Geografia Facile [PDF]

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Zitiervorschau

Carlo Scataglini

GEOGRAFIA FACILE Unità didattiche semplificate per la scuola primaria e secondaria di primo grado

GEOGRAFIA FACILE

EDITING SILVIA MORETTI ILLUSTRAZIONI MARIA GRAZIA RAGUSA GRAFICA ALESSANDRO MALPAGA STEFANIA FELLIN MIRKO PAU IMPAGINAZIONE MIRKO PAU COPERTINA GIORDANO PACENZA

© 20 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. 6IADEL0IOPPETO 42%.4/ 4EL . VERDE &AX WWWERICKSONIT INFO ERICKSONIT ISBN: 978-88-   Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo effettuata, se non previa autorizzazione dell’Editore. È consentita la fotocopiatura delle schede operative contrassegnate dal simbolo del © copyright a esclusivo uso didattico interno. 1SJNBFEJ[JPOFBTUBNQB

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Strumenti per la didattica, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno

Collana diretta da Dario Ianes

Carlo Scataglini

GEOGRAFIA FACILE Unità didattiche semplificate per la scuola primaria e secondaria di primo grado

L’AUTORE CARLO SCATAGLINI Insegnante specializzato di L’Aquila e formatore sulle metodologie di recupero e sostegno. Per le Edizioni Erickson ha pubblicato: Anche gli orchi hanno paura (libro + gioco); Marilù e i 5 sensi (libro + CD); Magigum tra gessetti, lavagne e registri di classe; Magigum e il segreto di Belacrì; Magigum e il volo delle emozioni; Lo strano mistero di Cartoonville e altri racconti; Fiabe e racconti per imparare; L’albero delle stagioni & La fattoria delle quattro operazioni; Informatica facile; Informatica facile 2 (con Raffaella Evandro); Fare sostegno nelle scuole superiori (con Sofia Cramerotti e Dario Ianes); Esercitarsi in... storia; Esercitarsi in... geografia e i CD-ROM Geografia facile 1 e 2; insieme a Annalisa Giustini Scienze facili, Storia facile, Adattamento dei libri di testo e i CD-ROM Storia facile 1 e 2 e Scienze facili 1 e 2 (con Maria Elena Rotilio). www.carloscataglini.it

L’ILLUSTRATRICE MARIA GRAZIA RAGUSA Ha frequentato il Corso di illustrazione editoriale presso la Scuola del fumetto di Milano.

Indice 7

INTRODUZIONE

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UNITÀ 1 Cosa studia la geografia

31

UNITÀ 2 Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

47

UNITÀ 3 Il clima

63

UNITÀ 4 L’uomo e gli spazi

77

UNITÀ 5 La rappresentazione degli spazi

91

UNITÀ 6 Come è fatto il pianeta

105

UNITÀ 7 L’uomo vive il pianeta

121

UNITÀ 8 Il nostro Paese: l’Italia

139

UNITÀ 9 Le regioni d’Italia

183

UNITÀ 10 L’Europa e l’Unione Europea

199

UNITÀ 11 I Paesi europei

239

UNITÀ 12 L’Africa

255

UNITÀ 13 L’Asia

271

UNITÀ 14 L’America

303

UNITÀ 15 L’Oceania

317

APPENDICE Le cartine contenute nel CD-ROM

Introduzione

L’insegnamento della geografia nella scuola elementare e media La geografia non può essere considerata in assoluto una disciplina difficile, eppure, così come accade per storia e scienze, un numero considerevole di alunni incontra difficoltà nello studio di questa materia scolastica. Ciò è a volte determinato dall’approccio troppo nozionistico che i libri di testo e gli insegnanti propongono agli alunni, che sono chiamati soltanto a comprendere e memorizzare un numero molto elevato di informazioni. Questo volume, pur muovendosi all’interno degli argomenti contenuti nei programmi ministeriali di geografia per la scuola elementare e media, propone un approccio originale e strumenti particolari che consentono all’alunno un apprendimento facilitato. In particolare, la struttura delle quindici unità di studio parte dal collegamento con ciò che il ragazzo conosce e vive nella propria realtà, collegamento stimolato dall’anticipazione dell’idea principale, dei concetti chiave illustrati e della mappa concettuale che li organizza in uno schema logico. In secondo luogo, particolari strumenti, come le cartine disegnate, che eliminano tutte le informazioni che non sono indispensabili ed evidenziano quelle essenziali, le schede di approfondimento di un particolare tema di ciascuna unità di studio, i testi semplificati presentati a due livelli di difficoltà e lo schema riassuntivo delle informazioni, consentono a tutti gli alunni, anche a quelli con difficoltà medio-gravi, di trovare un punto di contatto e di integrazione con l’attività della propria classe. Grazie al percorso didattico e agli strumenti proposti, l’alunno viene messo nella condizione di imparare a osservare meglio la realtà geografica, a distinguere gli elementi naturali da quelli costruiti dall’uomo, a comprendere le diverse modalità con le quali gli uomini vivono gli spazi e realizzano i propri insediamenti. Inoltre, l’alunno viene stimolato a leggere e a produrre strumenti di rappresentazione semplificati, come le carte disegnate, che gli permetteranno poi di utilizzare in maniera più efficace quelli tradizionali, come le carte geografiche del proprio libro di testo. Infine, si confronta con tematiche importanti, come le differenze economiche tra il nord e il sud del mondo, l’integrazione tra culture diverse che vengono a contatto tra loro, la sovrappopolazione di alcune aree geografiche e l’invecchiamento della popolazione dei Paesi più ricchi. Il volume parte da aspetti generali, essenziali per lo studio e la comprensione delle diverse realtà geografiche del mondo, quali l’osservazione e la rappresentazione degli spazi, il clima, l’intervento dell’uomo sull’ambiente, l’organizzazione delle società umane, che vengono presentati nelle prime cinque unità allo scopo di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per la comprensione delle successive informazioni riguardanti le varie regioni naturali, umanizzate e politiche del pianeta, presentate nella seconda parte del testo.

INTRODUZIONE

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Per rendere efficace l’uso di questo sussidio è necessario un intervento dell’insegnante che tenga conto dei seguenti aspetti fondamentali: 1. approccio metacognitivo nell’insegnamento delle varie unità di studio; 2. proposta di strumenti particolari per la lettura e la produzione delle immagini: le cartine disegnate; 3. adattamento delle unità di studio alle capacità e agli stili percettivi e cognitivi degli alunni; 4. ricerca del punto di contatto con le attività della classe; 5. struttura delle unità di studio.

Approccio metacognitivo nell’insegnamento delle varie unità di studio All’inizio del lavoro gli alunni devono essere messi al corrente della struttura dei vari capitoli, che prevede in apertura l’indicazione dell’idea principale dell’argomento trattato, intesa come messaggio fondamentale da comprendere e memorizzare al termine dello studio. Tale obiettivo è raggiunto grazie all’individuazione di concetti chiave illustrati e ordinati in una mappa concettuale e, successivamente, evidenziati e collegati a illustrazioni significative in testi semplificati a vari livelli. Fondamentale è, poi, la consapevolezza, da parte del lettore, dell’importanza dell’elaborazione attiva, che consente, già dalla lettura dei concetti chiave e dall’analisi attenta delle illustrazioni a essi riferite, di realizzare collegamenti con informazioni già conosciute e di fare ipotesi anticipate sullo sviluppo successivo degli argomenti. L’insegnante dovrà evidenziare con continuità questi collegamenti nel corso della proposta e dello studio individuale, tenendo presenti gli aspetti motivazionali e gli interessi dei singoli allievi. Questo atteggiamento renderà lo studio della geografia più vicino alla realtà e alle esperienze dell’alunno, facilitandone così l’apprendimento e lo sviluppo del senso di autoefficacia e di autostima. La possibilità di scelta, all’interno dell’unità di studio, di un percorso semplificato rispetto a un altro, inoltre, può costituire una strategia operativa valida e formativa, in quanto fornisce la possibilità, a diversi livelli, di comprendere i vari concetti, con effetti positivi sullo stile di attribuzione riferito al metodo stesso adottato dal testo. L’alunno, in sostanza, si convince della semplicità del percorso e della possibilità di comprensione e memorizzazione di argomenti di studio finora considerati troppo difficili e attribuisce alla strategia che gli viene proposta la possibilità di facilitare e rendere possibili apprendimenti comuni al resto della classe.

Proposta di strumenti particolari per la lettura e la produzione delle immagini: le cartine disegnate In questo testo tutte le informazioni sono accompagnate da illustrazioni significative che facilitano la comprensione. In particolare gli aspetti fisici e politici dei vari spazi geografici vengono illustrati da cartine disegnate in cui sono presentate, in modo semplice e diretto, le informazioni essenziali relative a un determinato territorio. Le cartine disegnate hanno la caratteristica della semplicità, in quanto riducono le informazioni presenti normalmente nelle carte geografiche, che molto

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GEOGRAFIA FACILE

spesso, proprio a causa dell’enorme numero di elementi informativi, provocano difficoltà percettive nell’individuazione e lettura delle informazioni e dei concetti essenziali. Le cartine disegnate, in particolare, non hanno lo scopo di essere strumenti tradizionali di informazione geografica precisa e completa, quanto piuttosto quello di facilitare l’individuazione e la comprensione degli aspetti essenziali, fisici, politici e umani, del territorio al quale si riferiscono. Tale strumento, inoltre, fornisce agli alunni la possibilità di acquisire un approccio attivo allo studio degli elementi geografici, mettendoli nella condizione di produrre autonomamente cartine disegnate in cui inserire le informazioni apprese.

Adattamento delle unità di studio alle capacità e agli stili cognitivo-percettivi dei singoli alunni Geografia facile, pur rappresentando un valido sussidio scolastico, non può essere considerato in assoluto un prodotto finito e valido per tutti gli alunni. I riferimenti e i collegamenti tra i concetti chiave e le relative illustrazioni, le schematizzazioni e i testi semplificati e ridotti, possono presentare ancora elementi di difficoltà da risolvere attraverso un ulteriore adattamento da realizzare in base alle necessità contingenti. A tale scopo possiamo distinguere:

• DIFFICOLTÀ DI CONTENUTO Derivano dalla distanza tra gli argomenti trattati e gli interessi e le conoscenze pregresse dei singoli alunni. Per questo alcuni argomenti che possono risultare lontani dal mondo esperienziale del lettore vanno ricondotti, con integrazioni visive e verbali, ad aspetti più concreti della vita dei ragazzi. Un esempio può essere individuato nella presentazione dei principali aspetti relativi alle diverse culture dei Paesi e continenti lontani, che possono essere esemplificati da collegamenti con le abitudini di vita, le tradizioni e i modi di pensare delle aree geografiche di appartenenza degli alunni stessi. Attraverso questa modalità si realizza un avvicinamento dei contenuti scolastici alle esperienze e alle conoscenze degli alunni con la conseguente riduzione della difficoltà di contenuto.

• DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE Sono legate alla capacità di comprensione di vocaboli presenti nel testo base o nel testo illustrato che possono non far parte del vocabolario di base degli alunni. È necessario un monitoraggio continuo di tale aspetto e l’acquisizione, da parte del lettore, dell’abitudine di individuare e segnalare immediatamente la presenza di «parole difficili» che possono essere, così, sostituite o rese comprensibili attraverso il collegamento grafico con le immagini di riferimento o la spiegazione adeguata trascritta a margine del testo.

• DIFFICOLTÀ COGNITIVE Sono riferite al numero e alla complessità delle informazioni fornite e alla capacità di classificare le stesse, di sintetizzarle e di generalizzare gli apprendimenti.

INTRODUZIONE

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Soprattutto nel caso di situazioni di deficit intellettivo medio-grave, può essere necessaria una ulteriore riduzione degli elementi informativi forniti, con l’eliminazione di alcuni concetti chiave e la conseguente riduzione dell’idea principale riferita all’unità di studio. Anche la mappa concettuale può essere rivista e semplificata attraverso la sostituzione di parti dello schema con illustrazioni significative presenti nel testo o realizzate appositamente.

• DIFFICOLTÀ PERCETTIVE Sono rappresentate dalla difficoltà di lettura delle informazioni fornite dalle immagini e da quella di collegamento con i concetti presenti nel testo. Può essere utile, in questo caso, un adeguamento grafico, realizzato con collegamenti diretti tra immagine e parte scritta di riferimento, con l’obiettivo di spingere l’alunno, in un primo momento, a realizzarli autonomamente e, in seguito, a riflettere sulla ricchezza di stimoli per l’apprendimento presenti nelle cartine disegnate e nelle illustrazioni e a collegarle mentalmente con i contenuti presentati nella parte scritta. Il lavoro di adattamento dei singoli capitoli, quindi, non può essere precostruito, ma va realizzato in situazione e in collaborazione con gli alunni stessi attraverso un’organizzazione della didattica finalizzata alla costruzione di unità di lavoro efficaci e motivanti per tutti.

Ricerca del punto di contatto con l’attività di classe Geografia facile può essere un valido strumento per la facilitazione dei processi integrativi nell’attività di classe, ma non vuole rappresentare un’alternativa al libro di testo e, quindi, un elemento di differenziazione e di discriminazione. Tutti gli alunni devono possedere e utilizzare i libri di testo in adozione nella scuola di appartenenza e questo volume può rappresentare un sussidio utile, non solo all’alunno in situazione di handicap o con difficoltà di altro genere, ma alla totalità degli alunni, in quanto si propone di evidenziare gli argomenti in maniera sistematica e semplificata, partendo dagli aspetti più rilevanti degli stessi. Il punto di contatto tra gli obiettivi e i contenuti della classe e le abilità dell’alunno in difficoltà può emergere proprio dall’individuazione di concetti chiave comuni all’interno degli argomenti trattati. Può accadere frequentemente che un aspetto rilevante nello studio di una unità di lavoro, individuato come elemento di contatto, possa dare all’alunno in difficoltà la possibilità di fornire elementi di arricchimento informativo al resto della classe. Per esempio, le illustrazioni affiancate ai concetti chiave posti all’inizio di ogni capitolo o le informazioni riportate nella scheda di approfondimento possono avere la duplice valenza di facilitatori per l’integrazione nel lavoro disciplinare e di chiarificatori dei contenuti proposti all’intera classe. È importante, quindi, che i percorsi di studio vengano strutturati, pur nel rispetto dei tempi e delle modalità favorevoli all’apprendimento di ciascun alunno, in modo da non disperdere la possibilità di far coincidere le attività comuni con quelle individualizzate per gli alunni in difficoltà.

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GEOGRAFIA FACILE

Struttura delle unità di studio

La base di lavoro: l’idea principale e i concetti chiave Per ogni argomento viene definita un’idea principale, illustrata da un disegno o da una cartina disegnata, che rappresenta il messaggio fondamentale che si intende trasmettere agli alunni attraverso un apprendimento significativo. Tale risultato viene raggiunto attraverso la proposta di concetti chiave illustrati che, una volta compresi, portano con facilità e naturalezza alla comprensione delle tematiche trattate. L’idea principale, i concetti chiave e, successivamente, la mappa concettuale hanno valore di organizzatori anticipati e permettono all’alunno di ricercare collegamenti con informazioni già conosciute e di iniziare a chiedersi cosa gli sarà proposto in ciascuna unità di studio.

La mappa concettuale I concetti chiave vengono ordinati in una mappa concettuale dell’argomento, che successivamente verrà presentato in forma semplificata a vari livelli. La mappa consente agli alunni di iniziare a ragionare sui collegamenti tra i vari concetti chiave illustrati precedentemente.

Il testo base L’argomento viene presentato attraverso un linguaggio semplice e diretto che, anche attraverso l’ausilio di illustrazioni mirate all’esplicazione dei concetti fondamentali, mira al coinvolgimento motivazionale e all’apprendimento degli alunni con lievi difficoltà di comprensione. Il testo base, necessariamente, contiene aspetti che possono presentare difficoltà per alcuni alunni, risolvibili con un lavoro di ulteriore semplificazione sul testo stesso o attraverso il passaggio al testo illustrato, proposto nella parte successiva del capitolo. I concetti chiave e gli altri concetti importanti vengono evidenziati in maniera particolare (sottolineatura e colore oppure corsivo e colore).

Il testo illustrato Il testo illustrato riduce in maniera radicale la parte scritta a vantaggio di disegni mirati che contengono la maggior parte dei concetti chiave oggetto dell’apprendimento. Le illustrazioni hanno la caratteristica della semplicità e sono presentate tenendo conto degli interessi e dei bisogni degli alunni con difficoltà medio-gravi. Una volta compresi gli aspetti essenziali presentati nel testo illustrato (dove vengono evidenziati i concetti chiave), è possibile proporre nuovamente il testo base per una migliore comprensione dello stesso e una maggiore aderenza alle attività del resto della classe.

INTRODUZIONE

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La scheda di approfondimento Per ogni capitolo viene scelto un aspetto particolarmente interessante per gli alunni, che verranno guidati in un viaggio verso Paesi e continenti lontani che permetterà loro di conoscere meglio gli spazi geografici, la distribuzione delle popolazioni o le diverse situazioni economiche e di effettuare collegamenti e confronti con la propria realtà e il proprio territorio. Anche l’approfondimento è realizzato attraverso l’uso prevalente di illustrazioni significative e l’ausilio di cartine disegnate tematiche che illustrano particolari aspetti del territorio e delle popolazioni che lo abitano.

Lo schema riepilogativo delle informazioni essenziali Tutte le informazioni essenziali presentate nelle varie parti dell’unità di lavoro vengono sintetizzate in uno schema riepilogativo in cui i concetti chiave sono evidenziati e collegati alle notizie a essi riferite.

La verifica dell’apprendimento Le unità si concludono con la verifica dell’apprendimento, rappresentata da proposte operative e da domande riguardanti i principali concetti chiave. Le proposte operative invitano l’alunno a riflettere su ciò che ha studiato e a realizzare disegni sul proprio quaderno di geografia riguardanti le informazioni apprese e i collegamenti con la propria realtà. Disegnando gli argomenti di studio gli alunni hanno la possibilità di consolidare gli apprendimenti e di rispondere poi in maniera efficace alle domande che gli vengono proposte nella seconda parte della verifica. All’interno della verifica, in ogni unità di lavoro, viene inserita una ipotesi di attività di gruppo nella quale tutti gli alunni sono chiamati a collaborare per la ricerca di informazioni e per la realizzazione di un prodotto di sintesi (cartellone) riguardante gli aspetti principali dell’argomento studiato.

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GEOGRAFIA FACILE

Il CD-ROM Al volume Geografia facile è allegato un CD-ROM contente 71 cartine disegnate stampabili (le più importanti contenute nel libro), funzionali a un apprendimento maggiormente significativo dei concetti illustrati. Le cartine riguardano: il planisfero; l’Italia (principali aspetti fisici); l’Italia (principali aspetti politici); le 20 regioni italiane (principali aspetti fisici e politici di ciascuna); l’Europa (principali aspetti fisici); l’Europa (principali aspetti politici); i Paesi europei (principali aspetti fisici e politici di ciascuno); l’Africa (principali aspetti fisici); l’Africa (principali aspetti politici); l’Asia (principali aspetti fisici); l’Asia (principali aspetti politici); l’America settentrionale e centrale (principali aspetti fisici); l’America settentrionale e centrale (principali aspetti politici); l’America meridionale (principali aspetti fisici); l’America meridionale (principali aspetti politici); l’Oceania (principali aspetti fisici); l’Oceania (principali aspetti politici). Attraverso l’uso delle cartine disegnate, visibili sul monitor del computer o stampate su carta, l’alunno ha la possibilità di osservare con attenzione i principali aspetti fisici e politici delle diverse regioni del mondo. Le cartine, infatti, sono state realizzate in modo da evidenziare le informazioni più importanti, riducendo l’alto numero di elementi solitamente contenuti nelle carte geografiche tradizionali che rendono poco agevole la comprensione delle informazioni stesse. L’alunno, inoltre, ha la possibilità di stampare cartine disegnate di dimensioni maggiori rispetto a quelle inserite nel volume, con evidenti vantaggi sulla chiarezza e la fruibilità del sussidio (si è scelto, come anche nel volume, di non mantenere le proporzioni reali tra le regioni e tra gli Stati — che comunque sono visibili nelle cartine più generali — a vantaggio della leggibilità). Nel CD-ROM sono inserite anche 63 cartine da compilare (che presentano solo il «contorno» della regione/Stato/continente) di tutte le aree geografiche trattate che, una volta stampate, possono essere utilizzate per diverse esercitazioni (localizzare e disegnare i principali aspetti fisici o politici di un territorio, realizzare cartine tematiche relative a vari fenomeni, scrivere i nomi dei capoluoghi di regione d’Italia o delle capitali d’Europa, ecc.). Nel caso di particolari difficoltà l’insegnante potrà aggiungere alcuni elementi nella cartina e farli solo denominare dall’alunno.

C

D-

ROM

Questa icona segnala nel testo che la cartina è contenuta anche nel CD-ROM. Per l’elenco delle cartine con il numero di riferimento si veda in fondo al volume. Per eventuali aggiornamenti si veda la scheda del libro su www.erickson.it

INTRODUZIONE

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Gli argomenti trattati e i concetti chiave

UNITÀ

Cosa studia la geografia











PRIMA

• Geografia • Spazi • Uomini • Osservare e comprendere gli spazi • Organizzare e modificare gli spazi • Vivere gli spazi • Rappresentare gli spazi

UNITÀ

Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici









SECONDA

• Spazi terrestri • Montagna • Collina • Pianura • Spazi acquatici • Fiume • Lago • Mare

UNITÀ

Il clima











TERZA

• Clima • Temperatura • Pressione atmosferica • Venti • Umidità • Precipitazioni • Fattori del clima • Classificazione dei climi

QUARTA

L’uomo e gli spazi











UNITÀ

• Popolazioni • Società umane • Cultura • Insediamenti • Spazio urbano • Attività lavorative • Comunicazioni e trasporti • Protezione dell’ambiente

QUINTA

La rappresentazione degli spazi









UNITÀ

• Rappresentazione degli spazi • Orientamento • Punti cardinali • Reticolo geografico • Scale di riduzione • Simboli • Carte • Statistiche e grafici



i naturali Le region UNITÀ

Come è fatto il pianeta







SESTA

• Superficie terrestre • Mari e oceani • Continenti • Regione naturale • Regione dell’ambiente polare • Regione dell’ambiente temperato • Regione dell’ambiente desertico • Regione dell’ambiente tropicale





ate i umanizz Le region

SETTIMA

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UNITÀ

GEOGRAFIA FACILE

L’uomo vive il pianeta

• Popolazione • Razze umane • Insediamenti • Culture • Lingue • Religioni • Economie • Pericoli e speranze

i politiche Le region







L’ITALIA

UNITÀ

Il nostro Paese: l’Italia









OTTAVA

• Italia • Territorio • Clima • Popolazione • Organizzazione politica • Risorse naturali • Economia

NONA

Le regioni d’Italia

UNITÀ

• La regione d’Italia • Cartina disegnata • Territorio e clima • Città e popolazione • Attività economiche







L’EUROPA

UNITÀ

L’Europa e l’Unione Europea













DECIMA

• Continenti • Europa • Territorio • Fasce climatiche • Popolazione • Cultura • Economia • Unione Europea

UNDICESIMA

UNITÀ

I Paesi europei

• Il Paese europeo • Cartina disegnata • Territorio e clima • Città e popolazione • Economia







IL MONDO

UNITÀ

L’Africa

TREDICESIMA

UNITÀ

L’Asia ○







DODICESIMA

UNITÀ

L’America ○



QUATTORDICESIMA

• Il continente • Territorio • Fasce climatiche • Popolazione • Cultura • Risorse naturali • Economia

QUINDICESIMA

UNITÀ

L’Oceania

INTRODUZIONE

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Bibliografia di riferimento Ashman A.F. e Conway R.N.F. (1991), Guida alla didattica metacognitiva, Trento, Erickson. Billings H. (1993), Recupero e sostegno in geografia (2 livelli), Trento, Erickson. De Beni R. et al. (1995), Imparare a studiare la geografia, Trento, Erickson. Ianes D. (2001), Didattica speciale per l’integrazione, Trento, Erickson. Ianes D. e Celi F. (2001), Il Piano educativo individualizzato 2001-2003, Trento, Erickson. Ianes D. e Tortello M. (a cura di) (1999), La Qualità dell’integrazione scolastica, Trento, Erickson. Ianes D. e Tortello M. (a cura di) (2000), Handicap e risorse per l’integrazione, Trento, Erickson. Lancioni G. (1992), Facilitare l’apprendimento, Trento, Erickson. Scataglini C. (2002), Fiabe e racconti per imparare, Trento, Erickson. Scataglini C. e Giustini A. (1998), Adattamento dei libri di testo, Trento, Erickson. Scataglini C. e Giustini A. (1999), Storia facile, Trento, Erickson. Scataglini C. e Giustini A. (2000), Scienze facili, Trento, Erickson. Zambelli M.L. (a cura di) (1994), La rete e i nodi, Firenze, La Nuova Italia.

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GEOGRAFIA FACILE

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Cosa studia la geografia

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a studia s o C

la geografia

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Cosa studia la geografia

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Cosa studia la geografia

Base di lavoro Idea principale

La geografia è la scienza che studia le relazioni tra gli uomini e i diversi spazi in cui vivono e indica le modalità utilizzate dall’uomo per osservare, comprendere, organizzare, modificare, vivere e rappresentare gli spazi.

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Cosa studia la geografia

Concetti chiave

Geografia

Spazi

Uomini

Osservare e comprendere gli spazi

Organizzare e modificare gli spazi

Vivere gli spazi

Rappresentare gli spazi

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Cosa studia la geografia

Mappa concettuale

Cosa studia la geografia

Uomini

studia le relazioni tra

Geografia

Spazi

Osservare e comprendere gli spazi

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Elementi naturali Aspetti climatici

Organizzare e modificare gli spazi



Elementi artificiali

Vivere gli spazi

• •

Società Cultura

Rappresentare gli spazi

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Fotografie Disegni Mappe Carte geografiche

indica le modalità utilizzate dall’uomo per

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Cosa studia la geografia

Testo base

All’inizio di questo percorso di studio è importante definire che cosa studia la geografia e quali cose potrai imparare durante questo interessante viaggio attraverso tutte le aree del nostro pianeta. La geografia studia tutti gli spazi della Terra, descrivendo in modo dettagliato la loro forma, gli elementi che li costituiscono e i fenomeni che avvengono in essi, e li mette in relazione con gli uomini e le attività che questi svolgono comunemente. Le relazioni tra uomini e spazi sono date dalle azioni e dalle scelte dell’uomo, che modifica continuamente lo spazio in cui vive, e dall’influenza che le caratteristiche stesse degli spazi hanno sulla vita delle persone. Ad esempio, la costruzione di un palazzo in una zona dove prima c’erano un prato e degli alberi è un chiaro esempio dell’intervento dell’uomo, che usa lo spazio per un suo bisogno importante, quello di avere una casa. Da un altro punto di vista, invece, il freddo che caratterizza le zone di montagna influenza il modo di vivere delle persone, che devono utilizzare abiti pesanti e riscaldare le proprie abitazioni.

Relazioni tra gli uomini e gli spazi

La geografia, quindi, è una scienza che studia la forma e le caratteristiche delle varie aree del mondo e le azioni e i comportamenti dell’uomo che in esse vivono. Chi per lavoro si occupa di questa materia si chiama geografo. Il lavoro del geografo riguarda i diversi aspetti della realtà che tutti noi viviamo quotidianamente nel posto in cui abitiamo. Egli ci descrive com’è fatto uno spazio e come questo viene trasformato e utilizzato dall’uomo allo scopo di soddisfare i propri bisogni. Prendiamo in considerazione uno spazio particolare: quello di una zona di montagna in cui gli uomini hanno costruito un piccolo paese nel quale vivono e svolgono le loro attività. Il geografo osserva e comprende com’è fatto lo spazio e quali sono gli elementi che lo costituisco-

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Cosa studia la geografia no. Osserva che esistono elementi naturali, come le rocce, il bosco, il fiume, la valle e studia gli aspetti climatici dello spazio, per esempio le temperature fredde della stagione invernale e la quantità di neve che cade ogni anno. Nello stesso tempo, il geografo individua altri elementi creati dall’uomo allo scopo di organizzare e modificare lo spazio, in modo da renderlo abitabile e favorevole alla vita e ai bisogni di chi lo abita. Questi sono gli elementi artificiali, che nel nostro esempio sono rappresentati dalle case, costruite nella valle utilizzando il legno ricavato dal taglio di una parte del bosco, dalla strada che permette di raggiungere facilmente il paese, dagli impianti di risalita che permettono di sciare sulla neve della montagna e dalla diga che ha trasformato il fiume in un lago artificiale. Il geografo studia poi le diverse modalità che gli uomini hanno di vivere lo spazio, cioè le loro abitudini di vita, le attività che svolgono, il modo di organizzare la società, cioè il loro modo di vivere insieme ad altre persone. Questi importanti aspetti rappresentano la cultura di una società ed è molto interessante conoscere, grazie allo studio della geografia, le differenze delle diverse culture che possiamo trovare nelle varie parti del mondo. Il lavoro del geografo comprende un’altra fase, nella quale è importante rappresentare gli spazi, cioè descriverli attraverso strumenti efficaci, come le fotografie, i disegni, le mappe e le carte geografiche, che riescono a farci capire facilmente come essi siano fatti e quali siano gli elementi che li costituiscono. Attraverso l’osservazione di una carta geografica possiamo conoscere gli elementi di uno spazio, come le città, i fiumi, i laghi, le montagne e avere informazioni precise sulle loro caratteristiche e sulla loro posizione.

Il lavoro del geografo

Prova ora a osservare e comprendere come è fatto il quartiere in cui abiti. Puoi individuare alcuni elementi naturali, come per esempio un prato lasciato incolto, ma è evidente che la maggior parte degli elementi sono artificiali, cioè creati dall’uomo. Le case, le strade, la chiesa,

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Cosa studia la geografia la scuola e anche il parco pubblico sono elementi dello spazio che l’uomo ha organizzato e modificato per soddisfare le proprie esigenze: abitare, spostarsi, praticare la propria religione, istruirsi o passeggiare tra gli alberi. Inoltre puoi osservare le diverse attività e abitudini di vita delle persone che vivono gli spazi del tuo quartiere. Per descrivere, poi, in maniera efficace lo spazio in cui vivi, puoi disegnare una mappa che rappresenta il quartiere e fornisce informazioni sui vari elementi che lo costituiscono. Attraverso l’osservazione della mappa del quartiere tutti possono conoscere le caratteristiche e la posizione delle abitazioni, della piazza, della scuola e individuare i percorsi per raggiungerle.

Osservare e rappresentare gli spazi

Come vedi, tutti noi possiamo provare a ragionare sulla realtà che ci circonda così come fanno i geografi e a riflettere sulle relazioni che gli uomini, nella vita di tutti i giorni, stabiliscono con gli spazi in cui vivono. In questo modo, più che a studiarla, siamo invitati a «fare la geografia», diventando noi stessi protagonisti di un viaggio meraviglioso.

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Cosa studia la geografia

Testo illustrato

Gli uomini vivono in diversi spazi, nei quali costruiscono le loro case e svolgono le loro attività.

Se osservi bene il disegno qui a fianco, puoi vedere che in ogni spazio ci sono degli elementi naturali e altri costruiti dall’uomo.

Gli uomini modificano gli spazi in cui vivono per soddisfare i propri bisogni. Costruiscono le case per abitare, i negozi per vendere la merce e le strade per spostarsi.

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Cosa studia la geografia

In ogni posto del mondo gli uomini vivono secondo le proprie abitudini, lavorando e svolgendo le attività più diverse.

Ogni spazio può essere rappresentato con un disegno. Una carta geografica, per esempio, ci mostra gli elementi di uno spazio, come le città, le montagne, i laghi o molte altre cose ancora.

La geografia, quindi, ci aiuta a conoscere meglio il mondo in cui viviamo e ci avvicina a tutte le persone, anche a quelle che abitano molto lontano da noi.

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Cosa studia la geografia

Scheda di approfondimento: cosa studieremo insieme

Il nostro viaggio nello studio della geografia ci farà conoscere i diversi elementi naturali della Terra, come, per esempio, le montagne, le colline, le pianure e le valli.

Come sai il nostro pianeta è ricco di acqua. Conosceremo l’importanza dei mari e degli oceani e studieremo i fiumi e i laghi più importanti presenti nei diversi Paesi del mondo.

Ogni ambiente possiede un proprio clima caratteristico. Scopriremo le differenze enormi che esistono tra i climi freddi dei due poli e quello caldo delle zone equatoriali.

Gli uomini vivono nei diversi spazi, organizzandosi in società. Studieremo le differenti culture e attività dei vari popoli nelle diverse zone della Terra.

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Cosa studia la geografia

Per rappresentare in modo fedele i diversi Paesi del mondo, gli uomini realizzano le carte geografiche, che contengono molte informazioni importanti. Vedremo quali sono gli elementi fondamentali di una carta geografica e in questo modo ti sarà più facile interpretare quelle che troverai sul tuo libro di testo.

Parleremo dell’Europa e dei vari Paesi da cui è formata. Sarà molto interessante scoprire che i Paesi europei hanno deciso di unirsi, formando un’unica comunità e utilizzando una sola moneta.

Conosceremo molte informazioni riguardanti gli altri continenti della Terra. Ne analizzeremo gli aspetti naturali e, soprattutto, le diverse popolazioni che li abitano.

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Studieremo poi l’Italia, analizzando gli aspetti naturali del suo territorio, le popolazioni che la abitano e le principali attività svolte dalle persone. Avrai modo, inoltre, di conoscere molte informazioni sulle diverse regioni d’Italia.

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Cosa studia la geografia

Schema delle informazioni essenziali

Cosa studia la geografia

• Le geografia studia gli elementi dei diversi spazi della Terra e li mette in relazione con gli uomini e le loro attività.

In particolare la geografia descrive come gli uomini:

• Osservano e comprendono gli spazi, distinguendo gli elementi naturali, come le mon-

tagne, le colline, le pianure, i fiumi, i laghi e gli aspetti climatici, come il caldo, il freddo, la pioggia, la neve, ecc., dagli elementi artificiali costruiti dall’uomo, come le abitazioni, le strade, le dighe, ecc.

• Organizzano e modificano gli spazi, trasformando gli spazi allo scopo di migliorare le proprie condizioni di vita e soddisfare i propri bisogni.

• Vivono gli spazi, organizzandosi in società e svolgendo diverse attività, con abitudini di vita e modi di pensare che costituiscono la loro cultura.

• Rappresentano gli spazi, utilizzando strumenti specifici, come le fotografie, i disegni,

le mappe e le carte geografiche, per osservare e comprendere le informazioni sui diversi ambienti e su tutti gli elementi che li costituiscono.

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Cosa studia la geografia

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno il tuo quartiere o il tuo paese. • Osserva il tuo quartiere o il tuo paese e scrivi sul tuo quaderno gli elementi naturali e quelli artificiali in esso presenti.

• Osserva il tuo quartiere o il tuo paese e scrivi sul tuo quaderno le principali attività svolte dalle persone che lo abitano.

Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Che cosa studia la geografia? • Che cosa significa «osservare e comprendere gli spazi»? • Che cosa significa «organizzare e modificare gli spazi»? • Quali strumenti possiamo usare per rappresentare gli spazi? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Come i geografi» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui siano sintetizzati i seguenti aspetti legati al vostro quartiere o paese:

• gli elementi naturali, i principali aspetti climatici • i principali elementi artificiali • le principali attività svolte • la mappa degli edifici più importanti (scuola, chiesa, ecc.).

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

t i s a p a zi a c q u

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Base di lavoro Idea principale

Sul nostro pianeta troviamo spazi terrestri, come le montagne, le colline e le pianure, e spazi acquatici, come i fiumi, i laghi e i mari.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Concetti chiave

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Spazi terrestri

Montagna

Collina

Pianura

Spazi acquatici

Fiume

Lago

Mare

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Mappa concettuale

Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Montagna

Spazi terrestri

Collina

Pianura

Spazi geografici

Fiume

Spazi acquatici

• Piede • Versante o parete • Vetta • Ghiacciaio • Valle

Lago

• Altopiano

• Sorgente • Letto • Riva • Ansa • Foce • Falda

• Vulcanico • Glaciale • Alluvionale • Costiero • Tettonico • Artificiale

Mare

• Onda • Costa

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Testo base

La superficie del nostro pianeta presenta forme diverse che caratterizzano gli spazi geografici in cui l’uomo vive e svolge le proprie attività. Come puoi notare osservando un mappamondo, la Terra è formata da spazi terrestri e da spazi acquatici. Gli spazi terrestri hanno caratteristiche diverse a seconda che si trovino all’altezza del mare oppure sulle alte cime delle montagne. Il primo spazio terrestre del quale ci occupiamo è la montagna. Viene considerato montagna qualsiasi rilievo che abbia un’altezza maggiore di 600 metri sul livello del mare. Le montagne, quasi sempre raggruppate a formare delle catene montuose, sono costituite da una parte più bassa, chiamata piede e da diversi pendii che rappresentano le parti in salita e che vengono chiamati versanti oppure, nel caso siano particolarmente ripidi, pareti. Le pareti delle montagne, sulle quali si arrampicano gli scalatori, arrivano fino al punto più alto: la vetta. Le vette possono avere forme diverse determinate dalla resistenza delle rocce che le compongono e dall’azione esercitata su di esse dal ghiaccio, dalla neve, dalla pioggia e dal vento. Per questo troveremo delle vette arrotondate, chiamate «a cupola», e altre appuntite che vengono definite «a picco». Salendo in altezza sulla montagna troviamo un clima sempre più freddo e una sempre più frequente presenza di neve o ghiaccio. Sulle vette più alte possiamo notare dei grossi depositi di ghiaccio, chiamati ghiacciai, che non si sciolgono mai completamente nemmeno in estate. Lo spazio compreso tra i versanti di due montagne vicine si chiama valle e la sua formazione può essere dovuta all’azione dei corsi d’acqua, ai movimenti dei ghiacciai o ai movimenti interni della Terra. Il rilievo che ha un’altezza maggiore di 200 metri e non supera i 600 metri sul livello del mare è chiamato collina. La collina ha una forma arrotondata e molto spesso è ricoperta dalle coltivazioni realizzate dagli uomini oppure dai boschi.

Spazi terrestri

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici Lo spazio geografico situato a un’altezza inferiore ai 200 metri sul livello del mare, invece, si chiama pianura. La pianura è caratterizzata dalla completa assenza di rilievi e, per questo, si presenta completamente piatta. Essa, molto spesso, è ricca di corsi d’acqua e rappresenta un ambiente favorevole per molte attività umane, prima fra tutte l’agricoltura. Alcune pianure si sono formate grazie all’azione dei fiumi, altre a quella dei ghiacciai, del vento o del mare. Anche i lenti movimenti della crosta terrestre possono essere la causa della formazione delle pianure. A volte, le zone pianeggianti si trovano oltre i 400 metri sul livello del mare e vengono utilizzate dall’uomo per viverci o per l’allevamento e l’agricoltura. Questi spazi si chiamano altipiani. Osserva con attenzione il disegno della pagina precedente nel quale sono rappresentati gli spazi terrestri e le loro principali caratteristiche. Come sai, l’acqua riveste un ruolo fondamentale per la vita dell’uomo e di tutti gli esseri viventi. Questo importante elemento può trovarsi sia in superficie sia sotto terra e caratterizza quelli che vengono chiamati gli spazi acquatici. Un importante spazio acquatico è il fiume. Il fiume, come tutti i corsi di acqua che scorrono in superficie, nasce da una sorgente che viene alimentata dalla pioggia e dalla neve. Il primo tratto del fiume, generalmente, scorre in zone del terreno con forte pendenza, all’interno delle valli. La parte del terreno entro la quale scorre il fiume si chiama letto, mentre le due parti laterali del

Il corso del fiume

Foce a delta

Foce a estuario

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

terreno stesso sono dette rive. In montagna il fiume scorre velocemente e, a volte, compie dei grandi salti che formano le cascate. Scendendo verso la pianura, il fiume rallenta la sua corsa, formando delle larghe curve che si chiamano anse. Lentamente il fiume arriva fino al mare, formando la foce. Quando il fiume sfocia in un mare di piccole dimensioni con onde deboli che non riescono a rimuovere i detriti trasportati dalla corrente, la foce assume una forma con molte ramificazioni e viene chiamata «a delta». Se il fiume, invece, arriva in un mare di grandi dimensioni, i detriti vengono rimossi dalle onde, la foce assume la forma di un imbuto e viene chiamata «a estuario». A volte, il fiume non arriva fino al mare, ma termina la sua corsa in un lago, prendendo il nome di «immissario» oppure in un altro fiume più grande e in questo caso si chiama «affluente». Esistono, come abbiamo già detto, dei corsi d’acqua sotterranei formati dalla pioggia che penetra nel terreno fino a uno strato di roccia, prendendo il nome di falda idrica. L’acqua sotterranea scorre fino a tornare in superficie e a dare origine a una sorgente. Un altro importante spazio acquatico è il lago. Il lago è formato da una raccolta d’acqua in un avvallamento del terreno a forma di conca. In esso arriva acqua dagli immissari, mentre quella in eccesso viene portata via da altri fiumi detti «emissari». I laghi possono essere di diverso tipo, a seconda della loro origine. Esistono laghi vulcanici che hanno forma circolare e occupano il cratere di vulcani spenti. Ci sono poi i laghi glaciali che si trovano nelle valli delle montagne e hanno avuto origine dallo scioglimento dei ghiacciai. Altri sono detti alluvionali e si sono formati

Lago alluvionale

o Lago vulcanic Lago glaciale

Lago costiero

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Lago tet tonico

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Lago artific iale

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

nelle zone pianeggianti grazie ai depositi lasciati dai fiumi. I laghi costieri si trovano vicino al mare e hanno origine da blocchi di sabbia che impediscono all’acqua di arrivare fino al mare. Altri laghi sono chiamati tettonici e si sono formati grazie allo sprofondamento di una zona della crosta terrestre che poi si è riempita d’acqua. Infine, abbiamo i laghi artificiali, costruiti dall’uomo sbarrando lo scorrere dell’acqua con una diga. Infine occupiamoci di uno spazio acquatico molto importante che ricopre la maggior parte della superficie del nostro pianeta: il mare. Il mare è formato da una grandissima quantità di acqua che, a differenza di quella dei fiumi e dei laghi, è salata. Nel mare si sono formati i primi esseri viventi e da esso l’uomo trae importanti risorse per la propria vita. Esistono mari molto grandi, chiamati oceani, che raggiungono una profondità che può superare anche i 10.000 metri e altri più piccoli, profondi poche centinaia di metri. L’acqua del mare è sempre in movimento; ciò avviene a causa dell’azione del vento che soffia sulla superficie, facendo formare le onde. Il punto in cui la terra viene a contatto con il mare si chiama costa. La costa può essere alta sul livello del mare, quando forma un ripido pendio sull’acqua, oppure bassa, quando si trova a livello del mare. Esistono alcuni spazi terrestri a contatto con il mare che possiedono forme e caratteristiche particolari. L’isola, per esempio, è una parte di terra completamente circondata dal mare. L’arcipelago è formato da un gruppo di isole vicine fra loro. Una parte di terra che si allunga sul mare si chiama penisola, mentre una rientranza nella terraferma, dentro la quale penetra il mare, si chiama insenatura.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Testo illustrato

Sul nostro pianeta ci sono diversi spazi terrestri. Uno di questi è la montagna, che può raggiungere grandi altezze e, molto spesso, è ricoperta dalla neve e dal ghiaccio.

Le colline sono dei rilevi più bassi e hanno una forma arrotondata. Sulle colline possiamo trovare campi coltivati o boschi.

La pianura è uno spazio terrestre quasi completamente piatto, senza montagne e colline. Nelle pianure gli uomini costruiscono la maggior parte delle città e svolgono le loro attività.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Uno spazio acquatico molto importante è il fiume. Il fiume nasce dalla sorgente e scorre scendendo dalle montagne fino ad arrivare a un altro fiume, a un lago o al mare.

Il lago è formato da una massa di acqua che si raccoglie in un grande avvallamento nel terreno. Alcuni laghi sono naturali, altri sono stati costruiti dall’uomo.

Il mare è uno spazio acquatico che occupa gran parte del nostro pianeta. Alcuni mari sono molto grandi e sono chiamati oceani. Il vento che soffia sul mare provoca le onde.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Scheda di approfondimento: l’uomo e il fiume

La presenza del fiume fornisce all’uomo risorse utili per le sue diverse attività. È per questo che, già da tempi molto lontani, gli uomini hanno costruito le loro città nelle vicinanze dei fiumi e dei corsi d’acqua.

Costruendo canali che servono per irrigare i campi coltivati, l’uomo utilizza l’acqua del fiume per le attività agricole.

Inoltre l’uomo costruisce delle dighe per realizzare laghi artificiali e centrali per produrre l’energia elettrica.

Dal fiume l’uomo ricava la ghiaia e la sabbia che diventano importanti materiali per la costruzione di case o altri edifici.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici Alcuni grandi fiumi sono navigabili. L’uomo utilizza delle barche particolari, con lo scafo largo e basso, chiamate chiatte, per trasportare le merci e per spostarsi da un punto all’altro del fiume.

Molti fiumi sono ricchi di pesce. Per questo la pesca è un’attività molto praticata dagli uomini che vivono vicino ai fiumi. In molte regioni del mondo la pesca rappresenta l’attività più importante per la vita degli uomini.

L’acqua dei fiumi viene inoltre utilizzata per raffreddare gli impianti delle grandi industrie delle città.

Il fiume può provocare dei pericoli per l’uomo. Uno di questi sono le inondazioni. Queste sono causate sia da fattori naturali che dall’azione dell’uomo che modifica l’ambiente circostante. Le inondazioni causano gravi danni alle coltivazioni e alle abitazioni.

Un altro pericolo è rappresentato dall’inquinamento, causato in gran parte dagli scarichi dei materiali di rifiuto delle industrie. L’acqua inquinata finisce con l’avvelenare il terreno circostante e, di conseguenza, provoca danni alla vegetazione e alle coltivazioni dell’uomo.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Schema delle informazioni essenziali

Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici Il nostro pianeta comprende spazi terrestri e spazi acquatici. Gli spazi terrestri più importanti sono: • La montagna: rilievo superiore a 600 metri di altezza sul livello del mare. È formata da piede, versante o parete e vetta. Sulla montagna possiamo trovare i ghiacciai. Lo spazio compreso tra due montagne è chiamato valle. • La collina: rilievo compreso tra 200 e 600 metri di altezza sul livello del mare. Ha forma arrotondata ed è ricoperta da boschi o da coltivazioni. • La pianura: spazio geografico situato al di sotto dei 200 metri sul livello del mare. Una zona pianeggiante che si trova a un’altezza maggiore di 400 metri si chiama altopiano. Gli spazi acquatici più importanti sono: • Il fiume: corso d’acqua che scorre in superficie. Prende origine da una sorgente, scorre in pendenza su una parte del terreno chiamata letto, delimitato da due rive. Rallentando il suo corso forma delle curve chiamate anse e termina nel mare formando la foce. Alcuni fiumi terminano il loro corso immettendosi in un altro fiume o in un lago. I corsi d’acqua sotterranei formano la falda idrica. • Il lago: raccolta di una grande massa d’acqua in un avvallamento del terreno. I laghi possono essere: – vulcanici: si trovano all’interno di crateri spenti; – glaciali: originati dallo scioglimento dei ghiacciai; – alluvionali: originati dai depositi lasciati dai fiumi; – costieri: situati vicino al mare; – tettonici: originati dallo sprofondamento della crosta terrestre; – artificiali: costruiti dall’uomo.

• Il mare: formato da una grande quantità di acqua salata. L’azione del vento sul mare provoca le onde. Il punto della terra a contatto con il mare si chiama costa.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno la montagna, indicando le parti che la compongono.

• Disegna sul tuo quaderno le principali attività dell’uomo in montagna, in collina e in pianura.

• Disegna sul tuo quaderno il corso del fiume, dalla sorgente alla foce. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono le caratteristiche e gli elementi della montagna? • Quali attività svolge l’uomo in collina e in pianura? • Per quali scopi l’uomo utilizza il fiume? • Come possono essere gli spazi terrestri a contatto con il mare? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Il nostro territorio» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui siano inserite informazioni e disegni riguardanti il vostro territorio (paese/città e zone limitrofe), in particolare:

• spazi terrestri: le montagne, le colline, le zone di pianura • spazi acquatici: le sorgenti, i fiumi, i laghi, il mare.

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Gli spazi terrestri e gli spazi acquatici

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Il clima

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I l c li m a

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Il clima

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Il clima

Base di lavoro Idea principale

Il clima è dato dall’insieme delle condizioni meteorologiche di una regione geografica in un lungo periodo di tempo. Esso è caratterizzato da diversi elementi e condizionato da fattori che lo rendono differente da un luogo a un altro della Terra.

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Il clima

Concetti chiave

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Clima

Temperatura

Pressione atmosferica

Venti

Umidità

Precipitazioni

Fattori del clima

Classificazioni dei climi

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Il clima

Mappa concettuale

Il clima



Elementi del clima

Temperatura

Clima

Tempo

influenzano gli

Fattori del clima

• Climi

• Latitudine • Altitudine • Orientamento

caldo-umidi

catene montuose

• Vicinanza masse Pressione atmosferica

• •

Classificazione dei climi

d’acqua Correnti marine Vegetazione

• Climi aridi • Climi umidi

temperato-caldi

• Climi freddi • Climi nivali

Venti

Umidità

Precipitazioni

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Il clima

Testo base

Molto spesso tutti noi ci interessiamo alle condizioni del tempo e regoliamo le nostre attività in base ad esse. Probabilmente in una bella giornata di sole decideremo di fare una passeggiata, mentre durante un temporale rimarremo in casa ad aspettare il ritorno del bel tempo. Il tempo, quindi, è rappresentato dalle condizioni meteorologiche (sole, pioggia, vento, neve, ecc.) che si verificano in un luogo in un determinato momento. Il clima, invece, indica le condizioni meteorologiche che si verificano in un luogo in un periodo più lungo (in genere un anno). Il clima può influenzare molte delle caratteristiche di un particolare spazio geografico, come per esempio la presenza di vegetazione e di corsi d’acqua, e può rendere un luogo più o meno favorevole alla vita e alla presenza dell’uomo. Lo studio degli elementi che costituiscono il clima e dei fattori che lo influenzano ti permetterà di conoscere meglio le caratteristiche delle varie regioni del mondo. Gli elementi del clima che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l’umidità e le precipitazioni. La temperatura è data dalla quantità di calore contenuta nell’aria. L’aria riceve il calore dalla superficie terrestre, riscaldata a sua volta dai raggi del sole, e raggiunge una temperatura che varia nelle diverse ore della giornata e nei diversi mesi dell’anno. La temperatura viene osservata grazie al termometro e misurata in gradi centigradi. Quando fa molto freddo la temperatura si avvicina o scende al di sotto dello zero, al contrario, quando sale fino a superare i 30 gradi centigradi vuol dire che fa molto caldo. In alcune regioni del mondo c’è una grande differenza tra la temperatura più alta e quella più bassa nell’arco della stessa giornata. Questa differenza si chiama «escursione termica diurna» e nelle zone desertiche, in cui di giorno fa molto caldo e di notte fa freddo, raggiunge i 30 gradi. La temperatura varia, inoltre, nei vari mesi dell’anno: in quelli invernali il sole riscalda di meno la superficie terrestre e la Terra cede una minore quantità di calore all’aria, per questo fa più freddo. Nei mesi estivi, al contrario, la Terra è riscaldata dal sole per molte ore nella giornata e per questo la temperatura dell’aria è più alta. Un altro elemento del clima è la pressione atmosferica. Questa è data dal peso che l’atmosfera, la fascia di aria che circonda la Terra, esercita sulla superficie terrestre. Immagina di poter osservare l’enorme quantità di aria (atmosfera) che pesa sul nostro pianeta: a livello del mare abbiamo una massa d’aria maggiore e, quindi, possiamo parlare di alta pressione. Al contrario, in alta montagna la quantità d’aria e quindi di atmosfera che pesa su di noi è minore e di conseguenza abbiamo una bassa pressione. Molto spesso anche a una stessa altezza sul livello del mare si verificano differenze di pressione atmosferica dovute alla diversa temperatura dell’aria. L’aria calda, infatti, è più leggera ed esercita una pressione minore sulla Terra rispetto all’aria fredda che è più pesante. Per questo motivo si verificano degli spostamenti d’aria da zone di alta pressione ad altre di bassa pressione che provocano un importante fenomeno che costituisce un altro elemento del clima: il vento. I venti, quindi, non sono altro che il passaggio di aria da una zona di alta a una di bassa pressione. Nell’atmosfera, inoltre, è contenuta una certa quantità di vapore acqueo. Il vapore si forma grazie all’acqua del mare, dei fiumi e dei laghi che con il caldo evapora e sale nell’atmosfera. La quantità di vapore contenuta dall’atmosfera determina l’umidità, che è

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Il clima un altro importante elemento del clima. Chiaramente in zone ricche di acqua ci sarà una umidità maggiore, mentre nelle zone in cui non esistono corsi d’acqua, come il deserto, ci sarà una umidità molto scarsa. Quando il vapore contenuto nell’atmosfera incontra aria più fredda forma le nuvole oppure, a livello del suolo, la nebbia. Con il diminuire della temperatura le nuvole lasciano cadere la pioggia, la grandine o, in caso di temperature molto fredde, la neve. Queste sono chiamate precipitazioni e rappresentano un altro elemento che determina il clima di una regione. Le precipitazioni sono più frequenti nelle zone di bassa pressione, dove i venti trasportano masse di aria cariche di umidità, mentre sono molto scarse nelle zone di alta pressione dove non arrivano i venti a portare l’aria umida. Osserva con attenzione il disegno in cui sono sintetizzati gli elementi del clima. I vari elementi di cui abbiamo parlato precedentemente non sono immutabili, ma possono variare in base a cause diverse, che vengono definite fattori del clima. I fattori del clima sono: la latitudine, l’altitudine, l’orientamento delle catene montuose, la vicinanza delle masse d’acqua, le correnti marine e la vegetazione. La latitudine è la distanza che passa tra un qualsiasi punto della Terra e l’equatore. L’equatore è una linea immaginaria che attraversa la sfera terrestre in maniera equidistante dai poli. Le zone vicine all’equatore sono le più calde perché, come puoi vedere nel disegno della pagina successiva, ricevono perpendicolarmente i raggi del sole, mentre le zone più lontane dall’equatore sono più fredde perché ricevono i raggi del sole in maniera più obliqua. Un altro fattore è l’altitudine, in quanto il clima cambia con il variare dell’altezza sul livello del mare. Come abbiamo già detto, la superficie terrestre trasmette all’aria il calore ricevuto dai

Gli elementi del clima

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Il clima raggi del sole, facendo alzare la temperatura. Salendo in altezza, fino alle alte vette delle montagne, la temperatura scende e il clima è più freddo. Le montagne, riunite fra loro a formare le catene montuose, rappresentano poi un altro importante fattore del clima. L’orientamento delle catene montuose, infatti, ha influenza sul clima di una regione perché la protegge dai venti e di conseguenza dall’arrivo di aria umida, ostacolando le precipitazioni. L’Italia è protetta dalla catena montuosa delle Alpi, che è orientata in modo da impedire l’arrivo di aria fredda dal nord dell’Europa. Anche la vicinanza di masse di acqua incide notevolmente sul clima. I raggi del sole, infatti, riscaldano l’acqua del mare più lentamente di quanto non accada, invece, per le terre emerse. Così come impiega più tempo a riscaldarsi, nello stesso modo l’acqua si raffredda più lentamente e mantiene più a lungo il calore accumulato. È per questo motivo che le zone situate vicino al mare hanno un clima più mite e con escursioni termiche meno accentuate. L’acqua del mare, inoltre, è attraversata da correnti che possono essere calde o fredde. Le correnti marine, a seconda della loro temperatura, possono rendere più caldo o più freddo il clima di una regione. Un altro fattore del clima è rappresentato dalla vegetazione che, se presente in misura abbondante, produce molto vapore acqueo e rende più umida l’aria. In base agli elementi e ai fattori di cui abbiamo parlato precedentemente è possibile fare una classificazione dei climi, individuandone le caratteristiche in base alla temperatura e alla quantità di umidità e di precipitazioni. I principali gruppi di clima presenti sulla terra sono: i climi caldo-umidi, caratterizzati da temperature medie superiori ai 15°C e da abbondanti piogge durante tutto l’anno; i climi aridi, con scarse precipitazioni e con forti escursioni

I fattori del clima

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Il clima termiche determinate dalla distanza dal mare, caratteristici delle zone desertiche; i climi umidi temperato-caldi, ricchi di precipitazioni e con temperature elevate in estate, presenti soprattutto nelle zone costiere non particolarmente lontane o vicine all’equatore; i climi freddi, con inverni freddi, caratteristici delle zone situate a latitudini medio-alte, cioè piuttosto lontane dall’equatore; i climi nivali, con temperature molto fredde tutto l’anno, presenti nelle regioni polari e nelle loro vicinanze. Puoi osservare nel disegno la diffusione dei diversi climi nelle varie regioni del mondo.

Classificazione dei climi

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Il clima

Testo illustrato

Il freddo e il caldo, il sole e la pioggia, il vento e la neve condizionano la vita dell’uomo sulla Terra. Per poter regolare molte delle nostre attività abbiamo bisogno di sapere com’è il tempo in un preciso momento.

Se invece vogliamo sapere che tempo fa in un luogo nel corso di un intero anno, dobbiamo conoscerne il clima e alcuni importanti elementi che lo determinano.

Uno degli elementi del clima è la temperatura. Il sole scalda la Terra e questa riscalda l’aria. Quando fa molto caldo puoi vedere sul termometro che la temperatura è alta, al contrario quando fa freddo è bassa.

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Il clima

L’acqua dei mari, dei fiumi e dei laghi con l’aumento della temperatura evapora e sale verso l’alto rendendo l’aria più umida. In alto il vapore trova una temperatura fredda, forma le nuvole e determina le precipitazioni (pioggia, neve, grandine).

Un elemento molto importante del clima è il vento. Il vento è dato da una massa di aria che si sposta da un punto all’altro. Il vento può essere caldo o freddo e può portare umidità e pioggia. Per questo determina il clima di una zona.

In base alla temperatura o alla quantità di pioggia che cade in un anno, le varie regioni della Terra hanno climi diversi che le caratterizzano.

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Il clima

Scheda di approfondimento: l’alternarsi delle stagioni L’alternarsi delle quattro stagioni (primavera, estate, autunno, inverno) nelle varie regioni del mondo è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre. Infatti nel suo movimento di rivoluzione intorno al sole, la Terra è inclinata verso il sole prima con il polo sud e poi con il polo nord. I raggi del sole, quindi, colpiscono in maniera più diretta per un periodo dell’anno l’emisfero sud e per un altro l’emisfero nord. Le variazioni del clima nel corso delle varie stagioni dipendono dalla durata del giorno e dall’altezza del sole. Quando il sole illumina e riscalda una zona della Terra per molte ore nella giornata e i suoi raggi sono perpendicolari al suolo (il sole, cioè, è molto alto nel cielo), la temperatura è alta e fa caldo.

Se invece il Sole è basso nel cielo e i suoi raggi riscaldano per poche ore la Terra in maniera obliqua, la temperatura è più bassa e fa più freddo.

C’è una parte della Terra dove i raggi del sole arrivano sempre perpendicolari: l’equatore. Esso è importante per determinare la latitudine, che è appunto la distanza di un punto della Terra dall’equatore. I due poli sono molto distanti dall’equatore, mentre altri punti più vicini sono chiamati «medie latitudini».

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Il clima Proviamo a vedere quali sono le differenze nelle diverse regioni del mondo. Noi ci troviamo a una media latitudine dell’emisfero nord e nelle zone come la nostra in estate il sole è abbastanza alto nel cielo e la durata del giorno è più lunga di quella della notte, per questo fa caldo. In inverno, invece, il sole è basso e la durata del giorno è inferiore a quella della notte. Come puoi notare nel disegno, l’inclinazione dell’asse terrestre fa sì che quando da noi è estate, nell’altro emisfero sia inverno e viceversa.

Ai poli l’alternarsi delle stagioni è molto particolare. Qui i raggi del sole arrivano sempre molto obliqui e le temperature sono molto fredde. Non è possibile parlare di quattro diverse stagioni, ma di un lungo inverno polare che dura sei mesi e in cui è sempre notte e di un’estate polare in cui è sempre giorno, con temperature sempre fredde.

All’equatore, invece il giorno ha sempre la stessa durata (pari a quella della notte) e le temperature rimangono sempre calde in tutte e quattro le stagioni.

Come hai visto, quindi, l’alternarsi delle stagioni non è uguale in tutte le parti del mondo, ma è causato dal movimento di rivoluzione della Terra e dall’inclinazione del suo asse. Questi aspetti determinano la diversa durata del giorno e della notte e la diversa inclinazione dei raggi del sole e, quindi, il clima di una regione in un periodo dell’anno.

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Il clima

Schema delle informazioni essenziali

Il clima

• Il tempo è rappresentato dalle condizioni meteorologiche di un luogo in un particolare

momento. Il • clima indica le condizioni meteorologiche che si verificano in un luogo in un periodo di circa un anno. • Il clima è costituito da diversi elementi: – La temperatura: quantità di calore contenuta nell’aria. Si misura con il termometro (gradi centigradi). La differenza tra la temperatura del giorno e quella della notte si chiama escursione termica diurna. – La pressione atmosferica: peso esercitato dall’atmosfera sulla superficie terrestre. A livello del mare c’è una massa d’aria maggiore (alta pressione), sulle montagne c’è una massa d’aria minore (bassa pressione). – I venti: spostamento di masse di aria da una zona di alta pressione a una di bassa pressione. – L’umidità: quantità di vapore acqueo contenuto nell’aria, provocato dall’evaporazione dell’acqua del mare, dei fiumi e dei laghi. – Le precipitazioni: rappresentate da pioggia, grandine o neve e determinate dall’incontro del vapore acqueo con masse di aria fredda.

• Il clima viene condizionato da diversi fattori: – La latitudine: distanza di un punto della Terra dall’equatore. All’equatore i raggi del sole arrivano perpendicolari e la temperatura è più alta. Nei punti della Terra lontani dall’equatore i raggi arrivano obliqui e la temperatura è più bassa. – L’altitudine: a livello del mare è più caldo, salendo in altezza è più freddo. – L’orientamento delle catene montuose: le catene montuose proteggono dai venti e dall’arrivo delle precipitazioni. – La vicinanza di masse d’acqua: l’acqua del mare si riscalda e si raffredda più lentamente rispetto alla terra. Le zone vicine al mare hanno un clima più mite e una minore escursione termica. – Le correnti marine: a seconda della loro temperatura possono riscaldare o raffreddare il clima di una regione. – La vegetazione: produce vapore acqueo e aumenta l’umidità dell’aria.

• Il clima viene classificato in cinque grandi gruppi: – – – – –

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Climi caldo-umidi: temperature elevate e abbondanti precipitazioni. Climi aridi: scarse precipitazioni e forti escursioni termiche. Climi umidi temperato-caldi: abbondanti precipitazioni e temperature elevate in estate. Climi freddi: temperature fredde in inverno. Climi nivali: temperature fredde tutto l’anno.

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Il clima

Verifica

Proposte operative

• Misura con un termometro la temperatura dell’aria al mattino appena ti svegli e a mezzogiorno e controlla se c’è differenza.

• Disegna sul tuo quaderno gli elementi del clima (temperatura, pressione atmosferica, vento, umidità, precipitazioni).

• Descrivi e disegna sul tuo quaderno il clima della tua città nelle diverse stagioni dell’anno.

Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Che cos’è un clima? • Che cos’è la temperatura? • Come si formano i venti? • Quali sono i fattori del clima? • Come possono essere classificati i climi? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Il clima del nostro territorio» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui siano sintetizzati i principali aspetti climatici relativi al vostro territorio, in particolare:

• le temperature medie nelle diverse stagioni • la frequenza delle precipitazioni nel corso dell’anno • l’altitudine, l’eventuale vicinanza di masse d’acqua, la vegetazione.

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L’uomo e gli spazi

Base di lavoro Idea principale

Gli uomini vivono negli spazi geografici riuniti in popolazioni e organizzati in società umane. Ogni società umana possiede una propria cultura e realizza insediamenti in cui vengono svolte attività lavorative e di protezione dell’ambiente e in cui vengono utilizzati mezzi e vie di comunicazione.

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L’uomo e gli spazi

Concetti chiave

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Popolazioni

Società umane

Cultura

Insediamenti

Spazio urbano

Attività lavorative

Comunicazioni e trasporti

Protezione dell’ambiente

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L’uomo e gli spazi

Mappa concettuale

L’uomo e gli spazi

• Modi di vivere,

con una propria

Società umane

organizzate in

Cultura

caratterizzate da

pensare e tradizioni

• Lingua • Religione

• Collaborazione fra uomini • Adattamento al luogo • Trasformazione del luogo • Continui cambiamenti

(immigrazioni/emigrazioni)

realizzano

• Densità della popolazione • Insediamenti sparsi/

Insediamenti

insediamenti accentrati

Popolazioni

• Risorse naturali

utilizzano

svolgono

Attività lavorative

sviluppano

Comunicazioni e trasporti

svolgono attività di

Protezione dell’ambiente

Spazio urbano

• Settore primario • Settore secondario • Settore terziario • Settore terziario avanzato

• Vie di comunicazione • Mezzi di comunicazione

• Quartiere • Centro storico • Periferia

• Siti culturali • Siti naturali

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L’uomo e gli spazi

Testo base

Analizziamo ora in maniera più dettagliata alcuni aspetti della vita e delle azioni dell’uomo, che occupa lo spazio geografico e in esso svolge le proprie attività. Un gruppo di persone che abita un determinato spazio geografico costituisce una popolazione. Le popolazioni vivono all’interno di spazi più o meno grandi, che possono essere rappresentati da un piccolo villaggio, una città, una regione o addirittura un intero Paese. La vita di una popolazione è condizionata da vari fattori legati alle caratteristiche fisiche dello spazio occupato e alle risorse che esso offre. Nello stesso tempo gli uomini di una popolazione hanno l’esigenza di vivere a contatto con i propri simili nella maniera migliore possibile e, per questo, si organizzano formando delle società umane. Nelle società gli uomini collaborano fra loro, ciascuno secondo il proprio ruolo e svolgendo la propria attività. Le diverse società umane, inoltre, hanno stabilito una propria relazione con lo spazio geografico occupato, adattandosi ad esso e trasformandolo in base alle proprie esigenze. Ogni società umana, inoltre, ha i suoi modi di vivere, di pensare, ha una propria lingua e una propria religione e conserva le proprie tradizioni rappresentate da abitudini di vita che provengono dal passato. Questi aspetti di una società rappresentano la sua cultura e hanno un’influenza diretta sul rapporto tra gli uomini e lo spazio in cui vivono. Infatti, se facciamo un viaggio in un Paese lontano, abbiamo la possibilità di conoscere alcuni aspetti della cultura delle popolazioni che lo abitano, osservando le loro attività lavorative, il loro modo di costruire le case e anche assaggiando i piatti della loro cucina. È importante sottolineare come una società umana sia soggetta a continui cambiamenti causati dalle nascite, dalle morti, dall’arrivo di persone da altre zone (immigrazione) o dalla partenza di una parte della popolazione stessa verso Paesi stranieri (emigrazione). Gli spostamenti di gruppi di uomini non solo hanno effetti diretti sul numero delle persone che fanno parte di una

Società umana e cultura

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L’uomo e gli spazi

società, ma soprattutto influenzano il modo di pensare e quindi la cultura stessa della popolazione. È molto importante che ogni società umana sia in grado di affrontare i cambiamenti e di integrare i diversi tipi di cultura in essa presenti. I gruppi umani occupano gli spazi e li modificano in base alle loro esigenze, realizzando degli insediamenti, cioè dei luoghi in cui abitano e lavorano, che rispecchiano i loro bisogni e la loro cultura. Esistono diversi tipi di insediamenti, legati al genere di attività che gli uomini svolgono. In alcuni casi le abitazioni sono piuttosto distanti le une dalle altre e formano degli insediamenti sparsi, come nel caso di alcune società umane che svolgono prevalentemente attività agricole; in altri, invece, le abitazioni sono molto vicine fra loro e formano degli insediamenti accentrati. A seconda del numero delle persone che abitano in un determinato spazio geografico, parleremo di diversa densità della popolazione. Un insediamento sparso ha una bassa densità, mentre uno accentrato, quindi abitato da molte persone, ha un’alta densità della popolazione. Un tipo molto diffuso di insediamento accentrato è quello delle città, in cui vivono a contatto fra loro migliaia o addirittura, in alcuni casi, milioni di persone. Lo spazio geografico occupato dalle città è detto spazio urbano ed è diviso in quartieri dove le persone abitano e lavorano. In alcuni casi, soprattutto nelle città più grandi, esistono dei quartieri residenziali, utilizzati dalle persone per vivere con le loro famiglie, e dei quartieri direzionali in cui si concentrano le attività lavorative. Nello spazio urbano esistono poi un centro storico, che generalmente è la parte più antica della città, con edifici di interesse artistico, e una periferia, che rappresenta la zona più lontana dal centro. Le periferie delle grandi città sono in continua espansione a causa dell’aumento della popolazione e della conseguente necessità di costruire nuovi spazi abitativi. Come abbiamo già detto, l’uomo trasforma e utilizza lo spazio geografico non solo per costruire la propria abitazione, ma anche per svolgere le proprie attività. Per fare questo utilizza le risorse naturali, rappresentate dalle caratteristiche fisiche del territorio e dalle materie prime che in esso si possono trovare. Le materie prime sono risorse allo stato naturale, come per esempio l’acqua, il legno o il petrolio, che l’uomo utilizza direttamente nella propria vita oppure trasforma in prodotti più elaborati chiamati prodotti finiti. Gli uomini, quindi, all’interno delle loro società, svolgono delle attività lavorative utili al soddisfacimento dei propri bisogni e alle esigenze di tutta la popolazione che vive in quello spazio geografico.

Insediamenti sparsi e accentrati

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L’uomo e gli spazi

Le attività lavorative si riferiscono a diversi settori. Il settore primario riguarda, principalmente, le attività legate all’agricoltura e all’allevamento; il settore secondario comprende l’artigianato e l’industria; il settore terziario riguarda tutti i servizi, come il commercio, i trasporti e molti altri ancora; il settore terziario avanzato si riferisce in particolare ai servizi finanziari, alla pubblicità e all’informatica. Nella scheda di approfondimento di questo capitolo troverai molte informazioni riguardanti i vari settori delle attività lavorative. Un altro importante aspetto della relazione tra una popolazione e il luogo in cui essa vive è rappresentato dalle comunicazioni e i trasporti, in quanto gli uomini hanno la necessità di spostarsi e di spostare da un posto all’altro tutto ciò che producono attraverso le varie attività lavorative. È per questo che le vie di comunicazione, come le autostrade, le ferrovie, le linee aeree e le rotte marine, vengono costantemente potenziate. Nello stesso tempo gli uomini utilizzano mezzi di comunicazione sempre più efficaci, come i telefoni cellulari, i fax, le reti di computer e Internet, per trasferire informazioni o documenti in pochissimi secondi in qualsiasi parte del mondo. L’uomo, infine, ha la necessità di non esaurire le risorse naturali e di non stravolgere, nella sua opera di trasformazione, le caratteristiche degli spazi in cui vive. Per questo è necessaria un’attività di protezione dell’ambiente, che serve a salvaguardare sia i cosiddetti siti culturali, come edifici o luoghi di interesse storico e artistico, sia i siti naturali, cioè zone con risorse naturali particolarmente importanti che vengono difese dall’azione dell’uomo, attraverso la creazione di aree protette e parchi.

Mezzi e vie di comunicazione

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L’uomo e gli spazi

Testo illustrato

Il gruppo di persone che vive in uno spazio geografico forma una popolazione.

Le popolazioni si organizzano in società umane dove gli uomini collaborano fra loro. Ogni società ha i suoi modi di vivere e di pensare che rappresentano la sua cultura.

Gli uomini hanno la necessità di avere una casa. Negli spazi urbani delle città le abitazioni sono molto vicine le une alle altre e il continuo aumento della popolazione rende necessaria la costruzione di un numero sempre maggiore di case.

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L’uomo e gli spazi

Gli uomini utilizzano le risorse dell’ambiente nel quale vivono e svolgono diverse attività lavorative. Alcune persone coltivano la terra, altre lavorano nelle industrie o nel commercio. Altre ancora negli uffici.

L’uomo ha bisogno di spostarsi da un posto all’altro, di trasportare le merci da vendere e di comunicare con le persone lontane. Per questo utilizza, ad esempio, i telefoni cellulari e i computer e viaggia in treno, in auto, in aereo, in nave.

Gli uomini trasformano lo spazio nel quale vivono, ma hanno la necessità di proteggere l’ambiente ed evitare che vengano modificate o distrutte delle importanti zone naturali o gli edifici artistici delle città più antiche.

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L’uomo e gli spazi

Scheda di approfondimento: le attività lavorative dell’uomo

L’uomo svolge attività lavorative che riguardano diversi settori. Le attività del settore primario sono legate all’agricoltura, che viene praticata con mezzi e tecniche sempre più efficaci, all’allevamento del bestiame, alla pesca e allo sfruttamento delle risorse dei boschi (legname).

Nell’industria il passaggio da materie prime a prodotti finiti è favorito dall’uso di potenti macchinari che facilitano il lavoro, sostituendosi all’azione dell’uomo. I macchinari permettono di realizzare un alto numero di prodotti che possono essere venduti a un prezzo più basso rispetto a quelli realizzati artigianalmente.

Il settore secondario comprende le attività artigianali e industriali. Nell’artigianato vengono utilizzate le materie prime, che vengono lavorate con l’ausilio di semplici attrezzi per ottenere dei prodotti finiti. Il falegname, per esempio, è un artigiano che utilizza la materia prima (legno) per creare un prodotto finito (per es. un tavolo) da vendere.

Molte industrie si occupano della produzione meccanica, per esempio quelle di automobili, altre ancora della produzione farmaceutica e quindi delle medicine. Esistono poi le industrie alimentari, quelle siderurgiche, che producono il ferro, e quelle chimiche, che producono sostanze utili per l’agricoltura e per altri settori.

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L’uomo e gli spazi Le attività del settore terziario riguardano i servizi. Un esempio è rappresentato dal commercio, che rende possibile la distribuzione e la vendita dei prodotti provenienti dal settore primario e da quello secondario. Grazie alla rete dei servizi commerciali è possibile acquistare la frutta proveniente dalle aziende agricole (settore primario) delle zone più calde, o i prodotti alimentari confezionati negli stabilimenti industriali (settore secondario) provenienti anche da zone molto distanti dalla nostra. Anche le persone che lavorano negli uffici e nella scuola fanno parte del settore terziario, perché prestano dei servizi alla società. Un altro tipo di servizio molto importante è svolto dai lavoratori dei trasporti, come autisti, ferrovieri, lavoratori delle compagnie aeree e navali.

Nel settore terziario lavorano, infine, gli operatori del turismo. Molte località hanno come prima fonte di guadagno e di sostegno alla propria economia proprio il turismo. Pensa a tutte le città di mare, alle stazioni sciistiche, alle aree naturali come i parchi nazionali e alle città con monumenti storici, musei e opere d’arte.

Esiste, infine, il settore terziario avanzato, in cui lavorano le persone che si occupano di informatica e utilizzano i computer, oppure che svolgono la loro attività nel settore finanziario, come le banche, o ancora nel settore della pubblicità.

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L’uomo e gli spazi

Schema delle informazioni essenziali

L’uomo e gli spazi

• Le popolazioni sono gruppi di persone che vivono all’interno di uno stesso spazio geografico.

• Le popolazioni: – si organizzano in società umane in cui gli uomini collaborano tra loro, si adattano al luogo e lo trasformano, sono soggetti a continui cambiamenti, hanno una loro lingua e una loro religione e particolari modi di pensare e di vivere che costituiscono la loro cultura; – realizzano insediamenti che possono essere sparsi o accentrati, con bassa o alta densità della popolazione. Quelli delle città vengono chiamati spazi urbani, divisi in quartieri, centro storico, periferia. – utilizzano le risorse naturali dello spazio geografico che occupano. – svolgono attività lavorative riguardanti: • settore primario: agricoltura, allevamento, pesca, sfruttamento delle risorse boschive • settore secondario: artigianato, industria • settore terziario: servizi (commercio, uffici, scuola, trasporti, turismo) • settore terziario avanzato: informatica, finanziarie, pubblicità – sviluppano comunicazioni e trasporti comprendenti: • vie di comunicazione: autostrade, ferrovie, linee aeree, rotte marittime • mezzi di comunicazione: telefoni cellulari, fax, Internet – svolgono attività di protezione dell’ambiente per salvaguardare: • siti culturali: zone di importanza storica e artistica • siti naturali: zone di importanza naturalistica.

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L’uomo e gli spazi

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno un insediamento accentrato a uno sparso. • Disegna sul tuo quaderno un’attività del settore primario, una di quello secondario e una di quello terziario.

• Disegna sul tuo quaderno i diversi mezzi e vie di comunicazione. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Che cos’è e come è organizzata una società umana? • Che cos’è la densità di popolazione? • Da quali parti è costituito, di solito, uno spazio urbano? • Quali sono i principali settori di attività lavorative dell’uomo? • Che cosa significa «protezione dell’ambiente»? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Il nostro spazio urbano» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui siano sintetizzati i principali aspetti che caratterizzano lo spazio urbano di appartenenza. In particolare:

• la popolazione che lo abita • il centro storico e la periferia • le principali attività del settore primario, secondario, terziario e terziario avanzato in esso svolte.

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La rappresentazione degli spazi

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La rappresentazione degli spazi

Base di lavoro Idea principale

L’uomo si orienta grazie ai punti cardinali e al reticolo geografico e rappresenta gli spazi utilizzando simboli e scale di riduzione che gli permettono di realizzare carte, plastici e globi.

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La rappresentazione degli spazi

Concetti chiave

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Rappresentazione degli spazi

Orientamento

Punti cardinali

Reticolo geografico

Scale di riduzione

Simboli

Carte

Statistiche e grafici

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La rappresentazione degli spazi

Mappa concettuale

La rappresentazione degli spazi

Rappresentazione degli spazi

• Osservazione

Orientamento

Punti cardinali

diretta

Scale di riduzione e simboli

Reticolo geografico

Carte

• Plastici

• Osservazione indiretta

• Immagini

• Globi

Statistiche e grafici

• Rappresentazione dei fenomeni

• Fisiche • Politiche • Tematiche • Nord • Sud • Est • Ovest

• Equatore • Paralleli • Meridiani

• Coordinate

geografiche

• Latitudine • Longitudine

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La rappresentazione degli spazi

Testo base

La rappresentazione degli spazi ci permette di descrivere in modo preciso ed efficace tutti gli elementi che costituiscono e caratterizzano un ambiente. Per poter rappresentare agevolmente uno spazio, tuttavia, è necessario conoscerlo bene e sapersi muovere in esso. Per questo non abbiamo difficoltà a disegnare e, quindi, a rappresentare, l’interno della nostra casa o a spostarci da una stanza all’altra. Nello stesso modo conosciamo il tragitto da casa a scuola e siamo in grado di percorrerlo facilmente. Nel momento in cui ci dobbiamo spostare in un luogo che non conosciamo, al contrario, abbiamo bisogno di qualcosa che ci aiuti a orientarci. L’orientamento è, quindi, la capacità di individuare la propria posizione nello spazio e di comprendere quale sia la direzione da prendere per spostarsi da un posto all’altro. La geografia si serve di punti di riferimento precisi, determinati dalla posizione del sole nel cielo, che ci permettono di orientarci e di muoverci in un posto qualsiasi. In particolare possiamo utilizzare i punti cardinali, che sono l’est, l’ovest, il nord e il sud. La direzione est è quella nella quale il sole sorge la mattina, mentre l’ovest è rappresentato dal punto nel quale il sole tramonta. Il sud è il punto in cui il sole si trova a mezzogiorno e il nord è il punto opposto al sud. I punti cardinali ci offrono informazioni importanti sulla direzione da prendere, ma per definire bene la nostra posizione nello spazio abbiamo bisogno di uno strumento diverso, molto simile a un foglio a quadretti su cui giochiamo una partita di battaglia navale. Questo strumento si chiama reticolo geografico ed è formato da diverse linee, così come puoi vedere nel disegno. La linea più importante è l’equatore, che rappresenta una circonferenza tracciata sul globo terrestre alla stessa distanza dai due poli. Tutte le linee parallele all’equatore, cioè che non si incrociano con esso, si chiamano paralleli. Ci sono 90 paralleli a nord dell’equatore e 90 a sud. I meridiani, invece, sono le linee che uniscono il polo nord con il polo sud. Un meridiano che passa per l’Inghilterra è stato scelto come punto di riferimento e chiamato meridiano fondamentale. Per conoscere l’esatta posizione di un punto nello spazio, ci serviamo, dunque, delle coordinate geografiche, che sono rappresentate dalla latitudine e dalla longitudine. La latitudine è la distanza di un qualsiasi luogo dall’equatore, mentre la longitudine è la distanza di un punto dal meridiano fondamentale. Se si conoscono la latitudine e longitudine di uno spazio geografi-

Reticolo geografico

Equatore

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Paralleli

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Meridiani

Coordinate geografiche

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La rappresentazione degli spazi co, è possibile individuarne immediatamente la posizione e stabilire qual è il percorso migliore per raggiungerlo. La conoscenza di uno spazio geografico può derivare da un’osservazione diretta del luogo in cui ci troviamo, oppure può riguardare un posto lontano da noi per il quale, utilizzando particolari strumenti, dobbiamo svolgere un’osservazione indiretta. Uno strumento molto importante per la rappresentazione e, quindi, l’osservazione indiretta dello spazio, sono le immagini. Se osservi con attenzione una fotografia o un filmato di uno spazio geografico, puoi individuarne le caratteristiche e gli elementi essenziali, come la conformazione del territorio, la presenza e il tipo di vegetazione, alcuni aspetti climatici, gli interventi realizzati dall’uomo, gli insediamenti, le vie di comunicazione e molto altro ancora. Se vogliamo rappresentare uno spazio con un disegno, dobbiamo utilizzare altri due strumenti fondamentali, che sono le scale di riduzione e i simboli. Le scale di riduzione servono per riprodurre in piccolo uno spazio geografico, mantenendo le proporzioni rispetto alla realtà. Per esempio, se voglio disegnare la mia stanza su un piccolo foglio, devo fare in modo che la distanza del letto dall’armadio, anche se rappresentata in piccolo, sia proporzionata alla distanza reale e mi consenta, con una semplice moltiplicazione, di calcolare quanto misura. Se il mio disegno è realizzato in una scala di 1:100, vuol dire che ogni centimetro sul foglio rappresenta un metro (100 centimetri) nella realtà. Un altro strumento molto importante di rappresentazione sono i simboli, che vengono inseriti per indicare la presenza nello spazio geografico di particolari elementi. I simboli sono, in genere, dei piccoli disegni che possono rappresentare, per esempio, la presenza di un certo tipo di edifici, di chiese, di particolari industrie, di prodotti agricoli coltivati in una zona. I simboli sono moltissimi e per questo spesso viene inserita una legenda, cioè una lista con la spiegazione del significato di tutti quelli presenti nel disegno. Le scale di riduzione e i simboli vengono usati per costruire strumenti di rappresentazione come le carte geografiche, i plastici e i globi. Le carte sono rappresentazioni grafiche della

Carte geografiche

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La rappresentazione degli spazi Terra o di singole parti di essa, che vengono realizzate in piano e che descrivono un luogo o uno spazio visti dall’alto e lo riproducono su un foglio. Come sai la Terra è sferica e per questo motivo la rappresentazione in piano non può essere mai completamente precisa. Esistono molti diversi tipi di carte che potrai conoscere nella scheda di approfondimento di questo capitolo. Le carte, in generale, possono essere fisiche, se rappresentano principalmente elementi naturali (montagne, fiumi, laghi, ecc.), politiche se invece inseriscono soprattutto elementi creati dall’uomo (città, regioni, vie di comunicazione, ecc.) e tematiche, se riguardano un aspetto particolare del territorio (la sua popolazione, gli insediamenti, il tipo di clima, ecc.). Altri strumenti importanti di rappresentazione sono i globi, che permettono, seppur in scala molto ridotta, di riprodurre la Terra in forma sferica, e i plastici, che riescono a evidenziare in maniera molto efficace i rilievi e i diversi aspetti fisici del territorio. Le carte, come abbiamo visto, sono strumenti di rappresentazione degli elementi e delle caratteristiche fisiche e politiche degli spazi geografici. Per rappresentare i fenomeni che avvengono in un luogo, la geografia si serve di altri strumenti importanti. Tra questi, le statistiche e i grafici ci consentono di studiare e conoscere in maniera precisa ciò che avviene in tutti i posti della Terra. Le statistiche ci informano su aspetti numerici rispetto a un dato fenomeno. Proviamo a fare un esempio: in un particolare spazio geografico, su 100 lavoratori, 25 fanno gli agricoltori e quindi lavorano nel settore primario, 30 sono operai dell’industria, quindi sono nel settore secondario, e 45 sono impiegati negli uffici, cioè fanno parte del settore terziario. In questo caso è facile notare come la maggior parte dei lavoratori sia nel settore terziario. Ancora più facile, come puoi vedere nell’illustrazione sottostante, è la lettura del fenomeno se ci serviamo di un grafico, cioè di un disegno che rappresenta visivamente l’andamento del fenomeno.

Le statistiche e i grafici

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La rappresentazione degli spazi

Testo illustrato

Per orientarci nello spazio usiamo i punti cardinali. L’est è il punto nel quale sorge il sole la mattina, l’ovest è il punto dove tramonta. Al sud il sole si trova a mezzogiorno. Il nord è il punto opposto al sud.

Gli spazi geografici vengono rappresentati attraverso diversi strumenti. Le carte geografiche rappresentano in piccolo delle vaste regioni e comprendono molti loro elementi.

Se hai davanti a te una carta geografica puoi vedere la posizione dei vari elementi e delle varie città. Il nord è la parte più in alto della carta, il sud quella più in basso, l’est è a destra e l’ovest a sinistra. Come vedi, Milano è più a nord di Roma.

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La rappresentazione degli spazi

Nelle carte geografiche, quindi, trovi i nomi delle città e delle regioni, gli elementi naturali, come le montagne e i fiumi, e molti simboli che rappresentano le caratteristiche degli spazi.

Altri strumenti per rappresentare gli spazi geografici sono i plastici, che hanno una parte in rilievo, e i mappamondi, che riproducono l’intera Terra in forma molto ridotta.

Per rappresentare bene i fenomeni di una regione geografica si usano le statistiche, che ci dicono, per esempio, quante persone possiedono il telefono in un determinato Paese. Con le statistiche si possono descrivere molti fenomeni che riguardano la popolazione, rappresentandoli con un grafico.

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La rappresentazione degli spazi

Scheda di approfondimento: le mappe e le carte geografiche Oggi possiamo utilizzare delle carte sempre più precise. I cartografi, le persone che realizzano le carte geografiche, si possono servire di strumenti particolarmente efficaci, come i satelliti, che riprendono e fotografano la Terra dall’alto, e i computer che elaborano i dati e li trasformano in mappe e carte.

Quando la scala di riduzione utilizzata è superiore a 1:10.000 e arriva fino a un massimo di 1:100.000, parleremo di carte topografiche. Anche esse sono ricche di particolari e riguardano il territorio di una città e dei suoi dintorni. Mentre la pianta è utile per trovare una strada o un edificio nella città, la carta topografica permette di spostarsi dalla città verso le zone limitrofe. Anch’essa può essere utilizzata dai turisti o per motivi militari.

Le carte vengono classificate in base alla scala utilizzata. Nelle mappe e nelle piante viene utilizzata una scala fino a 1:10.000 e vengono inseriti molti particolari dello spazio rappresentato. Nelle piante, per esempio, sono inserite le strade, gli edifici, i monumenti, della città, mentre nelle mappe sono inseriti elementi di spazi naturali. Vengono utilizzate per motivi turistici, dai Comuni per definire le proprietà e il piano regolatore per la costruzione di nuovi edifici, e per molti altri scopi ancora.

Le carte corografiche hanno una scala di riduzione che arriva fino a 1:1.000.000 e riguardano intere regioni. In esse è possibile osservare la posizione delle varie città e, se si tratta di una carta fisica, la presenza degli elementi naturali più importanti.

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La rappresentazione degli spazi

Le carte geografiche propriamente dette hanno una scala superiore a 1:1.000.000 e riproducono interi Stati o continenti. Se osservi la carta geografica dell’Italia puoi vedere rappresentate le varie regioni che ne fanno parte, le principali città e, se si tratta di una carta fisica, le catene montuose, i fiumi e i laghi più grandi. Se invece stai analizzando una carta con una scala di riduzione ancora più piccola potrai osservare la posizione e le caratteristiche di uno Stato rispetto agli altri dello stesso Continente.

Rispetto al planisfero, che è realizzato sul piano, il globo o mappamondo riesce a dare meglio l’idea della posizione dei continenti, grazie alla sua forma sferica.

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Utilizzando una scala ridottissima (fino a 1:100.000.000) è possibile realizzare i planisferi, nei quali viene rappresentata l’intera superficie terrestre. Chiaramente nel planisfero non è possibile individuare le caratteristiche dei singoli Stati o la posizione delle città. Ad ogni modo essi sono molto utili per individuare la posizione dei diversi continenti rispetto all’equatore e ai poli, la distribuzione sul pianeta delle terre emerse, dei mari e degli oceani, ecc.

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La rappresentazione degli spazi

Schema delle informazioni essenziali

La rappresentazione degli spazi

• La rappresentazione degli spazi serve per descrivere e conoscere gli elementi di uno spazio geografico.

• L’orientamento è la capacità di individuare la propria posizione nello spazio e di comprendere quale sia la direzione da prendere per spostarsi da un posto all’altro.

• I punti cardinali ci offrono informazioni importanti sulla direzione da prendere. La direzione est è quella nella quale il sole sorge la mattina, mentre l’ovest è rappresentato dal punto nel quale il sole tramonta. Il sud è il punto in cui il sole si trova a mezzogiorno e il nord è il punto opposto.

• Il reticolo geografico è formato da diverse linee: – l’equatore, che rappresenta una circonferenza tracciata sul globo terrestre alla stessa distanza dai due poli; – i paralleli, 90 linee a nord e 90 a sud, parallele all’equatore; – i meridiani, linee che uniscono il polo nord con il polo sud, il meridiano fondamentale si trova in Inghilterra.

• Queste linee ci permettono di individuare l’esatta posizione di un luogo attraverso le coordinate geografiche, e precisamente: – la latitudine: distanza di un qualsiasi luogo dall’equatore – la longitudine: distanza di un punto dal meridiano fondamentale.

Lo studio dello spazio può essere realizzato attraverso:

• L’osservazione diretta, nel posto in cui ci si trova. • L’osservazione indiretta, che si serve di diversi strumenti: – le immagini: ci informano su caratteristiche fisiche e climatiche, presenza di vegetazione, interventi dell’uomo, ecc.; – le scale di riduzione: riducono in forma proporzionale uno spazio per rappresentarlo (1:100, 1:1.000, 1:1.000.000, ecc.); – i simboli: rappresentano particolari elementi presenti nello spazio; – le carte: rappresentano in piccolo e in piano un determinato spazio geografico, possono essere fisiche (comprendono prevalentemente gli elementi naturali), politiche (comprendono prevalentemente gli elementi umani) e tematiche (si riferiscono a un particolare argomento); – i globi: rappresentano la sfera terrestre (mappamondo); – i plastici: rappresentano uno spazio geografico in rilievo; – le statistiche e i grafici: rappresentano un fenomeno attraverso tabelle, numeri e particolari disegni.

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La rappresentazione degli spazi

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno la pianta della tua classe e della tua casa. • Disegna sul tuo quaderno la pianta del tuo quartiere. • Fai una statistica nella tua classe su: – quanti sono i maschi e quante sono le femmine – quanti guardano un determinato programma televisivo – quanto hanno: nessuno, uno, due o più fratelli e sorelle – altro.

Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Cosa significa «sapersi orientare»? • Quali sono i punti cardinali? • Cosa sono le coordinate geografiche? • Quali tipi diversi di carte conosci? • Cosa sono e a cosa servono le statistiche e i grafici? Ipotesi di lavoro di gruppo: «La nostra città» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui sia rappresentata la vostra città (o parte di essa) utilizzando:

• immagini di alcuni elementi della città • piante di parti della città o del vostro quartiere • simboli per rappresentare edifici, negozi, impianti sportivi, ecc. • statistiche e grafici riguardanti particolari aspetti legati alla popolazione. 90

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Base di lavoro Idea principale

La superficie terrestre è costituita dalle acque dei mari e degli oceani e dalle terre emerse che formano i vari continenti. Un’area geografica che si distingue per determinate caratteristiche fisiche e climatiche e che è abitata da determinati esseri viventi costituisce una regione naturale. Nel nostro pianeta possiamo individuare quattro principali regioni naturali.

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Concetti chiave

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Superficie terrestre

Mari e oceani

Continenti

Regione naturale

Regioni dell’ambiente polare

Regioni dell’ambiente temperato

Regioni dell’ambiente desertico

Regioni dell’ambiente tropicale

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Come è fatto il pianeta

Mappa concettuale

Come è fatto il pianeta

Superficie terrestre

• Acqua

• Terre emerse

Mari e oceani

• Oceano Pacifico • Oceano Atlantico • Oceano Indiano • Mar Glaciale Artico • Mar Mediterraneo

• Artide e Antartide • Regioni della tundra

Continenti

Regione naturale

• Europa • Asia • Africa • America • Oceania • Antartide

Regione dell’ambiente polare

e della taiga

• Regioni delle foreste temperate

Regione dell’ambiente temperato

• Regioni delle

praterie temperate

• Regioni mediterranee

Regione dell’ambiente desertico

• Regioni delle foreste tropicali

• Regioni della savana • Regioni monsoniche

Regione dell’ambiente tropicale

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Come è fatto il pianeta

Testo base

In questa unità scopriremo come è fatto il nostro pianeta e conosceremo le principali regioni naturali dalle quali è formato. La superficie terrestre comprende immense distese di acqua e zone occupate dalle terre emerse. Osservando un planisfero puoi facilmente notare come la maggior parte della superficie della Terra sia ricoperta dall’acqua dei mari e degli oceani. Gli oceani sono grandissime masse di acqua, non chiuse da porzioni di terra, che si estendono per milioni di chilometri. Sulla Terra ci sono tre oceani: l’Oceano Pacifico, l’Oceano Indiano e l’Oceano Atlantico. I mari, invece, hanno dimensioni inferiori e, generalmente, sono circoscritti su tre lati dalle terre emerse. Il mare più grande è il Mar Glaciale Artico, mentre quello che ci riguarda più da vicino è il Mar Mediterraneo, che bagna il nostro Paese. Molti altri mari li conoscerai più avanti, studiando le varie regioni del mondo. I mari e gli oceani, come già sai, hanno una grande importanza per il clima sulla Terra, in quanto trattengono il calore del sole e possono riscaldare o raffreddare la superficie terrestre grazie alle correnti calde o fredde che li attraversano. La parte della superficie terrestre occupata dalle terre emerse è divisa in grandi blocchi separati tra loro dagli oceani. Questi blocchi rappresentano i continenti, e precisamente l’Europa, l’Asia, l’Africa, l’America, l’Oceania e l’Antartide. In questo testo presenteremo molte informazioni su tutti i continenti della Terra, ad eccezione dell’Antartide che, pur essendo considerata un continente a tutti gli effetti, non possiede una rilevante importanza dal punto di vista degli insediamenti umani, essendo quasi completamente disabitata. I continenti hanno caratteristiche diverse fra loro e, molto spesso, anche al loro interno possiamo trovare aree che si distinguono per alcuni elementi naturali come la conformazione

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Mari, oceani e continenti D-

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Come è fatto il pianeta del territorio, il clima, il tipo di vegetazione e gli animali che in esse vivono. Parleremo, quindi, di regione naturale per individuare un’area che possiede caratteristiche fisiche e climatiche che la differenziano dalle altre. Le regioni naturali possono essere raggruppate in quattro grandi gruppi, comprendenti i principali ambienti che caratterizzano le diverse aree del pianeta. Nel primo gruppo troviamo le regioni dell’ambiente polare, corrispondenti alle parti rispettivamente più a nord e a sud del globo terrestre. A nord troviamo l’Artide, immensa distesa di ghiacci, mentre a sud l’Antartide, che è un vero e proprio continente. Le regioni polari, per le loro caratteristiche climatiche, non sono favorevoli agli insediamenti dell’uomo. Nell’Artide, tuttavia, esistono delle piccole comunità di pescatori nomadi che vivono in questa regione nonostante le difficili condizioni climatiche. Leggermente più a sud dell’Artide troviamo l’ambiente caratteristico della tundra e della taiga. La tundra è la regione che si estende vicino al polo nord ed è caratterizzata dal freddo costante. La taiga, invece, occupa un territorio molto vasto sia dell’America del nord che dell’Asia. In essa sono presenti molte foreste e le temperature, in brevi periodi dell’anno, non sono eccessivamente fredde. Molto diverse sono le caratteristiche delle regioni dell’ambiente temperato. Queste sono chiamate così per il loro clima che è caratterizzato da inverni non particolarmente lunghi e freddi, da piogge abbondanti e da estati mai eccessivamente calde. Nell’ambiente temperato troviamo tre tipi di regioni. La prima è detta delle foreste temperate, nelle quali sono presenti una grande quantità di alberi che perdono le loro foglie in autunno per poi farle rinascere in primavera. In questo modo le piante riescono a diminuire il fabbisogno di acqua e a resistere alla stagione fredda limitando la traspirazione e quindi la perdita di calore. Come puoi vedere nel disegno alla fine di questo brano, le foreste temperate si trovano soprattutto in Europa, in America centro-settentrionale e in Asia centro-orientale. Purtroppo l’intervento dell’uomo sta mettendo in pericolo questo tipo di ambiente. Il disboscamento, al fine di rendere coltivabili o edificabili gli spazi, sta riducendo le aree di foreste in ogni parte del mondo. Un’altra regione dell’ambiente temperato è quella delle praterie, situate soprattutto negli spazi interni dei continenti. In essi il clima è più secco e si verificano forti escursioni termiche stagionali, cioè forti differenze di temperatura tra estate e inverno. Le praterie le troviamo nell’Asia centrale, dove vengono chiamate «steppe», nell’America centro-settentrionale, nell’Europa orientale e in America meridionale dove sono chiamate «pampas». Nelle praterie non ci sono molti alberi ma troviamo soprattutto enormi distese di erba. Tra gli ambienti temperati quello che ci riguarda più da vicino è la regione mediterranea, che è formata da tutti i Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo, tra cui l’Italia, ed è caratterizzata da un clima con inverni miti ed estati calde e poco piovose. La vegetazione è formata da grandi alberi che resistono alle stagioni secche grazie alle loro radici che arrivano in profondità nel terreno, prelevando l’acqua dagli strati più profondi del suolo. Un altro particolare ambiente è costituito dalle regioni desertiche, dove piove pochissimo e il clima è arido per l’azione dei raggi del sole che fa evaporare completamente l’acqua. Nel deserto, inoltre, ci sono grandi escursioni termiche diurne: di notte, infatti, fa molto freddo e di giorno molto caldo. I deserti più grandi li troviamo in Africa e in Asia. In questo tipo di ambiente la vegetazione è molto scarsa e sopravvivono solo le piante in grado di immagazzinare l’acqua, come le piante grasse, o quelle con radici molto lunghe. Tra i due tropici troviamo le regioni dell’ambiente tropicale. Tra queste possiamo distinguere le foreste tropicali, le savane e le regioni monsoniche. Le regioni delle foreste tropicali hanno un clima molto caldo con piogge abbondanti in tutti i mesi dell’anno. Per questo la vegetazione è ricchissima e gli alberi formano delle foreste enormi e meravigliose. In Brasile e in

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Come è fatto il pianeta Africa centro-occidentale, come puoi vedere nel disegno, possiamo trovare delle foreste immense che, così come accade per quelle delle aree temperate, sono messe in pericolo dall’azione di disboscamento da parte dell’uomo. Le regioni della savana, invece, sono caratterizzate da una stagione molto piovosa alternata a periodi di siccità, in cui non piove quasi mai. Queste zone sono situate a metà strada tra le foreste tropicali e i deserti e, in particolare, in Africa e in America del sud. La vegetazione varia a seconda della quantità di pioggia, ed è costituita da boschi o zone ricoperte esclusivamente da arbusti. Le regioni monsoniche, infine, sono quelle che devono le loro caratteristiche ai monsoni, particolari venti che provocano l’alternarsi di una stagione secca e di una molto umida. Le aree monsoniche si trovano soprattutto nell’Asia meridionale, nell’America centrale e nel nord dell’Australia. La vegetazione, composta in passato da una grande quantità di alberi, è andata via via diminuendo a causa della grande crescita della popolazione e, quindi, del conseguente disboscamento operato per aumentare gli spazi coltivabili. Osservando il disegno puoi facilmente individuare e localizzare le principali regioni naturali della Terra.

Le regioni naturali

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Come è fatto il pianeta

Testo illustrato

La superficie della Terra è occupata dalle acque dei mari e degli oceani e dalle terre dei continenti. Il continente nel quale noi viviamo è l’Europa.

Alcune zone della Terra hanno lo stesso clima e un territorio con caratteristiche simili. Queste zone si chiamano regioni naturali. In esse vivono le piante, gli animali e gli uomini, che utilizzano le risorse dell’ambiente.

Una regione naturale particolare è quella polare. Le regioni polari si trovano vicine al polo nord e al polo sud. Qui fa molto freddo e la terra è ricoperta dal ghiaccio per quasi tutto l’anno.

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Come è fatto il pianeta

Esistono poi le regioni temperate, dove non fa molto freddo d’inverno né troppo caldo d’estate. Nelle zone in cui piove di più troviamo le foreste, in quelle in cui piove di meno ci sono le praterie con pochi alberi e molta erba.

Le regioni in cui non piove quasi mai e dove il clima è secco si chiamano deserti. Qui ci sono piante che riescono a vivere con pochissima acqua, e animali, come i dromedari, che la immagazzinano all’interno del proprio corpo.

Le regioni tropicali in cui piove moltissimo durante tutto l’anno sono ricoperte da grandi foreste con alberi altissimi. Le aree tropicali in cui piove per periodi più brevi, invece, sono chiamate savane.

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Scheda di approfondimento: gli animali delle diverse regioni naturali

Nelle regioni polari gli animali possiedono delle caratteristiche che permettono loro di difendersi dal freddo. Gli orsi bianchi sono ricoperti da una folta pelliccia, mentre le foche e i pinguini hanno uno strato di grasso che li protegge dal gelo. Gli orsi, inoltre, scavano buche profonde per ripararsi dal forte vento.

Gli animali delle regioni desertiche hanno dovuto adattarsi alle condizioni poco favorevoli alla vita. Sono per lo più animali notturni che svolgono le loro attività di notte e che vivono sotto terra di giorno, come molti piccoli roditori. Altri animali più grandi hanno sviluppato altre forme di adattamento, come il dromedario che immagazzina l’acqua nella sua gobba o il fennec, una piccola volpe, che regola la temperatura del corpo grazie alle sue grandi orecchie.

Nella tundra troviamo alcuni animali, come la volpe polare o il piccolissimo toporagno, che vivono qui tutto l’anno e altri, come le renne, che arrivano solo nei brevi periodi estivi Nella taiga, invece, vivono molti animali, come l’alce, l’orso bruno, la lince e gli scoiattoli.

Nelle foreste temperate e nei boschi delle zone mediterranee la fauna è costituita soprattutto da cervi, tassi, cinghiali, scoiattoli, uccelli insettivori e uccelli rapaci. Nelle praterie, invece, troviamo altri animali come il coyote, che riesce bene ad adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente perché possiede una dieta molto varia, il bisonte e un roditore chiamato cane della prateria.

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Scopriamo ora l’enorme varietà delle specie animali delle regioni tropicali. Nelle grandi foreste ci sono le specie arboricole, che vivono cioè prevalentemente sugli alberi, come le scimmie. Tra quelle che vivono sul suolo ci sono gli elefanti asiatici, i formichieri, e i predatori, come il leopardo e la tigre. In queste regioni c’è, poi, una grande varietà di uccelli.

Nelle regioni monsoniche, in particolare nella penisola indiana, troviamo la tigre, il coccodrillo e l’elefante indiano. Quest’ultimo animale molto spesso viene utilizzato dall’uomo per i lavori nell’agricoltura e per il trasporto di oggetti pesanti come, per esempio, tronchi di albero.

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Un altro ambiente tropicale ricco di animali è la savana. Qui troviamo numerose specie di erbivori come la zebra, la giraffa il bufalo, le gazzelle e le antilopi. Tra i predatori ci sono il lupo e molte specie di felini, come il leone e il ghepardo. Altri mammiferi come le iene e lo sciacallo si nutrono principalmente di animali morti.

Gli elefanti sono grandi mammiferi caratterizzati dalla proboscide che usano per afferrare gli oggetti e per aspirare l’acqua.

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Come è fatto il pianeta

Schema delle informazioni essenziali

Come è fatto il pianeta • La superficie terrestre è costituita da acque e terre emerse. Le masse d’acqua ricoprono la maggior parte del globo e formano gli oceani (Oceano Pacifico, Oceano Atlantico, Oceano Indiano) e i mari (es. Mar Glaciale Artico, Mar Mediterraneo). Le terre emerse sono divise in grandi blocchi che costituiscono i sei continenti (Europa, Asia, Africa, America, Oceania, Antartide). • Un’area geografica che si distingue per determinate caratteristiche fisiche e climatiche e che è abitata da determinati esseri viventi, costituisce una regione naturale. • Le regioni naturali del nostro pianeta possono essere così raggruppate: – Regioni dell’ambiente polare: in prossimità del polo nord (Artide) e del polo sud (Antartide) e comprendente le latitudini vicine alla zona artica, costituite dalla tundra e dalla taiga. Le caratteristiche delle regioni polari sono gli inverni molto lunghi e freddi e le estati brevi. L’ambiente della taiga ospita maggiori specie vegetali e animali perché in estate ha temperature leggermente più alte. – Regioni dell’ambiente temperato: con un clima temperato, piogge abbondanti, estati non troppo calde e inverni non troppo freddi. Qui troviamo le foreste temperate, le praterie temperate e le regioni mediterranee. Le regioni delle foreste temperate sono caratterizzate da un grande numero di alberi che perdono le foglie in autunno per non disperdere calore. Le regioni delle praterie temperate sono quelle più interne dei continenti dove le precipitazioni sono meno abbondanti e dove ci sono pochi alberi e grandi distese di erba. Le regioni mediterranee sono quelle bagnate dal Mar Mediterraneo e altre aree con caratteristiche simili. Hanno inverni miti ed estati poco piovose. – Regioni dell’ambiente desertico: con un clima arido, causato dalle scarsissime piogge, dalle grandi escursioni termiche diurne e dalla forte insolazione che provoca l’evaporazione di tutta l’acqua presente. Riescono a sopravvivere le piante e gli animali in grado di adattarsi e immagazzinare l’acqua (piante grasse, dromedari). – Regioni dell’ambiente tropicale: caratteristiche delle latitudini comprese tra i due tropici. Distinguiamo le foreste tropicali, le savane e le regioni monsoniche. Le regioni delle foreste tropicali sono caratterizzate da piogge abbondanti durante tutto l’anno e da una splendida vegetazione con grandi alberi. Le savane sono zone più secche, situate a metà strada tra le foreste e i deserti, in cui le piogge si concentrano in una stagione dell’anno. Qui la vegetazione è composta da alberi e arbusti. Le regioni monsoniche sono quelle caratterizzate dai monsoni, venti che determinano il clima stagionale, secco o umido, dell’area da loro attraversata.

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Come è fatto il pianeta

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno il planisfero con i diversi continenti, i mari e gli oceani.

• Disegna sul tuo quaderno le diverse regioni naturali: – regione polare – regione temperata – regione desertica – regione tropicale

• Disegna sul tuo quaderno gli animali di una regione naturale a scelta. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Da cosa è formata la superficie terrestre? • Che cos’è una regione naturale? • Quali sono le principali caratteristiche delle regioni polari? E delle regioni desertiche?

• Quali sono le principali caratteristiche delle regioni temperate? • Quali sono le principali caratteristiche delle regioni tropicali? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Una regione naturale» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui siano inseriti disegni, illustrazioni e informazioni relativi a una regione naturale. In particolare:

• gli aspetti climatici • il tipo di vegetazione • la presenza e l’azione dell’uomo • le specie animali presenti. 104

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Base di lavoro Idea principale

La popolazione mondiale è formata da uomini appartenenti a razze diverse, con proprie culture, lingue e religioni e con situazioni economiche molto differenti nelle varie regioni del pianeta. Tutti gli uomini della Terra devono collaborare fra loro per affrontare e risolvere diversi problemi e per garantire a tutti i popoli un futuro migliore.

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L’uomo vive il pianeta

Concetti chiave

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Popolazione

Razze umane

Insediamenti

Culture

Lingue

Religioni

Economie

Pericoli e speranze

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L’uomo vive il pianeta

Mappa concettuale

L’uomo vive il pianeta • Boom demografico • Dinamismo demografico • Invecchiamento della popolazione

Popolazione

• Negroide • Australoide • Europoide • Mongolide

Razze umane

• Villaggi • Città

Insediamenti

Lingue

L’uomo nel mondo

• Indoeuropee • Afro-asiatiche • Africane • Sino-tibetane • Malese-polinesiana

Culture

Religioni

Economie

• Ebraismo • Cristianesimo • Islamismo • Induismo • Buddismo

• Squilibri economici • Nord del mondo • Sud del mondo o terzo mondo

Speranze

Pericoli

• Conflitti e guerre • Fame nel mondo • Inquinamento • Esaurimento delle risorse • Collaborazioni internazionali

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L’uomo vive il pianeta

Testo base

Il nostro pianeta è abitato dall’uomo, che vive insieme a i suoi simili modificando e organizzando lo spazio geografico occupato. Gli uomini, come sai, formano una popolazione e, attualmente, la popolazione mondiale è costituita da circa sei miliardi di persone. Negli ultimi cinquant’anni c’è stato un vero e proprio boom demografico, con un enorme aumento della popolazione concentrato soprattutto in Asia, dove vivono più della metà degli uomini della Terra. Una caratteristica importante della popolazione mondiale è il dinamismo: spesso, infatti, grandi gruppi di uomini si spostano da un Paese o da un continente all’altro, alla ricerca di condizioni di vita migliori in posti che offrono maggiori risorse. Un altro aspetto importante, che interessa però soltanto i Paesi più ricchi, è la diminuzione delle nascite che, unita alle migliori condizioni di vita e all’allungamento della vita media, porta alla presenza di un numero sempre maggiore di anziani e, quindi, all’invecchiamento della popolazione. Gli uomini appartengono a razze diverse, cioè a gruppi con caratteristiche fisiche simili; tra questi i principali sono il gruppo negroide, quello australoide, l’europoide e il mongolide. Gli uomini del gruppo negroide hanno la pelle scura, i capelli neri e sono originari dell’Africa. Gli australoidi, un gruppo oggi poco diffuso, hanno la pelle leggermente scura e vivono soprattutto in Australia. Gli europoidi, originari dell’Asia, hanno la pelle chiara e occupano diversi continenti; sono diffusi, infatti, in Europa, India e anche nel nord dell’Africa. I mongolidi sono un gruppo originario della Cina e diffuso oggi in molti altri Paesi. Hanno un colorito olivastro e gli zigomi sporgenti, con i caratteristici occhi a mandorla. Come abbiamo già detto, gli uomini di tutte le razze hanno realizzato degli insediamenti, scegliendo la sede della propria dimora in base a esigenze proprie e del proprio gruppo sociale. Sono nati così, in tutto il mondo, villaggi e città. I villaggi sono piccoli insediamenti legati soprattutto alla vita agricola e, in alcune parti del mondo, sono ancora la prevalente forma di insediamento. Le città, come abbiamo già visto nella quarta unità, sono invece spazi organizzati più complessi che ospitano, generalmente, un grande numero di abitanti raggiungendo una densità demografica molto alta. Le città vengono costruite, in genere, in spazi con clima e condizioni ambientali favorevoli e in luoghi situati in posizione vantaggiosa per le comunicazioni e i trasporti. Anche la presenza di corsi d’acqua e la vicinanza dal mare sono caratteristiche favorevoli agli insediamenti di tipo urbano. Nella scheda di approfondimento di questa unità potrai conoscere i modi di costruire e organizzare le città nelle diverse regioni del mondo secondo le esigenze e le diverse culture delle società umane che le abitano. Nella quarta unità abbiamo definito la cultura come l’insieme dei modi di vivere, di pensare e delle tradizioni che caratterizzano un popolo. Tra i tanti aspetti della cultura, due in particolare rappresentano in modo efficace le caratteristiche di una società umana: la lingua e la religione. Nel mondo esistono moltissime lingue, che a loro volta si dividono in dialetti minori. Ti basti pensare alle differenze tra i dialetti di alcune regioni d’Italia per capire quante possano essere le diverse lingue in tutto il mondo. Ad ogni modo è possibile raggrupparle in alcuni grandi gruppi e avere un’idea delle aree geografiche in cui sono utilizzate. La più diffusa è la lingua indoeuropea, che comprende la maggior parte delle lingue parlate in Europa, in India e in America. Poi ci sono quelle afro-asiatiche, africane, malese-polinesiana e sino-tibetana, che comprendono lingue utilizzate nelle aree geografiche dalle quali prendono il loro nome.

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L’uomo vive il pianeta

Le razze umane

Un altro aspetto fondamentale della cultura di un popolo è rappresentato dalla religione, che molto spesso influenza i comportamenti e i modi di pensare di un gruppo sociale. Anche per quanto riguarda le religioni possiamo parlare di grandi gruppi e precisamente: l’ebraismo, il cristianesimo, l’islamismo, l’induismo e il buddismo. L’ebraismo è la religione nata tra la Siria e la Palestina e attualmente praticata da circa diciotto milioni di persone che vivono in minima parte nello Stato di Israele e per il resto sparse in tutti i Paesi del mondo. Il cristianesimo ha oltre un miliardo di seguaci divisi in varie confessioni (cattolici, protestanti, ortodossi) e distribuiti soprattutto in Europa, America, Australia e anche Asia. L’islamismo è la religione praticata soprattutto in Africa settentrionale, Asia centrale e parte dell’India. L’induismo e il buddismo, invece, sono praticate la prima nella restante parte dell’India e la seconda nell’Asia centrale. Occupiamoci ora delle diverse economie del mondo. Gli uomini, come sai, svolgono attività lavorative per produrre ciò che gli è necessario per vivere, ma purtroppo per diverse ragioni non tutte le popolazioni del mondo riescono a raggiungere lo stesso grado di ricchezza o, addirittura, a soddisfare i bisogni di tutti i suoi componenti ed esistono forti squilibri economici tra le diverse aree e regioni della Terra. Alcuni Paesi, infatti, soprattutto in Europa, Nord America, o anche il Giappone, l’Australia e la Nuova Zelanda, sono definiti il «nord del mondo» e hanno un’economia forte, con un’industria sviluppata favorita dalla presenza di materie prime, un’agricoltura bene organizzata e attività del settore terziario, come il commercio, molto redditizie. Altre aree del mondo vengono chiamate «sud del mondo» oppure «terzo mondo». Qui la vita è molto difficile e l’economia si basa sul settore primario, in particolare l’agricoltura che viene praticata con mezzi molto limitati e che, nella maggior parte dei casi, viene definita «agricoltura di sussistenza» in

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L’uomo vive il pianeta quanto è rivolta esclusivamente al fabbisogno della popolazione locale. Nello studio dei vari continenti potrai renderti conto dei problemi che devono affrontare alcune aree del mondo; per il momento rifletti sul fatto che il sud del mondo è molto più grande e popolato delle zone ricche del pianeta e che la maggior parte degli uomini della Terra vive oggi in condizioni di estrema povertà. La situazione attuale della Terra presenta per l’uomo pericoli e speranze, che da un lato ci fanno temere che i problemi attuali possano in futuro aggravarsi e lo squilibrio economico aumentare, dall’altro ci propongono delle possibili soluzioni che potrebbero migliorare la qualità della vita per tutti gli uomini del pianeta. Tra i pericoli, al primo posto ci sono i conflitti e le guerre che ancora si verificano nei vari continenti, molto spesso anche all’interno di una stessa nazione, tra gruppi sociali e popolazioni vicine. È chiaro che la guerra costituisce un motivo di grave impoverimento e distruzione, sia di vite umane che di risorse materiali e culturali dei popoli. Un altro pericolo evidente è quello provocato dalla enorme povertà di alcune aree geografiche e delle popolazioni che le abitano. La fame nel mondo provoca ogni giorno moltissimi morti e sembra impossibile che ciò possa accadere quando esistono altri Paesi che invece hanno il problema opposto: quello dell’eccessiva alimentazione, causa di malattie di diverso tipo.

Nord e sud del mondo

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L’uomo vive il pianeta

Inoltre, l’inquinamento dell’aria che respiriamo, dell’acqua e anche dei cibi con i quali ci nutriamo rappresenta un pericolo per la salute nostra e di tutti gli altri esseri viventi. Anche l’eccessivo sfruttamento delle materie prime e delle fonti di energia, primo fra tutti il petrolio, ci fa temere per il nostro futuro, in quanto esiste il rischio dell’esaurimento delle risorse energetiche con tutte le conseguenze che possiamo facilmente immaginare. La strada che si sta cercando di percorrere e che rappresenta una speranza per la soluzione dei diversi problemi che riguardano i Paesi del nord e del sud del mondo è quella delle collaborazioni internazionali. Queste sono attivate allo scopo di prevenire situazioni di conflitto e di guerra e di portare aiuto ai Paesi che si trovano in forti difficoltà economiche. Tra le organizzazioni più importanti ricordiamo l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), che si occupa di promuovere la collaborazione tra i vari Stati e di risolvere le situazioni di conflitto o guerra, e la FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura), che si impegna per migliorare il livello alimentare delle popolazioni nel mondo.

Pericoli e speranze per il mondo

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L’uomo vive il pianeta

Testo illustrato

Negli ultimi anni la popolazione del mondo è molto aumentata e oggi è formata da più di sei miliardi di uomini. In alcuni Paesi dell’Asia vivono moltissime persone.

Gli uomini appartengono a razze diverse. Ci sono persone con la pelle nera provenienti principalmente dall’Africa. I bianchi provengono soprattutto dall’Europa e dall’America. In Asia troviamo la razza mongolide. Nei vari Pesi del mondo ci sono villaggi e città costruiti dagli uomini. I villaggi sono piccoli gruppi di case in cui vivono principalmente pescatori e contadini. Le città sono spazi abitati più grandi, dove vivono molte persone che svolgono diverse attività.

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L’uomo vive il pianeta

I popoli del mondo parlano lingue diverse. Nel nostro continente, l’Europa, e in America si parlano lingue indoeuropee. Esistono poi nel resto del mondo le lingue africane e asiatiche. Anche le religioni sono molte. Il cristianesimo è diffuso in tutto il mondo, mentre l’Islam soprattutto in Africa e in Asia. Ci sono Paesi ricchi che fanno parte del «nord del mondo» e altri molto poveri che sono chiamati «sud del mondo» o «terzo del mondo». Nel sud del mondo la vita è davvero difficile e ci sono molte persone che soffrono la fame. I pericoli per il futuro del mondo sono rappresentati dalle guerre, che ancora provocano morte e distruzione in molti Paesi, e dall’inquinamento dell’ambiente. La speranza è data dalle collaborazioni tra tutti gli uomini che insieme possono risolvere i numerosi problemi di tutti i Paesi della Terra.

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L’uomo vive il pianeta

Scheda di approfondimento: gli spazi urbani Le città hanno un aspetto diverso nelle varie regioni del mondo. Questo è determinato dalle diverse culture delle popolazioni che le costruiscono, dagli aspetti climatici e fisici del territorio e dalla quantità di spazio a disposizione.

In Europa le città generalmente hanno una parte più antica, chiamata centro storico. Con l’aumentare della popolazione sono stati costruiti molti palazzi che hanno formato le periferie. Molto spesso, nelle città europee, sono evidenti i problemi legati all’eccessivo numero di automobili e all’inquinamento.

Nell’America del nord non ci sono città antiche, ma spazi urbani che ospitano milioni di persone. Per questo essi sono costruiti per sfruttare al meglio gli spazi. Enormi grattacieli contengono centinaia di uffici e abitazioni. Nelle periferie esistono quartieri residenziali con abitazioni singole dove abitano le persone più ricche. In altri quartieri, invece, sono raggruppate le persone più povere, gli immigrati o i loro figli.

Nel centro e nel sud dell’America, diverse città presentano una grande varietà di elementi, non sempre disposti in maniera ordinata. Possiamo trovare, infatti, grandi chiese nel centro delle città, costruite nei periodi delle colonizzazioni, palazzi moderni e quartieri enormi e sovrappopolati, composti da abitazioni poverissime, in cui vivono migliaia di persone che non possiedono quasi nulla.

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In Africa, soprattutto nella parte centrale del continente, le città hanno avuto negli ultimi anni una notevole crescita. Molto spesso si trovano, vicine tra loro, aree moderne con grattacieli e quartieri residenziali e zone in cui prevalgono abitazioni basse che sfruttano gli ampi spazi a disposizione. In Africa sono molto diffusi i villaggi, in cui si svolgono prevalentemente attività agricole.

Le città dell’Asia hanno una storia antichissima. Alcune hanno caratteristiche moderne che le fanno somigliare a quelle nordamericane, altre mantengono le loro antiche e splendide caratteristiche, legate alle civiltà dei fiumi. Se osserviamo le abitazioni cinesi, vediamo che mantengono una struttura originale, unica al mondo.

In alcune zone dell’Asia, in particolare in India, vediamo che l’altissima densità, unita alle scarsissime risorse economiche, ha provocato la formazione di quartieri e villaggi in cui le popolazioni vivono nella povertà più assoluta.

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Schema delle informazioni essenziali

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• La popolazione mondiale è formata da più di 6 miliardi di persone. • Negli ultimi anni c’è stato un boom demografico, cioè un forte aumento della popolazione. • Gli spostamenti di gruppi umani tra Paesi e continenti diversi hanno determinato un forte dinamismo demografico.

• In alcune aree, a causa della diminuzione delle nascite, c’è stato un invecchiamento della popolazione.

• Nel mondo esistono diverse razze umane: – – – –

negroide: con la pelle scura, originaria soprattutto dell’Africa australoide: con la pelle leggermente scura, originaria dell’Australia europoide: con la pelle chiara e diffusa in tutti i continenti mongolide: originaria della Cina, con pelle olivastra.

• Gli insediamenti dell’uomo si differenziano nei vari continenti dove possiamo trovare dai piccoli villaggi alle grandi città.

• I diversi gruppi umani si caratterizzano per la loro cultura e per le differenti lingue e

religioni. Le lingue sono moltissime e possono essere raggruppate in cinque grandi gruppi: lingue indoeuropee, afro-asiatiche, africane, sino-tibetane, malese-polinesiana. Le religioni più diffuse sono il cristianesimo, l’ebraismo, l’islamismo, l’induismo e il buddismo.

• Le economie mondiali sono caratterizzate da enormi squilibri, alcuni Paesi sono estremamente ricchi e fanno parte del nord del mondo, altri devono affrontare situazioni di estrema povertà e vengono chiamati «sud del mondo» o «terzo mondo».

• I pericoli principali per il futuro dell’uomo sul nostro pianeta sono rappresentati dalle guerre e i conflitti che ancora si verificano in molte regioni, dalla povertà di molte popolazioni che si trovano a fronteggiare il problema delle morti per fame e denutrizione, dall’inquinamento che interessa sia i Paesi più ricchi che quelli più poveri e dallo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e delle fonti di energia che, in alcuni casi, sono vicine all’esaurimento.

• Le speranze per un futuro migliore, sono riposte nelle collaborazioni internazionali e nell’azione di particolari organismi che lavorano per risolvere i gravi problemi attuali e le eccessive differenze economiche tra le diverse popolazioni.

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Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno le caratteristiche delle diverse razze umane. • Disegna sul tuo quaderno i diversi tipi di città che possiamo trovare nelle varie regioni del mondo.

• Sintetizza in un disegno sul tuo quaderno i pericoli e le speranze per gli uomini e per il nostro pianeta.

Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Da quali particolari aspetti è caratterizzata la popolazione mondiale? • In quali spazi geografici vengono costruite le città? • Quali sono i principali gruppi di lingue e le religioni più diffuse nel mondo? • Da che cosa è caratterizzata l’economia dei Paesi del nord del mondo? E quella dei Paesi del sud del mondo?

• Quali sono i principali problemi che preoccupano attualmente le popolazioni del mondo?

Ipotesi di lavoro di gruppo: «Un mondo fatto di differenze» Nel gruppo realizzate un cartellone in cui siano sintetizzate informazioni e illustrazioni, raccolte dal gruppo stesso attraverso un lavoro di ricerca, su:

• le varie lingue e religioni nel mondo • i diversi modi di abitare e costruire città e villaggi • le diverse economie del nord e del sud del mondo.

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Base di lavoro Idea principale

L’Italia è una penisola a forma di stivale il cui territorio comprende due grandi catene montuose, diverse pianure e migliaia di chilometri di costa. La sua popolazione è distribuita soprattutto lungo le coste e nelle zone di pianura. Anche se con evidenti differenze tra il nord e il sud, il nostro Paese ha complessivamente un buon sviluppo economico.

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Concetti chiave

Italia

Territorio

Clima

Popolazione

Organizzazione politica

Risorse naturali

Economia

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Mappa concettuale

Il nostro Paese: l’Italia • Penisola • Alpi • Appennini • Pianura Padana • Fiumi • Laghi • Coste

Territorio

• Fascia climatica temperata

Clima

• Insediamenti • Diminuzione delle nascite

• Invecchiamento

Popolazione

della popolazione

• Culture e

tradizioni diverse

Italia

Organizzazione politica

Risorse naturali

• Stato • Governo e Parlamento • Regione • Provincia • Comune • Capoluogo di regione

• Acqua • Legname • Risorse minerarie ed energetiche

• Coste

Economia

• Settore primario • Settore secondario • Settore terziario

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Testo base

L’Italia è il Paese in cui viviamo e ora conosceremo alcuni aspetti che riguardano il suo territorio, la popolazione, l’economia e l’organizzazione della società umana. Proviamo, prima di tutto, a sintetizzare gli elementi fisici che caratterizzano il nostro Paese e a descrivere la sua forma e il suo territorio. L’Italia è una penisola, bagnata dal Mar Mediterraneo, nella quale le montagne sono distribuite su tutto il territorio e raggruppate in due grandi catene montuose: le Alpi e gli Appennini. Le Alpi si trovano nella parte più a nord del Paese e, come puoi vedere nel disegno, lo separano naturalmente da altri Stati europei. Esse sono suddivise in Alpi occidentali, centrali e orientali e comprendono cime molto alte, come il Monte Rosa, alto 4634 m, e il Monte Bianco, che con i suoi 4810 m è la vetta più alta d’Europa. La zona parallela alle Alpi, detta delle Prealpi, è formata da rilievi più bassi che degradano fino ad arrivare a zone collinari e, successivamente, pianeggianti. Gli Appennini formano la «colonna vertebrale» dell’Italia, attraversando tutto il Paese da nord a sud. Si suddividono in Appennini settentrionali, centrali e meridionali e hanno la loro vetta più alta nel massiccio del Gran Sasso, a 2912 m. Le pianure italiane sono in genere di piccole dimensioni e situate vicino alle coste. La più grande si trova a nord ed è la Pianura Padana. Essa si è formata in seguito all’accumularsi di detriti trasportati dai fiumi e, per questo, è una pianura alluvionale. La Pianura Padana è attraversata dal fiume più lungo d’Italia, il Po. In genere i fiumi italiani non hanno un corso particolarmente lungo, quelli che hanno una portata maggiore e una maggiore lunghezza sono i fiumi alpini. I laghi più grandi si trovano al nord e sono di origine glaciale, mentre quelli del sud sono, in genere, di origine vulcanica. La forma allungata della penisola italiana e le due grandi isole, la Sicilia e la Sardegna, poi, determinano l’esistenza di migliaia di chilometri di costa e di importanti porti che rappresentano una notevole risorsa per il nostro Paese. A seconda del tipo di territorio, le coste in alcuni tratti sono alte e rocciose e in altri basse e sabbiose. L’Italia si trova nella fascia climatica temperata, anche se esiIl territorio stono notevoli differenze tra le diverse regioni, legate alla conforC

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Il nostro Paese: l’Italia mazione del territorio e alla distanza dal mare. Il clima è mite sulla costa, grazie ai benefici dovuti alla presenza del mare, con estati non troppo calde e inverni non particolarmente freddi. All’interno e lontano dalle masse d’acqua del mare o dei laghi, gli inverni sono molto freddi nelle zone con una maggiore altitudine, mentre nelle zone pianeggianti fa molto caldo d’estate e c’è la presenza della nebbia in inverno. Le zone pianeggianti e le coste, più ricche di risorse per l’uomo e per le attività che esso svolge, hanno da sempre rappresentato un luogo più favorevole per gli insediamenti. Molte città, infatti, sono nate nelle pianure e nelle zone costiere e hanno offerto la possibilità di avere un lavoro e una abitazione a un gran numero di persone. È per questo che la popolazione dell’Italia, che supera i 57 milioni di abitanti, è concentrata soprattutto nelle città della costa e nei centri urbani delle zone pianeggianti. Il nostro Paese, come tutti quelli industrializzati, risente del fenomeno della diminuzione delle nascite che, unita all’allungamento della vita media, ha prodotto negli ultimi anni un invecchiamento della popolazione. All’interno del territorio italiano, poi, avvengono ancora spostamenti di gruppi di persone dalle regioni meno sviluppate economicamente verso quelle che offrono maggiori possibilità di lavoro; questi spostamenti, uniti all’arrivo di immigrati da altri Paesi e continenti, rendono necessari processi di integrazione di gruppi umani con culture e tradizioni diverse. L’Italia ha una organizzazione politica che garantisce a tutte le persone il riconoscimento dei propri diritti e la possibilità di svolgere un’attività lavorativa per soddisfare i propri bisogni. Lo Stato amministra il Paese attraverso l’azione del Governo e attraverso il Parlamento promulga le leggi che i cittadini sono tenuti a rispettare. La capitale d’Italia è Roma e qui hanno sede il Governo e il Parlamento. Il Paese, poi, è diviso in venti regioni, ciascuna delle quali amministra il proprio territorio. All’interno di ogni regione, spazi più piccoli sono amministrati dalle province e dai comuni. In ogni regione la città più importante rappresenta il capoluogo di regione ed è la sede dei più importanti uffici amministrativi locali. Le principali risorse naturali dell’Italia sono rappresentate dall’abbondanza di acqua, utilizzata anche per la produzione di energia elettrica, e dal legname ricavato dai boschi che, seppure siano messi in pericolo dall’azione dell’uomo, riLa popolazione coprono parte del territorio nazioitaliana nale. Le risorse minerarie e quelle energetiche non sono abbondan-

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Il nostro Paese: l’Italia ti e per questo l’Italia deve in buona parte importarle da altri Paesi. Una risorsa fondamentale per il nostro Paese è rappresentata dalle coste che, come vedremo, incrementano una attività economica importante: quella del turismo. L’economia si è sviluppata in maniera diversa nelle varie regioni della penisola. Il nord dell’Italia, infatti, presenta un buono sviluppo economico, mentre alcune zone del sud, soprattutto all’interno e in montagna, si trovano ancora in condizioni di scarso sviluppo. Le attività del settore primario hanno una notevole importanza e una buona organizzazione, sia per quanto riguarda l’agricoltura, con la produzione di frumento, mais, viti, olivi e alberi da frutta, che per l’allevamento, soprattutto di bovini e ovini. Nel settore secondario, l’industria è presente soprattutto nel nord del Paese, in particolare quella meccanica, tessile e chimica. In grande espansione è il settore terziario, con il commercio, facilitato dalla posizione del Paese e dalle vie di comunicazione, e il turismo nelle località di mare e nelle città più importanti dal punto di vista storico e artistico.

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Testo illustrato

L’Italia è una penisola e ha la forma di uno stivale. Nel suo territorio le montagne sono raggruppate in due catene montuose: le Alpi a nord e gli Appennini lungo tutta la penisola. In montagna il clima è molto freddo in inverno e fresco d’estate.

La più grande pianura italiana si chiama Pianura Padana ed è attraversata dal fiume più lungo, il Po. I laghi si trovano soprattutto al nord, alcuni sono molto grandi e si sono formati dai ghiacciai.

Il nostro Paese ha due grandi isole, la Sicilia e la Sardegna, e moltissimi chilometri di coste. Sulla costa il clima è mite, cioè d’inverno non fa mai troppo freddo e d’estate non fa troppo caldo.

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La maggior parte della popolazione italiana è concentrata nelle zone dove c’è più lavoro e dove il clima e il territorio sono più favorevoli. Le grandi città sono state costruite quasi tutte vicino alle coste o in pianura.

Lo Stato italiano ha un proprio governo che amministra la vita del Paese. Il territorio italiano, poi, è diviso in venti regioni. Ogni regione governa e amministra il proprio spazio e comprende le province, che hanno come capoluogo le città più grandi. L’economia è più sviluppata nel nord del Paese. L’agricoltura è praticata con mezzi moderni, l’industria produce in particolare automobili, vestiti e prodotti chimici e il commercio permette di vendere i prodotti italiani anche agli altri Paesi. Anche il turismo è molto importante per la nostra economia.

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Scheda di approfondimento 1: gli elementi fisici

I rilievi

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Gli elementi fisici

Le principali pianure

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Gli elementi fisici

I fiumi e i laghi più importanti

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Scheda di approfondimento 2: gli elementi umani e amministrativi

Le venti regioni e i capoluoghi di regione

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Gli elementi umani e amministrativi

La distribuzione della popolazione

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Gli elementi umani e amministrativi

La distribuzione delle attività industriali e agricole

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Schema delle informazioni essenziali

Il nostro Paese: l’Italia L’Italia è il Paese in cui viviamo.

• Il suo territorio presenta le seguenti caratteristiche: – è una penisola allungata a forma di stivale e bagnata dal Mar Mediterraneo; – ha due grandi catene montuose, le Alpi a nord e gli Appennini che la attraversano da nord a sud; – ha diverse pianure, la più grande è la Pianura Padana; – tra i fiumi il più lungo è il Po; – i laghi sono di origine glaciale a nord e vulcanica al centro e al sud; – ha migliaia di chilometri di coste e numerosi porti importanti.

• Il clima è temperato e presenta notevoli differenze tra le zone costiere, dove è mite, e

quelle interne di montagna, con inverni freddi e nevosi, e di pianura, con estati molto calde.

• La popolazione supera i 57 milioni di abitanti ed è concentrata soprattutto in pianura e lungo le coste, dove sorgono la maggior parte degli insediamenti. Gli elementi caratteristici sono la diminuzione delle nascite, l’invecchiamento della popolazione e le culture e le tradizioni diverse.

• L’organizzazione politica dello Stato italiano prevede un Governo che amministra e un

Parlamento che fa le leggi. Il territorio è diviso in 20 regioni, a loro volta comprendenti province e comuni, che amministrano a livello locale. Ogni regione ha un capoluogo di regione.

• Le principali risorse naturali sono l’acqua e il legname. Scarse le risorse minerarie ed

energetiche. Una grande risorsa per l’economia è rappresentata dalle coste. L’economia presenta una differenza notevole tra il nord, più sviluppato, e il sud del Paese. Nel settore primario l’agricoltura e l’allevamento sono ben organizzati e praticati con mezzi moderni. Nel settore secondario l’industria è molto sviluppata al nord nei settori meccanico, tessile e chimico. Nel settore terziario sono sviluppati il commercio e il turismo.

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Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno le due catene montuose presenti nel territorio italiano.

• Disegna sul tuo quaderno le 20 regioni d’Italia. • Disegna sul tuo quaderno le risorse naturali del nostro Paese. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono gli elementi più importanti del territorio italiano? • Qual è il clima del nostro Paese? • Qual è l’organizzazione politica dello Stato italiano? • Quali sono le caratteristiche della popolazione italiana? • Quali sono le caratteristiche della nostra economia? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Rappresentare l’Italia» Nel gruppo realizzate un cartellone nel quale siano inserite cartine fisiche, politiche e tematiche dell’Italia, disegnate dai componenti del gruppo stesso dopo aver ricercato e raccolto informazioni su vari testi, riguardanti:

• i rilievi, le pianure, i fiumi • le regioni e i capoluoghi di provincia • le fasce climatiche • la distribuzione della popolazione • le attività economiche. 138

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Valle d’Aosta

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Trentino-Alto Adige

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Lazio

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Puglia

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Le regioni d’Italia

In questa unità di studio realizzeremo un viaggio nelle venti regioni d’Italia e conosceremo molte informazioni sul territorio, il clima, le città, la popolazione e le attività economiche di ciascuna di esse. Come puoi vedere nel disegno le regioni d’Italia sono: Valle d’Aosta Piemonte Lombardia Liguria Veneto Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia

Emilia-Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Sardegna Abruzzo

Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia

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Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta è situata nella parte nord-occidentale dell’Italia, al confine con la Francia e la Svizzera. È collegata alla Francia dal traforo del Monte Bianco e alla Svizzera da quello del Gran San Bernardo. È la regione più piccola d’Italia ed è quella con la popolazione meno numerosa. Il suo territorio è completamente occupato dalle montagne e comprende una sola Provincia, Aosta. La Valle d’Aosta è una regione autonoma che fornisce direttamente ai cittadini i propri servizi ricevendo da essi il pagamento delle tasse. Una parte della Valle d’Aosta è occupata dal Parco del Gran Paradiso, una grande area naturale protetta in cui vivono numerosi animali, come gli stambecchi, le marmotte, i lupi e le aquile reali. L’economia si basa essenzialmente sul turismo. Alcune località, come Courmayeur e Cervinia, infatti, sono importanti stazioni sciistiche conosciute in tutta Europa. Il capoluogo di regione è Aosta.

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Territorio e clima La Valle d’Aosta è una regione montagnosa, con cime molto alte come il Monte Bianco, alto 4810 metri, il Monte Cervino e il Monte Rosa. Il fiume più importante è la Dora Baltea, che attraversa numerose valli ed è un affluente del Po. Il clima della Valle d’Aosta, a causa dell’altitudine, è molto freddo d’inverno, con grandi nevicate. Ci sono anche molti ghiacciai. Le alte vette delle catene montuose proteggono il territorio dall’arrivo di correnti d’aria umida e, quindi, limitano le piogge.

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Città e popolazione L’unica provincia è Aosta, città di una notevole importanza commerciale, turistica e industriale, con stabilimenti meccanici, tessili ed elettrotecnici. Troviamo anche molte aziende che lavorano il legno e producono liquori. La popolazione della Valle d’Aosta è composta da poco più di centomila persone, che vivono nelle valli. Molti anni fa in queste zone c’è stato un forte spopolamento dovuto all’emigrazione. Oggi questo fenomeno è cessato grazie a nuove possibilità di lavoro e a un’ottima qualità della vita. In Valle d’Aosta c’è il bilinguismo, cioè si parlano sia la lingua italiana che un dialetto francese.

Attività economiche La Valle d’Aosta è una delle regioni più ricche d’Italia grazie al turismo, che è la fonte di guadagno per la maggior parte della popolazione. Tra le altre attività, importante è l’allevamento dei bovini, con la produzione di formaggi tipici come la fontina. Tra le industrie troviamo quella idroelettrica. Gli scambi commerciali sono molto numerosi, grazie alle vie di comunicazione con le altre regioni confinanti, con la Francia e con la Svizzera.

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Piemonte

Il Piemonte è una regione prevalentemente montuosa. Ha comunque un territorio piuttosto vario, con la presenza di zone collinose e di una vasta area pianeggiante. In Piemonte nasce il Po, il fiume più lungo d’Italia, e qui hanno la loro sede principale grandi industrie che danno lavoro a migliaia di persone e hanno stabilimenti dislocati anche in altre regioni d’Italia. Importanti e molto conosciuti sono anche i vini, prodotti nelle zone collinari del Piemonte. Il capoluogo di regione è Torino. Le province sono: • Alessandria • Asti • Biella • Cuneo • Novara • Torino • Verbania • Vercelli C

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Territorio e clima Il Piemonte ha forma quadrilatera e su tre lati è circondato da alti rilievi: le Alpi Occidentali, le Alpi Centrali e l’Appennino Ligure. Dal monte Monviso nasce il Po, che è il fiume più lungo d’Italia. Nella parte centrale della regione si trovano invece zone di collina, mentre più a sud c’è una parte della Pianura Padana. Il clima del Piemonte presenta inverni freddi e nevosi nelle zone di montagna, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. In pianura può esserci nebbia, mentre le piogge non sono particolarmente abbondanti.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione è Torino, città con oltre due milioni di abitanti, importante per i suoi monumenti, i suoi edifici e per la sede centrale della Fiat, una delle più grandi industrie automobilistiche del mondo. Tra le altre città, Novara e Vercelli sono famose produttrici di riso, Asti è conosciuta per la produzione del vino, e Biella, diventata provincia nel 1992, per l’industria tessile. La popolazione del Piemonte supera i quattro milioni di abitanti, distribuiti soprattutto nelle zone pianeggianti e collinari.

Attività economiche Il Piemonte è una delle regioni più ricche d’Italia. Come abbiamo già detto, ci sono industrie importanti nel settore meccanico, in quello tessile e in quello alimentare. Il commercio, bene organizzato, e l’agricoltura, con la coltivazione di riso e di vigneti, rappresentano altre fonti di ricchezza. Gli scambi commerciali e il trasporto dei prodotti dell’agricoltura sono favoriti dalla notevole estensione della rete autostradale e di quella ferroviaria.

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Lombardia

La Lombardia è una regione conosciuta soprattutto per le sua ottima organizzazione economica in tutti i settori produttivi. È inoltre la regione più popolosa d’Italia (nove milioni di abitanti) e il suo capoluogo, Milano, è una città di straordinaria importanza per l’economia di tutto il Paese. Anche la Lombardia ha un territorio piuttosto vario che comprende zone di montagna e altre di pianura e la presenza di grandi laghi: il lago Maggiore, il lago di Lugano, il lago d’Iseo, il lago di Como, il lago di Idro e quello di Garda. La grande quantità di acqua presente in questa regione ha favorito lo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria e la nascita di grandi insediamenti. In Lombardia, infatti, sono presenti enormi nuclei industriali e aree metropolitane con una densità di popolazione molto alta. Il capoluogo di regione è Milano. Le province sono: • Bergamo • Brescia • Como • Cremona • Lecco • Lodi • Mantova • Milano • Pavia • Sondrio • Varese C

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Territorio e clima Il territorio della Lombardia è diviso in tre fasce: quella alpina con rilievi molto alti, quella prealpina che ospita i grandi laghi di origine glaciale, e quella pianeggiante, nella quale troviamo numerosi fiumi tra cui il Ticino e l’Adda. Il clima è caratterizzato da inverni molto freddi, con molta nebbia nelle zone pianeggianti. L’estate invece è molto calda. Il clima cambia nelle zone immediatamente vicine ai grandi laghi, dove, grazie alla presenza della massa d’acqua, diventa più mite.

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Città e popolazione Tra le grandi città della Lombardia, Milano sicuramente merita un discorso a parte, perché è la sede di importanti attività finanziarie (la Borsa) e ha una grande importanza storica e artistica. Il suo Duomo è una cattedrale bellissima, visitata dai turisti di tutto il mondo. Milano è una città in continua espansione, grazie alla costruzione di nuovi quartieri nella periferia. Tra le altre città abbiamo Como, che sorge sul lago, Brescia, importante per le sue industrie, Bergamo divisa in una parte «alta» e una «bassa», e Cremona, città con un centro storico molto bello. La Lombardia ha una popolazione di circa nove milioni di abitanti distribuiti sia nelle grandi città che nei centri minori.

Attività economiche La Lombardia è una regione molto ricca e ben organizzata in tutti i settori. Oltre all’industria, riveste una grande importanza il settore terziario, con banche, assicurazioni, gruppi editoriali e televisivi. Anche l’agricoltura ha una notevole importanza e viene praticata con metodi moderni e in modo specializzato. La posizione di questa regione, situata al centro della Pianura Padana, e il grande numero di vie comunicazione, favoriscono gli scambi commerciali in Italia e con i Paesi esteri.

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Liguria

La Liguria è una regione dalla forma molto particolare. Infatti è stretta e si estende a forma di arco, con le montagne a nord e il mare a sud. Le sue coste sono a picco sul mare, soprattutto nella parte a est chiamata Riviera di Levante. Ad ovest, nella Riviera di Ponente, invece, le coste sono più basse. La Liguria è meta del turismo per il suo clima mite ed è famosa per la coltivazione e il commercio dei fiori. Infatti, nonostante il territorio sia quasi esclusivamente montuoso, i liguri, realizzando delle terrazze e delle serre per le coltivazioni, riescono a ottenere una grande produzione di fiori. Tra le località più frequentate dai turisti troviamo Sanremo e Portofino. Il capoluogo di regione è Genova. Le province sono: • Genova • Imperia • La Spezia • Savona

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Territorio e clima Il territorio della Liguria è in maggior parte montuoso. Troviamo infatti le Alpi Marittime e l’Appennino Ligure, che arriva fino alla costa, che per questo è alta sul mare. I fiumi sono piuttosto brevi ma carichi di acqua. Il clima è mite per l’influenza del mare, con inverni tiepidi ed estati non particolarmente calde, grazie anche all’azione del vento.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione è Genova, grande città situata sul mare, con un porto molto importante dal punto di vista commerciale. Anche le altre tre città capoluogo di provincia sono situate sulla costa. Imperia, nella Riviera di Ponente, è una città industriale e commerciale. La Spezia è una città importante per il suo porto e per il turismo, mentre il porto di Savona svolge un ruolo di rilievo nell’economia della regione per gli scambi commerciali con le altre regioni e con i Paesi esteri. La Liguria presenta una popolazione di più di un milione e mezzo di abitanti. Viste le ridotte dimensioni del territorio, esiste il problema degli spazi. Infatti, soprattutto nelle città, c’è un’alta densità della popolazione.

Attività economiche La Liguria fonda la propria economia innanzitutto sul turismo. Il clima mite e la bellezza delle coste, infatti, rendono le località di questa regione molto adatte ad accogliere i turisti. Altre attività importanti sono: le colture dei fiori nella Riviera di Ponente, l’industria, soprattutto quella meccanica con la fabbricazione delle navi, e tutte le attività legate ai porti, in particolare il trasporto di petrolio.

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Veneto

Il Veneto ha un territorio particolarmente vario con una straordinaria ricchezza di risorse che gli abitanti di questa regione hanno saputo sfruttare in maniera efficace. Il Veneto è famoso per le località di montagna, in particolare Cortina d’Ampezzo, per i vini e gli altri prodotti agricoli, ma soprattutto per le sue lagune, in cui spesso la costa è più bassa rispetto al livello del mare e dove si trova una città unica al mondo: Venezia. Questa città sorge completamente sull’acqua ed è formata da diciotto isolette, collegate tra loro da moltissimi ponti. I turisti di tutto il mondo visitano Venezia in ogni periodo dell’anno e, in particolare, nei giorni del Carnevale. Il capoluogo di regione è Venezia. Le province sono: • Belluno • Padova • Rovigo • Treviso • Venezia • Verona • Vicenza C

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Territorio e clima Il territorio del Veneto è occupato a nord dalle Alpi, con le Dolomiti Bellunesi. Scendendo verso sud troviamo le Prealpi Venete e la Pianura Veneta, con i fiumi Po, Adige, Brenta e Piave. Le coste sono molto basse e, in alcuni tratti, costituiscono le lagune, formate da strisce di terra sabbiosa e isole, alternate a zone d’acqua. Il clima varia a seconda del tipo di territorio. In montagna ci sono inverni freddi e nevosi ed estati fresche, in pianura, invece, ci sono estati più calde e nebbia in inverno.

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Città e popolazione Oltre che per la straordinaria bellezza di Venezia, il Veneto è conosciuto anche per le sue altre città. Verona è una città artistica con monumenti importanti e un’arena romana che ospita numerose manifestazioni. Belluno e Rovigo sono importanti centri agricoli, mentre Padova è famosa per il suo centro storico e per le attività del settore terziario. Treviso e Vicenza hanno importanza per le attività e gli scambi commerciali. La popolazione del Veneto, che arriva a quattro milioni e mezzo di abitanti, è distribuita sia nelle città che nei numerosi piccoli centri e comuni presenti nell’intero territorio.

Attività economiche L’economia del Veneto può contare sulla buona organizzazione dell’agricoltura, che è praticata con mezzi e tecniche di avanguardia e che produce cereali, frutta e uva da vino. Anche l’allevamento dei bovini è molto praticato. Nel settore secondario, le piccole industrie, distribuite su buona parte del territorio, sono molto produttive per l’economia della regione. Nel terziario, invece, sono il turismo, soprattutto a Venezia, Verona e nelle località delle Dolomiti, e il commercio a dare impulso all’economia.

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Trentino-Alto Adige

Il Trentino-Alto Adige è una regione divisa in due parti dal corso del fiume Adige. Nella parte superiore del corso del fiume c’è l’Alto Adige, con la città di Bolzano e con caratteristiche culturali vicine a quelle delle popolazioni di origine tedesca. Nel sud della regione c’è il Trentino, con il capoluogo di regione Trento, di cultura italomediterranea. In Alto Adige c’è il bilinguismo, vengono usati, cioè, sia l’italiano che il tedesco. Anche i cartelli stradali sono scritti nelle due lingue e a scuola vengono studiate entrambe. In alcune zone del Trentino-Alto Adige si parla anche una terza lingua: il ladino. Il capoluogo di regione è Trento. L’altra provincia è Bolzano.

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Territorio e clima Il territorio del Trentino-Alto Adige è completamente montuoso, con la presenza di ampi fondivalle. Tra i rilievi, particolare importanza hanno le Dolomiti e, più a nord, le Alpi Retiche e le Alpi Atesine. I fiumi più grandi sono l’Adige, il Sarca e l’Isarco. Il clima della regione è particolarmente freddo in inverno, con estati fresche e molto brevi. Nella parte nord-occidentale della regione c’è il Parco Nazionale dello Stelvio, dove vengono protette numerose specie animali, come il cervo e l’aquila.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione, Trento, ha una notevole importanza per la sua posizione. È inserita infatti in una zona di passaggio per il traffico verso gli altri Paesi europei. È molto importante anche per le industrie, dislocate soprattutto nelle zone vicine, e per il turismo. Anche Bolzano è un importante punto di passaggio per il traffico commerciale e un centro turistico molto apprezzato. La popolazione della regione è di circa novecentomila abitanti e ha una bassa densità. Il Trentino-Alto Adige, come la Valle d’Aosta, è una regione autonoma.

Attività economiche L’agricoltura, nonostante il tipo di territorio, è molto praticata e produce soprattutto mele e uva. Anche la produzione di legname è abbondante. Il turismo fornisce la maggior parte delle ricchezze di questa regione, grazie a importanti località, come Madonna di Campiglio, Brunico e Merano, alla presenza di alberghi e alla disponibilità degli abitanti ad affittare le proprie abitazioni ai turisti che arrivano da ogni parte d’Italia e d’Europa. L’abbondanza di corsi d’acqua rende molto sviluppata l’industria idroelettrica.

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Friuli-Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia si trova al confine italiano di nord-est e comprende un’area interna, il Friuli, con cultura vicina a quella Veneta e un’altra area confinante con l’Austria, la Venezia Giulia, che risente della vicinanza con la cultura austriaca e dove, in alcune località, si parla soprattutto il tedesco. Caratteristico di questa regione è un vento particolare, la bora, che proviene da est e che ha una forza straordinaria. Il FriuliVenezia Giulia è stato vittima di molti terremoti, uno dei quali, nel 1976, ha causato migliaia di vittime. Il capoluogo di regione è Trieste. Le province sono: • Gorizia • Pordenone • Trieste • Udine C

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Territorio e clima Il territorio del Friuli-Venezia Giulia è diviso in due parti: una montuosa a nord, che comprende le Alpi Carniche, e una pianeggiante a sud, che arriva fino al mare e che è attraversata dai fiumi Tagliamento e Isonzo. Ad est si estende l’altopiano del Carso. Le cime non ospitano ghiacciai, ma l’acqua in questa regione è abbondante, grazie alle numerose piogge. Il clima nel nord della regione è freddo in inverno e fresco d’estate, mentre al sud, soprattutto nella zona costiera, è più mite.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione è Trieste, città che riveste una notevole importanza storica e che è stata a lungo contesa tra l’Italia e l’Austria. Gorizia è una città commerciale e industriale, in comunicazione sia con la Slovenia che con l’Austria. Anche Udine è una città importante per gli scambi commerciali e per le industrie. Infine c’è Pordenone, dove sono molto sviluppate le attività industriali e artigianali. La popolazione del Friuli-Venezia Giulia è di quasi un milione e duecentomila abitanti, concentrati soprattutto nelle zone pianeggianti e costiere. Anche questa regione, come la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, è autonoma.

Attività economiche L’economia di questa regione si basa prevalentemente sull’industria meccanica, per la costruzione di navi, e su quella alimentare, che produce salumi, birra e vino. Anche le industrie di elettrodomestici sono numerose. Sviluppati sono l’agricoltura, con vigneti e cereali, e l’allevamento, soprattutto di suini. Anche nel Friuli-Venezia Giulia sono diffuse le piccole industrie, che derivano dalla trasformazione delle imprese artigiane. Il turismo di montagna e quello di mare forniscono altre importanti fonti di entrata per l’economia di questa regione.

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Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna è una regione ricca e molto sviluppata in tutti i settori, caratterizzata da una valida organizzazione del lavoro e dell’attività produttiva. Nel settore primario, infatti, è frequente la presenza di cooperative, in cui gli agricoltori e gli allevatori lavorano mettendo insieme le risorse e dividendo i guadagni. La posizione geografica e le numerose vie di comunicazione, inoltre, fanno di questa regione un importante centro per i traffici commerciali sia all’interno dell’Italia che tra i vari Paesi europei. Il capoluogo di regione è Bologna. Le province sono: • Bologna • Ferrara • Forlì-Cesena • Modena • Parma • Piacenza • Ravenna • Reggio nell’Emilia • Rimini C

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Territorio e clima L’Emilia-Romagna è una regione molto estesa, a forma di triangolo, delimitata ai lati da elementi naturali che ne caratterizzano il territorio. A nord troviamo il fiume Po che attraversa la Pianura Padana, a sud le montagne dell’Appennino tosco-emiliano e a est il mare Adriatico. I fiumi sono numerosi, tra questi c’è il Reno. Il clima varia a seconda del tipo di territorio: in montagna abbiamo inverni freddi ed estati fresche, mentre nella zona costiera il clima è influenzato dall’azione del mare e, quindi, è più mite.

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Città e popolazione Bologna, il capoluogo di regione, ha un centro storico molto importante e una università molto antica. Tra le altre città abbiamo: Ferrara e Parma, ricche di monumenti ed edifici importanti, Modena e Reggio nell’Emilia, importanti per le vie di comunicazione e le industrie, Ravenna, conosciuta sia per la sua importanza storica che per le attività industriali. La popolazione di questa regione, composta da quasi quattro milioni di abitanti, è distribuita in maniera equilibrata su tutto il territorio.

Attività economiche L’Emilia-Romagna è una delle regioni più ricche d’Italia grazie alle risorse naturali (aree di pianura e presenza di numerosi corsi d’acqua) e all’intervento e all’organizzazione efficace del lavoro dell’uomo. L’agricoltura e l’allevamento, praticati con metodi specializzati, favoriscono la produzione di prodotti per l’industria alimentare. Anche l’industria tessile e meccanica (qui è nata la casa automobilistica Ferrari) sono molto sviluppate. Nelle zone costiere la principale risorsa economica è fornita dal turismo. Rimini e Riccione sono località balneari conosciute in tutte il mondo.

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Toscana

La Toscana è una regione amata e conosciuta in tutto il mondo per la presenza di città molto belle e di notevole importanza artistica, come Firenze, Pisa e Siena. Il Museo degli Uffizi e il campanile di Giotto a Firenze, la torre di Pisa, la Piazza del Campo a Siena sono simboli che rappresentano la bellezza di questa regione e dell’intero Paese. Alle bellezze storiche e artistiche si uniscono una buona organizzazione dell’attività economica e un clima molto ospitale, che a loro volta contribuiscono a rendere la Toscana una regione con una buona qualità della vita. Il capoluogo di regione è Firenze. Le province sono: • Arezzo • Firenze • Grosseto • Livorno • Lucca • Massa-Carrara • Pisa • Pistoia • Prato • Siena C

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Territorio e clima Nonostante la presenza dell’Appennino tosco-emiliano e delle Alpi Apuane, il territorio è prevalentemente collinare. Le aree pianeggianti corrispondono al corso dell’Arno e, più a nord, alla Versilia, importante area turistica. La Toscana ha un’ampia fascia costiera, bagnata da due mari: il Tirreno e il Mar Ligure. I fiumi più importanti sono l’Arno e l’Ombrone. Il clima è dolce, con estati calde ma rinfrescate dalla brezza marina e inverni mai troppo freddi.

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Città e popolazione Firenze, capoluogo di regione, è situata sulle rive dell’Arno. È una città di straordinaria bellezza, ricca di monumenti, edifici e opere d’arte, conservate in musei visitati da migliaia di turisti ogni anno. Massa e Carrara sono importanti per lo sfruttamento e il commercio del marmo, estratto dalle Alpi Apuane. Siena, Pisa e Prato, così come Firenze, sono città turistiche, apprezzate per le loro bellezze storiche e artistiche. Livorno ha un porto molto importante e diverse industrie. La Toscana ha più di tre milioni e mezzo di abitanti, concentrati soprattutto nelle aree di collina e di pianura.

Attività economiche L’attività agricola ha un buono sviluppo nelle aree collinari (famoso il vino prodotto nella zona del Chianti) e pianeggianti, dove si coltivano cereali, mais e barbabietole. L’industria si fonda soprattutto sulle piccole imprese, nei settori alimentare, tessile, mobiliero. Particolarmente importante è il turismo, sia nelle località costiere che nelle città d’arte.

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Marche

Le Marche, regione della costa adriatica, hanno una notevole importanza perché rappresentano un territorio di passaggio tra il nord e il sud dell’Italia. Un tempo dedita solo all’agricoltura, oggi questa regione ha un’economia molto varia, grazie allo sviluppo delle attività industriali e al turismo. All’interno del territorio delle Marche troviamo un piccolo Stato indipendente, la Repubblica di S. Marino, abitato da poco più di ventimila abitanti. Il capoluogo di regione è Ancona. Le province sono: • Ancona • Ascoli Piceno • Macerata • Pesaro e Urbino C

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Territorio e clima Il territorio è formato prevalentemente da montagne e colline. Nella parte interna è attraversato dall’Appennino umbro-marchigiano, con rilievi che arrivano anche oltre i 2000 metri, come nel caso del Monte Vettore. Ci sono poi una fascia centrale collinare e la lunga fascia costiera adriatica, con spiagge basse e sabbiose. I fiumi più importanti sono: il Metauro, l’Esina, il Potenza e il Tronto. Il clima è vario, con inverni moderatamente freddi nelle zone di montagna e temperature più miti sulla costa.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione, Ancona, è una città molto attiva e dinamica, con un importante porto e con una intensa attività industriale. Ascoli Piceno è una città molto bella e importante dal punto di vista storico e artistico. Macerata è la sede della più antica università delle Marche, mentre Pesaro e Urbino sono importanti centri per il turismo, rispettivamente balneare e artistico. Gli abitanti delle Marche sono circa un milione e quattrocentomila, concentrati soprattutto sulla costa e nelle principali città.

Attività economiche L’economia delle Marche si basa sull’attività industriale con la produzione di tessuti, pelli e ceramiche. Molto famose le cartiere di Fabriano, dove si produce una carta molto pregiata. L’agricoltura è praticata soprattutto nelle zone collinari e produce cereali, barbabietole e uva da vino. Negli ultimi anni ha assunto un’importanza notevole anche il turismo, soprattutto nelle località di mare e nelle città importanti dal punto di vista storico e artistico.

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Umbria

L’Umbria è l’unica regione dell’Italia centro-meridionale a non essere bagnata dal mare. Ciò nonostante è ricca di acqua, grazie ai numerosi fiumi che la attraversano e alla presenza di uno dei laghi più grandi d’Italia, e il suo paesaggio è ricco di boschi e di foreste. Per molto tempo, questa regione è stata isolata dalle altre per la carenza di vie di comunicazione. Questo ha avuto una influenza negativa sull’economia e lo sviluppo della regione, che, però, negli ultimi anni ha avuto una ripresa grazie alle attività industriali e al turismo. Il capoluogo di regione è Perugia. L’altra provincia è Terni.

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Territorio e clima Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare con la presenza dell’Appennino umbro-marchigiano. L’Umbria è ricca di acqua, sia per la presenza del fiume Tevere e dei suoi affluenti, il Nestore, il Chiascio, il Topino e il Nera, sia per il Lago Trasimeno, quarto d’Italia per dimensioni. Molto bella è la cascata delle Marmore, che si forma da un affluente del Nera. Il clima dell’Umbria non è particolarmente freddo in inverno e le piogge sono scarse in collina e più abbondanti alle maggiori altitudini.

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Città e popolazione Perugia è il capoluogo di regione ed è una città importante per i suoi monumenti e la sua storia. Molte importanti manifestazioni culturali si svolgono in questa città e l’Università per stranieri attira studenti da tutto il mondo. Terni è sede di varie industrie e, in particolare, di uno stabilimento per la produzione dell’acciaio. La popolazione dell’Umbria è piuttosto scarsa e comprende circa ottocentomila abitanti, di cui la maggior parte risiede in provincia di Perugia.

Attività economiche L’economia dell’Umbria non è particolarmente sviluppata e si basa in massima parte sulle attività dell’industria, in particolare quelle idroelettrica, siderurgica, alimentare e dolciaria. L’agricoltura, penalizzata dalla mancanza di pianure, si basa sulle cooperative per la produzione di cereali, viti, ulivi e barbabietole da zucchero. Importante l’allevamento dei suini, che alimenta l’industria alimentare. Sempre maggiore importanza sta assumendo il turismo nelle località artistiche.

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Lazio

Il Lazio è la regione della politica e della Chiesa. Della politica perché qui c’è Roma, capitale d’Italia, dove è concentrata tutta l’attività parlamentare e governativa dello Stato Italiano. Della Chiesa, perché nel territorio laziale è compreso lo Stato della Città del Vaticano, dove risiede il Papa, capo spirituale della comunità dei cattolici. Ogni anno milioni di persone visitano Roma, per ammirarne le bellezze artistiche e vedere da vicino gli edifici e i monumenti dell’antica civiltà romana. Il capoluogo di regione è Roma. Le province sono: • Frosinone • Latina • Rieti • Roma • Viterbo C

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Territorio e clima Il territorio comprende una zona montuosa con l’Appennino Abruzzese e quello Laziale, una zona collinare e una pianeggiante, comprendente la Maremma Laziale, l’Agro Romano e l’Agro Pontino. I fiumi più importanti sono il Tevere e il Garigliano, mentre i laghi, di origine vulcanica, sono quelli di Bolsena, Bracciano e Vico. Il clima delle zone appenniniche è freddo e piovoso d’inverno. Sulla costa gli inverni sono più miti e le estati calde e ventilate.

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Città e popolazione Roma è la capitale d’Italia e per questo è il centro amministrativo dell’intero Paese. Qui hanno sede i Ministeri, il Parlamento, la Presidenza del Consiglio e della Repubblica. È una città di una importanza straordinaria per la sua storia e per gli aspetti artistici conosciuti in tutto il mondo. Le altre province sono Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. La popolazione del Lazio supera i cinque milioni di abitanti ed è interessata in maniera massiccia dal fenomeno dell’immigrazione di persone provenienti dalle altre regioni d’Italia e dai Paesi stranieri.

Attività economiche L’economia del Lazio ha il suo centro produttivo nella provincia di Roma, con un numero altissimo di aziende e di industrie, in particolare quelle meccaniche, chimiche, alimentari e per la produzione della carta. Gran parte dell’attività lavorativa riguarda, però, il settore terziario, con i servizi legati alle attività amministrative dell’intero Paese, all’informazione, alla radiotelevisione e al turismo. L’agricoltura, praticata nelle aree pianeggianti, produce cereali, ortaggi e uve da vino.

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Sardegna

La Sardegna è una grande e bellissima isola, piuttosto distante dalla penisola italiana, caratterizzata da coste meravigliose, da un’antica cultura e dal carattere fiero dei propri abitanti. La Sardegna è una regione autonoma e conserva un dialetto molto particolare, il sardo, che viene molto utilizzato in tutta l’isola. Il territorio offre spettacoli naturali e paesaggi montani e marittimi molto belli. Tuttavia la parte più conosciuta è la costa nord-orientale, meglio collegata e con maggiori strutture per accogliere i turisti. Il capoluogo di regione è Cagliari. Le province sono: • Cagliari • Nuoro • Oristano • Sassari C

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Territorio e clima Il territorio è caratterizzato da rilievi montuosi, dove spicca il massiccio del Gennargentu, e collinari. Le pianure sono distribuite soprattutto nelle coste, ad eccezione del Campidano che si trova più all’interno. Le splendide coste dell’isola sono in parte alte e rocciose e in parte basse e sabbiose. La Sardegna è circondata da altre piccole isole, tra queste l’Asinara, Maddalena e Caprera. I fiumi principali sono il Tirso, il Coghinas, il Flumendosa e il Flumini Mannu. Il clima è freddo in inverno all’interno e mite sulla costa ed è caratterizzato da un vento chiamato maestrale.

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Città e popolazione Cagliari è il capoluogo di regione e ha un porto molto importante, oltre a diverse industrie e alla sede dell’università. Nuoro, città piuttosto antica, è un centro agricolo e sede di alcune industrie. Oristano è situata sulla costa occidentale dell’isola, mentre Sassari, più a nord, è un importante centro per il commercio e il turismo. La Sardegna ha poco più di un milione e seicentomila abitanti, concentrati soprattutto all’interno dell’isola.

Attività economiche L’attività economica della Sardegna si basa attualmente soprattutto sul turismo balneare. La pastorizia è ancora un’attività sviluppata soprattutto all’interno dell’isola. L’attività estrattiva di ferro, piombo e carbone, seppur in calo negli ultimi anni, fornisce ancora materie prime ed energia alle industrie chimiche e tessili presenti nel territorio. L’agricoltura, non particolarmente sviluppata, produce viti, olivi e fiori.

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Abruzzo

L’Abruzzo è una regione prevalentemente montuosa che ospita la più alta vetta dell’Appennino, il Gran Sasso d’Italia. In passato gli abruzzesi vivevano grazie all’allevamento delle pecore. Oggi questa attività è quasi scomparsa, sono nate diverse industrie e si è sviluppato il turismo, sia di montagna che di mare. Su un’ampia area della regione è stato realizzato il Parco Nazionale d’Abruzzo e nella Piana del Fucino c’è il centro per i collegamenti telefonici e satellitari di Telespazio. Il capoluogo di regione è L’Aquila. Le province sono: • Chieti • L’Aquila • Pescara • Teramo C

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Territorio e clima Il territorio è prevalentemente montuoso e le cime più alte sono comprese nel massiccio del Gran Sasso e in quello della Maiella. I fiumi più importanti sono il Sangro e l’AternoPescara. Il principale lago è quello di Campotosto, nella provincia dell’Aquila. Avvicinandoci al mare troviamo una zona collinare che precede la costa, bassa e sabbiosa. Il clima nelle zone di montagna è molto freddo con nevicate molto abbondanti in inverno e fresco d’estate. Nelle zone vicine al mare il clima è più mite.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione è L’Aquila, città importante dal punto di vista storico e artistico. Pescara è una città di mare molto attiva dal punto di vista degli scambi commerciali. Le province di Chieti e Teramo vivono di agricoltura e di turismo, soprattutto nelle località costiere. La popolazione dell’Abruzzo supera il milione e duecentomila abitanti ed è distribuita soprattutto nei piccoli centri, dove si è attenuata la tendenza allo spopolamento.

Attività economiche L’economia dell’Abruzzo, un tempo basata sulla pastorizia, è oggi alimentata dall’agricoltura, che produce frumento, patate, uva, zafferano, dall’industria, in particolare quella energetica, alimentare e dolciaria, e dal turismo. Quest’ultima attività riguarda sia le località di montagna che quelle di mare, ed è molto vitale anche grazie alla presenza di nuovi parchi che hanno affiancato quello Nazionale d’Abruzzo: il Parco del Gran Sasso e quello della Maiella.

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Molise

Il Molise è una piccola regione montuosa e collinare che fino al 1963 ha formato un’unica regione con l’Abruzzo. Nel passato la conformazione del territorio, il clima delle zone interne e la difficoltà nelle vie di comunicazione hanno frenato lo sviluppo economico del Molise. A questo ha contribuito anche la tendenza di molti giovani molisani a emigrare verso zone più favorevoli dal punto di vista lavorativo. Oggi la presenza di uno stabilimento industriale di avanguardia, la conservazione di attività tradizionali, come la fabbrica delle campane di Agnone, e le potenzialità turistiche della costa, sono segnali di un possibile rilancio economico per l’intera regione. Il capoluogo di regione è Campobasso. L’altra provincia è Isernia.

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Territorio e clima Il territorio del Molise è quasi completamente privo di zone pianeggianti. I rilievi fanno parte dell’Appennino Sannita, dei Monti del Matese e della Meta. La restante parte del territorio è formato da colline e dalla costa, che è bassa e sabbiosa. I fiumi non sono particolarmente importanti, fra questi il Trigno e il Biferno. Il clima è freddo e nevoso in inverno nelle zone di montagna e più mite sulla costa.

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Città e popolazione Il capoluogo di regione è Campobasso, città di montagna dedita al commercio e all’artigianato. In provincia di Campobasso c’è Termoli, cittadina importante per la presenza di uno stabilimento della Fiat completamente computerizzato. Isernia, capoluogo di provincia, è invece una città collinare prevalentemente legata alle attività agricole. La popolazione del Molise supera di poco i trecentomila abitanti e ha risentito per molti anni del fenomeno dell’emigrazione verso le regioni del nord Italia e verso Roma.

Attività economiche Le produzioni agricole rappresentano un’importante risorsa economica per il Molise. Si coltivano soprattutto cereali, uva e prodotti ortofrutticoli. Le industrie, poco numerose, sono concentrate nella zona costiera. L’attività prevalente riguarda il settore terziario, il commercio e il pubblico impiego.

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Campania

La Campania è una regione molto popolata e molto conosciuta nel mondo per la sua storia e la bellezza dei suoi elementi naturali. Il Golfo di Napoli, le località della costiera amalfitana, le isole di Capri e Ischia, la zona di Pompei con i suoi scavi archeologici sono visitati dai turisti in ogni periodo dell’anno. Nonostante la bellezza dei luoghi e le risorse in essi presenti, la Campania, soprattutto nelle zone interne, non ha un’economia forte ed è ancora una regione con un alto numero di disoccupati. Il capoluogo di regione è Napoli. Le province sono: • Avellino • Benevento • Caserta • Napoli • Salerno C

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Territorio e clima Il territorio è composto dai rilievi dell’Appennino Campano, da una vasta zona collinare e da ampie pianure, tra le quali la Pianura Campana e la Piana del Sele. La Campania è terra di vulcani. Il più grande è il Vesuvio, che spicca sul Golfo di Napoli ed è tuttora in attività. Le colline dei Campi Flegrei sono formate da vulcani ormai spenti e dal sottosuolo provengono getti di vapore che formano le solfatare. In Campania ci sono, oltre a quello di Napoli, altri Golfi molto belli come quelli di Salerno e di Gaeta. Il clima sulla costa è mite, con estati calde ma non afose. All’interno, nelle zone di montagna, gli inverni sono più freddi e nevosi.

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Città e popolazione Napoli, città bellissima e molto popolata (ha una densità di diecimila abitanti per ogni kmq) che sorge sul Golfo, è conosciuta in tutto il mondo per i suoi monumenti e i suoi caratteristici quartieri. Negli ultimi anni sta acquisendo sempre di più la caratteristica di moderna metropoli, anche se alcuni gravi problemi (disoccupazione e traffico, per esempio) non sono stati ancora risolti. Avellino è una città situata nella parte interna della regione, Benevento è conosciuta per le industrie alimentari, Caserta per la Reggia dei Borboni. Salerno è un centro industriale dotato di un porto e di piccole ma importanti località turistiche. La Campania ha una popolazione di oltre cinque milioni e mezzo di abitanti, con alcune zone a densità particolarmente alta.

Attività economiche L’economia campana presenta problemi soprattutto occupazionali. Tra le industrie troviamo soprattutto quelle tessili e alimentari. L’agricoltura è favorita dalla fertilità dei terreni e consente la produzione di olive, uva, ortaggi e frutta. L’allevamento delle bufale permette una buona produzione di latticini. Nel settore terziario è compresa la maggiore concentrazione delle attività lavorative, anche se il turismo potrebbe essere potenziato attraverso una migliore organizzazione delle strutture.

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Puglia

La Puglia ha una forma stretta e allungata e occupa, nello «stivale» della penisola italiana, la parte del tacco. È una regione particolarmente attiva, con città portuali moderne e con manifestazioni legate all’industria e al commercio conosciute in tutto il mondo come ad esempio la Fiera del Levante. La Puglia ha anche una forte tradizione culturale, rappresentata, ad esempio, dai trulli, particolari abitazioni di Alberobello. Anche le bellezze naturali, come le grotte di Castellana e le spiagge, rappresentano un patrimonio importante, meta dei turisti provenienti dalle altre regioni e dagli altri Paesi. Il capoluogo di regione è Bari. Le province sono: • Bari • Brindisi • Foggia • Lecce • Taranto C

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Territorio e clima La Puglia è la regione meno montuosa d’Italia e gli unici rilievi, di modesta entità, si trovano nel Promontorio del Gargano e nei Monti delle Murge. Per il resto troviamo vaste pianure come quelle che formano il Tavoliere delle Puglie e la Penisola Salentina. Le coste sono basse e sabbiose, tranne che in prossimità del Gargano, e formano due importanti golfi: quello di Taranto, nel mar Ionio, e quello di Manfredonia, nel mar Adriatico. Tra le isole che fanno parte della Puglia ricordiamo le Tremiti, molto importanti dal punto di vista turistico. Il clima è molto caldo d’estate e tiepido in inverno.

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Le regioni d’Italia

Città e popolazione Il capoluogo di regione è Bari, divisa in due parti: una vecchia, importante dal punto di vista storico e artistico, e una nuova, con costruzioni più moderne. A Bari si svolge la Fiera del Levante, manifestazione che riguarda i prodotti industriali. Lecce è una città con palazzi e chiese molto belle, mentre Taranto e Brindisi sono importanti città portuali e commerciali. Foggia, infine, è sede di industrie e mercato di prodotti agricoli. La Puglia ha più di quattro milioni di abitanti distribuiti soprattutto nei grandi centri agricoli e nelle aree urbane.

Attività economiche Nonostante sia una regione poco ricca di acqua, la Puglia ha un’attività agricola molto produttiva. Questa regione infatti è una grande produttrice di olio di oliva, e anche di grano, ortaggi e uva. L’industria riguarda la siderurgia, la metallurgia e la chimica. In forte espansione è il turismo, in particolare sulla costa. Anche il commercio, soprattutto nelle tre città portuali, ha una notevole importanza nell’economia pugliese.

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Le regioni d’Italia

Basilicata

La Basilicata è una piccola e montuosa regione che per anni è rimasta isolata a causa della mancanza di vie di comunicazione e non ha potuto sviluppare la propria economia. La spinta attualmente data dal turismo verso le località di mare, rese ospitali attraverso un lungo lavoro di bonifica, l’interesse verso alcuni aspetti della vita del passato dei centri urbani, come per esempio i «sassi» di Matera, case scavate nella roccia della montagna, possono rappresentare un segnale di ripresa per l’intera economia della regione. A tutto questo va aggiunta la costruzione di un importante stabilimento industriale a Melfi che ha dato lavoro a più di settemila persone. Il capoluogo di regione è Potenza. L’altra provincia è Matera.

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Territorio e clima Il territorio è prevalentemente montuoso con la presenza dei rilievi dell’Appennino Lucano nella parte occidentale e di una zona collinare al centro. L’unica parte pianeggiante, in prossimità del Mar Ionio, è la Piana di Metaponto. Sulle coste è stata realizzata un’azione di bonifica, cioè è stata eliminata la parte paludosa e sono stati piantati molti alberi. I fiumi sono brevi e soggetti a piene. I più importanti sono: il Bradano, il Basento e l’Agri. Il clima è caldo d’estate e mite in inverno sulle coste e freddo e nevoso sui rilievi.

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Le regioni d’Italia

Città e popolazione Potenza è il capoluogo di regione. Si trova su un rilievo e possiede un bel centro storico con un museo importante. Da qualche anno è stata istituita a Potenza l’Università della Basilicata. Matera, l’altro capoluogo di provincia, è caratterizzata da una parte antica e una più nuova. È sede di alcune industrie. La popolazione della Basilicata raggiunge i seicentomila abitanti ed è distribuita soprattutto nei centri situati sui rilievi. La densità di popolazione è molto bassa (in media 61 abitanti per kmq).

Attività economiche L’economia di questa regione è ancora povera e condizionata dal tipo di territorio e dalla mancanza di vie di comunicazione efficaci per gli scambi commerciali. L’agricoltura non è particolarmente sviluppata e riguarda soprattutto la produzione di cereali. L’industria, limitata nel passato allo sfruttamento delle risorse di metano, ha avuto un nuovo impulso grazie alla nascita di un importante stabilimento automobilistico a Melfi. Il turismo è in espansione e punta sulle possibilità dei due centri balneari: Maratea e Metaponto.

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Le regioni d’Italia

Calabria

La Calabria occupa la punta dello stivale della penisola italiana. È separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina e la conformazione del suo territorio, quasi esclusivamente montuoso e collinoso, ha rappresentato un freno per il suo sviluppo economico. Per molto tempo la Calabria è stata una regione «povera» a causa dell’isolamento nelle comunicazioni, soprattutto nelle zone di montagna, e del fenomeno dell’emigrazione, che ha spinto molti giovani calabresi a cercare lavoro in altre regioni d’Italia. La possibilità di sfruttare meglio le risorse naturali del territorio e di sviluppare l’attività turistica nelle splendide località di mare e di montagna, rappresentano delle concrete opportunità di crescita per la Calabria. Il capoluogo di regione è Catanzaro. Le province sono: • Catanzaro • Cosenza • Crotone • Reggio di Calabria • Vibo Valentia C

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Territorio e clima Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare, con la presenza dell’Appennino Calabro. A nord c’è il Massiccio del Pollino, nella parte centrale la Sila, sulla costa del Mar Tirreno la Catena Costiera e più a sud la Catena delle Serre e l’Aspromonte. Dalle montagne si arriva alla parte costiera attraverso una fascia collinare. I fiumi spesso in inverno straripano inondando le terre circostanti e provocando delle frane. Il clima è freddo in inverno sulle montagne e più mite sulla costa.

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Le regioni d’Italia

Città e popolazione Il capoluogo di regione è Catanzaro, città con bei palazzi, chiese e un museo archeologico. Reggio Calabria, situata sulla Stretto di Messina, è importante per le comunicazioni con la Sicilia. Cosenza è una città commerciale, mentre Crotone è un centro agricolo ed è sede delle poche industrie presenti nella regione. Vibo Valentia è un importante mercato di prodotti agricoli. La Calabria ha poco più di due milioni di abitanti e risente ancora del fenomeno dell’emigrazione verso le regioni del nord Italia.

Attività economiche L’economia della Calabria è poco sviluppata a causa delle scarse vie di comunicazione e della conformazione del territorio. L’agricoltura è limitata alla fascia costiera e produce alberi da frutta, bergamotto e gelsomino, questi ultimi usati per la produzione dei profumi. L’industria si limita a qualche stabilimento chimico o alimentare nella zona di Crotone. Le maggiori risorse, anche in prospettiva futura, vengono dallo splendido mare e dal turismo a esso collegato.

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Sicilia

La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo e la più grande regione d’Italia. Terra di antichissima civiltà e cultura, conserva un enorme patrimonio di opere d’arte e di reperti archeologici. Famosi in tutto il mondo sono le zone di Agrigento, con la Valle dei Templi, il teatro greco-romano di Taormina, le bellezze di Palermo e Siracusa. A questo si aggiunge la natura dell’isola, che offre delle spiagge e un mare incontaminati e la maestosità dell’Etna. Per queste ragioni la Sicilia rappresenta una regione straordinaria che attira in ogni periodo dell’anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Il capoluogo di regione è Palermo. Le province sono: • Agrigento • Caltanissetta • Catania • Enna • Messina • Palermo • Ragusa • Siracusa • Trapani C

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Territorio e clima Il territorio è montuoso all’interno con l’Appennino Siculo e a est con il massiccio dell’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa. Oltre a un’ampia zona collinare, ci sono delle vaste pianure in prossimità delle coste. Tra queste troviamo: la Conca d’Oro, vicino a Palermo, la Piana di Catania e la Piana di Gela. I fiumi più importanti sono: il Simeto, il Belice e il Torto. Molte altre isole fanno parte del territorio della Sicilia, tra queste l’arcipelago delle Egadi, Pantelleria, Ustica e le isole Eolie. Il clima è molto caldo d’estate, mentre in inverno è mite.

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Le regioni d’Italia

Città e popolazione Palermo, capoluogo di regione, è una città d’arte, così come Agrigento e Siracusa. Catania ha una grande importanza economica in quanto ospita diverse industrie e, essendo situata ai piedi dell’Etna, attira numerosi turisti. Messina, sullo stretto che divide la Sicilia dalla Calabria, è stata interamente ricostruita dopo il terremoto del 1908 che la distrusse completamente. Enna, la provincia più alta d’Italia (990 m), è una città agricola, così come Caltanissetta, centro dalle antiche origini. La Sicilia ha più di cinque milioni di abitanti e la popolazione, nonostante il fenomeno dell’emigrazione, continua ad aumentare.

Attività economiche Nonostante le abbondanti risorse naturali la Sicilia ha un’economia ancora non completamente sviluppata e i settori primario e secondario non riescono a coprire tutte le esigenze di lavoro. Permane il problema della disoccupazione, anche se nuove possibilità vengono dall’espansione del turismo storico-artistico e balneare nelle meravigliose località dell’Isola. In agricoltura si producono agrumi e viti, nell’industria sono importanti le raffinerie di petrolio e le industrie per la conservazione del pesce, in particolare il tonno in scatola.

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Le regioni d’Italia

Verifica

Proposte operative (per ogni regione)

• Disegna sul tuo quaderno un aspetto particolare che caratterizza la regione. • Disegna sul tuo quaderno le principali caratteristiche del territorio della regione.

• Disegna sul tuo quaderno le principali attività economiche della regione. Rispondi alle domande sul tuo quaderno (per ogni regione)

• Quali sono le caratteristiche principali della regione? • Da cosa è caratterizzato il suo territorio? • Quali sono le caratteristiche del suo clima? • Quali sono le principali città e come è distribuita la popolazione? • Quali sono le principali attività economiche? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Rappresentare l’Italia» Nel gruppo realizzate un cartellone (relativo a una o più regioni) in cui siano inseriti disegni, cartine e informazioni relativi agli aspetti più importanti che caratterizzano la regione. In particolare:

• la conformazione del territorio • gli aspetti climatici • la distribuzione della popolazione e le città • i diversi settori economici • gli aspetti artistici, naturali, storici di particolare rilievo. 182

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L’Europa e l’Unione Europea

Base di lavoro Idea principale

Il continente europeo ha un territorio molto vario ed è diviso in diverse fasce climatiche che caratterizzano le varie regioni naturali dal quale è formato. L’Europa è un continente antico con importanti aspetti culturali e una buona situazione economica, rafforzata dalla collaborazione tra i vari Paesi che hanno formato l’Unione Europea.

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L’Europa e l’Unione Europea

Concetti chiave

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Continenti

Europa

Territorio

Fasce climatiche

Popolazione

Cultura

Economia

Unione Europea

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L’Europa e l’Unione Europea

Mappa concettuale

L’Europa e l’Unione Europea • Africa • Asia • America • Oceania • Antartide

Territorio

• Rilievi • Pianure • Fiumi • Laghi

come

Continente

Clima

• Clima subartico e alpino • Clima atlantico • Clima continentale • Clima mediterraneo

• Distribuzione

è un Popolazione

della popolazione

• Diminuzione delle nascite

Europa

Cultura

Economia

Unione Europea

• Lingue • Religioni • Cambiamenti

• Settore primario • Settore secondario • Settore terziario

• Moneta unica • Parlamento europeo • Consiglio europeo • Commissione europea • Consiglio dell’Unione Europea

• Corte di giustizia

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L’Europa e l’Unione Europea

Testo base

Le terre emerse formano sei continenti: l’Europa, l’Africa, l’Asia, l’America, l’Oceania e l’Antartide. In questa unità di studio conosceremo diverse informazioni sul nostro continente, l’Europa, che, come puoi vedere nel disegno, è formata da una grande penisola, attaccata da un lato al continente asiatico e bagnata da diversi mari sugli altri tre lati. Prendendo in esame i principali aspetti del territorio, notiamo che i rilievi europei più importanti sono, a nord, i Monti scandinavi e, nella parte meridionale, i Pirenei, le Alpi, gli Appennini, i Carpazi, le Alpi Transilvaniche e i Balcani. A est troviamo il Caucaso e i monti Urali, che dividono l’Europa dall’Asia. Le pianure più grandi, concentrate nell’Europa centrale, sono il Bassopiano Russo, il Bassopiano Siberiano, i Bassopiani Tedesco e Francese, la Pianura Padana in Italia, e la Pianura Ungherese. Tra i maggiori fiumi abbiamo il Danubio e il Don che sfociano nel Mar Nero e il Volga e l’Ural che arrivano al Mar Caspio. I laghi più grandi si trovano nella parte più settentrionale dell’Europa, soprattutto nella penisola Scandinava e in Russia. Il Mar Caspio è considerato un enorme lago salato, il più grande del mondo.

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L’Europa: aspetti fisici D-

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L’Europa e l’Unione Europea Il clima dei vari Paesi europei è influenzato soprattutto dalla distanza dal mare e dall’altitudine. Per questo possono essere individuate quattro diverse regioni con climi diversi. La prima è interessata dal clima subartico e alpino e comprende la parte più a nord del continente e le zone di alta montagna, dove gli inverni sono molto freddi, con la presenza di neve e ghiaccio, e le estati molto brevi. Il clima atlantico, è quello riguardante i Paesi bagnati dall’Oceano Atlantico, che risentono degli effetti della Corrente del Golfo, una corrente calda che proviene dal Messico. Per questo il clima atlantico è caratterizzato da temperature mai troppo calde o troppo fredde e, grazie all’umidità, da abbondanti precipitazioni piovose. Il clima continentale è quello che interessa le regioni dell’interno e ha inverni piuttosto rigidi ed estati fresche nella parte settentrionale del continente, oppure molto calde nell’Europa centrale. Il clima mediterraneo è quello che interessa i Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo, tra questi l’Italia, con estati calde e non molto piovose e inverni piuttosto miti. La popolazione dell’Europa conta oggi oltre settecento milioni di abitanti e ha avuto uno straordinario incremento nell’ultimo secolo, grazie a una buona qualità della vita dovuta alle favorevoli condizioni economiche e ai progressi della medicina. La distribuzione della popolazione è piuttosto irregolare e la maggiore concentrazione di abitanti la possiamo trovare nei Paesi più industrializzati, come la Germania, l’Inghilterra, la Francia e l’Italia. Oggi la crescita della popolazione si è arrestata a causa di una forte diminuzione delle nascite, fenomeno particolarmente avvertito nei Paesi più ricchi. L’Europa è un continente molto antico e possiede una importante cultura che presenta aspetti diversi nelle varie regioni geografiche. La lingua, per esempio, è un elemento di forte differenziazione tra i diversi caratteri culturali dei vari Paesi. Le lingue principali possono essere raggruppate in quelle neolatine, come il francese, l’italiano, lo spagnolo, ecc., quelle germaniche, come il tedesco, l’inglese, lo svedese, e quelle slave, presenti in Russia, in Polonia e negli altri Paesi dell’est. Inoltre troviamo la lingua greca e quella albanese. La religione più diffusa è quella cristiana, presente nelle varie aree del continente con le sue diverse confessioni: cattolica, protestante, ortodossa e anglicana. L’Europa è interessata al fenomeno dell’immigrazione da altri continenti e da grandi spostamenti interni di popolazioni, soprattutto da est a ovest. Questi spostamenti hanno prodotto continui cambiamenti nel modo di vivere delle popolazioni europee e hanno avvicinato gruppi umani con abitudini di vita, lingue e culture diverse che, nonostante non poche difficoltà e qualche eccezione, hanno raggiunto una buona integrazione fra loro. L’Europa complessivamente è un continente molto ricco e la sua economia si basa sulle attività di tutti i settori produttivi. Chiaramente non tutte le regioni europee hanno avuto lo stesso sviluppo e permangono zone, soprattutto a est, dove l’economia risulta ancora poco sviluppata. Il settore primario permette la produzione di grandi quantitativi di grano, mais e patate. Soprattutto nelle regioni nordiche, poi, vengono sfruttate le risorse derivanti dal taglio del legname e dalla pesca, mentre nel centro Europa è molto praticato l’allevamento, soprattutto dei bovini. Nel settore secondario, l’industria è particolarmente sviluppata nelle regioni ricche di risorse minerarie. Tra queste ricordiamo l’Inghilterra centro-meridionale, la Francia, la Germania e l’Italia settentrionale, che di conseguenza sono anche le più popolate. Tra le industrie più importanti abbiamo quelle meccaniche, siderurgiche ed elettroniche. Nel settore terziario occupa una grande importanza il commercio, che è favorito dalla grande rete di comunicazioni europea. Le innumerevoli linee ferroviarie, le autostrade, i porti commerciali e gli scali aerei permettono lo svilupparsi del commercio tra i vari Paesi europei e degli scambi con gli altri continenti. Sempre in questo settore economico acquisisce una sempre maggiore importanza il turismo, soprattutto nelle località e nelle città artistiche e di importanza storica presenti in tutti i Paesi europei.

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L’Europa e l’Unione Europea Nel 1957 alcuni Paesi europei hanno formato la CEE, Comunità Economica Europea, allo scopo di collaborare per lo sviluppo economico di tutti gli associati. Nel corso degli anni successivi molti altri Paesi si sono aggregati ed è nata l’Unione Europea, formata da ventisette Stati e, precisamente: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Danimarca, Finlandia, Regno Unito, Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Cipro, Malta, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. I Paesi membri dell’Unione studiano insieme quali decisioni prendere per lo sviluppo dell’economia e per la soluzione dei problemi delle diverse regioni europee. Tra le decisioni più importanti di questi ultimi anni c’è stata senza dubbio la nascita della moneta unica, l’euro, che sostituisce le singole monete dei diversi Paesi. Inoltre, grazie agli accordi presi dai diversi Stati, oggi è possibile recarsi a lavorare in qualsiasi Paese dell’Unione oppure trasferire e vendere liberamente i propri prodotti. L’Unione Europea è amministrata grazie ai suoi organi istituzionali che sono: il Consiglio europeo, formato dai capi di Stato di tutti i Paesi membri, il Parlamento europeo, eletto ogni cinque anni, il Consiglio dell’Unione Europea, che riunisce i ministri dei diversi settori e prende le decisioni più importanti, la Commissione europea, formata da 17 membri, ognuno responsabile di un settore, e la Corte di Giustizia, che decide su eventuali contrasti sorti tra i diversi Paesi.

L’economia europea

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L’Europa e l’Unione Europea

Testo illustrato

Il continente nel quale viviamo è l’Europa. L’Europa ha la forma di una grande penisola bagnata da diversi mari. La presenza dei mari e dell’Oceano Atlantico influenza il clima europeo.

Il territorio è molto vario. Troviamo grandi catene montuose e, al centro del continente, ci sono delle vaste pianure. Abbiamo inoltre fiumi molto lunghi e grandi laghi nel nord dell’Europa.

La popolazione europea è aumentata negli ultimi anni. Infatti nel nostro continente vivono oggi più di settecento milioni di persone. Le regioni più popolate sono quelle dell’Europa centrale.

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L’Europa e l’Unione Europea

Il nostro è un continente molto antico e ha un’importante cultura. Le lingue parlate dagli europei sono molte. La lingua italiana fa parte, come quelle francese e spagnola, del gruppo neolatino. La religione più diffusa è quella cristiana. L’Europa è un continente con una economia ben sviluppata. Soprattutto i Paesi del nord e del centro Europa hanno molte industrie. Le molte vie di comunicazione favoriscono il commercio. Alcuni Paesi dell’est europeo hanno difficoltà economiche e per questo c’è una forte emigrazione verso gli Stati più ricchi.

Ventisette Stati hanno formato l’Unione Europea per collaborare nelle varie attività economiche. Questi Stati permettono a tutte le persone di spostarsi liberamente, per lavoro o per altri motivi, da un Paese all’altro. Alcuni Stati europei, inoltre, hanno un’unica moneta chiamata euro.

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L’Europa e l’Unione Europea

Scheda di approfondimento: clima, popolazione, economia

Il clima

Clima subartico: riguarda la fascia più a nord del continente, con temperature molto fredde e la presenza di neve e ghiaccio. Clima alpino: nelle zone di alta montagna, con inverni freddi e nevosi ed estati fresche. Clima atlantico: nelle regioni che si affacciano sull’Oceano Atlantico, con inverni non troppo freddi, estati fresche e abbondanti precipitazioni. Clima continentale: nelle regioni interne del continente. Questa fascia è divisa in tre aree: una fredda a nord, una temperata nella parte centrale, con inverni piuttosto freddi e precipitazioni abbondanti, e una arida nelle regioni sud-orientali, con precipitazioni molto scarse. Clima mediterraneo: nelle regioni bagnate dal Mar Mediterraneo, con estati calde e inverni miti.

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L’Europa e l’Unione Europea

Clima, popolazione, economia

La distribuzione della popolazione

Regioni a medio-bassa densità di popolazione: meno di 50 abitanti per kmq Regioni a media densità di popolazione: fino a 100 abitanti per kmq Regioni ad alta densità di popolazione: fino a 200 e oltre abitanti per kmq

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L’Europa e l’Unione Europea

Clima, popolazione, economia

Sviluppo sociale ed economico dei Paesi europei

Aree di basso sviluppo Aree di medio sviluppo Aree di alto sviluppo

In questa cartina si fa riferimento all’indice di sviluppo umano, che tiene conto di tre fattori: la durata della vita delle persone, con la possibilità di arrivare fino a 85 anni, la frequenza della scuola e l’istruzione per tutti, il reddito, cioè la ricchezza della popolazione.

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L’Europa e l’Unione Europea

Schema delle informazioni essenziali

L’Europa e l’Unione Europea

• Nel mondo ci sono sei continenti: l’Europa, l’Asia, l’Africa, l’America, l’Oceania e

l’Antartide. Tra questi, il continente nel quale viviamo è l’Europa. • Il territorio dell’Europa è molto vario: – I principali rilievi si trovano soprattutto a nord (Monti Scandinavi), nella parte meridionale (Pirenei, Alpi, Appennini, Carpazi, Alpi Transilvaniche e Balcani) e a est (Caucaso e Monti Urali). – Le pianure sono concentrate nell’Europa centrale (Bassopiano Russo, Bassopiani Tedesco e Francese) – I fiumi più lunghi sono il Danubio, il Don, il Volga, l’Ural, mentre i maggiori laghi si trovano nella penisola Scandinava e in Russia. Il lago più grande è il Mar Caspio.

• Il clima dell’Europa può essere suddiviso in quattro principali fasce climatiche: clima

subartico e alpino (inverni molto freddi, estati brevi), clima atlantico (risente della presenza dell’Oceano Atlantico e delle correnti calde che lo attraversano), clima continentale (interessa le regioni interne, con inverni piuttosto rigidi ed estati fresche), clima mediterraneo (interessa i Paesi del mediterraneo, con estati calde e piovose e inverni miti). La • popolazione europea è formata da più di settecento milioni di persone. La distribuzione della popolazione è maggiore nelle aree industrializzate. Un fenomeno presente nei Paesi più ricchi è quello della diminuzione delle nascite. • L’Europa è un continente antico con una importante cultura. Le lingue caratterizzano le varie regioni e possono essere raggruppate in: neolatine (francese, italiano, spagnolo, ecc.), germaniche (tedesco, inglese, svedese), slave (russo, polacco, ecc.). La religione principale è il Cristianesimo. I cristiani sono divisi in varie confessioni (cattolica, protestante, ortodossa e anglicana). • Gli spostamenti di numerose persone, soprattutto da est a ovest, hanno prodotto cambiamenti nel modo di vivere delle popolazioni europee. • L’economia dell’Europa è ben sviluppata in quasi tutti i Paesi. Ancora non particolarmente buona è la situazione economica dei Paesi dell’est. – Settore primario: grano, mais, patate nelle zone di pianura; legname a nord; allevamento di bovini nei Paesi del centro Europa. – Settore secondario: industria sviluppata nelle regioni ricche di risorse minerarie (Inghilterra centro-meridionale, Francia, Germania e Italia settentrionale) – Settore terziario: importante il commercio grazie alle vie di comunicazione molto sviluppate; in molti Paesi si sta incrementando il turismo.

• Ventisette Paesi si sono uniti per creare una collaborazione economica, formando l’Unione Europea. Questi Paesi sono amministrati da organismi politici: il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione Europea e la Corte di Giustizia e una parte di essi ha una moneta unica: l’euro.

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L’Europa e l’Unione Europea

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno i principali rilievi europei. • Disegna sul tuo quaderno la carta dell’Europa con i diversi Stati. • Disegna sul tuo quaderno gli elementi che caratterizzano l’economia europea.

Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono le principali caratteristiche del territorio europeo? • Quali sono i principali climi europei? • Quali sono gli aspetti essenziali che caratterizzano la popolazione europea e la sua cultura?

• In quali settori è particolarmente sviluppata l’economia europea? • Che cos’è l’Unione Europea? Ipotesi di lavoro di gruppo: «Conosciamo l’Europa» Nel gruppo realizzate un cartellone che sintetizzi, attraverso informazioni, disegni, illustrazioni e schemi, i seguenti aspetti relativi al continente europeo:

• le fasce climatiche • la distribuzione della popolazione • l’economia e i settori produttivi • l’Unione Europea.

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L’Europa e l’Unione Europea

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I Paesi europei

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si europ e a P ei I

Spagna

Portogallo

Francia

Belgio

Lussemburgo

Paesi Bassi

Regno Unito

Rep. d’Irlanda

Rep. Fed. Tedesca

Austria

Svizzera

Danimarca

Svezia

Norvegia

Finlandia

Polonia

Repubblica Ceca

Repubblica Slovacca

Ungheria

Romania

Bulgaria

Grecia

Albania

Macedonia

Serbia + Montenegro

Bosnia-Erzegovina

Croazia

Slovenia

Estonia

Lettonia

Lituania

Moldavia

Bielorussia

Ucraina

Russia

Islanda

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I Paesi europei

I Paesi europei

In questa unità di studio conosceremo diverse informazioni su tutti i Paesi europei, riguardanti il territorio e il clima, la popolazione, le principali città e attività economiche. Questi elementi saranno sintetizzati nelle cartine disegnate dei singoli Stati, utili per memorizzare le informazioni apprese.

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I Paesi europei

Spagna

La Spagna è una penisola molto grande e prevalentemente montuosa caratterizzata dai rilievi dei Pirenei a nord-est e al centro dall’altopiano della Meseta. Le strette pianure si trovano lungo le coste e in prossimità dei principali fiumi che sono il Guadalquivir, il Guadiana, il Tago, il Duero e l’Ebro. Il clima spagnolo è molto vario e comprende una fascia atlantica con inverni miti ed estati fresche e piovose, una fascia continentale interna, con inverni molto freddi ed estati molto calde, e una fascia mediterranea, con estati calde e secche e inverni miti. La capitale è Madrid, città di tre milioni di abitanti, importante centro commerciale e industriale. Le altre città principali sono Barcellona, grande porto sul Mediterraneo e Valencia e Siviglia, importanti dal punto di vista storico e artistico. La lingua è lo spagnolo, lingua diffusa in tutto il mondo e in particolare nelle numerose colonie spagnole dell’America del sud. La religione è quella cattolica e la popolazione non è distribuita in modo uniforme, ma concentrata nelle fasce costiere e nei centri urbani più grandi. La Spagna ha avuto in questi ultimi anni un notevole sviluppo economico dovuto all’uso di nuove tecnologie sia nell’industria che nell’agricoltura. Le industrie sono concentrate soprattutto intorno a Madrid e Barcellona e utilizzano le numerose risor- Popolazione: oltre 38 milioni di abitanti se minerarie del Paese. Una grande fonte di ricchez- Densità di popolazione: 76 abitanti per kmq za è data dal turismo nelle città d’arte e nelle località Capitale: Madrid balneari, in particolare le isole Baleari e le Canarie, Città principali: Barcellona, Valencia, Si viglia queste ultime situate vicino alle coste nord-occiden- Religione: cattolica Lingua: spagnolo-castigliano tali dell’Africa.

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I Paesi europei

Portogallo

Il Portogallo insieme alla Spagna forma la penisola iberica ed è bagnato esclusivamente dall’Oceano Atlantico. Il rilievo è caratterizzato dalla presenza della Sierra da Estrela, con vette di quasi 2000 metri. Circa la metà del territorio è pianeggiante, in particolare la fascia costiera. I fiumi principali sono il Douro, il Tejo e il Guadiana, che per un lungo tratto segna il confine con la Spagna. Fanno parte del territorio portoghese anche diverse isole molto distanti dalle coste, come l’arcipelago delle Azzorre e quello di Madera. Il clima è prevalentemente atlantico e risente dell’influenza dell’oceano, con estati fresche e piovose e inverni miti. La capitale del Portogallo è Lisbona, importante centro industriale e commerciale attraversato dal fiume Tejo, che divide la parte più antica dalla zona moderna della città. Le altre città importanti sono Oporto, che possiede molti monumenti medioevali e rinascimentali, e Coimbra, famosa per la sua importante università e per il mercato di vini, agrumi e olio. La popolazione del Portogallo è concentrata soprattutto sulla costa e nelle città più importanti, dove raggiunge una altissima densità. La lingua parlata è il portoghese e la religione è quella cattolica. L’economia portoghese fino a non molti anni fa si basava esclusivamente sull’agricoltura. Oggi, grazie ai progressi tecnologici e agli investimenti di Popolazione: quasi 10 milioni di abitanti industriali stranieri, si è sviluppata l’industria, in Densità di popolazione: 107 abitanti per kmq particolare quelle alimentare e tessile. Anche il turi- Capitale: Lisbona smo, grazie alla bellezza delle città e delle coste, Città principali: Oporto, Coimbra rappresenta oggi una notevole risorsa per l’econo- Religione: cattolica Lingua: portoghese mia del Paese.

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I Paesi europei

Francia

La Francia è un grande Paese con un territorio pianeggiante nella parte settentrionale e collinare e montuoso nel centro-sud. I rilievi maggiori sono rappresentati dalle catene delle Alpi, al confine con l’Italia, e dei Pirenei, al confine con la Spagna. I fiumi più importanti sono il Reno, che segna il confine con la Germania, la Senna, la Loira, la Garonna e il Rodano. Fa parte del territorio francese la Corsica, grande isola situata in prossimità della nostra Sardegna. Il clima può essere diviso in tre diverse aree: quella mediterranea con inverni miti, quella oceanica, in prossimità dell’Oceano Atlantico e quella montana, nelle zone interne di montagna. Parigi, la capitale, è una città di straordinaria bellezza attraversata dal fiume Senna. A Parigi troviamo edifici, musei e opere d’arte che richiamano visitatori provenienti da tutto il mondo. Le altre città importanti sono Lione, importante per le vie di comunicazione e per le industrie, Marsiglia, con il suo grande porto sul mar Mediterraneo, e Lilla, città industriale e universitaria. La popolazione francese è distribuita soprattutto nelle aree urbane. La lingua è quella francese, e ci sono piccole minoranze linguistiche, come il bretone e il fiammingo. La religione è quella cattolica. L’economia della Francia è una delle più ricche del mondo. L’agricoltura riesce a soddisfare il fabbisogno della Popolazione: 58 milioni di abitanti popolazione e a produrre molte merci per le esporta- Densità di popolazione: 107 abitanti per kmq zioni. L’industria, tecnologicamente avanzata, è forte Capitale: Parigi in tutti i settori. Le numerose vie di comunicazione Città principali: Lione, Marsiglia, Lilla favoriscono il commercio e le bellezze artistiche e Religione: cattolica naturali sono una importante risorsa per il turismo. Lingua: francese

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Belgio

Il Belgio ha un territorio pianeggiante a nord e collinare e montuoso a sud con la presenza dell’Altopiano delle Ardenne. I fiumi più lunghi sono la Mosa e la Schelda e il clima è temperato-fresco con precipitazioni frequenti tutto l’anno. La capitale è Bruxelles, città antica e importante anche perché è sede dell’Unione europea. La popolazione è concentrata nelle città più grandi ed è divisa in due gruppi etnici, ciascuno con una propria lingua: i valloni a sud e i fiamminghi al centro-nord. L’economia del Belgio è molto ricca, grazie alle tecnologie avanzate e alle risorse di cui dispone il Paese.

Popolazione: 10 milioni di abitanti Densità di popolazione: 327 abitanti per kmq Capitale: Bruxelles Città principali: Anversa, Charleroi Religione: cattolica Lingua: vallone e fiammingo

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Lussemburgo

Il Lussemburgo è un piccolo Stato, occupato in gran parte da colline e dall’Altopiano delle Ardenne. Il confine con la Germania e con la Francia è in parte segnato dal fiume Mosella. Il clima è continentale, con estati fresche e inverni rigidi. La maggior parte della popolazione è cattolica, mentre la lingua fonde insieme elementi del tedesco, del francese e del fiammingo. La capitale Lussemburgo è sede di importanti società bancarie. L’economia è tra le più ricche del mondo, grazie alla posizione di passaggio che mette in comunicazione la Francia e la Germania.

Popolazione: 385 mila abitanti Densità di popolazione: 149 abitanti per kmq Capitale: Lussemburgo Religione: cattolica Lingua: lussemburghese, francese, tedesco

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Paesi Bassi

I Paesi Bassi o Olanda, come comunemente vengono chiamati, sono un piccolo Stato bagnato dal Mare del nord. Il territorio è completamente pianeggiante e in alcune zone è situato a un’altezza inferiore rispetto al livello del mare. Proprio per il bisogno di creare spazi, l’uomo con la costruzione di dighe e canali è riuscito a rendere utilizzabili aree che prima erano occupate dal mare. I fiumi più importanti sono la Mosa e il Reno, mentre il lago più grande è quello di Ijssel, formatosi in seguito alla costruzione della grande diga del nord. Il clima è oceanico, con inverni freschi e piogge abbondanti in tutti i periodi dell’anno. La capitale è Amsterdam, bellissima e particolare città formata da circa cento isole collegate da moltissimi ponti e per questo chiamata la «Venezia del nord». Molto importante è la città di Rotterdam, che ha il più attivo porto del mondo. L’Aia è il centro amministrativo del Paese ed è la città dove ha sede il Governo. La popolazione dei Paesi Bassi, che è di circa 15 milioni di abitanti, ha una delle densità più alte del mondo (454 abitanti per kmq). La religione prevalente è quella protestante, mentre la lingua è quella olandese. L’economia è molto sviluppata grazie alle grandi possibilità commerciali, favorite dalla posizione del Paese e dalle vie di comunicazione. Nel settore primario sono Popolazione: 15 milioni di abitanti importanti la produzione di fiori, la pesca e gli allevaDensità di popolazione: 454 abitanti per kmq menti di bovini. Nel settore secondario notevoli le Capitale: Amsterdam produzioni di gioielli e quelle di prodotti alimentari. Città principali: Rotterdam, L’Aia Nel settore terziario hanno una grande importanza le Religione: protestante e cattolica attività portuali e commerciali e quelle legate alle Lingua: olandese banche e ai servizi finanziari.

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Regno Unito

Il Regno Unito è formato dalla grande isola della Gran Bretagna e dalla parte nord-orientale dell’Irlanda, chiamata Irlanda del Nord. L’isola della Gran Bretagna è formata da tre grandi regioni: la Scozia, il Galles e l’Inghilterra. Il suo territorio è prevalentemente montuoso nella parte settentrionale, con i Monti Grampiani e le Highlands settentrionali in Scozia. Nel Galles troviamo i Monti Cambrici, mentre in Inghilterra il territorio è prevalentemente pianeggiante e gli unici rilievi di una certa importanza sono i Monti Pennini. I fiumi sono numerosi ma brevi, tra questi il Tamigi, il Clyde e il Severn. Il clima risente della corrente del golfo e per questo presenta estati fresche e inverni non troppo freddi, con precipitazioni molto abbondanti. La capitale è Londra, città attraversata dal fiume Tamigi, con un importante porto fluviale e centro finanziario, commerciale e culturale di fama mondiale. Tra le altre città: Manchester, centro industriale tessile, Glasgow e Edimburgo, importanti città della Scozia, Cardiff nel Galles e Belfast, centro commerciale e industriale dell’Irlanda del Nord. La popolazione del Regno Unito è caratterizzata da una densità molto alta, particolarmente evidente nelle aree industriali del centro-sud dell’Inghilterra. La lingua è l’inglese, ma in alcune zone del Galles e della Scozia si parlano ancora antiche lingue di origine celtica. Il Regno Unito ha un’economia molto Popolazione: 58 milioni di abitanti sviluppata grazie alle numerose industrie, favorite Densità di popolazione: 239 abitanti per kmq dalle notevoli risorse minerarie, all’agricoltura e Capitale: Londra all’allevamento, praticati con tecnologie molto avan- Città principali: Manchester, Cardiff, Glasgow, Edimburgo, Belfast zate. La fitta rete di comunicazioni terrestri e maritReligione: protestante time favorisce, inoltre, il commercio interno e con gli Lingua: inglese altri Paesi, europei ed extraeuropei.

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Repubblica d’Irlanda

Nel 1922 la Repubblica d’Irlanda (o Eire) ha conquistato l’indipendenza, staccandosi dalla Gran Bretagna e dividendosi dalla parte nord-orientale dell’isola irlandese rimasta a far parte del Regno Unito. L’Irlanda è famosa per la bellezza della sua natura e per il verde incontaminato delle sue pianure e delle sue colline. La parte centrale del territorio è occupato da una grande pianura con diversi laghi di notevoli dimensioni: Lough Derg, Lough Corrib e Lough Mask. Il fiume più importante è lo Shannon, che sfocia nell’Oceano Atlantico. I rilievi più importanti sono quelli dei Monti Kerry e dei Monti Wicklow. Il clima è temperato con precipitazioni molto abbondanti. La capitale è Dublino, centro culturale e commerciale del Paese. Le altre città principali sono Cork, attivo porto del sud, e Limerick, importante centro portuale e aeroportuale. L’Irlanda è uno dei Paesi meno popolati d’Europa, con una densità molto bassa e con una diminuzione costante del numero degli abitanti dovuta a una forte emigrazione verso i Paesi più ricchi e industrializzati del Regno Unito. La religione prevalente è quella cattolica, mentre la lingua nazionale è l’irlandese. L’economia dell’Irlanda, che Popolazione: 3 milioni e mezzo un tempo si basava esclusivamente sull’agricoltura e Densità di popolazione: 51 abitanti per kmq l’allevamento, oggi si sta potenziando nel settore seCapitale: Dublino condario, soprattutto per quanto riguarda l’industria Città principali: Cork, Limerick alimentare e quella tessile. Anche il turismo, grazie Religione: cattolica alla bellezza del paesaggio, è diventato una importanLingua: irlandese, inglese te risorsa per l’economia del Paese.

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Repubblica Federale Tedesca

La Repubblica Federale Tedesca è nata dalla riunificazione della Germania dell’est con quella dell’ovest, avvenuta dopo la caduta del muro che divideva in due la città di Berlino e che rappresentava una forte separazione ideologica fra l’Europa occidentale e quella orientale. Il territorio tedesco a nord è pianeggiante, con la presenza del Bassopiano Germanico, mentre a sud è piuttosto montuoso e caratterizzato da importanti catene montuose, come la Selva nera, ricoperta da grandi foreste, le Alpi Bavaresi e le Alpi Salisburghesi, con vette che arrivano a quasi tremila metri. I fiumi più importanti sono il Reno, la Mosella, il Neckar e il Danubio. Il clima è di tipo atlantico al nord e continentale nella parte meridionale del Paese. La capitale è Berlino, città storica e artistica. Le altre principali città sono: Amburgo, Monaco e Colonia, quest’ultima centro commerciale e industriale situato sul fiume Reno. La popolazione è di circa 81 milioni di abitanti e, negli ultimi anni, è stata interessata da un notevole spostamento di persone dall’est all’ovest alla ricerca di migliori condizioni economiche. La lingua ufficiale è il tedesco, mentre la religione è in prevalenza protestante. Molto massiccia è la presenza di immigrati da altri Paesi, in particolare dalla Grecia e dalla Turchia, che ha risolto il problema del bisogno di manodopera per le industrie tedesche. L’economia della Germania è tra le più ricche del Popolazione: 81 milioni di abitanti mondo e beneficia della presenza di risorse e di maDensità di popolazione: 229 abitanti per kmq terie prime che hanno favorito lo sviluppo industriaCapitale: Berlino le, soprattutto nei settori automobilistico, chimico ed Città principali: Amburgo, Monaco, Colonia elettronico. In questi campi, l’industria tedesca riesce Religione: protestante e cattolica a competere con quella degli Stati Uniti d’America e Lingua: tedesco del Giappone.

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Austria

L’Austria è un Paese quasi esclusivamente montuoso. La maggior parte del territorio, infatti, è occupato dalle Alpi, mentre la parte nord-orientale, bagnata dal fiume Danubio, è pianeggiante. La capitale Vienna è una città di grande interesse storico e artistico. La popolazione austriaca è concentrata soprattutto nelle valli dei principali fiumi, dove sorgono le città più grandi. La lingua ufficiale è il tedesco e la religione più diffusa è quella cattolica. L’economia dell’Austria si basa sull’agricoltura e sull’allevamento, bene organizzati e praticati con tecnologie avanzate, e sull’industria, in particolare per la produzione di alluminio.

Popolazione: 8 milioni di abitanti Densità di popolazione: 96 abitanti per kmq Capitale: Vienna Città principali: Innsbruck, Salisburgo, Graz Religione: cattolica Lingua: tedesco

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Svizzera

La Svizzera è un Paese completamente montuoso. Il rilievo, infatti, comprende le Alpi al centro-sud, un altopiano con i grandi laghi di Ginevra e di Costanza all’interno e, a nord-ovest, la catena del Giura. I fiumi più importanti sono il Reno e il Rodano. Il clima non è particolarmente rigido grazie alla presenza dei laghi. La capitale è Berna, mentre le città più importanti sono Ginevra, dove c’è il Palazzo dell’ONU, e Zurigo. La popolazione, nonostante la diminuzione delle nascite, ha avuto un incremento dovuto alle immigrazioni. Nel territorio svizzero troviamo quattro aree linguistiche: la tedesca, la francese, l’italiana e la romancia. L’economia è molto sviluppata soprattutto grazie alle industrie alimentari, farmaceutiche e degli orologi, e all’allevamento, praticato sui pascoli alpini.

Popolazione: 7 milioni di abitanti Densità di popolazione: 171 abitanti per kmq Capitale: Berna Città principali: Ginevra, Zurigo Religione: cattolica e protestante Lingua: tedesco, francese, italiano, romancio

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Islanda

L’Islanda è un’isola situata all’estremo nord del continente europeo. È soprannominata «l’isola del ghiaccio e del fuoco» per la presenza di enormi ghiacciai e di vulcani in attività. Il territorio è prevalentemente montuoso e il clima, influenzato dalla presenza dell’Atlantico, è oceanico temperato-freddo. La capitale, Reykjavik, ospita quasi la metà della popolazione del Paese, che in molte zone è disabitato a causa delle condizioni inospitali del territorio. La lingua è l’islandese e la religione prevalente è quella protestante. L’economia si basa sui prodotti dell’allevamento e della pesca e sulla produzione industriale ad essi collegata.

Popolazione: 266 mila abitanti Densità di popolazione: 2,6 abitanti per kmq Capitale: Reykjavik Religione: protestante Lingua: islandese

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Danimarca

La Danimarca è un Paese di passaggio tra l’Europa continentale e la Penisola Scandinava che comprende la Svezia e la Norvegia. Il territorio, formato da una penisola e da un arcipelago, è quasi interamente pianeggiante. I fiumi sono numerosi ma di modesta lunghezza e i laghi sono di origine glaciale. Il clima è oceanico, con piogge frequenti e forti venti. La popolazione danese vive per la maggior parte nelle città. La religione prevalente è la protestante e la lingua è il danese. Copenaghen, la capitale, è un’importante città portuale, così come le altre principali città, Arhus e Odense. L’economia, molto ben sviluppata, beneficia della buona organizzazione delle attività produttive, soprattutto la pesca e l’industria. Quest’ultima è molto ricca grazie alle notevoli risorse minerarie del Paese.

Popolazione: oltre 5 milioni di abitanti Densità di popolazione: 122 abitanti per kmq Capitale: Copenaghen Città principali: Arhus, Odense Religione: protestante Lingua: danese

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Svezia

La Svezia insieme alla Norvegia forma la Penisola Scandinava e occupa la parte settentrionale del continente europeo. Il territorio svedese è stato modellato dall’azione dei ghiacciai e presenta i rilievi delle Alpi Scandinave, una parte centrale formata da altipiani ricchi di laghi e chiamata «Terra degli Svevi», e una parte pianeggiante a sud. La Svezia è ricca di laghi e di fiumi che, come puoi vedere nella cartina disegnata, scorrono paralleli fra loro. Il clima è continentale, particolarmente freddo nelle regioni del nord e via, via più mite, procedendo verso il sud e il mar Baltico. La capitale, Stoccolma, sorge su 14 isole e ha moltissimi monumenti e palazzi che caratterizzano il suo splendido centro storico. Göteborg è dotata di un grande e funzionale porto, mentre Malmö è una città di collegamento marittimo con le coste del continente, in particolare con la Danimarca. La popolazione del Paese è concentrata nelle aree del centro-sud e la densità media è tra le più basse d’Europa. Anche la Svezia, come tutti i Paesi più industrializzati, risente del fenomeno della diminuzione delle nascite e, di conseguenza, dell’invecchiamento della popolazione. La lingua è lo svedese, mentre la religione più diffusa è quella protestante. L’economia è ben sviluppata, con il settore agricolo molto bene organizzato e quello dell’allevamento dei bovini, degli Popolazione: quasi 9 milioni di abitanti animali da pelliccia e delle renne che rappresentano Densità di popolazione: 21 abitanti per kmq l’attività prevalente di alcune regioni del Paese. Capitale: Stoccolma L’industria è favorita dalle importanti risorse mine- Città principali: Göteborg, Malmö Religione: protestante rarie ed è particolarmente produttiva nei settori Lingua: svedese siderurgico e metallurgico.

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Norvegia

La Norvegia, Paese quasi interamente montuoso della Penisola Scandinava, è caratterizzato dalla presenza dei rilievi delle Alpi Scandinave e da una piccola area pianeggiante dove sorge la capitale Oslo. Le coste norvegesi sono formate da innumerevoli insenature, rientranze riempite dall’acqua del mare, chiamate fiordi. Il fiume più importante è il Glomma e il clima è influenzato dalla corrente del golfo che ne mitiga la rigidità. La maggior parte della popolazione vive nel sud del Paese e l’economia si basa soprattutto sulla pesca e sull’attività estrattiva del petrolio e del metano.

Popolazione: oltre 4 milioni di abitanti Densità di popolazione: 13 abitanti per kmq Capitale: Oslo Città principali: Bergen, Trondheim Religione: protestante Lingua: nor vegese

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Finlandia

La Finlandia è un Paese caratterizzato dal gran numero di foreste e di laghi di origine glaciale. Il suo territorio è diviso in tre regioni: a nord la Lapponia, che comprende i rilievi più alti, al centro-sud la piattaforma lacustre, pianeggiante e ricca di laghi, e la pianura costiera, davanti alla quale si trovano migliaia di piccole isole. Il clima è continentale con inverni freddi e brevissime estati. La popolazione è scarsa e con una densità molto bassa. L’economia si basa sull’allevamento delle renne e sullo sfruttamento delle foreste che consente la produzione di legname, cellulosa e carta.

Popolazione: oltre 5 milioni di abitanti Densità di popolazione: 15 abitanti per kmq Capitale: Helsinki Religione: protestante Lingua: finnico

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Polonia

La Polonia è un Paese quasi interamente pianeggiante situato nell’Europa centro-orientale. Solo la parte meridionale del Paese ospita rilievi di una certa entità. I fiumi più importanti sono la Vistola e l’Oder e il clima è continentale con inverni molto freddi ed estati calde. La capitale è Varsavia, centro amministrativo del Paese, ricca di edifici e di impianti industriali. L’economia si basa sullo sfruttamento dei giacimenti carboniferi e sull’industria. La costruzione delle navi, nei cantieri navali di Danzica, e le attività commerciali e portuali della città di Stettino hanno contribuito, in questi ultimi anni, al rilancio dell’economia polacca.

Popolazione: oltre 38 milioni di abitanti Densità di popolazione: 123 abitanti per kmq Capitale: Varsavia Città principali: Danzica, Cracovia, Stettino Religione: cattolica Lingua: polacco

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Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca, Paese indipendente dal 1993, ha un territorio prevalentemente collinare e ricoperto da foreste. I fiumi più lunghi sono la Moldava, che prosegue poi nell’Elba, la Morava e l’Oder. Il clima è continentale temperato. Praga, la capitale, è un centro importante per il commercio e una meta del turismo grazie alle bellezze artistiche che possiede. La popolazione è composta in maggioranza da cechi e da una minoranza, i moravi, di origine slava. L’economia è basata principalmente sull’industria, in particolare quella metallurgica e meccanica. Sono importanti la produzione e il commercio di porcellane e cristalli che vengono esportati in tutto il mondo.

Popolazione: oltre 10 milioni di abitanti Densità di popolazione: 130 abitanti per kmq Capitale: Praga Città principali: Brno, Pilsen (o Plzeˇn) Religione: cattolica Lingua: ceco

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Repubblica Slovacca

La Repubblica Slovacca si trova nel cuore dell’Europa ed è un piccolo Stato prevalentemente montuoso. I rilievi più importanti sono quelli dei Carpazi Occidentali, mentre la parte pianeggiante è formata dalla Pianura Danubiana. Il principale fiume è il Danubio e il clima è continentale, con inverni freddi ed estati calde. La popolazione è formata da una maggioranza slovacca e da una minoranza ungherese. Bratislava, la capitale, è un centro commerciale e di comunicazione, ricco di palazzi antichi. L’economia slovacca non è ancora ben sviluppata e si basa sull’agricoltura e sullo sfruttamento delle foreste.

Popolazione: oltre 5 milioni di abitanti Densità di popolazione: 109 abitanti per kmq Capitale: Bratislava Città principali: Koˇsice Religione: cattolica Lingua: slovacco

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Ungheria

L’Ungheria è un Paese in gran parte pianeggiante. I rilievi maggiori si trovano a nord nel massiccio dei Monti Matra. È attraversato dal Danubio che a est vede aprirsi la Grande Pianura Ungherese. L’altro importante fiume è il Tibisco, mentre i maggiori laghi sono il Balaton e il Ferto. Il clima è continentale. La popolazione è quasi interamente composta dal gruppo etnico dei magiari, con minime minoranze di altre etnie. La capitale è Budapest, bellissima città sulle rive del Danubio. La risorsa economica più importante è data dall’agricoltura. Anche l’allevamento, l’estrazione delle risorse minerarie e energetiche e il turismo rappresentano importanti fattori di sviluppo economico del Paese.

Popolazione: oltre 10 milioni di abitanti Densità di popolazione: 110 abitanti per kmq Capitale: Budapest Città principali: Seghedino (o Szeged), Ghior (o Györ) Religione: cattolica Lingua: ungherese

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Romania

La Romania è un Paese con un territorio estremamente vario. I principali rilievi sono i Carpazi Orientali e Occidentali e le Alpi Transilvaniche. Ci sono poi un’area collinare e una vasta zona pianeggiante che comprende il delta del Danubio. L’altro maggiore fiume è il Mures, che attraversa i Carpazi e la regione della Transilvania. Il clima è continentale con precipitazioni piuttosto scarse. La popolazione è distribuita sulla maggior parte del territorio e, nonostante la tendenza a spostarsi nelle città, sopravvivono numerosi centri rurali. La religione più diffusa è la cristiana-ortodossa. L’economia si basa sull’agricoltura, con una grande produzione di cereali, e sulle risorse minerarie.

Popolazione: oltre 22 milioni di abitanti Densità di popolazione: 95 abitanti per kmq Capitale: Bucarest Città principali: Timisoara, Brasov Religione: cristiana ortodossa Lingua: romeno

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Bulgaria

La Bulgaria è un Paese bagnato dal Mar Nero e prevalentemente montuoso. I rilievi comprendono i sistemi montuosi dei Balcani e del Rodope. Le regioni pianeggianti sono rappresentate dalla Pianura Danubiana e da quella della Tracia. Il fiume più importante, oltre al Danubio, è il Maritza. Il clima è continentale con inverni molto freddi, ad esclusione della fascia costiera più mitigata. La capitale è Sofia, che ospita importanti stabilimenti industriali. La popolazione è composta dal gruppo bulgaro, con la presenza di una minoranza turca. L’economia si basa soprattutto sull’agricoltura, praticata con mezzi moderni, che produce cereali, tabacco e uva.

Popolazione: quasi 8 milioni e mezzo di abitanti Densità di popolazione: 76 abitanti per kmq Capitale: Sofia Città principali: Plovdi v, Varna Religione: cristiana ortodossa Lingua: bulgaro C

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Grecia

La Grecia è formata da una penisola e da alcune centinaia di isole nel Mar Egeo e nel Mar Ionio. Il territorio è prevalentemente montuoso, con le vette più alte nella Catena del Pindo e nel Massiccio del Rodope. Lungo le coste orientali troviamo le poche pianure del paese. Il maggiore fiume è l’Aliakmon. Il clima è mediterraneo, con estati lunghe e calde e inverni miti. La popolazione è concentrata nelle zone costiere e nella regione di Atene, la capitale. La Grecia ha una grandissima importanza storica e la sua antica civiltà è una delle più importanti e conosciute nel mondo. Anche per questo il turismo è una delle maggiori fonti di sviluppo per l’economia del Paese. L’industria non è particolarmente attiva e l’agricoltura è condizionata dalla scarsità delle precipitazioni.

Popolazione: oltre 10 milioni di abitanti Densità di popolazione: 78 abitanti per kmq Capitale: Atene Città principali: Salonicco, Patrasso Religione: cristiana ortodossa Lingua: greco

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Albania

L’Albania è un piccolo Stato, situato di fronte alla nostra Puglia, dal territorio prevalentemente montuoso per la presenza delle Alpi Albanesi. Le pianure si concentrano lungo la zona costiera e i fiumi principali sono il Drin e il Mat. Troviamo inoltre tre laghi: il Lago di Scutari, quello di Ocrida e quello di Prespa. Il clima è mediterraneo sulla costa e continentale nella zona interna. La popolazione è caratterizzata da una forte natalità e da numerosi insediamenti rurali. Il fenomeno dell’emigrazione, particolarmente evidente in questi ultimi anni, è causato dalle difficili condizioni economiche in cui si trova il Paese. L’attività più importante è ancora l’agricoltura, mentre l’industria è presente nei settori tessile e metallurgico.

Popolazione: oltre 3 milioni di abitanti Densità di popolazione: 113 abitanti per kmq Capitale: Tirana Città principali: Durazzo Religione: musulmana Lingua: albanese

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Macedonia

La Macedonia è un piccolo Paese, prevalentemente montuoso, attraversato dal fiume Vardar. Al confine con l’Albania troviamo i laghi di Ocrida e di Prespa. Il clima è continentale, con inverni non troppo rigidi. La popolazione è costituita da diverse etnie: la principale è la macedone, poi ci sono l’albanese, la turca e la serba. La capitale Skopje, situata sulle rive del fiume Vardar, è un centro commerciale e di comunicazione. La Macedonia è nata come Stato dalla divisione della ex Iugoslavia e, anche a causa dei conflitti degli ultimi anni, ha una economia ancora poco sviluppata. L’agricoltura è l’attività prevalente e produce in particolare frutta, cotone e tabacco.

Popolazione: circa 2 milioni di abitanti Densità di popolazione: 75 abitanti per kmq Capitale: Skopje Religione: cristiana ortodossa e musulmana Lingua: macedone

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SERBIA

La Serbia è uno Stato del sud-est dell’Europa precedentemente unito al Montenegro nell’Unione Statale di Serbia e Montenegro. Con il referendum del maggio 2006, il Montenegro ha deciso di staccarsi dall’Unione e i due Stati ora sono indipendenti tra loro. La Serbia è occupata a nord da una vasta pianura, mentre la sua parte meridionale è prevalentemente montuosa ed è interessata dalla catena dei Balcani. I principali fiumi sono il Danubio, la Sava e il Tibisco e il clima prevalente è quello continentale. L’economia, che ha risentito pesantemente degli effetti della guerra, registra ora segnali positivi, grazie anche agli investimenti stranieri. Di rilievo le industrie agroalimentari, chimiche e meccaniche. Popolazione: oltre 10 milioni di abitanti Densità di popolazione: 106 abitanti per kmq Capitale: Belgrado Religione: cristiana ortodossa e musulmana Lingua: serbo

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MONTENEGRO

Il Montenegro è situato nei Balcani ed è bagnato dal Mar Adriatico. Oggi Stato indipendente, ha fatto parte, fino al maggio 2006, dell’Unione Statale di Serbia e Montenegro. Il suo territorio è prevalentemente montuoso, con una stretta fascia pianeggiante costiera. I fiumi più importanti sono la Drina e la Moracáa ed il clima è prevalentemente continentale all’interno e mediterraneo sulla costa. L’economia del Paese è in una fase di sviluppo, grazie all’adozione dell’euro come propria moneta e alla crescita di alcuni settori industriali, come il metallurgico e l’energetico, e del turismo. Popolazione: 598mila abitanti Densità di popolazione: 43 abitanti per kmq Capitale: Podgorica Religione: cristiana ortodossa, musulmana e cattolica Lingua: montenegrino

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Bosnia-Erzegovina

La Bosnia-Erzegovina è divisa in due regioni: la Bosnia al centro-nord e l’Erzegovina a sud. Il territorio è prevalentemente montuoso, con la presenza delle Alpi Dinariche, ed è attraversato dai fiumi Narenta, Una, Vrbas e Bosna. Il clima è continentale. La popolazione è divisa in diverse etnie: musulmani, serbi, croati e montenegrini. Sarajevo è la splendida capitale che ha subito le devastazioni della guerra. L’economia del Paese è basata principalmente sull’agricoltura, con produzione di mais, frumento e patate. La guerra e le difficoltà nella ricostruzione hanno causato gravissimi danni economici che provocano una difficile situazione in tutto il Paese.

Popolazione: oltre 4 milioni di abitanti Densità di popolazione: 85 abitanti per kmq Capitale: Sarajevo Città principali: Banja Luka, Mostar Religione: musulmana, cristiana cattolica e ortodossa Lingua: serbo-croato

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I Paesi europei

Croazia

La Croazia, anch’essa nata dalla divisione della ex Iugoslavia, è un Paese prevalentemente montuoso nella sua parte esterna, con la presenza dei rilievi delle Alpi Dinariche, e pianeggiante all’interno, con le Pianure Danubiane. I più importanti sono i fiumi Narenta, Drava e Sava. Il clima è tipicamente mediterraneo sulla costa e continentale nelle regioni interne. La popolazione è formata dall’etnia croata, con una minoranza serba e una italiana nella penisola dell’Istria. La capitale Zagabria è un importante centro commerciale. L’economia della Croazia ha risentito della guerra, così come tutti i Paesi dell’ex Iugoslavia. Le maggiori attività si concentrano nel settore primario, in particolare in quello agricolo che produce cereali e ortaggi. Le principali industrie sono quelle metallurgiche e meccaniche.

Popolazione: oltre 4 milioni e mezzo di abitanti Densità di popolazione: 83 abitanti per kmq Capitale: Zagabria Città principali: Spalato, Fiume Religione: cattolica Lingua: croato

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I Paesi europei

Slovenia

La Slovenia è un piccolo Paese confinante con l’Italia che ha risentito in misura minore dei disastrosi effetti della guerra nella ex Iugoslavia. Il territorio è prevalentemente montuoso, con le Alpi Giulie e la regione del Carso. I fiumi più importanti sono la Sava, la Drava e il Mur. Il clima è mediterraneo sulla costa e continentale all’interno. La maggior parte della popolazione è slovena e la religione più diffusa è quella cattolica. La capitale Lubiana è una città di interesse artistico e culturale. L’economia della Slovenia è in forte ripresa, grazie anche alle industrie straniere che sono nate nel Paese. L’agricoltura è in crescita e produce cereali e patate. Una fonte di sviluppo per l’economia viene, inoltre, dal turismo nelle località della costa.

Popolazione: quasi 2 milioni di abitanti Densità di popolazione: 97 abitanti per kmq Capitale: Lubiana Città principali: Maribor Religione: cattolica Lingua: sloveno

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I Paesi europei

Estonia

L’Estonia dal 1991 si è staccata dall’ex Unione Sovietica ed è un Paese indipendente. Il suo territorio è quasi totalmente pianeggiante, con a sud l’Altopiano di Munamagi. Il fiume più importante è il Parnu e i maggiori laghi sono quello dei Ciudi e di Vorts. Il clima è continentale temperato. La densità di popolazione è bassa e i centri urbani sono quasi tutti di piccole dimensioni. La capitale Tallinn è una città portuale. L’economia dell’Estonia è in ripresa, dopo anni di grave crisi. Tra le maggiori attività, l’agricoltura, con la produzione di cereali, l’allevamento, la pesca e l’industria, nei settori alimentare e tessile.

Popolazione: quasi 1 milione e mezzo di abitanti Densità di popolazione: 33 abitanti per kmq Capitale: Tallinn Religione: protestante Lingua: estone

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I Paesi europei

Lettonia

La Lettonia è un Paese pianeggiante e ricco di acqua, anch’esso in passato facente parte dell’ex Unione Sovietica. Il fiume più importante è la Dvina Occidentale e sono presenti anche moltissimi laghi. Il clima è molto freddo in inverno e fresco d’estate. La popolazione è concentrata soprattutto nelle aree urbane. La capitale Riga è il maggior centro commerciale e industriale del Paese e ospita un terzo dell’intera popolazione. L’economia lettone è in ripresa grazie alle attività agricole, con la produzione di lino e foraggio, all’allevamento e all’industria, in particolare ai cantieri navali.

Popolazione: 2 milioni e mezzo di abitanti Densità di popolazione: 38 abitanti per kmq Capitale: Riga Religione: protestante Lingua: lettone

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I Paesi europei

Lituania

La Lituania è un Paese prevalentemente pianeggiante e collinare, caratterizzato dalla presenza di moltissimi laghi. Il fiume più importante è il Niemen. Il clima è continentale, con inverni particolarmente freddi ed estati fresche con abbondanti precipitazioni. La capitale è Vilnius, centro industriale e commerciale. La popolazione lituana è prevalentemente cattolica. La lingua ufficiale è il lituano, con la presenza di una minoranza linguistica russa. L’economia è poco sviluppata e le attività riguardano soprattutto l’agricoltura, con la produzione di patate e barbabietole, l’allevamento di bovini e suini, la pesca e, in misura minore l’industria, nei settori alimentare e tessile.

Popolazione: oltre 3 milioni e mezzo di abitanti Densità di popolazione: 56 abitanti per kmq Capitale: Vilnius Religione: cattolica Lingua: lituano

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I Paesi europei

Moldavia

La Moldavia è un Paese che non è bagnato dal mare e ha un territorio prevalentemente pianeggiante, attraversato da diversi fiumi tra i quali il Dnestr e il Prut. Il clima è moderatamente continentale, in quanto gli inverni non sono particolarmente freddi. La popolazione è formata in maggioranza da moldavi, con minoranze etniche, come i russi, i turchi e gli ucraini. La capitale è Chisinau, centro industriale di una certa importanza. La principale attività economica è rappresentata dall’agricoltura, con una buona produzione di cereali, barbabietole e tabacco. Molto diffusi gli allevamenti di suini, mentre nell’industria i settori più sviluppati sono quelli alimentare e tessile.

Popolazione: oltre 4 milioni di abitanti Densità di popolazione: 129 abitanti per kmq Capitale: Chisinau Religione: cristiana ortodossa Lingua: moldavo

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I Paesi europei

Bielorussia

La Bielorussia, o Russia bianca, è un Paese pianeggiante attraversato dai fiumi Dnepr e Dvina Occidentale, sui quali viene effettuato il trasporto del legname ricavato dalle numerose foreste. Il clima è continentale, ma con inverni non particolarmente freddi. La popolazione è formata in maggioranza da russi bianchi, con numerose minoranze etniche. La capitale, Minsk, è una città importante per le comunicazioni. L’economia bielorussa ha risentito in maniera negativa dell’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, con gravi danni per l’agricoltura e l’allevamento, che restano comunque le attività prevalenti, con la produzione di lino e l’allevamento di bovini.

Popolazione: oltre 10 milioni di abitanti Densità di popolazione: 49 abitanti per kmq Capitale: Minsk Città principali: Gomel, Vitebsk Religione: cristiana cattolica e ortodossa Lingua: bielorusso

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I Paesi europei

Ucraina

L’Ucraina è un Paese grande più del doppio dell’Italia con i maggiori rilievi ad ovest, nella Catena dei Carpazi, e a sud, nella Penisola di Crimea. I maggiori fiumi sono il Dnestr, il Bug Meridionale, il Dnepr e il Donec. Il clima è continentale e in prossimità del Mar Nero diventa più temperato. La popolazione ucraina comprende una minoranza piuttosto numerosa di russi. L’economia, nonostante l’Ucraina sia un Paese indipendente, dipende in gran parte da quella russa e per questo non riesce ad avere uno sviluppo adeguato. L’agricoltura è favorita dalla fertilità del terreno e produce soprattutto grano, cotone, foraggi. L’industria produce grandi quantità di ghisa e acciaio. L’incidente nucleare di Chernobyl, ad ogni modo, ha prodotto effetti negativi su tutta l’economia del Paese. Popolazione: oltre 50 milioni di abitanti Densità di popolazione: 84 abitanti per kmq Capitale: Kiev Città principali: Odessa Religione: cristiana ortodossa Lingua: ucraino

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I Paesi europei

Russia

La Russia è il più grande Paese del mondo e si estende su due continenti: l’Europa e l’Asia. La parte occidentale della Russia è prevalentemente pianeggiante, con la grande Pianura Russa e il Bassopiano Siberiano Occidentale, divisi dalla catena dei Monti Urali. A sud-ovest della Pianura Russa sono presenti i rilievi del Caucaso. Nella regione orientale troviamo l’Altopiano della Siberia Centrale. I maggiori fiumi della regione europea russa sono il Volga, il Don e l’Ural, mentre i laghi sono il Ladoga, l’Onega e il Bajkal (quest’ultimo nella Russia asiatica). Il clima della Russia è continentale freddo, con inverni lunghi e molto rigidi ed estati fresche e poco piovose. La popolazione russa sfiora i 150 milioni di abitanti, con una densità bassissima a causa delle vaste aree disabitate della Siberia. La capitale è Mosca, città dalle molte bellezze artistiche e importante centro industriale. La città di San Pietroburgo ha una notevole importanza storica e rappresenta il centro culturale del Paese. La Russia è ricchissima di risorse naturali. Queste sono rappresentate dalle immense foreste e dai giacimenti minerari, in particolare carbone, gas naturale, petrolio, oro e diamanti. L’agricoltura, soprattutto nella parte meridionale del Paese, produce grandi quantità di cereali e patate. L’industria è forte soprattutto nei settori dell’acciaio, della meccanica e della chimica. La divisione della ex Unione Sovietica e il Popolazione: quasi 150 milioni di abitanti cambiamento da un’economia controllata dallo Stato Densità di popolazione: 8-9 abitanti per kmq a una «privata», cioè in cui i singoli cittadini sono Capitale: Mosca liberi di svolgere per conto proprio una qualsiasi attiCittà principali: San Pietroburgo vità economica, non ha portato fino ad adesso i beneReligione: cristiana ortodossa, musulmana fici sperati e l’economia russa sta attraversando attualLingua: russo mente un periodo di grave crisi.

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I Paesi europei

Verifica

Proposte operative (per ogni Paese europeo studiato)

• Disegna sul tuo quaderno la cartina del Paese europeo. • Disegna sul tuo quaderno un aspetto che caratterizza il Paese europeo. • Disegna sul tuo quaderno i principali aspetti economici del Paese europeo. Rispondi alle domande sul tuo quaderno (per ogni Paese europeo studiato)

• Quali sono le principali caratteristiche del territorio? • Quale tipo di clima troviamo? • Quali sono le città più importanti? • Quali aspetti che caratterizzano la popolazione conosci? • Quali sono le principali attività economiche? Ipotesi di lavoro di gruppo: «I Paesi d’Europa» Nel gruppo realizzate un cartellone (relativo a uno o più Paesi) in cui siano sintetizzati disegni, cartine e informazioni relativi agli aspetti più importanti che caratterizzano il Paese europeo. In particolare:

• la conformazione del territorio • gli aspetti climatici • la distribuzione della popolazione e le città • i diversi settori economici.

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L’Africa

12 L’Africa

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L’Africa

Le capitali dell’Africa stato

capitale

stato

capitale

Algeria Angola Benin Botswana Burkina Faso Burundi Camerun Capo Verde Ciad Comore Congo Costa d’Avorio Egitto Eritrea Etiopia Gabon Gambia Ghana Gibuti Guinea Guinea Bissau Guinea Equatoriale Kenya Lesotho Liberia Libia Madagascar

Algeri Luanda Porto-Novo Gaborone Ouagadougou Bujumbura Yaoundé Praia N’Djamena Moroni Brazzaville Yamoussoukro Il Cairo Asmara Addis Abeba Libreville Banjul Accra Gibuti Conakry Bissau Malabo Nairobi Maseru Monrovia Tripoli Antananarivo

Malawi Mali Marocco Mauritania Mauritius Mozambico Namibia Niger Nigeria Rep. Centrafricana Rep. Dem. Del Congo Ruanda São Tomé e Principe Seicelle Senegal Sierra Leone Somalia Sudafrica

Lilongwe Bamako Rabat Nouakchott Port Louis Maputo Windhoek Niamey Abuja Bangui Kinshasa Kigali São Tomé Victoria Dakar Freetown Mogadiscio Pretoria (sede governo) Città del Capo (legisl.) Bloemfontein (giudiz.) Khartoum Mbabane Dodoma Lomé Tunisi Kampala Lusaka Harare

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Sudan Swaziland Tanzania Togo Tunisia Uganda Zambia Zimbabwe

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L’Africa

Base di lavoro Idea principale

L’Africa è un grande continente con una importante e antica civiltà, che ancora oggi ha notevoli problemi di sviluppo economico legati ai numerosi conflitti interni, alle condizioni climatiche di alcune aree e alle carestie che riducono le risorse necessarie per vivere.

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Concetti chiave

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Territorio

Fasce climatiche

Popolazione

Cultura

Risorse naturali

Economia

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L’Africa

Mappa concettuale

L’Africa

Territorio

• Rilievo • Deserto del Sahara • Altipiani • Fiumi • Laghi

Fasce climatiche

• Regione equatoriale • Regione tropicale • Regione desertica • Regione temperata

• Africa bianca e Africa nera

Popolazione

• Distribuzione

della popolazione

• Insediamenti Africa

Cultura

• Lingue • Religioni

• Risorse minerarie Risorse naturali

Economia

ed energetiche

• Foreste • Piantagioni

• Settore primario • Settore secondario • Settore terziario

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L’Africa

Testo base

L’Africa è un continente di forma pressoché triangolare, bagnato dal Mar Mediterraneo, dall’Oceano Atlantico e dall’Oceano Indiano, molto vicino all’Europa, dalla quale è diviso dallo Stretto di Gibilterra, e all’Asia, dalla quale è separato dal Mar Rosso. Il territorio dell’Africa è attraversato nella parte centrale dall’Equatore e, a nord e a sud di questo, dai due Tropici e, come vedremo, la sua posizione ha una grande importanza per il suo clima e per la sua economia. Il rilievo comprende a nord le catene dell’Atlante, con vette che superano i 4000 metri, al di sotto delle quali si estende l’enorme Deserto del Sahara che attraversa l’Africa da ovest a est. Nel resto del continente prevalgono gli altipiani, vaste zone sopraelevate, in particolare quello del Sudan e quelli dell’Etiopia, del Kenia e dell’Africa meridionale. I fiumi africani sono alimentati dalle abbondanti piogge della fascia equatoriale. I più importanti sono il Nilo, il fiume più lungo del mondo, il Congo e lo Zambesi. Anche alcuni laghi hanno grandi dimensioni, tra questi il lago Vittoria, il lago Malawi, il lago Tanganica e il lago Ciad.

Il territorio e le fasce climatiche C

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L’Africa Le fasce climatiche del continente africano comprendono: una regione equatoriale, caratterizzata da temperature molto alte e piogge abbondanti durante tutto l’anno, una regione tropicale, con inverni privi di precipitazioni ed estati con piogge abbondantissime, le regioni desertiche, con clima arido e forti escursioni termiche diurne, e le regioni temperate, in cui la vicinanza del mare rende il clima più favorevole alla presenza dell’uomo. La popolazione può essere divisa in due grandi gruppi, quello dell’Africa bianca e quello dell’Africa nera. Il primo occupa le regioni a nord del deserto del Sahara ed è caratterizzato da gruppi con la pelle chiara, il secondo vede prevalere i gruppi umani dalla pelle scura che abitano le regioni a sud del Sahara. La distribuzione della popolazione vede una maggiore concentrazione nel nord del continente e lungo le coste, mentre la regione sahariana e quella equatoriale sono scarsamente popolate a causa delle difficili condizioni climatiche. Gli insediamenti presentano notevoli differenze nelle varie regioni africane: in alcune sono presenti grandi città con caratteristiche simili a quelle europee, in altre prevalgono i villaggi rurali, abitati da gruppi sociali dediti all’agricoltura, o i villaggi di pescatori. L’Africa è un continente molto antico e la sua cultura ha avuto una grandissima importanza già milioni di anni prima della nascita di Cristo, grazie alle grandi civiltà nate vicino ai fiumi. Oggi in Africa si parlano moltissime lingue e dialetti. Nell’Africa bianca prevale la lingua araba, mentre in quella nera esistono due grandi gruppi linguistici, quello sudanese e quello bantù. In molti Paesi sono utilizzati, inoltre, il francese e l’inglese a seguito dei periodi di colonizzazione da parte dei Paesi europei. La religione islamica è diffusa nel nord del continente, quella cristiana nel centro e nel sud. La maggior parte del continente, però, è interessata da religioni di tipo animistico, in cui antiche credenze sulla natura e sui fenomeni che la riguardano vengono tramandate di generazione in generazione.

La popolazione e gli insediamenti

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L’Africa Il continente africano è ricco di risorse naturali. In particolare il sottosuolo offre importanti risorse minerarie ed energetiche come il carbone, il petrolio, i metalli e le pietre preziose tra cui, l’oro e i diamanti. Altre importanti risorse sono rappresentate dai legnami ricavati dallo sfruttamento delle foreste e dalle piantagioni naturali da cui si ricavano prodotti tipici del continente africano, come banane, arachidi, caffè, cacao e caucciù. Nonostante la presenza di queste importanti risorse naturali, l’economia dell’Africa è ancora molto povera e in alcune regioni il problema della fame non è ancora stato risolto. I continui conflitti interni e le carestie, dovute ai lunghi periodi di siccità, finiscono con il peggiorare la situazione economica che, soprattutto nella parte centrale del continente, è estremamente difficile. Le attività prevalenti riguardano il settore primario, dove l’agricoltura è praticata spesso con mezzi tradizionali e all’interno di comunità riunite in villaggi rurali. Si tratta soprattutto di una agricoltura di sussistenza, che prevede una produzione finalizzata esclusivamente al fabbisogno della popolazione che la pratica. In alcune regioni africane l’agricoltura ha un’organizzazione migliore ed è praticata da grandi aziende che esportano i prodotti delle piantagioni. Nel settore secondario non c’è uno sviluppo sufficiente, infatti le industrie sono completamente assenti nella maggior parte dei Paesi, con poche eccezioni nella Repubblica del Sudafrica, nei Paesi del nord Africa e in Kenia. Nel settore terziario, in particolare nel commercio, si risente della difficile situazione economica del continente e dello scarso sviluppo delle vie di comunicazione interne. Per questo motivo la maggior parte delle risorse naturali viene esportata, cioè venduta ad altri continenti o utilizzata dalle multinazionali, le grandi aziende con industrie in tutto il mondo che sono presenti anche in molti Paesi africani.

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L’Africa

Testo illustrato

L’Africa è un grande continente dalla forma triangolare. Nel suo territorio ci sono molti altipiani, vaste zone pianeggianti non particolarmente alte. In Africa ci sono grandi fiumi, come il Nilo e il Congo.

In Africa c’è una vasta regione, chiamata deserto del Sahara, dove il clima è arido perché non piove quasi mai. In questa area le condizioni di vita per l’uomo sono difficili.

Nella regione centrale dell’Africa c’è la fascia equatoriale, con piogge abbondantissime e temperature sempre molto alte. Anche qui la vita è difficile e vivono pochissime persone.

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L’Africa

La popolazione africana vive soprattutto nelle regioni temperate, vicine al mare, dove il clima non è troppo freddo o troppo caldo. L’Africa del nord è abitata principalmente da popolazioni con la pelle bianca, quella al di sotto del deserto del Sahara soprattutto da uomini con la pelle nera. L’Africa ha molte risorse naturali. Ci sono grandi foreste che vengono utilizzate per il legno, enormi piantagioni da cui si ricavano caffè, cacao e banane e nel sottosuolo si trovano carbone e petrolio. In questo continente si trovano grandi quantità di oro e pietre preziose. Nonostante abbia tutte queste risorse, l’Africa è un continente povero. La sua economia è sviluppata solo in alcuni Paesi e molte regioni, soprattutto nella fascia centrale del continente, vivono in condizioni difficilissime, con i problemi della guerra, della fame e delle carestie.

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L’Africa

Scheda di approfondimento: clima, popolazione, economia

Il clima

Fascia temperata: è la fascia climatica delle regioni del nord e del sud del continente vicine al mare. Qui le condizioni climatiche sono favorevoli alla vita dell’uomo e alla vegetazione. Fascia desertica: è la regione dei grandi deserti, con clima arido e molto caldo. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte sono molto forti e gli insediamenti umani e la vegetazione sono quasi assenti. Fascia tropicale: in questa regione il clima è molto caldo, con forti differenze di temperatura tra il giorno e la notte. Si alternano una stagione secca e una molto piovosa. In questa fascia prevale l’ambiente delle savane. Fascia equatoriale: è la regione a ridosso dell’equatore. È caratterizzata da temperature altissime tutto l’anno e da abbondanti piogge. Ospita l’ambiente delle grandi foreste dal clima caldo e molto umido, non favorevole agli insediamenti umani.

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L’Africa

Clima, popolazione, economia

La distribuzione della popolazione

Regioni quasi disabitate: da 0 a 1 abitante per kmq Regioni a bassa densità di popolazione: fino a 10 abitanti per kmq Regione a media densità di popolazione: fino a 50 abitanti per kmq Regioni ad alta densità di popolazione: fino a 200 e oltre abitanti per kmq

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L’Africa

Clima, popolazione, economia

Sviluppo sociale ed economico dei Paesi africani

Aree di basso sviluppo Aree di medio sviluppo Aree di alto sviluppo

In questa cartina si fa riferimento all’indice di sviluppo umano, che tiene conto di tre fattori: la durata della vita delle persone, con la possibilità di arrivare fino a 85 anni, la frequenza della scuola e l’istruzione per tutti, il reddito, cioè la ricchezza della popolazione.

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L’Africa

Schema delle informazioni essenziali

L’Africa

• L’Africa è un continente di forma triangolare, bagnato dal Mar Mediterraneo, dall’Oceano Atlantico, dall’Oceano Indiano e dal Mar Rosso.

• Il territorio è formato prevalentemente da altipiani, mentre sono scarse le catene montuose. Una vasta area è occupata dal Deserto del Sahara. I maggiori fiumi sono il Nilo, lo Zambesi e il Congo. I laghi più grandi sono il Vittoria, il Malawi, il Tanganica e il Ciad.

• In Africa distinguiamo quattro fasce climatiche: – regione equatoriale: temperature alte e abbondanti piogge tutto l’anno; – regione tropicale: temperature alte e due stagioni distinte, una secca e l’altra con abbondanti piogge; – regione desertica: clima arido con forti escursioni termiche tra giorno e notte; – regione temperata: con clima non eccessivamente caldo o freddo.

• La popolazione africana è divisa in Africa bianca, a nord del Deserto del Sahara, e Africa nera, nelle regioni centro-meridionali. La popolazione è distribuita soprattutto nelle zone costiere e nelle aree temperate. Gli insediamenti comprendono aree urbane moderne e piccoli villaggi.

• L’Africa ha una importante e antica cultura. Le lingue sono moltissime e possono essere raggruppate in lingua araba, lingua sudanese e bantù. La religione prevalente è quella dei gruppi animistici, poi troviamo a nord la religione islamica e nel centro e nel sud del continente quella cristiana.

• Le risorse naturali sono abbondanti, in particolare: – risorse minerarie ed energetiche: carbone, petrolio e metalli preziosi (oro e pietre preziose); – piantagioni: caffè, cacao, banane; – foreste: per la produzione del legname.

• L’economia dell’Africa è ancora poco sviluppata. Il settore primario si basa sull’agricoltura, spesso praticata con metodi arretrati e poco produttivi (agricoltura di sussistenza). Il settore secondario è poco sviluppato, in quanto le industrie sono presenti solo in alcuni Paesi. Anche il settore terziario, in particolare il commercio all’interno del continente, è poco sviluppato e le risorse naturali vengono utilizzate da aziende di Stati extraafricani.

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Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno le principali caratteristiche del territorio africano. • Disegna sul tuo quaderno i diversi tipi di insediamenti africani. • Disegna sul tuo quaderno le principali risorse naturali dell’Africa. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono gli elementi più importanti del territorio africano? • Quali sono le caratteristiche delle diverse fasce climatiche? • Come può essere suddivisa e dove è distribuita la popolazione africana? • Quali sono le principali risorse naturali dell’Africa? • Quali sono le principali attività economiche africane? Ipotesi di lavoro di gruppo: «L’Africa» Nel gruppo realizzate un cartellone che contenga informazioni, immagini e disegni, ricercati su testi, enciclopedie e siti internet, relativi a uno dei seguenti aspetti del continente africano:

• le popolazioni: etnie, lingue, religioni e culture • gli insediamenti: città e villaggi • gli animali e l’ambiente: il deserto, la foresta, la savana, le aree temperate • le economie: problemi e speranze.

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13 L’Asia

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Le capitali dell’Asia stato

capitale

stato

capitale

Afghanistan Arabia Saudita Armenia Azerbaigian Bahrein Bangladesh Bhutan Brunei Cambogia Cina Cipro Corea del Nord Corea del Sud Emirati Arabi Uniti Filippine Georgia Giappone Giordania Hong Kong India Indonesia Iran Iraq Israele Kazakistan

Kabul Riyadh Erevan Baku Manama Dacca Thimphu Bandar Seri Begawan Phnom Penh Pechino Nicosia Pyongyang Seoul Abu Dhabi Manila Tbilisi Tokyo Amman Victoria Nuova Delhi Jakarta Teheran Baghdad Gerusalemme Astana

Kirghizistan Kuwait Laos Libano Malaysia Maldive Mongolia Myanmar (Birmania) Nepal Oman Pakistan Qatar Russia Singapore Siria Sri Lanka Tagikistan Taiwan Thailandia Timor Est Turchia Turkmenistan Uzbekistan Vietnam Yemen

Biskek Al-Kuwait Vientiane Beirut Kuala Lumpur Male Ulan-Bator Naypyidaw Kathmandu Mascate Islamabad Doha Mosca Singapore Damasco Colombo Dusanbe Taipei Bangkok Dili Ankara Ashabad Taskent Ha Noi San’a

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Base di lavoro Idea principale

L’Asia è il più grande e il più popolato continente della Terra. È caratterizzato da un territorio molto vario, con zone desertiche e montagne alte più di 8.000 metri, da popoli di antica cultura e da differenti situazioni economiche, con Paesi molto sviluppati e altri che, invece, vivono in condizioni molto difficili.

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Concetti chiave

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Regioni naturali

Popolazione

Cultura

Risorse naturali

Economia

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Mappa concettuale

L’Asia

Territorio

Regioni naturali

• Tundra e taiga • Deserti • Rilievi • Isole • Fiumi • Laghi

• Regione boreale • Regione arida • Regione monsonica • Regione equatoriale • Regione mediterranea

• Distribuzione Popolazione

della popolazione

• Sovrappopolazione • Gruppi umani

Asia

Cultura

• Lingue • Religioni

Risorse naturali

• Petrolio e gas naturale • Risorse minerarie • Piantagioni • Coltura del riso • Risorse del mare

Economia

• Paesi sviluppati • Paesi in via di sviluppo • Paesi poveri

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Testo base

L’Asia è il più grande continente della Terra e il suo immenso territorio presenta una notevole varietà di elementi naturali. A nord l’Asia è bagnata dal Mar Glaciale Artico, a ovest è unita al continente europeo, a sud è bagnata dall’Oceano Indiano e a est da quello Pacifico. Nelle fredde regioni settentrionali prevale l’ambiente della tundra e della taiga, mentre in quelle centrali troviamo immense distese desertiche, tra cui il deserto di Gobi e quello della penisola dell’Arabia. Nella fascia centro-meridionale i rilievi raggiungono le loro massime altezze e superano gli 8.000 metri nelle catene montuose dell’Himalaia e del Karakorum. Nella parte orientale, il continente è caratterizzato dalla presenza di numerose isole, che formano il Giappone, le Filippine e l’Indonesia. I fiumi più importanti sono il Gange, l’Indo e lo Chang Jang, chiamato «Fiume Azzurro», il più lungo del continente. Tra i maggiori laghi troviamo il Mar Caspio, il più grande del mondo, il Lago d’Aral e il Lago Bajkal. Abbiamo detto della grande varietà del territorio asiatico, questa varietà è evidente anche negli aspetti climatici che caratterizzano il continente e determinano l’esistenza di cinque diverse regioni

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Il territorio e le regioni naturali

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naturali. La regione boreale occupa l’area settentrionale ed è costituita dagli ambienti della taiga e della tundra, con climi molto freddi e nevosi. Nelle aree interne dell’Asia troviamo le regioni aride, con precipitazioni scarsissime e ambienti di tipo desertico. Le regioni monsoniche, a sud, sono caratterizzate dai venti monsoni che causano l’alternarsi di una stagione molto piovosa e di un’altra secca. In queste regioni troviamo le foreste, più vicine al mare, e le savane, nelle aree più interne. Nella parte più a sud del continente troviamo la regione equatoriale che interessa i gruppi di isole dell’Indonesia e nella quale troviamo un clima molto caldo e con abbondanti precipitazioni, favorevole alla crescita delle grandi foreste. L’ultima regione è quella mediterranea, che riguarda i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo e che è caratterizzata da un clima con estati calde e poco piovose e da inverni miti e ricchi di precipitazioni. L’Asia, con oltre tre miliardi di abitanti, è il continente con la popolazione più numerosa del mondo, distribuita in maniera molto diversa nelle varie aree geografiche. Le regioni più popolate sono quelle costiere e quelle dei fiumi più grandi, in particolare la Cina e l’India, Paesi con una densità di oltre 200 abitanti per kmq e con gravi problemi derivanti dalla sovrappopolazione. Altre regioni, soprattutto nella parte settentrionale del continente, sono invece scarsamente popolate a causa della rigidità del clima e dalle caratteristiche poco favorevoli del territorio.

La popolazione

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13 L’Asia

L’Asia è abitata da gruppi umani appartenenti a innumerevoli etnie. Sono presenti gruppi umani dalla pelle gialla (mongolidi) soprattutto nella parte settentrionale e orientale, altri dalla pelle bianca (europoidi), nelle regioni occidentali, e altri gruppi umani dalla pelle nera (negroidi), in particolare nelle isole sud-orientali del continente. L’Asia è, poi, la culla di importanti e antiche civiltà e possiede una cultura che integra elementi di forte diversità, in particolare nelle lingue e nelle religioni. Le lingue delle popolazioni dalla pelle gialla possono essere raggruppate nel principale gruppo sino-tibetano, mentre quelle dei gruppi di pelle bianca in quelle indoeuropee. Le religioni più diffuse sono la induista e la buddista, ma esistono minoranze musulmane e cattoliche. Complessivamente l’Asia è un continente ricco di risorse naturali e, pur essendo molte le regioni povere di risorse a causa della conformazione del territorio, il continente offre diversi elementi naturali importanti per l’economia. È senz’altro da segnalare la grande ricchezza di giacimenti di petrolio e di gas naturale presenti in particolare nel nord e nella parte occidentale del continente. Abbondanti, poi, sono le risorse minerarie, come ferro, rame e oro, e le colture da piantagione, che forniscono tè, cotone e banane. Tra le risorse più importanti ci sono anche il riso, prodotto in particolare nelle regioni più umide, e le risorse del mare che alimentano le attività economiche legate alla pesca. Nel continente asiatico è necessario fare una distinzione tra le varie economie che presentano caratteristiche estremamente diverse. Possiamo individuare, infatti, Paesi sviluppati, come il Giappone, che è una delle potenze industriali più importanti del mondo, o i Paesi del sud-est dell’Asia, come la Corea del Sud e Hong Kong che negli ultimi anni hanno conosciuto un notevole sviluppo, ma che si trovano attualmente in una forte crisi economica. Anche la Penisola Arabica, grazie alle risorse petrolifere, può contare su una grande ricchezza, che però non è distribuita in modo equo tra la popolazione, per cui una parte di essa vive in condizioni difficili. Ci sono, poi, Paesi in via di sviluppo come la Cina, che sta diventando una nazione moderna e sta sviluppando la propria industria, anche se una parte della popolazione vive ancora in difficoltà economiche. Ci sono, infine, i Paesi poveri, come quelli delle fredde e inospitali regioni settentrionali, che vivono di allevamento praticato in forma nomade, e come l’India, Paese in cui le cattive condizioni sanitarie, le carestie e la denutrizione sono causa ogni anno di migliaia di morti tra la popolazione più povera.

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13 L’Asia

Testo illustrato

L’Asia è il più grande continente del mondo. Nel suo territorio ci sono deserti e grandi catene montuose. In Asia possiamo trovare le montagne più alte di tutta la Terra e grandi fiumi, come il Gange.

Nel continente asiatico troviamo diverse regioni naturali. A nord fa molto freddo e ci sono gli ambienti della tundra e della taiga. Negli spazi interni ci sono i deserti, dove non piove quasi mai.

Nel sud dell’Asia ci sono dei venti chiamati monsoni che fanno alternare una stagione di pioggia e una stagione secca. Qui troviamo le foreste e le savane.

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13 L’Asia

L’Asia è il continente più popolato della Terra. Gli uomini che la abitano appartengono a diversi gruppi: quello dalla pelle gialla a nord e a est, quello dalla pelle bianca a ovest, e quello dalla pelle nera a sud. Tra le diverse popolazioni asiatiche esistono moltissime lingue e religioni che fanno parte delle differenti culture.

Le principali risorse naturali dell’Asia sono il petrolio e il gas naturale. Sono importanti anche le grandi piantagioni di tè, banane e cotone e la coltura del riso. Anche la pesca offre alle popolazioni asiatiche delle importanti risorse. In Asia esistono economie diverse. I Paesi più sviluppati, come il Giappone, hanno molte industrie, mentre quelli in via di sviluppo cercano di migliorare la propria situazione. Esistono, poi, Paesi molto poveri, come l’India, in cui la popolazione vive con il problema della fame e delle carestie.

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13 L’Asia

Scheda di approfondimento: clima, popolazione, economia

Il clima

Clima freddo: riguarda le regioni settentrionali del continente, con inverni molto freddi e nevosi. Clima arido: caratterizza le regioni interne e centrali dell’Asia e quasi l’intera Penisola Arabica, con piogge scarsissime e forti escursioni termiche diurne. Clima temperato: è quello delle regioni orientali, con estati non troppo calde e inverni non troppo freddi. Clima monsonico: interessa tutta la fascia meridionale. È caratterizzato dai venti monsoni, con una stagione molto piovosa e una secca. Clima equatoriale: nelle isole a sud-est, con temperature sempre calde e piogge abbondanti. Clima mediterraneo: nei Paesi bagnati dal Mar Mediterraneo, con estati calde e inverni miti e piovosi.

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13 L’Asia

Clima, popolazione, economia

La distribuzione della popolazione

Regioni quasi disabitate: da 0 a 10 abitanti per kmq Regioni mediamente popolate: da 10 a 50 abitanti per kmq Regioni ad alta o altissima densità di popolazione: da 50 a 200 abitanti per kmq e oltre

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13 L’Asia

Clima, popolazione, economia

Sviluppo sociale ed economico dei Paesi asiatici

Aree di basso sviluppo Aree di medio sviluppo Aree di alto sviluppo

In questa cartina si fa riferimento all’indice di sviluppo umano, che tiene conto di tre fattori: la durata della vita delle persone, con la possibilità di arrivare fino a 85 anni, la frequenza della scuola e l’istruzione per tutti, il reddito, cioè la ricchezza della popolazione.

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13 L’Asia

Schema delle informazioni essenziali

L’Asia

• L’Asia è il più grande continente della Terra. • Il suo territorio è molto vario e presenta: – a nord gli ambienti freddi della tundra e della taiga, nella fascia centrale le aree desertiche e i grandi rilievi delle catene montuose dell’Himalaia e del Karakorum, a est un grande numero di isole; – i fiumi più lunghi sono il Gange, l’Indo e il Chang Jang; – i laghi più grandi sono il Mar Caspio, il Lago d’Aral e il Lago Bajkal.

• È possibile distinguere cinque grandi regioni naturali: – La regione boreale: nella parte settentrionale con clima molto freddo e nevoso; – Le regioni aride: nelle fasce interne desertiche, con scarsissime precipitazioni e clima arido; – Le regioni monsoniche: nella parte meridionale, caratterizzate dai venti monsoni, con una stagione molto piovosa e una secca; – La regione equatoriale: nei gruppi di isole dell’Indonesia, con clima molto caldo e abbondanti precipitazioni; – La regione mediterranea: dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con estati calde e inverni miti e piovosi.

• La popolazione dell’Asia è la più numerosa tra tutti i continenti. È distribuita soprattutto lungo le coste e intorno ai grandi fiumi. In alcuni Paesi è forte il fenomeno della sovrappopolazione e sono presenti diversi gruppi umani: dalla pelle gialla, bianca o nera.

• L’Asia è un continente dalla importante e antica cultura. Esistono moltissime lingue

diverse, i gruppi più diffusi sono il sino-tibetano e l’indoeuropeo, e differenti religioni, tra cui l’induismo, il buddismo, l’islamismo e il cristianesimo.

• Le risorse naturali più importanti sono il petrolio e il gas naturale, le risorse minerarie, le colture da piantagione — come banane, cotone, riso — e le risorse del mare.

• In Asia possiamo distinguere Paesi dalle economie molto differenti: – Paesi sviluppati: come il Giappone, una delle potenze industriali del pianeta, o la Corea del sud e Hong Kong, che però oggi stanno vivendo un periodo di crisi; – Paesi in via di sviluppo: come la Cina, che sta diventando una nazione moderna e industrializzata anche se buona parte della popolazione vive ancora in condizioni difficili; – Paesi poveri: in particolare le regioni fredde settentrionali e l’India, dove la maggior parte della popolazione vive nella povertà più assoluta.

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13 L’Asia

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno i principali elementi del territorio asiatico. • Disegna sul tuo quaderno le principali caratteristiche del clima nelle diversi regioni naturali dell’Asia.

• Disegna sul tuo quaderno le principali risorse naturali dell’Asia. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono gli elementi più importanti del territorio asiatico? • Quali sono le caratteristiche delle diverse regioni naturali dell’Asia? • Quali sono le caratteristiche della popolazione asiatica? • Quali sono le principali risorse naturali dell’Asia? • Quali differenze esistono nelle diverse economie del continente asiatico? Ipotesi di lavoro di gruppo: «L’Asia» Nel gruppo realizzate un cartellone che contenga informazioni, immagini e disegni, ricercati su testi, enciclopedie e siti internet, relativi a uno dei seguenti aspetti del continente asiatico:

• le fasce climatiche e le regioni naturali • la popolazione: aree ad altissima densità e aree disabitate • le economie: Paesi molto sviluppati e Paesi poveri • le risorse naturali del continente asiatico.

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13 L’Asia

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L’America

1144 merica A ’ L

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L’America

Le capitali dell’America centrale e settentrionale stato

capitale

stato

capitale

Antigua e Barbuda Bahama Barbados Belize Canada Costarica Cuba Dominica El Salvador Giamaica Grenada Groenlandia (Dan.) Guatemala

Saint John’s Nassau Bridgetown Belmopan Ottawa San José L’Avana Roseau San Salvador Kingston St. George’s Godthåb Guatemala

Haiti Honduras Messico Nicaragua Panama Portorico Rep. Dominicana Saint Kitts e Nevis Saint Lucia Saint Vincent e Grenadine Stati Uniti

Port-au-Prince Tegucigalpa Città del Messico Managua Panama San Juan Santo Domingo Basseterre Castries Kingstown Washington

Le capitali dell’America meridionale stato

capitale

stato

capitale

Argentina Bolivia Brasile Cile Colombia Ecuador Guyana

Buenos Aires La Paz Brasilia Santiago Santa Fe de Bogotá Quito Georgetown

Guayana Francese Paraguay Perù Suriname Trinidad e Tobago Uruguay Venezuela

Cayenne Asunción Lima Paramaribo Port of Spain Montevideo Caracas

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L’America

Base di lavoro Idea principale Il continente americano è formato da due grandi blocchi di forma triangolare, l’America settentrionale e l’America meridionale, uniti da una striscia di terra rappresentata dall’America centrale. Per le enormi differenze del territorio, del clima, dell’economia e delle diverse culture, l’America centro-settentrionale e l’America meridionale possono essere considerate due sub-continenti distinti e, per questo, verranno trattate separatamente in questa unità.

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L’America

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L’America

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L’America settentrionale e centrale

Concetti chiave

America settentrionale e centrale

Territorio

Fasce climatiche

Popolazione

Cultura

Risorse naturali

Economia

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L’America settentrionale e centrale

Mappa concettuale

L’America settentrionale e centrale

Territorio

Clima

• Rilievi • Fiumi • Laghi • Isole

• Clima freddo • Clima continentale • Clima temperato • Clima tropicale

• Distribuzione

della popolazione

Popolazione

• Densità • Centri urbani • Immigrazione

America settentrionale e centrale Cultura

• Gruppi etnici • Lingue • Religioni

• Risorse energetiche

(carbone, petrolio, gas)

Risorse naturali

• Giacimenti minerari

(ferro, argento, rame)

• Foreste • Monocolture (tabacco, cotone, caffè, banane)

Economia

• Industria • Agricoltura • Scambi commerciali • Rete di comunicazioni • Turismo

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L’America settentrionale e centrale

Testo base

Il continente americano è formato da due grandi superfici triangolari, l’America del nord e del sud, unite da una striscia di terra rappresentata dall’America centrale. In questa unità ci occuperemo in un primo momento dell’America settentrionale e di quella centrale e successivamente di quella meridionale. Il territorio dell’America centro-settentrionale è caratterizzato, a ovest, dai rilievi della Catena Costiera e delle Montagne rocciose, mentre nella parte centrale e orientale da pianure attraversate da importanti fiumi, come il Mississippi, e dalla presenza di grandi laghi, tra cui il Lago Superiore, il Michigan, lo Huron e l’Ontario. Il territorio dell’America settentrionale comprende la grande isola della Groenlandia (territorio della Danimarca), mentre quello dell’America centrale presenta isole dal clima tropicale, come Cuba, la Giamaica, Haiti e la Repubblica Dominicana.

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Il territorio ROM

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L’America settentrionale e centrale Il clima è caratterizzato da una notevole varietà, in relazione alla latitudine delle diverse regioni geografiche. Nelle regioni settentrionali, infatti, il clima è particolarmente freddo e nevoso, mentre in quelle interne è di tipo continentale, con inverni freddi, estati calde e precipitazioni abbondanti soprattutto nella stagione autunnale. Nelle regioni costiere il clima è temperato, con estati non troppo calde e inverni miti. Gli spazi dell’America centrale, infine, sono caratterizzati da un clima tropicale, particolarmente caldo e umido. La popolazione dell’America settentrionale e centrale supera complessivamente i quattrocento milioni di abitanti e la sua distribuzione è diversa in relazione al clima e alla conformazione del territorio. Nelle fredde regioni del nord la densità è molto bassa, mentre è piuttosto alta a sud e nella fascia occidentale degli Stati Uniti dove la presenza di enormi centri urbani ad alto sviluppo industriale ha determinato un forte aumento della popolazione a seguito del fenomeno dell’immigrazione. Questo fenomeno, unito alle occupazioni del passato da parte delle popolazioni europee, ha portato a una grande varietà di elementi umani che costituiscono la cultura di questo continente. Nell’America centro-settentrionale, infatti, possiamo trovare diversi gruppi etnici, come quelli di discendenza anglosassone o di tutti gli altri Paesi europei che rappresentano il gruppo più numeroso, o ancora come gli ebrei, i neri e gli asiatici. Le etnie meno numerose sono proprio quelle originarie del continente americano, come gli eschimesi, i pellerossa e gli indi. Queste popolazioni sono state nel tempo emarginate dai gruppi sopraggiunti nel continente e rappresentano oggi una piccola minoranza. Le lingue più diffuse sono soprattutto quelle di origine anglosassone e, in particolare nell’America centrale, quelle neolatine come lo spagnolo e il francese. Grazie ai gruppi umani provenienti da tutto il mondo è possibile trovare nel continente americano un grande numero di religioni. I gruppi religiosi più diffusi sono quelli dei cristiani, cattolici e protestanti, dei buddisti e degli ebrei.

La popolazione

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L’America settentrionale e centrale Le risorse naturali del continente americano sono molto abbondanti. Nell’America settentrionale troviamo molte risorse energetiche grazie alle riserve di energia idroelettrica e ai giacimenti di carbone, petrolio e gas naturale. Anche i giacimenti minerari sono numerosi, in particolare quelli di ferro, argento e rame. Le regioni del nord, soprattutto il Canada, sono ricche di foreste e forniscono molto legname. Nell’America centrale le risorse naturali più importanti sono il petrolio e le monocolture di caffè, cotone, tabacco e banane. Analizzando la situazione economica dell’America settentrionale e di quella centrale, possiamo individuare notevoli differenze. Nel nord dell’America, in particolare negli Stati Uniti, l’economia è molto forte, con un’industria all’avanguardia in tutti i settori e con un’agricoltura che, anche se praticata da un numero limitato di persone, produce grandi risultati grazie alle moderne tecniche utilizzate. Anche gli scambi commerciali rappresentano una grande risorsa per l’economia dell’America settentrionale, grazie alla efficace rete di comunicazioni, stradale, ferroviaria, aerea e navale di questa parte del continente. Nell’America centrale, invece, l’economia è più debole e rallentata. L’agricoltura è praticata ancora con tecniche arretrate e si fonda soprattutto sulle piantagioni. Nell’industria, nonostante la presenza di importanti risorse minerarie, non c’è uno sviluppo adeguato, mentre una risorsa economica in notevole sviluppo è rappresentata dal turismo nelle splendide località tropicali e nei centri di interesse storico e artistico.

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L’America settentrionale e centrale

Testo illustrato

Il continente americano è formato da due grandi regioni, diverse tra loro e con popolazioni e culture differenti: l’America centro-settentrionale e l’America meridionale.

L’America centrosettentrionale ha un territorio formato a ovest da montagne, mentre a est e nella parte centrale ci sono diverse pianure e fiumi molto lunghi. Qui troviamo anche dei grandi laghi.

Il clima di questa parte del continente è molto vario. A nord troviamo le regioni fredde. Lungo le coste, invece, c’è un clima temperato e non fa mai né troppo caldo, né troppo freddo. Nell’America centrale c’è il clima tropicale: fa molto caldo e piove molto.

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L’America settentrionale e centrale

La popolazione vive soprattutto nelle grandi città, dove c’è molto lavoro. Qui arrivano spesso gli immigrati, persone provenienti da altri continenti. Per questo in America settentrionale e centrale ci sono gruppi appartenenti a razze diverse e si parlano molte lingue.

Nel territorio americano ci sono molte risorse naturali. Le più importanti sono il petrolio e il gas, che forniscono energia, le foreste, da cui si ricava il legname, e le colture di tabacco, caffè, banane e cotone.

Nell’America settentrionale l’economia è molto sviluppata. Ci sono grandi industrie, l’agricoltura è praticata con mezzi moderni e il commercio è favorito dalle molte vie di comunicazione. Nell’America centrale, invece, l’economia è meno sviluppata.

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L’America settentrionale e centrale

Scheda Approfondimento di approfondimento: guidato: clima,lepopolazione, fasce climatiche economia

Il clima

Clima freddo: riguarda le regioni settentrionali del continente, con inverni molto freddi e nevosi. Clima continentale: nella fascia centrale, con estati calde, inverni freddi e abbondanti precipitazioni in autunno. Clima temperato: nella fascia costiera e in quella in centro-orientale, con estati non troppo calde e inverni non troppo freddi. Clima tropicale: nell’America centrale, con temperature alte e piogge abbondanti. Clima di alta montagna: sui rilievi delle regioni occidentali, con inverni freddi e nevosi.

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L’America settentrionale e centrale

Clima, popolazione, economia

La distribuzione della popolazione

Regioni quasi disabitate: da 0 a 10 abitanti per kmq Regioni mediamente popolate: da 10 a 50 abitanti per kmq Regioni ad alta o altissima densità di popolazione: da 50 a 200 abitanti per kmq e oltre.

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L’America settentrionale e centrale

Clima, popolazione, economia

Sviluppo sociale ed economico dei Paesi dell’America centro-settentrionale

Aree di basso sviluppo Aree di medio sviluppo Aree di alto sviluppo

In questa cartina si fa riferimento all’indice di sviluppo umano, che tiene conto di tre fattori: la durata della vita delle persone, con la possibilità di arrivare fino a 85 anni, la frequenza della scuola e l’istruzione per tutti, il reddito, cioè la ricchezza della popolazione.

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L’America settentrionale e centrale

Schema delle informazioni essenziali

L’America settentrionale e centrale

• Il continente americano, per le differenze culturali ed economiche, può essere suddiviso in America settentrionale e centrale e America meridionale.

• L’America settentrionale e centrale ha la forma triangolare e si estende dalle latitudini vicine al polo nord fino alle regioni tropicali.

• Il suo territorio presenta a ovest i rilievi della Catena Costiera e delle Montagne Roccio-

se, nella parte centrale e orientale diverse pianure attraversate da numerosi fiumi. Il fiume più lungo è il Mississippi e il laghi principali sono il Lago Superiore, il Lago Michigan, lo Huron e l’Ontario. Del territorio dell’America settentrionale e centrale fanno parte numerose isole, la più grande è la Groenlandia (territorio danese).

• Il clima è molto vario. Distinguiamo: una fascia con clima freddo, nelle regioni più a

nord, con temperature fredde e nevicate abbondanti, una fascia con clima temperato, nella fascia costiera e in quella centro-orientale, con estati e inverni né troppo caldi né troppo freddi, una fascia continentale, nelle regioni interne, con inverni freddi e estati calde, una fascia tropicale, con clima caldo e precipitazioni abbondanti.

• La popolazione raggiunge i quattrocento milioni di abitanti. La densità maggiore la

troviamo nei grandi centri urbani, dove è forte il fenomeno dell’immigrazione per le maggiori possibilità di lavoro e dove sono presenti differenti culture appartenenti ai diversi gruppi etnici (europei, neri, asiatici). Le lingue parlate sono numerose (lingue anglosassoni, spagnolo e francese) e le religioni più diffuse sono la cristiana, la buddista e quella ebraica.

• Le risorse naturali sono numerose. In particolare troviamo importanti risorse energeti-

che, come petrolio, carbone e gas naturale, giacimenti minerari di ferro, argento e rame, foreste che forniscono grandi quantitativi di legname, e monocolture di tabacco, cotone e caffè.

• L’economia nell’America settentrionale è molto sviluppata, con il settore industriale

all’avanguardia, l’agricoltura praticata con mezzi moderni e scambi commerciali favoriti dalla grande rete di vie di comunicazione. Nell’America centrale l’economia risulta più rallentata e si basa soprattutto sull’agricoltura, praticata in molti casi con mezzi tradizionali, e sul turismo.

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L’America settentrionale e centrale

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno i principali elementi del territorio dell’America centro-settentrionale.

• Disegna sul tuo quaderno le principali caratteristiche del clima nelle diverse regioni naturali dell’America centro-settentrionale.

• Disegna sul tuo quaderno le principali risorse naturali. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono gli elementi più importanti del territorio e i climi principali dell’America centro-settentrionale?

• Quali sono gli aspetti essenziali della popolazione e della sua cultura? • Quali sono le principali risorse naturali del centro e del nord America? • Quali differenze economiche puoi trovare tra l’America settentrionale e quella centrale?

Ipotesi di lavoro di gruppo: «L’America centro-settentrionale» Nel gruppo realizzate un cartellone che contenga informazioni, immagini e disegni, ricercati su testi, enciclopedie e siti internet, relativi a uno dei seguenti aspetti dell’America centro-settentrionale:

• il territorio e il clima: le diverse regioni naturali • la popolazione: differenti culture ed etnie a contatto • le risorse naturali del centro e del nord America • le diverse economie: l’America settentrionale e l’America centrale © 2002, C. Scataglini, Geografia facile, Trento, Erickson

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L’America settentrionale e centrale

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L’America meridionale

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L’America meridionale

Concetti chiave

America meridionale

Territorio

Fasce climatiche

Popolazione

Cultura

Risorse naturali

Economia

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L’America meridionale

Mappa concettuale

L’America meridionale

Territorio

Fasce climatiche

Popolazione

• Rilievi • Foreste • Fiumi • Laghi

• Fascia equatoriale • Fascia tropicale • Fascia temperata

• Bassa densità • Distribuzione

della popolazione

America meridionale Cultura

Risorse naturali

• Lingue • Religioni

• Foreste • Monocolture • Risorse del sottosuolo

• Paesi sufficientemente Economia

sviluppati

• Paesi meno sviluppati • Paesi sottosviluppati

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L’America meridionale

Testo base

L’America meridionale ha forma triangolare, con la parte più ampia compresa fra i due tropici e attraversata dall’equatore, e con in basso il vertice che arriva fino al limite delle regioni dell’Antartide. Il territorio comprende, nella fascia occidentale, i rilievi della cordigliera delle Ande, mentre nelle regioni orientali sono presenti rilievi isolati e in quelle settentrionali il Massiccio della Guayana. La parte centrale è occupata da grandi pianure, ricoperte da immense foreste, ed è attraversata da numerosi fiumi, il più lungo dei quali è il Rio delle Amazzoni. I laghi dell’America meridionale sono situati tutti ad altezza elevate e il più grande è il lago Titicaca. Il sud America, come abbiamo già detto, si estende in lunghezza e per questo occupa latitudini con caratteristiche climatiche diverse. Possiamo individuare tre principali fasce climatiche. La prima è quella equatoriale, con clima molto caldo e umido, la seconda è quella tropicale, caratterizzata da temperature molto calde e dall’alternarsi di una stagione piovosa e una secca, infine c’è la fascia temperata, nelle regioni centro-meridionali, con temperature sempre più basse man mano che si procede verso l’Antartide.

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L’America meridionale La popolazione dell’America meridionale raggiunge i 315 milioni di abitanti e ha una densità molto bassa a causa della conformazione del territorio che presenta vaste aree non abitabili, come le grandi foreste o le zone di alta montagna. La popolazione è distribuita soprattutto nelle fasce costiere e nelle grandi aree urbane. In queste ultime c’è una notevole crescita della popolazione alla quale non corrisponde un’adeguata crescita economica. Nelle grandi metropoli sudamericane, infatti, ai quartieri residenziali, dove vivono le persone più ricche, fanno da contrasto le enormi periferie, costituite da baracche, in cui le persone vivono nella povertà più assoluta. L’America meridionale è detta anche «America latina» per i molti aspetti della sua cultura che provengono dai Paesi di origine latina, in particolare la Spagna, il Portogallo e la Francia, che in passato hanno occupato queste terre. Infatti le lingue più diffuse, oltre ai vari dialetti e alle lingue delle popolazioni originarie di questo continente, sono proprio lo spagnolo, il portoghese e il francese. La religione più diffusa è quella cattolica, anche se sono molto numerose le religioni e le credenze dei gruppi indigeni che popolano soprattutto le aree equatoriali e tropicali.

La popolazione

Anche l’America meridionale è ricca di risorse naturali e questo spiega come in passato queste terre fossero meta di conquista da parte dei Paesi colonizzatori. In particolare sono da citare il legname derivante dalle enormi foreste e i prodotti delle monocolture, come caffè, tabacco, banane e cotone. Anche le risorse del sottosuolo sono presenti in abbondanza, in particolare il petrolio, il gas naturale, il ferro e il rame. L’economia dell’America meridionale, nono-

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L’America meridionale stante le risorse presenti, non è sufficientemente forte e anche all’interno dei Paesi più ricchi presenta grandi differenze tra i diversi gruppi sociali che compongono le varie popolazioni. In questa parte del continente possiamo trovare alcuni Paesi sufficientemente sviluppati, come il Brasile, l’Argentina (che però sta attraversando una crisi economica) e l’Uruguay, dove l’industria ha avuto un sufficiente sviluppo, l’agricoltura e l’allevamento sono praticati con mezzi moderni, e il settore terziario è forte grazie al commercio verso l’estero e al turismo. Altri Paesi sudamericani, come la Colombia e il Venezuela, sono meno sviluppati, e in essi le differenze economiche interne si fanno più forti e l’economia si basa su attività agricole praticate con metodi tradizionali e le industrie sono poco sviluppate. Infine abbiamo i Paesi sottosviluppati in cui le condizioni di vita sono estremamente povere e spesso non consentono di soddisfare i bisogni primari della popolazione.

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L’America meridionale

Testo illustrato

L’America meridionale ha forma triangolare e il suo territorio è montuoso nelle fasce esterne e pianeggiante e in parte ricoperto da foreste nella fascia centrale. Il fiume più lungo è il Rio delle Amazzoni.

Il clima dell’America meridionale è molto vario. Nella fascia centrale fa molto caldo e piove molto, sulle coste c’è un clima temperato, mentre nella parte più a sud o in alta montagna c’è un clima freddo.

La popolazione dell’America meridionale vive principalmente nelle grandi città, dove ci sono quartieri in cui abitano le persone più ricche e periferie dove i poveri vivono in baracche di legno o lamiera.

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L’America meridionale

In America meridionale ci sono molte risorse naturali. Dalle foreste si ricava il legname, nel sottosuolo ci sono petrolio, gas e ferro, e dalle piantagioni si ricavano caffè, cotone, banane e tabacco.

L’economia dell’America meridionale non è molto sviluppata. Alcuni Paesi sono sufficientemente ricchi, grazie alle industrie, all’agricoltura, all’allevamento e al commercio. Non tutte le persone che abitano in questi Paesi, però, riescono a vivere bene. Altri Paesi sudamericani sono molto poveri. Qui ci sono pochissime industrie e l’agricoltura e l’allevamento rappresentano le uniche attività lavorative. Questi Paesi hanno gli stessi problemi di alcune regioni dell’Africa e dell’Asia e molte persone non hanno ciò che gli serve per vivere.

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L’America meridionale

Scheda Approfondimento di approfondimento: guidato: clima,lepopolazione, fasce climatiche economia

Il clima

Clima freddo e temperato fresco: è il clima delle regioni più a sud che arrivano fino ai limiti dell’Antartide. Clima di alta montagna: è il clima tipico delle regioni montane, in particolare la cordigliera delle Ande, con inverni freddi e nevosi. Clima temperato: nelle regioni centro-meridionali, con estati non troppo calde e inverni miti e piovosi. Clima equatoriale: nelle regioni situate a ridosso dell’equatore con temperature molto calde e abbondanti precipitazioni. Clima tropicale: nelle regioni tropicali, con temperature alte e alternanza di stagioni piovose e altre secche.

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L’America meridionale

Clima, popolazione, economia

La distribuzione della popolazione

Regioni quasi disabitate: da 0 a 10 abitanti per kmq Regioni mediamente popolate: da 10 a 50 abitanti per kmq Regioni ad alta o altissima densità di popolazione: da 50 a 200 abitanti per kmq e oltre.

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L’America meridionale

Clima, popolazione, economia

Sviluppo sociale ed economico dei Paesi sudamericani

Aree di basso sviluppo Aree di medio sviluppo Aree di alto sviluppo

In questa cartina si fa riferimento all’indice di sviluppo umano, che tiene conto di tre fattori: la durata della vita delle persone, con la possibilità di arrivare fino a 85 anni, la frequenza della scuola e l’istruzione per tutti, il reddito, cioè la ricchezza della popolazione.

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L’America meridionale

Schema delle informazioni essenziali

L’America meridionale

• L’America meridionale ha forma triangolare, è attraversata dall’equatore e la parte più a sud arriva fino a ridosso dell’Antartide.

• Il suo territorio è caratterizzato dai rilievi della cordigliera delle Ande a ovest, da rilievi

isolati a est e dal Massiccio della Guayana a nord. Nella parte centrale ci sono molte foreste. Il fiume più lungo è il Rio delle Amazzoni e il lago più grande è il Titicaca.

• Le fasce climatiche principali sono tre: la fascia equatoriale, con clima molto caldo e

piovoso, la fascia tropicale, con temperature alte e alternanza di una stagione piovosa e una secca, e la fascia temperata, con temperature sempre più basse man mano che ci si avvicina all’Antartide.

• La popolazione dell’America meridionale ha una densità molto bassa ed è distribuita soprattutto sulle coste e nei grandi centri urbani.

• La cultura è influenzata dai Paesi di origine latina che hanno occupato questa parte del continente durante le occupazioni coloniali. Le lingue più diffuse sono lo spagnolo, il portoghese e il francese. La religione principale è quella cattolica.

• Le

principali risorse naturali sono le foreste, le monocolture, in particolare caffè, tabacco, cotone, e le risorse del sottosuolo, come petrolio, gas naturale, ferro e rame.

• L’economia dell’America meridionale non è ricca. Possiamo distinguere: Paesi suffi-

cientemente sviluppati, dove l’industria, l’agricoltura e l’allevamento permettono buone condizioni di vita, Paesi meno sviluppati, in cui l’economia si basa sull’agricoltura praticata con mezzi tradizionali e sono molto forti le differenze economiche tra vari gruppi della stessa popolazione, e Paesi sottosviluppati, in cui le condizioni di vita sono particolarmente difficili.

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L’America meridionale

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno i principali elementi dell’America meridionale. • Disegna sul tuo quaderno le principali risorse naturali dell’America meridionale.

• Disegna sul tuo quaderno i principali aspetti e le differenze tra le varie economie dell’America meridionale.

Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono gli elementi più importanti del territorio dell’America meridionale? • Quali sono i principali climi che troviamo in America meridionale? • Quali sono le caratteristiche della popolazione? • Quali sono le principali risorse naturali del sud America? • Quali sono le differenze economiche che puoi trovare tra i diversi Paesi dell’America meridionale?

Ipotesi di lavoro di gruppo: «L’America meridionale» Nel gruppo realizzate un cartellone che contenga informazioni, immagini e disegni, ricercati su testi, enciclopedie e siti internet, relativi a uno dei seguenti aspetti dell’America meridionale:

• il territorio e il clima: le diverse regioni naturali • la popolazione e le città del sud America • le risorse naturali dell’America meridionale • l’economia dei Paesi sudamericani: sviluppo e sottosviluppo. © 2002, C. Scataglini, Geografia facile, Trento, Erickson

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L’America meridionale

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L’Oceania

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ceania

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L’Oceania

Le capitali dell’Oceania stato

capitale

stato

capitale

Australia Figi Isole Cook Isole Hawaii (USA) Isole Marshall Kiribati Marianne Sett. (USA) Micronesia Nauru Niue (Fr.) Nuova Caledonia

Canberra Suva Avarua Honolulu Dalap-Uliga-Darrit Tarawa-Sud Garapan Palikir — Alofi Nouméa

Nuova Zelanda Palau Papua Nuova Guinea Polinesia francese Salomone Samoa Samoa Americane Tokelau Tonga Tuvalu Vanuatu

Wellington Melekeok Port Moresby Papeete Honiara Apia Pago Pago — Nuku’alofa Vaiaku Port-Vila

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L’Oceania

Base di lavoro Idea principale

L’Oceania è il più piccolo dei continenti ed è formato da alcune grandi isole, l’Australia, la Nuova Guinea e la Nuova Zelanda, e da moltissime altre più piccole raggruppate in tre arcipelaghi, la Melanesia, la Micronesia e la Polinesia.

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L’Oceania

Concetti chiave

Oceania

Territorio

Clima

Popolazione

Cultura

Risorse naturali

Economia

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L’Oceania

Mappa concettuale

L’Oceania • Isole (Australia, Nuova Zelanda, Nuova Guinea)

• Arcipelaghi (Melanesia, Territorio

Clima

Popolazione

Micronesia, Polinesia)

• Rilievi • Fiumi • Laghi • Area desertica

• Tropicale arido • Tropicale semi-umido • Tropicale umido

• Densità • Aborigeni, maori, polinesiani

• Popolazioni bianche Oceania

Cultura

Risorse naturali

Economia

• Lingue • Religioni

• Pesca • Pascoli • Estrazione dei minerali

• Industria • Agricoltura • Allevamento ovini e produzione lana

• Pesca • Commercio • Turismo

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L’Oceania

Testo base

L’Oceania è il continente più piccolo del mondo ed è formato da migliaia di isole situate nell’Oceano Pacifico. Il territorio dell’Oceania, infatti, non è costituito da una grande massa continentale, ma da isole raggruppate in diversi arcipelaghi. L’isola più grande è l’Australia, di cui fa parte anche l’isola di Tasmania, poi tra le maggiori ci sono la Nuova Guinea e la Nuova Zelanda. Le numerosissime isole minori sono raggruppate in tre arcipelaghi, che sono la Melanesia, la Polinesia e la Micronesia. I maggiori rilievi dell’Australia sono quelli della Gran Catena Divisoria, nella parte orientale dell’isola, e delle Alpi Australiane, a sud. Le vette più alte, però, si trovano in Nuova Guinea e in Nuova Zelanda nelle Alpi Neozelandesi. Il maggiore fiume è il Murray-Darling e il lago più grande è il Lago Eyre. Nella parte occidentale e centrale della grande isola australiana si estende un’area desertica, formata dal Gran Deserto Sabbioso e dal Gran Deserto Vittoria. Il clima dell’Oceania è tropicale, ma presenta notevoli variazioni per quanto riguarda le precipitazioni nelle varie aree del continente. Nelle regioni desertiche dell’Australia il clima è tropicale-arido, con piogge scarsissime e temperature alte, in quelle orientali è tropicale semiumido, con piogge più frequenti, mentre in Nuova Guinea e nelle isole minori è tropicale-umido, con temperature alte e piogge abbondanti.

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Il territorio D-

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L’Oceania La popolazione dell’Oceania è poco numerosa e la sua densità è la più bassa della Terra. È formata da gruppi etnici originari del continente — gli aborigeni in Australia, i maori in Nuova Zelanda e i polinesiani nelle isole più piccole — e da popolazioni bianche discendenti dai colonizzatori, soprattutto inglesi. Queste ultime costituiscono la maggior parte della popolazione, mentre i gruppi umani originari di queste terre sono ridotti a una minoranza. È per questo motivo che la cultura del continente ha risentito dei cambiamenti imposti, anche con l’uso della violenza, dai colonizzatori: infatti oggi la lingua più diffusa è l’inglese e le religioni più praticate sono la protestante e la cattolica.

La popolazione

Le risorse naturali del continente sono abbondanti e riguardano soprattutto la pesca, favorita dall’abbondanza e dalla varietà delle specie marine, gli enormi pascoli e l’estrazione dei minerali, in particolare rame, ferro, carbone e petrolio. L’economia dell’Oceania presenta notevoli differenze tra le due maggiori isole, l’Australia e la Nuova Zelanda, che hanno raggiunto un buono sviluppo economico, e le isole più piccole, che non sono sufficientemente sviluppate. Nelle prime l’industria è bene sviluppata, soprattutto nei settori alimentare, tessile, farmaceutico e chimico. Nelle isole più piccole, invece, l’industria è quasi assente e si limita esclusivamente all’estrazione dei minerali. L’agricoltura è praticata in spazi ristretti, in quanto la maggior parte del territorio è riservato ai pascoli per l’allevamento degli ovini, che permette una grande produzione di lana. Nelle piccole isole una notevole risorsa per l’economia è rappresentata dalle piantagioni di caffè, banane, cacao e tè. In tutto il continente è molto sviluppata l’attività della pesca. La grande abbondanza di minerali e la produzione di prodotti alimentari e della lana favoriscono il commercio, con esportazioni verso gli altri continenti. Anche il turismo nelle bellissime isole è una risorsa importante per l’economia dell’Oceania.

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L’Oceania

Testo illustrato

L’Oceania è il continente più piccolo ed è formato da migliaia di isole. Le più grandi sono l’Australia, con l’isola di Tasmania, la Nuova Zelanda e la Nuova Guinea.

Nel territorio dell’Australia troviamo un’area desertica e le montagne della gran Catena Divisoria e delle Alpi Australiane. Il fiume più lungo è il MurrayDarling e il più grande lago è il Lago Eyre.

Il clima in Australia è arido nelle regioni desertiche, dove non piove quasi mai, e tropicale semiumido a est, dove le piogge sono più frequenti. Nelle isole più piccole il clima è umido, con piogge molto abbondanti.

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L’Oceania

La popolazione dell’Oceania è formata da gruppi indigeni, cioè originari di queste terre, come gli aborigeni, i maori e i polinesiani, e da popolazioni bianche che provengono soprattutto dall’Inghilterra. La maggioranza della popolazione oggi è formata da questi ultimi.

Le principali risorse naturali dell’Oceania sono la pesca, che fornisce cibo alla popolazione, i pascoli per l’allevamento degli ovini e i minerali, soprattutto rame, ferro, carbone e petrolio.

L’economia delle due isole più importanti, l’Australia e la nuova Zelanda, è sviluppata. Qui ci sono industrie importanti, allevamento di ovini e una grande produzione di lana, e molti scambi commerciali. Nelle isole più piccole l’economia è più povera e si basa sulla pesca e sulle piantagioni di caffè, tè, banane e cacao.

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L’Oceania

Scheda di approfondimento: clima, popolazione, economia

Il clima

Clima tropicale arido: nella fascia occidentale e centrale dell’Australia, con temperature alte e piogge molto scarse. Clima tropicale semi-umido: nella fascia orientale dell’Australia, con maggior numero di precipitazioni, temperature alte e clima complessivamente mite per l’effetto della presenza del mare Clima tropicale umido: nelle isole minori, con temperature alte, abbondanti piogge e clima complessivamente mite per l’effetto della presenza del mare.

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L’Oceania

Clima, popolazione, economia

La distribuzione della popolazione

Regioni quasi disabitate: da 0 a 10 abitanti per kmq Regioni mediamente popolate: da 10 a 40 abitanti per kmq Regioni ad alta densità di popolazione: oltre 40 abitanti per kmq

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L’Oceania

Clima, popolazione, economia

Sviluppo sociale ed economico dei Paesi dell’Oceania

Aree di basso sviluppo Aree di medio sviluppo Aree di alto sviluppo

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In questa cartina si fa riferimento all’indice di sviluppo umano, che tiene conto di tre fattori: la durata della vita delle persone, con la possibilità di arrivare fino a 85 anni, la frequenza della scuola e l’istruzione per tutti, il reddito, cioè la ricchezza della popolazione.

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L’Oceania

Schema delle informazioni essenziali

L’Oceania

• L’Oceania è il continente più piccolo della Terra. • Il suo territorio è formato da alcune grandi isole — l’Australia con la Tasmania, la

Nuova Zelanda e la Nuova Guinea — e da migliaia di altre isole raggruppate in tre arcipelaghi: la Melanesia, la Micronesia e la Polinesia. In Australia sono presenti i rilievi della Gran Catena Divisoria e delle Alpi Australiane, in Nuova Zelanda quelli delle Alpi Neozelandesi. Nella fascia occidentale e centrale dell’Australia c’è una vasta area desertica. Il fiume più lungo è il Murray-Darling, il maggiore lago è l’Eyre.

• Il clima è: tropicale arido nelle regioni desertiche dell’Australia occidentale e centrale, tropicale semi-umido nella fascia orientale dell’Australia e tropicale umido nelle isole minori.

• La popolazione è scarsa e ha la densità più bassa tra tutti i continenti. È formata da una maggioranza discendente dai popoli bianchi provenienti dai Paesi colonizzatori (Inghilterra) e una minoranza formata da gruppi etnici indigeni (Australia – aborigeni, Nuova Zelanda – maori, Polinesia – polinesiani).

• La cultura è influenzata dalla presenza e dal predominio delle popolazioni bianche. La lingua più diffusa è l’inglese, le religioni praticate la protestante e la cattolica.

• Le risorse naturali più importanti sono rappresentate dalla pesca, dai pascoli e dai minerali, come ferro, rame, carbone e petrolio.

• L’economia è molto sviluppata in Australia e Nuova Zelanda con l’industria forte nei

settori alimentare, tessile, farmaceutico e chimico, la produzione della lana favorita dai molti allevamenti di ovini, il commercio, con molte esportazioni verso gli altri continenti e il turismo. L’agricoltura è praticata in spazi ristretti. Nelle isole più piccole l’economia è meno sviluppata e si basa soprattutto sulle piantagioni di caffè, banane, tè e cacao e sulla pesca.

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L’Oceania

Verifica

Proposte operative

• Disegna sul tuo quaderno le principali caratteristiche del territorio dell’Oceania.

• Disegna sul tuo quaderno le principali risorse naturali dell’Oceania. • Disegna sul tuo quaderno le principali attività economiche dell’Oceania. Rispondi alle domande sul tuo quaderno

• Quali sono le principali caratteristiche del territorio dell’Oceania? • Quali climi possiamo trovare in Oceania? • Da quali gruppi etnici è composta la popolazione? • Quali sono le principali risorse naturali? • Quali sono le principali attività economiche? Ipotesi di lavoro di gruppo: «L’Oceania» Nel gruppo realizzate un cartellone che contenga informazioni, immagini e disegni, ricercati su testi, enciclopedie e siti internet, relativi a uno dei seguenti aspetti dell’Oceania:

• il territorio e il clima: le diverse regioni naturali • la popolazione: maggioranza bianca e minoranze indigene • le risorse naturali dell’Oceania • le diverse economie: l’Australia, la Nuova Zelanda e le piccole isole.

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APPENDICE Le cartine contenute nel CD-ROM CARTINA 1: Planisfero CARTINA 2: L’Italia (principali aspetti fisici) CARTINA 3: L’Italia (principali aspetti politici) CARTINA 4: L’Italia (cartina da compilare) CARTINA 5-24: Le 20 regioni italiane (principali aspetti fisici e politici di ciascuna):

• CARTINA 5: Valle d’Aosta • CARTINA 6: Piemonte • CARTINA 7: Lombardia • CARTINA 8: Liguria • CARTINA 9: Veneto • CARTINA 10: Trentino-Alto Adige • CARTINA 11: Friuli-Venezia Giulia • CARTINA 12: Emilia-Romagna • CARTINA 13: Toscana • CARTINA 14: Marche • CARTINA 15: Umbria • CARTINA 16: Lazio • CARTINA 17: Sardegna • CARTINA 18: Abruzzo • CARTINA 19: Molise • CARTINA 20: Campania • CARTINA 21: Puglia • CARTINA 22: Basilicata • CARTINA 23: Calabria • CARTINA 24: Sicilia CARTINA 25-44: Le 20 regioni italiane (cartina da compilare di ciascuna):

• CARTINA 25: Valle d’Aosta • CARTINA 26: Piemonte • CARTINA 27: Lombardia • CARTINA 28: Liguria • CARTINA 29: Veneto • CARTINA 30: Trentino-Alto Adige • CARTINA 31: Friuli-Venezia Giulia • CARTINA 32: Emilia-Romagna • CARTINA 33: Toscana • CARTINA 34: Marche • CARTINA 35: Umbria

APPENDICE

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• CARTINA 36: Lazio • CARTINA 37: Sardegna • CARTINA 38: Abruzzo • CARTINA 39: Molise • CARTINA 40: Campania • CARTINA 41: Puglia • CARTINA 42: Basilicata • CARTINA 43: Calabria • CARTINA 44: Sicilia CARTINA 45: L’Europa (principali aspetti fisici) CARTINA 46: L’Europa (principali aspetti politici) CARTINA 47: L’Europa (cartina da compilare) CARTINA 48-83: I Paesi europei (principali aspetti fisici e politici di ciascuno):

• CARTINA 48: Spagna • CARTINA 49: Portogallo • CARTINA 50: Francia • CARTINA 51: Belgio • CARTINA 52: Lussemburgo • CARTINA 53: Paesi Bassi • CARTINA 54: Regno Unito • CARTINA 55: Repubblica d’Irlanda • CARTINA 56: Repubblica Federale Tedesca • CARTINA 57: Austria • CARTINA 58: Svizzera • CARTINA 59: Islanda • CARTINA 60: Danimarca • CARTINA 61: Svezia • CARTINA 62: Norvegia • CARTINA 63: Finlandia • CARTINA 64: Polonia • CARTINA 65: Repubblica Ceca • CARTINA 66: Repubblica Slovacca • CARTINA 67: Ungheria • CARTINA 68: Romania • CARTINA 69: Bulgaria • CARTINA 70: Grecia • CARTINA 71: Albania • CARTINA 72: Macedonia • CARTINA 73: Serbia + Montenegro • CARTINA 74: Bosnia-Erzegovina • CARTINA 75: Croazia • CARTINA 76: Slovenia • CARTINA 77: Estonia • CARTINA 78: Lettonia • CARTINA 79: Lituania

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GEOGRAFIA FACILE

• CARTINA 80: Moldavia • CARTINA 81: Bielorussia • CARTINA 82: Ucraina • CARTINA 83: Russia CARTINA 84-119: I Paesi europei (cartina da compilare di ciascuno):

• CARTINA 84: Spagna • CARTINA 85: Portogallo • CARTINA 86: Francia • CARTINA 87: Belgio • CARTINA 88: Lussemburgo • CARTINA 89: Paesi Bassi • CARTINA 90: Regno Unito • CARTINA 91: Repubblica d’Irlanda • CARTINA 92: Repubblica Federale Tedesca • CARTINA 93: Austria • CARTINA 94: Svizzera • CARTINA 95: Islanda • CARTINA 96: Danimarca • CARTINA 97: Svezia • CARTINA 98: Norvegia • CARTINA 99: Finlandia • CARTINA 100: Polonia • CARTINA 101: Repubblica Ceca • CARTINA 102: Repubblica Slovacca • CARTINA 103: Ungheria • CARTINA 104: Romania • CARTINA 105: Bulgaria • CARTINA 106: Grecia • CARTINA 107: Albania • CARTINA 108: Macedonia • CARTINA 109: Serbia + Montenegro • CARTINA 110: Bosnia-Erzegovina • CARTINA 111: Croazia • CARTINA 112: Slovenia • CARTINA 113: Estonia • CARTINA 114: Lettonia • CARTINA 115: Lituania • CARTINA 116: Moldavia • CARTINA 117: Bielorussia • CARTINA 118: Ucraina • CARTINA 119: Russia CARTINA 120: L’Africa (principali aspetti fisici) CARTINA 121: L’Africa (principali aspetti politici) CARTINA 122: L’Africa (cartina da compilare) CARTINA 123: L’Asia (principali aspetti fisici)

APPENDICE

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CARTINA 124: L’Asia (principali aspetti politici) CARTINA 125: L’Asia (cartina da compilare) CARTINA 126: L’America settentrionale e centrale (principali aspetti fisici) CARTINA 127: L’America settentrionale e centrale (principali aspetti politici) CARTINA 128: L’America settentrionale e centrale (cartina da compilare) CARTINA 129: L’America meridionale (principali aspetti fisici) CARTINA 130: L’America meridionale (principali aspetti politici) CARTINA 131: L’America meridionale (cartina da compilare) CARTINA 132: L’Oceania (principali aspetti fisici) CARTINA 133: L’Oceania (principali aspetti politici) CARTINA 134: L’Oceania (cartina da compilare)

Il CD-ROM geografia facile C

D-

ROM

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Avvio del CD-ROM Per utenti MAC

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Pentium 200 con 64 MByte di Ram Windows 95 o superiore Lettore di CD-ROM Browser per la navigazione in Internet (Internet Explorer, Netscape Navigator, ecc.) • Adobe Acrobat Reader (eventualmente scaricabile gratuitamente da www.adobe.it)

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GEOGRAFIA FACILE

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Carlo Scataglini

Geografia facile per la scuola primaria CLASSE TERZA – Cosa studia la geografia, gli spazi terrestri e gli spazi acquatici CLASSE QUARTA – Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano CLASSE QUINTA – La Terra, i continenti, l’Italia e le regioni Dopo il successo dei 3 libri Storia facile per la terza, quarta e quinta, un nuovo progetto che potenzia l’offerta Erickson per le adozioni di classe della scuola primaria. Basata sul grande successo del volume Geografia facile e dei due CD omonimi, la serie Geografia facile per la scuola primaria raccoglie 3 libri dedicati ai principali contenuti del curricolo ministeriale delle singole classi. I materiali sono utili per tutti gli alunni: CLASSE TERZA

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Geografia facile 1 Aspetti di geografia generale, l’Italia e le regioni

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Questo CD-ROM permette agli alunni dagli 8 ai 14 anni di acquisire in modo piacevole e completo i principali concetti della geografia generale, dell’Italia e delle sue regioni, con approfondite informazioni di carattere fisico, umano e politico. Il simpatico aviatore Vasco accompagnerà l’alunno in tutto il percorso. Per ciascuna unità di studio vengono forniti: una mappa concettuale; un testo con moltissime illustrazioni a colori e carte geografiche semplificate; una tabella riepilogativa. Per la sezione dell’Italia è possibile navigare nelle carte geografiche e leggere i testi su orografia, idrografia, clima, popolazione, economia, vie di comunicazione, parchi nazionali e siti culturali. Per ciascuna regione italiana, oltre alle carte geografiche, sono presenti i testi con le informazioni fondamentali (aspetti fisici e politici, città, usi e costumi, ecc.). In ogni sezione vengono proposti esercizi di verifica, alcuni dei quali personalizzabili nella parte gestionale, dove è possibile anche controllare i risultati ottenuti. Per chi possiede la «Sintesi vocale Silvia» (Erickson) è possibile ascoltare l’audio dei testi. Il CD-ROM contiene inoltre una cartella di materiali (tratti dal software) pensati per essere utilizzati sulla lavagna interattiva multimediale (LIM). CONTENUTI – Gli spazi terrestri e acquatici – Il clima – L’uomo e gli spazi – La rappresentazione degli spazi – Come è fatto il pianeta – L’Italia – Le regioni d’Italia L’AUTORE Carlo Scataglini è insegnante specializzato di L’Aquila e formatore sulle metodologie di recupero e sostegno.

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Seguito del CD-ROM Geografia facile 1, questo software propone agli studenti dagli 8 ai 14 anni un percorso di conoscenza e approfondimento dei principali aspetti geografici dei continenti e dei Paesi europei, con la guida del simpatico aviatore Vasco. Nella sezione dei continenti sono presenti una mappa concettuale; un testo semplice ma dettagliato, con carte semplificate e illustrazioni a colori; una scheda informazioni con le notizie principali; una tabella con i dati di ogni Stato; carte geografiche fisiche e politiche. Nella sezione dei Paesi europei, oltre alla carta fisica e politica navigabili, sono consultabili i testi con le informazioni di ogni Stato e la tabella con i dati principali. Per ciascuna unità di studio vengono forniti esercizi di verifica, alcuni dei quali sono personalizzabili nella parte gestionale, dove è possibile anche controllare i risultati ottenuti. Per chi possiede la «Sintesi vocale Silvia» (Erickson) è possibile ascoltare l’audio dei testi. Il CD-ROM contiene inoltre una cartella di materiali (tratti dal software) pensati per essere utilizzati sulla lavagna interattiva multimediale (LIM). CONTENUTI – I continenti: Europa; Africa; Asia; America Settentrionale e Centrale; America Meridionale; Oceania – I Paesi europei: Paesi Balcanici; Paesi Baltici; Paesi del Benelux; Europa Centrale; Europa Orientale; Paesi Alpini; Europa Centro-Occidentale; Isole Britanniche; Penisola Italiana; Europa Settentrionale; Penisola Iberica L’AUTORE Carlo Scataglini è insegnante specializzato di L’Aquila e formatore sulle metodologie di recupero e sostegno.

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Crip (Claudio Ripamonti)

Giochi... amo con la geografia (libro + CD-ROM) Giochi e attività per imparare con un approccio logico-divertente

KIT (LIBRO + CD-ROM) ISBN 978-88-6137-625-0

IL LIBRO. Giochi... amo con la geografia raccoglie decine di giochi sulla geografia, organizzati sulla base dei programmi ministeriali, per proporre ai bambini un ripasso semplice, veloce e accattivante dei contenuti studiati a scuola. Il libro parte dal concetto di spazio «vissuto» per arrivare alle venti regioni italiane e presenta giochi e attività relativi allo spazio, alla rappresentazione geografica del mondo, all’ambiente, al clima e alle regioni d’Italia. Ogni gioco/esercizio è contrassegnato da un logo che ne indica il livello di difficoltà. IL CD-ROM. Grazie a un approccio logico-divertente, gli alunni della scuola primaria verranno coinvolti in un viaggio alla scoperta dello spazio nelle sue varie forme (occupato, orientato e percorso), della rappresentazione geografica del mondo e degli elementi che caratterizzano il nostro pianeta e in particolare l’Italia, con le sue caratteristiche climatiche, ambientali e socio-economiche. Per facilitare l’utilizzo dei materiali, ogni attività è contrassegnata da un simbolo (il topo, il gatto, il cane e la volpe) che ne indica il livello di difficoltà. Il CD-ROM contiene inoltre una cartella di materiali (tratti dal software) pensati per essere utilizzati sulla lavagna interattiva multimediale (LIM). L’AUTORE Crip (Ripamonti Claudio) ha una lunga esperienza di insegnamento con ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori. È illustratore e ideatore di giochi matematici, linguistici, enigmistici e didattici e collabora con numerose case editrici in Italia e all’estero.

Su www.erickson.it troverai la descrizione dettagliata di ogni prodotto, tutti gli «sfoglialibro» in pdf e le demo di tutti i CD-ROM.

GeografiaImparo La collana Biblioteca di didattica raccoglie una serie di volumi suddivisi per aree disciplinari per la didattica della scuola primaria, svincolati da un criterio strettamente legato alla classe, con l’obiettivo di sviluppare ciascun argomento in modo autonomo e completo. In questo senso, i quaderni della collana offrono il miglior vantaggio pedagogico se utilizzati in funzione complementare ai libri di testo, e possono essere inseriti nel progetto educativo ogniqualvolta l’insegnante ne ravvisi la necessità, per facilitare, rinforzare, approfondire l’apprendimento di un concetto o di un’area tematica, per impostare un’attività di ricerca con la classe e per sviluppare competenze metacognitive negli alunni. Pensati per tutti i bambini della scuola primaria, i volumi della collana si prestano particolarmente bene all’uso con alunni in difficoltà e con scarsa padronanza della lingua per favorire l’apprendimento delle varie discipline scolastiche. Ogni area disciplinare è identificata da un simpatico personaggio guida: la rondinella Nella guida il piccolo lettore nello studio della geografia.

Angelo Dalle Vedove e Dino Zanella

Vol. 1 – Nella scopre il mondo Vol. 2 – Un nido per Nella Vol. 1 Vol. 2 Vol. 3 Vol. 4

pp. 56 a colori ISBN 978-88-6137-231-3 pp. 56 a colori ISBN 978-88-6137-352-5 pp. 64 a colori ISBN 978-88-6137-533-8 pp. 64 a colori ISBN 9778-88-6137-697-7

Angelo Dalle Vedove

Vol. 3 – Da dove vengono le cose Vol. 4 – Nella vola tra le mappe GLI AUTORI Angelo Dalle Vedove insegna nella scuola primaria dal 1973. È stato formatore per vari enti pubblici nella didattica della geografia. Ha collaborato alla realizzazione di diversi testi di scolastica e parascolastica. Dino Zanella, già segretario nazionale del «Movimento di Cooperazione Educativa» (MCE), è ora nel comitato scientifico di «Proteo Fare Sapere», associazione professionale per la formazione. Ha lavorato per 40 anni nella scuola primaria come insegnante e direttore didattico.

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Lina M. Calandra

Progetto geografia Vol. 1 Percorsi di didattica e riflessione - Territorio Vol. 2 Percorsi di didattica e riflessione - Uomo e ambiente

Volume 1 Volume 2

pp. 244 a colori ISBN 978-88-6137-170-5 pp. 272 a 4 colori ISBN 978-88-6137-383-9

Che fatica insegnare e studiare la geografia? I volumi di Progetto geografia propongono un percorso di riflessione e didattica per rendere questa disciplina un «laboratorio», per imparare a scoprire il Mondo, vicino o lontano, povero o ricco, ponendo problemi e cercando risposte. Obiettivo dei volumi è quello di fornire a insegnanti, futuri insegnanti e alunni un approccio geografico al territorio, alla natura, all’ambiente, al paesaggio da intendersi non come entità delle quali «imparare» e «ricordare» caratteristiche e descrizioni, quanto piuttosto come realtà da «interrogare», «scoprire» e soprattutto «costruire insieme». In tal senso vanno letti e utilizzati gli strumenti concettuali, le indicazioni metodologiche, le attività e le numerose schede operative contenute nei volumi, che offrono l’occasione per affrontare i sempre più attuali temi della conflittualità ambientale e della sostenibilità. CONTENUTI Il volume 1 è strutturato in 4 parti: – Il territorio come trama cognitiva e simbolica: i nomi di luogo – Il territorio come rappresentazione: le carte geografiche – Il territorio come costruzione pratica e materiale: gli artefatti territoriali – Il territorio come piattaforma organizzativa: le strutture territoriali Il volume 2 è strutturato in 3 parti: – Dalla natura all’ambiente – Dall’ambiente al paesaggio – La natura, l’ambiente e il paesaggio come oggetti di contesa L’AUTRICE Lina M. Calandra è ricercatore in Geografia presso l’Università degli Studi dell’Aquila e responsabile tecnico-scientifico del laboratorio di cartografia GIS del Dipartimento di Culture Comparate dell’Università aquilana.

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