La filosofia dei Greci nel suo sviluppo storico. I Presocratici. Eraclito [Parte I. Vol. 4] [PDF]

  • 0 0 0
  • Gefällt Ihnen dieses papier und der download? Sie können Ihre eigene PDF-Datei in wenigen Minuten kostenlos online veröffentlichen! Anmelden
Datei wird geladen, bitte warten...
Zitiervorschau

E. ZELLER · R. MONDOLFO

LA FILOSOFIA DEI GRECI NEL SUO SVILUPPO STORICO PARTE PRIMA VOL. IV

A CURA DI

R. MONDOLFO

«LA NUOVA ITALIA» EDITRICE FIRENZE

E. ZELLER - R. MONDOLFO

LA FILOSOFIA DEI GRECI NEL SUO SVILUPPO STORICO PARTE

I

I PRESOCRATICI

Volume IV

Eraclito A CURA DI

R. MONDOLFO

«LA NUOVA ITALIA» EDITRICE FIRENZE

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA l"' edizione: novembre 1961 1a ristampa: agosto 1968

Testo della

sa edizione tedesca con nuovi

aggiornamenti

Titolo dell'opera originale

Die Philosophie der Griechen in ihrer geschichtlichen Entwicklung Leipzig, G. R. Reisland, 1892

Traduzione di RoooLFO ]doNDOLFo

STAMPATO IN ITALIA • PRINTED IN ITALY

ERACLITO

Il presente volume contiene le sezioni dedicate ad Eraclito nel capitolo II della parte I dell'opera zelleriana. Le altre sezioni del medesimo capitolo dedicate ad Empedocle, agli Atomisti e ad Anassagora costituiranno il V volume.

ERACLITO

SEZIONE

J. -

L'ORIENTAMEN'.rO

1

GENERALE .E l

CON•

CETTI FONDAMENTALI DELLA DOTTRINA ERACLITEA.

l. Vita di Eraclito. - Mentre neJla scuola eleatica 623 era dedotta dall'unità di tutto l'essere l'impossibilità

• SCHLEIERMACHER, Herakleitos der Dunkle etc., in Mus. d. Al 'ertumswiss. I, 1807, p. 313 sgg., ora in Werke, III, parte Il, l sgg.; BERNAYS, Gesammelte Abhandl., I, 1-108; dello stesso, Die heraklitischen Briefe, 1869 ; LASSALLE, Die Philosophie Herakleitos des Dunkeln, 1858, 2 voli.; GLADISCH, Herakleitos und Zoroaster, 1859; ScnusTER, Heraklit v. Ephesus, 1873; TEICHMULLER, Neue Stud. z. Gesch. d. Begriffe l, 1876, Il, 1878 ; SouLIER, Eraclito, Roma 1885 ; E. PFLEIDERER, Die Philosophie des Heraklit, 1886 (altro studio dello stesso e d'altri è menzionato in Arch. .f. Gesch. d. Philos. l, 102 sgg.); GoMPERZ, Zu Heraklits Lehre, 1887 ; PA· l'RICK, Herak!itus, Baltimore 1889. Cito di regola queste opere fa presente ScHUSTER. p 42 ~g~ .. contro

LO SCRITTO ERACLITEO

Il

m esplicita opposizione contro la J comune mamera di 628 pensare.

ScHLEIERMACHER, Il 25 sgg.) che l'opera avesse varie sezioni, OJnuna delle quali potesse aver adempito un compito diverso ; e r·on ciò può mettersi in relazione il fatto che, secondo DIOG. 12, dwrebbe aver recato anche il titolo di Moucrcx~. se si pensa appunto a questo proposito, con SCHUSTER p. 57, alle tre Muse della piu antica mitologia (invece altri due supposti titoli dati in 0IOG. 12 non sono affatto titoli reali : cfr. BERNAYS., Abhandl. I R, 3). Soltanto, il titolo Moucrcx~ proviene senza dubbio da PI,AT. Soph. 242 D, e non (come è incline ad ammettere ScHUSTER, p. 329, 2) da Eraclito stesso : ugualmente ' titoli delle tre sezioni dati da Diogene vengono (come osserva anche ScHUSTER. 54 sg.) dai pinacografi Plessandrini : e non abbiamo la minima garanzia che tali titoli indicassero esattamente il contenuto principale delle ,;ezioni stesse. come fra l'altro mostrano i due sottotitoli dei dialoghi platonici. l nostri frammenti contengono ben poco di etico e di politico e ancor meno di teologico, che non appartenesse ai tratti generali della fisica eraclitea ; e lo stesso si dica riguardo alle altre tradizioni sulla dottrina di Eraclito (cfr. anch" SusEMIHL, in }ahrb. f. Philol. 1873, p. 714 sg.). Se Eraclito avesse trattato realmente le questioni politiche e teologiche press'a poco con altrettanta profondità come trattò la fisica . questa scarsità delle informazioni relative ad esse sarebbe tanto piu sorprendente, in quanto per gli scrittori dell'età posteriore, secondo il loro proprio orientamento. dovrebbero aver avuto maggior potere di attrazione le dottrine teologiche ed etiche che !e fisiche : ma anzi neppure si concepirebbe come mai sia accaduto che Eraclito •ia stato annoverato dagli antichi.. a partir da Aristotele. tra i fisici. e sia stato dato al suo scritto il titolo rtEpi cpòctsw~ Ristabilire con una certa sicurezza il piano dell'opera dm frammenti conservatici mi par impossibile ;, anche il tentativo di una ta!e ricostruzione fatto da SCHUSTER ,;'appoggia in gran parte 5U presupposti assai malsicuri e in parecchi casi ancor peggio che malsicuri. [Per le discussioni posterior.i allo Zeller intorno alla forma e costituzione dello scritto eracl.iteo ed alle sue partizioni, veggasi l'aggiunta inserita alla fine di quest'ampia nota zelleriana. - M.] Che questo scritto tosse l'unica opera d' Eraclito e assolutamente fnor di dubbio ·- anche a prescindere dalle indirette testimonianze di ARISTOT. Rhetor Hl 5, 1407 b 16 DIOG. IX 7; CLEM. Strom. [ 332 R ; quali ·•!l'unisono parlan solo di un cruy'(pCC[L[L:X al , OÒK e:!M-re:ç 11-rL ltOÀÀOÌ )((X)(OL ÒÀ(yoL aè ocy!X.&o( [cfr. BIAs, in DIELS-KRANZ, 10, ç: ol rçÀe:ra-roL &v&pCil7tOL K!Xxot]. !Xlpe:\iv-r!XL y~Xp lv &v-r(!X ltocVTCilV [DIELS : &v-rl &;rç&v-rCilv] o! &pLa-rm KÀÉoç &év!Xov .&v7J-rùiv, o! 8è ltOÀÀol xe:x6p7JVT!XL IIKCilcme:p KT~V&!X (il resto è aggiunta esplicativa di Clemente). Nella spiegazione dell'ultima proposizione mi allontano da BERNAYS, LASSALLE (II 436 sg.) e ScnuSTER, che fan dipendere .&v'YjTOOV da KÀéoç. (DIELS·KRANZ, W ALZER, MAZZANTINI, etc. fanno .&v7j"rOOV dipendente da ocv-r( : « glOI"ia eterna i n v e c e d i soddisfazioni mortali». BuRNET (Early Gr. Philos.) spiegava invece : « gloria eterna f r a i mortali » ; e supponendo con Bywater uniti i framm. 104 e 29 (111 Bywater) credeva trovarvi il piu antico documento pervenutoci della distinzione pitagorica delle tre vite (teoretica, pratica, apolaustica), dominate una dall'intelletto, l'altra dalla ricerca della gloria e la terza dai piaceri del ventre. Contro questa opinione cfr. MoNDOLFO, L'origine dell'ideale filosofico della vita, in Atti Accad. se. di Bologna 1938 e in Moralisti greci, Milano 1960. - M.]. 14 Fr. 113 B. [49 D.] (BERNAYS, I 33) in TnEODOR., Prodr. (LAz. Miscell. p. 20) ; cfr. SYMMACHUS, epist. IX 115 ; DIOG. IX 16: ò &tç !J.UpLoL 7t!Xp' 'Hp!XKÀd-rcr Mv éfpLa-roç 'ÌÌ· 0LYMPIOD. in Gorg. p. 87 (in Jahns Jahrb., Supplementband XIV 267) : e:Iç É!J.OÌ &v-rl ltOÀÀoov. In modo affatto simile SENECA, Ep. 7, 10 fa dire a Democrito : unus mihi pro populo est et populus pro uno, ed è pos· sibile che Democrito, in cui troveremo anche altre concordanze con Eraclito, abbia attinto questo dall'Efesio [cfr. DIELS·KRANZ 68 B 98]. Cfr. inoltre [fr. 114 B. = 121 D.], p. 726 5 n. S.

IGNORANZA DEGLI UOMINI

35

anche coloro che si sono acquistati la fama di piu alta saggezza. Eraclito vede in loro molto piu saccenteria che vera perspicacia. Su Esiodo ed Archiloco, su Pitagora, Senofane ed Ecateo, ma sopra tutto su Omero si trovano in lui i giudizi piu sprezzanti 1 5 ; solo qualcuno dei cosi detti sette saggi egli tratta con maggior rispetto 16 • Per quanto quindi il suo modo di pensare

16 Cfr. su ciò fr. 17 B. [129 D.j, 16 B. [40 D.j (v. retro, p. 309 5 n. 3, 476 5 n. 4.), 35 B. [57 D.] (p. 638 5 n. 2), 119 B. [42 D.] da DIOG. IX l : TÒV 8' "O!L7JPOV /fcpQ(CJKE:V o11;wv tK TWV &ywvrov (gli &ywve:ç tJ.Oucrtxol). èx~&necr.&cxt XQ(l pQ(d~e:cr.&cxt KQ(l 'ApxlÀoxov OtJ.olroç Nel fr. 42 B. [28 D.] (cfr. 655 5 n. 3). Eraclito biasimava Omero perché desi.derava sopprimer la lotta. Cfr. anche fr. 118 B. [A 22 D.] (v. 718 5 n. 2). [Il fr 17 Bywater = 129 Diels è posto da DIELSKRANZ fra i dubbi o spuri ma rivendicato come genuino da BuRNET, Earl. Gr. Philos. e da REINHARDT, Parm. p. 235, l, i quali notano che la frase tKÀe:!;&{Le:voç TQ(th> non può aver qui il significato musicale, ma solo quello di « connessione », ci si aspetterebbe xpcc-rEaTI)v anzi che xccÀÀ(O"-r1jv. Se non che lo stesso Kirk, a proposito di A 22, riconosce contro Gigon che non c'è ragione di mantener la riserva contro i due esempi di opposizione che Aristotele attribuisce a Eraclito in Eth. Eud. 1235 a; ed uno di detti esempi, che (come rileva Kirk) ricorre anche nell'imitazione eraclitea di De victu I 18, è precisamente quello musicale, che non c'è quindi motivo di disconoscere in B 8 se lo si riconosce in A 22, e se, inoltre, non lo si può disconoscere in B IO (consone e dissone). Cadono quindi le obiezioni contro il primo e il secondo membro di B 8 ; e la giustificazione del secondo può essere singolarmente suggestiva per la spiegazione del terzo, che contiene la conclusione generale, che tutto dunque nasce dalla contesa. Eraclito compie qui un passaggio analogo a quello compiuto dai pitagorici, che allo scoprire che l'armonia musicale è rapporto proporzionale, cioè numero, ne concludevano che dunque tutto è numero nella realtà universale. Eraclito scopre che l'armonia piu bella nasce dal contrasto e dalla contesa, e ne conclude che dunque dalla contesa nascono tutte le realtà. Il terzo membro (come vide anche MADDALENA, Sulla cosmol. ionica da Talete a Eraclito, Padova 1941, p. 202) non è dunque un'aggiunta posticcia fatta da Aristotele, ma si spiega come coronamento del ragionamento eracliteo, che dalla convergenza del divergente passa alla sua applicazione musicale, e da quest'esempio caratteristico conclude l'universale potere generatore della discordia o contesa. Questa conclusione non è la ripetizione di quella di B 80, perché là Eraclito è preoccupato dall'identificazione di eris e dike, e quindi afferma che la generazione di tutte le cose, producendosi per la contesa, accade « come si conviene ed è giusto >> ; in B 8 invece il problema della giustizia non interviene. Si tratta dunque di un ordine di pensieri alquanto differente e si deve riconoscere che B 8 ha un carattere suo proprio, diverso dagli altri frammenti in cui si è tentato di risolverlo. E, inoltre, è ora di reagire contro la tendenza di molti critici a considerare come non autentico alcun frammento, solo perché vi appare una ripetizione (a volte supposta ma non reale. come nei frammenti del fiume) di idee ricorrenti in altro frammento. Non solo anche in altri autori del tempo ricorrono affermazioni piu volte rinnovate di uno stesso pensiero, come in Parmenide le tre asseverazioni della coincidenza di pensare ed essere (B 3, B 6, B 8); ma Eraclito, come opportunamente osservò REINHARDT (Parmen. 62 n. l) a proposito della coincidenza fra B 32 e B 41 di Eraclito, e come osserva W. JAEGER (The Theol. ofthe Earl. Gr. Philos.

108

CONCETTI FONDAMENTALI DELLA DOTTRINA ERACLITEA

nasca un accordo, il maschio e la femmina perché nasca una nuova vita 59.

231 n. 43) a proposito di quella fra B 65 e B 67, amava ripetere e inculcare i suoi principi, d'accordo col carattere profetico del 1uo linguaggio e con la sua missione di risvegliatore di dormienti. Il fatto che B 8 si inizia con una parola (&.v-r!l;ouv) che anche a Gigon e Kirk appare un argomento in favore dell'autenticità, prova che Aristotele non aveva in mente B 10 o B 51 nel citare il primo membro : doveva riferirsi ad altra sentenza, la quale poteva benissimo esser costituita dei tre membri che egli riproduce. Non si nega con ciò la possibilità che qui, come per Euripide ed Empedocle, anche per Eraclito Aristotele parafrasasse o riassumesse la sentenza anzi che riprodurla alla lettera ; ma la sentenza doveva esistere nel testo eracliteo, e per ciò B 8 può ritenersi una sentenza autentica, anche se forse non citata interamente nella forma originale. - M.]. 69 ARIST. precisamente nei due passi citati. Piu estesamente il Ps. HIPPOCR., 'lt". 8Lcxh. I 18 mostra che ogni armonia consiste di toni alti e bassi : -ròc 'lt"Àe:'La-rcx 8L.Xcpopcx (J&.La-rcx l;u(Lcpépe:L KOtt -r&: iMxLa-rcx 8L.Xcpopcx -YjKLa-rcx l;u!J.cpépe:L etc. (cfr. la KOtÀÀ(a't'"lj &:p!J.ov[cx della nota preced. ). Prosegue lo stesso scrittore : (L.Xye:LpOL ~~~ex aKe:u.X~ouaLv &v.&pC:moLaL 8Lcxcp6pwv aU(L