Il Poker [PDF]

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Zitiervorschau

Giacomo: Cip! Giovanni: Cip! Aldo: Cip! Gio: Ma tu prima hai lasciato. A: Ho cambiato due carte! Gio: Ma se hai detto “vado”. A: “Vado” a cambiare due carte. Gia: Credo di averlo accompagnato. Gio: Vabbè... Gia: Che caldo... Gio: Hai caldo? Vuoi un po' di champagne? (tira fuori un tetrapak) Gia: Perché no? (porge il bicchiere a Gio che versa) Gia: Che cazzo di champagne è? Gio: Tu? (ad Aldo) Aldo: No, grazie. Gio: Champagne Tertrapak, del '82. E' l'annata migliore! Non lo vuoi? Aldo: Nonono... Gia: Magari lo bevo dopo, eh? Gio: Va bene... Gia: Però fa un caldo pazzesco qua... Gio: Eh sì perché lì c'è il calorifero che rimane fisso e rotto giorno e notte, estate e inverno 60 gradi, sempre! Gia: Beh, aggiustiamolo! Gio: Eh no, non si può aggiustare! Infatti lì è venuta la zona tropicale! Vedi le mangrovie? Non è che sono a caso. A: Però qui fa un freddo barbino da questa parte... Gio: Infatti rimane sempre aperta la porta del freezer!

A: E chiudiamola!! Gio: Non si può aggiustare! Infatti lì c'è la zona artica, non vedi? Che ci sono i cani da slitta? Eh? Warmorny! Argo! Armadù! Buoni lì! A: Come mai c'è la carcassa dello gnu di qua? Gio: Perché è morto nella zona calda ma per conservarlo l'ho messo nella zona fredda. A: Ah, per non farlo andare in putrefazione! Gia: Sì però fa un caldo pazzesco qua, dai... A: E di qua fa un freddo che non se ne può più... Gio: E invece qui c'è la zona temperata, si sta da dio! Gia: Eh, ho capito, però noi si sta male! Gio: Son dieci anni che giochiamo a casa mia il giovedì e vi lamentate sempre! Cambiatevi! Gia: Eh, cambiamoci, andiamo avanti così con questa dittatura! A: Di là c'è uno sbalzo di 60 gradi! Giacomo e Aldo nel frattempo si scambiano di posto Gio: 62 per l'esattezza... Scusa andiamo a casa tua (a Giacomo)? No è troppo piccola. Andiamo a casa tua (ad Aldo)? No, non ce l'hai! E allora e giochiamo a casa mia si fa quello che dico, va bene? Gia: Sì ho capito ma che modi però... Gio: Su, fai le carte ora. Gia: Io devo fare le carte? Le ho appena fatte, ero di là! Gio: E cosa vuol dire, è in senso antiorario quindi tocca a te. Gia: Quale senso antiorario? Le carte si danno in senso orario! Gio: No, antiorario! Spiegaglielo tu. A: Allora, se metti l'orologio sul polso di qua è orario, se lo metti sotto è antiorario, se lo metti nell'altro braccio è fuso. Gio: ...orario! Gia: Ditelo, si gioca sotto dittatura, io non so... (mischia le carte ad libitum) A: Ma che cosa sono tutti questi mozziconi? Gio: Eh, giochiamo a poker, ci sono i mozziconi.

A: Sì, ma qui nessuno fuma! Gio: Lo so, ma fa ambiente, atmosfera, no? A: Senti io li butto via che mi danno fastidio... (butta via il posacenere) Gio: Ma nooo, è un posacenere allegorico! E' così... A: Come i carri? Gio: Sì, solo che non ha le ruote... (a Giacomo) allora ti sbrighi a...(Aldo nel frattempo ruba le fiches) cosa fai tu? Cosa fai? Lascia stare lì! Rubi? A: E' un furto allegorico! Gio: Sì, allegorico, è' un furto e basta! (a Giacomo) Cosa continui a mischiare le carte? Gia: Mischio ad libitum! Sono mazziere, mischio ad libitum! A: E' il mazziere! Gia: Oooo... taglia il mazzo, dai... Gio: Taglio il mazzo... Gia: Taglia il mazzo in quattro mazzi. Gio: Come? A e Gia: Taglia il mazzo in quattro mazzi! Gia: Metti il terzo sopra il primo, il primo sopra il due, il terzo... A: ...sopra il quattro, quattro e otto, chi è fuori è fuori, chi è sotto è sotto! E' una regola! Gio: Non l'ho mai sentita, poi perché non lo fai tu? Gia: Perché non mi fido neanche di me stesso! Dai, su... Uno, due, tre, quattro, cinque... ( le da ad Aldo) uno, due, tre, quattro, cinque... (le da a Giovanni) uno, due, tre, quattro, cinque e sei... Gio: Come sei? Come fai a darti sei carte? Gia: Sono il mazziere, scarto la più brutta, è la regola, dai! A: E' il mazziere!