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Italian Pages 166 Year 2013
Biblioteca Essenzzale
Bautøingaimo Che c0s”è e come funziona
Patrizia Pedrini
G15 Ekfiwn' Laterza
Biblioteca Essenziale
Il libro Spesso non ci raccontiamo la verità. Spesso ci raccontiamo una storia dai risvolti più desiderabili. Nonostante l'evidenza dei fatti, nonostante la realtà parli da sola. Perché? Ecco qua, in sintesi, il fenomeno delfautoinganno.
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L'autrice Patrizia Pedrini è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell°Università di Firenze e collabora con un'unità di ricerca dell)Università di Modena.
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Egon Schiele, Amicizia, 1913 ca.
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978'88'58'|'U509'2
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€13,00(i.i.) 9 7888581U5U92
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Patrizia Pedrini
Ifautoinganno Che cosӏ e come funziona
@Edirori Laterza
© 2015, Gius. Laterza 84 Figli
www.laterza.it Prima edizione gennaio 2015
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Edizione 5 6
Anno 2013 2014 2015 2016 2017 2018
Proprietà letteraria riservata Gius. Laterza 8: Figli Spa, Roma-Bari Questo libro è stampato su carta amica delle foreste Finito di stampare nel novembre 2012 da SEDIT - Bari (Italy)
per conto della Gius. Laterza & Figli Spa ISBN 978-88-581-0509-2
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ai miei nipoti Gianmarco e Lorenzo, perché imparino a conoscere le insidie delfautoinganno
Introduzione
Non c'è nulla di più difficile che il non ingannare se stessi. Ludwig Wz'ttgenstein
«Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli amici. Ha anche cose nella mente che non rivelerebbe nemmeno agli amici, ma solo a se stesso, in segreto. Ma ci sono anche altre cose che un uomo ha paura di rivelare anche a se stesso, e ogni uomo perbene ha un certo numero di cose del genere accantonate nella mente». Così scriveva Fëdor Dostoevskij in una memorabile pagina di Memorie del sottosuolo. Con il consueto acume psicologico e con una magistrale capacità di sintesi, Dostoevskij sta rilevando che spesso gli esseri umani non si raccontano la verità e, altrettanto spesso, al suo posto, si raccontano invece una storia dai risvolti più desiderabili, nonostante le evidenze che le cose non stiano in tal modo siano a disposizione, o siano perlomeno facilmente ottenibili. Ecco qua, in nuee, il fenomeno dell”autoinganno. Una varietà di evidenze empirico-sperimentali e cliniche, nonché una gran quantità di contesti ordinari, mostrano che si tratta di un fenomeno relativamente pervasivo, dal quale nessuno è completamente immune e dal quale la nostra vita quotidiana è spesso pesantemente condizionata. Vi sono persone platealmente tradite dal partner che non credono che il compagno sia VII
fedifrago; storie d'amore ormai logore di cui non si riesce a credere che siano finite; segnali di malattia preoccupanti che trascuriamo imputando gli inequivocabili disturbi alla stanchezza da lavoro; saggi legittimamente rifiutati che ci paiono ottimi lavori ingiustamente respinti; dipendenze da sostanze tossiche che crediamo siano il frutto di un comportamento scelto autonomamente. In situazioni come queste, raccontiamo a noi stessi una storia che non corrisponde alla verità e a un interprete attento non sfugge che, se fossimo imparziali o non coinvolti emotivamente e cognitivamente nella situazione nella quale ci troviamo, se non avessimo una motivazione o un interesse a credere qualcosa di più piacevole, non sarebbe difficile vedere e dirsi come stanno le cose. Proprio in ragione della presenza di questa componente motivazionale che, come vedremo, secondo molti induce a ingannare se stessi, l°autoinganno viene classificato come un fenomeno psicologico che appartiene alla più ampia famiglia di casi della cosiddetta