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Italian Pages 463 Year 1975
S. TOMMASO D'AQUINO
LA SOMMA TEOLOGICA A CURA DEL P. TITO S. CENTI, O. P.
INDICE GENERALE
CASA EDITRICE ADRIANO SALANI
Nihil obstat Fr. Ludovicus Merlim, O. P. Doct. S. Theologiae Fr. Albertus Boccanegra, O. P. Doct. Philosophiae et Lect. S. Theologiae
Imprimi potest
Fr. Leonardus Magrini, O. P. Prior ProvinciaJis S. Marci et Sardìniae Florentiae die IV Februarii MCMLXXV
IMPRIMATUR Faesulis die VI Februarii MCMLXXV
t Antonius Bagnoli Episc.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
© MOMLXXV- Oasa Editrice Adriano Salani, S.p.A. OFFICINE GRAFICHE F.LLI STIANTI S.p:A· SANCASCIANO (Firenze)
INDICE GENERALE
PREMESSA
La compilazione di un indice generale dell'Opera era nei nostri intenti, fin da quando fu concepito il proposito di metter mano alla prima traduzione italiana integrale della Somma Teologica. Ma le difficoltà dell'impresa non abbiamo potuto conoscerle a pieno, se non quando ci siamo sobbarcati a quest'ultima fatica. In un primo tempo avevamo pensato di. compendiare in un volume conclusivo gli indici onomastico e analitico nonché l'indice per materia di tutta l'opera, comprese le introduzioni e le note, non prevedendo la vastità di una simile raccolta. Ma a cose fatte ci siamo accorti che difficilmente avremmo potuto convogliare tutto questo materiale in un volume omogeneo a quelli precedenti. Perciò abbiamo deciso di ridurci all'essenziale: il nostro indice si limiterà al testo di S. Tommaso. Per le introduzioni e le note il lettore intelligente sa bene di poterle trovare in connessione con i passi più significativi del1' Autore sugli argomenti che lo interessano. Il problema poi dell'indice onomastico è praticamente già risolto: poiché tale indice è stato sempre compilato al termine di ciascun volume, sia dell'Introduzione Generale, sia della traduzione. Perciò qui presentiamo solo le Tavole Schematiche di tutta l'Opera, vero indice analitico della medesima, e l'indice di materia, per lo più ridotto .a quei dati più importanti che hanno richiamato in passato l'attenzione dei compilatori degli indici latini della Somma e delle altre opere di S. Tommaso. La raccolta più celebre di questo tipo è la Tabula Aurea di Pietro da Bergamo ( t 1482), arricchita nel corso dei secoli dall'apporto di vari studiosi. Di essa. si sono serviti molti editori della Somma latina. Nella divulgatissima vecchia edizione Marietti, ristampata più volte fino alla seconda guerra mondiale, il volume degli indici era per tre quarti occupato da un estratto di detta Tabula. Di tale estratto si sono serviti gli
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editori spagnuoli nella loro edizione bilingue della Somma Teologica 1 • Noi stessi abbiamo sentito la tentazione di riprodurre in italiano tale raccolta di testi, che consideriamo tuttora valido strumento di lavoro; ma ne siamo stati distolti dall'impossibilità di controllare una per una tutte le citazioni, data la frequenza degli errori che più volte vi abbiamo riscontrato, in un tempo limitato come quello a nostra disposizione. Abbiamo perciò ripiegato verso gli indici dell'Edizione Leonina 2 , fatti con criteri più di forma che di contenuto. Dall'imponente tomo degli editori Leonini abbiamo estratto quanto ci occorreva per il nostro indice di materia, utilizzando gli Indices rerum notabilium. La nostra però non è una semplice traduzione, come risulterà a chiunque da un confronto anche sommario. Qua e là non mancano apporti estranei alla fonte principale che abbiamo indicata, e d'altra parte nella disposizione dei medesimi testi e delle stesse pericopi abbiamo spesso seguito criteri diversi. Per la raccolta dei testi e la loro catalogazione d~bbiamo pubblicamente ricordare la fraterna collaborazione del P. Paolo Mori; il quale, tra l'altro, con eroica pazienza ha tradotto quasi per intero l'Index Tertfos della vecchia edizione latina della Somma Teologica, che noi qui non possiamo utilizzare se non in minima parte, ossia in quanto essa è già stata utilizc zata dagli editori Leonini. La dipendenza di questi ultimi dalla Tabula Aurea è patente, anche considerando qualche aspetto meno positivo. Risulta, per es., che i problemi . ormai fuori moda, che nel passato costituirono l'assillo per la catalogazione scrupolosa dei passi relativi, fanno sentire lo stesso peso nei due indici sopra ricordati, nonostante la distanza cronologica della loro compilazione. Gli studiosi moderni che volessero raccogliere brani tomistici considerando 1 veri interessi dell'Autore, possono trovare il cumolo del materiale in quell'utile strumento di lavoro che è A Complete Index of the Summa Theologica, a cura di P. Roy J. Deferrari e Sr. M. Inviolata Barry, Baltimora 1956. I criteri. che noi abbiamo seguito sono ispirati dal proposito di guidare lo studioso nella ricerca del pensiero di S, Tommaso, e delle pericopi più importanti circa. i vari argomenti, senza la pretesa di offrire la frase letterale esistente nel testo. Perciò nessuno pensi di poter citare l'Aquinate riportando sempliceVedi S. ToMAS DE AQUINO, Suma Teolooica, Tomo XVI, Madrid 1960, pp. 277 es. ' Indices· auctorilatum omniuinque rerum notabilium oceurrentium in Summa Theolooiae et in Summa Contra Gentiles S. 'l'homae De Aq., Ed. Leon., Tomu8 XVI; Roma 1
1948.
INDICE GENERALE
mente le frasi del nostro indice: il testo cui queste si richiamano è ordin~riamente molto più ricco. Riportiamo in latino (corsivo) le brevi frasi che S. Tommaso ha preso da altri. Qualcuno forse si meraviglierà nel rilevare che in una traduzione le voci dell'indice sono nell'originale latino. Questa scelta è stata a noi imposta dai seguenti motivi: I) la nostra è un'edizione bilingue e non una semplice traduzione; 2) nel corso dell'opera spesso non è stato possibile tradurre con la stessa voce una determinata parola latina: non sono rari i casi in cui una parola ha nella medesima frase due diversi significati resi in italiano con parole distinte (per es., Zelus, che è insieme zelo e gelosia); 3) S. Tommaso stesso ricorre così spesso alla sinonimia da autorizzare una traduzione ispirata ai medesimi criteri. Ma una traduzione siffatta rende praticamente impossibile una nomenclatura italiana ben definita per la raccolta dei testi.
P.
TITO
s.
CENTI,
o. P.
Avvertenze per l'uso degli indici 1) Punto di riferimento abituale dell'indice di materia sono le Tavole Schematiche di tutta l'Opera, che ne costituiscono l'indice analitico. Esse occupano il primo posto in questo volume, e costituiscono la struttura della sintesi teologica e dei singoli trattati, come è stata delineata da S. Tommaso. I compilatori non hanno fatto altro che estrarre quei dati ricavandoli dal testo della Somma. 2) Le parti dell'Opera programmate dall'Autore sono indicate dai numeri romani: I (Prima Pars); I-II (Prima Secundae); II-II (Secunda Secundae); III (Tertia Pars). Seguono il Supplemento, indicato dalla sigla Spl, e le due questioni in appendice: App. I e II. 3) Le varie pericopi che dividono e suddividono il testo sono indicate dai soli numeri arabi: per es., I-II 55, 2 ad 3 significa: questione 55 della Prima Secundae, articolo 2, soluzione 3; Spl 74, 1, ad 1 equivale a: Supplemento, questione 74, articolo 1 corpo e ad 1, ossia risposta magistrale e prima soluzione. Quando cioè il numero che indica l'articolo è seguito da una virgola il tema indicato è svolto già nel Rispondo oltre che nelle pericopi marginali di esso, indicate successivamente. 4) Tra una questione e l'altra si segnala il trapasso con punto e virgola. Quando a un tema è dedicata tutta una questione, o un gruppo di questioni, la sua enunciazione inizia con la maiuscola. 5) Quando di una stessa questione vengono citati più articoli, l'uno e l'altro, se non c'è un trattino che indica continuità, o contiguità viene interposto un punto. Invece più soluzioni di uno stesso articolo vengono distinte dalla virgola . .6) Alla voce o alle voci latine in neretto segue la traduzione italiana. L'eventuale gruppo di sinonimi inizia per ogni voce rispettiva con la maiuscola. Esempio: Labor, Laborare, J,a. boriosus, Fatica, lavoro, Faticare, lavorare, Faticoso, penoso.
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7) Elenco delle abbreviazioni: - q. seguita da un numero arabo indica l'intera questione: nel caso serve a segnalare che tutta una questione, o una serie di questioni (qq.), è dedicata a un determinato argomento; - arg serve a indicare uno o più argomenti d'abbrivo con i quali si apre l'articolo di S. Tommaso; - Se indica invece gli argomenti Sed contra, ossia in contrario; - la preposizione ad seguita da un numero serve a indicare le soluzioni date agli argomenti suddetti, come in tutte le edizioni latine della Somma.
NoTA BENE - L'indicazione dei volumi della nostra edizione bilingue, corrispondenti alle varie parti, trattati e pericopi dell'Opera, viene data con vari accorgimenti nelle TAVOLE SCHEMATICHE; ossia in parte nello Schema Generale (pp. 13 ss.), e in parte negli Schemi Sussidiari (pp. 27 ss.).
TAVOLE SCHEMATICHE DELLA SOMMA TEOLOGICA L'ordine sistematico della dottrina sacra è stato sempre una delle principali preoccupazioni di S. Tommaso, e uno dei meriti più insigni del suo capolavoro. Di qui nasce la relativa facilità di consultare la sua opera. Ma affinché questo compito riesca più agevole agli studiosi non ancora perfettamente familiarizzati con i suoi scritti, ricapitoliamo brevemente in maniera schematica tutta l'Opera, come già è stato fatto più volte nelle edizioni latine, soprattutto in quella ·Leonina 1 • A codesto indice noi ci richiameremo anche in quello analitico e alfabetico, sia per le varie voci che indicano interi trattati, sia per quanto riguarda lo schema principale, e per quanto si riferisce agli schemi sussidiari. ~ Avvertiamo che i numeri arabi che seguono le varie parti della Somma, indicate coi numeri latini, stanno qui a indicare solo le questioni.
SCHEMA PRINCIPALE PARTE PRIMA
(I)
Introduzione e divisione di tutta l'Opera: La dottrina sacra I I (voi. I). Trattato su Dio I 2-119. { Il moto della creatura ragionevole verso Dio I-II_, II-II. Cristo, il quale in quanto uomo è per noi la via per andare a Dio III.
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s.
THOMAE AQUINATIS, Opera Omnia, t. XVI, luàices; Roma 1948, pp. 294-301.
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IL TRATTATO SU DIO comprende tre parti: I - Trattato relativo all'essenza di Dio: I 2-26 (voll. I, II) Circa l'essenza divina dobbiamo considerare: A - primo, se Dio esista I 2 B - secondo, come egli è, o meglio, come non è I 3-13; e in proposito, eliminando ciò che in lui ripugna (composizione, moto, ecc.), va considerato: 1°) - Come egli debba essere in se stesso. Di relative: iz) alla semplicità di Dio I 3 b) alla perfezione di Dio I 4-6 ( 1) la perfezione divina in se stessa I I (2) il bene in universale (3) la bontà livina I c) all'infinità di Dio I 7-8 I ( 1) tale infim tà in se stessa (2) la presenza di Dio in tutte le cose I d) all'immutabilità di Dio I 9-10 ( 1) tale immutabilità in se stessa I (2)- l'eternità divina che ne consegue I e) all'unità di Dio I 11
qui le questioni
4 5 6 7 8 9 10
2°) Come Dio si trovi nella nostra conoscenza, ossia come venga conosciuto dalle creature I 12 3°) Come venga da noi denominato: i nomi di Dio In tive, 1°)
E, luogo
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C - terzo, ciò che riguarda l'operare di Dio I 14-26 base alla distinzione tra operazioni immanenti e transitrattiamo: di quanto riguarda l'intelletto di Dio I 14-18 a) della scienza di Dio I 14-17, e quindi ( 1) delle idee I 15 (2) della verità I 16 (3) della falsità I 17 poiché l'intendere è un atto vitale, trattiamo in secondo b) della vita di Dio
I 18
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2°) di quanto riguarda la volontà di Dio in maniera diretta I J9-24 a) la prima indagine si riferisce alla stessa volontà o volizione I 19 b) la seconda si riferisce agli atti propri della volizione I 20-21, quali: (1) l'amore di Dio I 20 (2) la giustizia e la misericordia di Dio I 21 c) la terza si riferisce agli atti riguardanti insieme intelletto e volontà I 22-24 (1) la provvidenza di Dio I 22 (2) la predestinazione I 23 (3) il libro della vita I 24 3°) trattiamo di quanto si riferisce alla potenza di Dio e finalmente della beatitudine di Dio I 26.
II - Trattato sulla Trinità delle Persone:
I 27 -43 (vol. III) A - Presenza di più processioni in Dio I 28 B - Relazioni di origine in Dio I 28 C - Le Persone divine I 29-43 1°) considerate per se stesse I 29-38 a) le Persone divine in generale I 29-32 ( 1) il significato del termine persona I 29 (2) il numero delle persone I 30 (3) modi di esprimere unità e pluralità in Dio I 31 (4) la nostra conoscenza delle Persone divine I 32 b) le singole Persone divine I 33-38 (1) la persona del Padre I 33 come Verbo I 34 (2) la persona del Figlio I 34-35 { come Immagine I 35 come Spirito I 36 (3) la persona dello Spirito { come Amore I 37 Santo I 36-38 çome Dono I 38 2°) le Persone divine considerate nei loro rapporti I 39-43 a) le Persone in rapporto all'essenza divina I 39 b) in rapporto alle relazioni o proprietà I 40 c) in rapporto agli atti nozionali I 41 d) le Persone divine nei loro rapporti reciproci I 42-43 ( 1) di eguaglianza e di somiglianza I 42 (2) rispetto alle missioni divine I 43
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LA SOMMA TEOLOGICA
III - J_,a derivazione delle creature da Dio: I 44- I I 9 A - La produzione delle creature I 44-46 I 0 ) quale sia la prima causa degli esseri esistenti I 44
2°) la maniera di derivare dalla prima causa che si dice creazione I 45 3°) il principio del perdurare delle cose create I 46
B - La:distinzione delle creature I 47-102 I 0 ) la distinzione delle cose considerate in generale I 47 2°) distinzione tra bene e male (I 48-49): a) a proposito del male I 48 b) circa la causa del male I 49 3°) distinzione tra creature spirituali e corporali I 50-102 a) le creature del tutto spirituali, o angeli I 50-64 (Vedi Angelo, schema a p. 27 s.) b) le creature del tutto corporali I 65-74 (voi. V) e) la creatura composta di corpo e spirito: l'uomo I 75-I02 (Vedi Uomo, schema a p. 46 s.) C -- La conservazione e il governo delle creature I 103-119 ( IO) In generale I 103 2°) in particolare gli effetti del governo divino I 104-119 a) la conservazione nell'essere I I04 b) il mutamento delle creature (I 105-119) (I) il loro mutamento da parte di Dio stesso I 105 (2) il loro mutamento da parte di altre creature I I05-119 oc) influsso causale degli angeli I I06-114 (Vedi Angelo, schema a p. 27 s.) normale I II5 ~) influsso delle crea{ ture corporali fatale I 116 I 115-116 I - l'azione dell'uomo I 117 2 - la propagazione della specie quanto y) influsso cauall'anima I 118 sale dell'uomo 3 - tale propagazione l quanto al corpo I I I 8
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INDICE GENERALE PARTE SECONDA.
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{I-Il e Il-Il}
IL MOTO DELLA CREATURA RAZIONALE VERSO DIO
I - Il fine ultimo della vita umana I-II 1-5 che è la beatitudine A - il fine ultimo in generale I-II 1
~
B -
~ ~:a~~:~:ni consista ~~~ ~-5
2) che cosa sia I-II 3-4 a} la beatitudine in se stessa I-II 4 b) cose richieste per la beatitudine I-II 5 II - Mezzi (ossia gli atti umani) per raggiungere il fine ultimo e ostacoli che vi si oppongono: a} in generale I-II 6-114 b) in particolare II-II 1-189
io - GLI ATTI UMANI IN GENERA.LE: Prima Secundae (I-II 6-114) I - Primo, le azioni umane in se stesse I~II 6-48 A - atti che sono propri dell'uomo I-II 6-21 (voi. VIII} 1°) loro condizione essenziale: volontarietà I-II 6-17 a) volontarietà e involontarietà in genere I-II 6-7 (1) loro natura ed elemento costitutivo I-II 6 (2) incidenza in esse delle circostanze I-II 7 b} atti compiuti dalla volontà stessa I-II 8-16 (1) atti aventi per oggetto il fine (I-Il 8-12): volizione I-II 8-1 O fruizione I-II 11 intenzione I-II 12 (2) atti volontari aventi per oggetto i mezzi ordinati al fine (I-II 3-16): scelta ossia elezione deliberata I-II 13 consiglio o deliberazione I-II 14 consenso ' I-II 15 uso I-II 16 c} atti volontari comandati dalla volontà I-II 17 2°) distinzione degli atti umani in buoni e cattivi I-II 18-21 a} in che modo le azioni umane sono buone o cattive I-II 18-20 ( 1) bontà e malizia degli atti umani in generale I-II 18 (2) bontà e malizia degli atti interni I-II 19 (3) bontà e malizia degli atti esterni 1-11 20 2.
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b) aspetti conseguenti di questa bontà o malizia (merito e demerito, peccato, colpa) I-II 21. B - atti che sono comuni all'uomo e agli altri animali, e che sono denominati passioni I-II 22-48 (vol. IX) 10) le passioni in generale (I-II 22-25): a) la sede psicologica delle passioni I-II 22 b) loro reciproche differenze I-II 23 e) bontà e malizia delle passioni I-II 24 I-II 25 d) interdipendenza delle passioni 2°) le passioni in particolare I-II 26-48 (Vedi schema appropriato a p. 38 s.). ·
II - Secondo, i principi delle azioni umane I-II 49-114 A - i principi intrinseci di codesti atti che sono le potenze (già esaminate nella· I qq. '77-83, vedi schema Uomo, p. 46 s.) e gli abiti I-II 49-54. (i:~· Circa questi ultimi prenderemo in esame: 1°) gli abiti in generale I-II 49-54 In questa considerazione generica vanno esaminate quattro cose: a) la natura degli abiti I-II 49 b) la loro sede I-II 50 (I) nel loro costitmr. · si I-II 51 { (2) nel loro sviluppo e) le loro cause I-II 52 (3) loro distruzione I-II 53 d) la distinzione degli abiti I-II 54 2°) gli abiti in particolare che sono principalmente le virtù e i vizi I-II 55-89 E poiché gli abiti si distinguono in buoni e cattivi, .. tratteremo: a) degli abiti buoni che sono le virtù e abiti afiini 1-11 55-70 (1) delle virtù I-II 55-67 (Vedi Virtù, schema a p. 48) (2) dei doni dello Spirito Santo I-II 68 (3) delle beatitudini 1-11 69 (4) dei frutti dello Spirito Santo I-II 70 b) degli abiti cattivi che sono i vizi e i peccati 1-11 71-89 (vol. XI)
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B - i principi estrinseci delle azioni umane I-II 90-114. Essi sostanzialmente sono due: Dio che ci istruisce - con la legge e che ci aiuta con la grazia; e il demonio il quale ci turba con la tentazione (vedi I q. 104). Tratteremo quindi di due cose: 10) della legge I~H 90-108 (vedi Legge, schema a p. 36) 20) della grazia I-II 109-114 E a proposito di quest'ultima esamineremo tre cose: (I) la sua necessità I-II 109 a) la grazia di Dio { (2) la. sua essenza , I-II 110 (3) le sue divisioni .~ ~ I-II 111 · b) la causa della grazia I-II 112 ~ e) gli effetti della grazia I-II 113-114 ( 1) la giustificazione del peccatore, effetto della grazia operante I-II 113 (2) il merito, che è effetto della grazia cooperante I-II 114 20 -
Seeunda · Seeundae (II-II 1-189) I - Quelle riguardanti gli stati di tutti gli uomini: II-II 1-170 A - primo, le virtù teologali con i doni e i vizi corrispondenti (II-II 1-46): 1°) fede II-II 1-16. Vedi Fede schema a p. 30 2°) speranza II-II17-22. VediSperanzaschemaap.43 3°) carità II-II 23-43. Vedi Carità schema a p. 29 B - secondo, le virtù cardinali con i doni e i vizi corrispondenti (II-II 47-170): 10) prudenza, II-II 47-56. Vedi Prudenza, schema a p. 41 2°) giustizia, II-II 57-122. Vedi Giustizia, schema a p. 32 .ss. 30) fortezza II-II 123-140 Vedi Fortezza, schema a p. 31 4°) temperanza II-II 141-170. Vedi Temperanza, schema a p. 44 LE AZIONI UMANE IN PARTICOLARE,
Il - Quelle riguardanti determinati stati: II-II 171-189 (v. XXII) A - primo, stati determinati in base ai vari carismi II-II 171-178 1°) carismi riguardanti la conoscenza (II-II 171-175)
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a) la profezia (Il-II 171-174)
(I) natura della profezia II-II 171 (2) causa della profezia II-II 172 (3) vari modi della conoscenza profetica II-II 173
(4) distinzione dei vari tipi di profezia II-II 174 b) il rapimento che è un grado di profezia II-II 175 2°) carismi riguardanti la locuzione (II-II 176-177) a) il dono delle lingue II-II 176 b) il linguaggio di sapienza e di scienza II-II 177 30) carismi riguardanti l'operare: ossia il compimento dei miracoli II-II 178
B - secondo, stati determinati in base alla distinzione tra vita attiva e contemplativa con le rispettive occupazioni (II-II 179-182): 1°) la distinzione tra vita attiva e contemplativa II-II 179 20) la vita contemplativa II-II 180 30) la vita attiva II-II 181 4°) confronto tra vita attiva e vita contemplativa II-II 182 C - Terzo, stati distinti in base alla diversità di ufficio e di progresso spirituale (II-II 183-189): 10) uffici e gradi di perfezione in generale II-II 183 20) in particolare: lo stato dei perfetti II-II 184-189 a) dello stato di perfezione in genere II-II 184 b) di quanto riguarda la perfezione dei vescovi II-II 185 e) di quanto riguarda la perfezione dei religiosi II-II 186-189. A tale riguardo si esaminano quattro cose: (I) gli elementi che costituiscono in modo principale lo stato religioso II-II 186 (2) le occupazioni compatibili con la vita religiosa II-II 187 (3) i vari tipi di istituti religiosi II-II 188 (4) l'entrata nella vita religiosa II-II 189
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PARTE TERZA (III) TRATTATO SU CRISTO, IL QUALE, IN QUANTO UOMO, È PER NOI LA VIA PER ANDARE A DIO I - Primo, il Salvatore medesimo III 1-59 a proposito del quale vanno esaminate due cose: A - primo: il mistero stesso dell'incarnazione III 1-26 con relative tre considerazioni: 1°) la convenienza dell'incarnazione III 1 2°) la maniera in cui si è unito il Verbo incarnato III 2-15 a) rispetto all'unione stessa III 2 b) rispetto alla persona assumente III 3 e) rispetto alla natura assunta III 4-15 la quale ultima implica sia parti che con essa possono essere assunte, sia perfezioni e difetti che possono essere coas~mnti. Tratteremo perciò: I - di quanto fu assunto dal Verbo di Dio III 4-6 ( 1) della stessa natura umana ill 4 (2) delle sue parti III 5 (3) dell'ordine in cui esse furono assunte III 6 II - di quanto fu coassunto dal Verbo di Dio con la natura umana, ossia delle perfezioni e dei difetti di essa (III 7-15): a) primo, di ciò che rientra nella perfezione (III 7-13) (1) la grazia di Cristo (III 7-8) - in quanto uomo singolo III 7 - in quanto capo della Chiesa III 8 (2) la scienza di Cristo (III 9-12) - quali tipi di scienza appartennero a Cristo III 9 - ognuno di questi (ill '10-12): la scienza beatifica ill 1O la scienza infusa m 11 la scienza acquisita o sperimentale m 12 (3) la potenza di Cristo m 13 > ( b) secondo, di ciò che. rientra nei difetti (III 14-15): J ( 1) difetti corporali da Cristo assunti nella naì tura umana m 14 p'. (2) difetti dell'anima da lui coassunti m 15
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ciò che è conseguito all'unione del Verbo incarnato (III 16-26): a) cose attribuibili a Cristo direttamente III 16-19 (1) per il suo modo di essere e di costituirsi III 16 (2) in rapporto alla sua unità (III 17-19) - di essere III 17 - di volere III 18 - di operare III 19 b) cose attribuibili a Cristo in rapporto al Padre III 20-24 (1) la sottomissione al Padre III 20 (2) la preghiera di Cristo III 21 (3) il suo sacerdozio III 22 (4) se a Cristo si possa attribuire l'adozione III 23 (5) la predestinazione di Cristo III 24 e) cose attribuibili a Cristo in relazione a noi III 25-26 ( 1) la nostra adorazione verso Cristo III 25 (2) la mediazione di Cristo a nostro vantaggio III 26 . .,,,,. B - secondo, vita e passione del Salvatore, cioè del Dio incarnato III 27-59 I - cose riguardanti la sua venuta nel mondo III 27-39 In proposito vanno considerate quattro cose: a) primo, il concepimento di Cristo (III 27-34) e su tale argomento prenderemo in esame ( 1) la madre che lo concepì (III 27-30): - la sua santificazione III 27 - la sua verginità III 28 - il suo sposalizio III 29 - la sua annunciazione III 30 > (2) la maniera del suo concepimento (III 31-33): la materia da cui fu concepito il corpo l""'I di Cristo III 31 ~ - la causa agente del suo concepimento .... III 32 - modo e ordine di tale concepimento III 33 - perfezione della prole concepita III 34 b) secondo, la nascita di Cristo (III 35-36) : ( 1) la nascita in se stessa III 35 (2) la manifestazione del neonato III 36 e) terzo, la circoncisione di Cristo III 37 d) quarto, il battesimo di Cristo (III 38-39):
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(1) il battesimo di Giovanni III 38 (2) l'accesso di Cristo a codesto battesimo III 39
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lo svolgimento della vita di Cristo in questo mondo Ili 40-45 a) la sua maniera di vivere III 40 b) la tentazione di Cristo III 41 e) l'insegnamento di Cristo III 42 d) i miracoli di Cristo III 43-45 ( 1) in generale III 43 (2) i vari generi di miracoli III 44 (3) in particolare, della transfigurazione di Cristo III 45 III """." cose riguardanti l'uscita di Cristo da questo mondo III 46-52 (voi. XXVI) a) la passione di Cristo (III 46-49): ( 1) la passione stessa Ili 46 (2) la causa efficiente della passione III 47 (3) efficacia ed effetti della passione III 49 b) la morte di Cristo III 50 e) la sepoltura di Cristo ill 51 d) la sua discesa agli inferi III 52 IV - cose riguardanti l'esaltazione di Cristo dopo questa. vita III 53-59 (voi. XXVI) a) la resurrezione di Cristo III 53-56 ( 1) la resurrezione in se stessa III 53 (2) la qualità del Cristo risorto III 45 ( 3) la manifestazione della resurrezione di Cristo III 55 (4) efficacia causale della resurrezione di Cristo III 56 b) l'ascensione di Cristo III 57 e) il suo insediamento alla destra del Padre III 58 d) il suo potere giudiziario Ili 59. ,
Il - Secondo, i sacramenti salvifici del nostro Salvatore III 60 ss. A - primo, i sacramenti in genere III 60-65 (voi. XXVII) E in proposito si esaminano cinque argomenti: 1°) che cos'è un sacramento ill 60 2°) la necessità dei sacramenti III 61 30) gli effetti dei sacramenti (III 62-63): a) il loro effetto principale : la grazia III 62 b) il loro effetto secondario : il carattere III 63
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LA SOMMA TEOLOGICA
4°) le cause dei sacramenti: principali e strumentali m 64 5°) il numero dei sacramenti III 65
B - secondo, i vari sacramenti in particolare III 66 ss. ; Spl 1-68. I - il battesimo III 66-71 (vol. XXVII) a) il battesimo in se stesso (III 66-69) a proposito del quale si esaminano quattro cose: 1°) i dati costitutivi del battesimo III 66 2°) il ministro del battesimo III 67 3°) i soggetti che lo ricevono III 68 4°) gli effetti del battesimo III 69 b) il battesimo nelle sue pratiche preparatorie (III 70-71): 1°) la circoncisione III 70 2°) catechismo ed esorcismi III 71 II - la confermazione, o cresima III 72 (vol. XXVII) III - l'Eucarestia III 73-83 (vol. XXVIII) a) il sacramento eucaristico in se stesso III 73 b) la materia dell'Eucarestia (III 74-77): (I) la specie di questa materia III 74 (2) la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo III 75 (3) il modo in cui il corpo di Cristo si trova in questo sacramento III 76 (4) gli accidenti del pane e del vino III 77 che in esso rimangono e) la forma dell'Eucarestia III 78 III 79 d) gli effetti dell'Eucarestia e) dell'uso di questo sacramento, ossia di coloro che lo ricevono (III 80-81) : (I) in generale III 80 (2) dell'uso che ne fece Cristo nelIII 81 l'istituirlo III 82 /) i ministri dell'Eucarestia g) i riti che accompagnano questo sacramento III 83 IV - la Penitenza ID 84-90; Spl 1-28 (vol. XXIX) a) la penitenza in se stessa (III 84-85): (I) in quanto sacramento ID 84 (2) in quanto virtù m 85
INDICE GENERALE
25
b) gli effetti della penitenza (III 86-89):
remissione dei peccati mortali III 86 remissione dei peccati veniali III 87 irreversibilità dei peccati rimessi III 88 ricupero dei meriti e delle virtù . antecedenti III 89 e) le parti della penitenza (III 90 ss.) : (I) in generale III 90 Rimane troncata a questo punto la Terza Parte dell'Opera, e il trattato stesso della Penitenza. Stando al programma tracciato dell'A., ecco come rimangono disposte schematicamente le questioni seguenti: (2) le parti della penitenza in particolare (vedi Prol. q. 90) I o) contrizione (Spl 1-5) 20) confessione (Spl 6-11) 3°) soddisfazione (Spl 12-15) d) i soggetti che la ricevono (Spl 16) (Vedi Prol. q. 84) e) il potere dei suoi ministri, o potere delle chiavi (Spl 17-27) 1°) nelle sue funzioni primarie (Spl 17-20) 2°) nella comminazione della scomunica (Spl 21-24) 3°) nella conce.ssi'.one delle indulgenze ( Spl 25-27) f) il rito solenne della penitenza (Spl 28) (I) (2) (3) (4)
V - l'Estrema Unzione Spl 29-33
LVI - l'Ordine Sacro Spl 34-40 VII - il Matrimonio Spl 41-68 (vol. XXXI) III - Terzo, il fine della vita immortale in cui con la resurrezione saremo introdotti dal Salvatore (cfr. infra p. 42 s.): A - Oiò che precede già la resurrezione (Spl 69-74) B - Oiò che l'accompagna (Spl 75-86) O - Oiò che dovrà seguirla ( Spl 87-99)
SCHEMI SUSSIDIARI
ANGELO Gli angeli I
I 50-64 (voi. IV)
- La sostanza o natura degli angeli
(I 50-53):
Circa gli angeli vaÌlno esaminate quattro cose: a) in se stessa I 50 l) corpi (I 51) b) in rapporto alle cose corporee { 2) luogo (I 52) 3) moto locale (I 53) II
- l'intelligenza degli angeli (I 54-58): a) la loro facoltà conoscitiva I 54 b) il mezzo della loro conoscenza I 55 1) oggetti
e) gli oggetti da loro conosciuti I 56-57
{
immateriali I 56 2) oggetti materiali I 57
d) il loro modo di conoscere I 58 III - La volontà degli angeli (I 59-60): a) in se stessa I 59 b) nel suo atto I 60 IV - la a) b) e)
creazione e l'esordio degli angeli (I 61-64): la creazione nell'essere I 61 la loro elevazione alla grazia e alla gloria I 62 la perversione .di alcuni di essi (I 63-64) 1°) depravazione della colpa I 63 2°) degradazione della pena I 64
LA SOMMA TEOLOGICA
28
Per integrare il trattato vengono poi presi in esame altri problemi relativi alla causalità esercitata dagli angeli sulle altre creature nell'ordine dell'universo (I 106-114):
I
- Come un angelo agisca sugli altri (I 106-109): a) l'illuminazione degli angeli I 106 b) la locuzione angelica I 107 e) subordinazione reciproca degli
angeli I 108-109: lo) tra gli angeli buoni 20) tra gli angeli cattivi
I 108 I 109
II - Come gli angeli agiscono sulle creature materiali I 100
III
~
Come gli angeli agiscono sugli uomini (I 111-114): a) in che misura possono trasmutarli con la loro virtù naturale I 111 b) il ministero presso gli uomini in quanto inviati da Dio I 112 e) come gli angeli buoni custodiscono gli uomini I 113 d) l'ostilità da parte dei demoni I 114
29
INDICE GENERALE
CARITl La carità
I
II-II 23-46 (voll. XV, XVI)
- Della carità stessa (II-II 23-44): io) la carità ·in se stessa (II-II 23-24): a) nella sua natura II-II 23 b) in rapporto al soggetto II-II 24 20) il suo oggetto (II-II 25-26): a) le persone da amare con amore di carità II-II 25 b) l'ordine della carità II-II 26 3°) i suoi ·atti (II-II 27-33): a) il suo atto principale che è la dilezione II-II 27 1) gioia q. 28 I) interni { 2) pace q. 29 3) misericordia
q. 30 b) atti ed effetti
1) beneficenza q. 31 II) esterni { 2) elemosina q. 32 3) correzione fraterna q. 33 4°) i vizi opposti alla carità (II-II 34-43): a) l'odio che si contrappone all'amore II 34 b) accidia e invidia che si ,contrappongono alla gioia della carità (II-II 35-36): 1) l'accidia q. 35 2) l'invidia q. 36 e) discordia e scisma che si contrappongono alla pace (II-II 37-42): 1) discordia che si produce nel cuore q. 37 2) contesa che si produce nelle parole q. 38 3) atti che si producono nelle azioni (II-II 39-42) I - scisma q. 39 II - guerra q. 40 m - rissa q. 41 IV - sedizione q. 42 d) offesa e scandalo che si contrappongono alla bene· ficenza e alla correzione fraterna II-II 43 50) i precetti della carità II-II 44
successivi
II - Il dono della sapienza che corrisponde alla carità (II-II 45-46): 1°) la sapienza in se stessa II-II 45 20) il vizio opposto che è la stoltezza II-II 46 (vol. XVI).
30
LA SOMMA TEOLOGICA
FEDE
La fede
II-II 1-16 (vol. XIV)
In proposito si presentano quattro argomenti: 1°) la fede in se stessa (II-II 1-7): a) il suo oggetto II-II b) i suoi atti (II-II 2-3): 1) l'atto interno, che è il credere II-II 2) l'atto esterno: il confessarla II-II e) l'abito o virtù come tale (II-II 4-7): l) la fede stessa II-II 2) i soggetti che la possiedono II-II 3) la causa che li produce II-II 4) gli effetti della fede · II-II 2°) doni corrispondenti (II-II 8-9): II-II a) il dono dell'intelletto b) il dono della scienza II-II 30) i vizi contrari alla fede (II-II 10-15): a) l'incredulità che si contrappone alla fede (II-II 10-12): II-II 1) 1'incredulità in generale II-II 2) l'eresia II-II 3) l'apostasia della fede b) la bestemmia che si contrappone alla confessione della fede (II-II 13-14): II-II l) in generale 2) la bestemmia contro lo Spirito II-II Santo e) l'ignoranza e l'ottusità che si contrappongono ai doni della scienza e dell'intelletto II-II 40) i precetti relativi alla fede e ai doni II-II corrispondenti
l
2 3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13
14
15 16
INDICE GENERALE
31
FORTEZZA
-
La fortezza
II-II 123-140 (voi. XX)
10) la fortezza quale virtù specifica (II-II 123-127): a) la fortezza in se stessa II-Il 123 b) il suò atto principale che è il martirio II-Il 124 e) i vizi opposti alla fortezza (II-Il 125-127): I) la viltà . q. 125 2) rinsensibilità alla paura q. 126 3) l'audacia q. 127 20) le parti della fortezza (II-II 128-139): I - quali siano le parti della fortezza II-II 128 II - le singole parti (II-II 129-133): A) la magnanimità (II-II 129-133): I) in se stessa II-II 129 2) i vizi contrari (II-II 130~133): presunzione q. 130 per eccesso { ambizione q. 131 { vanagloria q. 132 per difetto: pusillanimità q. 133 B) la magnificenza (II-II 134-135): I) la virtù della magnificenza in se stessa II-II 134 2) i vizi contrari II-II 135 C) la pazienza II-II 136 D) la perseveranza (II-II 137-138): I) in se stessa II-II 137 2) i vizi contrari II-II 138 3°) il dono corrispondente di questa virtù, che è il dono della fortezza II-II 139 4°) i precetti relativi alla fortezza II-II 140.
32
LA SOMMA TEOLOGICA
GIUSTIZIA Trattato sulla giustizia 11-11 57-122 (voll. XVII-XIX) I - Primo, i concetti fondamentali relativi alla giustizia (II-II 57-60): A) il diritto II-II 57 B) la giustizia stessa II~II 58 C) l'ingiustizia II-II 59 11-11 60 D) il giudizio II - Secondo, le parti della giustizia (II-II 61-120): 1°) PARTI SOGGETTIVE, ossia le specie di essa, che sono la giustizia distributiva e la giustizia commutativa (II-II 61-78) - sia in se stesse : a) in se stesse q. 61 b) in quell'atto della giustizia commutativa che è la restituzione q. 62 - sia nei vizi opposti alle medesime parti soggettive (II-II 63-78): A) vizi contrari alla giustizia distributiva q. 63 B) vizi contrari alla giustizia commutativa (II-II 64-78): I) nelle commutazioni involontarie, ossia nei danni inflitti ad altre persone (II-II 64-76) cx) con i fatti (II-II 64-66): omicidio q. 64 a) danni alle persone { lesioni, percosse ecc. q. 65 b) danni agli averi: furto e rapina q. 66 ~)con le parole (II-II 67-76): I) dal giudice q. 67 a) in giudizio 2) dall'accusatore q. 68 { (II-II 67 _71 ): 3) da~ reo. . q. 69 4) dai testrmom q. 70 5) dall'avvocato q. 71 b) ingiustizie extra-giudiziali (Il-II 72-76): I) contumelia q. 72 2) maldicenza q. 73 { 3) mormorazione q. 74 4) derisione q. 75 5) maledizione q. 76
INDICE GENERALE
33
2) vizi che si commettono nelle commutazioni vo-
lontarie (II-II 77-78) oc) frodi nella compravendita II-II 77 ~) l'usura nei prestiti II-II 78 2°)
PARTI QUASI INTEGRANTI
3°)
PARTI POTENZIALI,
e virtù connesse II-II 79
virtù annesse alla giustizia (II-II
80-120): A) quali siano codeste virtù II-II 80 B) le singole virtù annesse alla giustizia (II-II 81-120) 1) La religione, o religiosità II·-II 81-100 (v. XVIII): A) la religione in se stessa II-II 81 B) gli atti di religione (II-II 82-91): I) atti interni, che sono i principali: - devozione q. 82 - orazione q. 83 II) atti esterni, che sono secondari (II-II 84-91): a) adorazione o prostrazione corporale q. 84 b) atti in cui si offrono a Dio cose esterne (II-II 85-88): - sacrifici q. 85 - oblazioni q. 86 - primizie q. 86, a. 4 - decime q. 87 - voti q. 88 e) atti nei quali si fa uso delle cose di Dio (II-II 89-91): - sacramenti (III qq. 60 ss.) - uso del nome di Dio: 1) sotto forma di giuramento q. 89 2) sotto forma di scongiuro q. 90 3) sotto forma di invocazione nella preghiera e nella lode q. 91 O) peccati e vizi contrari alla religione (II-II
92-100): a) la superstizione in se stessa e nelle sue specie II-II 92-96 I. la superstizione stessa q. 92
34
LA SOMMA TEOLOGICA
2. le varie specie di superstizione (II-II qq. 93-96) - nel culto del vero Dio q. 93 - l'idolatria q. 94 - la divinazione q. 95 - vane osservanze q. 96 b) l'irreligiosità e le sue specie (II-II 97-100) 1. peccati che sono direttamente mancanze di riverenza verso Dio (II-II 97-98): - il tentare Dio q. 97 - lo spergiuro in cui si disprezza il nome di Dio q. 98 2. peccati che sono mancanza di riverenza verso le cose sacre (II-II 99-100): - il sacrilegio q. 99 - la simonia q. 100 2) La pietà II-II 101 3) L'osservanza o riverenza (II-II 102-105): - in se stessa q. 102 - nelle sue parti (II-II 103-105):
I) dulia, o venerazione q. 103
{ in se stessa q. 104
nel suo vizio { contrario, o disobbedienza q. 105 4) La riconoscenza, o gratitudine (II-II 106-107): a) la gratitudine in se stessa q. 106 b) il vizio contrario che è l'ingratitudine q. 107 5) La vendetta II-II 108 6) La veracità (II-II 109-113): a) in se stessa q. 109. b) i vizi contrari alla veracità (II-II 110-113): 1. menzogna q. 110 2. simulazione o q. 111 ipocrisia q. 112 3. millanteria q. 113 4. ironia II) obbedienza
INDICE GENERALE
~
7) L'affabilità (II-II 114-116): a) in se stessa q. 114 b) i vizi contrari che sono: - adulazione q. 115 - litigio q. 116
~ cl
8) La liberalità (II-II 117-119): a). in se stessa q. 117
35
b) i vizi contrari, che sono: - avarizia q. 118 - prodigalità . q. 119
p.
9) La giustizia nella sua parte soggettiva principale che è I'epicheia II-II 120
III - Terzo, il dono corrispondente alla giustizia che è la pietà II-II 121
IV - Quarto, i precetti relativi alla giustizia II-II 122
36
LA SOMMA TEOLOGICA
LEGGE La legge I-II 90-108 (voli. XII-XIII) I - In generale (I-II 90-92): A) la natura della legge B) la divisione, ossia le varie specie di legge C) gli effetti della legge
I-II 90 I-II 91 I-II 92
II - Le singole specie di leggi in particolare (I-II 93-108): A) la legge eterna B) la legge naturale C) la legge umana (I-II 95-97) 1 - In se stessa 2 - il potere della legge umana 3 - la sua mutabilità
I-II 93 I-II 94 1-11 95 I-II 96 I-II 97
D) la Legge Antica (I-II 98-105): 1 - in se stessa 1-11 98 2 - nei suoi precetti (I-II 99-105): a) i vari tipi di precetti della I-II 99 Legge Antica b) le singole categorie di precetti (I-II 100-105): I) i precetti morali dell'Antica Legge I-II 100 II) i precetti cerimoniali (I-II 101-103): - in se stessi I-II 102 - le loro cause I-II 102 - la loro durata I-II 103 III) i precetti giudiziali, o civili (I-II 104-105): I-II 104 - in generale 1-11 105 - in particolare E) la Nuova Legge, o legge evangelica (I-II 106-108): I-II 106 1 - in se stessa 2 - in confronto con l'Antica Legge I-II 107 3 - contenuto della Nuova Legge I-II 108 F) A proposito della legge del fomite basta quanto è stato detto sul peccato originale (I-II 81-83). Così nel prol. I-II q. 93.
37
INDICE GENERALE
MATRIMONIO Il matrimonio Spi 41-68 (vol. XXXI) I - Il matrimonio in quanto compito naturale Spl 41 II - Il matrimonio fu quanto sacramento Spl 42 m - Il matrimonio nella sua natura e nelle sue implicanze (Spl 43-68) : A) gli sponsali, o fidanzamento Spi 43 B) natura del matrimonio Spl 44 . C) la sua causa efficiente che è il consenso (Spl 45-48): 1) il consenso in se stesso
Spl 45
2) il consenso seguito dal giuramento o
dalla copula carnale
Spl Spi i beni del matrimonio Spi gli impedimenti matrimoniali (Spl ·50-62): 1) in generale Spi 2) in particolare (Spi 51-62): a) errore Spl b) condizione servile Spi e) voti ed ordine sacro Spi d) consanguineità Spl e) affinità Spl Spl f ) parent e1a . { spirituale legale Spl g) impotenza, maleficio, follia, incesto e difetto di età Spl h) disparità di culto Spi i) uxoricidio Spl Z) impedimenti che ostacolano il matrimonio già contratto: - i voti solenni Spl - l'adulterio Spi le seconde nozze Spl problemi annessi al matrimonio (Spl 64-68): 1) il debito coniugale Spl 2) la poligamia Spl 3) la bigamia quale causa d'irregolarità Spl 4) il libello di ripudio Spl 5) i figli illegittimi Spi 3) il consenso coatto e condizionale
D) E)
F) G)
46 47 49
50 51 52
53 54 55
56 57
58 59
60 61 62
63 64 65
66 67
68
38
LA SOMMA TEOLOGICA
PASSIONI Trattato sulle passioni I-II 22-48 (vol. IX) ossia sugli atti comuni all'uomo ed agli altri animali: I - Le A) B) C) D)
passioni in generale (I-II 22-25): la sede psicologica delle passioni loro reciproche differenze bontà e malizia delle passioni interdipendenza delle passioni
I-II I-II I-II I-II
22 23 24 25
II - Le passioni in particolare (I-II 26-48): A - Primo, le passioni del concupiscibile (I-II 26-39): lO) amore e odio
I-II a) l'amore I-II Circa l'amore bisogna considerare: 1) l'amore in se stesso I-II 2) le cause dell'amore I-II 3) gli effetti dell'amore I-II b) l'odio I-II
2°) desiderio-brama,· o concupiscenza (e fuga) 3°) piacere e tristezza, o dolore a) il piacere Circa il piacere bisogna considerare 1) il piacere in se stesso 2) le cause del piacere 3) gli effetti di esso 4) bontà e malizia del piacere b) la tristezza o dolore 1) la tristezza, o dolore, in se stessa 2) le sue cause 3) i suoi effetti 4) i rimedi contro la tristezza 5) bontà o malizia del dolore, o tristezza
26-29 26-28 26 27 28 29
I-II 30 I-II 31-39 I-II 31-34 quattro cose: I-II 31 I-II 32 I-II 33 I-II 34 I-II 35-39 I-II I-II I-II I-II
35 36 37 38
I-II 39
INDICE GENERALE
39
B - Secondo, le passioni dell'irascibile (I-II 40-48): - 1°) speranza e disperazione I-II 40 20) timore e audacia
I-II 41-45 a) a proposito del timore (I-II 41-44) va considerato: 1) il timore in se stesso I-II 41 I-II 42 2) l'oggetto del timore I-II 43 3) le cause del timore 4) gli effetti del timore I-II 44 I-II 45 b) l'audacia I-II 46-48 3°) l'ira I-II 46 a) l'ira in se stessa b) le cause che la provocano e i riI-II 47 medi contro di essa e) gli effetti dell'ira I-II 48
40
LA SOMMA TEOLOGICA
PENITENZA Il sacramento della penitenza III 84-90; Spl 1-28 (voll. XXIX, XXX). I - La penitenza in se stessa (III 84-85) : A) in quanto sacramento III 84 B) in quanto virtù III 85 II - Effetti della penitenza (III 86-89): A) remissione dei peccati mortali B) remissione dei peccati veniali C) irreversibilità dei peccati rimessi D) recupero dei meriti e delle virtù antecedenti
III 86 III 87 III 88 III 89
III - Parti della penitenza (III 90; Spi 1-15): A) in generale III 90 B) in particolare (Spi 1-15): 1 - contrizione_ (Spi 1-5): a) natura di essa b) oggetto e) misura d) durata e) effetti
Spl Spi Spi Spi Spl
1 2 3 4 5
2 - Soddisfazione (Spi 12-15): a) natura di essa b) sua possibilità e) sue modalità d) opere satisfattorie
Spi Spl Spi Spl
12 13 14 15
IV - I soggetti che la ricevono V - Il potere dei suoi ministri, ossia il potere delle chiavi (Spl 17-27): A) in se stesso (Spi 17-20): 1 - sua natura ed uso 2 - effetto 3 - i ministri di questo potere 4 - i soggetti su cui si esercita
Spl 16
Spl Spl Spl Spl
17 18 19 20
41
INDICE GENERALE
B) la scomunica (Spl 21-24): 1 - sua definizione, opportunità e motivazione 2 - chi può scomunicàre ed essere scomunicato 3 - rapporti con gli scomunicati 4 - assoluzione dalla scomunica
Spl 21 Spl 22 Spl 23 Spl 24
O) l'indulgenza (Spl 25-27): Spl 25 1 - in se stessa 2 - chi può concedere l'indulSpl 26 genza Spl 27 3 - chi può lucrarla VI - Il rito solenne della penitenza
Spl 28
PRUDENZA
La prudenza II-II 47-56 (vol. XVI, pp. 205 ss.) I - In se stessa
II-II 47
II - Nelle sue parti (II-II 48-51): A) in generale B) in particolare (II-II 49-51): 1 - parti integranti 2 - parti soggettive 3 - parti potenziali
II-II 48 II-II 49 II-II 50 II-II 51
III - Il dono corrispondente della prudenza: il consiglio IV - Vizi opposti alla prudenza (Il-II 53-56): 1 - per contrapposizione - imprudenza - negligenza 2 - per falsa somiglianza
II-II 52 II-II II-II II-II II-II
53 53 54
55
V - Precetti relativi alla prudenza e ai vizi conII-II 5 6 trari
LA SOMMA TEOLOGICA
42
RESURREZIONE DEI MORTI La resurrezione Spi 69-99 (voll. XXXII, XXXIII) I - Ciò che in parte precede la resUlTezione (Spi 69-74): A) B) C) D) E) F)
le dimore delle anime proprietà e pene delle anime separate i suffragi per i defunti le preghiere dei santi del cielo i segni precursori del giudizio il fuoco della conflagrazione finale
Spi Spi Spi Spi Spi Spi
69 70 71 72 73 74
II - Ciò che accompagna la resurrezione (Spi 75-86): A) B) C) D) E)
la resurrezione stessa le sue cause le sue circostanze di tempo e di modo il termine a quo della resUlTezione le condizioni dei risorti (Spi 79-85):
Spi Spi Spi Spi
75 76 77 78
1 - le condizioni comuni ai buoni e ai cattivi a) identità b) integrità fisica e) qualità dei risorti
Spi 79 Spi 80 Spi 81
2 - condizioni proprie dei buoni: a) impassibilità b) sottilità e) agilità d) splendore 3 - condizioni proprie dei cattivi
Spi Spi Spi Spi Spi
82 83 84 85 86
Spi Spi Spi Spi
87 88 89 90
III - Ciò che segue la resurrezione (Spi 87-99): A) reciproca conoscenza al giudizio dei meriti e dei demeriti B) tempo e luogo del giudizio universale C) giudicanti e giudicati D) aspetto del giudice nel giudizio finale
INDICE GENERALE
43.
E) condizioni del mondo e dei risorti dopo il giudizio (Spl 91-99): 1 - condizioni del mondo Spl 2 - condizioni dei beati: Spi a) la loro visione beatifica b) beatitudine e mansioni dei santi Spi e) loro atteggiamento verso i dannati Spl Spi d) loro doti e) le aureole Spi 3 - condizioni dei dannati: a) il loro castigo Spl b) le loro disposizioni volitive e intellettive Spl e) misericordia e giustizia divina verso di loro Spi
91 92 93 94 95 96 97 98 99
SPERANZA La speranza II-II 17-22 (vol. XIV, pp. 313 ss.) I - la virtù in se stessa (II-II 17-18): a) la speranza come tale b) il soggetto di essa II - il dono del timore
II-II 17 II-II 18 Il-II 19
III - i vizi opposti (II-II 21-21): a) disperazione b) presunzione
II-II 20 II-II 21
IV - precetti relativi alla speranza e al timore II-II 22
44
LA SOMMA TEOLOGICA
TEMPERANZA La temperanza
II-II 141-170 (vol. XXI)
I - La temperanza in se stessa (II-II 141-142): A). la virtù della temperanza •I-II 141 B) i vizi opposti II-II 142 II - Le parti della temperanza (II-II 143-169): A) in generale II-V, 143 B) le singole parti in particolare (II-II 144-169): l - le parti integranti che sono a) il pudore II-II 144 b) l'onestà II-II 145 2 - le parti soggettive (II-II 146-154): a) relative ai piaceri gastronomici I) l'astinenza - in se stessa II-II 146 - nel suo atto che è il diII-II 147 giuno - il vizio opposto: la gola II-II 148 II) la sobrietà II-II 149 - in se stessa II-II 150 - il vizio contrario b) relative ai piaceri venerei II-II 151 I) la castità II-II 152 II) la verginità III) il vizio opposto alla castità, che è la lussuria: - la lussuria in generale II-II 153 - le specie della lussuria II-II 154 3 - le parti potenziali della temperanza (II-II 155-169): cx) la continenza II-II 155 - la continenza in se stessa II-II 156 - l'incontinenza ~) la clemenza e la mansuetudine: II-II 157 I) tali virtù in se stesse II) vizi contrari (II-II 158-159): a) l'ira che si contrappone II-II 158 alla mansuetudine b) la crudeltà che si contrapII-II 159 pone alla clemenza
INDICE GENERALE
y) la modestia:
I) in se stessa II-II 160 II) nelle sue specie : a) l'umiltà che si contrapone alla superbia (II-II 161-165): 1) l'umiltà in se stessa II-II 161 2) la superbia (II-II 162-165): - in generale II-II 162 - come peccato del primo uomo (II-II 163-165): il peccato stesso II-II 163 il suo castigo II-II 164 la tentazione che portò Adamo a commetII-II 165 terlo b) la atudiosità e il vizio contrario della curiosità (II-II 166-167): - la studiosità II-II 166 II-II 167 - la curiosità e) la modestia e i vizi contrari (II-II 168-169): II-II 170 III - Precetti relativi alla temperanza
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LA SOMMA TEOLOGICA
UOMO L'uomo I 75-102 (voll. V-VI) I - Primo, la natura dell'uomo (I 75-89) per quanto riguarda l'anima; perché il corpo come tale è escluso dal campo della teologia, fatta eccezione per i suoi riferimenti all'anima. A) Quanto riguarda la natura dell'anima (I 75-76): I) l'anima in se stessa I 75 2) l'unione dell'anima col corpo I 76 B) Cose riguardanti la virtù, ossia le potenze dell'anima (I 77-83): 1) in generale I 77 2) in particolare (I 77-83): a) facoltà o potenza della parte vegetativa e sensitiva I 78 b) potenze intellettive I 79 e) potenze appetitive (I 80-83): I) in generale I 80 2) le potenze appetitive di ordine sensitivo I 81 3) la volontà I 82 4) il libero arbitrio I 83 C) Cose riguardanti le operazioni dell'anima (I 84-89): I - attività di ordine intellettivo (I 84-88) IO) come intende l'anima unita al corpo (I 84-88) a) come intende gli esseri materiali inferiori ad essa (I 84-86) : I) con quale mezzo I' anima conosce gli esseri corporei I 84 2) in che misura e in che ordine li conosce I 85 3) che cosa l'anima conosce negli esseri corporei I 86 b) in che modo l'anima conosce se stessa e le cose in essa esistenti I 87 e) in che modo conosce le sostanze immateriali I 88 20) come intende l'anima separata dal corpo I 89 II - attività di ordine volitivo (vedi I-II e II-II)
INDICE GENERALE
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II - Secondo, la creazione dell'uomo (I 90-102): A) l~ prima origine dell'uomo (I 90-92): 1) quanto all'anima I 90 2) quanto al corpo dell'uomo I 91 3) quanto all'origine della donna I 92 B) il coronamento della creatura umana in quanto fatta a immagine e somiglianza di Dio I 93 C) stato e condizione del primo uomo I 94-101: 1°) rispettivamente all'anima (I-94-96): a) quanto all'intelletto I-94 b) quanto alla volontà (I 95-96): 1 - grazia e giustizia originali I 95 2 - l'uso e il dominio sugli altri esseri I 96 2°) rispettivamente al corpo (I 97-101): a) quanto alla conservazione dell'individuo I 97 b) quanto alla conservazione della specie (I 98-101): 1 - la generazione I 98 2 - la condizione della prole generata (I 99-101): - quanto al corpo I 99 - quanto allo stato di giustizia I 100 - quanto alla conoscenza I 101 I 102 D) il luogo in cui fu creato il primo uomo
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LA SOMMA TEOLOGICA
VIRTÙ
Le virtù I-II 55-67 (vol. X, pp. 114 ss.) I - L'essenza della virtù I-Il 55 II - Dove esse risiedono I-II 56 III - La divisione delle virtù (I-II 57-62): A) le virtù intellettuali I-II 57 B) le virtù morali (I-II 58-61): 1 - la distinzione tra virtù morali e virtù intellettuali I-II 58 2 - distinzione delle virtù morali tra loro in base alla materia propria (I-II 59-60): I-II 59 - rapporto tra virtù e passioni - distinzioni delle virtù morali seI-II 60 condo le varie passioni 3 - distinzione delle virtù principali o cardinali dalle altre virtù I-II 61 C) le virtù teologali I-II 62 IV - La causa delle virtù I-II 63 V - Alcune proprietà delle virtù (I-II 64-67): A) il giusto mezzo delle virtù I-II 64 B) la connessione reciproca I-II 65 C) la loro eguaglianza I-II 66 D) la loro durata 1-11 67
INDICE DI MATERIA
A Aaron : Aronne. - A. e il potere sacerdotale Spl 40, 4 ad 1. Abbas: Abate. - Come l'a. è vincolato al voto d'obbedienza !III 88, 11 ad 4. Abbatissa : Abbadessa. - Prelato quasi per delega Spl 39, 1 ad 2. Abel : Abele. - Figlio di Adamo I 36, 3 ad 1. Ablativus : Caso ablativo. - Designa o una causa I 37, 2 - o una relazione rispetto a un principio I 41, 2. Ablutio : Abluzione, lavaggio Purificazione. - Materia dell'a. è l'acqua III 66, 3 ad 2 - Modi III 66, 7 - nella Messa III 83, 5 ad 1 - nel Battesimo III 66, 1. - Vedi Aqua. Abraham : Abramo. - Sua perfezione II-II 186, 4 ad 2 - per primo riceve la promessa del Cristo III 4, 6 ad 3 - non dovuta ai suoi meriti I-II 98, 4. FEDE E RIVELAZIONE: merito della sua fede I-II 103, 3 ad 4 - a lui fu diretta la rivelazione anteriore alla Legge II-II 174, 6 - la legge data ad Abramo I-II 98, 6 ad 2 - A. viene chiamato profeta II-II 174, 6: III 31, 2 per istinto profetico offri decime a Melchisedec II-II 87, 1 ad 3 - per certa rivelazione offri Isacco II-II 171, 5; 154, 2 ad 2. CIRCONCISIONE: a lui fu rivolto il precetto della circoncisione III 37, 2 ad 3 - fu il primo circonciso I-II 102, 5 ad 1; III 4, 6ad 3; 31, 2. MATRIMONIO: merito della sua continenza II-II 152, 4 ad 1;
186, 4 ad 2 - lecitamente ripudiò Agar Spl 65, 5 ad 3; 67, 2 Se e contrasse seconde nozze Spl 63, 1, Se - il suo rapporto con le schiave non fu fornicazione II-II 154, 2 ad 3; Spl 65, 5, ad2. VIRTÙ: timor di Dio I-II 112, 5 ad 5 - sue apparenti menzogne II-II 110, 3 ad 3; 111, 1 ad 1 - non peccò comprando la sepoltura da un pagano II-II 110, 4 ad 3 - né chiedendo il miracolo II-II 97, 2 ad 3 - impropriamente gli si attribuisce il pentimento dei peccati d'omissione Spl 16, 2 arg. 5 - costante con timore Spl 47, 2 Se 1 sua offerta di cibi agli angeli in culto a Dio I 51, 3 ad 5 - perfetto fra le ricchezze II-II 185, 6 ad 1 - sacerdote III 31, 2. Il Dio di A. Spl 75, 1 arg. 2 i lombi di A. III 31, 8 - il seno di A. Spl. 69, 4. Abrenuntiatio : Rinunzia. - In rapporto alla perfezione II-II 184, 7 ad 1 - all'elemosina. 186, 3 ad 6 - alla tonsura dei chierici Spl 40, 3. Absolutio (Solutio), Absolvere (Solvere) : Assoluzione, scioglimento e simili, Sciogliere, assolvere. Scioglimento dei sudditi dall'obbedienza II-II 12, 2. ASSOLUZIONE SACRAMENTALE Forma: III 84, 3 Effetti: infusione della grazia Spl 18, 1 - remissione dei peccati Spl 38, 2 ad 1 - liberazione parziale dalla pena ITI 67' 3 ad 3; Spl 18, 2 ad 3. 4; 25, 1 ad 3
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LA SOMMA TEOLOGICA
disposizione alla Comunione Spl 20, 3 Se 2. Ministro: solo il sacerdote Spl 8, 1 Se 1 - sue facoltà Spl 8, 4; 20, 1; 22, 4 ad 3; 23, 3 Se 1; 38, 2 ad 1; 40, 4 - facoltà sui propri sudditi Spl 20, 2 - sui moribondi Spl 8, 6. A. dalla scomunica Spl q. 24. - Vedi Excomunicatio, Poeni· tentia. Absolutum: Assoluto (correlativo di necessario). - In Dio e nelle creature I 28, 2 ad 2. - Vedi Necessarium. Abstinentia, Abstinere : Astinenza, astensione, Astenersi. - N atura. dell'a. II-II qq. 143, 146 Suo atto proprio: il digiuno III! q. 147 - sua materia: i piaceri del gusto I-II 60, 5, Se; III! 149, 2 ad 1, 2 - suoi effetti: disposizione all'attività intellettuale II-II 15, 3 - alla continenza III 40, 2 ad 2 - sua relazione alla castità II-II 151, 3 con la salvezza III 40, 2 ad 1 - Vizio opposto: la gola II-II q. 148. - Astensione dall'Eucarestia III 80, 11 ; 82, 4, 1O. - V edi Temperantia. Abstractio, Abstrahere, Abstractom : Astrazione, Astrarre, Astratto. - Definizione descrittiva I 85, 1-2; 89, 7; II-II 175, 1 ahstrahentium non est mendacium, I 7, 3 arg 1 - procedimento astrattivo II-II 172, 2 a.. dai fantasmi I 12, 13; 85, 1; 86 ad 2; 101, 1 - divisione duplice: e.. dell 'universa.le dal particolare, della forma dalla materia I 40, 3 - astrarre dal sensibile è .di·· qualsiasi intelletto I 50, 2; 107, 4; II-II 15, 3; 53, 6. Predicazione dei termini astratti: in Dio astratto e concreto coincidono I 40, 1 ad 1 . 2 ; III 17, 1 - aggettivi, verbi, participi nozionali non predicabili dei nomi essenziali astratti I 39, 5. astrazione delle relazioni della persone in divinis I 40, 3 - a. delle. persona dalla natura III 3, 3 - A. dai sensi II-Il 173, 3; 175, 1. - Vedi Extasis.
Accedere, Accessus (vedi Recedere, Recessus): Accostarsi, avvicinarsi, Avvicinamento. - A. dell'uomo a Dio I 3, 1 ad 5; II-II 24, 4; cfr. 9, 1 ad 3 - priorità dell'a. in ordine intenzionale, e del recedere in ordine esecutivo I-II 29, 2 ad 3; 113, 8 ad 1; III 85, 6 ad 2. Causa propria di a. e di allontanamento nella natura I-II 36, 1 - identità del loro principio I-II 60, 4 ad 2. Acceptio, Accipere: Accettazione, recezione, preferenza, Ricevere, impossessarsi, rubare, accettare, accogliere, gradire. Titoli e periscopi - l'obbligo della restituzione delle cose rubate II-II 62, 4-7 - accettazione del compenso simoniaco II-II 100, 2-3. Sentenze sparse - Nella creatura e in Dio I 27, 2 ad 3; I 33, 3 ad 2 - nel senso morale di gradimento II-II 59, 2 - compenso di lavoro II-II 71, 4; 100, 3 il furto, occulta acceptio rei alienae II-II 66, 3 - e.. e liberalità II-II 117, 4. - Il ricevere grazia e virtù nel battesimo III 69, 6 significato dell'acceptio ooronae Spl 40, 3. Acceptio personarum: è contro la giustizia distributive. II-II q. 63 - non esiste in Dio I-II 106, 3 ad 1 - si verifica. nelle. distribuzione di cose dovute, non di cose regalate I-II 98, 4 ad 2 - a persone di eguale merito I-II 97, 4 ad 2. Accidens, Accidentalis, Per accldens : Accidente, Accidentale, Non essenzialmente, occeBionalmente. - NATURA: l'a. est in alio II-II 23, 3 ad 3 - eius esse est inesseI28,2;I-II7,larg2; 110, 2 ad 3; II-II 24, 4 ad 3 - magia est entis quam ens I 45, 4; 90, 2; 104, 4 ad 3; I-II 55, 4 ad l; III 11, 5 - è un atto I 66, 1 ad 3 - non è che una modificazione di un ente I 90, 2; 104, 4 ad 3; I-II 55, 4 ad l; III 11, 5 ad 3 - è estrinseco alla natura di una cosa I-II 7, l - non ha
INDICE GENERALE unità. 88Soluta. I 11, 4 ad 2 - non ha causa materiale I-II 55, 4 elementi essenziali dell'a. I 28, 2. A. E SOGGETTO: l'a. è individuato dal soggetto I 79, 1; III 77, 2 - denomina il soggetto I 77, 5 - il soggetto è dei propri a. causa finale, agente e materiale I 77, 6 ad 2; I-II 35, 4 ad 2 l' a. non sussiste senza soggetto I 77, 8; 104, 4 ad 3; II-II 23, 3 ad 3 - nell'agire l'a. può essere superiore al soggetto I 115, 1 ad 5; I-II 66, 4 - sua. dipendenza dal soggetto I-II 53, 2 ad 3 l'a. non passa da soggetto a soggetto I-II 81, 1 arg 2; III 62, 3 arg 2, ad 2; 77, 1 - agisce come forma, non come agente sul soggetto I-II 81, 1 ad 4 - interdipendenza tra a. e soggetto I 15, 3 ad 4; 39, 3; I-II 7, 1 ad 2; III 63, 4 ad l; 77, 1. A. E SOSTANZA: l'a. è detto ente in ordine alla sostanza I-II 88, 1 ad 1 - può essere disposizione alla forma sostanziale I-II 88, 3 ad 1 - mai però può mutarsi in essa I-II 88, 4 ad 4 - è posteriore alla sostanza I 76, 6 Se; I-II 83, 2 ad 3 - non tutti gli accidenti possono mutare la sostanza I 78, 3 ad I. - Vedi Subetantia. A. E SPECIE: l'a. di una cosa non è mai differenza specifica di essa I 29, 2 ad 4; I-II 18, 10 - gli a. propri derivano dai principi essenziali della specie I 3, 4; 29, 1ad3; III 77, 2 ad 3 a. specifici, o proprietà, e gli altri accidenti, I 54, 3 ad 2; 77, lad5;I-II 7,2ad2; 18,3ad2. Rapporto degli accidenti tra loro I 77, 7 ad 2; I-II 7, 1 ad 3; 50, 2 ad 2; 56, 1 ad 3; 77, 2 ad 2 - a. e mutazioni I 75, 6; I-II llO, 2 ad 3. Esclusione degli a. in Dio I 3, 6 - nella composizione di anima intellettiva e corpo I 76, 6 - perché si esclude l'unione accidentale nell'incarnazione III 2, 6. Permanenza degli a. nell'Eucarestia III q. 77; cfr. III 75, 5.
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Accidentalis farse: est radix omCygnus: Cigno. - Il c. è posto tra. nium malorum I-II 72, 3 Se; gli animali immondi, perché sim77,5 arg l; 84, 1. 2; II-II 119, bolo degli ipocriti I-II 102, 6 2 arg 1; 141, 4 arg 1; 155, 2 arg ad I.
D Daemon, Diabolus, Satan: Demonio, Diavolo, Satana (Vedi TAv. ScHEM. Angelo). Titoli e pericopi: Peccato degli angeli I q. 63 - La pena dei d. I q. 64 - Loro subordinazione I q. 109 - Le tentazioni diaboliche I q. 114; II-II 165, 1 indipendenza dei d. dalle dislocazioni dei corpi celesti I 115, 5 - Loro influsso causale sui peccati I-II q. 80 - la fede dei d. II-II 5, 2 - se la carità si estenda ai d. II-II 25, 11 - se sia lecito scongiurarli II-II 90, 2 - divinazione mediante i d. IIII 95, 3 . 4 - preveggenza me-
diante i d. II-II 172, 5 . 6 - se il d. sia il capo di tutti i malvagi III 8, 7 - se la passione di Cristo ci liberi dal potere del d. III 49, 2 - i d. quali esecutori della sentenza al giudizio finale Spi 89, 4 - eternità della loro pena Spi 99, 2 - discutibile la loro presenza in Purgatorio App. I, 5. Sentenze sparse: nei d. bisogna distinguere la natura. della colpa. I 8, 1 ad 4; II-II 76, 1 ad 4 - come Dio è presente nei demoni I 8, 1 ad 4 - i demoni come causa diretta del concepimento I 51, 3 ad 6 - presenza dei d. possibile non nelle anime,
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LA SOMMA TEOLOGICA
bensì nei corpi I 52, 3 arg 3 - in che cosa possono ingannarsi I 58, 5 - furore e concupiscenza dei d. solo in senso metaforico I 59, 4 ad 1 - in che senso il d. è « dio di questo mondo ,, I 65, 1 - col peccato il d. non ha perduto l'immortalità I 76, 5 ad 1 - né le sue doti naturali I 96, 1; I-II 63, 1 Se; 85, 1 arg l; Spl 91, 4 ad 3 - come il d. agisce nel mondo visibile I 105, 1 ad 1 l'errore di chi identifica i d. con le .anime dei defunti I 89 ad 2 ; 108, 8 ad 3; 11 7, 4 ad 2 - in che modo il d. può suscitare pensieri e passioni I 111, 2 ad 2; I-II 75, 3 - in che senso può stare al cospetto di Dio I 112, 3 ad 3 viene impedito dagli angeli buoni dal nuocere quanto vorrebbe I 113, 4 ad 3 - in che senso gode dei peccati di lussuria I-II 73, 5 ad 2 - il d. pecca sempre mortalmente per il fine che desidera III 89, 4 ad 3 - non va attribuita a lui la legge antica I-II 89, 2 ci tenta non quale oggetto desiderabile, ma quale suggerit,ore II-II 55, I ad 3 - è lecito maledirne la colpa non la natura IIII 76, I ad 4 - perché è peccato ricorrere ai d. per conoscere il futuro II-II 96, I ad 3 - è illecito chiederne l'aiuto con patti taciti od espressi II-II 96, 2 ad 3 la loro malizia è irrevocabile IIII 103, 2 ad 2; Spi 21,2 ad 2 il d. peccò desiderando d'essere eguale a Dio nel potere II-II 163, 2 - in che modo poté tentare i nostri progenitori II-II 165, 2 ad 2 - non è in grado di evocare l'anima di un santo IIII 174, 5 ad 4 - est malus medius qui separat amicos III 26, 1 ad 2 - il potere dei demoni è coartato dalla virtù divina III 29, I ad 3 - perché il d. volle tentare Cristo III 41, I ad I; 44, 1 ad 2: 47, 5 - il d. tenta anche chi digiuna III 41, 3 - perché Cristo proibi ai diavoli di proclamare la sua grandezza III 44, 1 ad 3 - e perché permise loro di nuoc.ere agli uomini d& cui li scac-
ciava III 44, 1 ad 4 - motivi della possessione diabolica III 46, 3 ad 3; 48, 4 ad 2 - l'ipotesi di un sacramento amministrato dal demonio III 64, 7 - opportuno l'esorcismo prima del battesimo III 71, 2 - il d. può riconoscere Cristo nell'Eucarestia solo per fede III 7 6, 7 - i d. sono stati vinti dalla passione di Cristo III 79, 6 - possono avere un certo pentimento, ma senza frutto III 86, 1 - hanno un potere sui corpi e sulla fantasia degli uomini secondo la permissione di Dio Spi 58, 2 - potere più esteso del nostro per la sottilità della loro natura Spi 58, 2 - come può soffrire del fuoco Spl 70, 3 Se 1 il d. è causa volontaria Spl 58, 2 ad 4 - si dice che goda dei peccati che provoca, pur non attenuando così il proprio castigo Spl 71, 5 ad 4 - i d. verranno chiusi definitivamente nell'inferno Spl 89, 8 ad 2 - la dannazione altrui cui essi collaborano ne accrescerà il castigo Spl 89,.6. Vedi Damnati. Dalmatica: Veste sacra propria, del diacono Spl 40, 7. Damnare, Damnati, Damnatio : Dannare, condannare, Dannati, Dannazione. Titoli e pericopi: Se i d. bestemmino II-II 13, 4 - se ci sia in essi la speranza II-II 18, 3; cfr. 20, 1 ad 3 - se Cristo sia disceso nell'inferno dei d. III 52, 2 - se abbia liberato dei d. III 52, 6 - se il limbo s'identifichi con l'inferno dei d. Spi 69, 5 - se ai dannati possano giovare i suffragi Spl 71, 5 - Le condizioni rlei risorti buoni e d. Spi qq. 7981 - Condizioni dei corpi dei d. Spi q. 86 - Atteggiamento dei Santi verso i d. Spl q. 94 - Condizione dei d. dopo il giudizio finale qq. 97-99 - distinzione del luogo dei d. dal purgatorio App. I, 2. Sentenze sparse: Dio mostra misericordia anche verso i d. I 21, 4 ad 1 - solo i dannati non possono riacquistare la grazia
INDICE GENERALE I 100, 2 ad 3 - nei d. c'è, ma impropriamente, il timore I-II 67, 4 ad~2 - Dio ordina alla sua gloria anche il castigo dei d. I-II 79, 4 ad 1 - in che senso rimane nei d. l'inclinazione naturale alla virtù I-II 85, 2 ad 3 - i d. sono esclusi dalla carità II-II 25, 11 ad 2 - nessuno si danna se non per peccato mortale II-II 66, 6 Se - la dannazione nello spirito, ma non nella carne, in che modo era evitabile prima di Cristo III 27, 3 - i d. non possono pentirsi III 86, 1 - la loro pena non viene mitigata dal temporaneo allontanamento dall'inferno Spl 70, 3 ad 8 - dannazione talora si prende in senso largo per qualsiasi punizione Spl 71, 5 ad 2 - i d. conosceranno tutto il bene compiuto con accrescimento di pena Spl 87, 1 ad 4 - il dolore dei d. cesserebbe se vedessero Dio per essenza Spl 90, 3 ad 4, 5 - la sofferenza dei d. sarà più grave dopo la resurrezione Spl 93, 1 Se 2; App. I, 3 - dopo il giorno del giudizio saranno destinati al fuoco eterno App, I, 5 - nei d. il dolore della colpa è il verme della coscienza App. II, 2 Se 1 nei d., a differenza dei bambini morti senza battesimo, ci fu l'attitudine effettiva a conseguire la vita eterna App. II, 2 ad 1. Vedi lnfernus, Iustitia. Damniftcare, Damnum: Danneggiare, Danno. Titoli e pericopi: se si possa scomunicare uno per un danno di ordine temporale Spl 21, 3 se si possa far subire un d. ai figli illegittimi per la loro illegittimità Spl 68, 2. Sentenze sparse: il concetto di danno II-II 58, 11 ad 3 - si può essere danneggiati in due modi II-II 62, 4 - è lecito per correzione danneggiare qualcuno negli averi II-II 72, 2 ad 2 - è sempre illecito dare a qualcuno l'occasione di far danno II-II 77, 3 - disuguaglianza dei danni materiali Spl 47, 2 ad 2.
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Dare, Datio: Dare, donare, Donazione. - La d. gratuita, purché non leda la giustizia verso qualcuno, è ad arbitrio del donatore I 23, 5 ad 3 - la d. presuppone il possesso, e tende a dare ad altri qualcosa in possesso I 38, 1 ; 43, 2 - il dare può implicare due cose I 43, 4 ad 1 - Nemo dat quod non habet I 75, 1 arg 1; III 81, 3 arg 2; III 64, 5, arg l; 67, 5 arg 1 - in due modi dare a qualcuno può essere illecito II-II 62, 5 ad 2 - ci sono due tipi di d. II-II 63, 1 ad 3 - alla liberalità spetta più il d. che il ricevere II-II 117, 4 - il d. sta al ricevere come l'agire al patire II-II 117, 4 ad 3 - il d. talora spetta alla carità o all'amici;i;ia, talora spetta piuttosto alla giustizia II-II 117, 5 ad 3 - il dare di Dio appartiene più alla carità che alla liberalità II~II 117, 6 ad 1- nessuno può dare ciò che non gli appartiene Spl 39, 3. David. - Confronto tra il carisma profetico di D. e quello di Mosé II-II 174, 4 ad 1 - D. cercava di conoscere le opere di Dio per arrivare a Lui II-II 180, 4 ad 1 - in che senso la carne di Cristo deriva da D. III 31, 2 - a D. fu fatta una speciale promessa di Cristo III 35, 7 - D. nacque in Bethlem, ma scelse Gerusalemme come capitale del regno e sede del tempio di Dio III 35, 7 ad 1 - non trasgredi la legge mangiando per necessità i pani di cui non gli era lecito cibarsi III 40, 4 ad 3. De: Da, di (prep.). - Preposizione latina nei suoi particolari significati I 39, 2 ad 5; 41, 3 ad 1, 2; III 32, 2; 75, 8. Debilitare, Debilitas, Debilitatio: Debilitare, Debolezza, Debilitazione. - In che senso il dolore debilita l'attività I-II 37, 3 quando la debolezza della concupiscenza aumenta il merito IIII 155, 4 ad 2 - l'estrema unzione quale rimedio alla d. spirituale Spl 30, 1 ad 2. Debitum : Debito, cosa dovuta.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Titoli e pericopi: Il d. coniupiù modi si può diventare debitori di qualcuno II-II 101, 1 gale Spi q. 64. Sentenze sparse: Il termine ad ogni speciale d. corrisponde debito implica esigenza, neceBSità una speciale virtù II-Il 101, 3; I 21, 1ad3; II-II 80, 1 - in che 103, 3; 106, 1 - il d. legale va senso si può parlare di d. nelsoddisfatto subito, quello morale l'operare di Dio I 21, 1 ad 3 . 4 secondo un criterio di opportu- il d. si desume dalle intrinse· nità Il-II 106, 4 ad I - il d. di che esigenze di una cosa I-II gratitudine è inesauribile per la carità 11-11 106, 6 ad 2; 107, 1 60, 3 - non è della stessa natura in tutti i casi I-II 60, 3; II-II ad 3 - al d. legale soddisfa. la. 117, 5 ad 1 - nei rapporti umani giustizia commutativa, a. quello si nota che uno può assumere morale la. virtù della gratitudine il d. di altri I-II 87, 7; Spi 13, 2 II-Il 108, 2 ad 1 - il d. naturale di un uomo verso l'altro 11-11 Se 2; 71, 12 Se 1 - negli atti umani ciò che Dio comanda co109, 3 a.d 1 - evidentissimo il d. stituisce un debito I-II 94, 5 ad nella giustizia verso altri II-Il 2 - duplice d. quello desunto 122, 1 - d. personale e d. collet· dalla. norma di ragione e quello tivo II-II 152, 2 ad 1 - una cosa. desunto dalla norma di legge Ipuò eBBere dovuta. a. una. persona. o a titolo di necessità, o a titolo II 99, 5 - il d. morale può eBBere di due generi I-II 99, 5; 11-11 80, di merito II-II 187, 4 - niente 1 - nella. giustizia si parla di d. impedisce che una cosa sia. doin senso proprio; nelle altre virvuta ad uno per motivi diversi tù in senso metaforico I-Il 100, III 59, 3 - un d. di cose esterne 2 ad 2 . 3 ad 3 - difficoltà nel non è incompatibile con l'amici· concepire il d. verso se stessi I-Il zia, non cosi un d. di colpa. III 100, 5 ad 1 - evidenza. del d. del 86, 3 ad 4 - in due modi l'uomo figlio verso il padre I-Il 100, 5 può rendersi debitore verso Dio ad 4 - e del beneficato verso il Spi 13, 1 - nell'obbligo del d. benefattore I-II 100, 7 ad 1 c'è solo la disuguaglianza che è due tipi di d. : l'uno deriva dal in contrasto con la giustizia Spi merito l'altro dalla natura I-II 14, 1ad2 - un padre non può 111, 1, ad 2; 11-11 187, 4 - Dio mai diventare debitore verso suo a rigore non è mai debitore verfiglio Spi 14, 4 ad 1 - il d. con· so di noi, ma solo verso se stesso tratto col peccato è la ripara· I-Il 114, 1 ad 3; cfr. 111, 1ad2; zione dell'offesa Spi 15, 1 ad 3 Spl 14, 4 ad 1 - d. legale e d. ognuno è libero di accettare una d'amicizia o morale 11-11 23, 3 menomazione in· ciò che gli è ad 1; 31, 3 ad 3; 80, 1; 102, 2 ad dovuto Spl 52, 1 ad 1, 4 - un 2; 106,4adl; 114,2; 117,5ad debitore viene liberato dal d. 1; 118, 3 ad 2 - diversa urgendal fatto che lo salda App. I, 7. za di soddisfare il d. 11-II 32,2 Decalogus : Decalogo. a.d 4 - una cosa. può essere doTitoli e pericopi: Se tutti i vuta o per se stessa o per un precetti morali dell'A. legge si altro motivo II-II 44, 1 - il d. riducano ai dieci precetti del d. di ciascuno II-II 58, 11 - nesI-II 100, 3 - distinzione dei presuno può considerare proprio ciò cetti del d. I-II 100, 4 - il loro che non gli è dovuto II-II 62, 1 numero I-II 100, 5 - il loro orad 1 - il d. di obbedienza al prodine I-II 100, 6 - il modo di prio superiore II-II 69, 1 - cri· enunciarli I-II 100, 7 - se essi tari diversi nel determinare il d. siano soggetti a dispensa I-11 verso il benefattore e il d. del100, 8 - esclusi dal d. precetti l'amicizia II-II 78, 2 ad 2; 106, relativi alla prudenza 11-11 57, I ad 2 - soddisfare il d. ha na1 - I precetti del d. 11-11 q. 122. tura di bene II-II 81, 2 - in Deceptio, Decipere : Inganno, In·
INDICE GENERALE gannare. - Se il primo uomo poteva errare ed ingannarsi I 94, 4-in nqil'inganno propriamente nasce dalla fantasia I 54, 5 soll.; 94, 4. Decima, Decimare : Decima, Decimare. Titoli e pericopi: Le decime II-II q. 87 - se Cristo abbia pagato le decime in Abramo III 31, 8. Sentenze sparse: la Chiesa si astiene dall'esigere le d. dove non c'è consuetudine di pagarle II-II 43, 8 ad 5 - la d. propria-· mente non è né sacrificio né oblazione II-II 85, 3 ad 3 - le d. nell'Antica Legge II-II 97, 2 ad l; III 65, 1ad7. Decor: Bellezza, decoro, prestanza, onore. - Rapporto tra onestà e bellezza II-II 145, 2 - la prestanza dell'uomo dipende dalla ragione II-II 116, 2 ad 2. Defectus, Deflcere: Difetto, mancamento, mancanza, carenza, Mancare, difettare. Titoli e pericopi: Il d. quale causa del timore I-II 43, 2 quale causa dell'audacia I-II 45, 3 - quale causa dell'ira I-II 47, 4 - se i peccati si distinguano specificamente per eccesso e per d. I-II 72, 8 - se la morte e gli altri d. corporali siano effetto del peccato I-II 85, 5 - oppure naturali II-II 85, 6 - il d. quale movente della misericordia II-II 30, 2 - Vizi contrari alla magnanimità per d. II-II q. 133- il peccato che si commette per d. di giocondità II-II 168, 4 - D. assunti da Cristo nella natura umana III qq. 14-15 - d. che possono capitare nella celebrazione eucaristica III 83, 6 - il d. di organi quali impedimento per l'Ordine Sacro Spl 39, 6 - il d. di età quale impedimento matrimoniale Spl 58, 6. Sentenze sparse: Difetto si può prendere o in senso privativo o in senso negativo I 12, 4 ad 2 il d. non viene eliminato che dalla perfezione di un bene I 21, 3 - è contrario a una qualche na-
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tura particolare ma è nell'intenzione della natura universale I 22, 2 ad 2; I-II 93, 5 ad 3 - la natura implica che le cose defettibili talora difettino I 48, 2 ad 3 - la causa del d. naturale I 49, 1 - frequenza ridotta del difetto naturale in ogni specie I 49, 3 ad 5 - d. puerili ma non senili nello stato d'innocenza I 99, 1 ad 4 - suscettibilità di coloro che sono soggetti a d. I-II 47, 3 - il d. del principio è quello peggiore I-II 78, 4 - ed è irreparabile I-II 87, 3 - Dio non causa in noi d. se non quali castighi II-II 24, 10 - non c'è nessuno in questa vita senza d. II-II 33, 4 ad 3 - un d. riceve la sua specie dall'abito opposto II-II 107, 2 - ci sono nell'uomo dei d. dovuti all'infermità della sua natura II-II 129, 3 ad 4 - un d. può in due modi derivare dal peccato II-II 164, 1 ad 4 - non è opportuno che una stessa cosa. sia causa dell'aumento e della carenza di una data qualità Spl 73, 2 Se 2 - la natura umana può d. in due modi Spl 81, 1 qualsiasi d. puramente negativo viene eliminato dalla gloria eteT· na Spl 92, 3 ad 8. Defendere, Defensio: Difendere, Difesa.. - L'uccisione per legittima difesa II-II 64, 7 - se sia lecito difendersi con la falsità IIII 69,2 - se a un condannato sia lecito liberarsi con la violenza II-II 69, 4 - se pecchi un avvocato nel difendere una causa. ingiusta II-II 71, 3. Deflnitio, Definire: Definizione, Definire, affermare. Titoli e pericopi: La d. dell'eternità I 10, 1 - della persona I 29, 1 - della virtù I-II 55, 4 del peccato I-II 71, 6 - della contrizione Spl 1, 1 - della confessione Spi 7, 1 - della soddisfazione Spl 12, 3 - della scomunica Spl 21, 1 - dell'ordine sacro Spl 34, 2 - degli sponsali Spl 43, 1 - del matrimonio Spl 44, 3 della consanguineità Spi 54, 1. Vedi voci rispettive.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Sentenze sparse: i principii essenziali della d. stanno alla materia individuante come forma I 3, 3 - la d. consta di genere e differenza I 3, 5 - Definitiones speciem significantes sunt sicut numeri I 5, 5 - Ratio quam significat nomen est definitio I 13, 1 . 6 . 8 ad 2; 29, 4 arg 3; 85, 2 ad 3; III 37, 2; 77, 1 arg 3; 85, 2 ad 2; Spl 44, 2 arg 2 - in ogni d. è escluso ciò che è per accidens I 16, 1 ad 1 ; vedi però Il-II 43, 1 ad 3 - la d. significa l'essenza I 29, 1 ad 4 - abbraccia i principi specifici con quelli individuali I 29, 2 ad 3 - riguarda i soli enti I 44, 3 ad 3 - elementi vari in rapporto di materia e forma nella d. delle cose domposte I 58, 5 - la d. degli esseri corporei indica insieme materia e forma I 74,4; 85, lad2 - i concetti che servono a d. precedono nazionalmente il definito in assoluto, ma non in quanto parti della definizione I 85, 3 ad 3 nella d. delle cose semplici non può esserci composizione I 85, 6 - la d. manifesta la natura della specie I-Il 1, 3 - le parti della d. si riducono al genere della causa formale I-Il 18, 7 ad 3 la prima parte della d. è il genere, la seconda è la differenza specifica I-Il 53, 2 ad 3 - tra i termini equivalenti, o convertibili, viene chiamato d. quello che esprime l'essenza di quella data cosa Il-Il 9, 2 - la d. è convertibile col definito III 60, 2 Se; Spl 42, 3 Se 1 - ogni cosa viene d. solo da quanto gli spetta prima e per sé III 60, 4 ad 1. Deformitas : Deformità. - La d. implica pure una disposizione contraria alla debita forma II-II 6, 2 ad 2 - di suo non implica colpa però talora implica una pena Spl 2, 2 ad 1 - la d. dei dannati nella resurrezione finale Spl 86, 1. Defunctus : Defunto, morto. Titoli e pericopi: Se Cristo abbia liberato i bambini morti col
peccato originale III 52, 7 - i suffragi della Chiesa per i d. Spl 71, 9 - se per i d. valgono le indulgenze Spl 71, 10 - e se valgono per loro le esequie Spl 71, 11 - se ai d. morti-col solo peccato originale sia riservata anche la pena del senso App. Il, 1. - Vedi Mors, Mortuus. Degradatus: Degradato. - Se i sacerdoti d. possano consacrare l'Eucarestia III 82, 8 - il peccato di chi riceve da essi la comunione III 82, 9 - se i d. possano far uso del potere delle chiavi Spl 19, 6. Deinotica (intrad.), cioè l'abilità naturale di deliberazione, aprescindere dalla moralità II-Il 47, 13 ad 3. Delectabilis, e: Dilettevole, piacevole, voluttuoso, oggetto di piacere. Titoli e pericopi: come il bene si divida in onesto, utile e d. I 5, 6 - rapporto tra il bene onesto con l'utile e il d. II-II 145, 3. Sentenze sparse: L'oggetto sensibilmente d. causa amore, concupiscenza e piacere I-Il 30, 2 - una cosa può essere d. in due modi I-Il 30, 3 - non ogni cosa d. è buona moralmente II-Il 34, 2 ad 1 - beni infimi quelli che dilettano il tatto I-Il 60, 5 - essi consistono nel cibo e nei piaceri venerei Il-Il 147, 8 - il fatto stesso di non turbarsi nel dolore ha l'aspetto di cosa d. I-Il 70, 3 ad 3 - per ciascuno è d. il conseguimento di ciò che brama e l'agire secondo la propria inclinazione I-II 78, 2 arg 3 - l'oggetto ultimo di piacere ha l'aspetto di fine Il-Il 8, 8 - tutto ciò che di d. l'uomo incontra è ordinato alle necessità della vita presente II-II 141, 6; 151, 2 ad 2 - ciò che piace è appetibile per se stesso Il-II 148, 5 ad 3. ' - Vedi Delcctatio. Delectari, Delectatio : Godere, Godimento, gaudio, piacere, dilettazione. Titoli e pericopi: Se la beatitu-
INDICE GENERALE dine richieda il g. I-II 4, 1 - se in essa il g. prevalga sulla visione I-:U 4, 2 - Il godimento o piacere I-II qq. 31-:s4 (Vedi Passioni, p. 38 s.) - rapporti tra g. e dolore I-II 35, 3-6 - se il dolore venga mitigato da qualsiasi g. I-II 38, 1 - se l'ira possa causare g. I-II 48, 1 - se la dilettazione, morosa o no, risieda nella ragione inferiore I-II 74, 6 - se consentire al g. sia peccato mortale I-II 74, 8 - se la fortezza provi g. nel suo atto II-II 123, 8 se la temperanza riguardi solo concupiscenze e piaceri II-II 141, 3 - se riguardi solo i piaceri del tatto ll-II 141, 4 - come riguarda i piaceri del gusto II-II 141, 5 - il g. quale materia della continenze Il-II 155, 2 e quale materia della lussuria II-II 153, 1 - il g. della contemplazione II-II 180, 7. Sentenze sparse: a) GODIMENTO IN GENERE - il senso gode di cose debitamente proporzionate I 5, 4 ad 1 - il godimento è il termine o la quiete raggiunta dall'appetito I 5, 6; I-II 2, 6 ad 1; 23, 4; 25, 2; 30, 4 ad 3; II· II 180, 1 - il g. nell'acquisizione del bene perfetto non è l'essenza ma la conseguenza della beatitudine I-II 2, 6 ad 3 - il g. in che senso è appetibile per se stesso e in che senso per altro I-II 2, 6 ad 1; 70, 1 ad 2 - non è il bene massimo e per se, ma è conseguente a un bene I-II 2, 6 ad 3 - il g. si produce nella volontà per il raggiungimento del fine, ma al raggiungimento del fine non basta il g. della volontà I-II 3, 4 - due cose da distinguere nel g. I-II 11, 1 ad 3; 35, 1 . 7 - sedi diverse del consenso che ha per oggetto il piacere I-II 15, 4 ad 1 - amore e desiderio precedono il g. in ordine di esecuzione, ma non in ordine di intenzione I-II 25, 2 ad 3 - non si può godere se non di ciò che in qualche modo si ama I-II 27, 4ad 1 - il g. o piacere è di due specie I-II 30,
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l; 72; 2; 77, 5, ad 2; II-II 118, 6 - in che senso la delectatio o godimento si dice morosa I-II :li, 2 ad 2; 88, 5 ad 2 - il g. può essere causato da due tipi di percezione I-II 35, 2 - il puro g. estetico è solo dell'uomo non degli animali I-II 35, 2 ad 3 - del g. non sono indicate tante specie quante della tristezza I-II 35, 8 ad 1 - il g. ha quale oggetto proprio il bene raggiunto I-II 36, 1 - qualsiasi piacere mitiga il dolore I-II 38, 5, ad 1 - dolore e g. hanno in comune due beni II-II 39, 4 ad 1 - l'oggetto del g. I-II 43, 1; 59, 3 in che modo diverso si deve godere di Dio e degli atti di virtù II-II 70, 1 ad 2 - in che senso è di precetto operare con g. I-II 100, I) ad 3 - il g. fissa l'at.tenzione e l'intenzione II-II 15, 3 - il g. del_ ricordo non è come quello dell'oggetto presente II-II 26, 12 - il g. può derivare dalla speranza e dal ricordo II-II 30, 1 ad 3 - per natura ogni animale desidera il g. II-II 34, 6 - è cattivo quel g. che ha per oggetto il bene apparente che in realtà è un male II-II 35, 1 - gli uomini compiono molte cose per il g. II-II 35, 4 - è più forte la paura che la brama del g. II-II 138, 1 - i g. che si addicono all'uomo sono quelli secondo ragione IIII 141, 1 ad 1 - l'ordine naturale esige che si usino i piaceri quando è richiesto dallasaluteIIII 142, 1 - talora è lodevole e necessario astenersi da certi p. II-II 142, 1 ad 1, 2 - qualsiasi essere gode per natura di quanto a lui si conviene II-II 145, 3 il p. è proporzionato alle azioni che esso completa II-II 151, 3; Spi 93, 1 ad 4 - un minimo di godimento basta quasi come condimento alla vita II-II 168, 4 - il g. va giudicato come l'azione che lo produce Spl 49, 6 in che senso il Filosofo ammette il piacere in Dio Spi 70, 2 ad 5 - il piacere accompagna l'operazione App. II, I Se 2.
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LA SOMMA '.rEOLOGICA
b) GODIMENTO SPIRITUALE (ve di pure Fruitio e Qaudium): i godimenti spirituali non passano mai i limiti della complessione naturale, ma perfezionano la natura I-II 33, 2 - non impediscono ma agevolano l'uso della ragione I-II 33, 3 . 4 ad 1 - sono i soli richiesti per la beatitudine Spi 81, 4 ad 4. o) GODIMENTO O PIACERE SENSIBILE, CORPORALE (vedi Voluptas): nello stato di innocenza I 98, 2 ad 3 - i piaceri sensibili sono desiderati dai più I-II 2, 6 ad 2 - implicano qualche trasmutazione fisiologica I-II 31, 4 - suscitano la sete di loro stessi fino al completamento I-II 33, 2 - diventano fastidiosi I-II 33, 2 - il piacere sensibile in tre modi può impedire l'uso della ragione I-II 33, 3, ad I. 4 ad I; 37, I ad 2 - l'appetito si acquieta nell'oggetto dilettevole, ma nel corpo segue sempre una trasmutazione I-II 33, 3 ad I - nessuno può vivere senza qualche piacere sensibile e corporale III 34, I; II-II 114, 2 ad I - iI piacere sensibile consiste in una trasmutazione I-II 34, 3 - non può essere criterio della bontà o della cattiveria morale I-II 34, 4 - esso richiede qualche atto delle facoltà sensitive I-II 35, I ad 2 - è come una medicina contro certe molestie I-II 35, 5 - non è richiesto dalla perfezione della beatitudine Spl 81, 4 . ad 4 - viene impedito dall'indisposizione dell'organo Spi 90, 3 ad 5. d) PIACERI DEL TATTO: questi piaceri sono regolati dalla virtù della temperanza I-II 60, 5; !III 151, 3 ad 3 - sono quelli che più muovono la concupiscenza III 83, 4 Se :__ sono i piaceri corporali più violenti II-II 15, 3; 148; 5; Spl 96, 6 ad 4 - sono quelli che più impediscono il bene della ragione II-II 123, 12. 1) Piacere venereo: è più violento di quello gastronomico II-II 15, 3; 151, 3 ad 2; 155, 2
ad 4 - primeggia tra i piaceri corporali II-II 20, 4; Spl 96, 6 assorbe tutta l'anima nel piacere sensibile II-II 53, 6; cfr. 180, 2 ad 3; Spi 96, 3 - in che consiste II-II 151, 2 - in esso vanno considerate tre cose II-II 152, I la sua indipendenza dal dominio della ragione è conseguenza del peccato originale II-II 153, 2 ad 2 - è il più desiderabile secondo l'appetito sensitivo II-II 153, 4 in due modi se ne può abusare contro le norme della ragione II-II 154, 1. 2) Piacere gastronomico: buoni e cattivi nell'uso dei piaceri gastronomici I-II 34, 4 - in che consistono questi piaceri !III 141, 5 ad I, 2, 3 - in che modo possono distogliere dal retto uso della ragione II-II 146, 2; 149, 2 ad 1 - pur essendo in qualche modo ordinati al piacere venereo, di suo sono ordinati alla conservazione della vita !III 151, 3 ad 3 - pur essendo più necessari, non sono cosi violenti come quelli venerei Spl 96, 3 ad4. Delere: Cancellare, tagliare, eliminare, sopprimere. - Se la legge naturale si possa cancellare dalla mente dell'uomo I-II 94, 6 se uno possa esser cancellato dal libro della vita I 24, 3 - se una piccola contrizione basti a cancellare gravi peccati Spi 5, 3 se la confessione generica basti per cancellare i peccati mortali Spi 10, 5. - Vedi sinonimi Auferre, Cessare, Tollere. Deliberatio : Deliberazione, riflessione. - Non è contro la virtù smettere di deliberare mentre si eseguisce ciò che la ragione ha deliberato II-II 158 l ad 2 - se per entrare in religione sia richiesta una lunga d. con parenti e amici II-II 189, 10. Delicia: Raffinatezza. - Vedi Mol· lities. Delictum : Delitto, trasgressione, mancanza. - Talora si prende in senso generico, talora in senso stretto II-II 79, 4 ad 1.
INDICE GENERALE Delinquens : Delinquente, trasgressore, peccatore. - Se il peccatore abbia il dovere di correggere il d. II-II 33, 5. - Vedi Peccator. Demeritum, Demaereri: Vedi Meritum, Maereri. Demonstrabilis, Demonstrare, Demonstratlo, Demonstrativus: Dimostrabile, Dimostrare, Dimostrazione, Dimostrativo. Titoli e pericopi: Se Dio sia dimostrabile I 2, 2. Sentenze sparse: la d. partendo dagli effetti per risalire alla causa I I, 7 ad I; 2, 2 ad 2; cfr. 2, I . 2 ad 3 - ci sono due tipi di d. I 2, 2 - termine medio della d; è la definizione I 3, 5 uno può sapere con argomenti probabili che una data proposizione è dimostrabile sebbene egli non sappia dimostrarla I 12, 7 ad 3; 14, 3 - come si applichino a Dio i pronomi dimostrativi I 13, I ad 3 - principio della d. è l'essenza di una cosa I 46, 2; cfr. 17, 3 ad I - nelle scienze speculative è unico il medio d. perfetto, molti i medi probabili I 47, 1 ad 3 - la stessa conclusione si può raggiungere e con un medio d. e con un medio dialettico I 58, 7 ad 3; 62, 7 ad I; I-II 67, 3 - dalla negazione delle conclusioni d. segue la negazione dei primi principi I 82, 2 - la d. est syllogismus faciens scire I 11 7, I ; I-II 54, 2 ad 2; II-II I, 5 arg. 3; 9 arg. 1 - nelle d. non si può procedere all'infinito I-II 1,4 ad 2 - tutta la forza della d. dipende dal termine medio I-II 54, 2 ad 2 - nelle scienze dimostrative la ragione induce ad accettare la conclusione in forza di certi principi I-II 92, 2 - principi e conclusioni nelle scienze d. II-II 22, 2 ad 2; cfr. 44, 2 - distinzione tra scienza dialettica e scienza d. II-II 51, 2 ad 2. 4 ad 2 - in che senso le scienze d. si dicono giudicative II-II 53, 5. Denarius (numero ordinale): Dieci, decimo. -È in un certo senso un numero perfetto II-II 87, 1; III
31, 8.
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Denigratio: Denigrazione. - Non è che detrazione II-II 73, I. Vedi Detractio. Denominare, Denominatio: Denominare, Denominazione. - Opinioni sulla d. ab extrinseco I 6, 4 - ogni cosa viene denominata. dalla sua forma I 13, Il; 37, 2 la d. di una cosa deve farsi partendo soprattutto dalla sua perfezione I 33, 2 ad 2; III 60, 2 ad 3 - talora viene fatta da quanto ne deriva I 37, 2, ad 2 - la d. di una cosa si è soliti farla partire da ciò che ha di più perfetto I 115, 2 - o da quello che è in essa principale II-II 119, I ad I - denominazioni comuni in base a relazioni diverse con una data cosa III 60, l - la d. di una cosa dipende principalmente da ciò che le è dovuto per se stessa III 60, 4 ad I. Denuntiatio, ))enuntiator: Denunzia, delazione, Denunziatore, delatore. - Se alla d. deve precedere la correzione segreta. II-II 33, 7 - se alla d. debba precedere la presentazione di testimoni III! 33, 8 - il delatore non si obbliga a provare l'accusa II-II 68, 2 ad 3. Depositum : Deposito, consegna, cosa in consegna. - Il d. si può perdere in due modi I-II 105, 2 ad 5; II-II 62, 6 - non si deve rendere al nemico della patria II-II 51, 4; cfr. I-II 94, 4; II-II 120, 1 - ci sono dei casi in cui non si deve renderlo per evitarne cattivi usi II-II 57, 2 ad I; 120, I - il d. è fatto non per cedere in uso, ma per recuperare la roba propria II-II 61, 3 - si riceve senza utilità propria II-II 62, 6 - in che senso appartiene all'uno e all'altro II-II 66, 3 ad 3 - il peccato di chi riprende di nascosto la roba depositata III! 66, 5 ad 3 - e di chi lascia ad altri la facoltà di impossessarsi di quanto ha in deposito Spl 48, I ad I. Deprecativus, a, um: Deprecativo. - La formula d. dell'Estrema Unzione Spi 29, 8.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Derisio: Derisone: II-II q. 75. Descensus : Discesa. - La d. di Cristo agli inferi III q. 52. - Circa la d. agli inferi non ci fu nessuna eresia, e quindi nessuna spiegazione in proposito II-II 1, 9 ad 4 - nel mistero dell'Incarnazione va considerato più il moto di discesa che quello di ascesa III 33, 3 ad 3; 34, 1 ad 1 - a Cristo vengono attribuite due d. III 57, 2 ad 2. Deserere : Abbandonare, lasciare. - Se l'angelo custode talora abbandoni I 113, 6. Desertum: Deserto. - Luogo della tentazione di Cristo III 41, 2. Desiderare, Desiderium : Desiderare, Desiderio. Titoli e pericopi: Se il piacere causi la sete o il d. di sé I-II 33, 2 - se la speranza s'identifichi col d. o brama I-II 40, 1. Sentenze: DESIDERIO IN GENERE: come il d. predispone il desiderante a ricevere ciò che brama I 12, 6 - il d. ha per oggetto il bene non ancora conseguito I 20, 1, ad 2; I-II 23, 4; 25, 2 . 4 ad 1 - non si desidera che il bene che si ama I 20, 1 - il grande d. ci fa sperare facile anche quello che è impossibile II-II 21, 1 ad 2 - a Dio il d. non può attribuirsi che in senso metaforico I 20, 1 ad 2 - negli esseri conoscitivi il d. segue la conoscenza I 75, 6 è un atto della potenza appetitiva I 83, 3 Se; II-II 180, 1 Se nelle anime separate non si acquista del tutto da parte del soggetto I-II 4, 5 ad 5 - non si può saziare nella vita presente II-II 5, 3; II~II 28, 3 - rapporti tra amore e d. I-II 27, 4 ad 2 il d. si attribuisce non solo all'appetito inferiore, ma più ancora al superiore II-II 30, 1 ad 2 - il d. della ricerca come tensione tra ignoranza e conoscenza I-II 32, 8 ad 2 - espansione del d. nella rappresentazione e nella presenza dell'oggetto bramato I-II 33, I ad 2 - si può parlare in qualche modo di d. negli esseri privi di conoscenza
I-II 41, 3 - il d. nei beati e negli angeli I-II 67, 4 ad 3 - il giusto d. della riparazione dopo il peccato I-II 114, 7 ad 1 - il d. quale causa della preghiera II-II 83, 1 ad 1 - la rettitudine del d. rientra nel precetto della carità II-II 83, 3 ad 2 - e desiderare il bene per noi e per gli altri IIII 83, 7 - il primo oggetto del d. è il fine, quindi i mezzi II-II 83, 9 - l'uomo d. al sommo la conservazione della vita II-II 146, 2 - il d. dei beati non può esser vano Spl 78, l, ad 2. - DESIDERIO NATURALE: il d. della beatitudine I 2, 1 ad 1 - il d. di conoscere la causa conosciuto l'effetto I 12, 1; I-II 3, 8 - il d. della creatura ragionevole di conoscere tutto quello che rientra nella perfezione dell'intelletto I 12, 8 ad 4; II-II 166, 2, ad 3; 180, 7; Spl 90, 3 Se 2 - per natura ogni essere desidera la propria perfezione I 62, 1 - di conservare la propria esistenza I 63, 3; III 75, 6 - il d. naturale non può esser vano I 75,6 non può estendersi oltre i propri limiti I-II 2, 8 arg. 3, ad 3 - abbraccia non solo la beatitudine perfetta, ma ogni sua parvenza e partecipazione I-II 3, 6 ad 2 - per natura l'uomo desidera la conservazione del bene che possiede I-II 5, 3 . 4 - per natura desideriamo la vita I-II 5, 3. Despeetio, Despicere: Disprezzo, Disprezzare. - Se il solo d. possa muovere all'ira I-II 47, 2 gravità del d. da parte di chi lo subisce e di chi lo infligge I-II 47, 4 - gravità del d. da parte degli amici I-II 47, 4 ad 3. Desperatio : Disperazione. - Tit'olie pericopi: Speranza e d. I-II q. 40 - La d. II-II q. 20 - la d. quale peccato contro lo Spirito Santo II-II 14, 2 - quale figlia della lussuria II-II 153, 5. Sentenze sparse: la speranza è prima della d. I-II 24, 3 - la d. non è tra le passioni principali I-II 25, 4 ad 2 - non può attri-
INDICE GENERALE buirsi agli esseri inanimati I-II 41, 3 - è incompatibile con la speranz~ I-II 45, 1 ad 2; II-I1 21, 3 Se - accompagna il timore I-II 45, 2 - ma solo quando questo è intenso I-II 45, 2 ad 2 non rientra nel timore, ma ne è un effetto I-II 45, 2 ad 3; II-II 25, 2 ad 3 - che cosa comporta la d .. I-II 64, 4 ad 3; 72, 7 ad 2; II-II 14, 2 ad 1 - la d. è ricordata tra le figlie dell'accidia IIII 35, 4 ad 2 - la d. che si contrappone alla speranza appartiene a un genere diverso da quello del timore che si contrappone alla fortezza II-II 125, 2 ad 3 la d. toglie la speranza della gloria futura II-II 153, 4 ad 3 - il motivo che fortifica l'animo contro la d. e il conseguimento del proprio bene II-II 161, 2 ad 3. Desponsatio: Sposalizio. - Lo sp. della Madre di Dio III q. 29. Vedi Matrimonium, Nuptiae, Sponsalia. Destinare, Destinatio : Destinare, ordinare, mandare, inviare, Destinazione, compito, missione. Destinare equivale ad inviare I 23, 1 - la d. si può prendere in due sensi I 23, 2 ad 2. Detentio, Detinere : Detenzione, arresto, sequestro, fermo, Trattenere, sequestrare, fermare. Liceità della detenzione temporanea per impedire cose illecite n.n 65, 3 ad 3 - ingiustizia del sequestro di persona II-II 66, 3 ad 2 - la d. implica una coercizione III 53, 2 ad 2. Determinare, Determinatio : Determinare, precisare, delimitare, Determinazione, precisazione. Titoli e pericopi: se nella preghiera si debbono chiedere cose d. Il-II 83, 5 - se la preghiera richieda un luogo determinato II-
II 84, 3; La disponibilità ad atti molteplici va rleterminata a un atto solo, perché questo venga compiuto III 64, 8. Detestari, Detestatio : Detestare, Detestazione. - Il peccato va detestato perché contro Dio I-II
-
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113, 7 ad 2 - la d. del male nasce dall'ordine naturale al bene Spl 16, 3. - Vedi A ttritio, Contritio. Detractio : Detrazione, denigrazione. - Titoli e pericopi: Figlia dell'invidia II-II 36, 4 - La detrazione II-II q. 73 - se sia distinta dalla mormorazione II-II 74, 1. Sentenze sparse: con la d. si cerca di sminuire la fama altrui II-II 75, 1, ad 2 - la d. non può mai esercitarsi bene II-II 76, 4 Se - non mira ad affiiggere ma ad infamare II-II 115, 1 ad 3. Deus: Dio. (Vedi prima TAv. ScHE· MATICHE di tutta l'Opera, pp. 14 ss.). Titoli e pericopi: Se il termine Dio indichi la natura o l'operazione I 13, 8 - se esso sia comunicabile I 13, 9 - suo valore analogico I 13, 10 - Se Dio sia causa efficie.nte di tutti gli esseri I 44, 1 - se la materia prima ·sia anch'essa creata da Dio I 44, 2 - se D. sia causa esemplare di tutte le cose I 44, 3 - se ne sia la causa finale I 44, 4 - se D., e lui solo, possa creare I 45, 2 . 5 - in che senso si dice che D. in principio creò il cielo e la terra I 46, 3 - se D., il sommo bene, possa esser causa del male I 49, 2 - se un angelo possa conoscere D., con le sue capacità naturali I 56, 3 - se egli per un amore naturale ami D. più di se stesso I 60, 5 - se gli angeli per volgersi a D. avessero bisogno della grazia I 62, 2 - se le creature corporee vengano da D. I 65, 1 - se esse siano state fatte per la bontà di D. I 65, 2 - se D. le abbia fatte mediante gli angeli I 65, 3 ·- se le forme degli esseri corporei derivino immediatamente da Dio I 65, 4 - il riposo di D. I 73, 2 - se D. sia l'oggetto primo della nostra conoscenza I 88, 3 se l'anima umana faccia parte della sostanza di Dio stesso I 90, 1 - se la donna sia stata prodotta immediatamente da Dio I 92, 4 L'immagine e somiglianza di D. nell'uomo I q. 93 - disci~ la
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LA SOMMA TEOLOGICA
visione di D. per essenza. nell'Eden I 94, 1 - Dio provvede diretta.mente a.I governo di tutte le cose I 103, 6 - alla loro conservazione I 104, 1-3 - Al loro mutamento I q. 105 - se un angelo possa parlare a D. I 107, 3 - visione di Dio per essenza costitutivo della beatitudine I-II 3, 8 - il conseguimento della beatitudine da parte di D. non esclude i meriti dell'uomo I-II 5, 7 - D. motore esterno della volontà I-II 9, 6 non però necessario I-II 10, 4 moralità della volontà in rapporto alla legge di D. I-II 19, 6 - e alla volontà di Dio I-II 19, 910 - il merito e il demerito dei· nostri atti presso D. I-II 21, 4 abiti infusi in noi da D. I-II 51, 4 - D. in rapporto alla specificazione dei peccati I-II 72, 4 D. quale causa esterna nel peccato I-II q. 79 - D. quale principio esterno degli atti umani, che ci istruisce mediante la legge I-II qq. 90-108 (v. Legge) - e ci aiuta con la grazia I-II qq. 109-114 se la fede sia infusa da Dio II-II 6, 1 - D. quale oggetto del dono della scienza II-II 9, 2 - quale oggetto di timore II-II 19, 1 ~ quale oggetto della carità II-II 25, 1 . 12; 26, 2-3; 27, 3-5 - misura nell'amore di D. II-II 27, 6 - se sia meglio amare D. o il prossimo II-II 27, 8 - se sia possibile odiarlo II-II 34, 1 l'odio di D. il massimo dei peccati II-II 34, 2 - il precetto di amare D. con tutto il cuore, ecc. II-II 44, 4-5 - D. quale oggetto della religione II-II 81, 1 - se si debba pregare D. soltanto II-II 83, 4 - Venerazione di D. nell'adorazione II-II q. 84 - e negli altri atti esterni del culto II-II qq. 85-91 (vedi TAv. ScHEM. Giustizia) - La superstizione quale culto indebito del vero D. II-II q. 93 - peccati di diretta irriverenza II-II qq. 97-98 - se a D. si debba ubbidire in tutto II-II 104, 4 - dovere di gratitudine verso D. da parte del
penitente e dell'innocente II-II 106, 2 - in che senso Ada.mo nel peccare desiderò d'essere simile a D. II-II 163, 2 - se Dio trasmetta la profezia mediante gli Angeli II-II 172 • 2 - se i profeti vedano l'essenza. di D. II-II 173, 1 - il rapimento dell'anima umana alle cose divine II-II 175, 1 - se S. Paolo fu rapito a vedere l'essenza di D. II-II 175, 3 - la visione di D. nella vita contemplativa dello stato presente II-II 180, 5 - la formula: Deus est homo III 16, 1 - la formula: Homo est Deus III 16, 2 - la formula: D. si è fatto uomo III 16, 6 - la formula.: l'uomo è diventato D. III 16, 7 - la formula: Cristo in quanto uomo è Dio III 16, 11 se a D. si addica a.dotta.re dei Figli III 23, 1 - se ciò spetti solo a. D. Padre III 23, 2 - se l'adozione divina riguardi solo gli uomini III 23, 3 - il titolo di Madre di D. III 35, 5 - se il battesimo di Giovanni fosse da D. III 38, 2 - se la passione di Cristo si debba. attribuire alla. sua divinità III 46, 12 - se da essa siamo stati riconciliati con D. III 49, 4 - se la morte di Cristo distruggesse l'unione della divinità col suo corpo III 50, 2 - o con la sua anima III 50, 3 se l'ascensione spetti a Cristo in quanto D. o in quanto uomo III 57, 2 - la sua intronizzazione alla destra di D. Padre III 58, 1-4 - se D. soltanto operi interiormente nei sacra.menti III 64, 1 se a D. solo ne sia riservata l'istituzione III 64, 2 - se l'uomo possa dare soddisfazione a. D. Spl 13, 1 - i flagelli mandati da D. nella vita presente quali mezzi satisfattori Spi 15, 2 - se D. sia possibile vederlo senza goderne Spi 90, 3 - La visione di D. nei beati Spi q. 92 - se i dannati odiano D. Spl 98, 5 - se pensino a lui Spl 98, 8 - Giustizia e misericordia di D. verso i dannati Spi q. 99. Sentenze sparse: [divisione: 1)
INDICE GENERALE definizioni e descrizioni; 2) esistenza; 3) essenza, natura o sostanza; 4) attributi ; 5) distinzfone delle persone; 6) l'operare di Dio; 7) relazioni; 8) conoscenza nostra di Dio; 9) amore verso Dio; 10) religione e culto]. DEFINIZIONI
E
DESCRIZIONI:
Valore del termine Dio I 39, 3 ad 1 . 4, ad 1, 3 . 5 . 6, ad 1 ; II-II 1, 8 ad 2; 85, 2 ad l; III 4, 3; 16, 3 ad 3; 17, 1; 35, 4, ad 3 le definizioni di D. le desumiamo dai suoi effetti I 1, 7 ad 1; cfr. 2, 2 ad 2, 3 - D. è la stessa verità I 2, 1 arg 3 - è la beatitudine dell'uomo I 2, 1ad1; cfr. II-II 24, 4 - un bene. infinito I 2, 3 arg l; 25, 6 ad 4 - primo motore immobile I 2, 3; 3, 1; 19, 1 arg 3; 105, 2 arg. 2; I-II 6, 1 ad3; 109, 1. 6, ad 3-primacausa efficiente I 2, 3 ad 2; 3, 2. 4. 6. 7. 8; 4, 2; 6, 1-2; 12, 12; 14, 5-6 arg l; 16, 5 arg 3; 19, 6 arg 3. 7 ad 2; 45, 5; 65, 3-4; 103, 7; 105, 3; I-II 3, 8; 93, 5 ad 3; III 7 5, 5 ad 1 - intrinsecamente necessario I 2, 3; cfr. 19, 3 arg 3 - causa dell'essere, della bontà e di qualsiasi perfezione I 2, 3 - realtà intelligente da cui tutte le cose materiali sono ordinate al fine I 2, 3 - primo ente I 3,1.4.6.7.8; 9, l; 105,3 il più nobile tra gli enti I 3, 1 ; Spl 91, 2 Se 5 - atto puro I 3, 2; 9, 1; 12, 1; 14, 1 ad 1 . 2, ad 3; 11 arg 3; 25, l; 54, l; 3ad2; 75, 5 arg 4, ad 4; 77, 1 ad 6; 79, 2; 87, 1; 90, 1, arg 2, ad 2; 115, 1 ad 2; I-II 10, 1 ad 2; 50, 6; Spl 92, 1, ad 9 - primo nella bontà e nella ,perfezione I 3, 2 - primo agente I 3, 2. 8; 19, 4, arg 2; 22, 2; 25, 1 arg l; 47, l; I-II 5, 6 ad 1 - D. è misura di tutte le sostanze I 3, 5 arg 2, ad 2; 13, 5 arg 3 - principio o causa di tutto l'essere I 3, 5 . 6 ad 2; 12, 8; 45, 1; III 75, 4 ad 3 - prima realtà fuori di tutti i generi rispetto a tutto l'essere I 3, 6 ad 2; 6, 2 ad 3 - primo principio delle cose I 4, 1, arg 2. 3; 7, 2 Se; 8, 3 arg 3; 13, 8 ad 2; 27, 1
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arg 3 ad 3; 28, 1 arg 3; 84, 2 ad 3; 90, 3 arg 2; 103, 2; II-II 81, 1 ad 4; 180, 1 ad 2 -principio di tutti i generi o categorie I 4, 3 ad 2; 6, 2 ad 3 - ente, o essere per essenza I 4, 3 ad 3 - fine ultimo di tutte le cose I 6, 3; 19, 1 ad l; I-II 1, 8; 62, 2; II-II 27, 3; 82, 1 ad 1; 148, 2 ad 2 - il primo essere che è per essenza sua ente buono I 6, 4 - prima causa nel ricondurre tutte le cose a un unico ordine I 11, 3 maxime ens I 11, 4; 29, 3 ad 1; 44, 1; Spl 92, 1 ad 13 - primo intelletto I 12, 2 - fonte e principio di ogni essere e di ogni verità I 12, 8 ad 4 - il supremo degli intelligibili I 12, 11 - Signore I 13, 7 ad l; 14, 15 ad l; II-II 64, 6 ad 1; 66, 1 ad 1; 81, 1 ad 3; 96, 2 ad 3; 103, 3; III 35, 5 - modello o similitudine di tutte le cose I 15, 1ad3; 47, 1ad2; 57, 2, ad 2 · - somma e prima verità I 16, 5; 107, 2 - causa sempiterna I 16, 7 ad 3 - causa universale I 19, 6. 7 ad 2; 25, 5; 45, 2-3; 52, 2; 103, 5. 7; 105, 1 arg 2 . 5; II-II 172, 3 - prima origine della bontà I 21, 3- autore della natura I 22, 2 ad 3; III 13, 3 Se; Spl 74, 2 ad 3; 98, 1 datore universale di tutto l'essere I 22, 4 ad 3; Spl 99, 1ad6 - causa delle creature I 55, 2 ad 1 - causa di tutta la sostanza di ciascuna cosa I 57, 2 - atto primo I 75, 5 arg l; I-II 109, 1 prima causa motrice delle cause fisiche e volontarie I 83, 1 ad 3; II-II 104, 4 - sorgente d'ogni luce di natura e di grazia I 89, 1 ad 3; cfr. I-II 3, 7 ad 2 - istitutore della natura I 92, 4; cfr. 98, 1; I-II 4, 2 ad 2; Spl 98, 1 - signore di tutto il creato I 93, 4 ad 1 ; 108, 1 - fine di tutto il creato I 93, 4 ad 1 ; 108, 6 - ipsa essentia bonitatis I 100, 2; 103, 6; II-II 13, 1; 24, 11; III 20, 1 - prima realtà intelligente I 105, 3 - norma di ogni verità I 107, 2, ad 3 - principio e creatore di ogni verità e volizione I 107, 3 - giudice degli spiriti I 114, 2 ad 2 - be-
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LA SOMMA TEOLOGICA
ne universale I-II 9, 6 - sommo bene I-II 19, 9; 34, 3; 68, 4 ad 4; 112, 4 - guida e reggitore dell'universo I-II 19, 10; 21, 4 oggetto supremo della speculazione I-II 57, 1 ad 2 - causa suprema I-II 66, 5 ad 4 - causa universale degli atti interiori dell'uomo I-II 80, 1 ad 3 - natura naturans I-II 85, 6 - creatore di tutte le cose I-II 93, 1 - signore di tutto I-II 94, 5 ad 2 - fine della vita e della società umana I-II 100, 6 - causa universale dell'essere di tutte le cose I-II 100, 6 ad 2; II-II 34, 1 ad 3; 101, 1 . 3 ad 2 - signore della. vita e della morte I-II 10(}, 8 ad 3 giudice degli uomini I-II 109, 7 - la bontà stessa II-II 19, 1; 34, l; Spl 90, 3, ad 3; 98, 5 - è vita II-II 23, 2 ad 3; cfr. III 50, 2 ad 3- fine ultimo della nostra beatitudine II-II 24, 4 - tutto il bene dell'uomo II-II 26, 13 ad 3 - nostro fine II-II 83, 9 - primo principio di tutti i nostri beni II-II 106, 1 - causa di tutte le cose !III 106, 3 - fino ultimo della volontà umana II-II 122, 2 - creatore dell'uomo II-II 164, 1 ad 1 - fine ultimo dell'anima umana II-II 184, 1 - padre delle creature prive di ragione III 23, 3 ad 1 - bene supremo ed universale di tutto l'universo III 46, 2 ad 3, - prima causa della sostanza e dell'accidente III 77, 1 - principio di tutta la bontà Spi 98, 8. 2) ESISTENZA: D. è il proprio essere, o esistere I 2, 1; 3, 4 - è l'essere stesso I 3, 7; 4, 2; 8, 1; 11, 4; 12, 2, ad 3 . 4 . 6 ad 1; 13, lad2.ll; 14,2adl.9 ad 2; 18, 3 ad 2; 19, l; 44, l; 75, 5 ad 4 - è il proprio essere sussistente I 7, l; cfr. 7, 2 ad 1 - D. essendo per essenza l'essere stesso, necessariamente è causa esclusiva dell'essere creato I 8, 1 - l'essere di D. non è successivo ma permanente I 8, 2 arg 2; 46, 2 ad 5 - sua infinitezza e perfezione I 25, 3 - s'identifica con l'intendere I 34, 2 ad 1 - col volere I 61, 2 ad 1 - con l'operare I-II 3, 2 ad
4 - identità in D. tra esse e quod est I 50, 2 ad 3 - nell'essere di D. sono incluse tutte le cose esistenti in D. da tutta l'eternità II-II 1, 7 - tale essere è perenne e immortale III 76, 6. 3) ESSENZA, NATURA O So. STANZA: D. è la sua essenza I 3, 4; Spl 92, 2 Se 5 - in che senso si dice non-esistente I 12, 1 ad 3 - l'essenza divina s'identifica con l'essere, o esistenza I 3, 5; 4, 1 arg 3 . 2 arg 3; III 13, 1 - abbraccia in modo sovraeminente quanto può essere espresso o conosciuto dall'intelletto creato I 12, 2 - suo confronto con le essenze delle cose I 14, 6 - è qualcosa che sorpassa tutte le creature I 14, 6 ad 3 - non può dipendere dalla natura di D. il suo rapporto alle creature I 28, 1 ad 3 - l'essere di D. contiene in sé ogni perfezione I 29, 3 come viene indicata I 32, 2 . 3 ad 2; 39, 5 ad 4 - sua attribuzione alle varie persone divine secondo un certo ordine I 45, 6 ad 2 - sua molteplice imitabilità I 4 7, 1 ad 2 - ubiquità del suo influsso immediato I 52, 2; 57, 2 - identità tra. sostanza., agere ed intelligere in D. I 54, 1; I-II 55, 2 ad 3 - infinità e universale comprensione I 55, 1, ad 3 - ragione propria (e prototipo) delle singole cose per la sua sovraeminenza I 55, 3 ad 3 - è l'essenza stessa della bontà I 62, 8; I-II 4, 4; II-II 24, 11; III 1, 1; 20, 1 - in essa preesistono come nella sua prima causa, tutti gli esseri I 79, 2 - perfetto prototipo di quanto si trova nelle cose I 84, 2 ad 3 - è per se stessa perfettamente intelligibile I 87, 1 - si identifica. con la beatitudine I 94, 1 - non può essere conosciuta mediante i fantasmi I-II 4, 5 II-II 175, 4 - supera all'infinito ogni sostanza. creata. I-II 5, 5 e ogni altra natura I-II 112, 1 s'identifica con la carità, la sapienza e la bontà II-II 23, 2 ad 1 - è la ragione intima di quanto viene causato II-II 173, 1 - si
INDICE GENERALE esclude ogni sua. convertibilità in altre cose III 2, 1 - la natura. divina. è il quo Deua agit ed è ipse Deus agens III 3, 2 ad 3 unione naturale tra natura e singole persone divine III 3, 6 ad 2 - l'essere di D. è una forma che sorpassa la proporzione di qualsiasi creatura III 9, 3 ad 3 - si identifica con l'essenza della verità Spl 90, 3 Se 2. 4) ATTRIBUTI: I filosofi conobbero certi attributi essenziali di D. I 32, 1 ad 1 - riduzione di ogni effetto a un dato attributo I 45, 6 ad 3 - criteri per attribuire a D. qualsiasi cosa: gli va attribuito sempre ciò che è meglio I 3, 7 arg 2 - quanto implica perfezione I 29, 3 - solo ciò che è puro I-II 102, 3 ad 2 - ciò che è l'ottimo I-II 102, 3 ad 4. Semplicità I 4, 2 ad 1; 15, 2; 32, 3 ad 3; 39, 1. 4; 40, 1 ad l; III 6, 5 ad 2 - Perfezione I 9, 1; 29, 3; 91, 1 - Bontà che non esclude la permissione del male I 2, 3 ad 1 - in qualche modo bene e il nome principale di D. I 13, 11 ad 2 - la. sua bontà D. la vuole necessariamente I 19, 3 - può essere perfetta senza. null'altro I 19, 3 - D. la comunica a tutti gli eBBeri I 19, 4 ad 1; 23, 4 ad l; II-II 17, 2 - D. vuole la. sua bontà più di. ogni altro bene I 19, 9 - D. la distribuisce oltre misura I 21, 4 - è il fine trascendente delle cose I 22, 4; 25, 5 in che senso D. ha fatto tutto per la sua bontà I 23, 5 ad 3; .47, l; 105, 2 ad 2 - la bontà di D. si mostra. infinita anche nella creazione delle cose I 32, 1 ad 2 - viene attribuita per appropiazione allo Spirito Santo I 39, 8; 45, 6 ad 2; II-II 14, 1 - è il fine di tutte le cose I 44, 4 - spetta alla bontà di D. governa.re e vivificare I 45, 6 ad 2 - Dio possiede in se stesso il bene in tutta la. sua universalità I 59, 2 - nella bontà di D. si appaga. D. stesso e possiamo appagarci col fruirne I 73, 3 ad 2; II-II 26, 3 ad 3 D. è l'eBBenza. stessa della bontà 10.
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da cui nessuno può rifuggire I 100, 2; II-II 35, 3 ad 2 - compiti della divina bontà: origine e fine del creato I 103, 1 - la bontà di D. causa le cose liberamente I 104, 3 ad 2 - non c'è che un unico sommo bene I-II 5, 2 bontà divina oltre i limiti della bontà umana I-II 56, 6; II-II 117, 6; 124, 5 ad 3; 150, 3; 154, 3 ad 3; Spl 96, 6 ad 11 - può essere concepita da noi come distinta. dalla Trinità delle persone II-II 2, 8 ad 3 - infinita II-II 24, 8 ; 27, 5 - due i modi possibili di derogare alla bontà di D. III! 13, 1 - identità della bontà divina con l'essenza divina II-II 27, 3; 28, l; 184, 2 - tale bontà è immutabile II-II 28, l; III 57, 1 ad 1 - esclude ogni male U-II 28, 2 - la bontà divina è radice di ogni legge II-II 67, 4 ad 2 movente dell'esaudimento delle nostre preghiere II-II 90, 1 ad 3 - alle creature viene comunicata ma. non in tutta. la sua eccellenza II-II 81, 4 ad 3 - nell'inca.rna.,Lzione la bontà divina non toglie nulla alla perfezione della creatura assunta III 4, 1 ad 3 - le creature ragionevoli specialmente, sono ammesse dalla infinita bontà di D. a partecipare dei suoi beni m 23, 1 - da. essa la nostra gioia spirituale II-II 9, 4 ad 1; 23, 4 - mediante la. creazione III 23, 1 ad 2 - attraverso i santi Spl 72, 2 - va escluso che la bontà divina permetta la. defezione dal fine di tutta una specie creata Spl 99, 2 ad 3 - Infinità I 7, 1-2; I 32, 1 ad 2; II-II 24, 8; 27, 5 - presenza o ubiquità I 8, 1-8; 52, 2; I-II 102, 4 ad l; III 6, 1 ad 1; 76, 6, ad 3 - Immutabilità I 9, 1-2; 51, 3 ad 3; III 57, 1 ad l; 61, 4 ad 3; Spl 91, 2 Se 5 - Deua immutat sententiam, non tamen immutat consilium I 19, 7 ad 2; II-II 171, 6 ad 2; Spl 71, 6 ad 1 - Eternità I 10, 1-4- Unità I 11, 1-4; 13, 4 ad 3; 28,3; I 31,2ad4; 36,2; 39,8; 47, 2 ad 2; I-II 107, l; II-II 1, 8 ad 1 ; III 2, 9 ad 1 ; 3, 3; 3, 6 ad 1.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Perfezioni: Eccellenza I 8, 1 ad 1, 3; 13, 3 ad 2; 51, 1 ad l; I-II 102, 4 ad 6; II-II 81, 4; 84, 1 ad 1; 97, 4 ad 3; 101, 1. - Bellezza II-II 145, 2 - Maestà II-II 1, 8; 84, 1 ad 2 - Giustizia I 49, 2; 63,8; 110,4ad2; 113,7; I-II 87,7ad2; 91,6; III 46,2ad3; Spl 71, 1 ad 2 - Misericordia I 23, 7 ad 3; 64, 2 ad 2; II-II 20, 2 ad 2; 21, 2; 178, 2 ad l; III 1, 2 arg 2; 84, 10; 86, 2 ad 3. 3; Spl 13, 1 Se 2. Attributi esclusivi: bontà per essenza I 6, 2 ad 2 . 3 - bene universale I 105, 4 - identità tra essenza ed essere I 6,3; 61,l; 104, l; I-II 3, 7 - ubiquità I 8, 4; 16, 7 ad 2; 112, l; Spl 84, 2 ad 1 - assoluta immutabilità I 9, 2; 10, 3 - vera e propria eternità I 10, 3; 16, 7 Se - modo di essere I 12, 4 - conoscenza dei futuri contingenti e dei segreti del cuore I 12, 8 Se; 14, 13 ad 3; 57,4; 117,2; I-II 100,9; 111, 4; 114, 2 ad 2; II-II 95, l; 106, 5 ad 3; 172, 1 - causalità sempiterna I 16, 7 ad 3 - spetta solo a D. avere un tempio I 27, 1 somma liberalità I 44, 4 ad 1 verità per essenza I-II 3, 7 - identità col proprio essere I 45, 5 ad 1; 61, '" - a D. solo spetta creare I 45, 6; 65, 3; 90, 3; III 13, 2 atto puro I 54, 1; 54, 3 ad 2; 75, 5 ad 4; I-II 50, 6-actus omnium I-II 51, 1 ad 2 - identità in D. di sostanza essere ed agire I 54, 1 ; 77, 1 - identità tra essere, intendere e volere I 54, 2 - essere infinito in senso assoluto che abbraccia ogni cosa I 54, 2; 75, 5 ad 4 - solo D. conosce ogni cosa mediante la propria essenza I 55, 1, ad 3. 3; 57, 2; 84, 2; 87, l; 89, I - solus Deus illabitur menti I 56, 2 a.rg 3; 89, 2 arg 2; III 64, l; Spl 87, 2 arg 2 - in D. soltanto essenza e volontà si identificano I 59, 2 - egli solo è ab eterno I 61, 2 - per D. soltanto la perfetta beatitudine è naturale I 62, 4; 63, 3; I-II 5, 7 - a lui solo spetta la comprensione della somma verità I 62, 9
- regola del suo agire è la sola volontà divina I 63, 1 - solo nella volontà divina è impossibile il peccato I 63, 1 - a D. soltanto, sua propria causa, è pronta ad ubbidire la materia I 65, 4 - D. solo in se stesso può appagarsi I 73, 2, ad 3; 3, ad 2 - solo in D. l'operare è sostanza. I 77, 1 - in lui solo c'è identità tra intelletto ed essenza I 79, 1 - solo in lui l'anima è beata I 79, 4; cfr. 82, 2; I-II 2, 8 - è proprio di D. conoscere tutto senza ricerca I 79, 10 ad 12 - l'ultima nostra felicità consiste nella sola conoscenza di D. I 89, 2 ad 3; II-II 112, 2 ad 3 - a D. soltanto è riservato produrre una forma nella sua materia senza l'aiuto di una forma materiale precedente I 91, 2 - produrre le cose fuori dell'ordine di natura I 92, 4 muovere la volontà I 105, 4; 106, 2; 111, 2; 116, 1 - mostrarsi per essenza quale bene universale a.i beati I 106, 2 - D. solo è l'autore della natura intellettiva. I 106, 2; I-II 9, 6 ...., solo in suo potere è il composto sulla sua totalità di materia e forma I 110, 2 - e l'ordine degli atti umani I 116, 1 - D. solo può appagare la volontà dell'uomo I-II 2, 8; 3, I; 5, 6; solo per D. la beatitudine s'identifica col proprio essere I-II 3, 2 ad 1; I-II 5, 7 - pienezza e semplicità propri di D. I-II 51, 1 ad 2 - è proprio di D. avere la sapienza come suo possesso I-II 66, 5 ad 3 - l'ente universale è effetto proprio della causa suprema I-II 66, 5 ad 4 - solo D. può muovere l'uomo interiormente verso D. I-II 111, 4 - egli solo può divinizza.re I-II 112, 1 - sola ca.usa della grazia I-II 112, 1; III 64, l; Spl 17, 1ad3 - quanto è proprio di D. è D. stesso II-II 13, 1 ad 3 - D. solo è il movente dell'amore verso i nemici III! 27, 7 - la sola volontà di D. è perpetua II-II 58, 1 ad 3 - riservato a D. il giudizio di vita e di morte II-II 64, 5 - e cosi il
INDICE GENERALE culto II-II 94, 1 - D. solo è perfetto in senso assoluto II-II 161, 1,~ ad 4; 184, 2 - a lui è riservata la mozione della volontà II-II 172, 2 ad 1 - l'onnipotenza III 13, 1 Se - la creazione, la conservazione e l'annichilazione III 13, 2 - il domi-· nio sulla natura III 13, 3 Se; 43, 2 - compiere miracoli con la propria virtù III 43, 4 ad 3 rendere beate le anime partecipandosi ad esse III 59, 2 ad 2 l'effetto interiore dei sacramenti III 64, 1 - rimettere i peccati come causa efficiente principale Spl 5, 1 ad 1 - fare che un accidente sussista senza il subietto Spi 83, 3 - conoscere la fine del mondo Spi 88, 3. 5) DISTINZIONE delle Persone in D. I 29, 4; 31, 2, ad 4; 36, 2; 39, 1; 41, 1. - Vedi Persona, Trinitas. 6) L'OPERARE DI DIO: Agire in generale - D. agisce servendosi delle creature più prossime III 6, 1 ; 56, 1; 59, 2; Spi 34, 1 agisce non per necessità ma per volontà III 50, .2 ad 3 - il suo agire si estende a tutto l'ente III 75, 4. Oono8cenza: I 14, 1-16; 15, 3; 16, 5-8; Spi 92, 1 ad 2 - simultaneità d'ogni divina conoscenza I 14, 1O; 85, 4 - conoscenza visiva e di semplice intelligenza I 14, 9 - identità in D. di conoscenza ed essenza I 55, 3 - D. conosce nella sua essenza le cose materiali I 57, 1 - tutte le cose D. le vede in se stesso I 58, 7; 87, 1 ; 106, 1 ad l; I-II 91, 1 ad l; Spl 94, 1 ad 2 - la conoscenza di D. è causa deile cose I-II 2, 3; Spi 88, 3 - della sua essenza D. ha solo una conoscenza speculativa I-II 3, 5 ad 1 - D. conosce tutte le cose occulte II-II 31, 7 ad 1 - la conoscenza divina esclude il falso II-II 171, 6 - l'essenza divina è meglio conosciuta da D. che dall'anima di Cristo III 10, 2 ad 2 - Intelletto, è l'unico eterno I 10, 3 ad 3; 16, 7; 91, 1 - a lui solo è connaturale cono-
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scere l'essere per sé sussistente I 12, 4 - pur essendo perfetto per la conoscenza.dell'essenza divina, in essa conosce ogni altra cosa I 19, 2 ad 3; 55, 3; 84, 2; 87, 3; 89, 1 - unità dell'intellezione divina I 19, 2 ad 4 - la somiglianza del nostro intelletto non basta per arguire cose esistenti in D. I 32, 1 ad 2 - verbo mentale e verbo di Dio I 34, 1 ad 2; 37, 1 - identità in Dio tra intellezione ed essenza I 41, 4 ad 3; 59, 2 - l'intellezione divina tutta in un unico atto I 34, 3; 41, 6 - atto puro I 79, 2 - conosce in modo semplice cose in se stesse complesse II-II 1, 2 - l'intelletto divino vede il modo in cui Cristo è nell'Eucarestia III 76, 7.
Attributi conne88i: Sapienza: la sapienza divina in che senso si dice mobile I 9, 1 ad 2 - oltrepassa l'ordine attuale dell'universo I 25, 5 - sapienza quale nome personale del Verbo I 34, 1 ad 2; 37, 1 . 2 arg 1; 39, 7 ad 2. 8; 45, 6 ad 2; II-II 14, 1 - la bellezza della sapienza divina viene manifestata dall'ordine del creato I 36, 2; I-II 102, 1 ; Spi 37, 1 - la Sapienza divina s'identifica con l'essenza di D. I 39, 7 ad 2 - in che· senso la sapienza può dirsi creata I 41, 3 ad 4 - nella sapienza divina sono le ragioni di tutte le cose I 44, 3 - la sapienza divina nel governo dell'universo I 109, 2; 110, 1 ad 3 - sapienza. divina e legge I-II 93, 1 - la sapienza divina prima si unisce a noi col dono della carità, e per questo ci rivela i misteri II-II 45, 6 ad 2 - ordine della divina sapienza nella rivelazione III 36, 2. Scienza divina: I 1, 4; 14, 9; 19, 3 ad 6; I-II 14, 1 ad 2; II-II 9, 1 ad l; III 10, 2 ad 3; Spl 88, 3. Volontà, o volere I 19, 1-12 è impossibile che D. voglia all'infuori di quanto detta la sua sapienza I 21, 1 ad 2 - la volontà di D. sfugge alla nostra investigazione I 46, 2 - D. vuole
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solo a motivo della propria. bontà I 59, 2 - somma. sua. liberalità I 21, I ad I; 44, 4 ad I - la. VO· lontà di D. è la. sua. e880nza. I 59, 2 - è la. sola. regola. del suo agire I 63, I - è regola. di verità I 107, 2 ad 3 - consiste nell'atto di volere I-II 10, I a.d 2 - è immutabile I 19, 7 a.d 2; II-II 90, I ad 3; 171, 6 ad 2; Spi 71, 6 ad I - regola. prima. di tutte le volontà crea.te II-II 104, I ad 2; cfr. 154, 2 a.d 2 - tende di per sé a.I bene II-II 105, 2 - possiamo parla.re della volontà di D. in due modi I-II 93, 4 ad I - la possiamo conoscere dalla. S. Scrittura III l, 3 - è per se stessa. efficace III 21, 1 - è impossibile annullarla III 46, 2 - è causa del bene creato III 86, 2 - volontà antecedente e conseguente rispetto al male Spl 16, 2 ad 5; cfr. 72, 3 - le cose che D. compie procedono dalla sua. libera volontà Spl 91, 1 ad 2. Infallibilità dell'intenzione divina I 63, 7 a.d 2; I-II 112, 3. Amore ed elezione sono diversamente ordinati in noi e in D. I 23, 4 - i più ama.ti da D: sono quelli che hanno maggiore grazia I 20, 4 ad 4 - amore universale di D. verso le creature I 23, 3 ad I - amore unico e perfetto I 27, 5 ad 3; 41, 6 - amore coessenzia.le I 30, 2 ad 2 ; 35, 2 amore natura.le di D. verso se stesso I 41, 2 ad 3 - l'amore di D. produce un bene nella. creatura I-II 110, I; 113, 2 ad 2 due modi di considera.re l'amore di D. verso le creature I-II 110, 1 - l'amore di D. non può essere che proveniente I-II 113, 3 ad 1 - in che senso si interrompe verso di noi I-II 113, 2 - chiunque non è in peccato mortale è amato da D. II-II 45, 5 Se - manifestazione massima. dell'amore di D. per noi nell'incarnazione e passione III 4, 5 ad 2 - a.more e odio verso i peccatori III 49, 4 a.d 1 - amore di D. nell'ordine naturale e in quello soprannaturale m 86, 3 a.d 5.
Potenza: Virtù, potere I 1, 10; 14, 5 - in D. è esclusa ogni potenzialità I 3, 4 - in che senso D. non può fa.re certe cose I 7, 2 ad I - la potenza di D. I q. 14; 25, 1-6 - attributo distinto I 32, 3 ad 3 - è appropriata. al Padre I 39, 7-8; 45, 6 ad 2; 46, 3; II-II 14, I - tutto ubbedisce ad un cenno del potere divino II-II 66, 1 Di è onnipotente II-II 164, 1 ad 1 - D. è cosi potente da trarre il bene dal male I 48, 2 ad 3 in D. la potenza s'identifica. con l'essenza. I 77, 1-2 - D. agisce mediante le cause seconde non per mancanza di potenza. Spl 72, 2 ad 1 - la sua virtù raggiunge tutte le cose immediatamente I 8, 1 ad 3; fil 56, 1 ad 3 - con qualsiasi materia. può ·produrre un individuo di una data specie I 92, 2 a.d 2 ; III 28, 1 ad 5 - la virtù del primo motore non ha estensione I 105, 2 ad 3 - efficacia immediata. della virtù divina sulla materia. e sulla libera. volontà I-II 113, 7 - in che senso l'incarnazione è il limite estremo della virtù divina. III 7, 12 a.d 2 - libertà della virtù divina III 28, 1 ad 4 - stia limitazione negli effetti III 57, 3 ad 3 - può produrre non solo trasmutazione di forma. ma di tutto l'ente III 25, 4 ad 3 - opera. mediante la. volontà Spi 76, 1 ad 1 - è indipendente dalle cause seconde Spl 76, 1 ad 2 - l'onnipotenza di D. include omniscenza. e provvi· denza. II-II 1, 8 ad 2. L'operazione e l'opera: l'opera.re di D. nelle singole cose ne rispetta la. peculiarità I 83, 1 ad 2; II-II 64, 4 ad 1 - l'inizio delle opere di D. I 118, 3 - conv~nien za. del mira.colo I 106, 3; I-II 51, 4 ad 2; II-II 104, 4 a.d 2 - suo compimento da. parte di D. I-II 5, 6 - due i modi in cui D. opera in noi I-II 55, 4 ad 6; cfr. 111, 2 - l'opera di D. è senza. passione e senza corpo I-II 59, 5 ad 3 l'opera.re di D. è perfetto nell'ordine di natura. e di grazia III 65, 3; llO, 2 :- non è guidato
. INDICE GENERALE dalle. necessità di natura, ma dall'ordine della divine. sapienze. I-H 66, 1 ad 3 - D. opera nella nature. e nella volontà interiormente I-II 68, 2; 80, 1 ad 2; cfr. 55, 4ad 6; Spl 1, 1 ad 2 - l'operare di D. non esige disposizioni previe II-II 172, 3 - mira a comunicare l'abbondanza. della perfezione divina III 23, I ad 2 ; Spl 34, 1 - la sue. opere. non può essere vanificata dall'uomo III 88, 1 - ma può essere impedita dal diavolo Spl 58, 2 ad 2 - ordine nell'operare di D. Spl 84, 1 arg 4 - si possono distinguere due operazioni in D. Spl 88, 1 in alcune operazioni nessuna crea.tura. può coopera.re con D. Spl 88, 3. Oauaalità: la causalità di D. si estende a tutti gli enti I 22, 2 - le. causa universale di ogni singola persona divina I 45, 6 - D. è da sempre causa efficace del mondo I 46, I ad 9 - è causa di tutta la sostanza di una. cosa I 57, 2, ad 2 - in che modo D. ce.usa in noi le virtù infuse e il nostro operare I-II 55, 4 ad 6; II-II 52, 3 - le. causalità divina. può esercitarsi senza materia. e senza predisposizioni II-II 172, 3 - può produrre effetti naturali senza. le ce.use nature.li III 77, I. Creazione: vedi Creatio, Creare. Generazione: processione del Verbo I 28, 4; 30, 2 ad 2 - in che senso il termine si applica. prima a D. che alle creature I 32, 2 ad 4 - in D. generato implica relazione I 33, 4 ad 3; I-II 71, 6 ad 1 - generazione attiva e necessaria del Padre I 40, 4 ad 2; 41, 2 ad 5 - il Figlio è generato de.Ile. sostanza del Padre, ma non come un figlio dell'uomo I 41, 3 - la capacità di generare in recto significa le. natura divina, in obliquo la relazione I 41, 5 - secondo il Damasceno le. generazione appartiene alla natura I 41, 5 - in D. capacità di generare e generazione sono identiche nella realtà, ma non per la
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ragione I 41, 5 ad 2 in D. la generazione esclude fasi successive I 42, 2 - inadeguata ogni derivazione delle creature a rappresentare la generazione divina I 42, 2 ad 1 - che non è trasmutazione I 42, 2 ad 3 - la generazione del Figlio è eterna I 42, 2 ad 4; 43, 2 - la. generazione è il procedere di une. Persona divina nella ne.tura divina I 43, 2 - Padre e Paternità in D. I 28, 3 ad 1;29,4;31,3ad3;32,2ad 2 . 3 ad 4, 5; 39, 5 ad 6; 7 ad 2; 40, 2. 3 ad 2, 3; 41, 2 ad I. 5; 42, 4 ad 2; 45, 6; III 32, 1 ad 1 ; 34, I ad 3; 53, 4 ad 1 ; 59, 1 ad 2; Spl 95, 1 ad 2. Processione: vedi Emanatio, Procedere, Processio. Missione: vedi Missio. Governo e Provvidenza: Governo divino del mondo I qq. 103119 - a tutte le cose D. provvede secondo la natura loro I 1, 9 il governo di D. è temporale I 22, l ad 2 - la permissione della rovina di alcuni I 23, 3 - provvidenza e contingenza. I 23, 6 . 8 - D. governa. gli esseri inferiori servendosi di quelli superiori I 22, 3; 96, l; 112, 2; III 59, 6 ad 3 - Providentiae non est naturam destruere aed salvare I 48, 2 ad 3; I-II 10, 4; II-II 165, l - il governo è attribuito allo Spirito Santo I 45, 6 ad 2 - fine del governo è D. stesso I-II 91, l ad 3 - governo e legge eterna I-II 93, 4 - necessità nostra del governo divino I-II 109, 9 - unico e semplice l'atto del governo divino I-II 112, 4 ad l - che cosa implica la fede nella divina provvidenza II-II 1, 7 - effetti e cause nell'ordine della provvidenza II-II 83, 2. - Vedi Gubernatio, Providentia. Mozione divina sull'uomo e sulla sua volontà I-II 6, l ad 3; 109, 6; 112, 2 ad 2; 113, 3-4; !III 52, 3. . Locuzione I 107, 2 (vedi Revelare, Revelatio). Giudizio: a D. è riservato il giudizio sugli atti interni della
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volontà I-II 100, 9 - accolti sempre al giudizio di D. coloro che si pentono sinceramente !III 11, 4 ad 1 - giustizia e misericordia nel governo di D. II-II 14, 2 - il giudizio spetta a D. II-II 67,2ad3; 3ad3; 4ad2 - il giudizio di Dio riguarda soprattutto la remunerazione futura II-II 122, 5 ad 4. Punizione: D. è l'autore della pena e non della colpa I 48, 6; 103, 8 ad 1 - punisce tutti con la morte per il peccato di Adamo I 100, 8 ad 3 - viene temuto dall'uomo per le pene che può infliggere I-II 42, 1 - D. può condonare la pena ai peccatori pentiti II-II 67, 4 ad 2 - è più propenso a condonare la pena che a sottrarre i benefici promessi II-II 174, 1ad2. Permissione: vedi Malum. Operazioni escluse: fare che un peccato fatto non sia stato commesso I 25, 4 ad 3 - il peccato, o colpa I 48, 6; 63, 5 - mentire II-II 2, 4; 89, 1 - testificare il falso II-II 96, 4. 7) RELAZIONI: la relazione delle cose con D. è reale non in D. ma nelle creature I 6, 2 ad 1; cfr. 13, 7 ad 2 . 4 . 5; 28, 1 ad 3; 29, 4; 31, 2; 32, 2; 41, 1; 45, 3 ad 1 ; III 2, 7 - relazioni trinitarie I 30, 2; 36, 2; 39, 1, ad 1; 42, 3 ad 2 . 4 ad 3 - D. non può essere ordinato ad un fine I 6, 1 arg 1. 3; 9, 1; 19, 1ad1; II-II 27, 3. Rapporti con le creature: la di vinità può dirsi l'essere di tutte le cose solo come causa efficiente ed esemplare I 3, 8 ad 1 - D. e creature non rientrano in nessun genere comune I 13, 5 ad 3 quanto nelle cose create è accidentale, trasferito in D. ha un essere sostanziale I 28, 2; cfr. IIII 101, 3 ad 2 - D. contiene le cose in due modi I 39, 8 - ne è causa e ne precontiene gli esemplari I 55, 2 ad 1; 57, 2 - rende proporzionata ciascuna creatura all'universo da lui creato I 56, 2 ad 4 - trascende l'universo e ne precontiene la perfezione I 61, 3
ad 2 - sua superiorità naturale sugli angeli I 63, 3 - ha dato alle sue opere una perfezione proporzionata I 91, 1 - in ordine al fine di ciascuna I 91, 3 - D. è l'unico sovrano di tutto l'universo I 108, 1 - è il fine di tutto il creato come il comandante lo è dell'esercito I 108, 6 - produce immediatamente già perfette leprime creature I-II 5, 7 ad 2 - comanda a tutta la natura I-II 93, 5 - indirizza tutte le cose verso se stesso II-Il 34, 1 ad 3; 106, 3 - alle singole cose dà le forme che le indirizzano ai fini prestabiliti II-Il 23, 2 - comunica la capacità di causare e di conoscere, riservandosi però certe cose Spi 88,3 - con la sua essenza infinita sorpassa tutte le cose, aventi un essere determinato Spi 92, 1 ad 2. Rapporti con l'uomo: preferenze divine verso certi uomini per i doni loro accordati I-II 51, 4 ad 1 - preserva con la sua mozione dalla stoltezza, dall'ignoranza e da altri mali I-II 68, 2 ad 3 - tra D. e l'uomo c'è la massima diseguaglianza I-II 114, 1 - l'anima è chiamata a partecipare in modo accidentale la bontà che D. possiede sostanzialmente I-Il 110, 2, ad 2 - con la carità D. si fa nostro padre e sposo Il-Il 19, 2 ad 3 - D. non si allontana dall'uomo più di quanto l'uomo non si allontana da lui II-II 24, 10 - non richiede da noi se non quello che egli in noi ha seminato II-II 62, 4 ad 3 - in modo ben più eccellente del padre e della patria D. è principio nell'essere e nel guidare !III 101, 3 ad 2 - è per eccellenza Padre nostro II-Il 101, 3 ad 2; cfr. 101, 1; 102, 1; 103, 3 ad 1 come D. si comporta verso i peccatori I 25, 4 ad 3; I 103, 8 ad 1; I-II 114, 9 ad 1; Il-II 20, 1; 33, 7 ad 1; II-II 65, 3 ad 2; II-II 67, 3 ad 1; Spi 21, 2. 8) CONOSCENZA NOSTRA DI D.: difficoltà nella. conoscenza razionale di D. I 1, 1; 2, 1 ad 1- di D.
INDICE GENERALE sappiamo più ciò che non è, che ciò che è I 1, 9 ad 3 - arriviamo a conoscerlo dalle creature I 13, .1 ad 2. 2, ad 3. 4; II-II 27, 3 ad 2 - inadeguatezza della conoscen za nostra di D. in questa vita I 13, 11; 86, 2 ad 1; I-II 101, 2 avviene mediante una plura1ità di concetti I 13, 12 - conosciamo D. qua.le causa per via di eminenza e di negazione I 84, 7 .ad 3 - è visibile solo per grazia I 89, 2 ad 3 - D. non è il primum cognitum del nostro intelletto I 88, 3 ad 1 - lo conosciamo non in se steBBo ma dai suoi effetti I-II 93, 2 ad 1 - sia di ordine naturale che soprannaturale II-II 178, 1 - lo vedremo in patria II-II 24, 11; 171, 2 - è incomprensibile per ogni creatura I-II 102, 4 ad 6 - è per noi ignoto per la sua eccellenza I-II 112, 5; II-II 24, 2 ad 2 - la conoscenza naturale di D. è insufficiente per desiderarlo quale oggetto della beatitudine e causa della grazia I-II 113, 4 ad 2; II-II 4, 7 - Dio può essere conoscibile in quanto uno e credibile in quanto trino II-II 1, 5 ad 4 - la conoscenza per fede abbraccia molte cose estranee all'investigazione dei filosofi II-II 1, 8 ad 1 - in che modo nella conoscenza del Padre è inclusa quella del Fig1io III! 1, 8 ad 2 - in questa vita tanto più perfettamente conosciamo D. quanto più ne intendiamo l'assoluta trascendenza II-II 8, 7 - chi ne ha una falsa opinione non lo conosce affatto II-II 10, 3 - il giusto concetto di D. implica la misericordia per i peccatori II-II 20, 1 D. è sommamente conoscibile in sé, sebbene non per noi II-II 24, 2 ad 2; 27, 4 - può essere conosciuto da noi in due modi II-II 34, 1 - ignorare o dubitare su quanto costituisce la perfezione di D. è peccato II-II 97, 2 - ci sono due modi per conoscere la bontà e la volontà di D. II-II 97, 2 ad 2 - quanto deriva dalla volontà di D. oltre le esigenze
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della natura è conoscibile solo dalla S. Scrittura. III 1, 3 - la nostra conoscenza. di D. è a vantaggio nostro non di D. Spl 71, 8 ad 1. - Vedi Veritas, Fides. Espressioni verbali di contenuto teologico: vanno interpretate in riferimento alle creature più alte I 27, 1 - vanno desunte esclusivamente dalla S. Scrittura I 36, 2 ad 1 - vanno depura.te dai difetti che si riscontra.no in noi I-II 14, 1 ad 2 - doppia serie di affermazioni riguardanti D. I 41, 4 ad 3. Nomi, o vocaboli che esprimono D. e le cose divine: con quelli concreti esprimiamo la sussi stanza di D., con quelli astratti ne indichiamo la semplicità I 3, 3 ad 1; 32, 2 - il rapporto ca.usale nei nomi di D. secondo Dionigi I 5, 2 ad 1 - necessario proceBBo di depurazione nei nomi divini desunti dalle crea.ture I 14, 1 ad l; 28, 2 ad 3; I-II 14, 1 ad 2 - le eresie han costretto a trovare nuovi termini teologici I 29, 3 ad 1 - quanto più un termine è universale tanto più è adatto in campo teologico I 33, 1 ad 1 - i termini propri e comuni nella teologia trinitaria I 33, 3 ad 1 - non tutti i termini che implicano una relazione di D. con le creature gli appartengono a cominciare dal tempo I 34, 3 ad 2 - ogni nome personale in D. implica una distinzione I 38, 1 arg 1 - precisazioni sui termini che indicano l'origine delle Persone I 43, 2 - dire cose false su D. è più grave che ricorrere al nome di D. per assevera.re cose false II-II 13, 2 ad 2 - la riverenza per il nome di D. motivata dall'oggetto significato II-II 122, 3 ad 5. Criteri metodologici: in teologia dobbiamo evitare i termini diverso e differente nel parlare di D. I 31, 2 - in D. non c'è differenza tra essere e poter eBBere I 36, 2 arg 7; 41, 6 Se - in D. non c'è universale e singulare I 39, 6 ad 2; 40, 3 - non c'è dif.
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'ferenza tra astratto e concreto I 40, 1 ad 1 . 2; III 17, 1 - va escluso ogni riferimento al moto I 41, 1 ad 2; Spl 41, 1 ad 3 - il solo possibile esistente in D. è quello incluso nel necessario I 41, 4 ad 2 - in D. non si fa distinzione tra potere ed agire I 41, 5 arg 2 - uguaglianza e somiglianza in D. si riferiscono agli attributi essenziali I 42, 4 ad 2 - la rivelazione delle cose divine esige il ricorso a delle similitudini I-II 99, 3 ad 3; II-II 122, 4 - va fatta a.gli uomini secondo la loro capacità I-II 101, 2 ad 1 - le cose divine sono necessarie in se stesse, e tuttavia sono norma dei 'fatti contingenti soggetti all'agire umano II-II 45, 3 ad 2 - le cose divine sono ricevute da ciascuno in modo diverso III, 55, 4. 9) AMORE VERSO DIO: in che modo l'amore dell'angelo per D. è naturale I 62, 2 ad 1; 63, 1 ad 3 - verso D. l'amore è migliore della conoscenza I 82, 3; cfr. III 67, 6 ad 3 - ordine reciproco tra l'amore di D. e l'amore del prossimo I-II 68, 8 ad 2; cfr. III! 34, 6 ad 2; 39, 2 ad 3 - l'amore di D. tende ad unire I-II 73, 1 ad 3 - è implicito nell'amore del prossimo quando si ama per D. I-II 99, 1 ad 2; II-II 44, 2, ad 2, 4 - è per natura insito in tutti II-II 24, 2 ad 1 - in che senso D. è sommamente amabile II-II 24, 2 ad 2 . 8 - per amare D. si richiedono tre cose II-II 44, 1 - il precetto di amare D. può adempiersi solo con la nostra volontà II-II 44, 1 ad 2 - in due sensi l'amore di D. può dirsi diminuiII-II 54, 3 ad 1 - l'anima umana ha bisogno di essere guida.te. ad amare D. dalle cose sensibili III! 82, 3 ad 2 - il nostro affetto tende a D. in due modi II-II 83, 9 - quale fine ultimo D. va amato sopra tutte le cose II-II 148, 2 ad 2 - l'amore sollecita alla visione di D. II-II 180, 1 ad 2 il precet!;io di amare D. senza. misura II-1I 184, 3, ad 2 - siamo
tenuti ad amare D. più di noi stessi Spl 3, 1 ad 4 - l'amore di D. può essere così scarso da non raggiungere la natura di carità Spl 5, 3. - Vedi Caritas. 10) RELIGIONE E CULTO: offerto a D. non per la sua utilità ma per la sua gloria II-II 81, 6 ad 2 - massima obbligazione da parte nostra n-n 88, 3 ad 1; 132, 1ad1; 134, 2 ad 3. - Vedi voci relative Religio, Cultus, De-
votio, Laus, Sacriflcium. Devotlo : Devozione. - La devozione II-II q. 82. Appartiene alla volontà II-II 83, 3 ad 1 - è necessaria alla preghiera. II-II 83, 15 - sollecitare alla. d. con l'insegnamento e la predicazione vale più che sollecitare col canto II-II 91, 2 ad 3 - la d. è l'atto principale della virtù di religione II-II 104, 3 ad 1 - un'anima un tempo eccitata. alla devozione più facilmente vi si lascia ricondurre II-II 171, 2 ad 2. Dexter, Dextera: Destro, Destra (mano). - L'assiderai di Cristo alla destra del Padre III q. 58 - si dice d. o sinistra in riferimento ad un animale I 13, 7 la d. è più nobile della sinistra I 102, 1. Diabolus: Diavolo. - Vedi Dae-
mon. Diaconus, Diaconissa :
Diacono,
Diaconessa.
Titoli e pericopi: Se al d. spetti battezzare III 67, 1 - se il d. possa elargire le indulgenze Spl 26, 2 - se possa conferire l'estrema unzione Spl 31, 2. Sentenze sparse: Il d. non può celebrare la messa II-II 187, 1 - in che senso ha il compito; di purificare III 64, 1 ad 1 - aiuta il sacerdote nel conferire i sacra.menti III 71, 4; Spi 35, 2; 37, 2 - partecipa l'ufficio del sacerdote III 82, 2 ad 1, 3 - ai d, spetta più la distribuzione del Sangue che quella del corpo III 82; 3 ad 1 - il d. è detto ministro Spl 37, 2 ad 1 - nella Chiesa. primitiva per la scarsità dei ministri si
INDICE GENERALE affidavano ai d. tutti i ministeri inferiori Spl 37, 2 ad 2. 4 ad 3 - il d. esercita il suo ufficio sul Corpo e sul Sangue di Cristo consacrato Spl 37, 3 - suo atto principale è offrire al sacerdote le offerte del popolo Spl 37, 4 ad 3 - affidata ai d, la. lettura. del Vangelo Spl 37, 4 ad 4. 5 ad 5 riceve il carattere alla consegna. del libro Spl 37, 5 ad 5 - ha. facoltà sul calice non sul suo contenuto Spl 37, 4 ad 6; cfr. 5 ad 5 - le diaconesse Spl 39, 1. Dialectica : Dialettica, logica. Compiti e procedimenti della. d. I-II 57, 6 ad 3; II-II 48, l; 51, 2 ad 3. 4ad 2. Diaphanum : Diafano, corpo trasparente. - La sua illuminazione è istantanea I-II 113, 7 - una cosa può essere ca.usa di un corpo trasparente, senza. eSBerlo della sua oscurità II-II 6, 2. Dice re, Dictio, Dictum: Dire, esprimere, affermare, Espressione verbale, voce, dizione, Detto, parola, nome, termine, proposizione. Titoli e pericopi: Se, parlando di Dio, a un termine essenziale ai possa. aggiungere la. voce restrittiva solo I 31, 3 - se una voce restrittiva. ai possa aggiungere a un termine persona.le I 31, 4 - dictum nella. definizione agostiniana. del peccato I-II 71, 6. Sentenze sparse: il dire è principalmente in rapporto a.l verbo mentale, e quindi all'oggetto conosciuto I 34, l ad 3; 37, l dire è produrre il verbo I 37, 2 ad 2; III 39, 8 ad 2 - ciò che ai esprime con la parola, o verbo, è contenuto nella parola I 42, 5 - il dire può avere tre rapporti con ciò che viene detto II-II 76, 1 - vari modi metafisici del dire II-II 123, 12 - un termine che spetta. a. una. cosa. in senso proprio non le va attribuito in senso improprio III 32, 3; cfr. 23, 4. - Vedi Nomen. Dies : Giorno, giornata. - Titoli e pericopi: I giorni della creazione I qq. 67-74 - Se gli ordini ange-
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lici rimarranno dopo il g. del giudizio I q. 108 - se sia lecito combattere nei g. festivi II-II 40, 4. Sentenze sparse: Il termine g. può indicare aia il g. natura.le che convenzionale III 51, 4ad1; 53, 2 ad 3 - vari modi di determinare l'inizio del g. III 80, 8 ad 5; cfr. I 58, 6. Di:fferentia, Diferre (intr;): Differenza., Differenziarsi, distinguerai (vedi Comparatio, Distinctio,
Diversitas). Titoli e pericopi: Se in Dio ci
aia composizione di genere e differenza I 3, 5 - se l'eternità differisca. dal tempo I 10, 4 - d. tra evo e tempo I 10, 5 - d. tra. gli angeli I 50, 4 - tra immagine e somiglianza I 93, 9 - Tra le varie passioni I-II q. 23 - tra. piacere e gioia I-II 31, 3 - tra. grazia. e virtù infuse I-II 110, 3 tra rapina e. furto II-II 66, 4 d. tra i vari uffici II-II 183, 3 tra i vari stati II-II 183, 4 - Tra. i vari istituti II-II q. 188 - tra dote e beatitudine Spl 95, 2 tra aureole e frutti Spl 96, 2. Sentenze sparse: Tra cose semplici a. rigore non c'è d. ma diversità I 3, 8 ad 3; 90, 1 ad 3 le differenze che dividono un genere e ne costituiscono le varie specie sono opposte tra loro I 4,2arg2; 75,7; II-II 17,5 d. accidentali ed essenziali III 2, 3 ad 1 - ca.si di d. accidentali utilizzate come d. sostanzia.li I 29, 1 ad 3; 77, 1 ad 7; I-II 49, 2 ad 3; Spl 82, 1ad1 - la d. specifica completa la. definizione I 29, 1 ad 4 - implica una d. di forma I 31, 2 ad 2 - costituisce la. specie I 50, 2 arg 1 - va. desunta. dalla forma propria. I 29, 1 ad 4; 75, 3ad l; 76, l Se; 85, 5 ad 3; I-II 18, 10- eta al genere come la forma alla materia I-II 18, 7 ad· 3 - nel parlare di Dio vanno evitati i termini indicanti diversità e diff. I 31, 2 - la. d. specifica nelle cose materiali e in quelle immateriali I 50, 2 ad 1 ; cfr. 85, 5 ad 3 - in che senso la d. è superiore al genere I 50,
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LA SOMMA TEOLOGICA
4 ad 1; 75, 7 ad 2 - d. specifica e d. numerica I 62, 6 ad a; 85, 7 ad 3 - cose aventi operazioni naturali diverse differiscono nella specie I 75, 7 Se - differenze essenziali diversificano la specie I-II 18, .5. 7; 35, 8; 49, 2 arg 3più è partic.olare la forma da cui si desume, più una d. è specifica I-II 18, 7 - mutando la d. posta nella definizione si muta la specie I-II 63, 4 Se; III 2, 1 - la d. denomina tutto il soggetto sotto l'aspetto formale I-II 67, 5; cfr. I 7 6, 3 ad 2 - duplice d. tra cose specificamente differenti I-II 72, 5 - certe cose possono differire nella specie in due modi I-II 72, 7. Dilferre (tr.): Differire, rimandare. - Se si possa differire il ringraziamento II-II 106, 4 - se l'Incarnazione dovesse essere differita alla fine del mondo III 1, 6 - se si possa differire il battesimo III 68, 3 - se la resurrezione dei corpi venga differita alla fine del mondo Spl 77, 1. Difficilis, Difficultas : Difficile, Difficoltà. - D. è ciò che supera la facoltà, e ciò può avvenire in due modi I 62, 2 ad 2; cfr. 4 ad 1 - come la d. incide sul merito I 95, 4 ad 2; II-II 184, 8 ad 6 l'arduità o d. di una cosa sparisce nella misura in cui dipende dalla volontà I-II 42, 3 ad 2 un'opera può essere difficile in due maniere I-II 114, 4 ad 2 - il difficile nell'atto virtuoso II-II 129, 2; 134, 3 ad l; 137, 1 - la d. di evitare il peccato può dipendere da due motivi II-II 162, 6 ad 1 - in caso di d. bisogna scegliere cìò che è meno pericoloso III 83, 6 ad 2. Dignitas, Dignus : Dignità, valore, nobiltà, Degno, valevole. Titoli e pericopi: Valore della dottrina sacra rispetto alle altre scienze I 1, 5 - se la gravità dei peccati si misuri dalla .nobiltà delle virtù contro le quali si commettono I-II 73, 4 - se al peccatore pentito venga restituita la medesima dignità III 89, 3.
Sentenze sparse: dignità e grado delle scienze speculative e di quelle pratiche I 1, 5 - in Dio la d. è qualcosa di assoluto e di essenziale I 42, 4 ad 2 - rapporto' tra la d. degli angeli e il cielo empireo I 112, I ad 2 - la d. della persona offesa quale circostanza aggravante il peccato I-II 89, 3 - la d. di una persona si può considera.re sotto due aspetti II-II 63, 3; 102, 21 - la persona. costituita. in dignità riveste funzioni direttive rispetto ad altri esseri II-II 102, 1, ad 2 • 2 - due tipi di doveri verso chi è costituito in dignità II-II 102, 2 ad 2 . 3 - si può essere degni di qualcosa. in due modi Spl 17, 2ad3. Dilatare, Dilatatio: Dilatare, Dilatazione. - La d. del cuore quale effetto del piacere I-II 33, l; 37, 2. Dilectio, Diligere : Dilezione, benevolenza, amore, Amare (vedi Amor, Caritas). Titoli e pericopi: Se Padre e· Figlio si amino con lo Spirito Santo I 37, 2 - L'amore qua.le atto della volontà degli angeli I q. 60 - permanenza della d. naturale negli angeli nello stato di gloria I 62, 7 - se l'amore s'identifichi con la dilezione I-II .26, 3 - se si possa amare Dio sopra tutte le cose senza la grazia I-II, 109, 3 - Cose da amarsi in forza della carità II-II q. 25 - Ordine nell'amore di esse II-II q. 26 L'atto principale della carità che è la d. II-II q. 27 - L'odio che ne è il contrario II-II q. 34 - il precetto di amare Dio con tutto il cuore II-II 44, 4 . 5 - il precetto di amare il prossimo II-II 44, 7 - la d. tra le doti dell'anima beata Spl 95, 5. Sentenze sparse - Amore in generale: in che senso l'amore tra ineguali possa essere più forte I 96, 3 ad 2 - rapporti tra amore e conoscenza I-II 3, 4 ad 4; 66, 6 ad 1 - talora grazia sta per amore, o benevolenza I-II 110, I - la d. può rivolgersi ai presenti
INDICE GENERALE e agli assenti II-Il 4, 1 ad 3 spetta alla stessa virtù amare qualcunase ai gradi di carità piuttosto che a quelli delle virtù naturali Spl 93, 3 ad 1, 2 - la ridondanza della gloria dall'anima al corpo sarà proporzionata ai meriti III 19, 3 ad 3; cfr. 57, 3 - nella g. si avrà l'unione massima dell'uomo con Dio III 22, 2 - Cristo conduce alla g. dell'anima e del corpo coloro che seguono le vestigia della sua passione III 45, 1 - la g. dei santi sorpassa ogni bene della vita presente III 46; 6 ad 3 nessuno può giungervi senza la grazia III 52, 7 - l'esclusione dalla g. colpiva tutta la natura umana ·III 52, 8 ad 3 - le doti della g. prima dovevano essere in Cristo quale autore della g. III 53, 3 ad 3 - ·la g. è proporzionale alla grazia essendo in qualche modo fine ed effetto di essa Spl 34, l ad 3 - sarà simultanea nel corpo e non nell'anima Spi 69, 2 ad 3 _;, la g. essenziale è quella dell'anima, quella del corpo è per ridondanza Spi 69, 7 ad 10; 71, 5 - il premio della g. verrà dato secondo la misura di chi deve riceverlo Spl 71, 1, ad 1 - per conseguire la g. del corpo bisogna prima togliere quanto è incompatibile con essa, cioè la corruzione e l'infezione della colpa Spl 74, 1 - l'incorruttibilità è una dote della g. Spl 74, 1 ad 3 - la sua perfezione coronamento supremo delle cose Spl 74, 4 quando verranno glorificati i corpi dei santi verrà rinnovato tutto il .creato a suo modo Spi 74, 7; 91, 3 ad 3 - la g. dei corpi sarà prodotta da Dio, senza il ministero degli angeli come quella delle anime Spl 76, 3 - il luogo inadatto non è incompatibile con le. perfezione della g. Spl 84, 2 ad 1 :_ nello stato di g. cesseranno i moti dei cieli ordinati alla· generazione e alla corruzione Spl 84, 2 ad 3 - quanto riguarda lo stato di g. non può dipendere dal sole Spl 91, 1ad1
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- il nostro corpo somiglierà nella g. al corpo di Cristo, ma non con lo stesso grado Spl 92, 3 ad 9 - l'abito stesso di gloria libererà l'anima da ogni difetto Spi 95, 5 ad 2. - Vedi Gloriosus, Claritas, Gratta. Gloriosus, Gloriflcatus: Glorioso, Glorificato. Titoli e pericopi: Se il corpo di Cristo sia risorto g. III 54, 2 - se l'occhio g. possa vedere il corpo di Cristo nell'Eucarestia. III 76, 7 - Le condizioni dei corpi g. Spl qq. 82-85 - se Cristo nel giudizio apparirà nell'umanità sua g. Spi 90, 2. Sentenze sparse: Splendere corporalmente non è miracoloso in un corpo g. III 45, 2 - la disposizione del corpo g. è di essere spirituale, cioè soggetto allo spirito III 54,lad2; 57,3ad2; Spl 86, 2; 93, 1 - chi possiede il corpo g. ha il potere di farsi vedere o non vedere quando vuole III 54, 1 ad 2; Spi 90, 2 ad 3 - i nostri corpi diventeranno gloriosi partecipando alla gloria di Cristo III 56, 2 ad 1 - è giusto che un corpo g. ed immortale si trovi nei cieli III 57, 3 - tra i corpi g. quello di Cristo rifulge di una gloria phì grande III 57, 4 - il corpo g. ha la facoltà di risiedere in cielo o sopra il cielo non dalla propria natura, ma dall'anima beata III 57, 4 ad 4 - nella vita futura il nostro corpo parteciperà l'incorruttibilità e la gloria dell'anima III 79, 1 ad 3; Spl 91, 1. Gnome (intrad.). - Eubulia, synesis e gnome, virtù annesse alla prudenza I-II 57, 6; II-II q. 48 - se la g. sia una virtù speciale II-II 51, 4. Gradus : Grado. Titoli e pericopi: Se i gradi degli ordini angelici siano ben distinti I 108, 6 - i diversi g. delJa carità II-II 24, 9 - i g. dell'umiltà II-II 161, 6 - i vari g. della profezia 'II-II 174, 3 se si possano acquistare i g. dell'Ordine sacro con il solo me-
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rito personale Spl 36, 3 - se la consanguineità sia ben distinta in g. e linee Spl 54, 2 - se secondo certi g. la consanguineità impedisca il matrimonio per legge naturale Spl 54, 3 - se la Chiesa possa determinare i g. che costituiscono impedimento matrimoniale Spi 54, 4 - i g. dell'affinità Spl 55, 7-8 - i g. della beatitudine, o mansioni Spi 93, 2-3. Sentenze B]>arse: Dio permette dei mali per non impedire molti beni, conservando cosi la varietà dei gradi nelle cose I 23, 5 ad 3 da.I modo di esprimersi della. Scrittura secondo S. Basilio si possono ricavare vari gradi di vita. I 72, 1 a.cl 1 - qua.nto più perfetta.mente uno può comunicare un dono, tanto più alto è il g. in cui si trova I 108, 2 ad 2 - i g. tra gli uomini non sono immutabili come tra gli angeli II-II 31, 2 - si parla di g. in base all'ordine di superiorità e di inferiorità II-II 183, 1 ad .3 • 3. Grammatica, Grammaticus: Grammatica, Grammatico. - La g. dà la facoltà di parlare correttamente, ma non fa sì che uno parli sempre correttamente I-II 56, 3; cfr. 66, 1 - non ogni grammatico conosce tutto ciò che riguarda la grammatica I-II 66, I. Gratta (Gratis): Grazia, (Gratuitamente). Titoli e pericopi: Se oltre la conoscenza. naturale ci sia in questa vita una. conoscenza. di Dio per g. I 12, 13 - la g. quale mezzo della missione invisibile delle persone divine I 43, 3 • 6 se gli angeli conoscano tutti i misteri della g. I 57, 5 - Promozione degli angeli dallo stato di g. e di gloria I q. 62 - La g. e la giustizia originale dell'uomo I q. 95 - La grazia di Dio I-II qq. 109-114 (Vedi TAv. ScH., p. 19) - se tutti quelli che sono in g. abbiano il dono dell'intelletto II-II 8, 4 - se il dono possa essere in qualcuno senza. la g. II-II 8, 5 - l'invidia della g. altrui II-II 14, 2 - se la sapienza
sia in tutti coloro che sono iri g. II-II 45, 5 - se in tutti costoro' ci sia la prudenza II-II 47, 14 se si possa avere la pazienza senza la g. II-II 136, 3 - se la perseveranza richieda l'aiuto della g. II-II 137, 4 - Le g. gratiB dat,ae II-II qq. 176-178 - se in Cristo l'unione delle due nature sia avvenuta per g. III 2, 10 - se qualche tipo di g. fosse naturale per il Cristo in quanto uomo III 2, 12 - se la natura umana sia stata assunta mediante la g. III 6, 6 - La g. di Cristo III qq. 7-8 - se nella sua sa.ntificazione prima di nascere la B. Vergine abbia ricevuto la pienezza. di g. III 27, 5 - se nel primo istante del suo concepimento Cristo sia stato santificato dalla g. ill 34, 1 - se il batteeiimo di Giovanni conferisse la g. III 38, 3 - La g. come effetto principale dei sacramenti III q. 62 - se col battesimo vengano conferite g. e virtù III 69, 4 . 6 - la g. tra gli effetti della circoncisione III 70, 4 - se la cresima conferisca la g. III 72, 7 - se la conferisca il sacramento dell'Eucarestia III 79, 1 - se il peccato veniale possa essere cancellato senza l'infusione della g. III 87, 2 - se la g. venga conferita nel sacramento dell'Ordine Spi 35, 1 - se il matrimonio conferisca la g. Spi 42, 3. Sentenze BparBe - LA G. IN GENERALE: assoluta libertà del donatore nelle cose date per g., senza. pregiudizio della giustizia I 23, 5 a.cl 3; I-II 106, 3 ad 1; Spi 68, 3 a.cl 1 - una cosa si può giudicare gratuita in due modi II-II 104, 1 a.cl 3 - l'ordine della g. non ha un ordine superiore a favore del quale si possa trasgredire I 112, 2 - Dio nelle opere della g. non opera meno perfettamente che in quelle della natura I-II 65, 3 - i benefici della g. vengono sottratti all'uomo per il peccato I-II 98, 4 a.cl 3; III 50, 2 - ogni dono di g. eleva l'uomo al di sopra della natura umana, il che può avvenire in due modi II-II 171, 2 ad 3 -
INDICE GENERALE quello che la g. compie dura in perpetuo III 88, 1 ad 4. LA G. Il.I CRISTO: si trasmette a tutti i rigenerati in lui con la fede e il battesimo I-II 81, 3 ad 3; III 52, 7 ad 2 - viene conferita nella Nuova Legge, ma era già prefigurata nell'Antica I-Il 91, 5; cfr. 98, 1 - la g. prima riempi l'umanità di Cristo e da essa è derivata a noi I-Il 108, 1; Spl 76, 1 - il supremo coronamento della g. fu compiuto da Cristo Il-Il 1, 7 ad 4 - la. pienezza della g. in Cristo come capo ridonda. in modi diversi sulle sue membra per la perfezione del suo corpo mistico II-Il 183, 2; III 19, 4 ad 2 - la. pienezza della. g. era. dovuta. per se steBB& all'anima. di Cristo III 14, 4 ad 2 - se si toglieBSe a. Cristo la natura. divina. gli si dovrebbe anche togliere la. pienezza di g. III 26, 2 ad l - la pienezza di g. fu perfetta. in Cristo, e tuttavia in modo incoativo essa fu già prima in sua madre III 28, 4 ad 2 - tutti gli uomini dovevano e8sere istruiti sulla g. del Dio Salvatore non alla. sua nascita, ma in seguito III 36, 1 ad 2 - la g. abituale in Cristo è più abbondante che in tutte le altre creature III 58, 3. LA G. ABITUALE E
ATTUALE:
la g; non elimina la natura, ma la perfeziona I l, 8 ad 2; 62, 5; Il-Il 26, 9 arg 2; III 69, 8 arg 3 - la g. presuppone la natura I 2, 2 ad l; I-Il 4, 5 arg 1; 99, 2 ad l; III 71, 1ad1 - è una perfezione aggiunta all'essenza. di una cosa I 8, 3 arg 4 - la g. fa si che Dio eia presente in uno come oggetto conosciuto e amato I 8, 3 ad 4 - quanto appartiene alla g. è effetto della predestinazione I 23, 5 - la preparazione alla g. non avviene che per l'aiuto divino I 23, 5 - il previsto uso della g. non è il motivo del conferimento di essa, se non sotto l'aspetto della causa finale I 23, 5 ad 1 - la vita. di g. non ha l'aspetto di fine, ma di mezzo I 24, 2 ad 2 - chi possiede la
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grazia per ciò stesso è degno della vita eterna I 24, 3; I-II 98, 1 - di alcuni Dio è detto Padre per la somiglianza di g. I 33, 3 - con la g. gratum faciens tutta la Trinità inabita nell'anima I 43, 4 ad 2 . 5 - l'anima dalla g. è resa conforme a Dio I 43, 5 ad 2 - la g. è strumentalmente nei sacramenti I 43, 6 ad 4; III 65, 1 ad 8 - con i peccati la disponibilità dell'anima alla g. viene sempre più diminuita, non mai · del tutto eliminata I 48, 4 ad 3 - dopo il peccato l'uomo ha bisogno della g. per più motivi di prima, ma non di più I 95, 4 ad 1 - la g. con la quale sarebbero nati gli uomini nello stato d'innocenza non sarebbe sta.ta. naturale I 100, 1 ad 2 - la g. può eBSere nello stato imperfetto di merito e in quello perfetto di premio I 109, 1 - essa non viene data per i meriti precedenti I-II 5, 7 ad 3; II-Il 177, 1ad3 - non si acquista con i nostri atti, ma per il dono di Dio I-II 76, 2 ad 2 - illumina l'intelletto col dono della sapienza e scalda l'affetto col fuoco della carità I-Il 79, 3 - viene data all'uomo per rettificare gli atti dell'anima e non per ridurre i difetti del corpo I-Il 85, 5 ad 3; II-Il 104, 6 ad 1 - solo mediante la g. avviene la remiBSione della pena III 87, 5 ad 2 - la luce della. g. raggiunge solo gli uomini che con la carità aderiscono a Dio come all'ultimo fine I 89, 1 ad 3 - la g. è più efficace, ma non più stabile della natura I-Il 94, 6 ad 2; Spl 49, 3 - il Vangelo contiene solo cose riguardanti la g. dello Spirito Santo I-Il 106, 1 ad 1 - neBSuno ebbe mai la g. se non mediante la fede espliéita o implicita in Cristo I~II 106, 1 ad 3; cfr. III 6, 3 ad 3; Spl 130 1 ad l - la g. nel Nuovo Testa.mento pur aiutando l'uomo a non peccare, tuttavia non lo conferma cosi nel bene da. renderlo impeccabile I-Il 106, 2 ad 2 - l'abbondanza della g. non andava data prima che da Cri-
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LA SOMMA TEOLOGICA
sto foSBe compiuta. la redenzione I-II 106, 3 - la g. si perde col peccato I-II 106, 3 ad 3; II-II 53, 1Se;177, 1ad3 - si manifesta nella fede che opera mediante la carità I-II 108, 1 - le opere esterne possono appartenere alla g. in due modi I-II 108, 1; cfr. II-II 100; 3 - la g. è un abito interiore infuso in noi quale inclinazione a ben operare I-II 108, 1 ad 2 - ci fa compiere liberamente quel che è conforme alla g., ed evitare quello che ad essa ripugna I-II 108, 1 ad 2 non poSBiamo conseguire la g. da noi, ma sola per Cristo I-II 108, 2 ...:. il retto uso della g. si ha nelle opere della carità I-II 108, 2; cfr. 106, 1 ad I - mediante la g. non ancora consumata ci fu negli angeli e nell'uomo una certa. incoazione della beatitudine sperata II-II 5, 1; cfr. 24, 3 ad 2; III 53, 3 ad 3 - il dono della g. non deriva dal lume. naturale, ma è un'aggiunta e quasi un perfezionamento di esso II'II 8, 1 ad 2 - la g. non può far difetto in quelle cose in cui l'uomo· può arrivare con la natura II-II 9, 1 - la privazione della luce della g. va consideràta un castigo II-II 15, 1 ; App. II, 1 ad 2 - la g. è una partecipazione della natura divina II-II 19, 7; III 2, 10 ad I ; 62, 1 ~ non è che un cominciamento in noi della g. II-II 24, 3 ad 2 - l'inclinazione della g. e della natura deriva dalla divina sapienza II-II 26, 6 - senza la g. non ci può eBBere pace vera; ma solo apparenté III! 29, 3 ad I ~ la g. e la virtù imitano l'ordine della natura III! 31, 3 - la g. non può mancare nelle cose necessarie II-II 45, 5 non se ne può misurare il prezzo, ed è incompatibile con la sua nozione che essa venga data non gratuitamente II-II 100, 2 viene data principalmente per unire a Dio con la carità l'anima dell'uomo II-II 172, 4 - nelle opere della g. non ci può essere nulla d'inutile II-II 185, 4 arg 3 ~ è eretico dire che quanti
ricevono la g. da DiO non pos. sono perderla II-II 189, 10 ad 1 - la g. non può essere oggetto di merito III 2, 11; 49, 4 arg 2 per la g. di adozione che unisce l'uomo a Dio niente viene aggiunto a Dio, ma il divino viene aggiunto all'uomo III 3, 1 ad I - 4 ad 3 - la g. basta all'uomo per tutti i mezzi con cui viene ordinato alla beatitudine III 7, 2 ad 1 - è ordinata agliatti meritori III 7, 7 ad 1 - ad essa spetta il compito di rigenerare l'uomo in Cristo III 19, 4 ad 3 - è capace dèlla g. la natura ragionevole III 23, 3 ad 3 - soggetto della g. è la sola creatura ragionevole III 27, 2 - nessuno sa con certezza di· avere la g. III 30, 1 ad 3; Spl 10, 5 ad 2 confronto tra la g. dei viii.tori e quella dei comprensori III 34, 4 chiunque essendo in grazia soffre per la giustizia, merita per ciò stesso la salvezza III 48, I - la g. dell'adozione è ordinata a una unione affettiva III 50, 2 - la g. è causa sufficiente della salvezza, tuttavia Dio la dà a ciascuno secondo unà misura appropriata III 61, 1 ad 2 - la g. si trova nell'anima ·non come il carattére III 63, 5 ad 1 - la minima g. battesimale basta a cancellare tutti i peccati III 69, 8 ad 1 - la minima g. è in grado di resistere a qualsiasi concupiscenza e di evitare tutti i pecca.ti morta.li III 70, 4 - la g. dello Spirito Santo è designata dall'olio III 72, 2 · rimette il peccato morta.le, ma solo quando viene data al peccatore III 79, 3 ad 3; 88, 1; Spl 76, 1 - ciascuno è ténuto a servirsi della g. a lui concessa. al momento opportuno III 82, 10 ·1a. g. è operante e coopera.nté III 86, 4 ad 2 - la g. elimina del tutto la macchia del peccato e il reato della pena eterna III 88, 1 ad 4 - dalla g. derivano tutte le virtù infuse III 89, l - l'infusione della g. coincide nel tempo col moto del libero arbitrio III 89, 2; Spl 36, 5 ad 3 - la grandezza di suo rende la g. più
INDICE GENERALE duratura III .89, 2 ad 1 - l'identica g. è più grande nel suo stato di progre~so che in quello iniziale; ma in soggetti diversi ciò non è necessario III 8.9, 2 ad Se - qualsiasi g. gratum faciens cancella tutti i peccati morta.li, che sono incompatibili con essa Spl 6, 3 Se; 20, 2 Se 2; 30, 1 Se . 2 sebbene la g. sacramenta.le e la g. delle virtù siano distinte, non sono però contrarie ma disparate Spi 7, 2 ad 3 - la g. è il più efficace rimedio per evitare il peccato Spi 13, 2; 25, 1 ad 4 sebbene l'uomo non possa perdere ingiusta.mente la g., tutta._via può perdere ingiustamente quanto da parte nostra predispone alla g. Spl 21, 4 ad 1 - la · . perfezione della g. è superiore a quella della natura. Spl 49; 3; 91, 1ad4 - come per la generazione carnale l'uomo riceve l'esistenza naturale, cosi per i sacramenti riceve l'esistenza della g. spirituale Spl 56, 1 - la natura precede lo stato di g. che ha il suo principio nella fede Spl 59, 2 Se 2 - l'unione di Cristo con l'anima viene sciolta dal peccato Spl 61, 2 ad 1 - rinasciamo per la g. di Cristo a noi data. Spi 75, 2 ad 5 - compito per se della g. è fare dei giusti, ma per accidens essa rende giusti i peccatori Spl 95, 1 ad 3. . LE G •. GRATIS DATAE, O CARlSl\U: vedi I-II 111, 1 . 4. 5 - in
Cristo III 7, 7 - queste g. sono fatte per manifesta.re la g. abituale I 43, 3 .ad 4 - i carismi non sono comUJ;J.i a tutti, e non sono tutti uguali nell'identico soggetto I-II 66, 2 ad 1; II-II 4, 5 ad 4 - lo Spirito Santo li distribuisce ·come vuole II-II 45, 5 - talora Dio li concede ai meno buoni II-II 63, 2 - alcuni carismi riguardano la conoscenza, altri la locuzione e altri le opere II-II q. 171, pro!. - i carismi sono attribuiti · allo Spirito Santo che li compie negli uomini per il ministero degli angeli II-II 172, 2 ad 2 - vengono dati per l'utilità degli altri III 27, 6. -
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Vedi Deus, Gloria, Misericordia, Praedestinatio, . Gratitudo (Gratia): Gratitudine. Titoli e pericopi: La g. tra le parti potenziali della. giustizia II-II q. 80 - la g .. nella preghiera come rendimento di grazie II-II 83, 17 - La gratitudine II-II q. 106. Sentenze sparse: La g. è la virtù con cui si rende quanto si deve ai benefattori I-II 60, 3 è il compenso per il debito morale imposto dal beneficio ricevuto II-II 108, 2 ad 1; Spi 13, 1 - si ringrazia non solo chi dà, ma anche chi promette II-II 88, 5 ad 2 - non si deve nulla a chi ha aiutato a peccare II-II 107, 1ad1 - il debito della g .. deriva da un debito di .amore, dal quale nessuno deve voler essere sciolto II-II 107, 1 ad 3 - gli atti della g. e il loro ordine II-II 107, 2 - chi è grato per il beneficio ricevuto merita in qualche modo che gli venga conservato II-II 122, 5 ad 4. - Vedi ingratitudo. Gravis, e, Gravitas: Grave, Gravità, pesantezza. Titoli e pericopi: Se l'ira sia più grave dell'odio I-II 46, 6 se sia più grave il vizio o l'atto vizioso I-II 71, 3 - la gravità dei peccati I-II 73, 3-9; 78, 4; II-II 39, 2; 66, 9; 74, 2; 94, 3; 105,2; 118,5; 119,3; 150,3; 154, 12; 158, 4; 162, 6; 163, 3-4; 186, 12; III 47, 6; 80, 5 - se la nuova legge sia più pesante di quella antica I-II 107, 4. Sentenze sparse: La g. può dir· si in qualche modo un amore naturale I-II 26, 2 - i corpi gravi da se stessi si allontanano dall'alto e naturalmente si avvicina.no al basso I-II 36, l - la g. dà l'inclinazione al basso prima ancora di allontanare dall'alto III 36, l - il fine della discesa è il basso, mentre il principio di questo moto dei gravi è l'inclinazione naturale data dalla gravità III 36, 2 - sotto la spinta che ne distrugge la g. non è violento ma natllrale per esso il moto
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LA SOMMA TEOLOGICA assorbe la ragione come la fornicazione I-II 72, 2 ad 4 - il goloso per soddisfare la g. mangia eccessivamente e trascura i digiuni stabiliti I-II 72, 6 - nelle diverse specie di golosità diversi sono i motivi I-II 72, 9 ad 3 - la g. è tra i vizi capitali I-II 84, 4 - la. repressione degli atti di g. è rimessa all'ammonizione patema. I-II 100, 11 ad 3 - dall'ingordigia nasce l'ottusità del sentimento II-II 15, 3 - le tentazioni della g. sono tanto più forti, quanto più uno cede II-II 146, 2 ad 2 - rientra nel vizio della. g. prendere nel cibo e nella. bevanda. più del necessario II-II 150, 2 ad 2 - gli atti di g. nel loro genere non sono peccati mortali II-II 154, 2 ad 2; cfr. 150, 2 ad 2 - non si oppongono direttamente all'amore del prossimo III! 170, 1 ad 2 - non è peccato di gola. servirsi del necessario per il sostentamento, ma. lo è qualsiasi disordine provocato dal desiderio di tale sostentamento III 41, 4 ad 1. - Vedi Ebrietas, Gustus, Temperantia. Gustus: Gusto. - Uno dei sensi esterni I 78, 3 - diversa.mente disposto, il g. non percepisce allo st.esso modo un oggetto I-II 9, 2 - il g. segue la disposizione della. lingua I-II 77, l "- giudica. i sa.pori secondo la sua disposizione II-II 24, 11 - se la temperanza riguardi i piaceri del gusto in quanto gusto, o solo in quanto è una specie di tatto II-II 141, 5 - il g. dopo la resurrezione fi. nale Spi 82, 4.
verso l'alto I-II 36, 4 - il suo stato di quiete in basso è dovuto anch'esso a.Ila g. come il moto che ve l'ha. condotto I-II 93, 6 ad 3 - non c'è g. più grave che quella della terra III 7, 12 l'inizio del moto verso il basso coincide con la. generazione del corpo grave III 69, 10. Gubernatio, Gubernare: Governo, Governa.re, dirigere, guida.re, condurre. - Il g. divino delle cose I qq. 103-119 - il g. è l'esecuzione del pia.no prestabilito dalla provvidenza. I 22, 1 ad 2 • 3; 23, 2 - al passivo risiede nelle cose governate, ma all'attivo è in chi governa I 23, 2 - il g. conduce le cose ai debiti fini I 45, 6 ad 2; II-II 102, 2; III 8, 7 - il piano di g. va considerato in rapporto al fine I 108, 4 - il pilota è causa del naufragio solo quando non governa la nave potendo e dovendo farlo I-II 79, 1 - al g. sono essenziali tre cose I 108, 6 - in ogni governante devono esserci le norme circa l'agire dei governati I-II 93, 1 - le norme di governo che si riscontrano nei governanti inferiori derivano dalla legge eterna I-II 93, 3 - disordine nel governo per la disobbedienza II-II 185, 2 chi governa ·non sempre suggerisce ai singoli di ubbidire al suo volere, ma propone a tutti dei segni della sua volontà III 8, 7 ad 2. - Per il g. di Dio vedi Deus. Gola : Gola, golosità, ingordigia. Il vizio della g. è un peccato carnale I-II 72, 2 - il piacere della. g., pur essendo carnale, non
H Habere: Avere, possedere. - Dicia.mo di avere ciò di cui possiamo usare e godere come vogliamo I 38, l; 43, 3; I-II 32, 1ad1 una cosa. è posseduta più perfettamente da chi può anche comunicarla I 108, 2 ad 2 - appartiene all'identico individuo avere qualche cosa ed acquietarsi in essa I-II 4, 3 ad 2 - può capitare in due modi che una cosa presen-
te non si possieda in modo perfetto I-II 33, 2 - quanto si possiede in modo imperfetto in parte si ha e in parte non si ha I-II 33, 2 ad 1 - avere, in quanto si usa per tutto ciò che si possiede, è un termine comune a generi diversi I-II 49, 1 - diciamo di avere quelle cose che sono facilmente acquisibilì I-II 65, 1 ad 1 - si dice che uno ha già il
INDICE GENERALE fine, per la. speranza che ha. di conseguirlo I-II 69, 1 - avere una cosa. _virtualmente è meno che averlà in atto II-II 62, 4 il verbo avere nel suo primo significato si riferisce ai possessi, ma. si applica poi a molte altre cose II-II 118, 2 - si dice che uno ha da sé stesso ciò di cui in qualche modo è causa III 19, 3. Habilitas: attitudine, capacità. In che cosa consiste e come si accresce o diminuisce I 48, 4 ad 2. Habitus (Habitualis) : Abito, abitudine, abilità. Titoli e pericopi: Se il libero arbitrio sia una potenza., un abito, o un atto I 83, 2 - come l'anima intellettiva conosce gli a. in essa. esistenti I 87, 2 - gli abiti di scienza. nelle anime separate I 89, 5-6 - se nell'uomo l'immagine di Dio ci sia. per le potenze, per gli a., o per gli atti I 93, 7 - Gli a.biti I-II qq. 49-89 (vedi TAv. ScH., pp. 17 ss.) - se la virtù umana sia un abito I-II 55, 1 - se sia un a. operativo I-II 55, 2 - se sia un abito buono I-II 55, 3 - se gli a. intellettivi speculativi siano virtù I-II 57, 1 - se essi siano sapienza, scienza e intelletto I-II 57, 2 - se l'a. intellettivo che è l'arte sia una virtù I-II 57, 3 - se i doni siano a. I-II 68, 3 - se chiunque pecca per a. pecchi per malizia I-II 78, 2 - se chiunque pecca per malizia. pecchi per a. I-II 78, 3 - se il peccato originale sia un a. I-II 82, 1 - se sia un a. la legge naturale I-II 94, 1 - se lo sia la profezia II-II 171, 2 grazia capitale e grazia abituale in Cristo III 8, 5 - se la scienza infusa. in Cristo fosse abituale III 11, 5 - se in lui la scienza infusa fosse distinta in diversi a. III 11, 6. Sentenze sparse - L'A. IN SE STESSO: quale sia l'oggetto proprio di un abito I 1, 7 - l'a. sta di mezzo tra la potenza e l'atto I 14, 1 arg 1; Spi 16, 1 - inclina a un certo genere di operazioni 14.
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come una seconda natura rendendole piacevoli I 18, 2 ad 2; cfr. I-II 108, 1 ad 2; II-II 123, 9
- Est quo quis utitur cum voluerit I 57, 4; 107, l; I-II 49, 3 Se; 50, 1arg1. 5; 51, 1 arg l; 52, 3; 63, 2 ad 2; 71, 4; 78, 2; II-II 137, 4ad l; 171, 2 Se; 176, 2 arg 3; III 11, 5 ad 2 - l'a. è principio dell'atto I 79, 13 - è una disposizione buona o cattiva rispetto alle passioni e alle azioni I 83, 2 ; I-II 49, 2 - Est qualitas diffecile mobilis I 89, 5 arg 4; I-II 49, 1 Se . 2 arg 3, ad 3; 50, 1 arg 2 ; 67, 2 arg 2; 68, 3 arg 1; II-II 137, 1 ad 3; 156, 3; III 69, 4 arg 3 - è una determinazione delle facoltà a certi speciali atti I-Il 8, 2 ad 3 - Dicitur dispositio se-
cundum quam bene vel male disponitur dispositum I-II 49, 1 . 2, arg I, ad 1 . 3 • 4, arg 1 ; 50, 4 arg 3 . 6 arg 3 - est dispositio quaedam perfecti ad optimum I-II 49, 2 - un a. in due modi può essere ordinato a un atto buono I-II 56, 3; 57, I. 4; 61, l; II-II 4 7, 4 - quando la potenza per agir bene ha bisogno dell'a. I-II 56, 6 - l'a. elettivo riguarda la sola potenza appetitiva I-II 58, 1 ad 2 - in senso assoluto l'atto è superiore all'a., che però è superiore in senso relativo I-Il 71, 3; cfr. III 34, 3 - a. ed atto appartengono all'identico soggetto I-II 74, 2 - chi possiede un a., in quanto tale, ha per fine l'operare secondo il suo a. I-II 88, 3 - la costanza nell'operare propriamente si deve all'a. I-II 100, 9 l'a. viene conosciuto mediante gli atti II-II 4, 1 - la grandezza di un abito si può desumere da due cose II-Il 5, 4 - è proprio di un a. inclinare la facoltà ad agire II-II 24, 11 - l'a.. viene specificato dall'atto II-II 58, 1 ad 1 identica è la materia e l'oggetto dell'a. e dell'atto II-II 147, 2; 181, 3 ad 2 - nonché della potenza in cui risiedono II-II 162, 3 - non è inutile l'abito in colui che non se ne serve, se non quando non è opportuno III 7, 7. CAUSALITÀ DEGLI ABITI: degli
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LA SOMMA TEOLOGICA
a. acquisiti è causa l'operazione precedente I 62, 9 ad 1; cfr. Il· II 182, 4 ad 2; 186, 5 ad 2 - somiglianza e dissomiglianza tra gli atti causanti e quelli causati dall'a. I 89, 6 ad 3 - gli a. acquisiti per abitudine, o a. consuetudinari I-II 56, 5 - può capitare che per un impedimento estrinseco chi possiede un abito stenti ad agire e non provi piacere nell'atto I-II 65, 3 ad 2 - dagli atti sono ca.usate disposizioni ed a.biti che inclinano ad atti consimili I-II 75, 4; cfr. 85, l; Spl 42, 3 ad 4 - tolta la ragione forma.le dell'oggetto la specie dell'abito non può rimanere II-II 5, 3 invece questa non viene eliminata per il fatto che l'oggetto o fine viene ordinato a un fine più remoto II-II 19, 4 - la. conservazione di un abito non richiede nel soggetto la continuità dell'atto II-II 24, 12 - l'a. acquisito e quello infuso hanno indole diversa. III 9, 4 ad 3. DISTINZIONE E DIVISIONE DE·
GLI A. : l'unità di una potenza. o di un a. va desunta. dall'oggetto forma.le I 1, 3 - niente impedisce che potenze o abiti inferiori siano distinti circa. quelle materie che cadono sotto un'unica potenza. o un solo a. d'ordine superiore I 1, 3 ad 2 - a.biti buoni, indifferenti o cattivi I-II 55, 4 - in due modi gli a. si distinguono specifica.mente I-II 63, 4 Aristotele chiama malizia. l'abito cattivo, e virtù l'a. buono I-II 78, 1 ad 3 - un unico abito non può inclina.re diretta.mente a cose contra.rie, ma può farlo indiretta.mente I-II 82, 2 ad 2 - l'a.. riguardante il fine comanda sempre gli a. riguardanti i mezzi ad esso ordinati I-II 114, 4 ad 1 gli a. si distinguono in ba.se a quello che loro spetta essenzialmente II-II 4, 4 - la specie di ciascun a. dipende dalla ragione forma.le dell'oggetto II-II 5, 3; 24, 5; 59, 2 ad l; 174, 1 - e dall'ordine a fini diversi II-II 47, 11 - non ne distingue la specie la
diversità basata sull'affermazione e la negazione II-II 13, 1 ad 3 - la distinzione numerica degli a. in ba.se alla diversità del soggetto II-II 24, 5 - l'a. è specifi. cato dall'atto II-II 58, 1, ad 1 atti diversi di cui però l'uno è ragione e causa dell'altro, non diversificano l'a.. III 8, 5 ad 2. Abito buono: vedi Virtus Abito cattivo: vedi Vitium, Pee· eatum - Abito conoscitivo: vedi Cognitio, Seientia, Sapientia, In· telleetus. ABITO REGOLARE, o religioso II-II 111, 2 a.d 2;· 186, 7 a.d 2. Haeresis, Haeretieus: Eresia, Eretico. Titoli e pericopi: Se gli e. che negano un articolo di fede abbiano la fede per gli- altri articoli II-II 5, 3 - l'e. tra le varie specie d'incredulità II-II 10, 5 • 6 - L'e. II-II q. 11 - se e., scismatici o scomunica.ti pOBBa.no consacra.re l'Eucarestia. III 82, 7 se pecchino quelli che da essi ricevono la Comunione III 82, 9 - se a.gli scismatici, e. ecc., sia concesso il potere delle chiavi Spl 19, 6 - se essi pOBBa.no conferire il sacra.mento dell'Ordine Spl 38, 2. Sentenze spar8e - ERESIA: Ex
verbi8 inordinate pro1,ati8 incurritur haeresis I 31, 2; 39, 7 a.rg 1; II-II 11, 2 arg 2; III 16, 8 opina.re il falso circa quanto appartiene direttamente alla fede porta. all'eresia, soprattutto se vi si aggiunge la pertinacia I 32, 4 - l'e. si oppone direttamente alla fede II-II 39, 1 ad 3 - è un sovrappiù rispetto allo scisma II-II 39, 2 Se - è una specie d'incredulità II-II 94, 1 ad 1 il peccato degli eresiarchi· e quello degli adepti per nascita. Spl 99, 4. ERETICO: è e. sostenere che la persona del Figlio e dello Spirito Santo è unica I 36, 2 - va respinto come e. che oltre Dio esista. qualcosa dall'eternità I 61, 2 - è opinione di alcuni e. che gli esseri visibili sono stati creati non
INDICE GENERALE dal buon Dio, ma da un principio cattivo I 65, 1 - per certi eretici ~moderni la materia sarebbe stata creata dal diavolo I 65, 4 - è e. dire che l'anima intellettiva si trasmette col seme I 118, 2 - è e. protestare in qualche modo di essere padrone del dono spirituale II-II 100, 1 ad 1 - è e. dire che qualcuno il quale riceve la grazia da Dio non possa perderla II-II 189, 10 ad 1 - è e. dire che in Cristo l'anima non era unita al corpo III 2, 5 - o negare che la B. Vergine è madre di Dio III 35, 4 va respinto come e. che il sangue di Cristo sia nell'Eucarestia solo simbolicamente III 75, 1; 78, 5 - o che nel sacramento dopo la consacrazione rimanga la sostanza del pane e del vino III 75, 2 - è una pessima e. affermare che l'atto della procreazione della prole è sempre illecito Spl 41, 3. - Vedi Infldelitas. Hagiographus : Agiografo. - Spesso gli a. parlano non in nome di Dio, ma a nome proprio, però con l'aiuto della luce divina IIII 174, 2 ad 3. Hebetudo: Ottusità. - L'o. mentale: incapacità di penetra.re IIII 8, 6 ad 1 - Cecità della mente e o. di sensi che si contrappongono al dono dell'intelletto IIII q. 15 - l'o. è tra le figlie della gola II-II 148, 6. Hereditas, Heres: Eredità, Erede. - L'erede viene computato come un'unica persona con colui di cui è l'erede II-II 62, 5 ad 3 - per eredità di qualcuno s'intende la cosa di cui è ricco III 23, 1 - non si può avere l'eredità materiale se non muore il testatore, mentre tutti possono ricevere intera l'eredità spirituale senza detrimento del Padre sempre vivente II 23, 1 ad 3 - il fi. glio illegittimo non succede nell'eredità paterna Spi 68, 2. Herodes : Erode. - Il giuramento di E. e il suo adempimento II-II 89, 7 ad2. Hierarchia : Gerarchia, Ordine sa-
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ero. - La g. ecclesiastica imita approssimativamente quella celeste I 106, 3 ad 1 - Le g. angeliche I q. 108 - nelle funzioni gerarchiche si debbono distinguere gli agenti, i beneficiari e le azioni III 65, 1 ad 3; cfr. Spi 31, 1 - proprietà e uffici delle g. celesti si desumono dai loro nomi III 67, 1 - distinzione tra gli ordini della g. celeste Spl 37, 2, ad 4 - tra gli angeli ci sono diverse g., non cosi tra gli Ordini sacri Spl 37, 2 ad 4 - gli Ordini della g. celeste saranno perpetui Spl 89, 4. Hirundo: rondine. - Una hirurvlo ver non facit, nec una dies I-II 51, 3 Se; III 39, 3 ad 3. Historia : Storia. - Il senso storico, o letterale I 1, IO ad 2 - prevale sopra ogni esposizione spirituale della Scrittura I 102, 1. Histrio : Istrione, mimo, commediante. - Liceità del mestiere degli i. II-II 168, 3 ad 3. Holocaustum : Olocausto, sacrificio. - Era cosi chiamato il sacrificio in cui si bruciava per intero la vittima I-II 102, 3 ad 8; III 22, 2 - l'o. della vita religiosa II-II 186, 7 - l'o. è più del sacrificio II-II 189, 3 ad 3 - nell'o. di Cristo il fuoco della carità sostitui il fuoco materiale III 46, 4ad 1. Homicidium: Omicidio. - La volontà di compiere l'o. può rimanere anche E'e viene a mancare la possibilità I 64, 2 ad 3 - la specie dell'o. è identica, pur nella varietà del modo di uccidere I-II 72, 6 - l'o. è un peccato più grave del modo di uccidere I-II 72, 6 - l'o. è un peccato più grave della. fornicazione I-II 73, 8 ad 3; 74, 8 a.rg. 5; 100, 6; II-II 122, 6 arg 4; 154, 3 ad 3 è più grave se commesso da chi è in sé che da. un ubriaco, pur facendo questo ultimo due peccati I-II 76, 4 ad 2 - molti o. sono commessi per passione I-II 77, 8 - l'o. non è imputato a.Ila mano se non in quanto questa fa parte dell'uomo I-II 81, 1 -
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LA SOMMA TEOLOGICA
in nessun modo un o. può eBBer fatto bene I-II 88, 6 ad 3 - non era neceBBario proibire nell'o. il peccato di pensiero, ma solo quello di opera I-II 100, 5 ad 5; 108, 3 ad 1; II-II 122, 6 ad 4 - la sua proibizione nel decalogo I-II 100, 8 ad 3; II-II 170, 1 ad 1 • 2 - l'o. era ritenuto illecito anche preBBo i gentili I-II 103, 4 ad 3 - la pena dell'o. I-II 105, 2 arg 12, ad 12 - Cristo spiega il senso vero della legge circa l'o. contro gli scribi e i Farisei I-II 107, 2; 108, 3 ad 1 - l'o. occupa il primo posto tra i peccati commessi contro il prossimo II-II 13, 3 ad 1; 73, 3 - nel genere dell'o. il primo moto d'ira è peccato veniale II-II 36, 3 - l'o. è un peccato specificamente distinto II-II 43, 3 - L'o. col quale si reca. il danno più grave al prossimo II-II q. 64 - con l'o. si toglie la vita già esistente in atto II-II 73, 3 - l'o. nasce dall'ira. II-II 73, 3 ad 3 - nonché dall'odio e dall'invidia II 158, 4 ad 3 - tutti i danni contro la persona del prossimo devono considerarsi proibiti nell'o. II-II 122, 6 ad 2 - l'o. impedisce di ricevere gli Ordini Spi 39, 4 l'uccisione per violenza. e quella per giustizia non appartengono alla stessa specie morale Spi 41, 3 ad 5 - la. ca.usa prossima dell'o. è l'odio Spl 67, 6. Homo (Humanus): Uomo (Umano). Titoli e pericopi: Dio nella. coscenza. umana I q. 12; 13, 1 - L'uomo I qq. 75-102 (vedi TAv. Sca. Uomo) - se gli uomini possano essere assunti agli ordini degli angeli I 108, 8 Influsso degli angeli sugli u. I qq. 111-114 - Come gli u. muovano le creature I qq. 117-119 Fine dell'u. e atti umani I-II e II-II per intero - se spetti all'u. agire per un fine I-II 1, 1 - se l'identico u. possa avere più fini ultimi I-II 1, 5 - se l'u. ordini tutto all'ultimo fine I-II 1, 6 se sia identico per tutti gli u.
l'ultimo fine I-II 1, 7 - se tale fine sia comune all'u. e alle altre creature I-II 1, 8 - se la prudenza sia necessaria all'uo-_ mo I-II 57, 5 - se la virtù sia. in noi per natura I-ll 63, 1-L'u. come causa di peccato: il peccato originale I-II qq. 81, 83 la morte e gli altri difetti corporali nell'uomo I-II 85, 6 - La legge umana I-II 91, 3; qq. 9597 - se la legge tenda a rendere buoni gli uomini I-II 92, 1 - se tutte le cose umane siano soggette alla legge eterna I-II 93, 6 - se tutti gli uomini le siano soggetti I-II 96, 5 - i precetti giudiziali che regolano la convivenza umana I-II 105, 2 - la nuova Legge e gli atti interiori dell'uomo I-II 108, 3 - se il primo uomo avesse la fede II-II 5, 1 - se all'uomo la fede sia infusa da Dio II-II 6, 1 - se l'u. possa lecitamente sperare nell'u. II-II 17, 4 - se la prudenza. sia insita in noi per natura II-Il 47, 15 - se sia lecito uccidere un u. innocente II-II 64, 6 - sesia lecito uccidere un u. per legittima difesa II-II 64, 7 - se sia naturale per l'u. il pOBBesso dei beni esterni II-II 66, l - se sia. lecito maledire un u. II-II 76, 1 - o scongiurarlo II-II 90, 1 - se l'uomo sia tenuto a ubbidire a un u. II-II 104, 1 - Il peccato del primo u., che fu di superbia II-II qq. 163-165 L'incarnazione, in cui Dio per la nostra salvezza si fece u. III qq. 1-26 (TAv. ScHEM. p. 21 se.) - se il Figlio di Dio abbia. assunto un uomo III 4, 3 - La grazia di Cristo come u. singolo III q. 7 - Cristo quale capo degli u. III 8, 2 • 3 - se Cristo abbia appreso qualcosa dell'uomo III 12, 3 - le proposizioni cristologiche: « Dio è un uomo » ; «un uomo è Dio», ecc. III 16, l - 3 . 6. 7 . 10-12 - se sia riservata agli u. l'adozione a figli di Dio III 23, 3 ~ se Cristo sia predestinato in quanto u. III 24, 2 - se egli doveBBe convivere
INDICE GENERALE con gli u. III 40, 1 - i miracoli da lui compiuti sugli u. III 44, 3 - se nel triduo della sua morte Cristo fosse un u. III 50, 4 se la. sua resurrezione dovesse essere manifestate. a tutti, o solo ad alcuni umani spe.ciali III 55, 1 - se a Cristo spetti il potere giudiziario in quanto u. III 59, 2 - se esso si estenda a tutti gli u. III 59, 4 - se l'uomo soltanto possa. sa.era.mentalmente e spiritualmente mangia.re l'Eucarestia III 80, 2-3 - se l'u. possa da.re soddisfazione a Dio Spl 13, 1 - se un u. possa. soddisfa.re per un peccato senza. soddisfa.re per gli a.Itri Spl 14, 1 - se valga la. soddisfazione u. precedente all'acquisto della. carità Spl 14, 3 - se gli uomini debba.no essere inceneriti dal fuoco purificatore Spl 7 4, 8 - se l'uomo risorge. numerica.mente identico Spl 74, 2 - se in lui risorga.no tutte le membra. e tutte le parti Spl 80, 1-5 - se cia.scun uomo nel giudizio conoscerà tutti i propri peccati Spl 87, 1 - se tutti gli u. compariranno al giudizio Spl 89, 5 - se l'aureola sia dovuta al corpo umano Spl 96, 10 - se la diVlllllo misericordia darà un termine a ogni castigo, sia degli u. che degli angeli Spl 99, 2 - o per lo meno ai castighi degli u. Spl 99, 3. Sentenze sparse: 1) L'u. IN SÈ STESSO: non sono del tutto identici uomo e umanità I 3, 3; cfr. 29,2e.d3; 33,2; 75,4; 85,lad 2 - il termine uomo: precisazioni sul suo significato I 13, 1; 39, 4, ad 3 . 6 ad 1; III 17, 1 ; 60, 3 ad 1 - ciò che è uomo è veramente anime.le I 13, 12 - sebbene il singolo uomo sia tale per la partecipazione della specie, non può dipendere da un essere per sé sussistente della medesima specie, ma da una realtà trascendente I 44, 3 e.d 2 - il singolo u. non è causa della natura umana in assoluto, ma della u. in un dato uomo generato I 45, 5 ad l - per l'u. voi-
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versi all'ultima beatitudine è difficile per due motivi I 62, 2 ad 2 - l'u. può raggiungere la beatitudine solo meritandole. I 62, 4, Se - tale merito può ottenersi anche con un unico atto I 62, 5 - l'u. per la sua natura non è fatto per raggiungere l'ultima perfezione appena nato I 62, 5 ad 1 - ha bisogno della deliberazione per scegliere e consentire, e della parola per esortare I 63, 8 ad 1 - tutto l'uomo è per un fine estrinseco: per la. fruizione di Dio I 65, 2 - l'u. ha. una ragione specie.le per moltiplicarsi: il compimento del numero degli eletti I 72, 1ad4 è chiamato microcosmo I 91, 1; I-II 2, 8 a.rg 2; 17, 8 arg 2; Spl 91, 1 Se 3; cfr. I 96, 2 - per la sua natura è posto tra le creature corruttibili e le incorruttibili I 98, 1 - tutti gli uomini sono di un'unica specie I 108, 1 ad 3 - per gli uomini gli ordini se.ranno non secondo la natura, ma in rapporto al fine soprannaturale e ai doni della grazia I 108, 4 - gli u. santi sono chiamati dèi per partecipazione I 108, 5; Il-Il 3, 1 ad 1 - propriamente l'u. è una sostanza razione.le, non già intellettuale o sensibile I 108, 5; III 1, l - è un unico essere naturale, pur avendo una pluralità di parti I-II 17, 4 che cosa si richiede per la sua completezza. I-Il 18, 1; III 73, 2 - all'u. individuale spettano delle particolarità che non si richiedono per l'u. nella sua specie II-II 18, 9 - l'essere dell'uomo, per le cause cui è soggetto, è commisurato dal tempo I-II 31, 2 - è proprio dell'uomo conoscere la conoscenza stessa come un bene I-Il 31, 6 - l'u. è costituito nella specie per la ragione I-II 31,7; 71,2; II-Il 155,lad2; 179,lad2; III 19,2; Spl 81,4 ad 3 - è un animale perfetto nella conoscenza I-II 35, 2 ad 2 - si dice che è proprio dell'u. essere un animale per natura mansueto I-II 46, 5 a.rg 1 "" l'u.
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LA SOMMA TEOLOGICA
cerca di affermare la propria virilità ed eccellenza. I-II 48, 3 ad 2 - è composto di anima e corpo I-II 59, 3; cfr. I-II 17, 4; III 90, 2 Se 1; 101, 2; Spl 83, 1 si dice che ha una natura. sensitiva e intellettiva I-II 67, 5; III! 165, 2 - nell'uomo ci sono due principali motori I-II 68, 1 - nell'u. devono esserci tre tipi di ordine I-II 72, 4, a.d 1; 87, 1 - un u. di valore riceve un danno non dal bene che possiede ma. dal cattivo uso che ne fa. I-II 73, 10 a.d 3 - l'u. provvede a.Ile proprie necessità con qualche industria. I-II 95, 2 - è ne.turale per l'uomo rifuggire al danno fisico o economico, ma è contro la ragione natura.le abbandona.re per questo l'onestà II-Il 19, 3 a.d 3 - l'u. è di natura. razionale, cui spetta. d'essere talora. in potenza. e talora. in atto II-II 24, 3 ad 3 - l'u. può considerarsi una data. cosa in due maniere II 25, 7 - è un animale ragionevole II-II 34, 5; Spl 82, 1 arg 1; cfr. II-II 141, 1 a.d 1 - non è la migliore tra le cose esistenti II-II 47, 2 ad 1 è libero per natura ed esistente per se stesso II-II 64, 2 ad 3 un u. si può considera.re sotto due aspetti II-II 64, 6 - all'u. si addice per natura ciò che è ordinato secondo ragione II-II 145, 3 - in un uomo si possono considerare due cose II-II 161, 3; cfr. 129, 3 ad 4 - talora l'uomo per sineddoche è detto anima II-II 175, 6 ad 1 - è essenziale alla specie umana l'unione dell'anima col corpo III 2, 5 nella definizione dell'u. non rientrano le carni e le ossa III 5, 2 un u. è quello che in lui è preminente III 25, 1 ad 3; cfr. 1-11 3, 5; 29, 4; 31, 7 - ciò che l'uomo possiede all'inizio della sua creazione secondo il corso comune della natura, è naturale per l'u. III 34, 3 ad 2 - tolta la razionalità è eliminata la specie umana III 86, 4 ad 1 - da un u. non si esige a rigore che fac-
eia. tutto quello 'che può fa.re Spl 13, 1 a.d 3 - ciascun uomo è una. persona. singolare, ed è parte di tutto il genere umano Spl 88, 1 a.d 1 - chi conosce un uomo solo in quanto animale, o in quanto sostanza ne ha. una. conoscenza. potenzia.le o imperfetta. Spl 92, 1 - l'u. è uomo non per il corpo, bensl per l'anima. Spl 92, 2 a.d 6. 2) L'UOMO IN RAPPORTO A DIO: l'u. è ordinato a. Dio come a. un fine superiore alla. nostra. comprensione I 1, 1; I-II 73, 3; 104, 1 a.d 3 - si dice che è a. immagine di Dio non nel corpo, ma. per l'intelletto e la. ragione I 3, 1 a.d 2; 14, 2 arg 3; 72, 1a.d3; 90, 2 Se; I-II 100, 2; Spl 92, 2 Se 5 - l'uomo va. ordinato a. Dio per tutto quello che è e che possiede I-II 21, 4 a.d 3 - spetta. all'u. tendere per quanto può alle cose divine I-II 61, 5 - l'uomo è mosso dallo Spirito Santo in modo da muoversi lui stesso I-II 68, 3 a.d 2 - il suo animo è mosso dallo Spirito Santo solo in quanto si unisce a. lui I-II 68, 4 ad 3 - nella. patria. celeste l'u. sarà del tutto soggetto a Dio I-II 68, 6 - per il fatto che è ben disposto verso la ragione propria., l 'u. è predisposto bene in ordine a Dio I-II 68, 8 ad 2 - l'u. deve unirsi a Dio con la retta ragione I-II 73, 7 a.d 3 - un u. tanto più è unito a. Dio quanto più è virtuoso e consacrato a lui I-II 73, 9 - bisogna giungere all'immortalità della gloria. di Cristo, conformandoci prima alla sua passione I-II 85, 5 ad 2 - l'uomo si unisce a Dio con la volontà I-II 87, 6 - e quanto più si unisce a Dio, tanto migliore è la sua condizione I-II 89, 5 ad 2 - è ordinato a Dio non solo per gli atti interni dell'anima, ma anche per certe opere esterne I-II 99, 3 - noi ci uniamo a. Dio con la ragione, ossia con la mente I-II 100, 2; II-II 10, 12 ad 4; III 68, 10 ad 3 - è giusto che l'u. obbedisca a Dio I-II 100, 2 a.d 1 - tre sono le cose alle qua.li
INDICE GENERALE siamo tenuti per eesere ordinati a Dio I-II 100, 6 - nelle cose affidate~ alla giurisdizione degli uomini, questi fanno le veci di Dio, ma non in tutto I-II 100, 8 e.d 3 - l'u. è ordinato a Dio dal debito culto I-II 100, 1 - ed è obbligato e. Dio per quattro cose I-II 102, 3 e.d 10 - de. certi effetti di Dio l'u. è aiutato a tendere alle. fruizione divine. IIII 1, 1 - mentre con le. falsa conoscenze. di Dio non ai avvicina, ma si allontana da lui II-II 10, 3 - si avvicina a Dio con la fede, con l'osservanza dei precetti e delle opere 1mpererogatorie II-II 12, 1 - secondo la vita spirituale noi comunichiamo con Dio e con gli angeli II-II 23, 1 ad 1 - sebbene Dio non abbia bisogno del nostro bene, noi eia.mo a. lui massimamente obbligati II-II 88, 3 ad 1 - le. n. umana si eleva e. Dio in due maniere III 2, 10 - per la sua. condizione eBSa. ha une. triplice soggezione a. Dio III 20, 1 - in che senso l'u. ha. bisogno di un mediatore per accedere a. Dio III 22, 4 in che senso è estraneo a Dio III 23, 1 ad 1 - si dice che appartiene a. Dio in due modi III 48, 4 ad 1 - a. Dio poesia.mo unirci in due modi Spl 41, 3 ad 2 il nostro ritorno a Dio deve corrispondere all'effusione dei suoi beni in noi Spl 72, 2. 3) IN RAPPORTO
AGLI ANGELI:
gli u. sono sostituiti al posto degli angeli decaduti I 23, 6 ad 1 - somiglianza. degli u. con gli angeli nel paradiso terrestre e dopo la resurrezione finale I 98, 2 ad 1 - ministero degli angeli per gli u. dopo il giudizio I 108, 7 ad 3; Spl 89, 4 - confronto tra u., angeli e altre creature I 112, 1 ad 4 - la parte superiore dell 'u. tocca. in qualche modo quella. più bassa della. natura. angelica., senza fissa.re in essa. l'ultimo fine I-II 2, 8 ad 1 - nella vita contemplativa l'u. è in comunione con Dio e con gli angeli I-Il 3, 5; II-II 23, 1 ad 1
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- l'u. non può supera.re gli angeli nel grado di natura., ma può superarli con l'operazione dell'intelletto I-II 5, 1 ad 3 - spetta alla condizione della. natura umana poter essere aiutata o impedita. dalle altre crea.ture !III 165, 1 - l'uomo è aiutato a progredire dagli angeli buoni III! 165, 1ad1 - ha in comune con gli angeli l'intelletto, ma la potenza intellettiva negli angeli è molto più alta II-II 180, 6 ad 2; cfr. I-II 89, 4 ad 1 - per l'anima gli uomini nel genere degli angeli, non però nella medesima specie III 8, 4 ad 1 - lo stato dell'uomo viatore non ammette che egli poesa vedere un angelo nella sua essenza. III 30, 3 ad 1 - avvicinamento maesimo tra l'u. e l'angelo alla fine del mondo Spi 91, 4. 4) IN R.Al'PORTO AD ALTRI UO·
MINI: Homo est animal naturali-
ter sociale, politicum 1 96, 4; I-II 61, 5; 72, 4; 95, 4; II-II 109, 3 ad 1; 114, 2 ad 1; 129, 6 ad 1, 188, 8 arg 5; III 65, l; Spi 41, 1, Se 2 - tra gli u. il dominio su altri u. non è naturale I 109, 2 ad 3; cfr. 113, 2 ad 3; II-II 104, 5 l'u. è ordinato alla vita politica. non in tutto il suo essere, ma con tutti i suoi beni I-II 21, 4 ad 3; cfr. I-II 96, 4 - tutti gli u. nati da Ada.mo ai poesono considerare come un u. solo I-II 81, 1 - gli u. sono ordinati tra loro per gli atti esterni I-II 100, 2; II-II 58, 8 - I'u. non è ordinato al proesimo come al suo fine I-II 104, 1 ad 3 - l'ordine dell'uomo al prossimo è più soggetto alla ragione che l'ordine dell'u. a Dio I-II 104, 1 ad 3 ei può cooperare alla conversione di un altro u. non dall'interno, ma solo esterna.mente, insegnando o persuadendo I-Il 111, 4 - la giustizia in due modi ordina un uomo rispetto agli altri II-II 58, 5 - ogni u. è parte di una collettività II-II 64, 5 -Homo est omni homini amicua II-II 157, 3 ad 3 - le classi tra
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LA SOMMA TEOLOGICA
gli u. sono state istituite da una norma divina, nel senso che l'una deve sottastare all'altra Il-Il 162, 5, ad 2 - tra gli u. si ri· scontrano tre differenze secondo le attività dell'anima Il-Il 171, pro!. - gli u. hanno una certa continuità tra loro secondo i corpi, ma non secondo le anime Spl 69, 2 ad 3. 5) IN RAPPORTO AGLI ESSERI INFERIORI: l'u. è superiore a. tutti gli animali per la ragione e l'intelletto I 3, 1 ad 2; 76, 1 non è l'istitutore della natura, ma nelle opere dell'arte e della virtù si serve delle cose naturali I 22, 2 ad 3 - ha più operazioni intrinseche degli altri animali I 30, 2 ad 3 - senza il peccato originale avrebbe usato ordina.mente delle cose del mondo I 72 ad 6 - perché è meno provvisto di certi animali per alcuni sensi esterni I 91, 3 ad l - per la beatitudine sorpassa tutti gli altri animali I-Il 2, 5 Se - nelle funzioni della vita attiva gli altri animali in qualche modo si affiancano agli uomini I-Il 3, 5 - somiglianza dell'u. con gli anima.li nelle facoltà organiche, e dissomiglianza. in quelle proprie dell'anima I-II 55, 2 - Sicut ho-
mo, ai ait perfectua virtute eat optimum animal, aie ai ait aeparatua a lege et iuatitia, eat pesaimum omnium I-Il 95, 1; Il-Il 64, 2 ad 3 - sentimenti umani verso gli animali I-II 102, 6 ad 8 - la somiglianza dell'u. con gli altri animali dipende dalla condizione della materia, non già dalla forma Il-II 164, 1 ad 2 - l'u. soltanto ha la pienezza della vita quanto alle sue funzioni, non già l'animale o la pianta III 7, 9 - tutti i costumi onesti degli animali sono compendiati e sublimati per natura negli u. Spl 54, 3 ad 3. - Vedi Humanitas. Homogeneus, a, um : Omogeneo, connaturale. - Regola proBBima e omogenea della volontà urna-
na è la stessa ragione umana I-II 71, 6; Il-II 17, I. Honestas, Honestum : Onestà, Onesto. Titoli e pericopi: Divisione del bene in o., utile e dilettevole I 5, 6 - se la tristezza, o dolore poBSa e880re un bene onesto I-Il 39, 2 - L'o. tra le fonti della temperanza. II-II q. 143 L'onestà Il-Il q. 145. Sentenze sparse: L'utile e l'o. non sono alla pari I-Il 8, 2 ad 2 • 3 ad Se - nessuna cosa può essere onesta, se non è buona III 34, 2 ad 1 - il bene o. va considerato più gustoso del bene utile Il-Il 26, 12 - è preferibile alla stessa vita corporale II-Il 110, 2 - l'o. viene attribuita soprattutto alla temperanza Il-Il 141, 8 ad 1 - per l'onestà qualcuno ama la bellezza. della temperanza Il-Il 143, 1 - l'o. è il bene principale dell'uomo III 15, 6 ad 2 - l'uso debito del bene utile prende l'aspetto di bene o. Spi 49, 2 ad 6 - L'impedimento matrimoniale di pubblica onestà Spi q. 50; 55, 4. Honor: Onore. Titoli e pei·icopi: Se la beatitudine consista negli o. I-II 2, 2 - se nel rendere onore si cada nell'accettazione di persona Il-II 63, 3 - La dulia che rende onore alle persone superiori II-Il q. 103 - il quarto precetto del decalogo che comanda di onorare i genitori Il-Il 122, 5 - la magnanimità quale virtù riguardante gli o. II-II 129, 1-2 se Cristo dovesse vivere disprezzato, oppure tra le ricchezze e gli onori III 40, 3.
Sentenze sparse: Honor est praemium virtutia I-Il 2, 2 arg 1, ad l; Il-Il 75, 2; 103, 1 arg 2; 129, l arg 1.4; 131, 1 arg2, ad 2; III 25, 1 arg 2 - est in honorante I-Il 2, 2 Se; II-II 99, 1 ad 3 - l'o. è un bene di ordine spirituale I-II 31, 5 - consiste in una percezione dell'anima I-II 60, 5 - il disprezzo degli o. è compito dell'umiltà I-II 69, 3 -
INDICE GENERALE l'o. va.ria secondo i beni particolari di ciascuno II-II 25, 1 ad 2 - viene prestato ad una persona quale· iiconoscimento del bene esistente in essa II-II 27, 1ad2 - l'o. accompagna una qualche eccellenza II-II 72, 1; 81, 4, ad 3; 131, 2 ad 2; 144, .2.3 - consi· derato in se stesso è un bene speciale II-II 129, 4 :.. è dovuto alla virtù II-II 129, 4 ad 1; 144, 2 ad 2. 3; 145, 1ad2; 186, 7 ad 4; Spi 95, 5 ad 7 - viene prestato ai virtuosi anche dal popolo Il· II 129, 8; cfr. 145, 1 ad 4; 186, 7 ad 4; Spi 89, 2 ad 4 - la brama dell'o. in tre modi può essere disordinata II-II 131, 1 - è peccaminoso desiderarlo senza seguire l'ordine della ragione JI. II 131, 1 ad 1; III 41, 4 ad 3 ma sono degni di rimprovero quelli che non se ne curano, non evitando il disonore II-II 131, 1 ad l; cfr. 129, 1ad3 - il suo valore consiste nell'essere un riconoscimento della virtù II-II 131, 1ad2 - dalla brama onesta dell'o. alcuni sono sospinti al bene e sottratti al male II-II 131, 1 ad 3 - chi però fa il bene ed evita il male solo per l'o. non è virtuoso II-II 131, 1ad3; cfr. 132, 1 ad 2 - l'o. ha natura di bene arduo II-II 144, 2 - secondo l'opinione del volgo l'abbondanza delle ricchezze rende degni d'onore II-II 145, 1 ad 4 - confronto tra fortezza e temperanza secondo l'onore dovuto per esse II-II 145, 4 ad 3 - in chi viene onorato si possono considerare due cose III 25, l l'atto compiuto non è onorato, ma è la ragione dell'onore III 25, 1ad2 - l'o. non è dovuto che a una creatura ragionevole III 25, 4 - l'o. della madre ri· donda sul figlio III 25, 5 ad 2. Hospes, Hospitalitas : Ospite, Ospitalità. - L'ospitalità tra le opere di misericordia II-II 32, 2; 188, 6-7. Hostia : Ostia, vittima sacrificale. - La vittima del sacerdozio di Cristo III 22, 2 - se il corpo di
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Cristo venga mosso, dopo la consacrazione, al muoversi dell'ostia o del calice III 76, 6 - se più sacerdoti possano consacrare insieme una stessa ostia III 82, 2 triplice significato dello spezzamento dell'ostia III 83, 5 ad 7. - Vedi Eucharistia, Missa, Sacriflcium. Humanitas: Umanità.. Titoli e pericopi: Se in Cristo l'operare della divinità. e dell'umanità sia unico o molteplice III 19, 1 - se si debba.no a.dorare con un unica. ed identica adorazione la divinità e l'u. di Cristo III 25, 1 - Cristo verrà a giudicare sotto l'aspetto della sua u. glorificata Spi 90, 1-2. Sentenze &parse: Il termine u. abbraccia tutto ciò che rientra nella definizione dell'uomo I 3, 3 - l'u. è un tutto composto dì anima e corpo III 6, 5 Se duplice opinione in proposito Spi 79, 2 ad 2. L'u. dì Cristo in quanto è unita a. Dio ha una dignità. infinita I 25, 6 ad 4 - est divinitatis instrumentum, vel organum I· II 112, 1 ad l; III 2, 6arg 4; 7, 1 a.rg 3; 8, 1 ad 1 ; 13, 2 ad 2 . 3 . 4; 18, 1 arg 2; 19, 1, a.rg 2; 34, 1 ad 3; 43, 2; 48, 6; 49, 1, ad 1, 2; 50, 6 ad 3; 56, 1 ad 3; 62, 5; 64, 3 ; Spi 90, 1 ad 5 - l'u. di Cristo causa la grazia non per virtù propria, ma per la virtù della divinità congiunta I-II 112, 1 ad l; III 27, 5 - all'u. di Cristo sono dedicati sette articoli del Credo II-II 1, 8, ad 3 - gli uomini sono condotti al fine della beatitudine dall'u. di Cristo III 9, 2. - Vedi Homo. Humiditas, Humidus: Umidità, Umido, acquoso. - L'umido e l'umidità. nel corpo umano I 119, 1 ad 3; Spi 80, 3-4. Humills, Humilitas: Umile, Umiltà. Titoli e pericopi: L'u. tra le parti della temperanza. II-II q. 143 - u. o modestia II-II 160, 2 - L'umiltà II-II q. 161 - La superbia che è l'opposto dell'u.
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LA SOMMA TEOLOGICA
II-II qq. 162-165. - Vedi Superbia. Sentenze sparse: All'u. si deve il disprezzo degli onori I-II 69, 3 - il timore non s'identifica con l'u., ma ne è il principio Il-Il 19, 9 ad 4 - l'u. fa si che l'uomo, considerando i propri limiti, non si esalti Il-Il 35, 1 ad 3; cfr. 123, 1 ad l; 129, 3 ad 4; Spl 34, 1 ad 2 - modera i moti della speranza e dell'audacia Il-Il 143, 1 ad 4 - ritrae l'animo dalla. brama disordinata delle cose grandi contro la. presunzione Il-II 162, 1 - l'u. non deve mancare di discrezione IlII 187, 5 - niente più meraviglia un'anima. umile che l'esaltazione della propria eccellenza III 30, 4 ad 1 - con l'umiliazione esterna speBSo c'è chi cerca la gloria III 41, 4 ad 2 - in che senso il giusto umile teme di eBSere peggiore degli altri Spl 6, 4 ad 2 - all'u. corrisponde l'esaltazione secondo i meriti Spl 89, 2; cfr. III 53, 1 - l'u. di Cristo rifulse soprattutto nella sua passione I-II 68, 1 - Cristo si umiliò fino alla morte di croce per l'amore e per l'obbedienza a Dio III 53, 1 - con l'u. della passione Cristo meritò la gloria della resurrezione III 54, 2.
Humor: Umore. - Vedi Humiditas. Hydromantia: Idromanzia. - Tra le specie della divinazione II-II 95, 3. H ypocrisis : Ipocrisia. - La simulazione e l'ipocrisia Il-II q. 111 - tra le figlie della vanagloria II-II 132, 5. H yperdulia: Iperdulia. - Specie principale di dulia II-II 103, 4 ad 2. - Vedi Dulia. Hypostasis: Ipostasi, sostanza prima, supposito, persona. Titoli e pericopi: Confronto tra persona, eBSenza, sUBBistenza e ipostasi I 29, 2 - se togliendo mentalmente dalle persone divine le relazioni, le ipostasi rimangano distinte I 40, 3 - se l'unione del Verbo incarnato sia stata fatta nella persona, o ipostasi III 2, 3 - se la. persona, o ipostasi di Cristo dopo l'incarnazione sia. composta III 2, 4 - se sia. vera l'affermazione: Cristo in quanto uomo è un'ipostasi, o persona III 16, 12. Sentenze sparse: Gli individui della. sostanza. sono denominati ipostasi I 29, 1; 30, 1 ad 1 - il termine ipost,asi non si può attribuire a Dio nel suo significato etimologico, ma per l'accezione corrente I 29, 3 ad 3. - Vedi Persona.
I laeob : Giacobbe, Israele. - In che senso G. ebbe la visione faciale di Dio I 12, 11 ad 1; II-II 180, 5 ad 1 - in che senso promise di dare le decime II-II 87, 1 ad 3 - il suo impegno con Dio II-II 88, 2 ad 1 - non peccò nel comprare la primogenitura II-II 100, 4 ad 3 - senso mistico della sua dichiarazione a Isacco di eBBere il primogenito di Esaù II-II 110, 3 ad 3 - come si giustificano i suoi rapporti con le schiave III! 154, 2 ad 3; Spl 67, 3 ad 5 il suo zappicare dopo la contemplazione Il-II 180, 7 ad 4; cfr. App. I, 5 - era tenuto al
comando paterno di non sposa.re una cananea Spi 47, 6 ad 2 la sua poligamia Spl 65, 2 Se 2 sapeva di dover discendere agli inferi dopo la morte Spl 69, 4 Se 2. lactantia: Millanteria, iattanza. Titoli e pericopi: La. millanteria II-Il q. 112 - confronto tra m. e ironia II-II 113, 2 - la m. tra. le figlie della vanagloria III! 132, 5. Sentenze s'[J(],rse: La m. deriva e dalla superbia e dalla vanagloria II-II 132, 5 ad 1; 162, 4 ad 2 - si esprime anche con le pompe esterne II-II 161, 2 ad
INDICE GENERALE 4 - si contrappone al quarto grado dell'umiltà II-II 162, 4 ad 4.· ~Vedi Arrogantia. Idea : Idea, Concetto. - Le i. sono le ragioni delle cose esistenti nella conoscenza. di Dio I q. 14, prol. - Le idee divine I q. 15 -
Ideae sunt ratione8 8tabiles rerum in mente divina exi8tente8 I 15, 2 Se. 3 Se; 84, 5, arg 3 -le idee di Platone I 15, 1 ad 1 . 3 ad 3 . 4; 79, 3; 84, 1. 4-6; 85, 8; 86, 4 ad2; 87, 1 - il termine i. si usa al plurale parlando di Dio, e non è personale I 34, 3 ad 4 ; cfr. I 44, 3; 47, 1 ad 2; II-II 173, I. Idem, ldentitas: Identico, stesso, medesimo, Identità. Titoli e pericopi: Identità tra bene e ente I 5, 1 - i. in Dio tra Essenza e persona I 39, 1 e tra relazione e persona I 40, 1 - se negli angeli sia identica la conoscenza mattutina e quella vespertina I 58, 7 - se l'anima sia della stessa specie degli an geli I 75, 7 - se sia i. il fine ultimo di tutti gli uomini I-II 1, 7 - se la bontà o la malizia dell'atto interno sia identica a quella dell'atto esterno I-II 20, 3 identità tra amore e dilezione I-II 26, 3 - fra tristezza e dolore I-II 35, 2 - se la speranza s'identifichi col desiderio I-II 40, 1 identità numerica tra fede formata e fede informe II-II 4, 4 i. tra peccati contro lo Spirito Santo e peccati di malizia II-II 14, 1 - se il timore servile s'identifichi col timore filiale II-II 19, 5 - se il timore iniziale s'identifichi con il timore filiale II-II 19, 8 - se l'amore di carità si identifichi con la benevolenza II-II 27, 2 - se la pace s'identifichi con la concordia II-II 29, 1 - l'identità specifica tra la prudenza personale e quella relativa al bene comune II-II 47, 11 i. tra diritto delle genti e diritto naturale II-II 57, 3 - tra la giustizia in generale e ogni virtù II-II 58, 6 - tra giusto e contrapasso II-II 61, 4 - tra reli-
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gione e santità II-II 81, 8 - se l'incarnazione s'identifichi con l'assunzione della carne III 2, 8 - identità numerica del corpo di Cristo da vivo e da morto III 50, 5 - si discute l'identità tra limbo e seno d'Abramo Spl 69, 4 - tra. il limbo e l'inferno dei dannati Spi 69, 5 - tra il limbo dei bambini e il limbo dei Patriarchi Spi 69, 6 - se tutti risorgeranno dello steBBo seBBo Spl 81, 3 - se il fuoco della conflagrazione universa.le sia della stessa specie che il fuoco elementare Spi 74, 3 - L'identità di coloro che risorgeranno Spi q. 79. Sentenze apar8e: L'identica cosa non può essere in maniera. univoca il costitutivo forma.le di cose diverse I 14, 6 ad 3; 55, 3 ad 3 - Quaecumque uni et eidem
sunt eadem, 8ibi invicem sunt eadem I 28, 1a.rg2.3 ad l; Spl 83, 3 arg 1 - la. relazione implicita nel termine idem I 28, 1 ad 2 . 4 ad 1; cfr. 42, 1 ad 4 - l'identità reale non esclude la diversità secondo la considerazione della ragione II-Il 5, 8 ad 2 - a. impedire l'identità non può essere che quanto causa la diversità Spi 83, 2. ldololatria (ldololatra) : Idolatria, paganesimo (Idolatra). - L'i. è peccato gravissimo I-II 102, 3 ad 11 - gli i. bevevano il sangue delle vittime e ne mangiavano il grasso I-II 102, 3 ad 8 - solevano sacrificare sotto gli alberi III 102, 4, ad 7 - al tempo del plenilunio I-II 102, 4 ad 10 credenze e pratiche degli idolatri I-II 102, 5 ad 4 . 6 ad 1 . 11; IIII 81, 7 ad 3; 96, 3 - lo scandalo di chi sedeva alla mensa degli idoli II-II 43, 1 ad 2 - l'i. presta onori divini alla creatura II-II 92, 2; 118, 5 ad 4 - L'idolatria II-II q. 94 - la punizione biblica dell'idolatria II-II 97, 4 ad 1 gli i. attribuivano il nome della divinità alle pietre e al legno considerati nella loro natura III 16, 2 ad I.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Ieiunium : Digiuno. Titoli e pericopi: Il digiuno IlII q. 148- la tentazione di Cristo dopo il suo d. III 41, 3 - il d. eucaristico III 80, 8 - il d. tra le opere satisfattorie Spl 15, 3. Sentenze sparse: Rientra.no nel termine d. tutte le pratiche penitenziali I-II 108, 3 ad 4; Spi 15, 3 ad 5 - digiunare è un atto di astinenza Il-Il 3, 1; 88, 6, ad 2 - chi digiuna è tentato di accidia soprattutto verso mezzogiorno II-Il 35, 1 ad 2 - la macerazione del d. non è accetta a. Dio se non in quanto è un atto di virtù II-II 88, 2 ad 3; cfr. 187, 3 - il d. non è accetto a Dio fuori dell'obbedienza Il-Il 186, 8 - i neo-battezzati esclusi dal digiuno fino a Pentecoste Il-Il 189, 1 ad 4 - l'esenzione dal d. difesa da Cristo per i suoi discepoli III 68, 5 ad 2 - il d. che Dio non accettava Spl 14, 1 Se 1 - nel digiuno come tale non entrano le intenzioni che devono finalizzarlo Spi 71, 9 ad 2. - Vedi Abstinentia, Temperantia. lephte: Iefte. - Fu stolto nel fa.re il suo voto ed empio nell'adempierlo II-II 88, 2 ad 2. Ieremlas: Geremia. - L'atteggia.mento di G. di fronte a.Ila missione profetica. II-II 133, 1 ad 4 - perché fu santificato nel seno materno III 27, 6, ad 1, 2 - ebbe dei possessi pur appartenendo all'ordine sacerdotale Spi 40, 3 Se I. Ierusalem : Gerusalemme. - Città insieme regale e sacerdotale III 35, 7 ad 1 - perché fu scelta. come luogo della p11BBione di Cristo III 46, 10. lesus : Gesù. - Il nome Gesù esprime solo la natura. umana. III 16, 5; 17, 1 - la. convenienza di questo nome per Cristo III 37, 2. - Vedi Christus. lgnis : Fuoco. Titoli e pericopi: Il f. dell'inferno Spi qq. 70, 97 - Il f. dell'ultima conflagrazione del mondo Spi q. 74 - il f. del purgatorio App. I, 7. Sentenze sparse: Il moto verso
l'alto deriva al f. da.Ila causa che lo genera I 63, 5; cfr. I-II 113, 7 ad 4 - il f. è il più nobile dei quattro elementi I 67, 2 ad 1 - in materia aerea è chiamato fiamma, in materia. terrea carbone I 67, 2 ad 2 - f. ed aria. non furono ricordati da Mosé espressamente perché non sono distinti da.I volgo I 74, 1 ad 2 - il pre· valere del f. distruggerebbe l'equilibrio di complessione nel corpo misto I 76, 5 ad 2 - confronto del fuoco con l'acqua e la terra I 91, 1 ad 3 - sua sottilità I 93, 3 ad 2; Spi 96, 13 ad 1 - nel f. si possono considerare tre cose I 108, 5 ad 5 - generazione e nutrimento del f. I 119, 1 ad 5 - il suo moto naturale verso l'alto I-II 13, 2 ad 2; 41, 3; Spl 41, 1 - un gran f. subito si estingue appena consumata la. materia. I-Il 48, 2 ad 2 - non può alterare senza. l'influsso dei corpi celesti I-II 109, 1 - nel f. il calore che ne manifesta la. specie non può essere più nobile della forma sostanzia.le del fuoco stesso I-Il 111, 5 ad 2 - il calore del f. agisce in virtù della forma sostanziale Il-Il 2, 9 ad 1 - la. forza del f. è proporzionata a.Ila. diffusione del calore e alla. combustione di materia meno combustibile II-Il 27, 7 - l'unica virtù calorifica del f. spiega. i suoi vari effetti Il-Il 29, 4; cfr. Spi 17, 2 ad 1 - il f. scalda maggiormente le cose più vicine Il-II 31, 3 - è caldo al massimo III 7, 9 - nel f. sono escluse tutte le deficienze di calore che dipendono dal soggetto, mentre ci sono tutte le proprietà che rientrano nella perfezione del calore III 7, 9 ad 1 - per quanto aumenti la virtù del f. non può raggiungere la virtù del sole III 7, 11 ad 3 - il f. possiede una virtù attiva III 72, 2 ad 1 - la virtù del f. nella conflagrazione finale sui corpi dei vivi Spl 78, 2 ad 3; 91, 3 ad 1 - come il f. della fornace risparmiò i tre fanciulli per virtù' divina Spl 82, 1 ad 4 -
INDICE GENERALE col termine fuoco spesso nella Scrittura è presentato qualsiasi castigo -App. II, 2 ad 1. lgnorantia: Ignoranza. Titoli e pericopi: Se l'i. causi atti involontari I-II 6, 8 - L'i. quale causa di peccato I-II q. 76 - una delle quattro piaghe del peccato originale II-Il 85, 3 - se in Cristo ci fosse l'i. III 15, 3. Sentenze sparse: L'i. di elezione, o scelta I-II 13, 1 ad 3 l'i. non sempre causa atti involontari II-II 19, 6 - compiere un atto per i. diminuisce l'ingiuria e in qualche modo provoca alla misericordia e al perdono I-II 4 7, 2 - l'i. diminuisce la colpa come diminuisce la volontarietà I-II 73, 6; cfr. II-II 156, 3 ad 1; Spl 2, 3 ad 3; 49, 4; 51, 2 ad 3 se il difetto da parte della facoltà non sarebbe peccato, com'è evidente per l'i. invincibile I-II 74, 1 ad 2 - quando l'i. è peccato I-II 74, 5; 88, 6 ad 2 - e quando non lo è I-II 77, 7 ad 2; Spl 92, 3 ad 8 - omnis malus est ignorans I-II 78, 1 arg 1, ad 1 - tutti i peccati d'i. si possono ridurre all'accidia I-II 84, 4 ad 5 - sembra rientrare nell'i. il fatto che uno pecchi con buona intenzione I-II 84, 4 ad 5 - ciò che uno compie per i. lo compie per accidens I-II 100, 9 - come nella Legge antica era espiato il peccato per ignoranza I-II 105, 2 ad 9 - l'i. può indicare una mancanza di conoscenza circa qualsiasi particolare II-II 8, 6 ad 1 - essa non si elimina del tutto se non mediante due tipi di scien?;a: speculativa e pratica II-II 9, 3 Se - di suo non ha l'aspetto morale di peccato, se non per la negligenza che la precede e l'effetto che ne segue II-II 53, 2 ad 2 - l'i. del fatto merita perdono, mentre n0n scusa l'i. della legge II-II 59, 4 ad 1; III 80, 4 ad 5; Spi 10, 5 ad 4; 55, 10 - non sta bene che gli ignoranti insegnino II-Il 71, 2 ad 1 - l'i. affettata non scusa ma aggrava la colpa III 4 7, 5
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ad 3; cfr. II-II 156, 3 ad l - in che senso l'i. differisce dall'errore Spi 51, 1 ad I. lliegitimus : Figlio illegittimo.. L'illegittimità quale impedimento per gli Ordini sacri Spl 39, 5 I figli illegittimi Spl q. 68. Illiberalls, llliberalitas : Spilorcio, taccagno, avaro, Avarizia, spilorceria. - Vizio opposto alla prodigalità e alla virtù della liberalità II-II 107, 2 - ed ha per oggetto le spese ordinarie IIIl 118, 8 ad 5 - si può essere spilorci e prodighi in cose diverse I-II 72, 8 ad 3 - il comportamento dello spilorcio I-II 72, 9. Illuminare, Illuminatio: Illuminare, Illuminazione. Titoli e pericopi: L 'illuminazione degli angeli I q. 106 - se un demonio illumini l'altro I 109, 3 se un angelo possa illuminare l'intelletto dell'uomo I 111, 1 - l'i. tra gli effetti del battesimo III 69, 5. Sentenze sparse: L'i. è un moto istantaneo I 53, 3; 67, 2; I-II 113, 7; III 75, 7 ad 2 - è il termine del moto locale del corpo illuminante I 53, 3, ad 2 - ma non è un moto loca.le, bensl un'alterazione I 53, 3 ad 2; 67, 2 - senza una trasmutazione di materia I 67, 3 ad I - illuminare è più che risplendere soltanto 11-II 188, 6; III 13, 1 ad 3 appartiene al fuoco III 66, 3 ad 1. - Vedi Lumen. L'ILLUMINAZIONE INTELLET· TIVA: è cosi denominato l'aumen-
to della virtù intellettiva I 12, 5 - i. e locuzione sono in dipendenza della prima verità I 107, 2 ad 3; cfr. I 107, 2 - le i., a differenza delle locuzioni, sono dirette a tutti gli angeli I 107, 5 ad 3 - Dio è la causa universale dell'illuminazione delle anime, a somiglianza del sole I-Il 79, 3 l'anima di Cristo illuminerà tutte le altre su quanto vede nel Verbo Spl 92, 3 ad 12. Imaginatio, Imaginativa: Immaginazione, Immaginativa, fantasia.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Titoli e pericopi: L'i. tra. i sensi interni I 78, 4 - se un angelo possa trasmutare l'i. dell'uomo I 111, 3 - se la profezia priva di visioni immagina.rie sia più alta II-II 174, 2 - la. visione immagina.ria e i vari gradi di profezia. II-II 174, 3. Sentenze sparse: La. fantasia. qua.le capacità di composizione I, 12, 9 ad 2; II-II 173, 2 - non abbraccia. che i corpi I 50, 1 conosce le sole immagini dei corpi I 57, 1 a.d 2 - è come le scrigno delle forme percepite dai sensi I 78, 4 - la funzione dell'immaginativa appartiene al composto [anima. e corpo] I 84, 6 ad 2 - per agire l'i. non ha bisogno che del fantasma I 84, 7 ad 2 - può formarsi un'immagine della. cosa a.ssente o mai vista I 85, 2 ad 3 - può conoscere le immagini delle cose corporee a.nche assenti I-II 15, 1 - il conoscere dell'i. è regolato entro certi limiti dalla conoscenza della ragione I-II 17, 7, ad 3 - la bontà dell'i. è disposizione alla scienza I-II 74, 4 ad 3 - la percezione dell'i. è improvvisa e senza deliberazione I-II 74, 7 ad 4 - e talora deriva dal moto locale I-II 80, 2 - facilità di formare diversi fantasmi II-II 51, 3 --' alla forte i. il corpo in certe cose obbedisce III 13, 3 ad 3 - l'i. è una potenza superiore ai sensi esterni III 30, 3 ad 2 - la sostanza in quanto tale non sottostà all'i. III 76, 7 - la fantasia è una potenza che si serve di un organo cmporeo Spi 97, 5. Imago : Imagine. Titoli e pericopi: Il termine i. quale nome del Figlio di Dio I q. 35 - L'i. di Dio nell'uomo I q. 93 - tale i. in azione mediante gli atti responsabili del libero arbitrio I-II e II-II - se alle i. di Cristo si possa prestare il culto di latria. m 25, 3. Sentenze sparse: L'uomo è a. i. di Dio non per il corpo ma per l'intelletto e la. ragione I 3, 1 ad 2; 14, 2 arg 3; 72, 1ad3; 90, 2
Se; I-II 100, 2; II-II 66, 1; Spi 92, 2 Se 5 - si dice che l'i. somiglia a.ll'uomo e non viceversa I 4, 3 ad 4 - l'i. della causa. nei suoi effetti I 45, 7 - l'i. di Dio è impressa. direttamente nella natura angelica I 56, 3 - l'i. della. Trinità si riscontra nella. mente secondo la. memoria., l'intelletto e la volontà I 59, 1 Se ~ ciò che per primo si conosce nell'i. è il modello dal quale l'i. è desunta I 88, 3 arg 3 - nella nostra. anima. l'i. di Dio è imperfetta I 88, 3 ad 3; 91, 4 a.rg 5 - l'i. delle Persone divine nell'uomo I 91, 4 ad 2 - il motivo per cui era proibito fa.re una. scultura o un'imma.gine I-II 100, 4 - Idem est motus in imaginem
inquantum est imago, et in rem II-II 81, 3 ad 3; 100, 3 arg 3, ad 3; III 8, 3 ad 3; 25, 3, ad 1 il culto verso i. sacre II-II 81, 3 ad 3; 94, 2 ad 1 - le immagini astronomiche e la negromanzia II-II 96, 2 ad 2 - l'i. sostituisce la. presenza della. realtà III 5, 4 ad 1 - non è la. realtà stessa. III 45, 2 a.rg 2 - la celebrazione dell'Eucarestia è una. i. rappresentativa della. pa.ssione di Cristo, che è una. vera immolazione III 83, 1, ad 2, 3 . 2 ad 2. - Vedi Simllitudo. Imitari, Imitatio: Imitare, Imitazione. - Gli effetti imitano Dio che li produce, non in modo perfetto ma per qua.nto possono I 3, 3 ad 2 - lo imitano come le cose causa.te possono i. la prima causa. I 3, 7 ad 1 - ogni cosa deve imitare Dio a. suo modo II-II 64, 4 ad 1. - Vedi Assimilare. Immaterialis, Immaterialitas: Immateriale, Imma.teria.lità. - L'i. implica la conoscenza. e ogni èosa è conosciuta nella misura. in cui è immateriale I 14, 1 - nella. sostanza non esiste un elemento determinante e uno determinato, ma ognuna di esse con la sua. natura occupa. un dato grado tra. gli esseri I 50, 2 ad 1 - l'i. della. sostanza intellettiva non s'identifica col suo intelletto, pur de-
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rivando da essa tale facoltà I 86, 3 - e i bambini morti senza battesimo App. Il, 1 ad 5. 79, 1 ad 4 - le cose i. sono in qualche _modo infinite rispetto a lmpaviditas (lmpavidus) : Impaviquelle materiali I-II 2, 6; 7, 1. dità, insensibilità al timore {Spavaldo, refrattario al timore). - Vedi Materia, Corpus. Immersio: Immersione. - La triÈ un vizio II-II 126, 1 - contrario alla fortezza per eccesso plice immersione nel battesimo II-Il 126, 2, ad 2. III 66, 7-8. Immisericordia: In che cosa conImpeccabilitas: vedi Peccatum. siste II-II 159, 1 ad 3. Impedire, lmpedimentum: ImpeImmolare : Immolare. - Se nella dire, Impedimento, disfunzione, celebrazione del mistero eucariarresto. Titoli e pericopi: Se il giudizio stico Cristo venga immolato III intellettivo possa essere impedi83, 1. to dall'i. dei sensi I 84, 8 - se la Immortalls, Immortalitas: Immortale, Immortalità. - L'i. o indistanza locale impedisca la conoscenza nelle anime separate I corrutibilità degli angeli I 50, 5 - l'i. dell'uomo nello stato d'in89, 7 - se il piacere impedisca nocenza I 76, 5 ad 1; 97, 1. 4. l'uso della ragione I-Il 33, 3 se soprattutto l'ira impedisce Immunditia, Immundus : Impurità, immondezza, Impuro, immondo, l'uso della ragione I-II 48, 3 peccatore. - Significato letterale a chi e quando è lecito giurare e figurale delle impurità legali III-Il 89, 10 - se la vita contemII 102, 5 ad 4, 5, 6. 6 ad 1; 103, plativa sia impedita dalla vita 2; cfr. II-II 86, 3; Spl 67, 4ad 5 attiva Il-II 182, 3 - se la passione in Cristo impedisse la gioia - gli immondi possono conoscere alcune cose, ma trovano difficoldella fruizione III 46, 8 - se la tà in questo dalla loro impurità mancanza di sincerità impedisca l'effetto del battesimo III 69, 9 II-Il 15, 3 ad 1 - l'i. tra le figlie della gola Il-Il 148, 6; 153, 4 ad - ciò che impedisce gli effetti 1 - ci sono tre generi di immondi dell'Eucarestia III 79, 8 - se la polluzione notturna impedisca Spl 37, 2. - Vedi Culpa, Macula, di ricevere l'Eucarestia III 80, 7 Peccatum. Immutabilitas: Immutabilità. - Gli i. del sacramento dell'OrL'immutabilità di Dio I q. 9 dine Spl q. 39 - Gli i. matrimoL'eternità di Dio che derive. niali Spl qq. 50-62 (vedi Matridalla sua i. I q. 10 - ciò che è monium) - Impedimenti circa il debito coniugale Spl 64, 4-5. del tutto immutabile esclude sia Sentenze sparse: In due modi l'inizio che la fine I 10, 1 - l'i. una cosa può essere impedita della verità I 16, 8 - l'i. del da un'altra I-II 4, 5 ad 4 - chi fato, o destino I 116, 3. - Vedi propone di compiere con sapienNecessitas. za una cosa, prima toglie gli Immutatio: Trasmutazione, muimpedimenti III 71, 2. tamento. - Esistono due tipi di Imperare, Imperium : Comandare, t.: fisica e spirituale I 78, 3 imperare, Comando. - Il comantalora la t. fisica precede la t. do esterno I-Il 12, 1; Il-Il 83, spirituale Spl 82, 3 ad 2. - Vedi 10; 88, 1; Spl 8, 4 - Gli atti coMotus, Mutatio. mandati dalla volontà I-Il q. 17 Impassibilis, Impassibilitas: Impas- se effetti della legge siano cosibile, refrattario alla sofferenza, mandare, proibire, permettere e Impassibilità. - L'i. dell'uomo punire I-Il 92, 2 - comandare nello stato d'innocenza I 97, 2 spetta alla ragione che ha il L 'i. dei beati dopo la resurrecompito di ordinare Il-II 83, 1. zione Spl q. 82 - se saranno imlmperfectio, Imperfectus: Imperfezione, Imperfetto. - L'i. si passibili i corpi dei dannati Spl
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LA SOMMA TEOLOGICA
desume e deriva da ciò che è effetto della grazia operante I-II perfetto I 33, 3; 77, 7 ad 3; 79, q. 113. 4 - ed è causato da esso I 44, 2 Implere, Impletio: Compiere, aad 2; m 1, 2 ad 2 - al sopravdempiere, Adempimento, osservenire dell'essere perfetto, l'iinvanza. - Se la volontà di Dio perfetto contrario sparisce I 58, si compia sempre I 19, 6 - se la 7 ad 3 - l'assenza di un elemennuova Legge compia l'antica. Ito richiesto rientra nell'imperfeII 107, 2 - elementi ordinati zione di una cosa I 59, 3 ad 2 all'osservanza della legge I-II nel divenire l'imperfetto precede 99, 5-6. il perfetto I 65, 3; 82, 3 ad 2 ; Impoenitentia: Impenitenza, osti85, 3; I-II 62, 4; III 1, 5 ad 3 nazione. - L'i. tra i peccati consi giunge dall'imperfetto al pertro lo Spirito Santo II-II 14, 2 fetto I 70, 2 ad 5; 77, 4; 85, 3 ad - può essere una circostanza l; I-II 97, l; II-II 14, 4ad l; per qualsiasi genere di peccato 64, 1; III 1, 5; 36, 4 ad 1 - perII-II 14, 1, ad 3. 4, ad 3; 156, 3 Se. - Vedi Poenitentia. fetto e imperfetto non possono distinguere le facoltà, mentre Imponere, Impositio: Imporre, Imdistinguono gli atti nel modo posizione. - L'i. del nome a d'agire e quindi gli abiti operativi Cristo bambino ID 37, 2 - se ai peccatori che si fanno battezzare I 79, 9 ad 3 - l'imperfetto è una certa partecipazione di ciò che è si debbano imporre opere satisfattorie III 68, 5 - se per il perfetto I 93, 2 ad 1 -- è qualcosa. di mezzo tra l'ente perfetto e il sacramento della penitenza si non-ente II-II 19, 8 ad 3 - le richieda l'imposizione delle mani cose imperfette sono a servizio III 84, 4. (Vedi Manus). di quelle perfette I 96, 1 - e in Impossibilis, e: Impossibile. - Alordine ad esse I 105, 5; II-II 64, cune cose sono i. in modo as1-2; 66, 1 - ciò che è imperfetto soluto per l'incompatibilità dei tende alle. perfezione I-II 16, 4; termini I 25, 3 - in che senso Spl 93, 1 - quando perfetto e gli i. sono soggetti alla potenza imperfetto possono esser ca.usati di Dio I 25, 4 ad 1 - se quanto da une. stessa facoltà I-II 5, 5 ad sorpassa la sua capacità natura.le 3 - l'imperfezione può apparteuno non può raggiungerlo in nere o alla natura specifica di nessun modo, si dice che è impossibile I 62, 2 ad 2 - ciò che una cosa, o a un dato individuo è i. non è oggetto di scelta, o I-II 67, 3 - incompatibilità tra perfezione e imperfezione I-II deliberazione I-II 13, 5 - possi67, 3-4. 6, ad l; II-II 4, 4 ad 1 bile e i. non sono del tutto accidentali rispetto all'oggetto delle - un essere imperfetto può raggiungere la perfezione con una facoltà appetitive I-II 40, 1 ad aggiunta I-II 88, 6 - ma non 3 - quanto possiamo con l'aiuto di Dio non è del tutto i. I-II senza. qualcosa di perfetto preesistente II-II 1, 7 ad 3 - perfetto 109, 4 ad 2 - la virtù non tende e imperfetto non diversificano la verso l'i. II-II 31, 2 arg 1 - l'i. natura di una cosa II-II 19, 8 non ricade sotto il precetto II-II Se; cfr. III 80, 1ad2 - l'essere 33, 2 arg 1 ; III 83, 6 Se -· nesi. è quello cui può essere fatta suno è tenuto all'i. II-II 62, 5 un'aggiunta III 12, 1 Se. arg 3; 8 arg 2; 79, 3 ad 2; 88, 3 Impetrare - L'efficacia impetratiarg 2; 105, 1 arg 3 - nessuno può obbligarsi all'i. Spl 58, 1 Se 2. va della preghiera II-II 83, 15. Impius : Empio, irreligioso, peccaImpotens, lmpotentia: Impotentore in genere. - Misericordia e te, Impotenza. - Col peccato uno può rendersi impotente a comgiustizia di Dio nelle. giustificazione del peccatore I 21, 4 ad 1 piere ciò cui è tenuto II-II 68, 1 ad 1 - l'i. quale impedimento - La giustificazione del p. quale
INDICE GENERALE matrimoniale Spl 52, 1, ad 2; 58, 1, ad 4-6 • 2, Se 2, ad 4. lmprecatiq : Imprecazione. - In tre modi si possono spiegare le i. della S. Scrittura II-II 25, 6 ad 3; cfr. 76, 2 - si possono spiegare in quattro modi II-II 83, 8 ad 1. lmpressio, Imprimere : Impressio.ne, Imprimere. - Se tutti i sa.era.menti imprimano il carattere III 63, 6 - se lo imprima la cresima III 72, 5 - se l'imprima l'estrema unzione Spl 30, 3 impressione del carattere nell'ordine sa.ero Spl 35,2; q. 37. lmproperium : Improperio. - In senso proprio è il rinfacciare i benefici II-II 72, 1 ad 3. Imprudenti&: Imprudenza II-II q. 53. Impudicitia : Impudicizia. - Riguarda azioni connesse con l'atto venereo II-II 154, 1 ad 5. Impugnatio: Ostilità, impugnazione, assalto, tentazione. - La ostilità dei demoni I q. 114 l'impugnazione della verità conosciuta tra i peccati contro lo Spirito Santo II-II 14, 2 - come si vincono le tentazioni II-II 35, 1 ad 4 - la tentazione cui è difficile resistere ha l'aspetto di pena II-II 165, 1 ad 3. - Vedi Tentatio. lmpuritas : Impurità. - In che cosa consiste II-II 7,2; cfr. 81, 8. - Vedi Immunditia. In - Il significato di questa preposizione I 39, 8; I-II 79, 1 ad 2. lnaequalis, Inaequalitas: Disuguale, Disuguaglianza. - Cose disuguali non possono avere l'identica quantità I 42, 1 - in Dio non si può parlare di disuguaglianza in base alla relazioni I 42, 4 ad 2 - la d. delle cose I 47, 2. - Vedi Aequalitas. Incantatio: Incantamento, incanto, incantesimo. - Moralità degli incantesimi II-II 96, 4, ad 2. Incarceratlo: Incarcerazione II-II 65, 3. Incarnari, lncarnatio: Incarnarsi, Incarnazione. Titoli e pericopi: Il mistero 15.
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dell'inca.rnazione III qq. 1-26 (Vedi TAv. ScH., pp. 21 s.). - Vedi sopra: Christus. Sentenze sparse: Del mistero dell'i. si può parlare in due maniere I 57, 5 ad 1 - in che senso rientrava nella fede al tempo di Abramo II-II 1, 3 ad 2 - in qualche modo è oggetto della fede per tutti i tempi II-II 2, 7 -8 con l'incarnazione un solo essere è insieme uomo e Dio II-II 16, 1 ad 2 - progresso nella fede circa l'i. con l'avvicinarsi del Cristo II-II 174, 6, ad 1-il termine dell'i. III 32, 1 - con l'i. il Verbo di Dio si è unito alla natura umana in unità di ipostasi III 33, 3 - nel mistero dell'i. va considerato non il salire, ma piuttosto il discendere III 33, 3 ad 3; 34, 1ad1. Incautela: Mancanza di cautela. La mancanza di cautela è inclusa nell'inconsiderazione II-II 53, 2. - Vedi Prudenti&. Incertitudo: Incertezza, insucurezza, indeterminatezza. - Molta è l'i. nelle cose da compiere I-II 14, 1. Incestus : Incesto. - In che cosa consiste II-II 154, 1 - l'incesto II-II 154, 9 - per gravità segue al peccato contro natura II-II 154, 12 - in che modo l'i. impedisce il matrimonio Spl 58, 4. Inchoatlo: Inizio, cominciamento. - Il c. di una cosa è sempre ordinato al suo completamento I-II 1, 6. Incipere, Incipiens : Cominciare, Incipiente. - Gli i. nei diversi gradi della carità II-II 29, 9 lo stato degli i. II-II 183, 4 - il cominciare implica che esista adesso una cosa che prima non esisteva III 16, 9 ad 2. Incircumspectio : Mancanza di circospezione. - È inclusa nell'inconsiclerazione II-II 53, 2. Inclina tio : Inclinazione. IN GENERALE : Nei corpi fisici l'i. alla propria esistenza non si produce mediante una facoltà distinta, come l'inclinazione verso le cose esterne I 59, 2 - loro i. a
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difendersi dagli agenti contrari I 81, 2 - l'i. naturale è insita in ogni cosa a suo modo I 84, 4 - è impressa dal primo motore I 103, 8 - l'i. al bene universale viene dal primo motore, cui è proporzionato l'ultimo fine I 105, 4; cfr. I-II 9, 6 - ogni i. deriva da una forma I-II 8, 1 e tende a un bene I-II 8, 1; cfr. 36, 4 - si attua nel raggiungere il fine, o il termine I-II 20, 4 per produrre in una cosa un effetto contrario alla sua i. si richiede l'azione di una causa più forte I-II 36, 4 - I'i. al proprio oggetto non deriva dagli abiti, ma dalle potenze stesse I-II 51, 1 - I'i. alla virtù è un bene di natura I-II 85, 1 - ogni essere coopera a ciò cui tende secondo la propria i. II-II 175, 1. INCLINAZIONE NATURALE: le cose hanno un'i. naturale non solo al proprio bene, ma anche a diffondere questo bene I 19, 2 - I'i. naturale degli esseri privi di ragione mostra qual'è l'i. della natura intellettiva I 60, 5 ogni essere ha l'i. naturale non solo alla conservazione dell'individuo, ma anche a quella della specie, e più ancora al bene universale I 60, 5 ad 3 - l'i. naturale è per natura in ogni essere naturale I 87, 4 - può mutarla solo quella causa agente che può dare la virtù da cui deriva I 106, 2 - ossia Dio soltanto che dà la natura I 111, 2 - la coazione e la violenza fatta a un atto di volontà è contro l'i. naturale I-II 6, 4 - nelle cose prive di ragione I'i. naturale è indeliberata I-II 58, 4 ad 1 - l'i. naturale alla virtù non è ancora perfetta virtù I-II 58, 4 ad 3 - in due modi l'uomo può essere ordinato al fine connaturale dalla i. naturale I-II 62, 3 - in che senso l'i. naturale ammette una menomazione I-II 85, 2 ad 2 l'i. naturale porta l'uomo a reprimere chi insorge contro di lui I-II 87, 1 - esistono nell'uomo tre inclinazioni naturali II-II 94,
2, ad 2 - I'i. naturale ad agire secondo la propria forma I-II 94, 3; II-II 26, 6 - l'i. naturale mira sempre a qualche cosa di determinato II-II 47, 15 - ma.i però a un male II-II 95, 1 arg 3 - le i. naturali vanno regolate secondo la ragione II-II 118, 1 ad 3 - c'è nell'uomo l'i. naturale a stabilire un dato tempo per ciascuna cosa necessaria II-II 122, 4 ad 1 - e c'è in ciascuna. cosa l'i. naturale a compiere degli atti proporzionati alla sua potenza II-II 133, 1 - la natura inclina ogni· cosa a quanto le è conveniente II-II 141, 1 ad 1 - le i. naturali sono i principi di tutte le tendenze successive II-II 155, 2 - nelle facoltà appetitive bisogna ammettere un'i. naturale Spl 65, 1 - che segue la conoscenza naturale Spl 65, 1 ad 8 - ad ogni i. naturale corrisponde un agente naturale Spl 78, 3 Se 2. - Vedi Natura. L'INCLINAZIONE VOLONTARIA;
non può essere che da Dio causa della volontà I 11 l, 2 - I'i. delle virtù morali è deliberata I-II 58, 4 ad 1. - Vedi Voluntas. Incommutabilis: vedi Immutabi-
lls. Incola: Abitante. - Significato etimologico del termine i. II-II 81, 1ad4. Inconsideratio: Inconsiderazione. - L'i. è quasi parte potenziale dell'imprudenza II-II 53, 2 - la i. II-II 53, 4 - è un difetto relativo all'atto del giudizio II-II 53, 5 - è tra le figlie della lussuria II-II 153, 5. Inconstantia: Inconstanza. - L'incostanza II-II 53, 5 - è quasi parte potenziale dell'imprudenza II-II 53, 2 - l'invidia e l'ira. causano l'i. distraendo la ragione, ma la lussuria la causa estinguendo del tutto il giudizio della ragione Il-II 53, 6 ad 1 - l'i. procede dalla lussuria II-Il 53, 6 ad 2 - l'incostante non sa imporsi II-II 54, 2 ad 3 - per paura di affrontare un male minore
INDICE GENERALE ne subisce uno maggiore Spi 4 7, 2 - l'i. tra le figlie della lussuria II-Il 1,.53, 5. lncontinens, lncontinentia: Incontinente, Incontinenza. - Incon-
tinen.s concupiBcentiae eBt turpior quam incontinenB irae I-II 73, 5 ad 3; II-II 156, 4. Se; 158, 4; cfr. II-II 53, 6 ad 1 - il sillogi. smo dell'i. I-II 77, 2 ad 4 - l'i. è simile al paralitico I-II 77, 3 e all'infermo che soffre a intermittenza I 78, 4 - L'incontinenza. II-II q. 156. - Vedi Continentia, Temperantia. lncorporatio: Incorporazione. La i. a Cristo mediante il battesimo III 69, 5. lncorporeus: Incorporeo, immateriale. - Che gli esseri i. non sono localizzati è per sé noto solo ai sapienti I 2, 1 - la presenza • virtuale " degli esseri incorporei I 8, 2 ad 1; Spi 69, 1 ad 1, 2 - una realtà incorporea non può perdere il proprio essere I 48, 2 - può essere conosciuta da noi per comparazione con i corpi sensibili I 84, 7 ad 3 - ·ha una virtù più formale e universale di qualsiasi realtà corporea I-II 9, 5 - è priva di quantità e di materia Spl 83, 1. - Vedi lmmaterialis, Incorruptibills. Incorruptibilis, e : Incorruttibile (e incorruttibilità). Titoli e pericopi: L'immortalità o incorruttibilità degli angeli I 50, 5 - l'incorruttibilità dell'anima umana I 75, 6. Sentenze BparBe: Ciò che è i. può cominciare ad esistere per generazione I 46, 1 ad 2 - nelle cose i. non c'è che un solo individuo di ciascuna specie I 4 7, 2 - per il fatto che son capaci di verità, angeli e anime sono i. I 61, 2 ad 3 - un essere può dirsi i. in tre modi I 97, 1 non tutto ciò che proviene dà Dio è i. II-II 189, 10 ad I. Vedi Immortalis. Increatum: Increato. - Se la beatitudine sia queJcosa d'i. I-II 3, 1. - Vedi Deus. Increpare : Rimproverare. - In due
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modi il r. può essere causa di godimento I-II 32, 6 ad 3. lndicativus: Indicativo. - Il modo i. nelle formule sacramentali III 84, 3, ad 4; Spi 29, 8. lndifferens : Indifferente, né buono né cattivo. - Se esista un atto i. secondo la specie I-II 18, 8 - se un atto possa essere indifferente nella sua individualità I-II 18, 9 - possono dirsi indifferenti quegli atti che sono o poco buoni o poco cattivi I-II 92, 2. lndigere: Abbisognare, essere indigente. - Indigenti melius eBt ditari quam philoBophari II-II 32, 3 - in che senso è meglio dare a chi è più indigente II-II 32, 3 ad 1 - l'i. cerca di colmare la propria indigenza II-II 118, 1 ad 3 - ogni uomo ha bisogno prima di tutto dell'aiuto divino, secondariamente di quello umano II-II 129, 6 ad l - uno può aver bisogno di qualcosa in due modi Spi 84, 2 ad 2. Indigestio: Indigestione I 103, 7. Inditus : Immesso, messo dentro, infuso. - Se la legge evangelica sia scritta o infusa I-II 106, 1 se Cristo avesse la scienza i. III 9, 3 - La scienza i. dell'anima di Cristo III q. 11. - Vedi Infundere, Inlusio. Individuatio, Individuus: Individuazione, Individuo. Titoli e pericopi: L'i. nella definizione di persona I 29, 1 - Il primo uomo rispetto alla conservazione dell'individuo I q. 97 - se un atto possa essere indifferente nella sua individualità I-II 18, 9. Sentenze sparBe: L'individuazione delle forme materiali e di quelle immateriali I 3, 2 ad 3 . 3; 13, 9; 14, 11 - principio di individuazione è la materia (contrassegnata dalla quantità) I 29, 3 ad 4; 54, 3 ad 2; 56, 1 ad 2; 63, l; 75, 4. 5; 76, 2 ad 3; 85, l; 86, 3; III 2, 3 ad 3; 6, 1 ad 2; 77, 2 - principio di i. per le forme accidentali è la quantità di estensione III 77, 2 - gli i. secondo
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Platone I 6, 4 - in che modo gli i. corruttibili sono ordinati al bene dell'universo I 23, 7 come la. sussistenza. dell'i. dipende da.Ila. materia. e da.Ila. forma. I 29, 2 ad 5 - in che modo si attribuisce a. Dio l'individualità I 29, 3 ad 4 - l'i. è ciò che è indistinto in sé e distinto da. a.Itri I 29, 4; III 77, 2 - l'i. va.go I 30, 4 - l'i. può dirsi soggetto, o supposito, o ipostasi I 39, 1 ad 3 - si comporta come subietto della. forma. I 39, 2 - tra. gli esseri incorruttibili, a. differenza. dei corruttibili, non può darsi che un solo i. per ciascuna. specie I 4 7, 2 - in quegli esseri la. cui materia è per intero in un i. non c'è che un solo i. per ciascuna. specie I 119, 1 - le caratteristiche stretta.mente individua.li non si tra.smettono ai figli I-II 81, 2 - ad ogni i. è più unita. la natura. specifica. che qualsiasi altro individuo II-II 154, 12 ad 3 - è nella. natura. dell'i. di non poter essere in più soggetti, il che può dipendere da. due motivi III 77, 2. - Vedi Slngularls. lndlvisibllls, e, lndivislo: Indivisibile, Indivisione. - L'indivisione spetta. ad ogni cosa per la. propria. essenza I 6, 3 ad 1 - l'indivisibile può essere di due tipi I 8, 2 ad 2; cfr. 52, 2 - ciò che è indiviso in senso assoluto è uno in senso assoluto I 11, 1 ad 2 Nullum impartibile movetur I 53, 1 arg 1, ad 1 - se il nostro intelletto conosca. prima l'i. o il divisibile I 11, 2 ad 4. - Vedi Pars. lnducere, Inductio : Indurre, addurre, provoca.re, presenta.re, Produzione, presentazione. - Se il dia.volo possa. indurre a. pecca.re persuadendo interiormente I-II 80, 2 - se possa. provoca.re la. necessità di pecca.re I-II 80, 3 - se la. presentazione dei testimoni debba. precedere la. denunzia. II-II 33, 8 - se sia. lecito indurre altri a. entrare in religione II-Il 189, 9. Indulgentla, Indulgere: Indulgen-
za.,condono,concessione,Condona.re. - Le indulgenze Spi qq. 2527 - Se esse giovino a.i defunti Spi q. 71 (vedi TAv. SoH., Pe· nltenza). Accezioni va.rie del termine i. Spi 41, 4 ad 3 - dove c'è condono ci deve essere sempre qualche scusante Spl 49, 1 Se - fu sempre lecito condona.re al peccatore quanto al rancore del cuore, ma. non quanto a.I castigo fissa.to da. Dio Spi 67, 5 ad 2. Industria : Accortezza., abilità., impegno. - Se uno possa. pecca.re per malizia., ossia con impegno, o di proposito I-Il 78, 1 - ci sono due tipi di accortezza., o abilità. Il-II 47, 14 ad 1. Inesse : Risiedere, essere inerente, essere presente, trovarsi. - Si può dire che Dio è in una. cosa. in due maniere I 8, 3; 43, 3 Omne quod est in aliquo, est in eo per modum ei'll8 in quo est I 14, 5; 55, l a.rg 3; 57, I; 89, 2; I-II 50, 4 a.rg 2; 66, 6 ad 1; II-Il 23, 6 ad 1 - il modo di essere del Figlio nel Padre e viceversa. I 42, 5 ad 1 - ciò che di per sé è inerente a. una cosa, vi si trova. necessaria.mente I 104, 1 a.rg 1; cfr. 76, 1 a.rg 6 - rapporto tra cose che sono inerenti per sé e cose inerenti non per sé stesse I-II 10, 1 - in due maniere può capita.re che una. cosa sia in due soggetti I-Il 56, 2 - ciascuna. cosa si trova più nella. propria. ca.usa. (principale) che nell'effetto I-II 83, 1 a.rg 2, ad 2 - una cosa. può trovarsi in un dato soggetto in due modi I-II 83, 1 la. luce può essere in un soggetto in due modi II-II 171, 2. Infalliblllter : Infallibilmente. L'infallibilità della. conoscenza. di Dio I 14, 13 - infallibilità e necessità negli effetti della. Provvidenza. I 22, 4 ad 1 - se i predestinati si salvino infallibilmente I 23, 6 - l'infallibilità della. fede Il-II 4, 5; 5, 3 - l'i. della. profezia II-II 172, 1. Infamia, lnfamls : Infamia., Infame. - Il timore dell'i. ritrae
INDICE GENERALE molti dal peccato II-II 33, 7 l'i. pubblica può sostituire l'accusatore.II-II 67, 3 ad 2 - di suo non si diventa legalmente infami per qualsiasi peccato mortale II-II 98, 3 ad 3 - sebbene l'i. eia un grave danno si può facilmente ovviare Spl 4 7, 2 ad 3. Infectio : Infezione. - In senso proprio si applica al male che si propaga I-II 83, 4. Inferior: Inferiore. TitÒli e pericopi: Come la volontà è mossa dall'appetito inferiore I-II 10, 3 - se il piacere risieda nella ragione inferiore I-II 7 4, 6 - se nella ragione possa risiedere il peccato veniale I-II 74, 9. Sentenze sparse: La Divina. Provvidenza procura il bene degli esseri inferiori mediante quelli superiori I 64, 4; cfr. lll, 1; II-II 83, 11 ad 4 - la perfezione dell'i. è contenuta nella perfezione dell'essere superiore, ma non viceversa I 108, 5 ad 6 gli esseri i. sono in modo più nobile in quelli superiori che in se stessi I 76, 5; 108, 6 ad 3 subordinazione degli esseri i. ai superiori II-II 32, 8; 85, 1. Inferi, Infernus : Inferi, Inferno. Titoli e pericopi: La discesa di Cristo agli inferi III q. 52 se le opere compiute in peccato valgono per mitigare le pene dell'inferno Spl 14, 4 - se le anime possano uscire dall'i. Spl 69, 3 - se il limbo dell'i. s'identifichi col seno di Abramo Spl 69," 4 o con l'i. dei dannati Spl 69, 5 se i suffragi giovino ai dannati dell'i. Spl 71, 5 - se i dannati a.ll'i. soffrano solo la pena del fuoco Spl 97, 1. Sentenze sparse: All'i. non c'è la. vera. eternità ma piuttosto il tempo I 10, 3 ad 2 - in esso sono rinchiusi gli uomini solo per il peccato mortale I-II 89, 6 Se - i dannati là rinchiusi non saranno privi di ogni bene Spl 69, 7 ad 9 - nell'i. non c'è redenzione per quelli che sono definitivamente dannati Spl 71, 6 ad 1 -
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nell'ultima conflagrazione l'inferno non sarà purificato, ma in esso sarà convogliato tutto lo spurgo del mondo Spi 7 4, 6 ad 3 - l'i. si trova al centro della. terra Spl 91, 3 ad 4; 97, 4. 7 ad 3 - la disposizione dell'i. Spl 97, 4 - la sua ampiezza capace di accogliere i corpi di tutti i dannati Spl 97, 7 ad 3 - la. pena. dell'i. è denominata con t.utte quelle cose che qui per noi sono afflittive App. I, 2 ad 2. lnfldells, Infldelitas: Infedele, incredulo, Incredulità, infedeltà. Titoli e pericopi: Se i moti primi-primi degli i. siano peccati veniali I-II 89, 5 - L'incredulità II-II qq. 10-12 - se possa. esserci disperazione senza. incredulità II-II 20, 2 - se lo scisma sia più grave dell'i. II-II 39, 2 - se un incredulo possa amministra.re un sacramento lII 64, 9 - se un fe. dele possa contrarre matrimonio con un'infedele Spl 59, 1 - se il matrimonio esista tra. infedeli Spl 59, 2 - se il coniuge convertito alla fede possa. convivere con quello infedele che ricusa di convertirsi Spi 59, 3 - se possa. abbandonarlo Spl 59, 5 - se il marito possa abbandonare la moglie per altri peccati come per l'incredulità Spl 59, 6. Sentenze sparse - INFEDELTÀ QUALE MANCANZA DI FEDE: Gli infedeli come non sono privi della ragione naturale, cosi non lo sono dell'aiuto divino e della custodia degli àngeli I ll3, 4 ad 3 sono ignoranti delle cose di fede II-II 1, 5 ad 1 - l'i. che non sa niente sulle pene dell'inferno vi soffrirà più per l'omicidio che per il furto I-II 73, 8 - nel suo genere l'incredulità è peccato mortale, ma i moti improvvisi di i. sono peccati veniali I-II 70, 10; 88, 2 - l'i. distrugge il fondamento dell'edificio spirituale I-II 76, 4 ad 3 - chi manca di fede non ha. un concetto vero di Dio II-II 2, 2 ad 2 - di per sé l'incredulità è un peccato più grave della. di· sperazione II-II 20, 3 - ogni at·
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LA SO:MMA TEOLOGICA
to[dell'i. in quanto i. è sempre peccato II-II 23, 7 ad 1 - l'odio di Dio è peccato più grave delI'i. II-II 34, 2 ad 2 - l'autorità pubblica ha facoltà di spogliare gli i. dei loro beni II-II 66, 8 ad 2 - è più grave l'i. di chi è confermato nell'errore che quella di chi dubita di una verità di fede II-II 97, 4 - è più grave se procede dal disprezzo della superbia che se deriva da igno ranza. II-II 162, 6 ad 2 - talora l'i. è il peccato finale cui uno è condotto dagli altri peccati III! 162, 7 ad 3 - l'infedele, pur non appartenendo alla Chiesa attualmente, le appartiene in potenza III 8, 3 ad 1 - l'infedeltà massima indisposizione per l'Eucarestia III 80, 5 ad 2 - l'i. ha il suo compimento nella pertinacia Spi 62, 1 ad 3 - le virtù degli infedeli non sono vere virtù Spi 59, 2 ad 4 - negli i. manca il fondamento della fede Spi 89, 7. INFEDELTÀ QUALE MANCANZA DI FEDELTÀ: l'i. coniugale in
confronto con altre mancanze di fedeltà I-II 105, 4 ad 9 - ogni i. implica irriverenza, ma non viceversa II-II 89, 8 - essere i. a Dio è cosa gravissima II-II 89, 8 ad 1 - è reo d'i. chi consegna a qualcuno le cose divine oltre la misura che gli spetta Spi 36, 4. - Vedi Fides. lnflnitas, Inflnitus: Infinità, Infinito, indefinito. Titoli e pericopi - L'infinità di Dio I q. 7 - se la scienza di Dio abbracci cose infinite I 25, 2 - se la potenza di Dio sia infinita I 25, 2 - se il nostro intelletto possa conoscere cose i. I 86, 2 - se il consiglio proceda all'indefinito I-II 14, 6 - se la concupii;.cenza sie. i. I-II 30, 4 se un peccato pòssa rendere l'uomo reo di una pena i. quanto a grandezza I-II 87, 4 - se ogni peccato lo rende reo. di una pena eterna e i. I-II 87, 5 - se la carità possa aumentare all'i. II-II 24, 7 - se la grazia di Cristo sia i. Hl 7, 11 - se l'anima di Cristo
nel Verbo conoscesse cose i. III 10, 3. Sentenze sparse - Infinitum non est transire I 7, 4; 14, 12 arg 2, ad 2; 45, 2 arg 4; 46, 2 arg 6; 53, 2; I-II 14, 6 Se; 30, 4 arg 3; III 11, 5 arg 2 - ubiquità dell'i. I q. 8, prol. - sua incommensurabilità I 10, 4 - in che senso non ripugna l'esistenza di un i. creato I 10, 5 ad 4; 50, 2 ad 4 l'i. di ordine materiale e quello di ordine formale rispetto alla conoscenza I 12, 1 ad 2 - Infinitum est cuius quantitatem accipientibus semper est aliquid extra assumere I 14, 12 arg 1; 86, 2; I-II 30, 4 ad 1; III 10, 3 arg 1 l'i. è incompatibile con la nozione di fine I 47, 3 ad 2 - la virtù del primo motore è i., ma non in estensione I 105, 2 ad 3 - l'i. sorpassa senza proporzione ogni finito I 105, 8 arg 2 - l'infinità dei singolari sfugge alla comprensione della ragione umana II-II 47, 3 ad 2 - due tipi di i.: privativo e negativo Spi 92, 1 ad 12 - sebbene l'aggiunta del finito all'infinito non dia una entità maggiore, tuttavia dà un più Spi 93, 1 ad 4. Inflrmitas, lnflrmus : Infermità, fragilità, passionalità, Infermo, malato. Titoli e pericopi - La fragilità o passionalità che è causa del peccato da parte dell appetito sensitivo I-II q. 77 - la f. tra le quattro ferite del peccato originale I-II 85, 3 - il visitare gli i. tra le opere di misericordia III! 32, 2 - per quali i. si deve ammillistrare l'Estrema Unzione Spi 32, 2 - se si possa reiterare nella stessa i .. Spi 33, 2. Sentenze . della g. politica I 89, 6 ad 3 - l'ordine della g. è in rapporto alla causa prima I 105, 6 ad 2 - la g. metaforica, ossia verso se stessi II-II 21, 3; 46, 7 ad 2; 100, 2 ad 2; 113, 1 ad 1,2; II-II 30, 1ad2; 106, 3ad1; III 20, 2 ad 3 - l'opposizione tra g. e ingiustizia I 35, 4 - in che modo volere il male di una persona può rientrare nella g. I-II 46, 6 - la g. è un abito esistente nella volontà I-II 50, 5 Se; 56, 6; ID 85, 4 - essa non solo rende l'uomo pronto a compiere cose giuste, ma lo fa anche agire giustamente I-II 56, 3; cfr. 107, 4 - rende retta la volontà I-II 57, 3 ad 2 - in che misura è o può essere accompagnata dal godimento I-II 59, 5 - il giusto mezzo della g. I-II 64, 2; II-II 106, 6 ad 3 - la g. non può essere perfetta senza prudenza I-II 65, 4; II-II 50, 1 ad 1 - la g. legale I-II 60, 3 ad 2; 61, 5 ad 4; 100, 12; 113, 1; II-II 47, lOad 1; 101, 3 ad 3; 157, 2 ad 2; 161, 1 ad 5 . 5 - la g. è superiore alle altre virtù morali di ordine appetitivo I-II 66, I; 68, 7; II-II 55, 8; 181, 1 ad I - in che modo rimane dopo questa vita I-II 67, I; II-II 136, I ad 1 - si parla di · g. in base alla rettitudine della ragione I-II 68, 4 ad 2; I-II 95, 2 - la g. ci dispone a non rifiutare al prossimo ciò che gli dobbiamo I-II 69, 3 - la g. perfetta esclude anche i peccati più piccoli I-II 73, 4 ad 1 - atto della g. è compiere cose rette I-II 96, 3 ad 2 - tra le virtù solo la g. implica l'aspetto di cosa dovuta I-II 99, 5 ad 1; II-II 56, 1 ad I . 2 - la g. propriamente detta riguarda il debito di un uomo verso l'altro I-II 100, 2 ad 2; cfr. II-II 30, 1 ad 2 - si può intendere come abito e come atto I-II 100, 12 - la g.· particolare I-II 100, 12; 113, I; II-II 102, I ad 3; 108, 2 ad I - la g. va osservata sempre I-II 104, 3 ad 1 ""." si può intendere in due sensi I-II 113, 1; Spi 14, 4 - la giustizia
INDICE GENERALE in senso assoluto si attua tra eguali I-II 114, 1 - nelle compravensJ.ite e nella mercede per il lavoro, ibid. - suo oggetto: il debito legale II-II 23, 3 ad 1; 117, 5ad l; 124, 4ad l; 143, 1 ad 3; 160, 2 ad 2; 180, 2 ad 2 per la vera g. si richiede la carità II-II 23, 7 ad 2 - la g. nel beneficio impartito considera l'aspetto di cosa dovuta II-II 31, 1 ad 3 - l'atto materiale e l'atto formale di g. II-II 32, 1 ad 1 - in certi casi la correzione fraterna è un atto di g. II-II 33, 1 - g. non si prende mai in senso cattivo II-II 55, 1ad1 - I. est red-,_ dere unicuique quod suum est II II 57, 4 arg 1; 58, 1 arg 6 . 3 arg 2. 4. 11 . 12 arg 1; 61, 1 arg 2; 66, 3 . 5 - est costans et perpetua voluntas ius suum unicuique tribuens II-II 58, 1; cfr. 101, 3; 102, 2 arg 2 - il più e il meno nella g. II-II 104, 2 ad 2 - nella g. l'uguaglianza si misura in base alle cose II-II 106, 6 ad 3; 117, 2 ad 3 - spetta alla g. usare le ricchezze entro i limiti del dovuto II-II 117, 3 ad 1 - la g. stabilisce la misura nell'amministrazione delle ricchezze secondo il debito legale II-II 118, 3 ad 2 compie il bene di ordine razio. nale II-II 123, 12 - alla g. spetta non solo la fede, ma anche tutte le altre virtù II-II 124, 5 Se - la g. riguarda il bene comune più della temperanza II-II 141, 8 - trattenere dal furto propriamente spetta alla g. II-II 157, 1 - la g. richiama nel modo e nel nome l'uguaglianza II-II 157, 3 - l'uomo per la ragione naturale è incline alla g. II-II 183, 4 - la g. implica rettitudine di volontà III 44, 3 ad I - la g. vendicativa III, 90, 2; Spi 16, 1 ad 3 - la g. tende non solo a togliere la disuguaglianza precedente col punire la colpa, ma a custodire l'uguaglianza per il fu. turo Spl 12, 3 - la g. è una virtù cardinale Spl 16, 2 ,,,- nell'esercizio della g. si richiede il giudizio Spl 17, 3 - togliere ad uno ciò
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che gli è dovuto ripugna direttamente alla g., mentre dare ciò che non gli è dovuto non è contrario alla g., ma è oltre i limiti di essa Spl 71, 1 ad 4 - la g. umana deve modellarsi su quella divina Spl 71, 12 Se 1 - l'atto della g. non implica nessun combattimento Spl 96, 11 ad I. LA G. ORIGINALE: la g. originale sarebbe stata trasmessa ai posteri assieme alla natura III 81, 2 - con la g. originale il corpo era soggetto all'anima finché l'anima era soggetta a Dio I-II 81, 5 ad 2 - impediva i moti disordinati I-II 82, 1 ad 3 - essa riuniva in unità tutte le parti dell'anima I-II 82, 2 ad 3 - tutto l'ordine della g. originale dipendeva dal fatto che la volontà dell'uomo era sottoposta a Dio I-II 82, 3 - fin dall'inizio apparteneva all'essenza dell'anima III 83, 2 ad'2 - nel primo uomo essa fu conferita a tutta la natura umana I-II 85, 1 - con la g. originale la ragione dominava perfettamente le facoltà inferiori e la ragione stessa era soggetta a Dio I-II 85, 3 - la sottrazione della g. originale è un castigo I-II 85, 5 - la g. originale impediva i difetti corporali I-II 85, 5 ad 3 - informava tutta l'anima II-II 53, 1 ad 2 - non conferiva ad Adamo il potere di ,trasformare a piacimento il proprio corpo, ma di conservarlo senza danno III 13, 3; cfr. Spl 86, 2 - allora le potenze inferiori non si sarebbero mai mosse indipendentemente dalla ragione III 27, 3. Vedi Rectitudo. IL GIDSTO: Dio ha una provvidenza speciale per i giusti I 22, 2 ad 4 - Iustus dicitur quia ius custodit II-II 58, 1 - i g. sono la parte più importante del popolo II-II 64, 6 - il g. non pecca facilmente per disprezzo, ma talora può cadere per ignoranza e fragilità II-II 186, 10 ad 3 - è frequente per i giusti essere istruiti dagli impulsi interiori dello Spirito Santo, senza
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LA SOMMA TEOLOGICA
la riprova dei segni esterni III 36, 5 - è assurdo affermare che la vita dei giusti sia destinata a finire Spi 99, 3 Se 1. - Vedi
da Dio III 7, 5 ad 1 - se i morti possano essere aiutati dalle opere dei vivi Spl 71, 2 (vedi Suf.
fragium). Iuvenis, luvenilis, e : Giovane, gio-
Rectus, Sanctus. Iuvare : Aiutare. - Se la predesti-
vanile. - I g. bramano sommamente i piaceri I-II 32, 7 ad 2 in che senso i g. e gli ubriachi abbondano di speranza. I-II 40, 6 - sui g. la disciplina. è più efficace I-II 95, 1 - se tutti risorgeranno in età giovanile Spl 81, 1.
nazione possa essere aiutata dalle preghiere dei santi I 23, 8 l'uomo ha bisogno dell'aiuto soprannaturale per raggiungere il bene divino II-II 175, 1 ad 2 per quanto perfetto, l'uomo ha sempre bisogno di essere aiutato
L Labor, Laborare, Laboriosus: Fatica, lavoro, Faticare, lavora.re, Faticoso, penoso. - La f. talora predispone alla febbre I-II 89, 6 ad 1 - un'opera può essere faticosa in due modi I-II 114, 4 ad 2 - la f. si oppone al piacere corporale II-II 138, 1 ad 2 - né il corpo né l'anima dell'uomo possono faticare di continuo !III 168, 2 - il lavoro manuale è ordinato a quattro cose II-II 187, 3 - la fatica e il combattimento hanno il medesimo oggetto Spi 96, 2 - le messi stesse vengono denominate lavori Spl 96, 3 ad 3. Lacrima : Lacrima. - Le I. provengono non solo dal dolore, ma anche da una certa tenerezza di affetti II-II 82, 4 ad 3 - le lacrime implicano la produzione di quell'umore che viene versato nel pianto Spl 97, 3. - Vedi
Luctus. Lattlclnlum: Latticinio. - I I. nel digiuno ecclesiastico II-II 147, 8.
Laedere, Laesivus, a, um : Ledere, ferire, colpire, Lesivo; - Se l'amore sia una passione 1. per chi ama I-II 28, 5 - la persona lesa si sente come minorata da chi la colpisce I-II 32, 6 ad 6 si può ledere per odio e per ira Il-II 41, 2 ad 4 - la lesione infiltta. senza motivo è dovuta a mancanza. di ragione II-II 41, 2 ad 3 - sia può ledere in varie
maniere II-II 6, 3 - in che senso si può essere lesi dai mali altrui Spl 71, 1 ad 4. Laetitia: Letizia, allegria, gioia, gaudio. - Il termine I. deriva dalla dilatazione del cuore, ma essa rientra nel gaudio I-II 31, 3 ad 3 - la l. è accresciuta dal riso e dagli altri suoi effetti I-Il 38, 2 ad 2 - la I. come effetto della devozione Il-Il 82, 4 - la sciocca allegria tra le figlie della gola II-II 148, 6 - la sciocca allegria è in opposizione al terzo grado di umiltà Il-II 162, 4 ad 4 - rallegrarsi direttamente del male altrui si deve all'odio, non cosi il rallegrarsene per altre sue conseguenze Spl 94, 3 ad 1. Vedi Gaudium. Laicus : Laico. Titoli e pericopi - Se un laico possa amministrare il battesimo III 67, 3 - se un laico possa conferire l'estrema unzione Spl 31, 1. Sentenze sparse - I laici entrano nel clero e i secolari in religione, sebbene possano salvarsi anche senza di questo'I-II 98, 5 ad 3 - un laico in grazia ha il sacerdozio spirituale per offrire sacrifici spirituali III 82, 1 ad 2 - il 1. non ha la facoltà di pregare a nome di tutta la Chiesa Spl 31, 1 ad 1. Lamech : Lamec. - Il suo omicidio fu colpevole II-Il 64, 8 ad 1. Lapidare ; Lapidare, lapidazione.
INDICE GENERALE - Estensione della lapidazione per l'adulterio secondo l'Antica Legge IU 29, 1 ad 4. Lapsus: Caduta, peccato. - Se per gli angeli passò del tempo tra la creazione e la caduta I 63, 6 se uno possa meritare di risorgere dopo il proprio peccato I-II 114, 7. - Vedi Peccstum. Lsrgitio: Elargizione. - Se l'elargizione delle elemosine sia un atto di carità II-II 32, 1 - elargizioni e sperpero II-II 61, 1 ad 1. - Vedi Eleemos yns. Lascivus : Lascivo, incontinente. L'i. vorrebbe godersi il piacere, senza offendere Dio I-II 78, 1 ad 2. Latère: Restare nascosto, nascondersi. - Nei piaceri che importano una certa turpitudine l'uomo cerca di nascondersi I-II 48, 3 ad 2; II-II 156, 4. Lstitudo: Larghezza. - In senso proprio e in senso metaforico III 33, 1. J,atria: Culto di latria, religione. Titoli e pericopi - Gli atti esterni di latria II-II qq. 84-91 - se il voto sia un atto di 1. II-II 88, 5 - se sia un atto di 1. giurare II-II 89, 4 - distinzione tra 1. e dulia II-II 103, 3 - se la carne di Cristo si debba adorare con il culto di I. III 25, 2 - se debbano essere cosi adorate le immagini e la carne di Cristo III 25, 3 . 4 - se il culto di latria si debba prestare alla madre di Cristo III 25, 5. Sentenze sparse - la I. o culto non è che una testimonianza di fede I-II 100, 4 ad 1 - fine della l. è prestare onore a Dio esternamente II-II 3, 1 ad 1 - l., termine greco che indica il culto speciale che si deve a Dio II-II 81, 1 ad 3 . 2 ad 2 - a Dio prestiamo un singolare culto di latria per la sua singolare virtù II-II 25, 1 ad 2; 94, 2; 103, 2 ad 1; 161, 3 ad 1 - tutt,i gli atti esterni di I. sono ordinati agli atti interni che sono i principali II-II 84, 2 - la l., o religione è la prima tra le virtù mora.Ii II-
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II 88, 6 - il termine latria si può prendere in due sensi II-II 94, 1 ad 2 - questa virtù non si divide in specie diverse II-II 103, 4 Se. - Vedi Religio. Latro, Latricinium: Ladro, brigante, Ladrocinio, furto. - Talora impropriamente si parla di un buon ladro I-II 55, 3 ad 1; 92, l; II-II 45, 1 ad l; 47, 13; 92, 1 ad 1 - un tempo, presso i Germani il latrocinio non era considerato iniquo, pur essendo contro la legge naturale I-II 94, 4 . 6 - a chi cade nelle mani dei briganti è lecito svelare i beni che possiede, e che peccamihosamente sono sottratti da costoro II.II 78, 4 - la convenienza. della crocifissione di Cristo tra i briganti III 46, 11 - il buon ladrone discese agli inferi con Cristo, ma per il merito consegui anche là il paradiso III 52, 4 ad 3. Laudare, Laus: Lodare, Lode. Lodevolezza e colpevolezza dell'atto umano I-II 21, 2 - la lode di Dio deriva dalla conoscenza e dagli affetti interiori I-II 101, 2 - nei santi dopo la resurrezione ci sarà la lode anche vocale di Dio II-II 13, 4; Spl 82, 4 ad 4 La lode del nome di Dio II-II q. 91 - come la lode si distingue dall'onore II-II 103, 1 ad 3 - è peccaminoso lodare se stessi anche di cose vere, senza un debito motivo II-II 109, 1 ad 2 - lodare qualcuno può essere una cosa buona o cattiva II-II 115, 1 ad 1, 2 - la lode non si può tributare a qualcuno se non in ordine all'agire Spl 71, 1 ad 3 - per S. Agostino la lode è tra le prerogative della beatitudine Spl 95, 5 ad 6, Lszsrus: Lazzaro. - Nella resurrezione di L. Cristo alzò gli occhi verso l'alto per dare a noi l'esempio III 43, 2 ad 2 - L. risuscitò per tornare alla vita precedente III 55, 2 ad 3 - il Signore comandò di sciogliere L. solo ai discepoli Spl 8, 1 Se 2. Lector : Lettore. - Compiti del lettore Spl 36, 2 ad 3; 37, 2.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Legislator, Legalis (Legispositiva) : Legislatore, Legale (Legislativa). - Le varie intenzioni possibili nel legislatore I-Il 92, 1 - il I. giudica in generale e circa le cose future I-Il 95, 1 ad 2 - propone la legge per quel che avviene nella maggioranza dei casi I-Il 96, 6 ad 3; Il-II 147, 4 qualsiasi legislatore mira prima di tutto al bene comune e secondariamente all'ordine della giustizia e della virtù I-II 100, 8 - il I. umano non può giudicare che dagli atti esterni I-II 100, 9 - l'intenzione del I. I-II 100, 9 ad 2 - è compito di un saggio I. permettere trasgressioni minori per evitare le più gravi I-II 101, 3 ad 2 - l'osservanza dei precetti legali I-Il 103, 4 ad 1 - la legislativa II-II 80, 1 ad 4 - al legislatore appartiene stabilire come ciascuno deve usare i propri beni Spi 52, 2 ad 2; 65, 3 ad 4. - Vedi Lex. Legitimare : Legittimare. - Se i fi. gli illegittimi possano essere legittimati Spi 68, 3. . Legumen: legume. - L'uso dei legumi è permesso nei digiuni ecclesiastici a. differenza. dell'uso delle carni Il-Il 147, 8 ad 1. Lema: Lema. - S'identifica con la pazienza Il-Il 128, 1 ad 6. Lepra, Leprosus: Lebbra, Lebbroso. - I prec!)tti dell'Antica. Legge circa la lebbra e la purificazione dei lebbrosi I-Il 102, 5 ad 4, 7; 103, 2 ad 3 - il Signore che mondava dalla lebbra non poteva essere contagiato dalla lebbra I-Il 107, 2 ad 3 - il sacerdote lebbroso, se ne ha le forze, può dire privatamente la Messa III 82, 10 ad 3 - la I. può sciogliere gli sponsali ma non il matrimonio Spi 64, 1 ad 4. Levitae : Leviti. - I I. non avevano possedimenti, però non era loro interdetto arricchire con altri onesti impieghi Il-Il 87, 2 ad 1 - il Signore comandò che i Leviti al posto delle primizie pagassero al sommo . sacerdote la decima delle decime II-II 87, 4
ad 3 - in che senso si dice che i L. ignorarono i loro consanguinei Il-II 101, 4 ad 1 - i L. spartivano l'eredità paterna, ma non presero parte alla spartizione con le altre tribù Spi 40, 3 ad 2. Lex : Legge, precetto, norma. Titoli e pericopi - Se la bontà del volere dipenda dalla legge eterna I-II 19, 4 - se una volontà seguendo la ragione che sbaglia contro la legge di Dio sie. cattiva I-II 19, 6 - la I. eterne. nella definizione agostiniane. del peccato I-Il 71, 6 - Le. legge I-Il qq. 90-108 - se senza le. grazia l'uomo possa osservare i precetti della I. I-Il 109, 4 - i precetti relativi alla fede Il-Il 16, 1 - quelli relativi ai doni della scienza e dell'intelletto IIII 16, 2 - l'arte di fare le leggi, o legislativa, tra le specie della prudenza II-II 50, 1 - precetti relativi ai vizi contrari alla prudenza Il-Il 56, 2 - se nel giudicare si debba stare sempre alle leggi scritte II-II 60, 5 - se offrire sacrifici a Dio sia di legge naturale Il-II 85, 1 - La circoncisione e le altre prescrizioni legali circa il bambino Gesù III q. 37 - se Cristo dovesse vivere secondo la legge III 40, 4 - se i sacramenti della nuova Legge causino la grazia III 62, 1 - se la causassero quelli dell'antica L. III 62, 6 - se il sacerdote dell'antica L. avesse il potere delle chiavi Spi 19, 1 - La parentela legale che si contrae con l'adozione Spi q. 57 - se la poligamia sia contro la I. naturale Spi 65, 1 - se sia contro la I. naturale avere concubine Spi 65, 3 - se l'indissolubilità del matrimonio sia di legge naturale Spi 67, 1 - se sotto la legge mosaica fosse lecito ripudiare la moglie Spi 67, 3. Sentenze sparse - 1) LA LEGGE IN GENERALE : la I. rientra nella scienza mora.le I 1, 4 arg 2 - ciò che faccia.mo secondo la legge lo faccia.mo giustamente I 21, 1 ad 2 - le norme della. legge nella loro. funzione direttiva I-II 14,
INDICE GENERALE 3 ad 2 - in che senso la legge può dirsi virtù del peccato I-II 55, 3 ad. I - la l. è una specie di arte per istituire e ordinare la vita umana I-II 104, 4 - uno non può imporla che sui propri sudditi II-II 16, 1 - propriamente parlando la legge non è il diritto stesso, ma una norma del diritto II-II 57, 1ad2 spetta alla medesima autorità fare e interpretare la legge II-II 60, 6 - la legge generale deve avere forza coattiva II-II 67, 1 - la legge vien posta considerando quel che è bene nella maggior parte dei casi II-II 88, 10 - per diritto naturale e per un comando divino l'uomo è tenuto a ubbidire alle leggi e ai comandi dei superiori II-II 88, 1O ad 2 - la legge con i suoi precetti mira all'istruzione della massa II-II 140, 1 ad 2 ~ non tutte le norme contenute nella l. sono precetti, ma alcune sono ordinamenti e statuti obbliganti ad poenam II-II 186, 9 ad 2 - la 1. può proibire qualcosa o in modo assoluto o in parte per certi casi Spl 50, 1 ad 5 - una legge, cui la volontà è tenuta a sottomettersi, fa che una cosa sia lecita o illecita Spl 52, 1 ad 4 - ciò che viene introdotto per legge, per legge può essere revocato Spl 68, 3 Se. 2) LEGGE ETERNA: la 1. eterna sta all'ordine della ragione umana come l'arte al manufatto I-II 71, 2 ad 4 - è superiore alla ragione naturale II-II 8, 3 ad 3. 3) LEGGE NATURALE: la conoscenza generica della 1. naturale dirige l'uomo in modo insufficiente I 113, 1 ad 1 - la l. naturale è una certa partecipazione in noi della l. eterna I-II 96, 2 ad 3 - l'immobilità della l. naturale I-II 97, 1 ad 1 . 3 ad 1 ; Spl 6, 2 ad 2 - sua indispensabilità I-II 97, 4 ad 3; cfr. Spl 65, 2 ad 2 - compiti della l. naturale I-II 99, 4 - la 1. naturale è innata nell'uomo I-II 106, I ad 2 - l'inclinazione di natura rien-
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tra nei precetti della 1. naturale II-II 79, 2 ad 2 - i singoli non sono tenuti a quei precetti della 1. naturale che riguardano il bene comune II-II 187, 3 ad 1 contrasto possibile tra un ordinamento di l. naturale e uno speciale privilegio di grazia III 77, 1 ad 1 - la 1. naturale secondo i vari stati riguarda determinazioni diverse Spl 50, 1 ad 4; cfr. III 84, 7 ad 2 - non è scritta materialmente, ma è impressa nei cuori Spl. 65, 2 ad 3. 4) LA LEGGE DIVINA: Dio è legge a se stesso I 21, 1 ad 2 l'uomo deve essere guidato in tutto dalla regola della 1. divina I-II 72, 4 -- era necessario che nella I. divina ci fossero vari precetti affermativi e negativi III 72, 6 ad 2 - la regola della l divina è superiore a quella della l. umana I-II 74, 7 - la 1. dello Spirito Santo è superiore a ogni I. umana I-II 96, 5 ad 2 - la 1. divina può essere mutata solo dall'autorità di Dio I-II 97, 3 ad 1 . 4 ad 3 - opportuno il rincalzo della 1. divina alle inclinazioni della ragione naturale II-II 22, 1 ad 1 - nella l. divina certe cose sono comandate perché buone, o proibite perché cattive; e ci sono cose buone o cattive perché comandate o proibite III! 22, 1 ad 1 - nella l. divina non è proibito che il peccato III! 63, 1 Se - la 1. divina non lascia impunito niente che sia contrario alla virtù II-II 77, 1 ad 1 - la legge divina tende a rendere virtuosi tutti gli uomini, ma con un certo ordine II-II 122, 1 ad 1 . 2. 5) LEGGE ANTICA: la L •.antica era figura della nuovg, legge I 1, 10; II-II 104, 6 ad 2 - determinava molte cose e ne lasciava poche alla determinazione umana I-II 108, 1 - nell'antica L. venivano inflitti castighi corporali II-II 64, 4ad l; 140, I ad l; Spl 39, 4 ad I - osservare l'antica L. nell'èra della grazia di per sé è quasi pari all'idola.tria
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LA SOMMA TEOLOGICA
II-II 94, 3 ad 5 - nell'antica L. si indagava sulle cose future relative alla religione II-II 95, 2 ad 3 - era giusto che fosse scritta con segni sensibili III 42, 4 ad 2 - l'antica L. si compi alla morte di Cristo III 4 7, 2 ad 1 - dopo lo stato della l. di natura. era. necessario che fosse data anche la. legge espressa esternamente III 60, 5 ad 3; 61, 3 ad 2 - le figure della L. antica. sono avvera.te nella nuova 1. III 61, 4 ad 1. - Vedi Decalogus. 6} LEGGE NUOVA: la nuova 1. è figura della gloria futura I 1, 10 - i decreti della nuova I. sono ragionevoli per la. natura. stessa. degli atti comandati I-II 102, 1 ad 1 - nella nuova 1. non vengono determinate pene corpora.li II-II 64, 4 - nella nuova 1. non c'è una. pratica istituita. per conoscere il futuro circa le cose temporali II-II 95, 2 ad 3 - la I. evangelica è legge di amore II-II 108, 1 ad 3 - lo stato della nuova 1. è tra lo stato dell'antica 1. e lo stato della gloria III 61, 4 ad 1 - la nuova I. è iugum auave et onus leve Spl 39, 4 ad 1 - è legge dello spirito e dell'amore Spl 54, 4; 64, 6 ad 2 - nei consigli è più ricca dell'antica Spl 67, 4 ad 3. 7} LEGGE UMANA: la legge umana in tanto ha natura di I. in quanto segue la retta ragione I-Il 93, 3 ad 2 - in che senso si dice che permette certe cose I-II 93, 3 ad 3; II-II 77, 1ad1 - la 1. umana si estende alle sole creature ragionevoli soggette all'uomo I-II 93, 5 - fine della 1. umana è il bene temporale dello stato I-II 98, 1; cfr. II-II 140, 1 - le I. umane stabilirono qualcosa sul culto divino solo in ordine al bene comune I-II 99, 3 - la 1. umana induce alla sottomissione con premi o con castighi temporali I-Il 99, 3 - la I. umana non propone norme che di atti di giustizia I-II 100, 2 - non può concedere che un uomo venga ucciso lecitamente senza ra-
gione I-II 100, 8 ad 3 - non giudica gli atti interni della volontà e dell'intenzione I-II 100, 9 ha delle ragioni intrinseche nella sua universalità, ma le determinazioni particolari sono lasciate all'arbitrio del legislatore I-II 102, 2 ad 3 - leggi che regolano i rapporti tra. padre e figlio, padrone e servo II-II 57, 4 ad 2 sono molte le cose che restano impunite secondo le 1. umane, e che secondo il giudizio di Dio sono pecca.ti II-II 69, 2 ad 1; 78, 1 ad 3 - la 1. umana considera. ciò che avviene nella maggior parte dei casi II-II 88, 9; 152, 2 ad 3; 154, 2; 189, 5. 8} LEGGE ECCLESIASTICA: non tutte le prescrizioni della 1. ec, clesiastica. obbliga.no sotto peccato mortale II-II 186, 9 ad 2 si deve ritenere fermamente che le disposizioni della Chiesa sono guidate secondo la sapienza di Cristo III 72, 12 - per disposizione della Chiesa l'uno è sottoposto all'altro Spl 19, 6 - il precetto della Chiesa riguarda direttamente le cose spirituali, e di conseguenza gli atti legittimi' Spl 23, 3 ad 2 - 11 precetto della Chiesa ha lo stesso valore obbligatorio del precetto divino Spl 54, 4 ad 1 - i contratti e gli uffici spirituali sono determinati dalla 1. ecclesiastica Spl 54, 4 ad 2. Lia : Lia. - L. sta a simboleggiare la vita attiva II-II 779, 2 Se; 182, 1 - solo il consenso successivo stabilì un vero matrimonio tra L. e Giacobbe Spl 51, 1 ad 4. Libellum : Il libello del ripudio Spl q. 67. Liber : Libro. - Il libro della vita I q. 24; 39, 8. Liber, Libertas: Libero, Libertà. Liberum est quod sui causa est I 21, 1ad3; 83, 1 arg 3; 96, 4; I-II 108, 1 ad 2; II-II 19, 4 - si dice libero l'uomo che appartiene a se stesso I 38, 1 ad 1 ; III 48, 4 - l'uomo è libero per la sua anima I-II 57, 3 ad 3 - la libertà quale esclusione di coazione non può essere maggiore o
INDICE GENERALE minore I 59, 3 ad 3 - la 1. non richiede che chi è libero sia la causa p!'ima di se stesso I 83, 1 ad 3 - la 1. naturale è libertà da coazione I 83, 2 ad 3 - radice della libertà come facoltà è la volontà, ma come causa è la ragione I-II 17, 1 ad 2 - l'obbligo del precetto è incompatibile con la libertà solo in colui la cui anima è contraria a ciò che viene comandato II-II 44, 1 ad 2 l'impeccabilità non diminuisce la 1. II-II 88, 4ad1; cfr. 62, 8 ad 3 - la libertà in quanto si contrappone al grado undecimo dell'umiltà II-II 162, 4 ad 4 - lo stato o condizione personale di 1. II-II 183, 1 . 4, ad 3 - nelle cose spirituali si riscontrano due tipi di libertà IIcII 183, 4 - due aspetti di libertà e di. schiavitù sul piano spirituale II-II 184, 4 - tra le altre cose che non ci è lecito alienare c'è la propria libertà II-II 186, 6 ad 3 - l'uomo gode di una certa libertà Spl 13, 1ad2. - Libero arbitrio: vedi Arbitrium. Liberalitas: Liberalità. Titoli e pericopi - La 1. tra le parti potenziali della giustizia !III q. 80 - La liberalità II-II q. 117 - Vizi contrari alla 1. II-II qq. 118-119. Sentenze sparse - Le persone liberali elargiscono con piacere I-II 32, 6 - la 1. si esercita sul denaro in quanto oggetto di concupiscenza, di piacere o di amore I-II 60, 5; III 7, 2 ad 3 la giustizia di per sé è superiore alla liberalità; che però sotto un certo aspetto le è superiore I-II 66, 4 ad 1; II-II 58, 12 ad 1 - pur perdendo il denaro uno può conservare la virtù della l. I-II 67, 5 ad 3 - la l. predispone . al dono spontaneo I-II 69, 3 spetta alla 1. moderare le passioni interiori II-II 31, 1 ad 2 fare elemosine spetta anche alla l. II-II 32, 1 ad 4 - la 1. impedisce il furto in quanto questo procede da una brama sregolata delle ricchezze II-II 32, 1ad4 17.
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se uno regala i propri beni, compie un atto di 1. II-II 61, 3 moderando l'amore del denaro la 1. modera anche il timore di perderlo II-II 123, 4 ad 2 la 1. procura certi particolari benefici II-II 123, 12 ad 5 - qualsiasi impiego onesto del denaro rientra nc;illa l. II-II 134, 3 ad 2 -,.. la 1. risiede nel concupiscibile II-II 134, 4 ad 1 - concorre con la giustizia a escludere il furto II-II 157, I. - Circii. la liberalità di Dio, vedi Deus. Liberare, Liberatio: Liberal'.e, Liberazione. Titoli e perieopi - .Se per la liberazione dell'uomo foBBe necessario, o conveniente la passione di CrIBto III 46, 1-3 - se dalla pass.one eh CrlSto noi e,iamo liberati dal peccato III 49, 1 - dal potere del diavolo III 49, 2 - e dal castigo III 49, 3 - se Cristo abbia liberato dall'inferno i santi patrial'.chi III 52, 5 se abbia liberato i dannati III 52, 6 - se abbia liberato i bambini morti col peccato originale III 52, 7 - se abbia liberato i defunti dal purgatorio III 52, 8 - se dal battesimo l'uomo sia liberato da ogni pena III 69, 2 - se la confessione liberi dalla morte del peccato Spl 10, 1 - se in qualche modo liberi dalla pena Spl 10, 2 - la liberazione dalle pene del purgatorio App. I, 7-8. Libido : Brama, Libidine. - Cicerone chiama libidine il desiderio di qualsiasi bene futuro I-II 46, 3 ad 1 - la libidine no.n attuale, ma " abituale » trasmf:ltte il peccato originale I-II 82, 4 ad 3; III 27, 3 - in che senso la 1. accresce o diminuisce il peccato II-II 154, 3 ad 1; cfr. 156, 3 ad 3 - la 1. implica la concupiscenza disordinata che non è del tutto soggetta alla ragione III 27, 3 ad3. Licere, Lieentia, Licitus, a, um: Esser lecito, Liceità, perm.eSBo, Non proibito, lecito. , Titoli e pericopi - Se siano .lecite opinioni diverse circa le no-
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LA SOMMA TEOLOGICA
zioni I 32, 4 - se sia lecito scostarsi dalla lettera della legge III 96, 6 - se sia lecito a un uomo sperare nell'uomo II-II 17, 4 - se una guerra possa essere le cita II-II 40, 1 - se ai chierici sia. lecito combattere Il-Il 40, 2 - se in guerra siano lecite le imboscate Il-II 40, 3 - se sia. lecito combattere nei giorni festivi II-II 40, 4 - se sia lecito giudicare II-II 60, 2 - se sia lecito uccidere i colpevoli Il-II 64, 2 se uccidere i colpevoli sia lecito solo alle persone private Il-II 64, 3 - se sia lecito a un chierico II-II 64, 4 - se sia lecito il suicidio II-II 64, 5 - se sia lecito uccidere un innocente II-II 64, 6 - se sia lecito uccidere per legittima difesa II-II 64, 7 - se sia lecito possedere qualcosa privatamente Il-II 66, 2 - se sia lecito rubare in caso di necessità II-II 66, 7 - se sia lecito a un giudice decidere una causa contro la verità personalmente da lui conosciuta, in base alle testimonianze presentate II-II 67, 2 - se un giudice possa lecitamente condonare la pena II-II 67, 4 se sia lecito difendersi con la calunnia II-II 69, 2 - se sia lecito sottrarsi al processo con l'appello II-II 69, 3 - se a un condannato sia lecito difendersi con la violenza II-II 69, 4 - se si possa lecitamente maledire un uomo Il-II 76, 1 - se sia lecito maledire una creatura. priva di ragione II-II 76, 2 - se sia lecito vendere una cosa più di · quanto costa II-II 77, 1 - o più di quanto è stata pagata II-II 77, 4 - sulla liceità dell'usura III! 78, 2 . 4 - sulla liceità del giuramento Il-II 89, 2 . 6 . 10 dello scongiuro II-II 90, 1-3 della simonia II-Il 100, 2-4 - se sia lecita la vendetta II-II 108, 1 - se sia lecito l'uso del vino II-II 149, 3 - se sia lecita la verginità Il-Il 152, 2 - se lo sia l'uso del matrimonio II-II 153, 2 - se qualche volta sia lecito adirarsi II-II 158, 1 - se sia lecito desi·
derare l'episcopato II-Il 185, 1 - se sia lecito usarlo in modo assoluto Il-II 185, 2 - se a un vescovo sia lecito abbandonare i propri sudditi II-II 185, 2 - se ai religiosi sia lecito insegnare, predicare ed esercitare altre funzioni del genere Il-II 187, 1 circa la liceità delle pratiche della vita religiosa Il-II 187, 2-6 se sia lecito obbligarsi ad entrare in religione Il-II 189, 2 se sia lecito astenersi del tutto dalla. comunione eucaristica III 80, 11 - se sia lecito ricevere il Corpo senza il Sangue III 80, 12 - se al sacerdote consacrante sia lecito astenersi dalla comunione III 82, 4 - se in qualche caso sia. lecito confessarsi a chi non è sacerdote Spl 8, 2 - se con licenza del penitente il confessore possa rivelare quanto sa sotto il sigillo della confessione Spl 11, 4 - se sia lecito comunicare con gli scomunicati in cose pura.mente materiali Spl 23, 1 - se l'atto del matrimonio sia lecito lecito Spl 41, 3 - se in qualche caso sia lecito uccidere la. moglie Spl 60, 1 - se sia lecito ripudiare la moglie a motivo della fornicazione Spl 62, 1 - se siano lecite le seconde nozze Spl 63, 1 - se un tempo fosse lecita la poligamia Spl 65, 2 oppure il concubinato Spl 65, 5 - se sia. lecito dispensare l'irregolarità dovuta alla. bigamia Spl 66, 5 se possa esser lecito ripudia.re la moglie con una dispensa Spl 67, 2 - se sotto la legge mosaica fosse lecito ripudiare la moglie Spl 67, 3 - se alla moglie ripudiata fosse lecito risposarsi Spl 67, 4 - se fosse lecito al marito riprendere la moglie ripudiata Spi 67, 5. Ligamentum, Ligare: Lega.me, Legare, impedire. Titoli e pericopi - Se il giudizio dell'intelletto venga impedito dal legame delle potenze sensitive I 84, 8 - se le chiavi siano a indicare il potere di legare e di sciogliere Spl 17, 2 - se il
INDICE GENERALE sacerdote possa legare col potere delle chiavi Spl 18, 3 - se possa legare e~sciogliere secondo il proprio arbitrio Spl 18, 4. Lignum : Legno, Albero. Titoli e pericopi - Se con l'albero della vita l'uomo avrebbe conseguito l'immortalità I 97, 4 - la divisione del peccato veniale in legno, fieno e paglia I-II 89, 2. Sentenze sparse.- L'albero della vita era un albero materiale, che però simboleggiava qualche altra cosa I 102, 1 ad 4 - l'albero della scienza del bene e del male poteva significare il libero arbitrio I 102, 1 ad 4 - motivo per cui fu proibito all'uomo di cibarsene I-Il 102, 1 ad 2 - dopo il peccato l'uomo cibandosi di quell'albero non avrebbe potuto ricuperare l'immortalità, ma prolungare di più la propria vita Il-Il 164, 2 ad 6. Limbus : Limbo. Titoli e pericopi - Se il limbo infernale s'identifica col seno di Abramo Spl 69, 4 - se il 1. s'identifichi con l'inferno dei dannati Spl 69, 5 - se il 1. dei bambini s'identifichi col 1. dei patriarchi Spl 69, 6 - se per i bambini del 1. possano valere i suffragi Spl 71, 7. Sentenze s;xzrse - Dal 1. dei bambini è esclusa la pena del senso I-Il 89, 6 Se - i Patriarchi erano trattenuti nel 1. per il peccato originale Spl 69, 7 - al peccato originale corrisponde un duplice limbo Spl 69, 7 ad 3 quelli che erano nel 1. non erano ancora giunti al loro fine Spl 93, 2 ad 2 - i Patriarchi prima della venuta di Cristo dimora.vano in un luogo più nobile del Purgatorio App. I, 2 Se 2. Limus : Fango. - Materia con cui fu formato il corpo dell'uomo I 91, 1. Linea : Linea. - In una 1. infinita o circolare il punto esiste solo in potenza I 85, 8 ad 2 - una 1. per quanto si prolunghi non formerà mai una superficie II-Il
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24, 7 ad 3 - distinzione della con.sanguineità in gradi e linee Spl 54, 2 - un punto in moto produce una l. ; ma da una linea mossa frontalmente non si produce una linea, bensi una superficie Spl 55, 5 - nella suddivisione di una linea si giunge finalmente a una quantità impercettibile Spi 71, 5 - una 1. aggiunta a un'altra 1. fa una quantità maggiore Spl 83, 2 - due 1. possono terminare in un unico punto Spl 83, 2 ad 5 - una 1. può essere distinta dall'altra in vari modi Spl 83, 3 ad 2 - una parte di 1. non può essere estesa quanto la linea intera Spl 84, 3 ad 2. Lingua: Lingua (organo e locuzione). Titoli e pericopi - Il dono delle lingue nella divisione paolina dei carismi I-II 111, 4 - le prestazioni di lingua nel commercio simoniaco II-Il 100, 5 Il dono delle lingue Il-Il q. 176. Sentenze s;xzrse - La lingua dell'inferno non può percepire il dolce, ma tutto le sembra amaro I 75, 2; 111, 4 - in che consisteva il dono delle lingue I-II 111,4; Il-Il 177, 1 - suo compito preparatorio alla fede I-Il 111, 4 ad 3 - la nozione che uno riceve da Dio deve giungere alla conoscenza degli altri mediante il dono delle lingue Il-Il 178, 1 - tale dono fu dato agli Apostoli III 7, 7 ad 3 - la 1. mediante la locuzione è strumento di comunicazione con gli altri m 72, 2 ad 1. - Vedi Locutio. Liquefactio : Liquefazione, struggimento. - Uno degli effetti immediati dell'amore I-II 28, 5 soll. Liquor: Liquido. - Se possa mescolarsi altro liquido al vino consacrato III 77, 8. Litigium : Litigio. - Il litigio II-II 116. Littera, LiteraUs : Lettera, Lettera. - Senso letterale ed altri sensi della Scrittura I 1, 10 i precetti cerimoniali nel loro senso lettera.le e figurativo I-II 102, 2. - Vedi Bistorlcus.
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LA SOMMA TEOLOGICA
Locare, 'Locatfo: Affittare, dare in uso o in prestito, Locazione, affitto. - Gli operai che prestano la loro opera sono dei poveri che cercano il vitto col loro lavoro; mentre i locatori di altre cose in genere sono ricchi I-II 105, 2 ad 6 - se l'uso di una casa non viene concesso gratis, si ha la locazione, o affitto II-II 61, 3. Locus (Localls) : Luogo, spazio, posto (Locale). Titoli e pericopi - La dislocazione degli angeli I q. 52 - Il loro moto locale I q. 53 - il luogo di pena dei demoni I 64, 4 - se la distanza locale impedisca la conoscenza delle anime separate I 89, 7 - Il luogo originario dell'uomo, che è il paradiso terrestre I q. 102 - distanza locale e locuzione angelica I 107, 4 - moto locale dei corpi da parte degli angeli I 110, 3 - e delle anime separate I 117, 4 - se l'adorazione richieda una determinazione di luogo II-II 84, 3 - il luogo della nascita di Cristo III 35, 7 - il luogo del suo battesimo III 39, 4 della sua tentazione III 41, 2 e della sua passione III 46, 1O se il corpo di Cristo sia localmente nel sacramento dell'Eucarestia III 76, 5 - il luogo e le altre cose relative all'apparato dellà celebrazione eucaristica III 83, 3 - se le anime dopo la morte possa.no uscire dai luoghi loro assegnati Spl 69, 3 - la presenza locale di un corpo glorificato Spl 83, 2-5 - Tempo e luogo del guidizio universale Spl q. 88 se sia identico il luogo del purgatorio e della. dannazione App.
I, 2. Semenze 8'p alle altre virtù II-II 4, 7 - l'o. della speranza alla fede II-II 17,7 - e alla carità II-II 17, 8 - L'ordine della carità, ossia degli oggetti da amare II-II q. 26 - se l'ordine della carità sia di precetto II-II 44, 8 - se la religione consista solo nell'ordine a Dio II-II 81, 1 - l'o. di gravità tra le varie specie di lussuria II-II 154, 12 - l'o. della superbia rispetto agli altri peccati II-II 162, 7 - modo e ordine della tentazione dei nostri progenitori II-II 165, 2 - o. tra. vita attiva e contemplativa. II-II 182, 4 - O. nell'assunzione della. natura umana da parte del Verbo III q. 6 - se Cristo debba. dirsi sacerdote secondo l'o. di Melchisedec III 22, 6 - l'o. dell'annunciazione III 30, 4 - Modo e o. del concepimento di Cristo III q. 33 - l'o. delle manifestazioni di Cristo III 36, 6 - Modo e ordine delle sue tentazioni III 41, 4 - l'o. della resurrezione di Cristo III 53, 3 - o. reciproco dei sacramenti III 65, 2 - l'o. del sacramento della penitenza rispetto agli altri sacramenti III 84, 6 - l'o., ovvero gerarchia della penitenza rispetto alle altre virtù III 85, 6. IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
- Nel numero dei sacramenti III q. 65-L'Ordine sacro Spl qq. 3440- l'Ordine sacro quale impedimento del matrimonio Spl q. 53. Sentenze sparse - Nelle cose vanno considerati due tipi di ordine I 21, 1 ad 3; 85, 3 ad l; 103,4adl; I-II 62,4; II-II 17, 8; III 6, 1 - l'o. posto dalla sapienza di Dio nelle cose non adegua e non esaurisce la divina sapienza I 25, 5 - in cose tra loro distinte non solo materialmente esiste sempre un certo ordine I 36, 2 - l'o. del creato mostra l'unità del mondo I 47, 3criteri generali di codesto ordine I 57, 1-2; I-II 1, 4; 111, I; II-II 83, 11; Spl 72, 2 - l'o. reciproco delle cose è il bene dell'universo
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LA SOMMA TEOLOGICA
I 61, 3 - Ordo est parium di8pariumque rerum sua cuiquc .loca tribucns diapositio I 96, 3 Se l'o. causale è stabilito diversamente nelle cose materiali e in quelle spirituali I 106, 1 come c'è una causa subordinata all'altra, così un o. è contenuto sotto un altro o. I I 06, 3 ·l'o. non è sostanza ma relazione I 116, 2 ad 3 - l'o. naturale implica che una cosa passi gradatamente dalla potenza all'atto I 119, 2 - l'o. si riscontra sia negli esseri mossi secondo la natura, sia in quelli mossi mediante la ragione I-II 13, 2 ad 3- l'o. è qualcosa di ragione I-II 14, 1 ad 1 - quanto rientra in un dato ordine forma in qualche modo un'unica cosa rispetto al principio dell'o. I-II 87, 1 - ogni o. presuppone un principio per cui si diventa partecipi di codesto ordine I-II 87, 3 - l'o. rientra nel bene II-II 81, 2 - in due modi si può sovvertire l'o. della ragione circa la concupiscenza II-II 148, 2 l'o. della ragione ordina ogni cosa al suo fine II-II 153, 2 - l'o. della ragione principalmente è in rapporto al fine, secondariamente è in rapporto ai mezzi ad esso ordinati II-II 161, 5 - l'o. naturale implica che uno venga perfezionato in se stesso prima di comunicare ad altri la propria perfezione Spi 64, 1. L'ORDINE COME SACRAMENTO
- fu istituito direttamente dal Signore I-II 108, 2 - il digiuno
quale preparazione agli ordini sacri II-II 147, 5 - gli o. sono tra loro distinti secondo gli uffici sacri II-II 183, 3 ad 3 l'o. è ordinato a qualche azione sàcra II-II 184, 6 - o. sacro e perfezione II-II 184, 6 - con l'o. sacro uno è deputato a ministeri nobilissimi in cui si serve a Cristo medesimo nel sacramento dell'Altare II-II 184, 8 - i compiti dell'O. non si possono affidare che a colui che è
ordinato II-II 187, 1 - l'o. imprime il carattere III 63, 6 dal nome di ciascun ordine si ricava il compito corrispettivo III 67, 1 - col sacramento dell'o. viene conferito un potere superiore circa i ministeri sacri III 84, 4 - il potere di o. è uguale in tutti i sacerdoti Spl 20, 1 ad 1 - tale potere di suo si estende all'assoluzione di tutti i peccatori Spl 20, 1 ad 1 . 2 l'unzione dell'Ordine è un'unzione di consacrazione Spi 30, 3 ad 2 - col ricevere l'Ordine uno si obbliga in perpetuo al servizio di Dio Spl 52, 2 ad 5 dall'ordinazione non nasce una parentela spirituale Spi 56, 2 ad 2 - col sacramento dell'o. si è costituiti ministri dei sacramenti Spi 66, 1 - in coloro che lo ricevono deve apparire la massima spiritualità Spi 66, 1. Vedi Sacerdos. Organum: Organo, membro. - L'o. eseguisce il moto I 18, 3 - tutti gli organi delle potenze sensitive richiedono un determinato equilibrio tra gli elementi componenti I 70, 3 - l'o. è per la potenza. I 78, 3 - l'indisposizione dell'o. toglie la proporzione dell'organo stesso con l'oggetto Spi 90, 3 ad 5. Origo, Oriri: Origine, nascita, Nascere, sorgere, derivare. Titoli e pcri'.copi - Origine o processione in Dio I q. 27 - se nell'anima una potenza derivi dall'altra I 77, 7 - se il primo peccato si propaghi nei posteri mediante l'origine I-II 81, 1 l'o. della legge umana I-II 95, 2 - l'o. dei vizi apertamente contrari alla prudenza II-II 53, 6 se la cecità della mente e l'ottusità del senso nascano dai peccati carnali II-II 15, 3 - se la disperazione nasca dall'accidia II-II 20, 4 - da quale vizio nasca la presunzione II-II 21, 4 - da quale vizio capitale nasca l'odio II-II 34, 6 - l'origine dei vizi che hanno una somiglianza con la prudenza II-II 55, 8 - l'o.
INDICE GENERALE dell'insulto, o contumelia II-II 72, 4. Sentenze sparse - L'origine abbraccia sia il termine a quo, sia il termine ad quem I 32, 3 l'o. viene indicata come atto I 40, 2; 41, 1 ad 1 - l'o. di una cosa non viene indicata come qualcosa d'intrinseco, ma quale passaggio da una cosa a un'altra I 40, 2 - ripugna all'origine come tale di costituire l'ipostasi, o persona I 40, 2 - in Dio l'o. viene indicata all'attivo e al passivo I 40, 4 - a Dio si possono attribuire due ordini di origine I 41, 1 ad 1 - per ogni essere il modo di originarsi è conforme alla sua natura I 93, 5 in che modo può essere rimproverabile ciò che a uno deriva dall'origine I-II 81, 1 ad 5. Vedi Generatio, Nativitas, Processio. Ornatus: Abbellimento, abbigliamento, ornamento. - L'opera di abbellimento nella creazione delle creature corporee I qq. 70-74moralità dell'abbigliamento femminile II-II 169, 2. Os : Bocca. - I peccati di bocca, o lingua nella divisione dei pecca-
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ti secondo il modo di prodursi I-II 72, 7 - se Dio debba essere lodato con la b. II-II 91, 1. Vedi Lingua. Osculum : Bacio. - Se nei toccamenti, nei baci e altre cose del genere ci possa essere peccato mortale II-II 154, 4. Osee : Osea profeta. - Il profeta Osea è scusato dalla. fornicazione I-II 94, 5 ad 2; 100, 8 ad 3; II-II 104, 4 ad 2; 154, 2 ad 2. Ostiarius : Ostiario. - In qualche modo l'o. è l'esecutore della potestà del sacerdote Spl 19, 3 ad 1 - ha la facoltà di ammettere e di escludere dall'assistenza ai sacri ministeri Spl 35, 2 ad 1; 37, 2 - ne riceve il potere Spl 37, 4 ad 9. Otiositas, Otium : Oziosità, Ozio. Talora l'o. è piacevole I-II 32, 1 ad 3 - l'oziosità si riduce al torpore circa i precett.i II-II 35, 4 ad 3 - l' oziO viene combattuto con la meditazione delle Scritture e con la lode divina II-II 187, 3. - Vedi Acedia. Ovum : Uovo. - Le uova sono escluse con la carne e i latticini, dai cibi ammessi per chi digiuna. II-II 147, 8. - Vedi Ieiunium.
p Paganus: Vedi Gentilis, In:fldells. Pallium : Pallio. - Significato del pallio degli arcivescovi Spl 40, 7. Palpabilis, e: Palpabile. - Un corpo si dice palpabile non solo perché resistente, ma anche per la sua densità III 54, 2 ad 2 - la palpabilità dei corpi gloriosi Spl 83, 6. Pants : Pane. Titoli e pericopi - Il pane e il vino quale materie dell'Eucarestia III 74, 1, 3-4 - La trasmutazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo III q. 75 - la frazione del pane consacrato III 77, 7 - la forma della consacrazione del pane III 78, 2.
Sentenze sparse - La. moltiplicazione dei pani I 92, 3 ad 1; III 44, 4 ad 4 - il p. è il cibo pricipale II-II 83, 9 - viene confezionato con acqua e farina III 74, 6 ad 3. - Vedi Eucharistia. Papa : Papa, il Romano Pontefice. - A lui è attribuita la destituzione di certuni dall'ufficio, anche se tale destituzione è fatta mediante altri I 112, 2 ad 2 - spetta al Papa la nuova formulazione del Simbolo, come ogni altra cosa riguardante tutta la Chiesa IIII 1, 10, ad 2 - esercita in pieno le veci di Cristo in tutta la Chiesa II-II 39, 1; 88, 12 ad 3 - può togliere l'infamia legale II-II 68, 4 ad 3 - ha il pieno potere di
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dispensare da tutti i voti dispensabili II-II 88, 12 ad 3 - può sciogliere dal giuramento imposto con la violenza II-II 89, 7 ad 3 - ha la cura della Chiesa universale II-II 89, 9 ad 3 - ha pieni poteri sulle cose ecclesiastiche II-II 89, 9 ad 4; 100, 1 ad 7 - può incorrere nel peccato di simonia II-II 100, 1 ad 7 - solo il p. può dispensare dai voti perpetui II-II 184, 6; 185, 4; 189, 7 - limiti entro i quali può dispensare un religioso dall'obbedienza II-II 186, 8 ad 3 - nella Chiesa il p. ha la pienezza dei poteri III 72, 11 ad 1 ; Spl 26, 3; 38, 1 ad 3; cfr. 20, 1 - il p. non può dare il permesso di rivelare il segreto di confessione Spl 11, 4 ad 1 il p. nella Chiesa ha un potere non inferiore a quello di S. Paolo Spl 25, 1 Se 1 - non usa il pastorale che nella diocesi rli Treviri Spl 40, 7 ad 8. Par : Vedi Aequalis. Parabola : Il senso parabolico è contenuto in quello letterale I 1, 10 ad 3 - Cristo non ingannò le turbe nel proporre delle parabole senza darne la spiegazione I· 111, 3 ad 4 - perché tale spiegazione fu riservata agli apostoli III 42, 3. Paradisus : Paradiso. Titoli e pericopi: Il paradiso terrestre I q. 102 - se la confessione apra il paradiso Spl 10, 3 se le anime possano uscire dal p. Spl 69, 3. Sentenze sparse: il luogo del paradiso terrestre si addiceva allo stato d'integrità II-II 164, 2 - a che serve, dopo la caduta, il paradiso terrestre II-II 164, 2 ad 4 - perché esso è inaccessibile II-II 16i, 2 ad 5 - si dice che è nel p. spirituale chiunque goda la gloria di Dio III 52, 4 ad 3 l'Elsplulsione del primo uomo dal p. fu fatta una volta i.ola Spl 28, 2 Se - nel p. terrestre ci fu il matrimonio, ma non l'atto matrimoniale Spi 42, 4 Se 1 il p. terrestre non era il luogo della retribuzione Spl 69, 7 ad 5 -
esso non ha bisogno di essere purificato nella conflagrazione finale Spl 74, 6 ad 4 - Vedi Gloria, Patria. Parcitas : Parsimonia. - Per Macrobio la p. è tra le parti della temperanza II-II 143, I. Parens : Genitore. Titoli e pericopi - I peccati dei progenitori e la loro trasmissione mediante l'origine I-II 81, 2 - se si possano battezzare i banbini degli infedeli contro il volere dei loro genitori II-II 10, 12 - la pietà non si estende solo ai genitori II-II 101, 1 il quarto precetto del decalogo sui doveri verso i genitori II-II 122, 5 - se per i doveri verso i g. si debba rinunciare alla vita religiosa II-II 189, 6 - se i bambini dei giudei si possano battezzare contro il volere dei genitori III 68, 10. Sentenze sparse - Nello stato d'innocenza i genitori non sarebbero stati confermati in grazia finché era loro possibile ge· nerare I 100, 2 - perché al precetto di onorare i genitori fu annessa una promessa I-II 100, 7 ad 3 - di onorare i genitori viene dato un precetto affermativo II-II 22, 1 ad 3; 26, 8 Se; 34, 3 ad 1 - l'ordine della carità verso i genitori II-II 26, 7-11; cfr. Spl 54, 2 - la deferenza dei figli verso i genitori è più doverosa II-II 26, 9 ad 1, 3; 31, 3 ad 4; 63, 3; Spl 54, 3 ad 3 - i genitori amano i figli più di quanto sono amati da loro II-II 26, 12 ad 3 - in caso di estrema necessità si debbono abbandonare i figli piuttosto che i genitori II-II 31, 3 ad 4 - in che senso si devono odiare i g. II-II 34, 3 ad 1; 101, 4 ad 1, 3 - è impossibile ricompens.are adeguatamente i genitori IIcII 80, 1 - l'onore dovuto ai genitori si può prestare anche ad altri senza colpa II 97, 4 ad 3 ai genitori una cosa può esser dovuta in due maniere II-II 101, 2 - nell'onore verso i genitori è compreso qualsiasi aiuto
INDICE GENERALE ad essi dovuto II-II 101, 2 ad I; cfr. II-II 62, 5 ad 4; 101, 4 ad 3 - per natura· i figli succedono ai genitori e non viceversa II-II 101, 2 ad 2; Spl 67, 1 - i genitori sono uniti a noi più delle autorità II-II 102, 3 - l'onore dei genitori ridonda sulla prole III 27, 4 - dai g. riceviamo tre cose Spi 41, 1 - la copula carnale con i g. è incompatibile col rispetto loro dovuto Spl 54, 3, ad 3. - Vedi Pater, Mater. Il pro-genitoret Adamo: la sua scienza fu per lui un accidente individuale I 101, 1 ad 1 - non bramò la perfetta eguaglianza con Dio II-II 163, 2 - la sua perfezione II-II 163, 3 Se - i progenitori furono istituiti da Dio non solo come persone singole, ma quali iniziatori dell'umanità II-II 164, 1 ad 3. Vedi Adam. Parochus, vedi Cura, Curatus. Parricidium : Parricidio. - La proibizione del parricidio nasce da due cose I-II 76, 1 - chi uccide suo padre per ignoranza fa un parricidio secondo l'effetto, ma non secondo l'affetto II-II 162, 2 ad 2. Pars : Parte. Tit,oli e pericopi - Se l'anima si trovi .tutta in qualsiasi parte del corpo I 76, 8 - le tre parti, o facoltà della vegetativa I 78, 2 se la sinderesi sia una potenza della parte intellettiva I 79, 12 - se lo sia la coscienza I 79, 13 - se la beatitudine sia un'operazione della parte sensitiva o solo della parte intellettiva I-II 3, 3 - se il consenso appartenga solo alla parte .superiore dell'anima I-II 15, 4 - se le passioni risiedono più nella parte appetitiva che in quella conoscitiva I-II 22, 2 - se nelle potenze della parte sensitiva possano esserci degli abiti I-II 50, 3 - Le parti della prudenza II-II qq. 48-51 - se i dubbi debbano essere interpretati in meliorem partem II-II 60, 4 - Le parti soggettive della giustizia II-II 21.
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qq. 6i-78 - Le sue parti integranti II-II q. 79 - Le sue parti potenziali II-II qq. 80-120 - se la superstizione abbia varie parti o specie II-II 92, 2 - Le parti dell'osservanza II-II qq. · 103105 - Millanteria e ironia quali parti della menzogna II-II qq. 112-113 - Le parti della fortezza II-II qq. 128-138 - i precetti relativi alle parti della fortezza II-II 140, 2 - Le parti della temperanza II-II qq. 143169 - Le parti della lussuria II-II qq. 154 - i precetti relativi alle parti della temperanza II-II 170, 2 - l'assunzione delle parti della natura umana nella incarnazione del Verbo III q. 5se tutta la natura umana sia stata assunta mediante le sue parti III 6, 5 - in quale parte del corpo debba essere ricevuta la cresima III 72, 9 - se Cristo sia tutto intero in ciascuna parte delle specie III 76, 3 - Le parti della penitenza III q. 90; Spi qq. 1-15 - in quale parte del corpo debba essere data l'estrema unzione Spi q. 32 - Essenza del sacramento dell'Ordine e sue parti Spi q. 34 - se nella resurrezione finale la medesima polvere debba tornare nelle medesime parti del corpo occupate in precedenza Spi 79, 3. Sentenze sparse - Le parti hanno funzione di materia rispetto al tutto I 7, 3 ad 3; 65, 2; III 90, l - ci sono due tipi di parti I 8, 2 ad 3; III 90, 2 - le parti essenziali sono richieste di per sé alla perfezione del tutto I 23, 7 la grandezza di una parte deve essere proporzionata al tutto I 23, 7 ad 2 - la p. si espone naturalmente per· ]a conservazione del tut.to I 60, 5 - la parte ama naturalmente il tutto più di se stessa I 60, 5 ad l; I-II 19, 10; II-II 26, 3 . 4 ad 3 - nessuna parte è perfetta separata dal suci tutto I 61, 3; I-II 4, 5 arg 1, 2 - di un tutto e delle sue parti possiamo riscontrare quattro fini I 65, 2 - le funzioni delle
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LA SOMMA TEOLOGICA
parti si possono attribuire al tutto attraverso le parti I 75, 2 ad 2 - sebbene l'operazione della parte sia attribuita al· tutto, non si può att.ribuire a un'altra parte I 76, 1 - si può parlare di parte in base a qualsiasi tipo di divisione I 79, 9 ad 1 la parte può essere conosciuta in due maniere I 85, 3 ad 3 . 4 ad 3 - la parte si divide in contrapposizione non al tutto, ma a un'altra parte I 93, 2 ad 3 - la parte è per il tutto I-II 2, 8 arg 2; II-II 64, 2; 65, 1 - l'ultimo fine della parte non è il tutto, se il tutto non è esso stesso l'ultimo fine I-II 2, 8 ad 2 - distrutto il tutto la p. o ceBBa del tutto di essere, o ha un'altra esistenza attuale I-II 4, 5 ad 2 - la p. è ente e sostanza nel tutto I-II 17, 4 - le p. aBBegnate alle singole virtù cardinali I-II 54, 4 ad 2; 57, 6 ad 4; II-II 48, 1; 65 prol. qq. 128, 143; III 90, 3 - una delle parti di un tutto potenziale può essere più perfetta del! 'altra I-II 57, 2 ad 2 - la p. è ordinata al tutto come ciò che è imperfetto alla sua perfezione I-II 90, 2; II-II 64, 2 - la bontà di una p. si misura in rapporto al tutto I-Il 92, 1 ad 3 - la p. in tutto quel che è, appartiene al tutto I-II 96, 4; II-Il 58, 5; 64, 5 - il bene della p. è per il bene del tutto I-II 109, 3 - la p. ama il bene del tutto in quanto è vantaggioso a lei stessa III! 26, 3 ad 2 - la buona disposizione delle p. si rileva in ordine al tutto II-II 47, 10 ad 2 in ogni tutto deve esserci una parte formale e predominante II-II 49, 6 ad 1 - tutto il bene della p. è ordinabile al bene del tutto II-II 58, 5. 6 arg 4 verso le p. ci possono essere due tipi di rapporti II-II 61, 1 come la p. in qualche modo s'identifica col tutto, così ciò che appartiene al tutto in qualche modo è della parte II-II 61, 1 ad 2 - la p. è minore del tutto II-II 185, 6 ad 3 - essa è imperfetta
e si completa nel suo tutto Spl 93, 1. - Vedi Totum. Particeps, Participare, Participatio : Partecipe, Partecipare, Partecipazione. Titoli e pericopi - Il termine Dio nei suoi significati univoco ed analogico, in quanto indica Dio per natura, per partecipazione e secondo l'opinione I 13, 10 - partecipazione di Dio mediante le missioni invisibili I 43, 6 - La partecipazione o convivenza con gli scomunicati Spi q. 23. Sentenze sparse - partecipante e partecipato sono posteriori a ciò che è per essenza I 3, 8 quanto si riscontra per partecipazione in un soggetto è neceSBario che sia causato in esso da chi ha quella dote per essenza I 44, l; 61, l; 84, 4 arg 1 - tutto ciò che è per ·partecipazione risale a ciò che è tale per essenza I 49, 3 arg 4; 65, 4 arg 2; 79, 4 l'atto primo è partecipato dalle cose non come parte, bensì per l'espansione della sua causalità I 75, 5 ad 4 - ogni ente partecipato sta a chi lo partecipa come atto del medesimo I 75, 5 ad 4 - secondo i Platonici chi partecipa è al di sotto di ciò che viene partecipato I 87, 1 - tutto ciò che è per partecipazione è al di sotto di ciò che è per essenza I 96, 1 - partecipazione e proprietà di chi partecipa l l l 5, 1. Participium: Participio. - Valore e funzione del participio nella teologia trinitaria I 39, 5. Particularis, e: Particolare, singolare, speciale. - Se la legge umana debba essere in termini universali o particolari I-II 96, 1 se esista una giustizia particolare II-II 58, 7 - e quale sia la sua materia propria II-II 58, 8 - i castighi particolari del primo peccato II-II 164, 2. - Vedi Singularis. Partus : Parto. - La verginità della Madre di Dio prima del parto, nel parto e dopo il p. III 28, 1-3 - nel parto di Cristo non ci
INDICE GENERALE fu né corruzione né dolore III 35, 6 - il dolore del p. segue nella donna ~ la copula carnale III 35, 6 ad l - Partus sequitur ventrem Spl 52, 4. Parum~ Parvum (Modicum) : Poco, Piccolo (Modico). . Parum 'JYl"O nihilo reputatur I-II 14, 4; 30, 2 ad 3; II-II 87, 2 ad 3; 156, 1ad1; 158, 3Quaecumque modica valde sunt nullo digna aestimamus I-II 46, 3 - Quod parum deest, quasi nihil deesse videtur I-II 65, 1 ad 1; II-II 62, 2 arg 4; Spl 43, 2 ad 7; 84, 3 ad 1 - il poco dalla ragione è considerato quasi niente II-II 66, 6 ad 3 - piccolo e grande sono correlativi II-II 134, 3 ad 4; 135, 1-2 - nell'opera il piccolo e il grande si possono misurare da due punti di vista II-II 135, 1 - il poco viene assorbito dal più III 7 4, 3 ad 3. Parviflcentia: Spilorceria, meschineria, taccagneria. - Se la spilorceria sia un vizio Il-II 135, 1 - quale sia il suo vizio contrario II-II 135, 2. Parvipensio: Disistima, disprezzo. - Se la sola disistima, o disprezzo sia motivo dell'ira I-II 47, 2. Pascha, Phase : Pasqua. - La maniera di celebrare la pasqua I-II 100, 5 ad 2; 102, 2 ad 1 . 4 ad 10 . 5 ad 2 ; 103, 3 ad 4 - il significato della frase Ante diem festum Paschae III 46, 9 ad 1; 74, 4 ad 1 - l'agnello pasquale veniva mangiato una sola volta l'anno III 80, 10 ad 2. Passio, Passivus, Pati (e derivati): Passione, Passivo, Subire, patire. Titoli e pericopi: Se l'intelletto sia una potenza passiva I 79, 2 - se nello stato d'innocenza ci fossero le passioni I 95, 2 - Le passioni I-II qq. 22-48 (Vedi TAv. ScHEM. Passioni) le p. dell'amore I-II 26, 2; 27, 4 - della concupiscenza I-II 30, 2 - del piacere I-II 31, 1 - del dolore I-II 35, 1 - del timore I-II 41, 1-2 - dell'ira I-II 46, 1 - confronto delle virtù morali con le
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passioni I-II q. 59 - distinzione tra le virtù morali relative alle operazioni e virtù morali relative alle passioni I-II 60, 2 - se a passioni diverse corrispondano virtù morali diverse I-II 60, 4 se le virtù morali si distinguano secondo gli oggetti delle passioni I-II 60, 5 - La passione come causa di peccato I-II q. 77 gravità del peccato di passione I-II 78, 4 - se lo scandalo passivo possa essere subito dai perfetti I-II 43, 5 - se la giustizia abbia per oggetto le passioni o le sole operazioni II-II 58, 9 - se uno possa subire ingiustizia volontariamente II-II 59, 3 - se l'anima di Cristo fosse passibile III 15, 4 - La passione di Cristo III qq. 46-49 (Vedi TAv. ScHEM. pp. 22 s.) - se ai sacrament.i la virtù di causare la grazia derivi. dalla passione di Cristo III 62, 5 - se il battesimo fu istituito dopo la p. di Cristo III 66, 2 - la passibilità del corpo di Cristo nell'Eucarestia III 81, 3 - se le anime separate possano soffrire il fuoco materiale Spi 70, 3. Sentenze sparse - P ABSIONE IN GENERE: talora si parla di passione in senso equivoco, nel senso in cui è una passione anche l'intendere I 14, 2 ad 2 - ogni essere subisce, o patisce in quanto manchevole e imperfetto I 25, I - e in quanto è in potenza I 25, 1 ad 1 - la passione indica dipendenza da altri I 28, 3 ad 1; 41, 1 ad 2 - è effetto dell'azione I 44, 2 ad 2; 97, 2 - si può subire in tre modi I 79, 2; I-II 22, 1 - può intendersi in due sensi I 97, 2 - la passione riceve la specie dall'atto che è il termine del moto I 80, 2; I-II 1, 3; cfr. 40, 1 arg 3 - moti e passioni non hanno l'aspetto di fine I-II 49, 2 la sofferenza per un tempo infinito è come aumentata all'infinito I-II 42, 6 - tutto ciò che subisce ed è mosso da altri viene disposto dall'atto dell'agente III 51, 2 - motivi della passibilità
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LA SOMMA TEOLOGICA
attuale dei nostri corpi dopo la redenzione I-II 85, 5 ad 2 - la passibilità delle cose corporeee II-Il 171, 2 ad 2 - il soggetto paziente riceve a suo modo l'azione dell'agente Spi 82, 3 ad 2; cfr. 86, 3. PASSIONI DELL'ANIMA: in che senso le p. vengono attribuite a Dio I 3, 2 ad 2; 59, 4 ad l; cfr. 113 7 ad I - la passione è un atto dell'appetito sensitivo con annessa trasmutazione corporale I 20, 1 ad l; cfr. 75, 3 ad 3; 115, 4 ad 3 - in essa va considerato l'aspetto materiale e l'aspetto quasi formale I 20, 1 ad 2 - che però si corrispondono I-Il 37, 4 - tutte le passioni dell'irascibile dipendono da quelle del concupiscibile I 81, 2 - la p. implica una certa concitazione dell'animo I 82, 5 ad 1 - relazione tra p. e volontà I 115, 4 - le p. sono atti comuni all'uomo e agli altri animali I-Il 6, prol. - in due modi l'uomo può essere alterato dalla passione I-Il 10, 3; cfr. 15, 2 ad 3 - la p. deriva la sua specie dal proprio oggetto o termine finale I-Il 35, 3-4; 40, l; 41, 2; 43, l; 46, 6 - tutte le passioni devono essere regolate dalla ragione I-Il 39, 2 ad 1 di suo qualsiasi passione impedisce la buona deliberazione I-Il 44, 2 - più una passione è forte più impedisce gli altri affetti umani I-Il 44, 2 ad 2 - tutti i nomi delle passioni possono avere due significati I-Il 45, 1 ad 1 in che modo una p. può considerarsi più o meno naturale I-Il 46, 5 - la p. passa più rapidamente della disposizione e dell'abito I-Il 46, 6 ad 3; cfr. II-Il 156, 3; III 63, 2 Se ,.... la ripugnanza delle passioni alla ragione può essere di due tipi I-Il 61, 2 - come va impostata la rettitudine razionale delle passioni I-Il 64, 2 - tutte le p. sono connesse tra di loro I-II 65, I ad 3 - chi è dominato da una passione giudica buono . ciò cui da essa è inclinato I-II 80, 2 -
e pensa di preferenza alle cose che riguardano tale passione IlIl 20, 4 ad 3 - la p. inclina con un certo impeto al proprio oggetto Il-Il 27, 2 - di per sé non è peccato Il-Il 35, 1 ad l; cfr. 125, 1 ad 1 - può essere peccato veniale e inclinare al mortale II-Il 35, 1 ad 2 - di per sé non è ordinata ad altri, uia è ordinabile così il suo effetto Il-II 58, 8 ad 3 - può essere e non essere regolata dalla ragione Il-Il 127, 1 - i nomi delle passioni talora sono desunti dai loro eccessi Il-Il 127, 1 .,- certe passioni hanno i nomi di. virtù e di vizi Il-Il 127, 1 ad 3 - in quali modi le p. resistono alla ragione II-Il 129, 2 - le p. sono materia delle azioni morali Il-Il 152, 1 - la p. è tanto più violenta quanto più segue l'inclinazione naturale II-Il 155, 2 sebbene le p. non risiedano nella volontà, la volontà ha il potere di resistervi II-Il 155, 3 ad 3; 175, 2 ad 2 - finché ha l'uso di ragione l'uomo può resistere alle p. II-Il 156, 1 - può capitare che \lilO segua l'impulso violento della p. prima di deliberare con la ragione II-Il 156, 1 ad 2; Spl 94, 3 ad 3 - le p. interiori sono cause o impedimenti degli atti esterni Il-Il 157, 1 nelle p. il male può riscontrarsi in due modi II-II 158, 1 - una p. in tanto è buona in quanto è ' regolata dalla ragione II-Il 158, 2 - è meritoria o demeritoria non per se stessa, ma in quanto è guidata dalla ragione II-Il 158, 2 ad 1 - in che modo le p. furono nell'anima di Cristo III 15, 4 - limiti della sottomissione delle p. alla volontà Spl 3; 1 la ragione utilizza le p. negli atti di virtù secondo una certa misura Spl 3, l - le p. sono accompagnate da alterazioni corporali Spl 3, l ad 2 - nessuna p. corrisponde direttamente al passato Spl 3, I ad 4 - la misura giusta nelle p. Spl 3, 2; 49, 4 ad 3 ; 86, 3 - la p. può eccedere
INDICE GENERALE o mancare nell'intensità e nella durata Spl 4, 2 - l'eccesso che guasta ~la virtù non solo impedisce l'atto della ragione, ma ne distrugge l'ordine Spl 41, 3 ad 6 - in che senso la p. può aumentare in senso formale Spl 71, 8 ad 3 - si può parlare di p. in due sensi Spl 82, 1 - una p. viene eliminata da una causa più forte che sopravviene, senza poterla sopprimere Spl 90, 3 ad 4 - le p. nei beati comprensori Spl 94, 3 ad 3. LA PASSIONE DI CRISTO: la p . .di Cristo è cronologicame;nte passata portandoci al riposo del sabato spirituale I-II 100, 5 ad 2 - con la discrezione va considerato ed imitato il mistero della passione di Cristo I-II 102, 5 ad 5 - nella considerazione della p. di Cristo c'è qualcosa che rattrista e qualcosa che rallegra II-II 82, 4 ad 1 - in che modo la p. di Cristo fu volontaria e involontaria III 15, 6 ad 4; 18, 5 - con la sofferenza del suo corpo Cristo tendeva alla gloria del suo corpo III 15, 10 ad 3 - la p. di Cristo è la causa universale per cui agli uomini è stato aperto il cielo III 39, 5 ad 3; 79, 2 - - i miracoli che l'accompagnarono III 44, 4 ad 3 - il Signore preannunciandola esortò i discepoli a seguirlo in essa III 45, 1 la p. di Cristo è causa universale della salvezza umana III 52, 1 ad 2; 61, 1 ad 3 - Cristo soffrendo in un punto della terra liberò con la sua passione tutto il mondo III 62; 2 - la p. ha avuto una virtù non transitoria e momentanea, ma sempiterna III 52, 8 - in che modo ha operato la nostra salvezza III 53, 1 ad 3; 56, 2ad4; 57, 6ad 2-essa poté essere manifestata a tutto il popolo immediatamente III 55, I ad 1 - pur essendo causa principale rispetto al ministro, è causa strumentale rispetto alla SS. Trinità III 66, 5 ad 5 - è la medicina universale di tutti i peccati III 69, 1 ad 3 - senza
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la fede nella p. di Cristo la salvezza non fu mai possibile III 73, 5 - nella p. di Cristo le altre parti del corpo non furono tra loro separate come il sangue III 76, 2 ad 2 - oscuramente la p. fu prefigurata nell'A. Testamento III 78, 3 ad 5 - la p. giustifica mediante la fede III 78, 3 ad 6 - pur producendo la gloria, non introduce subito in essa III 79, 2 ad 1 - produce il suo effetto solo in chi sa adeguarvisi a dovere con la fede e la carità III 79, 2 ad 2 . 7 ad 2 - la p. è fonte è causa della remissione dei peccati III 79, 3 - era giusto che fosse celebrata all'aperto III 83, 3 ad 1 - fu compiuta come per gradi III 83, 5 ad 3 - di suo la p. basta per togliere ogni reato di pena III 86, 4 ad 3 essa opera in noi con la pratica dei sacramenti Spi 6, 1 - fu sufficiente a soddisfare per i peccati di tutto il mondo Spi 18, 2 ad 2 - obliga anche noi a sopportare qualche pena per conformarci ad essa Spl 18, 3 ad 3 nella sua p. Cristo sparse efficacemente il suo sangue per tutti sebbene in alcuni non abbia il suo effetto Spi 89, 5. - Vedi Eucharistia, Mors (morte di Cristo), Sacramentum. Pastor: Pastore. - I primi a raggiungere Cristo furono i pastori, primizia dei Giudei III 36, 3 ad 1 - loro sincerità sulle orme dei patriarchi III 36, 3 ad 4 - i p. significavano i dottori della Chiesa III 36, 3 ad 4 - ovvero gli Apostoli e gli altri credenti venuti dal giudaismo III 36, 6 - la nascita di Cristo fu manifestata prima ai p. che ai Magi III 36, 6 ad 2. Pater, Paternitas: Padre, Paternità. Titoli e pericopi - La paternità tra le relazioni trinitarie I 28, 4 se si possa affermare: Il Figlio è diverso dal Padre I 31, 2 la paternità nel numero delle nozioni I 32, 3 - La Persona del Padre I q. 33 - se lo Spirito
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LA SOMMA TEOLOGICA
Santo proceda dal Padre e dal Figlio I 36, 2 - se proceda dal Padre per il Figlio I 36, 3 - se Padre e Figlio siano un unico principio dello Spirito Santo I 36, 4 - se Padre o Figlio si amino nello Spirito Santo I 37, 2 - il Padre in rapporto alle altre persone divine I 42, 4-6 - il P. e le missioni divine I 43, 4 - se con la carità si debba amare più i figli che il padre II-II 26, 9 se si sebba amare più la madre che il padre II-II 26, 10 - se l'uomo debba amare la moglie più del padre e della madre II-II 26, 11 - il diritto paterno II-II 57, 4 - la correzione paterna IIII 65, 2 - Relazioni tra Cristo e il Padre III qq. 20-24 (vedi TAv. ScHEM. p. 22) - se adottare dei figli spetti solo a Dio Padre III 23, 2 - come la carne di Cristo si trovava nei patriarchi III 31, 6-7 - se lo Spirito Santo possa dirsi Padre di Cristo III 32, 3 - se Cristo è Figlio di Dio Padre e della Vergine Madre secondo due filiazioni III 35, 5 - la testimonianza del Padre al suo battesimo III 39, 8 - e nella transfigurazione III 45, 4 - se il P. abbia consegnato Cristo alla sofferenza III 4 7, 3 - se Cristo abbia liberato gli antichi padri dall'inferno III 52, 5 - - Cristo alla destra del Padre III q. 58 - il Padre nella formula del battesimo III 66, 5 - se un figlio possa essere obbligato dal padre a sposarsi Spi 47, 6 - se i figli debbano seguire la condizione del p. o della madre Spi 52, 4 - riflessi della paternità spirituale nata dai sacramenti Spi 56, 5 ~ se il limbo dei bambini s'identifichi col limbo dei padri, o patriarchi Spi 69, 6. Sentenze sparse - il termine padre deriva dalla paternità I 28, 1 Se - la nozione di paternità I 28, 4 - in che modo è negli esseri celesti I 45, 5 ad 1 - in esso è implicita la relazione di principio, o causa I 36, 1 ad 3 ; II-II 101, 2, ad 2; 102, 1. 3
ad 1 - un p. di famiglia impone precetti differenti ai bambini e agli adulti della sua casa I-II 91, 5 ad 1; cfr. III 61, 4 ad 3 - il p. è principio della generazione, dell'esistenza, dell'educazione e dell'insegnamento I-II 100, 5 ad 4 . 6 ad 2; II-II 102, 1 . 3; 106, 1; Spl 41, 1; 56, 2 ad 9 - il dominio paterno non ha forza coattiva I-II 105, 4 ad 5 - in famiglia il p. ha un dominio simile a quello del re, ma senza un perfetto potere di governo II-Il 50, 3 ad 3 - è proprio del p. procreare e governare Il-II 81, 3 - le persone costituite in dignità vengono chiamate padri per somiglianza II-II 102, 1 - il p. è capo della collettività domestica III 8, 1 ad 2 - per natura il p. risparmia per i figli Spl 49, 2 ad 1; 67, 1; cfr. II-II 101, 2 ad 2 - la virtù individuale del padre si riscontra nel figlio non cosi perfetta come era nel padre Spl 54, 1 ad 1 - il p. in qualche modo si prolunga nel figlio con la generazione Spl 54, 2 - paternità e filiazione non cessano con la distruzione della loro causa, ma solo con la distruzione del soggetto Spi 55, 2 la paternità spirituale Spl 56, 2 ad 9. 4 ad 2; 57, 1 ad 5. - Vedi
Patrinus. GLI ANTICHI p ADRI, o patriarchi - andavano a Cristo nell'osservanza della legge, con la nostra stessa fede III 8, 3 ad 3 - la loro fede nella passione di Cristo non bastava a togliere l'ostacolo del peccato originale III 49, 5 - essi erano capaci della liberazione arrecata loro da Cristo col discendere agli inferi III 52, 7 ad 1 - essi si salvarono con la fede nel Cristo venturo III 61, 4 - le loro gesta erano prefigurative come la loro fede era di cose future III 70, 1 con ammonizioni paterne istruirono le loro famiglie sulle cose di Dio III 70, 2 ad 2 - dislocazione del limbo dei patriarchi Spi 69, 5.
INDICE GENERALE Patientia: Pazienza. Titoli e pericopi - La p. nel numero ..dei frutti I-II 70, 3 La p. tra le parti della fortezza II-II q. 128 - La pazienza II-II q. 136. Sentenze sparse - la p. solo in un certo senso è superiore alle altre virrù I-II 66, 4 ad 2 - gli atti di p. sono meritori solo perché compiuti nella carità I-II 114, 4 ad 3 - la p. è necessaria per sopportare sia gli atti che le parole a noi contrari II-II 72, 3 - dobbiamo essere disposti ad osservarne i precetti, qualora capitassero atti a noi contrari !III 72, 3; 108, I ad 4; 140, 2 ad 2 - la p. in quanto frutto dello Spirito Santo II-II 139, 2 ad 3 in che modo rientrano nella pazienza le sofferenze e le fatiche della vita presente II-II 140, 2 ad I - si dice che la p. ha l'opera perfetta in ordine alla carità II-II 184, I ad 3. - Vedi Passio. Patria: Patria beata, Paradiso. Se nella patria rimangono i doni I-II 68, 6 - il timore II-II 19, Il - l'ordine della carità II-II 26, 13 - il dono del consiglio II-II 52, 3 - se i santi in paradiso preghino per noi II-II 83, 11 - se ad essi si estende la pietà II-II 101, l - se in qualche modo i suffragi giovino a coloro che sono nella patria beata Spl 71, 8 - La preghiera dei santi che sono nella patria celeste Spi q. 72 - la patria celeste è paragonata a una città Spi 93, 2 Se 2. Patrinus : Padrino. - Se sia necessario nel battrsimo III 67, 7 se il p .. del battesimo sia obbligato ad istruire il neofita III 67, 8 - se sia necessario il p. nella cresima III 72, IO - padrini e parentela spirituale Spi 56, 3. Vedi Cognatio. Patrocinium: Patrocinio, difesa. Se l'avvocato sia tenuto a patrocinare le cause ·dei poveri II-II 71, I - se l'avvocato pecchi nel ricevere un compenso pecuniario per il suo patrocinio II-II 71, 4. - Vedi Advocatus.
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Patronatus: Padronato. - In che modo si può vendere il diritto di padronato su una chiesa II-II 100, 4 ad 3. Paulus: S. Paolo, l'Apostolo. Titoli e pericopi - Se nel suo rapimento S. Paolo abbia visto l'essenza di Dio II-II 175, 3 se fosse allora astratto dai sensi II-II 175, 4 - se la sua anima fosse allora separata dal corpo Il-II 175, 5 - che cosa egli conobbe in tale stato II-II 175, 6. Sentenze sparse - nel vedere l'essenza di Dio P. fu in grado di formare specie intelligibili non transitorie I 12, 9 ad 2 secondo S. Agostino, S. Paolo vide l'essenza di Dio in questa vita I 12, 11 ad 2 - S. Paolo riprese S. Pietro non per finzione I-II 103, 4 ad 2; cfr. II-II 33, 4 ad 2 - conseguì la grazia immediatamente l-II 112, 2 ad 2 - la Chiesa celebra la sua conversione come miracolosa I-II 113, 1O - fece bene a seminare la discordia tra i suoi avversari concordi nel male II-II 37, 1 ad 2 perché non fu esaudito con la liberazione dal pungolo della carne II-II 83, 15 ad 2 - S. Paolo non volle servirsi della facoltà di ricevere il sostentamento da coloro che evangelizzava II-II 87, 1 ad 5- pur non mantenendo la promessa di andare a Corinto, non disse una menzogna II-II 89, 7 arg. 1; 110, 3 ad 5 - disse di essere stato rapito non solo al terzo cielo, ma in Paradiso II-II 175, 2 - la sua conoscenza delle lingue, nella sapienza e nella scienza II-Il 176, 1 ad I egli possedeva quanto gli altri gli inviavano II-II 185, 6 ad 2 faceva ricorso ad opere supererogatorie per tre motivi II-II 187, 3 ad 5 - vide Cristo corporalmente III 57, 6 ad 3 - afferma di aver battezzato alcuni III 67, 2 ad I - contemplò la vita che i santi vivono con Dio Spi 98, 9 ad 1. Pauper, Paupertas: Povero, Povertà.
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Titoli e pericopi - La beatitudine della p. corrispondente al dono del timore II-II 19, 12 se gli avvocati siano tenuti a patrocinare le cause dei poveri II-II 71, 1 - se il Vescovo pecchi non erogando ai poveri i beni della Chiesa II-II 185, 7 la povertà volontaria nella vita religiosa II-II 186, 3 . 6-8 - se Cristo doveva vivere da povero in questo mondo III 40, 3 - se alla povertà volontaria corrisponda il potere di giudicare Spl 89, 2. Sentenze sparse - in che senso rimane nel giusto mezzo la p. volontaria I-II 64, 1 ad 3 - il superfluo per legge natura.le è dovuto al sostentamento dei poveri II-II 66, 7 - nei limiti del possibile i poveri vanno sostentati con i beni della Chiesa II-II 86, 2 - un dono fatto al povero è maggiore di un grande dono fatto a un ricco II-II 106, 2 il povero non è ingrato, se fa quello che può II-II 106, 3 ad 5 talora per legge uno è tenuto a distribuire ai poveri i propri beni II-II 118, 4 ad 2 - il povero può avere l'abito della munificenza, ma non l'atto II-II 152, 3 ad 2; Spi 16, 1 - la povertà serve strumentalmente alla perfezione II-II 185, 2 ad 1; 188, 7 ad 1 . 8 - i tre gradi della povertà evangelica. II-II 188, 7 - nella conquista del regno dei cieli i poveri si trovano in condizioni migliori dei ricchi Spi 71, 12 ad 3 - alla povertà non corrisponde un'aureola, ma il potere di giudicare Spi 96, 11 ad 2. Pai: (Pacifleus) : Pace (Pacifico). Titoli e pericopi - La p. nel numero dei frutti I-II 70, 3 - La pace II-II q. 29 - I peccati contrari alla pace II-II qq. 37-42 la beatitudine dei pacifici corrispondente al dono della sapienza. II-II 45, 6. Sentenze sparse - la p. è tranquillità dell'ordine I 103, 2 arg 3; II-II 29, 1ad1 . 2; 45, 6 -in che
senso fa parte dell'ultimo fine dell'uomo I-II 3, 4 ad 1 - la p. con la quale Dio si rappacifica con noi consiste nell'amore col quale ci ama I-II 113, 2 - pacifico significa operatore di pace in se stesso, o negli altri II-II 45, 6; cfr. I-II 69, 4 - la p. dello st.ato di per sé è buona, né è resa cattiva dal fatto che alcuni se ne servano male II-II 123, 5 ad 3 - la p. è causata dalla giustizia II-II 180, 2 ad 2 - la pace tra le varie membra della Chiesa è opera dello Spirito Santo . II-II 183, 2 ad 3 - nel tempo in cui tutto il mondo era sotto un unico principe, la pace era al colmo III 35, 8 ad 1. - Vedi
Bellum, Carftas. Peccare, Peccatum (Vitium) : Peccare Peccato, sbaglio. Titoli e pericopi - Il peccato negli angeli I 62, 8; 63, 2-3 . 8 se tutti i peccati degli uomini derivino dalla tent,azione dei demoni I 114, 3 - se l'atto umano in quanto buono o cattivo abbia l'aspetto di virtù o di peccato I-II 21, 1 - Vizi e peccati I-II qq. 71-89 (Vedi TAv. ScHEM:., Peecato) - se esiste una legge del p. I-II 91, 6 - se la legge umana debba reprimere tutti i vizi I-II 96, 2 - se l'uomo pol!sa risorgere dal p. senza la grazia I-II 109, 8 - se l'uomo in grazia possa evitare il p. senza l'aiuto di Dio I-II 109, 9 - la giustificazione del peccatore I-II 113, 1 . 5-6 I peccati contro la fede II-II qq. 10-15 - I peccati contro lo Spirito Santo II-II q. 14 - I peccati contro la speranza II-II qq. 20-21 - I peccati contro la carità II-II qq. 34-43 - se la stoltezza sia peccato II-II 46, 2 - I vizi contrari alla prudenza II-II qq. 53-55 - precetti ad essi correlativi II-II 56, 2 - se l'ingiustizia sia un vizio spe· ciale II-II 59, 1 - I vizi contrari alle parti soggettive della giustizia. II-II qq. 63-68 - Peccati contrari alle parti quasi integranti della giustizia II-II q. 79
INDICE GENERALE - I peccati contrari alla religione II-II qq. 92-100 - se la disobbeftienza sia il più grave dei p. II-II 105, 2 - il p. dell'ingratitudine II-II 107, 1.2 Peccati contrari alla· veracità II-II qq. 110-113 - quelli contrari all'amicizia II"II qq. 115116 - e alla liberalità II-II qq. 118-119 - I vizi contrari alla fortezza II-II qq. 125- 127 Vizi contrari alla magnanimità II-II qq. 130-133 - alla magnificenza II-II q. 135 - e alla perseveranza II-II q. 138 - Vizi contrari alla temperanza II-II q.142-Ilp.digolaII-IIq.148Il p. di ubriachezza II-II q. 150 Il p. di lussuria che si contrappone alla castità II-II q. 153154 - Il p. di incontinenza II-II q. 156 - Vizi opposti alla mansuetudine e alla clemenza II-II qq. 158-159 - Il p. di superbia II-II qq. 162-163 - Il p. di curiosità II-II q. 167 - peccati relativi ai moti esterni del corpo II-II 168, I - p. relativi al giuoco, o divertimento II-II 168, 2-4 - P. relativi all'abbigliamento esterno II-II q. 169 se a parità di condizioni il religioso pecchi più dP.l secolare II-II 186, 10 - se l'uomo non avesse peccato, Dio non si sarebbe incarnato III 1, 3 - se Dio si sia incarnato principalmente per togliere il peccato originale III 1, 4 - se in Cristo ci fosse il peccato III 15, 1; 31, 7 - o il fomite del p. III 15, 2 - l'espiazione dei p. effetto del sacerdozio di Cristo III 22, 3 - l'eliminazione totale del fomite del p. nella santificazione della B. Vergine III 27, 3 e la sua impeccabilità III 27, 4 - il p. degli uccisori di Cristo III 47, 6 - se dalla passione di Cristo siamo liberati dal p. III 49, 1 - se i sacramenti fossero necessari prima del p. III 61, 2. 3 - il p. di chi indegnamente amministra i sacramenti III 64, 6 - se per ricevere il battesimo si richieda la confessione dei
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p. III 68, 6 - se il battesimo tolga tutti i p. III 69, 1 - se l'Eucarestia rimetta tutta la pena dovuta al p. III 79, 5 e preservi l'uomo dai peccati futuri III 79, 6 - il peccato di chi si comunica in peccato III 80, 4-5 - e di chi riceve l'Eucarestia da eretici, scismatici, scomunicati o degradati III 82, 9 - il P• quale materia del sac>ramento della penitenza III 84, 2 - Il ritorno dei peccati rimessi con la penitenza III q. 88 - se le opere buone compiute vengano « mortificate » dal p. III 89, 4 - se esse rinviviscano mediante la penitenza III q. 88 - rapporti tra peccato e contrizione Spl 1, I ; 2, 3-5; 3, 3; 4, 3; 5, 1-3 - confessione dei p. Spl 6, 4-5 - se la confessione liberi dalla morte del p. Spl 1O, 1 - se si possa soddisfare per un p. senza soddisfare per gli altri Spl 14, 1 - se si possa soddisfare per i p. rimessi senza essere in grazia Spl 14, 2 - se il sacerdote possa rimettere il p. quanto alla pena Spl 18, 2 - se l'estrema unzione serva a rimettere i p. Spl 30, 1 - se chi promuove agli Ordini persone indegne commetta p. Spl 36, 4 se chi è in peccato possa esercitare l'Ordine ricevuto senza peccare Spl 36, 5 - se l'atto matrimoniale sia peccato Spl 41, 3; 49, 4-5 - se era conveniente che il matrimonio fosse istituito prima del p. Spl 42, 2 se si possa rimandare la moglie per altri peccati come per l'infedeltà Spl 59, 6 - se nel giudizio ciascuno verrà a conoscere tutti i propri p. Spl 87, 1. I PECCATI CAPITALI: I-Il 84, 3-4; II-II 34, 5-6; 46,3 - l'accidia II-II 35, 4 - l'invidia II-II 36, 4 - l'avarizia II-II 118, 7 la vanagloria II-II 132, 4 - la gola II-II 148, 5 - l'ira II-II 158, 6 - se la superbia sia tra i vizi capitali II-II 162, 8. IL PECCATO MORTALE: se i peccati si distinguano per il reato
LA SOMMA TEOLOGICA
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II-II 72, 5 - se nella parte sensitiva possa risiedere il p. mortale II-II 74, 4 - se possa risiedere nella ragione inferiore II-II 74, 8 - se un p. di passione possa easere mortale II-II 77, 8 - Peccato veniale e p. mortale I-II q. 88 peccati mortali specifici I-II 103, 4; II-II 13, 2; 35, 3;.36, 3; 38, l; 42, 2; 43, 4; 54, 3; 55, 2; 59, 4; 64,8; 66,6.8; 69,1; 70,4; 72, 2; 73, 2; 75, 2; 76, 3; 98, 3; 105,1; 107,3; 110,4; 111,4; 112, 2; 115, 2; 118, 4; 125, 3; 132, 3; 148, 2; 150, 2; 153, 3; 154,2.4; 158,3; 162,5; 169,2; 185, 7; 186, 9; Spl 23, 3; 49, 6; 64, 6; 65, 4 - se con un solo p. mortale si perda la carità II-II 24, 12 - e il dono della sapienza II-II 45, 4 - se la remissione del p. mortale sia tra gli effetti dell'Eucarestia III 79, 3 - esclusione dei peccatori dall'Eucarestia III 80, 3-6 - La remissione dei p. quale effett.o della penitenza III q. 86 - altre condizioni per la remissione dei p. III 87, 4; Spl 2, 6; 10,5 - se chi è in p. mortale possa concedere indulgenze Spl 26, 4. IL PECCATO
ORIGINALE
I-II
qq. 81-83 - Il p. del primo uomo II-II qq. 163-165 - se Dio si sia incarnato principalmente per il p. originale III 1, 4 - se Cristo abbia liberato i bambini morti col peccato originale III 52, 7 se l'uomo debba pentirsi del peccato originale Spl 2, 2 - Il castigo del peccato originale dopo la morte: il limbo App. II. IL PECCATO VENIALE: Se i p. veniali si distinguano tra loro per il reato I-II 72, 5 - se nella ragione superiore possa risiedere il p. veniale I-II 74, 9-10 Peccato veniale e p. mortale I-II qq. 88-89 - se il p. veniale possa essere rimesso dal sacramento dell'Eucarestia III 79, 4 - se possa impedire gli effetti di questo sacramento III 79, 8 - La remissione dei p. veniali III q. 87 - la penitenza dei p. veniali III 90, 4 - la confessione
dei p. veniali a chi non è sacerdote in casi di necessità Spl 8, 3 - se con la pena del purgatorio si possono espiare i p. veniali App. I, 6.
Sentenze sparse -
PECCATO IN
Dio non può peccare I 25, 3 ad 2 - peccare è mancare la perfezione di un atto I 25, 3 ad 2; 63, 1 - i p. sono come ostacoli frapposti tra noi e Dio I 48, 4; II-II 28, 2 ad 2 - il p. non ha mutato la natura dei demoni I 59, 4 arg 1 - il p. può trovarsi in due modi nell'atto del libero arbitrio I 63, 1 ad 4 - nel p. si devono considerare due cose I 63, 7 - il p. è contro l'inclinazione naturale I 63, 9 - perché il p. dell'uomo è perdonabile I 62, 2 ad 4 - il p._ dell'uomo e quello del demonio I 64, 3 Se - ciò che avviene nel sonno contro i buoni costumi non è imputabile a peccato I 84, 8 Se - se Dio avesse eliminato tutto ciò che per l'uomo è occasione di p., l'universo non sarebbe perfetto I 92, 1 ad 3 - distogliere la volontà da Dio è peccare I 94, 1 - i beati non possono peccare per tutta l'eternità I 94, 1; 100, 2 ad 3; II-II 19, 11 - dopo il p. i doni naturali rimangono I 95, 1 ; 98, 2 condizione degli uomini rispetto al peccato in seguito al comportament.o dei nostri progenitori I 100, 2 ad 3 - P. est dictum GENERE:
f actum vel concwpitum contra
legem Dei I-II 19, 4 Se; 21, 1
Se; 71,2 arg 4.6; 72,1 Sc •. 4 arg 1 . 6 arg 2; 74, 8 arg 1; 75, 1 Se; 76, 2 arg l; 88, 1 arg l; II-II 43, 1 arg I; 79, 2 arg 2; 99, 2 arg. 1 - lo sbaglio capita diversamente in arte e in morale I-II 21, 2 ad 2 - il p. avviene non per volontà, ma per permissione di Dio I-II 39, 3 - la 8eparazione da Dio è come un castigo conseguente al peccato I-II 42, 3 ad 1 - in qualche modo è vero, come diceva Socrate, che il sapere impedisce di peccare I-II 58, 2 - il p. è un atto
INDICE GENERALE vizioso I-II 59, I ad 2 - tutti i peccati sono contro natura in quanto .,gono contro la ragione, tuttavia alcuni p. specifici si denominano contro natura I-II 94, 3 ad 2 - gli uomini presero occasione dalla legge per peccare di più I-II 98, I ad 2 il p. è contro la ragione I-II 98, 1; II-II 183, 4 - la diversa gravità dei p. I-II 100, 6 - priorità dei peccati esterni rispetto alla legge I-II 100, 6 ad 3 - il p. può essere più grave per lo stato di chi pecca I-II 102, 3 ad 11; II-II 100, I ad 7 - il p. è la morte dell'anima I-II 102, 5 ad 4 - quattro criteri per determinare la gravità di un p. I-II 105, 2 ad 9 - chi si astiene dal p. solo per castigo non ha la volontà del tutto distaccata dalla colpa I-II 107, l ad 2 - peccare non è altro che allontanarsi da quel bene che a uno spetta per la propria natura I-II 109, 2 ad 2 - la natura è stata corrotta dal peccato più nel desiderio del bene che nella conoscenza del vero I-II 109, 2 ad 3 - il p. ha per oggetto il bene transitorio I-II 112, 5 ad 3 - i p. non sono contrari rispetto all'aversione da Dio, che ne costituisce il reato I-II 113, 2 ad 3 - la deformità del p. implica anche la disposizione contraria II-II 6, 2 ad 2 - capita spesso che uno cessi da un peccato, senza cessare da altri II-II 6, 2 ad 3 - gli uomini peccano costituendo il proprio fine nelle creature II-II 9, 4 l'atto peccaminoso può avere due principi II-II 10, 2 - la ragione formale di un p. si può desumere da due fonti diverse II-II 10, 5 ad 1 - nel p. stesso possono esserci due cose che ritraggono dal commetterlo IIII 14, 2 - i p. devono la loro diversità specifica ai diversi beni che in essi vengono desiderati, e che hanno in comune di allontanare da Dio II-II 19, 2 ad 5; cfr. III 8, 7 ad 3; Spi 24, 3 ad I da nessun timore l'uomo deve
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essere ·costretto a far p. II-II 19, 3 ad 3 - non si deve subire il p. per liberare il prossimo dal p. II-II 26, 4, ad 2; 43, 7; III 80, 6 ad 2 - è per il p. che l'uomo viene stornato dal debito fine, mettendo il proprio fine in altre cose II-II 29, 3 ad 1 - il p. di una persona si può consisderare sotto due aspetti II-II 33, 1 - gli atti peccaminosi sono intrinsecamente cattivi IIII 33, 2 - i p. possono essere pubblici od occulti II-II 33, 7 i p. occulti stanno al giudizio divino come i pubblici all'umano II-II 33, 7 ad 1 - la gravità di un p. si può considerare sotto due aspetti II-II 39, 2 - qualsiasi peccato può comandare l'atto di un altro peccato ordinandolo al proprio fine II-II 41, 2 ad 5 - le parole e gli atti di uno in due modi possono essere causa del peccato di altri II-II 43, 1 ad 4 - il p. deriva dalla perversità dell'appetito IIII 47, 13 ad 2 - il p. è incompatibile con la buona deliberazione II-II 51, I ad 3 - pecca non solo chi eseguisce il p., ma anche chi in qualsiasi modo ne è causa II-II 62, 7 ad 1 - non è lecito neppure per un momento adagiarsi nel peccato, ma chiunque è tenuto ad abbandonarlo immediatamente II-II 62, 8 Dio ha il potere di liberare dal peccato per quanto grave sia la tentazione II-II 64, 5 ad 3 nel misurare la gravità del p. si deve considerare di più l'essenziale che l'accidentale II-II 64, 6 ad 2 - non è lecito mutilarsi, per evitare qualsiasi peccato II-II 65, 1 ad 3; cfr. 113, 1 ad 3; Spi 11, 5 ad 4 - è p. qualsiasi sollecitazione o partecipazione al peccato altrui II-II 69, 2 ad 2 sebbene un peccato possa nascere da svariate cause, tuttavia si dice che nasce da quella da cui più spesso deriva II-II 72, 4 - l'origine dei peccati si desume dal fine, ossia dal lato della« conversione >>, mentre la loro gra-
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LA SOMMA TEOLOGICA
vità si desume piuttosto dall'cc aversione » II-II 73, 3 ad 3; 148, 5 ad 2 - in nessun modo è lecito indurre uno a peccare, però è lecito far servire al bene il peccato altnù II-II 78, 4 - il p. in nessun modo può essere oggetto di voto II-II 88, 2, ad 2 il p. consiste nel fatto che l'uomo disprezzando Dio aderisce ai beni transitori II-II 104, 3 uno non può peccare contro un altro per il fatto che l'altro prima peccò contro di lui II-II 108, 1 - l'uomo può da sé cadere in p., ma non può risorgere dal p. senza la grazia II-II 137, 4 ad 3 - un p. si può confrontare con un altro in due maniere III! 142, 3 - talora capita che peccati più gravi siano meno vergognosi II-II 144, 2 ad 4 il p. è contro l'ordine della ragione II-II 153, 2 - un p. può diventare più deforme per la sovrapposizione di un altro p. III! 154, 6 ad 3; Spl 9, 2, ad 1, 3 nE>l p. si devono considerare due cose II-II 162, 6 - un p. può essere difficile a evitarsi per due motivi II-II 162, 6 ad 1 - un p. è più grave quando procede da una volontà ostinata nel male II-II 189, 2 - un p. commesso contro Dio ha una certa infinità III 1, 2 ad 2 - l'aversione stessa da Dio può avere l'aspetto di :fine in quanto si desidera sotto forma di libertà III 8, 7 - in Cristo non ci fu il p. III 15, .5 ad l; cfr. 22,4 ad 1 - il p. di una persona privata nuoce solo a lei stessa II 19, 4 ad 1 - il p. ha l'aspetto di colpa in quanto è commesso contro Dio III 46, 2 ad 3 - l'uomo era legato dal p. in due maniere III 48, 4, ad 2 due sono i peccati che impediscono di entrare nel regno celeste III 49, 5 - col peccato l'uomo si sottomette con l'affetto alle cose corporali III 61, 1--' virtù e doni preservano dai vizi e dai peccati nel presente e futuro, mentre per i peccati passati si provvede coi sacramenti III
62, 2 ad 2 . 5 - è peggio peccare in pubblico che di nascosto III 84, 6 ad 1 - peccati di pensiero, di parole e di opere III 90, 3 ad 1 - la ferita del p. è percepita come gravissima dal senso interiore della ragione Spl 3, 1 ad 1 - cooperazione e dono nella riparazione del peccato attuale Spl 6, 1 ad 2 - a parità di condizioni un peccato è più grave nella nuova legge che nell'antica Spl 8, 7 ad 2 - un p. non mostra tutta la cattiva disposizione di chi lo commette, se non è visto con le altre sue miserie Spl 9, 2 ad 1 - due sono le cause prossime del p. attuale Spl 12, 3 ad 1 - un p. è offesa di Dio non dal lato della cc conversione '" ma solo dal lato derl' cc aversione » Spl 13, 1 ad 1 si ritiene che tre siano le radici del peccato Spl 15, 3, ad 4 - un p. può dirsi carnale in due sensi Spl 15, 3 ad 2 - il p. ci chiude la porta del cielo Spl 1 7, 1 presso Dio chi è superiore diviene inferiore agli altri per il p. Spl 22, 4 ad 3 - il p. è volontario Spl 24, 2 - tutti i peccati hanno una connessione in quanto allontanano la volontà da Dio Spl 24, 3 ad 1 - i grandi peccati hanno bisogno di cure maggiori per guarirne Spl 28, 3 ad 3 - in noi i principi del peccare sono gli stessi principi dell'agire Spl 32, 6 - i p. sono i più grandi dei mali Spl 4 7, 2 ad 2 -
Diuturnitas temporis non minuit peccatum sed auget Spl 55, 9 ad 2 - nessuno deve ricavare un vantaggio dal p. Spl 62, 5 Se 2 il p. dell'uomo non mutò lo stato dell'universo Spl 91, 3 ad 3 - in che senso può scusare dalla colpa la necessità di peccare provocata dal proprio volere Spl 98, 6 .ad 3. IL PECCATO MORTALE: tutti i p. mortali umani sono remissibili prima della morte, irremissibili dopo I 64, 2; II-II 14, 3 in che senso l'uomo senza la grazia non può evitare il p. mor-
INDICE .GENERALE tale I-II 63, 2 ad 4 - chi col p. mortale perde la carità, perde tutte le ~virtù morali infuse I-II 65, 3; 71, 4; II-II 133, 1 ad 2 il p. mortale è incompatibile con la legge eterna e implica l'aversione da.I fine ultimo I-II 74, 9 non si ha il p. mortale che contro la legge di Dio I-II 74, 10 nel p. mort.ale l'anima aderisce a una cosa transitoria come a suo fine I-II 89, 1 ad 3 - il p. mortale esclude dalla vita eterna I-II 113, 2 - il p. mortale toglie la grazia II-II 4, 4 ad 3 - in ogni p. mortale c'è una certa «.aversione » dal bene incommutabile, e una certa « converaione » al bene commutabile II-II 20, 1 ad 1 ; III 86, 4 - la malizia più grave ·del p. mortale sta nel fatto che allontana da Dio III! 20, 3; III 87, 1 - il p. mortale distrugge la carità II-II 24, 10 ed è incompatibile con la grazia III 69, 9 ad .3 - per togliere la macchia del p. mortale si richiede l'infusione della grazia III 87, 2 ad 3 - il p. che distoglie dal fine ultimo deve dispiacere più di ogni altra cosa Spl 3, 1 - la malizia di una colpa mortale si misura da chi la subisce e da chi la compie Spi 3, 1 ad 4 - si può peccare mortalmente facendo danni materiali Spl 21, 3 - il p. mortale non toglie la facoltà di agire ma la bontà Spl 26, 4 Se - per il p. mortale basta il consenso Spl 43, 2 ad 2 - per il fatto che uno pecca mortalmente mette il proprio fine nella creatura Spl 99, 1 conseguenze finali irreparabili del p. mortale App. I, 1 ad 2, 3. PEOCATO ORIGINALE: è chiamato peccato della natura I 100, 1 ; III 8, 5 ad 1 - il p. originale viene cancellato come reato, ma rimane come atto I-II 74, 3 ad 2; 76, 2 arg 4 ~ causa del primo p. non è un male bensl un bene carente di un altro bene I-II 75, 1 ad 3 - la proclività al p. è una conseguenza del p. originale I-II 80, 4 - in che senso il
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p. originale è causa della morte e delle altre miserie della natura umana I-II 85, 5; 87, 7 ad 1 per il p. originale non è dovuta la pena eterna che per la condizione del soggetto I-II 87, 5 ad 2 - la condanna dovuta per il p. originale è tolta dalla grazia di Cristo, sebbene rimanga il fomite della concupiscenza I-II 89,. 5 ad 1 . 3 - ogni corruzione di colpa e di pena proviene in noi dal peccato originale I-II 102, 5 ad 1; cfr. 19, 4 ad l; 27, 1 ad 4 - il genere umano per il p. dei progenitori meritò la privazione della grazia I-II 106, 3 ad 1 - il p. originale si contrappone alla giustizia originale II-II 53, 1 arg 2 - il p. originale non fu di disobbedienza, ma di superbia II-II 105, 2 ad 3 - ilprimo uomo peccò desiderando la conoscenza III 3, 8 -: in Adamo il p. originale derivò dal suo peccato attuale III 8, 5 ad 1 - Cristo in nessun modo contrasse il p. originale III 27, 2 ad 2; 31, 1ad3la B. Vergine contrasse il peccato originale, ma ne fu mondata prima di nascere III 27·, 2 ad 2 - impossibilità di evadere l'infezione del p. originale III 28, 1 - il p. originale viene contratto mediante la generazione III 31, 8; 66, 7 ad 3; Spl 58, 2 ad 1; 78, 1 - il castigo del p. originale è la morte corporale e l'esclusione dalla gloria III 52, 5 - anche i figli dei bat.tezzati nascono col p. originale III 68, 1 ad 2 - i bambini contraggono il p. originale dal peccato di Adamo III 68; 9 nel p. prima fu la peraona.. ad infettare la natura., ma dopo è la natura ad infettarr la persona III 69, 3 ad 3; cfr. 8, 5 ad 1 nella circoncisione in che senso veniva tolto. il p. originale III 70, 4 ad 4 - il p. originale non consiste in un disordine attuale della volontà, ma in un disordine abituale della natura III 86, 2 ad 1 - il P• originale, essendo stato contratto da altri,
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LA SOMMA TEOLOGICA
può essere anche totalmente riparato dall'esterno Spi 9, 1 ad 3; 71, 7 ad 1 - sua gravità in confronto col peccato attuale Spi 13, 1 ad 5 - rispetto al p. originale la condizione degli antichi padri è diversa da quella dei bambini Spi 69, 6 ad 1 pena del p. originale è morire piuttosto che restare sotto il dominio della morte Spi 7 5, 2 ad 4 - il castigo del p. originale Spi 78, 1 - è erroneo affermare che, all'infuori di Cristo, qualcuno sia concepito senza p. ori. ginale Spi 78, 1 ad 3. PECCATO VENIALE: il P· veniale è qualcosa d'imperfetto nel genere del peccato I-II 74, 3 ad 3; Spi 75, 1 ad 3 - può predisporre in qualche modo al p. mortale I-II 74, 4 ad 3; cfr. 105, 1 ad 2; 132, 4 ad 3; 186, 9 ad 1; Spi 6, 3 ad 1; 75, 1 ad 3 - un p. può dirsi veniale in tre sensi I-II 77, 8 ad 11; Spi I O, 1 ad 2 - è un male non in senso assoluto, ma sec1tndum quid I-II 78, 2 ad 1 - per i p. veniali è dovuta non una pena eterna, ma temporale I-II 87, 5 - in essi si commette un disordine solo nei mezzi relativi al fine I-II 87, 5, ad 1 - in che senso la pena dovuta al p. veniale può diventare eterna I-II 87, 5 ad 2 - il p. veniale non è incompatibile con l'abito, bensi con l'atto della carità, cosicché non ripugna alla perfezione dei viatori II-Il 24, 8 ad 2; 44, 4 ad 2; cfr. I-II 71, 4 - col p. veniale la carità non può diminuire né per l'efficacia né per il merito II-II 24, 10 - quel che è amato nel p. veniale è amato per Dio, sia pure in modo abituale e non attuale II-II 24, 10 ad 2 - l'insorgere del p. nella sola sensualità, senza il consenso della ragione, è peccato veniale per l'imperfezione dell'atto II-II 35, 3 cfr. 162, 5 - non si deve commettere un p. veniale per evitare scandali II-II 43, 7 ad 5 - il p. veniale non è una disob-
bedianza II-II 105, 1 ad 1 esso sopprime qualche atto di virtù II-II 107, 3 ad 1 - può dirsi iniquità ma in senso largo II-II 110, 4 ad 3 - il p. veniale non esclude la santità II-II 122, 4 ad 3 - niente impediscé che una persona. virtuosa pecchi venialmente, conservando l'abito della virtù II-II 133, 1 ad 2 per cancellare il p. veniale non si richiede un'infusione della grazia III 65, 1 ad 8 - nei peccati veniali c'è un disordinato attacco ai beni transitori, senza staccarsi da Dio III 86, 6 - prima del battesimo i p. veniali non sono possibili se non accompagnati dal p. mortale III 90, 4 ad 3 - si deve prima affrontare la morte che peccare venialmente Spi 23, 3 ad 1 - i primi moti che formano i peccati veniali, sono moti dell'appetito verso un oggetto piacevole disordinato Spi 41, 4 ad 5 - spesso capita che chi non evita il p. mortale, eviti invece dei p. veniali verso i quali non sente tanto incitamento Spi 65, 4 ad 1 - il p. veniale deve alla grazia che l'accompagna, se è punito temporalmente nel purgatorio Spi 69, 7 ad 6 - impedisce a. chi possiede la carità di raggiungere, prima della. purificazione, il bene perfetto App. I, 1 ad 2. - Vedi
Culpa, Poena, Reatus. Pecca tor: Peccatore. Titoli e pericopi - Se con la carità si debbano amare i peccatori II-II 25, 6 - se i p. amino se stessi II-II 25, 7 - se un p. possa correggere gli altri II-II 33, 5 - l'uccisione dei pecca.tori II-II 64, 2-4 - se i peccatori col prega.re impetrino da Dio qualche cosa II-II 83, 16 se si debbano battezzare i p. III 68, 4 - se ai p. che si battezzano si debbano imporre opere satisfattorie III 68, 5 - se il p. che sume il sacramento dell'Eucarestia faccia peccato III 80, 4 - gravità del suo peccato III 80, 5 - se il p. che accede
INDICE GENERALE all'Eucarestia debba essere respinto III 80, 6 - se un sacerdote peccatore~possa consiJ.crare il sacramento dell'Eucarest.ia III 82, 5 - se ai morti giovino i suffragi fatti dai peccatori Spl 71, 3 - se ai peccatori dalla giustizia divina sia inflitta la pena eterna Spl 99, 1. Sentenze sparse - il p. che col peccato si è allontanato dal volere di Dio, ricade nell'ordine di esso con la punizione I 19, 6 - coloro che peccano si allontanano dal vero fine ultimo, ma non dal tendere a un fine ultimo I-II 1, 7 ad 1 - il p. in nulla può nuocere realmente a Dio, però agisce in due modi contro Dio I-II 47, 1 ad l; cfr. I-II 21, 4 ad 1; Spl 12, 3 ad 4; 15, 1 - il p. talora compie delle opere buone I-II 78, 2 - se uno pecca dopo il dono della grazia, è degno di più grave castigo I-II 106, 2 ad 2 - con la carità dobbiamo amare i peccatori per amore di Dio II-II 23, 1 ad 3 il p. ha in questa vita la possibilit,à di raggiungere la beatitudine eterna II-II 25, 11 ad 2; Spi 94, 2 - nel p. si riscontrano due cose II-II 31, 2 ad 2; 83, 16; cfr. I 20, 2 ad 4; II-II 32, 9 ad l; 64, 6 - nei p. non c'è la virtù della prudenza, ma discernimento o astuzia II-II 47, 13 ad 3 - non per se ma per accidens è lecito maledire i peccatori II-II 76, 1 - pur non essendo visibile il sentimento di chi pecca, si può arguire da un peccato manifesto II-II 76, 1 ad 5 - in certi casi si può infliggere al p. la pena di morte II-II 108, 3 ad 1 - tutti quelli che peccano mortalmente sono degni della morte eterna II-II 108, 3 ad 2; Spl 3, 2 ad 1 - l'insopportabilità dei peccatori per fragilità e dei p. per superbia II-II 136, 5 ad 4 - atteggiamenti del p. penitente III 84, 1 - è necessario che per la sua salvezza venga a lui tolto il peccato III 84, 5 il p. non può essere giudice di se
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stesso Spi 6, 1 Se 2. - Rapporti tra Dio e il peccatore: vedi Deus. Pectus, Petto. - Se i peccati veniali vengano rimessi con l'asper. sione dell'acqua benedett,a, col battersi il petto, e con l'orazione domenicale. ed altre cose del genere III 87, 3. Peculatus : Peculato. - Per il p. viene inflitta la pena di morte II-Il 66, 6 ad 2. Pecunia : Denaro. Titoli e pericopi - Se l'avvocato pecchi accettando danaro per il suo patrocinio II-Il 71, 4 l'usura per il d. prestato II-Il 78, 1-4 - la pena pecuniaria per il sacrilegio II-II 99, 4 - se sia lecito ricevere i sacramenti per denaro II-Il 100, 2 - se sia lecito accettare denaro per atti spirituali III 100, 3 - il d. come oggetto della liberalità II-II 117, 2-3. Sentenze sparse - Pecuniae obediunt omnia I-Il 2, 1 arg 1: 84, l; II-Il 118, 7 - col d. si possono avere tutte le cose vendibili, ma non quelle spirituali I-II 2, 1 ad 1 ; 84, 1 - il d. di per sé è ordinabile al bene del corpo 1-11 60, 5 - chi perde il d. non perde la possibilità di averlo ancora I-II 67, 5 ad 3 - chi ha il d. non ha ancora il guadagno se non virtualmente II-II 62, 4 ad 2 - si considera d. ciò cu1:us pretium potest pecunia men.mrari II-II 78, 2; 100, 2. 5; 117, 2, ad 2 - l'uso del d. consiste nel suo consumo II-II 78, 2 ad 2; 11 7, 4 - il d. prestato non si può vendere ad un prezzo superiore al d. mutuato II-II 78, 2 ad 4 - tutte le cose esteriori che servono alla vita umana si possono denominare d. in quanto hanno l'aspetto di bene utile II-II 118, 2 ad 2 - il d. ha una certa preminenza tra i beni sensibili II-Il 118, 7 ad 1 - in qualche modo per la sua universale capacità d'acquisto, contiene virtualmente tutto II-Il 118, 7 ad 2 - la brama del d. è regolata da due virtù Il-II 129,
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LA SOMMA TEOLOGICA
2; cfr. 134, 3 ad 2 - perché certi filosofi si rifiutavano di usare il d. II-II 188, 7 ad 5 - il diritto civile non permette d'impegnare per il denaro la libertà di una persona, ma solo le sue cose II~II 189, 6 ad 3 - nei contratti il d. serve da misura per le altre cose Spl 51, 2 ad 3. - Vedi Ven~ ditio, Usura. Penetrativus : Penetrante. - La capacità penetrativa di un: corpo dipende da due cose Spl 83, 1. Pentecostes : Pentecoste. - Significato della festa di P. I-II 102, 4 ad 10; 103, 3 ad- 4. Per, Per se, Per accidens, :Per aliud (espressioni latine spesso intraducibili). - Significato della preposizione per I 36, 3, ad 4; 39, 8; 45, 6 ad 2; I-II 57, 1ad2 - ciò che è per se è prima di ciò che è per accidens I 3, 6; I-II 34, 3 arg 3; Il-II 122, 5 ad 3; 129, 5 ad 3; III 84; 6; 85, 6 - Per se prius (potius) est eo quod est per aliud I 20, l; 70, 3 arg 5; I-II 35, 6. 7; 50, 6 arg 2; Il-II 23, 6; 26, 12 ad l; 27, 6 ad 1 ; 34, 2; 44, 1 ; 126, 6; 171,3; III 19,3; 34,3; 36,4 arg 1 - il modo dicendi per se che deriva dall'identità di materia, o di soggetto I 76, 3 - ciò che è per se ha una causa I 115, 6 - costituisce la specie I-II 18, 5 è primo in qualsiasi genere I-II 49, 3 arg 2; II-II 162, 7; III 4, 4 arg 2 - ciò che è per se negli atti umani II-II 37, 1; 39, 1; 59, 2 - si dice per se ciò che si persegue II-II 59, 2 - l'espressione per se esclude il senso di cosa partecipata III 23, 4; cfr. 16, 10 arg 3. Per accidens - il per accidens va escluso da ogni definizione I 16, 1 ad 1; II-II 43, 1 arg 3; vedi però ibid. ad 3 - ciò che è per accidens si riporta a ciò che è per se I 49, 3 arg. 5; l-'II 19, 2; 75, 1 - non diversifica la specie I 77, 3 - non ha causa I 115, 6; II-II 95, 5 - non può essere effetto per se di una causa agente naturale I 116, 1 - non può costitriire la specie I-II 18, 5 . 6
arg 2. 10; 72,.5; 76, 3 arg. 2; II-II 39, 1; 43, 3 - non può dirsi principale I-II 25, 4 ad 3 - viene dopo ciò che è per se I-II 45, 2 ciò che è p. a. est praeter intentionem I-II 71, 5; 72, 5; 76, 3 arg 2; 78, 1arg2; 87, 1 arg l; Il-II 37, l; 39, l; 43, 3; 59, 2; 64, 7; 109, 2 ad 2; 110, l; 150, 2 - ciò che è p.a. è estraneo all'essenza della specie I-II 95, 4 arg 4 :__ il p.a. dove essere trascurato I-II 95, 4 arg 4 - il p.a. non può essere differenza specifica Il-II 110, 1 non cambia la sostanza di una cosa III 66, 7 ad 1 - non rientra nella divisione di un genere qualsiasi III 80, 3 ad 3 - ciò che è p.a. è separabile Spi 69, 4. Per aliud - anche il per aliud si riporta a ciò che è per se I-II 3, 6. Perceptio : Percezione. - La p. significa una certa conoscenza sperimentale I 43, 5 ad 2 .. Perdere, Perditio : Perdere, Perdizione. - Se l'angelo custode si addolori della perdizione di chi gli fu affidato I 113, 7 - se la prudenza si possa perdere per dimenticanza II-II 47, 16 - in che senso Dio gode e· non gode della p. degli uomini I-II 79, 4 ad 2. Perfectus, Perfectio, Perflcere: Perfetto, Perfezione, Portare a compimento, perfezionare. Titoli e pericopi - La perfezione di Dio I qq. 4-6 - il possesso simultaneo e perfetto della vita: l'eternità I 10, 1 - se tra coloro che vedono la divina essenza l'uno veda più perfettamente dell'altro I 12, 6 - se nello stato d'innocenza i bambini sarebbero nati perfetti nella scienza I 101, 1 - se la beatitudine dell'uomo richieda la p. del corpo I-II 4, 6 - se il piacere perfezioni l'operazione I-II 33, 4 - se la carità della vita presente possa essere perfetta II-II 24, 8 - la p. e i vari gradi della carità II-II 24, 9 - se i p. debbano scandalizzarsi II-II 43, 5 o possano scandalizzare II-II 43,
INDICE GENERALE 6 - lo stato di perfezione e gli altri stati II-II 183, 4 - Cose relative 11,llo stato di perfezione II-II qq. 184-189 - se il possedere in comune diminuisca la perfezione di una religione II-II 188, 7 - Perfezioni assunte nella natura umana dal Figlio di Dio III qq. 7-13 - La p. della prole concepita nella Incarnazione III q. 34.
Sentenze sparse -
PERFEZIONE
Una cosa si dice perfetta in quanto è in atto I 5, 1 ; I-II 3, 2 . 6, arg 3 - si dice p. quella cosa cui nihil deest eurum quae debet habe1·e I 4, 1 ; 5, 5; 73, 1 arg 3; 91, 3 arg 2; II-II 44, 4 arg 2; 171, 4 arg 2; 184, 2 arg 2; 188, 8; III 27, 5 arg 2; Spl 81, 4 arg 4 ·- Unumquodque tunc periectum est quando potest sibi simile facere I 5, 4; 45, 5 arg 1, ad l; 78, 2; 90, 3 arg 3; I-II 75, 4 arg. 2 - la perfezione esige in tutti i modi la forma I 5, 5 triplice può essere la p. di una cosa I 6, 3; II-II 186, 2; III 27, 5 ad 2 - ogni cosa è perfetta in quanto raggiunge il suo principio I 12, 1 - rientrano nella perfezione non solo gli elementi comuni ma anche quelli distintivi delle varie creature I 14, 6 più le cose sono perfette più sono state create da Dio in gran numero I 50, 3 - nel genere in cui si riscontra un essere imperfetto deve prima esserci un essere perfetto di tal genere I 51, 1 - la perfezione di un essere non dipende da qualsiasi cosa cui esso è inclinato, ma solo da quella superiore I 59, 3 ad 2 - una p. è ricevut,a nel soggetto perfettibile secondo la misura di questo I 62, 5 - la perfezione che . sopravviene toglie l'imperfezione corrispettiva I 62, 7 ad 1 - è proprio di ciò che è perfetto diffondere la p. ricevuta I 62, 9 ad 2 - il perfetto è in assoluto prima di ciò che è imperfetto I 70, 2 ad 5; 77, 4; 82, 3 ad 1; 85, 3 ad 1; 94, 3; II-II 1, 7 ad 3; 136, 2 arg 1; 189, 1 ad 5; III 1, 5 IN QENERALE:
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ad 3 . 6, arg 2 - delle cose esistono due perfezioni I 73, 1 ; I-II 4, 5; III 29, 2 - secondo i Pitagorici la p. consiste in tre cose I 74, 1; cfr. I-II 70, 3 ad 2 - si riscontra la p. somma in quelle cose che possiedono la bontà perfetta senza moto I 77, 2 la distinzione di potenze non è data da perfetto e imperfetto in atto bensl da atti diversi nel modo di agire I 79, 9 ad 3 - si richiede di più per la produzione di una cosa perfetta che di una cosa imperfetta I 91, 2 ad 2 l'ultima perfezione di ciascuna cosa consiste nel conseguire il fine I 103, 1; I-II 55, 1 - è maggiore p. avere la bontà e comunicarla che averla soltanto per sé I 103, 6 - ogni iniziale perfezione è ordinata alla p. completa che si ha con l'ultimo fine I-II 1, 6 - l'ultima p. di ciascuna cosa sta nel congiungersi al suo principio I-II 3, 7 arg 2; Spl 92, 1 - in che senso una cosa può essere perfezionata da una realtà inferiore I-II 3, 6 - ogni natura è perfetta quando si unisce a una natura superiore I-II 3, 7 arg 3 - solo quando le cose sono della stessa specie possono derivare dalla medesima virtù sia nel loro stato perfett.o che imperfetto, non già quando sono di specie diverse I-II 5, 5 ad 3 - apporto degli accidenti alla perfezione delle cose naturali I-II 18, 3 - la p. è proporz:ionata al soggetto perfettibile I-II 54, 4 - nel male si parla di p. in senso metaforico I-II 55, 3 ad 1 ; cfr II-II 45, 1 ad 1 - la p. risiede in colui che la possiede I-II 56, 1 - ciò che è perfetto è superiore a ciò che è imperfetto I-II 61, 1 - incompatibilità tra perfezione e imperfezione II-II 67, 3 . 5 ad 2; cfr. III 80, 1 - ciò che è perfetto non può diventare imperfetto per un'aggiunta I-II 88, 6 - ogni cosa riceve perfezione dal sottomettersi alla realtà superiore II-II 81, 7 - certe cose
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possono essere perfette, non in assoluto, ma in rapporto al tempo I-II 98, 2 ad 1 - cert.e cose diventano perfette solo in progresso di tempo I-II 106, 3 la perfezione di ciascuna cosa si misura dalla vicinanza all'ultimo fine I-II 106, 4 - ogni realt.à perfetta completa ciò che manca a quella imperfetta II-II 107, 2 - perfetto e imperfetto non diversificano l'essenza di una cosa II-II 19, 8 Se - è cosa più perfetta conseguire il bene che essere immuni dal male II-II 157, 4 - una cosa può dirsi perfetta in due maniere II-II 161, 1 ad 4 - la perfezione è superiore alla disposizione II-II 161, 5 ad 4 - in che modo perfetto e imperfetto sono cronologicamente anteriori l'uno all'altro III 1, 6 ; cfr. 5 ad 3 - perfetto è ciò cui non si può aggiungere nulla III 3, 1 arg 1 - ciò che è perfetto nell'ordine della sua natura ha bisogno di essere aiutato da una natura superiore III 7, 5 ad 1 una cosa non è perfetta se non raggiungo il fine III 44, 3 ad 3 ciò che è perfettissimo costituisce il modello di ciò che è meno perfetto III 56, 1 ad 3 - divisione per contrapposizione tra p. e imperfetto III 80, 1 - in ciascuna cosa la perfezione viene attribuita alla forma III 84, 3 - le perfezioni nat.urali sono comuni a tutti Spl 41, 2 - le cose più perfette possono essere impedite in molti modi, in quanto richiedono molti elementi Spl 50, 1 ad 2. PERFEZIONE DIVINA - Vedi Deus. PERFEZIONE UMANA -la P· dell'uomo è in Dio I 12, 1; I-II 4, 8 - duplice è la perfezione della natura razionale I 62, 1; I-II 2, 3; 3, 2 ad 4 . 6 - la p. dell'uomo nella vita presente avviene mediante un'operazione che unisce l'uomo a Dio I-II 3, 2 ad 4 - la perfezione consiste nell'aderire alle realtà spirituali disprezzando le cose temporali
I-II 99, 6 - lo stato di p. con la pratica dei consigli è paragonabile all'olocausto I-II 102, 3 ad 8 - la p. non consiste direttamente nell'abbandonare i beni temporali II-II 19, 12, ad 1 - la p. della patria e quella della vita presente I 44, 4 ad 2 - la p. della carità. è intermedia tra le due II-II 44, 4 ad 3 rientra nella p. di un uomo che egli conosca non già lesser conosciuto da altri II-II 132, 1 ad 3 - in rapporto a Dio la p. umana si riscontra difettosa II-II 161, 1 ad 4 - l'uomo, per quanto perfetto sia, ha bisogno dell'aiuto di Dio III 7, 5 ad 1 l'ultima perfezione non consiste in una potenza, o in un abito ma in un'operazione III 34, 2 la p. della vita cristiana consiste nel credere nella Trinità. e nell'osservare i comandamenti III 39, 3 - la p. della salvezza umana consiste nell'amore di Dio III 46, 3 - esistono due tipi di perfezione III 73, 1 ad 1 - la partecipazione del corpo alla p. dell'uomo Spl 80, 1 - p. prima e p. ultima Spl 80, 1 è possibile stabilire vari tipi di perfezione Spl 91, 5 ad 3. - Vedi Imperfectio. Periculum : Pericolo. - I pericoli mortali ripugnano alla natura e non solo all'appetito animale I-II 44, 1 ad 3 - comportamento dei forti e degli audaci nei pericoli I-II 45, 4 - quando è lodevole esporsi al pericolo di morte II-II 32, 6; 88, 4' ad 2; 123, 5 - ai pericoli che minacciano le cose umane si deve far fronte con cose umane, non già degradando a usi umani le cose divine II-II 88, 11 ad 1 - la paura dei p. di morte è il mezzo più efficace a distogliere l'uomo dal bene II-II 123, 12 - ogni grande impresa si presenta pericolosa II-II 128, 1 ad 3 -- non è del magnanimo esporsi con indifferenza ai pericoli II-II 129, 5 ad 2 - le cose da compiersi nei pericoli non si possono compen-
INDICE GENERALE diare in un precetto unico, come le cose da evitarsi II-II 140, 1 ad 2. _ Periuriuni : Spergiuro. - Lo spergiuro II-JI q. 98 - gli uomini sono inclini allo s. I-II 100, 7 ad 4 - bestemmiare è peggio che spergiurare II-II 13, 3 ad 2 lo s. è tra i peccati contro Dio II-II 70, 4, ad 3 - è tra le figlie dell'avarizia II-II 118, 8 - rientra nella irreligiosità II-II 122, 3. - Vedi Iuramentum. Permissio, Permittere: Permissione, permesso, Permettere. - La permissione come segno di volontà I 19, 12 - il permettere tra gli effetti della legge I-II 92, 2 - si dice che la legge umana permette certe cose, non perché le approvi, ma perché impotente a regolarle I-II 93, 3 ad 3 alcuni distinguono quattro tipi di permissione Spl 67, 3. - Vedi Dispensatio. Perniciosus : Dannoso. - La bugia dannosa tra le specie di essa II-II 110, 2. Perpetuus : Perpetuo, continuo. La giustizia quale volontà continua di dare a ciascuno il suo II-II 58, 1 - la perpetua continenza richlesta dalla vita religiosa II-II 186, 4. - Vedi ,Aeternus. Perplexus : Perplesso. - Si escludono casi di vera perplessità III 19, 6 ad 3 - il caso di chi essendo in peccato mortale è tenuto a distribuire i sacramenti non crea perplessità III 64, 6 ad 3; cfr. 82, 10 ad 2; Spi 36, 5 ad 1. Persecutio : Persecuzione. - Doveri del vescovo in tempo di p. II-II 185, 5. Perseverantia: Perseveranza. Titoli e pericopi - Se chi è in grazia possa da solo perseverare nel bene I-II 109, 10 - se uno possa meritare la p. finale I-II 114, 9 - La p. tra le parti della fortezza II-II qq. 128-137 - I vizi contrari alla p. II-II q. 138. Sentenze sparse - la p. può avere due significati I 95, 3 ad
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4 - non risiede nella parte sensi~ tiva, bensi in quella razionale; ma non raggiunge la natura di virtù I-II 58, 3 ad 2; II-II 53, 5 ad 3. Persona, Pe1sonaliter : Persona, Modo personale. Titoli e pericopi - La Trinità delle Persone divine I qq. 23-24 (Vedi TAv. ScHEM., pp. 14R.) se creare appartenga a, tutte e tre le Persone divine I 45, 6 l'immagine di Dio nell'uomo e le Persone divine I 93, 5 - la gravità della colpa in rapporto alla persona offesa I-II 73, 9 - e alla persona che la commette I-II 73, 10 - L'accettazione delle persone II-II q. 63 - se uccidere chi pecca sia lecito a una persona privata I-II 64, 3 - Peccati ed ingiurie commessi contro la persona del prossimo II-II q. 65 - L'ingiustizia riguardante la persona del teste II-II q. 70 persone ammesse e non ammesse al gimamento II-II 89, 10 - La dulia che rende onore alle p. superiori II-II q. 103 - persone cui si addice in modo speciale la f!obrietà II-II 149, 4 - se l'unione del Verbo incarnato fu fatta nella persona III 2, 2 se la p., o ipostasi di Cristo dopo l'incarnazione sia composta III 2, 4 - L'unione del Verbo incarnato dal lato della Persona asswnente III q. 3 - se il Figlio di Dio abbia assunto la persona III 4, 2 - l'affermazione: Cristo in quanto uomo è ipostasi, o persona III 16, 12 - se la nascita appartenga alla natura o alla persona III 35, 1 - tra quali persone si contrae la parentela legale Spl 57, 3. Sentenze sparse - P. est rationaUs naturae irulividua substantia I 29, 1. 2 arg 1 . 4 arg 3; 30, 1 arg l; 33, 2 arg l; 34, 3 ad l; 39, 3 arg 4; 40, 3; III 2, 2 arg 3 . 3; 4, 2 arg l; 16, 12 arg 2 - non qualsiasi sostanza individuale è ipostasi, o persona, ma quella che ha la natura completa della specie I 75, 4 ad 2 - a una per-
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sona certe doti appartengono per se stessa, e altre per un dono della grazia I-II 81, 2 persona implica dignità II-II 32, 5 - una persona può essere considerata in due modi II-II 59, 3 ad 2 - nei puri uomini la persona è costituita dall'unione dell'anima col corpo, non cosi in Cristo III 2, 5 ad 1 - la p. non si riscontra che nella natura ragionevole III 6, 4 ad 3 - in che modo l'essere appartiene a.Ila costituzione stessa della p. III 19, 1 ad 4. LE PERSONE DIVINE: si distingiono per la processione del Verbo, o Parola, da chi la dice, e dall'amore che li unisce entrambi I 93, 7 - tra le Persone divine c'è un certo ordine di natura, ma non di gerarchia. I 108, 1 - l'ordine delle Persone divine termina allo Spirito Santo I 108, 6 - nelle Persone divine nessun aspetto di bontà si rileva dal fine I-II 105, 2 ad 8 - esse sono un principio unico della creazione e del governo dell'tmiverso II-II 81, 3 ad 1 - alle P. divine non può attribuirsi la preghiera II-II 83, 10, ad 1 identica è la loro eccellenza, e quindi identici l'onore, la riverenza e l'adorazione loro dovute II-II 84, 1 ad 3 - le P. divine non possono predicarsi l'una dell'altra III 16, 1 ad 2 non hanno che un unico essere III 17, 2 ad 3 - unico è il loro nome essenziale III 66, 5 ad 6. Perspectiva : Prospettiva. - La p. parte dai principi conosciuti dalla geometria I 1, 2 - si considera una specie della matematica in quanto in essa si applicano i principi della matematica I-II 35, 8. Persuadere, Persuasio : Persuadere, Persuasione. - La persuasione esterna sulle cose da compiere non muove la ragione in modo necessitante I-II 75, 3 - se il demonio possa indurre al peccato persuadendo interiormente I-II 80, 2.
Pertinacia, Pertinax : Pertinacia, Pertinace. - La p. figlia della vanagloria II-II 132, 5; 138, 2 il pertinace non si lascia piegare a contentarsi del male minore per evitare il male più grave Spi 47, 2. - Vedi Ob11tinatio. Perturbatlo : Turbamento. - Il t. non è tanto nocivo all'uomo da dover escludere apparizioni angeliche per evitarlo III 30, 3 ad 3 - P. in sapi,entem non cadit App. II, 2 Se 2. Petere, Petitio : Chiedere, domandare, Domanda. - Le sette domande del Pater Noster II-II 83, 9 - il senso delle domande fatte agli uomini per ottenere l'aiuto in cose ordinate alla fe. licità II-II 17, 4 - se in qualche caso un coniuge sia tenuto a rendere il debito coniugale, senza esserne richiesto Spl 64, 2 se il tempo sacro possa impedire di chiedere tale debito Spi 64, 5 - se chi lo chiede in tempo sacro pecchi mortalmente Spl 64, 6. - Vedi Oratio. Petra : Pietra. - La pietra nel deserto era qualcosa di materiale che però era figura di Cristo I 102, 1ad4. Petrus: S. Pietro (l'apost.olo). Varie soluzioni al quesito se Pietro amasse Cristo più di Giovanni I 20, 4 ad 3 - Pietro peccò nell'appartarsi dai gentili I-II 103, 4 ad 2; II-II 43, 6 ad 2 Cristo istitui Pietro sommo pontefice I-II 1, 10 - in che modo P. perdette la carità., per poi ricuperarla subito II-II 24, 12 ad 2 - voleva impedire la passione di Cristo per un sentimento di pietà verso di lui IIII 43, 2 ad 2 . 5 ad 1 - il suo intervento contro Anania e Saflìra non fu un'uccisione II-II 64, 4 ad 1 - la sua risposta circa il suo amore per Cristo II-II 185, 3 - era opportuno che venisse esaminato dal Signore sulla grandezza del suo amore II-II 185, 3 ad 1 - Cristo non impose a P., che era sposato, di separarsi dalla moglie II-II 186, 4 ad 1 -
INDICE GENERALE P. fu grande per l'amore verso Cristo e per il potere ricevuto III 45, 3·ad 4 - fu costituito pastore del gregge di Cristo dopo il rinnegamento III 89, 3 ad 3 a lui il Signore diede anche in particolare il potere di perdonare i peccati per indicarne la preminenza nel potere di giurisdizione Spl 20, 1 ad 1 - le due chiavi concesse da Dio a P. e ai successori Spl 22, 1 ad 1 - l'efficacia della sua presenza nella guarigione degli informi non era dovuta a una dote a lui concessa, ma all'intervento di Dio per confermare la fede Spl 83, 2. Phantasia, Phantasma: Fantasia, immaginazione, Fantasma, immagine eidetica. Ti"toli e pericopi - La f. tra i sensi interni I 78, 4 - se l'intelletto possa esercitarsi senza ricorrere ai fantasmi I 84, 7 - se il nostro intelletto intenda astraendo le specie dai fantasmi I 85, 1 - se le specie intelligibili ast.ratte dai fantasmi siano il mezzo o l'oggetto della nostra intellezione I 85, 2 - se Cristo potesse servirsi della scienza infusa, senza volgersi ai f. III 11, 2.
Sentenze sparse - Phantasia est motus factus a sensu secundum actum I 12, 3 arg 3; 84, 6 ad 2; lll, 3 arg I; Spi 32, 6 ad 1- efficacia superiore delle immagini formate da Dio nell'immaginazione umana per esprimere le cose divine I 12, 13 - la fantasia proterva esistente nei demoni I 54, 5, arg 3 - i fantasmi stanno all'intelletto come i colori alla vista I 75, 2 ad 3; 76, 1; I-II 56, 5 ad 1 - in che senso sono immateriali I 79, 4 ad 4 - la f. può subire in qualche modo l'influsso dei corpi celesti I 86, 4 ad 2; cfr. 114, 4 ad 2 - i fantasmi sono qualcosa di comune all'anima e al corpo I-II 50, 4 ad I - vengono distrutti con la distruzione del corpo I-II 67, 2, ad 1 - i .f. sono l'elemento quasi materiale nelle virtù intellet-
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tuali I-II 67, 2 - la fantasia in qualche modo appartiene alla. carne II-II 11, 1 ad 3 - soprattutto da svegli è più sotto l'influsso della ragione che sotto quello delle cause naturali II-II 172, 1 ad 3 - secondo l'ordine della ragione i fantasmi sono disposti in ordine ali' oggetto da intendere II-II 173, 2 nella rivelazione profetica talora bastano i f. astratti ordinariamente dai sensi II-II 174, 2 ad 4 - i f. hanno per oggetto i corpi II-II 175, 4 - sono fatti per muovere la mente umana mediante la virtù dell'intelletto agente III 9, 4 ad 2. - Vedi
Imaglnatio, Intellectus agens. Pharisaei : Farisei. - Sono rimproverati dal Signore perché trascuravano i precetti spirituali II-II 87, 2 ad 3 - con la loro malizia impedivano la salvezza. del popolo III 42, 2 - contrastarono sempre l'insegnamento di Cristo III 42, 2 ad 2. Philosophia, Philosophus : Filosofia, Filosofo. - Necessità. della sacra dottrina oltre le discipline filosofiche I 1, 1 - i filosofi dimostrano molte cose su Dio I 13, 5 - gli antichi filosofi lentamente entrarono nella conoscenza della verità I 44, 2 - spetta ai f. considerare le conclusioni particolari delle scienze I-II 100, I - teniamo per fede molte cose su Dio, che i filosofi non furono in grado d'investigare con la ragione II-II 1, 8 ad I - errori molteplici e contrasti tra filosofi II-II 2, 4 - in senso assoluto filosofare è meglio che guadagnare, non così in senso relativo II-II 32, 3 - lo studio della filosofia di per sé è lecito e lodevole, ma alcuni abusano di essa II-II 167, 1 ad 3 - i f. si occupavano degli studi letterari per le discipline secolaresche II-II 188, 5 ad 3. - Il Filosofo per antonomasia: Vedi Aristotele nell'indice dei nomi. Philotimia : Filotimia. - Amore della propria dignità, o del pro-
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agli uomini talore è lodevole, e prio onore I-II 60, 5; II-II talora è peccato II-II 115, 1 ad 129, 2. Phinees: Finees. - F. uccise Zam1 - una st.essa cosa non pub simultaneamente piacere e dispiabri per ispirazione divina II-II 60, 6 ad 2. cere sotto il medesimo aspetto Phlegmaticus : Flemn1atico. - Il f. III 84, 9 ad 2 - quanto piace una cosa altrettanto cijspiace il suo fi incostante II-II 156, 1 ad 2. Phreneticus: Frenetico, pazzo, alcontrario Spl 3, 1 - il compiacimento dei bambini per le nozlucinato. - Le apparizioni o allucinazioni dei pazzi I 111, 3. ze future prima dei sette anni non basta per contrarre gli Pietas : Pietà. Titoli e pericopi - La pietà nel sponsali Spl 43, 2 ad 4. Plaglum : Plagio, furto di un uomo. numero dei doni I-II 68, 4 La p. tra le virtù annesse alla - Il plagio era punito con la giustizia II-II qq. 80, 101 pena di morte II-II 66, 6 ad 2. confronto tra l'osservanza e la Plantivus: Facile al pianto. - Tale disposizione è un difetto II-II pietà II-II 102, 3 - La p. dono corrit:>pondente alla giustizia II129, 4 ad 2. I! q. 121. Pianeta : Pianeta. - Il moto dei pianeti I-II 102, 4 ad 6; II-II Sentenze sparse - Con la p. si 2, 3; Spl 2, 4. rende ciò che si deve ai genitori e alla patria I-II 60, 3, ad 2; Pianta: Pianta. - La p. non conosce per la sua materialità I 14, 68, 4 ad 2 - corrispondenza tra p. e beatitudini I-II 69, 3 ad I; cfr. 84, 2 - occupa l'ultimo 3 - la p. è espressione di fede e grado della vita I 18, l Se. di sapienza II-II 45, 1 ad 3 secondo la forma che la natura le ha infuso muove se stessa è la virtù con cui onoriamo i genitori II-II 106, l - le opere con la crescita e il deperimento della p. cooperano a salvare chi I 18, 3 - la creazione delle piante soccombe ai vizi della carne III 69, 2 - le erbe furono create II 154, 2 ad 5 - la p. soccorre perfette, ossia nell'atto di proil prossimo per rispetto verso un durre il seme I 70, 2 ad 5 - nella creazione delle p. non superiore II-II 157, 4 ad 3. Vedi Religio. si fa menzione di vita, ma solo Plgritia : Pigrizia. - La p. impedi generazione I 72, l ad l - le disce di operare I-II 44, 4 ad 3 piante non furono giudicate de- implica lentezza nell'esecugne delle parole di benedizione zione II-II 54, 2 ad I. I 72, l ad 4 - certe piante venPlnguedo : Pinguedine. - La p. è gono generate senza il seme, alprodotta dal colore naturale deltre dal seme I 92, I - nella la digest.ione, che poi conserva pianta l'elemento maschile e come suo alimento II-II 82, 2 l'elemento femminile sono semad 2. pre uniti I 92, I - se uccidere Plscis: Pesce. - I pesci nell'opera gli animali e le piante sia pecdella creazione I q. 71 - gli cato II-II 64, l - nelle p. la animali terrestri sono, in genere, legge non fece distinzione fra superiori agli uccelli e ai pesci monde e immonde I - II 102, 6 I 72, ad 1 - il p. non poteva arg. 2 - la vita delle p. consiste essere offerto al tempio I-II nel nutrirsi e nel generare II-II 102, 3 ad 3 - ragioni letterali e 179, I - nelle p. non c'è distinspirituali dei precetti dell'anzione tra maschio e femmina tica legge circa i pesci I-II 102, III 32, 4 - se animali e p .. ri6 ad 1 - il p. differisce dalla namangano nel futuro rinnovatura umana più degli altri animento del mondo Spl 91, 5. mali III 44, 4 ad I. Vedi Vegetativus, Vegetabilis. Piacere : Piacere. - Voler piacere Plebanus : Pievano, Parroco. - Con-
INDICE GENERALE franto dei religiosi con i pievani e gli arcidiaconi circa la perfezione àella vita cristiana II-II 184, 8. Plenitudo, Plenus : Pienezza, Pieno. - Se la gioia possa esser piena II-II 28, 3 - se in Cristo ci fosse la pienezza delle grazie III_ 7, 9 se la pienezza della grazia fosse esclusivamente di Cristo III 7, 1O - se con la santificazione avuta prima di nascere, la Vergine avesse conseguito la pienezza di grazia III 27, 5. Pluralis, Pluralltas: Plurale, Pluralità. Titoli e pericopi - La pluralità delle Persone in Dio I qq. 30-31 - se in Dio i nomi essenziali si debbano predicare delle Persone al plurale, o al singolare I 39, 3 - La pluralità delle mogli, o poligamia Spi q. 65. Sentenze BparBe - la pluralità segue una qualche divisione I 30, 3 - nessuna causa agente mira a una pluralità materiale I 47, 3 ad 2 - il plurale non è che la geminazione del singolare III 67, 6 ad 2. Poena, Punire, Punitio : Pena, castigo, sofferenza, Punire, Punizione. Titoli e pericopi - Divisione del male in pena e colpa I 48, 5 - se sia peggiore il male-pena o il male colpa I 48, 6 - Il castigo dei demoni I q. 64 - Il reato di pena I-II qq. 87-89 la punizione tra gli effetti della legge I-II 92, 2 - la pena per gli scismatici II-II 39, 4 - se sia lecito a un giudice condonare la pena II-II 67, 4 - la punizione dei falsi accusatori II-II 68, 4 - la pena del sacrilegio II-II 99, 4 - e della simonia II-II 100, 6 - se la vendetta si debba compiere con le pene consuete presso gli uomini II-II 108, 3 - la sofferenza del martirio II-II 124, 4 - Il castigo del primo peccato II-II q. 164 se dalla passione di Cristo siamo liberati dalla. pena III 49, 3 ee col battesimo l'uomo sia li-
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berato da ogni sofferenza III 69, 2-3 - se dall'Eucarestia venga rimessa tutta la pena dovuta al peccato III 79, 5 - se l'uomo debba addolorarsi delle pene Spl 2, 1 - se la contrizione possa cancellare del tutto il reato della pena Spl 5, 2 se nella penitenza la pena temporale debba essere tassata secondo la gravità rlella colpa Spl 8, 7 - se la confessione in qualche modo liberi dalla pena Spl 10, 2 - se le opere buone fatte senza la carit.à possano mit.igare le pene dell'inferno Spl 14, 5 se la soddisfazione si debba compiere con opere afflittive Spl 15, 1 - se i flagelli con cui siamo puniti da Dio in questa vita siano satisfattori Spl 15, 2 - se il confessare possa rimettere i peccati quanto alla pena Spi 18, 2 - se con l'indulgenza si possa rimettere una parte della pena satisfattoria Spl 25, 1 - Le doti dell'anima che esce dal corpo, e le sofferenze a lei inflitte dal fuoco corporeo Spl q. 70 - se i santi vedano le pene dei dannati Spl 94, 1 - se essi ne godano Spl 94, 3 - Le pene dei dannati Spl q. 97 - l'eternità delle pene dei dannati Spl 99, 1-5 - se il luogo delle anime purganti si identifichi con quello dove sono puniti i dannati App. I, 2 - le pene del purgatorio App. I, 2-8 - La pena del peccato originale dopo la morte: il limbo App. II. Sentenze Bparse - Dio vuole il male-pena nel volere un bene cui codesto male è connesso I 19, 9; cfr. 19, 1 ad 3 - la punizione è segno di ira I 19, 11 anche nel fatto che i giusti sono castigati in questo mondo appare la giustizia e la misericordia di Dio I 21, 4 ad 3 - è nella natura della pena che essa ripugni alla volontà I 64, 3; III! 18, 3; 94, 3 ad 3; Spl 24, 2 la p. è in contrasto con la bontà della natura I 64, 3 ad 3 - va riferita a Dio come a suo primo
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autore I 114, 1 ad 1 - i castighi presenti Dio non solo li permette, ma li vuole I-II 39, 2 ad 3 - la pena viene in qualche modo da una causa esterna I-II 42, 3 ad 1; 72, 5 - al castigo sono essenziali tre cose I-II 46, 6 ad 2 - il castigo è estraneo all'intenzione di chi pecca I-II 72, 5, ad 3 - è in contrasto col bene di colui che è punito I-II 79, 1 ad 4 - il male pena deve essere inflitto per un bene I-II 79, 4 ad 4 - non è lecito punire i figli, per i genitori colpevoli con pene spirituali I-II 81, 2 ad 1; II-II 108, 4 ad 1, 3, 5 - per il castigo del fuoco non sembra che si1tno del tutto privi di affinità il peccato mortale e quello veniale I-Il 88, 4 - il castigo è necessario soprattutto per coloro che sono inclinati al male I-Il 100, 7 ad 4 - nel comminare le pene non si comportano egualmente la legge divina e quella umana I-II 100, 9; II-II 108, 4 ad 2 - la p. non è dovuta che alla colpa I-Il 105, 2 arg 11; II-II 24, 10 le pene per i malfattori vanno inflitte ai malfattori dall'autorità dei loro prìncipi I-II 105, 2; Il-II 65, 2 - una pena grave può essere inflitta non solo per la gravità della colpa, ma anche per altre cause I-II 105, 2 ad 9; cfr. II-II 39, 2 ad 1 - le varie pene nell'Antica Legge I-II 105, 2 ad 10 - valore educativo del castigo per gli individui e per le collettività I-II 105, 3 ad 1; II-II 43, 7 ad 1 - il male-pena in senso assoluto non è un male ma un bene II-II 19, 1 - Dio ci comanda di sopportare, non già di amare il castigo II-II 34, 2 ad 3 - uno deve essere punito nelle cose in cui pecca II-II 39, 4 - nessuno viene punito con la pena eterna per l'omissione di ciò che non è di precetto II-II 32, 5 Se - le pene della vita presente sono medicinali più che retributive II-II 66, 6 ad 2; 68, l - essere impari alle cose che si è tenuti a fare è gravissima pe-
na II-II 68, 1 ad 1 - al peccato di trasgressione e di omissione corrisponde la pena, sia del danno, sia del senso Il-II 79, 4 ad 4 - a quale virtù appart.iene la punizione dei malfattori IJII 108, 2 ad 1; cfr. 80, 1ad1 la punizione può essere considerata sotto due aspetti II-II 108, 4 - nella mitigazione delle pene si devono considerare due cose Il-II 157, 3 ad 1 - la gravità della punizione seguita. al primo peccato Il-II 163, 3 ad 2 - il male pena fu introdotto dalla giustizia divina per la gloria di Dio III 1, 1 ad 3 - le sofferenze della vita. presente derivano dal peccato originale III 1, 4 ad 2 - la pena segue sempre una colpa. III 14, 1 ad 3 - chi subisce il castigo per un altro ne toglie il castigo III 50, 1 ad 3 - la sofferenza di Cristo fu soddisfattoria per i peccati dei battezzati III 68, 5 ad 1 - la gravità di una pena si desume dalla gravità del nocumento Spi 3, 1 ad 4 - Poena medicina est Spi 12, 3; 15, l, Se 2; 18, 4; 21, 3, ad 2 - la pena può essere inflitta ingiustamente anche dai reggitori di chiese Spl 21, 4 ad 1 - la pena di morte tra.scende le pene correttive Spi 60, 1 ad 4 non si richiede una pena correttiva dopo l'emenda Spi 62, 2 - Dio punisce in più modi i peccatori per attrarli al bene Spi 71, 1 ad 4 - una pena accettata volontariamente in questa vita purifica molto più della pena inflitta dopo la morte Spi 74, 8 ad 5 - la misura del castigo è secondo la misura della colpa Spi 86, 1 - in ogni foro la pena viene inflitta secondo la natura di esso Spl 86, 1 ad 1 - la punizione è un effetto della giustizia Spl 89, 6 ad 1. - Vedi Culpa, Meritum. Poenitentia, Poenitere : Penitenza, Pentimento, conversione, Pentirsi, convertirsi. Titoli e pericopi - Se a. ringraziare Dio sia tenuto più l'inno-
INDICE GENERALE cente che il penitente II-Il 106, 2 - La penitenza nel numero dei sacramepti III q. 65 - Il sacramento della penitenza III qq. 8490; Spl qq. 1-28 (Vedi TAv. SCBEM., Penitenza) - se i dannati si pentiranno finalmente del male fatto Spl 98, 2. Sentenze sparse - PENITENZA VIRTÙ: Confronto tra penitenza e innocenza: in che senso Dio gode di più per un penitente I 20, 4 ad 4 - il dolersi della colpa attesta la bontà del volere; dolersi del castigo attesta la bontà della natura I 64, 3 ad 3 - in che senso la virtù della penitenza era in Adamo nello stato d'innocenza I 95, 3 - la p. è una specie di tristezza I-II 35, 8 arg 2 - ha per oggetto il male proprio I-Il 35, 8 ad 2 - spesso i peccatori abitudinali detestano il peccato solo per qualche suo fastidio I-II 78, 2 ad 3 - la p. necessaria a coloro che ricevono il Corpo di Cristo I-Il 102, 5 ad 2 - il penitente si serve dall'astinenza dalle cose piacevoli come di una dieta II-II 142, 1 - la p. può restaurare la virtù solo per ciò che essa ha di formale 11-11 152, 3 ad 3 - lo stato religioso è adattissimo luogo di penitenza lii i 186, 1 ad 4 - ai penitenti è interdetto il mestiere delle armi, purché non sia loro imposto per l'onore di Dio II-Il 188, 3 ad 3 il penitente può dare il buon esempio III 15, 1 ad 5 - affiige il suo corpo in riparazione dell'offesa fatta a Dio Spl 1, 2 ad 1 - tale afflizione può dirsi impropriamente un martirio Spl 96, 6 ad 5. PENITENZA SACRAMENTO: Secunda tabula post naufragium I 20, 4 arg 4; III 84, 6; 88, 2 ad 3 - corrisponde a tutte le purificazioni dell'antica Legge I-Il 102, 5 ad 3 - la cancellazione del peccato è il fine della penitenza Il-Il 3, 1 ad 1 - la p. non è ordinata direttamente al culto Divino III 63, 6 - non ha una
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necessità pari al battesimo III 67, 3 ad 3 - è un rimedio dato contro il peccato dopo il battesimo III 71, 2 ad 3 - nella p. la remissione dei peccati consegue all'atto del ministro, presupposta la contrizione Spl 29, 8 la p. è una resurrezione spirituale Spl 30, 1 - è efficace a cancellare i peccati veniali quanto alla colpa Spl 30, 1 - fu istituita principalmente contro la colpa attuale Spl 30, 1 ad 1 - deve essere amministrata ai peccatori Spl 36, 1 ad 3 - i peccati attuali si possono cancellare con la penitenza e con atti contrari, non così i peccati derivanti dalla natura Spl 39, 5 ad 2 la p. ha per materia gli atti esterni Spl 42, 1 ad 2 - a completare il sacramento della p. si richiede l'intervento dell'atto del sacerdote Spl 45, 5 ad 2 - impedimenti che il Maestro delle Sentenze assegna alla penitenza Spl 50, 1 ad 1 - la p. toglie il peccato attuale non come una nuova generazione, bensì come una guarigione Spl 56, 2 ad 8. Poeta, Poetica. - La poetica è l'infima tra tutte le discipline I 1, 9 arg 1 - il poeta si serve di metafore per il gusto di costruire delle immagini I 1, 9 ad 1 funzioni delle immagini nell'arte poetica I-Il 101, 2 ad 2. Politia, Politica, Politicus: Politica, Reggimento civile, Politico, civile. - Se sia giusto dividere le virtù cardinali in virtù politiche, o civili, purificatrici, ecc. I-Il 61, 5 - il migliore reggimento civile I-Il 105, 1 - la politica sta alla giustizia legale come la prudenza in assoluto sta alla virtù morale II-II 47, 10 ad l - la p. è ordinata al bene comune dello stato 11-11 47, 11, Se; 50, 4 - la politica quale specie della prudenza 11-11 50, 2 - il bene della virtù politica è commisurato alla natura umana 11-11 136, 3 ad 2 - in campo politico talora il potere è tutto in in un solo individuo, ed è il
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caso del regno; talora è spartito tra più individui, costituiti in vari uffici Spl 19, 3 ad 3 - la p. detta legge alle arti inferiori Spl 38, 1. - Vedi Civltas, Regimen. PoUutio : Polluzione. - Se la p. notturna sia peccato 11-11 154, 5 - se essa impedisca di ricevere ì'Eucarestia III 80, 7. Pontifex: Pontefice. - Senso letterale e figurale degli otto ornamenti del pontefice del rito mosaico I-II 102, 5 ad 5 - potere del Romano p. nella costituzione del simbolo della fede II-II 1, 10 - il p. della nuova legge, vedi Episcopus, Papa. Populus : Popolo. - Moltitudine di uomini compresi sotto un certo ordine I 31, 1 ad 2 - est coetus multitudinis iuris consenau et utilitatis communione sociatus I-II 105, 2 - nel p. sono inclusi due generi di uomini I-II 101, 3 in un p. ci possono essere quattro tipi cli ordine I-II 104, 4 - il popolo di Dio nell'antico Testamento deriva dai patriarchi III 31, 3 ad 5; cfr. 70, 2, ad 2-3 le tappe della sua alvezza furono figura della salvezza operata dalla passione di Cristo III 46, 4 - l'aggregare al popolo cristiano mediante il battesimo spetta ai presbiteri III 67, 2 ad 2 la parte del popolo nella celebrazione dell' J