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ARRANGIAMENTO E COMPOSIZIONE PER STAGE BAND Contenuti e Programma
Arrangiamento
lezioni pagina
Sezione ritmica Trombe Tromboni Archi
5 4 4 2
2 4 6 6
Armonia Pedale Intervalli Accordi paralleli Accordi di passaggio Cadenza Alterazione
1 2 4 3 3 2 _____ 15
20 21 21 22 23 23
8 11
Modulazione Risoluzioni d'inganno Dominanti di sostituzione Accordi appoggiatura
4 4 4 3 _____ 15
24 25 25 26
13 16
Movimento della fondamentale Sopradominante
12 3 _____ 15
26 29
19
Accordi di 4ª aumentata, e 6ª aumentata Trucchi armonici
_____ 15 Ance Saxofoni e Tromboni, Corno, e Tuba
10 5 _____ 15
Sezione Ottoni Distribuzione nell'ensemble
Scrivendo un Arrangiamento Combos, Introduzioni e Interludi Ballad Pezzo ritmico
7 8 _____ 15
5 5 5 _____ 15
lezioni pagina
29 5 10 _____ 15
60 lezioni, una per settimana Requisiti indispensabili: Scale, intervalli, accordi Materiali: Qualsiasi libro che dia le estensioni e la descrizione degli strumenti, blocco note, carta per partiture.
© Copyright 1968 Adolph Sandole Music 243 Rambling Way Springfield, Pa. 19064
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ARRANGIAMENTO E COMPOSIZIONE PER STAGE BAND Adolph Sandole Premessa Un pezzo di musica e raramente il risultato di un'"ispirazione". Una o due idee frammentarie suggeriranno una strada di sviluppo se esse saranno sperimentate e se ci si lavorerà su considerevolmente. Intuitivamente, lo scrittore perseguirà questa opportunità fino a quando prenderà forma un'idea interessante. Questa a sua volta stimolerà ulteriori sviluppi e condurrà al pezzo finito (composizione o arrangiamento). E' una graduale, pressoché inavvertibile evoluzione. Il prodotto finale può avere una piccola somiglianza con l'idea che ha generato il processo. L'intera procedura è esilarante ed è di per se stessa una ricompensa. Un insegnante non dovrebbe correggere; ci sono poche cose che sono giuste o sbagliate. Lo studente dovrebbe essere incoraggiato a visualizzare ed a considerare varie prospettive, con la guida ed i suggerimenti dell'insegnante. La selettività è governata dal giudizio estetico; questo è coltivato dall'esperienza che estende l'orizzonte delle possibilità di scelta. La soluzione dei problemi e l'abilità di rinnovarsi sono delle mete desiderabili. La curiosità ed il desiderio motivano lo scrittore, ma la perseveranza traduce le mete in fatti compiuti. Soggetti teorici sono introdotti per espandere la tecnica dello studente. Arrangiare è molto più che imparare le estensioni e le trasposizioni degli strumenti. E' un'arte di espressione musicale che richiede talento inventivo e le tecniche melodica, armonica e ritmica per lanciare queste idee in una forma coerente. Arrangiare non è solo orchestrazione; è l'arte di scrivere musica. Osservazioni generali Armonia acuta stretta, armonia grave lata Regole per l'armonia stretta in quattro parti: Accordi maggiori e minori Accordi di dominante e diminuiti Accordi aumentati Accordi di nona e undicesima Accordi di dominante tredicesima
aggiungi la 6ª o la 7ª alla triade usa tutte quattro le note aggiungi la 7ª minore, o ogni tono intero usa le quattro note più alte usa ogni combinazione di: 7ª, 9ª (o fondamentale), 11ª (o 3ª), 13ª. Evita l'intervallo di una seconda minore sotto alla melodia. Schemi per l'armonia lata: sposta la 2ª,3ª, o 2ª e 4ª nota un'ottava sotto.
Notazione degli accordi- Nomina la tonalità basilare di un accordo: maggiore, minore, diminuito o dominante. Nominare ogni tono alterato è ingombrante. Includi solo sufficienti alterazioni e parziali superiori per descriverne la tessitura. Fraseggio- lasciare gli spazi per la respirazione, in modo che le frasi non siano interrotte. Le dinamiche dovrebbero essere chiare e sensibili. Parti trasportateLe parti individuali dovrebbero essere scritte in modo da poter essere facilmente suonabili. Scegli gli accidenti per rendere la musica compatibile con le alterazioni in chiave, che suggeriscono la tonalità. Se la musica è complessa e cromatica, cerca di facilitare l'identità degli intervalli.
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La Sezione Ritmica Pianoforte Il pianoforte è uno strumento non-traspositore scritto in chiave di violino e chiave di basso. 1. Stock rhythm- un singolo suono basso sul primo e terzo battito (in unisono col contrabbasso), e un accordo di quattro suoni in armonia stretta in chiave di violino sul secondo e quarto battito. 2. Simboli di accordi con parziale schema melodico. Permette all'esecutore di improvvisare fill-in, accordi di background, e figurazioni. 3. Back beat- un singolo suono, ottave, o un accordo sul secondo e quarto movimento, con il contrabbasso e la cassa. Questo trucco drammatico è un'interruzione dell'uniformità del ritmo. 4. Figure all'unisono con la chitarra e/o il contrabbasso, come temi o contrappunti alle figure dell'ensemble. Possibile in tutte le estensioni; di maggiore effetto se nel registro basso. 5. Armonie Block (strette) con le sezioni dell'ensemble.
Contrabbasso Il contrabbasso è uno strumento non traspositore. E' annotato in chiave di basso un'ottava sopra rispetto alla sua altezza reale. 1. Stock rhythm- note basilari dell'accordo (solitamente fondamentale, quinta) sul primo e terzo movimento all'unisono con la mano sinistra del pianoforte. 2. Quattro movimenti per battuta. Una linea di basso composta di gradi della scala, note di passaggio e arpeggi. 3. Back beat. 4. Linee con l'arco con sezioni, ensemble, chitarra, o solo. 5. Figure all'unisono col pianoforte e/o la chitarra, trombone o sax. 6. Simboli di accordi- permettono all'esecutore di improvvisare.
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Chitarra La chitarra è uno strumento non-traspositore ed è notato in chiave di violino un'ottava più alta rispetto alla sua altezza reale. E' usata come strumento ritmico e solista, amplificato o naturale. 1. Stock rhythm- accordi pieni su ogni movimento (simboli o diagrammi) 2. Simboli d'accordi- permettono all'esecutore di improvvisare un ritmo quattro per quattro o dei fill-in sincopati. 3. Figure in unisono col pianoforte e/o il basso 4. Figure in unisono col sax o il trombone 5. Fill-in arpeggiati come arpa e background.
Batteria La parte di batteria dovrebbe essere una partitura schematica. Permette all'esecutore la libertà di improvvisare. Si usa la chiave di basso, ma senza che i suoni siano designati. 1. Tempo 4/4, ////, o Tempo 16 battute 2. Rullante (snare), contrabbasso 3. Piatto (cymbal)
4. Charleston (High hat) 5. Blocks 6. Accenti d'ensemble sul cerchio (rim)
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Intera sezione ritmica 1. Stabilisce la base armonica 2. Figure all'unisono e accordi block del pianoforte, ruotano la melodia dal pianoforte alla chitarra, contrabbasso, etc. 3. Back beat (2,4) 4. Stili differenti: 1,3 accentati o 2,4 accentati 1234 (quattro per quattro) "swing band era" contrabbasso 4/4, pianoforte ritmi in levare (off beat), accenti della cassa, charleston (high hat) tempo 4/4 (be-bop era) batteria e contrabbasso in tempo 4/4, pianoforte ritmi in levare, post be-bop Trombe o Flicorni in SIb La tromba è uno strumento traspositore, scritto in chiave di violino un tono sopra all'altezza reale. Il timbro può essere alterato con le sordine, hat (cappello), e il plunger. Le trombe sono di maggiore effetto se scritte in armonia stretta. Compiti, aperte o con sordina 1. Soli- ballad o pezzi ritmici, melodia con poca elaborazione. 2. a- Backgrounds, vocali o strumento solista- ballad o pezzo ritmico b- Figura all'unisono, due strumenti sono sufficienti. Se l'estensione è acuta, mettile in ottave. Lascia la prima tromba in pausa. 3. a- Due linee indipendenti all'unisono b- Linea melodica con tre trombe alle armonie tenute, ballad o pezzo ritmico. 4. Invenzione pezzo ritmico (assoli), elaborazione della melodia.
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Distibuzione delle parti 1. Le distribuzioni STRETTE sono vivaci, e permettono alla linea melodica di muoversi fluentemente. Una linea flessibile è preferibile; l'armonia è subalterna alla facilità del movimento. 2. Le distribuzioni APERTE sono pesanti, e si adattano ai tempi lenti o a note dal lungo valore. Metti intervalli larghi in basso, piccoli intervalli al centro e all'acuto per la massima sonorità. 3. Usa accordi di PASSAGGIO e armonia PARALLELA per rendere tutte le parti fluide. 4. Usa le ALTERAZIONI per varietà e per evitare le note ribattute. 5. Raggiungi l'accordo arrivando da MEZZO TONO sopra o sotto. 6. Raggiungi l'accordo col CICLO. 7. Risolvi i problemi RADDOPPIANDO, e/o DIMINUENDO le parti.
La fondamentale, la terza, o la quinta sono le note basse più definite per la distribuzione delle parti dell'accordo. La settima e la nona sono possibili, ma l'identità dell'accordo diventa remota. Gli accordi di undicesima e di tredicesima non hanno un'identità rivoltabile; quando invertiti, essi formano altri accordi di undicesima e tredicesima. I parziali superiori sono di maggior effetto quando distribuiti sopra all'accordo base di settima: 9a , 11a , 13a fondamentale terza settima
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Tromboni Il trombone è uno strumento non traspositore. La chiave di basso è la più comunemente usata: le chiavi di contralto e di tenore sono impiegate in partiture sinfoniche e operistiche. La sonorità può essere alterata da tutta una varietà di sordine, hat, e plunger. Le sette posizioni coprono un'intervallo di quinta diminuita. Una serie di armonici può essere prodotta su ogni suono delle sette posizioni cambiando la pressione dell'aria. Il SIb fondamentale e uno o due altri suoni sotto ad esso possono essere prodotti rilassando l'imboccatura. Questi sono chiamati suoni "pedale". 1 SIb
2 LA
3 LAb
4 SOL
5 SOLb
6 FA
7 MI
L'armonia stretta o lata è suggerita dalla tessitura del 1° trombone. Se l'estensione tende troppo verso il basso, le parti d'armonia diventano fangose; eliminare delle parti e raddoppiare gli strumenti, o scriverli all'unisono. Quando si scrivono tre o quattro tromboni soli, mantenere il primo (lead) sopra alla chiave di basso.
Compiti:
Archi Gli archi sono strumenti non-traspositori. Violino- chiave di violino, Viola- chiave di violino e contralto, Violoncello- chiavi di violino, tenore e basso. La distribuzione è approssimativamente nella proporzione di 6-4-3. Un'orchestra media dovrebbe avere 12 violini, 8 viole e 6 violoncelli. Il termine divisi, significa la divisione di una sezione in due. (Più di due è raro)
Compiti: 6
1. Block
a-
violini divisi
viole violoncelli b- violini divisi viole divise
2. 3.
1° 2°
1° 2° 1° 2°
6 6 8 6 6 6 4 4
più 2 violoncelli più 2 violoncelli
violoncelli, un'ottava sotto alla melodia 2 a- La melodia si muove, gli altri sostengono e viceversa. b- La melodia ai violoncelli, gli altri sostengono con contromelodie Aggiungi il contrabbasso all'unisono o un'ottava sotto ai violoncelli. I legni possono raddoppiare gli archi (flauto, flauto, oboe, fagotto)
Ance e Legni 7
Ogni combinazione è possibile. La scelta è dettata dalla potenziale capacità di fondersi col lead. Il sax contralto, sax soprano o il clarinetto sono efficaci come strumenti lead. Il sax tenore si può usare per effetti speciali. Se si usano il flauto o l'oboe come lead, gli strumenti a fiato che li accompagnano dovrebbero essere di timbro leggero, così da non sopraffare il lead. L'ottavino può essere usato per rinforzare il lead un'ottava sopra, sia in sezione che nel tutti. La distribuzione a tavolino di questi strumenti è piuttosto arbitraria. Generalmente, gli strumenti sembrano essere in ordine di altezza: il sax contralto ed il tenore suonano il flauto, l'oboe ed il sax soprano; il sax baritono e basso suonano il clarinetto basso e il fagotto; tutti gli strumentisti suonano il clarinetto. L'intera gamma di possibilità armoniche è efficace con le ance ed i legni. Se la musica è attiva, si può meglio usare l'armonia stretta. Se è sostenuta o larga, allora la distribuzione lata è molto drammatica. Questi strumenti sono capaci di grande agilità; possono suonare praticamente tutto. Bisogna dare un tempo sufficiente per il cambio degli strumenti. Compiti: quattro ance, ogni combinazione contralto, contralto, tenore, tenore; soprano/clarinetto, contralto, tenore, tenore; contralto, contralto/tenore, tenore, baritono; contralto, tenore, baritono, basso; tenore, tenore, tenore, baritono 1. a- Formula standard di armonia stretta b- Schema di armonia aperta 2. a- Unisono b- Tenore lead, può essere in ogni voce 3. a- Solo, gli altri sostengono b- Sottofondi sostenuti 4. Aggiungi una tromba o un trombone
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Regole per cinque parti Per evitare clusters, usa qualche armonia lata e raddoppia per ottenere delle distribuzioni più sonore. Maggiore
Aggiungi la nona, undicesima, o raddoppia una nota dell'accordo di base Aggiungi una nota, una terza maggiore sotto qualsiasi nota, ( o una seconda maggiore sopra ogni nota)
Minore, Dominante, Aumentato, Diminuito Nona, undicesima, o accordi di dominante tredicesima Aggiungi una delle note non utilizzate Alterazione Se il risultato è cromatico, altera ogni nota. Accordi di passaggio Usa gli accordi paralleli che sono diatonici con le alterazioni in chiave.
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Compiti: 1. Block con la melodia raddoppiata un'ottava sotto a- stretta, 2 contralti, 3 tenori b- lata, sposta un'ottava sotto 2 note; 2 contralti, 2 tenori, baritono 2. a- clarinetto lead, stretta; clarinetto, 2 contralti, 2 tenori b- sax soprano lead, lata; il baritono raddoppia 2 ottave sotto 3. a- unisono, raddoppia le terze, le seste, mescolate con gli altri intervalli e l'armonia. Il baritono sostiene, raddoppia i tenori o riposa. b- due clarinetti in terze, tenori e baritono sostengono 4. Soli per qualsiasi situazione, disposizione arbitraria; usa tutti i trucchi per assicurare un movimento melodico per ogni voce. 5. flauto, oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto 6. due oboi, due clarinetti, fagotto
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Saxofoni e tromboni, semi-ensemble con piccola estensione. Questo è un piccolo ensemble con un'estensione limitata che ha un effetto attenuato, contenuto. I tromboni andrebbero tenuti nella loro estensione media per prevenire una sonorità fangosa, offuscata. I tempi medi sono i più convenienti; altrimenti questo ensemble diventa ingombrante e legnoso. Se l'estensione scende troppo verso il basso, raddoppia in alto i tromboni (due per voce). 1. quattro parti, stretta- contralto e 1° trombone contralto 2° trombone tenore 3° trombone tenore 4° trombone baritono raddoppia il lead 2. Trombone lead, un'ancia scalata verso il basso contralto contralto tenore baritono raddoppia il lead 3. Contralto lead, cinque parti contralto contralto tenore tenore baritono
1° trombone 2° trombone 3° trombone 4° trombone
1° trombone 2° trombone 3° trombone 4° trombone
Corno, Trombone Basso, Tuba Il corno è un flessibile strumento solista che fornisce fill-ins e sottofondi ai pezzi cantati. Può anche suonare figure all'unisono o solistiche con le trombe o i tromboni. Il tono è autorevole e sovrastante, utilizzabile per introduzioni e al culmine degli ensembles . Questo versatile strumento è anche capace di sussurri in un pianissimo con gli archi.
Compiti: 1. Lead con tre tromboni in una ballad 2. Unisono e figure solistiche con gli ottoni, compreso il tuba 3. Con 4 sax, lead o parte interna 4. Tre tromboni, trombone basso, tuba
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La sezione degli Ottoni Regole per tre parti Accordi maggiori e minori Dominante Aumentato o diminuito Accordi di nona Accordi di undicesima Tredicesima (dominante)
usa la triade. Se aggiungi la 6ª o la 7ª, ometti la 5ª. ometti la 5ª o la fondamentale ometti qualsiasi nota 3, 7, 9 7, 9, 11; 5, 7, 11; 7, fondamentale, 11 7, fondamentale, 13 nona terza
Regole per cinque, sei, o più parti Gli accordi possono contenere tutti i membri, o parti possono essere raddoppiate, o si possono usare note alterate in aggiunta ai membri originali. Le armonizzazioni sono arbitrarie, un risultato di esperimenti e errori. E' generalmente meglio usare l'armonia lata per una maggiore risonanza.
Compiti: 1. Tre ottoni, 2 trombe e 1 trombone 2. Quattro ottoni, armonia block; 2,2 o 3,1 3. Cinque ottoni; 3,2 o 4,1 a- block e lead raddoppiato b- cinque parti 4. Sei ottoni; 3,3 o 4,2 a- due serie di block, ometti 2ª dall'alto, 2ª dal basso b- cinque parti e lead raddoppiato 5. Sette ottoni; 4,3, due serie di block, ometti 2ª dal basso 6. Otto ottoni 13
a- due serie di block b- piccola estensione (una serie), lead raddoppiato
c-
1 2,1 3,2 4,3 4
estensione bassa, raddoppiando tutte le parti (quattro voci)
oppure
1,1 2,2 3,3 4,4
1,2 trombe 3,4 1,2 tromboni 3,4 d- raddoppia lead all'ottava sotto. Armonizzazione arbitraria da block a 7 parti. Usa tutti i trucchi, inclusi il raddoppio, l'unisono, e la diminuzione (o lo spostamento all'ottava sotto) delle parti 7. Sezione contro sezione: open contro open, o in hat open muted muted open a- linee contrarie all'unisono, usa qualche intervallo e armonie occasionali per variare b- una armonia, una unisono c- due correnti indipendenti di armonia con una linea all'acuto
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Distribuzione delle parti nell'ensemble L'armonia stretta dà flessibilità e indicazione al lead; essa rende l'unità ensemble compatta ed elastica. L'armonia lata si adatta ad una linea di lead che non sia troppo attiva. Se il lead è animato, l'ensemble diventa lento e poco maneggevole. Episodi drammatici e accordi di tensione sono meglio resi dall'armonia lata. Si possono scrivere linee melodiche attive all'unisono con accordi tenuti al di sotto. Questi accordi di sottofondo possono essere elaborati, creando un loro proprio interesse melodico e quindi con una certa indipendenza. Gli archi sono una fonte ulteriore di colore e forza, anche se può sembrare che siano sopraffatti (dagli altri strumenti). La distribuzione delle note in un ensemble può essere fatta in due modi: 1. scrivere la musica e quindi distribuirla agli strumenti 2. scrivere la musica per adattarsi ad uno schema d'ensemble Il secondo è più pratico, poiché la linea melodica è il fattore importante. Distribuzioni erratiche delle parti creano dei problemi di confusione nell'orchestrazione. Come il numero delle parti e degli strumenti aumenta, è necessario congestionare gli strumenti a fiato. Questo può essere fatto seguendo le prossime indicazioni: a- raddoppiando il lead all'unisono o in ottava o entrambi b- piazzando ottoni e ance su ogni nota c- piazzando tre strumenti a fiato su ogni nota d- se l'estensione è bassa, raddoppiando gli ottoni all'acuto e- piazzare prima gli ottoni, quindi distribuire i saxofoni a caso Compiti: 1. Schema di armonia stretta- può essere estesa verso il basso per adattarsi ad ogni tipo di ensemble. Il lead è raddoppiato all'ottava sotto. 2. Per piccoli ensemble, i fiati possono essere raggruppati per sezione, o alternati a "coda di rondine". 3. Block, lead raddoppiato, nota extra, lead raddoppiato (o un'altra nota extra) 4. Ensemble con un'estensione acuta per il fiato lead 5. Cinque o più parti col lead raddoppiato, più archi 6. a- Tre (o più) fiati su ogni nota b- Con archi aggiunti 7. Ensemble ballad, archi, fiati, legni, ottoni con sordina 8. Ensemble sotto ad una linea all'unisono della tromba e dell'alto 9. Ensemble sopra ad un gruppo basso: baritono, saxofoni bassi, trombone basso, tuba, contrabbasso, pianoforte, chitarra; in unisono o come gruppo
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Scrivere un arrangiamento Scegliere un pezzo che vi piace. In seguito determinare lo scopo o la ragione; è un pezzo vocale, strumentale, per il ballo o una musica di sottofondo? Seguono la scelta della tonalità e del tempo, e l’organico per l’arrangiamento. A questo punto può essere d’aiuto mettere giù un piano generale da usarsi come guida, non come una camicia di forza. Esso non sarà rigido, ma potrà essere trasformato con il progredire del lavoro. Un piano è come la creta dello scultore. Introduzione – saxofoni, poi ensemble Prime 8 misure – tromboni Seconde 8 misure – saxofoni Bridge – ensemble, poi sax tenore
Ultime 8 – ensemble, poi tromboni Interludio – ensemble, back beat Prime 8 – tenore solo, ottoni con sordina Etc.
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Piccoli complessi 1. Dixieland: clarinetto, tromba, tenore e sezione ritmica. La tronba suona la melodia, ma è nel centro di un gruppo di tre voci; il clarinetto è sopra e il tenore è sotto. Suonando è più comodo se i tre fiati sono tenuti “nel rigo”. 2. Gruppo jazz: tromba, alto o tenore, sezione ritmica (talvolta con l’aggiunta di un trombone). Le linee sono usualmente all’unisono o in ottave, con occasionali armonie. La sezione ritmica è usata come un’insieme per i ritmi sincopati per abbellire introduzioni, interludi e finali. 3. Piccola band: tromba, alto, tenore, trombone, baritono e sezione ritmica. È possibile un mucchio di varietà grazie alle parecchie combinazioni che si trovano in questi cinque fiati. L’ensemble può essere stretto o lato.
Introduzioni e Interludi Un’introduzione deve preparare la strada all’inizio del pezzo. Dunque essa dovrebbe essere breve, e non assumere proporzioni che distolgano attenzione dalla canzone. Multipli pari di 2, 4 o 8 misure sono più comodi per un cantante, per i ballerini o per gli ascoltatori. Talvolta, è giustificabile non avere l’introduzione. I seguenti sono alcuni suggerimenti:
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1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
singolo suono di basso , o di pianoforte un levare di batteria, o un rullo accordo arpeggiato del pianoforte un pedale di dominante o di tonica porzione del pezzo frase indipendente per stabilire carattere e tonalità fare in modo che la nota d’inizio del pezzo sia facilmente identificabile
Un interludio è una digressione, un’interruzione, una sorta di pausa nello svolgimento della partitura. Serve da passaggio di collegamento tra sezioni, o come mezzo per annunciare l’inizio di un assolo. Dovrebbe essere breve, da 2 a 4 misure. È un mezzo drammatico per costruire tensione e suspence. 1. pedale, dominante della prossima tonica 2. nuovo materiale che conduce ad un solo break prima del chorus che segue 3. ogni interruzione del tempo di 4/4: ritmi sincopati e back beats.
TEORIA Pedale Una nota sostenuta o ripetuta, un intervallo o un accordo possono essere usati come pedale, con altre voci che si muovono liberamente sopra di esso. Usualmente il primo e l’ultimo accordo sono gli stessi impliciti nell’armonia del pedale. Il pedale è più comune nel basso. La sua lunghezza è opzionale, ed è efficace per gli interludi, le introduzioni, i finali o le estensioni.
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Intervalli Gli intervalli possono essere paralleli o indipendenti. Una voce può essee abbellita. Il numero di voci può essere aumentato o diminuito.
Armonia parallela Questo è un espediente nel quale tutte le voci si muovono nella stessa direzione, con intervalli simili. La linea superiore predomina come una melodia. Ogni tipo di di accordo in ogni rivolto può essere usato, in armonia stretta o lata. 1. DIATONICO - gli accordi sono formati conformemente con la tonalità in chiave. Questo stabilisce e rinforza la tonalità. 2. CROMATICO – Trasposizione esatta, stretta duplicazione di intervallo. Questo indebolisce la tonalità, e tuttavia è buono per le modulazioni e gli interludi. 3. La varietà si può ottenere con i seguenti mezzi: a- Fiorendo la melodia o una parte interna b- Moto contrario dei gruppi; due combinazioni di paralleli c- Linea contraria del basso d- Incrocio delle parti, ingannevole conduzione della parte
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Accordi di passaggio Gli accordi di passaggio sono in relazione con l’armonia parallela e col pedale. Questa è una tecnica di collegamento degli accordi utilizzata per evitare note ripetute, per dare ad ogni voce un movimento melodico. Ogni combinazione dei suoni della scala può essere usata come accordo di passaggio. 1. Diatonico – accordi paralleli conformi con la tonalità in chiave 2. a- Cromatico – movimento all’interno dell’accordo b- Melodia diatonica con armonia cromatica 3. Accordi vicini, accordi di scambio
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Cadenza Una cadenza è una pausa, un riposo dopo la precedente tensione. Segna la fine di una affermazione; solitamente una frase è la più piccola sezione puntualizzata da una cadenza. Una progressione di accordi condotta da una linea melodca tende ad una cadenza. 1.
2.
3.
Cadenza finale: a- Forte – la tonica è nelle due parti esterne b- Debole – la melodia termina su una nota differente dalla tonica. La nota bassa può essere un rivolto. Inganno a- evita il carattere definitivo dell’accordo di tonica, progredendo verso un accordo diatonico. b- Cromatica – dalla dominante a un tono e ad un accordo non appartenenti alla scala o, all’accordo di tonica giungendo da un accordo non appartenente alla scala c- Risoluzione di un unisono, una singola nota di basso, un battito di percussione, o piatti aCadenza nascosta – comincia una nuova sezione direttamente sulla cadenza bPolitonale – che inizia una nuova tonalità sull’accordo della cadenza della vecchia tonalità
Alterazioni Le alterazioni sono un arricchimento della tonalità diatonica. Esse sono un cambio dalla norma, ma se usate in eccesso, il cambio diventa la norma; la musica diventa cromatica con la tonalità ambigua. 1. Se il risultato è un movimento di un semitono, ogni nota può essere alterata 2. Suoni alterati e non alterati possono essere suonati assieme come: aornamenti o abbellimenti melodici bmembri dell’intero accordo
Modulazione 23
È un mezzo per stabilire un nuovo centro tonale. 1. a- usa la dominante della nuova tonalità b- vai verso ogni accordo nella nuova tonalità che possa servire da collegamento con la nuova tonica 2. Vai verso la nuova tonica con: a- una inaspettata affermazione proprio nella nuova tonalità b- una sequenza melodica o armonica nella nuova tonalità (parallele diatoniche o cromatiche) 3. a- risoluzione d’inganno – la nuova tonalità appare nella cadenza finale b- usa un suono pedale come dominante o tonica della nuova tonalità
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Risoluzioni eccezionali L’inaspettata risoluzione di una cadenza genera sorpresa e varietà nello svolgimento delle frasi. 1. Dominante dal quinto grado ad un altro che non sia la tonica (I) Dal V grado al VI - LA min., LA, LAb III - MI min., MI, MIb IV - FA min., FA, FA# VII - SI min., SI, SIb II - RE magg. 2. Accordo minore dal secondo grado ad un altro che non sia la dominante (V) Dal II grado al III - MI min., MI, MIb IV - FA min., FA, FA# V - SOL min., SOL magg. VI - LA min., LA, LAb VII - SI min., SI, SIb
Dominanti sostitute Un rimpiazzo del quinto grado dominante che conduce alla tonica (I) 1. 2. 3. 4.
Un tono intero sotto la tonica Mezzo tono sopra o sotto la tonica Una quarta aumentata sopra alla tonica Una terza minore sotto alla tonica
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Accordi appoggiatura Si tratta di un accordo estraneo, un tono o mezzo tono sopra o sotto il fondamentale, che risolve salendo o scendendo verso l’accordo di base.
Movimento dei fondamentali I.
Per quinta scendendo al seguente fondamentale. Una cadenza plagale è il movimento dalla stessa distanza sotto al fondamentale.
1.
Diatonico
2.
Ogni grado è preceduto dalla sua dominante con la settima secondaria
3.
Ogni grado cromatico preceduto dalla dominante con la settima secondaria
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II.
Per terza sotto al fondamentale seguente. Il movimento da una terza sotto il fondamentale è plagale.
6.
Tutti i fondamentali-dominante muovono per terza conformemente con le alterazioni in chiave.
7.
Le dominanti una terza minore sopra o maggiore sotto
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III. Movimento del fondamentale per intervallo di seconda (o settima); il movimento da una seconda sotto è plagale.
9. Dominanti giù di un grado
10. Dominanti-plagali su di un grado (1/2 o intero); il minore su di un intero grado.
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La Superdominante
Relazione di 4.a aumentata della dominante Ogni dominante è in relazione con un’altra dominante costruita sulla sua quarta aumentata. Questo accordo è anche la napoletana della tonica una 5.a sotto la prima dominante. Questi due accordihanno lo stesso tritono. La notazione enarmonica è determinata dalla direzione del movimento. 1. a- Se la quinta è alzata o abbassata, il risultato è una dominante a toni interi. È ambiguo e può risolvere liberamente b- La relazione di quarta aumentata dà la scala diminuita (simmetrica). Alza ed abbassa la 9.a della dominante.
Accordi di 6.a aumentata La 6.a aumentata è più comune sul quarto e sul 6.o grado minore della scala, ma può essere usata altrove. Gli intervalli sono scritti come aumentati per mostrare la direzione del movimento. La risoluzione è solitamentesulla tonica o sulla dominante. L’ “Italiano” è l’accordo basilare di 6.a aumentata. Esso è composto di un fondamentale, 3.a maggiore e 6.a aumentata. Pressoché ogni intervallo può essere aggiunto a questo accordo. 2. Può avere differenti terze: minore, maggiore, aumentata 3. Con una 4.a aumentata e una 5.a aumentata, risulta un accordo a toni interi 4. Ogni nona di dominante può essere scritto come un accordo di 6.a aumentata; la nona è scritta come un’ottava doppiamente aumentata. 5. Aggiunge una ottava diminuita o aumentata; tutte le voci possono muoversi per semitono.
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Espedienti armonici 1. Raggiungere il secondo grado con III VI al posto della tonica 2. Raggiungere il secondo grado con una settima diminuita, 6.a minore, o una settima di dominante costruita sul 3.o grado minore della scala 3. Accordo di tonica, melodia diatonica con sotto armonia estranea 4. Accordo di scambio o vicino su ogni tonica conclusiva 5. Raggiungere ogni accordo con un accordo appoggiatura di un semitono 6. Raggiungere ogni accordo con il ciclo 7. Accordi paralleli su o giù 8. Trattamento da II a V di ogni dominante 9. Raggiungere ogni accordo con II V 10. Tonica alla melodia, usare un min 7 b5 costruito sul 4.o grado aumentato della scala.
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