Storia Modellismo A3 [PDF]

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Zitiervorschau

STORIA

RIVISTA

MENSILE

MODELLISMO

DI

L. 1.200

AEREI MEZZI MILITARI NAVI UNIFORMI MILITARI AUTO FAMOSE STORIA DI BATTAGLIE GIOCHI DI GUERRA GIOCHI DIDATTICI DIORAMI ANNO 1

N. 3

MARZO

1977

IN OMAGGIO AUTOADESIVO 3a AEROBRIGATA

STORIA

MODELLISMO DIRE/IONE

REDAZIONI

PUBBLICITÀ'

ANNO I - N 3

Sul prossimo numero in OMAGGIO stemma Autoadesivo del 51° Stormo

AMMINISTRAZIONE Storia MODELLISMO Via E. Ciaceri. 2(1 • (XH56 ROMA PREZZI: una copia Ut. 1.200 • Arretrati il doppio. Abbonamenti: Annuo Italia

MARZO 1977

sommano

Storia MODELLISMO C.P. 633 - 00100» ROMA

Lit. 12.000

Annuo Estero Lit. 16.000 I versamenti vanno e f f e t t u i l i ! sul c.c.p. n. 12158002 intestato a: Storia MODELLISMO, Via D. De Blasl n. 70 f ROMA DIRETTORE RESPONSABILE

WATERLOO set-AIRFIX d i A . Rihera .

.

.

CORRISPONDENTI E COLLABORATORI Mario Bartcletti, Massimo Brandani, Giorgio Cantelli. Mario Cermellt, Valerio Dorio, Massiino Di Giorgio, Remigio Gennari, Franco Gay, Sergio Gibello, Sancirò Ma/./.oni, Edoardo Massucci. Lino Mastrangelo, Aldo Marchetti, Enrico Marchctti, Michael Perrotta, Riccardo Rovere, •\lberto Santoni, Sergio Sannipoli, Mauri/.io Tarducei. Mauro Tornassi, Franco Valle, Antonio D'Ottavi, Lamberto Tarsi, Federico Della Valle, l-'abri/.io Jannetti. Articoli MI' cortesemente concessi da: Cari L-ld. Schunciiiann KG. Bremen I K i i l i i / i u n i dal tedesco: Vittorio Reiss PUBBLICITÀ' Curala direttamente dalla direzione e dall'ani ministra/.ionc della rivista.

pag.

3

LA 3a AEROBRIGATA E IL SUO STEMMA di F.

Jannetti

»

BRISTOL « BEAUFIGHTER » di F. Jannetti . . MODELLI SULLA BILANCIA KIT REVELL 1 : 32 BEAUFIGHTER « PASSO PASS O » d i F . Jannetti e M . D i Giorgio . . . . ELABORAZIONE: MESSERSCHMITT Bf-109 B-l

DAL KIT MATCHBOX di L. Mastrangelo .

Umberto TOSI

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CARRO

ARMATO

DA

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.

CACCIATORE VESTITO DA LUPO di Engbertus Baeker

8 18 25

30 »

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OSSERVAZIONE

« PANTHER » SdKfz. 179 di E. Baeker .

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VEICOLO SCUOLA PER CARRO LEOPARD di E.

Baeker

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DALLA SVEZIA CON AMORE di R Gennari

»

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CARRO DEI POMPIERI FORD « T » di H. Koch

»

16

» ,.»

32 39

L'AEROGRAFO PARTE 1 d i V . D O l i o . DIORAMA IN SCALA 1 : 35 LIBRI

.

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40

(g) ORION Edilrlee s.r.l. Via D. De Blasi 70 I ODISI ROMA Proprietà ORION l.d

s.r.J.

Pubblica/ione mensile Autori//. Trih. di Ruma n. U*23 ilei 22-12-117* DISTRIBUZIONE: P V K K I S I ifc C., s.r.l. P.//a Indipcndcn/a, II/B - Roma Via Termopili. 6-8 - Milano

NOVITÀ' SUL MERCATO

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NOTIZIARIO

17

GALLERIA FOTOGRAFICA

»

35

In copertina: Waterloo: Gli Scozzesi alla carica della fanteria Francese (color Key da un quadro di L. Butler)

Associato all'USPI Unione Stampa Pei-iodica Italiana HUimpalii m Ollset

plesso

la Litotipogralia Rugantino

Via Spulcio, n. I ROMA

Storia MODELLISMO C.P. 633 00100 ROMA. T u t t i i d i r i t t i eli riprodii/.ione con qualsiasi inc/./u tecnico sono riservati. Le opinioni espresse dupli autori dei singoli articoli non rispecchiano necessariamente l'opinione della r i v i s t a . Salvo preventivi accordi, manoscritti, disegni, Fotografìe anche se non pubblicati non si restituiscono. La collabora/.ione è libera ed aperta a t u t t i .

ATERLOO set-Airfix di Alberto Ribera

. .^J^rgjgfe;-.''

THEBAITLEOF^

E' da circa un anno che l'AIRFIX ha presentato agli appassionati di uniformologia questa elegante confezione raffigurante un episodio della battaglia di Waterloo. La proponiamo ora a tutti quegli appassionati che desiderassero dedicarsi al war-game con poca spesa, e poche regole, che vi illustriamo in queste pagine. Il set comprende la fattoria con alcuni civili, carriaggi ed accessori vari e circa 250 soldatini suddivisi in Guardia imperiale francese, fanterie ed artiglierie francesi ed inglesi.

storia MODELLISMO

Waterloo, 18 giugno 1815! Un nome leggendario, forse la più conosciuta (e giocata) battaglia di Napoleone. Noi non vi proponiamo tutta la battaglia (pensate, oltre 70.000 francesi contro 50.000 inglesi più altrettanti prussiani; più di 400 cannoni ed 8 ore di combattimento. Sarebbe troppo), ma soltanto un piccolo scontro nel quadro generale. Più esattamente (per gli esperti): verso le ore 19 Napoleone per avere ragione dei coriacei inglesi lanciò contro il centro dello schieramento avversario, rappresentato dalla fattoria della « Haye Sainte », alcuni battaglioni della sua Guardia imperiale allo scopo di spezzare con un attacco decisivo il cuore della difesa inglese. Purtroppo l'attacco non riuscì e la ritirata della Guardia segnò l'inizio, al grido de « La Carde recùle! », della rotta di tutto l'esercito francese. Chi vorrà giocare, volendo, può so-

gnare di cambiare la storia e di vincere la battaglia di Waterloo occupando la fattoria. D'altra parte, se gli inglesi resisteranno, daranno ragione alla storia che di solito premia il migliore. Il gioco ve lo proponiamo come un Wargame semplificato, con poche regole. E speriamo tanto divertimento. Abbiamo consultato molti testi, preso qualcosa dalle esperienze degli altri e parecchio da quelle nostre personali. Senza dubbio ci sono regole migliori per giocare il « napoleonico », ma difficilmente crediamo ve ne siano di più semplici. Volutamente, nella compilazione delle norme, sono state evitate tutte le complesse formazioni (schieramento in linea, in colonna, quadrato, ordine sparso, ordine misto), le sottili differenze e specializzazioni degli eserciti dell'epoca (volteggiatori, fucilieri, granatieri, moschettieri, carabinieri, cacciato-

ri), le sofisticate scelte dell'artiglieria 2. Come consigliato dalla Casa, lavarli con acqua e detersivo C farli (tiro a rimbalzo, a mitraglia, shrapasciugare (anche su un giornale). nell). Tutto è stato ridotto a pochi ele- 3. Spennellarli completamente con una menti; chi vorrà, potrà crearsi tutte le mano di vinavil annacquato (1/4 di complicazioni di questo mondo. Pervinavil con 3/4 di acqua) per aumensonalmente però riteniamo che un giotare la presa del colore. co tanto più è divertente quanto meno 4. E" consigliabile dipingere solo 20è complicato... 25 soldatini per volta, un colore doUna piccola parentesi per i soldapo l'altro. Un numero maggiore di tini: il set dell'Airfix che vi consigliapezzi renderebbe il lavoro noioso. mo è già pronto per giocare, o quasi. Normalmente si usano gli smalti La fattoria è uno dei pezzi più belli opachi Humbrol o di altre marche: prodotti dalla Casa e potrà essere uticonsigliamo di prendere un po' di lizzata in tante altre occasioni. Una imbiancata alle pareti e via. I soldatini: qui iniziano i dolori perché se il soldatino grezzo è brutto, dipinto è meraviglioso. Per dipingerli bene occorrono un mare di tempo e di accortezza e tanta pazienza... ma, poi, giocando, uno distrattamente lo stringe troppo, e allora salta la vernice, o si spezza qualche cosa. E tutto il lavoro si butta via. Dopo ogni battaglia — di solito — bisogna restaurare l'esercito... Consigliamo perciò di verniciare con una certa approssimazione, in modo da ottenere il duplice scopo di preparare in poco tempo i pezzi e contemporaneamente di avere dei figurini che sopportino i maltrattamenti. Rimandando i perfezionisti ai testi di uniformologia ecco qualche consiglio spicciolo. 1. Resistere alla tentazione di staccarli dall'asta di fusione « per vedere II modellino della fattorìa de « rilavo Sante » ripreso dall'alto con 1 soldati l'effetto »: quando si dipingono, i inglesi schierati in attesa dei francesi. soldatini bisogna pure tenerli in I civili, con 1 loro carri, preferiscono allontanarsi velocemente... qualche modo!

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I soldati francesi schierati ai bordi del campo di gioco. La fanteria francese è presentata con soldatini marcianti uniti tre a tre su piccole basette. Ciò è possibile raccogliendoli da un maggior numero di specifiche confezioni. La Guardia è stata schierata con i soli uomini marcianti. Gli altri potranno essere aggiunti all'inizio dello scontro.

colore, appoggiarlo su una superficie tipo tavolozza, o magari su un piattino e diluirlo di volta in volta con diluente alla nitro. Il colore essica quasi subito, però attenzione: se entra nel barattolo ne essica tutto il contenuto. Vanno benissimo, forse sono addirittura più facili da usare, i colori a tempera o acrilici. Ed ecco le colorazioni: Affusti e traini inglesi: grigio chiaro. Affusti e traini francesi: grigio verde. Cannoni: nero opaco o colori « green melai ». Cavalli: marroni, con qualche macchia bianca. Selle bleu o rosse. Finimenti: meglio non farli. Soldati inglesi: pantaloni grigio chiari, giacche scarlatte, zaini grigi. Due pennellate bianche a simulare le buffetterie, shakò nero lucido. Artiglieri inglesi: pantaloni grigi, giacche bleu chiaro, una pennellata gialla sugli alamari. Caschetto nero opaco. Ufficiali inglesi: come i fanti, con una pennellata cremisi a mo' di fascia alla cintura. Fucilieri francesi: pantaloni bianchi (oppure grigio chiaro come gli inglesi), giacca bleu scuro, zaino marrone, shakò nero lucido. Le solite due pennellate bianche sul davanti per simulare le buffetterie. Artiglieri: tutto bleu, spalline rosse e shakò nero lucido. Ufficiali francesi: aggiungere una pennellata di bianco sui copricapo e, se si vuole, un po' d'oro sulle spalline. Guardia imperiale: pantaloni bianchi, giacca bleu, due pennellate bianche sul petto, colbacco nero opaco, un tocco rosso sulla sommità e due pennellatine rosse sulle spalline, stivali neri. Importante: per tutti i figurini si consiglia di dipengere viso e mani con il colore rosa, così ottenuto: tanto bianco, una punta di rosso, una di giallo ed un tocco infinitesimale di nero. Nulla personalizza i soldatini come una piccola pennellata di rosa sul viso. Le basette d'appoggio: vercie opaco o marrone chiaro, sempre opaco. E' consigliabile dare un colore uguale per tutti gli inglesi ed un colore diverso per i francesi: ciò aiuta molto i giocatori per distinguere a colpo d'occhio gli amici dai nemici. Chi vuole può dipingere i fucili di marrone: attenzione però, si tratta della parte più soggetta a danneggiamenti.

storia MODELLISMO

Visione panoramica del campo di gioco: due cartoni di m 0,70x1,00 accoppiati. Sul fondo la fattoria, occupata dagli inglesi; in primo piano i francesi: sulla sinistra la fanteria incolonnata, al centro la Guardia, a destra l'artiglieria.

Particolare dei tre pezzi d'artiglieria francese con il comandante a cavallo. Un sistema molto razionale e comodo consìste nel sistemare su una basetta il pezzo con i serventi e su altra basetta il traino con gli altri addetti. Per motivi di spazio si è preferito ridurre ad una sola coppia il numero dei cavalli.

Gli inglesi arroccati nella fattoria: il comandante con bandiera è sul portone di ingresso, di fronte al quale sono stati sistemati degli ostacoli in legno. I fanti sono ancora in gran parte all'esterno. L'artiglieria è sul fondo a destra.

storia MODELLISMO

WATERLDO set - flirtili

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Regolamento 1 II campo di gioco è costituito da due cartoni, preferibilmente di colore marron oppure verde, di m l,00x xO,70 accostati lungo il lato maggiore. La fattoria sarà sistemata, a piacere, in una posizione centrale o decentrata, purché nessun punto di essa disti meno di cm 20 dal bordo del campo. 2 I giocatori partecipanti potranno variare da un minimo di due ad un massimo di cinque. Essi si spartiranno: gli inglesi ed i francesi (due contendenti); inglesi, fanteria francese, Guardia ed artiglieria francese (3 giocatori); fanteria inglese, artiglieria inglese, fanteria francese, Guardia ed artiglieria francese (quattro partecipanti). L'eventuale presenza di un quinto giocatore permetterà una piena indipendenza di comando della Guardia rispetto all'artiglieria francese. 3 I soldati inglesi saranno schierati inizialmente allo interno della fattoria e nelle sue adiacenze, a non più di 20 cm dal fabbricato. I soldati francesi si schiereranno lungo il lato più lontano rispetto alla posizione della fattoria sul campo di gioco. 4 I soldati inglesi sono costituiti da un reggimento di fanteria e da uno di artiglieria. La forza francese è composta da un reggimento di Guardie imperiali, da uno di fanteria e da uno di artiglieria. 5 I reggimenti di artiglieria francese ed inglese sono dotati rispettivamente di due o di un cannone. Non obbligatoriamente, i giocatori potranno effettuare alcuni lanci di dadi per rinforzare la propria compagnia con un altro cannone. Colui che sarà riuscito ad aggiudicarsi due lanci di dadi consecutivi vincenti, sull'avversario, si approprierà di un cannone. Verrà effettuata una seconda serie di lanci di dadi: se sarà appannaggio dello stesso giocatore che ha vinto la prima, ciò decreterà la rinuncia da parte del rivale ad appropiarsi del rimanente cannone. 6 Scopo del gioco: da parte francese è raggiunto con la estromissione dei soldati inglesi dal fabbricato entro la 24a mossa. Se ciò non si sarà verificato entro tale termine i francesi verranno egualmente considerati vincitori qualora, al termine della 26a mossa siano riusciti a far entrare entro il recinto della fattoria almeno 12 uomini. In tutti gli altri casi saranno dichiarati vincitori gli inglesi. 7 I reggimenti di fanteria sono composti da circa 48 fanti, un ufficiale a cavallo, un tamburino, un trombettiere e, per i soli francesi, un portabandiera. Le figurine in posizione passiva (coricati, accasciati) potranno essere sistemate inizialmente in coda ai rispettivi raggruppamenti salvo poi sostituirle, durante lo svolgimento del gioco, con figure attive. 8 I reggimenti di artiglieria dispongono di un certo numero di cannoni (2 o 3 per i francesi, 1 o 2 per gli inglesi) con relativi traini e cavalli. A queste pedine si aggiungono gli artiglieri ed il comandante. Tre uomini — artiglieri o inservienti — sono sufficienti per far funzionare un pezzo. In mancanza di cavalli il cannone può essere spostato da almeno 6 uomini.

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Il reggimento francese dispone di 8 soldati che possono scortare il pezzo oppure spostarlo sul terreno in mancanza del normale traino. Possono inoltre essere aggregati al reggimento di fanteria. La Guardia imperiale rappresenta una fanteria scelta, composta da soldati agguerriti e ben addestrati. Essa pertanto godrà di una maggior efficacia in fase offensiva (valore di attacco). Nessuna diversificazione rispetto alle altre truppe per quanto riguarda il movimento ed il tiro di fucileria. Movimento: tutti i soldati si possono spostare sino ad un massimo di 10 cm per ogni mossa. In fase di « carica » possono avanzare di 13 cm per mossa. Detta mossa di carica può essere eseguita soltanto una volta ogni 6 mosse. I cannoni si possono spostare sino ad un massimo di 10 cm per mossa. Prima di poter aprire il fuoco è necessaria la perdita di una mossa per la messa in batteria del pezzo. E' altresì richiesta la perdita di una mossa per lo spiazzamento del cannone prima di rimuoverlo. I soldati perdono una mossa per scavalcare le mura della fattoria oppure per scavalcare il davanzale di una finestra. Non viene prescritta nessuna norma circa l'allineamento da fare ai soldati: in ogni fase di gioco le formazioni restano libere. I soldati sono armati con un fucile. Tutti, ad eccezione dell'ufficiale a cavallo, del tamburino, del portabandiera, del trombettiere, degli inservienti e degli artiglieri, del direttore di tiro. Detto fucile può colpire una figura avversaria ad una distanza massima di 15 cm (distanze misurate dalle basette delle figure). La casualità del colpo di fucile — giunto a segno oppure mancato — viene identificata con il lancio di un dado a sei facce. La presente tabella riporta i numeri del dado che segnaleranno — alle varie distanze — il colpo giunto a segno. II giocatore avrà la facoltà di lanciare il dado per ogni soldatino in condizione di sparare contro gli avversari. E' consentito a più soldati di sparare allo stesso bersaglio. I giocatori non hanno l'obbligo di dichiarare preventivamente il bersaglio preso di mira dai propri soldatini. da cm 4 a cm 7 Bersaglio allo scoperto 3-4-5-6 Bersaglio al coperto 4 - 5 - 6

da cm 8 a cm 11

da cm 12 a cm 15

4-5-6

5-6

5-6

6

13 Le difficoltà di colpire il bersaglio sono diversificate a seconda che si trovi completamente scoperto al tiro, oppure si trovi semicoperto da muri, carriaggi, sarchi o altro. Quest'ultime situazioni nella tabella sono tutte raggruppate come « bersaglio al coperto » e per il quale la casualità del dado concede minori probabilità di essere colpito. 14 II soldato che si accinge a sparare con il fucile ne sarà impedito se si troverà davanti a sé due o più soldati. 15 Ogni soldato — nel corso di ogni mossa — avrà la facoltà di spostarsi sul tavolo di gioco oppure di sparare con il fucile. 16 Fuoco d'artiglieria. I cannoni possono sparare — una palla per ogni colpo, un colpo per mossa — contro soldati, contro case oppure contro altri cannoni. Il giocatore deve dichiarare preventivamente il bersaglio del proprio pezzo, sia qualitativamente (uomini, casa, ecc.) che come posizione. Detto bersaglio dovrà trovarsi esattamente di fronte all'affusto dell'arma. 17 II giocatore che intende sparare con il proprio cannone dovrà effettuare un doppio lancio del dado: il primo servirà a stabilire se il colpo è stato centrato o meno; il secondo determinerà l'entità del danno. Il dado verrà lanciato un seconda volta soltanto se il primo avrà sentenziato il colpo centrato.

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1* lancio: colpo centrato se il dado dichiara questi numeri: da 10 a 20 cm Uomini allo scoperto Uomini al coperto Cannone allo scoperto Cannone al coperto Edificio

2-3-4-5-6 3-4-5-6 3-4-5-6 4-5-6 2-3-4-5-6

da 20 a 30 cm

da 30 a 40 cm

3-4-5-6 4-5-6 4-5-6 5-6 3-4-5-6

da 40 a 60 cm 5-6 6 6

4-5-6 5-6 5-6 6 4-5-6

— 5-6

2° lancio: danni provocati dal colpo centrato se il dado dichiara: 1 Uomini allo sco1 morto perto Uomini al coperto — Cannoni allo scoperto 1 artigliere Cannoni al coperto — Edificio (cm di t muro)

2 morti 1 morto

2 morti 1 morto

3 morti 2 morti

4 morti 2 morti

2 artiglieri

3 artiglieri

1 cannone

1 cannone e 1 artigliere 1 cannone e 2 artiglieri

1 artigliere

1 artigliere

2 artiglieri

2 artiglieri

2

3

18 Vengono considerati morti i soldati che si trovano compresi nel raggio di 3 cm dal punto di caduta del tiro. I soldati defilati dietro il muro colpito dal cannone dovranno uscire allo scoperto. Quando il danno supera i 6 cm di muro, anche l'eventuale cannone che vi era defilato dovrà uscire allo scoperto. Gli artiglieri sopravissuti alla distruzione del proprio cannone vengono considerati soldati armati di fucile. 19 Quando due o più soldatini si vengono a trovare a contatto fisico tra loro (basetta contro basetta) si svolgerà uno scontro corpo a corpo. Un soldato può essere attaccato da un massimo di tre nemici. Altri uomini eventualmente a contatto non saranno considerati compresi nello scontro. Le mura della fattoria rappresentano un ostacolo per quei soldati che intendono arrivare a contatto con avversari: ogni muro incontrato potrà essere superato con la perdita di una mossa. 20 Ogni soldatino possiede un « valore di combattimento » che viene sommato al numero uscito dal lancio

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4

4 morti 3 morti

1 cannone 5

6

di un dado. Nel caso che il corpo a corpo preveda lo scontro tra più ligure contro unti, i « valori di combattimento » di quelle vengono sommati ed aggiunti al numero indicalo da un solo lancio del dado. 21 II giocatore che nel corpo a corpo avrà raggiunto un punteggio maggiore di quello raggiunto dall'avversario potrà togliere le pedine sconfitte dal tavolo. In caso di parità lo scontro del corpo a corpo viene considerato nullo e nella mossa successiva sarà il giocatore che si trova in fase difensiva che deciderà se continuare con un altro corpo a corpo, oppure intende mandare rinfor/i, oppure preferisce ritirarsi. Valori di combattimento: artigliere = 1 fuciliere = 2 Guardia = 4 ufficiale si aggiungono 2 punti a quelli relativi al reparto dì appartenenza.

PICCOLA

CRONISTORIA

La 3' Aerobrigata e i di Fabrizio Jannetti

L'attualo 3" A.B. pone le sue radici con la costituzione del 3° Stormo Caccia sull'aeroporto di Milanò-Bresso il 1° giugno 1931 su velivoli FIAT C.R.20. Nel 1933 si trasferì sulla base di Torino-Mirah'ori dove rimase (ino allo scoppio della II Guerra Mondiale. Nel 1940 dotato di FIAT C.R.42 operò nei cicli di Francia e per tali operazioni guadagnò per la sua bandiera la medaglia d'argento al V.M. Fu sciolta e messa in posi/ione Qua

dro nel '41 e successivamente ricostituita sulla base di Miraliori con linea di volo su MC. 200 e G. 50 e successivamente MC. 202. Con tali acrei operò nei cicli d'Africa settentrionale e nel marzo del '43 fu rimpatriato sul campo di Torino-Caselle, poi sue cessivamente fu a Ciampino e a Ccrveteri dove fu colto dall'armisti/.io l'8 settembre 1943. Nel luglio del '44 si ricostituì a Campo Vesuvio su aerei, ceduti dagli ame-

ricani, Martin Baltimore Mk IV. Spostatosi sul campo di Biferno, presso Termoli, fu inquadrato nella « Balcan Air Porce » in cui il 3° St. conosciuto oramai come « Stormo Baltimore » guadagnava un'altra medaglia di argento al V.M. Nel settembre del '48 ritornò ad essere 3° St. Caccia dotato di velivoli di costruzione americana Lockheed P-38 Lightning nelle versioni P-38 J e L da caccia e F-5 da ricognizione fo-

Loockhccd T-33 A della 3H A.B. RT M.M. 51-9030 utilizzato con compiti di collegamento. Notare la stranezza del codice 3-030 su un precedente 661. dolo AMI tramite A.M. Belli-i)

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Particolare della deriva di un RF-84 F fregiato dello stemma dei quattro gatti. (loto M. Caso tramite F. Jannetti)

II distintivo della 278-' Sq.Aut.A.S. riprodotto sul Savoia Marchelti SM 79 conservato presso il Museo Velivoli Storici dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle. (loto F. Jannetti)

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tografica; successivamente passò al North American P-51 D Mustang. Il P gennaio 1956 fu trasferito sulla base di Verona-Villafranca, dove è ancora tutt'oggi prendendo la denominazione di 3a A.B. Ricognitori Tattici e dotato di velivoli Republic RF84 F Thunderflash. Attualmente su tre Gruppi: 18°, 28°, 132°, ha la linea di volo su FIAT F-104G ed RF-104G che hanno oramai sostituito i vecchi « Thunder ». Il suo distintivo, quattro gatti, due su campo bianco e due su campo nero onde simboleggiare l'operatività sia diurna che notturna, deve la sua nascita al distintivo dell'eroica 278" Sq. Aut. Aerosiluranti, comandata dal magg. Buscaglia, autonoma prima, venne poi inserita nel 132° Gr. A.S. La 278" Sq. aveva per distintivo quattro gatti a cavallo di un siluro con i! motto « Pauci sed semper immites » a simboleggiare lo sparuto numero di effettivi nella neocostituita specialità; secondo la frase popolare « i soliti quattro gatti ». Successivamente anche il 132° Gr. A.S. realizzò il suo di-

Un Republic RF-84 F « Thunderflash » con cui la .V A.B. ha lungamente operato nel dopoguerra.

(loto M. Caso tramite F. J a n n e t t i )

stintivo utilizzando i quattro beniamini che però si trovavano a spasso su per il mappamondo; tale distintivo è ripreso oggi dall'attuale 132° Gr. R.T. Ora il nuovo distintivo, come da noi riprodotto, va a fregiare la deriva delle moderne macchine in dotazione al reparto, a memoria delle gesta degli uomini che all'ombra dei Quattro Gatti hanno meritato la Medaglia d'Oro al V.M. alla propria Bandiera.

Tre « Thunder » in volo sul Gargano, l'esemplare al centro è un RF-84 F della 3". Notare sulla deriva la matricola di dimensioni inusuali.

dolo F. Jannetti)

Cacciatore vestito da lopo in MODELL-FAN n. 5/76

di Engbertus Backer

Pz. Kw. IV 162 con cannone anti-carro 7,5 citi I./48 e /.imiiicrit.

Tulle le esperienze raceolle nella lolla contro i carri armati venivano condensate nella crea/ione dello Jagcl P/. Kw. IV. Da base serviva lo chassis del Pz. Kw. IV. I caccia-carri che entravano in a/.ione nel gennaio 1944 erano armali dello slesso cannone da 7,5 cm come il Sturmgeschiitz Ili e l'« Hetzcr ». La cora/.7.a fronlale rinforzata era di 80 mm, quella delle fiancate di 30 mm. M peso era di 24 1. A partire dall'agoslo 1944 Jagd P/. Kw. IV fu monlalo il cannone d'assalto da 7,5 cm del tipo lungo, per aumentare la potenza di fuoco. Mancava invece a questo carro una mitragliatrice montata fissa per la difesa ravvicinata. Comunque, se necessario, si potevano ulili/./.are le feritoie (una a destra ed una a sinistra del cannone corto, solo una a destra del can-

none lungo) e difendersi con le anni portatili,

La costruzione del modello Ci serviamo del P/.. Kw. IV di Bandai in scala I : 48. Si completa la costruzione tino alla torretta, però senza gli accessori. La canna del cannone è utili/./.abilc per la versione a cannone corto. Il freno alla bocca del cannone non è indispensabile ma, senza eli esso il cannone non potrebbe sparare perché il rinculo sarebbe eccessivo. Si approntano le pareti laterali (parli 1-4) che vanno appoggiale allo spigolo dei copri-cingoli e poi incollale allo spigolo superiore dello scafo. In tal modo si ottiene subito l'inclina/.ione giusta delle pareti. Si passa quindi ad adattare le piastre frontali (parti 5-7) ed il soffiilo del

vano-combattimento (parte 9). Le misure si possono trasferire con un compasso a punte direttamente dai disegni. Risulta invece un po' dillicile da costruire la maschera del cannone, il cosidetto « muso da porco ». Noi consigliamo di intagliarla in legno di balsa e di renderla liscia con stucco. Finita cosi la costruzione dello scalo, si passa ai dettagli: portelli, specchi d'osservazione, vanghe, catene di scorta, attacchi per rimorchio ecc. Le piastre di corazza pensili vengono l a t te con logli di plastica da 0,5 min. Il colore era il giallo ocra per t u t t o il veicolo, oppure, con aggiunta sul colore di fondo (Humbrol HM2) macchie o slriscie di colore marrone e verde. Le parti 3 e 4 portavano le croci mentre i numeri erano dipinti sulle parti I e 2.

Jagd Pz. Kw. IV 162/1 con cannone anti-carro 7,5 cm L/70.

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storia MODELLISMO

Sd Kfz 162 C annone KwK L/45 Icario) 7,5 cm.

Feritoia mitragliai rici (aperta).

Gancio per corazza pensile.

l'indi laterali 1-4. Soffjlt

Parli della prua 5-7

Periscopio Parie frontali; 8. \ laterali Soffiilo

de!lo scafo

Sd Kfz 162/1 Cannone KwK L/70 ;tniiKi>) 7.5 cui.

per il cannone, .solo sii SdKfz 162/1

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Dalla Svezia con amore di Remìgio Gennari

La foto riproduce a sinistra uno stampo chiuso, al centro e a destra due parti singole riguardanti rispettivamente lo stampo per un cannone e per un cavallo al pascolo. In primo piano, davanti all'immancabile mestolino, le due parti riguardanti un soldato di epoca moderna. Sono visibili i due registri laterali per trattenerle ben posizionate durante la colata.

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I giochi di guerra o wargames cominciano ad interessare largamente il pubblico italiano. Molti giovani e giovanissimi sono affascinati da questi giochi e dalle uniformi spesso multicolori dei soldatini schierati. Come avviene da tempo all'estero, questi giochi sono lo stimolo per ricerche storielle, ricostruzioni di luoghi, interpretazioni delle atmosfere, dei costumi di periodi storici anche lontani e conoscenza del lento progredire della tecnica dell'uomo. Dopo l'entusiasmo della scoperta, l'appassionato ai giochi di guerra si mette alla ricerca dei soldatini. Pedine che possono essere in plastica (Airfix) o in metallo. L'assortimento dell'Airfix è molto vasto ed interessante, ma la scala è molto piccola o quindi richiede una certa esperienza nella pittura per ottenere risultati validi. 1 soldatini di piombo sono più af-

fascinanti e piu curati ed olirono per il wargame una scelta iniinita di scale, di case produttivi, di accessori. Ma in Italia i soldatini di piombo sono considerati mercé di vendita solo ai componenti della famiglia Getty, a prezzi spesso troppo a l t i per un ragazzo che deve arruolare una piccola armata per i suoi giochi. Per venire incontro a coloro che vogliono estendere l'hobby anche a l l a fabbrica/ione dei soldatini, HOI.fìF.R ERIKSSOM — uno dei più interessanti creatori di soldatini in piombo ha concesso da tempo l'autori/./.a/.ione a ricavare una serie di stampi in gomma dai suoi famosi prototipi. Gli stampi sono prodotti da: AB JAN EDMAN e consiglio di scrivere, in lingua inglese, direttamente a lui al seguente indirizzo: BOX 100 - 15014 VA GNHARAU SVEZIA

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Ordinandoli alla fonte e pagandoli con vaglia postale internazionale si ha la possibilità di poter avere l'assortimento completo ed a un prezzo molto, molto accessibile. Il catalogo del Fabbricante si può dividere in tre serie: una prima, numerosa, comprende Indiani, Cow Boy, civili, cavalieri per la caccia alla volpe; serie meno interessante per i giochi di guerra, ma che include quattro stampi con cavalli allo stato brado (senza sella) che sono molto utili per ricavare, con aggiunta di finimenti, degli equipaggi per treni di artiglieria. I cavalli di Eriksson sono sempre molto affascinanti! La seconda serie riguarda soldati in uniforme contemporanea: due modelli di cavalieri ed otto a piedi. Le posizioni sono varie, sia al passo, sia all'attacco con diverse armi; tutte molto ben dettagliate. L'elmetto svedese risulta da queste forme molto simile a quello italiano. Ma la serie di formelle che secondo me risulta più interessante, più numerosa ed anche più curata è quella dei soldatini con uniformi del XVIII secolo. La serie comprende al momento una trentina di forme, ma è in continuo aumento. Tutti i corpi degli eserciti settecenteschi si possono ricavare con questi stampi: fanti, granatieri con mitra, tamburini; tutti in più di una posizione. Sergenti con picca, ufficiali, cavalieri ed artiglieri. La gamma delle posi/.ioni, dicevamo, è molto vasta: in ginocchio, in piedi per schieramenti, in piedi per sparare, in marcia, all'attacco al passo ed all'attacco di corsa. Molto belli sono i cavalieri, specialmente il trombettiere e l'alfiere con cornetta. Di particolare interesse è il gruppo dell'artiglieria. Vi è una sola forma per ottenere l'intero cannone. Chiunque abbia provato ad ottenere una ruota da una forma artigianale in gesso o in gomma conosce le difficoltà che si incontrano. Con queste forme invece, ad ogni colata esce una ruota pulita e lucida. Le forme dei serventi sono tre, più quella dell'ufficiale; ufficiale che può essere usato anche per la fanteria in linea. Da questi stampi si possono ricavare più di un modello perché i soldatini escono con più braccia, in diverse posizioni. Eliminando quindi le posizioni non desiderate si ottengono più variazioni. Questa e la descrizione sommaria degli stampi. Se richiedete il catalogo vi troverete riprodotto il profilo di ogni modello.

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HUHB Alcuni pezzi da poco usciti dagli stampi, le sbavature sono già state tagliate. Si può osservare l'ottima qualità del risultato.

Soldatini moderni in parata: come detto nel testo, da questi stampi si possono facilmente ricavare soldati italiani moderni. Soldati del '700 a cavallo in varie posizioni e diversamente accessoriati.

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Saldali inglesi del 700 in marcia.

La fusione dello stampo

Ancora una scena del 700: un ufficiale inglese a cavallo passa in rassegna la truppa.

Una simpatica composizione raffigurante un cannone con i suoi serventi.

Ma veniamo ad un esame tecnico della fusione. Quello che rende queste forme molto indicate per un principiante è la estrema semplicità con la quale si ottengono i pe/./i. Si consiglia una lega di piombo e stagno, oppure di piombo ed antimonio con una preponderan/.a del 65-70% di piombo, ma io ho provato a colarvi solo piombo, quello dei tubi vecchi per intenderci, e le fusioni riescono ugualmente bene. Solo che i soldatini risultano un po' morbidi. Gli sfiati d'aria sono calcolati molto bene (chiunque abbia esaminato un soldatino di Eriksson si è reso conto che « demonio » della fusione lui sia) ed ogni pezzo esce pulito, completo di basetta, e di armamento. Ed anche di bandiera, molto grande, come si conviene ad un soldato del '700. Non vi è bisogno di saldature, basta troncare il piombo di colata e di snato eccedente e ritoccare qualche piccola parte con una limetta molto sottile ed il soldatino è pronto per la pittura. Pittura che è facilitala da un discreto rilievo dei particolari, tenendo conto che il soldatino e alto circa 40 mm e la fusione e casalinga. Data la estrema rassomiglianza tra di loro delle foggie delle uniformi degli eserciti di quel periodo quasi tulli i soldatini raffigurati nei preziosi libri dei Funcken si possono ricavare da questa serie di forme. Si dovrà forse modificare la tesa del tricorno e l'altezza della mitra. Per una lunga durata delle forme consiglio di comperarne almeno una dozzina e di usarle a rotazione, avendo cura di lasciarle raffreddare. Detti stampi, prima di ogni colala verranno cosparsi abbondantemente di talco. La Casa fornisce delle istruzioni mollo chiare ,in più lingue e, a richiesla, spedisce un depliant a colori con i suggerimenti per ottenere uniformi di una ventina di eserciti europei settecenteschi. Buon lavoro.

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Carro amati d'osservazione 11 Min" SiKIZ 179 di Engbertus Backer

in MODELL-FAN n. 10/74

II compito del carro armato d'osservazione era quello di avvicinarsi ad un otTbiettivo sotto bombardamento della propria artiglieria corazzata lino ad ottenere una buona osservazione del bersaglio attraverso i cannocchiali e periscopi sistemati nella sua torretta. Questa torretta non era girevole ed i strumenti ottici occupavano tanto posto che poteva esserci sistemata solo una mitragliatrice. Il

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cannone era solo simulato all'esterno con una canna di legno. Ai fianchi del modello erano appese delle lastre di corazzatura da 5 mm di spessore, a protezione contro il fuoco di cannoni anti-carro nemici. La trasformazione da carro armato da combattimento in carro armato d'osservazione non presenta difficoltà. Si tratta solo di modificare la maschera del rullo di propulsione. La mitra-

gliatrice a prua viene tolta e sistemata nella torretta. Quando la torretta è montata, viene incollata fissa nella posizione ore 12 della canna del cannone. La mimetizzazione viene fatta a secondo la zona d'impiego, seguendo le istruzioni contenute nella scatola di montaggio. Le fotografie qui sopra mostrano il Panther di Tamiya che ci ha indotto di proporre ques,ta elaborazione.

CARRO DEI POMPIERI FORD modello T di Hellmut Koch

in MODELL-FAN n. 11/74

TRASFORMAZIONI DI MODELLO D'AUTOMOBILE PARTENDO DAL MODELLO FORD 1910 DI AIRFIX

Chi avesse voglia di arricchire la sua collezione di modelli di automobili con un esemplare originale di veicolo utilitario, troverà qui un utile suggerimento per la trasformazione di un modello Airfìx « Ford T, modello 1910, vettura aperta da turismo ». Questo modello era uno dei primi della serie Airtix che riproduceva i veterani della motori/./.a/.ione. Oggi questo modello non ligura più nel catalogo della Airlìx, ma in qualche negozio si trova ancora. Comunque, può servire anche il nuovo modello Airfìx (n. cat. 01440) chiamato « 1912 Model-T Ford Spyder ». In tal caso occorre solo introdurre una variante che riguarda il sedile anteriore, cercando eventualmente i pe/./.i occorrenti nella scatola deali scarti. Per il resto, la

trasformazione in base al presente disegno non dovrebbe essere dillicile. Tutte le misure possono essere rilevale con un compasso a punte, direttamente dal disegno. Ecco perché ne! disegno non sono indicate le misure. Questa « macchina dei pompieri » può essere costruita però anche in scala 1 : 43 (utilizzando come punto di partenza la Ford-T di F.ko oppure Dinky), in scala 1 : 25 oppure 1 : 16 (per es. con il Midori-Kit). In questi casi le misure saranno ricavata (con un compasso) dal disegno e poi trasformate in rapporto alla scala usata. Per la costruzione della parte posteriore delle sovrastrutture (che devono essere create ex novo) si presta molto bene del plaslicard, dello spessore di 1 mm. Lo stesso vale anche pei-

la costruzione dei supporti e dei dischi per il rullo porta-tubi nonché per il predellino posteriore. Per ottenere l'asse sul quale sono arrotolati i tubi si prende una parte, possibilmente spessa, di un'asticella di stampo e si provvede ad adattarla con un seghetto a traforo sottile. Con un (ilo metallico di spessore opportuno (il materiale più indicato è il filo d'alluminio) si piegano i supporti del predellino posteriore, i supporti tubolari che portano le scale e la campana. Per le scale utiliz/.are del plasticarci dello spessore di 1 mm. Se questo non è disponibile, si può utilizzare anche legno compensato. Sui predellini vanno sistemati la cassa dei ferri e quella degli attrezzi (quest'ultima va collocata sul predellino destro

Disegni scala 1 : 32.

H. Koch/J. Boers/MF

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ed è alla ca. 10 mm). Rovistando negli scarti si troverà forse il materiale per queste casse ed anche per i serbatoi del carburo e della benzina. Se così non fosse, bisognerà approntare da sé queste parti con legno o plastica, compreso anche il serbatoio con base che contiene il carburante per il motore (nascosto sotto il rullo porta-tubi, però non visibile nel modello) che darà la pressione al getto d'acqua. Questo serbatoio di carburante si trova sul piano superiore del veicolo. Per il tubo si userà dello spago di spessore adatto. Per la bocca del tubo invece si limerà un pczzetto di plastica, mentre per il faro orientabile e la campana si possono utilizzare i fari di una Airtìx Bentley 1930

(scala 1 : 32). I riflettori di tutti i fari vengono approntati con alluminio piegato a forma di cono ed inserito con una punta di colla. Sterzo, pedale e leva del cambio devono essere trasferiti a sinistra, visto che si tratta di una macchina di pompieri americana. Infine si pittura tutto il modello in rosso brillante, salvo i sedili, la griglia del radiatore ed il predellino posteriore che sono neri, le ruote a raggi, color legno e le scritte bianche. Tutte le parti in ottone come il rivestimento del radiatore, lampade, campana e guarnizioni sono da rivestire con una sottile foglia di ottone, applicata con colla a contatto. Esiste un altro sistema, più semplice, per il trattamento di queste

parti, cioè quello di applicare una vernice color oro oppure ottone, ma l'effetto è meno bello. Per tutte queste fatiche il modellista sarà ricompensato con un modello veramente attraente. Le strutture verticali, rosso brillante, congiunte alle parti di ottone dall'aspetto antico, ne faranno un gioiello della collezione. Un consiglio per gli ambiziosi: l'aggiunta di una o due figure di pompieri renderà il modello ancora più vivo. L'orgoglio del possessore sarà anche maggiore se tiene presente il modestissimo costo. Da questo punto di vista si tratta di un vero modello anti-inflazione. Questo modello dimostra anche la sorprendente versatilità del modello T di Henry Ford.

NOTIZIARIO Llhi hrmologia al

" FESTIVAL DEI DUE MONDI ii

Spoleto

Nell'ambito delle manifestazioni del Festival dei Due Mondi che ogni anno si tiene in giugno a Spoleto si terrà una esposi/ione di soldati d'Epoca di antica fabbricazione. Saranno esposti rari esemplari di Ammon, Heinricksen, Lucottc Heyde Haffner Britains ed altri fabbricanti di ieri. Saranno molte migliaia di antichi soldatini, molti dei quali usciranno per la prima volta da collezioni private. Per maggiori informazioni ci si può mettere in conlatto con l'Arch. Rcmigio Gennari - Via Adige, n. 30 ROMA.

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COMUNICATO STAMPA Si è costituito a Napoli presso la locale sezione dell'Associazione Arma Aeronautica, il « GRUPPO PLASTIMODELLISMO NAPOLETANO » al quale hanno già aderito numerosi appassionati del settore. Il Gruppo si propone di promuovere tutte le attività connesse alle diverse branche del plastimodellismo (aerei, navi, mezzi militari terrestri, auto, treni, diorami, uniformologia, ecc.), di effettuare ricerche di interesse tecnico e storico-culturale e di organizzare mostre e concorsi. Per informazioni rivolgersi, il venerdì dalle ore 18 alle 20, all'Associazione Arma Aeronautica (Gruppo Plastimodellismo Napoletano) - Maschio Angioino - Napoli - Tei. 31 3744.

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Bristol Beaufighter di Fabrizio Jannetti

« Beaufighter » Mk I C T-3316 « M » del 272 Sq.; la foto permette dì apprezzare la struttura del carrello principale, (loto Imperiai War Mu.seum)

Nel settembre 1938 la Bristol fu interpellata insieme alla Westland, alla Havvker e alla Boulton Paul per realizzare un nuovo caccia notturno e da scorta a lungo raggio a seguito delle specifiche emanate dal Ministero dell'Aria inglese. Il progettista della Bristol, Leslie Frise e la sua équipe cercarono di derivare il caccia dal bombardiere « Beaufort ». Il « Beaufort » era a sua volta un derivato dal « Blenheim » ed era un aereo quadriposto con una apertura alare di 17,63 m ed un peso complessivo di 9.630 Kg. Il suo disegno strutturale era tale da poter permettere con poche modifiche, come motori più

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potenti, prestazioni notevolmente incrementate mentre al posto dei siluri o delle bombe potevano essere imbarcati quattro cannoni come richiedeva la specifica. Per mantenere il peso massimo si pensò di eliminare anche i due uomini dell'equipaggio non necessari all'impiego dell'aereo come caccia. Il suo progettista decise di montare al posto dei motori « Taurus », usati dal « Beaufort », i più potenti « Hercules » installati sulla stessa ala innalzando però la linea di riferimento dei motori in modo da ottenere una maggiore altezza dal suolo per far posto ad eliche di maggiore diametro. Le dimensioni delle eliche imposero

anche l'accorciamento della fusoliera in modo da non farla intersecare nel discc delle stesse. I due uomini d'equipaggio avevano le seguenti mansioni: un pilota ed un navigatore radio-operatore posto a circa metà della fusoliera, il quale aveva il compito di ricaricare»! magazzini dei proiettili dei quattro cannoni da 20 min posti nel ventre della fusoliera. II 17 luglio 1939 si alvaza in volo dal campo di Filton il primo prototipo del « Beaufighter » (Matricola R 2052) pilotato dal capo pilota collaudatore Cyril Uwins. Tale prova di questo primo prototipo, che fu seguito da altri tre, fu

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molto soddisfacente e il Ministero dell'Aria diede avvio alla produzione di serie. Il primo « Beaufìghter » Mk I di serie fu consegnato alla RAF il 26 luglio del '40. I primi Squadron ad essere equipaggiati con questo velivolo furono il 25°, 29°, 219°, 604° e successivamente il 600°. Gli equipaggi di questi Squadron abituati al « Blenheim » I F rimasero entusiasti della nuova macchina. La prima vittoria giunse il 25 ottobre 1940 quando un aereo del 219° Sq. abbattè uno Junkers Ju 88. Nel frattempo era entrato in produzione anche la versione Mk II con motori in linea Rolls-Royce « Merlin ». Primo prototipo del « Beaufìghter », notare i radiatori dell'olio sotto le cappottature motori. La matricola R-2052 è ripetuta anche sotto le ali.

* Beaufìghter » Mk 1 C costruito nelle officine Farey; si notano i flap estesi. Coccarde in fusoliera del tipo « A.l » matr. T-4887. (foto Claudio Tatangelo)

Si imbarcano i nastri dei cannoni da 20 min su di un « Night Fighter » M k V I F del 96 Sq. (foto I.W.M.)

Tra il 1941 e il 1942 altri Sq. effettuarono il passaggio sul « Beaufighter » ed essi furono: su Mk I n. 68°, 141°, 153°, e 256° in difesa dell'area metropolitana; 46° e 89° in medio oriente e infine 27° e 176° in India; su Mk II 96°, 125°, 255° e 488° nel Regno Unito più gli Sq. 307° (polacco); 406°, 409° e 410° (canadesi) e 456° (australiano) tutti basati in Gran Bretagna. Dal 51° esemplare in poi vennero adottate, oltre ai quattro cannoni Hispano da 20 mm, 6 armi alari Browning da 7,7 mm; tutto ciò dava all'aereo un micidiale volume di fuoco, se paragonato ad altri caccia suoi avversari di quel periodo. A seguito dell'invasione tedesca della Grecia, il Coastal Command, emanò una specifica per ottenere un caccia a lungo raggio da impiegare nell'area mediterranea. Nacque quindi il « Beauf ighter » Mk I C al quale erano state tolte le armi alari e sosti-

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Una bella immagine di un « Beaufighter » silurante in volo. Matricola NE-221 utilizza coccarde del tipo « C. 1 ».

(foto Central Press) tuite con serbatoi per un totale di 336 1. Veniva aggiunto inoltre un tavolino per il navigatore ed altri strumenti per l'osservazione. Per non creare confusione, i « Beaufighter » da caccia notturna furono chiamati Mk I F. La produzione fu successivamente mutata nei Mk VI che differivano dal Mk I unicamente nell'installazione dei motori « Hercules » VI al posto dei meno potenti « Hercules » IH o XI. Varie modifiche vennero apportate durante la linea di montaggio, tra cui l'inclinazione di 12° verso l'alto dei piani di coda per aumentarne la stabilità e la manovrabilità in quota. Furono aggiunti anche vari tipi di radar per incrementare la capacità di caccia notturna e fu studiato un nuovo muso atto a contenere tali antenne. Nel teatro del Mediterraneo furono dotati di Mk VI F anche quattro Squadron dell'USAAF: 414°, 415°, 416' e 417° che solo verso la fine delle ostilità effettuarono il passaggio sul Northrop P-61 « Black Widow ». Per il Coastal Command dal '42 in poi, per sostituire gli Mk I C fu costruita la versione Mk VI C. Detti aerei andarono ad equipaggiare gli Sq. da pattugliamento del Mare del Nord e del Golfo di Biscaglia. Nella primavera del '42 la Bristol iniziò la trasformazione di un Mk VI C in aerosilurante, adatto ad utilizzare siluri da 46 cm inglesi e da 57 cm americani; da queste prove scaturì la versione del « Beaufighter » TF Mk X. Su tali macchine fu installata una mitragliatrice Vickers 7,7 mm « K » nel tettuccio del navigatore, per la difesa posteriore dell'aereo. Tale modifica fu apportata anche a molti «Beaufighter» già in linea ed

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in primo luogo agli Mk VI C del Coastal Command. AI «Beaufighter» TF Mk X furono aggiunti in tempi successivi, radar, bombe o razzi subalari che, insieme alla mitragliatrice dorsale e al siluro ventrale, portarono il peso totale del velivolo ben oltre il massimo previsto, così da compromettere notevolmente la stabilità in manovra, per cui si rese necessaria l'installazione di una grossa pinna dorsale raccordata alla deriva. L'ultima versione costruita del « Beaufighter », di cui ne sono stati prodotti in Gran Bretagna 5.564 esemplari fra i vari tipi, fu la Mk XI C simile alla TF Mk X ma senza la possibilità di essere armato con siluri. Il « Beaufighter » fu anche prodotto su licenza in Australia: essa infatti all'inizio del '43, oltre a ricevere direttamente dall'Inghilterra numerosi

Per i più fortunati le « pulizie di Pasqua » dopo il combattimento venivano effettuate da giovani fanciulle che con moderne attrezzature tiravano a lucido le affaticate macchine.

Una foto ricordo che permette di osservare l'attacco del siluro. (foto I.W.M.)

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« Beaufighter ». TF Mk X del 236 Sq. con codice MB I in Dui! Red matr. LZ-293. (loto I . W . M j

L'ultimo « Beaufighter » uscito dalla linea di montaggio. Verrà poi convcrtito in TT Mk 10 per il traino bersagli.

M k l C , M k V I C ed Mk X, decise di allestire una catena di montaggio per il « Beauiigliler ». Vari tentativi vennero fatti per scegliere quale tipo costruire. Nacquero così queste versioni: Mk VII, un Mk VI con motori « Hercules » 26, che non soddisfo per essi; M k V I l l , un Mk I C sperimentato con motori americani a doppia stella Wrieht GR-2600-A 5 B « Doublé Cvclo-

ne »; Mk IX, Mk I C con aerofreni e razziere. La versione definitiva, prodotta in serie in Australia, fu una derivazione del « Beaufighter » TF Mk X denominata Mk21, alla quale, erano stati installati dei Tnotori «Hercules» XVIII, era stato tolto l'attacco del siluro, la pinna dorsale e il radar nel muso, montate quattro mitragliere alari da 12,7 mm in sostitu/.ione delle sei da

7,7 mm, slitte per otto ra/.zi, travetti per due bombe subalari e, in un rigonfiamento del muso, un pilota automatico della Sperry. In totale in Australia furono costruiti 364 velivoli. Nel dopo guerra molti « Beaufighter » furono convcrtiti in traino bersagli, disarmati, con l'aggiunta di una elichetta sul lato destro della fusoliera, denominati TT Mk 10.

«Beaufighter» Mk 21 A8-1 1° esemplare costruito in Australia. Notare l'installazione del pilota automatico Sperry e la scolpitura del pneumatico sinistro.

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Particolari delle antenne radar alari

Dark Green Verde scuro

Dark Earth Terra scuro

Coccarde: alari superiori tipo « B »; fusoliera tipo « A.l »; deriva tricolore rosso-bianco-blu con il rosso sempre rivolto verso l'avanti. Codici: Medium Sea Grey. Matricola: Nero.

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DATI TECNICI DEL BRISTOL « BEAUFIGHTER » Mk I F Altezza Lunghezza Apertura alare Superficie alare Vel. max quota O Vel. max 15.000 piedi Tangenza massima Peso max al decollo Motori Bcattfiglìter » Mk I F PN-W R-2153 • i : 2 Coastal Command '--ti.

Armamento

4,82 m 12,60 m 17,63 m 46,73 m 492 Km/h 520 Km/h 26.500 piedi 9.435 Kg 2 x Bristol « Hercules » III o XI doppia stella 14 cilindri 4 x cannoni Hispano da 20 mm 6 x mitragliatrici Browning da 7,7 mm

coda di 17

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Bristol « Beaufighter » Mk II f 1° prototipo R-2058 Luglio 1940

Coccarde: alari sup. tipo « B »; inferiori tipo « A »; fusoliera tipo « A.l ». Matricola: Nero. Dark Greca Verde acuro

Particolare carenatura del pilota automatico Sperry

Dark hartti Terra scuro

« Beaufighter » Mk 21 RAAF A 8-17 17° esemplare costruito in Australia.

Yellow Giallo

Coccarde: Blu-Bianco; deriva blu-Bianco con bianco sempre rivolto verso l'ovanti. Matricola: Bianco.

Bristol « Beaufighter » TF Mk X RD-767 Coastal Command RAF - 1944.

Carenatura dielettrica per radar A.l. Mk Vili

Coccarde: alari sup. tipo « B >>; fusoliera tipo « C.l ». Matricola: Nero.

Occan Grey Grigio mare

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Modelli sulla bilancia AIRFIX: BEAUFIGHTER Mk X (1 : 72)

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PRECISIONE DELLA SCALA: Ottima.

FEDELTÀ': Scadente. Il modello proposto dalla Casa non nasconde la lontana età di fabbricazione. La fusoliera è un po' troppo slanciata, muso corto e poco bombato. Anche le ali sono riprodotte più strette del dovuto. I timoni di direzione sono corti. I motori sono rimpiccioliti e ravvicinati alla fusoliera; buone le gondole. Alquanto « forti » le prese d'aria del motore, irreali gli scarichi. Errata la forma dei portelli del carrello. Radiatori dell'olio sulle ali troppo ravvicinati al motore. Ruote e ruotino di coda sottodimensionati. Discrete le vetrature. ACCURATEZZA: Ottima la rivettatura. Radiatori dei motori non evidenziati, flabelli piccoli. Armamento di bordo ignorato. La cabina è disadorna. Buoni i supporti del carrello, i cui portelli appaiono molto spessi. Esatte le eliche. Assenti le parti interne dei flaps. Il rivestimento in tela del timone di direzione è riprodotto parzialmente. Appena accennate e mal posizionate le luci di attcrraggio. Siluro molto corto, razzi irreali, mitragliatrice massiccia. STAMPO: Buono sotto tutti gli aspetti. PARTI MOBILI: Quelle correnti. E' possibile ricostruire il modello nella versione I F. CONFEZIONE: Valida-, buone le istruzioni. Le decal sono scadenti. REALISMO: Discreto nell'insieme.

FROG: BEAUFIGHTER Mk 21 (1 : 72)

PRECISIONE DELLA SCALA: Eccellente.

FEDELTÀ': Nel complesso ottima. Un po' troppo rastremati i portelli del carrello. I radiatori dell'olio sono troppo piccoli e di forma non esatta. Ben riprodotto l'alloggiamento del pilota automatico davanti al parabrezza. ACCURATEZZA: La Casa, non a torto, ha pensato bene di riprodurre le sole pannellature escludendo le rivettature. I radiatori dei motori sono poco evidenziati. I flabelli sono riprodotti poco fedelmente. Errata la forma

storia MODELLISMO

degli scarichi dei motori. L'arredamento della cabina consiste nel solo sedile. Buono il carrello, anche se la lunghezza delle coperture degli ammortizzatori appare eccessivo. Ruote senza cerehione, alquanto spessi i portelli del carrello. Buone le eliche; buono anche lo spessore dei timoni. Poco fedeli i raccordi dei radiatori dell'olio. Mancano le luci d'attcrraggio. Manca anche l'antenna del radiogoniometro all'interno della relativa cupoletta. Ottime le vetrature. STAMPO: Ottimo. Soltanto le due semifusoliere richiedono una leggera stuccatura. Le bombe presentano due piccoli falli. Ottima la plastica. PARTI MOBILI: Quelle correnti. La Casa prevede una motorizzazione a pile. L'armamento esterno è rappresentato sia dalle due bombe a caduta che dal siluro. Sono proposti anche i razzi, pur se di forma poco fedele. CONFEZIONE: Buona; istruzioni chiare. Decal buone ma un po' spesse. La scatola riporta a colori due diverse livree, entrambe australiane. REALISMO: Ottimo.

MATCHBOX: BEAUFIGHTER Mk X (1 : 72)

PRECISIONE DELLA SCALA: Eccellente.

FEDELTÀ': Buona. Un po' troppo slanciata la parte terminale dell'ala. In fase di montaggio deve essere ridotta l'inclinazione delle due semiali, risultando altrimenti eccessiva. Il profilo anteriore della deriva verticale non rispetta la linea originale. Corretto lo spessore delle ali e la fusoliera. Piani orizzontali molto rimpiccioliti; la deriva risulta di spessore eccessivo. Le gondole appaiono riprodotte fedelmente, mentre i motori risultano leggermente più piccoli del dovuto. Ruote sprovviste di cerehione. Sensibilmente pronunciata l'ogiva delle eliche. ACCURATEZZA: Pannellature fortemente incise: non sarebbe male cercare di renderle meno evidenti con un po' di stucco o con la vernice in fase di colorazione. La cupoletta sulla fusoliera è disarmata. Le coperture del motore sono liscie. Il rivestimento in tela del timone di direzione è riprodotto parzialmente. Molto buona la vetratura della cabina. Gli alettoni sono mobili. Un po' spartano l'interno della cabina. Appena segnalate le aperture delle armi sulla fusoliera. STAMPO: Molto buono il sistema di incastro delle ali, come normalmente adottato dalla Casa. Assenti le sbavature. Ottima la plastica. PARTI MOBILI: Quelle correnti. CONFEZIONE: Molto valida. Sul fondo vi sono due diverse soluzioni a colori riguardanti aerei del Comando

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Costiero della R.A.F. Una finestrella trasparente consente al curioso di sbirciare all'interno della confezione. Decals buone, opache e ben centrate. Le vernici sono proposte con le sigle della Humbrol. Istruzioni chiare.

PRECISIONE DELLA SCALA: Eccellente. FEDELTÀ': Ottima sotto tutti gli aspetti. ACCURATEZZA: Sulle superfìci è presente la sola pannellatura, anche se — data la scala — poteva essere proposta con rivettatura. Ottimi i radiatori, provvisti di retina. Anche l'armamento è ben riprodotto. Incompleto l'interno delle cabine; ottimamente riprodotta la relativa cappottina. Ottimi i supporti ed i portelli del carrello. Mollo valide le eliche, anche se lo pale risultano leggermentc più allargate del dovuto. Apprezzabilmente fuori misura lo spessore dei timoni di direzione. Eccessiva la larghezza della finestratura delle luci di attcrraggio. Le giunzioni dei pannelli sono in rilievo anziché incisi.

REALISMO: Buono. Dovuto alle incisioni troppo profonde delle pannellature e dai timoni non ben realizzati.

REVELL: BEAUFIGHTER Mk I F (1 : 32) "Night Fighter" Wwsspan 21'..

STAMPO: La plastica è veramente eccellente. Le parti, ad eccezione di qualche pezzo, non combaciano e debbono essere limate e riempite con molto stucco. Questo vale soprattutto per le ali e per la fusoliera. PARTI MOBILI: Quelle correnti.

Ma&i BRISTOL

BEAUFIGHTER

CONFEZIONE: Valida. Non esaltanti le istruzioni, con poche note sulle colorazioni e con disegni scadenti. Buone le decal, anche se quelle da applicare sulle ali sono alquanto spesse. Consigliabile asportare, quando è possibile, la parte trasparente. REALISMO: Ottimo sotto tutti i punti di vista.

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Coda per Me 109 K Contenitore per cannoni da 30 mm Contenitore per mitragliere da 12,7 mm Lanciarazzi completi di attacchi e razzi Radiogoniometri Bugne del compressore e ogiva del Me 109 K Serbatoio ventrale con attacco in fusoliera Cloche. seggiolino, trimmer, cruscotto per tutte le versioni Radiatori alari per il Me 109 E Cappottine per Me 109 G e K



E £ o

003 - Me 200 - Cr 42 • G 50

O) *"

o a

Ali per il M k V I I stratosferico Elica per il Mk V con ogiva Filtro antisahhia per Mk V Scarichi, bugne cannoni, cannoni per Mk V Serbatoio ventrale per tutte le versioni Pavimento abitacolo, cruscotto, piastra posteriore, seggiolino, pedaliere e cloche per tutte le versioni Prese d'aria, cannoni, ruotino di coda con sportelli; tubo di pitot per Mk II

002 - ME 109 - G - K - E

- in due versioni, l ' a u t o b l i n d a

SPITHRE Mk 22/24

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tedesca a sei ruote SdKf'x 232 e il semovente americano M-40 da 155 mm. Nelle auto è annunciata la MG TC del '45. Questo elenco di novità permette di apprezzare la notevole capacità commerciale della Matchbpx, che, approdata da pochi anni al modellismo in plastica, ha già allargato la sua gamma di prodotti a quasi tutte le branche del modellismo. Tra le novità di questo anno sono degne di nota le figurine militari nelle due scale, realizzate con ottimo dettaglio e notevole realismo, e la nuova serie di aerei in 1/32 che risultano molto curati nel dettaglio e nella confezione di nuovo tipo. Continuando ad esaminare la produ/.ione straniera passiamo ora alla TAMIYA la quale ha annunciato sul nuovo catalogo, nella serie miniature militari, una confezione di quattro figurini per la Fanteria giapponese, una postazione tedesca antiaerea quadrinata da 2 cm Flakvierling 38, un camion Chevrolet utilizzato dal Long Range Desert Group (LRDG), un semovente russo SU-122, una confezione di quattro figurini per l'antiaerea tedesca, un semovente giapponese da 7,5 cm tipo 1, un PzK\ 1V-D, un carro leggero americano M-5A1, uno Schiitzenpanzer Marder attuale, un carro antiaereo Gepard su scafo Leopard ed infine un Churchill M k V I I . Poche invece le novità negli altri campi. Troviamo infatti nella serie « Waterline » 1/700 solamente l'Incrociatore da battaglia « HMS Hood », due auto nella scala 1/12: la Porsche Turbo RSR e la Tyrrel P-34 Ford F-I a sei ruote; un Leopard A 4 in scala 1/16 adatto al radio comando infine una Porsche RSR Turbo in 1/12 anch'essa predisposta al radio comando. La L & S ha presentato in fiera due modelli in scala 1/1 di pistole Colt a tamburo del tipo Army e Frontier; due modelli in 1/72 dell'aereo da addestramento di secondo periodo Type 93 « Willow » nella versione sia con ruoteche idro, ed un modello del Mitsubishi A-6 M 5-C Zero in scala 1/32. Ultima casa straniera da noi visitata era la MONOGRAM che si è rilanciata sul mercato internazionale dei modelli di aerei in scala 1/48 che era stata abbandonata per parecchi anni in favore della più pratica 1/72 o della superdettagliata 1/32. La Monogram dopo aver ripreso la produzione con la B-17 ed un F-16 annuncia ora nella scala 1/48: N.A. F-86 F Sabre, MiG 15, Lockheed F-80 Shooting Star, McD/D A-4 E Skyhawk, Boeing B-24 J Liberator ed infine un altro gigante dell'aria, la B-29 Superfortress sempre in 1/48, un modello che sarà lungo ben 63 cm. Nella scala 1/72 è annunciato solamente il modello del Fairchild A-10A. Un notevole passo avanti è stato fatto per ampliare la serie di navi da guerra, tutte della lunghezza di 16" (centimetri 40,6)> le navi da battaglia « Misspuri » e « New Jersey » della classe « Jovva »; gli incrociatori lanciamissili « Chicago » e « Columbus » della classe « Albany »; la portaerei a propulsione nucleare « Nimitz » e la sua gemella « Eisenhower ». Insieme a queste unità statunitensi la Casa propone (udite, udite) la « Bismark » e la « Tirpitz » e tre velieri: « Cutty Sark », « Old Ironsides » e « United States ». sempre nella lunghezza unificata di cm 40,6. E sulla validità di portare navi grandi e piccole tutte alla stessa grandezza noi nutriamo qualche dubbio. Tra le auto: Porsche 929, Triumph TR 7 Wedge, Duesenberg SJ Roadster 1935 e Rolls-Royse Tourine tutte in scala f/24. Esaminiamo ora la produzione italiana delle varie ditte che erano presenti al salone.

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La SUPERMODEL, che non era presente direttamente ma solo attraverso il suo distributore, non presentava nessuna novità tranne il Bv 138 già in vendita da qualche mese. Non ci è dato sapere quali siano i programmi futuri di questa ditta che ha impiegato circa 2 anni per immettere sul mercato il suo ultimo modello, per poter ottenere il massimo della precisione dagli stampi; cercheremo di saperne di più prendendo contatti direttamente con i produttori. Molte invece le novità della ITALAEREI che annuncia per questa primavera la consegna di tre modelli in 1/72 riguardanti uno Junkers Ju 52 in versione trasporto ed idro, uno Ju 52 in versione ambulanza e con pattini da neve ed un Messerschmitt Me 323 « Gigant » esamotore. Per l'autunno è annunciato un modello del Dprnier Do 217 K 1 sempre in 1/72. Molte le novità nei mezzi militari in scala 1/35, i primi ad essere consegnati saranno: i Bersaglieri, i Carristi inglesi, una confezione di pali telegrafici ed una di muri in mattoni; seguiranno poi in primavera il carro Leopard 1-A 4, i Paracadutisti americani, la Kiibelwagen e successivamente il carro Sherman M-4A-1, la Schwimmwagen, una confezione di due moto Ziindapp e BMW, una Ziindapp con sidecar, infine a settembre Marines, Paracadutisti tedeschi, Willys Jeep ed una BMW R 75 con sidecar. Abbiamo avuto modo di ammirare tutti questi modelli già montati e pregevolmente verniciati rilevando l'eccezionale finltura del dettaglio. Tra tutti ci hanno particolarmente colpito i modelli dello Ju 52 e del Leopard, veramente perfetti. Importante novità è la consegna da parte della MODELCRAFT di Genova di due modelli di nave da guerra italiana, la RN Fola e la RN Gorizia nella scala 1/400. Questi incrociatori pesanti possono essere montati sia con l'intera chiglia, che solo fino alla linea di galleggiamento, per poterli ambientare su una basetta riproducente il mare, che può essere facilmente realizzato con dello stucco modellato. Tali modelli erano annunciati da tempo ma solo ora sono stati messi in commercio. Dopo di questi usciranno lo Zara e il Fiume e le corazzate Littorio, V. Veneto e Roma. I modelli da noi esaminati sono molto accurati e stampati senza sbavature, ben realizzato anche l'idro RO 43 pur essendo molto piccolo; buone le istruzioni con ottimi disegni. Terminiamo questa carrellata sul Salone del Giocattolo esaminando la produzione della ESCI, distribuita dalla POLISTIL, la quale ha inaugurato una nuova serie di modelli e più precisamente una serie di modelli di aerei in scala 1/48: il primo ad uscire (circa settembre) sarà il modello del Henschel Hs 123 (A-l B-l) di cui abbiamo potuto ammirare uno dei modelli in legno, usato per realizzare le pannellature ed i particolari sullo stampo definitivo. Supponiamo, conoscendo lo standard Esci, che esso sarà un piccolo capolavoro. Seguiranno successivamente l'Hs 129 (B-l B-2) e il Panavia 200 Tornado MRCA che, a detta della Esci, rappresenterà un velivolo aggiornato fino al 20° esemplare di preserie; tuttavia, se nel corso delle prove di volo verranno introdotte notevoli modifiche strutturali all'aereo, la Esci si preoccuperà di modificare gli stampi in sede di produ/.ione. I programmi futuri saranno principalmente rivolti ad aerei moderni, in quanto in questa scala il campo è ancora vergine. Molte anche le novità nei mezzi militari in 1/35 dei

storia MODELLISMO

quali sono annunciati: Genio d'assalto tedesco con « Goliath », Paracadutisti tedeschi « Diavoli Verdi », soldati tedeschi a riposo. Truppe d'assalto tedesche, Partigiani, Artiglieri tedeschi con obice M-18, Antiaerea tedesca con FlaK 30, Semicingolato tedesco da 1 t Demag D 7, Autocarro Dodge D-15. Carro sussistenza con traino a due cavalli. Autocarro Dodge LRDG, Dodge D-15 trasporto acqua. Nella serie figure e mezzi 1/9 è annunciato un paracadutista inglese « Red Devii » e una colossale VW 82 Kiibehvagen che uscirà in maggio. Tra i mezzi militari nella piccola scala (1/72) usciranno: Churchill Mk IV, Semovente inglese da 25 Ib Mk I Bishop, Churchill Mk IV AMRCR, Valentine Mk III, Hanomag.SdKfz 251/10, Semicingolato SdKfz 11 con PaK 40, Opel Blitz con FlaK 38, Hanomag SdKfz 251/16, Panzerjager IV SdKfz 162 Ausf. F, Soldati tedeschi con impianti fumogeni,* Paracadutisti inglesi « Red Devii ». La POLIST1L nella sua produzione ha annunciato un solo modello in scala 1/72, il Bristol Beaufighter Mk I F. Tirando le somme di questo lungo elenco vediamo che nella nuova produzione di modelli, la parte del Icone la tanno i mezzi militari; statico il mercato degli aerei in 1/72 oramai quasi saturato, mentre riprende vita nella scala 1/48. Anche la situazione del plastimodellismo navale non è ancora chiarita completamente. Soltanto con una certa dose di ottimismo possiamo considerarla in una fase di lenta evoluzione, mentre la produzione delle auto rimane costante. Bisognerà comunque attendere l'esito del Salone di Norimberga per fare un quadro completo sulla produzione di quest'anno. LABAYEN — L'interessante serie di soldatini in piombo 54 mm di questa ditta, apparsa e affermatasi nel mercato italiano da non molto tempo, continua col filone di ricerca e riproduzione delle uniformi napoleoniche e settecentesche, unendo ad una buona plasticità delle ligure una fedeltà storica assoluta. Fra le novità comparse in catalogo al Salone ricordiamo un Generale Daumesnil, un Maresciallo Principe Ponialowski, due ulliciali d'Ordinanza dell'Imperatore del 1805 e 1810, vari soggetti della Marina della Guardia nel 1811 ed alcuni soggetti di Cavalleria con soldati e ufficiali dei Dragoni, dei Corazzieri e dei Carabinieri; oltre a questi vi sono delle novità per quanto concerne il periodo della Rivoluzione Americana, comprendenti un Latajette, un Generale Armand, dei pezzi di Stato Maggiore, Fanteria di linea, Artiglieria e vari altri. Da indiscrezioni, la cui veridicità solo i fatti potranno confermare, pare che ci siano in programma per il tuturo dei soggetti italici probabilmente sempre del periodo napoleonico ed anche (sarebbe ora!) la realizzazione di istruzioni per la pittura che accompagnino i soldatini, evitando così delle difficoltà nella ricerca dei colori delle divise ai principianti o a coloro che siano privi di una adeguata documentazione napoleonica. MINIFIG — Anche la Miniature Figurines Limited, presente al Salone nello stand dell'importatore Ita! Hobby come anche la Labayen, presenta una gamma di soldatini in piombo 25 mm in continuo sviluppo e la cui qualità, considerandone la scala ridotta, si mantiene fra le più alte nel mondo. Per gli amanti del Wargame il catalogo Minifig è una vera manna dal ciclo, infatti comprende ben sei periodi storici e cioè le guerre Napoleoniche, il periodo del Medioevo, la Guerra Civile Inglese, la guerra dei 7 anni. il Rinascimento e, novità, la guerra delle Due Rose. Di ogni periodo vi sono decine di pezzi degli opposti schieramenti che consentono fedeli ed avvincenti battaglie in scala oltre ad interessanti collezioni di soldatini di scarso ingombro e basso costo. HÌSTOREX - FIGURINES HISTORIQLES — Per quan lo concerne i 54 mm in plastica segnaliamo che la Historex non ha presentato novità assolute in quanto si riserva di presentarle solo al Salone di Parigi. La serie delle Figurines Historiques. ancora poco diffuse in Italia, che annovera comunque varie decine di soggetti in plastica di varie epoche, già montati e di bassissimo costo, ideali per ali iniziati o per coloro che non si possono permettere "ìe cifre astronomiche di un kit Historex. presenta come novità un gruppo di cavalieri ed uno di medioevali. PARJSINI — Continua per la Rifle Miniature* di Pari-' sini la ricostruzione delle uniformi del nostro Esercito con soldatini in piombo 54 mm. La ditta genovese, che ormai conta di ben 37 soggetti in catalogo, presenta come ultimi pezzi prodotti cinque soggetti déì Ducalo di Savoia ne! 1706 che sono un ufficiale di Cavalleria, un dragone, un ufficiale di Fanteria, un fuciliere ed un serperne di Fanteria; seguono poi cinque soggetti italiani della I Guerra

Mondiale e cioè un ardito, un alpino, un fante, un ufficiale di Fanteria e un tagliatili della Compagnia della Morte Buona la fattura dei soldatini, ma auspichiamo un miglioramento nella confezione e nelle istruzioni ancora rudimentali. G.M.R. — Altra ditta genovese la G.M.R. Rocchiero, il cui catalogo comprende già dodici soggetti italiani, due inglesi e due francesi, annuncia le novità del 1977: q u a t t r o pezzi italiani (un Maggiore dei Bersaglieri in Libia 1911, un ufficiale di Fanterìa 1915/18, un fante 1817/18 ed uno Sciumbasci dei Cammellieri di Agordat in Libia 1912). quattordici inglesi, due francesi, un americano, un russo e due tedeschi. Da quanto notato al Salone questi soldatini, che paiono prendere spunto da elaborazioni su base Historex, sono in costante miglioramento e potranno presto interessare anche il competitivo mercato estero. In u l t i m o segnaliamo fra le novità sei confezioni di armi spaiate in 54 mm come i soldatini, che si aggiungono alle sedici già prodotte. GRIFO — All'insegna del risveglio di interesse per i soldatini in Italia ecco entrare nel mercato una nuova ditta di pezzi in piombo 54 mm, una matricola che, guarda caso, proviene anch'essa da Genova, città cui va riconosciuto l'indiscusso merito di essere la culla ed il motore della produzione italiana di soldatini in piombo. Sulla lista della Grifo compaiono otto soggetti italiani, uno prussiano ed uno inglese, tutti di buona scelta, oltre a sette pezzi ancora in preparazione di varie nazionalità. Anche se l'aspetto dei soldatini esposti è valido, preferiamo rimandare un giudizio più tecnico sulla loro qualità a quando appariranno in vendita. La Grifo propone anche dei soldatini in piombo 25 mm da Wargame: il periodo prescelto è quello della Guerra 1915-18 e comprende confezioni di Fanteria italiana, francese, tedesca, inglese ed austriaca (in preparazione). Per gli amanti del Wargame di mare la Grifo offre in scala 1/1200 delle navi in metallo riproducenti alcune Torpediniere, Cacciatorpediniere, Incrociatori Leggeri e Pesanti della nostra Marina Militare nella Seconda Guerra Mondiale; è sperabile una celere emissione anche di navi inglesi, altrimenti il Wargame come lo si fa? EKO — Un accenno anche per questa ditta di Guidonia che si presenta al Salone con dei nuovi soldatini in piombo 54 mm del periodo napoleonico francese (ormai stravisti) ed una serie di 90 mm i cui soggetti, non avendo trovato alcun catalogo o lista, segnaleremo più avanti. BERRUTO — In appendice, in quanto non esponeva al Salone, segnaliamo i soldatini in piombo 54 mm di Berruto di Torino che sta per uscire con sei soggetti, almeno così pare, tre dei quali si sono v i s t i e sono uno Scout Apache, un ardito italiano 1915.18 ed un ascaro libico 1940. Da quanto visto anche questi pezzi sono di buona fattura e dimostrano come la produzione italiana stia sempre più migliorando nella fedeltà storica e nella realizzazione dei pezzi e tenda a non trascurare anche le uniformi di altre nazioni, sia per sollecitare il pubblico a più vasti interessi, sia per poter accedere ai mercati esteri di vendita. MERCLRY presenta: Automodelli Serie « Special » 1/43: B.M.W. 320 Berlina; Automodelli Serie « Club » 1/43: FIAT Campagnola AC1 Spartineve. B.M.W 320 Berlina Sport Spoller; Automodelli Serie « S t r a d a » 1/65: Autocarro FIAT 697 in quattro versioni. 1/45: Autocarro O.M. 90/P 4 x 4 in quattro versioni: Modelli Serie « Euro»: 1/43: Autocarro FIAT 242 ACI in due versioni, Motor Caravan Arca Jet « Tour clu Monde »; Modelli Serie « Euro » 1/50: Autocarro FIAT 697 in due versioni; Moto Serie « Maxi » Scala I : 18: Benelli 750 6 cil. + carrozzino. Guzzi 350 GTS 4 cil. + carrozzino, B.M.W. R.90 - carrozzino, POCHER annuncia l'uscita del supermodello in scala :OLLS ROYCE Phantom II Drop Head Sedanca Coupé M?2: in scatola di montaggio oppure già montato.