I sommergibili italiani, 1895-1962 [PDF]

Итальянские подводные лодки 1895-1962 гг.

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Italian Pages 157 Year 1963

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I sommergibili italiani, 1895-1962 [PDF]

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UFFICIO STORICO DELLA MARINA MILITARE

I SOMMERGIBILI ITALIANI 1895-1962 COMPILATORE: CAP. DI VASCELLO PAOLO M. POLLINA

REVISORE: AMM. DI SQUADRA r. d'o. ALDO COCCHIA

Camera di manovra di un sommergibile della Prima Guerra Mondiale

ROMA 1963

PROPRIETA LETTERARIA RIS RYATA

PREFAZIONE

~

I

Ad un anna di distanza dal volume « Le navi di linea italiane », l'Ufficio Storico pubblica il secondo libro della stessa serie dedicato, questo, ai sommergibili italiani dal 1895 al 1962. Il volume e articolato in cinque parti: nella prima di es e, il cui testo e stato preparato dall/amm. di sq. (r.) Giuseppe Fioravanzo, sono riassunte Ie varie tappe dell'evoluzione di questa particolarissimo tipo di unita navale. Nelle successive quattro parti il cap. di vascello Paolo M. Pollina ha elencato, dopo meticolose ricerche, tutti i sommergibili che comunque hanno fatto parte della Marina Italiana dal Delfino (l0) al Torricelli (4°) segnando per ogni classe e tipo Ie caratteristiche costruttive e di armamento raccogliendo tali caratteristiche in tabelle COSl da facilitare gli studiosi nella ricerca dei dati. Come gia per « Le navi di linea» anche qui si e sinteticamente fatto cenno all'attivita svolta in pace e in guerra da ciascuna unita subacquea. Le fotografie e i disegni provengono dagli archivi dell'Ufficio Storico. Il Direttore dell'Ufficio Storico M. M. Amm. di Squadra r. d'O. ALDO COCCHIA

©

COPYRIGHT BY UFFICIO STORICO MARINA MILlTARE 1963

VII

3 - Nel quadro che riporta Ie caratteristiche principali delle varie classi di sommergibili il dislocamento indicato in tonnellate metriche can una frazione nella quale il numeratore rappresenta il dislocamento del sommergibile in carico normale dosato in superficie e il denominatore indica il dislocamento di p so in immersione.

e

AVVERTENZE

ella colonna dell'armamento il numero arabo in parentesi, che spesso sotto il J1umero romano indicante il Ilumero dei tubi lanciasiluri (TLS), indica il numero dei siluri, compresi quelli nei tubi, di cui Ie unita disponevano nella camera di lancio prodiera (AV) ed in quella poppiera (AD), quando esistente.ll numero ed il calibro dei cannoni e delle mitragliere indicato nel modo classico.

e riportato

e

ell'impostare quest'opera monografica sui sommergibili italiani, sono stati seguiti i seguenti criteri: a) suddividere Ie unita subacquee in quattro gruppi, a econda del lora dislocamento di peso in immersione; i data la prefer nza al di locamento in immersione in quanta pili idoneo a rappresentare I'effettiva grandezza del sommergibile. Le riserve di spinta delle varie cia i di unita sono infatti state nel tempo molto variabili ed il dislocamento in uperficie avrebbe pertanto foro ito solo un'indicazione incompleta qualora non Fosse state completato col corrispondente dislocamento in immersione. I gruppi sono stati designati come segue:

e

1 - Sommergibili di piccolo dislocamento 2 - Sommergibili di medio dislocamento

(da 100 a

3 - Sommergibili di grande dislocamento

500 tonn.) (da 500 a 1200 tonn.) (oltre Ie 1200 tonn.)

4 - Sommergibili ta cabili

(inferiori alle 50 tonn.)

b) seguire l'ordine cronologico di entrata in serVlZIO delle varie cia si di unita costituenti i quattro gruppi anche se Ie c1assi che si succedono non rappresentano sviluppo 0 perfezionamento della classe precedente (co truzioni estere, unita riprodotte in unico e emplare, ecc... )

c) fornire per ogni clas e di unita (0 singola unita): un quadro delle caratteri tiche principali e dei dati relativi aile unita della classe;

ingole

i disegni schematici rappresentanti, di massima, una vista laterale longitudinale, una vista da sopra ed alcune sezioni trasversali (ove necessario altri disegni supplementari); una breve descrizione della c1asse rappre entata e una sintesi della attivita dei sommergibili che la costituiscono citando i risultati conseguiti in guerra 0 gli eventi di particolare rilievo di cui furono protagonisti; qualche fotografia di unita delle varie cia si.

VI

t

Per i ommergibili posamine rindicazione del numero delle mine trasportabili si riferisce al tipo di arma previsto dal progetto. La colonna apparato motore riporta sotto forma di frazione gli apparati motori per la navigazione in sup",rficie (numeratore) ed in immersione (denominatore); per i due apparati vengono indicati la ditta costruttrice e 1a potenza singola; iJ numero arabo che precede la frazione indica il numero delle eliche corri pondenti a quello dei motofi sistemati; nei casi di propul ori particolari (dieselettrica) e riportato, oltre al numero dei motori, anche quello delle eliche. Le veJocita sono indicate otto forma di frazione; al numeratore la ve10cita in uperficie raggiunta all prov di accettazione in carico nOl'male doato, al den minat re la vel cita raggiunta in immersione empre alJe prodi a cettazi ne' p r alcune unita dotate di motore ausiliario 0 di «schnork I:) data indicazione supplementar delle velocita con eguite al collaudo.

e

Le autonomie, ove non indicato in modo specifico, one quelle ottenute in carico normale dosato con allagamenti chiusi; Ie autonomie in superficie ed in immersione, sono indicate empre sotto forma di frazione; COSl

10800/8.5 . 'f'Ica c h e a no d'I 8 .5 in super f'Icie il 'ommergibile .. aveva 10.800 11 0/3 slgnl miglia di autonomia mentre a 3 nodi in immersione I'autonomia era di 110 miglia. Possibilmente sono state riportate due autonomie: una corrispondente alia velocita massima di resistenza ed una relativa alla velocita economica con un motore. Per Ie unita murLite di motore ausiliario 0 di «schnorkel» sono tate indicate Ie corrispondenti particolari autonomie. La lunghezza deve intender i fuori tutto; la larghezza quella massima della sezione centrale e l'immersione quella al centro con sommergibile in carico normale dosato. ella colonna equipaggio sono riportati due numeri separati da un trattino subverticale; il primo indica il numero degli ufficiali ed il secondo quel10 dei sottufficiali sottocapi e comuni.

2 -

el prospetto generale relativo aile varie classi di sommergibili un numera ordinale in parentesi (l0), (30), che segue il nome di un'unita, indica che pili di un sommergibile italiano ha portato tale nome; la cifra fra parentesi rappresenta la successione cronologica di entrata in servizio degli omonimi. II tipo dell'unita sinteticamente indicato con it nome del progettista e con la caratteristica principale della scafo (semplice scafo, doppio cafo parziale 0 totale ecc.). II numero fra parentesi che segue la profondita di collaudo, ove esistente, indica il coefficiente di sicurezza allo schiacciamento (distruzione).

e

VIn

4 - La second a parte del quadro delle caratteristiche, che riporta gli elementi relativi aile unita, non necessita di particolari avvertenze per I'interpretazione; i dati definitivamente mancanti nelle relative colonne sono sostituiti da un trattino; it punto interrogativo si riferisce a dati di cui non e stato sinora possibile avcre sicuro riferimento, ma che potranno Forse essere precisati in futuro.

P. M. P.

IX

I

INDICE

Pag. VII VlIf

Prejazione A vverlenze

PARTE PRIMA

11

ommergibile e la sua cvoluzione

PARTE SEeo DA

Sommergibili eli piccolo e1islocamento . Classi e1ei sommergibili eli piccolo c1islocamento Delfino (1°) . fallco (J0) o a (J 0) eelu a UO) tropo (1°) autilu Pullino Argonauta (1°) « F» « S» (hritannica) «w» «H» « X» «N» « M» «CC»

33 34 35 38

42 45 50 53

57 60 63

70 73

76 81

86 92 94

PARTF TERZA

, J,.

Sommergibili eli meelio dislocCtmento Cia si dei sOll1ll1ergibili eli medio c1islocall1ento Balilla (1°) . Pacinotti B.

I .. ( I I '.j

I tipi « K » erano caratterizzati da una elevata ita in emersione, ottenuta con un apparato m t r a turbina di 10 mila cavalli. Dislocavano 1 00 tonnellate e portavano 6 tubi lanciasiluri. ranD progettati per una velocita massima di 24 nodi in superficie e 9,5 in immersione, allo copo di operare in correlazione diretta con la Grand Flect. e furono costruiti 14 (di cui ] ultimato a guerra finita), nonostante il risultato poco incoraggiante delle esercitazioni fatte, in sede addestrativa, con reparti della Grand Fleet. Le maggiori difficolta d'impiego che si rivelarono enz'altro, dati i mezzi di comunicazione di allora tra unita eli superficie e subacquee, furono la coordinazione operativa nel campo tattico e la pratica impossibilita di evitare equivoci di

SOMMERGIBIL£ POSAMIN£

Sezioni schematiche di un sommergibile posamine della prima guerra mondiale.

ad un pill gravoso lavoro di ricerca e di dragaggio. In totale entrarono in servizio nella Marina germanica durante Ia guerra 1914-18 ben 116 sommergibili posamine. Nelle altre Marine 10 sviluppo dei posamine fu molto modesto, soprattutto perche Ie condizioni in cui si svolse il conflitto fra Ie Potenze dell'lntesa e gJi Imperi CentraIi - Ie cui forze navali erano tenute a bada neLl'interno del Mare del Nord edell'Adriatico da forze navali nettamente prevalenti e il cui traffico commerciale era paralizzato - non richie ero una guerra di mine offensive di apprezzabile intensita. COS! 1'1nghilterra adatto a posamine un limitato numero di batteJli delle serie « E », « H » ed « L» costmiti dal ] 914 in poi, del dislocamento compreso Ira 440 e 890 tonnellate. La Marina Francese ne ebbe quattro soltanto; Ie altre Marine estere nessuno. La nostra Marina, che inauguro coi Mas e coi mezzi navali d'assaltola trategia dell'attacco in porto di un nemico che rifiuta la battaglia al largo, non ent! it bisogno di dare sviluppo ai ommergibili posamin. e ebbe solamentre tre (X J, X 2, X 3) il cui prototipo (I'X 1) era il tedesco UC. 12 affondato per ['esplosionc di una delle sue 12 mine il 16 marza 1916, mentre stava posandole davanti all'ingresso della base navale di Taranto. Da noi ricuperato in 30 me. tri di fondo, con un lavoro che richiese part icolari accorgim nti per e itare l'espJosione di mine che aveva ancora a bordo, fu rimesso in efficienza eel entro in servizio iI 13 aprile 1917. Es 0 di locava 168 tonnellate. Traenelo i pira-

16

zione daJJe sue caratteristiche, furono nel giugno 1916 messi sullo scalo l'X 2 e l'X 3 di 403 tonnell ate, dotati di 18 torpedini. SommergibiLi costruiti per scopi speciaIi apparvcro nelle Marine tedesca, inglese ed italiana. Nella prima si devono ricordare i sommergibili commerciali 0 da tra porto. Essi furono fatti costruire da UQ gruppo di armatori ver 0 la fine del 1915, col concetto di poter continuare a trafficare in una certa misura con l'estero, con en tendo I importazione di materie prime preziose di cui la paralisi del traffico marittimo tava privando la Germania. Di tali sommergibili ne furono costruiti una decina; per la maggior parte eli locavano 1500 tonnellate ed avevano ben 13 mila miglia di autonomia in uperficie. Due, ij Bremen e il Deutschland, erano di dislocamento superiore (intorno aile 2500 tonnellate). 11 Deutschland compi il primo viaggio partenelo da Helgoland il 23 giugno 1916 e giungendo a Baltimora il 9 luglio successivo, con un carico eli 750 tonnellate eli so tanze chimiche e coloranti, in cambio delle quali imbarco materie prime necessarie alia Germania. II sommergibile fu fatto visitare, a copo di propaganda, a numerosi ufficiali americani e giornalisti. Esegui poi qualche altra missione del genere. 11 Bremen inauguro la sua attivita il 17 settembre 1916, ma non arrivo a destinazione (Newport) perdendosi per cause ignote elurante la traversata. el febbraio 1917 i sommergibili commerciali (che, si noti bene, avevano fino allora pre-

Monitore sommergibile britannico tipo «M

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riconoscimento, 0 meglio di distinzione tra sommergibili amici e nemici da parte delle navi e viceversa. Inoltre la loro lunghezza di 103 metri Ii rendeva di non facile manovrabilita nel piano verticale, per cui uno era andato perduto durante Ie prove di collaudo e a motivo della quale non poteva e ere sfmttabile senza gravi rischi I'alta velocita subacquea che potevano sviluppare nel primo quarto d'ora dopo l'immersione, utilizzando la pre sione residua delle caldaie. Furono impiegati in una missione della Grand Fleet alcuni di e si, appena entrati in servizio, il 31 gennaio ] 918; ma durante la prima fase della traversata si verificarono tali incidenti, per fortuna senza catastrofiche conseguenze, dovuti alia difficolta di mantenere al loro posto i sommergibili nel di positivo di marcia delle navi di superficie osservando it silenzio r. t., che dopo di allora i rinuncio a ripetere I'esperimento. I ommergibili monitori, tipo « M », furono tre, concepiti nel 1917 col concetto di eseguire bombardamenti co tieri di sorpresa col pezza da 305 in torretta corazzata che avevano a bordo: erano stati utilizzati cannoni di vecchie corazzate radiate. Dislocavano 1600 tonnellate e avevano L1na velocita massima di ] 5 nodi in sLlperficie e di 9 in immersione. Avevano il pezzo da 305 diretto per chiglia e non brandeggiabile, cosi che

(foto uff. Amm. brit.l

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doveva essere puntato manovrando il sommergibile, che dirigeva Ia mira sui bersaglio col peri copio stando a profondita tale da far sporgere dall'acqua, insieme con l'estremita del periscopio, la sola volata del carmone. Sparato il colpo, dovevano emergere per ricaricare il pezzoo Tutte queste limitazioni d'impiego dimostrarona che come monitors insidiosi valevano molto poco e che era no, per le operazioni contro costa, un pessimo sostituto delle navi di superficie normali e dei monitors veri e proprio Percia a due di essi fu tolto il cannone e sostituito nell'M 2 con un hangar per un piccolo idrovolante, destinato a scoprire la preda a distanza malta maggiore di quelJa consentita dal periscopio, e nelI'M 3 con una trasformazione radicale per farne un posamine capace di 100 torpedini. La guerra finl prima che nella nuova reincarnazione fossero impiegati. I cacciasommergibili tipo « R » rappresentarono una vera novita, suggerita dal fatto che un notevole numero di sommergibili tedeschi erano distrutti da sommergibili inglesi di tipo comune inviati in agguato a protezione indiretta del traffico nelle zone piLI frequentate dai ommergibili tedeschi. Cosl li descrive il comandante Kemp nel suo libro «H. M. Submarines» dal quale abbiamo tratto molte delle. notizie riportate: « I sommergibili della c1asse « R» [entrati in servizio in numero di 12 nel 1918] erano piccoli battelli, progettati " come distruttori subacquei di sommergibili ". Dislocanti 420 tonnellate in superficie, erano dotati di un solo motore Diesel [di 250 cavalli] che poteva imprimere lora la velocita di circa 8 noeli. M a cia che perdevano in mobilita alia superficie,lo guadagnavano in immersione. Erano elotati di perfezionate batterie eI'accumulatori che alimentavano un motore [di 1000 cavalli] capace eI'imprimere 101'0 la velocita subacquea di J 5 nodi. Dotati di 6 tubi di lancio da 457 mm, il lora compito era di incrociare nelle zone frequentate dai sommergibili nemici nella speranza di trovarne qualcuno in superficie e, mediante la lora maggiore velocita in immersione, avvicinarJo fino a distanza ravvicinata eli lancio. Come quelli della classe «M », essi entrarono in servizio troppo tareli per essere profi~uamente impiegati, e a guerra finita i progressi realizzati nei mezzi e nelle armi antisommergibili Ii resero non piLl necessari ». . A proposito dell'efficacia dei sommergibili normali nella lotta antisom i1 Michelsen osserva nella sua citata opera che le due Marine - ger18

manica e britannica si trovavano d'accordo a guerra fin ita nello stimare in 19 i sommergibili tedeschi distrutti da sommergibili inglesi. It che rappresentava un altissimo rendimento tenendo conto del rapporto tra i nlll11eri dei distruttori impiegati e dei distrutti: rendimento assai superiore a quello proporzionalmente conseguito dai mezzi antisom di superficie. Per quanto concerne la Marina italiana, essa fin dal periodo elella sua neutralita aveva messo allo studio sommergibili cosl piccoli da poter essere riprodotti in grandissimo numero con rapidita e poca spesa. Progettati dal generale del genio navale Eelgarelo Ferrati, sono passati alla storia col nome eli «sommergibiji tascabili ». Nel giugno 1915, su progetto gia pronto, ne furono ordinati 6 tipo «A », A 1, A 2, ecc., e un mese dopo altri tre tipo «B ». I primi dislocavano 32 tonnellate ed erano lllnghi 13,5 metri; erano dotati di solo motore elettrico con autonomia di 12 miglia. Avevano in dotazione due siluri sistemati in lanciasiluri esterni a gabbia. I secondi dislocavano 40 tonnellate ed erano Iunghi 15 metri. Per la navigazione in superficie avevano un motore a scoppio e la lora alltonomia era sal ita a 128 miglia. I lanciasiluri erano interni. Erano destinati alla difesa degli approcci delle basi. Da qllesti primi esemplari, che non dettero i risultati sperati, nacquero i tascabiJi della seconda guerra mondiale. Due nuovi ritrovati entrarono in dotazione dei sommergibili durante il conflitto: all'inizio I'apparecchio Fessenden per la trasmissione di segnali tra sommergibili immersi fino a distanze eli oltre tre miglia e l'Asdic (Anti-Submarine Detection Investigation Committee), da noi chiamato peritero 0 ecogoniometro, costruito in Inghilterra verso la fine elel conflitto e fondato -- come e nota - sulle proprieta delle vibrazioni ultrasonore, sia per scoprire a clistanze crescenti col progresso della tecnica i sommergibili immersi, sia per consentire agli stessi sommergibili di seguire il mota del bersaglio stanclo Immersi e di lanciare i siluri senza bisogno di venire a quota periscopica. Natural mente, tra il 1914 e ij 1918, furono fatti progressi sia nella quota di resistenza elegli scafi alia pressione idrostatica cons ntendo di sfiorare la profondita di 80 metri, sia nella ra-

Incrociatori sommergibili tedeschi della Pri· ma Guerra Mondiale.

.. ..... ,-

pidita d'immersione che fu ridotta, specie nella Marina tedesca, ad un minimo medio di 30 secondi. GJi ultimi 39 posamine di modesto dislocamento (tipi C) avevano un tempo d'immersione ridotto a soli 15 secondi.

4° - Il sommergibile nell'intervallo tra Ie due guerre mondiali In questo ventennale intervallo non ci furono novita tecniche 0 progressi di rilievo. II conflitto 1914-18 aveva agito corne un potente stirnolante della fantasia creatrice degli uomini e i sommergibili avevano percia raggiunto un traguardo che - salvo nuovi ritrovati, che non ci furono - non sarebbe stato di molta oltrepassato. La politica della riduzione degli armamenli perseguita in varie conferenze tra il 1921 (Washington) e la fine del 1934 (denuncia del trattato di Washington cia parte elel Giappone) non ha esercitato neSSUila influenza sullo sviluppo elell'arma subacquea.

A Washington la proposta anglosassone di mettere fuori legge il somrnergibile e eli proibirne la costruzione era stata respinta. Si era allora tentato di comporre Je divergenze coelificando ],impiego del sommergibile in quattro articoli incongruenti per Ja difficolta di mettere d'accordo Je norme giuridiche con le caratteristiche operative deJle unita subacquee; incongruenti, perclle mentre si cominciava col prescriverne l'impiego secondo Ie norme urnanitarie previste per le navi di superficie (Art. I) si finiva per proibirne l'llSO riconoscendo esplicitamente J'impo sibil ita per i sommergibili di osservarle (Art. 4). Alia conferenza di Londra del 1930, dopo aver risollevato la questione con scarso successo, si giunse ael una clistinzione tecnico-operativa di notevole importarrzf\ pratica: si stabill che nessun sommergibile dovesse dislocare piLl di 2000 tonnellate in emersione e portare can.noni di calibro superiore al 130 e si divisero i sommergibili in due categorie: quelli fino a 600 tonnellate chiamati «costieri» e quelli di oltre 600 tollnellate detti «oceanici». Fino allora la ri19

partizione in uso era in tre categorie: piccola, media, e grande croci era. I primi sarebbero stati esenti per sempre da qualsia i limitazione; per i secondi fu convenuto fra Ie tre Potenze ocean iche (Stati Uoiti, Inghilterra e Giappone) di non superare il dislocamento globale di 52700 tonnellate standard in emersione. Due osservazioni possono farsi, di natura diversa: a) appare strano che quale limite di potenza offensiva per una unita insidiosa sia state assunto il calibro dei cannoni anziche il numero o il diametro dei siluri; b) definire «costieri» sommergibili di 600 tonnellate, gia usati con successo in Atlantico dai Tedeschi era una forma ipocrita di mutuo consenso a continuare a varare sommergibili d'altura senza aJcuna limitazione. Premesso cia, diciamo quali tipi di battelli si affermarono in quel ventennio di pace illusoria, ricordando che fino al 1935 la Germania rimase vincolata al trattato di pace di Versailles, che Ie proibiva di possedere ommergibili. Le Marine oceaniche diedero la preferenza ai tipi adatti a operare nei grandi simi bacini di operazione. Di conseguenza i dislocamenti in emersione furono mantenuti intorno a valori superiori a 1000 tonnellate per la massima parte dei sommergibili. In particolare: gli Stati niti e il Giappone, che alia fine del 1918 avevano in corso di esecuzione colossali programmi di sviluppo delle rispettive Marine (approvati nel 19] 6), costruirono fino alIa conc1usione della conferenza di Wa hington (inverno 1922) gran parte dei sommergibili previsti. Gli Stati Uniti costruirono oltre 50 unita di circa 900 tonnellate da grande crociera (first line submarines), caratterizzate dalla velocita in uperficie di 14-15 nodi e in immersione di ]0-12 nodi. Erano ispirati al concetto di aver una grande autonomia in emer ione (conseguente alia velocita massima relativamente bassa) e una buona probabilita di portar i in posizione favorevole per il lancio dei siluri (conseguente alia velocita in immersione relativamente alta). Dopo la conferenza di Washington gli Stati Uniti vararono unita ubacquee di dislocamenti compresi tra Ie 1300 e Ie 1500 tonnellate, classificate «Fleet submarines», non perche fossero «di squadra» come i «K» inglesi ma per-

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che erano a disposizione della FIotta: avrebbero cioe dovuto essere impiegati in guerra agli ordini dei Comandi delle Flotte, ai quali era previsto concedere una grande autonomia di iniziative in zone operative che non avrebbero potuto non essere a grande di tanza dall'America, come e avvenuto nel secondo conflitto mondiale. Era quindi logico fornire loro tutti i mezzi atti a combattere la guerra suI mare, dalle navi di superficie ai sommergibili e aile forze aeree. La velocita massima di tali sommergibili era dell'ordine di grandezza di 18 nodi. Pochi furono i sommergibili che superarono il dislocamento citato, tutti previ ti nel progranuna del ] 9] 6: tre tipi «V» di 2000 tonnellate con 6 lanciasiluri, impostati ne] ] 921 ed entrati in servizio tra il 1924 e il ] 926; un tipo « V» trasformato in po amine con un dislocamen to di 2700 tonnellate e con la velocita ridotta a 14 nodi rispetto aile ] 8 d gli altri tre, capace di portare 60 mine, 4 tubi lancia iluri (invece di 6), due pezzi da ]52 (invece di un 76 e 2 mitragliere contraerei); due tipi «N» di 2750 tonnellate con due pezzi da ]52 e 6 tubi di lancio, facenti parte anch'essi de] programma di guerra del ] 916 ed entrati in servizio nel 1930: erano assimilabili agli incrociatori sommergibili tede chi. - In Giappone, in base a direttive analoghe a quelle americane, furono impostati fino aJl'inizio del 1922 tutti sommergibili di circa 900 tonnellate, rna con velocita di 17-18 nodi in emersione e di 9-10 in immersione. Dopo il 1922 Ie costruzioni giapponesi si orientarono verso quattro categorie di unita subacquee: oceaniche (circa 2000 tonnellate di dislocamento, velocita 17 e 9 nodi, due pezzi da 140 e 6 lanciasiJuri); di grande crociera (di dislocamenti compresi fra Ie 1400 e Ie 1650 tonnellate, dotate di 8 tubi di lancio se sviluppanti 17 nodi e di 6 tubi di lancio se sviluppanti 20 nodi; queste ultime erano previste per l'impicgo coordinato con la flotta (tutte avevano un solo pezza da 120); costiere 0 di piccola crociera (comprendenti i 44 battelli costruiti fino al 1922, oltre ad una dozzina di dislocamento intorno aile 1000 tonnellate costruite dopo la conferenza di Washington e 8 da 650 ton nell ate impostate dopo la conferenza di Londra); po amine (4 di grande crociera da ] 150 tonnellate con 42 mine, 4 lanciasiluri e un pezza da 140; 3 costieri da 655 tonnellate con 20 mine e un pezzo da 120). -

L'lnghilterra riprese dopo il 1923 la co-

Incrociatore sommergibile britannico tipo «X

n.

struzione dei sommergibili, che era stata sospesa nel 19 I 9 con una sola strana eccezione. Essa aveva cioe nel 1921 messo in cantiere un sommergibile chiamato Xl, non pili riprodotto, entrato in servizio nel 1923. Cosl 10 descrive il Kemp: «A veva un d islocamen to in superficie di 2425 tonnellate standard, 2780 in carico normale, 3600 in immersione. Portava 6 lanciasiluri da 533 non pili di un normale battello tre volte pili piccolo ma in coperta sorgevano due torrette blindate con 4 pezzi da 133 mm in totale. Strano a dirsi, esso si dirnostro molto maneggevole in immersione [sebbene lungo 122 metri], ma affetto da irrimediabili inconvenienti. Infatti i suoi Diesel [due da 3000 cavalli, calcolati per conferirgli la velocita di circa 20 nodi], nonostante ogni moderno perfezionamento e continue cure, mai cessavano di dare grattacapi, e durante la sua breve vita l'X 1 fu pili spesso in arsenale che in mare. Esso fint la ua poco brillante carriera coricandosi su un

(foto uff. Amm. brit.)

fianco Ilell'ultima immissione in bacino a Portsmouth e fu illfille radiato e demolito [nel 1931] ». Nel 1926 furono po ti in cantiere i primi 9 sommergibili (classe «0») di 1475 tonnellate con 8 tubi di lancio e un pezza da 102. el 1931 entro in servizio il primo di 7 posamine da 1520 tonnellate, mentre venivano cotruiti 3 battelli da 1850 tonnellate della classe dei fiumi, aventi caratteri tiche da sommergibili di squadra se questo concetto d'impiego non fosse sparito dalla dottrina navale inglese dopo l'insucce so dei «K». Infatti sviluppavano 22 nodi in uperficie con motori Die el della potenza complessiva di 10000 cavalli e 10 nodi in immer ione con motori elettrici di 2500 cavalli. Erano armati con un 102, due mitragliere contraeree e sei lanciasiluri. ello stesso torno di tempo ebbero vita altri 9 sommergibili (cia si «P» e « R », da non confondere coi vecchi «R» antisommergibili, gia radiati) di 1475 tonnellate, con 8 lanciasiluri

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Smg francese SURCOUF (1929).

Sezione del modello del Smg francese SURCOUF.

e Ie stesse artiglierie dei precedenti « 0 ». Velocita 17,5 nodi. Sempre nel 1931-32 furono costruiti i primi esemplari di sommergibili «costieri », che furono 12 fino al 1936. Di 670 tonnellate, portavane 6 tubi di lancio, velocita 15 nodi in emersione e lOin immersione. Fra il 1935 e il ] 938 una nuova serie di 15 sommergibiJj da grande crociera (tipo «T») entro nei quadri della Marina: erano di 1090 tonnellate con 6 tubi di lancio e un pezzo da ] 02, velocita 15 e 9 nodi. Infine, nel 1937, furono impostati i primi battelli «costieri» serie «U», di 450 tonnellate, dotati anch'essi di 6 tubi di lancio e velocita di ] 1,2 nodi in superficie e lOin immersione. In questi tipi, cioe, la velocita massima in emersione era di poco superiore a quella in immersione. Questi battelli, costruiti per l'impiego nei mari ristretti, furono riprodotti in molti esemplari dopo I'inizio del conElitto ] 939-45 e impiegati quasi tutti nel Mediterraneo, dove per Ie lora modeste dimensioni, che Ii rendevano meno facilmente avvistabili anche da parte degli aerei, otten nero ai no tri danni notevoli successi. Per quanto riguarda Ie Marine francese e italiana, si deve notare una maggiore percentuale di sommergibili di media e piccola crociera (ossia «costieri»), percentuale pili accentuata nella Marina italiana che aveva il Mediterraneo come naturale bacino di operazioni, mentre quella francese aveva maggiore possibilita di agire anche sull'oceano. 22

- La Marina francese co tru1 101 sommergibili di cui 35 oceanici, 24 di grande crociera e 42 costieri; fra quest'ultimi ]0 posamine. Gli oceanici avevano dislocamenti fra 1384 tonnellate (i primi 30 entrati in servizio tra il 1928 e il ] 935) e 1605 tonnellate (gli ultimi 5 entrati in servizio nel I 939); quelli di grande crociera erano ripartiti in due serie, la prima di 974 tonnellate (9 unita) del periodo 1924-26 e la seconda di 893 tonnellate (15 unita) del periodo 1936-39; quelli costieri, costruiti in varie riprese tra il 1925 e il 1938 dislocavano 560 tonnellate, salvo i posamine che ne dislocavano 670. Tutti i sommergibili siluranti avevano una forte dotazione di lanciasiluri, alcuni talvolta brandeggiabili, e precisamente 10-11 gli ocean ici, 9-10 quelli di grande crociera e 7-8 quelJi costieri. Erano tutti armati con un pezza di calibro variabile tra i 76 e i 100 millimetri. Fece grande imprcssione in quegli anili negli ambienti navali un sommergibile sperimentale progettato nel ] 926 ed entrato in eEEettivo servizio nel 1934 dopo un Jungo periodo di prove e che ebbe nome Surcouf. Dislocava 2880 tonnellate standard in emersione e 4300 in immersione ed era lunge i] 0 metri. Era armato con una torre portante due pezzi da 203 sistemata a pruavia della torretta di comando, mentre a poppavia c'cra un hangar cilindrico (per il ricovero di un velivolo da ricognizione ad ali pieghevoli) suI quale erano sistemate 6 mitragliere contraeree. La sua velocita era di 18 nodi. I suoi

10 JanciasiJuri erano COS1 disposti: due a pnla, quattro in due impianti binati girevoJi in coperta ai piedi della torretta di comando, quattro a poppa. Progettato come incrociatore corsaro, non fu riprodotto in altri esemplari. Nel 1932 esegui una crociera di prova di 5000 miglia eseguendo immersioni fino ad un massimo di 60 ore consecu tive. Lo sviluppo dei sommergibili italiani avvenne in cinque fasi: Nella prima fase (1923-26) furono costruiti sommergibili prototipi, per COS1 dire sperimentali, da riprodurre migliorati in base aJl'esperienza in serie successive: 4 siluranti di grande crociera (oceanici) da 1400 tonnellate e 8 di media crociera da 850-880 tonnellate, con velocita comprese fra 17 e 18 nodi (da 8 a 10 in immersione), 6 lanciasiluri e un pezza da 120 (gli oceanici) e da 102 (quelli di media crociera); 3 posamine, di cui 1 da 1400 tonnellate e 2 da 880 tonnellate, impostati nel 1925 con dotazione di 24 mine gli ultimi due, mentre il primo fu durante la costruzione trasEormato in silurante con 8 lanciasiluri. Nella seconda fase (J 927-30) furono costruiti 10 sommergibili di media crociera con 8 lanciasiluri e 7 prototipi costieri da 610 tonnellate con 6 lanciasiluri, un cannone da ] 00 e la velocita di 14 nodi in superficie e 8,5 in immersione. ella terza fase (1931-34) furono costruiti 22 ommergibili: 4 oceanici di 1400 tonnellate circa, eccetto uno (il Pietro Micca) di 1590 ton-

nellate avente Ja carattenstlca di posamine-silurante con 40 mine e 6 lanciasiluri; tutti aveva no due pezzi da 120 e i primi tre portavano 8 lanciasiluri; 6 di media crociera di 880 tonnellate, con 8 Janciasiluri e 2 pezzi da 100; 12 costieri analoghi ai 7 prototipi. Nella quarta Ease (1934-37) furono costruiti 29 sommergibili costieri di cui 2 da 720 tonnellate, e 15 oceanici (secondo la denominazione ormai entrata nell'uso dopo la conferenza di Londra) dei quali ] 2 siluranti di 900 0 950 tonnellate con 8 lanciasiluri e un pezzo da 100, e 3 posamine da 1140 tonnellate con 36 torpedini e 6 Janciasiluri con un pezzo da 100. Nella qu inta fase (1938-40) furono costruiti soltanto sommergibili oceanici; J4 entrati in servizio prima del giugno 1940 e 4 impostati nel 1939, consegnati aJla Marina nel 1941. I primi 14 avevano dislocamenti compresi fra 910 e 1200 tonnellate, con velocita comprese fra 17 e ] 9 nodi, 8 lanciasiluri e una ampia dotazione di siluri, 2 pezzi da 100. Gli u]timi 4 dislocavano :2.000 tonnellate e avevano ben J 4 tubi di Jancio da 450 mm anziche da 533 mm, che era ormai il calibro standardizzato da un ventennio per i siluri. La riduzione del calibro dei siluri era stata consigliata daJla considerazione che il siluro da 450 era piu che sufficiente per produrre danni mortali aile carene dei piroscafi. Dal punto di vista tccnico conviene ricordare alcune particolarita di rilievo; furono perfezionate Je sistemazioni (comuni a tutte Ie Marine) per la salvezza del persona Ie nel caso di af-

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TlPI

DI

SOM.MERGIBILI

TEDESCHI

IN COSTRUZIONE ALI.O SCOPPIO DELLA SECONOA GUEHRA MONDIALE

=

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5

10 ;

mt.

20 ;

fondamento dei battelli in acque non eccessivamente profonde, permettenti sia Ie comunicazioni con la superficie mediante una boa telefonica lasciata libera dall'unita affondata sia la fuoruscita del persona1e; fu introdotto intorno al 1933 l'impianto idrodinamico per 1a rapida manovra a distanza di tutti i principali congegni di bordo (valvo1e di aHagamento dei doppifondi e di sfogo d'aria, timoni vertica1i e orizzontali, periscopi, argani); irrobustimento deg1i scafi e adozione genera1izzata dello scafo resistente cilindrico con calotte semisferiche all'estremita, cosl da affrontare senza preoccupazione quote di immersione comprese tra i 100 e 150 metri. II progettista che piLL si prodiga fu I'ingegnere navale Curio Bernardis a cui si devono 33 unita, oltre a tutte Ie altre ispirate ai suoi piani. Anche l'ingegnere Virginio CavaHini contribul a1 progres 0 dell'arma subacquea con 12 unita, progettate durante e dopo 1a prima guerra mondia1e.

118

VII

Per quanto concerne la Germania, essa pote iniziare la costruzione di sommergibili sol tanto dopo il 1935, come si e accennato. Nel 1935 essa firma con l'Inghilterra una convenzione navale che limitava la forza globaIe della sua costruenda marina al 35 % di quella britannica, con facolta di arrivare al 45 % nella proporzione dei sommergibili. In applicazione di questa convenzione, superando1a anzi largamente, la Germania mise in cantiere fra il 1935 e il 1939 Ie seguenti serie di sommergibili:

c

32 di piccola crociera da 280 tonnellate; 25 di media crociera da 753 tonnellate;

-----IX C

---=

X8

15 oceanici, dei quali 2 da 862 tonnellate e 13 da 1032 tonne1late. Di questo insieme di 72 unita, soltanto 57 erano pronte allo scoppio del conflitto nel settembre 1939. Ma di fatto i battelli immediatamente impiegabili in Atlantico erano nel modesto numero di 23. lnoltre nel 1939 erano gia stati ordinati ai cantieri 19 sommergibili oceanici, 35 di media crociera, 4 posamine e 4 sommergibili incrociatori. A guisa di conc1usione, diamo i numeri dei sommergibili in servizio presso Ie principali Marine all'inizio della seconda guerra mondiale:

Italia (10-6-40) Stati Uniti Francia Inghilterra Giappone Germania

115 100 86 69 65 57

5° - !l sommergibiLe durante La guerra 1939-45 In questo periodo veri progressi di rilievo nella costruzione dei sommergibili si sono verificati soltanto presso la Marina tedesca, i cui tecnici hanno dovuto aguzzare la mente per rendere i sommergibili sempre meno vulnerabili di fronte allo sviluppo dei mezzi e dei metodi di caccia antisommergibile (Ecogoniometri - Asdic per gli Ing1esi, Sonar per gli Americani, boe rive1atrici, velivoli antisom, radar, 1anciabombe multipli balistici, potenziamento progressivo quantitativo e qualitativo delle scorte, ecc.). La prima novita, intesa ad aumentare il numero dei sommergibili contemporaneamente in mare accrescendo la lora autonomia cosl da ridurre la frequenza deg1i avvicendamenti, fu rappresentata dai sommergibiLi ri/ornitori. L'idea non era nuova, percM gia era stata applicata nel 1914-18 a1 rifornimento dei corsari di superficie e anche saltuariamente dei sommergibili, ma costitul novita l'aver concepito e messo in servizio battelli destinati a rifornire quelli operanti a grande distanza dalle basi, come presso Ie coste del continente americano, dell'Africa Meridionale e nell'Oceano Indiano. Essi entrarono in funzione all'inizio del 1941. Potevano cedere ai confratelli fino a 600 tonnellate di combustibile, il che significava - per esempio - aumentare di quattro settimane l'autonornia di 12 battelli da 750 tonnellate 0 di otto settimane quella di 5 battelli da 1032 tonnell ate. Furono anche progettati sommergibili rifornitori di siluri, rna non ebbero il tempo di entrare in servizio. Per aumentare il rendimento operativo dei sommergibili, i Tedeschi destinarono alia ricerca del traffico da attaccare forze aeree quantitativamente crescenti e qualitativamente migliori; la difesa anglosassone, dal canto suo, anda potenziando la rete radiogoniometrica che localizzava Ie unita subacquee ed aeree nei lora scambi di segnaJi, sistema radiogoniornetri speciali detti « huff-duff» sulle unita di scorta, dota Ie navi mer-

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cantili a partire dall'aprile 1941 di catapulte adatte al lancio di cacciatori tipo «Hurricane» e nel settembre successivo entro in servizio J'Audacity, prima portaerei di scorta. Nello stesso torno di tempo comparvero tra Ie scorte navali Ie prime unita munite di radar e ando intensificandosi la ricognizione aerea alleata destinata a scoprire i sommergibili e ad attaccarli can l'ausilio dei radiolocalizzatori di cui fu gradatamente dotata. Di fronte alia crescente efficienza della difesa alleata, cui gli Stati Uniti avevano dato i loro contributi con vari provvedimenti fin da molto tempo prima della lora entrata nel conflitto, la Germania ricorse al ripiego dei continui spostamenti delle zone di agguato dei sommergibili, portando di volta in volta l'offesa la dove fino allora non aveva ancora agito e modificando i metodi di attacco. Ma cio concedeva soltanto diminuzioni transitorie nelle perdite di battelli, che andavano percentualmente crescendo; occorreva qualche cosa di diverso, quaJche cosa cioe che rendesse il sommergibile meno facilmente avvistabile e menD vulnerabile. Questo qualche cosa non fu mai trovato (perche la scienza e la tecnica del tempo non 10 consentivano), rna tuttavia varie invenzioni e applicazioni permisero di migliorare la situazione, col solo risultato di ritardare il fallimento della guerra dei sommergibili che si delineo nettamente alia fine della primavera 1943. In oreline di tempo apparve il Metox, di cui furono dotati tutti i sommergibili nell'ottobre 1942 (fu fornito anche alia nostra Marina, che 10 mise anche sulle siluranti e sulle unita di scorta ai convogli). Si trattava di un apparecchio intercettorc degli impulsi del radar britannico funzionante sulla lunghezza d'onda di metri 1,69, di cui erano dotati i velivoli de tlnati alla caccia antisom e che allora operavano con particolare intensita nel Golfo di Guascogna per intercettare i battelli nella zona eli addensamento delle loro rotte per uscire ed entrare nelle basi atlantiche della costa Francese. Ma quando, poco dopo, gli Inglesi adottarono un radar centimetrico il Metox non servl pill e non fu possibile creare un nuovo efficiente Metox per Ie nuove onde cortissime. L'adozione nel successivo dicembre 1942 di siluri autocercanti il bersaglio con l'aiuto di un intercettore del rumore delle eliche montato nella lora testa e di un acciarino magnetico sensibilissimo miglioro «Ie prospettive per i sommergibili in quanta diveniva possibile lanciare

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battere in migliori condizioni, dotandoli di armi pili efficaci ». Era chiaro pero che la soluzione del problema stava nella creazione eli un tipo di sommergibile che potesse spostarsi per lungo tempo con buona velocita senza venire in superficie e che potesse resistere a forti pressioni, portandosi a quote cosl grandi da eludere gli attacchi eseguiti con Ie bombe «Torpex» per grandi profondita (alcuni sommergibijj arrivarono a poter resistere normalmente a 280 metri di profondita e per brevi intervalli di tempo a 400 metri). Cosl i tecnici si misero al lavoro e nella seconda meta del J 944 - troppo tardi ormai cominciarono ad entrare in servizio tre nuovi tipi di sommergibili:

anche da grandi distanze e su angoli d'impatto poco favorevoli» (1). Ai primi di maggio 1943, di fronte aile crescenti perdite di sommergibili fu profondamente esaminata dal Comando tedesco la situazione e, come scrive il Rohwer, si arrivo alle seguenti conclusioni: «a) La raeliolocalizzazione nemica da partv eli mezzi aerei navali non solo ostacola al

mas$imo I'immediato intervento (2) del singolo sommergibile, ma da costantemente all'avversario un mezzo chiaramente ben sfruttato per 10calizzare gli schieramenti in via di costituzione e per evitarli. Essa e pertanto in procinto di togliere al sommergibile la sua particolare caratteristica: quella dell'invisibilita.

quelli tipo «XXI», chiamati « elettrici» perche erano dotati di potenti batterie di accumulatori, con motori elettrici di potenza superiore a quelli termici; la loro velocita in immersione poteva raggiungere i 16 nodi;

L'aviazione nemica puo gia oggi assumere la scorta dei convogIi in quasi tutta la zona nordatlantica e c'e da attendersi che in breve tempo anche Ie ultime lacune esistenti saranno colmate con l'impiego di aerei basati a terra 0 appartenenti a portaerei di scorta. La scorta aerea, quando eseguita con forti quantitativi d i aerei eel estesa con largo raggio intorno al convoglio, ha sempre costretti i sommergibili a scadere rispetto al convoglio senza speranza e possibilita di riportare successi, special mente quando la collaborazione delle scorte aeree e navali era sviluppata con abilita. «b)

quelli tipo «Walter », dotati di un apparato motore a turbina a gas a ciclo chiuso con perossido d'idrogeno, usato come comburente nella navigazione subacquea; quelli elotati dello «Schnorkel», tubo con l'estremita emergente che consentiva l'aspirazione dell'aria esterna durante la navigazione a quota periscopica coi motori termici in funzione; il sistema si dimostro cosl efficiente che due sommergibili, cui 10 Schnorchel era stato applicato, compirono una missione per ciascuno della durata di oltre due mesi navigando sempre con 10 Schnorchel in funzione.

«c) Anche la caccia al sommergibile immerso e aumentata di efficacia con apparati 10calizzatori di nuovo tipo e con bombe subacquee rivelatesi pili potenti. «d) L'impiego del sommergibile e inoltre reso piu difficile dal crescente numero delle unita di scorta contro Je quali non esiste alcuna arma veramente efficace per quanto qualche cosa sia stato fatto con l'adozione dell'acciarino "Pi 2 Falke" e del siluro a corsa circolare. « Concludendo, resta stabilito che la lotta del sommergibile e attualmente pili dura che mai e che tuttavia, in ogni luogo e con tutte Ie forze, si lavorera per riportare i sommergibili a com-

(1) Rohwer: "La guerra clei sommergibili e il suo fall imento nel 1943». Traclollo in ilaliano clal cap. vasco M. P. Pollina e pubblicalo in lre puntate nella Rivista Marillima, a partire clal maggio 1961. (2) Dati i melocli cli a110ra nell'impiego clei sommergibi1i ill oceano, l'intervenlo s'iclentificava con la presa e J1 mantenimento clel conlatto visivo call l'avversano, segllJlo appena possibile dalla lrasmissiolle r. l. dell'avvistamelllo e dei dati di rOlla e cli velocitil.

\

I

Per quanto concerne la nostra Marina, vanno ricordati i sommergibiLi da trasporto destinati a trasportare materie prime prezio e a Bordeaux, solo porto commerciale importante di cui l'Asse disponesse fuori daUo Stretto di Gibilterra e dalla Manica. Tali materie prime non potevano venire che dall'Estremo Oriente con l'appoggio dell'alleato Giappone, e vi erano stati elestinati con qualche adattamento alcuni sommergibili oceanici italiani. Di sommergibili da trasporto ne furono previsti 12. I primi due, impostati nel 1942, entrarono in servizio nel 1943 con nomi di RomoLo e Remo,' dislocavano 2155 tonnellate in emer-

sione e avevano velocita massima di 14 nodi. Gli altri 10, impostati nel 1943, erano ancora in costruzione iI giorno dell'armistizio. Conviene infine ricordare anche i nostri « tascabili », descritti in altra parte di questa volume, i quali ottennero in Mar Nero alcuni successio Col nome di «kleinst-Uboote» ne furono progettati oltre un migliaio nella Marina tedesca, dei quali entrarono in servizio oltre un centinaio: erano di due tipi, il tipo « XXVII A » di 12 tonnellatc e il tipo «XX I[ B » di 15 tonnellate, mossi cia motori elettrici che imprimevano lora la velocita di 7 nodi. Non abbiamo notizie suI loro eventuale impiego in azioni belliche. Anche l'lnghilterra ne costrul un certo numero e Ii chiamo «Mielget submarines ». Erano di 30 tonnellate con motore endotermico per la navigazione in superficie ed elettrico per quella in immersione; velocita 6 nodi sia sopra che sotto il livello dell'acqua. Sommergibili tascabili entrarono in servizio anche nella Marina giapponese nel numero di ben 438 su 1278 progettati. Avevano caratteristiche nettamente differenti da quelli delle altre Potenze. Lunghi 28 metri dislocavano 45 tonnellate in immersione e portavano 2 siluri. Avevano soltanto propulsione elettrica e potevano percorrere sott'acqua 17 miglia a 19 nodi (era questa l'autonomia minima a velocita ma sima). Per attacchi offensivi erano trasportati vicino agli obiettivi da due navi che ne portavano 12 ciaseuna, varandoli di poppa, oppure da alcuni sommergibili normali trasformati per portarne uno. E' ela ricordare che cinque intervennero nell'azione contro Pearl Harbour e altri contro Sidney e Diego Suarez, ma enza ottenere successi. La massima parte presto servizio per la difesa ravvicinata dei porti e delle basi.

6° - JL sommergibile dopo La seconda guerra mondiaLe

La sola grande novita e costituita dal sommergibile a propulsione l1ucleare, il cui primo esemplare, il NautiLus, e entrato in servizio nella Marina degli Stati Uniti nel 1955. Come e noto, si tratta di un tipo di unita 1110SS0 da turbine a vapore alimentate da un generatore, nel quale al combustibile richiedente ossigeno per bruciare e sostituito un reattore nu-

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clean. E' stato cos1 definitivamente risolto il problema della navigazione subacquea ad alta velocita con autonomia che si conta a decine di migliaia di miglia. II progre so in tutti gli altri settori delle applicazioni tecniche ne consente 1'abitabilita per un lunghissimo tempo, nonche Ie navigazioni e Ie manovre di attacco del nemico ad alta velocita enza bisogno di venire a quota periscopica. II sommergibile nucleare rappresenta percio un tipo di nave da guerra di altissima efficienza bellica, estremamente pericolosa e di difficile ricerca e caccia. Gli Stati Uniti ne avrebbero attualmente cir-

Tipo

autilus

0 3180

V

23

3747 Seawolf

3495 4110

4

Skate

2370

oltre 20

Triton

5900

Permit

3750

Skipjack

2830 3500

1

Halibut

3655

2175 2600

1

Thresher

3747 4300

6

Pollack

3750 ?

5

G. Washington

5600 6700

5

E. Hallen

6900 8000

19

Lafayette

120000

6

82x7,6x6,1

»

30

110000

6

136 x 11,2 x 7,6

»

?

?

6

85 x 9,4 x 8,8

60000

6

77x IOx8,5

20 -45

?

4?

?

?

4

80 x 8,8 x 6,1

Antisom

?

60000

4

85x9,7x8,8

»

?

60000?

4

85 x 9,7 x 8,8

?

6

11 7 x 10,1 x 8,8

?

?

4

125 x 10,4 x?

?

?

4

130x?x?

16 -30

L'Tnghilterra ha in servizio il sommergibile silllrante Dreadnought, varato nell'ottobre 1960, di 3500/4000 tonnellate, 30 nodi, autonomia non nota, 6 lanciasiluri, dimensioni 81 x 9,9 x 8; di immediata costruzione e il Valiant, del tipo an-

giapponese

(( Kaiten ))

tisom, di 3500 tonnellate, anch'esso con caratteristiche appropriate al suo compito, non ancora note. La Francia e J'ltalia hanno allo studio anch'es e sommergibili a propulsione nucleare sulIe 3000 tonnellate di di locamento in superficie. L'U.R.S.S., che come e noto possiede oggi la f10tta sottomarina di gran 1unga piu potente del mondo per l'ovvio motivo che in caso di conflitto es a avrebbe da attaccare I'enorme traffico marittimo cui sarebbe affidata 1a sopravvivenza dell' Alleanza Atlantica, avrebbe 6 sommeroibili nucleari in co truzione (e Forse qualcuno b di essi gia pronto) di circa 3000 tonnellate con 25 nodi di velocita in superficie e 30 in immersione. Secondo affermazioni di aJti esponenti del governo sovietico, qualche ommergibile nucleare sarebbe dotato di missili.

»

?

122 x 8,8 x 8,8

Emerge come gJi Stati Uniti siano ormai gillnti a dis10camenti analoghi a quelli degJi incrociatori leggeri dell'antegllerra. Richiama l'attenzione l'elevatissima velocita di 45 nodi in immersione attribuiti ai tipi «Skipjack»: rna non fa meraviglia, quando si pensi che la resi tenza al mota in immersione e molto inferiore a quella che si incontra in slIperficie. Gli ultimi 19 sono ancora in costruzione 0 approvati nel bilancio del 1962. Nessun sommergibile nucleare e armata di cannoni, perche non ne ha bisogno potendo portare I'offesa silurante in qualsiasi situazione tattica.

Siluranti

19

d'assalto

Lanciamis ili

Lanciamissili "

7000 ?

28

98 x 8,5 x 6,7

»

5000 Tullibee

6

Sommergibile-siluro

ote

lO6x9,lx6,7

? 6

Dimen ioni

6

7750 3

40000

L

70000

2861 1

ca 35 in serVIZIO, dei quali II lanciamissili con dotazione di 16 missili Polaris sistemati su altrettante rampe di lancio, 16 siluranti e 8 antisommergibili. on prevedono di costruire piu somrnergibili a propu1sione tipo convenziona1e fin dal 1954. I sommergibili nucleari sono tutti di notevole tonnellaggio e riportiamo qui i dati principali (quali risultano dall'ultimo almanacco nava1e « Jane' Fighting Ships») di qllelli finora costruiti, in costruzione e in programma (abbreviazioni usate nella tabella: D = dislocamento, V = velocita, A = alltonomia, Ls = lanciasiluri) :

»

Sommergibile tedesco tipo "VII C» della Seconda Guerra Mondiale.

29

Varo del sommergibile americana

nucleare

lanciamissili PATRIK HENRY.

II sommergibile nucleare americana

SKATE al Polo Nord.

Sommergibile nucleare amerieano di altaceo SKIPJACK (1959).

30

7° - Sommergibili enlrali in servizio neUe varie Marine Nella tabella sono riuniti in ordine alfabetico gli Stati, Ie cui Marine hanno posseduto sommergibili. Accanto al nome di ogni Stato e indicato I'anno in cui entro a far parte della ua Marina il primo sommergibile. Si e ritenuto opportuno suddividere i sommergibili in due gruppi: quelli entrati in servizio fino all'inizio della prima guerra mondiale (agosto 1914) e quelli entrati in servizio successivamente fino alia fine della seconda guerra mondiale (agosto 1945).

Risulta COSl evidente l'importanza riconosciuta al sommergibile, qllale strllmento del potere marittimo, dopo i primi successi del 1914. Infatti il nllmero dei sommergibili entrati in ervizio dopo il 1914 e stato circa 8 volte il l1umero di quelli entrati in servizio prima del 1914. Si rileva come, dopo il ]914, la Germania abbia impiegato da sola pill sommergibili di tutte Ie altre azioni marittime mes e insieme (1726 contro 1500). Si avverte che perla difficolta dei computi e J'incertezza dei dati, Ie cifre riportate possono essere affette da errori. Praticamente esatte possono ritenersi soltanto quelle relative aile Marine minori e aile Marine austriaca, italiana e tedesca.

Parte Seconda Sommergibili fino all'agosto 1914

Stati

Argentina Australia Austria Brasile Canada Cile Danimarca Estonia Finlandia Francia Germania Giappone Grecia Inghilterra ltalia Jugoslavia Lettonia Norvegia Oland a Peru Polonia Portogallo Romania Russia - URSS Spagna Stati Uniti Svezia Tailandia Turchia

(1901) (1913) (1908) (1903) (1914) (1904) (1909) (1933) (1921) (1889) ( 1902) ( 1904) (1912) (1901) (1895) ( 1928) (1926) (1909) (1905) ( 1913) (1931) ( 1907) (1933) (1903) ( 1903) ( 1897) (1904) (1937) (1913)

1 2 14 5

SornrnergibiJ i agosto 1914 - agoslo 1945

3 8

10

1

4 4 9 ]4 3 6 129 1726 212 13 241 246 4 2 14 35 4 6 6 1 137 ]9 307 47 4 12

441

3226

3 9 ] 23 31 17 2 98 20 ]

]0 2 2 41 1 53 5

Totali

SOMMERGIBILI DI PICCOLO DISLOCAMENTO

4

10 24 9 4 ]2 23 3 6 252 1757 229 15 339 266 4 2 15 45 6 6 8 1

]78 20 360 52 4 13 3667

32

3.

1

CLASSI DEI SOMMERGIBILI 01 PICCOLO DISLOCAMENTO

SOMMERGIBILE DELFINO (1°)

G ENE R A LIT A' Delfino (10) Glauco (1°) Foca (1°) Medusa (1°) Atropo (10) Nautilus Pullino «W't> Argonau ta (10) « S» (britannici) « F 't> «H't>

«X't>

La prima unita subacquea della Marina italiana fu il Delfino, costruito nel 1895 dall'arsenale M.M. di La Spezia su progetto dell'Ispettore g.n. Giacinto PuJJino. L'unita, che venne classificata «battello sottomarino», fu consegnata alia Marina nel 1896. Le sue caratteristiche principali erano: 98

Dislocamento

108

Lunghezza Larghezza Immersione

m. 23,20 :> 2,90 't> 2,35 6

«N't>

«CM't> «CC:>

Velocita massima

5 24 miglia a 2 nodi.

Autonomia (iniziale)

Lo seafo, costruito in aCClaIO, era a semplice fa ciame e fusiforme; la profondita massima raggiungibile, secondo il progetto, era di 32 metri. Smg DelFINO (1°)

II Delfino era dotato degli abituali mezzi di governo, rna aveva in pili, per Ie variazioni di quota, due eliche ad asse verticalc manovrabili elettricamente dall'interno a mezzo di apposita catena di ingranaggj. Tali eliche orgevano suI ponte di coperta del battello e costituivano una caratteristica peculiare dell'unita; all'atto pratico perC> si dimostrarono di scars a utilita e furono quindi eliminate, prima quella di prora (1904), qnindi l'altra di poppa (1911).

Smg DelFINO (1°)

Smg DELFINO (1 0 )

+-

"=======================

Nel progetto iniziale il sistema di propul ione era unicamente elettrico con motore della potenza di 65 HP. Per l'assetto longitudinale in immersione, il sommergibile disponeva di due apposite casse d'acqua site a propra e a poppa; l'as etto veniva poi affinato trasportando da un capo all'altro del battello aJcuni pani di piombo del peso di 30 Kg. cadauno in dotazione all'unita quale zavorra mobile. Fra il 1902 e il 1904 il Delfino sub! radicali trasformazioni che ne modificarono Ie caratteristiche principali. I lavori consistettero principalmente nel dotare I'unita di un motore a benzina da 130 HP per la navigazione in uperficie (l'autonomia in superficie san COS! a 165 miglia); di un lancia iluri prodiero singolo interno per siluri A 60 - - X 3,70 e di un cleptoscopio a cannocchiale. 450 Anche nell'interno della scafo Eurono efEettuati importanti lavori per creare sia Ie casse occorrenti per it combustibile sia quelle necessarie al compenso del combustibile e del siluro. La parte estern a dello scafo Eu trasformata applicandovi una sovrastnlttura in lamierino che interes ava pill di meta della scaEo stesso spo tando e modificando radicalmente la torretta, si temando una plancetta abbattibile intorno al cleptoscopio, appJicando due tubi di presa e di scarico aria per il motore a coppio. In seguito a tali lavori la agoma del battelle cambia totalmente di aspetto e il uo di locamento sub! un sensibile 103 aumento raggiungendo Ie tonnellate. 113

Originario

10m.

N

"g .~

0

.;:;' OIl

'"

ote

Cl ::l

" E E

-

Ul

2.7

2/12

cr

2300/8.5 231

-315

j(

TLS 450 AV

(4)

2

Germania 350 HP AEG 100 HP

70/4 14.75 -7,8 950/12

Costruzione Jeggermente diversa da quella tedesca di uguale dislocamento,

16/7,8

ELEME TI RELATIVI ALL'U ITA Nome

I

ATROPO (10)

antiere di coslrllzione

Krupp-Germania Kiel

I

Impostato

--111-1911

I

onsegnato

Varato

I

Radiato

I

Tote

i 22-111-1912

I

5-11-1913

23-1-1919

-

5nlg ATROPO in navigazione

50

51

G ENE R A LIT A'

Nel 1910 la R. Marina, nell'intendimento di sperimentare un sommergibile di costruzione estera che gia aveva dato ottima prova, ordino ai cantieri «Germania-Krupp» la costruzione di un'unita di piccolo dislocamento simile ad altre gia in servizio nella Marina imperiale tedesca. La caratteristica principale di tale tipo di ommergibile era rappresentata dalla struttura della cafo che era formate da due involllcri: uno interno a ezioni circolari chiuso agli estremi da calotte semisferiche, atto a sostenere forti pressioni, ed uno parziale leggero esterno; fra i due fasciami erano ricavati i compartimenti allagabili centrali e i depo iti del combustibile. Questo tipo di scafo conJeriva al sommergibile una robustczza molto superiore a quella conseguibile dai battelli con forme avviate tipo torpediniera; l'esperienza confermera in seguito l'importanza, ai fini della resistenza, degli scafi resistenti a sezioni circolari. La velocita raggiunta aile prove dell'A tropo (nodi 14,75) fu sensibilmente superiore a quella contrattuale (12); cia dipese principalmente dalle modifiche fatte apportare dalla R. Marina aIle forme della scafo leggero esterno rispetto al prototipo tedesco.

CLASSE

«

NAUTILUS»

nita della classe: NA UTILUS - NEREIDE (1 0 ) Tipo Bernardis a semplice scafo Profondita di collaudo: 40 metri

CARATTERISTICHE PRI CIPALI DELLA CLASSE

~

Dislocamento

'0

Apparato motore

Armamento

AUlonomia

0

0;

>

""~ " ~

"c:

"" ..c: " N



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""

"E E

N

c:

:::l

....l

0

0

'0;,

I

ell

""0.

Ole

:::l

cr

LlJ

I

AT T I V I TA'

n L'A tropo, dopo il suo trasferimento in ltalia, inizio Ja sua attivita addestrativa avendo base a La Spezia (2" quadriglia) e saltuarie dislocazioni e La Maddalena; partecipo a tutte Ie maggiori esercitazioni navaJi con Ie Forze Navali in Tirreno. Allo scoppio del primo conflitto mondiale era assegnato alla 1a squadriglia di Venezia ed inizio 1a sua attivit~l bellica con agguati sotto Ie principali basi adriatiche del nemico; il 4 giugno 1916, presso I'isola di Pago, affondo con due siluri il piro cafo austriaco Albanien di 1122 tsl.

TL

450 AV

1000/10

(4)

J4/7

-225-

2

303

Sulzer 300 HP Ansaldo 160HP

13.2

--

I LS in coperta brandeggiabile (poi abolito)

NAUTILUS NEREIDE (10)

I

2.93

2/17

470/13 64/3

ELEME TI RELATlVI ALLE ome

4.30

40.96

8

Primo progetto Bernardis che subira successive modifiche fino ad affermarsi nelle future costruzioni in serie.

Canliere di coslruzione

I

Impostato

I

VaralO

I

iTA

Conscgnalo

I

RadialO

R. Arsenale Venezia

J-VHl-1911

25-IV-1913

9-IX-J913

31-Vll-1919

»

J-VlJI-1911

J2-VJf-1913

20-X.Il-1913

29- VlJI-1915

I

Ole

Perduto per cause belliche il 5-Vlll-1915

Smg ATROPO

52

53

Cluse «NAUTILUS.

Smg NEREIDE

Smg NAUTilUS

Smg NEREIDE in bacino

54

G ENE RA LIT A' Progettati dal maggiore g.n. Curio Bernardis nel 1910, i battelli della classe autiJus» furono costruiti, trattandosi di prototipi, dall'Arsena1e di Venezia. Lo scafo di queste unita era simile a quello delle silurallti di superficie; i compartimenti allagabili centrali, resistenti a 40 metri come 10 scafo esterno, erano ricavati nell'interno della scafo per circa un terzo della ua 1unghezza. Gli accumu1atori erano sistemati nella meta inieriore dei due 10cali aIle estremita prodiera e poppiera del sommergibile. Queste unita furono i prototipi dei sommergibili tipo « N », pure progettati dal Bernardis, che vennero ordinati in serie all'industria privata durante il corso del primo conflitto mondiale. «

CLASSE

«

PULLINO

»

Vnita della classe: PULLINO - FERRARIS (l0) Tipo Cavallini a doppio scafo totale Profondita di collaudo: 50 metd

CARATfERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

AT T I V I TA' Dislocamenta

A prove ultimate, Nautilus e Nereide pa sarona alle dipendenze della 3 a squadriglia e furono dislocati a Brindi i da dove effettuarono normali uscite e brevi crociere di addestramento. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, i due battelli furono impiegati per missioni offensive sotto Ie antistanti coste nemiche; il Nereide compi la prima missione di guerra dei sommergibili ita1iani trovandosi gia in agguato pres 0 Cattaro nella notte dal 23 al 24 maggio 1915. II Nereide fu affondato dall' U. 5 austriaco all'alba del 5 agosto ] 915 durante una manovra di ormeggio in un ancoraggio dell'isola di Pelagosa, da poco occupata dall'Italia, nelle cui acque nostre unita subacquee disimpegnavano un turno di vigilanza. II Nautilus non partecipo ad azioni belliche da egnalare; nelJ'ultimo anna del conflitto 1915-18 venne dislocato a Taranto con compiti addestrativi.

Armamento

.c:

....

....'"



42.30

4.17

3.96

2/17

Radiata

I

.,'t:j"

N N

·u

ADDarato motore

., c: "§.,

.,'"

-;:!

Autonomia

0

0;

>

.c: CD c:

~

::l

II TLS 450 AV (4)

... 0

CD

'"a

E

Note

::l

a

W

2700/8 170/2.5

355

--

II TLS 450 AD

2

405

Fiat 730 HP

-

Savigliano 260 HP

14 10

Notevole l'armamento subacqueo in relazione al dislocamento

600/14

II LS a gabbia in coperta

25/10

ELEMENTI RELATIVI ALLE UNITA Nome

GIACiNTa PULLiNO

GAL/LEO FERRARiS (10)

I

Cantiere di eostruzione

I

Impostato

I

Varato

I

Con egnato

I

R. Arsenale La Spezia

2-Vl-1912

21-Vll-1913

12-Xn-1913

4-1-1917

»

2-VI-1912

9-XI-1913

5-XIl-1914

15-XIl-1919

ate

Catturalo dalla Marina Austriaca il 31-VIl-19J6 dopo incaglio sullo scoglio Galiola - Affondato durante il rimorchio a Pola il J-VIlI-19J6. Ricuperato nel 1929 e rimorchialo a POla; demolito da ditta privata nel 1931.

-

Smg a PELAGOSA

56

,

l

57

Classe «PULLlNO»

G ENE R A LIT A'

Caratteristica peculiare dei battelli di questa classe a doppio scafo fu che cntrambi gli scafi erano capaci di sopportare Ia pressione massima per la quale Ie unita erano progettate. Nello scafo interno, a ezione circolare, erano ubicati gli ambienti abitati, j locali comando e motori. Lo cafo esterno, fusiforme, aveva diametro di circa un terzJ sup_riOl'c a que!!o della scafo interno ed era tangente a quest'ultimo ~econdo 13 '" neratri e superi re. ella part inferiore d Irinter"pazi fra i due scafi erano i temati, in quatt[O compartimenti, gJi accumulatori; !e parti Iaterali, separate da robusti diaframmi longitudinali, costituivano i doppi fondi (4), Ie cas e zavorra e i depositi di oli e combustibile. Lo scafo di questi sommergibili costitul il primo passo di una radicale evoluzione delle unita subacquee per Ie quali, col pas ar del tempo, si andarono sempre pili affermando gli scati resistenti a ezione circolare con calotte emi ferich agJi estremi.

.n

o

- =: ~=- ".----~--,,_.~~ AT T I V I T A'

Le unita eff ttuarono l'adde tramento iniziaJe a La Spezia ed organieamente furono a egnate alia 3" quadriglia con bas a Taranto. Allo scoppio della prima guerra mondiale il Ferraris rima e alia 3" quadriglia e fu di locato a Brindisi; il Pul/ino pa so invece aHa 2" 'quadriglia dell'alto Adriatico e venne dislocato a Ven zia. Ambedue Ie unita furono impiegate offensivamente in agguati nelle antistanti acque nemiehe; durante una di tali missioni ij Pullino, il 31 Iuglio 19 j 6, con cattive condizioni di tempo, s'incaglio sullo scoglio della Gaiiola. Riusciti vani i tentativi di disineaglio, il sommergibile venne abotato ed abbandonato dall'equipaggio chein seguito fu fatto prigioniero; anche azario Sauro, che si trovava a bordo come pilota e che i era allontanato da solo su di un battello a remi, venne catturato e quindi condannato a morte per impiccagione. II Pullino, disincagliato da mezzi della marina austro-ungarica il 10 agosto, affondo presso Capo Promontore durante il rimorchio a Pola. Dopo la p~rdita del Pllllino il Ferraris passo alia 2" squadriglia, fu dilocato a Venezia e succcssivamente a Porto Corsini; non prese parte ael azioni b lIiche elegne eli menzione.

I

II PULLINO immesso in bacino nel 1929. II PULLINO si perse nel Quarnaro nel 1916 e fu poi recuperato nel 1929 dalla Marina italiana.

58

.

Smg FERRARIS

59

Smg ARGONAUTA (1°)

SOMMERGIBILE ARGONAUTA (10)

Tipo Laurenti - Fiat - S. Giorgio a doppio seafo parziale Profondita di collaudo: 40 metri

~~~~~====;70';:----~75P===='l:'20:------;:2

262

S"'9 ARGONAUTA

'" ..c: "en

«

F

J)

4.22

3.10

2/24

Queste unita rappresentano uno sviluppo perfezionato e a 111 1110dernato della cia se « Medusa» (J 0).

Classe «F»

ELEMENT! RELATIVI ALLE UNITA Nome

I

Cantiere di costruzione

I

Impostato

I

Varato

I

Consegnato

I

Radiato

I

Note

F1

Fiat - S. Giorgio La Spczia

27-V-19IS

2-IV-1916

20-X-1916

2-VI-1930

-

F2

»

3-VI-191S

4-VI-1916

8-IX-1916

1-II-1929

-

F3

»

27-V-191S

6-VH-1916

19-X-1916

1-IX-1919

-

F4

Orlando-Livorno

8-VI-191S

19-XI-1916

18-1-1917

1-IX-1919

-

F5

Fiat - S. Giorgio La Spezia

23-V-191S

12-VIlI-1916

26-XI-1916

20-VII-1929

-

F6

Orlando-Livorno

16-VI-19IS

4-III-1917

1-V-1917

1-VIII-193S

-

F7

Fiat - S. Giorgio La Spezia

1-VII-191S

23-XII-1916

19-III-1917

l-II-1929

-

F8

»

12-VI-19IS

13-XI-1916

2-II-1917

l-IX-1919

F9

»

3-VI-191S

24-IX-1916

29-XlI-1916

I-VIII-1928

-

FlO

»

31-VIII-191S

19-X-1916

29-XIJ-1916

2-VI-1930

-

F JJ

»

17-VIf-191S

17-IX-1916

29-XIf-1916

1-IX-1919

-

F J2

»

29-VII-191S

30-XI-1916

26-1[-1917

20-VU-I929

-

FJ3

Orlando-Livorno

30-IX-191S

20-V-1917

S-VIU-1917

I-VIII-193S

-

F14

Odero - Sestri

2-X-19IS

23-1-1917

18-III-1917

29-XI-1928

F J5

Orlando-Livorno

7-X-19IS

27-V-1917

13-VIII-1917

28-V-1929

-

F J6

Odero - Sestri

4-X-191S

19-1II-1917

30-IV-1917

1-V-1928

-

FJ7

Orlando-Livrono

14-X-191S

3-VI-1917

17-VIlI-1917

1-XJ-1929

-

F J8

Odero - Sestri

7-X-19IS

1S-V-1917

27-VII-1917

l-X-1930

-

F 19

Fiat - S. Giorgio La Spezia

23-1X-191S

10-I1I-1918

24-IV-1918

2-Vl-1930

-

F 20

»

1O-IX-191S

17-III-1918

7-VI-1918

1-VII-193S

-

F 2/

»

31-VlII-191S

19-V-1918

31-VIII-1918

I-X-1930

-

_~~,"""""====",~----;;,,r====='3li----;;2Sm.

.

Affondato durante una esercitazione a La Spezia i1 14-II-1917. Ricuperato riprese servizio nel settembre 1917.

AfTondato per speronamento il 6-VJll-I928.

.-

-

Smg fipo

cc

F

)J

65

64

5.

G ENE R A LIT A'

Questi battelli, com'e stato accennato nello specchio delle caratteristiche, furono un tipo «Medusa» migliorato del quale conservarono pressoche immutate dimensioni e forme della scafo, differenziandosi dal prototipo per i perfezionamenti e 1e migliorie apportati a varie sistemazioni di bordo. I perfezionamenti di maggior rilievo furono: sistemazione di lin cannone da 76/30, ampliamento della torretta, aumento della rapidita d'immersione, doppio periscopio, bussola giroscopica e apparecchio Fessenden per la segnalazione subacquea. Dall'F 13 in poi i timoni orizzonta1i poppieri furono portati satta al galleggiamento e resi fissi. AJcune delle ultime unita della c1asse furono dotate di un paragambe metallico in torretta che ne alterava sensibilmente la sagoma. Oltre aile ventllno unita entrate in servizio, altre tre unita della stesso tipo erano state commission ate dalla R. Marina (F 22, 23, 24); ma al termine del primo con£1itto mondia1e, prima che fossero prese in consegna, vennero vendute a Marine estere. I sommergibili tipo «F» furono ottimi battelli costieri per i loro tempi; molto manovrieri sia in superflcie che in immersione, e provvisti di autonomia ampiamente sufficiente per l'impiego in mari ristretti.

F 14 in navigazione

AT T I V I T A'

I sommergibili « F » ultimarono le prove e l'addestramento all'inizio del 1917. Essi, man mana che fmono pronti all'impiego bellico, vennero destinati a Venezia (F 1, F 3, F 11, F 5, F 12, F 9) a Brindisi (F la, F 7, F 14, F 15) e ad Ancona (F 6, F 16, F 13, F 18). Effettuati alcuni spostamenti di unita fra 1e precitate sedi nel corso del 1917, nel gennaio 1918 la ripartizione degli «F» era la seguente: FlO,

F 15

a Valona

F 12, F 3, F 9

a Venezia assegnati alla 1a squadriglia

F 2, F 5, F 8

assegnati alla 2 3 squadriglia e dislocati a turno a Porto Corsini e Venezia

F J, F 6, F 7, F 11, F 13, F 14, F 16, F 18

assegnati alia flottiglia sommergibili di Ancona; a turno, un'unita era dislocata a Porto Corsini ed una a Venezia

Prima del termine del conflitto entrarono a far parte della flottiglia di Brindisi anche F 14, F 20 ed F 21; furono poi effettuati spostamenti di singole unita e alla flottiglia di Venezia fmono assegnati anche F 17 ed F 19. Questi ommergibili svolsero attivita bellica preminentemente offensiva effettuando numerosissime missioni satta la costa nemica e presso i nodi di traffico; la durata delle lora mission! fu mediamente di tre giorni e due notti, trasferimenti compresi. L'F 7 affondo, rispettivamente il 12 febbraio e I'll agosto 1918, il piroscafo PeLagosa (245 tsl) presso 10 scoglio Gruizza e 1a nave tradotta Euterpe presso l'isola di Pago.

66

Smg F 8

Varo dell'F 5

L'F 12 affondo col siluro un sommergibile avversario, il 4 luglio 1918, presso Ie foci del Tagliamento (probabilmente I'U 20). Nessun sommergibile di que ta c1asse ando perduto durante il primo conf! itto mondiale. Alia fine della guerra tutti gli «F» furono posti aile dipendenze della flottiglia sommergibili di Venezia; nel settembre 1919 vennero radiati F 3, F4, F 8, ed F J J; nel 1921 tale flottiglia fu sciolta e i suoi battelli vennero ripartiti in due squadriglie dislocate a Pola e a apoli; due unita rimasero a Venezia a disposizione di quella Scuola Meccanici. Successivamente gli «F» furono raggruppati nelle squadriglie di Brindisi, ove gli «F» sostituirono gli «H» (1924), e di Taranto. Alcune unita ebbero di locazioni temporanee fuori delle sedi delle quadriglie (La Spezia - Pola - Venezia) percM aggregate a reparti navali 0 perche adibite all'addestramento. Anche nel periodo post-bellico gli «F», per quanta in gran parte in armamento ridotto, esplicarono notevole attivita adde trativa; parteciparono a molte esercitazioni combinate can Ie forze di superficie ed effettuarono crociere estive special mente in Adriatico. II 6 agosto 1928 1'F 14, durante un attacco imulato contro una formazione navale nelle acque di Pola, fu speronato dal Ct Missori e affondo; i tentativi di salvataggio effettuati con ogni mezzo disponibile furono ostacolati dal cattivo tempo e non ebbero il rapido succes 0 che sarebbe state necessaria per salvare la vita dei componenti dell'equipaggia. Soltanto nel tardo pameriggio del 7 agosto il battello pote essere riportato a galla.

Sommergibile in aHioramenlo

Tre fa,; del recupero del Smg F 14

68

69

Cia sse «5» (britannica)

CLASSE

«

5 }) (britannica) o

Unita della classe: S 1 (l0) - S 2 (1°) - S 3 (l0) Tipo Laurenti - Fiat - S. Giorgio Profondita di collaudo: 30 metri

~~.

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

~ "l

~

Dislocamento

Armamento

Apparato motore

AUlonomia

0

254 -303

II TLS 450 AV

2

Fiat 325 HP

45.17

4.22

"

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::J

13.3

1700/8

9

60/4

--

Scott 180 HP

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3.06

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2/24

Costruiti in Gran Bretagna su licenza Laurenti.

ELEMENTI R LATJVJ ALLE UNLTA Nome

I

anticrc di costruzione

I

Impostato

I

Varato

IaliaConsegnato R. Marina

Radiato

ote

I

I S J Cio)

Scott-Greenock

1913

1914

15-IX-1915

23-1-1919

S 2 (10)

»

»

1913

1914

20-1X-1915

1-1[-1919

S 3 (10)

»

»

1913

1915

26-IX-1915

I-V-1919

In

disarmo 1918.

dal

20-IX

-

I

-

Varo del Smg 5 2

70

71

G ENE R A LIT A'

I tre sommergibili di questa c1asse facevano parte di una serie di uoita costruite per conto dell' Ammiragliato britannico da cantieri inglesi sui piani della Fiat - S. Giorgio di La Spezia. Tranne piccole differenze Ie lora caratteristiche corrispondono a quelJe dell'Argonauta. Sled S 2 furono acqui tati dalJa R. Marina quando gia si trovavano in servizio nella Marina britannica rispettivamente dal gillgno 1914 e dal maggio 1915; l'S 3 all'atto dell'acqui to aveva in cor 0 Ie prove di accettazione pre 0 i cantieri di costnlzione.

CLASSE

Unita della c1asse: WI

«

W

»

- W 2 - W 3 - W 4

Tipo Laubellf - Schneider a doppio scafo Profondita di collalldo: 30 metri

AT T I V I T A'

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

Le tre lInita si trasferirono in porti italiani fra la meta settembre ed i primi di novembre del J915. L'S 1 e l'S 2 furono assegnati alia terza squadriglia ed ebbero dislocazioni in vari sorgitori delJ'Adriatico meridionale compre i quelJi aJbanesi. Furono impi gati sia per missioni offensive sia per difesa ravvicinata. II lora valore bellico scadde perC> molto rapidamente ed il lora impiego ebbe praticamente termine all'inizio del 1917. on parteciparono ad azioni belliche degne di meozione. L'S 3 giunse a La Spezia il 9 novembre 1915 e vi rimase per tutta la durata del primo conilitto mondiale a disposizione della Scuola Sommergibili.

CIl

~

Dislocamento

Armamento

Apparato motore

c

2

CIl

E

52.45

4.70

ote

0 :J

0-

Ul

2/34

-

[ 76/30 a.a.

OIl

2.76

-8

0

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13

CGE 240 HP

'CiJ

WI- W2

880/11.5

330 -500

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-l

TLS 450 AV Schneider 380 HP

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(4)

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Autonomia

>

n

CIl

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'u 0 -.;

W3 - W4

---

~

1000/11.5

I

?

45.7

I

5.18

I

Le due coppie di ommergibili pur avendo dimensioni sensibiJmente diver e avevano 10 stes 0 di loeamento e Ie stesse sistemazioni.

2.8

ELEMENTI RELATIVI ALLE UNITA Nome

WI

I

Cantiere di co truzione

ArmstrongWhitworth ewcastle

I

Impo tato

-

I I I

Varato

I

Consegnato

I

Radiato

1913

23-VIII-1916

14-IX-1919

W2

)}

-

1913

23-VlIl-1916

14-IX-1919

W3

)}

-

1913

23-VlIl-1916

14-IX-J9J9

W4

)}

-

1915

7-VlIl-1916

5-1-1919

ote

I I

Prima di essere ceduti all'ltalia, WI, W2 e W3 avevano prestato servizio nella Marina britannica rispettivamente per 20, 12 ed 8 mei circa. Perduto per probabile urto contro mina il 4VHI-19I7.

Smg 5 3

72

73

G ENE R A LIT A'

Classe «W»

c ,-

--

\

I sommergibili W 1 W 4 furono ceduti a pagamento alIa R. Marina dall'Ammiragliato britannico nel 1916 per potenziare l'arma subacquea italiana in atte ache venissero immesse in servizio numerose unita tipo «F» aHora in costruzione. Essi erano a doppio scafo con involucro interno re istente di sezione circolare leggermente chiacciata ed involucro esterno leggero con forme avviate meglio atte alia navigazione in uperficie. I quattro sommergibi]i formavano due coppie di dimensioni sensibilmente diverse pur conservando nell'insieme delle varie istemazioni di bordo un'equivalenza praticamente completa. All'atto deUa presa di possesso da parte della R. Marina il solo W 4 era di nuova costruzione avendo i rimanenti tre gia disimpegnato diversi mesi di servizio nella Marina britannica. Dopa il lora trasferimento in Italia, la R. Marina completo l'armamento dci « W» con un cannone antiaereo. Queste unita non dettero buoni risultati; difficoltose a manovrarsi e spesso soggette ad avarie ai motori termici; non ebbero in definitiva grande valore bellico.

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AT T I V I T A'

Le unita furono assegnate alia 3a squadriglia di Brindisi; praticamente solo W 3 e W 4 esplicarono attivita bellica effettuando numero e missioni nei pressi delle basi nemiche del m dio e basso Adriatico. W 1 e W 2, a causa di continue avarie ai motori, rimasero quasi sempre il1attivi a Taranto. Nel corso delle missioni effettuate, i tipi « W» incontrarono spe so Ie forzc avversarie ed effettuarono brillanti attacchi, specialmente il W 3; tuttavia nessuno di essi consegui risultati concreti. Le unita operanti nel corso della guerra furono a turno dislocate a Valona per la difesa ravvicinata di quella base e per pili tempestivi interventi in caso di incursioni nemiche net canale d'Otranto. II W 4 ando perduto il 4 agosto 1917 molto probabilmente per urto contro min a lunge la costa dalmata fra Cattaro e Durazzo.

(

Sommergibili all'ormeggio a Brindisi

74

1

Smg tipo

«(

W

n

75

Classe «H»

CLASSE

Unita della classe: H 1

-7-

«

H

»

H 8

Tipo Holland a semplice seafo eon doppi fondi interni (

Profondita di eollaudo: 80 metri (doppi fondi 55 metri)

-,

c~----

CARAlTERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE oj

Dislocamento

360

Armamento

IV TLS 450 AV (6)

-474

'u0

Apparato motore

2 I 76/30 a.a. sistemato dopo il 1920

NLSECO 245 HP Din-Electric 300 HP

Alltonomia

"> 12

3300/7

11

120/3.5

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4.65

3.76

Note

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J.l.i

2/25

Da notare che la potenza dei motori elettrici era sensibilmente sllperiore a qllella dei termici.

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H5

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H7

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H8

-

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Affondato da bombe di aerei a La Spezia il 5-Vl-1943. Ricllperato.

L'H

1 nel Canale di Taranto

77

76 ,

-

G ENE R A LIT A'

Smg

ce

Questi ommergibili appartengono al tipo «Holland», costruito in numerosissimi esemplari per conto di molte marine estere dalla Electric Boat Co. di Montreal (Canada). Essi erano a semplice scafo, a sezioni circolari e con calotte semisferiche estreme. Furono collaudati a 80 metri; avevano i doppi fondi, resistenti a SS metri, ricavati, come i depositi del combustibile, nell'interno dello scafo principale. Questi battelJi si dimostrarono molto razionali, di semplice costruzione, di buona abitabilita, di eJevata velocita e di notevole autonomia in immersione; buoni sommergibili, insomma, che dettero ottime prestazioni in servizio e che ebbero tina vita eccezionalmente ]unga. Una particolarita dei sommergibili tipo «H» era ]a chiusura esterna dei quattro tubi di lancio, costituita da un unico solido cappello girevole fornito di quattro guanlizioni di gomma per ]a tenuta dei tubi e di due fori per l'uscita dei siluri. Ruotando e spo tando opportunamente il cappello si otteneva la tenuta stagna dei quattro tubi 0 l'apertura di due di essi con la possibilita di lanciare una coppio]a di siluri cui poteva seguire la successiva coppiola do po circa cinque secondi.

H)) in navigazione

AT T I V I T A'

L'H 4 in rada a La Spezia

Smg H 8

78

Ultimati i collaudi a Montreal e l'addestramento iniziale a Halifax, gli « H » assegnati all'Italia effettuarono la traversata dell' Atlantico, che rappresento per e si un ottimo collaudo, suddivisi in tre gruppi appoggiati ad unita mercantili che Ii accompagnarono fino a Gibilterra. In Atlantico gli « H » si rifomirono aile Bermude; successivamente, in Mediterraneo, furono scortati da unita della R. Marina fino ai porti italiani. 11 1° gruppo, costituito da H 1 ed H 2, arrivo a Messina nel marzo 1917; il gruppo H 3, H 4, H 5 raggi II1se Cagliari a fine agosto ed i rimanenti H 6, H 7 H 8 arrivarono a Cagliari a fine ottobre. Quest'ultimo gruppo, durante il passaggio dello Stretto di Gibilterra, fu per errore attaccato con Ie artiglierie da una nave di pattuglia americana; l'H 6 ebbe morti e feriti a bordo e qualche danno aUa torretta. Gli «H », man mana che giunsero in Italia, furono accentrati a Brindisi e Taranto ove formarono ri pettivamente la Prima e la Seconda squadriglia sommergibiJi H. Compirono numerosissime mis ioni di guerra nelle zone di agguato ad essi assegnate movendo sia da Brindi i sia da Valona, ove qualche unita navale veniva a turno dislocata; furono Ie unita subacquee, insieme con gli «F» che, durante la prima guerra mondiale, disimpegnarono la maggiore attivita bellica. el marzo 19 J 8 I'H 1 e I' H 2, dopo essersi trasferiti temporaneamente a Malta, effettuarono Ie pili lunghe mi sioni di guerra di unita subacquee italjane nella prima guerra mondiale; ]e missioni, della durata rispettivamente di dieci e sette giomi, implicarono agguati sotto Ie coste della Cirenaica allo scopo di attaccare sommergibili avversari che, secondo il servizio informazjoni, effettuavano contrabbando di armi a favore dei ribelli. L'H 5 ando perduto il 16 aprile 19] 8 durante una mlSSlone al largo di Cattaro; I' H B J britannico, che si trovava in agguato in zona confinante con 79

quella dell'H 5, nella luce del crepuscolo 10 scambio per un battello avversario e 10 affonda con un siluro; solo cinque persone che si trovavano in torretta del1'H 5, fra Ie quali il comandante, sopravvissero al tragi co incidente. Al termine del primo conElitto mondiale tutti gli «H» furono riuniti nella Squadriglia Sommergibili di Brindisi e vi rimasero fino agli ultimi me i del 1923, in gran parte con personale ridotto. Durante la crisi di Corfu, nel settembre 1923, H 1, H 4 ed H 7 furono inviati a Corfu ove rimasero per dieci giorni a disposizione di quel Governatore. Alla fine del 1923 la sede della sqlladriglia H divenne Messina; pera, temporaneamente, 1'H 4 fll destinato a Taranto e 1'H 6 rimase a Brindisi. Le unita della squadriglia di Messina, organicamente costituita fino al 1930, effettuarono numerosissime crociere di addestramento; alcune unita fmono anche temporaneamente di base a Napoli aggregate ad altre squadriglie. Alia fine del 1930 1'H 7 venne radiato. Nel 1931 i rimanenti « H » fmono trasferiti, in parte alla flottiglia di Taranto (ad eccezione dell'H 3 che fll inviato a La Spezia ove rimase fino al 1937, epoca della sua radiazione) e vi rimasero fino al 1935; negIi anni 1932-33 gli « H» di base a Taranto fecero parte della fJottiglia della Scuola di Comando. In seguito Ie unita ebbero prevaIentemente base a La Spezia ma gIi spostamenti, Ie crociere e Ie temporanee dislocazioni in Alto Adriatico tolsero ogni aspetto organico di squadriglia a questi sommergibili. Allo scoppio del econdo conflitto mondiale erano ancora in servizio H 1, H 2, H 4, H 6 ed H 8, tutti assegnati al gruppo di La Spezia. Effettuarono brevi missioni di guerra sotto Ia costa francese nel giugno 1940 ed in seguito furono impiegati per la difesa ravvicinata e 1'addestramento delle unita cacciasommergibili. L'H 8 affonda colpito da bombe di aereo a La Spezia il 5 giugno 1943; fu ricuperato e adibito a pontone di carica. L'H 6 fll distrutto nel porticciolo di Bonifacio (Corsica) il 14 settembre 1943 da forze tedesche per impedirne 1'evasione. All'armistizio del settembre 1943 i tre «H» rimasti raggiunsero Malta in ottemperanza agli ordini e furono impiegati per 1'addestramento antisommergibile, in cooperazione con unita anglo americane, prima a Malta e successivamente ad Augusta. Al termine del conflitto J'H 1 fu trasferito a apoli, 1'H 2 e l'H 4 a Taranto. Ebbe cosl fine la lora in in terrotta, lunga attivita, un'attivita la cui durata certamente non ha precedenti nella storia delle unita subacquee.

ClASSE

«

X

»

Unita della classe: Xl, X 2, X 3 Tipo po amine - prototipi diversi Profondita di collaudo: 50 metri CARATTERJSTJCHE PRINCIP ,LI DELLA CLASSE

Armamento

Apparato motore

'u0 0;

Aulonolllia

>

,~ 182

X I'

I~ 184

VI tubi lanciamiDs. Benz 80 H P ne con J2 mine I 1 mitragliera Siemens J75 HP VI tubi lanciamiSulzer 90 HP ne J Siemens 175 HP 11 TLS 450 esterni I 76/30 a,a.

6.5

910/5

56

50/4

6.7

1300/5

5.6

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50/4

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Dislocamenlo

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33.99

3.15

3.06

1/13

Originale UC 12.

33.60

3.15

3.12

1/15

Dopo Ja ricoslruzione da parte della Marina ltaliana.

2/23

Progetto italiano con adozione del sistema tedesco relalivo aile mine.

-----X 2\ 403 X

31 468

IX tubi lanciamine con J8 mine Sulzer 325 HP 2 II TLS 450 esterni Ansaldo ,160 HP I 76/30 a,a.

8.2

--

6.3

1200/8 70/3

42.60

5.52

3.15

L'X J costitul praticamenle ciassc a s6; X 2, X 3 furono infatli completamente diversi dal prolotipo. La riunione dei tre batteJli in unica c1asse dipese dal fatto che tutle e Ire Ie lInita erano posamine, il che rappresentava una novita per la Marina Ilaliana

ELEMENTI RELATIVI ALLE UNITA

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Weser-Brema

Ricostrllito nel R. Arsenale di Taranto a cura del Col. G.N. Bernardis

X2

Ansa Ido-Sesl ri

X3

6.

ca d i costruzione '_ll_ie_re_.

XI

Medaglia del Srng H 1

80

12 poi U 24)

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No_te~.

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Costruito come ue 12; ceduto alia Marina Austro-ungarica ed inviato in tronconi a Pola; ribattezzato U. 24.

1915

2-V-1915

9-XII-1916 (2° varo)

13-IV-1917

I-V-1919

22-VJH-1916

25-1V-1917

1-11-1918

18-X-1946

In disarlllo dal 1940.

22-VllI-1916

29-XII-J9J7

27-VlU-19 I8

18-X-1946

In disarlllo dal 16-IXJ940.

1914

Affondato il 16-111-1916 dinanzi a Taranto; ricuperalo dalla Marina I taliana e ribattezzato X J.

16·[X-

e

Smg X 1

Come accennato nelle note che precedono necessario suddividere fa classe in due tipi diversi di unita, fa prima costituila dall'X I, fa secanda da X 2 e X 3.

Smg Xl 00000

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G ENE R A LIT A'

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II sommergibile X 1 venne ricostruito nell'Arsenale di Taranto sui resti delI'VC 12, di costruzione tedesca, passato nella Marina austriaca con la sigla V 24, affondato presso I'entrata del Mar Grande a Taranto per scoppio di mina durante la posa di uno sbarramento offensivo operato da tale battello. el lavoro di rico truzione, che duro un anno, si utilizzarono, previa riparazione, la parte prodiera della cafo con i pozzi minc, gli ultimi sette metri della poppa e la torretta. Lo scafo era a sezioni circolari con doppi fondi e depositi cornbustibili interni; i pozzi per Ie mine erano 6 del diametro di un metro, di posti suI piano longitudinale ed inclinati verso poppa. Cia cun pozza conteneva due mine sferiche sovrappo te che si lanciavano con emplice manovra di una leva che faceva rientrare gli scontri sui quali poggiavano Ie ancore delle armi.

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o

0

AT T I V I T A'

o Smg X 2 • X 3

Ultimate Ie prove ed i collaudi, alIa fine del 1917 I'X 1 fu dislocato a Porto Corsini e poi a Venezia a segnato organicam nte alia Prima Squadriglia a di posizione del Comando in Capo del dipartimento di Venezia. el maggio 1918 effettuo la prima mis ione efficace con la posa di uno sbarramento di mine nei paraggi dell'isola di Lussino. Dal 31 agosto al 2 settembre ] 918 porto feliccmente a termine la posa di altro sbarramento sotto costa nel golfo del Quarnaro nonostante Ie difficolta dipendenti daJla presenza di numero i campi di mine avversari sulle rotte da percorrere. Dopo la fine del conflitto non ebbe praticamente alcuna attivita fino al giorno della sua radiazione.

Smg X 1 durante il varo

82

Smg X 2 - X 3 Smg

ue

12

dell'U

24

tedesco

G ENE R A LIT A'

Furono progettati dal ten. col. g.n. Bernardis, che aveva curato 1a ricostmzione dell'X 1; la 10ro costruzione fu aEEidata alia Ditta Ansaldo nel giugno del 1916. Lo scafo, resistente a 50 metri, era a sezioni circolari con doppi fondi laterali leggeri esterni; cassa di emersione (resistente) e depositi combustibile interni. II maggiore dislocamento di queste unita, piu ehe doppio di quello delI'X 1, permise l'istallazione di nove tubi lanciamine che furono ubicati nella parte poppiera del sommergibile adottando integralmente il sistema originale tedesco; venne inoltre sistemato suI ponte di coperta un cannone da 76/30 antiaereo. Dopo la fine del primo conIlitto mondiale Ie due unita Eurono armate anche con due lanciasiluri da 450 a gabbia sistemati nella intercapedine, lateralmente e a proravia della torretta; la divergenza d Il'asse longitudinale delle gabbie era di 5 grad i per parte. Queste unit~l, che non ebbero spiccate caratteristiche, essendo lente e poco manovriere, prestarono servizio per un periodo molto superiore alia vita media dei normali sommergibili,

Recupero

AT T I V I T A'

L'X 2, ultimate Ie prove, fu assegnato alia Elottiglia di Brindisi che raggiunse alia fine di maggio 1918; in tale data inizio subito la propria attivita bellica posando numerosi sbarramenti sotto la costa nemica antistante. L'X 3 rimase a La Spezia fino alia fine del primo conElitto mondiale e non effettuo alcuna azione bellica. Dopa la fine della guerra I'X 2 rimase in disarmo per due anni, poi fu riarmato e dislocato a Taranto fino al 1936; dopo il 1936 Eu di base a Pola. L'X 3 rimase di base a La Spezia, ed effettllo anche esercitazioni per l'Accademia Navale, fino alia fine del 1935; fu poi d islocato a Taranto per un anno; dal1937 alia radiazione fu assegnato al gruppo di Pola.

Smg U 24 sulla ban china dopa il recupero

84

Smg X 2

Smg X 3

Cia sse

«N)J

CLASSE «N»

6

4-N5

Unita della cla se: N 1 - N 2 - N 3 -

J..L

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I

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r.

Armarnenlo

'u0

Apparalo rnotore

C)

ulonornia

NI

If TLS 450 AY (4)

2

277

4

Sulzer 325 J-IP

12.5

1300/8

7.6

45/2

--

0

~

0)

"

'"

..J

E E

-

0

·til til

'"D.

'ole

" w cr

Derivato

13.5

1485/8.5

7.7

50/2

--

Tosi 350 I-IP

dal

tipo

« autilus» della sles45.9

5, N 6

o

c

Ansaldo 200 HP

363

2

c:

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c:

0)

C)

~ ..J

--1 76/30 a.a.

'"NN

N N

'5

DislocamenlO

4.28

3.17

2/21

so progeltista, con a mmoderna men ti e perfezionamenti.

Ansaldo 200 1-1 P

ELEMENT[ R LATIVl ALLE UNITA Nome

I

J

antiere di costruzionc

An aldo-Sestri P.

N2

»

»

I

[tnpostato

I

VaralO

I

on cgnato

I

Radiato

1-111-1916

6-1 -1917

20- Y11-1918

I-X-1930

1-111-1916

26-1-1918

15- ][-1918

I-Y-I928

N3

»

»

2-111-19J6

27-IV-1918

13-X-1918

I-YIII-1935

N4

»

»

2-111-1916

6-X-1918

6-IY-1919

I·YIII-1935

N5

Tosi-Taranto

N6

»

»

24-VIII-J916

18-XI-1917

24-YII 1-1916[ 20-IX-1918

12-1-1919 6-YI-19J9

I

IO-YII-I929

Note

I

La costruzione di queste unitit procedelte a rilento durante

la guerra

per

difficoltit eli approvvigionamento e, in seguito, per es ere venula Illeno la necessitil del 101'0 impiego.

I-YIII-1935 Un tipo

86

,

--~--

CARATIERIST1CHE PRINCIPALI DELLA CLA 'S:::

«

N)) sullo scala

. ...

---'

Tipo Bernarclis a semplice scafo Profondita di collauclo: 40 metri

....-i---l

~J..-...~~r-,...... ••

-

y

G ENE R A LIT A'

Que te unita furono progettate dal ten. colonnello g.n. Bernardis; 1a costruzione delle prime quattro venne ordinata alia Ditta Ansaldo, delle altre due alia Tosi, rispettivamente ne] settembre e nell'ottobre 1915. I battelli erano a semplice scafo, resi tente a 40 metri, con doppi fondi e depositi combustibili interni; la forma della scafo ripeteva quella del Nautilus con sensibile aumento del dislocamento. Oltre alI'ammodernamento degii impianti e delle varie apparecchiature di bordo, questi sommergibili furono dotati di un cannone da 76/30 antiaereo non e3istente sui Nautillls. Le due unit~l costruite dai cantieri To i (e con motori Tosi) aile prove conseguirono risultati, in velocita ed autonomia, sensibilmente superiori a quelli delle similari eostruite dall'Ansaldo. Alia torretta di alcuni battelli di questa clas e fu adattato un paragambe metallico che ne modifico sen ibilmente la sagoma. Smg N 4

AT T I V I T A'

II solo N 1 partecipo al primo conflitto mondiale con dislocazione fra Brindisi e Valona negli ultimi due mesi di guerra, ma senza partecipar ad azioni belliche. Al termine del conflitto fu dislocato a Taranto ove rimase fino al 5 ed N 6, costruiti nei cantieri Tosi. el giugno giugno 1921 insieme con 1921 i tre battelli i trasferirono a La Spezia, ove erano sempre rimasti N 2, N 3, ed N 4, e furono riuniti nella squadriglia «N ». Oltre alle normali uscite per esercitazioni gli« »parteciparono a manovre della f10tta e a brevi crociere nel Tirreno; a turno furono dislocati temporaneamente a La Maddalena e Livorno, in quest'ultima sede per uscite con gli allievi dell'Accademia Navale.

... Varo del Smg N 1

SOMMERGIBILI COSTIERI DA 100 Tonn.

Sommergibili in

immersione

(

90

«

CC

»

E

«

eM

»

Nella primavera del 1943 I'esperienza di guerra aveva messo in evidenza Ie sempre crescenti difficolta che i sommergibili di un certo tonnellaggio incontravano in zone di mare ristrette ove la vigilanza aero-navale avversaria era particolarmente efficiente. Le perdite subite non potevano essere compensate con la costruzione di battelli di elevato tonnellaggio date Ie difficolta di approvvigionamento di materiali e Ie condizioni di lavoro dei cantieri. Si rese pertanto necessario mettere allo studio un tipo di sommergibile di limitato dislocamento, idoneo a condurrc azioni offensive con impiego a massa, che potesse essere costruito in breve tempo, in modo da poter sicuramente con tare su un incremento numerico dei sommergibili operanti nonostante Ie severe perdite subite e quelle future da mettere a caJcolo. Due progetti, molto simili fra di loro, uno della Caproni (CC - Costiero Caproni) e uno dei CRDA (CM - Costiero Monfalcone) furono approvati e i due cantieri ebbero subito l'ordinazione di tre prototipi. Per quanto la co truzione di essi procedesse rapidamente ed in modo soddisfacente, gli eventi bellici non permisero che queste unita entrassero in servizio in tempo utile. AII'armistizio del settembre 1943 era stata passata l'ordinazione di 16 « CM » e di 8 «CC» oltre i prototipi; il programma di costruzioni era statn perC> pianificato per un numero molto maggiore di battelli. Se Ie unita successive ai prototipi fossero state costruite, era previsto che Ie sigle distintive fossero unificate in « CU» (Costiero Unificato).

91

Classe

CLASSE

C M

«

C(

eM ..

»

nita della c1asse: CM J - CM 2 - eM 3 Tipo a semplice scafo can doppi fondi rcsistenti interni - progetto eRDA Profondita di collaudo:

80 metri ( :.>

CARATTERISTICHE PRINCIPAU DELLA CLASSE , '>7'

'"

Arl11amento

'u

Apparato motore

0 0:;

'"

N N

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DislocamenlO

AUlonomia

>

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N

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92

--114

: [ 13.2 in affusto 2 binalO a scolllparsa da coperta (non si lema to).

Fiat-Spa 330 HP RDA 60 HP

--

14

2000/9

6

70/4

32.95

2.89

2.77

Ole

':;

cr

UJ

(*) Il TLS 450 AV

-

0

2/6

Questi battelli come i similari «CO>, avrebbero dovuto ostituire i «CB» dimostratisi poco adatti a permanere in aggllato con IUlti i tempi. Essi a vrebbero dovuto essere riprodotti III grandi serie se non fosse sopravvenuto 10 anni tizio del settelllbre 1943.

o

(*) 1 1110(ori Diesel FlAT- PA da 330 HP furono prelevati da assegnazioni deJl'Esercilo che Ii 1110nlava sui carri armati P.40. Opportune modifiehe furono necessarie per l'il11piego a bordo di sOl11mergibili.

ELEMENT[ RELATIVI ALLE UNlTA Nome

CM j (poi UIT 17)

Canliere di coslruzionc

VaralO

ConSegnalO

Radiato

Note

RDA Monfalcone

5-IX-1943

?

1-11-1948

In all stilllenlO alia data dell'arlllistizio del settclllbre 1943. Trasferito a Venezia C catturato dalla Marina Germanica; denominato UIT 17 e poi cedlllo alia Marina della Repubblica Sociale di Salo. Ricuperato dalla arina Italiana nell'aprile del 1945 e di armato.

27-111-1947

Callurato dai tedeschi ancora in cost ruzione all'annistizio del ettembre J 943. Sospesa la costrllzionc ed 111 parte demolito. Parte dello scafo e espOSlO al Museo di guerra di Trieste. DenolllinalO UIT18 dalla Marina Gennanica.

27-111-1947

Sospe a la costrllzione e demolito dopo I'armistizio.

CM 2 (poi UIT /8)

CM 3

»

92

Smg

eM

1

93

CLASSE

«

CC»

Unita della c1a se: CC 1 - CC 2 - CC 3 Tipo a empliee seafo con doppi fondi resistenti interni - progetto Caproni Classe

Profondita di eol1audo: 80 metri (prevista)

«(

CC ))

ARATIERISTlCHE PRI CIPALI DELLA CLASSE os ~

DisloeamenlO

ArmamenlO

Apparato motore

"

0;

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m

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AUlOnomia

0

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N N

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0

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ole

a

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cr

UJ

-

1200/10

TLS 450 AV

70/4

99,5

2

117

Fiat 350 HP CRDA 60 HP

16

--

33

9

2.18

2.70

-

J[ 13.2 in affusto a scomparsa

2/6

Tutti i dati sono quelli di progetto in quanta tali unita non furono complelate per Ie prove.

13/9

ELEMENTI RELATIVI ALLE U ITA Nome

I

Canliere di eoslruzione

I

Yarato

I

Consegnato

I

Radiato

Caproni-Taliedo

-

-

-

CC 2

»

-

-

-

CC 3

»

-

-

-

C

J

I I

94

I

Nole

Sospesa la coslruzione do po I'armislizio del settembre 1943 e suecessivamente demolili. Insieme con i similari «CM» avrebbero dovuti esscre riprodotli in grandi erie.

I

95

Parte Terza

SOMMERGIBILI DI MEDIO DISLOCAMENTO

Smg tipo «F» in costruzione

96

7.

SOMMERGIBILE BALILLA (10)

CLASSI DEI SOMMERGIBILI 01 MEDIO DISLOCAMENTO

Balilla (l0) Paeinotti Barbarigo (l 0) Mameli Pisani Bandiera Squalo Bragadin Argonauta (2°) Settembrini Sirena Perla Adua Argo (2°) Bajamonti Aeeiaio Tritone « FR» (112 e I 16)

Tipo Fiat: - S. Giorgio a sempliee seafo Profondita di eollaudo eontrattuale: 50 metri

CARATTERISTlCHE PRINCIPALI

'"

Armamei1l0

'0

Apparato motore

'v"

N N

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Dislocamento

Autonomia

0

03

N N

v ..c: en

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>

'"

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v

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0

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"E E

0

'eeno

'" " LU

Note

0. 0

II TLS 450 AV 728

-875

«FR» (117) « S » (tedesea)

1I TLS 450 AD

2

Fiat 1300 HP

14

--

3500/10

Savigliano

9

85/3

65.0

6.05

4.17

4/34

450 Kw.

La potenza di 1300 HP venne limitata in servizio a 800 HP per sicurezza di fUllZionamento norma Ie.

II 76/30 a.a.

ELEMENTI RELATlVI ALL'UNITA Nome

BALILLA (10)

I

Cantiere di costruzione

Fiat - S. Giorgio La Spezia

Impostato

I 18-VJ 1[-1913

I

Varato

8-VJJl-19J5

I

Radiato

Consegnato

I 8-Vm-J9J5

4-J-1917

I

Note

Perduto per cause belliche it J4-VIL-J9J6.

Sommergibile in navigalione

99

Smg

BALILLA

G ENE R A LIT A'

II BaJilla venne requIslto dalla R. Marina nel giugno 1915 mentre si trovava in avanzata costruzione per la Marina Imperiale Germanica. Le sue dimensioni, Ie caratteristiche, la potenza ed il tipo dell'apparato motore e, nel complesso, Ie varie sistemazioni di bordo erano di massima queUe della c]asse «Pacinotti». Differisce da essa nelle forme delle soprastrutture e nell'armamento sllbacqueo ridotto a quattro tubi di lancio.

/

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AT T I V I T A'

-

C=:o

20

10

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2Sm

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Ultimate Ie prove ed i collaudi, il Balilla raggiunse Brindisi nel febbraio 1916 e fu aggregato alia 4" Squadrig]ia (Gruppo autonomo). L'unita fu impiegata, secondo i criteri a]]ora vigenti, in brevi missioni di agguato nei pressi dei pili importanti sorgitori nemici e per contrastare eventuaJi azioni de]J'avversario dirette contro Ie nostre coste. Durante una missione di agguato nelle acqlle di Lissa, la sera del 14 ]uglio 19l6, mentr aveva da poco iniziato la carica degJi accumulatori, venne attaccato dalle torpediniere austro-unghariche T 65 e T 66; dopo un movimentato ed epico combattimento, il Balilla fu pill volte co]pito dalle artigJierie della T 66 e affondo con tutti i suoi uomini.

Sommergibile BALILLA (1°)

MedagUa del sommergibile BALILLA (1°)

100

101

Classe «PACINOTTI"

CLASSE

«

PACINOTTI })

Unita della classe: PACINOTTJ - GUGLIELMOTTJ (10) Tipo Fiat - S. Giorgio a sempliee seafo ProEondita di eollaudo statiea: 50 metri; in mare 38 metri o- ~~~~===:"D----:,O;=5==~}:"D--~;;m.

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

'.,::l"

.~

Dislocamento

'u

Apparato rnotore

Armamento

Autonomia

0

0;

>

-869

::l

0 '0;,

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E E

c

CJJ

Note

::l

0'

u.J

90/3 Fiat 1000 HP Savigliano 450 Kw.

14.6

--

65.0

9

6.05

4.12

4/35

1600/14.5

II 76/30

I

PACINOTTJ GUGLlELMOTTJ (10)

102

0

Unica classe di 'Smg italiani che abbia avuto tre lanciasiluri prodieri. (Cfr. classe « CM»)

12/9

-ew

ELEMENT! RELATIVI ALLE U ITA orne

c:=..

3500/10

2

II T LS 450 AD

c

0

0i?!

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~ ..l

III TLS 450 AV (5) 710

.,

.,'" N

Cantiere di costruzione

I

lrnpostato

I

Varato

I

COl1segnato

I

Sommergibili alia ban china di Brindisi durante la Prima Guerra Mondiale

Radiato

Fiat - S. Giorgio

7-VI-1914

13-III-1916

7-Xrr-1916

15-V-Inl

»

7-Vl-J914

4-VI-1916

19-XlI-1916

9-Vm-19J7

I

ote

Speronato e affondato per errore il 10-ITI-1917 da unita britannica.

G ENE R A LIT A'

Questi sommergibili furono progettati dalla «Fiat - S. Giorgio» e rappresentarono il primo esperimento nel campo delle unita subacquee di medio dislocamento, anche dette di media crociera. La R. Marina passo l'ordinazione di due esemplari nel 1913 quando la Marina Imperiale Germanica aveva gia in costruzione un'unita dello stesso tipo presso i Cantieri di La Spezia (Cfr. BaLilla - 1°). Lo scafo di queste unita era del nota tipo Fiat, tutto a semplice fasciame, di spessore variabile in relazione ai diametri massimi delle sezioni trasversali, con forme avviate tipo torpediniera, atte alia navigazione in superficie. . . Si tratto quindi di una riproduzione, in dimensioni maggiori, delle unita di piccolo dislocamento tipo «Fiat - S. Giorgio» senza importanti innovazioni del campo costruttivo. I compartimenti allagabili erano ricavati nell'interno della parte centrale dello scaEo mentre i depositi combustibili erano alcuni ubicati all'estemo aile due estremita della scafo ed altri in una eassa interna centrale. Una partieolarita nell'armamento di questi sommergibili, fu la si temazione di tre laneiasiluri a prora, innovazione ehe non ebbe poi seguito nelle unita subacquee ehe entrarono suceessivamente in servizio. I due «Paeinotti» prestarono servizio per breve tempo e gli elementi di valutazione derivanti dalle prestazioni da essi fomite non ne eonsigliarono la riproduzione.

Sommergibile PACINOTTI

AT T I V I TA'

Ultimati i eollaudi a La Spezia, Ie due unita avrebbero dovuto raggiungere Brindisi in diverse tappe da utilizzare prineipalmente per l'addestramento del personale. Durante la prima navigazione La Spezia - La Maddalena, il CuR/ie/motti, nella notte del 10 marzo 1917, scambiato per unita nemiea dall'unita britannica Cyclamen, fu eannoneggiato, spcronato e affondato; circa la meta dei suoi uomini perse la vita nel doloroso incidente. II Pacinotti fu trattenuto in A Ito Tirreno fino al settembre del 1917, epoca in cui passo aile dipendenze del Comando R. Marina in Sicilia per la diEesa an tisommergib ile. Rientrato a La Spezia alia fine del 1917, eEfettuo un lungo periodo di lavori che duro fino al Eebbraio 1919; in seguito l'unita ebbe ancora qualche mese di attivita toccando spesso i poni della Sardegna. Dal giugno 1919 fino al giomo della radiazione, il Pacinotti rimase [ermo a La Spezia.

Sommergibile PACINOTTI particolare della torretta

104

lOS

Classe «BARBARIGO»

CLASSE

«

BARBARIGO» (1°)

Unita della classe: BARBARlGO (10) - PROVANA (1°) - VENlERO (10) - NANl (10) Tipo Fiat - S. Giorgio; progetto Laurenti - Cavallini Profondita di collaudo: 50 metri

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

'0

"'

-::l

Dislocamento

'u0

Apparato motore

Armamento

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N N

Autonomia

0;

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'3 cr

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Note

C.

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[ 762

924

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2071/11

IV TLS 450 AV

--

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N N

100(4.5

II TLS 450 AD 2

Fiat 1300 HP Ansaldo 700 HP

17

--

67.0

3.81

5.90

4/36

10 1584/16

II 76/40 a.a.

Le unita furono in seguito l1lunite di un paragal1lbe l1letallico in torretta che ne altera sensibill1lente la sagol1la.

10

25m.

0_@_?

(

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15(10

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-

ELEMENT! RELATIVI ALLE UNITA Nome

I

Cantiere di costruzione

Fiat - S. Giorgio AGOSTINO La Spezia BARBARIGO (f0)

I

Impostato

I

Varato

Consegnato

I

I

Radiato

I

Note

22-X-1915

18-XI-1917

10-IX-1918

1-V-l 928

-

-

ANDREA PROVANA (f0)

»

16-X-1915

27-1-1918

10-IX-1918

21-1-1928

SEBASTIANO VENIERO (f0)

»

21-X-1915

7-VII-1918

29-IV-1919

3-IV-1926

GIACOMO NAN] (f0)

»

27-X-1915

8-IX-l 91 8

I 10-VHt-1919 I

1- VlIJ-l 935

Perduto it 6-VIII-1925 per speronal1lento da parte di piroscafo.

,

1

-

La torrella con paragambe

106

107

G ENE R A LIT A'

Questi sommergibili furono progettati dall'ing. Laurenti, coadiuvato dal maggiore g.n. CavalJini per la parte relativa alia sistemazione degli accumulatori. In dimensioni alquanto maggiori, 10 scafo di queste unita riprende Ie forme esterne, la sistemazione centrale dei doppi fondi e quella dei depositi combustibili dei sommergibili «F». L'innovazione pili importante fu apportata alia sistemazione degli accumulatori che vennero a]]ogati in quattro compartimenti stagni al disotto di un ponte orizzontale che interessava buona parte del sommergibile esc1use Ie due camere eli lancio. La potenza elei motori sia a combustione sia elettrici installati su questi sommergibili fu piuttosto forte; in tal modo i battelli eli questo tipo poterono sviluppare vclocita elevate tanto in superficie quanto in immersione. Per quanta alcune migliorie costruttive fossero state introelotte, questi battelli non misero in evidenza nessuna nuova idea di progetto; pur essendo veloci e manovrieri sia in superficie sia in immersione, la forma elello scafo non era atta a sopportare forti pressioni, specialmente nelle parti affinate; la profondita massima raggiungibile fu pertanto limitata a valori che nel corso del primo conflitto mondiale si erano dimostrati insufficienti. Questi battelli non furono pertanto riprodotti in seguito e, quando la R. Marina ordina la costruzione delle prime unita subacquee del dopoguerra, nuovi concetti si era no affermati nel campo costruttivo e la idea della torpedinierasominergibile, che aveva resistito per pili di vent'anni, venne definitivamente abbandonata. Yare del Smg NANI 108

Semmergibile VENIERO (10)

AT T I V I TA'

\

I

In conseguenza della priorita data aile costruzioni eli sommergibili di minor tonnellaggio (eEr. classe «F») queste unita, sebbene impostate nel 1915, non poterono essere approntate in tempo utile per partecipare al primo conflitto mondiale. Esse furono assegnate alia sede di La Spezia ed il loro insieme venne chiamato, in un primo tempo, «Gruppo attivo sommergibili di crociera» aile dipendenze del locale Comando di Dipartimento. La loro attivita addestrativa si svolse sempre in Tirreno comprendendo anche alcune crociere di breve durata prevalentemente in Sardegna e nel Basso Tineno. Durante il periodo precedente alia crisi di Corfu Barbarigo e Provana furono assegnati al Comando in Capo dell' Armata N avale e parteciparono alIa elimostrazione di Corfu, aile dipendenze di quel Governatore, nel settembre 1923. Le unita furono anche, a turno, messe a disposizione dell'Accademia Navale per addestramento degli allievi. Dal 1924 Ie quattro unita vennero riunite nella l~ Squadriglia, insieme con Ie unita della c1asse « Micca» e I'X 3, della flottiglia di La Spezia che, nel 1926, divenne Prima Flottiglia della Divisione Sommergibili di nuova istituzione. II 26 agosto 1925, mentre partecipava aile manovre navali della Squadra navale, il Veniero, fu speronato in immcrsione dal piroscafo italiano Capena e anda perduto con tutti i suoi uomini presso Capo Passero. Fino alia data della loro raeliazione Ie unita rimasero riunite nella Prima Squadriglia e la loro base fu sempre La Spezia.

109

CLASSE

«

MAMElI

»

Unita della classe: MAMELl - CAPPONI - DA PROCIDA - SPERl Tipo Cavallini a doppio scafo parziale Profondita di collaudo: 100 metri (3)

CARATTERlSTICHE PRINClPALI DELLA CLASSE

'"

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Dislocamento

Armamento

'u

Apparato motore

Autonomia

0

0;

>

'" N N

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LV TLS 533 AV (6)

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0

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n

cr

tlJ

830

Sommergibili BARBARIGO (10) (sopra) e NANI (10)

1010

ote

I

4360/8 II 29 marzo 1929 il

110/3

--

I

:l

[[ TLS 533 AD Tosi 1500 HP 2 (4) CGE 500 HP

Mameli raggiunse, al

17.2

--

64.6

7.7

6.52

4.33

5/44

2380/12

[ 102/35

----

collaudo, la profondita di 117 metri che rappresento allora un record mondiale.

8/7.7

LI 13.2 singole

ELEM NTI R LATlYl ALLE UNlTA Nome

GOFFREDO MAMELI

110

I

Cantiere di eostruzione

I I

Tosi-Taranto

Impostato

I

Varato

I

Consegnato

I

Radiato

17-VJII-1925

9-Xll-I926

20-L-1929

1-11-1948

I

ote

Perduto per cau e belliche il 31-111-1941.

PIER CAPPO J

»

»

27-VIII-I925

19-Vr-I927

20-1-1929

18-X-1946

GIOVAN J DA PROCIDA

»

»

21-IX-I925

I-IV-I928

20-1-1929

1-11-1948

-

TITO SPERl

»

»

25- V-I928

20-VIII-I 929

1-H-1948

-

I

28-IX-I925

I

I

III

G ENE R A LIT A'

Classe "MAMElI»

Dopo la stasi nelle costruzioni navali, verificatasi negLi anni successivi aHa fine del primo conflitto mondiaJe, i sommergibili di questa c]asse segnarono, per prirni, ]a ripresa deH'attivita costruttiva di unita subacquee, ripresa che si sviluppa poi con ritmo serrato negli anni che seguirono. 1 «Mameli» furono progettati dall'ing. Cavallini in co]]aborazione con i cantieri Tosi di Taranto ai quali la R. Marina affida, nel 1924, la costruzione delle quattro unita subacquee del tipo. II nuovo concetto introdotto nel progetto fu quello - nuovo per l'Italia dello scafo resistente tutto a sezioni circolari, chiuso agli estremi da calotte semisferiche; cia permise di conseguire una elevata robustezza dello scafo e di raddoppiare, conseguentemente, Ja quota massima d'immersione rispetto ai battelli di precedente costruzione. I doppi fondi (4) e i depositi combustibili erano tutti esterni in due specie di borse applicate sui fianchi dello scafo resistente ed interessanti circa i 2/3 della sua lunghezza. Questo tipo di costruzione fu detto a doppio scafo parziale nella Marina Italiana 0 anche tipo Cavallini; ]a Marina Germanica Jo chiama con «Satteltank» (con doppi fondi a sella), felice espressione figurativa della sezione trasversale maestra di questo tipo di scafo. Nelle unita della c1asse «Mameli» vennero, per Ja prima volta, adottate Ie casse emersione e rapida immersione, ambedue resistenti, ubicate nell'interno dello scafo nella parte inferiore della camera di manovra divisa circa a meta da un ponte orizzontale resi tente. I « Marneli» furono sornmergibili particolarmente ben riusciti; robusti, veloci e manovrieri, stabili in quota, spaziosi, comodi. NeJ 1942 la robustezza della scafo era ancora talmente soddisfacente che venne deciso di «svuotare» Ie tre unita superstiti, di dotar]e di nuovi motori di maggior potenza (2.000 HP), delle pill recenti apparecchiature e di aggiornare Ie sistemazioni che J'esperienza bellica aveva ormai reso necessarie. I ]avori furono ultimati nell'estate del 1943 e Ie unita dettero ultcriore buona prova fino alia loro radiazione.

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Sommergibile TITO SPERl

Adunata di sommergibili

I J3

112

8.

vemente. II 2 ago to 1940 il Mameli, dopo aver fallito alcuni lanci contro un piroscafo da 1.044 tsl., riuscl ad incendiarlo con ]e artiglierie. Nella notte sullO novembre 1940 il Capponi i trovo in contatto con un'imponente formazione navaJe a SE di Malta; l'esito del lancio di tre siluri effettuato in superficie contro una delle unita maggiori, non e stato inora accertato. II Capponi ando perduto il 31 marzo 1941 a Sud di Stromboli mentre si trasferiva da Messina a La Spezia, quasi ccrtamente per siluramento da parte del Smg britannico Rorqu([l. Nella primavera del 1941 Mameli e Speri, in considerazione della state di usura dei motori e di alcune apparecchiature, furono tolti dal nueleo dei sommergibili operanti ed inviati alia Scuola Sommergibili di Pola; per gli stessi motivi il Da Procida fu inviato a La Spezia per prove, esperimenti e addestramento antisommergibile di unita aeronava]i. Dal]'inizio del 1942 alia fine del 1943 ]e unita non disinlpegnarono aJcuna attivita trovandosi in ]avori di grande tra formazione. Mameli e Speri, ultimati i lavori e Ie prove, furono inviati nel febbraio 1944 aile Bermude e poi a Portsmouth e Casco-Bay per addestramento antisommergibile di unita aeronavali statunitensi; il Da Procida, in ritardo con i lavori, Ii eguJ nel settembre. L'attivita di que ti tre sommergibili con la Marina statllnitense fu molto intensa ed aitamente apprezzata. el febbraio 1945 Speri e Da Procida furono trasferiti a Guantanamo con gli stessi compiti adde trativi; alia fine del conflitto tutte e tre Ie unita rientrarono a Taranto ove non disimpegnarono pili alcuna attivita. Furono radiati nel 1948.

Sommergibile TITO SPERl

AT T I V I T A'

Le unita vennero riurute nel ] 929 nella «Squadriglia di media crociera», della Flottiglia di Taranto, che poi divenne Quarta Squadriglia nel 1930. Nel 1929 ]a squadrig]ia, eccettuato ]0 Speri, di locato per breve tempo a Tripoli, effettuo una lunga crociera toccando i porti mediterranei della Spagna e spingendosi in Atlantico ove tocco Cad ice e Lisbona. Lo Speri, nel febbraio-marzo 1930, fu inviato in Atlantico ove rimase per 19 giorni toccando Las Palma; qucsta, e la lunga crociera del 1929, dimostrarono Je buone attitudini dei « Mameli» a battere gJi oceani e a permanere a lungo ia in mare sia lontani dalle basi. Sempre nel 1930 la squadriglia, escluso il Da Procida, effettllo una crociera in Grecia e nel Dod canneso; il Mameli raggiunse Porto Said e, prima di rientrare in Haria, tocco Tripo]i. el 1931 ]a quadriglia venne destinata a Napoli ove rimase fino al 1934; in questa p riodo, nel maggio 1933, effettuo una crociera addestrativa di circa venti giorni toccando Salonicco, Lero e Rodi con risultati molti soddisfacenti. Nel 1934 la squadriglia torno a Taranto e divenne la Nona Squadriglia della Terza Flottiglia continuando il normale addestramento e compiendo brevi crociere in porti italiani e del Dodecarll1e o. Durante la guerra di Spagna il Capponi (2), il Da Procida (2) e 10 Speri (I) effettuarono cinque mis ioni speciali della durata complessiva di trentotto giorni. La squadriglia rimase a Taranto fino al 1939 assumendo la denominazione, prima di 12 a (1935), poi di 4P (1938); venne poi dislocata a Messina aile dipendenzc del Terzo gruppo sommergibili come 3 P Squadriglia. Alio scoppio del secondo conflitto mondia]e Ie unita iniziarono la loro attivita bellica effettuando missioni di agguato secondo Ie allora vigenti disposizioni d'impiego. 11 22 giugTIo 1940 il Capponi affondo, dopo reiterati attacchi, un piroscafo avversario e, in una uccessiva missione, il 5 Iuglio, do po aver lanciato contro una formazione navale con esito non accertato, ebbe una scaramuccia can un dragamine britannica dal quale fu danneggiato non gra-

Sommergibile DA PROCIDA

115

114

I

Classe "PISANI"

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CLASSE

«

_______L.u.Q;>

PISANI»

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Unita della classe: PISANi - COLONNA - BA USAN - DES GENEYS Tipo a semplice scafo con doppi fondi centrali resistenti

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Profondita di collaudo: 100 rnetri (3)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

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Disloeamento

Apparato mOlOre

Armamento

Autonomia

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IV TLS 533 AV (6) 880

--J058

2

(3)

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17.3

4230/9.3

9.2

70/4

Tosi J500 HP

68.2

CGE 550 HP

I J02/35

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J( TLS 533 AD

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6.09

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4.93

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Note

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u..I

Progetto Bernardis Tizzoni approvato nel giugno 1924.

5/44

(*)

15

1600/17.1

8.2

8/92

--

II J 3,2 singole

Sommergibile in navigazione

I

C") Dopo l'applieazione delle eontroearene

ELEMENTI RELATIVI ALLE UNITA Cantiere di eoslruzione

Nome

Consegnato

Impostato

Varato

Cant. Nav. Triest. Monfalcone

8-XlI-J925

24-XI-1927

J 6- VI-I 929

J-II-1948

MARCANTONIO COLONNA

»

3-XIl-I925

26-XIl-I927

10- VJI-I929

J8-X-1946

In disarmo dal J-VI-1942

GiOVANNi BAUSAN

»

27-1-1926

24-111-1928

15-IX-I929

J8-X-1946

In disarmo c1aI18-V-J942

DES GENEYS

»

J-ll-I926

J4-XI-I928

31-X-I929

18-X-1946

[n disarmo daI28-V-I942

VETTOR PiSANi

116

I

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I

I

Radiato

Note

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cate molte sistemazioni di bordo e 10 tesso dosaggio del sommergibile dovette essere completamente riveduto. Nei progetti «Bernardis» che seguirono quello dei «Pisani» Ie controcarene furono poi sempre mantenute: divennero anzi una delle caratteristiche di questo tipo di sommergibile. I «Pisani», oltre alia deficienza gia segnalata, non fornirono prestazioni molto soddisfacenti; la lora attivita fu spesso limitata da avarie di vario genere, proprie dei prototipi non perfettamente indovinati; allo scoppio del secondo conflitto mondia1e 1a loro efficienza belJica era molta ridotta; furono percio ben presto tolti dal nucleo delle unita operanti. Lo sviluppo dei sommergibili tipo «Bernardis» imponeva quindi di apportare sensibili migliorie al progetto dei «Pisani », fruendo sia della esperienza acquisita che di queUe migJiori apparecchiature che l'industria andava perfezionando.

G ENE R A LIT A'

Quasi contemporaneamente alia progettazione delle unita tipo «Marneli '> da parte dell'ing. Cavallini, la Marina affido al generale g.n. Bernardis l'incarico di progettare un altro tipo di sommergibile di medio tonnellaggio. Nacque cosl il tipo detto a semplice scafo, anch'esso tutto a sezioni circolari con calotte emisferiche estreme, che si diiferenziava dallo scafo tipo «Cavallini» perche aveva i doppi fondi principali, resistenti e centrali, nell'interno dello scafo. Lo sviluppo che ebbero in seguito Ie unita di tipo «Bernard is» porto a modi£iche del progetto iniziale; nella Marina Italiana furono comunque denominati tipo «Bernardis» i sommergibili succeduti ai «Pisani» e tipo «Cavallini» quelli che derivarono dai «M ameli». Come si e gia accennato 10 scafo di queste unita, cilindrico nella sua parte centrale, era raccordato con due tronchi di cono che terminavano con calotte semisferiche dalle quali partivano gJi avviamenti leggeri esterni. I doppi fondi principali erano contenuti fra 10 scafo e un cilindro interno resistente interessante la sola parte centrale del ommergibile; nell'interno dei doppi fondi erano ricavate Ie cas e emersione, rapida e compen 0; anche i depositi combustibili erano tutti interni allo cafo resistente. La particolare struttura centrale di questo tipo di sommergibile ne accresceva sensibilmente la robustezza longitudinale aumentando altresl 1a icurezza della camera manovra contro gli inve timenti, gli urti e gJi scoppi di bombe subacquee. Ma dalle prove cffettuate emer e subito che questi battelli avevano una deficiente stabilita trasversale; deficienza che non pote essere eliminata con variazioni di pesi e di si temazioni interne; fu percio neces ario rivedere e modificare radicalmente il progetto iniziale. Le madificazioni implicarono la istemazione di due controcarene e terne all'altezza del bagnasciuga co 1 da aumentare decisamente l'area di galJeggiamento nella parte centrale del ommergibile; l'interno delle controcarene venne adibito a doppi fondi latcrali resistenti e, in parte, a depositi leggeri di combustibi!e; conseguentemente furono modifi-

Somme,gibili

Somme,gibile BAUSAN

118

PISANI (sop,a) e DES GENEYS

CLASSE

«

BANDIERA

»

Unita della c1asse: MANARA - SANTAROSA - MENOTTI - BAND/ERA Sommergibile BAUSAN mimetizzato

Tipo Bernardis modificato can c ontrocarene esterne

r

Profondita di collaudo:

100 metri (3)

CARATTERISTl HE PRJ ClPALI DELLA CLASSE

AT T I V I T A'

Le unita formarono 1a Quinta Squadriglia di media crociera can base apoli ove ultimarono Ie prove ed iniziarono il normale addestramento. el 1930 il Pisani effettua una crociera di prova in Atlantico toccando Las Pa]mas ed alcuni porti spagnoli sulle rotte di rientro. Tutta la squadriglia, sempre nel 1930, compi un lunge giro in Mediterraneo, toccando porti della Grecia e Ie isole del Dodecanneso; il Colonna si spinse fino a Porto Said rientrando poi via Tripoli. Nel 1935 la squadriglia venne trasferita a La Spezia aile dipendenze del Primo Gruppo Sommergibili e nel 1936 fu destinatn a Lero ave forma la S conda Squaelriglia e1el Se to Gruppo Sommergibili. Durante la guerra di Spagna Colonna, Des Ceneys e Pisani effettuarono ciascuno una missione speciale per la clurata comples iva di 4] giorni. el 1938 i «Pisani» passarono alle clipenelenzc del Terzo Gruppo Sommergibili (Messina) costituenclo la 3 I a Squaclriglia. Alia coppio del secondo conflitto mondialele unita effettuarono a1cune brevi missioni cli guerra senza partecipare ad azioni belliche; essenelo la lora efficienza molto scaduta furono pera quasi subito tolte clal nucleo dei sommergibili operanti e inviate a Pota per la Scuola sommergibili, ad eccezione del Colonna che venne destinato a missioni di agguato protettivo, prima nel Golfo di apoli e poi in quello di Genova, finch' nel giugno ] 942 fu posta in disarmo e adibito a pontone di carica nel porto di Genova. Le unita destinate alia Scuola Sommergibili disimpegnarono notevole attivita addestrativa che incise ulteriormente sulla lora efficienza tanto che nella primavera del ] 942 Bausan e Des Ceneys vennero posti in disarmo e aclibiti, il primo a deposito combustibile (con sigla G.R. 251) ed il secondo a pontone eli carica. II Pisani, in migliori conelizioni generali d'cfficienza, continua inveee a prestare utile servizio fra Pol a e Fiume per la Scuola Sommergibili; all'armistizio del settembre 1943 raggiun e Taranto. effettua importanti lavori a apoli e poi torna a Taranto nel marzo ] 944 per essere impiegato in esercitazioni ecogoniometriche, principalmcnte con unita italiane di superficie, eel effettuare uscite per gli allievi delle Scuole fino alia fine del conflitto. L'unita non fu quindi piLI impiegata. ]20

Dislocamento

Armamento

·s ·u

Apparato motore

0

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IV TLS 533 AV (6) 942

-1147

IV TLS 533 AD Fiat 1500 HP 2 (6) Savigliano 650 HP I 102/35

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N

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17.5

4740/8.5

9

60/4

--

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Autonomia in sovraccarico

69.8

7.22

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5.18

(*)

15.1

1600/17

8.2

7/9

--

II J 3.2 singole

I

0 .0;, ell

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ote

:::

cr

UJ

5/47

Miglioramento della classe «Pisani». Maggiore dislocamento, velocitil ed armamento.

I

(*) Dopo I'applieazione delle controcarene

EL ME TI RELATIVI ALLE U Cantiere di costrLlzione

'orne

Impostato

Varato

ITA

ConSegnalO

RadialO

Ole ---

LUCIANO MANARA SANTORRE SANTA ROSA ClRO MENOTTI FRATELLI BANDIERA

Can\. avo Tries\. Monfalcone

25-11-1928

5-X-I929

6-VI-J930

1-11-1948

OTO-M lIggiano

I-V-I928

22-X-1929

29-VII-J930

18-X-1946

12-V-I928

29-X 11-1929

29-VIII-1930

1-11-1948

11-11-1928

7-VIII-I929

10-IX-1930

1-11-1948

»

I

»

Can\. avo Tries\. Monfalcone

AlIlodislrll[to dopo incaglio presso Tripoli il 20-1-1943

I 121

G ENE R A LIT A' Questa classe costitu! un miglioramento e ammodernamento dei «Pisani» dei quali, in sede di progetto, mantenne inalterate Ie forme di scafo e Ie sistemazioni dei doppi fondi. I Sm.

CD

.

)

Somme'gibile FRATELLI BANDIERA prima della modifica

122

123

AT T I V I T A'

Dopo i collaudi e Ie modificazioni decis in sede di aile timento, nel 193 I Ie unita formarono la Sesta Squadriglia di m dia crociera, di ba e a Taranto, alia quale fu per un certo tempo aggregato il Corridoni. L'attivita ebbe inizio con una crociera della squadriglia (esclusi Corridoni e Bandiera) a Tripoli e nel Dodecanneso per sperimentare Ie qualita di que ti nuovi battelli che misero subito in evidenza Ja tendenza ad infilar i con mare in prora come i «Pisani». el 1932 la squadriglia divenne la 7" rimanendo di base a Taranto ancora per un anno, fu poi dislocata a Brindisi durante il 1933; in que ti due anni Je unita, oltre al normale addestramento, effettuarono brevi croci ere in porti italiani; il Bandiera fece anche una croeiera nel Mediterraneo orientale toccando porti greci e rientrando via Tobnlk e Tripoli. Nel 1934 Ia squadriglia ridivenne Ia 6" e fu trasferita a apoli; Menotti e Santarosa compirono una crociera aile Baleari cd in porti spagnoli, mentre il Manara si reco nuovamente nel Dodecanneso. AlIa fine del 1935 Ie unita furono dislocate a Tobruk ove rima ero per circa un anna ad eccezione del Bandiera che nel corso del 1936 i trasferl a Massaua per rimanervi fino al 1938. Durante Ja guerra di Spagna Manara (1), Menotti (2) e Santarosa (I) compirono quattro mi sioni speciali per una durata complessiva di 60 giorni. Nel 1937 Ie quattro unita furono organicamente riunite nella 32" (poi 34 U) squadriglia di Messina ove rimasero di ba e fino alI'inizio del econdo conflitto mondiale; il Bandiera si riunl alia quadriglia nel corso del 1938.

\

I

Sommergibile MANARA mimetizzalo

Sommergibile SANTAROSA dopo la modifiea

124

125

CLASSE

«

SQUALO

»

(2")

nita della classe: SQUALO (2°) - NARVALO (2°) - DELFINO (2°)

TRICHECO (2°)

Tipo Bernardis a semplice scafo con d::>ppi fondi centrali esterne

resist~nti

e controcarene

Profondita di collaudo: 100 metri (3)

CARATIERISTlCHE PRINCIPALl DELLA CLASSE

Sommergibile MENOHI prima della trasformazione

AII'inizio delle ostiJita Ie unita si trovavano aile dipendenze dell'Ottavo Gruppo Sommergibili (Trapani) ed iniziarono la 101'0 attivita bellica con missioni di agguato enza partecipare ad avvenimenti degni di particolare menzione. II M enotti, alia fine del 1941 effettuo una missione per trasporto viveri a Tripoli e Bardia. ella primavera del 1942 Bandiera, Menotti e Manara furono inviati alia Scuola Sommergibili e disimpegnarono serrata attivita addestrativa fra P01a e Fiume. II Santarosa continuo invece a compier missioni di agguato e dal settembre 1942 inizio una serie di trasporti di ml)nizioni e materiali per l'Africa Settentrionale; durante una di tali mi sioni, il 20 gennaio 1943 (sgombro di Tripoli), s'incaglio ulle ecche di Kaliliscia presso Tripoli; fu danneggiato da siluro di mota ilurante avversaria e successivamente venne autodistrutto dall'equipaggio mediante bombe. II Menotti nel febbraio 1943 fu tolto dalla Scuola Sommergibili ed impiegato in missioni di rifornimento da Trapani a Lampedusa fortemente cimentata dagli Anglo-americani. All'armistizio del settembre 1943 Ie tre unila superstiti si trovarono in porti dell'Italia meridionale ove effettllarono lavori 0 fmono impiegate per esercitazioni anti ommergibili. Bandiera e Menotti raggiunsero Malta; mentre il Bandiera fu subito impiegato dagli Angloamericani per esercitazioni fra Taranto e apoli; iJ Menotti dovette effettuare a Taranto radicali lavori che durarono pili di un anno. el novembre del 1944 il Bandiera fu dislocato fra Haifa ed Ales andria per esercitazioni con unita di superficie ingle i e vi re to fino alta fine del conflitto per poi rientrare a Taranto ove rima e inattivo fino alia radiazione. Anche il Menotti si trasfer! a Haifa nel dicembre del 1944 rna rientro quasi subito a Taranto per seguire la sorte del Bandiera. II Manara, che all'armistizio era rimasto a Brindisi non potendo momentaneamente prendere il mare, fu in seguito impiegato per esercitazioni antisommergibiJi sia a Brindisi sia a Taranto, nel 1944 fra Malta e Palermo e poi nuovamente a Taranto e Brindisi ove rimase fino alia cessazione delle ostilita.

126

~

Dislocamento

Apparato motore

Armamento

Autonomia in sovraccarico

'u 0

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TV TLS 533 AV (6) 933

--1142

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69.80

7.18

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Note

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E

f

5.20

5/47

5650/8 100/3

TV TLS 533 AD Fiat 1500 HP 2 (6) CRDA 650 HP

15.1

-8

Riproduzione della ciasse «Bandiera» con lievi modi fiche.

1820/15.5

1 102/35

7/8

11 13.2 singole

.LEME TJ RELATIVI ALLE UNlTA

ome

I

Cantiere di costrllzione

I I

Impostato

I

Con egnato

Varato

I

I

Radiato

I

Note

-

16-X-I928

15-1-1930

10-X-1930

1-11-1948

»

17-X-I928

15-111-1930

6-XIl-1930

18-X-1946

Autoaffondato 1943

DELFINO (2")

»

27-X-I928

27-lV-J930

19-VI-1931

18-X-1946

Perduto il 23-JIl-J 943 per incidente di navigazione

TRICHECO (2°)

»

JO-XI-1928

JJ-IX-J930

25-VI-1931

18-X-1946

Perduto per cau e belliche il J8-1II-1942

SQUAW (2") ARVALO (2°)

CRDA Monralcone

127

il

14-[-

Classe «SQUALO»

G ENE R A LIT A'

Questa classe puo essere considerata una seconda serie della classe «Bandiera» poiche Ie Iievi moelifiche apportate in sede di costruzione non furono tali da elifferenziare sensibilmente Ie due c1assi. Si riscontrarono infatti solo minime differenze nel dislocamento e nelle elimensioni principali e qualche diversa 1stemazione (mitragliere - torretta). L'esperienza fatta con i « Pisani» e con i « Bandiera» fu sapientemente sfruttata per avere migliori panicolari eli allestimento e tutti i vantaggi relativi alia riproeluzione in serie. Le unita dettero in complesso buone prestazioni e superarono brillantemente Ia prova di una lunga permanenza in Mar Rosso. ove alcune di esse prestarono servizio in condizioni particolarmente gravose mantenenelosi sempre in oftimo stato di efficienza.

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Sommergibile tipo

C(

SQUALO

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modificato e mimetizzato

Sommergibile NARVALO prima della modifica

1,29

g.

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Sommergibile DELFINO con 10rretta modificata e

mimetizzato

Sommergibile SQUALO modificato

AT T I V I TA' Le unita furono riunite nella Seconda Squadriglia di media crociera di La Spezia alia quale furono temporaneamente aggregate anche altre unita di c1assi diverse. La lora attivita addestrativa ebbe praticamente inizio nel 1932 con crociere III acque nazionali oltre Ie normali uscite periodiche di allenamento. el 1933 Delfino e Tricheco compirono una lunga e praficua cracierafino at Mar Nero, via Dodecanneso, toccando Batum, Costanza, Varna ed Istambul su]Ja via del ritorno. Nel 1934 Ie unita furono trasferite a Napoli ove costituirono la Quarta Sguadriglia; Tricheco e Delfino effettuarono una seconda 1unga crociera all'estero toccando porti della Grecia, del Dodecanneso e del Medio Oriente. Pra il 1935 e it 1938 Ie unita restarono in gran parte fuori dalle acque metropolitane; Narvalo e Tricheco furono inviati in Mar Rosso ove disimpegnarono un ottimo servizio che valse loro, al rientro, un particolare elogio ministeriale; Squalo e Delfino alternarono la permanenza nelle acque metropolitane con lunghi periodi trascorsi a Tobruk; poi, a lora volta, si trasferirono in Mar Rosso, nel ] 937, per dare il cambio a Narvalo e Tricheco. Durante 1a guerra di Spagna Delfino e Tricheco, che si trovavano dislocati in acque metrapolitane, effettuarono ciascuno una misssione speciale per una durata complessiva di un mese. Nel 1938 gli «Squalo» SI riunirono l1uovamente nella 33' Squadriglia del 130

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Sommergibili SQUALO e NARVALO alia rivista di Napoli nel 1938

131

Gruppo di Messina altemando la lora permanenza in quella sede con dislocazioni in Alto Aclriatico per lavori presso i cantieri e controlli presso il silurificio di Fiume. Nel 1940 tutt'e quattra Ie unita furono poste aJle dipendenze del Quinto Gruppo Sommergibili di Lero da dove ebbe inizio la loro attivita bellica con missioni di agguato nel Mediterraneo Orientale. Durante queste missioni il Delfino ed il Tricheco effettuarono ciascuno un attacco notturno contro unita ritenute sommergibili avversari; l'esito dei lanci non e state sinora accertato per quanto Ie unita silurate non fossero, molto probabilmente, dei sommergibili. II Delfino nella notte del 29 novembre ] 940 si trovo in presenza di un convoglio fortemente scortato ma non riusci ad osservare -l'esito dei lanci effettuati essendo costretto all'immersione dalla reazione avversaria. Fra Ia fille del 1940 e l'inizio del 1941 tutte Ie unita rientrarono in basi metropolitane e furono ripartite fra i gruppi sommergibili di Taranto, di Trapani e di Messina; nelle missioni efrettuate nel corso del 1941 il Delfino danneggio gravemente una grossa unita mercantile ed il Tricheco efIettuo un lancio multiple contro una formazione navale senza poterne osservare l'esito. II Delfino e 10 Squalo all'inizio del 1942 furono assegnati alia Scuola SOIllmergibili; il Tricheco ando perduto il 18 marzo 1942 silurato sulla rotta di sicurezza per Brindisi dal Smg britannico Upholder; il Narvalo nel corso del 1942 fu adibito a trasporto di munizioni, benzina e materiali in Africa Settentrionale e continuo a disimpegnare tale attivita fino al gioruo della sua perdita che avvenne il 14 gerUlaio 1943 per autodistruzione, successiva ad incaglio presso Tripoli. Verso la fine del J 942 il Delfino fu tolto dal servizio presso la Scuola Sommergibili e impiegato anch'esso per il trasporto di munizioni e benzina in Libia; tale servizio fu di breve durata perche il 23 marzo 1943 affondo per fortuito investimento da parte di unjta nazionale sulla rotta di sicurezza di Taranto. Lo Squalo, unico superstite, rimase a Pola 11no al luglio ] 943, si disloco poi nuovamente a Brindisi e a Taranto di dove effettuo brevi Illissioni di agguato ravvicinato; dopo l'arlllistizio raggiunse Malta e successivalllente fu impiegato a Taranto per esercitazioni ecogoniometriche con u'nita di superficie fino aHa fine del conflitto; venne quindi trasferito a Brindisi ove non disimpegno pill alcuna attivita.

CLASSE

«

BRAGADIN

»

Unita del1a classe: BRAGADIN - CORRIDONI Tipo Bernardis - Posamine e silurante Prafondita di col1audo: 100 metri (3)

CARATIERTSTICHE PRINC1PALI DELLA CLASSE

:5

Dislocamento

Armamento

'0

Apparato motore

0

" >

IV TLS 533 AV (6) 981

-1167

I 102/35

'"

"

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01)

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'"

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68.0

7.2

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'3"



E

0

01)

ole

0.

Cf

u.J

4180/6.5 86/2.2 2

II 13.2 singole

Alitonomia in sovraccarico

Tosi 750 HP

11.5

--

Marelli 500 HP

7

4.32

5/50

2290/11.5 II tubi lanciamine (16 0 24 mine)

Prime unita posamine costruite dopo il primo conflitto mondiaIe.

10/7

ELEMENT! RELATIYI ALLE UNlTA Nome

I I

MARCANTONIO! BRAGADfN

FiLIPPO CORRJDONi

Canliere di coslrllzione

Tosi-Taranto

»

»

I

Impostato

I

Varalo

I

Consegnalo

I

Radiata

ote

I

3-H-I92:7

21-VIl-I929

16-Xl-1931

1-11-1948

IscrittQ nel Quadro del Naviglio Militare come Bragadino nel settembre 1926; modificato in Bragadin nell'aprile 1928

4-VlI-I927

30-1if-1930

17-XJ-1931

1-][-1948

-

Sommergibile TRICHECO

132

133

G ENE R A LIT A'

Classe «BRAGADIN»

....

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te:-d

---------====================~~----~ 00

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0

Con questa classe la Marina italiana effettuo la sua prima esperienza nella costruzione di sommergibili posamine di elevato tonnellaggio. II progetto Eu studiato ed eLaborato dal generale g.n. B-..rnardis contemporaneamente a quello di altro tipo di unita che in fa e di costruzione per e peri) ogni caratteristica di posamine (cfr. Fieramosca). Come per la classe « Pisani », iL progetto iniziale prevedeva unita a semplice scafo con doppi fondi centrali re istenti; Ie prime prove e eguite impo ero pero subito L'applicazione di controcarene al galleggiamento per migliorare la stabilita trasversale. COSI i «Bragadin» dovettero subire importanti modiche che portarona ad adattamenti di vario genere delle sistemazioni costruttive. Nelle controcarene esterne, che in gran parte erano resistenti, furono ricavate due ca se di rapida immersione e quattro c10ppi foncli compensatori mine; Le parti Lunate di avviamento verso Ie estremita procliere e poppiere, non resistenti, furono aclibite a ea se combustibile. Anche i « Bragadin » manife tarono la tenclenza ad infilarsi con mare in prora per cui venne c1eciso di modificarne la prora com'era stato gia fatto per la cia e « Bandiera »; nella nuova struttura prodiera venne ricavata una cassa autoallagabile che morzava e adclolciva iL beccheggio delle unita. Altra notevole deficienza di questi battelli venne subito riscontrata, in ede di collaudo, sia nelle apparecchiature per La traslazione intema delle torpedini dalla camera mine ai tubi di lancio, sia nelle istemazioni per il lancio delle armi. La Marina formulo pertanto una ri erva nell'accettazione delle unita; di conseguenza la ditta costruttrice fu obbligata ad apportare numero e e non sempre indovinate 1l10difiche aile sistemazioni di bordo. Solo nell'e tate del 1935, dopo una radicale trasEormazione della estremita poppiera, e dopo una soddisfacente prova di po amine la riserva pote essere tolta; in seguito pero alcuni inconvenienti riaffiorarono per cui, almeno come unita posamine, il tipo non pote considerarsi che molto mediocremente riuscito. In considerazione eli deficicnze eli ario genere insite nel progetto 0 manifestatesi durante I'esercizio, que to tipo eli unita non venne pili riproelotto.



Sommergibile BRAGADIN modificato

1:\4

Sommergibile CORRIDONI nel canale di Taranto

115

AT T I V I T A' Dopo la consegna aIla R. Marina il Bragadin fu assegnato alia Seconda Squadriglia di La Spezia nella quale rimase fino al 1934; il Corridoni venne invece incorporato nelJ'Ottava Squadriglia di Taranto e nel 1933 fu posta aIle dipendenze della Scuola Comando. Le due unita nel 1934 vennero definitivamente assegnate alJa ede di Taranto e fecero parte di squadriglie miste (8a, 9~ e 1 P) finche nel 1938 fu formata la 45" Squadriglia composta di tutte unita posamine. ]I Bragadin, nel 1939, fu assegnato ad una sessione della Scuola Comando. Le due unita prima della scoppio del secondo conilitto mondiale effettuarona solo normali uscite di allenamento e qualche breve crociera esclusivamente in acque metropolitane; it solo Corridoni, nel 1936, sosto a Tripoli per breve tempo. L'attivita bellica dei due battelli inizio con una missione di trasporto di materia1i speciali a Tobruk; il Bragadin nell'ottobre 1940 poso uno sbarramento di mine sotto costa presso avarrino e fu poi assegnato alia Scuola Sommergibili ove rimase per circa un anna; il Corridoni prosegul invece con Ie missioni di trasporto di materiali, munizioni e successivamente anche benzina in Africa Settentrionale. II Bragadin alia fine del 1941, venne nuovamente adibito a trasporto materiali, come il Corridoni. fino all'armistizio del ettembre 1943. Le due unita non parteciparono ad avvenimenti bellici degni di rilievo. Dopa l'armistizio i due sommergibili raggiunsero Malta; il Bragadin a fine ottobre fu inviato a Haifa per addestramento di unita di superficie britanniche rna, per irreparabiJe avaria occor a, fu fatto rientrare a rirnorchio a Taranto ove rimase inattivo fino aHa sua radiazione; il Corridoni raggiun e Haifa come iJ Bragadin ed effettuo una missione di rifornimento per Lero; rientrato a Taranto fu sottopo to a lavori di manutenzione e nell'aprile 1944 fu inviato ad Aden per addestramento antisommergibile di reparti aeronavali degli Alleati; vi rimase fino ad oltre la fine del conflitto rientrando a Taranto nell'agosto 1945 ove rimase ~ inattivo fino alla radiazione.

CLASSE 600 serie

«

ARGONAUTA}) (2°)

Unita della classe: ARGONAUTA (2°) - FISALJA (2°) - MEDUSA (2°) - SERPENTE - SALPA (2°) JALEA (2°) - JANTINA (2°) Tipo Bernardis con doppi fondt centrali resistenti e controcarene esterne Profondita di collal/do: 80 metri (3): superati in servizlo

CARATIERISTICHE PRf ClPAL! DELLA

Dislocamenta

'" " ~ N N

~

ArmamenlO

Appa ralO mOlore

'u 0

-,;

AUlonomia

c

>

IV TLS 533 AV

-650810

2

II TLS 533 AD

Fiat 750 HP

4900/9.5

eRDA 400 HP

110/3 14

ovvero I 102/35

II 13.2 singole

::> ....l

CO) 2

--

61.50

8

Tosi 750 HP

2300/14

Marelli 400 H P

7/8

LASSE "1

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5.65

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"

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Unita della serie: TRlTONE - GORGO - FLUTTO - MAREA - VORTICE - NAUTILO - SPARlDE - MURENA - GRONGO - SPlGOLA - CERNlA - DENTlCE Tipo a doppio scafo parziale - progetto eRDA Profondita di collaudo: 130 metri (3) :--~~~:=======c,'::".---~,'====;:20:--~-:2

CLASSE

Unita della

«

TRITONE» (2" serie)

I

Cantiere di costruzione

I

PIETRO CALVI (2°)

erie: CALVI (ex - BARIO) - LIT/O - SODIO - POTASSIO - RAME - FERRO - ZINCO - PJOMBO - CROMO - OTTONE - CADMIO - VANADIO - IRJDIO - RUTENIO - ORO - ALLUMINIO - ANTIMONIO - FOSFORO - MANGANESE _ ZOLFO - SILICIO - MAGNESIO - MERCURIO - AMIANTO Tipo a doppio scafo parziale - progctto eRDA

Impostato

20-111-1943

(ex Bf/rio ex U.lT. 7 ex Bario)

CRDA MonfaIconc

-

I I

Varato

ITA

I ConSegnalO

I

RadialO

I

I Catturato

23-1-1944

?

-

21-VI-1959

16-XII-1961

-

?

-

Calturato in costruzione dai tccle~chi e denominalo U.IT. 8', c1islrutlO da bom barda men to aereo a Monfalcone il 16-111-1945

-

Callurato come opra e chiamato U.IT. 9; distrullO insieme con il

dai Tedeschi all'armistizio e denominato U.IT. 7. Ricuperato dalla R. arina nel 1945. Dopo importanti Javori venne ribaltezzato PieIra Calvi nel dicembre 1961

LlT/O (poi U.lT. 8)

»

31-111-1943

19-11-1944

SODJO (poi U.IT. 9)

»

3-V-1943

16-IH-1944

POTASSIO (poi U.lT. 10)

»

3-V-1943

-

-

-

Calturato come opra. Autoaffondato a Monfalcone il J-V-1945

RAME

»

2-VI-J943

-

-

-

Catturato e come sopra

FERRO (poi U.IT. 12)

»

2-VI-J943

-

-

-

Idem, c.s.

PJOMBO (poi U.lT. 13)

»

2-VIIl-1943

-

-

-

Idem, c.s.

ZINCO (poi U.lT. 14)

»

2-VIII-1943

-

-

-

Jdem, c.s.

CROMO

»

J-lX-J 943

-

-

-

Catturato come sopra e demolito sullo scalo

OTTONE CADMIO VANADJO IRIDJO RUTEN10 ORO

»

-

-

-

So pesa la costruzione dopo gli avvenimenti del settem bre 1943

-

-

-

-

-

Profondita di collaudo: 130 metri (3)

CARATTERISTl HE PRIN (PAU D -lLA CLASSE

'ote

I

-

Lilia

'" N N

~

Dislocamento

ArmamenlO

Apparato motore

'u 0

0;

Autonomia

>

IV TLS 533 AV (8)

n

-928 J 131

20/65 su affusti singoli a scomparsa

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-

80/4

TLS 533 AD 2

J[

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5400/8

(4) [ 100/47

~

Fiat J200 HP CRDA 400 HP

16

--

64.19

8 2000/16 7/8

II sommergibile CALVI (2°) ex Bario dopa

6.98

4.93

0

tJJ

'"c.

ote

(]

UJ

(poi U.IT. I I)

Detti anche « Tritone migliorato ». Le nuove caratteririguardano i I stiche 5/44 soli battelli CRDA. I Tosi e gli OTO manten nero Ie caratteristiche della prima serie.

grandi lavori di !rasforma.ione

AI,LUMI IO A TIMO 10 FOSFORO MANGA ESE ZOLFO SILICIO MAG ESIO MERCURiO AMIA TO

-

OTO-La Spezia

I

\

9-XII-1942

affondato

atturati dalla Marina Germanica dopo I'armistizio e successivamente demoliti

I -

Tosi-Taranto

I

-

Sospesa la costruzione dopo gli avvenimenti del seltem brc 1943

185

G ENE R A LIT A'

Questa cia se iu inizialmente denominata « Argo migliorato » poiche 10 scafo delle sue unita ripeteva, di poco ingrandito, 10 cafo degli «Argo». La decisione di riprodurre in gran serie gli « Argo» fu dovuta aile ottime prestazioni da essi fomite in guerra sia in Mediterraneo sia in Atlantico. Per quanto si riferi ce all'impiego oceanico, la velocita in superficie fu notevolmente aumentata con I'installazione di piu rccenti e potenti motori; l'autonomia in sovraccarico fu portata a ben 13.000 miglia sfmttando nel modo piu razionale it maggiore di locamento raggiunto da questa classe. Per l'impiego in Mediterraneo l'autonomia in immersione fu mantenuta in limiti di sicurezza con l'adozione di batterie di maggiore rendimento che compensarono la diminuzione del numero totale degli accumulatori effettuata a favore della maggiore dotazione di combustibile imposta dalle e igenze della guerra al traffico sugli Oceani. L'esperienza di guerra acquisita fece prevedere per queste nuove unita, gia in sede di progettazione, una maggiore robustezza dello scafo, l'adozione di IIna torretta piu piccola e piu funzionale, migliori si temazioni per l'assetto silenzioso, maggiore rapid ita d'immersione, potenziamento della dotazione di siluri di ri erva (per la guerra al traffico) e raddoppio dell'armamento contraereo. L'ordinazione ai cantieri avvenne in tre fa5i successive che uddivisero Ie 48 unita previstc dal programma in tre serie rispettivamente di 12, 24 e ] 2 sommergibili; il programma avrebbe dovuto essere condotto a compimento entro il 1944, rna Ie difficolta d'approvvigionamento dei materiali, prima, l'armistizio del settembre ] 943 poi, ne rallentarono e quindi fermarano I'attuazione. Soltanto nove unita della prima serie entrarono in regolare . ervizio, e per breve tempo; la seconda serie non partecipo al secondo conflitto mondiale e circa meta delle unita che avrebbero dovuto costituirla furono demolite sullo scala 0 subito dopo il varo; la terza serie rima e allo stadio di approvvigionamento dei materiali senza che nessuna delle ue unita fosse neppure impostata. Le unita della seconda serie, costruite dai eRDA, presentarono qualche miglioria ri petto alia prima serie e pertanto furano anche dette « Tritone migliorato »; 10 scafo fu leggermente allungato modificando la mota di prora per eliminare due deficienze denunziate dalla prima serie: tendenza ad appopparsi prendendo l'immersione ed aS5etto in sovraccarico tendente a far infilare il battelle in navigazione in superficie; l'armamento antiaereo fu cambiato sostituendo Ie quattro mitragliere da ] 3.2 su affusti binati con due 20/65 su affusti a scomparsa singoli. Due unita della prima serie, il Murena ed il Grongo, in sede di allestimento furono adattate per il trasporto di mezzi d'assalto; Ie maggiori dimensioni dei «Tritone» rispetto ai «600» permisero I'istallazione di quattro, anzicM di tre cilindri, per i « maiali» e l'esperienza acquisita in guerra consentl di perfezionare notevolmente Ie sistemazioni relative al maneggio dei mezzi e alla fuoriuscita degli operatori. Delle super titi unita della classe, dopo la firma del trattato di pace, rimasero in posse so della Marina Italiana soltanto il Vortice ed il Bario. II Vortice, che dal 10 febbraio 1948 al 1° novembre 1952 fu denominato VI, effettuo nel 1953-54 importanti lavori di grande manutenzione e modifica; la torretta venne totalmente sostituita, il cannone fu sbarcato, i tubi di lancio poppieri vennero eliminati, in torretta venne istallato un radar di tipo americano. Tali modifiche, del tutto imili a quelle apportate al Giada (cfr. classe «600» serie «Platino»), furono effettuate per migliorare Ie prestazioni in immersione del battelle in dipendenza dell'impiego a carattere addestrativo al quale era stato assegnato. 186

II sommergibile PIETRO CALVI (20) ex BARIO al secondo varo e subilo dopo

{

.

II Bario, che all'armistizio fu catturato elai Teeleschi, venne ricuperato elaJia

R. Marina nel maggie 1945 e rimase in disarmo per alcuni anni fin quando 10 Stato Maggiore non elecise di «svuotarlo» e eli modificarlo raelicaLmente. L'unita fu rime sa sullo scalo eli Taranto nel 1953, venne varata per la econda volta nel 1959 e presa nuovamente in con egna dalla Marina Italiana nel elicembre 1961; il nome elell'unita fu cambiato in quello eli Pietro Calvi. Dopo i lavori e Ie 1110difiche I'ex B(wio non ebbe pili alcuna delle caratteristiche principali eel esteriori della classe eli origine. Lo scafo fu 1110elificato: allungato e rielotto eli larghezza, cambia il elislocamento in 905/1107; la torretta fu so tituita e I'opera morta so tanzialmente moelifieata. L'apparato motore fu sostituito da due gruppi diesel elettrici MA da 1350 HP, agenti su una ola elica attraverso gruppi riduttori, capaci di imprimere una velocita di 14 nodi in superficie e 9 nodi ullo schnorkel (tipo «Fleet snort» americano); per la navigazione in profondita, oltre ai motori elettriei principali capaci di autonomie e veJocita uguali ai «Tritone », fu sistemato un motore elettrico di agguato da 75 HP con il quale, alia velocita di 4 nodi, l'autonomia in profondita sail a 160 miglia. II cannone fu abolito cd i tubi di lancio p ppieri eliminati.

SOMMERGIBILI FR 112 e FR 116

Gia in serVIZIO nella Marina Francese e apparteoenti alia classe «Saphir»; dopo 1'0ccupazione della Tunisia da parte delle potenze dell'Asse, Ie due unita, ehe si trovavano a Biserta, furono incorporate nella Marina Italiana. Tipo

Tormand - Fenaux (posamine)

Profondita di collaudo: 100 metri (?)

ARATIERISTICH E PRJ CIPALI DELLA CLASSE

'"

Dislocamento

AT T I V I T A'

'u0

Apparato motore

ArmamenlO

Autonomia

>

Soltanto cinque battelli della classe entrarono a far parte di gruppi di sommergibili operanti durante il secondo conflitto mondiale. Ultimato l'addestramento iniziale e si furono inviati nelle ba i operative della Sardegna e della Sicilia per iniziare la lora attivita bellica che fu di breve durata sia in dipendenza delle perdite sia in conseguenza dell'armistizio. II Tritone anda perduto durante la sua prima mi sione di guerra al largo di Bougie; il 19 gennaio 1943, mentre dirigeva per attaccare un convogUo, fu localizzato in immersione dalle unita di corta britanniche Antelope e Port Arthur, danneggiato da bombe subacquee, co tretto ad emergere e ad autoaffondar i otto il fuoco delle due unita inglesi. II Gorgo non consegul risultati nelle mis ioni effettuate e rimase vlttlma del Ct statuniten e Nields, al largo di Orano, il 21 maggie 1943 dopo che era stato localizzato in immersione da aerei francesi. II Flulto anda anch'esso perduto durante la sua prima missione di guerra, I'll luglio 1943, al largo eli Catania, colpito da mow iluranti britanniche di appoggio aile forze da sbareo anglo-americane. II Marea, che trovavasi in mi ione alia proclamazione dell'armi tizio, diresse per Bona e quindi per Malta; nell'ottobre raggiunse Taranto ove effettua grandi lavori per poi essere inviato nel febbraio 1944 alle Bermude per addestramento di reparti aeronavali statunitensi. Rientra in Halia dopo 1a fine del conflitto e rimase inattivo fino al febbraio quando venne eeduto all'URSS in conto riparazioni. II Vortice aIJ'armistizio si trovava ad Augusta; dopo una breve osta a Malta fu inviato a Taranto e quineli aile Bermude. Fra Bermude e porti statunitensi atlantici effettuo intensa attivita adde trativa fino alia fine del eonflitto; rientrato in Italia, fu poi reimpiegato dopo i grandi lavori effettuati nel 1953-54. Le altre unita della clas e, come risulta dagli speechi ad e e relativi, ebbero vita effimera e in genere non si allontanarono dai cantieri di co truzione. Fa eccezione it Bario che, come si e visto pili opra, fuggl a tutte Ie ealamita per esser poi completamente trasformato e ribattezzato con il nome di Pietro Calvi nel 1961.

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Note

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U..I

I

I V TLS 550

I 75/35 a.a.

669 -925

2

32 mine in pozzi con lancio a caduta ormandFenaux

Vickers 650 HP E 500 HP

ELEM

ome

FR. 112

12

2500/8

10

?

--

66.0

7.2

4.9

lTi RELATIVI ALLE UNJTA

Cantiere di costruzione

Impostato

Varato

Consegnato

In servizio nella Marina Italiana

Tolone

1925

20-XII -1928

1930

6-1-1943

Riparato a Biserta ed inviato a apoli per lavori. Per mancanza di pezzi d i rispetto fu passato III disarmo il 21l V-1943 e adibito a pontone di carica per Smg

»

1926

16-V-I929

1930

19-111-1943

Alltoaffondato il 6-V1943 prima dell'evacllazione di Biserta serlZa che I'llnita fosse stata utilizzata dalla Marina Italiana

(ex SAPHIR)

FR. 116 (ex TURQUOISE)

3/37

Nella Marina Francese erano denominati «Mouillellrs de mines» e facevano classe a pa rte.

ote

189

188

I

SOMMERGIBILE FR 117

Gia in servJZlo nella Marina France e e appartenen te alia c1asse «Sirene»; dopo l'occupazione della Tunisia da parte delle potenze dell'Asse, l'unita, che si trovava a Biserta, fu incorporata nella Marina Italiana. Tipo Schneider - Laubeuf Profondita di collaudo: circa 80 metri

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

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Dislocamento

ArmamenlO

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Apparato Illolore

0

"

Autonomia

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IV TLS 533 AV (10) 769

--871

I TLS 533 AD (3)

I 37 a.a. I [ 20 singole

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E E

-

6500/12

2

Germania 1400 HP AEG 375 HP

80/4 17

--

67.1

7.6

6.2

(*) 9400/10 J 30/3

4.8

ote

cr

4/40

o

L'S 8 fu l'lInico della serie «VJI C 42» con notevoli migliorie rispetto ai« VII C». Variabile l'armamento antiaereo delle varie serie.

~ ~

(*) Ad andatura mi la: J mOlore termico sull'elioa e carica; I'allra elica condolta dal solo motore elettrico con intensila assorbita uguale a qlleJia prodolta dall'aJtro a se.

Consegna di un sommergibile tedesco c1asse • S" alia Marina Italiana

193 II poderoso armamenlo a.a. de; • VII C 42"

13.

ELEMENTI RELATIVI ALLE UNITA

Ordinato Consegnato dalla Marina dalla Marina Tedesca Italiana

Cantiere di coslruzione

ome

G ENE R A LIT AI

S 1 (2°) (ex U 428)

Danzigerwerft-Danzica

5-VI-1941

26-VI-1943

S 2 (2°) (ex U 746)

Schichau-Danzica

5-VI-J941

4-VII-1943

ote

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»

25-VIII-1941

J8-VII-J 943

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E E

Note

a

-

Progetto originale

Ul

5300/8 [I

90/3

TV TLS 533 AD Tosi 2750 HP 2 (7) Marelli 1000 HP I 120/45

18

--

82.4

9

8.04

5.3

7/71

1675/15.5

progetto iniziale subi L1na serie di IllOdifiche importanti durante la costruzione dell'unita.

--"'---'---...:;..=------ -------~;

8/9

IV 13.2 binate

I

ELEME TI RELATIVI ALL'U ITA orne

I

ErrORE FJERAMOSCA

214

Cantiere di coslruzione

Tosi-Taranto

I

Imposlato

17-Vll-1926

I

VaralO

14-IV-1929

I

Consegnato

5-XII-1931

I

RadialO

18-X-1946

I

Ole

In di arlllO dal 1941

10-IV-

215

G ENE R A LIT A'

Durante la costruzione I'armamento venne pero ensibilmente modificato: furono eIiminati i tubi Ianciamine e i due lanciasiluri esterni: in lora vece furono si temati quattro Ianciasiluri interni poppieri: il cannone fu portato piu a proravia e separato dalla torretta. La rimessa stagna per aereo fu costruita e sistemata a bordo, ma venne eliminata nel 1931, prima della definitiva consegna dell'unita alia Marina, principalmente per dif'ficolta relative all'adozione del tipo di aereo da imbarcare.

el quadro del programma di sviluppo dei oJ11mergibili di grande di 10camento, atti all'impiego fuori degli Stretti, la Marina ltaliana decise di sperimentare un altro tipo di sommergibile con caratteristiche di scafo diverse da quelle dei « Balilla » e, nel 1925, ne affido la progettazione al generale g.n. Bernard is. el 1926, dopo l'approvazione di massima del progetto, la realizzazione di un prototipo venne ordinata ai cantieri Tosi di Taranto; la co truzione duro a lungo e, fra il varo (1929) e I'accettazione da parte della R. Marina (1931), passarono piLl di due anni e mezzo. Questo battello aveva 10 scafo resistente cilindrico raccordato a tronchi di cono chiusi aile due e tremita da calotte semisferiche; nella parte centrale dello cafo un altro cilindro resistcnte interno al principale, creava un'intercapedine nella quale trovavano posto i doppi fondi centrali resistenti e Ie casse emersione, rapida e eompenso; esternamente allo cafo resistente, per circa i due terzi della sua lunghezza, erano applicate due eontrocarene, non resistenti, in parte adibite a compartimenti allagabili ed in parte a depositi combustibile; 10 scafo re i tente si raccordava opportunamente aile estremita con Ie strutture leggere di avviamento contenenti Ie casse zavorra A V e AD.

II Fieramosca, risulto quindi un'unit~l subacquea surdimensionata in relazione all'armam nto che effettivamente ebbe; Ie varie modifiche apportate influenzarono negativamente il pragetto iniziale e Ia prevista velocita di 20 nodi non fu mai raggiunta; a questo bisogna aggiungere che il battello prendeva I'immersione con lentezza e difficolta ed era poco manovriero ia in superficie sia in immersione. II Fieramosca ebbe inoltre, durante la sua vita, numerosi incidenti dipendenti dalle cau e piu svariate; molti di tali incidenti produssero anche ferimenti e danni aIle persone.

r

II prototipo non venne pertanto piu riprodotto e, per quanto riguarda j sommergibili di grande di locamento, si rese necessario mettere alIo tudio aItri progetti.

ei riguardi dell'armamento si era inizialmente pensato di dotare l'unita di cannoni di calibro non inferiore al 203; tale idea fu pero scartata prima della stesura del progetto definitivo. Tale progetto definitivo assegnava al Fieramosca un armamento da unita posamioe-silurante; esso prevedeva infatti la sistemazione di due tubi lanciamine poppieri interni con una dotazione di 24 armi da 1000 Kg., due lanciasiIuri esterni fissi stagni, quattro lanciasiluri interni prodieri ed un cannone scudato simile, anche come sistemazione, a quello dei «Balilla»; per il Fieramosca era inoltre previ ta una rimessa tagna a poppavia della torretta p r un piccolo idrovolante.

II

216

FIERAMOSCA durante

Ie

prove di collaudo

.'

II FIERAMOSCA a Barlella

217

AT T I V I T A'

Ultimato il lungo periodo di prove di collaudo a Taranto, che imposero l'eliminazione di numerosi inconvenienti, I'unita, nel 1932, raggiunse La Spezia, sede della Prima Squadriglia della Prima Flottiglia alia quale it Fieramosca era stato assegnato. L'attivita del battello fu molto inferiore alia media fino al 1935, epoca in cui si rese nece sario un lungo periodo di lavori presso i cantieri di costruzione. 11 sommergibile venne quindi assegnato alia Seconda Squadriglia e, negli anni che precedettero it secondo conflitto mondiale, oltre al normale adde tramento, effettuo anche due missioni peciali durante la guerra di Spagna della durata complessiva di 32 giomi, una crociera a Tripoli (1937) e una a Barcellona (1939). Dopo 10 scoppio della guerra compl. nel giugno 1940, due missioni di cinque giorni ciascuna in Alto Tirreno; la second a di es e venne interrotta in seguito ad esplosione interna che demon Ie sistemazioni di alcuni locali e provoco il ferimento di dieci persone. Rime so in efficienza, venne eseluso dal nueleo dei sommergibili operanti e nell'ottobre 1940 fll inviato alia costituenda SCllola Sommergibili di Pola ove rima e in attivita per pochi mesi. Fu posto in disarmo nel marzo 1941.

CLASSE

«

ARCHIMEDE» (1°)

Unita della classe: A RCHIMEDE (l0) - GALILEI - TORRICELLI (2°) - FERRARIS (2°) Tipo Cavallini a doppio scafo parziale \

'

Profondita di collalldo: 100 metri (3)

CARATIERISTICHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

Dislocamento

Armamento

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Apparato motore

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"

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sovraccarico

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--

70.5

7.7

"E E

0

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LI.l

6.87

4.12

6/49

3300/16

Sviluppo e ammodernamento della classe « Settembrini». Unitit particolarmente ben riuscite.

7/7.7

ELEME TI RELATIVL ALL

A RCHfMEDE

"c:

0

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105/3

17

II 13.2 singole

I

N

10300/8

IV TLS 533 AD Tosi J 500 HP 2 (6) Marelli 550 HP I J00/43

ome

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N N

in

0

IV TLS 533 AV (6) 985 -J259

'"

Autonomia

Cantiere di co truzione

Tosi-Taranto

I

Impostato

I

Varato

I

U

orr

Consegnato

I

Radiato

I

ote

J-X-1931

10-XII-1933

I-VIII-1934

1937

Ceduto alia Spagna nelI'aprile J937

(10)

GAL/LEI

»

»

J5-X-1931

J9-111-1934

16-X-1934

18-X-1946

Catturato da unitit inglese presso Aden iI 19 gi ugno J940

TORRICELLJ (2°)

»

»

J5-X-J93J

27-Y-1934

IO-XIJ-1934

1937

Cedulo alia Spagna nelI'aprile J937

FERRARIS

»

»

15-X-1931

1J-YlIl-1934

31-1-1935

18-X-1946

Autoaffondato in azione bellica il 25-X-1941

(20) II FIERAMOSCA nel canale navigabile di Taranto

218

l~

219

Classe «ARCHIMEDE" (1°)

~

o

Varo del sommergibile ARCHIMEDE (10)

AT T I V I T A'

Le unlta costltUlrono nel 1935 la ]2" quadriglia dipendente dalla Terza Flottiglia Sommergibili di Taranto; poco dopa divenne ]a 44" e, successivamente, la 41 a Squadriglia del Quarto Gruppo Sommergibili nel quadro deIla nuova organizzazione del Comando Sommergibili. Dopo aver effettuato il normale addestramento e qualche breve croci era, Ie unita furono in parte, fra il 1936 e 1937, destinate a Tobruk; tutte presero poi parte alia guerra di Spagna. Archimede (1) e Torricelli (2) compirono fra it novembre ] 936 e il gennaio ] 937 tre missioni speciali per 48 giorni di mare e, successivamente, passarono aile dirette dipendenze della Marina pagnola che aveva iniziate trattative per I'acquisto di tali sommergibili. Prima deIla cessione alia Marina spagnola Ferraris e GaWei effettuarono, fra il dicembre 1936 ed il settembre 1937, rispettivamente tre e due missioni per complessivi 80 giorni di mare; poi, come si e detto, furono ceduti in temporaneo prestito alia Marina spagnola per circa quattro mesi. Prima dello scoppio del conflitto Ferraris e Galilei vennero dislocati in Mar Rosso aile dipendenze della Flottiglia Sommergibili di Massaua. L'attivita bellica del Galilei fu di brevis ima durata poiche il 19 giugno 1940 il battello fu catturato presso Aden da unita britanniche dopo violenta caccia subacquea e successivo cannoneggiamento ravvicinato che stermino 10 Stato Maggiore prima che il sommergibile, grave mente danneggiato, potesse iniziare qual-

G ENE R A LIT A'

Queste unita furono uno sviluppo della classe «Settembrini» della quale mantennero Ie forme di scafo; un sensibile aumento del dislocamento porto la classe «Archimede» ad essere considerata di «grande croci era » ovvero « oceanica». Rispetto al Settembrini la classe «Archimede» ebbe un'autonomia in sovraccarico decisamente superiore, una migliore tenuta al mare e superiori qualita evolutive; J'armamento fu potenziato con un secondo cannone; anche la dotazione c1ei siluri di riserva fu aumentata. Si tratto, nel complesso, di unita molto ben riuscite che dettero ottime prestazioni in servizio. Archimede e Torricelli furono ceduti alia Spagna nel 1937; in considerazione del momenta particolare in cui avvenne la cessi07e, i due battelli non furono a suo tempo cancellati dai ruoli del R. aviglio e due unita della cia se « Brin », delle quali era stata ordinata la costruzione ai cantieri Tosi di Taranto, assunsero gli stessi nomi (v. A rchimede (2°) e TorricelLi (30)). Alia fine della guerra di Spagna ]e due unita furono ribattezzate con i nomi di General Mala e General Sanjurjo.

221

220 i '

siasi reazione. 11 Ferraris effettuo numerose brevi missioni d'intercettazione del traffico mercantile e di reparti navali senza peraltro conseguire alcun risultato; aHa caduta dell'Africa Orientale, insieme con altri tre sommergibili italiani, lascio Massaua il 3 marzo 1941, riuscendo a forzare il bloceo inglese; dopo fortunosa circumnavigazione dell'Africa, con predisposto rifornimento in Atlantico da parte dell'incrociatore ausiJiario germanico Atlantis, raggiunse felicemente Bordeaux il 9 maggie 1941. Ultimata un lunge periodo di lavori, il Ferraris, nel settembre, effettuo in Atlantico una breve uscita per allenamento; durante una successiva missione, mentre ricercava un convoglio a ponente di Gibilterra, fu danneggiato da aereo e successivamente attaccato con Ie artiglierie dal Ct britannico Lamerton; il sommergibile reagi col cannone ma fu poi costretto ad autoaffondarsi; un terzo della Stato Maggiore e dell'equipaggio comparvero con l'unita.

CLASSE

«

GLAUCO» (2°)

Unita della classe: GLA UCO (2°) - OTARIA (2°) Tipo Bernardis a semplice scafo con controcarene Profondita di collaudo 100 metri (3)

CARATTERISTICHE PRINCIPALl DELLA CLASSE

')3

DislocamenlO

Apparato motore

Armamento

Autonomia

'u0

in ovracca rico

0:;

>

II GAll LEI in velocit'

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IV TLS 533 AV (6) 1055 -1325

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E E

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0

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Note

0

a

U.J

9760/8 110/3

IV TLS 533 AD Fiat 1500 HP 2 (6) CRDA 550 HP n JOO/47

17.1

--

73

8

7.2

53

7/50

2825/J7 8/8

JI J 3.2 singole

Sviluppo della ciasse «Squa!o». Unita particolarmente ben riuscite che verranno riprodotte in numerosi esemplari della classe «Marcello ».

ELEMENT] RELATlVI ALLE UNITA.

Nome

I

Cantiere di costruzione

I

Impostato

I

Varato

I

Consegnato

I

Radiato

GLAUCO (2°)

CRDA Monfalcone

ott. J931

5-1-1935

20-1X-1935

18-X-1946

OTARJA (2°)

»

ott. J931

20-11I-J935

20-X-1935

J-11-1948

I

Note

Autoaffondato il 27-VIdopa combatti194J menta

-

II FERRARIS esce dal porto di Messina

222

223

Classe «GLAUCO» (2°)

AT T I V I T A'

---

----

Ultimate Ie prove e l'addestramento in Alto Adriatico, i due battelli, aJl'inizio del 1936, ve:1nero assegnati al Quarto Gruppa Sammergibili di Taranto ove effettuarono esercitazioni d'insieme con altre unita subacquee; nell'estate del 1936 passarono al Gruppo SommergibiJi di Napoli. Durante la guerra di Spagna, fra il dicembre 1936 e l'agosto 1937, Glauco e Otaria effettuarono rispettivamente due e tre missioni speciali della durata complessiva di 68 giorni; da una di queste missioni il Glauco rientro con parte del per onale affetto da sintomi di avvelenamento dovuto a perdite di c1oruro di metile dall'impianto di condizionamento. Nel 1938 Ie due unita furono inviate in Mar Rosso alle dipendenze della flottiglia sammergibili di Massaua; l'Otaria eEfettuo una crociera sperimentale nell'Oceano Indiano durante il periodo del monsone traendo utile esperienza circa Je possibilita d'impiego delle armi con mare grosso. Alia fine del 1939, il Glauco, e nei primi mesi del 1940, l'Otaria, fecero rientro in parti metropolitani per lavori. Allo scoppio del conflitto mondiale i due battelli furono impiegati inizialmente per agguati nel Mediterraneo occidentale; il Glauco, il 26 giugno 1940, affondo con il cannone, presso Capo Corbelin, un piroscaEo armato. Dopo alcune missioni in Mediterraneo, nel settembre 1940, Ie due unita si trasferirono nella base atlantica di Bordeaux; nelle missiani di guerra al traffico il Glauco non consegu! alcun ri ultato accertato mentre l'Otaria affondo un piroscaEo britannico di 4.662 tsI. II Glauco ando perduto il 27 giugno 1941 a ponente di Gibilterra mentre dirigeva per rientrare in Mediterraneo; avvistato dal Ct britannico Wishart fu attaccato con bombe di profondita, costretto ad emergere per Je gravi avarie riportate, venne cannoneggiato e obbligato ad autoaffondarsi per sfuggire alIa catt;ura. L'Gtaria rientro in Mediterraneo nel settembre 1941 e prosegui la propria attivita bellica efEettuando numerosi agguati e partecipando a sbarramenti di unita subacquee su allarme; si trovo due volte in contatto con irnponenti forze navali avversarie rna in posizione non favorevole per l'attacco. Come altri sommergibili l'Otaria fu impiegato anche per il trasporto in Africa settentrionale di materiali urgentemente richiesti dall'evolversi della situazione di quel teatro operativo. Nel febbraio 1942, essendo malto scaduta la sua efficienza bellica, fu inviato alia Scuola SommergibiJi di Pola dove esplico intensa attivita addestrativa. Dopo l'armistizio del settembre 1943, l'Otaria raggiunse i porti dell'Italia meridionale e fu poi impiegato sia a Malta che ad Augusta per l'adde tramento antisommergibile di reparti navali degli Alleati. Alla fine del 1944 venne trasferito a Taranto ove rimase fino alla radiazione.

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G ENE R A LIT A'

Come accennato nelle note alle caratteristiche principali, questa classe costitu! un'ulteriore evoluzione delle classi «Pisani», «Santarosa» e «Squalo» che avevano man mana eliminati i maggiori inconvenienti insiti nei prototipi e ammadernate sia Ie sistemazioni interne che Ie apparecchiature. La classe «Glauco» (2°) ebbe un dislocamento sensibilmente piu elevato di queUo delle classi precedenti, un armamento di artiglieria superiore, maggiore autonomia in sovraccarico e dimostro migliori qualita nautiche; i «Glauco» nacquero quindi come sommergibili di «grande crociera» (oceanici). Lo scafo ripeteva nelle sue caratteristiche principali quello degli «Squalo» pur avendo avviamenti pill armonici e forma della prora sensibilmente diversa, una forma che divenne poi standard per tutti i sommergibili tipo «Bernardis» costruiti nel periodo anteriore al secondo conflitto mondiale. Questi sommergibiJi dettero ottime prestazioni in servizio tanto che ne venne decisa la riproduzionein undici esemplari (vedi classe «Marcello» (2°)) subito dopa che i « Glauco », durante la guerra di Spagna, avevano dimostrato ( di essere veramente dei buoni battel1i: solidi, veloci, manovrieri sia in superficie sia in immersione e dotati di buone sistemazioni interne. Nel corso del 2° conflitto mondiale, come quasi tutti i battelli oceanici gia in servizio, la loro torretta venne modificata e ridotta per renderla meno visibile.

II GLAUCO a lutta forza

224

1.

. I

Smg MICCA (2°)

SOMMERGIBILE

-----

MICCA (2°)

Tipo Cavallini - Po amine e silurante Profondita di collaudo: 100 metri (3) 10

CARATTERISTICHE PRI

'"::J

~

Dislocamen to

Armamento

'(3 0 G)

Apparato motore

Autonomia

>

H TLS 533 AD (4)

1967

II 120/45

--

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IV TLS 533 AV (6) 1567

IPALI

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Note

0"

~

6400/9

-=Q-

60/4 2

Tosi 1500 HP Marelli 750 HP

15.5

--

90.3

8.5

7.70

5.3

7/65

~

Unita sperimentale che non verra piu riprodotta.

2600/14.5

IV 13,2 binate

7/8.5

20 mine

G ENE R A LIT A'

ELEMENTI RELATIVI ALL'U ITA

ollle

I

PIETRO MICCA (2")

226

Cantiere di coslruzione

Tosi-Taranto

I

Impastato

15-X-1931

I

VaralO

31-111-1935

I

Consegnato

1-X-1935

I

Radiata

18-X-1946

I

Note

Perduto per cause belliche il 29-Vlf-1943

L'idea di disporre di un tipo di sommergibile posamine e silurante, che non fu realizzata con Ie unita delle classi «Balilla» e «Fieramosca», porto allo studio di un tipo di unita s{bacquea che avesse una dotazione di mine sufficiente a costituire ovunque uno sbarramento di modesta entita e potesse anche essere impiegata incondizionatamente come silurante su tutti i mario JI progetto fu elaborato dal Cavallini e l'ordinazione fu passata ai cantieri To i che impo tarono il sommergibile neJ]'ottobre 1931; la costruzione duro quattro auni. II sommergibile era a doppio scafo parziale; quello interno, resistente a 100 metri, nella sua parte centrale conteneva due cilindri eccentrici, pure resistenti, uniti a forma di 8 e destinati, il superiore a camera di manovra e l'inferiore a camera mine; nell'interspazio fra Ie due trutture resistenti trovavano posto Ie casse emersione, rapid a, as etto e compen 0 mine; 10 cafo leggero e terno delimitava i doppi fondi (4) nella sua parte centrale e, agli estremi, i depositi combustibile. L'armamento dell'unita risulto ben distribuito e adeguato at dislocamento; il ommergibile dette prova di buone qualita nautiche, ebbe confortevoli istemazioni per il personale e risulto abbastanza manovriero. Anche questa ullita, come il Fieramosca, non venne riprodotta in altri esemplari, rna non perche nel cor 0 d Il'esercizio avesse palesato delle deficienze, bensl a causa d I suo elevato costa e perche era gia in cor 0 Ja progettazione di altri tipi di po amine siluranti che, con un dislocamellto sensibilmente inferiore, avrebbero potuto avere un armamento simile a quello del Micca.

227

AT T I V I T AI

Assegnato al Gmppo Sommergibili di Taranto, nell'ottobre del 1935 inizio il norma]e adde tramento ia come unita singola sia, succes ivamente, in collaborazione con altri sommergibili per sperimentare un sistema di sbarramento mobile. ell'ottobre del 1936 compl una crociera a Tripoli toccando porti della Sicilia e Pantelleria. Durante la guerra di Spagna effettuo tre missioni speciali rispettivamente della durata di dodici, ventitre e diciotto giorni. 11 5 maggio ] 938, in occasione della rivista navale in onore di Hitler a apoli, il Micca alzo l'insegna di unita ammiraglia dei sommergibili ita1iani. Dalla fine del ] 938 all'inizio della seconda guerra mondiale Iu distaccato presso il Gruppo di La Spezia per Iavori e a Livorno a disposizione dell'Accademia Navale. II Micca inizio ]a propria attivita bellica con la posa di due sbarramenti presso Ale andria, effettuati nel giugno e nell' ago to 1940; nel corso della missione di agostolancio contro un Ct avversario senza poter accertare l'esito del lancio. Dopo un lungo periodo di lavori e di modifiche il Micca, dal marzo del 1941, Iu principalmente adibito al trasporto di benzin a e materiali alle basi oltremare. Durante Ie prime due mi sioni di tra porto a Lero ebbe occasione di attaccare navi avversarie senza possibilita di accertare l'esito dei lanci; Iu a sua volta attaccato e colpito da siluro da unita subacquea avversaria il 5 aprile 1941 nei pre i di Lero; Ie avarie riportate permisero tuttavia al Micca di entrare in porto e di raggiungere in seguito Taranto per Ie riparazioni. Durante ulteriori undici missioni di tra porto non efIettuo azioni contro Iorze avversarie; Iu invece attaccato due volte da aerei senza peraltro riportare avarie. Complessivamente, in tredici mi sioni di trasporto, Ira il marzo 1941 e il maggio 1943, trasporto benzina e munizioni per 2.163 tonnellate con destinazione Lero (2), Bengasi (8) e Tripoli (3). II 29 luglio 1943, mentre rientrava a Taranto in seguito ad avaria, il Micca fu silurato presso S. Maria di Leuca dal Smg britannico Trooper; colpita al centro, l'unita affondo rapidamente e solo diciotto persone, Ira Ie quali il comandante, sopravvissero.

CLASSE

«

CALVI» (10)

Vnita della c1asse: CALVI (10) - FlNZI - TAZZOLI (L0) Tipo a doppio scafo totale - progetto OTO Profondita di collaudo: 100 metri (3)

CARATrERISTlCHE PRIN IPAL! DELLA CLASSE

~

Dislocamento

Armamento

Autonomia in sovraccarico

'

IV TLS 533 AV (8) 1550 -2050

IV TLS 533 AD (8)

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ell

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cr W

11400/8 120/3 2

Fiat 2200 HP S. Giorgio 900 HP

II 120/45

17.1

--

84.3

7.9

7.71

5.20

7/65

5600/14

IV 13.2 binate

ote

0.

7/7.9

I II Tazzoli portava 14 mine in 2 tubi nell'intercapedine poppiera; Ie forme della poppa di tale unitil risultarona pertanto ens ibilmente diverse.

Vedi note

( LEME Tl RELATIVI ALLE U ITA

omc

PIETRO CALVi (10) GIUSEPPE

I

Cantiere di costruzione

OTO-La Spezia

I

Impostato

I

Varato

I

Consegnato

I

Radiato

20-VII-1932

31-111-1935

16-X-1935

18-X-1946

AutoaffondalO il J 5-Vll1942 dopo combattimento

»

»

I-VIII-1932

29-VI-1935

8-[-1936

27-lll-1947

Catturato dai tedeschi a Bordeaux il 9-1 X-1943 e denominato U.IT. 21. Di trullO probabilmente il 25-VIII-1944

»

»

16-1X-1932

13-X-1936

18-1 V-1936

18-X-1946

Perduto per cause belliche probabilmente il 16V-J943

Fl ZI (poi U./T. 2 t)

ENRiCO TAZZOLl (10)

228

ote

I

229

Classe «CALVI»

"

II Tazzoli ed il Finzi, rispettivamente nel febbraio e nel maggio 1943, iniziarono importanti lavori di trasEormazione per essere adattati al traffico di materiali pregiati con i porti dello Estremo Oriente; il Tazzo/i fu pronto in maggie mentre il Finzi all'armistizio del settembre 1943 non Ii aveva ancora ultimati e non risulta che siano stati portati a termine dopo la sua cattura da parte delJa Marina germanica che 10 denomino V.lT. 21.

"

II TAZZOLI riceve la bandie· ra di combattimento. Si notino

\

Ie speciali forme della pappa.

AT T I V I T A'

G ENE R A LIT A'

II progetto dei «Calvi» fu elaborato dalla OTO riprendendo la caratteristica principale dei «Balilla» e cioe adottando il doppio scafo totale con l'involucro interne cilindrico raccordato agli estremi a tronchi di cono chiusi da calotte semisferiche. Le casse emersione~ rapida, assetto erano sistemate nell'interno dello scaEo resistente; il combustibile era suddiviso, in parte in depositi interni ed in parte negli interspazi degli avviamenti fra i doppi fondi laterali. L'elevato dislocamento e la razionale distribuzione dei locali e delle apparecchiature interne permisero di ottenere in questi battelli sistemazioni logistiche migliori di quelle realizzate su tutti i sommergibili italiani costruiti anteriormente al secondo conElitto mondiale; I'autonomia fu molto elevata e pertanto i «Calvi» furono fra i battelli che raggiunsero Je massime permanenze in mare (il record della classe fu stabilito dal Tazzoli con 80 giorni). II progetto iniziale prevedeva la sistemazione di un motore ausiliario come per i Balilla; tale motore, che avrebbe ulteriormente aumentata la gia elevata autonomia in superEicie, non venne pero sistemato per motivi contingenti. Per I'impiego nella guerra al trafEico isolato su tutti i mari questi battelli furono fra i pill idonei di tutti i sommergibili oceanici italiani; non altrettanto si puo dire per l'attacco al traffico convogliato in quanta Ja loro mole Ii rendeva poco agiJi e inadatti aile manovre rapide imposte da tale tipo di impiego. Complessivamente i Calvi fomirono ottime prestazioni anche se il pesante logorio imposto dalla guerra ne diminul rapidamente l'eEficienza. 230

Nel 1935 Ie unita costltUlrono la Seconda Squadriglia (insieme con il Fieramosca) dipendente dalla Prima Flottiglia di La Spezia. Dopo la costituzione dei Gruppi Sommergibili, all'inizio del 1936, passarono aile dipendenze del Quarto Gruppo (Taranto) riuniti nella Prima SquadrigJia insieme con Glauco ed Gtaria. La 10ro dislocazione fu pero spesso fuori della sede di a segnazione, specialmente per il Calvi ed il Finzi. el 1936 Finzi e Tazzoli compirono una crociera nel Dodecanneso toccando, sulla via c1el ritamo, i porti dell' Africa Settentrionale italiana; il Calvi ne Eece una di minore c1urata fino a Tripoli. Durante la guerra di Spagna, fra il dicembre 1936 e l'agosto 1937, Ie tre unita effettuarono cinque missioni speciali per la durata complessiva di settanta giorni. el 1938 i tre « Calvi» passarono aile dipendenze del Primo Gruppo Sommergibili (La Spezia), organicamente assegnati alia 15 a Squadriglia costituita con le unita del massimo dislocamente (3 «Calvi », 4 «Balilla» e Fieramosca); nel 1939, nel quadro del riordinamento delle squadriglie, i tre «Calvi» costituirono, insieme con il Fieramosca, la 12a Squadriglia, sempre dipendente dal gruppo di La Spezia. II Finzi ed il Tazzoli , nel 1939, compirono una crociera rispettivamente nei porti spagnoli della Biscaglia ed in quelli mediterranei della Spagna. Subito dopo 10 scoppio del 2° conflitto mondiale il Finzi ed il Calvi eEEettuarono ciascuno una missione c1i guerra al traffico in Atlantico' presso Ie Canarie con partenza da e rientro in porti metropolitani; nello stesso periodo il Tazzoli efEettuo clue brevi missioni di agguato in Mediterraneo. II Finzi fu la prima unita subacquea che abbia forzato 10 Stretto durante iJ conflitto; l'esperienza cosl acquisita fornl utili inclicazioni per i passaggi che seguirooo. ell'autunno 1940 Ie tTe unita lasciarono il Mediterraneo e si trasferirooD definitivamente nella base atlantica a Bordeaux da clove eEEettuarono com-

231

\

II Calvi ando perduto nella notte del 15 luglio 1942 nel centro dell'Atlantico settentrionale dopo strenuo combattimento contro Ie navi di scorta di un convoglio che 10 avevano co tretto ad emergere con gravi avarie; la fine di questa sornmergibile e ulla delle pili drammatiche pagine della guerra ul mare. Fra Ie uoita che provocarono l'affondamento del Calvi fu la corvetta Lulworth che recupero alculli dei naufraghi. IL Tazzoli fu probabilmente affondato da un aereo britannica il 16 maggio 1943 nel golfo di Biscaglia quando il sommergibiJe aveva appena illlZlata la mis ione che avrebbe dovuto condurlo a Batavia per imbarcare gomma e stagno. IL Finzi, dopo I'armistizio, non fu pill impiegato; risulterebbe che sia state distrutto dai Tedeschi il 25 agosto 1944 quando Bordeaux venne abbaodonata.

II sommergibile FINZI

plessivamente veoticinque missioni di guerra al traffico conseguendo ri ultati: Tazzo/i (8 mission i) danneggiata una unita da guerra tuato quando it di Cossato.

seguenti

- Affondati 19 mercantili per complessive 96.553 tsl., nave da carico per 5.449 tsl. e probabilmente colpita una di circa 3.500 t .; il 90% degli affondamenti venne effetTazzoli era comandato dal cap. di corvetta Carlo Fecia

Calvi (7 mi sioni) Affondati sicuramente 5 mercantili per 29.603 tsI. e probabilmente un sesto mercantile di ] 0.946 tsI.; danneggiata una nave di circa 10.000 tsl. Finzi (10 mission i) Affondati quattro mercantili per 26.222 tsl. e sicuramente danneggiato altro mercantile di circa 4.500 tsl.

La tor,etta modificata del TAZZOLI

232

In primo piano il CALVI alia rivista di Napoli del 1938

233

ELEME Tl RELATIVI ALLE ome

CLASSE

«

FOCA» (2°)

FOCA (2°)

I

Cantiere di eostruzione

I

Impostato

Tosi-Taranto

I

Varato

I

ITA

Consegnato

I

Radiato

Note

I

15-1-1936

27- VI-1937

6-XI-1937

18-X-1946

Perduto per cause belliche nell'otlobre 1940

ZOEA (2°)

»

»

3-LI-1936

5-XIT-1937

12-1[-1938

1-1[-1948

In disarmo al termine della guerra

ATROPO (2°)

»

»

1O-VU-1937

20-Xl-1938

14-1I-1939

I-IT- t 948

Idem, Cos,

Unita della classe: FOCA (2°) - ZOEA (2°) - ATROPO (2°) Tipo Cavallini - posamine e silurante Profondita di collaudo: 100 me tri (3)

CARATTERISTlCHE PRI 'C[PALI DELLA CLASSE co N N

';;!

Disloeamento

Armamento

'u0

Autonomia

-.;

>

7800/8

II TLS 533 AD

120/3

I 100/43

1647

IV 13.2 binate 16 mi ne in tubi 20 mine in camera centrale

2

Fiat 1500 HP Ansaldo 650 H P

" ""5

..c:

...J

IV TLS 533 AV (6) 1318

---

Apparato motore

16

--

82.75

8 2500/14

co N N

"~

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co

...J

"

G)

AUlonomia

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.3

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E

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c;r Cl.J

-E

WIT. 4)

R8 2220 2616

II[ 20m{m Tosi 1300 HP su atrusti a com- 2 Marelli 450 HP par a

14

12.000{9

6.5

110{3.5

--

87.00

7.80

6.13

7{56

t( )

Sospesa la costruzione dopo I'armistizio. Nel 1946 furono varati e consegnati alia Marina per ricupero dei materiali dello scafo Sospesa la costruzione dopo I'armi tizio. Demoliti sullo scalo

Note

WIT. 5)

--

ole

I

Appositamente progettati per trasporto materiali.

R9 CU.IT. 6)

RIO CU.IT. J)

R 11

Varo del sommergibile REMO. Si notino Ie forme bene avviate dello scaFo

»

»

10-111-1943

6-Vll-[944

-

-

Rimorchiato a Genova ove fu affondato da bombardamento aereo il 24-1 Y-1945

»

»

13- Y-1943

29-JX-1944

-

-

Ste sa sorte dell'R 10

CUlT. 2)

L

R 12 W.fT. ])

265

Classe

«R»

Dei dodici battelli previsti dal programma, solo due poterono essere consegnati alla Marina prima dell'armistizio; i rimanenti dieci, alcuni dei quali in avanzato stato d'approntamento, fLlrono demoliti per ricupero materiali dopo il termine del conilitto. Gli «R» furono i pill grandi sommergibili costruiti per la Marina Italiana; il loro scafo riprendeva il tipo «Cavallini» (doppio scafo parziale), ma Ie sistemazioni interne differivano molto da quelle degli altri tipi di unita subacquee. La principale caratteristica di queste unita furono Ie stive per il carico, in numero di quattro, si temate a due a due a proravia e poppavia della camera di manovra, della capienza comple siva di circa 600 metri cubi il che permetteva il carico di 600 tonneJlate di materiali con densita media di uno. Le quattro stive, re i tenti alia profondita di collaudo, erano indipendenti ed allagabili, in caso di mancanza a oluta di carico 0 zavorra, per il dosaggio del sommergibile. L'esperienza d'impiego di questi battelli fu praticamente nulla; in sede di accettazione da parte della Marina non emersero deficienze degne di menzione se si eccettua una minore veJocita di circa un node in uperficie rispetto a quella contrattuale. II progetto deve tuttavia essere con iderato molto soddisfacente sia per la decisione presa dalla Marina Italiana di procedere direttamente all'ordinazione di una serie di dodici unita, sia per I'interesse dimostrato dalla Marina Germanica per tale tipo di unita subacquea della quale richiese i piani costruttivi.

l'

/,

,-

" '-'

'... J

AT T I V I T A'

Come gia

e stato

accennato, due sole unita della classe, il Romola ed il

Remo, entrarono in servizio. Data I'urgente necessita di dispone di tali battelli, Ie prove ed i collaudi furono ridotti al minimo indispensabile e condotti con ritmo serrato. Durante la lora prima navigazione in guerra entrambi i sommergibili andarono perduti: il Remo, poche ore dopo aver la ciato Taranto per trasferirsi a apoli, fu affondato il 15 luglio ] 943 dal Smg britannico United al largo di punta Alice; il Romola, partito pure da Taranto il 15 Juglio ed anch'csso diretto a apoli, fu m Ito probabilmente vittima di un aereo britannico che 10 colp: con bombe nella notte sui 18 luglio presso la costa calabra. G ENE R A LIT A'

Le previsioni circa la durata del conflitto erano, nel 1942, tutt'altro che ottimistiche e, poiche gia cominciavano a scarseggiare aile potenze dell'Asse alcune materie prime di provenienza oltremare (caucciu, stagno, zinco), si rese necessario pianificare l'approvvigionamento di tali materie prime dalle terre allora occupate dal Giappone. II ommergibile era I'unico mezzo impiegabile per un sicuro, per quanta limitato rifornimento e pertanto, mentre si penso subito ad adattare alcune unita (cfr. classe « alvi », «Marconi» e «Liuzzi ») per il trasporto di materiali per e dall'Fstrcmo Oricnte, fu I11CSSO allo studio un tipo di sommergibile da impiegarc esclu ivamente per il trasporto di materiali. II progetto elaborato dai Canticri Tosi apparve rispondente ai requisiti richiesti daJla Marina e pertanto, gia nell'e tate del 1942, furono impostati i due primi esemplari di tale tipo di sommergibile. II programma di costruzioni prevcdeva dodici di queste unita e la ripartizione delle ordinazioni ai cantieri fu fatta tenendo conto degli impegni gia in atto per altre costruzioni; I'approntamento dei ommergibili da trasporlo ebbe comunque una certa priorita rispetto alia costruzione di altre unita subacquee.

266

II ROMOLO subito dopo if varo

267

SOMMERGIBILI FR.

«

111, 113, 114 e 115

»

Gia in servlZIo nella Marina France e e appar tenenti alia c1asse «Requin»; dopa l'occupazione della Tunisia da parte delle Potenze dell' Asse, Ie unita, che si trovavano a Biserta, fmono incorporate nella Marina Ttaliana. Tipo Fuzier - Roquebert Profondita di collaudo: 100 metri

JPALI DELLA CLASS

CARATT RJSTI HE PRJ

Oi locamento

'0

Apparato motore

Armamento

0

CD

c

:::s .J

'" "~ .J '" N N

"c

'eD

E

'" cr '"

0

"§ " E

CD

Note

Cl

-

I

[V TLS 550 AV

II TLS 550 AD IV TLS in imSulzer 1450 HP pianti binati so- 2 CGE 900 HP pracquei

974

-1441

16

7000/9

--

----

10

105/5

78.5

7.0

5.4

4/50

Le unita effelluarono importanti lavori di rimoderna mento nel 1936 e furono riarmate nell 937-38.

II DAUPHIN nel 1925

I 100/40

II 13.2 singole

LEMENTI RELATIVI ALLE UN[TA

Cantiere di costruzione

Impostato

Varato

Consegnato

In servizio nella Marina Italiana

Brest

1924

16-111-1926

1927

6-1-1943

Fu la sola unita che fu rimessa in efficienza In basi italiane; perduto il 28-1 [-43 al largo di Capo Passero per bombe di aereo avvcrsario

Cherbourg

1923

19-VIl-I924

1926

20-1-1943

Autoaffondato nel porto di Genova dopo I'annistizio del sellembre 1943

FR. 114 (ex ESPADO! )

Tolone

1924

28-V-I926

1927

20-1-1943

Affondato dai tedeschi nel porto di Castellammare di Stabia il J3-IX1943

FR. //5 (ex DAUPHIN)

Tolone

1923

2-1 V-I925

1927

25-H-1943

Affondato dai tedeschi nel porto di PozZLIoli il 15-IX-I943

ome

FR. II/ (ex PHOQUE)

r~. 113 (ex REQUI )

I

ote

Ad eeeezione del Phoqlle che fu rimesso in efficienza daJla R. Marina cd ando poi perduto ncl cor 0 della sua prima missione eli trasp0rlo materia Ii da Augusta a Lampedusa, que te unita non poterono essere portate in conelizioni di operare in guerra per mancanza elei pezzi eli rispello necessari ael effclluare Ie riparazioni rese indispensabili a causa elello stato eli abbandana in cui si trovavano prima che Ie unita venissero Jncorporate nella Mar,ina Italiana

l'ESPADON nel 1926

269

ELEMENTl RELATlVl ALLE UNlTA

CLASSE

«

TAZZOLJ

»

Impostato

Varato

Consegnato alia Marina Italiana

Electric Boat Co. Grotton

7-VI-1941

3-IV-1942

13-XI [-1954

-

Ceduto In pre tito alI'ltalia per 5 anni; rinnovato it prestito net 1959 per un successivo periodo quinquennale

»

22-VII-1942

25-IV-1943

31-1-1955

-

[dem, c.s.

Nome

Cantiere di costruzione

ENRICO TAZZOLI (2°)

Radiato

Note

(2°)

Unita della classe: TAZZOLl (2°) - DA VINCI (2°)

(ex BA RB)

Tipo Fleet submarine (USA) - classe «Gato» LEONARDO DA VINCI (2°)

ProEondita di col1audo: 95 metri 0,5)

(ex DACE)

CARATTERISTICHE PRIN IPALI DELLA CLASSE

Dislocamento

Arlllamento

Apparato motore (Diesel-Elettrico)

+~

Autonomia

"i3

sovraccarico

>

4 Gener. Motor 1600 HP 1848

-2460

LV TLS 533 AV 4 CGE 1375 HP ( 16) -IV TLS 533 AD (8)

2 eliche

--Schnorkel tipo « Fleet Sllort»

'i:j"

(*)

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"

E E

0

OIl

0

u.l

14980/11 150/4 18.6 -

93.72

10

8.32

5.18

8/81

6840/18.6 27/8

(+) La velocila jl1 il1llllersione e sullo «Schnorkel » (*) Le aUlonolllie e corrispondenti velocita il1 imlllersione sono relative aile batterie accumulatori

II DA VINCI in navigazione

Note

:J

Rimodernate nel1954 e modificate in unita tipo « Guppy 1 B». Il cannone fu eliminato, il radar reso rientrabile e la torretta sostituita.

Le due unita appartengono alia classe «Gato» della Marina degli Stati Uniti e Eurono modificate nel 1954, per essere cedute in prestito alla Marina Italiana, in sommergibili tipo «Guppy 1 B ». II Barb partecipo aHa seconda guerra mondiale compiendo 12 missioni di guerra in Pacifico durante le quali a£fondo 17 mercantili per comp1essive 96.000 tsl. Per Ie sue eccezionali prestazioni nella guerra a1 traffico, il Barb si merito la «Presidential Unit Ci ation» e la «Navy Unit Commendation». Nel marzo 1946 pa so in tato eli conservazione e all'inizio del 1952 Eu rimesso in armamento ed aggregato al «Fourth Submarine Squadron» di Key West (Fla.). Dopo i lavori di moclifica e rimodernamento eseguiti nell'arsena1e di Portsmouth, it 13 dicembre 1954 il Barb fu consegnato alia Marina Italiana nel porto di New - London. Partl per l'Italia il ] 2 febbraio 1955 e giunse a Taranto it 1° marzo successivo. It Dace ebbe circa un anno eli attivita bellica in Pacifico effettuando numerose e fruttuose missioni di guerra al traffico. Al termine del conflitto passo in state di conservazione e vi rimase fino all'epoca elei lavori di moelifica e rimoc1ernamento per essere ceduto in prestito alia Marina Italiana; la cerimonia di consegna ebbe luogo a New-London il 31 gennaio 1955. II TAZZOLI all'ormeggio

...

271

SOMMERGIBILE TORRICELLI (4°)

Tipo Fleet

ubmarine ( SA) della c1asse «Balao»

Profondita di collaudo: 95 metri (1,5)

ARATTEIUSTICHE PRINCIPALI

Dislocamento

Apparato motore

Armamento

C*) utonomia in sovraccarico

+.~

-'0 0

CDiesel- Eletl rico)

Q

>

VI TLS 533 AV

-2491

IV TLS 533 AD

2 eliche

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"

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0

" E E

-

0

·til ell

co

ote

c.

:::l

a

loU

La caratteristica poppa del TORRICELLI

J4700/9.6

4 GCE J375 HP

---

co

N N

....J

4 General Motor 1600 HP

1880

co

88/4 J8

--

95.0

94/9

---

8.32

5.22

8/7J

Rimodernato nel J959 e modincato in unita tipo « Guppy I B».

7200/18

Schnorkel tipo « Fleet snort»

5/9

C+) Le velocita in immersione sono la prima ullo« Schnor kel _, la seconda C*) Le alltonomie in imrnersione sono relative aJle batterie ac umlllalOri.

ulle batt erie Cma ima)

EL MENTI R LATtYI ALL'UNITA

Cantiere di coslrllzione

OI1lC

EVANGELiSTA TORR/CELLI (4 0 ) Cex LlZARDFlSH)

Maniwotoc S.B. Co. CWisconsin)

Varato In

ervizio

1943 30-XII·1944

Consegnato alia Marina Italiana

6-IV-1960

Radiato

-

ote

Cedllto in prestito per un periodo rinnovabile di cinque anni

II

TORRICELLI

in

navigazione

273

272

18.

Parte Quinta

SOMMERGIBILI TASCABILI

Una vedetta scruta I'orizzonte

274

CLASSI DEI SOMMERGIBILI TASCABILI

CLASSE

«

A )}

Unita della classe: da A J ad A 6 «A 1) «B »

Tipo trasportabile per ferrovia - Progetto Ferrati

«CA»

Profondita di collaudo: 50 metri

«CB»

CARATTERISTJCHE PRINCIPALI DELLA CLASSE

'"

'(3 0 0:;

Apparato motore

Arl11amento

'"

N N

'2

Dislocamento

N N

OJ

Autonomia

>

OJ

~

~

c:

'"

..J

"

..J

13.5

2.22

OJ

c: 0

0

en

"E E

""'"0. 0' " LLJ

2.27

1/3

.~

Note

-

31

-37

Due siluri da 450 sistemati in gab- Un motore eletbie In coperta a trico 40 ...;... 60 HP prora

6.8

--

12/6 85/4

5

L'A 1 differisce dagli altri per aicuni particolari delle sistemazioni accessorie.

ELEMENT! RELATIVI ALLE UNITA

Nome

A 1

I

Canlierc di costruzione

R. Arsenale

Impostato

Varalo

I

I

I

Consegnato

I

Radiato

276

ce

A)I

in

navigazione

Note

luglio 1915

17-X-1915

5-XII-1915

26-1X-1918

[n disanno dal 20-VIII1917

La Spezia

Smg

I

A 2

»

luglio 1915

15-XII-1915

10-1l-1916

26-IX-1918

In clisarmo clal 26-1-1918

A 3

»

luglio 1915

29-XIl-1915

15-1[-1916

26-[X-1918

Idem, c.s.

A 4

»

luglio 1915

31-XII-1915

28-1-1916

26-IX-1918

Idem, c.s.

A 5

»

luglio 1915

15-1-1916

2-11[-1916

26-1X-1918

Iclem, c.s.

A 6

»

luglio 1915

11-II-1916

3-lIf-1916

26-IX-1918

[clem, c.s.

277

Classe «A»

o

0

Sopra: I'A 1 viene messo in mare per la prima volta 50110: I'A 1 durante

Ie prove ner golfo di La Spezia

G ENE R A LIT A'

Questi piccoli sottomarini vennero costruiti nel 1915 daH'Arsenale di La Spezia, su progetto del generale g.n. E. Ferrati, per supplire sollecitamente alle prime esigenze della guerra. Poiche essi dovevano essere adibiti alia vigilanza foranea di alcuni porti adriatici, si rese necessario costruire 0 adattare speciali carri ferroviari per il loro trasporto fino aile edi di impiego. Lo scafo di queste unita era fu iforme a sezioni circolari con ossature interne costituite da verghe angolate; i c10ppi fondi erano ricavati nell'interno della cafo come Ie cas e di compenso. L'apparato di propulsione elegli «A» era esclusivamente elettrico e !'autonomia risulto pertanto molto limitata; Ie prime esperienze di guerra ne misero subito in evidenza l'assoluta insufficienza. II periscopio non era rientrabile; tutte Ie apparecchiature di governo e di manovra erano a mana ad eccezione di una turbopompa per il servizio di esaurimento. L'A 1 differiva dagli altri nei particolari delle istemazioni accessorie perche, quale prototipo, fu oggetto di speciali adattamenti; Ie altre unita erano invece identiche fra di loro. 278

279

AT T I V I TA'

GIi «A» avrebbero dovuto essere disIocati a Brindisi e Valona per mantenere agguati ravvicinati all'entrata di quelle basi. Pera, in dipendenza della distanza da percorrere per portarsi in zona di agguato e della scarsa autonomia di tali sottomarini, fu necessario dare loro aItre dislocazioni. Co I A 2 ed A 4 furono inviati per ferrovia a Bari mentre A 3, A 5 ed A 6 vennero mandati a Venezia per essere utilizzati per Ia difesa ravvicinata di quei due portio L'A 1 rimase a La Spezia, ove fu adibito all'adele tramento degIi equipaggi per unita simllari in corso eli costruzione (Cfr. cla e «B»). II Comanelo e1el Dipartimento di Venezia esamina anche la possibilita eli e1istaccare i sottomarini a Grado per eventuaIi azioni nel Golfo di Panzano, rna dovette rinunziare al progetto percM gli scavi nel porto canale eli Graclo non erano ancora uItimati; gli «A» dell'AIto Adriatico furano invece inviati nelI'aprile 1917 ad Ancona a rimorchio cli cacciatorpediniere. All'inizio del 1917 A 2 eel A 4 furano po ti in t mporaneo eli armo e sostituiti a Bari e1a B 1 e B:2 di nuova co truzione; nel novembre furono trasferiti ad Ancona ove si travavano Ie rimanenti tre unita operative. L'attivita bellica e1egli « A » non regi tra nessun avvenimento degno eli menzione ed ebbe termine a fine gennaio J918, epoca in cui tutte Ie unita furano inviate a Venezia e di armate.

.'

Gli «A» vengono spediti aile sedi di impiego

I cinque «A» tirati in secco sulla banchina di Ancona. In primo piano una

Un sottomarino tipo

(e

A

J)

squadriglia di Smg «F»

sollevato da un pontone di carico

'I

280

281

Classe ( 8

CLASSE

«

n



Vnita della cJasse: B 1, B 2, B 3 Tipo trasportabile per ferrovia - progetto Ferrati Profondita di collaudo: SO metri

CARA'TT R1STICHE PRI

JPAU D -LLA CLASSE co

~

Dislocamento

'u

Apparato motore

Armamento

Autonomia

0

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0

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(D)~)---

128/6.9 40 -46

n

TLS 450 AV

1

(2)

(*) Itala 85 HP Savigliano 50 HP

''''

ote

"

9/5 6.9

--

15.12

5

2.32

2.56

1/4

225/5 48/3

R

Sviluppo della classe «A» con sensibile aumento del dislocamento, sistemazione di un motore a scoppio e di tubi di lancio subacquei interni.

I (*) Tipo «Avalve» con riduttore ad ingranaggi

",

ELEME TI RELATlVI ALLE

ome

I

Cantiere di costruzione

I

Jmpo tato

I

Varato

I

NITA

Conscgnato

I

Radiato

I

ote

B J

R. Arsenale La Spezia

16- VIi-1915

8- VII-1916

8-VII-1916

23-1-1919

In disarmo dal 21-Xll1918

B2

»

l6-VJI-1915

I-X-1916

I-X-1916

23-1-1919

idem, c.s.

B3

»

16- VII-1916

25-XI-1916

25-XI-1916

23-1-1919

In disarmo dal 23- VI1918

282

G ENE R A LIT A'

Anche questi battelli, che avrebbero dovuto essere riprodotti in sei esemplari, furono progettati dal generale g.n. E. Ferrati e costruiti nel R. Arsenale di La Spezia quasi contemporaneamente agli «A»; rna a causa di piu urgenti Javori il loro approntamento ELI dapprima rallentato e poi sospeso per Ie tre ultime unita (84 -;- B 6). DiJferirono dalla classe « A » perche ebbero, dimensioni sensibilrnente maggiori e lanciasiluri intemi e perche furono dotati di un motore a scoppio che ne aumento deci amente l'autonornia in superficie. A parte le differenze indicate, que ta cJasse puo ritenersi equivalente alIa classe precedente per le sistemazioni generali, per J'armamento, per i meccanismi au iJiari e per le apparecchiature.

283

AT T I V I TA' L'impiego delle unita di questa cia se iu limitato al B 1 e a1 B 2 che, all'inizio del 1917, furono inviati a Bari a so tituirvi A 2 ed A 4 che erano tati posti in temporaneo disarmo per necessita di grandi lavori. B 1 e B 2 di impegnarono intenso servizio di agguato foraneo e di vigilanza costiera ravvicinata enza peraltro partecipare ad azioni belliche; dopo il termine del conflitto furono subito posti in disarmo. 11 B 3 giunse a Venezia alia fine del 1917 e non effettuo alcuna missione di guerra; ebbe continue noie al motore e piccole avarie che ne consigliarono 1a radiazione nel giugno 1918.

CLASSE

«

CA

»

nita della c1asse: CA 1, CA 2 (prima serie); CA 3, CA 4 (sec nda serie) Tipo tra portabil

p r ferrovia - progetto Caproni

Profondita di collaudo 1a serie: 55 metri; 2 a serie: 70 metri

CARATTERISTICHE PRINCJPALl DELLA CLASSE I

'"

Dislocamenlo

ArmarnenlO

App~ralo

'u

mOlore

0

0;

CIl

c:

13.5

:~ - -

"

.;:

16.4

0

"

11 LS a gabbia da 450m/m subacquei

I

Diesel MA 60 HP Marelli 25 HP

6.25 5

N N

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Aliionornia

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2

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700/4 57/3

0

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Note

':; c;

UJ

1/1

ella vel' ione onglnale di siluranti.

1/2

Dopo Ie modifiche per I'impiego di mezzi speciali d'assallO.

1/2

Costruili apposilamente per I'impiego come mezzi d'assalto.

Vl

10

CIl

E

£ iii t)

12

della prima guerra mondiale furono appo itamente progettati per e sere impiegati per la difesa ravvicinata e, egnatam nt , p r Ja caccia ai sommergibili avversari in agguato pre 0 i maggiori p rti metr p litani. II lor cafo, prog ttat dal magg. g.n. Spinelli riprendeva nelle sue linee caratteri tiche il tip ¢ avallini ~ con doppi fondi Jaterali non resi tenti, intere anti circa i du terzi della cafo. Per ottenere maggiore semplicita di costruzione i lancia iluri furono i temati e ternamente allo scafo; es endo pero i tubi non tagni, durante I'e rcizio in guerra parecchi lanci fallirono a causa delle prolungat p rmanenz in acqua dei siluri. onostante il I ro limitato disJocamento questi battelli dimostrarono di avere buon quaJita nautiche e Ie prime esperienze di esercizio furono eleci amente superiori aile aspettative. Tali positivi risultati della prima serie di « CB » portarona alia pianificazione di 72 unita (12 squadriglie su sei batteJli) che la Ditta Caproni, all'inizio elel 1943, s'impegno di costruire con il ritmo eli 6-7 al mese. II programma non fu completato a causa elegli eventi bel1ici del settembre 1943 ed anche perche, gia nell'agosto di detto anno, la necessita eli maestranze in altri settori delJe eostrllzioni navaJi aveva con igJiato eli soprasseelere alla costruzione di 20 unita u 50 che erano gia tate ordinate (40 alia Caproni, j 0 all'AVIS di Ca tellammare eli Stabia). In totaJe furono co truiti 22 battelli elel tipo « CB »; 12 eli essi entrarono regolarmente in servizio nella R. Marina prima elell'armi tizio e gli altri 10, che in tale epoca i trovavano in co truzione, furono in eguito completati elalIa Marina della Repubblica Sociale.

Un C B in navigalione lungo Ie cosle della Crimea

294

295

AT T I V I T A'

Sommergibili "C B" nel porto di Costanza

Data ]'estensione delle co te italiane e ]a variabilita delle zone ove l'offesa avversaria poteva manifestarsi, ]e ba i di questi batteJli dovevano rispondere al requisito della mas ima mobilita. Per ogni gruppo di 6 «CB» organicamente riunlt( In squadriglia, venne pertanto costituito un parco logistico autocarrato cap ace di dare aile unita buona autonomia logistica e discreta assistenza tecnica per manutenzioni e lavori. La prima squadriglia (CB 1 +CB 6), co tituita a meta del 194], fu impiegata per ]a caccia antisommergibile nelle zone di apoli e Salerno per circa sei mesi; la stessa squadriglia nei primi mesi del 1942 venne inviata per ferrovia in Mar era ove fu impiegata prevalentemente con compiti offensivi con base inizialmente a Costanza e successivamente a Yalta e Seba topoli. Prima della caduta di Sebastopoli l'attivita della I a squadriglia fu decisamente intensa e numerose furono Ie missioni e molti gli incontri con l'avversario; i risultati accertati si concretarollo pero soltanto nell'affondamento di due sommergibili sovietici, l'S 32 da parte del CB 3 il 15 giugno 1942 circa 30 mg. a sud di Saric e I SC 206 da parte del CB 2 il 18 giugno 1942 poco piu a Sud della precisata posizione. ]] 13 giugno il CB 5 affondoin porto a Yalta perche colpito da siluro d'aereo durante una massiccia azione aeranavale IUS a contra queJla base. Dopo la caduta di Sebastopoli il traffico nelle acque della Crimea venne quasi totalmente a mancare e l'impiego dei «CB» in acqu piu lontane dalle basi porto ad un rapido !ogoramento del materiale con conseguenti avarie e necessita di lavori che potevano es ere eseguiti solo a Costanza. Cosl l'attivita dei battelli si ridusse sensibilmente e I'unico risultato con-

,-I

,,

Un (( C B)) in manovra nel porto

di Costanza

1.

Sommergibili

296

"C B.

sulla

banchina di Taranto

II C B 3 rientra a Yaha dopo 10 aHondamento del Smg russo 5 32

1

I

seguito prima dell'armistizio del settembre 1943 fu l'affondamento di un terzo sommergibile russo di medio dislocamento da parte del CB 4 il 26 agosto 1943 nelle acque a ponente della Crimea. Dati gIi scarsi risuItati conseguiti dai «CB» in Mar Nero, 1a Marina italiana offd a quelJa germanica 1a cessione di tali batte11i per ricuperare prezio i elementi per armare i sommergibiJi di nuova co truzione; Ie trattative non sortirono pero alcun risultato e dopo l'armistizio del settembre 1943 i 5 «CB» furono incorporati nella Marina rumena nella qllale non disimpegnarono attivita alcuna. Le unita, molto probabilmente, furono autodistrutte all'armistizio tedesco-rllmeno nell'agosto del 1944. La 2 a Squadriglia CB (CB 7 -;CB 12) fu costituita nell'agosto 1943 e venne dislocata a Taranto con compiti difensivi-esplorativi ne1 golfo omonimo; dopo l'armistizio gli Alleati progettarono di utilizzare tali battelli per azioni di guastatori contra i porti ita1iani controllati dai Tedeschi, ma desistettero da tale idea soprattutto a causa della scarsa velocita di resistenza dei «CB» e della conseguente necessita di rimorchiarli nelIe vicinanze di tali portio Le unita furono pertanto impiegate prevalentemente nel golfo di Taranto per esercitazioni anti - sommergibili e scuo1a comandanti ed equipaggi; il CB 8 ed il CB 10, nell'estate del 1944, fllrono per un certo tempo dis10cati a Malta con compito di difesa raVVICll1ata. Dopo ]a fine del conflitto tutte Ie unita della seconda squadriglia furono messe a terra e sllccessivamente demo1ite per recupero d i macchinari e materiali pregiati. Circa 1e missioni effettuate dai 10 « CB» rimasti nella Repubblica Socia Ie di Salo non si hanno che scarse notizie; tali comunque da non consentire di precisare guale fu 1a loro attivita. Certamente si tratto di attivita 1imitata ad azioni di guastatori e sbarco di informatori lungo Je coste italiane controlsottomarioi .. C B» all'ormeggio a Sebastopoli late dag1i AIJeati.

I DI E

L

B TI

In corsivo Ie unit

M 1ERGIBILI ITALIANI

eponirne 0 riprodotle in IInico

e~ernplare

,' Pag. A I -;.- A 5

A IAIO ADUA ALABASTRO ALAGI ALLUMI 10 AMBRA AMETISTA AMIANTO ANFITRITE A TlMONIO ARADAM . ARCfllMEDE ARCHIMEDE ARGENTO ARGO (10) ARGO (20) ARGONAUTA ARGONAUTA ASCIANGHI ASTERIA ATROPO (10) ATROPO (2 0 ) AVORIO AXUM

(10)

(20)

(10) (20)

B 1 -;.- B 6

,.

\

,

277 172 157 172 157 184 152 146 184 146 184 157 219 245 172 45 165 60 137 157 172 50 234 172 157

BAGNOLINI BAJAMONTI BALILLA (10) BALfLLA (20) BANDIERA BARACCA BARBARIGO (10) BARBARIGO (20) BAUSAN BEILUL BERILLO BIANCHI BRAGAD/N I3RIN BRO ZO

282 250 169 99 206 121 254 106 238 J 16 157 152 254 133 245 J72

CAI-;.-CA4 CADMIO CAGNI CALVI (10) CALVI (20) (ex BARIO) CAPPELLTNI CAPPONI CARACCIOLO CB 1 -;.- CB 22 CC 1 -;.- CC 3 CERNIA

285 184 259 229 184 238 111 259 292 94 178

CM 1 -0. CM 3 COBALTO COLONNA CORALLO CORRIDONI CROMO

Pag. 92 J72

116 152 133 184

DAGABUR DANDOLO DA PROCIDA DA VI Cl (1 0) DA VI CI (20) DELFINO (10) DELFINO (20) DE TleE DES GENEYS DESSIE' DIAMANTE DIASPRO DURBO

157 238 111 254 270 35 127 178 J 16 157 146 152 157

EMO (10) EMO (20)

201 238

FI-;.-F21 FAA'Dr BRUNO FERRARIS (10) FERRARIS (20) FERRO FlER.4MOSC.4 FI ZI FISALIA (1 0 ) FISALlA (20) FLUTTO FOCA (10) FOCA (20) FOSFORO FR 111 (ex PHOQUE) FR 112 (ex SAPHlR) FR-113 (ex REQUIN) FR 114 (ex ESPADO ) FR 115 (ex DAUPHIN) FR J 16 (ex TURQUOISE) FR 117 (ex CI RiCE')

63 238 57 219 184 214 229 45 137 178 42 234 184 268 189 268 268 268 189 19l

GALATEA GALlLEI GALVANI (10) GALVA I (20) GEMMA GIADA GIULIANI GLAUCO (10) GLAUCO (2 0 ) .

J46 219 20l 245 152 172 250 38 223

299

298

r

1 GONDAR GORGO GRAN[TO GRO GO GUGLlELMOTTl (10) . GUGLIELMOTTI (20) .

HI -.;.. 1-1 8

l'ag. 157 178 172 178 102 245 76

IRIDE . lRID[O

152 184

JALEA (Ie) JALEA (20) JANTINA ([0) . JANTlNA (20) .

45 137 45 137

LAFOLE' LITIO LiUZZi

157 184 250

MACAU_E' MAG lESlO MALACHITE MALASP1NA MAMELi MA ARA . MANGANESE. MARCELLO (LO) MARCELLO (20) MARCONI MAREA MEDUSA (10) . MEDUSA (20) MENOTTI. MERCURIO MiCCA (10) MiCCA (20) MILLELIRE MILLO MOCE IGO (10) MOCENIGO (20) MOR051Nl MURE A

157 184 152 254 111 12L 184 20L 238 254 178 45 137 12L 184 20L 226 206 259 20L 238 238 178

N I -.;.. N 6 NAIADE NANI (10) . ANI (20) ARVALO (10) ARVALO (20) NAUTILO NAUTiLUS NEGHELU NEREIDE (10) . NEREIDE (2 0 ) . NlCH.ELIO

86 146 106 238 38 127 178 53 157 53 146 172

ONDINA ON[CE ORO OTARIA ([0) OTARIA (2 0) OTTO E

146 152 184 38 223 184

PACINOTTI PERLA PIOMBO PISANi PLATiNO PORFIDO POTA5510 PROYA A ([0)

[02 152 184 116 172 172 184 106

PROVA A (20) PULLINO

Pag. 238 57

R3-.;..R-12 RAME. REMO. RISMONDO ROMOLO RUBlNO RUTE 10 .

264 187 264 169 264 146 184

S 1 (10) S 1 (20) (ex U 428) 52 (10) 52 (20) (ex U 746) 5 3 (10) 53 (20) (ex U 747) 5 4 -.;.. 59 (ex tedeschi) . SAiNT-BON 5ALPA ( LO) SALPA (20) SA TAROSA CIESA SCIRE' SERPENTE SETTEMBRiNI SETT1MO SILlCIO SIRENA SMERALDO SODIO SPARIDE SPERl 5P1GOLA 5QUALO (LO) SQUALO (20)

70 192 70 192 70 192 192 259 45 137 12L 206 157 137 142 142 184 146 146 184 178 111 178 38 127

TARANTI I TAZZOLT (10) TAZZOLl (20) TEMBIEN . TOPAZIO TORELLI TORRICELLI (LO) . TORRICELLl (2 0) . TORRICELLl (30) . TORRiCELLi (40) . TOn TRICHECO (10) TRICHECO (20) TRITONE (Ia serie) TRITONE (2 a serie) TURCHE5E

250 229 270 157 L46 254 20L 219 245 272 206 38 127 178 184 152

UAR5ClEK UEBI -SCEBELI

J57 157

VANADTO. YELELLA (L 0) . YELELLA (2 0 ) . YENIERO ([0) YE IERO (2 0 ) YOLFRAMIO YORTICE

184 45 165 106 238 172 178

Wl-.;..W4 Xl -.;.. X 3

ZAFFlRO ZlNCO ZOEA ([0) . ZOEA (20) . ZOLFO

73 81

.

,

146 184 45 234 184

300

r