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Italian Pages 481 Year 2013
fotografia digitale
In questa nuova edizione aggiornata alle versione CS6 di Adobe Photoshop, Scott Kelby, redattore ed editore della rivista Photoshop User e autore dei libri su Photoshop più venduti al mondo, descrive alcune delle tecniche più importanti e utili per imparare a usare il programma in modo professionale. Alla fine del libro l’autore ha incluso un capitolo in cui spiega come organizzare l’intero flusso di lavoro in CS6, dall’inizio alla fine, mentre ciascun capitolo si chiude con una sezione dedicata ai suggerimenti per un uso avanzato di Photoshop, veri trucchi del mestiere su come risparmiare tempo e lavoro.
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fotografia digitale
Scopri le tecniche per ottenere risultati eccezionali in pochi istanti Scott Kelby
Questo libro insegna al lettore: • le tecniche di contrasto realmente utilizzate dai professionisti; • i trucchi per correggere velocemente i più comuni problemi con le immagini digitali; • la procedura per ottenere stampe corrispondenti esattamente alle immagini visualizzate sullo schermo; • come elaborare immagini HDR (High Dynamic Range) utilizzando nuove funzionalità di CS6; • come utilizzare le nuove funzionalità di video editing per fare filmati con la reflex; • come elaborare le immagini RAW da veri professionisti e come sfruttare tutte le nuove funzionalità Camera Raw; • gli ultimissimi effetti speciali ora disponibili con la nuova versione di Photoshop; • numerosissime scorciatoie e soluzioni rapide per aumentare al massimo la produttività.
Scott Kelby è l’autore più venduto e apprezzato a livello mondiale nell’ambito della fotografia, nonché caporedattore ed editore della rivista Photoshop User e presidente della National Association of Photoshop Professionals (NAPP). Co-gestisce il quotatissimo videocast The Grid (il talk show settimanale dedicato alla fotografia), insegna fotografia digitale e tiene laboratori sull’immagine in tutto il mondo. Scott è il premiato autore di oltre 50 libri, tra cui le varie edizioni di Photoshop per la fotografia digitale, Il libro della fotografia digitale (Volumi 1, 2, 3 e 4) e Illumina scatta ritocca - Da uno studio vuoto all’immagine finale.
Photoshop CS6 Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Scopri le tecniche per ottenere risultati eccezionali in pochi istanti
Photoshop CS6 per la fotografia digitale
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Photoshop CS6
Scott Kelby
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Scott Kelby
EDITOR, PHOTOSHOP USER MAGAZINE
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Adobe
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per la fotografia digitale
© 2013 Pearson Italia – Milano, Torino Authorized translation from the English language edition, entitled Adobe Photoshop CS6 Book for Digital Photographers, The, 1st Edition, 9780321823748 by Scott Kelby, published by Pearson Education, Inc, publishing as Peachpit Press, Copyright © 2013. All rights reserved. No part of this book may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording or by any information storage retrieval system, without permission from Pearson Education, Inc. Italian language edition published by Pearson Italia S.p.A., Copyright © 2013.
È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org
Traduzione e realizzazione editoriale: Publish Art S.r.l. (Pavia) Grafica di copertina: Simone Tartaglia Stampa: Ecobook – Rho (Milano) Tutti i marchi citati nel testo sono di proprietà dei loro detentori. 9788871929859 Printed in Italy 1a edizione: gennaio 2013 Ristampa 00 01 02 03 04
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Questo libro è dedicato alla bambina di sei anni più cool che esista al mondo: la mia incredibile, divertente, intelligente e adorabile figlia Kira. Sei un clone della tua mamma ed è la miglior cosa che avrei mai potuto augurarti. Papà ti vuole un sacco di bene!
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RINGRAZIAMENTI
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crivo libri da 14 anni e trovo ancora che la parte più difficile della stesura di ogni libro sia la scrittura dei ringraziamenti. È anche la parte che richiede più tempo di tutte le altre pagine del libro. Credo che il motivo per cui prendo così seriamente questi ringraziamenti sia la mia reale gratitudine per essere circondato da ottimi amici, da un fantastico team
editoriale e da una famiglia che rende felice la mia vita. Ecco perché è così difficile e perché richiede così tanto tempo: si digita molto più lentamente con le lacrime agli occhi.
Alla mia straordinaria moglie Kalebra: siamo sposati ormai da 23 anni e continui ancora a sorprendere me e chiunque ti stia atdi trascorrere la mia vita con te, che sei la madre dei miei figli, il mio partner sul lavoro, il mio autista personale, il mio traduttore dal cinese e la mia migliore amica. Sei davvero quel tipo di donna per cui vengono scritte le canzoni d’amore e, come chiunque mi conosca potrà dirti, io sono senza dubbio l’uomo più fortunato del mondo ad averti per moglie. A mio figlio Jordan: è il sogno di ogni padre avere con suo figlio la relazione che io ho con te; sono fiero del giovane uomo brillante, altruista e creativo che sei diventato. Non vedo l’ora di scoprire le sorprendenti cose che la vita ha in serbo per te e voglio soltanto che tu sappia che averti visto crescere e diventare la persona che sei è una delle mie più grandi gioie. Alla mia preziosa, piccola Kira: sei stata benedetta in un modo molto speciale, perché sei una piccola copia della tua mamma, e questa è la cosa più meravigliosa che avrei mai potuto desiderare per te. Vedo tutte le sue doti riflesse nei tuoi occhi e, anche se sei ancora troppo piccola per capire quanto sei fortunata ad avere Kalebra come mamma, un giorno lo capirai, com’è accaduto per Jordan. A mio fratello Jeff, che è sempre stato e sempre sarà un eroe per me. Gran parte di quello che sono è merito della tua influenza, della tua guida, del tuo altruismo e dell’amore che mi hai dato mentre crescevo. Grazie per avermi insegnato a seguire la strada giusta, per essere sempre stato in grado di dire la cosa giusta nel momento giusto e per avere preso così tanto da papà. Sono davvero fortunato a poter gestire parte della produzione dei miei libri con il mio team del Kelby Media Group, guidato dal mio amico e direttore creativo Felix Nelson, la persona più creativa che abbia mai incontrato. È circondato da alcune delle persone più talentuose, sorprendenti, ambiziose, dotate e brillanti con cui abbia mai avuto l’onore di lavorare, e grazie a Dio ha avuto l’ottima idea di assumere Kim Doty, il mio editor, l’unico motivo per cui non sono letteralmente caduto a terra lungo e disteso dopo aver scritto contemporaneamente un libro su Lightroom 4 e uno su CS6. Kim è una persona incredibilmente organizzata, positiva e concentrata, che mi aiuta a mantenermi calmo e a focalizzarmi sul lavoro; indipendentemente dalle difficoltà del compito, dice sempre la stessa cosa: “Ah, facilissimo!”. Ti convince così a fare qualsiasi cosa e tu hai la certezza che ci riuscirai. Non posso dirvi quanto io le sia grato per essere il mio editor; sono grato anche a Felix per averla scovata. Suppongo che le persone eccezionali attraggano altre persone eccezionali. Con Kim lavora Cindy Snyder, che verifica senza sosta tutto quello che scrivo per controllare che non abbia tralasciato nulla, in modo che possiate svolgere le operazioni che insegno (cosa assolutamente necessaria in un libro su Photoshop). È come una trappola d’acciaio che non lascia passare nulla che non funzioni come dovrebbe.
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torno. Non ho mai incontrato qualcuno più compassionevole, amorevole, simpatico e genuinamente bello, e sono orgoglioso
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http://kelbytraining.com L’aspetto del libro è stato realizzato da un sorprendente designer, Jessica Maldonado: mi ritengo davvero fortunato a poter collaborare con lei. Aggiunge sempre quel tocco che conferisce qualcosa in più al design; ormai mi fido così tanto delle sue idee e delle sue intuizioni che le lascio fare il suo lavoro senza intromettermi. Grazie Jess! Ho un enorme debito di gratitudine verso il mio assistente esecutivo (detta anche Wonder Woman) Kathy Siler. Si occupa di un’intera parte della mia vita professionale e di una buona fetta delle nostre conferenze per consentirmi di avere il tempo per scrivere libri, stare con la mia famiglia e avere una vita al di fuori del lavoro. È una parte talmente importante di quello Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
che faccio che non potrei fare a meno di lei. Grazie, grazie, grazie. Significa più di quanto pensi. Al mio migliore amico, vera fucina di idee editoriali, Dave Moser (detto anche “luce guida, forza della natura, nascita miracolosa” e così via) per insistere sempre nell’alzare il tiro e nel fare ogni cosa meglio di come l’abbiamo fatta in precedenza. Grazie al personale di New Riders e Peachpit, in particolare al mio editor Ted Waitt (che è un eccellente fotografo e una parte fondamentale del mio lavoro nella “terra dei libri”), la mia meravigliosa editrice Nancy Aldrich-Ruenzel, il mago del marketing Scott Cowlin, la diva del marketing Sara Jane Todd e l’intero team di Pearson Education, che si assicura che lavoriamo al meglio nell’interesse dei lettori, che miglioriamo sempre gli argomenti e che il mio lavoro raggiunga il maggior numero di persone possibile. Ringrazio i miei amici di Adobe, Bryan O’Neil Hughes, John Nack, Mala Sharma, Terry White, Cari Gushiken, Julieanne Kost, Tom Hogarty, Scott Morris, Russell Preston Brown, e il sorprendente team tecnico di Adobe (non so come facciate a fare tutto). Non dimentico Barbara Rice, Jill Nakashima, Rye Livingston, Addy Roff, Bryan Lamkin, Jennifer Stern, Deb Whitman, Kevin Connor, John Loiacono e Karen Gauthier. Grazie a Matt Kloskowski per le sue idee per questa edizione del libro: sono felice di aver ottenuto i suoi consigli e la sua amicizia. Voglio ringraziare tutti i fotografi di talento che mi hanno insegnato molto negli anni, tra cui Moose Peterson, Joe McNally, Anne Cahill, Vincent Versace, Cliff Mautner, Dave Black, Bill Fortney, David Ziser, Helene Glassman, Kevin Ames e Jim DiVitale. Grazie ai miei mentori, la cui saggezza mi ha aiutato in modo incommensurabile, in particolare John Graden, Jack Lee, Dave Gales, Judy Farmer e Douglas Poole. Soprattutto, però, vorrei ringraziare Dio e suo figlio Gesù Cristo per avermi fatto incontrare la donna dei miei sogni, per averci donato due figli speciali, per avermi permesso di fare un lavoro che amo, per esserci sempre quando ne ho bisogno e per avermi benedetto con una vita felice e soddisfacente e una famiglia adorabile con cui condividerla.
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ALTRI LIBRI DI SCOTT KELBY Il libro della fotografia digitale, Volumi 1, 2, 3 e 4 Fotoritocco avanzato con Adobe Photoshop Il libro dell’iPhone Photoshop CS4 per la fotografia digitale
Photoshop CS5 per la fotografia digitale Adobe Photoshop Lightroom 3 per la fotografia digitale Fotoritratto - Tecniche professionali di fotoritocco con Photoshop Illumina scatta ritocca - Da uno studio vuoto all’immagine finale Adobe Photoshop Lightroom 4 per la fotografia digitale
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INFORMAZIONI SULL’AUTORE Scott è curatore, editore e co-fondatore della rivista Photoshop User, responsabile esecutivo ed editore di Light It (la rivista pratica sull’illuminazione dello studio e il flash esterno alla fotocamera), conduttore di The Grid, il talk show settimanale in podcast video per fotografi e co-conduttore della famosa serie di podcast video settimanale Photoshop User TV. È presidente della NAPP (National Association of Photoshop Professionals), dell’associazione degli utenti di Adobe® Photoshop® e presidente dell’azienda di formazione e pubblicazione Kelby Media Group, Inc.
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Scott Kelby
Scott è fotografo, designer e autore premiato di oltre 50 libri, tra cui Adobe Photoshop Lightroom 4 per la fotografia digitale, Fotoritratto - Tecniche professionali di fotoritocco con Photoshop, Illumina scatta ritocca - Da uno studio vuoto all’immagine finale, Il libro dell’iPhone, Fotoritocco avanzato con Adobe Photoshop, Il libro della fotografia digitale, Volumi 1, 2, 3 e 4. Negli ultimi due anni Scott ha avuto l’onore di essere l’autore più venduto al mondo di libri sulla fotografia. Il suo libro The Digital Photography Book, vol. 1 è il libro sulla fotografia digitale più venduto nella storia. I suoi libri sono stati tradotti in decine di lingue diverse, tra cui cinese, russo, spagnolo, coreano, polacco, taiwanese, francese, tedesco, italiano, giapponese, olandese, svedese, turco e portoghese; gli è stato inoltre conferito il prestigioso ASP International Award, premio annuale assegnato dall’American Society of Photographers per “...i suoi contributi speciali o significativi all’ideale della fotografia professionale vista come arte e come scienza”. Scott svolge il ruolo di Training Director per i seminari e le conferenze tecniche di Adobe Photoshop nelle conferenze e nelle fiere mondiali. Ha partecipato a una serie di DVD di formazione per Adobe Photoshop, a corsi online su KelbyTraining.com e si occupa della formazione degli utenti di Adobe Photoshop dal 1993. Per ulteriori informazioni su Scott, potete trovarlo ai seguenti indirizzi: Blog quotidiano: http://scottkelby.com Google+: Scottgplus.com Twitter: http://twitter.com@scottkelby Facebook: www.facebook.com/skelby
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SOMMARIO
CAPITOLO 1
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Miniserie
Utilizzare Mini Bridge di Photoshop CS6 Importare le foto con Mini Bridge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2
Visualizzare le foto in Mini Bridge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4 Utilizzare la modalità Revisione a schermo intero per trovare rapidamente gli scatti migliori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6
Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
CAPITOLO 2
17
WWF Raw
Nozioni fondamentali su Camera Raw
Lavorare con Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18 Solo per utenti di CS4/CS5: comprendere i nuovi dispositivi di scorrimento di Camera Raw CS6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Aggiornarsi alle ultime funzionalità di modifica di Camera Raw (non per i nuovi utenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 Vi manca l’effetto JPEG? Provate ad applicare un profilo della fotocamera . . .24 Regolazioni essenziali: bilanciamento del bianco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26 Regolazioni essenziali 2: esposizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 Eseguire la correzione automatica delle foto in Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35 Aggiungere slancio alle immagini con Chiarezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36 Regolare il contrasto con le curve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38 Ritagliare e raddrizzare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48
CAPITOLO 3
51
Raw Justice
Camera Raw: oltre le basi Elaborare due volte per creare l’incatturabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52 Modificare più insieme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .58 Nitidezza in Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 Correggere automaticamente i problemi dell’obiettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . .66 Correggere le aberrazioni cromatiche (il contorno colorato) . . . . . . . . . . . . . . .74
Vignettatura dei contorni: come correggerla o aggiungerla come effetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .76
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Ordinare e disporre le foto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 Trovare le foto con la ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
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I vantaggi del formato Adobe DNG per le foto RAW . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 Regolare o modificare gli intervalli di colori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .82 Rimuovere macchie, imperfezioni e altro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .84 Eseguire la calibrazione per la propria fotocamera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 Ridurre il disturbo nelle foto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .88 Impostare risoluzione, dimensioni, spazio cromatico e profondità in bit dell’immagine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Ripristinare il dispositivo di scorrimento Luce di schiarita di CS5 . . . . . . . . . . . .94
CAPITOLO 4
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Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .96 99
Attitude Adjustment
Strumenti di regolazione di Camera Raw Schermare, bruciare e regolare singole aree della foto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 Ritoccare ritratti in Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .106 Correggere il cielo (e altro) con Filtro graduato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .109 Effetti speciali con Camera Raw. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
Correggere i problemi del colore (o aggiungere effetti) “dipingendo” con il bilanciamento del bianco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 Ridurre il disturbo solo nelle aree in ombra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Come ottenere più del 100% da qualsiasi effetto di Pennello di regolazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 CAPITOLO 5
121
Scream of the Crop
Ridimensionare e ritagliare le foto
Ritaglio di base per le foto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .122 Ritagliare a una dimensione specifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .128 Creare strumenti di ritaglio personalizzati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .130 Dimensioni personalizzate per i fotografi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .132 Ridimensionare le fotografie della fotocamera digitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . .134 Salvare e ridimensionare automaticamente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 Ridimensionare per stampe in formato poster . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .139 Raddrizzare le fotografie storte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 Rimpicciolire le foto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .143 Ridimensionare solo parte dell’immagine in base al contenuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .146 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .149
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CAPITOLO 6
153
Black & White
Creare immagini in bianco e nero sorprendenti Convertire in bianco e nero con Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .154 Un metodo in tre clic per convertire in bianco e nero (da Photoshop) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .158 Divisione tonale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .162
Creare predefiniti in Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 Una nuova procedura per un bianco e nero di qualità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .168 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .169
CAPITOLO 7
171
We Are HDR
Creare immagini HDR Impostare la fotocamera per scattare in HDR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
Flusso di lavoro HDR di Scott (solo sei clic!) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175 Lavorare con HDR Pro in Photoshop CS6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .179 Creare immagini HDR fotorealistiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 Nitidezza con Accentua passaggio per le immagini HDR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .189 Ottenere l’effetto HDR su un’immagine singola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .192 Gestire l’effetto fantasma in Unisci come HDR Pro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .196 Creare un’immagine HDR fusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .198 Tecniche di finitura HDR (vignettatura e bagliore delicato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .206 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208
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Due tonalità incredibilmente facili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .164 Quattro tonalità per un bianco e nero più intenso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .165
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SOMMARIO CAPITOLO 8
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Little Problems
Risolvere problemi comuni
Quando il soggetto è in ombra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .212 Correggere gli scatti con un cielo grigio cupo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .215 Utilizzare gli strumenti Scherma e Brucia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .219 Correggere i riflessi negli occhiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .223 Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Correggere facilmente le foto di gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .228 Effettuare selezioni complesse e applicare trucchi per la composizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231 Correggere gli scatti deformati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241 Correggere i problemi causati dall’obiettivo della fotocamera. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .248 Estendere con Scala in base al contenuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .253 Rimuovere con Riempi In base al contenuto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .258 Spostare con Sposta in base al contenuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .264 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .266
CAPITOLO 9
269
Side Effects
Effetti speciali per fotografi
Effetto desaturato di tendenza per la pelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .270 Effetto ritratti a contrasto elevato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .272 Effetto a contrasto elevato “grunge” da Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . .276 Effetto da sogno per persone e paesaggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .278 Ottenere l’effetto Instagram. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280 Panorami incredibilmente facili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .284 Trasformare una foto in un dipinto a olio con un clic . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 290 Effetto di scostamento dell’inclinazione (con la nuova Galleria sfocatura) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .295 Sfocatura diaframma e Campo Sfoca (come riprodurre l’effetto 85 mm f/1,4) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .299 Creare un’illuminazione teatrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .305 Effetti di viraggio fotografico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 311 Effetti di consultazione colore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .314 Scolpire con il filtro Fluidifica aggiornato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316 Effetto di sfondo con luci notturne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .324
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http://kelbytraining.com
SOMMARIO
CAPITOLO 10
327
Sharpen Your Teeth
Tecniche per la nitidezza Nozioni fondamentali sulla nitidezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .328 Nitidezza basata sulla luminosità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .335 Nitidezza avanzata in Photoshop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .342 Quando preferire il filtro Nitidezza avanzata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 344 Nitidezza di output in Camera Raw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .349 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350
CAPITOLO 11
353
Fine Print
Stampa e gestione del colore passo per passo Impostare lo spazio cromatico della fotocamera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .354 Risoluzione per la stampa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .355 Impostare lo spazio cromatico di Photoshop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .356 Nitidezza per la stampa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .359 Inviare le immagini a un laboratorio fotografico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360 Calibrare il monitor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361 L’altro segreto per stampe di qualità corrispondenti allo schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .364 Effettuare la stampa (finalmente!) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .368 Soft proofing in Photoshop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .374 Che cosa fare se la stampa non corrisponde allo schermo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .375 Creare provini a contatto (sono tornati!) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .379
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Nitidezza con Accentua passaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
SOMMARIO
CAPITOLO 12
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Videodrome
Modificare video DSLR in Photoshop
Quattro cose da sapere prima di creare video in Photoshop CS6 . . . . . . . . . .382 Aprire i clip video in Photoshop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .384 Controlli base per lavorare con il video . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .386 Modificare (o tagliare) i clip . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 390 Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Lavorare con l’audio e la musica di sottofondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .392 Aggiungere transizioni tra i clip e dissolvenze in entrata e in uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .396 Creare le sezioni inferiori (e aggiungere loghi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .398 Applicare filtri e regolazioni di Photoshop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .402 Lavorare con titoli e testo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .406 Utilizzare i metodi di fusione per creare “aspetti” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 411 Il nostro progetto dall’inizio alla fine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413 Suggerimenti avanzati su Photoshop. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .423
CAPITOLO 13
427
Workflow
Il mio flusso di lavoro passo per passo
Il mio flusso di lavoro per la fotografia digitale in Photoshop CS6 . . . . . . . . . .428
INDICE ANALITICO
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Sette cose che avreste voluto sapere prima di leggere questo libro
Per me è importante che otteniate ottimi risultati dalla lettura di questo libro; per aiutarvi posso solo invitarvi a leggere questi sette paragrafi che contengono informazioni che vale davvero la pena conoscere. Per esempio, è qui che spiego dove scaricare gli elementi importanti; se saltate questa introduzione, alla fine mi scriverete un messaggio e-mail chiedendomi dove sono i file da scaricare... e potrei arrabbiarmi. Potremmo risparmiarci questi e altri fastidi se dedicherete adesso due minuti alla lettura di queste sette informazioni. Prometto che ne varrà la pena.
(1) Non dovete per forza leggere questo libro nell’ordine.
Creare Capitolo 7
Side Effects
Nozioni fondamentali su Camera Raw Solo i giocatori più incalliti avranno riconosciuto al volo il
fu intitolata Boeuf Gâté Dans la Toilette, con l’attore francese
titolo di questo capitolo, “WWF Raw”: è un videogioco della
Jean-Pierre Pommes Frites nel ruolo di Marcel, il ragazzino
categoria “picchiaduro” sul Wrestling professionistico, uscito
e HDRi HDR We Arim magin
), e quello chio umano visto dall’oc di Harry a quanto in un film li di più immagini re lo somig ma le vostre ebbe ottene per un capito , che trasfor perfetto “Oh, mi piacer We cattivo è un titolo pensando: nella funzio intitolato questo non una cosa: . So che state album è Ditemi che a però dire ibile hdr, il loro Are Potter si chiama ato “We to!”. Bisogn CS6 è dispon La band brano chiam Photoshop il primo risulta di su HDR. ho e dal Pro trova un si che non di passar come HDR al suo interno permette ammettere nalità Unisci o Are Hdr e ento che Ok, devo il tipo di che prima di scorrim o, amici. irvi indica itivo o destin garant un dispos posso HDR”. Era ento il grupp questo Range) di le. Per questo a cui fa riferim trascinerete Dynamic reale al surrea guardando, o idea se l’HDR HDR (High re ini starà vi Quand o pensa ia. piace fantas delle immag quando nessun lo, ma mi il lato della elaborazione l Del poi, ento verso questo capito applicherete per “Hote di scorrim eremo in risultato che imo stare dispositivo cui ci occup fopresi dal be beniss re!”). Cocosa, dalle talmente (ma potreb rà, sarete Devi Riposa qualunque che sia così i accad genere a sede” o “Hey, i simo questo Ragno parent e at Del tonali di osisce moltis ini. Amici mapping che innerv o Rio”, “Habit dei bamb sapere il richiam argomento oni a quelle ). Dovete dervi, ma se c’è un matrim e, Ridere ripren dei a Da i to ur munqu le HDR (Humo voi per aiutarv nte) surrea Riviera): quello è proprio te Rivolta accanto a ué Della fotografi, ti. Deliziosamen otte- ranno di HDR (Habit vi ho avvisa della foto (Hamburger o due tipi dite che non a dinamica dell’HDR che esiston la gamm forte. Non ottenibile espandete e troppo di quella sempr ampia sarà buono, dove e luci più l’immagine serie di toni modo che nendo una digitali (in mere fotoca e con le odiern
Creare
con il muso di cane. Tornando a noi, trovare titoli di film, pro-
una ventina di anni fa. Prendeva il nome da uno spettacolo
grammi televisivi e canzoni contenenti la parola “raw” non
televisivo americano dedicato appunto al mondo del Wrest-
è facile come sembra, visto che questo libro contiene non
ling. Per me è una tradizione, che rispetto ormai da una cin-
uno, non due, ma ben tre capitoli su Camera Raw. Ho do-
quantina di libri, scegliere per il titolo dei capitoli il nome di
vuto svolgere un sacco di ricerche prima di arrivare a “WWF
un film, di una canzone o di uno spettacolo televisivo: anche
Raw” senza ricorrere al titolo che ho usato nell’edizione CS4
Capitolo 1 Utilizzare Mini Bridge di Photoshop CS6
se “WWF Raw” potrebbe non sembrare un titolo particolar-
di questo libro (“Raw Deal”, in italiano “Codice Magnum”, il
mente adatto alle nozioni fondamentali su Camera Raw, cre-
film del 1986 con il governatore della California Arnold di
do sia sicuramente preferibile alla mia seconda scelta, “Raw
Happy Days; era un riferimento un po’ vago al signore che
Meat” (“carne cruda”, un film del 1972 con Donald Pleasence,
interpretava il proprietario del fast food nella sitcom degli an-
che in Italia credo nessuno abbia visto). Il sequel “Bistecca
ni Settanta Happy Days, con Harrison Ford e Marlon Brando).
alla tartara” è stato rilasciato direttamente su DVD nel 1976,
La cosa che più mi stuzzica, però, è vedere come faranno
quasi vent’anni prima che fossero inventati i DVD: la cosa è
i traduttori delle versioni internazionali del libro a rendere
veramente degna di nota per un film la cui versione francese
questa introduzione. C’est magnifique, amigos!
Foto di Scott Kelby Kelby Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 70mm | Apertura: ƒ/2.8
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Foto di Scott
Miniserie
1/25 Esposizione: Kelby Kelby
za sec | Distan
mm focale: 14
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ra: ƒ/2.8 | Apertu
Utilizzare Mini Bridge di Photoshop CS6 Se state leggendo la sezione introduttiva di questo capitolo (e credo proprio lo stiate facendo), dovreste avere già
degli affari. Se siete tipi un po’ scorbutici, che pensano che gli scherzi non dovrebbero avere nulla a che fare con
letto le avvertenze relative a queste sezioni nell’introduzio-
un libro di apprendimento come questo, allora potete (a)
ne del libro (visto che nessuno le legge, se lo avete fatto
girare pagina e ritrovare l’ordine e la disciplina che vi fanno
avete vinto 500 punti bonus e la possibilità di partecipare
stare bene o (b) fare questo rapido test che vi aiuterà a
più avanti al nostro Lightning Round). Comunque, se le
individuare i primi segni che vi porteranno a saltare tutte
avete lette e ora vi trovate qui, potete tranquillamente
le altre sezioni introduttive dei capitoli, concentrandovi
continuare a leggere, ben sapendo che da questa sezione otterrete ben poche istruzioni realmente utili. Quando
sul “vero” apprendimento. Domanda 1: quand’è stata l’ultima volta che avete usato la parola “popò” in una frase,
girerete pagina tornerò ad essere serio e metterò un freno
senza che steste parlando con o di un neonato? Risposta:
al divertimento e ai giochi: saremo solo voi e io e per la
(a) Durante una riunione mattutina delle risorse uma-
maggior parte del tempo non farò che sgridarvi (tipo: “No, no! Avete aumentato troppo la nitidezza!”, “Mi state
Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 24 mm | Apertura: ƒ/14
ne. (b) Durante una deposizione legale. (c) Durante le promesse matrimoniali. (d) Non avete più detto quella
prendendo in giro? Questa la chiamate una regolazione di
parola da quando avevate tre anni. Se avete prova-
Curve?” o “Chi ha versato il mio Frappuccino?”). Anche
to a rispondere a questa domanda, siete chiaramen-
se adesso siamo amici, smetteremo di esserlo non appe-
te pronti a leggere anche le altre sezioni introduttive.
na volterete pagina, perché allora entreremo nell’ambito
Viva la popò! Eh eh!
001
(2) Esercitatevi con le stesse foto che ho utilizzato nel libro. Mentre leggete il libro, arriverete a una tecnica chiamata “Lavorare con HDR Pro in Photoshop CS6”, ma è possibile che non abbiate un insieme di scatti con bracketing HDR da utilizzare; è per casi come questi che ho messo a disposizione le immagini per il download, così che possiate seguire le istruzioni del libro. Potete trovarle all’indirizzo http://kelbytraining.com/books/cs6 (ecco una di quelle cose che vi sareste persi se non aveste letto questa pagina e foste passati direttamente al Capitolo 1).
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HDR immagini
Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Ho progettato il libro in modo che possiate passare direttamente alla tecnica che desiderate apprendere. Ogni argomento è spiegato passo per passo, quindi se volete imparare a rimuovere le macchie di polvere da un’immagine RAW potete passare a pagina 84 e apprendere la tecnica in un paio di minuti. Ho scritto il libro in un ordine logico per l’apprendimento di Photoshop CS6, ma questo non deve impedirvi di passare direttamente alla procedura che volete imparare e poi di tornare indietro agli altri argomenti.
Capitolo 9 Effetti speciali per i fotografi
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale (3) Le pagine introduttive all’inizio di ogni capitolo non sono quello che sembrano.
Capitolo 12 Modificare video DSLR in Photoshop
Videodrome
Nozioni fondamentali su Camera Raw Il nome di questo capitolo è tratto dal film omonimo del 1983
ma nulla di simile a quanto potete vedere nel cortometrag-
che suppongo abbia rappresentato sia l’inizio sia la fine
gio del 2011 “Pipe Dreams”, dove Debbie Harry interpreta una giovane immigrata dell’Ecuador priva del permesso di
Debbie Harry nel cast di altri film. Per onestà nei confronti
soggiorno. Ah, ho capito dove vogliono andare a parare... gli
della signora Harry, voglio sospendere per un attimo questa
immigrati non hanno mai il permesso di soggiorno! Secondo
introduzione e visitare la fonte ufficiale di tutto quello che
IMDb, il film si svolge in un vecchio impianto di produzione
riguarda la cinematografia: www.homedepot.com (ok, non
di pipe. Però, un tocco di originalità! Suppongo di potervi an-
è vero, ma volevo dirvelo perché propongono un’offerta in-
che predire la fine. Vediamo: la protagonista trova lavoro nel
teressantissima per un DeWalt 18-Volt ½ in. Cordless Impact
campo del tabacco, si sposta nel North Carolina e incontra
Wrench). In realtà ho visitato IMDb (Internet Movie Database) e sono rimasto colpito dal fatto che Debbie Harry ha effet-
Foto di Scott Kelby
erano piuttosto scadenti. Certo, potevate fare alcune cose,
con Debbie Harry, cantante della band anni Ottanta Blondie, della sua carriera cinematografica, visto che non ho mai visto
un vecchio venditore di tabacco di Raleigh che la convince a regolarizzare la sua posizione. Poi i due aprono una pic-
tivamente partecipato come attrice a 53 film e spettacoli
cola azienda a Jacksonville, mettendosi contro ai genitori
televisivi. 53! Approfondendo l’argomento, ho scoperto che
di lei e a Kreshnik, il suo ex-fidanzato mezzo cieco dell’Al-
nessuno di questi è stato realizzato con le funzionalità video
bania, nonché padre del suo figlio illegittimo Buttersticks.
integrate in Photoshop, visto che prima della versione CS6
Cosa ne pensate?
Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 116 mm | Apertura: ƒ/8
Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale 381
Suggerimenti avanzati su Photoshop dispositivi di regolazione a destra del nome per visualizzare una finestra di dialogo dove cambiare il metodo di fusione e l’opacità, potete fare clic sull’icona occhio per attivare o disattivare la regolazione e potete eliminare la regolazione in qualsiasi momento.
Non sapete quale metodo di fusione utilizzare?
La scorciatoia nascosta per unire i livelli
e fate doppio clic direttamente su essa per visualizzare la finestra di dialogo Preferenze alla pagina Guide, griglia e sezioni, dove potete scegliere il colore desiderato. Potete anche premere Ctrl+K (Comando+K) e fare clic su Guide, griglia e sezioni a sinistra.
Cambiare la posizione del riflesso dell’obiettivo Quando utilizzate il filtro Riflesso lente (nel sottomenu Rendering del menu Filtro), il riflesso viene posto al centro dell’immagine; potete però scegliere la posizione del centro del riflesso Premete Maiusc+più per attivare i metodi di fusione uno a uno, trovando rapidamente quello che più vi piace.
Nel pannello Livelli, sotto il campo Opacità è visibile un campo Riempimento,
Come cambiare l’ordine dei pennelli nel selettore pennelli
doppio clic sulle parole “Ombre/luci” sotto la maschera, viene visualizzata di nuovo la finestra di dialogo con le ultime impostazioni applicate. Inoltre, come in un livello di regolazione, potete fare doppio clic sull’icona dei
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Capitolo 8
Risolvere problemi comuni
figurata, per impostazione predefinita, per la visualizzazione di tutti i pennelli, quindi non vi resta che trascinarli nell’ordine che preferite. Quando avete terminato, fate clic sul pulsante Chiudi.
Cambiare il colore delle guide Volete cambiare il colore delle guide trascinate dai righelli? Create una guida
Personalizzare il selettore colori a comparsa HUD
A che cosa serve il campo Riempimento
Aprite il menu Modifica e selezionate Gestione predefiniti dal sottomenu Predefiniti. La finestra di dialogo è con-
(cambiando leggermente l’aspetto del riflesso stesso) trascinandolo nella finestra di anteprima del filtro. Un ottimo metodo per applicare questo filtro consiste nell’aggiungere un nuovo livello, riempirlo di nero e poi eseguire il filtro; cambiate quindi il metodo di fusione in Scolora per fonderlo con l’immagine, trascinandolo nella posizione che preferite (se diventa visibile un contorno, aggiungete una maschera di livello e dipingete sui contorni in nero con un grande pennello morbido).
Creare ombre proiettate
Tecnicamente non esiste una scelta rapida da tastiera per il comando Unisci, ma io ne sfrutto un’altra. La scelta rapida è Ctrl+Maiusc+E (Comando+Maiusc+E), che in effetti è la scelta rapida per Unisci visibili: chiaramente, funziona solo se non avete livelli nascosti, ma visto che io non ne ho mai per me va benissimo.
che ha confuso gli utenti di Photoshop sin dalla sua prima comparsa diverse versioni fa. È utile solo quando avete applicato uno stile di livello, come un’ombra esterna o uno smusso, a un livello. Se avete un oggetto su un livello, vi applicate un’ombra esterna e poi riducete il valore di Opacità, vengono dissolti sia l’oggetto che la sua ombra. Se invece riducete solo il valore di Riempimento, l’oggetto inizia a dissolversi, mentre l’ombra esterna mantiene il 100% di opacità.
Potete visualizzare un selettore colori a schermo durante l’utilizzo dello strumento Pennello premendo Alt+Maiusc (Comando+Opzione+Ctrl) e facendo clic destro (facendo clic). Ah, sapevate che potete anche scegliere il tipo e le dimensioni del selettore colori HUD? Premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare le preferenze di Photoshop e fate clic su Generali a sinistra. Nella parte superiore è disponibile un menu a comparsa Selettore colore HUD da cui potete scegliere stile e dimensioni.
Per creare un’ombra proiettata (anziché un’ombra esterna), applicate prima uno stile di livello Ombra esterna all’oggetto (scegliete Ombra esterna dal menu a comparsa dell’icona Aggiunge uno stile livello in fondo al pannello Livelli, cambiate le impostazioni e fate clic su OK), quindi aprite il menu Livello e scegliete Crea livello dal sottomenu Stile livello. In questo modo l’ombra esterna viene inserita su un livello separato. Fate clic sul nuovo livello Ombra esterna e premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera. Tenete premuto Ctrl (Comando), afferrate il punto centrale superiore e trascinatelo in basso a 45° per creare un’ombra proiettata (simile alla vostra ombra visibile sul pavimento).
Copiare maschere di livello da un un livello all’altro
Cambiare rapidamente i metodi di fusione dei pennelli Se volete cambiare il metodo di fusione del pennello corrente senza spostarvi sulla barra delle opzioni, premete Maiusc (Maiusc+Ctrl) e fate clic destro (fate clic) nell’immagine: sarà visualizzato un menu a comparsa con i metodi di fusione dello strumento Pennello.
Se avete creato una maschera di livello e volete che la stessa sia utilizzata su livelli diversi, tenete premuto Alt (Opzione) e trascinate la maschera sul livello di destinazione. Viene creata una copia e l’originale rimane inalterato. Se volete rimuovere la maschera da un livello e applicarla a un altro, non tenete premuto Opzione, ma trascinate semplicemente la maschera nel livello di destinazione.
Risolvere problemi comuni
Capitolo 8
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SCOTT KELBY
(4) Ci sono funzioni di Photoshop CS6 e Camera Raw che fanno esattamente la stessa cosa. Per esempio, il pannello Correzioni lente di Camera Raw e il filtro Correzione lente di Photoshop sono pressoché identici. Alcuni argomenti sono quindi trattati due volte nel libro: se proseguendo nella lettura vi troverete a pensare “Questa cosa mi sembra familiare…”, ora sapete perché. In ogni caso, durante il mio flusso di lavoro, se posso fare la stessa identica cosa in Camera Raw e in Photoshop preferisco eseguirla sempre in Camera Raw, perché è più veloce (non ci sono barre di avanzamento in Camera Raw) e non è distruttivo (potrò quindi cambiare idea in seguito).
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Come trasformare Ombre/luci in un livello di regolazione Tecnicamente non sarà proprio un livello di regolazione, ma si comporterà come se lo fosse. Ecco cosa dovete fare. Aprite il menu Filtro e scegliete Converti per filtri avanzati (trasformando il livello in un oggetto avanzato). Aprite il menu Immagine e selezionate Ombre/luci dal sottomenu Regolazioni. Scegliete le impostazioni desiderate e fate clic su OK. Se osservate il pannello Livelli, vedrete che accanto al livello è stata inserita una maschera di livello (come avviene per i livelli di regolazione); inoltre, se fate
Suggerimenti avanzati su Photoshop
Le introduzioni dei capitoli sono pensate per offrirvi una breve pausa mentale tra i capitoli e onestamente hanno poco a che vedere con il contenuto del capitolo. In effetti, hanno poco a che vedere con qualsiasi cosa, ma la scrittura di queste introduzioni è diventata una sorta di tradizione per me (lo faccio in tutti i miei libri). Se siete uno di quei tipi molto seri, è meglio che le saltiate e passiate direttamente al capitolo, perché potrebbero darvi sui nervi. Invece, le brevi introduzioni all’inizio di ogni singolo progetto, nella parte superiore della pagina, di solito sono abbastanza importanti: se le saltate, potreste perdervi informazioni utili che non sono citate nel progetto stesso. Quindi, se mentre lavorate a un progetto vi state chiedendo: “Perché facciamo questo?”, è probabile che abbiate saltato l’introduzione. Vi consiglio quindi di leggerla sempre prima di procedere con il passo 1. Vedrete sicuramente la differenza.
(Continua) Adobe Photoshop CS6 per la fotografia digitale
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale (5) Ho incluso un capitolo sul mio flusso di lavoro in CS6, ma per ora non leggetelo.
Capitolo 13 Il mio flusso di lavoro passo per passo
Alla fine del libro ho inserito un capitolo speciale che presenta nei dettagli il mio flusso di lavoro in CS6; vi prego però di non leggerlo fin quando non avrete letto il resto del libro, perché presume che abbiate compreso tutti i concetti di base e quindi non presenta i passaggi nei dettagli (altrimenti diventerebbe un capitolo lunghissimo).
Workflow
Il mio flusso di lavoro passo per passo Sto per farvi entrare nel regno del mio flusso di lavoro per-
la parola nel suo motore di ricerca. Per questo capitolo, ho
il flusso di lavoro che utilizzo per trovare i nomi dei titoli dei
immaginato di digitare la parola “work” e di ottenere moltissimi risultati (come “Workin’ for a Livin’” di Huey Lewis
sul mio flusso di lavoro in Photoshop CS6; magari lo farò più
& The News, per esempio), ma digitando “workflow” ho
avanti). Comunque, questo processo è stato finora super-
ottenuto solo un risultato: l’album di due brani “Workflow”
segreto e protetto, avvolto nel mistero e occultato nel vellu-
di Ricky Ambilotti. Nel mondo degli scrittori psicotici di
to, ma oggi, solo per voi, sto per rivelarlo per la prima volta. Ecco cosa faccio di solito. Per prima cosa, scelgo la parola
introduzioni di capitoli, non poteva che essere una buona notizia! Probabilmente starete pensando: “Wow, ma è un
che voglio cercare (per un capitolo sulla correzione del co-
processo semplicissimo!”. Sì, per certi aspetti lo è, ma c’è
lore, per esempio, provo a cercare “color” o “correction”),
qualcosa che non vi dirò che rende questo processo molto,
quindi inserisco la mia prima scelta in iTunes Store di Apple,
Foto di Scott Kelby
IMDb (Internet Movie Database; www.imdb.com) e digito
sonale: badate, non il mio flusso di lavoro di Photoshop, ma capitoli (so che sarebbe stato più utile scrivere un capitolo
molto più difficile. Non ho mai imparato a leggere. Sembra
che contiene film, spettacoli televisivi e musica. Per la pa-
strano detto da uno che scrive libri per vivere, ma è la verità.
rola “color” otterrete un fantastiliardo di corrispondenze
Quando andavo a scuola, saltavo l’ora di lettura perché ero
(soprattutto musicali), ma in base alla parola scelta potreste
molto più interessato a modificare il mio WOPR e il mio
non ottenere alcun risultato; in questo caso, mi rivolgo a
modem a 300 baud per giocare a scacchi con il Dr. Falken.
Esposizione: 3.0 sec | Distanza focale: 18 mm | Apertura: ƒ/11
In Photoshop è stata integrata una versione di Bridge, chiamata “Mini Bridge” (non è un’idea mia), che svolge circa l’85% delle funzioni del “grande Bridge” (questa è un’idea mia, Adobe lo chiama semplicemente Adobe Bridge). La cosa è interessante in quanto non dovrete più lasciare Photoshop e passare a un’applicazione separata per trovare e lavorare con le immagini. Ecco perché, visto che Mini Bridge fa parte di CS6, ho scelto di iniziare il libro con un capitolo su Mini Bridge. Ma che cosa è stato aggiunto da Adobe al grande Bridge della versione CS6? In realtà poco o niente (e da qui potremmo intuire quale sarà il futuro di Bridge): Adobe ha migliorato e semplificato notevolmente Mini Bridge, ma visto che alcuni di voi potrebbero voler utilizzare il grande Bridge ancora per un po’ di tempo (almeno finché non vi innamorerete di Mini Bridge), ho aggiornato due capitoli (in inglese) sul grande Bridge e li ho pubblicati nel mio sito Web affinché possiate scaricarli gratuitamente. Li troverete all’indirizzo http://kelbytraining.com/books/cs6.
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SCOTT KELBY
(6) Dov’è la descrizione di Bridge?
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Adobe Photoshop CS6 per la fotografia digitale
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale (7) La fotografia si evolve, Photoshop si evolve e lo stesso fa anche questo libro.
SCOTT KELBY Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Salvare immagini a 16 bit in JPEG
Suggerimenti avanzati su Photoshop
Griglia di Correzioni lente
Lavorare con i documenti a schede
lo strumento Penna, quindi ha scelto la P (di Primo piano). Quando inserite “P”,
In CS4, se lavoravate con le foto a 16 bit (come fanno molti fotografi che utilizza-
venite avvisati che la scelta rapida è già utilizzata; se fate clic su Accetta e mostra conflitto in basso a sinistra, P viene as-
no il formato RAW, visto che questa è la relativa profondità in bit predefinita), nella finestra di dialogo Salva non esisteva un’opzione per salvare l’immagine nel formato JPEG, perché JPEG utilizza la modalità a 8 bit; dovevate quindi chiudere la finestra di dialogo, eseguire
ne una allo strumento Penna (immagino che anche voi lo utilizziate poco), lasciate la casella vuota e fate clic su OK.
la conversione a 8 bit e salvare di nuovo. Questa situazione è cambiata; è ora possibile scegliere JPEG, ma l’opzione crea
Quando lavorate con più documenti utilizzando la funzionalità delle schede, se volete vedere una delle immagini dovete solamente fare clic sulla sua scheda nella parte superiore della finestra o premere Ctrl+Tab per spostarvi da una scheda
una copia del file convertita nel formato Se utilizzate il pannello Correzioni lente di Camera Raw per raddrizzare gli edi-
all’altra. Per disattivare le schede, aprite il menu Modifica (Photoshop) e scegliete Interfaccia nel sottomenu Preferen-
fici o appiattire le linee dell’orizzonte arrotondate, premete V sulla tastiera per visualizzare una griglia di allineamento, che vi aiuterà sicuramente nelle opera-
Assegnare una scelta rapida da tastiera al selettore colori Potete assegnare una scelta rapida da tastiera per visualizzare il selettore colori di primo piano (o di sfondo); è più comodo di quanto sembri! Aprite il menu Modifica, selezionate Scelte rapide da tastiera e scegliete Strumenti dal menu a com-
ben presente!). Se volete salvare la versione a 16 bit separatamente, dovrete scegliere il formato PSD o TIFF. Personalmente, dopo aver salvato un file JPEG a
È un’idea davvero comoda, perché vi permette di vedere e controllare le di-
controllo Abilita ancoraggio per finestra documento mobile, altrimenti la singola immagine aperta verrà ancorata.
mensioni esatte e la morbidezza attuale della punta di pennello corrente. Tenete premuto Alt+Ctrl (Opzione+Ctrl), quindi trascinate con il pulsante destro
CS6 è fornito con numerosi layout dell’area di lavoro predefiniti per attività
parsa Scelte rapide per. Scorrete fino in fondo per trovare i comandi Selettore colore di primo piano e Selettore colore di sfondo. Fate clic sul comando desidenessuno vi obbliga a pensarla come me). rato e digitate la scelta rapida desiderata. Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Ve lo dico subito: la maggior parte delle scelte rapide comode sono già occupate, ma il mio amico Dave Cross ha avuto una splendida idea. Lui non usa mai
Suggerimenti avanzati su Photoshop Come trasformare Ombre/luci in un livello di regolazione
dispositivi di regolazione a destra del nome per visualizzare una finestra di dia-
Tecnicamente non sarà proprio un livello
logo dove cambiare il metodo di fusione e l’opacità, potete fare clic sull’icona
di regolazione, ma si comporterà come se lo fosse. Ecco cosa dovete fare. Aprite il menu Filtro e scegliete Converti per
Capitolo 5
filtrile avanzati (trasformando il livello Ridimensionare e ritagliare foto in un oggetto avanzato). Aprite il menu Immagine e selezionate Ombre/luci dal sottomenu Regolazioni. Scegliete le impostazioni desiderate e fate clic su OK. Se osservate il pannello Livelli, vedrete che accanto al livello è stata inserita una maschera di livello (come avviene per i livelli di regolazione); inoltre, se fate
Impostare l’area di lavoro
del mouse (trascinate normalmente in Mac) in alto e in basso per controllare la morbidezza o la durezza del pennello e a sinistra o a destra per definirne la dimensione.
8 bit, della versione a 16 bit non me ne faccio più niente, quindi chiudo l’immagine e scelgo il pulsante Non salvare (ma
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ze, quindi deselezionate la casella di controllo Apri documenti come schede. Vorrete anche deselezionare la casella di
Cambiare dimensioni e morbidezza del pennello in modo visivo
zioni di allineamento. Per nasconderla premete un’altra volta V.
i pannelli nella posizione che preferite. Per annidare un pannello (in modo che appaia davanti a un altro pannello), trascinateli l’uno sull’altro: quando vedete comparire un contorno blu, rilasciate il pulsante del mouse. Troverete altri pannelli nel menu Finestra. Dopo aver di-
segnato al selettore colori scelto, quindi viene attivata la casella dello strumento Penna per consentirvi di scegliere un’altra scelta rapida. Se non volete assegnar-
a 8 bit. L’immagine a 16 bit rimane aperta sullo schermo e non salvata (tenetelo
sposto i pannelli come desiderate, aprite il menu Finestra e scegliete Nuova area di lavoro dal sottomenu Area di lavoro per salvare il layout e averlo a portata di mano (sarà inserito nel menu a comparsa). Inoltre, se utilizzate un’area di lavoro e cambiate la posizione di un pannello, tale variazione viene ricordata: potreste quindi pensare che selezionando nuovamente l’area di lavoro tutto ritorni al suo posto. Non è così: in realtà dovete aprire il menu a comparsa e scegliere Ripristina [nome dell’area di lavoro].
Ottenere contorni netti per l’effetto di livello Traccia
ne utilizzare?
della barra delle opzioni. Per creare un layout dell’area di lavoro personalizzato, trascinate
occhio per attivare o disattivare la regolazione e potete eliminare la regolazione in qualsiasi momento.
Cambiare la posizione del riflesso dell’obiettivo Quando utilizzate il filtro Riflesso lente (nel sottomenu Rendering del menu Filtro), il riflesso viene posto al centro dell’immagine; potete però scegliere la posizione del centro del riflesso
doppio clic sulle parole “Ombre/luci” sotto la maschera, viene visualizzata di nuovo la finestra di dialogo con le ultime impostazioni applicate. Inoltre, come in un livello di regolazione, potete fare doppio clic sull’icona dei
Capitolo 8
grande pennello morbido).
Risolvere problemi comuni
sare per la maggior parte dei problemi di bilanciamento del bianco (e tra l’altro potete creare un’azione per eseguire automaticamente la correzione).
Cambiare gli incrementi del righello Se volete cambiare rapidamente l’unità di misura del righello (per esempio da pixel a pollici o da centimetri a millimetri), fate clic destro sui righelli e scegliete la nuova unità di misura dal menu a comparsa visualizzato.
Utilizzare le funzioni di scorrimento Quando vedete un campo numerico in Photoshop (per esempio il campo Opacità nel pannello Livelli), potete cambiare l’impostazione senza digitare un numero o trascinare il minuscolo dispositivo di CS6 Book per la fotografia digitale scorrimento. Fate inveceAdobe clic sullaPhotoshop parola “Opacità” e trascinate a sinistra per ridurre il valore o a destra per aumentarlo. La tecnica è rapidissima; se ancora non la utilizzate, mettetela alla prova! Non
Suggerimenti avanzati su Photoshop
esiste metodo più rapido per cambiare rapidamentenascosta i valori (se poiunire tenete La scorciatoia per i pre- Creare ombre proiettate
A che cosa serve il campo Riempimento Nel pannello Livelli, sotto il campo Opacità è visibile un campo Riempimento,
Come cambiare l’ordine dei pennelli nel selettore pennelli
riempirlo di nero e poi eseguire il filtro; cambiate quindi il metodo di fusione in Scolora per fonderlo con l’immagine, trascinandolo nella posizione che preferite (se diventa visibile un contorno, aggiungete una maschera di livello e dipingete sui contorni in nero con un
selezionate la casella di controllo Neutralizza nella sezione Opzioni immagine. Funziona meglio di quanto possiate pen-
rapidamente i valori (se poi tenete prelivelli muto Maiusc mentre trascinate, la mo- Per creare un’ombra proiettata (anziché Tecnicamente nonancora esiste più unarapidamente). scelta rapidifica avviene un’ombra esterna), applicate prima uno da da tastiera per il comando Unisci, ma stile di livello Ombra esterna all’oggetio ne sfrutto un’altra. La scelta rapida è to (scegliete Ombra esterna dal menu Ctrl+Maiusc+E (Comando+Maiusc+E), a comparsa dell’icona Aggiunge uno che in effetti è la scelta per Unisci Ridimensionare e ritagliare le fotorapida Capitolo 5 151stile livello in fondo al pannello Livelli, visibili: chiaramente, funziona solo se cambiate le impostazioni e fate clic su e fate doppio clic direttamente su essa non avete livelli nascosti, ma visto che io OK), quindi aprite il menu Livello e sceper visualizzare la finestra di dialogo non ne ho mai per me va benissimo. gliete Crea livello dal sottomenu Stile Preferenze alla pagina Guide, griglia e livello. In questo modo l’ombra esterna sezioni, dove potete scegliere il coloPersonalizzare il selettore colori a viene inserita su un livello separato. Fate re desiderato. Potete anche premere comparsa HUD clic sul nuovo livello Ombra esterna Ctrl+K (Comando+K) e fare clic su e premete Ctrl+T (Comando+T) per Guide, griglia e sezioni a sinistra.
Aprite il menu Modifica e selezionate Gestione predefiniti dal sottomenu Predefiniti. La finestra di dialogo è con-
(cambiando leggermente l’aspetto del riflesso stesso) trascinandolo nella finestra di anteprima del filtro. Un ottimo metodo per applicare questo filtro consiste nell’aggiungere un nuovo livello,
avete scattato in RAM, provate ad aprire il menu Immagine, a selezionare Regolazioni e quindi Corrispondenza colore. Nella finestra di dialogo Corrispondenza colore,
Modifica) o lo stile di livello Traccia (facendo clic sull’icona Aggiunge uno stile livello in fondo al pannello Livelli e scegliendo Traccia dal menu a compar-
tilinei e ben definiti? Basta cambiare la posizione della traccia selezionando Interno. È tutto!
diverse, che visualizzano solo i pannelli che Adobe ritiene siano necessari per il compito. Potete trovarli facendo clic sul menu di a comparsa all’estremità destra Non sapete quale metodo fusio-
Correggere rapidamente il bilanciamento del bianco Se avete un’immagine con un bilanciamento del bianco del tutto sbagliato e non
Se avete applicato una traccia estesa con l’effetto di livello Traccia (nel menu
sa), avrete notato che i bordi tendono ad essere arrotondati, in misura maggiore all’aumentare delle dimensioni del tratto. Come fare allora a ottenere bordi ret-
Premete Maiusc+più per attivare i metodi di fusione uno a uno, trovando rapidamente quello che più vi piace.
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(8) Ogni capitolo contiene i miei “Suggerimenti avanzati su Photoshop”!
Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Suggerimenti avanzati su Photoshop
Potete visualizzare un selettore colori a schermo durante l’utilizzo dello strumento Pennello premendo Alt+Maiusc
attivare Trasformazione libera. Tenete premuto Ctrl (Comando), afferrate il punto centrale superiore e trascinatelo in basso a 45° per creare un’ombra proiettata (simile alla vostra ombra visibile sul pavimento).
(Comando+Opzione+Ctrl) e facendo clic destro (facendo clic). Ah, sapevate che potete anche scegliere il tipo e le dimensioni del selettore colori HUD? Premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare le preferenze di Photoshop e fate clic su Generali a sinistra. Nella parte superiore è disponibile un menu a comparsa Selettore colore HUD da cui che ha confuso gli utenti di Photoshop sin dalla sua prima comparsa diverse ver-
figurata, per impostazione predefinita, per la visualizzazione di tutti i pennelli, quindi non vi resta che trascinarli nell’ordine che preferite. Quando avete terminato, fate clic sul pulsante Chiudi.
Cambiare il colore delle guide Volete cambiare il colore delle guide trascinate dai righelli? Create una guida
sioni fa. È utile solo quando avete applicato uno stile di livello, come un’ombra esterna o uno smusso, a un livello. Se avete un oggetto su un livello, vi applicate un’ombra esterna e poi riducete il valore di Opacità, vengono dissolti sia l’oggetto che la sua ombra. Se invece riducete solo il valore di Riempimento, l’oggetto inizia a dissolversi, mentre l’ombra esterna mantiene il 100% di opacità.
potete scegliere stile e dimensioni.
Copiare maschere di livello da un un livello all’altro
Cambiare rapidamente i metodi di fusione dei pennelli Se volete cambiare il metodo di fusione del pennello corrente senza spostarvi sulla barra delle opzioni, premete Maiusc (Maiusc+Ctrl) e fate clic destro (fate clic) nell’immagine: sarà visualizzato un menu a comparsa con i metodi di fusione dello strumento Pennello.
Se avete creato una maschera di livello e volete che la stessa sia utilizzata su livelli diversi, tenete premuto Alt (Opzione) e trascinate la maschera sul livello di destinazione. Viene creata una copia e l’originale rimane inalterato. Se volete rimuovere la maschera da un livello e applicarla a un altro, non tenete premuto Opzione, ma trascinate semplicemente la maschera nel livello di destinazione.
Risolvere problemi comuni
Capitolo 8
Ehi, ma non avevo parlato di “sette cose”? Fingiamo che questa ottava sia un “bonus”, visto che riguarda un altro bonus che ho inserito nell’edizione CS6 del libro. Alla fine di ogni capitolo troverete una sezione speciale chiamata “Suggerimenti avanzati su Photoshop”. Contiene suggerimenti per risparmiare tempo e fatica, quel genere di cose che vi farà dire “avrei voluto saperlo prima!”, che vi farà sorridere, annuire e che vi indurrà a chiamare gli amici per vantarvi del vostro nuovo status di guru di Photoshop. Naturalmente questi suggerimenti si aggiungono a tutti quelli che già compaiono nei capitoli. Non se ne ha mai abbastanza dei suggerimenti, vero? Bene, avete ottenuto sette (più o meno) informazioni utili che avranno richiesto giusto un paio di minuti per la lettura. Bene, la parte facile è completata; giriamo pagina e mettiamoci al lavoro.
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Questa è la prima edizione che non contiene un capitolo sull’uso di Curve, dato che oggi si utilizza uno strumento diverso, vale a dire Camera Raw (anche quando non scattate in RAW, visto che è utilizzabile anche per file JPEG e TIFF). Ho passato anni ha insegnare l’utilizzo di Curve nei libri e nei podcast, ma oggi non lo uso praticamente mai (e anche quando ne ho bisogno, uso Curva di viraggio in Camera Raw, spiegato nel libro). In effetti, ho fatto fatica a trovare qualche fotografo che utilizzi ancora Curve tra quelli che conosco: è un’altra dimostrazione dell’evoluzione di Photoshop nel tempo. Anche se Curve non è presentato nel libro, ho messo a disposizione un capitolo (in inglese) sulla correzione del colore con Curve nella pagina dei download del libro (perfetto per chi vuol tenere fede alla “vecchia scuola”). Potete trovarlo all’indirizzo Web specificato nel punto 6.
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 24 mm | Apertura: ƒ/14
Capitolo 1 Utilizzare Mini Bridge di Photoshop CS6
Utilizzare Mini Bridge di Photoshop CS6 Se state leggendo la sezione introduttiva di questo capitolo
affari. Se siete tipi un po’ scorbutici, che pensano che gli
(e credo proprio lo stiate facendo), dovreste avere già letto
scherzi non dovrebbero avere nulla a che fare con un libro
le avvertenze relative a queste sezioni nell’introduzione (visto
di apprendimento come questo, allora potete (a) girare
che nessuno le legge, se lo avete fatto avete vinto 500 punti
pagina e ritrovare l’ordine e la disciplina che vi fanno stare
bonus e la possibilità di partecipare più avanti al nostro Light-
bene o (b) fare questo rapido test che vi aiuterà a indivi-
ning Round). Comunque, se le avete lette e ora vi trovate qui,
duare i primi segni che vi porteranno a saltare tutte le altre
potete tranquillamente continuare a leggere, ben sapendo
sezioni introduttive dei capitoli, concentrandovi sul “vero”
che da questa sezione otterrete ben poche istruzioni real-
apprendimento. Domanda 1: quand’è stata l’ultima volta che
mente utili. Quando girerete pagina tornerò ad essere serio e
avete usato la parola “popò” in una frase, senza che facesse
metterò un freno al divertimento e ai giochi: saremo solo voi
riferimento a un neonato? Risposta: (a) Durante una riunione
e io e per la maggior parte del tempo non farò che sgridarvi
mattutina delle risorse umane. (b) Durante una deposizione
(tipo: “No, no! Avete aumentato troppo la nitidezza!”, “Mi
legale. (c) Durante le promesse matrimoniali. (d) Non avete
state prendendo in giro? Questa la chiamate una regolazione
più detto quella parola da quando avevate tre anni. Se
di Curve?” o “Chi ha versato il mio Frappuccino?”). Anche
avete provato a rispondere a questa domanda, siete chia-
se adesso siamo amici, smetteremo di esserlo non appena
ramente pronti a leggere anche le altre sezioni introduttive.
volterete pagina, perché allora entreremo nell’ambito degli
Viva la popò! Eh eh!
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Miniserie
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Importare le foto con Mini Bridge
Photoshop 7 offriva una funzionalità che adoravo, chiamata Browser file, che permetteva di accedere alle immagini direttamente da Photoshop. In Photoshop CS, Browser file era scomparso, sostituito dal più potente Adobe Bridge: mi piaceva perché era più potente, ma odiavo il fatto che fosse un programma distinto e che dovevo uscire da Photoshop per recuperare le immagini. Fortunatamente, in Photoshop CS5 è stato aggiunto Mini Bridge, che in CS6 è ancora più veloce, facile da usare e così comodo che nella maggior parte dei casi non devo nemmeno lasciare Photoshop (evviva!).
Passo 1
Dopo aver avviato il grande Bridge in background, Mini Bridge prende vita e visualizza le immagini in una sequenza orizzontale. Sul lato sinistro del pannello è visibile il riquadro di navigazione, che consente di individuare le foto che volete visualizzare in Mini Bridge. In alto è disponibile un menu a comparsa per trovare la strada tra le foto sul computer (o sulla scheda di memoria, se l’avete collegata al computer). Qui ho scelto la mia cartella Immagini; sotto il menu a comparsa sono elencate le sottocartelle della cartella selezionata. Per vedere il contenuto delle cartelle dovete solamente fare doppio clic su una di esse.
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Capitolo 1
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Passo 2
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Per impostazione predefinita, Mini Bridge si trova nella parte inferiore dell’area di lavoro di Photoshop; per visualizzarlo, dovete soltanto fare clic sulla sua scheda. Fate quindi clic sul pulsante Avvia Bridge per avviare il “grande Bridge” (è così che io chiamo Adobe Bridge) in background (in realtà non lo vedrete, ma Mini Bridge ha bisogno del grande Bridge per svolgere i suoi compiti). Se il grande Bridge è già aperto, chiaramente non vedrete alcun pulsante per avviarlo.
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Passo 3
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Passo 4 Per cambiare le dimensioni delle miniature quando Mini Bridge è agganciato alla parte inferiore dello schermo, dovete cambiare le dimensioni del pannello Mini Bridge stesso. Fate clic e trascinate verso l’alto la parte superiore del pannello: le miniature aumenteranno di dimensione per occupare lo spazio aggiuntivo (figura).
SUGGERIMENTO: per saperne di più sul grande Bridge Se volete saperne di più sul grande Bridge, scaricate i due capitoli bonus (in inglese) pubblicati sul sito Web del libro, citato nell’introduzione.
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La modalità di spostamento che preferisco prevede di usare i nuovi menu a comparsa visibili sopra la sequenza stessa, perché permettono di raggiungere facilmente e velocemente la cartella che mi interessa. L’area sopra la sequenza delle miniature è il “percorso interattivo” della cartella attualmente visualizzata in Mini Bridge (Adobe la definisce “barra del percorso”). Se fate clic sulla freccia rivolta a destra accanto a ogni cartella nella barra del percorso viene visualizzato un menu a comparsa con un elenco delle sottocartelle; per visualizzarne il contenuto, dovete solamente scegliere la sottocartella dal menu a comparsa (figura). Dopo aver fatto qualche prova adorerete questo metodo rapido di individuare le foto su cui volete lavorare. In ogni caso (anche se vi sembrerà terribilmente ovvio), per aprire queste immagini in Photoshop dovete fare doppio clic su una di esse.
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Visualizzare le foto in Mini Bridge
Ora che avete trovato Mini Bridge, mettetelo all’opera e scoprite quale stile di Mini Bridge è più adatto al vostro flusso di lavoro (fortunatamente potete impostarlo come più vi piace) e come utilizzarlo per trovare e visualizzare rapidamente le immagini.
Passo 1
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Passo 2 Per sganciare Mini Bridge, trascinate la sua scheda verso il centro dell’area dell’immagine di Photoshop: otterrete un pannello mobile con più colonne e righe (figura). Vedrete anche un dispositivo di scorrimento per la dimensione delle miniature nell’angolo inferiore destro del pannello Mini Bridge (cerchiato). Inoltre, dopo aver trovato le immagini con cui volete lavorare, potete nascondere il riquadro di navigazione lungo il lato sinistro (per vedere un maggior numero di miniature) facendo clic sul menu a tendina nell’angolo superiore destro e scegliendo Nascondi riquadro navigazione.
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Per impostazione predefinita, Mini Bridge utilizza un layout a sequenza orizzontale ed è agganciato nella parte inferiore dello schermo. Potete comunque sganciarlo e utilizzarlo come ogni altro pannello mobile in Photoshop.
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Passo 4 Per visualizzare miniature molto grandi non dovete ridimensionare Mini Bridge; potete invece visualizzare un’anteprima a schermo intero facendo clic su una miniatura e premendo la barra spaziatrice sulla tastiera. L’immagine viene mostrata a schermo intero e potrete osservarla al meglio. Per vedere l’immagine successiva nella sequenza, premete Freccia destra sulla tastiera (ovviamente, per l’immagine precedente dovrete premere Freccia sinistra). Una volta terminato di utilizzare l’anteprima a schermo intero potete premere di nuovo la barra spaziatrice oppure Esc.
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Passo 3 Se non volete che Mini Bridge sia agganciato in basso o che sia mobile nella schermata, potete agganciarlo ai pannelli sul lato destro, ottenendo un layout a sequenza verticale; ora potete mostrarlo e nasconderlo facendo clic sulla sua icona (figura). Se volete ingrandire le miniature, potete trascinare il lato sinistro di Mini Bridge verso sinistra, in modo da allargare il pannello e ingrandire le miniature fino a occupare lo spazio disponibile. Tecnicamente, potete “annidarlo” negli altri pannelli, ad esempio Livelli o Colore, ma le sue dimensioni saranno vincolate da quelle degli altri pannelli (trascinate la sua scheda sopra la scheda Livelli per capire cosa intendo), quindi è preferibile posizionarlo come nella figura, affinché possa essere aperto verso sinistra.
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Utilizzare la modalità Revisione a schermo intero per trovare rapidamente gli scatti migliori
Una delle funzionalità di Mini Bridge che preferisco è la modalità Revisione: ingrandendo le immagini a video, è molto più facile trovare gli scatti migliori. La modalità Revisione permette inoltre di visualizzare con la massima facilità solo le fotografie giudicate più belle.
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Passo 2 Selezionando la modalità Revisione viene attivata una visualizzazione a schermo intero delle immagini, mostrate in sequenza l’una dopo l’altra (figura). Questa modalità è fantastica per due motivi: innanzitutto, otterrete una bellissima presentazione a video delle fotografie. Per spostarvi tra le foto potete utilizzare i tasti Freccia sinistra e Freccia destra sulla tastiera o i pulsanti con le frecce nell’angolo inferiore sinistro dello schermo (quando la foto viene portata in primo piano diventa più grande e luminosa). Se volete aprire l’immagine in Photoshop, premete O; per aprire la foto in Adobe Camera Raw, premete R; per aprire tutte le immagini in Camera Raw, premete Alt+R (Opzione+R). Premete Esc per uscire dalla modalità Revisione. Se dimenticate queste scelte rapide, provate a premere H.
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Passo 1 Per vedere le immagini nella modalità Revisione di Mini Bridge, assicuratevi che non vi siano immagini selezionate o selezionate tutte quelle che volete vedere facendo Ctrl+clic (Comando+clic) su esse, quindi scegliete Modalità revisione dal menu a comparsa dell’icona Vista nell’angolo superiore sinistro del pannello (figura). Se avete selezionato quattro immagini o meno non vedrete la presentazione mostrata nel passo successivo, ma semplicemente le quattro immagini nella modalità di anteprima Schermo intero (che noia!).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
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Passo 4 Come ho già affermato, quando le immagini sono meno di cinque, la rotazione delle immagini non è più disponibile; quel che ottenete in realtà è una visualizzazione simile a quella della modalità di anteprima Schermo intero (figura). Nella modalità Revisione, potete eseguire lo zoom su una zona precisa utilizzando lo strumento Loupe integrato. Posizionate il puntatore sull’area della foto da ingrandire e fate clic per attivare lo strumento Loupe (figura in alto a destra). Per spostarlo, tenete premuto all’interno di Loupe e trascinate lo strumento nella posizione desiderata; per chiuderlo, fate clic una volta al suo interno. Dopo aver visualizzato solo le fotografie più belle della sessione, potete assegnare loro una classificazione a stelle; per esempio, per assegnare 5 stelle alle foto, premete Ctrl+5 (Comando+5). Ulteriori informazioni alla pagina successiva.
Utilizzare Mini Bridge di Photoshop CS6
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Il secondo motivo per utilizzare la modalità Revisione è la possibilità di visualizzare solo le fotografie migliori di una sessione di scatto. Ecco come dovete procedere. Supponete di avere cinque o sei foto simili (o foto di soggetti simili, in questo caso un giocatore di football) e di voler trovare lo scatto migliore tra queste. Per iniziare fate Ctrl+clic (Comando+clic) sulle foto nella sequenza per selezionarle, quindi attivate la modalità Revisione. Mentre vi spostate tra le foto utilizzando i tasti Freccia sinistra e Freccia destra, se un’immagine in primo piano non è di vostro gradimento potete premere il tasto Freccia giù (o fare clic sulla freccia rivolta in basso sullo schermo) per rimuovere la foto dalla schermata. Continuate con questa operazione fino a visualizzare solo l’immagine desiderata.
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Ordinare e disporre le foto
Finalmente la parte divertente: riordiniamo le foto! In generale l’obiettivo qui è sempre lo stesso: trovare rapidamente gli scatti migliori della sessione, contrassegnarli come tali e separarli dal resto delle foto, in modo che siano a portata di mano in caso di bisogno. In questo modo potrete visualizzarli in una presentazione, pubblicarli sul Web, inviarli a un cliente per la verifica o prepararli per la stampa.
Passo 2
SCOTT KELBY
Iniziate a classificare rapidamente le foto per separare quelle che volete conservare dalle altre. Per prima cosa, passate a una modalità di visualizzazione più comoda per prendere decisioni, come l’anteprima Schermo intero (selezionate una foto e premete la barra spaziatrice) o la modalità Revisione (appena presentata). Utilizzate ora i tasti Freccia sinistra e Freccia destra per spostarvi tra le immagini a schermo intero.
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Passo 1 Le immagini visualizzate in Mini Bridge sono ordinate, per impostazione predefinita, in base al nome del file, quindi è probabile che la prima foto che avete scattato sia visualizzata all’estremità sinistra della sequenza. Dico che è “probabile” perché naturalmente ci sono delle eccezioni (per esempio se avete effettuato più riprese su fotocamere o schede di memoria differenti), ma in genere la prima foto visualizzata è quella scattata per prima. Se volete cambiare l’ordinamento, fate clic sull’icona Ordina per (con le frecce rivolte in alto e in basso) all’estremità sinistra della barra degli strumenti per visualizzare un menu a comparsa di opzioni.
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Passo 3
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Passo 4 Quando vedete una foto “che merita” (uno scatto da stampare, da mostrare al cliente e così via), premete Ctrl+5 (Comando+5) per assegnarle 5 stelle; questa classificazione sarà visualizzata sotto la foto selezionata (cerchiata nella figura). Ecco quindi come dovete procedere: spostatevi tra le foto e premete Ctrl+5 (Comando+5) quando ne trovate una davvero bella e Alt+Canc (Opzione+Canc) quando ne vedete una da contrassegnare con Rifiuta. Per tutto il resto delle foto, non fate assolutamente nulla. Perché non utilizziamo l’intero sistema di classificazione a stelle? Perché richiede troppo, troppo tempo (scoprirete perché alla pagina successiva).
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Il metodo forse più popolare per ordinare le immagini è classificarle con il sistema da 1 a 5 stelle di Mini Bridge (le 5 stelle indicano le immagini migliori). Detto questo, voglio provare a convincervi a utilizzare un sistema di classificazione più veloce ed efficiente. Cominciamo cercando le immagini più brutte: quando vedete una foto davvero sgradevole (sfocata, scattata senza flash, con gli occhi del soggetto chiusi e così via), premete Alt+Canc (Opzione+Canc) per contrassegnare la foto con Rifiuta. La parola Rifiuta viene visualizzata in rosso in basso a sinistra nella modalità di anteprima Schermo intero, sotto la foto nella modalità Revisione e sotto la miniatura (cerchiata nella figura) se scegliete Etichette e classificazioni sotto Mostra nel menu a comparsa dell’icona Vista. L’immagine non viene eliminata, ma solamente contrassegnata come “rifiutata”. Nota: Mini Bridge visualizza le immagini rifiutate accanto alle altre foto; se volete nasconderle, scegliete Mostra file rifiutati dal menu a comparsa dell’icona Vista.
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Capitolo 1
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Passo 6 Fate Ctrl+clic (Comando+clic) su tutte le foto rifiutate e premete la barra spaziatrice per aprirle nella modalità di anteprima Schermo intero; infine, premete Ctrl+Canc (Comando+Canc) su ognuna per spostarle nel Cestino. Aprite di nuovo il menu a comparsa dell’icona Filtra elementi per classificazione e scegliete Mostra elementi con 5 stelle per visualizzare solo le immagini migliori (quelle con 5 stelle) in Mini Bridge.
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Ecco perché vi sconsiglio di utilizzare l’intero sistema di classificazione a stelle. Che cosa farete con le immagini contrassegnate da 2 stelle? Non sono così brutte da essere buttate, quindi le terrete, vero? E quelle con 3 stelle? Il cliente non le vedrà, ma voi le conserverete comunque. E cosa dire delle foto con 4 stelle (quelle non abbastanza belle da meritarsi cinque stelle)? Esatto, terrete anche quelle. Capite dove voglio arrivare? Perché perdere tempo prezioso a stabilire se una foto merita 2, 3 o 4 stelle, se tanto le conserverete tutte comunque? Gli unici scatti di cui vi preoccuperete sul serio sono quelli che vorrete eliminare dal computer (perché sono brutti e occupano inutilmente spazio) e quelli più riusciti della sessione. Quindi, dopo aver classificato le foto, potete sbarazzarvi di quelle da rifiutare: fate clic e tenete premuto sull’icona Filtra elementi per classificazione all’estremità destra della barra degli strumenti (è l’icona a forma di imbuto) e scegliete Mostra solo elementi rifiutati per vedere solo le foto rifiutate.
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SUGGERIMENTO: Rimuovere le classificazioni e le etichette di rifiuto Per rimuovere la classificazione a stelle da una foto, fate clic sulla foto e premete Ctrl+0 (Comando+0). Potete utilizzare la stessa scelta rapida per rimuovere l’etichetta Rifiuta.
Passo 8 Facendo clic sul pulsante Salva viene salvata una raccolta delle foto selezionate. Ora le foto migliori sono davvero a portata di mano! Dal menu a tendina del pannello, scegliete Mostra riquadro navigazione per visualizzare di nuovo il riquadro di navigazione. Scegliete quindi Raccolte dal menu a comparsa in alto e fate clic sulla raccolta Aerei 5 stelle (figura): verranno immediatamente visualizzate le vostre foto a 5 stelle.
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A questo punto, può essere utile configurare il programma in modo da poter richiamare queste foto a 5 stelle con un solo clic: per farlo potete utilizzare le raccolte (archiviate nel grande Bridge). Ecco come dovete procedere. Selezionate tutte le foto con 5 stelle e accedete alla modalità Revisione; vedrete un pulsante in basso a destra (a sinistra del pulsante Chiudi e cerchiato nella figura). Fate clic sul pulsante per visualizzare una finestra di dialogo dove salvare le immagini in una raccolta. Digitate un nome per la raccolta (qui “Aerei 5 stelle”) e fate clic sul pulsante Salva.
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Mini Bridge offre una funzione di ricerca che vi permette di utilizzare la funzionalità di ricerca integrata del computer (per esempio la ricerca Spotlight di Mac o la ricerca di Windows Desktop) o di ricorrere alla ricerca avanzata di Mini Bridge, la cui potenza è paragonabile a quella del grande Bridge. Ecco come dovete procedere.
Trovare le foto con la ricerca
Passo 2 Qui ho digitato la parola chiave “Pneumatici” e ho scelto la ricerca base di Bridge nella cartella corrente: Mini Bridge visualizza i risultati della ricerca per parole chiave, in questo caso tre immagini in cui si vede chiaramente uno pneumatico. Per chiudere i risultati della ricerca e tornare alla cartella delle immagini, fate clic sul pulsante Indietro (la freccia sinistra) nell’angolo superiore sinistro del pannello Mini Bridge.
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Passo 1 Nell’angolo superiore destro del pannello Mini Bridge è disponibile un campo di ricerca. Se fate clic sulla freccia rivolta in basso del campo, vedrete tre scelte diverse relative alla modalità di ricerca: (1) potete utilizzare la ricerca integrata del computer per cercare in tutto il sistema (operazione incredibilmente comoda) o (2) solo nella cartella corrente; in alternativa, (3) potete utilizzare la ricerca standard di Bridge (basata sul nome file e sulle parole chiave incorporate) per ridurre i file visualizzati nella cartella corrente.
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Passo 4 Quando fate clic su Trova, i risultati della ricerca vengono visualizzati nel pannello Contenuto del grande Bridge; potete aprire qualunque immagine direttamente in Photoshop (facendo doppio clic) o in Camera Raw. Le immagini RAW si aprono automaticamente in Camera Raw; per aprire le immagini JPEG o TIFF in Camera Raw dovete selezionarle e premere Ctrl+R (Comando+R). È facile da ricordare: pensate alla “R” di “RAW”.
SUGGERIMENTO: eliminare le foto in Mini Bridge Potete eliminare le foto in Mini Bridge attivando la modalità di anteprima Schermo intero e premendo Canc. Sarà visualizzata una finestra di dialogo che chiede se intendete rifiutare o eliminare il file. Se premete Ctrl+Canc (Comando+Canc), la foto viene automaticamente spostata nel Cestino e viene quindi selezionata l’immagine successiva.
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Per controllare meglio la ricerca, scegliete Cerca in Bridge dal menu a comparsa del campo di ricerca: viene visualizzata la finestra di dialogo Trova del grande Bridge. Potete scegliere la posizione di ricerca dal menu a comparsa Cerca in (per impostazione predefinita sono comprese la cartella Immagini, i percorsi preferiti salvati nel grande Bridge e il desktop). Per scegliere cosa cercare potete usare i menu a comparsa della sezione Criteri: il modo migliore per capire cosa potete cercare è fare clic sul primo menu a comparsa (l’elenco è dannatamente grande: potete cercare persino nei dati EXIF incorporati nella foto durante lo scatto).
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Nascondere la barra dei percorsi e gli strumenti
Se volete sincronizzare Adobe Bridge (che io chiamo “il grande Bridge”) e Mini Bridge (in modo che entrambi visualizzino le stesse immagini nello stesso momento), fate clic sull’icona Mostra in Bridge in alto a sinistra nel pannello Mini Bridge. Viene aperto il grande Bridge, dove dovrete fare clic sull’icona Torna a Adobe Photoshop (ha la forma di un boomerang) in alto a sinistra nella finestra per tornare subito a Photoshop. Ora Mini Bridge e il grande Bridge visualizzano entrambi la stessa cartella di immagini. Per disattivare la sincronizzazione premete Ctrl+Alt+O (Comando+Opzione+O) per cambiare applicazione e scegliete una nuova cartella, oppure cambiate l’applicazione con la barra delle applicazioni (su PC) o il Dock (su Mac).
Se non utilizzate spesso la barra dei percorsi nel vostro flusso di lavoro, potete nasconderla (ingrandendo leggermente le miniature senza che dobbiate ridimensionare Mini Bridge) facendo clic sulla freccia rivolta in basso nell’angolo superiore destro del pannello e scegliendo Nascondi barra degli strumenti. Ven-
gono nascoste la barra dei percorsi e le icone dei menu Vista, Ordina per e Filtra elementi per classificazione.
strumenti. Vengono nascosti il nome del file, la classificazione a stelle, le etichette del colore e tutti gli altri elementi che causano distrazione, affinché possiate concentrarvi sulle immagini.
Risparmiare tempo nella modalità Revisione Ho affermato in precedenza nel capitolo che, se siete nella modalità Revisione di Mini Bridge (pagina 6) e trovate un’immagine su cui volete lavorare, potete premere R per aprirla in Camera Raw (non solo le immagini RAW, ma anche i file JPEG o TIFF); se volete aprire un file JPEG, TIFF o PSD direttamente in Photoshop dalla modalità Revisione, potete sia premere O sia fare clic destro sull’immagine e scegliere Apri dal menu
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Visualizzare solo le miniature Quando sto cercando l’immagine giusta voglio ridurre al minimo le distrazioni; se anche voi perseguite tale scopo, provate a scegliere Solo miniatura, sotto Mostra, dal menu a comparsa dell’icona Vista all’estremità sinistra della barra degli
a comparsa. Questo menu a comparsa vi permette di eseguire anche altre operazioni, come aggiungere un’etichetta con un colore all’immagine, inserire una classificazione a stelle o ruotare il file.
Trascinare e rilasciare da Mini Bridge Se avete già aperto un documento in Photoshop, potete trascinare un’immagine da Mini Bridge e rilasciarla diret-
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Sincronizzare Mini Bridge con il grande Bridge
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Suggerimenti avanzati su Photoshop
Scelte rapide nascoste per le presentazioni Se selezionate diverse immagini in Mini Bridge e scegliete Presentazione dal menu a comparsa dell’icona Vista (in alto a sinistra nel pannello), vedrete una presentazione a schermo intero completa di transazioni e ad avanzamento automatico. Esistono però al-
cune scelte rapide nascoste che potrete utilizzare durante la presentazione. Ecco qualche esempio: premete il tasto R per mettere in pausa la presentazione e aprire la foto corrente in Camera Raw (premete la barra spaziatrice per riprendere la presentazione quando avete finito con Camera Raw); premete il tasto punto (.) per aggiungere la classificazione 1 stella, premetelo due volte per 2 stelle e così via; premete il tasto L per visualizzare la finestra di dialogo Opzioni presentazione; infine, premete il tasto più (+) per eseguire lo zoom avanti e il tasto meno (–) per lo zoom indietro. Anche i numeri 1-5 aggiungono la classificazione a stelle, mentre i numeri 6-9 permettono di aggiungere le etichette a colori. Per finire, premete il tasto H per ottenere un elenco delle scelte rapide di presentazione.
La barra dei percorsi è interattiva! La barra dei percorsi, che mostra il percorso della cartella visualizzata, è “interattiva”: potete fare clic sui nomi delle cartelle nel percorso per passare a tale cartella.
sufficiente che digitiate il nuovo nome desiderato. Tecnicamente, potete anche fare clic direttamente sul nome del file per evidenziarlo, ma facendo clic destro lavorerete meglio, perché è facilissimo aprire per sbaglio l’immagine nel tentativo di evidenziarne il nome. Una cosa da ricordare: questa tecnica funziona con una sola immagine per volta. Se volete rinominare più file in blocco, dovrete passare al grande Bridge.
Aggiungere preferiti a Mini Bridge Come potete aggiungere al riquadro di navigazione di Mini Bridge le cartelle che utilizzate più spesso, per raggiungerle con un solo clic? Fate clic sull’icona Mostra in Bridge in alto a sinistra nel pannello per passare al grande Bridge, quindi fate clic nel pannello Cartelle (in alto a sinistra nella finestra) e trovate la cartella che volete trasformare in preferito. Fate clic destro su essa e scegliete Aggiungi ai Preferiti dal menu a comparsa, quindi fate clic sull’icona Torna a Adobe Photoshop (il boomerang in alto a sinistra nella finestra) per ritornare a Photoshop. La cartella sarà presente nell’elenco Preferiti di Mini Bridge.
Cambiare il nome di un file Se volete cambiare il nome di un file, fate clic destro sulla sua miniatura in Mini Bridge e scegliete Rinomina. Viene evidenziato il campo del nome, quindi è
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tamente nel documento: sarà inserita come oggetto avanzato (niente male!). Se la foto è in formato RAW viene prima aperta in Camera Raw (per le regolazioni dell’ultimo minuto) e poi inserita quando fate clic su OK. Ma il suggerimento sul trascinamento della selezione che preferisco è questo: non dovete avere un documento già aperto. Trascinate direttamente l’immagine da Mini Bridge nell’area centrale dove normalmente è presente un documento: aprirete la foto in una nuova finestra di immagine. Dovete assolutamente provare! Se state utilizzando un Mac dovrete prima attivare Riquadro applicazione nel menu Finestra perché la tecnica funzioni; in caso contrario l’immagine verrà semplicemente copiata sulla scrivania.
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/1000 sec | Distanza focale: 400 mm | Apertura: ƒ/2.8
Capitolo 2 Nozioni fondamentali su Camera Raw
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WWF Raw
Nozioni fondamentali su Camera Raw Solo i giocatori più incalliti avranno riconosciuto al volo il
Dans la Toilette, con l’attore francese Jean-Pierre Pom-
titolo di questo capitolo, “WWF Raw”: è un videogioco
mes Frites nel ruolo di Marcel, il ragazzino con il muso
della categoria “picchiaduro” sul Wrestling professioni-
di cane). Tornando a noi, trovare titoli di film, programmi
stico, uscito una ventina di anni fa. Prendeva il nome da
televisivi e canzoni contenenti la parola “raw” non è facile
uno spettacolo televisivo americano dedicato appunto
come sembra, visto che questo libro contiene non uno,
al mondo del Wrestling. Per me è una tradizione, che
non due, ma ben tre capitoli su Camera Raw. Ho dovuto
rispetto ormai da una cinquantina di libri, scegliere per
svolgere un sacco di ricerche prima di arrivare a “WWF
il titolo dei capitoli il nome di un film, di una canzone o
Raw” senza ricorrere al titolo che ho usato nell’edizione
di uno spettacolo televisivo: anche se “WWF Raw” po-
CS4 di questo libro (“Raw Deal”, in italiano “Codice Ma-
trebbe non sembrare un titolo particolarmente adatto
gnum”, il film del 1986 con il governatore della California
alle nozioni fondamentali su Camera Raw, credo sia sicu-
Arnold di Happy Days; era un riferimento un po’ vago al
ramente preferibile alla mia seconda scelta, “Raw Meat”
signore che interpretava il proprietario del fast food nella
(“carne cruda”, un film del 1972 con Donald Pleasence, il
sitcom degli anni Settanta Happy Days, con Harrison
cui sequel “Bistecca alla tartara” è stato rilasciato diretta-
Ford e Marlon Brando). La cosa che più mi stuzzica, però,
mente su DVD nel 1976, quasi vent’anni prima che fossero
è vedere come faranno i traduttori delle versioni inter-
inventati i DVD: la cosa è veramente degna di nota per
nazionali del libro a rendere questa introduzione. C’est
un film la cui versione francese fu intitolata Boeuf Gâté
magnifique, amigos!
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Lavorare con Camera Raw
Anche se Adobe Camera Raw è stato creato per elaborare le foto scattate nel formato RAW della fotocamera, nulla vieta di utilizzarlo per elaborare le fotografie JPEG e TIFF. Un grande vantaggio derivante dall’utilizzo di Camera Raw (tuttora sconosciuto a molti) è che è molto più facile e veloce migliorare le immagini con Camera Raw che con qualsiasi altro metodo. I controlli di Camera Raw sono semplici, immediati e completamente annullabili, una combinazione difficile da battere. Per prima cosa, però, dovete aprire le immagini in Camera Raw per l’elaborazione.
Aprire immagini JPEG e TIFF da Mini Bridge
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Aprire un’immagine JPEG o TIFF da Mini Bridge è facilissimo: fate clic destro su essa e scegliete Apri con, Camera Raw dal menu a comparsa.
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Camera Raw è stato progettato per aprire le immagini RAW, quindi se fate doppio clic su un’immagine RAW (in Mini Bridge o in una cartella del computer) viene avviato Photoshop e l’immagine RAW viene aperta in Camera Raw (il suo nome ufficiale è Adobe Camera Raw, ma in questo libro utilizzeremo il termine “Camera Raw” per fare prima). Nota: se fate doppio clic su un’immagine RAW ma questa non si apre in Camera Raw, assicuratevi di avere la versione più recente di Camera Raw. Le immagini scattate con le fotocamere più recenti necessitano delle ultime versioni di Camera Raw perché i loro file RAW siano riconosciuti.
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Aprire immagini RAW
Nozioni fondamentali su Camera Raw
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Aprire immagini JPEG e TIFF dal computer
Aprire più immagini Per aprire più foto RAW in Camera Raw, selezionatele (in Mini Bridge o in una cartella sul computer), quindi fate doppio clic su una delle foto: tutte saranno aperte in Camera Raw all’interno di una sequenza lungo il lato sinistro della finestra Camera Raw (figura). Se le foto sono JPEG o TIFF, selezionatele in Mini Bridge, passate alla modalità Revisione e premete Alt+R (Opzione+R). Se si trovano in una cartella sul computer, dovete comunque utilizzare Mini Bridge per aprirle (ricorrete alla barra dei percorsi in Mini Bridge per individuare la cartella delle immagini).
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Per aprire un’immagine JPEG o TIFF dal computer, procedete come segue. In Windows, aprite il menu File di Photoshop e scegliete Apri come, quindi individuate l’immagine JPEG o TIFF, controllate che nel menu a comparsa Apri come sia indicato Camera Raw e fate clic su Apri (figura). Su Mac, aprite il menu File di Photoshop e scegliete Apri; quando viene visualizzata la finestra di dialogo Apri, fate clic sull’immagine JPEG (o TIFF, ma nell’esempio utilizzeremo un file JPEG) e osservate che nel menu a comparsa Formato è indicato JPEG. Fate clic e tenete premuto sul menu a comparsa Formato, quindi selezionate Camera Raw. Fate infine clic sul pulsante Apri per aprire l’immagine JPEG in Camera Raw.
(Continua) Nozioni fondamentali su Camera Raw
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Modificare immagini JPEG e TIFF in Camera Raw
I due Camera Raw Ecco un’altra cosa che dovete sapere: in realtà esistono due Camera Raw, uno in Photoshop e uno separato in Bridge. Il vantaggio dell’avere due Camera Raw diventa evidente quando state elaborando (o salvando) numerose foto RAW: potete avviare l’elaborazione nella versione di Camera Raw di Bridge e intanto lavorare su qualcos’altro in Photoshop. Se vi ritrovate a utilizzare più spesso Camera Raw di Bridge, premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare le preferenze di Bridge, fate clic su Generale a sinistra e selezionate la casella di controllo Il doppio clic consente di modificare le impostazioni di Camera Raw in Bridge (figura). Adesso, quando farete doppio clic su una foto RAW, la aprirete in Camera Raw di Bridge anziché in quello di Photoshop.
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Capitolo 2
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Un’informazione utile sulla modifica di file JPEG e TIFF in Camera Raw: quando effettuate regolazioni su un’immagine JPEG o TIFF e fate clic sul pulsante Apri immagine, l’immagine viene aperta in Photoshop, come previsto. Tuttavia, se volete salvare le modifiche apportate in Camera Raw senza aprire la foto in Photoshop, fate clic sul pulsante Chiudi (come mostrato nella figura): le modifiche saranno salvate. C’è tuttavia un’enorme distinzione tra la modifica di immagini JPEG o TIFF e la modifica di un’immagine RAW: se fate clic sul pulsante Chiudi, applicherete la modifica ai pixel della foto JPEG o TIFF originale, mentre nel caso di un’immagine RAW non apporterete cambiamenti definitivi (ecco un altro vantaggio della fotografia nel formato RAW). Anche facendo clic sul pulsante Apri immagine e aprendo il file JPEG o TIFF in Photoshop lavorerete sull’immagine vera e propria. Giusto perché lo sappiate.
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Oltre alla presenza di nuovi dispositivi di scorrimento, nella versione di Camera Raw di Photoshop CS6, alcuni dispositivi già esistenti svolgono operazioni diverse; capirli subito (prima ancora di utilizzarli) aiuterà a dare loro un senso. Prenderò a prestito il funzionamento dell’istogramma nella versione corrente di Adobe Photoshop Lightroom, in cui è incorporata l’ultima versione di Camera Raw, perché aiuta a capire visivamente le modifiche ai nuovi dispositivi di scorrimento.
Solo per utenti di CS4/CS5: comprendere i nuovi dispositivi di scorrimento di Camera Raw CS6
ISTOGRAMMA CAMERA RAW CS4/CS5
Camera Raw di CS4/CS5
di scorrimento di scorrimento di scorrimento di scorrimento
PANNELLO BASE
1. Modificato dal Neri 2. Modificato dal Ombre 3. Modificato dal Esposizione 4. Modificato dal Luci 5. Modificato dal Bianchi
dispositivo di scorrimento dispositivo di scorrimento dispositivo di scorrimento dispositivo di scorrimento tdispositivo di scorrimento
PANNELLO BASE DI CAMERA RAW
DI CAMERA RAW DI CS4/CS5
CS4/CS5: dispositivo di scorrimento Recupero CS4/CS5: dispositivo di scorrimento Luce di schiarita CS4/CS5: dispositivo di scorrimento Luminosità
CS6: dispositivi di scorrimento Luci ed Esposizione CS6: dispositivo di scorrimento Ombre CS6: dispositivo di scorrimento Esposizione
Quattro dispositivi di scorrimento controllavano l’intera gamma tonale, limitando le modifiche. Un problema era dovuto al fatto che il dispositivo di scorrimento Esposizione copriva una parte eccessiva dell’intervallo, dai mezzitoni fino alle luci (vedere il punto 3 nell’istogramma a sinistra). Inoltre, era possibile solamente aumentare il valore di Recupero, Luce di schiarita e Neri (non diminuirlo).
Camera Raw di CS6 Ora sono cinque i dispositivi di scorrimento che controllano l’intera gamma tonale (permettendo un controllo superiore) e sono tutti coerenti tra loro: iniziano dal centro, quindi trascinando verso sinistra si scurisce la regolazione e trascinando verso destra la si schiarisce. Inoltre, il dispositivo di scorrimento Esposizione ora controlla un intervallo più limitato (principalmente nei mezzitoni, come mostrato nell’istogramma a destra) e al suo interno è integrato un algoritmo di recupero, quindi è possibile aumentarne il valore oltre i limiti di CS4/CS5 senza tagliare le luci. Se le luci sono state tagliate (magari già nella fotocamera), ora è possibile utilizzare il dispositivo di scorrimento Luci prima di correggere il taglio e regolare quindi il dispositivo di scorrimento Esposizione solo se necessario. I dispositivi di scorrimento Luci e Ombre funzionano come i punti di bianco e nero nella regolazione Valori tonali. Ombre è più delicato, ma produce un risultato migliore, del controllo Luce di schiarita (simile a questo, ma senza gli aloni e l’effetto HDR).
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1. Modificato dal dispositivo Neri 2. Modificato dal dispositivo Luce di schiarita 3. Modificato dal dispositivo Esposizione 4. Modificato dal dispositivo Recupero
NUOVO ISTOGRAMMA CAMERA RAW CS6
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Aggiornarsi alle ultime funzionalità di modifica di Camera Raw (non per i nuovi utenti)
Questo argomento è riservato a chi ha utilizzato Camera Raw nelle precedenti versioni di Photoshop (CS5, CS4 e così via); se è la prima volta che lo utilizzate non vi dovrebbe interessare e potrete saltarlo. In Photoshop CS6, Adobe ha notevolmente migliorato la matematica e i controlli del pannello Base; se avete immagini RAW modificate nelle versioni precedenti di Camera Raw, quando le aprirete nella versione aggiornata di CS6 potrete scegliere se mantenere il vecchio aspetto (e i vecchi controlli) o passare ai nuovi (e migliori) controlli del pannello Base (versione 2012).
Passo 2 In ogni caso, la tecnologia di elaborazione utilizzata finora sulla foto è ormai sorpassata: si tratta infatti della vecchia tecnologia del 2010, o addirittura del 2003 se la foto è stata elaborata con CS4. Adobe le definisce “versioni di elaborazione”: se aprite il pannello Calibrazione fotocamera di Camera Raw e fate clic sul menu a comparsa Elaborazione (figura), potrete scegliere tra tre diverse versioni (quella del 2010 ha migliorato notevolmente la qualità della nitidezza e della rimozione dei disturbi).
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Capitolo 2
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Anche prima di acquistare questo libro avrete probabilmente sentito dire che Camera Raw oggi dispone di un set diverso di dispositivi di scorrimento che garantiscono un controllo più potente, e nel complesso migliore, sulle vostre immagini. Tuttavia, quando aprite in Camera Raw di CS6 un’immagine RAW in passato modificata in una versione precedente di Camera Raw, potrebbe sorprendervi il fatto che i dispositivi di scorrimento sembrano esattamente gli stessi visti in passato. Adobe non ha voluto cambiare l’aspetto delle vostre foto già elaborate senza il vostro permesso, pertanto a questo punto l’immagine rimane uguale (e lo stesso vale per i dispositivi di scorrimento di Camera Raw: sono ancora presenti Luce di schiarita e Recupero).
SCOTT KELBY
Passo 1
Nozioni fondamentali su Camera Raw
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
SUGGERIMENTO: ripristinare Luce di schiarita e Recupero Se ritenete di non poter sopravvivere senza i vecchi dispositivi di scorrimento Luce di schiarita e/o Recupero, visualizzate il pannello Calibrazione fotocamera e scegliete 2010 dal menu a comparsa Elaborazione in alto: riappariranno all’istante (ma ricordate che in questo modo utilizzerete la vecchia tecnologia di elaborazione).
Passo 4 Ora l’immagine è aggiornata alla tecnologia di elaborazione più recente: secondo la mia esperienza, la semplice conversione alla nuova versione di processo migliora all’istante le fotografie (almeno nella maggior parte dei casi; altre volte restano identiche, ma non mi è mai capitato che peggiorassero). Tuttavia, se non avete applicato regolazioni del pannello Base all’immagine, non ci sarà nulla da aggiornare e quindi non rileverete alcun cambiamento. In questa immagine, dopo l’aggiornamento alla versione di processo 2012, sono stato in grado di aumentare ancora la chiarezza (senza creare aloni) e ho aumentato un po’ anche l’esposizione.
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Naturalmente, potete scegliere la versione di elaborazione attuale, 2012 (corrente), dal menu a comparsa per aggiornare l’immagine all’attuale potenza di elaborazione: nel pannello Base compariranno così i nuovi dispositivi di scorrimento migliorati. Tuttavia, scelgo questa soluzione soltanto quando mi pagano a ore, perché c’è un modo più veloce per ottenere lo stesso risultato. Quando aprite un’immagine modificata in una versione precedente di Camera Raw, nell’angolo inferiore destro dell’area Anteprima è visibile un’icona di avviso (un punto esclamativo, cerchiato in rosso nella figura). Per passare immediatamente all’ultima versione, dovete solamente fare clic su tale punto esclamativo.
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Vi manca l’effetto JPEG? Provate ad applicare un profilo della fotocamera
Se vi siete chiesti come mai le immagini RAW appaiono bellissime sullo schermo LCD della fotocamera, ma sembrano piatte quando le aprite in Camera Raw, sappiate che quello che vedete sullo schermo LCD è un’anteprima JPEG (certo, anche se scattate in RAW) e che la fotocamera aggiunge automaticamente ad essa la correzione del colore, la nitidezza e così via. Quando scattate in RAW è come se diceste alla fotocamera: “Disattiva tutti i perfezionamenti del colore e la nitidezza; lascia invariata l’immagine, perché penserò io a elaborarla”. Ad ogni modo, se vi piace l’aspetto elaborato della foto JPEG e volete utilizzarla come base per la modifica della foto RAW, potete utilizzare i profili della fotocamera.
Passo 2 Il profilo predefinito è Adobe Standard. Ora chiedetevi: “La parola standard significa eccezionale?” Di solito no, quindi vi consiglio di provare gli altri profili dell’elenco e vedere quale fa al caso vostro. Al massimo, potreste scegliere Camera Standard, che potrebbe comunque essere un buon punto di partenza (figura).
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Fate clic sull’icona Calibrazione fotocamera (la terza da destra) nella parte superiore dell’area dei pannelli; nella sezione Profilo fotocamera, fate clic e tenete premuto sul menu a comparsa Nome per vedere un elenco dei profili disponibili per la vostra fotocamera (l’applicazione legge i dati EXIF incorporati per capire quale marca di fotocamera utilizzate). Per esempio, se avete scattato foto con una Nikon, vedrete un elenco degli stili di immagine nella fotocamera (figura) che avreste potuto applicare all’immagine scattando nella modalità JPEG (se scattate in RAW, Camera Raw ignora questi profili integrati, come ho già spiegato). Se utilizzate una Canon, l’elenco sarà leggermente diverso, ma i risultati saranno simili.
SCOTT KELBY
Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Ecco un confronto prima/dopo relativo a una foto sui cui ho eseguito una sola operazione: ho scelto Camera Vivid (figura del passo 3). Questa scelta è studiata per replicare il metodo di colore che avreste potuto scegliere nella fotocamera; se volete che Camera Raw fornisca un aspetto simile come punto di partenza, fate una prova. Inoltre, poiché Camera Raw consente di aprire più immagini per volta (in effetti potete aprirne centinaia contemporaneamente), potreste aprire qualche centinaio di immagini, fare clic sul pulsante Seleziona tutto nell’angolo superiore sinistro della finestra, cambiare il profilo della fotocamera per la prima immagine selezionata e applicarlo così automaticamente a tutte le altre immagini. Ora potete fare clic sul pulsante Chiudi.
Prima: profilo predefinito Adobe Standard
Dopo: profilo Camera Vivid
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A seconda della foto che state modificando, Camera Standard potrebbe non essere la scelta giusta, ma come fotografo dovete almeno dargli una chance (in altre parole, sta a voi capire quale produce l’effetto migliore per voi). Di solito finisco per usare Camera Standard, Camera Landscape o Camera Vivid per le immagini scattate con una fotocamera Nikon, perché ritengo che queste impostazioni riproducano più fedelmente l’effetto JPEG visto sulla fotocamera. Ancora una volta, se non utilizzate una Nikon, Landscape e Vivid potrebbero non essere parte delle scelte disponibili (Nikon offre otto stili di immagini, Canon solo sei). Se non utilizzate una fotocamera Canon, Nikon o di qualche altra marca specifica, avrete a disposizione solo l’opzione Adobe Standard e magari Camera Standard, ma potrete creare profili personalizzati utilizzando l’utilità gratuita di Adobe DNG Profile Editor, disponibile sul sito di Adobe all’indirizzo http://labs.adobe.com.
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Regolazioni essenziali: bilanciamento del bianco
Se avete scattato una foto in ambienti interni, è possibile che tale foto abbia assunto una tinta giallastra (naturalmente se non l’avete scattata in ufficio, dove probabilmente assumerebbe una tinta verde). Se invece avete scattato una fotografia a una persona in ombra, è probabile che la foto abbia una tonalità blu. Questi problemi riguardano il bilanciamento del bianco: se l’avete impostato correttamente sulla fotocamera, non vedrete questi problemi di colore (le foto appariranno normali), ma visto che molti effettuano gli scatti impostando il bilanciamento del bianco automatico, è bene sapere come risolverli con facilità.
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Il bilanciamento del bianco è solitamente il primo aspetto che verifico nel mio flusso di lavoro con Camera Raw, perché una giusta impostazione elimina all’istante il 99% dei problemi del colore. Nella parte superiore del pannello Base (sul lato destro della finestra Camera Raw) sono presenti i controlli Bilanciamento bianco. A destra delle parole “Bilanciamento bianco” si trova un menu a comparsa (cerchiato) che per impostazione predefinita mostra il bilanciamento del bianco “Come scattato” (in pratica, vedete il bilanciamento del bianco impostato nella fotocamera durante lo scatto). Ho lavorato al chiuso con una normale illuminazione da interni, impostando il mio bilanciamento del bianco su Tungsteno; tuttavia, quando mi sono trasferito nello studio ho dimenticato di cambiare il bilanciamento e i primi scatti hanno assunto una tinta bluastra (perché il bilanciamento del bianco era del tutto sbagliato).
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Passo 1
Nozioni fondamentali su Camera Raw
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2
Passo 3 Il secondo metodo prevede l’uso dei dispositivi di scorrimento Temperatura e Tinta (subito sotto il menu dei predefiniti di Bilanciamento bianco). Le barre dietro i dispositivi di scorrimento sono colorate per aiutarvi a vedere quale tinta otterrete con il trascinamento. Preferisco utilizzare i predefiniti per avvicinarmi alla tinta desiderata e poi trascinare i dispositivi di scorrimento se il colore appare troppo blu o troppo giallo. In questo esempio, il predefinito Flash andava bene ma creava una tinta troppo giallastra, quindi ho trascinato il dispositivo di scorrimento Temperatura verso il blu e il dispositivo di scorrimento Tinta verso il magenta.
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Sono disponibili tre metodi per cambiare il bilanciamento del bianco nella foto: il primo, nonché il più semplice, consiste nello scegliere uno dei predefiniti di Bilanciamento bianco. Spesso questa operazione è sufficiente per correggere il colore dell’immagine: dovete soltanto fare clic sul menu a comparsa Bilanciamento bianco per vedere un elenco delle impostazioni di bilanciamento del bianco che avreste potuto selezionare nella fotocamera. Scegliete il predefinito che più ricorda la situazione di illuminazione presente durante lo scatto della foto (per esempio, se avete effettuato lo scatto sotto l’ombra di un albero, selezionate il predefinito Ombreggiatura). Qui ho provato ogni predefinito e il risultato migliore sembra essere quello offerto da Flash, che ha rimosso la tinta bluastra e ha ripristinato il grigio dello sfondo. Nota: questa è l’unica area principale in cui l’elaborazione delle immagini RAW e JPEG o TIFF è diversa. Potete ottenere questo elenco completo di predefiniti del bilanciamento del bianco solo con le immagini RAW; con i file JPEG o TIFF le uniche scelte sono Come scattato e Automatico.
(Continua) Nozioni fondamentali su Camera Raw
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Capitolo 2
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Passo 5 Il terzo metodo è il mio preferito, quello che uso più spesso: è l’impostazione del bilanciamento del bianco con lo strumento Bilanciamento bianco (I). Forse è il metodo più preciso, in quanto effettua una lettura del bilanciamento del bianco direttamente dalla foto. Fate clic sullo strumento Bilanciamento bianco (cerchiato) sulla barra degli strumenti in alto a sinistra, quindi fate clic su un elemento della fotografia che dovrebbe essere grigio chiaro (è giusto così: per impostare correttamente il bilanciamento del bianco dovete fare clic su qualche elemento grigio chiaro). Selezionate quindi lo strumento e fate clic una volta sullo sfondo vicino ai capelli (figura) per impostare automaticamente il bilanciamento del bianco. Se non vi piace il risultato ottenuto, fate clic su un’area grigio chiaro diversa. Nell’esempio il risultato era un po’ scuro, quindi ho cambiato leggermente l’esposizione.
SUGGERIMENTO: ripristinare velocemente il bilanciamento del bianco Per ripristinare rapidamente il bilanciamento del bianco sull’impostazione Come scattato, fate doppio clic sullo strumento Bilanciamento bianco sulla barra degli strumenti.
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Solo un paio di altre cose sull’impostazione manuale del bilanciamento del bianco con i dispositivi di scorrimento Temperatura e Tinta: se spostate un dispositivo di scorrimento e decidete che sarebbe stato meglio non farlo, fate doppio clic direttamente sul cursore per riportarlo nella posizione precedente. Personalmente regolo quasi sempre il dispositivo di scorrimento Temperatura, ma è raro che tocchi Tinta. Inoltre, se volete ripristinare il bilanciamento del bianco originale dell’immagine, selezionate semplicemente Come scattato dal menu a comparsa Bilanciamento bianco (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 6
Passo 7 Ecco un confronto prima/dopo che vi permette di vedere la differenza ottenuta con un bilanciamento del bianco corretto (tra l’altro, potete vedere rapidamente un confronto prima e dopo la modifica premendo P per attivare o disattivare l’anteprima).
SUGGERIMENTO: utilizzare la scheda dei grigi
Prima: il bilanciamento del bianco Come scattato presenta una tinta bluastra
Dopo: un clic con lo strumento Bilanciamento bianco sistema tutto
Per aiutarvi a trovare il colore grigio neutro nelle immagini, ho incluso una scheda di colore grigio 18% alla fine del libro (ritagliatela seguendo il tratteggio). Dopo aver impostato l’illuminazione, scattate una foto al soggetto mentre tiene in mano la scheda; aprite quindi l’immagine in Camera Raw e fate clic con lo strumento Bilanciamento bianco sulla scheda nell’immagine per impostare immediatamente il bilanciamento del bianco. Applicate ora lo stesso bilanciamento del bianco agli altri scatti effettuati nelle stesse condizioni di luce (ulteriori informazioni nel prossimo capitolo).
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Anche se con questa operazione potete ottenere un bilanciamento del bianco particolarmente preciso, questo non significa che la fotografia assuma l’aspetto migliore. Il bilanciamento del bianco è una decisione creativa e la cosa più importante è che la foto vi piaccia. Non lasciatevi quindi fuorviare dall’idea “non mi piace l’aspetto del bilanciamento del bianco, ma so che è corretto”: impostate il bilanciamento del bianco nel modo che preferite. La decisione finale spetta a voi: siete voi i fotografi, la foto è vostra, quindi fate sì che appaia al meglio. Preciso non è sempre sinonimo di bello. In ogni caso, potete fare clic destro sull’immagine per accedere al menu a comparsa Bilanciamento bianco (figura).
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Regolazioni essenziali 2: esposizione
La successiva regolazione di cui mi occupo, dopo la modifica del bilanciamento del bianco, riguarda l’esposizione della foto. Ora, qualcuno potrebbe sostenere che sia questa la regolazione più importante, ma se la foto appare troppo blu nessuno noterà che la foto è sottoesposta di un terzo di punto; per questo correggo prima il bilanciamento del bianco e solo successivamente mi preoccupo dell’esposizione. In ogni caso, l’esposizione in Camera Raw non viene regolata solo con il dispositivo di scorrimento Esposizione, ma con ben cinque dispositivi di scorrimento: Esposizione (mezzitoni), Neri (ombre profonde), Ombre (ombre normali), Luci (si capisce già dal nome) e Bianchi (luci estreme).
Passo 2 Cominciamo regolando il dispositivo di scorrimento Esposizione. Questa foto è notevolmente sovraesposta, quindi trascinatelo a sinistra per scurire i mezzitoni e l’esposizione complessiva. Qui ho trascinato il dispositivo di scorrimento a -1,25: la foto assume un aspetto migliore, ma è ancora “piatta”. Ecco perché il prossimo passo sarà la regolazione del contrasto (tra parentesi, anche se potete trascinare il dispositivo di scorrimento Contrasto a sinistra per ridurre il contrasto, non mi è mai capitata un’occasione in cui volevo che una fotografia apparisse meno decisa, ma questa è solo la mia esperienza).
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Capitolo 2
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Personalmente consiglio (e lo fa anche Adobe) di iniziare dal dispositivo di scorrimento più in alto nel pannello Base (Esposizione) e di procedere verso il basso nell’ordine; questo flusso di lavoro è diverso rispetto alle versioni precedenti di Camera Raw, dove non era importante il dispositivo di scorrimento da cui si cominciava. In CS6, però, la procedura funziona al meglio cominciando da Esposizione (mezzitoni); se il risultato è ancora un po’ sbiadito, è possibile aumentare il contrasto (tra l’altro, il dispositivo di scorrimento Contrasto in CS6 è notevolmente migliore rispetto a quello di CS5 e versioni precedenti, che evitavo con cura). Questa foto è veramente un disastro: scattata sotto una luce diretta e tagliente, necessita proprio dell’aiuto di Camera Raw.
SCOTT KELBY
Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Prima di continuare, è possibile notare che il contrasto impostato ha creato un problema di taglio, nel senso che sono state tagliate le luci. Parte della foto era così luminosa da non contenere alcun dettaglio: in pratica era totalmente sovraesposta (sembra un problema grave, e in effetti lo è). Fortunatamente Camera Raw vi avvisa del taglio con un triangolo nell’angolo superiore destro dell’istogramma: si tratta dell’avvertenza per luci in eccesso (che adoro chiamare “il triangolo bianco della morte”). Se vedete il triangolo bianco non spaventatevi: per prima cosa fate clic sul triangolo bianco per visualizzare in rosso le aree tagliate (osservate il braccio). Con questa operazione potete capire se il taglio riguarda un’area con dettagli importanti, o se si tratta soltanto di una luce poco significativa (ad esempio un riflesso su un paraurti cromato o un dettaglio poco importante sullo sfondo della fotografia).
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Nelle precedenti versioni di Camera Raw, quando vedevo un’immagine come questa, ritornavo al passo 2 e cercavo il dispositivo di scorrimento Neri; in CS6, invece, è possibile aumentare il contrasto con il dispositivo di scorrimento Contrasto, che schiarisce le aree luminose e scurisce quelle buie (qui l’ho trascinato a destra a +82). Queste due operazioni (regolazione dell’esposizione e del contrasto, se necessario) dovrebbero sempre essere il vostro punto di partenza. Procedere dall’alto verso il basso è utile, perché gli altri dispositivi di scorrimento sfrutteranno questa base e non dovrete continuamente regolare un dispositivo di scorrimento dopo l’altro. Considerate questi due dispositivi di scorrimento come le basi per la vostra esposizione e gli altri come strumenti facoltativi da utilizzare solo se l’immagine lo richiede.
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SUGGERIMENTO: i triangoli di avviso sui colori Se vedete un triangolo di avviso rosso, giallo, magenta o di altro colore (anziché bianco), di sicuro la regolazione non è ottimale, ma il problema non è grave come la comparsa del triangolo bianco. In pratica, il triangolo indica che state tagliando solo quel canale di colore (mentre gli altri canali mantengono i dettagli).
Passo 6 Il dispositivo di scorrimento successivo, Ombre, viene utilizzato solo se c’è un problema (proprio come Luci); in questo caso, il problema è che non si vedono i dettagli nell’angolo superiore sinistro della foto. Vedete che lì c’è qualcosa, ma non si capisce esattamente cosa. In questo caso potete utilizzare il dispositivo di scorrimento Ombre, trascinandolo a destra per schiarire le ombre (qui l’ho trascinato fino a +87) e osservando la comparsa delle ceramiche sullo sfondo.
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Se l’avviso in rosso appare su un’area contenente dettagli importanti (il braccio e le altre aree della foto a me sembrano tali), trascinate il dispositivo di scorrimento Luci verso sinistra fino a farlo scomparire (nell’esempio ho trascinato a -18). Ai lettori che hanno utilizzato le versioni precedenti di Camera Raw potrei dire che questo dispositivo di scorrimento ha sostituito Recupero, ma in realtà fa molto di più, viste le modalità con cui Adobe ha rielaborato il dispositivo di scorrimento Esposizione. Ora, quando regolate il dispositivo di scorrimento Esposizione, ci sono meno probabilità di creare tagli rispetto a prima, quindi è come se Esposizione abbia al suo interno parte della potenza del vecchio Recupero. Detto questo, controllo ancora il dispositivo di scorrimento Luci per recuperare le luci tagliate; se il trucco non funziona riduco leggermente il valore di Esposizione, ma è raro che debba farlo.
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Prima di lasciare il dispositivo di scorrimento Ombre, dobbiamo passare temporaneamente a un’altra immagine, perché voglio farvi capire che uno dei casi più comuni in cui dovrete utilizzare Ombre è un soggetto in controluce come questo, dove il cielo ha un’esposizione corretta, ma il primo piano è scuro. Mentre mi trovavo in questo luogo, i miei occhi compensavano alla perfezione le due esposizioni notevolmente diverse; le fotocamere, però, non sono sofisticate come l’occhio umano e producono quindi scatti come questo. Nelle versioni precedenti di Camera Raw utilizzavo il dispositivo di scorrimento Luce di schiarita per risolvere il problema, ma così facendo ne introducevo altri (l’immagine assumeva un aspetto HDR, ma non nel senso buono). Ora, in CS6, il dispositivo di scorrimento Ombre coopera con Esposizione per offrire risultati superiori rispetto a Luce di schiarita. Cominciate aumentando l’esposizione e il contrasto (così il dispositivo di scorrimento Ombre funzionerà molto meglio).
Passo 8 Trascinate il dispositivo di scorrimento Ombre del tutto a destra per “aprire” le rocce e il primo piano, in modo che l’intera immagine sembri più bilanciata (qui l’ho trascinato a +90). L’effetto di elaborazione eccessiva creato da Luce di schiarita nelle versioni precedenti è scomparso; si ottiene invece una modifica più naturale. Che ci crediate o meno, questo aumento delle ombre ha creato un taglio delle luci nel canale Rosso (nell’angolo superiore destro compare il triangolino rosso), ma risolvere il problema è facile: ho dovuto soltanto trascinare leggermente a sinistra il dispositivo di scorrimento Bianchi (fino a -17) per ridurre le luci. Ora possiamo tornare all’immagine originale.
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Gli ultimi due dispositivi di scorrimento fondamentali per l’esposizione sono Bianchi e Neri. Se siete abituati a lavorare con Valori tonali (Livelli nelle versioni precedenti) in Photoshop, li apprezzerete molto perché il risultato è simile a quello dell’impostazione dei punti di luce e ombra (o di bianco e di nero). Nella maggior parte dei casi, se utilizzo il dispositivo di scorrimento Bianchi (che controlla le luci più luminose) lo trascino verso destra per assicurarmi che i bianchi siano gradevoli e luminosi (e non tendenti al grigio), ma in questo caso ho preferito nascondere il fatto che lo scatto è stato effettuato con una luce diretta tagliente trascinandolo a sinistra (per scurire i bianchi) fino a -28. Ho inoltre aumentato le ombre più profonde trascinando il dispositivo di scorrimento Neri a sinistra (-10). Utilizzerò ancora questo dispositivo di scorrimento se, alla fine della modifica, riterrò che il colore debba essere ulteriormente esaltato, visto che questo strumento aiuta a saturare i colori e a renderli meno sbiaditi. Ecco un confronto prima/dopo, dove ho aggiunto due tocchi finali: ho aumentato leggermente Chiarezza (ulteriori informazioni a pagina 36) e Vividezza. Ancora una volta vi consiglio di procedere dall’alto al basso, ricordando però che non tutte le immagini necessitano di una regolazione di Luci e Ombre, ma solo quelle con problemi relativi a queste caratteristiche; negli altri casi potrete ignorare questi dispositivi di scorrimento.
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Se non vi sentite a vostro agio con la regolazione manuale di ciascuna immagine, Camera Raw offre una funzione Auto per correggere all’istante l’esposizione complessiva dell’immagine (compresi contrasto, luci, ombre e così via); a questo punto dell’evoluzione di Camera Raw, la funzione non è niente male. Se vi piace il risultato, potete impostare le preferenze di Camera Raw in modo che ogni foto, all’apertura in Camera Raw, venga regolata automaticamente utilizzando questa funzionalità.
Eseguire la correzione automatica delle foto in Camera Raw Passo 1
Passo 2 Potete impostare Camera Raw in modo che esegua una regolazione automatica dei toni ogni volta che aprite una foto: fate clic sull’icona Preferenze sulla barra degli strumenti di Camera Raw (la terza icona da destra) e selezionate la casella di controllo Applica la regolazione automatica dei toni nella finestra (cerchiata in rosso nella figura). Fate quindi clic su OK. Camera Raw valuterà ciascuna immagine e proverà a correggerla. Se non vi piacciono le correzioni tonali, potete fare clic sul pulsante Predefinito a destra del pulsante Auto (che viene disattivato dopo essere stato applicato).
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Dopo aver aperto un’immagine in Camera Raw, potete lasciare che l’applicazione imposti automaticamente l’esposizione complessiva (con i controlli del pannello Base) facendo clic sul pulsante Auto (cerchiato in rosso nella figura). Nelle versioni precedenti di Camera Raw, questa funzionalità di correzione Auto era... beh... diciamo che non era il massimo, ma è notevolmente migliorata da allora e oggi svolge un lavoro decente (soprattutto quando vi bloccate e non sapete più cosa fare). Provate quindi a fare clic sulla voce e a osservare il risultato. Se non vi piace, premete Ctrl+Z (Comando+Z) per annullare l’operazione.
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Aggiungere slancio alle immagini con Chiarezza
Questa è una delle funzionalità di Camera Raw che preferisco e quando la presento ai corsi non manca mai di suscitare un sacco di “Ooohh” e “Ahhhh”. Penso sia perché con un solo, semplice dispositivo di scorrimento potete aggiungere molta “vivacità” all’immagine. Il dispositivo di scorrimento Chiarezza aumenta il contrasto dei mezzitoni in modo da conferire all’immagine più slancio e più impatto, senza effettivamente renderla più nitida. Aggiungo un sacco di chiarezza ogni volta che voglio esaltare la texture in un’immagine; l’impostazione funziona bene per qualsiasi cosa, dai panorami alle foto cittadine, dagli scatti di un viaggio ai ritratti maschili, vale a dire in tutti i casi in cui è utile accentuare la texture.
Passo 2 Utilizzare il controllo Chiarezza è facilissimo: trascinate il dispositivo di scorrimento verso destra per aumentare lo slancio (o il contrasto dei mezzitoni) nell’immagine (confrontate le immagini in alto e in basso nella figura). Qui ho trascinato a +100, con risultati che non avreste mai potuto ottenere nelle versioni precedenti di Camera Raw (che introducevano orribili aloni ovunque); in CS6, invece, potete spostare come preferite il dispositivo di scorrimento ottenendo risultati eccezionali. Per qualunque immagine di cui voglio accentuare la texture (paesaggi, fotografie sportive e così via) applico una chiarezza compresa tra +25 e +50, ma nella maggior parte dei casi potrete anche aumentare questo valore (figura).
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Il dispositivo di scorrimento Chiarezza si trova nella parte inferiore del pannello Base di Camera Raw, subito sopra i dispositivi di scorrimento Vividezza e Saturazione. Anche se il suo nome ufficiale è Chiarezza, ho sentito dire che a un certo punto dello sviluppo, i tecnici di Adobe chiamavano questa funzione “Colpo”, perché l’immagine risultante colpiva davvero gli osservatori. Per vedere chiaramente gli effetti di Chiarezza, eseguite lo zoom al 100% facendo doppio clic sullo strumento Zoom sulla barra degli strumenti (è simile a una lente di ingrandimento). Nell’esempio, ho eseguito lo zoom solo al 25% per permettervi di vedere meglio l’immagine.
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Passo 1
Nozioni fondamentali su Camera Raw
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Naturalmente, esistono soggetti in cui è preferibile non accentuare la texture (come nel caso di donne e bambini): in questo caso è sufficiente non applicare una chiarezza positiva. Potete però utilizzare il controllo Chiarezza al contrario per ammorbidire la pelle: in questo caso si parla di chiarezza negativa. Potete applicare un valore inferiore a 0 per ridurre il contrasto dei mezzitoni, ottenendo un effetto di attenuazione, ma se non volete applicarlo all’intera immagine potete ricorrere allo strumento Pennello di regolazione (troverete ulteriori informazioni nel Capitolo 4). Ecco un’immagine originale senza alcuna chiarezza negativa.
Passo 4 Qui ho selezionato Pennello di regolazione (non dimenticate di consultare il Capitolo 4) e ho impostato Chiarezza sul valore -100 per ottenere un forte effetto di ammorbidimento della pelle. Per bilanciare la morbidezza ho aumentato il valore di Nitidezza a +25 (ulteriori informazioni sono disponibili più avanti) e poi ho dipinto sulla pelle della ragazza, evitando le aree che devono rimanere nitide (occhi, sopracciglia, narici, labbra, capelli e contorni del viso). Osservate come è più morbida la pelle del soggetto. Per riepilogare, se volete ammorbidire velocemente la pelle di un soggetto e non siete troppo pignoli in merito al risultato, una chiarezza negativa può aiutare a ottenere il risultato desiderato.
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Capitolo 2
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Passo 3
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Regolare il contrasto con le curve
Il dispositivo di scorrimento Contrasto di Camera Raw CS6 vi permette di raggiungere solo determinati risultati; per fortuna è disponibile Curve, un potente alleato nella lotta alle foto dall’aspetto piatto. Già che ci siamo, vorrei presentarvi un’altra novità di questa versione, vale a dire una funzionalità di Photoshop che ha trovato posto anche in Camera Raw: la possibilità di modificare i singoli canali R, G e B con Curve. È vero che io non utilizzo questa funzionalità, ma qualcuno potrebbe divertirsi moltissimo con essa (se non altro per gli effetti di cross-processing).
Passo 2 Se volete un contrasto più accentuato, selezionate Contrasto forte dal menu a comparsa Curva (figura). Potete vedere che ora la foto presenta un contrasto maggiore rispetto alla fotografia nel passo 1. La differenza sta nel fatto che le impostazioni di Contrasto forte creano una curva più ripida (e a una curva più ripida corrisponde un maggiore contrasto).
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Dopo aver regolato l’esposizione nel pannello Base, se ritenete che serva ancora un po’ di contrasto (sì, è possibile), potete portare in primo piano il pannello Curva di viraggio (la seconda icona da sinistra nella parte superiore dell’area dei pannelli, cerchiata in rosso nella figura). Qui sono disponibili due tipi diversi di curve: la curva per punti e la curva parametrica. Inizieremo dalla curva per punti, quindi fate clic sulla scheda Punti nella parte superiore del pannello. Questo è l’aspetto della foto senza alcuna aggiunta di contrasto nella curva per punti (il menu a comparsa Curva è impostato su Lineare, che corrisponde a una curva piatta non regolata). Nota: nelle versioni precedenti di Camera Raw, le immagini RAW utilizzavano per impostazione predefinita la curva Contrasto medio (visto che la fotocamera non aggiungeva alcun contrasto), mentre in CS6 non viene aggiunto alcun contrasto per impostazione predefinita (come quando scattate in JPEG).
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Passo 1
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Passo 4 Se create una curva che vi piacerebbe applicare anche ad altre foto, potete salvarla come impostazione predefinita. A tal fine, fate clic sull’icona Predefiniti (la seconda da destra) nella parte superiore dell’area dei pannelli per visualizzare il pannello Predefiniti. Fate clic sull’icona Nuovo predefinito (simile all’icona Crea un nuovo livello di Photoshop) in fondo al pannello per visualizzare la finestra di dialogo Nuovo predefinito (figura). Se volete salvare solamente l’impostazione della curva, selezionate Curva per punti dal menu a comparsa Sottoinsieme nella parte superiore, in modo da deselezionare tutte le caselle di controllo per le impostazioni disponibili come predefiniti, lasciando selezionata solo la casella di controllo Curva per punti (figura). Assegnate un nome al predefinito (nell’esempio ho utilizzato “Contrasto importante”) e fate clic su OK.
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Se conoscete la funzione Curve di Photoshop e volete creare una curva personalizzata, iniziate da una delle curve predefinite, quindi trascinate i punti di regolazione sulla curva o utilizzate i tasti di direzione per spostarli (anche se penso sia più facile fare clic su un punto e quindi utilizzare i tasti Freccia su e Freccia giù per spostare in alto o in basso quella parte della curva). Se preferite iniziare da zero, selezionate Lineare dal menu a comparsa Curva per ottenere una curva piatta. Per aggiungere punti di regolazione, fate clic sulla curva; per rimuovere un punto, fate clic e trascinatelo all’esterno della curva (trascinate rapidamente, come se doveste strappare un cerotto).
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Passo 6 Il dispositivo di scorrimento Luci controlla l’area delle luci della curva (la sua parte superiore); trascinandolo verso destra la curva viene arcuata verso l’alto, rendendo più luminose le luci. Sotto è presente il dispositivo di scorrimento Colori chiari, che copre il successivo intervallo di tonalità (l’area tra i mezzitoni e le luci). Trascinate questo dispositivo di scorrimento verso destra per rendere più ripida questa parte della curva e aumentare i mezzitoni superiori. I dispositivi di scorrimento Colori scuri e Ombre adempiono allo stesso scopo per i mezzitoni inferiori e le aree d’ombra profonda. Ricordate che il trascinamento verso destra permette di schiarire queste aree; per accentuare il contrasto, quindi, dovrete trascinarli entrambi verso sinistra. Nell’esempio, per creare un contrasto efficace, ho trascinato i dispositivi di scorrimento Luci e Colori chiari verso destra e i dispositivi di scorrimento Colori scuri e Ombre verso sinistra.
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Se non siete a vostro agio nella regolazione della curva per punti potete provare la curva parametrica, che vi permette di cambiare la curva regolando dispositivi di scorrimento anziché punti. Fate clic sulla scheda Parametrica per vedere quattro dispositivi di scorrimento che controllano quattro diverse aree della curva. Prima di iniziare a “scorrere”, tenete presente che le regolazioni apportate qui si sommano a quelle eseguite nella scheda Punti (nell’esempio ho preferito azzerare la curva selezionando Lineare dal menu a comparsa Curva nella scheda Punti).
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Passo 8 Se tutte queste informazioni vi hanno lasciato un po’ perplessi, ho lo strumento che fa per voi: si chiama Regolazione mirata (è detto anche TAT, da Targeted Adjustment Tool) e si trova nella barra degli strumenti nella parte superiore della finestra (è il quinto strumento da sinistra, cerchiato nella figura). Spostate lo strumento sulla parte dell’immagine che volete regolare, quindi trascinatelo verso l’alto per schiarire l’area o verso il basso per scurirla (in questo modo viene spostata la parte della curva che rappresenta quella zona dell’immagine). Molti fotografi amano questo strumento, quindi dategli una possibilità, visto che vi permette di schiarire (o scurire) facilmente proprio l’area a cui siete interessati. Devo però ammonirvi (era da tanto che volevo utilizzare questa parola!): lo strumento non regola la singola parte della foto, ma la curva stessa. A seconda dell’immagine, potrebbero quindi essere schiarite o scurite altre aree: tenete d’occhio l’intera immagine mentre vi occupate della regolazione. Nell’esempio della figura, ho trascinato verso l’alto per schiarire l’area in ombra a sinistra, regolando automaticamente la curva.
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Un vantaggio della curva parametrica è la possibilità di utilizzare i controlli di divisione in regioni (sotto la curva) per stabilire l’ampiezza coperta da ciascun dispositivo di scorrimento. Per esempio, se spostate verso destra il divisore della regione più a destra, potete espandere l’area controllata dal dispositivo di scorrimento Colori chiari: il dispositivo di scorrimento Luci ora ha un impatto minore e appiattisce la parte superiore della curva, riducendo il contrasto. Se trascinate lo stesso controllo di divisione in regioni verso sinistra (figura), espanderete l’area controllata dal dispositivo di scorrimento Luci, rendendo più ripida la curva e aumentando il contrasto.
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Passo 10 Bene, dopo aver selezionato il canale Blu (avete notato che l’istogramma della curva è di colore blu?), come potete capire quale parte della curva dovete regolare? Potete chiederlo direttamente a Camera Raw. Posizionate il puntatore del mouse sull’area di sfondo da modificare e tenete premuto Ctrl (Comando) per attivare temporaneamente lo strumento Contagocce. Fate clic una volta nell’immagine per aggiungere alla curva un punto corrispondente all’area da regolare, poi fate clic sul punto nella curva e trascinatelo con un angolo di 45° verso l’angolo inferiore destro, rimuovendo il blu dallo sfondo (figura).
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Prima di concludere con le curve, voglio mostrarvi la nuova funzionalità della versione CS6 di Camera Raw: la possibilità di regolare le singole curve RGB nella curva per punti. Nonostante sia una funzione perfetta per creare gli effetti di crossprocessing (di cui parleremo tra poco), è probabile che la utilizzerete soprattutto per correggere i problemi di bilanciamento del bianco (per esempio una dominante di colore che non vuole saperne di scomparire). Potete scegliere il canale da regolare dal menu a comparsa Canale nella scheda Punti (nella figura ho scelto Blu per rimuovere una dominante di colore presente nello sfondo e sulla pelle; lo sfondo doveva essere grigio e la pelle non avrebbe dovuto essere bluastra).
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Passo 9
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Se volete utilizzare queste curve RGB per creare un effetto di cross-processing (una tecnica classica della camera oscura, risalente ai tempi della pellicola ma diffusa ancora oggi, in particolare nel campo della moda), potrete ricorrere a decine di combinazioni diverse. Ecco quella che preferisco: per iniziare selezionate Rosso dal menu a comparsa Canale della scheda Punti e create una curva ripida a S facendo clic tre volte lungo la diagonale (una volta al centro, una in corrispondenza della linea della griglia successiva e una in basso), in modo che i tre punti si trovino alla stessa distanza lungo la linea. Lasciate il punto centrale dov’è, trascinate il punto superiore verso l’alto in linea retta e trascinate il punto inferiore verso il basso sempre in linea retta, in modo da creare la curva che vedete nella figura a sinistra. Passate quindi al canale Verde e create un’altra curva a S con tre punti, ma leggermente meno ripida (figura al centro). Per finire, passate al canale Blu, non aggiungete alcun punto ma trascinate il punto in basso a sinistra verso l’alto in linea retta lungo il margine sinistro (figura a destra); trascinate quindi il punto superiore destro verso il basso lungo il margine destro.
Passo 12 Naturalmente, in base all’immagine che state modificando, potreste dover regolare leggermente queste impostazioni (di solito la distanza di cui avete trascinato nel canale Blu, ma ancora una volta dovete valutare la regolazione in base alla foto). Se ottenete un’impostazione che vi piace, non dimenticate di salvarla come predefinito nel pannello Predefiniti (come avete fatto con la curva di contrasto in precedenza).
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Passo 11
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Ritagliare e raddrizzare
Esiste un importante vantaggio nel ritagliare la foto in Camera Raw, anziché in Photoshop CS6, vale a dire la possibilità di ritornare in seguito a Camera Raw per ripristinare l’immagine non ritagliata. Questo vale anche per le foto JPEG e TIFF finché non sovrascrivete il file JPEG o TIFF originale; per evitare la sovrascrittura, cambiate il nome del file quando salvate il file JPEG o TIFF in Photoshop (in modo che l’originale resti intatto). Con le immagini RAW non dovete preoccuparvi, perché l’originale non viene mai sovrascritto.
Passo 2 Ecco il bordo di ritaglio con rapporto 2 a 3 trascinato sull’immagine. L’area ritagliata appare ombreggiata, mentre l’area nitida all’interno del bordo di ritaglio corrisponde all’aspetto finale della foto ritagliata. Se volete vedere la versione ritagliata prima di uscire da Camera Raw, passate a un altro strumento sulla barra degli strumenti. Nota: se disegnate un bordo di ritaglio con dimensioni prestabilite e volete cambiarne l’orientamento, fate clic nell’angolo inferiore destro e trascinate in basso a sinistra per passare dall’orientamento orizzontale a quello verticale, oppure in alto a destra per passare dall’orientamento verticale a quello orizzontale).
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Lo strumento Taglierina (C) è il sesto da sinistra sulla barra degli strumenti. Per impostazione predefinita, dovete fare clic e trascinare intorno all’area che desiderate mantenere e, come in Photoshop, avete a disposizione un elenco di rapporti di ritaglio predefiniti. Per accedervi, fate clic e tenete premuto sullo strumento Taglierina per visualizzare un menu a comparsa (figura). L’impostazione Normale rappresenta la funzione standard basata sul trascinamento; se invece scegliete uno dei predefiniti, il ritaglio viene vincolato a proporzioni specifiche. Per esempio, scegliete il rapporto 2 a 3, fate clic e trascinate: vedrete che il ritaglio mantiene le stesse proporzioni della fotografia originale non ritagliata.
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Passo 1
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Passo 4 Nell’esempio vogliamo creare un ritaglio personalizzato in modo che la foto ritagliata sia esattamente di 8 × 10 cm; selezionate quindi cm dal menu a comparsa Ritaglia e immettete la dimensione personalizzata. Fate clic su OK e trascinate il bordo di ritaglio; l’area interna avrà una dimensione esatta di 8 × 10 cm. Fate clic su un altro strumento della barra degli strumenti oppure premete Invio per vedere l’immagine finale ritagliata a 8 × 10 cm. Se fate clic sul pulsante Apri immagine, l’immagine viene ritagliata secondo le indicazioni e aperta in Photoshop. Se invece fate clic sul pulsante Chiudi, Camera Raw viene chiuso e la foto rimane invariata, ma il bordo di ritaglio viene conservato nella posizione specificata per il futuro.
SUGGERIMENTO: vedere le dimensioni dell’immagine Le dimensioni della foto (e altre informazioni) sono visualizzate sotto l’area di anteprima di Camera Raw (nel testo blu sottolineato simile a un collegamento Web). Quando trascinate un bordo di ritaglio, le informazioni sulle dimensioni della foto vengono aggiornate automaticamente per visualizzare le dimensioni dell’area di ritaglio attualmente selezionata.
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Se riaprite la foto ritagliata in Camera Raw, vedrete la versione ritagliata. Per ripristinare il bordo di ritaglio dovete semplicemente fare clic sullo strumento Taglierina. Per rimuovere del tutto il ritaglio, premete Esc o Backspace (Canc) sulla tastiera (oppure scegliete Cancella ritaglio dal menu a comparsa dello strumento Taglierina). Se volete ritagliare la fotografia a una dimensione esatta (per esempio 8 × 10 cm, 13 × 19 cm e così via), selezionate Personale dal menu a comparsa dello strumento Taglierina per visualizzare la finestra di dialogo mostrata nella figura. Potete scegliere le dimensioni del ritaglio in centimetri, pixel o pollici.
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Se possedete numerose foto simili da ritagliare allo stesso modo, apprezzerete questa possibilità: per prima cosa selezionate tutte le foto da ritagliare in Camera Raw (sia in Mini Bridge sia dal computer), quindi apritele tutte in Camera Raw. Quando aprite più foto, essere appaiono in una sequenza verticale sul lato sinistro di Camera Raw (figura). Fate clic sul pulsante Seleziona tutto (sopra la sequenza), quindi ritagliate la foto selezionata come preferite. Mentre applicate il ritaglio, osservate la sequenza: le miniature vengono aggiornate in base alle nuove istruzioni di ritaglio. Una piccola icona di ritaglio viene visualizzata nell’angolo inferiore sinistro di ciascuna miniatura per segnalare che queste foto sono state ritagliate in Camera Raw.
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Passo 6
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Se avete salvato una foto JPEG o TIFF ritagliata da Camera Raw (facendo clic sul pulsante Chiudi), l’unico modo per ripristinare le aree ritagliate consiste nel riaprire la foto in Camera Raw. Tuttavia, se fate clic sul pulsante Salva immagine e selezionate Photoshop dal menu a comparsa Formato (figura), viene visualizzata una nuova opzione chiamata Mantieni pixel ritagliati. Se attivate tale casella di controllo prima di fare clic su Salva, quando aprite la foto in Photoshop essa appare ritagliata, ma la foto si trova in realtà su un livello separato (non è unita nel livello Sfondo). L’area ritagliata è quindi ancora presente, ma si estende oltre l’area dell’immagine visibile. Potete ripristinare l’area ritagliata trascinando la foto nell’area dell’immagine (provate: selezionate lo strumento Sposta [V] e trascinate la foto a destra o a sinistra per capire cosa intendo).
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Un’altra forma di ritaglio prevede il raddrizzamento delle foto con lo strumento Raddrizza foto. È un parente stretto dello strumento Taglierina in quanto, fondamentalmente, ruota il bordo di ritaglio per consentire di aprire una foto diritta. Sulla barra degli strumenti di Camera Raw, selezionate lo strumento Raddrizza foto (a destra dello strumento Taglierina e cerchiato in rosso nella figura), fate clic e trascinate lungo l’orizzonte nella foto (figura). Quando rilasciate il pulsante del mouse, viene visualizzato un bordo di ritaglio che viene ruotato automaticamente della quantità necessaria per raddrizzare la foto (come mostrato nel passo 8).
Passo 8 Non vedrete la foto raddrizzata finché non cambierete strumento, premerete Invio o aprirete la foto in Photoshop (in pratica, se fate clic su Salva immagine o su Chiudi, Camera Raw si chiude e le informazioni sul raddrizzamento vengono salvate con il file; quando riaprirete il file in Camera Raw, vedrete la versione raddrizzata e potreste persino scordarvi che in precedenza la foto era storta). Se invece fate clic su Apri immagine, la foto raddrizzata viene aperta in Photoshop. Ancora una volta, se si tratta di una foto RAW (o se avete fatto clic sul pulsante Chiudi nel caso di un file JPEG o TIFF), potete sempre ritornare a Camera Raw e rimuovere il bordo di ritaglio per ripristinare la foto originale non ritagliata.
SUGGERIMENTO: annullare il raddrizzamento Se volete annullare il raddrizzamento, premete Esc sulla tastiera per far scomparire il bordo di raddrizzamento.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Vedere un vero confronto prima/ dopo
Se avete già applicato diverse regolazioni a una foto RAW, è probabile che non abbiate bisogno della finestra di modifica Camera Raw ogni volta che aprite il file. In questo caso, tenete premuto Maiusc mentre fate doppio clic sul file RAW in Mini Bridge: l’immagine verrà aperta in Photoshop, con l’ultimo gruppo di modifiche già applicato, e la finestra Camera Raw verrà saltata. Se non avete applicato regolazioni in Camera Raw, la foto viene aperta con le impostazioni predefinite di Camera Raw applicate. In entrambi i casi, potrete risparmiare molto tempo.
La stranezza di Camera Raw nella gestione delle anteprime è l’applicazione pannello per pannello: in pratica, se eseguite diverse modifiche nel pannello Base e poi passate al pannello Dettagli per apportare altri cambiamenti, deselezionando la casella di controllo Anteprima (in alto a destra rispetto all’area di anteprima) non vedrete un vero confronto prima/dopo, ma soltanto un confronto relativo al pannello in cui vi trovate. Per ottenere un vero confronto prima/dopo di tutte le modifiche in Camera Raw, fate clic sull’icona Predefiniti (la seconda da destra nella
Comode scelte rapide per i metodi di fusione La maggior parte degli utenti ricorre sempre agli stessi metodi di fusione dei livelli, vale a dire Moltiplica, Scolora, Sovrapponi, Luce intensa e Luce soffusa. Se sono anche i vostri metodi preferiti, potete risparmiare tempo selezionando il metodo che vi interessa con una semplice scelta rapida da tastiera. Per esempio, per passare direttamente al metodo di fusione Scolora, premete Alt+Maiusc+S (Opzione+Maiusc+S); per Moltiplica, premete Alt+Maiusc+M (Opzione+Maiusc+M) e così via. Per scoprire le diverse scelte rapide, provate a premere lettere diverse sulla tastiera.
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parte superiore dell’area dei pannelli) o sull’icona Istantanea (quella più a destra) e attivate o disattivate la casella di controllo Anteprima.
Non fatevi ingannare dal pulsante Predefinito Se avete modificato l’immagine in Camera Raw e decidete di voler ricominciare da capo, non è sufficiente fare clic sul
pulsante Predefinito nel pannello Base (a sinistra del pulsante Auto). Per ritornare all’aspetto originale dell’immagine alla prima apertura in Camera Raw dovete aprire il menu a tendina di Camera Raw e scegliere Impost. predefinite Camera Raw. Potete anche tenere premuto Alt (Opzione) e fare clic sul pulsante Annulla (che diventa Ripristina).
Eliminare più immagini durante la modifica in Camera Raw Se avete aperto più immagini in Camera Raw, potete contrassegnarle per l’eliminazione selezionandole (nella sequenza sul lato sinistro di Camera Raw) e premere Backspace (Canc). Sulle immagini viene visualizzata una “X” rossa. Quando avete terminato con Camera Raw e fate clic sul pulsante Chiudi, le immagini contrassegnate per l’eliminazione verranno spostate automaticamente nel Cestino. Per rimuovere il contrassegno di eliminazione, selezionatele e premete di nuovo Backspace (Canc).
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Saltare del tutto la finestra Camera Raw
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Se volete vedere l’immagine in Camera Raw con le dimensioni più estese possibili, premete F: Camera Raw passa alla modalità Schermo intero, in cui la finestra occupa l’intero schermo.
Scorciatoia per visualizzare la nitidezza
Non dovete necessariamente passare a Mini Bridge per aggiungere o modificare le classificazioni a stelle; se avete aperto più immagini, potete farlo direttamente in Camera Raw. Dovete soltanto premere Ctrl+1, 2, 3 (Comando+1, 2, 3) e così via per aggiungere la classificazione a stelle (fino a cinque). Potete anche fare clic direttamente sui cinque pallini sotto le miniature nella sequenza a sinistra.
Ritagliare con la regola dei terzi Ottenere un’area di anteprima più estesa Se avete aperto più immagini in Camera Raw e vi serve più spazio per vedere l’anteprima dell’immagine su cui state lavorando, fate doppio clic a destra del divisore che separa la sequenza dall’area di anteprima: la sequenza viene nascosta a
Passare alla modalità Schermo intero in Camera Raw
Questa funzionalità è presa a prestito dal programma Adobe Photoshop Lightroom, dove potete visualizzare una griglia per la “regola dei terzi” sopra il bordo di ritaglio facendo clic e tenendo premuto sullo strumento Taglierina nella barra degli strumenti e selezionando Mostra sovrapposizione.
L’ingrandimento migliore per visualizzare la nitidezza in Camera Raw è la vista 100%; per attivarla rapidamente, fate doppio clic sullo strumento Zoom.
Non sapete da dove cominciare a modificare un’immagine? Provate le curve o i valori tonali automatici (davvero validi in CS6) In Photoshop CS6, Adobe ha notevolmente migliorato i risultati del pulsante Auto nelle impostazioni dei livelli di regolazione Valori tonali e Curve e nelle finestre di dialogo omonime. Spesso aiuta a ottenere un buon punto di partenza per la modifica dell’immagine, soprattutto se è complessa e non si sa bene da dove partire.
destra per offrirvi un’anteprima più grande. Per ripristinarla, fate nuovamente doppio clic sul divisore (che ora si trova all’estrema sinistra della finestra Camera Raw).
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In Photoshop esiste una tecnica di ritocco comune per nascondere le zone lucide sul viso di un soggetto. Richiede di utilizzare Pennello correttivo per rimuovere completamente la zona lucida, di aprire il menu Modifica per scegliere Dissolvi Pennello correttivo e di ridurre l’opacità nella finestra di dialogo visualizzata. Parte della zona lucida viene ripristinata, in modo che appaia come un punto di luce (e il risultato è generalmente ottimo). Potete fare qualcosa di simile in Camera Raw con lo strumento Rimozione macchie (impostato su Correggi), rimuovendo la zona lucida (ma anche un’imperfezione o una ruga) e utilizzando il dispositivo di scorrimento Opacità nel pannello delle opzioni di Rimozione macchie.
Classificare le immagini in Camera Raw
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Un trucco per il ritocco in Camera Raw
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/400 sec | Distanza focale: 14 mm | Apertura: ƒ/3.5
Capitolo 3 Camera Raw—Oltre le basi
Camera Raw: oltre le basi Quando ho cercato, su The Internet Movie Database (IMDb),
sorpreso è che, nella locandina del film, Pamela Anderson
film o spettacoli televisivi contenenti la parola “Raw” nel
domina totalmente il poster in una grande posa di tre quarti
titolo, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle possibilità
a colori, con stivali al ginocchio e un abito nero a dir poco
a mia disposizione. La scelta è caduta sul film Raw Justice
succinto e una pistola lungo il fianco, mentre gli altri attori
del 1994 (in italiano intitolato “Soli contro il crimine”), ma non
appaiono solo in piccole foto in bianco e nero sullo sfondo.
dovete pensare nemmeno per un minuto che io sia stato in-
Dovete ammettere che è sorprendente: Pamela Anderson è
fluenzato dal fatto che la star del film fosse Pamela Anderson:
una buona attrice (forse una delle migliori), ma è chiaro che
sarebbe davvero superficiale da parte mia. Come qualunque
qui hanno voluto indurvi a guardare un film pensando che
serio appassionato di cinema, questo film mi ha attirato per
la star fosse Pamela Anderson, mentre in realtà la vera gioia
la stessa ragione che ha colpito il pubblico, vale a dire l’attore
per gli occhi è Hays. Questa tecnica è propriamente detta di
Robert Hays (chi potrebbe dimenticare il suo ruolo nel film “adescamento”. Comunque, penso che “Raw Justice” sia un del 2007 “Nicky’s Birthday Camera” o nel film “Trenchcoat”
ottimo titolo per un capitolo che va oltre le basi di Camera
diretto da Michael Tuchner?). Naturalmente, la presenza di
Raw, visto che trovo non sia per niente giusto che questo
Stacey Keach nel film è stata la ciliegina sulla torta, ma tutti
classico della cinematografia moderna sia uscito direttamen-
sanno che la vera stella del film è Hays. Quello che mi ha
te in DVD.
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Raw Justice
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Elaborare due volte per creare l’incatturabile
Per quanto le odierne fotocamere digitali siano valide, quando si parla di esposizione, l’occhio umano si rivela nettamente superiore. È per questo che scattiamo molte foto in cui il soggetto è in controluce, anche se a occhio nudo lo vedevamo bene: l’occhio effettua la regolazione, ma quando apriamo la foto scopriamo che è possibile distinguere solo il profilo del soggetto. Anche per i tramonti vale la stessa cosa: dobbiamo decidere per quale parte della scena regolare l’esposizione (la terra o il cielo), in quanto la fotocamera non è in grado di fornire la giusta esposizione per entrambi. Ecco come utilizzare Camera Raw per superare questa limitazione legata all’esposizione.
Passo 2 Cominciamo a rendere visibili le rocce. Trascinate il dispositivo di scorrimento Ombre del tutto verso destra; anche se ora dovreste vedere le rocce, la regolazione non è sufficiente, quindi dovete aumentare anche il valore Esposizione (qui ho trascinato il dispositivo di scorrimento fino a +1.00). Le rocce appaiono prive di contrasto, quindi aumentate leggermente anche il valore di Contrasto (fino a +28). Per finire, visto che il soggetto è costituito da rocce, possiamo accentuarne la texture portando il valore di Chiarezza a +40 e rendere più vivaci i colori aumentando Vividezza a +37. A questo punto, tenete premuto Maiusc per trasformare il pulsante Apri nel pulsante Apri oggetto (figura) e fate clic su esso.
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Capitolo 3
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Aprite la foto che desiderate elaborare due volte. In questo esempio, la fotocamera ha applicato l’esposizione corretta per il cielo sullo sfondo, ma la formazione rocciosa in primo piano appare unicamente come un profilo. Naturalmente, il nostro obiettivo è creare qualcosa di simile a quanto visto a occhio, che la fotocamera non è stata in grado di riprodurre (una foto in cui sia le rocce in primo piano sia il cielo siano correttamente esposti). Con la doppia elaborazione (vale a dire modificando due volte la stessa foto RAW), possiamo scegliere un set di modifiche per il cielo e un altro per le rocce, in modo da creare esattamente il risultato desiderato.
SCOTT KELBY
Passo 1
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Passo 4 Fate doppio clic sulla miniatura del livello duplicato per aprire il duplicato in Camera Raw. Ora dovrete configurare l’esposizione per il cielo, senza tenere conto dell’aspetto del primo piano (che diverrà molto scuro, ma chi se ne importa? Ne abbiamo già una versione corretta in un livello separato, giusto?). Trascinate il dispositivo di scorrimento Esposizione a sinistra (fino a -0,85) e il dispositivo di scorrimento Luci a -23 per scurire il cielo. Ho trascinato leggermente a destra anche i dispositivi di scorrimento Temperatura e Tinta per riscaldare il colore del cielo e per finire ho aumentato Chiarezza a +35 (per rendere più interessanti le nuvole). Fate clic su OK quando il cielo assume l’aspetto corretto.
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Facendo clic su Apri oggetto l’immagine viene aperta in Photoshop come oggetto avanzato (potete notare che la miniatura del livello contiene una piccola icona di pagina nell’angolo inferiore destro). Ora ci serve una seconda versione dell’immagine, perché in questa il cielo appare veramente troppo chiaro. Nella seconda versione del nostro file RAW ci concentreremo sul cielo. Se duplicassimo il livello trascinandolo sull’icona Crea un nuovo livello, la doppia elaborazione non avrebbe effetto, perché il livello duplicato rimarrebbe legato a quello originale e qualsiasi modifica apportata al duplicato verrebbe applicata automaticamente anche al livello originale. Dobbiamo quindi poter modificare questi due livelli separatamente l’uno dall’altro: in pratica, occorre spezzare il collegamento tra i due livelli. Per farlo, aprite il pannello Livelli, fate clic destro sul livello e scegliete Nuovo oggetto avanzato tramite Copia dal menu a comparsa. Otterrete così un livello duplicato, ma con il collegamento al livello originale interrotto.
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Passo 6 Passate al pannello Livelli e fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello in fondo al pannello (cerchiata in rosso nella figura). La selezione viene convertita in una maschera di livello, che nasconde il cielo luminoso e lascia intravedere il cielo regolato (figura). Serve ancora qualche regolazione, ovviamente, ma almeno ora potete vedere l’immagine che vi eravate prefissati: rocce luminose in primo piano (su un livello) e cielo intenso sullo sfondo (sull’altro livello).
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Ora avete due versioni della foto, ciascuna su un livello differente: la più luminosa è esposta per le rocce in primo piano nel livello inferiore, mentre la versione con il cielo più scuro si trova sul livello subito sopra. Le due versioni sono perfettamente allineate l’una sull’altra. Parliamo di “doppia elaborazione” proprio perché il processo genera due versioni della stessa immagine, ognuna elaborata in modo diverso dall’altra. Ora non ci resta che unire le due immagini nei livelli separati (con esposizioni diverse) in una singola immagine che combini il meglio di entrambe. Sarebbe più facile farlo se le rocce correttamente esposte si trovassero nel livello superiore, quindi fate clic su quel livello e trascinatelo sopra il livello del cielo scurito (figura). Uniremo le immagini con una maschera di livello; invece di dipingerla, però, sfrutteremo lo strumento Selezione rapida (W). Selezionatelo nella finestra degli strumenti e dipingete sopra le rocce e il primo piano, che verranno selezionati automaticamente in pochi secondi (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Riducete l’opacità del livello superiore (con le rocce schiarite) per fonderlo meglio con il livello del cielo: qui ho utilizzato il valore 77%, ottenendo una corrispondenza dei colori migliore, tranne che nelle aree montuose blu ai lati della base delle rocce. Queste aree sono troppo luminose e necessitano di una correzione. Uff!
SUGGERIMENTO: aprire sempre le immagini come oggetti avanzati
Passo 8 Premete la lettera B per attivare lo strumento Pennello, fate clic sull’icona del pennello sulla barra delle opzioni e scegliete un pennello morbido di medie dimensioni dal selettore pennelli. Per facilitare la fusione, riducete l’opacità del pennello (sempre sulla barra delle opzioni) a 50%. Ora premete D e poi X per impostare il colore di primo piano sul nero e iniziate a dipingere sulle aree montuose blu ai lati della foto; dipingerete con il 50% dell’immagine più scura, in modo da nascondere facilmente queste aree senza renderle nere. Se commettete un errore, impostate il colore di primo piano sul bianco e dipingete sull’errore.
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Se volete aprire sempre le immagini RAW elaborate come oggetti avanzati, fate clic sul collegamento alle opzioni del flusso di lavoro in fondo alla finestra di dialogo Camera Raw (il testo blu sotto l’area di anteprima) e, quando viene visualizzata la finestra di dialogo, selezionate la casella di controllo Apri in Photoshop come oggetti avanzati.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9 Non resta che gestire un problema piuttosto comune: lungo il bordo, dove le rocce luminose incontrano il cielo scuro, è visibile una sfrangiatura bianca (qui ho eseguito lo zoom al 100% per mostrarvela meglio). Fortunatamente è facile risolvere il problema senza dover attivare un pennello e dipingere lungo tutto il bordo (questa era la tecnica che adottavamo in passato e che si rivela utile per i piccoli ritocchi, ma questo non è un piccolo ritocco).
Per risolvere il problema sposteremo il bordo della maschera di qualche pixel, nascondendo la sfrangiatura e lasciando a Photoshop il lavoro più duro. Aprite il menu Selezione e selezionate Migliora maschera per visualizzare la finestra di dialogo Migliora maschera (figura). Per prima cosa, per vedere più facilmente il bordo bianco, scegliete Su nero dal menu a comparsa Visualizzazione in alto: ora il bordo è chiaramente visibile per le successive operazioni. Nella sezione Rilevamento bordo, selezionate la casella di controllo Raggio avanzato e trascinate il dispositivo di scorrimento Raggio verso destra fino a far quasi scomparire il bordo bianco (nell’esempio ho trascinato fino a 8,2). Nella sezione Regola margine, trascinate il dispositivo di scorrimento Sposta bordo verso sinistra fino a far scomparire il bordo bianco (nella figura ho trascinato a -25) e fate clic su OK. Vedete, è facilissimo! Se dopo l’operazione notate ancora la presenza di uno due puntini bianchi in questa zona, prendete un pennello piccolissimo (mantenendo l’opacità del 50%) e dipingete sopra i punti per nasconderli.
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Passo 10
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11 Terminiamo questa immagine. Aprite il pannello Livelli e scegliete Unico livello dal menu a tendina in alto a destra per ridurre l’immagine a un singolo livello. L’immagine appare ancora un po’ troppo scura, quindi premete Ctrl+L (Comando+L) per visualizzare la finestra di dialogo Valori tonali. Potete ripristinare parte delle luci complessive trascinando il dispositivo di scorrimento delle luci Valori tonali in input (subito sotto la sezione destra dell’istogramma) verso sinistra per schiarire l’immagine.
Per finire, voglio fare qualcosa che renda l’immagine un po’ più vivace (l’applicazione di un effetto all’immagine composta aiuta a unificarne l’aspetto). Potete riaprire l’immagine in Camera Raw (non è più un oggetto avanzato, quindi dovrete procedere come spiegato a pagina 18), ma preferisco utilizzare la funzionalità Colore Lab. Aprite il menu Immagine e selezionate Colore Lab dal sottomenu Metodo, poi aprite di nuovo il menu Immagine e selezionate Applica immagine. Nella sezione Sorgente della finestra di dialogo, scegliete il canale “a” e cambiate il metodo di fusione in Luce soffusa per aggiungere colore e contrasto. Fate clic su OK, riaprite il menu Immagine e selezionate di nuovo Colore RGB dal sottomenu Metodo.
Prima
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Passo 12
Dopo
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Modificare più foto insieme
Uno dei più grandi vantaggi dell’uso di Camera Raw è la possibilità di applicare le modifiche a una foto e di replicarle in un gruppo di altre foto simili scattate con la stessa impostazione approssimativa. È una forma di automazione integrata, che vi permette di risparmiare moltissimo tempo durante la modifica degli scatti.
Passo 2 Una volta aperte le immagini in Camera Raw, vedrete una sequenza sul lato sinistro della finestra contenente tutte le immagini selezionate. Potete procedere in due modi: sono corretti entrambi, ma il secondo è più veloce. Partiamo dal primo: fate clic su un’immagine nella sequenza e apportate le regolazioni necessarie per farla apparire al meglio (nell’esempio ho regolato Temperatura, Esposizione, Contrasto, Neri e Chiarezza per schiarirla e renderla più contrastata).
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Affinché questo tipo di automazione funzioni, le foto da modificare devono essere tutte riprese in condizioni di luce simili o devono presentare altri problemi simili. In questo caso, le foto riguardano un aeroplano “vintage” presentato al Sun ‘n Fun International Fly-In & Expo, e sono leggermente sottoesposte. Selezionate in Mini Bridge le immagini che volete modificare: fate clic sulla prima e tenete premuto Ctrl (Comando) mentre fate clic sulle altre. Se le immagini sono in formato RAW, fate doppio clic su una di esse per aprirle in Camera Raw; se sono immagini JPEG o TIFF, selezionatele, passate alla modalità Revisione e premete Alt+R (Opzione+R).
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Passo 1
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Passo 4 Quando fate clic su OK, le impostazioni del pannello Base relative alla foto “più selezionata” vengono applicate a tutte le altre foto (se osservate la sequenza, vedrete che tutte le foto appaiono regolate). Come mai non mi piace questo metodo? Nonostante funzioni, richiede troppi clic, decisioni e caselle di controllo. Preferisco decisamente il secondo metodo.
SUGGERIMENTO: modificare solo le foto selezionate Se volete agire solo su determinate foto e non su tutte quelle aperte in Camera Raw, fate Ctrl+clic (Comando+clic) solo sulle foto della sequenza che volete modificare, quindi fate clic sul pulsante Sincronizza.
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Dopo aver ottenuto una foto corretta, fate clic sul pulsante Seleziona tutto in cima alla sequenza per selezionare tutte le foto (nonostante vengano selezionate tutte le foto, quella modificata è la “più selezionata”, nel senso che presenta un bordo evidenziato). Fate quindi clic sul pulsante Sincronizza (a destra di Seleziona tutto) per aprire la finestra di dialogo Sincronizza (figura). Viene visualizzato un elenco delle impostazioni che potete copiare dalla foto “più selezionata” e applicare alle altre foto selezionate. Scegliete Base dal menu a comparsa in alto per lasciare selezionate solamente le caselle di controllo relative al pannello Base, deselezionando tutto il resto.
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Nel secondo metodo, subito dopo aver aperto Camera Raw, fate clic sul pulsante Seleziona tutto per selezionare tutte le immagini, quindi apportate le modifiche. Mentre apportate le modifiche alla foto “più selezionata”, tutte le altre vengono aggiornate all’istante con le nuove impostazioni, pertanto non dovrete ricordare quali opzioni avete regolato: spostando un dispositivo di scorrimento tutte le immagini ricevono lo stesso trattamento, quindi non avrete bisogno di ricorrere alla finestra di dialogo Sincronizza. Provate entrambi i metodi e scoprite quale vi piace di più; se avere bisogno di lavorare velocemente, è probabile che sceglierete il secondo metodo.
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Se effettuate gli scatti in JPEG, la fotocamera digitale applica la nitidezza alla foto direttamente nella fotocamera, quindi Camera Raw non applica automaticamente la nitidezza. Se invece scattate in RAW, comunicate chiaramente alla fotocamera di ignorare tale nitidezza: ecco perché, quando importate un’immagine RAW in Camera Raw, per impostazione predefinita viene applicato un certo fattore di nitidezza, definito “nitidezza di acquisizione”. Nel mio flusso di lavoro applico la nitidezza due volte: una in Camera Raw e una appena prima di generare l’immagine finale da Photoshop (in questo caso si parla di “nitidezza di output”). Ecco come applicare la nitidezza di acquisizione in Camera Raw.
Nitidezza in Camera Raw
Quando aprite un’immagine RAW in Camera Raw, per impostazione predefinita viene applicata una piccola quantità di nitidezza alla foto (non ai file JPEG o TIFF, ma solo alle immagini RAW). Potete regolare questo valore (o disattivare del tutto la nitidezza, se preferite) facendo clic sull’icona Dettagli (la terza da sinistra) nella parte superiore dell’area dei pannelli o utilizzando la scelta rapida da tastiera Ctrl+Alt+3 (Comando+Opzione+3). Nella parte superiore del pannello è presente la sezione Nitidezza, dove a prima vista è possibile notare come sia già stata applicata la nitidezza alla foto. Se non volete applicare la nitidezza in questa fase (è una questione di preferenze personali), trascinate il dispositivo di scorrimento Fattore del tutto verso sinistra per ridurre la quantità di nitidezza a 0 (zero) e quindi rimuoverla.
Passo 2 Se volete disattivare questa nitidezza automatica e predefinita, in modo che venga applicata solo quando l’aggiungete manualmente, spostate il dispositivo di scorrimento Fattore di Nitidezza su 0 (zero), quindi aprite il menu a tendina di Camera Raw e selezionate Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw (figura). Alle immagini RAW scattate con questa fotocamera non sarà più applicata automaticamente la nitidezza.
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Passo 4 Se utilizzate Camera Raw da tempo, ricorderete che nelle precedenti versioni di Photoshop era necessario visualizzare l’immagine al 100% per vedere gli effetti della nitidezza. Il problema era stato risolto in gran parte nella versione CS5, quindi non è più indispensabile utilizzare la visualizzazione 100%, che tuttavia, a mio parere, resta ancora la visualizzazione più precisa per la nitidezza. Il modo più rapido per ottenere la vista 100% è fare doppio clic sullo strumento Zoom sulla barra degli strumenti (cerchiato nella figura). Nota: vedrete un messaggio sullo zoom al 100% nella parte inferiore del pannello Dettagli, che scompare subito dopo aver eseguito lo zoom.
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Prima di lavorare sulla nitidezza dovete sapere un’altra cosa. Se non volete applicare la nitidezza, ma volete conoscere l’aspetto dell’immagine come se fosse stata apportata queste regolazione, potete aumentare la nitidezza della sola anteprima e non del file vero e proprio. Premete Ctrl+K (Comando+K) mentre è aperto Camera Raw e, nella finestra di dialogo Preferenze di Camera Raw, selezionate Solo anteprima immagini dal menu a comparsa Applica nitidezza a (figura); fate quindi clic su OK per salvare questa impostazione come predefinita. Ora la nitidezza influisce solo sull’anteprima visibile in Camera Raw, ma quando scegliete di aprire il file in Photoshop, la regolazione non viene applicata.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Com’è ovvio, trascinando il dispositivo di scorrimento Fattore verso destra potete aumentare la quantità di nitidezza. Confrontate l’immagine mostrata nella figura con quella del passo 4 (dove il fattore di nitidezza era impostato al valore predefinito 0): potete vedere che l’immagine è molto più nitida dopo aver trascinato il dispositivo di scorrimento sul valore 100.
Il dispositivo di scorrimento successivo è Raggio, che determina la distanza di applicazione della nitidezza rispetto ai contorni della foto. Funziona in modo simile al dispositivo di scorrimento Raggio nel filtro Maschera di contrasto di Photoshop; probabilmente per questo l’impostazione predefinita è 1 (e nella maggior parte dei casi la lasceremo invariata). Utilizzo un raggio inferiore a 1 se la foto che sto elaborando deve essere utilizzata solamente su un sito Web, nel montaggio video o comunque a piccole dimensioni o bassa risoluzione. Utilizzo invece un raggio superiore a 1 quando: (1) l’immagine è visibilmente sfocata; (2) contiene molti dettagli (come questa foto, dove ho portato Raggio a 1,2) e quindi può sopportare una nitidezza “seria”; (3) l’immagine necessita di una nitidezza di “emergenza”. Se decidete di aumentare la quantità di Raggio oltre 1 (a differenza del filtro Maschera di contrasto, qui potete raggiungere solo il valore 3), prestate attenzione a non conferire alla foto un aspetto finto, troppo contrastato o persino pieno di disturbi (nel passo successivo ho ripristinato il valore 1).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Ho deciso di cambiare foto per mostrarvi l’uso del dispositivo di scorrimento Mascheratura. È facile da comprendere e molti lo considerano inestimabile, perché quando applicate la nitidezza, l’effetto viene applicato all’intera immagine in modo piuttosto uniforme. Tuttavia, alcune immagini contengono aree che devono diventare più nitide e altre più morbide che dovrebbero rimanere invariate (come la foto dell’esempio, dove la pelle deve rimanere morbida ma gli occhi, le labbra e altri dettagli necessitano di una nitidezza superiore). In questo caso, se non ci trovassimo in Camera Raw, potremmo applicare il filtro Maschera di contrasto su un livello duplicato, aggiungere una maschera di livello e dipingere per coprire le aree più morbide. Lo stesso risultato può essere ottenuto con il cursore a scorrimento Mascheratura in Camera Raw: mentre trascinate verso destra viene ridotta la quantità di nitidezza applicata alle aree non di contorno. L’impostazione predefinita di Mascheratura è zero e consente di applicare la nitidezza all’intera immagine. Trascinando verso destra, le aree non di contorno vengono mascherate (o protette) e non ricevono l’aumento di nitidezza.
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Il dispositivo di scorrimento successivo è Dettagli, che determina la quantità di aree di contorno su cui ha effetto la nitidezza. Applicherete valori di Dettagli inferiori se la foto è leggermente sfocata o superiori se volete esaltare in modo particolare la texture e i dettagli. Pertanto, la quantità di dettagli applicata dipende dal soggetto a cui viene applicata la nitidezza. Un’immagine come questa, ricca di metallo e texture sul ponte, è una candidata ideale per un valore elevato di Dettagli (così come la maggior parte dei paesaggi e delle motociclette, vale a dire soggetti con molti contorni); ho quindi trascinato il dispositivo di scorrimento verso destra (fino a 78) per porre in risalto i dettagli.
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I quattro dispositivi di scorrimento nella sezione Nitidezza del pannello Dettagli offrono un’anteprima in tempo reale degli elementi su cui agisce la nitidezza. Dovete soltanto tenere premuto Alt (Opzione) durante il trascinamento: la schermata viene convertita in scala di grigio e le aree interessate dal trascinamento del dispositivo di scorrimento vengono visualizzate come aree di contorno nel riquadro di anteprima. È particolarmente utile per comprendere il funzionamento del dispositivo di scorrimento Mascheratura; provate quindi a tenere premuto Alt/Opzione e a trascinare Mascheratura verso destra. Quando Mascheratura è impostato su 0, la schermata diventa completamente bianca perché la nitidezza è applicata in modo uniforme; mentre trascinate a destra, le parti a cui non viene più applicata la nitidezza (ovvero che vengono mascherate) diventano di colore nero (figura). Le aree in bianco sono le uniche parti della foto che ricevono la nitidezza (l’impostazione è davvero comoda per i ritratti femminili, perché non applica la nitidezza alla pelle, ma migliora dettagli quali occhi, capelli, sopracciglia, labbra, contorni del viso e così via). In basso è disponibile un confronto prima/dopo dello scatto del ponte con queste impostazioni: Fattore 100, Raggio 1, Dettagli 78, Mascheratura 0.
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Correggere automaticamente i problemi dell’obiettivo
Anche le precedenti versioni di Camera Raw disponevano di funzionalità di correzione per l’obiettivo, ma oggi Camera Raw è in grado di applicare automaticamente le correzioni per i problemi più comuni degli obiettivi (come la distorsione a barilotto e/o a cuscinetto o la vignettatura). L’operazione viene eseguita leggendo i dati incorporati nella fotocamera (per conoscere l’apparecchio e l’obiettivo utilizzati) e applicando un profilo che risolve il problema. La procedura è velocissima: basta selezionare una casella di controllo. Ma cosa potete fare se non esiste un profilo per la vostra fotocamera o per l’obiettivo, se l’immagine non contiene dati EXIF (magari perché è stata sottoposta a scansione) o se il profilo non vi piace? State proprio per scoprirlo.
Passo 1
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Passo 2 Fate clic sull’icona Correzioni lente (la quinta da destra nella parte superiore dell’area dei pannelli) e, nella scheda Profilo, selezionate la casella di controllo Attiva correzioni profilo lente. È possibile che abbiate già terminato il lavoro. Wow! La foto è stata corretta. Come ho affermato in precedenza, Camera Raw analizza i dati sulla fotocamera incorporati nello scatto per scoprire quale fotocamera e quale obiettivo avete utilizzato, poi cerca nel suo database interno un profilo per tale obiettivo e corregge all’istante la foto (figura). Se il profilo non viene trovato, riceverete una comunicazione nella parte inferiore del pannello (figura del passo successivo). Inoltre, di solito devo ridurre leggermente la correzione relativa agli obiettivi a occhio di pesce trascinando verso sinistra il dispositivo di scorrimento Distorsione (figura).
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Aprite in Camera Raw l’immagine che presenta un problema legato all’obiettivo. Se utilizzate Photoshop da tempo, sapete che esiste un filtro Correzione lente nel menu Filtro di Photoshop; questo filtro è stato aggiornato con le stesse funzionalità della versione di Camera Raw, ma è comunque preferibile lavorare in Camera Raw per due motivi: (1) non è distruttivo; (2) è più veloce. Per questo correggo sempre qui i problemi legati all’obiettivo, invece di utilizzare il filtro di Photoshop.
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Che cosa accade quando aprite una foto e non è possibile trovare automaticamente un profilo, o l’immagine non contiene dati EXIF incorporati (per esempio se state provando a correggere un’immagine acquisita o copiata e incollata da un altro documento)? Date un’occhiata alla foto nella figura. Camera Raw non ha trovato un profilo adatto, quindi nella sezione Profilo lente i menu a comparsa Modello e Profilo sono disabilitati, mentre il menu a comparsa Marca è impostato su Nessuna. Dovete quindi aiutare Camera Raw a scoprire quale apparecchio avete utilizzato per scattare la foto, se lo sapete, oppure procedere per tentativi.
Passo 4 Io utilizzo fotocamere Nikon, quindi so quasi per certo che la foto è stata scattata con una Nikon; posso quindi scegliere Nikon nel campo Marca e lasciare che Camera Raw trovi un obiettivo corrispondente e corregga la foto. Non sempre l’obiettivo trovato corrisponde al 100%: per questo avete a disposizione un elenco di obiettivi che potrebbero essere corretti. Potete fare clic sul menu a comparsa Modello per vedere l’elenco degli obiettivi che avreste potuto utilizzare (figura). Potete provare uno degli altri obiettivi elencati e scoprire se ottenete un risultato migliore che con quello scelto automaticamente (di solito la scelta automatica è quella corretta, ma di tanto in tanto trovo nell’elenco un obiettivo che produce un risultato migliore, anche se non è quello che ho effettivamente utilizzato). Qui ho utilizzato un obiettivo a occhio di pesce da 10,5 mm e ho fatto la scelta corrispondente nel menu a comparsa.
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Passo 6 Cominciamo a correggere l’esposizione e il contrasto, perché causano molta distrazione; possiamo risolvere questi problemi con pochissimi clic. Quando una foto è sottoesposta e manca di contrasto, è una candidata perfetta all’utilizzo del pulsante Auto, quindi possiamo partire da qui. Il risultato non è malvagio, ma dovrete utilizzarlo solo come punto di partenza. Aggiungete ora più contrasto trascinando il dispositivo di scorrimento Contrasto su +20, poi trascinate il dispositivo di scorrimento Neri su -50 per evitare che le ombre appaiano sbiadite; infine, aumentate leggermente Chiarezza (qui ho trascinato fino a +71 per esaltare i dettagli). È ancora presente la vignettatura dei bordi, di cui ci occuperemo più avanti.
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Le ultime due immagini sono state scattate con un obiettivo a occhio di pesce da 10,5 mm, ma a volte il problema causato dell’obiettivo è così evidente che il profilo incorporato da solo non consente di ottenere il risultato desiderato. Osservate l’immagine nella figura, dove l’edificio e la torre sembrano pendere verso il centro (guardate come il lato sinistro della torre è inclinato verso destra). Questo è un problema comune delle foto scattate con obiettivi grandangolari su una fotocamera full-frame (qui ho usato un obiettivo 28-300 mm a 28 mm). Oltre ai problemi dovuti alla distorsione dell’obiettivo (guardate l’inclinazione della base dell’edificio, a sinistra), l’immagine presenta una vignettatura dell’obiettivo nei quattro angoli (che appaiono più scuri), è sottoesposta e manca totalmente di contrasto. Mi piace il mistero prodotto dalla foschìa, ma in questo caso la foto ottenuta è davvero pessima.
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Passo 5
Camera Raw: oltre le basi
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Passo 8 Se volete regolare ulteriormente il profilo (come faremo, visto che nella figura del passo 7 l’edificio e la torre sono ancora pendenti), dovete fare clic sulla scheda Manuale e procedere da soli. Nota: le modifiche apportate nella scheda Manuale vengono sommate a quanto avete regolato nella scheda Profilo. In questo caso, dobbiamo correggere la distorsione geometrica verticale, quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Verticale verso sinistra, tenendo d’occhio la torre. L’obiettivo è raddrizzarla, quindi trascinate il dispositivo di scorrimento fino al valore necessario (in questo caso -43, come mostrato nella figura). L’alterazione della prospettiva dell’immagine lascia uno spazio vuoto grigio scuro in basso e ai lati (figura), di cui ci occuperemo tra un attimo. Per ora, abbiamo risolto il problema della “torre pendente di Agra”.
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Fate clic sull’icona Correzioni lente e selezionate la casella di controllo Attiva correzioni profilo lente (nella parte superiore della scheda Profilo). Viene eseguita una ricerca dei dati della fotocamera incorporati nella foto e, se viene trovata una corrispondenza nel database, viene applicata automaticamente la correzione; nella figura potete notare che la base dell’edificio è stata livellata, è stato rimosso l’aspetto “gonfiato” nella parte anteriore del palazzo ed eliminata la vignettatura dai quattro angoli. Ahhhhhh, finalmente la foto comincia a essere piacevole! Dopo aver applicato la correzione del profilo, la base dell’edificio non è ancora perfettamente diritta; potete però regolare la correzione della distorsione applicata dal profilo utilizzando i dispositivi di scorrimento Fattore di correzione in basso (qui ho trascinato il dispositivo di scorrimento Distorsione su 113 per ottenere una base perfettamente diritta).
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Capitolo 3
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9
Passo 10 Ora è il momento di occuparsi dei due triangoli grigi negli angoli. Avete due possibilità: (1) la soluzione più comune è ritagliarle, quindi attivate lo strumento Taglierina (C), trascinate in modo da selezionare la maggior parte della foto escludendo i bordi e premete Invio. (2) Per una soluzione più veloce potete provare un riempimento in base al contenuto (che spesso funziona come una vera magia). Attivate lo strumento Bacchetta magica (premendo più volte Maiusc+W) e fate clic una volta in un’area grigia per selezionarla, poi fate Maiusc+clic sull’altra. Aprite il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica, quindi immettete 4 pixel (il riempimento in base al contenuto funziona meglio se espandete la selezione di almeno 4 pixel; me l’hanno insegnato in Adobe stessa).
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Capitolo 3
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Fate clic sul pulsante Apri immagine per aprire la foto corretta (completa degli spazi grigio scuro) in Photoshop. Noterete che la risoluzione del problema della pendenza ha “schiacciato” leggermente l’immagine, conferendo un aspetto strano all’edificio. Per risolvere il problema e coprire gli spazi vuoti in basso, attivate lo strumento Selezione rettangolare (M) e trascinate intorno all’immagine, procedendo fino al bordo inferiore ma fermandovi appena sopra lo spazio grigio. Premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera, afferrate la maniglia di trasformazione in basso al centro e trascinate l’immagine verso il basso, allungandola fino a coprire lo spazio vuoto grigio in basso (figura). Premete Invio per confermare la modifica, poi premete Ctrl+D (Comando+D) per deselezionare. Noterete tra l’altro che l’edificio non appare più schiacciato: due piccioni con una fava.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11
Passo 12 La torre non pende più, ma è ancora un po’ inclinata a destra. Ora correggeremo questo problema mentre nessuno ci guarda (controllate bene!). Attivate di nuovo lo strumento Selezione rettangolare e trascinate una selezione rettangolare intorno alla torre, assicurandovi di selezionare parte del cielo intorno (in questo modo potrete coprire la vecchia torre con lo sfondo che si trova dietro). Premete Ctrl+J (Comando+J) per trasferire l’area selezionata su un livello separato. Premete quindi Ctrl+T per attivare Trasformazione libera (figura).
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Premete Backspace (Canc) per visualizzare la finestra di dialogo Riempi (il trucco del tasto Backspace (Canc) funziona solo se l’immagine contiene un unico livello; se la fotografia si trova su un livello, aprite il menu Modifica e scegliete Riempi), quindi scegliete In base al contenuto dal menu a comparsa Usa. Fate clic su OK per scoprire se il metodo ha funzionato (ma sappiamo entrambi che funzionerà, vero?). Guardate: ha funzionato! Potrebbe essere ancora necessaria qualche operazione di clonazione, ma un buon 98% del lavoro è stato fatto. Wow! Premete Ctrl+D per deselezionare le aree triangolari.
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Capitolo 3
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 13
Passo 14 L’ultimo passo prevede l’aggiunta della nitidezza, in questo caso di una notevole nitidezza. Aprite il menu Filtro e selezionate Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Per Fattore, immettete un valore compreso tra 90% e 100%; aumentate Raggio a 1,5 pixel e impostate Soglia su 3 livelli. Questa nitidezza è imponente, ma una foto con molti dettagli come questa richiede una quantità elevata di nitidezza (insomma, le piace essere resa più nitida). Fate clic su OK per concludere la correzione del problema dell’obiettivo (e passare agli altri problemi). Nella pagina successiva potete vedere un confronto prima/dopo.
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Capitolo 3
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Tenete premuto Ctrl (Comando), afferrate la maniglia superiore destra di Trasformazione libera e trascinate verso l’alto per raddrizzare la torre (figura). Allungando la torre in questo modo si potrebbe ottenere un edificio un po’ troppo alto; dopo averla raddrizzata, quindi, rilasciate Ctrl, afferrate la maniglia superiore centrale e trascinate verso il basso in linea retta per ripristinare l’altezza originale della torre. Se volete, mentre è attivo Trasformazione libera, potete aprire il pannello Livelli e ridurre l’opacità del livello superiore per vedere la torre originale: in questo modo sarete certi di applicare l’altezza corretta. Non dimenticate di riportare l’opacità al 100% quando avete finito! Premete Invio per confermare la trasformazione. Ma questo “raddrizzamento della torre” non è un imbroglio? Certo che lo è! E mi piace tantissimo! L’importante è che non lo utilizziate se siete giornalisti a caccia di notizie; se invece siete semplici fotografi che cercano di rendere migliori le loro immagini, non lesinate sul suo utilizzo!
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Prima
Dopo
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Capitolo 3
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Correggere le aberrazioni cromatiche (il contorno colorato)
“Aberrazione cromatica” è un nome complicato per fare riferimento a quella linea colorata che in alcuni casi appare lungo i contorni degli oggetti nelle foto. A volte tale linea è rossa, altre verde, altre ancora viola o blu, ma in ogni caso è fastidiosa ed è preferibile sbarazzarsene. Fortunatamente Camera Raw dispone di un sistema di correzione integrato che svolge un buon lavoro.
Passo 1
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Passo 2 Premete Z per attivare lo strumento Zoom ed eseguite lo zoom sull’area dove sono presenti le sfrangiature di colore (qui ho ingrandito gli scalini in alto a sinistra: potete vedere le linee viola e verdi nella parte superiore e inferiore dei gradini). Per rimuoverle, fate clic sull’icona Correzioni lente (la sesta da sinistra) nella parte superiore dell’area dei pannelli e fate clic sulla scheda Colori (al centro) per visualizzare i controlli per l’aberrazione cromatica.
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Aprite la foto che presenta segni di aberrazione cromatica. Se presenti, si trovano in genere lungo i contorni delle immagini con un contrasto particolarmente elevato (per esempio lungo i contorni di queste scale in pietra).
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Passo 4 Inizieremo provando a rimuovere la linea viola (o più spesso magenta) trascinando il dispositivo di scorrimento Fattore viola a destra finché la linea non è scomparsa. In questo caso ne ho rimossa la maggior parte, ma qualche segno è rimasto, in particolare sulla sinistra: qui la tonalità dell’aberrazione è leggermente diversa (succede!), quindi dovrete ricorrere al dispositivo di scorrimento Tonalità viola per selezionare il colore giusto. Fate clic tra le due maniglie e trascinate il dispositivo di scorrimento del tutto verso destra: il colore residuo è scomparso (per alcune immagini potrebbe essere necessario trascinare a destra, quindi provate rapidamente a trascinare in entrambe le direzioni per capire quale è corretta). Potete fare lo stesso per l’aberrazione verde: trascinate il dispositivo di scorrimento Fattore verde a destra e, se rimangono segni di aberrazione cromatica, trascinate il dispositivo di scorrimento Tonalità verde per selezionare la tonalità giusta, in modo che la linea scompaia completamente (figura). Ancora una volta, è raro che si debba fare qualcosa di più che selezionare la casella di controllo Rimuovi aberrazione cromatica, ma è sempre bene sapere come procedere in questi casi.
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Nella maggior parte dei casi è sufficiente selezionare la casella di controllo Rimuovi aberrazione cromatica (figura): Photoshop elimina la sfrangiatura del colore in base al modello e alla marca dell’obiettivo, recuperati dai metadati incorporati nell’immagine durante lo scatto. Tuttavia, se per qualche motivo l’immagine necessita altre correzioni (vale a dire se la casella di controllo non produce risultati ottimali), potete provare a utilizzare i dispositivi di scorrimento nella sezione Elimina margine sotto la casella di controllo (per capirne il funzionamento, deselezionate la casella Rimuovi aberrazione cromatica).
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Vignettatura dei contorni: correggerla o aggiungerla come effetto
Se state guardando una foto e i suoi angoli vi appaiono più scuri, siete di fronte a un esempio di vignettatura introdotta dall’obiettivo. In genere, io la vedo così: se la vignettatura riguarda solo gli angoli, ed essi sono di poco più scuri, allora è un problema da correggere. A volte, però, desidero attirare l’attenzione dell’osservatore su un’area particolare: in questo caso creo una vignettatura espandendola in modo significativo oltre gli angoli, affinché sembri un effetto intenzionale, simile a un riflettore. Ecco come correggere (o creare) le vignettature.
Passo 2 Se la modalità automatica non funziona, procedete manualmente facendo clic sulla scheda Manuale. Nella sezione Vignettatura lente, fate clic sul dispositivo di scorrimento Quantità e trascinatelo a destra finché la vignettatura negli angoli non scompare. Una volta spostato il dispositivo di scorrimento Quantità, diventa disponibile il dispositivo di scorrimento Punto medio sottostante, che determina l’estensione della correzione della vignettatura nella foto: trascinatelo a sinistra per espandere lo schiarimento verso il centro della foto.
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Nell’esempio potete vedere le aree scure negli angoli (questa è la vignettatura negativa). Solitamente è causata dall’obiettivo della fotocamera, quindi non prendetevela (a meno che abbiate acquistato un obiettivo davvero economico, e allora la colpa è tutta vostra). Per rimuovere la vignettatura dagli angoli, fate clic sull’icona Correzione lente (la sesta da sinistra) nella parte superiore dell’area dei pannelli. Nella scheda Profilo, selezionate la casella di controllo Attiva correzioni profilo lente: Photoshop prova a rimuovere la vignettatura dei contorni in base alla marca e al modello dell’obiettivo (letti dai dati EXIF della fotocamera; vedete a pagina 66 per ulteriori informazioni). Se l’immagine necessita di un’ulteriore correzione, provate il dispositivo di scorrimento Vignettatura sotto Fattore di correzione.
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Passo 1
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Passo 4 Questa volta, nella sezione Vignettatura lente dovete trascinare il cursore a scorrimento Quantità verso sinistra: spostandovi inizierete a vedere l’effetto di vignettatura negli angoli della foto. Tuttavia, dal momento che l’effetto influisce solo sugli angoli, sembra un problema di vignettatura e non un effetto voluto, quindi dovrete rendere più leggero l’effetto in modo che simuli un riflettore puntato sul soggetto. Trascinate il dispositivo di scorrimento Punto medio leggermente a sinistra, in modo da aumentare le dimensioni della vignettatura e creare un effetto sfumato e piacevole, molto diffuso nei ritratti o nelle foto in cui volete attirare l’attenzione sul soggetto. È tutto: ora sapete come sbarazzarvi dell’effetto e come aggiungerlo. Due al prezzo di uno!
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Vediamo l’operazione opposta, cioè l’aggiunta della vignettatura per attirare l’attenzione (nel capitolo “Effetti speciali per i fotografi” è spiegato come ottenere lo stesso effetto all’esterno di Camera Raw). Per questo esempio utilizzeremo una foto diversa.
(Continua) Camera Raw: oltre le basi
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Capitolo 3
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Attivate ora lo strumento Taglierina (C) sulla barra degli strumenti, ritagliate la foto e potete rendervi conto del il problema: l’effetto di vignettatura appena aggiunto è pressoché scomparso (perché i contorni scuri sono stati ritagliati). Nota: in Photoshop CS4 Adobe ha aggiunto la possibilità di inserire una vignettatura dopo aver ritagliato un’immagine (si parla di Vignettatura a seguito di ritaglio); tuttavia, quando si aggiungeva l’effetto, il risultato non era buono quanto quello della vignettatura normale (nonostante offrisse un maggiore controllo, come mostrato nella parte inferiore del pannello Effetti del passo 7). Sembrava che fosse stato aggiunto del grigio scuro polveroso ai bordi. Aargh!
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Finora, l’aggiunta della vignettatura si è rivelata facile: è bastato trascinare un paio di dispositivi di scorrimento. Il problema sorge quando ritagliate una foto, perché in questo modo ritagliate anche l’effetto di vignettatura (dopo tutto si tratta di un effetto di contorno e ora i contorni sono diversi, quindi Camera Raw non ridisegna automaticamente la vignettatura per le nuove dimensioni). Iniziate quindi ad applicare una normale vignettatura dei contorni (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Passo 8 Sotto il dispositivo di scorrimento Punto medio è presente Rotondità, che consente di controllare la rotondità della vignettatura (riducete il valore di Sfumatura a 0 per capire meglio a che cosa serve il dispositivo di scorrimento Rotondità). Più trascinate verso destra, più la forma si arrotonda, mentre se trascinate a sinistra diventa simile a un grande rettangolo con gli angoli arrotondati. Il dispositivo di scorrimento Sfumatura determina la morbidezza dell’ovale creato con Rotondità. A me piace particolarmente morbido, in modo che sembri un riflettore, quindi trascinate il dispositivo di scorrimento verso destra (nell’esempio ho impostato 73, ma non esitate a scegliere valori superiori se sono adatti alla vostra foto).
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Per aggiungere una vignettatura dopo il ritaglio, fate clic sull’icona Effetti (la quarta da destra) nella parte superiore dell’area dei pannelli, quindi trascinate a sinistra il dispositivo di scorrimento Quantità nella sezione Vignettatura a seguito di ritaglio per scurire i bordi, poi utilizzate il dispositivo di scorrimento Punto medio per scegliere l’estensione della vignettatura nell’immagine (figura). Nella versione CS5 Adobe è riuscita a fare la differenza aggiungendo qualche controllo. Nella parte superiore della sezione Vignettatura a seguito di ritaglio è presente un menu a comparsa con tre diversi tipi di vignettatura: Priorità alla luce (che ritengo essere di gran lunga il migliore, quello che consente di ricreare la vignettatura originale prodotta nel passo 5) tenta di mantenere i dettagli delle luci mentre scurisce i bordi; Priorità al colore tenta di mantenere il colore mentre scurisce i bordi (l’effetto è gradevole ma non eccezionale); Sovrapposizione colore è il vecchio metodo di CS4 che quasi tutti hanno odiato (ma evidentemente a qualcuno piaceva, se l’hanno lasciato). Io mi terrei del tutto lontano da quest’ultimo.
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Capitolo 3
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I vantaggi del formato Adobe DNG per le foto RAW
Adobe ha creato DNG (un formato di archiviazione aperto per le foto RAW) perché ogni produttore di fotocamere dispone del suo formato di file RAW proprietario. Se, un giorno, uno o più produttori abbandonassero il loro formato proprietario per qualcosa di nuovo (come ha fatto Kodak con il suo formato Photo CD), saremmo ancora in grado di aprire le nostre foto RAW? Certo, con DNG, un formato che non è proprietario: Adobe lo ha creato come formato di archiviazione aperto, per garantire la possibilità di aprire i negativi in tale formato anche in futuro. Oltre a questo, DNG comporta un altro paio di vantaggi.
Passo 2 Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio, selezionate Negativo digitale dal menu a comparsa Formato nella parte inferiore (figura). Dopo la selezione di Negativo digitale, nella parte inferiore della finestra di dialogo viene visualizzato un nuovo insieme di opzioni (figura del passo 3).
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Sono tre i vantaggi offerti dalla conversione dei file RAW in Adobe DNG: (1) I file DNG sono generalmente più piccoli (del 20%). (2) I file DNG non necessitano di un file XMP per memorizzare modifiche di Camera Raw, metadati e parole chiave: le informazioni sono incorporate nel file DNG, quindi dovrete tenere traccia di un solo file. (3) DNG è un formato aperto, quindi potrete utilizzarlo anche in futuro (come spiegato nell’introduzione). Se avete aperto un’immagine RAW in Camera Raw, potete salvarla nel formato Adobe DNG facendo clic sul pulsante Salva immagine (figura) per aprire la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio (figura del passo successivo). Nota: non si ottengono vantaggi nel salvare i file TIFF o JPEG in DNG, quindi converto solo le foto RAW.
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SUGGERIMENTO: impostare le preferenze DNG Con Camera Raw aperto, premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare la finestra di dialogo Preferenze di Camera Raw. Nella sezione Trattamento file DNG sono presenti due preferenze: scegliete Ignora file collaterali “.xmp” solo se utilizzate un’applicazione di elaborazione RAW diversa da Camera Raw o Lightroom e se volete che Camera Raw ignori i file XMP creati da tale applicazione. Se selezionate la casella di controllo Aggiorna anteprime JPEG incorporate (e scegliete la dimensione predefinita dell’anteprima dal menu a comparsa), le modifiche apportate al file DNG saranno applicate anche all’anteprima.
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Una novità di CS6 è la casella di controllo Incorpora dati caricamento rapido, che utilizza un’anteprima RAW incorporata più piccola per accelerare il passaggio tra le immagini (personalmente ho attivato questa funzionalità). Sotto trovate un’opzione un po’ controversa, ma utile se impiegata nel modo giusto. Utilizza una compressione con perdita di dati simile a quella di JPEG (che comporta quindi una perdita di qualità) e come JPEG permette di ottenere dimensioni del file notevolmente inferiori (circa il 25% della dimensione di un file RAW non compresso). Perché dovreste utilizzarlo se causa una perdita di qualità? Chiaramente non lo utilizzo per le foto migliori di una sessione, quelle che stampo o che un cliente potrebbe vedere), ma mi è comodo per le centinaia di scatti che il cliente ha rifiutato o che non mi piacciono: queste foto sono perfette per la compressione, che consente di risparmiare spazio su disco. Vale quindi la pena prenderla in considerazione. Se volete farlo, selezionate la casella di controllo, quindi scegliete l’opzione per voi più importante dal relativo menu a comparsa: il mantenimento delle stesse dimensioni fisiche (dimensioni in pixel) o delle dimensioni del file (megapixel). Effettuate le scelte, fate clic su Salva per ottenere un file DNG.
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Regolare o modificare gli intervalli di colori
Nel prossimo capitolo vedrete come applicare una regolazione su una parte specifica dell’immagine, ma a volte dovrete agire su un’intera area (per esempio se volete che tutto il cielo sia più blu, che la sabbia sia più calda o che un capo d’abbigliamento assuma un colore del tutto diverso). In questi casi, dove occorre regolare delle aree grandi, di solito è preferibile utilizzare le regolazioni HSL, che oltre a cambiare il colore permettono di modificarne la saturazione e la luminosità. È più facile di quanto pensiate.
Passo 2 Inizieremo aumentando la ricchezza e la profondità del cielo azzurro, ora piuttosto blando. Potete trascinare il dispositivo di scorrimento Blu a destra per ottenere un colore blu più intenso; in realtà, però, il colore visibile (il blu in questo caso) è costituito da più colori. Invece di procedere per tentativi spostando a caso i dispositivi di scorrimento, vi consiglio di selezionare lo strumento Regolazione mirata (o TAT) dalla barra degli strumenti in alto (è il quinto da sinistra) e fare clic nel cielo, trascinando verso l’alto. Con questa operazione, lo strumento riconosce i dispositivi di scorrimento che controllano tale area e li sposta per voi (in questo caso viene spostato di molto il dispositivo di scorrimento Blu, ma cambia posizione anche il dispositivo di scorrimento Viola).
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Ecco l’immagine originale della cima dell’albero di un rimorchiatore, che appare sbiadita sul cielo azzurro e blando. Lo scopo qui è regolare il colore del cielo per arricchirne il blu e quindi rendere più vivace la coffa rossa per metterla in risalto. Potete regolare i singoli colori, o gli intervalli di colori, nel pannello HSL/Scala di grigio, quindi fate clic sulla relativa icona nella parte superiore dell’area dei pannelli (è la quarta da sinistra, cerchiata in rosso nella figura). Fate clic sulla scheda Saturazione (figura) per attivare i dispositivo di scorrimento per la saturazione (che controllano l’intensità dei colori).
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Passo 4 Se pensate che il rosso sia un po’ troppo acceso, fate clic sulla scheda Luminanza (che controlla la luminosità dei colori), fate clic su un’area di rosso acceso e trascinate in basso (nella figura ho fatto clic sotto la passerella): ora la torre rossa non è più così accesa (confrontatela con la figura del passo 3). La regolazione aiuta ad attenuare la luce troppo intensa, in questo caso. Questo è il funzionamento delle regolazioni di Saturazione e Luminanza. Se invece volete cambiare del tutto un colore (e non soltanto regolarlo), fate clic sulla scheda Tonalità. I controlli sono gli stessi: fate clic sullo strumento TAT e trascinate in alto per cambiare il colore (nella figura ho fatto clic sul tramezzo). Ancora una volta, potete sempre trascinare i dispositivi di scorrimento e, alla fine, capire quali controllano le diverse parti dell’immagine, ma penso abbiate compreso perché Adobe ha inventato lo strumento Regolazione mirata: per semplificarci la vita.
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Trascinando verso l’alto con lo strumento TAT viene aumentato il valore di saturazione, mentre trascinando in basso tale valore viene diminuito. Giusto perché lo sappiate. Ora che il cielo ha un aspetto decente, lavoriamo sulla coffa rossa. Selezionate di nuovo lo strumento TAT, fate clic a lato della coffa (tra la passerella e la sirena) e trascinate verso l’alto per aumentare la saturazione del colore (o l’intensità dei rossi). Osservate tutti i dispositivi di scorrimento: con l’operazione avete spostato Rossi e Arancioni (quindi il colore era costituito da rosso e arancione) dell’esatta percentuale ciascuno. Ecco perché l’utilizzo dello strumento TAT è così vantaggioso (in effetti, non utilizzo mai questi dispositivi di scorrimento HSL senza ricorrere allo strumento TAT).
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Rimuovere macchie, imperfezioni e altro
Se dovete rimuovere elementi minori dalla foto, come una macchia dovuta alla polvere sul sensore della fotocamera o un’imperfezione sul viso del soggetto (o comunque qualcosa di altrettanto semplice), potete utilizzare lo strumento Rimozione macchie direttamente in Camera Raw. Se la correzione riguarda più macchie complesse, dovrete passare a Photoshop e utilizzare i suoi strumenti di ritocco più potenti e precisi (come Pennello correttivo, Toppa e Timbro clone).
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Questa foto presenta semplici problemi che possono essere corretti con lo strumento Rimozione macchie di Camera Raw. Per iniziare fate clic sullo strumento Rimozione macchie (il settimo da destra sulla barra degli strumenti) o premete B per attivarlo: viene visualizzato un gruppo di opzioni nel pannello Rimozione macchie a destra (figura). Utilizzare lo strumento è facile: spostate il puntatore al centro di una macchia da rimuovere (in questo caso le macchie nel cielo corrispondenti ai punti in cui il sensore della fotocamera era sporco), quindi fate clic, tenete premuto e trascinate verso l’esterno per vedere un cerchio bianco e rosso, la cui dimensione aumenta mentre trascinate. Continuate a trascinare fino a quando il cerchio è appena più grande della macchia da rimuovere (figura). Non dimenticate: potete utilizzare lo strumento Zoom (Z) per eseguire lo zoom avanti e vedere meglio le macchie prima di tracciare il cerchio.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2 Quando rilasciate il pulsante del mouse, viene visualizzato un secondo cerchio (stavolta bianco e verde) che mostra l’area scelta da Camera Raw per campionare la texture di riparazione (in genere è molto vicino), quindi la macchia scompare (figura).
SUGGERIMENTO: quando correggere le imperfezioni in Camera Raw
Passo 3 Per rimuovere un’altra macchia (come quella nella parte superiore dell’edificio della figura), utilizzate lo stesso metodo: spostatevi sulla macchia, fate clic, tenete premuto e trascinate verso l’esterno per creare un cerchio più grande della macchia, quindi rilasciate il pulsante del mouse. In questo caso Camera Raw campiona un’area vicina, ma purtroppo campiona anche parte dell’edificio, copiandola nell’area del cielo corrispondente al ritocco, che diventa quindi molto evidente.
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Come determinare se potete correggere un’imperfezione in Camera Raw? Fondamentalmente dovete valutare la vicinanza dell’imperfezione, della macchia o dell’oggetto da rimuovere ai contorni di altri elementi. Questo strumento non ama i contorni (di una porta, di una parete, del viso di una persona e così via), quindi finché l’imperfezione è isolata non dovreste avere problemi.
(Continua) Camera Raw: oltre le basi
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Capitolo 3
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Passo 5 Quando avete terminato il ritocco, dovete solo cambiare strumento per applicarlo (e far scomparire i cerchi). Ecco il ritocco finale dopo aver rimosso tutte le macchie nel cielo causate dal sensore sporco. Utilizzate questo strumento la prossima volta che rilevate una macchia sull’obiettivo o sul sensore (ve ne accorgerete perché la stessa macchia compare sempre nello stesso punto in tutte le foto della sessione): correggete la macchia su una foto, quindi aprite più foto e incollate la riparazione sulle altre foto RAW selezionate utilizzando Sincronizza (vedete “Modificare più foto insieme” in questo capitolo e attivate la casella di controllo Rimozione macchie nella finestra di dialogo Sincronizza).
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Capitolo 3
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In questo caso, spostate il puntatore nel cerchio bianco e verde e trascinate il cerchio in un’altra area (nell’esempio l’ho spostato in una zona pulita a sinistra della macchia da rimuovere): quando rilasciate il pulsante del mouse, la texture viene ricampionata da tale area. Potete provare anche un’altra soluzione: se l’area è vicina a un contorno, selezionate Clona, anziché Correggi, dal menu a comparsa Tipo nella parte superiore del pannello Rimozione macchie (comunque io utilizzo Correggi nel 99% dei casi, perché in genere funziona meglio).
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Alcune fotocamere sembrano avere la loro “firma” per quanto riguarda il colore: intendo dire che ogni foto sembra essere un po’ troppo rossa, oppure leggermente verde e così via. Quando aprite una foto scattata con quella fotocamera, sapete di dover gestire quella leggera dominante di colore aggiunta dall’apparecchio. In questo caso, potete ottenere una compensazione in Camera Raw, impostando tale regolazione di colore come predefinita per quella particolare fotocamera; in questo modo, ogni volta che aprirete una foto di quella fotocamera, otterrete una compensazione automatica del colore.
Eseguire la calibrazione per la propria fotocamera
Passo 1
Passo 2 Affinché Camera Raw applichi automaticamente tale calibrazione ogni volta che aprite una foto scattata con la stessa fotocamera, aprite il menu a tendina di Camera Raw (nell’angolo superiore destro del pannello) e selezionate Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw (figura). Ora, quando aprirete una foto scattata con quella fotocamera (Camera Raw legge i dati EXIF per riconoscere la fotocamera utilizzata per uno scatto), la calibrazione verrà applicata automaticamente. Nota: potete regolare i blu e i verdi nello stesso modo.
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Capitolo 3
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Per effettuare la calibrazione di Camera Raw in modo che corregga una dominante di colore persistente aggiunta dalla fotocamera, aprite una foto scattata con tale fotocamera in Camera Raw, quindi fate clic sull’icona Calibrazione fotocamera (la terza icona da destra nella parte superiore dell’area dei pannelli). Supponiamo che le aree in ombra di ogni foto scattata con la fotocamera appaiano un po’ troppo rosse. Nel pannello Calibrazione fotocamera, trascinate il dispositivo di scorrimento Saturazione di Rosso primario verso sinistra, riducendo la quantità di rosso nell’intera foto. Se quel rosso non è della giusta tonalità (magari è troppo caldo e volete solo ridurne un po’ il tono), trascinate dispositivo di scorrimento Tonalità di Rosso primario fino a individuare il colore corretto (trascinando verso destra, i rossi tendono all’arancione).
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Ridurre il disturbo nelle foto
Questa non è solo una delle funzionalità più richieste dai fotografi, ma è anche una delle migliori dopo l’aggiornamento applicato in CS5. Se state pensando: “Ma, Scott, Photoshop e Camera Raw non avevano già delle funzioni di riduzione del disturbo prima della versione CS5?”, devo rispondervi di sì. Erano pessime? Sì, direi di sì. E invece la funzione attuale di riduzione del disturbo è ottima? Oh, sì! Quel che la rende sorprendente è la sua capacità di rimuovere il disturbo senza ridurre troppo la nitidezza, i dettagli e la saturazione del colore. Inoltre, la riduzione del disturbo viene applicata alle immagini RAW stesse (cosa che la maggior parte dei plug-in non può fare).
Passo 1
A volte è difficile vedere il disturbo senza ingrandire l’immagine, quindi eseguite lo zoom almeno a 100% (nella figura ho impostato 200%) per scoprirlo: qui si annida nelle ombre, dove compare più spesso. Fate clic sull’icona Dettagli (la terza da sinistra nella parte superiore dell’area dei pannelli) per accedere ai controlli Riduzione disturbo. Di solito elimino prima i disturbi del colore, perché così è più facile vedere quelli legati alla luminanza. Ecco una buona regola generale da seguire mentre rimuovete il disturbo del colore: cominciate spostando il dispositivo di scorrimento Colori su 0 (figura) e poi trascinatelo lentamente a destra fino a quando il disturbo non è scomparso. Nota: alle immagini RAW viene applicata automaticamente una certa riduzione del disturbo (il dispositivo di scorrimento Colori è impostato su 25), mentre per le immagini JPEG e TIFF il dispositivo di scorrimento Colori è impostato su 0.
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Capitolo 3
SCOTT KELBY
Passo 2
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Aprite l’immagine contenente disturbo in Camera Raw (la funzionalità Riduzione disturbo funziona al meglio sulle immagini RAW, ma potete utilizzarla anche per file JPEG e TIFF). L’immagine dell’esempio è stata scattata con una Nikon D3S utilizzando un valore ISO elevato: il risultato non è il massimo in questa situazione di luce bassa, dove è visibile un forte disturbo del colore (puntini rossi, verdi e blu) e della luminanza (puntini grigi e granulosi).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Una volta eliminato il disturbo del colore, resta quello legato alla luminanza, per i quali utilizzerete un processo simile: trascinate il dispositivo di scorrimento Luminanza a destra e continuate a trascinarlo finché il disturbo visibile non scompaia (figura). In generale dovrete trascinare questo dispositivo di scorrimento in misura superiore a Colori. Se spostate troppo a destra questo dispositivo di scorrimento si verificheranno due problemi: perderete nitidezza (dettagli) e contrasto. Aumentate il valore di Dettagli luminanza se la fotografia appare un po’ troppo sfocata (ma non trascinatelo eccessivamente); se invece l’immagine appare piatta, ripristinate il contrasto mancante utilizzando il dispositivo di scorrimento Contrasto luminanza (di solito non mi preoccupo di spostarlo con precisione, a meno che non stia lavorando su un ritratto). Probabilmente non dovrete mai toccare questi dispositivi di scorrimento, ma è bene sapere a che cosa servono.
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Fate clic e trascinate il dispositivo di scorrimento Colori verso destra, ricordando che parte del disturbo sarà ancora visibile (quello legato alla luminanza): il vostro scopo qui è semplicemente quello di far sparire i puntini rossi, verdi e blu. È probabile che non dobbiate trascinare molto prima che quei disturbi del colore diventino grigi. Se dovete spostare di molto verso destra il dispositivo di scorrimento Colori, potreste iniziare a perdere alcuni dettagli; in questo caso, potete trascinare il dispositivo di scorrimento Dettagli colore a destra (ma onestamente, è raro che sia necessario per il disturbo del colore).
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Capitolo 3
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Prima
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Invece di aumentare Dettagli luminanza, preferiscono spostare il dispositivo di scorrimento Fattore di Nitidezza, nella parte superiore del pannello Dettagli (figura), per ripristinare parte della nitidezza e dei dettagli originali. Ecco l’immagine finale, dove potete vedere che il disturbo è stato in gran parte eliminato; anche con le impostazioni predefinite (nel caso di un’immagine RAW) dovreste riuscire a conservare buona parte della nitidezza e dei dettagli originali. Di seguito è mostrato un confronto prima/dopo della riduzione del disturbo applicata.
Dopo
Capitolo 3
Camera Raw: oltre le basi
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Impostare risoluzione, dimensioni, spazio cromatico e profondità in bit dell’immagine
Dal momento che state elaborando le vostre immagini, è importante imparare a scegliere quale risoluzione, quali dimensioni, quale spazio cromatico e quanti bit per canale deve utilizzare la foto. Queste sono decisioni legate al flusso di lavoro ed è per questo che le trovate nella finestra di dialogo Opzioni flusso di lavoro. Ecco i miei consigli su che cosa scegliere e perché.
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Inizieremo dall’alto selezionando lo spazio cromatico della foto. Per impostazione predefinita è mostrato lo spazio cromatico specificato nella fotocamera digitale, ma potete ignorarlo e scegliere lo spazio cromatico in cui volete elaborare la foto. Vi consiglio di scegliere lo stesso che avete impostato come spazio cromatico di Photoshop. Ai fotografi che scattano in RAW o utilizzano Lightroom, consiglio di scegliere ProPhoto RGB, mentre a chi scatta in formato JPEG o TIFF suggerisco di scegliere Adobe RGB (1998) come spazio cromatico di Photoshop; scegliete quindi lo stesso spazio cromatico qui dal menu a comparsa Spazio. Consultate il capitolo sulla gestione dei colori e la stampa (Capitolo 11) per ulteriori informazioni sull’utilizzo di ProPhoto RGB o Adobe RGB (1998).
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Dopo aver apportato tutte le modifiche, quando la foto in genere ha assunto l’aspetto desiderato, è il momento di scegliere la risoluzione, le dimensioni e così via. Subito sotto l’area di anteprima di Camera Raw (dove vedete la foto), potete leggere le impostazioni correnti del flusso di lavoro: sono indicate in blu e sottolineate, come un collegamento a un sito Web. Fate clic su tale collegamento per aprire la finestra di dialogo Opzioni flusso di lavoro (figura del passo successivo).
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Capitolo 3
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 L’opzione successiva è Dimensione. Per impostazione predefinita, le dimensioni visualizzate nell’elenco a discesa Dimensione corrispondono a quelle originali stabilite dalla capacità in megapixel della fotocamera digitale (in questo caso sono pari a 4256×2832 pixel, generate da una fotocamera a 12,1 megapixel). Se fate clic e tenete premuto sul menu a comparsa Dimensione, potete vedere un elenco di dimensioni dell’immagine che Camera Raw può generare dal file RAW originale (il numero tra parentesi indica i megapixel equivalenti rappresentati da tale dimensione). Le dimensioni con un segno più indicano che l’immagine viene ingrandita rispetto all’originale; il segno meno indica che la dimensione viene ridotta rispetto all’originale, quindi la qualità non costituisce un problema. Ad ogni modo, è piuttosto sicuro aumentare la dimensione alla scelta successiva, mentre andando oltre è possibile che la foto risulti sfocata o mostri un effetto pixel.
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Capitolo 3
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Quando si tratta di scegliere la profondità in bit della foto, personalmente seguo una semplice regola: lavoro sempre con 8 Bit/ Canale (è l’impostazione predefinita di Photoshop), tranne quando utilizzo una foto così problematica che, dopo Camera Raw, richiede ancora importanti regolazioni con Curve in Photoshop per conferirle un aspetto corretto. Il vantaggio dei 16 bit riguarda queste regolazioni con Curve (si ottengono un effetto bande e una posterizzazione ridotti grazie alla maggiore profondità dei 16 bit). Non utilizzo più tanto spesso il formato a 16 bit per diversi motivi: (1) molti strumenti e funzioni di Photoshop non sono disponibili a 16 bit; (2) le dimensioni del file raddoppiano, quindi Photoshop lavora molto più lentamente; (3) le foto a 16 bit occupano il doppio dello spazio sul computer. Tuttavia, molti fotografi insistono a lavorare a 16 bit, ma non me ne importa un fico secco. Potrei anche dire che non me ne importa un bit! Eh eh!
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Quando fate clic su OK e quindi su Apri immagine nella finestra di dialogo Camera Raw, la foto viene elaborata con queste impostazioni e aperta in Photoshop (nella figura è mostrata la foto elaborata in Photoshop con la finestra di dialogo Dimensione immagine aperta, in modo che possiate vedere le impostazioni). Queste impostazioni del flusso di lavoro diventano quelle predefinite, quindi non dovrete più modificarle se non in alcuni casi particolari: (a) volete scegliere una dimensione differente; (b) dovete lavorare a 16 bit; (c) dovete cambiare la risoluzione. Personalmente lavoro con la dimensione originale utilizzata dalla mia fotocamera, nella modalità 8 bit e con una risoluzione di 240 ppi, pertanto non devo cambiare molto spesso queste opzioni del flusso di lavoro.
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Capitolo 3
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Le ultime voci delle opzioni del flusso di lavoro riguardano la risoluzione del file elaborato. All’argomento della risoluzione sono stati dedicati interi DVD di formazione, quindi qui proporrò solo alcune linee guida, senza entrare nei dettagli. Se la foto è destinata a una macchina da stampa, utilizzate 300 ppi (in realtà non serve una risoluzione così elevata, ma molti laboratori di stampa pensano di sì, quindi per andare sul sicuro utilizzate 300 ppi). Per la stampa con una stampante a getto d’inchiostro in dimensioni superiori a 20×30 cm, utilizzo 240 ppi (anche se qualcuno afferma che la risoluzione più giusta per le stampanti Epson sia 360 ppi; comunque potete provare a stampare la stessa immagine con entrambe le risoluzioni e fare un confronto). Per le stampe inferiori a 20×30 cm, che devono essere guardate a distanza ravvicinata, provate 300 ppi. Se le foto dovranno essere visualizzate solamente sul Web, potete utilizzare 72 ppi. La risoluzione è comunque uno degli argomenti più discussi nei forum su Photoshop di tutto il mondo e ognuno ha le sue ragioni per affermare la validità dei suoi valori. Nel caso una notte non riusciate a dormire...
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Ripristinare il dispositivo di scorrimento Luce di schiarita di CS5
Per quanto io ami il nuovo dispositivo di scorrimento Ombre di Camera Raw (che svolge un lavoro di qualità nell’apertura delle ombre), questo controllo non è potente quanto il vecchio dispositivo di scorrimento Luce di schiarita. Mi piace particolarmente il dispositivo di scorrimento Luce di schiarita per alcune operazioni come l’apertura delle aree in ombra nei capelli o la creazione di finti effetti HDR. Ecco un piccolo trucco che vi aiuta a unire i nuovi dispositivi di scorrimento con il vecchio controllo Luce di schiarita.
Passo 2 Quando l’immagine appare in Photoshop come oggetto avanzato (lo capirete dall’icona a forma di pagina nell’angolo inferiore destro della miniatura nel pannello Livelli), fate clic destro a destra del nome del livello e scegliete Nuovo oggetto avanzato tramite Copia dal menu di scelta rapida (figura). Ottenete così un duplicato del livello oggetto avanzato, che tuttavia non è più legato al livello originale; potrete così modificarli come se fossero due immagini RAW del tutto indipendenti.
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Capitolo 3
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Iniziate aprendo l’immagine in Camera Raw ed eseguendo le modifiche standard. In questo caso ho regolato il bilanciamento del bianco trascinando il dispositivo di scorrimento Temperatura verso destra per riscaldare l’immagine; ho inoltre aumentato Esposizione (a +0,25) per schiarire la foto e ho trascinato anche Ombre (fino a +13) per aprire le ombre (figura). Nulla di drastico, insomma. A questo punto, tenete premuto Maiusc per trasformare il pulsante Apri immagine nel pulsante Apri oggetto (cerchiato in rosso nella figura). Fate clic sul pulsante per aprire l’immagine in Photoshop come oggetto avanzato.
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Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Con il livello superiore attivo nel pannello Livelli, fate Alt+clic (Opzione+clic) sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello per nascondere il livello elaborato dietro una maschera nera. Attivate quindi lo strumento Pennello (B), assicuratevi che il colore di primo piano sia impostato sul bianco e dipingete sulle aree a cui volete conferire l’effetto Luce di schiarita (nell’esempio ho dipinto sui capelli e sugli orecchini). Ecco l’immagine finale, che utilizza una combinazione del vecchio dispositivo di scorrimento Luce di schiarita e della nuova potenza di elaborazione di Camera Raw. Wow!
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Capitolo 3
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Fate doppio clic sulla miniatura del livello oggetto avanzato duplicato per riaprirlo in Camera Raw. Fate quindi clic sull’icona Calibrazione fotocamera (la terza da destra, simile a una fotocamera) nella parte superiore dell’area dei pannelli e fate clic sul menu Elaborazione in cima al pannello; scegliete infine 2010 (figura in basso). Il livello duplicato ritorna così alla vecchia versione di elaborazione, con i controlli di Photoshop CS5. Nel pannello Base vedrete che è presente il vecchio dispositivo di scorrimento Luce di schiarita; aumentatene leggermente il valore (nell’esempio a 69). Le ombre nei capelli vengono aperte in maniera ottimale, molto meglio che trascinando il dispositivo di scorrimento Ombre a +100 nella versione di elaborazione attuale. Potete però vedere l’effetto strano prodotto nel resto dell’immagine: è proprio per questo che Adobe ha ritenuto che il controllo richiedesse qualche perfezionamento. Fate clic su OK quando il risultato è di vostro gradimento.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Non utilizzate il filtro Riduci disturbo in Photoshop
Ruotare le immagini Ecco una scorciatoia utilissima: premete L per ruotare l’immagine a sinistra, R per ruotarla a destra.
Visualizzare Camera Raw a schermo intero Per espandere Camera Raw in modo che occupi l’intero schermo, fate clic sull’icona Attiva/disattiva modalità schermo intero a destra della casella di controllo Anteprima, nella parte superiore della finestra, oppure premete F.
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Capitolo 3
Suggerimento per gli utenti di tavolette Wacom Nella versione CS4, Adobe ha introdotto la possibilità di ruotare la visualizzazione a schermo in modo che corrisponda all’angolazione attuale della loro tavoletta grafica (per attivare la funzione, fate clic sullo strumento Mano, scegliete lo
strumento Ruota vista e trascinate con esso nell’immagine per ruotare il quadro). Esisteva però un problema: ruotando il quadro ruotavano anche i pennelli (cosa un po’ improbabile nella vita reale). Fortunatamente, ora i pennelli mantengono il loro orientamento quando ruotate il quadro.
Ottenere correzioni automatiche La funzionalità di correzione automatica con un solo clic è notevolmente migliorata rispetto alle precedenti versioni di Photoshop. Oggi il pulsante Automatico può essere considerato piuttosto valido; certo, non eccellente, ma almeno valido. Se volete che Camera Raw applichi automaticamente una correzione automatica ad ogni foto che aprite (per ottenere un punto di partenza migliore per le modifiche), fate clic sull’icona Preferenze sulla barra degli strumenti di Camera Raw (la terza icona da destra) e selezionate la casella di controllo Applica la regolazione automatica dei toni nella sezione Impostazioni immagine predefinite. Ogni immagine, all’apertura, riceverà una correzione automatica.
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In Photoshop potete ridurre i disturbi con due funzioni diverse: i controlli Riduzione disturbo di Camera Raw sono eccellenti, al contrario del filtro Riduci disturbo in Photoshop (nel sottomenu Disturbo del menu Filtro). Tra i fotografi si scherza sostenendo che questo filtro serve per la sfocatura, non per rimuovere i disturbi! Il mio consiglio è quello di utilizzare solamente Riduzione disturbo nel pannello Dettagli di Camera Raw, evitando del tutto l’altra funzione.
Evitare il disturbo Se la foto contiene disturbo, è probabile che sia visibile nelle aree in ombra: tenetelo presente mentre modificate le immagini. Se aprite molto le ombre (utilizzando i dispositivi di scorrimento Ombre, Neri o, in alcuni casi, persino Esposizione), il disturbo già presente nell’immagine aumenterà. Se non potete evitare di aprire le ombre, assicuratevi almeno di utilizzare Riduzione disturbo di Camera Raw per ridurne la visibilità.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Assegnare un profilo colore all’immagine RAW
Ottenere un istogramma per la parte più importante della foto Se state modificando un ritratto in Camera Raw, la parte più importante della foto è chiaramente il soggetto; tuttavia, l’istogramma di Camera Raw vi mostra una lettura relativa all’intera immagine (se riprendete il soggetto su uno sfondo
bianco, quindi, l’istogramma non vi aiuterà molto a determinare se la tonalità della pelle è corretta). Per risolvere il problema, attivate lo strumento Taglierina (C) e disegnate un bordo di ritaglio intorno al viso del soggetto (ma senza ritagliare l’immagine). Con il bordo di ritaglio attivo, l’istogramma (nell’angolo superiore destro della finestra) mostra una lettura relativa solamente al contenuto del bordo di ritaglio, in questo caso del viso del soggetto. Comodo!
Il cestino nascosto
Se vi state chiedendo perché non vedete mai l’icona del cestino in Camera Raw (dove potete fare clic per eliminare i file), il motivo è che compare solo quando avete aperto più immagini (e in questo caso lo trovate alla fine della barra degli strumenti). Fate clic su esso per contrassegnare le immagini selezionate per l’eliminazione. Fate clic sul pulsante Chiudi per eliminare le immagini (o meglio per spostarle nel Cestino del PC o del Mac).
e le immagini con una classificazione a stelle o un’etichetta verranno selezionate all’istante, per consentirvi di vedere rapidamente le immagini migliori.
Fare clic destro per scegliere lo zoom Se fate clic destro direttamente nell’area di anteprima di Camera Raw, viene visualizzato un menu a comparsa con percentuali di zoom diverse.
Trovare rapidamente le immagini migliori Nell’ultimo capitolo ho affermato che, se avete aperto più immagini in Camera Raw, potete assegnare loro classificazioni a stelle ed etichette come se vi trovaste in Mini Bridge (potete tra l’altro
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Capitolo 3
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Se scattate in RAW, la fotocamera non incorpora un profilo colore nell’immagine (come avviene per le fotografie JPEG e TIFF). Il profilo colore viene assegnato in Camera Raw. Se utilizzate Camera Raw per tutte le modifiche e quindi salvate i file in formato JPEG per inviarli via e-mail o pubblicarli sul Web, vorrete assegnare un profilo colore che mantenga l’aspetto dei colori che vedete in Photoshop. Per farlo potete fare clic sul collegamento blu sotto l’area di anteprima in Camera Raw. Viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni flusso di lavoro, dove potete scegliere il profilo colore da incorporare nell’immagine (selezionandolo dal menu a comparsa Spazio). Se dovete inviare l’immagine per posta elettronica o volete pubblicarla sul Web, scegliete sRGB come spazio cromatico: in questo modo riuscirete a mantenere i colori visti durante il lavoro in Camera Raw (se lasciate l’impostazione ProPhoto RGB o persino Adobe RGB [1998], i colori sul Web o nella posta elettronica appariranno probabilmente sbiaditi).
utilizzare le stesse scelte rapide). Una funzione poco nota ma utilissima vi permette di tenere premuto Alt (Opzione) per trasformare il pulsante Seleziona tutto sopra la sequenza nel pulsante Selez. imm. classificate. Fate clic su esso
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 24 mm | Apertura: ƒ/8
Capitolo 4 Strumenti di regolazione di Camera Raw
Strumenti di regolazione di Camera Raw Quando mi sono messo alla ricerca di brani contenenti la
parole normali. Sembravano soltanto una sorta di brusio
parola “adjustment” (in italiano “regolazione”), ho trovato
fastidioso. Purtroppo, questo significa solo una cosa: sono
subito “Attitude Adjustment” degli Aerosmith, scelta facile
vecchio. Ricordo quando ascoltavo musica da giovane, con
per me che sono un fan di questa band; quel che non po-
mia madre che diceva: “Non capisco una parola di quel
tete sapere è se ho scelto questo titolo per fare riferimento
che dicono”; era irritata al punto che solo i vecchi che non
al brano degli Aerosmith o a una canzone con lo stesso
capivano una parola potevano comprenderla. Stavolta è
titolo scritta dagli artisti dell’hip hop Trick Trick e Jazze Pha.
toccato a me. A me, un giovanotto ancora in gamba che sta
In iTunes, questo brano è contrassegnato dall’etichetta
provando il suo primo momento di vecchiaia. Che tristezza!
Explicit (che segnala i testi volgari), quindi ho preferito
Mi sono seduto per un attimo in religioso silenzio, poi mi sono
ascoltarne l’anteprima gratuita di 90 secondi, giusto per
lasciato sfuggire “F&*$ S#!& A@# M*%$#%”; così mia mo-
assicurarmi che anche l’anteprima non fosse troppo esplicita.
glie è uscita dalla sua stanza e mi ha detto: “Stai ancora scri-
Tuttavia, durante l’ascolto è accaduta una cosa totalmente
vendo canzoni rap?”. E di colpo, mi sono sentito ancora gio-
imprevista, che non mi era mai successa finora: non ho
vane. Sono saltato in piedi, ma ho dovuto tenermi la schiena
capito una sola parola di quel che dicevano. L’ho persino
e lasciarmi sfuggire un “F*%$#% R%^$!”. Allora mia moglie
riprodotta un paio di volte, in ansiosa attesa di qualche
ha detto: “Non capisco una sola parola di quello che dici”.
parolaccia, ma tutte le volte non ho capito nemmeno le
Ci rinuncio!
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Schermare, bruciare e regolare singole aree della foto
Una delle funzionalità che preferisco in Camera Raw è la capacità di effettuare regolazioni non distruttive nelle singole aree delle foto (Adobe le definisce “correzioni locali”). La modalità di aggiunta di questa funzionalità è dannatamente intelligente e, nonostante sia differente dall’uso di un pennello in Photoshop, ci sono alcuni aspetti che scommetto vi piaceranno molto. Inizieremo dalla schermatura e dalla bruciatura, scoprendo man mano le altre possibilità.
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Dopo aver fatto clic sul pennello, sul lato destro della finestra viene visualizzato il pannello Pennello di regolazione, con la maggior parte dei dispositivi di scorrimento presenti nel pannello Base (tranne Vividezza) e alcuni nuovi (Nitidezza, Riduzione disturbo e Riduzione effetto moiré). Cominciamo a scurire il cielo. Con il Pennello di regolazione, (1) scegliete per prima cosa il tipo di regolazione, poi (2) iniziate a dipingere e infine (3) regolate la quantità di regolazione applicata. Fate quindi clic sul pulsante meno a sinistra del dispositivo di scorrimento Esposizione per riportare tutti i dispositivi di scorrimento a 0 e ridurre Esposizione (il controllo dei mezzitoni) a -0,50, un buon punto di partenza.
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Questa foto presenta due aree che necessitano di regolazioni totalmente diverse: (1) il cielo deve essere scurito con colori più vivaci, (2) l’aeroplano deve essere più luminoso e attraente. Attivate quindi Pennello di regolazione sulla barra degli strumenti (cerchiato in rosso nella figura) o premete K sulla tastiera. Vi consiglio comunque di eseguire tutte le normali modifiche per la foto nel pannello Base (esposizione, contrasto e così via) prima di attivare il pennello.
Strumenti di regolazione di Camera Raw
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Passo 4 Dopo aver dipinto sulla maggior parte del cielo (evitando l’elica e le ali), potete regolare la correzione. Provate a ridurre Esposizione a -1,00 (figura): l’area dipinta diventa ancora più scura. Ecco cosa intendevo quando ho parlato di “regolare la quantità di regolazione applicata”. Vedete anche la puntina verde sul lato destro dell’immagine? Questo simbolo rappresenta una regolazione (potete applicarne più di una, quindi vi serve un modo per rintracciarle; ne parleremo più approfonditamente in seguito).
SUGGERIMENTO: eliminare le regolazioni Se volete eliminare qualche regolazione effettuata, fate clic sulla puntina della regolazione per selezionarla (il centro della puntina diventa nero), quindi premete Backspace (Canc).
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Nella parte inferiore del pannello Pennello di regolazione trovate una funzionalità incredibile chiamata “Maschera automatica”, che aiuta a evitare di dipingere per sbaglio su elementi che non devono essere toccati (è quindi perfetta per i contorni). Tuttavia, se dovete dipingere su un elemento grande come il cielo, la funzione potrebbe rallentare le operazioni a causa del tentativo di cercare i contorni. Lasciate quindi deselezionata la casella di controllo Maschera automatica ed evitate di avvicinarvi troppo ai bordi dell’aeroplano (almeno per ora). Dipingete sul cielo (con Maschera automatica disattivata), evitando di avvicinarvi alle pale dell’elica o alle ali dell’aereo: lavorate solo sulle zone di cielo aperto (figura). Vedete come il cielo si scurisce mentre dipingete?
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Passo 6 Come potete capire se avere realmente dipinto sull’intera area da regolare? Come potete sapere se avete dimenticato qualche pezzo? Selezionate la casella di controllo Mostra maschera nella parte inferiore del pannello: l’area dipinta verrà colorata (nella figura ho scelto il rosso come tinta, facendo clic sul campione di colore a destra della casella di controllo) per permettervi di vedere se avete dimenticato qualcosa. Se non volete che la maschera sia sempre attiva, potete semplicemente posizionare il puntatore del mouse sulla puntina (come nella figura) per visualizzare temporaneamente la relativa area mascherata. Ora che sapete dove avete dipinto, potete tornare indietro e dipingere sulle aree mancanti. Se volete mantenere attiva la maschera durante la pittura, premete Y.
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Ora occupiamoci del “bagliore” intorno all’elica e alle ali, che inizia a darmi sui nervi; voglio quindi sistemarlo prima di procedere con qualche altra regolazione. Nel momento in cui dobbiamo lavorare intorno ai margini dell’elica e delle ali è comodo attivare Maschera automatica (figura): in questo modo potrete dipingere in tranquillità, senza timore di modificare per sbaglio le pale o le ali. Utilizzare Maschera automatica è facile: evitate che il segno più nel cerchio interno del pennello passi sopra le pale o le ali, perché è questo controllo che determina l’area interessata (se il segno più passa sopra un’ala, si dipingerà anche sull’ala). Se il cerchio esterno passa sulle ali o sulle pale non ci sono problemi: l’importante è che il segno più ne stia alla larga. Vedete nella figura come il pennello si estende sopra il cono davanti all’elica, senza renderlo più scuro? Ecco a voi Maschera automatica all’opera.
Strumenti di regolazione di Camera Raw
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Passo 8 Lavoriamo adesso sull’aereo (un P-51 Mustang). Fate per prima cosa clic sul pulsante di opzione Nuovo nella parte superiore del pannello per dipingere su un’area nuova (in caso contrario l’aereo otterrebbe le stesse impostazioni applicate al cielo). Fate quindi clic due volte sul pulsante + a destra di Esposizione per impostare su 0 tutti gli altri dispositivi di scorrimento e aumentare il valore di Esposizione a +1,00 (il doppio dell’aumento applicato con un clic). Con Maschera automatica attivata, dipingete sul lato inferiore dell’aereo e sulle pale dell’elica (figura), schiarendo queste aree (visto che il valore di Esposizione è stato aumentato). Osservate anche che ora sono presenti due puntine e che quella del cielo appare bianca (perché è disattivata). Se voleste regolare di nuovo il cielo dovreste fare clic sulla sua puntina per ripristinare le relative impostazioni.
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Liberiamo ulteriormente la potenza di Pennello di regolazione regolando qualche altro dispositivo di scorrimento. Come abbiamo già detto, dopo aver dipinto su un’area (mascherandola), potete regolare i dispositivi di scorrimento agendo soltanto sull’area dipinta (in questo caso il cielo). Partendo dall’alto, trascinate a destra (verso il magenta) il dispositivo di scorrimento Tinta, in modo che il colore del cielo diventi più interessante (nella figura ho trascinato fino a +30), poi scuritelo riducendo il valore di Esposizione a -1,15. Passate quindi a Saturazione, aumentandola leggermente (nell’esempio +60), in modo che il cielo inizialmente piatto diventi più vivace (figura). Sì, è proprio così che lo ricordavo!. La possibilità di dipingere su un’area e di applicarvi diverse regolazioni in successione è la vera ragione della potenza di questo strumento.
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SUGGERIMENTO: scegliere che cosa modificare Se l’immagine contiene più puntine e trascinate un dispositivo di scorrimento, Camera Raw effettua la regolazione per la puntina attiva (quella verde e nera). Per scegliere la regolazione da modificare, fate clic sulla puntina per selezionarla e solo dopo apportate le modifiche.
Passo 10 Se commettete un errore o dovete cancellare qualche “fuoriuscita”, tenete premuto Alt (Opzione) per impostare il pennello nella modalità Cancella. Dipingete quindi sull’area dove avete commesso l’errore per cancellarne la regolazione (figura). Potete attivare la modalità Cancella anche facendo clic sul pulsante di opzione Cancella nella parte superiore del pannello Pennello di regolazione. Quando cambiate la modalità potete selezionare le impostazioni Dimensioni, Sfumatura, Flusso e Densità del pennello Cancella (ne parleremo tra poco), quindi vi consiglio di fare clic sul pulsante di opzione, scegliere le dimensioni preferite per il pennello (nell’esempio ho impostato Sfumatura e Densità a 100%) inizialmente e poi di premere Alt/Opzione quando volete attivare tale pennello.
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Finite di dipingere il resto dell’aereo (ali e pale dell’elica), quindi aggiungete un po’ di interesse aumentando ancora il valore di Esposizione (nell’esempio fino a +1,50), poi aprite le aree in ombra trascinando a destra il dispositivo di scorrimento Ombre (nell’esempio +10) e aggiungete un po’ di slancio aumentando il valore di Chiarezza (circa +17). Ora l’aereo è messo bene in risalto, ma potete notare che ho permesso al piccolo segno più al centro del pennello di estendersi oltre la parte inferiore dell’ala, schiarendo così la pista di cemento sottostante. Dobbiamo quindi occuparci di questo problema.
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Nota: ho ritenuto necessario apportare un’altra modifica all’immagine. Se osservate la figura del passo 10, il naso giallo è un po’ troppo luminoso, quindi ho utilizzato il pennello Cancella per eliminare totalmente la regolazione da questo elemento. Ho poi fatto clic sul pulsante Nuovo, ho azzerato tutti i valori, ho aumentato Esposizione a +70 e ho dipinto soltanto sul cono (figura del passo 11) per ottenere questa immagine finale.
Prima
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Ecco un altro paio di informazioni utili sul Pennello di regolazione. Il dispositivo di scorrimento Sfumatura controlla la morbidezza dei contorni del pennello: a un valore superiore corrisponde un pennello più morbido (io uso un pennello morbido al 90% nella maggior parte dei casi). Per un pennello duro, impostate il dispositivo di scorrimento Sfumatura su 0. Le impostazioni predefinite del pennello sono pensate per sovrapporsi durante la pittura, quindi se dipingete su un’area e il risultato non è sufficiente, potete creare un altro tratto sopra il primo. Il cosiddetto “accumulo” è controllato dai dispositivo di scorrimento Flusso e Densità nella parte inferiore del pannello. Il dispositivo di scorrimento Densità simula le funzionalità di aerografo degli strumenti Pennello di Photoshop, ma il suo effetto in questo caso è così limitato che raramente modifico l’impostazione predefinita 100. Il dispositivo di scorrimento Flusso controlla la quantità di pittura applicata dal pennello (io tengo quasi sempre l’impostazione 100, ma se voglio l’effetto di “accumulo” ne riduco il valore a 50). Di seguito è riportato un confronto prima/dopo, che mostra il risultato di schermatura e bruciatura con Pennello di regolazione.
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Ritoccare ritratti in Camera Raw
Una delle operazioni principali per cui ho sempre utilizzato Photoshop è il ritocco dei ritratti; ora, grazie allo strumento Rimozione macchie e a Pennello di regolazione, posso svolgere molti lavori di ritocco direttamente in Camera Raw, con una procedura non distruttiva e sorprendentemente flessibile.
Passo 1
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Capitolo 4
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Passo 2 Partiamo dalla rimozione delle imperfezioni. Eseguite lo zoom sul viso, attivate lo strumento Rimozione macchie (B) dalla barra degli strumenti in alto (cerchiata in rosso nella figura) e impostate Raggio per il pennello (che nome strano per le dimensioni del pennello!) a una dimensione appena superiore a quella dell’imperfezione da rimuovere. Posizionate il puntatore del mouse sull’imperfezione e fate clic; non dipingete un tratto, fate soltanto clic. L’imperfezione è sparita. Se la rimozione non avviene correttamente, significa che Camera Raw ha scelto un punto sbagliato per campionare la pelle da utilizzare per la riparazione. Fate quindi clic sul cerchio di campionamento verde e trascinatelo in un’altra zona per eseguire nuovamente il ritocco (figura). Rimuovete ora le altre imperfezioni, facendo clic su ognuna e regolando, se necessario, la posizione dei cerchi di campionamento verdi.
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Nel ritratto della figura (ripreso in studio durante il corso Light It, Shoot It, Retouch It tenuto al Photoshop World Conference & Expo), voglio apportare tre ritocchi: (1) voglio rimuovere le imperfezioni e ammorbidire la pelle; (2) schiarire il bianco degli occhi e illuminare lo sguardo in generale, aumentando il contrasto; (3) rendere più nitidi gli occhi, le sopracciglia e le ciglia.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Lavoriamo ora sugli occhi. Fate clic sul pulsante di opzione Nuovo nella parte superiore del pannello (per lavorare su un’area nuova), quindi riportate a 0 i dispositivi di scorrimento Chiarezza e Nitidezza facendo clic direttamente sui cursori. Trascinate quindi a destra il dispositivo di scorrimento Esposizione, diminuite le dimensioni del pennello e dipingete sul bianco degli occhi (figura). Quando ottenete un risultato che vi piace, fate ancora clic sul pulsante di opzione Nuovo e azzerate i dispositivi di scorrimento, in modo da poter aggiungere contrasto e luminosità alle iridi.
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Ammorbidiamo ora la pelle. Fate clic su Pennello di regolazione (cerchiato nella figura) sulla barra degli strumenti, quindi fate clic quattro volte sul segno meno a sinistra di Chiarezza per impostare Chiarezza a -100 (le persone che amano dare un nome a tutto la chiamano “chiarezza negativa”). Aumentate ora il valore di Nitidezza a +25. A questo punto, aumentate le dimensioni del pennello (con il dispositivo di scorrimento Dimensioni) e dipingete sulla pelle per ammorbidirla (figura); evitate con cura le aree che devono rimanere nitide e conservare i dettagli, come le sopracciglia, le palpebre, le labbra, le narici, i capelli e così via. Mentre dipingete, potreste non rilevare un grande cambiamento, ma se deselezionate la casella di controllo Anteprima in alto vedrete che il risultato è migliore di quanto pensiate. Naturalmente, una volta finito di dipingere, potete aumentare Chiarezza (provate -75 o -50) se ritenete che l’effetto sia troppo intenso.
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Per aggiungere contrasto, dovete aumentare notevolmente il valore di Contrasto (nell’esempio +73); per schiarire ed esaltare la texture delle iridi nello stesso tempo, aumentate Esposizione a +15 e Chiarezza a +18, quindi dipingete direttamente sulle iridi. Vedrete che risultato! Per finire, dobbiamo aumentare la nitidezza di occhi, ciglia e sopracciglia. Fate nuovamente clic sul pulsante Nuovo, riportate a 0 tutti i dispositivi di scorrimento (basta fare clic sul pulsante con il segno più a destra di Nitidezza; tutti i valori vengono azzerati, mentre Nitidezza viene impostato a +25). Dipingete ora su iridi e pupille (ma non fino al margine delle iridi), quindi procedete sulle ciglia e sulle sopracciglia per renderle più nitide, completando il ritocco (in basso potete vedere un confronto prima/dopo).
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Filtro graduato (che in realtà funziona come uno strumento) consente di ricreare l’aspetto di un filtro graduato a densità neutra tradizionale (si tratta di filtri in vetro o plastica più scuri in alto e che diventano gradualmente trasparenti verso il basso). Sono noti ai fotografi di paesaggi che spesso si ritrovano a scattare foto con un primo piano o con un cielo perfettamente esposto, ma non con entrambi. Tuttavia, grazie al metodo utilizzato da Adobe per implementare la funzionalità, potrete utilizzarlo per molti più effetti oltre alla graduazione a densità neutra (che resta comunque l’utilizzo numero uno).
Correggere il cielo (e altro) con Filtro graduato
Passo 1
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Passo 2 Tenete premuto Maiusc (per ottenere una sfumatura rettilinea), fate clic al centro dell’immagine nella parte superiore e trascinate verso il basso fino a raggiungere la parte superiore dell’erba (figura). In generale, dovete interrompere il trascinamento prima di raggiungere la linea dell’orizzonte, altrimenti inizierete a scurire il primo piano correttamente esposto. Potete vedere l’effetto di scurimento sul cielo, che produce una foto più bilanciata. Nota: rilasciate Maiusc per trascinare la sfumatura in qualsiasi direzione.
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Selezionate lo strumento Filtro graduato (G) sulla barra degli strumenti (cerchiato in rosso nella figura). Quando fate clic viene visualizzato il relativo pannello delle opzioni con un insieme di effetti simili a quelli applicabili con Pennello di regolazione. Qui vogliamo replicare l’effetto di un tradizionale filtro graduato a densità neutra, scurendo il cielo. Per iniziare, trascinate il dispositivo di scorrimento Esposizione a sinistra, o fate clic due volte sul segno meno per impostare -1,00 (figura).
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La puntina verde mostra la parte superiore della sfumatura, quella rossa la parte inferiore. In questo caso, vogliamo scurire leggermente il cielo; trascinate quindi il dispositivo di scorrimento Esposizione verso sinistra per scurire i mezzitoni del cielo. L’aspetto interessante di questo strumento è che potete aggiungere altri effetti alla stessa area dopo aver trascinato con Filtro graduato (come avveniva per Pennello di regolazione). Quindi, se volete che il cielo sia più blu, potete fare clic sul campione di Colori e scegliere un colore blu nel selettore colori per completare l’effetto.
SUGGERIMENTO: trucchi per le sfumature Potete riposizionare la sfumatura anche in seguito: dovete solamente fare clic e trascinare la linea che collega le puntine rossa e verde per spostare l’intera sfumatura. Fate clic e trascinate una puntina rossa per ruotare la sfumatura dopo averla posizionata. Potete anche inserire più sfumature (utilizzando il pulsante di opzione Nuovo nella parte superiore del pannello) ed eliminare una sfumatura selezionandola e premendo Backspace (Canc).
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Da Camera Raw potete applicare diversi effetti speciali interessanti, alcuni dei quali possono essere ottenuti più facilmente da qui che lavorando con livelli e maschere in Photoshop. Ora vi presenterò due effetti speciali molto usati dai fotografi di ritratti e matrimoni: (1) attirare l’attenzione trasformando la foto in bianco e nero, lasciando un solo oggetto a colori (è un effetto popolarissimo nelle fotografie di matrimoni e bambini); (2) creare un effetto riflettore “dipingendo con la luce”.
Effetti speciali con Camera Raw
Passo 1
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Passo 2 Tra un istante, dipingeremo sulla maggior parte dell’immagine; l’operazione sarà più rapida se disattivate la casella di controllo Maschera automatica nella parte inferiore del pannello (in modo da evitare il rilevamento dei bordi durante l’operazione). Impostate quindi un pennello grande (trascinate il dispositivo di scorrimento Dimensioni a destra) e dipingete sulla maggior parte dell’immagine, evitando di avvicinarvi troppo al bouquet (nella figura ho lasciato un’area di circa 1 cm tutt’intorno al bouquet).
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Per il primo effetto (che mette in risalto una parte dell’immagine, lasciandola a colori mentre il resto appare in bianco e nero; lo so che è banale, ma ai clienti piace), dobbiamo impostare Pennello di regolazione affinché dipinga in bianco e nero. Attivate Pennello di regolazione (K), quindi fate clic quattro volte sul segno meno a sinistra di Saturazione nel pannello delle opzioni di Pennello di regolazione per azzerare tutti i dispositivi di scorrimento e impostare Saturazione su -100. In questo modo, tutto ciò su cui dipingerete diventerà in bianco e nero.
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Passo 4 Qui ho dipinto vicinissimo al bouquet; i fiori e l’erba sono ancora colorati perché ho evitato con cura di toccarli con il segno più. Ora utilizzeremo una tecnica simile, ma in modo diverso, per creare un effetto teatrale sulla stessa immagine. Iniziate premendo Backspace (Canc) per sbarazzarvi della puntina di regolazione e cominciare da zero con l’immagine a colori originale.
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Ora dovrete fare due cose: (1) rimpicciolire il pennello; (2) attivare la casella di controllo Maschera automatica. La funzionalità Maschera automatica vi permette di evitare automaticamente di toccare l’oggetto che deve rimanere a colori, purché seguiate una semplice regola: non lasciate che il segno più al centro del pennello tocchi l’elemento che deve rimanere a colori (in questo caso il bouquet). Tutti gli elementi toccati dal mirino diventeranno in bianco e nero (perché Saturazione è impostata a -100), quindi il vostro compito è quello di dipingere vicino ai fiori, evitando che il segno più venga a contatto con essi. Non importa se i contorni del pennello (gli anelli rotondi) si estendono sui fiori (in effetti dovranno farlo per avvicinarsi bene); quel che dovete evitare è il contatto con il segno più. Vedrete che il risultato sarà sorprendente.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Ecco di nuovo l’immagine a colori. Attivate Pennello di regolazione e fate clic sul segno meno accanto a Esposizione per azzerare tutti i valori, poi trascinate il dispositivo di scorrimento Esposizione quasi del tutto a sinistra. Potete anche trascinare il dispositivo di scorrimento Ombre verso sinistra (per garantire che gli elementi dipinti appaiano veramente scuri).
Deselezionate la casella di controllo Maschera automatica e, utilizzando un pennello grande, dipingete sull’intera immagine (figura) per scurirla.
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Passo 8 Fate clic ancora un paio di volte sull’immagine, magari spostandovi di 1 cm circa intorno alla sua testa e alle spalle, per visualizzare le aree su cui deve apparire la luce. L’effetto finale è quello mostrato nella figura. Se vi sembra troppo intenso, annullate le ultime modifiche premendo Ctrl+Alt+Z (Comando+Opzione+Z) diverse volte, poi riducete il valore di Flusso. In questo modo, l’accumulo sarà più graduale.
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Fate clic sul pulsante di opzione Cancella nella parte superiore del pannello delle opzioni di Pennello di regolazione (oppure premete Alt (Opzione) per passare temporaneamente allo strumento Cancella), impostando un pennello molto grande (come quello della figura), assegnate all’opzione Sfumatura (corrispondente alla morbidezza) un valore pari a 90 e fate clic una volta sull’area che volete illuminare con un riflettore tenue (nella figura ho fatto clic sul viso della sposa). In pratica, state rivelando l’immagine originale solo in quel punto, cancellando lo scurimento applicato nel passo precedente.
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Correggere i problemi del colore (o aggiungere effetti) “dipingendo” con il bilanciamento del bianco
Questa è la prima versione di Camera Raw a permettere di dipingere con il bilanciamento del bianco, e di tutte le novità introdotte in Camera Raw è quella che probabilmente utilizzerete più spesso. È abbastanza comune ottenere una foto, scattata alla luce naturale, dove parte del soggetto è in ombra; questo significa che la parte esposta alla luce del sole presenta un colore, mentre le parti in ombra appaiono bluastre (soprattutto se utilizzate il bilanciamento del bianco automatico, come fanno in molti perché in genere funziona bene). Ecco come dipingere con il bilanciamento del bianco per rendere più coerente il colore nell’immagine.
Passo 1
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Passo 2 Attivate Pennello di regolazione (K), fate clic sul pulsante più a destra del dispositivo di scorrimento Temperatura (per riportare tutti i dispositivi di scorrimento a 0 e impostare Temperatura a +0,25), quindi iniziate a dipingere sulle aree di sfondo bluastre (figura). Completata l’operazione, potete regolare il dispositivo di scorrimento Temperatura (trascinatelo a destra per riscaldare il colore e rendere l’area meno blu, come nella figura, o a sinistra se l’impostazione predefinita +25 risulta eccessiva). Questa è la vera bellezza di Pennello di regolazione: dopo aver dipinto sull’area bluastra, potete inserire la giusta quantità di correzione del bilanciamento del bianco trascinando il dispositivo di scorrimento dopo aver dipinto. Ora la strada appare più neutra; ho inoltre dipinto leggermente sul cielo per renderlo ancora più “tramontoso” (lo so, non esiste questa parola). Ho inoltre diminuito leggermente il valore di Luci per completare il ritocco.
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Ecco un ritratto scattato in un’ambientazione, dove il soggetto presenta una tonalità della pelle calda e gradevole (in parte perché ho applicato un gel arancione sul flash esterno alla fotocamera); osservate però lo sfondo: la strada e gli edifici sono in ombra e sembrano blu (come se la foto fosse stata scattata all’alba, anche se è stata ripresa al tramonto). Se provassi a riscaldare il bilanciamento del bianco, il soggetto diventerebbe giallastro. Per fortuna possiamo regolare il bilanciamento del bianco in una sola area.
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Ridurre il disturbo solo nelle aree in ombra
Se riprendete con un valore ISO elevato (800 o superiore), vedrete comparire disturbo nell’immagine (naturalmente tutto dipende dalla marca e dal modello della fotocamera), ma l’area più colpita dal problema è sicuramente quella in ombra (dove il disturbo è sempre peggiore). Peggio ancora, se dovete schiarire le aree in ombra, il disturbo diverrà ancora più visibile. Per quanto la riduzione del disturbo di Camera Raw funzioni bene, la foto diventa leggermente più “morbida” (perché il disturbo viene sfocato). Questa tecnica vi permette di dipingere la riduzione del disturbo dove occorre, mantenendo la nitidezza del resto dell’immagine.
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Passo 2 Eseguite lo zoom al 100% per vedere chiaramente il disturbo nelle aree in ombra e trascinate il dispositivo di scorrimento Riduzione disturbo a destra mentre tenete d’occhio il disturbo nell’immagine. Continuate a trascinare finché il disturbo non si riduce e le aree in ombra non risultano sfocate (ricordate che parliamo di riduzione del disturbo, non di rimozione). Questa riduzione del disturbo agisce soltanto sull’area in ombra su cui avete dipinto; il resto dell’immagine mantiene la nitidezza originale.
SCOTT KELBY
Passo 1 Cominciamo a schiarire il muro alla fine del corridoio. Lo scatto è stato effettuato con un’impostazione ISO 800, quindi schiarendo l’area, l’eventuale disturbo nelle zone d’ombra sarà ancora più accentuato (ma almeno così potremo occuparcene). Attivate Pennello di regolazione (K), fate clic sul pulsante più a destra del dispositivo di scorrimento Ombre (per riportare tutti i dispositivi di scorrimento a 0) e trascinate Ombre a +88, quindi dipingete sulla parete verdastra sullo sfondo. Il risultato è ancora troppo buio, quindi provate a schiarire le luci trascinando il dispositivo di scorrimento Luci a +75 ed Esposizione a +0,45. Per finire, trascinate il dispositivo di scorrimento Chiarezza a +42 (per esaltare la texture). L’aspetto della foto è sicuramente migliore (almeno per me), ma se osservate bene vedrete disturbo che in precedenza era nascosto nell’ombra.
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Supponiamo che una particolare area della foto necessiti di più chiarezza; impostiamo Chiarezza a 100 e dipingiamo sulla parte dell’immagine interessate. Osservando l’area, però, potrebbe venire da pensare: “Ho dipinto con il dispositivo di scorrimento impostato su 100%, ma mi servirebbe un valore ancora più alto!, magari 110!”. :-) Ecco cosa dovete fare (il trucco l’ho imparato dal mio amico Matt Kloskowski, che lo chiama “doppio stacking”, e funziona davvero bene!).
Come ottenere più del 100% da qualsiasi effetto di Pennello di regolazione
Passo 2 Fate clic sul pulsante di opzione Nuovo nella parte superiore del pannello Pennello di regolazione; come potete notare, Chiarezza è ancora impostato a +100. Non dovete fare altro che dipingere di nuovo sulla stessa area: cominciate da un punto diverso sopra i fari per “impilare” un secondo passaggio di Chiarezza sulla stessa area (ora avrete due puntine in questa zona: quella originale, che applica il 100% di chiarezza, e una seconda che applica un altro 100% di chiarezza). Fondamentalmente, è come se aveste applicato il 200% di chiarezza ai fari. Naturalmente il trucco non funziona solo con Chiarezza, ma con tutti i dispositivi di scorrimento nel pannello Pennello di regolazione.
Strumenti di regolazione di Camera Raw
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Capitolo 4
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SCOTT KELBY
Passo 1 Ecco l’immagine su cui vogliamo lavorare: l’obiettivo è esaltare i dettagli dei fari dell’auto. Attivate Pennello di regolazione (K), fate clic sul pulsante più a destra del dispositivo di scorrimento Chiarezza (per azzerare tutti gli altri dispositivi di scorrimento), quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Chiarezza fino a +100. Dipingete ora sui due fari circolari. Se ritenete che servirebbero altri dettagli per esaltarne la bellezza, ma avete già dipinto con Chiarezza a +100, che cosa potete fare? Non potete mica trascinare il dispositivo di scorrimento a +200, vero? Beh, in realtà voglio svelarvi un trucco.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Dipingere una sfocatura gaussiana
Come impostare il colore Nessuno
Tecnicamente non è proprio una sfocatura gaussiana, ma in Camera Raw potete dipingere con un effetto di sfocatura riducendo il valore di Nitidezza (nel pannello Pennello di regolazione) al di sotto di 0 (in effetti, dovrete impostare -100
Perché ci sono due cursori? Quando utilizzate Pennello di regolazione, vedrete che ci sono due cursori visualizzati contemporaneamente, l’uno interno all’altro. Il più piccolo mostra le dimensioni del pennello selezionato; il più grande (il cerchio tratteggiato), mostra le dimensioni della sfumatura applicata al pennello.
Dopo aver scelto un colore con il selettore colori di Pennello di regolazione, non è immediato capire come reimpostare il colore su Nessuno (nessun colore). Il trucco consiste nel fare clic sul campione di Colori (al centro del pannello delle opzioni di Pennello di regolazione) per riaprire il selettore colori e poi trascinare il dispositivo di scorrimento Saturazione a 0. Ora vedrete una X sul campione di Colori, che indica che il colore è impostato su Nessuno.
Come vedere soltanto un livello Fate Alt+clic (Opzione+clic) sull’icona occhio accanto al livello da visualizzare per nascondere tutti gli altri. Volete visualizzarli di nuovo tutti? Fate di nuovo Alt+clic sull’icona occhio.
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Capitolo 4
Salvare un punto di “ritorno” Se conoscete il pannello Storia di Photoshop e sapete come creare un’istantanea di una fase del processo di modifica, siete in grado di ritornare a quell’aspetto con un solo clic. Ecco la buona notizia: ora potete farlo anche in Camera Raw! Potete salvare un’istantanea mentre vi trovate in un pannello qualsiasi premendo Ctrl+Maiusc+S (Comando+Maiusc+S). Potete quindi ritornare all’aspetto che aveva l’immagine quando avete catturato l’istantanea facendo clic nel pannello Istantanea.
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per ottenere un effetto di sfocatura gaussiana). È comodo se volete aggiungere una sfocatura a uno sfondo, per aumentare visivamente la profondità di campo, oppure per uno degli altri 100 motivi che inducono a sfocare qualche elemento della foto.
Dipingere linee rette Se volete dipingere una linea retta con Pennello di regolazione, potete utilizzare lo stesso trucco adottato per lo strumento Pennello di Photoshop: fate clic dove deve iniziare la linea, tenete premuto Maiusc e fate clic sul punto finale della linea. Pennello di regolazione traccerà una linea perfettamente retta tra i due punti. È comodo quando lavorate su contorni netti, come i lati di un edificio che incontrano il cielo.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Ricominciare da capo
Vedere la pittura mentre dipingete
Cambiare le dimensioni del pennello con il mouse Se fate clic destro e tenete premuto con Pennello di regolazione in Camera Raw, vedrete comparire una freccia a due punte al centro del pennello: questa indica che potete trascinare lateralmente per cambiare le dimensioni di Pennello di regolazione (a sinistra per rimpicciolirlo e a destra per ingrandirlo).
Aggiungere i propri campioni di colore Quando fate clic sul campione Colori nel pannello Pennello di regolazione, vedrete che nell’angolo inferiore destro del selettore colori sono presenti cinque campioni di colore: sono a vostra disposizione per salvare i colori che utilizzate più spesso, in modo da recuperarli con un clic. Per aggiungere un colore ai campioni, scegliete il colore desiderato dal gradiente, quindi tenete premuto Alt (Opzione): spostando il puntatore del mouse su uno dei campioni di colore, il puntatore assumerà la forma di un secchio di vernice. Fate clic sul campione per assegnargli il colore attualmente selezionato.
Di solito, quando dipingete con Pennello di regolazione, potete vedere la regolazione applicata (per esempio, se state scurendo un’area, mentre dipingete l’area diventa più scura); se la regolazione è sottile, però, potrebbe essere difficile capire dove state dipingendo esattamente (e se avete lavorato anche su un’area che non andava scurita). In questo caso, selezionate la casella di controllo Mostra maschera nella parte inferiore del pannello Pennello di regolazione. Ora, quando dipingete, l’area su cui agite viene colorata di bianco (è questo il colore predefinito della maschera, ma potete cambiarlo facendo clic sul campione di colore a destra della casella di controllo). Al termine, premete Y per deselezionare la casella di controllo Mostra maschera. Vale la pena provare!
Nascondere le puntine di modifica Per nascondere temporaneamente le puntine di modifica visualizzate quando utilizzate Pennello di regolazione, premete V sulla tastiera (il comando attiva e disattiva la visibilità delle puntine).
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Capitolo 4
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Se avete eseguito numerose regolazioni con Pennello di regolazione ma vi accorgete di voler cominciare da capo, non dovete fare clic su ciascuna puntina di modifica e premere Backspace (Canc). Fate invece clic sul pulsante Cancella tutto nell’angolo inferiore destro del pannello delle opzioni di Pennello di regolazione.
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Esposizione: 1/100 sec | Distanza focale: 200 mm | Apertura: ƒ/2.8
Foto di Scott Kelby
Capitolo 5 Ridimensionare e ritagliare le foto
Ridimensionare e ritagliare le foto Adoro il titolo di questo capitolo: è il nome di un album della
completamente intorpidita dal sentire tutte queste parolac-
band Soulfarm (ditemi che Soulfarm non sarebbe un nome
ce! Comunque, sto divagando. Il titolo “Scream of the Crop”
fantastico per un film horror!). Letteralmente significa “l’urlo
(se sapete un po’ di inglese, non faticherete a capire perché
del raccolto”, ma “crop” in inglese è anche il verbo che cor-
lo trovo perfetto per un film sul mais malvagio) è ideale per
risponde all’italiano “ritagliare”. Ho trovato anche una band
questo capitolo, tranne per il fatto che qui parliamo anche
chiamata Cash Crop; sarebbe stato un altro bel titolo, ma
del ridimensionamento. Che diavolo! Ho cercato “resize” e
dando un’occhiata al loro album, ho visto che tutti i brani
ho trovato un brano intitolato “Undo Resize”, del DJ Yanatz
contenevano l’avviso Explicit. Ho ascoltato un’anteprima di
Ft. The Designers: in pratica, è una musica di sottofondo
90 secondi del primo brano (inserito nella colonna sonora
che dura 8 minuti e 31 secondi, in cui si sentono due donne
originale del film Sorority Row) e ho capito immediatamente
dall’accento europeo che sussurrano i nomi dei comandi di
che tipo di musica fanno: volgare, terribilmente volgare. Ad
menu dei prodotti Adobe. Roba come “Seleziona tutto”, “Ri-
ogni modo, durante l’ascolto, spaventandomi di volta in
empi”, “Distorci”, “Aggancia alla griglia” e così via. Non è che
volta a causa delle parole usate dalla band, ho realizzato che
mi sia piaciuta molto (ho ascoltato l’anteprima gratuita di 90
presso iTunes Store ci deve essere qualcuno che, per ogni
secondi). Costa però solo 99 centesimi, quindi è un vero af-
brano, ascolta tutto il pezzo e poi ne sceglie l’anteprima di 90
fare per oltre 8 minuti di comandi di menu trasformati in mu-
secondi. A questo punto, suppongo che quella persona si sia
sica. Di solito, una roba del genere costa almeno 1,29 euro!
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Scream of the Crop
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Operazioni base per il ritaglio delle foto
Adobe ha completamente stravolto il ritaglio in Photoshop CS6, con grandi risultati (lo trascuravano da tempo: a parte qualche piccolo miglioramento, la funzionalità di ritaglio era la stessa di Photoshop 1.0). Qui affronteremo le basi del ritaglio (presentando anche la nuova modalità di ritaglio di CS6); visto che esistono molti modi diversi per ritagliare una foto in Photoshop (e motivi diversi per preferire l’uno all’altro), li descriveremo tutti. Se siete utenti di Lightroom, vi sentirete a casa con la nuova modalità di ritaglio, che è simile a quella di Lightroom.
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Capitolo 5
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Passo 2 La griglia di sovrapposizione della regola dei terzi visibile nel passo 1 non appare sulla foto finché non trascinate una delle maniglie di ritaglio. Se vedete una sovrapposizione diversa, fate clic sul menu a comparsa Visualizza sulla barra delle opzioni per vedere un elenco delle diverse sovrapposizioni che potete selezionare (se non sapete quale scegliere, potete attivarle una dopo l’altra premendo O). Il menu contiene anche tre opzioni di sovrapposizione: Mostra sempre sovrapposizione (quando avviate il ritaglio, la sovrapposizione è visibile anche se non state ritagliando), Non mostrare mai sovrapposizione e Mostra automaticamente sovrapposizione (quella che preferisco, che visualizza la sovrapposizione solo durante il ritaglio).
SCOTT KELBY
Passo 1 Premete C per attivare lo strumento Taglierina. Vedrete subito il primo grande miglioramento rispetto alle precedenti versioni dello strumento: non dovete più trascinare il bordo di ritaglio sulla foto, perché viene inserito automaticamente intorno all’immagine (oh yeah!). Afferrate una delle maniglie d’angolo o laterali e iniziate a trascinare verso l’interno per cominciare il ritaglio (figura); il ritaglio avviene verso il centro dell’immagine e l’area da eliminare apparirà oscurata. Se volete mantenere le proporzioni dell’immagine durante il ritaglio (io di solito lo faccio), tenete premuto Maiusc mentre trascinate una delle maniglie. Potete anche riposizionare l’immagine nel bordo facendo clic e trascinandola.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Se decidete di voler ritornare alla vecchia modalità di ritaglio (dove ruotava il bordo, anziché l’immagine), fate clic sull’icona Imposta opzioni Ritaglio aggiuntive (somiglia a un ingranaggio) sulla barra delle opzioni e selezionate la casella di controllo Usa modalità classica (i ritagliatori del giorno d’oggi la chiamano anche “vecchia scuola” o “ritaglio antico”): tornerete così al vecchio metodo. Comunque, vi consiglio vivamente di provare questa nuova modalità: ci vorrà poco per abituarsi ad essa e si rivelerà davvero molto utile. Sempre nel menu delle opzioni, se non utilizzate la modalità classica potete scegliere altre due opzioni: (1) disattivare la centratura automatica del ritaglio (attiva per impostazione predefinita); ne parleremo dopo la numero 2 alla pagina successiva (perché è un po’ più complicata).
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Una volta posizionato il bordo di ritaglio, se volete ruotare la foto dovete spostare il puntatore esternamente al bordo. Il puntatore assume la forma di una freccia a due punte: fate clic, tenete premuto e trascinate verso l’alto o verso il basso per ruotare il bordo di ritaglio nella direzione scelta. Un grande cambiamento di Photoshop CS6 riguarda la rotazione effettiva dell’immagine (e non del bordo), che semplifica notevolmente il processo (soprattutto quando tentate di raddrizzare la linea dell’orizzonte o un edificio). Viene inoltre visualizzata una piccola finestra popup con l’angolo di rotazione (cerchiata in rosso nella figura).
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Per risparmiare tempo, troverete un elenco di dimensioni di ritaglio standard nel menu a comparsa all’estremità sinistra della barra delle opzioni (figura). Scegliete il rapporto di ritaglio che preferite (qui un quadrato 1x1): il bordo di ritaglio sarà automaticamente ridimensionato in base al rapporto o alle dimensioni scelte (figura).
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L’altra opzione (2) è più potente di quanto sembri, perché introduce una delle funzionalità di ritaglio più popolari di Lightroom direttamente in Photoshop CS6. In Lightroom è chiamata ritaglio "luce spenta"; quando la utilizzate, tutto ciò che circonda l’area di ritaglio diventa di colore nero, in modo che, mentre trascinate una maniglia di ritaglio, possiate vedere esattamente l’aspetto dell’immagine finale senza distrazioni. Se fate clic sull’icona Imposta opzioni Ritaglio aggiuntive, potete attivare o disattivare questa funzione con la casella di controllo Mostra area ritagliata; onestamente, è più facile premere H sulla tastiera (ricordate di fare prima clic su una maniglia di ritaglio, altrimenti attiverete lo strumento Mano). Volete fare un altro passo avanti? Dopo aver nascosto quel che non vi serve, premete Tab per nascondere temporaneamente anche tutto il resto (la finestra degli strumenti, i pannelli, la barra delle opzioni e così via). Le altre opzioni del menu sono utili solo se avete deciso di mantenere visibile l’area di ritaglio scurendola (si parla di “oscuramento del ritaglio”); potete schiarirla o scurirla cambiando il valore di Opacità, oppure disattivare del tutto la funzione deselezionando la casella di controllo Abilita oscuramento ritaglio.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Se a un certo punto decidete di non voler più ritagliare l’immagine, potete premere Esc, fare clic sul simbolo di divieto sulla barra delle opzioni (figura) oppure fare clic su uno strumento diverso nella finestra degli strumenti per visualizzare una finestra di dialogo che chiede se desiderate ritagliare o meno l’immagine.
SUGGERIMENTO: capovolgere orizzontalmente o verticalmente il ritaglio
Passo 8 Finora abbiamo visto il metodo standard per ritagliare in CS6: basta fare clic sullo strumento e trascinare le maniglie come desiderato. Potete però utilizzare anche il ritaglio a mano libera (quello delle versioni precedenti di Photoshop) selezionando lo strumento Taglierina e trascinando sull’area da ritagliare (figura). Non fatevi ingannare dal bordo di ritaglio già presente: se fate clic e trascinate, al rilascio del pulsante del mouse vedrete il vostro nuovo bordo di ritaglio. Naturalmente, potete ancora regolare le maniglie come in precedenza. Se tornate indietro e osservate l’immagine originale del passo 1, vedete quanto abbiamo già ritagliato.
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Volete capovolgere il bordo di ritaglio dopo averlo selezionato, in modo da trasformare una foto larga in una alta che mantenga le stesse proporzioni (o viceversa)? Potete fare clic sulla piccola freccia circolare al centro della barra delle opzioni o, per fare prima, premere X sulla tastiera.
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9
Passo 10 Qui ho trascinato il lato destro verso l’esterno e poi la maniglia inferiore centrale in basso, per aggiungere una sorta di contorno poster all’immagine.
SUGGERIMENTO: evitare di tenere premuto Maiusc Sapete già che per mantenere le proporzioni di ritaglio dovete tenere premuto Maiusc, vero? Ecco come evitare di tenerlo premuto ogni volta, pur mantenendo le proporzioni: chiudete tutte le immagini aperte, selezionate lo strumento Taglierina e scegliete Proporzioni originali dal menu a comparsa all’estremità sinistra della barra delle opzioni. Ecco, ora questa è l’impostazione predefinita. Non è fantastico?
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Questa operazione potevate eseguirla anche nelle versioni precedenti di Photoshop, ma in CS6 è più facile e intuitiva: si tratta di aggiungere un’area del quadro intorno all’immagine con lo strumento Taglierina. Una cosa da controllare subito: se volete uno sfondo bianco per l’area del quadro (come avviene di solito), prima di fare clic sullo strumento Taglierina vi consiglio di premere D sulla tastiera per impostare il bianco come colore di sfondo. Dopo di che, fate clic sullo strumento Taglierina e assicuratevi che nel menu a comparsa all’estremità sinistra della barra delle opzioni sia selezionato Senza vincoli, altrimenti il bordo di ritaglio sarà vincolato alle proporzioni dell’immagine (nell’esempio vogliamo che la sezione inferiore sia più profonda rispetto a quella superiore e ai lati). Afferrate ora una maniglia di ritaglio e trascinate il bordo verso l’esterno per ingrandire l’area del quadro. Qui ho fatto clic sulla maniglia superiore sinistra e ho trascinato in alto a sinistra, con un angolo di 45°, espandendo l’area superiore e l’area laterale sinistra intorno all’immagine.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11
Passo 12 Una volta posizionato il bordo di ritaglio, premete Invio per ritagliare l’immagine. Nella figura è mostrata l’immagine ritagliata, dove sono stati eliminati parte della folla sul lato destro, la sezione dell’obiettivo presente nell’inquadratura in alto (ho scattato in ginocchio) e parte dell’erba in eccesso sul tee.
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Prima di confermare il ritaglio dell’immagine dovete prendere una decisione: fortunatamente è probabile che dobbiate prenderla una sola volta, in base a come amate procedere. Quello che dovete decidere è se la parte dell’immagine ritagliata debba essere: (a) eliminata per sempre; (b) semplicemente nascosta (in modo che possa essere recuperata in caso di necessità). Potete scegliere questa opzione selezionando o deselezionando la casella di controllo Elimina pixel ritagliati sulla barra delle opzioni (cerchiata in rosso nella figura). Con l’opzione attivata, la parte esterna al bordo viene eliminata (così le dimensioni del file saranno inferiori); se la disattivate, le aree vengono conservate nel file, anche se non potete vederle (almeno fino a quando non selezionerete di nuovo lo strumento Taglierina e trascinerete un bordo di ritaglio). Se volete che la foto abbia dimensioni specifiche, ma il risultato del primo ritaglio non vi soddisfa, potete spostare l’immagine con lo strumento Sposta (V), oppure fare clic sul bordo di ritaglio con lo strumento Taglierina attivo e quindi fare clic sull’immagine per spostarla.
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Ritagliare a una dimensione specifica
Se state utilizzando uno dei predefiniti di ritaglio (proporzioni o dimensioni standard) del menu a comparsa dello strumento Taglierina, siete già a posto. Tuttavia, il menu contiene pochi formati comuni, quindi è bene che sappiate (a) come creare dimensioni personalizzate e (b) come salvarle nel menu a comparsa, per non doverle ricreare da zero ogni volta. Voglio inoltre mostrarvi un altro metodo per ritagliare un’immagine, di cui non sono certo orgoglioso ma che è utilizzato da molti fotografi. Questo non significa che io lo utilizzi... beh, va bene, lo utilizzo anche più spesso di quanto vorrei ammettere.
Passo 1
Passo 2 Viene visualizzata la finestra di dialogo Dimensioni e risoluzione dell’immagine ritagliata (figura). Immettete il formato personalizzato che vi interessa (in questo caso 50x40 cm con una risoluzione di 240 ppi, ideale per la stampa con la maggior parte delle stampanti a getto d’inchiostro). Se pensate di voler utilizzare di nuovo questo formato (ed è probabile che sia così), selezionate la casella di controllo Salva come predefinito di ritaglio (figura) per aggiungere il formato al menu a comparsa (così non dovrete ricrearlo ogni volta). Quando fate clic su OK, il bordo di ritaglio viene ridimensionato a 50x40 cm. Potete trascinare il bordo a sinistra o a destra per inquadrare la parte della foto che desiderate conservare. Premete quindi Invio per ritagliare l’immagine alle dimensioni specificate.
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Ecco l’immagine che intendo stampare nel formato 50x40 cm (è molto comune oggi, nonostante sia basato sulla pellicola tradizionale e non sulle immagini digitali, che richiederanno un ritaglio). Fate clic sullo strumento Taglierina (C) nella finestra degli strumenti, quindi scegliete Dimensioni e risoluzione dal menu a comparsa all’estremità sinistra della barra delle opzioni (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Bene, ecco l'altro famoso metodo: aprite il menu File e selezionate Nuovo. Nella finestra di dialogo Nuovo, immettete 50x40 cm e specificate 240 nel campo Risoluzione, poi fate clic su OK per creare un nuovo documento vuoto con le dimensioni e la risoluzione che vi servono (figura).
SUGGERIMENTO: ritagliare in base alle dimensioni di un’altra foto
Passo 4 Attivate lo strumento Sposta (V), fate clic sull’immagine da ritagliare e trascinatela sul nuovo documento vuoto. Con lo strumento Sposta ancora attivo, trascinate l’immagine nella finestra per ritagliarla come desiderate, quindi premete Ctrl+E (Comando+E) per unire questo livello con quello di sfondo. Come potete vedere, entrambi i metodi producono lo stesso risultato, perciò qual è quello giusto? Quello che vi piace di più!
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Se avete già una foto con le dimensioni e la risoluzione che volete applicare ad altre immagini, potete utilizzare le sue impostazioni come dimensioni del ritaglio. Per prima cosa aprite la foto che volete ridimensionare, quindi aprite quella con dimensioni e risoluzione ideali. Attivate lo strumento Taglierina e scegliete Dimensioni e risoluzione dal menu a comparsa all’estremità sinistra della barra delle opzioni. Nella finestra di dialogo visualizzata, selezionate Immagine attiva dal menu a comparsa Sorgente e fate clic su OK. Photoshop inserirà automaticamente le dimensioni della foto nei campi Larghezza e Altezza dello strumento Taglierina. Dovete solamente ritagliare l’altra immagine per far sì che assuma le stesse caratteristiche.
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Creare strumenti di ritaglio personalizzati
Anche se si tratta di una tecnica avanzata, creare strumenti personalizzati non è difficile: anzi, dopo averli creati, risparmierete tempo e denaro. Stiamo per creare quello che viene chiamato uno “strumento predefinito”: gli strumenti predefiniti sono una serie di strumenti (in questo caso Taglierina) con le opzioni già configurate; potete quindi creare uno strumento Taglierina con dimensioni 12x18, 15x10 o quelle che preferite. Quando dovrete effettuare un ritaglio 12x18, vi basterà selezionare lo strumento predefinito Taglierina 12x18. Ecco come dovete procedere.
Passo 1
Passo 2 Passate alla barra delle opzioni e immettete le dimensioni del primo strumento che volete creare (in questo esempio uno strumento Taglierina che consenta di ritagliare le fotografie alle dimensioni 5x6). Immettete 5 cm nel campo Larghezza, premete Tab per passare al campo Altezza, inserite 7 cm e premete Invio. Nota: se volete includere la risoluzione nello strumento predefinito, aprite il menu a comparsa all’estremità sinistra della barra delle opzioni e scegliete Dimensioni e risoluzione. Immettete l’altezza, la larghezza e la risoluzione nella finestra di dialogo visualizzata e fate clic su OK.
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Capitolo 5
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Premete C per passare allo strumento Taglierina, quindi aprite il menu Finestra e scegliete Strumenti predefiniti per visualizzare il pannello omonimo. Troverete cinque strumenti Taglierina predefiniti già configurati. Assicuratevi che la casella di controllo Solo strumento attivo sia selezionata in fondo al pannello, in modo che vediate solo i predefiniti dello strumento Taglierina e non di tutti gli strumenti.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 È possibile che gli strumenti Taglierina personalizzati non siano nell’ordine che desiderate; aprite quindi il menu Modifica e selezionate Gestione predefiniti dal sottomenu Predefiniti. Nella finestra di dialogo, selezionate Strumenti dal menu a comparsa Tipo predefinito, quindi fate scorrere l’elenco fino a visualizzare gli strumenti Taglierina creati. A questo punto, fate clic e trascinateli nella posizione desiderata nell’elenco, quindi fate clic su Chiudi.
Passo 5 Ora potete chiudere il pannello Strumenti predefiniti, perché esiste un modo più facile per accedere agli strumenti predefiniti. Con lo strumento Taglierina selezionato, fate clic sull’icona Taglierina a sinistra sulla barra delle opzioni. Viene visualizzato un selettore di strumenti predefiniti. Fate clic su un predefinito e trascinate per ottenere un bordo di ritaglio con le dimensioni precise scelte per tale strumento.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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Nel pannello Strumenti predefiniti, fate clic sull’icona Crea nuovo strumento predefinito in fondo al pannello (a sinistra dell’icona Cestino). Viene visualizzata la finestra di dialogo Nuovo strumento predefinito, in cui potete assegnare un nome al nuovo predefinito. Specificate il nome e fate clic su OK per aggiungere il nuovo strumento al pannello Strumenti predefiniti. Continuate il processo di digitazione delle nuove dimensioni sulla barra delle opzioni dello strumento Taglierina e fate clic sull’icona Crea nuovo strumento predefinito fino a creare tutti gli strumenti Taglierina personalizzati che utilizzate più spesso. Assicuratevi che il nome sia descrittivo (per esempio, aggiungete “Orizzontale” o “Verticale”). Se dovete cambiare il nome di uno strumento predefinito, fate doppio clic sul nome nel pannello, quindi digitate un nuovo nome.
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Dimensioni personalizzate per i fotografi
La finestra di dialogo di Photoshop per creare nuovi documenti contiene un menu a comparsa di dimensioni predefinite. Probabilmente state pensando: “Beh, ma ci sono le misure 4×6, 5×7 e 8×10... sono a posto!”. Il problema è che non c’è modo di cambiare la risoluzione di questi predefiniti (quindi Verticale, 4×6 sarà sempre un documento da 300 ppi). Ecco perché creare nuove dimensioni dei documenti personalizzate è importante. Ecco come dovete procedere.
Passo 1
Passo 2 Supponiamo desideriate un formato predefinito 5×7 orizzontale (largo 7 e alto 5). Selezionate Foto dal menu a comparsa Predefinito, quindi selezionate Orizzontale, 5×7 dal menu a comparsa Dimensione. Selezionate il metodo di colore desiderato (sotto Risoluzione) e un profilo colore (sotto Avanzate), quindi immettete una risoluzione (nell’esempio ho inserito 212 ppi, che ritengo sufficiente per la stampa delle immagini su macchine da stampa professionali). Una volta configurate le impostazioni, fate clic sul pulsante Salva predefinito.
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Capitolo 5
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Aprite il menu File e selezionate Nuovo. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Nuovo, aprite il menu a comparsa Predefinito per vedere l’elenco dei tipi di predefiniti, quindi scegliete Foto. Fate clic sul menu a comparsa Dimensione per vedere le dimensioni dei predefiniti, che comprendono 2×3, 4×6, 5×7 e 8×10 con orientamento orizzontale e verticale. L’unico problema è che la loro risoluzione è 300 ppi, per impostazione predefinita; se volete quindi un predefinito con una risoluzione inferiore a 300 ppi, dovrete crearlo e salvarlo autonomamente.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Viene visualizzata la finestra di dialogo Nuovo documento predefinito. Nel campo Nome predefinito, immettete la nuova risoluzione alla fine della dimensione. Potete selezionare o deselezionare le caselle di controllo per i parametri da salvare, anche se io preferisco attenermi all’impostazione predefinita che include tutto (prevenire è meglio che curare).
Passo 5 Se decidete di voler eliminare un predefinito, aprite la finestra di dialogo Nuovo, scegliete il predefinito da eliminare nel menu a comparsa Predefinito, quindi fate clic sul pulsante Elimina predefinito. Viene visualizzata una finestra di avviso che richiede di confermare l’eliminazione. Fate clic su Sì per terminare.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Passo 4 Fate clic su OK per visualizzare il nuovo predefinito nel menu a comparsa Predefinito della finestra di dialogo Nuovo. Dovete eseguire questa operazione una sola volta: Photoshop ricorderà le impostazioni personalizzate, che d’ora in poi saranno sempre disponibili nel menu a comparsa Predefinito.
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Ridimensionare le fotografie della fotocamera digitale
Se avete familiarità con il ridimensionamento delle immagini scannerizzate, scoprirete che il ridimensionamento delle immagini delle fotocamere digitali è leggermente diverso, in primo luogo perché gli scanner creano scansioni ad alta risoluzione (generalmente 300 ppi o più), mentre le impostazioni predefinite di molte fotocamere digitali producono un’immagine con dimensioni fisiche elevate, ma valore di pixel per pollice ridotto (generalmente 72 ppi). Il trucco consiste nel diminuire le dimensioni fisiche dell’immagine della fotocamera digitale, aumentandone la risoluzione, senza perdere in qualità. Ecco come procedere.
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Aprite il menu Immagine e selezionate Dimensione immagine (oppure premete Ctrl+Alt+I (Comando+Opzione+I)) per visualizzare la finestra di dialogo Dimensione immagine. Nella sezione Dimensioni documento, l’impostazione Risoluzione corrisponde a 72 ppi. Una risoluzione di 72 ppi è considerata bassa ed è adatta per le fotografie che saranno visualizzate a video (per esempio grafica Web, presentazioni e così via), ma è troppo ridotta per garantire risultati di qualità su una stampante a getto d’inchiostro, una laser a colori o una macchina da stampa.
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Capitolo 5
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Aprite l’immagine della fotocamera digitale che volete ridimensionare. Premete Ctrl+R (Comando+R) per visualizzare i righelli di Photoshop. Come potete vedere dai righelli, la fotografia ha dimensioni di circa 150×95 cm.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Passo 4 Ho deselezionato Ricampiona immagine e ho inserito 240 nel campo Risoluzione per la stampa con una stampante a getto d’inchiostro a colori (lo so che state pensando che probabilmente servirà una risoluzione superiore, ma vi assicuro che io non ho mai, mai stampato con valori maggiori di 240 ppi). L’immagine viene ridimensionata a circa 45x28 cm, perfetta per la stampa sulla mia Epson Stylus Photo R2880!
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Se prevedete di stampare questa fotografia su un dispositivo di stampa, è chiaro che dovete aumentare la risoluzione per ottenere buoni risultati. Mi piacerebbe poter digitare la risoluzione desiderata (per esempio 200 o 240 ppi) nel campo Risoluzione, ma sfortunatamente questo “ricampionamento” crea fotografie sfocate, in cui sono visibili i singoli pixel. Ecco perché è necessario disattivare la casella di controllo Ricampiona immagine (attiva per impostazione predefinita). In questo modo, quando digitate l’impostazione desiderata nel campo Risoluzione, Photoshop regola automaticamente i campi Larghezza e Altezza per l’immagine utilizzando le stesse proporzioni. Diminuendo larghezza e altezza (con Ricampiona immagine disattivato), la risoluzione aumenta; l’aspetto migliore è che non si verifica alcuna perdita di qualità. Fantastico!
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Quando fate clic su OK, non vedrete la finestra dell’immagine cambiare: a video la dimensione sarà sempre la stessa. Osservate però i righelli: potete vedere che ora indicano un’altezza di circa 38 cm per una larghezza di circa 60 cm. Ridimensionando con questa tecnica ottenete tre importanti risultati: (1) le dimensioni fisiche vengono modificate (ora la fotografia è adatta a un foglio 60x40 cm); (2) la risoluzione aumenta in modo sufficiente per consentire la stampa dell’immagine su una macchina da stampa; (3) l’immagine non risulta sfocata né presenta pixel visibili (in pratica la qualità rimane la stessa). Tutto questo perché avete disattivato Ricampiona immagine. Nota: non disattivate Ricampiona immagine per le immagini acquisite con uno scanner, che sono immagini ad alta risoluzione già in partenza. Dovete disattivare Ricampiona immagine solo per le fotografie a bassa risoluzione scattate con una fotocamera digitale.
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Capitolo 5
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Qui ho ridotto Risoluzione a 180 ppi. Ribadisco ancora una volta che non servono valori di risoluzione esagerati; 180 ppi è un valore del tutto adatto per la stampa con una stampante a getto d’inchiostro a colori. Come potete vedere, la larghezza della mia immagine ora è di 60 cm, mentre l’altezza è di poco inferiore a 38 cm. In ogni caso, l’aspetto migliore della procedura è che non abbiamo danneggiato un singolo pixel, grazie alla possibilità di deselezionare Ricampiona immagine (cosa che in genere non facciamo con le scansioni).
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Se avete numerose immagini da ridimensionare, o da convertire da TFF a JPEG (o anche da PSD a JPEG), apprezzerete moltissimo la funzione integrata Elaboratore immagini. È nascosta in un punto che non vi aspettereste (nel menu Script), ma questo non deve ingannarvi: è uno strumento comodo, facile da utilizzare e totalmente automatizzato, che vi permetterà di risparmiare un sacco di tempo.
Salvare e ridimensionare automaticamente
Passo 1
Passo 2 Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Elaboratore immagini, la prima cosa che dovete fare è scegliere la cartella di foto che volete elaborare facendo clic sul pulsante Seleziona cartella, individuando la cartella desiderata e facendo clic su OK (Scegli). Se avete già aperto alcune foto in Photoshop, potete utilizzare il pulsante di opzione Usa immagini aperte (se avete selezionato Elaboratore immagini da Bridge, il pulsante Seleziona cartella non è disponibile, ma sono elencate tutte le foto selezionate in Bridge). Nella seconda sezione, decidete se volete che le nuove copie siano salvate nella stessa cartella o copiate in una cartella differente. Nulla di complicato.
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Aprite il menu File e selezionate Elaboratore immagini nel sottomenu Script. Se lavorate in Adobe Bridge (anziché in Photoshop), potete fare Ctrl+clic (Comando+clic) su tutte le foto a cui volete applicare Elaboratore immagini; selezionate quindi Strumenti, Photoshop, Elaboratore immagini. In questo modo viene aperto Elaboratore immagini, contenente tutte le foto pronte per l’elaborazione. Wow!.
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Nella quarta sezione, se avete creato un’azione da applicare alle foto, potete eseguirla automaticamente. Selezionate la casella di controllo Esegui azione, quindi scegliete l’azione da eseguire dai menu a comparsa. Se volete incorporare automaticamente le informazioni di copyright in queste copie, digitatele nel campo Copyright. Per finire, è disponibile una casella di controllo che permette di includere un profilo ICC in ogni immagine (ovviamente vi convincerò a includere il profilo perché nel Capitolo 11 vi spiegherò come impostare la gestione del colore in Photoshop). Fate clic sul pulsante Esegui, sedetevi e aspettate: prima del previsto avrete tutte le copie richieste.
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Capitolo 5
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Nella terza sezione comincia il divertimento. Qui dovete decidere quante copie dell’originale creare e in quale formato. Se selezionate le caselle di controllo Salva come JPEG, Salva come PSD e Salva come TIFF, otterrete tre nuove copie di ogni foto. Se selezionate le caselle di controllo Ridimensiona (e immettete una dimensione nei campi Larghezza e Altezza), le copie verranno anche ridimensionate (nell’esempio ho scelto di creare un piccolo JPEG e un TIFF più grande da ciascun file nella cartella originale).
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Ridimensionare per stampe in formato poster
Passo 1 Aprite la foto che volete ridimensionare, quindi aprite il menu Immagine e selezionate Dimensione immagine. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Dimensione immagine, nella sezione Dimensione pixel in alto, a destra del campo Larghezza, vedrete un menu a comparsa in cui è selezionato Pixel (se la sezione non è attiva, selezionate la casella di controllo Ricampiona immagine in basso). Fate clic su tale menu e selezionate Percentuale (figura). I campi Larghezza e Altezza vengono impostati entrambi su Percentuale, visto che sono collegati per impostazione predefinita.
Passo 2 Digitate ora 200% o 300% (nonostante sia un argomento molto discusso, sembra che l’operazione riesca meglio se procedete a incrementi di 100% ) nel campo Larghezza (come sempre, visto che i campi sono collegati, anche Altezza viene cambiato nello stesso valore).
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SCOTT KELBY
Avete visto in precedenza quanta risoluzione serve per creare una stampa decente; ma allora i fotografi che realizzano grandi stampe in formato poster possiedono fotocamere con un numero di megapixel altissimo? Certo che no! Semplicemente ridimensionano le immagini in Photoshop. La buona notizia è che se il ridimensionamento non supera il 300%, potete eseguirlo direttamente in Photoshop senza acquistare un plug-in separato (a cui però dovrete ricorrere per ingrandimenti superiori al 300%; un esempio di questi plug-in è Perfect Resize di OnOne Software).
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 In fondo alla finestra di dialogo è presente un menu a comparsa per scegliere quale algoritmo deve essere utilizzato per il ridimensionamento della foto. L’impostazione predefinita è Automatica bicubica ed è quella a cui ricorro per le operazioni consuete di ridimensionamento. Per ingrandimenti superiori, come 200% o 300%, preferisco però passare a Bicubica più morbida (Adobe stessa indica che è “per ingrandimenti”), come mostrato nella figura.
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Capitolo 5
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Passo 4 Il mio amico Vincent Versace (esperto di stampa Epson) viola questa regola: secondo le ricerche di Vincent, la chiave della sua tecnica di ridimensionamento consiste nell’evitare il metodo di campionamento consigliato da Adobe (Bicubica più morbida) e nello scegliere Bicubica più nitida, che a suo parere produce risultati migliori. Qual è allora la scelta giusta? Provatele entrambe sulla stessa immagine, facendo una stampa di prova, e valutate se riuscite a osservare qualche differenza. Ecco l’immagine finale ridimensionata a 130×90 cm circa (potete vedere la dimensione utilizzando i righelli: premete Ctrl+R (Comando+R).
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Adobe ha perfezionato la modalità di raddrizzamento delle immagini disponibile nelle precedenti versioni di Photoshop; nella versione CS6 l’operazione è più facile e veloce che mai, visto che è integrata nelle opzioni dello strumento Taglierina. In CS5, dovevate utilizzare lo strumento Righello nella finestra degli strumenti per raddrizzare, cosa che non era esattamente ovvia: lo strumento si sarebbe dovuto chiamare Raddrizza perché gli utenti lo trovassero facilmente. Fortunatamente, la situazione è cambiata.
Raddrizzare le fotografie storte
Passo 1
SCOTT KELBY
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Aprite la foto da raddrizzare, fate clic sullo strumento Taglierina (C) nella finestra degli strumenti, quindi fate clic sullo strumento Raddrizza foto sulla barra delle opzioni. Trovate un elemento della foto che dovrebbe essere dritto, o relativamente dritto (il bordo dell’acqua nell’esempio). Fate clic e trascinate lo strumento Raddrizza foto orizzontalmente lungo questo bordo diritto nella fotografia, partendo da sinistra e spostandovi verso destra (figura).
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2
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Quando rilasciate il pulsante del mouse, la fotografia viene ruotata dell’angolo necessario per raddrizzarla perfettamente. Una funzionalità interessante è il ridimensionamento automatico del bordo di ritaglio; in questo modo, quando bloccate il ritaglio, non otterrete spazi vuoti grigi negli angoli (se ignoraste il bordo di ritaglio e guardaste l’immagine intera, le aree grigie triangolari apparirebbero bianche se Photoshop non effettuasse il ritaglio con questa modalità). Premete ora Invio per confermare il raddrizzamento: l’immagine viene raddrizzata e ritagliata in base al bordo di ritaglio (nella figura in basso è mostrata l’immagine raddrizzata).
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Potete seguire regole diverse per mantenere la massima qualità possibile quando rimpicciolite un’immagine, ed esistono almeno un paio di modi per eseguire questa operazione (qui affrontiamo i due principali). Fortunatamente, mantenere la qualità dell’immagine è più facile quando rimpicciolite un’immagine, piuttosto che quando la ingrandite (in effetti, le fotografie sono molto più belle e nitide se vengono rimpicciolite, soprattutto se seguite queste indicazioni).
Rimpicciolire le foto
Rimpicciolire fotografie con risoluzione di 300 ppi Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Anche se in precedenza abbiamo parlato di come modificare le dimensioni dell’immagine se la fotocamera digitale produce immagini da 72 ppi con dimensioni fisiche elevate (per esempio 60×105 cm), cosa potete fare se la fotocamera produce immagini da 300 ppi con dimensioni fisiche limitate (per esempio 25×15 cm a 300 ppi)? Fondamentalmente, dovete attivare Ricampiona immagine (nella finestra di dialogo Dimensione immagine, che potete aprire dal menu Immagine), digitare le dimensioni desiderate (in questo esempio, vogliamo ottenere un’immagine finale di 15x10 cm) e fare clic su OK (senza cambiare l’impostazione Risoluzione). L’immagine viene ridimensionata mantenendo una risoluzione di 300 ppi. IMPORTANTE: quando eseguite il ridimensionamento con questo metodo, è probabile che l’immagine venga leggermente sfocata, pertanto dopo il ridimensionamento vorrete applicare il filtro Maschera di contrasto per ripristinare la nitidezza perduta nel ridimensionamento (leggete il Capitolo 10 per vedere quali impostazioni utilizzare).
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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SUGGERIMENTO: raggiungere le maniglie di Trasformazione libera Se trascinate un’immagine da un documento aperto all’altro (come nell’esempio, dove ho trascinato la foto del canale di Venezia sulla cartina del mondo antico), è probabile che dobbiate ridimensionare l’immagine trascinata per adattarla all’altra. Se l’immagine è più grande (come in questo caso), quando attivate Trasformazione libera non riuscirete a raggiungere le maniglie di ridimensionamento (che si estendono oltre i bordi del documento). Esiste per fortuna un trucco per raggiungerle: premete Ctrl+0 (Comando+0) e la finestra verrà ridimensionata automaticamente in modo che possiate raggiungere le maniglie, indipendentemente dalla posizione in cui si trovano nell’area dell’immagine. Due cose: (1) la tecnica funziona solo se è attivo Trasformazione libera; (2) dovete premere il numero zero, non la lettera O.
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Capitolo 5
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Se state lavorando con più immagini nello stesso documento, dovrete eseguire il ridimensionamento in modo differente. Per ridimensionare una foto su un livello (come in questa foto di un canale di Venezia, posta su un livello separato), fate clic sul livello della foto nel pannello Livelli, quindi premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera (applicando piccole maniglie intorno all’immagine sul livello, simili a quelle dello strumento Taglierina). Tenete premuto Maiusc (per mantenere le proporzioni della foto), afferrate una maniglia d’angolo e trascinate verso l’interno (qui ho trascinato l’angolo superiore destro). Quando le dimensioni sono corrette, premete Invio. Se l’immagine risulta sfocata dopo il ridimensionamento, applicate il filtro Maschera di contrasto per ripristinare la nitidezza (consultate il Capitolo 10 per le impostazioni) .
SCOTT KELBY AND ©ISTOCKPHOTO/THEPALMER
Rimpicciolire una foto senza ridurre l’intero documento
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Questo problema è stato sicuramente riscontrato da molte persone. Avete due documenti aperti, che sembrano a prima vista delle stesse dimensioni (figura in alto), ma quando trascinate la foto del girasole sul documento vuoto, questa foto appare molto piccola (figura in basso). Perché? Anche se i documenti sembrano avere le stesse dimensioni, non è così: la foto del girasole è a bassa risoluzione (72 ppi), mentre il documento vuoto è ad alta risoluzione (300 ppi). La prova del fatto che non li vedete alla stessa dimensione si trova sulla barra del titolo di ogni fotografia. Qui l’immagine del girasole è visualizzata al 100%, mentre il documento vuoto è visualizzato al 25% (quindi è molto più grande di quanto sembri). In pratica, quando trascinate immagini tra due documenti, assicuratevi prima che abbiano le stesse dimensioni e la stessa risoluzione.
SUGGERIMENTO: ritagliare e raddrizzare automaticamente Volete risparmiare tempo durante la prossima scansione di fotografie? Posizionate il maggior numero di foto possibile sullo scanner piano e quindi acquisitele come una singola immagine, poi chiedete a Photoshop di raddrizzare automaticamente ogni singola immagine e di trasferirla in un documento separato. Per farlo, aprite il menu File e selezionate Ritaglia e raddrizza foto dal sottomenu Automatizza. Non viene visualizzata alcuna finestra di dialogo, ma Photoshop cerca i bordi diritti delle foto, le raddrizza e copia ognuna in un documento separato.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Problemi di ridimensionamento durante il trascinamento tra documenti
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Ridimensionare solo parte dell’immagine in base al contenuto
Tutti ci siamo imbattuti in situazioni in cui l’immagine era di poco più piccola dell’area in cui doveva essere inserita. Per esempio, se ridimensionate un’immagine scattata con una fotocamera digitale per adattarla al formato 20x25 cm, otterrete dello spazio vuoto sopra e/o sotto l’immagine. Ecco dove entra in gioco il ridimensionamento in base al contenuto, che vi permette di ridimensionare una parte dell’immagine, mantenendo intatti gli elementi più importanti (in pratica, analizza l’immagine ed estende, o riduce, le parti che non sono considerate fondamentali). Ecco come utilizzarlo.
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Passo 1 Create un nuovo documento 20x25 cm con risoluzione di 240 ppi. Aprite un’immagine scattata con una fotocamera digitale, selezionate lo strumento Sposta (V) e trascinate la foto sul nuovo documento; premete quindi Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera. Tenete premuto Maiusc, selezionate un punto d’angolo e trascinate verso l’interno per rimpicciolire l’immagine, adattandola all’area 20x25 cm (figura in alto); premete quindi Invio. Nell’immagine in alto è presente spazio bianco sopra e sotto la foto. Per riempirlo, potreste utilizzare Trasformazione libera per allungare l’immagine, ma otterreste una versione “cicciotta” del jet (figura in basso). È proprio in questi casi che si rivela utile il ridimensionamento in base al contenuto.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2
Passo 3 Sono disponibili altri due controlli utili. Per prima cosa, se provate Scala in base al contenuto e notate che il soggetto viene allungato in modo eccessivo, selezionate lo strumento Lazo (L) e disegnate una selezione intorno al soggetto (figura), quindi aprite il menu Selezione e scegliete Salva selezione. Fate clic su OK nella finestra di dialogo Salva selezione. Scala in base al contenuto viene riattivato; potete quindi scegliere la vostra selezione dal menu a comparsa Proteggi sulla barra delle opzioni (figura) per indicare a Photoshop dove si trova il soggetto. Ora potete trascinare in alto o in basso per riempire lo spazio vuoto.
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Aprite il menu Modifica e selezionate Scala in base al contenuto (oppure premete Ctrl+Alt+Maiusc+C (Comando+ Opzione+Maiusc+C)). Trascinate la maniglia superiore verso l’alto: noterete che il cielo viene allungato verso l’alto, mentre il jet rimane intatto. Una volta trascinato a sufficienza, premete Invio per confermare la modifica. Nota: il pulsante che somiglia a una persona sulla barra delle opzioni indica a Scala in base al contenuto che nella fotografia sono presenti persone; in questo modo la funzione eviterà di ridimensionare tutto ciò che presenta la tonalità della pelle.
(Continua) Ridimensionare e ritagliare le foto
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Sulla barra delle opzioni è presente anche un controllo Fattore, che determina la quantità di protezione dall’allungamento. Nell’impostazione predefinita 100%, la protezione è la massima possibile; con il valore 50% si ottiene una combinazione del ridimensionamento protetto e della normale funzione Trasformazione libera (che su alcune foto funziona meglio). L’aspetto interessante del controllo Fattore è la sua dinamicità: finché sono visibili le maniglie, potete ridurre l’impostazione di Fattore e guardare come influisce sul ridimensionamento.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Suggerimenti avanzati su Photoshop Sbloccare immediatamente il livello Sfondo
Maschera di livello dalla trasparenza del livello
Potete personalizzare gli stili di livello, come Ombra esterna o Bagliore, e impostarli come predefiniti. Create un nuovo livello nel pannello Livelli facendo clic sull’icona Crea un nuovo livello, quindi scegliete lo stile di livello desiderato dal menu a comparsa dell’icona Aggiunge uno stile livello (per esempio Bagliore esterno). Nella finestra di dialogo Stile livello, cambiate le impostazioni (per esempio scegliendo il bianco o il nero al posto di quel giallo terribile) e fate clic sul pulsante Rendi impostazioni predefinite nella parte inferiore della finestra di dialogo. Per ritornare alle impostazioni di fabbrica, fate clic sul pulsante Ripristina impostazioni predefinite.
Ecco un trucco per risparmiare tempo: potete trasformare le aree trasparenti di qualunque livello in una maschera con un solo passaggio. Aprite il menu Livello e scegliete Da trasparenza dal sottomenu Maschera di livello.
Ripristinare le scelte rapide per i canali In Photoshop CS3 e versioni precedenti, potevate osservare i singoli canali di colore di una foto premendo Ctrl+1, Ctrl+2, Ctrl+3 e così via (utilizzando Comando al posto di Ctrl su Mac). In CS4 Adobe ha cambiato le scelte rapide, lasciando sconcertati gli utenti di vecchia data; potete però ripristinare queste scelte rapide ai giorni di gloria dell’era precedente a CS4. Aprite il menu Modifica, scegliete Scelte rapide da tastiera, quindi selezionate la casella di controllo Usa scelte rapide di canale precedenti nella parte superiore della finestra di dialogo.
Come sapere se avete utilizzato i dispositivi di scorrimento “Fondi se” su un livello CS6 aggiunge un’icona a destra di qualunque livello per cui avete regolato i dispositivi di scorrimento Fondi se nelle opzioni di fusione della finestra di dialogo Stile livello. L’icona somiglia a due quadrati sovrapposti, ma non è solo un’icona: è un pulsante. Fate clic su esso per visualizzare i dispositivi di scorrimento Fondi se nella finestra di dialogo Stile livello.
Vedere il ritaglio finale in Camera Raw Quando ritagliate una foto in Camera Raw, potete vedere l’immagine ritagliata finale senza doverla aprire in Photoshop. Dopo aver posizionato il bordo di ritaglio, cambiate strumento: vedrete così la versione ritagliata (nelle versioni precedenti l’area tagliata via era ancora visibile, perché semplicemente oscurata).
Un clic per chiudere tutte le schede Se utilizzate la funzionalità delle schede (in cui tutti i documenti sono aperti come schede), questo suggerimento vi tornerà molto utile: per chiudere tutte le schede aperte contemporaneamente, fate clic destro su una scheda e scegliete Chiudi tutto.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Capitolo 5
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Questo è uno di quei piccoli suggerimenti che vi faranno sorridere. Per trasformare immediatamente il livello Sfondo in un livello normale senza visualizzare una finestra di dialogo, trascinate l’icona lucchetto a destra della parola “Sfondo” sul cestino (ringrazio Julieanne Kost di Adobe per aver condiviso questo trucco).
Impostare gli stili di livello predefiniti
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Salvare immagini a 16 bit in JPEG
Griglia di Correzioni lente
Se utilizzate il pannello Correzioni lente di Camera Raw per raddrizzare gli edifici o appiattire le linee dell’orizzonte arrotondate, premete V sulla tastiera per visualizzare una griglia di allineamento, che vi aiuterà sicuramente nelle operazioni di allineamento. Per nasconderla premete un’altra volta V.
Assegnare una scelta rapida da tastiera al selettore colori a 8 bit. L’immagine a 16 bit rimane aperta sullo schermo e non salvata (tenetelo ben presente!). Se volete salvare la versione a 16 bit separatamente, dovrete scegliere il formato PSD o TIFF. Personalmente, dopo aver salvato un file JPEG a 8 bit, della versione a 16 bit non me ne faccio più niente, quindi chiudo l’immagine e scelgo il pulsante Non salvare (ma nessuno vi obbliga a pensarla come me).
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Capitolo 5
Potete assegnare una scelta rapida da tastiera per visualizzare il selettore colori di primo piano (o di sfondo); è più comodo di quanto sembri! Aprite il menu Modifica, selezionate Scelte rapide da tastiera e scegliete Strumenti dal menu a comparsa Scelte rapide per. Scorrete fino in fondo per trovare i comandi Selettore colore di primo piano e Selettore colore di sfondo. Fate clic sul comando desiderato e digitate la scelta rapida desiderata. Ve lo dico subito: la maggior parte delle scelte rapide comode sono già occupate, ma il mio amico Dave Cross ha avuto una splendida idea. Lui non usa mai
Cambiare dimensioni e morbidezza del pennello in modo visivo È un’idea davvero comoda, perché vi permette di vedere e controllare le dimensioni esatte e la morbidezza della punta di pennello corrente. Tenete premuto Alt+Ctrl (Opzione+Ctrl), quindi trascinate con il pulsante destro del mouse (trascinate normalmente in Mac) in alto e in basso per controllare la morbidezza o la durezza del pennello e a sinistra o a destra per definirne la dimensione.
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In CS4, se lavoravate con le foto a 16 bit (come fanno molti fotografi che utilizzano il formato RAW, visto che questa è la relativa profondità in bit predefinita), nella finestra di dialogo Salva non esisteva un’opzione per salvare l’immagine nel formato JPEG, perché JPEG utilizza la modalità a 8 bit; dovevate quindi chiudere la finestra di dialogo, eseguire la conversione a 8 bit e salvare di nuovo. Questa situazione è cambiata; è ora possibile scegliere JPEG, ma l’opzione crea una copia del file convertita nel formato
lo strumento Penna, quindi ha scelto la P (di Primo piano). Quando inserite “P”, venite avvisati che la scelta rapida è già utilizzata; se fate clic su Accetta e mostra conflitto in basso a sinistra, P viene assegnato al selettore colori scelto, quindi viene attivata la casella dello strumento Penna per consentirvi di scegliere un’altra scelta rapida. Se non volete assegnarne una allo strumento Penna (immagino che anche voi lo utilizziate poco), lasciate la casella vuota e fate clic su OK.
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Lavorare con i documenti a schede
Impostare l’area di lavoro CS6 è fornito con numerosi layout dell’area di lavoro predefiniti per attività
diverse, che visualizzano solo i pannelli che Adobe ritiene siano necessari per il compito. Potete trovarli facendo clic sul menu a comparsa all’estremità destra della barra delle opzioni. Per creare un layout dell’area di lavoro personalizzato, trascinate
Ottenere contorni netti per l’effetto di livello Traccia Se avete applicato una traccia estesa con l’effetto di livello Traccia (nel menu Modifica) o lo stile di livello Traccia (facendo clic sull’icona Aggiunge uno stile livello in fondo al pannello Livelli e scegliendo Traccia dal menu a comparsa), avrete notato che i bordi tendono ad essere arrotondati, in misura maggiore all’aumentare delle dimensioni del tratto. Come fare allora a ottenere bordi rettilinei e ben definiti? Basta cambiare la posizione della traccia selezionando Interno. È tutto!
Correggere rapidamente il bilanciamento del bianco Se avete un’immagine con un bilanciamento del bianco del tutto sbagliato e non avete scattato in RAM, provate ad aprire il menu Immagine, a selezionare Regolazioni e quindi Corrispondenza colore. Nella finestra di dialogo Corrispondenza colore, selezionate la casella di controllo Neutralizza nella sezione Opzioni immagine. Funziona meglio di quanto possiate pensare per la maggior parte dei problemi di bilanciamento del bianco (e tra l’altro potete creare un’azione per eseguire automaticamente la correzione).
Cambiare gli incrementi del righello Se volete cambiare rapidamente l’unità di misura del righello (per esempio da pixel a pollici o da centimetri a millimetri), fate clic destro sui righelli e scegliete la nuova unità di misura dal menu a comparsa visualizzato.
Utilizzare le funzioni di scorrimento Quando vedete un campo numerico in Photoshop (per esempio il campo Opacità nel pannello Livelli), potete cambiare l’impostazione senza digitare un numero o trascinare il minuscolo dispositivo di scorrimento. Fate invece clic sulla parola “Opacità” e trascinate a sinistra per ridurre il valore o a destra per aumentarlo. La tecnica è rapidissima; se ancora non la utilizzate, mettetela alla prova! Non esiste metodo più rapido per cambiare rapidamente i valori (se poi tenete premuto Maiusc mentre trascinate, la modifica avviene ancora più rapidamente).
Ridimensionare e ritagliare le foto
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Quando lavorate con più documenti utilizzando la funzionalità delle schede, se volete vedere una delle immagini dovete solamente fare clic sulla sua scheda nella parte superiore della finestra o premere Ctrl+Tab per spostarvi da una scheda all’altra. Per disattivare le schede, aprite il menu Modifica (Photoshop) e scegliete Interfaccia nel sottomenu Preferenze, quindi deselezionate la casella di controllo Apri documenti come schede. Vorrete anche deselezionare la casella di controllo Abilita ancoraggio per finestra documento mobile, altrimenti la singola immagine aperta verrà ancorata.
i pannelli nella posizione che preferite. Per annidare un pannello (in modo che appaia davanti a un altro pannello), trascinateli l’uno sull’altro: quando vedete comparire un contorno blu, rilasciate il pulsante del mouse. Troverete altri pannelli nel menu Finestra. Dopo aver disposto i pannelli come desiderate, aprite il menu Finestra e scegliete Nuova area di lavoro dal sottomenu Area di lavoro per salvare il layout e averlo a portata di mano (sarà inserito nel menu a comparsa). Inoltre, se utilizzate un’area di lavoro e cambiate la posizione di un pannello, tale variazione viene ricordata: potreste quindi pensare che selezionando nuovamente l’area di lavoro tutto ritorni al suo posto. Non è così: in realtà dovete aprire il menu a comparsa e scegliere Ripristina [nome dell’area di lavoro].
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Foto di Scott Kelby
Esposizione: 1/250 sec | Distanza focale: 160 mm | Apertura: ƒ/2.8
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Capitolo 6 Creare immagini in bianco e nero sorprendenti
Creare immagini in bianco e nero sorprendenti So cosa state pensando: “Stavolta ha soltanto tradotto in
fossero chiamati quei puntini, così ho svolto una ricerca su
inglese l’argomento del capitolo, senza perdere tempo a
Google specificando: “due piccoli puntini sopra la lettera
cercare brani o spettacoli televisivi che ne riprendessero il
U”. La ricerca ha restituito sei risultati, compreso un gruppo
nome”. In realtà, “Black & White” è il titolo di un brano degli
Facebook il cui nome è (e giuro che non sto scherzando): “È
anni Settanta, scritto da Three Dog Night (il testo era più o
un crimine scrivere über senza l’umlaut”. Di colpo, ho capito
meno questo: “l’inchiostro è nero, la pagina è bianca, riusci-
due cose: (1) i due punti si chiamano umlaut; (2) la gente può
remo insieme a imparare a leggere e scrivere?”; non capisco
divenire psicotica per cose piccole come un umlaut. Forse è
come mai, vista la bellezza dei testi, questa band non sia
per questo che, nella versione stampata della versione CS4,
ancora presente nelle classifiche). Comunque, nell’introdu-
il mio editor Kim ha aggiunto l’umlaut sopra la “u” e l’ha in-
zione di questo capitolo per la versione CS4, avevo scritto
serito persino sulla “o” di Mötley. Starete pensando: “Ehi, è
di aver pensato per questo capitolo alla canzone “Black
fantastica!”. Certo, lo è, ma io conosco il suo piccolo segreto:
Widow” di Mötley Crüe, cambiando poi idea per un motivo
sapeva che c’era un problema da correggere solo perché
del tutto legittimo (ma tenuto segreto finora): non sapevo
è una grande fan delle band dai capelli lunghi degli anni
come mettere quei due piccoli puntini sotto la lettera “u” di
Ottanta. Se fosse stata amante di Sheena Easton o Garth
Crüe. Per questo scelsi invece “Black and White World” di
Brooks, sappiamo tutti che avrebbe lasciato “Motley Crew”,
Elvis Costello (che non contiene strani pallini sopra le lette-
così come crede che il brano “Walk This Way” sia eseguito
re). Devo ammettere che mi imbarazzava non sapere come
da Arrow Smith (Kim, sto scherzando, eh!).
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Black & White
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Passo 1
Passo 2 Dopo aver fatto clic sulla casella di controllo Converti in scala di grigio, ottenete una conversione incredibilmente piatta (figura); potreste essere tentati dal trascinare i dispositivi di scorrimento del colore, ma presto scoprirete che l’operazione è totalmente inutile, visto che la foto è già stata convertita in bianco e nero. Il miglior consiglio che posso darvi è di fuggire il più presto possibile da questo pannello: è l’unica speranza che avete per trasformare questa immagine totalmente piatta in una meravigliosa immagine in bianco e nero.
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Capitolo 6
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Inizieremo aprendo un’immagine a colori in Camera Raw (figura). La conversione da colore a bianco e nero è facile: fate clic sull’icona HSL/Scala di grigio (la quarta da sinistra) e selezionate la casella di controllo Converti in scala di grigio in alto nel pannello (figura). Questo è tutto quello che dovete fare qui (fidatevi!). Ad ogni modo, ho apportato due piccole regolazioni che non c’entrano nulla con la conversione in bianco e nero: (1) ho raddrizzato la foto con lo strumento Raddrizza foto (era un po’ inclinata) e (2) ho regolato la distorsione verticale dell’edificio (il lato posteriore del Taj Mahal) nel pannello Correzioni lente (figura) per risolvere il problema di distorsione dell’obiettivo.
SCOTT KELBY
Convertire in bianco e nero con Camera Raw
Anche se Photoshop dispone di un livello di regolazione per la conversione in bianco e nero, io non lo uso mai perché non è proprio il massimo (in effetti non conosco nessun professionista che lo utilizzi). Penso che possiate creare una conversione in bianco e nero decisamente migliore utilizzando Camera Raw, che è più veloce e lavora molto meglio (a meno che non vi perdiate nel pannello HSL/Scala di grigio, che è praticamente uguale al livello di regolazione Bianco e nero ma è inserito in Camera Raw).
Creare immagini in bianco e nero sorprendenti
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Impostiamo ora i punti di bianco e di nero. Iniziate a trascinare il dispositivo di scorrimento Bianchi verso destra, spostandolo il più possibile ma senza tagliare le luci (in pratica, trascinatelo finché non compare il triangolo bianco in alto a destra nell’istogramma, quindi spostatelo leggermente in direzione opposta in modo che il triangolo scompaia). Qui ho trascinato a +46. Trascinate ora il dispositivo di scorrimento Neri verso sinistra fino a ottenere un’immagine piacevole e contrastata (nella figura ho trascinato a -59). L’aspetto è decisamente migliore, adesso, ma non abbiamo ancora finito.
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Quando discutete con i fotografi del bianco e nero, li sentirete parlare di contrasto elevato: ecco un buon indizio su cosa vi serve, un sacco di contrasto! In pratica, dovrete rendere i bianchi più bianchi e i neri più neri, operazione facile in Photoshop CS6 grazie ai dispositivi di scorrimento Bianchi e Neri nel pannello Base (per non parlare del dispositivo di scorrimento Contrasto, che svolge anch’esso un ottimo lavoro). Cominciamo allora dal pannello Base. Di solito inizialmente regolate l’esposizione, ma in questo caso i mezzitoni dell’immagine appaiono correttamente (in effetti l’immagine si trova completamente nei mezzitoni); se volete, potete trascinare il dispositivo di scorrimento a sinistra per scurire un po’ la foto, ma io preferisco lasciarla così com’è. Tuttavia, questa immagine piatta necessita di molto contrasto, quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Contrasto a destra (nell’esempio a +63). Ora l’aspetto è migliore, ma non perfetto: abbiamo ancora tanto da fare!
(Continua) Creare immagini in bianco e nero sorprendenti
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Capitolo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 C’è un problema che riguarda esclusivamente questa foto: le torri a sinistra e a destra appaiono sbiadite. Attivate quindi Pennello di regolazione (K), fate clic sul segno + a destra di Contrasto (per azzerare i dispositivi di scorrimento) e aumentate leggermente il valore di Contrasto. Trascinate ora a sinistra il dispositivo di scorrimento Ombre e dipingete sulle torri (figura). Nella pagina successiva potete vedere un confronto prima/dopo. Bella differenza, vero?
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Capitolo 6
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Le parti interne degli archi sono un po’ scure, quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Ombre verso destra per schiarire leggermente queste aree (nell’esempio ho trascinato a +41). Aumentate quindi la chiarezza, per aggiungere il contrasto dei mezzitoni e rendere l’immagine più vivace e luminosa (nell’esempio ho impostato +58). Il cielo appare molto bianco, quindi occorre ripristinarne le luci trascinando il dispositivo di scorrimento Luci a sinistra (nell’esempio a -43). Ora, se come me ritenete che il contrasto debba essere ancora maggiore, passate al pannello Curva di viraggio e scegliete Contrasto forte dal menu a comparsa Curva nella scheda Punti (figura a destra). Se il contrasto così è eccessivo, provate con Contrasto medio.
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Prima
Dopo
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Capitolo 6
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Un metodo in tre clic per convertire in bianco e nero (da Photoshop)
Alcune delle migliori tecniche si rivelano quando meno ve lo aspettate; quella di cui parlerò ora è un esempio perfetto. Stavo lavorando a una tecnica totalmente diversa quando mi sono imbattuto in questa, ma me ne sono innamorato: bastano solo tre clic per ottenere una favolosa immagine in bianco e nero ad alto contrasto (se vi trovate già in Photoshop; in caso contrario vi consiglio Camera Raw, perché offre un maggiore controllo). Vi mostrerò poi come regolare la conversione e come applicare una variazione con un paio di clic in più. È una vera festa dei clic in bianco e nero!
Passo 2 Dopo aver fatto clic sull’icona, nel pannello Proprietà compaiono le opzioni di Mappa sfumatura; non dovrete però fare nulla con esse. Niente male come conversione in bianco e nero, vero? Che ci crediate o no, la semplice applicazione di questa mappa di sfumatura da bianco a nero in genere consente di ottenere una conversione migliore rispetto alla selezione di Scala di grigio dal sottomenu Metodo del menu Immagine e di solito è persino migliore delle impostazioni predefinite e automatiche della finestra di dialogo della regolazione Bianco e nero. Tuttavia, con un paio di altri clic possiamo ottenere una conversione ancora migliore.
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Capitolo 6
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Aprite la fotografia a colori che volete trasformare in un’immagine in bianco e nero ad alto contrasto. Per iniziare premete la lettera D per impostare il nero come colore di primo piano, quindi fate clic sull’icona Mappa sfumatura (simile a una sfumatura orizzontale e cerchiata in rosso nella figura) nel pannello Regolazioni.
SCOTT KELBY SC
Passo 1
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Passo 4 Nel pannello Livelli, fate clic sul livello di regolazione Mappa sfumatura (quello centrale) per attivarlo. Fate ora clic direttamente sulla sfumatura nel pannello Proprietà per visualizzare la finestra di dialogo Editore sfumatura. Fate quindi clic al centro, subito sotto la rampa della sfumatura (figura), per aggiungere un’interruzione del colore (simile a una casetta) sotto la sfumatura. Per ora, non fate clic su OK. L’immagine adesso appare molto scura, ma va bene: non abbiamo ancora finito.
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Stiamo per aggiungere del contrasto in maniera facile. Fate clic sull’icona del livello di regolazione Valori tonali nel pannello Regolazioni (la seconda della fila superiore). Ecco la buona notizia: quando nel pannello Proprietà compaiono le opzioni di Valori tonali, in realtà non dovrete regolare i valori tonali, ma cambiare il metodo di fusione di questo livello di regolazione da Normale a Luce soffusa (in cima al pannello Livelli, come mostrato nella figura). Otterrete così una foto più contrastata e generalmente molto bella. Se la scelta di Luce soffusa per la foto su cui state lavorando non aggiunge un contrasto sufficiente, provate con il metodo Sovrapponi. È tutto: con tre clic avete finito. Se siete propensi a proseguire, esiste un modo per regolare la conversione (di solito non è necessario farlo, ma voglio lo stesso mostrarvi come procedere).
(Continua) Creare immagini in bianco e nero sorprendenti
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Passo 6 Tornati nella finestra di dialogo Editore sfumatura, con l’interruzione di colore grigia, potete trascinare l’interruzione grigia per regolare il tono dell’immagine (figura). La particolarità sta nel fatto che dovete trascinare nella direzione opposta a quella suggerita dalla sfumatura: per esempio, per scurire la foto dovete trascinare a destra, verso il lato bianco della sfumatura, mentre per schiarirla dovete trascinare a sinistra verso l’estremità scura. È strano, lo so. Un’altra cosa: a differenza degli altri dispositivi di scorrimento in Photoshop, mentre trascinate l’interruzione di colore non ottenete un’anteprima in tempo reale di ciò che accade. Dovete rilasciare il pulsante del mouse per vedere i risultati del trascinamento. Fate clic su OK per terminare.
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Fate doppio clic sull’interruzione di colore creata per visualizzare il selettore colori di Photoshop (figura). Trascinate il puntatore del tutto a sinistra nel selettore colori, fino al margine (figura), e scegliete un colore grigio medio. Mentre vi spostate in alto e in basso sul lato sinistro, rilasciate il pulsante del mouse e osservate la foto: vedrete che i mezzitoni cambiano durante il trascinamento, quindi potete fermarvi nel punto in cui l’immagine vi piace di più. Dopo aver trovato l’effetto che vi piace (in questo caso con un punto al centro), fate clic su OK per chiudere il selettore colore. Per ora non chiudete Editore sfumatura, visto che c’è un’altra regolazione da eseguire; ovviamente tutto questo è facoltativo, ma offre una maggiore potenza di elaborazione quando serve.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Ecco una rapida variazione che potete provare con un solo clic: aprite il pannello Livelli e riducete l’opacità del livello di regolazione Mappa sfumatura a 80% (figura). In questo modo viene reintrodotto un po’ di colore, producendo un sottile effetto “sbiadito” (confrontate questa foto con quella a colori del passo 1 e capirete cosa intendo). Carino, vero? In basso potete vedere un confronto prima e dopo (la versione è quella ottenuta con tre clic, senza tutte le regolazioni successive). Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Conversione in bianco e nero di Photoshop (con il pulsante Automatico)
Il “metodo in tre clic” di Scott (senza le regolazioni aggiuntive)
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Divisione tonale
La divisione tonale è un effetto tradizionale della camera oscura in cui si applica una tinta alle luci della foto e un’altra tinta alle ombre, controllando la saturazione di ogni tinta e il bilanciamento delle due per creare effetti interessanti. Sebbene gli effetti di divisione tonale possano essere applicati sia alle foto a colori che a quelle in bianco e nero, è più probabile vederli sulle foto in bianco e nero; per questo inizieremo con la conversione in bianco e nero della foto, a cui faremo seguire l’applicazione dell’effetto di divisione tonale.
Passo 1
Fate ora clic sull’icona Divisione toni (la quinta da sinistra) nella parte superiore dell’area dei pannelli. A questo punto, se trascinate il dispositivo di scorrimento Tonalità per Luci oppure Ombre non ottenete alcun risultato, perché per impostazione predefinita i dispositivi di scorrimento Saturazione sono impostati su zero. Fatevi quindi un favore e trascinate il dispositivo di scorrimento Saturazione di Luci su 25, almeno da poter vedere che cosa accade mentre trascinate il dispositivo di scorrimento Tonalità. Non appena avrete eseguito l’operazione, vedrete la tinta predefinita per Tonalità (una sorta di rosa).
SUGGERIMENTO: vedere i colori Per vedere temporaneamente le tonalità al 100% della saturazione, tenete premuto Alt (Opzione) mentre trascinate il dispositivo di scorrimento Tonalità. Questa operazione vi aiuta nella scelta dei colori, se non ve la sentite di seguire il mio consiglio e aumentare la saturazione (come indicato al passo 2).
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Capitolo 6
SCOTT KELBY
Passo 2
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Iniziate a convertire l’immagine a colori in bianco e nero facendo sull’icona HSL/Scala di grigio (la quarta da sinistra) nell’area dei pannelli e selezionando la casella di controllo Converti in scala di grigio (vedete la pagina 154 per il metodo di conversione in bianco e nero che preferisco). Nota: ho apportato alcune regolazioni nel pannello Base (figura) prima di selezionare la casella di controllo.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Ora che potete vedere che cosa accade, trascinate il dispositivo di scorrimento Tonalità di Luci fino a trovare una tinta per le luci che vi piace. Per questa immagine ho scelto l’impostazione 50 per Tonalità e ho portato a 50 anche il valore di Saturazione per Luci in modo da rendere più corposa la tinta.
Aggiungiamo una tinta verde-azzurro alle ombre (questa combinazione è molto popolare nella divisione tonale) trascinando il dispositivo di scorrimento Saturazione di Ombre su 50 (in modo da poter vedere la tonalità) e quindi spostando il dispositivo di scorrimento Tonalità di Ombre su 215. Potete ora vedere la tinta verde-azzurro nelle aree d’ombra. È disponibile un altro controllo, il dispositivo di scorrimento Bilanciamento, che permette di stabilire se la divisione favorisce il colore delle luci o delle ombre. Trascinatelo prima a sinistra e poi a destra per comprenderne il funzionamento (qui l’ho spostato su -10 in modo che la divisione tonale contempli una maggior quantità di verde-azzurro nelle aree d’ombra). Se trovate una combinazione di divisione tonale che vi piace (sì, può succedere), passate subito a pagina 167 per scoprire come trasformarla in un predefinito, in modo da risparmiarvi tutta questa procedura ogni volta che vorrete applicare l’effetto di divisione tonale.
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Passo 4
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Due tonalità incredibilmente facili
Non fatevi ingannare dal fatto che questa tecnica occupa una sola pagina: è davvero validissima ed è sicuramente la migliore tecnica per le due tonalità che io abbia mai utilizzato (ed è anche l’unica che impiego nel mio flusso di lavoro). Ero abituato a una versione più complicata, ma quando il mio amico Terry White mi ha mostrato la tecnica di uno dei suoi amici di cui adorava l’effetto due tonalità... Ora voglio mostrare questo metodo anche a voi: è davvero facile, ma ragazzi, funziona!
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Fate ora clic sull’icona Divisione toni nella parte superiore dell’area dei pannelli (la quinta da sinistra) e, nella sezione Ombre, aumentate Saturazione a 25 (come punto di partenza). Trascinate ora il dispositivo di scorrimento Tonalità di Ombre fino a ottenere una piacevole tonalità seppia (io in genere scelgo il valore 28). Se pensate che l’effetto sia troppo intenso, riducete il valore di Saturazione. Bene, ignorate del tutto i controlli Luci e apprezzate il risultato (so che per certi aspetti i dispositivi di scorrimento Luci generano risultati migliori, ma avete già in mano la chiave per ottenere effetti due tonalità fantastici; non sprecatela!). È tutto! Provate a stampare una di queste foto e vedrete che risultato. Mmmm. Due tonalità!
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Capitolo 6
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Iniziate a convertire l’immagine a colori in bianco e nero facendo sull’icona HSL/Scala di grigio (la quarta da sinistra) nell’area dei pannelli e selezionando la casella di controllo Converti in scala di grigio (vedete la pagina 154 per il metodo di conversione in bianco e nero che preferisco).
Creare immagini in bianco e nero sorprendenti
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Se vi siete mai chiesti come fanno i professionisti a ottenere quelle foto in bianco e nero ricche e profonde, vi stupirà sapere che quelle che state guardando non sono normali foto in bianco e nero, ma sono immagini a quattro o tre tonalità, vale a dire foto in bianco e nero composte di tre o quattro toni di grigio o marrone diversi, che producono quella che sembra una foto in bianco e nero con un’elevata profondità. Da anni Photoshop offre alcuni predefiniti, tenendoli ben nascosti sul computer, ma in CS6 li ha trasferiti in una posizione a portata di mano.
Quattro tonalità per un bianco e nero più intenso
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Per creare un effetto quattro tonalità, dovete per prima cosa passare al metodo Scala di grigio; sapete già che produce una foto in bianco e nero dall’aspetto piatto, quindi provate questa tecnica (già illustrata nelle pagine precedenti). Premete D per impostare i colori di primo piano e di sfondo predefiniti (nero e bianco), quindi fate clic sull’icona Mappa sfumatura nel pannello Regolazioni. Quando nel pannello Proprietà compaiono le opzioni di Mappa sfumatura, non apportate alcuna modifica. Ora, prima di creare un effetto quattro tonalità, dovete convertire questa immagine nel metodo Scala di grigio selezionando Immagine, Metodo, Scala di grigio. Vi sarà chiesto se volete unire i livelli, quindi fate clic sul pulsante Unisci; dovrete anche indicare se volete eliminare le informazioni sul colore, quindi fate clic su Elimina).
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Aprite la foto a cui volete applicare l’effetto quattro tonalità (significa che la foto finale utilizzerà quattro inchiostri diversi, combinati per ottenere l’effetto; se con tre tonalità vengono utilizzati tre inchiostri, quanti inchiostri servono per immagini a due tonalità?). Le quattro tonalità producono i migliori risultati con due tipi di foto: (1) paesaggi e (2) persone. Tuttavia, qui le applicheremo alla fotografia dell’interno di una chiesa.
(Continua) Creare immagini in bianco e nero sorprendenti
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Capitolo 6
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Per aiutarvi, ho pensato di mostrarvi alcune delle mie impostazioni preferite. Spesso utilizzo quella chiamata “Bl 541 513 5773” (Bl sta per Black, ovvero “nero”, mentre i tre gruppi di numeri sono i valori PMS degli altri tre colori Pantone utilizzati per le quattro tonalità). Che ne dite di un piacevole effetto a due tonalità, che utilizza il nero e aggiunge al mix un marrone rossastro? È chiamato “478 brown (100%) bl 4” e funziona molto bene su alcune foto (sarà sorprendente vedere come gli stessi effetti a due, tre o quattro tonalità generino risultati totalmente diversi su foto differenti). C’è un piacevole effetto a tre tonalità che usa il nero e due tinte di grigio, chiamato “Bl WmGray 7 WmGray 2”. Concludo con un altro piacevole effetto a due tonalità, chiamato “Warm Gray 11 bl 2”, che produce il risultato mostrato nella figura. Non dimenticate, al termine, di ritornare al metodo RGB, se volete eseguire la stampa a colori con una stampante a getto d’inchiostro.
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Quando la foto è nel metodo Scala di grigio, se siete nella modalità 8 bit diventa disponibile la voce di menu Due tonalità (in precedenza disattivata). Aprite quindi il menu Immagine e selezionate Due tonalità dal sottomenu Metodo. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni due tonalità (figura), vedrete l’impostazione predefinita per un effetto Una tonalità (eh, eh, è uno scherzetto preparato dai tecnici di Adobe); non preoccupatevi, nella parte superiore è disponibile un menu a comparsa con altre impostazioni predefinite (sono ben 137, le ho contate). Ora, pensate che siano organizzate in ordine di tonalità (prima gli effetti a due tonalità, poi a tre e poi a quattro)? No, sarebbe troppo facile (in effetti, credo che non siano in alcun ordine specifico).
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Adesso che avete creato effetti di divisione tonale e due tonalità, potete creare un predefinito per l’operazione: in questo modo, la prossima volta che aprirete una foto a cui applicare lo stesso effetto, non dovrete seguire tutti questi passaggi (conversione in bianco e nero, regolazione e applicazione delle impostazioni di Divisione toni), ma potrete fare clic su un pulsante per applicare tutte le impostazioni con una sola operazione. Naturalmente, i predefiniti non servono solo per la divisione tonale e l’effetto due tonalità: createne uno ogni volta che vorrete riutilizzare alcune impostazioni da Camera Raw.
Creare predefiniti in Camera Raw
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Una volta salvato, il predefinito viene visualizzato nell’elenco Predefiniti (anche se in effetti ora c’è un solo predefinito, quindi parlare di elenco è un po’ strano). Per applicarlo è sufficiente aprire una foto diversa e fare clic sul predefinito nel pannello Predefiniti (come mostrato nella figura): saranno così applicate tutte le impostazioni. Ricordate, comunque, che dal momento che l’esposizione è diversa per ogni foto, se salvate un predefinito in cui avete regolato notevolmente l’esposizione, applicando il predefinito applicherete ogni volta la stessa esposizione. Ecco perché vi conviene salvare le impostazioni di divisione tonale/due tonalità e non le regolazioni dell’esposizione.
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Visto che abbiamo creato l’effetto due tonalità in Camera Raw, lo utilizzeremo per creare un predefinito. Ricordate: ogni volta che ottenete un effetto di vostro gradimento, potete salvarlo come predefinito. Per creare un predefinito, fate clic sull’icona Predefiniti (la seconda da destra nella parte superiore dell’area dei pannelli), quindi fate clic sull’icona Nuovo predefinito (cerchiata in rosso nella figura) per visualizzare la finestra di dialogo Nuovo predefinito (figura). Selezionate le caselle di controllo per le regolazioni da copiare nel predefinito (come nell’esempio), assegnate un nome al predefinito e fate clic su OK.
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Una nuova procedura per un bianco e nero di qualità
Ho conservato questa tecnica per l’ultima pagina. In precedenza ho condiviso con voi tutte le mie tecniche preferite per creare il bianco e nero con gli strumenti di Photoshop: nonostante di tanto in tanto io ricorra a queste tecniche, sarei disonesto se non vi dicessi come realizzo normalmente il bianco e nero, vale a dire con il plug-in Silver Efex Pro 2 di Nik Software. Quasi tutti i professionisti lo utilizzano, perché è davvero favoloso (e facilissimo da utilizzare). Potete scaricare una versione di prova della durata di 15 giorni da www.niksoftware.com e scoprirlo da voi. Ecco come lo utilizzo.
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 La magia di questo plug-in sta nei suoi predefiniti per il bianco e nero (e le due tonalità): sono elencati sul lato sinistro della finestra, insieme a una piccola anteprima dell’effetto. Personalmente comincio sempre dal predefinito High Structure: otto volte su dieci offre il risultato che mi interessa, con un contrasto elevato e un aspetto nitido davvero meravigliosi per numerose immagini. Se invece sto convertendo un ritratto, spesso mi ritrovo a scegliere un predefinito diverso, perché High Structure può rivelarsi un po’ troppo intenso quando il soggetto è una persona. Faccio quindi clic sul predefinito superiore nell’elenco e procedo con i predefiniti sottostanti fino a trovarne uno che mi piace, poi faccio clic su OK nell’angolo inferiore destro. Finito! Questo è tutto: come vedete, l’operazione è facile e veloce e il risultato è eccellente. Proprio quello che ci serve!
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Dopo aver installato Silver Efex Pro 2, aprite l’immagine che volete convertire dal colore al bianco e nero, quindi aprite il menu Filtro di Photoshop e selezionate Silver Efex Pro 2 nel sottomenu Nik Software. All’apertura della finestra viene proposta la conversione predefinita (che non è per niente male) insieme a una serie di controlli sul lato destro (che onestamente non utilizzo mai).
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Perché la finestra di dialogo Riempi non viene visualizzata sempre
Spostare un oggetto tra i documenti inserendolo nello stesso punto
Se avete un’immagine unita (quindi con il solo livello Sfondo), create una se-
Se volete che un oggetto su un livello di un documento compaia nella stessa
opzioni. Se il ritocco non è sufficientemente scuro (perché la pupilla appare grigia, anziché nera), aumentate il valore di Scurisci del sulla barra delle opzioni.
lezione e premete Backspace (Canc), viene visualizzata la finestra di dialogo Riempi (per impostazione predefinita nel menu a comparsa Usa è selezionato In base al contenuto). A volte, però, quan-
precisa posizione in un altro documento aperto, tenete premuto Ctrl (Comando), passate al pannello Livelli e fate clic sulla miniatura del livello per selezionare l’oggetto. Premete quindi Ctrl+C (Comando+C) per copiare l’oggetto in memoria. Passate all’altro documento, aprite il menu Modifica e selezionate Incolla nella stessa posizione dal sottomenu Incolla speciale. L’oggetto comparirà nell’altro documento mantenendo la medesima posizione (ovviamente, purché l’altro documento abbia la stessa risoluzione e le stesse dimensioni). L’operazione funziona anche con le aree selezionate, non solo con i livelli.
Rimuovere gli occhi rossi Eseguire uno zoom avanti continuo Per eseguire lo zoom avanti sull’immagine potete tenere premuto lo strumento
Se in una foto un soggetto presenta lo spaventoso problema degli occhi rossi, potete risolverlo in 15 secondi. Utilizzate lo strumento Zoom (Z) per eseguire
Zoom (l’icona con la lente di ingrandimento) nel punto che volete ingrandire: lo zoom avverrà in maniera uniforme e
lo zoom sull’occhio, quindi attivate lo strumento Occhi rossi dalla finestra degli strumenti (si trova sotto Pennello cor-
continua. Lo svantaggio è sicuramente la lentezza: l’effetto è bellissimo, ma terribilmente lento. Ecco perché è sicu-
rettivo al volo; potete premere più volte Maiusc+J per attivarlo). Fate clic una volta nell’area rossa dell’occhio: entro
ramente preferibile fare clic con lo strumento e trascinare a destra (ma l’effetto
uno o due secondi, il problema sarà risolto. Se al primo tentativo non viene selezionato tutto il rosso, aumentate il valore
non è altrettanto bello da mostrare agli amici).
Le immagini trascinate non devono necessariamente apparire come oggetti avanzati Avete imparato che potete trascinare le immagini da Mini Bridge nei documenti aperti (e in assenza di documenti aperti, verrà aperto un nuovo documento), ma per impostazione predefinita le immagini vengono sempre trascinate come oggetti avanzati. Se volete ottenere immagini normali, premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare le preferenze di Photoshop, fate clic su Generali a sinistra e deselezionate la casella di controllo Inserisci o trascina immagini raster come oggetti avanzati nella parte inferiore della sezione Opzioni.
di Dimensione pupilla sulla barra delle
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do premete Canc la finestra di dialogo Riempi non compare. Se il documento contiene più livelli, l’operazione provoca l’eliminazione della selezione sul livello corrente, rendendo tale area trasparente (il che potrebbe essere un bene o un male, a seconda di come la vedete). Inoltre, anche se avete un unico livello (che non è un livello Sfondo), il contenuto della selezione viene eliminato e reso trasparente. In questi casi, per visualizzare la finestra di dialogo Riempi dovete premere Maiusc+ Backspace (Maiusc+ Canc).
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/25 sec | Distanza focale: 14 mm | Apertura: ƒ/2.8
Capitolo 7 Creare immagini HDR
Creare immagini HDR Ditemi che questo non è un titolo perfetto per un capitolo
di più a quanto visto dall’occhio umano), e quello cattivo, che
su HDR. La band si chiama hdr, il loro album è intitolato We
trasforma le vostre immagini in un film di Harry Potter. So che
Are Hdr e al suo interno si trova un brano chiamato “We Are
state pensando: “Oh, mi piacerebbe ottenere il primo risul-
HDR”. Era destino, amici. OK, devo ammettere che non ho
tato!”. Bisogna però dire una cosa: nella funzionalità Unisci
idea se l’HDR a cui fa riferimento il gruppo sia il tipo di ela-
come HDR Pro di Photoshop CS6 è disponibile un disposi-
borazione delle immagini HDR (High Dynamic Range) di cui
tivo di scorrimento che permette di passare dal reale al sur-
ci occuperemo in questo capitolo, ma mi piace pensare che
reale. Per questo posso garantirvi che prima o poi, quando
sia così (ma potrebbe benissimo stare per “Hotel Del Rio”,
nessuno vi starà guardando, trascinerete questo dispositivo
“Habitat Del Ragno” o “Hey, Devi Riposare!”). Comunque,
di scorrimento verso il lato della fantasia. Quando accadrà,
se c’è un argomento che innervosisce moltissimo i fotografi,
sarete talmente presi dal risultato che applicherete mapping
è proprio HDR (Humour Da Ridere). Dovete sapere che esi-
tonali di questo genere a qualunque cosa, dalle foto dei ma-
stono due tipi di HDR (Habitué Della Riviera): quello buono,
trimoni a quelle dei bambini. Amici e parenti siederanno ac-
dove espandete la gamma dinamica della foto ottenendo
canto a voi per aiutarvi a riprendervi, ma il richiamo dell’HDR
una serie di toni e luci più ampia di quella ottenibile con le
(Hamburger Deliziosamente Rivoltante) surreale sarà sempre
odierne fotocamere digitali (in modo che l’immagine somigli
troppo forte. Non dite che non vi ho avvisati.
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We Are HDR
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Impostare la fotocamera per scattare in HDR
Affinché la tecnica HDR (High Dynamic Range) funzioni, dovete “scattare in HDR”: in pratica, dovete impostare la fotocamera affinché effettui scatti con bracketing dell’esposizione che Photoshop potrà utilizzare per creare un’immagine HDR. Voglio mostrarvi come impostare le fotocamere Nikon e Canon (le due marche più diffuse di DSLR) per riprendere utilizzando il bracketing a tre e cinque punti, in modo che dobbiate solamente tenere premuto il pulsante di scatto e lasciare che la fotocamera si occupi del resto.
Passo 1
Lo scopo è variare l’esposizione di ogni scatto HDR; tuttavia, dal momento che non potete cambiare il valore di apertura o la profondità di campo tra uno scatto e l’altro, modificherete la velocità dell’otturatore (in realtà è la fotocamera a farlo al vostro posto). Impostate quindi la fotocamera sulla modalità Aperture Priority, o Priorità apertura (corrisponde alla modalità A sulle fotocamere Nikon delle serie D300S, D700, D3S, D3X e D4 e alla modalità Av delle fotocamere Canon delle serie 60D, 60Da, 7D, 5D Mark III, 1D Mark IV, ecc.). Nella modalità Aperture Priority, scegliete un’apertura (come f/8 o f/11 per gli scatti all’aperto) e lasciate che sia la fotocamera a variare la velocità dell’otturatore.
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Capitolo 7
SCOTT KELBY AND BRAD MOORE
Passo 2
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Quando scattate in HDR, riprendete più scatti della stessa identica scena (con esposizioni differenti): dal momento che queste immagini dovranno essere perfettamente allineate l’una all’altra, il treppiede è indispensabile. Detto questo, Photoshop dispone di una funzione di allineamento automatico che svolge un lavoro sorprendente: pertanto, se non avete un treppiede o vi trovate in una situazione in cui non potete utilizzarlo, potete provare a effettuare gli scatti tenendo la fotocamera in mano; l’importante è che l’area sia ben illuminata, in modo che la velocità dell’otturatore sia sufficiente a evitare la sfocatura.
Creare immagini HDR
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Componete lo scatto e concentratevi sulla scena da riprendere. Dopo averla messa a fuoco, impostate l’obiettivo sulla messa a fuoco manuale: in questo modo, mentre la fotocamera effettua i diversi scatti, la messa a fuoco non verrà modificata. Per chiarire, non dovete mettere a fuoco manualmente la scena: dovete utilizzare come sempre la messa a fuoco automatica e disattivare questa funzione solo dopo che la scena è stata correttamente messa a fuoco, senza toccare l’obiettivo.
Passo 4 Impostate la fotocamera per lo scatto in bracketing: in pratica, la fotocamera deve riprendere con la normale esposizione e poi scattare altre foto con esposizione più chiara e più scura. Il numero minimo di esposizioni utilizzabili per HDR è tre, ma in genere io scatto cinque foto con bracketing per le mie immagini HDR (alcuni pazzi ne utilizzano fino a nove). Con cinque, otterrete uno scatto con l’esposizione normale, due scatti più scuri (uno sottoesposto di un punto e uno sottoesposto di due punti) e due più chiari (uno sovraesposto di un punto e uno sovraesposto di due punti). Ecco come configurare la fotocamera per la ripresa con bracketing (cominceremo con una Nikon D3S). Per attivare il bracketing su una Nikon D3S, premete il tasto Fn (funzione) nella parte anteriore della fotocamera, sotto l’obiettivo. Utilizzate quindi il selettore dei comandi principale per scegliere il numero di esposizioni per il bracketing (il pannello di controllo nella parte superiore della fotocamera mostra le impostazioni di bracketing; scegliete 5F per ottenere cinque scatti). Utilizzate il selettore dei comandi secondario (davanti al pulsante di scatto) per impostare la quantità di bracketing su un punto (figura).
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BRAD MOORE
Passo 3
(Continua) Creare immagini HDR
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Capitolo 7
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Impostate la fotocamera Nikon sulla modalità di scatto Continuous High e tenete premuto il pulsante di scatto fino a quando non sono stati ripresi i cinque scatti con bracketing. È tutto! Vediamo ora l’impostazione sulle fotocamere Canon.
Passo 6 Per attivare il bracketing per una fotocamera Canon (come la Canon 60D), iniziate aprendo il menu Camera Tab sul display LCD della fotocamera, quindi selezionate Expo Comp/AEB (Auto Exposure Bracketing) e premete il tasto Set. Utilizzate il selettore principale per scegliere 2 punti di aumento della luminosità, quindi premete di nuovo il tasto Set (in questo modo il bracketing viene automaticamente impostato per la ripresa con 2 punti di diminuzione della luminosità). Impostate infine la fotocamera nella modalità High-Speed Continuous Shooting e tenete premuto il pulsante di scatto: la fotocamera riprenderà automaticamente le cinque foto con bracketing (al termine potete rilasciare il pulsante di scatto). È tutto. Nota: visto che effettuo le riprese con una fotocamera Nikon e che la maggior parte dei modelli Nikon effettua il bracketing con incrementi di 1 solo punto, devo riprendere cinque immagini con bracketing per ottenere scatti con 2 punti di sottoesposizione e 2 punti di sovraesposizione. Le DSLR Canon (e alcune Nikon, come la D4 e la D7000) effettuano il bracketing con incrementi di 2 punti, quindi è sufficiente scattare tre immagini. Queste contengono una profondità sufficiente per creare l’immagine HDR (in effetti, la fotografia più scura è più importante di quella più chiara); inoltre, utilizzando solo tre foto l’elaborazione è molto più veloce.
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Visto che gli scatti HDR tendono ad aumentare il disturbo nell’immagine, provate a riprendere gli scatti HDR utilizzando un valore ISO minimo (100 ISO sulla maggior parte delle fotocamera Canon, 200 ISO sulle DSLR Nikon).
RAFAEL CONCEPCION
SUGGERIMENTO: utilizzare un valore ISO basso
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Nel prossimo progetto vi spiegherò a che cosa servono tutti i dispositivi di scorrimento nella funzionalità HDR incorporata in Photoshop; per ora voglio iniziare con una spiegazione rapida che vi permetterà di ottenere un’immagine HDR con mapping dei toni, nitidezza e regolazioni finali in soli sei clic (è perfetta per le persone che soffrono di cali di attenzione come me). Utilizzo moltissimo questo flusso di lavoro HDR e, grazie ad alcune funzionalità incluse in Photoshop CS6, è possibile mettersi subito all’opera (cosa che non si poteva fare in CS5 senza qualche lavoro di preparazione, come spiegherò tra poco). Bene, pronti a partire!
Flusso di lavoro HDR di Scott (solo sei clic!)
Se scattate in HDR (come ho spiegato nell’esercizio precedente), potete importare queste immagini nella funzione Unisci come HDR Pro di Photoshop direttamente da Mini Bridge. Qui ho selezionato i cinque scatti con bracketing ottenuti con la mia fotocamera (uno sottoesposto di 2 punti, uno sottoesposto di 1 punto, uno con esposizione normale, uno sovraesposto di 1 punto e uno sovraesposto di 2 punti). Dopo aver selezionato gli scatti con bracketing in Mini Bridge, fate clic destro su una delle miniature e scegliete Unisci come HDR Pro (figura) dal sottomenu Photoshop del menu a comparsa visualizzato.
Passo 2 In pochi istanti viene visualizzata la finestra di dialogo Unisci come HDR Pro (forse “pochi istanti” è una parola grossa, visto che sul mio portatile sono serviti 22 secondi di attesa; questo tempo è breve per molti aspetti della vita, ma quando si aspetta una finestra di dialogo sembra un’eternità). Ad ogni modo, le cinque immagini con cinque esposizioni diverse vengono unite in una singola immagine HDR piuttosto brutta, visto che vengono utilizzate le impostazioni predefinite (che per chiarezza dovrebbero essere chiamate “Risultato sbagliato”).
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SCOTT KELBY
Passo 1
(Continua) Creare immagini HDR
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Con questo predefinito dovete regolare un solo dispositivo di scorrimento, che in base alla foto potrebbe anche non fare alcuna la differenza, ma vale sempre la pena provare. Si tratta del dispositivo di scorrimento Ombra. Se parte della vostra immagine HDR appare molto scura (come il cortile al centro nel passo 3), potete aprire leggermente le ombre trascinando il dispositivo di scorrimento Ombra verso destra (figura). Ora potete vedere correttamente gli alberi nel cortile. Fate clic su OK per elaborare l’immagine (ancora un po’ di attesa).
SUGGERIMENTO: i predefiniti possono apparire molto diversi Il predefinito Scott5 di solito funziona molto bene, ma in alcune immagini non crea un effetto piacevole; in questi casi, provo gli altri predefiniti per vedere se uno di questi crea un risultato migliore. Se non ne trovo nemmeno uno, passo a pagina 179.
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Quando fu rilasciato Unisci come HDR Pro mi divertii un sacco con i suoi predefiniti, perché non riuscivo a trovare una sola immagine che non apparisse orrenda (nessuna somigliava neanche lontanamente alle tradizionali immagini HDR con mapping dei toni visibili ovunque sul Web). È per questo che decisi di creare un predefinito HDR Pro che funzionasse in maniera coerente sulla maggior parte delle immagini. Ci è voluto un po’ di tempo, ma il risultato è stato così eccellente che Adobe stessa ha voluto inserirlo in Photoshop CS6: si chiama “Scott5” (perché era il mio quinto tentativo, che ha richiesto molto più tempo di quanto pensiate). Quindi, visto che Adobe l’ha incluso nel suo menu Predefinito, tutto quello che dovete fare per applicare questa tecnica è scegliere Scott5 dal menu a comparsa (figura). Nell’elenco sono inclusi anche un paio dei predefiniti del mio amico RC Concepcion: si chiamano “RC5” e “Città al crepuscolo”).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Un altro “tocco finale” comune nella fotografia HDR è l’aggiunta di un bagliore sull’intera immagine, che aiuta ad attenuare la durezza dell’immagine HDR e le conferisce un aspetto leggermente surreale (in senso buono, non con effetti eccessivi). Scegliete per prima cosa Unico livello dal menu a tendina del pannello Livelli per unire i livelli, duplicate di nuovo il livello Sfondo, aprite il menu Filtro e scegliete Controllo sfocatura dal sottomenu Sfocatura. Inserite 50 pixel per sfocare l’immagine e fate clic su OK (figura). Non preoccupatevi, non abbiamo finito!
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Dopo aver aperto l’immagine in Photoshop (figura) occorre aggiungere un po’ di nitidezza. La nitidezza Accentua passaggio è davvero molto utilizzata sulle immagini HDR (al posto di Maschera di contrasto), perché conferisce un grado molto elevato di nitidezza che accentua i dettagli già presenti (e per questo è molto adatta alle immagini HDR). Iniziate duplicando il livello Sfondo, con Ctrl+J (Comando+J), quindi aprite il menu Filtro e selezionate Accentua passaggio dal sottomenu Altro. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Accentua passaggio (figura), in genere immetto 4 pixel e faccio clic su OK per ottenere una nitidezza piacevole. Nota: quando viene visualizzata la finestra di dialogo del filtro, il livello duplicato diventa completamente grigio e mostra solo i contorni presenti nell’immagine. È del tutto normale. Per trasformare questo livello grigio in un livello di nitidezza, passate al pannello Livelli e cambiate il metodo di fusione del livello da Normale a Sovrapponi (figura): vedrete che nitidezza! Se pensate che l’effetto sia troppo intenso, riducete l’opacità del livello fino a ottenere un valore che vi piace.
(Continua) Creare immagini HDR
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Capitolo 7
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Per completare l’immagine, riducete l’opacità del livello sfocato a 70% (figura) e soprattutto (è importante!) cambiate il metodo di fusione del livello da Normale a Luce soffusa (figura). L’effetto bagliore viene unito piacevolmente all’immagine, creando il risultato visibile in basso a destra.
L’immagine HDR dopo l’applicazione della tecnica HDR rapida, della nitidezza e del bagliore
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Capitolo 7
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L’immagine originale con esposizione normale.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Lavorare con HDR Pro in Photoshop CS6
Bene, ora che avete imparato il metodo rapido, possiamo approfondire l’argomento e scoprire a cosa servono tutti i dispositivi di scorrimento e i controlli in HDR Pro. In questa sezione vi presenterò questa funzione dall’inizio alla fine, per consentirvi di iniziare a sviluppare dei predefiniti che produrranno gli effetti che voi desiderate.
Aprite Mini Bridge (o il grande Bridge), tenete premuto Ctrl (Comando) e fate clic sulle immagini da combinare in una singola immagine HDR. Dopo la selezione, fate clic destro su una delle miniature e scegliete Unisci come HDR Pro (figura) dal sottomenu Photoshop del menu a comparsa visualizzato.
Passo 2 Dopo qualche istante, vedrete la finestra di dialogo Unisci come HDR Pro (figura) con le impostazioni predefinite, che sono così leggere da non mostrare alcuna elaborazione dell’immagine. Nella parte inferiore della finestra di dialogo sono presenti le miniature delle immagini combinate per creare la singola esposizione HDR; è inoltre mostrato il valore di esposizione (EV) di ciascuna di esse, per consentirvi di vedere qual è l’esposizione normale e quali sono le foto sottoesposte e sovraesposte (sarà importante se attiverete la funzionalità degli effetti fantasma di cui parleremo più avanti). Nella parte superiore destra della finestra di dialogo è presente il menu a comparsa Adattamento locale, l’unico che dovrete utilizzare (gli altri sono rimasugli dell’HDR “brutto e cattivo” di CS4 e precedenti; aargh!).
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SCOTT KELBY
Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Una nuova funzionalità di Photoshop CS6 è Uniformità bordo (nella parte inferiore della sezione Bagliore bordo): quando la attivate, i bordi vengono leggermente smussati, pur esaltandone nello stesso tempo i dettagli. Se viene attivata in questa fase (dopo aver regolato soltanto Raggio e Intensità), l’effetto non sarà particolarmente visibile; una volta completate le regolazioni scoprirete che questa funzionalità è davvero valida (ma come per qualsiasi controllo non è adatta a tutte le immagini, quindi dovrete provare e valutare). Per ora, mantenetela disattivata; ci torneremo dopo aver regolato qualche altra impostazione per ottenere un effetto davvero degno di nota.
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Come ho affermato nel precedente progetto HDR, in alto a destra c’è anche il menu a comparsa Predefinito; potreste essere tentati di scegliere uno dei predefiniti, provandone alcuni (sebbene io sia parziale per via di Scott5, trovo che a parte Città al crepuscolo e RC5, dal mio punto di vista gli altri non vale nemmeno la pena di provarli; sono decisamente pessimi). Comunque, per ora ignoratelo e sappiate che gran parte del lavoro che dovreste svolgere consiste nel trovare un buon equilibrio tra i due dispositivi di scorrimento di Bagliore bordo. Il dispositivo di scorrimento Raggio controlla le dimensioni del bagliore del bordo, mentre il dispositivo di scorrimento Intensità controlla il contrasto di tale bagliore. Spostate questi dispositivi di scorrimento di piccoli incrementi e non incontrerete problemi. Nel mio predefinito Scott5 ho impostato Raggio su 176 e Intensità su 0,47 (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Il dispositivo di scorrimento Esposizione controlla l’esposizione complessiva, proprio come il controllo omonimo in Camera Raw (trascinando a sinistra scurite l’immagine, trascinando a destra la schiarite). In questo caso, trascinate Esposizione su 0,30 per schiarire leggermente l’immagine. Se osservate la foto del passo 3, vedrete che l’operazione non fa la differenza, ma state certi che le cose stanno per cambiare.
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La sezione successiva è Tono e dettagli e il suo primo dispositivo di scorrimento è Gamma. Se l’esposizione complessiva è decente, probabilmente non è necessario alterare notevolmente il valore di Gamma (soprattutto se volete ottenere un’immagine HDR fotorealistica e non surreale). Il dispositivo di scorrimento Gamma controlla i mezzitoni: se trascinate il dispositivo di scorrimento in una delle due direzioni vedrete qual è il suo effetto sull’immagine. Per questa immagine, che tende all’iperrealismo, impostate Gamma su 0,76 (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Il dispositivo di scorrimento successivo è Dettagli, che agisce come Chiarezza in Camera Raw (aggiungendo contrasto nei mezzitoni). Potremmo chiamarlo anche “Effetto HDR”, perché aumentandone il valore si riesce a creare quell’effetto artistico surreale. In questo caso, impostate Dettagli su 300% (figura). Il cosiddetto “effetto HDR” sta iniziando a divenire visibile.
Passiamo alla scheda Avanzato (che non so perché si chiami così, visto che contiene i dispositivi di scorrimento che in Camera Raw si trovano nel pannello Base). I due dispositivi di scorrimento superiori, Ombra e Luce, di solito non hanno un grande impatto. Trascinando il dispositivo di scorrimento Ombra a destra vengono schiariti i dettagli delle ombre (come con il dispositivo di scorrimento Ombre di Camera Raw, ma senza la medesima potenza). Il dispositivo di scorrimento Luce funziona come Luci di Camera Raw: trascinandolo a sinistra vengono esaltate le aree più luminose. Anche qui, l’effetto non è incisivo come quello del dispositivo di scorrimento Luci di Camera Raw. Impostate Ombra su 100% per schiarire le aree in ombra all’interno degli archi e riducete Luci a -30% per attenuare quelle luci luminose nel pavimento in pietra. Ricordate che questi due dispositivi di scorrimento devono essere provati immagine per immagine: nella maggior parte dei casi riduco il valore di Luce (di molto o di poco a seconda dell’immagine) e aumento il valore di Ombra per evitare che le ombre diventino troppo scure. Ancora una volta, però, tutto dipende dall’immagine.
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Passo 8
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9
Passo 10 Per finire, in HDR Pro manca il dispositivo di scorrimento Contrasto: dovete quindi fare clic sulla scheda Curva per vedere una curva per punti simile a quella di Camera Raw. Vedete la linea diagonale che attraversa la griglia della curva? Ora la trasformeremo in una leggera a curva S per aumentare il contrasto: ricordate che più ripida è la curva, maggiore sarà il contrasto aggiunto. Cominciate quindi facendo clic al centro della linea per aggiungervi un punto di regolazione (figura in basso a sinistra). Aggiungete ora un altro punto tra quello centrale e l’angolo superiore destro, poi trascinatelo leggermente verso l’alto (figura in basso al centro). Infine, aggiungete un punto tra quello centrale e l’angolo inferiore sinistro, poi trascinatelo leggermente verso il basso (figura in basso a destra). Ecco il contrasto desiderato. Ricordate che, se volete aumentare il contrasto, dovete trascinare il punto superiore in alto e il punto inferiore in basso, in modo da ottenere una curva più ripida.
Fate clic per aggiungere un punto al centro.
Aggiungete un punto a metà tra il centro e la parte superiore, poi trascinate verso l’alto.
Aggiungete un punto a metà tra il centro e la parte inferiore, poi trascinate verso il basso.
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I due dispositivi di scorrimento successivi, Vividezza e Saturazione, sono presenti anche in Camera Raw, ma come sempre le versioni di HDR Pro sono meno potenti. Fondamentalmente rendono più brillanti i colori, quindi se la vostra immagine richiede un’esaltazione del colore potete trascinare il dispositivo di scorrimento Vividezza verso destra. Se volete che l’immagine assuma l’effetto della “terra di Harry Potter”, aumentate anche il valore di Saturazione. Qui ho impostato Vividezza al 60% e Saturazione a 0%. Evitate di aggiungere ora troppa vividezza o saturazione, perché nel prossimo passo aggiungeremo il contrasto, operazione che rende automaticamente più vivaci i colori.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11
Passo 12 Fate clic sul pulsante OK in basso a destra e attendete che Photoshop elabori l’immagine. Al termine, l’immagine HDR appare in Photoshop (figura). Molte persone non capiscono il processo di post-produzione nelle immagini HDR: occorre sempre una seconda elaborazione in Camera Raw, ma come si può riportare questa immagine in Camera Raw? Per prima cosa dovete salvarla in formato TIFF, PSD o JPEG (se volete mantenere la modalità 16 bit scegliete TIFF o JPEG), quindi selezionate Salva con nome dal menu File (figura), assegnate un nome all’immagine, fate clic su Salva e chiudete la fotografia. Aprite quindi il menu File e selezionate Apri come (Apri). Nella finestra di dialogo, fate clic sull’immagine appena salvata e, nel menu a comparsa Apri come (Formato) nella parte inferiore, scegliete Camera Raw (figura) per aprire l’immagine in Camera Raw per l’elaborazione (dovrete fare clic su Apri).
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Ora possiamo ritornare alla casella di controllo Uniformità bordo. Selezionandola l’immagine verrà leggermente attenuata, ma nello stesso tempo ne verranno esaltati i dettagli (è una scelta perfetta per questo tipo di effetto). Ricordate che nel passo 4, attivandola, non si ottenevano risultati significativi? Provate ora ad attivarla e disattivarla più volte per capire quale risultato produce! Tra le altre cose, nel passo precedente, quando abbiamo aumentato il contrasto, le luci erano divenute un po’ troppo luminose; per questo ho trascinato il dispositivo di scorrimento Luci su -80, in modo da evitare un effetto di luce eccessivo sul pavimento di pietra. Nota: a questo punto potete salvare questo effetto come predefinito di HDR Pro (fate clic sull’icona a destra del menu a comparsa Predefinito e scegliete Salva predefinito per aggiungerlo all’elenco).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 13
Passo 14 Il tocco finale è uno scurimento dei bordi tutt’intorno alla fotografia, in modo che l’occhio sia attirato verso il centro. Per ottenere questi risultato, fate clic sull’icona Effetti (la quarta da destra) nella parte superiore dell’area dei pannelli e passate alla sezione Vignettatura a seguito di ritaglio. Assicuratevi che Stile sia impostato su Priorità alla luce, l’impostazione predefinita (nonché la migliore), e riducete Quantità a -20. È tutto: riducendo Quantità a -20 otterrete un effetto molto piacevole.
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L’immagine appare ancora un po’ troppo scura, quindi aumentate il valore di Esposizione a +0,95. L’immagine ora è più luminosa, ma è anche piatta, quindi dovete aumentare il valore di Contrasto (nell’esempio a +70). La luce esterna è un po’ eccessiva e dobbiamo recuperare la maggior parte dei dettagli, quindi possiamo trascinare il dispositivo di scorrimento Luci fino a -100. Per aprire le aree in ombra nel soffitto, aumentate Ombre a +60: ripristinerete così molti dettagli. C’è ancora un problema relativo alla luce, che richiede di ridurre il valore di Bianchi per risolverlo. Visto l’ampio contrasto tra i soffitti scuri e la luce chiara è opportuno scegliere il valore -50. Inoltre, per evitare che l’immagine appaia sbiadita, riducete anche il valore di Neri: ogni volta che vedo un’immagine sbiadita, la prima cosa che penso è di ridurre Neri, quindi trascino questo dispositivo di scorrimento su -50. Naturalmente, visto che un’immagine come questa ha una texture molto evidente, è perfetta per una regolazione di Chiarezza che ne esalti la texture (nell’esempio ho impostato il valore a +53). Infine, per esaltare il colore, potete aumentare Vividezza a +23, ottenendo il risultato gradevole mostrato nella figura.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 15
L’immagine originale con esposizione normale
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L’immagine HDR dopo l’elaborazione con HDR Pro, la vignettatura dei contorni, la nitidezza e l’applicazione del bagliore
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Fate clic sul pulsante Apri immagine per riaprire l’immagine in Photoshop. A questo punto, in genere eseguo due operazioni finali (le stesse del progetto precedente): (1) applico la nitidezza Accentua passaggio (rileggete il progetto precedente o vedete a pagina 189) e (2) aggiungo un bagliore leggero duplicando il livello Sfondo e applicando un valore di 50 pixel per Controllo sfocatura (il valore riguarda un file scattato con una fotocamera da 12 megapixel; se la vostra è più potente, potreste dover utilizzare 60 o 70 pixel di sfocatura). Riducete l’opacità di questo livello a 60% e cambiate il metodo di fusione del livello sfocato in Luce soffusa (figura) per creare l’effetto bagliore (le informazioni specifiche sono disponibili nel progetto precedente). Di seguito è mostrato un confronto prima/ dopo.
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Nei progetti precedenti abbiamo osservato l’effetto popolarissimo ma surreale di HDR; se invece volete semplicemente espandere la gamma dinamica che la vostra fotocamera digitale può acquisire, sarete felici di sapere che ottenere tale risultato è ancora più facile (anche se vi consiglio sempre di provare prima i progetti precedenti per capire lo scopo dei dispositivi di scorrimento, visto che qui intendo proporvi solamente la ricetta per le immagini HDR fotorealistiche).
Creare immagini HDR fotorealistiche
Iniziate selezionando le immagini con bracketing HDR in Mini Bridge, quindi fate clic destro su una delle miniature e scegliete Unisci come HDR Pro dal sottomenu Photoshop. Dopo qualche istante viene visualizzata la finestra di dialogo Unisci come HDR Pro (figura). Scegliete Fotorealistico dal menu a comparsa Predefinito in alto a destra; scoprirete (come in questo caso) che questo predefinito a volte produce effetti che di fotorealistico non hanno niente. In effetti qui sembra che sia stato applicato un effetto: se osservate il lato dell’edificio, vedrete un bagliore dei contorni, sintomo inequivocabile di un’elaborazione HDR.
Passo 2 Sorprendentemente, il predefinito che a mio parere è maggiormente fotorealistico è quello chiamato Predefinito. Scegliete quindi Predefinito dal menu a comparsa Predefinito e osservate l’immagine: il bagliore dei contorni è scomparso. Osservate quindi l’erba, gli alberi e il lato dell’edificio: ora potete vedere facilmente l’uccellino sul prato, ma anche i dettagli dei due alberi a sinistra e sul lato dell’edificio, elementi che erano andati completamente persi nell’esposizione originale, come potete vedere alla pagina successiva.
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SCOTT KELBY
Passo 1
(Continua) Creare immagini HDR
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
L’immagine originale con esposizione normale
L’immagine HDR con l’impostazione Predefinito e l’aggiunta di una curva a S
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Se avete scattato tenendo la fotocamera in mano, potete selezionare la casella di controllo Rimuovi effetti fantasma per vedere se fa la differenza (in questo esempio però non serve a molto). Potete anche aggiungere un po’ di contrasto con una curva a S, come mostrato nella figura (vedete a pagina 183 per ulteriori informazioni). In basso è disponibile un confronto prima/dopo tra l’immagine con esposizione normale e l’immagine HDR. Osservate come l’immagine HDR mostra maggiormente i dettagli e la texture dell’edificio, senza risultare eccessiva o oscurare completamente alcune aree. Vengono generati dettagli in aree in cui normalmente non sono presenti.
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Anche se parlerò della nitidezza con Accentua passaggio nel capitolo sulla nitidezza e in qualche altro progetto di questo capitolo, penso sia importante affrontarla anche qui in un progetto separato, perché questo tipo di nitidezza è divenuta quasi sinonimo della modifica HDR. La nitidezza con Accentua passaggio è a volte detta “nitidezza estrema” e questa è davvero una valida descrizione. Qui vi mostrerò come applicarla, come controllarla successivamente e qual è il metodo facoltativo a cui ricorro di tanto in tanto.
Nitidezza con Accentua passaggio per le immagini HDR
Passo 1
SCOTT KELBY
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Dopo aver creato l’immagine HDR con Unisci come HDR Pro e dopo averla aperta in Photoshop, premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello Sfondo. Aprite quindi il menu Filtro e selezionate Accentua passaggio dal sottomenu Altro (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2 Quando viene visualizzata la finestra di dialogo del filtro Accentua passaggio, trascinate il dispositivo di scorrimento Raggio del tutto a sinistra, in modo che il livello diventi completamente grigio. Ora, trascinate il dispositivo di scorrimento a destra fino a quando iniziate a vedere il colore attraverso il grigio (figura): più trascinerete, più intenso sarà l’effetto (nell’esempio ho impostato 7 pixel, un valore che consente di mostrare numerosi dettagli dei contorni). Fate clic su OK quando avete terminato.
Per portare la nitidezza nell’immagine, cambiate il metodo di fusione del livello nella parte superiore del pannello Livelli, scegliendo tra una di queste tre modalità: (1) per una nitidezza media, scegliete Luce soffusa; (2) per una nitidezza intensa, scegliete Sovrapponi; (3) per una nitidezza davvero imponente, scegliete Luce intensa (figura). Se la nitidezza vi sembra eccessiva, potete ridurre l’opacità del livello duplicato. Potete considerare l’opacità come un controllo per la quantità di nitidezza, quindi provate a ridurne il valore (nella parte superiore del pannello Livelli) a 75% (per il 75% della nitidezza) o a 50% se l’effetto vi sembra ancora eccessivo. Bene, questa è la nitidezza con Accentua passaggio. C’è un’altra possibilità, tuttavia: nel prossimo passo vedremo come limitare i punti in cui viene applicata la nitidezza (mantenendo parte del bagliore intorno ai contorni).
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Passo 3
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Prima
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Se vi serve questo livello di nitidezza intensa solo su aree specifiche della foto (come in questo caso, sulle estremità dorate delle colonne e sull’affresco), tenete premuto Alt (Opzione) e fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli (cerchiata nella figura) per nascondere il livello più nitido dietro una maschera nera. Attivate lo strumento Pennello (B) e assicuratevi che il colore di primo piano sia impostato sul bianco. Aprite quindi il selettore pennelli sulla barra delle opzioni, scegliete un pennello morbido di medie dimensioni e dipingete sulle parti dell’immagine che volete siano nitidissime (qui sulle estremità dorate delle colonne, sui lampadari, sui dipinti e sulle mattonelle). Dopo aver dipinto su queste aree, provate anche i metodi di fusione Sovrapponi e Luce soffusa per vedere quale vi piace di più.
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Ottenere l’effetto HDR su un’immagine singola
Potevate ottenere un effetto HDR su un’immagine singola anche in Photoshop CS5, ma in Photoshop CS6, grazie ai nuovi controlli di Camera Raw e soprattutto ai miglioramenti e alla maggiore potenza di Chiarezza, potete avvicinarvi moltissimo all’effetto HDR anche utilizzando una sola foto (cioè senza combinare numerose foto con bracketing). Ecco la ricetta da seguire.
Passo 2 Trascinate il dispositivo di scorrimento Luci del tutto a sinistra. Trascinate quindi del tutto a destra il dispositivo di scorrimento Ombre, ottenendo un’immagine sbiadita. A questo punto, trascinate il dispositivo di scorrimento Neri a sinistra, fin quando la foto non appare più sbiadita. Aumentate Chiarezza a +100 e, se ritenete che i colori della foto vadano accentuati (come in questo esempio), aumentate leggermente il valore di Vividezza (qui a +25). Questa immagine appare piuttosto scura nel complesso, quindi ho aumentato Esposizione a +1,40 (figura), ma non è detto che sia sempre necessario.
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Capitolo 7
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Ecco l’esposizione originale, un’immagine perfetta per applicarvi l’effetto HDR. Esiste un’ampia distanza tonale tra la luce proveniente dalle finestre e le ombre scure nel resto dell’immagine; inoltre, vi sono elementi con texture e dettagli definiti che tendono ad apparire fantastici come immagini HDR; l’effetto sarà quindi molto bello anche se viene applicato a una sola immagine, anziché a un insieme di esposizioni con bracketing in HDR Pro. Iniziate aprendo l’immagine in Camera Raw. La mia ricetta prevede le seguenti operazioni: aumentare il valore di Ombre, ridurre quello di Luci, aumentare notevolmente Neri, potenziare al massimo Chiarezza, aggiungere una vignettatura dei contorni scura e infine aumentare la nitidezza. Proviamo!
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Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Scuriamo i bordi dell’immagine (un effetto molto popolare nelle vere immagini HDR) facendo clic sull’icona Effetti (la quarta da destra) nella parte superiore dell’area dei pannelli e trascinando a sinistra il dispositivo di scorrimento Quantità nella sezione Vignettatura a seguito di ritaglio per ottenere contorni piacevoli e scuri (nell’esempio ho trascinato a -13).
Ora applicheremo un bagliore tenue all’immagine (anche questo è un effetto tipico delle vere immagini HDR); possiamo eseguire l’operazione direttamente da Camera Raw. Fate clic su Pennello di regolazione (K) sulla barra degli strumenti, quindi fate clic tre volte sul segno meno a sinistra di Chiarezza. In questo modo tutti i dispositivi di scorrimento vengono riportati a 0 e Chiarezza viene impostato sul valore negativo -75 per creare un effetto di attenuazione. Deselezionate la casella di controllo Maschera automatica nella parte inferiore del pannello (per accelerare l’operazione di pittura) e dipingete sull’intera immagine con l’impostazione di chiarezza negativa, ottenendo un effetto simile al bagliore tenue che applichereste in Photoshop come tocco finale.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Aprite il menu Immagine e scegliete Regolazioni, Viraggio HDR (prima, naturalmente dovrete aprire l’immagine originale in Photoshop). Ecco alcune impostazioni utili per ottenere un finto effetto HDR: impostate Raggio di Bagliore bordo su 100, Intensità su 0,84 e attivate Bordi uniformi per nascondere le linee di contorno nette. Nella sezione Tono e dettagli, impostate Gamma su 0,82 ed Esposizione su -0,57 per scurire leggermente l’immagine. Impostate Dettagli su +214% per aggiungere una buona nitidezza, quindi impostate il dispositivo di scorrimento Ombra su -100% per scurire e nascondere le macchioline che iniziano a comparire nelle aree d’ombra. Aumentate i valori di Vividezza e Saturazione per vivacizzare il colore, quindi aggiungete una curva a S (vedete a pagina 183) per aumentare il contrasto dell’immagine. Noterete alcuni problemi dei contorni lungo le finestre e in alcune aree: è proprio per questo che preferisco Camera Raw.
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L’ultimo passaggio prevede di attivare il pannello Dettagli (la terza icona da sinistra) e aumentare leggermente il valore Fattore per Nitidezza (nell’esempio a 70), completando l’effetto HDR (nella pagina successiva è disponibile un confronto prima/dopo, insieme ad altre immagini in cui ho utilizzato Camera Raw per creare l’effetto HDR). Oltre a utilizzare Camera Raw, potete applicare a una singola immagine anche la funzionalità Viraggio HDR di Photoshop, che utilizza gli stessi predefiniti e le stesse tecniche di base di HDR Pro. Il risultato non è male, ma sinceramente credo che possiate ottenere un effetto HDR migliore sulle singole immagini utilizzando il nuovo Camera Raw. Voglio comunque spiegarvi dove trovare Viraggio HDR e permettervi di provarlo per capire cosa ne pensate.
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L’immagine originale con esposizione normale
Effetto HDR in Camera Raw
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Effetto HDR in Camera Raw
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Effetto HDR in Camera Raw
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L’immagine originale con esposizione normale
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Gestire l’effetto fantasma in Unisci come HDR Pro
Se qualche elemento nella scena fotografata si è mosso leggermente (ad esempio l’acqua di un lago, i rami di un albero mossi dal vento, persone che camminano e così via), riscontrerete nella fotografia un effetto fantasma, in cui l’oggetto è sfocato (caso migliore) o in cui vedrete un vero e proprio fantasma in quella parte dell’immagine. In questa foto della Città proibita, scattata tenendo la fotocamera in mano, le persone nella scena erano in movimento: fortunatamente, spesso la risoluzione del problema richiede un solo clic.
Passo 2 Fortunatamente, risolvere il problema è facilissimo: basta selezionare la casella di controllo Rimuovi effetti fantasma nella parte superiore destra della finestra di dialogo (cerchiata in rosso nella figura). Unisci come HDR Pro prova a gestire l’effetto fantasma cercando elementi in comune in tutte le esposizioni (e in effetti svolge un ottimo lavoro). Naturalmente, a volte il tentativo del programma è sbagliato (accade più facilmente se create fotografie HDR da immagini JPEG piuttosto che da immagini RAW); in questo caso, potete scegliere quale delle foto con bracketing ritenete debba essere conservata facendo clic sulla sua miniatura nella sequenza in fondo alla finestra di dialogo.
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Aprite le immagini con bracketing HDR in Unisci come HDR Pro (vedete il passo 1 a pagina 175 se vi servono ulteriori istruzioni). Ecco alcune delle impostazioni che posso utilizzare per questa immagine: Raggio 175, Intensità 0,25, Gamma 0,75, Esposizione 0,25, Dettagli 300%, Ombra -100%, Luce -50%, Vividezza 25%, Saturazione 25%. Fate quindi clic sulla scheda Curva e create una curva a S (vedete a pagina 183). Infine, selezionate la casella di controllo Uniformità bordo per esaltare i dettagli e attenuare i contorni. Osservando a destra della sezione anteriore centrale potrete notare il problema: del resto, non potete impedire ai turisti di muoversi! Quello che vedete è una versione semitrasparente del turista in primo piano (ecco perché si chiama effetto fantasma!).
SCOTT KELBY
Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Che cosa potete fare se la casella di controllo Rimuovi effetti fantasma non produce l’effetto voluto? Potete ricorrere al trucco che imparerete nel prossimo progetto (“Creare un’immagine HDR fusa”) e dipingere la persona originale da un singolo fermo immagine (la tecnica funziona molto bene, in effetti). In questo caso la casella di controllo ha fatto il suo lavoro, quindi potete completare l’immagine HDR come avete appreso in precedenza nel capitolo: salvandola come TIFF, PSD o JPEG e poi riaprendola in Camera Raw per i tocchi finali. In questo caso ho aggiunto una vignettatura dei contorni nel pannello Correzioni lente (chi può immaginare una foto HDR senza una grande vignettatura?), poi ho utilizzato le impostazioni del pannello Base mostrate nella figura: la fotografia è sottoesposta, quindi ho aumentato Esposizione a +0,80, ho aggiunto contrasto impostando il relativo valore su +14, ho ripristinato le luci trascinando il dispositivo di scorrimento Luci a sinistra su -53 e ho aperto le ombre nelle tre arcate trascinando il dispositivo di scorrimento Ombre su +37. Per finire, come sempre, ho aumentato la chiarezza (in questo caso a +33, come mostrato nella figura).
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La miniatura con l’evidenziazione verde è quella scelta per la rimozione dell’effetto fantasma (vedrete questa evidenziazione verde solo quando la casella di controllo Rimuovi effetti fantasma è selezionata); se tornate al passo 2, vedrete che la miniatura scelta per impostazione predefinita è quella più a destra. Se volete provare una delle altre immagini e scoprire se il risultato è migliore, dovete soltanto selezionarla nella sequenza. Qui ho scelto la prima immagine, ma il risultato è stato addirittura peggiore. Nota: se riprendete più esposizioni di un soggetto, come le onde che si infrangono sul bagnasciuga, potete persino scegliere quale singola onda volete rendere visibile utilizzando la stessa tecnica, che non serve quindi solo per l’effetto fantasma. A questo punto, preferisco selezionare di nuovo la miniatura più a destra.
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Creare un’immagine HDR fusa
Tutti abbiamo visto immagini HDR in cui parte dell’immagine appare bizzarra, con grandi bagliori intorno ai contorni degli elementi e cieli scuri o neri, piante e alberi che sembrano di plastica e numerosi altri indizi che fanno subito pensare a un’immagine HDR (e non certo in senso positivo). La tecnica che sto per presentarvi prende l’immagine con l’esposizione normale e la fonde con l’immagine HDR per sfruttare il mapping tonale di quest’ultima, ma senza tutti i difetti che la fotografia potrebbe portare con sé. In questo modo, la gente dirà: “Ehi, ma è un’immagine HDR?” anziché “Oh, ma è un’immagine HDR!”.
Passo 2 Nella finestra di dialogo Unisci come HDR Pro, selezionate il predefinito Scott5 dal menu a comparsa Predefinito nella parte superiore destra. Selezionate quindi la casella di controllo Uniformità bordo (figura) per attenuare i contorni netti intorno alle montagne e i contorni dell’ombra della ringhiera in primo piano. Quando eseguite questa operazione potete vedere quegli effetti bizzarri di cui parlavo nell’introduzione: un cielo finto, dei bagliori intorno alle montagne e agli elementi di vetro colorato in cima alle due colonne in primo piano. Il marciapiede ha una texture così intensa che ora sembra abbia bisogno di essere pulito, mentre gli alberi a sinistra sono tipici dell’effetto “HDR” (a proposito, sembra che il sensore della mia fotocamera sia proprio impolverato, vista la presenza di puntini e macchie sul cielo; ce ne occuperemo tra poco). Per ora, fate clic sul pulsante OK per aprire l’immagine HDR in Photoshop.
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Aprite Mini Bridge, selezionate le foto con bracketing, quindi fate clic destro su una delle miniature e scegliete Unisci come HDR Pro (figura) dal sottomenu Photoshop del menu a comparsa visualizzato.
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Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Una volta aperta l’immagine in Photoshop, salvatela nel formato PSD e chiudete la finestra dell’immagine, che apriremo in Camera Raw per eseguire le regolazioni. Dopo il salvataggio, aprite il menu File e selezionate Apri come (Apri) per visualizzare la finestra di dialogo Apri e individuare l’immagine appena salvata come PSD. Fate clic su essa e scegliete Camera Raw (figura) dal menu a comparsa Apri come (Formato); quando farete clic su Apri, l’immagine verrà aperta in Camera Raw.
Ecco l’immagine HDR aperta in Camera Raw. Aumentatene il contrasto trascinando a destra il dispositivo di scorrimento Contrasto (nell’esempio a +7), quindi ripristinate le luci (trascinando il dispositivo di scorrimento su -23) ed esaltate i dettagli impostando Chiarezza su +26. La foto sembra un po’ troppo luminosa, a mio parere, quindi riducete Esposizione a -0,55. Questo è tutto quello che dobbiamo fare in Camera Raw; dopo di che, possiamo fare clic sul pulsante Apri immagine per aprire l’immagine HDR in Photoshop.
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Passo 4
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Passo 6 Fate clic sul pulsante Apri immagine per aprire l’immagine con esposizione normale in Photoshop; ora avrete due immagini aperte: (1) l’immagine HDR (con i suoi problemi) e (2) l’immagine con esposizione normale (con i suoi problemi). È il momento di prendere il meglio di ciascuna delle due foto per creare un’immagine con i vantaggi di HDR, ma senza tutti i relativi aspetti negativi.
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Tornate a Mini Bridge e individuate gli scatti con bracketing. Fate doppio clic sullo scatto corrispondente all’esposizione normale (quello che non è stato sottoesposto o sovraesposto intenzionalmente) per aprirlo in Camera Raw (figura). Questa immagine con esposizione normale presenta alcuni problemi: l’edificio è in ombra, quindi non si vedono i suoi dettagli né quelli delle colonne in primo piano. Nello stesso tempo, il cielo e le montagne sullo sfondo sono molto piacevoli, gli alberi hanno un aspetto corretto e il marciapiede sembra pulito: anche qui c’è del buono, insomma! Dobbiamo quindi miscelare le parti migliori dell’immagine con esposizione normale con quelle più interessanti dell’immagine HDR. Affinché questa foto non appaia troppo sbiadita durante l’operazione, potete aggiungere contrasto, aprire leggermente le ombre, aumentarne la chiarezza (per esaltare la texture e i dettagli) e migliorare la vividezza (in modo che il cielo appaia di un bel blu).
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Passo 8 Per assicurarvi che le immagini siano perfettamente allineate, passate al pannello Livelli e attivate/disattivate l’icona occhio a sinistra della miniatura del livello superiore. In questo modo potete mostrare e nascondere il livello, vedendo subito se le immagini sono perfettamente allineate (perché vi accorgerete se l’immagine sembra spostarsi di uno o due pixel a destra/sinistra o in alto/in basso). Se vi accorgete che si verifica uno spostamento di qualche pixel, potete risolvere facilmente il problema. Nella parte superiore del pannello Livelli, cambiate il metodo di fusione del livello da Normale a Differenza: in questo modo evidenzierete le differenze di allineamento tra i due livelli. L’immagine dovrebbe apparire quasi completamente nera (come nella figura); se invece vedete un bordo di colore intenso, è probabile che vi sia uno spostamento di un paio di pixel. Per risolvere il problema di solito è sufficiente spingere la foto di un pixel a destra e di un pixel in basso: potete farlo attivando lo strumento Sposta e premendo il tasto freccia destra e il tasto freccia giù sulla tastiera. Ripetete la prova attivando e disattivando l’icona occhio per valutare il risultato.
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Attivate lo strumento Sposta (V), tenete premuto Maiusc e trascinate l’immagine HDR sopra l’immagine con esposizione normale (il tasto Maiusc garantisce l’allineamento delle due fotografie). Nota: se avete scattato le foto HDR con bracketing tenendo la fotocamera in mano e Photoshop ha eseguito l’allineamento dei livelli durante l’applicazione dell’effetto HDR, l’uso del tasto Maiusc potrebbe non essere sufficiente per allineare perfettamente le due immagini. In questo caso (che incontrerete spesso), passate al pannello Livelli, fate Ctrl+clic (Comando+clic) su entrambi i livelli per selezionarli, quindi aprite il menu Modifica, scegliete Allineamento automatico livelli e fate clic su OK per lasciare a Photoshop il compito di allineare le foto (figura).
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Passo 10 Questo è il piano, dunque: dipingete in bianco sugli elementi che volete appaiano con maggiori dettagli (come nel livello dell’immagine HDR). Nell’esempio intendo dipingere sull’edificio (evitando la tenda in alto, che ha già un aspetto piacevole) e sulle colonne di pietra in primo piano; nella figura è mostrato l’effetto ottenuto. I dettagli sono risorti dalle ceneri, ma il cielo e le montagne hanno mantenuto un aspetto realistico. È come se fondessimo realtà e fantasia nella stessa immagine.
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Quando le foto sono allineate correttamente (e se non lo sono continuate a premere i tasti freccia), ripristinate il metodo di fusione Normale. Fate quindi clic sul livello superiore, in modo che sia l’unico attivo, tenete premuto Alt (Opzione) e fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli per nascondere il livello dell’immagine HDR dietro una maschera nera. Attivate lo strumento Pennello (B), scegliete un pennello morbido dal selettore pennelli sulla barra delle opzioni e impostate il colore di primo piano sul bianco (visto che la maschera è nera, dovrete dipingere con il colore opposto). Iniziate ora a dipingere sulle parti dell’immagine che volete assumano l’aspetto HDR. Per esempio, nella figura sto dipingendo sulla ringhiera a sinistra, visualizzandone la versione HDR, che conteneva più dettagli e dimensionalità dell’immagine originale.
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Passo 12 Ora che avete impostato l’opacità al 50%, potete accentuare altre parti dell’immagine senza renderle eccessive. Per esempio, qui ho dipinto al 50% sugli alberi sul lato sinistro per esaltarne parzialmente i dettagli; ho dipinto anche sulla passerella per rivelarne parzialmente l’effetto HDR. Ho però evitato l’ombra della ringhiera, perché dipingendo su essa ho ottenuto un effetto piuttosto fantasioso; per questo ho premuto Ctrl+Z (Comando+Z) per annullare l’operazione e ridipingere la passerella evitando l’ombra. Ho dipinto anche sull’altra passerella a sinistra, ma quando ho elaborato gli ornamenti di vetro rosso, sono dovuto ricorrere ad Annulla in modo che rimanessero invariati. Quando avete terminato, selezionate Unico livello dal menu a tendina del pannello Livelli. Per finire, attivate Pennello correttivo al volo (J) e fate clic una volta sulla macchia di polvere del sensore visibile nel cielo per rimuoverla. L’immagine finale è mostrata nella figura.
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Ecco un suggerimento che vi aiuterà a svolgere questo lavoro senza interruzioni: vi sono aree nell’immagine, come gli ornamenti in vetro in cima alle colonne, su cui sarebbe noioso e difficile dipingere senza agire sul cielo. In questi casi, potete fondere solo una parte dell’immagine HDR e con un’intensità ridotta. Spostatevi sulla barra delle opzioni e riducete l’opacità dello strumento Pennello a 50%: quando dipingerete in bianco, l’immagine HDR sarà rivelata con un’intensità intermedia, affinché sia possibile esaltare gli ornamenti in vetro senza doverli mascherare perfettamente.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Esposizione normale con immagine singola Ecco l’esposizione originale, una delle cinque foto con bracketing scattate per un’immagine HDR.
Ecco l’immagine dopo l’unione delle cinque esposizioni con bracketing in una sola immagine utilizzando HDR Pro e il predefinito Scott5 (che genera un effetto divertente in questo scatto, ma vi assicuro che era il migliore tra i predefiniti).
Una fusione dei due Qui le due immagini sono state unite, utilizzando il cielo e le montagne dell’immagine singola originale, miscelati a varie quantità dell’immagine HDR. Potete confrontare, per esempio, le tre passerelle: quella in alto ha un’esposizione normale, quella centrale è totalmente HDR, questa utilizza solo il 50% dell’effetto HDR. Guardate anche gli ornamenti in vetro in cima alle colonne: sono troppo scuri nello scatto in alto, presentano orrendi bagliori in quello centrale, ma qui è stato trovato il giusto compromesso.
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Cinque immagini combinate in HDR
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Esposizione normale con immagine singola
Cinque immagini combinate in HDR Ecco l’immagine dopo l’unione delle cinque esposizioni con bracketing in una sola immagine utilizzando HDR Pro e il predefinito Scott5 (perfetto per la scultura in metallo, ma che produce un cielo totalmente HDR).
Una fusione dei due Qui le due immagini sono state unite, utilizzando il cielo dell’immagine singola originale unito all’immagine HDR. In questo caso, non ho dovuto dipingere con il pennello al 50%; ho utilizzato il 100% di opacità sull’intera scultura per ottenere l’immagine della figura.
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SCOTT KELBY
Ecco un altro esempio che utilizza la stessa tecnica e impostazioni simili. Qui è mostrata l’esposizione normale, una delle cinque foto con bracketing scattate per un’immagine HDR.
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Tecniche di finitura HDR (vignettatura e bagliore delicato)
Questi tocchi finali per le immagini HDR sono totalmente facoltativi, ma molto popolari. Ne ho parlato brevemente in precedenza nel capitolo, quando li ho applicati ai progetti come tocchi finali. Ho però voluto riportarli qui separatamente, in modo che non dobbiate rileggere tutti i passaggi di quei progetti se volete solamente aggiungere uno di questi tocchi finali. In più, vi mostrerò un metodo alternativo per applicare la vignettatura, che vi eviterà di dover tornare in Camera Raw.
Passo 2 Nella sezione Vignettatura a seguito di ritaglio, assicuratevi che lo stile selezionato sia Priorità alla luce (è l’unico che dà buoni risultati), quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Quantità a sinistra per scurire i contorni dell’immagine (figura). Il dispositivo di scorrimento Punto medio determina l’estensione dello scurimento verso il centro della foto (nell’esempio l’ho trascinato a sinistra per ingrandire il contorno scuro). Se volete che i contorni che si estendono verso l’interno siano più morbidi, potete aumentare il valore di Sfumatura (io di solito non lo faccio).
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Dopo l’elaborazione delle foto con bracketing in HDR Pro, di solito dovete riaprire l’immagine HDR in Camera Raw per un secondo round di regolazioni (vedete a pagina 184 in questo capitolo per informazioni sull’apertura di immagini in Camera Raw). Inizieremo con il primo tocco finale, l’aggiunta di una vignettatura dei contorni. La vignettatura può essere applicata in due modi in Camera Raw, che producono effetti diversi tra loro: quello che io preferisco (anche perché consente un maggiore controllo) è Vignettatura a seguito di ritaglio (progettato per l’uso dopo il ritaglio di un’immagine, ma che può essere applicato senza problemi anche a un’immagine non ritagliata). Per attivare questa funzionalità, fate clic sull’icona Effetti (la quarta da destra) nella parte superiore dell’area dei pannelli in Camera Raw.
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Passo 1
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Per ottenere quel bagliore morbido così diffuso nelle immagini HDR, premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello Sfondo, quindi aprite il menu Filtro e selezionate Controllo sfocatura dal sottomenu Sfocatura. Inserite 50 pixel come valore di Sfocatura, fate clic su OK e riducete l’opacità del livello sfocato a 70% utilizzando il controllo nel pannello Livelli. L’immagine è ancora sfocata; per ottenere l’effetto desiderato dovete soltanto cambiare il metodo di fusione del livello sfocato da Normale a Luce soffusa. Ecco quel bagliore morbido che attenua la durezza dei contorni nelle immagini HDR. Vi ricordo ancora che questi tocchi finali sono del tutto facoltativi, quindi non sentitevi obbligati ad applicarli; comunque, quando vorrete applicarli, ora saprete come fare.
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Avete quasi concluso il secondo round di regolazione in Camera Raw. Se decidete di voler aggiungere una vignettatura dei contorni, non dovete per forza tornare in Camera Raw, perché il filtro Correzione lente di Photoshop consente anch’esso di applicare la vignettatura (nonostante la qualità non sia paragonabile a quella di Vignettatura a seguito di ritaglio in Camera Raw). Aprite il menu Filtro in Photoshop e selezionate Correzione lente. Nella finestra di dialogo (figura), fate clic sulla scheda Personale in alto a destra. Nella sezione Vignettatura, trascinate il dispositivo di scorrimento Fattore a sinistra per scurire i contorni, quindi trascinate leggermente a sinistra anche il dispositivo di scorrimento Punto medio. Gli stessi controlli si trovano anche in Camera Raw e servono allo stesso scopo (se fate clic sul pannello Correzioni lente e scegliete la scheda Manuale).
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Per uno zoom preciso c’è Griglia pixel
Photoshop sia causato proprio da uno dei plug-in. Se riavviate l’applicazione disabilitando un plug-in e il problema scompare, avete scoperto il colpevole.
Creare un nuovo documento identico al precedente Questa tecnica è comodissima, ma poco conosciuta: vi permette di creare un nuovo documento utilizzando le stesse specifiche (dimensioni, risoluzione, metodo di colore e così via) dell’ultimo documento creato. Invece di premere Ctrl+N (Comando+N) per visualizzare la finestra di dialogo Nuovo, premete Ctrl+Alt+N (Comando+Opzione+N): nella finestra di dialogo saranno inserite automaticamente le specifiche dell’ultimo documento utilizzato.
Risparmiare tempo in HDR Pro Duplicare più livelli contemporaneamente La scelta rapida Ctrl+J (Comando+J) non è solo il metodo più veloce per duplicare un livello, ma anche quello più comodo per duplicare più livelli. Attivate il pannello Livelli, fate Ctrl+clic (Comando+clic) sui livelli che volete duplicare per selezionarli, quindi utilizzate la scelta rapida da tastiera per duplicare tutti i livelli selezionati (è una novità di CS6).
Evitare il caricamento dei plug-in di terze parti in Photoshop Prima di avviare Photoshop, tenete premuto Maiusc: sarà visualizzata una finestra di dialogo in cui potrete fare clic per disabilitare i plug-in di terze parti. È utile se pensate che un problema di
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Più file utilizzate per creare le immagini HDR, più lungo sarà il tempo impiegato da HDR Pro per compilare l’immagine finale. Di solito utilizzo cinque foto (come spiegato all’inizio del capitolo), ma uno dei responsabili di prodotto per Photoshop mi ha illuminato spiegandomi che, per ottenere risultati migliori, sono più importanti le foto scure di quelle chiare. Se l’attesa non vi spaventa, quindi potete scegliere una sola immagine con un’esposizione molto luminosa e quattro più scure: l’operazione richiederà lo stesso tempo della tecnica classica.
Modificare la griglia di Correzione lente Quando utilizzavate il filtro Correzione lente nelle versioni precedenti di Pho-
campione di colore. Anche nel pannello
Correzioni lente di Camera Raw è disponibile la griglia (premete V per attivarla o disattivarla), ma in questo caso non potrete cambiarne le dimensioni o il colore.
Nascondere rapidamente tutti i pannelli Se volete concentrarvi sulla foto, nascondendo temporaneamente la finestra degli strumenti, la barra delle opzioni e tutti i pannelli, dovete soltanto premere Tab. Premete di nuovo il tasto per visualizzarli tutti nuovamente.
Rinominare velocemente più livelli Volete rinominare un gruppo di livelli? Fate doppio clic sul nome del primo livello per evidenziarlo, digitate il nuovo nome e premete Tab per passare al livello successivo, il cui nome sarà evidenziato e pronto per la modifica. Il tasto Tab vi porta al livello più in basso, se volete salire di un livello, premete Maiusc+Tab.
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Non vedrete questa interessante funzionalità se non eseguite lo zoom al 600% e oltre: si tratta di una piccola griglia di pixel che facilita la distinzione dei pixel quando lo zoom è molto elevato. È attiva per impostazione predefinita: provare per credere! Se volete disattivarla, aprite il menu Visualizza e selezionate Griglia pixel dal sottomenu Mostra.
toshop, la prima cosa che notavate era quella fastidiosa griglia attivata per impostazione predefinita. Ora la griglia è disattivata per impostazione predefinita e potete anche modificarne le dimensioni e il colore. Quando selezionate la casella di controllo Mostra griglia nella parte inferiore della finestra di dialogo Correzione lente, accanto alla casella vengono visualizzati un campo Dimensione e un
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Vi serve aiuto per trovare i colori giusti?
Utilizzare il selettore colori a comparsa HUD
Sbarazzarsi rapidamente dei livelli vuoti In CS5, Adobe aveva incluso uno script che analizzava il pannello Livelli e rimuoveva automaticamente eventuali livelli vuoti (in un progetto molto grande saranno molti più di quel che pensiate). Per far sì che Photoshop metta ordine al posto vostro, aprite il menu File e scegliete Elimina tutti i livelli vuoti dal sottomenu Script.
Rimuovere il disturbo dalle foto scattate dal cellulare Posizionare l’ombra esterna nel punto desiderato Se state aggiungendo un’ombra esterna dietro la foto con uno stile di livello Ombra esterna (scegliete Ombra esterna
fia scattata dal cellulare in Camera Raw, trovatela sul computer utilizzando Mini Bridge, fate clic destro su essa e scegliete Camera Raw dal sottomenu Apri con).
Vi siete mai ritrovati a pensare: “Ci deve essere un modo più facile per scegliere i colori che fare ogni volta clic sul campione di colore di primo piano”? Allora questa idea vi piacerà: si tratta di un selettore colore (Adobe lo chiama HUD, da Heads-Up Display, perché permette di tenere gli occhi sull’immagine, invece di spostare continuamente lo sguardo sui campioni di colore di primo piano e di sfondo). Per prima cosa, scegliete uno strumento Pennello, quindi premete Alt+Maiusc (Comando+Opzione+Ctrl) e fate clic destro (fate clic) sull’immagine. Viene visualizzato un selettore colore semplificato dove potete scegliere il colore (penso sia più facile scegliere prima la tonalità dalla barra a destra, e poi regolare la tinta e la saturazione del colore utilizzando la casella a sinistra).
Visto che Photoshop è uno strumento per professionisti, molti di noi non penserebbero mai a utilizzare la funzionalità Riduzione disturbo di Camera Raw per rimuovere li disturbo dalle fotografie scattate con un telefono cellulare, ma... perché no? Questo genere di foto contiene molto spesso disturbo, che Camera Raw è in grado di eliminare molto bene. Provate una volta e vi troverete a utilizzarlo spessissimo (per aprire una fotogra-
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In CS4, Adobe ha introdotto questa comodissima utilità chiamata “Kuler”, progettata per aiutarvi a trovare, combinare e valutare diverse combinazioni di colori; era così popolare che nacque persino una community online legata ad essa, in cui gli utenti condividevano e valutavano diversi set di colori in base ai temi. Kuler è tuttora integrata in Photoshop all’interno di un pannello distinto. Aprite il menu Finestra e scegliete Estensioni, Kuler per scoprire alcune delle combinazioni di colore più popolari direttamente in Photoshop. Se vi piace un set di colori, fate doppio clic su esso per visualizzarlo all’interno di campioni più grandi in un pannello. Se volete impostare uno di questi campioni di colore come colore di primo piano, dovete soltanto fare doppio clic su esso.
dal menu a comparsa dell’icona Aggiunge uno stile livello), non dovete perdere tempo a regolare i campi Angolo e Distanza. Spostate invece il puntatore del mouse all’esterno della finestra di dialogo Stile livello (sopra l’area dell’immagine) e trascinate l’ombra stessa nel punto desiderato.
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/200 sec | Distanza focale: 300 mm | Apertura: ƒ/2.8
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Capitolo 8 Risolvere problemi comuni
Risolvere problemi comuni Il titolo di questo capitolo è tratto dal film del 2009 Little
altri zombie che vendono broccoli delle dimensioni di un’aza-
Problems (scritto e diretto da Matt Pearson), ma avrebbe
lea. Non può essere una coincidenza che ogni zombie voglia
potuto fare riferimento anche al cortometraggio del 2008
mangiare proprio voi e che non voglia nutrirsi di qualcosa
Little Problems (scritto e diretto da Michael Lewen). La scelta
che gli permetterebbe di mantenersi in vita, qualcosa di facil-
è stata facilitata da un aspetto molto semplice: il primo film
mente coltivabile e sano come i broccoli, gli involtini primave-
parlava di zombie ed è praticamente impossibile fare un
ra o una buona zuppa. No, gli zombie vogliono carne umana,
film brutto sugli zombie. Ma sì, basta prendere un paio di
anche se tutti sappiamo che sa di pollo (almeno così mi è sta-
ragazzini sventurati (o in questo caso una cosiddetta “coppia
to detto). Un’altra cosa che mi ha attirato verso il primo Little
improbabile”), portarli in una landa desolata con qualche
Problems è il nome del regista; visto che tutti i miei libri sono
centinaio di non morti affamati di carne umana, e il gioco è
pubblicati da consociate di Pearson Education, l’azienda che
fatto! Nessuno si è mai chiesto, nemmeno per un secondo,
ha scelto di assumere Ted Waitt come mio editor personale
come mai ogni zombie nella pur ricca e colorita cinematogra-
nonostante fosse stata informata dal CCBCA (Consorzio dei
fia sul tema abbia una fame insaziabile di carne umana, e solo
Coltivatori di Broccoli della Città Abbandonata) che Ted in
di carne umana? Perché non esistono zombie con una fame
effetti non è un vegetariano rigoroso come ha scritto nel suo
insaziabile di broccoli? Nel loro guscio costruito all’interno di
curriculum. Probabilmente, però, è meglio che non parli male
una città abbandonata, potrebbero trovare ad ogni angolo
di Ted: non voglio mordere la mano che mi dà da mangiare.
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Little Problems
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Quando il soggetto è in ombra
Prima o poi tutti scattiamo foto a soggetti in controluce (in cui la luce è dietro il soggetto), perché i nostri occhi si adattano automaticamente alla situazione e siamo quindi in grado di vedere correttamente il soggetto nel mirino. Il problema delle fotocamere è che non sono sofisticate quanto i nostri occhi, perciò è quasi certo che vi saranno alcuni scatti in cui il soggetto appare troppo scuro. Nonostante io ritenga che i risultati migliori si ottengano con i dispositivi di scorrimento Esposizione e Luci di Camera Raw, anche la regolazione Ombre/luci svolge un buon lavoro; tra l’altro, esiste un trucco per poter modificare la regolazione anche in seguito.
Capitolo 8
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SCOTT KELBY
Passo 1 Aprite una foto in cui il soggetto è in ombra (può essere una persona, un edificio o qualsiasi altra cosa sia in controluce). In questo esempio, la luce si trova dietro il soggetto, che è quasi completamente in ombra. Idealmente, dovremmo schiarire il soggetto e l’area che lo circonda per bilanciare la luce nella foto. Per farlo, aprite il menu Filtro e selezionate Converti per filtri avanzati. In questo modo potrete applicare la regolazione come se fosse un livello di regolazione (potrete modificarlo di nuovo in seguito, se necessario, o eliminare del tutto la regolazione). Anche se la regolazione che stiamo per applicare non si trova nel menu Filtro, per qualche motivo Adobe ha fatto sì che si comporti come un filtro avanzato, quindi è bene sfruttare questa possibilità. Aprite il menu Immagine e selezionate Ombre/luci dal sottomenu Regolazioni.
Risolvere problemi comuni
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2
Passo 3 Per aggirare il problema, selezionate la casella di controllo Mostra altre opzioni in fondo alla finestra di dialogo. Viene visualizzata una versione espansa della finestra di dialogo (figura). Per risolvere il problema è sufficiente trascinare il dispositivo di scorrimento Raggio verso destra fin quando la foto non assume nuovamente un aspetto normale (qui ho trascinato a 143 pixel, il valore che conferisce un aspetto naturale a questa foto, ma naturalmente il valore esatto dipende dall’immagine; in generale, il valore di Raggio dovrà essere impostato tra 125 e 175). Il valore di Raggio determina il numero di pixel interessati da ogni regolazione; aumentate quindi il valore per influire su un intervallo di pixel più esteso, come in questo esempio.
SUGGERIMENTO: salvare un nuovo predefinito Se configurate un insieme di impostazioni che vi piacciono, fate clic sul pulsante Salva come predefiniti nell’angolo inferiore sinistro della finestra di dialogo; il filtro verrà così aperto ogni volta con le nuove impostazioni.
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Se scegliete Ombre/luci è probabile che esista un problema nell’area delle ombre; ecco perché, per impostazione predefinita, la regolazione schiarisce le aree in ombra della foto del 35%. In questo caso, però, il soggetto è così in ombra che occorre aumentare ancora questo valore. Purtroppo, uno schiarimento delle ombre superiore al 50% produce un effetto strano sulle immagini (nell’esempio, dove ho aumentato il valore a 70%, potete notare che il soggetto sembra affetto da un’ustione solare).
(Continua) Risolvere problemi comuni
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Capitolo 8
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Prima
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Dopo (apertura delle ombre ed esaltazione delle luci)
Capitolo 8
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Ora che le ombre sono state schiarite (in modo ragionevolmente realistico), potete lavorare sulle luci dietro il soggetto. Nella maggior parte dei casi modificherete le luci o le ombre, ma non entrambe. Ad esempio, per scurire il cielo dietro il soggetto, passate alla sezione Luci e trascinate il dispositivo di scorrimento Fattore verso destra (nella figura ho anche aumentato leggermente il valore di Raggio). Se trascinate troppo, potrebbe comparire un effetto bande nel cielo (in pratica, diventano visibili le linee in cui cambiano i colori, anziché avere una transazione uniforme tra gli stessi), quindi tenete d’occhio il cielo mentre trascinate. Se volete regolare successivamente queste impostazioni, visto che le avete applicate come filtro avanzato, potete aprire il pannello Livelli e fare doppio clic direttamente sulle parole “Ombre/luci” (figura) per riaprire la finestra di dialogo Ombre/luci con le impostazioni utilizzate in precedenza. Apportate le modifiche desiderate e fate clic su OK.
Risolvere problemi comuni
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Correggere gli scatti con un cielo grigio cupo
Nulla rovina uno scatto all’aperto come un cielo grigio cupo; per fortuna, nella maggior parte dei casi potete salvare la fotografia scurendo i mezzitoni e aggiungendo una tinta o una sfumatura blu al cielo. Ecco come svolgere entrambe le operazioni.
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SCOTT KELBY
Passo 1 Ecco uno scatto in cui il cielo è davvero orrendo, magari non del tutto, ma ci siamo vicini. Tra l’altro, le nuvole sono un po’ scure, quindi anche lavorando in Camera Raw per ridurre l’esposizione, le nuvole diventerebbero ancora più minacciose e vi trovereste a dover gestire un problema totalmente diverso (una foto sottoesposta con gli edifici in ombra). Questa tecnica funziona quindi piuttosto bene per questa immagine. Visto che per iniziare creerete una selezione del cielo, il vostro primo pensiero potrebbe essere quello di utilizzare Bacchetta magica. Certo, se il cielo fosse di un colore unico e senza nuvole, non avreste problemi con quello strumento, ma in questo caso (in cui sono presenti le nuvole) otterrete un risultato migliore con lo strumento Selezione rapida (ci ho messo 5 secondi a selezionare il cielo!). Attivate quindi lo strumento Selezione rapida (W) dalla finestra degli strumenti, fate clic sul lato sinistro del cielo e trascinate verso il lato destro. Ecco fatto: il cielo è selezionato (figura).
(Continua) Risolvere problemi comuni
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SUGGERIMENTO: l’anello di selezione dei colori L’anello che appare quando utilizzate lo strumento Contagocce vi aiuta a vedere il colore che state selezionando. L’anello esterno è di un color grigio neutro, che vi aiuta ad assicurarvi che il colore scelto sia quello giusto (senza farvi influenzare dai colori circostanti). La metà inferiore dell’anello interno mostra il colore precedente, mentre la metà superiore mostra quale sarà il colore di primo piano se farete clic in quel punto.
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Capitolo 8
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Passo 3 Per ottenere un colore realistico per il cielo, apriremo un’altra foto in cui il cielo è gradevole (potete scaricare questa stessa foto, e la maggior parte delle altre fotografie utilizzate nel libro, dal sito Web indicato nell’introduzione). Dopo aver aperto l’immagine, selezionate lo strumento Contagocce (I) e fate clic una volta nell’area blu più luminosa dell’immagine (figura) per impostare quella tinta come colore di primo piano. Premete ora X per scambiare i colori di primo piano e sfondo, quindi fate clic con lo strumento Contagocce sul blu più scuro della foto (in alto nel cielo): a questo punto, il colore di primo piano sarà un blu profondo, mentre quello di sfondo sarà un blu più chiaro.
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Quando creo una selezione come questa, per verificare di non aver dimenticato qualche piccola area, di solito espando la selezione di uno o due pixel verso l’esterno (in questo modo si estende leggermente anche sulla città, eliminando gli spazi vuoti che risalterebbero dopo la regolazione del cielo). Per farlo, aprite il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo, inserite 2 pixel per un’immagine ad altissima risoluzione; se l’immagine ha una dimensione massima di 6 o 8 megapixel, va benissimo inserire un pixel. Fate clic su OK: probabilmente non vedrete cambiamenti sullo schermo, ma potete fidarvi.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Passo 5 Premete Ctrl+D (Comando+D) per deselezionare, quindi passate al pannello Livelli e cambiate il metodo di fusione del livello da Normale a Colore (figura): in questo modo vedrete solamente il colore. In questo caso l’effetto è ancora un po’ falso, quindi occorre svolgere un altro passaggio (non preoccupatevi, è facile).
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Tornate all’immagine originale, attivate il pannello Livelli e aggiungete un nuovo livello vuoto facendo clic sull’icona Crea un nuovo livello in fondo al pannello; passate quindi allo strumento Sfumatura (G) e trascinate la sfumatura dalla parte superiore della foto alla parte inferiore del cielo (il colore blu chiaro dovrebbe essere nella parte inferiore della sfumatura). Il nuovo livello viene riempito con una sfumatura ottenuta dai colori di primo piano e sfondo (figura). Per alcune immagini potete lasciare invariata la sfumatura (o magari ridurre leggermente l’opacità del livello per fonderla meglio), ma di solito l’effetto è un po’ falso. Ecco perché ci sono altri due passaggi da seguire.
(Continua) Risolvere problemi comuni
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 6
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Sono disponibili altri due metodi di fusione dei livelli che aggiungono contrasto al nostro livello: Luce soffusa e Sovrapponi. Proviamoli entrambi. Con Luce soffusa l’effetto è più sottile, mentre con Sovrapponi (figura) è più contrastato. In questo caso ho scelto questo secondo metodo, che produce un’immagine più scura ma non totalmente. Se volete un cielo davvero teatrale, provate Colore brucia e riducete l’opacità del livello al 50%. Se non siete certi del metodo da utilizzare, premete Maiusc+più per applicare i vari metodi di fusione uno alla volta, fino a trovare quello che più vi piace. In basso è visibile un confronto prima e dopo (l’effetto è delicato, ma è così che dovrebbe essere).
Prima
Dopo
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In CS4 e versioni precedenti di Photoshop, per schermare e bruciare era necessario svolgere un sacco di passaggi (creare livelli speciali, utilizzare metodi di fusione e così via), perché gli strumenti Scherma e Brucia erano... beh... diciamo che non erano il massimo (giusto per essere gentili). Fortunatamente, a partire da Photoshop CS5, Adobe ha aggiornato questi strumenti, risolvendo totalmente il problema: ora potete utilizzare gli strumenti Scherma e Brucia in sicurezza per schiarire e scurire parti diverse dell’immagine.
Utilizzare gli strumenti Scherma e Brucia
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Passo 1 Prima di entrare in argomento, voglio che sappiate da subito che di solito svolgo la schermatura e la bruciatura in Camera Raw utilizzando Pennello di regolazione (applicando lo schiarimento e lo scurimento solo con il dispositivo di scorrimento Esposizione). Tuttavia, se vi trovate già in Photoshop e non volete tornare in Camera Raw, potete procedere come vi spiego di seguito. Nella foto dell’esempio, la luce è piuttosto sbilanciata: l’elemento su cui voglio attirare l’attenzione è la gondola in primo piano a sinistra, ma la luce più luminosa della foto (ovvero l’elemento che attira lo sguardo) è l’edificio in alto a sinistra, che l’osservatore non dovrebbe nemmeno guardare. In effetti, quasi tutto il primo piano è in ombra, quindi per prima cosa occorre schermare (o schiarire) la gondola; dopo di che illumineremo gli edifici e il marciapiede sul lato destro dell’immagine. Successivamente bruceremo (o scuriremo) gli edifici a sinistra e il cielo. Fondamentalmente, dobbiamo riorganizzare la luce nella foto. Non utilizzeremo gli strumenti Scherma e Brucia direttamente sulla foto originale, ma premeremo Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello Sfondo. In questo modo, se il risultato non sarà quello desiderato, potremo attenuarlo (riducendo l’opacità del livello) o annullarlo del tutto eliminando il livello.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2 Attivate lo strumento Scherma (O) nella finestra degli strumenti (come mostrato nella figura) e iniziate a dipingere sulle aree da schiarire (in questo caso pitturerete prima sulla gondola a sinistra: potete vedere il puntatore del pennello davanti ad essa nella figura). Tenete premuto il pulsante del mouse mentre dipingete, perché gli strumenti Scherma e Brucia presentano un effetto cumulativo: ogni volta che rilasciate il pulsante del mouse e dipingete di nuovo sulla stessa area, l’effetto viene sommato.
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Passo 3 Rilasciate il pulsante del mouse e pitturate di nuovo sulla stessa area della gondola per applicare un nuovo livello di luminosità. Ricordate: finché tenete premuto il pulsante del mouse applicate un solo livello di luminosità; se rilasciate il pulsante del mouse e dipingete di nuovo sulla stessa area, aumentate di nuovo la luminosità (è come se lucidaste un piatto in argento: più lucidate, più diventa luminoso). Osservate come la gondola è molto più luminosa rispetto all’originale nel Passo 1. Lavoriamo adesso sugli edifici a destra e sul marciapiede.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Passo 5 Passiamo ora alla bruciatura: per cominciare, premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello superiore. A questo punto, avete l’immagine originale sul livello Sfondo, il livello schermato o schiarito al centro (l’ho rinominato “Livello Scherma” per facilitare la comprensione) e una copia del livello schiarito in alto, sul quale applicheremo la bruciatura (e lo chiameremo “Livello Brucia”). Mantenendo gli elementi su livelli separati, nel caso in cui l’effetto di bruciatura non sia di vostro gradimento potrete ridurlo diminuendo l’opacità o eliminarlo del tutto, senza perdere la schermatura applicata sul livello sottostante. Attivate ora lo strumento Brucia (figura) e dipingete sugli edifici a sinistra. Scurendo queste aree ne distoglierete l’attenzione, guidando l’occhio dell’osservatore verso la gondola. Anche se forse non l’avete capito, state dipingendo con la luce: wow!
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Iniziate a dipingere su entrambi gli edifici e il marciapiede per schermarli (o schiarirli), ma tenete premuto il pulsante del mouse per tutta l’operazione per applicare un solo livello di luminosità. Rilasciate ora il pulsante del mouse e dipingete solo sull’edificio arancione all’estrema destra (che è particolarmente scuro, quindi deve essere schiarito più degli altri, come mostrato nella figura). Prima di passare alla bruciatura degli edifici a sinistra, osservate la barra delle opzioni dello strumento: potete vedere che finora abbiamo schermato solo i mezzitoni (come si fa di solito nelle operazioni di schermatura e bruciatura), ma se volete che lo strumento agisca solo sulle aree di ombra o luce, potete effettuare la relativa selezione dal menu a comparsa Intervallo. Inoltre, il fattore di esposizione 50% è adatto a un’operazione come questa, ma se stessimo lavorando su un ritratto l’effetto dovrebbe essere più delicato: in quel caso potreste selezionare 10%-15%.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 6
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Per finire, possiamo scurire leggermente il cielo bruciandolo. Ricordate soltanto che, mentre dipingete, dovete tenere premuto il pulsante del mouse per l’intera operazione, altrimenti parte del cielo sarà scurita di una tonalità e un’altra parte di due tonalità (dove le due aree si sovrappongono). Un’altra cosa: sulla barra delle opzioni è presente una casella di controllo Proteggi tonalità. Questa casella consente di mantenere intatto il colore dell’elemento schermato o bruciato, in modo che non presenti un colore saturato o segni di ustione solare. La lascio sempre attiva, anche quando non sto lavorando sui ritratti (dove in effetti è utilissima). In basso potete vedere un confronto prima/dopo; anche se di solito applico con moderazione la schermatura e la bruciatura, qui mi sono fatto prendere un po’ la mano, ma solo per mostrarvi un chiaro esempio della potenza di questi strumenti.
Prima
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Capitolo 8
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Ricevo sempre più richieste su come correggere questo problema, che in effetti è piuttosto difficile da risolvere. Se siete fortunati, potete trascorrere più di un’ora a clonare in modo disperato e in molti casi dovrete fermarvi lì. Se invece siete furbi, dedicherete altri 30 secondi a scattare una foto del soggetto senza occhiali (o meglio una foto senza occhiali per ogni nuova posa del soggetto). Se lo fate, la correzione in Photoshop risulterà davvero semplice. Se vi sembra una soluzione complessa, si vede che non avete mai perso un’ora a clonare un riflesso.
Correggere i riflessi negli occhiali
Passo 2
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Purtroppo, non si è verificata nel secondo scatto, in cui il soggetto ha deciso (forse 10 minuti dopo) di togliersi gli occhiali. Per fortuna, ho potuto scattarle foto con e senza occhiali durante la stessa sessione di ripresa (parlo di fortuna, ma in realtà è stato un attento lavoro di pianificazione). Ora non mi resta che cercare una foto in cui la posizione della testa sia pressoché simile. Chiaramente sarà necessario apportare diverse regolazioni per ottenere il risultato sperato, ma almeno ho uno scatto su cui lavorare (quindi non mi lamento).
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Passo 1 Prima di iniziare, assicuratevi di leggere la breve introduzione a questo paragrafo, o vi meraviglierete di ciò che accade nel passo 2. Bene, ecco una foto del nostro soggetto con gli occhiali: potete vedere il riflesso al loro interno, abbastanza orrendo a sinistra e non così male a destra, ma che necessita comunque di essere corretto. In una situazione ideale, dovreste chiedere al soggetto, dopo aver scattato la prima foto, di rimanere immobile per un momento mentre voi (o un amico, un assistente e così via) vi avvicinate e gli togliete gli occhiali (in modo che non cambi posa, cosa che accadrebbe sicuramente se si togliesse gli occhiali da solo); a questo punto, dovreste scattare una seconda foto. Questa è, ovviamente, la situazione ideale
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Lo scopo è “vedere attraverso” il livello superiore per rivelare gli occhi nel livello inferiore, in modo da poterli allineare). Aprite il pannello Livelli e riducete l’opacità del livello superiore a 50% o 60% (figura). Con lo strumento Sposta, posizionate gli occhi sul livello superiore il più vicino possibile a quelli sul livello inferiore (non otterrete comunque una corrispondenza esatta, perché la testa è inclinata in maniera diversa). A questo punto, avvicinatevi più che potete, anche se l’allineamento non è perfetto (figura in basso). Ci siamo quasi. .
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Con entrambe le immagini aperte in Photoshop, passate allo strumento Sposta (V), tenete premuto Maiusc e trascinate lo scatto “senza occhiali” sopra la foto con gli occhiali (figura). Se siete riusciti a scattare le foto con e senza occhiali l’una dopo l’altra, potete prendere una scorciatoia e utilizzare Allineamento automatico livelli per far corrispondere perfettamente i due scatti. Nel pannello Livelli, fate Ctrl+clic (Comando+clic) su ogni livello per selezionarli entrambi (figura), quindi aprite il menu Modifica e scegliete Allineamento automatico livelli. Mantenete selezionata l’opzione Automatica e fate clic su OK: in pochi secondi, le immagini saranno perfettamente allineate. Se avete lavorato nel modo giusto direttamente in studio, potete passare alla seconda parte del passo 6. Gli scatti che utilizzerò per questo esempio, invece, li ho ottenuti tenendo la fotocamera in mano e a 10 minuti di distanza l’uno dall’altro, quindi non posso utilizzare Allineamento automatico livelli (ho provato, ma l’immagine è risultata orribilmente distorta), quindi dovrò procedere manualmente (ecco un’altra ragione per cui è preferibile organizzarsi bene in studio).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Una volta ottenuto l’allineamento, premete Invio per confermare il ridimensionamento e la rotazione, quindi aumentate l’opacità del livello superiore a 100%. Ora, quello che ci serve dell’immagine nel livello superiore è l’area che appare all’interno della montatura. Tenete quindi premuto Alt (Opzione) e fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli per nascondere il livello ruotato dietro una maschera nera (figura).
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Se guardate le spalle nella figura del passo 4, noterete che non è solo la testa a essere inclinata; mi sono anche avvicinato o allontanato leggermente, visto che il soggetto ha dimensioni diverse nelle due foto. Premete quindi Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera, tenete premuto Maiusc (per mantenere le proporzioni), fate clic in un punto d’angolo e trascinate verso l’interno fin quando le spalle non hanno le stesse dimensioni nelle due foto. Ora possiamo ruotare la foto superiore in modo che gli occhi corrispondano al meglio. Per ruotare il livello superiore, eseguite lo zoom indietro (in modo da ridurre le dimensioni della finestra dell’immagine), quindi tirate verso l’esterno gli angoli della finestra dell’immagine, in modo da vedere parte del quadro grigio intorno alla fotografia (figura). Quando spostate il puntatore all’esterno del rettangolo di selezione di Trasformazione libera, vedrete una freccia circolare a due punte: fate quindi clic e trascinate con un movimento rotatorio per ruotare il livello superiore. Nota: potreste anche dover spostare il puntatore del mouse all’interno del rettangolo di selezione per riposizionare il livello superiore.
(Continua) Risolvere problemi comuni
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Con il colore di primo piano impostato sul bianco, attivate lo strumento Pennello (B), scegliete un pennello morbido piccolo dal selettore pennelli sulla barra delle opzioni e iniziate a dipingere sulla lente a destra, rivelando la versione dell’occhio senza gli occhiali (figura). In pratica, state visualizzando il livello superiore ma solo nelle zone che vi interessano.
Una volta completato l’occhio destro, fate lo stesso per il sinistro. Assicuratevi di utilizzare un pennello piccolo e prestate attenzione a non dipingere per sbaglio sulla montatura. Se commettete un errore, premete X per impostare il colore di primo piano sul nero e dipingete sulla montatura. Come avete potuto osservare, l’intero processo è molto più semplice (perché potrete saltare del tutto i passi 4 e 5) se scattate due foto del soggetto, una con gli occhiali e una senza, evitando che questi si muova. Allineamento automatico livelli può occuparsi del lavoro di allineamento facendovi risparmiare tempo e fatica. Nella pagina successiva potete vedere un confronto prima/dopo.
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Dopo (i riflessi sono scomparsi)
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Prima (con la luce riflessa negli occhiali)
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Correggere facilmente le foto di gruppo
Le foto di gruppo sono sempre una sfida, perché ci sarà sempre qualcuno completamente distratto (almeno, nella mia famiglia è sempre così; sto scherzando!). Bene, il vero problema è che nelle foto di gruppo ci sono sempre una o più persone che chiudono gli occhi nel momento sbagliato, non sorridono, non guardano la fotocamera e così via. Naturalmente, potete prendere la loro espressione da un’altra inquadratura e combinarla con questa, ma l’operazione richiede parecchio lavoro. Beh, almeno era così prima della funzione Allineamento automatico livelli, davvero eccezionale.
Passo 1
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Passo 2 Naturalmente, quando si scattano foto di gruppo, vengono riprese molte immagini (finché il gruppo non si stanca) e fortunatamente, qualche fotogramma dopo, ne abbiamo ripresa una in cui l’uomo a destra è in posizione corretta. Purtroppo, non possiamo utilizzare questo scatto, perché adesso è l’uomo a sinistra a guardare da un’altra parte (ed è anche un po’ sfocato). L’idea qui è di prendere l’uomo di destra da questo scatto e combinarlo con la prima foto, in modo da ottenere una sola foto di gruppo dove tutti sorridono e guardano la fotocamera.
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Ecco una foto di gruppo in cui uno dei soggetti (l’uomo a destra) strizza gli occhi e guarda da un’altra parte.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Iniziate aprendo entrambe le foto in Photoshop e trascinandole nello stesso documento: attivate lo strumento Sposta (V), tenete premuto Maiusc e trascinate la foto in cui l’uomo a destra è venuto bene sopra la foto in cui strizza gli occhi e guarda altrove (otterrete un livello separato nell’altro documento, come mostrato dal pannello Livelli della figura).
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Passo 4 Solitamente, la semplice pressione di Maiusc aiuta ad allineare piuttosto bene le foto (soprattutto se le avete scattate con la fotocamera su un treppiede), ma per le foto riprese con la fotocamera in mano, o in cui i soggetti si sono leggermente spostati, dovrete ricorrere a Photoshop per un allineamento preciso. Per farlo, attivate il pannello Livelli, fate Ctrl+clic (Comando+clic) su entrambi i livelli per selezionarli (figura), quindi aprite il menu Modifica e scegliete Allineamento automatico livelli. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Allineamento automatico livelli, mantenente selezionata l’opzione Automatica e fate clic su OK per lasciare a Photoshop il compito di allineare i due livelli (in genere svolge un lavoro dannatamente buono!).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Prima: l’uomo a destra strizza gli occhi e guarda da un’altra parte
Dopo: Le parti delle due foto vengono unite per creare una foto di gruppo perfetta
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Ottenuto l’allineamento, fate clic sul livello superiore nel pannello Livelli per attivarlo. Tenete premuto Alt (Opzione) e fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli per nascondere il livello superiore (con l’uomo a destra che guarda la fotocamera) dietro una maschera nera. Attivate lo strumento Pennello (B), scegliete un pennello morbido di medie dimensioni dal selettore pennelli sulla barra delle opzioni e, con il colore di primo piano impostato sul bianco, dipingete sulla testa dell’uomo a destra. Mentre eseguite questa operazione, viene rivelata la versione del ragazzo in cui guarda la fotocamera (figura). Continuate a dipingere finché la testa, la maglietta e tutto ciò che vi serve non appaiono naturali nella foto (in questo caso la posizione del corpo è cambiata leggermente, quindi ho dovuto dipingere anche su collo, petto e spalle). Al termine, attivate lo strumento Taglierina (C) e ritagliate l’immagine. L’effetto finale è mostrato nella figura.
Prima: l’uomo a sinistra guarda da un’altra parte ed è sfocato
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Capitolo 8
Risolvere problemi comuni
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La maggior parte dei lavori di selezione da eseguire in Photoshop sono semplici e di solito possono essere portati a termine con Bacchetta magica, Lazo o Penna; un’attività che però ha sempre messo in crisi i ritoccatori è la selezione dei capelli. Negli anni sono stati scoperti numerosissimi trucchi, tra cui l’intricata tecnica basata sui canali che trovate nel mio libro dedicati ai canali, ma tutte queste tecniche sono finite fuori dalla finestra quando Adobe ha potenziato il suo strumento Selezione rapida in Photoshop CS5 con la nuova funzionalità Migliora bordo. Ora è uno degli strumenti più utili e più potenti di tutto Photoshop.
Effettuare selezioni complesse e applicare trucchi per la composizione Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Il funzionamento è questo: dovete attivare lo strumento e dipingere sulle aree che volete selezionare. La selezione si espande sull’area (è una sorta di versione avanzata dello strumento Bacchetta magica, ma basato su una tecnologia diversa). Una cosa che ho imparato su questo strumento è che sembra funzionare meglio se viene utilizzato rapidamente: passatelo rapidamente sul soggetto e otterrete un buon risultato. Qui ho selezionato il soggetto: anche se vi sono piccoli problemi di selezione (come l’area grigia tra il braccio a sinistra e la maglietta), il risultato non è niente male. Se avete selezionato troppo, tenete premuto Alt (Opzione) e dipingete sull’area selezionata per sbaglio in modo da rimuoverla dalla selezione. Non esagerate, però: la perfezione non serve in questa fase.
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Iniziate aprendo un’immagine in cui c’è un’area difficile da selezionare (come i capelli del soggetto nell’esempio, mossi da un ventilatore). Attivate quindi lo strumento Selezione rapida (W) dalla finestra degli strumenti (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 È il momento di una fase importante del processo, che consiste nell’assicurarsi che, durante la selezione dei capelli, non venga selezionata anche l’area di sfondo. In altre parole, non devono essere selezionati dei capelli che lasciano intravedere lo sfondo. Seguo proprio questa regola di base, evitando di avvicinarmi ai contorni esterni dei capelli del soggetto, a meno che l’area non sia piuttosto uniforme (in altre parole, che non vi siano capelli svolazzanti difficili da selezionare). Potete vedere che cosa intendo in questo ingrandimento, dove ho evitato i contorni più sottili dei capelli (lasceremo a Photoshop il compito di selezionare queste parti difficili!). Potete inoltre vedere che mi sono fermato prima di alcune zone in cui i capelli sono molto sottili. Ancora una volta sarà Photoshop a selezionare queste parti, quindi noi dobbiamo concentrarci sull’evitare di selezionare aree in cui lo sfondo grigio è visibile tra i capelli. Se per sbaglio selezionate un’area con parti vuote, potete ritornare allo strumento Selezione rapida, tenere premuto Alt (Opzione) e dipingere su tali aree per deselezionarle. .
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Ecco un’altra cosa che ho imparato sullo strumento Selezione rapida: anche se è davvero valido per la selezione, è altrettanto utile per deselezionare le aree che non vi interessano (come l’area grigia tra il braccio e la maglietta). Nel caso di aree come queste, è però preferibile passare allo strumento Bacchetta magica (Maiusc+W), tenere premuto Alt (Opzione) e fare clic nell’area per deselezionarla all’istante. Eseguite quindi l’operazione sotto il braccio: con un clic di Bacchetta magica l’area viene deselezionata (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Selezionate ora la casella di controllo Raggio avanzato (per ora non vederete differenze, ma attivatela comunque). Raggio avanzato è la tecnologia utilizzata per i bordi, che comprende la differenza tra un bordo morbido e uno netto e che può realizzare una maschera che include entrambi. Questa casella di controllo è così importante che la lascio sempre attivata (se volete farlo anche voi, selezionatela e poi attivate la casella di controllo Ricorda impostazioni in fondo alla finestra di dialogo). Sempre a fini di apprendimento, trascinate il dispositivo di scorrimento Raggio del tutto a destra (fino a 250): come vedete, tutti i suoi capelli vengono selezionati all’istante (sorprendente, non è vero?). Pur eseguendo un ottimo lavoro sui capelli, però, alcune parti (come il braccio destro), risultano “sovraselezionate”: queste parti finiranno per essere trasparenti, ma se questo non è il vostro scopo dovete rimediare. Comunque, con questo valore volevo solo farvi scoprire la sorprendente base matematica dietro questo strumento.
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Una volta ottenuta una selezione decente, è il momento di liberare tutta la potenza della selezione (lo strumento Selezione rapida era solo un riscaldamento). Spostatevi sulla barra delle opzioni e fate clic sul pulsante Migliora bordo (cerchiato nella figura). Adesso comincia la magia: nella finestra di dialogo Migliora bordo, sono disponibili numerose modalità di visualizzazione dell’immagine selezionata (comprese le vecchie “formichine in movimento”; per ora, giusto per l’apprendimento, selezionate Bianco e nero dal menu a comparsa Visualizzazione. La selezione viene mostrata come una maschera di livello standard. Come potete vedere, lo strumento Selezione rapida da solo non è riuscito a portare a termine il lavoro (i contorni sono frastagliati e i capelli svolazzanti non sono stati del tutto selezionati). Non è un problema, visto che siamo solo all’inizio.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Passo 8 Impostate ora Visualizzazione su Sovrapposizione per vedere se abbiamo dimenticato qualche area. Le parti selezionate appaiono a colori, mentre quelle non selezionate sono visualizzate in rosso. Se riuscite a intravedere il colore di sfondo (in questo caso il grigio), avete un problema (anzi, abbiamo un problema, proprio sul lato sinistro). Dobbiamo quindi specificare a Photoshop quali sono esattamente le aree problematiche, per consentirgli di definirle meglio. Per farlo utilizzeremo lo strumento Migliora raggio (E, cerchiato nella figura). È attivo per impostazione predefinita, quindi potete iniziare subito a dipingere sulle aree in cui intravedete lo sfondo (figura) per ridefinirle. È proprio in questo modo che riuscirete a selezionare i capelli!
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Bene, trascinate il dispositivo di scorrimento a sinistra fin quando il braccio sulla destra appare totalmente bianco. Lo scopo è ottenere un soggetto completamente bianco su uno sfondo completamente nero. Tutto quello che appare in grigio risulterà semi-trasparente. Va bene se questo accade nei capelli, ma non certo sulle braccia, sui vestiti o su tutto ciò che dovrà avere un contorno ben definito (altrimenti avremmo potuto lasciare 250 come valore di Raggio e chiuderla lì). I ritratti non sono fatti solo dai capelli, quindi è necessario che le aree importanti restino intatte. Qui ho impostato Raggio su 47, ma penso sia possibile aumentarne ancora un po’ il valore, restando nella cinquantina. In ogni caso, per le selezioni semplici potete mantenere un valore di Raggio ridotto; per le selezioni complesse, come dei capelli sottili mossi dal vento, dovrete aumentarlo. Una regola facile da ricordare: più la selezione è complessa, più alto sarà il valore di Raggio.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9
Passo 10 Vi consiglio di evitare la sezione Regola margine al centro della finestra di dialogo, perché perdereste troppo tempo a tentare di farla funzionare (suppongo che vogliate che vi dica che cosa evitare, no?). In fondo alla finestra di dialogo è presente la casella di controllo Decontamina colori, che permette di desaturare leggermente i pixel dei contorni. Se volete posizionare questa immagine su uno sfondo diverso, il colore del margine non vi darà fastidio. Appena sotto, potete scegliere quale sarà il risultato di tutto questo lavoro: il soggetto selezionato sarà inviato a un nuovo documento vuoto, a un nuovo livello del documento, oppure a un nuovo livello con una maschera di livello già associata? Io preferisco creare un nuovo livello con una maschera di livello nello stesso documento; in questo modo posso sempre utilizzare lo strumento Pennello per correggere eventuali aree dimenticate (come probabilmente dovremo fare in questo caso). Scegliete quindi Nuovo livello con maschera di livello e fate clic su OK.
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Le parti dei capelli tinte di rosso non saranno selezionate; dipingete quindi un tratto o due su queste aree (come nella figura), che saranno visualizzate a colori (e pertanto aggiunte alla selezione) man mano che Photoshop rifinisce le aree di contorno su cui state dipingendo. A volte sembrerà che Photoshop dipinga in bianco, ma non temete: al termine l’area sarà ridefinita, comunicando a Photoshop che serve un po’ più di elaborazione. Qui ho lavorato su alcune aree tinte di rosso sul lato sinistro dei capelli e anche sul lato destro; come potete vedere, queste aree ora appaiono a colori. Ho inoltre aumentato leggermente il valore di Raggio.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11
Passo 12 Eseguite lo zoom sulla parte inferiore del braccio a destra, dove sono visibili alcune aree che non sono totalmente bianche (e quindi risulteranno semi-trasparenti, risultato inaccettabile per un braccio). Attivate lo strumento Pennello (B), impostate il colore di primo piano sul bianco, scegliete un pennello duro di piccole dimensioni dal selettore pennelli sulla barra delle opzioni e dipingete lungo il contorno, proprio sopra l’area grigiastra, per renderla bianca. Ci sono altre aree all’interno della gamba che necessitano di un ritocco. Dopo di che, premete X per impostare il colore di primo piano sul nero e sistemate i problemi sul lato destro della gamba, dove il bianco sembra essere stato versato sul nero. Le aree di sfondo devono risultare completamente nere. Per facilitare la sistemazione di queste aree, impostate il metodo di fusione del pennello su Sovrapponi: in questo modo, quando dipingerete con il bianco, eviterete automaticamente di coprire il colore nero (e viceversa).
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Quando fate clic su OK, l’immagine appare su un livello trasparente (figura); se osservate il pannello Livelli, vedrete un nuovo livello con la maschera di livello abbinata (proprio quello che avevamo chiesto!). Potete notare inoltre che Photoshop ha fatto un ottimo lavoro: anche se non ha selezionato ogni singolo capello svolazzante, è riuscito a inserire nella selezione tutti quelli più importanti. Ora non mi resta che svelarvi qualche trucco che vi aiuterà ancora di più. Prima, però, diamo una controllata alla maschera e perfezioniamola in modo da poter spostare il soggetto su uno sfondo diverso (eh, sì, ci occupiamo di composizione!). Tenete premuto Alt (Opzione) e fate clic sulla miniatura della maschera di livello nel pannello Livelli per vedere solamente la maschera (figura del passo successivo).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 13
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Passo 14 Aprite ora l’immagine di sfondo da utilizzare nella composizione. Attivate lo strumento Sposta (V), quindi trascinate il soggetto direttamente sull’immagine di sfondo (figura). Nota: in Mac, l’operazione è più facile se il riquadro applicazione è disattivato e riuscite a vedere almeno parte di entrambe le immagini sullo schermo. Se avete attivato questa funzione e non riuscite a vedere le immagini contemporaneamente, trascinate l’immagine del soggetto sulla scheda dell’immagine di sfondo e rimanete in posizione per qualche istante per portare in primo piano l’immagine di sfondo. Se non riuscite, copiate l’immagine e incollatela sullo sfondo; sarà inserita in un livello separato. Bene, qual è la prossima sfida? La tonalità di colore rende piuttosto evidente che il soggetto non è stato fotografato nel luogo visibile sullo sfondo (potete notare anche la leggera sfrangiatura bianca sul contorno esterno della donna, che rivela chiaramente che l’immagine è un composito).
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A questo punto abbiamo finito con la maschera, quindi potete applicarla definitivamente all’immagine facendo clic sulla miniatura della maschera di livello (nel pannello Livelli) e trascinandola sull’icona Cestino nella parte inferiore del pannello (figura) per eliminarla. Sarà visualizzata una finestra di dialogo che chiede se intendete applicare la maschera prima della rimozione. Fate clic su Applica per applicare la maschera al livello (ed eliminare la miniatura della maschera). Questa operazione semplificherà le successive.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 15
Passo 16 Ecco un trucco che ho imparato diversi anni fa mentre realizzavo dei compositi (quando ancora ricorrevo ai canali per operazioni come queste). Questo trucco accentua i dettagli e ripristina parte dei capelli andati perduti ricostruendo i pixel. Sembra semplice e in effetti lo è. Premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello del soggetto. È tutto! Con la duplicazione del livello del soggetto si ottiene un effetto di accumulo sui contorni, che appaiono subito più definiti (e che riempiono le aree più “deboli”). Se per qualche motivo l’effetto è eccessivo, potete ridurre l’opacità del livello duplicato nella parte superiore del pannello Livelli fino a ottenere un effetto che vi piace (qui ho ridotto il valore a 50%). Unite ora il livello duplicato con il livello del soggetto originale premendo Ctrl+E (Comando+E). Ora dobbiamo occuparci del colore del soggetto, che non corrisponde a quello dell’ambiente in cui si suppone sia stato ripreso.
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Per prima cosa sbarazziamoci della sfrangiatura bianca, poi gestiremo il problema del colore. Per rimuovere la sfrangiatura, aprite il menu Livello e selezionate Elimina margine dal sottomenu Alone. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Elimina margine (figura), immettete 1 pixel (o 2 pixel per le immagini ad altissima risoluzione) e fate clic su OK. La sfrangiatura è scomparsa! In pratica, Photoshop ha sostituito i pixel del contorno esterno utilizzando un nuovo set di pixel ottenuto dalla combinazione dei pixel di contorno e dei pixel di sfondo.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 17
Passo 18 Riempite la selezione (sul livello vuoto) con il colore verde premendo Alt+Backspace (Opzione+Canc). A questo punto, deselezionate premendo Ctrl+D (Comando+D).
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Ci serve di nuovo una selezione intorno al soggetto, quindi fate Ctrl+clic (Comando+clic) sulla miniatura del livello del soggetto per caricarlo come selezione. Una volta attivata la selezione (figura), aggiungete un nuovo livello vuoto facendo clic sull’icona Crea un nuovo livello nella parte inferiore del pannello Livelli. Osservate ora l’immagine e domandatevi: “Quale colore risalta maggiormente in questo sfondo?”. Qui io vedo il viola, il marrone (sul pavimento) e il grigio (su parte del soffitto), ma il colore che mi salta realmente all’occhio è il verde. Attivate quindi lo strumento Contagocce (I) dalla finestra degli strumenti e fate clic su un’area di verde della foto per impostare tale colore come colore di primo piano (nella figura sto facendo clic vicino al soffitto).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 19
Passo 20 In questo caso, lo sfondo è un’immagine HDR creata da più esposizioni, quindi occorre aggiungere al soggetto un effetto di contrasto elevato per ottenere la corrispondenza con lo sfondo (se lo sfondo non fosse un’immagine HDR, applicherei l’effetto prima allo sfondo e poi al soggetto). Questo processo richiede più fasi, quindi vi consiglio di leggere a pagina 272, nel capitolo sugli effetti speciali, quali sono le modalità di esecuzione; se le avete già imparate, potete seguire questa versione abbreviata: duplicate il livello del soggetto, cambiate il metodo di fusione in Luce vivida, quindi eseguite il comando Inverti premendo Ctrl+I (Comando+I). Applicate il filtro Sfocatura superficie impostando Raggio e Soglia su 40. Nascondete il livello Sfondo (facendo clic sull’icona occhio) e premente Ctrl+Alt+Maiusc+E (Comando+Opzione+Maiusc+E) per creare un livello unito sopra la pila dei livelli. Premete Ctrl+Maiusc+U (Comando+Maiusc+U) per desaturarlo. Eliminate il livello centrale (Sfondo copia 2), quindi cambiate il metodo di fusione del livello superiore in Sovrapponi (figura). Per finire, visualizzate di nuovo il livello Sfondo, unite i livelli dell’immagine, attivate il filtro Correzione lente e aggiungete una vignettatura dei contorni.
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Per fondere correttamente l’area verde: (1) cambiate il metodo di fusione del livello da Normale a Colore (in modo che il colore lasci intravedere i livelli sottostanti); (2) riducete l’opacità al punto in cui comincia a vedersi l’immagine a colori, pur mantenendo una tinta verde sufficiente a creare l’illusione che il soggetto sia stato fotografato in quell’ambiente (beh, almeno dal punto di vista del colore). Per questa immagine ho ridotto l’opacità del livello verde a 35%, in modo da fondere i colori (nella figura il colore complessivo è mutato in misura maggiore, proprio come i colori di sfondo, con una punta di verde). Premete Ctrl+E (Comando+E) ancora una volta per unire il livello verde al livello del soggetto. L’ultimo passo richiede di unificare le tonalità del soggetto e dello sfondo.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Scatti deformati? Sì, accade a volte quando scattate le fotografie con un obiettivo grandangolare. Fortunatamente, Photoshop CS6 dispone di uno strumento, chiamato Grandangolo adattato, inventato proprio per queste situazioni. Dovete conoscere tre cose fondamentali su questo filtro: (1) non lo utilizzerete molto spesso, (2) dovrete ritagliare gran parte dell’immagine oppure utilizzare Riempi In base al contenuto per riempire gli spazi vuoti, (3) quando serve svolge un lavoro davvero valido.
Correggere gli scatti deformati
Passo 2 Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Grandangolo adattato (figura), l’applicazione legge i dati dell’obiettivo incorporati nella foto dalla fotocamera (osservate l’angolo inferiore sinistro della finestra di dialogo) e prova ad applicare una correzione automatica. A volte il risultato è già ottimale, ma in questo caso potete vedere che il monumento è ancora deformato; dobbiamo quindi dare una mano al filtro. Se sapete che la distorsione è del tipo a occhio di pesce, o se volete soltanto correggere la prospettiva, effettuate la selezione relativa dal menu a comparsa Correzione in alto a destra per ottenere un buon punto di partenza.
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Passo 1 Aprite la foto che presenta un grave problema dovuto all’obiettivo. Personalmente non utilizzo spesso i filtri avanzati, perché quando applico un filtro so di non doverlo poi modificare. Tuttavia, in questo caso non è una cattiva idea scegliere prima Converti per filtri avanzati dal menu Filtro e poi selezionare Grandangolo adattato dallo stesso menu, perché in alcune immagini potrebbe essere necessario tornare indietro e regolare le impostazioni del filtro (almeno, a me succede); con un filtro avanzato, potete applicare il filtro e poi riaprirlo con tutti i vincoli ancora impostati, pronti per la regolazione (tutto questo avrà più senso tra un attimo).
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Passo 4 Dopo aver fatto clic nella parte superiore della colonna (figura), la colonna viene raddrizzata. Vedrete anche un’anteprima del lavoro di ritaglio che dovrete eseguire tra poco (l’alternativa è Riempi In base al contenuto, ma come potete vedere le parti da riempire dopo il raddrizzamento sono piuttosto ampie). Inoltre, se parte della sezione superiore o inferiore della colonna appare ancora curvata dopo l’aggiunta della linea di vincolo, potete afferrare l’estremità della linea dove rilevate il problema e allungare tale linea. Di solito in questo modo il problema si risolve, anche se a volte dovrete trascinare ben oltre l’area dell’immagine. Potete comunque spostare l’immagine nella finestra di anteprima per raggiungere tali maniglie, qualora dobbiate regolarle di nuovo, selezionando lo strumento Sposta di Grandangolo adattato (il terzo sulla barra degli strumenti).
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Aiuteremo il filtro nel suo compito comunicandogli quali parti dell’immagine devono essere corrette; per farlo utilizzeremo lo strumento predefinito Vincolo (il primo della barra degli strumenti in alto a sinistra). Fondamentalmente, dovete fare clic alla base dell’oggetto da raddrizzare (per esempio la colonna sulla destra in questo esempio) e quindi spostare il puntatore verso l’alto fino alla sezione superiore dell’oggetto; la linea verde trascinata viene curvata automaticamente, perché lo strumento conosce l’obiettivo che avete utilizzato e il tipo di problema di cui volete occuparvi). Vedrete una vista ravvicinata della posizione attuale del puntatore nell’anteprima Dettagli sul lato destro della finestra di dialogo (figura), davvero comoda per i casi come questo, in cui l’estremità della linea deve trovarsi precisamente lungo un contorno (vedete com’è leggermente spostata nell’anteprima Dettagli?). Nota: se commettete un errore, potete eliminare una linea di vincolo tenendo premuto Alt (Opzione) e facendo clic sulla linea.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Dopo aver tracciato i contorni interni ed esterni della colonna a sinistra e della colonna nera a destra (figura), ottenendo cinque linee di vincolo in totale (quattro sulle colonne e una in alto), l’immagine ha un aspetto piacevole. Procedete e fate clic su OK per applicare le modifiche.
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Questo è il piano di base: selezionate lo strumento Vincolo e trascinatelo sulle parti dell’immagine che devono essere raddrizzate. Ora, vedete come anche la parte superiore del monumento è arcuata (osservate la figura del passo 4)? Aggiungete quindi una nuova linea di vincolo nella parte superiore del monumento, trascinando da sinistra a destra, per raddrizzare tale area (figura). Solitamente dovrete eseguire questa operazione più volte: in questo esempio, dovrete svolgerla per ogni colonna singolarmente per ottenere un risultato apprezzabile. Già che ci siamo, avrete notato che le linee di vincolo vengono accompagnate da un cerchio che dispone di due maniglie rotonde: questo cerchio consente di regolare l’angolo della linea dopo averla disegnata. Se la linea è un po’ scostata, potete afferrare una delle maniglie e ruotare il cerchio in senso orario (o antiorario) per cambiare l’angolo della correzione; durante l’operazione, viene visualizzata una finestra a comparsa che indica il valore della rotazione (in gradi, come mostrato in basso a sinistra). Quando rilasciate il pulsante del mouse, la correzione viene regolata in base alla rotazione effettuata (come mostrato in basso a destra).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Ricordate, se fate clic su OK e l’effetto non è quello desiderato, visto che avete convertito l’immagine per utilizzare i filtri avanzati prima di aprire il filtro stesso (vedete il passo 1), potete passare al pannello Livelli e fare doppio clic direttamente sulle parole “Grandangolo adattato” (figura). Verrà riaperta la finestra di dialogo Grandangolo adattato con tutte le linee di vincolo ancora attive, affinché possiate regolarle senza dover ricominciare da capo.
Dopo aver fatto clic su OK, vedete tutti gli spazi vuoti che devono essere ritagliati; attivate lo strumento Taglierina (C) e trascinate le maniglie d’angolo e laterali in modo da rimuovere tutti gli spazi vuoti (ovvero le aree grigie esterne al bordo di ritaglio nella figura, che non sono poche). Premete Invio per ritagliare l’immagine, quindi scegliete Unico livello dal menu a tendina del pannello Livelli per unire tutti i livelli.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9 Sono ancora presenti alcuni spazi vuoti; per correggerli, provate ad attivare Bacchetta magica (premete Maiusc+W). Fate clic su uno degli spazi vuoti (per esempio quello in alto a destra), poi tenete premuto Maiusc e fate clic negli altri spazi vuoti. Aprite quindi il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica. Immettete 4 pixel e fate clic su OK (figura) per espandere leggermente la selezione (aiutando Riempi In base al contenuto a svolgere un lavoro migliore).
Prima
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Passo 10 Aprite il menu Modifica e selezionate Riempi. Dal menu a comparsa Usa, scegliete In base al contenuto, quindi fate clic su OK per riempire le aree selezionate. Premete Ctrl+D (Comando+D) per deselezionare. In basso potete vedere un confronto prima/ dopo (lo mostro ora perché dovrò aprire un’altra immagine per spiegarvi gli altri strumenti di Grandangolo adattato).
Dopo
(Continua) Risolvere problemi comuni
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Capitolo 8
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11 Se avete un’immagine in cui una parte deve essere assolutamente in piano (come la linea dell’orizzonte o, in questo caso, il pavimento del campo da basket), tenete premuto Maiusc prima di trascinare la linea di vincolo. La linea diventa gialla, ma potrete trascinarla come di consueto lungo il margine curvo del campo (figura).
Passo 12 Ecco il risultato del clic con Maiusc: il pavimento è perfettamente diritto e piatto. Beh, almeno la maggior parte. Date un’occhiata al lato destro: vedete com’è incurvato? Per risolvere il problema, trascinate verso destra il punto all’estremità destra della linea: la linea verrà curvata automaticamente lungo il pavimento, in modo che rilasciando il pulsante del mouse venga raddrizzato l’intero pavimento, come mostrato in basso (è sorprendente, se ci pensate).
SUGGERIMENTO: raddrizzare i rettangoli Se dovete correggere rapidamente un oggetto rettangolare, come una finestra o una porta, utilizzate lo strumento Vincolo poligono (il secondo sulla barra degli strumenti), che funziona in maniera analoga allo strumento Lazo poligonale: dovete soltanto tracciare il rettangolo per raddrizzarlo all’istante.
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Capitolo 8
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Se Photoshop ha riconosciuto l’obiettivo e ha un profilo per esso, le linee si curvano automaticamente. Se invece l’obiettivo non è stato riconosciuto, non è disponibile un profilo lente con cui lavorare (se scegliete la correzione automatica, sarà visualizzata una finestra di avviso che vi comunica che non è stato trovato un profilo lente corrispondente), quindi spetta a voi creare la curvatura manualmente. Dovete soltanto fare clic con lo strumento Vincolo in una delle estremità da correggere e poi fare clic sull’altra estremità per completare la linea retta. Fate quindi clic sul punto centrale nel cerchio e curvate la linea adattandola all’immagine.
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SUGGERIMENTO: se le linee di vincolo non si curvano
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 13 Correggiamo ora la fila di striscioni del campionato nella parte superiore dell’immagine, facendo Maiusc+clic e trascinando una linea di vincolo lungo la parte inferiore degli stessi. Anche gli striscioni vengono raddrizzati immediatamente. Ancora una volta, abbiamo fatto Maiusc+clic per garantire che un oggetto fosse perfettamente orizzontale o verticale.
SUGGERIMENTO: raddrizzare una linea curva
Passo 14 Fate clic su OK e unite i livelli dell’immagine (visto che avete utilizzato un livello Filtro avanzato). Attivate quindi lo strumento Taglierina e ritagliate l’immagine in modo da eliminare gli spazi vuoti lungo i bordi (nella figura ho scelto di ritagliare interamente gli spazi, in modo da non dovermene più occupare). Di seguito è mostrato un confronto prima/dopo.
Prima
Dopo
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Se una foto contiene una linea curva ma decidete che deve essere perfettamente rettilinea (orizzontale o verticale), fate clic destro sulla linea per visualizzare un menu a comparsa da cui scegliere il tipo di linea per la conversione.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Correggere i problemi causati dall’obiettivo della fotocamera
Photoshop presenta sicuramente delle sovrapposizioni con Camera Raw 7, fornito con CS6, che permettono di eseguire in Photoshop molte delle stesse operazioni eseguibili in Camera Raw. Se utilizzate la modalità RAW della fotocamera, la scelta migliore è sicuramente quella di apportare le correzioni direttamente in Camera Raw (Capitolo 3), perché è più veloce e non danneggia i pixel. Se per qualche motivo non volete utilizzare il pannello Correzioni lente di Camera Raw (che tra l’altro funziona anche per JPEG e TIFF), potete ricorrere al filtro Correzione lente in CS6.
Passo 1
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Capitolo 8
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Passo 2 Nella finestra di dialogo Correzione lente sono presenti due schede in alto a destra: Correzione automatica e Personale (avrebbero potuto chiamarla anche “fai da te”). Personalmente provo sempre prima la correzione automatica, perché se riesce a trovare un profilo per il mio obiettivo nel suo database, è in grado di risolvere il problema nell’immediato (vengono consultati i dati integrati nella fotocamera e questi dati vengono poi cercati nel database interno per trovare un profilo corrispondente alla marca e al modello della fotocamera e al tipo di obiettivo). Nella scheda Correzione automatica, selezionate la casella di controllo Distorsione geometrica: nella figura è stato trovato un profilo corrispondente al mio obiettivo ed è stata applicata una buona rimozione del rigonfiamento delle colonne. Se vedete anche una vignettatura prodotta dall’obiettivo (cioè uno scurimento degli angoli dell’immagine), selezionate anche la casella di controllo Vignettatura per correggere contemporaneamente anche questo problema.
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Ecco l’immagine problematica. Osservate le colonne ai lati, che sembrano gonfiate verso l’esterno. Fortunatamente, esiste un filtro per risolvere questo problema. Aprite il menu Filtro e selezionate Correzione lente.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Se nella casella di riepilogo Profili lente non vengono visualizzati profili neanche dopo aver selezionato la marca e il modello della vostra fotocamera, provate a fare clic sul pulsante Ricerca online (figura). La ricerca sarà eseguita sui server di Adobe, dove potrebbero essere disponibili profili aggiuntivi per il modello e la marca della fotocamera in uso, aggiunti dagli utenti finali (naturalmente dovrete essere connessi a Internet). Se il profilo viene trovato, viene elencato nella casella di riepilogo e dovete solamente selezionarlo per applicarlo. In questo caso non sono stati trovati altri profili per il mio obiettivo, quindi ho dovuto selezionare di nuovo il profilo originale fornito (che in effetti non è male). Nonostante corregga abbastanza bene la distorsione a barile (vale a dire il rigonfiamento delle colonne), resta ancora un problema di prospettiva (osservate come sono inclinate le colonne, che appaiono più vicine alla base e più lontane in alto).
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Che cosa accade quando si attiva Distorsione geometrica se non viene trovato un profilo (o se i dati della fotocamera non sono stati inseriti nel file)? In questo caso, a volte può essere utile scegliere la marca e il modello della fotocamera e dell’obiettivo dai menu a comparsa della sezione Criteri di ricerca. In questo caso, il modello della mia fotocamera non è elencato nel menu a comparsa Modello fotocamera e anche scegliendo l’obiettivo che ho effettivamente utilizzato non ottengo risultati piacevoli con la correzione automatica. Ecco perché funziona meglio quando viene trovato automaticamente un profilo corrispondente nel database, anziché con una selezione manuale. Tuttavia, a volte anche questa procedura funziona bene. Se non trovate il modello di obiettivo esatto che avete utilizzato, potete provare a scegliere un profilo molto simile: spesso riuscirete a portare a termine il lavoro anche in questo modo.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
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Questa curvatura verso l’esterno deve essere corretta manualmente, facendo clic sulla scheda Personale. Tutte le correzioni apportate in questa scheda Personale si sommano a quelle della scheda Correzione automatica, quindi non abbiate paura di perdere il lavoro già fatto. In alto è disponibile un dispositivo di scorrimento per correggere i problemi di distorsione, ma visto che nel nostro caso sono già stati risolti dalla correzione automatica, possiamo passare direttamente alla sezione Trasforma della finestra di dialogo. Le iconcine a sinistra e a destra dei dispositivi di scorrimento vi permettono di capire qual è il loro scopo. Visto che dobbiamo correggere la prospettiva (le colonne sono più distanti in cima che alla base), trascinate il dispositivo di scorrimento Prospettiva verticale a destra fino a ottenere un effetto uniforme (in questa immagine ho dovuto trascinare fino a +7). Di seguito è mostrato un confronto prima/ dopo. Siete pronti per un’altra correzione complessa (cioè non automatica)?
Prima (colonne rigonfiate e un problema di prospettiva)
Dopo
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SUGGERIMENTO: ritaglio automatico dietro le quinte Quando effettuate correzioni della distorsione geometrica come questa, vedrete che la foto sembra essere ritagliata. È proprio così: vengono infatti corretti automaticamente anche gli spazi vuoti che rimangono quando l’immagine viene “sgonfiata” e, per coprirli, l’immagine stessa viene leggermente ingrandita. Se volete capire che cosa accade, trascinate il dispositivo di scorrimento Scala (in fondo alla finestra di dialogo) su un valore inferiore a 100% per vedere i contorni.
Passo 7 Raddrizziamo gli edifici, in modo che non sembrino cadere sulla strada. Passate alla sezione Trasforma, questa volta trascinando il dispositivo di scorrimento Prospettiva verticale verso sinistra (il problema di prospettiva è infatti opposto a quello dell’immagine con le colonne, visto che gli edifici pendono verso l’interno). Trascinate fin quando gli edifici non appaiono diritti (figura). Qui ho trascinato a -14, ottenendo una forma corretta degli edifici in primo piano; purtroppo, il lato destro dell’edificio sulla sinistra appare ancora un po’ inclinato. Tuttavia, se trascinassi ulteriormente, comincerebbe a inclinarsi l’intera immagine, quindi devo per forza fermarmi qui.
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Questa immagine contiene ogni sorta di problema legato all’obiettivo: gli edifici sembrano pendere l’uno verso l’alto, è presente un problema di distorsione geometrica (gli edifici sembrano curvati verso l’esterno) e, infine, l’intera immagine è un po’ inclinata. Possiamo risolvere tutti questi problemi nella scheda Personale. Per iniziare, disattivate la correzione automatica (deselezionando la casella di controllo Distorsione geometrica nella scheda Correzione automatica, come mostrato nella figura).
(Continua) Risolvere problemi comuni
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 8
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Resta solo una distorsione a barile minore, ma non appare così evidente. Trascinate quindi il dispositivo di scorrimento Rimuovi distorsione verso destra a +3,00 (figura); ora che è stata rimossa, vi accorgerete che non era poi così poco evidente (trascinate avanti e indietro un paio di volte per conferma). L’ultima regolazione richiede di ritornare alla sezione Trasforma per utilizzare il controllo Angolo. Anche se potete trascinare la linea intorno al cerchio, questa risulta molto sensibile: per questo preferisco non utilizzarla. Se avete provato, premete Ctrl+Z (Comando+Z) per annullare l’operazione. Fate invece clic nel campo Angolo. Potete utilizzare i tasti Freccia Su/Giù della tastiera per cambiare il valore con un’elevata precisione (il cambiamento è nell’ordine dei decimi di grado); per accelerare le operazioni, tenete premuto Maiusc durante l’utilizzo dei tasti di direzione per cambiare il valore in base a incrementi più elevati. Ruotate lentamente il controllo fin quando non rilevate che l’immagine è diritta (in questo esempio ho dovuto ruotare di +0,70°).
Prima
Dopo
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
La prima delle funzionalità In base al contenuto che vedremo è utile quando dovete ridimensionare solo una parte dell’immagine senza alterare totalmente il soggetto principale. È quindi perfetta se dovete adattare l’immagine a un formato del documento che non corrisponde alle proporzioni di un’immagine scattata con la fotocamera digitale (per esempio se dovete aggiungere un fermo immagine a una presentazione video). In questi casi Scala in base al contenuto è davvero eccellente, perché riconosce la parte importante dell’immagine ed estende solo le parti non importanti (e se avesse dei dubbi potrete offrirle il vostro aiuto). È come uno strumento di ridimensionamento, ma “intelligente”.
Estendere con Scala in base al contenuto
Passo 1
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Ecco i due documenti con cui andremo a lavorare. Il primo è la nostra foto scattata con la fotocamera digitale, il secondo è un documento vuoto con le proporzioni tipiche di un video widescreen.
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Capitolo 8
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2
Passo 3 Certo, potreste ancora attivare Trasformazione libera, trascinare la maniglia di sinistra per coprire lo spazio vuoto a sinistra e fare poi lo stesso con la maniglia di destra (figura), ma in questo modo il soggetto verrebbe allungato e il suo corpo risulterebbe grasso e deformato (date un’occhiata all’immagine del passo 2 per vedere come l’abbiamo fatta ingrassare!). Questa scelta non vi attirerà certo ammiratori (e men che meno clienti), quindi non premete Invio per confermare la trasformazione. Premete invece Esc per annullarla. Aprite poi il menu Modifica e selezionate Scala in base al contenuto.
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Attivate lo strumento Sposta (V) e trascinate la foto nel documento widescreen. Per ridurre l’immagine in modo che sia interamente contenuta nel documento, premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera (se non riuscite a raggiungere le maniglie di questo strumento, premete Ctrl+0 [Comando+0] per espandere la finestra dell’immagine in modo tale da visualizzare tutte le maniglie). Tenete premuto Maiusc, fate clic su una maniglia d’angolo e trascinate per ridimensionare l’immagine. Quando siete riusciti a ridurre l’immagine in modo che sia interamente contenuta nel documento, premete Invio per confermare il ridimensionamento. Ora il problema è chiaro: per adattare l’immagine senza ritagliarla dovete lasciare degli spazi vuoti a sinistra e a destra.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Passo 5 Prima di procedere, voglio che sappiate che potete utilizzare questa tecnica anche per restringere una foto senza distorcere il soggetto (la cosa è in effetti sorprendente, molto più dell’estensione). Dovete procedere nello stesso modo: selezionate Scala in base al contenuto e trascinate le maniglie laterali verso l’interno. La scena viene compressa intorno al soggetto, che rimane intatto (figura). Come potete notare, ora le finestre sono più vicine, ma non sembrano schiacciate. Incredibile, no? Bene, non vi resta che scoprire come proteggere il soggetto se Photoshop non riconosce quale parte della foto deve essere conservata inalterata.
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Vengono attivate maniglie simili a quelle di Trasformazione libera, ma dotate di “poteri speciali”. Non vi resta che procedere come avete fatto nel passo 3, trascinando la maniglia sinistra fino a coprire lo spazio vuoto a sinistra e ripetendo l’operazione con la maniglia destra (figura). Lo strumento sa dove si trova il soggetto (che è la parte più importante), quindi estende solo lo sfondo (ovvero le parti che possono essere ridimensionate) e non la donna (che deve rimanere uguale). L’area modificata viene inoltre estesa in maniera intelligente, in modo che l’immagine non sembri essere stata ritoccata. Se utilizzate questa funzione su un’altra immagine di una persona, ma lo strumento non ne riconosce la presenza, fate clic sul pulsante Protegge l’incarnato sulla barra delle opzioni (figura) per avvertire Photoshop che l’immagine contiene una persona che non deve essere ridimensionata. Naturalmente, lo strumento può ancora confondersi e allungare una persona (o un oggetto) che dovrebbe rimanere invariato; ecco perché voglio presentarvi un trucco interessante.
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Passo 6 Aprite un’immagine diversa (figura) e trascinatela nel documento principale (potete trascinare il livello dell’immagine precedente sull’icona del cestino in fondo al pannello Livelli per sbarazzarvene). Premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare ancora una volta Trasformazione libera e adattare l’immagine al documento. Proseguite quindi con Scala in base al contenuto per restringere la foto, in modo da scoprire cosa accade quando Photoshop, per qualunque motivo, non riconosce il soggetto. Afferrando le maniglie laterali e trascinandole verso il soggetto, quest’ultimo viene totalmente deformato (figura in basso). Fortunatamente, possiamo risolvere il problema con la massima facilità.
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Passo 8 Aprite il menu Modifica e selezionate Scala in base al contenuto. Tutto quello che dovete fare ora è comunicare a Photoshop che disponete di una selezione salvata (definita canale alfa). A sinistra del pulsante Protegge l’incarnato sulla barra delle opzioni, è disponibile un menu a comparsa Proteggi. Selezionate Alfa 1 (la selezione salvata) dal menu: in questo modo Scala in base al contenuto saprà esattamente che cosa non dovrà alterare. Afferrate quindi le maniglie laterali e trascinatele verso l’interno: come vedete, il soggetto rimane inalterato mentre lo sfondo risulta compresso.
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Il trucco è semplice: create una selezione del soggetto da proteggere (in questo caso la donna), salvate la selezione e comunicate a Photoshop che la stessa è stata salvata. L’applicazione la eviterà come la peste! Per iniziare, attivate dalla finestra degli strumenti lo strumento di selezione con cui vi sentite più a vostro agio e create una selezione intorno al soggetto (qui ho utilizzato lo strumento Selezione rapida, che se non altro è veloce; purtroppo non è il più preciso, ma per il nostro scopo attuale va benissimo). Con la selezione attiva, aprite il menu Selezione e scegliete Salva selezione. Fate clic su OK nella finestra di dialogo Salva selezione; ora potete deselezionare premendo Ctrl+D (Comando+D).
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Rimuovere con Riempi In base al contenuto
Quando le persone parlano della “magia di Photoshop”, uno degli argomenti su cui si soffermano è sicuramente Riempi In base al contenuto. Anche dopo aver utilizzato questa funzionalità per un paio d’anni per sbarazzarmi degli elementi di distrazione, riesce ancora a sorprendermi per l’eccezionale lavoro che può svolgere. Il fatto è che davvero facile da utilizzare e nello stesso tempo è uno strumento potente, e assolutamente indispensabile, per ogni fotografo.
Passo 1
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Passo 2 Per chiedere a Riempi In base al contenuto di togliere di mezzo l’intruso, attivate lo strumento Lazo (L) o comunque lo strumento di selezione con cui vi sentite più a vostro agio (per esempio Selezione rapida, Penna e così via), quindi disegnate una selezione intorno all’elemento. Una volta creata la selezione, potete aiutare Riempi In base al contenuto a svolgere il suo lavoro espandendo la selezione verso l’esterno di 4 pixel circa. Aprite quindi il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica. Nella finestra di dialogo Espandi selezione (figura), inserite 4 pixel e fate clic su OK per estendere leggermente la selezione.
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Qui un turista si è introdotto nella scena di sfondo sul lato sinistro dell’immagine e rischia di distogliere l’attenzione dal nostro soggetto (la donna che spazza), quindi dobbiamo necessariamente “eliminarlo”.
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Passo 4 Una zona che non è stata riempita perfettamente è la parte superiore del cilindro di pietra dietro cui si trovata la gamba; dovremo quindi correggerla manualmente con lo strumento Timbro clone. Selezionate lo strumento Timbro clone (S) dalla finestra degli strumenti, fate Alt+clic (Opzione+clic) sul margine superiore del cilindro e dipingete sulla sua parte superiore destra per correggere l’errore (figura in alto). Se vi siete perdutamente innamorati di Riempi In base al contenuto, potete ritrovare la pace considerando che non funziona sempre perfettamente; però, nel 70%-80% dei casi il risultato è particolarmente apprezzabile (a volte viene rimosso qualcosa che invece deve rimanere), quindi dobbiamo occuparci solo del rimanente 20% (o magari solo del 3% come in questo caso). Non c’è che dire: vale tanto oro quanto pesa. Tuttavia, se si occupasse del 100% del lavoro (e a volte lo fa), non sarebbe ancora meglio? Certo! È utile sapere che Riempi In base al contenuto produce un risultato migliore quanto più casuale è lo sfondo dietro l’oggetto da rimuovere.
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Aprite il menu Modifica e selezionate Riempi. Nella finestra di dialogo Riempi, selezionate In base al contenuto dal menu a comparsa Usa (figura). Fate clic su OK, sedetevi e preparatevi alla sorpresa: non solo l’uomo è scomparso, ma il muro dietro di lui è stato ricostruito alla perfezione (è proprio per questo che si chiama “In base al contenuto”: lo strumento riconosce gli elementi che circondano l’oggetto da rimuovere e svolge un riempimento intelligente di quello che normalmente sarebbe un grosso buco bianco nell’immagine). A questo punto, deselezionate premendo Ctrl+D (Comando+D). Più utilizzo questo strumento, più mi sorprende; occorre però comprenderne anche i punti deboli, in modo da da poter trovare una soluzione ad essi quando occorre.
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Passo 6 Spesso non è necessaria una selezione precisa, come abbiamo già visto per la rimozione del turista nel progetto precedente. Per il pilota sullo sfondo, scegliete il caro e vecchio strumento Lazo (L), disegnate una selezione intorno al pilota e alla motocicletta (figura), quindi aprite il menu Modifica e scegliete Riempi. Nella finestra di dialogo Riempi, assicuratevi che sia selezionato In base al contenuto nel menu a comparsa Usa, quindi fate clic su OK e premete Ctrl+D (Comando+D) per deselezionare (vedrete nel prossimo passo che il pilota e la sua moto sono scomparsi e che gli alberi e la collina dietro di lui sono stati perfettamente ricostruiti).
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Passo 5 Riempi In base al contenuto funziona in maniera sorprendente, ma come ogni altro strumento di Photoshop non è garantito al 100% su ogni tipo di foto e in ogni situazione. Quando utilizzo Riempi In base al contenuto, di solito lo affianco a Pennello correttivo al volo, uno strumento nel quale è integrata la correzione in base al contenuto. In Photoshop CS6, anche lo strumento Toppa (un cugino di Pennello correttivo particolarmente adatto alla rimozione di oggetti grandi) dispone delle funzionalità “in base al contenuto”. Apriamo un’altra immagine (una foto di motocross) e utilizziamo tutti questi strumenti per rimuovere il pilota sullo sfondo, i tralicci dell’alta tensione, i pali della luce e i cartelli in basso a sinistra nell’immagine.
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Passo 8 Utilizziamo ora lo strumento Toppa (Maiusc+J) per capire come funziona. Inizialmente dovete utilizzarlo come uno strumento Lazo: fate clic e trascinate per creare una selezione intorno all’oggetto che volete rimuovere (qui il palo della luce più grande), quindi fate clic nell’area selezionata e trascinate verso un’area pulita nelle vicinanze (vedrete un’anteprima dell’area selezionata all’interno della toppa). Quando rilasciate il pulsante del mouse, il palo è scomparso. Lo strumento Toppa è comodissimo per rimuovere oggetti grandi come questi. Inoltre, se volete utilizzare la tecnologia In base al contenuto, selezionate In base al contenuto dal menu a comparsa Rattoppo (figura). Ad ogni modo, non è detto che utilizzando l’opzione In base al contenuto il risultato sia migliore rispetto a quello ottenuto con il normale strumento Toppa: come sempre, tutto dipende dall’immagine. Se non vi piace il risultato ottenuto in un modo, provate nell’altro. Comunque, qui non abbiamo ancora finito.
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Date un’occhiata alla posizione del secondo pilota: wow, è sparito! Passiamo ora allo strumento Pennello correttivo al volo (J) per i pali della luce a sinistra. Dovete scegliere un pennello di dimensioni appena superiori a quelle del palo e dipingere su quest’ultimo: Photoshop utilizzerà la tecnologia In base al contenuto per rimuoverlo. Ho rimosso prima il palo sotto la ruota; nella figura, invece, sto dipingendo sul palo al centro (che un secondo dopo aver rilasciato il pulsante del mouse sarà totalmente scomparso!). Nota: il normale strumento Pennello correttivo (quello in cui dovete scegliere l’area di campionamento facendo Alt+clic (Opzione+clic)) non utilizza la tecnologia In base al contenuto. Solo lo strumento Pennello correttivo al volo e lo strumento Toppa ricorrono ad essa (ma per lo strumento Toppa dovrete attivarla, mentre per Pennello correttivo al volo è attiva per impostazione predefinita).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9 Ecco il risultato del trascinamento della selezione a destra (guardate la posizione del puntatore nella figura): di sicuro non è ottimale (è ancora possibile vedere una linea fantasma nella posizione in cui si trovava il palo). In casi come questi, è preferibile provare un altro metodo; premete quindi Ctrl+Z (Comando+Z) per annullare il rattoppo, quindi premete Ctrl+D (Comando+D) per deselezionare e scegliete un’altra strada.
SUGGERIMENTO: correggere le riparazioni errate In questa foto siamo stati fortunati: gli elementi da riparare erano lontani dal pilota! Molto spesso, però gli oggetti sono particolarmente vicini e, se provate a utilizzare Toppa, la selezione non viene coperta con lo sfondo ma con gli elementi del primo piano (è come se, utilizzando Riempi In base al contenuto, il posto del palo fosse stato riempito con parti della motocicletta; guardate che accade più spesso di quanto pensiate). Per risolvere questo problema, create una selezione intorno agli elementi che Photoshop deve considerare “off limits” per l’uso in un rattoppo (in questo caso la motocicletta), quindi salvate la selezione (scegliete Salva selezione dal menu Selezione e fate clic su OK). Quando sceglierete le aree per il riempimento, quest’area verrà evitata.
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Passo 10 Ritornate a Pennello correttivo al volo (Maiusc+J), quindi dipingete sul palo (figura) per vedere il risultato ottenuto. Questa volta lo strumento ha svolto un ottimo lavoro di rimozione del palo a sinistra e delle linee elettriche.
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Capitolo 8
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Potete vedere, in questo caso, che Pennello correttivo al volo ha svolto un buon lavoro. Ho provato tecniche diverse sul palo, dallo strumento Toppa con e senza l’opzione In base al contenuto alla finestra di dialogo Riempi con l’opzione In base al contenuto: in questa immagine, sembra che la scelta più adatta sia Pennello correttivo al volo. In effetti, ha funzionato così bene che, subito dopo aver rimosso il palo, sono ricorso allo stesso strumento per dipingere sui cartelli in basso a sinistra nell’immagine; li ho fatti sparire in due secondi netti! Anche il fango è stato riprodotto fedelmente, come se i cartelli non ci fossero mai stati. Di seguito è mostrato un confronto prima/dopo.
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Spostare con Sposta in base al contenuto
Questo è un altro degli strumenti che farebbe venire mal di testa se si pensasse ai calcoli matematici necessari per eseguire questo piccolo miracolo: potete selezionare un oggetto, spostarlo altrove nell’immagine e far sì che Photoshop ripari automaticamente l’area di provenienza dell’oggetto. La tecnica non funziona per ogni immagine ed è uno di quegli strumenti a cui non ricorrerete tutti i giorni, ma se ne avrete bisogno e l’immagine è quella giusta, vi inchinerete davanti a tanta potenza. A volte lo strumento è un po’ schizzinoso, ma voglio insegnarvi come aiutarlo.
Passo 1
SUGGERIMENTO: tracciare la selezione con Sposta in base al contenuto Potete utilizzare lo strumento Sposta in base al contenuto per disegnare le selezioni; a questo scopo funziona come lo strumento Lazo.
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©ISTOCKPHOTO/LINDA KLOOSTERHOF
Passo 2 Nella finestra degli strumenti, scegliete uno strumento di selezione con cui vi trovate a vostro agio e tracciate una selezione intorno agli oggetti da spostare (in questo caso padre e figlio). La selezione non deve essere perfetta, ma nemmeno troppo libera. Qui ho selezionato anche l’area tra i soggetti e la loro ombra sulla sabbia. Una volta creata la selezione, potete ottenere risultati migliori da Sposta in base al contenuto espandendo la selezione verso l’esterno di 4 pixel circa. Aprite quindi il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica. Nella finestra di dialogo Espandi selezione (figura), inserite 4 pixel e fate clic su OK per estendere leggermente la selezione.
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Ecco l’immagine su cui vogliamo lavorare: l’obiettivo è spostare i soggetti sulla destra, anziché sulla sinistra.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Ritornate alla finestra degli strumenti e selezionate il nuovo strumento Sposta in base al contenuto (si trova nel menu degli strumenti Pennello correttivo e Toppa; potete anche premere ripetutamente Maiusc+J per attivarlo). Fate clic sui soggetti selezionati e trascinateli sul lato destro dell’immagine (figura). Gli elementi rimarranno nella posizione originale per qualche secondo mentre Photoshop si spreme le meningi (ovvero svolge i suoi calcoli matematici).
Risolvere problemi comuni
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Passo 4 Quando rilasciate il pulsante del mouse, servono alcuni istanti perché avvenga la magia (il tempo dipende dalle dimensioni del file), ma alla fine vedrete che non solo sono stati spostati i soggetti, ma anche che il foro che normalmente sarebbe rimasto è stato totalmente coperto (figura). Per ora, non deselezionate nulla. Dovete mantenere attiva la selezione (soprattutto se il risultato non è ottimale) perché potete ancora cambiare il modo in cui Photoshop crea la texture dello sfondo ricostruito. Per farlo, utilizzate il menu a comparsa Adattamento sulla barra delle opzioni. Mentre la selezione è ancora attiva, potete scegliere un’opzione diversa dal menu per ripetere l’elaborazione dello spostamento. Dovete quindi provare le opzioni una ad una e scegliere quella che produce il risultato migliore (fatelo però solo se si è verificato qualche problema). Inoltre, scegliendo un metodo più rigoroso, Photoshop utilizza una quantità maggiore dello sfondo reale: in alcuni casi questo consente un risultato realistico, in altri produce un effetto strano. Vi conviene quindi provarli tutti se qualcosa va storto. Nota: se necessario, potete passare allo strumento Pennello correttivo al volo e rimuovere eventuali tracce rimaste.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Come trasformare Ombre/luci in un livello di regolazione
Non sapete quale metodo di fusione utilizzare?
Cambiare la posizione del riflesso dell’obiettivo Quando utilizzate il filtro Riflesso lente (nel sottomenu Rendering del menu Filtro), il riflesso viene posto al centro dell’immagine; potete però scegliere la posizione del centro del riflesso Premete Maiusc+più per attivare i metodi di fusione uno a uno, trovando rapidamente quello che più vi piace.
Come cambiare l’ordine dei pennelli nel selettore pennelli Aprite il menu Modifica e selezionate Gestione predefiniti dal sottomenu Predefiniti. La finestra di dialogo è con-
clic sulle parole “Ombre/luci” sotto la maschera, viene visualizzata di nuovo la finestra di dialogo con le ultime impostazioni applicate. Inoltre, come in un livello di regolazione, potete fare doppio clic sull’icona dei
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Capitolo 8
(cambiando leggermente l’aspetto del riflesso stesso) trascinandolo nella finestra di anteprima del filtro. Un ottimo metodo per applicare questo filtro consiste nell’aggiungere un nuovo livello, riempirlo di nero e poi eseguire il filtro; cambiate quindi il metodo di fusione in Scolora per fonderlo con l’immagine, trascinandolo nella posizione che preferite (se diventa visibile un contorno, aggiungete una maschera di livello e dipingete sui contorni in nero con un grande pennello morbido).
figurata, per impostazione predefinita, per la visualizzazione di tutti i pennelli, quindi non vi resta che trascinarli nell’ordine che preferite. Quando avete terminato, fate clic sul pulsante Chiudi.
Cambiare il colore delle guide Volete cambiare il colore delle guide trascinate dai righelli? Create una guida
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Tecnicamente non sarà proprio un livello di regolazione, ma si comporterà come se lo fosse. Ecco cosa dovete fare. Aprite il menu Filtro e scegliete Converti per filtri avanzati (trasformando il livello in un oggetto avanzato). Aprite il menu Immagine e selezionate Ombre/luci dal sottomenu Regolazioni. Scegliete le impostazioni desiderate e fate clic su OK. Se osservate il pannello Livelli, vedrete che accanto al livello è stata inserita una maschera di livello (come avviene per i livelli di regolazione); se fate doppio
dispositivi di regolazione a destra del nome per visualizzare una finestra di dialogo dove cambiare il metodo di fusione e l’opacità, potete fare clic sull’icona occhio per attivare o disattivare la regolazione e potete eliminare la regolazione in qualsiasi momento.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop La scorciatoia nascosta per unire i livelli Tecnicamente non esiste una scelta rapida da tastiera per il comando Unisci, ma io ne sfrutto un’altra. La scelta rapida è Ctrl+Maiusc+E (Comando+Maiusc+E), che in effetti è la scelta rapida per Unisci visibili: chiaramente, funziona solo se non avete livelli nascosti, ma visto che io non ne ho mai per me va benissimo.
Personalizzare il selettore colori a comparsa HUD
A che cosa serve il campo Riempimento Nel pannello Livelli, sotto il campo Opacità è visibile un campo Riempimento,
che confonde gli utenti di Photoshop sin dalla sua prima comparsa diverse versioni fa. È utile solo quando avete applicato uno stile di livello, come un’ombra esterna o uno smusso, a un livello. Se avete un oggetto su un livello, vi applicate un’ombra esterna e poi riducete il valore di Opacità, vengono dissolti sia l’oggetto che la sua ombra. Se invece riducete solo il valore di Riempimento, l’oggetto inizia a dissolversi, mentre l’ombra esterna mantiene il 100% di opacità.
Potete visualizzare un selettore colori a schermo durante l’utilizzo dello strumento Pennello premendo Alt+Maiusc (Comando+Opzione+Ctrl) e facendo clic destro (facendo clic). Ah, sapevate che potete anche scegliere il tipo e le dimensioni del selettore colori HUD? Premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare le preferenze di Photoshop e fate clic su Generali a sinistra. Nella parte superiore è disponibile un menu a comparsa Selettore colore HUD da cui potete scegliere stile e dimensioni.
Per creare un’ombra proiettata (anziché un’ombra esterna), applicate prima uno stile di livello Ombra esterna all’oggetto (scegliete Ombra esterna dal menu a comparsa dell’icona Aggiunge uno stile livello in fondo al pannello Livelli, cambiate le impostazioni e fate clic su OK), quindi aprite il menu Livello e scegliete Crea livello dal sottomenu Stile livello. In questo modo l’ombra esterna viene inserita su un livello separato. Fate clic sul nuovo livello Ombra esterna e premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera. Tenete premuto Ctrl (Comando), afferrate il punto centrale superiore e trascinatelo in basso a 45° per creare un’ombra proiettata (simile alla vostra ombra visibile sul pavimento).
Copiare maschere di livello da un un livello all’altro
Cambiare rapidamente i metodi di fusione dei pennelli Se volete cambiare il metodo di fusione del pennello corrente senza spostarvi sulla barra delle opzioni, premete Maiusc (Maiusc+Ctrl) e fate clic destro (fate clic) nell’immagine: sarà visualizzato un menu a comparsa con i metodi di fusione dello strumento Pennello.
Se avete creato una maschera di livello e volete che la stessa sia utilizzata su livelli diversi, tenete premuto Alt (Opzione) e trascinate la maschera sul livello di destinazione. Viene creata una copia e l’originale rimane inalterato. Se volete rimuovere la maschera da un livello e applicarla a un altro, non tenete premuto Opzione, ma trascinate semplicemente la maschera nel livello di destinazione.
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e fate doppio clic direttamente su essa per visualizzare la finestra di dialogo Preferenze alla pagina Guide, griglia e sezioni, dove potete scegliere il colore desiderato. Potete anche premere Ctrl+K (Comando+K) e fare clic su Guide, griglia e sezioni a sinistra.
Creare ombre proiettate
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 70mm | Apertura: ƒ/2.8
Capitolo 9 Effetti speciali per i fotografi
Effetti speciali per fotografi Il nome di questo capitolo è tratto dal cortometraggio
intorno a voi avessero un grave problema di bilanciamento
del 2009 Side Effects (dura meno di 20 minuti e questo è
del bianco e improvvisamente incontraste una ragazza che
probabilmente il motivo per cui potete acquistarlo a soli
porta con sé la propria scheda del grigio 18%, in modo da
$1,99 su iTunes Store; beh, o è questo, o è il fatto che non
apparire correttamente bilanciata in qualunque situazione
ci sono zombie). Ad ogni modo, ecco come viene descritto
di illuminazione, non vi innamorereste di lei? Esattamente.
Side Effects (pronunciate questa descrizione con la vostra
Scommetto che negli ultimi 10 minuti del film scoprirete
miglior voce da speaker): “Un ragazzo normale diventa un
che questo ragazzo apre un servizio online per le persone
maiale della Guinea umano durante il test di un farmaco
che utilizzano siti di incontri come eHarmony, Match.com o
sperimentale e incontra la ragazza dei suoi sogni…” Uhm,
HandsomeStalker.com, dove offre la rimozione delle domi-
sembra una normale storia di tutti i giorni, almeno per quan-
nanti di colore blu/verde dalle foto dei profili (a pagamento,
to riguarda il maiale della Guinea umano che prende parte
chiaramente). Le cose gli andranno bene per un po’, ma
al test di un farmaco sperimentale. Comunque, ho guardato
negli ultimi minuti del film, quando svaniranno gli effetti
la locandina del film e i ragazzi nel poster presentano tutti
del farmaco sperimentale, si ritroverà intrappolato in una
una dominante di colore blu-verde che li fa sembrare am-
camera oscura, obbligato a scrivere introduzioni di capitoli
malati; la ragazza, invece, presenta toni della pelle corretti.
insensate a tarda notte, finché non arriverà sua moglie a dir-
Sarà forse per questo che il ragazzo ha pensato che fosse
gli: “Caro, vieni a letto!”. Ma proprio in quel momento, egli
la donna dei suoi sogni? Perché non aveva quella terribile
noterà che sua moglie ha una strana dominante di colore
dominante blu-verde? Pensateci, ragazzi! Se tutte le ragazza
blu/verde, e allora...
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Side Effects
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Effetto desaturato di tendenza per la pelle
Questa è una delle più interessanti tecniche di Photoshop per i ritratti, che viene applicata pressoché ovunque, dalle copertine delle riviste ai CD, dagli annunci stampati alle locandine di Hollywood, dalle immagini editoriali alle bacheche. Sembra che tutti oggi vogliano questo effetto (e state per realizzarlo in soli 60 secondi utilizzando questo metodo semplificato!).
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Nel pannello Livelli, fate clic sul livello intermedio (Livello 1) per attivarlo, quindi premete Ctrl+Maiusc+U (Comando+Maiusc+U) per desaturare e rimuovere tutto il colore dal livello. Ora riducete l’opacità del livello all’80% per lasciare intravedere parte del colore. Naturalmente, c’è ancora una foto a colori in cima alla pila dei livelli, quindi non vedrete cambiamenti sullo schermo (è ancora visibile la foto a colori); tuttavia, se guardate nel pannello Livelli, vedrete che la miniatura del livello centrale è in bianco e nero (figura).
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Capitolo 9
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Aprite la fotografia a cui volete applicare l’effetto ritratti desaturato di tendenza. Duplicate il livello Sfondo premendo Ctrl+J (Comando+J). Duplicate quindi questo livello utilizzando la stessa scelta rapida (avrete tre livelli identici alla fine, come mostrato nella figura).
Effetti speciali per fotografi
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Nel pannello Livelli, fate clic sul livello superiore della pila (Livello 1 copia), quindi cambiate il suo metodo di fusione da Normale a Luce soffusa (figura), rimettendo in gioco l’effetto. Luce soffusa applica una versione molto delicata dell’effetto; se desiderate un maggiore contrasto, provate a utilizzare il metodo Sovrapponi. Se la versione Sovrapponi è troppo intensa, provate a ridurre leggermente l’opacità del livello fino a ottenere un risultato che vi piace; onestamente, io utilizzo sempre Luce soffusa.
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Passo 4 L’ultimo passo consiste nel limitare l’effetto alla pelle del soggetto (naturalmente, se preferite potete mantenere l’applicazione sull’intera immagine, ma io di solito lo utilizzo soltanto sulla pelle; comunque, se il risultato ottenuto finora è di vostro gradimento, potete saltare questo passaggio). Per limitare l’effetto alla pelle, premete Ctrl+Alt+Maiusc+E (Comando+Opzione+Maiusc+E) per creare un livello unito in cima alla pila dei livelli (un livello unito è un nuovo livello ottenuto dall’unione di tutti i livelli dell’immagine). I due livelli sottostanti non vi servono più, quindi potete nasconderli facendo clic sull’icona occhio a sinistra della miniatura di ogni livello (figura), oppure eliminarli del tutto. Tenete premuto Alt (Opzione) e fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli per nascondere il livello desaturato dietro una maschera nera. Premete D per impostare il colore di primo piano sul bianco, attivate lo strumento Pennello (B), scegliete un pennello morbido di medie dimensioni dal selettore pennelli sulla barra delle opzioni e dipingete sul viso e sulle mani (o comunque su ogni area di pelle visibile) per completare l’effetto. Se pensate che l’effetto sia troppo intenso, riducete l’opacità del livello fino a ottenere un valore che vi piace. È tutto!
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Effetto ritratti a contrasto elevato
L’effetto desaturato con contrasto molto elevato è davvero molto popolare oggi giorno; sebbene esistano numerosi plug-in con cui ottenere questo effetto, nonché una tecnica basata su Camera Raw di cui vi parlerò più avanti, ho deciso di includere anche questa versione dell’effetto che ho appreso dall’esperto di fotoritocco tedesco Calvin Hollywood, che ha condiviso questa tecnica durante un intervento come “special guest blogger” nel mio blog (www.scottkelby.com). Le cose più belle della sua versione sono due: (1) potete scrivere un’azione per la procedura e applicarla con un solo clic; (2) non dovete acquistare un plug-in di terze parti per ottenere questo effetto. Ringrazio Calvin per aver condiviso questa tecnica con me, e ora con voi.
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Passo 2 Create una copia del livello Sfondo premendo Ctrl+J (Comando+J). Cambiate il metodo di fusione del livello duplicato in Luce vivida (so che l’aspetto per ora non è dei migliori, ma abbiate fede).
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Passo 1 Aprite l’immagine a cui volete applicare un effetto a contrasto elevato. Iniziamo subito a creare un’azione per registrare i nostri passi, in modo che al termine sia possibile applicare lo stesso effetto ad altre foto con un solo clic. Passate al pannello Azioni e fate clic sull’icona Crea nuova azione nella parte inferiore del pannello. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Nuova azione, assegnatele il nome “Effetto contrasto elevato” e fate clic sul pulsante Registra. Adesso il programma registrerà tutte le vostre mosse... ogni passo che farete, sarete osservati (come al Grande Fratello!).
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Passo 4 Dobbiamo cambiare di nuovo il metodo di fusione del livello; se modificassimo il metodo Luce vivida appena applicato, però, rovineremmo l’effetto. Dovremo quindi creare un nuovo livello in cima alla pila, corrispondente a una versione a livello unico dell’immagine. In questo modo potremo cambiarne il metodo di fusione per ottenere un effetto totalmente diverso. Questa operazione è detta “creazione di un livello unito” e può essere eseguita premendo Ctrl+Alt+Maiusc+E (Comando+Opzione+Maiusc+E).
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Premete Ctrl+I (Comando+I) per invertire il livello (dovrebbe essere piuttosto grigio a questo punto). Aprite il menu Filtro e selezionate Sfocatura superficie dal sottomenu Sfocatura. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo, immettete 40 nella casella Raggio e 40 nella casella Soglia, quindi fate clic su OK. Serve qualche istante per l’applicazione di questo filtro, quindi portate pazienza. Se state eseguendo la procedura su una versione a 16 bit della foto, avete tutto il tempo di farvi un buon caffè, e magari anche un panino.
(Continua) Effetti speciali per fotografi
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Capitolo 9
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Passo 6 Aprite il menu Immagine e selezionate Ombre/luci dal sottomenu Regolazioni. Nella finestra di dialogo, trascinate il dispositivo di scorrimento Fattore di Luci a 0. Selezionate quindi la casella di controllo Mostra altre opzioni per visualizzare altre opzioni di modifica. Ora aggiungerete la chiarezza di Camera Raw aumentando il valore di contrasto dei mezzitoni su questo livello Sovrapponi. Spostatevi nella parte inferiore della finestra di dialogo e trascinate il dispositivo di scorrimento Contrasto mezzitoni verso destra, osservando l’aspetto che l’immagine sta iniziando ad assumere. Naturalmente, più trascinate il dispositivo verso destra, maggiore diventa l’effetto di contrasto, perché state ancora aumentando la nitidezza di questa immagine. Fate clic su OK. Il prossimo passaggio è facoltativo, quindi se non ne avete bisogno potete aprire il menu a tendina del pannello Livelli e scegliere Unico livello. Non dimenticate di interrompere qui l’azione.
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Ora che avete questo nuovo livello unito, dovete eliminare il livello intermedio, quello su cui avete eseguito Sfocatura superficie: trascinatelo quindi sull’icona del cestino nella parte inferiore del pannello Livelli. Dobbiamo ora gestire i colori al neon su questo livello: per farlo, sarà sufficiente rimuovere tutto il colore. Aprite il menu Immagine e selezionate Togli saturazione dal sottomenu Regolazioni, in modo che il livello sia unicamente di colore grigio. Cambiate quindi il metodo di fusione del livello unito (Livello 2) in Sovrapponi per iniziare a vedere l’effetto che prende forma. Potete fermarvi qui (e io di solito lo faccio), ma se pensate che vi serva un effetto di contrasto ancora più elevato (ehi, è possibile: dipende dall’immagine e dalla quantità di texture e contrasto che volete ottenere), potete continuare con il prossimo passo.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Prima
Dopo
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Bene, questo effetto di contrasto elevato è perfetto per numerosi soggetti, ma un ambito in cui non ha un aspetto piacevole (perché rende troppo evidente la post-elaborazione dell’immagine) è costituito dagli sfondi sfocati come quello dell’esempio. In questi casi, preferisco applicarlo solo al soggetto, evitando lo sfondo. Ecco come dovete procedere. Fate Alt+clic (Opzione+clic) sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello per nascondere il livello contrastato dietro una maschera nera (nascondendo così anche l’effetto). Con il colore di primo piano impostato sul bianco, attivate lo strumento Pennello (B), scegliete un pennello morbido di medie dimensioni e dipingete sul viso per aggiungere l’effetto di contrasto elevato in questa zona. Spostatevi sulla barra delle opzioni, riducete l’opacità del pennello al 70% (per ridurre l’intensità dell’effetto) e dipingete sul turbante e sui vestiti. In questo modo, evitate di aggiungere del tutto il contrasto allo sfondo sfocato. Per finire, passate al pannello Livelli e riducete l’opacità del livello fino a ottenere un effetto naturale (in questo esempio 67%). Potete ora unire i livelli e aumentare la nitidezza dell’immagine con Maschera di contrasto (leggete il Capitolo 10). Qui ho utilizzato Fattore 120, Raggio 1, Soglia 3 per completare l’effetto.
Capitolo 9
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Effetto a contrasto elevato “grunge” da Camera Raw
Se volete ottenere quell’effetto “grunge” particolarmente contrastato, potete crearlo direttamente in Camera Raw trascinando qualche dispositivo di scorrimento nel pannello Base. Se a un certo punto intendete lasciare Camera Raw e passare a Photoshop, potete provare ad applicare una certa quantità di nitidezza anche con Accentua passaggio. Scatti come questo, con molta texture e che contengono elementi in metallo, traggono grande beneficio da Accentua passaggio, quindi è proprio il caso di provare. Non divaghiamo troppo, però: ecco come applicare l’effetto “grunge”.
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Passo 2 Impostate questi tre dispositivi di scorrimento su 100: Contrasto, Ombre e Chiarezza (figura). A seconda della foto, l’effetto può essere troppo luminoso o troppo sbiadito (nell’esempio il viso appare molto luminoso e leggermente sbiadito). Potreste quindi dover regolare leggermente il dispositivo di scorrimento Esposizione (probabilmente dovrete trascinarlo a sinistra per scurire la foto). Qui non ho eseguito questa operazione, ma ho pensato che potrebbe farvi comodo sapere come procedere.
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Passo 1 Aprite una foto in Camera Raw. Questo è uno degli effetti da applicare all’immagine giusta perché il risultato sia piacevole. Le foto contenenti molti dettagli, texture, elementi metallici e contrasto elevato sono quelle più adatte (ma la tecnica è perfetta anche per ritratti sportivi, automobili e persino qualche paesaggio). In altre parole, non applicherei questo effetto a un dolce e tenero coniglietto. Ecco l’immagine RAW originale aperta in Camera Raw. Nota: questo effetto sembra funzionare al meglio sulle immagini RAW, piuttosto che sui file JPEG e TIFF; potete comunque applicarlo a tutti e tre i formati.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Per evitare che la foto appaia sbiadita nelle aree d’ombra più profonda, trascinate il dispositivo di scorrimento Neri a sinistra fin quando la foto appare bilanciata (nell’esempio ho trascinato a -54). Inoltre, per ridurre le luci (e ottenere così l’effetto di contrasto elevato), dovete trascinare il dispositivo di scorrimento Luci del tutto a sinistra, fino a -100. Bene, ci siamo quasi.
Prima
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Passo 4 Trascinando il dispositivo di scorrimento Neri come avete fatto nel passo precedente, i colori saranno vivaci e saturati; tuttavia, parte di questo effetto prevede una desaturazione intenzionale dell’immagine. Riducete quindi il valore di Vividezza fino a ottenere un effetto leggermente desaturato (non preoccupatevi, fa parte dell’effetto). Qui ho trascinato a -64. Se l’immagine appare un po’ troppo scura, potete esaltare le luci più accese trascinando il dispositivo di scorrimento Bianchi a destra (nell’esempio a +25). Questo passaggio non va eseguito su ogni immagine, ma solo quando volete che le luci siano un po’ più incisive. Di seguito è mostrato un confronto prima/dopo. Un’ultima cosa: non vi sembra che questa immagine richieda la nitidezza di Accentua passaggio? Leggete a pagina 347 per scoprire come aggiungerla.
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Effetto da sogno per persone e paesaggi
Questo è un effetto che utilizzo spesso e di cui mi chiedono sempre. In particolare, mi viene sempre chiesto: “Come fai a ottenere quell’effetto in cui l’immagine appare nitida e morbida nello stesso tempo?”. In realtà il trucco è semplicissimo, ma non ditelo a nessuno: preferisco che la gente creda che abbia lavorato moltissimo per ottenerlo. Eh eh!
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Passo 2 Duplicate il livello nitido premendo Ctrl+J (Comando+J).
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Per ottenere questo effetto, come prima cosa dobbiamo occuparci della nitidezza: per questo, preferisco adottare questa tecnica subito prima di salvare il file (come sapete, la nitidezza è l’ultima regolazione da applicare a una foto, ma in questo caso ne faremo seguire un’altra). Aprite il menu Filtro e selezionate Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Nella finestra di dialogo, immettete 120% per Fattore, impostate Raggio su 1,0 e Soglia su 3 per ottenere una nitidezza ben visibile. Fate clic su OK.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Aprite il menu Filtro e selezionate Controllo sfocatura dal sottomenu Sfocatura. Nella finestra di dialogo del filtro, immettete 25 pixel per Raggio. Potreste dover scegliere 35 pixel o valori superiori se utilizzate una fotocamera da 24 megapixel e oltre. Comunque, non preoccupatevi troppo del valore: l’importante è che l’immagine appaia sfocata come nell’esempio. Fate quindi clic su OK.
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Passo 4 Per finire, passate al pannello Livelli e riducete l’opacità del livello sfocato a 30% (figura), completando l’effetto. So cosa state pensando: “Scott, seriamente, è tutto qui?”. Sì, ed è proprio per questo che voglio resti tra noi. ;-)
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Ottenere l’effetto Instagram
Ecco una tecnica facile e veloce, da svolgere esclusivamente in Camera Raw, che consente di ottenere il famosissimo effetto Instagram. Naturalmente, questo è solo uno degli effetti possibili, visto che Instagram ne offre ben 15 diversi, ma dovrebbe aiutarvi a prendere la strada giusta. A proposito, è possibile che stiate pensando: “Davvero qualcuno vuole imparare come creare in Photoshop gli effetti delle app per smartphone?”. Già, questo è proprio uno degli effetti che mi viene chiesto di spiegare più spesso. Per fortuna è facile e l’aspetto si basa su effetti classici della camera oscura, quindi non fa certo male imparare ad applicare questo effetto.
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Trascinate il bordo di ritaglio sulla parte dell’immagine a cui volete applicare l’effetto (in questo caso direi che è piuttosto ovvio). Una volta posizionato il bordo di ritaglio, premete Invio per confermare il ritaglio quadrato. Completata questa operazione, dovrete soltanto impostare qualche dispositivo di scorrimento ed eseguire qualche piccola regolazione. Proviamo!
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Iniziate aprendo l’immagine in Camera Raw. Una delle caratteristiche dell’app Instagram è il rapporto di formato quadrato: partiamo proprio da questo. Tenete premuto sullo strumento Taglierina sulla barra degli strumenti in alto per visualizzare un elenco di proporzioni per il ritaglio (figura). Scegliete il rapporto 1 a 1 (figura), che consente un ritaglio quadrato.
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Passo 4 Fate clic sull’icona Curva di viraggio (la seconda da sinistra) nella parte superiore dell’area dei pannelli e fate clic sulla scheda Punti nel pannello visualizzato. Selezionate Verde dal menu a comparsa Canale. Non preoccupatevi: anche se non avete mai utilizzato Curva di viraggio, sarete sicuramente in grado di svolgere questo passaggio. Vedete la linea diagonale che parte dall’angolo inferiore sinistro e termina nell’angolo superiore destro? Bene, fate clic sul punto in basso e trascinatelo leggermente in alto (figura) per esaltare i verdi. Vedete, è facilissimo!
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Un’altra caratteristica dell’effetto Instagram è il contrasto limitato delle immagini (perché dopotutto vogliono imitare le fotografie ottenute con le vecchie macchine fotografiche), quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Contrasto su -100 e aumentate Vividezza a +100. Per ripristinare parte del contrasto, trascinate il dispositivo di scorrimento Bianchi a destra per esaltare le luci più luminose (nell’esempio a +55), poi ripristinate parte del colore nelle aree d’ombra più profonda trascinando il dispositivo di scorrimento Neri a sinistra (nell’esempio a -70). A questo punto, la foto appare un po’ giallastra. Non resterà così a lungo.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Ora che avete capito come regolare la curva, scegliete Blu dal menu a comparsa Canale. Fate clic sullo stesso punto (in basso a sinistra) e trascinatelo in alto, questa volta superando la linea centrale e fermandovi a metà strada verso il quadrato della griglia successivo (figura). Fate quindi clic sul punto superiore destro e trascinate in basso, appena oltre il centro del primo quadrato (figura). Ottenete così un’immagine con una tinta compresa tra il verde-azzurro e il giallo.
Se volete esaltare l’effetto pellicola, fate clic sull’icona Effetti in Camera Raw (la quarta da destra): nella sezione Granulosità in alto è disponibile il dispositivo di scorrimento Quantità, ideato per emulare la grana della pellicola). Trascinatelo a destra per aggiungere la granulosità alle immagini Instagram.
Passo 6 Fate clic sulla quinta icona da sinistra nella parte superiore dell’area dei pannelli per visualizzare il pannello Divisione toni. Qui potete aggiungere una tinta di colore alle luci e una tinta diversa alle ombre della foto, controllando il bilanciamento tra le due. Cominceremo dalle luci: trascinate il dispositivo di scorrimento Saturazione di Luci su 37 (è preferibile trascinare prima Saturazione per vedere correttamente la tonalità; con le impostazioni predefinite, potreste trascinare il dispositivo di scorrimento Tonalità per tutto il giorno senza mai riuscire a vedere la differenza). Trascinate quindi il dispositivo di scorrimento Tonalità su 47, ottenendo una tinta gialla nelle luci. Passate alla sezione Ombre, aumentate Saturazione a 100 e impostate Tonalità a 273 per ottenere una tinta blu nelle ombre. Per finire, trascinate il dispositivo di scorrimento Bilanciamento a destra (circa a +65) in modo che la divisione tonale comprenda più ombre blu che luci gialle (figura).
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SUGGERIMENTO: aggiungere la grana per un effetto pellicola
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Ora aggiungeremo, direttamente in Camera Raw, un bordo simile a quelli predefiniti di Instagram. Fate clic sull’icona Effetti (la quarta da destra), quindi passate alla sezione Vignettatura a seguito di ritaglio e trascinate il dispositivo di scorrimento Quantità verso sinistra, fino a -100 (figura), per ottenere un bordo nero. Trascinate quindi gli altri dispositivi di scorrimento del tutto verso a sinistra, ottenendo così il bordo nitido e con angoli arrotondati mostrato nella figura.
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Passo 8 Instagram consente di applicare un bordo bianco: per ottenere questo effetto in Camera Raw, cambiate Stile di Vignettatura a seguito di ritaglio in Sovrapposizione colore, quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Quantità del tutto a destra (a +100) per ottenere un bordo bianco come quello mostrato nella figura. Già che ci siamo, per una rapida variazione del colore dell’immagine, tornate al pannello Curva di viraggio, selezionate il canale Blu e trascinate il punto a sinistra di nuovo nell’angolo (figura in basso al centro). Fate lo stesso nel canale Verde, quindi riducete il contrasto impostando Bianchi su -100; per finire, aumentate l’esposizione per ottenere l’effetto rossastro mostrato in basso a sinistra. Per finire, dopo aver regolato tutti questi dispositivi di scorrimento, potete salvare le impostazioni in un predefinito (in modo da applicare successivamente questo effetto con un clic). Fate clic sull’icona Predefiniti (la seconda da destra), fate clic sull’icona Crea un nuovo predefinito nella parte inferiore destra del pannello (è uguale all’icona Crea un nuovo livello) e salvate le impostazioni. Per ulteriori informazioni sul salvataggio dei predefiniti, vedete a pagina 167. Visto che risultato?
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Panorami incredibilmente facili
Di solito una parte dei miei seminari su Photoshop era dedicata alle sette cose che dovevate fare con la fotocamera per riprendere un panorama che Photoshop potesse unire in modo corretto. Adobe ha poi migliorato la funzionalità Photomerge al punto che adesso dovete fare una cosa sola: sovrapponete le inquadrature del 20% circa mentre scattate (per esempio, se state scattando foto nel deserto da sinistra a destra, la stessa roccia apparirà sul margine destro del primo scatto e sul margine sinistro del successivo). In questo modo, Photoshop saprà come unire le foto. A parte questo, ora potete anche tenere in mano la fotocamera mentre scattate, ottenendo comunque un allineamento perfetto delle inquadrature.
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Passo 1 La prima cosa non riguarda Photoshop, ma vi permetterà di lavorare più facilmente con i panorami. Durante le riprese di un panorama, prima di iniziare la ripresa mettete il dito indice davanti all’obiettivo e scattate. Procedete quindi con le foto del panorama e, subito dopo l’ultima inquadratura, scattate una foto tenendo due dita davanti all’obiettivo. Questa scelta vi ripagherà in seguito: quando aprirete gli scatti in Mini Bridge, potreste infatti ritrovarvi facilmente ad aver scattato centinaia di foto (soprattutto durante le vacanze). Se le fate scorrere e vedete un dito indice, saprete che le foto seguenti appartengono a un panorama (chiaramente, se siete arrabbiati o adolescenti potete tranquillamente utilizzare un dito diverso dall’indice). Inoltre, con questo metodo saprete immediatamente dove inizia e dove finisce il panorama (come mostrato nella figura): può sembrare sciocco, ma se non adottate questa tecnica potreste perdervi dei panorami fantastici, chiedendovi: “Ma cosa stavo pensando quando ho scattato queste foto?” e rifiutando tutte le foto relative. È successo a me e a molti miei amici e oggi utilizziamo tutti questa tecnica per non dimenticarci più i panorami. Bene, ora tenete premuto Ctrl (Comando) e fate clic sulle miniature delle foto comprese tra gli scatti con il dito indice (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 2
Passo 3 Tornati a Mini Bridge, le miniature delle immagini saranno accompagnate da un’icona circolare, indicante che sono state regolate in Camera Raw. Assicuratevi che le immagini siano ancora selezionate (tutte quelle tra gli scatti con le dita), quindi fate clic destro su una delle miniature e scegliete Photomerge (figura) dal sottomenu Photoshop del menu a comparsa visualizzato. Nota: se avete aperto le foto in Photoshop, potete aprire il menu File e selezionare Photomerge dal sottomenu Automatizza. Arriverete sempre nello stesso punto, ma personalmente preferisco giungervi direttamente dalle immagini RAW, se possibile.
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Prima di creare il panorama, voglio che pensiate a una cosa: se passate direttamente a Photoshop e create il panorama, otterrete una normale immagine di Photoshop a 8 bit (in pratica, non sarà più un’immagine RAW). È per questo che preferisco occuparmi della regolazione prima, quando le immagini sono ancora in formato RAW, trasformandole solo successivamente in un file di Photoshop. Visto che le immagini del panorama sono già selezionate, fate doppio clic su una di esse per aprirle tutte in Camera Raw (figura). Premete Ctrl+A (Comando+A) per selezionare tutte le immagini appena aperte (in questo modo, eventuali modifiche apportate a un’immagine saranno automaticamente applicate a tutte le altre inquadrature del panorama). Aumentate ora i valori di Esposizione (nell’esempio +0,10) e Contrasto (+39), riducete il valore di Luci a -66 per ripristinare parte dei dettagli e della dimensione del cielo, aumentate Ombre a +78 per vedere più chiaramente i dettagli nelle ombre e, per finire, aumentate Chiarezza a +81 e Vividezza a +24. Non fate clic su Apri immagine, ma su Chiudi.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 4
Passo 5 Nella sezione Layout a sinistra, l’impostazione predefinita è Automatica (come mostrato nel passo 4); vi consiglio di mantenere questa impostazione per ottenere un panorama standard. Le cinque scelte di layout sotto Automatica (Prospettiva, Cilindrico, Sferica, Collage e Riposiziona) creano panorami magari divertenti, ma non forniscono l’effetto che desideravamo durante lo scatto. Atteniamoci quindi ad Automatica. Fate clic su OK e in pochi minuti (il tempo dipende dal numero di foto scattate) otterrete un panorama perfettamente unito (figura). Nel pannello Livelli potete vedere anche le maschere create per ottenere questo risultato.
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Quando selezionate Photomerge, viene visualizzata la finestra di dialogo mostrata nella figura, con le immagini selezionate elencate nella colonna centrale. Nota: se avete aperto le foto della panoramica in Photoshop, la colonna centrale è vuota, quindi dovete fare clic sul pulsante Aggiungi file aperti. Osserveremo la sezione Layout nel prossimo passo; per ora spostatevi nella parte inferiore della colonna centrale. Lasciate selezionata la casella di controllo Fondi le immagini. Ora potreste avere bisogno di altre due opzioni, a seconda del modo in cui avete ripreso la panoramica: (1) se è presente la vignettatura dell’obiettivo (cioè se i contorni delle immagini appaiono più scuri), attivate Rimozione vignettatura (come ho fatto qui). Sebbene il rendering della panoramica possa richiedere più tempo, Photoshop tenta di rimuovere la vignettatura durante il processo (facendo un lavoro piuttosto valido). Se utilizzate un obiettivo Nikon, Sigma o Canon a occhio di pesce per riprendere i panorami, selezionate la casella di controllo Correzione distorsione geometrica in basso per correggere la distorsione a occhio di pesce.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 6 Per creare un panorama perfetto, Photomerge deve spostare e riorganizzare gli elementi: per questo potrebbe essere necessario ritagliare la foto per ottenere il risultato finale (è facile, bastano 10 secondi). Attivate quindi lo strumento Taglierina (C) per visualizzare il bordo di ritaglio intorno all’immagine (figura). Non preoccupatevi se restano dei buchi lungo i contorni; li correggeremo tra un attimo.
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Passo 7 Premete Invio: il panorama viene ritagliato (figura), ma sono ancora presenti dei buchi nei quattro angoli (e magari qualche altro piccolo spazio vuoto lungo i margini, che potrà essere corretto facilmente con lo strumento Timbro clone). Per correggere gli spazi vuoti più grandi negli angoli, scegliete per prima cosa Unisci visibili dal menu a tendina del pannello Livelli per unire tutti i livelli e ottenere uno sfondo trasparente. Attivate quindi lo strumento Bacchetta magica (Maiusc+W), fate clic nell’angolo superiore sinistro, quindi tenete premuto Maiusc e fate clic negli altri angoli (il tasto Maiusc consente di aggiungere la selezione attuale alle aree già selezionate). Utilizzeremo Riempi In base al contenuto per riempire gli spazi vuoti; come già sapete, questa tecnica funziona al meglio se espandete le aree selezionate di 4 pixel. Per farlo, aprite il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica. Immettete 4 pixel (figura) per espandere leggermente la selezione verso l’esterno e fate clic su OK. Il file è pronto per consentire alla tecnologia In base al contenuto di svolgere la sua magia.
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Capitolo 9
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Passo 9 Passiamo ai tocchi finali. In genere creo un effetto con il filtro di sfumatura a densità neutra per scurire il cielo (come abbiamo fatto in Camera Raw nel Capitolo 4), un’operazione molto semplice in Photoshop. Fate clic sul pulsante Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione nella parte inferiore del pannello Livelli e scegliete Sfumatura dal menu a comparsa. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo, selezionate la casella di controllo Inverti (altrimenti scurireste il primo piano anziché il cielo). Fate ora clic direttamente sulla sfumatura per visualizzare Editore sfumatura. Fate clic sull’ultima sfumatura nell’elenco Predefiniti, vale a dire la sfumatura Densità neutra. Per controllare l’estensione della sfumatura sull’immagine, trascinate verso sinistra il punto di interruzione Opacità bianco (cerchiato in rosso nella figura): più trascinate, minore sarà l’estensione della sfumatura sull’immagine. Di solito mi piace applicare l’effetto al quarto o al terzo superiore del cielo. Quando avete terminato, fate clic due volte su OK, quindi cambiate il metodo di fusione del livello in Sovrapponi utilizzando il pannello Livelli.
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Aprite il menu Modifica e selezionate Riempi. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo (figura), selezionate In base al contenuto dal menu a comparsa Usa, fate clic su OK, mettetevi comodi e preparatevi alla sorpresa. Sì, perché nella maggior parte dei casi il risultato è davvero sorprendente! Di tanto in tanto, però, la tecnologia non funziona su una particolare immagine: in questo caso, annullate e provate una soluzione diversa. In generale, però, quando correggete le aree vuote nel cielo, in un deserto o comunque su sfondi casuali per natura, lo strumento funziona alla perfezione: in questa immagine ha svolto davvero un ottimo lavoro (figura). Premete Ctrl+D (Comando+D) per deselezionare.
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A questo punto, per rendere più vivace il colore, potete salvare il file come JPEG, TIFF o PSD, per poi riaprire l’immagine in Camera Raw e aumentare il valore di Vividezza. Se vi sembra che il lavoro sia eccessivo, provate così: premete Ctrl+E (Comando+E) per unire i due livelli, quindi aprite il menu Immagine e selezionate Colore Lab dal sottomenu Metodo (non preoccupatevi, questo comando non è distruttivo). Aprite di nuovo il menu Immagine e selezionate Applica immagine. Nella finestra di dialogo (figura), cambiate il metodo di fusione in Luce soffusa per aumentare il contrasto, poi provate a selezionare i canali Lab, “a” e “b” dal menu Canale (ignorate pure il canale Luminosità, non lo utilizzerete mai) e individuate quello che produce l’effetto che più vi piace. In questo caso ho scelto “a”, che riscalda il primo piano e le formazioni rocciose sullo sfondo. Ottenuto il risultato desiderato, fate clic su OK, riaprite il menu Immagine e selezionate di nuovo Colore RGB dal sottomenu Metodo. A questo punto potete applicare la nitidezza aprendo il menu Filtro e selezionando Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Scegliete impostazioni elevate (nell’esempio, Fattore 120, Raggio 1,2, Soglia 3) e fate clic su OK per completare l’immagine (figura).
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Trasformare una foto in un dipinto a olio con un clic
La capacità di trasformare facilmente una foto in un dipinto realistico è da sempre in cima ai desideri dei fotografi (l’effetto è in effetti molto diffuso tra i fotografi di matrimoni e di ritratti). Dopo anni di lavoro con una tecnica noiosa e complessa, Photoshop CS6 ha trasformato questo processo in una tecnica rapidissima: aprendo il filtro Dipinto a olio, infatti, otterrete all’istante il risultato desiderato senza nemmeno toccare un dispositivo di scorrimento. Visto che però sono disponibili alcuni dispositivi di scorrimento, questo progetto non si limita a una sola pagina; comunque, vi assicuro che amerete la sua semplicità.
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Passo 2 Aprite il menu Filtro e scegliete Dipinto a olio (nella parte superiore del menu): ecco qui il vostro dipinto a olio! Per vedere bene l’effetto, eseguite lo zoom al 100% (figura): osservate il lavoro sorprendente di conservazione dei dettagli, unito all’effetto tipico di un dipinto. Naturalmente, potete fare clic su OK e finire qui, ma se preferite potete controllare meglio la modalità di applicazione del filtro (tra l’altro, giocare con i dispositivi di scorrimento di questo filtro è davvero divertente!).
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Passo 1 Aprite un’immagine che volete trasformare in un dipinto a olio. Ecco una foto di Byron Hamburgers a Londra (mmm… hamburger) scattata di sera durante una vacanza (sì, proprio durante un attacco di fame notturno). Questa immagine presenta un leggero effetto HDR (come se si potesse parlare di “leggerezza” in HDR), ma la trasformeremo in un dipinto a olio con un solo clic. Per motivi che non riesco ancora a comprendere, nel filtro Dipinto a olio non è disponibile la casella di controllo Anteprima; per questo, di solito comincio premendo Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello Sfondo (figura). Almeno così potremo vedere facilmente il confronto tra “prima” e “dopo”.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Pennello - Stilizzazione impostato su 0,1
Passo 4
Pennello - Pulizia impostato su 0,1
Un nome davvero adatto al secondo dispositivo di scorrimento della sezione Pennello sarebbe stato Dettagli; chissà perché, invece, l’hanno chiamato Pulizia. Se volete dipingere l’immagine con un effetto più pulito e dettagliato (o più realistico), trascinate il dispositivo di scorrimento verso sinistra; trascinatelo a destra per un effetto più morbido e pittorico (figura in basso). Osservate anche come ho impostato il dispositivo di scorrimento Stilizzazione su 5 (il punto intermedio): lo farò per tutti i dispositivi di scorrimento precedenti mentre procederò a presentarvi gli altri.
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Pennello - Stilizzazione impostato su 10
Ora vi presenterò i vari dispositivi di scorrimento, in modo che capiate come agiscono sulle parti dell’immagine; per aiutarvi nella comprensione ho inserito alcuni confronti prima/dopo per le immagini. In alto sono disponibili i controlli della sezione Pennello: il primo è il dispositivo di scorrimento Stilizzazione, che consente di scegliere lo stile del pennello utilizzato per “dipingere” l’immagine. Impostatelo su 0,1 (del tutto verso sinistra) per dipingere con un pennello duro e tratti piccoli, ottenendo l’effetto che vedete in alto (non ricorda lo stucco su una parete?). Se trascinate il dispositivo di scorrimento del tutto a destra, i tratti diventano più lunghi e l’effetto è più uniforme e grazioso (addirittura simile ai quadri di Van Gogh). Di solito preferisco utilizzare i valori centrali o alti, ma come sempre tutto dipende dall’immagine su cui state lavorando (devo dire, però, che non ho mai trovato una foto in cui utilizzare il valore 0,1).
Pennello - Pulizia impostato su 10
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Il dispositivo di scorrimento Scala controlla le dimensioni del pennello: trascinandolo a sinistra dipingerete l’immagine con un pennello molto piccolo, mentre trascinandolo del tutto a destra otterrete tratti di pennello molto spessi. Osservate l’esempio in alto per vedere quanto sono piccoli e dettagliati i tratti di pennello rispetto ai tratti della figura in basso, dove avete impostato tratti molto più grandi: l’effetto è completamente diverso.
Pennello - Scala impostato su 0,1
Passo 6 L’ultimo dispositivo di scorrimento della sezione Pennello dovrebbe chiamarsi Nitidezza, visto che rende più nitida o più morbida l’intera immagine. Trascinandolo a sinistra vengono rimossi i dettagli delle setole del pennello, ottenendo un effetto morbido e poco definito (figura in alto). Trascinandolo a destra l’effetto è più dettagliato e nitido, perché sono ben visibili le setole del pennello. Meno male che qui ci sono solo quattro dispositivi di scorrimento! :-) Proseguiamo con i due controlli della sezione Illuminazione.
Pennello - Dettaglio setole impostato su 0
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Pennello - Scala impostato su 10
Pennello - Dettaglio setole impostato su 10
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Illuminazione - Direzione angolare impostato su 90°
Illuminazione - Direzione angolare impostato su 241,2°
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Illuminazione - Brillantezza impostato su 0
L’ultimo dispositivo di scorrimento della sezione è Brillantezza e controlla la riflessione della luce. Trascinandolo a sinistra, l’immagine appare molto piatta (figura in alto), mentre trascinandolo a destra viene aggiunto contrasto alle luci e alle ombre, in modo che il dipinto sembri più ricco, quasi in rilievo. Qui l’ho trascinato solo fino a 5, perché con l’impostazione 10 l’effetto era così brutto che temevo avreste pensato: “Oh mamma, non toccherò mai quel dispositivo di scorrimento!”. In realtà l’effetto può essere piacevole; come sempre, il valore dell’impostazione dipende dall’immagine a cui la applicate.
Illuminazione - Brillantezza impostato su 5 (punto intermedio)
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Nella sezione Illuminazione sono presenti due dispositivi di scorrimento: il dispositivo di scorrimento Direzione angolare controlla l’angolo della luce che colpisce il dipinto. Per la direzione della luce, di solito Adobe mette a disposizione un dispositivo di controllo rotondo (come quello nella sezione Smusso ed effetto rilievo della finestra di dialogo Stile livello), ma qui ha scelto un normale dispositivo di scorrimento. Il modo migliore per utilizzare questo dispositivo di scorrimento consiste nel trascinarlo avanti e indietro diverse volte per capirne il funzionamento, osservando come cambia la luce mentre passate da 0 a 360 gradi.
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Ora che ho scombinato tutti i dispositivi di scorrimento, voglio tornare indietro e posizionarli nel modo che ritengo più adatto a questa immagine (se voglio realizzare un effetto dipinto a olio, l’immagine deve sembrare realmente dipinta). Ricordate che, dopo aver fatto clic su OK per applicare il filtro all’immagine, non dovete necessariamente modificare la posizione dei dispositivi di scorrimento se l’effetto è eccessivo (o se volete ripristinare un po’ di realismo nell’immagine). Potete semplicemente aprire il menu Modifica e selezionare Dissolvi Dipinto a olio. Viene visualizzata la finestra di dialogo Dissolvi (figura), che può essere descritta come una funzione di “annullamento di un dispositivo di scorrimento”. Se trascinate il dispositivo di scorrimento Opacità a sinistra, l’intensità dell’effetto viene ridotta; se lo trascinate a 0%, l’effetto viene completamente rimosso. Provate a trascinarlo su 70% (figura): in questo modo verrà ripristinato il 30% dell’immagine originale, riportando nell’immagine un accenno dei dettagli e dell’aspetto originale. Di seguito è mostrato un confronto prima/dopo.
Dopo
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Effetto di scostamento dell’inclinazione (con la nuova Galleria sfocatura)
Questo nuovo filtro di sfocatura in CS6 vi consente di creare facilmente l’effetto di miniaturizzazione che vedete ovunque sul Web, in cui una foto viene trasformata in un modello giocattolo (OK, in un modello architettonico). Utilizzare il filtro è facile se (e questo “se” è importante) avete il tipo di foto giusto. Idealmente, dovreste utilizzarne una ripresa da un punto elevato, guardando verso il basso; più vi trovate in alto, maggiore sarà l’angolazione e più riuscita diverrà l’idea di osservare un modello in scala.
Passo 1
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Passo 2 Quando utilizzate uno dei tre filtri in questa sezione del sottomenu Sfocatura, viene attivata quella che Adobe chiama Galleria sfocatura: è un metodo totalmente interattivo e nuovo di lavorare con le immagini. Come potete osservare, la funzione inserisce una puntina tonda al centro dell’immagine, accompagnata sopra e sotto da due linee continue e quindi da due linee tratteggiate. Le linee continue mostrano l’area che rimarrà a fuoco, mentre l’area tra le linee continue e tratteggiate è una zona di transazione, in cui si passa dalla nitidezza alla sfocatura. Maggiore è la distanza tra le linee continue e tratteggiate, maggiore è lo spazio necessario per passare dalla nitidezza (all’interno delle linee continue) alla sfocatura (esternamente alle linee tratteggiate). Nota: per rimuovere una puntina, fate clic su essa e premete Backspace (Canc).
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Aprite l’immagine a cui volete applicare l’effetto (leggete l’introduzione per scegliere il tipo giusto di fotografia, altrimenti l’effetto sarà pessimo; naturalmente, potete come sempre scaricare l’immagine dell’esempio dalla pagina dei download del libro indicata nell’introduzione). Aprite quindi il menu Filtro e selezionate Scostamento inclinazione dal sottomenu Sfocatura (figura).
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Passo 4 Per questo particolare effetto di miniaturizzazione, penso sia preferibile comprimere entrambe le aree, rimpicciolendo sia l’area di messa a fuoco sia quella di transizione. Ecco come dovete procedere. Fate clic sulla linea continua superiore e trascinatela verso la puntina rotonda al centro, avvicinandovi ad essa (figura). Fate quindi lo stesso con la linea continua inferiore, avvicinandola alla puntina rotonda. Trascinate quindi il centro della linea tratteggiata superiore vicino alla linea continua superiore (figura) e fate lo stesso con la linea tratteggiata inferiore.
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Potete controllare la quantità di sfocatura facendo clic sulla parte grigia dell’anello intorno alla puntina e trascinando lungo l’anello. Mentre trascinate, l’anello diventa bianco per mostrarvi di quanto avete trascinato; la quantità effettiva di sfocatura viene visualizzata in una finestrella a comparsa sopra l’anello (figura). Di solito io regolo la sfocatura con questo metodo, ma se vi dà sui nervi (può succedere!), avete a disposizione un pannello Strumenti sfocatura sulla destra dell’area di lavoro, in cui è presente una sezione Scostamento inclinazione. Al suo interno è disponibile il dispositivo di scorrimento Sfoca, che potete trascinare per scegliere la quantità di sfocatura desiderata. Nell’esempio, ho trascinato l’anello impostando il valore di Sfoca su 39. Già che siamo qui, osservate la zona tra le due linee orizzontali continue: vedete com’è nitida e a fuoco? Osservate adesso l’area esterna alle linee, tra queste e le linee tratteggiate. Avete visto la transizione tra nitidezza e sfocatura? Sì? Sì!
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Passo 6 Un altro insieme di controlli è disponibile nel pannello Effetti Sfocatura (sotto il pannello Strumenti sfocatura). Il controllo più in alto è molto utile, perché consente di aumentare le luci nell’area di sfocatura. È una scelta utile per i ritratti all’aperto, per questo ne ho aumentato leggermente il valore (guardate le luci luminose in alto a sinistra). Questo dispositivo di scorrimento è molto sensibile e, se lo trascinate troppo, sembrerà che qualcuno abbia lanciato una granata luminosa sull’immagine; utilizzatelo quindi con parsimonia. È disponibile anche il dispositivo di scorrimento Colore Bokeh, che aggiunge colore alla sfocatura; in base all’immagine, l’effetto può essere molto delicato, ma io preferisco non utilizzarlo (come la casella di controllo Distorsione simmetrica).
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Ora ruoteremo l’area di messa a fuoco (e quindi di sfocatura) in modo da concentrarci sull’area desiderata (le scale e il ponte nella parte inferiore centrale). Per prima cosa, fate clic al centro della puntina e trascinatela su quell’area (a destra delle scale). Ora, per ruotare la sfocatura Scostamento inclinazione, posizionate il puntatore del mouse sul pallino centrale bianco della linea continua sopra la puntina: il puntatore assumerà la forma di una freccia di rotazione a due punte. Tenete premuto sul pallino bianco e trascinate verso sinistra o destra per ruotare l’effetto. Ora l’effetto è molto vicino a quello che desideravamo, ma voglio farvi conoscere qualche altra opzione. Per prima cosa, nel pannello Strumenti sfocatura è disponibile il dispositivo di scorrimento Distorsione nella sezione Scostamento inclinazione, che vi consente di cambiare la forma della sfocatura (potete vederla al meglio al 100% di ingrandimento). Aggiunta la distorsione, potete selezionare la casella di controllo Distorsione simmetrica per distorcere orribilmente la sfocatura. Personalmente non ho mai scoperto un motivo buono per attivare questa opzione, a meno che non fossi molto arrabbiato con quella foto. Ho inoltre aumentato leggermente il valore di Sfocatura impostandolo a 50 px.
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Quando avete terminato la regolazione della sfocatura, premete Invio per applicarla. Sulla barra delle opzioni sono presenti altri controlli: uno riguarda la quantità di messa a fuoco e per impostazione predefinita il relativo valore è 100% (messa a fuoco nitida). Se riducete tale valore, l’area a fuoco inizierà a essere sfocata; più diminuite il valore, più l’area risulterà sfocata (personalmente non ho ancora trovato un motivo per utilizzare questo controllo). Il successivo è la casella di controllo Salva maschera su canali, che consente di salvare l’area mascherata (utilizzando questo strumento) in un canale (nel pannello Canali), nel caso vogliate modificarla in seguito (per esempio aggiungendo un disturbo, rimuovendo interamente il colore e così via). Potete ricaricare il canale per selezionare di nuovo l’area mascherata. Per finire, la casella di controllo Alta qualità consente di ottenere una sfocatura di qualità superiore, che però richiede più tempo per l’applicazione. In ogni caso, se volete vedere la maschera creata dal filtro, tenete premuta la lettera M sulla tastiera (l’aspetto della maschera è mostrato nella figura in basso). Ecco qualche altra scelta rapida utile: premete P per nascondere la sfocatura (e premetelo di nuovo per ripristinarla); tenete premuto H per nascondere la puntina rotonda e le linee dalla visualizzazione.
Dopo
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Questa funzionalità è davvero interessante, perché consente di aggiungere un effetto di profondità di campo molto intenso all’immagine, nonché di definire il punto di messa a fuoco (e quindi la sfocatura) nella posizione che preferite (ma senza l’effetto di miniaturizzazione di Scostamento inclinazione).
Sfocatura diaframma e Campo Sfoca (come riprodurre l’effetto 85 mm f/1,4) Passo 1
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Passo 2 Quando scegliete Sfocatura diaframma, al centro della foto viene visualizzata una puntina che rappresenta il centro dell’area che risulterà a fuoco. La sposa qui si trova a sinistra del centro, quindi fate clic sulla puntina centrale e trascinatela sopra la sposa (che è l’elemento che vogliamo sia a fuoco). Noterete che intorno alla puntina centrale sono presenti quattro pallini bianchi rotondi e una linea continua di forma ovale. I quattro pallini bianchi mostrano l’area che rimarrà a fuoco, mentre l’area tra i pallini e la linea ovale è la zona di transizione, in cui si passa dalla nitidezza alla sfocatura. Maggiore è la distanza tra i pallini e la linea, maggiore è lo spazio necessario per passare dalla nitidezza alla sfocatura (l’area completamente sfocata è quella esterna alla linea continua ovale).
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Iniziate aprendo la foto a cui volete aggiungere una sfocatura di sfondo (come se l’aveste scattata con un’apertura elevata, per esempio f/1,8 o f/1,4). Aprite quindi il menu Filtro e selezionate Sfocatura diaframma dal sottomenu Sfocatura (figura). Lo sfondo dietro la sposa nell’immagine è leggermente fuori fuoco, ma vogliamo sfocarlo ancora di più per mettere maggiormente in risalto il soggetto.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Se osservate l’immagine nel passo 3, noterete che la parte superiore della testa è ancora leggermente sfocata, proprio come l’area sotto il bouquet. Se l’effetto vi piace, avete finito; se invece volete che queste aree siano a fuoco, potete aggiungere altre puntine di sfocatura a queste zone. Fate clic una volta sulla fronte della sposa per aggiungere un altro controllo di sfocatura, quindi riducete l’ovale in modo che copra appena la testa. Fate clic un’altra volta sotto il bouquet per aggiungere un altro controllo di sfocatura, ridimensionatelo e trascinatelo dove desiderate (figura). Potete aggiungerne un paio anche sul velo (posizionandoli come ovali alti e stretti).
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L’area focale deve essere concentrata sulla sposa, quindi renderemo più stretto l’ovale (più simile al corpo della donna) e lo ruoteremo verso sinistra per farlo corrispondere alla sua posa. Per comprimere l’ovale, fate clic sul pallino a destra e trascinatelo verso la sposa. Fate quindi clic sullo stesso punto e trascinatelo leggermente in alto per ruotare l’ovale (figura). Il nostro obiettivo è mettere a fuoco il viso della sposa e il suo bouquet, quindi fate clic nella parte inferiore dell’ovale e trascinatela verso il basso per allungare l’ovale, in modo che uno dei pallini bianchi di messa a fuoco si trovi sulla testa e l’altro sul bouquet (figura). Potete rimodellare e ruotare l’ovale in qualsiasi momento per adattarlo alla forma desiderata (mantenendo la forma ovale, naturalmente).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
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Qui ho fatto clic altre volte per mettere a fuoco tutta la sposa (tenendo conto che mi piace che il suo lato destro, il più lontano dalla fotocamera, sia leggermente sfocato, come se l’immagine fosse stata scattata con un obiettivo f/1,4). Dopo aver posizionato tutte le puntine, aumentiamo il valore di Sfocatura da 15 a 24 nel pannello Strumenti sfocatura (figura). Osservate come lo sfondo risulta molto più sfocato e come mette in evidenza la sposa. Allora, quanto tempo avete impiegato per creare tutte le puntine? Pochi secondi! Per ognuna sono serviti un clic per la creazione e uno o due clic per il posizionamento, quindi non fatevi ingannare da tutte le puntine che vedete sulla sposa: è stato facilissimo posizionarle. Un’ultima cosa: quando premete Invio per applicare l’effetto di sfocatura, potete controllarne la quantità aprendo subito il menu Modifica e scegliendo Dissolvi Sfocatura diaframma. Riducete l’opacità al 70% e osservate il risultato (non male, vero?). Di seguito è mostrato un confronto prima/ dopo; osservatelo e poi proseguite con il successivo filtro di sfocatura.
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Passo 7 Fate ora clic sugli anelli. Sono ancora sfocati? Già, ma fortunatamente potete controllare le puntine separatamente. Fate quindi clic e trascinate sull’anello grigio e bianco intorno alla puntina sugli anelli, oppure spostatevi sul pannello Strumenti sfocatura e trascinate il dispositivo di scorrimento Sfoca a 0 (figura). Ora gli anelli sono perfettamente nitidi, mentre le rose sono ancora sfocate. Questo è il funzionamento di Campo Sfoca: prima posizionate le puntine, poi decidete se l’area interessata dovrà essere nitida o sfocata (e in questo caso quale deve essere il livello di sfocatura).
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Passo 6 Se avete saltato il progetto su Scostamento inclinazione, voglio ricordavi qualche scelta rapida utile: tenete premuto M per vedere la maschera della sfocatura (un’immagine della stessa è disponibile nel progetto precedente); premete P per nascondere la sfocatura (e premetelo di nuovo per ripristinarla); tenete premuto H per nascondere la puntina, le linee e i pallini dalla visualizzazione. Leggete anche il passo 7 dello stesso progetto per altri suggerimenti su Galleria sfocatura. Passiamo ora a Campo Sfoca. Aprite una nuova immagine e scegliete Campo Sfoca dal sottomenu Sfocatura del menu Filtro. Al centro della foto viene inserita una puntina che sfoca interamente la foto. Beh, è pur sempre un inizio. Per questa immagine, trascinate la puntina sulle rose.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 8
Passo 9 Bene, come possiamo sfocare l’area davanti alla scatolina degli anelli? Fortunatamente, esiste un trucco: per prima cosa dovete cambiare le impostazioni dello strumento Zoom (sulla barra delle opzioni) in modo che la casella di controllo Adatta finestre sia deselezionata; a questo punto potete premere Ctrl+meno (Comando+meno) per ridurre le dimensioni dell’immagine (ma non della finestra) e vedere l’area del quadro intorno all’immagine. Che ci crediate o no, potete fare clic con lo strumento Campo Sfoca nell’area del quadro per aggiungere un punto di sfocatura. Qui ne ho aggiunto uno esternamente all’immagine, in modo che i contorni della sfocatura raggiungano l’area sotto la scatola degli anelli.
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La quantità di sfocatura predefinita è 15 pixel, che può andare bene per la borsetta della sposa sullo sfondo (a destra), visto che è lontana. Le rose, invece, sono vicine alla scatolina degli anelli. Fate quindi clic sulla puntina delle rose, passate al pannello Strumenti sfocatura e riducete il valore di Sfoca a 10 px (figura), in modo che le rose non siano più così sfocate. Fate quindi clic direttamente sulla borsa e aggiungete una nuova puntina, a cui per impostazione predefinita viene applicata una sfocatura di 15 pixel. L’immagine contiene ora tre diversi controlli: (1) una puntina di sfocatura elevata sulla borsa a destra sullo sfondo, (2) una puntina sugli anelli il cui dispositivo di scorrimento Sfoca è impostato su 0 e (3) una puntina sulle rose sfocata del 33% in meno rispetto alla borsetta.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Il filtro Effetti di luce in Photoshop è disponibile da sempre, ma ha dovuto subire un aggiornamento importante subito dopo il suo rilascio e in Photoshop CS6 è stato completamente rimodernato. Si tratta fondamentalmente di un filtro che crea un’illuminazione nel punto desiderato adottando stili diversi; per farlo, deve prima scurire il resto della foto e poi illuminare le aree prescelte. L’interfaccia utilizza ora la nuova interattività introdotta da Adobe nella versione CS6; oltre a essere migliore, è quindi anche divertente da utilizzare!
Creare un’illuminazione teatrale
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Passo 1 Aprite l’immagine a cui volete aggiungere un’illuminazione teatrale. Nell’esempio, la luce sul soggetto non è male, ma è presente anche un certo grado di luce ambientale che non è particolarmente interessante. Lo so, avrei dovuto occuparmene durante lo scatto, aumentando la velocità dell’otturatore a 1/200 o 1/250 di secondo per scurire lo sfondo, ma purtroppo non l’ho fatto. Per fortuna esiste questo trucco! Inizio sempre duplicando il livello Sfondo (scoprirete perché tra pochi passaggi), quindi premete Ctrl+J (Comando+J). Per poter tornare indietro e modificare il filtro in un secondo momento, aprite il menu Filtro e selezionate Converti per filtri avanzati. In questo modo il livello superiore viene trasformato in un oggetto avanzato (potete vedere l’icona della pagina nell’angolo inferiore destro della miniatura del livello) e il filtro viene aggiunto al di sotto di questo nel pannello Livelli; potrete fare doppio clic qui per riaprire e regolare il filtro in un secondo momento.
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Passo 3 Per un effetto di illuminazione teatrale, l’impostazione che preferisco è Luce flash, che utilizza lo stile di luce Puntiforme (un cerchio perfetto) anziché lo stile Faretto (una grande forma ovale). Quando scegliete Luce flash dal menu Predefiniti, viene visualizzato questo riflettore rotondo morbido; per posizionarlo dove preferite, fate clic al centro dello stesso (vedrete un piccolo display HUD con la parola “Sposta”) e trascinatelo nella posizione desiderata. Qui l’ho trascinato direttamente sul soggetto.
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Aprite il menu Filtro e selezionate Effetti di luce dal sottomenu Rendering. La finestra degli strumenti viene nascosta (non vi serve), viene visualizzato un nuovo pannello Luci a destra, il pannello Proprietà mostra i controlli di Effetti di luce e sulla barra delle opzioni sono disponibili nuove opzioni. Inoltre, potete vedere che l’intera immagine è stata scurita e che è stato posizionato un riflettore. Se tutto questo vi spaventa, ho delle buone notizie per voi: potete ignorare quasi tutti questi controlli e utilizzare semplicemente i predefiniti all’estremità sinistra della barra delle opzioni. Quando fate clic sul menu a comparsa Predefiniti, viene visualizzato un elenco di luci predefinite (che comprende anche scenari con più luci). Nella figura è mostrato l’effetto riflettore predefinito.
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Passo 5 Naturalmente, la luce colpisce leggermente anche lo sfondo, oltre che il viso del soggetto; potete tuttavia controllare le dimensioni (Adobe parla di “Scala”) del fascio di luce utilizzando l’anello più esterno (quello verde). Posizionate il puntatore su quel cerchio (che diventerà giallo): quando il display HUD mostra la parola “Scala” e un valore compreso tra 0 e 100 (figura), potete trascinare verso l’interno o verso l’esterno per ridimensionare il fascio. Devo dirvelo: questo anello verde è un po’ pignolo, quindi potreste dover eseguire numerosi tentativi, spostando lentamente il mouse, per visualizzare l’anello di scala giallo. Non demordete se non riuscite la prima volta: basta provarci di nuovo. Questi tre controlli a schermo funzionano nello stesso modo anche per le altre luci, tranne che per Riflettore: qui l’anello esterno controlla la rotazione (figura in basso), mentre i pallini bianchi permettono di spostare l’effetto.
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Il viso dovrebbe essere la parte più luminosa del ritratto, ma qui la luce è effettivamente un po’ eccessiva. Fortunatamente, potete controllare l’intensità della luce senza spostare i dispositivi di scorrimento, ma agendo sull’immagine stessa. L’anello circolare bianco e nero visualizzato al centro della luce controlla infatti l’intensità della luce: fate clic per visualizzare in un display HUD la parola “Intensità” accompagnata dal valore attuale di intensità, compreso tra 0 e 100. Per ridurre leggermente il valore, fate clic sul cerchio e trascinatelo in senso antiorario; in questo modo viene diminuita la luminosità (o l’intensità) della luce. Nella figura la luce colpisce direttamente il viso e si dissolve rapidamente.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 6 Per aggiungere altre luci, fate clic su uno dei tre stili di luce sulla barra delle opzioni. Aggiungete una luce puntiforme (pulsante cerchiato in rosso) e trascinatela vicino al blocco di cemento su cui è seduta la modella. Trascinate il cerchio Scala verso l’interno, in modo da ottenere un fascio molto piccolo (figura), e riducetene leggermente l’intensità. Create un’altra luce puntiforme e ripetete le stesse operazioni, trascinandola però sulla caviglia (figura).
Per eliminare una luce, fate clic su essa, passate al pannello Luci sul lato destro dell’area di lavoro e fate clic sull’icona del cestino nell’angolo inferiore destro. Questa procedura non vi permetterà di eliminare tutte le luci: dovrete sempre lasciarne una, altrimenti l’immagine sarà totalmente buia.
Passo 7 Nel pannello Luci sono elencate tutte le luci applicate, come se fossero livelli. Potete attivarle o disattivarle facendo clic sull’icona occhio a sinistra di ogni luce. Inoltre, se volete cambiare lo stile della luce, fate clic sulla stessa e scegliete un nuovo stile dal menu a comparsa del pannello Proprietà, che dovrebbe trovarsi sopra il pannello Luci. Non ho ancora parlato di Luce infinita (il terzo stile per le luci): create allora una luce infinita (fate clic sulla terza icona delle luci sulla barra delle opzioni) e nascondete le altre tre dalla vista nel pannello Luci facendo clic sulle relative icone occhio. La luce rimane al centro dell’immagine: non si sposta, ma potete cambiarne la direzione, come se fosse la luce del sole. Trascinate direttamente il pallino al centro per visualizzare un’icona di luce vicino al margine dell’immagine; è divertente osservare la luce nello spazio 3D!
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SUGGERIMENTO: eliminare le luci
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 8
Passo 9 (7) Subito sotto il dispositivo di scorrimento Ambiente si trova il menu a comparsa Texture, che consente di accentuare la texture dell’immagine con una sorta di effetto rilievo basato sul colore (canale Rosso, Verde o Blu); potete controllarne la quantità agendo su Altezza. Provate e capirete cosa intendo. Ho saltato i due controlli che utilizzo di meno: il primo è il dispositivo di scorrimento Superficie, che teoricamente controlla la quantità di lucentezza nella foto, ma a me ricorda più un controllo per il contrasto. Se lo trascinate a sinistra, la parte illuminata dell’immagine appare piatta e meno contrastata; se lo trascinate a destra, la luce diventa più contrastata. Il dispositivo di scorrimento Metallico produce risultati solo se l’immagine contiene elementi metallici o riflettenti; se vi serve, trascinatelo a destra per rendere più intensi questi elementi. Al termine, fate clic sul pulsante OK sulla barra delle opzioni per applicare l’effetto al livello come filtro avanzato (figura). Se volete rimuovere parte dell’effetto, potete dipingere sulla maschera fornita, oppure potete fare doppio clic su Effetti di luce per riaprire il filtro e regolarne le impostazioni.
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Sono disponibili altri controlli utili nel pannello Proprietà. (1) Per cambiare il colore della luce, fate clic sul campione di colore e scegliete un nuovo colore dal selettore colori (nella figura l’operazione viene eseguita per la luce infinita). (2) Il dispositivo di scorrimento Intensità è lo stesso che potete utilizzare direttamente sull’immagine. (3) Angolo centrale controlla il punto di maggiore intensità della luce (quando lo stile è Faretto). (4) Il campione Colora controlla la dominante di colore della parte oscurata della foto (che per impostazione predefinita è piatta).(5) Il dispositivo di scorrimento Esposizione ricorda Luci in Camera Raw; se decidete di utilizzarlo, trascinatelo a sinistra per esaltare le luci. (6) Ambiente controlla lo scurimento applicato al resto dell’immagine (ulteriori informazioni alla pagina successiva).
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Se osservate l’immagine nella figura, noterete che la luce sul visto è piuttosto luminosa e diretta, il che va bene; tuttavia, potete fonderla meglio e renderla meno violenta con un solo clic (ecco perché all’inizio vi ho consigliato di duplicare il livello Sfondo, proprio per poter applicare questo tocco finale). Per attenuare la luce, cambiate il metodo di fusione di questo livello da Normale a Scurisci nel pannello Livelli (figura), in modo da rimuovere il “contorno” della luce principale e renderla più morbida grazie alla fusione che completa questo effetto. Un’ultima cosa: un altro vantaggio dell’applicazione di questo livello su un livello separato è la possibilità di controllare la quantità complessiva dell’effetto dopo averlo applicato. Ad esempio, se pensate che lo sfondo sia troppo scuro e teatrale, potete semplicemente ridurre l’opacità di questo livello per diminuire l’intensità dell’effetto.
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Effetti di viraggio fotografico
Passo 1 Aprite la fotografia a cui volete applicare un effetto di viraggio fotografico. Passate al pannello Livelli, fate clic sull’icona Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione in fondo al pannello e scegliete Mappa sfumatura dal menu a comparsa (figura); potete anche fare clic sull’ultima icona della riga inferiore del pannello Regolazioni.
Passo 2 Quando scegliete Mappa sfumatura viene applicata la sfumatura predefinita, che come ormai saprete produce un’interessante conversione in bianco e nero dell’immagine (purché impostiate il nero e il bianco come colori di primo piano e sfondo prima di scegliere Mappa sfumatura). Ora, per caricare i predefiniti di Viraggio fotografico, dovete fare clic sulla sfumatura nel pannello Proprietà (figura).
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Uno dei livelli di regolazione meno utilizzati è da sempre Mappa sfumatura: per anni l’ho utilizzato solo per ottenere una buona conversione in bianco e nero con un solo clic (ovviamente utilizzando il nero come colore di primo piano e il bianco come colore di sfondo, quindi tecnicamente la conversione richiede una lettera e un clic). In Photoshop CS6, però, Adobe ha collaborato con il fotografo Steve Weinrebe per aggiungere a Mappa sfumatura 38 predefiniti di viraggio fotografico e divisione tonale, trasformandolo in uno strumento migliore che nessuno utilizza. Spero che le cose cambino, d’ora in poi.
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Passo 4 Dopo aver caricato il nuovo set, ha inizio il divertimento: dovete solamente fare clic su una di queste sfumature di viraggio fotografico per aggiornare l’immagine; fate quindi clic più volte fino a trovare un effetto che vi piace. Qui è mostrato l’effetto Seppia selenio 3: potete vedere i colori che lo compongono nella barra sfumatura al centro della finestra di dialogo Editore sfumatura (figura).
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Capitolo 9
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Viene visualizzato Editore sfumatura (figura); se fate clic sul piccolo ingranaggio in alto a destra nella sezione Predefiniti, viene visualizzato un menu a comparsa da cui potete selezionare Viraggio fotografico (figura). Viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede se volete sostituire il set di sfumature predefinito con quello che state caricando. Io ho scelto di sostituirlo, perché (1) è più facile lavorare con queste sfumature se non vengono aggiunte al set esistente e (2) voglio mostrarvi un metodo rapido per ripristinare in qualsiasi momento le sfumature predefinite. Fate quindi clic su OK per nascondere le sfumature e caricare il nuovo set.
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Passo 6 Bene, ecco perché non dovevate preoccuparvi di sostituire le sfumature predefinite: potete ripristinarle con un solo clic in qualsiasi momento. Passate a Editore sfumatura, fate clic sull’icona dell’ingranaggio e scegliete Ripristina sfumature dal menu a comparsa per ricaricare il set di sfumature predefinito. Ora che sapete come ripristinare le sfumature predefinite, voglio invitarvi a caricare qualche altro set per conoscerne il contenuto.
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Non vi resta che cercare l’effetto che volete applicare, facendo clic sulle sfumature una dopo l’altra. Per esempio, questa è l’ultima sfumatura del set, chiamata Cobalto ferro 3 (l’effetto non è sicuramente dei migliori, ma volevo mostrarvi le possibilità a vostra disposizione: questa ha un aspetto di divisione tonale, con un tono ciano nelle ombre e un tono magenta nelle luci). Provate altre sfumature della fila superiore: si tratta di utili effetti seppia/due tonalità. Ricordate che in genere Adobe inserisce i predefiniti più utili e migliori all’inizio, spostando alla fine dell’elenco quelli meno utilizzati.
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Effetti di consultazione colore
Un altro effetto speciale aggiunto in Photoshop CS6 è chiamato “Consultazione colore”: utilizza tabelle di consultazione predefinite per rimappare all’istante i colori nell’immagine creando effetti di colore sorprendenti (ispirati alle tabelle di consultazione utilizzate nella produzione di film e video). Non esistono molti controlli da regolare, visto che la maggior parte di questi effetti è pronta all’uso, ma è interessante la possibilità di applicare l’effetto come livello di regolazione, in modo da controllare con facilità le zone di applicazione dell’effetto con una maschera. Ecco come dovete procedere.
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Passo 2 Ho scelto EdgyAmber.3DL dal menu a comparsa File 3DLUT per applicare l’effetto di colore mostrato nella figura. A questo punto possiamo fare tre cose: (1) se l’effetto è troppo intenso, visto che abbiamo utilizzato un livello di regolazione possiamo ridurre l’opacità del livello per ridurre l’intensità dell’effetto; (2) possiamo cambiare il metodo di fusione del livello per controllare la fusione di questo effetto con l’immagine sul livello sottostante; infine, (3) possiamo premere Ctrl+I (Comando+I) per invertire la maschera di livello, nascondendo l’effetto dietro una maschera di livello nera, e dipingere in bianco con lo strumento Pennello (B) per applicare l’effetto solo ad aree selezionate dell’immagine.
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Passo 1 Aprite la fotografia a cui volete applicare un effetto di consultazione colore. Passate al pannello Livelli, fate clic sull’icona Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione in fondo al pannello e scegliete Consultazione colore dal menu a comparsa (figura); potete anche fare clic sull’ultima icona della seconda riga del pannello Regolazioni. Vengono visualizzate le opzioni di Consultazione colore nel pannello Proprietà (figura). Sono disponibili tre set diversi di effetti, quindi potete scegliere quello che preferite da uno dei tre menu a comparsa (potete selezionarne solo uno alla volta).
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Passo 4 Dopo aver provato vari effetti, ho scoperto che per questa immagine il predefinito che mi piace di più è Crisp_Warm.look (figura). Un’ultima cosa: se scegliete la prima opzione di questi tre menu a comparsa, potrete caricare un profilo (magari scaricato dal Web per l’applicazione alle immagini). Viene visualizzata la normale finestra di dialogo Apri, dove potete cercare il profilo da caricare. Naturalmente, se non avete alcun profilo da caricare, non c’è motivo di selezionare tali voci dal menu (che poi uno si domanda come mai non le abbiano messe alla fine del menu... o no?).
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Alcuni effetti hanno delle opzioni aggiuntive. Per esempio, scegliete NightFromDay. CUBE dallo stesso menu per visualizzare le relative opzioni nel pannello Proprietà (figura). Si tratta di pulsanti di opzione, quindi potete solamente scegliere un pulsante a sinistra e uno a destra; facendo clic su essi (figura) otterrete delle variazioni dell’effetto scelto. Altri pulsanti utili sono presenti nella parte inferiore del pannello Proprietà. Quello che utilizzo più spesso è l’icona occhio, che consente di attivare o disattivare il livello di regolazione Consultazione colore (evitandovi il passaggio al pannello Livelli). Se fate clic sulla prima icona da sinistra, l’effetto agisce solo sul livello sottostante (e non su tutti i livelli inferiori come avviene di solito). L’icona successiva (l’occhio con una freccia) permette di visualizzare un confronto prima/dopo, in maniera analoga all’attivazione/disattivazione dell’icona occhio. L’icona che segue (la freccia curva) riporta l’intero pannello alle impostazioni predefinite.
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Scolpire con il filtro Fluidifica aggiornato
Anche questo filtro è stato aggiornato da Adobe in Photoshop CS6; nonostante sia utilizzato quasi solo per ritoccare i ritratti (l’ho impiegato moltissimo nel mio libro sul ritocco dei ritratti), voglio che sappiate alcune cose: (a) è molto più veloce e reattivo in CS6, perché Adobe ha ridotto il carico sull’unità di elaborazione grafica (roba tecnica, insomma); (b) sono stati perfezionati molti piccoli aspetti che lo rendono migliore e più facile da utilizzare; (c) è stata aggiunta una nuova e utilissima funzionalità che consente di tornare indietro e riprendere da dove ci si era interrotti. Ecco qui una breve spiegazione.
Per passare rapidamente a un pennello più grande o più piccolo, tenete premuto Alt, fate clic destro e trascinate; in Mac, tenete premuto Opzione+Ctrl, fate clic e trascinate.
Passo 2 Lo strumento Altera avanti sposta il soggetto come se fosse liquido (diciamo come il miele), ma esistono alcuni segreti per utilizzarlo con efficacia: (1) le dimensioni del pennello devono corrispondere a quelle della zona da spostare; (2) i movimenti devono essere delicati (spingete appena per ottenere risultati eccellenti). Attivate quindi lo strumento, posizionate il mirino a sinistra della mascella sinistra e spingete leggermente a destra per farla rientrare (figura).
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SUGGERIMENTO: ridimensionamento visivo del pennello in Fluidifica
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Passo 1 Aprite l’immagine da ritoccaree poi aprite il menu Filtro e selezionate Fluidifica (oppure premete Ctrl+Maiusc+X (Comando+Maiusc+X)) per visualizzare la finestra di dialogo mostrata nella figura. In Photoshop CS6, sono disponibili due versioni della finestra di dialogo: Modalità avanzata e la versione semplificata (figura), con qualche strumento a sinistra e soltanto le impostazioni Dimensione pennello e Pressione pennello a destra. Per quello che dobbiamo fare noi, la versione semplificata è perfetta (visto che la maggior parte del ritocco sarà svolta con lo strumento Altera avanti, il primo nella finestra degli strumenti); potete quindi deselezionare la casella di controllo Modalità avanzata.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Fate lo stesso sulla mascella a destra (ricordando il suggerimento di utilizzare un pennello con dimensioni conformi a quelle dell’area da spostare). Spingete leggermente verso l’interno anche l’orecchio destro. Potete cambiare le dimensioni del pennello utilizzando il dispositivo di scorrimento Dimensione pennello a destra. Il nostro soggetto non necessitava del ritocco della mascella o dell’orecchio, ma dovevamo pure fare qualcosa in questo progetto!
Se volete ricominciare da capo, fate clic sul pulsante Ripristina tutto. Se invece volete annullare solo qualche passaggio, potete utilizzare la stessa scelta rapida disponibile in Photoshop: premendo Ctrl+Alt+Z (Comando+Opzione+Z), potete annullare un passaggio alla volta.
Passo 4 Un collo lungo e sottile è una caratteristica degli scatti di bellezza come questo, quindi ingrandite il pennello e spingete leggermente il lato destro del collo verso l’interno (figura). Prima di continuare, vorrei che eseguiste un ritocco con Fluidifica in questa immagine, ovvero sistemare leggermente i capelli: guardate, soprattutto sul lato sinistro, quante rientranze si vedono lungo i bordi. È un problema che preferisco correggere, quindi lo faremo nel prossimo passo.
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SUGGERIMENTO: se combinate un disastro, provate questo trucco
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Eseguite lo zoom sull’area dei capelli. Potete utilizzare le stesse scelte rapide da tastiera a cui ricorrete in Photoshop, quindi Ctrl+più (Comando+più) per lo zoom avanti e Ctrl+meno (Comando+meno) per lo zoom indietro. Riducete le dimensioni del pennello adeguandole al rientro che volete correggere, quindi effettuate la correzione (evitando l’eccessiva perfezione). Ricordate che a volte dovrete spingere verso l’interno e altre verso l’esterno per ottenere un risultato uniforme.
In Photoshop CS6, Adobe ha aumentato le dimensioni massime del pennello a 15.000 pixel, quindi non avrete problemi nemmeno se lavorate con immagini ad altissima risoluzione.
Passo 6 Vediamo ora alcune delle funzionalità avanzate nascoste; selezionate la casella di controllo Modalità avanzata per visualizzare le opzioni aggiuntive sul lato destro della finestra di dialogo e altri tre strumenti nella finestra degli strumenti. La funzionalità principale della modalità avanzata è la possibilità di bloccare una parte dell’immagine che non deve essere modificata mentre elaborate le aree che la circondano. Per esempio, se dovete apportare modifiche importanti alle mascelle o alla struttura del capo, potete bloccare il viso lasciando sbloccati solo i contorni della testa (nella figura ho dipinto con lo strumento Maschera area fissa (F), il settimo della finestra degli strumenti). Procedete con questa operazione. Se non vedete l’area rossa della maschera, selezionate la casella di controllo Mostra maschera nella sezione Opzioni di visualizzazione (figura). Per cancellare un’area su cui avete dipinto per sbaglio, passate allo strumento Rilascia maschera (D), subito sotto il precedente.
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SUGGERIMENTO: dimensioni dei pennelli stratosferiche
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Prima
Dopo
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Quando avete terminato, fate clic su OK per applicare le modifiche (figura). Queste modifiche sono un po’ eccessive, ma ho scelto di applicarle in questo modo per farvi capire esattamente che cosa potete fare con il filtro. Siete pronti per la nuova e interessante funzionalità di CS6 di cui vi ho parlato in precedenza? Eccola qui: dopo aver fatto clic su OK e aver applicato le modifiche, se decidete che il risultato non è di vostro gradimento, sapete che potete premere Ctrl+Z (Comando+Z) per annullare i cambiamenti e riaprire Fluidifica per riprovare, vero? Certo! Ma ecco la parte interessante: ora Fluidifica ricorda l’ultimo insieme di regolazioni applicate (definito “trama”), quindi potete riaprire l’immagine e fare clic sul pulsante Carica ultima trama (figura in basso) per ricaricare le ultime modifiche apportate, in modo da riprendere da dove vi eravate interrotti. Inoltre, se avete scattato utilizzando un treppiede e se il soggetto non si è mosso (chiaramente, riesce meglio se il soggetto è un prodotto), potete salvare la trama del primo scatto, aprire il successivo, caricare la trama salvata e applicarla con pochissimi clic.
Capitolo 9
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Effetto di sfondo con luci notturne
Ho imparato questa tecnica da un mio amico, il fotografo e insegnante di Photoshop francese Serge Ramelli (http://photoserge.com): utilizza il filtro Sfocatura diaframma di Photoshop CS6 in modo diverso per ottenere una foto notturna da utilizzare come sfondo per una composizione. Ringrazio Serge per avermi insegnato la tecnica e per avermi permesso di condividerla con voi.
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Apriremo ora una foto scattata di notte in cui siano visibili luci (figura). Con questa tecnica non vi servono luci luminose (che si trasformerebbero in macchie bianche); nella fotografia che ho scelto esistono naturalmente anche alcune luci particolarmente vivaci, che andremo a correggere subito. Aprite l’immagine in Camera Raw (leggete il Capitolo 2 se vi serve un po’ di ripasso), quindi trascinate il dispositivo di scorrimento Luci verso sinistra fin quando le luci non sono più così brillanti (nella figura ho trascinato a -30). Potete controllare l’effettiva luminosità delle luci in seguito; per ora è sufficiente che ne riduciate leggermente l’intensità. Fate quindi clic sul pulsante Apri immagine per aprire la foto in Photoshop.
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Iniziate aprendo un’immagine del soggetto che volete posizionare sullo sfondo con luci notturne. Create ora una selezione del soggetto utilizzando la tecnica per la rimozione delle persone dallo sfondo (pagina 231), in modo da selezionare il soggetto che suona il basso.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Fate quindi clic al centro del cerchio e trascinatelo all’esterno dell’immagine, nell’angolo superiore sinistro della finestra (figura). Spostandolo esternamente all’immagine, tutta la fotografia risulterà sfocata. Passate quindi al pannello Effetti Sfocatura sulla destra e, nella sezione Bokeh, trascinate il dispositivo di scorrimento Luce Bokeh a destra fino a 50%. Il dispositivo di scorrimento controlla la luminosità delle luci sfocate, quindi potreste dover aumentare o ridurre il valore in base alla foto; l’importante è che le luci non siano eccessive.
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Premete Ctrl+meno (Comando+meno) per eseguire lo zoom indietro di un livello. Afferrate ora l’angolo inferiore destro della finestra dell’immagine e trascinatelo verso l’esterno in modo da vedere l’area del quadro grigia intorno all’immagine. Aprite il menu Filtro e selezionate Sfocatura diaframma dal sottomenu Sfocatura. Viene visualizzata l’interfaccia di Sfocatura diaframma (figura), che posiziona un grande ovale al centro dell’immagine. L’area interna all’ovale è nitida, mentre la sfocatura appare all’esterno dell’ovale. Visto che qui vogliamo sfocare lo sfondo il più possibile, dovete ridurre al massimo le dimensioni dell’ovale e trascinarlo esternamente all’immagine, in modo che non restino aree nitide. Afferrate uno dei punti laterali dell’ovale e trascinatelo verso l’interno per creare un ovale lungo e sottile (figura in basso a sinistra). Afferrate quindi il punto superiore o inferiore sull’ovale e trascinatelo verso l’interno per ridurre l’ovale a un piccolo cerchio (figura in basso a destra).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Per ingrandire le luci di sfondo, potete trascinare il dispositivo di scorrimento Sfoca nel pannello Strumenti sfocatura verso destra (nella figura ho trascinato a 56 pixel). Potete quindi considerare il dispositivo di scorrimento Sfoca come uno strumento per controllare la dimensione delle luci notturne.
Dopo aver ingrandito le luci, queste appaiono notevolmente meno luminose; come ho già spiegato nel passo 4, la luminosità è controllata dal dispositivo di scorrimento Luce Bokeh, che per questa foto potete aumentare a 65% (figura) per ripristinare le luci. Date però un’occhiata alle luci a sinistra al centro: sono divenute così luminose che sembrano “sbocciate” e sovrapposte. Dopo aver incollato il soggetto in questo punto, lo allontaneremo da quel lato dell’immagine o lo posizioneremo davanti all’area stessa, in modo da non vedere queste luci. Ora che la sfocatura è corretta, spostatevi sulla barra delle opzioni e fate clic sul pulsante OK blu per applicare la sfocatura all’immagine.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Passo 8 Per finire, per fare in modo che il soggetto sembri essere stato ripreso su questo sfondo di colore caldo, dobbiamo riscaldare leggermente anche la foto del soggetto. Come prima cosa, attivate il pannello Livelli e fate Ctrl+clic (Comando+clic) sulla miniatura del livello del soggetto per selezionare la ragazza. Passate al pannello Regolazioni e fate clic sull’icona Filtro fotografico. Nel pannello Proprietà, contenente i controlli di Filtro fotografico, per impostazione predefinita la foto viene riscaldata del 25%; se pensate che questo valore non sia adeguato, trascinate il dispositivo di scorrimento Densità verso destra per scaldare la foto o verso sinistra per raffreddarla (nell’esempio ho trascinato a 19%).
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Ritornate al documento in cui avete selezionato il soggetto e premete Ctrl+C (Comando+C) per copiare il soggetto; tornate al documento di sfondo e premete Ctrl+V (Comando+V) per incollare il soggetto sullo sfondo (potete anche attivare lo strumento Sposta [V] e trascinare il livello del soggetto sul documento di sfondo). Nell’esempio ho posizionato il soggetto lontano dalle luci bianche luminose visibili a destra e l’ho anche ingrandito leggermente con Trasformazione libera: premete Ctrl+T (Comando+T) e fate Maiusc+clic in uno dei punti d’angolo superiori, trascinandolo verso l’alto per ridimensionare il soggetto; se trascinate troppo, diventerà visibile l’effetto pixel sul soggetto, quindi prestate attenzione.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Aprire più file JPEG o TIFF in Camera Raw da Mini Bridge
Suggerimento per gli utenti di CS6 che lavorano con tavolette Wacom Se utilizzate una tavoletta Wacom per il ritocco, trovate due nuovi pulsanti che vi permettono di evitare il passaggio al pannello Pennelli quando dovete controllare l’opacità o la dimensione in base alla pressione. Questi due pulsanti sono visibili sulla barra delle opzioni quando avete selezionato uno strumento Pennello (somigliano a piccoli cerchi con una
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Capitolo 9
Se Photoshop inizia a comportarsi in modo strano... ...o se qualcosa non funziona come ha sempre fatto, è possibile che le preferenze siano state danneggiate (succede a tutti, prima o poi). Sostituendole con un set di preferenze nuovo di zecca
Nuovo, quindi scegliete il nome del documento già aperto dal menu a comparsa Predefinito nella parte superiore della finestra. Verranno così recuperate tutte le specifiche da quel documento e i campi saranno compilati automaticamente. Non vi resta che fare clic su OK.
Suggerimento di ritocco per Fluidifica
potrete risolvere il 99% dei problemi in cui vi imbatterete in Photoshop (in effetti è la prima soluzione che il supporto tecnico di Adobe vi chiederà di provare), quindi vale la pena farlo. Per ricreare le preferenze, uscite da Photoshop, quindi tenete premuto Ctrl+Alt+Maiusc (Comando+Opzione+Maiusc) e avviate Photoshop (sempre tenendo premuti i tasti). Viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede se intendete eliminare il file delle impostazioni di Adobe Photoshop. Fate clic su Sì e vedrete che i vostri problemi saranno risolti come per magia.
Creare un nuovo documento con le stesse specifiche di un documento aperto Se avete già aperto un’immagine e volete creare un nuovo documento vuoto con dimensioni, risoluzione e spazio colore identici, premete Ctrl+N (Comando+N) per visualizzare la finestra di dialogo
Se state utilizzando il filtro Fluidifica per eseguire il ritocco di un ritratto, potete assicurarvi di non spostare accidentalmente un’area su cui non volete influire; in Fluidifica sono disponibili gli strumenti di blocco, ma è sicuramente più facile creare prima una selezione intorno all’area da regolare e solo dopo aprire il filtro Fluidifica. In questo modo le aree esterne alla selezione saranno automaticamente bloccate. Vedrete un rettangolo con la selezione nell’area di anteprima, mentre le aree esterne alla selezione saranno mascherate in rosso.
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Aprire più foto RAW da Mini Bridge è facile: dovete solo selezionare tutte le immagini desiderate e fare doppio clic su una di esse, oppure fare clic destro e scegliere Apri con. Il problema è che questa tecnica non funziona per le immagini JPEG o TIFF. O meglio, non funziona se prima non eseguite queste due operazioni: (1) Aprite il menu Modifica (Photoshop) e scegliete Camera Raw nel sottomenu Preferenze. In fondo al pannello, nella sezione Trattamento JPEG e TIFF, impostate entrambi i menu a comparsa su Apri automaticamente tutti i file JPEG/TIFF supportati (per fortuna, questa prima parte deve essere eseguita una sola volta). Riavviate Photoshop, quindi selezionate le immagini JPEG o TIFF in Mini Bridge, fate clic destro su una di esse e scegliete Apri con, Applicazione predefinita. Tutte le immagini verranno aperte in Camera Raw.
penna); facendo clic su questi pulsanti potete sostituire le impostazioni correnti nel pannello Pennelli, evitando l’uso dei controlli Opacità e Dimensione.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Cambiare strumento temporaneamente e velocemente
al di fuori di tale area. Tenete premuto il tasto L (per lo strumento Lazo) per sostituire temporaneamente lo strumento Pennello con lo strumento Lazo. Effettuate la selezione, quindi rilasciate L per tornare allo strumento Pennello. Questa tecnica vi permetterà di risparmiare molto tempo e fastidi.
Dovete progettare immagini per uno smartphone o un tablet? Allora sarete lieti di sapere che esistono nuovi predefiniti per i formati più comuni degli schermi dei dispositivi mobili. Selezionate Nuovo dal menu File, quindi scegliete Dispositivi e cellulari dal menu a comparsa Predefinito e selezionate il formato desiderato dal menu a comparsa Dimensione.
Potete controllare la quantità di RAM installata sul computer riservata all’utilizzo da parte di Photoshop. Questa operazione viene eseguita in Photoshop stesso, premendo Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare la finestra di dialogo Preferenze di Photoshop e facendo clic su Prestazioni nell’elenco sul lato sinistro. Vedrete un grafico a barre con un dispositivo di scorrimento che rappresenta la quantità di RAM installata destinata a Photoshop. Trascinate il dispositivo di scorrimento verso destra per allocare più RAM a Pho-
Scelte rapide per cambiare l’ordine dei livelli Io le uso moltissimo, perché mi evitano di dover passare al pannello Livelli molte volte al giorno. Per spostare il livello corrente in alto di un livello nella pila, premete Ctrl+Maiusc+più; naturalmente, per spostarlo in basso, potete utilizzare la stessa scelta rapida ma con il meno. Per spostare il livello corrente in cima alla pila, premete Ctrl+Maiusc+ù e per spostarlo subito sopra il livello Sfondo, premete Ctrl+Maiusc+à.
toshop (le modifiche non avranno effetto fino al riavvio dell’applicazione).
Risparmiare tempo quando si salva Quando fate clic sul pulsante Salva immagine nell’angolo inferiore sinistro della finestra di Camera Raw, viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio; se non volete apportare modifiche alle impostazioni, potete saltare la finestra di dialogo tenendo premuto Alt (Opzione) prima di fare clic sul pulsante Salva immagine. Ehi, ogni clic comporta un po’ di tempo perso!
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Questa tecnica è stata introdotta da Adobe nella versione CS4, ma poche persone ne conoscevano l’esistenza. Potremmo definire questi strumenti “caricati a molla”: vi consentono di accedere temporaneamente a un altro strumento e, al termine, viene automaticamente riselezionato lo strumento originale. Ecco come dovete procedere. Supponiamo che stiate utilizzando lo strumento Pennello, ma che dobbiate creare una selezione con Lazo per evitare di dipingere
Assegnare più RAM a Photoshop
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Esposizione: 1/25 sec | Distanza focale: 14 mm | Apertura: ƒ/6.3
Foto di Scott Kelby
Capitolo 10 Tecniche per la nitidezza
Tecniche per la nitidezza Per questo capitolo ho potuto scegliere tra due titoli di
guscio)? Chi potrebbe dimenticare “Slowly Crossing a Busy
canzoni davvero interessanti: “Sharpen Your Teeth” di Ugly
Highway” (attraversando lentamente una via trafficata), o
Casanova o “Sharpen Your Sticks” dei Bags. Non vi sembra
la mia preferita, “I Got Hit Crossing a Busy Highway” (mi
che le band non riescano più a trovare nomi decenti? Quan-
hanno tirato sotto mentre attraversavo)?. Oggi non serve
do ero ragazzo (pochi anni fa, quindi), le band avevano nomi
essere brutti per far parte di una banda chiamata Ugly Ca-
sensati: c’erano i Beatles (scarafaggi), i Turtles (tartarughe,
sanova (Casanova brutto) e credo che questo sia sbagliato.
gli Animals (animali), i Monkees (scimmie) e i Flesh Eating
In fondo, se io facessi parte di una band (e ne faccio parte),
Mutant Zombies (zombie mutanti mangiatori di carne), ma
la chiamerei in un modo che rifletta l’aspetto del gruppo e
anche i Carnivorous Flesh Eating Vegetarians (vegetariani
il suo modo di agire. Per esempio, un nome ideale per la
carnivori mangiatori di carne) e i Bulimic Fresh Salad Bar Re-
nostra band potrebbe essere “Fustacci devastantemente
stockers (rifornitori bulimici di insalate fresche per i bar)... in-
belli con addominali d’acciaio”, abbreviato per comodità in
somma, tutti nomi sensati. Che dire di “Bags?”, che in italia-
FDBCADA. Già ci vedo a suonare nelle palestre e nei centri
no significa “borse”? A meno che il gruppo non sia formato
benessere, o in altri luoghi in cui le persone belle (come noi)
da un gruppo di arzille vecchiette, non vedo proprio che
si incontrano con altre bellezze. Guadagnando popolarità,
senso abbia questo nome. Quando ero ragazzo, c’era una
dovremmo assumere un manager. Prima ancora di sedersi
band chiamata Turtles i cui membri sembravano proprio
con noi ci direbbe che FDBCADA non è il nome adatto
tartarughe. Era questo che li rendeva eccezionali. Ricordate
alla nostra band, e ci proporrebbe un nome tipo “Stalloni
il loro singolo “Peeking Out of My Shell” (sbirciando dal
muscolosi a corto di soldi”, o magari “The Bags”.
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Sharpen Your Teeth
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Nozioni fondamentali sulla nitidezza
Dopo aver regolato la fotografia come desiderato, e appena prima di salvare il file, dovreste aumentarne la nitidezza. Io lo faccio con qualsiasi foto, sia per recuperare parte della vivacità originale perduta durante il processo di correzione, sia per correggere una fotografia leggermente fuori fuoco. Ad ogni modo, non ho mai visto una foto scattata con una fotocamera digitale (o acquisita con uno scanner) che non avesse bisogno di un leggero aumento della nitidezza. Ecco una tecnica di base per aumentare la nitidezza dell’intera foto.
Una volta visualizzata la foto al 50%, aprite il menu Filtro e selezionate Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Se avete familiarità con le tradizionali tecniche da camera oscura, è probabile che riconosciate il termine “maschera di contrasto”: con questa tecnica si creava una versione sfocata della foto originale e una versione “non sfocata” da utilizzare come maschera, per ottenere una nuova foto in cui i contorni apparissero più nitidi.
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Capitolo 10
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Passo 2
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Passo 1 Aprite la foto di cui desiderate aumentare la nitidezza. Dal momento che Photoshop visualizza la foto in modo differente a diversi ingrandimenti, scegliere l’ingrandimento (o il fattore di zoom) giusto per la nitidezza è difficile. Le attuali fotocamere digitali producono file molto grandi, quindi in genere l’ingrandimento accettato per l’aumento della nitidezza è 50%. Se guardate sulla barra del titolo della finestra, viene visualizzata la percentuale di zoom corrente (cerchiata in rosso nella figura). Il modo più veloce per ottenere un ingrandimento del 50% consiste nel premere Ctrl+più (Comando+più) oppure Ctrl+meno (Comando+meno) per eseguire lo zoom avanti o indietro.
Tecniche per la nitidezza
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
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Dopo
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Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Maschera di contrasto, vedrete tre dispositivi di scorrimento. Fattore determina la quantità di nitidezza applicata alla fotografia; Raggio determina il numero di pixel su cui influisce la nitidezza a partire dal bordo; Soglia determina il livello di differenza di un pixel rispetto all’area circostante che permette di considerarlo come bordo e di renderlo più nitido con il filtro (il dispositivo di scorrimento Soglia funziona in modo opposto a quel che pensate: più basso è il valore, più elevato è l’effetto di nitidezza). Quali numeri dovreste inserire, allora? Vi offrirò qualche interessante punto di partenza nelle pagine seguenti, ma per ora possiamo utilizzare le impostazioni di seguito: Fattore 120%, Raggio 1, Soglia 3. Fate clic su OK per applicare la nitidezza alla foto (osservate la foto “dopo” di seguito).
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SUGGERIMENTO: nitidezza per le donne Se dovete applicare un livello di nitidezza superiore a un ritratto femminile, aprite prima il pannello Canali e fate clic sul canale Rosso (figura) per attivarlo (l’immagine apparirà in bianco e nero). Applicate ora la nitidezza, utilizzando Fattore 120%, Raggio 1, Soglia 3, direttamente al canale Rosso. In questo modo, eviterete di applicare la nitidezza alla texture della pelle, conferendola però agli occhi, alle sopracciglia, alle labbra, ai capelli e così via. Dopo l’applicazione, fate clic sul canale RGB in cima al pannello Canali per ritornare all’immagine a colori.
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Nitidezza dei ritratti Per aumentare la nitidezza dei ritratti, provate queste impostazioni: Fattore 75%, Raggio 2, Soglia 3. Viene applicata un’altra forma di nitidezza delicata, ma con valori che permettono di far brillare leggermente gli occhi e di esaltare le luci nei capelli del soggetto.
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Nitidezza dei soggetti tenui Ecco le impostazioni da utilizzare in Maschera di contrasto: Fattore 120%, Raggio 1, Soglia 10. È adatta per le immagini in cui il soggetto è di natura morbida (fiori, cuccioli, persone, arcobaleni e così via). Prevede un’applicazione sottile della nitidezza particolarmente adatta a questo tipo di soggetti.
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Nitidezza moderata Questa è un’impostazione moderata di nitidezza, perfetta per inquadrature di prodotti, foto di interni ed esterni, oppure paesaggi (e in questo caso di vasi di argilla). Le mie impostazioni preferite per una nitidezza moderata sono le seguenti: Fattore 120%, Raggio 1, Soglia 3. Osservate l’aspetto: vedrete che sono migliorati i dettagli degli anelli intorno ai vasi e delle fessure nella parte superiore.
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Nitidezza massima Utilizzate queste impostazioni: Fattore 65%, Raggio 4, Soglia 3. Sono adatte a due situazioni: (1) la foto è completamente sfocata e necessita di un’elevata nitidezza per essere rimessa a fuoco; (2) la foto contiene molti contorni ben definiti (per esempio rocce, edifici, monete, auto, macchinari e così via). In questa foto, la nitidezza elevata consente di esaltare i dettagli del pannello di controllo della cabina di pilotaggio.
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Utilizzate queste impostazioni: Fattore 200%, Raggio 0,3, Soglia 0. Sono adatte alla grafica Web che appare sfocata. Quando diminuite la risoluzione di una fotografia a 300 ppi per adattarla alla risoluzione 72 ppi per il Web, spesso la fotografia assume un aspetto tenue e sfocato. Se la nitidezza non sembra sufficiente, provate ad aumentare Fattore a 400%. Utilizzo questa stessa impostazione (Fattore 400%) sulle fotografie sfocate: aggiunge un leggero disturbo, ma permette di recuperare foto che altrimenti avrebbero dovuto essere scartate.
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Nitidezza Web
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Nitidezza generica Queste sono probabilmente le impostazioni di nitidezza che preferisco: Fattore 85%, Raggio 1, Soglia 4. Sono tra l’altro quelle che utilizzo più spesso. Non si tratta di un tipo di nitidezza che colpisce, e forse è proprio per questo che mi piace. È abbastanza lieve da poter essere applicata due volte, se la fotografia non sembra sufficientemente nitida dopo la prima applicazione, anche se in genere i risultati sono subito soddisfacenti.
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Impostazioni personali Se volete provare ad applicare un insieme personalizzato di impostazioni per la nitidezza, voglio consigliarvi alcuni intervalli tipici per ogni regolazione, in modo che possiate trovare la nitidezza perfetta per il vostro caso.
Fattore
Raggio Nella maggior parte dei casi utilizzerete 1 pixel, ma potete arrivare fino a (preparatevi) 2. In precedenza vi ho fornito un’impostazione per situazioni estreme, dove avete portato il raggio fino a 4 pixel. Una volta ho sentito che un uomo di Cincinnati ha utilizzato 5, ma non so se crederci. Purtroppo Adobe vi permette di aumentare il valore di Raggio fino a 250! A mio parere, chiunque usi 250 come impostazione di Raggio dovrebbe essere incarcerato per almeno un anno, con una penale di 2.500 dollari.
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I valori tipici sono compresi tra 50% e 150%. Non è una regola rigida: si tratta solamente di un intervallo tipico per Fattore, perché scendendo sotto 50% l’effetto non è visibile, mentre superando 150% potrebbero verificarsi problemi di nitidezza (in base all’impostazione di Raggio e Soglia). Se rimanete sotto 150%, siete al sicuro. Nell’esempio ho impostato Raggio e Soglia rispettivamente su 1 e 2.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Soglia Un intervallo piuttosto sicuro per l’impostazione Soglia è compreso tra 3 e 20 (3 è il più intenso, 20 è il più delicato). Lo so, non dovrebbe essere 3 il più delicato e 20 il più intenso? Non fatemi parlare. Se volete realmente aumentare l’intensità della nitidezza applicata, potete ridurre Soglia a 0, ma dovete tenere d’occhio il risultato (potrebbe comparire disturbo nella fotografia).
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Immagine finale Per l’immagine finale della figura, ho utilizzato le impostazioni della nitidezza moderata che ho fornito in precedenza (Fattore 120%, Raggio 1, Soglia 3), e ho seguito il suggerimento relativo alla nitidezza per le donne, applicando la nitidezza solo al canale Rosso per evitare di alterare troppo la texture della pelle (ma come vedete, i capelli, le sopracciglia, le labbra, gli abiti e altri dettagli sono perfettamente nitidi). Se non siete a vostro agio nella creazione di impostazioni personalizzate per Maschera di contrasto, cominciate così: scegliete un punto di partenza (uno dei gruppi di impostazioni alle pagine precedenti), quindi spostate solo il dispositivo di scorrimento Fattore (non toccate Raggio e Soglia). Provate qualche volta e non vi troverete più nella situazione in cui dovrete chiedervi: “Dovrei abbassare la soglia?”.
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Nitidezza basata sulla luminosità
Passo 1 Aprite la foto RGB che volete rendere più nitida, quindi applicate Maschera di contrasto come di consueto (per questa foto, applicate le impostazioni Fattore 120, Raggio 1, Soglia 3; è la mia ricetta per una nitidezza piacevole e rilevabile).
Passo 2 Subito dopo aver applicato la nitidezza, aprite il menu Modifica e scegliete Dissolvi Maschera di contrasto (figura).
SUGGERIMENTO: dispositivo di scorrimento per l’annullamento Il dispositivo di scorrimento Opacità di Dissolvi è una sorta di dispositivo per l’annullamento, dal momento che se lo trascinate a 0 la nitidezza viene nascosta. Se lo lasciate impostato a 100%, la nitidezza è totale; se riducete l’opacità a 50%, ottenete una nitidezza intermedia, e così via. Quindi, se applicate la nitidezza e il risultato vi sembra eccessivo, invece di modificare le impostazioni e riprovare potete utilizzare il dispositivo di scorrimento Opacità di Dissolvi per ridurre l’effetto. Utilizzo Dissolvi anche se ho applicato una nitidezza insufficiente: in pratica, applico di nuovo Maschera di contrasto e poi riduco l’opacità al 50%, ottenendo una nitidezza pari a 1,5.
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Questa tecnica per la nitidezza è quella che utilizzo più spesso e ha sostituito la tecnica per la nitidezza Lab che adottavo in passato. È più facile e veloce ma permette di ottenere lo stesso risultato, evitando gli aloni e gli artefatti del colore (macchie e disturbo) derivanti da un’eccessiva aggiunta di nitidezza alla foto. Inoltre, poiché aiuta a evitare aloni e altri problemi del colore, diventa possibile applicare una nitidezza superiore a quella consentita dagli altri metodi.
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Passo 4 Fate clic su OK per applicare la nitidezza solo alla luminosità dell’immagine (la tecnica è molto simile a quella basata sul metodo Lab, dove convertivate l’immagine nel metodo Colore Lab e poi aumentavate la nitidezza del solo canale Luminosità, prima di effettuare di nuovo la conversione al metodo Colore RGB). Dovreste applicare questo tipo di nitidezza a tutte le foto scattate con la fotocamera digitale? Io lo faccio, e visto che utilizzo spesso la procedura, ho pensato bene di automatizzarla (come mostrato nel passo successivo).
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A questo punto, potete ignorare del tutto il dispositivo di scorrimento Opacità, perché dovete semplicemente modificare il metodo di fusione nella finestra di dialogo Dissolvi da Normale a Luminosità (utilizzando il menu a comparsa Metodo come mostrato nella figura). Ora la nitidezza è applicata solamente alle aree luminose della foto (contenenti i dettagli) e non alle aree di colore; in questo modo potete evitare gli aloni e altri difetti derivanti dall’aumento della nitidezza di un’immagine.
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Passo 6 Fate clic sull’icona per visualizzare la finestra di dialogo Nuova azione (figura). Il campo Nome viene evidenziato automaticamente, quindi procedete e assegnate un nome all’azione (nell’esempio ho utilizzato “Nitidezza luminosità” in un impeto di originalità). Dal menu a comparsa Tasto funzione, selezionate il numero del tasto funzione che volete assegnare all’azione (si tratta del tasto che dovrete premere per eseguire l’azione). Nell’esempio ho scelto F11, ma potete scegliere quello che preferite (tutti però sanno che F11 è il più cool dei tasti funzione; su Mac potreste dover prima disattivare la scelta rapida da tastiera del sistema operativo per F11). La finestra di dialogo Nuova azione non ha un pulsante OK, ma dispone di un pulsante Registra, perché una volta usciti da questa finestra di dialogo Photoshop avvia la registrazione dei passaggi. Fate quindi clic su Registra.
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Aprite una foto RGB diversa e ripetete la procedura per la nitidezza basata sulla luminosità; prima di iniziare, però, aprite il menu Finestra e selezionate Azioni per visualizzare il pannello Azioni (figura). Il pannello Azioni è un “registratore di passaggi”, che registra gli insiemi di passaggi e consente di riprodurli all’istante, applicandoli a un’altra foto, con la semplice pressione di un pulsante. Nel pannello Azioni, fate clic sull’icona Crea nuova azione in fondo al pannello (è simile all’icona Crea un nuovo livello del pannello Livelli ed è cerchiata in rosso nella figura).
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Passo 8 Il processo di registrazione viene terminato. Nel pannello Azioni vedrete tutti i passaggi registrati nell’ordine in cui li avete eseguiti; inoltre, se fate clic sul triangolino rivolto a destra accanto ad ogni passaggio (figura), vedrete ulteriori dettagli, comprese le singole impostazioni, per i diversi passaggi registrati. Nell’esempio potete vedere le impostazioni che ho utilizzato per Maschera di contrasto: Fattore 120%, Raggio 1, Soglia 3.
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Photoshop registra ogni mossa compiuta, perciò eseguite la tecnica per la nitidezza basata sulla luminosità appresa nelle pagine precedenti (applicazione delle impostazioni preferite di Maschera di contrasto, selezione di Dissolvi Maschera di contrasto dal menu Modifica, impostazione del metodo di fusione su Luminosità e clic su OK). Inoltre, se in genere applicate due volte la nitidezza, potete eseguire di nuovo il filtro, ma non dimenticate di applicare la dissolvenza al termine. Nel pannello Azioni, fate clic sull’icona Smetti riproduzione/registrazione in fondo al pannello (è l’icona quadrata a sinistra, cerchiata in rosso nella figura).
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Passo 9 Aprite una foto RGB differente e provate l’azione per vedere se funziona (è importante farlo prima di procedere al passo successivo). Premete quindi il tasto F assegnato all’azione (avete scelto F11, vero? Lo sapevo!) oppure fate clic sull’icona Esegui selezione nella parte inferiore del pannello Azioni. Photoshop applica immediatamente la nitidezza alla luminosità, con una velocità incredibile e senza visualizzare fastidiose finestre di dialogo.
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Passo 10 Ora che avete provato l’azione, potete metterla all’opera. Naturalmente, potete aprire più foto e quindi premere F11 per applicare la nitidezza basata sulla luminosità a una foto per volta, ma esiste un metodo migliore. Dopo aver scritto un’azione, potete applicarla a un’intera cartella di foto: Photoshop automatizza completamente il processo (in pratica, apre ogni foto nella cartella, applica la nitidezza alla luminosità, quindi salva e chiude automaticamente ogni foto). Non è fantastico? Questa procedura è detta “elaborazione batch”. Ecco come funziona: aprite il menu File, selezionate Automatizza e scegliete Batch per visualizzare la finestra di dialogo Batch (potete anche selezionare tutte le foto di una cartella in Mini Bridge, fare clic destro su una delle miniature e scegliere Batch dal sottomenu Photoshop). Nella parte superiore della finestra di dialogo, nella sezione Esegui, selezionate l’azione Nitidezza luminosità dal menu a comparsa Azione (se non è già selezionata, come mostrato nella figura).
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Passo 12 Nella sezione Destinazione della finestra di dialogo Batch, potete comunicare a Photoshop in quale cartella devono essere inserite le foto dopo l’elaborazione. Se selezionate Salva e chiudi dal menu a comparsa Destinazione (figura), Photoshop salva le immagini nella stessa cartella di origine. Se selezionate Cartella dal menu a comparsa Destinazione, Photoshop inserisce le foto elaborate in una cartella completamente diversa: fate clic sul pulsante Scegli nella sezione Destinazione, individuate la cartella di destinazione (o createne una) e fate clic su OK (Scegli).
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Nella sezione Sorgente della finestra di dialogo Batch, potete comunicare a Photoshop quale cartella contiene le foto a cui applicare la nitidezza basata sulla luminosità. Selezionate Cartella dal menu a comparsa Sorgente (potete anche scegliere Bridge per eseguire l’azione batch sulle foto selezionate in Mini Bridge o nel grande Bridge, nonché importare le foto da un’altra sorgente o decidere di eseguirla sulle immagini già aperte in Photoshop). Fate quindi clic sul pulsante Scegli. Viene visualizzata una finestra di dialogo Apri standard (figura), che vi consente di selezionare la cartella con le foto da rendere più nitide. Una volta individuata la cartella, fate clic su di essa (figura) e quindi sul pulsante OK (Scegli).
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Se decidete di spostarle in una nuova cartella, potete rinominare automaticamente le foto nel corso della procedura. In breve, nel primo campo della sezione Denominazione file dovete digitare il nome di base da assegnare a tutti i file. Negli altri campi, potete scegliere (da un menu a comparsa) lo schema di numerazione automatica da utilizzare (numero a 1 cifra, 2 cifre e così via): in questo caso compare un campo in basso da cui scegliere il numero in cui iniziare. Potete anche decidere di aggiungere l’estensione del nome file appropriata (JPG, TIFF o altro), in lettere maiuscole o minuscole, alla fine del nuovo nome. In fondo alla finestra di dialogo, è presente una fila di caselle di controllo per scegliere la compatibilità con gli altri sistemi operativi. In genere seleziono tutte le caselle, perché non si sa mai. Terminate le operazioni nella finestra di dialogo Batch, fate clic su OK: Photoshop applica automaticamente la nitidezza basata sulla luminosità, quindi rinomina e salva le foto in una nuova cartella. Wow!
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Nitidezza avanzata in Photoshop
In Photoshop CS5, Adobe aveva riscritto la logica alla base dello strumento Nitidezza (precedentemente chiamato Contrasta), cambiando il suo ruolo (che in precedenza si poteva definire “generatore di disturbo/distruttore di pixel”) in quello che l’Adobe Product Manager Bryan O’Neil Hughes ha definito “lo strumento per la nitidezza più avanzato in tutti i nostri prodotti”. Ecco come dovete procedere.
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Passo 2 Vi consiglio di duplicare il livello Sfondo a questo punto, premendo Ctrl+J (Comando+J), e di applicare il livello di nitidezza aggiuntiva al livello duplicato. In questo modo, se ritenete che la nitidezza sembra troppo intensa, potete sempre diminuirne la quantità riducendo l’opacità del livello. Inoltre, di solito eseguo lo zoom avanti, premendo Ctrl+più (Comando+più), su un’area di dettagli (in questo caso gli occhi), così da poter vedere chiaramente gli effetti della nitidezza (un altro vantaggio dell’applicazione della tecnica su un livello duplicato sta nella possibilità di confrontare rapidamente le foto prima e dopo l’applicazione della nitidezza nascondendo e mostrando il livello).
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Passo 1 Iniziate applicando la nitidezza normale all’immagine con Maschera di contrasto o Nitidezza avanzata (troverete ulteriori informazioni più avanti). In questo caso, visto che il ritratto riguarda una donna, ho applicato la nitidezza solo al canale Rosso (leggete il suggerimento a pagina 330). Attivate ora lo strumento Nitidezza dalla finestra degli strumenti (si trova sotto lo strumento Sfoca, come mostrato nella figura). Una volta selezionato lo strumento, spostatevi sulla barra delle opzioni e assicuratevi che la casella di controllo Protezione dettagli (cerchiata in rosso nella figura) sia selezionata (è questa casella di controllo a fare la differenza, in quanto attiva l’algoritmo di nitidezza avanzata per questo strumento).
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Ora scegliete un pennello morbido di dimensioni medie dal selettore pennelli sulla barra delle opzioni, quindi attivate lo strumento Nitidezza e dipingete sulle aree che volete appaiano nitide (è molto utile per i ritratti come questo, perché vi permette di evitare le aree che devono rimanere morbide, come la pelle, e di applicare una nitidezza elevata alle aree che devono essere dettagliate, per esempio le iridi e i bottoni della giacca). Di seguito è mostrato un confronto prima e dopo aver dipinto su altre aree a cui viene normalmente applicata la nitidezza, per esempio gli occhi, le sopracciglia, le ciglia e le labbra. Sono invece state evitate tutte le aree della pelle. A proposito, questa tecnica non serve solo per i ritratti. Lo strumento Nitidezza svolge un ottimo lavoro su qualunque superficie metallica o cromata, quindi è ottimo per i gioielli o per tutto ciò che necessita di un livello di nitidezza aggiuntivo.
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Passo 1
Passo 2 Sotto il dispositivo di scorrimento Raggio è presente il menu a comparsa Elimina (figura), che elenca i tre tipi di sfocatura che è possibile ridurre. Controllo sfocatura (l’impostazione predefinita) applica la stessa nitidezza che si ottiene con il tradizionale filtro Maschera di contrasto. Effetto movimento è poco utile, a meno che non siate in grado di determinare con precisione l’angolo della sfocatura nell’immagine (in verità io non sono ancora riuscito a farlo). Il terzo è quello da me consigliato, Sfocatura con lente. Utilizza un algoritmo di nitidezza creato dai tecnici di Adobe in grado di rilevare i contorni e quindi di creare meno aloni di colore rispetto alle altre scelte; in genere penso che consenta una nitidezza superiore per la maggior parte delle immagini.
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Aprite il menu Filtro e selezionate Nitidezza avanzata dal sottomenu Nitidezza. Per impostazione predefinita è attiva la modalità Di base, dove sono presenti solo due dispositivi di scorrimento: Fattore controlla la quantità di nitidezza (ma va?) mentre Raggio determina quanti pixel saranno interessati dalla nitidezza. L’impostazione predefinita di Fattore, 100%, mi sembra troppo alta per l’uso quotidiano, quindi di solito tendo ad abbassarla tra 60% e 70%. Raggio è 1 per impostazione predefinita; cambio raramente questo valore, ma per questa immagine ho scelto di passare a 2.
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Quando preferire il filtro Nitidezza avanzata
Sebbene non sia stato perfezionato come richiesto da molti di noi, il filtro Nitidezza avanzata (in passato chiamato Contrasta migliore) offre una delle funzioni di nitidezza più avanzate tra quelle disponibili in Photoshop CS6 (insieme allo strumento Nitidezza aggiornato), perché contiene uno speciale algoritmo per la nitidezza che risulta migliore persino di quello del famosissimo filtro Maschera di contrasto. Dovete solamente capire dove attivarlo. Visto che Maschera di contrasto è ancora così popolare (le vecchie abitudini sono dure a morire!), in genere utilizzo Nitidezza avanzata quando mi imbatto in una foto appena sfocata (magari mi sono mosso durante lo scatto e il risultato non è quindi ottimale).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Se vi accorgete di applicare ripetutamente un’impostazione, potete salvare le impostazioni e aggiungerle al menu a comparsa Impostazioni in cima alla finestra di dialogo facendo clic sull’icona a destra del menu. Viene visualizzata una finestra di dialogo dove assegnare un nome alle impostazioni salvate e fare clic su OK. La prossima volta che vi troverete nella finestra di dialogo del filtro Nitidezza avanzata, potrete richiamare all’istante le impostazioni selezionandole dal menu a comparsa Impostazioni.
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Lo svantaggio è che la selezione di Sfocatura con lente provoca un leggero rallentamento delle operazioni. Ecco perché non è la scelta predefinita, nonostante fornisca una nitidezza di qualità superiore. Dopo aver selezionato Sfocatura con lente, spostatevi nella parte inferiore della finestra di dialogo e cercate la casella di controllo Più preciso, che secondo Adobe fornisce una nitidezza più precisa applicando più iterazioni della nitidezza. Lascio sempre selezionata l’opzione Più preciso (dopotutto, chi vorrebbe una nitidezza “meno precisa”?). Nota: se lavorate su un file grande, l’opzione Più preciso può causare un’elaborazione del filtro più lenta, quindi spetta a voi capire se vale la pena attendere (io penso di sì). L’uso della casella di controllo Più preciso è uno degli argomenti su cui gli utenti di Photoshop discutono da anni. Per la nitidezza applicata quotidianamente può essere forse eccessiva, ma personalmente uso Nitidezza avanzata proprio perché la foto è sfocata o richiede una discreta quantità di nitidezza; ecco perché la lascio sempre selezionata.
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Se fate clic sul pulsante di opzione Avanzato, vengono visualizzate altre due schede che controllano la riduzione della nitidezza nelle aree d’ombra o di luce a cui sono state applicate le impostazioni selezionate nella sezione Di base. Ecco perché nelle schede Ombra e Luce il dispositivo di scorrimento superiore è chiamato Fattore dissolvenza, anziché solo Fattore. Mentre trascinate il dispositivo di scorrimento Fattore dissolvenza a destra, riducete la quantità di nitidezza già applicata, in modo da ridurre eventuali aloni nelle luci. Nota: senza aumentare la quantità di dissolvenza non potete regolare i valori Ampiezza tonale e Raggio, che sono attivi solo dopo aver aumentato Fattore dissolvenza. Fortunatamente devo utilizzare raramente questi controlli avanzati, quindi il 99% del mio lavoro in Nitidezza avanzata viene eseguito con i controlli Di base.
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Nitidezza con Accentua passaggio
Passo 1 Aprite una foto che necessita di una certa nitidezza estrema, come questa foto scattata in India. Duplicate il livello Sfondo premendo Ctrl+J (Comando+J) (figura).
Passo 2 Aprite il menu Filtro e selezionate Accentua passaggio dal sottomenu Altro. Potete utilizzare questo filtro per accentuare i contorni nella foto, mettendoli in risalto e creando così un’impressione di nitidezza superlativa. Per iniziare trascinate il dispositivo di scorrimento Raggio del tutto a sinistra, in modo che l’immagine sullo schermo diventi completamente grigia, quindi iniziate a trascinarlo verso destra. Per le immagini non HDR, non trascinate molto, ma solo fino a vedere chiaramente i contorni degli oggetti nella foto; poi fermatevi. Più trascinate, più intensa sarà la nitidezza; se trascinate troppo, inizierete a vedere bagliori inattesi e l’effetto non sarà più quello previsto. Fate clic su OK per applicare la nitidezza.
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SCOTT KELBY
Di solito non includo due volte la stessa tecnica nello stesso libro; in realtà, se avete letto il capitolo su HDR, noterete che ho parlato della nitidezza con Accentua passaggio anche in quel caso, perché vi sono molte somiglianze con l’elaborazione HDR. Naturalmente, quello che mi preoccupa è che abbiate saltato del tutto il capitolo su HDR e che siate passati direttamente a questo capitolo sulla nitidezza, domandandovi perché mai la famosa tecnica delle nitidezza con Accentua passaggio (che crea una nitidezza estrema) non sia stata inclusa nel libro. In realtà è una tecnica così valida che ho scelto di parlarne due volte. :-)
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 Nel pannello Livelli, cambiate il metodo di fusione del livello da Normale a Luce intensa. In questo modo viene rimosso il colore grigio dal livello, lasciando però i contorni accentuati: l’intera fotografia appare molto più nitida (figura). Se la nitidezza sembra troppo intensa, potete controllare l’intensità dell’effetto riducendo l’opacità del livello nel pannello Livelli, o provando a cambiare il metodo di fusione in Sovrapponi (che rende meno intensa la nitidezza) o Luce soffusa (che la riduce ancora di più). Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Passo 4 Se volete una nitidezza ancora maggiore, duplicate il livello Accentua passaggio per raddoppiare la nitidezza. Se l’effetto è eccessivo, diminuite l’opacità del livello superiore. Un problema della nitidezza con Accentua passaggio riguarda l’eventuale bagliore che potrebbe comparire lungo i contorni. Ecco il trucco per sbarazzarsene: (1) premete Ctrl+E (Comando+E) per unire i due livelli Accentua passaggio; (2) fate clic sul pulsante Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello; (3) selezionate lo strumento Pennello (B), scegliendo un pennello morbido piccolo e impostando il colore di primo piano sul nero; (4) dipingete lungo il contorno, rivelando il contorno originale senza la nitidezza aggiuntiva e senza il bagliore.
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Anche se apportate tutte le modifiche direttamente da Camera Raw e salvate l’immagine in un file JPEG o TIFF senza passare da Photoshop, vorrete ugualmente rendere più nitida l’immagine per la visualizzazione (su schermo, in stampa e così via). In questo caso si parla di “nitidezza di output” (la nitidezza applicata nel pannello Dettagli di Camera Raw è invece detta “nitidezza di input”, perché è progettata per sostituire la nitidezza che sarebbe stata applicata nella fotocamera se lo scatto fosse avvenuto nel formato JPEG o TIFF).
Nitidezza di output in Camera Raw
Passo 1
SCOTT KELBY
Passo 2 Per prima cosa, scegliete quale nitidezza applicare all’immagine utilizzando il menu a comparsa Nitidezza per nella parte inferiore: l’opzione Schermo è destinata alle immagini da pubblicare sul Web, inviare per e-mail a un cliente o presentare sotto forma di diapositive. Se l’immagine deve essere stampata, è possibile scegliere Carta lucida o Carta opaca. Scegliete infine la quantità di nitidezza che intendete applicare dal menu a comparsa Quantità. Camera Raw eseguirà i calcoli matematici in base alla risoluzione dell’immagine, alla scelta effettuata in Nitidezza per e in Quantità (a proposito, non scegliete mai Bassa), individuando il giusto valore per la nitidezza di output. Nota: se fate clic su OK, la nitidezza rimane attiva da quel momento in avanti. Per disattivarla, scegliete Nessuna dal menu a comparsa Nitidezza per.
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Prima di occuparci di questa nitidezza di output, è importante notare che può essere applicata solo se intendete salvare l’immagine direttamente da Camera Raw selezionando il pulsante Salva immagine nell’angolo inferiore sinistro della finestra di Camera Raw. Se fate clic sul pulsante Apri immagine o Chiudi, la nitidezza di output non viene applicata. Bene, ora che lo sapete, potete trovare la nitidezza di output facendo clic sulla riga di testo (simile a un collegamento Web) sotto la sezione Anteprima (nella figura è cerchiata in rosso).
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Suggerimenti per Riempi In base al contenuto
parsa da cui scegliere di ripristinare lo strumento corrente o tutti gli strumenti.
Suggerimento per i casi in cui lo zoom è elevato
Se uno degli strumenti inizia a comportarsi in modo strano...
...è possibile che abbiate cambiato le opzioni di quello strumento (sulla barra delle opzioni) ma in un modo che non vi permette di rendervene conto con un semplice sguardo alla barra. In questo caso potete ripristinare i valori predefiniti dello strumento facendo clic destro direttamente sulla freccia rivolta in basso accanto all’icona dello strumento (all’estrema sinistra della barra delle opzioni), visualizzando un menu a com-
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finite di Unisci come HDR Pro siano un pochino eccessive, i predefiniti Monocromatico non sono poi così male. Fate un tentativo la prossima volta che scattate un’immagine con bracketing.
Fornire un’immagine RAW a qualcun altro (completa delle modifiche)
guire prima lo zoom indietro e poi di nuovo lo zoom avanti). Provate invece a tenere premuta la barra spaziatrice per passare temporaneamente allo strumento Mano, in modo da poter trascinare l’immagine come desiderate. Una volta rilasciata la barra spaziatrice, viene nuovamente selezionato lo strumento che era in uso.
Unisci come HDR Pro per immagini in bianco e nero stratosferiche So che quando si parla di “HDR” molti pensano a quelle immagini surreali e vivacissime visibili in tutto il Web; ecco perché è facile che non pensiate a Unisci come HDR Pro come a una possibilità per creare immagini in bianco e nero. In realtà questo strumento svolge un lavoro piuttosto sorprendente: nonostante la maggior parte delle impostazioni prede-
Se avete modificato una foto in Camera Raw e volete consegnare il file RAW a un cliente, questi non riuscirà a vedere le modifiche che avete apportato al file, a meno che: (1) non includete il file XMP separato insieme al file RAW (dovrebbe trovarsi accanto al file RAW nella cartella delle immagini); (2) non salvate il file nel formato DNG utilizzando il menu a comparsa Formato nella finestra di dialogo Opzioni di salvataggio di Camera Raw (DNG è il formato open-source di Adobe per le immagini RAW e consente di incorporare al suo interno le modifiche).
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Se avete creato una selezione in un’immagine e avete provato Riempi In base al contenuto su essa, senza essere soddisfatti dei risultati, provate uno di questi due suggerimenti: (1) premete Ctrl+Z (Comando+Z) per annullare il riempimento, quindi provate di nuovo Riempi In base al contenuto. La scelta dell’area da cui viene campionato il riempimento è pressoché casuale, quindi riprovando potreste ottenere un risultato migliore (questo trucco funziona più spesso di quanto possiate pensare). (2) Provate a espandere leggermente la selezione. Dopo aver inserito una selezione intorno all’elemento da rimuovere, aprite il menu Selezione e scegliete Espandi dal sottomenu Modifica, espandete la selezione di 3 o 4 pixel e riprovate con Riempi In base al contenuto. Il trucco potrebbe avere esito positivo.
Se avete eseguito uno zoom notevole su una foto, non c’è nulla di più frustrante che tentare di spostarsi in una parte diversa dell’immagine utilizzando le barre di scorrimento (che sembrano sempre spostarsi troppo, costringendovi a ese-
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Bloccare più livelli contemporaneamente In CS6, se volete bloccare più livelli contemporaneamente, potete farlo senza problemi. Fate Ctrl+clic (Comando+clic)
e ricominciare: tenete semplicemente premuta la barra spaziatrice per passare temporaneamente allo strumento Mano, che vi consente di spostare il documento tanto quanto basta per com-
Tenere per sé le impostazioni della fotocamera per selezionare tutti i livelli che volete bloccare, quindi fate clic sull’icona di blocco nella parte superiore del pannello Livelli. La tecnica funziona anche per l’assegnazione di etichette colorate: selezionate i livelli che volete etichettare, fate clic destro su uno dei livelli e scegliete il colore di etichetta da assegnare nel menu a comparsa.
Se state pubblicando un’immagine sul Web o se dovete inviare un’immagine a un cliente, non vorrete certo che le impostazioni della fotocamera e il numero di serie inclusi nell’immagine siano visibili da chiunque (del resto, il cliente ha proprio bisogno di sapere che avete scattato le foto con f/5,6 a ISO 800?). Quindi, per tenere per voi le impostazioni della foto-
Volete ingrandire i controlli del livello di regolazione? Se aggiungete un livello di regolazione Valori tonali, Tonalità/saturazione o Curve (e altri ancora), i controlli vengono visualizzati nel nuovo pannello Proprietà alle sue dimensioni predefinite. Se però volete lavorare con maggiore precisione con le impostazioni nel pannello, fate clic sul lato sinistro del pannello e trascinate verso sinistra. Il pannello diventa più largo e i controlli di regolazione vengono ingranditi.
Effettuare selezioni vicino ai margini del documento Quando create una selezione (con lo strumento Lazo o Lazo poligonale) e raggiungete i margini della finestra del documento, non dovete rilasciare il pulsante del mouse
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pletare la selezione. Rilasciate quindi la barra spaziatrice per ritornare allo strumento Lazo. L’aspetto più interessante è che il vostro processo di selezione è stato bloccato, quindi potrete riprendere da dove vi eravate interrotti.
camera, premete Ctrl+A (Comando+A) per selezionare l’intera immagine, poi premete Ctrl+C (Comando+C) per copiarla in memoria. Premete ora Ctrl+N (Comando+N): Photoshop creerà automaticamente un nuovo documento con le stesse dimensioni, la stessa risoluzione e lo stesso metodo di colore dell’immagine copiata in memoria. Premete quindi Ctrl+V (Comando+V) per incollare l’immagine in questo nuovo documento vuoto. Premete poi Ctrl+E (Comando+E) per unire i livelli dell’immagine. Potete così inviare questo file a chiunque senza che il file contenga i dati della fotocamera.Ad ogni modo, può essere utile aprire il menu File, scegliere Info file, fare clic sulla scheda Descrizione e immettere le informazioni di copyright nella sezione Copyright.
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Foto di Scott Kelby Esposizione: 1/4000 sec | Distanza focale: 14 mm | Apertura: ƒ/2.8
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Capitolo 11 Stampa e gestione del colore passo per passo
Stampa e gestione del colore passo per passo Non c’è niente come una stampa fotografica: è il momento
che ho scelto di proporvi un flusso di lavoro che permette
in cui l’immagine acquisita digitalmente e modificata su
di ripagare questa spesa, utilizzando la stampante a getto
un computer si trasforma da un insieme di 0 e 1 (in codice
d’inchiostro per stampare banconote contraffatte. No, non
informatico) in un oggetto reale che potete tenere in mano.
sono pazzo: ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che una
Se non avete mai stampato (è triste dirlo, ma nell’era digitale
cartuccia nuova per la mia stampante costa $13,92, quindi
incontro ogni giorno persone che non hanno mai creato una
stampo solamente delle banconote da $15 (che così co-
stampa, che conservano tutte le loro foto sul computer, su
prono anche le imposte). Ve lo ripeto, non sono matto: non
Facebook o in altri posti etichettati come “guardare, ma non
vado certo a spendere queste banconote da $15 nei negozi
toccare”), da oggi tutto cambierà, perché state per imparare
o nei ristoranti! Le utilizzo solo per le cartucce di inchiostro e
come produrre le vostre stampe, passaggio per passaggio.
devo dire che finora mi è sempre andata bene. OK, qualche
Ora, se non possedete già una stampante, questo capitolo
volta mi hanno guardato un po’ male, soprattutto perché
potrebbe trasformarsi in qualcos’altro, qualcosa di costoso.
ho messo il volto di Dave Cross su tutte le banconote; mi
Il costo non è tanto quello della stampante, ma quello della
sembrava una buona idea, solo che una volta un commesso
carta e dell’inchiostro (è proprio per questo che le stampanti
se n'è accorto e mi ha chiesto; “Ma Dave non è canadese?”.
costano poco). Dopo che avrete acquistato una stampante,
Tornando a noi, il titolo di questo capitolo è tratto dal brano
sarete intrappolati: continuerete a comprare carta e inchio- “Fine Print” di Nadia Ali. Secondo il suo sito Web, è nata nel stro vita natural durante e vi sembrerà di consumare l’inchio-
Mediterraneo e proprio per questo non ho potuto inserirla
stro con la stessa frequenza del latte. È proprio per questo
nelle mie nuove banconote da $18,60.
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Fine Print
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Impostare lo spazio cromatico della fotocamera
Anche se sono stati scritti interi libri sull’argomento della gestione del colore, qui vogliamo concentrarci su una sola cosa: ottenere dalla stampante a getto d’inchiostro a colori un risultato corrispondente a quanto visualizzato sullo schermo. Questo è tutto: se seguirete i passaggi del capitolo, otterrete stampe corrispondenti alla visualizzazione a video. Inizieremo impostando lo spazio cromatico della fotocamera affinché possiate ottenere i migliori risultati dallo schermo alla stampa. Nota: potete saltare questo argomento se scattate unicamente in formato RAW.
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Capitolo 11
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Passo 2 Su una Nikon DSLR, di solito troverete il controllo Color Space nel menu Shooting (figura a sinistra). Sulla maggior parte delle DSLR Canon, il controllo Color Space si trova nel menu Shooting 2 (figura a destra). Cambiate lo spazio in Adobe RGB. Se non utilizzate fotocamere Nikon o Canon, è il momento di aprire il manuale d’uso della fotocamera (o magari di scaricarlo in formato PDF dal sito Web del produttore) per scoprire come passare ad Adobe RGB (1998). Ancora una volta, se effettuate gli scatti in RAW potete saltare la procedura.
RAFAEL CONCEPCION
Passo 1 Se effettuate gli scatti nella modalità JPEG o TIFF (o JPEG + RAW), vorrete impostare lo spazio cromatico della fotocamera in modo che corrisponda a quello che utilizzerete in Photoshop (per ottenere la coerenza del colore dalla fotocamera a Photoshop fino alla stampante: tutti dovrebbero parlare la stessa lingua, giusto?). Vi consiglio di cambiare lo spazio cromatico della fotocamera da sRGB (quello predefinito) ad Adobe RGB (1998), uno spazio cromatico migliore per i fotografi che stamperanno le immagini finali con una stampante a getto d’inchiostro.
Stampa e gestione del colore passo per passo
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Questo è uno di quegli argomenti che fanno impazzire la gente: visto che non esiste un gruppo ufficiale dedito agli standard per la risoluzione, si potrebbe stare a discutere per anni nei forum online. Detto questo, faccio mie le parole del mio amico e fotografo Dan Steinhardt di Epson (l’uomo che sta dietro la famosa Epson Print Academy), che ogni giorno affronta questo argomento (Dan e io abbiamo tenuto un corso di formazione online sulla stampa e questo è stato il primo argomento che abbiamo affrontato, conoscendone la difficoltà). Ecco cosa dovete fare.
Risoluzione per la stampa
Passo 1
Passo 2 Ecco invece la risoluzione di una fotocamera da 6 megapixel. A 240 ppi posso stampare solo un’immagine di circa 30x20 cm. Per una fotografia più grande è necessario deselezionare la casella di controllo Ricampiona immagine, digitare 200 come nuova risoluzione e ottenere così un’immagine di quasi 25x40 cm (senza perdita di qualità). Riducendo la risoluzione a 180 ppi (ma mai oltre), è possibile stampare con dimensioni quasi pari a quelle di una fotocamera da 12 megapixel, sempre senza perdita di qualità (perché abbiamo deselezionato la casella di controllo Ricampiona immagine; comunque, prima di farlo, leggete il Capitolo 5 che contiene informazioni sul ridimensionamento).
Stampa e gestione del colore passo per passo
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Capitolo 11
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Per conoscere la risoluzione della foto corrente, aprite il menu Immagine e selezionate Dimensione immagine, oppure premete Ctrl+Alt+I (Comando+Opzione+I). Teoricamente, per stampare su una stampante a getto d’inchiostro, l’ideale è una risoluzione di 240 ppi (pixel per pollice), anche se spesso stampo a 200 ppi e a volte scendo fino a 180 ppi (ma questo è il limite massimo). Scendendo al di sotto, è possibile iniziare ad accorgersi della perdita di qualità di stampa. La buona notizia, quindi, è questa: non vi serve tutta la risoluzione che pensate (nemmeno su una macchina da stampa). Ecco un’immagine scattata con una fotocamera da 12 megapixel; a una risoluzione di 240 ppi, posso stampare un’immagine di quasi 45x30 cm.
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Impostare lo spazio cromatico di Photoshop
Lo spazio cromatico predefinito di Photoshop è sRGB (alcuni professionisti lo chiamano “stupido RGB”) ed è adatto per le foto da pubblicare sul Web; tuttavia, la vostra stampante può stampare una gamma di colori più ampia di quella di sRGB (in particolare per quanto riguarda i blu e i verdi). Di conseguenza, se lavorate in sRGB, tralasciate molti colori ricchi e vivaci che in realtà potreste vedere: ecco perché cambierete il vostro spazio cromatico in Adobe RGB (1998) se scattate in JPEG o TIFF (scelta adatta alla stampa di tali immagini) o in ProPhoto RGB se scattate in RAW o lavorate con Photoshop Lightroom. Ecco come impostare entrambi.
Passo 1
Passo 2 Viene visualizzata la finestra di dialogo Impostazioni colore. Per impostazione predefinita viene utilizzato un gruppo di impostazioni chiamato “Uso generico Europa 3”. Vi sembra che uno spazio cromatico chiamato “Uso generico” possa andare bene per i fotografi professionisti? Non penso proprio. Il problema è che, sotto Spazi di lavoro, lo spazio RGB è impostato su sRGB IEC61966-2.1 (il nome tecnico di quello che chiamiamo sRGB). In breve, non vorrete utilizzare questo gruppo di impostazioni, adatte per i fotografi di basso livello ma non per voi (a meno che intendiate rimanere fotografi di basso livello, ma ne dubito, perché avete acquistato questo libro che non viene venduto a queste persone per contratto).
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Prima di procedere, voglio ripetere che questa modifica deve essere effettuata solo se le stampe vengono riprodotte con una stampante a getto d’inchiostro a colori. Se consegnate le immagini a un laboratorio fotografico per la stampa, probabilmente dovrete mantenere sRGB (sia sulla fotocamera sia in Photoshop), in quanto la maggior parte dei laboratori è predisposta per gestire i file sRGB. La soluzione migliore è chiedere al laboratorio quale spazio cromatico preferiscono. Bene, torniamo a Photoshop: aprite il menu Modifica e scegliete Impostazioni colore (figura).
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Passo 4 Se scattate foto solamente in RAW o se utilizzate Lightroom (la fantastica applicazione Adobe per i fotografi), vorrete cambiare lo spazio cromatico di Photoshop in ProPhoto RGB, in modo da ottenere le stampe migliori dalle immagini RAW. Inoltre, se utilizzate Lightroom, vi troverete spesso a spostare le immagini tra Lightroom e Photoshop e, dal momento che lo spazio cromatico nativo di Lightroom è ProPhoto RGB, è utile mantenere una certa coerenza. Anche se potete utilizzare Lightroom per le immagini JPEG o TIFF, in questo caso la scelta di ProPhoto RGB non apporterebbe vantaggi. Potete cambiare lo spazio cromatico di Photoshop in PhotoPro RGB nella finestra di dialogo Impostazioni colore (selezionate l’opzione dal menu RGB, come mostrato nella figura). In questo modo, quando aprite una foto RAW in Photoshop (o se importate un file da Lightroom), lavorerete in uno spazio cromatico coerente, ottenendo risultati migliori se importate una foto da Lightroom e la stampate in Photoshop (senza tornare in Lightroom per la stampa).
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Per ottenere un gruppo predefinito di impostazioni più adatte ai fotografi, selezionate Prestampa Europa 3 dal menu a comparsa Impostazioni. Non lasciatevi ingannare dal fatto che vengono utilizzate impostazioni di prestampa: sono perfette per la stampa a getto d’inchiostro a colori in quanto utilizzano lo spazio cromatico Adobe RGB (1998). Vengono inoltre impostate le finestre di avviso che aiutano a mantenere attiva la gestione del colore quando aprite foto provenienti da fonti o fotocamere diverse (per ulteriori informazioni, vedete alla pagina successiva).
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Passo 6 Potete fare in modo che Photoshop esegua automaticamente questa conversione ogni volta che rileva una mancata corrispondenza. Riaprite la finestra di dialogo Impostazioni colore e, sotto Criteri di gestione colore, cambiate l’impostazione predefinita in Converti in RGB di lavoro nel menu a comparsa RGB (figura). Per Profili non corrispondenti, deselezionate la casella di controllo Chiedi prima di aprire. Ora, quando aprite foto sRGB, esse vengono automaticamente aggiornate per corrispondere allo spazio di lavoro corrente. Wow!
Passo 7 Ma che cosa succede se un amico vi invia per e-mail una foto che non contiene alcun profilo colore e la aprite in Photoshop? Dopo l’apertura, potete convertire l’immagine “non contrassegnata” in Adobe RGB (1998) aprendo il menu Modifica e selezionando Assegna profilo. Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Assegna profilo, fate clic sul pulsante di opzione Profilo, controllate che sia selezionato Adobe RGB (1998) nel menu a comparsa e fate clic su OK.
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Capitolo 11
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Per comprendere gli avvisi che vi aiutano a mantenere attiva la gestione del colore, supponete di aprire una foto JPEG, scattata con la fotocamera impostata su Adobe RGB (1998) e Photoshop configurato nello stesso modo: i due spazi cromatici corrispondono, quindi non vengono visualizzate avvertenze. Se invece aprite una foto JPEG scattata sei mesi fa in sRGB, non corrisponderà allo spazio di lavoro di Photoshop: in questo caso viene visualizzata la finestra di avviso mostrata nella figura, che fortunatamente consente di scegliere la modalità di gestione. È consigliabile convertire i colori del documento nello spazio di lavoro corrente (figura).
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Quando applichiamo la nitidezza, scegliamo valori che ci permettano di ottenere un risultato corretto sullo schermo del computer, giusto? Tuttavia, quando effettuate la stampa, gran parte della nitidezza che sembra perfetta sullo schermo di un computer a 72 o 96 dpi perde molto in una stampa ad alta risoluzione a 240 ppi. Dal momento che la nitidezza si riduce quando effettuiamo una stampa, dobbiamo rendere la foto maggiormente nitida sullo schermo, affinché sia poi perfetta in stampa. Ecco come applicare la nitidezza per le immagini che devono essere stampate.
Nitidezza per la stampa
Passo 2 Riapplicate quindi il filtro Maschera di contrasto con le stesse impostazioni premendo Ctrl+F (Comando+F). Nella parte superiore del pannello Livelli, cambiate il metodo di fusione in Luminosità (in modo che la nitidezza sia applicata unicamente ai dettagli della foto e non al colore), quindi utilizzate il dispositivo di scorrimento Opacità per controllare la quantità di nitidezza applicata. Iniziate dal 50% e valutate se la nitidezza è leggermente eccessiva: in questo caso fermatevi, perché è proprio questo il risultato che dovete ottenere. Se però pensate che sia troppo, riducete l’opacità a 35% e ripetete la valutazione: quando ottenete il risultato desiderato (una nitidezza leggermente eccessiva), effettuate una stampa di prova. Sono quasi sicuro che vorrete aumentare leggermente l’opacità, perché la nitidezza sarà ancora insufficiente.
Stampa e gestione del colore passo per passo
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SCOTT KELBY
Passo 1 Per iniziare, ecco un trucco che mi ha insegnato il mio amico Shelly Katz: duplicate il livello Sfondo, premendo Ctrl+J (Comando+J) e applicate la nitidezza per la stampa su questo livello duplicato (in modo da non modificare l’immagine originale sul livello Sfondo, a cui avete già applicato la nitidezza). Assegnate al nuovo livello il nome “Nitidezza per la stampa”, quindi aprite il menu Filtro e selezionate Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Per la maggior parte delle immagini a 240 ppi potete applicare queste impostazioni: Fattore 120, Raggio 1, Soglia 3. Fate clic su OK.
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Inviare le immagini a un laboratorio fotografico
Oltre a stampare le immagini con la mia stampante a getto d’inchiostro a colori, ne invio una discreta quantità a un laboratorio fotografico (io mi rivolgo a Mpix) per numerose ragioni, per esempio se voglio stampe metalliche, se voglio che l’immagine sia montata e/o incorniciata con del vetro, o se desidero una stampa di formato più grande rispetto a quelle che posso realizzare a casa. Ecco come preparare le immagini per il caricamento destinato alla stampa presso un laboratorio fotografico.
Passo 1
Passo 2 Con l’immagine aperta in Photoshop, aprite il menu Modifica e scegliete Converti in profilo; potete vedere il profilo corrente dell’immagine nella parte superiore della finestra di dialogo (in questo caso si tratta di un’immagine RAW che utilizza ProPhoto RGB). In Spazio di destinazione, scegliete sRGB IEC61966-2.1 dal menu a comparsa Profilo. Se avete scaricato un profilo dal laboratorio, dovrete scegliere quello (ulteriori informazioni sul salvataggio dei file scaricati sono disponibili a pagina 367). Fate clic su OK e non rimanete sorpresi se l’immagine è praticamente identica. A parte che è bene che lo sia, ma in ogni caso ora potrete ottenere i migliori risultati dal vostro laboratorio fotografico.
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Per prima cosa, contattate il laboratorio fotografico a cui volete inviare l’immagine e chiedete quale profilo di colore dovete utilizzare. È probabile che vi chiedano di convertire l’immagine nel metodo di colore sRGB. So che tutto questo fa un po’ a pugni con quanto abbiamo fatto prima di stampare, ma conosco moltissimi laboratori fotografici di alta qualità (compreso Mpix) che richiedono di convertire le immagini in sRGB (per il loro flusso di lavoro funziona). Se non vi chiedono di convertire in sRGB, potrebbero richiedervi di scaricare un profilo di colore creato per voi, che utilizzerete assegnandolo al posto di sRGB nel prossimo passo.
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Se davvero volete che il risultato stampato corrisponda a ciò che vedete sullo schermo, non vorrei dirvelo ma... dovete assolutamente calibrare il monitor utilizzando un dispositivo di calibrazione hardware. La buona notizia è che oggi questo processo è semplicissimo e completamente automatizzato. La cattiva notizia è che dovete acquistare un dispositivo di calibrazione hardware. Con la calibrazione hardware, vengono effettuate misure per creare un profilo accurato per il monitor in uso e questo fa la differenza.
Calibrare il monitor
Passo 1
Passo 2 Fate clic sul pulsante Next in basso a destra per visualizzare la finestra mostrata nella figura. Se non avete mai calibrato il monitor, vi consiglio di utilizzare Step-by-Step Assistant (selezionato per impostazione predefinita); fate quindi clic su Next.
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Io utilizzo il dispositivo di calibrazione hardware Spyder4ELITE di Datacolor (costa circa 200 euro nei negozi), perché è semplice, economico e molti dei professionisti che conosco l'hanno adottato. Intendo quindi utilizzarlo in questa procedura, anche se non è obbligatorio che acquistiate proprio questo (tutti funzionano in maniera simile). Per cominciare, installate il software fornito con Spyder4ELITE. Collegate quindi il sensore Spyder4ELITE alla porta USB del computer e avviate il software, visualizzandone la finestra principale (figura). Seguite la procedura guidata, che vi pone alcune semplici domande (cose del tipo: “È la prima volta che calibrate il monitor con Spyder4ELITE?” oppure “Qual è la capitale della Siria?”) e poi si occupa del resto.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3 La schermata successiva chiede quale tipo di calibrazione eseguire. Volete soltanto aggiornare una calibrazione già eseguita con Spyder4ELITE (scegliete il pulsante di opzione ReCAL), o volete controllare se la vostra calibrazione attuale è accurata (CheckCAL)? O ancora, state eseguendo l’operazione per la prima volta? In quest’ultimo caso, fate clic sul pulsante di opzione FullCAL (figura). Fate clic sul pulsante Next, mantenendo le impostazioni predefinite (e consigliate) in tutti i menu a comparsa.
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Passo 4 Nella schermata successiva viene richiesto di posizionare l’unità Spyder sul monitor, vale a dire di posizionare il sensore sul monitor in modo che sia appoggiato al monitor e che il cavo penda all’indietro. Viene indicato esattamente come posizionarlo (le due frecce blu accanto al contorno lampeggiano, quindi è impossibile sbagliarsi). Il sensore è dotato di un contrappeso da applicare al cavo, in modo che possa essere posizionato al centro dello schermo senza scivolare. Una volta posizionato il sensore sullo schermo, fate clic sul pulsante Next, sedetevi e rilassatevi. Il software conduce una serie di test sullo schermo, utilizzando campioni di colore grigi, bianchi e di altri colori, come mostrato nella figura.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Questa verifica prosegue per diversi minuti (almeno sul mio portatile). Al termine, viene chiesto di assegnare un nome al profilo (è già inserito un nome predefinito) e di fare clic sul pulsante Save. In basso è disponibile un menu a comparsa dove scegliere se si desidera visualizzare un promemoria automatico per la ricalibrazione del monitor. La scelta predefinita è 2 Weeks (2 settimane, quindi non dite a nessuno che io ho scelto 1 mese). Effettuate la scelta e fate clic sul pulsante Next. Acquistato da claudio lungarotti su Internet Bookshop Italia il 2013-07-07 14:09 Numero Ordine Libreria: 10376129 Copyright © 2013, Pearson
Passo 6 Ora potete vedere uno scioccante confronto prima/dopo. Fate clic sul pulsante Switch in basso a destra per passare tra il monitor totalmente calibrato e quello non calibrato. Questo è il momento in cui tutti dicono: ”Ohhhhhh... ecco perché le mie stampe non corrispondevano mai a quello che vedevo a video!”. Certo, è solo un pezzo del puzzle, ma senza questo fareste molta fatica a ricomporre il resto: avete quindi fatto la cosa giusta. Fate clic su Next ancora una volta, quindi fate clic sul pulsante Quit nella schermata Profile Overview.
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L’altro segreto per stampe di qualità corrispondenti allo schermo
Quando acquistate una stampante a getto d’inchiostro a colori e installate il driver in dotazione, in pratica comunicate a Photoshop qual è la stampante in uso e quali sono le sue caratteristiche. Per ottenere risultati di qualità professionale, però, avete bisogno di un profilo della stampante basato sul tipo di carta su cui stamperete. Molti produttori di carta per stampanti a getto d’inchiostro ora creano profili proprietari che di solito potete scaricare gratuitamente dai loro siti Web. Può davvero fare la differenza? Chiedetelo a qualsiasi professionista. Ecco come trovare e installare questi profili.
Passo 1
Passo 2 Una volta raggiunta la pagina Drivers & Support, trovate la vostra stampante nell’elenco. Fate clic sul collegamento e, nella pagina successiva, fate clic su Drivers & Downloads (poi selezionate Windows o Mac). Nella pagina è presente anche un collegamento alla pagina Premium ICC Profiles della stampante.
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Il primo passo è visitare il sito Web dell’azienda che produce la carta su cui state per stampare e cercare quindi i profili colore scaricabili per la stampante in uso. Ho utilizzato il termine “cercare” perché di solito non sono in un posto ovvio. Io utilizzo due stampanti Epson, una Stylus Photo R2880 e una Stylus Pro 3880, e in genere stampo su carta Epson. Quando ho installato il driver di stampa della 3880, ho scoperto di avere installato anche i profili colore personalizzati per tutta la carta Epson (è raro!), mentre lo stesso non è avvenuto con la R2880 (come nella maggior parte dei casi). Ho quindi visitato il sito Web di Epson, facendo clic sul collegamento Printers & All-in-One sotto Drivers & Support (figura). Nota: anche se non siete utenti Epson, seguite ugualmente la procedura (capirete perché tra poco).
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Passo 4 Affrontiamo prima il problema della carta diversa (visto che comunque sono legati). Ho affermato in precedenza che di solito stampo su carta Epson; ho detto “di solito” perché a volte desidero una stampa da inserire in una cornice standard 40×50 cm senza dover ritagliare o rifilare la foto. In questi casi, scelgo la carta 16×20" Ultra Pro Satin di Red River Paper (molto simile alla Ultra Premium Luster di Epson, ma già tagliata nel formato 16×20"). Quindi, anche se utilizzate una stampante Epson, dovete visitare il sito di Red River Paper (www. redriverpaper.com) per trovare i profili di colore per l’altra stampante in uso, la Epson 3880 (ricordate che i profili sono realizzati dall’azienda che produce la carta). Nella home page di Red River Paper è presente un collegamento Premium Photographic Inkjet Papers: fate clic su di esso.
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Quando fate clic su quel collegamento, viene visualizzata una pagina con un elenco di profili ICC per Mac e Windows destinati alla carta e alle stampanti Epson. Di solito stampo su due tipi di carta: (1) Epson Ultra Premium Photo Paper Luster e (2) Epson Velvet Fine Art. Ho scaricato quindi i profili ICC presenti nella sezione Glossy Papers (figura) e nella sezione Fine Art Papers (in fondo alla finestra). I profili vengono scaricati sul computer ed è sufficiente fare doppio clic sul programma di installazione di ciascuno per aggiungerli all’elenco dei profili in Photoshop (in seguito vi mostrerò come sceglierli nella finestra di dialogo Stampa). È tutto: dovete solamente scaricarli e fare doppio clic per installarli, per poi ritrovarli nella finestra di dialogo Stampa di Photoshop. Facile, direi. Cosa potete fare, però, se non utilizzate carta Epson, o possedete un’altra stampante, per esempio Canon o HP?
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5 Dopo aver fatto clic sul collegamento, le cose diventano più facili, perché sul lato sinistro della pagina successiva (sotto Helpful Info) è presente un collegamento chiaro e diretto ai profili di colore scaricabili gratuitamente (figura). È raro che i profili di colore siano così facili da trovare (non sarà mica una trappola?). Comunque, fate clic sul collegamento Color Profiles per visualizzare i profili per le stampanti Epson, come mostrato nel passo 6.
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Passo 6 Nella sezione Epson Wide Format, è presente un collegamento diretto a Epson Pro 3880 (figura), ma potete notare che vi sono anche collegamenti ai profili ICC per le stampanti Canon. Vedete, il processo è lo stesso per le altre stampanti. Ricordate però che, anche se HP e Canon producono stampanti fotografiche di qualità professionale, è Epson a detenere la maggior quota di mercato: per questo, molti dei produttori di carta mettono a disposizione i profili Epson, mentre i profili per stampanti HP e Canon non sono sempre disponibili. Come potete vedere, Red River supporta ampiamente i profili Epson e alcuni profili Canon, ma ne offre solo uno per HP. Non significa che le cose non possano cambiare, ma nel momento in cui è stato scritto questo libro la realtà era questa. Parlando di cambiamenti… L’aspetto e la navigazione dei siti Web cambiano piuttosto spesso, quindi se questi siti vi appaiono differenti quando li visitate, non preoccupatevi (OK, preoccupatevi, ma solo un po’).
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Passo 8 Ora accederete al profilo selezionando Stampa dal menu File di Photoshop. Nella finestra di dialogo Stampa, modificate l’impostazione del menu a comparsa Trattamento del colore in Gestione colore effettuata da Photoshop. Aprite quindi il menu a comparsa Profilo stampante per visualizzare i nuovi profili di colore (figura). Nell’esempio sto stampando su una Epson 3880 utilizzando carta Ultra Pro Satin di Red River, pertanto scelgo il profilo della mia stampante (denominato RR UPSat Ep3880.icc). Ulteriori informazioni su questi profili colore sono disponibili più avanti nel capitolo.
SUGGERIMENTO: creare profili personali Potete pagare un servizio esterno per creare un profilo personalizzato per la vostra stampante. Dovete stampare un foglio di prova (da loro fornito) e restituirlo; il servizio utilizzerà un costoso colorimetro per misurare la stampa di prova e creare un profilo personalizzato. Lo svantaggio è che il profilo è adatto solo a quella stampante, su quella carta e con quell’inchiostro. Se cambia qualcosa, il profilo personalizzato è pressoché inutile. Naturalmente, è possibile acquistare sistemi di creazione dei profili per la propria stampante (utilizzando per esempio le soluzioni i1 di X-Rite), in modo che possiate ricreare il profilo ogni volta che cambiate carta o inchiostro. La scelta dipende dalla vostra frustrazione, tempo e denaro.
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Anche se i profili sul sito Web di Epson sono forniti con un programma di installazione, nel caso di Red River (e di molti altri produttori di carta) ottenete solo il profilo (figura) e le istruzioni, quindi dovrete installarlo da soli (tranquilli, è facile). Su un PC, fate clic destro sul profilo e selezionate Installa profilo. Facile, direi. Su Mac, aprite il disco rigido, la cartella Libreria e quindi la sottocartella ColorSync, dove è visibile una cartella Profiles. Trascinate il file al suo interno (in Photoshop CS6 non dovete nemmeno riavviare Photoshop: l’aggiornamento è automatico).
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Effettuare la stampa (finalmente!)
Bene, finora avete impostato Photoshop sullo spazio cromatico adatto al tipo di foto che dovete stampare (RAW, JPEG, TIFF e così via; vedete a pagina 356), avete effettuato la calibrazione hardware del monitor (vedete a pagina 361) e avete scaricato un profilo della stampante per il modello di periferica e il tipo di carta che utilizzate. In breve, avete finito. Fortunatamente, dovete fare tutto questo una sola volta: ora potete sedervi e stampare. Beh, quasi. In CS6 Adobe ha aggiunto interessanti perfezionamenti alla finestra di dialogo Impostazioni di stampa, di cui parliamo qui.
Passo 1
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Passo 2 Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Impostazioni di stampa di Photoshop, scegliete per prima cosa la stampante. Scegliete la stampante con cui volete stampare dal menu a comparsa Stampante (qui utilizzerò la mia Epson Stylus Pro 3880). Potete scegliere l’orientamento della pagina facendo clic sulle icone di layout orizzontale e verticale in fondo alla sezione Impostazione stampante (figura). Se avete utilizzato questa finestra di dialogo nelle precedenti versioni di Photoshop, sarete lieti di sapere che oggi, in Photoshop CS6, potete ridimensionarla come preferite trascinandone l’angolo inferiore destro. Qui l’ho trascinato a destra, per ingrandire l’anteprima; solo in quel momento ho capito che non stavo visualizzando l’immagine intera.
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Aprite il menu File di Photoshop e scegliete Stampa (figura), oppure premete Ctrl+P (Comando+P).
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Passo 4 Visto che stiamo parlando di dimensioni, in Photoshop CS6 è stata aggiunta una nuova funzionalità di stampa, chiamata Stampa area selezionata, che consente di stampare solo parte dell’immagine (è come se la ritagliaste prima di selezionare Stampa, ma senza in effetti ritagliarla). Potete utilizzare questa funzionalità selezionando la casella di controllo Stampa area selezionata nella sezione Posizione e dimensione. Quando attivate questa opzione, vedrete delle piccole frecce negli angoli dell’immagine: trascinatele verso l’immagine per oscurare le aree che saranno ritagliate (nell’esempio le ho trascinate dall’alto a sinistra, dall’alto a destra e dal basso a sinistra). Ora verrà stampata solo l’area che non è oscurata.
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Se volete visualizzare tutta l’immagine sulla pagina, passate alla sezione Posizione e dimensione e selezionate la casella di controllo Adatta al supporto (figura); la dimensione dell’immagine viene ridotta per visualizzare l’intera fotografia sulla pagina senza ritagliarla (nell’esempio potete notare che è visibile tutto il cappello e che l’immagine è più larga di quella del passo 2). Giusto perché lo sappiate: non mi faccio problemi a selezionare la casella di controllo Adatta al supporto per ridurre le dimensioni dell’immagine e adattarla alla carta; tuttavia, se con questa operazione l’immagine venisse ingrandita, preferisco fare clic sul pulsante Annulla e tornare alla finestra di dialogo Dimensione immagine (nel menu Immagine) per ridimensionarla da lì, controllando il processo (vedete a pagina 139).
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Passo 6 Se volete stampare fino al bordo (rimuovendo le righe dell’area non stampabile), è sufficiente che impostiate i margini a 0. Per farlo, fate clic sul pulsante Impostazioni di stampa in alto a destra nella finestra di dialogo (cerchiato in rosso nella figura) per visualizzare la finestra di dialogo Proprietà (Stampa) del sistema operativo (figura in basso). Nota: io utilizzo una stampante Epson; se voi avete una Canon o una HP, la finestra di dialogo offrirà le stesse funzioni ma in un layout diverso. Se scegliete un formato carta senza bordi (figura), potete stampare fino ai margini del foglio (purché la stampante supporti questa modalità). Date ora un’occhiata all’anteprima: l’area tratteggiata è scomparsa.
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Un’altra nuova funzionalità di ridimensionamento aggiunta a Photoshop CS6 è la possibilità di trascinare sulla foto per riposizionarla e/o ridimensionarla. So cosa state pensando: “Non potevamo farlo anche prima?”. No, non potevate. Per utilizzare questa nuova funzionalità, assicuratevi che la casella di controllo Adatta al supporto sia deselezionata, quindi trascinate l’immagine in modo da poter raggiungere una maniglia d’angolo. Trascinate ora la maniglia d’angolo verso l’interno per ridimensionare l’immagine (il funzionamento è lo stesso di Trasformazione libera, ma non dovete tenere premuto Maiusc per il ridimensionamento proporzionale, attivato automaticamente). Qui ho ridotto le dimensioni dell’immagine e l’ho posizionata nella pagina trascinandola semplicemente nell’area di anteprima. Ora, prima di proseguire, vi starete chiedendo che cos’è quell’area tratteggiata intorno ai margini del foglio. Si tratta dell’area non stampabile della carta.
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Passo 8 Dovete quindi scegliere il profilo carta/ stampante scaricato e installato in precedenza. Nel menu a comparsa Profilo stampante, scegliete il profilo carta/stampante corrispondente alle apparecchiature in uso (qui ho scelto il profilo per Ultra Premium Photo Paper Luster). Ora Photoshop e la stampante conoscono con precisione la carta su cui stampate e ottimizzano la procedura per garantire la migliore stampa a colori su quel tipo di carta e con la stampante selezionata (è davvero importante, perché la stampante riceve una serie completa di istruzioni, relative ad esempio alla quantità di inchiostro da utilizzare, al tempo di asciugatura della carta, alla distanza tra le lastre più adeguata e così via).
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Attiviamo ora la gestione del colore, in modo che le stampe corrispondano alla visualizzazione sullo schermo. Nella sezione Gestione colore, il trattamento del colore è configurato, per impostazione predefinita, per affidare alla stampante la gestione dei colori (anziché a Photoshop). Effettuate questa selezione solo se non siete riusciti a scaricare i profili stampante/carta per la vostra stampante. Affidare la gestione dei colori alla stampante è un piano di riserva, non la scelta principale. Oggi, comunque, le stampanti sono così valide che possono svolgere un buon lavoro (ma non era così fino a qualche anno fa). Vi consiglio invece di scegliere Gestione colore effettuata da Photoshop (figura). In questo modo, viene utilizzato il profilo colore scaricato per la combinazione di carta e stampante, ottenendo la miglior corrispondenza possibile.
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SUGGERIMENTO: l’avvertimento gamma non fa per noi La casella di controllo Avvertimento gamma (sotto l’area di anteprima) non è destinata all’uso per la stampa con una stampante a getto d’inchiostro a colori o con una stampante RGB. Il suo scopo è avvertire se i colori sono all’esterno dell’intervallo stampabile su una macchina da stampa CMYK; se non dovete stampare su una macchina professionale, potete lasciarla deselezionata.
Passo 10 Per finire, assicuratevi che la casella di controllo Compensazione punto nero sia selezionata (dovrebbe esserlo per impostazione predefinita) in modo da mantenere più dettagli e colore nelle aree d’ombra. Fate quindi clic sul pulsante Impostazioni di stampa nell’angolo superiore destro (non abbiamo ancora finito!). AVVERTENZA: se stampate con una stampante a getto d’inchiostro a colori, non convertite la foto in formato CMYK (nemmeno se la stampante utilizza gli inchiostri ciano, magenta, giallo e nero). La conversione da RGB a CMYK avviene nella stampante stessa; se la eseguite prima in Photoshop, la stampante ripete la conversione e potrebbe produrre colori non corretti.
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A questo punto è necessario scegliere l’intento di rendering. Sono disponibili quattro scelte, anche se ne consiglio solo due: Colorimetrico relativo (l’impostazione predefinita) o Percettivo. Ecco come procedere. Ho avuto stampanti che producevano l’aspetto migliore con Intento di rendering impostato su Percettivo, ma attualmente, con la mia Epson Stylus Pro 3880, ottengo risultati migliori con l’impostazione Colorimetrico relativo. Quale impostazione, allora, produce i risultati migliori sulla vostra stampante? Vi consiglio di stampare una foto con Percettivo e poi di ripetere la stampa con Colorimetrico relativo: il confronto dovrebbe aiutarvi a scegliere.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11 Nella finestra di dialogo Proprietà (Stampa) del sistema operativo (come ho già detto, se non utilizzate una stampante Epson la finestra di dialogo potrebbe essere diversa), la stampante è già selezionata nel menu a comparsa Stampante. Su un PC, è possibile che siano visualizzate direttamente le opzioni della stampante. Selezionate Impostazioni di stampa (figura) per configurare la stampante e creare stampe della massima qualità.
Passo 12 Selezionate il tipo di carta dal menu a comparsa Media Type. Scegliete quindi la risoluzione di output dal menu a comparsa relativo (potreste dover scegliere Quality Options dal menu a comparsa Print Quality e utilizzare il dispositivo di scorrimento per impostare il livello di qualità). Io utilizzo SuperPhoto - 2880 dpi, perché voglio ottenere la massima qualità possibile (una curiosità: a 2880 dpi non viene utilizzato più inchiostro, ma il processo richiede più tempo). Scegliete ora Off (No Color Management) dal menu a comparsa Color Mode; potreste dover fare clic sul pulsante di opzione Custom e scegliere Off (No Color Adjustment) dal menu a comparsa Mode. Non volete che la regolazione del colore sia effettuata dalla stampante, ma volete lasciare questo compito a Photoshop. Ora siete pronti per stampare, quindi fate clic sul pulsante OK (Salva) per ritornare alla finestra di dialogo Stampa di Photoshop. Fate clic sul pulsante Stampa per ottenere immagini corrispondenti a ciò che vedete sullo schermo (proprio perché avete gestito il colore della foto dall’inizio alla fine).
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AVVERTENZA: d’ora in poi, il contenuto della finestra di dialogo dipende dalle opzioni della stampante. Potreste non essere in grado di accedere alle stesse impostazioni, quindi dovrete osservare le diverse opzioni per capire quali impostazioni dovete regolare. Se utilizzate un PC, ricordate di provare a fare clic sulla scheda o sul pulsante Avanzate per individuare impostazioni simili.
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Soft proofing in Photoshop
Questa è la seconda edizione del libro in cui si parla di soft proofing, perché è una tecnica che non uso e nemmeno consiglio. Mi sembrava insensato parlare di tecniche che non impiego, ma molte persone mi hanno chiesto informazioni e ho pensato bene di parlarne. Sappiate solo che il mio consiglio non potrebbe essere più semplice: nulla supera una prova reale. Se volete davvero realizzare grandi stampe, fate una stampa di prova: il soft proofing è in grado solamente di “suggerire” l’aspetto che otterrete. Una stampa di prova, invece, vi consente di vedere il risultato reale. OK, mi sto dilungando un po’ troppo. Ecco come procedere.
Passo 1
Passo 2 Quando viene visualizzata la finestra di dialogo Personalizza condizione prova, scegliete il profilo colore per la combinazione di stampante/carta dal menu a comparsa Dispositivo da simulare (nell’esempio ho scelto il profilo scaricato in precedenza nel capitolo per la Epson Stylus Pro 3880 con carta Velvet Fine Art Paper). Scegliete quindi l’intento di rendering (vedete a pagina 372 per maggiori informazioni) e assicuratevi di lasciare selezionata la casella di controllo Compensazione punto nero. Nella sezione Opzioni visualizzazione (a schermo), lasciate deselezionate entrambe le caselle di controllo Simula colore carta e Simula inchiostro nero. Potete attivare e disattivare la casella di controllo Anteprima per vedere un confronto “prima/dopo” della simulazione dell’aspetto della stampa con quel profilo su tale tipo di carta (anche se naturalmente non è possibile simulare l’aspetto della nitidezza sui vari tipi di carta, ma solo del colore). Provate e quindi fate un confronto con una stampa di prova reale: solo così scoprirete se il soft proofing fa per voi.
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Capitolo 11
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Iniziate scaricando il profilo colore gratuito dal sito dell’azienda che produce la carta su cui intendete stampare (vedete a pagina 364 per informazioni sul download e sull’installazione). Aprite l’immagine di cui eseguire il soft proofing, quindi aprite il menu Visualizza e scegliete Personale nel sottomenu Imposta prova (figura).
Stampa e gestione del colore passo per passo
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Avete seguito tutti i passaggi, vale a dire la calibrazione hardware del monitor, il download dei profili carta corretti, dei profili colore, dei profili dei profili... Ehm, dicevo, avete selezionato le giuste caselle di controllo, avete scelto i profili colore adatti e tutto il resto, ma ancora la stampa non corrisponde a quello che vedete sullo schermo. Sapete che cosa potete fare? Potete effettuare una correzione in Photoshop: con poche e semplici regolazioni l’immagine andrà a posto in un baleno.
Che cosa fare se la stampa non corrisponde allo schermo La stampa è troppo scura
La stampa è troppo chiara È un risultato meno probabile, ma altrettanto facile da correggere. Duplicate il livello Sfondo e cambiate il metodo di fusione in Moltiplica per scurire il tutto. Ora riducete l’opacità del livello al 20% ed effettuate una stampa di prova. Ancora una volta, potreste dover effettuare alcune stampe di prova per ottenere il giusto valore di opacità. Trasformate quindi la procedura in un’azione (chiamatela per esempio “Prepara per la stampa”) ed eseguitela ogni volta che stampate.
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Questo è uno dei problemi più comuni, principalmente perché i monitor di oggi sono incredibilmente luminosi (oppure perché state guardando le immagini in una stanza troppo buia). Fortunatamente, la correzione in questo caso è facile: premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello Sfondo, quindi cambiate il metodo di fusione del livello in Scolora per rendere il tutto più luminoso. Ora riducete l’opacità del livello al 25% ed effettuate una stampa di prova. Osservate la stampa e valutate se è corretta o se è ancora troppo scura: nel secondo caso, impostate l’opacità su 35% ed effettuate un’altra stampa di prova. Probabilmente vi serviranno alcune stampe di prova per ottenere il miglior risultato, ma fatto questo avrete risolto il vostro problema (tra l’altro questa è una tecnica perfetta per creare un’azione).
(Continua) Stampa e gestione del colore passo per passo
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Capitolo 11
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale La stampa è troppo rossa (o blu, e così via)
La stampa presenta bande visibili Questo problema aumenta in base al numero di regolazioni apportate a un’immagine: i colori iniziano a presentare bande visibili, invece di cambiare in modo uniforme dall’uno all’altro. L’effetto si rivela più spesso nei cieli azzurri. Esistono due metodi per risolvere il problema. Se scattate in RAW, assicuratevi che l’immagine rimanga nella modalità a 16 bit (non effettuate il ricampionamento verso il basso a 8 bit quando lasciate Camera Raw). Fate clic sul collegamento Opzioni flusso di lavoro sotto l’area di anteprima in Camera Raw e scegliete 16 Bit/Canale dal menu a comparsa Profondità. Mantenete i 16 bit per l’intero processo di stampa. Se l’originale era un JPEG, non c’è modo di tornare a un originale a 16 bit (e la conversione nella modalità a 16 bit non produce risultati), quindi dovete provare in un altro modo. Aprite il menu Filtro e selezionate Aggiungi disturbo dal sottomenu Disturbo. Nella finestra di dialogo, impostate Quantità su 4%, fate clic sul pulsante di opzione Gaussiana e selezionate la casella di controllo Monocromatico. A video vedrete disturbo, che però scomparirà quando stamperete l’immagine (e naturalmente scomparirà anche l’effetto bande).
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Capitolo 11
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Potete eseguire questa correzione se la stampa presenta qualche dominante di colore. Prima di mettervi all’opera sull’immagine, premete F sulla tastiera per applicare uno sfondo grigio tinta unita dietro la foto, in modo da osservare se l’immagine sullo schermo contiene effettivamente troppo rosso. In questo caso, premete Ctrl+U (Comando+U) per aprire Tonalità/saturazione. Scegliete Rossi dal secondo menu a comparsa, quindi riducete il valore di Saturazione a -20% e (indovinate?) effettuate una stampa di prova. Saprete così se 20% è troppo, troppo poco o è un valore corretto. Dopo aver effettuato qualche stampa di prova, salvate questi passaggi in un’azione ed eseguitela ogni volta prima di stampare.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Per motivi noti solo a una società segreta degli ingegneri di Adobe (che si incontra nelle catacombe sotterranee nascoste sotto il quartier generale della società, illuminate esclusivamente da torce), nella versione precedente di Photoshop (la CS5) era stata rimossa la funzionalità Provino a contatto. Suppongo presumessero che gli utenti ricorressero a Provino a contatto PDF in Bridge, ma evidentemente non avevano mai provato a utilizzarlo. Fortunatamente, dopo l’assedio pubblico al quartier generale di Adobe, Provino a contatto II è stato reintrodotto in CS6 e la pace è ritornata nel regno. Ecco come utilizzarlo.
Creare provini a contatto (sono tornati!)
Passo 1
Passo 2 Viene visualizzata la finestra di dialogo Provino a contatto II, dove potete scegliere l’aspetto del provino a contatto. Iniziate dall’alto, facendo clic sul pulsante Scegli e selezionando la cartella di immagini di cui creare un provino a contatto. Nella sezione successiva, Documento, potete impostare la dimensione e la risoluzione del provino a contatto. Nell’esempio, creeremo un provino 25x20 con una risoluzione di 240 ppi (quella standard per una stampante a getto d’inchiostro). Lascio sempre selezionata la casella di controllo Unisci tutti i livelli, in modo da non vedere 36 livelli diversi nel pannello Livelli (che è un po’ quello che ottenete se decidete di non unire i livelli).
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Per avviare Provino a contatto II (il “II” è dovuto al fatto che questa è la seconda versione di uno script automatizzato, decisamente migliore rispetto alla prima; devo dire che quando ho saputo che Adobe reintroduceva la funzionalità, speravo si trattasse di Provino a contatto III, ma mi è andata male), aprite il menu File e selezionate Provino a contatto II dal sottomenu Automatizza (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
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Capitolo 11
SCOTT KELBY
Passo 4 L’ultima sezione della finestra di dialogo è piuttosto importante (anche se non ho attivato nulla al suo interno); contiene l’opzione per visualizzare il nome file di ogni foto sotto la miniatura. Se dovete consegnare il provino a un cliente, questa funzionalità è comodissima. Vi consiglio solamente di utilizzare dimensioni del carattere inferiori al valore predefinito di 12 punti, che a me sembra eccessivo (soprattutto se utilizzate nomi file lunghi). Provate 9 o 10 punti e scegliete magari un font sans serif, come Myriad Pro (al posto del Minion Pro predefinito) per ottenere un risultato più ordinato. Fate quindi clic sul pulsante OK in alto; dopo 20-30 secondi, vedrete il provino a contatto mostrato nella figura. Questo in particolare utilizza 18 foto (6 colonne per 3 righe); se le foto fossero più di 18, verrebbero creati altri provini a contatto fino a inserire tutte le foto.
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La sezione successiva, Miniature, permette di scegliere il numero di righe e colonne; nell’esempio utilizzeremo sei colonne e tre righe. In genere lascio attivata la casella di controllo Usa spaziatura automatica, perché consente a Photoshop di eseguire i calcoli matematici necessari per rappresentare le miniature nel provino alla massima dimensione possibile. Tuttavia, se deselezionate la casella di controllo, potete inserire il valore desiderato per la spaziatura orizzontale e verticale (lo faccio solo quando mi serve più spazio in alto o sui lati: come vedete nel passo successivo, questo layout posiziona le immagini molto vicino ai margini del foglio).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Suggerimenti avanzati su Photoshop Utilizzate CS6 su un MacBook Pro?
Annullare una modifica su un livello di regolazione Se state lavorando con un livello di regolazione e volete annullare la modifica, ritornando alle impostazioni predefinite, fate clic sulla freccia circolare in fondo al pannello Regolazioni. Se volete eliminare del tutto il livello di regolazione, potete rapidamente eliminarlo facendo clic sull’icona del cestino, sempre nella parte inferiore del pannello.
Se i due spazi colore non corrispondono, viene visualizzato un asterisco (nel caso vi interessi sapere di tale mancata corrispondenza).
Suggerimento per trovare i font più adatti al proprio layout Questo è un suggerimento utile, soprattutto se realizzate layout per poster e volete trovare il font più adatto alla foto. Create del testo, quindi fate doppio clic sulla miniatura del livello Testo nel pannello Livelli per selezionare tutto il testo. Fate quindi clic nel campo Imposta la famiglia di font sulla barra delle opzioni e utilizzate i
Fate clic su OK e iniziate a dipingere in nero nelle parti mancanti utilizzando lo strumento Pennello. In questo modo otterrete una maschera della selezione dello sfondo. Per trasformare la maschera in una selezione del soggetto, assicuratevi che la maschera sia selezionata e premete Ctrl+I (Comando+I) per invertirla.
tasti Freccia su/giù sulla tastiera per scorrere tutti i font installati sul sistema, applicandoli man mano al testo evidenziato sullo schermo.
Cambiare il colore del quadro di sfondo
Cosa significa quel * sulla barra del titolo del documento?
Perfezionare le maschere con Intervallo colori
Serve solo per comunicarvi che l’immagine contiene un profilo colore incorporato diverso da quello scelto in Photoshop (per esempio, potete vederlo se importate un’immagine da Lightroom, il cui spazio cromatico predefinito è ProPhoto RGB, in Photoshop, che utilizza lo spazio cromatico predefinito sRGB).
Se avete creato una maschera di livello e volete perfezionarla leggermente, potete aggiungere la funzionalità Intervallo colori al vostro arsenale per la regolazione. Io lo utilizzo per selezionare rapidamente le immagini su uno sfondo bianco. Provate: fate clic sull’icona Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli (dovete lavorare su
Per impostazione predefinita, l’area intorno al documento è di un colore grigio medio, ma potete scegliere il colore che preferite facendo clic destro sull’area grigia del quadro e scegliendo Imposta colore personale dal menu a comparsa.
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Allora è probabile che vi sia capitata una cosa strana, in cui all’improvviso lo schermo ruota o l’immagine viene ingrandita (o rimpicciolita). La causa è il trackpad di MacBook Pro, che supporta i cosiddetti movimenti: va benissimo per molte operazioni, ma può far diventare pazzi durante l’uso di Photoshop. Potete disattivare i movimenti premendo Comando+K per visualizzare le Preferenze di Photoshop, fare clic su Interfaccia nell’elenco sul lato sinistro e deselezionando la casella di controllo per l'attivazione dei gesti.
un livello duplicato o sbloccato), quindi aprite il menu Selezione e scegliete Intervallo colori. Con il primo strumento Contagocce a sinistra (sotto il pulsante Salva), fate clic una volta sullo sfondo (non sull’immagine stessa, ma nell’anteprima della maschera nella finestra di dialogo Intervallo colori), quindi aumentate Tolleranza fino a selezionare l’intero sfondo. Di solito questa operazione è sufficiente.
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Esposizione: 1/125 sec | Distanza focale: 116 mm | Apertura: ƒ/8
Foto di Scott Kelby
Capitolo 12 Modificare video DSLR in Photoshop
Modificare video DSLR in Photoshop Il nome di questo capitolo è tratto dal film omonimo del 1983
erano piuttosto scadenti. Certo, potevate fare alcune cose,
con Debbie Harry, cantante della band anni Ottanta Blondie,
ma nulla di simile a quanto potete vedere nel cortometrag-
che suppongo abbia rappresentato sia l’inizio sia la fine
gio del 2011 “Pipe Dreams”, dove Debbie Harry interpreta
della sua carriera cinematografica, visto che non ho mai visto
una giovane immigrata dell’Ecuador priva del permesso di
Debbie Harry nel cast di altri film. Per onestà nei confronti
soggiorno. Ah, ho capito dove vogliono andare a parare... gli
della signora Harry, voglio sospendere per un attimo questa
immigrati non hanno mai il permesso di soggiorno! Secondo
introduzione e visitare la fonte ufficiale di tutto quello che
IMDb, il film si svolge in un vecchio impianto di produzione
riguarda la cinematografia: www.homedepot.com (OK, non
di pipe. Però, un tocco di originalità! Suppongo di potervi
è vero, ma volevo dirvelo perché propongono un’offerta in-
anche predire la fine. Vediamo: la protagonista trova lavo-
teressantissima per un DeWalt 18-Volt ½ in. Cordless Impact
ro nel campo del tabacco, si sposta nel North Carolina e
Wrench). In realtà ho visitato IMDb (Internet Movie Database)
incontra un vecchio venditore di tabacco di Raleigh che la
e sono rimasto colpito dal fatto che Debbie Harry ha effet-
convince a regolarizzare la sua posizione. Poi i due aprono
tivamente partecipato come attrice a 53 film e spettacoli
una piccola azienda a Jacksonville, mettendosi contro ai ge-
televisivi. 53! Approfondendo l’argomento, ho scoperto che
nitori di lei e a Kreshnik, il suo ex-fidanzato albanese mezzo
nessuno di questi è stato realizzato con le funzionalità video
cieco, nonché padre del suo figlio illegittimo Buttersticks.
integrate in Photoshop, visto che prima della versione CS6
Cosa ne pensate?
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Videodrome
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Quattro cose da sapere prima di creare video in Photoshop CS6
Credo fermamente che la funzionalità video di Photoshop possa cambiare le carte in tavola. Oggi è difficile trovare una fotocamera digitale (DSLR ma anche consumer) che non possa riprendere video di alta qualità; la maggior parte dei fotografi che conoscono riprendono video con le loro DSLR, ottenendo una serie di clip filmato relegati in una cartella sul computer, senza mai produrre un video da questi. Ho chiesto loro perché, e in generale mi hanno risposto: “Photoshop è già abbastanza complesso, non ho il tempo di studiare un programma di montaggio video”. Ecco perché credo che questa funzionalità sia importante: ora possiamo modificare i filmati in un programma che conosciamo e, finalmente, trasformare questi clip in filmati.
©ISTOCKPHOTO/FRANKLIN LUGENBEEL
2 È ideale per produrre filmati brevi Anche se potete creare filmati di 20 o 30 minuti in Photoshop, l’applicazione è ideata per filmati brevi, come quelli prodotti dai fotografi di matrimoni o i video promozionali per il sito Web di un fotografo. Se dovete realizzare qualcosa di più lungo e complesso, dovreste creare numerosi filmati brevi in Photoshop e riunirli nella versione finale solo alla fine. Se volete dedicarvi a un film epico, forse è meglio che scegliate un’applicazione destinata a tale scopo, come Premiere Pro.
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Capitolo 12
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1 È utile avere parecchia RAM Quando si parla di video, i requisiti sono sempre alti. A livello ideale, dovreste avere almeno 8 GB di RAM, ma se ne avete di più è meglio: a differenza dei fermi immagine, i video devono essere sottoposti a “rendering” (un’operazione eseguita con la RAM), quindi più RAM avete meglio potrete visualizzare in anteprima i clip, senza salti e tremolii.
Modificare video DSLR in Photoshop
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale 3 Potete applicare filtri e regolazio-
ni di Photoshop ai filmati
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4 Quello che vedete sullo schermo
è diverso da quello che producete come video
Non potete fare clic sugli elementi (per esempio un clip video o un livello Testo) e visualizzarli sullo schermo. Per vedere qualcosa, dovete spostare l’indicatore di riproduzione nella timeline fino a raggiungere il punto del filmato in cui appare l’elemento desiderato. In effetti, quello che vedete sullo schermo corrisponde alla posizione attuale dell’indicatore di riproduzione. Ci metterete un po’ ad abituarvi. Per esempio, qui ho fatto clic sul primo clip per selezionarlo; in Photoshop, normalmente questo vorrebbe dire: “Ehi, voglio vedere questo clip”. Se guardate l’indicatore di riproduzione (il dispositivo blu con la linea verticale rossa, cerchiato nella figura), vedrete che è posizionato sul secondo clip, proprio quello che vedete sullo schermo. Esatto: state osservando quella parte del secondo clip. Vi ci abituerete, ma a volte vi ritroverete a guardare lo schermo chiedendovi: “Perché non riesco a vedere il clip?” Se dovesse accadervi, guardate dove si trova l’indicatore di riproduzione.
Modificare video DSLR in Photoshop
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Capitolo 12
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STEVE NICOLAI
Penso che uno degli aspetti migliori della modifica di video in Photoshop sia la possibilità di utilizzare gli stessi strumenti che già conoscete per averli utilizzati sulle foto digitali. Stiamo parlano delle regolazioni Valori tonali e Curve, dei filtri come Controllo sfocatura e Maschera di contrasto o del ridimensionamento con Trasformazione libera. Una volta compreso il funzionamento della timeline (che vi sarà spiegato in questo capitolo), il resto vi sarà totalmente familiare.
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Aprire i clip video in Photoshop
Potete aprire un clip video per iniziare a creare un filmato come se fosse un file qualsiasi; l’operazione è quindi davvero facile (soprattutto da quando Photoshop supporta tutti i formati di file di filmato più comuni utilizzati dalle DSLR), ma non è sufficiente aprire un clip video in Photoshop per creare il progetto di un filmato. Questa sezione riguarda quello che dovrete fare dopo aver avviato un progetto video, perché conoscere le operazioni successive (come aggiungere altri clip al filmato) potrà farvi risparmiare parecchio tempo e frustrazioni. Successivamente, imparerete a unire i video ai fermi immagine (introducendo anche l’audio), quindi è bene che leggiate rapidamente questa sezione.
Passo 2 Se volete aggiungere un altro clip video da riprodurre subito dopo questo, fate clic sull’icona della sequenza a destra di Gruppo video 1 sul lato sinistro del pannello Timeline (cerchiata in rosso nella figura) e selezionate Aggiungi file multimediale. Nella finestra di dialogo Aggiungi clip, individuate il clip video successivo, selezionatelo e fate clic su Apri. Il clip video viene aggiunto subito dopo il primo (i clip vengono riprodotto nell’ordine, da sinistra a destra, del pannello Timeline).
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Capitolo 12
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Dopo aver importato i clip filmato dalla DSLR al computer, potete aprire questi clip in Photoshop con la tecnica che utilizzate per qualsiasi file: aprite il menu File e scegliete Apri, oppure fate doppio clic su un clip video in Mini Bridge, come nella figura. Se non avete un video clip a disposizione, potete scaricare quelli che ho utilizzato in questo esempio. All’apertura, Photoshop riconosce il file video e apre automaticamente il pannello Timeline nella parte inferiore della finestra (figura), dove potremo assemblare il filmato. La lunghezza della barra blu corrisponde alla durata del video (in minuti e secondi): più la barra è lunga, più sarà lungo il video.
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Passo 1
Modificare video DSLR in Photoshop
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STEVE NICOLAI
Passo 3
Passo 4 Fortunatamente, possiamo chiedere a Photoshop di spostarli in un gruppo video, inserendoli l’uno dopo l’altro. Selezionate tutti i clip nel pannello Timeline: fate clic sul primo, quindi fate Ctrl+clic (Comando+clic) sugli altri. Fate clic sull’icona della sequenza accanto a una traccia e scegliete Nuovo gruppo video da clip dal menu a comparsa. È tutto: Photoshop riorganizza i clip disponendoli l’uno dopo l’altro nella timeline. Ora i clip saranno riprodotti in sequenza. Se osservate il pannello Livelli vedrete che i clip sono stati inseriti in un gruppo di livelli. L’aspetto interessante è che potete cambiare l’ordine di riproduzione dei clip cambiando l’ordine dei livelli nel pannello Livelli: il livello più in basso è quello riprodotto per primo, il livello appena sopra viene riprodotto subito dopo e così via.
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Capitolo 12
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Se volete caricare più clip contemporaneamente, fate Ctrl+clic (Comando+clic) su ciascun video per selezionarlo in Mini Bridge, fate clic destro su uno di essi e selezionate Carica file in livelli Photoshop dal sottomenu Photoshop del menu a comparsa visualizzato. I file vengono aperti in Photoshop, ognuno su un livello separato. Se osservate il pannello Timeline, vedrete che non appaiono l’uno dopo l’altro (nel senso che al termine di un clip viene avviata la riproduzione del successivo). Sono invece impilati l’uno sull’altro: tutti i clip vengono riprodotti contemporaneamente e potrete vedere solo quello più in alto, che copre tutti gli altri.
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Controlli base per lavorare con il video
Il pannello utilizzato per la gestione dei video è il pannello Timeline. Molti editor di video si basano sulla stessa idea, perché è un mezzo visivo molto comodo per montare un filmato. Procederete da sinistra a destra, come per una presentazione di diapositive, in cui la prima miniatura corrisponde alla prima diapositiva, la miniatura subito a destra alla seconda diapositiva e così via. Lo stesso avviene per il video, tranne per il fatto che le miniature corrispondono ai video (ovviamente!). Dedicate due minuti alla conoscenza del pannello Timeline e dei suoi controlli di base: semplificherete notevolmente le operazioni di montaggio video.
Passo 1
L’icona Vai al primo fotogramma riporta all’inizio della timeline.
Passo 2 Fate clic sulla freccia rivolta in basso nella parte superiore destra del pannello Timeline e scegliete Abilita scelte rapide da tastiera per timeline dal menu a tendina per attivare le scelte rapide per il pannello. Una valida scelta rapida che potete utilizzare per riprodurre il video è la barra spaziatrice, che consente di avviare e arrestare il video. Per passare all’inizio del singolo clip selezionato, premete il tasto Freccia su sulla tastiera. Per passare alla fine del clip, premete il tasto Freccia giù.
Premendo Freccia su l’indicatore di riproduzione torna all’inizio del clip selezionato. Freccia già permette di spostarsi alla fine.
SUGGERIMENTO: spostare l’indicatore di riproduzione Per spostare l’indicatore di riproduzione nel punto della timeline desiderato, fate clic una volta sopra la timeline, dove sono indicati i secondi: l’indicatore di riproduzione si sposterà immediatamente in quel punto.
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Potete riprodurre, riavvolgere e far avanzare velocemente il video in Photoshop come in qualsiasi altro lettore video (con i controlli standard Vai al fotogramma precedente, Esegui e Vai al fotogramma successivo). Esiste inoltre un’icona Vai al primo fotogramma, che utilizzerete piuttosto spesso.
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Per impostazione predefinita, l’inizio dell’area di lavoro corrisponde all’inizio del filmato.
Passo 4
Per tornare indietro di un secondo nella timeline, premete Maiusc+Freccia su. Per spostarvi avanti di un secondo, premete Maiusc+Freccia giù.
Sono disponibili altre scelte rapide da utilizzare dopo aver compreso il funzionamento di questi controlli, ma per ora voglio concentrarmi su quelli che vi ho presentato, che sono quelli che utilizzerete più spesso per produrre un filmato. Nel caso vi servano, però, eccone altre: per tornare indietro di un fotogramma, premete Freccia sinistra; tenete premuto anche Maiusc per spostarvi di 10 fotogrammi. Utilizzate Freccia destra per spostarvi avanti di un fotogramma; tenete premuto anche Maiusc per spostarvi di 10 fotogrammi. Per passare alla fine della timeline, premete il tasto Fine. Per tornare indietro di un secondo, premete Maiusc+Freccia su; per spostarvi avanti di un secondo, premete Maiusc+Freccia giù. Magari non le utilizzerete mai, ma almeno sapete che esistono.
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Trascinate le barre di inizio e fine dell’area di lavoro per cambiare i punti di partenza e arrivo dell’indicatore di riproduzione (in modo che, facendo clic su Esegui, la riproduzione inizi dal decimo secondo del filmato e termini al quindicesimo).
Se volete che il filmato abbia una durata specifica, magari 30 o 60 secondi per una pubblicità, o 90 secondi per un filmato promozionale, potete evitare di scorrere avanti e indietro la timeline impostando l’area di lavoro per visualizzare solo quel periodo. Per farlo, trascinate la barra Imposta inizio area lavoro all’inizio della timeline o Imposta fine area lavoro alla fine della timeline per definire la durata prevista del filmato. In questo modo, l’indicatore di riproduzione si ferma quando raggiunge la fine dell’area di lavoro (per esempio dopo 30 secondi) e non riproduce più niente. Inoltre, se volete lavorare soltanto su una parte di un video più lungo, potete trascinare la barra Imposta inizio area lavoro all’inizio della parte e la barra Imposta fine area lavoro alla fine dell’area. Facendo clic su Esegui, la riproduzione inizierà dall’inizio dell’area di lavoro e si fermerà nel punto di fine impostato.
(Continua) Modificare video DSLR in Photoshop
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Capitolo 12
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 5
Se eseguite lo zoom indietro, potete adattare l’intero filmato di 01:40 alla timeline senza doverla scorrere.
SUGGERIMENTO: riordinare i clip Esistono due metodi per cambiare l’ordine di riproduzione dei clip: (1) potete trascinarli come preferite direttamente nella timeline oppure (2) potete cambiarne l’ordine nel pannello Livelli. Sono impilati dal basso (dove si trova il primo clip riprodotto) verso l’alto, quindi dovete soltanto trascinare i livelli nell’ordine di riproduzione desiderato.
Se eseguite lo zoom avanti, vedrete solo i primi 7 secondi del filmato. È comodo quando il filmato contiene molti clip brevi intercalati da transizioni).
Passo 6 Se volete vedere rapidamente un’anteprima di una parte del video, potete trascinare l’indicatore di riproduzione per vedere la sezione del video corrispondente alla sua posizione (non sentirete comunque l’audio). Nella “terra dei video” questa operazione è chiamata “scorrimento” (vedrete, esiste un nome in codice per qualunque cosa). Questo trucco vi permetterà di risparmiare molto tempo e presto vi troverete a scorrere continuamente i vostri clip.
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Capitolo 12
Qui sto “scorrendo” lungo il primo clic per vederne un’anteprima senza fare clic su Esegui.
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Ecco alcune informazioni importanti sul pannello Proprietà, che dovete proprio conoscere. Potete cambiare la dimensione delle miniature nel pannello Timeline trascinando il dispositivo di scorrimento in fondo al pannello (cerchiato in rosso nella figura). Trascinatelo a sinistra per rimpicciolire le miniature o a destra per ingrandirle. Con una dimensione inferiore delle miniature, potrete vedere una sezione del filmato più lunga nella timeline senza necessità di scorrere (naturalmente, dovrete avere la vista di un quattordicenne, altrimenti vi serviranno delle belle lenti bifocali).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7
Passo 8 Alla fine di ogni clip video c’è un triangolino che consente di visualizzare una finestra di dialogo con ulteriori opzioni per il clip. Per esempio, potete impostare la durata nella sezione Video: se il clip deve durare 4 minuti, potete trascinare il dispositivo di scorrimento del campo Durata o specificare direttamente il valore 4 minuti. È presente anche un controllo per la velocità. Se fate clic sulla nota musicale in alto, vedrete le opzioni Audio per il clip, che comprendono il volume complessivo (volendo potete anche escludere del tutto l’audio del clip) e la possibilità di impostare numericamente i punti di dissolvenza in entrata e in uscita dell’audio.
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Capitolo 12
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Sapete quel menu a tendina nell’angolo superiore destro del pannello Timeline? Se non riuscite a ricordarvi la scelta rapida per un’operazione, potrete comunque svolgerla da qui. Inoltre, Photoshop utilizza per impostazione predefinita le normali scelte rapide per diverse operazioni: per esempio, se avete attivato lo strumento Sposta e premete Freccia su o Freccia giù, sposterete il clip in alto o in basso sullo schermo. Tuttavia, se nel passo 2 avete attivato Abilita scelte rapide da tastiera per timeline, verranno utilizzate le scelte rapide citate in quella procedura: Freccia su vi porterà all’inizio del clip attualmente selezionato, Freccia giù alla fine.
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Modificare (o tagliare) i clip
Quando scattate foto digitali, acquisite molti scatti che nessuno vedrà mai; lo stesso vale per il video. Abbiamo ripreso un metraggio lungo, in cui alcune parti all’inizio o alla fine del video (magari dove il regista urla “Taglia!”) devono essere eliminate. Questo taglio dell’inizio o della fine dei video è detto, in gergo tecnico, “trimming”; qui affronteremo però anche altri argomenti, così che non siate costretti a lasciarci se sapete già come tagliare.
Passo 1
Passo 2 Mentre trascinate a destra (l’operazione di “scorrimento”), l’anteprima mostra lo scivolamento, la reimpostazione e il nuovo scivolamento. Quello più adatto inizia intorno ai 15 secondi di video, quindi continuate a trascinare a destra fino a raggiungere quel punto, fermandovi prima dell’inizio del movimento. Rilasciate ora il pulsante del mouse per ritagliare la parte precedente. Il nuovo tempo di inizio del clip è indicato come 15 secondi e 5 fotogrammi.
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Aprite il clip 0020.mov per creare un nuovo filmato, quindi fate clic sull’icona della sequenza (a destra di Gruppo video 1) e scegliete Aggiungi file multimediale dal menu a comparsa; scegliete il clip 0008. mov e aggiungetelo subito dopo il primo. Fate quindi clic sull’icona Esegui e vedrete che il primo clip esegue lo stesso “scivolamento” (un movimento lento da sinistra a destra) ben quattro volte. Ci serve solo un movimento di questo tipo per questa angolazione, quindi dobbiamo tagliare le altre parti del video che non ci servono (dovremo tagliare molto inizialmente e poco alla fine, visto che il terzo movimento è il migliore). Tutto ciò che dovete fare è tenere premuto all’inizio del clip nella timeline per visualizzare una piccola finestra di anteprima del taglio (figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Passiamo al secondo clip che abbiamo aggiunto subito dopo il clip appena tagliato? Non rimarrà un grande buco vuoto tra i due clip? No. Photoshop sposta automaticamente quel clip in modo da non lasciare spazi vuoti nel filmato. Bello, vero? Qui potete vedere i due clip, ancora consecutivi dopo il taglio. Se guardate nella parte superiore della timeline, potete vedere che il primo clip arriva a 5 secondi nel filmato e che il secondo clip comincia subito dopo. Non dovete preoccuparvi nemmeno se avete tagliato via quel video, perché potete sempre recuperarlo con le modalità viste per il taglio: fate clic su un’estremità e trascinate verso l’esterno (in pratica, il video è stato nascosto, più che tagliato). Bene, per ora è tutto.
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Capitolo 12
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Ripetete l’operazione alla fine del clip, eliminando il quarto movimento (in pratica, nel clip rimarrà solo il terzo scivolamento). Scorrete lateralmente la timeline fino a vedere la fine del primo clip, fate clic e tenete premuto sulla fine del clip (viene nuovamente visualizzata la finestra di anteprima) e trascinate a sinistra tenendo d’occhio la finestra di anteprima. Continuate a trascinare fino all’indicatore di fine 5:03 (guardate nell’angolo superiore sinistro della finestra di anteprima, dove è mostrato il tempo in secondi e fotogrammi; fermatevi quindi a 5 secondi e 3 fotogrammi, come mostrato nella figura). Avete così rimosso tutta la parte successiva al terzo movimento e il vostro video originale di 28 secondi è stato ridotto a un clip di 5 secondi circa.
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Lavorare con l’audio e la musica di sottofondo
Nei filmati dovrete occuparvi di tre tipi di audio: (1) l’audio presente nel video acquisito con la fotocamera (che dovrete stabilire se sarà udibile al pubblico), (2) un’eventuale traccia di sottofondo per il video, (3) tracce audio aggiuntive per la narrazione, gli effetti sonori e così via. Fortunatamente, gestire questi aspetti è facilissimo!
Passo 1
Passo 2 Individuate la traccia audio da utilizzare come musica di sottofondo (Photoshop supporta i formati di file audio più comuni, da AAC a MP3). Potete visitare la pagina dei download del libro e scaricare il brano che ho utilizzato io, una traccia di sottofondo priva di royalty che ho trovato su iStockphoto. Tra parentesi, qui troverete molte altre tracce musicali di sottofondo da acquistare e utilizzare nel progetto; iStockphoto è stata così gentile da permettermi di utilizzare questa e condividerla con voi per consentirvi di esercitarvi. Questa traccia era in effetti presente nella sezione “Free Track of the Day” il giorno in cui ho cercato un brano di sottofondo e funzionava perfettamente per questo progetto. Sono fortunato! Comunque, dopo aver selezionato il file audio e aver fatto clic su Apri, la musica di sottofondo viene aggiunta alla timeline, dove appare in verde per indicare che si tratta di un clip audio (i clip video appaiono in blu).
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Continuiamo con i due clip utilizzati nel precedente progetto di taglio. Se osservate il pannello Timeline, subito sotto i clip filmato è visibile una traccia vuota (chiamata Traccia audio, come indicato sotto Gruppo video 1). Qui potete inserire l’audio (che si tratti della musica di sottofondo o della narrazione). Per aggiungere una traccia audio, fate clic sull’icona con le note musicali e scegliete Aggiungi audio (figura) dal menu a comparsa visualizzato.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
SUGGERIMENTO: escludere la musica di sottofondo Se volete disattivare temporaneamente la musica di sottofondo, fate clic sull’icona dell’altoparlante (cerchiata nella figura) a sinistra delle note musicali: la traccia di sottofondo verrà così esclusa.
Passo 4 Quando avete riprodotto il clip video nel passo 3 avete sentito delle persone che parlavano in sottofondo: eravamo io e il mio team che parlavamo durante la ripresa. Naturalmente, non vorrete sentire queste parole nel clip video finale, quindi dovrete escludere questo audio. Fate clic destro sul primo clip video per visualizzare una finestra di impostazioni (figura). Fate clic sull’icona con le note musicali per vedere le impostazioni Audio, quindi selezionate la casella di controllo Disattiva audio (figura) per non sentire le nostre voci.
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Fate clic sull’icona Esegui (o premete la barra spaziatrice) per riprodurre il video insieme alla musica di sottofondo. Che differenza, eh? Alla fine del capitolo dovremo aver realizzato un video dimostrativo di 60 secondi circa, quindi dobbiamo tagliare anche la musica a una durata di 60 secondi. Questo clip musicale dura ben 236 secondi (quasi 4 minuti), quindi si interromperebbe improvvisamente alla fine del video se non applicassimo una dissolvenza. Fate quindi clic destro sulla traccia audio verde per visualizzare la finestra di dialogo delle impostazioni audio, dove potete decidere se volete applicare la dissolvenza in entrata (visto che siamo all’inizio del brano non ci serve, ma se scegliete un’altra sezione del brano vi consiglio di applicarla) e la dissolvenza in uscita. Trascinate il dispositivo di scorrimento Dissolvenza in uscita in corrispondenza del marcatore 60 secondi (figura) e fate clic all’esterno della finestra di dialogo per chiuderla. Riproducete di nuovo il filmato: allo scoccare dei 60 secondi, la musica si interromperà gradualmente.
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Passo 6 Se utilizzate una traccia narrativa, è probabile che vogliate ridurre il volume della musica quando inizia il parlato (nel gergo tecnico si parla di “ducking”). Per farlo, fate clic sulla traccia della musica di sottofondo e trascinate l’indicatore di riproduzione a circa un secondo prima del punto di inizio della narrazione. Fate ora clic sull’icona Dividi a testina di riproduzione (somiglia a un paio di forbici ed è cerchiata in rosso nella figura) per dividere la traccia di sottofondo in due sezioni. Fate quindi clic destro sulla seconda sezione e, nella finestra di dialogo delle impostazioni audio, riducete il volume da 100% a 50% o 60% (figura).
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Oltre alla traccia musicale di sottofondo, potete aggiungere una traccia di narrazione o anche effetti sonori (magari quello di un motore su di giri?). Per aggiungere un’altra traccia audio, fate ancora clic sull’icona con le note musicali (a sinistra della traccia musicale esistente) e scegliete Nuova traccia audio (figura in alto). Viene aggiunta una traccia audio vuota sotto quella della musica di sottofondo; per riempirla, aprite di nuovo il menu a comparsa, scegliete Aggiungi audio e individuate la traccia di narrazione. La vedrete comparire nella nuova traccia audio subito sotto quella di sottofondo (figura al centro). Se fate clic sull’icona Esegui, vengono avviate contemporaneamente la musica di sottofondo e la narrazione. Se volete ritardare di qualche secondo la narrazione, trascinate il relativo clip verso destra (attenzione a non tagliarlo!) fino al punto iniziale desiderato (nella figura in basso l’ho trascinato in modo che inizi a 7 secondi).
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Naturalmente, prima o poi la narrazione terminerà e allora vorrete ripristinare il volume della musica di sottofondo. L’operazione è praticamente la stessa: scorrete la timeline fino al termine della traccia narrativa e posizionate l’indicatore di riproduzione uno o due secondi dopo quel punto. Fate clic sulla traccia da dividere (quella di sottofondo) e fate clic sull’icona Dividi a testina di riproduzione per creare una terza sezione di questa traccia. Fate clic destro sulla terza sezione e riportate il volume a 100% (figura).
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Aggiungere transizioni tra i clip e dissolvenze in entrata e in uscita
Quando create un filmato dovete deciderne le modalità di inizio e fine: per esempio, alla fine si interromperà improvvisamente o si dissolverà gradualmente nel nero? Lo stesso vale per l’apertura: il video comincerà immediatamente al clic su Esegui o comparirà gradualmente dal bianco o dal nero? Potete decidere anche come avviene il passaggio da un clip all’altro, vale a dire con un taglio netto oppure con una dissolvenza graduale. Naturalmente, le scelte dipendono dal tipo di filmato che state creando, ma aggiungendo queste transizioni otterrete un filmato più ordinato ed elegante.
Passo 1
Passo 2 È preferibile scegliere Dissolvenza incrociata, che crea una dissolvenza diretta da un clip al successivo (analogamente alla dissolvenza nelle presentazioni di diapositive). Per aggiungere una dissolvenza incrociata tra i clip, fate clic su Dissolvenza incrociata nella finestra di dialogo e scegliete la durata della dissolvenza. La scelta predefinita è un secondo, ma potete aumentare questo valore con il dispositivo di scorrimento Durata (qui ho scelto 1,15 secondi). Trascinate ora la dissolvenza incrociata sulla timeline, posizionandola tra i due clip (figura), quindi rilasciate il pulsante del mouse. Viene aggiunto un rettangolino blu con due triangoli (figura del passo successivo) che segnala la presenza di una transizione. Per rimuovere una transizione, fate clic sul rettangolino e premete Backspace (Canc).
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Ecco gli stessi due clip video dei progetti precedenti: se fate clic sull’icona Esegui (o premete la barra spaziatrice), viene riprodotto il primo clip e subito dopo comincia il secondo, con un taglio netto tra i due. Per aggiungere una piacevole dissolvenza, fate clic sull’icona di transizione (un quadrato con una diagonale) per visualizzare la finestra di dialogo Trascina per applicare, che elenca le opzioni di dissolvenza (figura). La prima, Dissolvenza, non funziona particolarmente bene tra due clip come questi (applica infatti una dissolvenza in uscita al primo clip e poi una in entrata al secondo).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
SUGGERIMENTO: modificare le transizioni Se volete apportare modifiche a una transizione, fate clic destro su essa ed eseguire i cambiamenti nella finestra a comparsa delle impostazioni di transizione.
Passo 4 Ora che sapete a cosa serve Dissolvi con nero, suppongo capiate che cosa fa Dissolvi con bianco. Se scegliete Dissolvi con colore, nell’angolo inferiore destro della finestra di dialogo viene visualizzato un piccolo campione di colore (figura, in basso a destra). Fate clic sul campione per visualizzare il selettore colori standard di Photoshop, dove scegliere un colore in tinta unita per la dissolvenza. Alla fine del video, potete utilizzare Dissolvi con nero (che fine teatrale, eh?), applicandolo come le altre transizioni: scorrete la timeline fino alla fine del filmato, fate clic sull’icona di transizione per visualizzare la finestra di dialogo Trascina per applicare, fate clic sulla transizione Dissolvi con nero e trascinatela alla fine del clip video. Viene aggiunto un rettangolino di dissolvenza che segnala la presenza di una transizione. È tutto!
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Tra le altre scelte, mi piace molto Dissolvi con nero, perfetta per l’inizio del filmato, perché consente di cominciare con una schermata nera da cui compare il primo video clip. Tuttavia, la durata predefinita di un secondo mi sembra sempre troppo breve (almeno per l’inizio di un video), quindi in genere ne aumento la durata a 2 secondi. Per aggiungere questa transizione Dissolvi con nero all’inizio del filmato, trascinatela all’inizio del clip video e rilasciate il pulsante del mouse. Viene aggiunto un rettangolino blu con una linea diagonale che segnala la presenza di una transizione.
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Capitolo 12
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale
Creare le sezioni inferiori (e aggiungere loghi)
Quando un filmato contiene un’intervista, di norma il nome dell’intervistato viene visualizzato nella sezione inferiore dell’inquadratura, in genere in un rettangolo o in una barra grafica (nel mondo del video si parla di “lower third”, letteralmente “terzo inferiore”). Il trucco consiste nel rendere trasparente lo sfondo dietro la barra grafica, in modo da non coprire il video con un rettangolo bianco in tinta unita. Questo effetto è facile da creare in Photoshop e inserire direttamente sulla timeline. Tra l’altro, la stessa tecnica utilizzata per le sezioni inferiori vi consente di aggiungere loghi o altri elementi grafici alla timeline.
Passo 1
Passo 2 Passate al pannello Livelli, fate clic sull’icona Crea un nuovo livello per creare un nuovo livello vuoto, attivate lo strumento Selezione rettangolare (M) e trascinate una selezione lunga e sottile come quella nella figura (sarà la nostra sezione inferiore). Premete D per impostare il colore di primo piano su nero, quindi riempite l’area selezionata premendo Alt+Backspace (Opzione+Canc). Con la selezione ancora attiva, fate clic sul pulsante Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione nella parte inferiore del pannello Livelli e scegliete Sfumatura dal menu a comparsa (figura). Nella finestra di dialogo Riempimento sfumatura, fate clic sulla freccia a destra della miniatura Sfumatura, quindi fate clic sull’icona dell’ingranaggio nel selettore e scegliete Pastello. Fate clic su Aggiungi nella finestra di dialogo visualizzata.
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Create un normale documento in Photoshop (selezionando Nuovo dal menu File). Ora dovete assegnare al documento le dimensioni del filmato; dal menu a comparsa Predefinito, scegliete Film e video e individuate la dimensione più simile a quella del video che state modificando (in questo caso è un video HD 1080p, quindi sceglierò HDV 1080p/29,97, come mostrato nella figura). Fate clic su OK per creare un nuovo documento di Photoshop vuoto.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
JENNIFER CUMMINS AND MERIDETH PARKS
Passo 4 Disponete le due finestre (quella della barra sfumata e quella del clip video) in modo da vederle contemporaneamente sullo schermo (potete aprire il menu Finestra e scegliere Affianca tutti in verticale dal sottomenu Ordina), attivate lo strumento Sposta (V), fate clic sul livello della barra sfumata e trascinatelo sul video. Ora la barra sfumata con lo sfondo trasparente è visibile nel pannello Livelli, ma non si trova nella posizione corretta. Per impostazione predefinita, la barra viene aggiunta alla fine del clip video, come se fosse un altro clip o un fermo immagine (tra l’altro, viene visualizzata in viola perché è un’immagine). Dobbiamo fare in modo che appaia sopra il video.
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Dopo il caricamento, scegliete la sfumatura Giallo, verde, blu (figura), quindi impostate Angolo su 0° per applicare la sfumatura orizzontalmente (anziché dall’alto verso il basso). Una volta ottenuto l’effetto mostrato nella figura, premete Ctrl+E (Comando+E) per unire il livello di regolazione Sfumatura al livello della barra nera, ottenendo un unico livello sfumato. A questo punto non potete salvare normalmente il file, visto che esiste un livello Sfondo bianco: il file nella timeline apparirebbe infatti come un grande riquadro bianco contenente una barra sfumata. Per risolvere il problema dovete semplicemente trascinare il livello Sfondo sull’icona del cestino nella parte inferiore del pannello. Ora disponete della barra sfumata su uno sfondo trasparente (osservate il pannello Livelli in basso a destra), perfetta per l’inserimento nel video.
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Capitolo 12
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Passo 6 Se volete ottenere una dissolvenza della sezione inferiore, fate clic sull’icona delle transizioni (cerchiata nella figura) e scegliete Dissolvenza nella finestra di dialogo Trascina per applicare; scegliete una durata elevata (per esempio 1,5 secondi) e trascinate la transizione all’inizio della barra sfumata nella timeline (figura). Ora, quando l’indicatore di riproduzione raggiungerà la sfumatura, verrà applicata una dissolvenza in entrata di 1,5 secondi. Abbiamo quasi finito.
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Per farlo dobbiamo estrarre la barra sfumata da Gruppo video 1, in modo da poterla posizionare sopra il clip video (e non dopo di questo). Trascinate quindi il livello della barra sfumata in cima alla pila dei livelli nel pannello Livelli, esternamente a Gruppo video 1. Per ottenere questo risultato dovete spostarvi in alto fino a vedere una sottile linea orizzontale bianca, la quale indica che, rilasciando il pulsante del mouse, il livello sarà spostato fuori dal gruppo (osservate il pannello Livelli nella figura). Voilà! Peccato però che ancora non riusciate a vedere la barra sfumata: il problema è che, pur essendo in una traccia grafica separata nel pannello Timeline (sopra il video), comincia dopo la fine del clip. Fate quindi clic sulla barra sfumata nella timeline e trascinatela a sinistra in modo da visualizzarla sopra il video (figura in basso). Finalmente la barra sfumata è visibile; non vi resta che attivare lo strumento Sposta per posizionarla dove preferite.
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Passo 8 Terminiamo questo progetto della sezione inferiore. Attivate lo strumento Testo (T), fate clic sulla sezione inferiore nella finestra dell’immagine e immettete il testo (nella figura ho utilizzato il font Myriad Pro Semibold Italic). Potete passare allo strumento Sposta e riposizionare il testo come se fosse un livello di testo su una foto. Ancora una volta, osservate l’ordine di sovrapposizione dei livelli nel pannello Livelli: il livello Testo è in alto, quindi il testo appare sopra la barra sfumata. A seguire c’è appunto la barra sfumata, che appare sopra il video. Non è stato necessario trascinare il livello Testo in alto, visto che stavamo già lavorando esternamente a Gruppo video 1. Per finire, come ho già affermato nell’introduzione, potete utilizzare la stessa tecnica per aggiungere un logo o un elemento grafico al video.
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Capitolo 12
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Potete aggiungere anche stili di livello al progetto. In questo caso, aggiungiamo uno stile di livello Ombra esterna alla barra sfumata (in modo da proiettare un’ombra nera sul video, che aggiunge profondità e crea l’impressione che la barra sia “sospesa” sopra il video). Per farlo, posizionate l’indicatore di riproduzione sulla barra sfumata nella timeline, in modo da vederla sullo schermo, e fate clic sull’icona Aggiunge uno stile livello nella parte inferiore del pannello Livelli. Scegliete quindi Ombra esterna (figura). Nella finestra di dialogo potete cambiare la morbidezza dell’ombra trascinando il dispositivo di scorrimento Dimensione verso destra (figura); inoltre, potete cambiare la posizione dell’ombra spostando il puntatore all’esterno della finestra di dialogo (quindi direttamente sull’immagine) e trascinando nella posizione desiderata. Quando avete terminato, fate clic su OK per creare profondità.
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Applicare filtri e regolazioni di Photoshop
Una delle funzionalità che preferisco è la capacità di applicare regolazioni di Photoshop (da Curve a Valori tonali e molto altro ancora) e normali filtri di Photoshop. Occorre solo conoscere alcune cose affinché questi controlli funzionino come previsto.
Passo 1
Passo 2 Quando effettuate questa selezione, il clip appare subito in bianco e nero (figura); se osservate il pannello Proprietà, vedrete tutti i normali dispositivi di scorrimento di Bianco e nero (non sono un amante di questo livello di regolazione per la conversione in bianco e nero delle foto, ma per questo esempio credo non faccia male a nessuno). Una cosa da notare: nel pannello Livelli, il livello di regolazione viene automaticamente raggruppato con questo singolo clip video. Questa impostazione è utile, visto che il livello di regolazione deve agire solo su questo clip (e non su tutti).
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Create un nuovo filmato, così non ci stancheremo a vedere sempre lo stesso clip video. Aprite Mini Bridge e fate doppio clic sul file “0037.mov”, che mostra l’auto davanti alla stazione di rifornimento degli anni Cinquanta. Naturalmente è necessario eseguire alcuni tagli, che potrete praticare ora, se volete; quando avete finito, passate al pannello Livelli, fate clic sull’icona Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione e scegliete uno dei livelli di regolazione utilizzati per le foto digitali dal menu a comparsa (in questo caso utilizzerò Bianco e nero, come mostrato nella figura).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Per spiegare meglio il concetto, aggiungiamo un altro livello di regolazione. Fate di nuovo clic sull’icona Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione e scegliete Curve. Ora potete regolare la curva come preferite (in questo caso, visto che vogliamo aumentare notevolmente il contrasto, scegliete Contrasto forte dal menu a comparsa Predefinito, cerchiato in rosso nella figura). Anche questo livello di regolazione viene raggruppato automaticamente con il clip video. È davvero incredibile questa possibilità di trattare i video come se fossero semplici foto! Proseguiamo ora con le altre caratteristiche applicabili ai video.
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Ecco una cosa da tenere presente: questi livelli di regolazione non sono semplici effetti video applicati con un clic; avete realmente aggiunto un normale livello di regolazione di Photoshop, che potete regolare esattamente come se l’aveste applicato a una fotografia digitale. In questo esempio, ho ridotto la quantità di rossi per scurire le finestre del garage e ho aumentato i verdi per illuminare le pompe di benzina; le regolazioni sono le stesse delle foto digitali, ma vengono applicate all’intero video. Ecco perché la modifica dei video in Photoshop è così potente: possiamo sfruttare le competenze già apprese e applicarle al video senza dover imparare un nuovo programma. Lo adoro!
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Passo 6 Premete Ctrl+Alt+Z (Comando+Opzione+Z) un paio di volte fino a rimuovere la nitidezza dal primo fotogramma. Per applicare un filtro all’intero clip, dovete per prima cosa convertirlo in un livello oggetto avanzato. Aprite il menu Filtro e scegliete Converti per filtri avanzati (figura): nell’angolo inferiore destro della miniatura del clip nel pannello Livelli sarà visualizzata la piccola icona di pagina degli oggetti avanzati. Tornate quindi al filtro Maschera di contrasto, applicate le stesse impostazioni e fate clic su OK. Nota: con l’applicazione di un filtro avanzato, la barra del clip video nella timeline diventa viola come quella dei fermi immagine. Fate ora clic sull’icona Esegui: la nitidezza è applicata all’intero clip. Purtroppo, è possibile che si verifichino problemi durante la riproduzione.
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Attivate il pannello Livelli ed eliminate i due livelli di regolazione: dobbiamo infatti vedere come applicare i filtri di Photoshop al video. Aprite il menu Filtro e selezionate Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Nella finestra di dialogo aggiungeremo una nitidezza molto elevata, con le seguenti impostazioni: Fattore 135, Raggio 1,5 e Soglia 3. Fate clic su OK. Fate quindi clic sull’icona Esegui per vedere l’aspetto del clip video con la nitidezza. Come potete osservare, vedrete la nitidezza solo per un istante, perché scompare non appena ha inizio la riproduzione. Il problema è che non potete applicare un filtro a un clip, ma solo a un fotogramma (in questo caso il primo: per questo l’effetto viene visualizzato solo per una frazione di secondo). Dovete eseguire un altro passaggio per applicare il filtro all’intero clip.
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Passo 8 Questa soluzione me l’ha insegnata il mio amico Richard Harrington (autore del libro Photoshop for Video di Peachpit Press) e funziona in modo ottimale. Disattivate per prima cosa l’audio principale (facendo clic sull’icona dell’altoparlante, cerchiata nella figura), quindi riproducete il clip. Per qualche motivo, questa operazione forza la generazione dell’anteprima e, con l’audio disattivato, potete veder comparire la barra verde continua mentre l’indicatore di riproduzione si sposta lungo il clip. Nota: ho notato che, applicando un filtro che richiede grandi calcoli matematici (come il nuovo filtro Dipinto a olio), occorre riprodurre più volte il filmato con l’audio disattivato per ottenere un rendering completo dell’anteprima. Tenetelo presente!
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Il clip potrebbe essere infatti riprodotto in maniera intermittente, oppure potrebbe interrompersi a metà. La causa del problema è che non è ancora stato eseguito il rendering completo di un’anteprima del clip (il rendering è il pane quotidiano di chi si occupa di video, ma per i fotografi come noi può essere un enigma, visto che siamo abituati a vedere accadere le cose in tempo reale). Quando applicate un effetto come un filtro, è necessario del tempo per applicare la nitidezza a 24 fotogrammi ogni secondo (per non parlare di quanta RAM serve!). Come potete capire, allora, se il rendering del video è terminato e potete riprodurlo senza interruzioni? Dovete semplicemente controllare se, sopra il clip video nel pannello Timeline, è visibile una barra verde sottile e continua (figura in basso). Se tale linea verde è invece interrotta, o costituita soltanto da puntini (figura in alto), significa che il rendering non è stato completato e che l’anteprima non sarà riprodotta correttamente. Passiamo ora alla soluzione più rapida per questo problema.
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Lavorare con titoli e testo
Esistono due modi per lavorare con il testo nel progetto video: uno consiste nel creare il testo in un documento di Photoshop separato (come se doveste creare una diapositiva per una presentazione) e nell’importarlo nel progetto; in alternativa, potete aggiungere il testo direttamente nel progetto video. In questa sezione apprenderete entrambi i metodi (e scoprirete anche un paio di suggerimenti).
Passo 1
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Passo 2 Se volete utilizzare una foto come sfondo, aprite la foto e trascinatela nel documento in formato HD utilizzando lo strumento Sposta (V). Premete quindi Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera. Tenete premuto Maiusc per mantenere le proporzioni e trascinate un punto d’angolo per ridimensionare la foto adattandola il meglio possibile al documento widescreen. Attivate lo strumento Testo (T), fate clic sull’immagine e digitate il testo. È preferibile che restiate all’interno delle guide: in questo modo sarete certi che il testo non venga tagliato qualora il video venisse trasmesso in televisione. Non si sa mai!
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L’aspetto interessante dell’aggiunta del testo ai video in Photoshop è la possibilità di utilizzare tutti i normali controlli per il testo. Prima di cominciare ad aggiungere il testo al video, soprattutto se il vostro scopo è creare diapositive titolo (di apertura o di chiusura), dovreste valutare la possibilità di crearlo separatamente in Photoshop e trascinarlo successivamente nella timeline del video. Per farlo, aprite il menu File, scegliete Nuovo e selezionate Film e video dal menu a comparsa Predefinito. Vedrete così una serie di dimensioni predefinite per i video nel menu a comparsa Dimensione: scegliete quella che corrisponde al video con cui state lavorando (nell’esempio HDV 1080p/29,97). Viene così creato un nuovo documento, che può essere trattato come una qualsiasi foto (aggiungendo sfondi, testo e così via).
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Passo 4 Attivate di nuovo lo strumento Sposta, tenete premuto Maiusc (per allineare il tutto perfettamente), fate clic sulla diapositiva titolo con i livelli uniti (finestra a destra nella figura del passo precedente) e trascinate l’immagine sopra il clip video. Durante il trascinamento dovreste vederne il contorno; se non lo vedete, mantenete il puntatore un po’ più a lungo sulla diapositiva prima di trascinare. Visto che avete tenuto premuto Maiusc, la diapositiva si allinea perfettamente allo schermo (in caso contrario, avreste dovuto allinearla successivamente). La diapositiva titolo viene aggiunta alla timeline subito dopo il clip video (figura in alto). Per utilizzarla come diapositiva di apertura, aprite il pannello Livelli, fate clic sul livello (quello superiore) e trascinatelo sotto il livello del clip video (figura in basso). Ora la diapositiva titolo è il primo elemento della timeline e viene quindi visualizzata per prima durante la riproduzione del filmato.
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Dopo aver creato la diapositiva titolo, unite i livelli del file (facendo clic sulla freccia in alto a destra nel pannello Livelli e selezionando Unico livello). È il momento di prendere una decisione. Potete infatti: (a) salvare il file e fare clic sull’icona della sequenza nel pannello Timeline per scegliere Aggiungi file multimediale e aggiungere la diapositiva alla timeline, oppure (b) trascinare direttamente la diapositiva sulla timeline. Per trascinarla, dovete visualizzare sia il documento della diapositiva sia quello del video, quindi aprite il menu Finestra, selezionate Ordina e scegliete Affianca tutti in verticale per affiancare le finestre (figura).
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Passo 6 Se tutti i livelli si trovano nello stesso gruppo video (che è simile a un gruppo di livelli quando lavorate con i fermi immagine), i livelli vengono riprodotti l’uno dopo l’altro. Se invece volete che un elemento appaia sopra una parte della traccia video, dovete spostarlo all’esterno del gruppo video in modo che si trovi su una traccia separata. Aprite quindi il pannello Livelli e trascinate il livello Testo verso la cima della pila di livelli (sopra Gruppo video 1) fino a visualizzare una linea orizzontale bianca. A questo punto, rilasciate il pulsante del mouse per spostare il livello all’esterno del gruppo (figura); il testo apparirà ora in una traccia separata sopra la traccia video principale nel pannello Timeline. Fate quindi clic sul clip di testo nella timeline e trascinatelo a sinistra, posizionandolo sopra il clip video: come vedete, ora il testo viene visualizzato sopra il video (figura).
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Oltre a creare le diapositive titolo in documenti di Photoshop separati, potete aggiungere del testo sopra qualunque clip video o fermo immagine nel filmato. Tuttavia, se attivate lo strumento Testo con il livello del video attivo nel pannello Livelli, fate clic e iniziate a digitare, Photoshop presume che vogliate aggiungere il testo alla fine del filmato (qui ho digitato la parola “passion” e, come potete vedere nella timeline, è stato aggiunto un fotogramma di testo alla fine del filmato). In realtà vorrei che il testo apparisse sopra il clip video, non dopo. Risolveremo il problema tra poco; prima, però, attivate il pannello Livelli e osservate che la diapositiva titolo si trova in basso (quindi viene riprodotta per prima), subito sopra è presente il clip filmato (riprodotto per secondo) e infine, sopra il clip, è visibile il livello di testo (riprodotto pertanto dopo il clip filmato). Ora possiamo risolvere il problema.
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Passo 8 Già che ci siamo, proviamo qualche altra tecnica relativa al testo. Premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello Testo. Premete Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera, tenete premuto Maiusc, afferrate un punto d’angolo e trascinate il testo sul livello duplicato in modo da riempire l’intera area dell’immagine lateralmente (figura); posizionatelo quindi nella parte superiore del video. Visto che su un video potete eseguire quasi tutte le operazioni che potete applicare a un fermo immagine, potete cambiare il metodo di fusione del livello Testo (scegliete Luce soffusa per fonderlo con il video) e ridurre l’opacità del livello (nell’esempio a 80%). Per finire, trascinate il clip di testo leggermente verso destra nella timeline, in modo che prima compaia la parola “Passion” e successivamente la parola più grande.
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Prima di continuare, ricordate che se il testo non è visibile (ma è presente in cima al pannello Livelli, esterno al gruppo), è probabile che dobbiate spostare l’indicatore di riproduzione sulla parte del filmato in cui è presente il testo. Bene, dopo aver posizionato il testo potete spostarlo come preferite sul video trascinandolo con lo strumento Sposta. Se volete cambiare il colore del testo, potete procedere come di consueto: fate doppio clic sulla miniatura “T” nel pannello Livelli (è una scorciatoia per selezionare tutto il testo del livello), quindi spostatevi sulla barra delle opzioni e fate clic sul campione di colori per visualizzare il selettore colori. Scegliete un nuovo colore e fate clic su OK. Oltre ai controlli sulla barra delle opzioni, altri controlli di testo si trovano nel pannello Carattere (aprite il menu Finestra e scegliete Carattere).
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 9 Se volete che il testo più grande abbia una dissolvenza in entrata, fate clic sull’icona di transizione e fate clic su Dissolvenza nella finestra di dialogo Trascina per applicare (figura). Siete pronti per un altro miglioramento? Applichiamo un’animazione al testo.
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Passo 10 Nel pannello Livelli, fate clic sul livello del testo più piccolo, quindi passate al pannello Timeline e fate clic sulla freccia rivolta a destra che si trova a sinistra della parola “Passion” per visualizzare i controlli di animazione (figura). Spostate l’indicatore di riproduzione appena oltre l’inizio del testo, quindi fate clic sul controllo Abilita animazione fotogrammi chiave a sinistra di Alterazione testo (figura): viene aggiunta un’icona romboidale alla timeline (cerchiata in rosso nella figura), che indica il punto in cui avrà inizio l’animazione di alterazione del testo. Trascinate ora l’indicatore di riproduzione nella posizione in cui interrompere l’animazione e lasciatevelo, per il momento. Fate doppio clic sulla miniatura del livello Testo nel pannello Livelli per selezionare il testo, quindi spostatevi sulla barra delle opzioni e fate clic sull’icona Crea del testo alterato (cerchiata in rosso nella figura). Nella finestra di dialogo Altera testo, scegliete lo stile che preferite (nell’esempio Arco), cambiate il valore di Piega (+26) e fate clic su OK. Ritornate al pannello Timeline e fate clic sull’icona romboidale a sinistra di Alterazione testo per segnare la fine dell’animazione (figura in basso). Ora, facendo clic sull’icona Esegui, il testo apparirà normalmente all’inizio, poi sarà animato formando un arco.
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Oltre ad aggiungere le modifiche standard dal pannello Regolazioni, possiamo aggiungere sovrapposizioni ed effetti texture diversi utilizzando i metodi di fusione dei livelli (come per i fermi immagine di Photoshop); come sempre, è bene conoscere qualche informazione sulla gestione di questi “aspetti” aggiunti ai video.
Utilizzare i metodi di fusione per creare “aspetti”
Passo 1
SCOTT KELBY ©ISTOCKPHOTO/NATALIA ALEKSANDROVA
Passo 2 Individuate il file del pattern, fate clic su esso e selezionate Inserisci. L’illustrazione viene visualizzata come un riquadro contenente una grande X. Tenete premuto Maiusc, afferrate uno dei punti d’angolo e ridimensionatela in modo che occupi l’intera area dell’immagine; premete quindi Invio per confermare il ridimensionamento. Vi state chiedendo perché vedete il pattern nel pannello Livelli ma non nella finestra dell’immagine? Semplicemente perché, per impostazione predefinita, il nuovo file viene aggiunto alla fine del video. Per cambiare questo comportamento, passate al pannello Livelli, fate clic sul livello del pattern e trascinatelo all’esterno di Gruppo video 1, spostandolo nella parte superiore della pila di livelli, e rilasciate il pulsante del mouse. Il pattern viene trasferito in una traccia separata sul pannello Timeline; ora dovete fare clic su esso e spostarlo a sinistra in modo che si trovi sopra il clip video, altrimenti non riuscirete ancora a vederlo.
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Aprite il video a cui volete applicare un metodo di fusione. Ho scaricato un texture da iStockphoto: se ne trovano moltissime cercando “wedding e scegliendo il filtro Illustrations nel campo di ricerca, in modo da visualizzare solo le illustrazioni (e non le foto). Il pattern che ho scelto, visibile nel prossimo passo, costa 8 dollari in alta risoluzione. Aprite il menu File e scegliete Inserisci per aprire il pattern e ridimensionarlo.
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Passo 4 Premete D e quindi X per impostare il colore di primo piano sul nero, quindi premete Alt+Backspace (Opzione+Canc) per riempire la selezione di nero. Visto che state lavorando sulla maschera di livello, l’area del viso della sposa viene mascherata e il pattern non viene applicato in quella posizione (figura). Ora potete provare metodi di fusione diversi premendo Maiusc+più e fermandovi a quello che più vi piace. In questo caso ho scelto Luce soffusa, ma ho provato anche Luce intensa e ho ridotto l’opacità a 50% per ottenere l’effetto della figura.
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Cambiate il metodo di fusione del livello in Sovrapponi e osservate come, cambiando semplicemente il metodo di fusione, il pattern è stato unito al video della sposa. Purtroppo copre anche il suo viso e questo non è sicuramente un effetto desiderato. Ecco tre passaggi rapidi per risolvere il problema: (1) Aggiungete una maschera di livello al livello del pattern facendo clic sul pulsante Aggiunge una maschera di livello nella parte inferiore del pannello Livelli (la terza icona da sinistra). (2) Attivate lo strumento Selezione rettangolare (M) e trascinate una selezione sul viso della sposa. Non siate troppo precisi, altrimenti se la sposa si muoverà leggermente nel video vedrete comparire il pattern sul suo viso. (3) Sfumate i contorni della selezione, in modo da creare una fusione uniforme tra la texture e la sposa. Per farlo, aprite il menu Selezione e scegliete Sfuma dal sottomenu Modifica. Immettete 200 pixel e fate clic su OK.
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Prima di dedicarvi a questo progetto, dovete avete letto il resto del capitolo, perché non vi spigherò nei dettagli gli argomenti trattati: vi dirò solo cosa dovete fare. Questo è un ottimo modo per mettere in pratica quanto avete appreso nel capitolo (in più, qui vengono riunite tutte le conoscenze apprese). Se avete letto il resto del capitolo, probabilmente avete anche già visitato la pagina dei download e avete scaricato i clip video e le foto. Potete mettervi all’opera!
Il nostro progetto dall’inizio alla fine
Passo 1
Passo 2 Naturalmente, questi video sono impilati l’uno sull’altro, quindi dobbiamo visualizzarli uno dopo l’altro sulla timeline. Selezionate tutti i clip (nel pannello Livelli o nel pannello Timeline, dove preferite) facendo Ctrl+clic (Comando+clic) su essi, quindi fate clic sull’icona della sequenza a sinistra di uno dei clip selezionati nel pannello Timeline e scegliete Nuovo gruppo video da clip dal menu a comparsa. Photoshop riorganizza i clip selezionati disponendoli l’uno dopo l’altro. Il nostro filmato durerà 60 secondi, quindi se volete potete spostare la barra Imposta fine area lavoro sul marcatore 60 secondi, in modo da risparmiare tempo (vedete a pagina 370 per informazioni sull’area di lavoro).
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Passate a Mini Bridge e selezionate i clip video che volete utilizzare nel filmato (quelli da me scelti sono visibili nel pannello Livelli del passo successivo). Fate clic destro su uno dei clip selezionati e scegliete Carica file in livelli Photoshop dal sottomenu Photoshop del menu a comparsa visualizzato. In pochi minuti vedrete i vari clip nel pannello Livelli, ognuno in un livello separato (sono accompagnati da un’icona di sequenza nell’angolo inferiore destro della miniatura).
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Passo 4 Impostate come secondo clip il video con il cofano dell’auto che, da sfocato, viene messo a fuoco: trascinate quindi il clip in basso nella pila dei livelli in modo che appaia come secondo livello nel pannello Livelli. Dobbiamo tagliare anche questo clip per mantenere solo il secondo movimento di messa a fuoco; assicuratevi inoltre che la fine corrisponda a un secondo dopo la fine del movimento. Riproducete i primi due clip per valutare il risultato: servirebbe proprio una transizione tra i video, vero? Fate clic sull’icona di transizione in alto a sinistra nel pannello Timeline e scegliete Dissolvenza incrociata. Scegliete una durata breve (per esempio 0,75 secondi), quindi fate clic su Dissolvenza incrociata e trascinate la transizione sul punto di incontro tra il primo e il secondo clip nella timeline (figura) per ottenere una dissolvenza tra i due (vedete a pagina 396 per ulteriori informazioni sulle transizioni).
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Procedete e impostate il clip della parte posteriore dell’auto come clip di apertura: passate al pannello Livelli e trascinate il clip in fondo alla pila dei livelli (figura). Tagliate ora il clip (i primi movimenti di scivolamento non sono particolarmente belli, quindi sceglieremo il terzo): tagliate l’inizio (figura) e la fine in modo che rimanga solo un movimento da sinistra a destra. Effettuate il taglio in modo che il clip si fermi un secondo dopo la fine del movimento di scivolamento (vedete a pagina 390 per informazioni sul taglio). Nota: se riscontrate problemi nel tagliare la fine del clip, in modo che non resti un movimento verso sinistra, eseguite lo zoom sulla timeline con il dispositivo di scorrimento in basso a sinistra: qui ho applicato uno zoom elevato ed è stato davvero facile individuare il punto giusto.
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Passo 6 La foto viene inserita alla fine del video, ma deve essere visualizzata dopo il terzo clip video: trascinatela quindi in basso nel pannello Livelli, posizionandola come quarto livello (figura). Potete vederla nella timeline dopo il terzo clip (le foto sono visualizzate in viola nella timeline). La foto è piuttosto grande, quindi dovremo ridimensionarla per adattarla allo schermo. Possiamo eseguire l’operazione con le stesse tecniche utilizzate per ridimensionare le immagini sui livelli in Photoshop, in particolare con Trasformazione libera. Premete Ctrl+T (Comando+T): purtroppo, quando vengono visualizzate le maniglie di Trasformazione libera, l’immagine è talmente grande che non riuscirete a raggiungerle. Premete allora Ctrl+0 (Comando+0) per espandere la finestra dell’immagine in modo tale da visualizzare tutte le maniglie. Tenete premuto Maiusc, selezionate un punto d’angolo e trascinate verso l’interno per rimpicciolire la fotografia (figura), quindi premete Invio per confermare la trasformazione.
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Tecnicamente, il processo di modifica è più veloce se aspettate la fine per aggiungere transizioni e regolazioni o effetti di Photoshop; è quindi preferibile disporre prima tutti i clip nell’ordine e aggiungere solo successivamente le regolazioni. Tuttavia, visto che questo filmato è particolarmente breve, possiamo violare questa regola. Scegliamo adesso il terzo clip, spostandolo nella terza posizione dal basso nel pannello Livelli (utilizzeremo la ripresa ampia). Tagliate l’inizio e la fine del clip per vedere solo il movimento di scivolamento, fermandovi come sempre un secondo dopo la fine. Aggiungiamo ora una foto digitale al filmato: fate clic sull’icona della sequenza a destra di Gruppo video 1 nel pannello Timeline e scegliete Aggiungi file multimediale (figura); individuate l’immagine e fate clic su Apri.
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Passo 8 A questo punto, dopo le foto, siamo a circa 30 secondi del video, quindi possiamo importare altri clip. I video sono già stati aggiunti, perciò è sufficiente spostarli nell’ordine desiderato e tagliarli. Ricordate che, durante il taglio, dovete iniziare dove comincia il movimento e fermarvi poco dopo la sua fine, in modo da avere clip corti. Una volta aggiunti i clip ci troviamo a circa 56 secondi.
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Procediamo importando altre tre foto con il comando Aggiungi file multimediale utilizzato nel passo precedente. Ancora una volta dovremo cambiarne l’ordine nel pannello Livelli, spostandole sopra la prima foto nella pila, e ridimensionarle con il comando Trasformazione libera.
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Passo 10 Probabilmente vorrete dissolvere la musica alla fine (invece di interromperla bruscamente); per farlo, fate clic sul triangolino alla fine della traccia audio per visualizzare la finestra delle impostazioni Audio con i controlli per la dissolvenza della musica. Scegliete un secondo o due prima della fine del filmato per Dissolvenza in uscita, quindi fate clic all’esterno della finestra di dialogo per chiuderla e accettare la dissolvenza in uscita.
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Ora che i clip sono ordinati, aggiungiamo la musica (assicurandoci che l’ordine dei clip riprodotti con la musica sia gradevole). Passate al pannello Timeline, fate clic e tenete premuto sull’icona con le note musicali a destra di Traccia audio e scegliete Aggiungi audio dal menu a comparsa. Selezionate la traccia della musica di sottofondo (la stessa utilizzata a pagina 392) e fate clic su Apri per aggiungerla al filmato (le tracce audio sono visualizzate in verde). Questa traccia musicale è lunga circa 4 minuti, quindi tagliatela a circa 1 minuto (la procedura è la stessa adottata per i file video, ma al posto dell’anteprima del video viene visualizzata una finestra a comparsa con la durata nella posizione finale attuale; tenete quindi d’occhio il numero fino a posizionare la fine a circa 1:00, come mostrato nella figura in basso).
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Passo 12 Se fate clic su Esegui a questo punto, vedrete la dissolvenza dal nero, sentirete la musica di sottofondo ma sentirete anche qualcos’altro: l’audio registrato dalla fotocamera durante la registrazione dei clip video. In alcuni casi questo audio può essere mantenuto, ma in questo esempio vogliamo udire solo la musica di sottofondo. Disattiviamo quindi l’audio nei clip. Non possiamo fare soltanto clic sull’icona a destra di Traccia audio (il controllo di attivazione e disattivazione dell’audio), quindi dobbiamo fare clic sul triangolino alla fine dei clip video interessati per visualizzare una finestra di dialogo con le impostazioni per audio e video. Fate clic sull’icona con le note musicali per vedere le impostazioni Audio, quindi selezionate la casella di controllo Disattiva audio. Ripetete l’operazione per tutti i clip video.
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Visto che ci troviamo alla fine della timeline, impostiamo una dissolvenza al nero per la fine del filmato. Fate clic sull’icona di transizione, fate clic su Dissolvi con nero, impostate la durata e trascinate Dissolvi con nero alla fine dell’ultimo clip video (figura). Premete inoltre Home sulla tastiera (o fate clic sull’icona Vai al primo fotogramma nel pannello Timeline) per tornare all’inizio del filmato, quindi aggiungete una transizione Dissolvi con nero all’inizio del primo clip video: in questo modo, il video comparirà a partire da una schermata nera.
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Passo 14 Non restano che i tocchi finali. Aggiungete transizioni Dissolvenza incrociata tra i clip video e le foto facendo clic sull’icona di transizione, selezionando Dissolvenza incrociata, impostando la durata (in genere 1 secondo) e trascinando l’effetto tra foto e clip sulla timeline. Ripetete l’operazione per tutti i clip in modo che non vi siano tagli netti tra le immagini. Nota: a volte, a seconda del soggetto e del tema del video, i tagli netti vanno benissimo; in questo particolare progetto, però, preferisco utilizzare le dissolvenze incrociate.
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Quando raggiungete la fine della timeline, vi chiederete come estendere il video per raggiungere i 60 secondi. Potete (a) aggiungere un’altra foto o un altro clip video oppure (b) estendere la durata di una delle foto (questo è un valido motivo per utilizzare i fermi immagine: potete assegnare loro la durata che preferite). Fate quindi clic su un clip foto e trascinate la fine della barra viola (figura) fino al tempo desiderato (questa è una sorta di operazione opposta al taglio). Invece di applicare l’estensione a una singola foto, è preferibile aumentare leggermente la durata di più foto in modo da raggiungere l’estensione di 60 secondi richiesta.
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Passo 16 Due ultime cose per completare i filmato. Per prima cosa aggiungeremo testo (come avete imparato a pagina 406). È abbastanza facile: scorrete fino al primo fotogramma del video, attivate lo strumento Testo, scegliete il font Helvetica e digitate “performance” (figura). Come sapete, accadrà qualcosa di strano: il testo non viene aggiunto sopra la traccia video, ma a destra della stessa, subito dopo il clip selezionato (viene infatti considerato come un altro video o foto).
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Bene, è il momento di scoprire un altro “strano aspetto dei video in Photoshop”. Ora che avete inserito tutte le transizioni, scorrete fino alla fine della timeline: scoprirete che il vostro video, in precedenza lungo 60 secondi, è stato ridotto a 52 secondi. Cosa è successo? Il problema è dovuto allo strano comportamento di gestione delle transizioni in Photoshop, che abbrevia ogni clip per creare l’effetto di dissolvenza incrociata (lo so, è terribile). Comunque, l’effetto è quel che è, quindi possiamo solamente regolare la durata dei clip video o delle foto per riempire lo spazio mancante. Sapete già come fare (visto che lo avete fatto in precedenza nel progetto), quindi riportate la durata del video a 60 secondi. Chiaramente, se il video non dovrà avere una durata specifica, potete saltare del tutto questa parte.
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Passo 18 Aggiungere altro testo sopra i clip video è altrettanto facile: trascinate l’indicatore di riproduzione sopra il clip video dove dovrà apparire il clip di testo successivo (nell’esempio il terzo clip). Fate clic sul livello di testo e premete Ctrl+J (Comando+J) per duplicare il livello di testo, creando automaticamente una nuova traccia sopra la traccia di testo esistente nella timeline. Non vi serviranno più tracce di testo, quindi potete trascinare il testo sulla traccia di testo originale nella timeline (figura). Fate doppio clic sulla miniatura del livello Testo nel pannello Livelli per selezionare il testo, quindi spostatevi sulla barra delle opzioni, cambiate il colore in bianco e digitate “power”. Utilizzate poi lo strumento Sposta (V) per riposizionarlo.
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Per posizionare questo livello di testo sopra il video, passate al pannello Livelli e trascinatelo in cima alla pila dei livelli, esternamente a Gruppo video 1, per creare una nuova traccia sopra la traccia video. A questo punto non vedrete ancora il testo, perché quando viene aggiunto alla nuova traccia viene posizionato in corrispondenza della posizione attuale dell’indicatore di riproduzione. Individuate quindi il clip e trascinatelo all’inizio del filmato. Effettivamente, il testo non è particolarmente gradevole sopra il primo clip, quindi trascinatelo sopra il secondo e rientratelo leggermente, in modo che compaia dopo qualche istante rispetto al secondo clip. Aggiungete anche una transizione di dissolvenza in entrata al testo (potete vederla nella figura del passo successivo).
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Capitolo 12
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Passo 20 È il momento di salvare il progetto come filmato, per condividerlo, inviarlo per e-mail, pubblicarlo su YouTube, trasferirlo sullo smartphone e così via. Fate clic sull’icona Rendering video nell’angolo inferiore sinistro del pannello Timeline (cerchiata in rosso nella figura) per visualizzare la finestra di dialogo Rendering video (figura). Assegnate un nome al file e scegliete il formato per il video dal menu a comparsa Predefinito (nell’esempio pubblicheremo il video su YouTube). Per finire, questo predefinito utilizza 29 f/s, che di sicuro non corrisponde alla frequenza dei fotogrammi della ripresa; per evitare che il video non sia riprodotto correttamente, scegliete Frequenza fotogrammi documento dal menu a comparsa Frequenza fotogrammi, quindi fate clic sul pulsante Rendering. Dopo cinque (mmm... 10?) minuti il video viene esportato ed è pronto per il caricamento (riproducetelo ancora una volta per assicurarvi che sia come lo volevate).
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Duplicate ancora il livello di testo per aggiungere le parole “prestige”, “passion” e “pricey” (mmm, forse è meglio utilizzare “perfection”, anziché “pricey”). Aggiungete il testo sui clip, posizionandoli come preferite (lascio a voi la scelta). Resta un’ultima regolazione prima di salvare la foto: vorrei applicare movimento alle foto. Certo, possiamo animarle! Selezionate la prima foto e fate clic sul triangolino alla fine della barra viola per visualizzare la finestra di dialogo Movimento. Scegliete Panning e zoom dal menu a comparsa (figura) per spostare lentamente la foto da parte a parte e ingrandirla leggermente (l’effetto è davvero carino). Aggiungete questi effetti di movimento alle altre foto, come preferite. Come sempre, riproducete l’intero video e assicuratevi che vi piaccia.
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Suggerimenti avanzati su Photoshop Come nascondere Mini Bridge dopo aver aperto un’immagine
versione CS4. In Photoshop CS6 sono infatti tornati Presentazione PDF e Composizioni livelli in PDF (si trovano nel menu File, sottomenu Automatizza e Script).
Aprire una seconda immagine da Mini Bridge con il trascinamento
Provino a contatto II e altri due amici
In Photoshop CS6, Adobe ha ripristinato l’automazione di Provino a contatto II (vedete il Capitolo 11), ma ha anche riattivato due modalità di automazione predefinite che erano state rimosse nella
toshop pensa che vogliate aggiungere la seconda immagine come livello sopra la prima (magari è proprio quello che vi serve, e in questo caso considerate questo come un suggerimento per tale operazione). Se invece volete aprire la seconda immagine in un documento separato, assicuratevi che i documenti siano aperti come schede e trascinate la miniatura a destra della scheda del documento della prima immagine. Rilasciate il pulsante del mouse per aprire la seconda immagine in un documento separato.
Modificare immediatamente dimensioni, durezza e opacità del pennello Se tenete premuto Alt (Opzione+Ctrl) e fate clic destro (fate clic) con il pennel-
lo nell’immagine, viene visualizzata un’anteprima del pennello selezionato (figura), con un piccolo display HUD che mostra le dimensioni, la durezza e l’opacità attuali del pennello. Ora potete trascinare in alto per ammorbidire il pennello o in basso per renderlo più duro; trascinate a sinistra per rimpicciolire il pennello e a destra per ingrandirlo. Fin qui tutto OK, ma ecco un trucco: potete cambiare l’impostazione in modo che, trascinando in alto o in basso, venga cambiata l’opacità del pennello anziché la durezza. Per farlo, premete Ctrl+K (Comando+K) per visualizzare le preferenze di Bridge, fate clic su Generali a sinistra e deselezionate la casella di controllo Varia la durezza dei pennelli tondi in base al movimento HUD verticale. Ora, trascinando in alto e in basso potete cambiare l’opacità del pennello.
Applicare uno stile di livello a più livelli contemporaneamente Inserite i livelli in un gruppo facendo Ctrl+clic (Comando+clic) su ciascun livello nel pannello Livelli e selezionando
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Capitolo 12
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Se Mini Bridge è ancorato al lato destro dello schermo (anziché nella posizione predefinita in basso), potete fare clic destro sulla linguetta di Mini Bridge e scegliere Riduci automaticamente i pannelli a icona dal menu a comparsa. In questo modo, dopo aver fatto clic su un’immagine per aprirla, dovrete soltanto fare clic all’esterno di Mini Bridge per nasconderlo automaticamente (evitandovi l’operazione di chiusura).
Nel capitolo su Mini Bridge ho affermato che potete trascinare una miniatura nell’area dell’immagine di Photoshop per aprire l’immagine (gli utenti di Mac devono attivare Riquadro applicazione nel menu Finestra). Che cosa accade, però, se dopo aver trascinato e aperto un’immagine volete trascinarne un’altra? Se trascinate sull’immagine aperta, Pho-
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Suggerimenti avanzati su Photoshop sinistro della barra è presente un menu a comparsa di ricerca, che consente di cambiare le scelte alla sua destra. Per impostazione predefinita il valore è Tipo, un’impostazione accompagnata da icone che permettono di mostrare solo determinati tipi di livelli. Per esempio, se fate clic sull’icona “T”, vengono nascosti tutti i livelli tranne quelli di testo. Attenzione: i livelli non vengono nascosti dalla
Un consiglio utile se utilizzate spesso i livelli Se avete creato un file con molti livelli, perderete un sacco di tempo a scorrere l’elenco e a individuare il livello che vi serve. Fortunatamente, in CS6 è disponibile una barra del filtro nella parte superiore del pannello Livelli. Sul lato
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Capitolo 12
Aprite il pannello Livelli e scegliete Attributo dal menu a comparsa di ricerca della barra del filtro; scegliete quindi Non visibile dal menu a comparsa visualizzato a destra. Vengono così visualizzati i livelli non utilizzati (visto
che sono nascosti); selezionateli tutti e premete Backspace (Canc). Oltre ad abbreviare l’elenco del pannello Livelli, eliminando i livelli inutilizzati ridurrete le dimensioni del file.
Ridimensionare più velocemente
Se vi ritrovate spesso a ridimensionare gli oggetti o le selezioni, potete premere Ctrl+T (Comando+T) per attivare Trasformazione libera, ma esiste anche un metodo più veloce. Fate clic sullo strumento Sposta (V), quindi selezionate la casella di controllo Mostra controlli di trasformazione sulla barra delle opzioni.
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Nuovo gruppo da livelli dal menu a tendina del pannello. Ora potete applicare lo stile (per esempio un’ombra esterna) direttamente al gruppo: lo stile di livello viene così applicato ad ogni livello nel gruppo (non importa quanti livelli ci sono nel gruppo; lo stile viene aggiunto a tutti all’istante). Potete anche aggiungere più stili di livello, se volete: basta fare clic sul gruppo, fare doppio clic sull’icona fx a destra del nome del gruppo per riaprire la finestra di dialogo e scegliere uno stile di livello dall’elenco a sinistra (per esempio Bagliore esterno) per applicarlo insieme all’ombra esterna aggiunta in precedenza.
visualizzazione dell’immagine, ma solamente dal pannello Livelli. Sono disponibili filtri per visualizzare solo i livelli pixel (cioè i normali livelli di immagine), solo i livelli di regolazione, solo i livelli forma o solo i livelli oggetto avanzato: in ogni caso è sufficiente un clic per vedere solo i livelli di questi tipi. Potete inoltre cercare i livelli per nome (con questa opzione viene visualizzato un campo di testo in cui digitare il nome da cercare) o per effetto (compare un menu a comparsa con gli stili di livello), ma anche per metodo di fusione, attributo o colore assegnato. La funzionalità è comoda e veloce. Per disattivare il filtro, è sufficiente fare clic sul pulsante interruttore all’estrema destra della barra del filtro.
Volete sbarazzarvi dei livelli nascosti prima di salvare il file?
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Suggerimenti avanzati su Photoshop In questo modo le maniglie di Trasformazione libera saranno sempre visibili intorno a qualsiasi selezione e oggetto su un livello; non vi resta che fare clic su una delle maniglie e trascinare (naturalmente, potete tenere premuto Maiusc per ridimensionare in modo proporzionale).
Nuove dimensioni massime del pennello
Se la scelta del metodo di interpolazione da utilizzare per un ridimensionamento vi fa venire il mal di testa, sarete lieti di sapere che la nuova impostazione predefinita è Automatica bicubica, che permette a Photoshop di scegliere automaticamente il metodo migliore.
Salvare automaticamente il lavoro
Nuovo trucco per selezionare i toni della pelle
Potenza del contagocce Se avete aggiunto un livello di regolazione a un’immagine e utilizzate lo strumento Contagocce per campionare un colore dall’immagine, il colore scelto si dovrebbe basare sull’effetto applicato dal livello di regolazione, giusto? Giusto. In CS6, però, potete far sì che lo strumento Contagocce ignori l’effetto del livello di regolazione e campioni dai livelli dell’immagine. Per ottenere questo risultato, scegliete Tutti i livelli senza regolazione dal menu a comparsa Campione sulla barra delle opzioni.
Incarnato. Verranno cercati e selezionati tutti i toni della pelle. Se volete rilevare i toni della pelle solo per il viso del soggetto, selezionate la casella di controllo Rileva volti. Trascinate quindi il dispositivo di scorrimento Tolleranza al valore 1 e osservate cosa accade. Se dovete selezionare maggiori quantità di pelle, trascinate il dispositivo di scorrimento a destra per aumentare il valore.
Se avete dei toni della pelle che necessitano di una regolazione (magari perché la pelle del soggetto è troppo rossa ma il resto della foto appare correttamente), vi farà comodo questo piccolo trucco relativo a Photoshop CS6: aprite il menu Selezione e sce-
gliete Intervallo colori, quindi aprite il menu a comparsa Seleziona e scegliete
Photoshop è un programma incredibilmente stabile (non si arresta mai, beh, tranne quando sono di fronte a un pubblico), ma se per qualche motivo dovesse chiudersi improvvisamente vi troverete nei guai se non avete salvato il documento a cui stavate lavorando da un po’. O meglio, questo succedeva prima di CS6, che offre una nuova funzionalità di salvataggio automatico che salva automaticamente il documento in base a intervalli impostati dall’utente. Aprite il menu Modifica (Photoshop) e
scegliete Gestione file dal sottomenu Preferenze. In fondo alla sezione Opzioni di salvataggio file, è disponibile la casella di controllo Salva automaticamente informazioni di recupero ogni; il menu a comparsa è impostato su 10 minuti, per impostazione predefinita (quindi perderete al massimo 10 minuti di lavoro in caso di problemi). Naturalmente, potete anche diminuire o aumentare questo valore (se siete coraggiosi!).
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In CS5, le dimensioni massime del pennello corrispondevano a 2.500 pixel. Sembrava un valore altissimo, finché non sono comparse le attuali DSLR da oltre 30 megapixel. Ecco perché sarete lieti di sapere che ora le dimensioni massime del pennello corrispondono a ben 5.000 pixel. Yeah, baby!
Non sapete quale metodo scegliere per ridimensionare l’immagine? Lasciate scegliere a Photoshop!
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Esposizione: 3.0 sec | Distanza focale: 18 mm | Apertura: ƒ/11
Foto di Scott Kelby
Capitolo 13 Il mio flusso di lavoro passo per passo
Il mio flusso di lavoro passo per passo Sto per farvi entrare nel regno del mio flusso di lavoro per-
IMDb (Internet Movie Database; www.imdb.com) e digito
sonale: badate, non il mio flusso di lavoro di Photoshop, ma
la parola nel suo motore di ricerca. Per questo capitolo, ho
il flusso di lavoro che utilizzo per trovare i nomi dei titoli dei
immaginato di digitare la parola “work” e di ottenere mol-
capitoli (so che sarebbe stato più utile scrivere un capitolo
tissimi risultati (come “Workin’ for a Livin’” di Huey Lewis
sul mio flusso di lavoro in Photoshop CS6; magari lo farò più
& The News, per esempio), ma digitando “workflow” ho
avanti). Comunque, questo processo è stato finora super-
ottenuto solo un risultato: l’album di due brani “Workflow”
segreto e protetto, avvolto nel mistero e occultato nel vellu-
di Ricky Ambilotti. Nel mondo degli scrittori psicotici di
to, ma oggi, solo per voi, sto per rivelarlo per la prima volta.
introduzioni di capitoli, non poteva che essere una buona
Ecco cosa faccio di solito. Per prima cosa, scelgo la parola
notizia! Probabilmente starete pensando: “Wow, ma è un
che voglio cercare (per un capitolo sulla correzione del co-
processo semplicissimo!”. Sì, per certi aspetti lo è, ma c’è
lore, per esempio, provo a cercare “color” o “correction”),
qualcosa che non vi dirò che rende questo processo molto,
quindi inserisco la mia prima scelta in iTunes Store di Apple,
molto più difficile. Non ho mai imparato a leggere. Sembra
che contiene film, spettacoli televisivi e musica. Per la pa-
strano detto da uno che scrive libri per vivere, ma è la verità.
rola “color” otterrete un fantastiliardo di corrispondenze
Quando andavo a scuola, saltavo l’ora di lettura perché ero
(soprattutto musicali), ma in base alla parola scelta potreste
molto più interessato a modificare il mio WOPR e il mio
non ottenere alcun risultato; in questo caso, mi rivolgo a
modem a 300 baud per giocare a scacchi con il Dr. Falken.
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Workflow
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Mi è stato chiesto molte volte qual è il mio flusso di lavoro per la fotografia digitale in Photoshop. Cosa dovrei fare prima? Cosa viene dopo? Per questo, ho pensato di aggiungere questo capitolo di riepilogo in fondo al libro. Non apprenderete nuove tecniche (sapete già tutto il necessario per questo flusso di lavoro), ma comprenderete l’intero processo dall’inizio alla fine. Ogni fotografo ha un flusso di lavoro differente, ma spero che condividendo il mio potrete crearne uno personale in base al vostro stile di lavoro.
Passo 1
Passo 2 Ecco l’immagine RAW originale aperta in Camera Raw. La prima cosa da fare è capire che cosa non va nella foto; la domanda che mi pongo è semplice: “Che cosa vorrei che fosse differente?”. Qui mi piacerebbe che il cielo fosse più scuro e che le nuvole fossero più definite. Vorrei anche che la foto fosse più contrastata, dettagliata e vivace. Naturalmente, vorrei che tutto fosse più nitido (ma era ovvio, visto che applico sempre la nitidezza a ogni foto).
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Capitolo 13
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Come per la maggior parte dei fotografi oggi, gran parte del mio flusso di lavoro viene svolta in Camera Raw. Credo davvero che sia il modo più facile e veloce per regolare le immagini, anche se non scattate nel formato RAW. Inizio quindi da Mini Bridge, individuando la cartella con le immagini importate dalla scheda di memoria della fotocamera, quindi faccio clic destro sull’immagine che voglio modificare e scelgo Camera Raw dal sottomenu Apri con (figura). Sto per modificare una delle foto che ho scattato durante un workshop tenutosi a Moab, nello Utah. Non è uno scatto eccezionale, ma contiene problemi sufficienti per farvi capire quale metodo seguo per affrontarli (naturalmente, potete scaricare la stessa immagine e seguire la procedura insieme a me; l’indirizzo del sito Web di questo libro si trova nell’introduzione).
SCOTT KELBY
Il mio flusso di lavoro per la fotografia digitale in Photoshop CS6
Il mio flusso di lavoro passo per passo
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 3
Passo 4 Fermiamoci e valutiamo che cosa occorre adesso. Nel passo 3, le montagne sono divenute molto scure, quindi dobbiamo aprire le ombre trascinando il dispositivo di scorrimento Ombre a destra (nell’esempio a +91). Aumentando molto le ombre, come in questo caso, è possibile che i neri appaiano sbiaditi; per questo in genere trascino verso sinistra il dispositivo di scorrimento Neri, in modo da bilanciare la foto (nell’esempio -38). Per esaltare le luci, ho aumentato Bianchi a +17 (non potevo toccare Luci perché era già impegnato a regolare il cielo). Il cielo inizia a essere un po’ più luminoso, quindi ho ridotto ulteriormente Luci (-89).
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Di solito inizio regolando il bilanciamento del bianco (vedete a pagina 26), ma in questo caso ritengo che la temperatura del colore complessiva vada bene. Non fraintendetemi: migliorerò il colore tra qualche istante, ma per ora considero che non è troppo caldo, troppo freddo né totalmente sbagliato. Nelle foto scattate all’aperto, in effetti, il bilanciamento del bianco rappresenta raramente un problema. Inizieremo dalla parte che mi preoccupa maggiormente (come faccio di solito), in questo caso il cielo: è troppo opaco e blando (osservate l’immagine del passo 2 per avere un riferimento). Ecco la ricetta per scurire il cielo. (1) Riducete notevolmente il valore di Luci (qui ho trascinato il dispositivo di scorrimento a -43). (2) Riducete leggermente l’esposizione (nell’esempio a -0,65), agendo sul cielo (questo dispositivo controlla infatti i mezzitoni). (3) Aumentate notevolmente Contrasto (+71 nell’esempio) per contrastare l’immagine (confrontatela sempre con quella del passo 2). Se vi serve un ripasso sui dispositivi di scorrimento del pannello Base, tornate al Capitolo 2.
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Passo 6 Bene, mi sembra che il cielo sia nuovamente troppo luminoso, ma non posso toccare ancora Esposizione, altrimenti l’intera foto risulterebbe sottoesposta. Aggiungerò quindi un filtro di sfocatura con densità neutra: per farlo, avrei dovuto posizionare un filtro davanti all’obiettivo che producesse il passaggio graduale dal grigio scuro alla trasparenza, scurendo così il cielo e mantenendo il primo piano corretto. Questa scelta aiuta a bilanciare le foto dei paesaggi quando l’esposizione del primo piano è corretta ma il cielo non è particolarmente luminoso. Comunque, visto che non avevo quel filtro con me, lo replicherò qui in Camera Raw. Fate clic sullo strumento Filtro graduato sulla barra degli strumenti. Nel pannello visualizzato, riducete i valori di Esposizione e Luci, quindi aumentate Saturazione. Trascinate ora dalla parte superiore dell’immagine fino alla linea dell’orizzonte, in modo da scurire la parte superiore del cielo, dissolvendo l’effetto verso il basso (in questo modo viene intensificato anche il colore blu del cielo, visto che abbiamo aumentato la saturazione del colore). Per ulteriori informazioni su Filtro graduato, vedete a pagina 109.
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Un paesaggio come questo, con numerosi contorni e texture definiti, richiede a gran voce una certa chiarezza! Lo sentite anche voi, vero? Aumentiamo perciò questo valore a +53. L’immagine tende ad assumere un aspetto HDR, ma se a voi non piace potete impostare un valore inferiore (magari fermandovi a +20 o +25). Voglio anche aumentare Vividezza a +17 per esaltare i colori. Mentre seguo questo processo, a volte l’immagine complessiva mi appare troppo chiara o troppo scura; in questo caso, trascino leggermente il dispositivo di scorrimento Esposizione a destra (per schiarire) o a sinistra (per scurire). Nell’esempio il risultato era un po’ scuro, quindi ho aumentato Esposizione da -0,65 a -0,50.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 7 Fate clic sul pulsante Apri immagine per aprire la foto in Photoshop. Ora che il cielo è stato sistemato, l’aspetto più fastidioso è rappresentato dall’albero che penetra nell’inquadratura dal lato destro. Un difetto come questo ha rovinato moltissime foto di paesaggi, ma non l’avrà vinta questa volta, visto che abbiamo a disposizione Riempi In base al contenuto. Attivate lo strumento Lazo (L), quindi disegnate una selezione intorno all’albero (figura).
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Passo 8 Premete Backspace (Canc) per visualizzare la finestra di dialogo Riempi (figura). Ricordate che questa tecnica funziona solo se l’immagine si trova sul livello Sfondo; se si trova su un livello normale (qualora utilizziate un file con più livelli), la pressione di Backspace provoca solamente l’eliminazione della selezione. Non è un male, e comunque potete sempre aprire il menu Modifica e selezionare Riempi. Fate clic su OK nella finestra di dialogo; in pochi secondi quel brutto albero è scomparso. È probabile che dobbiate attivare Pennello correttivo (premete Maiusc+J) per sistemare le eventuali aree trascurate dalla selezione: è sufficiente fare Alt+clic (Opzione+clic) in un’area pulita, posizionare il puntatore sull’area da correggere e fare clic. A questo punto, comunque, dovrebbero bastarvi pochi secondi con questo strumento o con Timbro clone. Per ulteriori informazioni su Riempi In base al contenuto, vedete a pagina 258.
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Passo 10 Voglio distogliere l’attenzione del pubblico dai contorni esterni dell’immagine, attirandola sul soggetto. Un trucco per farlo (quello che preferisco, in effetti) consiste nello scurire i contorni con una vignettatura. Qui ho utilizzato la finestra di dialogo Correzione lente, che abbiamo imparato a configurare in due modi (a partire da pagina 206).
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Bene, è nuovamente il momento di prendere una decisione. Che cosa occorre adesso? Penso che l’intera immagine possa essere un po’ più vivace, quindi potrei: (a) Riaprire questa immagini in Camera Raw e trascinare il dispositivo di scorrimento Vividezza a destra fino a ottenere un risultato che mi piace. Sarà necessario salvare il file come JPEG, PSD o TIFF. Vedete a pagina 19 se non ricordate come procedere. (b) Eseguire l’operazione direttamente in Photoshop. Aprite il menu Immagine e scegliete Metodo, Colore Lab, quindi eseguite il comando Applica immagine come avete appreso a pagina 289. Qui ho scelto il canale “a”, ma anche gli altri aggiungeranno colore e contrasto. Non dimenticate di tornare alla modalità Colore RGB quando avete terminato.
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Passo 11 Ecco l’immagine dopo aver scurito i contorni: potete vedere come l’attenzione viene focalizzata sulle montagne grazie all’utilizzo della luce (visto che l’occhio è attirato automaticamente dall’elemento più luminoso nella foto).
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Passo 12 Ora è il momento di applicare la nitidezza (questo passaggio lo conservo sempre per ultimo):aprite il menu Filtro e scegliete Maschera di contrasto dal sottomenu Nitidezza. Immettete 90% per Fattore, impostate Raggio su 1,3 e Soglia su 3 (vedete a pagina 328 per ulteriori informazioni sulla nitidezza). Questa nitidezza è molto intensa (visto che Raggio è stato impostato su un valore superiore a 1), ma per un’immagine come questa (e molte immagini di paesaggi) può creare un effetto piacevole. Procedete e fate clic su OK.
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Dopo aver eseguito il filtro Maschera di contrasto, cerco sempre di limitare gli aloni o gli artefatti del colore aprendo immediatamente il menu Modifica e scegliendo Dissolvi. Cambio quindi il metodo di fusione in Luminosità (come mostrato nella figura), in modo da applicare la nitidezza solo alle aree di dettaglio dell’immagine e non alle aree di colore. Ho inoltre ridotto l’opacità a 90%. Nella pagina successiva è disponibile un confronto prima/dopo. Visto che abbiamo finito con l’aprire leggermente le ombre e con l’aggiungere una grande quantità di chiarezza, l’effetto ottenuto è simile a quello di HDR. Se volete ridurre tale effetto potete diminuire il valore di Chiarezza (nel passo 5), mentre se volete esaltare l’effetto HDR potete aprire il menu Immagine, selezionare Regolazioni e scegliere Ombre/luci. Riducete il valore Quantità di Ombre a 0, ma aumentate il valore di Contrasto mezzitoni (se non vedete il dispositivo di scorrimento, selezionate la casella di controllo Mostra altre opzioni) a +25 circa. Qui non ho aggiunto questo effetto, ma ho pensato che potrebbe farvi comodo sapere come procedere. Queste sono le operazioni che svolgo in genere nel mio flusso di lavoro. Ricordate: dovete cominciare chiedendovi “Che cosa vorrei fosse diverso?”. Quando lo saprete, tornate indietro e cercate nel libro le tecniche che vi permettono di ottenere tale risultato.
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Indice analitico 50%, ingrandimento, 328 100%, visualizzazione, 49, 62
A
B Bacchetta magica, strumento, 215, 232, 245, 287 Bagliore bordo, dispositivi di scorrimento, 180 bagliore delicato, tocco finale, 207 barra dei percorsi, 3, 14, 15 barra spaziatrice Mano, accesso allo strumento con, 350, 351 ripresa delle presentazioni con, 15 schermo intero, visualizzazione con, 5, 8 Batch, finestra di dialogo, 339-341 Bianchi, dispositivo di scorrimento, 33, 34, 155, 277, 429 bianco e nero, conversioni, 154-168 Camera Raw, metodo per, 154-157 contrasto aggiunto a, 155-156, 159 divisione tonale, effetti e, 162-163 due tonalità, effetti e, 164 pittura in bianco e nero, 111-112 quattro tonalità, effetti e, 165-166 Silver Efex Pro 2, plug-in per, 168 tre clic, metodo per, 158-161 Unisci come HDR Pro per, 350 viraggio fotografico, effetti e, 311-313 Bianco e nero, livello di regolazione, 154, 402 Bianco e nero, visualizzazione nella finestra di dialogo Migliora bordo, 233 bicubico, metodi di campionamento, 140, 425 Bilanciamento bianco, menu a comparsa, 29 Indice analitico
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aberrazione cromatica, 74-75 Abilita animazione fotogrammi chiave, controllo, 410 Accentua passaggio, nitidezza HDR, immagini e, 177, 189-191 passi per l’applicazione, 347-348 Adatta al supporto, casella di controllo, 369, 370 Adattamento, menu a comparsa, 265 Adattamento locale, opzione di HDR, 179 Adobe Bridge avvio da Mini Bridge, 2 Camera Raw, versione in, 20 capitoli bonus su, xvi, 3 individuazione di foto in, 13 sincronizzazione con Mini Bridge, 14 Vedere anche Mini Bridge Adobe Photoshop. Vedere Photoshop CS6 Adobe RGB, spazio cromatico, 91, 354, 356, 357, 358 Adobe Standard, profilo, 24 Affianca tutti in verticale, opzione, 407 Aggiunge una maschera di livello, icona, 54, 95 Aggiungi disturbo, filtro, 376 Aggiungi file multimediale, opzione, 384, 407, 415, 416 alfa, canali, 257 Allineamento automatico livelli, funzione, 201, 224, 229 allineamento automatico, funzionalità, 172 Alone, opzioni, 238 Altera avanti, strumento, 316-317 Altera testo, finestra di dialogo, 410 Ambiente, dispositivo di scorrimento, 309 ancoraggio di Mini Bridge, 5 Angolo, controllo, 252 Angolo centrale, dispositivo di scorrimento, 309 animazione dei fotogrammi chiave, 410 Annulla, comando, 35, 114, 317 anteprima area in Camera Raw, 49
foto, 6-7, 48 video, 388, 405 Applica immagine, finestra di dialogo, 57 Apri immagine, pulsante, 20, 45, 94, 431 Apri oggetto, pulsante, 52, 53, 94 aree di lavoro, 151 Assegna profilo, finestra di dialogo, 358 attenuazione della pelle, 37, 107 Attiva correzioni profilo lente, casella di controllo, 66, 69, 76 Audio, finestra di dialogo delle impostazioni, 393 Automatico, pulsante in Camera Raw, 35, 49, 96 Automatizza, opzioni, 377, 423 Avvertimento gamma, casella di controllo, 372 avvisi di taglio, 31-32 azioni contrasto elevato, effetto, 272-275 luminosità, aumento della nitidezza, 337-339 Azioni, pannello, 272, 337-339
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C calibrazione Camera Raw per le fotocamere, 87 monitor per la stampa, 361-363 Calibrazione fotocamera, pannello, 22, 23, 87, 95 Camera Landscape, profilo, 25 Camera Raw, 18-49, 52-97, 100-119 aberrazione cromatica, correzioni in, 74-75 apertura di foto in, 13, 18-19, 324 area di anteprima in, 49 assegnazione di profili colori in, 97 aumento della nitidezza delle foto in, 61-65 Automatico, pulsante, 35, 49, 96 Base, controlli del pannello, 21, 22-23 Bianchi, dispositivo di scorrimento, 33, 34, 155, 277, 429 bianco e nero, conversioni in, 154-157 Bilanciamento bianco, impostazioni, 26-29 Bridge, versione di, 20 calibrazione per le fotocamere, 87 Chiarezza, dispositivo di scorrimento, 36-37, 156, 430 classificazione di foto in, 49 colore, regolazioni, 82-83 confronti prima/dopo in, 48 contrasto elevato, effetto creato in, 276-277 Contrasto, dispositivo di scorrimento, 31, 155, 281, 429 contrasto, regolazioni, 38-43 Correzione lente, funzionalità, 66-73, 74-75, 76 438
correzioni localizzate in, 100 Curva di viraggio, pannello, 38-43, 156, 281-282, 283 disturbi digitali, riduzione, 428-430 Divisione toni, pannello, 282 DNG, conversione in, 80-81 doppia elaborazione in, 52-57 Effetti, icona, 282 effetti speciali con, 111-114 eliminazione di foto in, 48 Esposizione, dispositivo di scorrimento, 30, 429 Filtro graduato, strumento, 109-110 HDR, elaborazione delle immagini in, 184-185, 192-195, 199 ignorare la finestra per, 48 Istantanea, pannello, 118 istogramma in, 97 JPEG e TIFF, immagini in, 18-19, 20, 58 Luce di schiarita, dispositivo di scorrimento, 23, 33, 94-95 Luci, dispositivo di scorrimento, 32, 320, 429 modifica di più foto in, 58-60 Neri, dispositivo di scorrimento, 34, 155, 277, 429 nuovi dispositivi di scorrimento nella versione CS6 di, 21 Ombre, dispositivo di scorrimento, 32-33, 156, 429 Opzioni flusso di lavoro, finestra di dialogo, 91-93 Predefiniti, pannello, 39, 167 Predefinito, pulsante, 35, 48 Preferenze, finestra di dialogo, 35, 62, 81 profili della fotocamera utilizzati in, 24-25 raddrizzamento di foto in, 47 Riduzione disturbo, funzionalità, 88-90, 96, 209 Rimozione macchie, strumento, 49, 84-86 ritaglio di foto in, 44-46, 149 ritratti, ritocco in, 106-108 schermatura e bruciatura in, 100-105 Schermo intero, modalità, 49, 96 Suggerimenti avanzati su, 48-49, 96-97, 118-119 Temperatura, dispositivo di scorrimento, 27-28 Tinta, dispositivo di scorrimento, 27-28 versioni di elaborazione di, 22-23, 95 vignettatura dei contorni e, 76-79 Vividezza, dispositivo di scorrimento, 277, 281, 430 Vedere anche RAW, immagini Camera Standard, profilo, 24-25 Camera Vivid, profilo, 25 campi numerici, impostazioni, 151
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Bilanciamento bianco, regolazioni Camera Raw, opzioni per, 26-29 Corrispondenza colore, finestra di dialogo per, 151 pittura con il bilanciamento del bianco, 115 scheda dei grigi per, 29 Bilanciamento bianco, strumento, 28-29 blocco dei livelli, 351 Bokeh, dispositivi di scorrimento, 297, 321, 322 bonus capitoli su Adobe Bridge, xvi, 3 Curve, capitolo su, xvii file di immagine di esempio, xiv bordi, Instagram, 283 Bridge. Vedere Adobe Bridge; Mini Bridge Brillantezza, dispositivo di scorrimento, 293 bruciatura e schermatura. Vedere schermatura e bruciatura
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Colore Lab, metodo miglioramento dei colori con, 57, 289, 432 nitidezza, tecnica con, 336 Colore RGB, metodo, 289, 432 Colori scuri, dispositivo di scorrimento, 40 Colorimetrico relativo, intento di rendering, 372 Come scattato, bilanciamento del bianco, 28 Compensazione punto nero, casella di controllo, 372 compressione con perdita di dati, 81 Concepcion, RC, 176 confronti prima/dopo, 48 Consultazione colore, effetti, 314-315 Contagocce, strumento anello intorno a, 216 campionamento di colori con, 216, 239, 425 canale, regolazioni e, 42 ignorare le regolazioni con, 425 Contenuto, pannello, 13 Continuous High, modalità di ripresa, 174 contorni, vignettatura, 76-79 a seguito di ritaglio, 78-79, 185, 206, 283 aggiunta, 77-79, 432 HDR, immagine, 185, 193, 197, 206-207 rimozione, 76 contrasto bianco e nero, conversioni e, 155-156, 159 contrasto elevato, effetto per ritratti, 272-277 creazione con lo strumento Regolazione mirata, 41 HDR, creazione di immagini e, 183 Instagram, effetto, 281 regolazione con Curve, 38-43, 183, 403 Contrasto, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 31, 155, 281, 429 Pennello di regolazione, 108, 156 contrasto dei mezzitoni, regolazioni, 36-37 contrasto elevato “grunge”, effetto, 276-277 contrasto elevato, effetto azione, creazione per, 272-275 Camera Raw, tecnica per, 276-277 creazione in Photoshop, 270-275 desaturato di tendenza, 270-272 immagini composite e, 240 Contrasto forte, curva, 38, 156, 403 Contrasto medio, curva, 38 Controllo sfocatura, filtro, 177, 186, 207, 279 Converti in profilo, finestra di dialogo, 360 Converti in RGB di lavoro, opzione, 358 Converti in scala di grigio, casella di controllo, 154, 162, 164 Indice analitico
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campionamento di colori nelle foto, 216, 239 campioni di colore, 119 Campo Sfoca, effetto, 302-304 Canale, menu a comparsa, 42, 43, 289 canali regolazione dei singoli, 42-43 scelte rapide da tastiera per, 149 Canali, pannello, 330 Canc, tasto, 45, 48 Cancella, modalità di Pennello di regolazione, 104, 105, 114 Cancella ritaglio, opzione, 45 Cancella tutto, pulsante, 119 Canon, fotocamere, 24, 25, 172, 174, 354 capelli, selezione, 231-236 Carattere, pannello, 409 Carica ultima trama, pulsante, 319 Cartelle, pannello, 15 cestino, icona, 97 chiarezza negativa, 37, 107 Chiarezza, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 36-37, 156, 430 Pennello di regolazione, 104, 107, 116, 117 cieli grigi, 215-218 cielo, regolazioni, 109-110, 215-218, 429 classificazione di foto, 7, 9-11, 49 classificazioni a stelle, 7, 9-11, 49 raccolte e, 11 rimozione dalle foto, 11 selezione di immagini con, 97 Clona, opzione di Rimozione macchie, 86 CMYK, conversione, 372 Color Mode, menu a comparsa, 367, 373 Colora, campione, 309 colore Camera Raw, regolazioni, 82-83 campionamento con Contagocce, 216, 239 conversione in bianco e nero, 154-168 effetti di illuminazione e, 309 foto composite, 239-240 impostazione su Nessuno, 118 miglioramento dell’aspetto di, 57, 289, 432 modifica per le guide, 266-267 riduzione dei disturbi, 88-89 riempimento, selezioni con, 239 sfondo del quadro, 379 testo/titoli, 409 triangoli di avviso, 32 Colore, metodo di fusione, 217, 240 Colore brucia, metodo di fusione, 218
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D Datacolor Spyder4ELITE, 361 Decontamina colori, casella di controllo, 235 denominazione/ridenominazione file in Mini Bridge, 15 in batch, 341 più livelli, 208 densità neutra, effetti di sfumatura, 109, 288, 430 Densità, dispositivo di scorrimento, 105 Deseleziona, comando, 217, 239, 245, 257 Dettagli, dispositivo di scorrimento Camera Raw, 64 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 182 Dettagli, icona, 61 Dettaglio setole, dispositivo di scorrimento, 292 Differenza, metodo di fusione, 201 dimensionamento/ridimensionamento anteprima, area, 49 foto su livelli, 144 fotografie da fotocamera digitale, 134-136 immagini per la stampa, 369, 370 interpolazione, metodo per, 425 miniature, 3, 5, 388 parti delle immagini, 146-148, 253-257 pennelli, 107, 111, 119, 150, 316, 317 poster, stampe in formato, 139-140 RAW, immagini, 92 rimpicciolimento e, 143-144 risoluzione e, 132-136, 143, 145 ritaglio e, 128-129 salvataggio automatico e, 137-138 suggerimenti per accelerare, 424-425 trascinamento di foto e, 145 Trasformazione libera per, 144, 146, 225, 254, 323, 424-425 Dimensioni, menu a comparsa, 92 Dimensione immagine, finestra di dialogo, 93, 134136, 139-140, 355 dimensioni delle miniature, dispositivo di scorrimento, 4 Dipinto a olio, filtro, 290-294 Illuminazione, controlli, 293 Pennello, controlli, 291-292 Direzione angolare, dispositivo di scorrimento, 293 Disattiva audio, casella di controllo, 393 disattivazione della musica di sottofondo, 393 disegno di linee rette, 118 dispositivi di scorrimento, 151 Dispositivi e cellulari, predefinito, 325
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Converti per filtri avanzati, opzione, 212, 241, 266, 305, 404 copyright, informazioni, 138, 351 Correggi, opzione di Rimozione macchie, 86 correzione del colore capitolo online su, xvii foto stampate e, 376 correzione di foto con problemi, 212-265 cieli grigi, 215-218 foto di gruppo, correzioni, 228-230 immagini composite, 237-240 obiettivo, problemi, 248-252 occhiali, riflessi, 223-227 oggetti indesiderati, rimozione, 258-263 scatti grandangolari, 241-247 schermatura e bruciatura per, 219-222 selezioni complesse, creazione, 231-236 soggetti in controluce, 212-214 Sposta in base al contenuto per, 264-265 Correzione lente, filtro correzione dei problemi dell’obiettivo con, 248252 modifica della griglia in, 208 vignettature, aggiunta con, 207, 432 Correzioni lente, pannello aberrazione cromatica, correzione, 74-75 allineamento, griglia, 150 correzioni basate sul profilo, 66-67 distorsione dell’obiettivo, correzione, 69 vignettatura dei contorni, regolazioni, 76-79 correzioni localizzate, 100 correzioni tonali, 35 Corrispondenza colore, finestra di dialogo, 151 Cross, Dave, 150, 353 cross-processing, effetto, 43 cursore del pennello, 118, 220 Curva di viraggio, pannello, 38-43, 156, 281-282, 283 Curva per punti, 38-39, 42 Curve Automatico, pulsante di regolazione, 49 canale RGB, correzioni con, 42-43 capitolo online su, xvii contrasto, regolazione con, 38-43 correzioni del colore con, xvii, 42-43 HDR Pro, finestra di dialogo, 183 salvataggio come predefiniti, 39, 43 Curve, livello di regolazione, 49, 403 curve a S, 43, 183
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E Editore sfumatura, finestra di dialogo, 159-160, 288, 312-313 effetti. Vedere effetti speciali Effetti, icona, 282 Effetti di luce, filtro, 305, 306-310 effetti fantasma, problemi, 188, 196-197 Effetti Sfocatura, pannello, 297, 321 effetti speciali, 270-323 Camera Raw per, 111-114, 276-277 Campo Sfoca, effetto, 302-304 Consultazione colore, effetti, 314-315 contrasto elevato, effetto per ritratti, 272-277 dipinto a olio, effetto, 290-294 effetto da sogno, 278-279 illuminazione teatrale, effetto, 305-310 Instagram, effetto, 280-283 luci notturne, effetto di sfondo, 320-323 panorami, creazione, 284-289 pelle desaturata, effetto, 270-271 Scostamento inclinazione, effetto di sfocatura, 295-298 scultura con il filtro Fluidifica, 316-319 Sfocatura diaframma, effetto, 299-301 viraggio fotografico, effetti, 311-313 effetto bande nelle stampe, 376 effetto da sogno, 278-279 effetto desaturato per ritratti, 270-271 Effetto movimento, opzione di rimozione, 344 Elaboratore immagini, finestra di dialogo, 137-138 elaborazione batch aumento della nitidezza delle foto, 339-341 ridenominazione di file, 341 Elimina margine, dispositivo di scorrimento, 75 Elimina margine, finestra di dialogo, 238 eliminazione classificazioni a stelle, 11 foto, 10, 13, 48 livelli nascosti, 424 livelli vuoti, 209 luci, 308 maschere di livello, 237 pixel ritagliati, 127 predefiniti, 133 regolazioni, 101 Vedere anche rimozione Esc, tasto, 45, 47, 125 Esegui azione, casella di controllo, 138
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Dissolvenza in entrata/uscita, opzioni, 393, 396-397, 400, 418 Dissolvenza incrociata, transizioni, 396, 414, 419 Dissolvi, finestra di dialogo Dipinto a olio, filtro, 294 Maschera di contrasto, filtro, 335, 434 Metodo, menu a comparsa, 336 Dissolvi con nero, transizione, 397, 418 Dissolvi Sfocatura diaframma, opzione, 301 distorsione a barile, 252 distorsione, correzione Correzioni lente, pannello, 69 Distorsione geometrica, casella di controllo, 248, 251 In base al contenuto, opzione di Riempi, 70-71 Rimuovi distorsione, dispositivo di scorrimento, 252 Trasformazione libera per, 70, 71-72 Distorsione, dispositivo di scorrimento Correzioni lente, pannello, 69 Strumenti sfocatura, pannello, 297 Distorsione geometrica, casella di controllo, 248, 251 Distorsione simmetrica, casella di controllo, 297 distrazioni, rimozione, 258-263 disturbi aggiunta, 376 riduzione, 88-90, 96, 116, 209 disturbi digitali, riduzione, 88-90, 428-435 Dividi a testina di riproduzione, icona, 394, 395 divisione tonale, effetti, 162-163, 282 DNG (negativo digitale), formato conversione di file RAW per, 80-81, 350 impostazione delle preferenze per, 81 DNG Profile Editor, utilità, 25 documenti predefiniti per la creazione, 132-133 specifiche, duplicazione per, 208, 324 dominante di colore, 42, 87, 309, 376 doppia elaborazione delle immagini, 52-57 double stacking, regolazioni, 117 due tonalità, effetti, 164, 166 duplicazione dei livelli, 208, 219, 221, 238, 270 Durata, campo, 389 durezza dei pennelli, 150, 423
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F Fattore, dispositivo di scorrimento Maschera di contrasto, finestra di dialogo, 329, 333 Nitidezza, controlli, 61, 63 Nitidezza avanzata, filtro, 344 Ombre/luci, finestra di dialogo, 214 Vignettatura, controlli, 76, 77, 79, 206 Fattore (Granulosità), dispositivo di scorrimento, 282 Fattore dissolvenza, dispositivo di scorrimento, 346 Film e video, predefiniti, 398, 406 filmati. Vedere video Filtra elementi per classificazione, icona, 10 filtri Accentua passaggio, 177, 189-191, 347-348 Aggiungi disturbo, 376 avanzati, 212, 241, 244 Campo Sfoca, 302-304 Controllo sfocatura, 177, 186, 207, 279 Correzione lente, 207, 208, 248-252 Dipinto a olio, 290-294 Effetti di luce, 305, 306-310 Fluidifica, 316-319 Grandangolo adattato, 241-247 Maschera di contrasto, 278, 328-334, 404, 433 Nitidezza avanzata, 344-346 Riduci disturbo, 96
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Riflesso lente, 266 Scostamento inclinazione, 295-298 Sfocatura diaframma, 299-301, 321 Sfocatura superficie, 240, 273 filtri avanzati, 212, 241, 244, 404 Filtro fotografico, regolazioni, 323 Filtro graduato, strumento, 109-110, 430 Fluidifica, filtro, 316-319 Altera avanti, strumento, 316-317 Carica ultima trama, pulsante, 319 Modalità avanzata, strumenti, 318-319 pennelli, metodi di ridimensionamento, 316, 317 suggerimenti per il ritocco con, 324 Flusso, dispositivo di scorrimento, 105 flusso di lavoro, 428-435 Fondi se, dispositivi di scorrimento, 149 font, selezione, 378, 379 foto bracketing, 173-174 classificazione, 7, 9-11, 49 correzione automatica, 35 di gruppo, correzioni, 228-230 eliminazione, 10, 13, 48 invio per e-mail, 97 ordinamento, 8-11 raddrizzamento, 47 riesame, 6-7 rifiutate, 9 ritaglio, 44-46 ritocco, 106-108 rotazione, 96, 123 visualizzazione, 4-5 fotocamere. Vedere fotocamere digitali fotocamere digitali bilanciamento del bianco, impostazioni, 26, 27, 115 calibrazione di Camera Raw per, 87 HDR, configurazione per, 172-174 nascondere le informazioni da, 351 profili della fotocamera per, 24-25 profili lente per, 66-67, 248-249 ridimensionamento di foto da, 134-136 spazio cromatico, configurazione, 354 fotogrammi chiave, animazione, 410 fotorealismo, immagini HDR, 187-188 Frequenza fotogrammi, menu a comparsa, 422 Frequenza fotogrammi documento, opzione, 422
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Espandi selezione, finestra di dialogo, 216 In base al contenuto, riempimento e, 70, 245, 258, 287, 350 Sposta in base al contenuto e, 264 esposizione (EV), 179 Esposizione, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 30, 429 Effetti di luce, filtro, 309 Filtro graduato, strumento, 109, 110 Pennello di regolazione, 103, 104, 107, 116 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 181 esposizione, regolazioni bianco e nero, conversioni e, 155 Camera Raw, pannello Base, 30-34, 35 Pennello di regolazione, 103, 104, 107 estensione di parti dell’immagine, 253-257 EXIF, dati, 24, 66, 76, 87
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H hardware, calibrazione, 361-363 Harrington, Richard, 405 HDR (High Dynamic Range), immagini, 171-207 Accentua passaggio, nitidezza per, 177, 186, 189191 Controllo sfocatura, aggiunta a, 177, 186, 207 creazione in Photoshop, 179-186 dispositivi di scorrimento utilizzati per, 180-183 effetti fantasma, problemi in, 188, 196-197 elaborazione in Camera Raw, 184-185, 192-195, 199 finitura, tecniche per, 206-207 flusso di lavoro rapido per, 175-178 fotocamera, configurazione per, 172-174 fotorealistico, effetto per, 187-188 fuse, 198-205 immagine singola, tecnica per, 192-195
I ICC, profili, 365 icona occhio, 118, 201, 271, 308, 315 illuminazione riflettore soffuso, effetto, 114 teatrale, 305-310 immagine singola, effetto HDR, 192-195 immagini composite, 237-240 colore, regolazioni, 239-240 dettagli, esaltazione, 238 luci di sfondo, effetto, 320-323 sfrangiatura, rimozione, 238 immagini HDR fuse, 198-205 imperfezioni, rimozione, 85, 106 Imposta inizio/fine area lavoro, barra, 387 Imposta opzioni Ritaglio aggiuntive, icona, 123, 124 Impostazioni colore, finestra di dialogo, 356-357, 358 Impostazioni di stampa, finestra di dialogo, 368-372 Incolla nella stessa posizione, comando, 169 Incorpora dati caricamento rapido, casella di controllo, 81 indicatore di riproduzione, 386 indicatore di ritaglio, icona 46 individuazione di foto in Bridge e Mini Bridge, 12-13 Selez. imm. classificate, pulsante per, 97 Info file, finestra di dialogo, 351 informazioni sul libro, xiv-xvii Inserisci, comando, 411 Instagram, effetto, 280-283 Intensità, dispositivo di scorrimento, 307, 309 Intento di rendering, opzioni, 372, 374 Intervallo colori, finestra di dialogo, 379, 425 Indice analitico
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Galleria sfocatura, 295 Gamma, dispositivo di scorrimento, 181 Gestione colore effettuata da Photoshop, opzione, 367, 371 gestione del colore, 354 fotocamera, configurazione, 354 messaggi di avviso, 358 monitor, calibrazione, 361-363 Photoshop, configurazione, 356-358 profili colore, 364-367 stampante, configurazione, 371-373 Gestione file, opzioni, 425 Gestione predefiniti, finestra di dialogo, 131, 266 grana pellicola, effetto, 282 Grandangolo adattato, filtro, 241-247 grandangolo, foto correzione, 241-247 ritaglio, 244, 247 grande Bridge. Vedere Adobe Bridge grigio neutro, scheda, 29 Griglia pixel, opzione, 208 griglie Correzioni lente, pannello, 150, 208 regola dei terzi, 49, 122 gruppi stile di livello, 423-424 video, 385, 408, 413 guide, preferenze per, 266-267
Pennello, strumento e, 191, 202-203 predefiniti consigliati per, 176, 180, 187 suggerimenti per la creazione, 208 Uniformità bordo, funzionalità, 180, 184, 196, 198 vignettature applicate a, 185, 193, 197, 206-207 HDR Pro, funzionalità. Vedere Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo High Structure, predefinito, 168 High-Speed Continuous, modalità di ripresa, 174 Hollywood, Calvin, 272 HSL/Scala di grigio, pannello, 82-83, 154, 162-163, 164 HUD, selettore colori popup, 209, 267 Hughes, Bryan O’Neil, 342
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Inverti, casella di controllo, 288 Inverti, comando, 240, 273, 314 invio di foto via e-mail, 97 ISO, impostazioni, 174 Istantanea, icona, 48 Istantanea, pannello, 118 istantanee, 118 iStockPhoto, 392, 411 istogramma, 97
J, K
L laboratorio fotografico, stampa, 360 Lazo, strumento, 147, 258, 260, 431 Lightroom, Photoshop, 49, 357 Lights Out, modalità di ritaglio, 124 Lineare, curva, 39 linee curve, raddrizzamento, 247 linee rette, 118 livelli allineamento, 201, 224, 229 blocco di più livelli, 351 caricamento di file in, 385, 413 creazione di un livello unito, 240, 271, 273 duplicazione, 208, 219, 221, 238, 270 eliminazione di livelli vuoti, 209 filtro, barra per nascondere/visualizzare, 424 inversione, 240, 273 opacità, impostazioni per, 224 ricerca di, 424 ridenominazione di più livelli, 208 ridimensionamento di foto in, 144 rimozione di livelli nascosti, 424 riordino, 325 rotazione, 225
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JPEG, file apertura in Camera Raw, 13, 18-19, 58, 324 modifica in Camera Raw, 20, 27 salvataggio di immagini a 16 bit come, 150 Katz, Shelly, 359 Kelby, Scott, vii kelbytraining.com, sito Web, xiv, xvi Kloskowski, Matt, 117 Kost, Julieanne, 149 Kuler, utilità, 209
scorrimento tra, 118 unione, 57, 165, 177, 267, 274 visualizzare/nascondere, 118, 201 Vedere anche livelli di regolazione Livelli, pannello icona occhio, 118, 201, 271 Riempimento, campo, 267 livelli di regolazione annullamento di modifiche su, 379 Bianco e nero, 154, 402 Consultazione colore, 314-315 Curve, 49, 403 Filtro fotografico, 323 ignorare con lo strumento Contagocce, 425 ingrandimento dei controlli per, 351 Mappa sfumatura, 159, 161, 311-313 maschere di livello e, 266 Ombre/luci, 266, 434 Sfumatura, 288, 398-399 Valori tonali, 49, 159 video, funzionalità e, 402-403 livelli uniti, 240, 271, 273 livelli vuoti, 209 Loupe, funzionalità, 7 Luce Bokeh, dispositivo di scorrimento, 321, 322 Luce di schiarita, dispositivo di scorrimento, 23, 33, 94-95 Luce flash, predefinito, 306 Luce infinita, stile, 308 Luce intensa, metodo di fusione, 190, 348 Luce soffusa, metodo di fusione, 57, 159, 178, 186, 207, 218, 271 Luce vivida, metodo di fusione, 240, 272 luci avviso di taglio per, 31-32, 33 divisione tonale, effetti e, 162-163, 282 regolazione nelle foto, 32, 214 Luci, dispositivo di scorrimento, 40 Camera Raw, pannello Base, 32, 320, 429 Curva di viraggio, pannello, 40, 41 Pennello di regolazione, 116 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 182, 184 Luci, pannello, 306, 308 luci notturne, effetto di sfondo, 320-323 luminanza, riduzione dei disturbi, 89-90 luminosità, aumento della nitidezza, 335-341 Luminosità, metodo di fusione, 359, 434
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MacBook Pro, 379 Mano, strumento, 350, 351 Mantieni pixel ritagliati, opzione, 46 Mappa sfumatura, livello di regolazione, 159, 161, 311-313 margini, stampa, 370 Maschera area fissa, strumento, 318 Maschera automatica, funzionalità, 101, 102, 111, 112 Maschera di contrasto, filtro Correzione lente, problemi e, 72 effetto da sogno e, 278 impostazioni di esempio, 329-334 luminosità, nitidezza e, 335 nozioni fondamentali su, 328-334 paesaggi, nitidezza e, 433 panorami, regolazione e, 289 stampa, nitidezza e, 359 video, funzionalità e, 404 Vedere anche nitidezza, tecniche Mascheratura, dispositivo di scorrimento, 64, 65 maschere di livello applicazione definitiva, 237 copia tra i livelli, 267 creazione dalle trasparenze, 149 Intervallo colori, regolazioni, 379 livelli di regolazione e, 266 messa a fuoco, opzione, 298 Metallico, dispositivo di scorrimento, 309 metodi di fusione Colore, 217, 240 Colore brucia, 218 Differenza, 201 Luce intensa, 190, 348 Luce soffusa, 57, 159, 178, 186, 207, 218, 271 Luce vivida, 240, 272 Luminosità, 359, 434 menu a comparsa per, 267 Moltiplica, 375 passaggio tra, 218, 266 scelte rapide da tastiera per, 48 Scolora, 266, 375 Scurisci, 310 Sovrapponi, 159, 177, 218, 236, 271, 274, 412 Migliora bordo, finestra di dialogo, 233-235 Migliora maschera, finestra di dialogo, 56 Migliora raggio, strumento, 234
Mini Bridge, 2-15 accesso alle foto in, 2-3 aggancio ai pannelli laterali, 5 anteprima a schermo intero, 5, 8 apertura di una seconda immagine da, 423 avvio in Photoshop, 2 barra dei percorsi, 3, 14, 15 classificazione di foto in, 7, 9-11 compressione automatica, opzione, 423 dimensioni delle miniature, dispositivo di scorrimento, 4 eliminazione di foto in, 13 file video in, 384 individuazione di foto in, 12-13 ordinamento di foto in, 8-11 preferiti aggiunti a, 15 presentazione, scelte rapide, 15 Revisione, modalità, 6-7, 14 ridenominazione di file in, 15 ridimensionamento delle miniature in, 3, 5 riquadro di navigazione, 2, 4, 11 sgancio, 4 sincronizzazione con Bridge, 14 Suggerimenti avanzati su, 14-15 trascinamento da, 14-15 visualizzazione delle foto in, 4-5 Vedere anche Adobe Bridge miniature maschera di livello, 237 provino a contatto, 378 ridimensionamento, 3, 5, 388 schermo intero, visualizzazione di, 5 solo visualizzazione, 14 Timeline, pannello, 388 miniaturizzazione, effetto, 295-298 modalità a 16 bit, 92, 150, 376 modalità a 8 bit, 92, 150 modalità classica, opzioni, 123 modifica clip video, 390-391, 414 JPEG e TIFF in Camera Raw, 20 più foto, 58-60 transizioni nei filmati, 397 Moltiplica, metodo di fusione, 375 monitor, calibrazione, 361-363 morbidezza dei pennelli, 150, 423 Mostra area ritagliata, casella di controllo, 124 Mostra file rifiutati, opzione, 9 Mostra griglia, casella di controllo, 208
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Mostra maschera, casella di controllo Fluidifica, filtro, 318 Pennello di regolazione, 102, 119 Mostra sovrapposizione, opzione, 49 movimento, disabilitazione, 379 Movimento, finestra di dialogo, 422 musica per i video, 392-393, 417
O
N
obiettivo, problemi Camera Raw, correzioni per, 66-73, 74-75, 76 foto grandangolari e, 241-247 Photoshop CS6, correzioni per, 248-252 occhi, ritocco, 107-108, 169 occhi rossi, rimozione, 169 Occhi rossi, strumento, 169 occhiali, correzione dei riflessi in, 223-227 oggetti avanzati apertura di immagini come, 53, 55, 94 conversione di livelli in, 266, 305, 404 creazione di nuovi tramite copia, 53, 94 doppia elaborazione delle immagini con, 53-54 immagini trascinate come, 169 impostazione delle preferenze per, 169 pagina, icona indicante, 94 oggetti indesiderati, rimozione, 258-263, 431 ombre creazione di ombre proiettate, 267 divisione tonale, effetti e, 162-163, 282 due tonalità e, 164 esterne, 209, 267, 401 proiettate, 267 regolazione nelle foto, 32-33, 212-214 riduzione dei disturbi e, 96, 116 Ombre, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 32-33, 156, 429 Curva di viraggio, pannello, 40 Pennello di regolazione, 116, 156 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 176, 182 Ombre/luci, finestra di dialogo, 213-214, 274 Ombre/luci, livello di regolazione, 266, 434 OnOne Software, 139 Opacità, impostazioni bianco e nero, conversioni e, 161 Consultazione colore, effetto e, 314 dispositivi di scorrimento per, 151 Dissolvi, finestra di dialogo e, 294, 335 effetti speciali e, 271
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narrazione per i video, 394-395 nascondere barra dei percorsi, 14 pannelli, 208 puntine di modifica, 119 riquadro di navigazione, 4 Nelson, Felix, xvii Neri, dispositivo di scorrimento, 34, 155, 277, 429 Nik Software, Silver Efex Pro 2, 168 Nikon, fotocamere, 24, 25, 172, 173-174, 354 nitidezza, tecniche, 328-349 Accentua passaggio, nitidezza, 177, 189-191, 347-348 batch, nitidezza, 339-341 Camera Raw e, 61-65, 349 Canali, pannello e, 330 di acquisizione, 61 di output, 349 effetto da sogno, 278 generica, 332 HDR, immagini e, 177, 189-191 immagini Web e, 332 impostazioni di esempio, 329-334 luminosità, aumento della nitidezza, 335-341 massima, 331 moderata, 331 Nitidezza, strumento e, 342-343 Nitidezza avanzata, filtro e, 344-346 nozioni fondamentali su, 328-334 paesaggi, nitidezza, 433 ritratti, nitidezza, 330 soggetti tenui e, 330 stampa, nitidezza, 359 Nitidezza, dispositivi di scorrimento, 63-65 Nitidezza, dispositivo di scorrimento per Pennello di regolazione, 107 Nitidezza, strumento, 342-343 Nitidezza avanzata, filtro, 344-346 Nuova azione, finestra di dialogo, 272, 337
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Nuovo, finestra di dialogo, 132-133, 208, 324 Nuovo documento predefinito, finestra di dialogo, 133 Nuovo oggetto avanzato tramite Copia, opzione, 53, 94 Nuovo predefinito, finestra di dialogo, 39, 167
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P pannelli mobili, 4 nascondere, 208 Vedere anche i pannelli specifici Panning e zoom, opzione, 422 panorami, 284-289 Camera Raw, regolazioni per, 285 finitura, tecniche per, 288-289 Photomerge per la creazione, 285-287 Riempi In base al contenuto per, 288 ritaglio alla dimensione, 287 tecnica di ripresa, 284 vignettatura, rimozione per, 296 Parametrica, curva, 40-41 parentesi quadre ([]) ridimensionamento di pennelli con, 107, 111 riordino dei livelli con, 325 rotazione delle presentazioni con, 15 scorrimento dei livelli con, 118 parole chiave, ricerca per, 12 pattern/texture, 411-412 pelle ammorbidimento, 37, 107 desaturata, effetto di tendenza, 270-271 selezioni, 425 Penna, strumento, 150 pennelli durezza, impostazioni per, 150, 423
nuova dimensione massima per, 425 ridimensionamento, 107, 111, 119, 150, 316, 317 Pennello, dispositivi di scorrimento del filtro Dipinto a olio, 291-292 Pennello, strumento doppia elaborazione e, 55 effetti speciali e, 271 foto di gruppo, correzioni e, 230 HDR, immagini e, 191, 202-203 HUD, selettore colori e, 209, 267 Luce di schiarita, effetto e, 95 modifica dei metodi di fusione per, 267 nitidezza, tecniche e, 191, 348 occhiali, riflessi e, 226 opacità, impostazioni per, 203, 423 selezione, ripulitura e, 236 Pennello correttivo al volo, 203, 260, 261, 262-263 Pennello correttivo, strumento, 49, 261, 431 Pennello di regolazione, 100 attenuazione della pelle con, 107 campioni di colore, aggiunta, 119 Cancella tutto, pulsante, 119 Cancella, modalità per, 104, 105, 114 contrasto, aumento con, 108, 156 cursore del pennello, visualizzazione, 118 disegno di linee rette con, 118 double stacking, regolazioni con, 117 effetti speciali con, 111-114 eliminazione delle regolazioni apportate con, 101 HDR, elaborazione con, 193 Maschera automatica, funzionalità, 101, 102 Mostra maschera, casella di controllo, 102, 119 nascondere le puntine di modifica per, 119 pittura del bilanciamento del bianco con, 115 ridimensionamento del pennello, 107, 111, 119 riduzione dei disturbi nelle ombre con, 116 ritocco di ritratti con, 37, 107-108 schermatura e bruciatura con, 100-105 Suggerimenti avanzati su, 118-119 pennello visivo, ridimensionamento, 316 Percettivo, intento di rendering, 372 Perfect Resize, plug-in, 139 Personale, opzione di ritaglio, 45 Personalizza condizione prova, finestra di dialogo, 374 Photomerge, funzionalità, 285-287 Photoshop CS6 disturbi digitali, riduzione, 428-435 Mini Bridge, funzionalità, 2-15
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HDR, immagini e, 178, 186, 190 immagini composite e, 240 livelli sfocati e, 279 nitidezza, tecniche e, 335, 348, 359, 434 Pennello, strumento e, 203, 275, 423 più livelli e, 224, 238 rimozione delle macchie e, 49 ritaglio, processo e, 124 Opzioni di salvataggio, finestra di dialogo, 80, 325, 350 Opzioni due tonalità, finestra di dialogo, 166 Opzioni flusso di lavoro, finestra di dialogo, 91-93, 376 Opzioni presentazione, finestra di dialogo, 15 Ordina per, icona, 8 ordinamento di foto, 8-11 organizzazione delle foto, 8-11 oscuramento del ritaglio, 124
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Priorità alla luce, vignettatura, 79, 185, 206 Priorità apertura, modalità, 172 profili carta, 364-367 colore, 97, 364-367, 379 fotocamera, 24-25 obiettivo, 66-67, 248-249 ricerca online di, 249 stampante/carta, 364-367 Profilo stampante, menu a comparsa, 371 profondità in bit, 92 ProPhoto RGB, spazio cromatico, 91, 357 proporzioni, 44 Proprietà stampante, finestra di dialogo, 373 Prospettiva verticale, dispositivo di scorrimento, 250, 251 prospettiva, correzioni, 250 Protegge l’incarnato, pulsante, 255 Proteggi tonalità, casella di controllo, 222 Protezione dettagli, casella di controllo, 342 provini a contatto, 377-378 Provino a contatto II, finestra di dialogo, 377-378, 423 Pulizia dispositivo di scorrimento, 291 puntine di modifica, 119 Punto medio, dispositivo di scorrimento, 76, 77, 79, 206
Q quadrato, proporzioni, 280 quadro aggiunta intorno alle immagini, 126 modifica del colore di, 379 rotazione per le tavolette, 96 qualità di stampa, 373 quattro tonalità, effetti, 165-166
R raccolte, 11 Raddrizza foto, strumento Camera Raw, 47 Photoshop, 141-142 raddrizzamento Camera Raw, opzione per, 47 linee curve, 247 Photoshop, opzione per, 141-142 rettangoli, 246 ritaglio automatico e, 145
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preferenze, sostituzione, 324 RAM, assegnazione, 325 spazio cromatico, configurazione, 356-358 versioni di elaborazione, 22-23 video, funzionalità, 382-422 Photoshop for Video (Harrington), 405 Photoshop Lightroom, 49, 357 pittura bianco e nero, effetto, 111-112 bilanciamento del bianco, 115 dipinto a olio, effetto, 290-294 linee rette, 118 nitidezza, 343 riduzione dei disturbi, 116 riflettore soffuso, 114 plug-in di terze parti, 208 disabilitazione di plug-in di terze parti, 208 Perfect Resize, plug-in, 139 Silver Efex Pro 2, plug-in, 168 poster, stampe in formato, 139-140 predefiniti bianco e nero, conversione, 168 bilanciamento del bianco, 27 curva, 39, 43, 403 Dispositivi e cellulari, 325 documento, 132-133 due tonalità, 166, 167 effetto di luce, 306 eliminazione, 133 Film e video, 398, 406 HDR, immagine, 176, 180, 187 Instagram, effetto, 283 rapidi, 167 ritaglio, 124, 130-131 strumento, 130-131 video, formato, 422 Viraggio fotografico, 312 Predefiniti, pannello, 39, 167 Predefinito, pulsante, 35, 48 Predefinito, pulsante di HDR, 187 preferenze Bridge, 20 Camera Raw, 35, 62, 81, 324 ricostruzione in Photoshop, 324 Preferiti, elenco in Mini Bridge, 15 Prestampa Europa 3, impostazione, 357 prestampa, impostazioni, 357 Print Quality, opzioni, 373 Priorità al colore, vignettatura, 79 Indice analitico
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Regolazione mirata, strumento, 41 colore, regolazioni con, 82-83 contrasto, regolazioni con, 41 Regolazioni, pannello, 158, 159, 165, 311, 314, 323 Rendering video, finestra di dialogo, 422 rettangolo, raddrizzamento, 246 Revisione, modalità in Mini Bridge, 6-7, 14 RGB, regolazioni della curva, 42-43 Ricampiona immagine, casella di controllo, 135, 136, 143, 355 ricerca di foto. Vedere individuazione di foto Ricerca online, pulsante, 249 Ricorda impostazioni, casella di controllo, 233 ridenominazione. Vedere denominazione/ ridenominazione Ridimensiona, caselle di controllo, 138 ridimensionamento foto su livelli, 144 immagini per la stampa, 369, 370 in base al contenuto, 146-148, 253-257 luce, effetti, 307, 308 Vedere anche dimensionamento/ ridimensionamento Riduci automaticamente i pannelli a icona, opzione, 423 Riduci disturbo, filtro, 96 Riduzione disturbo, dispositivo di scorrimento, 116 Riempi, finestra di dialogo In base al contenuto, riempimento, 71, 245, 259, 431 suggerimenti per la visualizzazione, 169 riempimento in base al contenuto distorsione dell’obiettivo, correzioni, 70-71 elementi fuori dai limiti, selezioni, 262 foto di paesaggi, correzioni, 431 foto grandangolari, correzioni, 245 oggetti indesiderati, rimozione, 258-263, 431 panorami, regolazioni, 288 suggerimenti per l’utilizzo, 350 Riempimento, campo del pannello Livelli, 267 Riempimento sfumatura, finestra di dialogo, 398 riflessi negli occhiali, 223-227 Riflesso lente, filtro, 266 righelli unità di misura, modifica, 151 visualizzazione, 134 Rilascia maschera, strumento, 318 Rileva volti, casella di controllo, 425 rimozione aberrazione cromatica, 75 Indice analitico
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Raggio, dispositivo di scorrimento Accentua passaggio, finestra di dialogo del filtro, 190, 347 Bagliore bordo, funzionalità, 180 Maschera di contrasto, finestra di dialogo, 329, 333 Migliora bordo, finestra di dialogo, 233-234 Migliora maschera, finestra di dialogo, 56 Nitidezza avanzata, filtro, 344 Nitidezza, controlli, 63 Ombre/luci, finestra di dialogo, 213, 214 Rimozione macchie, strumento, 106 Raggio avanzato, casella di controllo, 56, 233 RAM assegnazione a Photoshop, 325 video, funzionalità e, 382 Ramelli, Serge, 320 RAW, immagini aberrazione cromatica, correzione, 74-75 apertura in Camera Raw, 13, 18, 19, 324 assegnazione di profili colori a, 97 bilanciamento del bianco, regolazioni, 26-29 calibrazione della fotocamera per, 87 chiarezza applicata a, 36-37 colore, regolazioni, 82-83 consegna ai clienti, 350 contrasto, regolazioni, 38-43 conversione in formato DNG, 80-81, 350 correzione automatica, 35 correzioni lente, 66-73 doppia elaborazione, 52-57 esposizione, regolazioni, 30-34 flusso di lavoro, impostazioni, 91-93 istogramma per, 97 modifica di più foto, 58-60 nitidezza, 61-65 profili della fotocamera per, 24-25 raddrizzamento, 47 riduzione dei disturbi, 88-90, 92 rimozione macchie, 84-86 ritaglio, 44-46 ritocco, 106-108 salvataggio come DNG, 80-81 sfumatura, effetti, 109-110 vignettatura dei contorni in, 76-79 Vedere anche Camera Raw Recupero, dispositivo di scorrimento, 23, 32 regola dei terzi, ritaglio, 49, 122 Regola margine, dispositivi di scorrimento, 235 regolazione automatica dei toni, 35
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scultura, 316-319 Rosso, nitidezza del canale, 330, 342 rotazione foto, 96 livelli, 225 quadro, 96 ritagli, 123 viste, 96 Rotondità, dispositivo di scorrimento, 79 Ruota vista, strumento, 96
S Salva come predefiniti, pulsante, 213 Salva immagine, pulsante, 80, 325, 349 Salva maschera su canali, caselle di controllo, 298 Salva selezione, finestra di dialogo, 257 salvataggio Camera Raw, predefiniti, 61 file RAW in DNG, 80-81 foto a 16 bit in JPEG, 150 ridimensionamento automatico e, 137-138 Salvataggio automatico, funzionalità per, 425 selezioni, 147, 257, 262 video, 422 Salvataggio automatico, funzionalità, 425 Saturazione, dispositivo di scorrimento Pennello di regolazione, 103, 111, 118 Tonalità/saturazione, finestra di dialogo, 376 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 183 Scala, dispositivo di scorrimento Correzione lente, filtro, 251 Dipinto a olio, filtro, 292 scala di grigio, conversioni. Vedere bianco e nero, conversioni Scala di grigio, modalità, 158, 165 Scala in base al contenuto estensione/riduzione di parti dell’immagine, 253257 ridimensionamento di parte dell’immagine, 146148 scansione in blocco delle immagini, 145 scelte rapide da tastiera canale, 149 livello, funzioni, 267, 325 metodo di fusione, 48 Mini Bridge, modalità Revisione, 6 pennello, dimensioni, 107, 111 presentazione, controlli, 15 Schermo intero, modalità, 49
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macchie e imperfezioni, 84-86 occhi rossi, problemi, 169 occhiali, riflessi, 223-227 oggetti indesiderati, 258-263 sfrangiatura nei compositi, 238 vignettatura dei contorni, 76, 286 Vedere anche eliminazione Rimozione macchie, strumento, 49, 84-86, 106 rimpicciolimento di foto, 143-144 Rimuovi distorsione, dispositivo di scorrimento, 252 Rimuovi effetti fantasma, casella di controllo, 188, 196-197 Rimuovi effetti fantasma, funzionalità, 179 Ripristina sfumature, opzione, 313 Ripristina tutto, pulsante, 317 Riquadro applicazione, 237 riquadro di navigazione, 2, 4, 11 risoluzione dimensioni dell’immagine e, 132-136, 143, 145 linee guida per l’impostazione, 93 provino a contatto, 377 stampa, 93, 135, 355 Web, 93, 134 ritaglio di foto, 122-131 accuratezza dell’istogramma per, 97 Camera Raw, opzione per, 44-46, 149 creazione di strumenti personalizzati per, 130-131 dimensionamento/ridimensionamento e, 128-129 dimensioni predefinite per, 124 distorsione geometrica e, 251 e annullamento dei ritagli, 125 informazioni sul processo, 122-127 inversione dell’orientamento per, 125 Lights Out, modalità per, 124 panorami, creazione e, 287 proporzioni e, 44 quadro, area aggiunta per, 126 raddrizzamento e, 47, 141-142, 145 regola dei terzi e, 49, 122 ritaglio quadrato, proporzioni per, 280 rotazione e, 123 scatti grandangolari, 244, 247 vignettatura e, 78-79 vincolato, 44 ritocco di ritratti, 106-108, 316-319, 324 ritratti contrasto elevato, 272-277 desaturati, 270-271 nitidezza, 330 ritocco, 106-108, 316-319, 324 Indice analitico
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Sfoca, dispositivo di scorrimento, 296, 302, 303, 322 sfocatura aggiunta agli sfondi, 299-304 Controllo sfocatura, effetto, 177, 186, 207, 279 luci notturne, sfocatura dello sfondo, 321-322 pittura in Camera Raw, 118 Sfocatura, effetti dei filtri, 295-304, 321 Sfocatura superficie, effetto, 240, 273 Sfocatura, filtri Campo Sfoca, 302-304 Scostamento inclinazione, 295-298 Sfocatura diaframma, 299-301, 321 Sfocatura con lente, opzione di rimozione, 344-345 Sfocatura diaframma, effetto, 299-301, 321 Sfocatura gaussiana, opzione di rimozione, 344 Sfocatura superficie, filtro, 240, 273 sfondi effetti di sfocatura per, 299-304 luce notturna, effetti per, 320-323 selezioni di composizione e, 237-240 Sfondo, livello, 149 sfrangiatura, rimozione, 238 Sfuma selezione, finestra di dialogo, 412 Sfumatura, dispositivo di scorrimento Pennello di regolazione, 105 Vignettatura, controlli, 79 sfumatura, effetti cielo, regolazioni, 109-110, 217-218 densità neutra, 109, 288, 430 panorami, finitura, 288 video, barra, 398-401 viraggio fotografico, 312-313 Sfumatura, livello di regolazione, 288, 398-399 Sfumatura, strumento, 217 sganciamento di Mini Bridge, 4 Silver Efex Pro 2, plug-in, 168 Sincronizza, finestra di dialogo, 59, 86 sincronizzazione grande e Mini Bridge, 14 modifiche per più foto, 59-60, 86 siti Web nitidezza delle foto per, 332 risoluzione delle immagini per, 93, 134 spazio cromatico per, 97 sito Web per il download, xiv, xvi soft proofing, 374 soggetti in controluce, 33, 212-214 soggetti tenui, nitidezza, 330 Soglia, dispositivo di scorrimento, 329, 334
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selettore colori, 150 video, controlli, 386, 387, 389 scheda di grigio al 18%, 29 Schede, funzionalità, 149, 151 Scherma e Brucia, strumenti, 219-222 schermatura e bruciatura in Camera Raw, 100-105 in Photoshop CS6, 219-222 schermo intero, visualizzazione barra spaziatrice, scelta rapida per, 5, 8 Camera Raw, modalità per, 49, 96 Mini Bridge, modalità per, 5, 8 Schermo intero, modalità di anteprima, 7, 13 schiarimento delle stampe, 375 Scolora, metodo di fusione, 266, 375 scorrimento di clip video, 388, 390 Scostamento inclinazione, effetto di sfocatura, 295298 Scott5, predefinito di HDR Pro, 176, 180, 198, 204 scultura di ritratti, 316-319 scurimento delle stampe, 375 Scurisci, metodo di fusione, 310 selettore colori bianco e nero, conversioni e, 160 Effetti di luce, filtro, 309 Filtro graduato, strumento, 110 HUD, versione popup di, 209, 267 Pennello di regolazione, 118, 119 scelte rapide da tastiera, assegnazione, 150 selettore pennelli, 55, 266 selettore sfumature, 398 Selez. imm. classificate, pulsante, 97 Seleziona tutto, pulsante, 46, 59, 60 Selezione rapida, strumento, 54, 215, 231-233, 257 Selezione rettangolare, strumento, 70, 71, 398, 412 selezioni attenuazione dei contorni di, 412 complesse, 231-236 contorni del documento, 351 deselezione, 232, 257 espansione, 70, 216, 245 riempimento con un colore, 239 salvataggio, 147, 257, 262 selezioni complesse, 231-236 toni della pelle, 425 visualizzazione, 233, 234 Senza vincoli, ritaglio, 126 sequenza, layout, 2, 4, 5 sezione inferiore, opzioni, 398-401
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Strumenti predefiniti, pannello, 130-131 Strumenti sfocatura, pannello, 296, 297, 301, 302, 322 “Suggerimenti avanzati su Photoshop”, sezioni, xvii Superficie, dispositivo di scorrimento, 309
T tablet, progettazione per, 325 Taglierina, strumento (Camera Raw), 44-46 Taglierina, strumento (Photoshop), 122-131 bordo di ritaglio, 122 Dimensioni e risoluzione, opzioni, 128, 129 dimensioni standard, opzioni, 124 Elimina pixel ritagliati, opzione, 127 Lights Out, opzione di ritaglio, 124 Proporzioni originali, opzione, 126 Raddrizza foto, strumento, 141-142 Regola dei terzi, griglia di sovrapposizione, 122 strumenti predefiniti, 130-131 taglio di clip video, 390-391, 414 tasti di direzione, 252, 386, 387 telefoni cellulari disturbi nelle foto, rimozione, 209 progettazione per, 325 Temperatura, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 27-28 Pennello di regolazione, 115 testo alterazione, animazione, 410 clip video, 401, 406-410, 420-422 font, selezione, 378, 379 Testo, strumento, 401, 406, 408, 420 Texture, menu a comparsa, 309 texture/pattern, 411-412 TIFF, file apertura in Camera Raw, 13, 18-19, 58, 324 modifica in Camera Raw, 20, 27 Timbro clone, strumento, 259 Timeline, pannello, 384, 386-389 Tinta, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 27-28 Pennello di regolazione, 103 tipo di carta, selezione, 373 titoli/testo per i video, 406-410, 420-422 Togli saturazione, comando, 240, 270, 274 Tolleranza, dispositivo di scorrimento, 379, 425 tonalità seppia, immagini, 164 Tonalità/saturazione, regolazioni divisione tonale, effetti e, 162-163
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Solo miniatura, opzione, 14 Sovrapponi, metodo di fusione, 159, 177, 218, 236, 271, 274, 412 Sovrapposizione, visualizzazione nella finestra di dialogo Migliora bordo, 234 Sovrapposizione colore, vignettatura, 79, 283 spazio cromatico Camera Raw, configurazione, 91 fotocamera, configurazione, 354 messaggi di avviso su, 358 Photoshop, configurazione, 356-358 Sposta, strumento foto di gruppo, regolazioni e, 229 foto ritagliate e, 46, 127, 129 HDR fuse e, 201 immagini composite e, 237, 323 video, testo/titoli e, 407, 409 Vedere anche Sposta in base al contenuto Sposta in base al contenuto, 264-265 Spyder4ELITE, strumento di calibrazione, 361 sRGB, spazio cromatico, 97, 354, 356, 358, 360 stampa correzione di immagini per, 375-376 impostazione di opzioni per, 368-373 impostazioni di qualità per, 373 impostazioni di risoluzione per, 93, 135, 355 laboratori fotografici per, 360 nitidezza delle immagini per, 359 parti selezionate delle immagini, 369 profili di colore per, 364-367 provini a contatto, 377-378 ridimensionamento di immagini per, 369, 370 Stampa, finestra di dialogo, 373 stampe correzione dei problemi con, 375-376 poster, formato, 139-140 Stampa area selezionata, casella di controllo, 369 Steinhardt, Dan, 355 stili di livello aggiunta di ombre esterne, 209, 401 applicazione a più livelli, 423-424 impostazione dei valori predefiniti per, 149 Stilizzazione, dispositivo di scorrimento, 291 Storia, pannello, 118 strumenti caricati a molla, 325 passaggio rapido tra, 325 ripristino delle impostazioni predefinite, 350 Vedere anche gli strumenti specifici
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U Unico livello, comando, 57, 177, 244, 274 Uniformità bordo, funzionalità, 180, 184, 196, 198 unione dei livelli, 57, 165, 177, 267, 274 Unisci, pulsante, 165 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 179-184 apertura di foto in, 175, 179 bianco e nero, creazione di immagini in, 350 fotorealistico, effetto con, 187-188 HDR, creazione di immagini in, 179-186 informazioni sui dispositivi di scorrimento in, 180183 predefiniti consigliati in, 176, 180, 187, 198 Rimuovi effetti fantasma, casella di controllo, 188, 196-197 suggerimento per risparmiare tempo in, 208 Uniformità bordo, casella di controllo, 180, 184, 196, 198
Unisci visibili, comando, 267, 287 Usa modalità classica, casella di controllo, 123 Usa spaziatura automatica, casella di controllo, 378
V Vai al primo fotogramma, icona, 386 Valori tonali, finestra di dialogo, 57 Valori tonali, livello di regolazione, 49, 159 Versace, Vincent, 140 versioni di elaborazione, 22-23, 95 video, 382-422 anteprima, 388, 405 apertura in Photoshop, 384-385 audio, opzioni, 392-395, 417, 418 barra grafica, creazione, 398-401 controlli di base, 386-389 filtri utilizzati in, 404-405 formati di file predefiniti, 422 livelli di regolazione, 402-403 metodi di fusione, 411-412 movimento, effetti, 422 ordinamento dei clip per, 388, 415 progetto, flusso di lavoro, 413-422 punti importanti su, 382-383 salvataggio come filmati, 422 scelte rapide da tastiera, 386, 387, 389 taglio, 390-391, 414 Timeline, pannello, 384, 386-389 titoli e testo, opzioni, 406-410, 420-422 transizioni, 396-397, 400, 410, 414, 419-420 vignettatura, effetti a seguito di ritaglio, 78-79, 185, 206, 283 aggiunta, 77-79, 432 HDR, immagine, 185, 193, 197, 206-207 rimozione, 76, 286 Vignettatura, dispositivo di scorrimento, 76 Vignettatura a seguito di ritaglio, 78-79, 185, 206, 283 Vincolo poligono, strumento, 246 vincolo, linee, 241, 242-243, 244, 246-247 Vincolo, strumento, 242, 243, 246 viraggio fotografico, effetti, 311-313 Viraggio HDR, finestra di dialogo, 194 vista sequenza, 6 visualizzazione selezioni, 233, 234 schermo intero, immagini, 5, 8, 49 foto in Mini Bridge, 4-7, 8
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dominanti di colore in stampa e, 376 due tonalità, effetti e, 164 Toppa, strumento, 260, 261 tracce audio per il video, 392-395 musica di sottofondo, 392-393, 417 narrazione, 394 Traccia, effetto di livello, 151 trama, filtro Fluidifica, 319 transizioni, 396-397, 400, 410, 414 Trascina per applicare, finestra di dialogo, 410 trascinamento diapositive titolo nei video, 407 dimensioni e risoluzione, problemi con, 145 foto da Mini Bridge, 14-15, 169, 423 Trasformazione libera correzione della distorsione dell’obiettivo con, 70, 71-72 Mostra controlli di trasformazione, opzione, 425 ombre proiettate, creazione con, 267 raggiungimento delle maniglie di, 144, 254 ridimensionamento di foto con, 144, 146, 225, 254, 323, 424-425 rotazione dei livelli con, 225 Trattamento del colore, menu a comparsa, 367, 371 tre clic, conversioni in bianco e nero, 158-161 tre tonalità, effetti, 165 triangoli di avviso, 32 Trova, finestra di dialogo, 13 turisti, rimozione, 258-259
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Adobe Photoshop CS6 Book per la fotografia digitale Vividezza, dispositivo di scorrimento Camera Raw, pannello Base, 277, 281, 430 Unisci come HDR Pro, finestra di dialogo, 183
W Wacom, tavolette grafiche, 96, 324 Weinrebe, Steve, 311 White, Terry, 164
X XMP, file, 81, 350
zone lucide, rimozione, 49 Zoom, menu a comparsa, 97 Zoom, strumento, 36 aberrazione cromatica e, 74 nitidezza e, 49, 62 occhi rossi, rimozione e, 169 riduzione dei disturbi e, 88 rimozione delle macchie e, 84 trascinamento, opzione, 169 zoom avanti/indietro, 318
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BILANCIAMENTO DEL BIANCO IN CAMERA RAW
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