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Italian Pages 311 [310] Year 2015
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P au ra reverenza terrore
Siamo circondati, sommersi dalle immagini. Dagli schermi dei computer e degli apparec chi televisivi, dai muri delle strade, dalle pagi ne dei giornali, immagini d’ogni genere ci se ducono, ci impartiscono ordini (compra!), ci spaventano, ci abbagliano. Questo libro ci in vita a guardare le immagini lentamente, at traverso alcuni esempi, notissimi e meno noti: Guemica, il manifesto di Lord Kitchener con il dito puntato verso chi guarda, il Marat di David, il frontespizio del Leviatano di Hobbes, una coppa d’argento dorato con scene della conquista del Nuovo Mondo. Im magini politiche? Sì, perché ogni immagine è, in un certo senso, politica: uno strumento di potere. Siamo soggiogati da menzogne di cui noi stessi siamo gli autori, ha scritto Taci to - e sono parole indimenticabili. E possibile infrangere questo rapporto?
«Viviamo in un mondo in cui gli Stati minac ciano il terrore, lo esercitano, talvolta lo subi scono. E il mondo di chi cerca di impadro nirsi delle armi, venerabili e potenti, della re ligione, e di chi brandisce la religione come un’arma. Un mondo in cui giganteschi Le viatani si divincolano convulsamente o stan no acquattati aspettando. Un mondo simile a quello pensato e indagato da Hobbes». Carlo Ginzburg ha pubblicato tra l’altro: I benandan ti (1966), llfo rm aggio ei vermi (1976), In dagin i su Piero (1981), M iti emblemi spie (1986), Storia not turna (1989), Occhiacci di legno (1998), Rapporti di forza (2000), N essuna isola è u n ’isola (2002), Il filo e le tracce { 2006).
In copertina: Jacques-Louis David, Marat all’ultimo re spiro (1793). Musées royaux des Beaux-Arts de Bel gique, Bruxelles. © 2015 FOTO SCALA, FIRENZE
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