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JAMES SWETNAM SJ
I ,; I i
Il Greco del Nuovo TESTAMENTO PARTE
PRIMA
MORFOLOGIA
1
Lezioni Edizione italiana a cura di
CARLO RUSCONI
'
.·
Titolo originale: An Introduction to the Study ofthe New Testament Greek Traduzione dall'inglese: Carlo Rusconi
NÉçt Zwiì
Prima edizione: 1995 Seconda edizione riveduta e corretta: 1998 Ristampa: 2009
Presentazione della prima edizione italiana Quando, il mio liceo era ormai già lontano, mi trovai a frequentare, presso il Pontificio istituto biblico di Roma, il corso di Greco impartito dal professor James Swetnam, mi resi conto dell'assoluta novità ed efficacia del suo metodo d'insegnamento, si che, quando cominciò a predisporre il materiale di supporto al corso stesso, m'offrii di farne la traduzione in italiano, corredata delle necessarie integrazioni e modifiche esigite dalla diversa lingua di riferimento. I miei convincimenti relativi alla validità del metodo applicato dal profes. sor Swetnam restarono ampiamente confermati quando, dietro suo benevolo invito, mi trovai a affiancarlo nell'insegnamento e quando poi presi ad insegnare nei seminari teologici della mia diocesi e di quella di Bologna. Ora finalmente le Edizioni Dehoniane di Bologna mi consentono di metter il frutto di tanti anni d'esperienza a disposizione di quanti in Italia vogliano avvicinar la lingua del Nuovo Testamento. Mi corre il gradito obbligo perciò d'esprimere la mia gratitudine anzitutto al R.P. James Swetnam SJ, sulla seconda edizione del cui testo ho condotto la traduzione e l'adattamento all'italiano, per la fiducia accordatami, oltreché per gli ammaestramenti sia di materia che di metodo; al R.P. Silvano Votto SJ, che, usando il manoscritto del mio lavoro, ha avuto la bontà di segnalarmene errori e sviste; al rev. d. Ermenegildo Manicardi, Preside dello S.T.A.B., per avermi incoraggiato e infine persuaso della validità di dar alle stampe la prima edizione italiana di questo Il greco del Nuovo Testamento. d. Carlo Rusconi
Rimini, 17 febbraio 1995
Realizzazione editoriale: Prohemio Editoriale srl, Firenze © ©
199 2 Editrice Pontificio Istituto Biblico, Roma 1995 Centro editoriale dehoniano via Nosadella, 6 - 40123 Bologna EDB®
ISBN
978-88-10-20582-2
Nota sulla terza edizione italiana
Prefazione alla prima edizione inglese
Ho preparato questa terza edizione italiana de Il Greco del Nuovo Testamento seguendo puntuahnente la seconda edizione di An lntroduction to the Study of New Testament Greek del prof. J. Swetnam, nella quale più di una novità è stata introdotta rispetto alla prima edizione. Le novità più èonsistenti, oltre ad altre minori, s'incontrano nella revisione e spostamento, in alcune circostanze, del materiale relativo agli esercizi proposti; nella riformulazione dell'Appendice al primo volume, riguardante il verbo greco nel Nuovo Testamento; nell'elenco dei verbi difficili, proposto nel secondo volume. A partire dalle verifiche compiute durante questi anni d'insegnamento, ho poi ritenuto opportuno aggiungere, nel primo volume, degli schemi riassuntivi di alcune parti della materia svolta. Spero che ciò sia per tornare utile a chi utilizzerà questo testo.
Questa, la prima edizione pubblicata delle mie note ciclostilate sulla grammatica greca, che iniziahnente apparve nel 1981, è stata a lungo rinviata a causa d'una molteplicità di motivi, alcuni dei quali al di fuori del mio controllo. Ma il ritardo ha probabihnente reso possibile una revisione della stesura iniziale, aggiungendo ad essa maggior approfondimento e creatività. E quest'ultima ha incontrato un successo che non avrei certamente potuto prevedere. Per questa edizione, come per le note precedenti, sono grato soprattutto ai miei studenti, passati e presenti, speciahnente quelli che, ad iniziare dal 1963, hanno frequentato il Pontificio istituto biblico, per il loro aiuto nell'individuare ciò che poteva risultar utile per l'apprendimento del Greco. In modo particolare la mia riconoscenza va, per la loro consulenza e il loro incoraggiamento, a sei colleghi insegnanti di Greco: il rev. Leo Arnold, SJ, il rev. Anthony J. Forte, SJ, il rev. William J. David Holly, OSBCam., don Carlo Rusconi della diocesi di Rimini, il rev. Silvano Votto, SJ e il rev. John Welch, SJ. Sarò poi comunque grato per qualsiasi suggerimento o correzione che riterranno opportuno segnalarmi quanti faranno uso di questo strumento.
d. Carlo Rusconi
Rimini, 13 gennaio 2002
James Swetnam, SJ
Roma Festa dell'Epifania 6 Gennaio 1992
Prefazione alla seconda edizione inglese Per questa seconda edizione sono particolarmente debitore al paziente consiglio e assistenza del mio collega il rev. Silvano Votto, SJ. A lui sono grato e a quanti mi hanno suggerito correzioni da apportare alla prima edizione. James Swetnam, SJ
Roma Festa di san Marco Evangelista 25 Aprile 1998
VII 1.---------------------------------------, 'r/' Indici
Volume Primo: lezioni.
INDICI
Presentazione della prima edizione italiana
III
Nota sulla terza edizione italiana
IV
Prefazione alla prima edizione inglese, Prefazione alla seconda edizione inglese
V
INDICI
VII
ABBREVIAZIONI
XX
INTRODUZIONE
1
Lezione 001.
L'Alfabeto. Pronuncia. Spiriti. Accenti. La Iota Sottoscritta.
Lezione 002.
eì.µ[, Indicativo Presente. Il Tempo Presente. Il Modo Indi-
4
cativo . La Persona. Il Numero nel Verbo. La -v Mobile. L'Articolo. Il Genere. Il Numero nell'Articolo, Sostantivo, Pronome, Aggettivo. Il Caso. Declinazione dell'Articolo. Il Caso Nominativo. La Proposizione Principale. La Proposizione Dipendente. L'Uso Predicativo dell'Aggettivo. L'Uso Attributivo dell'Aggettivo. Aggettivi Sostantivati. Concordanza. La Declinazione del Sostantivo M-yoç.
8
L'Indicativo Imperfetto. eì.µ(, Indicativo Imperfetto. Il Pronome Relativo. Il Caso Accusativo. La Declinazione del Sostantivo Ep-yov. Soggetto Neutro Plurale e Verbo al Singolare.
17
L'Infinito. L'infinito Completivo. Eì.µ(, Infinito Presente. L'Imperativo. EÌ.µ[, Imperativo Presente. La Declinazione dei Sostantivi (wtj, a.µapT(a, 66ça . La Declinazione degli Aggettivi a-ywç e à-ya06ç. Il Tema. Il Caso Genitivo. I Cinque Principali Segni d'Interpunzione.
21
Il Congiuntivo. EÌ.µ(, Congiuntivo Presente. \'.va e la Dipendente Finale. I Pronomi Dimostrativi oùToç ed ÈKE'ì.voç. Il Caso Dativo. L'Apostrofo. La Crasi. La Dièresi.
27
L'Ottativo. EÌ.µ(, Ottativo Presente. La Declinazione dei Sostantivi µa0TJTtjç e veav[aç. Il Pronome Personale È-yw. Enfasi e Uso Esplicito del Pronome Personale. Il Caso Vocativo.
32
Lezione 007.
Il Participio. EÌ.µ(, Participio Presente. Il Pronome Personale au.
37
Lezione 008.
EÌ.µ[,
Lezione 003.
Lezione 004.
Lezione 005.
Lezione 006.
Indicativo Futuro, Participio Futuro, Infinito Futuro. L'Indicativo Futuro. Il Participio Futuro. L'Infinito Futuro. L'Accusativo coll'Infinito. L'Aggettivo e Pronome Personale aùT6ç. L'Uso Riflessivo e Non-Riflessivo di aùT6ç. La Declina-
VIII
Lezione 009.
Lezione 010.
Lezione 011.
Lezione 012.
Indici
Indici
La Flessione del Verbo e del Sostantivo, Pronome e Aggettivo. I Sistemi Verbali in -w e in -µt. Le Voci Attiva e Passiva. Il Significato dell' «Aspetto» nel Sistema Verbale Greco. Àuw, Indicativo Presente Attivo. Regole per gli Accenti: 01. L'Indicativo Imperfetto Attivo. Àuw, Indicativo Imperfetto Attivo. L'Aumento. Verbi Composti, I. La Declinazione del Sostantivo ~pmj;. Regole per gli Accenti: 02. L'Indicativo Futuro Attivo. Mw, Indicativo Futuro Attivo. La Formazione del Futuro a seconda dei Differenti Temi. Radici Verbali aventi il Tema del Presente in -(,-. La Declinazione del Sostantivo ÈÀrr(s . Verbi Composti, II. Regole per gli Accenti: 03. Il Significato dell'Imperativo Presente Attivo. Mw, Imperativo Presente Attivo. La Declinazione dei Sostantivi rrotµtjv, ElKwv, µtjv e atwv. I Pronomi Riflessivi ȵauToD, oeauTOD e ÉauToD. Regole per gli Accenti: 04.
Lezione 019.
47 Lezione 020.
52 Lezione 021.
57 Lezione 022.
IX
Il Significato dell'Imperativo Aoristo Attivo. Mw, Imperativo Aoristo Attivo. La Declinazione dell'Aggettivo rràs . La Declinazione dell'Aggettivo Numerale Cardinale Els. Regole per gli Accenti: 11.
94
Il Significato del Congiuntivo Aoristo Attivo. Àuw, Congiuntivo Aoristo Attivo. La Declinazione dell'Aggettivo ÉKwv. La Declinazione degli Aggettivi Numerali Cardinali 8uo, TpE1s e TÉaoapEs . Regole per gli Accenti: 12.
98
Il Significato dell'Ottativo Aoristo Attivo. Àuw, Ottativo Aoristo Attivo. La Declinazione dell'Aggettivo EÙ9us. La Congiunzione Èa.v e il suo Uso nelle Dipendenti Ipotetiche. Regole per gli Accenti: 13.
103
Il Significato dell'Infinito e Participio Aoristo Attivo. Àuw, Infinito e Participio Aoristo Attivo. La Declinazione dell'Aggettivo µÉyas . Regole per gli Accenti: 14.
107
62 Lezione 023. Il Significato dell'Indicativo Perfetto Attivo. Àuw, Indicativo
Lezione 013.
Il Significato del Congiuntivo Presente Attivo. Àuw, Congiuntivo Presente Attivo. La Declinazione dei Sostantivi rraT~p, ptjTWp e owTtjp. Il Pronome Reciproco à>..ÀtjÀwv. Regole per gli Accenti: 05.
Lezione 015.
Il Significato dell'Ottativo Presente Attivo. Àuw, Ottativo Presente Attivo. La Declinazione dei Sostantivi rroÀts e txeus . I Pronomi e Aggettivi Possessivi ȵ6s, T]µÉTEpos, o6s e ÙµÉTEpos. Regole per gli Accenti: 06.
72
Il Significato dell'Infinito Presente Attivo. Mw, Infinito Presente Attivo. La Declinazione dei Sostantivi pacnÀEus e vovs. Il Pronome Interrogativo T(s. Regole per gli Accenti: 07.
76
Lezione 025.
Lezione 026. Lezione 016.
Il Significato del Participio Presente Attivo. Àuw, Participio Presente Attivo. La Declinazione del Sostantivo rrvEDµa . Il Pronome Indefinito ns. Regole per gli Accenti: 08.
Lezione 018.
Il Significato dell'Infinito Fµturo Attivo. Àuw, Infinito Futuro Attivo. Il Significato del Participio Futuro Attivo. Àuw, Participio Futuro Attivo. La Declinazione del Sostantivo TÉpas. Il Pronome Dimostrativo o8E. Radici Verbali aventi il Tema del Presente in -(JO-. Regole per gli Accenti: 09. Il Significato del Tempo Aoristo. Mw, Indicativo Aoristo Attivo . La Declinazione del Sostantivo E9vos. Il Pronome Relativo oans. Il Periodo Ipotetico dell'Irrealtà. Regole per gli Accenti: 10.
Il Significato dell'Indicativo Piuccheperfetto Attivo. Àuw, Indicativo Piuccheperfetto Attivo. La Declinazione dell'Aggettivo alwvt,os. L'Alfa Privativa. Regole per gli Accenti: 16.
116
Il Significato dell'Infinito, Participio e Congiuntivo Perfetto Attivo. Àuw, Infinito, Participio e Congiuntivo Perfetto Attivo. La Declinazione dell'Aggettivo ÙÀT]9tjs. Regole per gli Accenti: 17.
120
Il Significato della Voce Media. Àuw, Indicativo Presente Medio. La Declinazione del Sostantivo µ6.pTUs. Regole per gli Accenti: 18.
124
80 Lezione 027.
Lezione 017.
111
68 Lezione 024.
Lezione 014.
Perfetto Attivo . La Formazione del Raddoppiamento. La Declinazione dell'Aggettivo rroÀus. Regole per gli Accenti: 15.
Àuw, Indicativo Imperfetto e Imperativo Presente Medio. La Declinazione dell'Aggettivo Comparativo µE((wv. Le Due
Forme di Comparazione fra Aggettivi. Altri Usi dell' Aggettivo Comparativo. Regole per gli Accenti: 19. 84
Lezione 028.
Àuw, Congiuntivo e Ottativo Presente Medio. Il Grado Su-
perlativo dell'Aggèttivo. La Congiunzione ornv e i Suoi Usi. Regole per gli Accenti: 20. Lezione 029.
88
128
133
Àuw, Participio e Infinito Presente Medio. Forme Regolari
dell'Aggettivo Comparativo e Superlativo. Regole per gli Accenti: 21. 137
X
Lezione 030.
Indici
Indici
Àuw, Indicativo, Infinito e Participio Futuro Medio. L'Uso di µàÀÀov per formare il Grado Comparativo dell'Aggettivo. L'Uso della Congiunzione wo-TE. La Proposizione Dipendente
Risultativa. Regole per gli Accenti: 22.
Lezione 044.
Lezione 032.
Lezione 033.
Lezione 034.
Àuw, Indicativo e Imperativo Aoristo Medio. La Declinazione degli Aggettivi 8mÀous- e xpuo-ous-. Regole per gli Accenti: 23.
145
Àuw, Congiuntivo e Ottativo Aoristo Medio. La Declinazione dell'Aggettivo àpyupous-. Regole per gli Accenti: 24.
149
Àuw, Participio e Infinito Aoristo Medio. La Declinazione del Sostantivo xa.pLs- . Regole per gli Accenti: 25.
152
Lezione 046.
Àuw , Indicativo Perfetto e Piuccheperfetto e Participio Per-
fetto Medio. La Formazione del Perfetto Medio dei Temi Terminanti in Palatale, Labiale, Dentale, Liquida o Nasale. Regole per gli Accenti: 26. 155 Lezione 035.
Lezione 036.
Lezione 037.
Àuw , Imperativo, Infinito, Congiuntivo e Ottativo Perfetto Medio. La Declinazione del Sostantivo XELp. Regole per gli Accenti: 27. 160
169
Lezione 038.
Àuw, Congiuntivo e Ottativo Aoristo Passivo. Regole per gli Accenti: 29. · 173
Lezione 039.
Àuw , Participio e Infinito Aoristo Passivo. Regole per gli Accenti: 30. 176
Lezione 040.
Àuw, Indicativo, Infinito e Participio Futuro Passivo.
Lezione 041.
ypa.L~Éw, Indicativo Presente Medio e Passivo, Indicativo Im-
perfetto Medio e Passivo, Presente Medio e Passivo: Imperativo, Congiuntivo, Participio e Infinito. Contrazione dei Verbi in --Ew con Radici Monosillabiche. Il Non-Allungamento della -E- nelle Forme Non-Contratte d'Alcuni Verbi in -E-. Verbi Difficili: KaÀÉw, 8Éw. Lezione 048.
Sistema del Futuro Attivo e Medio dei Verbi Liquidi e Nasali. Indicativo Aoristo Attivo e Indicativo Aoristo Medio. Verbi Difficili: o-TÉÀÀw, Kp(vw, àyyÉÀÀw. 217
Lez:ione 049.
Regole di Contrazione dei Verbi Contratti in -a-. Forme Fondamentali dei Verbi Contratti in -a-. àyarrciw, Indicativo Presente Attivo, Indicativo Imperfetto Attivo, Presente Attivo: Imperativo, Congiuntivo, Participio e Infinito. Verbi Difficili: òpa.w, i'. xw . Regole per gli Accenti: 36. 222
Lezione 050.
àyarrciw, Indicativo Presente Medio e Passivo, · Indicativo
Imperfetto Medio e Passivo, Presente Medio e Passivo: Imperativo, Congiuntivo, Participio e Infinito. Verbi Difficili:
179
ÀÉyw, aipw.
tivo, Participio e Infinito. Lezione 042.
Lezione 043.
Regole di Contrazione per i Verbi Contratti in -o-. Forme Fondamentali dei Verbi Contratti in -o-. o.
XIX
Indice dei Passi Scritturistici Usati negli Esercizi di Traduzione e nelle Spiegazioni della Sintassi. 309
220 Elenco dei Testi Scritturistici Usati 317 nelle Regole per gli Accenti.
I,,~: II
xx
Abbreviazioni
Abbreviazioni
rfl
I t.lH ;3 fJ tJ:At•J~ 1W
sfx sng. spr Sst trs V
Scritti Neotestamentari Ap At Col lCor 2Cor Eb Ef Fil Fm Gal Gc Gd Gv lGv
Apocalisse Atti degli Apostoli Lettera ai Colossesi Prima Lettera ai Corinti Seconda Lettera ai Corinti Lettera agli Ebrei Lettera agli Efesini Lettera ai Filippesi Lettera a Filemone Lettera ai Gàlati Lettera di Giacomo Lettera di Giuda Vangelo secondo Giovanni Prima Lettera di Giovanni
2Gv 3Gv Le
Mc Mt 1Pt 2Pt Rm lTm 2Tm lTs 2Ts Tt
Seconda Lettera di Giovanni Terza Lettera di Giovanni Vangelo secondo Luca Vangelo secondo Marco Vangelo secondo Matteo Prima Lettera di Pietro Seconda Lettera di Pietro Lettera ai Romani Prima Lettera a Timoteo Seconda Lettera a Timoteo Prima Lettera ai Tessalonicesi Seconda Lettera ai Tessalonicesi Lettera a Tito
Altre Abbreviazioni ace. Agg Aor Art ass att Avv
cf. Cgt Cgz cont cpv crd det dtv. es. f fmn Ftr gtv. hapax ldc i.e. lnf lpf lpv its
accusativo Aggettivo Aoristo Articolo assoluto attivo Avverbio confronta Congiuntivo Congiunzione continuato comparativo cardinale determinato dativo esempio femminile femminile Futuro genitivo termine che ricorre 1 sola volta Indicativo (id est) cioè Infinito Imperfetto Imperativo intransitivo
let. m m.dp. med m.p. msc n N.B. Neg nmn. ntr N.T. ord Ott
p.dp. pfx plr. Ppf Prf Prn Prp Prs Prt pss Ptc PV qc.
letteralmente, alla lettera maschile mediodeponente medio mediopassivo maschile neutro Nota Bene Negazione, Negativo nominativo neutro Nuovo Testamento ordinale Ottativo passivodeponente prefisso plurale Piuccheperfetto Perfetto Pronome Preposizione Presente Particella passiyo Participio Paradigmi dei Verbi qualcuno
I (
(
I I
1-
I
riflessivo suffisso singolare superlativo Sostantivo transitivo Verbo
V.
vct.
VD Vrb X
XXI
vedi vocativo (elenco dei) Verbi Difficili Verbo volte (indica il numero di ricorrenze d'un determinato vocabolo o altro: 2 x = due ricorrenze)
Introduzione
1
--- - -- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - . i'~\ LEZIONI
Introduzione
Introduzione
Non esiste manuale che risulti mai completamente soddisfacente eccetto che, forse, per il suo autore. Nemmeno l'autore di questo testo si fa illusioni al riguardo e proponendo questa grammatica semplicemente come Hrisultato d'un considerevole numero di anni d'insegnamento indirizzato a studenti provenienti dai più svariati contesti e ambienti culturali e scolastici (più di mille studenti provenienti da ottantacinque diversi paesi). È speranza dell'autore che questo manuale sia per dimostrarsi utile per altri docenti o come strumento d'uso diretto o come incentivo perché essi stessi ne mettano a punto altri. Questo testo, tuttavia, è stato scritto per quegli studenti costretti dalle circostanze a tentar di studiare il greco neotestamentario senza l'ausilio di un insegnante, oltreché ovviamente per coloro che intendano apprender la lingua nell'ambito d'un corso scolastico. Il pr esente manuale è basato su alcune convinzioni dell'autore, che peraltro si fondano sulla di lui esperienza: 1) Lo studio del greco neotestamentario non è cosa facile; eccetto che per persone eccezionalmente dotate, richiede sforzi considerevoli e perseveranti. D'altro canto, qualsiasi persona di normale intelligenza può imparare molto della lingua, a patto d'esser disposta a svolgere un'adeguata mole di lavoro. 2) Lo studio del greco neotestamentario esige realismo nel perseguire un risultato, se lo studente intende perseverare fino al punto in cui il dominio della lingua diventi remunerativo in termini di capacità di lettura del Nuovo Testamento. 3) L'apprendimento del greco neotestamentario è d'ordinario meglio conseguito ove l'approccio ad esso sia nel contempo deduttivo (mediante la memorizzazione di vocaboli, paradigmi e regole) e induttivo (mediante il contatto col testo del Nuovo Testamento). 4) Lo studio del greco neotestamentario può esser reso meno arduo da una presentazione accurata della nuova materia, in modo che le cose essenziali siano poste in chiara evidenza, assegnando le non essenziali a una posizione subordinata o a una trattazione successiva.
Coerentemente con- le convinzioni appena espresse questo manuale è caratterizzato dalle seguenti strutture: 1) Non propone scorciatoie. Ovunque ci si muove presumendo nello studente l'interesse a un buon apprendimento della lingua e la disponibilità perciò a pagar il prezzo necessario. _ 2) Le lezioni sono strutturate in maniera da consentire la verifica d'un continuo progresso nell'intelligenza del testo del Nuovo Testamento. 3) L'approccio deduttivo alla lingua è supportato dalla presenza di vocabolario, paradigmi, regole ed esercizi dall'italiano al greco; quello induttivo invece dalla presenza d'esercizi dal greco all'italiano e dal porre immediatamente lo studente a contatto col testo greco del Nuovo Testamento fin dalla Prima Lezione, cominciando dai primi versetti del Vangelo secondo
l-
i
Introduzione
2
Introduzione
3
---------------------------------- ""'--1.. -------------------------------------'\' 4) Per chiarezza di presentazione si son messe a punto cento lezioni, ognuna delle quali contenente un suo materiale ben definito. Ogni lezione può esser considerata sufficiente per un'ora d'insegnamento, ove il manuale venga impiegato in connessione colla spiegazione fornita dall'insegnante. In aggiunta a ciò, tuttavia, ogni studente principiante dovrà metter in programma uri tempo di almeno tre ore di studio per ciascuna lezione, se vorrà padroneggiare adeguatamente il materiale proposto. Il materiale presentato da alcune lezioni è peraltro più ampio e conseguentemente richiede maggior tempo d'applicazione personale. Sono consigliabili, di quando in quando, periodi di ripasso, non foss'altro che per consentire allo studente di riprender fiato.
La struttura generale del manuale è la seguente: a) Paradigmi del Verbo: il verbo ELµ( è presentato per primo, seguito dal verbo tematico Àuw e solo quando quest'ultimo è stato completamente proposto vengono fornite maggiori «variazioni» (es.: verbi «contratti», verbi irregolari, verbi deponenti, verbi atematici). b) Paradigmi di sostantivi, pronomi e aggettivi: vengono presentati non appena ciò sia reso ç1,gevole da quanto già proposto in grammatica: prima vien proposta la seconda declinazione, poi la prima e infine la terza. c) Le preposizioni più importanti sono presentate gradualmente e una almeno per lezione, così che alla Trentesima Lezione lo studente ha già preso conoscenza di tutte quelle che sono essenziali per una lettura agevole del Nuovo Testamento. d) Avverbi: vengono presentati progressivamente costituendo una costante dei vocabolari di pressoché ogni lezione. e) Vocabolario : eccetto i nomi propri, tutte le parole che nel Nuovo Testamento ricorrono per più di dodici volte, vengono presentate, ove possibile, collegate all'esposizione del paradigma compètente. f) Letture del Nuovo Testamento: nelle prime sessantasette Lezioni, insieme alla presentazione dei paradigmi e del vocabolario di base, viene proposto per intero il Vangelo secondo Marco, che viene poi ripreso, ancora per intero, dalla Sessantottesima all'Ottantunesima Lezione. Dall'Ottantaduesima Lezione fino alla Centesima viene invece proposta la lettura del Vangelo secondo Giovanni. g) Sintassi: vengono forniti elementi di sintassi sufficienti a metter lo studente in grado di leggere e comprendere a un livello di base il testo del Nuovo Testamento. È prevista una seconda parte di questa introduzione allo studio del greco neotestamentario in cui verrà proposta una trattazione esauriente della sintassi. h) Elenchi e paradigmi: si è elaborato un sistema articolato di elenchi di vocaboli che collega la presentazione iniziale dei vari tipi di parole nel testo del Primo Volume ai paradigmi che vengon proposti nel testo e alla fine del Secondo Volume. Gli elenchi hanno lo scopo di aiutare lo studente a collocare le singole parole nelle categorie della lingua loro competenti. Possono esser anche usati come espediente per facilitare la memorizzazione. · Il modo di presentazione di questa grammatica sarà indubbiamente accur-.n+ ..-.
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leggere manuali d'istruzione per «computer» senza l'ausilio di un maestro, si difende in anticipo: se c'è una cosa emersa con certezza dai suoi ventotto anni d'esperienza come docente di greco è che Repetitio mater scientiae ... , «La ripetizione è madre dell'apprendimento». Questo modo di procedere è particolarmente necessario in relazione a elementi basilari come quelli di «voce», «modo» e «tempo». Ma la semplice ripetizione non è sufficiente: un manuale di grammatica per principianti dovrebbe offrire la possibilità di un'interazione di prospettive tendenti a una ripetizione che faccia progredire nella comprensione. La particolare modalità con cui forme e vocaboli sono catalogati è inoltre un tentativo di contrastare un'insufficiente conoscenza della grammatica ~he, negli ultimi anni, risulta crescente fra gli studenti di madrelingua mdeuropea. E anche un tentativo di aiutare gli studenti di madrelingua diversa dalle indeuropee che intendano studiare il greco avvalendosi di questa grammatica o di qualche traduzione d'essa. . Dal principio alla fine del manuale i riferimenti al Nuovo Testamento sono usati, ogniqualvolta sia possibile, per fornire allo studente il più ampio e frequente contatto col testo sacro, la conoscenza del quale è il fme ultimo di questo lavoro. La «chiave» per questo testo dovrebbe metter lo studente in condizione di lavorare intelligentemente sia sulla grammatica che sugli esercizi. Un insegnante, ovviamente, è raccomandabile: un buon manuale è di per sé un buon insegnante, ma un insegnante eccellente vale decisamente più d'un buon manuale. Un uso malaccorto della «chiave» potrebbe dimostrarsi controproducente.
Lezione
4
Ja
5
Lezione 1°
i -..
LEZIONE 1°
l'Alfabeto. Pronuncia. Spiriti. Accenti. La Iota Sottoscritta.
X
X
X
X
chi
c (cf.: 'e' toscana)
\JI
q,
ljJ
ti>
psi
ps (cf.: psìche)
o
(ù
(ù
omèga
o (cf.: ombra)
o
L'Alfabeto
Suono italiano equivalente
Lettere Maiuscole
Lettere Minuscole
Nome
A B
A
a
a
àlfa
a (cf.: pàdre)
B
~
~·
bèta
b (cf.: buòno)
r
'Y
y
gàmma
g (cf.: gàtto)
i\
/J,.
8
8
dèlta
d (cf.: dènte)
E
E
E
E
èpsilon
e (cf.: vècchio)
z
(,
(,
zèta
z (cf.: azzùrro)
H
ri
Y]
èta
e (cf.: vérgine)
e
0
e
thèta
th - z (cf.:pàzzo)
I
L
iòta
i (cf.: pìno)
K
K
K
kàppa
e (cf.: càne)
A
A
À
À
làmbda
1 (cf.: lùna)
M
M
µ µ
my
m (cf.: màno)
N ,...,
N
JJ
V
ny
n (cf.: nàso)
,::,
~
ç
csi
es (cf.: csilène)
o
o o
òmicron
o (cf.: uòmo)
Il
1T
TT
pi
p (cf.: pàne)
p
p p
ro
r (cf.: ràmo)
L
a
ç
sìgma
s (cf. : sàno)
EL OL UL
T
T
T
tàu
t (cf.: tuòno)
EU
u (cf.: 'u' lombarda)
~~
r
z H 0 I K
...... ~
o II p L T y ~
y
V
l
1J
a
ç
ypsilon
Pronuncia
Gàmma (y) si pronuncia come· ny (v) quando precede immediatamente kàppa (K), chi (x) o un'altra gàmma (y), oppure csi (ç). Per esempio: ayyE Àos si pronuncia ànghelos; ayKupa si pronuncia ànkilra; craÀmyE si pronuncia sàlpinx (la posizione dell'accento non ha alcuna relazione con le regole riguardanti la gàmma, di cui stiamo trattando). La sìgma si ~criYeftB.lYinizio o in ,vo.rn_o dipa rolOL
ii
o86v
iii
µtj
CJOU CJOU µE
(Mc 3,32) (Mc 1,2) (Mc 5,7)
b. Se una parola ha l'accento acuto sulla sillaba finale, l'accento d'un'enclitica bisillabica che segua è assorbito in quello precedente: b. i ii iii
8vvaT6v
ÈCJTLV ÈCJTE ELCJLV
8ELÀOL 8É
(Mc 14,35) (Mc 4,40) (Mc 4,15)
01. O VlTTTT)p ECJTQL ÈTTÌ. TJÌS TpaTTÉ(T)S. 02. EPXETm 6 TTOVT)pÒs àv9pwTTos TTapà Twv KaKwv ~yEµ6vwv. (Mc 14,43) 03. 6 TTUTTJP ~µwv 8s Èv To'is oùpavo'is àya06s Èanv. (Mt 6,9) 04. ECJTW vvv Èv T..oo, Ottativo Presente Attivo.
Ej3ÀETTE T~v ~µETÉpav TpaTTE(av.
Vedeva la nostra tavola.
L'ottativo presente attivo di Àuw si coniuga come segue (cf.: V l; PV 1): Ej3ÀETTE Tàs ~µETÉpas Tpa1rÉ(as.
Vedeva le nostre tavole.
VOCE ATTIVA, MODO OTTATIVO, TEMPO PRESENTE
l O persona 2° persona 3° persona
Singolare
Plurale
Àu-