Frank Merenda [PDF]

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Zitiervorschau

5 Tecniche lampo per avere la fila nei ristoranti, bar, negozi, saloni e attività locali

Molte persone mi chiedono se i principi di Venditore Vincente si possano applicare anche ad attività al dettaglio, piccoli esercenti, bar, ristoranti, saloni, parrucchieri ecc… Finchè le persone non avranno quattro braccia e tre gambe, la mia risposta sarà sempre: “Sì”. Ci sono un sacco di modi, anche per il classico negozio in centro città per vendere di più ai clienti esistenti e procurarsi nuovi clienti desiderosi di spendere invece che stare seduti a sbuffare parlando di crisi. Il vero problema per i negozianti al dettaglio, i ristoratori, parrucchieri, estetisti e in generale i possessori di micro-business in realtà è solo uno : non si percepiscono come i responsabili di portare clienti verso la propria attività e soprattutto di vendere qualcosa a quei clienti e spronarli a tornare il più possibile. Se tu fai parte di questa categoria di esercenti che si spacca la schiena dalla mattina alla sera, spesso solo per essere vessati di tasse e gabelle, guadagnare spesso nemmeno il giusto e l’onesto mentre vedono la clientela assottigliarsi, diminuire e spendere sempre meno, hai bisogno di cambiare marcia. E hai bisogno di continuare a leggere questo articolo sopportandomi mentre ti prendo un po’ in giro prima di darti qualche soluzione pratica…

Calogero apre la pizzeria di famiglia

Chi apre un ristorante solitamente ha qualcuno in famiglia che sa cucinare e fare le pizze. Ha la malsana idea che : “Se cuciniamo bene, chiediamo il giusto prezzo e trattiamo bene i clienti, la voce si spargerà e le persone continueranno a venire sempre di più”.

Ora per te, caro Calogero il pizzarolo, ho una brutta notizia: 

cucinare bene



chiedere il “giusto” prezzo e



trattare “bene” i clienti

purtroppo non ha nulla a che vedere con le chance di avere successo nella ristorazione. Attenzione, non sto dicendo che cucinare cibo di scarsa qualità, chiedere prezzi assurdi e trattare male i clienti siano la strada per il successo. Sto dicendo che se vuoi tenere aperta la tua attività di ristorazione devi diventare un esperto di marketing e vendita e NON di cucina. Ciò detto, pour parler: 

McDonald’s cucina cibo di infima qualità



nei ristoranti di lusso chiedono prezzi “esagerati” e



da Cencio La Parolaccia ti prendono a male parole da quando entri a quando esci

e gli esempi possono andare avanti all’infinito, di locali dove i cibi non sono di qualità, ti trattano male e i prezzi sono assurdamente cari eppure devi prenotare settimane o mesi prima. Per me puoi continuare a dare la colpa al governo ladro o a quello che ti pare tutta la vita. Fatto sta che o ti dai una mossa a diventare un esperto di marketing e vendita, o presto tu e il tuo locale farete la fine del sorcio.

Possiamo dire la stessa cosa praticamente per ogni piccola attività.

Se il tuo salone si chiama “Priscilla” presto sarai sul serio la regina del deserto (di clienti)

Hai presente quegli orrendi saloni da parrucchiere “unisex”, con personale sessualmente ambiguo, dove non si capisce realmente per chi siano i servizi proposti, l’ambiente vira terribilmente verso il “sono uguale a ogni altro salone in città” e sia gli uomini che le donne si sentono a disagio quando condividono lo stesso spazio mentre vengono serviti? Hai presente di cosa parlano gli uomini tra di loro da quando mondo é mondo? E per le donne non è la stessa cosa? E hai presente che idea di merda hai avuto quando hai creato un nonambiente “unisex” con l’idea “più possibilità ho più posso guadagnare?”. Io anche se tagli bene i capelli, al prezzo giusto e mi tratti bene, non ci vengo nel tuo locale dove le shampiste parlano di gossip femminile, non posso parlare con qualcuno di figa e Milan come ai bei vecchi tempi, invece che “Le Ore” e Zagor come riviste mi passi Oggi e Novella2000 e soprattutto non mi passi il rasoio sul collo perché siete un salone da donna riconvertito e manco lo avete in negozio! Oltre queste cose di base, come dicevo, il punto è proprio che chi ha una piccola attività al dettaglio, si sente un “tecnico”, uno che “lavora con le mani” e non con la testa, quindi occuparsi di quella cosa volgare chiamata vendita pensa non sia compito suo.

Se la gente non entra più nel tuo negozio, fai prima a dire che è colpa del governo, che c’è la crisi, che la gente non ha più soldi che a prenderti le tue responsabilità. Sì, lo so anche io che è VERO che a livello macro-economico è colpa del governo, c’è meno denaro in giro e la crisi esiste. Solo che il denaro non è sparito dal mondo. Sta semplicemente passando di mano e tu a livello di economia individuale, se vuoi intercettarlo devi diventare un esperto di marketing e vendite. Fine. Se hai un negozio da estetista e ti percepisci come l’artigiano con le mani d’oro che è bravissimo a fare trattamenti, da un po’ di tempo a questa parte sei fottuto. Devi percepirti come un esperto di vendita e preoccuparti di creare un sistema che porti gente nel tuo negozio o salone e la porti a spendere e tornare nel tempo. Lo ridico? : Devi percepirti come un esperto di vendita e preoccuparti di creare un sistema che porti gente nel tuo negozio o salone e la porti a spendere e tornare nel tempo. Te lo sei segnato? Bravo a papà. Quando hai fatto questo, di estetiste “brave con le mani” che puoi assumere per fare il lavoro tecnico al posto tuo ce ne sono a decine anche se abiti al paesiello di Framanzano sul Minchio, mentre tu ti dedichi a creare le strategie che fanno prosperare la tua attività. Vale la stessa cosa se fai il ristoratore e sei quello che fa le pizze, se fai il parrucchiere e sei quello che taglia i capelli e fa la messa in piega o se hai qualunque tipo di negozio e sei contemporaneamente il “proprietario” e il commesso del negozio. Ogni minuto che passi nel lavoro “tecnico” dentro la tua attività, stai piantando un chiodo sulla bara del tuo business, perché non c’è nessuno che faccia sul serio l’imprenditore, cioè colui che si occupa delle strategie per: 

portare clienti nel negozio



vendere a quei clienti



spingerli a tornare ripetutamente

Ma io amo il mio lavoro, e poi sono così bravo! So che se sei un piccolo esercente probabilmente sto parlando arabo o peggio, ma non saprei realmente come dirtelo con parole più semplici. Più passi il tempo a fare quello che sai fare meglio nella tua attività, cioè i compiti tecnici, più stai trascinando il tuo business verso il fallimento.

E’ invece necessario che tu diventi un esperto di marketing e vendita delegando ad altri il lavoro “manuale”, almeno finché non avrai installato un sistema semi-automatizzato per fare le cose che ti ho scritto sopra, cioè portare clienti, vendergli un sacco di roba che non sono loro ad ordinarti direttamente e portarli a tornare ripetutamente. Ciò detto, quando avrai creato un sistema automatizzato per fare le cose che ti ho descritto sopra, allora se proprio non puoi farne a meno e lo fai per piacere e non per dovere puoi rimetterti a fare le pizze, fare il pasticcere, fare la messa in piega, i trattamenti anti-brufoli ai tuoi clienti o il commesso nel tuo negozio. Ma ripeto, devi farlo solo se puoi smettere quando ti pare e la tua attività va avanti comunque. Altrimenti sei sempre a qualche bolletta dal fallimento della tua attività. Sì lo so, le banche sono brutte e cattive e non ti danno più i fidi, c’è la crisi, le piaghe d’Egitto, i fornitori non ti fanno più credito, le cavallette… quindi PROPRIO PER QUESTO adesso mettiti a culo basso a imparare a vendere se non vuoi chiudere bottega.

E ammèchemmenefregaammè? Io faccio GRUPPON!

Prima che ti tiro una centra in faccia che quando ti svegli Rihanna è passata di moda, ficcati in testa che il marketing è una cosa che come imprenditore devi conoscere, non un qualcosa che puoi delegare senza criterio e senza sapere quello che stai facendo. Altrimenti finirai con il rendere il tuo negozio un poco piacevole remake di “Apocalisse Zombie”. Te la faccio breve: L’effetto che tu vorresti è quello di persone che vengono a provare il servizio o il prodotto, magari il cibo per un ristorante e che poi trovatesi bene ritornino una volta finite le promozioni. Ok, fammelo dire una volta per tutte a prova di idiota: “L’effetto che desideri si ottiene con campagne mirate a un target specifico di Marketing a Risposta Diretta, non con Groupon, Grupalia e compagnia cantante”.

Il limite di queste iniziative promozionali che non riesci a cogliere in quanto non sei consapevole nè esperto dell’importanza del marketing a risposta diretta è il target. Target. Target. Tatuati sulla fronte sta cavolo di parola : Target. Fare Groupon è come mettere un enorme cartello alla porta del tuo ristorante con scritto: “Oggi i senzatetto mangiano quasi gratis”. Cosa pensi che succederà quindi? 

Il ristorante si riempie, ovviamente di tutti i “cacciatori di offerte” che ci passano davanti. Dal reale al virtuale, il “cacciatore di offerte” che passa per strada è lo stesso target che tiene di mira le offerte sul sito Grupon per beccare “le bazze”.

Il sito di questi servizi puoi identificarlo metaforicamente come il sottoponte della tua città e chi lo visita sono i barboni che si scaldando al fuoco bruciando stracci nei bidoni. Pare ovvio che se vai a mettere lì sotto al ponte un cartello : “Venite al mio ristorante in via XXXX perché oggi si mangia gratis”, ti ritroverai il ristorante invaso. Ma non dalla gente che vorresti tu. 

Il target che vorresti tu, NON viene nel tuo ristorante e non reagisce alle offerte di Groupon, perché non è un “cacciatore di offerte”, odia sentirsi tale e in molti casi al contrario ama ostentare, non frequenta i siti come Groupon e piuttosto che sentirsi dal suo punto di vista un pezzente consegnando buoni sconto per pagare si farebbe asportare il testicolo destro con estrazione cruenta a mani nude senza anestesia.

Sono le stesse persone che si riversano come locuste nei negozi solo per prendere la roba nei periodi dei saldi. NON sono clienti che tornano a comprare merce a prezzo pieno durante tutto il resto dell’anno. Servono come “spazzini” per liberare i magazzini delle rimanenze. Così come non attiri il target giusto nei negozi facendo i SALDI aperti a tutti, così non attiri pubblico giusto facendo Groupon aperto a tutti. Al target giusto dà fastidio farsi vedere in coda con gli altri “cacciatori di saldi” al freddo ad aspettare per entrare nel negozio con le offerte, così come dà fastidio andare in un posto con il buono sconto in mano per mangiare. So che se non capisci una fava di vendita e marketing per te l’unica leva che percepisci è “RISPARMIO”, ma è solo perché essendo ignorante, sei come uno con la lingua bruciata che mangia. Percepisci solo i sapori più forti e non sei in grado di “sentire” gli altri sapori. RISPARMIARE è solo una delle tante leve di acquisto delle persone e per quanto poco tu possa crederci, nemmeno la più importante, o meglio… è l’ultima che dovrebbe interessarti.

Se sono una persona particolarmente prestigiosa, posso accettare una cena gratis in un ristorante, se però me la impacchetti come “evento esclusivo e speciale solo per un cliente importante come me”. Saprò quindi di essere trattato come un VIP e non otterrò l’effetto di essere considerato uno che non si può permettere una cena a prezzo pieno in mezzo agli altri “cacciatori famelici di offerte” che scroccano un pasto. Ficcatelo in testa, cazzo. Ergo, se vuoi vendere ai target giusti, devi essere in grado di individuarli e colpirli con le giuste strategie di vendita. Se continui a pensare che la gente voglia solo il prezzo basso e guardi solo al prezzo, vivi in un mondo di ignoranza e fantasia che ti condurrà alla povertà.

5 strategie lampo per salvare la tua attività dal fallimento Visto che mi sento particolarmente di buon umore, ho deciso di regalarti un pugno di strategie dall’ efficacia immediata per mettere la tua attività sulla giusta strada. Puoi stare muto e fare quello che ti dico e prosperare, o attaccare la pippa che il tuo settore è differente, che la tua città è particolare e che i tuoi clienti sono strani. In entrambi i casi sappi che la mia risposta sarà comunque come quella di Rhett Butler in via col vento: “Francamente me ne infischio”. 1 Costruisci la tua lista di clienti una volta per tutte. Offri ai tuoi clienti un coupon sconto e la possibilità di ricevere altre offerte speciali, regali, coupon esclusivi via mail per registrarti alla tua lista. Offri ai tuoi commessi 50 centesimi per ogni nome, indirizzo e e-mail registrati correttamente. Sì, ho detto proprio questo, cioè paga (incentiva? dillo come ti sembra più elegante e politcamente corretto) chi lavora con te per acquisire quei nomi, altrimenti non lo farà o lo farà così di malavoglia che i risultati saranno dal mediocre al disastroso. Un negozio medio può collezionare in un paio di mesi una lista di 1500 persone in target per un costo irrisorio di 750€, che la tua commessa sarà lieta di ricevere come “bonus”. Tutti felici, i sindacati pure e siam perfetti. 2 Colleziona biglietti da visita

Metti un contenitore tipo boccia dei pesci sul bancone invitando i clienti che ne posseggono uno a lasciare il loro biglietto da visita per partecipare all’estrazione mensile di un premio. Non fare lo spilorcio…metti in palio un premio che faccia venire voglia di vincerlo e non un semplice proforma. Raccogli i nomi delle aziende e invia bonus e promozioni “di gruppo”. Se hai un ristorante invita la direzione per un pranzo offerto al fine di discutere una convenzione aziendale. Spremi quel cervellino e lavora di fantasia. 3 Fai gioco di squadra Crea possibilità di cross-selling con altre attività correlate o scorrelate attraverso buoni sconto e promozioni coinvolgendo altri esercenti interessati. Hai un negozio di tappeti? Cross-selling con impresa di pulizie e/o venditore locale della Folletto e viceversa. Hai un bar? Cross-selling con coupon con un ristorante e viceversa. Passatevi i clienti. Hai qualcos’altro? Usa il cervello,ne avrai uno anche tu no? Ti ricordo che questo è un cazzo di articolo gratis non una consulenza privata. Sì, questa cosa implica il fatto che tu esca dalla tua tana e dal tuo essere un troglodita con le mani negli shampoo e forbici o nell’impasto della pizza e faccia uno sforzo immane che si chiama “parlare” con le persone. Dovrai contattare un po’ di esercenti, fissare appuntamenti per telefono, perderci tempo e spesso dovrai convincerli anche solo ad ascoltarti perché se sono come te sono convinti di non aver mai tempo di fare nulla perché sono troppo impegnati. Ma quando l’avrai fatto, e avrai convinto qualche collega alla bontà delle tue idee e vi scambierete i coupon, entrambe le attività ne otterranno grande giovamento. Crea dei coupon costantemente aggiornati con scadenza a breve in modo da incentivarne l’uso e far ritornare spesso i clienti in negozio. 4 Scrivi un articolo per il quotidiano locale Sì, lo so che non sei Tom Clancy e che alla fine tu volevi solo servire le pizze ai tavoli mentre tua moglie cucinava in quella sauna che tu chiami “cucina” del tuo ristorante, ma al mondo cattivo e brutto di questa tua passione proprio continua a non sbattergliene una fava. Quindi o ti sforzi di diventare come ti ho detto un esperto di marketing e quindi del copywriting a risposta diretta, o la tua attività è destinata a fallire. Serve che tu scriva un articolo interessante sul quotidiano locale della tua città, che fornisca informazioni preziose al tuo pubblico potenziale. In gergo tecnico si chiamano “advertorial”, cioè sono un misto tra un articolo informativo vero e proprio e pubblicità per la tua attività.

Ora te lo dirò una sola volta: per l’amor del cielo NON far scrivere l’articolo da un copywriter del giornale e non provare a chiedere a un’ agenzia “marketing” se può farlo per te. In Italia chi si spaccia per copywriter (è proprio il caso di dirlo… si spaccia), è un mezzo fallito con laurea umanistica o laureato in giornalismo. E’ gente che sa scrivere correttamente, per carità, ma non è un vero copywriter, cioè un esperto di “scrivere per vendere” che è quello che serve a te. In Italia i veri copywriter: 

si contano sulle dita di una mano, mozza,



li conosco personalmente per nome e



due di loro vivono all’estero

quindi mannagg’ attè e a san crispino se fai scrivere un advertorial di merda da un aspirante giornalista disoccupato che non sa quello che sta facendo. Io ti ho avvisato. Ciò detto, dai un bel titolo accattivante al tuo articolo, tipo, che ne so: “I 10 segreti per comprare la casa dei tuoi sogni risparmiando almeno 7.000€” (impari a scrivere titoli che funzionano studiando corso copy se ti interessa) e dacci dentro. Alla fine del tuo articolo rimanda i lettori a un link dove possono ricevere un buono sconto per il tuo negozio, una pizza gratis, una consulenza gratuita sullo stato della loro pelle, capelli, insomma qualcosa di valore che possa invogliarli a registrarsi al form che inserirai dietro al link www.tuosito.com. 4.1 Ma comprare spazi sul quotidiano costa e io non ho soldi! Visto che hai capito due cose, nell’ordine: 1. Devi investire in marketing 2. Non devi pubblicare una pubblicità idiota creata da chi ti vende gli spazi o da un’agenzia “marketing” creativa del cazzo ma un advertorial stai già un passo avanti. Per questo ho deciso di non spaccarti tutti i denti per la tua obiezione idiota. Contatta il tuo quotidiano locale e chiedigli se e quando hanno quelle che in gergo tecnico si chiamano “rimanenze” e di chiamarti ogni volta che ne hanno. In pratica capita di continuo che i giornali debbano andare in stampa senza aver completato tutta la pubblicità disponibile, e se tu hai qualcosa di pronto da consegnargli, sono disposti a darti spazi “last-minute” che puoi negoziare sino all’80% di sconto.

Per te che sei una piccola attività locale e “ogni giorno è quello buono” per fare marketing, questa è una manna dal cielo. Non male no? Lo so che devi fare quella cosa brutta, uscire dalla tua area di comfort e fare questa cosa terribilmente faticosa che si chiama “parlare con la gente”, ma ti tocca. Quindi prendi la cornetta, chiama quelli della “Gazzetta del Cazzimperio” e mettiti d’accordo. Muovi il culo. 5 Metti il turbo al tuo marketing con i testimonial Il tuo marketing è schifosamente più efficace se oltre a ciò che scrivi hai delle persone disposte a lasciare la loro testimonianza per te. L’optimum sarebbe filmarli nel tuo negozio mentre riportano quanto siano stati soddisfatti. In questo modo puoi usare il filmato online e “sbobinare” il parlato per riportarlo sul marketing “scritto” che pubblichi in giro. Ne vuoi vedere uno dei tanti miei in un settore “strano” come quello del personal trainer in palestra? (Gente che mediamente fa fatica a chiedere 30€ all’ora?) Eccoti quello di Alfonso

Non essere timido. Prendi qualche cliente storico e semplicemente chiediglielo. Il fatto che tornino da tempo nel tuo negozio significa che sono soddisfatti di ciò che fai. Magari qualcuno è timido o riservato, ma troverai chi sarà disposto ad aiutarti. Se sei particolarmente timido, puoi offrire come ringraziamento in cambio della testimonianza un bonus, una cena, un trattamento gratis, quello che ti pare. No, tranquillo, non andrai in fallimento per una manciata di testimonianze, stai sereno. Bene, credo anche per oggi di aver fatto il mio sporco lavoro e di averti dimostrato come tu possa applicare i principi base di Venditore Vincente anche a piccole realtà come negozi, ristoranti, centri estetici ecc…ecc… C’è un bel po’ di materiale gratuito sul quale lavorare, no? Allora dacci dentro. La crisi è solo un’idea, se sai cosa fare.

PS: se vuoi approfondire il Marketing a Risposta Diretta per la tua attività, QUI trovi due ore di videocorso gratuito del mio amico Ermes Giordani. Studialo bene perché può aiutarti ad approfondire le tecniche che ti ho insegnato oggi.

PPS: sono lieto di annunciarti che a 20 giorni dalla data del corso, l’edizione di Venditore Vincente 22-23-24 Febbraio è andata nuovamente SOLD-OUT. Finish, kaputt, “rien ne va plus”. Abbiamo nuovamente la gente sulle pareti tipo Spiderman e parecchie persone che nuovamente sono purtroppo rimaste fuori ma si sono già prenotate per la prossima edizione di Giugno. Si vede che il Sistema di Vendita che insegno proprio male non deve essere, visto che io devo cacciare la gente a botte e gli altri nel mio settore fanno fatica riempire le sedie di un bar o sono estinti come il Celacanto e i Dinosauri. Se vuoi essere sicuro di partecipare e non rimanere fuori anche alla prossima edizione, lascia i tuoi dati nel modulo alla fine di questa pagina (se mentre leggi trovi ancora le date di Febbraio non illuderti, i posti sono comunque esauriti, è solo che vendiamo più velocemente di quanto il web master riesca ad aggiornare le pagine web). Rock ‘n Roll.

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75 commenti su “5 Tecniche lampo per avere la fila nei ristoranti, bar, negozi, saloni e attività locali”

1.

daniele Parlando l’altro giorno con un mio cliente che stava aprendo un nuovo punto vendita mi ha detto: “Per andare avanti bene, devi sempre dare queste tre cose: Qualità, Prezzo e Servizio al cliente”. Notare che il nuovo punto vendita lo ha aperto per cercare di “raddrizzare” la baracca… Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Un genio dell’economia proprio Rispondi ↓

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Ennio Ciao Frank ho un laboratorio orafo e non riesco a vedere similitudini con le tecniche che hai citato nell articolo. Mi puoi aiutare ? Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Ciao Enzo, purtroppo non faccio consulenze nel blog. Purtroppo molte persone non riescono ad applicare i principi del marketing a meno che tu non gli spieghi passo passo A, poi B, poi C completamente adattato alla loro situazione e spesso nemmeno in quel caso. Ma ti servirebbe una consulenza privata (che io non faccio con una mia azienda se non ai miei studenti). Sforzati un po’ di più e vedrai che se ci tieni veramente, qualche idea la tiri fuori dal cilindro Il tuo settore non è differente dagli altri, ma devi avere un minimo di capacità di astrazione. Rispondi ↓

2.

ana Ciao Frank grazie per questo articolo dedicato al mio settore “differente” aahahah Ero già preoccupata che il tuo corso non fosse per me che fossi fuori target. Mi sono

iscritta all’inizio di gennaio x l’edizione di febbraio e mi è subito arrivata una mail da autoresponder che i posti erano esauriti. Pazienza aspetterò la prossima edizione nel frattempo studio il marketing con Ermes. Vorrei anche chiederti un consiglio. Ho una difficoltà di chiedere l’ordine ( per timidezza forse oppure no, il motivo e’ la mancata formazione vendite )))cioè mi trovo davanti ad un cliente caldo, interessato che è già entrato nel negozio e non so come chiedere l’ordine. Da qui il giugno e’ lontano se puoi condividere qualche tecnica, suggerimento o almeno qualche libro da leggere anche in inglese, Grazie tante Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Niente consigli, sono impossibili. Non ha senso dare consigli su una parte (chiedere l’ordine) quando tutto il processo a monte non è fatto come insegno io. Per “consigli” di questo genere puoi leggere qualche libercolo di Gitomer. Per me è robazza, ma se non ti fidi di quello che ti dico, la risposta alla tua domanda sbagliata la trovi lì A presto. Rispondi ↓

3.

alessandro talaia ……condivido pienamente, Frank! Io inizio sempre il mio percorso di consulenze per centri estetici con una diagnosi della gestione e del marketing attuati dalla titolare. La prima domamda che rivolgo è la più esilerante: “se io fossi un tuo potenziale cliente, per quale motivo dovrei venire da te e non da una tua concorrente?”. Quasi tutte mi danno la medesima risposta, vale a dire “perché sono brava, le mie ragazze sono professionali ed usiamo dei buoni prodotti”.. Io ovviamente rispondo “mi hai convinto, vengo da te….anche perché le tue concorrenti, invece, mi hanno risposto che hanno due zappe al posto delle mani, trattano i clienti a calci nel culo ed usano dei cosmetici di merda!”. Ciao grande Frank……. Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Non hanno molta fantasia in marketing e vendita effettivamente Rispondi ↓

4.

Manuel Grande Frank, Mi spiace rimandare alla prossima edizione la mia presenza al corso ma recent investimenti mi hanno spolpato. Nella mia esperienza fatta negli ultimi 4 mesi trovare una e dico 1 azienda sana di testa e impegantivo. Lavorarano nella classica mentalità del VENDIAMO a UMMA a UMMA e mo TI FOTTO uno SCHIFO. La maggior parte di queste aziende lo ho mandate sonoramente a cagare dato che non hanno capito che il mondo e cambiato. Per la cronaca alcune delle aziende di cui ti parlo portano nomi importanti ma il DNA è quello. Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Ci sarà modo e tempo Manuel, tranquillo. Magari dopo Venditore Vincente, trovi dei soci in gamba nel gruppo o la tua azienda te la apri da solo. Chissà Rispondi ↓

5.

Michela Ognuno dei punti che hai enunciato rappresenta il mio lavoro quotidiano con i parrucchieri. Queste soluzioni sono molto simili a quelle che propongo io, altrettanto faticose per dei tecnici che si sono “comprati un posto di lavoro”. Chi applica da subito questi consigli andrà avanti, chi non lo farà fallirà molto prima che Rihanna sia passata di moda! Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Che fai, gliela gufi peggio di me?

Rispondi ↓

1.

Michela Se la gufano da soli con buoni prodotti, buoni servizi e bell’ambiente! Rispondi ↓

6.

Stefano Freng, il sito corsocopy.com non funziona quasi mai. Adesso ad esempio non si apre… Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Non è mio il sito, comunque ho segnalato la cosa ai proprietari e hanno rimediato. Adesso funziona. (speriamo per un po’) Rispondi ↓

7.

Davide Scarinci Complimenti altro capolavoro da attuare nell’immediato! mannaggia..devo spiegarglielo ai clienti che le piaghe d’egitto e le cavallette non hanno colpa..:-) Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Falli contenti. Digli che hanno colpa ma che con le giuste azioni si può rimediare ;)) Rispondi ↓

8.

Antonio Ok Frank, ammiro molto il tuo entusiasmo ed è vero che ultimamente il culo va mosso spesso ed in continuazione per vendere ma vorrei dire che dopo aver fatto nel culo, la

vendita riesce e pure bene! il problema stà nel farsi pagare! tutti comprano, tutti hanno bisogno di merce, ma poi??? quando arriva la data che devono fare il bonifico o pagare l’assegno chiedono di spostare date, rinnovare assegni ecc. prima i clienti che zoppicavano si conoscevano! ora anche quello buono zoppica! hai qualche suggerimento? Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Ciao Antonio, niente “paingine” a casa mia. La menata “io vendo ma a che serve poi la gente non paga” a casa mia non attacca, sorry Se vuoi fare il venditore oggi, devi lavorare con la dovuta diligenza del caso. A vendere a persone che prendono la merce sapendo con dolo di non pagarti, sono capaci tutti. Ma quello non si chiama vendere. Si chiama solo farsi fregare. Quindi dovete cambiare modello di business, acquisire clienti migliori e verificare la solidità di chi acquisite. Guarda caso (oggi ti è andata male con le scuse) c’è un mio studente che si occupa proprio di queste cose: http://www.insolutizero.com/ Magari contattatelo. Buon lavoro Rispondi ↓

9.

Babbo di mascia da parma Salve sig. Merenda ma tu che ne hai una per tutti,ma non ti rendi conto che ormai hai 40 anni suonati?Ed hai passato la tua vita a dire stronzate.Ma che esempio pensi di dare ai ragazzini che ti guardano? Perbacco Frank,ma non hai un minimo di dignità? Non ti vergogni?Ma perchè non ti sei fatto una famiglia?Ci sono persone che a 15 anni hanno già un figlio,questo ti dovrebbe far riflettere,sempre se ti è rimasto un briciolo di coscienza.SVILUPPATI! Babbo di mascia da parma Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo

Sono un disgraziato, lo so Rispondi ↓

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ma perchè? Si si, si proprio ‘nu BABB! … Grazie Frank… Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Farò finta di prendere l’offesa per un complimento

Sono sportivo…

Rispondi ↓

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Roberto Ceschi Altra chicca ! Grazie, mi piace e risponde proprio alla situazione attuale. Farò tesoro di questo insegnamento così come degli altri Tuoi argomenti. Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Ciao Roberto…continua a studiare il blog e a seguirmi Rispondi ↓

11.

flaviano piras Ciao Frank, mi chiamo Piras, Flaviano Piras. Sono un un business man. Ho 48 anni compiuti e sono anni che applico le tecniche di vendita e di comunicazione perche’ ho avuto la fortuna di lavorare 12/15 anni come venditore per una compagnia americana. Da quando ho visto le prime lezioni, mi hai fatto tornare indietro di almeno 15 anni. Condivido tutto quello che dici e fai, ma ci voleva questa rispolverata di nozioni, leggi. Perche’ ogni tanto anch’io cado nella comfort zone. Grazie, e se organizzi anche in Sardegna mi farebbe piacere conoscerti e magari aiutarti ad organizzarlo qui da noi. In bocca al lupo e sempre rock ‘n roll.

Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Ciao Flaviano, i corsi ad alto budget non si organizzano mai lontano dal nord Italia perchè non sono profittevoli. Raramente qualche formatore si spinge sino a Roma e con difficoltà logistiche non da poco. Temo che la Sardegna rimarrà un sogno impossibile Rispondi ↓

12.

Josè ahahahah che forza che sei, Frank!!! Framanzano sul Minchio… devo cercarlo su google maps… hai un modo di scrivere troppo forte: divertimnto e valore (tanto)… superbravissimo: 10 e lode! 1abbraccione! Josè PS ma un SUBSCRIBE TO COMMENTS no?? Non fare il calogero di WP!!! Rispondi ↓

1.

Frank Autore dell'articolo Framanzano wins! Rispondi ↓

13.

lorenzo Ciao frank sono lorenzo,sei veramente una persona molto,molto competente e’ sempre un piacere leggere i tuoi articoli grazie di cuore. Ps: anche io quando non sono impegnato a pettinare le bambole lavoro per la cantacessi s.r.l me ne devo andare al piu’ presto!!! Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Oh ma la Cantacessi è solida! Rispondi ↓

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Peppe Ciao frank volevo chiedere un tuo parere. Ho la fortuna di aver creato da quasi 10 anni una delle più importanti associazioni Culturali che si occupano di promozione del territorio. Quindi ho tantissimi contatti di strutture ricettive, ma anche di quelle extra ricettive (bar, ristoranti, negozi, locali notturni), a cui do il servizio di pubblicare i loro eventi sul mio portale. Come la vedi se mi posizionassi al di fuori dell’associazione come un consulente di web marketing territoriale, offrendo loro servizi di web marketing, seo, e mail marketing, e commerce, social media marketing…Credi che sia un target su cui vale la pena lavorarci? Ti ringrazio anticipatamente per la risposta. E complimenti sei un fottuto genio! Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Tu ti ci vedi ad andare da Giuanni O’Tratturi che fa il pizzaiolo e si lamenta per la crisi e che tutto è malamend’, a spiegargli che deve cacciare altri soldi per investire nel “soscialmidiamarcheting”, “serciengineottimisescion”, “uebmarcheting” ecc…? Ti sembra un target che possa essere ricettivo? Se secondo te è ricettivo non ti resta che provarci Rispondi ↓

15.

Filippo Ciao Frank, sono un giovane venditore di 21 anni, ho appena iniziato questo lavoro, ed è molto dura per il momento. Lavoro per una ditta che vende prodotti di cosmesi per parrucchiere, e fin da subito ho cercato di seguire i tuoi consigli, veramente preziosissimi!! Ma faccio ancora fatica a farmi ascoltare dalle parrucchiere, non so come fare perche mi concedano qualche minuto per parlargli dei miei prodotti. Hai qualche dritta da darmi?? Grazie mille Frank!! Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Ciao Filippo, data la tua giovane età presumo sia il tuo primo lavoro o quasi. Ora devi capire e velocemente che se fino a ieri facevi finta di studiare a scuola (come facevo io d’altronde) non è che se ti metto un catalogo in mano e una scatola di campioni sei un venditore. Se vuoi avere successo nella vendita, devi studiare, a prescindere dal settore. Non ti ascoltano le parrucchiere come non ti ascolterebbe un barista se vendessi bevande, un ristoratore se vendessi merce del settore o un imprenditore in qualunque caso. Questo perchè, ti ripeto, stai provando a vendere senza nessuna base per farlo. Quando qualcuno mi chiede “la dritta” per me sappi che è estremamente offensivo sul piano personale. Non andrai da nessuna parte chiedendo “le dritte”. Capisco che lo fai con intento positivo e senza malizia, ma è come chiedere “Mi dai una dritta per costruire un reattore termonucleare” e fino ieri mattina giocavi coi Lego. Credi che esagero e che non sia così difficile come dico? E infatti però le parrucchiere ti sfanculano e non ti ascoltano Quindi mi sa che ho ragione io. Le “dritte” te le danno i ciarlatani delle sQuole di vendita motivazionali. Ne vuoi qualcuna? Te le regalo: 1 La mappa non è il terriotorio 2 Ricordati sempre che non avrai mai una seconda occasione per fare una ottima prima impressione 3 Credi in te stesso 4 Credi nel tuo prodotto 5 Credi nella tua azienda 6 Presentati con fare entusiasta dal cliente

7 Ricordati di sorridere sempre Posso andare avanti giorni a dirti queste stronzate che la gente si vende per “formazione”. Oppure puoi provare a capire che se vuoi vendere la prima cosa da fare sinceramente è mettere via i soldini invece che tirarli nel cesso in cazzate e venire al corso Venditore Vincente il prima possibile. Buona fortuna Rispondi ↓

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Angelo Ciao Frank una piccola info ma le tecniche di vendita linkate su sono a pagamento? Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Ciao Angelo, non ho capito a quali tecniche ti riferisca ma qui a pagamento non c’è nulla, tranne il corso Venditore Vincente dal vivo per chi vuole farlo, quindi vai tranquillo Rispondi ↓

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enzo accardi Molto interessante. Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Grazie Enzo! Rispondi ↓

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Salvatore

Ciao, complimenti per l’articolo … hai trattato attività comuni ma cosa faresti con una ludoteca e sala per feste dedicate ai bambini? Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Chiederei assistenza ad un esperto di marketing a risposta diretta se volessi farla funzionare davvero. Esattamente quello che faccio io per ognuna delle mie attività. Se non vuoi investire nel marketing significa che vuoi giocare, non fare business. Ti passo il link a un bel corso gratis di un paio d’ore sull’argomento. Guardalo e sono sicuro potrai trovare spunti efficaci per te Ciao! –> http://www.corsomarketingautomatico.com Rispondi ↓

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sandro gatto tutto veramente interessante Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Ciao Sandro, grande! Rispondi ↓

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manuela bravissimo…. si comincia.. Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Dacci dentro! Rispondi ↓

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jean claude clatin Ciao Frank,sono un 58enne che fa’ il parrucchiere e da 10 anni o perso la voglia di lavorare vedendo che schifo cè in questo settore,ma in me cè sempre la voglia di ripartire solo che la notte mi dico domani riparto appena arrivo in negozio devo fare qualcosa (sono rimasto da solo a lavorare)ma come apro gli occhi la mattina mi prende un non so’ che cosa e vado a mala voglia in negozio che poi aperto il negozio lo guardo e dico fra me:da dove ricomincio! se sono un vecchio parrucchiere x la gente loro vogliono i giovani ma sa’ che faccio mo’ me vado a prendere prima un caffè al bar,al ritorno (che faccio!)mi siedo sul salottino accendo la tv e aspetto se viene qualche vecchia cliente che mi fa’ guadagnare almeno da sopravvivere.E così i giorni passano,i mesi passano,gli anni passano e in me si spegne sempre di piu’ la voglia di non fare niente.Frank ai qualche medicina x questa malattia,puoi anche mandarmi a quel paese e dirmi che sono fuori di testa accetto tutto.mandami la risposta su facebook in privato o su [email protected] ciao da jean claude Rispondi ↓

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Frank Autore dell'articolo Ciao Jean Claude. Ti consiglio di fare due cose : La prima è di rivolgerti al centro Fly più vicino a te per una consulenza gratuita che ti aiuti a ritrovare le giuste motivazioni. Trovi le info QUI La seconda (ma contemporanea) è contattare Michela Fenu, che è una mia studentessa molto preparata, specializzata in saloni come il tuo, e che da subito può darti strategie pratiche per il tuo settore, per ripartire velocemente e fare bene. La trovi qui –> http://www.specialistasalone.com Rispondi ↓

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Sara Ciao Frank! io e mia madre abbiamo un bar in un paesino dove già ce ne sono 18..ma vorremmo un target più alto e in più offriamo tutto di fresco e Pancakes a colazione di tutti i gusti, piadina farrcita al momento e non già pronta, tigelle fresche etc..però il nostro bar vuoto, gli altri pieni? ma la gente o si accontenta di poco o magari noi non ci impegnamo abbastanza. abbiamo fatto pubblicità con volantini e per radio..siamo incazzate xk noi con i prodotti freschi rimangono li e vanno a male e ci rimettiamo e gli altri con brioche surgelate, panini del supermercato e cazzate varie,, siamo deluse