Vita di Giordano Bruno con documenti editi e inediti (2 voll.) vol. 2 [PDF]


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Vita di Giordano Bruno con documenti editi e inediti (2 voll.) vol. 2 [PDF]

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...

ÌCNJ

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'?*

CD

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CAP. X. Soggiorno in Germania.

"L'ultima menzione "

l'Auvray,

scrive

Bruno nel

del

ha

più importante di tutte, perché

la

dibattito

al

sembra

che

filosofico

secondo

del

principale

Diario francese",

maggio

data del 28 e 29

la

soggiorno

stato

1*

avvenimento

e

che fuor di

turbolenze che travagliavano

Regno,

più

indusse

Giordano ad andarsene. Della curiosissima

Collegio di Cambrai era soltanto noto

del

doveva e

il

l

Aristotile

criticare

cosi

:

s'

confusione

;

del

che

il

breve, egli aveva faccia

Non

si

suo

del

che

;

questi

aveva dovuto rinun-

mano

n. alla

fatto

synonymes

-

"

pag.

299),

;

e

il

il

figura

abbastanza meschina

contradittore

TOCCO

Fiorentino,

c'est

ait

eu les

à

lieu

tori

"

2 .

L*

dans

Collège

le

termes Université

(Di un nuovo documento

modo

definitivo la

292

Auvray

l'AUVRAY

que Berti met en doute que

et

de

Cambrai

;

Sorbonne comme

su G. Bruno, pag.

questione

dandola vinta a quest' ultimo

Docc. parigini, pagg. Spampanato.

"

considère

nota del Colin risolve in il

una

vittorioso

fameuse dispute philosophique

son erreur vient de ce qu'

Berti e

degli scolari

era neppure sicuri del luogo della disputa; ma, osserva

(Docc. parigini,

La

Bruno

sforzavano di ritenerlo e obbligarlo a replicare; che,

si

in

"

di chi

il

duello oratorio era tornato a piena

novatore

in

la

seduta

nome

il

ignorava che

ziare alla lotta e a stento era uscito di

1

il

suo discepolo avevano trovato un temibile e impreve-

duto avversario

che

ed è

parigino,

sia

dubbio,

delle

;

precisamente

riferisce

si

1

dibattuta tra

n .

e 293. 26.

4): il

402

Soggiorno

suppone che

Germania

in

bibliotecario Vittorino sia stato informato, se

il

non dall'amico Filesac, da un suo ammiratore,

1586; e non dubitando punto della verità de'

dal

pungenti

e

un aspetto

sotto

mente superiore

Ma

1'

il

un uomo vani-

"

un ingegno non vera-

Auvray, bisogna opporre, non informazioni che

le

chiede se sieno

si

Cotin ebbe da

il

let-

che non avevano creduto opportuno e degno confutare

l'audace

seguente dizioni

che

tare

giorni del

rileva

Cotin

combinando

due o n

due

attinge a

n

diversi

i

andate

loro d'

fra

le

non

tre

potrà

si

testimonianze conclusione,

"

il

di

3

che

meraviglioso

quale seppe tener testa

che

"

a'

X,

doc.

lbid.,

pagg. 299-301.

*

Di un nuovo documento

r>

Ibidem. Vedi, nel cap. IX,

pag.

su

n ,

malfide e discordi

senza dire che

un uomo

cosi

"

sarebbe

battagliero,

il

Oxford, non valesse ora

G. Bruno, pag. pagg.

come

Bruno sarebbe fuggito da

il

dottori di

le

si

per giustificare una grave

300.

lbid.,

non

è disposti ad ac"

Docc. parigini, pagg. 293 e 294.

;{

benché

a dare quell' unica

si

modo,

sufficienti

battuto

e

tuttavia

Solo raffrontando e

.

meno

lo

fatti "

che

racconto

4

contra-

riesce a mostrare

si

In ogni

.

non sono

come un cane

veramente

per

o

ricostruzione

",

"

lievi

mese

ben argomen-

diverse,

fonti

accordo

dati

cose,

cettare senza difficoltà

Parigi

le

ne' primi

racconti altrui aggiunga del suo,

cura di metterle

possibile

28 e 29 maggio con-

aggiunte

giustamente pensa che il

talvolta a'

sieno

e se le note del

altre

Tocco

Il

.

,

le

3

e

;

2

critica

con

cordino

1

minuti

che

'.

"

state spassionate

2

nuovo,

indizio d'

:

"

giunge a sostenere

svelati,

fanfarone, sdegnoso

toso,

"

"

particolari

Nolano appare

tori

Duchesne,

Morel, lettore regio

Federico

genero di costui,

da un

o

il

398

e

15.

399.

X

Capitolo

un giovane avvocato che

a rispondere a

volgeva

alla peripatetica

La voce

che

l'

autore

di

uno

d*

gli

"

con titolo

il

volgari

proposti

dopo

la

e

cui

a

disputa

diede

ma-

si

"

1'

Acrotismo

" 4

diffesi

è

sono li

egli

certe i

che

da

non

nella

metropoli francese

su

Pag. 57

alias

G. Bruno, pag. universitates

Docc.

veneti,

4

Ibid.,

e.

14

v

doc. XI, .

.

e.

fin

da

Arnold van

ha

conosciuto

14 Iev

.

15.

mihi

nec possim neque debeam velut insalutato hospite 3

:

appunta ne' suoi ricordi parigini

585,

Iam ubi per

più

illusione

essere in pericolo

parlare di lui o lo

sentito

molto

alcuna

fa

si

idee di

filosoficamente

[lui]

ritornato

di

le

anci

contrarie,

articuli

può, è vero,

disputazioni sotto

sa

"

stesso

Peripatetici ed altri

Egli

1

animo

lui

naturali e stampa-

convinto

"

tuttavia

;

Di un nuovo documento :

Dove

.

sorte.

dicembre del

in

benché indirettamente,

:

"

parimenti

che

fede

alla

Filesac,

al

perché, spiega

;

con

badato,

è ragione di non pre-

articuli contra

è

;

ancora

è e'

de' principii

Aristotile

di

dichiarazioni del

direttamente non ho insegnato cosa

via

la

n

filosofi

Buchel che ha

1

n

Centovinii

e

per

nuova che

da un pezzo aveva

già

università

veneti,

propria

quando

2

ci

non

permissione de superiori, di

contrarie

nel

n

che

scrive

secondo

Platone e

della

uniformi

è stato giudicato in Parisi

trattare

re,

e

religione catolica cristiana,

la

si

'.

idolatri,

Mandando appunto

agi' Inquisitori

come

non

straniero a cui

recarsi in altre

contra

ampie

dalle

collimano,

fede.

stare

età

dotto padre di Saint- Victor, è una sciocca

il

Nolano quelle

Aristotelici

alcuni

smentita

lignità

1'

scienza

nella n

spalle

le

della fuga che misero in giro,

cameracense, orecchio

tampoco



aristotelica,

filosofia

per

si

sua non poteva essere bene addentro nella

professione

la

403

peragrare

iter

arripere

animo ".

sedet,

404

Soggiorno

che

Nolano

il

"

Sarebbe

nel

586

1

l'

gouléme, che per eccidio

nell'

d'

fratello.

il

regia,

l'autorità

Filippo

II,

con

loro

nava

;

Il

588

1

perché il

spezzarono pirlo.

violenza; e riuniti

a

Blois,

Cardinale

il

municato,

legami

ribellione a Parigi,

la

la

cembre del Guisa e

corona,

Mendoza

di S.

stringevano con l'aiuto più

con

intimi

i

alla

si

ripromise di sostituirsi generali nel di-

Stati

trucidare

Ma

Enrico

vedevano

Duca

il

III

in lui

di

s'ingansco-

lo

cercarono

poi

"

sovrano:

M.

richiamato Sire,

con

poteva finalmente

",

le

estremo

quale

Ma

Cattolici.

mie del 30 pericolo

luglio

corressero

è piaciuto al Signore di liberarci felice,

si

che

non

si

può non

attri-

potentissima mano, e che fa sperare pros-

sua

tempo

suo cuore per col-

il

che, a malgrado delle energiche proteste

con un avvenimento

il

i

carnefice de' martiri della loro santa causa, ne la

ho descritto a V.

simo

fini

diminui-

era gettato,

sempre

fece

vi

Lorena.

di

diplomatiche, non era stato

buirlo

s'

gli

Cattolici che ormai

i

•scrivere al suo

Parigi e

d'intollerante

appresso

e imbaldanziti dell'autorità e potenza acquistata

provocavano a

anni

opponevano un governo

propri,

uffici

spagnolo

ambasciatore

nomea

la

:

quale, accorgendosi che

Il

legittimo

al

nuovo con tendenze e dell'

;

n

Enrico d'An-

trafitto

e tre

nelle cui braccia

parte

della

vano

aveva avuto

Bartolomeo

" '.

se l'Esule avesse

",

saggio proponimento

"

Altoviti veniva

altro

S.

una morte simile

capi

imprudenza

effettuazione del

dal barone

di

"

certo più

sottili,

sicurezza della sua vita

alla

una grave

stata

ancora ritardato

troppo

professa dottrine

quanto non convenga

di

Germania

in

in cui

Domenico

parti

n. alla

1

Docc. parigini,

2

BARTHOLMÈSS,

:i

CAPEF1GUE, Op.

Op.

la

finirà

si

con

la

con

gli eretici.

pag. 290. cit.,

cit.,

tom.

tom.

Un monaco

risoluzione di uccidere

1,

pag. 98.

IV, pagg. 352-355.

il

Re

X

Capitolo

per 1°

maggiore

la

agosto,

alle

Lorenzo a

da S.

che

aiuti

"

";

Ne' Ragguagli

Parnaso

Bodino,

famoso

eh' egli

ardi di presentare

oscurissima

prigione

CAPEF1GUE, Op.

1

il

vinculis

in

furono

fino

a'

tempi

suoi

Quelli che erano più vicini

sicarii ".

il

1

Iacopo Clément,

fra

du Roy, où choisi

agosto

un et

"

la

propres et coustumiers à

incident

fort

qui

notable

fust

32

car

actes.

...

comme

que,

les

Jacobins, y voulans marcher avec

le

nom de

Ordre

prigionia

généraux

NELLA

des

et

istigatore

(Atheismus

Parisiis,

n

Henricus

dum

Genevae protectionem

suscepit,

III,

nonne

CAPEF1GUE, Op.

cit.,

tom.

V,

pour

...

Fut

lui

Apud a

du

;

e

n .

il

Anzi,

i

que ce

églises

honneur, tant

padre Bourgoing,

Histoire des maìtres

T. du Bray,

Hugonotis favet

".

,

Domeni-

dopo lunga e crudele

CAMPA-

il

1636, cap. et hereticae

fraterculo occisus ?

pag. 317.

lit

bien

fori

des

faire

19 e 22). Tuttavia

politice

periit

nelle

en furent empeschés...

détestation

situm faciens Ludovicus XIII mirifice prosperatur 2

ESTOiLE

tous les ordres

(MORTIER,

tom. VI, pagg.

triumphatus,

XVIII, pag. 231):

L'

y a long temps

il

del Clément,

squartato da quattro cavalli

Prècheurs,

principes et reges

in

DE

Et avinst audit Compiègne

Roy

autres,

les

en horreur

estoit

Giacomo, creduto

fu

il

e 34), finirono a colpi di

cani corsero pericolo di venire espulsi dalla Francia priore di S.

ricorda nel

VI, pag. 657)

art.

589, quando giudica coloro

I

des moines allassent au devant du corps du

cest

BRUNO

11

plus part de son sang.

tels

una

in

lequel s'alia trainant jusques à la ruelle

l'àme et

espandit

giorno

della sua

libri

Ili,

Re, racconta

animai de l'Ordre des Jacobins,

cest

sont gens

il



voi.

note marginali del Regislre journal (pagg. 33,

spada

Giovanni

alcuno non volle

religionis specie

al

gli

castigo passasse la scele-

conscripia,

prò

"

n

meritava,

modo

tom. V, pag. 290. Ialine

commesso a Saint-Cloud

regicidio

che

cit.,

genere (Opp.

sei

i

come ben

tutti

primo

dal

fino

percioché in

;

affrettò

si

" '.

immagina che

ad Apollo

posto,

stato

s'

Sua Maestà che senza esemplar

De

Principe

il

Bernardino di

francese,

letterato

sia

il

due

colpito con

in tutte le occasioni

di

Republica,

e

don

felicitare

ha porti

gli

Lo ha

basso ventre, di cui egli è morto

al

della notte seguente

due

accaduto

eh' è

ciò

:

mattino.

del

pugnalate alle spalle e alle

Dio

di

gloria

otto

405

Et oppo-

406

Soggiorno

pubblicato

Veramente, perché nel

d' "

Alencon

maestro

di

ufficio

n

ed è ughenotto

secondo

ma

l'

il

opinione che se

viene

ha

n'

libro

francese,

in

quale è stato

come

"

"

scritto

seduttore

La

\ Nonostante popoli,

cembre del

guardò bene

passavano

ministro

non meno dell'

migliori

difesa

la

empia

che

falsa

dell'

professò anche

"

lui

politici

Carle farnesiane,

Stato di

fase.

nel

9

di'.

con quelli che perché

",

"

questi

un' opinione

e per sentimento

"

n ,

che era aliena dalle conn h .

Per cura di G. Rua, Bari, Gius. Laterza, 1910,

1

2

di

era tuttavia

,

con

Anzi,

delle dispute

troversie e al di sopra

ambizione

di gente e di consuetudine patria

religione

la

al

in casa de' suoi ospiti,

ortodossi,

gli

'.

"

pianse

tolleranza "

contro

morte di Maria Bochetel

letterati

della

animo e per ragion

la

Bodin

il

con

dall'unirsi "

pe'

scambiavano

di

si sa,

Bruno, conobbe o no

Il

si

586, come

stato,

fosse da' più biasimato

Mauvissière e sinceramente I

Anversa;

faccia fede un

republica,

uomini sediziosi, pubblico e notorio ateista familiare de'

in

o almeno è

"

come par

intitolato

de'

monsignor

appresso

arrestato

ed è tenuto uomo dotto,

;

pieno di concetti stravaganti,

suo

all'eminentissimo

riferì

aggiunse l'agente,

,

!.

Bodin, stando nelle Fiandre,

richieste

di

Spagnoli

dagli

",

"

non è un'invenzione del Boccalini;

come Guido Lolgi

583,

coscienza

della

libertà

la

Eduardo Farnese,

cardinale in

popoli

ai

avea

esser ottimo consiglio per quiete degli

prigionia

la 1

scopri che nella sua Republica

si

mondo,

al

concedere

Stati

"

che

opinione

rata

Germania

in

186, fascic. del

16

"Se ragg.

aprile

potessimo e

LXIV,

pag. 221.

1583, dell'Archivio

Napoli.

:t

Boccalini. Op.

4

Vedi, nel cap. IX,

J

Ragguagli

8

Articuli

di., la

ragg. n.

di Parnaso,

adversus

latine conscripla,

voi.

I

ragg.

LXIV, P ag. LXIV,

mathematicos, I,

pars

III,

pag.

pag.

Divo 4.

221.

344.

della pag.

221.

Rodolpho

II

I.

Brunus,

Opp.

X

Capitolo

407

sapessimo distinguere, come in molte cose naturali, tenebre

dalle

sarebbe

si

avversarsi

l'avviso

cosi

d' essere

levando

che

l'Altissimo e

largo

spinge

Alcuni

il

occhi

gli si

e

mondo,

nel

particolari

di questi

l'

santi, il

di

diritto

di

quelle

sterminio

di

come non ve

seno

proprie,

le

padre

Perciò di

altri.

diversi,

state

e sono

generazioni

le

stia

e delitto e massima

ogni

delle

senza

furie

delle

le

vincoli

i

scellerag-

Dal qual

restanti.

più

sacro-

ragione, stato e natura, non che contro

genti,

e quindi contro

Per suggestione

cose.

alle

con

vengono spezzati

religione

infernali

che,

famiglie,

si

che un uomo

il

vero ordine dato

diabolica e per opera

introducendo il

il

fuoco della

coltello della divisione

spacciano

dal cielo con miracoli e infinite

punto

gli

modi

è e fu alcuna che

n'

discordia nell' animo de' popoli e nel

del

ringraziano

cielo,

al

tendenze e disciplina; cosi ognuna stima e stimò

contro

da Dio

otte-

mentre è crudele giudice, implacabile

avere qualsiasi comunione

genere

spiriti

dall' intimo

faccia,

si

mani

le

numerose che non sieno

prime e migliori gine

ciascuna, secondo

è degnato d' essere loro benigno

che minaccia

più

non

prossimo rimanga nella cecità, vada

tante varie sette che pensano in mille

e furono

luce "

II,

umane genera-

le

che

loro,

superiore.

retributore,

vendicatore

a Rodolfo

né sarebbe venuto sempre

non sappia quel che

tentone,

cuore,

tra

588

la

rimanenti, tanto più vaneggia, quanto più è

delle

nebrati cui pare che

a

1

che

l'antico conflitto

ad

convinta

nel

protratto fino a noi,

crescendo, zioni

dichiarava

",

per

imposture,

Mercuri caduti si

dissenta dal suo simile e

è arrivati al si

opponga

a lui più che a qualsivoglia essere vivente. Resta, pertanto, inosservata la legge d'

immemorabile

;

la

amore

legge

d'una sola gente,

ma

come

consona

quella

che,

diffusa largamente e

ispirata

per certo alla

non dal da

Dio padre

natura

da tempo

perverso di

universale,

genio tutti,

emana

408

Soggiorno

una generale

ma

bruti,

non

buoni e

i

delle grazie sopra

Bruno che

Il

se

religiose,

e a S. Paolo lettera all'

i

"

'.

sacramenti ignoti a S. Pietro

ritornò alle nobilissime idee espresse nella

,

ingegno e dal

umana

pace

nostro

luce della mente, nuoce a' costumi.

que

conclusione de'

che

un

popolo

spezza

ogni

Dio, è senza quanti

n

dell'

cui era un' insania

e

crudeli,

1

che

si

1'

Qual è dun-

Non

s'

incontra

ottiene

il

premio

?

opinione che allon-

separa

dal padre,

figlio

il

pure

difenda

un

fanatico,

man

con l'

\

di-

onnipotente n

dissennato

3 .

n ginocchion

gionte e

intelletto

I'

dava

egli

la

A ",

colpa

imbarbarimento e delle scelleratezze de' suoi tempi,

in

religione

Articuli adversus

Sludi e

"

senso e

il



azioni,

se

un

è

ne stessero

se

de' sicofanti

del secolo^

relazione tra coloro che pensano

mortale,

forza,

rinnegassero

e

dall' altro,

quiete

e la

dominando

allora,

qualsiasi

versamente,

dommi

cattive

le

Ma

buone.

delle

tana

Dio per

di

la

De

cantò nel

",

la

turba

Ciò ch'è

"

posteriori.

iscritti

senso

immenso,

ira

Scola-

degli

via le sottigliezze a'

smorza

l'

ben

assai facilità le lotte

"

la

mo-

cristianità a

la

mezzo con

Imperatore anche in

dall'

"

tendendo

"

che,

spazzassero

si

versa la pioggia

che

e

colloqui in Saint- Victor aveva

già ne'

e le quistioni intorno

difforme

anche

fin

selvaggi e di

di

stato

e gl'ingiusti

vivere, sarebbero levate di

stici

quale amiamo

la

nello

cattivi,

i

giusti

i

confidare

di

strato

rimanere

per elevarci a immagine di Colui che fa sorgere

sopra

sole

il

mercé

filantropia,

per

nemici,

i

Germania

in

ritratti,

pagg.

2

Docc.

3

Opp.

4

Cabala, pag. 223

parigini,

il

il

sapere, pietà

conservare

mathcmaticos,

363

doc.

il

compire

mondo

pagg. 3 e 4.

atti

nello

Vedi

il

empi

scisma,

FIORENTINO,

e 364. II,

latine conscripta, ;

il

De

pagg. voi.

I,

295 pars

immenso,

e 296. II,

lib.

lib.

VII,

Vili, cap.

cap. XI, pag. 1,

pag.

289,

270.

X

Capitolo

sottomettendo

dava

danno

con

ferro e

Da

scriveva al Sidney:

meno ancora

in

Tu

Francia

a stento

nia

in

:

tua

essa "

patria

potresti rifugiarti,

Per

*.

certo,

imperfetto

monumento

tolleranza,

assicurò

prime

guerre

1*

4

progresso degli studi

s'

"La

.

paese,

che

derivavano

aggiungevano

si

le

la

primo

e

il

la il

combattute

1

648,

due

classi

;

capo,

il

che

carattere,

per

giunta

In

spirituali.

volte di regno in regno.

fatti,

alle

in ogni signoria

i

secondo

consiglieri di esso

da Stato a Stato, e a

diverso

principi protestanti,

I

vero

indipendente cattolico o

opinioni e

le

era

il

perché

riformato, e la loro direzione e indirizzo variavano

umori,

partiti

i

grande spezzettamento del

dal

scuole erano rette da un capo

gli

le

seconda metà

Riforma, separando principi e

popoli, aveva distinto le scuole in

divergenze

abbandonare

che promuovono

la libertà

ti

Germa-

sola

la

erano

tutta

ma, soltanto dopo

;

eguaglianza e

ma

nazioni cristiane alla

dalle

pace per

la

Languet

vivere qui,

d'Augusta,

paesi in cui

a'

religiose,

il

e dalla Spagna poi

se dovessi

pace

la

inalzato

del secolo decimosesto

ottennero

le

.

Rimane, quindi,

tiene lontano la religione.

il

2

potresti

dall' Italia

;

la

fanatismo

il

Anversa, un anno prima della sua morte, "

e

che non arrecassero

maggiore

di gran lunga

fuoco delle invasioni barbariche

il

accor-

s'

ignoranza

specie d' arte pagana,

contro ogni

Cristiani

antichi

Cosi,

.

1'

contemporanei, rammentava

de'

superstizione

considerando

che,

l

"

alla forza

diritti

alti

Montaigne

col

degli

più

i

409

non

di rado

signori spirituali e temporali, incaricati di difendere la fede

De

1

immenso,

lib.

?

Essais,

3

Epistolae politicae

pagg. 4

414

tom.

e

II,

VI, cap.

liv.

et

II,

II,

chap.

pag.

XIX,

histoncac,

172. pag. 40.

epist.

LXXX11I, 30

415.

BaRTHOLMÉSS,

Op.

cit.,

tom.

I,

pagg.

143 e 144.

gennaio

1580,

4

Soggiorno

1

e

avevano

famiglia,

la

che non quelli

Germania

in

istruzione un' efficacia maggiore

sull'

cattolici obbligati

consultare la Corte

romana.

sopra a tutto e in tutto a

Quanto


75

668

Documenti

facilius...

conferre

(?)...

us

tedeschi,

...

IX,

X

studiis propriis melius ad.... ere

possit adsequatur (?) in

rem

Magnincentiae Vestrae favonon mediocriter se obligatum (?) agnoscet l

et (...)

.

2

Iordanus tiit,

ut sibi

Brunus

luglio

1590.

Nolanus supplici scripto a Senatu peseptimanarum spacio in aedibus

aliquot

liceat

2

Wecheli typographi commorari

.

X.

Admodum Generoso, nobili studiosissimoque

D. Iacobo Cunoni Francofurtensi

benevolentiae

ergo et in sui

memoriam

dedicavit author

1

Nel

verso

del

f.

5 del Codice

3 .

conservato nel

Museo Rumianzow

di

Mosca. 2

In

un protocollo del Senato di Francoforte.

3

In

un esemplare del

De lampade

Biblioteca ducale di Gotha.

combinatoria tulliana, posseduto dalla

DOCUMENTI VENETI. Notizia.

Un

professore dell'Università di Berlino,

Leopoldo Ranke,

studiando negli archivi di Venezia quel che poteva riguar-

dare

pontefici romani, della loro Chiesa e dei

storia de'

la

loro Stati ne' secoli

mano

la

592

il

1

decimosesto e decimosettimo, ebbe

domanda che Santo

aveva

Collegio, di consegnare

d'Ancona

natore

e

;

mattina del 28 settembre del

nella

Uffizio

avanzata

non aver potuto appurare se

provare della

cambiamento

il

Chiesa "

scoperte 1

nuove e più vi\e

a

:

1

il

Jahrhundert,

Band, Buch IV, 2

Ibidem

3

Op.

cit.,

n.

tom.

I

I,

ihre

delle pagg.

320

aveva

Savi

i

di

fossero

si

\ mise a stampa, per spirituale

nell' indirizzo

una parte delle

3 ,

che

Kirche und

Berlin,

pagg.

ne

scritture

quella che alcuni anni dopo, nel

Bartholmèss

Die rómischen Pàpste,

siebzehnten

appresso

istanze

soltanto

precisamente

846, ristampò

in

Gover-

al

Ranke, che confessò

Il

verificatosi

cattolica,

eccellentissimo

che

dilatoria

risposta

la

avuta nel dopo desinare (XIX).

piegati

all'

maestro del Mocenigo

il

tra

non è

ihr Staat,

difficile

im sechszehnten und

Bei Duncker und Humblot,

493

e

e

321.

494.

abbia

1844, Erster

670

Notizia

conosciuto

l'

che

cese

il

opera del

filosofo

1837

stata

Saint-Chéron e

Se

del

(XVIII) e

che trattano

1864,

con

il

Rinaldo

870

Stato

,

n

1

tom. I; -

Paris,

3

il

l'

di

Archivio ve-

novembre del 1884,

sott'

Histoire de la papauté

casa.

in n i

dispacci del

occhio quello del

pendant

11,

cap.

les

filo

ri-

XVI et XVII

IX, pagg. 319 e 320, inediti tratti

Venezia, Tipografìa editrice Antonelli,

legazione

un' Introduzione del timi giorni

Inquisizione

I'

Fulin,

Studii nell'Archivio degl'Inquisitori di Stato,

La

dono da

Debécourt, 1838. L' Introduzione di A. de Saint-Chéron nel

Dieci con documenti, 4

in

1593 (XXVI).... Guidato da questo

Giordano Bruno a Venezia, Documenti

vio generale,

al

cadde

mi

',

docc. bruniani nel tom.

i

luce nel

la

ebbero

meno che

allora

scrisse

",

LÉOPOLD RANKE,

siècles,

Se-

la

valentuomini una vera scuola di studiosi

Paruta

Paolo

gennaio

le

opere

pregevoli

nota fuori non

Esaminando

nostro

16

con

altri

di glorie patrie,

tra

e vennero loro offerte da

;

e poi da solo lo diresse fino

neto,

formando con

set-

Giuseppe Cornelio

fondò con Adolfo Bartoli

1871

7

degnissimo abate che, avendo intorno

il

illustrato

nel

,

Nolano

il

videro insieme

Revedin che

Teresa

e

Fulin

1

'.

restanti scritture

le

delle nozze del nobile signor

contessa Maria de Totto

la

1

Sede Apostolica,

la

di'

Francesco

al

controversia sorta per

la

Haiber

dispaccio del Donato del

il

10 ottobre del medesimo anno (XXI),

renissima e

Battista

del Santaseverina del

lettera

la

592

1

annunziata da Alessandro de

1838 compiuta da Gian

il

eccettuino

si

tembre

era

tedesco nella versione fran-

suoi,

al

1

di

De

87

n.

1.

dal veneto Archi-

1864.

1868;

Gl'Inquisitori dei

1

Roma

novembre

Paolo Paruta,

di

Leva, fu del

lavoro cui

il

1884.

il

la

quale

FULIN

venne

fuori

attese fino agli

con ul-

Documenti

Deliberazioni

alle

salii

Roma,

XXIV

XXII, XXIII, essere

di

stato

lui

non

che

anche

gli

tutti

masti

solo

Non

'.

primo a

tutto

dubitava dunque

perché non

;

luce, e

non

l'inserto dell'estradizione,

ma

alla

non fossero

del processo bruniano

atti

di

XX,

(XIX,

"

disseppellirli

Ranke richiamò

il

Esposizioni

alle

documenti

sei

XXV)

e

il

aveva a mente ciò che sapeva

Senato e

del

ho trovato

nelle quali

67

veneti

ri-

Cesare Foucard, un benemerito suo concit-

ignoti a

tadino e coetaneo, già ricercatore nell'Archivio di Venezia, poi insegnante di paleografìa, commissario per la conserva-

zione de' monumenti delle province venete, segretario della

Direzione generale degli archivi del

Regno

a Torino e in

Modena.

soprintendente dell'Archivio di Stato di

fine

Neil' insurrezione di Venezia, proclamatasi la repubblica, "

quand'era libero l'accesso

ebbe

card

tutto

29

25, 27 e 28, cesco

Bertolini,

pagg.

115-117.

-

gli

Contro né

studi

sostenne

"

il

e

le



in

32.

17 e

italiano,

storico

che

"

il

nel

set.

21

governo

austriaco del

quattro nel

n .

non

che

1845 e

1848, poi diminuirono, e solo

dopo

e

divieti,

nella

Critica,

CHINO BROGNOLIGO,

facilitò

il

1,



Cecchetti

Repubblica erano

allora

usa né in

si

Tuttavia è un fatto che dalla cronaca

risulta

mancarono quindi

impacci

parte

I,

1866

ogni onesto con tale liberalità che non

né a Vienna

22, 23-

e

tom.

ili,

29 gennaio

segreti archivi della

pili

18,

L'opuscolo del Fulin è citato da Fran-

storiche", ì

Fou-

il

,

documenti, riprodotti nella

e

generale di Stato

furono due l'anno,

sei

30, 31

ricerche

Italia

I

trovano nelle pagg.

che a Venezia

dell'Archivio

14.

si

coloro che dicevano

2

archivi segreti

di rintracciarvi le scritture cin-

Venezia, pag.

Archivio

in

agli

Nolano,

schiusi alle ricerche di

Francia

tempo

il

Giordano Bruno a

1

parte che ricorda

"

il

nel

dal

1812

1847,

sei

al

nel

1843

gli

studiosi

1844, dieci nel

1854 aumentarono lentamente. Non

come prossimamente mostrerà GIOAnegli

Appunti

sulla cattura

veneta.

672

Notizia

n

quecentesche che

toccavano da vicino

e della riforma religiosa in Italia

sofia

tanato

larmente restituito nel gennaio del tenuti a casa e

catosi interamente

promessa

"

! :

altri studi, egli

1858 per

il

da Genova,

" il

cosi

colte in questi

braio

lui

,J

.

fatti

Lettera diretta

pubblicata nella

1867,

Ibidem.

4

BERTI,

1

,

pagg.

pensiero

il

"

Ibid.,

G

In

"

dedi-

volentieri soddisfece

vive premure di Nic-

quale egli aveva

la

annunziare

di

con

le

vita

la

e

',

i

sue stesse parole rac-

.

il

il

1868,

1867, in principio del feb-

rammenterà che

Foucard, perché tenuta

"

all'Ar-

anche chiusa

fu

covo

di

massime

".

1

862

19 e 20,

dal Foucard e,

al

prima, nella

Berti

;

da questo

e

Nuova

Antologia,

Vita

di

G

Bruno,

Nuova

in

Antologia,

a.

1867,

223.

'

lui

IV, pagg. 223 e 224.

voi.

3

pag.

poi

messi a stampa dal Berti

2 gennaio del

il

Vita

al

da

2 gennaio del 1862, spedi

BROGNOLIGO

il

miasmi pericolosi

libertine e di

a.

avesse rego-

Nel mese successivo Alberto Errerà chiese

scuola di paleografia affidata

1

"

furono annunziati

Ne' suddetti Appunti

1

le

il

piacere

documenti

quali vennero in

ma da

,

gli originali

ricavata dalle carte venete

"

del Bruno

filosofici

filo-

allon-

potè nondimeno serbare

,

una copia del celebre processo,

principii

I

850

l

"

Abbandonato

integralmente e testualmente

procurandogli

la

ad

"

data

"

Tommaseo

Berti

al

"

argomento di speciale pubblicazione." e

di "farne

colò

1

n

esame

presi in

quel che n'aveva trascritto \

alla

e sebbene,

;

legittimo governo

il

n

"

come gravemente com-

di ricercatore

dall' ufficio

promesso verso

della

la storia

pag.

Nuova

224; Vita 1 Antologia,

,

a.

pag. 20.

1867,

voi.

cit.,

pag.

209

e segg.

.

voi.

cit.,

Documenti

673

veneti

chivio de' Frari di esaminarli e nel giugno

dandone

la

l'Istituto

veneto

2

lui

Dopo

.

documenti

1876

un saggio bibliografico delle opere

luttuose

n

mandò

a

n

in

,

debbono

.

Ep-

Fiorentino, essendo rimasto nel

il

lettera

leggermente

che nel

luglio

da Bocca d'Arno il

Berti aveva

avendo sorvolato su non meno

",

a nuove

riferire

3

a sfogliare ed a studiare quelle pagine

"

cancellature e aggiunte

di venti

preziosi

i

1879 Romualdo Bobba

Bertrando Spaventa, osservò che

proceduto

si

una

mano

tra

1889 Claes Lazespen

Fiorentino, nel

Archivio

in

ebbero

altri

Fulin, nel

il

pure di questi solamente giugno

allorché negli Atti del-

Bruno come precursore delle

il

Errerà

1'

nel

:

Francesco

e

riguardò

esatte e diede

scienze di

1868 \

collazione al

copiò, riman-

li

n

marginali, di cui

alcune

reminiscenze del Bruno,

come

nelle citazioni delle sue opere o in notizie ch'egli solo po-

teva

fornire

dove

fa

1

notare

Archivio

ad

altre

;

che

Duca

il

Ammissioni

veneto,

Marco

di

Tipografia

pag. 211.

L' inserto del Santo Uffizio B.

un

foglio

nel

mese

che

1'

2

ser. 3

R.

in

cui è scritto

di giugno del

Errerà chiese

i

Visentini,

XIV,

L'Archivio

di

69

G Bruno.

n :

.

1867

".

era un eretico,

1871, tom.

1868

dal

pari.

I,

I,

al

1870,

a.

1871,

dell'Archivio de' Frari contiene

Copiato per

documenti nel marzo di esatte,

quell' in

dott.

il

A.

Errerà,

anno.

Atti

dell' Istituto veneto,

pagg. 433-475, 589-659.

Stato

di

Venezia

negli

anni

SOVRINTENDENZA AGLI ARCHIVI VENETI.

tipografico di

come

Dagli Atti del medesimo Archivio risulta

G. Bruno precursore nelle scienze IH, voi.

Brunswick

sala di studio

alla

Venezia,

di

del redattore,

interpolazioni

P. Naratovich,

1876-1880 Venezia,

1881, pagg. 208, 229 e 23

1

.

per

Vedi anche

Atti del medesimo Archivio. Spampanato.

la

Stabilimento

43.

gli

674

Notizia

che

e

mente

ripugnava alla fede indiretta-

bruniana

dottrina

la n

l .

Ribatté

Berti

il

1880,

il

avendo per

nella quale,

corretto parecchi degli incon-

venienti lamentati dal filosofo

che perdere tempo

ristampa de' Documenti,

nella

altro

calabrese

luoghi

i

tutti

abbia virtù di mutare o variare

quale

significato

il

e medesimamente avvisare se

testo originale,

mettendo

lettore potrà,

giudicare se ve ne sia una sola,

losa di ogni cancellatura, la

il

Anzi

facciamo menzione scrupo-

cui

in

:

che pur troppo sap-

in tediose risposte,

piamo tornare quasi sempre vane, a riscontro

n

avverti

',

la

del

prima nostra

edizione, salva l'ortografia e qualche scorrezione tipografica

momento

niun

di

seconda conforme

non

per puerile

3

non

,

4

sia

tutto

in

Ciò diciamo

.

desiderio

che

per avere con affetto raccolti

i

in

ci

si

e per

omaggio rendano

Confessando le

di

1

In

"

e

grazie

n °.

aver provato vivo rincrescimento a leg-

il

giorno in cui a Venezia ripensò che

Giornale napoletano di filosofia e serie,

s

In

3

Secondo

voi.

I,

lettere,

1879, pagg. 449,

luglio

450

scienze morali e politiche, e segg., 454.

dodici o tredici luoghi almeno.

bastorno

fede

di

conclusioni del chiaro biografo, e di essersi cavata

una spina dal cuore

nuova

verità e

alla atti

documenti dai quali derivò

gran luce alla vita e alle opere del Nolano

gere

a questa

tutto

\

lui, "

sono, nelle pagg. 43, 44,

santa sede

\

per

"

assistesse

45 ",

"

e 52, regale

"

esistesse

",

"

n

" ,

saltorno

",

\

regole "

santa

\

*

Vedi

5

Documenti

114.

n.

5.

intorno a

Giordano Bruno da Nola, Avvertenza, pagg.

I

1

3

Documenti

gli

processuali non fossero interamente genuini e che

atti

Brune non

si

un

sereno.

critico

Ma

non

famosi costituti

;

anche non

dare

incondizionatamente

questi credeva spettargli.

"

prima, non solo lo seconda,

Le cronache

de' documenti.

Uffìzio

per

lavori

le

scritture

°

in fine

1874

nel

Cremonini

e

;

intorno

1868, riproducendo riscontrare

nelle

lettere

",

1878

1'

la

inserti

Pomponio Algeri le

carte

raffronto

da un n

"

6 .

1,

a.

Cesare

Come la

nel

fece

e 458. pag.

113.

1871, pag. 211.

processo originale di Galileo pubblicato per la prima Volta le

;

Coper-

vicende del sistema copernicano in Italia nella seconda metà del

XVI

nella prima

e

Archivio

Berti dettò

Padova "

e

;

giovane, valente

Archivio veneto, tom.

449

Lettera allo Spaventa, pagg.

part.

4

dotto bibliografo e in-

3

5

del Santo

copia donatagli dal Foucard,

FIORENTINO,

sec.

non solo

bruniane, per qual-

Documenti intorno a Giordano Bruno, Avvertenza,

//

,

terza edizione

la

-

4

n 2

Galilei e al Copernico

Errerà, e da un

I,

egli,

testi originali,

capace

mano

tra

originali veneti

gli

merito che

il

i

1

nico e

di

con

non

tuttavia

protocollo de' Frari e in-

dubbio e non per un compiuto

che

Berti

al

[era]

il

al

intorno a nel

592,

ma neppure

formano ch'egli nel 1868 ebbe 3

1

oggi molti spie-

condusse sopra

con quella somma diligenza di cui la

in alcun

Perchè, bisogna convenirne,

pur troppo non

se pretese,

come

spiega,

si

sottomissione del

la

impugna

s'

ragione d' impugnare, la verità dei

è

e'

il

Fiorentino può non parere

il

,

se

se anche

gano naturalmente,

deve

l

fosse disdetto

come

punto,

si

675

veneti

veneto,

Di

:

e

di

metà del XVII.

tom.

Vili,

part.

I,

a.

1874, pag. 202. In

fatti,

il

C. Cremonino e della sua controversia con la Inquisizione

Roma.

L'Archivio di Stato

in

Venezia negli anni

1

876- 1 880,

pag.

228.

676

Notizia

signe scrittore,

poco nell'opera

Gar

il

...

"

;

1880 avvertiva:

nel

altrui, se

anche appresso,

cosi,

'

non

fidò

Ricordiamo,

"

nel porre fine a questa raccolta, per segno di gratitudine e di lode,

comm. Cecchetti,

dotto

il

che

veneto, per l'aiuto

documenti che

Nel

1889

"

serisce di avervi

E

riprodotto

forma

sua

alla

oggi da

fin

e i

la

q,

con

e

l'

1'

/

e o ;

ne

ticolate o

aggiunge,

1

Vita di G.

Vita 1 , pag. 326.

ceduto -

E

al

;

ed per

si

et

;

data da

le

Nuova

Bruno,



Il

3 .

e seguita

lui

il

V per la

z

e V u con

l'

o,

il

/,

Va

il

g per

consonanti

toglie

;

qua

crea o distrugge

semplici con le preposizioni ar-

le

desinenze

le

"

restituita

adopera

egli

scambia

frantende o colloca

unisce o separa,

;

omette

male non poche parole

Antologia, febbraio del

comm. Tomaso Gar

;

1867, pag. 223;

nell'aprile del

1867 era suc-

conte Girolamo Dandolo nella direzione dell'Archivio de' Frari.

Documenti

che

Vita, pag. 377, n.

assunsero

Cecchetti e

il

di

1.

il

114,

n.

1.

Cecchetti non venne mai riputato un diligente

testi.

Per

riscontrare

Bobba.

Bruno, Avvertenza, pag.

Giordano

a

intorno

e scrupoloso curatore di

"

l'

confonde

muta

è

Basti dire che oc-

z per

la

addoppia o scempia

bene qui ricordare

3

per V j,

i

?

l'aspirazione, gli accenti, gli apostrofi;



troncamenti

o

l'

1'

n

nuova ristampa

perché venga

Quasi costantemente

Vu, e spesso spesso

o

prove

le

centinaia,

originaria la lezione

tutti.

i

.

ortografia del manoscritto

1'

ma

;

a

modificazioni

la

tutti

2

"

a quella di nove anni prima, as-

"

una bella asserzione

corrono

1'

premesso che

Berti,

conforme

perfettamente

prestò nella collazione di

ci

detto Archivio appartengono

al

il

R. Archivio

direttore del

il

Berti,

tutti

i

come

lui

dichiara (Vita'2 , pag. 472),

documenti veneti coi

fogli

originali

"

il

677

Documenti vendi

quando non ne ammoderna

italianizza voci latine,

cinquecentesca

1*

giora,

non l'avverte mai, molte abbre-

scioglie, e

;

ne forma

viature e altre

interpunzione

;

e in

altera,

;

grafia

la

non

qualche punto peg-

minuscole

rispetta maiuscole e

;

introduce nuovi caratteri senza criteri ben determinati.

ebbi

del

grazia

In

modo

il

vivo

interessamento di Benedetto Croce,

di studiare

con agio

qui,

a Napoli,

pro-

il

cesso veneto. Appresterei, quindi, agevolmente una ristampa

diplomatica per mostrare che

ne

non

se

il

distolto dal timore di

fossi

poco fedele,

Berti fu editore

rendere

difficile

e

noiosa la lettura di documenti che vanno di continuo conPoi, trattandosi di scritture cancelleresche e non di

sultati.

mi è parsa un'esagerazione conservare

autografi bruniani,

abbreviature,

lettere

le

cadute in disuso,

testuale dov' è capricciosa o errata

corsivo pe' ciò

che

titoli

;

punteggiatura

la

e mi sono servito del

delle opere, e dello spazieggiato per tutto

giudici sottolinearono per insistervi sopra e averne

i

risposte esaurienti.

Perché mi sono studiato

sicuro di fornire una lezione

desumersi dalle copiose note

1

2

mettere sia

in

cui rilevo

come può

non solo

documenti per ordine cronologico

Rispettivamente con

Al

precisa e corretta,

sono

er-

gli ',

ma

minima aggiunta e cancellatura. Al possibile

ogni i

rispetto,

del notaro dell'Inquisizione o del Berti

rori manifesti

dispongo

non mutare

di

punto quel che può interessare per qualsiasi

anche

le

possibile

insieme

;

le

le

iniziali

perché a me,

Ms.

come

2

col criterio

,

e B. già al

denunzie del Mocenigo,

Berti, è

sembrato

nonostante che

posteriore al primo interrogatorio del Bruno.

1'

pili

ovvio

ultima di esse

678

Notizia

cioè ch'è stato superflue

zioni

oggi prescelto, evitando per altro distin-

fin

e

* ;

con

segno

li

chi ne abbia la voglia,

riscontri a

paginatura aggiunta

la

da una

per agevolare,

dall'archivista agli originali,

parte,

i

dall'altra, le citazioni.

e,

Tutto l'inserto dell'Archivio de' Frari (B. 69) consta di

non sempre

tre

fascicoli,

ha

sette fogli di

la

marca

4 -6 r

del

23,

3

7

V

,

time

-

1

v

ramente

,

nome

il

6V

e

documenti

e io

li

in

I-V.

XIX

unisco,

e

carte

1

592

in cui

;

della casa

BERTI

il

XX

formando

(Vita il

111

,

e

pagg. il

in

111

;

e

386-388;

XIX,

r

-3

r

,

lettere,

due

ul-

legge chia-

mano "

le

nella

;

Giovan Gabriele da

fra

Uffizio

nella carta

Matteo d'Avanzo

distingue 1

si

Mocenigo

secondo fascicolo conta,

Il

l

nelle carte

piedi e hanno in

a'

con

scolaro, intorno

del perfido

delatore, al Santo

dal

capitano

del

documenti che

382),

del

ricevuta di essa denunzia

la

,

uniti

stemma

sottoscritta

v

cognome

il

denunzia di pugno di

la

,

dichiarazione

1

29 maggio

che sono

puttini

Saluzzo,

1

comprende, nelle

l'indirizzo all'Inquisitore, e, nelle

rose appartenenti allo

carta 7

1

primo

Il

di fabbrica veneziana,

,

anche un bel suggello ovoidale

,

carta

per 2

e

25 e del

ll

con molto ordine.

cuciti 1

accuse autografe, sotto forma di

le

r ,

del

r

a due

r

e

2

3

dell'ancora;

8

,

r

cmm.

:

in

oltre

nella

;

1

3

v

la

,

breve,

i

a quello

b,s

(Vita 2 pagg. 381 1 Vita , pagg. 430-431),

lll

,

per non allontanarmi dalle carte

venete. -

Il

BERTI (Vita 2

,

pag. 381, n.

1)

ricorda

soltanto

il

suggello

messo

verso della seconda denunzia.

sul 3

Si sa che lo

zurro

e

stemma

d' argento

giunsero a esso

i

di

questa

con due rose

gigli

di

di

casa era sempre spaccato d' az-

nobile

contrapposti

colori

Francia, a volte

I'

;

ma

aquila imperiale.

a volte

si

ag-

Documenti

Domenico da Nocera,

della testimonianza di fra

VI-XVII,

dodici documenti, nelle carte

zioni,

V anno

68,

e

;

1

-

,

40

r

da

formati

;

terzo fascicolo che abbraccia

XV1II-XXVI,

e contiene

;

e deposi-

costituti

"

:

23 Maii

Iordanum Brunum Nolanum. Fuit transmissus ad Il

diciassette

nella parte anteriore della carta

posteriore

nella

primi

de'

fabbrica

formato e della

del

fogli

679

I

veneti,

gli

ultimi

592, contra

1

Urbem

nove documenti,

esposizioni e deliberazioni, di

è di

19...".

lettere

e dispacci, di cui ho aggiunto nelle note tutto ciò che

fin

oggi è stato trascurato, non tanto pe' pochi nuovi particolari

che ne

fare

n

andar

risultano, la parte

quanto pe' motivi che contribuirono a n

7 gennaio del 1593.

del

E

ho cre-

duto bene di unire con questi e non co' romani un docu-

mento

inedito,

materia,

non

cembre del

si

1

il

XXII b

giacché

può separare

"

questo,

per

dall'esposizione

n

la

data e

la

del 22 di-

592.

Molto

Io

,

R do

P. e

Zuane Mocenigo fo del V. P. M. R da per

dinunzio a

e S'.

ci?

oss

mo

1

messer Marco Antonio

obligo

della

mia conscienzia,

e per ordine del mio confessor, aver sentito a dire a Gior-

Bruno nolano, alcune volte ch'ha ragionato meco in che è biastemia grande quella de cattolici il dire che il pane si transustanzii in Carne che lui è nemico della che Cristo fu un Messa che niuna religione gli piace

dano

casa mia

:

;

;

;

tristo,

molto

e che se faceva opere triste di sedur populi, poteva

ben predire

di

dover esser impicato

;

che non

vi

è

r

680

Documenti

veneti,

I

in Dio di persone, e che questo sarebbe imche il mondo è eterno, e che sono inDio finiti mondi, e che Dio ne fa infiniti continuamente, perché dice che vuole quanto che può che Cristo faceva miracoli

distinzione

'

perfezion in

;

;

1

v

apparenti e eh' era un mago, e cosi

gli

appostoli, e eh' a

|

animo di far tanto, e più di loro che Cristo mostrò di morir mal volentieri, e che la fuggi quanto che puoté che non vi è punizione di peccati, e che le anime create per opera della natura passano d' un animai in un altro; e che come nascono gli animali brutti di corruzione, cosi nascono anco gli uomini, quando doppo' i diluvii ridaria

lui

l'

;

;

tornano

a

Ha

nasser.

mostrato

autor di nuova setta sotto

che

Vergine non può aver

la

cattolica è piena 2

r

nuova

filosofia

che

parturito, e

bestemie

di

tutta

di

contra

farsi

ha detto,

;

la

2

nostra fede

3

la

maestà di 4

Dio

alli che bisognarebbe levar la disputa e le entrate che sono tutti asini, e perché imbratano il mondo

;

|

frati,

che

;

le nostre

prova che

ad

nome

dissegnar di voler

opinioni sono dotrine d'asini

;

Dio

;

nostra fede meriti con

la

per ben vivere; e che se n'aride di

vuol

Dice

li

di voler attender

correr

far

tutti

dottori

chiarina

come Dio

meraviglia

si

tolici.

e che

il

non

far

quello che non voressimo che fosse fatto a noi basta

altri

e che

che non abbiamo

tutti

i

dietro

tutto

tutti

gli

altri

peccati;

supporti tante eresie di catall' il

arte divinatoria,

mondo

;

e che

si

che S. Tomaso e

non hanno saputo niente a par di lui, e che primi teologhi del mondo, che non sapriano

rispondere.

M' l'

2

v

ha detto d'aver avuto

inquisizione



|

1

altre

cento e trenta

mentre era presentato, perché

B. (377): distintioni.

2

"

3

B. (378)

*

di

n

Voler

Le

aggiunto

",

:

sopra

la

contro.

entrate

",

sopra

la

riga.

riga.

volte in

Roma

articuli,

e che se ne fu-

fu

querelle a

imputato d' aver get-

Documenti

accusato

come come a V. tire,

chi l'accusò, o chi credete lui che l'avesse

Tevere

tato in

681

I

veneti,

V inquisizione. Io dissegnavo

a

imparar da

d'

lui

ho detto a bocca, non sapendo che fosse cosi tristo ed avendo notato tutte queste cose per darne conto è P. M. R da quando ho dubitato che se ne possi parcome lui diceva di voler fare, l'ho serrato in una cale

;

,

mera a requisizione sua

e perché io lo tengo per indemo-

;

presta di lui. Potrà dir la il Ciotto libraio, e S'.° Offizio al conformità in il qual Evermesser Giacomo Bertano pur libraro prego far assoluzione

niato,

'

;

mi disse ch'era e che gli aveva sen-

tano mi ha parlato particularmente di

nemico di Cristo e della nostra fede

;

e

a dire di gran eresie.

tito

Mando

ancora a

V.

dove sono

stampa,

a

lui,

R da

M.

P.

tre

del

libri

medesimo

cose da

state notate alcune

me

3

alla

mano

di Dio per la dove potrà mettervi il suo giudizio. Ha praticato anco questo in una academia del S. Andrea Moresini del ci"? S. Giacomo, dove praticano molti gentiluomini, i quali

ed insieme un' opereta

sfugita,

deduzion di

averanno

di sua

certi suoi predicati universali

per aventura sentitogli

;

qualche cosa delle

dire

Quelle fatichete che costui ha fatto per me, che non sono di alcun rilievo, le darò volentieri alla censura sua, sue.

desiderando bidienza

io in

ogni conto di essere vero figliuolo d'ub-

santa

alla

chiesa.

E

col

fine

V.

a

P.

M.

Rda

bascio reverentemente le mani. Di 2

Al M. p.

il

1

e

R

casa,

do

inquisitore di

Queste,

come

corrotto

(Docc. 2

veneti,

le

libraio

1): Ali

di e. II.

3

3

obi"?

Zuane Mocenigo

parole spaziate alla

doc. VII,

B. (379, n.

S tor

Venezia.

dall' Inquisitore.

del

V P M Rda

Di

oss™

P. e Sig* mio

probabilmente

nome

23 mazo 1592

alli



Anversa V )

e.

3

,

r

sono sottolineate nel Ms..

Mocenigo evidentemente ricorda

Il

;

perché

di chiamarsi

n

questi

a'

Brictanus

".

giudici

il

dichiara

»

682

Documenti

veneti,

II

II.

4

R do

Molto

r

P. e

S

r

mio oss™

In quel giorno, ch'io tenni senato lordano Biuno,

quello

dimanche non avea voluto insegnarmi, si

come m'avea promesso

a forza di tante cortesie e di tanti

dandogli

se

io,

doni ch'io

non

ch' io

avevo

gli

pareva di

accusassi di tante

lo

aveva detto

gli

fatti,

e

contra

santa chiesa catolica

;

nostro S'

almeno, per-

farlo

che mi Giesù Cristo e contra la scellerate parole

mi rispose che non temeva de

1'

in-

non offendeva alcuno a viver a suo modo e poi che non si accordava d' avermi detto cosa alcuna cattiva e che se pur l'avea detta, l'avea detta a me solo, e che però non poteva temere che io gli nocessi per questa via e che anco quando fosse andato in mano della inquisizione, al più l'avena potuto astringere a rivestir l'abito quisizione, perché

;

;

;

4

V

|

Mi

Adunque

"

dismesso.

rispose

n :

sete

stato

ebbi solo

Io

caso potrò sempre accomodar facilmente soggionsi

n :

E

come

potrete

n

religioso ?

:

gli

dissi io.

primi ordeni, e però in ogni

i

accomodar

cose mie

le

".

Gli

cose vostre, se

le

non credete nella santissima Trinità, se ditte tanto male di N. S^ Giesù Cristo ? se avete le anime nostre per fatte di fango, e che tutte l'operazioni del mondo siano guidate dal fatto, come altre volte m'avete detto ? Bisogna prima che vi accommodate d' opinioni, e poi vi sarà facile l' accomodarla

5

r

del

resto

;

e se volete, io vi offerisco quanto agiuto

ciò posso darvi,

in

perché conosciate che, se bene

dimostrato tanto mancatore

vi

siete

della vostra parola con me,

|

2

e

ad ogni modo ho usate in tutte le cose vi voglio esser amico ". questo non mi rispose altro, se non che mi pregava a lasciarlo libero e tanto ingratto alle cortesie che vi

,

A

;

1

2

B. (380) aggiunge "

Che

"

cancellato

tra

dopo

che

" "

"

usate

i

Documenti

che

che

partire,

ma

tuarlo,

sue robbe e dettomi de non con pensiero di effetmia impazienzia de l'esser inse-

bene avea preparato

se

voler

avea

lo

per rafrenar

la

683

II

veneti,

le

fatto

gnato, con la quale io l'afligevo del continuo; e che se lo

mettevo

in

e che a

me

sariano

solo

insegnato quanto sapeva,

mi averebbe

libertà,

scoperti

stati

secreti di

i

quante

opere avesse mai fatto; che pur intendeva di farne di belle rarre

e

;

gnizione

e che

mi sarebbe

eh' io

gli

stato schiavo senza

dato

avessi

l

quello ch'egli avea nella mia casa

che

modo avea

in ogni

bastava

ch'io

solo

libretto

certe sue carte scritte

V.

conto a

almeno

desse

Rda

M.

P.

me

lo

3 .

Di

tutto

perché

,

2

per-

lasciava,

5 V

me e che gli copia d'un certo ;

ch'io ho trovato

Congiurazioni,

di

,

avuto ogni cosa da

gli

altra rico-

e che se io volevo tutto

;

tra

questo ho voluto dar

accompagnandolo con

il

giudichi del fatto, secondo la prudenzia del suo giu-

resto,

dizio e della sua santa mente. *

be, carte

come

ella

l'error

alcuni danari, rob-

m' ha nella

dilazione di questa accusa, cosi la sup-

mio

suoi,

libri

;

piacia di scusarlo appresso quei Signori

plico

che

con

rispetto

il

Vi sono

de quali le piacerà ordinare e si favorito con molta carità di perdonarmi

e

li

buona intenzione e

della mia

potuto cavar in una sol volta tutte le cose, oltre ch'io

ho conosciuto

pravità di costui se

la

non doppoi

ili""

non aver

col

ll

|

che

non 6 l'ho

perché tenuto in casa, che possono essere circa doi mesi è stato parte a camera locanda in doppo' che venne qui 7 questa città, ma per la maggior parte a Padoa. E poi e per il procieder che desideravo di levargli il buono ;

fi

,

;

1

"

Nella mia casa

2

"

Almeno

n

3

Vedi doc.

4

"

5

B. (380)

Carte

I,

,;

"

Qui

"

n

Et poi

",

:

r

la

riga.

riga.

,

dove

si

tace di

questo opuscolo.

la riga.

dappoi.

sopra ",

la

3

e.

sopra

",

sopra

",

sopra

,

la

riga.

una correzione

;

prima,

"

et

altrove

".

r

684

Documenti

veneti,

III

II,

seco, mi potevo anche assicurare che non sarebbe da me senza prima farmene motto intanto che mi ho promesso sempre di poterlo far capitare alla censura di questo Santo Offizio. Come ho ottenuto con grandissimo

tenevo partito

;

'

obligo 2

ne

ha avuta Di

casa,

Al molto R*>

per

cura che

diligentissima

la

e col fine le bascio riverentemente le mani.

;

25 mazo 1592

alli

S

P. e

D;

10

r

y S

ossi

.

l

p or 3

.

M Rja oblT°

Zuane Mocenigo.

Venezia.

inquisitor di

1'

V. M. R^ a

P.

alla

III.

XXV

Die

maii

592. Fuit praesentata mihi

1

4

veneto

inquisitori

,

acceptata prò

et

fratri

Officio,

S'.°

si

Gabrielli Salutiensi,

Io. et

quantum,

in

ut supra

dieta denunciatio

Interrogato a

qui omnia

annorum 34,

contenta in hac praesente

nobilis

venetus,

denunciatione et in

per ipsummet mihi porrecta, die sabbati proxime prae-

alia

terito,

sic

supra generalibus ad quae

denuntiante

ipso

recte respondit; et est aetatis

proprio iuramento confirmavit tactis sacris

dimissus

obtenta

imposito

fuit

sub

ei silentio

eodem

litteris

b

et

;

iuramento,

subscriptione.

illius

Zuane Mocenigo

Io

di

propria

mano

affermo quanto di sopra.

Assistente

Die

26

Martis

praesentata in

S'.°

1

?

ci

mensis

domino maii

Offitio per

1

7

Aloysio Fuscari.

592. Contra Iordanum Brunum Nolanum

multum R. P. Inquisitorem.

1

B. (381): quel.

2

B. (381) omette

3

B. (381), per errore di stampa: sevitor.

4 *'

G

"

II

eodem 7

B.

si

ne.

veneto

Inquisitori

Cancellato

:

"

prius

", "

sopra

dopo

"

la riga.

omnia

maraviglia sia scritto

".

B. (382) omette: d [omino].

"

n .

eodora

"

(381); invece,

si

legge

bene

Documenti

IV

veneti,

685

IV.

R du

Molto

P. e

mio oss™

S'.

8

r

Perché la P. V. molto R da m' ha imposto eh' io vadi molto ben pensando a tutto quello che io avessi udito da Giordano Bruno, che facesse contro la nostra fede catolica, mi son accordato chiesa,

con

V.

a

scritte

le

d' avergli

Rda

M.

P.

,

sentito dire,

che

oltre

cose già

le

proceder ch'usa adesso

il

la

non è quello ch'usavano gli Apostoli perché quelli predicazioni e con gli esempi di buona vita con:

ma

vertivano la gente,

che

bisogna

provi

che ora chi non vuol esser Catolico, castigo e la

il

pena,

perché

si

usa

la

amore che questo mondo non poteva durar cosi, perché non v'era se non ignoranza, e niuna religione che fosse buona che la Cattolica gli piaceva ben più de non

forza e

l'

;

;

ma

l'altre,

che questa ancora avea bisogno di gran regole

;

non stava bene cosi, ma che presto il mondo 8 V averebbe veduto una riforma generale di se stesso, perché e che speera impossibile che durassero tante corruttele che

e

I

;

cose

gran

rava

di

N avaria,

e che però voleva

;

per

perché

avelia goduto

Mi

Re

quando fosse stato tempo voleva esser e che non sarebbe stato sempre povero, perché

via,

capitano

'1

a metter in luce le sue opere e farsi credito

afrettarsi

questa

su

i

tesori

degli

altri.

anche in proposito del non saper di questi tempi, che, adesso che fiorisse la maggior ignoranza che abbi avuto mai il mondo, si gloriano alcuni di aver la magdisse

l

gior

cognizione

che

sia

mai

stata,

perché dicono

quello che non intendono, che è che

e che queste sono impossibilità,

dissime

1

fiorisce.

sia

uno

di saper |

e trino,

ignoranze e bestemie gran-

contra la maestà di Dio.

B. (383):

Dio

E

dicendogli

io

che

ta-

9

r

686

Documenti

cesse, e che di grazia

da

IV

Veneti,

espedisse di quello

si

luterano non lo potevo sopportare, mi disse

Aspettate

"

:

che vederete

il

allora

Republica,

questa

dannasse a lasciar

come hanno

fare,

monasterii 9 V pocco

entrono

mi

al

frati

che

disse,

di

che

Francia,

e

dei

entrate

le

mangiano un

fratti

li

che non

fare

perché quelli che lasciar

il

peccato. Oltre di questo le

donne, e che non avea

de Salomone

quelle

e che

;

chiesa faceva un gran peccato nel far peccato quello con

la

che

serve

si

bene

cosi

grandissimo merito. ariccordato

avergli

E

natura, e

alla

dire.

umilmente

bascio

le

fine

che

lui

Il

gli

vedere,

potrà

ella

le

mani.

che

tutto

e

lo

affermo alla

Le mando

;

e col

un

ancora

passo cattivo,

come

potrà far considerar

altri.

Di

Al molto

casa,

R* il

alli

P. e

29 mazo 1592

S T mio oss™ .

P. inquisir di Venezia a S.

1

avea per

esser verissimo

libro di detto Giordano, dove ho notato un

come

lo

questo è quanto che di novo mi son

sentito

V. M. R^ a con mio giuramento

P.

11 v

in

e che doveriano

;

cosi sta bene,

numero

al

Ed

".

!

riputava per altro sa-

fratti

i

nobili,

piacevano assai

gli

ressussiteranno,

d'oggi, sono tutti asini, a' quali

di'

ancora

arivato

e che

in i

bene è grandissimo

tanto

e ridendo mi

;

tutti

non poteva

richi

l

fatto

;

cosi

così

godano

le

prodo

di

I

goder

se

Oh, vederete

premio del vostro merito

il

proposito mi disse che sicome

viissima la

quando

giudizio,

pegio che

lui

"

:

!"

eh' avanciarete del vostro credere

quello

diceva

altro

eh' egli avea

per me, perché essendo io Catolico e

far

B. (383):

fatte.

Domenico.



.

ma

a Di V. P. M. R? 'imo o tor ,T,,1

^

.

"

" .

ZuaneMocen.go.

Documenti

veneti,

VI

V,

687

V. Die Martis 26 mensis maii 1592. 1

Assistente

Comparuit excellentissimi

-

ci

Sancto

in

Sabbato su

D. Aloysio Fuscari.

?

Offitio

X

Consilii

3

'

et

,

dominus Matthaeus de Avantio, capitaneus retulit

muel, nella qual abita

cuito

'

prout infra videlicet

:

3 ore di notte ho retenuto Giordan Bruno

le

da Nola, qual ho ritrovato carcerato

13

1

carcere

nelle

in

ci. ?

il 4

una casa S.

de S. Sa-

in contrà

Zuane Mocenigo,

del Sant'offizio

e

;

e l'ho

ciò ho esse-

di ordine di questo santo Tribunale.

VI.

i,

Die Martis 26 mensis maii 1

Assistente n

Coram

ill ?

,s

r™

et

rentio

Priolo patriarcha

briele

de

senensis,

S.

1

ad

librarius

domino Aloysio Fuscari

?

s

dominis Ludovico Taberna nuntio apostolico, Lau-

Vinetiarum citatus



et

Minervae,

insigne

multum

r.

patre magistro Io.

Ga-

comparuit dominus Ioannes Bap'. a Ciottus Venetiis

habitans

',

in

confìnio

delato sibi iuramento de veritate dicenda.

Interrogatus se conosce un certo

che

592.

ili

Salutiis inquisitore

luliani,

1

ha

cognizione

di

8

lui,

e che

lordano Bruni Nolano,

omo

è e de che pro-

fessione,

Respondit

i

2

:

B. (384): Offiitio. B. (384)

:

Ex?

1

3

B. (384) omette

4

B. (384)

•'

«

conosco questo Giordano

Io

:



:

X.

carceri.

B. (384)

:

esseuito.

B. (384)

:

Venetiarum.

7

B. (384): habitator.

8

B. (384): de.

Bruni da Nola

r

688

Documenti

VI

veneti,

o napolitano \ ed è un omo piccolo, scanno, con un pocco 2 di barba nera, de età de circa 40 anni e la prima volta ;

viddi costui fu a Francforte in Germania, dove ero

eh' io

andato

alla

mese

del

fiera

di settembre, che questo set-

tembre prossimo saran doi anni

quando vado

solito,

il

carmelitani, vi trovai

qual

sofo

doppo

io

diverse

secondo

de

d' aver

volte,

anco conosciuto

l'ho

httere

3

mentre che

e letto molte

in questa

frati

lordano ancora, col io

stetti

quindeci giorni, facendo egli professione de

mostrando

e

questo

allogiato

parlai e raggionai

circa

ivi,

che allogiando

;

a quella città, nel convento

città,

|

filo-

cose

;

e

essendo venuto

diverse volte alla mia bottega a veder e comprar

libri.

4

Questo Iordani è venuto in questa città, per quello eh' io so, perché un giorno il S' Zuane Mocenigo, gentilomo veneziano, comprando un

Subdens ad interrogationem

libro

dato

fuori

dal detto

:

lordano,

De

intitolato

minimo,

mensura me domandò se io conoscevo costui, 6 e se sapevo dove egli era allora. Io gli dissi che si, e che io l'avevo visto in Francforte ', e che credevo che

magno

et

,

Mocenigo soggionse n Io vorrei eh' egli venisse a Venezia per insegnarmi li secreti della memoria e li altri che egli professa, come si vede in s n ed io a questo risposi " Crederò questo suo libro n E cosi doppo alcuni giorni che se sarà ricercato, venirà esso S Mocenigo mi portò una littera direttiva al detto lordano, con farmi istanzia che io gli la mandasse, come fosse tuttavia

li.

Ed

detto

il

S'.

:

:

;

.

r

feci,

dicendomi che

scriveva per veder se voleva venir

gli

napoletano.

1

B. (385)

2

B. (385): poco.

3

B. (385):

lettere.

*

B. (385)

interrogatorium.

:

:

•'

Heroici furori, cancellato

f

Ms.

'

:

et;

B. (385):

e.

7

B. (385): Francoforte.

s

B. (385): Credevo.

;

corretto,

De

minimo, magno

el

mensura.

Documenti

E

a Venezia.

mesi

o

come

locanda, stette

doppo comparve e

otto,

credo

io

tre

forsi

qui

stette

;

qui, saranno circa sette

egli

non so quanti giorni a camera e doppo andò a Padoa, dove

andando

mesi,

689

VI

veneti,

però e

' |

venendo spesso

2

da Padoa a qui ed ultimamente venne a star in casa del detto S' Gioanne " Mocenigo, dove credo che vi stia ancora. J us ed abbi fatto a Padoa, se sa che cosa egli facesse In'. ;

mentre che è

stato

li,

e che cosa anco faceva in casa del

detto S' Gioanni, ': Io non so che egli facesse altro se non che diceva medesimo, che scriveva per servizio del detto S Gioanni, per insegnarli la memoria ed altre scienzie ed il medesimo credo che abbi fatto e facci ora in casa sua. us In'. se sa che detto lordano abbi dato fuori altro libro che '1 suddetto per lui nominato, e che libri e de che materia ed in che loco sono stampati, 4 R^' Oltra il suddetto ho visto un altro libro intitolato Li eroici furori sotto il nome del detto lordano, stampato, come io credo, in Inghilterra, si bene dice Parisi b ed un 7 altro intitolato Dell' infinito universo e mondi stampato in Inghilterra, come io credo, se ben dice in Venezia. Subdens ex se Costui, per quanto ho inteso, ha letto filosofia publicamente in Parisi ed in diversi luochi di Alemagna e questo l'ho inteso dir da più persone, scolari

R*}

1

r

lui

;

1

:

,

'

,

,

:

;

Ms.

1

2

"

|

cancellato

,

3

B. (385): fac'esse.

4

B. (386)

5

Nel

:

Ms.

Inghilterra,

io

B. (385):

et;

:

Gioan

si

sudetto

e.

corretto,

;

"

Gioanne

dice...

B. (386) arbitrariamente

7

B. (386): mundi

8

B. (386 t )

riferisce

Spampanato.

:

suddetto.

uno sbaglio

:

a

come

io

credo

in

Parisi.

erroneamente a questo punto si

:

.

6

credo in Inghilterra,

.

mentre nella riga prima

;

cancellato, evidentemente per

bene

n

bene

dice...

la

cancellatura

:

come

.

44.

2

690

Documenti

de Francoforte l domandato del detto lordano \ quelle parte

in

In'"

s

se

che

sa

-,

dove

lordano

detto

1

VI

veneti,

sono stato ed ho

io

da

catolico e vive

sia

cristiano,

Quando ho

R*!":

a

per

cosa,

dir

buon

con

parlato e trattato

qui ed a Francoforte,

come ho

il

detto lordano

non è mai uscito

detto, egli

quale abbi potuto dubitar che non sia

la

dirò bene che ultimamente, dovendo andare la Pasqua prossima passata alla fiera di detto Francoforte, mi trovò un giorno il detto S^ Gioanni Mocatolico e

cristiano

;

'

cenigo, e

me domandò

Rispondendo che spese

n ,

se io volevo andare alla detta fiera.

mi disse:

si,

5

"

Ho

costui

intendendo del detto Giordano,

promesso de insegnarmi

"

il

4

qui a mie

qual

5

me

ha

ed ha avuto robbe e danari in quantità da me a questo conto io non lo posso tirar a conclusione dubito eh' egli non sia omo da bene. Però andando voi a Francoforte, averò a caro, e mi farete molte

cose,

;

;

piacere,

di

lui,

e se attenderà a quel che lui m'ha

quando

|

che erano

diversi scolari,

mentre è stato

città

diligenzia per saper se è persona

qualche

far

da potersi fidar di promesso ". Onde

li,

a

fui

e che avevano avuto sua prattica e

conversazione; da quali mi fu detto in summa, che

lordano secreti

vano

1

ma

che non

con alcuno

opera

fatto

avuto a

Cancellato

far

nel

seco

Ms.

:

et

;

anci,

per

2

B. (386): Giordano.

3

B. (386)

4

Nel Ms., dopo

5

B. (386)

B. (387)

:

:

:

ser,

che

simili

del suo

;

non

tutti

costui,

ehe.

cancellato

:

in

coloro che

l '

ave-

cose, erano restati mal

già,

Gioanni.

quale.

altri

era mai visto eh' egli avesse

si

isa.

6

detto

1

faceva ben professione de memoria e d' aver simili,

con

Francoforte, parlai

andati alla sua lezione in quella

casa.

come

dice B. (386,)

:

in

Documenti

VII

VI,

veneti,

691

" Non so come egli stia dicendomi di più in Venezia, perché qui è tenuto per omo che non abbi 2 E questo è quanto so ed ho inteso alcuna religione " '

satisfatti,

:

.

di

lui

che avendo

il

;

questo

di

cose

ma

;

del

gli

ha

ho dato, e poi

Sant'Offizio

E

".

Super

generalibus

quando

vo dubitando

cosa posso cavar delle

per

lo

io

non perder

voglio

3

in tutto

remetter alla cen-

questo è quanto io ;

aetatis 4

recte,

delatum iuramentum de

sibi

Anch'

"

:

che

promesso,

posso dir del detto lordano

fuit

detto S' Gioanni,

al

veder

voglio

mi

eh' egli

quello che sura

refferto

dalla fiera, mi rispose

fui ritornato

so e che

e se io sapesse più, Jo direi. annorum 29. Relectum

confirmavit, et

silentio.

VII. Die

Coram tuerpia

supradictis

°

citatus

Venetiis

librarius,

habitans,

in

confinio

3

dieta.

comparuit dominus Iacobus S'?

e

Brictanus de

Marinae, delato

Ansibi

iuramento de veritate dicenda.

Ad opportunam interrogationem dixit Io conosco il detto Giordano Bruni Nolano e l' ho conosciuto prima a Franc coforte già tre anni sono, e doppo a Surigo in terra de 1' Sguizzeri, ed ultimamente qui a Venezia e occasion è stata che trovandome a Francoforte alla fiera tre anni sono, non so se fosse alla fiera de pasqua o de settembre, ed :

;

;

intendendo che vento de

frati

detto

'1

opere stampate e curiose,

1

B. (387)

2

Vedi doc.

a

B. (387): perdere.

4

:

dicendome. I,

e.

2

v

.

B. (387)

:

aetatis

°

B. (387)

:

sopradictis.

6

B. (387)

:

dei.

et.

r

là allogiato nel Conavendo visto prima alcune sue mi venne desiderio di vederlo e

lordano era

Carmelitani,

v

692

Documenti

E

parlarli.

un giorno per strada, che mi

cusi incontrandolo

me accompagnai

mostrato,

fu

come

pezzo, domandandoli

seco e parlai con

molti.

e 4

r

E

doppo in Sorigo come quello che

parlai,

li

doppo

che è

|

l'

per passagio a caso

avevo conosciuto prima

Venezia,

stato qui a

me

quanto

ad

occupava

se

interrogationem

disse

l'ho

;

e

diverse volte

diverse cose.

'

detto

Il

:

visto

Giordano,

per

Prior de quel convento in Francoforte,

il

per

un gran

come erano anco laudate trovai

lo

ed incontrato e salutato e raggionato de

Subdens

lui

stava in quella città e che cosa

faceva, e laudando le sue opere,

da

VII

veneti,

più in scriver ed andar

il

chimenzando

e strolegando cose nove. relatione in ,UB dixit

In

de quella

tutti

ed

Surigo

in

liggeva

non so che

dottori

3 ,

a dottori eretici, perché

parlando universalmente

eretici,

per quanto

lui

mi

disse,

2 ;

a certi

de filosofìa o domandai, né me fu qui non so che cosa egli s'abbi

lezioni se fossero lezioni

perché

scienzia,

d' altra

Leggeva

:

sono

città

non

gli

lo

né da altri. E non che lui medesimo m'ha detto alcune volte che lui faceva un libro, il quale finito che era, se sarebbe Padoa, per quel tempo visto in esso tutte le scienzie. detto da

lui

se

fatto,

A

è stato, leggeva a certi scolari tedeschi non so

che

vi

che

lezioni.

manco

Giordano sia buon cristiano o no, Giordano non ha detto, né mi me son accorto de cosa alcuna che non sia da cristiano disse bene quel padre Prior del Carmine de Francoforte, domandandoli che omo era il detto Giordano, che egli aveva bel ingegno e delle littere, ed era omo universale, In ,us se sa

R

dit

:

che

'1

Con meco

detto

il

detto

;

4

V

|

ma

che non aveva religione alcuna, per quanto lui credeva, egli dice, che sa più che non sapevano li soggiungendo :

i

B. (388):

2

Leggeva... parlando universalmente

8

B. (388): leggeva.

di. :

aggiunto in margine.

Documenti

Apostoli, e che

che

tutto

non so

di questo

stato

Sant'Omzio, né manco nel resto più

al

de quel che ho detto. Dicens ad interrogationem Prior de Carmini, ma ora è prior

tuttavia

che

e credo

;

se avesse voluto,

far,

una religione. Fuori

d'

del detto Giordano, per conto delle

altro

che toccano

cose

bastava l'animo de

gli

mondo sarebbe

il

693

VII

veneti,

non so

Io

:

l

pur

nome de

il

quel

a Francoforte, ed è

li

perpetuo, perché sono se-

sia

deci anni eh' io ho pratticato in quella città ed in quel convento,

ed ho sempre

vento.

E

il

Francoforte e qui

in

Gennania e In'?

se

altri

ed

stato

città

'1

de

t'Omzio

visto

e

;

giudizio ne Io

:

lui

vi

saprei

.

e chi

6

uno

suoi,

libri

in

possi es-

summa

|

e letto tutte le sue opere e che

dir

dove sono stampate, amico intrinseco de stato fuori de qui, fuori

chi sia sia

del detto P. Prior, che sapesse dar conto di diversi

4

delle cose pertinenti al San-

né de chi

qui,

3

de alcuno che

e che opere sono e

fa,

non detto Giordano R4"'

ha

se

°

a Paris, Tolosa,

detto Giordano abbi

ser informato della sua vita e costumi,

saprebbe dar conto

diverse città di

2

detto

testimonio che

intrinseca amicizia in questa

in

particular

in

come ho

lochi,

esso

sa

è

ancora,

di Francia,

Vitimberg ed s

Padre prior di esso conmedesimo Giordano ha detto a me

visto questo

per quanto

intitolato

Cantus

lui.

Ho

circaeus,

visto

stam-

De memoria stampato in Parisi, un lampade combinatoria stampato in Praga, ed altri che ora non mi riccordo, li quali però non ho letto ma quando alcuno ha raggionato delle opere di costui, ho sen-

pato in Parisi, un altro altro

De

;

1

B. (388):

e.

*

B. (389)

particulare.

3

Cancellato: sup[erj

1

B. (389): che.

:

5

B. (389)

6

Cancellato

general [ibus].

di.

:

:

tre

;

corretto

:

diver»i.

5

r

694

Documenti

a dir a

tito

tutti,

VII,

veneti,

Vili

che sono opere curiose e

di bell'ingegno;

un policino de tutte le opere del detto lordano, datomi da lui medesimo, il qual cercare, e trovandolo lo portare subito al Sant' Omzio. credo

e

aver

di

1

Super generalibus

recte,

aetatis 2

delatum iuramentum de

tibi

annorum 37. Relectum

confirmavit, et fuit

silentio.

Vili.

5

Die

v

Coram

stanea, aetatis et aspectu

de

dicenda,

veritate

dicendam

4

assistente supradicto.

comunis staturae cum barba ca-

annorum quadraginta

qui

scripturis 3

tactis

più

verità,

la

volte

venire a questo Santo

farmi

et

vir

circiter,

iuravit.

cui delato iuramento

Et

dum

moneretur ad

veritatem antequam ulterius interrogaretur, dixit ex se

dirò

Io

quidam

supradictis conductus

6

per burla, perché io son

m' è

J

:

de

stato minacciato

Omzio, e sempre

l'ho tenuto

pronto a dar conto di me.

Trovandomi a Francoforte Subdens ad interrogationem l'anno passato, ebbi due littere dal S' Gioanni Mocenigo, :

gentiluomo

Venezia,

veneziano,

con

le

quali

me

invitò a venir a

desiderando, secondo che mi scriveva, che

io

li

insegnasse l'arte della memoria ed inventiva, promettendomi

de

trattarmi

diversi

prima 6

1

casa

1

;

bene, e che io mi saria contentato de saranno

venni,

cusi

7

o 8 mesi.

pertinenti

termini

fuori di casa

sua,

Al

a queste due ed ultimamente

B. (389): quale. B. (389): del.

3

B. (389)

*

B. (389)

5

B. (389)

:

mi

s

B. (389)

:

tono.

:

:

scipturis.

dicendum. è.

;

e

stando

scienzie,

nella sua propria

e parendomi d'aver fatto e d'averli insegnato

2

lui

quale ho insegnato

quanto |

Documenti

bastava, e dovevo,

rispetto

deliberando

ricercato,

veneti,

alle

per

ciò

2

695

Vili

che

cose

de

lui

ritornar a

mi

l

aveva

Francoforte

per stampar certe mie opere, pigliai giovedì passato licenzia

da

per partirme.

lui

quale, intendendo questo, e dubi-

Il

tando eh' io volesse partir fuori di casa più presto per in-

ad

segnar

gnato

persone

altre

a

.

lui

ed

che avevo inse-

istesse scienzie

l'

che andar a Francoforte secondo che

altre,

diceva, mi fu a torno con molta instanzia per fermarmi

io

ed

io

J

instando tuttavia di

che non

dolersi

avevo insegnato quanto

li

con

minacciarmi

;

voler partir, cominciò prima a li

avevo promesso,

non fosse voluto 5 restar di bona volontà, che averebbe trovato il modo che sarei restato. E la notte del giorno seguente, che fu il venerdì, vedendo detto S Gioanni che io persistevo nella ressoluzione de partirmi, e che io avevo dato già ordine alle cose mie e fatto prattica de mandar le robbe a Francoforte, venne che io era in letto sotto pretesto di volerme e poi

a

dirmi, che se

r

.

parlar; e

doppo che

servitore,

chiamato Bortolo, con cinque o

vero, che erano,

de

dolieri

detto

e

li

che

entrato

io

che stanno

credo ed vicini.

li

termini della

fatto

B. (390)

:

:

3 1

5

B. (390) B. (390)

me

Ed

io

insegnate.

de.

B. (390): de.

6

B. (390)

7

Nel Ms.

:

"

e

;

me

serrorno nel

de. et

et

\

di cui

il

fer'

aveva ricercato prima,

me.

:

il

giudizio, gon-

memoria delle parole

perciò.

:

suo 6 V

mi fecero levar di

metter in libertà

rebbe successa cosa despiacevole.

B. (390)

il

salvo

!

averebbe

2

altri,

1

insegnarli

1

mio

al

E

sei

dicendo esso S Gioanni, che se volevo

termini della geometria che

me

sopraggionsero

lui,

condussero sopra un solaio

solaio,

marmi ed

|

secondo

quelli

me

e

letto

fo

primo cancellato.

;

altrimenti

me

sa-

rispondendoli sem-

696

Documenti

me

pre che

de quello a

non

conobbi

e

me

3

lasciò

sino

li

il

seguente,

giorno

e mi

;

condur da loro

fece

li

4 ,

da basso

che venne un

notte,

condussero

credo

2

più

di esser trattato

un magazen terreno. Dove mi lasciorno fino 5 altro capitanio con li suoi ministri,

nella casa, in la

non meritavo

capitanio accompagnato con certi omini

che venne uno che

Vili

averli insegnato a bastanza e

eh' io dovevo, e che

maniera, mi

quella

l

pareva de

veneti,

alle preggioni di

questo Sant'Officio

condutto per opera del detto

sia stato

S'.

;

dove

Gioanni,

il

qual sdegnato per quel che ho già detto, credo che averà

denonziato qualche In ,uis

6

|

cosa di me.

come ha nome

esso constituto e qual è

il

suo co-

gnome, de chi è stato o è figliuolo, de che patria e nazione, 7 che professione è stato esso e suo padre, e di R4 Io ho nome Giordano della famiglia di Bruni, della città de Nola vicina a Napoli dodeci miglia, nato ed allevato in quella città, e la professione mia è stata ed è di s mio padre aveva nome Gioane littere e d'ogni scienzia e la professione de ni, e mia madre Fraulissa Savolina 10 morto insieme anco il qual è padre era di soldato, mio 11

:

;

;

con mia madre.

Subdens ad interrogationem rantaquattro

i

B. (390):

Io son

:

e nacqui,

incirca,

de età de anni qua-

quanto ho inteso

per

dalli

di.

2

B. (390): me.

3

AppreMO

ti

legge,

ma

cancellato

:

«in

la

sera che venne poi un ca-

pitanio. 4

B. (391): homeni.

5

Sino

il

giorno

seguente. ..

è tutta un' aggiunta marginale. 6

B. (391): Interrogato.

7

B. (391): de.

8

B. (391) omette:

9

B. (391): di.

10 B.

(391): quale.

et.

fino

la

notte

che venne un altro capitanio

:

Documenti

mei, dell'anno 48.

E

sono stato in Napoli a imparar

publiche d' uno che

lezioni

le

privatamente

sentir

1

si

de

;

logica

la

littere

4 anni e solevo sentir chiamava il Sarnese, ed

umanità, logica e dialettica sino a

andavo a

697

Vili

veneti,

da un padre augu-

doppo lesse de 4 anni, o 5 incirca, pigliai 1' abito de San Dominico nel monasteno o convento de S. Dominico in Napoli e fui vestito da un padre, che era allora prior de quel convento, nominato maestro Ambrosio Pasqua e finito 1* anno della probazione, fui admesso da stiniano,

chiamato

metafisica in

la

Teofilo da Vairano, che

fra

Roma.

E

1

1

|

7

v

;

;

lui

medesmo

professione.

alla

La

quale feci solennemente

medesimo convento, e non credo che altri allora facesse professione, se non un converso e doppo fui promosso alli nel

;

ed

ordini sacri

sacerdozio

al

mia prima messa

Campagna,

in

tempi debiti; e cantai

alli

città

lontana da Napoli, stando allora in desimo ordine sotto titolo de San Bartolomeo. in questo abito della Religione

messa

e

li

divini

de

e sotto

offizii,

la

medesimo Regno un convento del me-

del

E

continuai

S. Dominico, celebrando 1'

obedienza de superiori

Religione e delli priori de monasteri e conventi,

dell' istessa

i

dove son stato, sino l'anno del 76, che fu l'anno sequente doppo 1' anno del Giubileo 2 trovandomi in 3 Roma nel convento della Minerva, sotto l'obedienza de maestro Sisto de Luca, procurator dell' Ordine. Dove era andato a pre,

|

perché a Napoli ero stato processato due volte prima per aver dato via certe figure ed imagine de Santi sentarmi,

:

e retenuto un Crucifisso solo, essendo per questo imputato

de sprezzar le imagini de Santi ed anco per aver detto a un novizio che leggeva la Istoria delle sette allegrezze in ;

versi,

via

e

che

1

B. (392)

2

Nel Mi.

3

cosa

leggesse

Prima,

:

:

ma

voleva far de quel libro, che lo gettasse più

presto

qualche

icguente.

Giubileo che trovandomi. cancellato

:

a.

altro libro,

come

è

la

8

r

698

Documenti

Vita

de

tempo so

per

;

Padri.

santi

che

che

il

Quibus

cum

uscii dalla

dove mi

,

nel

non

eh* io

fuit

quattro o cin-

tratteni

grammatica a

la

rinovato,

articuli

altri

Religione e deposto l'abito andai l

hora esse: tarda,

habitis, cura

monitione...

processo fu

Roma, con

a Noli, territorio genoese

que mesi a insegnar

qual

Il

andai a

io

IX

Vili,

veneti,

putti.

remissus ad locum suum, animo...

,

.

IX. Die sabbati 30 mensis mali 02 ?

11

Assistente

ci

ac

et

sitore

r. 4

apostolici

,

domino Aloysio 3

excellente

coram multum

Fuscari,

domino Livio Passero, auditore

supradictus lordanus Brunus,

constitutus

1

592.

r.

ili™

patre 1

Inqui-

D. Nuntii

eductus de carceribus,

delato sibi luramento de ventate dicenda,

Eidem parti

che

dicto,

da Noli, ed

ed

d' allora in qua,

ha

dove

dica e narri

che parte e paese,

in

in

che cosa

andò quando

città

è occupato e che

s'

se

e luochi è stato

xosa

fatto,

R^"

''

:

Io

stetti

in

come ho

Noli,

detto di sopra, circa

quattro mesi, insegnando la grammatica a figliuoli e leggendo

Sfera a certi

la

gentilomini

;

andai prima a Savona, dove

e doppoi stetti

me

partii

circa quindeci

de

ed



giorni

;

e

da Savona a Turino, dove non trovando trattenimento a mia satisfazione venni a Venezia per il Po. Dove stetti un mese e mezzo in Frezzaria a camera locante, in casa de uno dell'Arsenale, che non so

stampar un certo

1

B. (392)

*

B. (392)

J

Nel Ms.

4

5 6

Nel Ms. B. (392)

:

:

:

:

nome

Genovese. Clar.

ex?

ap

:

il

intitolato

libreto,

;

ci ;

Resp.

.

B. (392) B. (392) .

B. (393): quindici.

:

:

excel?

Api

.

;

e mentre

De'

stetti

qui feci

segni de' tempi

;

e

Documenti

potermi

per

danari

699

quest'opera per metter insieme un pocco de

l

stampar

feci

IX

veneti,

sustentar

qual opera

la

;

veder

feci

9

1

9

V

padre maestro Remigio de Fiorenza. E partendomi de qui, io andai a Padoa, dove trovando alcuni padri 2 S. Dominico mei conoscenti, li quali me dell'ordine de prima

r^°

al

1'

persuadettero a ripigliar

quando bene non avesse

abito,

voluto tornar alla Religione, parendoli che era più conveniente andar con l'abito che senza

E

;

e con questo pensiero

di panno bianco buon mercato, e sopra essa vi posi il scapulare, che io avevo conservato quando partii da Roma e con quest'abito me inviai alla volta de Lione e quando fui a Chiamben, andando a logiar al convento dell' Ordine e vedendomi

andai a Bergamo.

mi

una vesta

feci far

di

;

;

trattato

sobriamente e discorrendo sopra questo con

molto

un Padre

che era

italiano

trovarete in queste

come

5

me

;

città,

amorevolezza de sorte

parti

6

manco

alcuna,

Onde

".

città.

li

Al

|

4

quella

in

città

3

per fermarmi e professar

non intendevo

de

ciò desideravo più presto di esser sicuro,

la religione

quale doppo che ebbi dato conto di

di professar

'

quella di essa

non sapevo che religione fosse

perché

napo-

chi ero e

perché ero uscito dalla Religione, sog-

causa

eh' io

me domandò

,

e

voltai

allogiar

;

se era andato

e della

giunsi

Avertite che non

"

e pocco

che stava

quella

di

disse:

Genevre ed arrivato là, andai ad doppo il Marchese de Vico

de

volta osteria

litano,

che

me

più andarete inanzi ne trovarete

alla all'

li,

che per

;

e

che per

li

per

E

persuadendomi

star

altro fine.

viver in libertà e in ogni

caso a demetter quell'abito che io avevo, pigliai quei panni

1

2

B. (393) omette

B. (393)

:

un certo

:

libreto...,

di.

1

Nel M*.

si

legge,

cancellato

:

che

*

Nel Ms.

si

legge,

cancellato

:

et.

'•>

» 7

B. ,393) omette B. (393)

:

:

che.

soggionii.

B. (393): profesar.

se.

e

feci

stampar.

700

Documenti

veneti,

IX

me feci far un paro di calce ed altre robbe ed esso Marchese con altri Italiani mi diedero spada, capello, cappa ed altre cose necessarie per vestirme, e procurorno acciò potesse intertenermi de mettermi alla correzione delle prime

e

;

Dove

stampe.

Italiani

come de

quella città

;

volte

alle

fra

circa doi mesi

quell' esercizio,

in

stetti,

andando però

alle

l ,

prediche e sermoni cusi de

Francesi, che leggevano e predicavano in ascoltai più volte le lezioni e pre-

altri

li

de Nicolo Balbani luchese, che leggeva 1* Epistole de S. Paulo e predicava li Evangelii. Ma essendome detto 3 2 non potevo star li longo tempo, s' io non me aseh* io solvevo de accettar la Religione di essa città, altrimenti che non averei avuto sussidio alcuno da loro, me rissolsi de partir. Ed andai a Lione, dove stetti un mese; e non trovando commodità de guadagnar tanto che mi bastasse di poter vivere e per li mei bisogni, di là andai a Tolosa, ed avendo fatto prattica de dove è un Studio famoso diche

10

«

|

;

persone intelligente,

fui

invitato a legger

Sfera, la qual lessi con altre lezioni

la

mesi.

Ed

ordinario

filosofia

quella

di

concorso, procurai de adottorarmi,

città,

a diversi scolari

de

mezzo essendo vacato

in questo

de

4

luoco del lettor

quale

il

come

filosofia forsi sei

il

io

feci,

si

dà per

per mae-

e cusi mi presentai al detto concorso, e delle arti admesso ed approbato e lessi in quella città doppoi, doi anni continui, il testo de Aristotile ° De anima ed altre 6 E doppoi per le guerre civili me partii lezioni de filosofia 7 una lezion ed andai a Paris, dove me messi a legger

stro

;

fui

;

.

1

Nel Ms.

2

B. (394):

3

si

legge, cancellato

che

B. (394): mi.

5

B. (394): leggere.

5

B. (394): Aristotele.

6

Nel Ms.

fuori e 1

m.

:

io.

si

legge,

cancellato

:

ma occorrendo

proposi conclusioni.

Nel Ms.

si

legge, cancellato

:

privatamente.

in

certe dispute che diedi

Documenti

per

straordinaria l

lessi

restai

essa

da

tolti

essendo |

non

Tomaso

S.

'

stato

e

conoscer

farmi

per

lezioni e pigliai

trenta

divini,

veneti,

ricercato

dalla pigliar

a

701

far

saggio di

materia

una

me

;

e

trenta attributi

prima parte

perché

accettarla,

volsi

e

IX

e doppoi

;

lezione ordinaria, li

lettori

publici di

I0

V

vanno ordinariamente a messa ed alli altri divini Ed io ho sempre fugito questo, sapendo che ero

citta

offizii.

scommunicato per esser uscito dalla Religione ed aver deche si bene in Tolosa ebbi quella lezione posto 1' abito ;

non ero però obligato a questo, come sarei stato 3 in detta città de Paris, quando avesse accettato la detta 4 lezion ordinaria. E leggendo quella estraordinaria, acquistai nome tale che il re Enrico terzo mi fece chiamare un giorno, ricercandomi se la memoria che avevo e che professava, era naturale o pur per arte magica al qual diedi sodisfazione; ordinaria,

;

che

provare a lui medesmo, conobbe che non era per arte magica ma per scienzia. E doppo questo feci stampar un libro de memoria sotto ti6 tolo De umbris idearum, il qual dedicai a Sua Maestà e con questa occasione mi fece lettor straordinario e pro-

con

e

quello

e feci

dissi

li

',

;

visionato forsi

;

e seguitai

pigliai

s

ghilterra a

star

chiamava

si

con

licenzia e

il

9

S

r

Nel Ms.

-

B. (394):

sta.

accettata.

3

B. (394)

Nel Ms. e B. (394)

D

B. (394), adoperando

:

B. (394)

7

B. (395):

b

Sopra

9

Prima era

la

:

lettere.

riga. :

dell' istesso

Re

:

andai in

|

In-

le

corsivo, fa confondere la

quale.

scritto

'

detto,

tumulti che nacquero doppo,

aquistai. il

questo libro. 6

li

littere

cancellato

legge,

4

:

per

con l'Ambasciator di Sua Maestà, che Della Malviciera, per nome Michel de

1

si

come ho

quella città a legger,

in

Che

cinqu' anni.

stando.

materia col titolo di

II,

Documenti

702

Castelnovo

messa

la



suo

mezo

anni e

casa del qual non faceva altro, se non che

in

;

per

stava

IX

veneti,

E me

gentilomo.



' ;

in

non

in casa,

fermai in Inghilterra

questo tempo, ancora che

andavo



casa]

[a

E

prediche, per la causa sudetta.

a

a messa,

fuori

tornando

2

conoscevo, a spese però mie

E

tempo.

Germania

in

de Paris per causa

partito

e feci prima ricapito

;

Menz

qui,



dove

stetti

fino

E

2 giorni.

1

Vispure, luoco poco lontano de

in

5

alias

*,

gonza, che è una città archiepiscopale ed è dell' Imperio,

signori

me ne

di tumulti,

a

Paris;

maggior parte

la

,?

detto

il

Ambasciator in Francia alla Corte, l'accompagnai a dove stetti un altro anno, trattenendomi con quelli ch'io

doi

dicesse

si

del

andai

Ma-

primo elettor

il

non trovando né trattenimento

li,

6

dove trovai in Sassonia modo, andai a Vittiberg due fazioni, una de filosofi, che erano Calvinisti, e l' altra 8 dottore di teologi, che erano Luterani. Ed in questi uno u che si chiamava Alberigo Gentile marchegiano, il qual a mio

'

;

avevo conosciuto ll v

favori e

me

10

Aristotile

di

professor di legge, che

Inghilterra

in

introdusse a legger la

;

qual

lessi

una

con

|

altre

lezioni

de

dui anni. Nel qual tempo essendo successo duca del Vecchio, che era Calvinista ed

minciò a favorir

1

B. (395): mezzo.

2

B. (395)

3

B. (395): recapito.

*

Nel Ms., con l'abbreviatura

5

Nel margine.

6

Prima:

:

che

Vittibergi

In

8

Dopo

9

B. (395)

uno :

"

cancellato

quale.

10

B. (395): Arinotele.

11

Dopo

"

che

"

:

filosofia

figliuolo

padre Luterano, co1]

favorivano

Mèz.

Vittiberg;

poi

;

:

margine. "

il

io.

Vittinberg. 7

il

parte contraria a quelli che

la

me

dell'Organo

lezione

me.

:

inglese.

ma

non,

come

legge B.

(395)

Documenti

me

onde me

;

il

1

presentai

qual

dono trecento

me

talari

3

tratteni

era eretico

\

con

altri

molti

partii

De

b

Francforte

in

mesi

;

Dal qual ebbi

.

in

Iulia

la

Bransovich

in

4 ;

morte del Duca, quale

Università

donò

ottanta

De

l'altro 8

;

per

qual

la

scudi de quelle far

stato

da

sei

mesi

in

'

figliuolo

E me

libri,

uno

et figura.

Ed

stampar doi

numero, monade

il

parti.

circa,

allogiando

de Carmelitani, luogo assignatomi dal stam9

qual

sei

un'orazione alle sue essequie, in concorso

della

son

convento

nel

questo tempo

ed andai a Francoforte a

minimo, e

2

Imperator

all'

stetti

stampar un libro di geo-

feci

e con questi dinari partito di Praga,

:

in

feci

mi

successore

là,

un anno all'Academia

dove occorrendo

703

ed andai a Praga, e

partii

e mentre che mi tratteni metria,

IX

veneti,

pator,

il

forte

invitato,

era obligato

come ho

S Zuane Mocenigo, r

|

10

darmi stanzia

;

e da Franco-

detto nell' altro mio constituto, dal

venni sette o otto mesi sono a

Ve-

dove poi successe quel che ho raccontato ne l'altro mio constituto. Ed andavo a Francoforte u di novo, partendomi de qui, per far stampare altre mie opere, ed una in 1J particular Delle sette arte liberali, con intenzione l3 de u alcune mie altre opere stampate pigliar queste ed e che nezia,

1

B. (395): trattenni.

2

B. (395):

3

B. (395): trattenni.

4

B. (395): Bronsavich.

5

Quale era

6

Cancellato

'

s

Prima,

eretico :

ma

B. (395)

Imperatore.

:

per

:

in

cancellato

:

9

B. (396) B. (396)

H

B. (396): Francforte.

:

quale. obbligato.

12

B. (396): particulare.

13

B. (396)

1

4

:

modo.

sono.

10

:

margine.

f.

intenzioni

Nel Ms., cancellato

:

;

ma

nel

tutte

le.

Ms., corretto

:

intenzione.

\i

Documenti

704

IX

veneti,

alcune non approbo, ed andarmi a preSua Beatitudine, la qual ho inteso che ama li virtuosi, ed esporli il caso mio, e veder de ottener 1' absoluzione di excessi e grazia di poter viver in abito clericale fuori della Religione. Del che a questo Capitolo, fatto ultimamente qui questi giorni passati, dove erano molti padri napolitani dell'Ordine, ne ho trattato con alcuni de loro ed in particulare col padre reggente fra Dominico da Nocera, padre fra Serafino baccilier da Nocera, e con fra Gioanni, che non so de che loco sia, ma è del regno de Napoli, ed un altro, che lui ancora era uscito dalla Reli} ha pigliato l'abito, che è da Atripalda, gione, ma pocco fa

che

approbo,

io

sentar

piedi de

alli

;

A

non so il nome, in religione dixit si chiama * fra ed oltra questi Padri, ne ho parlato col S Zuane Felice Mocenigo, il qual anco mi prometteva de aiutarmi in tutto quel che fosse stato buono. che

io

4

r

;

'2

Et ad

V

int

n em

dixit

.

:

Ho

che

detto,

me

volevo presentar

Sua Beatitudine con alcune mie opere appro-

piedi de

alli

avendone alcune altre che non approbo, avendo voche ho alcune mie opere composte da me e date perché in esse ho paralla stampa, le quali non approbo lato e discorso troppo filosoficamente, disonestamente e non troppo da buon cristiano; ed in particular so che in alcune de queste opere ho insegnato e tenuto filosoficamente le cose che se doveriano attribuir alla potenzia, sapienzia e bontà de Dio secondo la fede cristiana, fondando la mia dottrina sopra il senso e la raggione e non sopra la fede. bate, luto

dir,

;

E

e quanto al particulare, me al generale che adesso non mi soviene articulo preciso o dottrina particulare che abbi 'nsegnato, ma risponderò secondo sarò domandato e mi sovenirà.

questo

rimetto

quanto

;

scritti,

alli

habitis, cum hora cum monitione etc.

Quibus etc,

tarda,

esset

fuit

remissus ad locum suum, animo

.

1

B. (396)

:

fa

2

B. (396)

:

si

3

B. (396)

:

fra".

4

In

;

ma

nel

chiama

religione dixit

si

Ms.

:

fa.

dixit.

chiama

fra

Felice

:

in

margine.

Documenti

Dominio

Io fra

X

veneti,

2

da Nocera de

'

l'

705

ordine di

3

predica-

4

provincia del Regno, e regente nel Studio di de la S. Dominico da Napoli, per la presente dico, come ogi, di magio 3 di S. Ioanne e Polo, 592, nel convento 6 incontratomi con il M. R. P. Inquisitore di Venezia mi tori

r

'

1

1

,

chiamò e nella presenzia del M. R. Provinciale di Terrasanta e del M. R. Provinciale di Venezia e d'altri Padri 7 mi fa un precetto eh' io dovesse pore in carta si io 8 avesse parlato ad un fra lordano di Nola qui in Vene9 zia e che mi avesse decto. Al che io volenno obedire rispondo e dico, che un giorno di questo mese di magio 10 proximo alla santa festa de la pentecosta oscianno da la :

,

lf

sacrastia

in

da

reverenza

cognobi

che

fo

un

poi

;

frate

chiesa di Ioanne

la

al

,2

e Polo, mi vedi fare

secolaro, quale io prima fronte

ragionarme

venni in sicortà che

nostro in la provincia del

Regno,

non ben 1*

era un

licterato,

e

dimannava fra lordano di Nola. E cossi ci ritirassimo in un loco della chiesa sodecta, ove mi narrò la causa de la sua partenza da la nostra provincia, e de lo aversi levato l'abito a causa che ne fosse stato privato da un P.

che

a

'

si

II

doc.

X

Nel Ms.

non è numerato a carte né

Domco

:

-

B. (397): dell'....

3

B. (397): de'.

4

B. (397): della.

;

B. (397)

J

B. (397) erroneamente legge

6

B. (397)

7

B. (397): che

Un

9

in

altra

guisa.

Domenico.

giorno.

Venegia.

:

8

:

:

:

sopra

la

io.

riga.

B. (397): Venegia.

10

B. (397): pentecoste. " B. (397): sacrestia. '*

B. (397) Spampanato.

:

loanni.

45

Documenti

706

Dominico

fra

diceva

con

;

Vita, allora provinciale

'

dirmi

con

regale,

corte

XI

X,

veneti,

importanti in

exercizii

che sempre aveva vissuto cactoheamente. faceva in Venezia e

che

nole

per quello che

tanta regni eh' aveva caminato

di

li

"',

pochissimi giorni l'era gionto in

le

Ed

lectere,

3

si

e

ma

dimannan-

io

come viveva, mi dixe che Venegia e che da sé aveva

da vivere comodo, e che teneva pensiero risoluto quetarsi 4 opera a compore un libro che teneva in mente, e dare e quello poi, con mezi

importanti di favore accompagnato,

''

appresentarlo a Sua Beatitudine

e da quella octiner grazia

;

quanto l'avesse expresso per quiete di sua consciencia

di

e vedere ''

1'

a

pare

exercizio

licterale

e mostrare

— Questo

alcuna lectura.

forsi

mi ragionò, e tanto

Roma, ed

posserse ristare in

di

fine

al

io

scriptura e soctoscripta

la

sua

l'è

quanto

virtù in

anco dico e confesso per

de mia

ivi

;

darsi

e di acca-

conclosione la

presente

propria mano, die et anno

supra.

ut

Dominico da Nocera confesso quanto

lo fra

di sopra,

mano

propria.

XI. Die Martis, 2 mensis

13 1

Assistente

ili

?

D. Sebastiano Barbadico, coram

apostolico, Patriarcha

supradictus

,us

stampa trina

'

2 :ì

4



multum

patre

r.

1592.

r™'

DD.

Nuntio

Inquisitore constitutus

lordanus Brunus eductus de carc-ribus, delato

se ha

memoria

tutti

[di]

composti, e se

e

si

li

libri

ricorda

loro,

Nel Ms. Nel

Ms

Domco

:

prole

:

B. (397)

:

;

B. (397)

:

B. (397):

;

B. (397)

B. (397)

camminato.

B. (397): dar.

''

er

ili'™ et

sibi

iuramento de

dicenda.

veritate

In

Venetiarum

iunii

mezzi. all'...

:

:

Domenico.

proviciale.

eh' egli ha dato in

delle

materie e dot-

Documenti

R^': Io ho

stampa subito che

alla

scriptam

Tribunal manda vit In

l

us

se

.

nome

suo

detta

e

sua

!

registrali

nota e

a

scritti

lista,

et

in

darli

Fran-



ea,

in

et

;

quam

;

incipiens

finiens

:

De

:

sanctu[m]

'

hoc processu.

in

mano,

secondo

stati

fatti

è questa

lista

ut

aliorum

che sono

sono

ho

ut ipse dixit, e[t] protestatus

tenoris

libri

quelli

tutti

qual

la

;

Ptolomaei

Hermetis,

io

revedendo per

impressi in diverse parti

Libri varii nostri sigillis

andavo

subscnptam

et

che

libri

li

che ho composti e che non

manu eiusdem

illam exhibuit

et

tutti

707

ne avevo commodità o

io

coforte o in altro luoco

fuit

de

lista

ancora

quelli

stampati, e che

ancora

sono

una

fatto

stampare, e di

XI

veneti,

stati

stampati sotto

contiene

si

composti da

nella

il

su-

e se è tutta sua

lui

dottrina,

R4a

:

sono

Tutti

contiene è mia

non è mia

composti da

stati

De

stampato, intitolato

rum,

"

salvo

dottrina,

sigillis

me

l'ultimo in

e quel che

;

lista

Hermetis, Ptolomaei

ma io mano che

ho

si

che non è et

alio-

da de un mio scolaro alemano de Norimberga, che si chiama leronimo 3 Bislero che stava pocco 4 fa in Padoa e " m' ha servito un

altro

dottrina

libro scritto a

1'

;

trascrivere

fatto

era appresso

,

per scrittor In tus se

li

forsi

stampati sono in effetto

e luochi secondo

città

Rd"

:

Tutti

sono stampati e

dui mesi.

libri

fu

il

Venezia, sono

stampator

stampati nelle

che dicono nella impression loro che

qiielh in

stati

impressione loro o pur altrove,

1'

che

stati

stampati in Inghilterra;

volse metterve che

erano stampati

Venezia, per venderli più facilmente ed acciò avessero maggior esito, perché quando s' avesse detto che fossero

in

1

Vedi

B. (398): sanctus.

filosofia e

lettere,

'

Nel Ms.

5

B. (399) aggiunge qui

4 "'

:

FIORENTINO,

il

scienze morali e politiche,

sono sono

B. (399): poco. B. (399) omette

:

et.

stati... :

et.

.

in

luglio

Giornale

napoletano di

1879, pag. 451.

'

3

Documenti

708

!

stampati 14

r

in

pati in

quasi

e

tutti

parlando

1'

nelli

:

e secondo

de

detti tutti

li

La

:

diversa,

libri,

sempre ho

io

che secondo

non

e credo che in essi

come

si

questi

tutti

secondo

e,

può veder

in

filosoficamente

diffinito

la

fede deve essere tenuto

;

ritrova cosa per la quale possa

si

che de professo più tosto voglia impugnar

esser giudicato,

quantonque molte cose

religione che essaltar la filosofia,

impie fondate nel lume mio In tus se

ven-

stam-

|

principn e lume naturale, non avendo riguardo

principal a quel

la

materia de

generale, è materia filosofica

in

quali

intitulazion

essi

ancora sono

altri

li

ancor che dicano a Parisi o altrove.

Inghilterra,

Subdens ad interrogationem libri,

se averiano

più difficilmente

Inghilterra,

duti in quelle parti;

XI

veneti,

publicamente

!

2

naturale possa aver esplicato.

o privatamente nelle lezioni ch'egli

4

secondo ha detto di sopra nelli mai insegnato, tenuto o disputato articulo contrario o repugnante alla fede catohca e secondo la terminazion della Santa Romana Chiesa, ha

diversi luochi,

fatto in

suoi

altri

ha

constituti,

R^ ': Direttamente non ho insegnato cosa

contra

1

gione catolica cristiana, benché indirettamente, 14

v

sotto

ed

Peripatetici

de

superiori,

naturali,

principii

simo più

li

libri

modo

B. (399)

-'

Aggiunto,

1

1

5

non

preiudicando

d'Aristotile

:

che

articuli

li

stampati, sulla

linea

in :

"

e di

:

:

che

B. (400)

:

Aristotele.

egli.

da

Inghilterra.

mio.

pubblicamente.

B. (399) B. (399)

|

stampati con permissione

filosofi,

si

alla

secondo verità

Platone,

me

via

la

secondo

possono legger ed

indirettamente sono contraili

contrarii

1

volgari

fusse lecito trattarne

Nel qual modo

lume della fede. segnare

il

altri

come

reli-

la

è stato

dove pur me fu permesso trattare certe titolo de Centovinti articuli contra li

giudicato in Parisi; disputazioni

come

de il

in-

che nel mede-

alla fede, anci

filosoficamente

molto

proposti

Documenti

e diffesi

è stampato in questi ultimi

De

tolati

ed

libus

ho

tenzia

stimavo

io

4

;

numero,

un

3

è eh' io

'

in questi

mia e quel tengo un "

divina potenzia,

infinita

indegna della divina bontà e po-

produr

oltra

mondo un

questo

mondo

mondi particulan

infiniti

finito.

altro

Si che io ho

|

a questo della

simili

quale con Pittagora intendo uno astro, simile alla

la

;

quale è

intenzion

1'

somma

producesse un

infiniti,

dechiarato

infinite

veder

in

cosa

possendo

che,

altri

Terra

può

si

qual

la

;

latini

universo, cioè effetto della

perché

ed

parte

tenuto

infinito

da quel che

da Francofolte, intiimmenso et innumerabi-

libri

De mena le, De De compositione imaginum. Ed

minimo, in

particularmente

libri

che

709

quali tutti possono esser conosciuti

li

;

XI

Veneti,

la

Luna,

e

che

li

quali

altri

pianeti

ed

questi

corpi

tutti

altre

costituiscono poi

spazio infinito

la

le

qual sono

mondi

università

questo se chiama

e

;

stelle,

sono

senza

e

infinita

universo

in

infinito,

mondi innumerabili. Di sorte che è doppia de grandezza dell'universo e de moltitudine de móndi onde indirettamente s' intende essere repugnata la verità secondo la fede. Di più, in questo universo metto una providenza uni-

nel quale sono sorte

de

infinitudine

'

,

versal, in

e 1

della quale ogni cosa vive, vegeta e

virtù

sua

nella

sta

perfezione

;

e

la

si

una nel modo con cui presente è l'anima nel corpo, tutto

in

natura,

e tutta in

ombra

Dopo

e vestigio

legge,

si

*

Cancellato

:

nel.

3

Cancellato

:

di.

1

si

voglia

e questo

parte,

della divinità

1' ;

altra

cancellato

:

risp

jo

e.

B. (400): dichiarato.

5

B. (400):

6

Si

'

Nel Ms.

legge,

uno.

cancellato, :

'

tutta

chiamo

nel

modo

quale Iddio per essenzia, presenzia e potenzia

ineffabile col

1

qual

move

intendo in due maniere,

1"

altro.

nel

Ms.

:

da quali indirettam.

.

15,

7

Documenti

1

è in tutto e

ma 15

come

sopra tutto, non

'

modo

in

medesma

non come anima,

parte,

inesplicabile.

Doppoi, nella divinità intendo

v

XI

veneti,

con

insieme

cosa

tutti

una

attributi esser

li

grandi

teologi e più

filosofi

;

capisco tre attributi, potenzia, sapienzia e bontà, overamente

mente, intelletto ed amore, col quale 1'

raggion

essere,

simitna tutto

raggione

per

distinto

tutto

dell' essere

nessuna

ordinato essere e

1'

terzo la concordia e

dell' intelletto,

per raggione dell'amore. Questo intendo essere in

"'

e sopra

zione

cose hanno prima

le

mente, doppoi

della

come nessuna cosa

:

e

1'

cosa è bella

è senza participa-

non è senza

essere

senza

la

beltà

1'

divina presenzia niuna cosa può esser esenta

modo

per

via

come

essenzia,

presente,

ed

;

dalla

cusi

questo

in

raggione e non per via di substanziale

di

verità intendo distinzione nella divinità.

Ponendo secondo sorte

poi

tutto

r

o

sia

causato e produtto, intendeva che

è dependente dalla prima causa

quale

secondo in

la

di

;

quale

anco Aristotele abbia espressa, dicendo Dio

che

essere, dal

che,

mondo

che non abborriva dal nome della creazione,

intendo

16

il

l'essere

mondo

il

e tutta

tempo secondo

la

depende

natura

de S. Tomaso, o

l'esplicazione tutto

essere

lo

sia

;

si

eterno

|

è dependente

suo,

dalla prima causa e niente è in esso independentemente.

Quanto

poi a quel

che

appartiene alla fede, non par-

lando filosoficamente, per venir vine

persone,

chiamato da

deve

se

termini

quella

filosofi

della

sapienza e quel

B. (400):

Nel Ms. cancellato

J

Nel Ms. cancellato

1'

'

ho inteso,

circa le di-

Verbo, io

ma

:

la

:

:

linea.

solamente.

quel che

me

è

stato

il

stando ,J

de.

De

mente,

della

et.

Scritta sopra

Cancellato

non

3

figlio

e da teologi

intelletto

filosofia

1

•'

individuo

credere aver preso carne umana,

*

i

all'

dimandato.

quale nelh

dubitato e

Documenti

con inconstante averne

come

segno

che

quello

può

si

I

ne



potesse

e professione che riguarda a

raggion e conchiudere

per

provar

eccetto,

ditto,

in

indirettamente alcuno

come da ingegno

raccogliere,



*

scritto

in

cose,

altre

nelle

7

fede tenuto, non già che m\ nccordi de

'

mostrato

XI

veneti,

per

lume naturale. Cosi quanto al spirito divino per una terza persona, non ho possuto capire secondo il modo che si deve credere ma secondo il modo pitagorico, conforme a ;

modo che

quel

Salomone, ho inteso come anima dictum

mostra

dell'universo, overo assistente all'universo, iuxta illud

Salomonis

Sapientiae

pare sesto

3

dell'

Domini

Spiritus

Eneida

",

esplicata

pittagorica

dottrina

alla

|

n :

quod continet omnia

terrarum, et hoc

replevit

che

da

orbem

conforme

tutto

Vergilio nel

:

Principio coelum et terras camposque liquentes

lucentemque globum Lunae Titaniaque spiritus

mens

intus

agitat

alit

astra,

totamque infusa per artus

molem...

*

,

e quel che seguita.

Da

questo

intendo

nella

spirito

mia

che è detto

poi,

provenire

filosofia

ciascuna cosa che have anima e essere

immortale

;

come anco

divisione

congregazione

e

nell'Ecc/es/as/e, est

quod

est ?

In tus se esso

1

B. (401)

:

incostante.

B. (401):

iscritto.

3

B. (402)

testo.

Nel Ms.

la "

vita

:

:

altro

arctus.

anima

a

alla

loro

morte che

dottrina pare espressa

Nihil sub sole

fuit ",

1'

Quanto

non essendo qual

e

qual però intendo

novum: quid

e quel che seguita.

constituto in effetto ha tenuto,

2

1

;

corpi.

dell' universo,

vita

Padre, Figliuolo e Spirito santo

Trinità,

la

dove dice: ipsum quod

vita, la

alli

substanzia, tutti sono immortali,

la

tiene e crede in

una essen-

l6

v

7

Documenti

2

I

ma

zia.,

veneti,

XI

però personalmente, secondo che viene

distinti

in-

segnato e creduto dalla catolica chiesa,

R

dlt

ogni

Parlando cristianamente e secondo

fidel

dubitato

circa

*

nome

il

persona

di

la

teologia e che

deve creder, ho

cristiano e catolico

'

in

effetto

del Figliuolo e del

non intendendo queste due persone distinte non nella maniera che ho detto de sopra, parlando filosoficamente, ed assignando 1' 3 intelletto del Padre Spinto

santo,

Padre

dal

se

|

17

r

per

il

Figliuolo e l'amore

noscer questo è dechiarato

ma

;

in

santa

della

R

dubitato tra me,

sol

madre Chiesa

catolica insegna,

prima persona, e se mai ha dubitato

concernente :

tutto

quello

crede e tiene in

cosa alcuna

prima persona,

alla

Ho

dlt

senza co-

non ho mai però negato, né come ho detto.

effetto

ma

constituto ha creduto e crede

esso

se

la

santo,

;

età sino adesso

che

Spirito

ho tenuta da disdotto anni della mia

1'

insegnato, né scritto, In ,U8

il

,

opinione

questa

e

per

nome persona 4 che appresso sant' Agustino nome non antico, ma novo e de suo tempo

creduto e tenuto indubitatamente tutto quello

che ogni fedel

cristiano

deve creder e tener della prima

persona.

Ad

interrogationem dixit

che

dico

io

con

la

5

prima, e cusi

Spirito

e

santo

persona se

;

1

B. (402): fedel.

Nel Ms. cancellato

3

B. (402)

al

:

:

le

B. (402): persone.

Nel Ms. cancellato

:

e.

Nel Ms. cancellato

:

eo.

Nel Ms. cancellato

:

;

alla

seconda persona

perché essendo indistinte inequahtà, perché

Padre, convengono anco

come ho

due persone.

lo.

6

''

ho dubitato

solo

'

7

patire

sia incarnata,

2

'

terza

la

non possono che convengono

essenzia, tributi

Quanto

:

realmente ho tenuto essere in essenzia una

che.

7

tutti

li

in at-

al Figliuol

come questa seconda

detto de sopra, ed abbi

Documenti

ma non ho

patito,

detto

per

I

3

E mai ciò negato, né insegnato. questa seconda persona, ho 2 de Ario e opinione d' altri, come è

1'

refferir

7

però

qualche cosa di

ho detto

se

XI

veneti,

17

v

'

e dirò quello che devo aver ed altri seguaci detto e che abbi potuto dar scandalo, come suspico che sia notato dal primo processo fatto in Napoli, secondo ho cioè che dechiarando detto nel primo mio constituto

Sabellio

;

:

opinione d'Ario, mostrava esser manco perniciosa di quello che era stimata ed intesa volgarmente. Perché volgarmente

1'

è intesa, che Ario abbi voluto dire che

Verbo

il

prima

sia

Padre ed io dechiaravo che Ario diceva che Verbo non era creatore né creatura, ma medio intra il il 4 è mezzo intra il creatore e la creatura, come il verbo creatura del

dicente ed tutte

le

;

detto,

il

e però essere detto primogenito avanti

non dal quale ma per

creature,

creato ogni cosa, non

al

quale

ma

e ritorna ogni cosa all'ultimo

fine,

randomi

il

sopra

questo.

Per

per

il

che è

che

fui

il

quale è

quale il

si

stato

'

refferisce

Padre, essage-

tolto in

suspetto e

ma de questo ancora l' opinione sopra, e qua a Vemia è, come ho detto di nezia mi riccordo anco aver detto, che Ario non aveva intenzione de dir che Cristo, cioè il Verbo, fosse creatura, ma mediator nel modo che ho detto ma non mi riccordo il loco preciso se me l'abbi detto in una speziarla o libraria, ma so che l'ho detto in una de queste botteghe, raggionando con certi preti che facevan profession de teologia, li quali non conosco, né se li vedesse non li conoscerei, fi

processato, tra le altre cose, forsi

;

'

;

1

B. (403)

2

Nel Ms. cancellato

3

Nel Ms.

4 •

:

si

de.

legge

:

B. (403)

:

Verbo.

B. (403)

:

e.

6

B. (403)

:

forse.

7

B. (403)

:

de.

:

De

ario.

dechiarauo.

I8

t

714

Docum-nti

reperendo

però

simplicemente

Quibus

"

dicevo esser

.

cum bora

Kabitis,

etc.

quel eh' io

'

3

opinion d'Ario

animo

XI, XII

veneti,

tarda,

esset

remissus

f uit

ad

locum

suum

.

XII. Die

Ccram multum

r

dieta,

do

apostolici et Vicario

in

loco carcerum Sancii Officii.

et

'

d,s

Inquisitore et

patre

r



ls

Auditore

Venetiarum habito verbo,

patriarcbali

ci™ D. Sebastiani Barbadico

1

ili™

et

D. Nuntii

cum

licentia

lordanus Brunus, delato

constitutus supradictus

iuramento de ventate dicenda.

sibi

In ,us

se

oltre

da

cose

le

J

deposte, abbia ne

lui

suoi

scritti

o raggionamenti detto o

tra

determinazioni catolice e che direttamente o indiret-

le

tamente s'oppongano 18

domo

R

v

dlt :

Io

alla

S

,a

scritto

Sede

e quali,

credo che nelle mie opere

molte cose, quali saranno contrarie

alcuna altra cosa con-

scandalo

apportar

ma

;

queste cose ex professo

scritte

mente

la

fede

catohea,

1'

se

lui

abbia

7 ,

''

io

scritto

le

cose eh' averanno

non ho detto né

né per impugnar diretta-

ma fondandomi

raggioni filosofiche o recitando In ,us

però

scritte

fede catohea, e che

parimente nelh raggionamenti averò detto potuto

troveranno

si

alla

solamente nelle

opinion de

o detto

alcuna

eretici.

cosa

intorno

Incarnazione della seconda persona, e che opinione abbi

avuto in ciò,

R 1

2

dlt :

Io

non ho

Nel Ms. cancellato che

B. (403)

:

3

B. (403)

:

i

Nel Ms. cancellato

5

B. (404)

6 '

B.

(404)

B. (404)

:

:

:

scritto,

:

1'

né meno so di aver mai raggio-

opinion.

io

de Ario. :

in

domo.

nei.

dette.

cose, ex professo.

Documenti

XII

veneti,

7

I

Incarnazione della seconda persona

nato alcuna cosa della

5

;

mio credere, ho ben dubitato tra me stesso, ma in quanto come ho già detto nel precedente mio constituto ', come al

Verbo

il

Ad

se sia incarnato.

congruam

interrogationem

dechiarazione

quanto

di

d'aver tenuto e creduto che

Verbo ed

in

pir,

di

in

questi tre un

tutti

respondit

Per maggior

:

ho detto questa mattina, vi

sia

un Dio

io

dico

Padre*

distinto in

Amore, che è il Spirito divino, e sono Dio in essenzia; ma non ho potuto ca-

ed ho dubitato, che queste tre ' possino sortir nome nome di persone; poiché non mi pareva che questo |

convenisse alla divinità,

persona

confortandomi

parole di sant' Agustino, che dice

le

:

"

Cum

a questo

'

formidine pro-

ferimus hoc nomen personae, quando loquimur de divinis, oltra che nel Testamento vecet necessitate coacti utimur " chio e novo non ho trovato né letto questa voce, né forma ;

de

parlar. In'V

Avendo

s :

voi dubitato dell'incarnazione del

Verbo,

che opinione avete avuto di Cristo? R^": Io ho stimato a

quell'

che

umanità de Cristo

la

divinità del

Verbo

assistesse

individuamente, e non ho pos-

suto capire che fosse una unione ch'avesse similitudine di

anima

e

di

veramente e

di

si

°

corpo,

potesse

questa divinità

ma una

assistenzia tale,

dire di questo

che

fosse

per

uomo che

omo.

E

la

la

*

quale

fosse

Dio,

causa è

stata,

perché tra la substanzia infinita e divina, e finita ed umana non è proporzione alcuna come è tra l'anima e il corpo, o qual si voglian due altre cose le quali possono fare uno subsistente. E per questo credo che sant' Agustino ancora temesse di proferir quel nome persona in questo caso, che

1

Nel Ms. cancellato

:

che.

2

Nel Ms. cancellato

:

habbino.

3 *

B. (405) B. (405)

b B.

(405)

:

:

:

confortandome. de. de.

19

r

7

Documenti

6

I

X/I

Veneti,

ora non mi riccordo in che loco sant'Agustin

che 19

v

per

credo

aver

Verbum

"

:

auttontà

1'

divina est

'

dica. Si

lo

dell' Incarnazione,

inefabile di

della

factum

caro

dubio

al

modo

vacillato nel

non già contra dice

quanto

conclusione,

quella

scrittura,

quale n

e nel simbolo

",

ma

,

i

la :

Et

".

incarnatus est etc.

Ei dictum: Rispondete precisamente: che opinione avete avuto e tenete di Cristo aver

di

esser

poiché di sopra dite di credere

nel

molto

stato

?

modo, ed avete ancor detto già di tempo in dubio intorno 1' incarnazione

vacillato

del Verbo.

R^"

Che

:

che

la

che

per

non

dubio che ho avuto intorno all'Incarnazione,

il

me

è stato che

pareva non tenere teologicamente dicendo

modo

cosa contra

inferiva

de

Chiesa sono essi

20

r

tenuto

catohca,

disse

in questo

me

Signore

il

Nel Ms. cancellato

3

Nel Ms. manca, e non

4

B. (406):

'

B. (406)

Nel Ms.

:

:

Parendomi

azioni

',

mai raggionato alcuna

ma

la

maggior testimonio de perché

appresso di me, n

:

Et maiora ',

madre

santa

miracoli ho detto che

his

''

delli n

facient

che, benché

.

altri

Ed

fanno

Agustin.

B. (405)

5

miracoli

Apostoli, quelli sono in virtù de Cristo;

li

2

11

li

tiene

alli

occorse ancora [dire]

1

:

che

della divinità,

evangelica

come

miracoli,

quello

bene quanto

si

legge

la

miracoli

li

ho

testimonio è

dal che

;

determinazioni catohce,

le

Io

:

forma

altra

chiama Cristo.

si

Cristo, e se di ciò abbi

cosa contra

in

detto già

"

de Cristo e del suppo-

divinità

la

umanità

la

come ho

che opinione abbi avuto intorno

e morte

R4"

con

fosse

di assistenzia,

sto divino che In tus

non

divinità

3

S.

:

modo

per

se

n'

di assistenza.

accorge B. (405)

:

non.

miraculi.

testimononio. hic

;

nel

testo

indispensabile,

biblico (I

Mac,

VI, 27)

:

quam

haec.

ho aggiunta questa parola che manca

nel

Ms.

Documenti

sorte

di

benché

"',

[che]

'

questo

però ho tenuto che e non

reali

Ei

dictum

corpo e sangue

?

questo proposito

?

R4

1

'

né di

questa

tiene

la

come

e che

Chiesa

tengo

messa per per

nica,

;

stato

alli

intorno

in quella

avete

si

il

sacrificio

si

sotto spezie

fa

tenuto e creduto

sacrificio

se

non

ed ho sempre

che

come

in

della messa,

nel

modo che

tenuto e creduto,

faccia la transubstanziazione

Ed io non son stato impedimento della scommucome ho già detto son però 20 v

tiene la Chiesa.

rispetto

esser

e

;

corpo e sangue di Cristo realmente e

in

substanzialmente, alla

;

credo,

e

pane e vino

del

che cosa

transubstanziazione,

Santa

virtù

altrui

transubstanziazione del

non ho mai parlato del

Io

:

1'

di questo.

dell' ineffabile

Cristo,

di

pane e vino

di

°

Avete raggionato mai

:

messa e

santa

della

per

mai ho pensato, non che detto



contrario

in

pare

miracoli di Cristo fossero divini, veri,

li

apparenti,

né creduto, cosa

effetto

7

I

e dell'Apostolo o Santo, tut-

propria, quello

per

fa

7

quanto all'esterno

medesimo miracolo de Cristo tavolta

XII

veneti,

dell'

apostata,

;

vesperi e prediche fuori del coro, e questa quala chiesa de S. Zuane e bene per molti anni io ho Luterani ed altra sorte de eretici,

dragesima ancora ho frequentato Paulo, e de S. Steffano.

con

pratticato

non zione

4

se

dubitato né tenuto contra

la

transubstanzia-

del sacramento dell'Altare, né tenuto altre opinioni "

loro contra alla fede,

senza

Calvinisti,

ho

però

E

che

altri

li

l'ho

sacramenti; e quanto ho peccato intorno

detto di sopra da

me

altro

lo

me

improperi.

stesso spontaneamente,

Perché non so

d'

aver

raggionato con alcuno queste opinioni che ho detto di sopra;

1

Scritta

sopra

-

Manca

nel

3

Nel Ms.

4

Nel Ms., prima

in

:

linea.

la

Ms.

.

contraria. :

transubstantianetione

trassubstantiatione. b

B. (406)

:

contro.

;

poi, la

(orma corretta. B. (406)

:

.

718

Documenti

Veneti,

XII

ed il pratticar che ho fatto con eretici leggendo, raggionando e disputando, sempre ho trattato di materie filosofiche, né mai ho comportato che da loro me sia trattato * anci, che per questo son stato ben visto da Calvialtro nisti, da Luterani e da altri eretici, perché me tenevano A che non me impacciava né me da filosofo e vedevano intrometteva nelle loro opinioni. Anci che da loro era tenuto più tosto de nessuna religione, più tosto che io cretenevano loro che concludevano, perché il desse quanto sapevano che io ero stato in diverse parti senza aver com;

21

,

:

|

municato né accettato In

,us

cioè

religione di alcuno

se ha mai raggionato contra le cose

che

opere

la

Cristo

3

non fosse Dio ma un

poteva ancor predire

triste

mostrò di morire mal volentieri

R^"

cosa,

lui

di loro.

ora deposte,

tristo,

e facendo

sua morte, se ben poi

;

6

rogazione, tal

la

che se mi maraviglio non avendo mai avuto

Io

:

da

4

me

'

facci questa inter-

simil opinioni,

né detto

né pensato contra quello, che ho detto pocco

fa

eh* io tengo quello che de Cristo, che è tiene la santa madre Chiesa. (Et cum haec diceret, plurimum se contristavit. Repplicando Non so come se me imputano queste cose).

della

persona

;

:

Ei dictum

:

Avendo

voi raggionato dell' incarnazione del

Verbo, che cosa avete tenuto intorno il parto della Vergine Maria del detto Verbo? s che sia concetto de " Spirito santo, R^'' lo ho tenuto :

1

-

lato :!

Nel Ms.

si

legge,

ma

cancellato

Perché tendeva oscuro nel

Ms.

senso,

da.

:

Nel Ms.

il

vedeva.

:

1

B. (407): alcuni.

:'

B. (407): Chisto.

8

B. (407)

:

meraviglio.

"

B. (407): mi. s

Nel Ms. cancellato

»

B. (407):

di.

:

quelle eL

:

che.

ho

tolto

via,

pur non essendo cancel-

Documenti

nato di Maria sempre

abbi

quando

e

;

719

2 si

trovarà eh' io

contrario a questo, mi sottopongo

tenuto

o

detto

vergine

'

XII

veneti,

a

ogni pena.

Ei dictum

Sapete quanto importi e di che

:

sacramento della penitenza

il

R"*'

che

Io so

:

purgar

per

materia ho parlato

21

v

22

r

sacramento della penitenza è ordinato

il

nostri né mai, mai, mai di questa ed ho sempre tenuto che chi more in

peccati

li

effetto sia

?

;

;

peccato mortale, va dannato. dixit Sono da sedeci anni innon mi sono mai presentato al confessore, eccetto dui volte una volta in Tolosa da un Iesuito ed un' altra volta in Parisi a un altro Iesuito, mentre trattavo, 4 per mezo di mons. Vescovo di Bergomo, allora nonzio

ad

Et

interrogationem

:

circa che io '

:

in

e

Paris,

nella

don Bernardin

di

'

;

con

religione,

Mendoza

di

6

intenzione di confessarmi.

,

de

E

ritornar loro

me

dissero che non potevano assolverme per esser apostata,

che non potevo

andar

divini

alli

offizii.

E

de confessarmi e de andar a messa, con

poi restato

e

per questo son inten-

zione però di uscire una volta da queste censure e de viver cristianamente e da religioso; e quando peccavo, ho sempre

domandato perdono sato

se avesse

volontieri,

come de

mento, alcuna,

tutti

tenendo

|

1

2

dictum

:

Aggiunto nel Ms. sopra Nel Ms. cancellato B. (407): due.

4

B. (407)

:

'

Nel

in

Paris, "

e...

Ms.

:

la

sarei

anco confes-

perché di questo sacra-

non ho mai dubitato cosa che

li

peccatori

impenitenti

inferno.

voi tenete

che l'anime siano im-

riga.

che.

:

mezzo. margine

.

Nel Ms.

altri,

all'

me

Iddio, e

potuto,

li

Adonque

3

r

fermamente

sono dannati e vanno

Ei

Sig

al

et

de...

.

:

di

mons.

Vescovo

di

Bergomo

allora

nonzio in

720

Documenti

non

mortali e che

XII

veneti,

come

passino d' un corpo ad un altro,

ha informazione che abbiate già detto?

si

Rd"

ho tenuto e tengo che

Io

:

l'

anime siano immortali

e che siano substanzie subsistente, cioè l'anime intellettive,

da un corpo

e che catolicamente parlando non passino

ma vadino ma ho ben

l'altro,

ferno

;

o in

raggionato, e seguendo le raggion

che, essendo V anima subsistente senza

sofiche,

al-

paradiso o in purgatorio o in in-

il

filo-

corpo ed

nel corpo, possa col medemo modo che è in un corpo essere in un altro, e passar de un corpo in un altro il che se non è vero, par almeno verisimile l'opiinexistente

'

:

nione di Pittagora.

Ei dictum: Avete voi versato ne instrutto

R

v

studii teologici

e sette

?

Non

molto, avendo atteso alla filosofìa, che questa mia professione. Ei dictum Avete voi mai vituperato li teologi e le de-^ loro terminazioni da loro fatte, dicendo che la dottrina di '

:

è stata

22

delle catoliche rissoluzioni

la

:

'

e

vanità

sia

R

paiole opprobriose

altre

simil

?

Parlando de teologi e' hanno interpretato ed interpretano la sacra scrittura secondo la determinazione della santa madre Chiesa, io non ne ho mai parlato se non bene dit

:

;

aver detto qualcosa

bene

posso

biasmato,

come sarebbe

eretici

altri

ma de

;

'-'

dit :

Quali

'

:

Nel Ms. cancellato

:

B. (408): de.

4

B. (408) '

6

qualche teologo luterano od

:

o d'

altri.

B. (408): reputatole.

Nel Ms.

:

quale.

di le

me,

Tomaso,

ho sempre

le

seco. fede.

4

fatto

cui opere le ho

lette e studiate, e reputatele

tengo molto care.

avete voi stimato per teologi eretici?

Nel Ms. cancellalo

*

alcuno particulare, e

teologi catolici io ne

sempre tenute appresso e al presente ne ho e

1

dir,

e particularmente di san

stima,

R

a'

!

di

'",

Documenti

Rd

721

Tutti quelli quali fanno professione di teologia,

il

.

XII

veneti,

:

non convengono però con

la

Chiesa romana,

io

li

ma

ho tenuti

e tengo per eretici.

Ei dictum quali

Avete

:

letto

libri

R !": 1

ho

Io

vino e de

di

letto libri

ma

me,

ho

li

letti

Melantone, di Lutero, di Cal-

come

auttori dannati, trattato di

Raimondo

di

e dottrine

eretici

ne

ma de fo

mai

|

me

Lullio ed

li

ho 23

che ex proalla

altri

fede

libri

altri

de

che hanno

materie filosofiche.

'

Et ad interrogationem respondit teologi

libri

intendendo de quelli

che bene ho tenuto appresso di

catolica,

detti

già per imparar la

de materie contrarie e repugnante

trattano

fesso

non

stimandoli io più ignoranti

per curiosità; e questi

appresso di me,

tenuti

io

teologi eretici, e

simili

oltramontani,

eretici

altri

loro dottrina né per valermene, di

de

?

loro,

pedanti

;

~ :

Io disprezzo

li

sopra-

perché non meritano nome di

ma de

dottori ecclesiastici catolici

quella stima che devo, e particularmente di san

Tomaso, che ho sempre, come ho detto di sopra, stimato ed amato 3 come 1* anima mia. E che sia la verità, ecco 4 che nel mio libro intitolato De monade, numero et fi6 gura carte o pagine 89, dico in lode de S. Tomaso ~°

,

quanto verba

vedere (ostendens

potete videlicet

n

ille

:

in

generis, et peripatheticorum in spetie

Thomas Aquinas, omnem

atque lux,

Ei dictum

1

:

Come

dicto libro infrascripta

cuiuscumque

omnis

theologantium

philosophantum honor ...

").

avete avuto donque

1'

ardire

'

di no-

B. (409): de.

2

B. (409): respondet.

3

Nel Ms.

4

B. (409): intitolado.

5

Nel Ms., cancellato

c

B. (409) scrive corsivo

~

B. (409)

amato da me. E, appresso, cancellato

:

Spampanato.

:

donque

:

:

più dell'.

Nomade. :

Monade

;

tondo

il

resto.

ardire.

46.

722

Documenti

minar

R né 23

v

fede catolica piena di biasteme e de nissun me-

la

appresso Iddio

rito

Mai ho

dlt :

XII

veneti,

?

detto

cosa né in scrittura, né in voce,

tal

pensamento.

in

In^ s

:

Rd"

.

Quante cose sono necessarie

La

speranza e

f ecJ C)

Ei dictum

Saranno

:

alla salute ?

carità.

per

necessarie

opere, overo bastarà non far ad

altri

salute le

la

buone

quel che non vorres-

simo che fosse

R

fatto a noi, e vivere moralmente ? ho sempre tenuto e tengo che siano necessarie salute le buone opere e che ciò sia vero, leggasi

dlt

Io

:

per

la

;

mio

il

De

universo

infinito,

che

vederà

se

molte

De

intitolato

libro

causa, principio ed uno, overo

mondi

e

1 ,

queste parole, oltra

cose per comprobazione che

altre

le

opere

fede siano necessarie alla salute; dove dico: 2

de

zie

senza

l'

Religiosi

li

più degna di essere 3

ed

persuasi

giosi,

tali

de

popoli

li

tutte

le

estirpata dalla terra

tal

"

n ,

Religiosi,

confidare

a

religioni,

che

serpi,

umana

confidenza devengono

volendo

oltra la

questa spe-

essere

draghi

perché

;

più

sono naturalmente buoni devengono

che

quelli

cosi

insegnano

perniziosi alla natura

animali

altri

popoli barbari per e

quali

opera, la quale è fine

primo, che

dial.

19,

fol.

dico in particular

io

li

barbari, 4

cattivi

,

quando dico Relichiamano tra loro Religione

io intendere,

che cusi

si

reformata, essendo diformatissima. us

se

In'.

24

r

de Religiosi

randoli, particularmente

R

catolici I

abbi mai raggionato vitupe-

quando tengono

entrate,

non solamente non ho vituperato in modo alcuno Religiosi per conto alcuno, e né meno in particulare, li anzi per il contrario ho biaperché non abbino entrate dit

:

Io

;

smato quando

li

mondo.

Religiosi, per

margine: overo...,

1

Nel Ms.

*

B. (410):

di.



B. (410):

el.

4

B. (410) crede che qui termini

:

In

non aver

la

dial.

citazione.

entrata,

primo.

sono for-

Documenti

a mendicar

ciati

veduto

XII

723

avendo

e mi son maravigliato in Francia,

;

andar per

sacerdoti

certi

veneti,

le

strade con

messali

li

aperti a mendicare. In tus se

ha mai detto che

Religiosi non sia

viver delli

il

conforme a quello delli Apostoli,

R^

il

de

giosi

il

et

!

admirabatur exigendo

quod

huiusmodi interrogaretur).

et aliis

us s

cum hoc

cosa, né tenuta. (Et

tal

elevabat

his ln'.

mai ho detto manus,

Io

:

diceret,

se ha mai detto che per la mala

mondo non poteva

durare

cusi

3

de

vita

Reli-

e che niuna reli-

;

gione era buona, e che ciascaduna aveva bisogno de gran

dando ad intendere che

regula, particularmente la Catolica,

presto

R^

si

lt

sarebbe veduto una reformó. generale

Io

:

non ho mai detto cosa alcuna

In

l

us

se ha

.

Chiesa

per

mai biasmato conservar

Signore, e quando

l'

uso che tiene

popolo

il

procede

contra

buona

che ora

chi

castigo,

con

R^"

:

non

perché

forcia

E

D

vuol si

li

vita

la

4

cristiano

dalla fede catolica, dicendo che

cazioni ed essempii di

ma

propo-

né tenuto.

sito,

il

;

in questo

Apostoli con convertivano

procede contra de

|

del

che se desviano

quelli

esser catolico,

madre

santa

nella via

predi-

le

le

genti,

e

bisogna che provi lui

non con amor

;

che

vero

io

me

Apostoli facevano più con

la

essempi e miracoli, che con

riccordo

d' aver

detto che

loro predicazione, la

forcia

che

si

buona

possa

li

vita,

far oggi,

non negando però per questo qualsivoglia remedio che usi la Santa Chiesa contra li eretici e mali Cristiani e da quel che ho detto de sopra e mostrato nel mio libro dove ;



1

Nel Ms. e B. (4 0) 1

forma cinquecentesca

:

2

B. (410): Inter

3

B. (410):

4

B. (410): che stiano.

:

'

5

1

exagerendo.

exagendo.

:

?

.

dei.

B. (410) Svuole.

È

un errore evidente,

in

luogo della

24,

Documenti

724

bisognarebbe

che

dico

estirpar

costoro che sotto pretesto

— ed

riforma levano le opere

e

di religione

XII

veneti,

1

luochi delle mie opere

può

si

,

molti

in

far giudizio

se

e biasmo questa sorte de rimedii di proceder con castighi contra

che

bona vita, la forcia che s' catolici; che non 3 Et ei dictum

r

usa contra

come aveva

stato

ma

;

voluto dir quanto le

loro

ho

predica-

che questa risposta

poiché

la

forsi

tempo

la

bontà del

l'altro.

|

procederebbe se

Santa Chiesa avesse

al

i

che non vogliono esser

quelli

riprobando questo modo, approbo

ancora

tempi

questi

a

coli

Ho

essempi e miracoli, che non opera ora

zioni,

25

:

Apostoli operavano più con

li

debiti

li

ostinati.

li

Subdens ad interrogationem detto,

altri

ho biasmato

tanti mira-

di Apostoli e nel suo primiero Sig":

Iddio non permette che

adesso se vedano miracoli se non di raro, e persone anco tanto ritirate che se possano parangonar

segue quel che

dica in effetto che cosa in

R

dlt

Io

:

passato,

al

5

Apostoli,

alli

ha detto per risposta conveniente

egli

credo potersi

far

somma ha

;

voluto e vuol dire.

comparazione dal presente

e dico che quelli

non però

operavano quello ed

stato

in tal

ed in qual modo non si opera oggi, si bene non mancano predicatori e persone essemplari che con la loro bona vita e dottrina possono facilmente indur la gente

modo

,

che

''

a imitarli e credere

ma

;

forsi

è per

la

malignità del

mondo

e di questi tempi. In ,us se esso

constituto ha mai detto che

faceva Giesù Cristo e e

fatti

li

per arte magica e non veri

ed

1

In margine

2

B. (411) omette

:

in :

molti

altri

ora.

3

B. (411): dicto.

4

Nel Ms. cancellato

s

Nel Ms. cancellato

:

il.

Nel Ms. cancellato

:

quello.

6

:

quel.

li

miracoli che

Apostoli, erano miracoli apparenti ;

e che a esso constituto

luochi delle mie opere.

Documenti

sarebbe

bastato

che voleva

R^

1

all'

l

questa

|

725

medesimi e maggiori,

li

correr dietro tutto

dicendo

et

:)

mondo Che cosa il

non ho mai detto

tal

O

cosa.

tal

cosa, né mai mi passò per

1'

2

26

r

proposto questa cosa.

.

Dot-

della Chiesa e del creder della fede nostra, ha detto

Vederete quel che avanciarete con questo vostro credere

:

!

premio

delli

R4": Io non ho mai dette queste cose, signor mio.

Ve-

Aspettate

giudizio,

il

menti

vostri

»

imagi-

In l us se parlando della dottrina di Apostoli e delli tori

25

è

Dio, che cosa è questa? io vorria esser

più tosto morto che mi fosse stato

n

e ;

chi è stato che ha trovato queste diavolarie ? Io

?

nazione

di far

ambas manus

(extollendo

'

animo

1'

ultimo farsi

XII

veneti,

che

vederete

allora

il

.

!

bene sono profano, non ho però 4 detto né pensato tal cosa e dalli mei libri si può mai veder che non ho mai avuto tal pensiero. us In'. che opinione ha esso constituto del peccato della dasi

mei

li

che,

libri,

si

,:

;

carne fuori del sacramento del matrimonio

Quanto

R4":

dicendo che il

minor

l'

adulterio

levato

il

il

peccato della carne, parlando

peccato era

?

questo io ne ho parlato qualche volta,

a

delli

altri,

maggior

il

D

peccato

contra

ed

peccato h

spezie

in

natura

delli ;

in genere, era

il

altri

[

ed ho

peccato deldella carne,

fatto

che

il

pec-

cato della semplice fornicazione sia tanto leggiero che fosse vicino al peccato veniale. volta

;

e

riccordo

so

che

e

san

Paulo dice,

debunt regnum Dei

1

B. (412): questo.

2

B. (412):

sta.

3

B. (412)

però, mai.

:

4

Nel Ms. cancellato

:

ne

5

Nel Ms. cancellato

:

che.

6

Questo

si

che ho detto qualche

conosco de aver detto

B. (412): contro.

"

quod

errore,

fornicarii

perché mi non possi-

726

Documenti

XII

veneti,

Subdens ex se L' ho però detto per leggerezza e trovandomi in compagnia e raggionando di cose oziose e mondane. us In'. se mai ha detto che la Chiesa ha fatto gran pec:

:

cato a constituir

peccato

questo della carne, col quale

si

serve cosi bene alla natura; e che ha per grandissimo meusar con donne, o parole simili

rito

2

R^": Io non ho mai detto peccato qual parlando

e

"

tal

;

cosa, che

ben so che è

voglia atto carnale, dal matrimonio in poi,

si

moralmente

e secondo la legge cristiana

se ho detto che la fornicazione

si

può parangonare

al

;

e

pec-

cato veniale per vicinanza ed ho allegerito questo peccato più di quel che

gerezza 26

v

dovevo, è

per

e

abbi creduto e credi che

Ei dicentibus

come ho

|

non

per leg-

detto,

perché non

peccato mortale.

sii

dominis, che esso constituto non

maravigliare che oltra

stato,

della compagnia, che

trastullo

che ve n'è

si

deve

siano fatte queste interroganze, perché,

gli

Santo Offizio informazione, essendo esso

al

constituto stato in tanti paesi, città e luochi d'eretici e pratticato

e conversato con loro, ed essendo stato alle sue prediche,

può creder, per

si

aver

né se

che

e

non

è

buone,

negando

de

piena

ma la

era

non

sia

de Iddio,

figliuolo

eh' abbi

e

sola

che

suoi miracoli erano

li

;

maraviglia che predicesse

opere

biasteme,

e

male che

;

le

e che

anco

appa-

la

morte

fede de

la

non son

religione

levarli

'

1'

entrate,

transsubstanziazione del pane e vino nel corpo

1

Nel Ms. cancellalo B. (412): detta.

3

B. (412) legge B. (413):

ippostase

nella

bisognarebbe levarle, e

2

1

e

facendo

opprobriosa,

Cristo

fosse

mago

detto che era un renti,

ha confessato, che possa

lui

incarnato e nato della beata Vergine, e che la

sia

umanità e divinità

sua

cose che

le

detto e tenuto che Cristo

:

è

:

;

di.

ma

nel

miracoli, erano.

Ms.

:

et.

Documenti

e

sangue

Nostro Signore, e

del

727

XII

veneti,

virtù

la

delli

altri

sacra-

menti e che abbino avuto efficacia dalla passione di esso l sia superflua per la e che la penitenzia Giesu Cristo '1 peccato della carne non sia salute dell' anime, e che ;

peccato, e che birlo,

detto,

essendo

Chiesa abbi

la

fatto

alla natura

tant' utile

somma abbi

e che in

;

27

grand' errore a proi-

|

tenuto e creduto tutto quello di che è stato interrosi vuol pregar e

gato e delato a questo Sant'Offizio. Però

con

supplicar

ogni

continui

'

scaricarsi

a

che

affetto

riconoscer

conscienzia

la

poiché ha

ritornato a sé,

cose di voler

mostrato in alcune

errori

li

ed a dir

la

suoi, verità,

potendosi persuader che da esso Tribunal averà ogni sorte di amorevolezza possibile, necessaria ed espediente per la salute dell'anima sua

e distintamente contra

la

da

sito

e sopra

;

ed

errori

li

il

precisamente

tutto confessi

eresie,

detti,

tenuti e creduti

fede catolica, e se altre volte è mai stato inquiTribunali e condannato, e da

simil

sopra

e

3

quali

facendo una destesa

articuli,

ed aperta de

chiara, vera

tutta

come

è stato nella Religione,

la

quale e dove confessione

vita sua, cosi

,

mentre che

a fine che possa con-

fuori,

scoppo che deve esser il fine d' ogni sua operazione e pensiero, che è di esser ricevuto nel gremio della santa madre Chiesa e fatto membro di Giesù Cristo.

sequir

Non

l'

intento e

lasciando de

negar cosa fede

dirli

che se persevererà ostinatamente

della quale siate poi convinto

|

catolica e

contra

la

determinazione di Santa Chiesa,

non ve averete da maravigliare se derà

contra di voi

B. (413): penitencia

1

2

11

Ms. e B. (413):

stata suggerita dal

Prima,

*

In margine.

:

B. (413):

di.

B. (413)

convento.

'

;

ma

:

nel

Ms.

continuar;

leggeva nel Ms.

si

Santo Offizio proce-

il

quelli termini di iustizia

verbo corrispondente

3

6

con

\

:

in

pertinente alla

:

pnia.

ma ho "

che suol

corretto,

confessi

indistintamente.

",

e

la

correzione mi è

che s'incontra subito dopo.

27