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Italian Pages 111 [55] Year 1993
edizione italiana e pubblicato da Ricordi, nel quale si dedica un capitolo al contr.1ppunto strumcntalc bachiano. Il volume di Giancarlo Bizzi, Specchi invisibili dci suoni. La cOSlruzione dci canoni: risposta a un enigma. Roma, Edizioni Kappa, 1982, si impose subito come un momento di rottura con la tradizione dei trattati e dei manuali di contrappunto: le tecniche canoniche trovarono finalmente la possibilità di venire esplicitate come metodo compositivo, grazie alla formulazione di un apparato teorico direttamente coniugato all'analisi di alcunc fondamentali opere canoniche di Bach. La suggestione provocata dalla leuura del volume di Bizzi ha certamente fornito lo stimolo iniziale all'elaborazione del presente studio di Renata Cumino, ma questo si'è poi sviluppato in manier.1 autonoma, toccando argomenti che hanno portato a risultati del tutto originali, degni certamentc di allenzionc da partc degli studiosi di contrappunto. Il volume approfondisce, in particolare,lc tecnichc canoniche impiegate nei Corali dell' Orge/bach/ein di Bach. Dopo un 'Inlroduzione chc evidenzia Ic maggiori opcre teoriche nel campo della composizione in epoca appena precedente a quella di Bach, l'autrice avvia un'analisi degli aspetti melodici dci temi dei canoni bachiani, alla luce delle risposte che possono provenire da una "griglia di possibilità" costruita ad /wc. E fin dall'inizio, si pone come preciso metodo d'i ndagine il costante interrogarsi dell'autrice sulle motivazioni delle scelte bachiane, messe a confronto con numerosi esempi di altre scelte possibili - più o meno corret~e rispcuo alla prassi compositiva dell'epoca - che si sarebbero potute compiere oltre quellc operate da Bach. Qui l'autrice estende la propria analisi alle Variazioni Canoniche sul Corale "Vom Ilinu1lelhocl" da KOl1WI ich Irer" BWV 769. Il capitolo successivo tocca un argomcnto di estremo intercsse per quanto attiene alla potifonia bachiana, tanto che si può dire non vi sia riferimento ad essa scnl.a che tale argomento non venga almeno menzionato: il "contrappunto armonico". Su questo tema l'autrice elabora uno studio molto approfondito, esaminando la molteplicità di rapporti che si instaurano fra l'aspetto lineare dei canoni (il loro sviluppo in rclazione alla distanza intervallare e tempomle tra le voci obbligate) e iltivello verticale complessivo (dunquc lc relazioni armonichc che si istituiscono tm le voci in canone e le restanti "parti liberc"). Anchc in qucsto caso, l'autrice osserva criticamente le elaborazioni bachiane, evidenziando volta per volta come certe soluzioni si presentino a dispetto di certa corrente precettistica, in partico-
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lare per quanto contorne Utrattamento degli accordi dissonanti. Nel terzo capitolo, l' autrice prende in esame casi in cui Bach devia da una rigida condotta canonica, al fine di adeguare il vuoto di significato di certi automatismi alle ragioni della musica: modiCica7.ioni nell'entrata del canone, variazioni rilmiche, trasformazioni melodiche, luUO quanto fuoriesce dalle aspettative create da una severa applicazione della tecnica canonica viene qui evidenziato e discusso. Nell'ultimo capitolo, l'autrice estende la sua indagine ai canoni non compresi nell'Orge/baclrlein, ossia ai Corali Dies sind dic Ilei/' gen se/m GCbOI BWV 678 e Valer unserim llimmelreich BWV 682. Tutti gli aspetti trattati separatamente nei capitoli precedenti vengono ora comparati all' interno di una medesima opera, rendendo definitivamente chiaro il percorso suggerito nel volume per tentare di scoprire il "segreto" della costruzione dei canoni bachiani. Nelle sue conclusioni, l'autrice sottolinea di essere consapevole che "il tentativo di voler ridurre il corpus bachiano ad un unicp schema è destinato a fallire" e che "la conoscenza perfetta dci codici bachiani" è una chimera. Resta, comunque, il fatto che uno studio di questo tipo si pone indubbiamente come un buon punto di partenza per ogni viaggio che si voglia intraprendere alla scoperta dell'universo del contrappunto bachiano. Che poi si tralli di un universo senza confini non lo si potrà appumre lino a che non ci si mella in cammino. Loris Azzaroni
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'{ Van Eysinga W. J.. 15n Variazioni Goldberg. 12, 26 Valer unser imllimmelreich, 7. 81.90. 92, 99
WalliscrC. T., lO Walthcr (ram.), 9 Wulcken (ram.), 9
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Vicentino N.• 9 Vivaldi A•• 12 Vomllimmelhoch,daKommichMr, 6. Il.21.22. 25. 26.33.38.48.51,81,99, 100 Vulpius M., IO
Zac:co.u L., 70n ZarlinoG., 9 Zur Nalurrechllehre de.s /I"go Grolius, 15n (L'OrgclbUchlein, opera presa in esame. non è slllto cillllO in queslo indice.)
INDICE
Presentazione ............................................. ..
pago 5
Premessa ......................................................
pago 8
Parte prima: analisi melodica ......................
pago 17
Parte seconda: analisi annonica ...................
pago 46
Parte terza: verifica delle eccezioni .............
pago 71
Parte quarta: oltre l'Orgelbachlein ..............
pago 81
Conclusioni ..................................................
pago 99
Bibliografia ..................................................
pago 104
Indice dei nomi e delle opere .......................
pago 107
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