Ghiandola Pineale e DMT PDF [PDF]

La Ghiandola pineale: l'occhio che vede tutto e simboleggia il TERZO OCCHIO ONNISCIENTE. Lo scopo primario nella pratic

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La Ghiandola pineale: l'occhio che vede tutto e simboleggia il TERZO OCCHIO ONNISCIENTE.

Lo scopo primario nella pratica della meditazione, e' proprio quello di riattivare la ghiandola pineale. L'occhio che vede tutto, "The all seeing eye", simboleggia proprio il TERZO OCCHIO ONNISCIENTE. La Ghiandola pineale produce ciò che e' comunque conosciuto come DMT, sostanza in grado di portare l'individuo ad avere viaggi extradimensionali, e extratemporali. Ciò accade di notte durante i sogni, quando la Ghiandola pineale e' maggiormente attiva. Apparentemente, ad oggi non si da' molta importanza al terzo occhio come in passato ciò ha portato ad atrofizzare graduale di tale organo ed alla perdita di valori "obsoleti" quali la spiritualità, l'amore per il prossimo ma ciò coincide "incredibilmente" anche con un rimbambimento delle masse. All'interno della Ghiandola pineale scorre acqua, che con il passare del tempo calcifica. Questo porta ad una atrofizzazione della Ghiandola. Tale processo di calcarizzazione ed atrofizzazione viene accelerato prevalentemente a causa dell'alimentazione moderna: bibite gassate, acqua fluorizzata, zuccheri raffinati. La Ghiandola pineale si attiva e si "decalcifica" di notte, con l'oscurità e con il sonno, pertanto per riattivare tale organo atrofizzato, nella maggior parte della gente sono necessarie queste due azioni: dormire e meditare. 1

Pineale deriva da pino, la Ghiandola pineale quindi ottiene il suo nome proprio da pino, perché ha la forma di pigna. La statua che vedete a lato è sita in Piazza della Pigna ( Città del Vaticano )... Se guarderete con occhio critico la foto vi accorgerete che tale statua ha simboli egiziani. Ai lati della pigna ha due pavoni, simbolo molto usato dagli antichi egizi, invece ai piedi della statua vi è un sarcofago egiziano aperto... Il sarcofago aperto simboleggia la fine della morte, e la transizione verso la vita puramente spirituale. Tale elemento della composizione è presente anche nella grande piramide di Giza, nella camera del re. Anche lo scettro del dio egizio Osiris riporta lo stesso stemma adottato in seguito dal Vaticano. Esso e' costituito da una ghiandola pineale in cima e da due serpenti incrociati ( il DNA ) che raggiungono la ghiandola, passando attraverso la spina dorsale. Il dio egiziano Osiris, viene raffigurato con una protuberanza sul cranio. Tale sporgenza simboleggia il Terzo Occhio, organo che gli "antiquati" egizi conoscevano molto bene. Anche Shiva, la dea indiana della, distruzione, viene rappresentata allo stesso modo, con il cranio che presenta un'evidente sporgenza con dei serpenti attorno. Anche nello scettro del papa, come nello scettro di Osiris è stato posto non a caso il simbolo della ghiandola pineale (sotto il crocifisso ) Nei vangeli ci sono varie citazioni riguardo la ghiandola pineale... La prima citazione fa riferimento alla natura della ghiandola pineale e mette in evidenza l'importanza di tenere il Terzo Occhio aperto... "La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella Luce; ma se il tuo occhio e' malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la Luce che è in Te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!" (Matteo 6:22) La seconda citazione ci dice invece che nell'oscurità e durante il sonno il Tero occhio si riattiva "illuminandoci". "Il popolo che giaceva nella tenebre, ha veduto una gran Luce; su quelli che giacevano nella contrada e nell'ombra della morte, una Luce s'è levata." (Matteo 4:16) Il Vaticano è da sempre custode di grandi segreti di importanza vitale per gli uomini, perché non far venire niente a galla? Il Vaticano tiene per se la Spiritualità vera, e dà ai Fedeli ciò che è una parodia di culti più antichi, quale il culto solare, il mitraismo, il culto dei morti egiziano. Tra tante frottole e mistificazioni una verità c'è, sta a Te scoprirla. Dovrai riattivare il tuo Terzo Occhio per vederla

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La ghiandola pineale o epifisi è una ghiandola endocrina delle dimensioni di una nocciola, sporge all'estremità posteriore del 3° ventricolo. Appartiene all'epitalamo ed è collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e simmetrici (peduncoli epifisari), alle circostanti parti nervose. Le sue cellule, i "pinealociti" producono l'ormone melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, reagendo al buio o alla poca luce. La melatonina è inoltre l'ormone antagonista degli ormoni gonadotropi ipofisari, infatti gli elevati quantitativi di melatonina nell'individuo in età prepuberale, ne impediscono la maturazione sessuale. All'inizio della pubertà i livelli di melatonina decrescono notevolmente e nell'epifisi si accumula la sabbia pineale. La ghiandola pineale secerne melatonina solo di notte: poco dopo la comparsa dell'oscurità le sue concentrazioni nel sangue aumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente all’approssimarsi del mattino. L'esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina in misura dose-dipendente. In questo senso l'epifisi sembra rappresentare uno dei principali responsabili delle variazioni ritmiche dell'attività sessuale, sia giornaliere che stagionali (soprattutto negli animali). Conosciuta fin dall'era antica, anche per la sua frequentissima calcificazione in età matura, questa ghiandola di circa 150 mg, grossomodo al centro del cervello, è uno dei centri dell'organizzazione circadiana dell'organismo, comunque di ancora poco interesse in neurologia moderna. C'è una relazione di reciprocità tra il funzionamento della ghiandola pineale, la tiroide e le ghiandole adrenali, e col sistema immunitario.

Religone e filosofia Per la sua posizione centrale, per l'aspetto calcifico e il disegno creato al taglio anatomico, è sempre stata oggetto di concetti misterici. Anticamente era chiamata il "terzo occhio" e le venivano attribuiti poteri mistici. Per la medicina orientale, le informazioni ricevute dai campi di energia sottile attraverso la ghiandola pineale sono decodificate e trasmesse lungo la colonna vertebrale come vibrazione risonante. L'informazione viaggia ad altre parti del corpo attraverso canali di energia, campi bioelettrici, fibre nervose e sistemi di circolazione.

Per Descartes la ghiandola pineale è il punto privilegiato dove mente (res cogitans) e corpo (res extensa) interagiscono.

Per i Discordiani, consultando la propria ghiandola pineale si può ottenere la risposta alle domande più difficili sulla vita

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Introduzione allo studio della DMT Gilberto Camilla Sono fermamente convinto che in qualche luogo, nel cervello, esista una molecola spirituale che origini o alimenti il misticismo e altri stati modificati di coscienza endogeni (R.J. Strassman) INTRODUZIONE La DMT, N, N-dimetiltriptamina, è un composto appartenente alla classe delle triptamine, presenti in molte piante (Acacia, Anandenanthera, Mimosa, Virola, etc.) ed è il principio attivo delle famose polveri da fiuto allucinogene dell’America meridionale, note sotto i nomi indigeni di yopo, parika, cohoba. E’ anche parte essenziale della bevanda sacra nota col nome di ayahuasca o yagé. Derivati dalle triptamine allucinogene sono presenti anche negli animali: La bufotenina (5 idrossi-DMT) ad esempio si trova nella secrezione ghiandolare di molte specie di rospi e anfibi. La DMT e altre triptamine e N-metil-triptamine, sono metaboliti endogeni nei topi e in altri mammiferi, uomo compreso, così come nei polmoni, nel cervello, nel sangue, nel fluido cerebrospinale, nel fegato, nel cuore e in altri tessuti, sia dell’uomo che di altri mammiferi sono presenti enzimi capaci di catalizzare la biosintesi del catabolismo delle triptamine allucinogene. È stato anche ipotizzato un ruolo neuroregolatore della DMT endogena nei mammiferi, e un suo possibile ruolo nella regolazione del sonno REM. La DMT sintetica, oggetto di questa breve introduzione, si presenta come un liquido lattescente dal pungente e caratteristico odore che fornisce dei cristalli bianchi che, dopo successivi passaggi, si trasformano in una sostanza vischiosa e infine in un olio di color arancione. DMT, SEROTONINA E GHIANDOLA PINEALE La ghiandola pineale (o epifisi) è una ghiandola dell’epitalamo, nella regione diencefalica. Si tratta di un piccolo corpicciolo di colore grigio rossastro, del volume di un pisello e dall’aspetto di un frutto di pino. La sua base è collegata con il talamo ottico mediante un peduncolo formato da tre cordoncini per lato, ed è vicina ai canali del liquido cerebrospinale; inoltre è situata in modo quasi 4

strategico vicino ai centri emozionali e sensoriali del cervello, o collicoli. La ghiandola pineale è esattamente sopra questi collicoli, separata solo da un piccolo canale di liquido cerebrospinale. Infine è circondata dal sistema limbico, una serie di “strutture” cerebrali che presiedono all’esperienza di varie emozioni, dalla rabbia alla gioia, dalla paura al piacere. Le tradizioni mistiche sia occidentali che orientali concordano sul fatto che i livelli più profondi (o più “elevati”, se preferite) dell’estasi sono accompagnati dalla visione di un’accecante “luce bianca”. Questa illuminazione sarebbe il risultato di una sorta di sviluppo della coscienza attraverso varie tappe di crescita spirituale, psicologica ed etica. Nella tradizione induista queste tappe sono rappresentate dai chakras, e quello più “elevato” è chiamato “Corona” o Loto dai Mille Petali”. Nella maggior parte delle tradizioni questa “corona” si trova al centro e alla sommità del cranio e corrisponde, a grandi linee, proprio alla ghiandola pineale. L’interesse scientifico nei suoi confronti si fece pressante con René Descartes (1596 – 1650). Come molti lettori sapranno, il merito del grande filosofo francese fu quello di distogliere l’attenzione dallo studio dell’ anima (filosofia cristiana) in senso astratto per rivolgerla allo studio della mente e delle sue funzioni. Mente e corpo, benché totalmente separati e distinti, interagiscono nell’organismo umano: la mente può influenzare il corpo e viceversa. Per esistere questa “comunicazione” doveva necessariamente esistere un punto di interazione, in cui mente e corpo potessero esercitare la loro reciproca influenza. Questo punto di interazione doveva trovarsi nel cervello, perché le ricerche fisiologiche del tempo stavano sempre più dimostrando che il cervello era il centro delle funzioni della mente. Descartes si convinse che dal momento che l’unica parte del cervello ad essere singola ed unitaria (non divisa e sdoppiata nei due emisferi) era la ghiandola pineale o conarium, non poteva essere che lei il punto di interazione. È importante ricordare che Descartes non sosteneva che l’ anima fosse contenuta nel conarium, ma che questo non fosse altro che il semplice punto di interazione. La ghiandola pineale, dal punto di vista evolutivo, non è sempre stata calata nella profondità del cranio, come è oggi nell’uomo e nella maggior parte dei vertebrati; sembra che un tempo essa fosse sollevata da una sorta di piedistallo e raggiungesse la parte superiore del cranio, funzionando quasi da “terzo occhio”. Ancora oggi in alcune isole della Nuova Zelanda vive un rettile primitivo provvisto di occhio pineale quasi in funzione. Si è pertanto avanzato l’ipotesi che l’occhio pineale, collocato proprio sulla parte superiore del cranio, abbia potuto esser 5

usato da termostato per controllare il calore del corpo (essendo colpito direttamente dal sole), servendo così da transizione evolutiva fra i rettili e i mammiferi a sangue caldo. È inoltre possibile che all’internalizzazione “fisica” dell’occhio pineale corrisponda una internalizzaizone psichica, che abbia rafforzato la facoltà di visione interna dei contenuti psichici, dato che questi contenuti sono stati primitivamente originati dalla visione di fatti esterni. Ma la ghiandola pineale è qualcosa in più di un semplice retaggio evolutivo. Nel feto diventa visibile alla settima settimana di gestazione, esattamente quando si formano i caratteri sessuali differenziati; prima di questa data il sesso del feto è indeterminato, o per lo meno è sconosciuto. Numerose sostanze sono state isolate nella ghiandola pineale: norepinefrina, serotonina, istamina e melatonina. La melatonina è stata scoperta nel 1958 dal prof. Aaron B. Lerner e da altri ricercatori dell’Università di Yale. La melatonina viene sintetizzata a partire dall’aminoacido triptofano. Uno dei prodotti intermedi è la serotonina (il neurotrasmettitore che tanta parte ha nell’azione della maggior parte degli psichedelici), che viene trasformata in Nacetilserotonina dall’enzima n-acetiltransferasi e quindi trasformata in melatonina dall’enzima idrossi-o-metiltransferasi. Questi enzimi sono regolati attraverso la retina dalla luce solare, per cui si ha aumento notturno della secrezione di melatonina e diminuizione diurna. Tramite l’aumento serale della melatonina arriva la sonnolenza notturna; il livello di melatonina crolla colla luce dell’alba. Nei mammiferi la melatonina inibisce lo sviluppo delle ghiandole sessuali, influenza l’estro, possiede una azione tireotrofica, negli anfibi provoca schiarimento della cute. La melatonina impedisce lo sviluppo sessuale dell’infanzia; questa ipotesi è confermata dal fatto che tumori della ghiandola pineale nell’infanzia, che bloccano la sintesi di melatonina, si accompagnano ad uno sviluppo sessuale precoce. Ricercatori hanno trovato una riduzione nel sangue della melatonina nell’insonnia, che difatti è più diffusa negli anziani. Il fatto curioso che il nome esteso della melatonina è N-acetil-5-metossitriptamina, quindi una triptamina endogena. La sostanza fu inizialmente ritenuta da Strassman il candidato principale per essere la molecola spirituale, ipotesi ben presto accantonata perché la melatonina non possiede attività allucinogena, anche se a dosaggi elevati provoca la comparsa di sogni molto vividi. 6

La ghiandola pineale è un incredibile “laboratorio” biochimico: la adrenalina e la noradrenalina sono due neurotrasmettitori che permettono la sintesi melatoninica nella ghiandola pineale; e ancora: la serotonina, si trasforma a sua volta in melatonina, ed è anch’essa presente nella ghiandola. Per non addentrarci in argomenti troppo complicati per non addetti ai lavori e che d’altra parte esulano dagli scopi di questo articolo, possiamo riassumere dicendo che la ghiandola pineale trasforma la serotonina in triptamina, precursore chimico della DMT. Il processo avviene con particolari enzimi, metiltrasferasi, che si legano ad un gruppo di metile (un atomo di carbonio e tre di idrogeno) e lo trasformano in altra molecola. Se si sottopone a questo processo la triptamina per due volte, avremo la dimetil-triptamina, cioè la DMT. FARMACOLOGIA La DMT è probabilmente lo psichedelico più spettacolare, grazie alla sua azione estremamente rapida; chimicamente presenta una struttura indolica affine alla psilocibina e alla psilocina. Pur essendo stato sintetizzata nel 1931, la prima ricerca scientifica sulle sue proprietà psicoattive fu effettuata nel 1956 da Stephen Szara, allora capo del settore biomedico nella divisione di ricerca del National Istitute of Drug Abuse. La sostanza ebbe la sua massima diffusione come droga ricreazionale negli anni ’60, soprattutto negli Stati Uniti, dove fu ribattezzata businessman trip, il “trip dell’uomo d’affari”, proprio per la rapidità dei suoi effetti. In seguito fu quasi dimenticata, fino all’inizio degli anni ’90, quando entrò a far parte di un vasto ed interessante progetto di ricerca da parte dell’équipe del dr. Strassman. L’esperienza personale tratta da questa ricerca è stata riassunta dallo stesso Strassman nelle pagine di ALTROVE (STRASSMAN, 1999) prima di essere pubblicata in un libro (STRASSMAN, 2001). La DMT è una sostanza estremamente interessante, sia dal punto di vista biochimico che da quello dell’esperienza che determina. La sostanza è inattiva oralmente, anche a dosaggi estremamente elevati, superiori ai 1.000 mg. Con un’iniezione intramuscolare vi è la comparsa dell’attività a partire da 30 mg. mentre una completa esperienza psichedelica si presenta a dosaggi di 50-70 mg. Il metodo più comune di assunzione è quello di mescolarlo con tabacco o altre sostanze per fumarlo. La cosa che maggiormente balza agli occhi è l’incredibile rapidità d’azione: la totalità degli effetti si manifesta entro pochi secondi, con un culmine tra il terzo e il decimo minuto. Gli effetti scompaiono in 15-30 minuti. 7

Tutti i consumatori concordano sul fatto che non c’è modo di prepararsi al “ viaggio”, se non quello di stare sdraiati o comodamente seduti e lasciarsi andare all’affollarsi estremamente accelerato degli impulsi sensoriali. Il limite, o per meglio dire, un inconveniente -almeno secondo il mio giudizio- della DMT nella ricerca sperimentale sta proprio in questa immediatezza degli effetti, che può provocare una sorta di reazione di panico, e quindi all’instaurarsi di difese e resistenze che possono bloccare o inibire il normale decorso dell’esperienza soggettiva. Dal punto di vista biochimico la DMT ci offre interessanti elementi nella prospettiva della teoria organicistica, in quanto la sostanza può essere considerata endogena. Tracce della sostanza sono infatti presenti nel fluido cerebrospinale dell’uomo, e specifici recettori per la sostanza sono stati rinvenuti da più studi presenti nel cervello dei mammiferi. Una delle più comuni sensazioni riportate dalla maggior parte degli sperimentatori è una sorta di “dejà vu”, l’impressione di aver già vissuto in un non meglio precisato “passato” lo stesso genere di esperienza emozionale ed estetica. Questo è riportato anche da coloro che assumono la DMT per la prima volta. E’ come se tutti noi conoscessimo inconsciamente gli effetti della sostanza: l’intrigante ipotesi, tutta da dimostrare, è che in qualche tappa della nostra ontogenesi le triptamine endogene siano state presenti nella chimica del nostro corpo in quantità superiori a quanto non lo siano nell’adulto sano, o che esse siano state, per ragioni sconosciute, psichicamente attive. Ma la DMT sembra dare sostegno anche alla vecchia teoria delle psicotossine endogene: la ricerca biochimica ha evidenziato la presenza della sostanza in quantità non trascurabili anche nelle urine e nel sangue di pazienti schizofrenici.PROSPETTIVE E CONCLUSIONI Negli ultimi anni mi sono ritrovato a studiare la documentazione di quasi mezzo secolo di ricerche, sia italiane che nord americane. Inoltre ho potuto raccogliere le testimonianze di molti soggetti che avevano avuto esperienze al riguardo. Focalizzare l’attenzione sulla DMT può essere interessante –in prospettiva di una futura ricerca legale- per una serie di motivi: è una sostanza estremamente potente; si trova nel corpo umano e la sua funzione non è ancora stata spiegata propriamente. La sua azione estremamente rapida la rende particolarmente indicata per una ricerca clinica, e non presenta –essendo una sostanza poco notagrandi aspettative da parte di eventuali sperimentatori. I suoi aspetti positivi possono essere così riassunti: 1- breve durata; 8

2- esperienza profonda; 3- potenti e variegate sensazioni; 4- cambiamenti radicali di prospettiva; 5- esperienze transpersonali intense. Gli aspetti negativi possono comprendere: 1- Esperienze destrutturanti; 2- difficoltà di fumare la sostanza; 3- ipertensione e cefalea; 4- difficoltà di integrare l’esperienza; 5- paura Per “quantificare” e “qualificare” farò riferimento alla classificazione di Pahnke che divise l’esperienza soggettiva prodotta da psichedelici in cinque gruppi: l’esperienza psicotico simile, l’esperienza cognitiva, l’esperienza estetica, l’esperienza psicodinamica e l’esperienza transpersonale; questi cinque gruppi sono ovviamente mescolati tra loro e in qualche modo accompagnano l’esperienza in quanto tale, diventando una sorta di fasi. Dal mio studio però l’azione delle singole sostanze sembrerebbe privilegiare un tipo di esperienza rispetto ad un’altra. L’ESPERIENZA PSICOTICO SIMILE è caratterizzata da confusione mentale, da vari gradi di paura, dall’ansia al panico; da sintomi paranoici, da depressione, manie di grandezza, incapacità di ragionamento astratto, malesseri somatici. Il termine è abitualmente impiegato per indicare qualsiasi esperienza negativa, il così detto “brutto viaggio”, ma nello specifico è caratterizzata dalla perdita dell’Io e del concetto di identità di tipo psicotico: in altre parole, nell’esperienza psicotico simile la destrutturazione dell’Io è estremamente profonda e rapida. L’ESPERIENZA COGNITIVA è invece caratterizzata da uno stato mentale estremamente lucido: la mente, il pensiero, sembrano in grado di poter cogliere le cose sotto prospettive nuove. L’esperienza creativa può avere qualcosa in comune con questa classe esperienziale, anche se la relazione non è mai stata studiata con sufficiente attenzione. L’ESPERIENZA ESTETICA è dominata dagli aspetti percettivi, con una modificazione e un’intensificazione di tutte le modalità sensoriali. Caratteristici sono i fenomeni di sinestesia (ad esempio “vedere” i suoni o “ascoltare” i colori), della percezione di movimenti negli oggetti (i muri sembrano “respirare”). Ad occhi chiusi compaiono visioni di scene, di complesse geometrie, di forme architettoniche, etc. 9

L’ESPERIENZA PSICODINAMICA è caratterizzata dal ritorno in superficie di materiale precedentemente inconscio o preconscio. Abreazione e catarsi sono elementi di ciò che può essere vissuto come un’attualizzazione di traumi del passato o la rappresentazione simbolica di conflitti rimossi. E’ questa l’esperienza solitamente ricercata quando gli allucinogeni vengono impiegati in un contesto psicoterapeutico. L’ESPERIENZA TRANSPERSONALE, detta anche esperienza trascendentale, è quella più difficile da descrivere e da valutare, e presenta evidenti analogie con le esperienze mistiche ed estatiche. Consiste, in parole povere, in una destrutturazione dell’Io alla quale segue una ristrutturazione più integrata e più completa. Dal punto di vista psicodinamico, in riferimento ai cinque gruppi esperienziali di Pahnke di cui sopra, la DMT sembrerebbe non produrre un’esperienza psicotico simile: forse la rapidità dell’esperienza non permette una metabolizzazione dei contenuti emozionali in chiave psicotica, se non di brevi episodi di paura, confinati alla primissima fase dell’ebbrezza, nei secondi iniziali. Questa “paura” è però di tipo razionale, legata essenzialmente alla rapidità degli effetti della sostanza che, come disse il filosofo Alan Watts “è come essere sparati da un cannone atomico”. Assenti sono reazioni di tipo paranoico, maniacale; malesseri somatici si presentano soltanto nei primissimi minuti dopo l’assunzione: tachicardia, sudorazione, vertigini, e probabilmente sono anch’essi determinati da una reazione fisiologica organica. Si possono verificare esperienze di paura, vissute per lo più come distanti e marginali, anche se intense e totali. Un soggetto riferì: “Arriva la paura con una presenza nera, un’ombra che fa da contraltare alla bellezza sfolgorante di prima, ma che sento come un’altra faccia della stessa medaglia. Questa bellezza sconvolgente è al tempo stesso terrificante; a volte vedo figure nello spazio composte da tratti neri paralleli tra di loro che incombono verso di me e sento rigidità alla nuca”. Un altro “Mi sono aggrappato a xxx come un animaletto che si aggrappa alla pelliccia della madre per sopravvivere mentre il mio corpo con degli spasmi si contraeva e si distendeva violentemente (…) tremante di paura e di freddo”. Per definire e spiegare la “marginalità” della paura, un intervistato disse che la paura è fisicità che non ha nulla a che fare con l’esperienza con DMT, che ci proietta in un “altro mondo”, lontano dal corpo e dalla fisicità. Scarsa è anche l’influenza dell’esperienza cognitiva: anche in questo caso la rapidità con cui si manifestano e terminano gli effetti non lascia spazio a possibili 10

insights di tipo psicologico, filosofico o artistico. Dilatata all’ennesima potenza è invece l’esperienza estetica: un soggetto riferì di vedere “colori che si muovevano, come dei frattali. Ero in un palazzo arabo in cui tutto quello che mi circondava erano arabeschi sgargianti in movimento”. Oppure: “Subito arriva l’immagine di uno sfondo verde animato da linee scure in movimento che descrivono disegni arabescati. Gli sfondi poi cambiano colore, ricordo il giallo e poi forse l’azzurro”. Notevolmente interessata è anche la dimensione transpersonale o trascendentale: un altro soggetto descrisse la sua esperienza in questi termini: “Avevo la sensazione di essere portato via, e mi sono dimenticato del mio corpo, della mia vita. Mi sono ritrovato in un altrove fuori di me, oltre la mia coscienza, più in là. Mi ero affacciato su di un altro mondo”. “Nelle forme che si creano mi sembra di avvertire occhi senza forma che mi guardano e una presenza oltre l’umana esperienza, da cui emana un’ energia dalla quale mi sento sovrastato”. In chiave psicoterapeutica l’azione della DMT sembra essere sostanzialmente trascurabile, non alimentando un’esperienza psicodinamica. La maggior parte delle ricerche non evidenzia il riemergere di ricordi, traumi o simbolizzazioni di conflitti rimossi. Anche in questo caso, il rapidissimo decorso dell’esperienza con DMT sembrerebbe, almeno allo stato attuale della ricerca, ostacolare l’utilizzo della sostanza a scopi psicoterapeutici; la “rapidità” della sostanza deve essere valutata in due sensi: 1) la difficoltà di seguire qualsiasi sequenza del pensiero, letteralmente inondato da fenomeni percettivi; 2) l’esperienza non resta a lungo impressa. In ogni caso la DMT non può certo competere con l’azione introspettiva dell’LSD o della mescalina. A differenza però di queste sostanze la DMT non sembra lasciare conseguenza alcuna al termine dell’esperienza: nelle ore successive, spesso anche il giorno dopo, il soggetto vive un profondo senso di benessere e di lucidità mentale. Nonostante ciò, personalmente sono del parere che la sperimentazione clinica con DMT possa riservare in un prossimo futuro risposte interessanti sul piano specificamente biochimico.La DMT infatti, fra tutti gli allucinogeni, è quello che presenta un’azione che possiamo definire abbastanza costante, con una serie di temi comuni in un’altissima percentuale di sperimentatori. I più importanti di questi temi comuni sono quelli evidenziati anche da Strassman nell’articolo pubblicato su ALTROVE: 1- L’esperienza di una sorta di “natura abitata”: quasi il 90% dei consumatori riferisce sensazioni (o visioni) di venire trasportati in un altro mondo da “entità”: 11

spiriti, angeli, demoni o esseri extraterrestri. Un soggetto descrisse di aver volato accompagnato da “i Signori dell’ Universo, esseri soprannaturali mostruosi, ma non spaventevoli: figure umane con la testa di uccelli, serpenti alati, alberi con la testa umana, strane sfere con occhi, naso, bocca e minuscoli arti”. 2- L’esperienza di morte. Anche qui la maggior parte degli sperimentatori afferma di aver avuto la reale sensazione di essere sul punto di morire. Un soggetto riferì di essere stato “nella dialettica tra la vita e la morte come se vivessi una vera e propria iniziazione passando in mezzo a questi due grandi opposti complementari”. Perché questa uniformità di sensazioni, si chiede Strassman? E’ soltanto “un’esperienza di “ morte psicologica”, caratteristica di molte esperienze psichedeliche e sciamaniche, la cui attinenza con la morte reale è tutta da dimostrare, oppure è una sorta di “anticipazione” del momento del trapasso? Strassman ipotizza che la ghiandola pineale possa produrre, al momento della morte, DMT o triptamine analoghe. In questo caso il campo di ricerca e di sperimentazione si amplierebbe e avrebbe dei risvolti clinici non indifferenti: la DMT potrebbe, in questa direzione, essere una specie di “allenamento” per i malati terminali e per chi è interessato al processo della morte. fonte: ecn.org

DMT N-N dimetiltriptamina Una molecola semplice, ma potentissima. Una molecola endogena, ma anche di sintesi. Mentre dormiamo viene prodotta nel nostro cervello e il suo picco massimo è registrabile verso le 3-4 ante meridiem proprio nella fase del sonno profondo o REM durante il quale, generalmente, si sogna. La molecola ha una funzione complessa non ancora completamente svelata, ma, come ipotizzato da numerosi scienziati che l'hanno provata su volontari sani nel più grande studio mai eseguito con sostanze serotonino simili, potrebbe essere la molecola dello spirito. Sì, la DMT avrebbe il ruolo di essere la molecola dello spirito umano con la capacità di intervenire in tutti quegli stati in cui, il solo corpo non saprebbe ritrovarsi o reagire. Ansietà, depressione e stress sono i suoi target principali. La primissima produzione di DMT avviene con la terza settimana di gestazione e, il suo primo massiccio utilizzo, da parte del nascituro, è proprio durante la nascita. Il suo backbone è fantastico, differisce di poco da sostanze vegetali come psilocibina, psilocina e da molecole come melatonina e serotonina. Gli scheletri di tutte queste molecole, d'altra parte, si sovrappongono perfettamente ad una fondamentale parte della struttura dell'acido lisergico i cui effetti psichedelici sono molto noti. La presenza di DMT nel sangue dura pochissimo, qualche decina di minuti, contro le ore delle altre droghe vegetali appena menzionate e ciò permette la sua benefica azione. L'altro appuntamento che l'uomo ha con la DMT è durante l'inizio dell'ultimo viaggio, quello della morte e della rinascita nell'altro mondo. La nostra ghiandola pineale, sede di produzione della DMT, infatti continua a produrre DMT per oltre 48 ore dopo la morte.

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Autosintesi del DMT e derivati Derivati delle triptamine e beta-carboline sono stati scoperti come metaboliti endogeni nei mammiferi, esseri umani inclusi. Le metil transferasi che catalizzano la sintesi delle triptamine, comprese DMT, 5-MeO-DMT e bufotenina, sono presenti dall'uomo nei polmoni, nel cervello, nel liquido cerebrospinale, nel fegato e nel cuore (MCKENNA & TOWERS 1984). Nella ghiandola pineale la MAO è il primo veicolo di inibizione della serotonina, un neurotrasmettitore sintetizzato dall'amminoacido triptofano. Se la MAO è bloccata da armina, armalina o altri MAOinibitori, la serotonina può essere convertita dagli enzimi metil-trasferasi HIOMT e INMT in triptamine psichedeliche: (serotonina -- (HIOMT) --> 5-mEo-tript. -- (2*INMT) --> 5-MeO-DMT) Così, l'ingestione simultanea di l-triptofano per aumentare i livelli di serotonina, di un candito per aumentare la quantità di triptofano che arriva al vostro cervello, nonchè di materiale vegetale contenente 25-50 mg di armina/armalina per bloccare i MAO, può stimolare la vostra ghiandola pineale a sintetizzare una sostanziale quantità di 5-MeO-DMT (MOST 1986). Risultati simili si possono ottenere sostituendo il triptofano con il 5idrossitriptofano (5-HTP). Dosi di melatonina normalmente usate come sonnifero sono state assunte anche con i-MAO reversibili con conseguenti effetti psicoattivi, che suggeriscono una significativa interazione tra le due sostanze. Questo è estremamente pericoloso per chi soffre di squilibrio di amine o schizofrenia. Per le persone normalmente sane ci possono essere conseguenze dannose. Un potente inibitore di INMT, enzima necessario per la sintesi di DMT e 5-MeODMT, è presente in alte concentrazioni nella ghiandola pineale. Un blocco o inibizione della sintesi di questo inibitore può essere responsabile della transe e di altre condizioni psichedeliche raggointe "senza droghe" (STRASSMAN 1980).

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Ghiandola Pineale - Il Misticismo del Terzo Occhio La ghiandola Pineale, definita dagli Antichi "Terzo Occhio",è una ghiandola endocrina, Appartiene all'epitalamo e tutto il misticismo ci porta ad intuire la relazione fra esteriorità (mente) ed interiorità (corpo). Infatti..: Per la medicina orientale,le informazioni ricevute dai campi di energia sottile attraverso la ghiandola pineale sono decodificate e trasmesse lungo la colonna vertebrale come vibrazione risonante.L'informazione viaggia ad altre parti del corpo attraverso canali di energia,campi bioelettrici, fibre nervose e sistemi di circolazione. Per Cartesio la ghiandola è il punto privilegiato dove Mente (interiorita') e Corpo (esteriorita')interagiscono. Leggete il 31° articolo Ne:“Le passioni dell’anima”. Per i discordiani consultando la propria ghiandola pineale si possono accedere ad informazioni più evolute su qualsiasi Idea Innata. Per i culti pagani e magici in generale,la ghiandola si fa' partecipe di un collegamento fra il mondo astrale e quello materiale. Dall'allenamento di Essa si determina il proprio potenziale aurico e spirituale. E' sempre curioso notare come gli "Antichi" siano sempre arrivati alla conoscenza attravero la filosofia, l'intuizione e i mezzi eterici messi a disposizione dell'uomo. Come è curioso notare che,invece,usando i mezzi psuedo-tecnologici l'uomo abbia cominciato a zoppiccare mentre prima correva. (colpa delle aziende messe su ' per costruire REPLICANTI idioti..vedi le Univrsità?) Su New Scintist del 15 Dicembre 2007 si scrive un articolo con titolo: " Cos'è l'Anima, se non una umile ghiandola pineale? Se ricercate i "moderni" scienziati riconosco nelle teorie di cartesio e di pochi altri la via giusta di un'antica intuizione. Ho scelto che, per sottolineare il rapporto della ghiandola pineale con il corpo mente, esterno ed interno ( quando sara' il momento anche i dualismi saranno abbattuti),sia divertente notare come il "Il regno del male" o "Lobotomia Mondiale S.P.A." faccia lavorare in background un continuo logorante processo per spegnere il nostro Terzo Occhio.. per lo più.. riuscendoci. La ghiandola ha una caratteristica. La Calcificazione. Crescendo fino ad arrivare all'eta matura la ghiandola tende a calcificare e di fatto a Disattivarsi completamente ..rendendo l'uomo solo quello zombie convinto che è. 14

Come quando sentiamo: Un giorno crescerai e ti passeranno tutti i deliri mentali.." Ah che utile ascoltare l'inconscio che usa la bocca indipendente dalla volonta':) ancora più uile ascoltare l'inconscio collettivo. L'involuzione della Ghiandola Pineale avviene per mezzo di una scorretta educazione all'alimentazione,per uno stupido modo di pensiero,per la totale mancanza di Meditazione e di Alti pensieri,per la rigidita' di pensiero che porta all'atrofizzazione dei collegamenti neuronali,dall'uso di farmaci ECT ECT. Leggiamo ovunque che la ghiandola Pineale produce la Melatonina (ormone davvero utile per il dio interno,e non funziona solo per il sonno e la veglia, Occhio!;)), ma leggiamo meno spesso che è anche un'abile produttrice di DMT (Googlate Dmt). Sul DMT ci vorrebbe tutto un articolo ,ma in breve è una sostanza che naturalmente il cervello produce durante la fase REM del sonno,ed è responsabile di portare la coscienza verso viaggi extrasensoriali/temporali.(il fenomeno più basso è il comune Sogno, le forme più alte sono il sogno lucido, il viaggio astrale ed altri che scelgo qui di non nominare). Vi è una relazione fra lo stupido materialismo degli uomini che non guardano ad un passo dal loro naso,l'intorpedimento di questa ghiandola e il ribaltamento delle Masse. Il vaticano custodisce Gran parte dei segreti dell'esistenza umana passata, delle condizioni presenti e del gioco dell'invisibile dittatura moderna operata per mezzo di precisi metodi. Pineale deriva da pino,perchè ha la forma di pigna. Un indizio è presente nella statua sita in Piazza della Pigna (Città del Vaticano) Vi accorgerete che la statua ha simboli egiziani.Ai lati della pigna ha due pavoni, invece ai piedi della statua vi è un sarcofago egiziano aperto. Il sarcofago aperto simboleggia la fine della morte,la transizione verso la vita puramente spiriruale. Tale elemento della composizione e' presente anche nella grande piramide di Giza, nella camera del re ed in molti altri "monumenti". Anche lo scettro del dio egizio Osiris riporta lo stemma adottato in seguito dal Vaticano. Esso e' costituito da una ghiandola pineale in cima e da due serpenti incrociati (il DNA) che raggiungono la ghiandola, passando attraverso la spina dorsale(vedi precedente riferimento alla MTC). Il dio egiziano Osiris, viene raffigurato con una protuberanza sul cranio e cosi' anche Shiva e gli altri Dei superiori di qualsiasi sistema a cui si fa' riferimento. Anche il potenfice ha uno scettro ufficiale molto ma molto simile per usare un eufemismo. 15

Abbiamo riferimenti anche nei Vangeli. Fra i più famosi abbiamo quello di Matteo 6:22 "La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio e' chiaro, tutto il tuo corpo sara' nella Luce; ma se il tuo occhio e' malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso". E cosa vogliono i nostri genitori (potere) su di noi? Guerra odio paura Ego stupida convinzione ossia Tenebre! Il Vaticano tiene per se la Spiritualità vera, e da ai Fedeli ciò che è una parodia di culti più antichi, quale il culto solare, il mitraismo, il culto dei morti egiziano. Tra tante frottole e mistificazioni una verità c'è, sta a Te scoprirla. Il battesimo..carina anche quella piccola CROCE che ti fanno sulla fronte quando tu non eri ancora in grado di reggerti in piedi Bene,tocca proprio la "vista superiore". C'è chi lo affianca agli antici culti di mitra o egiziani dell battessimo pro-illuminazione e alcuni che tendono a credere che si tratta di un rito siggilatorio proassopimento. Ricordo cmq che,come molte pratiche cristiane moderne, il battesimo è un culto precristiano. Ancora una curiosità: Se avessimo un occhio, vedremmo ugualmente il mondo esterno, ma senza percezione della profondità (3Dimensioni); poichè ne abbiamo due percepiamo anche la profondità; e se ne avessimo tre? Anche qui i Media, Gli eggregori del pensiero della massa, la politica,l'atteggiamento del mondo e le religioni tendono alla VOLONTARIA calcificazione della ghiandola pineale..di cui loro temono il Risveglio. Nel quadro di queste iniziazioni, le ghiandole pineale e pituitaria giocano un ruolo decisivo. La prima è stata a lungo considerata come l’organo dell’intuizione e del sapere innato nel corpo umano. E’ tramite la pineale che si stabilisce la connessione con il mondo eterico. Meditate, e questa volta nel vero senso della parola, non seguendo i corsi dei cretini fatti per i critini in cui una idiota musica new-age fara' da accompagnamento alla forma pià squallida di atteggiamento hippy,che fara' solo il favore a chi ha creato davvero il new age. "Presto.". dicono: "vestiamo i nosri uomini con le vesti della verita'.. la gente cosi si fermera' sempre da noi per cercare il nostro opposto!!! ". e mentre scrivo da qualche anno sono usciti tanti falsi profeti. L’aumento di attività nei chakra del cuore e del cuore sacro equilibra il rialzamento della ghiandola pineale. Questi due centri energetici, che collaborano strettamente, permettono all’attività accresciuta della ghiandola pineale di proseguire nel seno della vibrazione di grazia sacra. 16

Ghiandola pineale e Stargate Nel misticismo il concetto di Dio è diverso da quello sostenuto dalle religioni occidentali. Per il mistico Dio è uno stato di coscienza, per il religioso è un’entità esterna con degli attributi. Nel primo caso l’uomo che ne fa esperienza può identificarsi con Dio, nel secondo non lo raggiungerà né conoscerà mai, in compenso, però, imparerà a sentirsi una vittima, un indegno. Il misticismo, in tutte le sue espressioni, afferma che Dio alloggia nel sé interiore di ogni uomo ed è possibile realizzarlo riconoscendolo con il giusto atteggiamento mentale, ovvero distaccandosi dai condizionamenti prodotti dall’ego ipertrofico. Ora, se Dio è uno status, una consapevolezza, cosa che può offuscarsi, va da se che uno “strumento” in grado di elevare lo stato di coscienza può essere utile per ristabilire la situazione primordiale. Ci sono buone ragioni per credere che questo strumento sia la ghiandola pineale. La scoperta degli ormoni pineali e l’analisi approfondita del lobo temporale del cervello documentano l’origine divina dell’uomo e la possibilità di tornare ad essere ciò che è sempre stato (ma che ha dimenticato di essere). Non mi dilungherò in digressioni scientifiche o storico-religiose ma mi occuperò soprattutto degli aspetti meno noti e dei miti sopravvissuti al tempo “riscoperti” di recente dalla scienza ufficiale e non. Infine, delle pratiche conosciute con cui può essere evitata la progressiva atrofia della ghiandola fino alla ripresa della piena attività, se non addiruttura oltre.

Caratteri generali

Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce. Cartesio la definì la “sede dell’anima” nel XVII secolo e da allora gli studi proseguirono nella convinzione che fosse implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale). Infatti l’ormone che secerne primariamente è la melatonina, sostanza 17

nota perchè associata appunto alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento. Della melatonina e dei suoi effetti parlerò specificamente più avanti.

In genere la produzione ormonale è massima, sia pur ridotta rispetto al suo potenziale, nei primi anni di vita per poi scemare gradualmente dopo i 12 anni fino a dimezzarsi verso i 45, limitandosi quasi esclusivamente alle funzioni sopra menzionate. Dopo il settimo anno di età vi si depositano spesso dei minerali (calcificazione) che la rendono visibile ai raggi X. Riceve informazioni sul mondo esterno dagli occhi, percependo luminosità e oscurità grazie agli impulsi trasmessi dalla retina ed elaborati dall’ipotalamo. Viene chiamata anche il “terzo occhio” poichè, secondo antiche credenze, una volta attivata diviene l’interfaccia con la nostra coscienza conferendo la “vista interiore”, cioè il dono di ripercorrere le precedenti esistenze e riepilogare il rapporto karmico che conduce alla reincarnazione, oltre alla capacità di identificarsi con il Principio vitale cosmico e di accedere ad una moltitudine di poteri psichici. Per il suo fascino è da sempre oggetto di studi ma, anche per la sua complessità, le informazioni messe a disposizione dalla scienza ufficiale, trattano ancora superficialmente questo organo straordinario i cui poteri, nei millenni passati, venivano sapientemente utilizzati dalle civiltà più avanzate. Benefici oggi perduti assieme alla conoscenza di quei popoli. Tuttavia sono stati rinvenuti numerosi manufatti che narrano dei poteri del terzo occhio in tutte le culture antiche conosciute come, ad esempio, nella cultura egizia, nel buddismo e anche nel cristianesimo, dove esistono citazioni di filosofi e nei vangeli (apocrifi e non) sullo stato di illuminazione derivante dalla sua apertura. Non tutte le religioni e le filosofie hanno saputo cogliere il vero simbolismo legato alla ghiandola pineale e ispirarsi a questa antica conoscenza, così come la medicina ortodossa non si è mai preoccupata troppo di effettuare ricerche approfondite. Anticamente si credeva che queste speciali facoltà fossero riservate esclusivamente ad esseri superiori, illuminati, in contatto con Dio. Ma non è così.

Non solo melatonina La melatonina è un trasduttore neurochimico e fu scoperta e isolata nel 1956 da Aaron Lerner. La sintesi della melatonina avviene nella ghiandola pineale, funzionalmente alla quantità di luce rilevata (anche in caso di cecità) attraverso gli occhi, partendo da una sostanza che introduciamo con l’alimentazione: il triptofano. Grazie a enzimi specifici, questo viene convertito prima in serotonina poi in melatonina. La produzione di melatonina viene influenzata da un neurotrasmettitore, la noradrenalina, normalmente presente nel corpo in 18

condizioni di luce e stress. Il noto effetto sedativo non è l’unico da prendere in considerazione, infatti, la melatonina, regola la produzione di altri ormoni, l’attività cellulare e la termoregolazione, stimola la produzione di anticorpi, combatte gli eccessi di colesterolo dannoso ed è un potente antiossidante. Oggi si trova facilmente in commercio sottoforma di integratore (con effetti collaterali praticamente assenti) indicato soprattutto per contrastare l’invecchiamento oltre che a normalizzare gli effetti del jet lag. Ma i prodigi della melatonina non si fermano qui. Oltre ad essere impiegata nelle terapie di alcuni tumori, recenti studi scientifici sembrano dimostrare che determinate concentrazioni di questo ormone possono portare nel tempo ad uno stato di coscienza più elevato. Gli studi non sono ancora conclusi e potrebbe emergere molto altro ancora in futuro. Si può dire che, per il marketing e la medicina ufficiale, la melatonina sia l’ormone della giovinezza e del buon sonno, mentre, per il ricercatore spirituale, quello della consapevolezza.

Esistono altre sostanze prodotte della ghiandola pineale a cui si attribuiscono proprietà illuminanti. Il DMT (dimetiltriptammina) e la pinolina (o pinealina), sono tra questi i più potenti. Il DMT è una sostanza psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e gli effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma intensità elevata. Questo neurormone permette il distacco dall’ego, l’espansione della coscienza e l’interazione con altre dimensioni. Studi condotti negli anni ‘50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di presunti mistici sono state osservate concentrazioni pressochè costanti di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone comuni il suo rilascio è occasionale ed esclusivamente notturno. Attualmente è un composto classificato nella categoria 1 negli Stati Uniti. Questa è la classificazione riservata alle sostanze prive di applicazioni mediche note, alla quale è scampata anche la cocaina. Il DMT è stato inserito in questa categoria senza che venisse presentata alcuna prova scientifica pro o contro il suo utilizzo. La pinolina è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina, concorre all’induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze extracorporee. In sostanza, libera l’accesso alla coscienza mentre sognamo superando i filtri della mente. La nostra necessità di “ricaricarci” in dimensioni più elevate durante il sonno profondo è quindi gestita da specifici ormoni pineali. È dunque possibile giungere a questo stato in modo autonomo e cosciente per interagire non-localmente con la materia e la percezione di altri individui (si ricorda l’esperimento di Aspect del 1982)? L’utilizzo di droghe, reperite casualmente in natura, che favoriscono un’iperattività pinealinica, ha da sempre interessato l’uomo e influenzato tutte le religioni, non solo per la mera necessità di evasione, ma soprattutto per l’alterazione di coscienza che procuravano, una sorta di scorciatoia per congiungersi con il piano divino onnisciente e trarne vigore e saggezza. Gli antichi testi vedici, a cui si ispira il buddismo, sono stati scritti da saggi che utilizzavano il soma (parente della ayahuasca e ricco di DMT) per mantenere il contatto con la spiritualità e i propri poteri. Scienza e potere Va compreso che la scienza, intesa come istituzione che ha il compito di capire, dimostrare e 19

applicare le scoperte, non ha sempre scopi filantropici anche perchè molto del vero sapere scientifico è nelle mani di "persone" prive di scrupoli. Molti progetti sono stati condotti in segreto da scienziati al soldo dei controllori del pianeta: corporations industriali, lobbies e società segrete che costituiscono un Elite tentacolare che opera con il solo fine di esercitare e incrementare il proprio potere sul genere umano e sulla natura. In un simile scenario, gestito a monte da una potente sinarchia che si è impadronita di tutti i settori strategici, è difficile capire quale sia il reale livello scientifico raggiunto e cosa, fino ad ora, ci sia stato concesso utilizzare. La CIA, in quanto apparato paragovernativo (e paramilitare), è da sempre coinvolta nel progetto finalizzato al "controllo mentale" e in quest'ambito ha sviluppato già diverse tecnologie, ne è un esempio il famigerato MK Ultra impiegato durante la guarra fredda. Lo studio della mente e delle potenzialità extrasensoriali umane sono oggetto di numerose sperimentazioni fin dai primi anni '40, esperimenti da cui derivano anche le Psy-ops (operazioni psicologiche) tanto care agli strateghi militari e ormai abbondantemente applicate dai governi per influenzare l'opinione pubblica. Con l’intenzione di investigare il potenziale militare di fenomeni psichici, Il Governo degli Stati Uniti, proseguì le sue ricerche e diede il via nel 1970 al Progetto Stargate riferendosi, in particolare, alla possibilità di osservare a distanza (remote viewing) le mosse del nemico senza spostarsi dal proprio territorio. Tale progetto durò oltre 25 anni e finanziò ricerche alla Stanford e all’American Society for Psychical Research per sviluppare potenziali tecniche di spionaggio a "distanza". Dopo il celeberrimo caso Roswell del 1947 e il presunto ritrovamento di un misterioso congegno (detto Orion Cube), si assiste invece alla nascita di un altro tipo di operazioni segrete, le Black-ops (operazioni occulte), in cui rientrano l'appropriazione e lo studio di tecnologia aliena per scopi militari e governativi. Argomenti che la maggioranza delle persone ignora o associa a storie di "fantascienza" grazie soprattutto alla sofisticata propaganda mediatica a cui sono costantemente sottoposte. Infatti, se da una parte numerosi film e serie televisive contenenti brandelli di verità vengono programmati con lo scopo di testare e pilotare culturalmente gli spettatori proiettandoli in realtà fituribili, dall'altra, forniscono gli elementi per poter screditare facilmente eventuali fughe di notizie e proteggere le operazioni in corso. Ovviamente, in quanto strumenti fondamentali per la manipolazione, la "macchina" di Hollywood e tutti i media mainstram che diffondono informazioni sono sempre stati al servizio dell'Elite. Elite dall'antica discendenza che, grazie alla conoscenza della cultura esoterica e al genio di numerosi scienziati (non sempre consenzienti), ha distrutto, cancellato, rimodellato, corrotto, ucciso, perseguitato, inquinato, ingannato, sfruttato e perpetrato ogni sorta di abominio. Questa politica di accentramento del potere basata sulla distorsione della verità e sulla violenza (fisica e psicologica), continua imperterrita ed è oggi alle sue battute finali. Il progetto Looking Glass 20

Uno dei più sconcertanti esperimenti segreti dopo il Philadelphia Experiment (avvenuto nel 1943) è sicuramente il progetto Looking Glass, un programma appartenente alle Black-ops, che ha permesso di creare un'immenso stargate (apertura nel tessuto spazio-temporale) retroingenerizzando il funzionamento della ghiandola pineale. Effettivamente la scienza ha scoperto che la retina presenta gli stessi fotorecettori presenti anche nella pineale. Quest'ultima è di fatto una ghiandola sensibile ai campi elettromagnetici ed ha ancora adesso, per certi versi, un retaggio chimico e funzionale similare agli occhi. La ghiandola, in buone condizioni di salute, conterrebbe al suo interno uno speciale fluido e, una volta avvenuto il rilascio di DMT e Pinolina, sarebbe in grado di isolarsi da qualsiasi stimolo elettromagnetico esterno proiettando la consapevolezza dell'individuo nei reami superiori della coscienza. Il liquido schermato all'interno della ghiandola agirebbe come una sorta di monitor permettendo di "osservare" il piano dimensionale su cui ci si focalizza. Certe percezioni extrasensoriali (ESP) come precognizione, chiaroveggenza e telepatia, sono sempre state prerogative di individui che hanno imparato ad utilizzare le potenzialità della pineale. Visioni nitide di altre dimensioni e spostamenti extracorporei lungo la linea temporale possono quindi essere indotti dal nostro personale "stargate" naturale. Ma, se tutto questo fosse artificialmente replicabile, un simile potere necessiterebbe di un adeguato senso di responsabilità: viaggiare nel tempo così come prevedere e modificare il futuro, sono doni che nelle mani sbagliate potrebbero diventare pericolosi. Per quanto rischiose possano essere, i "corpi speciali" che si occupano di queste sperimantazioni non sono nuovi a questo genere di sfide e pare che, allettati dalle potenzialità operative del progetto, vi abbiano speso particolari risorse. David Wilcock, ricercatore sensitivo, autore di The Divine Cosmos ed esperto di geometria sacra, ha recentemente parlato del fenomeno e di come sia già stata utilizzata la tecnologia Looking Glass in una non precisata base sotteranea. Per il genere di informazioni che rilascia al pubblico molti considerano Wilcock un visionario ma le sue affascinanti indagini, che spesso coinvolgono personalità di elevato calibro scentifico, offrono ugualmente numerosi spunti di riflessione. Propongo uno stralcio di una sua recente conferenza dove si esprime sull'importanza della ghiandola pineale e sul controverso progetto: 2012 Enigma di David Wilcock Il risveglio Migliaia di anni fa, probabilmente all'epoca dell'evoluta civiltà di Atlantide, i poteri supremi dell'uomo subirono un forte ridimensionamento. Responsabili di questo declassamento intellettivo potrebbero essere stati più fattori, molti dei quali ancora poco chiari. Alcune delle ipotesi avanzate sono decisamente ardite e spaziano dagli interventi di ingegneria genetica da parte di razze aliene ostili, all'ibridazione dei superstiti atlantidei con specie contigue ma geneticamente meno evolute. Grazie al contributo di scienze d'avanguardia come l'epigenetica, che dimostra ampiamente come sia l'interpretazione dell'ambiente a stimolare le 21

caratteristiche del DNA invece che un ferreo e competitivo determinismo genetico, oggi sappiamo che è possibile modificare persino ciò che biologicamente si credeva immutabile o congenito. Questo vale anche per l'invecchiamento e le gravi patologie. Un'altra teoria afferma infatti che potrebbe essere stato un remoto cataclisma a cambiare in modo significativo le condizioni ambientali del pianeta e di riflesso la funzionalità della ghiandola pineale nelle generazioni successive. Oggi sappiamo che la ghiandola pineale viene fortemente influenzata dalla quantità di luce e dai campi elettromagnetici e possiamo facilmente dedurre come la vita moderna (telefonini, elettrodomestici, luce artificiale, ecc.) abbia determinato grandi cambiamenti nell'organismo. La fisiologia della pineale potrebbe essersi modificata ulteriormente in rapporto a questi mutamenti ambientali e questa alterazione potrebbe aver contribuito ad un più rapido deperimento fisico, così come all'insorgenza di nuove patologie. Dal punto di vista alimentare, una dieta povera di ferro, calcio, fosforo e triptofano inibiscono il buon funzionamento della pineale così come l'assunzione di farmaci betabloccanti, benzodiazepine, calcio-antagonisti, clonidina, alchool, caffeina, soprattutto nelle ore che precedono il sonno. Uno stile di vita sano, basato sull'attività fisica mattutina, una buona alimentazione, l'assenza di inquinamento e molto sonno, incide positivamente sulle secrezioni di serotonina e melatonina ma ciò non basta a produrre l'illuminazione. Come abbiamo visto, la chimica del cervello, solo in determinate condizioni, ha la capacità innata di facilitare l'incontro con la divinità e questa ricerca è l'obiettivo che l'umanità continuerà a seguire fino alla fine dei tempi. Questa comunione e la conseguente illuminazione avviene in modo naturale e graduale con un'intensa e continua pratica meditativa, cioè quando l'attenzione per le percezioni sensoriali viene meno per consentire la focalizzazione interiore, o rapido e non sempre consapevole per effetto di stimoli esterni (droghe, shock emotivi, campi energetici). L'esperienza dei mistici induce a ritenere che qualunque strada porti alla verità suprema è la benvenuta, sia essa chimica come il soma o naturale come la meditazione, e in effetti entrambe agiscono attraverso gli stessi mediatori chimici cerebrali. Comunque sia, la realizzazione spirituale, non è qualcosa che compare senza seguire un preciso processo fisiologico. Se le sostanze catalizzatrici dello stato di illuminazione non sono reperibili in natura o non si ha la consapevolezza per farne un uso appropriato, meditare è senza dubbio il modo migliore per favorire l'apertura del terzo occhio. Questo non significa che con un po' di meditazione tutti possano raggiungere il nirvana. Potrebbero volerci anni di lavoro su se stessi e una buona dose di autodisciplina per ottenere risultati apprezzabili. Con l'intento di attivarne velocemente i poteri, alcuni popoli antichi seguivano speciali rituali che includevano l'incisione del cranio dell'iniziato e il buio forzato. Ghiandola pineale e 2012 Non dimentichiamo che, a prescindere dagli accorgimenti materiali che decidiamo di 22

prendere, l'illuminazione è principalmente un fatto spirituale e quindi legato all'espressione di energie sottili. Inoltre, se un organismo biologico nasce in un determinato universo è obbligatoriamente soggetto alle sue influenze astrali. Tali modificazioni si ripercuotono sull'individuo attraverso la ghiandola pineale che fa da tramite tra l'esterno e l'interno, tra il mondo fisico e quello sottile. Possiamo dire, come suggerisce la teoria dell' universo olografico di Bohm, che la materia che ci costituisce è la stessa di cui è fatto il nostro universo e che, nell'infinitamente piccolo come nell'infinitamente grande, tutto è interconnesso. Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione. Egli era convinto che, ad un livello di realtà più profondo, tali particelle non sono entità individuali, ma estensioni di uno stesso "organismo" fondamentale. Pertanto se l' universo tende all'evoluzione noi evolviamo con esso. Per chi ricerca già da tempo lo stato di illuminazione, quest'ultimo caso, è oggi più che mai da tenere in considerazione poichè ci stiamo approssimando alla data profetica del 2012, data che simboleggia il termine di un'era in cui il materialismo ha dominato l'uomo. Molti ricercatori sostengono che nel 2012, il cambiamento vibrazionale dovuto all' energia che investirà questa parte del cosmo, sarà qualcosa a cui non potremo sottrarci e che produrrà il tanto agoniato risveglio della coscienza collettiva. L' energia rinnovatrice proveniente dal centro della galassia porterà con se le condizioni ottimali per l'apertura del nostro terzo occhio e ne potranno approfittare solo quelle persone che con impegno e fiducia avranno creato in loro stessi il terreno fertile per accogliere e sostenere lo stato di illuminazione. Chi è già sufficientemente preparato all'evento o è sulla buona strada per diventarlo, a prescindere dalla posizione sociale raggiunta, non teme alcuna catastrofe ed è ormai conscio dell'importanza del proprio contributo alla manifestazione di questo grande cambiamento. Cogliere questa occasione per elevarsi vibrazionalmente significherà vivere in uno stato di lucida presenza, trasmutare il dolore passato in saggezza per costruire un mondo nuovo con la consapevolezza del proprio sé divino, finalmente padroni e responsabili di quei poteri che ritorneranno così a far parte di noi per il bene di tutti, poiché tutti siamo inevitabilmente UNO.

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