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8 segreti (+1) per la precisa topografia con drone pinomangione
Sommario 6
8 segreti + 1 per la precisa topografia da drone
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Segreto n°1 - Come organizzare il lavoro prima
9
Segreto n°2 - Punti a terra noti
11
Segreto n°3 - A che altezza volare
13
Segreto n°4 - Come impostare il piano di volo
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Il Volo Nadirale
15
Volo con fotocamera inclinata
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Il Volo circolare
17
Segreto n°5 - Le operazioni preliminari alla restituzione
18
Segreto n°6 - Gli elaborati per la topografia
19
Segreto n°7 - Rilievo di fabbricati e strutture in elevazione
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Segreto n°8 - Patente del drone ONLINE
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Segreto n°8 (+1) - Una sorpresa per te
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Riassumendo in breve gli 8 segreti
Sappiamo bene quanto sia importante per te, che sei un tecnico specializzato che si vuole occupare o si occupa già di topografia da drone, ottenere il migliore risultato in poco tempo, in modo da incrementare il numero dei tuoi clienti e quindi del tuo business. E lo so bene io, che da oltre 30 anni svolgo il tuo stesso lavoro e che ora, come primo obiettivo, ho quello di non farti commettere gli stessi miei errori, ma di aiutarti ad ottenere risultati davvero eccellenti nel tuo lavoro e di condividere con te tutta la mia esperienza acquisita in questi anni trasmettendoti indicazioni concrete che potrai mettere in pratica fin da subito. Ma prima lascia che mi presenti: io sono pinomangione, il cosiddetto geometra con gli stivali. Vivo in Calabria, a Gioia Tauro ma svolgo il mio lavoro su tutto il territorio nazionale ed estero. Da sempre mi interesso del futuro professionale dei miei giovani colleghi e alla loro formazione, alla quale ho contribuito, essendo stato istruttore e docente di diversi corsi topografici, fotogrammetrici e per l’uso del GPS e catastali.
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Da oltre 30 anni accompagno molti professionisti nel loro successo professionale e personale. Sono amministratore della TOPOPROGRAM & Service (www.topoprogram.it), società che produce software tecnico per topografia e catasto, nonché realizza rilievi topografici speciali con sedi in Calabria, a Roma ed a Bergamo. Ad oggi abbiamo più di 13.000 clienti. Sono il fondatore della più grande rete di topografi italiani (per saperne di più visita il sito topografovolante.it) Le mie passioni però non si limitano alla topografia, sono infatti anche un grande amante delle fotografia. Ed è proprio dall’unione di questi due aspetti che ho deciso di applicare la fotogrammetria alla topografia da drone. Mi reputo davvero fortunato perché ho una bella famiglia e tanti amici e colleghi che mi hanno sempre sostenuto – e continuano a farlo – seguendo le mie “pazze idee”. Perché sì, credo che un pizzico di follia ci aiuti davvero a dare il meglio di noi stessi e a farci esprimere seguendo le nostre passioni più grandi.
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Come ti dicevo, tengo davvero alla formazione dei miei giovani colleghi, e di chi si sta affacciando da poco a questa professione. Ed è per questo che ho pensato – tra le mie diverse follie – di scrivere questo e-book, ideato proprio per te, con il quale voglio svelarti 8 importantissimi segreti (+ 1) per ottenere, sempre e in ogni situazione, un preciso e veloce rilievo topografico da fotografie eseguite con un drone, nozioni che ti permetteranno di dare la svolta giusta alla tua vita professionale! E allora, sei curioso di scoprire questi imperdibili 8 segreti (+1)? Io sono pronto e tu?
Voli… andiamo!
Il geometra con gli stivali
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8 segreti per la precisa topografia da drone Ecco quindi i miei 8 segreti (+1) che mi hanno permesso di ottenere il successo nella professione e che sono sicuro cambieranno anche il tuo modo di vedere le cose:
Segreto n°1
Come organizzare il lavoro prima
Segreto n°2
Punti a terra noti
Segreto n°3
A che altezza volare
Segreto n°4
Come impostare il piano di volo
Segreto n°5
Le operazioni preliminari alla restituzione
Segreto n°6
Gli elaborati per la topografia
Segreto n°7
Rilievo di fabbricati e strutture in elevazione
Segreto n°8
Patente del drone ONLINE
E ora ti starai chiedendo: “Pino e il segreto +1 dove è andato a finire?” Tranquillo alla fine di questo e-book troverai solo per te una sorpresa davvero fantastica, che sono sicuro non ti farai scappare per nulla al mondo!
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Segreto n°1 - Come organizzare il lavoro prima Nel nostro lavoro, come in tutte le altre professioni, è indispensabile organizzare il lavoro nei giusti tempi facendo delle verifiche che ci permetteranno di prendere tutte le altre decisioni successive, fino ad arrivare alla realizzazione di un progetto.
Ecco allora cosa devi fare:
1
Verifica sul sito d-flight.it che la zona non sia inibita al volo o soggetta a limitazioni. Per utilizzare il sito dell’ENAV dovrai prima registrarti. Basterà inserire o ricercare la posizione del volo previsto per verificare se si potrà volare o se ci sono delle limitazioni per le altezze da terra possibili.
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Verifica le condizioni meteo del il giorno previsto per le operazioni. Certo, non si può volare con la pioggia, ma anche molto vento o con tanta nebbia è sconsigliato avviare un volo.
3
Verifica su le mappe ONLINE l’orografia del terreno, la vegetazione e i fabbricati presenti per realizzare un progetto di massima della missione di volo, l’altezza
4
Decidi quanti target di coordinate note devi utilizzare e stabilisci la loro posizione di massima. Procurati quindi un numero sufficiente di piastre fotogrammetriche e tutto il materiale per fissarle a terra e rilevarle per ottenere le coordinate nel sistema di riferimento desiderato.
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Infine prepara per tempo il seguente materiale:
•
UAS (DRONE) con tutti gli accessori ed almeno 3 batterie cariche;
•
Tablet con APP per la pianificazione del volo;
•
Piastre fotogrammetriche e materiale per il fissaggio a terra;
•
Strumento topografico con accessori e sue batterie;
•
Licenza di volo e assicurazione del mezzo;
In questo modo eviterai davvero perdite inutili di tempo e ottimizzerai ogni minuto della tua giornata lavorativa. Per ulteriori approfondimenti visita il sito dronetopoprogram.it
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Segreto n°2 - Punti a terra noti Come ben sai, la precisione finale di un progetto e l’utilizzo per scopi topografici dipende molto dal numero e dalla sistemazione dei punti di coordinate note sistemate a terra prima del volo. Ti consiglio, a tal proposito, di utilizzare piastre fotogrammetriche, chiamate anche target (ma puoi utilizzare anche particolari ben visibili dall’alto). Ti suggerisco inoltre di rilevare sempre almeno 5 punti, qualsiasi sia l’estensione dell’area, e ben sistemati: 4 ai bordi e 1 al centro.
Partendo da questo presupposto, dovrai aggiungere poi altri punti quando: Esistono sul posto cambi repentini di pendenza con forti dislivelli, sistemando qualche piastra in cima e qualcuna in fondo. In questo caso non vicino ai bordi per consentire la massima visibilità dall’alto. Per estensioni che vanno oltre i 4/5 ettari è necessario ampliare il numero di piastre fotogrammetriche, senza però esagerare, considerando che la posizione è più importante della quantità. Per rilievi stretti e lunghi, come per esempio strade e canali, è bene utilizzare 2 o 3 piastre laterali ognuna a circa 100, 200 metri. Se, per la tua esperienza, credi sia meglio utilizzare un numero diverso di piastre (1 in più o 1 in meno) fallo, ma senza esagerare, altrimenti non c’è convenienza nel fare un rilievo fotogrammetrico.
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Nel caso in cui invece ti si presenti l’opportunità di eseguire dei lavori di grandi dimensioni, per i quali sono necessari più voli, allora è fondamentale che almeno 3 dei punti a terra sistemati per il primo volo siano presenti anche nelle foto del secondo. È possibile, inoltre, utilizzare le coordinate di alcune piastre per verificare l’elaborazione fotogrammetrica. Di fatto alcune delle piastre rilevate non si danno in pasto al software per la compensazione e, a risultato ottenuto, si utilizzano come controllo, verificando se le coordinate rilevate corrispondono con quelle del modello.
Per riassumere: utilizza il numero giusto di piastre e nel posto giusto – e massimo 2 piastre come punti di controllo.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti non esitare a contattarmi direttamente dal sito dronetopoprogram.it per una consulenza gratuita.
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Segreto n°3 - A che altezza volare
Quante volte hai sentito dire che volare più basso ti dà una maggiore precisione dei risultati? Questa convinzione di alcuni nostri colleghi è del tutto errata! Volare più basso, infatti, può dare una maggiore definizione e un numero di punti maggiore, ma la precisione dei risultati dipende da altri fattori come la qualità delle foto, la sovrapposizione e i punti a terra rilevati.
L’altezza dalla quale volare, inoltre, dipende anche dal tipo di fotocamera che viene utilizzata, per esempio:
12Mp
20Mp
24Mp
36Mp
12 megapixel da 40 a 60 metri.
20 megapixel da 60 a 90 metri.
24 megapixel da 70 a 110 metri.
36 megapixel da 90 a 120 metri.
In ogni caso devi verificare sul sito dell’ENAV www.d-flight.it se nella zona di interesse è possibile volare e a che altezza.
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L’altezza del volo, però, incide anche sulla velocità di crociera da impostare: a quote più basse infatti è necessario che il mezzo viaggi più lentamente proprio per evitare che la resa delle foto non sia ottimale per la presenza di “mossi” o “micromossi”. Ecco allora le velocità da prendere in considerazione in questo caso:
Fino a 40 metri massimo 3 metri al secondo
Da 40 a 60 metri massimo 4 metri al secondo
Da 60 a 120 metri 5 metri al secondo
Un altro elemento da tenere sempre bene in mente - e a cui bisogna prestare sempre la massima attenzione – è la presenza di alberi o fabbricati alti nella zona interessata. In questo caso dunque l’altezza di volo deve essere almeno 3 volte più grande dell’altezza dell’oggetto più alto. Questo escamotage migliorerà di gran lunga la precisione della quota di tutto il rilievo e soprattutto nei dintorni dell’oggetto alto.
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Segreto n°4 - Come impostare il piano di volo
Dal piano di volo dipende il risultato finale di tutto il lavoro. Ti ho già parlato dell’importanza dell’altezza, ora però dobbiamo affrontare il discorso della sovrapposizione dei fotogrammi. La sovrapposizione minima affinché ci sia restituzione è 60% tra foto successive e 40% tra le strisciate laterali. Dopo diverse analisi e dopo aver provato sul campo, la mia considerazione personale è di non scendere mai sotto l’80% tra foto e il 65% tra strisciate. Questo ti consentirà infatti di poter eliminare qualche foto venuta male prima di passare il tutto al PC. Una maggiore sovrapposizione ci darà anche più elementi verticali restituiti.
Si possono realizzare diversi tipi di missione fotogrammetrica:
• Con fotocamera nadirale • Con fotocamera inclinata ad incrocio o dai quattro lati • Volo Circolare
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Il Volo Nadirale Con questo volo puoi scegliere e programmare perfettamente la zona da rilevare e la sovrapposizione tra foto e strisce, perché ti permette di scattare tutte le foto con la fotocamera rivolta verso il basso. Inoltre, questo volo, presenta una serie di vantaggi davvero irrinunciabili per chi svolge il nostro lavoro, infatti puoi:
1. Limitare il numero di foto 2. Ridurre il tempo di volo 3. Elevare la precisione finale
D’altra parte con questo tipo di volo è più difficoltoso la restituzione di elementi verticali, come per esempio le pareti.
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Volo con fotocamera inclinata Questo tipo di missione ti permette invece di restituire meglio le pareti ed elementi verticali, ma necessita di molte foto e le zone riprese sono difficilmente controllabili. L’inclinazione della fotocamera dovrà essere decisa secondo l’altezza di volo e l’altezza delle pareti verticali che si vogliono rappresentare, normalmente può andare dai 15 ai 30 gradi.
Si possono fare principalmente due tipi di missioni con fotocamera inclinata:
Missione incrociata
Missione da quattro lati
con la quale puoi rilevare l’intera estensione con 1 o 2 voli eseguiti con la stessa inclinazione della camera e con la stessa altezza.
con la quale puoi eseguire con uno o più voli, volti con la stessa inclinazione della camera e stessa altezza, le strisciate nel seguente ordine, da Nord, da Est, da Sud, da Ovest. In questo modo puoi riprendere in modo ottimale gli elementi verticali. In questo caso l’altezza di volo consigliata è tra 40 e 70 metri.
Tengo a dirti però che puoi ottenere il risultato migliore unendo le riprese nadirali a quelle dei quattro lati, ma chiaramente il numero elevato di foto dilaterà i tempi di elaborazione.
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Il Volo Circolare Questo volto è quello più indicato per il rilievo di fabbricati singoli che si sviluppano in altezza. Si esegue creando un cerchio intorno all’oggetto da rilevare a una stessa altezza e con la stessa inclinazione della fotocamera, scattando diverse foto verso il centro del cerchio. In questo caso è consigliabile volare a 20 o 30 metri più alti della sommità dell’oggetto da rilevare. Quando devi rilevare torri molto alte puoi eseguire il volo alzando costantemente la quota e realizzando una spirale intorno all’oggetto.
Ricorda, per maggiori informazioni, se ti serve un qualsiasi chiarimento, non esitare a contattarmi direttamente dal sito dronetopoprogram.it per una consulenza gratuita insieme a me. Una chiacchierata piacevole tra topografi in cui potrai sciogliere tutti i tuoi dubbi.
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Segreto n°5 - Le operazioni preliminari alla restituzione Si sa, l’obiettivo principale di noi topografi è rilevare misure precise nel minor tempo possibile. Sì, perché per noi un cliente contento è sempre una grande soddisfazione. Ma prima di restituire tutto e proseguire con l’elaborazione da PC è necessario: Scartare le foto fatte nei momenti in cui il mezzo è in fase di decollo o atterraggio, o quando curva per portarsi alla prossima strisciata. Insomma per la buona riuscita di un progetto bisogna scartare tutte le foto che non fanno parte delle strisciate programmate. Verificare per ciascuna foto: • La buona esposizione - non deve essere né troppo chiara né troppo scura • L’assenza di mosso - i tempi di scatto devono essere 1/125, 1/250 o ancora più veloci • L’assenza di sfocatura – le foto devono essere messe a fuoco perfettamente su tutto il fotogramma
Infine è importante verificare che la sovrapposizione minima tra le foto sia tale da garantire la restituzione.
Lo so, tutte queste operazioni sembrano lunghe e noiose. Chi di non ha mai desiderato di proseguire subito con l’elaborazione dal software e ottenere sempre un ottimo risultato? In realtà, se ci fermiamo un attimo a pensare, solo elaborando le foto adatte possiamo ottenere subito un risultato eccellente, e ci farà risparmiare anche tanto tempo. Se vuoi approfondire questi argomenti vai alla pagina https://dronetopoprogram.it/home/ approfondimenti
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Segreto n°6 - Gli elaborati per la topografia Ci stiamo avviando verso la fine di questo e-book e tra poco ti svelerò l’ultimo segreto. Prima però è importante fare tua l’idea che per ottenere una buona e precisa topografia bisogna avere il controllo totale sul software che utilizzi. A tal proposito mi sento di darti questi piccoli e pratici consigli, azioni che, da anni ho fatto miei e che mi hanno aiutato molto nella resa del mio lavoro:
• Leggi o studia manuale o help in linea; • Assicurati che ci sia un’assistenza fatta da tecnici che fanno • • •
questo tipo di lavoro; Inserisci le coordinate dei punti a terra con molta cura; Verifica con attenzione i risultati dopo la georeferenziazione; Utilizza gli automatismi con parsimonia e verifica sempre i risultati;
Dal momento che raramente dovrai consegnare solo la nuvola, esegui una vera topografia inserendo i punti topografici e le linee di discontinuità. In questo modo potrai creare gli elaborati che si aspetta il tuo clienti, in particolare: • • • •
Piano quotato con l’indicazione dei particolari significativi presenti sul posto; Curve di livello; Profili; Sezioni;
• • •
Calcoli di volumi; Report con coordinate e informazioni; File vettoriali tipo DXF, immagini, modelli 3d in BIM e/o per la stampa 3D.
Mi raccomando… consegna sempre dopo aver fatto tutte le verifiche di precisione, tecniche e di leggibilità. Se puoi, fai controllare anche ad un tuo collega … come si dice “quattro occhi vedono meglio di due”!
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Segreto n°7 - Rilievo di fabbricati e strutture in elevazione Ma come devi comportarti quando devi rilevare un fabbricato, un serbatoio o una torre? Qual è il tipo di volo più adatto in questo caso? Ti rispondo subito a questa domanda dicendoti che il volo più adatto è sicuramente quello circolare, quello di cui ti ho parlato poco fa, che si esegue creando una spirale intorno all’oggetto.
È però necessario valutare - e mettere in atto - alcuni accorgimenti per ottenere un risultato quanto più preciso e definito. Innanzitutto bisogna:
1
Rilevare almeno 2 punti noti per facciata e non sulla stessa linea. In caso di oggetto circolare almeno 5 punti noti a diverse quote e non sulla stessa direzione.
2
Il volo deve essere eseguito a una distanza dalla facciata e dal tetto, in modo da garantire la ripresa di tutto l’oggetto e una buona definizione secondo la fotocamera usata. Il mio suggerimento è di non eseguirlo a meno di 10 metri e non i 30.
3
L’ inclinazione della fotocamera non deve riprendere il cielo e elementi molto lontani dall’oggetto stesso.
4
La sovrapposizione tra le foto deve essere alta e devi tenere sempre presente che non dobbiamo ottenere l’80% con la foto successiva, ma 80% dell’oggetto presente in una foto con l’80% dello stesso oggetto nella foto successiva.
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Segreto n°8 - Patente del drone ONLINE MA COSA DEVI SAPERE PER AFFRONTARE L’ESAME ONLINE SUL SITO DELL’ENAC?
• Possono eseguire l’esame tutti i maggiorenni, o chi ha già compiuto 16 anni con autorizzazione del genitore o tutore;
• Per superare l’esame è necessario rispondere, in 60 minuti, a 40 domande a risposta multipla ottenendo un punteggio di 60 punti pari al 75% del punteggio massimo. I punti saranno così calcolati: 2 punti per ogni risposta esatta. -1 punto per ogni risposta errata. 0 punti per una non risposta. Si può tentare l’esame per un massimo 4 volte al mese, se non si è ancora superato si devono ripagare i diritti;
• Dopo aver superato l’esame ONLINE diventerai pilota APR e potrai eseguire operazioni con mezzi (UAS) da 0 a 25 Kg, per le categorie A1 – A3 (NO aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani, infrastrutture sensibili) in condizioni di VLOS (mantenendo l’APR a vista);
• I maggiorenni per autentificarsi sul sito dell’ENAC devono possedere il codice SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Per facilitarti le cose io stesso ho creato un semplice, simpatico e veloce corso che ti prepara all’esame e ti permette di superarlo agevolmente. Se vuoi frequentarlo con uno sconto collegati subito alla pagina pinomangione.it/corsi
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Segreto 8 (+1) che ho riservato per te Come ti dicevo all’inizio di questo e-book, è fondamentale, per chi svolge un lavoro come il nostro, essere precisi e ottenere i risultati desiderati nel minor tempo possibile. Oltre questi due aspetti però è importante utilizzare gli strumenti giusti che ci permettono di essere sempre al passo con i tempi e di non rimanere indietro rispetto agli altri nostri colleghi. Si sa, il settore della topografia è in continua crescita ed è per questo che bisogna distinguersi da tutti gli altri utilizzando un software che ci permetta di essere precisi e veloci allo stesso tempo. A tal proposito devo parlarti assolutamente del software IMMAGINA, che a me personalmente ha cambiato la vita. Si tratta di uno strumento davvero all’avanguardia tramite il quale potrai esaltare la tua professione e con il quale potrai ottenere sempre più clienti. È la soluzione definitiva per la topografia da drone. Che si tratti di misurare piccole o di grandi estensioni di terreno con IMMAGINA potrai ottenere una precisa topografia in meno di 30 minuti.
IMMAGINA è: FACILE DA UTILIZZARE perché è intuitivo e di semplice utilizzo anche per chi ha iniziato questo lavoro da poco.
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perché l’assistenza è fornita da persone che fanno il tuo stesso lavoro e che quindi conoscono bene tutti i segreti della topografia.
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È davvero semplice utilizzarlo, con IMMAGINA potrai ottenere una precisa topografia in meno di 30 minuti e in solo 5 passi:
Passo 1
ti basta stabilire su Google la zona da rilevare (utilizzando l’App sul tuo smartphone o tablet) e, una volta, impostata la missione di volo, la trasferisci in tempo reale sull’APR In alternativa se non hai ancora il drone, nella TRIAL ci sono dei voli di esempio già fatti che puoi utilizzare;
Passo 2
puoi procedere con l’esecuzione automatica del piano di volo e scatto delle foto necessarie;
Passo 3
potrai scaricare foto su PC ed elaborazione fotogrammetrica fino all’ottenimento dell’ortofotomosaico e della nuvola di punti;
Passo 4
farai topografia comodamente seduto al tuo PC decidendo quali punti battere, scegliere il vero DTM eliminando alberi tetti di case ecc... Creare Piani quotati, con linee di discontinuità, contorni ecc... Profili, e vestizione della cartografia classica, curve di livello, calcolo volumi il tutto in unico software;
Passo 5
consegni al tuo cliente gli elaborati classici topografici come piano quotato, curve di livello, profili, sezioni. Ma anche file di nuvola, ortomosaico in scala, modello 3D in formato BIM e/o GIS, file per stampa 3D.
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Riassumendo in breve gli 8 segreti (+1) Eccoci qui, siamo arrivati alle ultime pagine di questo e-book, e ne approfitto per riassumerti brevemente gli 8 segreti (+1). Credimi che, applicando questi suggerimenti potrai ottenere una precisa e veloce topografia da drone, ottenere quindi più clienti e incrementare il tuo business!
Segreto n°1
Come organizzare il lavoro prima
Organizzare prima non è una perdita di tempo ma un grosso risparmio di tempo, ecco cosa fare:
1. Verifica se nella zona interessata si può volare e a quale altezza sul sito d-flight.it; 2. Verifica il meteo del giorno previsto del volo; 3. Ispeziona le mappe online della zona per progettare o realizzare il piano di volo; 4. Stabilisci con approssimazione dove sistemare i target da rilevare e usare come punti noti o di controllo; 5. Prepara il materiale che serve utilizzando una checklist per non dimenticare nulla.
Segreto n°2
Punti a terra noti
La precisione finale dipenderà dal numero e dalla posizione dei punti a terra noti. Bastano 5 punti, 4 ai lati ed uno al centro. Sistemali con cura, in modo che abbiamo ampia visibilità verso l’alto e che rappresentino bene i dislivelli. Se il rilievo prevede più voli sistema almeno 3 piastre in comune tra le diverse missioni.
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Segreto n°3
A che altezza volare
Volare più basso non vuol dire maggiore precisione ma maggiore definizione. Decidi la quota di volo secondo la scala di restituzione e il numero di megapixel della fotocamera. Fai attenzione alla velocità del volo che deve essere più bassa quando voliamo basso: questo ti permetterà di evitare foto mosse.
Segreto n°4
Come impostare il piano di volo
Attenzione alla sovrapposizione tra foto e tra strisciate. Il mio consiglio: 80% tra foto, e 60 - 80% tra strisciate. Si possono realizzare missioni con: - Volo con fotocamera nadirale, molto precise ma non si può utilizzare per pareti verticali; - Volo incrociato con fotocamera inclinata, che ti permette di ottenere anche la restituzione di pareti verticali; - Volo circolare per palazzi e oggetti in altezza.
Segreto n°5
Le operazioni preliminari alla restituzione
La qualità del modello dipende dalla qualità delle foto che non devono essere mal esposte, mosse o sfuocate. Meglio eliminare le foto non ottimali prima di passare tutto all’elaborazione.
Segreto n°6
Gli elaborati per la topografia
Raramente i tuoi clienti ti chiederanno solo una nuvola di punti o di un ortomosaico. Sarà necessario quindi passare dal DSM al DTM che rappresenta il suolo o la facciata del fabbricato e su questo realizzare gli elaborati classici topografici.
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Segreto n°7
Rilievo di fabbricati e strutture in
elevazione
Per rilevare i fabbricati è necessario fare foto in modo che le varie facciate siano raccordate, inoltre le foto non devono inquadrare il cielo o elementi lontani. I target si possono sistemare sulle pareti verticali, magari almeno 2 per ciascuna facciata.
Segreto n°8
Patente del drone ONLINE
Bisogna avere almeno 16 anni con il consenso di un genitore, se maggiorenni si deve possedere il codice SPID. Per la categoria OPEN A1-A3 è necessario prepararsi e fare un esame ONLINE sul sito dell’ENAC.
Segreto (+1)
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E adesso ti rivelo un mio segreto.
Durante la mia esperienza professionale ho imparato che non basta leggere, ascoltare un libro o vedere un video corso per fare grandi cambiamenti, ma che occorre aggiungere tre fattori:
1. L’autodisciplina e la determinazione. 2. Lo studio e la ripetizione. Sì, perché la ripetizione è la mamma di tutte le conoscenze.
3. La consapevolezza che l’errore fa parte del cambiamento.
Ti auguro la forza di cambiare e la determinazione per perseverare, buona vita da pinomangione.
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