Cagliostro - 02 - Il Falso Profeta [PDF]

  • 0 0 0
  • Gefällt Ihnen dieses papier und der download? Sie können Ihre eigene PDF-Datei in wenigen Minuten kostenlos online veröffentlichen! Anmelden
Datei wird geladen, bitte warten...
Zitiervorschau

Seconda Edizione: Agosto 2017 2016, Federico “DJ Mayhem”Bianchini per il testo 2016, revisione e betatest a cura di Alessandro “Yaztromo” Viola, Phantom, Francesco “Prodocevano” Di Lazzaro, Gabriele “Gabrieleud” Simionato 2016, Librogame's Land – www.librogame.net Impaginazione a cura di Alexander Abati Colonna sonora abbinata al libro dei Liquid Rainbow https://liquidrainbow.bandcamp.com/ 1) White Lodge 2) Walking through the Desert 3) Hell Club Si ringrazia per la gentile concessione la band e in particolare Dubmaster Conte. Il presente libro è da intendersi a uso esclusivamente personale, ne è vietata qualsiasi tipo di vendita e la modifica anche parziale.

IL FALSO PROFETA scritto da

Federico Bianchini

www.librogame.net

PROLOGO È l’autunno del 1995, più di un anno è trascorso dal tuo incarico in Norvegia, da allora hai continuato i tuoi studi sui movimenti pagani, le sette, i culti, pubblicando diversi articoli su riviste della Chiesa e su L’osservatore Romano, hai partecipato a diverse conferenze per il CESNUR, il Centro Studi Nuove Religioni, e a trasmissioni televisive locali, e ti è stato commissionato un libro per conto delle edizioni San Paolo che raccolga il tuo lavoro svolto fin qui. Ritieni che divulgare il più possibile queste informazioni possa essere un valido strumento perché le persone si possano difendere dalle influenze del Maligno, riconoscendole e sapendo a chi rivolgersi. È una uggiosa mattina d’ottobre quando un confratello ti avvisa che l’abate desidera vederti nel suo studio. Lasci immediatamente quello che stai facendo e percorri i silenti e ampi corridoi dell’abbazia per raggiungere il tuo superiore. Raggiungi la porta dell’abate, nonostante il cartello “Entrare senza bussare”, bussi e poi apri la porta. “Oh, padre Alessandro, entra e accomodati.” L’Abate è al telefono con un qualche vescovo a giudicare dal tono, la sua scrivania è al solito ricoperta di libri, plichi, fogli, documenti, richieste che giungono da ogni dove, lettere che riceve e scrive. Ti siedi di fronte a lui e attendi che finisca la telefonata. Quando l’abate attacca il ricevitore si inforca gli occhiali e prende una lettera dal cumulo che sommerge il suo tavolo. “Sono molto contento del tuo lavoro,” ti dice “le tue conoscenze sono sempre più approfondite e ho notato che anche il tuo spirito si è decisamente rafforzato dopo la tua esperienza dello scorso anno.” “Beh, sì, devo dire che è stata molto dura.” “Bene, perché dovrò darti un nuovo incarico, e ci vorrà tutta la tua fede e le tue capacità per affrontarlo.” “Vi ascolto.”

“Ho ricevuto una lettera stamani, è di un mio vecchio amico, Frate Zeno, un cappuccino in odor di santità che una decina di anni fa decise di ritirarsi alla vita di eremita sugli Appennini umbri. Aveva la fama di curare le persone e scacciare di demòni con l’imposizione delle mani e la preghiera, e queste figure la Chiesa, purtroppo, le vede come ingombranti piuttosto che come risorse. Prima ancora che da Roma partisse una indagine nei suoi confronti, come era accaduto al buon Padre Pio da Pietralcina, decise di lasciare la vita pubblica e si stabilì in un eremo, dove vive costantemente in preghiera. Alcune settimane fa ricevette nel suo eremo la visita di un vecchio sacerdote con una coppia di genitori in cerca di aiuto. I due sostenevano che la loro figlia di 8 anni sia posseduta dal demonio, erano anni che giravano per specialisti della psichiatria, l’avevano sottoposta ad esami e cure di ogni tipo, ma non c’era niente da fare. Col passare del tempo stava sempre più male, con scatti d’ira in cui gridava oscenità e bestemmie con voce gutturale, aveva dimostrato una forze incredibile per una bambina della sua età, e in alcuni casi aveva anche profetizzato morti e malattie di persone che l’avevano incrociata. Frate Zeno si commosse e, senza avere alcun permesso da parte della Chiesa, acconsentì a vedere la bambina. Una volta raggiunta la casa della bambina chiese di potere restare da solo con lei nella sua stanza. Non appena vi entrò la bambina iniziò ad insultarlo, fissandolo con occhi spietati e omicidi, e se non fosse stato per le cinghie che la tenevano ferma l’avrebbe certamente aggredito. Bastò un breve colloquio per convincersi che effettivamente c’era uno spirito immondo dentro la bambina. Iniziò così un lungo e faticoso esorcismo, ma dopo due settimane ancora non vedeva miglioramenti. Sostiene che dentro la bambina ci sia il demone più potente con cui abbia mai avuto a che fare dopo il Diavolo, e che non riuscirà mai a scacciarlo finché

non saprà il suo nome, e nonostante i suoi sforzi ancora non è riuscito a farglielo dire.” “E’ una storia terribile,” commenti “ma io cosa centro?” “Frate Zeno non ce la farà mai da solo, ha bisogno che qualcuno scopra il nome di quello spirito immondo. La bambina è stata adottata alcuni anni fa, il suo legame con il demone è molto forte e radicato probabilmente perché la piccola gli è stata votata sin dalla nascita. Forse la madre apparteneva a qualche setta satanica, non sarebbe la prima volta che accade.” “Quindi vuole che scopra la storia della bambina per trovare il nome di quel demonio?” “Esattamente. Frate Zeno ha scritto nella lettera dove la bambina è stata adottata, è il tuo unico indizio.” L’abate ti porge un foglio con il recapito della persona a cui rivolgerti. “Che il Signore possa guidarti e ti protegga, padre Alessandro.” Prendi il foglietto, saluti l’abate e ti congedi. Inizia l’avventura al 1

1 Sul foglio che ti è stato consegnato c'è il nome della dott.ssa Ninci, dirigente dell'Ufficio per le Adozioni del Tribunale dei Minori di Perugia. E' a lei che dovrai rivolgerti per sapere da dove proviene la bambina, il cui nome ora è Anna Bertoccetti. Raccolta la tua borsa da viaggio l'indomani raggiungi la stazione Termini, dove prendi il primo treno per Perugia. Il viaggio durerà tre ore circa e hai tutto il tempo per leggerti i tuoi appunti che riguardano possessioni e esorcismi, scritti quando hai seguito per un periodo l'attività di esorcisti come Padre Candido Amantini e Padre Gabriele Amorth. Certamente un ripasso di questi argomenti ti sarà utile in questo delicato e difficile compito che ti è stato affidato, e ancora una volta dovrai mostra una fede molto salda, anche perché, come ti ammonì una volta padre Amorth, il demonio ride ed esulta perché sono sempre meno quelli che credono nella sua esistenza e quindi sempre meno quelli che possono combatterlo. [Prosegui. 282] 2 Pensa a due numeri e [Prosegui. 79] 3 "A chi potrei rivolgermi per fare un giro nei dintorni?" "Posso chiedere alla dottoressa Masla. E' assistente di Antropologia all'università di Matera, è qui di Albano dove è anche assessore alla cultura. Conosce molto bene la storia di tutta l'area, se non sbaglio scrisse proprio una tesi sulle pratiche magiche di Albano."

"Sarebbe perfetto." "Le telefono subito, la conosco da quando è nata e sarà ben felice di aiutarla." Mentre finisci il the don Silvano telefona alla dottoressa Masla e prende appuntamento per le 14.30 di oggi qui alla canonica. Nell'attesa don Silvano ti invita alla trattoria di fronte alla chiesa, dove ti fa assaggiare alcuni piatti tipici del posto come le lagane e ceci, e la lucanica sott'olio. Dopo il lauto pranzo fate ritorno in canonica, dove la signora Marilena ti ha preparato la stanza. Ti riposi un poco, preghi e quando sono le 14.30 senti il campanello suonare. Prendi il tuo zainetto, controlli che ci sia tutto il tuo occorrente (taccuino, matita, lente ingrandimento, macchina fotografica polaroid, breviario, torcia elettrica, astuccio con utensili, ecc.) e esci dalla stanza. [Prosegui. 60]

4 "Dove la porto, padre?" ti domanda la dottoressa Masla. ["Alla Rocca del Cappello" 228] ["Alla Seggia del Diavolo" 256] ["Ai Palmenti" 159] ["Alla necropoli di Seroto" 11] ["A San Vito al Monte" 35] ["Dai carabinieri di Albano" 106] [Giro finito. Torniamo alla canonica." 90] 5 "Avete fatto delle ricerche?" domandi al maresciallo. "Abbiamo ripulito tutto e io avrei anche archiviato il caso, dopo tutto non è stato commesso alcun crimine, ma il sindaco ha insistito perché indagassimo. Siamo risaliti ad un gruppo di ragazzi, un paio di Albano, altri di Campomaggiore e Castelmezzano. Come tanti sono attirati dall'occulto, dalla magia, dai film horror, e si divertono a spaventare le ragazze portandole a San Vito. Comunque non erano stati loro, quel week-end erano ad una festa di compleanno insieme ad altre trenta persone, ma ci hanno dato delle informazioni su un tizio, un forestiero, che in quel periodo girava la regione. Era un artista girovago, un arabo o egiziano, si fermava solo una sera per paese, e nella sua tenda parlava dei filosofi arabi, delle profezie coraniche, di magia mediorientale e di spiriti chiamati Djinn o Jinn..." "Ed era coinvolto in qualche modo con la vostra indagine?" "In realtà era solo un tipo particolare, si faceva chiamare Geber, aveva un forte carisma e non escludo che possa aver influenzato delle persone, ma prove che avesse un seguito e che organizzasse riti magici o messe nere non ne abbiamo trovate."

[Hai delle lettere appartenute a Maria Scianna? 125] [Non le hai trovate ma se hai trovato delle scritte in arabo durante le tue ricerche? 211] [Non hai ancora trovato scritte in arabo? 134] 6 E' una vecchia casa cadente, entrare può essere pericoloso, e comunque difficilmente troverai qui qualcosa di diverso da macerie, erbacce e vecchi mobili ammuffiti. [Vuoi andare al Monastero? 200] [Lasci San Vito? 4]

7 Il chiostro ha forma quadrata di circa 15 metri per lato, il giardino centrale è completamente devastato, le piante infestanti e le erbacce la fanno da padrone; i lati del portico sono formati da colonne di marmo rosso e pietra bianca alternate, sormontate da capitelli. Le pareti affacciate sul giardino sono decorate da finestre monofore o bifore, trilobate. A coronamento di tutte le murature corre un fregio. Lungo le pareti del portico si aprono i portali che danno sul corridoio interno dell'edificio. [Prosegui. 250] 8 Pensa a due numeri. [Prosegui. 235] 9 Don Silvano si dimostra subito una persona molto gentile e affabile, è molto incuriosito dalla tua attività, trovandola decisamente singolare per un religioso, e si mette a completa disposizione per assisterti. Ha una stanza in più qui in canonica, era quella che usava sua madre quando veniva a trovarlo, ora lei non c'è più e la stanza è libera, basta solo darle una rassettata, a questo ci penserà la signora Marilena, la perpetua. [Chiedi a don Silvano se conosceva Maria Scianna? 168] [Gli chiedi informazioni sul paese di San Vito? 241] [Gli chiedi se è a conoscenza di qualche setta o culto pagano nei dintorni? 93] 10 "E' la stessa parola che abbiamo visto sulla fronte del Cristo

nella chiesa." dici. "Che sia una sorta di firma?" ipotizza la dottoressa "Oppure una parola magica legata al rituale." "Non saprei. Dovremo parlare con quel suo collega all'università." Nella sala non c'è altro di interessante. [Prosegui. 250] 11 Quando arrivate a Seroto la dottoressa ti racconta di questo antico luogo di sepoltura: "Nei dintorni di Albano, nel 1983, è stata rinvenuta una necropoli risalente al IV secolo a.C. La necropoli comprendeva cinque tombe, sotterrate da 1,50 a 3,50 metri sotto terra. Solamente tre avevano i resti di un cadavere. Due dei cadaveri rinvenuti avevano una caratteristica particolare: la testa era indirizzata ad est e il corredo funebre era situato ai piedi o lungo il fianco destro del defunto. Inoltre erano tutti supini." Dopo un rapido controllo non trovate nulla che possa essere utile alla tua indagine. [Scegli un'altra destinazione. 4] 12 "Guardi, dottoressa, secondo lei cosa sono quei segni?" domandi attirando l'attenzione della Masla sull'affresco decadente. ‫كفر‬ "Non so, ma sembra... arabo." "Già, sembra anche a me." rispondi scattando una foto. "Crede che qualcuno abbia scritto in arabo sulla fronte del Cristo? Perché?"

"Dovremmo tradurre la scritta per saperlo. Lei conosce l'arabo?" "No, ma conosco il prof. De Scalzi, che in università che insegna storia della religione islamica. Potremmo andare da lui." "Ottimo." Qui dentro non c'è altro di interessante. [Vuoi entrare nell'abbazia? 178] [Esci dal Monastero? 229] 13 Questa stanza è di circa 30mq, il pavimento è sconnesso e dissestato, l'intonaco del soffitto è in parte caduto, tavoli, sedie e arredi sono ormai marciti o spezzati, ma ci sono ancora delle credenze abbastanza integre, poi c'è la parete con i lavandini e la stufa per la cottura. Pensa due numeri. [Prosegui. 167] 14 [La loro somma è divisibile 3? 242] [La loro somma NON è divisibile 3? 95] 15 "Come sarebbe un messaggio per lei?" domanda stupefatto il dottore "E' impossibile, questa registrazione è dell'estate scorsa." "Esatto poco dopo il mio rientro in Italia dalla Norvegia." "Ma come poteva Maria Scianna sapere che lei oggi sarebbe stato qui? E' assurdo." "Gli spiriti non sono come gli umani, loro possono essere ubiqui e onniscienti. Questa che parla non è Maria Scianna

ma lo spirito che era dentro di lei, e che ora è dentro sua figlia." [Gli chiedi se Maria Scianna ha mai mostrato momenti di lucidità? 54 [Gli chiedi di raccontarti le circostanze della sua morte? 266] [Hai terminato con il dottor Golzi? 80] 16 "Il culto indigeno è attestato dall'enigmatica effige scolpita al lato del monolito. Da ciò si desume che presso la Rocca del Cappello si praticasse ancora il culto dell'antenato mitico e rappresentato da una entità totemica di significato scaramantico dal quale si credeva discendessero tutti gli appartenenti al clan. A questo totem il clan si sentiva legato da una sorta di parentela legata alla propria origine ed esso rivelava una dimensione religiosa unificante, pur non essendo un dio." [Le chiedi di parlarti del culto astronomico? 147] [Osservi i simboli incisi sulla pietra? 78] [Osservi meglio il sentiero che conduce al monolite? 230] [Lasci questo luogo e scegli un'altra destinazione? 4] 17 [La somma è divisibile per 3? 273] [La somma NON è divisibile per 3? 102] 18 L'aria fetida e malsana ti colpiscono lo stomaco e la testa ma riesci a resistere, punti la torcia elettrica attorno a te: la camera è grande circa 15 mq, il pavimento è cosparso di

crocifissi di varie di dimensioni, di legno, di pietra o di metallo. Le pareti ai lati sono tempestate di chiodi dove probabilmente erano stati fissati i crocifissi, ma è la parete opposta a quella da cui sei entrato che attira di più la tua attenzione, facendoti scorrere un brivido lungo la colonna vertebrale. Ti avvicini illuminando il muro, vedi delle catene e degli anelli fissati e subito capisci che qui era stato imprigionato qualcuno, molto probabilmente murato vivo. Ciò però che più ti gela il sangue e che obbliga il tuo corpo ad indietreggiare è la lastra di pietra posta sopra gli anelli e le catene, che recita: Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii, omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica, in nomine et virtute Domini Nostri Jesu Christi, eradicare et effugare a Dei Ecclesia, ab animabus ad imaginem Dei conditis ac pretioso divini Agni sanguine redemptis . Non ultra audeas, serpens callidissime, decipere humanum genus, Dei Ecclesiam persequi, ac Dei electos excutere et cribrare sicut triticum. Imperat tibi Deus altissimus, cui in magna tua superbia te similem haberi adhuc præsumis. [tr. Noi ti imponiamo di fuggire, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, con tutte le tue legioni, riunioni e sètte diaboliche, in nome e per il potere di nostro Signore Gesù Cristo: sii sradicato dalla Chiesa di Dio, allontanato dalle anime create a immagine di Dio e riscattate dal prezioso Sangue del divino Agnello. D’ora innanzi non ardire, perfido serpente, di ingannare il genere umano, di perseguitare la Chiesa di Dio, e di scuotere e crivellare, come frumento, gli eletti di Dio. Te lo comanda l’Altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia, presumi di essere simile.]

"Una preghiera di esorcismo!" esclami "In nome del cielo, chi mai è stato imprigionato qui sotto?" Immediatamente avverti la sensazione di una minaccia incombente, di una presenza antica e malvagia che ancora risiede in questo luogo, i tuoi sensi di urlano di fuggire immediatamente da qui. Scatti una rapida foto, poi ti volti, raggiungi l'apertura nel muro e abbandoni la camera. [Prosegui. 139] 19 "Guardi, dottoressa, secondo lei cosa sono queste scritte?" domandi scattando una foto.

"Non so, ma sembra... arabo." la dottoressa scatta una foto. "Già, sembra anche a me. Lei conosce l'arabo?" "No, ma conosco il prof. De Scalzi, che in università che insegna storia della religione islamica. Potremmo andare da lui." "Ottimo." [Scegli un'altra destinazione. 4] 20 Purtroppo la tua ricerca di oggi è stata decisamente infruttuosa e non hai alcun indizio da cui partire per proseguire la tua indagine. Dovrai ricominciare tutto da capo.

21 Quando si parla di malefici si tende a tornare con la memoria ad un passato medioevale, o a società agresti, isolate, in cui superstizione e santoni esercitano ancora molta influenza. Invece non bisogna allontanarsi di molto, basta restare nel nostro paese, ai giorni nostri, per ritrovare forme di maleficio, come quelli di seguito elencate, come cause di possessione: 1 — La magia nera, o stregoneria, o riti satanici quali messe nere: “La loro caratteristica è di procurare il maleficio contro una determinata persona attraverso formule magiche o riti, talvolta anche molto complessi, con invocazioni rivolte al demonio, ma senza far uso di oggetti particolari. Chi si dedica a queste pratiche diventa servo di Satana, ma per colpa sua.” 2 — Le maledizioni: “sono auguri di male, e l'origine del male sta nel demonio”, più intense quanto più forte è il legame tra le persone, specie se di sangue. Vi sono esempi estremamente gravi di malefici causati da genitori che hanno maledetto i figli o viceversa. 3 — Il malocchio: “consiste in un maleficio fatto da una persona per mezzo dello sguardo”. Padre Amorth però ci avvisa che si tratta di vero e proprio “maleficio, ossia suppone l'intenzione di nuocere ad una determinata persona con l'intervento del demonio”. 4 — La fattura che “è di gran lunga il mezzo più usato per operare malefici” e don Gabriele sottolinea quanto “l'efficacia malefica non è data tanto dal materiale usato quanto dalla volontà di nuocere con l'intervento del demonio” e di parecchi casi in cui si è battuto causati proprio dalla volontà di qualcuno di volere del male per la vittima. Sebbene possa sembrare puro folklore dobbiamo comunque pensare che, come ci sono persone che pregano il Signore che interceda per il bene e la salute di qualcuno, allo stesso modo vi sono persone che si rivolgono al maligno per chiedere il male o la morte di un’altra persona, e con

l’altissimo numero nel nostro paesi di sedicenti maghi, veggenti, fattucchieri, santoni non dovrebbe essere difficile comprendere. Padre Amorth ti ha sempre avvertito che tutti questi individui che promettono di liberare dal male in realtà fanno l’esatto contrario perché non esiste alcuna magia bianca, nessun mago che si rivolge a Dio ma tutti sempre e solo al Maligno e che “il campo delle fatture e degli altri malefici è il paradiso degli imbroglioni”. Cosa ti interessa leggere ancora? [I tuoi appunti su Padre Amorth? vai al 58] [Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini? vai al 144] [Come si può cadere nei disturbi del demonio? 75] [Come distinguere un indemoniato da un malato psichico? 202] [Quali sono gli aspetti di comportamento che più spesso si riscontrano nelle possessioni? 123] Altrimenti [Prosegui. 30]

22 Cosa ritrae la foto? [Il disegno di un caprone? 84] [Un occhio spalancato? 101] [Un inno a Satana? 220] [Il volto del Cristo senza un occhio? 71 ] 23 "Lo chiederemo al prof. De Scalzi." dice scattando anche lei un paio di foto. Ora pensa a due numeri. [Prosegui. 14]

24 Non è questa la strada corretta da percorrere. Ricomincia da capo l'avventura e fa più attenzione ai particolari e alle informazioni che vengono date. 25 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 26 Porgi la foto al professore che la analizza con la lente di ingrandimento. [Hai già mostrato al professore la foto scattata nella Sala Capitolare oppure quella nella Chiesa? 28] [Non l'hai ancora mostrata oppure non la possiedi? 132] 27 "Si tratta di una sorta di replica di quanto visto per la chiesa," dice "l'occhio del Dajjal e la parola kafir." [Prosegui. 140] 28 "Si tratta sempre dell'occhio del Dajjal, solo che qui non c'è incisa la parola ‫ كفر‬Kafir." "Di cosa si tratta all'ora?" domandi. "C'è scritto ‫' المس^^يح ال^^دجا ال‬Al-Masih ad-Dajjal'..." il tono di voce del professore tradisce la sua preoccupazione. "E cosa significa?" "Masih significa 'Messia', è uno degli epiteti che il Corano da a Gesù, per l'islam egli è comunque una figura importante, ma qui il significato è ovviamente in

contrapposizione perché è riferito al Dajjal, il mentitore. Secondo alcuni esegeti dell'islam il suo nome sarà Masih, dalla radice masaha, perché il suo volto è limpido, pulito dalla parola 'mamsuh', senza un occhio e senza copertura. Mentre Gesù viene chiamato Masih in quanto egli è colui che cancella i peccati e pulisce dalle malattie. E si chiama Dajjal, che come vi ho detto significa imbrogliare, mentire, perché trufferà, coprirà il bene con il male..." "E quindi?" chiede la dottoressa. "Prima vi ho raccontato che secondo l'islam ci sarebbero stati 30 Dajjal nel corso della storia, e che l'ultimo avrebbe portato la fine del mondo... beh, l'ultimo Dajjal è chiamato proprio Al-Masih ad-Dajjal." [Prosegui. 140] 29 Quale il nome di questa entità? [Iblis 121] [Dajjal 244] [Djinn 52] [Shaytan 133] 30 Arrivato in stazione a Perugia prendi un taxi per raggiungere il Tribunale dei Minori di Perugia, qui ti rechi all'Ufficio per le Adozioni. La dirigente dell'ufficio è piuttosto seccata e non nasconde la sua contrarietà a mostrarti il fascicolo della bambina, ma da Roma sono giunte indicazioni ben precise di assecondare ogni tua richiesta.

Ti viene così consegnato un plico con i documenti relativi all'adozione che puoi visionare in tutta tranquillità in ufficio al momento non utilizzato. [Se leggi le informazioni sulla bambina vai al 245] [Se leggi le informazioni sulla madre vai al 115] [Se leggi le informazioni sui genitori adottivi vai al 296] 31 Tiri fuori di tasca le lettere che hai trovato in stanza di Maria Scianni e le mostri al professore chiedendogli il significato dei termini in lingua araba. Il professore le leggere inforcando gli occhiali: "Dunque... ‫ المسيح ال^دجا ال‬Al-Masih ad-Dajjal è l'ultimo dei trenta Dajjal, quindi l'anticristo finale, 'Isa ibn Maryam è come viene chiamato Gesù Cristo nel Corano, mentre yawm al-din è il giorno del giudizio per l'islam, quando Allah giudicherà gli uomini per salvarli o condannarli." "Quindi sta dicendo a questa donna che concepirà l'anticristo?" Il professore annuisce: "E' quanto emerge, sì." [Prosegui. 140] 32 Le lettere sono tutte scritte a mano su una carta da lettera particolare, ti ricorda il papiro. La grafia è sinuosa, esteticamente ricercata, ricordi che per l'islam la calligrafia è praticamente un'arte, anche per via del fatto che unisce i vari paesi di lingua araba. Questo rafforza la tua impressione che sia un uomo di origine araba ad averle scritte. Le lettere sono tre e tutte indirizzate a Maria Scianna, sono datate 1986 e il tono è quello di un maestro, di una guida,

che scrive ad un discepolo. Questo Djabir-ibn-hajjan (se davvero è il suo nome) la rassicura in merito al cambiamento che la sua vita avrà di lì a breve; liberata dal fardello del padre e da quello della fede sarebbe stata "libera di seguirlo e di trovare la pace nel grande Dajjal". Le lettere hanno tutte lo stesso tono, capisci che l'uomo l'aveva convinta a seguirlo in una sorta culto, e che grazie a questa sua nuova fede presto "avrebbe abbracciato Dajjal ed egli avrebbe posto in lei il seme per la venuta di Al-Masih adDajjal che sfiderà 'Isa ibn Maryam prima che si compia yawm al-din." Perplesso per i contenuti delle lettere le metti da parte ed esci dalla stanza. [Scendi per controllare il soggiorno? 13] [Esci di qua per andare al monastero? 200] [Lasci il paese di San Vito? 250] 33 Il volto di Venegoni si scurisce: "Djabir-ibn-hajjan... che il diavolo se lo porti, è causa sua se sono inchiodato su questa sedia a rotelle." "Prego?" domandi sorpreso. "Se mi domandate di Geber vuol dire che sapete qualcosa di lui ma non sapete chi sia, è così?" "Sappiamo che viaggiava da un paese all'altro," risponde la Masla "che organizzava degli spettacoli particolari e pensiamo che abbia approfittato del retaggio arabo del nostro territorio per riportare in vita un antico culto persiano." "Quindi non ne sapete un granché." Venegoni con la sola mano che riesce a muovere afferra il bicchiere e beve un sorso di sharbat. "Nè Geber né Djabir-ibn-hajjan sono i suoi veri nomi, lui vive per l'inganno e la menzogna, è la sua natura. All'inizio ti affascina con le sue parole, i suoi

racconti sulle antiche civiltà antidiluviane, di Atlantide, di Shamballah, di Iram, di scienza impossibile e geometria non euclidea, dei poteri nascosti della mente, della superiorità dell'uomo su Dio, e che noi siamo i creatori di noi stessi. Lui ti incantava con le sue parole sibilanti, e con quel suo unico occhio ofide ti penetrava nella mente, sembrava portare con sé le sabbie dell'Arabia petrea, l'antichità dell'impero persiano, e il gelido silenzio della notte del deserto. Il messaggero di Allah ci aveva avvertito..." Fissate Venegoni, avete difficoltà a capire se stia parlando con cognizione di causa o se sia solo un delirio di un uomo malato e semiparalizzato. "Non è stato dato profeta che non abbia avvisato il suo popolo del guercio bugiardo." dice d'un tratto con voce impetuosa. "Attenzione lui è guercio e il vostro Signore non è guercio, ed ha tra gli occhi scritto: kafir. Il Dajjal avrà dunque scritto tra gli occhi Kafir." "Geber era il Dajjal?" domandi con preoccupazione. Venegoni annuisce mentre noti il suo corpo tremare ricordando quell'individuo: "Lui era venuto a preparare la venuta di Masih ad-Dajjal, l'ultimo Dajjal...e noi lo abbiamo aiutato..." [Prosegui. 274] 34 Dopo un rapido pranzo in un bar fate ritorna all'università, la dottoressa Masla ti lascia nella biblioteca, si assenterà per un paio di ore dovendo tenere una lezione, ti raggiungerà più tardi. La ringrazi e poi ti metti alla ricerca dei libri che potrebbero esserti di aiuto nella ricerca. La biblioteca dell'università è piuttosto fornita ma di testi riguardanti la magia ce ne sono pochi, dopo una accurata ricerca porti ad un tavolo cinque volumi:

[La Magia Nera, di Richard Cavendish. 165] [Caccia alle Streghe, di Giuseppe Alaimo. 156] [La filosofia occulta o La Magia, di Enrico Cornelio Agrippa. 276] [Il Grande Arcano, di Eliphas Levi. 88] [Magia Bianca Magia Nera, di Papus. 103] 35 Raggiungete San Vito, il paese è un aggregato di vecchie case diroccate o abbandonate, la strada è sterrata e incolta, fermate l'auto e proseguite a piedi, in lontananza scorgete il vecchio capanile del monastero. [Vuoi andare al Monastero? 200] [Vuoi cercare la casa di Maria Scianna? 173] 36 [La loro somma è pari? 219] [La loro somma è dispari? 96] 37 Golzi è uno psichiatra e, a giudicare da tutti gli attestati incorniciati alla parete, molto specializzato. Il solo nominare Maria Scianna adombra la sua espressione: "E' arrivato tardi, padre." dice mentre una cartellina dallo schedario. "Quella donna avrebbe avuto bisogno di un prete molto tempo fa." "Perché dice questo?" domandi. "Lo capirà da sé." Golzi apre la cartellina dove, tra i documenti, ci sono delle fotografie della donna in condizioni a dir poco spaventose. Il suo volto è alterato dalla tensione dei nervi e l'espressione psicopatica, gli occhi sbarrati e la

bocca piena di pustole. "Uno dei peggiori casi che mi sia mai capitato: dovevamo tenerla seduta e legata quasi tutto il tempo. Parlava con voce alterata, diceva cose della mia vita che nessuno può sapere, poteva parlare anche in latino, in inglese o in tedesco, e dubito che una contadinella delle colline lucane conoscesse queste lingue." la voce del dottore trema mentre racconta della donna. "Quello che dice sono alcuni dei segni che la chiesa riconosce nella possessione, ma non sono determinanti." "Lei perché è qui?" ti domanda quindi il medico. "Cosa voleva da questa donna?" "La figlia di Maria Scianna venne adottata sei anni fa, ora anche quella bambina soffre degli stessi... disturbi." "Oh cielo..." il dottore si porta le mani sul volto. [Chiedi a Golzi se è riuscito a capire l'origine del male della donna? 194] [Gli chiedi se Maria Scianna ha mai mostrato momenti di lucidità? 54 [Gli chiedi di raccontarti le circostanze della sua morte? 266] 38 Spello è un antico borgo medievale ai piedi del monte Subasio, qui il turismo è molto florido, così come le attività folcloristiche e la festa dell'olio di cui la cittadina è famosa. Mentre ti incammini lungo le strade in salita pensi a tutte queste persone che circolano allegramente per le piazze e le vie di Spello, a vedere le vetrine con i prodotti tipici e i souvenir, le chiese affrescate e gli eventi musicali, che contrastano con l'atmosfera d'incubo che si vive in casa della famiglia Bertoccetti, dove una bambina è vessata da un demone. Seguendo le indicazioni inviate dell'abate raggiungi una casa dai muri di pietra e il tetto spiovente che si trova verso la

porta Urbica. Suoni il campanello e ad aprire la porta di legno arriva una donna sui trent'anni dal volto sciupato. "Sì?" domanda la donna. "Sono padre Alessandro Balsamo, lei è la signora Bertoccetti?" "Sono la sorella, entri pure padre, la aspettavamo." Entri nella casa e subito avverti una sensazione di disagio, di paura; è una sensazione che hai già sperimentato quando hai assistito ad alcuni esorcismi, e che avresti voluto non provare più. La donna si presenta come Francesca, la zia di Anna, ti fa accomodare nel soggiorno mentre va a chiamare la sorella. Subito dopo vedi scendere da una scala i due genitori, visibilmente provati, e dietro di loro riconosci Padre Zeno, con indosso la tunica e la stola. Ti presenti e ti auguri di poter essere d'aiuto, ti informano che le condizioni di Anna sembrano peggiorare, devono continuamente sedarla e alimentarla con una flebo per evitare che si strappi la lingua a morsi o si spacchi la testa contro il muro. Incroci lo sguardo preoccupato di Padre che ti chiede di scambiare due parole in privato. [Prosegui. 293] 39 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale.

Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui.

40 L'anziano sacerdote ti chiede di rispondere alle sue invocazioni, di non prestare attenzione alle parole che quello spirito immondo dirà, di non ascoltare le sue menzogne e le sue provocazioni. "O Signore, esaudisci la mia preghiera." invoca il padre. Ora tocca a te rispondere ma d'un tratto il tuo corpo raggela, senti su di te lo sguardo omicida della bambina posseduta, se prima avvertivi una sensazione di disagio e paura, ora sei pietrificato dal terrore, ti sembra che il demone stia penetrando dentro di te invadendoti con il suo spirito immondo. Devi assolutamente resistere, afferri il crocifisso che hai al collo e preghi intensamente il Signore di proteggerti da questo attacco diabolico. Cosa rispondi all'invocazione di padre Zeno? ["E con il Tuo spirito." 268] ["E il mio grido giunga fino a Te." 143] ["Ora e sempre, nei secoli dei secoli." 255] ["Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. 122] 41 "Quindi potremmo pensare che i monaci intrappolarono là sotto un uomo posseduto da uno demonio evocato da un mago saraceno, e che dopo secoli potrebbe essere stato liberato." dici. "Un momento, padre," ti ferma De Scalzi "tralasciando il fatto che ci sono troppi "si dice" "si racconta" eccetera, sa meglio di me che quell'uomo poteva essere solo un povero malato di mente, un epilettico o uno schizofrenico." "Sì, lo so. Ma io sto affrontando un'indagine in cui una donna ha manifestato tutti i segni di possessione demoniaca, ed è morta in un manicomio senza che i medici potessero

aiutarla. E ora sua figlia è affetta dai medesimi disturbi. Malattia mentale o meno ci sono un po' troppe coincidenze." [Prosegui. 140] 42 Finite le lodi e la messa mattutina, ti prepari per recarti all'ospedale psichiatrico. Ritrovi nuovamente frate Claudio, il suo abate gli ha ordinato di accompagnarti e farti da guida per tutto il tempo che resterai in città, salite così sulla Uno e fate rotta verso l'ospedale. "Conosce la storia dell'ospedale?" ti domanda il frate mentre guida. "No, sono curioso." rispondi. "L'Ospedale psichiatrico è stato fondato nel 1954 da don Pasquale Uva, che già a Bisceglie negli anni '20 aveva fondato un Istituto di ricovero per alienati, la"Casa della Divina Provvidenza", un sant'uomo se posso permettermi. Ci ha messo trent'anni per realizzare il suo sogno e grazie a Nostro Signore c'è riuscito, e tante di quei poveri malati di mente hanno avuto un luogo in cui qualcuno si prendesse cura di loro. Sa quante di quelle persone venivano considerate vessate o possedute dal Demonio? Eppure si trattava solo di malattie mentali, poveretti." "Sì, conosco bene il problema." "Grazie ad un prestito di 100 milioni di lire don Uva acquistò il terreno di Villa Janfolla e vi costruì un edificio per adibirlo a ricovero degli alienati, e ora conta circa 500 posti letto suddivisi in vari reparti, dal morbo di Alzheimer alla Riabilitazione." Raggiungete infine via Ciccotti a Potenza dove, all'interno di un vasto parco, sorge l'Ospedale Psichiatrico. Entri nella hall di ingresso con frate Claudio che ti segue a

ruota, noti è piuttosto incuriosito da te e non fa niente per nasconderlo. Giungi alla reception dove una suora ti chiede cortesemente come può aiutarti. Ti presenti e... [Chiedi di vedere il primario? Vai al 175] [Chiedi di vedere il medico che ha in cura Maria Scianna? 221] 43 Devi esserti confuso, non c'è nessuno con quel nome. Torna indietro e ricorda che non puoi più recarti dai carabinieri. [Prosegui. 4] 44 "La donna si chiamava Maria Scianna?" domandi. Venegoni annuisce: "Sì, sapevamo poco e niente di lei, riuscimmo solo a farle dire che abitava a San Vito al Monte, Geber l'aveva trovata lì, e l'aveva liberata dal padre padrone. Da allora ella si era legata a lui... povera donna, chissà che fine ha fatto." "E' morta," gli comunichi "all'ospedale psichiatrico di Matera, completamente pazza." "La notizia non mi sorprende, è la fine che tocca a chi si lega a quel demonio." "Ha avuto una figlia, lo sapeva?" "Oh cielo, allora ci è riuscito..." Venegoni sembra agitarsi. "A cosa si riferisce?" domanda la Masla. "Aveva scelto Maria perché fosse la madre del trentesimo Dajjal..." [Prosegui. 248]

45 Ti piange il cuore nel vedere questa antica struttura abbandonata e in rovina. Apri con attenzione la porta di legno, dentro c'è odore di muffa e polvere, le finestre decorate sono in pezzi, la maggior parte delle panche di legno è marcita. La chiesa ha una sola navata, non è più lunga di 15 metri e non più larga di 6, sulla parete di sinistra c'è l'affresco del martirio di San Vito, ormai scalcinato e ammuffito, mentre la parete di destra è completamente cancellata, si vedono solo alcuni brandelli di un affresco irriconoscibile, forse un altro santo. A lato dell'altare c'è una statua di gesso di San Vito, ormai senza un braccio e parecchio rovinata. Dietro l'altare, nell'abside c'è un affresco fatiscente di Cristo Redentore. Mentre osservi la dottoressa Masla ne approfitta per scattare delle foto. Pensa a due numeri. [Prosegui. 218] 46 [La loro somma è divisibile per 3? 161] [La loro somma NON è divisibile per 3? 284] 47 Quando entrate in questo particolarissimo e suggestivo paese medievale ti sembra di fare un salto indietro di secoli: la Rabatana ha una complessa struttura architettonica difensiva, con cunicoli, un diffuso sistema di grotte interno alle abitazioni, strettoie e volte a schiena d’asino. Il quartiere è caratterizzato da un tipo di costruzione in pietre non squadrate, costituite spesso da un assortimento dimensionale che va dal ciottolo al masso informe.

Ne risulta un tipo di muratura non perfettamente uniforme con pietre assemblate in maniera approssimata. È probabile che le case e i palazzi vennero costruiti simultaneamente per essere comunicanti tra di loro con finestre e feritoie. Queste ultime consentivano di tenere sotto controllo una vasta area senza essere visti dall’esterno. Tutta la Rabatana è dotata di un sistema di protezione a prova di sfondamento, con strade strette e scoscese, portoni fortificati e sbarramenti progressivi disposti in modo concentrico ascendente verso la sommità collinare. Ripide viuzze d’accesso erano state realizzate solo all’esterno dell’intero caseggiato. Passanti sotto arcate, i vicoli, simili a corridoi interni, attraversano le costruzioni abitate, che in passato consentivano i controlli e gli interventi anche dall’alto, eludendo improbabili attacchi a sorpresa. La gradinata che porta in Rabatana è un’ampia e ripida strada che si estende sui burroni per oltre 200 metri di lunghezza. La casa di Venegoni si trova nel centro storico del rione di San Michele in piazza Plebiscito, si tratta una struttura composta da un seminterrato che si affaccia su vico Garibaldi e da due piani rialzati su corso Umberto I. Dal palazzo si ha un’incantevole vista panoramica sul torrente Pescogrosso, sul convento di San Francesco e sui dirupi del rione Rabatana. Vi fermate davanti alla porta di casa e suonate il campanello. [Prosegui. 265] 48 Fai una ricerca su vari testi ma non trovi nulla di interessante. Puoi fare altre ricerche ma non su maestri o sacerdoti di culti diabolici, anche se ti verrà riproposto.

[Cerchi informazioni sul patto con il demonio? 2] [Cerchi informazioni sui discepoli dei culti diabolici? 163] [Hai terminato la ricerca? 198] 49 Da quale libro lo ha tratto? [Tracce della presenza araba in Europa 298] [Le invasioni saracene nel medioevo 192] [Storia di Albano di Lucania 170] [Il Monastero di San Vito 59] 50 Demone di Giove: Hismael Numero: 136 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285]

51 La dottoressa si sta sforzando ad attraversare questo luogo lugubre e nonostante il suo interesse capisci che non vede l'ora di uscire di qui. Vi fermate quando le vostre torce illuminano una parete di mattoni di pietra sovrastato da una lastra di marmo che reca ancora le parole "TERRIBILIS EST LOCUS ISTE", traducibile sia con "Questo è un luogo terribile" ma anche con "Questo luogo incute rispetto". "Sembra un avvertimento." dice la dottoressa con voce tremolante. I mattoni di pietra di questo muro sono in parte caduti e dietro noti una camera nascosta che era stata murata, c'è una breccia di circa un metro di diametro dalla quale proviene un'aria gelida e un odore terribile, forse è solo la tua immaginazione ma ti sembra di avvertire anche un lontano flebile sussurro per nulla rassicurante. "Forse è meglio andare via, padre." dice la dottoressa cercando di nascondere il timore che avverte in questo luogo. [Vuoi entrare nella camera nascosta? 213] [Segui il consiglio della dottoressa? 139] 52 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 171] 53 Cercate di calmare l'uomo, convincendolo che non volete fargli del male, tutt'altro. Dopo alcuni minuti Venegoni si calma e annuisce, si scusa, ma da anni vive nel terrore che quell'uomo possa tornare a prenderlo.

"Chi?" domandi "Si tratta di Geber?" Venegoni spalanca gli occhi. [Prosegui. 33]

54 "Raramente. Ormai era la sua... anzi... le sue personalità multiple che emergevano di continuo. Io chiedevo a quelle personalità di farmi parlare con Maria, ma loro lo impedivano. Continuavano a ripetere che apparteneva a loro, che aveva fatto un patto di sangue, che era stata consacrata e che non l'avrebbero mai lasciata andare." "E lei come ha interpretato questo comportamento?" "In casi di grave dissociazione può succedere che le personalità dominanti prevalgano sulla prima, tanto da prendere totalmente il controllo." "In pratica non è mai riuscito a parlare con Maria." "Già, le altre personalità lo impedivano." [Chiedi a Golzi se è riuscito a capire l'origine del male della donna? 194] [Gli chiedi di raccontarti le circostanze della sua morte? 266] [Hai terminato con il dottor Golzi? 80]

55 Facendo attenzione guardi un po' in giro, ma qui c'è solo polvere, muffa e sporco. [Vuoi andare a vedere il piano superiore? 208] [Esci di qua per andare al monastero? 200] [Lasci il paese di San Vito? 250]

56 La donna di servizio interviene per sorreggere Venegoni: "Mi spiace, ma si è molto affaticato," vi dice "devo riportarlo a letto." "La prego, dottore," insisti "la figlia di Maria è posseduta

dall'ultimo Dajjal, dobbiamo conoscere il suo nome per poterlo scacciare, lei può ancora salvarla." Venegoni ansima, sembra esausto, ma ti sembra di sentirgli sussurrare queste parole: "Lui... il segno... cerchio, la linea spezzata... l'uncino... " Vedete la donna spingere via la sedia a rotelle e Venegoni scomparire dalla vostra vista. "E ora?" ti domanda la Masla guardandoti. "Ci ha dato una traccia, ora ci serve una biblioteca con dei libri di magia e astronomia." "Possiamo andare alla biblioteca dell'università, è piuttosto fornita." "D'accordo." Uscite dalla casa di Venegoni e ritornate all'auto. [Prosegui. 34] 57 [La loro somma è pari? 74] [La loro somma è dispari? 285] 58 Padre Gabriele Amorth, sacerdote della Congregazione di San Paolo, è presidente dell'Associazione Internazionale degli Esorcisti. Molto conosciuto anche per la sua presenza a diverse trasmissioni televisive, per i libri da lui scritti, gli articoli di giornale, le numerose interviste e via dicendo. È un sacerdote ormai anziano (classe 1925) ma il suo spirito è sempre lo stesso, quello di un uomo combattivo che ha fatto della lotta contro il maligno la sua missione. Sono più di vent’anni che esercita la professione di sacerdote esorcista, nominato nel 1986 dal card. Ugo Poletti, Vicario del Papa nella diocesi di Roma, in aiuto a Padre Candido Amantini, passionista ed esorcista di grande fama. Il suo libro “un esorcista racconta” è nato per soddisfare la grande sete di curiosità del pubblico su un tema assai

delicato quale è l’esorcismo. Lo stesso Amorth fa notare che il film L’Esorcista di Friedkin ha contribuito in maniera rilevante a far conoscere una figura sacerdotale poco considerata se non addirittura “scomoda” per la Chiesa stessa. Egli manifesta sempre il rammarico per il fatto che “di esorcisti in Italia ce ne sono pochi e di preparati pochissimi” e “ancora peggiore è la situazione in altre nazioni”; non solo “oltre alla scarsità del numero, gli esorcisti sono mal visti, combattuti, stentano a trovare ospitalità per esercitare il loro ministero”. La sua critica è rivolta soprattutto contro i Vescovi, uniche figure clericali che possono nominare gli esorcisti ma che nella maggior parte dei casi non sono interessati a farlo quando non rispondono che al demonio non ci credono “facendo peccato” sottolinea Padre Amorth che aggiunge come “troppi uomini di Chiesa si disinteressino totalmente di questi problemi, lasciando i fedeli esposti e senza difese.” Cosa vuoi leggere ancora? [Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini? vai al 144] [Come si può cadere nei disturbi del demonio? 75] [Come distinguere un indemoniato da un malato psichico? 202] [Quali sono gli aspetti di comportamento che più spesso si riscontrano nelle possessioni? 123] [Quali sono le forme di maleficio presunte cause di possessioni diaboliche? 21] Altrimenti [Prosegui. 30] 59 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 207]

60 La dottoressa Nicoletta Masla è una donna sui trent'anni, con capelli ricci ed occhiali. Don Silvano vi presenta e la donna ti tempesta subito di domande, incuriosita della tua presenza qui ad Albano. "Mi scusi," si ferma d'un tratto "ho la tendenza a fare troppo domande tutte insieme." "Non importa, avremo tempo di parlare di molte cose se può darmi una mano." rispondi gentilmente. "Beh, io sono la massima autorità per la storia di Albano e dei suoi dintorni, se mi dice cosa sta cercando posso dirle cosa andare a guardare." Seduti al tavolo spieghi alla dottoressa che sei alla ricerca di eventuali culti pagani sorti ad Albano e nei dintorni, in modo particolare a San Vito. Citi Maria Scianna, sostenendo che la povera donna si deve essere fatta plagiare da qualche losco individuo che le chiamava "Maestro", forse un sedicente mago o guaritore. Solitamente questi gruppi lasciano tracce del loro passaggio in posti ritenuti magici, oppure vecchie chiese abbandonate o in certi punti nei boschi. Non intendi per il momento rivelare la reale natura della tua ricerca, evitando di dare l'impressione di stare organizzando una caccia alle streghe. [Prosegui. 177] 61 [La loro somma è pari? 146] [La loro somma è dispari? 212] 62 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente.

Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 63 Venegoni chiede alla donna di servizio, Maria, di portarvi da bere dello sharbat. Squadri l'uomo che hai di fronte, veste un tunica scura, del tutto simile a quelle indossate dagli arabi, ha una barba corta e curata, avrà una sessantina d'anni, ma l'ictus che lo ha colpito potrebbe averlo invecchiato più rapidamente. "Come sta il professore? E' tanto che non lo vedo?" vi domanda, la Masla dà alcune risposte di circostanza, mentre maria ritorna con un vassoio con tre bicchieri. "Questo è sharbat, una bevanda tipica mediorientale, è fatto con la frutta ed alcuni aromi." Prendi il bicchiere e sorseggi la bevanda dolce e dissetante. "Veniamo a noi." riprende Venegoni "Un'antropologa e un religioso, coppia singolare. Come posso esservi utile?"

[Gli chiedi se conosce Geber? 33] [Gli chiedi se è a conoscenza della presenza di un culto dedicato a Iblis o Dajjal? 135] 64 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 195] 65 Dopo un po' che percorrete delle stradine fuori città il frate rompe nuovamente il silenzio: "Padre, posso farle una domanda... indiscreta?" "Certo, chiedi pure." "Ecco... sono rimasto un po' sorpreso, di rado ospitiamo qualcuno nel nostro convento, le nostre regole sono ben precise, e comunque ci deve essere una richiesta ben specifica, con una motivazione altrettanto articolata, invece oggi il suo superiore ha chiamato e parlato con il nostro abate, e lui non parla quasi mai al telefono, e subito ci ha chiesto di preparare una stanza e mi è stato chiesto di andare a lavare l'auto e poi di venire a prenderla." "E la cosa ti ha incuriosito, vero?" "Beh, direi che è stato piuttosto insolito, così mi sono chiesto se... per caso lei non sia qualche alto prelato in incognito..." Ti fai una grassa risata: "No, no, nessun alto prelato, sono un semplice confratello, come te, anche se appartengono ad un altro ordine. Evidentemente i nostri abati sono vecchi amici, tutto qua." "Ah, ecco. Perdonate la mia curiosità. Vi sarei grato se non riferiste all'abate la mia indiscrezione." "Non ti preoccupare, rimarrà tra di noi." Finalmente raggiungete il convento francescano dove puoi mangiare e riposare in tutta tranquillità.

L'indomani sei pronto per proseguire con la tua missione. [Prosegui al 42] 66 Avverti una profonda presenza del Maligno in questa vicenda di Maria Scianna e sua figlia, e fai affidamento a Nostro Signore perché ti guidi e ti protegga. [Prosegui. 198]

67 "Ho un'altra cosa da mostrarle, padre." Il dottore prende da un cassetto una scatola e ne tira fuori una VHS. "Ho registrato alcune conversazioni con la signora Scianna, in questa parla in una lingua che non siamo stati in grado di comprendere, l'unica parola che abbiamo riconosciuto è

'Alexander'. L'abbiamo registrata poco prima della sua morte" Inserita la VHS il medico accende la televisione e compare l'immagine di Maria Scianna legata sul letto, con il volto deforme e tumefatto, che ti ricorda quello di un maiale, la donna si agita ed emette versi gutturali alternati a grugniti e insulti blasfemi di ogni tipo: è una scena che mette i brividi. D'un tratto inizia a parlare in una lingua straniera. "Ecco, sente?" il medico alza il volume della tv. "E' norvegese." dici riconoscendo la lingua, mentre un brivido di corre lungo la schiena: "E' un messaggio per me. Dice: Non credere di aver vinto, padre Alessandro, anche se hai profanato la tomba di Babalon il mio potere resta sterminato, ed io ti attenderò qui, per portarti con me nel supplizio eterno." [Hai letto la prima avventura di Padre Alessandro: "Babalon"? 15] [Non l'hai letta? 179] 68 "Non saprei. Comunque poco tempo dopo suo padre morì in uno strano incidente, travolto dal suo stesso trattore. In paese si disse che era stato oggetto di una fattura o una fascinazione. Maria si vedeva sempre di meno in giro, mi hanno riferito che frequentava quest'uomo dall'aspetto misterioso, ma per lo meno nessuno la vide più prostituirsi, vestiva abiti nuovi e pareva stare meglio. Pensammo tutti che avesse trovato qualcuno che le volesse bene, che si prendeva cura di lei, ma col passare del tempo iniziò ad avere crisi isteriche, anche violente, sembrava una pazza. Il dottore provò a darle delle medicine ma lei le rifiutava, insultava chiunque cercasse di aiutarla, diceva che non ne aveva bisogno. Urlava, si dimenava, e tal volta parlava con una voce... non saprei come descriverla se non...

raggelante." "Raggelante?" "Sembrava la voce di uomo ma molto più grave, quasi che venisse da sotto terra. Quando poi il medico scoprì che Maria era incinta e che era a rischio la vita del nascituro, contattò un suo collega psichiatra che decise per l'internamento. Dopo aver dato la bambina alla luce peggiorò sempre più. La piccola Anna venne affidata ai servizi per l'adozione, date le gravi turbe psichiche della madre, e poi lei morì un anno fa, come lei sa bene." "Una storia davvero terribile, poveretta. La sua casa c'è ancora?" "Ormai San Vito è un paese fantasma, comunque può trovare facilmente quel che ne resta. E' la seconda casa che trova sulla sinistra appena entrato in paese, la riconoscerà per le finestre ad archi." [Gli chiedi informazioni sul paese di San Vito? 241] [Gli chiedi se è a conoscenza di qualche setta o culto pagano nei dintorni? 93] [Non hai altre domande? 3] 69 Da Spello a Sersina ci sono circa due ore e mezzo di macchina, partendo appena possibile potreste arrivare a metà pomeriggio. Mentre i Bertoccetti vanno a preparare la bambina e le valigie Padre Zeno ti prende in disparte. "Faccia attenzione," ti avverte "il Demonio farà di tutto per impedirvi di arrivare a Sersina. Lei non smetta di pregare e soprattutto non abbia paura. Avviserò io Padre Umberto, uno degli esorcisti di San Vicinio, è un vecchio amico, vi aiuterà." Annuisci, poi, dopo una mezz'ora circa, siete pronti a partire. [Prosegui. 197]

70 Trovi diverse immagini e simboli magici e alchemici ma non quello che stai cercando. Ricorda che non puoi più ricontrollare questo libro. [Prosegui. 100] 71 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 72 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 195] 73 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate

troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 74 Trovi diverse immagini e simboli magici e alchemici ma non quello che stai cercando. Ricorda che non puoi più ricontrollare questo libro. [Prosegui. 100] 75 Gli esorcisti ritengono che siano fondamentalmente quattro le cause di possessione o di altri disturbi demoniaci: 1— Per permissione di Dio. Sebbene sembri un controsenso sostengono che niente accade senza volere di Dio, e che sia “chiaro che Dio non vuole mai il male, ma lo permette quando siamo noi a volerlo avendoci creati liberi.” 2 — Quando si subisce un maleficio. In tal caso c'è una “colpa umana da parte di chi fa o di chi ordina ad un mago il maleficio” ovvero: “nuocere ad altri attraverso l'intervento del demonio” attraverso: “legatura, malocchio, maledizione.” “La fattura è la causa più frequente che poi riscontriamo in coloro che sono colpiti dalla possessione o da altri disturbi malefici.” A proposito del meravigliarsi del motivo per cui Dio permetta ciò ti veniva risposto che “Dio ci ha creati liberi e non rinnega mai le sue creature, neppure le più perverse; poi alla fine tira le somme e da a ciascuno quello che ha meritato, perché ognuno sarà giudicato secondo le sue opere.”

3 — Uno stato grave e indurito di peccato. “In radice, il vero motivo è sempre la mancanza di fede. Quanto più manca la fede, tanto più aumenta la superstizione”. Ad esempio ricordi casi di “donne che più volte avevano commesso il delitto d'aborto, oltre ad altre mancanze; di persone che, oltre a perversioni sessuali aberranti, commettevano colpe di violenza; e di giovani che si drogavano e cadevano in altre colpe congiunte con la droga.”. 4 — Frequenza a luoghi o persone malefiche. Tasto questo molto dolente perché si intende “la pratica o l'assistenza a sedute spiritiche, a magia, a culti satanici o sètte sataniche che hanno il loro apice nelle messe nere, a pratiche d'occultismo... Frequentare maghi, stregoni; certi cartomanti. Sono tutte forme che espongono al pericolo di incorrere in un maleficio. Tanto più quando si vuole contrarre un legame con Satana: esiste la consacrazione a Satana, il patto di sangue con Satana, la frequenza a scuole sataniche e la nomina a sacerdote di Satana. “ Non sono pochi casi di giovani che provando per gioco ad evocare spiriti siano stati oggetto di possessione. Cosa ti interessa leggere ancora? [I tuoi appunti su Padre Amorth? vai al 58] [Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini? vai al 144] [Come distinguere un indemoniato da un malato psichico? 202] [Quali sono gli aspetti di comportamento che più spesso si riscontrano nelle possessioni? 123] [Quali sono le forme di maleficio presunte cause di possessioni diaboliche? 21] Altrimenti [Prosegui. 30]

76 Nome: Astaroth

[Torna indietro. 126] 77 [La loro somma è divisibile per 3? 271] [La loro somma NON è divisibile per 3? 182] 78 Secondo la dottoressa Masla la somiglianza di questi simboli con quelli egizio-isiaci lasciano supporre a che effettivamente si può palare di riti dedicati a questa divinità astrale. "Il cerchio scolpito in fondo al primo tratto del Sentiero," ti spiega "è orientato verso ad est, cioè dove sorge il sole alle ore 6.30 del mattino dell'equinozio di primavera, il dio Horus è l’incarnazione egizia del sole. Il cerchio con le due

scalanature a destra, scolpito sul "Cappello" della Rocca potrebbe rappresentare il Sole con l'aggiunta delle corna bovine o piume, appannaggio degli dei, che dà; l'idea del disco solare "pteroforo", che reca due flabelli, motivo di derivazione tolemaica. La stessa Rocca del Cappello potrebbe anche essere una forma stilizzata di un Toro, animale molto amato dagli egizi. La figura scolpita sul gradino sembra rappresentare un "fiore di loto primordiale", talvolta assimilato al sole, simbolo di Horus, oppure un fiore di loto trasformato a palmetta come quello raffigurato in testa alle sacerdotesse di Iside. Il monogramma inciso su una lastrina di pietra rossa, ritrovata presso la Rocca del Cappello, potrebbe forse rappresentare il famoso "nodo di Iside" che fu l'amuleto più diffuso fra gli antichi egizi." [Le chiedi di parlarti del culto indigeno? 16] [Le chiedi di parlarti del culto astronomico? 147] [Osservi meglio il sentiero che conduce al monolite? 230] [Lasci questo luogo e scegli un'altra destinazione? 4] 79 [La loro somma è divisibile per 3? 188] [La loro somma NON è divisibile per 3? 236] 80 Ora che il dottor Golzi ha risposto alle tue domande devi decidere come proseguire l'incarico che ti è stato dato. [Pensi che Maria Scianna fosse affetta da malattia mentale e che l'abbia trasmessa alla figlia? 253] [Pensi che Maria Scianna fosse vittima di una potente fattura? 24] [Pensi che Maria Scianna avesse stretto un patto con il Demonio tramite uno stregone? 131]

81 [La loro somma è pari? 275] [La loro somma è dispari? 145] 82 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 83 Dopo aver recitato le preghiere di protezione ti corichi e spegni la luce. [Pensa a due numeri. 190]

84 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 85 "ORA ME NE VADO, PRETE, MA CI INCONTREREMO PRESTO." D'un tratto avverti un dolore acuto sul braccio, come se qualcosa di rovente vi fosse stato appoggiato sopra, riesci finalmente a muoverti, ti siedi subito e accendi la luce. Sudato, ansimante e ancora spaventato guardi il braccio sinistro e trovi due profondi segni che sembrano ustioni. Ti alzi e vai in bagno a mettere la ferita sotto l'acqua fredda e a rinfrescarti la faccia. Ancora scosso ricordi l'avvertimento di Padre Zeno, il Demonio non ti avrebbe lasciato agevolmente interferire con i suoi piani. Sono da poco passate le tre del mattino, prendi in mano il breviario con la mani che ancora tremano e reciti le preghiere fino ad addormentarti nuovamente. [Prosegui. 129]

86 Racconti ai Bertoccetti della tua visita notturna: "E' un segnale che siamo sulla strada giusta, il Maligno ha paura, sa che potremo liberare Anna nella basilica di San Vicinio." "Speriamo davvero, padre," dice Mario Bertoccetti con tono sconsolato "siamo tutti esausti." "Vedrete che ce la faremo." [Prosegui. 191] 87 Osservi il sacerdote voltarsi verso di voi con in mano il collare del santo, composto da due bracci ferrosi uniti fra loro da un duplice snodo e terminanti con due anelli combacianti. "TIENI QUELL'AFFARE LONTANO DA ME, PRETE!" urla con voce innaturale lo spirito dentro la bambina. "Taci, demonio! Lascia libera questa bambina!" Nel mentre vedi giungere altri due sacerdote con abiti liturgici, uno si presenta come don Umberto, l'amico di Padre Zeno. I tre sacerdoti, spalle all'altare, si inginocchiano davanti ad Anna, voi e gli altri presenti fate lo stesso, cercando di tenere salda la presa su Anna. Il sacerdote con in mano il collare di San Vicinio intona litania di preghiera invocando San Vicinio, Sant'Anna, la Vergine Maria e altri santi, ad ogni invocazione rispondete tutti in coro Kyrie eleison. Terminate le invocazioni vi rialzate, il corpo di Anna è madido di sudore, il suo volto si sta deformando, e cerca ancora di divincolarsi emettendo urla di strazio. Il celebrante continua: O Padre, a te solo appartengono la misericordia e il perdono: fa' che la tua compassione divina

liberi questa tua serva Anna, tenuta in catene dal potere diabolico. Per Cristo nostro Signore. Dopo il coro di Amen il sacerdote recita un salmo introdotto da una citazione del Nuovo Testamento: "Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e sopra ogni potenza del nemico." Dopo il salmo termina con una preghiera di liberazione: Signore, Dio nostro, che ci accogli a braccia aperte e ti offri a noi come rifugio, libera questa tua serva Anna, dal laccio dei demoni e dalle forze maligne che la perseguitano. Proteggila all'ombra delle tue ali, coprila con lo scudo della tua potenza e manifestale con benevolenza la tua salvezza. Per Cristo nostro Signore. Rispondete tutti Amen. [Prosegui. 262] 88 Il Grande Arcano è un libro del famoso occultista Eliphas Levi, tratta di Magnetismo, doppia catena, tenebre esteriori, il potere che crea e trasforma, le emanazioni astrali, le evocazioni e altro ancora. Per iniziare la ricerca pensa a due numeri. [Prosegui. 36] 89 Riesci a resistere al dolore e mantieni la presa. [Prosegui. 87]

90 Fate ritorno alla canonica che è ormai sera, il buio è calato insieme ad un'aria gelida, quando entri in canonica un caldo torpore ti avvolge. La signora Marilena, la perpetua, è ai fornelli e sta preparando una succulenta zuppa di funghi. La dottoressa Masla si congeda, rimanete d'accordo per sentirvi domattina nel caso avessi bisogno ancora di lei per continuare la tua ricerca. Dopo la doccia, la cena e la messa della sera riordini le idee per stabilire come proseguire l'indagine. [Nelle ricerche di oggi ti sei imbattuto in scritte in lingua araba? 187] [Non hai trovato alcuna scritta in arabo? 20] 91 La sala capitolare è il luogo in cui si riunisce la comunità monastica e vi si svolgono le assemblee legate al funzionamento del monastero e della sua comunità, come le funzioni giornaliere come l'uffizio della sera dopo il ritorno dei monaci dal lavoro nei campi, la discussione di questioni teologiche, la relazione sull'andamento del lavoro nella comunità ed anche la richiesta di consiglio ai confratelli, da parte dell'abate, in occasione di situazioni particolari da affrontare. La sala è decisamente malridotta, parte del soffitto è crollata e poi vedere parte del piano superiore, il pavimento è ricoperto di pietre, sassi, resti di arredi di legno, ma quello che più ti colpisce al cuore sono le dissacrazioni degli antichi affreschi, ormai screpolati, alle pareti. Su di una parete qualcuno ha disegnato dei pentacoli e un enorme occhio per nulla rassicurante.

[Sei già stato dai carabinieri? 174] [Ancora non ci sei stato? 8] 92 Non noti niente di particolare, l'affresco purtroppo è piuttosto deturpato dall'umidità, la muffa e il tempo. [Vuoi entrare nell'abbazia? 178] [Esci dal Monastero? 229] 93 Don Silvano emette un sospiro: "Cosa vuole... questo è un vecchio paese del sud, quando sono arrivato ormai venti anni fa c'era ancora traccia di superstizione, magia, fascinazione e chiromanzia che affondava in radici profonde, nel tempo la chiesa era riuscita a cambiare le preghiere pagane in preghiere verso i santi e la Madonna, ma certe tradizioni in questi paesi sono dure da estirpare. Ad ogni modo non mi risultano veri e propri culti pagani. Ci sono ancora delle magiare... delle vecchie guaritrici che praticano la fascinazione o altre forme di magia, ma sono persone innocue. Sono però venuto a conoscenza di alcuni macabri ritrovamenti al vecchio monastero di San Vito." "Di che tipo?" "Resti di candele rosse o nere, strani simboli, disegni... il maresciallo dei carabinieri mi chiese se fosse opera di qualche setta satanica, resti di messe nere o cose del genere, il comando lo aveva avvertito di queste pratiche in uso nelle città, ma non ne aveva mai vedute prima." "Ed era così?" "Ad essere sinceri non saprei dire se era stato qualche ragazzetto che si era divertito influenzato da fumetti e televisione, o se fosse qualcosa di più concreto." "Ricorda che tipo di simboli erano stati rinvenuti."

"No, mi spiace, ma può andare dal maresciallo Di Cioccio, ricordo che avevano scattato delle foto per il verbale. Se vuole lo avverto." "La ringrazio." [Gli chiedi informazioni sul paese di San Vito? 241] [Chiedi a don Silvano se conosceva Maria Scianna? 168] [Non hai altre domande? 3] 94 Sta diventando sempre più difficile trattenere Anna, le preghiere e le benedizioni la fanno rantolare e contorcere in spasmi di dolore, e vedi che sia suo padre che gli altri due uomini che la trattengono sono allo stremo. Pensa a due numeri. [Prosegui. 152]

95 Noti sempre sul pavimento una fessura tra le assi più larga delle altre, ti chini e, facendo leva con un cacciavite che ti porti dietro, trovi uno scomparto nascosto, dentro ci sono delle lettere indirizzate a Maria Scianna. "Di chi sono?" domanda la dottoressa Masla. "Sono firmate da un certo Djabir-ibn-hajjan, la firma è anche in arabo." "E chi sarà mai?" [Sei già stato dai Carabinieri? 258] [Non ci sei ancora stato? 189] 96 Sfogli attentamente il libro ma non trovi alcuna immagine o simbolo. Ricorda che non puoi più rileggere questo libro. [Prosegui. 100]

97 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 98 Mentre discendi i graditi inciampi in una trave e ruzzoli di sotto per alcuni metri. Ti senti tutto dolorante e quando provi a rialzarti un dolore lancinante ti colpisce alla caviglia destra, devi essertela slogata. La dottoressa ti aiuta a risalire le scale e, con fatica e molto dolore, a fare ritorno all'automobile. Purtroppo hai accusato una brutta distorsione e dovrai stare fermo diversi giorni, l'indomani Frate Claudio viene a prenderti per portarti all'ospedale di Potenza dove vieni medicato e ingessato. Da qui vieni trasferito alla tua abbazia a Roma, quando ti

sarai ripreso dovrai ricominciare la tua missione da capo. 99 Stai per uscire dalla stanza quando l'occhio ti cade sotto al letto, dove ti sembra di vedere qualcosa. Afferri il telaio di legno e lo sposti rivelando uno strano disegno inciso nel legno del pavimento. "E questo cos'è?" domanda la dottoressa Masla osservando con stupore un reticolo di quattro linee verticali e quattro orizzontali con delle parole arabe segnate all'interno di nove caselle.

"Non so... sembrerebbe un quadrato magico." scatti una foto al pavimento. "Quindi un talismano?" "Già, ma non ne ho mai visti di questo tipo. Purtroppo non so molto della magia araba, ma so che il Corano la chiama Sihr e la divide in lecita e illecita, ovvero bianca e nera. Il re Salomone è indicato come un grande mago in grado di dominare i Djinn e i demoni. E come in molte culture la magia può essere trasmessa tramite talismani e quadrati, per proteggere se è bianca o per fare del male se è nera." "E questa cos'è? Bianca o Nera?" "Non lo so, dipende da cosa c'è scritto dentro i quadrati." [Hai già incontrato delle scritte in lingua araba? 23] [Non ne hai ancora incontrate? 267] 100 Ora quale libro guardi? [La Magia Nera, di Richard Cavendish. 165] [Caccia alle Streghe, di Giuseppe Alaimo. 156] [La filosofia occulta o La Magia, di Enrico Cornelio Agrippa. 276] [Il Grande Arcano, di Eliphas Levi. 88] [Magia Bianca Magia Nera, di Papus. 103] [Oppure hai già terminato la tua ricerca? 252] 101 Mostri la foto al professore. [Gli hai già mostrato la foto scattata nella Chiesa dell'abbazia? 27] [Non gliel'hai ancora mostrata o non la possiedi? 215]

102 Non trovi niente di interessante. [Scegli un'altra destinazione. 4] 103 La sinossi del libro: Papus in questo suo trattato, che rappresenta una ricerca completa e precisa sulla magia fornisce tutte le spiegazioni per potersi rivolgere con cognizione verso le pratiche occulte. Puoi iniziare la ricerca pensando a due numeri. [Prosegui. 81] 104 [La loro somma è divisibile 3. 223] [la loro somma NON è divisibile 3. 53] 105 D'un tratto vedi gli altri due uomini perdere la presa a causa dello sforzo. Anna, sempre controllata dallo spirito Sorath, cade sul pavimento e ne approffitta per sgattaiolare via con una rapidità e agilità impressionanti, come un gatto salta tra le panche della cappella, si arrampica su per una colonna e si acquatta in un angolo buio della volta, torce il collo in posizione innaturale, riesci solo a vedere il volto deformarsi e gli occhi incendiarsi di malvagità. [Prosegui. 277] 106 Prima di recarti dai carabinieri conosci il nome dell'ufficiale a cui devi rivolgerti?

[maresciallo D'Amato. 43] [maresciallo Di Foggia. 238] [maresciallo Di Cioccio. 185] 107 Il volto di Anna è ritornato quello di sempre, suo padre la prende in braccio, la piccola è esausta e sudata, con un flebile filo di voce chiama la mamma che le si getta subito al collo per abbracciarla. Ora puoi approfittarne per riposare un po' anche tu. Ti presenti ai tre esorcisti e li ringrazi. "Non è ancora libera del tutto," dice don Umberto "dentro di lei c'è un demonio davvero forte, ma oggi gli abbiamo dato una bella lezione. E' una bambina forte, ci vorrà del tempo diverse sedute ma alla fine riusciremo a liberarla del tutto." Avvisi i Bertoccetti che ormai Anna è sulla via della guarigione, dovrà seguire altre sedute di esorcismo ma il difficile è passato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti e ti prepari a fare ritorno a Roma. [Prosegui. 150] 108 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la faremo." Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma. [Prosegui. 222] 109 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è

molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la faremo." Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma. [Prosegui. 222] 110 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la faremo." Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma.

[Prosegui. 222] 111 Pronunci il numero e Sorath lancia un terribile urlo di rabbia, quindi l'esorcista rivolge nuovamente il collare di San Vicinio verso la bambina: "Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, poi inizia a tossire, ormai è debole e la fate inginocchiare, d'improvviso inizia a vomitare chiodi, pezzi di vetro, sassi, pezzi di stoffa e di corda. I sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. [Prosegui. 107] 112 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e

sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la faremo." Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma. [Prosegui. 222] 113 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la

faremo." Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma. [Prosegui. 222] 114 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la faremo." Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma. [Prosegui. 222]

115 Maria Scianna, questo il nome della donna, è stata ricoverata nel 1989 all'ospedale psichiatrico di Potenza che gravi turbe psichiche: schizofrenia, dissociazione e disturbi della personalità. La donna era residente nel comune di Albano di Lucania, nella frazione di San Vito al Colle. La donna è nata il 6 Giugno del 1966 nello stesso comune, non coniugata, madre di Anna, nata il 5 Aprile 1986. [Se leggi le informazioni sulla bambina vai al 245] [Se leggi le informazioni sui genitori adottivi vai al 296] [Se hai terminato vai al 180] 116 Pronunci il numero e il demone scoppia in una risata malefica: "STUPIDO PRETE! CREDEVI DAVVERO DI VINCERMI?! LA BAMBINA È MIA! SUA MADRE L'HA DONATA A ME! E IO NON LA LASCERÒ MAI!" "L'esorcista alza nuovamente la reliquia di San Vicinio verso la bambina: Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, e sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. Vedete Anna perdere i sensi e cadere dall'alto, in quattro vi precipitate ad afferrarla. Don Umberto ti si avvicina: "Mi dispiace, questo spirito è molto potente, saranno necessari parecchi esorcismi, ci vorrà molto tempo, forse anni ma confidando in Dio ce la faremo."

Annuisci sconsolato, avevate quel demone in pugno ma per colpa tua tutto è stato vanificato. Non hai più motivo di restare qui, saluti tutti mestamente e fai ritorno a Roma. [Prosegui. 222] 117 Cosa ritrae la foto? [Un esorcismo? 288] [Un inno a Satana? 220] [Un affresco di San Vito dissacrato? 261] [Resti di una messa nera? 227] 118 Demone del Sole: Sorath Numero: 666 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285]

119 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 120 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 121 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 171] 122 Alla tua risposta senti il demone ridere e il suo volto trasformarsi in un ghigno, non riesci più a muoverti, un vento gelido di penetra nel corpo, la vista si annebbia, senti la voce di Padre Zeno che ti chiama e cerca di scuoterti, ma inutilmente. L'ultima cosa che ricordi prima di svenire è Padre Zeno, sopra di te, che viene colpito alla testa da un comodino. Quando riprendi i sensi ti ritrovi a Roma, in ospedale, ricordi con terrore gli ultimi momenti. L'abate, venuto a trovarti, ti informa che Padre Zeno non ce l'ha fatta e che la bambina è stata portata all'ospedale psichiatrico di Perugia. Chiedi perdono all'abate per non aver portato a termine l'incarico affidatogli, il tuo anziano superiore ti dice di non fartene una colpa, la responsabilità è sua che riteneva che potessi esserne all'altezza.

123 Durante i tuoi studi sul campo, e grazie agli insegnamenti degli esorcisti, hai individuato che vi sono quattro tipi di comportamenti dei posseduti, causati dal demonio: 1 — Prima d'essere scoperto “il demonio causa disturbi fisici e psichici, per cui la persona colpita viene curata dai medici, senza che nessuno sospetti la vera origine del male. […] Una delle croci più pesanti di questi «malati» è quella di non essere né capiti né creduti. Quasi sempre capita che, prima o poi, dopo avere invano bussato alle porte della medicina ufficiale, queste persone cerchino guaritori o, peggio, maghi, chiromanti, fattucchiere. E così i mali aumentano. […] Il più delle volte è un vero caso fortuito quello che fa conoscere l'esistenza degli esorcisti.” 2 — Durante gli esorcismi “il demonio fa di tutto per non essere scoperto o almeno lo tenta di fare con tutte le sue forze, per nascondere la gravità della possessione” ma una volta scoperto l’esorcismo può durare parecchie ore, giorni, in taluni casi anche anni. Inoltre a differenza di quanto si è visto al cinema i demoni parlano poco o nulla, restii a rivelare il proprio nome o nomi quando, capita anche questo, i demòni sono più di uno. Vincerli non è facile, e più forti sono i demoni più forza ci vuole per scacciarli, il prete ci avvisa però che ognuno ha dei punti deboli: “certi demoni non resistono alla croce fatta con la stola su parti doloranti; altri non resistono al soffio in faccia; altri s'oppongono con tutte le forze all'aspersione con acqua benedetta. Ci sono poi delle frasi, nelle preghiere d'esorcismo o in altre preghiere che l'esorcista può fare, a cui il demonio reagisce violentemente o perdendo le forze.” 3 — In prossimità dell'uscita “la persona colpita sta sempre peggio, e quando proprio non ne può più, avviene la guarigione “ a differenza di una qualunque malattia dove il malato migliora fino a guarire. 4 — Dopo la liberazione “è molto importante che la persona liberata non rallenti il suo ritmo di preghiera, di frequenza ai

sacramenti, di impegno di vita cristiana.” Anche perché non sono rari casi di ricaduta per via di vittime hanno abbandonato la preghiera, e peggio ancora è capitato a chi è caduto “in uno stato di peccato abituale, allora la situazione si è presentata peggiorata.” Cosa ti interessa leggere ancora? [I tuoi appunti su Padre Amorth? vai al 58] [Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini? vai al 144] [Come si può cadere nei disturbi del demonio? 75] [Come distinguere un indemoniato da un malato psichico? 202] [Quali sono le forme di maleficio presunte cause di possessioni diaboliche? 21] Altrimenti [Prosegui. 30]

124

[Torna indietro. 126] 125 "Ha detto Geber?" domandi al maresciallo. "Sì, lo conosce?" "Non credo si tratti di una coincidenza. Geber è il nome del più importante alchimista del mondo arabo, e il suo vero nome era Djabir-ibn-hajjan, il nome del misterioso uomo che ha scritto a Maria Scianna. Forse questo tizio ha assunto il nome di Geber per non farsi identificare. Se non altro possiamo supporre che ci sia un legame tra la donna e questo individuo." [Prosegui. 134]

126 Al capitolo 3 del secondo volume, intitolato I Signori delle Tenebre, trovi i seguenti simboli: [Astaroth. 76] [Asmodeus. 124] [Baal. 196] [Belial. 272] [Dopo che li hai visti tutti scegli un altro libro. 100] 127 [La loro somma è divisibile per 3? 89] [La loro somma NON è divisile per 3? 216] 128 Tra le scritte e i simboli disegnati su una parete spicca un occhio spalancato. Il simbolo dell'occhio all'interno del triangolo è molto diffuso: dalla protezione contro il malocchio, all'occhio del cielo combinato con la trinità, a simbolo massonico e via discorrendo. In questo caso però l'occhio appare privo del triangolo, e può avere un significato diverso, nelle varie religioni e miti vi sono diverse entità con un occhio solo. [Prosegui. 5] 129 Incontri i Bertoccetti a colazione, è stata una notte piuttosto movimentata, Anna ha avuto un paio di crisi e hanno dovuto darle delle gocce per farla addormentare. [Hai dormito tranquillamente? 191] [Hai avuto anche tu una notte difficile? 86]

130 L'indomani grazie alla dottoressa Masla vi presentate nello studio del prof. De Scalzi all'università di Matera. Il professore è un uomo sui sessant'anni, con gli occhiali e il pizzetto grigio. Vi accoglie con piacere nel suo studio, che dai libri, le copertine, i quadri, i soprammobili, l'aroma di sandalo, sembra un angolo di medioriente. Dopo le debite presentazioni spieghi al professore il motivo della visita, gli accenni lo scopo della tua ricerca senza rivelare troppo, limitandoti a raccontare di Maria Scianna e i suoi disturbi che potrebbero essere legati all'influenza negativa di qualcuno. Il professore vi aiuterà con molto piacere e ti chiede di mostrargli pure le foto che hai scattato. [Hai scattato una foto nella Chiesa dell'abbazia di San Vito ? 158] [Hai scattato una foto nella Sala Capitolare dell'abbazia ? 22] [Hai scattato una foto nella catacomba dell'abbazia ? 117] [Hai scattato una foto nella camera da letto di Maria Scianna ? 249] [Hai scattato una foto alla Seggia del Diavolo? 295] [Hai delle lettere di Maria Scianna? 31] 131 Mentre raggiungi frate Claudio all'ingresso del palazzo mediti sul caso di Maria Scianna: sei convinto che qualcuno l'abbia plagiata, una persona che lei chiamava "Maestro", forse uno stregone. L'ha convinta in qualche modo a fare un patto con il demonio che ne ha rivendicato la proprietà, e probabilmente quella donna ha anche offerto la propria figlia allo stesso demonio. Tra i seguaci del culto diabolico è una prassi offrire i propri figli a Satana sin dalla nascita, e in questi casi avvengono le possessioni più forti e difficili da

liberare. Potrebbe essere Iblis ad invasare la piccola Anna? Ciò spiegherebbe la forza del legale e la preoccupazione di padre Zeno, ma non il motivo che gli impedirebbe di dichiarare il proprio nome. Iblis ha pronunciato il suo nome più volte, secondo il dottor Golzi, mentre il demone dentro la bambina si è rifiutato. Ti è chiaro che i due demoni siano legati ma che non siano la stessa entità. L'unico modo per venire a capo di questo mistero è recarsi al paese natale di Maria Scianna, San Vito al Colle, e lì trovare il suo Maestro. Contatti immediatamente il tuo abate dal telefono all'ingresso comunicandogli la tua scoperta e la tua riflessione. L'abate contatterà immediatamente padre Zeno a casa dei Bartoccetti e questa sera ti farà sapere la reazione della bambina al nome che hai scoperto. Dopo la telefonata fai ritorno al convento francescano insieme a frate Claudio. [Prosegui. 210] 132 De Scalzi prende una lente di ingrandimento e la osserva meglio borbottando qualcosa. "Riesce a decifrare la parola sopra l'occhio?" domandi. "C'è scritto 'Al-Masih ad-Dajjal'..." il tono di voce del professore tradisce la sua preoccupazione. "E cosa significa?" "Masih significa 'Messia', è uno degli epiteti che il Corano da a Gesù, per l'islam egli è comunque una figura importante, ma qui il significato è ovviamente in contrapposizione perché è riferito al Dajjal, il mentitore. Secondo alcuni esegeti dell'islam il suo nome sarà Masih, dalla radice masaha, perché il suo volto è limpido, pulito

dalla parola 'mamsuh', senza un occhio e senza copertura. Mentre Gesù viene chiamato Masih in quanto egli è colui che cancella i peccati e pulisce dalle malattie. E si chiama Dajjal, che come vi ho detto significa imbrogliare, mentire, perché trufferà, coprirà il bene con il male..." "E quindi?" chiedi. "L'islam crede che nelle epoche sorgano trenta Dajjal e che l'ultimo sia quello definitivo che porterà la fine del mondo, lo potremmo paragonare all'Anticristo della religione cristiana...beh, l'ultimo Dajjal è chiamato proprio Al-Masih ad-Dajjal." [Prosegui. 140] 133 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 171] 134 "E questo Geber lo avete incontrato?" domandi. "Non personalmente, abbiamo parlato con chi ha assistito ai suoi spettacoli, se vogliamo chiamarli così. Molte zone della Lucania sono legate alla cultura araba e questo individuo ha destato molto interesse. Ma non abbiamo avuto modo di trovarlo, quando ci siamo messi a cercarlo era come sparito." Non hai altro da chiedere. [Prosegui. 4] 135 Venegoni spalanca gli occhi, sembra atterrito: "Chi.. chi ve lo ha detto? Chi vi manda?"

"Nessuno, si calmi." cerca di tranquillizzarlo la Masla. Venegoni alza l'unico braccio ancora mobile a protezione del volto: "No, vi manda lui, vi manda lui." singhiozza. L'uomo è spaventato. Pensa a due numeri. [Prosegui. 104] 136 Le scale per il piano superiore, dove si trova il dormitorio, sono completamente inaccessibili, macerie, travi, tegole, vecchi arredi ostruiscono il passaggio e molto probabilmente gran parte del soffitto è crollata. Devi scegliere un'altra destinazione. [Prosegui. 250]

137 L’interno della Basilica è solenne e austero: il soffitto è a capriate e la pianta è a croce latina, una navata centrale e due laterali, ogni navata è separata da 12 colonne. All’inizio della navata sinistra è collocato il fonte battesimale, il sacerdote però vi guida lungo la navata di destra, in fondo alla quale riconosci la Cappella di San Vicinio, qui, sotto l'altare, sono deposte le reliquie del Santo e dentro il tabernacolo il Collare miracoloso. Ora Anna ha ripreso a dimenarsi violentemente e fate fatica a tenerla mentre il prete apre il tabernacolo per prendere il

collare. [Nella notte sei stato segnato sul braccio da una presenza malefica? 264] [Non hai ricevuto alcun segno? 87]

138 E' una vecchia casa cadente, entrare può essere pericoloso, e comunque difficilmente troverai qui qualcosa di diverso da macerie, erbacce e vecchi mobili ammuffiti. [Vuoi andare al Monastero? 200] [Lasci San Vito? 4] 139 "Andiamo via da qui." dici alla dottoressa e lei non se lo fa ripetere due volte. Facendo attenzione raggiungete la rampa di scale e ritornate al piano terra. [Prosegui. 250] 140 Cosa mostri ora al professore? [Hai scattato una foto nella Chiesa dell'abbazia di San Vito ? 158] [Hai scattato una foto nella Sala Capitolare dell'abbazia ? 22] [Hai scattato una foto nella catacomba dell'abbazia ? 117] [Hai scattato una foto nella camera da letto di Maria Scianna ? 249] [Hai scattato una foto alla Seggia del Diavolo? 295] [Hai delle lettere di Maria Scianna? 31] [Hai terminato le foto da mostrargli? 153 ]

141 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 142 Il refettorio è un'ampia sala con tavoli e panche di legno quasi completamente marcite o infestate dalle piante, sul fondo del salone c'è il piano di lavoro con vettovaglie rotte e il forno in pietra con un vecchio paiolo. Qui comunque non c'è nient'altro. [Prosegui. 250] 143 Alla tua risposta il demone inizia a cedere la presa e ti senti riprendere.

Padre Zeno insiste: "Il Signore sia con voi" Rincuorato rispondi: "E con il tuo spirito." "Dalle insidie del demonio." "Liberateci o Signore." "Affinché la Tua Chiesa sia libera nel tuo servizio, noi ti preghiamo." "Ti supplichiamo, ascoltaci o Signore." "Affinché ti degni di umiliare i nemici della santa Chiesa." "Ti supplichiamo, ascoltaci, o Signore." Avverti lo spirito bellicoso di Sorath indebolirsi ad ogni vostra invocazione, poi recitate insieme il Padre Nostro e il volto della bambina lentamente si rilassa e ritorna ad essere quello di una volta. Anna apre gli occhi e sorride. Mentre Padre Zeno si avvicina per assicurarsi che stia bene tu vai a chiamare i suoi genitori. [Prosegui. 232] 144 Secondo i due sacerdoti vi sono sei forme diverse di male che il maligno può causare all’uomo: 1 — Le sofferenze fisiche sebbene “in questi casi mai c'è stata un'influenza interna del demonio nelle persone colpite e mai c'è stato bisogno di esorcismi.” 2 — La possessione diabolica. 3 — La vessazione diabolica, ossia “disturbi e malattie da molto gravi a poco gravi, che però non giungono alla possessione, a far perdere la conoscenza, a far compiere azioni o pronunciare parole di cui non si sia responsabili.” 4 — L'ossessione diabolica: “Si tratta di assalti improvvisi, talvolta continui, di pensieri ossessivi, […]Per cui la persona colpita vive in continuo stato di prostrazione, di disperazione, di tentazioni di suicidio. “ 5 — Infestazioni diaboliche su case, oggetti, animali..

6 — Soggezione diabolica che avviene quando “volontariamente ci si sottomette alla servitù del demonio. Le due forme più usate sono: il patto di sangue col diavolo e la consacrazione a Satana.” L’esorcismo viene utilizzato come arma di difesa solo per la “possessione diabolica vera e propria” mentre per gli altri casi le armi migliori sono gli insegnamenti di Cristo: “la preghiera, i sacramenti, l'elemosina, la vita cristiana, il perdono delle offese, il ricorso costante al Signore, alla Madonna, ai santi, agli angeli.” Cosa ti interessa leggere ancora? [I tuoi appunti su Padre Amorth? vai al 58] [Come si può cadere nei disturbi del demonio? 75] [Come distinguere un indemoniato da un malato psichico? 202] [Quali sono gli aspetti di comportamento che più spesso si riscontrano nelle possessioni? 123] [Quali sono le forme di maleficio presunte cause di possessioni diaboliche? 21] Altrimenti [Prosegui. 30] 145 Sfogli attentamente il libro ma non trovi alcuna immagine o simbolo. Ricorda che non puoi più rileggere questo libro. [Prosegui. 100] 146 Trovi diverse immagini e simboli magici e alchemici ma non quello che stai cercando. Ricorda che non puoi più ricontrollare questo libro. [Prosegui. 100]

147 "Per quanto riguarda il culto orientale si può suppone che sia legato agli astri, le cui origini possono trovarsi in quella civiltà che migliaia di anni addietro mise in atto un misterioso sistema di pensiero ed utilizzò una forma esoterica di astronomia che fu una sorta di "scienza dell'immortalità", intesa a liberare l'Umanità dalle fauci della morte. Filosofia religiosa che si diffuse in India, Giappone, Messico, Indocina, isole del Pacifico, Sud America, Nord Europa, Etiopia ed Egitto. La presenza di simboli stellari faceva parte di un'antica e molto diffusa idea religiosa che il cielo fosse lo specchio della terra. Persino i fiumi erano considerati la controparte della via Lattea , ritenuta la strada che conduce al regno ultraterreno: il Duta per gli Egiziani, la Terra del mistero per i Messicani, il Xibalba per gli antichi Maya dell'America centrale. Gli stessi simboli stellari di solito erano orientati verso quelle stelle o costellazioni in cui si credeva fossero poste le divinità: per gli Egiziani Iside era posta nella stella di Sirio del Cane Maggiore, Osiride suo sposo, nella stella più lucente della Cintura di Orione ed Horus, il loro figlio, era posto nel sole. Si suppone che questo culto presso la Rocca del Cappello venisse praticato in onore di Iside, dea egizia portatrice di compassione e speranza. Dopotutto l’Italia è piena di luoghi di culto legati alla Dea Iside. Questo millenario culto, partendo da Menfi ed Alessandria, si diffuse in tutta l'area del Mediterraneo. A partire dall'inizio della nostra era il culto di Iside, oltre a schiavi e liberti fu praticato da intellettuali, proprietari terrieri e uomini d'affari in continuo transito lungo la Via Appia tra Oriente e Roma. Forse proprio questi ultimi hanno portato il culto di Iside ad Albano di Lucania fissando la sede dell' Iseo presso la Rocca del Cappello dove una certa sacralità tende ancora oggi a conservarsi inalterata."

[Le chiedi di parlarti del culto indigeno? 16] [Osservi meglio il sentiero che conduce al monolite? 230] [Osservi i simboli incisi sulla pietra? 78] [Lasci questo luogo e scegli un'altra destinazione? 4] 148 De Scalzi prende una lente di ingrandimento e la osserva meglio borbottando qualcosa. "Riesce a decifrare la parola?" domandi. "Sì, la parola è Kafir, significa 'miscredente'..." il professore si passa una mano sul volto, ti sembra che sia agitato. "Sa cosa significa scritta sulla fronte di un uomo con un occhio solo?" D'un tratto un brivido ti corre lungo la schiena e ricordi: "Non c'è un profeta che non abbia avvisato il suo popolo del bugiardo con un solo occhio. Attenzione lui ha un solo occhio e il vostro Signore no, ed ha tra gli occhi scritto: kafir..." "Giovanni?" domanda la dottoressa supponendo una citazione dell'evangelista. "No," rispondi "Bukhari, uno dei più grandi esegeti del Corano, considerando che l'islam ritiene il Corano scritto da Allah e non dagli uomini, si può dire che le opere di Bukhari siano i loro testi di riferimento più importanti." "Continuo a non capire." "Quello che padre Balsamo ha appena citato," interviene il professore "è una delle descrizioni del Dajjjal. L'islam crede che nelle epoche sorgano trenta Dajjal e che l'ultimo sia quello definitivo che porterà la fine del mondo, lo potremmo paragonare all'Anticristo della religione cristiana." "Quindi c'è qualcuno che venera o ha venerato questo spirito?" domanda ancora la dottoressa. "Credo sia qualcosa di peggio," sospiri "temo che qualcuno lo abbia evocato." "Oh cielo." la dottoressa si porta le mani alla bocca

spaventata, mentre l'ipotesi che sia il Dajjal a possedere la figlia di Maria Scianna si fa largo nella tua mente, terrorizzandoti. [Prosegui. 140] 149 Osservi meglio il graffito dell'occhio spalancato e al di sopra la palpebra noti quelli che all'inizio ti sembravano solo dei segni ondulati, ma ora che guardi meglio aiutandoti con la luce della torcia, riconosci una scritta in lingua araba. ‫كفر‬ [Hai già visto una scritta araba nella chiesa del monastero? 10] [Non l'hai vista o non sei ancora stato nella chiesa? 234]

150 Al tuo ritorno in abbazia, dopo esserti riposato ricevi la convocazione dell'Abate. Raggiungi il tuo superiore nel chiostro dove lo trovi seduto e raccolto in preghiera. "Oh, padre Alessandro, vieni, siediti qui." Ti avvicini e ti siedi affianco all'anziano abate salutando con reverenza. "Ho ricevuto attestati di stima nei tuoi confronti, hai fatto un ottimo lavoro." "Grazie, venerabile abate." "Ti sei dovuto scontrare con il Demonio, padre Alessandro, che effetto ti ha fatto?" "Io... sarebbe semplice dire che ho provato molta paura ma più che altro di fronte a quell'entità ho avvertito... desolazione... una totale assenza di qualsiasi emozione positiva." "L'inferno viene descritto come il luogo più lontano da Dio e quindi dal suo immenso amore, quello che hai provato ne è stato un assaggio." "Ce la farà quella bambina?" domandi. "Credo proprio di sì. Ora va pure." Ti alzi e saluti l'abate. "Ah, padre Alessandro." ti volti verso il tuo superiore "Al Demonio non piace chi ficca il naso nei suoi affari, non escludo che riceverai la sua visita nelle notti a venire, tu però non avere timore, se la tua fede è solida nulla può farti del male." Annuisce e lasci il chiostro. -FINE151 Lo spirito sembra spossato e non ha nemmeno più la forza per dimenarsi, è il momento per affondare il colpo.

Ne approfitti per comunicare ai sacerdoti l'identità dello spirito malvagio che alberga nella bimba, essi allora sollevano il collare di San Vicinio e due croci, il celebrante conclude con una preghiera imperativa di liberazione: "Ti ordino, Sorath nemico della salvezza dell'uomo: riconosci la giustizia e la bontà di Dio che con giusto giudizio ha condannato la tua superbia e la tua invidia. Esci da Anna serva di Dio, che il Signore ha creata a sua immagine, ha arricchita dei suoi doni, ha adottata come figlia della sua misericordia. Vattene, dunque, Sorath: vattene nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Allontanati per la fede e la preghiera della Chiesa. Fuggi per il segno della santa croce di Gesù Cristo, Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli." Al coro di Amen la bimba emette un agghiacciante urlo, poi inizia a tossire, ormai è debole e la fate inginocchiare, d'improvviso inizia a vomitare chiodi, pezzi di vetro, sassi, pezzi di stoffa e di corda. I sacerdoti terminano il rito d'esorcismo con l'orazione e la benedizione finale. [Prosegui. 107] 152 Somma i due numeri e aggiungi 1. [Il numero è divisibile per 4? 193] [Il numero NON è divisibile per 4? 105]

153 Terminato di esaminare le foto ora devi tirare le somme della tua indagine condotta fin qui. Dalle tue indagini degli ultimi due giorni hai riscontrato un collegamento con il mondo arabo, legato sia al territorio (invaso durante l'alto medioevo dai saraceni) che alle scritte o incisioni che hai trovato, inoltre dai carabinieri hai saputo che un mediorientale che si faceva chiamare Geber poteva essere collegato alla profanazione del vecchio monastero. Queste informazioni però non sono sufficienti a portare avanti la tua indagine, devi integrarle con altri indizi che potresti avere trovato. [Il professore ti ha parlato di un analogo arabo dell'Anticristo? 29] [Ti ha parlato di altro? 171] 154 La biblioteca del convento è una saletta poco più grande di un soggiorno, ma vi sono parecchi libri di teologia, preghiere, vite di santi, raccolte di periodici. Purtroppo qui non hai accesso ai tuoi libri e ai tuoi appunti, ma forse puoi trovare tra questi libri alcune informazioni che potrebbero esserti utili. [Cerchi informazioni sul patto con il demonio? 2] [Cerchi informazioni sui maestri o sacerdoti di culti diabolici? 214] [Cerchi informazioni sui discepoli dei culti diabolici? 163] 155 "I cenobiti dell'Abbazia di San Vito al Monte diedero rifugio ai fuggitivi che lasciavano i piccoli villaggi saccheggiati dagli arabi, e fu proprio in quel periodo che nacque una

leggenda collegata al monastero. L'edificio nonostante non fosse certo un forte riuscì a difendersi dai tentativi dei soldati saraceni, i rifugiati una volta tornati alle loro case raccontarono che era stato San Vito stesso ad intervenire in loro protezione. Ma non solo. Raccontarono di un episodio spaventoso di cui l'abbazia fu teatro. Qualcuno sparse la voce che gli arabi, a causa della loro miscredenza, non potevano valicare le mura protette da San Vito, e così chiamarono un potente stregone per abbatterle. Ma il mago fu molto più subdolo, egli non invocò certo le forze demoniache per far crollare le mura di pietra, bensì si disse che evocò un demonio e lo intrappolò nel corpo di un contadino. Quando un mattino quel povero contadino si presentò al monastero i monaci lo presero per un povero malato e lo portarono dentro per curarlo, ma ben presto capirono il madornale errore commesso. Secondo i racconti quell'uomo mostrò subito i caratteri di una possessione demoniaca: blasfemia, urla, forza erculea, occhi spiritati. Ben presto divenne una furia e ci vollero dieci uomini per bloccarlo, lo portarono nelle catacombe che avevano scavato sotto l'abbazia e qui fu incatenato ad un muro. L'abate cercò di esorcizzare quel pover'uomo ma ormai egli non aveva alcunché di umano: urlava anatemi e bestemmie, il suo corpo emanava un fetore impossibile, i suoi occhi erano rossi e raggelavano di terrore chiunque lo guardasse. I monaci capirono che quel demone era troppo pericoloso e che non sarebbero mai riusciti ad esorcizzarlo. Decisero così di lasciarlo incatenato, murarono la sua prigione da ogni lato, appesero decine e decine di crocifissi alle pareti e sopra di lui eressero una lastra con un esorcismo e lì lo lasciarono pregando che il diavolo se lo riprendesse al più presto." [Prosegui. 41] 156 La sinossi del libro: Il fenomeno della stregoneria,

intimamente collegato alla magia ma con risvolti più strettamente diabolici, è certamente antico quanto l'umanità. La vera e propria caccia alla streghe, tuttavia, risale a tempi alquanto recenti, allorché, in nome della Santa Inquisizione, numerosi maghi, streghe e stregoni furono sottoposti a tortura e condannati al rogo. Per iniziare la tua ricerca pensa a due numeri. [Prosegui. 61] 157 [La loro somma è divisibile per 3? 247] [La loro somma NON è divisibile per 3? 18] 158 Cosa ritrae la foto? [Il disegno di un caprone? 84] [Un pentacolo magico? 119] [Il volto del Cristo senza un occhio? 278] [Un inno a Satana? 220] 159 Su tutto il territorio di Albano sono spari circa un centinaio di questi blocchi di pietra incavati a forma di vasca affioranti dal terreno, secondo la dottoressa Masla possono essere degli altari pagani, oppure utilizzati a raccogliere l'acqua piovana usata per le abluzioni durante il rito processionale che si concludeva con la cerimonia religiosa. "Queste vasche," continua la tua guida "servivano a favorire la decantazione dell'acqua lustrale come le vasche presso i santuari egizi. Infatti faceva parte dei riti in onore delle divinità astrali bagnarsi con l'acqua di stelle, un'acqua ferma

che fosse stata tutta la notte sotto le stelle durante il novilunio dei Pesci, l'unico in cui la luna è totalmente nascosta dal sole. Era un bagno purificatore di buon auspicio per l'inizio di un nuovo anno." Ne puoi trovare diversi lungo il sentiero che conduce alla Rocca del Cappello. [Vuoi andarci subito? 228] [Vuoi scegliere un'altra destinazione? 4]

160 L'indomani, dopo le lodi e la messa mattutina, sei pronto per partire. Frate Claudio ti accompagnerà ad Albano di Lucania, da don Silvano Regoli, il parroco del paese e vecchio amico dell'abate del convento, ti aiuterà lui nel proseguo della tua ricerca. Percorrete la strada che da Potenza conduce a Matera, a circa dieci chilometri dopo il bivio di Tricarico, dove si stacca una via che scende verso la vallata del Basento, e lasciando a sinistra la Murge di Castelmezzano raggiungete il villaggio di Albano. Situato sulla cima del monte San Leonardo, sembra quasi un angolo di mondo dimenticato e immerso nel silenzio. Il panorama è un suggestivo e pittoresco scenario: alte cime e ampie vallate di campi agricoli e boschi di querce si susseguono e si perdono nell’infinito, in una morsa che stringe il villaggio, da una parte il morso delle Dolomiti Lucane che graffiano il cielo e dall’altra il fondovalle che conduce a Potenza, in cui la pace scivola via tra le strade, che non diventano mai dritte neanche in pianura. [Prosegui. 294] 161 Fai una ricerca su vari testi ma non trovi nulla di interessante. Puoi fare altre ricerche ma non su discepoli dei culti diabolici, anche se ti verrà riproposto. [Cerchi informazioni sul patto con il demonio? 2] [Cerchi informazioni sui maestri o sacerdoti di culti diabolici? 214] [Hai terminato la ricerca? 198]

162 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 163 Pensa a due numeri e [prosegui. 46] 164 [La loro somma è divisibile per 3? 85] [La loro somma NON è divisibile per 3? 297] 165 La sinossi del libro: L'eterna ambizione dell'adepto delle Arti Nere consiste nell'acquistare potere supremo su tutto l'universo e fare di se stesso un dio. Le radici della Magia Nera affondano nelle zone più oscure della mente umana. Ma il pensiero magico non è casuale: ha le sue leggi e la sua logica." Per iniziare la tua ricerca pensa a due numeri. [Prosegui. 299] 166 Ti fai largo tra le macerie sul pavimento e ti avvicini all'affresco del Cristo, con la torcia elettrica illumini la parete dell'abside. Punti il cono di luce sul volto del Cristo: "E quello cos'è?" domandi a voce alta cercando di focalizzare dei segni sul volto di Gesù che sembrano troppo precisi per essere causati dal tempo. "Oh cielo, dissacrazione!" esclama la dottoressa.

"Forse." L'occhio destro è stato grattato via e sulla fronte sono state incisi dei segni. [Hai già osservato una scritta araba nella Sala Capitolare dell'abbazia? 204] [Non hai visto nulla oppure non sei ancora stato nella Sala Capitolare? 12]

167 [La somma è divisibile per 3? 260] [La somma NON è divisibile per 3? 55] 168 "Povera ragazza," sospira "ha avuto una storia molto dolorosa alle spalle ed è continuato allo stesso modo." "Può dirmi di più?" "Sua madre è morta dandola alla luce ed è cresciuta con il padre, un uomo rozzo, violento e che beveva. Sapemmo tempo dopo che il padre ne abusava e che la portava da certi uomini...a pagamento. Quando entrò nell'adolescenza iniziò a dare i primi segni di squilibrio, più volte i carabinieri la trovarono mezza nuda, in giro per il paese o i boschi, che si... concedeva..." "Nessuno la aiutò?" "Ci provammo, ma prima suo padre e poi lei stessa ce lo impedirono. Un giorno poi sembra che conobbe un uomo, uno non di Albano, che la prese sotto di sé." "Maria ha mai parlato di un... maestro? Lo ha nominato nei suoi deliri." [Prosegui. 68] 169 Annuisci: "Sì, credo di sì. Ora posso raggiungere don Zeno." La dottoressa si congratula e ti riaccompagna da don Silvano. L'indomani, dopo aver ringraziato e salutato il vecchio parroco, prendi il pullman per raggiungere la stazione ferroviaria da qui prendi il treno diretto prima a Perugia e poi a Spello, dove risiede la famiglia Bertoccetti. Con il cuore gonfio di emozione ti avvii verso la fase finale di questo delicatissimo incarico, convinto di che il difficile debba ancora arrivare.

[Prosegui. 38] 170 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 207] 171 [Il professore ti ha spiegato il significato di un quadrato magico trovato in casa di Maria Scianna? 226 ] [Non hai trovato alcun quadrato magico? 195] 172 Demone di Venere: Kedemel Numero: 175 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285]

173 Ti ricordi qual è? Entrando in paese... [La prima a sinistra con le finestre a ogiva. 6] [La seconda a destra con le finestre ad archi. 138] [La prima a destra con le finestre a ogiva. 209] [La seconda a sinistra con le finestre ad archi 251] 174 Riconosci il luogo in cui erano stati ritrovati i resti del rito blasfemo, la osservi meglio e ti pare di notare qualcosa che sulla foto non era visibile. Pensa a due numeri. [Prosegui. 235] 175 La suora ti chiede di attendere un attimo e fa una telefonata, presumi al Primario o alla sua segretaria, un minuto dopo riaggancia e ti invita a seguirla. Frate Claudio ti aspetta qui, ne approfitterà per fare una visita a questi poveri malati. Il dr. Moreno è il primario dell'ospedale e ti riceve nel suo ufficio, trasbordante di testi di psichiatria, psicologia, neurologia e di enciclopedia medica. E' un uomo sui sessant'anni, pochi capelli, un paio di occhiali sul naso e un largo camice bianco. Ti fa accomodare sulla sedia di fronte alla sua scrivania. "Ho ricevuto una telefonata ieri pomeriggio," ti dice "non sono solito permettere visite a pazienti da parte di sconosciuti ma, a quanto pare, lei ha conoscenze molto influenti, caro Padre Alessandro." "Sono solo un umile servo di Dio." rispondi con modestia.

"Ad ogni modo ha fatto un viaggio a vuoto, la signora Scianna è deceduta l'anno scorso." La notizia di sorprende: "E cosa le è accaduto?" "Complicazioni cardiocircolatorie, ha avuto un attacco di cuore." "Potrei vedere la sua cartella?" "Mi è stato chiesto di darle totale disponibilità," risponde un po' seccato "per cui gliela farò mettere a disposizione. Ad ogni modo la signora è morta, per cui non capisco a cosa possa servire." "La ringrazio, dottore, non mancherò di segnalarlo al mio superiore." Il Dr. Moreno sbuffa, poi chiama con l'interfono la sua segretaria: "Grazia, per favore, accompagna Padre Alessandro dal dottor Golzi." poi ti guarda "E' il medico che ha avuto in cura la signora Scianna, lui le dirà tutto quello che vuole sapere." Ti alzi e saluti cordialmente il dottore, poi lasci il suo ufficio. [Prosegui. 37] 176 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula su per il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'è una puzza terribile, sembra di letame, la finestra è spalancata e ci sono vari deodoranti nella stanza ma non riescono a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, il volto di maiale assume una espressione di

stupore, avverti poi un grugnito agghiacciante e poi delle terribili bestemmie. "Ottimo lavoro, padre," ti dice Padre Zeno "ora possiamo lottare ad armi pari." "CONOSCERE IL MIO NOME NON TI AIUTERÀ, PRETE!" ringhia il demone. [Prosegui. 291] 177 "La zona di Albano è molto caratteristica, padre," risponde la Masla "qui è un po' come se il tempo si fosse fermato, molte pratiche magiche sono ancora attuate da anziane e magiari. C'è ancora molta superstizione, si va dal magiaro per chiedere la fascinazione di qualche donna respinta, o da qualche fattucchiera per chiedere di essere liberati da malattie o per arrecarne. Ma veri e propri culti pagani, intesi assemblee officiate da sacerdoti direi di no, non fa parte della cultura di queste parti, dove convivono una venerazione quasi pagana dei santi e il cattolicesimo, ma sempre accettati dalla chiesa." "Forse è qualcosa che non appartiene alla comunità di Albano," suggerisci "un culto estraneo ma che può essere fiorito in questa zona per l'aura magica e arcana che la circondano. Ho studiato parecchi casi di sette che si riunivano in luoghi del genere anche se nessuno proveniva da quel posto." "In tal caso dovremmo trovare dei segni del loro passaggio o della loro presenza. Ricordo che tempo fa al monastero di San Vito erano stati trovati i resti di un rito, forse una messa nera. Ma i carabinieri non avevano abbastanza conoscenze per capire se si trattava di uno scherzo, di una ragazzata o di qualcosa di più serio e archiviarono il caso." "Partiamo dai luoghi magici o misteriosi." "Qui ce ne sono quanti ne vuole, escludendo chiese e santuari ci sono: la Rocca del Cappello, La Seggia del

Diavolo, i Palmenti, la necropoli di Seroto, il monastero di San Vito... e poi c'è il bosco di querce. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Mi dica cosa vuole vedere e la accompagnerò ma in cambio..." "Cosa posso fare per lei?" "Mi deve dire tutta la storia." "A suo tempo, glielo prometto." "D'accordo." Uscite dalla canonica e salite nell'auto della dottoressa, una Panda 4x4. [Prosegui. 4] 178 L'interno dell'abbazia è scuro, decadente e polveroso, il tetto ha ceduto in alcuni punti e il pavimento è cosparsi anche di macerie e resti di travi. Dovrete fare attenzione per muovervi qua dentro. Il corridoio principale segue il perimetro quadrato del chiostro a cui si può accedere da diversi punti, mentre sul lato opposto al chiostro vi sono diverse porte, alcune bloccate, altre scardinate, che conducono a sale, rampe di scale o stanze. Oltre alla piccola chiesa che ha un ingresso indipendente dal cortile (45), puoi visitare le seguenti aree, ma attenzione, qui è tutto pericolante! [Visiti il Chiostro? 7] [Visiti la Sala Capitolare? 91] [Visiti il Refettorio? 142] [Cerchi le scale per il sotterraneo? 270] [Cerchi le scale per il piano superiore? 136]

179 Poco più di un anno fa sei stato inviato a Trondheim, in Norvegia, per indagare su una serie di misteriosi suicidi da i giovani del posto. Se all'inizio si pensava ad una pista che portava nel mondo del black metal, la tua indagine ha portato alla scoperta di una setta di uomini facoltosi e nobili, nata attorno alla presunta tomba della "Donna Scarlatta" dell'Apocalisse. Il tuo intervento ha portato allo scoperto i riti immondi di questa setta, e dato alle fiamme la tomba oggetto di quel culto diabolico. [Prosegui 15]

180 La tua prossima tappa è l'ospedale psichiatrico in cui è ricoverata Maria Scianna. Telefoni dal tribunale alla tua confraternita per aggiornare

l'abate, da dove ti trovi ci sono almeno 5 ore di treno per raggiungere Potenza, se parti subito potresti arrivare in tarda serata. L'Abate dice che ti farò trovare una stanza presso un convento francescano per riposare la notte, e avviserà l'Ospedale che domattina sarai da loro. Richiami un altro taxi per ritornare alla stazione dove prendi il primo treno per Potenza, ti metti comodo e ti riposi un poco. [Prosegui 233] 181 [La loro somma è pari? 246] [La loro somma è dispari? 48] 182 Fai attenzione a dove metti i piedi e arrivi al piano superiore. Qui ci sono solo quelle che erano due stanze da letto e un piccolo quanto angusto bagno. Entri in quella che era probabilmente di Maria a giudicare dal letto singolo (ormai fatiscente), gli arredi color pastello e un paio di bambole rotte e sudice. I cassetti del mobile sono sfondati e dentro trovi solo polvere e insetti, dentro l'armadio c'è quel che rimane di qualche vestito logoro e niente di più. Non sei mai stato molto percettivo verso il mondo ultraterreno come certi medium, ma qui dentro avverti una strana sensazione, come se il dolore e l'angoscia di quella povera ragazza siano rimaste intrappolate tra queste mura. Questo è un luogo intriso di sofferenza e senti di non poter restarci molto. [Prosegui. 99]

183 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 195]

184 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella

stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 185 Alla stazione dei carabinieri di Albano la dottoressa Masla ti presenta al maresciallo Di Cioccio, don Silvano lo aveva avvisato della vostra visita e lui è già andato a cercare nell'archivio il verbale di quanto ritrovato alle rovine del monastero di San Vito. Vi sedete alla sua scrivania e ti porge una cartellina con la documentazione, ci sono anche delle foto, il verbale porta la data di dieci anni fa. "Albano è un comune piccolo," ti dice il maresciallo "non succede gran che. Ogni tanto capita che gruppi di giovani vengano da fuori perché sentono parlare di San Vito come di un luogo... spettrale. Così vengono a caccia fantasmi, a fare prove di coraggio, oppure si portano dietro birre e alcolici per fare strane feste. Comunque niente di pericoloso. Quella volta però abbiamo trovato resti di candele, disegni e simboli occulti su pavimento e muri, tracce di sangue. Non era la prima volta che accadeva ma solitamente ritrovavamo solo qualche scritta, qualche disegno, della cera sciolta, al monastero come alla Seggia del Diavolo o alla Roccia del Cappello; quella volta però avevano fatto le cose in grande."

Guardi le foto riconoscendo resti tipici di un rituale blasfemo, ma c'è qualcosa di diverso rispetto alle classiche messe nere. Pensa a due numeri. [Prosegui. 205] 186 Demone di Saturno: Zazel Numero: 45 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285] 187 Nella tua ricerca di oggi ti sei imbattuto in scritte o incisioni in lingua araba, e i carabinieri hanno parlato di uno strano individuo chiamato Geber di chiara origine mediorientale,

inoltre questa regione ha un passato che la lega al mondo arabo. Ti auguri che il collega della dottoressa Masla possa esservi d'aiuto, la chiami e le chiedi di prendere appuntamento con il professore per domani. [Prosegui. 130] 188 Non senza difficoltà riesci a trovare qualcosa in un vecchio libro. Quando i demoni parlano di "consacrazione" significa che molto probabilmente c'è stato un rito, una messa nera, qualcuno ha consacrato un individuo al demonio. Sono fra le possessioni più terribili perché in qualche modo c'è di mezzo un atto libero della volontà. [Cerchi informazioni sui maestri o sacerdoti di culti diabolici? 214] [Cerchi informazioni sui discepoli dei culti diabolici? 163] [Hai terminato la ricerca? 198] 189 "So che Djabir-ibn-hajjan è il nome del più importante alchimista del mondo arabo. Può trattarsi di uno pseudonimo, ma non lo sapremo finché non scopriremo chi è in realtà." [Prosegui. 32] 190 [La loro somma è divisibile per 5? 224] [La loro somma NON è divisibile per 5? 254]

191 Terminata la colazione siete pronti per andare alla basilica che dista solo un paio di isolati. Mentre vi incamminate avvisi i Bertoccetti di tenere la bambina ben salda perché non appena sarete nei pressi della basilica probabilmente avrà una reazione di rifiuto che potrebbe essere anche violenta. La basilica di Sarsina è un imponente edificio di stile romanico. In basso sono visibili gli addentellati di un pronao a cinque arcate separate da quattro semi-colonne e sormontate da alcuni capitelli. Non appena arrivate a vista della basilica Anna inizia ad agitarsi e a puntare i piedi, quelli che all'inizio sono solo dei piagnistei man mano che la trascina verso la chiesa diventano grugniti, e la sua forza si fa sempre più energica e violenta. Ci sono già delle persone sul sagrato della chiesa, qualcuno si avvicina per aiutarvi, capisci che questa non è una scena che capita di rado da queste parti. Con l'aiuto di altri due uomini afferrate Anna le braccia e i piedi, mentre cerca di divincolarsi e inizia ad imprecare e ad insultarvi con quella voce profonda e gutturale, sul portone della chiesa poi caccia un urlo agghiacciante. In quel momento dalla chiesa esce un prete con paramenti liturgici e stola viola, benedice Anna con l'aspersorio recitando una preghiera: “O Dio, per salvare tutti gli uomini hai racchiuso nella realtà dell' acqua i segni più grandi della tua grazia. Ascolta la nostra preghiera e infondi in quest'acqua la tua benedizione, perché, assunta a servizio dei tuoi misteri, sia portatrice dell'efficacia della tua grazia

per mettere in fuga i demoni e debellare le malattie. Tutto ciò che con essa verrà asperso sia liberato da ogni influsso del Maligno; nelle dimore dei tuoi fedeli non abiti più lo spirito del male e sia allontanata ogni sua insidia. Grazie all'invocazione del tuo santo nome, possano i tuoi fedeli uscire illesi da ogni assalto del nemico. Per Cristo nostro Signore. Immediatamente la bambina caccia altre urla di dolore. "Venite, portatela dentro." dice con tono imperioso il sacerdote. La benedizione ha ridotto di un po' la forza dello spirito dentro Anna e così riuscite a portarla dentro la chiesa. [Prosegui. 137] 192 Ti devi essere confuso. [Prosegui. 207] 193 Nonostante il momento difficile riuscite tutti e quattro a tenerla saldamente. Al che il sacerdote riprende il collare e impone davanti a voi: Dio, creatore e difesa del genere umano, volgi il tuo sguardo su questa tua serva Anna, che hai plasmato a tua immagine e chiamato a condividere la tua gloria: l'antico avversario la tormenta crudelmente, la opprime con aspra violenza

e la riempie di angoscia e di terrore. Manda su di lei il tuo Santo Spirito perché la rafforzi nella lotta, le insegni a pregare nella tribolazione e la circondi con la sua efficace protezione. Ti sembra che il demonio stia placando la tua ira ma non vorresti che sia solo un trucco di cui gli spiriti maligni sono spesso abituati. Pensa a due numeri. [Prosegui. 283]

194 "Se escludiamo la causa sovrannaturale," risponde "propenderei per un forte trauma emotivo che le ha causato un lento ma costante peggioramento, fino a trasformarla in un'altra persona. Senza contare le tracce di vari abusi fisici." "Ed è mai riuscito a capire di che trauma si trattasse?" Il dottore scuote il capo: "Quando è arrivata qui era già molto grave, avevo continuamente l'impressione di parlare con... persone diverse. In certi momenti poi diventata estremamente violenta, volgare e oscena, in altri cercava di farsi del male, e urlava che si sarebbe portata quella donna all'inferno. Come se stesse parlando di sé in terza persona. C'è però un individuo ricorrente nei suoi deliri che lei chiama "Il Maestro". Penso possa trattarsi di un uomo che l'abbia plagiata, probabilmente uno del paese. Sono numerose le malattie della mente che nascono in questo modo, con un uomo dalla forte personalità, spesso negativa, che plagia delle vittime incapace di difendersi, rendendole schiave. E dopo un po' queste poverette perdono il lume della ragione." "Forse quell'uomo è ancora là, se è così lo devo trovare." [Prosegui. 67]

195 [La dottoressa Masla ha letto un racconto storico avvenuto durante l'invasione saracena? 49] [Non te lo ha letto? 207] 196

[Torna indietro. 126] 197 Il demonio si fa subito sentire, l'auto dei Bertoccetti infatti non ne vuole sapere di partire nonostante non avesse alcun problema, Francesca dà al cognato le chiavi della propria macchina e partite con quella. Lungo la strada, mentre Anna dorme tra le braccia della madre, suo padre Gabriele ti chiede del posto in cui vi state recando. "E' una Basilica vicino a Forlì," gli racconti "E' meta di pellegrinaggi e visite per ottenere la benedizione tramite una reliquia, la "catena di San Vicinio", un collare in ferro considerato taumaturgico contro gli ossessi, gli indemoniati o presunti tali. Sembra che indossarlo causi a malati ed ossessi fenomeni inspiegabili, guarigioni miracolose incluse. Inoltre sono presenti sempre diversi sacerdoti, alcune dei quali esorcisti nominati dal vescovo." Il viaggio verso Sersina si rivela più complicato del previsto, dopo il cambio di auto iniziale trovate una lunga coda in

autostrada a causa di un incidente, una pioggia torrenziale con grandine per un tratto non appena arrivati in Emilia, senza contare le condizioni della piccola Anna; hai cercato con la preghiera di tenere lontani gli influssi malefici, riuscendoci solo in parte. [Prosegui. 290] 198 Dopo aver partecipato ai vespri e subito dopo un frugale pasto ricevi la telefonata dell'abate. Ti conferma che non l'entità all'interno della bambina non risponde al nome di Iblis, ma questo nome ha creato una violenta reazione nel demone, per cui la strada è quello giusta. Comunichi al tuo superiore che l'indomani partirai per il paese di San Vito al Monte, nella speranza di arrivare alla causa di questa terribile storia. [Prosegui. 160]

199 Finito di leggere questo libro puoi proseguire con la tua ricerca. [Prosegui. 100] 200 L'intero complesso del monastero è costituito da un convento a due piani e la chiesa all'interno di un muro di cinta in rovina ma ancora in piedi, il portone scardinato e a pezzi, il cortile interno pieno di sterpaglie, arbusti ed erbacce. C'è un silenzio qui dentro che se una volta riconciliava con il Signore ora ha un effetto completamente opposto: il freddo e il buio che si sta sollevando conferiscono a questo vecchio edificio religioso un aspetto tetro e per nulla confortante. La dottoressa ti spiega che il monastero è stato abbandonato negli anni '40 dopo la morte dell'ultimo monaco, in quel periodo non c'erano né le risorse né la volontà di mantenere l'antica struttura, e quando negli anni '60 il problema venne riaffrontato ormai era troppo tardi per un restauro, e così è stato lasciato andare tutto in rovina. [Vuoi entrare nella chiesa? 45] [Vuoi entrare nell'abbazia? 178] 201 [La loro somma è divisibile per 4? 98] [La loro somma NON è divisibile per 4. 289] 202 Per quanto riguarda la difficoltà di distinguere un indemoniato da un malato psichico, don Gabriele risponde che “un esorcista esperto è in grado di capirlo più di uno

psichiatra; perché l'esorcista tiene presenti le varie possibilità e sa rilevare gli elementi di distinzione; lo psichiatra, il più delle volte, non crede alla possessione diabolica per cui non tiene neppur conto della sua possibilità”. Egli però ci confida subito che più volte delle persone si sono rivolte a lui senza passare prima dal medico o da uno psichiatra ed ogni volta lui ha invitato queste persone a portare il “malato” da uno specialista per verificare sin da subito che non si tratti di una malattia della mente. Cosa ti interessa leggere ancora? [I tuoi appunti su Padre Amorth? vai al 58] [Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini? vai al 144] [Come si può cadere nei disturbi del demonio? 75] [Quali sono gli aspetti di comportamento che più spesso si riscontrano nelle possessioni? 123] [Quali sono le forme di maleficio presunte cause di possessioni diaboliche? 21] Altrimenti [Prosegui. 30] 203 "Si tratta di una sorta di replica di quanto visto per la chiesa," dice "solo qui che qui hanno cancellato un occhio al Cristo e gli hanno scritto sulla fronte la parola kafir. E' una raffigurazione del Dejjal." [Prosegui. 140] 204 "E' la stessa parola che abbiamo visto sopra l'occhio nella Sala Capitolare." dici. "Che sia una sorta di firma?" ipotizza la dottoressa "Oppure

una parola magica?" "Non saprei. Dovremo parlare con quel suo collega all'università." Qui dentro non c'è altro di interessante. [Vuoi entrare nell'abbazia? 178] [Esci dal Monastero? 229] 205 [La loro somma è pari? 5] [La loro somma è dispari? 128] 206 Demone della Luna: Hasmodai Numero: 369 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285]

207 "Non ci resta che trovare informazioni su questo Geber." dici alla dottoressa. "Geber?" domanda De Scalzi "E' un nome che ho già sentito." "Davvero?" "Sì, una decina di anni fa mi pare. Per via dei miei studi avevo, e ho tutt'ora, amicizie e conoscenze professionali legate al medioriente, all'Egitto, all'Arabia, all'islam e via dicendo. Alcuni di questi amici mi invitarono a partecipare ad una specie di club letterario-culturale che faceva riferimento sempre alla cultura e alla religione araba. Andai solo al primo incontro, in casa del dottor Venegoni a Tursi, e ci presentarono questo strano individuo, credo fosse dell'alto Egitto oppure Siriano, non ricordo bene. Ce lo presentarono proprio con il nome di Geber, era un individuo molto erudito e parlava correttamente l'italiano, ma il suo aspetto aveva qualcosa che mi metteva a disagio. Aveva un solo occhio e la sua fronte era coperta da un turbante, si definiva un mistico e un mago, aveva già fondato in altre parti d'Europa con radici arabe dei gruppi esoterici legati al misticismo dell'islam, sosteneva di conoscere svariati segreti, di poter evocare e controllare i Djinn, e di essere in grado di manipolare la materia. Esibì per l'occasione degli antichi tomi, tra i quali riconobbi l'Al Azif e il Libro di Toth." "E poi cosa fece?" "I miei conoscenti erano molto attratti da questo strano e misterioso individuo ma io invece avevo una sensazione negativa, mi faceva paura il modo in cui ci guardava con quel suo unico occhio. Non aderii all'invito e non volli sapere se il loro progetto proseguì. Ad ogni modo sono anni che non vedo il dottor Venegoni ma se volete posso darvi il suo recapito, per quanto ne so abita ancora a Tursi." Il professore ti scrive l'indirizzo del dottor Venegoni su un biglietto e te lo porge.

Ringrazi di cuore De Scalzi, il suo aiuto è stato fondamentale, poi uscite dal suo studio. [Prosegui. 300] 208 Mentre salite la ripida scala sentite le assi di legno scricchiolare sotto al vostro peso, alcuni gradini sono marci e crepati, se non fai attenzione rischi di farti del male. Pensa a due numeri. [Prosegui. 77]

209 E' una vecchia casa cadente, entrare può essere pericoloso, e comunque difficilmente troverai qui qualcosa di diverso da macerie, erbacce e vecchi mobili ammuffiti. [Vuoi andare al Monastero? 200] [Lasci San Vito? 4] 210 Ritornato nella tua camera al convento non puoi fare altro che attendere la telefonata dell'abate. Nel frattempo puoi ritirarti in preghiera o consultare dei libri nella biblioteca dei francescani. [Ti ritiri in preghiera? 66] [Vai nella biblioteca? 154] 211 Non puoi non collegare questo strano personaggio alle scritte in arabo che hai trovato al monastero. Potrebbe essere solo una coincidenza ma forse la soluzione che cerchi è legata al mondo arabo. [Prosegui. 134] 212 Trovi diverse immagini e simboli magici e alchemici ma non quello che stai cercando. Ricorda che non puoi più ricontrollare questo libro. [Prosegui. 100] 213 "Mi aspetti qui, io entro." Le dici avvicinando all'apertura nel muro.

"Faccia attenzione, ho una brutta sensazione." "Io pure." Punti la luce della torcia elettrica all'interno della camera ma riesci solo a vedere che è vuota, facendo attenzione attraversi l'apertura nel muro ed entri dentro. Subito vieni investito da un tremendo odore di zolfo, devi portarti la mano alla bocca e ti gira la testa. Pensa a due numeri. [Prosegui. 157] 214 Pensa a due numeri e [prosegui. 181] 215 De Scalzi prende una lente di ingrandimento e la osserva meglio borbottando qualcosa. "Riesce a decifrare la parola sopra l'occhio?" domandi. "Sì, la parola è Kafir, significa 'miscredente'..." il professore si passa una mano sul volto, ti sembra che sia agitato. "Sa cosa significa scritta sulla fronte di un uomo con un occhio solo?" D'un tratto un brivido ti corre lungo la schiena e ricordi: "Non c'è un profeta che non abbia avvisato il suo popolo del bugiardo con un solo occhio. Attenzione lui ha un solo occhio e il vostro Signore no, ed ha tra gli occhi scritto: kafir..." "Giovanni?" domanda la dottoressa supponendo una citazione dell'evangelista. "No," rispondi "Bukhari, uno dei più grandi esegeti del Corano, considerando che l'islam considera il Corano scritto da Allah e non dagli uomini, si può dire che le opere di Bukhari siano i loro testi di riferimento più importanti."

"Continuo a non capire." "Quello che padre Balsamo ha appena citato," interviene il professore "è una delle descrizioni del Dajjjal. L'islam crede che nelle epoche sorgano trenta Dajjal e che l'ultimo sia quello definitivo che porterà la fine del mondo, lo potremmo paragonare all'Anticristo della religione cristiana." "Quindi c'è qualcuno che venera o ha venerato questo spirito?" domanda ancora la dottoressa. "Credo sia qualcosa di peggio," sospiri "temo che qualcuno lo abbia evocato." "Oh cielo." la dottoressa si porta le mani alla bocca spaventata, mentre l'ipotesi che sia un Dajjal a possedere la figlia di Maria Scianna si fa largo nella tua mente, terrorizzandoti. [Prosegui. 140] 216 Il dolore è lancinante e rilasciando un gemito di dolore molli la presa... Anna, sempre controllata dallo spirito Sorath, cade sul pavimento e ne approfitta per sgattaiolare via con una rapidità e agilità impressionanti, come un gatto salta tra le panche della cappella, si arrampica su per una colonna e si acquatta in un angolo buio della volta, torce il collo in posizione innaturale, riesci solo a vedere il volto deformarsi e gli occhi incendiarsi di malvagità. [Prosegui. 277] 217 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al

cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 218 [La loro somma è divisibile per 3? 92] [La loro somma NON è divisibile per 3? 166] 219 Sfogli attentamente il libro ma non trovi alcuna immagine o simbolo. Ricorda che non puoi più rileggere questo libro. [Prosegui. 100] 220 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140]

221 La suora ti guarda sorpresa: "La signora Scianna è deceduta l'anno scorso, non lo sapeva?" "Uhm no, non ne ero informato." "Mi dispiace, padre. Era una donna molto malata, sa? Forse il Signore l'ha chiamata a sé per mettere fine alle sue sofferenze." poi giunge le mani e recita una breve preghiera. "Posso vedere il primario?" [Prosegui al 175] 222 Al tuo ritorno in abbazia, dopo esserti riposato ricevi la convocazione dell'Abate. Raggiungi il tuo superiore nel chiostro dove lo trovi seduto e raccolto in preghiera. "Oh, padre Alessandro, vieni, siediti qui." Ti avvicini e ti siedi affianco all'anziano abate salutando con reverenza. "Ho ricevuto attestati di stima nei tuoi confronti." "Grazie, venerabile abate, ma non credo di aver svolto l'incarico al meglio." "Ti sei dovuto scontrare con il Demonio, padre Alessandro, che effetto ti ha fatto?" "Io... sarebbe semplice dire che ho provato molta paura ma più che altro di fronte a quell'entità ho avvertito... desolazione... una totale assenza di qualsiasi emozione positiva." "L'inferno viene descritto come il luogo più lontano da Dio e quindi dal suo immenso amore, quello che hai provato ne è stato un assaggio." "Ce la farà quella bambina?" domandi. "Eh, temo che ci vorrà molto tempo e molti esorcismi, purtroppo. Don Umberto mi ha detto che ti senti in colpa per essere inciampato all'ultimo gradino, ma sei comunque arrivato in cima, hai fatto lo stesso un buon lavoro. Ora va

pure." Ti alzi e saluti l'abate. "Ah, padre Alessandro." ti volti verso il tuo superiore "Al Demonio non piace chi ficca il naso nei suoi affari, non escludo che riceverai la sua visita nelle notti a venire, tu però non avere timore, se la tua fede è solida nulla può farti del male." Annuisce e lasci il chiostro. -Fine-

223 "No! No! Andate via! Via!" l'uomo urla terrorizzato, la donna di servizio interviene, si scusa per l'accaduto e spinge la carrozzina di Venegoni verso la sua camera da letto. Hai perso la possibilità di scoprire delle informazioni fondamentali, senza non puoi portare a termine il tuo incarico. La tua missione termina qui. 224 A quanto pare le preghiere hanno funzionato, ti svegli al mattino presto dopo aver dormito senza problemi. [Prosegui. 129]

225 La bambina sembra calmarsi, e sia Mario che gli altri due uomini lasciano andare un po' la presa, stremati, d'improvviso però Anna, sempre controllata dallo spirito Sorath, ha un sussulto e cade sul pavimento. Ne approfitta per sgattaiolare via con una rapidità e agilità impressionanti, come un gatto salta tra le panche della cappella, si arrampica su per una colonna e si acquatta in un angolo buio della volta, torce il collo in posizione innaturale, riesci solo a vedere il volto deformarsi e gli occhi incendiarsi di malvagità. [Prosegui. 277]

226 Come si chiama questo tipo di quadrato magico? [Sator 183] [Qaballah 64] [Wafaqun 281] [Surah 72 ] 227 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140]

228 Lasciate l'auto in località Monticello e qui prende un sentiero che discende con strani giri fra le balze scoscese per circa due chilometri, concludendosi davanti al monolito denominato la Rocca del Cappello, un monolito alto più di dieci metri sulla cui sommità è poggiato un masso enorme dalla forma di cappello dal quale prende il nome In fondo al primo tratto di gradini, sulla parete rocciosa di destra, vi è inciso un cerchio, dal diametro di un metro, orientato verso il sorgere del sole. Poco più giù su un gradino è stilizzato un simbolo che sembra un fiore a quattro petali o una palmetta. Più in basso vi è un altro monolito sul cui apice, sul lato sud ovest vi è inciso un altro cerchio. La dottoressa Masla ti spiega che si ipotizza che questo sia stato un luogo in cui si svolgevano antichi culti legati all’astronomia e a due culti pagani, il primo preistorico e prettamente indigeno, il secondo di origine egizio/orientale basato su rituali legati agli astri. [Le chiedi di parlarti del culto indigeno? 16] [Le chiedi di parlarti del culto astronomico? 147] [Osservi meglio il sentiero che conduce al monolite? 230] [Osservi i simboli incisi sulla pietra? 78] [Lasci questo luogo e scegli un'altra destinazione? 4] 229 Uscite dal monastero e ritornare sulla strada principale del paese. [Se non l'hai già fatto cerchi la casa di Maria Scianna? 173] [Lasci San Vito? 4] 230 Il "Sentiero Rituale" che dalla curva del Monticello porta alla Rocca del Cappello fa venire alla mente le strade

pavimentate con pietre piatte dell'isola di Pasqua, sulle quali, secondo la leggenda, i Moai (le statue giganti), per l'effetto dei mana, combinati da sette maghi che assieme sedevano sulle panchine di Rano Raraku, camminarono in senso orario attorno all'isola. Lungo il sentiero vi sono cinque coppie di vasche, i cosiddetti "Palmenti", vasche scavate lungo il sentiero rituale che porta alla Rocca del Cappello. Secondo la dottoressa Masla dovevano servire a raccogliere l'acqua piovana usata per le abluzioni durante il rito processionale che si concludeva con la cerimonia religiosa. Queste vasche, nonostante la loro rozzezza, servivano a favorire la decantazione dell'acqua lustrale come le vasche presso i santuari egizi. Infatti faceva parte dei riti in onore delle divinità astrali bagnarsi con l'acqua di stelle, un'acqua ferma che fosse stata tutta la notte sotto le stelle durante il novilunio dei Pesci, l'unico in cui la luna è totalmente nascosta dal sole. Era un bagno purificatore di buon auspicio per l'inizio di un nuovo anno. [Le chiedi di parlarti del culto indigeno? 16] [Le chiedi di parlarti del culto astronomico? 147] [Osservi i simboli incisi sulla pietra? 78] [Lasci questo luogo e scegli un'altra destinazione? 4] 231 "Ancora arabo," dici scattando una foto "speriamo che il suo collega ci chiarisca le idee." "Deve esserci per forza un collegamento, non può essere un caso." risponde la dottoressa. [Scegli un'altra destinazione. 4] 232 Siete seduti nel tavolo del soggiorno, sorseggiando un caffè.

"Abbiamo vinto una battaglia," dice Padre Zeno "ma per vincere la guerra c'è ancora molta strada." "Cosa possiamo fare?" domanda la signora Bertoccetti, stringendo la mano del marito. "Anna è posseduta da un demonio molto forte," continua il sacerdote "conoscere il suo nome ci ha aiutato notevolmente, ma io sono troppo anziano e debole per tenergli testa a lungo, e Padre Alessandro non è abbastanza preparato per assistermi." padre Zeno resta in silenzio per alcuni secondi. "Conoscete la basilica di San Vicinio a Sersina, in provincia di Forlì?" domanda infine. "La chiesa degli indemoniati." rispondi, conosci bene la storia di questo santo luogo. "Esatto. Avvengono quotidianamente delle particolari benedizioni, degli esorcismi comunitari, alla presenza delle reliquie di San Vicinio. C'è una presenza molto forte dello spirito di Dio contro la vessazione dei demòni. Propongo di portare Anna a San Vicinio, di modo che venga sottoposta ad un esorcismo che possa contrastare la forza di Sorath, il demone che la possiede." "Certo, tutto quello che serve per la nostra bambina." risponde la madre "Anche subito." A questo punto Padre Zeno si rivolge a te: "Io non sono in grado di fare un viaggio così lungo e stancante, ma non posso lasciare sole queste persone proprio ora. So che è una richiesta molto impegnativa ma sono certo che lei possa farcela." Annuisci: "D'accordo. Li accompagnerò io." [Prosegui. 69] 233 Raggiungi la stazione di Potenza che è sera e sta piovigginando, con tua sorpresa trovi ad attenderti un giovane francescano con saio ed ombrello. "Padre Alessandro?" si avvicina timidamente "Sono Frate

Claudio, sono venuto per accompagnarla al nostro convento." Ringrazi cordialmente il frate e lo segui fuori dalla stazione dove ha parcheggiato una vecchia Fiat Uno. "Mandano sempre me a prendere le persone perché sono uno dei pochi con la patente," ti dice mentre salite in macchina "comunque il convento non è molto distante, appena fuori città." "Quanti anni hai?" domandi incuriosito. "Ventitré, padre, sono nell'ordine solo da un paio di anni." "E come ti trovi?" "Beh, all'inizio non è stato per niente facile ma la mia fede e la mia vocazione mi hanno tenuto ben saldo." "Bene, mi fa piacere." [Prosegui. 65] 234 "Sembra una parola araba." dici mostrando la scritta alla dottoressa. "Perché qualcuno avrebbe dovuto farlo?" "Dovremmo tradurre la scritta per saperlo. Lei conosce l'arabo?" "No, ma conosco il prof. De Scalzi, che in università che insegna storia della religione islamica. Potremmo andare da lui." "Ottimo." Nella sala non c'è altro di interessante. [Prosegui. 250] 235 [La loro somma è divisibile per 3? 149] [La loro somma NON è divisibile per 3? 292]

236 Fai una ricerca su vari testi ma non trovi nulla di interessante. Puoi fare altre ricerche ma sul patto con il demonio, anche se ti verrà riproposto. [Cerchi informazioni sui discepoli dei culti diabolici? 163] [Cerchi informazioni sui maestri o sacerdoti di culti diabolici? 214] [Hai terminato la ricerca? 198] 237 Demone di Marte: Barzabel Numero: 325 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285]

238 Devi esserti confuso, non c'è nessuno con quel nome. Torna indietro e ricorda che non puoi più recarti dai carabinieri. [Prosegui. 4] 239 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 240 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al

cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 241 "San Vito si trova a pochi chilometri da qui, dopo il ponte della Vecchia sul Basento, ma ormai è un paese fantasma. Il paese era sorto nel X secolo attorno al Monastero omonimo, costruito per dare rifugio alle persone che fuggivano sui monti a causa delle incursioni saracene. Per dare sepoltura cristiana ai loro morti iniziarono a costruire delle catacombe proprio sotto al monastero, di modo che gli arabi non le trovassero." "C'erano quindi arabi nel territorio?" "Sì, vi sono parecchie tracce qui in Lucania, Tursi, che si trova vicino a Matera era stata il capolouogo amministrativo, e c'è il quartiere della Rabatana a testimoniarlo ancora. Qui attorno invece le tracce si di quel tempo di sono ormai perdute. Le interessano... gli arabi, padre?" "Da quanto ho visto all'ospedale psichiatrico Maria Scianna

era invasa da un'entità che si faceva chiamare Iblis e da altre minori che venivano chiamate Shaytan. Si tratta di entità demoniache legate alla religione islamica, e di conseguenza a persiani, egiziani e arabi in generale." "Quando successivamente il territorio cadde sotto l'egidia di Bisanzio il Monastero mantenne la sua opera di carità, e iniziarono a essere costruiti i primi insediamenti attorno all'area, ma San Vito rimase solo un piccolo paesino di contadini, il territorio non era adatto ad una espansione, Albano era meglio posizionato geograficamente. Ad ogni modo nei secoli San Vito rimase in piedi soprattutto per la presenza del Monastero e quando negli anni '40 anche l'ultimo frate morì l'intera struttura andò in rovina, e poco a poco anche il villaggio composto da alcune decine di famiglie si spense lentamente. Ora non ci abita più nessuno, ci sono solo vecchie case vuote, le rovine del monastero e qualche randagio." [Chiedi a don Silvano se conosceva Maria Scianna? 168] [Gli chiedi se è a conoscenza di qualche setta o culto pagano nei dintorni? 93] [Non hai altre domande? 3] 242 Controlli ancora la stanza per vedere se trovi altro, ma qui c'è solo polvere, muffa e sporco. [Scendi per controllare il soggiorno? 13] [Esci di qua per andare al monastero? 200] [Lasci il paese di San Vito? 250] 243 Mostri al professore la foto del quadrato magico che hai trovato inciso sul pavimento della stanza di Maria Scianna, e

lui aggrotta le sopracciglia: "Uhm, si trovava sotto al letto?" "Esatto." rispondi "Mi ha ricordato alcuni tipi di quadrati magici, ma non ne avevo mai visti di questo tipo." "Si tratta di un Wafaqun," spiega il professore "ed è in effetti un quadrato magico, solitamente realizzato sul nome Allah, e quindi è considerato di grande importanza. I quadrati wafaqun possono contenere lettere o numeri e sono di grande diffusione tra le popolazioni islamiche. In particolare il quadrato di 9 caselle è usato per preservare il corpo e dare salute." "Quindi è un incantesimo di protezione?" Il professore scuote la testa: "Purtroppo no, tutt'altro. Vi ho detto che i wafaqun riportano il nome di Allah questo invece è l'esatto contrario. Il quadrato centrale porta il nome di Iblis ‫ إبليس‬..." "Il diavolo dell'islam." sospiri preoccupato, ricordi bene che l'entità che possedeva Maria Scianna aveva detto proprio di essere Iblis. "Esatto, e attorno al suo nome compare quattro volte il nome Shayatin ‫ شياطين‬, e due volte Afarit ‫اريت‬ ‫ اعفا ي‬e altrettante Ghul ‫الغ^^^^^ول‬. Sono nomi magici, nomi di Djinn, possiamo considerarli i demoni della religione islamica. Quindi questo quadrato magico è stato realizzato per l'esatto opposto del suo scopo originale, ovvero per portare morte e follia." "Esattamente quello che è accaduto a quella donna. Ma chi può fare un simile incantesimo?" "Qualcuno che conosce molto bene la sihr shaitani, la magia nera araba. Forse uno stregone o un iniziato, ma questa è magia molto potente, evocare l'intervento di Iblis o dei Djinn è estremamente pericoloso, e solo in pochi sono in grado di farlo senza impazzire o venire divorati dalle stesse entità evocate." [Prosegui. 140]

244 Il disegno dell'occhio del Dajjal ti convince che sia presente, o lo sia stato in passato, un culto arabo esoterico. Sono poche le informazioni sulla demonologia islamica disponibili in Italia, per cui è evidente che qualcuno, forse quello stesse Geber individuato dai carabinieri, ne sia un profondo conoscitore e che sia riuscito a creare attorno a sé un gruppo paragonabile ad una setta diabolica ma devoto alle entità malvagie islamiche. Il fatto che la stessa Maria Scianna fosse vessata da un'entità che sosteneva di essere Iblis, il Demonio dell'islam, e che abitava nel luogo in cui tale culto ha lasciato il passaggio ti induce a pensare che ne facesse parte, forse perché indotta o plagiata, e che questo abbia causato la sua possessione. [Il professore ti ha spiegato il significato di un quadrato magico trovato in casa di Maria Scianna? 226] [Non hai trovato alcun quadrato magico? 195] 245 Anna Scianna, nata il 5 Aprile 1986 ad Albano di Lucania, da Maria Scianna, padre ignoto.L'affidamento della bambina ai servizi sociali è avvenuto nel 1989, contestualmente al ricovero della madre all'Ospedale psichiatrico di Potenza, constatati i gravi problemi psichici di cui soffre la donna il tribunale dei minori ne ha disposto l'adozione. [Se leggi le informazioni sulla madre vai al 115] [Se leggi le informazioni sui genitori adottivi vai al 296] [Se hai terminato vai al 180] 246 Trovi in libro sui movimenti religiosi un breve paragrafo che tratta del satanismo e delle sette.

A proposito del capo di queste sette l'autore sostiene che si tratta generalmente di un uomo che, da un punto di vista mediano, è considerato dalla setta come il più vicino all'entità maligna. Il leader di una setta satanica è una persona estremamente carismatica, in grado di esercitare una grossa influenza sui seguaci. L'efficacia di questa leadership non dipende solo dalle caratteristiche personali ed esperenziali del capo, ma soprattutto dalla sua capacità di suggestionare e condizionare il pensiero degli adepti. Il capo inoltre deve essere in grado di convincere e motivare i suoi seguaci rispetto alla fede della setta, deve essere autorevole, incutere loro timore e la certezza di avere sempre il controllo su tutto e tutti. In tal modo egli è in grado di mantenere il potere carismatico sul gruppo e utilizzare così la sua manipolazione mentale, senza rischiare che qualcuno si allontani. Da un punto di vista psicologico questi individui presentano alcuni tratti di psicosi e disturbo della personalità, credono di essere in contatto con il demonio, di avere avuto esperienze ultraterrene, mostrano una profonda avversione verso la società, e sono incapaci di provare senso di colpa. Ad ogni modo l'autore specifica che fare un'analisi precisa della pische di questi leader è impossibile, in quanto vi è una notevole varietà di personalità, come variano le loro motivazioni e il loro grado di deviazione mentale, senza contare che non sono molti a disposizione i casi di studio cui poter accedere. [Cerchi informazioni sul patto con il demonio? 2] [Cerchi informazioni sui discepoli dei culti diabolici? 214] [Hai terminato la ricerca? 198] 247 Un conato di vomito ti sale dalle viscere, ti appoggi al muro tossendo, l'aria è troppo malsana qui e vieni colpito dalle

vertigini, non puoi restarci un secondo di più. Con l'aiuto della dottoressa Masla riattraversi l'apertura ed esci da questa camera nascosta. [Prosegui. 139] 248 "Geber ci incantò con il suo sapere, con i suoi antichi libri, noi pendevamo dalle sue labbra, ci conquistò e ci meravigliò. Ci convinse ad aiutarlo a raggiungere il suo scopo, in cambio ci promise ricchezze, fama, potere e conoscenza, ci diede prova dei suoi poteri e della sua magia arcana e noi lo assecondammo. Ci iniziò con un rito esoterico di origine mediorientale, ci portò in alcuni antichi luoghi magici come la Seggia del Diavolo, la Rocca del Cappello, la Rabatana, e altri della Val d'Agri e del Basento, fino al vecchio monastero di San Vito. Lasciammo in quei luoghi le tracce del nostro passaggio, l'occhio del Dajjal, e nella chiesa dell'abbazia Geber prese Maria durante l'ultimo rito magico..." "E dopo cosa successe?" domandi. "Geber sparì, e con lui le nostre fortune. Chi aveva chiesto ricchezza e potere cadde in rovina, chi aveva chiesto la conoscenza impazzì, e chi aveva chiesto la giovinezza... si ammalò..." e guarda il proprio corpo semiparalizzato. "Cosa abbiamo fatto?" singhiozza "Cosa? Cosa?" [Prosegui.56 ] 249 Cosa ritrae la foto? [Un pentacolo magico? 120] [Un occhio all'interno di un triangolo? 280] [Un quadrato magico? 243] [Una fattura di morte? 25]

250 Ora cosa vuoi fare? [Visiti il Chiostro? 7] [Visiti la Sala Capitolare? 91] [Visiti il Refettorio? 142] [Cerchi le scale per il sotterraneo? 270] [Cerchi le scale per il piano superiore? 136] [Esci dall'abbazia e cerchi la casa di Maria Scianna? 173] [Lasci San Vito? 4] 251 La casa di Maria Scianna è una vecchia costruzione di pietra di due piani, il cortile anteriore e quello posteriore sono irti di sterpaglie, erbacce e piante infestanti. La porta d'ingresso è scardinata, dentro c'è un ambiente unico dove probabilmente c'era il soggiorno con la cucina, e una rampa di scale di legno porta al piano superiore. [Vuoi cercare qualcosa in questa stanza? 13] [Vuoi andare a vedere il piano superiore? 208] 252 Vieni raggiunto dalla dottoressa Masla che è pomeriggio inoltrato. "Come è andata la ricerca?" ti domanda. [Credi di avere trovato il nome dell'ultimo Dajjal? 169] [Non hai trovato nulla di utile? 257] 253 Non è questa la strada corretta da percorrere. Ricomincia da capo l'avventura e fa più attenzione ai particolari e alle

informazioni che vengono date. 254 Vieni svegliato nel cuore della notte dal tuo materasso che trema, all'inizio non capisci bene cosa stia succedendo, senti il tuo corpo vibrare e ancora assonnato pensi che si tratti di un sogno ma poi la vibrazione del letto si fa sempre più insistente e hai la terribile sensazione che lì nel buio con te ci sia una presenza minacciosa e malvagia. Spaventato e scosso inizi a recitare l'Ave Maria, quando ti accorgi di essere immobilizzato, non riesci a muovere alcun muscolo, e avverti quella presenza avvicinarsi sempre più e giungere sopra di te. D'un tratto senti molto freddo e un odore pestilenziale, lo stesso che c'era nella stanza di Anna, ma è soprattutto la massiccia presenza che incombe sopra di te ad atterrirti, vorresti urlare ma ti accorgi che nemmeno la voce esce dalla tua bocca, e mentre hai la sensazione di sentire qualcosa respirare nel buio reciti le tue preghiere con maggiore insistenza. "PREGARE NON TI SALVERÀ, PRETE." E' una voce roca e malvagia quella che senti nella tua testa, che ti gela il sangue nelle vene. "Vattene, demonio!" esclami nella tua mente "Tu non hai alcun potere su di me! Il Signore veglia sulla mia anima!" [Prosegui. 287] 255 Alla tua risposta senti il demone ridere e il suo volto trasformarsi in un ghigno, non riesci più a muoverti, un vento gelido di penetra nel corpo, la vista si annebbia, senti la voce di Padre Zeno che ti chiama e cerca di scuoterti, ma inutilmente. L'ultima cosa che ricordi prima di svenire è Padre Zeno,

sopra di te, che viene colpito alla testa da un comodino. Quando riprendi i sensi ti ritrovi a Roma, in ospedale, ricordi con terrore gli ultimi momenti. L'abate, venuto a trovarti, ti informa che Padre Zeno non ce l'ha fatta e che la bambina è stata portata all'ospedale psichiatrico di Perugia. Chiedi perdono all'abate per non aver portato a termine l'incarico affidatogli, il tuo anziano superiore ti dice di non fartene una colpa, la responsabilità è sua che riteneva che potessi esserne all'altezza. 256 La "Seggia del Diavolo" si trova a metà strada tra la curva stradale aggirante il Monticello e il fiume Basento ed è costituita da una panchina scavata in un grande monolito che visto frontalmente sembra il busto di un essere demoniaco completo di capo e copricapo. La panchina è stata ricavata sulla parete Sud Ovest del monolito all'altezza del cuore, a circa due metri dal suolo. Si può accedere a quest'ultima solo per mezzo di una lastra di pietra poggiata sulla parete rocciosa. Sul lato Sud-Est del monolito è scolpito un volto umano e nelle adiacenze, sul fianco di uno spuntone in arenaria ben levigato, è incisa una croce latina. La dottoressa Masla ti spiega che con l'affermarsi del cristianesimo l'area della Rocca del Cappello, che secondo i sostenitori della nuova fede continuava ad emanare influssi di paganesimo, come tanti altri luoghi di culto pagano, venne demonizzata. Mentre osservi il monolite trovi su di un lato quelli che sembrano resti essiccati di cera colorata, forse di candele. Pensa a due numeri. [Prosegui. 17]

257 Scuoti la testa: "No, forse non sono questi i libri giusti. Ho bisogno di fare ritorno alla mia abbazia, dove posso accedere a molti più volumi, di certo lì troverò qualcosa." Deluso per dovere interrompere il tuo incarico a questo modo, esci dall'università e la dottoressa ti accompagna da don Silvano. L'indomani raggiungerai con un pullman la stazione del treno per fare ritorno a Roma e ricominciare la tua ricerca.

258 "Si ricorda che i carabinieri hanno parlato di un certo Geber?" "Sì, ma cosa centra?" "Non credo si tratti di una coincidenza. Geber è il nome del

più importante alchimista del mondo arabo, e il suo vero nome era proprio Djabir-ibn-hajjan. Forse questo tizio ha assunto il nome di Geber per non farsi identificare. Se non altro possiamo supporre che ci sia un legame tra Maria Scianna e questo individuo." [Prosegui. 32] 259 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 260 Facendo attenzione guardi un po' in giro, fino a quando non apri lo sportello della stufa, dentro, tra la cenere trovi un pezzo di carta parzialmente bruciato sul quale sono riportate delle parole in arabo, purtroppo non appena lo prendi in mano di polverizza del tutto. [Vuoi andare a vedere il piano superiore? 208] [Esci di qua per andare al monastero? 200] [Lasci il paese di San Vito? 250] 261 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 262 Mentre il celebrante recita il primo capitolo del vangelo di San Giovanni aiutato da un seminarista, senti il corpo di Anna indebolirsi.

A Vangelo concluso il sacerdote impone il collare sul capo della bambina: "Sia sempre con noi, Signore, la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Tutti: "Kyrie, eleison." "Manda il tuo Spirito creatore, e rinnova la faccia della terra." Tutti: "Kyrie, eleison." "Salva, Signore, la tua serva che in te spera." Tutti: "Kyrie, eleison." "Signore, sii per lei fortezza inespugnabile di fronte all' assalto del nemico." Tutti: "Kyrie, eleison. "Il nemico non prevalga su di lei, e il figlio dell'iniquità non le rechi alcun danno. Tutti: "Kyrie, eleison" . "Soccorrila, Signore, dalla tua santa dimora, e da Sion vieni in sua difesa." Tutti: "Kyrie, eleison." Terminata l'imposizione delle mani, l'esorcista invita i presenti a fare la professione di fede. Dopo ciò, il sacerdote introduce la Preghiera del Signore, dicendo a mani giunte:"E ora, insieme a questa nostra sorella, supplichiamo Dio di liberarci dal male, pregando come ci ha insegnato il Signore nostro Gesù Cristo." Recitate quindi il padre nostro e quindi il sacerdote conclude: "Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli." Quindi l'esorcista mostra una croce e con essa benedice Anna: "Ecco la Croce del Signore: fuggite, spiriti del male!" [Prosegui. 94] 263 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano,

il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 264 D'un tratto i segni che lo spirito ti ha lasciato sul braccio iniziano a bruciare e temi di perdere la presa sulla bambina. Pensa a due numeri. [Prosegui. 127] 265 Alla porta viene ad aprirvi una donna di servizio, la dottoressa Masla si presenta come collega del prof. De Scalzi e chiede se sia possibile parlare con il dott. Venegoni. La donna vi fa accomodare nella hall e vi chiede di attendere. Mentre aspetti ti guardi in giro: è una casa molto particolare, mobili, arredi, divani, tendaggi, quadri, libri, soprammobili,

la musica araba soffusa, tutto sembra rievocare un antico sapore orientale, un profumo di legno di sandalo misto ad alcune spezie aromatiche alimenta ancora di più questa sensazione di trovarsi dentro un appartamento di Baghdad ai tempi del califfo Harun al-Rashid. D'un tratto da una porta entra un uomo su una sedia a rotelle spinto dalla donna di servizio. "E così conoscete De Scalzi?" domanda l'uomo dietro un paio di occhiali tondi "Io sono Mattia Venegoni. Mi perdonerete se non vi porgo la mano ma alcuni hanno fa un ictus mi ha semiparalizzato il corpo." [Prosegui. 63] 266 "Ha avuto un collasso cardiaco, era sottoposta a un continuo stress fisico e mentale, mi sorprende che abbia resistito così a lungo. C'è una cosa però che mi ha molto inquietato." "E cioè?" "Le sembrerà assurdo ma Maria aveva predetto il giorno e l'ora della propria morte. Anzi, per essere precisi è stata una delle sue personalità multiple, quella dominante. E' come se avessero deciso loro quando portarsi via quella povera donna." "Per tutto il tempo che l'ha avuta in cura, qualcuna di quelle personalità ha mai detto il proprio nome?" Il dottore prende la cartellina e cerca dei fogli: "Solo quella dominante che ha detto di chiamarsi Iblis, le altre personalità erano inferiori a questa, e il primo si rivolgeva a loro chiamandoli... Shayatin... o una cosa del genere." "E' sicuro? Ha detto proprio Iblis?" domandi allarmato. "Sì, ho delle registrazioni in cui pronuncia quel nome. Perché?" "Vede, dottore, anche l'Islam, come il cristianesimo, ha i suoi demoni e il loro capo si chiama Iblis, è il corrispettivo del Satana cristiano. E Shayatin è il nome che i musulmani

hanno dato ai demoni, sebbene appartengano ad una categoria più grande di entità soprannaturali noti come Djiin." "Quindi è come se dicesse di essere il Diavolo, sa quanti ne ho visti nella mia carriera asserire di essere Belzebù in persona?" "Parecchi, immagino, ma dubito che qualcuno abbia mai usato il nome di Iblis, e di certo non una contadina delle colline Lucane." [Chiedi a Golzi se è riuscito a capire l'origine del male della donna? 194] [Gli chiedi se Maria Scianna ha mai mostrato momenti di lucidità? 54 [Hai terminato con il dottor Golzi? 80]

267 "Conosco in università una persona che può aiutarci, il prof.De Scalzi, insegna storia della religione islamica. Potremo rivolgerci a lui." "Ottimo." Ora pensa a due numeri. [Prosegui. 14]

268 Alla tua risposta senti il demone ridere e il suo volto trasformarsi in un ghigno, non riesci più a muoverti, un vento gelido di penetra nel corpo, la vista si annebbia, senti la voce di Padre Zeno che ti chiama e cerca di scuoterti, ma inutilmente. L'ultima cosa che ricordi prima di svenire è Padre Zeno, sopra di te, che viene colpito alla testa da un comodino. Quando riprendi i sensi ti ritrovi a Roma, in ospedale, ricordi con terrore gli ultimi momenti. L'abate, venuto a trovarti, ti informa che Padre Zeno non ce l'ha fatta e che la bambina è stata portata all'ospedale psichiatrico di Perugia. Chiedi perdono all'abate per non aver portato a termine l'incarico affidatogli, il tuo anziano superiore ti dice di non fartene una colpa, la responsabilità è sua che riteneva che potessi esserne all'altezza. 269 Demone di Mercurio: Taphthartarath Numero: 2080 Simbolo:

[Torna alla pagina dei pianeti. 285]

270 Non senza difficoltà trovi l'accesso a dei gradini che scendono verso il basso, ma accedervi non sarà facile per via delle macerie, dei calcinacci, delle travi che ostacolano il passaggio, oltre alla polvere e la muffa che impestano l'aria, e al buio totale contro il quale avete solo le vostre torce elettriche. Pensa a due numeri [Prosegui. 201]

271 Mentre sali la scala un gradino di legno si spezza al tuo passare, il tuo peso ti fa affondare spezzando altri gradini e facendoti cadere di sotto per alcuni metri. Ti senti tutto dolorante e quando provi a rialzarti un dolore lancinante ti colpisce alla caviglia destra, devi essertela slogata.

La dottoressa ti aiuta a rialzarti e, con fatica e molto dolore, a fare ritorno all'automobile. Purtroppo hai accusato una brutta distorsione e dovrai stare fermo diversi giorni, l'indomani Frate Claudio viene a prenderti per portarti all'ospedale di Potenza dove vieni medicato e ingessato. Da qui vieni trasferito alla tua abbazia a Roma, quando ti sarai ripreso dovrai ricominciare la tua missione da capo. 272

[Torna indietro. 126] 273 Con una pietra appuntita gratti un po' della cera e trovi sotto un occhio inciso nella pietra all'interno di un cerchio composto da parole arabe.

[Hai già incontrato delle scritte in arabo? 231] [E' la prima scritta in arabo che incontri? 19]

274 "Quell'individuo incantò me e altri studiosi e appassionati della cultura e della religione islamica, lo invitammo così una sera qui a casa mia, in quell'occasione venne anche De Scalzi. Geber mantenne la sua aurea misteriosa, sosteneva di provenire da badiyat al-Sham, il deserto arabo-siriano, la sua età era indefinibile, così come lo scopo del suo itinerare per i territori che erano stati un tempo sotto il dominio persiano. Sosteneva che la sua era una missione, che era già stato in una moltitudine di paesi in tutta Europa a raccontare le meraviglie della storia nascosta e la scienza eretica. Sapemmo solo dopo che la maggior parte delle persone che avevano avuto a che fare con lui o erano impazzite o erano state duramente debilitate nel corpo e nell'anima, come il sottoscritto." Venegoni si prende una breve pausa per un sorso della sua bevanda, mentre voi ascoltate con molta attenzione. "Lui ci incantò con le sue parole e soprattutto con le sue menzogne e i suoi inganni. Era un essere infido e abominevole, sfruttò la nostra passione per il mondo arabo per coinvolgerci in una sorta di culto antico. Portò con sé dei libri arcani vecchi di secoli, libri che credevamo essere perduti con la distruzione della biblioteca di Alessandria, come l'Al Azif e il Libro di Toth, ma non solo. Con lui c'era anche una giovane donna che lui aveva plagiato e conquistato, ricordo il suo sguardo assente e la sua volontà legata solamente alle parole di Geber." [Prosegui. 44]

275 Sfogli attentamente il libro ma non trovi alcuna immagine o simbolo. Ricorda che non puoi più rileggere questo libro. [Prosegui. 100] 276 La sinossi del libro: L'opera di Agrippa presenta un interessa costante per essere uno dei principali documenti delle scienze esoteriche e magiche del periodo intorno al Rinascimento. Oltre ad una parte che può interessare anche la storia della scienza e che dà ragguagli su varie credenze o superstizioni dell'epoca, le altre parti ci trasmettono non poche conoscenze valide riguardanti anche la filosofia e la morfologia occulte dell'essere umano, poi tutto lo strumentario dei simboli, dei caratteri, dei segni e dei pentacoli da usare nella magia cerimoniale operativa. Per iniziare la ricerca pensa due numeri. [Prosegui. 57] 277 Mentre avete tutti lo sguardo rivolto verso l'alto, dove Anna si nasconde, ne approfitti per comunicare ai sacerdoti l'identità dello spirito malvagio che alberga nella bimba, essi allora sollevano il collare di San Vicinio e due croci verso d lei, quindi il celebrante recita una preghiera imperativa di liberazione: "Ti ordino, Sorath nemico della salvezza dell'uomo: riconosci la giustizia e la bontà di Dio che con giusto giudizio ha condannato la tua superbia e la tua invidia.

Esci da Anna serva di Dio, che il Signore ha creata a sua immagine, ha arricchita dei suoi doni, ha adottata come figlia della sua misericordia." "TACI, PRETE!" tuona lo spirito con voce greve "LASCIAMI ANDARE E IO LASCERÒ LA BAMBINA!" "No! Spirito immondo! Signore dell'inganno e della menzogna! Devi lasciare Anna adesso! Te lo comando in nome di Dio Onnipotente e di Suo Figlio Gesù Cristo! Vattene!" gli risponde l'esorcista senza alcun timore. [Prosegui. 286] 278 Mostri al professore la foto che hai scattato nella chiesa. [Hai già mostrato al professore la foto scattata nella Sala Capitolare? 203 [Non l'hai ancora mostrata oppure non la possiedi? 148] 279 Padre Zeno annuisce: "Venga con me." Segui padre Zeno su per le scale che portano al primo piano, il cuore di batte forte e inizi a pregare intensamente. Quando entri nella stanza della bambina hai un tuffo al cuore, è legata mani e caviglie al letto, una cannula super il naso, il volto deformato tanto da sembrare quello di un maiale, inoltre c'era una puzza terribile, sembrava di letame, la finestra era spalancata e c'erano vari deodoranti nella stanza ma non riuscivano a far sparire l'odore pestilenziale. Padre Zeno inizia una preghiera d'esorcismo a cui tu rispondi, quando l'anziano esorcista ordina al demone di lasciare il corpo della bambina pronunciando quel nome blasfemo, la bambina inizia a ridere poi con una voce molto

grave vi insulta e bestemmia, il nome che hai trovato non è quello giusto. Esci dalla camera pieno di vergogna e affranto, hai fallito nel tuo incarico, ora dovrai fare ritorno a Roma, forse l'abate troverà qualcuno più in grado di te per portare a termine la missione, e a cui potrai dare tutte le informazioni che hai ottenuto. La tua avventura termina qui. 280 Evidentemente ti devi essere sbagliato. Non potrai più interrogare il professore su questa foto. [Prosegui. 140] 281 Il quadrato magico posto sotto il letto di Maria Scianna è per te la prova che chi l'ha inciso l'ha fatto per gettarle una sorta di fattura, una maledizione. Per molti queste sono solo fandonie, superstizione, ma da quanto hai potuto vedere e sentire nel corso degli anni le maledizioni non sono da denigrare a cuor leggero, perché se lanciate da un mago potente possono davvero causare ossessioni e possessione. Nei casi di possessione che hai studiato la maggior parte delle vittime era stata oggetto di una maledizione per un amore non corrisposto, per una vendetta, per invidia o per semplice odio (come un genitore che rifiuta il figlio). [La dottoressa Masla ha letto un racconto storico avvenuto durante l'invasione saracena? 49] [Non te lo ha letto? 207] 282 Cosa ti interessa leggere? [I tuoi appunti su Padre Amorth? vai al 58]

[Quali sono i disturbi che il demonio può causare agli uomini? vai al 144] [Come si può cadere nei disturbi del demonio? 75] [Come distinguere un indemoniato da un malato psichico? 202] [Quali sono gli aspetti di comportamento che più spesso si riscontrano nelle possessioni? 123] [Quali sono le forme di maleficio presunte cause di possessioni diaboliche? 21] Altrimenti [Prosegui. 30]

283 Somma i due numeri e aggiungi 2. [Il numero è divisibile per 3? 151] [Il numero NON è divisibile per 3? 225]

284 Trovi un articolo sulla psicologia dell'adepto nelle sette sataniche, qui leggi che un aspetto importante riguarda la vulnerabilità psichica dell'adepto. Questi, infatti, quando vengono adescati, attraversano fasi particolari della propria vita; condizioni di profondo disagio possono portare una persona a lasciarsi convincere dalle promesse di potere e ricchezza del culto satanico. La vittima del satanismo è spesso una persona fragile e piuttosto influenzabile, può essere un giovane incuriosito o in ribellione verso famiglia e società, oppure una persona sola o emarginata che vive un periodo di particolare vulnerabilità. [Cerchi informazioni sul patto con il demonio? 2] [Cerchi informazioni sui maestri o sacerdoti di culti diabolici? 214] [Hai terminato la ricerca? 198] 285 Trovi delle tavole interessanti al capitolo XXII che riguarda virtù, formule, nomi divini delle intelligenze e dei demoni dei pianeti. Quali simboli analizzi? [Saturno? 186] [Giove? 50] [Marte? 237] [Sole? 118] [Venere?172 ] [Mercurio? 269] [Luna? 206] [Li hai già visionati tutti? 199]

286 "SE CONOSCI IL MIO NOME CONOSCERAI ANCHE IL MIO NUMERO, STUPIDO PRETE!" ruggisce Sorath "DILLO E MIO LASCERÒ QUESTA BAMBINA!" Sai bene che non ci può fidare si questi spiriti maligni ma anche loro sottostanno a certe regole che sono loro imposte, e obbedire a chi conosce il loro nome e il loro numero è una di queste. Se ricordi bene il libro di magia che hai consultato ad ogni demone era associato un numero, pronuncia ora quello di Sorath. [45 108] [136 109] [325 110] [666 111] [175 112] [260 113] [369 114] [000 116] 287 "Il tempo di Dio è finito, il cuore degli uomini è ormai corrotto e votato alla mia causa. Quanto è accaduto solo pochi anni fa alla Chiesa di Boston è solo l'inizio: la Chiesa sarà investita per anni da continui scandali dei preti pedofili, emergeranno tutte le nefandezze che sono state nascoste e la Chiesa non sarà mai stata così infangata. La nostra opera di tentare con la carne e il potere i ministri di Dio non è stata poi così difficile. La forza di Roma si rispecchierà in quella del suo vecchio e debole vescovo, l’unico ancora a resistermi. Verrà poi una nuova guerra da oriente, il sangue di migliaia di innocenti verrà versato all’inizio del nuovo millennio per la causa di un nuovo ordine mondiale al nostro

servizio. Tu, prete, non puoi nemmeno immaginare in quanti di quelli che avete eletto abbiano venduto l’anima per il potere sulla terra e l’eterna dannazione dopo la morte. Il nuovo papa avrà un breve mandato e poi abdicherà in favore del papa nero dei gesuiti, e la Chiesa avrà due papi sotto lo stesso cielo. Io tutte queste cose di profetizzo, prete." "Vattene! Mentitore! In nome di nostro Signore Gesù Cristo io ti comando di fuggire!" Pensa a due numeri. [Prosegui. 164] 288 Il professore osserva la foto: "Mi sembra che questa sia materia su, padre." "Sì, lo so. Si tratta di un esorcismo, ma in questa storia continuo a trovare tracce che conducono alla cultura araba e alla religione islamica. Ho pensato che forse anche una prigione nascosta nel monastero di San Vito possa esservi legata in qualche modo. L'abbazia venne eretta durante le incursioni dei saraceni in questa regione." "Spiacente, ma non saprei come aiutarla." "Un momento!" esclama la Masla "Mi sembra di ricordare qualcosa." la dottoressa si alza in piedi e inizia a cercare tra i libri del professore, poi prende un volume riguardante le tracce della presenza araba in Europa e lo apre, sfogliandolo fino a trovare una determinata pagina. "Ecco! Ascoltate: Tra il VI e il IX secolo la Lucania fece parte del ducato di Benevento. Contemporaneamente le incursioni saracene costringevano le popolazioni lucane ad arroccarsi sulle montagne e sulle colline. Consistenti e di lunga durata, furono i loro stanziamenti in diverse località del Bradano e del Basento, nel basso potentino e nella Val d’Agri." la dottoressa smette di leggere per alcuni secondi mentre con il dito scorre alcune righe del libro per poi riprendere.

[Prosegui. 155] 289 Discendete ai gradini di pietra facendo attenzione a non mettere il piede in fallo o a inciampare da qualche parte. Le vostre torce elettriche illuminano la rampa di scale coperta da macerie e piante infestanti fino a quando, passato un arco di pietra, giungete al piano sotterraneo, dove l'aria sa di muffa, umidità e polvere di secoli. Da alcune feritoie e da parti di soffitto che sono crollate entra la poca luce di questo pomeriggio autunnale che vi permette di muovervi in una zona di penombra. Con la torcia elettrica la dottoressa Masla illumina le prime tracce di catacombe alle pareti: "Quando venne eretto il monastero," racconta "non c'era lo spazio per un cimitero e così scavarono sotto realizzando queste catacombe per i monaci e i rifugiati che morivano tra queste mura." Le catacombe sono costituite da una rete di corridoi di varia larghezza e dal tracciato irregolare. Le pareti e i pavimenti sono occupati da loculi chiusi da lastre di marmo o da tegole di terracotta; vedi, inoltre, delle nicchie che contengono più sepolcri, forse famigliari. Le lastre di marmo e le epigrafi in latino sono ormai illeggibili, e in alcuni casi le catacombe sono state anche aperte, forse addirittura profanate. [Prosegui. 51] 290 Arrivate a Sersina che è ormai sera, la basilica ora è chiusa, inoltre siete tutti molto stanchi per il viaggio. La signora Bertoccetti chiede di trovare un posto dove fermarvi per la notte, visto il pellegrinaggio non avete difficoltà a trovare una piccola pensione con un paio di stanze libere.

Dopo una rapida cena presso la pensione su richiesta dei Bertoccetti celebri la messa serale nella loro camera, Anna è ancora tormentata dallo spirito che la vessa, e la messa e le preghiere la sfiancano fino a farla sprofondare in un sonno profondo. Prima di ritirarti nella tua stanza dici ai Bertoccetti di chiamarti per qualsiasi cosa, anche di notte. Loro ti ringraziano e tu lasci la camera. [Prosegui. 83] 291 Padre Zeno lo benedice con l'acqua santa: "Sorath, Demone del Sole, noi ti comandiamo di fuggire, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, con tutte le tue legioni, riunioni e sètte diaboliche, in nome e per il potere di nostro Signore Gesù Cristo: Te lo comanda il segno sacro della Croce e il potere di tutti i misteri della nostra fede cristiana. Te lo comanda la eccelsa Madre di Dio, la Vergine Maria che dal primo istante della sua Immacolata Concezione, per la sua umiltà, ha schiacciato la tua testa orgogliosa. Te lo comanda la fede dei Santi Pietro e Paolo e degli altri Apostoli. Te lo comanda il sangue dei Martiri, e la potente intercessione di tutti i Santi e Sante." Le grida della bambina sono sconvolgenti, sembra di essere di fronte ad un branco di maiali infuriati. Padre Zeno ora ha bisogno di te per concludere l'esorcismo. [Prosegui. 40] 292 Non noti altro di particolare oltre a simboli magici ed esoterici. Qui non c'è altro di interessante. [Prosegui. 250]

293 Padre Zeno è un uomo piuttosto anziano, pochi capelli grigi e un viso scavato, il suo sguardo però è determinato e fermo, nonostante la battaglia con il demonio questo anziano esorcista non ha paura. "E' un piacere conoscerla, padre Alessandro, il suo venerabile abate mi ha parlato molto bene di lei." "Spero di poterle essere d'aiuto, padre Zeno." rispondi. "Lei sa con cosa abbiamo a che fare?" ti domanda. "Credo di sì, la madre della bambina è stata scelta per dare alla luce l'ultimo Dajjal, un demone arabo contrapposto al Cristo, e la cui venuta, secondo l'islam, porterà al giorno del giudizio. La stessa Maria Scianna era posseduta da una legione di Shaytan, i demoni della religione islamica." "Ora comprendo il motivo della sua potenza," sussurra il sacerdote "ma se conosce il suo nome non tutto è perduto. I nomi hanno un grande valore, nella magia conoscere il vero nome di un individuo o di uno spirito equivale a poterlo evocare, controllare o asservire. Ora mi risponda, padre, qual è il nome di questo Anticristo?" Cosa rispondi? [Zazel? 239] [Hismael? 263] [Barzabel? 141] [Sorath? 176] [Kedemel? 39] [Taphthartarath? 217] [Hasmodai? 73 ] [Iblis? 62] [Masih ad-Dajjal? 97] [Astaroth. 82] [Asmodeus.279 ] [Baal. 240] [Belial. 184]

294 Incontrate don Silvano nella Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore, risalente al XIII secolo, di cui è custode da più di vent'anni, ha i capelli bianchi e il volto scavato, ma i suoi occhi sono ancora molto vivi e intelligenti. Spera di poter esserti di aiuto e vi conduce in canonica per offrirvi un the caldo, frate Claudio declina l'invito dovendo tornare subito all'abbazia. Ringrazi e abbracci il giovane frate che ti ha accompagnato fin qui, lui resterà a disposizione quando dovrai fare ritorno. Tu e il parroco sedete nel piccolo soggiorno della canonica riscaldato da una vecchia stufa, e davanti ad una tazza di the cominciate a conversare. [Prosegui. 9] 295 Cosa ritrae la foto? [Un quadrato magico inciso? 262] [Due occhi malvagi incisi? 259] [Resti di una messa nera? 162] [Un occhio inciso nella pietra? 26] 296 Andrea e Marta Bartoccetti, residenti nel comune di Spello (PG), hanno fatto domanda di adozione per una bambina nel 1989, dopo una lunga trafila di verifiche, controlli, incontri con psicologi e con un dirigente del tribunale dei minori, ottengono nel febbraio 1990 l'adozione di Anna Scianna, che per atto del magistrato del Tribunale dei Minori diventa Anna Bartoccetti. Al momento dell'adozione la bambina non aveva ancora compiuto 4 anni.

[Se leggi le informazioni sulla bambina vai al 245] [Se leggi le informazioni sulla madre vai al 115] [Se hai terminato vai al 180] 297 "ORA ME NE VADO, PRETE, MA CI INCONTREREMO PRESTO." Riesci finalmente a muoverti, ti siedi subito e accendi la luce. Sudato, ansimante e ancora spaventato ti alzi e vai in bagno a rinfrescarti la faccia. Ancora scosso ricordi l'avvertimento di Padre Zeno, il Demonio non ti avrebbe lasciato agevolmente interferire con i suoi piani. Sono da poco passate le tre del mattino, prendi in mano il breviario con la mani che ancora tremano e reciti le preghiere fino ad addormentarti nuovamente. [Prosegui. 129] 298 Anche la storia narrata dalla dottoressa Masla lega i vari eventi che hai scoperto, la presenza del culto del Dajjal a San Vito è certamente legato alla prigione in qui era stato murato vivo quel pover'uomo invasato per colpa dello stregone saraceno. Finché i monaci hanno mantenuto nei secoli una forte presenza religiosa e spirituale l'entità demoniaca è rimasta confinata in quelle catacombe, ma una volta che l'abbazia è andata in rovina il fuoco sotto le ceneri ha ripreso a riardere fino a ravvivarsi. [Prosegui. 207] 299 [La loro somma è pari?70 ] [La loro somma è dispari? 126]

300 Non trovi casuale che il dottor Venegoni abiti alla Rabatana, il quartiere arabo di Tursi. Mentre vi spostate con l'auto la dottoressa Masla ne approfitta per raccontarti qualcosa su questo pittoresco quartiere: " Nei secoli IX e X la popolazione islamica si spinse dalla costa pugliese fino qui in Lucania per compiere saccheggi e catturare prigionieri da vendere come schiavi nei centri dell'impero arabo, che in quel periodo conobbe una fase di massima espansione. I vari stanziamenti non furono solo finalizzati alle scorrerie o come insediamenti militari, i retaggi culturali e linguistici infatti lasciano supporre la presenza di articolate comunità particolarmente votate all'artigianato e al commercio. Il quartiere della Rabatana è collegato al resto del paese per mezzo di una strada ripida ed è principalmente caratterizzato da un intrico edilizio che era dominato dalla presenza del vecchio castello, di cui ormai ci sono solo poche tracce." Tursi si trova a 20 km dalla costa ionica, su una altura argillosa, a 210 metri s.l.m., posta tra il fiume Agri e il fiume Sinni. Il suo territorio comprende una zona interna collinare, caratterizzata dalla presenza di oliveti che si alternano alle zone a calanchi e ai boschi, e una zona pianeggiante e fertile versi il mare. [Prosegui. 47]

TABELLA DEL DESTINO