
carmina Merlinus secum macaronica pensat. Dialoghi,
part.
II,
e
pag.
45.
il
scuola bolognese
pagg.
versu prosaque peritus, ivit
philosophastri baias sentire
Dum
napolitano, tra
:
sociis
voltat
Poi-zio;
il
chi diritto, chi filosofia e chi
Pomponazzi, Studi
Merlinus puer,
cum
Alessandro,
Capece mori verso
appresso
Baldo, Bari, Gius. Laterza,
121-123, 129-131
d'
il
qual non
il
ragione addotta dal Tasso, quanto
la
tempo che insegnarono
Pietro
oltre
e per
:
*.
il
padovana, Firenze, Successori Le Monnier,
68
v.
non tanto per
FIORENTINO,
1
e
il
1549,
agosto dell'anno
tolerati,
meglio, e tolerato
dir
è per altro virtuosissimo gentiluomo
e che,
;
creduto
corte di Salerno,
ma
solo aristotelico d' opinione,
non
trovava nel
si
poco più
che...
avesse
Aristotele
"
Studi publici
Peretto e nel Porzio,... furono negli
se
congiunta a
o
pertinacia,
delle
falsità
la
infamia,
volontà perversa di corrompere o d* infettare altrui "
at-
Nel dialogo Del piacere onesto
'.
mostrava
si
può
non
opinioni
n
pratico
Tasso
stesso
lo
"
datole inoltre
215
e
ricordate
lib.
XXII,
216
1519 e
il
in verità
545 \ Le persecuzioni
1
qualche anno dopo; e
Capece
il
1543
nel
come
che,
e del Basalti,
deposto civile
Nicola 4
dell'
Nel
.
privato
e,
tempo
veniva
stesso
maestro
di
diritto
del Règio Consiglio insieme col
molto dopo
accademia
cadde
,
ricoverò presso
si
de Rainaldis,
Iacopo
e non
;
3
parenti
membro cospicuo
e
Capece rito
suoi
2
Toledo
di
a vita,
esiliato
uffici,
del Tizzano
costituti
compromesso
don Pietro
di
che cominciarono,
tosto
maggiormente
in disgrazia
Sanseverino
religiose imperversarono
si
apprende da'
si
era
si
degli onori e degli i
VI
Capitolo
de'
un
inquisiti
Sereni
oratore
,
beneme-
socio e
fino
al
564
1
insegnante di medicina nello Studio, Gian Francesco Bran-
caleone
5
medico
di S.
6
go
e
,
medesimo
non che
Studio,
dello
Domenico Maggiore, Gian Bernardino Lon-
Sono
.
decano
il
dunque
o quattro
tre
leggono ne* processi di fede rant anni; pochi
in
"
degno
singoiar fatto e
lettori
i
perché,
verità,
spiega
da più
di nota, e
nomi
cui
i
non meno
in
istruiti
si
qua-
di
Fiorentino,
il
scrittori avvertito,
e stato questo, che a Napoli le innovazioni scientifiche sono 1
II
primo
vi
254,
voi.
264
e.
certamente nel
lesse
1519;
minciare forse dal r
27 gennaro '32";
"addi'
CANNAVALE,
FIORENTINO, P. Pomponazzi, 2
AMABILE,
3
Ibid.,
pag.
4
Ibid.,
pag.
5
AMABILE,
pag. 95; e
la
«
dalla
194,
n.
536
327
cassa di S.
r
,
548
v
e
Op.
Napoli,
voi.
64
pagg. 63, 58,
c/7.,
pagg.
ritratti,
85
",
e 65;
e 91-95.
160 e 163.
pagg.
I,
Napoli, pagg. 304
in
nuova
serie,
CANNAVALE,
;
Domenico
quattro
591
v
.
del
a.
CROCE,
V, 31
Op.
cit.,
e, in nota,
in
307. Vedi
Archivio storico per
maggio 1920, pag. 373. pagg. 66-80. Gli sono pagati
ducati nel settembre del
seguente, tre nel gennaio del
terze della sua provvisione:
le
tesoreria,
1.
Santo Officio
//
quattro nell' agosto dell' anno
per
in
L'accademia de' Sereni
Ibid., pag.
secondo, a co-
193.
province napoletane,
le
il
1545: Cedola di
al
pag. 2\5; Studi e
Santo Officio
//
1532;
e nel
1530
255, non numerato, "addi' ultimo d'ottobre '31
voi.
;
1531
l'ultimo, dal
Monasteri soppressi,
voi.
I
567 457,
1565, e del ce.
altri 1
568
512
v
,
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
da ingegni
tentate
state
in privati
solitari
spontaneamente
o
questa fosse stata fondata con auspicii dello spirito ghibellino che animava
Dal
1
548
al
1
596
go \ che a volte ebbe
de
per
laicali, sotto
supplenti e
filosofia
frattempo insegnarono metafisica, oltre
all'Aquario e
un progresso, nella
Mario
della
storia
Studi
Telesio,
8
storici
accecati più che
:
creato
conda natura, non seguirono punto
Bernardino
uno scadimento, non
cultura
scuola
la
in
/'
Natura,
della
idea
una se-
essi
de' predeces-
le vestigia
su
Car-
al
Cola Aniello Pacca
,
quali segnano
I
.
avendo
dall' autorità,
1
.
e in quel
;
Manualdo,
al
4
Pontecorvo
al
Giacomo Marotta
mai
l
"
Lon-
il
coadiutori
nimo Provenzale e Francesco Antonio Vivolo
e
influsso
l'
Francesco Storella, Giliberto Valenziano, Gero-
Curtis,
dines,
raccolti
secondo Federico
il
Studio insegnò
nello
1
contuttoché
piuttostoché nella Università,
ritrovi
2 7
voi.
II,
pag. 20.
Notamento de'
2
4
ce.
V
5
,
V
CANNAVALE, il
doppio 3
nel
De
II
1587
Op.
i
1564 ad
due
in
Pagg.
5
L'uno, nel
Op. 6 agli
il
Vivolo
Op.
74
di
92
v
Storella
lo
e
I08
,
pagg.
cit.,
V
a.
1
...
1
582, 07
;
r
trecento ducati;
1574 e
nel
1578
,
1
13
,
I
,
74,
18
v
79
120
,
v
1575;
nel
il
1580, e dal
al
1594: Notamento de'
nel
r
71, 72, 73,
1579, nel
lettori
ecc..
memorie
raccolse
una giunta
nella sua
8
ce.
1564 risedeva
Provenzale dal
il
1593
nel
ce.
1577, nel
pagg.
studiosi
1574;
al
successivi;
,
lettori
141
v
,
ab
ecc.;
e 80.
notizie alla
ab a.
1580
1564
tranne
patrie,
1585
nel
dall'
Storia
il
;
134;
e.
l'altro,
dal
1592
CANNAVALE,
Pacca, che per altro è noto
perché volgarizzò
la
Cronaca
di
Collenuccio.
Napoli, F. Giannini.
Mori
il
1
5
soltanto
Lupo Pro-
Archivio della Zecca e da' protocolli
del
vecchia casa del vico de* Zurli:
Vicaria Vecchia,
e
ecc.,
79-81.
Tutti oggi dimenticati,
tospata,
fece
1572
anni
Notamento de'
cit.,
1564 ad
a.
1590,
a.
11-112.
*
poi:
ab
Studio,
1583 ad
a.
pagg. 66-80. Nel
di.,
1582,
a.
CANNAVALE, I
ab
;
596.
1589;
al
v
Curt.s dal
Valenziano,
a.
1
del gen.le
lettori
180
...
notarili,
giugno del
I
587
BARTOLOMEO CaPASSO, La
1889, pag. 76.
.
218
VI
Capitolo
eh' erano stati
sori
presentare
dell' Università
genuino averroismo,
il
"
antichi,
testi
decoro
il
napolitana, di
che non solo avevano mirato, ed erano
quelli
a svestir
e variopinto ond' era
dato un forte "
rilevato
1*
ricoperto
l'importanza del senso
scimenti delle cose
Non
1
"
_.
disadorno
ma avevano anche
",
esame de'
all'
fenomeni
per
ri-
raffronto dei
il
aristotelismo dell' abito
stato
impulso
mercé
o,
a
riusciti,
naturali e
na-
chiarir gli arcani
maraviglia che
desta perciò
proprio da' pubblici lettori d' allora o da qualche discepolo
come
di essi,
accanita
contro
promossa
Marta, fosse
il
vennero
che
ardimenti
gli
quecento
Era dono
.
Gian
tra
della Porta
Battista
cose,
le
svariate maniere,
ideò
ottici,
i
"
quattro
libri
di
portentose
1
558
3
Questo
.
fortuna di
la
1
FIORENTINO, B.
2
"
Optime
in
hoc
Telesio,
arguit
voi.
I,
Dominici, meus praeceptor
arabe
4
I.
B.
PORTAE
quod... tanto
omnium
linguas translatum,
ritratti,
Magiae
1644, Praefatio
Pressii,
e
:
"
En,
la
pagg.
naturalis
\
pag.
ritratti,
150.
meus
"
:
cosi
il
pag. 97.
240
libri
e
nempe,
alacritate
gallicani,
24
XX,
1
Sumptibus
Hanoviae,
Magiae opus exceptum
hispanicam
que locis saepenumero typis mandatum, per multorum verit...
non ap-
,
Hieronymus de Pontecorvo
lectores candidi,
plausu et animi
italicam
in
dello Studio e dettò una difesa dello Staginta
che insorse a nome
FIORENTINO, Studi
Studi e
pag. 92;
4
"
theologia et dominus
in
Propugnaculum, pag. 40. Vedi poi 3
mano
parecchie edizioni e di
magister
reverend.
li
quan-
lavoro,
volasse di bocca in bocca e passasse di
traduzioni italiane, francesi, spagnole e
MARTA
molte e
di
e su' fenomeni
o magia naturale; e
filosofia
il
e,
e antipatia che interce-
processi dell'alchimia
su'
mano, avendo avuto
S.
quindicenne
appena
operazioni
sulle
pubblicava a ventitré anni,
tunque
del cin-
2
riflettendo su' rapporti di simpatia
nel
manifestandosi
del recinto dello Studio nella seconda metà
fuori
ord.
l'opposizione più
et
fere est,
I.
absolutum ut
in
:
plures
arabicam, nsdem-
manus
et
ora
volita-
pagò
tuttavia
compiutamente n
a'
autore;
piacendo a
aspettare a lungo
naturae
2
e scoperte
oltre
Tutto ciò
.
1
avrebbe però
fece
luce un opuscolo
chiamarli,
e
teatro
Ma-
Magnolia
i
non
Villae,
alle
anch' essi per invenzioni
diede
gli
mediografo non meno che
Li
.
venti libri della
i
amava
al
"
alla
589
pregevoli
scientifici,
trattati
diede
piuttosto
appresso,
e
;
563
1
soltanto nel
come
gia naturale o,
pochi
fermarsi per allora
di
tempo
Dio, a suo nel
:
ma
stenografia,
di
ma
preludi de' tanti sublimi arcani che
semplici
esposti,
era pre-
s'
quistioni e di svolgere
nelle
diversi soggetti,
i
che non
quale avverti
il
bene a fondo
entrare
di
fisso
l'
219
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
nome
il
d' insigne
com-
di felice
filosofo,
medico
fisico,
e naturalista.
Nel
mentre
che
Della Porta,
il
viaggiando,
visitando
musei, frugando biblioteche, senza schivare spese, disagi e fatiche
attendeva a raccogliere materiali per
,
naturale,
1'
1
libri
Finisce,
3
in
fatti,
il
inconcinne
vel
Haec enim
quarto
l
usu verissima
et
si
con queste
negotii
come
,
(Magiae
parole
"Si
difficultati
et
e ritratti,
XX,
naturalis
temporis
brevitati
secre-
et
266
pagg. 246, 258, 261, 262, :
"
Quum
bibliothecas et doctissimos
quosque
agnoscerem. Urbes
adii et
et
e 268.
Galliam
Italiani,
;
vel
si
quid haberent novi
muneribus. commutationibus, arte 4
quae longo viros,
&
figli,
quos
exem-
communicarent, non praetermissis precibus, et
industria".
G. GENTILE., Bernardino Telaio, con
Giuseppe Laterza
et
artifices
videre non contigit, crebris epistolis sollicitavi, ut reconditorum librorum plaria,
dal
".
Praefatio
comprobassent,
fin
intentatum
quid
quid novi curiosique nacti essent, ediscerem,
utiliisima
Bacone
il
Questi prese,
1558):
Cancer,
divina faverint...
libri
peragrassem,
et
.
n
dicendorum praeludia, sublimiora enim
si
FIORENTINO, Studi JAaglae naturalis
etiam conveni, ut
libro
dictum,
sunt
conscripturi sumus,
Hispaniam
"
con pro-
tentata
filosofia,
migliore de' moderni
Àpud Matthiam
IV, Neapoli,
ascribatur.
'-'
"
a definire Bernardino Telesio
remanet
tiora
riforma della
la
spero successo dal
ebbe
enciclopedia
attenzione de' dotti venne distratta da un' impresa
ardua,
assai più
n l'
1911, pag. 58.
appendice
bibliografica,
Bari,
220
1540, a
maturare
bene
tempo ad abbozzare sognava affrontare "
VI
Capitolo
genere umano
nume Dio
si
senza scampo
"
e in processo di
ma 1
"
tiranno
il
venerava oramai da secoli
e stava ad
onde
suo pensiero
il
sua opera capitale;
la
ascoltare con
accolgono
medesimo
"
egli,
,
intero
come un
e la
religione
parole d' un discepolo e interpetre di
le 2
"
1'
quasi
stupore
lo
perché bi-
che
animo
di
aborrente da
timido,
qualsiasi ambizione e del tutto libero d' avidità di gloria
non ammaestrato da nessun valentuomo pubblici
vissuto d' ordinario nella
italiani,
da cure
oppresso
litudine,
parte
stati
di calda
vinti
ammirazione
bresciano Giovanni
1
CAMPANELLA, de
2
Non
II,
ipsius
lium
seppe 5
occorreva
.
maggior
nella
dalle spesse prove
nuovo pen-
il
6
offri
,
Al Telesio
"
:
nel 1565, stando a
cosentino,
campo, Degli ingegni
veneratur,
summa
quem
68,
son.
Ibidem
:
"
cit.,
Nulli
omnium minime
pag
.
pag.
tiranno senza
Deo
a
admiratione
et
Ro1
1
1
scampo
iam saecula
tot
veluti
et,
cum
audit
De
B. TELES11
il
:
".
numinis
ipso
edoctum
cum
religione
rerum natura iuxta propria principia
Romae, Apud Antonium Bladum, 1565, Prooemium,
remisso... 4
al
interpretem,
Gentile, Op. :j
non
\ gli
essendo
timori
contentus Aristotelis doctrina,
etiam summa... et
Maggio
hominum genus universum
Dei
che
quanti approvavano
di
Poesie,
mezzo
in
sofisti
...
instar et
dubbi e
suoi
i
"
e ancor più dal pieno assenso dell' insigne aristotelico
siero,
...
1563
intorno al
sorte,
la fiducia
,
Studi
più profonda so-
moleste
assai
facilmente trovare in se stesso
Per buona
ne' rinomati
3
"
lib.
I
ripubblicato dal
102.
quod mihi
contigit evenisse
umquam
morta-
reor, ut qui
ambitiosus, et minime gloriae appetens,
animoque mgxime
".
Ibid.,
107: "Cui... neque
pag.
publicis
in
miis a praestante aliquo viro edoceri, sed
molestissimis oppresso impedimentis... •'
ìbidem
''
Ibid.,
:
"
adire et consulere visum
verentique
est...
.
Italiae
Acade-
.
confisus...
107 e 108: "Facile
revera suspicanti interdum
inclitisque
magnis plerumque solitudinibus,
n
At neque adhuc mihi
pagg.
in
igitur
".
suspicari
deceptum
Summa
diligentia
me...
,
plures
vererique potenti, et
Madium dies,
brixianum
quibus
apud
j
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
ma \
saggio
per
naturali;
De
opuscoli
mari,
aere fiunt
in
primo e
il
De
pe'
città
colorum
tipi
De
generatione e
quae
his
570 ristampare
1
dopo lunga e
Orazio Salviani,
gente elaborazione, nel
aggiunta degli
1'
Napoli \ pubblicando nella mede-
in
di
delle cose
libro
de terrae motibus, fece nel
et
da Giuseppe Cacchi sima
secondo
il
quali notevolmente modificati, con
1
221
586,
1
tutt'
nove
i
De
del
libri
dili-
rerum
natura.
E
vero quel che ebbe a sostenere Francesco Bacone, che
De
col
rerum
natura
Cosentino
il
nel distruggere che nel
5
costruire
costui distruzione è essa
;
si
mostrò
ma
è pur
una
stessa
fisica,
psicologia,
alla
Aristotile
singole
e tanto
;
che
teorie,
sostituire
alle
illum
fui,
et
quod
vel
...
Ma
audiit
et
gnatas tueretur stabiliretque, eximiis viris
communicare
vel
disserere
impulsus, nihil id facere amplius 1
Ci stava per
meno
lo
rono testimoni
dell'
dal
illa
licuit, et
sum
veritus
addottoramento
in
diritto
decretorum,
et
tom. gli
Il,
figliuolo
Prospero,
Ma
fascic.
nel
Santo
al
relazioni che, fondate principalmente sulla
a
pagg.
sott'
Amabile, Op.
pagg. 426-445-,
XVIII
Roma
due del 22 del medesimo
altri
(Fase. 257,
allontanano dal vero non
pubblicate da L.
gazioni,
come
protestanti.
SANTORO,
2
con
inediti
AMABILE
e segg.), e mette
si
di costituirsi in
veneti e toscani.
quelli
pag.
567, senza nessun riguardo
1
3 luglio del 1570 veniva giustiziato
qual dispaccio,
II
che
5
padri della
vecchiezza e gravi infermità, ebbe,
1632 Galileo, l'intimazione Uffizio
cose gravi,
le
da' primi e maggiori
desunte
acute e sincere
non lodava che
di costoro
1912, pagg. ai.,
umanista
XVI, 101
pagg. 38-40,
e
Roma
cooperativa
martire,
A.
Città di Castello,
157.
XL.
dal
editrice,
XVI
al
1904,
Paleario e la
Casa
tipogra-
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
Nolano
Il
"
del
zelantissimo
aveva trascorso n
da Campagna a Napoli dopo
ritornò "
n
quella
quanto...
Gregorio XIII, nonostante che n
conto di
anche perché nel
sione,
poco
questi avesse
Rebiba
Domenico, che
Regno
da
1
"
SANTORO.
-
Santoro, Durante
il
come
Op.
è detto, con maggiore
si
la
sua naturale propen-
La
"
Orano.
si
n
da
4
di S.
una
d'
pag
non tardò a
',
parecchie manca-
MUTINELLI.
Storia arcana ed aned-
50.
Boncompagni, che durò più del doppio
pagg.
voi.
del convento o
38.
.
del
cit.,
arricchitasi via
:
figli
spegnevano
si
28;
consegnarono
Op.
n
libraria
fu debitrice
fama
assai
lasciate
pag.
I,
cu.,
Monasteri soppressi,
*
"
che
pag.
lib.
I,
pontificato
V,
quello di Pio :
Op. CU., voi.
a
cessati
Bruno che da sacerdote
il
pregevolissime opere, di cui
dotica d'Italia,
in
mitigatasi abbastanza
decimoquinto
comprate o
dello Studio
lettori
possedere
Sotto
.
il
conte di Bucchianico Mariano Alagni,
al
e fuori acquistò
opere
via di
,
1
monastero d' origine rinvenne non
nel secolo
sede conveniente nel
n
ciò che gli potesse occorrere.
di
cosa a grandissima
altra
secondò
del proprio tempo,
Tiepolo,
il
processi di fede,
a'
n
ottimo e gran cardinale
e studente formale disponeva, libertà
morte
la
dell' Inquisizione
durezza del Santo Uffizio \
la
n
tutta intenta
non stimando, o cercando alcuna
giunta tanto,
c'informa
che,
Ghislieri,
vita
la
227
braccio
al
meno
secolare
di
di
pro-
venti
XL1X-LXVI1I.
50-73.
690. senza numerazione,
dedi-
capitolo
nel
cato a S. Domenico.
Per esempio, nell'introito dell'agosto del
•"'
Mattia de Aquario due.
maestro del utili
sono
stati
posti nella
vedi anche
Il9 rev 20 r e I25 Antonino da Camerota ,
ria »
1571
"
:
per vendita di
1
Sanità, :
Ibid..
li
libraria" ce.
le
r
:
ì.
"
E
I
00
del
(Ibid., r
1
.
pari
02
458,
voi. r
,
notabile
Confesso e declaro
I
1
r
,
Receputo dal padre
tutti
quondam bona memoria maestro Geronimo Tocco,
mo volume
alla
107
II3
e. 1
I
I
v
,
993,
ce.
431
v
e
432
r
.
che
più
Nel medesi-
.
I
altri
li
I
7
r
,
I
1
8
v
.
una dichiarazione del padre che
tutti
li
libri
ho comperati delle elemosine della Sanità per
voi.
V
soperchi
libri
i
di poi
che
farsi
la
stanno libra-
228
vano nelle
un
dire
ornamento
"
e dispersioni,
"
ventario de...
suo antecessore
il
ottenuto cui
6
il
qualunque
"
a
dignità,
Papa o almeno
del
maggiore per
3
"
4
"
"
del Generale
"
la
1
In
rivista
de'
Nella lapide
gradus,
status,
licentia
5
"
,
scriptis
in
furandi
nel
Ibid.,
"
a sborsare
cinque ducati
e non
",
meno
"
d'otto
lavorò in pretamar-
la
tanto in tanto riscattar libri
pontificato
et
vel
luglio,
voi.
e.
",
costretto,
rubati dalla
292
contiene
che
ordinis
d'
il
Romani
habita,
breve
458,
voi.
nell'ottobre e nel
459,
e.
130
r
"
occasionem
auferendi
.
:
"
ce.
Permulti
".
Nos... inclinati ad fu-
et
singulos
existentes,
cuiuscumque
...
tam
laicos
seu extrahentes ex qua-
Pontificis aut saltem
exeomunicationis
promulgamus \ acciò
"
:
optimi
.
r
conditionis
vel
"
persone
"
un muro d'essa
omnes
contra
avendo
Ghislieri,
il
quali erano
i
quoslibet libros inde auferentes
Monasteri soppressi, v
458,
voi.
sine expressa...
poenam... tulimus
264
si
nominati alcuni teologi,
conservationem
ecclesiasticos,
tolga
comminava, volen-
di
578, a
1
libri
suddetta
Librariae...
cumque causa
4
e
una lapide che vedesi ancor oggi su
dignitatis,
si
"
Monasteri soppressi,
ralis...
di
secolari,
.
''•
quam
e
5
2
turam...
avendo
,
un' espressa licenza
",
affrettò
per bibliothecas non inveniuntur
eis
2
"
tari
l'in-
far
senza
scommunica
Nel secondo anno del suo
ex
per
libraria
religiosi
mormoraro, quale
al
nel febbraio del "
si
la
nondimeno era
ciò
;
libraria
per
la
singoli
volumi
Convento
11
.
o nove scudi
come
in
"
grado, ordine o condizione fossero,
via
expedizione de
la
more
Marco,
incutere un terrore salutare, la pena della scomunica
"
dosi
sono
e
tutti
stato,
portar
di togliere e
S.
da
Ambrogio da Lapigio chiesto, e 1571 da Pio V, un breve con
fra
giugno del
proibiva
si
furti
Domenico Vita diede due
che
libri
li
Per bene custo-
.
preservarlo da
notabile e per
si
priore fra
il
l
"
biblioteche della città
altre
e dieci grana a fra Marcello
già
VI
Capitolo
Magistn Gene-
maioris latae
sententiar-
terror malefaciendi incutiatur
"
e
r
e
".
247
r
,
257
v
,
novembre del 1571.
260 rev
.
261
questo
molto atte in indici
tanti
anche
fece
",
opere
di
proibite
sempre più
accetti che mai,
scivano
mezzi più
tra'
metà del secolo che
compilare uno dei
lui
Napoli furono
quali a
I
quanto che
in
tutt'
infetti
libri
i
viceré riu-
a'
buon governo. Già
efficaci di
e
;
in sulla
bando
intimato
avendone
raccolti
Toledo aveva con un
il
presentassero
si
'.
229
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
Ambrogio Salvio da
moltissimi,
dopo una
Bagnoli,
bruciò innanzi alla porta maggiore dell' Arcive-
scovato
li
*.
n
una
In
priore
563
1
primo
fu
Duca d Alcalà
e durante
lettore
scriveva
correli-
Piacenza,
biennio seguente
novembre del 1561
13
il
il
un
a
da
Caterina a Formello
Santa
di
n
Malvicino
Valerio
fra
monastero
nel
di fra
commissionale
patente
gionario del Salvio,
che nel
predica
", "
:
il
Es-
sendo pervenuto ad nostra notizia che da Germania, Francia
ed
altre
eresia,
Regno
parte se immetteno... nel
per
quali
li
catolico vivere
libri
ad diverter del
se viene
de
infectati
santo e
recto,
e volendo in ciò providere corno conviene
;
de Sua Maestà e
al
servicio di nostro signor Dio,
e
beneficio de populi, ci ha parso deputar alcuna persona
catolica
de bona
da mirare,
vita e
de dottrina conspicua,
e riconoscere
videi
tutti
de
dottrina catolica e fundati nella autorità
vadi
pravità
tal
effecto...
ci
admettano, e
si
ed
eretica
Alcalà avvertiva
SANTORO, \MAB1LE,
3
1
il
1563;
Consilii
veneno
li
la
santa ortodoxa
excludano, e non
altri si
serpendo
peste
;
e
per
tale
n
'.
19 novembre
11
doganiere
regio
"
:
Perché
lo
stesso
conviene
al
Autobiografia, pag. 21. //
Santo Officio
Monasteri soppressi,
martii
quale abia
che
ha parso darvi de ciò special peso e carrico, e
deputarvi regio commissario...
1
salute
accioché quelli che sono de
e influiscono in questo regno,
romana ecclesia
la
libri...
li
alla
voi.
voi.
in
1692,
Napoli, e.
Il
voi. t
;
I,
1699, Conventio 28 septembris
Collaterali*
Curiae
voi.
18,
e.
27
1
r
pag.
1694,
voi.
1564. .
195.
Instrumentum 9
,
230
servicio
Sua
di
vengono de fundico
non
VI
Capitolo
Maestà regno,
fora
di questa
...
in presenzia e
Malvesino,
che
nisciuna
e
ndelissima
libri
si
sballe
padre
che
maggior
questo
in
rev.
città,
con intervento del
de
balla
recapitano
ed apra
si
Valerio
fra
quale avemo deputato speziai commissario...
el
per questo ve decimo ed ordinamo expressamente che cosi
appresso vennero anche
in
quantunque
Ora,
opere di
utilità
che
nondimeno innegabile
è
,
pubblica
per
"
e secolari vi potevano leggere solamente
religiosi
approvati
3
"
genere
ogni
affermi che nella
conservavano
si
quali lettere
.
V
Pio
di
Le
.
2
"
rinnovate
breve
Domenico
S.
libreria di
il
"
l
"
debbiate esequire e fare esequire...
lo
o,
non era nocivo
ciò che
più,
al
scritti
fede nei
alla
delle opere voltate in latino, curate e annotate
mano da Erasmo
1546
stabilimento
Basterebbe, per accertarsene, avere un po' tra
proibiti.
nell'edizione che
l'
il
Carlo Guillard,
di
purgò
Inquisizione
possiede
usci a Parigi dallo
nell'
Didaco da
1
Cornila Collateralh Curiae voi.
2
lbid., "
3
nata
272
r
che
libri
Ego
frater
"
Con
durante
eo
in
a'
la
la
collocazione
«
in fatti
sui
.
diversorum
libris
generum
satis
loco ad publicam utilitatem conservantur...
:
in
VI. E.
casus
e
perciò
librum rei
non
quanto vi
expurgatum
fidem subscripsi
Nazionale
3-8. Nella
soppressione de' monasteri,
maestri, superiori e
cum
r
Chi
maggior numero
Commentari
ne'
269
e.
Didacus de Lucilio hunc
Domenico Maggiore;
S.
18,
.
oggi
.
mandato dominorum Inquisitorum 5
non
,
Libraria seu Bibliotheca optimis
\ "
4
e.
vista
che
e
5
Napoli
prima 6
4
Lucoli
nazionale di
Epistole
mandato del-
che per
esemplare
noterà a
carte,
le
cancellature
di
fra
Biblioteca
la
ne scorrerà
quell'
si
rinvenne
mancano
libri
reddidi de
.
venne nella
che
or-
".
raccolto, libreria
di
appartennero
compagni del Nolano.
STR1DONENS1S Opus
DIVI
EUSEBll HlERONYMl
scoliis
Des. Erasmi Roterodami, tomi
I— I II
-
epislolarum
una
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
per
San
di
profeti
per
diritto
e
parte
gli
o
in
il
battesimo,
l
Girolamo
Perché
.
traverso
monogamia
della verginità, della
concernono,
che
pubblica e
confessione
la
da nascondere
freghi
erasmiani
scolii
sono
quelle
in
231
in
tutto
1'
tra
segreta,
tirati
altro,
rispetto
il
e della vedovanza, la po-
vertà nella vita ecclesiastica, la degenerazione del monacato,
di
e di
stragi
argomenti onde
bili
Chiesa,
avversione
Né
del vescovo di
Teodoro
Erasmo
cose di
per
libraria,
34
v
e ,
:;
I8
44
f
epistolarum, V
102
v
ab ipso
Operum
'
v
,
tom.
104
v
65
v
e
e
eretici
in
per levar
le
de
la
nostri
dalli
n
Ambrosio giovene
5 .
prophetas maiorcs
I
in
I,
2
ce.
V
103,; tom.
et
libri
Si senti una
minores, in psal-
69
,
Ili,
r
,
e.
25
v
I0
V
,
;
34
r
,
tom.
30 II,
7
,
r
ce.
rev I8
V
,
,
.
DKS. ERASMI Opcrum
Frobeniana, »
70
,
.
theologicis
pagg.
di fra
colla bianca,
la
A/ovum Testamentum, tomi V-1X.
in
Opus
-
17;
mano
d' altri
HlERONYMl Commenlarii
DlVl
1
terium,
e
decimo
dal
Domenico Mag-
cassa di S.
la
per fare
"
tari
questi dettò n
dagli scritti di
e
tripartita,
ripro-
tradotte
'.
1570
Nell'ottobre del
pagò un
"
che
vita
la
desumendola
della storia che chiamasi
Palladio e di
giore
e
,
Costantinopoli,
allo
Montano,
meno
Giovan Crisostomo
3
Rotterdam
di
giudicarono
si
vevoli le orazioni e le omelie di
umanista di
Girolamo
di
Gioviniano,
di
errori
gli
Origene \
di Pelagio e di
libro
V abbandono
teologi,
i
opere de' più insigni dottori della
immaginaria
1*
studio di Cicerone,
dall'
vani e disputa-
i
scorrette e infedeli interpetrazioni latine de' testi
le
Vangeli,
de'
crudeli,
delitti
appassionano
si
cui sono lasciate le
in
non nell'aborrimento
esteriore e
culto
pietà riposta nel
la
di guerre,
latinum
tom. Vili,
sermonem
Thcologica ex graecìs scriptoribus trans/usa,
Basileae,
Ex
officina
540. tom.
Ili,
Epistolas complectens, Ediz. del 1540,
1133-1145. Monasteri soppressi,
voi.
458,
e.
219
v
.
lib.
XXVIII,
,
232
VI
Capitolo
delle
ammonizioni
"
con
nanzi,
"
quale
la
del Capitolo
generale
dell'
richiamavano, quanti
si
anno
di province e di conventi e di università teologiche,
servanza della diare
autori
buone
lettere
"
pagani e
che
"
costituzione
e d' una lingua più purgata essi non avessero
Erasmo
e leggessero opere di
e di
Erasmo,
le
" *.
stato in
cui lunghe e pazienti elucubrazioni di
mira da inesorabili nemici non vita.
come
dicatori,
e
lui
Tra'
"
non cessò mai
egli
i
cocollati, disonesti
che avevano
3
Pur troppo
.
m'imbatto
un
sol
luogo,
ma
imperversare presso
rado unicamente
il
oramai quasi la
fannulloni
può imputarlo
alla
infesto contro
in loro
*
fatto
da mostrar
qua cavetur, ne studentes
;
e
scri-
",
non
"
520,
vedo
li
secondo
d' avere
il
in libris
Né
dire.
si
ciò fanno tanto in
di pochi, se
stolidità
e con
convenuto,
il
consenso de' superiori.
1 Monumenta ordinis Praedicatorum historica, Admonemus provinciales, priores praefectosque
illa,
1
maniera che ho vergogna
in
non hanno vergogna di
ogni parte che sembra tanta impunità
",
padri pre-
turba illetterata, e addentare non di
mio nome
di ripetere quel eh' essi
era pi-
,
quanto era
i
ogni città
in
teologia
2
di
linea
animo più
1'
"
X
e turpi
di additare in prima
quelli
suoi studi
meno
veva a un dipresso nel principio d' ottobre del in
Desiderio
Così
ebbero un caldo ammiratore nel papa Leone gliato di
imbevendosi
altri simili,
malvage dottrine e pessimi costumi
di
all'os-
di stu-
frati
a'
perché col pretesto delle
"
filosofi,
proibiva
in-
erano a capo
tom.
X,
pagg. 91
e
92:
Studiorum, ut constitutio
gentilium et philosophorum studeant...
executioni mandetur, ne praetextu bonarum, quas vocant, literarum et
poli-
unde
mala
linguae Erasmi libros aut
tioris
consimilium
dogmata moresve pravos imbibant 2
cosi si
"
la
lettera
tomo
di
Leone
delle
et
legant,
".
Valde nos delectarunt lucubrationes tuae
comincia
trova nel sesto 3
habeant
X
Opere
del di
in
Testamentum
10 settembre
del
noviim... ":
1518,
Epistolae, Erasmus Iacomo Batto (da Parigi, gennaio del 1499),
pag. 310.
la
quale
lib.
Vili,
Erasmo.
Eterodossia a Napoli e processo di G.
Perché se non
si
233
Bruno
rattengono dal vomitare cosi insulse nenie
e atroci improperi in riunioni dedicate. alle dottrine evangeliche, quali
saranno mai
con
loro ciarle
le
stolte donnicciuole,
con vecchi rimbambiti, con superstiziosi che
inesperti
La causa
ad
stanno n
dell'
Erasmo, questa
odiosissima n
che dissentivano da'
luogo
che un
Vangeli, dagli
sofista
ha inventato
Bruno non esegui
Il
nico Maggiore,
i
nessuno era lecito
degli
per
ultimi
;
fede
Adagi,
degli
pazzia
4 ,
de
sebbene non
1
Capitoli
servi
si
n i
libri
di
qualche
in ispecie
e
"
2 .
Dome-
S.
generali
nelle
di
tutto
che a
:
in
Toquei
opere italiane
reminiscenze delle dell'
Encomio della
possibile avere dalla
delle opere di
Manio (da Lovanio,
Epistolae, Erasmus Petro
o da
in
dalla dottrina di S.
necessaria,
Colloqui
biblioteca del monastero
prelati
fosse stato
gli
quelli
di fede
anzi dalle false ragioni
Egli che
.
e latine spesso e volentieri letture
secondo
non trascurarono del
d' allontanarsi
la
.
eretici
ora è tale chi
comandi de'
i
maso, e che questa era assai giorni funesti
articoli
n
?
giorno prima in una scuola
il
quali per certo
raccomandazioni
le
;
Tommaso,
allontana da S.
si
era,
tenevano per
si
non minore autorità
principii di
oracolo
"
gazzarra
loro
un tempo
:
con giovani
idioti,
come un
ascoltarli
I
S.
ottobre 1520),
Griso-
lib.
XIII,
pag. 443. -
nio, :i
Ibid., I
Nel
decretum ipsi
et
Erasmus Alberto archiepiscopo
novembre 1519),
1564 est, ut
contrarias
a
Bologna:
quicumque
principi
magontino (da Lova-
Item confirmamus, quod
iam a multis capitulis
XII,
lib. "
a solida S.
verbo vel scripto
dignitate perpetuo priventur
lent
pag.
hoc potissunum tempore,
;
in
Thomae
inducentes,
1
X,
pag.
...
doctrina recesserint, novitates a
quocumque
officio,
super quo provinciales diligentissime
quo manifeste compertum
summopere necessanam esse": Monumenta tom.
et
403.
ordinis
est illius
gradu invigi-
doctrinam
Praedicatorum hislorim,
59.
Postille storico-letterarie
alle opere
di G.
Bruno, pagg. 69-73 e 231.
234
VI
Capitolo
stomo e di S. Ieronimo con a Napoli di
stato facile
scolii di
li
comprarli
Erasmo
\ né
"
fosse
gli
botteghe che da
dalle
un pezzo non ne vendevano più liberamente
2
a procurarsene una copia che aveva, se
deve prestare
ascolto,
vivo occultamente "
e
li
perché
erano
chire di nascosto la sua
mi
ser-
suspesi per
libri
;
da Napoli,
partii
ri-
4
"
.
convento, di arric-
ma non
cultura,
riuscì
veneti
costituti
scancellati
finché stette in
"
quali libri
uno de'
ben erano
se
Ebbe dunque modo,
De'
quando mi
necessario
detti scolii,
.
disse in
egli
trovassero,
si
de
",
nel
gettai
acciò non spetto
3
non poche cancellature
pure
,
gli si
nascondere
di
le
sue idee che di giorno in giorno divenivano più eterodosse.
Confidando forse un po' troppo nell'indulgenza con cui una volta era stato, trattato dal suo maestro de' novizi, o nell' in-
fiacchimento dell' osservanza della regola monastica, non
astenne
sempre, dopo
suo
il
ritorno in S.
si
Domenico, dal
discutere e confutare senza riguardo le opinioni tradizionali di padri di
al
che non avevano, come
sopra
de' tempi.
Ma
Secondo Curione scontò osato dare a un
Docc.
1
2
II
Veneti,
Iacopo
Fabro,
tempo
nel
in
doc. XIII,
cassa
altre
cui
:j
a
Docc.
veneti,
col carcere
inalzarsi
ricordava che Celio la
smentita che aveva
di
//
e.
34
r
Luciano,
scagionò col dire che
si
e
proibite
Santo Officio
doc. XIII,
e.
sotto
34
r
n
si
vendevano
Napoli,
in
il
voi.
le
suo
acquistò
per queste I,
letto
pag.
305,
Ibidem.
Oratio panegyrica Coelii Secundi Curionis habita Basileae anno in
quibus variae observationes, scripta, scula exhibentur, lium,
1731, tom.
SCHOELORNII, Amoenitates item
Francofurti et Lipsiae,
XIV,
pagg.
338
tutte
n.
1.
.
•>
NlCOLAO STUPANO,
si
poteche
4
IO.
;
qualcuna di
opere di Erasmo,
molte
contenente
5
.
569, processato anche perché
1
non erano
impune": AMABILE,
una mente da
mal
Domenicano che predicava a Castiglione
Brancaleone nel
era rinvenuta una
lui,
egli
quaedam anecdota
Apud
e 339.
Daniel.
et
1
570
literariae
rariora opu-
Bartholomaei
et
fi-
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
che
con un Domenicano, processi e in ultimo fini
Carnesecchi,
il
n
S.
Francesco,
,
con
il
556, pei un' ardita
1
Agostino,
sant'
d'
un
quale non
Il
.
e procuratore
teologo
odio
1*
2
dell'
ordine
di
Marco Antonio Peloso da Montalcino,
fra
che, avendo letto alla metafisica
addosso di
medesimo modo
e che nel
;
l'eremitano Montalcino
un
con
confuso
1
martirio
tiratosi
arrabbiato senese
va
il
Colle anche
a
Vittorio da Firenze, sostenne più
fra
un passo
interpeti azione d' "
ebbe
Paleario, per una disputa che
il
235
Sapienza dal
stipendio
lo
563
1
cinquanta
di
collega di fra Teofìlo da Vairano
al
577 anche
1
scudi
annui,
fu
né tanto meno, come
" ;
suppone un moderno biografo del Carnesecchi, col domenicano
l
Agostino da Montalcino
fra
.
Questi, ricevuto novizio, professo e studente formale nel
monastero della Minerva, appena Orvieto, Pisa e
conventi di
Roma La
1
non
fu
Rimasto per
''.
siano,
:
Op.
cit.,
Gelido,
Pietro
125 e
pag. 82,
agente
B. Seeber,
P.
Cosimo
MARINI,
:i
e
Osserva
1'
del Carnesecchi
"
che troverebbe
Roma,
di
voi.
:
di
Roma,
cit.,
pag.
dell' Università
AGOSTINI (Op. "
Questo
frate
pag. 170;
II,
s la
di
rimbeccare
il
valde-
non ignorando che
il
esso di rovinare
la via
con
è,
di dedica
nella
tutta
tavola,
n.
I),
probabilità, in
nella
Op.
Lucerna
cit.,
dell'
tom.
anima.
RENAZZI.
Il
in
Storia
ruolo de' lettori
appendice.
quanto all'accusatore quello
stesso che
Napoli, e anche allora trovò
suo avversario con farlo incorrere
QUET1F ET ECHARD.
lettera
",
POMETTl,
237,
ebbe una disputa vivace con Giordano Bruno
modo
notava in
movimento
il
Lettera al Papazurri, pagg. 134, 138 e 145;
1569-1570 4
1568:
".
dell' Università
del
del
1899, pagg. 236, 238 e 237): "Noi troviamo
Trivulzio aveva affermato,
Protonotario
1559, e
e del
a Venezia,
I
Carnesecchi
che questo frataccio ha suscitata questa persecuzione
il
1540
16 settembre
il
romano,
162.
granduca
del
(ANTONIO AGOSTINI,
Firenze,
cardinale
Studio
disputa forni materia alle denunzie del
fatale
MORPURGO, '-'
non che teologia a
anni nello
alcuni
dimenticata nel processo che cominciò
proposito
lesse filosofia nei
n' usci,
Perugia,
Il,
pag.
in
un processo V
357. Vedi
anche
236
ebbe per reggente uno degli
v*
maestro
e alle scienze, per la
poeti italiani e
facondia
e la
"
"
in lui
Bonelli
buono
Con
\
"
era stato promosso
588
3 ;
perché, "
gnissimo grado sua
n
"
"
alessandrino
ed
l'aiuto
se
tanto
"
di lui,
dal primo grado del lettorato
"
Teologia
"
a questo
"
nel "
di-
E
4
"
.
la
provincia,
ordine della anzianità di
1'
sopravvissuto
fusse
essendo morto
la
quello che
"
favore
il
"
protestava
conveniva aspettare anco poco meno di venti
gli
patrono
568, era certo che per giungere
1
secondo
volta,
dispute
anima dopo
dell'
bene poteva aspirare
se
dal
"
Teoremi del Vero bene,
i
lettere
dedicandogli
anzi,
;
Lucerna
la
dal Cardinale
"
Vantò per
.
supremo del dottorato e magistero della
al 1
"
alle
nelle
sottigliezza l
"
Michele
catolica e
era di
in fatti,
padre
il
greco, per la familiarità
la
prediche
fra
d'aver ricevuto
per
latini,
segno di gratitudine
Panoplia
per ingegno disposto
"
perizia nel
nelle
T eminentissimo in
Ordine,
dell'
storici
Serafino Razzi, da cui venne apprezzato, forse
fra
più di quanto meritava,
co'
VI
Capitolo
altri
anni,
non sopravvisse,
tanto
1605.
il
Nel maggio del
1
572,
fu ospite festeggiato di
S.
Dome-
nico Maggiore fra Agostino da Montalcino unitamente con fra
Vincenzo
converso
1
Lazzaro,
fra
ad
haec
verisimile
357
contubernalem
Lettera di dedica premessa alla Lucerna dell'anima.
3
Ibidem.
Il
Montalcino
hislorica,
tom.
X,
il
fu
approvato
maggio del
1
592
:
Monumenta
felicis-
promptissimo,
etruscarum
et
ordinis
Praedicatorum
pag. 343.
Lettera di dedica nella Lucerna dell'anima.
B
Monasteri soppressi, fra
Addit
magistero nel Capitolo generale
al
4
Pezzuolo a
"
che
.
2
di Venezia, durante
:
disciplinas
facundum oratorem
latinarum, concionatorem clarum et
a
pag.
II,
litteras et
musarum
peritum,
graecae
ed è
;
tom.
cit.,
ad meliores
fuisse,
5
toscani
tutti
QUET1F ET ECHARD, Op.
simo praeditum ingenio linguae
Ginesio da Lucca e col
Federichi, con fra
voi.
Vincenzo
458,
e.
279
r
Federichi e fra
:
"
Maii
2,
Agostino
per lo spasso facto
Mont* Alcino
e fra
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
egli
Ora
tornato un' altra volta,
sia
vi
Bruno,
il
un giorno
"
"
n
che sosteneva che
nelle
Padri
antichi
forma
dell' eresie
intendeva
non di
è
scolastici
da
rifferiti
medesima substanzia
di
come
proceda segue
raccontare
a
che
dire
deffendevo
io "
sero dotti
Bruno,
il
li
"
ed
e...
s'
infervorava in quella
Ano,
Nolano
il
pro-
,
con fos-
~.
T opinione di
de
n
che volevo che
quelli
infondata, perché
presenti alla disputa avevano notato che
nario
Onde
padri
saltorno
eretici,
Padre, e che
il
sua.
La quale accusa poteva sembrare non i
che
dicono
Agustino, cioè che non
sant'
creature dalla volontà
le
li
essempio della
l'
può dire con termini
si
Figliuolo
il
come facevano
per atto di natura e
Figlio
del
f
non ave-
e...
scolastici
gli
l
che dechiaravano
e
dando
medesimo
che
il
;
che
d' Ario,
"
bene non procedevano
si
commodamente
generazione
la
che
scolasticamente,
Santa Chiesa,
della
volontà
che
altro
disse...
scolastici,
loro intenzione
la
erano ignoranti
eretici
gli
Ordine, lombardo
"
suo
frate del
dechiarazioni
loro
però
o quattro anni dopo.
tre
presenzia de alcuni... padri raggionando
in
con questo
vano termini
237
di Sabellio e de'
giudici
a'
A
difesa.
n
veneti,
il
loro correligio-
Napoli, esponendo
loro seguaci,
rispon-
mostravo esser
manco
perniciosa di quello che era stimata ed intesa volgarmente.
Perché volgarmente è intesa che Ario abbi voluto dire che
Verbo
il
Genesio
di
sia
prima
Lucca
e alla
e
"
196 1
non
Se ci
r
m
"
;
il
voi.
457,
Bruno
risulta,
Docc.
r.
"
115
ricorda e
r
I*
"
ospite
dell'Italia
doc.
ed
;
dechiaravo
io
"
a
veder
posseduta da S.
I*
anticaglia
Domenico
:
a
'/'-
Pezzuolo
Ibid., voi.
cit
'• "
.,
.
rileris. e
d'estere trasferito dalla
veneti,
Padre
del
Lazaro converso toscani, ducali 3 e grana 6 barca
massana di F uongrotla
convento lombardo I
fra
e*
Si soleva con lurre
creatura
esattamente,
Minerva
e di
centrale.
XIII, oc.
3 3 v
e
34,.
il
Moni
ilcino
chiese,
venire affiliato in
ma
qualche
238
che Ario diceva che
ma medio
tura,
mezzo
è
VI
Capitolo
intra
intra
Verbo non
il
Creatore e
il
dicente ed
il
primogenito avanti tutte
le
quale
refferisce e
si
Padre
il
verbo
il
però essere detto
e
ma per ma per il
non dal quale
non
quale è stato creato ogni cosa,
il
come
creatura,
detto,
il
creature,
Creatore ne crea-
era
la
ritorna ogni cosa
quale
al
ali*
ultimo
che è
fine,
\
"
modo manifestato "nome persona,... che appresso dechiarato nome non antico, ma novo e
Egli protestava di non avere in nessun
dubbi che aveva circa
i
sant'
Agustino è
de suo tempo
dell'
circa
;
Figliuolo e lo Spirito santo, con-
il
maniera
Padre e
intelletto del
zione
circa
;
nella
siderandoli l'
"
il
Salomone e
trina di
all'
Pitagora
di
all' altro
divino che
Intelletto
l'
universo, ovvero assistente
assegnando
e
filosofica
l'amore
2 .
circa
;
teneva
1'
all'
uno
Incarna-
come anima
"
",
giusta la dot-
Se anche,
all'opposto di
universo
quel che pare sia successo, ciò è vero, bastava per cadere
per
in cui,
da
si
lui
opera
ecumenico
piede
1
Docc.
veneti,
Ibi d.
ce.
3
ìbid.,
siae
"
e.
1
i
7
17 v
r
I
6
tempi
Valentino
Gentile e di coloro "
Valentinisti
4
"
fortemente
,
e.
e v
in
,
si
che
temeva
primo concilio
Montalcino, che era un ammira-
Il
.
r
3
sopra
5
doc. XI, e
Ario
essagerato
principii condannati dal
Nicea
di
2
4
di
chiamarono
ripigliassero
,
"
l'essersi
sospetto
in
1
7 v
.
•
.
FLOREMONDO REMONDO, De oriti et progressi! et ruinis haereXVI saeculi, in Addizioni copiose alla Biblioteca napoletana del
Toppi,
pag.
243
:
"
Fuerunt etiam eodem fere tempore Valentinistae a Va-
lentino Gentili consentino
\ poli, igitur
paedagogo
orti...
.
ROBERTI BELLARMINI Opera omnia, De Apud losephum Giuliano, 1856, tom. 1, ille
Valentinus...
in
renovando Arianismo
apud Gallos, Helvetios, Polonos
aliasque
gentes
lib.
1,
pag.
occupatus
suum
conatus esset,... comprehensus et capitis damnatus est....
Nea-
Praefatio,
Christo,
149:
esset...
errorem
"Cum et
cum
propagare
Neque vero
feli-
Eterodossia a Napoli e processo di G.
torà
n
fatti,
i
trovare
monaci
non
ripeterono
provin-
al
,
minuto
lacerata dal
Gagliardo
ragguaglio
della
e poi
stesa
scrittura
ò .
Bruno che, prevedendo
non scamparla, sera allontana-
di
da S. Domenico Maggiore, non potè a Venezia estendersi
to
Il
Provinciale n
articuli
l :
accadde a Napoli dopo
quanto
a parlare di "
altri
gli
li
i
e avere un
Il
uditi, e
discorsi
239
Domenico Vita, che, mentre istruiva il processo, 2 " libri di Erasmo che erano stati buttati via
ciale fra
potè
spagnoli \ e
teologi
de' rigidi
tacquero, in
Bruno
Perché
poche
le
sopra
confessò; ma, soggiunse subito dopo,
realmente sopra quali
né de che
articuli,
che diede,
notizie
orecchio
"
fuga.
alcuni
non so
io
n
particular
vennero,
gli
come
°.
lui
meno confusamente
o
più
in
sua
la
me
processo contro di
fece
stesso
avverte,
non
è neppure da stupirsi che talora sia in contradizione.
e*
all'
Ebbe, per esempio, "
di
a narrare
da un padre
Dominico Vita,
fra
s'
accostò maggiormente
n
disse da sé
perché
ciorem exitum
urbe Roma.,
alii.
Unus
Lucerna dell'anima, pagg. Docc.
veneti,
;i
Ibid.,
e.
33
fra
Eugenio era priore d*
doc. XIII,
doc.
;
4
Docc.
veneti,
6
Ibid.,
e.
Ibid.,
doc.
XIII.
Ibid.
doc.
X.
'•
7
-
,
Ibid.,
33
v
Vili,
e.
doc. Vili.
doc. XIII,
e
33
e.
34
v
,
.
'
;
ma
e.
fossero "
^
mandati
e vicario del
collegae
M.
Gribaldus,
est
a.
1583
come s'è
detto
".
50 ecc..
19,
e.
doc. XIII, ;
n
lacobus Palaeologus qui
est
Dei reconciliatus
1
127),
che
Roma
Ordine a
-
(pag. •
ecclesiae
v
credo
e
sunt Gentilis symmistae atque
sortiti
Lismaninus, F. David atque
F. in
dell'
provinciale
potranno aver questi processi,
si
imperfetti,
Procurato!
allora
vero quando agi' Inquisitori veneti
al
Facilmente
:
restorno
allora al
Domenico da Nocera
a fra
levato V abito a causa che ne fosse stato privato
aversi
34
r
33
8
.
8
e.
v r
r
.
In
A agri. .
.
quel
tempo,
240
Generale,
padre maestro
al
cesso fosse stato dal
risulta
della carta
di fra
Erasmo da
97
ma
;
c
Napoli
Napoli,
di provincia.
precedono e imponesse
s'
laddove
propri giudici,
a'
come quale
Il
provincialato
il
che
quelle
e
;
pro-
il
trascritta,
nessun atto con cui
presentarsi
di
fu
questa concerne
seguono, non contengono
Giordano
.
terminato a
non
Registro
nel
certificare,
manca
fra
ma non
sentenza
la
Che
1
Sisto Fabri
ira
cominciato,
che
fatto
ognuno può
a
VI
Capitolo
era costume che più volte, a distanza di giorni e anche di
mesi, venivano
o
gì'
citati a
3
imputati
comparire
i
condannati
Ciò veramente non
.
contumacia
in
basterebbe a liberarci
da qualsiasi sospetto, se per buona fortuna non grado di aggiungere che
Cherubino da Campagna, da Bagnoli,
Giordano da Napoli,
fra
Tomaso da Conca,
da Monte Ercole e non
ma
di provincia,
Giuliano da
si
In
fatti
96
nella e.
trovano, durante
v
citati
nel
1
Sessa; e parimenti
568 fra
1
e nel
cioè
fine
di
nell* Estratto
582)
voi.
fra
fra
Sisto
converso e
verino,
Pietravairano;
da Napoli e Iacopo da
fra
Marco Bembo con
poi fra
Luca da Napoli; r
,
venne
1571, prima
stati
fra
1578
101 rev
.
fra
e cosi via via
102
v
e
121 v
;
.
fra
Tomaso da che ben
Airola
lbid.
.
ce.
v
,
e
citato
Antonino
fra
Luciano da S. Se-
da S. Germano;
62
1570;
inutilmente
Ambrogio da Atripalda
Michele
".
pubblica-
fra
Egidio Indello, con fra Antonio Nastaro e
cesco da Napoli; nel
77
1577
nel
"Tem-
legge:
si'
presentarono, essendo
si
quell'anno e nel gennaio del
Ambrogio da
fra
con
soli
576, nel Registro
quattro volte non ubbidirono all'intimazione de* loro superiori nel alla
i
Erasmi de Neapoli baccalaurei
fratris
569,
1
Matteo
Ippolito
fra
:
qui a poco.
di
Furono condannati, perché non
mente
il
{Monasteri soppressi,
pore provincialatus reverendi patris 3
Napoli
compenso vengono nominati
in
Francesco,
fra Pietro
Giuliano da Napoli,
fra
fra
fra
Marco
fra
Giovan Domenico da Napoli,
fra
Del Fabri bisognerà discorrere
1
2
Erasmo da Gaeta,
fra
fosse in
si
mancante riguardava
Ferdinando converso,
fra
fra
processati che
carta
la
70
r
e v,
71
e
di
,
Fran-
fra
nel v
Sicilia
72
1580 r
,
76
fra v
,
.
Bruno
Eterodossia a Napoli e processo di G.
chivio dell'Ordine,
padre
Il
rante
successore del Cavalli
il
Serafino Cavalli da
fra
1554 nel monastero
il
1581, e lasciò poi nell'Ar-
fece nel
che di esso registro
.
2
Brescia
di Nicosia dal
Lom-
Santaseverina \ e nel mese dopo da provinciale di bardia
Pentecoste
nella
fine,
in
procuratore e
istituito
vicario dell'
maestro
1571,
del
Ordine
riunire
presso
non solo
egli
,
Docc. napolitani, nn.
1
osservare che
andando
nome
il
1555
dal
s'
,
peste dal
Giuseppe da
fra
e alla Notizia.
— Credo
bene qui
incontra mai in questo Estratto che,
contiene quel decennio
1581,
al
XV
doc.
al
la
a quella dell' anno ap-
dell' abito
vesti
vi
Bruno non
del
576
1
6
generale
Domenico Maggiore
Ospite di S.
'.
principio della primavera del
eletto
',
venne a Napoli per preparare un Capitolo che per
non potè
du-
lettore
,
Santa Caterina a Formello \
di
1569 arcivescovo
consacrato neh' aprile »del
241
che
c'interessa,
più
1566-1576. '-'
Nato
il
ottenne poi
524, prese
1
1'
domenicano
abito
3
Monasteri soppressi,
SANTORO,
"'
Nel Capitolo generale romano
(
>
X,
scrittura del
di
Monasteri soppressi,
"
Ibid.,
patre...
581,
voi.
Seraphino
54
e.
Monumenta
quell'anno:
permanenza del Cavalli
Sicché
il
Generale
v
"Die 22
:
in
S.
provincia
Prècheurs,
tom.
trouvons à Naples ate
mente
i
;
V, et
registri
medesimo Cavalli, Spampanato.
...
scrive
al
pag. il
il
582):
était en
^ni\.i esaltato
Dh
I
(M'Olii-
nelle
M
Relazioni degli ambasdatori veneti, 1,
LigUC
la
IV, pag. 8
Da un contemporaneo
Martif .ilumnus \
Reghtre journal,
toni.
voi.
IV, pag.
424, Appendice
alla
320
Gai orina e
tra
IX
Capitolo
Monte, e
1
malcontento
fece fare
al
riformata
passi
Rodano
'1
tra
da gigante
e
ma, giacché era
;
Reno
'1
e insieme alla
politico
"
"
\
religione
negli
affari
Stato intelligente... e nelle proposte e risposte... accorto
di
ed eloquente
~,
Portogallo
del nel
s'
oppose
Nérac sima
alla
Ugonotti
gli
Poitiers,
a
fra-
nella successione
conciliativo
Bergerac e a
a
ognuno intende che Sua Maestà
"
pace
che
",
"
possibile
sia
è inclinatis-
desidera pace e riposo pe' popoli
"
vuole e procura
quanto
madre
della
Gli ambasciatori accreditati a Parigi non poterono
'.
"
impresa di Fiandra del
all'
e fu costantemente di spinto
\
con
trattare
negare che
che
"
e alle mire ambiziose
tello
la
pace
\
Quella
",
universale e particolare in
che
debolezza e
parve
pusillanimità, diede alla sventurata nazione periodi di tregua,
come
1581
nel
accertava
da esse
il
Priuli,
Nel suo
guerre
le
principe
lui
",
disordini dipendenti
i
della reli-
divisione
"
per anima
il
[che
il
avesse]
cavalleresco
ammirò
c/7.,
tom.
-
Relazioni degli amba sciatori veneti,
CAPEF1GUE,
il
ben
che
Francia, quella
un' altra più eminente e
motto
:
Tertia
Panigarola, per congratularsi con Carlo della strage di
BARTHOLMÈSS, Op.
:
naturalmente
Polonia e di
*
1,
pag.
Bar-
S.
72, n. 2.
Appendice
Histoire de la Riforme,
coelo
tom. IV,
alla
serie
1,
pag.
pagg. 91-93,
5
148
1
.
e
155.
4
Ibid.,
5
Lo
cit.,
83
pagg.
dissero
ambasciatori
8
la
generoso,
corone di
le
ardentemente desiderata,
Cosi
tolomeo
tom.
e
civili
Nolano
il
liberale,
colto,
bella...
149,
nel generale son cessate
ancora
viva
benefattore
meritava, oltre
1
"
"
gione
da
"
però
resta
;
1582:
e nel
pag.
il
veneti, 1
e
130.
PR1ULI voi.
e
don
IV,
DIEGO MaLDONADO
pagg.
420
e
:
53.
Relazioni degli ambasciatori Veneti,
voi.
Relazioni degli
424; CAPEF1GUE, Op. IV, pag. 412.
di.,
Soggiorno a Parigi
ma net
"
Questo
'.
è
scritto:
Beati
li
mondi
di
Ama
ma
della terra;
tutte
le
tempestosi e turbulenti
non
Non
eterno.
voglia
,
con
paesi,
corone... gli
.
e
fini
pretesto
piaceno
che mostrano
spenno
altrui
lidi
non
perché
*.
non sarà speranza
arditi,
gli
sug-
lui
per
porgerli aggiuto,
pace de
la
scettri
altri
gli
gli
e prencipati
vano contra sua voglia andaranno...
In
consegli,
bili
aggionger
d'
tranquillita-
quei che sono a
di
che, mentre egli vivrà...
in gli
marziali che admi-
non vanamente vadano a perturbai
cui
regno dei
e santitadi,
giustizie
spiriti
il
tirannie
d' instabili
regno
al
può
si
;
beati
quieti,
li
loro è
d' instiumenti
fragori
camino
diritto
de
suo popolo diletto
il
cieco acquisto
nistrano al
beati
perché
pace, conserva quanto
la
rumori, strepiti e
getti
ma-
puro re della
e
religioso
pacifici,
li
cuore,
de e devozione
il
santo,
321
potente e bellicosa Francia... sa molto bene che
gnanima,
cieli.
"
a Londra
e
fortune,
di volubili
ed
altrui
altre
a sollecitar
proposta
sarà
l'
d' insta-
comodità
esterne administrazioni e suffragii che vagliono, con specie
di
de manti ed onorarlo
d' investirlo
corone,
di
togliergli...
la
benedetta cura della tranquillità di spirito, più tosto leberal avido de
del proprio che
sopra
i
partigiani
ron l'epigramma
(Op
al
.
tom.
che I,
Qui
DK
il
pag.
99.
dedit
Tertia
Periuru
te
Nam Nil
n.
Spaccio, if>
tr.ipanato.
pa(;.
2
I
II
'F.SIOIIK 2)
solleciti
sopra
il
12.
Futi' altro
pensa-
riferì
unam
tonsoris est
e
BARTHÓLMèSS
il
altera
abstulit.
infido*
roelis.
lue
infclix
nutat.
facienda manu.
poena gravi» mane! ultima
Deus
da Enrica
motto scelto
:
ante duas
curii
tihi
I
le mane! • :
Cena, pag.
la
Lega, che spiegavano
della
altri
altri
\
"
Spaccio, pag. 2 IO. Vedi anche
1
vano
sieno
;
dunque,
Tentino,
altrui.
vacante regno Lusitano
il
Belgico dominio
il
1'
despicit
ai-
nulla corona
ultima
',
e
45), del
ledei»-
GEN-
Bulletin
nel
insieme quanto osservò inn. J.
162-164
H. Ld.
come ampiamente
^impoloso più
n.
AUVRAY
Strasburgo,
quale,
critico
t>--i
;
XIV.
Commedia
della
ENRICO SrCARDT
19 e segg.
nella
com'egli pretende
Marzocco
nel
pagg.
BiUiotheca romanica
pag.
sua
bibliografica della letteratura italiana
1910, pagg. 276 e 277)
sua
alla
sezione italiana della
Vili.
LIX-LXIV.
79.
Rassegna
TOCCO
346). del
Critica
teatro
nel
medesime ven-
la
e
diverse recensioni sulla mia edizione del
ANCONA
.
materie princi-
tre
nell'Introduzione, pagg.
filosofica
a parte
alchimia di Bartolomeo
1'
del tempo, per la prima volta esse
C.ROCfc". sente,
non
separatamente,
prese
Candelaio,
1
::
amor
l'
pedantaria ".
quello
sua genuina lezione e da
alla
dello studioso
Perché, se
pali
altri
parole dell'autore
per occupare definitivamente nella stona letteraria
",
italiano
altri
facendo un
altri
...
stranissima variante di
in
del secolo,
la
n
restituita
',
chiarita
studi
presenta
giu-
si
pigliandosi spasso
altri
ridendo,
altri
questo linguaggio ed
altri
voglia di
la
"
critici,
piangendo
attristandosi, altri
verrebbe
porre in
quali
i
dell'ingegno del Nolano.
frutti
i
a
sufficiente
secondo
Candelaio disparate o addirittura opposte
sentenze de'
le
ragione
preconcetti,
della vita e
casi
i
intorno al
furono
(a.
preci-
delle fonti
nomi
tipi,
325
lepidezze per una diecina di lavori, sarebbe dovuta essere,
in
e
a Londra
e
e
sereno, né
all'originale*.
della
Heit/,
mostrerò
ha dato,
326
IX
Capitolo
n
nero
intessute insieme
"
dal Fastidito
un po'
',
ma formando
e senza gran proporzione tra loro certamente,
un vasto quadro sgoverno
di tutte
spagnolo
abiezioni, de'
le
effetti
dello
costumi,
dello
tristi
de'
corruttela
della
e
alla* rinfusa
scadimento del sapere e della superstizione.
E
una
gione
comedia vera
"
''
imperocché
;
quando
raccontò, e
menti sincroni
Per
\
sulle
sua
la
mare
per
e
',
l'
academia
di nulla
"
con una
e vigore,
nel cogliere
destrezza
nome
loro
forma
spesso spesso preferendo
al
assai
ebbe
lato
o su-
di
dover chia-
"
Academico
con molta
naturalezza
1*
tutto
',
rappresentò
'
il
patetico
ignobile,
intima convinzione eh'
cose col vero
le
ra-
quando scese
generali e
vivo delle cose, comico o tragico,
blime
con
e
riconfermato ne' moltiplici docu-
trovi
si
ammoni Giordano,
niente disse senza motivo, niente
egli stette
che non
dettaglio,
",
sua
espressiva e
propria,
linguaggio monotono, lezioso e
al
convenzionale de' dotti quello del popolo, che, se è troppo libero
sgrammaticato,
volte
e a
Non mancano
vita.
mancare
in
"
marioli
che
ma
e
aneddoti e
punti più
triviali
1
Candelaio, pag.
2
lbid.,
pag.
:;
lbid.,
Introduzione,
•*
lbid.,
pag.
6
Nello Spaccio (pag. 5)
,
pagg.
era troppo
da ogni
pagina,
lontano
anche
opportunamente
osservò
',
inde-
il
7.
XXXIII-XXXV.
pagg.
LXIV.
il
Candelaio, pag. lbid.
anzi,
osceni,
e
triviali,
200.
liberamente, dona
7
furbi e
barri,
scherzi
del commediografo
spirito
dalle sozzure per disgustare; da'
"
aggiravano ne' dintorni del seggio di Nido
si
lo
del resto potevano
risma de'
gente della
non mancano discorsi centi;
pur schietto e pieno di
Candelaio, né
nel
bocca a
è
20
proprio I
e
.
21.
:
"
Qua Giordano
nome
a chi
la
parla
natura
volgare,
per
dona
il
nomina
proprio essere
".
Soggiorno a Parigi
n
Gaspary, traspare filosofo
"
Ombre
Le
"
spaventano
i
le
dottori
i
umana
bestie
come
e,
a dietro i
più
"
essere
non
e'
è da cavare costrutto alcuno
desimi avversari ch'egli aveva, già
si
"
i
danteschi, verseggia-
i
"
filosofia,
guardare
Magno di
libri
e di
costoro
somma, quei me-
in
:
a
soli
Alberto che da'
"
Nolano,
il
medicina e
stati
del
'.
ossia
',
maestri di
autori, e protestano
difficili
la riflessione
"
fussero diavoli
l'Arte di Tullio, di S. Tomaso, di altri
327
accertava
",
asini
gli
utroque,
in
vero
in
che pretendono di
teologi,
malinconia,
di
dell' idee
fan rimaner lungi tori,
un' aria
miserie della natura
sulle
a Londra
e
meno
è accennato, più o
apertamente attaccati nelle sue lezioni universitarie. Riappariscono questi
Canto
nel
dopo
Circeo,
di essere stati
trasfor-
mati dalla maga, conforme alla peculiare natura di ciascuno, diversi animali
in
è divenuto scimmia chi
:
cose gravi
alle
e serie mescolava le inutili e ridicole per adulare o divertire 1
potenti
mulo
;
chi
spacciava
si
senza essere né l'uno né per
venire
un
affettava
Candelaio della
lodato
accetto
finalmente
pavone
od
oratore
chi ogni cosa faceva
rettorica
non
a'
luogo
al
volgo,
al
cedono
essi
della
e
filosofo
rosignuolo chi con un monte di ciarle
;
sapere
fisica
l'altro;
per
il
dotti
'.
Nel
glorificatore
Manfuno, che
aristotelica,
appartiene alla spregevole turba di coloro che non discutono,
che nnunziano a pensare con all'
autorità
satira
la
rava un assalto
'
Storia della
Loescher,
E.
la propria
per omaggio
testa
che calpestano e uccidono quella
che vive unicamente della libera ricerca.
filosofia
Ma
del Maestro,
del prototipo de'
letteratura
1891.
-
Candelaio,
1
De
«
Pagg.
aristotelismo in
all'
voi.
pag.
II.
199
II.
e
pag.;.
206.
Il
r
la
nome
dell'
tradotta
pagg.
6.
umbris iJearum, 198.
italiana,
parte
14.
quale masche-
pedanti,
245
indipendenza
da Vittorio e
246.
Rossi.
Tonno,
328
Capitolo
della
ragione,
e
mnemotecnica,
perché
Ramo,
del
sangue a parecchi
a
diretta e aggressiva di quella
Guglielmo Postel e de'
di
nocquero gran che o per
buon
quale, a ogni
momento
il
non
loro discepoli, all'esule
nel rivolgersi
fine,
d' un' antiquata
sostenitori
andava
una
l'
meno
sempre
e l'altra era
de'
satira
la
IX
italiano
Moro,
al
'.
Il
aveva
gli
chiesto aiuto, per sventare le macchinazioni di quanti avreb-
bero allora potuto con buon successo calunniare 2
trine
Pur troppo,
.
dicembre del
1
traboccarono
mano
di
vanni
1
e
Boterò,
non
"
BARTHOLMÈ5S
11
79)
che a Parigi
rileva
Bruno
che
il
dal
Postel
;
d'ingiurie e
sedano
si
O/o. il
tom.
cit.,
lullismo era
sempre più \
aggiungendo
1,
accanto
Gio-
mai
più,
nelle all'
come un Satana,
pietà.
Postel interessò
Il
processato".
fu
Morto
di cento anni a
PIETRO DE L' ESTOILE homme fort docte, 12)
da
qui dit 2
Aliud
:
De
Nel
:;
Il
aliud
sapere,
scire
ma, scopertosi
16 settembre del giunte
journal
Registre
al
auquel se
gioco,
il
1581, fu
vérifioit
l'adage
".
compendiosa archilectura (pag. 5): "Tali... tantoque servatore, sibi
LANGUEl I'
aprile
f
Arcana
del
1
580
inculcaturum
despectam pedibus
saeculi decimi sexti, "
:
Sunt
tum restinguere conantur antequam qui
1'
non
".
durante
est
nelle
lotta; il
mais peu sage et
animantum genus hanc
irrationale
timemus
est
Parigi
giudicato
"
(pag.
e
ateo che una scuola d'em-
gli spiriti in
Chiesa nella sua
la
e
Ramo
martire Giustino. Questi
è invocato dall'eloquente visionario in aiuto contro lo Stagirita,
tiranneggia,
78
pagg.
Organon,
impresa dal
pericolosa
aristoteliche tentata dal
sulla distruzione delle dottrine
inferire
4
pag. 84, e n.
collocato
pieni,
sollevamenti
I
Bisogna ricordarsi del libro del Postel
"
:
"
ebbe a
",
guerra
la
livore
ordinariamente
era stato preceduto nella sua
e spiega,
perché
;
14
il
passioni fratricide,
scritti
acquetano ne' principii
s'
da
agitati
presto in discorsi e
mano,
in
non
che
580,
una breve tregua
fu
covava ne' cuori che,
civile
sue dot-
le
pace, approvata e sottoscritta
la
in
tom.
stabilita
pax
".
pagg. 821 e 855),
incendium
latius serpai, sed existimo esse
fomenta flammae adiciant... "; e F anno appresso
bene
11,
Gallia multi qui
:
"
In
ibi
exor-
longe plures
Gallia
noiulum
Soggiorno a Parigi
se non con la rovina di "
Stato
Non
'.
sventurato
lo
ucciso a
"
invidiosi Aristotelici
vide o occhi
vedrà mai
si
aperti,
prossimo
"
"
'
di
malvagi e
di quell'agosto
del 1572,
di
enorme
delle
bisogno di allontanarsi.
In
stava con
indagare
d'
che accadeva,
28 marzo
del
1
gham, segretario della Regina naggio
"
:
sor di
filosofia
cui
la
piede
"
commendare, ha
'.
un paese che
in
Della ragione di Stato, Venezia,
1
1
583 sbarcando
Appresso
i
Borgo-
vecchio
un
1598,
Gioliti,
a
lib.
V,
160.
pag.
Qua
"
-
Istoria
a
crudelius nec antiquitas
aut
PP.
nec
vidi!
da GlUSEPPrl
riferite
posteritas
VALLETTA
nel-
Oratorio di Napoli,
dell*
CXXIV.
e
Neil' Oratio
solidantur,
"
Ms. della Biblioteca de'
filosofica,
CXX111
pagg.
immanius
nihil
sono parole dello Snellio
videbit: I'
mise
,
Walsin-
il
capo dello spio-
non posso
religione
Bruno, dunque, nella primavera del
Dover
il
e riferire tutto ciò
insieme
intenzione di passare in Inghilterra II
e sentire
Giordano Bruno da Nola, un profes-
dottor
sig r
Il
verificare di
'',
583 informava
e
gli
Cobham, ambasciatore
H.
fatti,
si
che annunziava
nuove violenze, dove
incaricato
il
e crudele
egli
ire
non godere della quiete richiesta dagli studi
inglese a Parigi,
come
finire "
nondimeno,
ciò
;
divampare
nel
e,
rischio
il
329
divisione dello
istigazione
niente di più
scatenarsi di
lo
parti o in
negli eccidi
confronto de' quali
in
una delle
correva Giordano
filosofo,
a Londra
e
consolatoria,
enguntur
"
dove
"
33
pag.
n :
tranquillissime
Musae enim
ìllae
ordine naturae...
degunt atque cum
studiosis
suis
optime prò principis arbitrio vigescunt \ 4
" Il
tendeth
S.
r
Doctor Jordano Bruno Nolano,
pati
I
mto hngland
documento, rinvenuto dies, cit.
.
1
Cena
pan. |
«lali
334. aggiunta
Li alla
whose
;
I
(
n.
)\
(,' i
riferii)
del
1584,
rannot
I
Brum>
è
9).
professor
a
religion
in
England,
in
anche
philosophy,
commend
'Iti
in
".
in-
Questo
Modem
Sili'
BOUI HNC, Op.
i
In
>lelh
principio
(p>.
l
>
^j
i
ne eri
quaresima
"appretto un .uhm»''
il
" 5.
non
che
n
italiane,
Vedi
la
;
Desainliens
Spaccio, pag. 3. Vedi
pag.
cit.
voi.
II,
pag.
Claudio
;
prima
pag.
329.
Cena, pagg. 48 e 49.
il
cap. VII, pag. 276.
redazione del primo
XVIII.
(Hollyband),
foglio
della
Cena,
Soggiorno a Parigi
maestro Giovanni Smith John, medico,
;
353
Matteo Gwynn, giovine gallese
a
'
musicista e poeta, versato nel-
di
S.
la
lingua latina, francese e italiana
1
a Londra
e
filosofo,
2
a un
;
dell' esule
figlio
3
e grammatico lucchese Michelangelo Florio, Giovanni
Cena, pag.
1
New
%land,
LEWIS EINSTEIN, The
13;
The Columbia
York,
Renaissance
Italian
1902, pag. 101. Nella quale pagina l'Einstein mostra anche
che
Hollyband abbia dedicato
1*
perché da
di gratitudine, liano.
Checché
Cena
(pag.
XVI)
e,
interessa
Frulla
1'
di ciò,
sia
poema
autore del
non
Bruno, inglesi
di
e'
da
ma può
di
uditori;
gentiluomo
studioso
che
maestro
il
bene
la
storia,
"
quale
Il
Guglielmo,
in
Tra' molti
altro.
583
in
arti
lingue
e
nella
lettore
sua eloquenza e
la
le
bibliotheca ambulatoria
"
1
Londra, ebbe per
a
servitor
Smith, ricordato dal
lo
ma un
arti
in
Milone, maestro
tanto
chiamato
esser
"
".
invece riconosciuto
fu
i
Smith aveva per
pur darsi
Enrico,
logo e vescovo, conosceva disciplina,
36
lo
"
né Guglielmo né Giovanni,
cognome,
numero
che
era uno
pili,
pagg. 35 e ;
allo
redazione originale delle prime pagine della
informa
Clemente de' Daci
S.
dottrina gran
segno d' ita-
Ilalian
I*
nella
Chloiis
stato
questo
di
Chiesa
sia
di credere
Smith
in
ancora cit.,
Com-
venne preferito a non pochi come insegnante
Bruno
il
INTYRE (Op.
dall'
lui
Schoolmaster
En-
in
University Press the Macmillan
pany,
lo
,
1576
il
e poi teo-
ogni
e
orientali
Rodolfo e Tomaso,
" ;
alunno questi, insieme col Sidney, della Chiesa di Cristo, e quegli, insieme col
Maddalena, furono rispettivamente procuratori
del Collegio della
Florio,
dello
Studio di Oxford nel
1578
pagg.
163, 220, 429, 430,
264
2
Op.
WOOD,
Cena, pag. 38; cit.,
35
pag.
The Anglo-Italian Revieu),
a.
che Giovanni Florio dice del o
filosofo
osserva: lector
in
medico
e
on chemistry from
1596
the Court ;;
mati
;
to
e
cit., lib.
was
and
Op.
,
n. 9, pag. :
il
pagg.
Il,
86;
pag.
10.
Dove
Non so se mondo non
"
307
e
:
poet
in
English,
Professor of Physic in
1607, a man.
we
are
told,
43
WATSON, il
lib.
cit.,
Il,
lo
1
;
/.
INTYRE, Florio, in
Watson, ricordando
miglior
oratore e poeta,
apprezzi abbastanza,
many-sided man; read on music
a
first
cit
Gwynn
deplora che
dramatist
;
French
Gresham
and
as
public prae-
Italian
College,
;
writer
London,
acceptable in the City and
at
".
Cena, pag. alla
",
Gwynn
"
Oxford
Op.
Ili,
WOOD,
199.
BOULTING, Op.
;
1584:
nel
e e
mente
Spampanato.
cit.
da
;
nel
qual dialogo s'incontrano luoghi che sono richia-
brani
delle
opere
del
Florio arrecati dalla tontes
23
354
IX
Capitolo
sposo di Rosa Daniel \
quale da insegnante di francese
il
e di toscano in Oxford divenne precettore del duca Enrico
Wriothesley di Southampton e ciambellano che nel 1603 stampò
2
di Corte
Montaigne condotta a termine con
1'
Gwynn
aiuto del
\
CLARA LONGWORT DE CHAMBRUN (Shakespeare et Florio, nella directeur J. Finot, a. XXVII, voi. CXV, ser. Vili, nn. 9- 0, « - 5 mai 1
come ne
je
seguente
il
258,
(pag.
un mot
savais pas
(mais
il
mots
d' espagnol,
vrai
est
assez étudié
1
où
de francais
trois
quatre
pari di Giordano,
pensent
d'italien,
Florio non risparmia
il
méme
pas ce qu'un
ayant
le
Ces
"
:
idiots,
de
plùtot que l'industrie
si
1
Vedi
CHAMBRUN,
3
Di
"
So
my
fascic.
9,
French
10 e
1
1
),
should cross
drawn them from
[he has]
il
WATSON
di quanto
my way
unacquaintance with them) to rid
part
their
them
dens
:
remit to the learned
and noted
so several
Oedipus,
understanding
Theseus
Gwynn la
sincero
più
affetto
justly
Hercules
or
"
my " ;
vanni Florio
Ed
(Ibid.,
e ".
perilous-crookt
erano fascic.
onely dearest and
say what
Boetie
".
this
in
legati
9,
and
afore me,
in
Latin
;
Ri-
Gwynn ;
:
Ita-
I
for
the most
refer
to
your Honor,
quoted so divers authors, this
passage,
bundle of riddles an a
monster-quelling
insieme da' vincoli di stima e di
pagg.
10 e
saieth n
al
indefatigable pains
13;
:
il
Florio
love-sympathising friend, of
my author (Montaigne) Gwynn dedica sonetti
il
Greek
;
Wherein what
for
in
cit.,
(which as bug-bears affrighted ali
how successfully overgone, who but he could ha ve places ? So was he to me in ;
{Stud.
andava debitore
he hath undergone, and I
1625, di settantadue anni.
undertake what Latin prose
he
poesy
il
pag. 254.
cit.,
pagg.
scholar-like did or
lian
Florio mori di peste
Il
Stud.
tutto cuore egli confessa, avverte
vista cit.,
jugent
ils
.
333.
pag.
la
envie de publier
(j'ai
n
ce qu'ils n'ont jamais lu
2
diffamation
la
dans Ieurs paroles que sans rougir
libres
ont
inglesi
renferme,
livre
courage de
Je connais des bétes
l'étude.
qui sont
leurs norasi,
ici
deux
qu'ils
critici
i
qui ne savent
256)
1
500 personnes avant
ne se font aucun scrupule d' en parler,
(pag.
9 6 ),
J
corame
Londres,
Je vois des gentilshommes
était la poste.
et
e,
Revue,
1
arrivai à
j'
j'abordai plus de
d' anglais,
dire
Quand
"
:
)
1
sont plùtot des faquins), qui, lorsqu'ils ont appris
qu'ils
Al
".
n.
me
d'entrouver une qui pùt
e
,
pregiata traduzione de' Saggi del
la
al
of his second self
mio amato
chiama
whom
istruttore
I
il
may
Steven de
M
f
Gio-
Soggiorno a Parigi
anteriormente,
Mondo
il
Pubblicò
1
di
profumi
Primi
i
appresso e
seconda
la
volta
Woodcock,
1611,
Mondo
uno de' medici
e
mattina, e di
suoi avversari
Torquato e Ruspa desinare
",
Tancredi e Andrea
Matteo,
Roberto suo e
servitore
quale intervengono
al
servitore, n
pasteggiare
ricava di più e di
dottor
del
libro
con
gerlo
"
a
parole
le
rebber
al
mondo
perché
io
sarei nel
o per
B
posto
in
necessità
convitati,
si
ha
sott'
—
Florio.
se
numero suole
vestire
la
d' oro
"
bottoni
ed essendo
"
"
a
la
"
"
d'una
"
e
"
"
ma
",
del
Egli è peccato,
"
"
"
raso
quello
Piombino";
e casse
piene dell'occorrente per
e*
"
"
rivolto
bianco "
che
\
far
la
due
"
"
e
Belo,
persona \
mandare
e a
d'un
'
canr udiri *
alla
verdttgO fatto
rinvenuta
dogatene
dì
l
",
fuori
rabbonisce un po'
si
;
"
di
con passamano
ugnolo di ormisino schietto
\
"
è
Torquato
mancando
che,
listato
:
",
principio
in
appena
"
nette
fustagno tagliuzzato
diventa
elezione
sempre ad un modo
che ha
da
lo
pun-
quanti virtuosi sa:
filosofastro,
capretto profumati
e
si
alla
cerca di
L' Esule che per
cioè
collare
"
del
Anzi
".
Bruno non pure
il
risponde
gli
(pag. 2).
di
logoro
Ferrara
'
.
min.
;
valga della traduzione de' Saggi del
Florio,
Florio,
pag.
I.
p*g.
I
15.
la
Chambrun
conobbe
per esempio
Cinthio.
>
già
ore,
19-21. Lasciando stare
Battista Cinzio Giraldi,
(Shakespeare
cita
Italus
...
florebit
che de' Frutti, secondo
più
grazia
prima che venissero
erroneamente
adhuc
fascic. 9, pagg.
cit.,
Shakespeare
lo il
et
dato
ritratto
il
l'epigramma:
con
I02>,
pag.
Rivista
Bindello, Luigi da Porto e
;
altri.
pagg. 257-261; Shakespeare acteur-poete, pag. 5
et Florio,
che questi crede che
lei
pag. 270,
cit.,
28), da cui ho
g.
P. Putnam's Sons, 1913,
riproduce
1919, pag. 4),
cit.,
Anglus pectore, uterque opere Floret adhuc -
Il,
restanti
261. Ella poi ne* Sonnets
e
(New York and London, G.
Shakespeare
(Stud.
(627,
le
a.
76) e nella risposta ad Abele Lefranc, Shakespeare acteur-poete (Pa-
Typographie A. Davy,
ris,
Museum
Italia
in
1884,
una seconda con
;
CHAMBRUN
conserva nel British
si
importanza
1884
il
{Giornale degli eruditi e de' curiosi, Padova,
bibliofilo
ram-
ci
dell'
copia posseduta
la
IV, pagg. 337 e 338) è oggi irrepeiibile
voi.
pare
m' inganno,
invece, o io
perdute,
Macbeth,
il
per "conversazioni estrema-
tiene
li
d'amor
Lear,
Y Amleto
Vita e morte di Riccardo II e
la
1'
vi piace,
se
In fine,
'.
il
non
Boccaccio e già però,
257), Porta
il
novellieri
i
e
il
come
Gerardo
358
IX
Capitolo
mentino
del Candelaio
non
e
non sapere,
"
2
Toffanin
grande
si
efficacia
1
Napoli
Critica,
a.
perdute
"
(V,
contro
3
1919, pag. 263,
n.
dell'Arte,
bibliografica del
CROCE
il
Varietà, nella
Pene
osserva che nelle
1)
d'amor
Holofernes, ba, pron.
pedante
il
convinto
lui
qual proposito
FARINELLI,
7
III,
voi.
cit.
be
peco-
riferimento al motto di
il
pedante Manfurio nel Candelaio,
il
pag. 400, n.
Al
n. 3.
Commedia napoletana
oscuro e inesplicabile senza
Rassegna
2
la
giuoco di parole contro
il
riesce
1),
rone
XVII,
e
nello
dello Sha-
non certo Giuseppe
seguire,
Candelaio, Introduzione, pag. LIX,
(Shakespeare,
e
debba
si
"
ma nemmeno Paolo Orano, anche
,
assi-
quel secolo, un poeta, un filosofo
in
abbia avuto
e perché
;
3
ciò
,
Kònig che
col
sviluppo dell' ingegno, del gusto, della dottrina
kespeare
J
metafisici e morali
possa consentire
si
che più del Bruno
personaggi, scene, discorsi e idee
Dialoghi
de'
perché
basta,
cura di
modo
qualche
in
".
Giornale
del
storico,
1.
Nella Fine dell'Umanesimo (Torino, Fratelli Bocca, 1920, pagg. 364, 365
370), credendo di poter derivare che
avanti
1'
che Amleto
ipotesi
della
religione,
Shakespeare era
lo
un discepolo
rivela
sua
la
colossale
grande e suggestiva importanza
compendiare
a
lere
la
"
di
G. Bruno
mette
cattolico,
traviato
da
lui
:
eroici furori che, sperimentata da Amleto, profugo
è l'idea panica degli
Quindi
sia
occhi del poeta
agli
impotenza e conduce perché
;
il
un
tutto
all'
assurdo.
Bruno poteva ben va-
lato
del
mondo contem-
poraneo, quell' opposizione, insomma, alla tradizione cattolica che serpeggiava allora per fra
i
due
l'Europa....
mondi,
Amleto non è che
mistero di
Il
suo
il
oscillare
fatale
fra
suo tragico bilico
il
un* adesione intellettuale e una
ripugnanza morale a quell' adescante
mondo
una
un sorriso d' ironia sulla dionisiaca eb-
critica
brezza cerci ciale
esse
di
spietata
Bruno \
del
che
esso
la
e'
è da
intento di mostrare
opposizione
chiedersi se
valore negativo delle
il
potevano arrecare. Per una pag,.
queste che interamente
una recensione
di
il
:
la
sua sostanza
Toffanin riesca a convin-
tragedia è cosi profondamente filosofica e ha per spe-
celebre
Nolano (Candelaio,
in
Ora,
e triste,
I
22
1,
idee bruniane e
buona conclusione
",
nelle
il
a dirla con
occorrono "buone premisse
mancano
neW Idea
"
";
male che lo
stesso
e sono proprio
pagine de! Toffanin, checché opponga
nazionale (22 luglio
1920) Edoardo Piva.
Soggiorno a Parigi
n
che
Amleto
è
concepito
stato
vagabondo a
del Nolano,
una
che
abbia
\
Amleto
1
"
indagine
provare
per
in
e
vita
la
16 marzo
assunto
suo
il
raccolse
e
;
Li ricorda
2
manchi
ri.
dagli
il
sulla
alla
dice
(pag.
frutti del Florio,
commedia perdute
dimostrazione
poi
—
Orano
il
ma
nelle
costantemente
(pagg.
cit.),
"
suggerito
della
"
nome
due stampe
originali
e
nel
,
si
n.
una
grave
quella
difficoltà
di
immaginoso
e
:
Buon,
la il
singolare
figura
del
in-folio
=
arti
non de'
frutto 3
1
speare
Nolano non
producono
se
non
sterili
i
vita
il
per-
quale,
Secondi in
questa
Pene d'amor
diritti
è
I'
nome
è scritto
Brunol
".
Ma
mai di mezzo
è per
arguzie,
nulla
simile
ha un parlare
della gioventù, per-
amore, dove
le
altre
che di rado mostrano qualche
sapienti
loro faticosi studi.
Secondi frutti sono preceduti da un sonetto. La et
Il
il
Esule
personaggio di quella
Brown
paradossale, difende strenuamente
ne'
forse
nelle
cosi
quale è ricco di celie e di
ché sostiene che primo e unico maestro della
1'
cui
I).
come
traccia
bisogna notare che qualunque fortunata ricerca non toglierebbe
a
in
trova dal secondo in-folio
primo
=
fanta-
Pene d'amor
che,
v' è
del più vivace
Berowne. Ora Berowne
n
"
preferibile
sia
suo (pag. 263,
è giunto a pensare
il
",
londinese
vita
una correzione che
è
255)
e
concordemente
dire ora
Bruno compare come Nolano,
infatti,
254
e stimando che al
;
noto allo Shakespeare, e di cui
avesse
egli
;
n.
cit.,
IV, 2),
i
"
discorrendo sempre delle
riferisce,
un
Bruno-Hypothese
la
può
si
in
non dà nessun peso (pag. 255.
egli
dell'
probabile aneddotica
commedia. Biron, in
Giustamente
".
prosegui
1916.
Varietà
"
che, cioè,
congettura d'un "ingegnoso amico
la
egli
—
"
un
1916.
febbraio
questi articoli
bruniana, assorbita dallo Shakespeare
non passò inavvertito, dute,
nella suddetta
positive Begrlindung
filosofia
restringersi
CROCE
studiosi
fantastica
alla
1
sticare "
ogni
di
accettata
tutti
"Questa conclusione
di
libri
i
ORANO
1'
>
opuscolo stampato a Lanciano, dal Carabba, anche nel
per stabilire:
vennero
non è ammissibile
Giornale d'Italia, 17
(24 febbraio e
giornale
di
l'amico di Giovanni Flo-
ignorato
Giordano Bruno?,
è
in cerca
raffronti,
i
tuttavia,
;
elisabettiano,
interamente
medesimo
Nel 1'
drammaturgo
vagliarono
2
delle opere
Londra
Anzi, parecchi di coloro
.
Intyre,
all'
conclusione negativa
il
rio
Carriere
dal
che,
l
n
359
lettura
alla
Parigi e a
vecchi mondi da distruggere
a
a Londra
e
Florio,
pag.
263,
n
i
in
francete
CfiAMBRUN questo
(Shake-
ooetto,
.itti i-
360
IX
Capitolo
uomo che scalpore
dubbio destò ammirazione e insieme
senz' alcun
più
nella
società
contemporanea
città,
Bruno
alta e eulta
di
Londra \ Prima
di ritornare in questa
luce alcuni
alla
che
scritti
il
aveva dato
fortuna a Parigi: T^ecens et completa ars reminiscendi,
memoria
e di essa
buito
allo
Sidney
;
una nuova
è
Canto
del
edizione
Tri-
Se Y Arte
ginta sigillorum explicatio e Sigillus sigillorum.
della
con
riferiscono all'arte trattata
si
Circeo,
Trenta suggelli, che non concernono solamente
i
Shakespeare
e recensendo
lingua
il
ratore
italiano di Shakespeare,
Caro amico,
su queste terre
Tu
morte
della
(Gubello Memmoli) nell'articolo L'
nome
del
cosi lo trasportò nella nostra ispi-
1916:
Giornale d'Italia, 7 maggio
in
cui
il
tu ci fai presagire
occasione
in
Chambrun,
saggio della
CAPASSO TORRE
conte
Florio,
diretto al
e
il
indica la fioritura,
una primavera novella
immerse nel
triste
inverno...
.
vieni a disporre in questo triste deserto,
abbandonato
muse e
dalle
dagli spiriti belli,
...
piacevolezze squisite e profumate, di cui
1
Ma
non
si
shakespeariana, se
il
e
se
suo autore
r
efficacia
la
sola Italia conosce
può argomentare nella "
Critica,
segreto.
il
di più. voi.
Il
cit.,
CROCE
conobbe G. Bruno, o seppe del
(Shakespeare e la
146
pagg.
varie e
indirette,
come immaginosamente
147),
critica
chiedendosi
di lui e delle sue
dottrine
Nolano, come quella di Erasmo, del Montaigne,
Machiavelli, dello Huarte e dello Charron, e de' loro vie
e
si
dice,
dall' fu,
;
giunse per
attraverso la conversazione, e,
secondarie e terziarie,
dubbi e negazioni e persuasioni
" gli
libri,
"
del
ambiente
e
;
quanta
parte di quei suoi
più che frutto di apprendimenti, prodotto
del suo vivace e sicuro intuito, o del suo continuo e tenace ruminare in se stesso
";
assai
bene risponde:
"
In verità,
anche
se per questa parte possedessimo
abbondanti ragguagli, saremmo sempre poco informati, perché formazione individuale sfuggono per al
ricordo stesso di colui che
li
lo
più
all'
ha compiuti,
e,
in
fondo,
".
processi della
la facilità
sono dimenticati, prova che ciò che importa serbare non son risultamento
i
osservazione altrui e sovente
essi,
con cui
ma
il
loro
Soggiorno a Parigi
mnemonici e
soggetti
i
gegnoso e
sponde
alle
monico ste
che è quasi
de
si
minta,
ragonare
giudicò esagerata
1'
il
1
583,
il
n
Ombre
mistici e pro-
delle idee
De umbra
Nolano e
intorno al n ,
n
"
il
dotto,
robusti
e
stava per
rOCCO,
italiani
n ì
/-e i
RE,
si
Op.
se
cU.,
COUMfi
"
\ In
amò quanto
"
"
',
1
fatti,
gli
oc-
ben creato e
tan-
si
584
Ialine
di
pi
>
d'.
i
160.
il
erano lo
uniti
in-
studente
di
noto filosofo e me-
Jlntidicsono
Urtino
70-72.
|
/.;
nel
vani memoriografi
Opere e
nell'
Ibid.,
/)c
iti-
rese interpetre, dell' apprensione in cui
Moffat, e
poggio contro
1
et
abbozzato, diffuso solo
onesto, amorevole,
nuova scuola, presso
la
Tomaso
n
eh' egli
battaglieri,
Cambridge G. P.
I\
a colui
amico Alessandro Dicsono
fidele
3
E
de memoriae virtute prosopopea: libro che venne
alcuni punti e in generale di scarso valore
1
\
avevano
rationis
in
dico
n
lettore
al
voga, nonostante fosse appena
si
cor-
assai fosse per ve-
in
gegni
il
delT^-
localis al
co'
",
temendo
le
ad Alessandro Dicson
dicii, sive
to
585 o
pregava di non pa-
lo
infamia all'autore che vantaggio
qualche anno avanti,
chi suoi
1
latino
suo libricciuolo, che del resto è pregevole per
il
fondi e dotti Suggelli bruniani,
ispirato
que-
per
il
leg-
mne-
edifizio
perché,
;
Elisabetta Enrico Noél,
pili
ri-
Giordano
che
dettato semplice, chiaro e classico
nirne
in-
suggelli
supremo delle
Tomaso Watson, il valente traduttore intitolando il Compendium memoriae
tigiano di
sono un
delle idee e offre la dot-
principio
il
L'enfatica prefazione
'.
opere, non
586,
n
Suggello
logiche e psicologiche su cui è fondato
gi
1
il
;
Ombre
neoplatoniche
trina metafisica,
361
di associazione,
nessi
i
commentario
utile
Londra
a
e
>25.
che
esposte
ne tutto
e
invocò
l'
ap-
riducono a
cnn/mnt
il
"
neuve,
quoiqu'il
e,
ancora
le
da
1'
informazione
tom
II,
suggérer
la
pagg. 77
lateranense,
cui
:
più,
ne*
poemi
TOCCO, Le
italiane,
pagg.
il
"
e
:
303-307.
con ragione,
Perché
il
Bruno,
horto Sophiae procacciò
sua
la
ammirazione per
dottrine
costui
latini,
ouvrages des
les
scrisse, e
78).
De
fate, .
pag. 344.
ritraiti,
si
giova
il
nei
quantunque, ignorandone
opere latine di G.
alcuni antecedenti, pagg.
V, pagg. 184 e 186.
di
BARTHOLMÈSS, Op.
;
e
semble que
Paolo !V, non nasconde
creda tedesco
con
cit.,
Studi
Pietro Manzolli, e delle
di
mondo
progresso alla riformazione di
far
FIORENTINO,
canonico
Lo Spaccio con
cap.
;
était
(Op.
sotto
fine
dialoghi metafisici la
.
des Basile Zanchi aient pu
una dolorosa divino
-73
1
conception
BARTHOLMÈSS
il
di
perché da questo
;
che
atteso
affetto,
più conve-
sono dependenti da cause con-
Lettera, S. pag. 67, F. pag. 391
pagg. 7
II,
Cette
Manzolli
"
fatta...
G. SCHOPP,
1
cit.
1'
fortune
effetti
diffìcile
"
numero e certo
in
moralità, che sono le vir-
la
le
in
in-
La prima purgazione, o dei, veggio che la Or su, passiamo a la seconda purgazione
questo sensibile ed esterno. veggio che
nove
impressioni,
le
superiore
questo
non con ponere
lume
il
si
"
divino sole in-
il
stimò che ciò non avrebbe potuto
",
nientemente
ed
secondo
filosofìa
ebbe
Perché
originale.
tutto
Vedi
il
cap.
Bruno V,
pag.
esposte
184.
15-22, 23-32. Vedi anche
Soggiorno a Parigi
n
tudi e vizii capitali eh'
tito
secondo
cielo,
n
pigliasse a
A
.
colmo
avea
l
uopo
tal
a
e
fìnse
che Giove,
come
tante bestie,
di
da
quelli...
vizii,
imagini
ed
zione, destinandogli per lo più certe regioni in terra,
medesime
quelle
facendo
stanze
succedere
La dove
opre ed
le
credere senza discrezione
dove
;
sture degli uomini dagli consegli
cato atto
legge naturale; dove
dove ne gola
la
divini
pervertere
il
la
studiosa contemplazione non è pazzia;
sieno,
la
riputazione, nel meglio
avere
la
grandezza, nelle maraviglie
la
prudenza, nel tradimento
la
prudenza, nel fengere
ne
onore, in
1'
giudicio
il
approvando
ne
Né
dignità,
atti di
la
tirannia
poteva
nel
più
nella malizia
verità,
decepzione
la
la
for-
la
giustizia,
accadere
comunmente da
che
quel
"
egli
la
la
saper vivere, nel furore
il
" 8.
vestire
accortezza, ne
1'
forza la legge,
la
violenza
la
impo-
splendidezza, nella moltitudine de' servi, qualunque
la
tezza,
sapienza le
dove non è giudi-
;
avara possessione non consiste
1'
de
frutti
distingueno
sopraumana
religione e pietà
di
si
Bruno,
il
somma
nessun valore e vani; dove non è giudicata il
".
pensieri e pa-
de' suoi
non saran creduti
eroici
effetti
n
virtudi
sarebbero state apprezzate, non ne dubitava
role "
verità
simplicità,
sincerità,
"
in
tanto
già
le
tempo bandite e tanto indignamente disperse n
il
",
e luogo d' esalta-
gloria
la
repen-
"
di tanti
famose
forma di quarant' otto
la
bandir
377
Londra
ne
altrimenti,
tutti
savn e
buoni e stato degno di essere approvato, e riprovando con gli
1
medesimi
Spaccio, pag.
2
Ibidem.
3
IbiJ.,
pagi;.
*
ibid.,
pag.
pagg.
18 e 8
"
Anche perché quanto
'.
7.
4
e
5.
6. "
,
contrario
il
dem
(
In
superbia
il
. I'
amor
in
Camp/
I
nato a debellai
Belo,
,
ma
valor,
'I ()
qui
Giov.
r
Archìvio di Na-
XII,
e.
21
v
i
I
anco
Rimane
" :
dovendo
doc.
E
"
MAFFI
>
XII.
",
aspettando
stia
.
II.
per
Si è saputo ch'egli
"
il
;
24 novembre,
il
1584.
FRA PAOLO SARPI 1870-71.
"
regno
Concilio di Trento
Bernardin di Mendozza,
Fiandra
in
l'afflitto
eretici,
Ragazzoni
di
di
lepagna
in
il
Principe
Bernardin
signor
il
peni
XIII,
rio
don
Tassi andar*fase.
poli,
r
Stornarsene
ambasciatore Batt. a
S
il
S. r
il
che
Cattolico
il
296.
pag.
II,
L'agente de' Farnese a
n
liberare
fu
mantenere con
della fede,
aver mostrato eloquenza e dottrina nel
*
n
restò
Mendoza
dal
di corrispondenza e di rispetto
e procurar
Cristianissimo,
Unite
febbraio
il
dell' ottobre,
E
Nunziatura che, dovendosi
alla
tuttavia restava tra le
affidata
durante
poi,
;
quale, par-
il
;
Province
nelle
Spagna \
ordinario di
ogni sforzo quel
il
passato
584, a Parigi, dove, dallo scorcio
come
e
Mendoza
era di nuovo incontrato col
Si tito
non *.
de' Cattolici
tolleranti
Prato
l
;
doc.
392
IX
Capitolo
un coraggio singolare nell'assedio fermezza e diligenza
Cipro e Creta,
di
gorio XIII
Francia n
1577 era
del
nell' estate
Assai
'.
583
1
Pontefice
il
veneziano
patria
guadagnò dal principio ornamento
valse T
gli
mina, per
?
"
Corte di
alla
da
due
di
gigli
Ragazzoni, che cessò di vivere di appena
Il
cinque anni nel 7 marzo accetto
"
1
592,
perché questi
richiamò
lo
della sua assunzione al papato e lo
scovo di
Nazareth
avrebbe
potuto
mentò
di aver
Nonzio, "
caso
e
°.
Bruno.
il
alcuni
sostituì
anche
Sicché,
aiutare
"
grato e
Il
volendolo, quale,
dopo
mesi
con
in
1'
Arcive-
egli
.
non
ram-
fatti,
Roma
scrivesse a
gì'
impetrasse
"
a
Sua
Beatitudine
grazia che fosse
del
ricevuto nel
gremio della Chiesa catolica, e che non fosse astretto a tornar
nella
Religion
vendo
allora
Sisto
grazia e
non volse
V,
"
6
il
Pur troppo,
.
Nonzio
scriver,
egli
ed
volendo...
aiutatomi
;
e poi
2
FERD1NAND1 UGHKLLI Italia sacra sioe De episcopis Italiae, Apud Sebastiaium Coleri, 1719, tom. IV, col. 505. MAFFEI, Op. cit., luog. cit.; UGHKLLI, Op. cit., luog. cil.
3
MAFFEI, Op.
4
UGHELL1, Op. cit., tom. IV, col. 506. luog. cit Ibidem MAFFEI, Op. cil
netiis,
5 t;
.
cit.,
luog.
Veneti,
.
,
;
Docc.
cit.
doc.
XVII,
e.
.
38
v
.
ri-
vi-
questa
diffidava di ottener
scritto
"
aggiunse,
offerendo... però che,
tornar nella Religione, averia
1
.
pregato e ricercato instantemente monsignor
"
che...
suo,
4
cinquanta-
dunque
fu
no-
la
d' oro
Valois, assai più certo che non sia stato a Fe-
al
Peretti,
lice
del
si
quale
la
suo stemma e
al
a
oltre
Nunzio
il
benevolenza del Sovrano,
la
che
lui
Borromeo, e
Carlo
ed effettivamente
;
vescovo
stato creato
inviato
Iacopo, di cavaliere a spron
fratello
il
Chiese
nelle
retti
riprometteva
si
era della scuola del cardinal
ciò di
uffici
Urbino, Ravenna e Milano, da Gre-
di
19 luglio del
il
Bergamo e
di
Famagosta \ sagacia,
di
moltiplici
ne'
Ve-
.
Soggiorno a Parigi
m'indricciò ad un padre iesuito,
E
con esso
trattai...
eh' io procurasse
che non
ex
dall'
n
Agazzari,
e
altri
meno
eh' io
fosse
di
Deza,
il
Montoya,
il
Non
perché
;
Rodriguez,
il
domenicana
\
conosceva
che...
effetto
il
maggior parte del tempo a proprie
n
n
spese
suo
VI
nel
1
1
1
dacché essa era nata
una
per
divisamento, in nella famisignori "
visse
resto
fornita
d'
agli
studi
Soleva
\
decimosesto,
secolo
da
edificata I
" ;
una biblioteca che veniva nomi-
più antiche e per
delle
la
del secondo soggiorno parigino,
badia di Saint- Victor,
la
"
i
3 e ampliata e abbellita da Francesco
della Francia nel
importante
più
la
n
contenendo
n B
molte
aveva
re-
1
Docc.
-
AuGusriN et Aloys de Backer, Auguste Carayon,
Bì-
rare
edizioni e pregevoli
Paris,
tom. col. :?
doc.
veneti,
O. Schepens col.
Ili,
XVII,
Compagnie de
bliolheque de la et
n
del
dedicandosi tutto
,
pertanto frequentare
Luigi
come
e a vivere,
,
Roman
.
Bruno continuò a praticare
il
n
V Avila,
il
ispecie perché non voleva saperne di rientrare glia
nella
consultato
2
mandare a
potendo
tornasse
padre
spagnoli che fiorirono in quel frattempo,
chiari Gesuiti
chiamarono Alfonso
si
non il
predicatore, è difficile dire
frate
1'
censure dal Papa, e
dalle
precisamente
far
Chi
\
padre Alons spagnol...
ressolse che era necessario
assoluzione
1*
poteva
si
Religione
... il
me
e lui
;
393
Londra
e a
34;
A.
et
tom.
manoscritti
e.
38
Jesus,
edit.
1262;
col.
•*
Non c'è da
tom. VI.
dubitarne, tuttoché egli una
Ibid.,
doc.
IX,
e.
Il
ALFRED FRANKLIN,
Imprimerla imperiale, '>
par C. Sommervogel, I,
col.
Bruxelles
698
coli.
1946;
et
64;
tom.
IX.
815.
"cristianamente e da religioso": Docc.
•'•
.
1890-1900, tom.
Picard,
V,
v
f
cui
di
Ibid.
,
pag.
I
50.
1867,
f
volt,»
vendi, rJoc
accenni XII.
e.
>li
21
fole* v
>
.
.
Le* toni.
ancienne* I. |
bélhthhqut* de Parts,
ì
394
datto un umoristico catalogo
La
del Pantagruel \
erudizione e modestia
dicembre del
alla
V
di Sisto
3
da insegnare
,
in
mesi
sei
venisse
Chap.
1
abbaye
'
l
dai
anno
biasimò
"
di
appresso, seve-
la
propria
meditava o attendeva
un
;
PAUL LACROIX, au
Sainl- Victor
4 ;
figure
riassunto
intitolato
dove
memoria
libro
la
largamente
più
che
Catalogue de la Bibliotheque de siede
seizieme
bibliophile Jacob,
le
sugoso
b
poche
ridotta in
e applicata
trattata
Vedi
7.
de
commenta par
par F.
redige
Techener,
Paris.
Rabelais
el
1862.
Docc. parigini, pag. 290.
''•
doc.
Ibid.,
(pag.
cio
non tanto
un
",
Figuratio aristotelici auditus artificiale
dell'
quanto discorse de' casi della
completa di Aristotile,
filosofia
comune
non
ricercato
YArbor philosophorum, ch'è andato disperso
a pubblicare: la
di. "
assai
marzo
e principalmente de' lavori che
vita,
Guglielmo
Bruno che, dal principio
Il
.
di
fine
trattenne con lui più volte,
rità "
n
585
1
monaco
era
",
2
che andavano a studiare
dotti
il
quale, essendo uomo, a giu-
il
Giovanni da Tolosa,
dizio dell' annalista
memoria,
Rabelais nel secondo libro
il
dirigeva allora
Cotin, cantore della badia,
si
IX
Capitolo
IV, pag. 297. In questo documento poi, come nello Spac-
non è dimenticata
204),
sanguinosa
la
repressione del malandri-
naggio ne' dominii della Chiesa.
Docc. parigini, doc.
*
luogo
non
"
appare
perdute
" ;
e
terminorum
pa~g. i
5
pagg.
5
Docc. G.
che,
125)
e
il
pag.
il
est
libro
si
in
delle " si
osserva
l.
che YArbor
philosophorum
opere pubblicate o inedite, conservate o tratti d'
venuta fuori
un disegno primitivo della
dopo
alcuni anni
la
Summa
morte
del-
TOCCO
[Di un nuovo documento su G. Bruno,
oppone
che
quae
n
nell'
Explicatio
Triginta
Arbor ad inventionem in
doc. VI, pag. 1
298. Nel medesimo
doc. VI, pag.
;
\Y
Arboris
libro
quistione concerna
in
parigini,
Bruno, pag
,
legge: iis
294
AUVR
più crede che
12) a ragione
e
124
pensa che
1'
metaphysicorum
manifestum
ut
su
al
I,
elenchi
negli
\ Se non
autore
l'
294)
pag.
alla
(n.
298
I'
;
Arte
facit
scientiae
sigillorum
atque iudicium, perhibentur
" ;
e
lulliana.
TOCCO, Di
un nuovo documento
Soggiorno a Parivi
non
medesimo Lullo
Arte del
nell'
a Londra
e
ultimo,
in
;
395
divul-
la
gazione latina delle fatiche del Mordente \
M
salernitano Fabrizio
Il
che dal
560
1
al
570
1
fu,
di
dente,
già
comprime
vanni Bruno nelle
fratello di
commilitone di Gio-
sa,
si
gente
di
quel Gaspare
appena
armi \
d'
ventenne, con quanto ricavò dalla vendita de' propri beni, intraprese una serie di
viaggi
terraneo, parecchi paesi
visitate
:
Africa e
dell'
dell'
Portogallo, nelle Fiandre, nella Germania,
prima di ritornare a
altrove,
lontano da' sessant' anni
un
in
Parigi, "
Bruxelles,
a
anzi
n
compasso
ebbe
la
Il
.
licenza
di
1'
non
e
Italia
n
circolare
n ,
alle
1591
un
in
"
Se non
no-
ammirabili, della riga
e fornito
di
n
ampn li
mezi
II n
raccolse
picciolo volume", un vero gioiello di arte
"
adorno com' è
tipografica,
n
1589 da Filippo
16 di dicembre del ;
recò a
della
da Alessandro, Ranuccio ed Eduardo Farnese, nel
si
nuovi suoi
ì
della scienza de' residui,
stamparli
fosse
a lungo
di stare
intorno alla quadratura
e capacissima figura
incredibili qualità
e del
nuovo
di
Ungheria e
Sebbene
.
ad Anversa, per mostrare
problemi matematici
bilissima
l
ipoli
Asia, passò nel nell'
mal sopportando
abbandonò
luogo,
sol
°,
N
Medi-
del
isole
le
di
ricchissimi
maggiormente
che, ciò che
1
Docc. parigini, doc. VI. pag. 298;
-
Docc. parigini, doc. VII, pag. 298;
fregi
attrae
TOCCO, Artic. TOLVO, Arde
e incisioni la
.
nostra at-
12 ci/.,
pag.
13.
37. 4
Pro "
Vedi \I
mio
un
iica,
Unum
e
!
.
Mordente, nel Quoterà
190
lovane,
Fratelli
Dncc. parili
E
\BRlZIO
I
de'
lenza
1591,
GASPARE MORDENl
residui, '
il
compasso
.•
riga,
quadratura è l'Iiilipi'm
in
:
|
-
19,
I,
poli
G.
articolo.
Salerno,
possie
li
!"
-
api ire
del
i
21 e 22. La
trdinal
Bibl
tea
nazion
Galle,
396
IX
Capitolo
tenzione, è
eccessiva
1'
che
stima
Mordente ha
il
di
problemi, alla cui risoluzione pretende di essere giunto
sommo ed
grazia spezialissima donata dal
e dove
promette
Farnese di
a'
che
più raro e più stupendo, principio del ghissimi
mondo
somma
intendenti con
sapere
2
"
Alla quale opinione, se non
.
confortò
continuamente
diligenza
Bruno, che
il
all'
amicizia e affinità di patria
avvenire dio
il
questa
scienza
dell' orizzonte
stità
In
perché
"
fatti,
ne'
geometria potessero levare
cultori della
i
di
*.
5 ,
e magnificare
di Salerno
Persia e de' restanti paesi
studi
"
MORDENTE, La
1
2
secoli
alle stelle
tempo
dediti un
propose, ignorando
quegli
a
suo compaesano
il
quadratura del cerchio, pag.
ope-
dell'
3.
pag. 6.
Ibid.,
Docc. parigini, doc. VII, pag. 298.
:;
4
si
,
non meno del curioso Egitto,
rosa
Giordano
j
cielo e la va-
il
della magniloquente Grecia, della sottile Arabia,
*',
586,
1
Salernitano
il
da reciproca ammirazione,
legato
altro
gli
indusse, certo lo
lo
aveva incontrato a Parigi con gran piacere sentendosi l'uno
tutti
cercato di
più tardi, nel gennaio del
al
;
con lun-
hanno
speculazioni,
1
dal
soggetti
nell' infrascritti
"
quel di
tutto
sino a questa ora presente,
in
e sottilissime
studii,
per
unitrino Creatore
vedere
"
far
essi "
Ne' dialoghi
pagg.
tum
228
mutua
prò
adinventionis
Mordente
sul
e 229),
il
quae
momento,
BRUNO
(Opp.
nobiscum dignitate,
virum istum mihi nosse contigit
Ego
" :
benevolentia, tum
fortunatum
Nel
ferat,
Mordentii circino, pag. 253
velutique
;
artis
te
unum huius
me
in
maxime
prò
quod
" :
Ut
...
tibi
optimo
iure
cedere
caelum universa geometrarum posteritas
Deum
sensibilibus
hominu.n
oculis
admirentur, colant; Lares tuos, caelum salernitanum
horizontis
mai