Neville Goddard - Controlla I Tuoi Discorsi Interiori [PDF]

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Zitiervorschau

Controlla i Tuoi Discorsi Interiori

Neville Goddard 26 Aprile 1971

Tutto il mondo visibile serve a dimostrarci che uso abbiamo fatto del dono di Dio. Ricevere un dono non significa che lo useremo saggiamente, ma abbiamo quel dono. Tutti hanno il dono; e il mondo non fa che riflettere l'utilizzo di quel dono. Nel “Mercante di Venezia,” Shakespeare mette in bocca a Porzia queste parole: “Se fare fosse così facile come sapere cosa sarebbe bene fare, le cappelle sarebbero chiese e le casupole dei poveri sarebbero palazzi da principi. È un buon predicatore colui che mette in atto i suoi stessi precetti. Per me è più facile insegnare a venti persone ciò che sarebbe bene fare, che essere una di quelle venti a seguire il mio stesso insegnamento.” Dunque voi ed io abbiamo ricevuto un dono. Che uso ne abbiamo fatto? C'è un libro scritto nel I Secolo, ai tempi in cui fu scritto il nostro Vangelo - è chiamato Hermetica, e questa è la traduzione di Walter Scott. È una meravigliosa serie di quattro volumi; e in esso si dice: “Vi sono due doni che Dio ha fatto soltanto all'uomo e a nessun'altra creatura mortale, e questi due doni sono la Mente e la Parola. E i doni di Mente e Parola sono essenziali ed equivalenti all'Immortalità. Se saranno usati correttamente, l'uomo non differirà in alcun modo dagli immortali; e quando abbandonerà il proprio corpo, questi due saranno le sue guide e lo condurranno nelle schiere degli dei e delle anime che hanno raggiunto la beatitudine.” Sappiamo che non si riferisce alla comunicazione verbale, poiché sia io che voi ne abbiamo avuto esperienza – io so di averla avuta molte volte. Vi trovate ad una festa in cui, di fronte a molte persone sconosciute, vi imbattete nei soliti convenevoli: “Piacere di conoscerti”, “È bello fare la tua conoscenza”, e i soliti cliché; e poi bevete e mangiate gli stuzzichini e poi la festa finisce e tutti si separano. E sentite qualcuno dire “Che schifo”, “Che noia”; eppure sembravano così felici di conoscersi: “Che gioia averti conosciuto”. La comunicazione verbale non corrispondeva affatto con ciò che ognuno stava davvero pensando interiormente. E Dio non vede l'uomo esteriore; Egli vede l'Uomo interiore. È la parola interiore ad essere “congelata” nel mondo attorno a noi. Tutto questo vasto mondo non è che parola interiore “congelata”. Cosa stiamo dicendo dentro di noi? Potreste pensare che qualcuno vi capisca davvero. Vivete credendo che gli altri vi capiscano, poi accadono alcune semplici piccole cose e vi accorgete che non vi avevano mai sentiti davvero.

Non vi avevano davvero sentiti nemmeno per un momento. Un minimo disturbo e tutto finisce; ed essi si rivoltano contro di voi come se foste il diavolo, mentre fino a poco prima pensavano che voi foste colui che è stato “mandato”. È tutto nelle Scritture. Leggete i capitoli 7 e 8 del Vangelo secondo Giovanni: “Gli uni infatti dicevano: «È buono!». Altri invece: «No, inganna la gente!». Altri dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé».” Quando li sfamava coi pani e i pesci però – ah, lo amavano: amavano ricevere cose terrene. Finché potevano avere cose e cose e cose, era meraviglioso; poi egli dice loro qualcosa di completamente diverso: che avrebbero dovuto attraversare delle “fornaci”, ma che il fine avrebbe giustificato ogni “fornace” attraverso la quale sarebbero passati. Il fine sarebbe stato Dio; essi si sarebbero risvegliati, alla fine, e si sarebbero risvegliati sotto forma di Dio Padre. Egli non parlò loro della natura di queste “fornaci”. Gli parlò unicamente della fine e del fatto che sarebbero passati per delle “fornaci”; e nel passarci, essi vacillarono. Avrebbero saputo descrivere esattamente ciò che stavano davvero provando all'interno. Come ci viene detto nel Salmo 50: “A chi conosce correttamente la propria parola, mostrerò la salvezza di Dio”. Se solo qualcuno riuscisse a controllare questi discorsi interiori mattina, pomeriggio e sera, e portarli con sé nel mondo che sogna, saprebbe che tipo di mondo starebbe creando. Fermatevi per un momento e chiedetevi: “A cosa sto pensando adesso?” In ogni singolo momento state facendo un piccolissimo discorso interiore. Potreste trovarvi di fronte ad una persona che il mondo reputa importante ma voi no, e dentro di voi state dicendo “Tanto solo Dio mi sente”. Ecco cosa state realmente dicendo. Esteriormente siete felici di conoscerlo, e siete onorati di esserci entrati in contatto; ma interiormente, cosa state dicendo? Questo è ciò che chiedo ad ognuno di osservare. Osservate cosa sta davvero succedendo dentro di voi, poiché è questo che Dio vede; e ciò che sta succedendo dentro di voi è fatto di minuscoli movimenti verbali, e questi si cristallizzano nel mondo esterno che vi circonda. Quindi, “Se fare fosse così facile come sapere cosa sarebbe bene fare” - bé, saremmo tutti re. Saremmo tutti ciò che desideriamo essere davvero nel mondo.

Ma ci risulta più difficile fare che sapere cosa fare. Dunque potrei ripetervelo da qui all'eternità, ma è solo con la pratica che riuscirete – soltanto con la pratica. Un uomo1 vede un palazzo che non potrebbe nemmeno sognare di possedere, e lo confida solo a sua madre – lei è l'unica di cui si fida; e lei si dispera perché sa che il figlio non potrà mai possedere quell'edificio – è troppo grande, troppo al di là dei suoi sogni e ambizioni; ma lui la ama e condivide solo con lei ciò che sta facendo, e intravede un segnale che suggerisce che egli lo possiede – bé, nel guardare il palazzo potrebbe non leggere il segnale e non ripeterlo interiormente. Interiormente lui sta dicendo “È il mio palazzo”, leggendo il suo stesso nome su di esso. E giorno dopo giorno, passando, egli “legge” il suo nome sul palazzo, il che sottintende che è di sua proprietà. E poi, di punto in bianco, due anni dopo vanno in fallimento, e un estraneo arriva e gli offre del denaro per acquistarlo. L'uomo non aveva garanzie, ma quel giorno divenne proprietario del palazzo. Da quel momento fece affari straordinari e di successo in quell'azienda per moltissimi anni; poi gli fu offerta una cifra molte volte superiore a quella che aveva pagato per l'acquisto. Aveva versato 50.000 dollari appartenenti a un'altra persona, e lo vendette senza plusvalenze a 840.000 dollari. Non ci fu plusvalenza. Tutto avvenne per mezzo del discorso interiore, poiché non si può leggere qualcosa senza usare le labbra. Nessuno lo vede, ma mentre leggo qualcosa, interiormente sto ripetendo ciò che sto leggendo. L'ho visto qui qualche mese fa mentre andavo in autobus a Beverly Hills: c'era un uomo che leggeva un giornale, e formava con le labbra ogni parola che leggeva. Potevo vederlo. Se fossi davvero riuscito a interpretare il labiale, avrei potuto dirvi esattamente ciò che stava leggendo, poiché egli formava ogni parola. Ognuno lo fa, anche se non in modo evidente come lui. Dunque voi leggete qualcosa, e interiormente state davvero ripetendo le parole. Così che tutto è nella vostra immaginazione. Ecco tutto quello che c'era in lui, solo la sua immaginazione. Quello era il dono di Dio. Nell'Hermetica è tradotto come “Mente”. “Vi sono due doni che Dio ha fatto soltanto all'uomo e a nessun'altra creatura mortale, e questi due doni sono la Mente e la Parola. E grazie a questi doni egli non differirà in alcun modo dagli immortali. Se li usa saggiamente,” -- suo è il mondo intero.

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Non ci viene forse detto che “Il mondo fu formato dalla parola di Dio”; e che “da cose non visibili ha preso origine quello che si vede”? Dunque, dal nulla, noi creiamo col discorso interiore mediante l'uso di cosa? Chiamatela “mente” se volete. A me piace la parola “immaginazione”. Personalmente mi esalta quando immagino uno stato – qualsiasi stato, se riesco a convincermi della realtà dello stato immaginato, quello è l'importante: credere nella realtà dello stato immaginato. Ma sapere cosa fare non equivale a farlo. Quindi, “Se fare fosse così facile come sapere cosa sarebbe bene fare” - bé, allora “le cappelle sarebbero chiese e le casupole dei poveri sarebbero palazzi da principi”. E quanti insegnanti al mondo seguono i loro stessi insegnamenti? Così continua la confessione: “è più facile insegnare a venti persone ciò che sarebbe bene fare, che essere una di quelle venti a seguire il mio stesso insegnamento.” Perciò vi dico che vi sto dicendo esattamente ciò che so per esperienza, che sia la Legge o la Promessa. Ma non vi sto dicendo che tutti applicheranno questo principio saggiamente. Non posso assicurarvi che alla fine non sarà fatto un processo a coloro che hanno solo finto di crederci. Vi sono molti che provengono da un'educazione tradizionale. Essi vi ritorneranno, e si inginocchieranno dinnanzi ad una croce o ad un'icona appese al muro, e si faranno il segno della croce per avere buona sorte, e penseranno che colui che all'inizio gli ha insegnato sia divenuto un demonio. Lo faranno; ma gioite, perché questi segnali verranno. È parte delle Scritture. E quando questi giungeranno nel mio mondo, gioirò perché la fine incomberà su di me. Solo quando verranno – e verranno, - e diventeranno sempre più sottili mentre si dividono e tornano indietro, poiché non possono andare avanti e innalzarsi sulle cime delle montagne; solo allora saprete esattamente chi vi ha capiti e chi non lo ha fatto. Permettetemi di chiarire: Voi avete il dono. Potete parlare. Anche se foste sordomuti, parlereste comunque – voi parlate interiormente, e formate quei piccoli movimenti verbali dentro di voi. Fate sì che si adeguino alla realizzazione del vostro desiderio. Fate ciò che fece Robert Millikan quando era un ragazzino povero, e non aveva altro che una mente brillante; una grandiosa comprensione della letteratura; ma non aveva denaro, ed era stanco della sua povertà. E sapendo come funziona la

mente, formò una frase che, se vera, avrebbe sottinteso che non sarebbe più stato povero. E la sua frase è una bellissima frase: “Io ho” - non “Io avrò”; “Io ho un reddito prospero, solido, affidabile, coerente con integrità e profitto reciproco”. È stato il grande Robert Millikan, capo della Cal-Tech, che ci ha donato la scoperta dei raggi cosmici, e che quando morì poté lasciare una fortuna alle organizzazioni benefiche. So che una di queste era la YMCA; ricevettero una fortuna da lui. Egli aveva già sistemato i suoi figli rendendoli economicamente indipendenti, ma gli restava ancora abbastanza da poterlo donare alle sue organizzazioni di beneficenza preferite, e visse una vita piena, meravigliosa, in cui ognuno che lo incontrò trasse beneficio dal semplice incontro con quel grand'uomo. Ed iniziò dal nulla, usando questa semplice tecnica – usando LA semplice tecnica – usando il dono di Dio che Egli ha donato ad ogni persona in questo mondo: la Mente e la Parola. Che voi siate francesi o americani o di qualsiasi altra nazionalità, possedete la parola e possedete una mente. Invece di accettare ciò che avete già fatto di questi doni, lo ignorate. Li avete posti in essere. Tutto questo è parola concretizzata – l'intero, vasto mondo manifesto. Voltategli le spalle e ricostruite l'intera frase. Cambiatelo, così come colui di cui ho parlato2 cambiò l'intero schema. Era un ragazzo povero – la sua intera famiglia era povera, in una pessima situazione finanziaria, in una pessima situazione sociale e di qualsiasi altra natura; e lui costruì un mondo. Nel leggere le cosiddette lettere che sottintendevano che la sua famiglia fosse proprietaria del palazzo, se le ripeteva dentro di sé. E ci vollero due anni. Persistette, e alla fine dei due anni la famiglia lo acquisì; e da lì in avanti, non li fermò nessuno. E stanno ancora crescendo ed espandendosi ed espandendosi ancora, perché egli non dimenticò mai come applicare il principio. Dunque egli rientrava fra coloro che non restano ad un passo dal fare. Farlo gli riuscì facile tanto quanto sapere cosa fare. E per altri è facile sapere cosa fare ma difficile farlo. L'ho visto tante e tante volte. Direi loro: “Non sai cosa stai facendo a te stesso?” “Sì, ma dammi solo un altro momento perché mi sto godendo la sensazione di vendicarmi con loro.”

2

Non potete “vendicarvi” di nessuno. Non c'è nessun altro al mondo. Come vi viene detto: “Io sono il Signore e non vi è altro Dio all'infuori di me”. Leggetelo nel capitolo 45 del Libro di Isaia, “Io sono il Signore e non vi è altro Dio all'infuori di me”. “Vuoi la Parola?” Egli disse, “Questa Parola è molto vicina a te. È nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica. Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, le benedizioni e le maledizioni, la morte e il male. Scegli la vita, affinché tu viva e ti moltiplichi.” È tutto davanti a te. Puoi scegliere la morte se vuoi, poiché la Parola è sulla tua lingua, è nella tua bocca, è nel tuo cuore. E puoi farlo adesso. Non devi stare a chiederti chi andrà in Cielo a prenderti ciò che vuoi, o nell'abisso a portartelo su. È più vicino di quanto credi; nella tua bocca e nel tuo cuore, così che tu possa farlo adesso. Ebbene cosa faresti adesso? Quale frase sottintenderebbe che tu sia adesso ciò che vuoi essere? Tu sai cosa fare. E io dico: non si tratta di saper cosa fare, si tratta di farlo. Qualcuno ha avuto la più magnifica delle rivelazioni. Io ero lì il mattino in cui è avvenuto. “Smetti di spendere i tuoi pensieri, il tuo tempo e i tuoi soldi. Ogni cosa nella vita dev'essere un investimento”3. La amai così tanto che inserii quella riflessione nel capitolo “La moneta del Paradiso” nel mio libro “L'immaginazione risvegliata”. Lei sarebbe pronta a confessarlo; sebbene sia giunta a lei, e fu la rivelazione che Dio le fece, -- condivisa con me, e da me condivisa in forma scritta coi lettori, -- lei è la prima a confessare di non averla mai applicata. Eccola lì, ma non l'ha mai applicata. Era smisuratamente elettrizzata di essere stata il mezzo attraverso il quale la Voce era arrivata, e la vedo ancora andare di corsa in biblioteca a prendere il dizionario per leggere l'esatta definizione delle due parole: “spendere” e “investire”. “Spendere” è dar via senza speranza di riavere; sprecare. “Investire” è aspettarsi un rientro del tuo capitale. Deve esserci un rientro del capitale quando investi. Ebbene, ci viene detto: “Smetti di spendere i tuoi pensieri, il tuo tempo e i tuoi soldi”. Il tempo deve produrre un qualche rientro. È prezioso. Il tuo pensiero è parola; dev'essere di fatto investito, non sprecato. E lei è la prima a confessare

“So di non aver mai applicato la rivelazione. Ho pensato, bene, adesso mi è 3

giunta, posso continuare sulla mia normale strada”; ma non funziona così. “Se fare fosse così facile come sapere cosa sarebbe bene fare” -- che frase straordinaria. La potete trovare, se avete le opere di Shakespeare, nella seconda scena del primo atto4, messa in bocca a Porzia. E quant'è difficile per un uomo che insegna seguire i suoi stessi insegnamenti. Egli stesso confessa: “Per me è più facile insegnare a venti persone ciò che sarebbe bene fare, che essere una di quelle venti a seguire il mio stesso insegnamento.” Dunque vi chiedo di applicarlo davvero. Non pensate nemmeno per un istante che il sapere cosa fare farà qualcosa per voi. È il fare che conta. Quindi, se sapete sempre cosa fare, fatelo. Se vi trovate a portare avanti un qualsiasi discorso negativo, interrompetelo, anche se vi dà sollievo, come è per molti; essi provano gusto nell'essere critici. Credono di essere soli e che nessuno li veda; dunque non importa. Nessuno vi vede? L'Unico che conta vi vede in ogni momento, ed è il Padre vostro. Egli vede nelle profondità del vostro Essere, ed Egli sa esattamente cosa state facendo. E il vostro mondo è composto di questi discorsi interiori. Quindi, se oggi non siete soddisfatti del mondo in cui vivete, non incolpatene nessuno, ma rivolgetevi all'interno dove si trovano i due doni e usateli saggiamente, poiché ci è stato detto di ordinare la nostra vita in base ai nostri discorsi. Nella Lettera agli Efesini ci viene detto, nel capitolo 4: “Deponete la vecchia natura coi suoi discorsi precedenti, e rivestite la nuova natura.” La “nuova natura” a volte è tradotta come “il nuovo uomo”, e la “vecchia natura” come “il vecchio uomo”. Ebbene, se paragono la “vecchia natura” coi “discorsi precedenti”, dovrò paragonare “il nuovo uomo” con i “nuovi discorsi”. Dunque, Egli identifica i discorsi interiori con la natura dell'uomo. Quindi ora cosa sto davvero facendo dentro di me? E lo faccio mattina, pomeriggio e sera; non riesco a smettere. Se mi fermo per un momento, non funziona. Non potete fermarlo. Lo portate dentro i vostri sogni: anche lì parlate. Parlate davvero in qualsiasi istante.

Dunque cos'è che dite in ogni singolo istante? State attenti; fate attenzione a ciò che dite poiché il vostro intero mondo è questo discorso interiore “spinto fuori”. 4

E potete cambiarlo solo cambiando il discorso, poiché il discorso è paragonato alla vostra natura. Che voi camminiate per strada o viaggiate in autobus o stiate seduti da soli, state comunque parlando; in ogni singolo momento della vita state parlando. E tutto ciò che serve per capire cosa avete detto è guardare il vostro mondo. Il vostro mondo riflette questo discorso interiore. Io l'ho osservato in ogni singolo momento. Non vi dirò che non ho mai vacillato. Non potrei mai dirvi che ho sempre il controllo dei discorsi interiori. Squilla il telefono. Succede, e voi avete avuto questa conversazione già tante volte, e la vostra reazione potrebbe non essere quella giusta, ma avete reagito comunque. Nessuno lo ha sentito, ma voi lo avete sentito e anche il vostro Padre; e costruirete il vostro mondo basandovi esattamente su ciò che avete fatto, quindi fateci attenzione mattino, pomeriggio e sera, perché è il ruolo che “reciterete”. La fine del mondo di ciascuno è Cristo. Ognuno si sta muovendo verso la realizzazione di essere Dio egli stesso – ognuno. Di conseguenza vi troverete a rivivere la storia di Cristo come è scritta nei Vangeli; e quando Egli si risveglierà in voi e si dischiuderà in voi e voi sarete Cristo, e saprete di esserlo, allora troverete coloro che saranno impazienti di ascoltare tutto ciò che avete da dirgli quando gli darete i pani e i pesci; e poi accadrà questo nella vostra vita: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla Terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada per separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera.” Questo accadrà. E giungerà il conflitto nel mondo, ed Egli sarà accusato di essere il diavolo. Essi diranno: “Ha un demonio dentro. Perché lo ascoltate? È fuori di sé.” Ma poi, quando voi che vi sarete risvegliati dal sogno della vita sentirete queste cose, gioirete, poiché saprete che la vostra fine è vicina. Tutto questo deve accadere per “separare le pecore dalle capre”, e lasciare che tornino al loro mondo e si inginocchino e si facciano il segno della croce. E poi coloro che sapranno davvero seguirvi vi seguiranno, poiché “I miei verranno a me”.

Quindi spero che tutti voi non solo ascoltiate, ma crediate a ciò che ho detto, poiché vi ho detto ciò che conosco per esperienza.

Dio stesso è venuto, ed è entrato nella storia umana nella persona di Gesù Cristo – in voi, in me, in chiunque. Ma quando Egli verrà in voi, si risveglierà nei vostri panni. Leggete la storia dunque. Tutto ciò che è detto in quella storia e che riguarda Gesù Cristo, lo vivrete anche voi. Quando racconterete la storia a coloro che ci crederanno prontamente mentre li “nutrite” coi pani e i pesci, basandovi sulla Legge – come ottenere il palazzo, come trovare il denaro necessario, come diventare famosi e tutto il resto – essi la ameranno. Poi continuerete e ne evidenzierete il finale, ovvero la Promessa, e la Promessa è: “Sarete tutti Dio”. Non avete bisogno di palazzi, poiché il mondo intero e tutto ciò che vi è dentro è vostro. Ma essi non riusciranno a vederlo. Vorranno altri pani e altri pesci; e allora accadrà qualcosa, poiché voi non siete venuti per portare pace sulla Terra – siete venuti con una spada per separare il vecchio dal nuovo, ed ecco che inizia il conflitto. E scoppieranno dissidi all'interno delle famiglie, e tutti si rivolteranno contro di voi; ma voi, sapendo di essere la figura protagonista del Vangelo, gioirete. Non avete altro che pietà per coloro che non sono riusciti a seguirvi oltre un certo punto. Ecco tutto ciò che avete. Nessuna critica. Nessuna condanna. Solo pietà perché non sono riusciti a guardare un po' più lontano. Ma fa tutto parte della “recita”. Perciò vi dico, state attenti a cosa state dicendo mattino, pomeriggio e sera. Quando vi mettete a letto di notte, osservate i vostri discorsi interiori, e notate che il sole non cala sulla vostra rabbia. Risolvetela in quel momento stesso, e adeguatela al vostro desiderio realizzato, e rendete quel “desiderio realizzato” una questione d'amore. Come sarebbe se fosse vero? Che aspetto avrebbe? Portate avanti un discorso partendo dalla premessa che il vostro desiderio sia già realizzato, rivestito d'amore, per chiunque sia nei vostri pensieri; e osservate come le cose accadono nel vostro mondo. Quella notte - lasciatemelo dire, – se quello sarà il vostro ultimo pensiero, esso dominerà il sogno di quella notte. Sarete totalmente dominati, e il Padre vostro vi parlerà costantemente per mezzo dei sogni e delle visioni, e vedrete l'intera cosa svolgersi dentro di voi; e saprete di essere il Signore Gesù Cristo.

Non vuol dire che uscirete e lo urlerete dai tetti delle case. Lo saprete, e camminerete confortati dall'essere l'Uomo Risvegliato, che è Dio. Lasciate che

ognuno dica esattamente ciò che vuole dire nei vostri confronti, e non prestategli attenzione, poiché essi devono farlo. Quando voi raggiungerete la fine, essi dovranno farlo. La separazione deve avvenire. E non giustificatevi. L'auto-giustificazione è la voce dell'inferno. Quindi non giustificate nulla, e non cercate di avere sempre ragione. Un altro male quasi incurabile dell'uomo è la necessità di avere sempre ragione. Dunque non fate alcuno sforzo per dimostrare di avere ragione. Voi sapete cosa avete provato, e non si può negare l'esperienza; dunque andate per la vostra strada, raccontandola esattamente come è giunta a voi. Ed è giunta a voi nel più glorioso dei modi. È tutto nelle Scritture; così che quando giungerete alla fine, non sarete delusi né sorpresi che coloro che avete reso vivi e liberi adesso imbracciano le armi contro di voi e vi chiamano folle e demonio e distruggono le proprie famiglie. Voi sapete esattamente cosa avete fatto. Avete solo detto la verità. E quando la Verità si fa parola, non viene per portare pace ma una spada. Vi separerà da quell'educazione tradizionale che vi soggiogava in passato, poiché il vero progresso in questo mondo – il progresso religioso, - è una transizione graduale da un dio di tradizione a un Dio di esperienza. Voi fate esperienza di Dio: e l'intero avvenimento riflette ciò. Suo Figlio vi chiama Padre, e non vi è dubbio su chi sia lui e Chi Siate Voi. E tutti i vostri ricordi riaffiorano. Ed eccovi davanti al vostro Figlio immortale, ed egli lo sa e voi lo sapete: e nessuno al mondo potrebbe dissuadervi in alcun modo dal saperlo. Ne avete avuto la prova. Non potete negarlo. Vi sto dicendo cosa c'è in serbo per voi. Usate il dono saggiamente. Iniziate adesso ad usarlo. Poiché se lo usate, vi viene detto, “Vi mostrerò la salvezza di Dio”. Potete leggerlo nell'ultimo verso del Salmo 50. Hanno tradotto la parola “discorsi” come “stile di vita” o “modo di vita”; ma nella versione di Re Giacomo è tradotta sempre come “discorsi”. La frase viene usata tredici volte ed ogni volta è scritto “discorsi”. “Deponete l'antico discorso e rinnovatevi nello spirito della vostra mente.” Se lo deponete – è equivalente al “vecchio uomo”. Ora, nel deporlo, devo sostituirlo con qualcosa – un “nuovo discorso”; così vi viene detto nel Libro di Gioele: “Anche il più debole dica: io sono un guerriero.” Potete leggerlo nel

capitolo 3, verso 10. “Anche il più debole dica: io sono un guerriero”, poiché non vi è altro Dio. “Io sono il Signore e non vi è altro Dio all'infuori di me.”

Quindi, “io pongo oggi davanti a te” - e voi fate la scelta. Potete scegliere la vita o potete scegliere la morte. Potete scegliere il bene o il male, una benedizione o una maledizione. Sta totalmente all'uomo scegliere qualsiasi cosa. Guardate nel mondo manifesto, e vedrete cosa abbiamo scelto. L'intero mondo manifesto esiste per mostrarci che uso o abuso abbiamo fatto del dono di Dio. E il dono di Dio è la vostra Mente e la vostra Parola; e non si tratta di parola esteriore, poiché sappiamo quanto questa sia ingannevole. Potete vederlo mattino, pomeriggio e sera. Un venditore è addestrato per ingannare l'acquirente. Il pubblicitario è addestrato per ingannare l'acquirente. E tutto si svolge all'esterno. Dio vede solo l'interno. L'uomo vede l'apparenza esterna e Dio vede l'Uomo Interiore. Quindi quando osservate i vostri discorsi interiori, state di fatto osservando la nuova natura. È quella la vostra natura. E se non vi piace, cambiatela. “Deponete l'uomo vecchio” e “rivestite l'uomo nuovo”; e “Egli vi mostrerà la salvezza di Dio”. Dopodiché l'intera faccenda si dischiuderà dentro di voi. Ve lo dico per esperienza: prima che la Promessa si realizzasse in me, apparentemente ebbi questa conversazione con mio fratello. Prima litigavo mentalmente – vivevamo a cinquemila miglia di distanza – e a quell'epoca avevo bisogno di denaro, e mi trovavo a litigare con lui, ma poi interrompevo l'intero discorso. E che lui mi mandasse qualche spicciolo o no, lo amavo e lo lodavo e lo ringraziavo, e proseguivo coi miei affari, senza sapere da dove mi sarebbero arrivati i prossimi soldi, poiché avevo sperperato una fortuna prendendomi un anno sabbatico e vivendo con lo stesso tenore degli anni precedenti, e spendevo soldi come fossero acqua. Poi giunse quel momento in cui ebbi bisogno di denaro. E interiormente ebbi un litigio con lui, e pensavo che fosse una cosa stupida da fare; quindi interruppi quel discorso, e portai avanti la più grandiosa delle conversazioni con lui, come fossimo due amanti, poiché io lo amo e lui ama me. E cambiai quell'“uomo vecchio” con l'“uomo nuovo”, cambiando il mio tipo di discorso con lui. Sapete? In men che non si dica mi giunse inaspettato un ingente assegno. E senza alcuna richiesta; non lo avevo chiesto affatto.

Lo stavo “domandando” a colui che amavo dal momento che io avevo speso denaro come un marinaio ubriacone. E poi mi ritrovai a litigare interiormente

con mio fratello; e quando poi mi interruppi e iniziai davvero un discorso accorato con lui – sulla vita familiare e tutte queste cose meravigliose – d'improvviso, dal nulla, arrivò un meraviglioso e cospicuo assegno. E io non lo avevo richiesto. Quindi ve lo dico per esperienza, so che funziona in questo modo. Eppure siete in vena di litigare, vi piace tantissimo litigare – non vi costa niente, dunque vi state divertendo un mondo. Ma non finisce lì; si espanderà e si solidificherà e si manifesterà nel vostro mondo. Quindi stateci attenti. E sapete? Dopo un po' diventa una cosa piacevole fare un discorso amorevole. Diventa davvero molto piacevole. Ma se siete onesti con voi stessi, direte quello che mi ha detto la mia amata: “Non lo metto mai in pratica. Mi è arrivato, l'ho registrato, tu l'hai utilizzato, ma io personalmente non l'ho mai messo in pratica. Interiormente faccio ancora gli stessi vecchi discorsi che ho sempre fatto.” Per questo vi dico ora, mentre ci avviciniamo alla fine, credetemi, non vi mentirei mai. Vi ho detto esattamente cosa mi è capitato riguardo la Promessa. Vi ho detto esattamente cosa ho dimostrato riguardo la Legge; non vi deluderà. Potete prendere la Legge e metterla in pratica adesso. Non aspettate domani. Fatelo ora, e sappiate che se porterete avanti quei discorsi, la promessa del Salmo 50 prenderà forma. “Egli vi mostrerà la salvezza di Dio.” E la “salvezza di Dio” è semplicemente questa: Voi vi risveglierete sotto forma di Dio. Ecco in che modo Egli ve lo dimostra. Egli è venuto, ed è venuto nella storia dell'umanità nella persona di Gesù Cristo; ed esiste un solo Gesù Cristo. Quindi quando accade, voi siete Gesù Cristo. Non cambiate nome. Siete ancora Mary. Siete ancora Stan. Siete ancora John. Ma quando accade, voi sapete Chi-Siete. Non è che andate dal giudice a chiedergli di cambiare nome in Gesù. Camminate per strada ancora come Stanley, come Mary, come Neville; ma sapete Chi-Siete. E poi le cose succederanno, poiché quando voi sapete Chi-Siete queste cose devono succedere. Vi accuseranno di essere pazzi. Vi accuseranno di essere falsi e di ingannare la gente. È tutto nelle Scritture. Ma voi non ne sarete sorpresi; avrete solo pietà e compassione per coloro che non saranno riusciti ad andare oltre il loro essere, e

che poi cadranno lungo la strada. Questi sono i quattro luoghi su cui cade il seme: la strada, i rovi, le rocce e il terreno fertile. E non potete farci niente.

Potete solo spargere il seme e lasciare che cada dove cade. E cadrà su questi quattro tipi di suolo. Cade sempre su tutti e quattro; e nel cadere sul terreno fertile, spunterà fra costoro, ed essi vivranno la stessa identica esperienza che avete avuto voi. Quando cadrà sulla strada, rapidamente altre idee lo divoreranno. Quando cadrà fra i rovi, le preoccupazioni del mondo lo avvolgeranno e soffocheranno. Se cadrà sulla roccia e la roccia non sarà predisposta per far affondare le radici, il sole lo brucerà e sarà tutto finito. Ma laddove il terreno è stato ben preparato, le radici affonderanno, e il seme si centuplicherà. Quindi, vi dico, l'intera storia riguarda voi. Un giorno saprete – lo saprete davvero – di essere il Signore Gesù Cristo. E non potrete evitare questa storia. Succederà anche a voi. Non pensate nemmeno per un attimo di potervi risvegliare sapendo di essere Gesù Cristo senza che coloro a cui avete aperto la vostra anima e che avete nutrito con pani e pesci si rivoltino contro di voi e vi accusino di essere pazzo e demoniaco, e senza che dicano che non bisogna darvi ascolto e vi voltino le spalle. Lo scoprirete. Ma del resto, consapevoli del fatto di aver vissuto l'intera storia, potrete solo tornare alla Parola scritta di Dio e sapere che ciò doveva accadere. Semplicemente doveva accadere. E quando questi segnali arrivano, la fine non è lontana. Ora restiamo in silenzio. (audio-lettura “LA MENTE E LA PAROLA”)