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metodo quotidiano ASSIMIL
II nuovo russo senza sforzo di Vladimir Dronov Professore dell'Università dell'Amicizia fra i Popoli (Mosca)
Wladimir Matchabelli Direttore del Centro franco-russo d'Insegnamento supcriore di Studi Commerciali (Mosca)
Françoise Gallais con la collaborazione di
Marie-José Bru adattamento italiano di
Maurizio Bagatin illustrazioni di Jean-Louis Goussé
©Assimil Italia 2002
ISBN: 88-86968-11-6
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N.B.: i titoli evidenziati sono disponibili su base italiana Titolo dell'incisione su cassette o compaci disc PyccKitìi
I Russi hanno adottato l'alfabeto cirillico. La scrittura cirillica è stata inventata intorno all'anno 864 da due monaci, Grillo e Metodio, con l'intento di evangelizzare gli Slavi della Moravia. La lingua impiegata quotidianamente nella società, negli affari e nell'amministrazione è stata abbozzata, nella seconda metà del XVIII secolo, da Lomonossov e magnificamente consacrata nell'ambito delle lettere, all'inizio del XIX, da Karamzin e Pushkin. Questi maestri della letteratura hanno fatto del russo una delle maggiori lingue del nostro tempo, una lingua di larga influenza che suscita, in tutti i paesi, la curiosità di lettori ogni giorno più numerosi. Questo manuale non avrebbe visto la luce senza il fecondo insegnamento dì russo dispensato da Jean Triomphe, che ha voluto far beneficiare il nostro lavoro dei suoi preziosi pareri. Marie José Bru, grazie alla pertinenza dei suoi consigli, ci ha prestato un valido aiuto per la traduzione e la revisione delle bozze. Non possiamo far altro che ringraziarli nuovamente, come ringraziarne anche le signore Alvarez e Farina per le loro osservazioni e per la fiducia che ci hanno accordato,' Gli autori
ITALIA S.A.S.
Via A. Fabro, 6/a - 1 10122 Torino Telefono +39 Oli 541 977 - Fax +39 OH 518 04 76 E-mail: [email protected] Http: // www.assimil.it
Profonda riconoscenza da parte del curatore dell'edizione italiana va inoltre alla dottoressa Nicolette Malescu; la sua collaborazione, impreziosita dai costanti e numerosi suggerimenti, è stata indispensabile per realizzare il presente adattamento.
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INTRODUZIONE Voi che sperate di scoprire la lìngua russa senza troppa fatica, sia per semplice interesse personale oppure a scopo turistico, culturale, economico o sociale, aprite questo volume fiduciosi. Qualunque sia la motivazione che vi spinge a buttarvi nell'apprendimento del russo, troverete in queste pagine lo strumento per affrontarlo con scioltezza. Benché il russo passi per lingua diffìcile, riteniamo di essere in grado d'iniziarvi ai suoi misteri. In che modo? Attraverso l'assimilazione intuitiva. Giorno dopo giorno scoprirete che state progredendo in modo naturale, sospinti dai nostri dialoghi vivaci e diversi, presi a prestito dalla lingua attuale e "parlata". Non contenti di apportarvi la conoscenza della lingua, vi proponiamo delle poesie, degli aneddoti, delle note culturali, dei brani tratti dalle opere dei più grandi autori che vi permetteranno di penetrare meglio nell'anima russa. Come studiare? Decidete di dedicare mezz'ora al giorno al vostro studio. Se vi manca il tempo, riducete piuttosto la vostra dose quotidiana, ma non sopprimetela del tutto. Interrompendo il ritmo, lascereste infatti alle strutture che si stanno formando inconsciamente dentro di voi il tempo di cancellarsi. Non cercate neppure di fare troppo alla volta: pazienza e regolarità sono la chiave del vostro successo. Ma soprattutto non imponetevi un apprendimento mnemonico! Cominciate con il leggere il testo russo consultando la pronuncia figurata. Se, come vi raccomandiamo di fare, possedete le nostre registrazioni, accompagnate la lettura con un ascolto attento. Meglio ancora, in un primo tempo prescindete dal testo e, a Vibro chiuso, lasciatevi invadere daila musicalità della lingua. [Nota: tutte le lezioni - dialoghi ed esercizi di "versione"
(salvo le lezioni di ripasso) - sono state registrate da uomini e donne di ogni età, persone come quelle che avrete modo d'incontrare nella vita quotidiana]. Confrontate poi il testo russo con la traduzione a fronte. Laddove vi porrete delle domande, le note esplicative, indicate nel testo con dei numeri tra parentesi ( ), vi forniranno le spiegazioni necessarie. Riprendete in seguito ogni frase, ripetendola più volte a voce alta: questo vi permetterà di perfezionare la vostra pronuncia e di lasciarvi più facilmente sopraffare dai suoni e dalle strutture della lingua russa. Verificate infine il vostro apprendimento del giorno con due piccoli esercizi, che vi aiuteranno a consolidare le vostre nuove conoscenze. Dopo la lezione 7 - cioè una volta fatte le "presentazioni" - troverete anche, per una quindicina di lezioni, un breve esercizio di scrittura, necessario autocontrollo per meglio concretizzare il vostro apprendimento. Ogni sette lezioni, una lezione di ripasso riassume e puntualizza alcuni degli elementi nuovi - in particolare quelli grammaticali - affrontati nel corso delle precedenti lezioni e, grazie a degli esercizi specifici, vi permetterà di fare il bilancio di quanto avete appena imparato. Come i testi delle lezioni, anche il ritmo delle registrazioni segue il vostro progresso. Le prime sei lezioni sono lette lentamente, ripetute due volte, intervallate da pause che vi permetteranno di ripetere ogni frase. Queste pause saranno mantenute fino alla lezione 35, a partire dalla quale i testi diverranno più lunghi; sarete allora voi stessi a mettere il lettore "in pausa" tra una frase e l'altra, in modo da avere il tempo necessario per riflettere e parlare. Sempre la lezione 35, che segna la metà dell'opera, corrisponde alla fine della fase di assimilazione passiva, a conclusione della quale sarete ormai invasi dalla lingua.
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Potrete cosi passare, con piacere e orgoglio, alla fase attiva o "seconda ondata". Nel corso di questa fase, in cui vi scoprirete già più autonomi, vi sarà richiesto di riprendere ogni giorno, dopo la vostra solita lezione, una delle lezioni già studiate, incominciando dalla prima. Tradurrete frase per frase dall'italiano al russo, a voce alta e, se lo desiderate, anche per iscritto. Sarete allora sorpresi dì vedere fino a che punto avrete già spianato il terreno e acquisito intuitivamente le conoscenze che vi permetteranno di costruire le vostre frasi. Certo, dovete innanzitutto imparare a decifrare l'alfabeto russo. Per aiutarvi, nelle pagine seguenti vi forniamo una lista di parole perlopiù identiche nelle due lingue. Ascoltatele e rileggetele: potrete così abituarvi poco a poco ai caratteri russi. In ogni parola russa viene indicata la sìllaba su cui cade l'accento tonico, cioè quella più sonora, che è importante osservare bene. La lettera che in russo è accentala, nella trascrizione in caratteri latini è stampata in grassetto, in modo da facilitare la corretta intonazione della parola. A fine libro, due strumenti di lavoro vi saranno di grande aiuto: un'appendice grammaticale riassume le regole di base della lingua russa; non esitate a farvi ricorso ogni volta che ne sentite il bisogno; due indici lessicali (russo-italiano e italiano-russo) fanno da repertorio di tutti i vocaboli contenuti nel Nuovo russo senza sforzo e vi rimandano alla lezione in cui compare il termine ricercato. Ancora due piccoli dettagli pratici: nella traduzione italiana troverete le costruzioni peculiari alla lingua russa, riportate letteralmente, tra parentesi
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tonde ( ) e quelle peculiari all'italiano - necessarie a una buona resa del discorso, ma assentì nel testo russo - tra parentesi quadre [ ]. Esempio: - Dove [andate] (voi)? - (lo) [vado] a casa. Anche voi (e voi casa)? All'interno di una stessa nota i diversi argomenti trattali sono separati da un punto posto a inizio capoverso.
E ora tocca a voi!
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ALFABETO RUSSO E REGOLE DI LETTURA Non è il caso d'imparare a memoria queste parole, ma bisogna arrivare a leggerle correntemente. In russo vanno pronunciate tutte le lettere (salvo rareeccezioni). Articolate con vigore le consonanti. I suoni delle vocali sono piuttosto sfumati, ma quelli delle consonanti sono sempre netti. Fate attenzione all'accento tonico e ai mutamenti di valore nelle vocali quando queste si trovano al di fuori della sillaba accentata.
(1) La lettera o e la lettera a tendono a pronunciarsi nello stesso modo nelle sillabe non accentate. In particolare la pronuncia della "o" può variare tra una "a" breve (perlopiù quando precede immediatamente la sillaba accentata o a inizio e in fine di parola) e una "o" aperta tendente ad "a" (in tulli gli altri casi). Trascriveremo queste due pronunce con una [a] o con una [o] a seconda che il suono "a" sia più o meno pronunciato.
(2) La c russa ha sempre il valore della "s" italiana di "sacco". La lettera e ha per valore fondamentale quello di [je], tuttavia a seconda dei casi, in base a dove cade l'accento tonico, la sua pronuncia può essere marcatamente [je] oppure [i] o [e]. Nella trascrizione fonetica adottata in questo libro cercheremo di rendere il più fedelmente possibile la pronuncia delle registrazioni. Come regola generale, la e e la in sillaba non accentata si pronunciano come una "e" breve tendente a "i". (3) Notate la , che corrisponde alla nostra "i". Poste davanti a ,
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le consonanti hanno sempre una pronuncia "molle". (4) In fine di parola la (v) tende a pronunciarsi come (f). (5) La lettera (1) ha due realizzazioni fonetiche diverse. La prima, che abbiamo visto in A à , ha lo stesso valore fonetico, davanti a e e a H, della "1" italiana. L'altra, davanti ad a, o, y (u), alle consonanti e in fine di parola, è una "1" dura. Questa dura è pronunciata forte, con la lingua appoggiata contro il palato.
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(6) In fine di parola la si pronuncia talvolta come (sh). (7) La si pronuncia jo, con una sola emissione di fiato, come in "idiota".
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(8) La è ju, pronunciata breve. Il russo non ha il suono u [y] del francese; nelle parole di origine francese quest'ultimo viene reso dalla , come in pó [byro]: bureau (ufficio). (9) corrisponde alla nostra sc in "sciarpa". (10) La ricorre soltanto dopo una vocale; è chiamata "i" breve e sarà trascritta [j].
(11) è il suono della "z" [ts] in "tazza.", non quello della "z" [dz] in "zelo". La lettera dopo , , (sibilanti) si pronuncia piuttosto come una i gutturale [y].