Gesù e Belzebù. Satana e demòni nel vangelo di Marco [2a ed. riveduta e aggiornata] 8830806676 [PDF]


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Italian Pages 193 [194] Year 2000

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Table of contents :
Copertina......Page 1
Frontespizio......Page 4
ISBN......Page 5
ABBREVIAZIONI BIBLICHE......Page 6
ABBREVIAZIONI DEI TRATTATI DEL TALMUD......Page 7
INTRODUZIONE - L'INCUBO DEL DEMÒNI0......Page 8
PARTE PRIMA - SATANA......Page 14
1. E' DIO O IL DIAVOLO?......Page 16
2. LA BUONA NOTIZIA: SATANA E' ANNIENTATO......Page 35
PARTE SECONDA - DEMÒNI......Page 42
3. DÈMONI E DEMÒNI......Page 44
4. IL NOME DEI DEMÒNI......Page 53
5. DÈI E DEMÒNI......Page 60
6. LA NASCITA DEI DEMÒNI......Page 64
7. DEMONOLOGIA PALESTINESE......Page 72
8. IL DEMÒNIO NEL NUOVO TESTAMENTO......Page 79
EXCURSUS - E LUCIFERO?......Page 85
PARTE TERZA - SATANA, SPIRITO IMPURO, DEMÒNIO NEL VANGELO DI MARCO......Page 94
9. SATANA......Page 96
10. CHI INDEMONIA CHI......Page 118
EPILOGO - E LE STREGHE? AL ROGO......Page 152
TAVOLA l - Diavolo e Satana nei Vangeli......Page 157
TAVOLA II - SATANA nel Nuovo Testamento......Page 158
TAVOLA III - Diavolo nel NT......Page 161
TAVOLA IV - Demònio e Indemoniato nei Vangeli......Page 164
TAVOLA V - Demòni nel NT......Page 166
TAVOLA VI - Spirito Impuro nei Vangeli......Page 167
TAVOLA VII - Spirito cattivo nel Nuovo Testamento......Page 168
Bibliografia......Page 170
Indice delle citazioni bibliche......Page 176
Indice generale......Page 188
IV di copertina......Page 194
Papiere empfehlen

Gesù e Belzebù. Satana e demòni nel vangelo di Marco [2a ed. riveduta e aggiornata]
 8830806676 [PDF]

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GESÙ E BELZEBÙ satana e demòni nel vangelo di Marco

In copertina La tentazione di Cristo (particolare) S. Abbondio, Como-© Scala/Firenze

Ringraziamento Un vivo ringraziamento alle Prof. Annaluisa Maltignago e Serenella Zanardi che hanno generosamente collaborato al­ la stesura finale del testo, e a Ricardo Pérez e Paolo Zanni­ ni, del Centro Studi Biblici, per la revisione della traduzio­ ne dai testi originali della Bibbia e le ricerche patristiche.

ALBERTO MAGGI

GESÙ E BELZEBÙ satana e demòni nel vangelo di Marco

seconda edizione riveduta e aggiornata

Cittadella Editrice - Assisi

L'AUTORE

ALBERTO MAGGI, frate dell'Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche «Marianum» e «Gregoriana» (Roma) e all' «École Biblique et Archéologi­ que française» di Gerusalemme. Direttore del Centro Studi Biblici «G. Vannucci» a Montefano (Mc), cura la divulga­ zione, a livello popolare, della ricerca scientifica nel settore biblico attraverso scritti, trasmissioni e conferenze in Italia e all'estero. Ha pubblicato «Nostra Signora degli Eretici» ed.), «Roba da preti»

(2

(3

ed.), «Padre dei poveri. Traduzione

e commento delle Beatitudini e del Padre Nostro di Matteo»

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vol.) e «Come leggere il vangelo (e non perdere la fede)» ed.). Collabora con la rivista «Rocca» e ha curato per,la

Radio Vaticana la trasmissione «La Buona Notizia è per tut­ ti!».

Progetto grafico copertina

ETIORE MARZANO

© Cittadella Editrice - Assisi l• ed. giugno 1999 2• ed. gennaio 2000 ISBN 88-308-0667-6

ABBREVIAZIONI BIBLICHE* Ab Abd Ag Am Ap At

Abacuc Abdia Aggeo Amos Apocalisse Atti degli Apostoli

Bar

Baruc

Col l 2 Cor l 2 Cr Ct

Lettera ai Colossesi Lettere ai Corinti Cronache Cantico dei Cantici

Dn Dt

Daniele Deuteronomio

Eb Ef Es Esd Est Ez

Lettera agli Ebrei Lettera agli Efesini Esodo Esdra Ester Ezechiele

Fil Fm

Lettera ai Filippesi Lettera a Filemone

Gal Gb Gc Gd Gdc Gdt Gen Ger Gl Gn Gs Gv

Lettera ai Galati Giobbe Lettera di Giacomo Lettera di Giuda Giudici Giuditta Genesi Geremia Gioele Giona Giosué Giovanni

l 2 3 Gv

Lettere di Giovanni

Is

Isaia

Lam Le Lv

Lamentazioni Luca Levitico

12Mac Mc Mi MI Mt

Maccabei Marco Michea Malachia Matteo

Na Ne Nm

Naum Neemia Numeri

Os

Osea

Pr l 2 Pt

Proverbi Lettere di Pietro

Qo

Qoèlet

l 2 Re Rm Rt

Libri dei Re Lettera ai Romani Rut

Sal 12 Sam Sap Sof

Salmi Libri di Samuele Sapienza Sofonia

Tb

Tt

Tobia Lettere a Timoteo Lettere ai Tessalonicesi Lettera a Tito

Zc

Zaccaria

12Tm l 2Ts

* Per le citazioni bibliche, viene di norma presentato il testo CEI. Quando la traduzione se ne discosta, è opera dell'autore.

6

Abbreviazioni bibliche

SIGLE CBQ: Conc: DCBNT: DDD: Denz:

Catholic Biblica! Quarterly Concilium Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento Dictionary of Deities and Demons in the Bible Denzinger - Schonmetzer,

Enchiridion Symbolorum Definitionum et Declarationum DS: EstBfb: FceD:

Dictionnaire de Spiritualité Estudios Bfblicos

Fede cristiana e demonologia (a cura della Congre­ gazione per la dottrina della fede) Filologia Neotestamentaria FgNt: GDR: Grande Dizionario delle Religioni GLAT: Grande Lessico dell'Antico Testamento GLN T: Grande Lessico del Nuovo Testamento LumièreV: Lumière et Vie RB: Rivista Biblica ABBREVIAZIONI DEI TRATTATI DEL TALMUD I trattati sono stati citati con le seguenti sigle:

M= Mishnà Y = Talmud di Gerusalemme B = Talmud di Babilonia B.B. B.M. B.Q. Ber. Kel. Mek. Es. N id. P.Ab. Pea Pes. Qid. Sanh. Shab.

Baba Batra (danni) Baba mezia (danni) Baba qamma (danni) Berakot (benedizioni) Kelim (cose impure) Mekilta sull'esodo Nidda (impuritàfem.) Pirqe Aboth (Sentenze dei dotti) Pea (confini) Pesachim (pasqua) Qiddushim (matrimonio) Sanhedrin (tribunali) Shabbat (sabato)

INTRODUZIONE

L'INCUBO DEL DEMÒN/0

Una sgradevole esperienza che capita a molti è quella di svegliarsi di soprassalto spaventati e madidi di sudo­ re, in preda a un incubo, le cui cause si imputano gene­ ralmente a una cena troppo abbondante, a un periodo di particolare angoscia, a una vita troppo faticosa e sner­ vante. Questo oggi . Una volta, neanche tanti secoli fa, l ' incubo si credeva venisse causato da un demònio. Infatti con il termine incubo 1 si indicava Fauno2, divinità del mondo latino, che si metteva a giacere sopra le donne per spaventarle durante il sonno, o ci si riferiva a qualche inquieta ani­ ma di un defunto rimasto insepolto. Succube3 era invece il demònio femmina che la notte giaceva sotto l' uomo per unirsi a lui sessualmente e far­ si così fecondare. La carenza di conoscenze del corpo umano e di ciò che poteva influire su di esso4 faceva sì che nei primi secoli della Chiesa anche un uomo di grande cultura

Dal latino in [sopra] e il verbo cubare [giacere]. Fauno era conosciuto nella mitologia greca come Pan, il dio che si divertiva a terrorizzare i viandanti solitari nei boschi, e dal quale proviene il termine panico. 3 Dal latino sub [sotto] e il verbo.cubare [giacere] . 4 Secondo Plinio, i Pitagorici non si cibano di fagioli perché con­ tengono le anime dei morti (Hist. nat. , 18,118). 1

2

8

Introduzione

come S . Agostino credesse nell ' esistenza di questi spi­ riti maligni:

«l Silvani ed i Fauni, comunemente detti " incubi ", spesso in modo disonesto si sono fatti avanti alle don­ ne, reclamando e ottenendo l 'unione sessuale; altri poi, degni della stessa fiducia, assicurano in un modo che sembra temerario contraddire, che taluni demòni, chia­ mati Dusii dai Galli, provocano e portano a compimen­ to abitualmente queste azioni oscene »5•

lnseminazione artificiale Secoli più tardi, il più autorevole teologo di tutti i tem­ pi, il domenicano Tommaso d' Aquino, arriva a elabora­ re la strampalata teoria secondo la quale la demònia succube giace sotto l ' uomo per prendergli lo sperma, che poi da demònio incube insemina nella donna6• Alla domanda di chi sia figlio il nascituro di questa demo­ niaca fecondazione, Tommaso afferma che non è figlio del demònio ma dell' uomo da cui proviene il seme7• Da questi traballanti presupposti si giunse nel sec. XV alla seguente conclusione: «Affermare che talvolta gli

uomini sono procreati da questi diavoli è un 'afferma­ zione così cattolica che l 'affermazione opposta è con­ traria non solo alle parole dei santi ma anche alla tra­ dizione della Sacra Scrittura»8 • Per chi osava obiettare

5 Agostino, La Città di Dio, XV, 23, l. Trad. di Alici L., (Mi lano : Rusconi, 1984) 7 3 3 . 6 Tommaso d' Aquino, D e Potentia, q . 6 , a.5. i n Quaestiones dispu­ tatae, II, Taurini-Romae 1965 . 7 Tommaso d'Aquino, Sum. Theol. , I, 5 1 ,3,6. 8 Questa sentenza si trova nel Malleus maleficarum, manuale ad uso degli inquisitori nei processi alle streghe, ad opera di Kramer H., Sprenger J., (Ed. it. Il martello delle streghe, Venezia: Marsilio, 1995) Quest. III, 58.

L'incubo dèi demònio

9

a «un 'affermazione così cattolica» erano pronte le fa­ scine del rogo. Molte di queste credenze erano nate in ambiente cristia­ no, nel tentativo di valorizzare il matrimonio e sconsi­ gliare il celibato, in quanto colui che viveva solo era ri­ tenuto più soggetto agli attacchi dei demòni della con­ cupiscenza:

« Tra gli spiriti immondi ce ne sono maschi e ce ne sono femmine. l maschi si uniscono con le anime che dimo­ rano in corpi di femmina. Gli spiriti femmine sono quelli uniti con le anime che si trovano in corpo di ma­ schio. Nessuno può loro sfuggire, quando essi lo affer­ rano, a meno che riceva una forza maschia o una fem­ mina, cioè lo sposo o la sposa. Uno la riceve dalla ca­ mera nuziale riflessa. Vedendo l 'uomo e la donna vive­ re insieme, le femmine non osano accostarsi all 'uomo né i maschi alla donna»9• Con il cristianesimo la credenza negli spiriti malvagi si diffuse largamente e assunse dimensioni tanto smisura­ te quanto grottesche, aumentando anche l ' aggressività e pericolosità dei demòni che, continuamente a caccia de­ gli uomini, cercavano di entrare dentro le persone da qualunque orifizio 1 0• L' attuale uso in molti paesi di benedire una persona che starnuti s ce 1 1 provi ene dagli antichi , persuasi che i demòni approfittassero del momento dello starnuto per entrare nella persona attraverso il naso 1 2 • Da altri lo starnuto era ritenuto invece un segno benaugurante pro­ veniente dalla divinità, come credeva pure Origene, Pa­ dre della Chiesa del sec. III:

Vangelo di Filippo (apocrifo del sec. III), 6 1 . Nel Dialogorum libri, IV (1, 4), papa Gregorio racconta seria­ mente di una monaca che mangiò una lattuga non premunendosi prima con il segno della croce e venne posseduta dal demònio. 11 «Salute», «A tes souhaits», «lesus » , « God bless you. . . ». 12 Evagrio Pontico, Centuria I, 68. 9

10

Introduzione

10

«È altrettanto evidente che anche noi quando facciamo uno starnuto, lo facciamo perché è presente in noi una certa facoltà divina, e nell 'anima nostra esiste una fa­ coltà divinatrice» 13• Tra i primi cristiani era convinzione diffusa che la mas­ sima aspirazione dei demòni fosse quella di introdursi nel corpo delle persone, come viene documentato nelle Pseudoclementine, testo giudeo-cristiano del secondo secolo14:

«l demòni ardono dal desiderio di entrare nei corpi perché nonostante siano spiriti, desiderano mangiare, bere, accoppiarsi. Per questo si introducono nei corpi degli uomini per avere quegli organi dei quali hanno bisogno per i loro scopi» 1 5 • Per sbarazzarsi di queste ingombranti presenze venute per godere sessualmente e per nutrirsi del corpo umano, veniva consigliato come infallibile rimedio il digiuno 1 6•

*

*

*

A questo punto può sorgere spontaneo l ' interrogativo: Chi sono i demòni? Chi li ha creati? Che differenza c ' è tra dèmone e demònio? Satana è un dèmone, un demònio o un diavolo? Come mai Gesù viene chiamato Belzebù? Anche Gesù è un Lucifero?

13 Origene, Contro Celso, IV, 94, trad. a cura di Colonna A. , (Tori­ no: UTET, 1 989). 14 Il testo ebbe grande fortuna e diffusione, in quanto venne creduto opera di papa Clemente che fu il quarto successore di S. Pietro. Eletto nell'anno 8 8 morì martire nel 95-97. È ritenuta autentica la sua Lettera alla comunità di Corinto. 15 Pseudoclementine, IX, 10, PG 2,248. 1 6 Jbid. , IX, IO, PG 2,249.

L'incubo del demònio

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Perché Gesù si rivolge a Pietro come a satana? Perché n eli • AT non ci sono indemoniati? Perché nei Vangeli non esistono casi di persone possedute dal diavolo? A questi e altri interrogativi si propone di rispondere questo libro, dove vengono esaminati tutti i brani del­ l' AT ebraico e della sua traduzione greca (LXX) nei quali sono presenti demòni e diavoli . Per il NT vengo­ no analizzati tutti gli episodi del Vangelo di Marco, do­ ve compaiono spiriti impuri, demòni e il satana. I risultati della ricerca storico-esegetica, proposti con un linguaggio a tutti accessibile, non mancano di sorpren­ dere e sottolineano ancora una volta la vittoria e la libe­ razione portata da Gesù e dal suo messaggio su quelle credenze che condizionavano la vita degli antichi .

PARTE PRIMA

SATANA

'

l.

E DIO O IL DIAVOLO ?

L'autore del male Nella maggior parte delle religioni antiche esiste una divinità, o un principio, del bene e uno del male. Con questa elementare divisione dei ruoli di ciascun dio, quello del bene e quello del male, che va sotto il nome di «dualismo» 1 , si spiegano le situazioni della vi­ ta. Quelle benefiche sono opera del dio buono, mentre le nefaste, dalle malattie agli incidenti, alla morte, sono frutto delle influenze del dio malvagio. Nella Bibbia questa concezione del mondo è stata sem­ pre rifiutata; nei testi più antichi, precedenti l ' esilio ba­ bilonese (sec. VI a.C.), quando il concetto di diavolo era ancora inesistente, ciò che nelle religioni pagane viene attribuito alle potenze demoniache, viene riferito diretta­ mente al Dio Yahvé, unico autore del bene e del male:

«lo sono Yahvé e non ve n 'è altro. lo formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, Yahvé, compio tutto questo» (ls 45,6-7)2•

1 Con la parola «dualismo» si designa un sistema di pensiero se­ condo il quale un Essere malvagio viene considerato l'antagonista del Dio creatore. In Cina queste potenze avevano il nome di Yin (Ombra) e Yang (Luce) e nell' antico Egitto il contrasto era tra il serpente Apopi, principio delle tenebre e il dio solare Ré. 2 «Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse le sventure e il

16

Satana

Questo Dio, ritenuto unico responsabile del male esi­ stente nel mondo, veniva presentato con tratti più dia­ bolici che divini ( « Yahvé gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e distruggervi» , Dt 28,63), come una divi­ nità crudele che non solo incute terrore, ma si vanta pu­ re della sua ferocia:

«Le mie frecce si ubriacheranno di sangue, del sangue degli uccisi e dei prigionieri; la mia spada si ciberà di carne fra le teste dei condottieri nemici!» (Dt 3 2,42 ; S al 68,22). Yahvé, il Dio autore del bene e del male, non solo non esita a sterminare gli uomini da lui creatP, ma sulla pra:. tica spietata dello sterminio4 di tutti i popoli conquistati baserà la sua supremazia:

«Nelle città di questi popoli che Yahvé tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amor­ rei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come Yahvé tuo Dio ti ha comandato di fare» (Dt 20, 16- 1 8) . L a più lunga sequela d i tremende maledizioni contenu­ ta nella B ibbia sono le ringhiose minacce di Yahvé ver­ so il suo stesso popolo :

«Ma se non obbedirai alla voce di Yahvé tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: Sarai maledetto nella città e maledetto nella campa ­ gna.

bene?>> (Lam 3,38); «Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata da Yahvé?>> (Am 3,6). 3 «Yahvé disse: "Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato; con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché so­ no pentito d'averlifatti">> (Gen 6,7). 4 Ebr. cherem. «Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte» (Lv 27,29).

È Dio o il Diavolo?

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Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo. Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci. Yahvé lancerà contro di te la maledizione. . . finché tu sia distrutto . . . ti farà attaccare la peste. . . ti colpirà con la febbre, con l 'infiammazione, con l 'arsura, la siccità, il carbonchio e la ruggine, che ti perseguiteranno fin­ ché tu non sia perito. Yahvé darà come pioggia al tuo paese sabbia e polve� re. . . ti farà sconfiggere dai tùoi nemici. . . il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle be­ stie selvatiche e nessuno li scaccerà. Yahvé ti colpirà con le ulcere d 'Egitto, con bubboni, scabbia, e prurigine, da cui non potrai guarire. Yahvé ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia, così che andrai brancolando in pieno giorno come il cieco brancola nel buio. Non riuscirai nelle tue imprese, sarai ogni giorno op­ presso e spogliato e nessuno ti aiuterà. I tuoi figli e le tue figlie saranno consegnati a un popo­ lo straniero, mentre i tuoi occhi vedranno e languiran­ no di pianto per loro ogni giorno, ma niente potrà fare la tua mano. . . diventerai pazzo per ciò che i tuoi occhi dovranno vedere. Yahvé ti colpirà alle ginocchia e alle cosce con una ul­ cera maligna, della quale non potrai guarire; ti colpirà dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. Yahvé deporterà te. . . diventerai oggetto di stupore, di motteggio e di scherno per tutti i popoli fra i quali Yahvé ti avrà condotto. Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti persegui­ teranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce di Yahvé tuo Dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato»5• 5

L'elenco completo delle maledizioni è contenuto in Dt 28,15-68.

Satana

18

Il volto diabolico del Signore si manifesta particolar­ mente negli episodi legati alla liberazione del suo popo­ lo dalla schiavitù egiziana, dove Yahvé appare sotto l ' a­ spetto tipicamente satanico del tentatore. L' autore del Libro dell ' Esodo presenta infatti un comportamento contraddittorio da parte di Dio, che indurisce il cuore del faraone per impedirgli di lasciar partire il popolo e così poterlo castigare 6 • E il faraone non ha alcuna possibilità di scampo. Se non libera gli ebrei dalla schiavitù, il Signore lo ca­ stigherà, ma è lo stesso Yahvé a impedire al faraone di liberare il popolo : « Yahvé disse a Mosè: Mentre tu parti •

per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla pre­ senza del faraone tutti i prodigi che ti ho messo in ma­ no; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà par­ tire il mio popolo. A llora tu dirai al fa raone: Dice Yahvé: Israele è il mio figlio primogenito. Io ti avevo detto: lascia partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di [asciarlo partire. Ecco io faccio mori­ re il tuo figlio primogenito!» (Es 4,2 1 -23). Lo spirito cattivo di Dio Quegli esseri che nei popoli attorno a Israele venivano rappresentati come dei rivali della divinità, nella Bibbia vengono reclutati da Dio stesso e diventano un suo stru­ mento . Per questo Dio viene ritenuto anche l ' autore della discordia dei popoli, contro i quali scaglia lo spi­ rito cattivo che ha le stesse funzioni del demònio7:

«Abimèlech dominò su Israele tre anni. Poi Dio mandò uno spirito cattivo fra Abimèlech e i signori di Sichem e 6 Yahvé indurisce anche il cuore del suo popolo: