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COME SCRIVERE UNA CANZONE da oggi non avrete più scuse se non ne avete ancora scritta una (liberamente ispirato da: “How to be in a pop group” di Alan Jenkins, Cordelia Records 1994)
1. Testo Beh, nasce prima il testo o la musica? Boh. Ogni tanto capita che scrivi un testo e questo andrà benissimo per la canzone che magari scriverai tre anni dopo, più spesso canticchi una melodia e pian piano ti vengono in mente le parole. In ogni modo il testo è importante se cantate in italiano perché tutti vi romperanno le scatole per sapere cosa dite, anche se fate grind. Se invece avete la fortuna di cantare in inglese nessuno farà caso a quello che dite anche se siete il nuovo bob dylan. Per questo molto spesso la gente canta in inglese. Un problema che si pone a chi scrive canzoni è l’argomento, il tema: d’accordo che se fate dark i testi parleranno più che altro di belalugosi o se fate rap di ghetto, ma se ad esempio siete dei punx stufi di urlare facdepolis cosa fate? Certi temi sono stati utilizzati troppo, quindi provate nuove vie: scrivete di vostra zia e non della vostra ragazza o del vostro ragazzo. Se avete la cresta e volete urlare un testo pieno d’odio, ma a meno che non siete dei geni è difficile non essere scontati, provate a scrivere qualcosa sulle ferrovie o sulla new economy, invece che sullo stato o sui fascisti. In ogni caso è meglio che non utilizziate certe parole nelle canzoni: ad esempio sconsiglio termini come vomitare, magia, cervello, ginocchio, duodeno, folletto, paradiso, fuoco, soccombere, male, altrimenti tutti capiranno che avete ascoltato molto heavy metal oppure che avete a casa dei dischi di elioelestorietese. 2. Armonia e melodia Beh due parole difficili per due concetti facili. Armonia in una canzone di rock vuol dire: accordi di chitarra. Allora prendete da 2 a 6 accordi di chitarra (a meno che vogliate suonare progressive dovrebbero bastare), quelli che vi piacciono di più (ad esempio io ho sempre adorato il sol maggiore e il mi minore). A questo punto suonateli in una sequenza regolare e cercate di canticchiarci o fischiettarci sopra, se vi vengono in mente pezzi di canzoni altrui non fa niente, anzi è buon segno, basta che non siano troppo lunghi. Ad un certo punto avrete trovato un paio di note che vanno bene con un paio di accordi: ecco questa è la melodia. Quando avrete due o tre di questi pezzi messi assieme questi saranno una canzone. 3. Struttura Molti gruppi non strutturano un gran che le canzoni, ad esempio se ascoltate il CD dei carasciò vedrete che molto spesso c’è un giro solo che va avanti per tutto il pezzo. Questo procedimento va bene se non avete un gran che voglia di provare e se l’effetto che volete provocare è di depressione. In questi casi va però utilizzato un casino il lato emotivo del fare musica, cioè ci dovete saper fare con effetti, schianti, urli, dinamica rumore/silenzio. Altri gruppi hanno invece delle strutture abbastanza complesse con stacchi, cambi di tempo, preritornelli, ritornelli, fughe, strofe etc. Ma in questo caso dovete saper suonare bene e poi le canzoni diventano un po’ noiose. La struttura di una canzone-tipo dovrebbe essere strofa - ritornello - parte in mezzo - solo - strofa ritornello - ritornello. Non cominciate a scrivere canzoni partendo da un ritmo, altrimenti suoneranno stupide come quelle degli skoda.
Sconsiglio anche di partire da un riff di chitarra distorta, soprattutto se ci sono dei mi stoppati, sembrereste gli esseennepì dei poveri. 4. Quanto deve durare una canzone? Una canzone accettabile dura dal minuto e mezzo (anche se “you suffer” dei napalm death dura molto meno) ai sei minuti. Una lunghezza maggiore annoia a morte il pubblico, costringe a fare assoli, a sovrastrutturare la canzone ed è indice di megalomania. Se il ritornello è bello, resta impresso nell’ascoltatore anche se la canzone è corta perché la concentrazione resta alta per poco tempo. La cosa più importante per scrivere una canzone è comunque un’altra. Si chiama ispirazione. L’ispirazione è una cosa che ha permesso a J mascis di scrivere freak scene con remiminorela e ai ramones di fare 20 dischi solo con solredola tutti maggiori. E’ una condizione mentale particolare che permette di vedere un lato delle cose (di un giro di accordi come del latte scaduto nel frigo) sorprendentemente nuovo ed originale. Alcune rockstars dicono di aver scritto la maggior parte delle loro canzoni stoned, ma stoned si riuscirebbe al massimo a scrivere egdtasshjlnchcjsdcnbsj.cnjvhl.-qpiou9'i’ocvkksmvsdjjcv-supjv-mòovi§lajsssscu9’e8ashdal-asckhK o a suonare qualcosa di vascorossi. Non ci sono metodi per indurre uno stato mentale ispirato, però per qualche ragione sovrannaturale esso nasce più frequentemente mentre suonate la chitarra e meno mentre giocate con la pleistescion o guardate ilgrandefratello (a meno che suoniate nei carasciò).
COME IMPARARE A SCRIVERE CANZONI laflauta C’è sta fissa che uno deve scrivere una canzone, una volta nella vita. Come se ziliardi di musica già scritta non fosse sufficiente, come se gli stessi ziliardi si fossero già studiati, smontati, riarrangiati, reinterpretati e ci fosse ancora qualcosa da scrivere che non sia già stato scritto. Sarà che il fascino di dire al pubblico “questo è un mio brano, scritto nella mia stanza buia guardando la pioggia in un momento di profonda introspezione e domande sulla collocazione dell’io nella società moderna” è insanamente affascinante. Per scrivere un brano, non si parte dal testo. Sembra una banalità, ma è come pensare ad un matrimonio e scegliere l’abito prima del marito. (Che poi c’è anche gente che, ecco). Facciamo una lista di cose da sapere, prima di scrivere un brano. 1. Suonare uno strumento. Armonico, possibilmente, tipo pianoforte o chitarra. Non serve arrivare a Chopin, basta avere le basi per capire come diamine si scrive un brano. O meglio, cosa scrivere in modo che mentre voi enunciate il vostro testo con una casuale melodia, tutti l’artri non suonino altrettanto a casaccio accompagnandovi. 2. Imparare quattro acche di armonia. L’armonia è la grammatica della musica, se odiate chi sbaglia gli apostrofi, siate buoni, imparate che una dominante ha la settima minore, che non tutti i brani sono fatti sul giro di do o sui four chords, e che si possono usare altri accordi invece che riproporre la stessa minestra modulando la tonalità quando si son finite le idee (…) 3. Imparate a trascrivere. Prendete un brano, magari iniziate da una ballad, e trascrivete. Prima il basso, poi gli accordi, poi la melodia. Controllate la struttura, com’è formata la strofa, poi il ritornello, poi l’interlude. Analizzate la melodia, se parte in levare, se cade con l’accompagnamento, che note fa rispetto all’accordo che sta sotto. Cercate di capire il segreto di quel brano, il tipo di arrangiamento particolarmente figo, un riff di chitarra funkettone, la batteria choc. Scoprirete che c’è dell’altro oltre alla bella topa che canta il brano con la scollatura di fuori. Sebbene anche questa sia fondamentale, spessissimo.
4. Trovatevi un buon Maestro di Musica, possibilmente moderna, e ricominciate sotto la sua supervisione, tutta sta menata dal punto 1. Nel contempo, fatevi lasciare dalla morosa, andate in viaggio in India, fate bambini, insomma, cercate di avere qualche emozione che possa indurvi a scrivere qualcosa. 5. Provate a scrivere una canzone. Giurate a voi stessi che non la farete sentire a nessuno, state imparando, quindi risparmiate amici, fidanzata (che tanto vi ha già mollato) e soprattutto I SOCIAL NETWORK dei vostri insani primi passi da cantautori. Provate ad inventarvi tutto insieme, testo e musica. Mettetevi al piano, o alla chitarra, e cercate un giro di accordi interessante, e provate a cantarci sopra una melodia, delle parole. Scrivete mano a mano il tutto, volendo registrate (ma poi sbobinare le 6 ore di impeto artistico saranno deliranti). Suggerisco di partire dal ritornello, vero fulcro del brano, invece che iniziare con i tipici 20 minuti di introduttivi con il mantra di un arpeggio minore mentre voi ci ululate sopra, che non portano da nessuna parte (ad eccezione, inserendoci i grilli, che alle musiche d’atmosfera dei centro benessere). Quindi: ritornello. Bello, figo! Poi, strofa, almeno due. Poi un interlude (alias parte che c’entra un piffero col resto ma dà respiro al pezzo, e slancio per il finalone con ritornello figo declamato ai posteri). Intro, coda. Fatta. Visto? Non ho detto niente del testo. Non ho detto se serve la rima. Non ho detto se dovete parlar d’amore o di cotoletta alla milanese. Non ho detto se è meglio in inglese o in italiano o in burundese. Perchè, e questo ve lo dico alla fine, ma sarebbe bello lo capiste dall’inizio, una bella canzone ha le note belle, anche se decantate la lista della spesa. Altrimenti, è solo l’ennesima noiosissima opera onanistica con la quale impesterete You Tube ed affini.
SCRIVERE TESTI PER CANZONI il mestiere dell’autore della parte letteraria: È importante un buon titolo, lo dicono tutti e lo dico anche io. Ed è proprio per questo che già nel titolo di questo approfondimento ci sono due particolarità. Non voglio giocare a fare l’enigmista e quindi vuoto subito il sacco. Ho associato la parola mestiere ad autore, perché per quanto possa essere soprattutto al giorno d’oggi poco remunerativo l’esercizio di questa figura professionale, ritengo sia un mestiere e lo difendo con tutto me stesso. Il fatto poi di non scrivere “paroliere” ma “autore della parte letteraria” non è un vezzo ma è la seconda particolarità e rivendicazione, ma qui sono in ottima compagnia, perché anche il buon Mogol quando sente il termine paroliere un po’ si innervosisce. Ma l’Italia è un paese un po’ strano, e tra i tanti difetti, quelli più superficiali possono essere racchiusi in poche righe: in Italia siamo tutti dei grandi allenatori di calcio, siamo tutti grandi scrittori, poeti e autori( poeta ed autore è un altro accostamento troppo azzardato), e ultimamente siamo anche tutti grandi cantanti, ringraziando xfactor o affini. Con questo scommetto che mi sono giocato la patente di simpatico ma vi prometto che ancora qualche riga e rigirerò la frittata. Fatta questa premessa torniamo al mestiere dell’autore. Sfatiamo il primo mito che circola un po’ ovunque, nell’80% dei casi, e arrotondo per difetto, l’autore lavora su una melodia e quindi scrive il testo su una melodia che il compositore gli fornisce, e soltanto nel rimanente 20% dei casi è il compositore che lavora e crea su un testo fornitogli dall’autore. Quindi la frase “ sei un paroliere? mandami un testo che lo musico” che a tanti sarà capitato di sentire, in realtà è molto lontana da quel che accade nel mondo dei professionisti della canzone. Tutto questo semplicemente perché l’operazione è più macchinosa, e perché la storia della canzone italiana insegna che le migliori canzoni sono nate prima dalla melodia, sulla quale poi si crea il testo. Poi le eccezioni esistono e sono belle perché smentiscono le tacite regole. Un ottimo banco di prova per un provetto autore quindi resta quello di provare a scrivere un testo su una melodia. Ma come farlo? Come approcciare una melodia nuova?
La vecchia scuola, quella dei grandi autori di testi, si aiutava con un mascherone, ovvero la melodia del cantato veniva sostituita da numeri che rappresentavano un aiuto per scovare più facilmente le parole, il tutto seguendo chiaramente due regole fondamentali ovvero la metrica e la cadenza. Resta un metodo utile, valido ed interessante. In alternativa si può usare quella che io chiamo banalmente sillabazione. Ad esempio vogliamo cambiare questa famosa frase di cui tutti credo conosciate la melodia, è l’inizio di una canzone di Vasco Rossi “Vita spericolata”. “ Voglio una vita spericolata” che potrebbe semplicemente essere “ ta-ta-ta-ta-ta ta-ta-ta-ta-ta” e che potrebbe diventare per gioco “ tu cosa ardita e mai trovata” oppure “ ohh dolce Rita io ti ho sognata”. Ho scritto le prime due cose che mi sono venute in mente,non fate caso al significato, provate a cantarle. Mi pare stiano nella melodia sia a livello di metrica che di cadenza, che dite? Provate voi, cercando alternative, magari adesso iniziando a dare un senso più “alto”, fatta nostra la musicalità del verso, ora che sappiamo cosa esige questa melodia in termini di metrica e cadenza possiamo anzi dobbiamo sforzarci di trovare contenuto e cercare di dirlo con stile, il nostro. Ricapitolando, metrica e cadenza e una volta che il meccanismo è chiaro in testa, ovvero una volta che abbiamo letto, decodificato la “grammatica” è necessario dargli significato, ovvero contenuto e stile. Torniamo ancora un passo indietro. Prima di approcciare melodie nuove il mio consiglio resta quello di esercitarsi molto riscrivendo testi nuovi di canzoni già edite e conosciute, sia famose che meno famose, è il modo migliore per farsi orecchio e mano, fidatevi è una bella palestra, poi vi stupirete, dopo averne fatte a decine di acquisire sempre più padronanza e resterete stupiti di quanto le parole vi escano facilmente. Confesso altresì che per arrivare ad esprimersi con contenuto e con uno stile personale ci vorrà ulteriore tempo, voglia e sacrificio, ma almeno nel frattempo avrete costruito una certa dimestichezza e acquisito fluidità con metrica e cadenza. Un’altra cosa che consiglio è quella di ascoltare tanta musica, dall’origine della canzone popolare ad oggi, per intenderci da Volare di Modugno in poi e di farlo con spirito “critico” e attento. Anche questo esercizio di ascolto e di studio delle canzoni del passato richiede tantissime ore di impegno, attenzione, curiosità e voglia. L’analisi dei brani famosi rappresentano un tesoro per gli aspiranti artisti, durante gli stages e i seminari di Idea Suono che curo con Mario Fabiani, puntiamo anche sull’analisi di canzoni famose perché ci permettono di scoprire diverse chicche e trucchi vincenti che aiutano tantissimo nella creazione di brani nuovi. Da questo momento potete arrischiarvi nel mondo dell’inedito magari proponendovi a qualche compositore, anch’egli emergente, che magari sta cercando un buon compagno di viaggio artistico. Il percorso è lungo e difficile, anche l’apparente semplice fatto di creare un team di lavoro può rivelarsi meno facile di quanto sembra. C’è da dire di positivo che internet permette di poter lavorare a distanza in maniera facile ed economica, anche se a mio avviso quando è possibile è sempre meglio creare un rapporto “reale” con i collaboratori. Detto questo è sempre meglio creare dei team di lavoro, per potersi confrontare, anche nei casi dove si sia capaci di scrivere testo e musica, perché a ben guardare c’è sempre una cosa che si sa far meglio dell’altra e comunque anche se così non fosse, ogni collaborazione, ammesso che sia basata su serietà e rispetto è sempre un bagaglio di esperienza in più per qualunque artista. Supponiamo ora che vi troviate di fronte al compito di scrivere il testo su una melodia inedita che vi fornisce un compositore. Vi ricordo che l’autore, in fondo racconta delle emozioni, per cui è necessario vincere il pudore di raccontarsi o comunque raccontare cose a noi vicine, detto questo, l’autore potrebbe anche far semplicemente uso di fantasia e quindi, partendo magari da un elemento reale raccontare una storia o un emozione inventata e non autobiografica. Si può essere poetici, crudi, coraggiosi, innovatori, ci sono diversi modi di scrivere ed esprimersi, tanti registri a seconda della propria sensibilità e delle esigenze di chi ci coinvolge nel lavoro. Il primo consiglio quando si è di fronte ad una melodia è quello di ascoltarla tante volte, è necessario ascoltare cosa dice la musica, perché ogni musica ha già in sé delle parole, che sono celate tra le note,
nell’atmosfera della canzone, bisogna avere la bravura e la sensibilità di “leggere” queste parole e trascriverle, trovando così il giusto sodalizio tra musica e testo. L’autore di testi è un contenitore di emozioni e proprio dalla sua anima deve pescare le parole che reputa per istinto artistico, le migliori per quella melodia. Detto così sembra semplice, ma non lo è . L’inizio può rappresentare un problema. Un modo per rompere il ghiaccio è quello di scrivere delle idee che scaturiscono dall’ascolto, facendosi semplicemente guidare dai sentimenti che suggerisce la melodia, magari anche in prosa, lasciando per il momento da parte la metrica. Se invece abbiamo già fatto nostra la metrica della melodia in questione possiamo già azzardare versi in metrica. Da questo approccio iniziale deve scaturire la scintilla, ovvero dobbiamo identificare un idea centrale, un immagine forte, uno slogan, quello che sarà la sintesi di una canzone e che possibilmente diverrà anche il titolo della canzone. Da quell’idea che reputiamo forte dobbiamo partire e costruirci attorno un bel testo. Come fare? Sempre seguendo la musica, se la musica si apre dobbiamo decidere se far aprire anche il testo oppure no. Vi ricordate il ritornello della canzone Nel blu dipinto di blu? La musica nel ritornello si apre, prende letteralmente il volo, quale miglior verso di “volare oh oh”? Se a questo fantastico esempio di sodalizio musica testo ci mettiamo il buon Modugno che apre le braccia durante le esibizioni pubbliche siamo di fronte ad una serie di energie che confluiscono e che colpiscono l’immaginario collettivo e che emozionano. Oppure prendiamo il celebre verso di Mogol su musica di quel genio di Lucio Battisti, “le discese ardite e le risalite”, la musica scende e poi risale, un bellissimo esempio nel quale il grande Giulio Rapetti Mogol legge in maniera fantastica la melodia. Capito il concetto? Il testo deve essere al servizio della musica, seguirla, deve scorrere e sfruttare le discese e le salite, le chiusure e le aperture che ogni composizione musicale possiede nella sua struttura. Per quanto riguarda il contenuto, bisognerebbe sempre accettare la sfida di mettere in discussione quel che si scrive, tutto quello che abbiamo scritto può essere migliorabile, non che si punti alla perfezione, ma è bene mettere in dubbio quanto scritto, per avere la certezza di aver fatto tutto il possibile per rendere più efficace possibile ogni singola riga del testo. Per questa autoanalisi può aiutare come dicevo prima, la conoscenza delle canzoni che sono stati successi o che ci piacciono, il chiederci perché piacciono è importante, crea in noi, non immediatamente ma con il tempo e l’esercizio, una serie di strumenti che ci tornano utili quando dobbiamo fare i conti con una canzone in cui ci stiamo cimentando noi. Un esempio che mi viene subito al volo è che difficilmente in una canzone di successo troverete anche nella strofa una frase presente nel ritornello e viceversa. Per quanto riguarda invece il senso di una canzone e quindi il contenuto, ritengo sia un fatto personale, ci sono i paladini del significato chiaro, ovvero un testo di canzone deve sempre essere comprensibile per tutti, e quelli per cui invece a volte è più importante il suono delle parole piuttosto che il loro significato. Personalmente credo in una via di mezzo, nel senso che una canzone semplicemente didascalica è ormai datata, e raccontare una storia dalla a alla z in una canzone a volte sfiora il ridicolo, come sarebbe magari bellissima, ma poco commerciale e pop, fare una canzone dove il testo segue esclusivamente la regola del suono e mai quella del significato della parola. Come avrete capito è una questione di gusto, e in un mercato schizofrenico vale tutto e il suo contrario. Per concludere il mio invito generale è quello di approcciare con rispetto e passione le canzoni, che sono emozioni rese pubbliche e quindi degne di considerazione. Per quelli che non sono semplici ascoltatori, si può scegliere di frequentare la musica come un bellissimo hobby o cercare di farlo diventare qualcosa in più, con la consapevolezza che ogni risultato ufficiale raggiunto è sempre frutto di un grande lavoro. Andrea Gallo
COME SCRIVERE UN TESTO ORIGINALE PER UNA CANZONE Può risultare difficile pensare al testo di una canzone ed ancora più difficile pensarne uno buono. Ecco alcuni passaggi utili per creare un testo unico e originale che farà cantare tutti quanti. Senti ciò che dici e mettilo in rima. Ecco come comporre il testo della tua canzone originale! 1-Scegli un soggetto nuovo o rivisita un soggetto in maniera originale, qualcosa che a te suoni unico. Questo rende le cose molto più facili. Molte canzoni riguardano esperienze personali e, infatti, sono quelle che viene più naturale scrivere. Non ci si può mettere nella testa di qualcun altro, ma si può pensare ad una situazione da cui prendere ispirazione, purché sia completamente nuova per sé e per i propri ascoltatori (ad esempio, vivere per strada/in un Paese del Terzo Mondo) o surreale (per esempio, trovarsi in un terra magica). Se vuoi scrivere un testo su un argomento già trattato diverse volte, prova a farlo da una prospettiva diversa. Un buon punto di partenza per scrivere una canzone sono le emozioni. Molte canzoni diventano popolari perché trattano argomenti o situazioni in cui è facile immedesimarsi. 2-Scrivi una canzone profondamente personale dando, al pubblico l’impressione di renderlo partecipe di una confidenza, e a te l’occasione di sfogarti. 3-Decidi come vuoi scrivere la tua canzone: se prima il testo o la melodia. Scrivere le due cose insieme facilita il compito. Qualunque cosa tu decida di scrivere in un secondo momento, sarà resa più difficile dal fatto che è necessario adattarla alla parte già scritta, quindi ti conviene lasciare per ultima quella in cui ti puoi esprimere meglio. 4-Fai una lista di ciò che potresti scrivere nel tuo testo. Butta giù quante più idee possibile e le parole che vi fanno riferimento (questo è particolarmente utile se pensi di comporre il testo in rima). Scrivi quanto più dettagliato possibile; tieni a mente comunque che non tutto potrebbe finire nel testo definitivo. 5-Comincia dal ritornello. Cantalo tu stesso per assicurarti che ritmo e parole vadano bene assieme. 6-Usa accenti e dialetti, ma fallo in modo naturale’’’. Se è vero che fare la rima con parole che finiscono con sillabe diverse e accordare parole dissimili è certamente un surplus, non esagerare. Puoi anche usare detti o frasi in slang. Questo fa suonare il pezzo genuino. Alcuni autori, inoltre, sono soliti piegare gli accenti al loro specifico scopo, creando un beat assolutamente unico. Tuttavia, non è assolutamente necessario adottare un dialetto o accento che non ti appartiene pur di scrivere un testo “unico”. 7-Pensa ad un ritmo inusuale. Potresti ripetere diverse volte lo stesso verso, uno schema ritmico non convenzionale o alternare versi molto brevi con altri molto lunghi. 8-Ascolta attentamente come e di cosa parlano le persone attorno a te. Potrebbe diventare il soggetto del tuo testo. 9-Rendi il tuo testo più profondo e interessante usando similitudini, metafore e altri strumenti letterari”. 10-Includi cose divertenti o fai riferimento a tendenze o accadimenti attuali che la gente tende a ricordare di più. 11-Crea un titolo che colpisca, ma assicurati che si accordi con il testo. Non farlo troppo lungo e complicato o la gente non lo ricorderà.
CONSIGLI: -Non sempre c’è bisogno di un testo originale se si ha già una melodia originale. -Puoi creare un testo dadaista mettendo insieme frasi a caso, tirandole fuori da un cappello una alla volta, ottenendo come risultato un significato nascosto. -Il testo delle canzone non deve necessariamente seguire rigidi schemi ritmici e metrici, sicché, sei libero di dire qualunque cosa tu voglia senza costrizioni. In questo senso è molto simile a scrivere una poesia. -Se il risultato non convince, rendi semplicemente il testo la parte meno importante della canzone. -Scrivi tutto ciò che di particolarmente bello o brutto ti capita. Metti su carta tutti i tuoi sentimenti in modo che, quando un giorno tornerai a prendere quel pezzo di carta, potrai farne una splendida canzone. -Prova a basarti su come qualcun' altro può essere profondamente appassionato a qualcosa. AVVERTENZE: -Se è certo che offendere qualcuno e infrangere i diritti di copyright farà in modo che la gente si ricordi del tuo pezzo, non sono quelle buone ragioni per essere ricordati. -Non mettere insieme frasi solo perchè fanno rima, ma fai in modo che i versi siano buoni e interessanti.
COME SCRIVERE UNA CANZONE D'AMORE Hai mai sentito il bisogno di esprimere i tuoi sentimenti a una persona speciale? Se vuoi dire "ti amo" a qualcuno, non c'è niente di meglio che farlo attraverso una canzone d'amore! Se sai suonare uno strumento e ti senti un po' creativo, potresti comporre una canzone da dedicare alla persona dei tuoi sogni! == Passaggi == 1-Fai un po' di pratica e prendi dimestichezza con la composizione di canzoni. Otterrai un risultato migliore avendo già un po' d'esperienza alle spalle. 2-Crea il primo verso della canzone. Puoi iniziare sia con un tempo lento che veloce, scrivendo qualcosa come: "Quando i nostri sguardi si incontrarono, il mio animo si riempì di tristezza perché non eri al mio fianco...". Potresti ispirarti ad un evento carico di emozioni, come l'incontro tra due persone, un'occasione speciale oppure il momento dell'addio. 3-Metti su carta ciò che provi per questa persona, ma ricorda che il testo non deve essere necessariamente in rima. Spesso conviene scrivere in versi liberi, perché la rima può frenare la creatività. Tuttavia, se ti capitasse di creare una rima convincente, non esitare ad inserirla nel testo! 4-Scrivi il testo della canzone. Crea qualche verso, poi inizia a lavorare sul ritornello. Il ritornello è un verso (o un insieme di versi) che viene ripetuto più volte durante la canzone. Puoi anche considerarlo come la parte principale del componimento, perché solitamente include anche il titolo della canzone. Ad esempio, se il titolo fosse "Amore a prima vista", l'ultimo verso del ritornello potrebbe essere "e fu amore a prima vista" in modo da includerlo. 5-Quando hai finito di comporre, rileggi il testo e apporta qualche modifica se fosse necessario. Cerca di migliorare la canzone infondendo tutto il tuo amore in quelle parole. 6-Scrivi la canzone in un file di testo sul computer e stampala. Se non hai la stampante, basterà scrivere il testo a mano su un foglio di carta.
7-Scegli se cantare a cappella o su una base musicale. Se decidessi di aggiungere la musica, cerca una melodia che funzioni bene con il testo, oppure componila tu stesso! 8-Trova una melodia adatta, ma cerca di non creare un'armonia già esistente. All'inizio potrebbe risultare difficile, ma ricorda che ci sono infinite possibilità ed è ancora possibile creare una melodia originale! 9-Riascolta la melodia e cerca di renderla orecchiabile. Deve essere un motivetto facile da ricordare; se fosse troppo ripetitivo, avresti grossi problemi a riprodurlo e finiresti per suonare un pezzo diverso ogni volta. 10-La canzone non deve avere per forza un titolo. Se preferisci trovarne uno, scegli una parola che rappresenti l'essenza della canzone e dei tuoi sentimenti. Potresti anche usare il nome della persona a cui è dedicata la canzone. 11-Hai appena composto una canzone! Se ti è servito per dare sfogo ai tuoi sentimenti, non divulgarla; se invece il tuo intento era di acquisire un po' di popolarità, potresti pubblicare su internet un video in cui canti e suoni questa canzone. 12-Prova la canzone più volte, finché non sarai in grado di cantarla e suonarla perfettamente. Poi, sarai pronto per eseguirla davanti al tuo amore, oppure non farla ascoltare a nessuno finché non avrai trovato la persona dei tuoi sogni. == Consigli == *Potresti utilizzare un programma per comporre basi musicali come Power Tab, Guitar Pro, Garage Band e così via. -Salva il file della canzone come ''nome della canzone''.*, in cui l'asterisco corrisponde all'estensione del file (che potrebbe essere .doc o .odt). Inoltre, per tenere lontano i curiosi, proteggi il file con una password. -Non esagerare con l'utilizzo della parola "amore"! Cerca di esprimere i tuoi sentimenti senza servirti di termini come "cuore", "amore" e altre espressioni che ormai sono diventate un cliché delle canzoni romantiche. -Non aver paura di esprimere ciò che provi davvero. -Mettici il cuore! Le tue emozioni renderanno il testo molto toccante. -Non arrenderti! == Avvertenze == -Cerca di non mostrare la canzone alla persona per cui l'hai scritta finché non sarete in una relazione - a meno che questo non sia un modo per corteggiarla. In ogni caso, non essere invadente: può capitare di sembrare inopportuno o "ossessionato" a causa di una canzone. == Cose Che Ti Serviranno == -Carta e penna, oppure un computer -Dei sentimenti profondi per la persona a cui dedichi la canzone
COME FARE PER SCRIVERE UNA PROPRIA CANZONE Volete scrivere una canzone ? Ecco a voi una guida per semplificarvi il lavoro.. • 1 Vuoi scrivere una canzone di successo? Entra nel club! Il problema con le hits del momento, è che richiedono una buona dose di talento e una grande dose di fortuna. Quasi nessuno, tuttavia, può scrivere una canzone veramente buona, e la sensazione che si prova quando si fa è ancora meglio la sensazione di denaro sonante. Che tu sia un principiante o un cantautore con esperienza, ecco come sfruttare le tue potenzialità e valorizzare la musica dentro di te. • 2 Smettere di pensare a scrivere canzoni, e inizia a scrivere canzoni. Si vuole veramente essere una star famosa, non è vero? È Sognare ad occhi aperti di essere sul palco e sentire il boato della folla. Solo problema è che non si è maghi; stai sognando la tua vita. Se volete scrivere una canzone veramente buona, si deve lavorare per essa. Inizia oggi. Impegnarsi a scrivere un certo numero di canzoni alla settimana, gli autori modo efficace impegnarsi a scrivere mille parole al giorno. • 3 Non devi avere una laurea in teoria musicale per scrivere una buona canzone, ma si dovrebbe avere una comprensione di come le canzoni sono costruite. Ciò include una conoscenza di base di armonia, melodia e ritmo. Bisogna esser armonici; solo dopo, bisogna aver a che fare con arrangiamenti di accordi aventi qualità armoniche che si fondono con entrambi la sensazione ritmica e la melodia della canzone. • 4 Un principiante che vuole prendere in considerazione di base tonalità maggiori e minori e gli accordi che riguardano la data chiave che stanno lavorando in le corde i iv e v di un qualsiasi tasto può essere pensato come un modo di “carne e patate” di scrivere una canzone come questi tre accordi accompagnerà ogni melodia che resta all’interno della data chiave. • 5 Essere pronti quando l’ispirazione viene chiamata. Purtroppo, l’ispirazione di solito non colpisce nei momenti più conveniente, quindi è importante che tu sia in grado di ricordare ogni nuova canzone che ti salta in testa, non importa dove ti trovi. Portare carta e penna con voi ovunque andiate, o ancora meglio, portare un registratore o di registratore audio digitale – melodie possono essere estremamente difficili da catturare sulla carta se non si ha un forte background musicale. • 6 Capire quello che hai. Di tanto in tanto, l’ispirazione ti ha colpito come un vento forza, e all’improvviso si ha un canto pieno fuori dal nulla. La maggior parte del tempo, tuttavia, solo un piccolo pezzo di una canzone potenziale verrà a voi, lasciandovi a fare il duro, ma divertente lavoro di scarnatura fuori. Si dovrebbe avere un’idea di quale parte del brano che si è venuta in mente. • 7 Regolare l’umore. Assicurarsi che la musica si inserisce la storia. Se è triste, quindi si consiglia la melodia di evocare tristezza (rallentandola o l’aggiunta di alcuni accordi minori, per esempio) o si potrebbe desiderare di aggiungere un tocco e combinare canzone triste musica allegra, al fine di creare un senso di tensione e di ambiguità. • 8 Scrivi la tua canzone, come se si sta parlando di qualcuno che si vuole impressionare o per qualcuno verso il quale si sente una sorta di profonda commozione. Più il testo sarà grande e brenso, più avrete possibilità di fare un’ottima canzone. • 9 Utilizzare la struttura ed il carattere delle parole da aggiungere alla sensazione di una canzone. Un altro utile strumento per il cantautore è rima. Ci sono una varietà di modi in cui potete rimare righe in una canzone per aiutare legare il testo della canzone insieme. • 10
Trovare un equilibrio tra la ripetizione e la varietà. La ripetizione è ciò che rende una canzone orecchiabile, cori ripetuti, ad esempio, il bastone in testa anche quando il resto di una canzone non lo fa. E ‘facile chiedere alla gente di unirsi a voi in un ritornello, che è il motivo per cui viene chiamato di solito un coro. Ecco perché così tante persone conoscono solo poche righe di così tante canzoni. Mentre ci sono buone canzoni che sono così semplici che non hanno alcun coro e hanno la stessa lunghezza di linea, gli schemi stessa rima, e le progressioni di accordi uguali ripetute in tutta loro, la maggioranza delle persone si annoiano con quello. Il modo più comune per aggiungere varietà è quello di inserire un ponte nella vostra canzone. • 11 Cerca il gancio. Il gancio è che una parte inafferrabile di una grande canzone che cattura la tua anima e ti fa venir voglia di ascoltare quel brano più volte. Ganci si trovano frequentemente nel coro e spesso diventano il titolo della canzone. Purtroppo, non esiste una ricetta per i ganci, ma si sa quando ne hai uno. Meglio ancora, i vostri amici vi dirà, perché è la parte di una canzone che non riesco a uscire dalla loro testa. • 12 Sistema la parte grezza della canzone. Se i pezzi non combaciano, provare a costruire una fase di transizione. Mettete tutte le sezioni del brano nella stessa tonalità. Se la vostra canzone cambia improvvisamente nel tempo (velocità) tra le due parti, prova a poco a poco cambiando la velocità come si entra ed esce la sezione che non si adatta con il resto della canzone. Prova ad aggiungere un breve intermezzo strumentale che vi porterà da una parte all’altra. Mentre è possibile che due parti non dovrebbero essere nella stessa canzone, potrebbe essere che hai iniziato una parte con il metro sbagliato o di tipo sbagliato di battere. • 13 Prendi feedback. Cantare la tua canzone per le persone e ottenere le loro opinioni. Probabilmente avere una migliore idea di quello che realmente pensano dopo aver scritto alcune canzoni: amici e familiari possono dirvi che la vostra prima canzone è grande anche se è terribile, ma che sentono di più delle tue canzoni, si ‘ll probabilmente darà suggerimenti del tipo: “e ‘buono, ma mi è piaciuto che prima hai scritto bene”o “wow, questa è la migliore canzone che hai scritto. Questa è una canzone molto bene “. Siate pronti per un critico nella famiglia che accetterà niente di meno che a sentirlo post-prodotto con tutte le campane e fischi che una band in uno studio in grado di offrire. • 14 Una volta che hai finito la tua prima canzone, non fermarti. Continuare a scrivere è la pratica per migliorare; e vi troverete sempre meglio. Potrebbe essere necessario scrivere un sacco di canzoni prima di riuscire a trovare quella che piace molto, e anche dopo che, potrebbe essere necessario scrivere molto di più prima di ottenere un altro buon uno. Duro lavoro! Ecco a voi la guida ultimata – buona fortuna!