Ctta del Vaticano [PDF]

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Zitiervorschau

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Pirzza S. Pietro :.:.:i: ' ,.i: l

Quanto cammino di tempo e guanta storia passa tra Ia tumulazione forse frettolosa e notturna del corpo giustiziato dell'umile pescatorePietro - ai margini deila via Cornelia presso il Circo di Gaio e Nerone nell'anno 67 dopo Cristo - e Ia creazionedel recente Stato della Citta del Vaticano. Secoli di strenue lotte, di fecondo lavoro, di vittorie e di conquiste stupefacenti, quasi miracolose, creano un alone di possentesuggestiviti a questo minuscolo Stato, sorto intorno ad una tomba. Il pii piccolo Siato del mondo, di soli 44 ettari di terreno e la cui popolazione non tocca il rnigliaio, idealmenteestendela sua potenzaspirituale su tutta la terra e possieclc milioni di sudditi devoti, e fedelissimi spessofino alla morte e fino aI martirio. Per farsene una chiara idea e per abbracciarecon ull solo sguardo tutto intero questo Stato, basta salire sulla Piazza S. Pietro - Fontana dcl Triregno dietro il porticato.

alla cupola della Basilica, afraccianclosi ringhiera esterna cire gira subito sotto la palla di bronzo. A 'i'entaglio,dietro la monumentaleabsidedi S. Pietro, si apre un grandegiardino collinoso,i cui bianchi viali, girando tra prati, air.role fiorite, boschetti e fontane, collegano pochi edifici tra di loro. Intorno al parco una muraglia fornita di bastioni segna il confine. E' tutto qui; eppure Io Statoin miniatura-- sorto all'ombra della piir grande Clriesadclla Crisiienit) - possiede,nei suoi esiqui confini, il necessarioper far funzionare una delle pit complessee pit\ impressionanti organizztzioni clel mondo. Dopo il Trattato dei Laterano e la Conciliazionecon lo Stato Italiano che ripristinavala sovranitAterritoriale del Ponteficee qarantivala completaindipendenzae il riconoscimentodelle prernool,'-,p

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canto all'anticor-rLrcleo dei oalazzie dei musei vrticani sono sorti edi6li rrrrovi o rinnovati. Nei pressiclel granclepalazzo del Governatoresi erce lI Paluzo d i C i u s t i z i ec l . t S c u o l aJ c l l t n s . r i c o . la Stazione Ferloviaria c la ccntrale della ultrapoienteRadio Vaticana, costruitadallo stessotrfarconi.mentreun ;rlfro c'rrrn'.n di frlrhl'j6ati 'uovi

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proprio sotto i pilazzi apostolici.Essi osp:tano la elancle,irlpoltentissimaTiuna quapografiaVaticanache poss;erJe rantina di cara,tteritiporlrahci rliveisi in tr.rttelc iin cosi da ootci' :taLmDare q.re vive e t.r-rorte clcl tlonclo, c{)nll)rese le piir astrusee lc piir incrrnsucic u::c il sanscrito,ii copto, i'etl'r-rsco, il tii--etano, il calclaico,il tamil e i gerotlifii,i dell'antico Esitto. Accanto alla Tipo qrafia vi d I'Annona, ciod il ntagazzino Piazza S. Pictro dclle >salvandocosi I'impresa.Naturalmenie papa il f-ecegtazia-ed accordd-anzi ll privrlegio richiestogli dal marinaio, p", sd e per la sua discendenza,di fornire le palme occorrenti nella domenica precedentela Pasqua, per le funzioni

ponilncle.

b:l.portico, guardato agli estremi dalle statue equestri dei due imperiali protettori - ]] della Chiesa: Costantino e Carlomagno serba incastonaL nello stile classicheggiante qualche elemento della vecchia Basilica medioelale che, minacciandorovinu, fu piiil^ rimaneggiata da Nicold V e poi fatta demolire e ricostruire totalmente da Giulio JI. E' queste antiche

Vatircmo - Cap[rlla

Clsmentrna.

reliquie sono la lapide funeraria di Adriano I con i versirozzLma caldi di fervida fede che vi feceincidereCarlo l\{agno,le impostedi tronzo della porta medianascolpitedal Filarete e il mosaicoritoccatoma famosissimodella Navicella di Giono. Si penetra nella Basilica per quattro por'e. La quinta,murata, d la Santache si apre solo - con cerimoniasolenne- negli anni giubilari. Per chi entra sotto le navate per la prima volta, I'impressioned senz'altrograndiosa,ma incerta. L'estrema armoniosit) dei particolari, tutti egualmente giganteschi, abolisce I'eviclenzadella misura di paragone. Ma basta accostarsi alle acquasantieree misurare la propria statura agli angioli ed alle conchiglie, basta fissare il fondo della Chiesa dove le persorc che vanno ad inginoccl-riarsi all'altar maggiore appaionominuscole,per ritrovare I'esattavalutazionedelle proporzioni. Non pud certo amare S. Pieiro chi ricercanel tempio cristianole penombremistiche,il raccoltosilenzio,1o slancioversol'alto che caratterizzano le chiesegotichedel nord. S. Pietro d il tempio della Chiesatrionfante;la fede cbe qui parla non d pin il lamentoe il tremito dell'anima che, solTrendo,cercaDio attraversoil peso della sua povera umaniti, rna I'inno sfol-

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gorante della fede senzadubbii, percossadalla pienaluce del meriggio,non pir) chinatasulla tomba di un Dio marthe, ma nella gioiosa attesadel Trionfatore che torneri trasfigurato, vincitorein eternodel dolore e della morte. SuI misteriososepolcroapostolicola Controriforma ha efevatoil suo rnaestosocorale che d tutto un inno di piena offerta e di gioioso ringraziamento.Tra una selva di colonne,di marmi policromi, di ornamentimarmorei, di immensiquadri a mosaico,la Cattoliciti celebraqui il trionf,o dei suoi Santi, adunati intorno a Colui che da tristo fu costituitor.occiaeternasu cui poggiarela sua Chiesa.Quali i nomi degli artisti che

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Vaticmo

- Scala Rqgi,r.

vl mlsefo a servrzlo genio, passione ed anni di vita? I pit celebri, i pit grandi, i pii sonori: Bramante, Raffaello, Sangallo, BaldassarrePeruzzi,Della Porta, Domenico Fontana, Maderno, Bernini, e sopratutto il vecchio, glorioso Michelangelo che nella Basilica vaticana traSfuse l'ultimo respiro della sua vita feconda e l'ultima altissima scintilla del suo genio immortale. Fu alla morte dell'architetto Antonio San Gallo che il Papa commise a Michelangelo la sovraintendenza alla costruzionedella Basilica. Vecchio, stanco. conscio della lotta che la criccaiangalleseavrebbecondotto contro di lui, Michelangelo rifiutd, come avevatentato di ri-. fiutare l'affresco della Sistina. Ma la volonti del Pontefice fu tpii forte della sua e allora

Vaticano - Stanze di Rafiaello:

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lruola

di rdtene.

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iI grande arteficecostrui in soli quattordici giorni il nuovo modello della chiesaper un costo di venticinque scudi, mentre il San Gallo al suo progetto interminabile aveva lavorato, senza mai finirlo, per molti anni facendo ammontare la spesa a quattromila scudi. Per la sua carica di architetto principale di S. Pietro, Michelangelo rifiutd qaalsiasi emolumento e diede-alla Basilica diciassetteanni, gli ultimi della sua vita. Per una strana coincidenza S. Pietro racchiude quindi uno dei primissirni e l'ultimo capolavoro di Buonarroti: la divina cupola e la divina Deposizione.Nella prima cappella di .destra,al disopra dell'altare, la rnorta spoglia del Salvatoreriposa in grembo di Sua Madre. Si dice che ii giovane Michelangelo fossecosi soddisfattodella sua opera che volle firmarla, cosache poi non fece mai pii. Infatti il nome di Michelangelo si trova scalpellato attraversoil cinto che dalla spalla scende alla vita della Madonna. All'accusa di alcuni contemporanei che I'artista avessef.atto Maria troppo giovane, sdegnato Vasari difese il grande amico asserendoche Michelangelo aveva appunto rappresentatagiovane la Madre di Cristo in omaggio alla sua eterna, pura, incorruttibile verginiti.

Bramante aveva iniziato 1l nuovo S. Pietro a croce greca volendo assecondare la superba aspirazione del Papa Giulio II di < innalzare iI Pantheon sulla basilica cii Costantino>> ; Michelangelo sviluppd il progetto bramantescoe voltd la cupola; Bernini completo I'opera elevando sulla tomba dell'apostolo il formidabile baldacchino retto da quattro co. lonne di bronzo tolto al soffitto del Pantheon - colonne torte a spirale a ricordo delle famose che Costantinofece venire dall'oriente per adornareil sepolcrodi Pietro. Anche di essesi impadroni la leggenda che le proclamd tolte ai tempio di Salomone in Gerusalemme ed a quella che si conserva nella cappella della Pieti di Michelangelo si vuole che vi si fosse Pietro - Porticato. appoggiato Gesi. Attorno alI'altar maggiore Ie quattro giganteschestatue di San Longino, della Veronica, di Sant'Andrea e di Sant'Elenaricordano le quattro venetate reliquie che si conservarroin S. Pietro: la punta delia lancia che trafisseil costatodi Cristo sulla ctoce,la il drappo di una pia donna al seguito di Gesr)sul quale il volto coperto di sudore e di sangue del Redentore lascid la sua impronta, ur frammento delia Croce e la testa di Sant'Andrea. La punta della lancia del soldato Longino era stata inviata dal Bajazet di Costantinopoli al Papa con la strana.preghierache non liberassee non gli rimandassein Oriente il fratello Zizim prigioniero a Roma; ma gii dieci secoliprima i romei si recavanoa venerare

Va'ticaoo - Stmze di Raffaello:

La drisputa del S, Sacramento.

la ( ciod la vera immagine, trasformata dal popolo in un nome femminile dato allapia donna seguacedi Gest:- Veronica. Una volta I'anno nel giorno di San Pietro le quattro reliquie, chiusein preziosecustodied'argento, vengono mostrate al popolo dalle quattrc ^ tribune che sovrastanole statue attorno aIL'altarmaggiore. La lunga serie dei sepolcri papali che costituisconoil massimo adornamento della Basi. lica abbracciasvariati secoli,molti stili e varii autentici capolavori.Dal monumento di Innocenzo VIII del Pollaiolo, residuo ^ncora dell'antica Basilica saccheggiatadai saraceni,vio. lata dai lanzichenecchinel Saccodi Roma e demolita sul finire del Medioevo, al sepolcro di Paolo III del pit puro rinascimentocon le stupendestatue di Guglielmo Della Porta; daile grandiosefigurazioni barocchedel Bernini per la tomba di AlessandroVII con la grande coltre marmorea che scopre1o scheletrodorato ai maestosileoni del Canova posti a guardia del sepolcro di papa Rezzonico,ogni epoca ed ogni secolo ha lasciato in San Pietro la sua impronta indelebile. Ma certo il baroccod quello che trionfa nella fastosit) dell'insieme, nella grandiositi della concezione,nell'impeto quasi teatrale degli adornamenti statuari.

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di btmzo.

Prima'di inginocchiarsipressoil sepolcro di Pietro la folla dei devoti passa a baciare iI piede dell'antica statua bronzea dell'apostolo appoggiata ad un pilastro e che nella ricorrcnza deL 29 giugno viene rivestita della mitria, dell'anello e dei paramenti vescovili. Cosi pure nello stessogiorno d visibile sotto i'altar maggiore dove il solo Papa pud celebrarela Messa,l'urna dorata nella quale si conservanoi pallii,le bende dilana che il Ponteficeinvia ai cardinali di nuova nomina. La lana adoperata per questi pallii proviene da due agnelli che, per antica tradizione, vengono nel giorno di Sant',{gnese benedetti nella omonima basilica sulla via Nomentana e recati poi al Ponteficeper la benedizionepapale, in due ceste infiorate ed inghirlandate. Le miti, candide bestiole vengono quindi affidate alle suore di S. Cecilia in Trastevere alle quali d anche commessoI'incarico di filare la Lanae di tessere le bende. Novantacinque lampade dorate, dove brucia perennel'olio degli ulivi del Getsemani,illuminano Ia tomba deil'apostolo che d sempre ancoraquella fatta apprestareda Costantino. Vuole la leggenda che il primo imperatore cristiano abbia qui lavorato alla costruzionedel sepolcro_comesemplicemanovale, impugnando il p,iccone.Egli fece chiudereI'arca dell'apostolo in un pesanterivestimento di bronzo e sopra vi costrui una cella laminata d'oro, ponendo una grande croce dello stessoprezioso metallo a segnareil punto preciso che corrispondeva al sarcofago.Fino al saccheggiodella basilica nell'846 da parte dei saraceni,i pellegrini potevano icendere nella cella'e attraverso un foro nel pavimento calare oggetti di devozione a toccare la tomba sacra. Dopo il saccheggioessa rimase sepolta sotto un cumulo di macerie. Nei lunghi secoli che seguirono, ripetutamente archeologi e scienziati

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chieseroal Papa I'esplorazionedel sepolcro, che fu anche tentata per alcune volte. Ma sia il timore di commettere sacrilegio quanto la grande cautela che si dovette usare per non artecateguasti irreparabili non permiseromai di raggiungereil sarcofagocostantiniano.Vennero perd alla luce una quantitd di sepolcfi tra i quali anche alcuni pagani, a confermarc il fatto che il corpo dell'Apostolo fosse stato deposto in un sepolcretodella via Cornelia appartenenteai servi della casa imperiale. Perd durante la costruzionedelle fondamentaper il nuovo baldacchinoBerniniano sembrache I'architetto Giacomo Della Porta avessemesso allo scopertoun loro dal quale si vedeva la tomba di Pietro. Corse ad awertire il Papa Clemente VIII che in compagnia di tre cardinali si fece calarc nello scavo. Perd subito dopo fece tutto murare e da allora la tomba tornd inaccessibile. Sotto il pavimento della Basilica si aprono le grotte vat-icane:una grandiosanecropoli le cui gallerie si inoltrano fin sotto la piazza. Nelle grotte nuove sui sarcofaghi degli ultimi pontefici la pietd dei fedeli accendeceri ed accumolafiori; ma nelle grotte vecchietutto i silenzio e penombra. Qui sono accumulatii residui dell'antica basilica: lapidi, tabernacoligotici, mosaici bizantini e cosmateschi,bassorilievitra i quali mirabili quelli del famoso sarcofago cristiano di Giunio Basso. In una cappelletta latenle vi d anche la rpit antica statua di Vati@no

- Stanze d.i Raffaello:

il Miracolo

di Bolsma.

S. Pietro, ricavata da quella romana di un r6tore seduto. Poi si susseguononelle bassegallerie arche e sarcofaghi di Papi e cardinali, di principi e di Re. Il simulacro di Bonifacio VIII, il Papa da Dante condannatoall'Inferno nella sua Divina Commedia,d coricatosul sarcofago lavorato da Arnolfo di Cambio e Ottone II, il germanicoimperatore,giacein un grande sepolcro di porfido il cui coperchioperd venne trasportato nel battistero della Basilica e adiLito a fonte battesimale. Vaticano - La Cagrplla Sis'tina.

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Sistioa: dettaglio del G{iuclizio Universale di Mictrclaneelo, , Qaqpetle

Per sentiretutta la vera maested6[a Basilicavaticanabisogna ayetlz-vista in un giorno di grandecerimonia:p€r un giubileo,per una beatifrcanon, p.r onu festapasquale.Quando una ghirlanda sfolgorantedi trentamilalarqpademettein rilievo con un alonedi luce le linee del tempio mentrele colonnee l'absidesonoparatedi damascoe d'oro, quandoil corteo papale tpassafra due fitte ali di una folla di cigquantamilapersoneal ritmo scanditodelle trombe d'argentorecandoil Ponteficebenedicentealto sulla sedia gestatoria,tra I'ondeggiare dei flabelli, il presentarile armi delle truppepapalinein gino-chio e il clamoreosannante della folla. Si pensaistintivamenteall'ingressotrionfale di Gesr)in Gerusalemmee non certo pii al Golgota. Nulla d pit fatto di San Pietro per incorniciarcla policromia cinguecentesca della corte papale. Cardinali in vesti purpureee mantelledi ermellino,Cavalieri d Cappu e Spada dai pizzi bianchi e le gorgiere inamidate sul nero velluto, cava-

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Vaticaoo , Cappella Sibtina: la Creazione dell'uomo di Michelangelo.

lieri di Malta dal bianco mantello,del S. Sc'polcrocon la triplice crocesul raso nero, Guardie Nobili dai calzoni di pelle biancae gli elmi iucenti,mazzieriin costumifiamminghi,gendarmi dagli alti colbacchidi pelo e Svizzeridalle multicolori uniformi sotto il luccichiodegli elmi e delle corazze.Durante le tradizionalicerimonielnentre.per lunglie ore, si svolge il centenariorituale e Ia polifonia religiosariempie le alte navatedel rombo degli organi e del canto virtuoso e spiegatodella CappellaSistina,I allora che la vera funzionegloriosa della Basilicasi comprendein pieno come viva sinfonia,celebrantele glorie del Creatore. Con I'avvento della Conciliazionee per virtil del Trattaio del Laterano,il Vaticarro ha anni. Si tratta del famosoporriapcrto un suo ingressoche era cl-iiusoda ben cinquantanove i'ingresso delie trr-rppeitaliane in 1870 dopo nel tone di bronzo,serratoin segnodi protesta dell'architettoBernini,vero rniracolodi Roma. Di qui si va alla ScalaRegia,opera anch'essa arte prospetticache pcrmette al PonteficeCi salire senzadare a chi rimane in fondo alla alla scala, I'impressioneinevitabile della drminuzionedi statura conseguenteal digradare e civili, ai peldei pianerottoli. Questo d l'ingressoriservatoaeli alti dignitari ecclesiastici leerinaggi ed alle innumerevolicoppie di sposi che venendo in viaggio di nozze a Roma,

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Vaticano - Cappella Sietim:

la Cadrta e la Oarcciata dal Pmadim terres'lre d.i Michelangelo.

hanno ormai ottenuto - per recentissimama non per questo meno valida tradizione - di esserericevuti dal Pontefice.Ed d anche al portone di bronzo e all'Arco delle Campane - dall'altro lato della Basilica - che si f.a la prima conoscenzacon la Guardia Svizzera. Nulla di pir) pittoresco di questa alta, bionda soldatesca,vestita di colori vivaci: a striscie gialle e blu su fondo rosso,munita di alabardae di berretto raffaellescoin bassatenuta, di cotazza, gorgiera ina;nidata ed elmo in alta tenuta - che passeggiaregolare come un pendolo dinnanzi agLiingressi,sullo sfondo chiaro del travertino o sosta,a gambe larghe e mani sui fianchi, come un, vivente quadro di R'embrandto di Breughel nell'incorniciatura di una porta. Assoldati da Giulio II gli Svizzeri servono fedelmente il Papato da pit di quattro secoli e se forse oggi la loro d una vera sinecura,nei tumultuosi tempi passatiscrisseropagine di eroisrno ed anche di martirio. Ancora adesso,con il giuramento dei nuovi militi, si commemora il 6 di maggio il massacrodella Guardia durante il Saccodi Roma. Il microscopico esercito pontificio si componeoltre che degli Svizzeri,delle Guardie Nobili, delle Guardie Palatine e dei gendarmi. Mentre gli Svizzeri sono anche ora autenticamente elvetici e tra le Guardie Nobili militano i pir) bei nomi dell'aistocrazia sopratutto

romana, i gendarmi provengono oramai tutti dal corpo dei Carabinieri Reali Italiani. Anzi, nella sua prima visita in Vaticano dopo la Conciliazione,Vittorio EmanueleIII nell'attraversare una sala notd uno dei gendarmi di guardia ed esclamdvolgendosi a Monsignor Caccia Dominioni che I'accomp'agnava: >.Si trattava inflttrr di un ex corazziere. La ScaIa Regia immette nel nucleo pit antico dei palazzi vaticani, ld dove fissarono la loro dimora i Palpi quando il Laterano, dopo I'estremaincuria del periodo di Avigaone, divenne inabitabile. Il rinascimento dreVaticmo - c4ppellC Sistioa: det aglio del soffitto di Michelangelo. de alla sede'papaleil suo impulso rinnovatore e da aIl:ora non vi fu, si pud dire, Pontefice che non contribuisse ad ingrandire, abbellire, arricchirei palazzi vaticar'i, i quali coprono attualmenteun'area di 55 mila metri quadrati ed ospitano circa 14OOtra stanze, saloni, cappelle ecc. Naturalmente la massima Pafte e occuPata dar Musei, dalle Collezioni Artistiche e dalla Biblioteca. Che cosa contengano i Palazzi Vaticani di capolavori, di opere d'arte eccelse, di sublimi espressioni della genialitd umana d universalmentenoto. N'on esistelubgo sulla terra dove sia stata or- " dinata e raccolta, in ambienti pit adatti e suggestivi, tanta pertetta bellezza. Passando attraverso alle gallerie d'Arte Antica, alle stanze del

Belvedere, ai bracci del Museo Chiaramonti tutto l'Olimpo sfila dinnanzi ai nostri occhi attoniti; rivive Iamitologia greco-romana con i suoi ddi, i suoj eroi, i suoi atleti. L'Apollo del Belvedere e I'Afrodite di Cnido, i'Artemide Efesia e L'Arianna addormentata, la Tyche di Antiochia e le Muse capeggiate da Apollo citarcdo ci rapisconoin pieno in quel mondo di ideale bellezza che fu la pii alta espressione dell'anima antica. A questa fonte bewe la inascenza quando ruppe le rigide bendedella mumificazione bizantina. Oggetti delI'amore sconfinato di Michelangelo furono infatti il Laocoonte, I'impressionanteopera originale greca,scoperta nel 1)06 in una vigna tra le rovine delle Terme di Tito e il Vaticano - Cappella, Sistina : dettaglio del soffitto di Mic,helmgelo. del Belvedere al quale si ispirarono i famosi < prigioni >>del Buonarroti. La sala a croce greca,con i due stupendi sarcofaghi di porfido delle imperatrici Elena e Costantina,la Sala Rotonda dove vegliano gli impassibili occhi sereni del Giove d'Otricoli, la galleria dei Busti con i mirabili esemplari dell'arte del ritratto romano, la sala degli animali con i deliziosi tipi animalistici dill'arte classica,il Gabinetto delle Maschere con la celebre Venere accovacciata,formano il nucleo antico dal quale si distaccail lungo braccio che porta alla pii che fam'osa Biblioteca Yaticana. Dopo ie raccolte dell'arte figantiva quella del pensieroumano d altrettanto preziosa.Settantamilacodici, oltre le opere a stampa,

Cappella Sistina:

la Sibilla

Delfica di Michelangelo

compongono un tesoro inestimabile per il trasmettersidella cultura da civilti a civilt), da epoca ad epoca. Non si pud citare che solo alcuni dei gioiell qui posseduti: una preziosa Bibbia del IV secolo, quattro codici vergiliani miniati, le Georgrchedel codice Palatino, il palinsestocol frammento del di Cicerone, il dell'imperatore bizantino Basilio II, I'autografo di un libro di S. Tommasod'Aquino, la Divina Commedia appartenuta al Boccaccio e quella miniata dal Botticelli. Musei Etruschi ed Egiziani, gallerie lapidarie, degli anzzi e delle Carte geografiche, sale di arte moderna, raccolte di monete e medaglie, di cammei e di reliquiari, di vetri e di avorii, di affreschie pitture dell'antichit) romana tra i quali il capolavoro cosidetto delle ,