Equazioni alle derivate parziali a caratteristiche reali [1 ed.] 978-3-642-10911-9, 978-3-642-10913-3 [PDF]

M. Cinquini Cibrario: Equazioni non lineari e teoria delle caratteristiche.- J. Leray: La théorie de L. Garding des équa

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Italian-French Pages 348 [346] Year 2012

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Table of contents :
Front Matter....Pages i-iii
Equazioni Non Lineari E Teoria Delle caratteristiche....Pages 1-189
La Theorie De L. Gårding Des Équations Hyperboliques Lineaires....Pages 191-230
Lezioni Sulle Equazioni Iperboliche Non Lineari....Pages 231-336
Equazioni Alle Derivate Parziali Singolari....Pages 337-348
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Equazioni alle derivate parziali a caratteristiche reali [1 ed.]
 978-3-642-10911-9, 978-3-642-10913-3 [PDF]

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Luigi Amerio (Ed.)

Equazioni alle derivate parziali a caratteristiche reali Lectures given at the Centro Internazionale Matematico Estivo (C.I.M.E.), held in Varenna (Como), Italy, June 1-10, 1956

C.I.M.E. Foundation c/o Dipartimento di Matematica “U. Dini” Viale Morgagni n. 67/a 50134 Firenze Italy [email protected]

ISBN 978-3-642-10911-9 e-ISBN: 978-3-642-10913-3 DOI:10.1007/978-3-642-10913-3 Springer Heidelberg Dordrecht London New York

©Springer-Verlag Berlin Heidelberg 2011 st Reprint of the 1 ed. C.I.M.E., Florence, 1956 With kind permission of C.I.M.E.

Printed on acid-free paper

Springer.com

CENTRO INTERNATIONALE MATEMATICO ESTIVO (C.I.M.E)

1° Ciclo - Varenna, Villa Monastero – 1–10 giugno 1956

EQUAZIONI ALLE DERIVATE PARZIALI A CARATTERISTICHE REALI

M. Cinquini-Cibrario:

Equazioni non lineari e teoria delle caratteristiche ......

1

J. Leray:

La théorie de L. Gårding des équations hyperboliques lineaires ............................................... 191

S. L. Sobolev:

Lezioni sulle equazioni iperboliche non lineari.......... 231

A. Weinstein:

Equazioni alle derivate parziali singolari ................... 337

hl A R I A C I N QUI N I

C I BRA RIO

========================================;==

EQUAZIONI NON LI1ffiARI £ TEORIA DBLLE CARATTERISTICHE

Roma - Istituto Watem3tico dell'Universita

1

EgUAZIONl NON LINEAR1_.FJ._~]:Q~IA DELLE CARATTERISTICHE

di

M. C1NQUINI-0IIJlg'T:9

INTRODUZIONE Le presenti pagine riproducono, con qualche maggiore dettaglio, le lezioni da me tenute a Varenna in occasione del 1° Corso C.I.lIl.B. 1956 dal 1/VI/r56 al 10/VI/'56.

In tali lezioni, introdotte le equazioni ed i sistemi di

equazio~

di tipo iperbolico non lineari in due variabili

indipendenti, Bono state esposte le ricerche svolte secondo un indirizzo ben determinato; precisamente sono stati trattati quei metodi risolutivi, nei quali, direttamente

0

indirettamente,

viene utilizzata la teoria delle caratteristiche, la quale nelle presenti lezioni

e

ampiamente sviluppata sia per le equazio-

ni che per i sistemi di tipo iperbolico (nel campo delle funzioni di variabile reale). Alla fine delle present! lezioni grafia al1a quale

e

e

posta una Biblio-

stata data una certa ampiezza (elencando

anche lavori non citati nel testo delle lezioni)j anche la Bibliografia

e

stata redatta, tenendo conto dell'indirizzo,

nel quale Bono state svolte le lezioni: sonG stati elencati, per soli to, soltanto lavori relativi a equazioni

0

a sistemi

non lineari in due variabili indipendenti, e nel quall sono utilizzati i metodi, a cui si

e

accennato. Questi criteri giu-

stificano le evidenti lamme della Fibliografia stessa. Naturalmente nolla esposiziono e, in particolare, nelle notazioni, mi sonG spesso allontanata dalle memorie originali, cio sia per dare maggiore sncllezza e unita all'esposizione, sia per inquadrare meglio al011.,'1.i argomenti. 11 Cap.l tratta dell'equazione di tipo iperbolico del

3

- 2 1,1.

Cinquini- 01brario

secondo ordine

(I)

F(x,y;z; p,q;r,s,t) = 0 ,

per la quale, tenendo conto sia dei risultati di H. O. Nicoletti

Le~

e di

che di quelli dell 'A. , sono risolt1 i ben noti

problemi di Cauchl, di Darboux, di Goursat e misto. Alla risoluzione del problema di DarboUx e collegata la teoria delle striscie caratteristiche dell'equazione (I), che trova nelle presenti lezioni un assetto compiuto, ed e esposta in modo alquanto piu. ampio rispetto alle memorie originali delliA. (1) Alla fine ( ~ 6) si mostra come metodi e risultati s1 semplifichino nel caso dell'equazione quasi line are (II)

A(x,y;z;p,q) r + 2B( ••• ) s + C( ••• ) t = D( ••• ).

Ii cap.II

e dedicato,

seguendo per la massima larte

lavori dell'A., all'equazione di ordine

n

d1 tipo iperbolico

(III)

per la quale, 01 tre al problema di Cauchy, sono risol ti al,cuni particolari problemi di Goursat; viene inoltre trattata per esteso la teoria delle striscie caratteristiche. Anche nel caso dell'equazione di ordine n, la trattazione riesce semplificata, quando l'equazione sia quasi linears

+A

(1)

11("')P

n- ,

1

n- " 1

+... + A ( ... )p =C( ... ) on on

M.Cinquini.C1brarip,I4], § 6', p.220-224; (5), ~~3, p.11-19.

4

- 3 I:I.

ed a taie equazione

e

Cinquini-Cibrario

dedicato l'ultimo paragrafo ( ~ 5) del

Cap. III. Nel Cap. III sana esposte le ricerche delllA. intorno ai sistemi quasi-lineari di tipo iperbolico di equazioni del primo ordine

(v)

n >-j=1

-

lA .. (x,y;z1~z2'''·'z) P j + B'J'("') qJ' n

~J

...

(i dove q

1), sia un sistema di equazioni

non lineari, delle quali alcune siano di ordine

ma~~iore

di

uno, purehe tale sistema sia di tipo iperbolico. 11 Cap.IV contiene ulteriori ricerche relative ai sistellli quasi-lineari (V), che, in quasti u1timi anni sono stati oggetto di numerosi lavori, dovuti a varii autori e rivol'l;i, in gran parte, a risolvere il problema di Cauchy, sotto ipotesi via via piu ampie ;) con siJUboli svariati. Tra l' al tro sana definite (Cap. IV, ~ 3) Ie soluzioni in sensa generalizzato

zi

=

zi(x,y) (i :: 1,2, ••• ,n), dove le funzioni

5

~i~

sono

- 4 -

M. Cinquini·Cibrario

lipschitziane in entrambe

Ie variabili nel proprio campo di

definizione, e soddisfano il sistema (V) soltanto quasi ovunque; in tale campo funzionale valgono sia il teorema di unicita(1) che quello di esistenza(2) della soluzione del problema di



chy. Infine (Cap. IV, 94). ricondotto il sistema quasi lineare (V) alIa forma (VII) (i = 1,2, ••• ,n)

si estende ancora i1 campo funzionale nel quale vengono ricercate Ie soluzioni del sistema (VII); le funzioni ~~ sono assolutamente continue in ~ c lipschitziane in x. In talc campo funzionale si possono dimostrare il teorema di esistenza(3) della soluzione del problema di Cauchy per 11 sistoma (VIII) e alcuni teoremi di unicita relativi pure al problema di Cauchy(4). (1) Douglis A.,

(45] (i numeri tra [ ] si riferiscono alla

Bibliografia finale), n.3 (p.128-129) (2)

]Lax P. D., [58 , (60 j

.

(3) M. Cinquini-Cibrario [23],gJ 1,2,3.

(4)

1,".

Cinguini-Cibrario [23

[291 ' [30) .

J' §4 •

6

s.

Cinguini,

[27] ,

[28],

- 5 -

U. Cinquini-Clbrario

Alcune tr~ le questioni trattate nelle pre senti lezioni sono gia esposte sistematicamente in qualche trattato (1); vi

e

pure qualche relaziohe riaSstintiva recants relativa ad alcuni gruppi di. riSul ta ti ( 2 )

D. Hilbert, [4o.J ' Kap.V (p.291-345).

(1) R. Courant e

R. Courant e K. Friedrichs, [38J ' Chap.II,nn.21-32 (p.38-78) R. Sauer, [70. j , Kap. I, ~ 5 (p.16-26) e § 6 (P. 26-31); Kap.III, p.62-146. D. Bernstein, [3] , Chap. II, E (p.66-84); Chap. III, A,B,C, D (p.85-147). (2) Ro Courant,

[3(1,

Lax P. D,_, [60.J.

(37J. Ro Oourant e PoD. Lax, [43J, W. Tollmien, [73] •

7

(44]-

- 6 I.~.

Cinquini-·Cibrario

Cap. I

L'EQUAZIONE NON LINEARE DEL SECONDO ORDINE Dr TIPO IPERBOLICO

Generalita. Definizione di curv9 e strisce caratteristiche 1. Sia data l'equazione a derivate parziali del secon-

do ordine in due variabili indipendenti (I)

F(x,y;z;p,q;r,s,t)

=0

dove (1)

, q =

r

2

=

, s =

~ z

d x dY

, t

La F(x.y;ziE.g;r.s,t) sia definita in un CamPO __D nel guale variano x.y,z.p.g,r.s.t. e sia ~~i ~:rI -(1); ~Ol­ tre l'eguazione (I) sia di tiEo

in tutto

iperb?~~o?i~

cioe sia

D. In tutto il presente capitolo suppor!emo stmpre che

valga la (2); supporremo

~nche

inoltre che in tutto

D sia,

p. es. F

r

.,. 0

(1) Hantenendo una notazione usata in mol ti tra i nostri lavori . diremo Dn lon un c a'n-po D una funzione che sia ivi continua con

tutte le sue derivate fino a quelle di ordine n incluso, e Dn_L n. una funzione D, le CUl. derivate n esime sono inoltre lipschitziar

8

- 7 M. Cinquini-Cib;rario

Consideriamo l'equazione di secondo grado in ) (4)

Fr ~

2

..... F s ~

+ Ft

=0

,

f

e siano ~1(x.y;z;p,g;r.s,t).

2(~)

le sue radiei, che, per

1e (2) e (3) aono reali, distinte e limitate in tutto Sia un campo

6e

z

= z(x,y) ivi

una

D.

soluzione della (I), definita in

DIII; 8i considerino le due equazioni

dif~

ferenziali (5)

~ = dx

~i

(x,y;z(x,y);p(x,y),q(x,y);r(x,y),s(x,y),t(x,y») (i

=

1,2).

Esse definiscono sulla superficie integrale

L :

Z

=

z(x,y)

della (I) due sistemi di curve, che si dicono curve caratteristiche; per ogni punta di!:

pas::Ja una e una sola curva

caratteristica di uno (fissato) dei due sistemi. 2. Supponiamo di avere fissat~ sulla superficie inte-

graIe.z::.. una curva caratteristica di £n2"

determinato, dEli

due sistemi, p.es. del primo (corrispondente a11a radice

)1

della (4», e siano y

1e sue equazioni, dove

y(x)

' z = z(x,y(x»

Ll!l e

una soluzione dell'equazione

differenziale (5) (per i = 1). Noi punti di (6 )

~ =p dx

iX,f-,¥) (~) dx

+ qy' (x)-,

.~ = dx

I'

+ sy' (x)· '

Derivando la (I) rispetto a 10 derivate terze di

= Fx

e

.~ =s dx

+ ty' (x).

Z, indicando con

z(x,y) e ponendo (1) dF C-.. ) = FY + dy

+ F zP + FPI' + F q s d};'

x e a

r

dF

F P + F s + F t.

z

P

q

(1) La notazione (-di)' %~ risale a E. Goursat [49] , Tome I, Chap. IV, n.77, p.172.

9

- 8 H. Cinquinl-Clb-no a1 ottengono 1e (7)

Fr'X+

Fs~+ FtY+ (~)

r (1+ F so~-+ F t

'F

= 0

D'altra parte nei punti di (8 )

dr

dx

= Q' +

rIJ y' (x)

de dx

;

=

r-

J+

rn + Oy' (x)

de dt ~, di' di' soet~tuendo nelle (7), e e 6oluzione della (5) (per .L.=...1.) e che °

(9 )

dr Frdx F

r

;;: 0



valgono le ;

* o+d =

R1cavando dalle (8) ()(, ~,r in funzione di

8i trova che nei punti di

(~) dy

valgono le

J

yl(X).

e di

tenendo conto che

e

11

radice della (4)J

(~) = 0 ; + (-Fr y'(x) + F 6 ) ~+ dx dx

-

dt + (-F y'(x) +F ) - + (~)

ds r ux

r

6

dy

dx

0

oioe dalle (7) si ottengono due equazioni, nelle qual! non oompaiono pill le derivate terze.Concludendo, nei punti della caratteristioa r, appartenente alla 6uperfioie integrale I , va1gono le (5) (per i

= 1), (6)

e (9); tali relazioni 9i poa90-

no anohe scrivere

(10)

dy

=

?1

dz

=

pdx + qdy

dx

...

dp = rdx + sdy ; dq

Fr dr + (-F r

dr dx = 11 + Fa ) ds + (dF)

Fr ds + (-F r

r1

+ F ) dt +

6

(~~

dx

sdx + tdy 0

=0

dove ~1 e una radioe della (4), e sia ~ che le derivate di ° ° dO~ x,y;z;p.q:r,s,. t (11 F sono f unZ10~

3. I1 sistema di equazioni (10) 6i pub considerare, fa-

{1~ Le equazioni

(10) si trovano in

Chap. IV, n.77, p.174, form. (7).

10

Z. Goursat, [49J ' Tome I,

- 9 ItI. Cinquini- Cibrar10

= z(x,y)

cendo astrazione dall'ipotesi che sia nota una soluzione z della (I); pensando, p.es.,

~

come variabile indipendente, Ie

(10) costituiseono un sistema di sei equazioni differenziali nelle sette funzioni iheogni"l;,. y,z,p,.q,r,s2,t (pensate come funzioni di

~);

se si da ad arbitrio una di esse, Ie a1tre sono de-

terminate da1 sistema delle equazioni differenziali (10), dandone i va10ri in un punto. Le

(11)

y ~ Y(x), z

= Z(x);

p

p(x), q

= Q(x).

r

= R(x),

Sex},

s

t = 'T(x)

e una

soluzione del sistema (10), e le funzioni (11) sono defi-

(~1'~2) e ivi DI, (1) si verifiea subito

nite in un interval10

che esse soddisfano anche 1a (12)

d F

perche la (12)

e una

=

0 ,

conseguenza immediata delle (10).

Se in un punta

~o di (~1'~2)

e

F(xo ,Y(x0 ); Z(x0 ); p(x ), Q(x ); R(x0 ), S(xo )' T(xo » 00 dal1a (12) segue ehe in tutto (13)

(~1'~2)

=0 ,

e

F(x, Y(x); Z(x); p(x), Q(x); R(x), Sex), T(x»

= O.

Se 1e funzioni (11) che costituiscono una soluzione

Dr

(10~, s.C!,