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Italian Pages 285 [283] Year 2007
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Geni e cuhurJ
Jean-Pierre Changeux
Geni e cultura Rivestimento genetico e variabilità culturale Simposio interdisciplinare del Collège de France, Paris A cura di Gabriella D'Agostino
Sellerio editore Palermo
2003 © Odile Jacob, Paris 2007 © Sellerio editore via Siracusa 50 Palermo e-mail: [email protected] www.sellerio.it
Changeux, J ean-Pierre Geni e cultura : rivestimento genetico e variabilità culturale I Jean-Pierre Changeux ; a cura di Gabriella D'Agostino. - Palermo : Sellerie, 2007. (Nuovo Prisma I collana diretta da Antonino Buttitta; 75) Tit. orig.: Gènes et culture : enveloppe génétique et variabilité culturelle. EAN 978-88-389-2213-8. 1. Sociobiologia. I. D'Agostino, Gabriella. >04.5 CDD-21 SBN Pal0208129
CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana «Alberto Bombace»
Titolo originale: Gènes et culture. Enveloppe génétique et variabilité culturelle, Symposium annue! du Collège de France, sous la direction de Jean-Pierre Changeux, Paris, Odile Jacob 2003 Traduzione: Gabriella D'Agostino (Presentazione, Capitolo undicesimo, Capitolo dodicesimo, Capitolo tredicesimo, Capitolo quattordicesimo, Capitolo quindicesimo); Matteo Meschiari (Capitolo primo, Capitolo terzo, Capitolo settimo, Capitolo ottavo, Capitolo nono, Capitolo decimo, Gli autori); Cinzia Cellura (Capitolo secondo, Capitolo quarto, Capitolo quinto, Capitolo sesto).
Indice
De homine di Gabriella D'Agostino
9
Geni e cultura. Rivestimento genetico e variabilità culturale Presentazione Jean-Pierre Changeux
35
Capitolo primo Evoluzione degli ominidi e origine del linguaggio Jean-Jacques Hublin
45
Capitolo secondo Malattie monogeniche e turbe cognitive e del comportamento Jean Louis l\1andel
60
Capitolo terzo Evoluzione culturale: lo spettro dei possibili Jean Gayon
80
Capitolo quarto L'evoluzione degli animali e l'origine del ceroello Guillaume Balavoine
94
Capitolo quinto Lo sviluppo della connessione cerebrale: tappa ultima del!' individuazione? Jean-Pierre Bourgeois
110
Capitolo sesto Neuroni e apprendimento Daniel E. Shulz
128
Capitolo settimo Le tradizioni vocali degli animali: !'istinto di apprendere Peter R. Marler
153 7
Capitolo ottavo
Il linguaggio e le lingue tra il biologico e il sociale Claude Hagège
162
Capitolo nono
Lallazione e cultura Bénédicte de Boysson-Bardies
179
Capitolo decimo
Le basi cerebrali di un'acquisizione culturale: la lettura Stanislas Dehaene
189
Capitolo undicesimo
Storia naturale, neuroscienze, società. Alcune riflessioni su «The Mismesure of Man», un omaggio a Stephen]. Gould Armand de Ricqlès
200
Capitolo dodicesimo
Le neolitizzazione dell'Europa. Su alcuni aspetti culturali, antropologici e ge1)etici Jean Guilaine e Eric Crubézy
216
Capitolo tredicesimo
Il gene che causa e la natura che parla: Narciso contro Candido? Georges Guille-Escuret
23 3
Capitolo quattordicesimo
Razionalità, evoluzione e genesi delle istituzioni Bernard W alliser
251
Capitolo quindicesimo
Cultura e modularità Dan Sperber
264
Gli autori
283
8
De homine di Gabriella D'Agostino
P.R. - Penso alle parole di Bergson: «Per colpire up. uomo bisogna mirare oltre l'uomo». J.-P. C. - E sufficiente mirare l'uomo,)'umanità nel suo insieme. La posta in gioco è alta. E mirando oltre l'uomo che viene minacciata la vita degli uomini e che compaiono i fondamentalismi e le discriminazioni gravi. (Changeux - Ricceur 1999: 310)
Il 29 aprile 2005, a Eureka Spring, in Arkansas, è stato inaugurato il primo m.useo creazionista di scienze naturali che spiega «la storia della Terra secondo la Bibbia». Ne ha dato notizia, tra gli altri, il «Corriere della Sera» Esteri che, nella versione in rete del 5 maggio 2005, riporta un articolo di Paolo Virtuani in proposito. Il Museo pwvereLbe che «i bronlo~auri erano conlempornnd degli uomini primitivi 3. 700 anni fa: lo dice il libro di Giobbe, scritto 300 anni dopo il Diluvio universale. Altri reperti indicano che i tirannosauri erano ancora vivi 1O mila anni fa e ci sono impronte fossili di piedi umani tra quelle attribuite ai grandi sauri. La risposta è una sola: Dio, dopo averli creati insieme a tutte le altre creature terrestri il Sesto giorno, volle salvare i dinosauri che, a coppie di cuccioli (data la loro mole), salirono insieme a Noè sull'Arca. Si estinsero dopo il ritiro delle acque quando, 110 anni dopo il Diluvio, le condizioni climatiche erano molto cambiate e la caccia e lo sviluppo dell'agricoltura li fecero sparire». «Gli uomini - riferisce Virtuani riguardo alla tesi illustrata nel Museo - erano contemporanei dei dinosauri, questi sono infatti nominati 25 volte nel Vecchio Testamento sotto il nome ebraico di tanniym (tradotto con "grandi lucertole", "grandi draghi" o "mostri del mare"). Non compare nelle moderne traduzioni della Bibbia solo perché il termine dinosauri· appare per la prima volta nella letteratura scientifica nel 1842, mentre le prime traduzioni della Bibbia dal latino sono più antiche di circa 500 anni». Il Museo di Storia Naturale di cui parliamo fa parte di un parco tematico, The Great Passion Play, fondato dal pastore protestante Gerald L.K. Smith, definito dal settimanale «Time» «uno ze11
lata di estrema destra e noto antisemita». Esso è l'ultimo tassello della Creation Truth Foundation, fond~zione che persegue l'interpretazione letterale del racconto biblico. E diviso in cinque sezioni: «il Paradiso terrestre, la Torre di Babele, l'era glaciale, il Diluvio universale, i dinosauri». Secondo la Fondazione «negare la verità dei Sei giorni della creazione, il Diluvio universale, la Torre di Babele e tutto ciò che contiene il libro della Genesi, significa negare dalla radice l'intero cristianesimo con inevitabili gravi conseguenze: la perdita dell'etica ebraico-cristiana e il neo paganesimo che si è impadronito dell'Occidente (e in particolare degli Stati Uniti) sotto il totale do-
minio delle teorie evoluzioniste materialiste che non hanno alcuna base scientifica» (corsivo mio). Il tono di questo programma tutto sommato non è poi così lontano dalle reazioni suscitate in Europa dalla pubblicazione, nel 1859, di On the Origino/ Species by Means o/ Natural Selection. Le idee religiose e politiche del tempo non erano infatti in sintonia con il paradigma evoluzionista nella versione elaborata da Charles Darwin. Nel nostro Paese, 1 scrive Giovanni Landucci, «è impressionante il numero di libri e di articoli che furono scritti, dopo il 1865, per confutare le teorie darwiniane con la lettera della Sacra Scrittura, con i dettami della coscienza e con l'ausilio della sana e perenne filosofia. Le di::.4ui::.iziou..i ::.ull'uomo latLO a immagim: Ji Dio, sulla