Vita di Giordano Bruno con documenti editi e inediti (2 voll.) vol. 1 [PDF]

  • 0 0 0
  • Gefällt Ihnen dieses papier und der download? Sie können Ihre eigene PDF-Datei in wenigen Minuten kostenlos online veröffentlichen! Anmelden
Datei wird geladen, bitte warten...
Zitiervorschau

/

Digitized by the Internet Archive in

2011 with funding from University of Toronto

http://www.archive.org/details/vitadigiordanobr01spam

STUDI FILOSOFICI DIRETTI

DA GIOVANNI GENTILE X.

V.

VITA

DI

SPAMPANATO.

GIORDANO BRUNO

CON DOCUMENTI

EDITI E INEDITI

VOLUME PRIMO

STUDI FILOSOFICI DIRETTI

DA GIOVANNI GENTILE X.

V.

Vita

di

-

SPAMPANATO

Giordano Bruno

CON DOCUMENTI

EDITI E INEDITI

VOLUME PRIMO

MESSINA CASA EDITRICE GIUSEPPE PRINCIPATO MCMXXI

PROPRIETÀ LETTERARIA

Catania



Stab. Tip. S. Di Mattei

et

La

vie

il

quale sa ele-

alle creazioni

come

calcolo

di gran lunga

de J. Bruno,

Chez

Paris,

il

il

della

offra

poetiche, la

politica

Bartholmèss è convinto che

domenicano sorpassa

E. N.,

Genève

Anzi,

.

e

analisi

affrancamento

ed è insieme

Rinascenza

prodigiosa universalità dell' ingegno italiano, varsi alle meditazioni filosofiche

;

in

Bibliothèque

Joel Cherbuliez,

i

che

difensori

universelle

1847, IV

sér.,

II

ri-

lo

Genève,

de

an.,

il

tom. IV,

318.

SA1SSET,

Artic.

1084.

pag.

cit.,

Ibidem. pag.

1085.

*

Ibid.,

5

E. N., Artic.

fJ

GEORGES LaFAYE,

cit.,

gnement publiée par 1889, tom. XVIII,

la

pagg. 311

G.

e

Bruno,

300. in

Revue

in'ternationale de

Société de l'enseignement supérieur, Paris,

juillet à

decembre 1889, pag. 540;

l'ensei-

A.

Colin,

GIOVANNI GENTILE,

G. .Bruno nella storia della cultura, Palermo, R. Sandron, 1907, pag. 131. 7

Bartholmèss, Op.

cit.,

tom.

I,

Préface, pagg.

V

e VI.

XVII

Introduzione

spirito

umano rinvenne

nel secolo decimosesto; che,

molto

più

suoi contemporanei

di

tutt'

i

pensiero,

propugnando

rivendica

per questi un



speciale \

tazione di esagerare

del suo eroe

impero a

ma

vittima,

nome d'

utile

è

secoli,

tre

che

tale

ma anche

nello Stato,

abbassi avanti a

comune

torti

Perché,

.

uomini

chiarisce

esperienze

delle

deve ormai

storia

la

avanti tutto

egli

che

fatte

parlarci

non per

ricorda,

morali del passato potrebbero ser-

eh' esse furono in se e per se stesse.

ciò

Noi vogliamo che

come

i

non un

o d' un partito; non solo vogliamo sapere

setta

a che cosa le condizioni virci,

2

"

grazia

in

e degli

delle cose

una

n

per omaggio alla storia che

scrive

nostra curiosità,

la

durante a

legislazione

protesta che offre

esige precisione, interezza e verità "

una

circostanza o di polemica, non un panegirico della

libro di

qui,

parte,

meriti e di tacere o diminuire

i

del

è lasciato vincere dalla ten-

si

con ogni energia

:

potenza

alla

l'indipendenza degli studi naturali,

Bartholmèss

il

credendo

la

lei,

La

nella

scienza

libertà

si

confonda col

s'

storica

inchini e

la

si

diritto

franchezza, l'imparzialità e anche

che

equità

doti di cui oggi ha

fin

piuttosto,

o,

e con la verità.

quell' eccesso di

regni

giustizia

punto che

al

si

chiama indulgenza, sono

necessità

stretta

la

dottrina,

le

per poter

contribuire alla pacificazione, all'amnistia che desiderano tutte

scuole di qualche credito, amanti

le

n

umanità 11

Bartholmèss

pienamente sodisfatto

rimase

cui aveva atteso con tutto

più verdi anni prova, non

1

Op.

del progresso e della

\

c/7.,

entusiasmo e

temè che

e

;

1'

tom.

pagg.

Ibid.,

pag.

I,

Préface,

Vili e

309.

IX;

pagg.

liv.

dell'

opera

vigore de' suoi

chiunque avesse ritentato

sarebbe stato meglio

Ibid.,

il

VI

la

ricompensato delle molte

e

VII. pag.

VII.

309.

XVIII

Introduzione

A

e noiose fatiche ch'egli sopportò

l

e in Isvizzera la critica smise

con

da' primi giorni accolse con "

zioni

"

del famoso novatore

"

che

dimostra soltanto 6

"

.

onorato

in



"

estensione

1*

dove 7

perché

;

il

Berti,

suoi libri lo cacciò di nido, lo tenne

"

Dopo

il

lavoro del Bartholmèss non

nostro scritto, se

al

obbligo; che

fatto

losofo e

Op.

E. N., Artic.

'•»

e

cit.,

SA1SSET,

tom.

E. N., Artic.

5

SAlSSET,

fi

E. N., Artic.

7

Lo

8

Vita di G.

321

ravia,

;

I,

cit

tuttavia per

Cumiana

a

il

l'argomento da

22

il

il

1

aprile del

pag.

più :

fi-

7

dicembre del da

1897,

umile

1.

084.

pag. 318. pag.

cit., ,

i

1086.

pag. 311.

Op.

Bruno da Nola, Torino, G. B.

G. Bruno da Nola, sua

1889, pagg. 6 e 355 1'

n

avremmo messo mano

trattò

ricorda con compiacimento lui stesso:

2 e quella con

quello stesso che coi

.

pag. 293, n.

cit.,

cit.,

Artic.

meno

stima di

la

Préface, pag. XIII.

cit.,

Artic.

4

scarsezza delle

8

"

Roma

a

2

Bartholmèss

nato

Berti,

1

la

versatissimo nella storia della filosofia e

delle lettere italiane

1820 e morto

verifica ne' risultati,

si

documenti veneti non ce ne avessero

i il

da uomo

Domenico

messa a

lavoro,

del Bruno, dichiarando francamente

"

biografi

\

letti

e per giustificarne

;

del

godeva l'amicizia e

già

fin

ampia e del

dotto professore strasburghese venne

il

Terenzio Mamiani

i

5

povertà de' fonti e

la

Italia,

insigne fra

arcigni,

pieni di sapere

"

assai

vita

confronto con l'incertezza che a volte

prove

modi

giudicandoli

,

vero, in Francia

il

i

più lusinghiere approva-

le

fornivano una

avverti

difetti,

dire lui

degni d' essere studiati piuttosto che

,

che

quelli

compiuta

tutto i

3

"

e di merito

come

2

due bei volumi

i

"

.

esponente

:

vita

e

cit.,

tom.

Paravia,

,

per brevità.

1*

311.

pagg.

sua dottrina, Torino, G. B.

questa indicherò nelle citazioni con 1

pag.

I,

1868,

6

Pa-

esponente

XIX

Introduzione

anni

gradi

alti

collegio

il

Camere subalpina e italiana, divenne due 889 successe a Cesare Correnti come

Savigliano alle

volte ministro e

più

a*

rappresentò per ben quarantasette

sociali:

di

ad elevarsi

col suo ingegno

stato riuscì

il

1

primo segretario dell'Ordine mauriziano. Appartenendo

Piemonte e vantò

Gioberti,

il

seppe congiungere

egli

negozi

della filosofia

;

ma

Sebbene nazione

al

e aborri

che,

nascose i

cattolico e credente,

misticismo

qualsiasi

spiega

gli

anzi con una

malgrado

;

e

spiega

si

tutt'

i

Cosi forse

ribelli,

anche che tenne

caldo amore di patria, sembrandogli dida,

sia

lettere,

sia

scienze.

le

per

1

perfezione

la

per

il

nuovo

Pertanto

cenza su questo

il

certa incli-

giugno

nell'

chiamavano

il

dalle arti e

per cui

periodo di

(In memoria,

Accademia

fra

Berti

sincero e

Scritti -vari,

reale "

rinnovamento

di

per celia,

Domenico";

stima,

predica

si

narra che

il

esclamasse un giorno I

".

Cavour, nell'

il

udire

Pavia,

ma sempre

e aggiunge:

quale di

lui

un

discorso

suo

e

;

lo

Commemorazione

Torino,

in

letta

Successori

senso buono,

"anzi

che di questa sua naturale inclinazione desse qualche indizio anche mera, poiché

dalle

erano messe

si

indugiò molto e con palese compia-

1908, pag. 323) ricorda che

Bizzoni, alcuni

1898

conto

età nostra più splen-

raggiunta

cammino

glorioso

CARLO CANTONI

26

s'

l'

eretici,

gli

assai

in

Rinascenza, verso cui era pure mosso da un

la

tutta la

ortodosse, non

opinioni

delle

propria simpatia con

la

perseguitati

non ottenne

poi storia

scritti.

qualsiasi coartazione.

finzione,

a

morale,

Roma,

Berti professò la fede con libertà

il

,

pubblici

1852 una

il

filosofia

1872, a

insegnamento

dall'

nel

D' Azeglio,

il

Meritata

e dal

riputazione che guadagnò con

e

trattazione de'

prima

insegnò

universitaria,

della storia a Torino,

filosofia

Balbo

il

alla sapiente

culto degli studi più severi.

il

cattedra

si

al-

schiera che nel secolo scorso fu più numerosa

l'eletta

sembra alla

Ca-

pur faceva una grande :

Ma

qui

si

fa

la

XX

In t rodiuzione

prese a studiare ne' maggiori rappresentanti, sotto

che sotto

storico pili

tendenze e

sue

liari

in

filosofico,

il

di cultura.

attitudini

non tanto a penetrare ed esporre pensatori

quanto

,

ebbero

essi

vita o

veva per

l

"

sogna aggiungere, senza gravi

e

1859

non so cosa

"

Ibidem.

3

Ricorderemo

Cenni

scri-

ed

;

egli

La

1859,

del

telescopio (in Atti del

codici e libri

1876), su

antologia del

condanna della

R.

il

dalla

Galileo (in

moderna

le

>

Galilei

1878), Le

campanelliani

Atti

dell'

processo

Roma,

Salviucci,

Cotta e

indicazioni di

Accademia dei

contro

Galileo (in

1

882), non

C,

1876)

;

che

un

//

di-

vicende del sistema copernicano in Italia nella del decimosettimo

Di

Cesare Cremonino

in

proposito

controversia con la Inquisizione di

nuovi documenti (Roma,

Bruno.

il

Storia dei

sulla

decimosesto e nella prima metà

1878) e Di Giovanni

antologia del

e

(Roma,

(Roma, G. B. Paravia, 1876); opuscoli della sua

arti-

Antecedenti al processo galileiano e alla

sugli

dottrina copernicana

Copernico e

1871),

nazionale di Firenze e

da

critica

1876),

seconda metà del secolo

Salviucci,

contemporanea);

Rivista

veneto del

Istituto

postillati

La

processo originale di Galileo circa

intorno a Giovanni Pico della

inediti

estr.

manoscritti galileiani della Biblioteca

Lincei del

325.

pag.

cit.,

venuta di Galileo Galilei a Padova e l'invenzione

o monografie su

parecchi

bi-

luogo

ogni

.

documenti

e

Cerutti,

coli

il

2

3

1889

CANTONI, Commemorazione i

da

il

fece argomento di numerosi lavori

li

al

2

menti

intera

stesso,

lui

"

farei

procurarseli

di

1

Mirandola (Torino,

e

come dice

animo,

modo

il

difficoltà;

pubblicati dal

scorso

1'

non piccola fama e condizione acquistata ebbe,

la

Nuova

dettarne

Per avere nuovi documenti,

.

comm. Gorresio,

al

que' celebri

di

punti più controversi e oscuri,

i

nel proprio

una vera passione

pecu-

posto e Y importanza che

volendo

;

l'aspetto

delle

Rivoltosi quindi

le dottrine

il

tempi

loro

esplicare di essa

Berti alimentò "

a mostrare

ne'

conformità

Valdes

Salviucci, lettere

1

878

(Roma,

(Roma, 1881);

Padova

e di

di taluni suoi

e ;

La

vita

Salviucci,

Roma (Roma,

discepoli secondo

e le opere (in

1878) e

e oltre a tutto ciò,

i

Nuova

Nuovi docu-

quel che riguarda

.

XXI

Introduzione

n

Fin dalla prima gioventù

"

ricordava

,

il

"

Berti,

la

narrazione dell' atteggiamento di Giordano Bruno davanti

me

giudici desto in

grande ammirazione; e

fin

ai

dalla prima

gioventù m' invaghii della sua fìsonomia che mi venne fatta

per

tempo

trascorrere del

che

l'

esempio

vertita

d'

non

egli n

accrescere l'efficacia di riflettendo

da

conoscere

prima volta

la

un uomo

"

di

n

cai,

disegno di

il

n

1858, n

si

,

per quanto

Pur troppo, com'era

gli

caduto,

casione

n

ebbe 1

'-'

a.

pag.

IbiJ.,

I,

voi.

4

Discorso sopra

5

Ibidem. Vita

,

1 ,

Ibidem

pag.

n

;

aprile

G. Bruno, pag.

19.

18 e

dei

107.

19.

n

e

in

;

si

per-

propizia ocgli si

perché nel

italiana

il

conserva-

dolente dell' acpiù

l'occasione

dono una

Rivista

in

marzo e

Avvertenza, pagg.

"

8

eresia

107.

Vita"1

Ibid.,

l'

dove

segreti

Proemio, pagg. VI e V.

3

6

Bruno, I,

\

'.

ricevere in

Discorso sopra G.

Luigi Ferri,

n

si

Se non che,

.

piacere di

il

la

Cesare Foucard

riferito

quando meno credeva

e

n

venissero nelle mani

prevenuto, egli non ebbe

stato

s

n

prova

la

spontanea

gli

fermo però di ritentare

riparti,

sempre più

\ cominciò ad accarez-

"

e delle altre carte che vi

aveva

gli

de' Savi sopra

atti

e

;

offrirci

,

"

messo di penetrare negli archivi vano

possono

come primo principio dell'ese5 " per pigliare recò a Venezia

"

notizia del processo bruniano ",

2

"

scriverne la fortunosa vita prima ancora

guimento del disegno

ritrovavano

Col

.

senti invece

mentre non passò inavstupiva

",

che copiosi e pellegrini documenti

Nell'autunno del

n

paesi

straordinaria grandezza del carattere

zare

l

"

queste prime impressioni

novità della filosofia

(a

scemare,

senti

pochissimi

pochi,

Ornato

Luigi

1

offerse

862

copia della

di filosofia,

1886, pag.

106.

egli

pre-

diretta

da

.

XXII

Introduzione

l

ziosa scrittura Berti aveva

Uniti

.

e

speranza di metterne insieme suo

solito,

1867,

Nuova

blicò nella

puntate

2

altri "

"

tra

"

ma

;

febbraio

il

antologia

due

di

arricchiti di

aggiunte

notevoli

e

Berti dal

per 4

"

868

1

in poi,

esame

7 ;

"

sideroso

s

n

Vita 1

1

Lo

2

razione

perché era

e

cit.,

Documenti

confessava

il

IV

(voi.

XIII, (voi. 4

5

il

XIV

cit.,

pagg.

Vita*,

6

:

il

l'

esposizione e

de-

1870,

il

"

prigionia

la

"

nel racconto

particolari,

CANTONI

e

I

II

X. il

(voi.

nelle

Notizia

la

Commemo-

nella

IV, pagg. 209-238),

pagg. 437-453), nell'aprile

XI

1*

XV

e

il

(voi.

Vili e

1*

XII

(voi.

il

IX

il

VI

il

V,

(voi.

nel

marzo

e

VII

il

pagg.

nel

il

(voi.

297-327),

VI, pagg. 83-100), nell'ottobre

pagg. 267-291),

cit.,

V,

dicembre

il

il

XVI

681-711).

Tuttavia, senza Vita*,

n

1

moltiplicarle oltre

pag.

il

conveniente

com'egli dice nel-

",

20.

Vita'.

COSTANZO RlNAUDO,

italiana, 8

capp.

i

cit.,

Introduzione, pag.

Avvertenza

7

e

circa

come informa

pagg. 648-670), nel giugno il

"

veneti.

Gorresio,

al

.

come

in obbligo,

Vedi, per maggiori

19.

(>

325.

pag.

cit.,

nel settembre

1'

documenti

Avvertenza, pag.

Nel febbraio

3 111

,

a'

furono

,

Com' ebbe da un valentuomo,

.

nuovi e importanti

premessa

D

rivista

difficoltà incontrate

di spianare le

della vita di lui

note

delle

del Nolano, e ancor più era

"

della dottrina

quali,

i

;

anche

e

attestano conoscenti e amici

lo

"

3

volta

aveva espressamente promesso, di donare l'

il

bruniana in set-

un volume da G. B. Paravia

in

non ebbe requie

"

suoi,

contro

dicembre, pub-

il

biografia

la

o tre capitoli

anno appresso ristampati 11

il

giacere, colla

allora,

ch'erano state tralasciate per l'indole della 1'

documenti,

i

cominciò a lavorare senza indugio e con fervore,

di guisa che nel

te

in ordine

posti

abitudine singolare di lasciarli

1'

a.

VitaS,

VI,

voi.

VI,

nella

fascic.

recensione della Vita 1

4, ottobre-dicembre del

Avvertenza, pag. 20;

Vita 2

,

,

in

Rivista storica

1889,

Introduzione, pag.

1.

pag.

768.

XXI II

Introduzione

romano \

carceri del Santo Uffizio derli

1873 e stampò

appresso

in

cesso

come

,

avevano

a nulla

che,

non

sorte

la

gli

da un suc-

abate Giusep-

dall'

Pont,

e a Tolosa dall'emerito bibliotecario

',

il

approdato quelle tentate a

Venezia dal cav. Emanuele Cicogna e pe Valentinelli

lesse

ricerche iniziate

le

:

a rèn-

affrettò

si

Copernico

furono coronate da buon

suo amico in Isvizzera non J

al

1876 \ Se non

il

ugualmente

arrise

egli

discorso che intorno

nel

noti

che n'era stato pregato da un suo collega dell'Universitaria

di Torino,

quanto

il

Gorresio \ Disperando ormai di appurare

premeva, e

gli

Oxford e

chivi di

seconda edizione n

che

6

sfuggi a molti

documenti tedeschi e svizzera

I

.

luce rispettivamente da Cristoforo Sigwart nel

a parlarne onorevolmente nel

discorso che pronunziò

Vita 2

Introduzione, pag.

,

ma

nuti...";

Vedi

la

Notizia premessa

a'

8

Vedi

la

Notizia premessa

a'

4

Vila

storpia

,

il

pag.

nome

:>

Vita\ pag.



Vita-,

Intitolò

viucci, '

1'

1

n.

Vita 1

3;

n.

1,

nel

e

non solo

Berti

21

il

1870 perve-

afferma che

i

sullodati

".

Documenti romani. Documenti pag.

,

61,

ginevrini. n.

4; nel quale

ultimo

luogo

del bibliotecario della Marciana.

113,

n.

I

;

Vita-,

Introduzione, pagg. 17 e

opuscolo

:

Documenti

pagg. I;

110 e MI,

n.

3.

Discorso sopra G. Bruno, pag.

intorno a

G. Bruno da Nola,

108.

Roma,

Sal-

880.

Vedi

deschi.

72,

il

Essendomi

"

1873

furono "noti che nel

gli

2

{

Quivi dice:

ne scorda, perché a pag. 310,

se

documenti non

I.

indussero

dati

1881

',

si

egli,

1880 pubblicò quel

da Teofilo Dufour nel 1884

1

alla

era scoperto in un opuscolo che, tirato in pochi esem-

si

plari,

alla

nel

",

occupato,

era

cui

in

per riparare a questo indugio

ar-

gli

mano

compire a causa dei

potendola

molti e gravi negozi pubblici

visitare

mise

straniere,

città

ma non

;

tempo per

aver

di

di altre

le

Notizie

premesse

a'

Documenti

ginevrini e a'

Documenti

te-

XXIV

Introduzione

1886

febbraio del

ma anche terrotto,

che

Paravia

2

A'

Berti dichiara di avere

il

"

3

esso tenta

in

:

1

Discorso sopra G.

Sono

queste,

di

768)

secondo nuovi documenti

Lo

dall' Archivio

tolti

inserì

Bruno

Berti //

nella

Nuova

ristampa che

la

il

e

nel

sia

Bollettino

XXXVIII

a.

antologia (voi.

a

Vita 2

4

Ibid.,

,

lavori.

voi.

in

un

n

punto (pag. 335,

;

ma

il

più

libri

(La

recenti

et

1919, pag.

Che

ser.

16 novembre

Ili,

le 1

1

)

M.

1889)

Vita e che Io Charbonnel mostrò il

2 e

della 3,

Saint-

FERDINANDO NERI

anche

storico

fascicc.

del Liceo di

professore

n.

(Arlic.

è lui stesso

cit.,

Bartholmèss dà

"

pag.

il

promette un

1)

del

contemporanei

pensatori...

LAFAYE

cui

XXIV,

Giornale

LXXV,

cui alla esposizione della filosofia

il

suoi

essi

e di taluni suoi

letteratura

italiana,

pag. 288, n. 4.

Proemio, pag. VII.

esposizione della dottrina altro

discepoli

L'éthique de G. Bruno

e

Introduzione, pag. 21. Egli afferma, è vero,

la

principali

due

Brignolo,

suoi

Roma, 1878; ma

Di G. Valdes

:

al

GIUSEPPE

ipograna

di taluni

e

veneto,

esatto, lo rileva

bibliografico del

(1920),

1

lui,

Rinascimento, cioè una rassegna che G.

Berti apprestò della

un bibliografo poco

seguendo

Edouard Champion,

Paris, il

d'ignorare nel primo de' suoi

Etienne

titolo

CHARBONNEL poi ne' XVI f siede, pag. QQ,

deuxieme dialogue du Spaccio, attribuisce al

Cosi

svizzeri.

opere del Berti intorno

Asti,

Di G. Bruno

ricordano male lo scritto che ha per .

e, forse

bruniana,

bibliografia

11) ricordano anche:

discepoli ecc.

partico-

modificazioni

le

fissando definitiva-

ripeterlo, tutte le

(Arlic. cit., pag.

Il

pensée italienne au

idee

le

arreca

Bruno.

non è superfluo

RlNAUDO GRAZIANO {Saggio

D.

e

documenti romani, tedeschi e

-

1900, pag.

,

cronologia in parecchi punti,

la

rettifica

di cogliere 4

Bruno

essenziali del

suggeritegli da'

per

notabilmente cor-

"

ampliato questo scritto senza mutarne ed emendarne

ed

Nolano.

lavoro in-

il

medesimi del

co' tipi

.

opinioni

lari

del Collegio romano \

1889 venne impresso

il

lettori

retto e le

magna

nell'aula

a riprendere e condurre a termine

".

540)

Bruno

si

di

"secondo

Perché questo

volume

".

perché

quella

non è

ha ragione di sostenere che et

;

volume...,

accompagnerà

un examen des ouvrages de Bruno

philosophique, n'a pas été dépassé

aver "aggiunto

primo a dubitarne

il

in

dei

uscito,

tomo

in

de son système

XXV

Introduzione

n

mente

verso

1578

del

fine

il

nel

1576

nel

1577 l'anno del soggiorno 1581

il

1581

bensì dal

di

vita

tra

.

mezzo

in

però con alcune pagine

l'

ragioni e

le

della lunga

Campo tro

capitoli

;

E

la

particolari

formando per

lo

65

pag.

105; Vita 1

pag.

116;

119;

,

Vita',

pag. ,

Vita',

97.

pag.

117.

Vita',

pag.

>

Vita',

pagg.

97 102, 102-108;

Vita-,

pagg.

95-98,




"

il

suo

-il

"

casate

baronali

"

Leone, criterio,

in

"

cit-

\ appare

in risalto certi partico-

foce.

387

394; Fuochi del

e

13 e 85.

foce.

chiama per antonomasia

v e

fatti,

V, "

pochi

n. la

III.

lode di aver disseppellite

manoscritto nolano altri

che

le

"

(Op.

conobbero,

le

cit.,

le

carte che egli

tom.

I,

pag. 57);

pregiarono, unica-

de' cinque vescovi.

vita delli cinque santi

Vescovi martiri nolani ecc., ce. 81

r

e



.

.

Nola

e

famiglie onorate

Cosi, sorvolando per ora sulle

lari.

numero

diversi elenchi

varia ne'

25

nel Rinascimento

cui nomi sono a un di presso quelli che

i

storia

Leone

del

cui

il

da novanta a centosette

Numerazioni

e poi nelle tre

,

leggono nella

si

di Fuochi,

degli Albertino egli mette in rilievo la secolare nobiltà;

il

parentado co' Piergianni di Nola, e co' Caracciolo, Torella,

Tomacelli e Berlingieri

Napoli;

di

grandi facoltà, non

le

minori di trecentomila ducati, costituite da palazzi, giardini, feudi,

masserie e boschi

possedevano con

le

co'

Longo

Uguale e

i

Cava

della sul

a informarci,

Calenda

e co'

di

]

>

;\,

vi

ze,

le

da vincoli di sangue,

legati

armi e

Alfano,

cavalli

i

1

costosissimi

Giuseppe,

Fellecchia,

E

".

le

affinità,

ville,

droni, le rendite

i

feudi e

altri

e,

de* servi, de' cavalli e delle carrozze

De

1

2

razione,

vita

la

Ibid.,

81

delti

2 r

ripeterò

numero

il

esponente progressivo. 3

'

'

Ibid.,

e 82

Ibid.,

e.

e

r

v.

81»,

Ibidem. Ibid.,

ce 81

r

-

83

v

.

dell'ultima

carta

Nola

molte sostan-

De

Palma,

riferire, oltre

".

a volte,

il

numero

Tra' suddetti no-

cinque santi Vescovi martiri nolani ecc., ce.

Qui, come altrove, per supplire

.

Dei

.

poderi di cui eran pa-

migliaia di scudi,

di

l

Nido

anche de' baroni

Fontanarosa,

Monforte, Frezza e Marifeula non tralascia di alle

e ville

signori di le

I

napolitani,

loro parenti

i

.

da un

l'Anonimo

giardini

Filomarino, nobili del seggio di

Cesarino non dimentica l'origine romana, co* quali eran

Benevento

avevano, e sempre

potevan degnamente ospitare i

quelli

Sicilia,

principio del secolo decimoquinto

N

lui,

congiunti questi

più bel palazzo; e a Liveri

il

Caracciolo e

fortuna, al dir di

Mastrillo,

Napoli e di

più antiche famiglie di

casale di Lauro a

i

.

Del Giudice

i

Barone, venuti

in cui

2

alla

numerata

mancanza con

cit.

della

nume-

l'aggiunta

d'un

26

Capitolo

De

Notariis

signori di Sirico, e in fine quei Tansillo

che, se-

non sempre

bili

ch'eran

I.

compresi

son

De'

i

Risi,

condo l'Anonimo, provenivano dal casale

ben potevano

"

darsi vanto di

di Cimitile, eran

de' Carmignano, e

de' Mastrillo e

parenti de' Fellecchia,

i

che compose

Aloisio Vie.

// pianto de S. t0 Pietro in versi

"

*.

Come si vede, son famiglie che in buona parte mo per quanto ne scrisse il Leone: ma famiglie prima col sapere, col solerte esercizio delle berali o della mercatura,

con

elevatesi

professioni

comune

non

la

conoscia-

li-

perizia dei

pubblici negozi e delle armi; altere, poi, della nobiltà del

sangue

e

cominciate a mettere

che,

ricchezze

quelle

di

vennero

insieme con onesto e assiduo lavoro, dosi anche con mezzi

non occorre molto

convincersi che

per

caso mai non

lignati da' loro antenati:

peso

deduzioni

alle

finora

tratte,

Per

non

andar per

mere alcuni provvedimenti

troppo,

Nolani eran

si

basta

sfogliare

mi

lunghe,

le

pigliati,

tra-

voglia dar soverchio registri

i

Na-

dell'Archivio di Stato di

della Curia del Collaterale poli.

i

moltiplican-

Pur

e condannabili.

illeciti

limiterò a riassu-

subito

dopo

della morte

del Tansillo, da due viceré, Perafan de Ribera duca d'Al-

Antonio Perrenot cardinal

calà e Il

di Granvela.

agosto del 1569, l'Alcalà deve severamente vietar

31

quanto, per avidità di lucro,

è

si

messo a Nola, zappar cioè ne'

"

fossi

1

De

la

vita

"

e

di

Marchesa

il

tesoriere

Nola manifestarono di

Laino e

al

tutto

alla

vescovi martiri nolani ecc., del il

Duomo,

il

loro giubilo

le

"

sorgendo

1'

vescovo, nelle

Lagrime di S, Pietro pe'

tipi

città

83 r

e.

il

;

cittadi-

585

del

n

L'A-

.

dirette 1

le

l'acqua

intera

lettere

capuano G. B. Attendolo, allorché

Equense vennero ristampate e del Cacchi,

",

generando malissimo aere

delti cinque santi

nonimo non esagerava: nanza

"

per-

giorno

che stanno intorno

mure... per cavare arena o puzzolana in detti fossi

a quel

fino

a

alla

Vico

Cappello

Nola né rimediandosi

come

è noto

ci

con

Regio Consiglio

che hanno

"

che coloro

riferisce

gli

opera

nota del catasto in Nola, suoi casali e territorio,

mal

n

fatta

esso

,

luogo, anche nel 31

n

lavoro, altre

le

agosto

giudice della città

al

non solo a

cose;

che

a pagare

strengerlo...

averà pagato, e per n

predetta riforma n

prescrive che

che

li

capitano

al

ma

terreni,

alcuno

fatta

hanno

riformare

"

a

loro

detti

giustamente

n il

di tutte

abbia pagato

non

compete,

di co-

...

quello che per lo passato non

tutto

avvenire farlo pagare conforme alla

lo

\ Volendo n ,

apparenze,

tuttavia salvar le

abbiano da comunicare

concluda cosa alcuna

si

di

rispetto

trovando

e

integramente quello

1569, impone

del

attender

di

1'

delle persone del

Viceré, diffidando

il

.

Geronimo Morcat del Sacro

legge

dottor di

il

più

gua-

a'

aumentando

danaro,

altro

assai

fu

tutto

a' cittadini per tale

già imposta

la tassa

Poi, perché

e

Tansillo e che

del

intimo

Granvela dà

il

1571, a Mario Galeota, che

facoltà di raccogliere

la

d'una metà

la

inconveniente,

all'

ingegnere che poeta, di riparar del

valoroso sti,

tuttavia

nel 25 maggio del

l'incarico,

27

nel Rinascimento

tutto,

il

avante che

magnifici Fabrizio Mastrillo e

a'

Federico Fellecchia, a Gian Domenico di Tango e Orazio Severino, chiamati, questi per

e censi nio

1

2 1

"

fino

n

dal

tempo che

all'agosto del

1

Curiae Collateralis Consilii Ibid.,

voi.

Ibid.,

e.

Severino 17

1

20,

48

r

(e. ,

5

foc.

1

r

,

150

e.

v

Vichianzo

dillo di

(e.

"

popolo e quelli pe'

il

bene o no sieno

a esaminar se

—I

.

"

la

foc.

191),

r

città

la

569

voli.

stati

due

figlie

venne

nobili,

molti

renditi

regio

dema-

al

3 .

20

e

21, ce.

1

52

r

e

23

r

.

.

Fuochi nolani del 1545 annoverano

famiglia d'un giudice di Lanciano,

634),

e

quella

del

defunto

nel

1531, nel

Porzia e Paola, con cinque domestici;

suo

1535 i

"

quarterio

Angelo Geronimo fratello

composta della giovine vedova Polita, de*

Felice e Francesco, nati rispettivamente nel delle

n

esatti

e

figli

nel

Iacopo Orazio,

1539, e

Fuochi del 1563

28

Capitolo

I.

Un'inchiesta bell'e buona sulle varie amministrazioni pub-

Nola compi

bliche di tere

nuovi

riferiscono

si

Viceré, sempre

il

che

città

"

quella

in

3

e che rivedendosi

Miranda

per

intervenir

"

hanno amministrato

"

razionale

di dinari

invitando a

e

",

Giovan Geronimo Albertino

Mastrillo e

Orazio Severino e Francesco

tutti

debba attendere a

diligenzia

esattissima

conti di qualsivoglia persona che

li

qualunque modo averà amministrato

da l'anno

540 a questa

1

le

entrate di questa

parte,

non ostante che e trovando

tenessero liberatorie della loro amministrazione; alcuni debitori, alla

67

(e.

e

594)

foc.

,

r

ci

Federico

magnifico

il

Gian

Scipione,

n ,

Mario

medesimo

di

figlio

1

Da' Fuochi

del

del defunto Gentile

che

e.

e Fabrizio,

234

pagg. 8

r

,

207

foc.

e

uno

(e.

34

Albertino

Nola possedevano

in

nimo

1545

di

1908).

i

1563

figli

v

,

stava

e

gli

foc.

Vedi

anche

il

Macerato,

39

v

,

foc.

Omero

40

v

,

358),

e Orazio.

fattore

de' beni

padrone, Giovan. Gero-

nove anni (Numerazione del 1563,

REMONDINI, Op.

208.

Curiae Collateralis Consilii voi. 20,

il

467),

apprende che nel palazzo

si

Giovanni

r

foc.

,

del 1545, e. e.

Turno,

fratelli

395)

52

nipote di Camillo,

e

del 1563,

eredi del suo

dieci e l'altro di

(e.

medi-

abitavano

quartiere

Leonardo

540 (Fuochi

Federico contava qualche anno di più de' 1

giacché,

composizioni

le

(Numerazione

e Prospero

458). Poiché era nato nel

Quanto

.

",

già divenuto dottore di arti e

di trentasette anni nel

Fellecchia,

Battista,

esiggono

si

mostrano Orazio,

M.cus Fabritius Mastrillus

foc.

non

delitti,

2

"

di loro

volendo debitamente provedere

sposo della diciottenne Marzia. Nel

cina, "

"

giustizia,

debba eseguire contra

composti alcuni

"

",

Giovan Lonardo

che, assunto

seu

e per cittadini

,

Rosso, con ogni

università

summa

recuperala bona

si

capitano

vedere e rivedere in

in fatti,

per instruzione e bona disposizione del negozio

i

per nobili

dati dal

569. Intendendo,

conti di quelli che

computante

mag. cl Fabrizio

li

1

costui let-

gravi,

sono molti che sono debitori di essa,

li

al

meno

non

ordini

agosto del

1

l'entrate di detta città,

l'Alcalà scrive

dottor Morcat, se alle

il

e.

1

5

1

r

e

v

.

cit.,

tom.

I,

Nola

predette,

29

restano

impuniti, e quelli

manera che

di

che pagano sono capitano e

al

nel Rinascimento

delitti

li

poveri e non

li

"

giudice di

al

ricchi

li

riconoscere

ingiunge

egli

",

delli pro-

libri

li

stanno annotate dette composizioni; e tro-

venti, nelli quali

vando che alcuno... non abbia pagato integramente, doverlo constrengere

pagamento"

all'integro n

timo che, essendo

E

.

aggiunge

di casa

mastrodattia

la

l

in

ul-

Mastrillo,

la

qual casata è molto copiosa di gentiluomini, quali commet-

tendo alcun delitto potriano essere alli

quali essi l'affittano

non solo

gnori,

n

di star presente

mastrodatti

versi dallo

cautela

certo è che nell'anno appresso

"

Il

Gran Corte

buona

e

cauta

della Vicaria

Geronimo

Geronimo

Mastrillo,

il

'

Curiae Collateralis Consilii Ibid.

,

e.

Numerazione

1

49

v

— La



1563:

del

voi.

stirpe

foce.

20

il

custodia

mag.

co

cit.,

Giovan Francesco f

"

.

E

che

Sibilia,

e.

I

aprile,

nelle carcere

22 giugno,

il

Geronimo de Palma,

Alfano e Geronimo

'

Nolani assisterono

1

Nola, e di carcerare,

di

Mastrillo e lo Barone di Fontanarosa nobili

processo,

al

proprio suc-

al

capitano Salines ebbe,

nella città

conferirsi

e di portare sotto

i

anche

alligarla

quali sieno state le conseguenze di quelle

impressionanti.

l'ordine di

della

di

debita

essi si-

.

revisioni; fatti

la

"

informazione da scri-

"

all'

2

"

Non sappiamo a

ma

",

da consignarsi poi con

cessore

obbligo del capitano o

occorrendo causa criminale contra di

"

del giudice,

mastridatti

rispettati dalli

è stretto

",

49

Giovan

già ne'

giorni



i

Mastrillo conta ben diciotto famiglie nella

104.

177. 246. 298, 299, 420, 427, 428,

429, 461, 462, 467, 469, 470, 611, 615, 619 e 620. Ibid.,

voi.

25,

e.

32

v

.

-

Ne* Fuochi del

1563

barone Francesco Antonio Fontanarosa, primogenito appare di trentun anno, con telli

«•

due

sorelle,

Mastrillo (e.

27

,

il

,

la

moglie, due

ventenne Gian

foc.

247).

figlie

(e.

2

r

,

foc.

13)

il

dell'amico del Tansillo,

e otto servi;

con

Francesco del magnifico Gian

tre

fra-

Tomaso

30

Capitolo

con

passati,

ad

arbitrio vi

scritto,

di mille

ducati e di altra pena

eran venuti a Napoli

prima del tempo pre-

comminatoria

la ",

insorgere

tutta la franchigia

e

"

.

perché questi, con ecclesie e per-

clerici,

alli

prima non venga abolita

Ma

2 .

stamento alcuni la

"

1

570,

gli

medesimo

il

non

:

senza te-

Marigliano, nega a

vicina

non è donata

sepoltura, se

momento morti

Spinola,

della

cittadini

gabbella del...

l'ingiusta

che dura un

è un' illusione

termina giugno che

costoro

l

"

mal governo, a noi pare

scomunica, in principio del

",

per

deputati del reggimento, e protesta di non assol-

i

verli, se "

il

"

ha ve da raggionare

Spinola;

Filippo

accordata

sone ecclesiastiche

li

pastore di Nola, che fu poi

nuovo

il

cardinale, monsignor

pane

Mario Fontanarosa,

Viceré

il

ecco, contro l'ingordigia e

di vedere

eletti

"

ritornarono insieme con

intendere alcune cose che

Ed

I.

mensa vescovile

alla

quarta parte della loro eredità; né è rimosso dalle pre-

la

ghiere de' cittadini che non resistevano all'aria ammorbata,

né dalle minacce del dopo,

finita

anche

magnorno

se

1

"

la

suo corpo!

il

276),

1

563 aveva

voi.

figli

e.

58



.

r

Curiae Collateralis Consilii

3 Ibid.,

voli.

23 e 25,

ce.

59

voi. v

e

e.

30

v

,

quarantanni, erano accasati; anzi,

i

Mastrillo (ce.

19,

65

Mario Fon-

Eccetto

ed era scapolo (Fuochi,

34

310, 247 e 104). 2

cani

li

.

cit.,

il

contrade,

stesse

tanto insepolta che

ventisette anni

e con dieci

pochi giorni

3

che avevano varcato

gli altri,

l'Alfano con due

"

anzi,

;

quelle

in

fé' stare

Curiae Collateralis Consilii

tanarosa che nel foc.

modo,

in tal

una povera donna,

Alcalà

vecchio

e. r

.

248

v

.

v

,

27

r

e

1

2

r

,

foce.

CAP.

II.

Natali e fanciullezza di G. Bruno.

Leone, che pare sempre coerente a se

Il

benevolo nel giudicare l'ultimo

capitolo del-

conterranei, nel terzo

i

De Nola

del

libro

non noverò

sempre

stesso,

Bruno,

casata

la

certamente perché a sua memoria non sapeva indicar neppure

modo

delle mediocrità che l'avessero in qualche



può supporre

si

altro:

focatico

ad accertarci

ficienti

1

2

3

Di

445";

vien

ctae terrae

"

;

A

portier "

loseffo

(Cedole di

1522, a

cosi

est

del

1

Nola

522, in

fatti,

ignobilis obscu-

12

e.

v

,

per esempio:

"est numeratus

altrove.

(lib.

a

Ili,

e.

CXCV

r

il

6 ottobre

esemplare della Generalis ),

"

Cappella sub vocabulo

quondam donno Antonio Bruno, presbytero

Napoli, poi, oltre all'orefice già ricordato (pag. 5), et

m. ro Luise Bruno

Antonio Bruno"; "

Bruno, siglio

".

m. ro Ferrante

scrivani,

esistevano a

La Numerazione

ed è notato nel secondo

riferito,

Corporis Chriski facta

netteri

e

diocesi nolana

in

Visitalio

del

registri

possiedono, sono suf-

si

1452

dal

i

Bruno, ne' dintorni di Nola, ad Avella; dove,

famiglie

1561

tassa di famiglia,

la

modice studioso claroque familia

vel

Nella Numerazione del

antiqua n.°

del

viro

.

fin

I

illustrar! ... ".

raque potest

in

A

"

Col. 88:

3

che

quelli

che

Bruno

delle famiglie

sostituì

mancano, pur troppo,

nondimeno,

';

.

1443, da quando Alfonso

dal

alle imposizioni delle sei collette

per un'ottantina d'anni

l

resa chiara

il

banchiere

"

";

tra'

de macza che serve presso S. E. e Bruno, fante che serve per

tesoreria,

"

la

guardia de

dell'Archivio di Stato di Napoli,

";

la iustizia ";

voli.

di-

pa-

Vincenzo

Collaterale

lo regio

"

razionali e

gentilomini

mag. to Antonio Bruno

i

Conecc.

249, 258, 279.

3

32

Capitolo

contò

settantenne

il

essendo

di suo fratello Pellegrino;

1

figli "

numeratore del

Il

.

abitava insieme col

Giovanna e

nuora

la

Iacopo,

co' tre

pur

che,

cinquantanni, sposò in seconde nozze Caradonia,

su'

vedova

la

con

Luciano e Antonio;

Silvestro,

nipotini

che

Bernardino,

Giovanni,

primogenito

II.

1

526,

Nardo

poi,

due

a

oltre

carico di

Bruno

altri

poco lungi dalle mura

fuori della città,

Natale, fratello di

",

Pellegrino e di Iacopo, marito di Maria e padre di

Andrea

Leonardo,

Vincenza,

e A

cinque e quindici anni

sei

focolari

che aveva e

.

Ma

primo de* suoi nove

il

terzo,

il

1640 vanno

trimoni,

delle nascite e delle

in questi,

346

fine

ce.

3

e

r

6

1

1

2

C. 3:

12

e. :

*

4

v

C.

144

già

r

1

2

v

,

foce.

1471:

foc.

,

r

v

,

257.

111

110,

"

130

,

e

de

Iacobo

Quanto

1

v

152

,

La

08.

177

e

r

Non

).

r

primo

del

famiglia

Chiasto

lo

vedi anche

a costui,

1545, v

,



Una

58

e.

cit.,

,

281

r



foc. v

A

incontra Innocenzo,

1580,

ce.

n

164

v

r

Nardo

Bruno i

";

e.

1

53

r

,

Fuochi del 1522,

,

e Polissena,

285

v

visita

e

292

del v

Menichella, nel

prebenda di Cortefella":

figliana della

Sacra

cit.;

282

,

,

1580, foce.

e.

78

r

.

513, 521, 2337,

Capitolo nolano, come si rileva da Hieronymus Brunus tenet hortum unum, lo cavato, sub annuo affictu ducatorum 19"; altrove,

Tra' beni

1579,

un istrumento del 3 giugno ubi dicitur

di

figlia

di Felice Serino, era

2343, 2372 e 26.

del

v

principio

il

1422.

foc.

foc.

,

vedova

Ce. 57

situm

503

e

r

appunto

state

.

Fuochi del 5

502

,

Aprile Bruno".

C. 23

1580,

V

ma-

Caradonia è senza numero.

di

149 n

e

e v

r

matrimonio

essendo

morti,

del secolo decimosesto e

.

Cata-

al

parrocchiali de'

libri

i

5

o provinciali.

cittadini

Ce.

col.

sacerdozio

il

che vivevano a Napoli nel mezzo del secolo, sieno

è facile dire se costoro, stati

Geronimo,

di

Innocenzo, già accasato,

figli,

anteposti

la

tra

314,

e

1563, invece,

nel

;

quello

tutti

Fuochi del 1658, del 1664 e del 1671 e

a'

sto del

s'

4

diciottenne Felice, avviato per

il

nove,

Nel 1545 venne appena ricordata

notevole sopra a

",

Gian

rispettivamente di

seconda moglie di Nardo, Polissena "

,

un podere del magnifico Iacopo Antonio Cesarino.

trovò, in

la

2

"

e

figliano

78

r

.

del "

della

prebenda

di

Cortefella

"

:

Sacra

visita

Bruno

e fanciullezza di G.

Natali

33

del seguente, rammentate le famiglie messe su da'

vennero di anno

anno estinguendosi

in

n

Paulino

don Carlo Bruno, che

marchese de

n .

costoro

tra

compagnia del

della

novembre

vivevano

altri

e

del

del

Agostino di Geronimo

Nacquero,

1

Bruno

tra

1590

il

e

e Cecilia

e

Silvestro

Domenico

9

r

e

93

bio,

nel

34

e

v

2

in

34

liber, ce. ,

68

r

1616 56

v

I

Salvatore,

76

,

r

I

32

ecc.:

v

Andrea

nel

281

282,

voi. ,

1

Fa sua

40

e

r

di

Robano

47

I

I

,

t

78

90

1

,

r

e 2

1602 Ottavio

fascic.

liber,

v

1,

da

e

Marzia Bruno

e

ce.

27

v

1

2

33

,

,

r

Fa-

e

v

,

62

;

Fuochi del

liber, fascic.

I,

e.

91

v

;

292

v

,

cit.,

I

67

1522

e del

,

e.

I

pag.

2)

fondata,

la

1563

(e.

congettura

57 del

v )

e.

1563

ecc.) c'informano della miseria che

BERTI, stimandola poco 366 e 367.

I

Fuochi del 1658,

128. Le Numerazioni del

(Op.

Spampanato.

v

2

6

foc.

,

r

I

8,

28.

che delle famiglie Bruno; quella del 4

I

,

Fabrizio

Marcello Bruno e

da

e Carlo

Defunctorum

liber, fascic. Ili, e.

dello stesso voi.

Defunctorum

,

e

Boulting \ della

il

.

sempre v

v

da

imparata

Giordano non era

di

Maestro Ascanio mori nel 1601, nel

).

Defunctorum

fine 3

,

gli

lucrosi

Gian Domenico de Martino

da

Vittoria

l'il

ed Auleria da Cesare Bruno

Isabella

Giulia Bruno; Gian Martino da Gian

(Natorum

morto

1620, Clemenza e Margherita da

il

Margherita,

Santorello;

Alfano;

padre

il

proposito

in

Prudenza Carbone; Antonia,

e

Felicia

Ora,

.

checché opponga

certo,

al

Mar-

soldato

meno

velluto

di

tessitore

3

m'in-

fu

che,

e

io

nella cattedrale,

sotterrato

nelF indigenza o di mestieri

tutti

dell' arte

pregiati

Bianco

capitano

venne

1638,

padre

del

Antonino che

anche

eccetto

Livardi,

di

n

creato

"

il

il

avi,

gli

Giordano Bruno non condurrebbe, o

nipoti di

ganno, a nessuna conclusione. Eccetto

chese

quali poi

dicembre

signor Orazio Mastrillo

" il

L'ostinarsi a voler ricercare i

al

Vardi, tenne per abbate e soprastante delle

li

sue massane

o

Le 31

.

fino

d'In-

figli

t0 passò a meglior vita e fu sepolto in S.

"

1683, allorché

del

un di presso

altre ancora, dieci a

nocenzo e

1

ci

21

r

,

foc.

(ce. 12 v

,

189,

58

r

,

opprimeva non poparla

Tournefort,

"mise senza più da parte":

di la

Agostino. quale

Vita'1

,

il

pagg.

3.

34

Capitolo II

vescovo di Nola dal

stirpe del protonotario apostolico, al

1

sinasco

e, al

;

neppure

primo maschio di Natale

il

che fosse

vanni subito dopo

il

casate de citatini

che badò



~ ;

uno de'

stato

onorate

nolani

come

principalmente,

"

1'

della lettera B,

Basilico,

i

mi maraviglio che questi non

Numerazioni del 1522 e del 1526,

mancando una

successive non

le

uomini d'armi, mai hanno

1 n

II

REMOND1NI

cesco,

il

(Op.

tom.

cit. y

il

9 novembre del

padre

simus

Roma,

Bruno

3

De 11

e

LEONE ;

cominciano

In

fatti,

";

ma

focolari

questa

in

203) crede

pag.

Ili,

il

" 4 ;

come

"

città

"

5 .

vescovo Bruno

Monsignor Gian Fran-

a torto.

546, supplicava da Cassinasco

confermando come

pontefice Paolo

il

inquisitore della

III

Acqui

diocesi di

ma

(De Nola, sole

col

II,

1007,

si

come uomo

"

d' armi

Napoli.

i

46)

col.

Il,

Fuochi del

ce.

contava

81

v

700

e

98

r

.

famiglie

1522, e quelli del 1526

essendo andate smarrite cento carte

numerazione urbana.

la

del 1671 (e.

9

v

,

foce.

176

e

303)

:

"

Fabrizio

deve dedurre come soldato della compagnia di

S. E., e come tale mai ha portato ";

cap.

ricordano foc.

Numerazione

della scrivania appare

di

santi Vescovi martiri nolani, lib.

490 ne

addirittura

nella

1

:

Candelaio, pag. 225.

11;

delli cinque

Ciccone quondam Nicola

durre

"

coloro che,

altri,

peso

non

esatte,

pervenute a noi,

conservate dall' Archivio di Stato

che abbracciavano tutta 5

1

",

Nola, pag.

la vita

1512

nel

patria

hereticorum exstirpator

2

anche

se



.

Fuochi:

ne'

iscritti

non

;

3

Michele de Castellanis, "quia profecto strenuus ac vehementis" in lettera N del fascio 7 2 delle Far-

fra

est

nesiane di

4

n

non

portato

molto verisimilmente cittadin nolano

di salvargli la

Filosofo

il

di dugento, l'altra di più di mille

contengono, se

origine

ali*

altre famiglie

sono

stato in cui

lo

le

volte trascurò,

a

,

vedano

si

de

alfabeto

è osservato,

si

senza dubbio usci

mai quei Bruno da cui

punto per

"

Gio-

nati a

figli

anonimo compilatore,

Bonocore e

i

caverebbe co-

si

522. Perché in ogni

1

e alle condizioni de' propri conterranei

affidano

non era

contrario di quanto ho pensato finora,

dell'ipotesi

strutto

le

505

1

549, monsignor Gian Francesco Bruno de' conti di Cas-

1

peso

in

questa

Andrea Rainone quondam della

compagnia

del

città,

come

Agostino

signor

dalla fede si

deve de-

Tuttavilla, e

come

Natali

26 maggio del

Il

gl'

...

spose

"

:

592, Giordano, all'interrogazione de-

1

de chi esso constituto è

"

veneti

Inquisitori

gliuolo,

35

fanciullezza di G. Bruno

e

e di che

professione è stato

Mio padre aveva nome

stato

fi-

...

n

suo padre

...

ri-

,

Gioanni, della famiglia di

Bruni...; e la professione de mio padre era di soldato

Molti erano

medesima

cognome,

questo

soldati di

i

chi sa se della

Mauro Antonio, Gian

Cesare, Ludovico,

stirpe,

Gaspare, Mario, Gian Mariano, Gian Pietro appartenevano, salvo

che

sare,

gendarme

Le

\

"

due

i

divise

quali,

\

"

ultimi,

n

alle

regie

da

compagnie,

sedici

in

Ce-

e Giulio

sessanta a settanta lance ognuna, venivano scelte con molta "

cura:

1551

son gentiluomini

tutti

:i

Tansillo

il

Tiepolo

1557 e del

del

tale

mai ha portato peso

cosi

altri

E

ancora.

quella

in

città,

superfluo avvertire che

fatto

come i

"tutti

,

"

tutti

;

di cuor grande e

di corpo,

Hanno

e di valore.

4

1563

con un famiglio

"

cavalli

buona complessione

bella e

d' intelligenza

30 settembre del

il

aggiungono Federico Badoero e Paolo

due buoni

obbligati a tenere di

e,

;

Relazioni

nelle

afferma

",

prova nelle guerre

dalla fede dell'assiento

soldati

godevano

zione solo nel tempo del loro servizio. 1

Docc.

Del Conte

-

Marchese

doc.

veneti,

di Caserta,

342,

Pietro, il

e.

7 fu

^

.

r

Lelio d'Oria, del Conte di Potenza, de

era

;

r

"

355,

voi.

ferraro

ce.

"

de'

461

r

,

460

r

e

non numerato;

I

473

v

voi.

367,

;

21

v

;

voi.

365,

:t

Poesie

4

Le Relazioni

voi.

voi.

C 6v



420

Cap.

al

r

pagg.

pag.

II.

e.

e

1

678

580 (Ce-

678

e.

,

;

Gian

v ).

":

Ibid., voi.

390,

.

Viceré di Napoli, Pref., pag.

XXI.

degli ambasciatori veneti al senato durante

274

al

367,

don Antonio de Guevara, e

cavalleggieri di

da Eugenio Alberi, Firenze, Società Ili,

V,

liriche,

e.

560

voi.

magnifico Giulio Cesare era "capitano nella nova milizia

raccolte 1,

del

342,

voi.

412

e.

poi,

e.

Misuraca e del Principe della Scalea, dal

di

dole di tesoreria, voi.

Vili,

e

";

di quest'esen-

275;

editrice

Firenze, a spese dell'editore,

Curiae Collateralis Consilii

voi.

il

fiorentina,

25, dal

secolo

XVI,

.1853, serie

1861,

1570

al

serie

1,

1573,

36

Capitolo II

Toscana e Germania

di Piemonte,

dotta

del

della

qualità

viceré e

"

stodi

compagnie

queste

di

perché, accortosi

;

don Giovanni

eh' esse

con

di Zunica,

1

che

si

come per

l'addietro,

A

Nola diede

tale milizia

;

cominciavano a decadere,

prammatica del 6 maggio

il

numero, prescrivendo però

il

accettassero,

si

ad

facoltose e solite 2 .

fiore de' suoi

Geronimo erede che

bel palazzo

il

cu-

cittadini.

Fa-

Napoli, Gentile, e di Francesca

di

e insieme con Gian

chezze, non escluso

gelosi

d'uno de' più chiari giureconsulti

figlio

Studio

e lettori dello

Tona



del

dell'au-

la

adoperare cavalli per servizio proprio

brizio Albertino

ufficiali

amico

furono

viceré

persone

sole

le

con

Del decoro e

più rigorosi nell'arrotamento, e

fosse

sotto la con-

",

spagnolo,

"

.

i

580, ne ridusse di molto

del

1

Vega

Tansillo, Garcilasso della torità

signori

principali

altri

cavaliere e poeta

del

"

e sono

";

era

di grandi ric-

non lungi

dal

convento di S. Francesco e a cui attendevano una diecina



di servitori totto

anni;

mori

4 maggio

il

del

564, di appena ven-

1

s'era già mostrato

tuttavia,

zelante procuratore

prode cavaliere nelle guerre

degl'interessi del paese nativo,

contro Siena e Paolo IV, e provvido luogotenente, fino al-

d'arme del Marchese di Misuraca

l'ultima ora, della gente

1

Dal

tesoreria,

533 luogotenente

1

262

voli.

mori combattendo, seconda 2

satira

Nuova

Simoniana, 3

nella "

Le

epigrafi

del

r

e

di

208

Fu

v

messe sopra

satirici,

le

apr. ";

.

Vixit

a.

Fabricio Gentilis

militum praefecto

strenuo,

di

TANSILLO

pag.

1

nella

58.

Napoli,

Stamperia

sepolture di Gentile e Fabrizio

Albertino,

200.

convento di S. Francesco,

infelix... "

.

poco più di trentanni

Regno,

Prammatiche del

13, pag.

di

ricordato dal

Capitoli giocosi e

:

Sua Eccellenza (Cedole ),

cominciano e finiscono cosi

Albertino, iuriconsulto peritissimo ac patrono optimo...

Tophia, uxor

XII

voi.

compagnia

295

Francia.

in

collezione delle

1805,

chiesa

Gentili

ce.

1536,

il

Galeota

al

della

e 263,

3

LI, m. IX, d. filio

XV;

Albertino,

domi equitum

gravis

obiit a. Sai.

senensi

,

MDXXXIX,

truentinoque

armaturae

:

Francisca

bello

vicario provido,

Natali

fanciullezza di G. Bruno

e

Dal quale poi passò, nel gennaio del tano Camillo Pignatello uno de'

militare

servizio

Duca

de' residui,

compasso e riga

il

Gian

fratello

2

ed erano soldati

;

Op.

D1NI. tile,

"

tom.

cit.,

lectore in

Vixit

208

pagg.

I,

1531

il

R. Corte di duemila scudi per

soldo,

luogotenente dal

vennero pagate

Gian Geronimo o per

346, 347,

ce.

(De Nola,

412

lib.

Ili,

578

e

r

cap.

esso a

1551

v )

procuratore del-

Fabrizio,

;

(e.

CLXII

r

si

)

14

il

r

creditore

luglio e

Battista

139

,

r

Mi-

ducati di

4 agosto del 1564

il

Albertino

I72

e

della

di Traietto e

r

).

E

( voli.

se

il

342,

LEONE

86) ricorda un commovente elogio funebre

col.

II,

Fuochi

con dugentonovanta

Gian

286

e seg.,

v

detto nella gioventù da Gentile, del

1

Misuraca

del

Gencento-

salario di

col

civili ",

retrovendita de'

la

560

1

ultime terze

cui

le

all'erede

2 6

e.

laetus,

MDLXIV (REMON-

a.

Nelle Cedole di tesoreria,

e 207).

254,

(voi.

famae

gloria viventi»

obiit

nolana nella riscossione di più di mille ducati,

università

randa,

XXVIII,

a.

Studio de Napoli de iure

lo

cinquanta ducati,

e.

f.

560,

1

costui

il

Cesare de Notariis e uno de' cinque

Battista,

opt.

fratri

uno degli

— era luogotenente nel

Hieronymus, dolore immaturae mortis moestus,

Io.

germano

tacendo per

fu

quadratura del cerchio, la scienza

non prima, Camillo Fellecchia

se

l'

La

dell'opuscolo

autori



Maddaloni

di

Gaspare Mordente, che

salernitano

del

Battista Severino,

Domenico Cesarino \

magnifico Gian

il

Degli uomini d'arme del ora

Gian

1563, ancora giovine, aveva abbandonato

Francesco; e nel il

567, allo spettabile capi-

1

di

figli

37

dal

secondo

apprende che

i

esemplare suoi

della

Sacra

vivevano

figli

visita

nell'avito

palazzo di Nola, circondati da' domestici Bernabò, Iacopo, Giuliano, Nardo,

Antonio

,

Giovanna

Macerato

madama Dianora. Vedi Cedole di

1

191;

foc.

Francesco, di

tesoreria,

Fuochi del si

cap.

il

I

madama Gelsomina

e.

67

r

,

primo

è mostrato nel

594;

foc.

Ibid., e.

(pag.

capitolo

e

.

230

27,

n.

v

,

foc.

3),

e.

17

1877.

r

,



era fratello

Orazio Severino. 2

La quadratura

ecc.

salernitani, impressa in



1591.

Cedole di

di

nel

I

569

(ce.

395

FABRIZIO

e

GASPARE MORDENTE

Anversa, da Ph. Galle, tesoreria,

360, erroneamente segnato e

Nigro,

pag. 28, n.

I,

355, non numerato; Fuochi del 1545,

voi.

1563,

Margherita

,

r

-

col

397

r

voi.

340,

e.

1

la

vigilia

72

v

,

lasciando stare

numero 361, che mostra Gaspare, ),

fra

gli

fratelli,

dell'Assunzione del il

nel

uomini d'arme del Bitignano.

voi.

1568

38

Capitolo II

paterni

zii

maso, polto

di settantré anni .

di oltre quarantanni,

",

Gian

insieme con

Gian

di

altro

Algerio,

aveva

militato,

2

1600 e

Tansillo

"

signano

quale suo

al

de' Capitoli

cugino

aveva 3

giocosi e satirici

Gian Vincenzo

Russo,

Michele de

compagnia

Cedole di tesoreria,

1

340

voli.

gnifico Federico Fellecchia, tra

il

1

Scipione e Gian Battista, di cui

Migliarese e uno de' nipoti

e 342, ce. il

1

1

72 v e 432

ultimi erano

tre

435

r

.

v

— Dal ma-

1521, erano nati Leonardo, Camillo, prima

stati al servizio

Conti di Sarno, di Altavilla e di Aragona; e per giunta Scipione,

morto Leonardo, prima del

1551, diventò tutore de*

chierico Turno, rettore poi della chiesa di S.

il

1545,

del

Vedi

40

e.

cap.

il

v

foc.

,

27 e 28,

pagg.

I,

appena cinque anni avanti

e

4

1

v

foce.

,

liber (fascic.

63 e.

I,

2

e

1

v ).

Chi

3).

& CLXXX1X

,

era venuto

risulta

poi se Cesare de Notariis

sa

Paolo (Fuochi

1527 (Fuochi

il

data della sua morte

la

in S.

2

Gian Tomaso

Pomponio. Algeri,

di

64); e

n.

1551

del

visita

non escluso

di lui,

figli

Giacomo

dei

essendo

del 1545,

Dejunctorum

dal

non

.

r

luce

alla

un

sia stato

figlio

magnifico Francesco o un fratello del magnifico Fabio: Fuochi del 1563,

del

30 rev

e.

1

Sacra

458;

Bal-

.

5 7 e i

di

Gian An-

4

Cola

Lisiis,

undecimo

1'

intitolato

Nella

.

dassarre Acquaviva, conte di Caserta, entrarono

di

1551

stipendi del

dell'ultima Contessa di Nola, di quel Principe di Bi-

fratello

gelo

530,

1

del

luglio

il

il

comando

il

era agli

se-

Silvio alias

dopo

sotto

Durante

.

Bernardino

To

Gian

luglio del

Bernardino da Nola

del signor Camillo Colonna

Cola

27

il

Un

1

Francesco

S.

in

Morso

Pomponio de Algerio,

dell'infelice

finito

2

,

foce.

Cedole di

374 rev

,

202

374

e 377.

tesoreria, r

258, 262, 264 e 278,

voli.

Nel 1545 (Fuochi,

.

e.

18

r

,

ce.

201)

foc.

207 ev 391 v Morso aveva ses,

r

,

santanni ed era accasato. 3

Cedole di

tesoreria, voi.

327, senza numerazione. Che Cola nel 1551

per ciò assente da Nola, vedi e

XXXVIII

r

):

"

sui

fratris se teneri

(n.

2) e 4

Sacra

la

visita 2 , addi'

14 maggio (ce.

M.cus Franciscus Tanzillus nomine suo dicto capitulo in tarenis quatuor

".

Vedi

et il

fosse

XXXVII v

domini Nicolai cap.

I,

pagg.

12

19.

Cedole di

tesoreria,

vescovi martiri nolani,

e.

342,

voi.

81

v

.

e.

Vedi

479 il

r

e v5

cap.

De I,

la vita

pag.

10.

delli

cinque santi

Natali

Ma

sopra questa compagnia occorre fermarsi un po'. Essa

aveva come luogotenente casato

del

cione,

magnifico Gian Vincenzo Pan-

il

2

Pietro Costanzo

:

n

d'un

figlio

dottor di

maneggi del mondo e che

di Giulio,

del

Filosofo e

molto

versato 4

negli

e fratello

,

poi cardinale di Santaseverina e giudice

fu

Giordano

inesorabile di

la

Cola Antonio

;

Leonardo

",

e,

una

riferisce

si

le ceneri

leggi

nell' istorie

';

l'omonimo, se non

,

persona medesima, del signore ghibellino cui

aneddotica digressione della Cena de Santoro,

nolane

una delle nobili famiglie

cT

questi

soldati,

tra'

39

Bruno

e fanciullezza di G.

che più

ciò

e,

;

due

altri

Bruno,

importa,

padre

il

appunto

quali,

i

perché

militavano insieme, viene in mente fossero congiunti anche

per sangue.

dovico

tesimo e Giovanni era

egli n

assentò

si

1

Cedole di

apparteneva del e

n

1

32

551* v

tutta

solo nella

Opp.

non

del

italiane,

1267

Conte

di

v

522, del

Costanzo

il

voi.

.

Oltre

1

545

fine

in

°.

canonico don Cesare,

al

Didaco

e del

e

1

563,

Sacra

:

ce.

40

visita

40

,

r

r

;

E

— ce. 468

r

,

48

che

probabile

quelle del

in

tesoreria, 1

voli.

432

,

r

v

Cena

nella

Mi-

354. 342, -

434

v

.

alluda

si

ghibellino che partecipò ad avvenimenti napo-

1290, né

Caserta

Cedole di

:

isbaglio,

29.

pag.

I,

un vecchio cavaliere

a

litani

del

1

non 360, com'è segnato per

1

:}

467

compagnia dell'Acquaviva, ma anche

suraca e del D'Oria fu

36

e.

famiglia del signor

la

Fuochi del

;

maggiore e

soldo

397, 456 e 295.

foce.

,

Non

2

XIX v

e.

342.

voi.

Pandone

poi un

primo, nel 1561 o nell'anno appresso

il

tesoreria,

a'

ventiset-

il

trentottesimo di sessanta uomini d'arm«,

il

per

Cesare era

560, mentre

1

aveva

sesto,

il

Lu-

più anziano di loro appare all'evidenza

Il

giacché nel

;

al

dello Spatinfaccia,

figliuolo

e che questi

ma

abbia avuto per padre

al

gendarme Paolo,

Pietro

Pier Luigi o Pier Antonio Costanzo, ricordati nelle Postille storico-letterarie alle 4

Opere

di

G.

Bruno, pagg. 398 e 399.

Cedole di tesoreria,

Autobiografia, edita da patria.

342,

ce.

G. Cugnoni,

460 in

f

e

479

Roma,

r

M.r G. A.

;

SANTORO,

a cura della Società di Storia

1890, pag. 24. cdole

appare

voi.

pili

di

dal

tesoreria,

voi.

1562: Ibid.,

342. voi.

ce.

346,

-

ce.

467

462 v

-

v

,

470

478 v

.

v

-

480

r

.

Non

40

Capitolo II

Meno

anziano iì Cesare e di Ludovico, dunque, anzi uno

compagnia del Conte

degli ultimi a entrare nella

Giovanni fu di coloro che

tuttavia

guadagnarono a un in più

quanto

tratto

Delle cinque o

volte.

quaviva durante

il

sando, in

tal

1

modo, quei che ne riscotevano

Agostino Folliero e nominato

ma

tro,

d'arme

2

Se non

.

1

2

Divenuto pertanto uguale a Gian

lo

567 venne

1

uomo

stipendio massimo d' un

a poco

li

Brancaccio dopo

e Ascanio

sessantasei, settan-

che, più non progredì;

sembrò, morti da

gli

.

e sorpas-

',

ebbe l'avanzamento non a ottantaquat-

egli

alfiere,

dall'Ac-

fatte

Santoro, quando questi nel

al

ottantasei ducati, 3

promozioni

sessanta ducati annui

i

settantatré e settantasei

ta,

e

stentavano a ottenere

altri

sei

di Caserta,

distinsero,

si

562, l'unica notabile è la sua, avend'egli

aumentati a ottanta

avuti

vi

pili

alfieri,

gli

5 ,

che non

e

Giordano vennero promossi Giovanni Ienco

Santoro prima

il

4

avesse riguardo

si

La famiglia di Q. Bruno, Appendice, I, docc. Come si rileva dalla predetta Appendice (I, docc.

perché

forse

1

2 e

,

3.

2 e 3), col padre di

Cesare Santacroce da sessanta

e

a settandue ducati, Geronimo de Noia da sessantasei a

e Fran-

settantatré,

cesco Marziale e Orazio Plancano da sessanta a settantatré. 3

1

Appendice

l'

I,

ft

A

354,

voi.

di tesoreria, 4

cit.,

doc.

di'

16

e.

il

cavalier

346

v

;

mese

dell'istesso

Autobiografia (pag. 23)

vita

8.

Al

contrario,

il

Col'Antonio

voi.

360,

[aprile

pietà,

in

377

SANTASEVERINA, mio

fratello,

r

1568]

alfiere

1

Fenice

566

racconta in

fece

in

fatti

passaggio

di gente d'armi,

giorno,

nel

Cedole

:

.

",

"

nel

Caserta,

nel-

all'altra

che mori molta

con

braccio di nostra madre, la quale con animo intrepido e santo zelo

l'esortava a "

e.

del

di venerdì di Passione, alla prima ora del

5

Gian Francesco

riscoteva ottantaquattro ducati, cioè quanto aveva

569

ben morire, e senza sparger lacrime

All'eredi del

gli

quondam Ascanio Brancazzo

serrò gli occhi

alferio,

.

eh' è stato

della

compagnia de gendarme dell'eccellente Conte de Caserta, due. 142, tari grana 14, per suo soldo di mesi 8 e giorni 4, dal 1° de gennaro 1571 per

tutti

li

4 settembre del detto anno, che passò de questa

razione de ducati

210 l'anno:

quelli

ho pagati

al

mag.co

vita

I,

e

presente, a

Cola Gioanne

Vagliese, procuratore della mag.ca Porzia Pandone, madre ed erede del detto

Natali

fanciullezza di G. Bruno

e

condizioni che

suoi meriti, rinunziando alle vantaggiose

a'

godeva

ricominciò,

',

1571,

del

principio

al

41

carriera

la

Gran Capitano, don Con-

nella compagnia d'un nipote del

salvo di Cordova, duca di Sessa \

maggior numero di Cedole di tesoreria che ora ho avuto

Il

quondam e.

395

v

Ascanio

Vacato

1

",

9

il

il

Ma

sessantadue ducati.

Pio V,

avuto

Regno

essendo stato

;

Giovanni

di

riti

Bruno,

267 -

v

Vedi

406

,

Lucerà tra'

e

primi

409

1571, essi

r

il

era in

,

),

4



agli

morte di G. B. Orsino,

il

maggio e

1568, con

sempre

fra gli

settembre

il

stipendio di

lo

Prima

debito conto

nel

era

si

e

me-

i

sorpassare dal

visto

uomini d'arme dell'Acquaviva nel 1563

si

riferisce

si

dell'anno al

Appendice

illusti

(1,

quale,

come

uomo d'arme non deve

,/Jppendice,

1,

doc.

15.

7,

e

v

15-17.

legge nell'Ap-

si

1568, data

del

in

Caserta, e a Giovanni

Cedole di tesoreria

ce.

408

v

soldati,

e con

gennaio del

1571,

erano già assenti nove

non molto dopo

da un

risulta

"

hombre

de Bruno

duque de

stipendi di don.

del

"

il

biglietto

doc. 14); biglietto con cui,

a Juan

"

.•

,

delle

terza

346

ce.

pagg.

nuovo pagamento, quello del 4 ottobre del

perché

Il

"

soldati

a'

volume 367

vuol trovare un

compagnia

all'ultima

appresso

ad alcuni di costoro,

del

SANTORO,

che contiene un documento che e

padre del Filosofo. un' altra

354, 361 e 346,

voli.

Autobiografia del

l'

-

,

ordinava di pagare

Quest'

e

;

bisogna saltare

se

Compania

fu

v

12*

luglio

riportato nell' si

468

doc.

(I, il

alfiere tra

tennero

si

Cedole di tesoreria,

le

e

Dal volume 361

pendice

la

ed era diventato potente nel

appresso promosso a un tratto da sessanta a ottantasei ducati di

e tre anni stipendio.

566, dopo

che già un'altra volta

medesimo Brancaccio, entrato

cento-

nipote del

il

ducati da quelli di ottanta e ottantasei che avevano.

queste promozioni, non

di

1

Santoro nominato

il

sarebbe

alfiere

col soldo di

",

d'un amico del capitano e d'un familiare

fratello

il

Brancaccio nel 16 novembre del

il

dugentodieci

dopo

365,

voi.

tesoreria,

grado di

il

contatore

arcivescovato di Santaseverina

I'

1567, e

del

di

per favorire non solo

lui

quale ne' primi mesi del

il

"

Folliero, già

passò su di

si

ma anche

luogotenente,

aveva

Cedole

posto del magnifico Cesare de Falco,

di regola spettato a Scipione

di

1572:

aprile

.

Sessa....

53

il

n

del

Granvela

7 agosto del 1573,

darmas

ducados y

que 16

de

fue

granos

...

la ".

confondersi con l'omonimo cavalleggiero, che

Hernando Tello

dal settembre

in

poi

del

1571

:

42

Capitolo II

e la maggior diligenza con cui le ho esaminate,

sott'occhio,

mi hanno messo punto

\ ma

laio

grado non pure di

in

racconto fatto

il

1

909

1

-mene a

di giungere

essendo prima del

il

risultati inconfutabili.

560 incompleti

volumi di spese \ non

Francesco Antonio

Perché

ruoli e irreperibili

i

può precisare quali

si

qualche

rettificare in

mia ristampa del Cande-

nella

se,

molti

— oltre

soldati

a

Ambrosio, a Marcello Grimaldo, ad

d'

Alessandro Buillo, a Gian Agostino Folliero, a Gian Francesco Fenice, a Cola Antonio Santoro e a Ludovico Bruno

abbiano seguito

andato

di quei

che

1



,

le

che

diffusero,

Sostenni

gr.

3,

85,

ut

supra

due

1

6 l'anno

gr.

Non

".

del

1568,

novembre

del

1568,

altri

gli

;

377

A

badai che

terze

non

e

fatto

il

Bruno

r

Ad

"

):

si

trattava

nel

marzo

Comunque,

due.

del

A

omo

Bran-

Ce-

delle

alferes d. 57,

d'arme, a razione de

Gioan Augustino

pagamento

1569;

nel

senso d'un

360

Ascanio Brancazzo

Gioan Bruno,

Debs,

II

.

era alfiere con Ascanio

"

alfiere

questa volta ho cominciato

Folliere,

prime

arretrato delle

e mi sfuggi

Brancaccio venne nominato

il

sia

nome

dal 4

il

per aver letto nel volume

",

per detto tempo, per suo soldo de

7,

3,

t.

Folliere

376 v

dole di tesoreria (ce.

d.

accreditate

non sono ancora smesse

226) che

allora (pag.

Gian Agostino

caccio e

t.

fantasticherie che,

Iacopo Brùcker di aver stiracchiato

criticò

554

1

Bruno

nondimeno sono definitivamente

ciò

;

mezzo le

di Caserta nelle guerre del

capitani sotto cui Giovanni

i

bandiere

alle

di

tolte

Conte

il

3

1556

e del



che,

(pag.

nel

41, dal

la ricerca

n. 1

16 1),

530,

sfogliando un centinaio di volumi in più. 2

Degli anni

(voli.

332

1554

e 337); del

1555 restano

e 1

le

spese

del

solo

55o, quelle del terzo trimestre

secondo

(voi.

semestre

338); dal 1557

1560, nulla.

al :i

Dal pagamento dell'ultima

presso (Cedole di tesoreria, è possibile

so,

anziani; 4

pag.

rilevare

ed erano

Una

delle

3),

scrive

i

terza del

voi.

342,

quali fossero

e.

gli

1

560

459

v

e della prima

dell'anno ap-

e segg.), e dal soldo riscos-

uomini d'arme della Compagnia più

sunnominati.

poche

notabili eccezioni,

che Giordano era

"

J.

LEWIS

MdNTYRE

probably of good family

".

(Op.

cit.,

Natali

luogo

Bruno

43

Oratio valedictoria a fine di nobilitare

dell'

Giordano

di

G

fanciullezza di

e

sua volta

alla

',

fu

la

stirpe

primo a scambiare

il

le

insolenti parole d'un caparbio e zotico interlocutore dell'/n-

jmito,

mondi con

universo e

come

un accenno

suole accadere, convinse

mente dopo

i

1'

fra

*

e,

;

immediata-

tuttoché

più,

Bartholmèss opponesse,

il

biografico

che non

altro,

era conciliabile l'origine ignobile del Filosofo con lo sdegno

onde

in

di ogni persona grossolana e rustica

sostanza

(Op.

tom. IV, pars

cit.,

dopo d'aver confessato d'ignorare "

autem

Colligimus

nobilem

non

"

paupertatem,

nazionale il

compone

si

secondo

invidiam

in

di

la

-

1879

Secondo

Vitelli

il

DEBS

il

testatur,

(Op.

cit.,

quum ab appellari italiane,

serabile,

le •*

meorum

pars

I,

curò

prime

le

884

; 1

"

ossia

:

voi.

I,

nipote a

Rimproverato

al

Giordano appartenne la vie

du Nolain \

civile

...

di.,

tom.

Bruno

"

..."

;

e' est

):

me

subisse

Opera

latine

"

:

...

diviso

due

in

parti

quattro e del primo

1886); F.

Le Monnier, 1889-1891).

humili loco sese exiisse

"

I,

philosophiae

chiamato

aveva

da Burchio, che pag.

tum

sartoris il

suo

361): "un poveraccio, mendico, mi-

morto

di

le

figol

Momo,

di

postighon

scarpe agli asini \

mal entendu pagg.

generato da un sarto,

fame,

ciabattino,

23

"

il

brano

e 24, nn.

una nobiltà che s'elevava

a

I

V. Imbriani con C. M. Tal-

quodam Nolanae

Cecco

Debs d'aver

(0;istolina,

un instaurator

vegeta...

da

frase

Lazio antiquo,

quel

di

un emulator demostenico, un che

popina cicero-

la

suscita Tullio dal

ti

profondo e tenebroso centro, concinitor di gesti de

che mastica dottrina,

...un

exuda

da

giudicii,

di

blinde

al

s

farne

Giove"

confessava

non

primo di

Il

come

essi,

è

si

Sarne-

il

anno dopo,

Berti nel 1868, e ripete ventun

il

poi un

e

.

spagnolo, allorché,

lettore

il

pure non è Vincenzo Colle da Sarno,

è noto, se

ci

ambrosia e nectar

Ganimede

l

ricordò due de' suoi maestri.

visto,

a

;

arcani,

Bruno dimenticò, o crede non mettesse

il

conto, di nominare

"

credenza

la

fulgorante

Senza dubbio

se,

olface

e lunatici inchiostri, semina

chiari

eructa

opinioni,

più

eroi

gli

autore del libro che porta

curioso

il

titolo

Destructio de-

:

structionum Baldovini, quas quidem destructor adimplevit

"

Ma

esi-

è proprio lui;

Toppi

Sarno

città di

sebbene

citate,

1

De

.

Sarnese

4

non che

,

opere

le

avrebbe

vi

visto

rima-

le

e tra esse quella uscita

';

del

storico-critiche della

Perché

'

.

dell' autorità

forma non corretta e compiuta,

in

causa, pagg. 220, 160 e

la

Memorie

le

e del Tafuri

"

nenti fatiche del

e

pago

Nicola Andrea Siani

di

Mazzuchelli

del

non

qualora,

avesse consultato

',

medesimo non avrebbe

Berti

il

riconoscerlo,

di

tato

e

il

1561

161; Candelaio, Proprologo, pagg.

2-ì

26. l

'ita

poletana, *

pagg.

,

ita*,

pag.

pag.

pagg. 1

45

e n.

;

Vita'1

,

pagg.

33

2; Vita*, pag. 34.

Napoli, Tipografia della Società filomatica,

degli

/storia

38 Se

/L

34.

e n.

TOPPI

I;

,

Biblioteca na-

151.

Ui scritturi ,;

44 45.

d'Italia, scrittori

voi.

Il,

nati

part.

nel

I,

pag.

RegQO

di

1816, pagg. 207

209.

-

164.

Napoli,

toni.

part.

Ili,

11,

e 39.

il

vi

SlAN'l (pag. 208) ricorda con una data inesatta, 11

III

Raimondo Amato

non ricordano fece

punto

d'un commento

la

del

lUmpa

che

Sarnese,

I

nel

il

TAFURI 1559

edizione

a

e

il

\

d'un

,ilin>

86

Capitolo III

a Napoli e

il

1

e di Girolamo

569 a Venezia, Scoto,

pe'

molto a proposito

quale faceva

la

per ciò che egli doveva appurare, anche se solo frontespizio e vi avesse letto

al

Cancro

di Mattia

tipi

fosse fermato

si

Domini Hierony-

:

mi Balduini de Monte Arduo Quaesita logicatici...; Balduini ac Sarnensis Expositio super P rooemium epitom atum logica lium Cordubensis, superadditae Ponderationes,

quaesitis

ipsis

declarationes

adnotationes

et

Vincentii Colle Sarnensis, logices ac Physices l

Neapoli lectoris Studio di Napoli "

da

"

terza

.

che de'

nominativo

Nello stato

"

fece,

si

qualche

per

de

la lectura

"

:

mag.

al

co

Vincenzo Sarnese, pagare

deverseli

paga ad ragione de ducati vinticinco Tanno

1

567

3

poiché nel luglio

;

della

gerse,

legge

1

mese de

del

5

medesimo

del

autore,

Libro

uscita

''

11

I2

1564;

25 gennaio, 30 V

,

Jelli

al

I6

r

,

ser-

resti

sia

satisfatto

il

I8

r

del

aprile e ,

19,,

di

"

Nelle

passato al

Taf uri

citazioni del

Commentationis

4

e.

v

".

,

24

r

.

18 gennaio, 24

8 ottobre del 1566: v

le-

-

mag.ci Udori,

22

le-

1561 dalla tipografia napolitana di

27 gennaio, 15 maggio 1

la

quale è solito

proximo

Mazzuchelli.

Sarnese è notato nelle paghe del

2 agosto del

del

supplente

febraro

cambio

in

209.

pag.

cit.,

notamento

e

n

Commutationis

SlANI, Op.

1

-

e

n

poi

dal

principio del

al

mag. co Sarnese, a leger

loco del

in

Mattia Cancro, rimase sconosciuta si

prima

la

Venne

supplica

"

lo

Posteriore nel Studio, in lo

la

dalli

commento

'.

provisione, quale è de ducati vinticinco, essendo

solita

stato deputato,

zione de

"

Geronimo Provenzale

eh' esso

ordinar, a chi spetta,

vito

fino

mag. co

il

don Perafan e

rivolge al viceré

si

insegnamento

questo

Colle impartito

Giovan

scaduta, è compreso

giorno

Posteriore,

la

generale

del

salariati

18 gennaio del 1564, perla

il

Vincenzo Colle o de Colle

"

e

25

r

e

Ibid., .

aprile,

8 ottobre ce.

4

V

IO giugno del

,

6

V

,

1565

;

10

,

v

87

/ primi maestri

tempo de T anno

vacanzie generale

le

ed ebbero

trone chiesero

Per

.

appunto

1'

in quel-

Innocenzo Cauti e Gian Geronimo da Co-

dottori

i

l

"

n

cento ducati

per ciascuno

di

costa della terza remasta per la lettura de ius civile, quale

legeva

quondam Marco Columbino,

il

essendo

ta",

fatigose

e

e

",

!

uno stipendio

lasciò

e

Se

motivi.

altri

Federico de Porta,

di

costui e di

4

logorata

sempre da un grande forze e

età

all'

egli

",

sumato parecchi

quando ne

amor del scriveva

e

posto

il

Matteo

notamente) delli mag.ci

aprile

non

i

lectori,

36

e

e v

Senza

"

alle

ho con-

parte alle interpe-

nell'

se-

aristotelici,

libri

r

de

indotto

badando

piccola

private,

e.

"

:

559,

1

Napoli,

Masso,

Luigi

stanco.

fu

non

vero,

22

il

pigliare

iscuole pubbliche e

Libro

1

in

per

pare,

prese

da un pezzo

salute

dispute che sono cosi frequenti a trare, in

nemmeno

Benevento, Pirro

di

la

anni nel

;

meschino

che

non

li,

8

"

insegnò certamente più a lungo

egli

e non smise che

;

era

si

poche

più

assai

coloro che lo precederono,

Giovanni di Palo, Marino

dubbio

"de importanzia

tenui e

a quel

cattedra,

la

1536, o giù di

nel

di

Cutinariis

multo

"

Colle non ne mosse mai lamento,

il

,

carriera,

di

fin

e per sua morte vaca-

essi professate,

provvisioni

le

ma, quantunque avesse del loro

da

le discipline,

con precisione,

:

l'8

luglio.

Ibi d.

-

geva e

ce.

25

26

e

v

r

e v

:

poco appresso

filosofia

e

I

altro

e

"

presentarono

Giovan Antonio Pisano,

pratica della

medicina, ottenendo

il

momoi iali di

cui

"

uno

per leg-

primo sessantatré

secondo cento ducati.

il

1

,

Gian Bernardino Longo

sussidi

Ibid.,

e.

4 rev

:

il

Longo,

il

Pisano,

avevano rispettivamente provvisioni

trone

il

di

Cauti e Gian Geronimo da trecento,

Co-

cento e sessanta ducati

annui. 1

CANNAVALE,

CLXII, pag. Tirile

docc.

1780,

Op.

207) afferma, ^cu/a però scuole pubbliche di

CLXXXV. CLXIV, CLXXV

pagg.

clt.,

1776,

1663

1538, indicare

Roma,

poi

in

la

e

1524.11

fonte,

quelle

di

i

Ih-

il

SlANl Sarnese

Sicilia.

e

(Op.cit., lesse

|

88

Capitolo III

gnatamente dell'arte che

Nel

560

1

Colle pubblicò

il

"

mostrare

"

vere cause d'

le

Alessandro Afrodiseo

di

era sparsa

s'

voli

cose da

altre

trovate

lui 2

pere encomiastiche

dietro

all'

;

compiere, in

";

come

già,

divulgare innumeredelle o-

fine,

Più che mai occupato negli studi che

.

avevano sempre potentemente

lo

"

Aristotile

opinioni

alle

",

Zimara, non

e dello

voce, di

la

contradire, per

:

problemi

infiniti

anno né

quell'

in

mantenere ciò che aveva promesso

di

poi,

ma, a prestar-

";

non ebbe tempo e modo, né

ascolto,

.

moltissimi versi italiani e

alcune lettere sulF immortalità dell' anima gli

1

dialettica"

suole chiamare

si

attratto, egli allora

esposizione che de' labirinti

della

correva

logica

aristo-

telica

aveva dato un dottissimo pugliese, Girolamo Baldui-

no \

Il

quale, in principio del secolo decimoterzo,

nella Scuola di

1

Cum

"

lecticae

set...

n :

solent

institui.

cosi

BALDUINI

il

et

si

aetas id

Quod non

idiomate, ac literas de animae

in

secundum

ventatem

Zimaram, Alexandrum

alia

a

me

Apud

ulraque :{

tibi

i,

HlERONYMi

e.

I

v

et, ut falso

profecto,

in

lingua...

Anche

nel

si

fata

volunt, ad

1561, e anche

involutus

sim

negotiis,

me

quae exc

meum

e.

cum ad philosophorum

I

v

)

:

aures,

iufinitorum veras causas

innumeraque

Tibi enim inscribere non dubitavi

maiora prò

illustrissima

tua

faimha

n .

una dedica (HlER.

in

Neapoli, Matthias Cancer,

BALDUINI

plurimos, nostro compositos

existimatur, in Aristotelem,

animum excitabo

logicalia,

assidue exponendo,

quam

problematum

.

.

Mariam Scotum, 1551,

Io.

immortalitate, tradidi,

inventa propalare promictens...

futurum

in

versatus infestas-

ferat

Raymundus Amatus, 1559,

Calendis enim augusti praeteriti anni versus

tum

parum

se

Pro logum magna e commenta-

exposilio super

Neapoli,

dia-

quae

amor me continue

non prae

forsan

fecissem ni veritatis

Quaesita duo logicalia, Neapoli, "

libris, ut aiunt,

annos, nec in disputationibus,

1561, nella dedica premessa a un'altra edizione (HlER.

II

avendo

con gran lode

filosofia

Sarnese nell'accompagnare una delle sue edizioni:

Clarissima

Aver rois,

tionis 2

non paucos consumpserim

fieri ...

professato

publice privateque Aristotelis

interpretandis...

artis

Neapoli fuerim,

Salerno

1561,

e.

distrahunt

usatum faciunt

".

2

V ):

n

animum

BALDUINI Quaesita Nunc enim aliis cum ...

laberintos logices

89

/ primi maestri

e gran concorso di uditori, non potè tramandare

forma

nella

sterità,

pubblico

perché

;

genuina,

non

se

nero poi rimpinzate

Napoli

In

gridò

si

lui

casa, ven-

a

sottratte

svisate o addirittura

d' errori,

autore da presuntuosi ignoranti e da

all'

dettate in

lezioai

le

rimanenti, raccolte da

le

profanazione, nel bel mezzo

alla

"

primato

il

ponevano accanto

lo

de' tempi suoi

logici

tra'



1

Un

Giovanni

tipografo veneziano,

De quinque rum genere

vocibus

l'acume,

"

dum

dottrina e

la

1563

il

vir

omni

in

ita

adversum fatum incidere,

in

dum

spersa

vulgarunt

eius

alia

;

ut alia

non

scripta

viri

quidem

infinitis

vero improbis atque arrogantibus

eorum

officina

piane immutarent

:

se

quas

laboribus multis invenerat et 1

Lo Zanca pubblicando pe

tipi

di

Ari^t >teles post

patent '; e Virgilio Miola lector,

post

logices

bum

ili,

prirnordia

un quii

ti

nel


>^r

multis ex

obscurarenl

et

auctores

ut

vel

upis ...



.

90

Capitolo III

T ingegno

neva

"

per

%

"

;

medico

Colle, che lo teperito e logico

Anzi, avendo un' opinione esagerata di se

.

se ne proclamò

egli

il

assai

primi

e tra'

famoso,

filosofo

squisitissimo stesso,

l

del Balduino

"

sorta

d ingiurie e pericoli

fece

principalmente

come

discepolo più degno, e

il

tale crede suo dovere di preservare 3

maestro

il

che con

ciò

:

"

tutta probabilità

pigliando

che,

libro

nell' irreperibile

da ogni

"

4

esempio da Averroè, chiamò Destructio destructionum

e

;

che non rivolse contro un giovine familiare del capitano di gente

arme

d'

da Caposele,

ma

pera \

Vedi

1

del

commento che

Neapoli, 2

roè,

M.

Cancer,

88

pag.

Colle

II

n.

edizione

all'

Balduino

il

chiama

libro

11

nell'

di

Balduino

posta avanti

Excusaiio,

Apud Hieronymum meo

n :

philosophum celeberrimum,

E

\

una delle

edizioni già

di

secondo de' Quesito duo

al

Scotum,

I

569, pag. 90):

Praeceptori Balduino

AVERROÈ

Agostino Nifo

tano,

il

exquisitissimum

1

probabilius visum est

1

premessa

Fisica aristotelica diede

l'o-

padre

il

1569.

frontespizio

dal

fin

gicatici (Venetiis,

Sessa,

commentò

BRUNO

(Venetiis, nel

De

"

lo-

Quid tamen

".

?

...

che un

Destructio deslructionis,

508), è menzionato anche dal

pag.

non proprio contro

Nel pubblicare l'inrerpetrazione del Prologo del Gran commento d'Aver-

citate,

4

Zanca

emendare, continuò

G. B, Arcucci,

del primo libro della

medices peritissimum ac logices

3

se

altri,

napolitano

del

Gian Tomaso

,

piuttosto che

bensì contro

lettera

la

Gesualdo

Fabrizio di cui,

napoli-

filosofo

Per heredes Oct. Scoti,

immenso,

IV,

cap.

lib. 11,

218. n

Tametsi

alii

ad quadragesimum

primum librum Posieriorum

reliquam tamen ego partern vertiva

il

(Neapoli,

cum secundo

libro

dogmatibus

R.

AmatUs,

I

Ed

569).

tempo addietro, come diceva

quam

elapsis diebus

composuimus. Ubi

te

al lettore

in

I

admonitum

:

librum

Zanca

proprio lo

era

"

alle

stampe

la

fin

I

:

av-

quale

colui al

usque

usque

"

dal principio

propria fatica

Habes, candidissime Posteriorum

velim, a texto

exposuissent,

lucem dare coiabo

in

Sarnese nella sua edizione de' Posteriori analitici,

Colle alluse: quegli aveva nel 1556 mandato

tionem

primo textu usque

Aristotelis a

Balduini

quartum ex eiusdem

lector,

ad 45

ad 29

il

finita

exposi-

textum

doctissimi

91

/ primi maestri

Gomez, che

francescano Giovanni n

di

dilucidare e arricchire

n

!

n

per

"

contro

tagliare

maligni e

da'

violenti

stavano di morderlo

rabbiosamente

tezione de' conti di

Sarno,

n

donando

gnor Vincenzo Tuttavilla, non che tello

di

lui

non

quali,

1

;

e

erano in molto onore a Nola,

con

Albertino

gli

più che con

che

vi

sue

erano ammutinate

n ,

ri-

valse della pro-

fatiche al

consorte e

alla

superfluo

si-

fra-

al

ricordarlo,

perché erano imparentati

sia

città

placando e sottomettendo

si

si

le

persuasione

la

Carlo ne' di

a

ligia

da un gran

e l'avevano salvata

della ribellione dell'Orsino, pericolo,

\

forse

la

che non

critici

perché avevano con

sia

',

violenza resa

la

manche-

quindi, a bat-

Costretto,

.

diritto

il

opinioni degli antichi e de' moderni

le

difendersi

lui

controversi e

passi

i

del commentatole salentino

voli

arrogava

si

soldatesche spagnole

le

'.

Balduini expositionem esse, a nobis tamen ordinatam ac nostris etiam quibus-

dam

scolns

exposuimus 1

del

A

additis. ".

Vedi

quo sane texto ad 45

Fra Giovanni da Pagani, che nel Grifi,

due

i

non dubitava d'essere, come appare sica -

(pag. 90,

Ristampa

ri.

i

I):

"

et

iuniorum

placita

1561),

ApuJ

" ;

e

quanto

scrive

al

me defendas ab

et

tipi

medesimo che

Quaesila

a*

ctatoribus qui

non cessant canino me mordere dente

locupletator

n .

M. Scotum, 1551)

lo.

Conte

ut

adiuves,

il

ed zione del primo libro della Fi-

ne!!'

atque obsecro

J

marte

Venezia, co'

a

era

spiegati,

lui

Hieronymi Balduini dilucidator

Apud M. Cancrum, me

tantum

nostro

563 stampava

Quaesila duo logicalia (Neapoli,

contra antiquorum poli,

1

de' Posteriori già da

libri

usque

2 della pag. 89.

n.

la

di

logicalia

Sarno:

"Rogo

mordacibus

obtre-

Cioè, a monsignor Guglielmo Tuttavilla, vescovo di Sarno, e a

donna

impiis

et '.

Maria Orsino. 1

Uno

Albertino,

de

fratelli

Napoli, Appresso e

Conte, Poni;

del

una Pappacoda Gius.

:

U

Cacchi,

sposato,

tRINO, 1569,

pag.

La

160;

come

Geronimo di

Napoli,

["ANSILI C.

Capitoli

nobiltà

satirici.

'Nolanoa tque

st&enuos,

ornato lermone,

pia asti....

Quara

miril

virtute

insigni,

km olia

..

prò Cassare

tumultuante!

ilio

et

in

92

Capitolo III

Colle, dunque,

Il

dedicò

Signori di Sarnó le ristampe

a'

che

di alcune interpetrazioni

il

commento

gran

Cordovano

';

e

parte del primo che ultimo,

le

o

arti

logicali

del

Posteriori analitici e una

quanto

risolvere

Zanca

con qual

libro

cominci

quella

ma

solo,

aveva con ampiezza

li

osservazioni

note, chiarimenti e n

non erano

indispensabili

diocre vantaggio

"

guisa

\ di

Che

'.

"

se pur ciò

non me-

"

non

:

Qaaesita

de'

toria

"

liberasti

ricorda

Colle

il

al

suo

"

mecenate

"

nella

giunte,

quando

che,

fosse, egli

amicas huius Regni terras contendentes mites reddidisti, a quibus

debitam

di

Ca-

Baldumo

corredati di

tornavano sempre di

",

a' logici

"

le

aveva procurato

chi

migliore e più corretta lezione de' commenti del

non

in

non era da giudi-

avvertiva che

care alla stregua degli editori comuni la

"';

logica sia

la

qual subietto abbia, se vada annoverata

Nelle dediche

tegorie \

del

ad Aristotile appartengano veramente

Aristotile e se

fece

Prologo

epitomi

delle

libro de'

per

scienze,

le

il

:

era stata tralasciata dallo

Quesiti

diversi

e necessaria,

utile fra

Proemio

il

secondo

il

Poggiardo

di

filosofo

delle dottrine aristoteliche e avenoistiche

Nolam

lettera

tibi

dedica-

logicatila.

Prologum Magna e commcntationis eì'ExProoemium epitomatum lo gicaliùnt al conte Vincenzo

L' Expositio super

1

posilio super

Tutlavilla.

r

- Anche um. '•

1

'

al

Quanto

all'

ponderationes de'

Due

annotationes anzi,

di

far

Esposizione

fore ut

iudicavi

logica

quisili di ut

Prologo

sul egli

",

cynici sentiant :

dice,

"

cui

quantum meus "

Curavi

ut

su'

frontespizi:

"

satis

"

perutiles

utiles

Quaesita

",

ac

pernecessariae

commento,

".

interponam

tantas

labor

e

";

imprimerentur, tantas

Non

logicis

propo-

in

iìlis

inserens

dimentica

Superaddilae ponderationes,

['Esposizione sul

n

valuerit

COLLE

i

gran

del

pio viribus

ne Balduini tantum esse iudicarentur

stampare

tiones et annotationes

mento

i

Conte.

Imprimendam

sito

aria litico-

Quaesita duo logicalia a monsignor Guglielmo Tuttavilla, e

logicalia

"

Poster iorum

Vincenzo Tuttavilla V Expositio

a

mai,

declara-

"•

Prologo del Gran comomnibus"; per

gli

altri

libri,

93

/ primi maestri

aveva

riuscire

cui

a

",

appunto ceduto a mille

mandare

studiosi

gli

iscuola

in

di

.

si

genere, e

obbligo che

le

cavassero

opere

e

del

dessero

vi

sono pur troppo

le

sole

filosofico

delle lezioni di dialettica che per le

ispecie

in

erano

lui

possa avere un' idea dell' insegnamento

si

di

stabili

tutti,

appena menzione,

è fatta

almeno un' occhiata, essendo che

in

;

d'

sopra a

e aveva

*

quando

Sarebbe pertanto

della filosofia,

storia

Colle, di cui qui

da cui

',

polverosi scaffali delle biblioteche

da'

fuori

bene

assai

"

stampe talune delle quistioni che da

alle

sciolte

voleva

"

loro sollecitazioni

;

state

gradimento

uso e di maggiore

miglior

di

suoi discepoli

a'

con molta attenzione considerato che cosa

a lungo e

"

potesse

prime vennero dal Nolano ascoltate nello Studio di Napoli.

seconda edizione

ma non

1

e

avendo avuto, qualche anno dopo,

lavori del .Sarnese,

I

perciò, o io m'inganno,

Sul frontespizio de'

nella

mento,

Due

-

ricordando un libro da

uminunem adiscentium

logum *

...

:

logica

Bruno.

al

suorum studentium amore

il

sit

1554:

demum

ipse cogitavi,

in

tirones

atque

Vescovo

al

mei

ut

di

Sarno

" :

duo Balduini.

positio super

'

eis

Ad

logici

quod possum enim accingor? peritissimi,

qu.iesita

n

Studio

neapolitano

anno

logicalia

'.

sit

interpre-

1558

di'

Posteriorum" P ro lo gum Magnat commentalionis Venetiis, Apud

Scotum,

cum

publice aggressus essem librum

,

101.

15

L'opuscolo Se

e ripubblicato

commento;

movi

legenda

mensis octobris

Hier.

utilius

interpretationem super Pro-

communem eorum usum ederem; quibus denegare non valui Hoc quaesitum an commentario haec magna Averrois

tanda

lucent edidi

\

Nella dedica

Exclamant ad

";

Quamvis quintus

"

scientia

quid gratius tanien quidve

...

quale

11

Prologo del Gran com-

pubblicato

lui

An

utilitatem,

mecum

noctu diu^ue

foret,

n

quesiti di logica

volvatur annus quo opusculum

ad

piacquero

dedicatoria dell'Esposizione sul

lettera

la

furono per conseguenza molto ricercati;

',

nel

nel

la l

ito

1561

il

1534

Gran

5

e

nel

\Ób'),

la

maggior parte degli sentii di logica.

94

Capitolo III

pare che

a

affretti

si

intendere,

farlo

velatamente, dove

indiretto e

non

principio del libro che apre,

meno

ma

accomunati

vedi

tu

messi cioè in ridicolo,

"

compen-

metodici, additori, scoliatori, traduttori, interpreti, novelli

E

l

"

dialetticarii

il

Nolano dava

"

colossale e sacrilega poltronana

la

.

ove

spiega,

diarii,

che

si

tisti

de

affermava,

e notomie de

fanciulli

mente a

destar la "

tafisiche

che aveva

"

'.

A'

\

"

pagine

grammaticastri

pettoruti

Uno

due

de'

quello in cui trazione

5

"

1555

Pag. 25.

De

causa,

pagg.

160

e

220.

;1

Eroici furori,

pagg.

436

e

437.

"

Innumeros

omnium

...

laborantes circumspicio,



qui sub

esse;

homines meliore

quos potius

...

titulo

''

"

artem,

voi.

II,

pars.

Vulgatissima

veterem

comprehenduntur

et

illa

Ili,

dum

infinito

numero

pagg.

novam...

liber

.

5,

vecchia

arte

di

arrogantis

92

e

dell' Interpe-

quidam... tumidorum

iudicativae et in

...

aliar um...

curia philosophiae

grammatici

sciolique

"

inter :

D^

93.

enirn,

praedicamentorum



ossia

compositione, in Opp. latine con-

quae universam Scitis

iis

",

Studio affidato

nello

~x

\

"

computamus ammalia, quam

inter bruta

De imaginum

divisio,

1'

inventivae,

artis

quam

dignos

progressu logicae venationis e scripta,

titulis

non cessant stercorare paginas

infinitas

non possunt

"

1587 venne

al

2

grammatistarum

voluto

che nel suo se-

",

Predicamenti e

trattava de'

1

la

nelle culine

reggia della filosofia

della logica,

corsi

si

dal

,

gramma-

costantemente alieno dal dar quartiere per

fu

egli

",

fuorviato I

vocaboli, han

e de

frasi

"

nove logiche, nove dialettiche e me-

far

timore eh' essi restassero nella

4

invecchiati

non cessarono mai d'imbrattare un

"

colo

dopo che sono

"

rifletta

si

colpa di ogni male alla grammatica,

la

e abbassato e le belle lettere e la filosofìa ",

sorte,

construttori,

glosatori,

postillatori,

il

proprologo

medesima

nella

in

sempre

è

Nel

delle sue opere principali.

filosofico

Candelaio

del

da aspettarsela,

serie,

la

si,

modo

pure per

sia

era

logicam

domini,

et liber

de

dividit

quo:]

in

duplicem

sub arte

interpretatione...

.

veteri

Dicitur

maestri

/ primi

95

napolitano Nicola Aniello Pacca

al

rissimo maestro 2

caleone

1*

",

prudente, bene

istituito, il

e

;

Angelo Romano,

degnissimo

potersi

chiamare

sempre

in il

582

1

sempre concesso

non

impedimento

cose non

licite

sembrava che

" .

non

vetenbus

quo

ANELLI PACCA

cui

in

in

r

Libro

metafìsica:

r

e

notamento

I

577

ars

;

in

nova,

libris artis

Quietila logicalia,

I

risulta

564

da un memoriale

poi egli

in

venne sempre

anche quella straordinaria

otte-ine

mag.ci Udori, dal .1564

delli

ìntro-

"

.

questa stessa pagina. Dal

riconfermato nella sua lettura, anzi nel di

II

Pacca cominciò a insegnile,

il

quello o

tradita...

artificio

e

I0

ce.

in

letto

disturbato lo

anziché venire facilmente

novae indiguerunt antiqui": Ni :OLAl

L' anno

in ven-

sempre

Neapoli, R. Amatus, 1

n

era stato negato, allorché

gli

quia novo Aristotele artifìcio a nobis cogaoscitur,

che sarà ricordato

negato

eh' abbia

ars vetus, quia artificuliter cuti artis peritia fuit a

1562,

pro-

:

venisse

maestri lettori di

alh

E

scolari,

gli

gli

nello Studio, ha

letto

è avuto mai querela

s'

Studio, dato fatto

Pacca insegnò

atteso che,

;

da

tanto dotto

Il

chiese non

metafisica,

anni eh' ha

casa, e

redivivo

Aristotile

almo Collegio

dell'

fu stimato '.

belle

don Giovan

pubblico e nel tempo stesso privatamente

ciò che gli era stato tisette

priore ",

ca-

un giovine

"

reverendo

"

poi dal

medicina e teologia

di filosofia,

fessando

il

per

molto ingegno e di assai

di

quale

"

Francesco Bran-

buon'ora additato

speranze

"

medico Gian

insigne

era stato di

,

che da un suo

',

I582

al

i

ce 4 *

,

ecc.,

Cosi

lo

I

34,

e v ecc.;

chiama

il

dal

I

PACCA

583

al

una

in

Endixes logicae, Neapoli, R. Amatus, '

i

iest

Rispondendogli prudentes

il

bene

et

huiusmodi exemplo aequales tuos perpetua ingenti '

"Hx

Aristotelis

tui

monimentis

in

t.-

delle

1557,

iuvenes,

ad tibi

tuo libello tanta appartiti

aoimam

590.

(Endixes

Brancaleone institutos

I

2

r

v

avanti

logicae,

posteritati

rioctrina,

qui"

2

e.

lectori,

dal

consule

I:

V

"

//i

1564

* al

Tui

similes,

Perge,

.

el

hisque

excita,

".

mtea non

mi-

En

sue

alle

.

sanctam ae.nulationem et

.

messe

lettere e.

69

-

v

laudare non desinimus...

tran

Libro e notamento Jtlli mug.ti

8

ce.

latebat,

logk /.

1582,

e.

I 1

%

69

ut ,.

c r

.

96

Capitolo III

con dette lezioni

ciotti,

fossero pregiudicati.

ceré:

"

casa,

in

In

ordinari

studii

alli

ecco quanto

fatti,

riferiva

si

l

"

,

ne

Vi-

al

Li studenti di logica e filojofu del Studio..., fanno

qualmente sono continuamente perturbati

intendere...

in loro

quieto vivere da alcuni particulari lettori che... leggono di-

verse

lezzioni

sorte di

per

quali

li

;

alcuni loro interessi

particulan sono in continue risse, ed impediscono, e fanno

impedire da alcuni loro coaderenti,

non vadino ad intendere

Del

che

avuto

essendosi

Cappellano maggiore, detto, in

alcuni di

cercato...

supplicanti...

essi

facciano conventicule...

tali

che

o di teologia, cosa non

e

logica

potrà succedere

demie, essendo che

mia che

Studio publico

il

cetto che in lo

gennaio del "

fare

1

1

Libro e notamenlo

Curiae

.

che non

cit.,

Collateralis

e lui

169 di

Cornila

"

r

dalli

:

giurarono

ha

i

finii,' Mali

1919

dell'

ci

le

fondatori nella

"

de'

Sereni,

ordinarii

le

lettori ",

il

26

Vicaria di

alla

in

lettore

familiarmente

casa

21, ce. 73

e

v

74

r



.

discussioni di religione. il

14 marzo del

sottoscrivendo

Nazionale di Parigi e

Archivio storico per

è altra accade-

di

memoriale di don Marco Antonio

il

suno che disputi della Scriptura sacra": n

proibite le acca-

nessuno, o sia

leggere

voi.

apparivano vietate nelle accademie

pro-

legga in altro luoco, ec-

si

perché

banno,

e

Per questo

scandalo.

569 don Perafan prescriveva

publicare

ragiona di

Supplicata per tanto S. E.

"

Studio publico

Lauro che chiedeva anche -

gran

sono state

2

"

che questi

si

di cose brutte

questa città non

in

servita ordinare...

resti

spesso

appartinente a loro, dal che

giornata

alla

al

ma...

filosofia,

volte per la regia Corte

altre

non è bene

...

dove

altro

ma

leggere,

minacciare ed assaltare

far

E

.

,

fane,

di

.

volte al reverendo

recorso più

quelli ha fatto inibire dal leggere pre-

modi hanno

varii

Studio publico...

non hanno voluto desistere da

quali

li

supplicanti, acciò

essi

le lezzioni... nel

illustrerà

i

capitoli

n

".

Nondimeno

Non

-sia

nes-

1546, a Napoli, che

il

CROCE

nell'unico fascicolo del

province napoletane.

97

/ primi maestri

Studio, o dottore o non dottore, possa né ardisca in qual-

qualsivoglia sorte di lezzione, eccetto putati

per

regia Corte

la

tando

andò

non

Bruno

Il

"

Propugnaculum

il

lettori ordinarii

li

Pacca, colui

il

Aristotelis dell'

Bernardino Telesio

ma non

*;

che, esal"

eloquentissimo

"

Antonio Marta, ebbe naturalmente ad avversare di

de-

.

udire

a

leggere

né fuora,

Studio,

dentro del

professione

sivoglia

"

i

"

principii

mise neppure

firma a

la

nessuno de' memoriali, che è probabile avessero per iscopo

non tanto

1'

tamente e l'

poter

assicurare agli scolari di profìtto

far

3

"

quanto

,

cercar

il

insegnamento privato che cominciava a

Anzi, per imparare

1555 per maestro,

il

vicario generale

nitore e

da Treviglio, biblici

Curiae

1

blicato

che era ';

quando

Collateralis

anche di

allei

Ordine

fra

Nel

-

gennaio del

Arisloteiis,

i

11 ci

J

cit.,

Pacca

e.

74

.

r

scriveva

quod

perlegi,

e fal-

storico suo

Il

qual

al

et

bando

fu

ripub

Giron nell'ottobre voi.

15,

e.

2

.

r

Marta (Propugnaculum pag. 157):

"

Quod

materia excellentia, et tua sub-

qua abundas, impressione apprime dignum censeo ecc. V

Curiae Collateralis Consilii

1

è de-

prediche e dotti

per esempio, da don Pietro

il

si

monche

scambiato dal Toppi

era già stato

Romae. Typis Bartholomaei Bontadini, 1587,

vero ad opus spectat, limiate,

1581,

563 e

Teofilo Gallinone

1586: Cappeltania maggiore, Malricula studentium,

del

voi.

21,

e.

74

r

.

Pag. 80.

«

Bibliolheca augustiniana,

'

sis

vaghe,

voga per belle

Consilii voi.

viceré:

1

Ossinger, fu confuso col defi-

dell'

in

il

invano

quale

Vairano da uno

Gian Felice

correligionario,

studi

Teofilo da

fra

al

meno

siderato finora di avere notizie

Perché

prevalere.

un padre agosti-

Studio,

dello

fuori

niano ricordato avanti \ intorno

laci.

combattere

di

fiorire e

vecchia, egli scelse tra

l'arte

quie-

vivere

"

lo.

Fr.

Saverii

Craetz.

Ingolstadii

1768.

et

pagg.

Augustae Vindelicorum, lrnpen381

e

382.

Vedi

poi

FILIPPO

ARGELATI,

Bibliolheca scriptorum Mediolanensium, Mediolani, l745,tom.

pars

664;

II,

Moni..,

pag.

1706.

Spampanato

toni.

FR. ARISIO.

r II,

pagg

319

e

Cremona

liberata,

Parmae,

I,

Typis P.

320. 7.

2

98

Capitolo III

da Napoli

col trattatista fra Teofilo

guito da'

vescovo di

Panfilo,

.

Da' Regesti del reverendissimo dall'

dell'Ordine, risulta che

maggio del 1558 nel

\

poli

23

il

aprile del

ammesso

1

Op.

2

baccelliere

,

il

1

agosto del

5

Toppi

Il

alla

1

563

5 ,

565, a prendere,

1

sua volta ricorda

1'

augustinianum,

PH1L1PPUS ELSS1US, Encomiasticon 1654, pag. 650.

Vivienum,

cit.,

pagg.

Op.

cit.,

33 e 34;

pag. 121

ecc..

Il

— BERTI,

Berti,

comune

HERRERA,

l'au-

1913,

Apud

fin

(iNTYRE,

oggi

G. Bruno, Berlin-Schoneberg,

pag.

ecc.),

5;

storpia

Varrano,

quello di

in

Bruxellis,

34; PREV1T1, Op.

pag.

,

che, non contradetto

Lavoro

Terra di

di

2

Vita

LUDWIG KUHLENBECK,

;

Schriftenvertrieb,

Protestantischer

piccolo

23 maggio del

il

Alfabeto agostiniano.

tore dell'

Ir.

4

562

288.

pag.

c/7.,

1

Na-

ginnasio e da chiunque n' avesse la facoltà,

in qualsivoglia

1

Curia generalizia

della

campano, studente dal

frate

monastero di Sant'Agostino di

tempo \

avanti

Archivio

il

da Padova,

fra Cristoforo

maestro dello Studio di questo monastero

e

lettore

fe-

neWEnco-

2

miasticon augustinianum

Roma

la

Giuseppe

ma non sempre

Signa, parafrasò,

licemente, qualche punto di quel poco che lesse

conservati a

se-

Berti,

il

cinquecentesca di monsignor

cronaca

pregevole

Almeno

*.

bruniani di maggior conto, ignorando

biografi

nome

il

lascia

del

intrav-

vedere, senza ragione, che fra Teofilo insegnò metafisica anche a Napoli e a

Firenze 3

;

e

il

Previti arbitrariamente lo novera tra'

Reg. 28

Dispositio familiae

rano 4

1557 ad

(ab. a.

(ab.

1559 ad

a.

Dispositio

lector

et

magister Studii

Ibid.,

politanae

sitio

e.

257

r

Studentes

:

lettori

Fr.

...

:

pubblici napolitani.

Die XII maii 1558.

»

:

-

Tbeophilus a Vai-

".

Reg. 29



6

neapolitani

Studii

1562.

5

1559),

a.

:

Reg.

e.

294

familiae

r

:

Graduantur

30

(ab. a.

1564),

a.

Studii

e.

208

"

Die

XXIII

aprilis

Theophilus a Vairano

.

...



Fr. Theophilus lector

1564 ad

conventus neapolitani

:

n

"Die XXIII maii 1563. :

r

Fr.

neapolitani:

:

Frati

a.

1567),

e.

36

Dispositio

v

:

familiae nea-

baccalaureus

fit

"

n

Maius 1565.

.



Dispo-

Theophilo de Vairano facultatem fecimus

licentiaretur ad annum a quocumque habente auctoritatem

.

ut

99

/ primi maestri

a

(

insegne di maestro

le

Napoli

maggio del stiniana

dicembre

10

il

1

qual

nella

;

assegnato

e

f

presele in

e,

,

quell'anno

di

566 reggente

Firenze

di

sacra teologia

in

',

creato

fu

Università

all'

venne

città

fatti

22

il

agospu-

sciolto,

tando sangue, dall'obbligo del digiuno dell'Avvento ed ebbe il

permesso

mangiare ciò che

di

4

giovasse

gli

cende napoleoniche andarono pur troppo sperduti che contenevano

posteriori

è certo che

tuttavia

poi;

passò

presto

Studio generale che, "

Accademia

mente sotto

"

Sapienza

la

venuto

era

cui

"

Reg. 30,

e.

60

Neapolitanum ad

X :

XV

calaureo Theophilo de Vairano

tatem habente admisimus Ibid.,

-

Vairano

88

e.

v

Ibid..

familia 1

e.

1

22

n :

r

b lorentiae

Ibid.,

v.

1

68

Vairano, regentem

:

...

X

n

v

:

'

b alla tavola "

GAETANO

nudo de'

XXI

o

di

comunerinomanza

mercé

secolo,

1565.

di

muni-

la

Teofilo

fra

Baccalaureum lnnocentiutn

cum

eodem tempore



bac-

Fratrem Theophilum de Neapolitanos baccacreavimus,

theologia

sacra

in

Die

XXI

11

di

Homo

// .

quam

".

familiarum:

Dispositio

Theophilus de Vairano novus

novembris.

fiorentini,

ieiunii



1566.

maii

Regetis magister

Gymnasii

Università

naci per l'anno n.

del

decembris

Francisco POMETTl, siili

"

aliqua universitate sive ab aliquo auctori-

in

Imoxios non fore cognosceret •'

dello

Ginnasio

chiamarsi

a

suscipienda

XXU

Die

absolvimus ab observationc

notizie

di

1568

cattedra

Pius quintus pontifex maximus nobis concessit

auctoritatem •

nome

"

augusti 1565.

laureos auctontate apostolica magistros

In

una

Innocentium ac fratrem Michaelem

fralrem

et

in

".

"Die

:

meritò

Dell' insegnamento

magistrali*

insignia

1567

sempre però conservando, anche

\

".

vi-

Regesti

tre

dal

Pio V, parte della gran

Die

"

v

il

dal

principio

nel

Leone

ficenza di 1

lasciato

pontificato di

il

Dove

cominciò

",

"

le

reggente dello Studio fiorentino

il

Roma.

a

"disposizioni

le

Per

.



ob molestam

Adventus,

".

Magistrum Theophilum de

ita ut

valetudinem

ìis

spuebat,

cibis vesci posset,

quos

n .

ruolo

de'

lettori

del

1569-/570

Vari di filologìa, a

in Scritti

del tuo insegnamento,

Roma, horzani

e oltre

Emesto Moe

C,

1901,

non numerata.

MARINI,

Lettera al I\ipoztirri

professori dell' Archiginnasio

Presso Michele Puccinelh a

nella

quale

s'illustra

romano per l'anno 1514,

Ior Sanguigna, /

1797, pag. 6 e segg.

il

Roma, .

100

Capitolo III

non

Giuseppe Carafa

toccarono

nazzi

,

ma

V

primi,

quali,

i

intera

cambio

in "

storia,

In sulla

dell'

metà del cinquecento,

ai

e,

di darci,

illustrarono

alcuni de' ruoli de' professori

Maria Re-

Filippo

V abate Gaetano Marini

bensì

Francesco Pometti,

due

e

'

par dei

brevi lavori,

in

",

di nostri, al

3

Ateneo romano

.

Riformatori degli

i

crederono opportuno di creare un terzo bidello, detto o

"

tatore

"

arcibidello

che

",

cattedra, appuntasse quelli che

campana

e dell' orologio,

dottoramenti

paga

della lauta

"

fiducia che

godeva

tiranneggiava

l'

1'

altra

1

2

De

professoribus

Storia

quale

Il

Alessio dei

degno

mostrò

si

cui

i

modi imperiosi e

adempì

",

da una parte

1' ('\

1570

al

" il

notò

demeriti e

1566

dal

"

nondimeno come appare da cinque

Ginnasio

meriti,

i

.

perché, se aveva

il

in

",

abilità,

insegnanti,

goli

°;

propri doveri,

i

4

degli ad-

solennità

le

di centodieci scudi, de' privilegi e della

tutto

grandi fogli

"

"

alla

mancavano, avesse cura della

regolasse

Lorenzani, chierico di Reggio

pun

lettori

i

e di nominare a questo ufficio

";

massimo zelo

accompagnasse

"

studi "

assiduità

Ora,

degli

studi di

Roma,

de' sin-

in grazia

Gymnasii romani, Romae, Typis Antonii

dell' Università

dal-

ruolo, "

col suoi

del

1751.

Fulgosii,

comunemente

detto

la

Sapienza, Roma, Stamperia Pagliarini, 1804. 3

sito



11

il

MARINI per incidenza, in una nota POMETTI, riproducendo ruolo in il

l'uno né l'altro però

si

accorse di avere

a pag.

(3,

134); più

cui V Agostiniano sott'

occhio

il

fu

di propo-

noverato.

nome deL maestro

Bruno.

del 4

CARINI, Op.

5

Ibid.,

pag.

Ibid.,

pagg. 81

''

cit.,

e 82.

sodisfatto della condotta vicerettore,

con

qualche

contro

1*

pagg.

80

e

81.

81.

di



11

Silvio

Lorenzani nel

lasciava di attendere alla dileggio.

Arcibidello...

E \

1'

1566

"si mostra

Antoniani, poi cardinale,

Antoniani

propria

con

cattedra; nel

lettere

a'

che,

fin

1567 ne

Cardinali...

mal

divenuto

si

parla

scaglia

101

/ primi maestri

quinto foglio, che contiene

Luca (8

S-

di

1570

con un stipendio di

ultimo,

dopo

nella terza ora

quenza di uditori che

;

interpetrava,

libro delle

Sentenze

principe



religione,

le

fac-

con molta

fre-

quell' ora erano intenti a celebrare

in

\

divini uffizi Il

e che questo

'

Lombardo, non con molta puntualità per

di Pietro

di

An-

francescano

il

Teofilo

secondo

il

cende del Capitolo della sua

i

fra

di'

maestri

i

cinquanta scudi,

alba,

1'

erano

tre

Corfinio,

Montalcino e

tonio Peloso da

dal

quello di S. Giovanni

a

che

sa

si

Tolomeo

dottor

il

",

569

1

Studio

ordine dello

l'

ottobre) del

(24 giugno) del metafisica,

"

Marco Antonio Colonna, che

udito con molto interesse

volendo che suo

giovinetto aveva

le letture aristoteliche

Ascanio apprendesse

figlio

del Porzio

",

quella parte

"

della filosofia che tratta degli arcani naturali e delle sottigliezze dialettiche

n

prese in casa fra Teofilo che aveva lasciato

*,

MARINI, Op.

1

tav.

cit.,

assiduus,

tamen paucos habet

che questi tenne

philus ord. divini

è su di

notizie

sul

il

De

tav.

cit.,

n

cit.:

Hora XVI.

lui

aliquas

fuggevole cenno

un

conto suo nel

Propter

.

lectiones

intermisit

il

nel

PORZIO

ad me senem... mira spe ac

4

habentur,

Nella Chronica

typographia

ord.

S.ti

1563

al

50. R. P.

S.

Francisci

Montalcino,

al

1577.

M. Teo-

G.

capitulum suae Religionis aggiunge solo

L' editore

".

Marini

non

:

ho

trovato

:

altre

".

1553

*

:

fide

mea opera ord.

Huc

Ferrarii,

accessens,

1581

,

e.

131

ut...

in

quo quae

eremilarum ,

)

S.

monsignor

summo

quod...

accedit

ardore

Academiam Pisanam in

Aristotele obstrusa

eruantur ac explicentur

libi

fratrum

Lepanto, dedicando-

futuro eroe di

al

rerum naturalium principiis

difficilia

Metaphisicae,

7

adesset concorrens

quanto

L' editore nota,

ad philosophiam nostram peripateticam contendis,

ac

si

R. P. Montalcinus

".

paucos habet scholares...

Ricordava

5

esset,

POMETTl, Op.

Aug.. 2 Sent.. Hic... propter impeditos aud. ead. hora ratione

S.

officii

Perusii celebratum

"Vi

bonum

il

lib.

cattedra di teologia nello Studio dal

la

POMETTl, Op.

1

gli



R. P. Teophilus ord. S. Aug.

precisamente,

Ptolomeus Corfinius

ipse scholares;

habendorum.

ratione circulorum et

3; più

pag. 134, n.

cit.,

"Scudi 90. Doctor

cit.:

".

Augustini

PANFILO

(Romae,

scrive;

"

Ex

Deinde

02

Capitolo III

cattedra

intanto la

da Genova

ed

*;

24

Ordine,

2

derio di sé dovunque, in

mento n

sarebbe stato

quello di

in

Roma.

logica "

1'

*.

ma non

tate,

condo T

cum eum

de' lavori intorno

1

-

Ascanii eius

:J

disserendi

et

eam

in

det-

le quali, se-

fra

Pre-

a'

Marcus Anto-

philosophiae partem quae circa

subtilitatem

versatur,

praeceptor et

esset

(POMETTl, Op. cit., tav. cit.): " Theologus M. Alexius Genuensis, procuratoi ord. S. Aug. ".

1570-71 R. P.

:

GlOVAN EVANGELISTA PANFILO (Op.

DI BLASl, Storia cronologica de' viceré del

1790, tom.

Palermo,

di Sicilia,

11

filii

"

.

Nel ruolo del

Regno

più sin-

Predicabili e

a'

"

n

4 Sententiarum

lib.

per

praeclarissimus et excellentissimus princeps

ut

naturae obscuritatem doctor...

*',

"

di Signa

e teologo

filosofo

"

desi-

buono

assai

Roma

stampate, parecchie cose

elegisset

nius Columnius,

il

Lorenzani,

il

"

e aggiunse di sapere ch'egli aveva

'';

Elssio,

gran

Vescovo

Il

illustre

Vairano nel disputare era tenuto a

golare che raro

padrone

Neil' insegna-

attestò

stato,

e parimenti

",

sostenne, dal canto suo, che di

viceré di Sicilia,

II

lasciando

,

a

ispecie

commendato

e

utile

3

vivere

di metafisica egli vi era

molto

sostituito

Teofilo quasi repentinamente, appena

cessò di

vi

stato

Giunto a Palermo col suo

.

aprile del 1577, fra

un anno dopo,

era

padre maestro Alessio

il

poi da Filippo

eletto

condusse seco

lo

ed

Sapienza

alla

del suo

dal procuratore

cit.,

131

e.

r

II,

):

part.

"...

In

I,

289.

pag.

Sicilia

demum

ubi dictus

excellentissimus princeps Hispaniarum regis exercebat imperia, morte obiit pene

Panormi

repentina, et

ELSSIO (Op. apnlis ''

cit.,

in

pag.

augustiniano

tempio nostro

650) precisa: "Panormi...

sepultus decessit

a.

iacet 1

cit., tav.

cit.:

"

Valde

utilis est.

In

Op.

cit.,

131

e.

n r

i

...

Theologus

et

lo

Multum commendatur.

tus est,

quot quisque desiderare potest

Ricorda,

in

fatti

theologia scripsisse,

Op.

cit.,

e.

".

philosophus insignis, Romani,

ubi doctissimus in disputando habebatur, arcessitus,

'

E

in fine

".

POMETTl, Op.

Hic etiam ad legendam lectionem logicam valde bonus haberetur '

".

578

...

ibi tot

honores assecu-

n .

cit.):

"Scio eum multa

quae nondum pervenerunt ad lucem

.

in

philosophia et

103

/ primi maestri

clicamenti,

Angelica

nome

il

ricordarne

morte,

la

Ma

.

bello

questo insigne ago-

di

suo discepolo:

celebre

del

nella prima delle

Roma

Bruno nel 7 dicembre del

il

avere avuto in

di

"

lui

1

a pi-

oltre

metafisiche, a

sue opere

applaudite lezioni di

le

restrizione,

un giorno stavano nella biblioteca

l'elogio più

è quello

stiniano

gliarne

cui manoscritti

i

!

e a rimpiangerne

585 affermò, senza

principal maestro di

il

>fi


178

23

il

giugno

decoro

25 gennaio,

il

guardando

queir anno,

di

di esso convento, vi affiliava

"

da Camerota, che e

V

Capitolo

ben

564

1

con

"

al

1

luce che in un tratto

la

2

"

e reggente a Milano, che appresso

Roma

insegnò

"

e privato

giunse,

vi

comando

metafisica nel

"

"

fuori di

Napoli, intercedendo per

per

de*

sfrattato

frutti

che avevano sospirato d'averlo

Bartolomeo da Polla,

beneficii

suo ritorno quei molti

il

Domenico

in S.

3 ;

ed

egli

e

Stefano da Ottati,

fra

Iacopo

fra

Pietravairano, fra Reginaldo da Napoli, fra Bartolomeo

da

Monasteri soppressi,

1

Dominici de Neapoli 2

Ibid.

,

e.

et n

45

r

:

Ut

581,

voi.

e.

insignis

47

v

"

:

Insignis

nostri

dignitari perspicere...

et

utilitati

patrum

et

magistrorum corona

tionem a tuo conventu tuae

vitae

et

da

lodati

possimus...

BENEDETTO il

DI

".

Si sperava,

1

568, H,

sarebbero

cosi,

e.

3 v

)

il

:

"Nel

sorum, mandata emolumentorum,

rifioriti

real

49 v

.

Na-

ivi

fassi,

.

pag. 303.

Catalogi anteces-

c/7.,

tom.

dell'

Archivio di Stato di Roma, tom.

II,

CARAFA, De professoribus Gymnasii romani, lib. II, SANTORO, Autobiografia, pag. 30. Monasteri soppressi, voi. 581, r

tempi

i

convento di S.

continuo studio eh'

quasi è per impossibile a credersi

QUETIF ET ECHARD, Op. 19

affìlia-

transferre,

(Descrizione de' luochi antiqui di

concorso di scolari e dottori, per

giamai manca, e ''

decrevimus... te tuamque

ornatior,

ad conventum nostrum praedictum

FALCO

Napoli, Mattio Cancer,

Domenico

ceteros

reverendorum

doctrinae splendore tot patrum lucem brevi exstinctam repa-

rare et accendere

poli,

sit

originali

".

quemadmodum

conventus

noster

conventus S. ctl

volentes...

dignitate praecellit per universos conventus, sic etiam exteroium

e.

Re-

dal

padri fra Antonino da Camerota, fra Agostino da Napoli,

fra

ut

"

delli

del Granvela, non rimase a lungo

e letture

i

Torino

stato lettore a

teologo del Santaseverina,

gno appena

della

nuovo

Napoli, e nel tempo che lesse alla Sapienza,

Ginnasio di fu a

;

era estinta per la perdita di tanti

s'

L'Aquario, che era già

.

'

maestro

il

virtù

le

al

569

vita e dell'ingegno potesse ravvivare e far splendere di

dotti padri

e

Antonino

fra

volentieri vi trasferiva

Mattia da Aquara, perché questi

fra

padre

il

reggente dal

vi era stato

assai

" ali* utilità

pag.

1,

464'

;

Docc. napolitani, doc. XI.

ce.

45

,

e

Studi e sacerdozio

d'Angelo e

Domenico da Nocera erano

fra

Pasqua doveva prendere

fl

graduati

i

79

1

"

coloro tra cui

il

dello Studio.

Registri di cassa del convento provano che la reggenza

I

stato

al medesimo giorno Domenico da Nocera, secondo lettore, tra Re-

dell'

Ordine

1572

dello Studio, dal 14 settembre del

del

1

574,

poi a chi

anno innanzi era

1'

l

ginaldo Accetto

Geronimo da un triennio

Atti

gli

;

Pentecoste

nella

prima a

affidata

fu

1574

del

vennero

Pontecorvo e

reggente

costoro quindi

aggiungono che baccellieri

eletti

Erasmo da Napoli,

fra

Antonino

fra

Nolano

il

fra

Camerota

da

Sotto

.

dal primo

dubbio,

senza

attese

fra

e per

ultimo giorno, agli studi di teologia tomistica; sia perché,

all'

dopo

il

suo

consigli

che

non

ritorno a

Napoli, avendo preso parte a

allontanò punto

si

Domenico

tennero in S.

si

1572

dal

monastero

dal proprio

tutt'

i

1575,

al

",

d' origine

perché, non lasciando nulla a ridire per condotta e sapere,

sia

facilmente

potè

consegui

cospetto

al

nico de

Nocera, per

1574

1572 "dato

soa

la "

dato

iniziale

al

esami annuali e

negli

4

Questi

.

Studio

de' capi dello

Nel 4 novembre del

1

promozione

la

giungere a quelli di licenza

padre regente,

il

padre

Studio, per complimento della soa provisione doc. quattro e

2

Monumenta

ordinis

458,

ce.

291

r

Praedicatorum

325

e

,

historica,

tari

quattro

"

:

.

X,

tom.

pagg. 183 e

184.

Ordinamus

quod

Docc. napolitani, docc. Xl-XIll.

'

4

Origo Studii gcneralis S. Petri Martyris,

studentes formales singulis annis rigidum

de

e

";

padre maestro Reginaldo de Napoli, regente

del

voi.

,

Dome-

fra

provisione della regenzia docati sei

3 aprile del

Monasteri soppressi,

5

1575

luglio del

nel

nel

al

sostenne

egli

literis

Assegnandosi

"

ut

inepti

tempus lectionibus

vel

discoli

singulis annis

minciandosi dal di dell'Esaltazione della Croce,

seguentemente tom.

X.

r

:

"

in

quo non solum

ac sufneientia, verum etiam de indole ac moribus faciendum

scrutiniumque per vota secreta, •'

12

e.

examen subeant,

pag.

il

14

luglio:

Monumenta

1'

ordinis

reiciantur...

decem mensium

anno

erit

;

". "

e co-

scolastico finiva con-

Praedicatorum

133. OrigO Studii gcneralis S. Petri Martyris,

e.

historica,

10,.

180

come

svolgendo,

due delle

tesi,

dopo ricordò

dieci anni

quali per dimostrare che

Somma

che dice S. Tomaso nella n

V

Capitolo

è vera qualunque cosa dica

"

Cotin, delle

al

è vero tutto quel

contro

n

Gentili

i

e che

,

Maestro delle Sentenze

il

i

"

;

e avendoli vittoriosamente superati, dal molto reverendo fra

Domenico Vita, che "

fu

con

grazie e

le

lettore

consueti,

privilegi

i

un

racconto

del

Mondolfo.

con

lui

che

Non

quindi

è

Bruno, nel

il

procacciato

Arca

1

Docc. parigini, doc.

2

Monasteri soppressi,

3

di

4

550

e

544)

son

l'

che

questo

che

la

mnemotecnica collegarsi

"

al

92

e.

r

:

il

con

la

;

che

è

25

e.

r

e

gratiis et privilegiis

".

fu anteriore al

abbia

Bruno

con

la

a

avuto

Roma

il

titojo

di

dottore

1576; che non

luogo

a

Roma

;

abbia a coincidere

ci

che è

con

permanenza per l'insegnamento della

che è probabile che la

"...Rev. pater N.

:

cum omnibus

(Per la biografia di G. Bruno, pagg. 549,

esso

del

V

dedica e

Non

primo atto del provincialato

Bruno ebbe a conseguire

il

presenza

Rebiba

.

295.

addottoramento

andata per invito di Pio

4

docteur en théologie

est

il

servandis

MONDOLFO "

in teologia

un lontano appiglio nelle

sia "

:

582,

iure

per escludere

ragioni

presumibile

il

sostiene

teologia; che

in

Noè, e ancor meno che

1574.

tamen de

Riepilogando,

da Pio V, e in-

declaratur lector in ordine

consuetis, servatis



allora

Origo Studii generalis S. Petri Martyris, et

anteriore al

artificiale

vi

pag.

II,

voi.

17 maggio del

instituitur

ragionamento

immaginare più

d'

romano

sua memoria

la

parole del diario del Cotin

del Vita nel

caso

il

grado accademico

il

neppure se

caso, ripeto,

N.

gli

non

documentato

e

ingegnoso

un'udienza che ottenne

in

1*

1*

viaggio

potuto mostrare

lui

sieme presentare

il

,

Ordine

mantenendo

salvi

circostanziato

cosi

maggio del 1572, abbia a

sia

nell*

.

regge in nessuna delle sue parti

si

teologia

in

3

n

acquisiti

A

dichiarato

e

istituito

2

1574

era provinciale dal maggio del

1*

presentazione dell'

invito di

Arca

di

Pio

Noe.

V

abbia a

181

Studi e sacerdozio

passe à

Rome

tribuire

importanza a una

l

"

Nelle quali

.

malinteso o uno

scorso

penna,

di

ma

indica rapporto di luogo,

non potendosi

parole,

n

n

non

qualità,

op-

particella

la

di genere, specie,

at-

con un

spiegabile

trasposizione

à

pure di appartenenza, dipendenza \ Perché ¥ esule, se nel Libro del rettore

maggio del 1579,

ed

firmava,

si

n

qualificava

si

Bruno,

Il

Docc. parigini,

1

non era

veneti che

sitori

è sicuro che

Bruno". perché

doc.

nel

se

(Op.

molto

dandone

cosi

,

586,

4

"

.

agl'Inqui-

deve

(Op.

pag.

c/7.,

541)

abbia detto

ritenersi

il

51), invece, è di avviso contrario;

che

prove,

le

che

asserì

1

versato ne' studii teolo-

MONDOLFO

Il

pag.

cit.,

quando

sbagliò

",

n

pag. 295.

II,

convinto, pur non

felice

luglio del

rispondendo

1592,

diario è scritto cosi,

BOULTING

Il

è

poco

"

25

il

3

"

theologiae professor

theologiae doctor romanensis

2 giugno del

il

Mondolfo,

sfuggito al

e

Università di Marburgo,

al rettore dell'

20

ginevrina, in data del

Philippus Brunus nolanus sacrae

"

"

Accademia

dell'

Cotin, di memoria

il

Bruno ebbe l'addottoramento

il

a

Roma. 2

Vedi

Paris, 3

Dictionnaire

1856, tom.

Docc. ginevrini,

Calvino; né

Mondolfo, non

se

16 e

pagg.

Bruno, pag. 535) non

G. di

POITEVIN,

il

C. Reinwald,

ne valse

distinse

17.

Berti,

il

lista

(Per

degli studenti

francaise,

biografia di

la

dell'Accademia

che d'altronde, come osserva

dottorato in

il

[angue

la

MONDOLFO

Il

è valso della

si

de

universe!

I.

da quello

teologia

medesimo

il

magistero delle

nel

arti. 4

in

Docc. tedeschi, doc.

sacra teologia

licenza, H

si

non "

professore era

".

una "

o

laurea;

maestro

",

è superfluo notare e

adoperò

al

quale

promossi dopo un lungo

vendosi aspettare anche

"

domenicana

Damiano pressi, voi.

:

"

"

i

supremo grado

lettorato

581

,

ce.

1

anzianità

v

,

36

r

.

al

41

Bruno

il

",

tra'

,

43

i

,

ecc.

;

una

"dottore",

";

voi.

e però

prelati della

Lucerna dell'anima,

,

maestro

padri predicatori,

provinzia

di

Cardinale Alessandrino v

di

titolo

il

"

consegui

dopo un ventennio, do-

moderatori degli Studi o

580, Lettera

24

perfino

",

AGOSTINO MONTA!. UNO,

Zenaro,

che

genericamente

l'ordine della

ordinario se ne insignivano

IV) è detto

Ne' Docc. romani (doc.

I.

Qui non

;

In

di

religione

Venezia,

Monasteri sop-

582,

e.

125,.

182

V

Capitolo

L

"

gici

sembra che non

,

con

parli

una delle costituzioni domenicane, non una

studiare, senza l'

ove

verità,

rammenti

si

vita ch'egli fu costretto a vivere nello studentato.

la

dispensa

Ordine e della Provincia,

profane e di

arti

Sentenze e

le

qualche

moderatori del-

speciale de'

libri di filosofia antica, di

ma

soltanto la Bibbia,

Storie ecclesiastiche;

le

gnava esser cosi ditarne

liberali,

Secondo

potevano avere e

si

scienze

Somme,

le

quali poi

alle

biso-

intenti

da non smettere

di leggerne o

punto

giorno

stando fermi o in

e

notte,

me-

viaggio, per penetrare nel midollo di ciò eh' era più astruso, 2

e ritenerlo a memoria

cava d' insistere province,

Ne' Capitoli generali non

.

che avevano

de'

presso quei monasteri,

degli

perché

Studi,

adoperassero incessantemente a richiamare essa

costituzione

secolari,

alle

lettere

quanto potesse 1

Docc.

2

Regula

rum,

48

e.

horam

doc. XII,

22

e.

"In

:

gentilium

libris

nisi

aliquando...

vel

vincialis

capitulum

theologicos...

nocte,

in

domo

in

.

r

vero

In studio

itinere,

3

ut

Monumenta e

287:

constitutio

phorum

"

ordinis

capitulum

voluerit

taliter

sint

ne studentes

executioni .

Nec

mandetur...

trahantur; alioquin ipso facto ",

.

studentes...

Provinciales non permittant studentes... in

a Studio expellant

meditentur

tom.

historica,

qua ,

generale,

intenti,

;

et

si

ad

quas liberales prior pro-

sed

;

ut

et

;

tantum

de die de quicquid

".

provinciales et priores

studeant...

studeant artes

dispensare

taliter

horum

Praedicatorum

hebraicam non addiscant...

.

non

legant aliquid vel aliquid

cavetur,

vietando

3

non addiscant, nec

Admonemus

illa,

discipline

alle

constitutionibus ordinis Praedicato-

philosophorum

poterunt retinere corde tenus, nitantur

168

si

.

cum

magister ordinis vel provinciale

costoro

osservanza di

somma

pretesto a distrazioni

divi Aurelii Augustini r

che

ebraiche e greche, in

offrire

veneti,

all'

dispensandoli dalle

formali,

loro di darsi, oltre

suscipiant saeculares scientias,

vocant,

libros

studenti

gli

impedendo

prediche,

man-

si

governo delle

il

privilegiis

et

in

X,

pagg. 91, 92, 133,

praefectosque

libris

Graecam autem ad praedicationem

aliis

studiorum,

gentilium et philoso-

linguam

occupari unde a studio

gratiis

aut

mittantur...

.

dis-

studentium eos privent

et

183

Studi e sacerdozio

Ma

studenti

gli

loro celle, per

il

pregare, dormire

notte al

lume della lucerna

gannava

i

e

l

"

.

anni

vegliare di

Bruno non

il

2

cipalmente agli studi che 4

l'esecrazione

a

1'

in-

più

novizio,

negli

modo,

ebbe sempre

applicarsi prin-

di

procacciarono insieme

gli

Appresso,

.

ma che anche

,

conventi

il

nelle discipline teo-

nell' istruirsi

ne'

trascorsi

nelle

scrivere,

suoi giudici, sostenendo che non spese mai

da sacerdote certo più che da

e

n

di potervi

Pertanto

logiche e nelle cattoliche risoluzioni undici

libertà

chi volesse studiare,

e,

meglio delle sue ore

il

un po' di

d'

permesso che avevano

leggere,

una severa

soggetti a

tuttoché

formali,

godevano, nondimeno,

vigilanza,

andar ramingo per

la

il

gloria

mondo,

lontano dalla propria patria, acciò potesse sostentarsi e cam-

pare da sospetti e pericoli estremi

mento

non

dispute in

delle

e

università francesi, inglesi e tedesche

dello

stendere

del

e

correggere,

lunghe e svariate opere di italiano, gli lasciarono

senza dubbio per

ma non

cure del concepire, prove, molte,

nelle

fin

prosa e di

poesia,

latino

in

che

via informato di quel

pubblicando,

idee sbagliate e supplire scibile,

più rinomate

delle

le

;

e

soltanto de' ritagli di tempo, opportuni

essere" via

veniva scoprendo e

fatiche dell'insegna-

le

;

poche

anche

e

difetto

al

in

si

per correggere

qualche ramo dello

bastevoli a formare quell'

ampia e soda pre-

parazione letteraria e scientifica che fu

frutto

ne' conventi

appare a posteri e

1

Regula

torum,

v

:

cum

Aurelii Augustini

dici

49

e.

e per cui

napolitani,

"In

cellis

egli

constitutionibus

vero scribere, legere, orare,

della dimora

ordini*

dormire

nocte vigilare ad lumen possunt qui voluerint propter studium 2

Docc.

3

Non

biografi, *

Veneti,

tredici,

doc. XII,

come

che credono

Docc.

veneti,

il

vuole 1

563

doc. XII,

e. il

I'

e.

22

r

anno r

etiam de

".

.

BERTI 22

Praedica-

et

in .

(Vita-, cui

il

pag.

39) con

Bruno entrò

in

tutti

gli

altri

convento.

184

Capitolo

contemporanei secolari

"

ad

,

avversari

e

uno de' più eccellenti e

desiderare, e "

addirittura

di

esquisita

Sembrandogli che

ammiratori

sapere

e

dottrina

sapiente non

il

ingegni,...

religiosi

un uomo

non è lezione, non è

frutti

moltiformi de

che,

libro,

mol-

la "

non è

se

...

a fatto senza sale, non sia stato essaminato, maneggiato

anche

"

approvato

non

egli

da

"

lui

della Scrittura e d' una

gli

.

"

e

Si comprende, quindi, perché

gran familiarità

cognizione

più

co'

celebrati

e con le più pregevoli interpetrazioni

autori italiani e latini

che

2

contento solo d'una bella

sia rimasto

e

possano

si

",

debba ignorare

tiforme representazione di tutte cose e tutti

a

,

ingegni che

rari

\

"

universale

V

umanisti diedero de' classici greci,

punto da

al

fidarsi

interamente della memoria per potersene servire in qualunque occasione.

Imperocché,

modellò

se

forma

la

poesia

della

degli Eroici furori e della trilogia latina di Francoforte su

Rime

quella delle

De

del Petrarca e del

rerum natura di

Lucrezio; se espose molte dottrine di Marcello Palingenio Stellato e alcune del Fracastoro

se per

ritrarre

con

loro stesse parole;

le

volentieri a tra-

miti e tipi ricorse

luoghi,

durre liberamente o rifare brani delle opere di Ovidio o di

Erasmo, di Merlin Cocai o del Berni

Luciano, di lieto

che

Esiodo e

Lucano, Luigi l'

n

Epicuro e

l'

Tansillo

il

leggiadri e

Manilio,

Pulci,

Saffo e Orazio,

Ariosto e

graziosi detti

Tasso,

il

",

la

"

per rendere un po' più limpidi ed efficaci

1

Docc. veneti, doc. VII,

8

Spaccio,

Epistolae, solebat,

lib.

pag.

97.

Si

III,

epist.

5,

e.

4

v

;

ricordi

dove

doc. XXIII, quel

egli

nullum esse librum tam malum

luogo

ricorda ut

"

bella veste

e.

di

che

i

225

suoi

r

se fu

Sannazaro,

il

immagini,

porgessero

gli

;

Virgilio e

versi

o

in

somma

"

squisiti

.

PLINIO suo zio

"

SECONDO, dicere etiam

non aliqua parte prodesset

".

185

Studi e sacerdozio

"

concetti

alti

dettò anche parecchie pagine che mostrano

';

quanto mai avesse cercare n

poca o quasi

di

scritti

come non

letto,

n

cava

n

tra " tanti

,

scrittori di

nuovi rapportatori

i

n

che trattarono soggetti n

addirittura

scrittori

"

mosca,

la

che esaltarono

delle bugie,

martello,

della

palo,

stecca,

1

la

11

"

"

studiare

TANSILLO,

ne'

che oggi

delle

libri

citazioni,

delle

la

Bruno

e

I

;

Postille

230-237 2

e

Ibid.,

pag.

-

pagg.

n il

n

il

3

il

circello

in

Giornale napo-

.

che nelle

oltre

e

opere

CAMPANELLA.

G.

ed è quasi

;

in

alcuni

della

bestia

vesuviano,

tipografico

Bruno

e

uso

fece delle

non che

Spaccio

storia.

dell'

la

letteratura

antecedenti e imitazioni francesi

tipografico

alle

lo

;

113-141;

un* idea

e prosatore,

italiane,

Stabilimento

Portici,

Stabilimento

storico-letterarie

309-314.

Spaccio,

59-91

10-29 e 5h-61; Alcuni

Portici,

del

gniffegnerra,

reminiscenze

e delle

pagg.

1902, pagg. 15-22, 23-32, 99-111

n.

per avere

opere latine e

Nola,

gli antecedenti,

del Candelaio,

con quanti

Bruno,

come poeta

allusioni

scrittarelli

pagg.

ma

attinenze con la letteratura e la

le

filosofo,

il

miei

dell'Asino,

la

de

cominciò, e non è mancato chi abbia con-

bruniani

raccolto nelle note alle sue

trionfante con

",

G. Bruno

possiede, è sufficiente

si

tutto

:

antichi

culice,

il

del scarafone,

scaldaletto,

il

Fanciullezza di

nella

larghissimo e diversissimo che imitazioni,

"

e di simili cose,

la radice,

candela,

la

FIORENTINO,

materiale

e a volte

,

estensore del

disonore, del forno,

del

ventaglio,

il

note alle Liriche del

Il

1*

orticello,

letano della domenica e ne* Dialoghi morali di G.

tinuato, a

n

restanti

i

lodi...

le

della peste

caristia,

quintana,

la

né trascurò

;

poetarono... degli orinali, de la piva, della

del letto,

fico,

e 1'

salza,

e tesserono

,

n

suoi tempi

fava,

la

non dimenti-

2

"

seriosi

con

cioè

del Sileno, de Priapo, de scimie

asino,

a'

n

noce

vecchie

Corocotta n

voglion passar

si

egli

,

quali mise alla pari con coloro

i

non solo

:

Grunnio

di

n

non tanto gravi e

n

ignobili

Testamento

1'

mondo

fabole

d'istorie

tutta la turba de' petrarchisti,

dal

nessuna importanza. Tra

di

tanti versificatori eh' al dispetto del

per poeti

nemmeno

rifuggisse

di

vesuviano,

1905, pag.

G. Bruno,

Poesie,

pag.

pagg.

15,

67-74,

216.

152.

97

e

98; Cena,

chiarimento di queste citazioni vedi

pag. le

57; Eroici

Postille

furori,

pag.

storico-letterarie,

293. Per

pag.

231.

186

Anzi, se nello scrivere

che

vanno per

"

Lodi de

le

le

l'asino,

Cabala ebbe presenti

la

stampe, per

le librarie...

V Encomio de

dalla

partito

letteratura

Piacevoli ragionamenti di

chiamò per

egli

scherzo, e non vendette

ma

per quel eh' era

"

palesare n

loro

1

in

6

n

;

altro,

De

.

il

sua

la

3

uno

male

si

al

la

il

nel

pazzie, bestialità

7 ;

nel pensare

ad encomium

Agrippa e più

lo

;

contemporanei

i

asini nel

componimenti

come qualche pagina

essi,

due

i

5

Petrarca, al Boccaccio

Digressio

Cornelio

Dialoghi del Franco per

Aretino per

scelerato

accordarono

cagione

3-29; Postille storico-letterarie,

ispecie da'

dell'

"

un fascio per

in

Chaos del Triperuno: Cabala, pag. 224; G. Bruno 1

della seconda

e la

letteratura

pagg. 67-69.

Spaccio, e ancora più dalle

Candelaio.

Eroici furori, pag. 312. Per ironia, se lo aveva già annoverato tra

autori di

n

a mal fine tre

sione,

libri ",

da uomini

fatti

di

ricordando quel che

interlocutrici

de'

quando ha da

2

perché questi,

;

fu

onde

"

furono

scientiarum di Enrico

dell'Asino, pagg. In

3

tutto d'infinite

lode dell'asino, o soltanto parti di

*

"

genia de' pedanti

impostura

essi

Aretino

Pietro

scelerataggine per santità,

trista

Cioè, YAsinus aureus di Apuleio,

opere

il

Mirabilmente la

da' Dialoghi

da' capitoli e dai

"

galantuomo

bene e

mondo

cui

dello Spaccio trasse

divin

non perdonare, uno

nel

mali di

i

Vantiate

selva del

le

4

moltiforme

la

han ripieno

e vizi l'

"

per non po-

',

burlesca,

Campanella,

il

anche nello sferzare

frati

"

il

scoperto, che non prese

"

lavori

i

Y Asino d'oro,

,

"

asino

meno che

quel

ironia

opportunamente

spiega

e

satirica

piacevolissimi del Franco non

/'

Cena e

chi luoghi del Candelaio, della

che

V

Capitolo

mala fama, dicono

la

Pippa,

Nanna

la

Ragionamenti (Spaccio, pag. 97). Con ritrarre

lo

sfacelo

della

gli

disonesti e dissoluti, e forse

società

e

1*

Antonia,

tutta l'avver-

adopera

d' allora,

il

linguaggio aretinesco che per crudezza e virulenza egli crede, e non sbaglia,

opportuno ed 4

più di qualunque altro.

efficace

pag. 95.

Poesie,

°

Quattro

6

Ibid.,

7

Quattro

filosofi

pagg.

99

filosofi

napolitani nel carteggio di Galileo, e

pagg.

96

10; Cena, pagg. 22 e 23.

napolitani nel carteggio di Galileo,

pag. 97,

e 97.

187

Studi e sacerdozio

che

sarà difficile,

perché

il

blicato

il

razionale,

esempi antichi e moderni

di

quando n'aveva avuto

tavia,

e illustrò con gran copia

"

2 ,

tut-

l'opportunità, negli scritti e nelle

non aveva schivato

conversazioni,

Campanella

il

Poetica di Aristotile

la

;

simile alla

altro

parte

'.

raffronti

vedere pub-

potuto

quarta

propri principii

i

nuovi

trovare

liberali o

arti

cui

nella

n

colto e terso Tansillo

il

occorrenza,

delle Sette

libro

secondo

"

il

sebbene non avesse

Bruno,

Filosofia rifece

all'

n

"

che disse per certo gioco

Non

a certo meglior proposito quel

" tirar

sarebbe potuto

si

di parlare di

letteratura.

Nel suo secondo soggiorno romano aveva con molta proudito interpetrare

babilità

che dal

563

I

era avuto per d' Italia

"

"

morale,

filosofia

\ che non pure

più grande oratore vivente di Francia e

il

non pure appariva

',

da colui

aristotelica

Sapienza

alla

Marco Antonio Mureto

e umanità,

diritto

Rettorica

la

1585 insegnò

al

occhi del Canter, del

agli

Chessel e del Lipsio un portento degno d'essere conosciuto

da chiunque

Quadro

1

filosofi

Bray,

Non

primo

nel

soggiorno

I568-I5r>9,

travaux

leurs

Thorin,

Mureto

Ghislieri e

perché

;

laissa

spiegò,

"

la

la

e

si

sa

L.

Bon-

il

98

e 99.

(Grama-

principia

Apud Ioannem

"

dalla

XVIe 1575

sua prolusione del

au

commencement de

reprendre

sans lui

Un

Muret, siede,

6 novembre

Ernest

Paris,

all'estate

del

del

cours

le

professeur

1577.

1576

il

(Ibid.,

Rettorica d' Aristotile.

et

l'Italie

precepteurs domestiques, Paris,

moitié du

Dall'autunno del

198).

Georges Buchanan, ce grand poète France

Mureto

il

collègues

ses

(CHARLES DEJOB, Marc-Anloine

"

1881, pag.

pag. 296),

que

il

nel carteggio di Galileo, pagg.

/rancai» en Italie dans la seconde

1

Medici,

fu

1638.

année scolaire

de

napolitani

il

Rhetorica, Poetica, Historiographia), Parisiis,

Dialectica,

tica,

1

pontefici,

tre

ma

dalle Alpi e dal mare,



Philosophiae rationalis partes quinque iuxta propria

'-'

Du

venisse di

caro a

altresì

Hachette,

pour

recognoist

m'ont

1868,

liv.

dict... I,

" :

chap.

escossois, le

Marc Antoine

meilleur orateur

MICHEL DE MONTAIGNE,

XXV,

pag. 94.

Muret,

du temps,

mes

Essais,

188

compagni, eh' erano tornando di

condurre

"

di Cracovia

"

dagli

;

poema

7 dicembre

del

ogni opera per ritenerlo

far "

all'

altri

ciò nonostante

*

erudito editore del il

"

a

incitati

grave detrimento

"

lasciarlo

il

V

Capitolo

2

limosino

1585,

un

questi riscotesse

aprendosi

lodava un

mostrò di

col Cotin, "

celebre

il

lettore

salario di tremila scudi

annui dal car-

un nipote,

istruirne

figlio

.

e vie più

anche nel 12 dicembre, sull'oratoria

discorso,

il

non nascose

sacra,

Cotin di stimare soltanto

al

sapere

il

"

27 marzo del 1565

il

alla

Sapienza, 4

Scrittura

:

pagg. 21

I,

Silvio

Antoniani,

uno de'

in

Sapienza, mostra

della

quali

che

cardinali

a*

presenza dell'umanista francese; e

la

bidello Lorenzani

:

quod detrimentum 1567, pag. 2

"

e

30

e

1

1

1

.

MARINI

Il

Studio grave

Docc. parigini, docc.

osserva

il

DEJOB

della

(Op.

le

".

cit.,

pagg.

II,

come

reggono,

parere non

meno

sia

lettori

indispensabile

esplicito dell' arci-

E

nel

1576: MARINI, Op.

294

e 295.

E

il

cit.,

18

e.

I,

Giffen era,

163 e 164j, un avversario del

pagg.

aula,

da cento scudi che percepiva nel

r

.

come

miglior

Sapienza.

3

Docc. parigini, doc.

Ili,

4

Ibidem.

rinnegato

Il

"

rabbino

pag.

predecessore di Giulio Marcello, lo

{Lettera

48) arreca due documenti

ob parcum salarium vereor quod non recedat ab

foret

la

futile

parlando de' singoli

questi, la

Mureto giunse ad averne cinquecento

il

306-3

148; Catalogi antecessorum, mandata emolumentorum, tom.

lettore

con

il

1

n

Panigarola era

il

212

a monsignor G. Muti Papazurri, pagg. di

fede di Cristo

alla

bisogno d' intendere bene

il

sostenne che

DEJOB, M. A. Muret,

1

facondia

la

scelto per interpetre d'ebraico

sentendosi

perché

"

Andrea de Monte, soprannominato

di

Ebreo, che era passato dal giudaismo

e fu

il

o da quello

appresso ebbe a rilevare come

Marco Antonio Colonna, per Pompeo, Marzio 3

Caduto

l'

",

città

Uberto van Giffen,

còrso

dinale di

italiani

lucreziano,

e cinque giorni

,

Studi

dell' eterna

Bruno, mentre

il

ammirare come un gentiluomo

"

onore

stipendio di cento

scudi,

296.

Andrea

"

"

dal

de

Monte

hebraicus lector

fu

alla

Exodus a

1570 (POMETTI,

//

Sapienza principio

",

ruolo de' lettori

189

Studi e sacerdozio

n

più che profondo

deva

neanche

una buona dottrina

d'

Francesco Toledo, predicatore

voli

de' suoi successori, e

;

che

"

n

ma

come medesimo

giusto,

quel

Tarcagnota,

mondo che

sale "

t

Napoli \

che,

filosofìa;

il

n

Bruno

!

569- 1 570 ed

appendice

tra

altre

n

notizie sull' Università

90

e la 91,

nella

proposito dell'Ebreo, vedi anche quel che di

Journal du voyage en

Una commedia

Italie:

E

la

"

4 .

professione

" °.

di

Sulla qual dot-

Roma, con una

quale tavola vedi lui

"

allievato e nodrito in

racconta

la

n.

tavola

E

e).

MONTAIGNE

il

Candelaio, pagg. 228 e 229,

e

testimonianza d'un contemporaneo,

l'autore del

Ritratto o modello delle

nobilissima

Città di Napoli,

di

"

n.

in

nel

TOCCO,

2;

cinquecentesca.

Docc. parigini, doc. IH, pagg. 296

1

stimava

torto

applicò, sempre principalmente,

si

perché venne

sia

pag.

la

della Storia univer-

perché questa ebbe per sua

sia

negli anni maturi,

in

Giovanni

vero col favoloso

il

gioventù nella dottrina de' Peripatetici

del

giudicare, in

Campanella non a

il

impura, essendovi mescolato

alla

.

molto eloquente e ammirabile ne' discorsi dei

"

un' opera che

Se non

1

severo

fu critico

stato nel

comprovinciale,

suo

grandi

a predicar

furo...

Nolano

il

non era

un

giorno,

anni

nelle arringhe e nelle lettere

consigli, *

di

verità

in

e

non dicevano poi nulla

diversi

in

tutti

ne T Arcivescovato

V

Pio

di

Gesuiti, che, quantunque negli esordi

i

misteri erano contenuti ne' loro testi,

costoro,

che erano sprege-

ordinario

assicurassero con la maggiore gravità del

Di

punto da pen-

essendo ricordato

quei luoghi in cui più era stato acclamato; che

in

Lupo mancava

il

smesso a tempo, non

non avere

di

tirsi

che monsignor Gabriele Fiamma sca-

;

di giorno in giorno per la vecchiaia, al

Napoli. Cfr. Candelaio, 3

Docc. parigini, doc.

1

Quattro

'

Docc.

filosofi

veneti,

Ili,

inedito che

XXVII,

pag.

GIAN BATTISTA DEL TUFO,

grandezze,

poema

pagg.

297.

delizie si

XXVUI

e

e.

22

Nazionale

nella

228,

n.

2.

297.

napolitani nel carteggio di Galileo,

doc. XII,

meraviglie della

e

legge

r

;

Eroici furori,

pag.

pagg.

298.

101

e

102.

190

V

Capitolo

appena appena delle conclusioni cui

a voler toccare

trina,

son venuti ponderatamente

no \

può ben

si

giunse, meglio

studiosi del pensiero brunia-

gli

dire ch'egli vi

fermò con molto impegno,

si

eminenti

de' più

dalle origini alla decadenza, dalle idee

nella sua interezza,

presocratiche e accademiche alle speciose e trazioni scolastiche

a possederla

Aristotelici,

2 .

Ma

non v'è

se

interpe-

futili

anche d'infimo

antico,

ordine, eh' egli non abbia citato, punse, senza far nomi, la

maggior parte de' dottori che nel medievo erano grandemente

ed

Hales,

S. Bonaventura;

Magno

e un suo famoso

quel tempo

storia

della

Dopo che

1

Bartholmèss,

il

n

petrazione, crede

nel quale

tutti

3

Perché

.

singolare, e

medicina

Brunnhofer

Clemens,

il

Carriere e

il

Tocco, per agevolarne

il

il

di

al

allontanato

era

si

del Nolano,

trat-

l'inter-

ed esporre ciascuna opera di

di dover prima studiare

con

e poscia metterla in confronto

se stessa,

in

filosofia

la

modo

in

e della

filosofia

sopra de' propri meriti, chi più di

tarono ampiamente

Tomaso,

dotto espositore della filosofia

fino,

Bruno ebbe caro

il

Alberto

pochi,

un equo estimatore d'ogni scienza

dello Stagirita,

collocò nella

Alessandro di

Scoto,

eccettuò solo

discepolo, S.

non riconobbe se non un

di

Duns

Egidio di Colonna,

celebrati,

altre

le

Ciò fece

".

lui

due

in

volumi (Le Monnier, Firenze, 1889; Tipografia dell'Università, Napoli, 1891),

venendo tesi

conclusione che

alla

il

filosofare

parte e quali libri del sapere greco

memoria

inserita

de' Lincei,

aveva

le

ne'

fascicoli

all'

rinvenuto in

antichità. cil.,

1'

scritti

Sono,

pagg.

egli

secolo

aveva detto

già

" gli

in

italiane, 3

Le

pag.

opere latine di G.

118; G.

stabilito

una

sua il

Rendiconti

de'

risalto alle teorie

studi a cui

quali

che

Nolano

il

parimenti

mondo

conferenza

Bruno

fran-

quale

esaminò, in una

resurrezione del

della

antichi,

agli

cosi

1892

medievali e moderni, e dalle

10 e 11), questi

TOCCO, Le

risale

avendo

dell'agosto

anni che visse nel silenzio del suo cenobio 2

e

avessero più attirato,

luglio e

Fonti più recenti, dove diede

era rifatto, ed era ovvio nel

(Op.

del

bruniano

Stagirita;

ed erroneamente confutati dallo

attese

si

classico,

fiorentina

ne'

tredici

.

Bruno

esposte e confrontate

Bruno, Conferenza, pagg. 10 e

fonti più recenti della filosofia del Bruno,

II.

pagg. 504-507.

con

le

Studi e sacerdozio

dalla tradizione scolastica e aveva

tenebre de' dommi,

fitte

cercato

su

robusti

altri

meno

prese

e

f

inventivi

intelletti

presto

a

studiare

efficacia operato

Accanto

.

2

volentieri

con

e

,

Lullo

al

essi

;

e

platoniche e neoplatoniche non tanto di

credenze

li

cultori

i

Cabala e alcuni de' Peripatetici che inclinavano

della

le

Raimondo

Avicenna e Averroé

arabi Alchazele,

filosofi

i

penetrare

di

francescano spagnolo

il

Lullo, che del resto aveva con non

mise

191

alle

Secondo

quanto di Plotino, di Proclo, di Porfirio e di

e di Sinesio, 3

Iamblico

.

Pur non avendo

scopo di conciliare

lo

neoplatonici,

principii

il

considerazione Marsilio

vedere se abbia

Gemisto,

letto

cristianesimo

metafisici

n

Giorgio

lui,

Gennadio \

il

da

trattò

',

lascia intrav-

de' maestri di

scritti

i

non piccola

in

laddove non

Ficino,

gli

cardinale Bessarione e

il

suoi dialoghi

al

Nolano ebbe sempre

In

arcipedante

uno dei n

Pietro

Ramo, e peggio un platonico dalmata, Francesco Patrizzi, come colui che, preferendo 1' erudizione alla scienza, veniva a scemare di valore a quel tanto che doveva approvarsi nella

che sostenne con

lotta

Aristotile

opere sue rammentò, sempre a

1

*

Le fonti più Più di

"

sono

italiane roista

"

(Ibid.,

pagg.

526

e

527).

Non

abbia stimato un suo famoso conterraneo, filosofici,

e

una

"

tra

cui

il

grande

è facile il

Compendium de anima

opera

divisa

in

ha dato

3 1

'

•'

Le

et

quarantasei

De

pag.

tutte

altro

lui al

nelle sole

Bruno

libri

\

pagg.

195 e

le

altre

pagg.

nella

531-535.

196.

recenti della filosofia

del Bruno,

egli scritti

dedicata a Leone

tutte

535.

la causa,

opere

secundum Aristotelem,

15.

fonti più

le

pla-

dell'aver-

autore di parecchi

corpore

fonti più recenti della filosofia del Bruno,

Ibid.,

Le

14 e

un

appurare se e quanto

LEONE,

Castigationes adoersus Averroen, già ricordata con delle pagg.

quasi in

Bruno, pagg. 510, 511, 516 e 519.

e tante citazioni che qualcuno

tali

ma

arabi apprezza Averroé; e di

filosofi

i

;

titolo d' onore,

recenti della filosofia del

tutti

'

pag.

535.

n.

X, 4

192

V

Capitolo

tonico che

mondo tempo

veritadi occolte

spunta

all'

il

cardinale Niccolò da

il

del

libri

i

cammino additato da RaiCusa \ Meditò gran Cusano ", e vi scoperse " antique

era messo per

si

Lullo,

"

divin

orizonte

nuovo lume che dopo lunga notte

un

"

",

amputate radici

"

",

prodigiosamente formarono

n

che rigermogliando

sue più alte speculazioni me-

le

tafisiche e

cosmologiche intorno

all'infinità

dell'universo e

alla

coincidenza de' contrari,

mondi innumerevoli \ Lo

a'

te-

neva, inoltre, per precursore delle celebri teorie astronomiche

che furono

De

nel

svolte,

durante

revolutionibus

lodi fosse

capace

Copernico

5

"

l'autore

3

e magnificò

mostrando di

quello

di

4

"

il

,

ch'egli

libro

il

cosmografia

Cena,

dalle prime pagine della

II

caelestium,

fondamento della sua

ebbe per fin

prima metà del Cinquecento,

la

orbium

n

quante

venerando

"

.

Campanella

monastero

raccontò che nel

della terric-

ciuola di S. Giorgio, al quale era stato assegnato per udire logica e la filosofia,

la

Le

2

Ibid.,

3

Le

pag.

606. Cena, pag. 63;

fonti più

4

della

recenti

Conferenza, pag.

De

filosofia

tutto

585.

pag.

pag. 383.

l'infinito,

del

non

che

sospetto

in

fonti più recenti della filosofia del Bruno,

1

5

venuto

Bruno, pag. 609;

G.

Bruno,

16.

Pag. 6.

Nel penultimo capitolo del terzo

il

poeta manifesta tutta

il

Lullo e

il

la

Cusano, ebbe

Heic ego

te

libro nel

De immenso

sua ammirazione che per sin dalla

appello,

prima giovinezza

(pag. 380, vv.

:

veneranda praedite mente

ingenium cuius obscuri infamia sedi

non

tetigit,

murmure

et

vox non

est

suppressa strepenti

stultorum, generose Copernice,

cuius

nostram teneros monumenta per mententi, cum sensu ac ratione aliena putarem

pulsarunt

quae manibus nunc attrecto teneoque

1

-7)

Copernico, come per

il

reperta...

.

annos

193

Stadi e sacerdozio

fosse vero nel Peripato, cominciò a esaminare

e arabi di Aristotile

tori

greci,

pili

e non rimanendo

sue

alle

latini

i

commenta-

ma, dubitando sempre

soddisfatto delle risposte de' maestri

pensò

obiezioni,

;

scorrere lui

di

stesso

libri

i

di

Platone, di Plinio, di Galeno, degli Stoici, de' seguaci di

Democrito, e

mercé

ispecie

in

poi col codice

originale e

l'

vi

fosse nelle

al

suo

ardore

all'

e

vertite nelle nità

sue

come

e,

alle

2 .

Non

si

da

altrimenti era accaduto

audacie

ma con

che

che ebbe con

l'animo in preda

immediamente av-

aveva

Cusano, e per

del

l'

affi-

aveva come per incanto

loro,

tendenza

la

prima

accennato, non studiò

è

si

idolatra,

Questa era pure

de' tempi nuovi,

vedrà, anche a Napoli.

Synlagma, cap.

1

.

pagine del Lullo e

intellettuale

fatte

l

correligionario che, già

Aristotile e Platone

confrontarli

mondo, per poter conoscere,

autografo, che di vero e che di falso

l'

copie

Telesio, e

di

quelli

del

primario

I,

coenobium S. Georgii

art.

I,

pagg.

oppidi,

essem anxius, quod veritas

173 e

logicam

non

et

174:

"

sed potius

sincera,

Missus

philosophiam

igitur

postea ad

auditurus,

falsità»

prò

...

cum

veritate

Peripato versari mihi videbatur, Aristotelis commentatores graecos atque

in

lati-

nos arabesque examinavi omnes, et haesitare magis coepi in dogmatis eorum,

ideoque perscrutari volui, an quae dixerunt

ipsi,

in

mundo etiam

legantur...

.

Cumque

doctores meis argumentis satisfacere non possent, quae contra ipsorum

lectiones

promebam,

leni,

Stoicorum

et

statui

ipse

libros

omnes percurrere

codice primario conferre, ut ex originali

habent

et

De

quid

falsi,

immenso,

Spampanato.

Platonis,

Democriticorum, praecipue vero Telesianos, ac

agnoscerem

lib.

Ili,

cap.

et

Plinii,

Ga-

cum mundi

autographo, quid veri exemplaria

".

IX, pag. 38, vv.

1-8. 13.

VI.

Eterodossia a Napoli e processo di G. Bruno.

Bruno con molta

Il

probabilità era

Domenico Maggiore,

per

Riccio

;

Vita e

del

prelature

Erasmo Tizzano,

Giacomo

fra

Il

che

un

d'

che

lettore

Pietravairano

successe,

gli

insomma

:

fra

fin

quando

fu

per sempre da Napoli \

in fretta e

bene o

poco

verità egli ricordò

in

Geronimo

tempo delle

il

e in principio di quella del padre maestro

da

ad allontanarsi

costretto

priorato di fra

il

tutto

in

stette

vi

S.

in

teologia,

di

vicepriorato del lettore fra

il

certamente

e

'

e

ritornato

corsi

i

1572, durante

sullo scorcio dell'estate del

Domenico Vita

già

frequentare

venne male

in-

teso nel primo interrogatorio veneto; in cui, per aver detto,

non è superfluo

ripeterlo,

tolomeo

n

1

rimase

decima

Il

2

si

582,

voi.

voi.

lbid.,

confirmatus

come

firma e.

82

458.

e.

incipit

extraordinarius

lectoris

;

"

fuit

pater

Dominici de Neapoli,

priorem S.

lbid.,

44

e.

v

:

"

Die

in

Bar-

S.

superiori

della

ultimo decembris vicario

Sub

nostri

Dominicus de Aveta de Neapoli

fr.

et

1571,

Provinciae

Ambrosio de Neapoli, ex commissione reverendissimi

generalis,

Riccio poi

de

octava, in publico capitulo, a rev. generali

Regni magistro patris

dimora

la

V obedienza

581,

voi.

dopo

che

sotto

Monasteri soppressi,

hora

in

e

statim

functus est officio prioratus

una causa del 5 maggio

vicepriore in

".

1572

:

.

r

1

26

r

;

introitus

voi.

581,

prioratus

e.

54

rev.

r

die 4 ianuarii... per rev. patrem

theologiae magistrum priorem

".

Vedi Docc.

:

"

Die primo

patris fr.

fr.

ianuarii

1574

Erasmi de Neapoli

lacobum de Petra sacrae

napolitani,

docc.

X-X1V.

196

VI

Capitolo

Religione e delli priori de

[sua]

monasteri...

sino

,

anno

l'

del 76

\ diede a divedere d' essere stato in più conventi, e non soltanto in S. Domenico Nel quale bisogna su{

.

non era mutata

bito notare che

per

resto del secolo

il

condotta di

la

case

alle

de* padri

Napoli e della Provincia; perché pati ancora gli abusi e

diminuito un po'

Le

il

i

numero, non

scelleraggini che

alcune

delle

contare in sul partirne

da

sei

nella

birri

essendo

difficile

enormità

che

che

vide

più

o udì

Eugenio

fra

abbiano

gli

rac-

trascinato

due

monastero, e

del

al

del Bruno

al rientrare

non è

prigione

estir-

stati

gravità de' reati.

la

terziario

il

:

erano

vi

sorta,

commisero

si

nel suo convento d' origine,

rammentato

non

ogni

vizi di

comune

vita,

predicatori di

padri

per miracolo, nel Largo di S. Domenico, alla ven-

sottratti

detta d' un cittadino eh' era per colpirli con una roncola

Per toccare appena impressione,

1*

11

uno o due

di

settembre del

anni in galera proprio un

popolo

e nel

nobiltà

nella

nottetempo

armato

di

Pag.

sgualdrina

e.

85

scilicet

v

fr.

sunt

cum

civitatem,

3

menato

di giustizia,

strade

le

il

alle

quale

Napoli,

di "

in

com-

tempo appresso

non molto

e

;

et

isti

:

voi.

458,

:

ce.

1

69

v

e

Dominicus de Russano

v

.

nam de

nocte

.

fuit

Defectus a supradicto

cum

comprehensus

captus a Capitaneo R.

fuit

ad triremes

calaber ob defectus ab eo

archibuscietto et cortello a doi tagli fuit

255

"Die XI septembris 1572 condemnatus

apud R. Curiam...

ut constat

studente

negli ufficiali,

stato

164.

decennium

missos,

essendo

archibuscietto e coltello a doi tagli

Monasteri soppressi,

3 Ibicl.,

per

mandato per dieci

del Bruno, lo studente

mormorio

e

",

aveva sorpreso, per

lo "

pagnia d' una

i

fu

da un capitano

carceri della Vicaria

2

compagno

un gravissimo scandalo

"

che fanno maggiore

casi

572

.

Domenico Porace da Rossano, che aveva de-

formale fra stato

ì

2

Curiae

cum et

fratre

com-

Dominico

armis prohibitis,

quadam

femina per

carceratus in carceribus

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

condannato

fu

dell'abito

anni

sette

remo e irremissibilmente privato

al

venerabile padre

il

197

Domenico da Olevano

fra

per molti delitti, e in ispecie per certe nefandezze che con-

sumò da maestro

l

de' novizi

.

Perché aveva dato una tremenda fra Mario era andato in galera a

condo che

23

il

per

converso

il

;

da Mar-

Liberio

Rocco da Fondi

fra

se-

anni,

sei

ed ebbe venti anni

"

giugno, fra

fortemente

zano, che percosso

572

1

vita o

campava o no

colpito

il

medesima pena,

della

un giovine

coltellata a

maggio del

secolare, con sentenza del 5

era

s'

reso latitante, e tratto in arresto aveva in carcere perpetrato

un secondo

città

3

suo conterraneo

Vicariae...

.

Et hoc

omnium

etiam quod 1

f

IbiJ.,

e.

nobilium

fr.

voi.

582,

totius et

v

:

padre

Giovanni

fra

scandalo, et

Vedi

".

"Condemnatus

la

fuit

magister novitiorum

murmuraNota

sexus.

utriusque

Dominicus de Olibano propter multa esset

il

monastero di

nel

civitatis

popularium

98

e.

nefandum cum

circa

omicidio

fra

bandi dalla

si

battuto

Provinciae Calabriae

frater fuit studens

septem...

praesertimque

aveva

per un

,

cum maximo

uit

officialium,

iste

4

perpetuo relegato

in

Monasteri soppressi,

per annos

-

In quel frattempo, se

Sisto

fra

da Marzano venne

tione

.

Cristoforo da Napoli che

fra

modo

sangue, conciando in malo

di

delitto

Ludovico da Ariano

pag.

I

74.

ad triremes

ipsius

scelera,

".

82 rev "Die 5 maii 1572 in causa fr. Marii conversi quendam iuvenem saecularem, ... condemnamus ipsum ad

qui

:

cultello percussit

remes per morietur,

annos sex

quod

...

,

si

iuvenis ab ipso

decernimus

absit,

et

3

IbiJ.,

e.

84

f

de Fundis

et

Fratrem Liberium de Marzano

magna

sanguinis effusione

Ibid.,

e.

triennium, nec

Neapoli;

et

101

etiam

nostris

v

non

:

tri-

autem

sin

viginti,

condemnamus,

propter vulnera

vulneravit

ut

vita... ".

in

propter fugam et inoboedientiam,

ratus in carceribus

4

"

:

1572, ad triremes per annos

vixerit;

declaramus ipsum condemnatum, prò

per praesentes condemnamus, ad triremes

iunii

vulneratus

...

fr.

et

illata in fr.

postea

cum

die

23

Roccum

esset

carce-

Ludovicum de Ariano

cum

".

"Condemnatus ad omnes poenas gravions culpae expulsus

fuit

a

civitate

hoc propter manus violentas

in ven.

Neapoli,

patrem

fr.

fr.

per

Christophorus

Sixtum de Neapoli

de ".

198

VI

Capitolo

Sessa,

da

e,

sacerdote i

fatiche del terziario

che

sottoposto alle più dure

era,

Seguirono

.

Michele da S. Germano e

di fra

doza come

incorreggibili ribelli

e

,

di fra

Piedimonte che fuggi dal carcere dov' era cagione di alcuni

n

Furono processati Montefredane e predicare

5

mare, di 1

Napoli che

"

3 .

da

andarono a

Erasmo

provinciale s'

ordinò con inganno

e con costoro parecchi truffatori e ladri.

;

può pure tacere

si

Mattia da Castella-

di fra

Cornelio da Napoli e di

fra

abate Sanchez

Ludovico da Napoli che

fra

,

un' assegnazione del

6

prima del tempo Tra' quali

da

4

Filippo de Marinis che

fra

,

Barnaba

permesso

ardi di falsificare

1*

Ambrogio da

stato rinchiuso a

venerabili padri fra Pietro Martire

i

fra

senza

Tizzano

che infamavano

libelli

Men-

Alessandro

di fra

2

Ordine

espulsioni dall'

le

Monasteri soppressi,

582,

voi.

101

e.

v

Condemnatus ven.

"

:

Felice da Atri-

fra

pater

fr.

Ioannes de Marzano ad omnes poenas gravioris culpae omni tempore vitae suae et

ad perpetuum

imo

carcererà;

fuit

habitu

privatus

diora exercitia deputatus; et hoc propter homicidium 2

ìbid.,

98

ce.

incorrigibilis

1

02

apostata

et

Ibid.,

cennium

e.

fr.

91 v

Ibid.

officio

pater

,

e.

1

02

r

"

Ibid.,

e.

Eodem

ven.

per causa fusse

e.

che

n

Ut fr.

".

incor-

Michael

aufugit, fuit

fr.

triremes

per de-

personam excellentis

privatus habitu

".

per decennium et privati ab

Petrus Martir de Montefredano et ven. generalis,

quia sine licentia ausi

'.

1

02

r

:

"Die 16

I12 s*

condannato

r

:

"Fu

fr.

concluso

è ordinato in

octobris

gravioris

Provincialis falsificare,

Ibid.,

";

privatus habitu

libellos in

die condemnati

pater

quennium ad poenas omnes 6

ru-

tamque

privatus fuit habitu

1574 condemnatus ad

Barnabas de Neapoli praedicator

fr.

tionem...

maii

quod ex carceribus :

praedicationis

sunt praedicare 5

inregularis fuit

loco

fuit

perpetratum ab ipso

Mendoza de Neapoli

Ambrosius de Pedemonte propter

abbatis Sanchez; et 4

et

1576

et

".

"Die 10

:

iulii

Alexander

fr.

de S. Germano sacerdos 3

v

"Die 7

:

exeommunicatus

rebellis

rigibilis

r

e

clericali,

suessanum, ibique ad

ad suum conventum originalem

carceris assignatus

poenam

senza

1577

culpae...

fuit ,

condemnatus

quoniam

Ludovicus de Neapoli che

fra

per

.

Filippo de Marinis

de Napoli,

licenza e con inganno ed ante

gravioris culpae per

1

anni

quin-

ausus est assigna-

".

tempus,

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

palda

ma non

';

Luca

2

n

molti recatti

fatti

per

,

né di

due monaci

altri

napolitani, fra

Domenico Passare Perché il primo di costoro, fallo, venne condotto in S. Domenico Maggiore per

e fra

colto in

una polizza

3

Piedimonte

1'

nuta neir Annunziata per

una catena

Non

si

da un

tovaglie

conve-

folla

degF Innocenti, strappò

la festività

donna che pregava, bu-

dal collo d' una

d' oro

altare della chiesa

mezzo a una gran

altro, in

;

scandosi, non

del banco del Ravaschieri,

di otto scudi

falsa

e aveva già rubato due di

n

Luca da Pontecorvo, carcerato

che tenne con banditi ed essernosi per man sua

prattica

la

di fra

199

crederebbe, ben sessant' anni di galera

si

*.

smise di condannare; dal molto reverendo procu-

ratore e vicario dell'Ordine fu fatto precetto formale a tutti

e

che nessuno sotto qualsiasi pretesto ardisse

singoli frati

a'

difesa o di offesa

di portare o tenere armi proibite di

da

girare

1

II

primo

anni a tutte a deporre 2

neppure se di

solo,

fu

condannato per cinque

pene che

le

si

Curiae Collaleralis Consilii

3

Monasteri soppressi,

exhibuit polisam falsa,

qua de

nostrum;

et

voi.

582,

93

e.

quamdam ad bancum certiores

cum magno II6

e.

V

:

"

totius

r

:

cleri

44 "

r

secondo per dieci

il

piuttosto grave,

582,

ce.

94

r

,

99

l'ultimo

e v

e

,

1

48

r

.

.

Fr. Lucas de Neapoli

factos...

di

,

strade

le

quod

fuit pri-

elapsis diebus

[1574]

Ravascherii ducatorum octo quae erat

altari

Condemnatus

annos prò furto

per «exaginta

e.

nummularii

facti

etiam confitetur se ex

tobaleas duas 4 Ibid.,

re

remo,

al

voi.

35,

voi.

ob multos defectus ab eo

vatus habitu...

anni

davano per una colpa

Monasteri soppressi,

l'abito:

per

altra provincia,

5

matricis ecclesiae

Pedemontis

terrae scandalo surripuisse

et fuit

sublato

ipsum ad conventum

miserunt

quodam

ad triremes

fr.

".

Dominicus Passarui

cuiusdam catenae

aureae a

quadam

muliere in S. Maria Annuntiata de Neapoli in die Innocentium coram multi* gentibus '

gulis,

.

Ibid.,

119

e.

v

:

"Die 26

aug.

1580

fuit

praeceptum

omnibus

et

sin-

ne aliquis deferat aut quovis praetextu apud «e habeat arma detentiva

vel offensiva

".

200

Napoli

di

VI

Capitolo

1 ,

prima

di udire,

quesimo anno

avere raggiunto

d'

donne

confessioni di

d' età,

Gregorio XIII venne

Paolo Constabile l'esortazione a non voler che

3

"

Nostro Signore

"

.

4 settembre del

1

",

dell'

gli

obedire né servare

obedienza

che

compagni,

loro

parte

dall' altra

luomini

e

dove

odio

da suoi superiori

coltà

,

come capo provinciali

venerazione che

e

vadano; e fanno lo altri

Inquisitori

1

che

officiali

loro superiori re-

a'

principi e genti-

convento,

far

stessi

l'

ha ordinato

",

s'

d' avere

tenere

"

in

Santo

il

compagni e

Monasteri soppressi,

voi.

582,

188

e.

r

:

"

189

aetatem annorum 3

iion

:

r

"

e notari ed

Fuit factum... praeceptum...

Fuit factum praeceptum...

triginta

Uffizio

,

zum

ersten

Verlagshandlung,

Male

,

ut confessarii, qui

quinque, non audiant confessiones

LUDWIG VON PASTOR, Allgemeine aus den Jahren ì 555-1 597 Nach veroffentlicht,

1912, pag. 68.

stima e favoren-

dell'Officio, ai

nullus frater etiam ex aliena provincia solus incedat per civitatem 2 lbid., e.

V.

e comandi agli

vicarii

sieno soggetti, nelle cose fuor

"

Sede

acciò am-

quella

Officio, ",

diffi-

informi

",

ma

suo,

ufficio

sono generate di molte

li

priori

co' loro

e

de

dolo e aiutandolo con ogni forza possibile

altri

maestri;...

dispiacere

al

"

il

gì' inquisitori

di quella religione nella quale la

deve

si

Constabile

del tutto essere

Apostolica ha confidato tanto del Santo Officio

monisca

fra

disordini

dolgono che non sola-

si

straniezze

le

dubio di non

spesse volte sono impediti e

P. R. ma

che

ed

notari

gì' inquisitori

generar

i

regola, escono anco a posta

la

vicarii,

mente non possono, per golari o per

di

non vogliono come

superiori,

de'...

loro da' monasteri senza sapersi li

scrisse al

si

Domenico pretendono

immuni

stesso

tollerare

avendo inteso

"

580,

della religione di S.

altri

nome

in

con disservizio di Dio e scandalo del

"

verificavano

si

prossimo

;

padre maestro

reverendissimo

al

trentacin-

il

2

,

quod

Neapolim

".

non habent

mulierum...

".

Dekrete der Rbmischen Inquisi-

dem

Notariatsprotokoll des S.

Freiburg im Breisgau,

Herdersche

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

hanno da

suoi superiori, a quali gli

religiosi

altri

ma

corregerli, n

inclusive

come ubidiscono

ubidire

minaccia non pure di

la

"

visitarli

e

etiam procedere usque ad amotionem

punirli,

all'

,

con

",

201

1

occorrenza

Ciò non pertanto, non

.

si

arrestò

fatale rilassamento dei

il

costumi, se dodici anni appresso bisognava ricorrere a nuovi rimedi.

d'una

In grazia

Troia e nunzio a Napoli, ebbe

Aldobrandini, vescovo di nel

giugno del

rità

e

1

potestà di

Ordine e

n

592

piena, ampia e intera facoltà, auto-

carcerare

arrestare e

regolari

i

per quanto esenti e sotto

istituto,

Sede

del papa e della

immediata

monsignor Iacopo

lettera pontificia

dipendenza

la

apostolica, purché colti

cagione

fuori del chiostro a errare per le vie della città e a

di qualsivoglia

procedere contro loro secondo

di

delitto;

gravità del crimine o anche dello scandalo provocato, attenersi alle

loro leggi

ogni

di

particolari

senza

con provve-

frenarli

di

;

la

dimenti adatti o con altre pene da imporsi ,a suo arbitrio,

invocando l'aiuto del resto nel

modo

braccio

mano

1

'-'

"

pag.

cit.,

Privilegi e Bolle,

vcl.

Iacobo episcopo troiano

"

:

ordinis et instituti

apostolicae sedi immediate extra claustra faciendi, illati

et

in

civitate

contra eos ultra

gravitatene,

remediis ac

2 .

Ma

l'

etiam

aliis

alla strada

Alias ex causis regulares et

tunc

expressis,

quantumvis

exemptos

ac

neapolitana deprehensos, capi, carcerari

procedendi

arbitrio

et

secundum

fr.

nobis

et

et

arie tiri

criminis seu etiam

scandali

opportunis

regularia instituta,

tuo

Ver»,

quoscumque

tibi

devios errantes et quibusvis criminibus

subiectos,

eorum

",

68.

IV, dell'Archivio di Stato di Nipoli,

imponen

et

iuris

pocnis coèrcendi,

lis

etiam ad hoc auxilio bracchi! saecularis, ac alias prout melius et

minor danno

col

Aldobrandini, pure avendo

Breve contro a quelli che stessino

il

PASTOR, Op.

cuiusvis

"

regolandosi del

e

più acconcio e prudente,

possibile della religione in

secolare

et

et

facti

adhibito

cautius futurum

inde minus scandalum eventurum iudicaveris, perlicentiosae regularium huius-

modi personarum authoritatem

et

vitae

remedio plenam. MBplatn

potestatem concessimus

in

-

Brevi...

t

univi

19

rs

mi ntic facultatem,

iunii

1592".

202

VI

Capitolo

quel medesimo anno

nello scrivere in

Giorgio leva,

s'

"

impensieriva di non

Cardinale

al

vivere molto licenzioso di quasi

il

tutti

S.

di

come vo-

poter combattere,

regolari

i

",

specialmente de' padri predicatori, continuando costoro ad andare, in onta de' divieti,

dove

pagnati,

donne

solo in case di die,

si

una

"

"

di Troia

intento di

l'

la

"

"

ripartire

"

tumulto

alle ingiunzioni

bastoni sotto

tempo che

a

diceva

si

;

il

sfilata...

Vespero,

sassi

Vedi una sua

1

AMABILE, la

per ributtar chi

sua

in

lettera di

pazzia, voi.

una copia

Relazione

gli

pag.

26,

anno a

voi.

dell'

n.

a.

nell*

DE FlORE,

pagg.

del

cortelli

,

finestre

alle

" 3.

molestarli

Paolini,

e

Si-

pubblicata dallo

sua congiura,

i

suoi processi e

ebbe da un breve

ampi

e di

pontificato,

Archivio di Stato di Napoli,

in

Bolle e

IV.

ambasciatore

176-178.

veneto

Il

padre

G. Ramusio, II,

maestro

lib.

1029,

ce. 7

1

v

e

72

r

)

II,

in

il

F.

MUTINELLI,

176

pagg.

domenicano

che fu testimone di quanto accadde

nasteri soppressi, voi.

,

monasterio,

il

correndo

Poteri più

Storia arcana e aneddotica d'Italia, voi. 3 Ibid.,

pistole,

ripresero

Statilio

la

prime più

porta principale...

spedi nel tredicesimo anno del suo

può leggere

si

privilegi pontifici, 2

I,

la

avesse voluto

quell'

"

risolsero di

30 marzo

il

del

sollevò

giustizia secolare",

con

porte,

Fra Tommaso Campanella,

che Clemente Vili cui

...

Si

"

in sulle

Domenico

e guadagnata

fortificarono e trincerarono le

con

mal costume

il

"

.

Nunzio

del

alla

mantelli

li

2

avendo paura della

andorno

"

5 aprile

colpire

per alcuni monasteri

inauditi

di cento frati e uscirono di S.

1595; ma, "non

non era esagerato, per-

Domenico Maggiore,

famiglia di S. e

si

e' inter-

.

con

egli,

confusione

ubbidire

il

comme-

publiche

alle



proibite,

Regno che non

Vescovo

nel suo covo, pensò di

Regno

ed accom-

soli

con armi

l

qualcuno di loro

"

quando

ché,

ma

sospette,

notabile in questo

timore del

Il

giorno e notte, talora...

che nel signor Viceré... è venuto sospetto che non

faccia eccesso

venga

"

piace, e

lor

e

177.

FRA GIULIANO

5 aprile,

aggiunge

qualche particolare

al

(Mo-

racconto

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

curi della plebe

nascondeva

Domenico

che se fosse stata data molestia

"

Napoli

tutta

"

quando

si

ammazzò

che non voleva per e provvedutisi di n

intrepidamente

dopo

fortificati

ottanta giorni circa,

miti

"

alla

poche parole

in

città

la

;

per 6 mesi \ se ne stettero

Clemente Vili che aveva

'.

metter

farli

n

galera

tutti in

,

in

dove,

un po' per necessità di cose, un

recedere dal

scendendo a

consigli,

"

de' cardinali Gesualdo, Aragona,

uffici

taseverina e Sforza, pili

"

che avvenne

subbuglio

in

di S.

frati

Viceré che

e del

",

mettere

monizione

"

di scomunicarli e

po' pe' buoni

n

frati

i

a'

non

,

della nobiltà che

succedesse quello

Starace

lo

\

armi

in

braccio secolare rispondeva

richiesta del

animo

saria

sospesa che non

restava

n

rallegrandosi di tale impresa

"

che,

203

San-

suo proposito e venire a

con

patti

gì'

incorreggibili

2

ribelli

del

.

Ramusio.

secolari

",

Gli

"

"

ed

mercordi

il

racordo, di S. Vincenzo nostro,

Provincia avendo pigliate serratele,

tuare

ed

altri

campane.

le

dove stavano

coro,

al

Cominciorno

rumore concorse

mentre

vento

frati

d'

:

fuora,

fuora



!

1*

MUTINELLI. Op.

-

Ibid., pag.

Aragona

di S.

se

che è

stato

li

frati

voi.

all'

ed

provinciale,

— Non

:

alcuni

vi

...

cit.,

lib.

cit.,

;

al

le

quale

e dimandando, che

178

S.

il

IO giugno del

Domenico

179.

e

"Martedì

1595 un

possano

il

li

ministri

nel

e.

8

v

lor

convento;

inconvenienti che

gì'

di S. S. avessero

Nazionale di Napoli,

Cardinal delti frat

.

1

il

sa-

voluto cacciarli

Roma,

*

"ed ottenne

cronista;

restar

Notizie d'avvenimenti napoletani cavate da Avvisi di della

sonorno

altri

fugire

volemo dare questo con-

pagg.

anco procurato dal Viceré, per evitare

Ms. X. B. 64

a

udienza del papa insieme col generale

rebbono potuto nascere, quando

nel

mi

della

frate

lasciato... ".

cit.,

di

ben

Provinciale per non venir a maggior inconveniente

11

Domenico", informò

da S. S. che

se

cominciorno a tumul-

altri

179. Li aiutò specialmente l'Aragona:

ne andò

con

resentirsi

uffizio,

Vespera, un

cantava

alcuni a nascondersi

averria

1

I'

cantando, minacciandoli,

Marco da Marcianise

fra

che volentieri

si

cominciorno a faceva

si

porte della chiesa, li

cosa era e che cosa volevano, dissero

disse

che

chiave delle porte del convento furtivamente e

le

serrorno

convento

quel

di

sfigliati

scrive;

egli

":

589- 1 596,

204

Pur troppo, enormità sendo

rari

erano da prevedersi, non es-

simili

processi de' graduati dello Studio e de' digni-

i

de* monasteri e della provincia del Regno, di quei che

tari

avrebbero

dovuto

l

superiori,

556 riceve

settembre del

7

il

;

1

Geronimo Tocco,

1

Antonino da Carne-

fra

560

usci

pagò

che

buon esempio.

il

precetto di presentarsi al

il

Domenico Maggiore

tribunale di S. rota

come

dare,

Nel 3 maggio del

fra

VI

Capitolo

sentenza contro

la

della recidività nei

fio

il

peccati di carne con l'inibizione di predicare, confessare e

insegnare per quindici anni, e con

Campagna

a S. Bartolomeo di

meritò del

1

suo castigo

il

565

una

Saragnano

Iacopo

vembre del

1

un po' più

568

giudicò

si

noto a Napoli per

il

già ricordato

come

primo nella

gioventù

1

Monasteri soppressi,

2 Ibid.,

30

ce.

septembris

560

1

e 31

v

582,

voi.

Antonino Camerota...

fr.

r

"

:

3

Ibid.,

4

Ibid.

tus

Ibid.,

Neapoli... 6

et

e.

Ibid., e.

voi.

Ibid., 7

Nel

70

r

).

149

e

r

46 v

"

:

v

:

19

r

:

29 no-

il

;

in fine

5 ;

assai

Andrea

fra

r

,

:

l'

altro

lectionis.et

dopo

d' essere

"Die 3 maii 1556 praeceptum coram et

nobis...

".

recidivitatem,

die

7

Toccus ad privationem per

confessionis, insuper

ad carceres

".

.

Die 5 maii

Aqua

67

v

4

1

565 ad poenas

malorum...

gravioris culpae

condemna-

".

"Die 29 novembris

1

568 condemnatio

fr.

Reginaldi de

".

culpae...

ris

31

ce. e.

,

Iacobus de

fr.

5

e.

14

7

Hieronymus

fr.

maestro dei

il

studente formale, ebbe due

conventu Campaneae per quatuor annos...

in

;

Propter lapsum carnis

condemnatus

quindecim annos praedicationis

e.

6

praesentet se

ut...

,

585

1

5 maggio

il

;

Giordano Coppola,

fra

processi,

est

nel

3

padre Reginaldo Accetto

da Caserta, il

560 e

Acquamela

da

sua bella voce

la

1

grave colpa

venne punito

tardi

relegazione per quattro

la

anche nel

;

Giordano da Benevento

fra

fu tenuto reo d'

novizi fra

2

1

n .

458,

Fr. lordanus Coppula...

condemnatus ad poenas gravio-

203; Candelaio, Introduzione, pag.

e.

luglio del

Vedi

"

Questo padre cantore venne da me confuso altrove

la

1

569

pag.

gli

fu rimessa la

174.

col

XXXVII,

pena {Monasteri soppressi,

Nolano: n.

voi.

I.

582,

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

205

divenuto baccelliere e maestro, priore e definitore ne' Cagenerali

provinciali e

pitoli

e d' avere

',

favore in alto da fare pubblicare potenti suoi

i

un

n

me

"

protettori,

famoso...

libello

pieno

,

padre Zancaglione contro

al

Gregorio XIII,

Santaseverina e

il

villanie e biaste-

d' ingiurie,

\ Certamente non mancarono de' monaci che

con molta edificazione

ma

;

dimento de' nare da

loro

traviati

conventi

propri

severa osservanza degli obblighi

Nel

convento,

Vergini per

dell'Ordine

principiato

degni, che

generale

il

3

"

Santa Maria

riunirono

si

dei

superiori napolitani

n

padri più

i

destinò alla riforma

Per un po'

.

domenicana.

intitolato a

583

Sisto Fabri

fra

della regolare osservanza

1

più

la

nel borgo

fabbricare

4 agosto del 1578 e

della Sanità, dall'ottobre del

d' origine,

regola

della

a

deliberazione presa da'

la il

stabilirono di ripristi-

confratelli,

fuori de'

soli,

da confidare nel ravve-

era

e'

vissero

quando con gran dolore

questi,

non

verificarono che oramai

tanto

incontrato

tempo

di

Ri-

la

forma non ebbe che un solo monastero e alcune diecine di

Somma,

di

stanca

da più

dissordini che prelati

n

1

Dopo

,

n ;

erano

l'ottobre dei le

a far

giunti

e sapendo

laddove ottenne

"

per

38

J *

cap.

993.

e.

287

SANTORO.

,

voi.

esperienzia

1602 (Monasteri

li

frati

e

X,

frati la

580

e

220

pagg.

nel

1

verun

pro-

463, non numerato);

589:

e 268;

né anco per

che

"

soppressi, voi. 1

ma

divozione

Monumenta

or-

Monasteri soppressi,

.

Autobiografia, pag. 59.

Monasteri soppressi, IbicL,

insuff libili

continuo

di

perdere

"

suddette dignità nel

dinis Praeclicatorum historica, toni. voi.

davano

anni

l'università

ed

scandali

non conveniente non solo a

"

n

a banditi

avenire

Se non che

.

manifesti

domenicani; considerando che questi abbandonatisi

a una vita

l'

n

de'

4

1587

sacerdoti, trentanove nel

1029,

XV1I1, pag. 61;

voi.

582,

e.

1

05

v

FRA GIULIANO DE voi.

993.

e.

254

r

.

;

voi.

993,

e.

305,.

FIORE, Cronaca

della Sanità,

206

fitto

era stato

ed

esser offesi

1590

luglio del

mentre

",

per

suo monastero di S. Domenico, eretto "

colò IV, fosse

"

chiassi

sedare

del dicembre del

1

"

ottenere che

e

il

292

1

questioni,

le

Erasmo da

lettore fra

il

588

mandato

era stato

discordie

le

Tramonti

che

2

reverendissimo maestro

il

,

Maria Beccaria

lito

dell'

ebbe poi a

scrivere

che

abbraccino

tanti

padri reformati

mancanza

d'

rovinare

incominciato edificio

1*

Somma

di

uomini non

senza

;

"

Parve convenevole "

furono

doi

Ordine

mati, che vi fosse torità,

"

:

non laudo

Io

e sarà un

1

",

Ibid., voi.

8

Ibid.,

4

voi. &

fuorché

Monasteri soppressi,

2

agosto del Ibid.,

993, Ibid.,

anno del

"

il

"

3

Tuttavia, anche

.

993,

voi.

voi.

e.

"

il

voi.

il

Giovan4

1591

.

15 giugno di quell' anno, appena abitazione

all'

avere

li

,

confirmare e assolvere

993,

314

ce.

r

-

315

r

;

"

con

provinciali

Lettera a fra

311

r

voi.

Rifor-

de'

1'

tutta

au-

sopra le loro li

priori

688,

e.

D

"

;

147

r

.

Ambrogio Pasqua, da Bosco,

r

;

voi.

del

14

.

1029, Cronaca della Sanità, pag. 62;

343

voi.

finisse

palazzo

il

di

1023, non numerato, Lettera "commissionale" del 13 dicembre.

1591,

e.

pontificato

alcun sopra intendente...

quale sogliono

la

Province

"

Ippo-

fra

Domenico

conventi deputati

i

convento

Angelo da

conventi, quali per

Riforma prima che

alla

i

e parmi basti S.

Spirito

S.

decimo

XXII, passò

ni

e

governare,

potranno

si

pigliare

il

'.

metà

a

in quel

quest'altro monastero napolitano, costruito presso reale durante

"

1591, accondiscendendo alle sup-

nel

pliche del Bottiglieri, i

il

Nic-

sotto

dal commissario apostolico priore provinciale fra

Faenza

22

il

abitato quanto prima da padri reformati

non potè

Perché

votò

",

utroque, l'abate

in

trattare

a loro

gran pericolo

causa

detta

procura a un dottore

Bottiglieri,

querele "

corso

era

si

per

ingiuriati

la

Gian Leonardo

molte e molte

"

dalle

tratto

superiori in Napoli di

VI

Capitolo

688,

1029, Op.

e.

cit.,

147

r

.

pag. 61.

voi.

888,

e.

236

r

;

Eterodossia a Napoli e processo di G.

essendo

quale,

stato

cominciato e curato

1586 e

2

n

benefìzio e decoro

n

istituissero

il

comune

per

3

ma

;

gravezze e i

le

nel

1

servanza regolare in

"

Regno \

tutt'

luochi

i

Domenico da

generali

da'

sorretta

Monasteri soppressi,

progresso dell' os-

II

oggi,

del

Regno;

Napoli, Domenicani alla Sanità,

religioni in

il

e

più

fu eretta

tardi,

questa bella fabbrica

inizio di

della chiesa di

serie, 3

voi.

Nel

primi

ne'

e.

66

anni del

299

ce. 4

altre,

fascic.

I,

,

r

431

questa

communi

v

432

e

r

"

:

311

ho voluto e

farle

":

che Ibid.

voi.

1029, Op.

Ibid.,

voi.

993, Lettera

Studio

...

debba, ,

cit., al



La

chiesa che

secolo seguente, su il

fastoso spettacolo

del convento

Napoli nobilissima, nuova

:

",

il

Monasteri soppressi,

noviziato, voi.

993,

Zancaglione ebbe,

tra le

.

r

voi.

Michele Bonelli del 9 novembre del Ibid.,

in

il

provinciale

che V. P. cerca

Intendo

sapere...

censure...

lo

troppe cose,

ingerirsi in

lettera

,

.

r

vicariati del-

e

beneficio et decore

utilitate,

1591

gravezze a cotesti Padri reformati,

*

il

1591,

1920, pagg. 9-12.

gennaio

I,

biblioteca e nel

la

Volendo

precetto

,

da

1036-, Riforma

G. CEC1, La fondazione

Santa Maria della Sanità,

1586, "prò

1587

nel

6

"

che

15 giugno del

fascic.

disegno del domenicano fra Giuseppe Nuvolo. Descrive I*

;

Lettera che

della Sanila,

Pasqua da Genova

al

non

,

690, non numerato, Fondazioni de conventi

voi.

ammira

per

5

arrestò

si

Ministri regii

Ordine

dell'

l'ordine di Predicatori della Provincia

si

le

e 62.

2 Ibid.,

delle

n

altri

Cronaca

1029,

voi.

reverendissimo Beccaria diresse pagg. 61

impedire

potuto

suddetti non

"

sodisfazione del Signor Viceré ed

1

tra

vantaggio,

opera del Pasqua era non tanto seguita con gran

l'

quanto

mo-

vessazioni con cui mostravano la loro ostilità

della provincia del

prelati

perché

592 aveva anche

.

una biblio-

noviziato,

teca e alcune letture sotto la reggenza di fra

Nocera

1

aveva

solo

della chiesa e del

in questo,

s'

,

non

non solo aveva avuto concesso,

;

1591, che

il

priore,

costruzione

la

nastero della Sanità il

primo

il

207

Ambrogio Pasqua

e nessuno fu giudicato più adatto di fra Il

Bruno

pag.

d* imporre

nove

tasse e

e perch'ella non ha facultà di farlo... vista

1023,

la

presente, rivocare

non

numerato,

,

qualunque

Lettera

di

fra

1592. 62.

Pasqua del 2 dicembre del 1591,

C

343 f

.

208

porporati

molta

di

IX

Innocenzo

Cardinale

alessandrino

provinciale del

Regno

1

"

di

1592

nel

stare in cervello,

non

da

2

lui

che

frati

"

li

restituiti

"

;

,

una

e in

monasteri donati

i

penitenziati dal

stati

piacere

[perché]

,

Riforma,

alla

e

loro

d* esser

oltre

Vicario del Generale e rabuffati da

e mandati a' piedi [d' Innocenzo] per chiarirsi della santa

lui

sua,

mano da

S.

se

ha mandati dinanzi con male parole

" 3

gli

hanno avuta

un' altra

Della riforma della congregazione

"

tore

"

che

lo

Pasqua

il

4 ;

5

"

,

giorno di quaresima del

Nato

1

fino

al

,

quale

la

Sanità fu au-

pio e laudabil de-

"

24

di febbraio,

allorché

594,

gravissimo che

li

"

primo

sopravvenne un

levò la favella, ed in poche

li

Alessandria, a venticinque

anni

porpora dallo zio materno Michele Ghislieri, fu uno de'

mem-

nella diocesi di

insignito della

potenti

più

della

conobbero, sempre acceso del

desconcerto

B. .

e rimase,, per ripetere le parole di coloro

siderio di tirarla inanti

bri

",

fussero

"

mente

1

non voleva

dell'anno innanzi riferiva

lettera

Roma...

a

venuti

prepotente

il

se

far

il

da ogni ubbidienza

sciogliesse la congregazione della Sanità

verso di

comunemente

chiamato

ammoniva

,

medesimi, da

pontefici

da Clemente Vili. Fra Miche-

provvedimenti

pigliasse

ch'egli

autorità e da'

ispecie e

in

vescovo di Albano,

Bonelli,

le

VI

Capitolo

Clemente Vili.

del

Sacro

Tortona presso

Collegio dal

pontificato di

protettore dell'Ordine domenicano, riuscì assai

Pio

V

a quello

divenuto dopo

Intrigante e insofferente per natura,

molesto

al

di

1580

il

Fabri e anche

al

Beccaria, tanto che questi ebbe a dire di essersi sentito veramente generale

marzo del 1598, dopo

dal

la

morte del

maitres généraux des Prècheurs, 2

Lettera

cit.

del

9 novembre

3

Lettera

cit.

del

2 dicembre del

4 e.

Monasteri soppressi,

65 >

v

Bonelli:

MORTIER,

pag. 653;

tom. VI,

Histoire

des

pag. 44.

1592.

del

1591.

1036 2

,

Riforma

delle

religioni in

Napoli,

.

Ibid.,

e 287

fascic.

V,

tom.

r

.

voi.

993, Lettera del Cardinale alessandrino del 21 gennaio 1594,

Eterodossia a Napoli e processo di G.

ore passò de questa vita quelli

ne'

Messo

.

su da

[al

monasteri da'

Pasqua] che ciò avesse

opposero

come

fautori "

sostituiti

una più

d'

mondo diede

il

per sdegno

fatto

"

se non

"

fusse stato vero spirito del signor Iddio che V avesse

anni

da

sia

Sanità e

priore della

n

vicario del maestro generale

con quella bontà e

,

Marco Maffeo da Marcianise,

fra

da

sia

cammino da

il

4

a quanti furono suoi coadiutori e aderenti

padre

Spirito,

costumi e dottrina, con

con cui mostrò

"

S.

di

tanti

con quella pietà e religione,

con quei

vita,

queir esempio e zelo

mosso

non averia perseverato

a procurare detta riforma, egli ",

ma,

~ ;

equanimi, che,

giudici più

d' allora

fin

che,

1595, erano per essere

nel

vecchi e ricchi

209

frati

osservanza della regola domenicana,

stretta titolo

Domenico

S.

di

loro

l

"

Bruno

battere

primi tra

,

tutti

il

non pic-

lettore di

cola riputazione nello Studio formale di Bologna e spentosi

1616

il

Napoli

a

Nola, che con

Regno non

l'

venne a capo

fu

1

Monasteri soppressi,

*

Ibid.,

65

Ìbidem;

v

*

del 5

Ibid.,

Ibid.,

gli

di

S.

del

312

vt

non

1029, Op.

1571

cit.,

Ibid.,

voi.

Spampanato.

v

e

344

v

oramai

cit.,

71

e.

r

Napoli

a

suo scopo;

al

.

XXI,

pagg. 61

.

Lettera del

fra

Un

pag. 62.

Studio

Cardinale

alessandrino

attestato di

(Ibid.,

1029, Op.

voi.

voi.

993,

581,

pag.

289

e.

22

e.

15 martii

cit.,

ammirazione

gli

bolognese fra Giorgio da Vercelli, fra

Geronimo da Bologna

\Ibid.,

conventu S. Mariae Sanitatis 6

Op.

1036-,

numerato,

dello

ufficiali

Domenico

modo, non

589.

1

Geronimo da Fano,

30 gennaio

286

1023,

voi.

voi.

fascic.

rispondeva

1029, Cronaca della Sanità, capp. XVIll e

voi.

2 giugno del

rilasciarono

provinciale del

il

In ogni

".

.

74; voi. 993, ce.

e

"

n

Pasqua ad accorgersi che

il

ordine domenicano non

e.

Felice da

e fra

,

che

s'intricasse con la riforma

può negare che

si

5

santità

aiuto del cardinale Cinzio Aldobrandini e

I"

Clemente Vili

di

odor di

in

76.



).

r

di

v )

1616

e fra

in

Felice da Colorno,

Nel lui

si

Catalogo de' scrisse:

"

Obiit

opinione sanctitatis

Vedi pag.

".

111. 1

il

figli

4.

in

210

giacché in questa

Fonseca,

il

fecero con

1562,

il

Quinziani,

Uno puro

fra

"

di

intelletto

con cui

ma

",

stava sempre

"

di forte

sollevato alla 2

"

divine

cose

della verità e delle

contemplazione

.

prima metà del

della

magro

debole e

corpo

",

"

Malvicino,

il

eresie

le

Europa

de' rari uomini d'

Cinquecento, "

prediche

le

Pavesi e

il

fomentava co' continui scandali

"

e

al

combatteva più, come per un

non

Bagnoli, e co' poteri di commissari del Santo

Ambrogio da Uffizio

città

1542

ventennio, dal

ma

VI

Capitolo

,

Gio-

per certi suoi dialoghi eterodossi

vanni Valdes di Cuenca,

denunziato in Ispagna da Baldassarre Castiglione a Clemen-

VII e a

te

Carlo

V, venuto

Napoli, dove passò della sua vita,

Cappuccini

tra

caldeggiò idee

Pietro

lare agostiniano

quello di S. Pietro ad

Lorenzo

S.

tanino, fra

l'

apostata

sazioni

poeta e medico imolese

partecipando più o

nio, 1

il

536

ordine

scuola

Terra di

di parecchi luoghi della

in poi

il

su'

pulpiti

canonico rego-

da Firenze su

Giovanni Buzio da Mon-

fra

"

Siena e

dei

generale

Il

.

Vermiglio

dell'

siciliano

ultimi anni

gli

3

dalla cattedra del monastero

Aram,

Lorenzo Romano nella

1541

Duomo

Martire

conventuale

il

il

Ochino da

Bernardino

fra

principalmente a

Italia,

novatrici

Giovanni Maggiore e del

di S.

di

in

1533 e

il

meno

sant'

di

Lavoro,

Marco

alle opinioni

Agostino

gentiluomini

a

fatta

con

"

le

conver-

Antonio

Flami-

valdesiane, dal

promossero quell' importante movimento religioso

che richiamò a Napoli Pietro Carnesecchi, Giacomo Bonfadio, Vittorio Soranzo, Lattanzio Ragnoni e tanti altri, e a cui aderirono migliaia di regnicoli, che erano 1

224

AMABILE, e

//

Santo Officio

in

Napoli,

I,

pagg.

195,

fior

delle

196, 223,

243.

2 Lettere volgari di diversi nobilissimi

Iacopo Bonfadio 3

voi.

il

a!

Carnesecchi,

Amabile, Op.

cu.,

voi.

e. cit.,

uomini, Vinegia, P. Manuzio,

28. pag.

123.

1

558,

Bruno

Eterodossia a 'Napoli e processo di G.

dame, de' e

lettere

l

arti

Contro costoro

.

diocesi napolitana che

per vicario

sceltosi

"

nemmeno

Campagna "

tere

contro

n

",

il

in

III

armò

"

si

mando

essere ucciso per la fede

Nel

1

n

anno

sul

stette

del

1

552

il

"

559, d' essersi

e forze

ma

;

n

n

n

"

di

n

potè,

dopo

lui,

Pio

V

sivi".

inquisitori

e di Gregorio XIII,

Perché

che per

alle

istruirli

vicario

il

di

tre

venti ore circa,

pitati

il

1

AMABILE. lbid.,

pag.

//

Campagna

dal

Napoli,

n

ma-

"

ani-

Santoro,

romana dei di

ne'

succesin guisa

563 ebbe bisogno marzo

del

1

564,

voi.

I,

un letterato

129-160.

pagg.

215.

Autobiografia,

4

Amabile, Op. dt., voi. cit., pag. 215. giudizio del SANTASEVERINA, Op. È

6

SANTORO,

pag.

II.

il

romana

mi-

estei la

crebbe

Gargano e

3

Società

che

Mercato furono deca-

piazza del

in

1

4

il

;

Bernardino

Santo Officio

di fede

un

agosto

pontificati

in questi e

altro

suddelegati

nella

Gian

e bruciati

«

1'

numero de' processi

il

dell' assistenza

V uno ne'

generali,

d'

prendere

quali ebbero molta parte nella Congregazione

commissari e

all'

ed

Rebiba e

il

bra-

stesso,

lui

555

1

Pertanto

.

morte di

la

come s'accertarono

",

5

n

meno

in

aver abbattuta n

per tutte

anzi

,

Luigi

ogni po-

.

vide

maggio del

crudele da' suoi paesi

si

ledetta setta

illuso

cattolica

4

"

e anche

";

di

e

3

n

Carafa d' avere

città

la

soglio pontificio dal

nata peste

mo

rallegrava

si

quasi purgata

vita,

e severo,

monsignor

sotto

Santoro

"

parenti

suoi

a'

medesimi, non curando che questi

i

di

fin

fu tanto diligente

strade cercassero d' offenderlo e ammazzarlo

le

i

Rossano

di

possesso dell* arci-

in

luogotenente

per

servir

1551

diede Paolo

gli

Gian Pietro Ca-

cardinale

il

Rebiba,

il

che non perdonò prima di

1

cavalieri, degli ecclesiastici, de' cultori di scienze,

entrato nel settembre del

rafa,

21

Eresie di

Napoli

di Storia patria,

e

voi.

cit.,

pag.

Terra di Lavoro, HI

(a.

II. in

Archivio

1880), pag. 469.

della

212

Campania, Gian

della 1

567

si

Francesco

appresso,

e

regnicoli;

e

da tanta

non

severità

mania, e se non pochi di

a

fizio

con

salvarsi

in patria o

Flaminio,

il

tra

;

il

1

564 e

la

quelli

andarono a riempire

Roma

persecuzioni,

le

Svizzera e

arrestati e

prigioni

le

Ger-

nella

poterono o non

che non

vennero

fuga,

tumulti popolari

i

frenarono

se de' valentuomini esularono nella

vollero

Alois

d'

pronunziarono una trentina di gravi sentenze con-

tro napoletani

concitati

splendore, secondo

ornamento e

di Caserta,

il

VI

Capitolo

carcerati

del Santo Uf-

.

Si dovrebbe avere una notizia precisa delle idee religiose

Monteoliveto che

esistesse

il

Purgatorio,

;

che non

essendo l'astinenza dal peccato

non

pregare Cristo,

venisse

libero arbitrio concernesse

confessare

stasse

luterani,

gevano

egli ricordò la

Maria e lui

"

il

divinità

sacramento

diabolici settari ",

genere

il

che con-

Vergine e il

santi;

i

bene

;

tutti

che

il

che bavi

fosse

Oltre a questi che ebbe per

.

anabattisti

e disse di

che non

;

miglior digiuno;

Dio; che per

2

quale,

papa non avesse

occorresse digiunare,

male e non

il

peccati a

i

predestinazione ab eterno

la

la

il

frate di Il

Gesù aveva purgato

se

sangue

col proprio

il

capo della Chiesa

legittimo

autorità di vero e

umano

Lorenzo Tizzano.

rivelò che alcuni credevano che

in fatti, l'

secolarizzò,

si

d'un

confessione

dall'ampia

professate a Napoli

coloro

Gesù, l'immacolata dell'altare

3 ;

che respin-

concezione di

e quelli, chiamati

che aspettavano ancora

la

da

redenzione

umana, riconoscevano solo un maggiore spirito profetico in giudicavano Cristo, negavano l' immortalità dell' anima e

1

AMABILE,

287, 294

//

Santo Officio

e segg., 305,.

2

Ibid.,



Ibidem.

pag.

159.

317

in

Napoli,

e segg.

.

voi.

I,

pagg. 267,

134 e 268,

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

false

confessione del Tizzano

con quella

del

racconto è

Basalù

Giulio

legista

che

tutt' altro

concorda

in parecchi

nondimeno,

;

perché

scevro d' errori,

colsero e riferirono quante voci in riguardo di ciò

Se

per Napoli \

Lutero.

Regno non

nel

3

e Ariani

battisti

non

,

Cristo

Valdes propugnò, senza escludere

Il

Ochino,

1' ;

conseguenze;

le

mercé

Vermiglio e

il

n

altri

attesta

Italia,

ma

" ;

degno

il

quentare

n

ordinarie idolatrie

loro

rac-

correvano

le

opere buone,

finché rimase

loro,

ben informato

e

storico evangelico "

più innanzi nella

né aveva intanto lasciato di

",

gli

altri alle

come

n

messe e

frealle

\

L' eresia per eccellenza del secolo decimosesto fu testa,

Ana-

molti

da qualche abuso o su-

nessuno di

tempii e ritrovarsi con

i

il

essi

fede ne' menti di

la

Niccolò Balbani, nessuno era proceduto conoscenza della verità

.

punti

Flaminio ne dedussero

il

ritirarono

si

perstizione del passato in

mancavano

l

furono veri e propri seguaci del

vi

principio della giustificazione

il

1

sacre scritture per alcune contradizioni trovatevi

le

La

2 3

la

Pro-

quella che, uscita dagli stessi studi ecclesiastici

e da profondi lavori teologici, respingendo piena di zelo e

l'

non pochi de' principali dommi della fede, mosse

collera

di

attacco più ardito che

Chiesa romana, e dalle Alpi.



da e

essa,

negando

pure,

amando invece

dalla

al

AMABILE, Ibid.,

pagg.

:i

Ibid.,

pag.

4

Ibid.,

pagg.

//

n

;

Santo Officio

e,

in

contro

la

confessione di

senza dubbio derivarono espresso di essere luterani

spirituali

dacché

papale

potere

-

modo

in

dirsi

parte del torto

tomessi

1

di

tentato

stato

d' un' altra

che

Valdesiani,

I

mai

fosse

fondamento

fu

",

non

erano in tutto

continuarono a vivere

anche

Napoli,

essendo propensi

voi.

I,

pag.

sotalle

160.

161-164. 162. 126,

Lo

scrive

131,

il

135,

Balbani.

161,

162,

167, 168,

186.

187 e

193.

214

VI

Capitolo

spiegazioni naturali, accolsero per verità inoppugnabili e da

doversi credere

un indirizzo

elevò

dovunque

addicesse nella peni-

si

sviluppo dell'umanismo e della rinascenza,

lo

opposizione

un' importante

a

che

solo

il

solennemente

posti e

movimento diedero pertanto

loro

progresso delle idee, sorto e procedendo di

il

con

pari passo si

Al

filosofico,

in cui

sola,

fermamente

principii

i

dalla Chiesa.

stabiliti

che quasi

religiosa

fu per lo più letteraria fino al Concilio di Trento,

scientifica poi.

Questa Dove,

tempo a

quella anche per

prevalse a

prima metà del

nella

in fatti,

Napoli.

cinquecento fiorirono

Agostino Nifo, Scipione Capece e Simone Porzio giore" interpetre,

messo da Pietro Bembo

tutto

si

" il

formasse 2

1' ;

" 3 ,

fu in

ultimo, in fine, che parve a

"

d' ogni cosa

la

scritti "

meravigliosi

cagione

"

4 ,

"

più

il

Pomponazzi, soprannominato per 1

Fiorentino,

2

II

BEMBO,

in

Studi e

una

eiusmodi, ut magnopere

hominum aetatem quidem

pluris

//

"

apud me

"

:

ma

Napoli

di

pag.

et

NlCODEMO,

:

Toppi, virtù,

satirici,

redoleat...

" ;

perfectius,

di Pietro "

il

Pe-

:

est

enim

e anche in ut

una

ne Lucretius

Addizioni copiose alla Biblio-

pag. 226.

Dialoghi, a cura di Cesare

Le Monnier, 1858-1859,

Capitoli giocosi e

"

elegantiam, tum antiquorum

et

hoc genere

sit "

non che

sane libentissime

legi

perpolitam in

continuatore

150.

Lucretii stylum

legi

e che realmente

ardito

piccola statura

la

Poèma...

Nihii

Porzio ovvero delle

renze, Felice 4

:

cum

cultam

illam

MANUZIO

ritratti,

lettera

napoletana del

teca 3

il

come

Torquato Tasso

non solo

delle dottrine di Alessandro di Afrodisia,

lettera

rerum,

principiis

e al Tansillo lo spirito più acuto della sua età

nel ricercare "

al

creatore e animatore

principio

dall'aria,

migliore e più famoso filosofo

d'Italia

De

libri

l'altro

;

poeta, ritornando ad Anassimene, cantava

il

universale

l

Manuzio

da Paolo

pari e

Lucrezio pe' due

di sopra di

ne' quali

alla

mag-

il

:

uno, del razionalismo averroistico

l'

voi.

Ili,

cap. VII, pag.

pag. 473.

Ili,

Guasti,

Fi-

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

retto

n

quale aveva

il

,

vincoli della fede e

tuoso e più

quand'

iniziato

affrancata dai

filosofia

avviamento più

un

convinto che

ragionevolmente

accompagnata da

ella e

una

"

recar

perché

animo non

perversità d'

[essa]

forsi

che

tutto

quel che

medesima

la

comunemente

sapesse

si

credessero di

cagione fu

o,

Capece ne

signor Scipion

la

per

Il

Nifo

viveva ancora nel

1553 e

il

27

nel

seguace anco n

senza molestie avevano metafisica,

per

letto,

dal

;

Studi

e

pag.

ritratti,

FOLENGO,

nel

et

Ateneo

nell'

84. Le lezioni

del

et

inultis

storici su la

1868,

Pomponazzi 1911,

voi.

studiare

voi.

Pomponazzus

sono 11.

legit

Bolognam,

ergo Perettus,

et

omnes

Anstotelis magnos sotosora librazzos,

I,

271,275, 70

Peretti.

carmina Merlinus secum macaronica pensat. Dialoghi,

part.

II,

e

pag.

45.

il

scuola bolognese

pagg.

versu prosaque peritus, ivit

philosophastri baias sentire

Dum

napolitano, tra

:

sociis

voltat

Poi-zio;

il

chi diritto, chi filosofia e chi

Pomponazzi, Studi

Merlinus puer,

cum

Alessandro,

Capece mori verso

appresso

Baldo, Bari, Gius. Laterza,

121-123, 129-131

d'

il

qual non

il

ragione addotta dal Tasso, quanto

la

tempo che insegnarono

Pietro

oltre

e per

:

*.

il

padovana, Firenze, Successori Le Monnier,

68

v.

non tanto per

FIORENTINO,

1

e

il

1549,

agosto dell'anno

tolerati,

meglio, e tolerato

dir

è per altro virtuosissimo gentiluomo

e che,

;

creduto

corte di Salerno,

ma

solo aristotelico d' opinione,

non

trovava nel

si

poco più

che...

avesse

Aristotele

"

Studi publici

Peretto e nel Porzio,... furono negli

se

congiunta a

o

pertinacia,

delle

falsità

la

infamia,

volontà perversa di corrompere o d* infettare altrui "

at-

Nel dialogo Del piacere onesto

'.

mostrava

si

può

non

opinioni

n

pratico

Tasso

stesso

lo

"

datole inoltre

215

e

ricordate

lib.

XXII,

216

1519 e

il

in verità

545 \ Le persecuzioni

1

qualche anno dopo; e

Capece

il

1543

nel

come

che,

e del Basalti,

deposto civile

Nicola 4

dell'

Nel

.

privato

e,

tempo

veniva

stesso

maestro

di

diritto

del Règio Consiglio insieme col

molto dopo

accademia

cadde

,

ricoverò presso

si

de Rainaldis,

Iacopo

e non

;

3

parenti

membro cospicuo

e

Capece rito

suoi

2

Toledo

di

a vita,

esiliato

uffici,

del Tizzano

costituti

compromesso

don Pietro

di

che cominciarono,

tosto

maggiormente

in disgrazia

Sanseverino

religiose imperversarono

si

apprende da'

si

era

si

degli onori e degli i

VI

Capitolo

de'

un

inquisiti

Sereni

oratore

,

beneme-

socio e

fino

al

564

1

insegnante di medicina nello Studio, Gian Francesco Bran-

caleone

5

medico

di S.

6

go

e

,

medesimo

non che

Studio,

dello

Domenico Maggiore, Gian Bernardino Lon-

Sono

.

decano

il

dunque

o quattro

tre

leggono ne* processi di fede rant anni; pochi

in

"

degno

singoiar fatto e

lettori

i

perché,

verità,

spiega

da più

di nota, e

nomi

cui

i

non meno

in

istruiti

si

qua-

di

Fiorentino,

il

scrittori avvertito,

e stato questo, che a Napoli le innovazioni scientifiche sono 1

II

primo

vi

254,

voi.

264

e.

certamente nel

lesse

1519;

minciare forse dal r

27 gennaro '32";

"addi'

CANNAVALE,

FIORENTINO, P. Pomponazzi, 2

AMABILE,

3

Ibid.,

pag.

4

Ibid.,

pag.

5

AMABILE,

pag. 95; e

la

«

dalla

194,

n.

536

327

cassa di S.

r

,

548

v

e

Op.

Napoli,

voi.

64

pagg. 63, 58,

c/7.,

pagg.

ritratti,

85

",

e 65;

e 91-95.

160 e 163.

pagg.

I,

Napoli, pagg. 304

in

nuova

serie,

CANNAVALE,

;

Domenico

quattro

591

v

.

del

a.

CROCE,

V, 31

Op.

cit.,

e, in nota,

in

307. Vedi

Archivio storico per

maggio 1920, pag. 373. pagg. 66-80. Gli sono pagati

ducati nel settembre del

seguente, tre nel gennaio del

terze della sua provvisione:

le

tesoreria,

1.

Santo Officio

//

quattro nell' agosto dell' anno

per

in

L'accademia de' Sereni

Ibid., pag.

secondo, a co-

193.

province napoletane,

le

il

1545: Cedola di

al

pag. 2\5; Studi e

Santo Officio

//

1532;

e nel

1530

255, non numerato, "addi' ultimo d'ottobre '31

voi.

;

1531

l'ultimo, dal

Monasteri soppressi,

voi.

I

567 457,

1565, e del ce.

altri 1

568

512

v

,

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

da ingegni

tentate

state

in privati

solitari

spontaneamente

o

questa fosse stata fondata con auspicii dello spirito ghibellino che animava

Dal

1

548

al

1

596

go \ che a volte ebbe

de

per

laicali, sotto

supplenti e

filosofia

frattempo insegnarono metafisica, oltre

all'Aquario e

un progresso, nella

Mario

della

storia

Studi

Telesio,

8

storici

accecati più che

:

creato

conda natura, non seguirono punto

Bernardino

uno scadimento, non

cultura

scuola

la

in

/'

Natura,

della

idea

una se-

essi

de' predeces-

le vestigia

su

Car-

al

Cola Aniello Pacca

,

quali segnano

I

.

avendo

dall' autorità,

1

.

e in quel

;

Manualdo,

al

4

Pontecorvo

al

Giacomo Marotta

mai

l

"

Lon-

il

coadiutori

nimo Provenzale e Francesco Antonio Vivolo

e

influsso

l'

Francesco Storella, Giliberto Valenziano, Gero-

Curtis,

dines,

raccolti

secondo Federico

il

Studio insegnò

nello

1

contuttoché

piuttostoché nella Università,

ritrovi

2 7

voi.

II,

pag. 20.

Notamento de'

2

4

ce.

V

5

,

V

CANNAVALE, il

doppio 3

nel

De

II

1587

Op.

i

1564 ad

due

in

Pagg.

5

L'uno, nel

Op. 6 agli

il

Vivolo

Op.

74

di

92

v

Storella

lo

e

I08

,

pagg.

cit.,

V

a.

1

...

1

582, 07

;

r

trecento ducati;

1574 e

nel

1578

,

1

13

,

I

,

74,

18

v

79

120

,

v

1575;

nel

il

1580, e dal

al

1594: Notamento de'

nel

r

71, 72, 73,

1579, nel

lettori

ecc..

memorie

raccolse

una giunta

nella sua

8

ce.

1564 risedeva

Provenzale dal

il

1593

nel

ce.

1577, nel

pagg.

studiosi

1574;

al

successivi;

,

lettori

141

v

,

ab

ecc.;

e 80.

notizie alla

ab a.

1580

1564

tranne

patrie,

1585

nel

dall'

Storia

il

;

134;

e.

l'altro,

dal

1592

CANNAVALE,

Pacca, che per altro è noto

perché volgarizzò

la

Cronaca

di

Collenuccio.

Napoli, F. Giannini.

Mori

il

1

5

soltanto

Lupo Pro-

Archivio della Zecca e da' protocolli

del

vecchia casa del vico de* Zurli:

Vicaria Vecchia,

e

ecc.,

79-81.

Tutti oggi dimenticati,

tospata,

fece

1572

anni

Notamento de'

cit.,

1564 ad

a.

1590,

a.

11-112.

*

poi:

ab

Studio,

1583 ad

a.

pagg. 66-80. Nel

di.,

1582,

a.

CANNAVALE, I

ab

;

596.

1589;

al

v

Curt.s dal

Valenziano,

a.

1

del gen.le

lettori

180

...

notarili,

giugno del

I

587

BARTOLOMEO CaPASSO, La

1889, pag. 76.

.

218

VI

Capitolo

eh' erano stati

sori

presentare

dell' Università

genuino averroismo,

il

"

antichi,

testi

decoro

il

napolitana, di

che non solo avevano mirato, ed erano

quelli

a svestir

e variopinto ond' era

dato un forte "

rilevato

1*

ricoperto

l'importanza del senso

scimenti delle cose

Non

1

"

_.

disadorno

ma avevano anche

",

esame de'

all'

fenomeni

per

ri-

raffronto dei

il

aristotelismo dell' abito

stato

impulso

mercé

o,

a

riusciti,

naturali e

na-

chiarir gli arcani

maraviglia che

desta perciò

proprio da' pubblici lettori d' allora o da qualche discepolo

come

di essi,

accanita

contro

promossa

Marta, fosse

il

vennero

che

ardimenti

gli

quecento

Era dono

.

Gian

tra

della Porta

Battista

cose,

le

svariate maniere,

ideò

ottici,

i

"

quattro

libri

di

portentose

1

558

3

Questo

.

fortuna di

la

1

FIORENTINO, B.

2

"

Optime

in

hoc

Telesio,

arguit

voi.

I,

Dominici, meus praeceptor

arabe

4

I.

B.

PORTAE

quod... tanto

omnium

linguas translatum,

ritratti,

Magiae

1644, Praefatio

Pressii,

e

:

"

En,

la

pagg.

naturalis

\

pag.

ritratti,

150.

meus

"

:

cosi

il

pag. 97.

240

libri

e

nempe,

alacritate

gallicani,

24

XX,

1

Sumptibus

Hanoviae,

Magiae opus exceptum

hispanicam

que locis saepenumero typis mandatum, per multorum verit...

non ap-

,

Hieronymus de Pontecorvo

lectores candidi,

plausu et animi

italicam

in

dello Studio e dettò una difesa dello Staginta

che insorse a nome

FIORENTINO, Studi

Studi e

pag. 92;

4

"

theologia et dominus

in

Propugnaculum, pag. 40. Vedi poi 3

mano

parecchie edizioni e di

magister

reverend.

li

quan-

lavoro,

volasse di bocca in bocca e passasse di

traduzioni italiane, francesi, spagnole e

MARTA

molte e

di

e su' fenomeni

o magia naturale; e

filosofia

il

e,

e antipatia che interce-

processi dell'alchimia

su'

mano, avendo avuto

S.

quindicenne

appena

operazioni

sulle

pubblicava a ventitré anni,

tunque

del cin-

2

riflettendo su' rapporti di simpatia

nel

manifestandosi

del recinto dello Studio nella seconda metà

fuori

ord.

l'opposizione più

et

fere est,

I.

absolutum ut

in

:

plures

arabicam, nsdem-

manus

et

ora

volita-

pagò

tuttavia

compiutamente n

a'

autore;

piacendo a

aspettare a lungo

naturae

2

e scoperte

oltre

Tutto ciò

.

1

avrebbe però

fece

luce un opuscolo

chiamarli,

e

teatro

Ma-

Magnolia

i

non

Villae,

alle

anch' essi per invenzioni

diede

gli

mediografo non meno che

Li

.

venti libri della

i

amava

al

"

alla

589

pregevoli

scientifici,

trattati

diede

piuttosto

appresso,

e

;

563

1

soltanto nel

come

gia naturale o,

pochi

fermarsi per allora

di

tempo

Dio, a suo nel

:

ma

stenografia,

di

ma

preludi de' tanti sublimi arcani che

semplici

esposti,

era pre-

s'

quistioni e di svolgere

nelle

diversi soggetti,

i

che non

quale avverti

il

bene a fondo

entrare

di

fisso

l'

219

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

nome

il

d' insigne

com-

di felice

filosofo,

medico

fisico,

e naturalista.

Nel

mentre

che

Della Porta,

il

viaggiando,

visitando

musei, frugando biblioteche, senza schivare spese, disagi e fatiche

attendeva a raccogliere materiali per

,

naturale,

1'

1

libri

Finisce,

3

in

fatti,

il

inconcinne

vel

Haec enim

quarto

l

usu verissima

et

si

con queste

negotii

come

,

(Magiae

parole

"Si

difficultati

et

e ritratti,

XX,

naturalis

temporis

brevitati

secre-

et

266

pagg. 246, 258, 261, 262, :

"

Quum

bibliothecas et doctissimos

quosque

agnoscerem. Urbes

adii et

et

e 268.

Galliam

Italiani,

;

vel

si

quid haberent novi

muneribus. commutationibus, arte 4

quae longo viros,

&

figli,

quos

exem-

communicarent, non praetermissis precibus, et

industria".

G. GENTILE., Bernardino Telaio, con

Giuseppe Laterza

et

artifices

videre non contigit, crebris epistolis sollicitavi, ut reconditorum librorum plaria,

dal

".

Praefatio

comprobassent,

fin

intentatum

quid

quid novi curiosique nacti essent, ediscerem,

utiliisima

Bacone

il

Questi prese,

1558):

Cancer,

divina faverint...

libri

peragrassem,

et

.

n

dicendorum praeludia, sublimiora enim

si

FIORENTINO, Studi JAaglae naturalis

etiam conveni, ut

libro

dictum,

sunt

conscripturi sumus,

Hispaniam

"

con pro-

tentata

filosofia,

migliore de' moderni

Àpud Matthiam

IV, Neapoli,

ascribatur.

'-'

"

a definire Bernardino Telesio

remanet

tiora

riforma della

la

spero successo dal

ebbe

enciclopedia

attenzione de' dotti venne distratta da un' impresa

ardua,

assai più

n l'

1911, pag. 58.

appendice

bibliografica,

Bari,

220

1540, a

maturare

bene

tempo ad abbozzare sognava affrontare "

VI

Capitolo

genere umano

nume Dio

si

senza scampo

"

e in processo di

ma 1

"

tiranno

il

venerava oramai da secoli

e stava ad

onde

suo pensiero

il

sua opera capitale;

la

ascoltare con

accolgono

medesimo

"

egli,

,

intero

come un

e la

religione

parole d' un discepolo e interpetre di

le 2

"

1'

quasi

stupore

lo

perché bi-

che

animo

di

aborrente da

timido,

qualsiasi ambizione e del tutto libero d' avidità di gloria

non ammaestrato da nessun valentuomo pubblici

vissuto d' ordinario nella

italiani,

da cure

oppresso

litudine,

parte

stati

di calda

vinti

ammirazione

bresciano Giovanni

1

CAMPANELLA, de

2

Non

II,

ipsius

lium

seppe 5

occorreva

.

maggior

nella

dalle spesse prove

nuovo pen-

il

6

offri

,

Al Telesio

"

:

nel 1565, stando a

cosentino,

campo, Degli ingegni

veneratur,

summa

quem

68,

son.

Ibidem

:

"

cit.,

Nulli

omnium minime

pag

.

pag.

tiranno senza

Deo

a

admiratione

et

Ro1

1

1

scampo

iam saecula

tot

veluti

et,

cum

audit

De

B. TELES11

il

:

".

numinis

ipso

edoctum

cum

religione

rerum natura iuxta propria principia

Romae, Apud Antonium Bladum, 1565, Prooemium,

remisso... 4

al

interpretem,

Gentile, Op. :j

non

\ gli

essendo

timori

contentus Aristotelis doctrina,

etiam summa... et

Maggio

hominum genus universum

Dei

che

quanti approvavano

di

Poesie,

mezzo

in

sofisti

...

instar et

dubbi e

suoi

i

"

e ancor più dal pieno assenso dell' insigne aristotelico

siero,

...

1563

intorno al

sorte,

la fiducia

,

Studi

più profonda so-

moleste

assai

facilmente trovare in se stesso

Per buona

ne' rinomati

3

"

lib.

I

ripubblicato dal

102.

quod mihi

contigit evenisse

umquam

morta-

reor, ut qui

ambitiosus, et minime gloriae appetens,

animoque mgxime

".

Ibid.,

107: "Cui... neque

pag.

publicis

in

miis a praestante aliquo viro edoceri, sed

molestissimis oppresso impedimentis... •'

ìbidem

''

Ibid.,

:

"

adire et consulere visum

verentique

est...

.

Italiae

Acade-

.

confisus...

107 e 108: "Facile

revera suspicanti interdum

inclitisque

magnis plerumque solitudinibus,

n

At neque adhuc mihi

pagg.

in

igitur

".

suspicari

deceptum

Summa

diligentia

me...

,

plures

vererique potenti, et

Madium dies,

brixianum

quibus

apud

j

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

ma \

saggio

per

naturali;

De

opuscoli

mari,

aere fiunt

in

primo e

il

De

pe'

città

colorum

tipi

De

generatione e

quae

his

570 ristampare

1

dopo lunga e

Orazio Salviani,

gente elaborazione, nel

aggiunta degli

1'

Napoli \ pubblicando nella mede-

in

di

delle cose

libro

de terrae motibus, fece nel

et

da Giuseppe Cacchi sima

secondo

il

quali notevolmente modificati, con

1

221

586,

1

tutt'

nove

i

De

del

libri

dili-

rerum

natura.

E

vero quel che ebbe a sostenere Francesco Bacone, che

De

col

rerum

natura

Cosentino

il

nel distruggere che nel

5

costruire

costui distruzione è essa

;

si

mostrò

ma

è pur

una

stessa

fisica,

psicologia,

alla

Aristotile

singole

e tanto

;

che

teorie,

sostituire

alle

illum

fui,

et

quod

vel

...

Ma

audiit

et

gnatas tueretur stabiliretque, eximiis viris

communicare

vel

disserere

impulsus, nihil id facere amplius 1

Ci stava per

meno

lo

rono testimoni

dell'

dal

illa

licuit, et

sum

veritus

addottoramento

in

diritto

decretorum,

et

tom. gli

Il,

figliuolo

Prospero,

Ma

fascic.

nel

Santo

al

relazioni che, fondate principalmente sulla

a

pagg.

sott'

Amabile, Op.

pagg. 426-445-,

XVIII

Roma

due del 22 del medesimo

altri

(Fase. 257,

allontanano dal vero non

pubblicate da L.

gazioni,

come

protestanti.

SANTORO,

2

con

inediti

AMABILE

e segg.), e mette

si

di costituirsi in

veneti e toscani.

quelli

pag.

567, senza nessun riguardo

1

3 luglio del 1570 veniva giustiziato

qual dispaccio,

II

che

5

padri della

vecchiezza e gravi infermità, ebbe,

1632 Galileo, l'intimazione Uffizio

cose gravi,

le

da' primi e maggiori

desunte

acute e sincere

non lodava che

di costoro

1912, pagg. ai.,

umanista

XVI, 101

pagg. 38-40,

e

Roma

cooperativa

martire,

A.

Città di Castello,

157.

XL.

dal

editrice,

XVI

al

1904,

Paleario e la

Casa

tipogra-

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

Nolano

Il

"

del

zelantissimo

aveva trascorso n

da Campagna a Napoli dopo

ritornò "

n

quella

quanto...

Gregorio XIII, nonostante che n

conto di

anche perché nel

sione,

poco

questi avesse

Rebiba

Domenico, che

Regno

da

1

"

SANTORO.

-

Santoro, Durante

il

come

Op.

è detto, con maggiore

si

la

sua naturale propen-

La

"

Orano.

si

n

da

4

di S.

una

d'

pag

non tardò a

',

parecchie manca-

MUTINELLI.

Storia arcana ed aned-

50.

Boncompagni, che durò più del doppio

pagg.

voi.

del convento o

38.

.

del

cit.,

arricchitasi via

:

figli

spegnevano

si

28;

consegnarono

Op.

n

libraria

fu debitrice

fama

assai

lasciate

pag.

I,

cu.,

Monasteri soppressi,

*

"

che

pag.

lib.

I,

pontificato

V,

quello di Pio :

Op. CU., voi.

a

cessati

Bruno che da sacerdote

il

pregevolissime opere, di cui

dotica d'Italia,

in

mitigatasi abbastanza

decimoquinto

comprate o

dello Studio

lettori

possedere

Sotto

.

il

conte di Bucchianico Mariano Alagni,

al

e fuori acquistò

opere

via di

,

1

monastero d' origine rinvenne non

nel secolo

sede conveniente nel

n

ciò che gli potesse occorrere.

di

cosa a grandissima

altra

secondò

del proprio tempo,

Tiepolo,

il

processi di fede,

a'

n

ottimo e gran cardinale

e studente formale disponeva, libertà

morte

la

dell' Inquisizione

durezza del Santo Uffizio \

la

n

tutta intenta

non stimando, o cercando alcuna

giunta tanto,

c'informa

che,

Ghislieri,

vita

la

227

braccio

al

meno

secolare

di

di

pro-

venti

XL1X-LXVI1I.

50-73.

690. senza numerazione,

dedi-

capitolo

nel

cato a S. Domenico.

Per esempio, nell'introito dell'agosto del

•"'

Mattia de Aquario due.

maestro del utili

sono

stati

posti nella

vedi anche

Il9 rev 20 r e I25 Antonino da Camerota ,

ria »

1571

"

:

per vendita di

1

Sanità, :

Ibid..

li

libraria" ce.

le

r

:

ì.

"

E

I

00

del

(Ibid., r

1

.

pari

02

458,

voi. r

,

notabile

Confesso e declaro

I

1

r

,

Receputo dal padre

tutti

quondam bona memoria maestro Geronimo Tocco,

mo volume

alla

107

II3

e. 1

I

I

v

,

993,

ce.

431

v

e

432

r

.

che

più

Nel medesi-

.

I

altri

li

I

7

r

,

I

1

8

v

.

una dichiarazione del padre che

tutti

li

libri

ho comperati delle elemosine della Sanità per

voi.

V

soperchi

libri

i

di poi

che

farsi

la

stanno libra-

228

vano nelle

un

dire

ornamento

"

e dispersioni,

"

ventario de...

suo antecessore

il

ottenuto cui

6

il

qualunque

"

a

dignità,

Papa o almeno

del

maggiore per

3

"

4

"

"

del Generale

"

la

1

In

rivista

de'

Nella lapide

gradus,

status,

licentia

5

"

,

scriptis

in

furandi

nel

Ibid.,

"

a sborsare

cinque ducati

e non

",

meno

"

d'otto

lavorò in pretamar-

la

tanto in tanto riscattar libri

pontificato

et

vel

luglio,

voi.

e.

",

costretto,

rubati dalla

292

contiene

che

ordinis

d'

il

Romani

habita,

breve

458,

voi.

nell'ottobre e nel

459,

e.

130

r

"

occasionem

auferendi

.

:

"

ce.

Permulti

".

Nos... inclinati ad fu-

et

singulos

existentes,

cuiuscumque

...

tam

laicos

seu extrahentes ex qua-

Pontificis aut saltem

exeomunicationis

promulgamus \ acciò

"

:

optimi

.

r

conditionis

vel

"

persone

"

un muro d'essa

omnes

contra

avendo

Ghislieri,

il

quali erano

i

quoslibet libros inde auferentes

Monasteri soppressi, v

458,

voi.

sine expressa...

poenam... tulimus

264

si

nominati alcuni teologi,

conservationem

ecclesiasticos,

tolga

comminava, volen-

di

578, a

1

libri

suddetta

Librariae...

cumque causa

4

e

una lapide che vedesi ancor oggi su

dignitatis,

si

"

Monasteri soppressi,

ralis...

di

secolari,

.

''•

quam

e

5

2

turam...

avendo

,

un' espressa licenza

",

affrettò

per bibliothecas non inveniuntur

eis

2

"

tari

l'in-

far

senza

scommunica

Nel secondo anno del suo

ex

per

libraria

religiosi

mormoraro, quale

al

nel febbraio del "

si

la

nondimeno era

ciò

;

libraria

per

la

singoli

volumi

Convento

11

.

o nove scudi

come

in

"

grado, ordine o condizione fossero,

via

expedizione de

la

more

Marco,

incutere un terrore salutare, la pena della scomunica

"

dosi

sono

e

tutti

stato,

portar

di togliere e

S.

da

Ambrogio da Lapigio chiesto, e 1571 da Pio V, un breve con

fra

giugno del

proibiva

si

furti

Domenico Vita diede due

che

libri

li

Per bene custo-

.

preservarlo da

notabile e per

si

priore fra

il

l

"

biblioteche della città

altre

e dieci grana a fra Marcello

già

VI

Capitolo

Magistn Gene-

maioris latae

sententiar-

terror malefaciendi incutiatur

"

e

r

e

".

247

r

,

257

v

,

novembre del 1571.

260 rev

.

261

questo

molto atte in indici

tanti

anche

fece

",

opere

di

proibite

sempre più

accetti che mai,

scivano

mezzi più

tra'

metà del secolo che

compilare uno dei

lui

Napoli furono

quali a

I

quanto che

in

tutt'

infetti

libri

i

viceré riu-

a'

buon governo. Già

efficaci di

e

;

in sulla

bando

intimato

avendone

raccolti

Toledo aveva con un

il

presentassero

si

'.

229

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

Ambrogio Salvio da

moltissimi,

dopo una

Bagnoli,

bruciò innanzi alla porta maggiore dell' Arcive-

scovato

li

*.

n

una

In

priore

563

1

primo

fu

Duca d Alcalà

e durante

lettore

scriveva

correli-

Piacenza,

biennio seguente

novembre del 1561

13

il

il

un

a

da

Caterina a Formello

Santa

di

n

Malvicino

Valerio

fra

monastero

nel

di fra

commissionale

patente

gionario del Salvio,

che nel

predica

", "

:

il

Es-

sendo pervenuto ad nostra notizia che da Germania, Francia

ed

altre

eresia,

Regno

parte se immetteno... nel

per

quali

li

catolico vivere

libri

ad diverter del

se viene

de

infectati

santo e

recto,

e volendo in ciò providere corno conviene

;

de Sua Maestà e

al

servicio di nostro signor Dio,

e

beneficio de populi, ci ha parso deputar alcuna persona

catolica

de bona

da mirare,

vita e

de dottrina conspicua,

e riconoscere

videi

tutti

de

dottrina catolica e fundati nella autorità

vadi

pravità

tal

effecto...

ci

admettano, e

si

ed

eretica

Alcalà avvertiva

SANTORO, \MAB1LE,

3

1

il

1563;

Consilii

veneno

li

la

santa ortodoxa

excludano, e non

altri si

serpendo

peste

;

e

per

tale

n

'.

19 novembre

11

doganiere

regio

"

:

Perché

lo

stesso

conviene

al

Autobiografia, pag. 21. //

Santo Officio

Monasteri soppressi,

martii

quale abia

che

ha parso darvi de ciò special peso e carrico, e

deputarvi regio commissario...

1

salute

accioché quelli che sono de

e influiscono in questo regno,

romana ecclesia

la

libri...

li

alla

voi.

voi.

in

1692,

Napoli, e.

Il

voi. t

;

I,

1699, Conventio 28 septembris

Collaterali*

Curiae

voi.

18,

e.

27

1

r

pag.

1694,

voi.

1564. .

195.

Instrumentum 9

,

230

servicio

Sua

di

vengono de fundico

non

VI

Capitolo

Maestà regno,

fora

di questa

...

in presenzia e

Malvesino,

che

nisciuna

e

ndelissima

libri

si

sballe

padre

che

maggior

questo

in

rev.

città,

con intervento del

de

balla

recapitano

ed apra

si

Valerio

fra

quale avemo deputato speziai commissario...

el

per questo ve decimo ed ordinamo expressamente che cosi

appresso vennero anche

in

quantunque

Ora,

opere di

utilità

che

nondimeno innegabile

è

,

pubblica

per

"

e secolari vi potevano leggere solamente

religiosi

approvati

3

"

genere

ogni

affermi che nella

conservavano

si

quali lettere

.

V

Pio

di

Le

.

2

"

rinnovate

breve

Domenico

S.

libreria di

il

"

l

"

debbiate esequire e fare esequire...

lo

o,

non era nocivo

ciò che

più,

al

scritti

fede nei

alla

delle opere voltate in latino, curate e annotate

mano da Erasmo

1546

stabilimento

Basterebbe, per accertarsene, avere un po' tra

proibiti.

nell'edizione che

l'

il

Carlo Guillard,

di

purgò

Inquisizione

possiede

usci a Parigi dallo

nell'

Didaco da

1

Cornila Collateralh Curiae voi.

2

lbid., "

3

nata

272

r

che

libri

Ego

frater

"

Con

durante

eo

in

a'

la

la

collocazione

«

in fatti

sui

.

diversorum

libris

generum

satis

loco ad publicam utilitatem conservantur...

:

in

VI. E.

casus

e

perciò

librum rei

non

quanto vi

expurgatum

fidem subscripsi

Nazionale

3-8. Nella

soppressione de' monasteri,

maestri, superiori e

cum

r

Chi

maggior numero

Commentari

ne'

269

e.

Didacus de Lucilio hunc

Domenico Maggiore;

S.

18,

.

oggi

.

mandato dominorum Inquisitorum 5

non

,

Libraria seu Bibliotheca optimis

\ "

4

e.

vista

che

e

5

Napoli

prima 6

4

Lucoli

nazionale di

Epistole

mandato del-

che per

esemplare

noterà a

carte,

le

cancellature

di

fra

Biblioteca

la

ne scorrerà

quell'

si

rinvenne

mancano

libri

reddidi de

.

venne nella

che

or-

".

raccolto, libreria

di

appartennero

compagni del Nolano.

STR1DONENS1S Opus

DIVI

EUSEBll HlERONYMl

scoliis

Des. Erasmi Roterodami, tomi

I— I II

-

epislolarum

una

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

per

San

di

profeti

per

diritto

e

parte

gli

o

in

il

battesimo,

l

Girolamo

Perché

.

traverso

monogamia

della verginità, della

concernono,

che

pubblica e

confessione

la

da nascondere

freghi

erasmiani

scolii

sono

quelle

in

231

in

tutto

1'

tra

segreta,

tirati

altro,

rispetto

il

e della vedovanza, la po-

vertà nella vita ecclesiastica, la degenerazione del monacato,

di

e di

stragi

argomenti onde

bili

Chiesa,

avversione



del vescovo di

Teodoro

Erasmo

cose di

per

libraria,

34

v

e ,

:;

I8

44

f

epistolarum, V

102

v

ab ipso

Operum

'

v

,

tom.

104

v

65

v

e

e

eretici

in

per levar

le

de

la

nostri

dalli

n

Ambrosio giovene

5 .

prophetas maiorcs

I

in

I,

2

ce.

V

103,; tom.

et

libri

Si senti una

minores, in psal-

69

,

Ili,

r

,

e.

25

v

I0

V

,

;

34

r

,

tom.

30 II,

7

,

r

ce.

rev I8

V

,

,

.

DKS. ERASMI Opcrum

Frobeniana, »

70

,

.

theologicis

pagg.

di fra

colla bianca,

la

A/ovum Testamentum, tomi V-1X.

in

Opus

-

17;

mano

d' altri

HlERONYMl Commenlarii

DlVl

1

terium,

e

decimo

dal

Domenico Mag-

cassa di S.

la

per fare

"

tari

questi dettò n

dagli scritti di

e

tripartita,

ripro-

tradotte

'.

1570

Nell'ottobre del

pagò un

"

che

vita

la

desumendola

della storia che chiamasi

Palladio e di

giore

e

,

Costantinopoli,

allo

Montano,

meno

Giovan Crisostomo

3

Rotterdam

di

giudicarono

si

vevoli le orazioni e le omelie di

umanista di

Girolamo

di

Gioviniano,

di

errori

gli

Origene \

di Pelagio e di

libro

V abbandono

teologi,

i

opere de' più insigni dottori della

immaginaria

1*

studio di Cicerone,

dall'

vani e disputa-

i

scorrette e infedeli interpetrazioni latine de' testi

le

Vangeli,

de'

crudeli,

delitti

appassionano

si

cui sono lasciate le

in

non nell'aborrimento

esteriore e

culto

pietà riposta nel

la

di guerre,

latinum

tom. Vili,

sermonem

Thcologica ex graecìs scriptoribus trans/usa,

Basileae,

Ex

officina

540. tom.

Ili,

Epistolas complectens, Ediz. del 1540,

1133-1145. Monasteri soppressi,

voi.

458,

e.

219

v

.

lib.

XXVIII,

,

232

VI

Capitolo

delle

ammonizioni

"

con

nanzi,

"

quale

la

del Capitolo

generale

dell'

richiamavano, quanti

si

anno

di province e di conventi e di università teologiche,

servanza della diare

autori

buone

lettere

"

pagani e

che

"

costituzione

e d' una lingua più purgata essi non avessero

Erasmo

e leggessero opere di

e di

Erasmo,

le

" *.

stato in

cui lunghe e pazienti elucubrazioni di

mira da inesorabili nemici non vita.

come

dicatori,

e

lui

Tra'

"

non cessò mai

egli

i

cocollati, disonesti

che avevano

3

Pur troppo

.

m'imbatto

un

sol

luogo,

ma

imperversare presso

rado unicamente

il

oramai quasi la

fannulloni

può imputarlo

alla

infesto contro

in loro

*

fatto

da mostrar

qua cavetur, ne studentes

;

e

scri-

",

non

"

520,

vedo

li

secondo

d' avere

il

in libris



dire.

si

ciò fanno tanto in

di pochi, se

stolidità

e con

convenuto,

il

consenso de' superiori.

1 Monumenta ordinis Praedicatorum historica, Admonemus provinciales, priores praefectosque

illa,

1

maniera che ho vergogna

in

non hanno vergogna di

ogni parte che sembra tanta impunità

",

padri pre-

turba illetterata, e addentare non di

mio nome

di ripetere quel eh' essi

era pi-

,

quanto era

i

ogni città

in

teologia

2

di

linea

animo più

1'

"

X

e turpi

di additare in prima

quelli

suoi studi

meno

veva a un dipresso nel principio d' ottobre del in

Desiderio

Così

ebbero un caldo ammiratore nel papa Leone gliato di

imbevendosi

altri simili,

malvage dottrine e pessimi costumi

di

all'os-

di stu-

frati

a'

perché col pretesto delle

"

filosofi,

proibiva

in-

erano a capo

tom.

X,

pagg. 91

e

92:

Studiorum, ut constitutio

gentilium et philosophorum studeant...

executioni mandetur, ne praetextu bonarum, quas vocant, literarum et

poli-

unde

mala

linguae Erasmi libros aut

tioris

consimilium

dogmata moresve pravos imbibant 2

cosi si

"

la

lettera

tomo

di

Leone

delle

et

legant,

".

Valde nos delectarunt lucubrationes tuae

comincia

trova nel sesto 3

habeant

X

Opere

del di

in

Testamentum

10 settembre

del

noviim... ":

1518,

Epistolae, Erasmus Iacomo Batto (da Parigi, gennaio del 1499),

pag. 310.

la

quale

lib.

Vili,

Erasmo.

Eterodossia a Napoli e processo di G.

Perché se non

si

233

Bruno

rattengono dal vomitare cosi insulse nenie

e atroci improperi in riunioni dedicate. alle dottrine evangeliche, quali

saranno mai

con

loro ciarle

le

stolte donnicciuole,

con vecchi rimbambiti, con superstiziosi che

inesperti

La causa

ad

stanno n

dell'

Erasmo, questa

odiosissima n

che dissentivano da'

luogo

che un

Vangeli, dagli

sofista

ha inventato

Bruno non esegui

Il

nico Maggiore,

i

nessuno era lecito

degli

per

ultimi

;

fede

Adagi,

degli

pazzia

4 ,

de

sebbene non

1

Capitoli

servi

si

n i

libri

di

qualche

in ispecie

e

"

2 .

Dome-

S.

generali

nelle

di

tutto

che a

:

in

Toquei

opere italiane

reminiscenze delle dell'

Encomio della

possibile avere dalla

delle opere di

Manio (da Lovanio,

Epistolae, Erasmus Petro

o da

in

dalla dottrina di S.

necessaria,

Colloqui

biblioteca del monastero

prelati

fosse stato

gli

quelli

di fede

anzi dalle false ragioni

Egli che

.

e latine spesso e volentieri letture

secondo

non trascurarono del

d' allontanarsi

la

.

eretici

ora è tale chi

comandi de'

i

maso, e che questa era assai giorni funesti

articoli

n

?

giorno prima in una scuola

il

quali per certo

raccomandazioni

le

;

Tommaso,

allontana da S.

si

era,

tenevano per

si

non minore autorità

principii di

oracolo

"

gazzarra

loro

un tempo

:

con giovani

idioti,

come un

ascoltarli

I

S.

ottobre 1520),

Griso-

lib.

XIII,

pag. 443. -

nio, :i

Ibid., I

Nel

decretum ipsi

et

Erasmus Alberto archiepiscopo

novembre 1519),

1564 est, ut

contrarias

a

Bologna:

quicumque

principi

magontino (da Lova-

Item confirmamus, quod

iam a multis capitulis

XII,

lib. "

a solida S.

verbo vel scripto

dignitate perpetuo priventur

lent

pag.

hoc potissunum tempore,

;

in

Thomae

inducentes,

1

X,

pag.

...

doctrina recesserint, novitates a

quocumque

officio,

super quo provinciales diligentissime

quo manifeste compertum

summopere necessanam esse": Monumenta tom.

et

403.

ordinis

est illius

gradu invigi-

doctrinam

Praedicatorum hislorim,

59.

Postille storico-letterarie

alle opere

di G.

Bruno, pagg. 69-73 e 231.

234

VI

Capitolo

stomo e di S. Ieronimo con a Napoli di

stato facile

scolii di

li

comprarli

Erasmo

\ né

"

fosse

gli

botteghe che da

dalle

un pezzo non ne vendevano più liberamente

2

a procurarsene una copia che aveva, se

deve prestare

ascolto,

vivo occultamente "

e

li

perché

erano

chire di nascosto la sua

mi

ser-

suspesi per

libri

;

da Napoli,

partii

ri-

4

"

.

convento, di arric-

ma non

cultura,

riuscì

veneti

costituti

scancellati

finché stette in

"

quali libri

uno de'

ben erano

se

Ebbe dunque modo,

De'

quando mi

necessario

detti scolii,

.

disse in

egli

trovassero,

si

de

",

nel

gettai

acciò non spetto

3

non poche cancellature

pure

,

gli si

nascondere

di

le

sue idee che di giorno in giorno divenivano più eterodosse.

Confidando forse un po' troppo nell'indulgenza con cui una volta era stato, trattato dal suo maestro de' novizi, o nell' in-

fiacchimento dell' osservanza della regola monastica, non

astenne

sempre, dopo

suo

il

ritorno in S.

si

Domenico, dal

discutere e confutare senza riguardo le opinioni tradizionali di padri di

al

che non avevano, come

sopra

de' tempi.

Ma

Secondo Curione scontò osato dare a un

Docc.

1

2

II

Veneti,

Iacopo

Fabro,

tempo

nel

in

doc. XIII,

cassa

altre

cui

:j

a

Docc.

veneti,

col carcere

inalzarsi

ricordava che Celio la

smentita che aveva

di

//

e.

34

r

Luciano,

scagionò col dire che

si

e

proibite

Santo Officio

doc. XIII,

e.

sotto

34

r

n

si

vendevano

Napoli,

in

il

voi.

le

suo

acquistò

per queste I,

letto

pag.

305,

Ibidem.

Oratio panegyrica Coelii Secundi Curionis habita Basileae anno in

quibus variae observationes, scripta, scula exhibentur, lium,

1731, tom.

SCHOELORNII, Amoenitates item

Francofurti et Lipsiae,

XIV,

pagg.

338

tutte

n.

1.

.

•>

NlCOLAO STUPANO,

si

poteche

4

IO.

;

qualcuna di

opere di Erasmo,

molte

contenente

5

.

569, processato anche perché

1

non erano

impune": AMABILE,

una mente da

mal

Domenicano che predicava a Castiglione

Brancaleone nel

era rinvenuta una

lui,

egli

quaedam anecdota

Apud

e 339.

Daniel.

et

1

570

literariae

rariora opu-

Bartholomaei

et

fi-

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

che

con un Domenicano, processi e in ultimo fini

Carnesecchi,

il

n

S.

Francesco,

,

con

il

556, pei un' ardita

1

Agostino,

sant'

d'

un

quale non

Il

.

e procuratore

teologo

odio

1*

2

dell'

ordine

di

Marco Antonio Peloso da Montalcino,

fra

che, avendo letto alla metafisica

addosso di

medesimo modo

e che nel

;

l'eremitano Montalcino

un

con

confuso

1

martirio

tiratosi

arrabbiato senese

va

il

Colle anche

a

Vittorio da Firenze, sostenne più

fra

un passo

interpeti azione d' "

ebbe

Paleario, per una disputa che

il

235

Sapienza dal

stipendio

lo

563

1

cinquanta

di

collega di fra Teofìlo da Vairano

al

577 anche

1

scudi

annui,

fu

né tanto meno, come

" ;

suppone un moderno biografo del Carnesecchi, col domenicano

l

Agostino da Montalcino

fra

.

Questi, ricevuto novizio, professo e studente formale nel

monastero della Minerva, appena Orvieto, Pisa e

conventi di

Roma La

1

non

fu

Rimasto per

''.

siano,

:

Op.

cit.,

Gelido,

Pietro

125 e

pag. 82,

agente

B. Seeber,

P.

Cosimo

MARINI,

:i

e

Osserva

1'

del Carnesecchi

"

che troverebbe

Roma,

di

voi.

:

di

Roma,

cit.,

pag.

dell' Università

AGOSTINI (Op. "

Questo

frate

pag. 170;

II,

s la

di

rimbeccare

il

valde-

non ignorando che

il

esso di rovinare

la via

con

è,

di dedica

nella

tutta

tavola,

n.

I),

probabilità, in

nella

Op.

Lucerna

cit.,

dell'

tom.

anima.

RENAZZI.

Il

in

Storia

ruolo de' lettori

appendice.

quanto all'accusatore quello

stesso che

Napoli, e anche allora trovò

suo avversario con farlo incorrere

QUET1F ET ECHARD.

lettera

",

POMETTl,

237,

ebbe una disputa vivace con Giordano Bruno

modo

notava in

movimento

il

Lettera al Papazurri, pagg. 134, 138 e 145;

1569-1570 4

1568:

".

dell' Università

del

del

1899, pagg. 236, 238 e 237): "Noi troviamo

Trivulzio aveva affermato,

Protonotario

1559, e

e del

a Venezia,

I

Carnesecchi

che questo frataccio ha suscitata questa persecuzione

il

1540

16 settembre

il

romano,

162.

granduca

del

(ANTONIO AGOSTINI,

Firenze,

cardinale

Studio

disputa forni materia alle denunzie del

fatale

MORPURGO, '-'

non che teologia a

anni nello

alcuni

dimenticata nel processo che cominciò

proposito

lesse filosofia nei

n' usci,

Perugia,

Il,

pag.

in

un processo V

357. Vedi

anche

236

ebbe per reggente uno degli

v*

maestro

e alle scienze, per la

poeti italiani e

facondia

e la

"

"

in lui

Bonelli

buono

Con

\

"

era stato promosso

588

3 ;

perché, "

gnissimo grado sua

n

"

"

alessandrino

ed

l'aiuto

se

tanto

"

di lui,

dal primo grado del lettorato

"

Teologia

"

a questo

"

nel "

di-

E

4

"

.

la

provincia,

ordine della anzianità di

1'

sopravvissuto

fusse

essendo morto

la

quello che

"

favore

il

"

protestava

conveniva aspettare anco poco meno di venti

gli

patrono

568, era certo che per giungere

1

secondo

volta,

dispute

anima dopo

dell'

bene poteva aspirare

se

dal

"

Teoremi del Vero bene,

i

lettere

dedicandogli

anzi,

;

Lucerna

la

dal Cardinale

"

Vantò per

.

supremo del dottorato e magistero della

al 1

"

alle

nelle

sottigliezza l

"

Michele

catolica e

era di

in fatti,

padre

il

greco, per la familiarità

la

prediche

fra

d'aver ricevuto

per

latini,

segno di gratitudine

Panoplia

per ingegno disposto

"

perizia nel

nelle

T eminentissimo in

Ordine,

dell'

storici

Serafino Razzi, da cui venne apprezzato, forse

fra

più di quanto meritava,

co'

VI

Capitolo

altri

anni,

non sopravvisse,

tanto

1605.

il

Nel maggio del

1

572,

fu ospite festeggiato di

S.

Dome-

nico Maggiore fra Agostino da Montalcino unitamente con fra

Vincenzo

converso

1

Lazzaro,

fra

ad

haec

verisimile

357

contubernalem

Lettera di dedica premessa alla Lucerna dell'anima.

3

Ibidem.

Il

Montalcino

hislorica,

tom.

X,

il

fu

approvato

maggio del

1

592

:

Monumenta

felicis-

promptissimo,

etruscarum

et

ordinis

Praedicatorum

pag. 343.

Lettera di dedica nella Lucerna dell'anima.

B

Monasteri soppressi, fra

Addit

magistero nel Capitolo generale

al

4

Pezzuolo a

"

che

.

2

di Venezia, durante

:

disciplinas

facundum oratorem

latinarum, concionatorem clarum et

a

pag.

II,

litteras et

musarum

peritum,

graecae

ed è

;

tom.

cit.,

ad meliores

fuisse,

5

toscani

tutti

QUET1F ET ECHARD, Op.

simo praeditum ingenio linguae

Ginesio da Lucca e col

Federichi, con fra

voi.

Vincenzo

458,

e.

279

r

Federichi e fra

:

"

Maii

2,

Agostino

per lo spasso facto

Mont* Alcino

e fra

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

egli

Ora

tornato un' altra volta,

sia

vi

Bruno,

il

un giorno

"

"

n

che sosteneva che

nelle

Padri

antichi

forma

dell' eresie

intendeva

non di

è

scolastici

da

rifferiti

medesima substanzia

di

come

proceda segue

raccontare

a

che

dire

deffendevo

io "

sero dotti

Bruno,

il

li

"

ed

e...

s'

infervorava in quella

Ano,

Nolano

il

pro-

,

con fos-

~.

T opinione di

de

n

che volevo che

quelli

infondata, perché

presenti alla disputa avevano notato che

nario

Onde

padri

saltorno

eretici,

Padre, e che

il

sua.

La quale accusa poteva sembrare non i

che

dicono

Agustino, cioè che non

sant'

creature dalla volontà

le

li

essempio della

l'

può dire con termini

si

Figliuolo

il

come facevano

per atto di natura e

Figlio

del

f

non ave-

e...

scolastici

gli

l

che dechiaravano

e

dando

medesimo

che

il

;

che

d' Ario,

"

bene non procedevano

si

commodamente

generazione

la

che

scolasticamente,

Santa Chiesa,

della

volontà

che

altro

disse...

scolastici,

loro intenzione

la

erano ignoranti

eretici

gli

Ordine, lombardo

"

suo

frate del

dechiarazioni

loro

però

o quattro anni dopo.

tre

presenzia de alcuni... padri raggionando

in

con questo

vano termini

237

di Sabellio e de'

giudici

a'

A

difesa.

n

veneti,

il

loro correligio-

Napoli, esponendo

loro seguaci,

rispon-

mostravo esser

manco

perniciosa di quello che era stimata ed intesa volgarmente.

Perché volgarmente è intesa che Ario abbi voluto dire che

Verbo

il

Genesio

di

sia

prima

Lucca

e alla

e

"

196 1

non

Se ci

r

m

"

;

il

voi.

457,

Bruno

risulta,

Docc.

r.

"

115

ricorda e

r

I*

"

ospite

dell'Italia

doc.

ed

;

dechiaravo

io

"

a

veder

posseduta da S.

I*

anticaglia

Domenico

:

a

'/'-

Pezzuolo

Ibid., voi.

cit

'• "

.,

.

rileris. e

d'estere trasferito dalla

veneti,

Padre

del

Lazaro converso toscani, ducali 3 e grana 6 barca

massana di F uongrotla

convento lombardo I

fra

e*

Si soleva con lurre

creatura

esattamente,

Minerva

e di

centrale.

XIII, oc.

3 3 v

e

34,.

il

Moni

ilcino

chiese,

venire affiliato in

ma

qualche

238

che Ario diceva che

ma medio

tura,

mezzo

è

VI

Capitolo

intra

intra

Verbo non

il

Creatore e

il

dicente ed

il

primogenito avanti tutte

le

quale

refferisce e

si

Padre

il

verbo

il

però essere detto

e

ma per ma per il

non dal quale

non

quale è stato creato ogni cosa,

il

come

creatura,

detto,

il

creature,

Creatore ne crea-

era

la

ritorna ogni cosa

quale

al

ali*

ultimo

che è

fine,

\

"

modo manifestato "nome persona,... che appresso dechiarato nome non antico, ma novo e

Egli protestava di non avere in nessun

dubbi che aveva circa

i

sant'

Agustino è

de suo tempo

dell'

circa

;

Figliuolo e lo Spirito santo, con-

il

maniera

Padre e

intelletto del

zione

circa

;

nella

siderandoli l'

"

il

Salomone e

trina di

all'

Pitagora

di

all' altro

divino che

Intelletto

l'

universo, ovvero assistente

assegnando

e

filosofica

l'amore

2 .

circa

;

teneva

1'

all'

uno

Incarna-

come anima

"

",

giusta la dot-

Se anche,

all'opposto di

universo

quel che pare sia successo, ciò è vero, bastava per cadere

per

in cui,

da

si

lui

opera

ecumenico

piede

1

Docc.

veneti,

Ibi d.

ce.

3

ìbid.,

siae

"

e.

1

i

7

17 v

r

I

6

tempi

Valentino

Gentile e di coloro "

Valentinisti

4

"

fortemente

,

e.

e v

in

,

si

che

temeva

primo concilio

Montalcino, che era un ammira-

Il

.

r

3

sopra

5

doc. XI, e

Ario

essagerato

principii condannati dal

Nicea

di

2

4

di

chiamarono

ripigliassero

,

"

l'essersi

sospetto

in

1

7 v

.



.

FLOREMONDO REMONDO, De oriti et progressi! et ruinis haereXVI saeculi, in Addizioni copiose alla Biblioteca napoletana del

Toppi,

pag.

243

:

"

Fuerunt etiam eodem fere tempore Valentinistae a Va-

lentino Gentili consentino

\ poli, igitur

paedagogo

orti...

.

ROBERTI BELLARMINI Opera omnia, De Apud losephum Giuliano, 1856, tom. 1, ille

Valentinus...

in

renovando Arianismo

apud Gallos, Helvetios, Polonos

aliasque

gentes

lib.

1,

pag.

occupatus

suum

conatus esset,... comprehensus et capitis damnatus est....

Nea-

Praefatio,

Christo,

149:

esset...

errorem

"Cum et

cum

propagare

Neque vero

feli-

Eterodossia a Napoli e processo di G.

torà

n

fatti,

i

trovare

monaci

non

ripeterono

provin-

al

,

minuto

lacerata dal

Gagliardo

ragguaglio

della

e poi

stesa

scrittura

ò .

Bruno che, prevedendo

non scamparla, sera allontana-

di

da S. Domenico Maggiore, non potè a Venezia estendersi

to

Il

Provinciale n

articuli

l :

accadde a Napoli dopo

quanto

a parlare di "

altri

gli

li

i

e avere un

Il

uditi, e

discorsi

239

Domenico Vita, che, mentre istruiva il processo, 2 " libri di Erasmo che erano stati buttati via

ciale fra

potè

spagnoli \ e

teologi

de' rigidi

tacquero, in

Bruno

Perché

poche

le

sopra

confessò; ma, soggiunse subito dopo,

realmente sopra quali

né de che

articuli,

che diede,

notizie

orecchio

"

fuga.

alcuni

non so

io

n

particular

vennero,

gli

come

°.

lui

meno confusamente

o

più

in

sua

la

me

processo contro di

fece

stesso

avverte,

non

è neppure da stupirsi che talora sia in contradizione.

e*

all'

Ebbe, per esempio, "

di

a narrare

da un padre

Dominico Vita,

fra

s'

accostò maggiormente

n

disse da sé

perché

ciorem exitum

urbe Roma.,

alii.

Unus

Lucerna dell'anima, pagg. Docc.

veneti,

;i

Ibid.,

e.

33

fra

Eugenio era priore d*

doc. XIII,

doc.

;

4

Docc.

veneti,

6

Ibid.,

e.

Ibid.,

doc.

XIII.

Ibid.

doc.

X.

'•

7

-

,

Ibid.,

33

v

Vili,

e.

doc. Vili.

doc. XIII,

e

33

e.

34

v

,

.

'

;

ma

e.

fossero "

^

mandati

e vicario del

collegae

M.

Gribaldus,

est

a.

1583

come s'è

detto

".

50 ecc..

19,

e.

doc. XIII, ;

n

lacobus Palaeologus qui

est

Dei reconciliatus

1

127),

che

Roma

Ordine a

-

(pag. •

ecclesiae

v

credo

e

sunt Gentilis symmistae atque

sortiti

Lismaninus, F. David atque

F. in

dell'

provinciale

potranno aver questi processi,

si

imperfetti,

Procurato!

allora

vero quando agi' Inquisitori veneti

al

Facilmente

:

restorno

allora al

Domenico da Nocera

a fra

levato V abito a causa che ne fosse stato privato

aversi

34

r

33

8

.

8

e.

v r

r

.

In

A agri. .

.

quel

tempo,

240

Generale,

padre maestro

al

cesso fosse stato dal

risulta

della carta

di fra

Erasmo da

97

ma

;

c

Napoli

Napoli,

di provincia.

precedono e imponesse

s'

laddove

propri giudici,

a'

come quale

Il

provincialato

il

che

quelle

e

;

pro-

il

trascritta,

nessun atto con cui

presentarsi

di

fu

questa concerne

seguono, non contengono

Giordano

.

terminato a

non

Registro

nel

certificare,

manca

fra

ma non

sentenza

la

Che

1

Sisto Fabri

ira

cominciato,

che

fatto

ognuno può

a

VI

Capitolo

era costume che più volte, a distanza di giorni e anche di

mesi, venivano

o

gì'

citati a

3

imputati

comparire

i

condannati

Ciò veramente non

.

contumacia

in

basterebbe a liberarci

da qualsiasi sospetto, se per buona fortuna non grado di aggiungere che

Cherubino da Campagna, da Bagnoli,

Giordano da Napoli,

fra

Tomaso da Conca,

da Monte Ercole e non

ma

di provincia,

Giuliano da

si

In

fatti

96

nella e.

trovano, durante

v

citati

nel

1

Sessa; e parimenti

568 fra

1

e nel

cioè

fine

di

nell* Estratto

582)

voi.

fra

fra

Sisto

converso e

verino,

Pietravairano;

da Napoli e Iacopo da

fra

Marco Bembo con

poi fra

Luca da Napoli; r

,

venne

1571, prima

stati

fra

1578

101 rev

.

fra

e cosi via via

102

v

e

121 v

;

.

fra

Tomaso da che ben

Airola

lbid.

.

ce.

v

,

e

citato

Antonino

fra

Luciano da S. Se-

da S. Germano;

62

1570;

inutilmente

Ambrogio da Atripalda

Michele

".

pubblica-

fra

Egidio Indello, con fra Antonio Nastaro e

cesco da Napoli; nel

77

1577

nel

"Tem-

legge:

si'

presentarono, essendo

si

quell'anno e nel gennaio del

Ambrogio da

fra

con

soli

576, nel Registro

quattro volte non ubbidirono all'intimazione de* loro superiori nel alla

i

Erasmi de Neapoli baccalaurei

fratris

569,

1

Matteo

Ippolito

fra

:

qui a poco.

di

Furono condannati, perché non

mente

il

{Monasteri soppressi,

pore provincialatus reverendi patris 3

Napoli

compenso vengono nominati

in

Francesco,

fra Pietro

Giuliano da Napoli,

fra

fra

fra

Marco

fra

Giovan Domenico da Napoli,

fra

Del Fabri bisognerà discorrere

1

2

Erasmo da Gaeta,

fra

fosse in

si

mancante riguardava

Ferdinando converso,

fra

fra

processati che

carta

la

70

r

e v,

71

e

di

,

Fran-

fra

nel v

Sicilia

72

1580 r

,

76

fra v

,

.

Bruno

Eterodossia a Napoli e processo di G.

chivio dell'Ordine,

padre

Il

rante

successore del Cavalli

il

Serafino Cavalli da

fra

1554 nel monastero

il

1581, e lasciò poi nell'Ar-

fece nel

che di esso registro

.

2

Brescia

di Nicosia dal

Lom-

Santaseverina \ e nel mese dopo da provinciale di bardia

Pentecoste

nella

fine,

in

procuratore e

istituito

vicario dell'

maestro

1571,

del

Ordine

riunire

presso

non solo

egli

,

Docc. napolitani, nn.

1

osservare che

andando

nome

il

1555

dal

s'

,

peste dal

Giuseppe da

fra

e alla Notizia.

— Credo

bene qui

incontra mai in questo Estratto che,

contiene quel decennio

1581,

al

XV

doc.

al

la

a quella dell' anno ap-

dell' abito

vesti

vi

Bruno non

del

576

1

6

generale

Domenico Maggiore

Ospite di S.

'.

principio della primavera del

eletto

',

venne a Napoli per preparare un Capitolo che per

non potè

du-

lettore

,

Santa Caterina a Formello \

di

1569 arcivescovo

consacrato neh' aprile »del

241

che

c'interessa,

più

1566-1576. '-'

Nato

il

ottenne poi

524, prese

1

1'

domenicano

abito

3

Monasteri soppressi,

SANTORO,

"'

Nel Capitolo generale romano

(

>

X,

scrittura del

di

Monasteri soppressi,

"

Ibid.,

patre...

581,

voi.

Seraphino

54

e.

Monumenta

quell'anno:

permanenza del Cavalli

Sicché

il

Generale

v

"Die 22

:

in

S.

provincia

Prècheurs,

tom.

trouvons à Naples ate

mente

i

;

V, et

registri

medesimo Cavalli, Spampanato.

...

scrive

al

pag. il

il

582):

était en
^ni\.i esaltato

Dh

I

(M'Olii-

nelle

M

Relazioni degli ambasdatori veneti, 1,

LigUC

la

IV, pag. 8

Da un contemporaneo

Martif .ilumnus \

Reghtre journal,

toni.

voi.

IV, pag.

424, Appendice

alla

320

Gai orina e

tra

IX

Capitolo

Monte, e

1

malcontento

fece fare

al

riformata

passi

Rodano

'1

tra

da gigante

e

ma, giacché era

;

Reno

'1

e insieme alla

politico

"

"

\

religione

negli

affari

Stato intelligente... e nelle proposte e risposte... accorto

di

ed eloquente

~,

Portogallo

del nel

s'

oppose

Nérac sima

alla

Ugonotti

gli

Poitiers,

a

fra-

nella successione

conciliativo

Bergerac e a

a

ognuno intende che Sua Maestà

"

pace

che

",

"

possibile

sia

è inclinatis-

desidera pace e riposo pe' popoli

"

vuole e procura

quanto

madre

della

Gli ambasciatori accreditati a Parigi non poterono

'.

"

impresa di Fiandra del

all'

e fu costantemente di spinto

\

con

trattare

negare che

che

"

e alle mire ambiziose

tello

la

pace

\

Quella

",

universale e particolare in

che

debolezza e

parve

pusillanimità, diede alla sventurata nazione periodi di tregua,

come

1581

nel

accertava

da esse

il

Priuli,

Nel suo

guerre

le

principe

lui

",

disordini dipendenti

i

della reli-

divisione

"

per anima

il

[che

il

avesse]

cavalleresco

ammirò

c/7.,

tom.

-

Relazioni degli amba sciatori veneti,

CAPEF1GUE,

il

ben

che

Francia, quella

un' altra più eminente e

motto

:

Tertia

Panigarola, per congratularsi con Carlo della strage di

BARTHOLMÈSS, Op.

:

naturalmente

Polonia e di

*

1,

pag.

Bar-

S.

72, n. 2.

Appendice

Histoire de la Riforme,

coelo

tom. IV,

alla

serie

1,

pag.

pagg. 91-93,

5

148

1

.

e

155.

4

Ibid.,

5

Lo

cit.,

83

pagg.

dissero

ambasciatori

8

la

generoso,

corone di

le

ardentemente desiderata,

Cosi

tolomeo

tom.

e

civili

Nolano

il

liberale,

colto,

bella...

149,

nel generale son cessate

ancora

viva

benefattore

meritava, oltre

1

"

"

gione

da

"

però

resta

;

1582:

e nel

pag.

il

veneti, 1

e

130.

PR1ULI voi.

e

don

IV,

DIEGO MaLDONADO

pagg.

420

e

:

53.

Relazioni degli ambasciatori Veneti,

voi.

Relazioni degli

424; CAPEF1GUE, Op. IV, pag. 412.

di.,

Soggiorno a Parigi

ma net

"

Questo

'.

è

scritto:

Beati

li

mondi

di

Ama

ma

della terra;

tutte

le

tempestosi e turbulenti

non

Non

eterno.

voglia

,

con

paesi,

corone... gli

.

e

fini

pretesto

piaceno

che mostrano

spenno

altrui

lidi

non

perché

*.

non sarà speranza

arditi,

gli

sug-

lui

per

porgerli aggiuto,

pace de

la

scettri

altri

gli

gli

e prencipati

vano contra sua voglia andaranno...

In

consegli,

bili

aggionger

d'

tranquillita-

quei che sono a

di

che, mentre egli vivrà...

in gli

marziali che admi-

non vanamente vadano a perturbai

cui

regno dei

e santitadi,

giustizie

spiriti

il

tirannie

d' instabili

regno

al

può

si

;

beati

quieti,

li

loro è

d' instiumenti

fragori

camino

diritto

de

suo popolo diletto

il

cieco acquisto

nistrano al

beati

perché

pace, conserva quanto

la

rumori, strepiti e

getti

ma-

puro re della

e

religioso

pacifici,

li

cuore,

de e devozione

il

santo,

321

potente e bellicosa Francia... sa molto bene che

gnanima,

cieli.

"

a Londra

e

fortune,

di volubili

ed

altrui

altre

a sollecitar

proposta

sarà

l'

d' insta-

comodità

esterne administrazioni e suffragii che vagliono, con specie

di

de manti ed onorarlo

d' investirlo

corone,

di

togliergli...

la

benedetta cura della tranquillità di spirito, più tosto leberal avido de

del proprio che

sopra

i

partigiani

ron l'epigramma

(Op

al

.

tom.

che I,

Qui

DK

il

pag.

99.

dedit

Tertia

Periuru

te

Nam Nil

n.

Spaccio, if>

tr.ipanato.

pa(;.

2

I

II

'F.SIOIIK 2)

solleciti

sopra

il

12.

Futi' altro

pensa-

riferì

unam

tonsoris est

e

BARTHÓLMèSS

il

altera

abstulit.

infido*

roelis.

lue

infclix

nutat.

facienda manu.

poena gravi» mane! ultima

Deus

da Enrica

motto scelto

:

ante duas

curii

tihi

I

le mane! • :

Cena, pag.

la

Lega, che spiegavano

della

altri

altri

\

"

Spaccio, pag. 2 IO. Vedi anche

1

vano

sieno

;

dunque,

Tentino,

altrui.

vacante regno Lusitano

il

Belgico dominio

il

1'

despicit

ai-

nulla corona

ultima




',

e

45), del

ledei»-

GEN-

Bulletin

nel

insieme quanto osservò inn. J.

162-164

H. Ld.

come ampiamente

^impoloso più

n.

AUVRAY

Strasburgo,

quale,

critico

t>--i

;

XIV.

Commedia

della

ENRICO SrCARDT

19 e segg.

nella

com'egli pretende

Marzocco

nel

pagg.

BiUiotheca romanica

pag.

sua

bibliografica della letteratura italiana

1910, pagg. 276 e 277)

sua

alla

sezione italiana della

Vili.

LIX-LXIV.

79.

Rassegna

TOCCO

346). del

Critica

teatro

nel

medesime ven-

la

e

diverse recensioni sulla mia edizione del

ANCONA

.

materie princi-

tre

nell'Introduzione, pagg.

filosofica

a parte

alchimia di Bartolomeo

1'

del tempo, per la prima volta esse

C.ROCfc". sente,

non

separatamente,

prese

Candelaio,

1

::

amor

l'

pedantaria ".

quello

sua genuina lezione e da

alla

dello studioso

Perché, se

pali

altri

parole dell'autore

per occupare definitivamente nella stona letteraria

",

italiano

altri

facendo un

altri

...

stranissima variante di

in

del secolo,

la

n

restituita

',

chiarita

studi

presenta

giu-

si

pigliandosi spasso

altri

ridendo,

altri

questo linguaggio ed

altri

voglia di

la

"

critici,

piangendo

attristandosi, altri

verrebbe

porre in

quali

i

dell'ingegno del Nolano.

frutti

i

a

sufficiente

secondo

Candelaio disparate o addirittura opposte

sentenze de'

le

ragione

preconcetti,

della vita e

casi

i

intorno al

furono

(a.

preci-

delle fonti

nomi

tipi,

325

lepidezze per una diecina di lavori, sarebbe dovuta essere,

in

e

a Londra

e

e

sereno, né

all'originale*.

della

Heit/,

mostrerò

ha dato,

326

IX

Capitolo

n

nero

intessute insieme

"

dal Fastidito

un po'

',

ma formando

e senza gran proporzione tra loro certamente,

un vasto quadro sgoverno

di tutte

spagnolo

abiezioni, de'

le

effetti

dello

costumi,

dello

tristi

de'

corruttela

della

e

alla* rinfusa

scadimento del sapere e della superstizione.

E

una

gione

comedia vera

"

''

imperocché

;

quando

raccontò, e

menti sincroni

Per

\

sulle

sua

la

mare

per

e

',

l'

academia

di nulla

"

con una

e vigore,

nel cogliere

destrezza

nome

loro

forma

spesso spesso preferendo

al

assai

ebbe

lato

o su-

di

dover chia-

"

Academico

con molta

naturalezza

1*

tutto

',

rappresentò

'

il

patetico

ignobile,

intima convinzione eh'

cose col vero

le

ra-

quando scese

generali e

vivo delle cose, comico o tragico,

blime

con

e

riconfermato ne' moltiplici docu-

trovi

si

ammoni Giordano,

niente disse senza motivo, niente

egli stette

che non

dettaglio,

",

sua

espressiva e

propria,

linguaggio monotono, lezioso e

al

convenzionale de' dotti quello del popolo, che, se è troppo libero

sgrammaticato,

volte

e a

Non mancano

vita.

mancare

in

"

marioli

che

ma

e

aneddoti e

punti più

triviali

1

Candelaio, pag.

2

lbid.,

pag.

:;

lbid.,

Introduzione,

•*

lbid.,

pag.

6

Nello Spaccio (pag. 5)

,

pagg.

era troppo

da ogni

pagina,

lontano

anche

opportunamente

osservò

',

inde-

il

7.

XXXIII-XXXV.

pagg.

LXIV.

il

Candelaio, pag. lbid.

anzi,

osceni,

e

triviali,

200.

liberamente, dona

7

furbi e

barri,

scherzi

del commediografo

spirito

dalle sozzure per disgustare; da'

"

aggiravano ne' dintorni del seggio di Nido

si

lo

del resto potevano

risma de'

gente della

non mancano discorsi centi;

pur schietto e pieno di

Candelaio, né

nel

bocca a

è

20

proprio I

e

.

21.

:

"

Qua Giordano

nome

a chi

la

parla

natura

volgare,

per

dona

il

nomina

proprio essere

".

Soggiorno a Parigi

n

Gaspary, traspare filosofo

"

Ombre

Le

"

spaventano

i

le

dottori

i

umana

bestie

come

e,

a dietro i

più

"

essere

non

e'

è da cavare costrutto alcuno

desimi avversari ch'egli aveva, già

si

"

i

danteschi, verseggia-

i

"

filosofia,

guardare

Magno di

libri

e di

costoro

somma, quei me-

in

:

a

soli

Alberto che da'

"

Nolano,

il

medicina e

stati

del

'.

ossia

',

maestri di

autori, e protestano

difficili

la riflessione

"

fussero diavoli

l'Arte di Tullio, di S. Tomaso, di altri

327

accertava

",

asini

gli

utroque,

in

vero

in

che pretendono di

teologi,

malinconia,

di

dell' idee

fan rimaner lungi tori,

un' aria

miserie della natura

sulle

a Londra

e

meno

è accennato, più o

apertamente attaccati nelle sue lezioni universitarie. Riappariscono questi

Canto

nel

dopo

Circeo,

di essere stati

trasfor-

mati dalla maga, conforme alla peculiare natura di ciascuno, diversi animali

in

è divenuto scimmia chi

:

cose gravi

alle

e serie mescolava le inutili e ridicole per adulare o divertire 1

potenti

mulo

;

chi

spacciava

si

senza essere né l'uno né per

venire

un

affettava

Candelaio della

lodato

accetto

finalmente

pavone

od

oratore

chi ogni cosa faceva

rettorica

non

a'

luogo

al

volgo,

al

cedono

essi

della

e

filosofo

rosignuolo chi con un monte di ciarle

;

sapere

fisica

l'altro;

per

il

dotti

'.

Nel

glorificatore

Manfuno, che

aristotelica,

appartiene alla spregevole turba di coloro che non discutono,

che nnunziano a pensare con all'

autorità

satira

la

rava un assalto

'

Storia della

Loescher,

E.

la propria

per omaggio

testa

che calpestano e uccidono quella

che vive unicamente della libera ricerca.

filosofia

Ma

del Maestro,

del prototipo de'

letteratura

1891.

-

Candelaio,

1

De

«

Pagg.

aristotelismo in

all'

voi.

pag.

II.

199

II.

e

pag.;.

206.

Il

r

la

nome

dell'

tradotta

pagg.

6.

umbris iJearum, 198.

italiana,

parte

14.

quale masche-

pedanti,

245

indipendenza

da Vittorio e

246.

Rossi.

Tonno,

328

Capitolo

della

ragione,

e

mnemotecnica,

perché

Ramo,

del

sangue a parecchi

a

diretta e aggressiva di quella

Guglielmo Postel e de'

di

nocquero gran che o per

buon

quale, a ogni

momento

il

non

loro discepoli, all'esule

nel rivolgersi

fine,

d' un' antiquata

sostenitori

andava

una

l'

meno

sempre

e l'altra era

de'

satira

la

IX

italiano

Moro,

al

'.

Il

aveva

gli

chiesto aiuto, per sventare le macchinazioni di quanti avreb-

bero allora potuto con buon successo calunniare 2

trine

Pur troppo,

.

dicembre del

1

traboccarono

mano

di

vanni

1

e

Boterò,

non

"

BARTHOLMÈ5S

11

79)

che a Parigi

rileva

Bruno

che

il

dal

Postel

;

d'ingiurie e

sedano

si

O/o. il

tom.

cit.,

lullismo era

sempre più \

aggiungendo

1,

accanto

Gio-

mai

più,

nelle all'

come un Satana,

pietà.

Postel interessò

Il

processato".

fu

Morto

di cento anni a

PIETRO DE L' ESTOILE homme fort docte, 12)

da

qui dit 2

Aliud

:

De

Nel

:;

Il

aliud

sapere,

scire

ma, scopertosi

16 settembre del giunte

journal

Registre

al

auquel se

gioco,

il

1581, fu

vérifioit

l'adage

".

compendiosa archilectura (pag. 5): "Tali... tantoque servatore, sibi

LANGUEl I'

aprile

f

Arcana

del

1

580

inculcaturum

despectam pedibus

saeculi decimi sexti, "

:

Sunt

tum restinguere conantur antequam qui

1'

non

".

durante

est

nelle

lotta; il

mais peu sage et

animantum genus hanc

irrationale

timemus

est

Parigi

giudicato

"

(pag.

e

ateo che una scuola d'em-

gli spiriti in

Chiesa nella sua

la

e

Ramo

martire Giustino. Questi

è invocato dall'eloquente visionario in aiuto contro lo Stagirita,

tiranneggia,

78

pagg.

Organon,

impresa dal

pericolosa

aristoteliche tentata dal

sulla distruzione delle dottrine

inferire

4

pag. 84, e n.

collocato

pieni,

sollevamenti

I

Bisogna ricordarsi del libro del Postel

"

:

"

ebbe a

",

guerra

la

livore

ordinariamente

era stato preceduto nella sua

e spiega,

perché

;

14

il

passioni fratricide,

scritti

acquetano ne' principii

s'

da

agitati

presto in discorsi e

mano,

in

non

che

580,

una breve tregua

fu

covava ne' cuori che,

civile

sue dot-

le

pace, approvata e sottoscritta

la

in

tom.

stabilita

pax

".

pagg. 821 e 855),

incendium

latius serpai, sed existimo esse

fomenta flammae adiciant... "; e F anno appresso

bene

11,

Gallia multi qui

:

"

In

ibi

exor-

longe plures

Gallia

noiulum

Soggiorno a Parigi

se non con la rovina di "

Stato

Non

'.

sventurato

lo

ucciso a

"

invidiosi Aristotelici

vide o occhi

vedrà mai

si

aperti,

prossimo

"

"

'

di

malvagi e

di quell'agosto

del 1572,

di

enorme

delle

bisogno di allontanarsi.

In

stava con

indagare

d'

che accadeva,

28 marzo

del

1

gham, segretario della Regina naggio

"

:

sor di

filosofia

cui

la

piede

"

commendare, ha

'.

un paese che

in

Della ragione di Stato, Venezia,

1

1

583 sbarcando

Appresso

i

Borgo-

vecchio

un

1598,

Gioliti,

a

lib.

V,

160.

pag.

Qua

"

-

Istoria

a

crudelius nec antiquitas

aut

PP.

nec

vidi!

da GlUSEPPrl

riferite

posteritas

VALLETTA

nel-

Oratorio di Napoli,

dell*

CXXIV.

e

Neil' Oratio

solidantur,

"

Ms. della Biblioteca de'

filosofica,

CXX111

pagg.

immanius

nihil

sono parole dello Snellio

videbit: I'

mise

,

Walsin-

il

capo dello spio-

non posso

religione

Bruno, dunque, nella primavera del

Dover

il

e riferire tutto ciò

insieme

intenzione di passare in Inghilterra II

e sentire

Giordano Bruno da Nola, un profes-

dottor

sig r

Il

verificare di

'',

583 informava

e

gli

Cobham, ambasciatore

H.

fatti,

si

che annunziava

nuove violenze, dove

incaricato

il

e crudele

egli

ire

non godere della quiete richiesta dagli studi

inglese a Parigi,

come

finire "

nondimeno,

ciò

;

divampare

nel

e,

rischio

il

329

divisione dello

istigazione

niente di più

scatenarsi di

lo

parti o in

negli eccidi

confronto de' quali

in

una delle

correva Giordano

filosofo,

a Londra

e

consolatoria,

enguntur

"

dove

"

33

pag.

n :

tranquillissime

Musae enim

ìllae

ordine naturae...

degunt atque cum

studiosis

suis

optime prò principis arbitrio vigescunt \ 4

" Il

tendeth

S.

r

Doctor Jordano Bruno Nolano,

pati

I

mto hngland

documento, rinvenuto dies, cit.

.

1

Cena

pan. |

«lali

334. aggiunta

Li alla

whose

;

I

(

n.

)\

(,' i

riferii)

del

1584,

rannot

I

Brum>

è

9).

professor

a

religion

in

England,

in

anche

philosophy,

commend

'Iti

in

".

in-

Questo

Modem

Sili'

BOUI HNC, Op.

i

In

>lelh

principio

(p>.

l

>

^j

i

ne eri

quaresima

"appretto un .uhm»''

il




" 5.

non

che

n

italiane,

Vedi

la

;

Desainliens

Spaccio, pag. 3. Vedi

pag.

cit.

voi.

II,

pag.

Claudio

;

prima

pag.

329.

Cena, pagg. 48 e 49.

il

cap. VII, pag. 276.

redazione del primo

XVIII.

(Hollyband),

foglio

della

Cena,

Soggiorno a Parigi

maestro Giovanni Smith John, medico,

;

353

Matteo Gwynn, giovine gallese

a

'

musicista e poeta, versato nel-

di

S.

la

lingua latina, francese e italiana

1

a Londra

e

filosofo,

2

a un

;

dell' esule

figlio

3

e grammatico lucchese Michelangelo Florio, Giovanni

Cena, pag.

1

New

%land,

LEWIS EINSTEIN, The

13;

The Columbia

York,

Renaissance

Italian

1902, pag. 101. Nella quale pagina l'Einstein mostra anche

che

Hollyband abbia dedicato

1*

perché da

di gratitudine, liano.

Checché

Cena

(pag.

XVI)

e,

interessa

Frulla

1'

di ciò,

sia

poema

autore del

non

Bruno, inglesi

di

e'

da

ma può

di

uditori;

gentiluomo

studioso

che

maestro

il

bene

la

storia,

"

quale

Il

Guglielmo,

in

Tra' molti

altro.

583

in

arti

lingue

e

nella

lettore

sua eloquenza e

la

le

bibliotheca ambulatoria

"

1

Londra, ebbe per

a

servitor

Smith, ricordato dal

lo

ma un

arti

in

Milone, maestro

tanto

chiamato

esser

"

".

invece riconosciuto

fu

i

Smith aveva per

pur darsi

Enrico,

logo e vescovo, conosceva disciplina,

36

lo

"

né Guglielmo né Giovanni,

cognome,

numero

che

era uno

pili,

pagg. 35 e ;

allo

redazione originale delle prime pagine della

informa

Clemente de' Daci

S.

dottrina gran

segno d' ita-

Ilalian

I*

nella

Chloiis

stato

questo

di

Chiesa

sia

di credere

Smith

in

ancora cit.,

Com-

venne preferito a non pochi come insegnante

Bruno

il

INTYRE (Op.

dall'

lui

Schoolmaster

En-

in

University Press the Macmillan

pany,

lo

,

1576

il

e poi teo-

ogni

e

orientali

Rodolfo e Tomaso,

" ;

alunno questi, insieme col Sidney, della Chiesa di Cristo, e quegli, insieme col

Maddalena, furono rispettivamente procuratori

del Collegio della

Florio,

dello

Studio di Oxford nel

1578

pagg.

163, 220, 429, 430,

264

2

Op.

WOOD,

Cena, pag. 38; cit.,

35

pag.

The Anglo-Italian Revieu),

a.

che Giovanni Florio dice del o

filosofo

osserva: lector

in

medico

e

on chemistry from

1596

the Court ;;

mati

;

to

e

cit., lib.

was

and

Op.

,

n. 9, pag. :

il

pagg.

Il,

86;

pag.

10.

Dove

Non so se mondo non

"

307

e

:

poet

in

English,

Professor of Physic in

1607, a man.

we

are

told,

43

WATSON, il

lib.

cit.,

Il,

lo

1

;

/.

INTYRE, Florio, in

Watson, ricordando

miglior

oratore e poeta,

apprezzi abbastanza,

many-sided man; read on music

a

first

cit

Gwynn

deplora che

dramatist

;

French

Gresham

and

as

public prae-

Italian

College,

;

writer

London,

acceptable in the City and

at

".

Cena, pag. alla

",

Gwynn

"

Oxford

Op.

Ili,

WOOD,

199.

BOULTING, Op.

;

1584:

nel

e e

mente

Spampanato.

cit.

da

;

nel

qual dialogo s'incontrano luoghi che sono richia-

brani

delle

opere

del

Florio arrecati dalla tontes

23

354

IX

Capitolo

sposo di Rosa Daniel \

quale da insegnante di francese

il

e di toscano in Oxford divenne precettore del duca Enrico

Wriothesley di Southampton e ciambellano che nel 1603 stampò

2

di Corte

Montaigne condotta a termine con

1'

Gwynn

aiuto del

\

CLARA LONGWORT DE CHAMBRUN (Shakespeare et Florio, nella directeur J. Finot, a. XXVII, voi. CXV, ser. Vili, nn. 9- 0, « - 5 mai 1

come ne

je

seguente

il

258,

(pag.

un mot

savais pas

(mais

il

mots

d' espagnol,

vrai

est

assez étudié

1



de francais

trois

quatre

pari di Giordano,

pensent

d'italien,

Florio non risparmia

il

méme

pas ce qu'un

ayant

le

Ces

"

:

idiots,

de

plùtot que l'industrie

si

1

Vedi

CHAMBRUN,

3

Di

"

So

my

fascic.

9,

French

10 e

1

1

),

should cross

drawn them from

[he has]

il

WATSON

di quanto

my way

unacquaintance with them) to rid

part

their

them

dens

:

remit to the learned

and noted

so several

Oedipus,

understanding

Theseus

Gwynn la

sincero

più

affetto

justly

Hercules

or

"

my " ;

vanni Florio

Ed

(Ibid.,

e ".

perilous-crookt

erano fascic.

onely dearest and

say what

Boetie

".

this

in

legati

9,

and

afore me,

in

Latin

;

Ri-

Gwynn ;

:

Ita-

I

for

the most

refer

to

your Honor,

quoted so divers authors, this

passage,

bundle of riddles an a

monster-quelling

insieme da' vincoli di stima e di

pagg.

10 e

saieth n

al

indefatigable pains

13;

:

il

Florio

love-sympathising friend, of

my author (Montaigne) Gwynn dedica sonetti

il

Greek

;

Wherein what

for

in

cit.,

(which as bug-bears affrighted ali

how successfully overgone, who but he could ha ve places ? So was he to me in ;

{Stud.

andava debitore

he hath undergone, and I

1625, di settantadue anni.

undertake what Latin prose

he

poesy

il

pag. 254.

cit.,

pagg.

scholar-like did or

lian

Florio mori di peste

Il

Stud.

tutto cuore egli confessa, avverte

vista cit.,

jugent

ils

.

333.

pag.

la

envie de publier

(j'ai

n

ce qu'ils n'ont jamais lu

2

diffamation

la

dans Ieurs paroles que sans rougir

libres

ont

inglesi

renferme,

livre

courage de

Je connais des bétes

l'étude.

qui sont

leurs norasi,

ici

deux

qu'ils

critici

i

qui ne savent

256)

1

500 personnes avant

ne se font aucun scrupule d' en parler,

(pag.

9 6 ),

J

corame

Londres,

Je vois des gentilshommes

était la poste.

et

e,

Revue,

1

arrivai à

j'

j'abordai plus de

d' anglais,

dire

Quand

"

:

)

1

sont plùtot des faquins), qui, lorsqu'ils ont appris

qu'ils

Al

".

n.

me

d'entrouver une qui pùt

e

,

pregiata traduzione de' Saggi del

la

al

of his second self

mio amato

chiama

whom

istruttore

I

il

may

Steven de

M

f

Gio-

Soggiorno a Parigi

anteriormente,

Mondo

il

Pubblicò

1

di

profumi

Primi

i

appresso e

seconda

la

volta

Woodcock,

1611,

Mondo

uno de' medici

e

mattina, e di

suoi avversari

Torquato e Ruspa desinare

",

Tancredi e Andrea

Matteo,

Roberto suo e

servitore

quale intervengono

al

servitore, n

pasteggiare

ricava di più e di

dottor

del

libro

con

gerlo

"

a

parole

le

rebber

al

mondo

perché

io

sarei nel

o per

B

posto

in

necessità

convitati,

si

ha

sott'



Florio.

se

numero suole

vestire

la

d' oro

"

bottoni

ed essendo

"

"

a

la

"

"

d'una

"

e

"

"

ma

",

del

Egli è peccato,

"

"

"

raso

quello

Piombino";

e casse

piene dell'occorrente per

e*

"

"

rivolto

bianco "

che

\

far

la

due

"

"

e

Belo,

persona \

mandare

e a

d'un

'

canr udiri *

alla

verdttgO fatto

rinvenuta

dogatene



l

",

fuori

rabbonisce un po'

si

;

"

di

con passamano

ugnolo di ormisino schietto

\

"

è

Torquato

mancando

che,

listato

:

",

principio

in

appena

"

nette

fustagno tagliuzzato

diventa

elezione

sempre ad un modo

che ha

da

lo

pun-

quanti virtuosi sa:

filosofastro,

capretto profumati

e

si

alla

cerca di

L' Esule che per

cioè

collare

"

del

Anzi

".

Bruno non pure

il

risponde

gli

(pag. 2).

di

logoro

Ferrara


'

.

min.

;

valga della traduzione de' Saggi del

Florio,

Florio,

pag.

I.

p*g.

I

15.

la

Chambrun

conobbe

per esempio

Cinthio.

>

già

ore,

19-21. Lasciando stare

Battista Cinzio Giraldi,

(Shakespeare

cita

Italus

...

florebit

che de' Frutti, secondo

più

grazia

prima che venissero

erroneamente

adhuc

fascic. 9, pagg.

cit.,

Shakespeare

lo il

et

dato

ritratto

il

l'epigramma:

con

I02>,

pag.

Rivista

Bindello, Luigi da Porto e

;

altri.

pagg. 257-261; Shakespeare acteur-poete, pag. 5

et Florio,

che questi crede che

lei

pag. 270,

cit.,

28), da cui ho

g.

P. Putnam's Sons, 1913,

riproduce

1919, pag. 4),

cit.,

Anglus pectore, uterque opere Floret adhuc -

Il,

restanti

261. Ella poi ne* Sonnets

e

(New York and London, G.

Shakespeare

(Stud.

(627,

le

a.

76) e nella risposta ad Abele Lefranc, Shakespeare acteur-poete (Pa-

Typographie A. Davy,

ris,

Museum

Italia

in

1884,

una seconda con

;

CHAMBRUN

conserva nel British

si

importanza

1884

il

{Giornale degli eruditi e de' curiosi, Padova,

bibliofilo

ram-

ci

dell'

copia posseduta

la

IV, pagg. 337 e 338) è oggi irrepeiibile

voi.

pare

m' inganno,

invece, o io

perdute,

Macbeth,

il

per "conversazioni estrema-

tiene

li

d'amor

Lear,

Y Amleto

Vita e morte di Riccardo II e

la

1'

vi piace,

se

In fine,

'.

il

non

Boccaccio e già però,

257), Porta

il

novellieri

i

e

il

come

Gerardo

358

IX

Capitolo

mentino

del Candelaio

non

e

non sapere,

"

2

Toffanin

grande

si

efficacia

1

Napoli

Critica,

a.

perdute

"

(V,

contro

3

1919, pag. 263,

n.

dell'Arte,

bibliografica del

CROCE

il

Varietà, nella

Pene

osserva che nelle

1)

d'amor

Holofernes, ba, pron.

pedante

il

convinto

lui

qual proposito

FARINELLI,

7

III,

voi.

cit.

be

peco-

riferimento al motto di

il

pedante Manfurio nel Candelaio,

il

pag. 400, n.

Al

n. 3.

Commedia napoletana

oscuro e inesplicabile senza

Rassegna

2

la

giuoco di parole contro

il

riesce

1),

rone

XVII,

e

nello

dello Sha-

non certo Giuseppe

seguire,

Candelaio, Introduzione, pag. LIX,

(Shakespeare,

e

debba

si

"

ma nemmeno Paolo Orano, anche

,

assi-

quel secolo, un poeta, un filosofo

in

abbia avuto

e perché

;

3

ciò

,

Kònig che

col

sviluppo dell' ingegno, del gusto, della dottrina

kespeare

J

metafisici e morali

possa consentire

si

che più del Bruno

personaggi, scene, discorsi e idee

Dialoghi

de'

perché

basta,

cura di

modo

qualche

in

".

Giornale

del

storico,

1.

Nella Fine dell'Umanesimo (Torino, Fratelli Bocca, 1920, pagg. 364, 365

370), credendo di poter derivare che

avanti

1'

che Amleto

ipotesi

della

religione,

Shakespeare era

lo

un discepolo

rivela

sua

la

colossale

grande e suggestiva importanza

compendiare

a

lere

la

"

di

G. Bruno

mette

cattolico,

traviato

da

lui

:

eroici furori che, sperimentata da Amleto, profugo

è l'idea panica degli

Quindi

sia

occhi del poeta

agli

impotenza e conduce perché

;

il

un

tutto

all'

assurdo.

Bruno poteva ben va-

lato

del

mondo contem-

poraneo, quell' opposizione, insomma, alla tradizione cattolica che serpeggiava allora per fra

i

due

l'Europa....

mondi,

Amleto non è che

mistero di

Il

suo

il

oscillare

fatale

fra

suo tragico bilico

il

un* adesione intellettuale e una

ripugnanza morale a quell' adescante

mondo

una

un sorriso d' ironia sulla dionisiaca eb-

critica

brezza cerci ciale

esse

di

spietata

Bruno \

del

che

esso

la

e'

è da

intento di mostrare

opposizione

chiedersi se

valore negativo delle

il

potevano arrecare. Per una pag,.

queste che interamente

una recensione

di

il

:

la

sua sostanza

Toffanin riesca a convin-

tragedia è cosi profondamente filosofica e ha per spe-

celebre

Nolano (Candelaio,

in

Ora,

e triste,

I

22

1,

idee bruniane e

buona conclusione

",

nelle

il

a dirla con

occorrono "buone premisse

mancano

neW Idea

"

";

male che lo

stesso

e sono proprio

pagine de! Toffanin, checché opponga

nazionale (22 luglio

1920) Edoardo Piva.

Soggiorno a Parigi

n

che

Amleto

è

concepito

stato

vagabondo a

del Nolano,

una

che

abbia

\

Amleto

1

"

indagine

provare

per

in

e

vita

la

16 marzo

assunto

suo

il

raccolse

e

;

Li ricorda

2

manchi

ri.

dagli

il

sulla

alla

dice

(pag.

frutti del Florio,

commedia perdute

dimostrazione

poi



Orano

il

ma

nelle

costantemente

(pagg.

cit.),

"

suggerito

della

"

nome

due stampe

originali

e

nel

,

si

n.

una

grave

quella

difficoltà

di

immaginoso

e

:

Buon,

la il

singolare

figura

del

in-folio

=

arti

non de'

frutto 3

1

speare

Nolano non

producono

se

non

sterili

i

vita

il

per-

quale,

Secondi in

questa

Pene d'amor

diritti

è

I'

nome

è scritto

Brunol

".

Ma

mai di mezzo

è per

arguzie,

nulla

simile

ha un parlare

della gioventù, per-

amore, dove

le

altre

che di rado mostrano qualche

sapienti

loro faticosi studi.

Secondi frutti sono preceduti da un sonetto. La et

Il

il

Esule

personaggio di quella

Brown

paradossale, difende strenuamente

ne'

forse

nelle

cosi

quale è ricco di celie e di

ché sostiene che primo e unico maestro della

1'

cui

I).

come

traccia

bisogna notare che qualunque fortunata ricerca non toglierebbe

a

in

trova dal secondo in-folio

primo

=

fanta-

Pene d'amor

che,

v' è

del più vivace

Berowne. Ora Berowne

n

"

preferibile

sia

suo (pag. 263,

è giunto a pensare

il

",

londinese

vita

una correzione che

è

255)

e

concordemente

dire ora

Bruno compare come Nolano,

infatti,

254

e stimando che al

;

noto allo Shakespeare, e di cui

avesse

egli

;

n.

cit.,

IV, 2),

i

"

discorrendo sempre delle

riferisce,

un

Bruno-Hypothese

la

può

si

in

non dà nessun peso (pag. 255.

egli

dell'

probabile aneddotica

commedia. Biron, in

Giustamente

".

prosegui

1916.

Varietà

"

che, cioè,

congettura d'un "ingegnoso amico

la

egli



"

un

1916.

febbraio

questi articoli

bruniana, assorbita dallo Shakespeare

non passò inavvertito, dute,

nella suddetta

positive Begrlindung

filosofia

restringersi

CROCE

studiosi

fantastica

alla

1

sticare "

ogni

di

accettata

tutti

"Questa conclusione

di

libri

i

ORANO

1'

>

opuscolo stampato a Lanciano, dal Carabba, anche nel

per stabilire:

vennero

non è ammissibile

Giornale d'Italia, 17

(24 febbraio e

giornale

di

l'amico di Giovanni Flo-

ignorato

Giordano Bruno?,

è

in cerca

raffronti,

i

tuttavia,

;

elisabettiano,

interamente

medesimo

Nel 1'

drammaturgo

vagliarono

2

delle opere

Londra

Anzi, parecchi di coloro

.

Intyre,

all'

conclusione negativa

il

rio

Carriere

dal

che,

l

n

359

lettura

alla

Parigi e a

vecchi mondi da distruggere

a

a Londra

e

Florio,

pag.

263,

n

i

in

francete

CfiAMBRUN questo

(Shake-

ooetto,

.itti i-

360

IX

Capitolo

uomo che scalpore

dubbio destò ammirazione e insieme

senz' alcun

più

nella

società

contemporanea

città,

Bruno

alta e eulta

di

Londra \ Prima

di ritornare in questa

luce alcuni

alla

che

scritti

il

aveva dato

fortuna a Parigi: T^ecens et completa ars reminiscendi,

memoria

e di essa

buito

allo

Sidney

;

una nuova

è

Canto

del

edizione

Tri-

Se Y Arte

ginta sigillorum explicatio e Sigillus sigillorum.

della

con

riferiscono all'arte trattata

si

Circeo,

Trenta suggelli, che non concernono solamente

i

Shakespeare

e recensendo

lingua

il

ratore

italiano di Shakespeare,

Caro amico,

su queste terre

Tu

morte

della

(Gubello Memmoli) nell'articolo L'

nome

del

cosi lo trasportò nella nostra ispi-

1916:

Giornale d'Italia, 7 maggio

in

cui

il

tu ci fai presagire

occasione

in

Chambrun,

saggio della

CAPASSO TORRE

conte

Florio,

diretto al

e

il

indica la fioritura,

una primavera novella

immerse nel

triste

inverno...

.

vieni a disporre in questo triste deserto,

abbandonato

muse e

dalle

dagli spiriti belli,

...

piacevolezze squisite e profumate, di cui

1

Ma

non

si

shakespeariana, se

il

e

se

suo autore

r

efficacia

la

sola Italia conosce

può argomentare nella "

Critica,

segreto.

il

di più. voi.

Il

cit.,

CROCE

conobbe G. Bruno, o seppe del

(Shakespeare e la

146

pagg.

varie e

indirette,

come immaginosamente

147),

critica

chiedendosi

di lui e delle sue

dottrine

Nolano, come quella di Erasmo, del Montaigne,

Machiavelli, dello Huarte e dello Charron, e de' loro vie

e

si

dice,

dall' fu,

;

giunse per

attraverso la conversazione, e,

secondarie e terziarie,

dubbi e negazioni e persuasioni

" gli

libri,

"

del

ambiente

e

;

quanta

parte di quei suoi

più che frutto di apprendimenti, prodotto

del suo vivace e sicuro intuito, o del suo continuo e tenace ruminare in se stesso

";

assai

bene risponde:

"

In verità,

anche

se per questa parte possedessimo

abbondanti ragguagli, saremmo sempre poco informati, perché formazione individuale sfuggono per al

ricordo stesso di colui che

li

lo

più

all'

ha compiuti,

e,

in

fondo,

".

processi della

la facilità

sono dimenticati, prova che ciò che importa serbare non son risultamento

i

osservazione altrui e sovente

essi,

con cui

ma

il

loro

Soggiorno a Parigi

mnemonici e

soggetti

i

gegnoso e

sponde

alle

monico ste

che è quasi

de

si

minta,

ragonare

giudicò esagerata

1'

il

1

583,

il

n

Ombre

mistici e pro-

delle idee

De umbra

Nolano e

intorno al n ,

n

"

il

dotto,

robusti

e

stava per

rOCCO,

italiani

n ì

/-e i

RE,

si

Op.

se

cU.,

COUMfi

"

\ In

amò quanto

"

"

',

1

fatti,

gli

oc-

ben creato e

tan-

si

584

Ialine

di

pi

>

d'.

i

160.

il

erano lo

uniti

in-

studente

di

noto filosofo e me-

Jlntidicsono

Urtino

70-72.

|

/.;

nel

vani memoriografi

Opere e

nell'

Ibid.,

/)c

iti-

rese interpetre, dell' apprensione in cui

Moffat, e

poggio contro

1

et

abbozzato, diffuso solo

onesto, amorevole,

nuova scuola, presso

la

Tomaso

n

eh' egli

battaglieri,

Cambridge G. P.

I\

a colui

amico Alessandro Dicsono

fidele

3

E

de memoriae virtute prosopopea: libro che venne

alcuni punti e in generale di scarso valore

1

\

avevano

rationis

in

dico

n

lettore

al

voga, nonostante fosse appena

si

cor-

assai fosse per ve-

in

gegni

il

delT^-

localis al

co'

",

temendo

le

ad Alessandro Dicson

dicii, sive

to

585 o

pregava di non pa-

lo

infamia all'autore che vantaggio

qualche anno avanti,

chi suoi

1

latino

suo libricciuolo, che del resto è pregevole per

il

fondi e dotti Suggelli bruniani,

ispirato

que-

per

il

leg-

mne-

edifizio

perché,

;

Elisabetta Enrico Noél,

pili

ri-

Giordano

che

dettato semplice, chiaro e classico

nirne

in-

suggelli

supremo delle

Tomaso Watson, il valente traduttore intitolando il Compendium memoriae

tigiano di

sono un

delle idee e offre la dot-

principio

il

L'enfatica prefazione

'.

opere, non

586,

n

Suggello

logiche e psicologiche su cui è fondato

gi

1

il

;

Ombre

neoplatoniche

trina metafisica,

361

di associazione,

nessi

i

commentario

utile

Londra

a

e

>25.

che

esposte

ne tutto

e

invocò

l'

ap-

riducono a

cnn/mnt

il

"

neuve,

quoiqu'il

e,

ancora

le

da

1'

informazione

tom

II,

suggérer

la

pagg. 77

lateranense,

cui

:

più,

ne*

poemi

TOCCO, Le

italiane,

pagg.

il

"

e

:

303-307.

con ragione,

Perché

il

Bruno,

horto Sophiae procacciò

sua

la

ammirazione per

dottrine

costui

latini,

ouvrages des

les

scrisse, e

78).

De

fate, .

pag. 344.

ritraiti,

si

giova

il

nei

quantunque, ignorandone

opere latine di G.

alcuni antecedenti, pagg.

V, pagg. 184 e 186.

di

BARTHOLMÈSS, Op.

;

e

semble que

Paolo !V, non nasconde

creda tedesco

con

cit.,

Studi

Pietro Manzolli, e delle

di

mondo

progresso alla riformazione di

far

FIORENTINO,

canonico

Lo Spaccio con

cap.

;

était

(Op.

sotto

fine

dialoghi metafisici la

.

des Basile Zanchi aient pu

una dolorosa divino

-73

1

conception

BARTHOLMÈSS

il

di

perché da questo

;

che

atteso

affetto,

più conve-

sono dependenti da cause con-

Lettera, S. pag. 67, F. pag. 391

pagg. 7

II,

Cette

Manzolli

"

fatta...

G. SCHOPP,

1

cit.

1'

fortune

effetti

diffìcile

"

numero e certo

in

moralità, che sono le vir-

la

le

in

in-

La prima purgazione, o dei, veggio che la Or su, passiamo a la seconda purgazione

questo sensibile ed esterno. veggio che

nove

impressioni,

le

superiore

questo

non con ponere

lume

il

si

"

divino sole in-

il

stimò che ciò non avrebbe potuto

",

nientemente

ed

secondo

filosofìa

ebbe

Perché

originale.

tutto

Vedi

il

cap.

Bruno V,

pag.

esposte

184.

15-22, 23-32. Vedi anche

Soggiorno a Parigi

n

tudi e vizii capitali eh'

tito

secondo

cielo,

n

pigliasse a

A

.

colmo

avea

l

uopo

tal

a

e

fìnse

che Giove,

come

tante bestie,

di

da

quelli...

vizii,

imagini

ed

zione, destinandogli per lo più certe regioni in terra,

medesime

quelle

facendo

stanze

succedere

La dove

opre ed

le

credere senza discrezione

dove

;

sture degli uomini dagli consegli

cato atto

legge naturale; dove

dove ne gola

la

divini

pervertere

il

la

studiosa contemplazione non è pazzia;

sieno,

la

riputazione, nel meglio

avere

la

grandezza, nelle maraviglie

la

prudenza, nel tradimento

la

prudenza, nel fengere

ne

onore, in

1'

giudicio

il

approvando

ne



dignità,

atti di

la

tirannia

poteva

nel

più

nella malizia

verità,

decepzione

la

la

for-

la

giustizia,

accadere

comunmente da

che

quel

"

egli

la

la

saper vivere, nel furore

il

" 8.

vestire

accortezza, ne

1'

forza la legge,

la

violenza

la

impo-

splendidezza, nella moltitudine de' servi, qualunque

la

tezza,

sapienza le

dove non è giudi-

;

avara possessione non consiste

1'

de

frutti

distingueno

sopraumana

religione e pietà

di

si

Bruno,

il

somma

nessun valore e vani; dove non è giudicata il

".

pensieri e pa-

de' suoi

non saran creduti

eroici

effetti

n

virtudi

sarebbero state apprezzate, non ne dubitava

role "

verità

simplicità,

sincerità,

"

in

tanto

già

le

tempo bandite e tanto indignamente disperse n

il

",

e luogo d' esalta-

gloria

la

repen-

"

di tanti

famose

forma di quarant' otto

la

bandir

377

Londra

ne

altrimenti,

tutti

savn e

buoni e stato degno di essere approvato, e riprovando con gli

1

medesimi

Spaccio, pag.

2

Ibidem.

3

IbiJ.,

pagi;.

*

ibid.,

pag.

pagg.

18 e 8

"

Anche perché quanto

'.

7.

4

e

5.

6. "

,

contrario

il

dem

(

In

superbia

il

. I'

amor

in

Camp/

I

nato a debellai

Belo,

,

ma

valor,

'I ()

qui

Giov.

r

Archìvio di Na-

XII,

e.

21

v

i

I

anco

Rimane

" :

dovendo

doc.

E

"

MAFFI

>

XII.

",

aspettando

stia

.

II.

per

Si è saputo ch'egli

"

il

;

24 novembre,

il

1584.

FRA PAOLO SARPI 1870-71.

"

regno

Concilio di Trento

Bernardin di Mendozza,

Fiandra

in

l'afflitto

eretici,

Ragazzoni

di

di

lepagna

in

il

Principe

Bernardin

signor

il

peni

XIII,

rio

don

Tassi andar*fase.

poli,

r

Stornarsene

ambasciatore Batt. a

S

il

S. r

il

che

Cattolico

il

296.

pag.

II,

L'agente de' Farnese a

n

liberare

fu

mantenere con

della fede,

aver mostrato eloquenza e dottrina nel

*

n

restò

Mendoza

dal

di corrispondenza e di rispetto

e procurar

Cristianissimo,

Unite

febbraio

il

dell' ottobre,

E

Nunziatura che, dovendosi

alla

tuttavia restava tra le

affidata

durante

poi,

;

quale, par-

il

;

Province

nelle

Spagna \

ordinario di

ogni sforzo quel

il

passato

584, a Parigi, dove, dallo scorcio

come

e

Mendoza

era di nuovo incontrato col

Si tito

non *.

de' Cattolici

tolleranti

Prato

l

;

doc.

392

IX

Capitolo

un coraggio singolare nell'assedio fermezza e diligenza

Cipro e Creta,

di

gorio XIII

Francia n

1577 era

del

nell' estate

Assai

'.

583

1

Pontefice

il

veneziano

patria

guadagnò dal principio ornamento

valse T

gli

mina, per

?

"

Corte di

alla

da

due

di

gigli

Ragazzoni, che cessò di vivere di appena

Il

cinque anni nel 7 marzo accetto

"

1

592,

perché questi

richiamò

lo

della sua assunzione al papato e lo

scovo di

Nazareth

avrebbe

potuto

mentò

di aver

Nonzio, "

caso

e

°.

Bruno.

il

alcuni

sostituì

anche

Sicché,

aiutare

"

grato e

Il

volendolo, quale,

dopo

mesi

con

in

1'

Arcive-

egli

.

non

ram-

fatti,

Roma

scrivesse a

gì'

impetrasse

"

a

Sua

Beatitudine

grazia che fosse

del

ricevuto nel

gremio della Chiesa catolica, e che non fosse astretto a tornar

nella

Religion

vendo

allora

Sisto

grazia e

non volse

V,

"

6

il

Pur troppo,

.

Nonzio

scriver,

egli

ed

volendo...

aiutatomi

;

e poi

2

FERD1NAND1 UGHKLLI Italia sacra sioe De episcopis Italiae, Apud Sebastiaium Coleri, 1719, tom. IV, col. 505. MAFFEI, Op. cit., luog. cit.; UGHKLLI, Op. cit., luog. cil.

3

MAFFEI, Op.

4

UGHELL1, Op. cit., tom. IV, col. 506. luog. cit Ibidem MAFFEI, Op. cil

netiis,

5 t;

.

cit.,

luog.

Veneti,

.

,

;

Docc.

cit.

doc.

XVII,

e.

.

38

v

.

ri-

vi-

questa

diffidava di ottener

scritto

"

aggiunse,

offerendo... però che,

tornar nella Religione, averia

1

.

pregato e ricercato instantemente monsignor

"

che...

suo,

4

cinquanta-

dunque

fu

no-

la

d' oro

Valois, assai più certo che non sia stato a Fe-

al

Peretti,

lice

del

si

quale

la

suo stemma e

al

a

oltre

Nunzio

il

benevolenza del Sovrano,

la

che

lui

Borromeo, e

Carlo

ed effettivamente

;

vescovo

stato creato

inviato

Iacopo, di cavaliere a spron

fratello

il

Chiese

nelle

retti

riprometteva

si

era della scuola del cardinal

ciò di

uffici

Urbino, Ravenna e Milano, da Gre-

di

19 luglio del

il

Bergamo e

di

Famagosta \ sagacia,

di

moltiplici

ne'

Ve-

.

Soggiorno a Parigi

m'indricciò ad un padre iesuito,

E

con esso

trattai...

eh' io procurasse

che non

ex

dall'

n

Agazzari,

e

altri

meno

eh' io

fosse

di

Deza,

il

Montoya,

il

Non

perché

;

Rodriguez,

il

domenicana

\

conosceva

che...

effetto

il

maggior parte del tempo a proprie

n

n

spese

suo

VI

nel

1

1

1

dacché essa era nata

una

per

divisamento, in nella famisignori "

visse

resto

fornita

d'

agli

studi

Soleva

\

decimosesto,

secolo

da

edificata I

" ;

una biblioteca che veniva nomi-

più antiche e per

delle

la

del secondo soggiorno parigino,

badia di Saint- Victor,

la

"

i

3 e ampliata e abbellita da Francesco

della Francia nel

importante

più

la

n

contenendo

n B

molte

aveva

re-

1

Docc.

-

AuGusriN et Aloys de Backer, Auguste Carayon,

Bì-

rare

edizioni e pregevoli

Paris,

tom. col. :?

doc.

veneti,

O. Schepens col.

Ili,

XVII,

Compagnie de

bliolheque de la et

n

del

dedicandosi tutto

,

pertanto frequentare

Luigi

come

e a vivere,

,

Roman

.

Bruno continuò a praticare

il

n

V Avila,

il

ispecie perché non voleva saperne di rientrare glia

nella

consultato

2

mandare a

potendo

tornasse

padre

spagnoli che fiorirono in quel frattempo,

chiari Gesuiti

chiamarono Alfonso

si

non il

predicatore, è difficile dire

frate

1'

censure dal Papa, e

dalle

precisamente

far

Chi

\

padre Alons spagnol...

ressolse che era necessario

assoluzione

1*

poteva

si

Religione

... il

me

e lui

;

393

Londra

e a

34;

A.

et

tom.

manoscritti

e.

38

Jesus,

edit.

1262;

col.

•*

Non c'è da

tom. VI.

dubitarne, tuttoché egli una

Ibid.,

doc.

IX,

e.

Il

ALFRED FRANKLIN,

Imprimerla imperiale, '>

par C. Sommervogel, I,

col.

Bruxelles

698

coli.

1946;

et

64;

tom.

IX.

815.

"cristianamente e da religioso": Docc.

•'•

.

1890-1900, tom.

Picard,

V,

v

f

cui

di

Ibid.

,

pag.

I

50.

1867,

f

volt,»

vendi, rJoc

accenni XII.

e.

>li

21

fole* v

>

.

.

Le* toni.

ancienne* I. |

bélhthhqut* de Parts,

ì

394

datto un umoristico catalogo

La

del Pantagruel \

erudizione e modestia

dicembre del

alla

V

di Sisto

3

da insegnare

,

in

mesi

sei

venisse

Chap.

1

abbaye

'

l

dai

anno

biasimò

"

di

appresso, seve-

la

propria

meditava o attendeva

un

;

PAUL LACROIX, au

Sainl- Victor

4 ;

figure

riassunto

intitolato

dove

memoria

libro

la

largamente

più

che

Catalogue de la Bibliotheque de siede

seizieme

bibliophile Jacob,

le

sugoso

b

poche

ridotta in

e applicata

trattata

Vedi

7.

de

commenta par

par F.

redige

Techener,

Paris.

Rabelais

el

1862.

Docc. parigini, pag. 290.

''•

doc.

Ibid.,

(pag.

cio

non tanto

un

",

Figuratio aristotelici auditus artificiale

dell'

quanto discorse de' casi della

completa di Aristotile,

filosofia

comune

non

ricercato

YArbor philosophorum, ch'è andato disperso

a pubblicare: la

di. "

assai

marzo

e principalmente de' lavori che

vita,

Guglielmo

Bruno che, dal principio

Il

.

di

fine

trattenne con lui più volte,

rità "

n

585

1

monaco

era

",

2

che andavano a studiare

dotti

il

quale, essendo uomo, a giu-

il

Giovanni da Tolosa,

dizio dell' annalista

memoria,

Rabelais nel secondo libro

il

dirigeva allora

Cotin, cantore della badia,

si

IX

Capitolo

IV, pag. 297. In questo documento poi, come nello Spac-

non è dimenticata

204),

sanguinosa

la

repressione del malandri-

naggio ne' dominii della Chiesa.

Docc. parigini, doc.

*

luogo

non

"

appare

perdute

" ;

e

terminorum

pa~g. i

5

pagg.

5

Docc. G.

che,

125)

e

il

pag.

il

est

libro

si

in

delle " si

osserva

l.

che YArbor

philosophorum

opere pubblicate o inedite, conservate o tratti d'

venuta fuori

un disegno primitivo della

dopo

alcuni anni

la

Summa

morte

del-

TOCCO

[Di un nuovo documento su G. Bruno,

oppone

che

quae

n

nell'

Explicatio

Triginta

Arbor ad inventionem in

doc. VI, pag. 1

298. Nel medesimo

doc. VI, pag.

;

\Y

Arboris

libro

quistione concerna

in

parigini,

Bruno, pag

,

legge: iis

294

AUVR

più crede che

12) a ragione

e

124

pensa che

1'

metaphysicorum

manifestum

ut

su

al

I,

elenchi

negli

\ Se non

autore

l'

294)

pag.

alla

(n.

298

I'

;

Arte

facit

scientiae

sigillorum

atque iudicium, perhibentur

" ;

e

lulliana.

TOCCO, Di

un nuovo documento

Soggiorno a Parivi

non

medesimo Lullo

Arte del

nell'

a Londra

e

ultimo,

in

;

395

divul-

la

gazione latina delle fatiche del Mordente \

M

salernitano Fabrizio

Il

che dal

560

1

al

570

1

fu,

di

dente,

già

comprime

vanni Bruno nelle

fratello di

commilitone di Gio-

sa,

si

gente

di

quel Gaspare

appena

armi \

d'

ventenne, con quanto ricavò dalla vendita de' propri beni, intraprese una serie di

viaggi

terraneo, parecchi paesi

visitate

:

Africa e

dell'

dell'

Portogallo, nelle Fiandre, nella Germania,

prima di ritornare a

altrove,

lontano da' sessant' anni

un

in

Parigi, "

Bruxelles,

a

anzi

n

compasso

ebbe

la

Il

.

licenza

di

1'

non

e

Italia

n

circolare

n ,

alle

1591

un

in

"

Se non

no-

ammirabili, della riga

e fornito

di

n

ampn li

mezi

II n

raccolse

picciolo volume", un vero gioiello di arte

"

adorno com' è

tipografica,

n

1589 da Filippo

16 di dicembre del ;

recò a

della

da Alessandro, Ranuccio ed Eduardo Farnese, nel

si

nuovi suoi

ì

della scienza de' residui,

stamparli

fosse

a lungo

di stare

intorno alla quadratura

e capacissima figura

incredibili qualità

e del

nuovo

di

Ungheria e

Sebbene

.

ad Anversa, per mostrare

problemi matematici

bilissima

l

ipoli

Asia, passò nel nell'

mal sopportando

abbandonò

luogo,

sol

°,

N

Medi-

del

isole

le

di

ricchissimi

maggiormente

che, ciò che

1

Docc. parigini, doc. VI. pag. 298;

-

Docc. parigini, doc. VII, pag. 298;

fregi

attrae

TOCCO, Artic. TOLVO, Arde

e incisioni la

.

nostra at-

12 ci/.,

pag.

13.

37. 4

Pro "

Vedi \I

mio

un

iica,

Unum

e

!

.

Mordente, nel Quoterà

190

lovane,

Fratelli

Dncc. parili

E

\BRlZIO

I

de'

lenza

1591,

GASPARE MORDENl

residui, '

il

compasso

.•

riga,

quadratura è l'Iiilipi'm

in

:

|

-

19,

I,

poli

G.

articolo.

Salerno,

possie

li

!"

-

api ire

del

i

21 e 22. La

trdinal

Bibl

tea

nazion

Galle,

396

IX

Capitolo

tenzione, è

eccessiva

1'

che

stima

Mordente ha

il

di

problemi, alla cui risoluzione pretende di essere giunto

sommo ed

grazia spezialissima donata dal

e dove

promette

Farnese di

a'

che

più raro e più stupendo, principio del ghissimi

mondo

somma

intendenti con

sapere

2

"

Alla quale opinione, se non

.

confortò

continuamente

diligenza

Bruno, che

il

all'

amicizia e affinità di patria

avvenire dio

il

questa

scienza

dell' orizzonte

stità

In

perché

"

fatti,

ne'

geometria potessero levare

cultori della

i

di

*.

5 ,

e magnificare

di Salerno

Persia e de' restanti paesi

studi

"

MORDENTE, La

1

2

secoli

alle stelle

tempo

dediti un

propose, ignorando

quegli

a

suo compaesano

il

quadratura del cerchio, pag.

ope-

dell'

3.

pag. 6.

Ibid.,

Docc. parigini, doc. VII, pag. 298.

:;

4

si

,

non meno del curioso Egitto,

rosa

Giordano

j

cielo e la va-

il

della magniloquente Grecia, della sottile Arabia,

*',

586,

1

Salernitano

il

da reciproca ammirazione,

legato

altro

gli

indusse, certo lo

lo

aveva incontrato a Parigi con gran piacere sentendosi l'uno

tutti

cercato di

più tardi, nel gennaio del

al

;

con lun-

hanno

speculazioni,

1

dal

soggetti

nell' infrascritti

"

quel di

tutto

sino a questa ora presente,

in

e sottilissime

studii,

per

unitrino Creatore

vedere

"

far

essi "

Ne' dialoghi

pagg.

tum

228

mutua

prò

adinventionis

Mordente

sul

e 229),

il

quae

momento,

BRUNO

(Opp.

nobiscum dignitate,

virum istum mihi nosse contigit

Ego

" :

benevolentia, tum

fortunatum

Nel

ferat,

Mordentii circino, pag. 253

velutique

;

artis

te

unum huius

me

in

maxime

prò

quod

" :

Ut

...

tibi

optimo

iure

cedere

caelum universa geometrarum posteritas

Deum

sensibilibus

hominu.n

oculis

admirentur, colant; Lares tuos, caelum salernitanum

horizontis

mai