Manuale Di Canto (Sintesi) PDF [PDF]

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Zitiervorschau

D\7D

Andnea Tosoni

INCLUSO

7t{ sJj

20

lezioni in DVD

vocalizzi diffecanziati uamoldonna a difficolté crascente asempi audio-vidao di vocalizzi

ad astratti di canzoni supporta on lina e on site appendice dadicata alla preparaziona dei cascing

collane ideaua e coordinate de

vassimo tanini

Soggetto e Direzione Artistica: Andrea Tosoni Riprese, Regia, Montaggio e Progetto Grafico: Franky House Ripresa Audio: Attila Faravelli Loop Musicali: Fabrizio Rispoli Allievi lntervenuti: Stefano Castagna, Sigal Chameides, Laura De Carli, Sonia Dellorco, Martina Frigerio, Silvia Natoli, Sylvia Piacenza, Silvia Veronica Tria Location: Scuola Musictime Milano

Crediti per il testo citato nelle pagine 22,24 e 25 COME FOGLIE Testo e Musica di G. Sangiorgi O 2009 by SUGAR s.r.l. - Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano Tutti i diritti sono riservati a termini di legge per tutti i paesi del mondo. All rights reserved. lnternational Copyright secured.

the best on- ine resource for mus

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UUU.CaflSChoGOlll cl ck

your music everywherel

Ouesto album O 2009 da

CARISCH S.p.A. Via Lampedusa, 13 - 20141 l\.4ilano tet. (+0039) 02.84.74.79.79 - Iax. (+0039) 02.84.74.79.99 Tufli i drnfr nseruat . Ogn r produzione e/o utilizazione non autorizata verrà perseguita a norma delle leggi crvi i e penal vigenti. Al rìghls reserued.

inlradazione if$j Benvenuto,

innanzitutto grazie per aver acquistato questo primo metodo di canto moderno per principianti.

PREMESSA Premetto che quando mi è stato proposto di scriverlo sono stato colto da un attimo di imbarazzo perché non sapevo se considerare principianti quelli che non hanno mai studiato canto, quelli che si ritengono erroneamente stonati senza speranza o quelli che avendo studiato, o solo perché esercitano la professione, si considerano cantanti. Per poter essere di supporto a tutte queste categorie, considererò principianti tutti coloro che non conoscono lo strumento voce indipendentemente dall'uso che ne fanno. Aldilà quindi che tu apparrenta o meno ad una di queste... Grazie a queste lezioni, agli spunti e ai contenuti extra su dvd, avrai modo di leggere, vedere e ascoltare tutto quello che dovrebbe conoscere ogni cantante moderno "prima di aprire bocca".Avrai modo di esercitarti con dei vocalizzi a difficoltà incrementale per dare modo al tuo strumento di "accordarsi" adeguatamente e senza fatica sin dai primi suoni. Eh si, il punto è tutto qui: parliamo di uno strumento... Lo strumentoVOCE! Nella didattica degli altri strumenti si procede addestrando: I'insegnante proPone un esempio e I'allievo lo riproduce; nel canto sarebbe invece preferibile il criterio "educativo": I'insegnante dà, più a parole che ad esempi, modo alla voce dell'allievo di uscire (ex-ducere) preservandone quindi peculiarita e personalità. Soprattutto considerando che essendo la voce un processo naturale, più si lascia spazio alla spontaneità e meglio è.Alla strada del"fare" sarà sempre preferibile quella del "non fare": cercherò di spiegarti ed insegnarti cosa "fare" per poter cantare, ma soprattutto di darti un'idea di quello che "non devi fare" cosicché la tua voce sia libera di manifestarsi e di autoregolarsi. È come nuotare:più ci si muove più si affonda... prima dl nuotare in una qualsiasi direzione è fondamentale imparare a galleggiare.

CONTENUTI ll contenuto di questo manuale riassume il percorso tecnico, seppur semplificato, necessario a comprendere e ad usare il registro della voce di petto. Nel Vol.2 impareremo la voce di testa e la conseguente voce mista usata in tutto il genere moderno, toccando così tutti gli argomenti fondamentali all'impostazione della "voce naturale"!!! Perché se per lo studio di uno strumento qualsiasi si puo procedere passo dopo passo, per lo studio della voce è preferibile conoscere tutti gli "ingredienti della ricetta" e perfezionarli man mano. Faremo un percorso base, ma completo, dalla respirazione all'interpretazione, attraverso vocali7zi ed esempi spiegati in modo semplice ed immediato, ricorren do ad immagini e metafore, omettendo e riservando ad un livello avanzato la terminologia tecnica,gli approfondimenti e gli ingredienti che ànno del canto un'arre.

Tutti possono cantare, ma solo pochi saranno i cantanti. Ora tocca a te!!! Mi auguro che tu possa essere tra quei pochi... Buon lavoro. Andreo losoni

EDnLenaLi

del dvd

Nel DVD troverai le 2O lezioni contenute in questo manuale, oltre ad alcuni brani tratti dai demo di alcuni miei allievi che hanno partecipato vocalizzando alle lezioni. Le lezioni sono state ulteriormente arricchite con I'inserimento di piccole frasi cantate che non solo alleggeriscono il discorso tecnico fornendo esempi comprensibili e mostrando un piccolo punto di arrivo.

LEGENDA: che

ti

ogni lezione di questo manuale è accompagnata da una serie di simboletti aiuteranno a sapere cosa ti occorre per ciascuna lezione in modo molto intuitivo.

DVD: significa che per seguire al meglio la lezione sul manuale ti suggerisco I'uso contemporaneo del DVD.

N N l-l

E

lnoltre una serie di BoxTip ad indicare scorciato ie, suggerimenti e sottolineature di argomenti:

LAMPADINA:

LIBRO:

si tratta di una lezione teorica i cui argomenti non sono così immediata-

scorciatoia

o

suggerimento per

velocizzare il tuo studio.

mente "applicabili".

CARAMELLA:

MICROFONO:

evidenzia un elemento trattato

indica che nella lezione è presente una traccia di pianoforte su cui puoi provare il vocalizzo oggetto della lezione.

METRONOMO: esercizio per il quale ti consiglio I'uso del metronomo.

a

lezione.

70§

OCCHIO: un dolcetto a tutti gli effetti con

la

finalità di semplificare alcuni passaggi.

ALCUNE PRECISAZIONI La forma espositiva di questo testo sarà volutamente elementare (spesso in forma di FAQ, Frequently Asked Questions - domande più frequenti) in maniera da rendersi comprensibile a tutti, dal teenager all'adulto, dal dilettante al professionista. I vocalizzi e le tracce registrate hanno un'esclusiva funzione esemplificativa. Si sconsiglia ogni tentativo di imitazione tanto più che, essendo stati realizzati da allievi in presa diretta, hanno alcune imprecisioni. La grande maggioranza degli esempi proposti nel dvd sono esemplificati da allieve poiché in generale sono in netta maggioranza rispetto agli allievi maschi; le tracce musicali su cui riprodurli sono in entrambe le tonalit'à, in quanto le differenze sessuali e fisiologiche delI'apparato vocale, tra uomo e donna, lo rendono necessario.

indice ,rii 6 7 8 9 IO II I3 .4 15 !6 t7 !8 le 20 2. 22 2t 24 25 26 27

SUPPORTO ONLINE

28

CONTENUTI EXTRA

29

coNcLUsloNt

30

!L CASTING

32

LOOP MUSICALI

LEZIONE

I

impariamo a sentire

LEZIONE 2

conosciamo !o strumento Voce

LEZIONE

il serbatoio

3

LEZIONE 4

il motore

LEZIONE

il carburatore

5

po'di teoria

LEZIONE 6

un

LEZIONE 7

i primi suoni in voce di petto

LEZIONE 8

proviamo con

LEZIONE 9

le cinque vocali

LEZTONE t0

lo squillo

LEZTONE I t

proviamoli con !o squillo

LEZTONE t2

cominciamo a muoverci sulte note

LEZTONE t3

i! passo di terza

LEZTONE

vocali in quarta

14

RR

LEZTONE t5

ci alziamo

LEZTONE t6

wirm-uP Con BB e RR

LEZTONE t 7

la bocca nel canto moderno

LEZTONE t8

canto con matita

LEZTONE t9

canto senza matita

LEZTONE 20

interpretazione

tr

Q ru

impariamo a senliru

Q

Per oanlare è fondamentale senllre: ohl asoolta bene... Gàht? bene

tr I I

I È

Porecchlo ohe Gahla...

Prima di imparare a cantare, devi sapere che per imparare a cantare è fondamentale imparare a sentire. Nella lingua italiana è bello il trovar coincidenti nella parola "sentire" I'esperienza tattile (senti che morbido), quella olfattiva (senti che profumo), quella emotiva (ti senti triste?), quella uditiva (senti che suono), quella gustativa (senti che sapore)... fino a quella rirmica-metereopatica (senti il tempo? @).Credo di averti già sottolineato quanto il canto coinvolga I'interezza del corpo del cantante, quindi, in base a ciò, sembra impossibile cantare senza sentire (inteso nel suo concetto più ampio). Per permettere ad un suono vivo di uscire dal tuo strumento devi prima di tutto calibrare il tuo orecchio e le tue percezioni poiché fungono da codice per raccogliere dall'esterno verso I'interno e riprodurre, dall'interno all'esterno.

Ti do un paio di input per sensibilizzare il tuo "sentiretts

l. Senti il tuo respiro? 2. Riesci a percepire I'aria che entra nei tuoi polmoni e quella che ne esce? 3. Respiri più nel torace o nell'addome? 4. Senti il battito del tuo cuore senza appoggiare la mano sul petto? 5. Mentre stai leggendo queste parole, la punta della tua lingua tocca gli incisivi superiori o quelli inferiori?

6.

Se sei in un posto silenzioso, riesci a distinguere

7.

Se sei in un posto molto silenzioso, quali impercettibili rumori sta facendo il tuo corpo?

8.

Se sei in un posto rumoroso, quanti e quali

tra il silenzio interiore e quello esteriore, tra il silenzio che c'è dentro e fuori di te?

rumori dell'esterno riesci

a

distinguere?

"Mi sembro di non

sentire

nullo..."

Non ti preoccupare, non è importante quello che senti ma il metterti quotidianamente "in ascolto". Solo mettendoti in ascolto imparerai a sentire. Un ultimo inpuc come senti la tua voce? Tieni presente, sin da questi primi passi nel mondo della vocalità, che la percezione deila voce all'interno del tuo corpo non coincide con quel che sentono coloro che ti ascoltano. È importantissimo, in qualità di cantante in erba, che tu progredisca nello studio e nella scoPerta della tua voce senza giudicarti, senza yalutarti dal punto di vista estetico/musicale.. senza inseguire la "bella voce" o quella che ritieni esserlo. "Quindi come foccio o copire quondo sto contondo bene o mole?" lmpara ad ascoltare le tue sensazioni a livello più ampio e a seguire un'emissione facile, una sorta di suono che esce da solo. . . Ma, andiamo per gradi . . .

f r--l

se?ve

F rì

EAnAgEtama

lu

vDEe

E I

Io elrumenlo

importanle conosGe?e da vlaino ll nostro slrutnento! A souola guida sl studla Gorre fun:lona rt motorè... È

fo srtumentsta e to strumenro fust tnsteme

G

I

a

1 ,liij

Vediamo di riassumere lo strumentoVoce in maniera estremamente semplificata.

Com'è fotto lo strumento yoce? Lo strumento voce possiamo suddividerlo in tre zone: l. i polmoni (che rappresenrano il serbatoio da cui sorge il suono) 2. la gola (che trasforma I'aria in suono) 3. la bocca (che amplifica il suono rendendoloVoce) Un esempio per capire meglio? Trascurando per il momento I'aspetto magico e fantastico del canto, per meglio comprenderne la meccanica, paragoniamo lo strumento voce ad una macchina: polmoni - serbatoio I gola - motore / bocca - carburatore

ll nostro serbatoio (lo spazio toracico polmonare) non deve essere necessariamente pieno, basta che ci sia carbr.r rante (aria) a sufficienza per la strada (frase cantata) che dobbiamo fare fino al prossimo rifornimento. ll nostro motore (la gola) rrasforma il carburante (aria) in energia (suono). ll tutto sotto il controllo del nostro carburatore (la bocca, non tanto intesa come labbra ma come cavità che arriva fino in fondo alla lingua) in cui I'energia, filtrandosi ed amplificandosi (nella cassa di risonanza) ed articolandosi (grazie al lavoro di labbra e lingua) si concretizza in attività (il canto). E i/ resto del corpo?

ll resto del corpo, dai piedi ai capelli, partecipa a quello che è il risultato di un gioco di squadra. Larmonia del corpo e la totale assenza di rigidità sono fondamentali per il bel canto. Quindi potrebbe giovormi ondore in polestro? Per quanto sia vero il detto "Canto sano in corpo sano", a nulla servono le serie di addominali e le flessioni se non

per irrigidire un aPParato muscolare che deve lavorare si, ma in maniera fluida ed armoniosa per realizzare I'equilibrio delicatissimo del canto. Meglio lo stretching, lo yoga e le pratiche di rilassamento. Ok, mo do dove bisogno portire?

Come dicevo nella prima lezione è fondamentale nello studio del canto imparare ad ascoltarti,a sentirti... per rendere vivi, e quindi concreti e reali grazie alle tue percezioni più intime,gli spunti che ti verranno forniti gradualmente!

Mi sembro complessq credevo fosse più semp/lce ed immedioto contore. Cantare è forse la forma d'arte più affascinante ed appagante poiché prevede il lasciarsi completamenre andare nel "niente che rappresenta in realta il tutto"! Se infatti facile risulta emettere voce, molto difficile è resistere alla tentazione di fare voce: il "non prodigarsi nel fare voce" è paradossalmente I'unico modo per permetterle di uscire, senza sforzo alcuno! Lo strumento voce è talmente complesso e delicato che solo assecondandtne il giusto "impiego" lo si

può assaporare in ogni sua vibrazione e colore, svilupparne le potenzialità e garantirgli salute e conservazione negli anni.

Mo se contore è un otto spontoneo, perche studiore conto? È consigliabile studiare canto perché ogni piccolo intervento per produrre e modifìcare il nostro suono senza consapevolezza, ogni piccola o grande emozione, ogni tensione anche estranea al canto, vanno direttamente a destabilizzare I'equilibrio vocale. Studiare canto, imparare a conoscere lo strumento da vicino eseguendo dei vocalizzi specifici, permette non solo di convivere con le nostre tensioni quotidiane ma anche di superarle. Una sorta di spontaneo equilibrio tra ragione ed istinto che permette all'atto cantato di autorealizzarsi.Cominciamo...

--T-

F

a

iI serhuloio

lu G

tr I I

fulto paÈe dalla respira:lohe:

Q

sl oanÌa per lmpa?are a respirare

7 Farc ll

"plcno- non convlène

Come si respiro nel conto?

Dirti come respirare nel canto

rischierebbe di ingabbiarti in una sorta di gabbia che non gioverebbe alla tua libera espressione e di certo non valorizzerebbe le tue potenzialità vocali, quindi sulla linea del consigliarti "cosa non fare" mi limito semplicemente a guidarti verso la Tua respirazione, fisiologicamente ottimale per ilTuo canto, con un semplice esercizio.

t.

Mettiti alla specchio, seduto o in piedi, con una mano sulla pancia e una su un fianco.

2.

Respira morbidamente senza alzare le spalle.

3.

Prova ad indirizzare l'aria nella pancia come se volessi riempire un pal-

loncino in essa contenuto. 4.

Respira morbidamente familiarizzando con questa respirazione sPostata più in basso rispetto a quella che probabilmente usi nel tuo quotidiano... Ti renderai conto di quanto in realtà ti risulti famigliare e la ritroverai infatti ogni volta che ti coricherai e che ti rilasserai.

5.

lnspira (aria dentro il palloncino) ed espira (aria fuori dal palloncino), inspira ed espira, ecc. per 4-5 min.

6.

Dopo aver trovato una sorta di respirazione circolare e rilassata, senza alzare le spalle, ripeto, né il torace, Prova ad emettere una piccola "s" durante la espirazione cercando progressivamente di rallentarla allungando il tempo in cui I'aria esce dal tuo serbatoio. Continua così per 4-5 min. dev'esL'inspirazione

7. 8.

sere sempre vissuta

lnspira.

cercando di tenerla COSTANTE; limita, e se puoi evita, gli Espira

con

attacchi bruschi,gli accenti e le flessioni di

quello che dovrebbe ricordarti il rumore del rubinetto del gas. Ripetilo per 4-5 min.

9.

tezza

con il senso di rilassaùe è propio di un sospiro di

sollievo, e come nonentofondanentale per liherarci di ttite le tensioni accunulate nel canto Tspiratwio".

Comincerai a renderti conto, a sentire, che il tuo serbatoio dispone di un pavimento mobile (chiamato diofrommo) che si abbassa durante I'ispirazione facendo "gonfiare" la pancia e si rialza durante I'espirazione spontanea. Da precisare che non è l'aria a far gonfiare la pancia quanto invece la discesa del diaframma.

10. Quando ritieni di aver capito il meccanismo ProYa a rallentarne la risa-

Puoi

pnnre

a nu, Fensa-

nanullaea tcnere un fiab CilSINIE in espinzione dl 20'. Se ce la hi procedi tanquillo dn ilùto serhtuio funziooa hene.

I--TT

lita semplicemente pensando di allungare la durata della"s" espirata (per 15"-20"). Ripetilo per 4-5 min. Mi raccomando che non ci siano tensioni lungo la schiena, nel collo, ecc. E vedrai rientrare la pancia molto più lentamente rispetto a prima.

ll.

Prova poi ad incrementare la"s" come Per intimare silenzio: "SSS".

12. Mi raccomando che anche SSS rimanga COSTANTE lungo tutta I'espirazione. È la SSS che ci servirà nell'esercizio delWarm-Up che vedremo

più avanti.

iI malarE

3e"!ye

Anohe la più bella tra te vooi hasce da una perhaGchietta dl arla

prcssuri::ala nella gola Gome

F

ilt

tu G

tr -I

il ,,

lracfomare l,arla ln suono

ll motore del nostro strumento è molto complesso e la descrizione delle sue piccole delicate parti esula dalle finalità di questo manuale per principianti. Vediamone comunque gli elementi più importanti. Provando a semplificare, devi sapere che I'aria espirata dai nostri polmoni diventa suono nella nostra gola. Questo fenomeno che sa di miracoloso, prende vita dalla vibrazione delle corde vocali, che sono 2 e poste come unV orizzontale con il vertice proprio dietro il pomo d'adamo. Visto doll'olto:

t,

t f

Quando respiriamo sono aperte, quando invece parliamo o cantiamo si chiudono, fondendosi in una sorta di l, vibrano e, percuotendo I'aria, la rendono sonora.

Di tutto l'organo voce, è importante che il cantante conosca due muscoli, interni alla nostra gola, che per semplicità chiamo:

l.

ll muscolo del parlato del pianto

2. ll muscolo

Nella vita di tutti i giorni usiamo nelle nostre attività verbali il primo muscolo: al telefono, nei nostri dialoghi, per strada e ogni volta che il nostro cervello pensa di dover emettere voce. ll muscolo del pianto lo utilizziamo invece quando piangiamo rendendo la voce timbricamente "sottile" e quando da bambini strilliamo a tonalità impervie con il massimo della sonorità e il minimo deilo sforzo! Facciamo una prova.

Pronuncia normalmente una frase qualsiasi e poi pronunciala piangendo...

Hai sentito? Hai sentito com'è cambiata la tua voce? Questa interazione tra

il

muscolo parlato e quello del pianto rappresenta la base di ogni impostazione vocale. Quindi devo contore piongendo? Non è proprio così, ma sei sulla buona strada... diciamo che il muscolo del pianto aiuta il muscolo del parlato nell'affrontare il settore acuto della tua estensione, le tue note più alte. Nella lezione specifica del prossimo manuale ti diro di piu.

-t-

F lì

iI Enrharalore

lu G

tr I I

u

Diamo Yocc alla nostra YoGe

5 Oome

lrasformarc ll suono ln vooe

cassa di risonanza e da essa amplifile cavità della bocca e del che comprende cato, incrementato, reso udibile. La cassa, naso, traduce quindi il suono in voce; inoltre la cassa, essendo nelle sue forme interne ed esterne unica al mondo,garantisce unicità al timbro vocale, all'identità del singolo cantante. Non esiste una voce uguale ad un'altra!

ll suono emesso nella gola viene filtrato nella

Tanto per avere un'idea di cosa parliamo facciamo un esercizio: I

.

2.

"O"

a bocca aperta concentrandoti sull'interezza del tuo gola, ecc...) strumento (respirazione, Prova ad emettere una

Ora emettila con I'unica variante delle labbra chiuse

Hai sentito come cambia? Nonostante lo strumento voce sia rimasto il medesimo, se non per la chiusura delle labbra, il suono diventa voce "muta", con delle caratte-

ristiche completamente rovesciate rispetto a prima: cupe, ovattate e soPrattutto nasali. ln relazione alle modificazioni che coscientemente od incoscientemente Provochi nella/della tua cassa di risonanza la tua voce cambia sia nel timbro che nel volume. Al momento siamo ad un livello ancora precoce per parlare di modificazioni timbriche, lo faremo ad un livello più avanzato. Lunica raccomandazione è di mantenere nel cantato la medesima rilassatezza e naturalezza che hai nel parlato.

\^"7

y{

!

se canti. cdrlt,tdt*: se paru. canfi.

aiUfiO ceSare diceva'

Facciamo un esercizio per provare ad ampliare la cassa di risonanza.

t.

Pronuncia una

"O" dopo

aver inspirato

2. lnspira simulando I'inizio di uno sbadiglio 3. Sull'inizio dello sbadiglio pronuncia

la

"O" (naturalmente

espirando)

4. Hai sentito come si è arrotondata? Questo semplice esercizio spero sia bastato per darti un'idea di come cambi il tuo suono in relazione alle modifiche della tua cassa di risonanza.



GOSa

an pa' di Leoria

Se?ve :

la leorla musloale è un elemenlo ln più per sentlrll slouro ln un mondo fantasllao prlvo dl rlferlmenÌl conorell

Q lu G

E ì I

a

fr

3fallamo tl mlto dcl -Gantahlè: hrtclclcta lgnorahtè-... Alto prlmo

ogni volta che ai miei allievi propongo di"fare reoria" gli si drizzano icapelli. Chissà perché per la categoria dei cantanti la teoria musicale continui a rimanere un optional.

Cerchiamo, sin dagli albori della tua formazione, di sfatare il mito del "Cantante: musicista ignorante". Grazie alla teoria musicale potresti dare un senso a termini come ritmo e melodia, conoscere le note, leggerle sul pentagramma e "mettere su carta" le canzoni che ti girano per la testa. Cominciamo, quindi, a parlare di tempo e prendiamo un orologio.

Le figure la

dunh

ritniùe

detenninano

delle note.

Le figure ritmiche determinano la durata delle note.

se ascoltiamo i secondi, quanti "battiti" fa I'orologio al minuto? 60. Possiamo dire che I'orologio fa 60 battiti al minuto (in musica si scrive 60 bpm)

60 Bpm

DUE

TRE

QUATTRO

LÌNO......

-fl-

lìtì ru G

E -I



fr

Esercitati a contare i tempi dispari (l e 3) e poi quelli pari (2 e 4) e solo quando ti senti sicuro conta magari mischiandoli, dicendone alcuni e tacendone altri: (1,-,3,- I -,2,-,4 I 1,2,-,4 I -,2,3,-/ ecc.)

DUE i QUATTRO UNO DUE / QUATTRO /

DUE TRE

Ecco quindi l'esercizio del minuto che dura letteralmente un minuto: prendi il tuo orologio,allo scoccar esatto del minuto comincia a contare contemporaneamente ai tuoi secondi. Se conti giusto finirai I'esercizio esattamente sullo scoccar del minuto successivo.

UNO DUE

TRE QUATTRO LINO DUE TRE

/

UNO

DUE

LINO DUE

/

QUATTRO

UNO

/

QUATTRO

QUATTRO

DUE

TRE QUATTRO

DUE

/ QUATTRO /

TRE

TRE QUATTRO UNO

/

DUE /

QUATTRO

DUE / QUATTRO

TRE

DUE

TRE QUATTRO

QUATTRO

qntu caio strfu b fimiorc di arn finetu fiaordt*ilio cheli ptò aiuhe a'confue'la rusic* ll nùomno con ilqde pwi ndv dhntueo acderanituai esercizi rftnici. L'ordagia ta in

Bene, hai imparato la figura ritmica del quarto che in linguaggio musicale si chiama"semiminima" Per il suo essere metà (semi) della figura ritmica di 2 quarti che si chiama "minima". lnoltre devi conoscere anche la figura di 4 quarti che si chiama "semibreve" perché ci servirà nei prossimi vocalizzi.

SEMIBREVE

TT'I

(414) MINIMA (2/4)

SEMTMTNTMA (1/4)

cRoMA (1/8)

F GOSa Ce?VC

t PHmt Dan nr in vaae di pello

!

lUon

faeendo nulla,

non o'è nulla ohe egll non faoola lGonfuotol

Et

lu

G

E

II

a

'l

Gomlncla ll trro vlagglo dl non rllorno

Eccoci finalmente ai primi suoni. Se sei seduto rimani pur seduto con la schiena possibilmente dritta. Proviamo ad emettere dei suoni con il solo muscolo del parlato che, come avevo precedentemente anticipato, agisce nel settore grave della nostra "estensione vocale" (tutte le note che riusciamo a fare) facendo vibrare

le labbra.

Si definisce voce di pefro quella

in pianto

e

petto" ma perc,hé

le

note

enesn con

il

nuscolo del parlato non perché ta yoce -scenda

gnvi fanno vihnrc la assatoncica; agualnente, seppur in nanie-

ra ninore, la voce ditesta, enesse con il nuscolo tlel prupria delle note acute, farà yihnrc la scatota cnnica.

La

pofia del canto non si apre

spingendo.

na tinndo.

Ho scelto il BB, non solo perché ci suona familiare in quanto tutti da bambini abbiamo imitato (almeno una volta) il suono di una trombetta, non solo perché i grandi interpreti internazionali lo fanno nel backstage prima di salire sul palco, ma

Per produrre i! BB ti consiglio di mettere !e mani sulle guance nendendo ltesercizio molto più rilassante di quanto Io sarebbe senza mani.

perché è un esercizio utilissimo

per scaldare le corde, gestire inconsapevolmente il flusso d'aria e posizionare adeguatamente il suono.

NON ci deve essere dell'aria in eccesso, nel senso che il suono dovrebbe rimanere pulito; se invece il tuo BB sembra il rumore di un tosaerbe devi ridurre la quantità di aria emessa. NON ci devono essere incrementi o decrementi di quello che dovrebbe rimanere un suono costante.

NoN

devi accusare nessuna fatica né tensione, in nessuna parte del corpo.

NON devi concentrarti troppo

sulla vibrazione delle labbra sennò

NON pensare di dover fare le note,

ti si"inchiodano"... ascoka il suono... chiediti dov,e.

Pensa di rimanere fermo sul

tuo BB e lascia che sia il tuo orecchio

a

,.farle,,.

TOCCA A TE: Yocalizza sulla traccia.

Ttr

lì a

ru

Pmvtflma ara Ean m

E

Da

E I I

ltallanl partiamo aYvantagglall...

fr ll piccolo vocalizzo che abbiamo introdotto con BB vediamolo ora con RR. I consigli per il BB sono molto utili anche la RR.

Se la tua

"R" è troppo ariosa prova a portare leggermente indietro la punta sul palato osseo.

"E normole

che foccio

-' I La )

un po'fotico?"

Se hai la R moscia sei saru

dispen-

aa quesru eserazto

TOCCA A TE: Yocalizza sulla traccia.

t-iÀ-l

tr selvc

Ie cinque vocali Yoaalità: il oanlo sulle voeafi

Q

a G

E ì I



1 Provlamo a slarc fcrml sqlle vocall

ll medesimo vocalizzo che abbiamo visto con BB e RR lo vediamo adesso con le vocali. La vibrazione labiale e linguale fin qui eseguita ci semplificava molto il lavoro. Ora, provando a fare tesoro delle sensazioni percepite proviamo a cantare delle vocali, secondo I'ordine U, O,A, E, l.

. 2. I

lnspira

Canta U, O,A,

E, I e così via.... Seti

wùn

dihrffiica

specifra per wa non per il

è

con unawcale

inpoftnE, pmn

nonento con le fue.

Se fai fatica o ti sembra di non essere omogeneo nella tua emissione chiediti "come veniva quella nota con il BB (o con la RR)l"

l. Riprova quella nota con il BB o con la R 2. Memorizza ed interiorizza le sensazioni a livello dei tre apparati (polmoni, 3. Pronuncia lale vocale/i provando a mantenere tali sensazioni inalterate

Y

.YZ :t

consiglio

di

Per

ganryifli onlg.elreità linbica,

gola e cassa)

rynn hj

una vocale pensa alla saccessira; vedreno più avanli le'difrerenze- ta le vocali e per on ti pensar{e e

canbde'frttu uguali.

Dalla lezione di Lucia Corsi: canto pensando le vocali "ugualitt

F E G

Io squillo

I Q

1o

lu

tr I

sainlillio della iua vocè

to fa voac plaeola con cqulllo soy?asL tsurlo

Lo squillo è la componente che rende udibile la tua voce. Ci sono tanti esempi che potrei farti di voci con squillo:Anastacia, la strega di Biancaneve, la classica voce della bambina antipatica, ecc. hanno tutte in comune una caratteristica vocale particolarmente squillante.

Quindi devo cantare con una voce "antipatica"?

No di certo, ma della voce antipatica ti serve lo squillo, quella componente acustica che garantisce alla tua voce proiezione, udibilità, direzionalità e volume (inteso come intensità percepita). Vediamo di fare un esercizio che a tua insaputa ti "regala" un po' di squillo. Pronuncia più volte con una faccia"schifata" le sillabe:GNE e NEl.

Es.

Nei nota singola senza e con squillo

2 quarti senza e 2 quarti con x 3 volte

Come probabilmente ti accorgerai da solo, il suono senza squillo riporta un po' al contesto liturgico mentre la voce con squillo è in ogni repertorio moderno, daliazz al metal, dal pop al musical, ecc.

"twang" poiché ricorda il particolare suono squillante emesso da una corda di chitarra pizzicata, e proprio lo"slang" degli americani è un ottimo modello di squillo. ln America lo chiamano

"rìÈS

Lo squillo nella yoce è

nne il

petfi: se ce n'ètoppo la rende hile na se ce n'è poco b bglie ogni ga§0.

sale

nelb

innpport*



pmviamoli Ean Io nquillo Dare uho stnalto brillante alla lua voae oonsisùe nell'lrrrpedlrli di renderta cupa Grande udtblllfà oon ll mlnlmo sforeo

a

tu G

ìE I

a

n

#

Proviamo con lo squillo gli esercizi fin qui descritti. BB nota singola senza e con squillo: 2 quarti senza e 2 quarti con

x

3 volte

RR nota singola senza e con squillo: 2 quarti senza e 2 quarti con

x

3 volte

Prova ora a cantare su medesima comoda noa:

Ml ME MA MO (x 3 volte) MU

ml

me llta mo

mu

Enfatizza le M e accenna appena le vocali.

"E normale

che vengo nosole?"

Non ti PreoccuPare se lo squillo inizialmente ti sembra essere correlaro ad un suono nasale; è un problema che risolverai nelVol.2 con la distinzione tra voce nasale e voce orale a seconda delle posizioni dei componenti della

tua cassa.

lo squillo non due conpronetterc la fua rilasnbza e non deve quindi conpoftare per te fatica, anzi, il contario. Mi ncnnando che

Dalla lezione di Laura de Carli: canto con incremento di squillo

TN

F ilt

EAmtnEtama

lu G

a maaverEi sulle nole

E I I

a

inlervallo di seconda

t7

f'aÉe vooale oonslsùe nel saper rloonoscè"e dove la nalura al portl lGlambattlsta llanolnll

Ltu ll prlmo passo Le note differiscono una dall'altrainakezza e cioè per una differenza di frequenza (numero di vibrazioni al secondo delle nostre "cordine" vocali). Solo la definizione spaventa, per quanto io mi sia limitato all'essenziale, ed è ancora più complesso controllare direttamente, meccanicamente, I'altezza delle note (tanto più senza alcuna nozione di teoria musicale).Ti propongo quindi di lasciar fare a Madre Natura poiché, se l'orecchio lavora come dovrebbe,lo strumento voce si adatta autonomamente alle diverse note. Per permettere al tuo strumento di emettere autonomamente le note

ti consiglio di pensarle

esattamente uguali:

. Stessa intensità 2. Stesso dose d'aria impiegata I

3. 4.

Stesso "lavoro" Stessa intonazione

ln proposito a quest'ultimo punto vorrei rassicurarti, non sono ancora andato fuori di testa @.

ll fatto che io ti chieda prima di muoverti sulle note e poi di considerarle uguali, addirittura nella loro differenza più evidente che è la differenza di altezza, è il consiglio più saggio che io possa darti per evitare che tu metta in gioco tutta una serie di meccanismi inconsci che ti allontanerebbero dalla tua voce naturale costringendoti ad una voce emessa a fatica e per di più non intonata.

Proviamo un intervallo di seconda (lTono) con il BB che abbiamo visto in precedenza.

TOCCA A TE: Vocalizza sulla traccia.

servè

3



illu

iI pansa di Lerza

-

E I I

tì Gambio passo e oambio modalltà

t7

fa terea oambla trrllo

Proviamo con R un altro intervallo, quello di terza (2Toni). Le raccomandazioni sul pensare le note uguali, viste nella lezione precedente, valgono anche per questo esercizio, per tutti quelli a seguire e per i ruoi vocalizzi futuri.

Lintonazione dell'intervallo di terza, del mi rispetto al do, del Fafl rispetto al re, del sol risperto al mib e così via, è importante che sia molto precisa poiché I'intervallo di terza è quello che definisce se il nostro accordo, la nostra tonalità, il nostro brano sono maggiori (sensazioni di gioia e solarità) o minori (tristezza e grigiore).

TOCCA A TE: Vocalizza sulla traccia.

ffl

F Et G

vaaali in qanrla

I Q

lleltiamo la quarla

tu

E I

n

Sellye:

Dlfferenrlamo le voaall a seconda dell'aoccnto

Dopo gli intervalli che si definiscono rispettivamente di seconda (quello fatto con BB) e di terza (fatto con RR), vediamo ora un intervallo ancora più ampio, quello di quarta (2 Toni e mezzo). Lo proviamo con le vocali viste nella lezione 9 che differenziate dagli accenti diventano 7. Diciamo qualcosa in più... Ho scelto la sequenza: u,6 (oro),ò (ogg,),a,è (ecco), é (ente),i poiché verraifacilitato da un progressivo incremento e speculare decremento della sonorità delle vocali stesse.

Dal diagramma appare evidente che il suono

si

"apre" dalla U alla A per poi "schiacciarsi" dalla A alla

Proviamo a cantarle.

lloa

anM

tqpo gfu titrqenn'yodide' ped;

wi e più pdnom

xan

futu per

anliae

p,*

più h

stuli-

frtu a$di!

Dalla lezione di Silvia Veronica Tria: canto articolando le vocali ma pensandole "tutte uguali"

TOCCA A TE: Yocalizza sulla traccia.

L

Ei alziama

lìill ru G

tr I I

Ed ora

lulti ln piedi

E

frovlamo una posl:Ione oomoda pèr Garr?are

Dopo aver visto qualche esercizio nella posizione comoda seduta, vediamo di accennare la posizione che dovrebbe avere il cantante in piedi per rimanere rilassato e per mettersi in modo che il suo serbatoio d'aria funzioni al meglio.

I. Piedi paralleli a larghezza spalle 2. Ginocchia sbloccate 3. Bacino in posizione intermedia tra I'estremo "del pattinatore" e "dello schienato",

poiché solo così la muscola-

tura sovrainguinale (base muscolare del nostro serbatoio) rimane rilassata. 4. Apertura del torace. 5. Collo dritto per permertere i movimenti della gola senza nessuna rigidità.

I

ru

Cfi

i!

m La

potun

gidisce,

te

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canbb

oilùnale è

*

qdla ùe

qualuoo vi

dov*

non

sphrye

lni-

nn-

rischiare di caderc

Dalla lezione di Stefano Castagnas canto aggressivo in postura fisica ,ry

r

-a-

F



taflrm-up Et n bh e

lu G

tr I

m

I

a

,fr

Prima della gana rrn uliimo giro dl prova c rlsoaldamenlo

Ci stiamo awicinando al canto. Proviamo in questo volume lo a cantare la strofa del brano "Come foglie" di MalikaAyane, il ritornello lo canteremo nel volume 2o. Se non conosci il pezzo proposto è irrilevante poiché I'importante è che tu capisca il procedimento e lo possa applicare al tuo brano preferito e/o al tuo repertorio. Puoi comunque ascoltarlor p€t intero, nei contenuti speciali. Cerchiamo di capire come dovrebbe essere il fiato che conduce fuori

la tua voce

come una sorta di "tappeto volan-

te" e che "canta il tuo brano". Emetti un BB o una RR come quello ottenuto in precedenza. Ora emetti il medesimo BB (o RR) sulla strofa del pezzo come se canassi, ma senza canrare, senza pensare di cantare.

ll tuo BB, prima di un nuovo rifornimento d'aria, deve durare almeno quanto la frase. Alla fine di ogni frase inspira e riprendi il BB sulla frase successiva.

Ecco il lavoro rispetto al testo della strofa di Come foglie 88BBB......... È provuro tL

cALDo È fondanentale che

BBBBBB.......

it BB rinnga

C0SfAfffE. indipendentenente dal-

HA SQUARCTATO tL CTELO

l'andanento delle nob o dalla dinanica tortelpiano).

BBBBBBBB..

DICONO SIA COLPA DI UN'ESTATE COME NON MAI

'=-I

YY Ecco, questa è I'aria richiesta dalla tua strofa. e lo

Senplifrcando. due sono uno

ùe

i fiati nel canto,

spinge il suono cone un idnnte

e ano quN inperceilihile che lo sosliene anduce fitwi da noi. Lavon per qued'uilino.

Dalla lezione di Martina Frigerio: canto dopo giro di prova (warm up)

s

)

1

F

a

Ia hocea

lu G

E I

nel eanlo moderna

I

a

n

spalanaare le fauoi per oanlare fa bocaa hoh Gahla ma artlcola le parole

È importante riuscire a mantenere anche nel canto la medesima rilassatezza e mobilità che abbiamo nel parlato quindi non è tanto un cantar parlando quanto invece un parlar cantando, un parlare su una melodia, un parlar intonati.

"Un mio omico che studio conto mi ho confidoto che i/ suo insegnonte Lirico gli ho detto che lo bocco dey'essere sempre pii) operto mon mono che si offrontono le note più ocute." È il caso quindi di sfatare il mito che per cantare bene bisogna aprire molto la bocca. Se dobbiamo nel canto non far altro che "parlare", ogni abbassamento forzato della mascella non solo è innaturale ma anche fonte di tensioni limitanti; abbassamento che automaticamente si realizza in corrispondenza delle note acute a forte intensità (come facciamo istintivamente quando parliamo "a voce alta") poiché si rende necessario un ampliamento della cassa e un arrotondamento del suono.

"Quindi si potrebbe contore anche o bocco chiuso?"

Al momento ti rispondo provocatoriamente di si e rimando il discorso

alla lezione

l8 del ManualeVol.2'

dove

viene appositamente proposto I'esercizio del ventriloquo. Prova quindi a bocca ferma"pronunciando" le vocali su una nota qualsiasi...

Un altro utile esercizio, solo apparentemente contrario, per capire I'importanza di una voce "indipendente" dalle labbra è quello di masticare le vocali. Prova a pronunciare sulla stessa nota le vocali U, O,A, E, I mentre immagini di masticare un maxi hamburger.

"Senti" quanto la posizione del suono non è certo dietro le tue labbra, ma più indietro? Memorizzala perché sarà la medesima posizione che dovrai mantenere nel cantato.

Ai

niei dlieyi innlo senpn:'kina di aprin la

inpanb a cnbre". Puoi riconwceru in qu* sù frax più xnsi na qaello ùe voneitu cogliessi, in lhna con quetu capiblo, à dn il mto sih akove dalla bocca... hocca,

Dalla lezione di Silvia Natoli: canto a bocca ferma

-a-

F

E

Ennla Ean mnlila

l[G

E I I

a

tfr

selc

3

lleni una matita lra i denÌi e la tua YoGè dlsegnerà ll eanlo

!,a vooc è un processo

lndlpendente rlspe{to l'apetlura della maccella

Dovrebbe esser bastata la lezione precedente a darti un'idea del ruolo che svolge la tua cassa nel tuo canto. Qualora non fosse così, provo a farti fare un esercizio che costringe tutti i miei allievi a venire a lezione con una penna per gli appunti e una "matita per i denti". Scherzi a parte I'esercizio che vado a spiegarti in questa lezione è di straordinaria importanza perché la mascella, nei suoi movimenti (insieme alla lingua) per rendere "parola" il "suono" proveniente dalla gola, spesso interferisce sulla rilassatezza del suono stesso. Per fare in modo che questo non accada, proviamo inizialmente ad escludere tali movimenti articolatori dal tuo parlato/cantato anche e soprattutto per evidenziarti la posizione del suono. ll movimento della mascella si esclude in maniera molto semplice se tra i denti mettiamo una matita.

La posizione della matita dev'essere tale da non compromettere la mobilità della

.rDN

La

re

natfia è oflinale perché in essa identi presa nente una penna, più sci-

hnno

volosa, renderebhe difficile

il ffienerla senza tensioni.

lingua.

È fondamentale che non

vi sia nessuna rigidità. Testo Strofa

"Quindi posso muovere lo linguo?" Devi muovere la lingua sennò le tue parole rimarrebbero incomprensibili. Prendiamo il testo del tuo pezzo e cominciamo a recitarlo, ripeto senza nessuna rigidità ma con la massima nonchalance. Quando ritieni che sia suffìcientemente comprensibile passiamo a metterlo in musica. "Devo contore con lo motito?"

precedente.

*i

an pofessionitu,

piovuto il caldo Ha squarciato il cielo Dicono sia colpa di un'estate come non mai Piove e intanto penso Ha quest'acqua un senso È

Parla di un rumore

Prima del silenzio e poi... È un inverno che va via da noi

Certo: con la matita sempre tra i denti prova a cantare la tua strofa cercando di mantenere il suono nella posizione

Se

"Come fogliett

Allora come spieghi Questa maledetta nostalgia Di cremare come foglie e poi Di cadere al tappeto?

unnrifiownuqeWdstp ùeurela

wcc più diqdlo ùe srehhe arcigltafu ad w pincilinb, pron ad atfroffin la tua pnsim xùh di prwe w b furd o an il wo wt uanùbinbrcafiù discrfu'. nnsranagari w unngdo Hbhoca(senpre tùtrahenb ta i denti).

Da,a'"'.'ff;1:Tf::-eides:

)

tr

canlo Denan malila ma uha cohsapevole::a In pIù

iltu G

E -I Q

tl

Provlatno a lrrrroyere la bocca sehaa dlsftrbare Il canto

Siamo quasi pronti per il canto.

Proviamo a togliere la matita per gradi: mentre canti la tua strofa metti e togli la matita, rispettivamente una frase con e una senza.

Testo Strofa

"Come fogliett

piovuto il caldo Ha squarciato il cielo Dicono sia colpa di un'estate come non mai Piove e intanto penso Ha quest'acqua un senso È

Parla di un rumore

Prima del silenzio e poi... E un inverno che va via da noi

Allora come spieghi Questa maledetta nostalgia Di tremare come foglie e poi Di cadere al tappeto?

Se "senza matita" senti che il suono rimane nella posizione che avrebbe "con matita" allora sei pronto per provare a cantare.

be seùtu di sfitdio elo pnw, xnpre acutu ale um nùb ctsi datatan un inputttilissino pr

tlelle tieni

allronbre una fiase o un

passaggio

dlfficih.

Dalla lezione di Sylvia Piacenza: canto senza matita

2 -E-

inlerprelazione Prove prailahe di abbandono

Nonostante questo libro sia scritto da un tecnico vocale, mi piace continuare a pensare e a ribadire che non esiste canto senza cuore, senza emozione. Ecco perché in quest'ultima lezione del Vol. I (non potendo dar per scontato che vorrai completare iltuo livello base acquistando e studiando ilVol.2) devo anticipare un discorso che suonerà forse prematuro ma che è fondamentale per ogni cantante, anche se alle prime armi.

ll canto è un atto d'amore! Attraverso la voce cantata, la voce "che non produci" ma che esce autonomamente da te, metti il tuo universo emozionale nelle mani di chi ti ascolta. È un processo che ti rende contemporaneamente vulnerabile ed inattaccabile, timido e spavaldo... smarrito nella magia dell'arte. ll fine primario è emozionarti per emozionare, e I'unico modo per permettere alle tue emozioni di avere la meglio sulla tua ragione è staccare ogni forma di pensiero. Come dico ai miei allievi, finché si fa tecnica bisogna tenere la massima concentrazione ma poi quando si canta la mente deve tacere per far parlare il cuore.Tanto più che le nozioni tecniche fin qui apprese, oltre a quelle che ancora imparerai, si concretizzeranno al meglio se non ci penserai. "Quindi perché tutto questo percorso per poi non pensore o nullo?"

il segreto del canto: vocalizzare, capire lo strumento voce ed esercitarti il più possibile per poi, nell'atto cantato, nel canto, abbandonarti totalmente ad esso nella speranza che l'impianto tecnico allenato precedentemente ti È

sostenga i nconsciamente. "E se ciò non owiene?"

Vuol dire che è ancora presto per"librarti nel vuoto", ma continua e continua a provarci con I'adrenalina e I'entusiasmo di chi si tuffa con il bungee jumping. "Mo come posso interpretore al meglio la strofo che obbiomo studioto?" L'interpretazione è una "faccenda" da professionisti; per parlarne dal punto di vista didattico si dovrebbe richiedere una consapevolezza tecnica che permette infatti di "staccare", tanto è vero che le dedico un capitolo nel mio libro Professione Cantante.Vedo comunque di darti qualche dritta:

l. 2.

lmpara il testo a memoria Evidenzia le parole e/o le frasi che senti più tue

e... lasciati andare

Giunti a questo punto preferisco non darti nessun esempio in maniera tale da lasciarti completamente libero di interpretare il brano a tuo piacimento. "Mo se non mi concentro mogori sboglio..."

Non è importante, è di gran lunga preferibile un pezzo che emoziona seppur cantato non perfettamente al medesimo pezzo cantato bene ma che lascia indifferenti.

t--26-t

EaPParLo anling

Per qualsiasi domanda o quesito puoi contattare me ed il mio staff sul sito:

www.tecn icavocalemoderna.it e nello specifico all'indirizzo:

[email protected] Nel più breve tempo possibile cercheremo di risponderri per accompagnarti nel meraviglioso viaggio alla scoperta della voce.

certo,

tu avessi un insegnante qualificato sarebbe tutto molto più semplice. se invece hai già un insegnante, stai con lui mettendo in "voce" questo manuase

le e hai comunque domande puoi contattarci tranquillamente, anche se sarebbe più costruttivo che tu ci facessi contattare direttamente dal tuo insetnante.

,rz1

EDnLenaLi erJlra

it* Sono oltremodo orgoglioso di presentarti alcuni dei miei allievi che hanno partecipato alla realizzazione dei contributi audio-video di questo manuale. Hai già avuto modo di conoscerli nelle lezioni, ora li sentirai in versione"da stu-

dio" nell'interpretazione di un brano intero registrato "al volo"; credo

sia

un'ottima occasione per ringraziarli della loro disponibilità e della fiducia riposta in questi anni nella mia metodologia ma anche, e soprattutto, di dare a te un'idea di dove potrebbe condurti il percorso di tecnica vocale moderna, indipendentemente dallo stile che sceglierai.

Ti presento: Silvia Veronica Tria

cantante Gothic

Angel

Sarah McLachlan

Sigal Chameides

cantante Musical

NewYork

Liza Minelli

Silvia Natoli

cantante Pop

Come foglie

Malika Ayane

Sylvia Piacenza

cantante JazzlSoul

Over the rainbow

Eva Cassidy

Sonia Dellorco

cantante Liscio

ll mio amico

Anna Tatangelo

Stefano Castagna

cantante Metal

The waitx

Balrog

Buon ascolto! *

Tuni i pezzi sono stoti registrott editoti e mixoti do Attilo Forovelli o porte I'ultimo, inedito, che è stoto reg,stroto presso /o Studio-X di Busto Arsizio (VA) doTommoso Colombo.

Un ringraziamento particolare

a:

Lucia Corsi Laura De Carli Martina Frigerio e naturalmente a Franky House per il suo straordinario lavoro nella realizzazione del DVD

EDnclusione ,f$j Ben arrivato alla conclusione di questo primo manuale. Se ci sei

arrivato pagina dopo pagina avrai "toccato con mano" la respirazione

e I'impostazione vocale di base che ogni cantante dovrebbe avere aldilà

del

tenere e dello stile da lui interpretato. Hai cominciato a sentirti, ad emettere la tua voce di petto, avocalizzare con metodo,a metterti in postura e soprattutto a capire che il suono non va prodotto quanto invece assecondato. Dico "cominciato" perché il canto è una matrioska con tantissime, infinite, bambole. Con questo primo manuale hai cominciato, spero, a scoprirne alcune. Sta a te e alla tua passione scoprirne sempre di più. "Come continuore oro?" È naturale che io ti inviti a proseguire il tuo percorso studiando anche il volume 2, complementare a questo manuale, perché tu possa avere almeno una minima consapevolezza della voce di testa e soprattutto della tua derivante voce mista, che potrai utilizzare in tutto il repertorio moderno. Nel prossimo volume vedremo anche le possibili"posizioni" e "variazioni" della tua cassa che ti permetteranno di cantare un po' di più e ti darò le basi concrete per affrontare il livello avanzato proposto nel mio metodo "Professione Cantante".

"E se mi cercossi un insegnonte?"

Credo sarebbe la scelta più saggia poiché la voce è uno strumento molto complesso e la sua scoperta, educazione e perfezionamento necessitano della guida di un insegnante competente. Non avrai difficoltà a trovare un insegnante moderno, e sul sito indicato sopra sarà presto disponibile una lista con gli insegnanti consigliati a seconda della loro regione di appartenenza. Quello che fortemente ti Sconsiglio è di farti assistere da un insegnante lirico perché il canto moderno e la tradizione lirica italiana distano anni luce. Che altro dirti?

ln bocca al lupo! Andreo losoni

iI Easling Mi sembra utile includere in questo manuale un'appendice dedicata ai casting, sempre più d'interesse anche dei principianti.

ln questo primo manuale rimarrò abbastanza sulle norme generali, posticipando lo specifico musicale al secondo volume. Che cos'è un Costing?

Un Casting è per una produzione teatrale/televisiva I'occasione per scegliere i propri artisti e per te la possibilità di rendere visibile il tuo talento, la tua proposta musicale, la tua identità vocale. Come si occede od un CostingT Beh, al di là delle riviste specializzate che

trovi in edicola, il web è la maggior fonte di informazione per sapere quali Casting vengono organizzati,le sedi, gli orari e le modalità di iscrizione. Basta digitare Casting,Audizioni, Provini, ecc. nei motori di ricerca per avere decine e decine di siti ricchissimi di informazioni. Un unico consiglio, dubita sempre di chi ti chiede soldi per provinarti poiché anche le più grandi produzioni organizzano selezioni a titolo interamente gratuito. Chi si può presentore oi Costing?

ln genere ogni produzione, in relazione a "quel" e a "chi" cerca, mette dei paletti sottoforma di requisiti per fare una sorta di pre-scrematura, es: età, akezza, estensione vocale, ecc.Anche nel caso tu abbia i requisiti richiesti ti consiglio, prima di proporti ad un Casting, di chiederti "Chi sei?","Qual'è la tua proposta artistica?", poiché è sempre più in piena il fiume di cantanti scomparsi nel totale oblio dopo qualche gloriosa (n.d.r inutile) apparizione televisiva. ln questi anni, trovandomi spesso nel ruolo di selezionatore di cantanti, tra rari casi di candidati talentuosi e preparati, ho purtroppo riscontrato il progressivo aumento di ragazzi poco preparati, sproweduti e disorientati che vedono nel Casting e nella produzione che I'organizza il loro unico scopo! Per alcuni I'entrare nel tubo catodico sembra essere addirittura I'unica ragione di vita! Pazzesco... Dimmi di

più...

La televisione, e il mondo dello spettacolo in genere, si "prendono" il tuo tempo e spesso i tuoi sogni per i loro format e per i loro copioni; e va bene così, in fondo è una tua scelta provare ad entrarvi, ma almeno cerca di sfruttarli a tua volta rendendo visibile e concreto quello che andrai a fare Dopo che un televoto, un giudice o un autore ti avrà rispedito a casa! Quello che sto dicendo è che la televisione e il mondo dello spettacolo non "rimborsano" chi non ha proposte! Se hai invece una proposta musicale (una gran voce o dei gran bei pezzi che meritano di essere sentiti) studia, appassiònati, coltiva e nutri la tua "arte" con curiosità, e preparati adeguatamente ai Casting che sono, non momenti di gioco, ma reali e concrete occasioni professionali; in quanto tali non è detto si ripetano.

iI Easling .t$j Qualche consiglio per il giorno del Costing?

'Vai a letto presto la sera prima perché un buon riposo è un buon

inizio,

soprattutto quando si "parla di voce"; 'Vestiti in maniera sobria, con semplicità, evitando look troppo volgari, almeno quanto quelli troppo eleganti; in ogni caso cerca di essere coerente con il target del provino; 'Fai una colazione leggera ma nutriente; 'Portati una mela e dei crackers per un eventuale spuntino/pranzo, una bottiglia d'acqua naturale da 1,5 I poiché, aldilà che ti abbiano daro un orario o meno, I'attesa può essere lunga e la gola deve rimanere idratata, per il medesimo motivo portati una sciarpina di seta anti-aria condizionata e un cappellino parasole in caso di prolungata attesa all'esterno; 'Arriva puntuale, meglio se un pò in anticipo, poiché la puntualità è sinonimo di rispetto, serietà e professionalità, ed inoltre ti permette di prepararti adeguatamente all'esibizione (vedi consigli ed esercizi nell'apposita sezione del secondo manuale); 'Sii educato e rispettoso con la commissione esaminatrice, disinvolto e spontaneo; Sii te stesso, senza nessuna forzatura, rilassato e fiducioso nelle tue possibilità, tranquillo e deciso; . Porta tutto il materiale che puo "arricchire" la tua performance: book fotografico, composit ed eventuali curriculum, videobook, ecc.

'

E se c'è uno telecomero?

Rimani tranquillo, per quanto ti è possibile, e cerca di gestire le emozioni; fai quello che sai fare senza strafare, senza eccedere, senza troppa ambizione. Guarda in camera e muoviti con disinvoltura ricordando che al prodigarsi in

un'audizione tecnicamente ineccepibile ma banale e preferibile trasmettere emozioni e dimostrare di avere carattere.Anche se non devi dimenticare che sarai valutato in primis nel cantato.

il clossico "le foremo sopere"? Non confidare troppo che ti richiamino. Oppure, se come me credi ai miracoli, mentre aspetti la chiamata non sprecare tempo invano e continua a farne, di Casting intendo. ln caso di esito negativo che si concretizza generalmente con un'assenza di ricontatto da parte della produzione, non demoralizzarti e cerca di affrontare il prossimo provino con I'entusiasmo della prima volta. Sono tantissimi i personaggi famosi "bocciati" ai loro primi Casting. Come E se mi congedono con

loro, non scoraggiarti, ma continua a studiare, a provarci e a crederci! Come un esorne universitorio. lnfatti: potrei dire che I'energia, la preparazione, il talento, la simpatia e il cari-

sma sono

le materie fondamentali e non complementari del tuo esame di

ammissione al mondo dello spettacolo! Quonte cose... E se non riuscissi

o pensorne più di unoT

Una regola su tutte? "Nessuna regola!"

[il

Ioop masieali

INTRODUZIONE

Ol base4_am7 .

LEZIONE

chill out .

I

LEZIONE 2

la freccia nera .

LEZIONE

Ol base 6ll_V_l_Vl7 *

3

LEZIONE 4

Ol base 5 cmajT_ebmajT

LEZIONE

organic .

5

LEZIONE 6

placebo senza melo .

LEZIONE 7

grooYint .

LEZIONE 8

the blues sound .

LEZIONE 9

Ol basel_Em *

LEZIONE

allegria .

IO

:t

LEZIONE ! I

la freccia nera .

LEZIONE I2

Ol base 6 I!_V_!_VI7 *

LEZIONE I3

O! base 5 cmajT_ebmajT *

LEZIONE I4

organic .

LEZIONE I5

dance funker .

LEZIONE I6

placebo senza melo .

LEZIONE I7

chill out .

LEZIONE I8

the blues sound .

LEZIONE I9

OI basel_Em *

LEZIONE 20

allegria .

CONCLUSIONE

Ol base4_am7 *

CREDITI

dance funker .

t ,

= Carisch - La Chitarra SolistaVolume 2 - MassimoVarini = Fabrizio Rispoli

7

c cmrdinata da l{assiro Yarini

nei primi passi a[[a L'obiettivo di questo manuale è quello di guidarti -Detto semplicemente, di insegnarti a scoperta de[[a tua voce e deI tub canto. cnrÉln con la tua voce naturale, senza fatica alcuna, i tuoi hrani preferiti, indipendentemente "strumenti didattici" che dal loro genere. Utilizzando questo metodo avrai a disposizione alcuni non ti lasceranno "solo" nel tuo percorso di apprendimento, quati,

Manuale con 20 lezioni scritte in maniera semplice, con un lessico "cottoquiale" per facilitarne la comprensione, arricchite da foto, diagrammi e spartiti. Alcuni simboti, contenuti in specifici boxes prima di ciascuna lezione, ti aiuterann0 a c0n0scerne ['argomento e c0me affrontarlo, [a "[ampadina", l"'occhio", [a "caramelta", ecc., semplificano [a navigazione all'interno del manuale avvicinando l'interfaccia grafica atte esigenze più moderne;

IlYll video con le 20 lezioni spiegate con un tinguaggio immediato ed intuitivo, senza troppi giri di parole, reso ancor più chiaro da innumerevoli esempi, vocalizzi e frasi cantate per fornire uno strumento utilissimo a colmare le lacune inevitabiti di uno scritto su[[a voce;

Uocalizzi in tonalità ditferenziata uomo-donna in coda alle lezioni più "cruciali" per permetterti di cimentarti con i primi vocalizzi ne[[a tonalità a te più comoda;

Contenuti speciali in cui vengono proposti alcuni brani di generi diversi interpretati da altrettanti eterogenei a[[ievi, per darti una dimostrazione concreta di come I'impostazione della tecnica vocale moderna sia comune a tutti gti stili moderni (pop, rock, musica[, metat, iazz, ecc.); Appendice dedicata a consigli e indicazioni per la preparazione ai casting

Supporto 0l{ LIIIE e 0ll SITE un forum sul sito www.tecnicavocatemoderna.it dedicato a tutti cano risposte riguardo

i cantanti e gli attievi che cer-

il canto e [e sue infinite sfaccettature; utilizzando poi un indirizzo emait

dedicato è possibite ricevere assistenza tecnica per prohlemi vocali, riferimenti per insegnan-

ti, foniatri, ecc. "Ci vediamo su Rai Ail0REAIllSllXI in qualità di vocalist ed arrangiatore vocale ha partecipato a molte trasmissioni Rai tra cui, "Tappeto "Speciale "Paoto volante". Battisti", Limiti show", Uno", "Alle 0ue su Rai Uno",'Ci vediamo in Tv", Ilal 2000 è tenore del gruppo Kalivokati (ex Seivocisei) con il quale tiene concerti vocali in tutta ltalia e con il quale è stato ospite del programma'W radio 2- di Fiorelto. lntensa la partecipazione a convenctions e I'attività in studio per la registrazione di jingtes pubblieitari, sigle tv e contrihuti audio' tra gli ultimi. "Sanremo '04", "La Grande Notte, ediz. '02/'03 e '03/'04". "0uelti che il calcio... edizioni'03/'04, '04/'05 e '05/'06-, "L'lsola dei famosi". Andrea Tosoni insegna Tecnica Vocale Moderna nel suo studio di Milano.

Detiene inoltre

la Cattedra di Canto moderno atl'Accademia Musicale di 0sio (Bergamo) e a[ Teatro Primo Studio

Scuola

lnternazionale di leatro Cinema e Recitazione di Milano.

'Amici" di Maria de Filippi. tlet 2008 ha affiancato il M" Peppe Vessicchio e il suo staff insegnanti nella selezione dei ragazzi di

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