Aspettando la rivoluzione. Conversazioni con Michel Foucault, Herbert Marcuse, Gilles Deleuze, Felix Guattari, Alain Touraine, Henri Lefebvre, Hans Magnus Enzensberger 8866971251, 9788866971252 [PDF]


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Aspettando la rivoluzione. Conversazioni con Michel Foucault, Herbert Marcuse, Gilles Deleuze, Felix Guattari, Alain Touraine, Henri Lefebvre, Hans Magnus Enzensberger
 8866971251, 9788866971252 [PDF]

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ASPETTANDO LA RIVOLUZIONE

CONVERSAZIONI CON MICHEL FOUCAULT, HERBERT MARCUSE, GILLES DELEUZE, FELIX GUATTARI, ALAIN TOURAINE, HENRY LEFEBVRE, HANS MAGNUS ENZENSBERGER

Res Gestae

Il cambiamento radicale della società è stato il sogno di molti intellettuali e filosofi. In questo libro, i grandi maitre à penser Foucault, Marcuse, Deleuze... vengono interrogati, in una serie di interviste immaginarie, sul tema della rivoluzione.Tutti conoscono e utilizzano l'opera di Marx, ma non più come corpo dottrinale da illustrare, arricchire o abbattere, semplicemente come materiale essenziale per la riflessione da cui bisogna essere pronti a prendere le distanze. Il rispetto religioso non fa più presa. Il risultato è un pensiero nuovo - ognuno a suo modo - e finalmente contemporaneo. Un percorso nell'immaginario dell'eresia marxista che può insegnarci ad allenare il nostro spirito critico e ad acuire lo sguardo sulla società contemporanea.

ISBN 978-88-6697-125-2

Res Gestae Edizioni

14,00 euro

Scansione a cura di Natjus, Ladri di Biblioteche

ASPETTANDO LA RIVOLUZIONE C onversazioni con M ichel F oucault, H erbert M arcuse, G illes D eleuze, F elix G uattari, A lain T ouraine, H enry L efebvre, H ans M agnus E nzensberger

^

Res Gestae

Titolo originale dell’opera: C ’e s t d e m a in la velile.

© 2015 - Edizioni Rbs Gestae via Pichi 3, 20143, Milano Per informazioni: [email protected] www.edizioniresgestae.it ISBN: 9788866971252 L’editore ha effettuato, senza successo, tutte le ricerche necessarie al fine di identificare gli aventi titolo rispetto ai diritti dell’opera. Pertanto resta disponibile ad assolvere le proprie obbligazioni.

Indice

Premessa

7

M ic h e l F o u c a u lt

19

H e r b e r t M arcu se

39

R oel V an D uyn

61

H e n ri L e fe b v re

77

cfdt , J e a n n e t t e L a o t e F r e d o K r u m n o w

93

G i l l e s D e le u z e , F é l i x G u a t t a r i

113

A la in T o u r a in e

133

C h a r le s F o u r ie r

131

5

Premessa

Le rivolte nate a Berkeley, Amsterdam, Berlino, Nanterre... ancora si ammantano, talvolta, con la baldanza di un marxi­ smo poco rinnovato e, si rifacciano al trotskjsmo oppure al maoismo, esaltano ancora più volentieri l’organizzazione e il risorgente attivismo di quanto non contribuiscano a rinnovavare i concetti e i comportamenti. Questo da un lato. Ma dall'altro lato accade anche che esse riscoprano — e con for­ za — i temi di un socialismo utopistico, di quell’anarchismo che la critica di Marx aveva oscurato, il gusto della sponta­ neità o della vita comunitaria. Altrove vanno a ricercare il messaggio dell’Altro — i mistici dell'Oriente — per trovare una garanzia al proprio esilio dalla civiltà occidentale. E in­ fine, ovunque e in tutte le gioventù, una r o c k m u s ic diffu­ sa dai m e d ia plasma il nuovo linguaggio di una generazione internazionale. Scoperte brusche o lente: e tuttavia, sparse e contraddittorie, forse più profonde, fanno la loro comparsa delle idee, o meglio riemergono, attraverso i sedimenti suc­ cessivi degli antichi sistemi. Esse rivelano innanzitutto, e per contraccolpo, la sbalor­ ditiva sterilità del pensiero rivoluzionario e della riflessione sociale da più di mezzo secolo a questa parte. Un marxismo ufficiale logorato fino allo schematismo, si impantanava a mezza strada fra un affarismo elettorale e la ripetizione dei settarismi, suggellati dai compromessi, da terrori e rinnega­ menti, da ragioni di partito e di stato. Insensibile a qualun­ que avvenimento, sensibile soltanto agli avvenimenti costi­ tuiti dalle proprie « svolte », ignorando quegli innovatori che avevano la pretesa di coinvolgerlo in qualche modo per smuo­ 7

verlo, esso occupò a sinistra la maggior parte dello spazio intellettuale per alcuni decenni e giunse, ancora alla metà degli anni sessanta, ad intimidire quegli stessi che l’avevano abbandonato o che ancora esitavano a dargli la propria ade­ sione. È una lunga storia. In Francia, fin dall’inizio del secolo, la povertà del pensiero era stupefacente. Un positivismo ed un razionalismo indolenti tenevano banco già con cento anni di ritardo. La Sorbona non aveva imparato nulla dopo Kant. Peggio ancora: essa credeva di saper tutto con una soddisfazione beota. Hegel era assolutamente ignorato-. nel­ l’Università non se ne faceva parola; Marx, raramente, veniva letto attraverso il filtro del settarismo primitivo di Guesde; e poi Nietzsche, Freud, la fenomenologia... Dopo la fine del­ la prima guerra mondiale alcuni giovani arrabbiati ne presero coscienza. Si sbarazzarono finalmente di Brunschvicg e si mise­ ro a sghignazzare davanti a quella platea che si abbandonava alle buffonate dolciastre di Bergson. La collera era sacrosanta e ci ha portato, fra le altre, le migliori pagine di Nizan. Ma non ci ha portato una nuova riflessione: soltanto una critica di quell’ideologia ignorante e pomposa che si nascondeva dal­ l’uomo e si nascondeva dalla società. Ma a partire da questo punto, tutto avrebbe ancor dovuto essere scoperto. Un pìccolo gruppo ci provò per un istante-, erano i « filo­ sofi » del 1925-1926, Henri Lefebvre, Georges Politzer, Geor­ ges Friedmann, Pierre Morhange e la loro R e v u e m a r x is t e . Nizan li frequentò con un certo riserbo. Il gruppo inseguì le piste di Hegel e di Marx, si infarinò con la psicanalisi, restò gomito a gomito col surreliasmo: la Storia, il sogno ed il linguaggio, una miscela sovversiva. Ma se ne allontanò pre­ sto : V abbagliamento tardivo provocato dai principi delVhegelo-marxismo, le pesanti certezze del partito comunista adolescente, l’appello all'azione ebbero la meglio. Dopo l’i­ gnoranza reazionaria della Sorbona, tenendosi lontano dalle grossolane furberie di Alain o di Valéry, quel che allora si spacciava per marxismo apparve loro come una filosofia in8

teramente compiuta, tanto più vera in confronto con gli idea­ lismi che essi professavano. Lefebvre dice: « Questi marxi­ sti si trovarono ben presto di fronte ad un marxismo già interpretato, rielaborato, “ ripresentato ”, e non solo da Le­ nin, ma ancor più da Stalin. Il marxismo-leninismo del pe­ riodo di Stalin non veniva presentato storicamente nella sua formazione, ma già imposto e arci-imposto. Ancora in­ compiuto corrispondeva effettivamente a certe aspirazioni intellettuali, ma non le chiariva, non le penetrava, non le fe­ condava. Coloro che giunsero al marxismo in quegli anni, vi si aggrapparono come naufragi ad un’asse dopo un naufra­ gio ( ...) . Giunsero al marxismo sulle rovine della loro gio­ vinezza » Come tanti intellettuali che li seguirono, i « filosofi » ebbero brutalmente l ’impressione di passare dal non-sapere al sapere : quel che resterebbe da fare è soltanto illustrare i princi­ pi e battersi per essi. Per altri, come Sartre, sarà necessario un lungo e faticoso cammino attraverso la fenomenologia e l’hegelismo per arrivare, trenta anni più tardi, a ritrovare il pro­ blema al punto in cui Marx ed Engels l’avevano lasciato. In Francia, fra il 1920 e il 1930, si evita l’ostacolo oppure lo si salta a piè pari; non c’è nessuno che giunga ad abbracciare la Storia e la società in un’analisi innovatrice: quasi che la debolezza e il ritardo dell’ideologia borghese rimbalzassero sulla filosofia rivoluzionaria. In questo periodo, il pensiero sociale progrediva. In Ger­ mania e in Europa occidentale, nutrite della dialettica e di un marxismo più familiare già scavato dalla tradizione tede­ sca, Kautsky o Rosa Luxemburg, gli anni venti e trenta fu­ rono permeati da una creatività straordinaria: Reich, Korsch, Lukacs, Pannekoek... un nuovo rilancio della filosofia della storia e della teoria politica, una seconda tappa della psica­ nalisi, la giovinezza di Marcuse e di Adorno 12. È più stimo1 Henri Lefebre, ha Somme et le Reste, tome n , p. 404, La Nef de Paris. 2 Cfr. a questo proposito il libro di Richard Gombin, Les origines du gau­ chismo, Le Seuil, Parigi.

9

laute dibattere con Lenin o scontrarsi con Freud che batta­ gliare col signor Bergson. Ma questa reinterpretazione del marxismo scomparirà a sua volta sotto i colpi congiunti del nazismo e dello stalinismo. L ’opera di Gramsci non conosce una sorte migliore. Prigione, esili negli Stati Uniti o sottomis­ sioni al comuniSmo, e la scintilla si spegne. Bisognerà aspet­ tare la destalinizzazione, e più spesso il 1968, perché un in­ teresse nasca nuovamente e per ripartire tenendo conto di questo varco decisivo. Nel frattempo, rimasto solo di fronte all’ideologia borghese, Vhegelo-marxismo incastonato nello stalinismo s’era insediato solidamente. Attraverso semplifi­ cazioni successive, esso nella prova politica ben presto tende­ va soltanto a ridar vita ad un positivismo radicato ed incon­ scio, mettendogli il cappello di un sommario messìanesimo proletario. Nizan e Lefebvre abbandonano la riflessione per la politica; e Politzer, per ordine del Partito, abbandona la psicologia per consacrarsi ad un’economìa politica utilitaria. Seconda e terza ondata di manicheismo, la guerra mondiale e la guerra fredda : esse sommergono il mondo di antinomie ancora più fruste. Le scienze umane che si sviluppano empi­ ricamente — soprattutto negli Stati Uniti — per i marxisti sanno lontano un miglio di sociologia poliziesca, e può così accadere addirittura che semplicemente le si ignori. È per dieci anni il regno, postumo, dello zdanovismo. Ed è già mol­ to tardi quando la morsa si allenta, nel 1956, con il permes­ so del rapporto Chruscev. L ’innesto Lenin-Stalin era stato fatto ad un livello troppo basso-, impossibile ripartire dai pie­ di rianimando il giovane Marx oppure, al contrario, il socia­ lismo scientifico delle maturità. Di volta in volta condannato dall’ufficio politico nonostante le loro rispettose prudenze, gli scrittori di Althusser e di Garaudy, fra loro contrapposti, rap­ presentano la duplice impasse. E ]ean-Paul Sartre, la cui opera si è in parte sfiancata in dispute col comuniSmo, fornisce, con la C r it ic a d e ll a r a g io n e d ia le t t ic a , l’ultimo rampollo — geniale, incompiuto e non conducibile a compiutezza — dell’hegelo-marxismo. 10

Che si occupassero di cosmogonie oppure di analisi par­ ziali, tutti avevano lasciato che l’evidenza diventasse esclu­ sivo patrimonio del pensiero conservatore, per il solo fatto di aver scansato le domande originarie, semplicissime e per ciò stesso totem e tabù: perché la teoria del proletariato di Marx, fondamento dell’azione rivoluzionaria, non ha per nul­ la funzionato fino in fondo negli stati industriali dell’Occi­ dente, che hanno finora impedito l’avvento al potere di quel­ la classe che la dottrina designava come soggetto della Sto­ ria? Perché la schiacciante maggioranza delle ricerche e delle scoperte nelle scienze umane si sono verificate al di fuori del marxismo, e persino di esso, ed il marxismo è stato contro di loro? E che nome dare a quella prodigiosa alienazione che instaura l’oppressione negli stati che si richiamano al so­ cialismo? Porre queste domande, anche senza ancora rispon­ dervi, significava uscire dalla « Volgata », smettere di giudi­ care il marxismo in base alle sue promesse ed al suo discor­ so —esorbitante privilegio che arroga a se stesso e rifiuta alle teorie ad esso vicine —, confrontare finalmente il comuni­ Smo con la realtà della sua analisi e con l’analisi della sua realtà, come direbbero graziosamente i nostri hegeliani. Ben pochi vi si sono arrischiati, all’infuori di Merleau-Ponty e di Marcuse !. Anche se corrosa, oggi, dalle sue disavventure politiche, la « Volgata » è sempre presente nel sottofondo: consiste nell’ambizione filosofica e politica di dar coronamento ad un sistema ordinato delle scienze dell'uomo e delle scienze della natura — e, secondo i vari progetti, con Vannessione forzata di Freud o dello strutturalismo —: sistema che abbraccerebbe tutto lo scibile umano e che offrirebbe la chiave, nello stes­ so momento, dell’azione e della Storia. Vecchia libido che ispirò dapprima le religioni, e poi, sul loro esempio, lo stesso razionalismo; formula universale e quanto mai rassicurante che mette ogni cosa al suo posto, integra il Male e garantisce 1 Maurice Merleau-Ponty, Les Aventures de la dialectiijue, Gallimard; Herbert Marcuse, Le marxisme soviétìque, Gallimard, coll. ‘ Idées

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una felice finalità alla Storia; che esaudisce i voti del suo testimone divenuto suo agente. Nata sulle fondamenta del­ l’idea borghese di progresso, la Storia cosiddetta dialetti­ ca viene concepita sulla falsa misura degli ultimi sviluppi del­ la civiltà occidentale. Dall’età primitiva ai nostri giorni, dal­ la rivoluzione borghese alla rivoluzione proletaria, attraverso un’evoluzione ineluttabile alla quale i più avvertiti concedono qualche sfasatura di funzionamento, l’uomo si realizzerebbe per tappe successive in insiemi sempre più complessi, il cui significato diverrebbe agevolmente decifrabile non appena si venga a prender parte al movimento in considerazione, e non appena si venga a conoscenza del suo tautologico principio di trasformazione. Tutto qui è meraviglia-, la schiavitù economico-sociale concede pure alla libertà la parte che le spet­ ta; la negatività è al servizio di ciò che è positivo; lo sfrut­ tamento del proletariato è l’annuncio del suo trionfo così co­ me un tempo la morte del Cristo annunciava la Redenzione; il passato che è stato abolito si conserva in una sintesi supe­ riore e la rivoluzione riconcilierà l’uomo con se stesso e con la natura distruggendo V'alienazione per sempre; essa è, come la grazia, allo stesso tempo necessaria —il capitalismo si con­ danna alla rivoluzione —, contingente — anche la libertà del­ l’uomo deve concorrere ad essa —, e perfino sufficiente... Ri­ voluzione sempre sognata e mai fatta, proiettata in un av­ venire immaginario ed esotico senz’altra preoccupazione se non quella di ridare al mondo e all’uomo quel senso della trascendenza che essi avevano perduto con la morte dì Dio. Si tratta, molto precisamente, di una filo so fia o c c id e n t a le d e l ­ la S t o r i a , ultimo sbocco del pensiero europeo che si guarda bene dal rappresentare, pur magnificandoli, l’evoluzione, i ri­ sultati e i desideri di un continente preciso e privilegiato: in una parola, e malgrado tutte le smentite, l’apoteosi delVid e a hegeliana. A partire dagli anni cinquanta tuttavia, al di là delle ideo­ logie liberali e tecnocratiche, era nata un’obiezione, primor­ diale e discreta, a proposito di quello che è convenzione chia12

mare strutturalismo. Per un’antropologia nascente c soprat­ tutto per l’etnologia, a meno che non si voglia assumere l'at­ teggiamento del missionario o del colono, non esiste una sto­ ria universale: la magia non è meno complessa della scienza ed ognuna di esse si articola nella ricchezza del sistema cui essa corrisponde. Non ci sono popoli primitivi e popoli evo­ luti, bensì delle strutture diverse, in sé perfettamente con­ nesse, disseminate in diversi punti dello spazio e del tempo-, si tratta di descriverle in se stesse, nel sistema di significati e di riferimenti che è loro proprio, di scoprire il loro senso nascosto e di concepire semplicemente il fatto che è stori­ camente possibile, in determinate circostanze, passare da un sistema ad un altro in seguito ad un mutamento del codice genetico delle società. Credere alla storia universale, inter­ pretare i « primitivi » in funzione di un futuro che non sa­ rebbe poi altro che il nostro presente, significa per LéviStrauss proiettare sulle altre società il sistema di pensiero che caratterizza noi stessi ed interpretare ogni cosa secondo quelli che sono i nostri miti. La prima, l’etnologia, si rifiuta di considerare i nostri valori come la perorazione dello spiri­ to umano e la misura di tutte le cose. L ’analisi era chiara e solida. E dal momento che per definizione essa non aveva né supporto né mire politiche, per molto tempo è restata argomento di discussione a livello specialistico. Ma le rivolte della gioventù occidentale, contrapponendosi frontalmente alle istituzioni ed all’ideologia borghesi, si do­ vevano necessariamente imbattere in un marxismo che dava di esse l’immagine riflessa e rovesciata. L ’atteggiamento dei partiti comunisti di fronte ai movimenti studenteschi, così come i carri armati di Praga, ebbero un grande peso-, è vero del resto che le migliori dimostrazioni a c o n t r a r i o sono spes­ so basate sui fatti, e talvolta su fatti militari. Dopo di al­ lora, i movimenti sono divampati e gli sconvolgimenti non hanno più avuto limiti-, negli Stati Uniti e in Europa, le no­ zioni stesse di politica, di organizzazione, di insegnamento, di cultura, di famiglia, di lavoro, di tecnologia, di civiltà 13

vengono messe in discussione da una formidabile ondata di utopia. Dai creatori dei gruppi di rock o di comunità alle fondatrici dei movimenti di liberazione della donna, dall’eco­ logia all’uso degli allucinogeni, passando attraverso la vita della strada, viene elaborata una contro-cultura che non è più gran che debitrice aU’hegelo-marxismo. I rifiuti sono massicci, assoluti e sommari, in proporzione alle frustrazioni da cui sono scaturiti. Non è un caso se, ben al di là della politica, la rock music si è imposta come l’unico denomina­ tore comune di tutte le manifestazioni, dalle più individua­ li alle più concertate-, essa esprime un nuovo comporta­ mento ed una nuova sensibilità piuttosto che una nuova ideo­ logia, tanto più violenti quanto meno sono discorsivi. Come avrebbe potuto la « Volgata » sfuggire a questo scrollone che colpiva direttamente quella che è la sua molla centrale: il principio di autorità? L ’utopia non è sempre data. Al contrario essa fa la sua comparsa in momenti precisi dell’evoluzione delle società, per sottolinearne le rotture più profonde: rousseauismo nel x v i i i secolo, socialismi pre-marxisti all’inizio del x i x , onda­ ta anti-autoritaria alla fine del x x secolo. Denunciando la so­ cietà dominante in contrapposizione al progetto di una so­ cietà futura, l ’utopia preannuncia e rende possibili i nuovi modi di pensiero e di azione. Oggi, conosciamo le grida, il ritmo e ì miti; siamo ancora in attesa del linguaggio arti­ colato che, in un secondo tempo, dovrebbe conferire al mo­ vimento tutta la sua dimensione storica. Alcuni elementi tuttavia già esistono, anche se stanno un po’ indietro rispetto al fronte della rivolta che è, occupa­ to a fronteggiare i compiti più urgenti senza molto curarsi delle proprie retrovie. Alcuni vengono da lontano, scampati allo stalinismo nascente; altri da correnti autonome che so­ no comparse non senza fatica in disparte tanto dal marxismo che dall’ideologia tecnocratica e che rifioriscono ormai a con­ tatto con la rivolta; altri ancora sono stati generati più di­ rettamente dai movimenti di contestazione attuali. Ne pre14

sentiamo qui un primo panorama, anche se un po’ arbitrario-, fra tanti altri, Foucault, Marcuse, Roel Van Duyn, Lefebvre, la cfdt , Deleuze, Guattari, Touraine espongono un pensiero nuovo — ognuno a modo suo — e, finalmente, c o n ­ t e m p o r a n e o . Tutti conoscono e utilizzano l’opera di Marx e dei suoi epigoni, ma non più come un corpo dottrinale da illustrare, da arricchire o da abbattere: semplicemente come materiale essenziale per la riflessione, da cui bisogna esser pronti a prendere le distanze. Il rispetto religioso non fa più presa. Si tratta, in gradi diversi, dell’inizio di un’analisi so­ ciale: per la nostra società, così come per l’individuo psica­ nalizzato, la cosa può andar bene o può andar male. È troppo tardi per rimpiangere i miti o le rimozioni del passato. Ciascuno di questi uomini, più moderato o più radica­ le — e in sensi diversi — contesta naturalmente l ’analisi del vicino, e ancor più probabilmente, questa vicinanza stessa e le opinioni qui sopra espresse. Se di una corrente di idee si tratta, essa è evidentemente altrettanto condivisa da altri quanto lo furono la filosofia dei Lumi, da Voltaire a Rosseau, oppure le teorie socialiste dell’inizio del xix secolo. Ma queste analisi sono costrette alla coesistenza, anche se ognuna si vuol presentare come la sola vera (cosa che del resto non accade sempre, ed anche questa è una novità). Fortuna­ tamente incapaci di suscitare corti di discepoli abbastanza in­ condizionati da semplificarle subito in precetti settari, esse incominciano ad influenzare simultaneamente e contraddito­ riamente un movimento che è esso stesso diversificato e con­ fuso : il che è la condizione stessa della creatività. Per un anno, A c t u e l ha regolarmente pubblicato le conversazio­ ni qui sotto riportate. Le uniamo adesso in questa raccolta. MICHEL-ANTOINE BURNIER

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Aspettando la RIVOLUZIONE

Michel Foucault

M ic h e l F o u c a u l t , p r o f e s s o r e

c h e s i p o n e v a p r o b le m i m a

Histoìre de la folle à Vage classique, e r a p o c o c o n o s c iu t o a llo r c h é c o m p a r v e Les Mots et les choses n e lla p r im a v e r a d e l 1 9 6 6 . F u u n f r a g o r e , il p r i ­ m o s u c c e s s o f i lo s o f ic o in F r a n c ia d o p o L ’Essere e il Nulla a p o lit ic o , a u t o r e d i u n a n o t e v o le

d i J e a n - P a u l S a r t r e . F o u c a u l t r e s p in g e c o n f o r z a il d is c o r s o g e n e r a le c h e c e r c a d i r a c c h iu d e r e t u t t a l ’a t t iv i t à u m a n a u n a s in t e s i m e t a f is ic a , d ia le t t ic a , s t o r ic a . V u o le

in

s c o p r ir e il

r e t r o t e r r a d e l s a p e r e , i c o d ic i f o n d a m e n t a li d i u n a c u lt u r a . E g l i s p ie g a :

« Q u e llo a c u i p e n s ia m o è l ’in t im it à d i u n p e n ­

s ie r o a n o n im o e c o s t r it t iv o c h e è il p e n s ie r o d i u n ’e p o c a e d i u n l in g u a g g io . P e n s i e r o e l in g u a g g io h a n n o le l o r o le g g i d i t r a s f o r m a z io n e . I l c o m p it o d e lla f i l o s o f i a q u e llo d i r ip o r t a r e

a lla lu c e q u e s t o p e n s ie r o

a t t u a le ( . . . ) è che è p rece­

d e n t e a l p e n s ie r o , q u e s t o s is t e m a c h e v ie n e p r im a d i o g n i s i s t e m a ... È “ lib e r o ”

q u e sto

em erge

il f o n d o e

b r illa

d a l q u a le

per un

— e q u i s t a t u t t o lo s c a n d a lo : c i g iu n g e d a l x i x s e c o lo -

il n o s t r o

is t a n t e » '. E

p e n s ie r o a g g iu n g e

« L ’e r e d it à p iù p e s a n t e c h e

e d i cu i è d av v ero o ra d i sb araz­

z a r s i — è l ’u m a n e s im o . ( . . . ) S a lv a r e l ’u o m o , r is c o p r ir e l ’u o m o d e n t r o l ’u o m o , e c c ., q u e s t o è lo s c o p o u l t i m o d i t u t t e le im ­ p r e s e f a t t e d i c h ia c c h ie r e , te o r ic h e e p r a t ic h e , p e r r ic o n c ilia ­ r e , a d e s e m p io , M a r x e T e ilh a r d d e C h a r d in : im p r e s e in t r is e d i u m a n e s im o ch e h a n n o c o n d a n n a to a lla s t e r ili t à d a m o lt i a n n i a q u e s t a p a r t e , t u t t o il l a v o r o in t e lle t t u a le . ( . . . ) T u t t i i r e g im i d e l l ’E s t e d e l l ’O v e s t e s p o n g o n o 1 Quinzaine littéraire, n. 5, 5 maggio 1966.

19

la l o r o

m erce

sea-

d e n t e n e llo s t a n d d e l l ’u m a n e s im o » d o s o l lie v o , d ic o n o t u t t a v ia

« C o n fo rto e p r o fo n ­

Les mots et les choses,

n el p en ­

s a r e c h e l ’u o m o è s o l t a n t o u n ’in v e n z io n e r e c e n t e , u n a f i g u r a c h e n o n h a a n c o r a d u e s e c o li, u n s e m p lic e p u n t o n e l n o s t r o s a p e r e , e c h e e s s o s c o m p a r ir à n o n a p p e n a t a le s a p e r e a v r à tro v a to u n a fo rm a n u o v a » . A

s in is t r a , a d e c c e z io n e d i q u a lc h e p r o f e s s o r e in f lu e n z a ­

t o d a L é v i - S t r a u s s , d a L a c a n o A lt h u s s e r , s i v a in c o lle r a c r e d e n d o d i s c o p r ir e d ie t r o q u e s t e m u la z io n e

s is t e m a t i c a

d e lla

a ff e r m a z io n i u n a r i f o r ­

f i lo s o f ia

di

G isc a rd

d ’E s t a i n g .

A ll o r a S a r t r e è c a te g o r ic o : « S i v u o le d a r v it a a d u n a n u o v a id e o lo g ia u l t i m o s b a r r a m e n t o c h e l a b o r g h e s i a p o s s a a n c o r a in a lz a r e c o n t r o M a r x » 12. P a s s a il m o v im e n t o d i M a g g io . N e l l ’a u t u n n o

1968, Fou­

c a u lt in s e g n a a V in c e n n e s in m e z z o a l l ’a g it a z io n e d i q u e s t a n uova b ase

ro ssa

d e ll ’U n iv e r s it à .

Un

g io r n o

del

fe b b ra io

1 9 6 9 , e g li s p u n t ò a lla tr ib u n a d e lla M u t u a l it é a f ia n c o d i J e a n - P a u l S a r t r e . S o r p r e s a p e r i m ilit a n t i:

l ’ in t e lle t t u a le d i ­

s t a c c a t o s i è b u t t a t o n e lla p o lit ic a r iv o lu z io n a r ia . C i s i d o m a n ­ d a v o le n t ie r i c o m e e g li p o s s a c o n c ilia r e il g a u c h is m o c o n la s u a f i l o s o f i a g e l id a d e l s is t e m a d e l l ’Archeologia c h e p u b b l ic a lo s t e s s o a n n o s u lla s t e s s a lin e a

des choses.

La

del sapere 3, r e t t a d e i Mots et

s p ie g a z io n e t u t t a v ia è s e m p lic e

a fo rza d i

g r a t t a r e le r a d ic i d e l s a p e r e e d e l l ’u m a n e s im o , g li è v e n u t a la v o g lia d i s t r a p p a r l e . A q u e s t o liv e llo , n e s s u n o è p iù e s t r e ­ m o d i lu i:

è il n o s t r o « p e n s ie r o c h e v ie n e p r im a d e l p e n ­

s ie r o » c h e F o u c a u l t v u o le d is t r u g g e r e , e in s ie m e a l c a p it a ­ lis m o i l « s is t e m a c h e v ie n e p r im a d e l s is t e m a » :

r o v e s c ia r e

t u t t e le is t i t u z i o n i p e r c a n c e lla r e le g r a n d i r ip a r t iz io n i c o s t i ­ t u t iv e d e lla c iv ilt à o c c id e n ta le , il b e n e e il m a le , il n o r m a le e il p a t o l o g ic o , l ’in n o c e n z a e la c o lp e v o le z z a , il s o g g e t t o e l ’o g g e t t o ... S e c o n v e r g e c o s ì c o n l ’u l t r a s in is t r a p i ù a r r a b b i a ­ t a , p o l it ic a e n o , F o u c a u l t d iv e n t a t u t t a v ia il c o m p a g n o d i 1 Ibid. 2 L'Arc, n. 30, 1966. 3 Michel Foucault, L'archeologia del sapere, ed. Rizzoli, Milano 1971.

20

s t r a d a c r it ic o d e i m a o is t i :

n o n t a n t o p e r a c c o r d o s u i p r in ­

c ip i — è p r o b a b il e c h e e g li n o n a p p r e z z i m o lt o il v o c a b o la ­ r io

m ilit a r e n é le v i r t ù d e l l ’o r g a n iz z a z io n e

m a r x is t a - le n in i­

s t a — q u a n t o p e r s o s t e n e r e u n a v io le n z a m ilita n te c h e s v e la ed

a ffro n ta

le

fo n d a m e n ta

dei

p o teri

s o c ia li.

L ’o f f e n s iv a

d e v e s e c o n d o lu i a n d a r e b e n a l d i là d e i p u r i e s e m p lic i s c o n ­ tr i p o lit ic i, a s u o p a r e r e s e m p r e in v is c h ia t i n e l l ’ u m a n e s im o e in u n a p r e o c c u p a z io n e d i r ic o s t r u z io n e d i c u i e g li n o n v u o l c u r a r s i. P r e c is o e o s t i n a t o , F o u c a u l t l a v o r a c o n il G r u p p o

( gip )

d ’in f o r m a z io n e s u lle p r ig io n i

ed

a p p re sta u n

c o n tr o la p s ic h ia t r ia . Q u i d e i r e d a t t o r i e d e i l e t t o r i d i

a s s a lt o

Actuel

c o n v e r s a n o c o n lu i.

m ichel foucault Q u a l

è

l a f o r m a d i r e p r e s s io n e p iù in ­

s o p p o r t a b il e p e r u n lic e a le d e l g io r n o d ’o g g i: l ’ a u t o r it à f a m i ­ lia r e , il c o n t r o llo q u o t id i a n o c h e la p o liz ia e s e r c it a s u lla v i t a d i o g n i u o m o , l ’o r g a n iz z a z io n e e l a d is c ip lin a d e i lic e i, o p p u ­ r e q u e lla p a s s i v i t à c h e v i

è

p r e s o f o r s e u n g io r n a le c o m e

i m p o s t a d a lla s t a m p a , iv i c o m ­

Actuel?

serge L a r e p r e s s io n e n e i l ic e i: e s s a è e v id e n t e d a l m o m e n ­ to c h e v ie n e u s a t a c o n tr o u n g r u p p o c h e s i s f o r z a d i a g ir e . È p iù v io le n t a e l a s i s e n te p iù a c u t a m e n te .

Alain

N o n b i s o g n a d im e n tic a r e la s t r a d a , le is p e z io n i al

Q u a r t ie r e L a t i n o , i

flic

c h e b lo c c a n o il v o s t r o s o l e x c o n la

lo r o m a c c h in a p e r v e d e r e s e n o n a v e t e d e lla d r o g a . È

una

p r e s e n z a c o n t in u a : io n o n p o s s o s e d e r m i p e r t e r r a se n z a ch e u n u o m o in d iv is a m i c o s t r in g a a r ia lz a r m i. D e t t o r e p r e s s io n e

n e l l ’in s e g n a m e n t o ,

l ’in fo r m a z io n e

c iò , la

o rie n ta ta ,

è

f o r s e p e g g io ...

serge B i s o g n a d is t i n g u e r e : in n a n z it u t t o l ’a z io n e d e i g e n i­ to r i, c h e v i im p o n g o n o i l lic e o c o m e u n a t a p p a v e r s o u n a d e ­ t e r m in a ta s it u a z io n e p r o f e s s i o n a le e c h e s i s f o r z a n o d i a llo n ­ ta n a r e d a s u b i t o c iò c h e p o t r e b b e n u o c e r e a q u e s t a s i t u a ­ z io n e ; p o i l ’ a m m in is t r a z io n e , c h e v i e t a o g n i a z io n e lib e r a e c o lle t t iv a , p e r q u a n t o

a n o d in a p o s s a e s s e r e ;

in fin e , l ’in s e ­

g n a m e n to s t e s s o , m a q u i l a q u e s t io n e è p iù c o n f u s a ...

21

J ean-Pierre I n numerosi casi, l’insegnamento del professo­ re non è vissuto immediatamente come repressivo, ma lo è profondamente. m ichel foucault C e r t a m e n t e , il s a p e r e t r a s m e s s o a s s u m e s e m p r e u n ’a p p a r e n z a p o s it iv a .

In

r e a ltà , e sso

fu n z io n a

se­

c o n d o t u t t o u n g io c o d i r e p r e s s io n e e d i e s c lu s io n e ; il m o ­ v im e n to d i M a g g io in F r a n c ia h a f a t t o p r e n d e r c o s c ie n z a , c o n f o r z a , d i c e r ti s u o i a s p e t t i : e s c lu s io n e d i c o lo r o c h e n o n h a n n o d ir i t t o a l s a p e r e , o c h e n o n h a n n o d ir i t t o s e n o n a u n c e r to t ip o d i s a p e r e ; im p o s iz io n e d i u n a c e r ta n o r m a , d i u n c e r t o f i lt r o d e l s a p e r e c h e si n a s c o n d e s o t t o l ’a p p a r e n z a d is in t e r e s s a t a , u n iv e r s a le , o b b i e t t iv a d e ll a c o n o s c e n z a ; e s i s t e n ­ z a d i q u e lli c h e si p o t r e b b e r o

c h ia m a r e

« c irc u iti r is e r v a t i

d e l s a p e r e » , c h e s i fo r m a n o a l l ’in t e r n o d i u n a p p a r a t o a m ­ m in is t r a t iv o o g o v e r n a t iv o , d i u n a p p a r a t o p r o d u t t i v o , e d a i q u a li n o n è p o s s ib i le a v e r e a c c e s s o d a l l ’e s t e r n o .

Ph ilippe to ,

p iu t t o s t o

Secon do che

l e i,

il

n o stro

tra sm e tte re

un

s is t e m a

v ero

d ’in s e g n a m e n ­

sap e re,

te n d e re b b e

p r im a d i t u t t o a f a r e u n a d is t in z io n e f r a i b u o n i e i c a t t i ­ v i e le m e n ti s e c o n d o i c r it e r i d e l c o n f o r m is m o s o c ia le .

m ichel foucault L a c u lt u r a a c c a d e m ic a , q u a le v ie n e d i ­ s t r ib u it a d a l s is t e m a s c o la s t ic o , im p lic a e v id e n te m e n t e c o n f o r m it à p o l it ic a :

una

in s t o r i a , v i v ie n e c h ie s t o d i s a p e r e u n

c e r to n u m e r o d i c o s e , e d i n o n s a p e r e le a lt r e ; o , m e g lio , u n c e r to n u m e r o d i c o s e c o s t it u is c o n o i l s a p e r e n e l s u o c o n ­ te n u t o e n e lle s u e n o r m e . D u e e s e m p i. L a c u lt u r a u f f ic ia le h a s e m p r e r a p p r e s e n t a t o il p o t e r e p o l it ic o c o m e la p o s t a d i u n a lo t t a a l l ’in t e r n o d i u n a c la s s e s o c ia le ( d i s p u t e d in a s t ic h e n e l l ’a r is t o c r a z ia , c o n f lit t i p a r la m e n t a r i n e lla b o r g h e s i a ) ; o a n ­ c o r a c o m e l a p o s t a d i u n a l o t t a f r a l ’a r is t o c r a z ia e la b o r ­ g h e s ia . Q u a n t o a i m o v im e n t i p o p o la r i, e s s i s o n o s t a t i p r e ­ s e n t a t i c o m e c a u s a t i d a lle c a r e s t i e , d a ll e im p o s t e , d a ll a d i ­ s o c c u p a z io n e ; m a i c o m e u n a l o t t a p e r il p o t e r e , c o m e s e le m a s s e p o t e s s e r o s o g n a r e d i m a n g ia r b e n e , m a c e r ta m e n t e n o n d i e se r c it a r e il p o t e r e . L a s t o r i a d e lle l o t t e p e r il p o t e r e , e q u in d i d e lle c o n d iz io n i r e a li d e l s u o e s e r c iz io e d e l s u o m a n ­

22

t e n im e n t o , r e s t a p r e s s o c h é in t e r a m e n t e im m e r s a . L a c u lt u r a n on v i fa n ep p u re cen n o:

si tr a tta d i co se ch e n on d e v o n o

e s s e r e s a p u t e . A lt r o e s e m p io : q u e llo d i u n a c u lt u r a o p e r a ia . E s i s t e d a u n la t o t u t t o u n s a p e r e te c n ic o d e g li o p e r a i c h e è s t a t o o g g e t t o d i u n ’in c e s s a n t e e s t r a z io n e , tr a s la z io n e , t r a s f o r ­ m a z io n e d a p a r t e d e l p a d r o n a t o e c o n la m e d ia z io n e d i c o lo r o c h e c o s t it u is c o n o « i q u a d r i te c n ic i » d e l s is t e m a in d u s t r ia le : d ie t r o la d iv is io n e d e l la v o r o , a t t r a v e r s o e s s a e g r a z ie a d e s s a , t u t t o u n m e c c a n ism o d i a p p r o p r ia z io n e d e l s a p e r e , c h e m a ­ s c h e r a , c o n fis c a

e

s c r e d it a il s a p e r e

o p e r a io

(o c c o rre re b b e

a n a liz z a r e in q u e s t a o t t ic a le « g r a n d i s c u o le s c ie n tif ic h e » ) . E s i s t e p o i t u t t o il s a p e r e p o lit ic o d e g li o p e r a i ( c o n o s c e n ­ z a d e ll a lo r o c o n d iz io n e , m e m o r ia d e lle l o r o l o t t e , e s p e r ie n ­ z e d i s t r a t e g i e ) . È il s a p e r e c h e è s t a t o u n o s t r u m e n t o d e lla l o t t a d e lla c la s s e o p e r a ia e c h e s i è v e n u t o e la b o r a n d o a t t r a ­ v e r s o q u e s t a lo t t a . N e l p r im o e s e m p io c h e c i t a v o , s i t r a t t a v a d i p r o c e s s i r e a li c h e v e n iv a n o t e n u t i l o n t a n i d a l s a p e r e a c ­ c a d e m ic o . N e l s e c o n d o , s i t r a t t a d i u n s a p e r e c h e è s ia d i ­ s a p p r o p r i a t o , s ia e s c lu s o d a p a r t e d e l s a p e r e a c c a d e m ic o .

jean -francois N e l t u o lic e o , a d e s e m p io , c ’è u n a f o r t e p e r c e n t u a le d i a llie v i d i o r ig in e o p e r a ia ?

Alain

U n p o ’ m eno del 5 0 % .

jE A N -F R A N g o is N e l le le z io n i d i s t o r i a v i h a n n o p a r la t o d e i s in d a c a t i?

Alain

N e l la m ia c la s s e no. serge N e l la m ia n e p p u r e . G u a r d a t e c o m e s o n o o r g a n iz ­

z a t i g li s t u d i : n e i p r im i a n n i d i s c u o la , c i s i o c c u p a s o lt a n t o d e l p a s s a t o . B i s o g n a a v e r e 1 6 o 1 7 a n n i p e r a r r iv a r e f i n a l ­ m e n t e a i m o v im e n t i e d a lle d o t t r in e m o d e r n e , i s o li c h e p o s ­ s a n o e s s e r e u n p o ’ s o v v e r s iv i. A n c h e in t e r z a , i p r o f e s s o r i d i f r a n c e s e s i r if i u t a n o c o n t e m p o r a n e i:

a s s o lu t a m e n t e d i a f f r o n t a r e

g li a u t o r i

m a i u n a p a r o l a s u i p r o b le m i d e lla v i t a r e a ­

le . Q u a n d o f in a lm e n te li s i s f io r a , in p r im a o n e l l ’u ltim o a n ­ n o , l a g e n t e è g ià c o n d iz io n a t a d a t u t t o l ’in s e g n a m e n to p r e ­ ce d e n te .

23

Mich el foucault

S i t r a t t a d i u n p r in c ip io d i l e t t u r a -

e

q u in d i d i s c e lt a e d i e s c lu s io n e — p e r t u t t o q u a n t o o g g i a c c e ­ d e , o v ie n e d e t t o o f a t t o . « D i t u t t o q u e l c h e a c c a d e , t u n o n c a p ir e i n é p e r c e p ir a i s e n o n c iò c h e v ie n e r e s o in t e lle g ib ile d a q u a n to

è sta to

a c c u r a t a m e n te p r e l e v a t o

n el p a ssa to ;

e

c h e , a d ir e il v e r o , è s t a t o p r e l e v a t o s o l t a n t o p e r r e n d e r e in in t e lle g ib ile il r e s t o » . S o t t o le s p e c ie d i q u e llo c h e d i v o l t a in v o lt a è s t a t o c h ia m a t o v e r it à , u o m o , c u lt u r a , s c r it t u r a , e c c ., si

tra tta

sem p re

di

s c o n g iu r a r e

c iò

ch e

accade:

l ’a v v e n i­

m e n t o . L e f a m o s e c o n t in u it à s to r ic h e h a n n o la fu n z io n e a p p a ­ r e n t e d i s p ie g a r e ; g li e te r n i « r it o r n i » a F r e u d , a M a r x , e c c , h a n n o la f u n z io n e a p p a r e n t e d i f o n d a r e ; n e l l ’u n o c o m e n e l­ l ’a lt r o c a s o , v ie n e e s c lu s o il m o m e n t o d i r o t t u r a d a t o d a l ­ l ’a v v e n im e n t o . P e r d ir la g r o s s o la n a m e n t e , l ’a v v e n im e n t o e d il p o t e r e s o n o le c o s e c h e v e n g o n o e s c lu s e d a l s a p e r e e c h e s o n o o r g a n iz z a t e n e lla n o s t r a s o c ie t à . I l c h e n o n f a m e r a ­ v i g l ia : il p o t e r e d i c la s s e (c h e d e t e r m in a q u e s t o s a p e r e ) d e v e a p p a rire

in a c c e s s ib ile

a l l ’a v v e n im e n t o ;

e

l ’ a v v e n im e n to

in

c iò c h e e s s o h a d i p e r ic o lo s o d e v e v e n ir e s o t t o m e s s o e d i s ­ s o l t o n e lla c o n t in u it à d i u n p o t e r e d i c l a s s e c h e n o n v ie n e n o m in a t o .

I l p r o l e t a r i a t o , a l c o n t r a r io

s v il u p p a

un

sap e re

c e n t r a t o s u lla q u e s t io n e d e lla l o t t a p e r il p o t e r e , s u l m o d o in c u i b i s o g n a s u s c it a r e l ’a v v e n im e n t o , r is p o n d e r e e v it a r l o ,

e c c .;

un

sap e re

l ’a lt r o p e r c h é im p e r n ia t o

a s s o lu t a m e n t e a tto rn o

ad e sso

in a m m is s ib ile

per

a lle q u e s t io n i d e l p o t e r e

e d e l l ’ a v v e n im e n to . È

q u e s t a la r a g io n e p e r c u i n o n b i s o g n a

f a r s i il lu s i o n i

s u lla m o d e r n iz z a z io n e d e l l ’in s e g n a m e n t o , s u lla s u a p o s s i b i l i ­ tà d i a p r ir s i s u l m o n d o a t t u a le :

il s ig n if ic a t o d i u n a s im ile

o p e r a z io n e s a r e b b e q u e llo d i m a n t e n e r e il v e c c h io s u b s t r a t o t r a d iz io n a le d e l l ’« u m a n e s im o » , e d i f a v o r ir e , p o i , l ’a p p r e n ­ d im e n t o r a p id o e d e f fic a c e d i u n c e r t o n u m e r o d i te c n ic h e m o d e r n e f i n o r a tr a s c u r a t e . L ’u m a n e s im o g a r a n t i s c e il m a n t e ­ n im e n t o

d e l l ’o r g a n iz z a z io n e

s o c ia le ,

la

te c n ic a

p e rm e tte a

q u e s t a s o c ie t à d i s v il u p p a r s i , m a s u lla lin e a c h e le è p r o p r ia .

24

j e a n -f r a n

£ O IS

Q u a l è l a v o s t r a c r it ic a d e l l ’u m a n e s im o ?

E c o n q u a li v a lo r i p u ò e s s e r e s o s t i t u i t o in u n a lt r o s is t e m a d i t r a s m i s s io n e d e l s a p e r e ? m ic h e l

P e r u m a n e s im o io in t e n d o l ’in s ie m e d i

fo ucault

q u e i d is c o r s i c o n i q u a li è s t a t o d e t t o a l l ’u o m o o c c id e n t a le : « P e r q u a n t o t u n o n e s e r c it i il p o t e r e , p u o i u g u a lm e n t e e s ­ s e r e s o v r a n o . M e g li o a n c o r a : p i ù tu r in u n c e r a i a d e s e r c it a r e il p o t e r e e m e g lio t i s a r a i s o t t o m e s s o a c iò c h e ti v ie n e im p o s t o , p iù

tu

sa ra i so v ra n o » .

L ’u m a n e s im o

c o n s is t e

n e l l ’in ­

v e n z io n e s u c c e s s iv a d i q u e lle s o v r a n it à a s s o g g e t t a t e c h e s o ­ n o l ’a n im a ( s o v r a n a s u l c o r p o , s o t t o p o s t a a D i o ) , l a c o s c ie n ­ za (so v ran a

n e l l ’o r d in e

d e lla v e r it à ) , l ’in d iv id u o

d e l g iu d iz io , (so v ra n o

so tto m e ssa

t it o la r e

a l l ’o r d in e

d e i s u o i d ir i t t i ,

s o t t o m e s s o a lle l e g g i d e ll a n a t u r a o a lle r e g o le d e lla s o c ie t à ) , la l ib e r t à f o n d a m e n t a le ( in t e r io r m e n t e s o v r a n a , e s t e r io r m e n ­ te c o n s e n z ie n t e e « c o n c o r d a n te c o l s u o d e s t in o » ) . I n b r e ­ ve,

l ’u m a n e s im o

è

tu tto

c iò g r a z ie a l q u a le

è stato bloccato il desiderio del potere,

in

O c c id e n t e

p r o i b it o

v o le r e

il

p o t e r e , e s c lu s a la p o s s i b i l i t à d i p r e n d e r lo . I l c u o r e d e l l ’u m a ­ n e s im o

è

la

te o ria

del

soggetto

(n e l

d u p lic e

sen so

d e lla

p a r o la ') • E c c o p e r c h é l ’O c c id e n t e r e s p in g e c o n t a n t o a c c a n i­ m e n t o t u t t o q u a n t o p u ò f a r s a lt a r e q u e s t o c h ia v is t e llo . C h i a ­ v is t e llo c h e p u ò e s s e r e a t t a c c a t o in d u e m o d i. O

a ttra v e rso

u n « d is a s s o g g e t t a m e n t o » d e lla v o lo n t à d i p o t e r e (c io è c o n la l o t t a p o l it ic a i n t e s a c o m e l o t t a d i c l a s s e ) , o c o n u n la v o r o d i d is t r u z io n e d e l s o g g e t t o c o m e p s e u d o - s o v r a n o (c io è c o n l ’a tt a c c o « c u lt u r a le » :

s o p p r e s s io n e d e i t a b ù , d e lle l im it a z io ­

n i e d e lle d iv is io n i s e s s u a li; p r a t ic a d e l l ’e s is t e n z a c o m u n it a ­ r ia ; d is in ib iz io n e n e i c o n f r o n t i d e lla d r o g a ; r o t t u r a d i t u t t i i d v ie t i e d i t u t t e le c h iu s u r e

m e d ia n t e le q u a li

s i r ic o s t i­

t u is c e e s i r ip r o d u c e l ’in d iv id u a lit à n o r m a t iv a ). P e n s o q u i a t u t t e le e s p e r ie n z e c h e l a n o s t r a c iv ilt à h a r e s p in t o o c h e h a a m m e s s o s o l t a n t o p e r q u a n t o c o n c e r n e l ’e le m e n to d e lla le t t e r a t u r a . 1 I due sensi sono più espliciti in francese, dove sujet significa anche “ sud­ dito ” (NdT),

25

jE A N -F R A N g o is A p a r t i r e d a l R in a s c im e n t o ?

m ichel foucault A p a r t ir e d a l d ir it t o r o m a n o , q u e s t a

è

a r m a t u r a d e lla n o s t r a c iv ilt à c h e

g ià u n a d e fin iz io n e d e l ­

l ’in d iv id u a lit à c o m e s o v r a n it à a s s o g g e t t a t a . I l s is t e m a d e ll a p r o p r ie t à p r iv a t a im p lic a u n a s im ile c o n c e z io n e : t a r io

è

il p r o p r i e ­

s o lo lu i p a d r o n e d e l s u o b e n e , n e u s a e n e a b u s a , e

t u t t a v ia si

so tto m e tte

a l l ’in s ie m e d e lle l e g g i c h e

sta n n o

a

f o n d a m e n t o d e lla s u a p r o p r ie t à . I l s is t e m a r o m a n o s t r u t t u ­ r a v a l o S t a t o e d a v a i fo n d a m e n t i d e lla p r o p r ie t à . S o t t o m e t ­ te v a la v o lo n t à d i p o t e r e c o l f i s s a r e u n « d ir i t t o s o v r a n o d i p r o p r ie t à » c h e n o n p o t e v a v e n ir e e s e r c it a t o s e n o n d a c o lo ­ r o c h e d e t e n e v a n o i l p o t e r e . I n q u e s t o g io c o a in c a s t r o l ’u ­ m a n e s im o s i

è

is t it u z io n a liz z a t o .

jean -pierre L a g n ato . E s s a

è

s o c i e t à c o s t it u is c e

un

tu tto

ben

con ge­

p e r n a tu ra r e p re ssiv a , d a l m o m e n to ch e cerca

d i r ip r o d u r s i e d i p e r s e v e r a r e n e l s u o e s s e r e . C o m e l o t t a r e : a b b ia m o a c h e f a r e c o n u n o r g a n is m o g lo b a le , in d i s s o c i a b il e , r e t t o d a u n a le g g e g e n e r a le d i c o n s e r v a z io n e e d i e v o lu z io n e , o p p u r e c o n u n in s ie m e p i ù d if f e r e n z ia t o n e l q u a le u n a c la s s e a v r e b b e a m a n t e n e r e l ’o r d in e d e lle c o s e e d u n ’a lt r a a r o v e ­ s c ia r lo ? P e r m e l a r i s p o s t a n o n

è

a f f a t t o e v id e n t e :

non m i

s e n t o d i s o t t o s c r iv e r e la p r im a ip o t e s i , m a la s e c o n d a

mi

s e m b r a t r o p p o s e m p lic is t ic a . E s i s t e e f f e t t iv a m e n t e u n ’in t e r ­ d ip e n d e n z a d e l c o r p o s o c ia le c h e s i p e r p e t u a d a s é .

m ichel foucault I I M a g g io o f f r e u n a p r im a r i s p o s t a : g li in d iv id u i s o t t o m e s s i a l l ’in s e g n a m e n to , s u i q u a li p e s a v a n o le fo r m e p iù c o s t r it t iv e d e l c o n s e r v a t o r is m o e d e ll o s p ir it o r ip e t i t iv o , h a n n o c o n d o t t o

u n a b a t t a g l ia r iv o lu z io n a r ia .

q u e s t o s e n s o , l a c r is i d i p e n s ie r o a p e r t a in m a g g io

è

In

stra o r­

d in a r ia m e n t e p r o f o n d a . E s s a la s c ia la s o c ie t à in u n a p e r p l e s ­ s it à e in u n a d i f f i c o l t à d a c u i

è

b e n lo n t a n a d a l l ’u s c ir e .

jean -pierre L ’in s e g n a m e n t o n o n

è

l ’u n ic o v e ic o lo d e l l ’u ­

m a n e s im o e d e ll a r e p r e s s i o n e s o c ia le ; v i s o n o a n z i b e n a lt r i m e c c a n ism i, p i ù e s s e n z ia li, p r im a a n c o r a d e lla s c u o la o a l d i fu o r i d i e s s a .

26

Michel foucault

Sono

m o lt o

d ’a c c o r d o .

A g ir e

a l l ’in ­

te r n o o a l l ’e s t e r n o d e l l ’U n iv e r s it à : q u e s t o è u n d ile m m a p e r u n u o m o c o m e m e c h e p e r l u n g o te m p o h a in s e g n a t o . D o b ­ b ia m o r it e n e r e c h e l ’U n iv e r s it à è s p r o f o n d a t a in m a g g io , c h e i c o n t i s o n o s t a t i r e g o la t i , e p a s s a r e a d a lt r o c o m e f a n n o a t ­ t u a lm e n t e d e i g r u p p i in s ie m e a i q u a li io la v o r o : l o t t a c o n tr o la r e p r e s s io n e n e l s is t e m a c a r c e r a r io , n e g li o s p e d a l i p s ic h ia ­ t r ic i, n e l s is t e m a g iu d iz ia r io , n e lla p o l iz ia ?

O p p u re non

si

t r a t t a c h e d i u n e s p e d ie n t e p e r s f u g g ir e a l l ’e v id e n z a — c h e a n c o r a m i t u r b a — c h e la s t r u t t u r a u n iv e r s it a r ia s i m a n t ie n e in p ie d i e c h e o c c o r r e c o n tin u a r e a m ilita r e s u q u e s t o t e r ­ ren o ? jE A N -F R A N g o is

P e r s o n a lm e n t e ,

non

p en so

ch e

l ’U n iv e r ­

s it à s ia s t a t a v e r a m e n t e d e m o lit a . C r e d o c h e i m a o is t i a b b ia ­ n o c o m m e s s o u n e r r o r e c o n l ’u s c it a d a l c a m p o u n i v e r s it a r i o , c h e a v r e b b e p o t u t o c o s t it u ir e u n a b a s e s o l id a , p e r c e r c a r e n e lle f a b b r ic h e u n r a d ic a m e n t o d if f ic ile e r e la t iv a m e n t e a r t i­ fic ia le . L ’U n iv e r s it à s c r ic c h io la v a :

si sare b b e p o tu to a p p ro ­

f o n d ir e l a f a ll a e p r o v o c a r e u n a r o t t u r a ir r im e d ia b ile n e l s i­ s t e m a d i t r a s m i s s io n e d e l s a p e r e . L a s c u o la , l ’U n iv e r s it à r i­ m a n g o n o s e t t o r i d e t e r m in a n t i. N o n t u t t o è d e c is o a l l ’e t à d i c in q u e a n n i, a n c h e s e s i h a u n p a d r e a lc o liz z a t o e d u n a m a ­ d r e c h e s t ir a n e lla c a m e r a d a le t t o .

jean -pierre L a r iv o l t a u n iv e r s it a r ia s i è p r e s t i s s im o s c o n ­ t r a t a c o n u n p r o b le m a , s e m p r e Io s t e s s o : n o i - c io è i r iv o l u ­ z io n a r i o c o lo r o a i q u a li n o n g lie n e f r e g a v a u n g r a n c h e d e l l ’in s e g n a m e n t o -

e r a v a m o b lo c c a ti d a lla g e n t e c h e v o le v a l a ­

v o r a r e e im p a r a r e u n m e s t ie r e . C h e c o s a b i s o g n a v a f a r e ? C e r ­ c a r e le s t r a d e d i u n n u o v o in s e g n a m e n to , d i n u o v i m e t o d i e c o n t e n u t i?

J ean-frantoi s g li o r a t o

il

C o s a c h e a v r e b b e , in u lt im a a n a lis i, m i­

r e n d im e n t o

d e lle

stru ttu re

e siste n ti

e

fo rm a to

d e lle p e r s o n e p e r il s is t e m a .

Ph ilip p e

A s s o l u t a m e n t e n o . S i p u ò im p a r a r e u n a c u lt u r a

d iv e r s a in u n m o d o d iv e r s o s e n z a r ic a s c a r e n e l s is t e m a . S e s i a b b a n d o n a l ’U n iv e r s it à d o p o a v e r le d a t o u n p o ’ d i sc o s-

27

s o n i, s i l a s c ia in p ie d i u n ’o r g a n iz z a z io n e c h e c o n t in u e r à fu n z io n a r e e d

a

r ip r o d u r s i p e r

fo r z a

d ’in e r z ia

a

f in t a n t o c h é

n o n s i p r o p o r r à n u lla d i a b b a s t a n z a c o n c r e t o c h e p e r m e t t a d i c o n q u is t a r e l ’a d e s io n e d i c o lo r o c h e n e s o n o le v i t t im e .

m ichel foucault L ’U n iv e r s it à r a p p r e s e n t a v a l ’a p p a r a t o is t it u z io n a le c h e p e r m e t t e v a a lla s o c ie t à d i a s s ic u r a r s i il r i­ c a m b io , tr a n q u illa m e n t e e c o n c o s t i m in im i. I l d is o r d i n e n e l­ l ’is t it u z io n e u n i v e r s it a r i a , l a s u a c o n d a n n a a m o r t e — r e a le o a p p a r e n t e , p o c o im p o r t a — n o n h a n n o a f f a t t o l e s o l a v o ­ lo n t à d i c o n s e r v a z io n e d e lla s o c ie t à l a v o lo n t à d i r im a n e r e sem p re

u g u a le ,

d i r ip e t e r s i .

C h ie d e v a t e

che

co sa

occorre­

r e b b e f a r e p e r s p e z z a r e q u e s t o c ic lo d i r ip r o d u z io n e s o c ia le d e l s is t e m a . N o n s a r e b b e s u f f ic ie n t e s o p p r im e r e l ’U n iv e r s i­ t à o g e t t a r la n e l c a o s :

o c c o r r e r e b b e q u in d i r iv o l g e r s i a n c h e

a lle a lt r e f o r m e d i r e p r e s s io n e .

jean -pierre A l c o n t r a r io d i P h ilip p e , io n o n c r e d o m o l ­ t o a d u n t i p o d i in s e g n a m e n t o « d iv e r s o » . M i in t e r e s s e r e b ­ b e , a l c o n t r a r io , c h e l ’U n iv e r s it à in v e r t is s e l a p r o p r i a f u n z i o ­ n e s o t t o la p r e s s io n e d e i r iv o lu z io n a r i, c h e c o n t r ib u is s e c o s ì a d e c o n d iz io n a r e , a d is t r u g g e r e i v a l o r i e le c o n o s c e n z e a c ­ q u is it e . C ’è d ’a lt r a p a r t e u n n u m e r o c r e s c e n t e d i p r o f e s s o r i d a p o t e r in s e r ir e in q u e s t o t ip o d i a t t iv i t à .

frédéric S e a n c h e v a n n o in p o r t o ,

le

e s p e r ie n z e d i q u e ­

s t o t ip o r im a n g o n o p e r ò is o la t e . N o n c o n o s c o a lt r i s e n o n S é n ik , q u a n d o in s e g n a v a f i l o s o f i a a B e r g s o n n e l 1 9 6 9 , c h e s ia r iu s c it o a f a r s a l t a r e il r u o lo s t e s s o d e l l ’in s e g n a n t e e d e l s a p e r e . M a è s t a t o r a p id a m e n t e is o l a t o , t a g li a t o f u o r i. L ’i ­ s t it u z io n e

u n i v e r s it a r i a p o s s ie d e

an co ra

d e i m e c c a n is m i d i

d if e s a p o t e n t i. R im a n e in g r a d o d i a s s im il a r e m o l t e c o s e e d i e lim in a r e i c o r p i e s t r a n e i n o n in t e g r a b ili. V o i p a r l a t e c o m e s e l ’U n iv e r s it à f r a n c e s e p r im a d e l m a g ­ g io 1 9 6 8 f o s s e s t a t a a d a t t a a d u n a s o c ie t à in d u s t r ia le c o m e la n o s t r a . A m io a v v i s o , n o n e r a a f f a t t o c o s ì r e d d it i z i a , c o s ì fu n z io n a le , e r a a n c o r a t r o p p o a r c a ic a . I l m a g g io h a e f f e t t i ­ v a m e n t e s p a z z a t o v i a i v e c c h i q u a d r i is t i t u z i o n a li d e l l ’in s e ­ g n a m e n to su p e rio r e :

m a il b ila n c io è p o i c o s ì n e g a t i v o p e r 28

la c la s s e d ir i g e n t e ? L e h a p e r m e s s o d i r ic o s t r u ir e u n m m c ih .i m o lt o p iù a d e g u a t o . D i te n e r f u o r i le « G r a n d e s

I s o l e . -,

p e z z o f o r t e d e lla s e le z io n e t e c n o c r a t ic a . D i c r e a r e u n e m i r o c o m e D a u p h in e , l a p r im a b u s i n e s s s c h o o l a l l ’a m e ric im .i .ipet ta in F r a n c ia . I n f in e , d a tr e a n n i a q u e s t a p a r t e , la c o n t e s t a z io n e v ie n e c o n f in a t a a V in c e n n e s e in a lc u n i d ip a r t im e n t i d i N a n t e r r e , s a c c h e u n i v e r s it a r i e s e n z a a lc u n a in flu e n z a s is t e m a e s e n z a s b o c c h i: tra p p o la ti p r o p r ie

i

p e s c io lin i

stru ttu re

su l

u n a m a s s a e n t r o c u i s o n o s t a t i in ­ g a u c h is t e s .

a r c a ic h e

e

si

L ’U n iv e r s it à

adegua

e lim in a

c o n c re ta m e n te

le a lle

e sig e n z e d e l n e o c a p it a l is m o ; s a r e b b e q u e s t o il m o m e n t o d i sc e n d e r e d i n u o v o in c a m p o .

m ichel

foucault M o r t e

d e l l ’U n iv e r s it à :

l ’e s p r e s s io n e n e l s u o s ig n i f ic a t o p i ù

io

pren d evo

s u p e r f ic ia le . I l m a g g io

1 9 6 8 h a u c c is o l ’in s e g n a m e n t o s u p e r io r e n a t o n e l l ’8 0 0 , q u e ­ s t o s t r a n o in s ie m e d i is t i t u z i o n i c h e t r a s f o r m a v a u n a p ic c o la p a r t e d i g io v a n i in é lit e s o c ia le . R im a n g o n o i g r a n d i m e c c a ­ n is m i s e g r e t i, m e d ia n t e i q u a li u n a s o c ie t à t r a s m e t t e il p r o ­ p r io s a p e r e e si t r a m a n d a e s s a s t e s s a s o t t o le s e m b ia n z e d e l sap ere:

s o n o s e m p r e l à , g io r n a li , te le v is io n e , s c u o le te c n ic h e

e d i lic e i a n c o r p iù d e l l ’U n iv e r s it à .

serge N e i lic e i l ’o r g a n iz z a z io n e r e p r e s s i v a n o n è s t a t a in ­ ta c c a ta .

La

s c u o la

è

m a la ta .

Ma

c ’è

s o lo

una

m in o r a n z a

c h e s e n e r e n d e c o n t o e l o r if iu t a .

ALAIN E

n e l n o s t r o lic e o l a m in o r a n z a p o lit ic iz z a t a d i d u e

0 tre an n i f a o g g i è sc o m p a rsa .

jean -francJOIS E che

i capelli lunghi hanno ancora un qual­

significato?

Alain

A s s o l u t a m e n t e n o ; a n c h e i d a m e r in i s i s o n o la s c ia t i

c r e sc e r e i c a p e lli. jE A N -F R A N go is E la d r o g a ?

serge N o n r a p p r e s e n t a u n fe n o m e n o

di

p e r se ste ssa . P e r

1 lic e a li c h e la p r e n d o n o r a p p r e s e n t a u n a b b a n d o n o t o t a le d e ll ’id e a d e lla c a r r ie r a . I lic e a li p o lit ic iz z a t i p r o s e g u o n o g li s t u d i , q u e lli c h e s i d r o g a n o n e e sc o n o c o m p le t a m e n te .

29

Michel foucault

L a l o t t a a n t id r o g a

a u m e n t a r e l a r e p r e s s io n e s o c ia le :

è

un p re te sto p e r

o p e r a z io n e d i p o liz ia , m a

a n c h e e s a lt a z io n e d e l l ’u o m o n o r m a le , r a z io n a le , c o s c ie n t e e in s e r it o . S i r it r o v a q u e s t a im m a g in e t ip o a t u t t i i liv e lli. D a t e u n ’o c c h ia ta a il 5 3 % 38%

France-Soir

d i o g g i c h e r ip o r t a q u e s t o t i t o lo :

d e i F r a n c e s i f a v o r e v o l e a lla p e n a d i m o r t e , c o n t r o il

d e l m ese sco rso .

j e a n -f r

A N fo i s P u ò d a r s i c h e d ip e n d a a n c h e d a lla r iv o lt a

n e l c a r c e r e d i C l a ir v a u x ?

m ichel foucault E v id e n t e m e n t e . S i c o lt iv a il t e r r o r e d e l c r im in a le , s i u s a l a m in a c c ia d e l m o s t r o p e r r a f f o r z a r e q u e s t a id e o l o g ia d e l b e n e e d e l m a le , d e l le c ito e d e l l ’ille c it o c h e la s c u o la d i o g g i n o n o s a t r a s m e t t e r e c o n la s t e s s a s ic u ­ r e z z a d i u n a v o lt a . L e s t e s s e c o s e c h e il p r o f e s s o r e d i f i l o ­ s o f i a n o n o s a p iù a f f e r m a r e n e l s u o lin g u a g g io c o n t o r t o , v e n ­ g o n o p r o c la m a t e s e n z a c o m p le s s i d a l g io r n a lis t a . V o i m i d i r e ­ te :

è s e m p r e s t a t o c o s ì, i g io r n a li s t i e i p r o f e s s o r i d i filo s -

f i a s o n o s e m p r e s t a t i f a t t i p e r d ir e le s t e s s e c o se . M a o g g i i g io r n a lis t i s o n o s p in t i, s o n o in v it a t i, s o n o o b b l ig a t i a d ir l e , c o n s e m p r e m a g g io r fo r z a e c o n s e m p r e m a g g io r in s is t e n z a , d i p a r i p a s s o c o l f a t t o c h e i p r o f e s s o r i p o s s o n o d ir le s e m p r e m en o. V o g l io r a c c o n t a r v i u n a s t o r i a . L a r iv o lt a d i C l a ir v a u x h a p r o v o c a t o u n a s e t t im a n a d i r a p p r e s a g l ie in t u t t e le c a r c e r i. Q u a e là i s e c o n d in i h a n n o r o t t o il m u s o a i d e t e n u t i, in p a r ­ tic o la r e a F le u r y - M é r o g is , il c a r c e r e g io v a n ile . L a m a d r e d i u n d e t e n u t o è v e n u t a a c e r c a r c i; s o n o s t a t o c o n le i a l l ’R TL p e r c e r c a r e d i f a r p u b b l ic a r e la s u a t e s tim o n ia n z a . C i h a r ic e v u t i u n g io r n a li s t a , c h e c i h a d e t t o : « N o n m i s t u p i s c o , p e r c h é i s e c o n d in i s o n o g iu n t i p r e s s ’a p o c o a llo s t e s s o liv e llo d i d e ­ g e n e r a z io n e d e i d e t e n u t i » . S e u n p r o f e s s o r e p a r la s s e c o s ì in u n lic e o p r o v o c h e r e b b e u n a p ic c o la s o m m o s s a o s i p r e n d e ­ re b b e un c e ffo n e .

Ph ilippe

E f f e t t iv a m e n t e

un

p ro fe sso re

non

p a r le r e b b e

c o s ì: m a è p e r c h é n o n p u ò p iù f a r lo , o p p u r e p e r c h é lo d ir e b ­ be

in altro modo,

c h e è p o i il s u o r u o l o ? S e c o n d o le i, c o m e 30

b iso g n a lo tta r e c o n tro q u e sta

id e o l o g ia , e c o n t r o i m e c c a ­

n is m i d e lla r e p r e s s io n e , a l d i l à d e lle p e t iz io n i e d e lle a z io n i r if o r m is t e ? m ic h e l

fo ucault

P e n so

che

a z io n i s p e c ific h e

e lo c a li

p o s s a n o a n d a r e m o l t o lo n t a n o . C o n s id e r a t e l ’a z io n e d e l

g ip

( G r u p p o d ’in f o r m a z io n e s u lle p r ig io n i) d u r a n t e l ’u lt im o a n ­ n o . I s u o i in t e r v e n t i n o n si p r o p o n e v a n o c o m e s c o p o s o l ­ t a n t o c h e le v i s i t e a i c a r c e r a t i p o t e s s e r o d u r a r e t r e n t a m i­ n u t i, o c h e le c e lle v e n is s e r o d o t a t e d i s c ia c q u o n e . M a s i p r o p o n e v a n o d i m e t t e r e in d is c u s s io n e la d is t in z io n e s t e s s a , s o c ia le e m o r a le , f r a in n o c e n ti e c o lp e v o li. P e r f a r sì c h e q u e sta p ro p o sta

non

r im a n g a

s u l p ia n o

m e n te u m a n it a r io , o c c o r r e c o n c r e t iz z a r la

f i lo s o f ic o

o

p u ra­

n e l l ’a z io n e , in

si­

tu a z io n i b e n d e t e r m in a t e . A p r o p o s i t o d e l s is t e m a c a r c e r a ­ r io , l ’u m a n is t a d ir e b b e : « i c o lp e v o li s o n o c o lp e v o li e g li in ­ n o c e n ti

in n o c e n t i.

R e sta

t u t t a v ia

che

il c o n d a n n a t o

è

un

u o m o c o m e t u t t i g li a lt r i e c h e la s o c ie t à d e v e q u in d i r i­ s p e t t a r e q u a n t o d i u m a n o v i è in lu i: d i c o n s e g u e n z a , s c ia c ­ q u o n i! » L a n o s t r a a z io n e in v e c e n o n c e r c a l ’a n im a o l ’u o m o

dietro

il c o n d a n n a t o , m a

cerca

d i c a n c e lla r e

q u e sto

s o lc o

p r o f o n d o f r a l ’in n o c e n z a e la c o lp e v o le z z a . È la d o m a n d a ch e p o n e v a G e n e t a p r o p o s i t o d e lla m o r t e d e l g iu d ic e d i S o le d a d o d i q u e l l ’ a e r e o d ir o t t a t o d a i P a le s t in e s i in G i o r d a n ia . I g i o r ­ n a li v e r s a v a n o la c r im e s u l g iu d ic e e su q u e g li s f o r t u n a t i t u ­ r is t i s e q u e s t r a t i in p ie n o d e s e r t o se n z a u n a r a g io n e a p p a r e n ­ t e ; G e n e t d ic e v a : « U n g iu d ic e s a r e b b e in n o c e n t e ? e u n a s i­ g n o r a a m e r ic a n a c h e h a d e n a r o s u ffic ie n te p e r f a r e la t u r is t a in q u e l m o d o ? » Ph

C i ò s ig n if ic a c h e v o i c e r c a te p r im a d i t u t t o d i

il ip p e

c a m b ia r e la c o s c ie n z a d e lle p e r s o n e e t r a s c u r a t e , p e r a d e s ­ s o , l a l o t t a c o n t r o le is t it u z io n i p o lit ic h e e d e c o n o m ic h e ? m ic h e l

fo ucault

M i a v e te c a p it o m a le . S e s i t r a t t a s s e

s e m p lic e m e n te d i to c c a r e la c o sc ie n z a d e lla g e n t e , b a s te r e b e p u b b lic a r e d e i g io r n a li e d e i l ib r i, o l u s in g a r e u n r e g i s t a d e lla r a d io o d e ll a t e le v is io n e . N o i v o g lia m o a t t a c c a r e l ’i s t i ­ tu z io n e

fin o

al p u n to

in

cui e ssa 31

c u lm in a

e

s ’in c a r n a

in

u n ’id e o lo g ia

s e m p lic e

e

f o n d a m e n t a le

com e

le

n o z io n i d i

b e n e , d i m a le , d i in n o c e n z a , d i c o lp e v o le z z a . V o g l ia m o c a m ­ b ia re

q u e sta

id e o l o g ia

v issu ta

a ttra v e rso

lo

sp esso re

del

f i l t r o is t it u z io n a le d i c u i è r iv e s t i t a , e g r a z ie a l q u a le s i è c r is t a lliz z a t a e r ip r o d o t t a . P e r s e m p lif ic a r e , l ’u m a n e s im o c o n ­ s is t e n e l v o le r c a m b ia r e il s is t e m a id e o lo g ic o s e n z a to c c a r e l ’ is t it u z io n e ;

il r if o r m is m o

n e l c a m b ia r e l ’is t it u z io n e

se n z a

to c c a r e il s is t e m a id e o lo g ic o . L ’a z io n e r iv o lu z io n a r ia s i d e f i ­ n is c e a l c o n t r a r io c o m e u n o s c u o t im e n t o s im u lt a n e o d e ll a c o ­ sc ie n z a e d e l l ’is t i t u z i o n e ; il c h e p r e s u p p o n e c h e s i c o lp is c a n o i r a p p o r t i d i p o t e r e d i c u i e s s e s o n o l o s t r u m e n t o , l ’a r m a ­ t u r a , l ’in t e la ia t u r a . C r e d e t e f o r s e c h e s i p o t r à in s e g n a r e la f i l o s o f i a n e llo s t e s s o m o d o , e c o s ì p u r e il s u o c o d ic e m o r a le , s e s p r o f o n d a il s is t e m a p e n a l e ? j e a n -p i e r r e

E

in v e r s a m e n t e ,

si

p o treb b e ro

m e tte re

le

p e r s o n e in g a l e r a a llo s t e s s o m o d o d i a d e s s o , s e l ’in s e g n a ­ m e n t o f o s s e in t e r a m e n te s c o n v o lt o ? È im p o r t a n t e n o n r e s t a ­ r e l im it a t i a d u n s o l o s e t t o r e , s e n o l ’ a z io n e r is c h ia a lla fin e d i im p a n t a n a r s i n e l r if o r m is m o ; b e n s ì p a s s a r e

d a lla

s c u o la

a lle c a r c e r i, d a lle c a r c e r i a g li o s p e d a li p s ic h ia t r ic i... D ’a lt r o n d e è a n c h e q u e s t a la v o s t r a in t e n z io n e ?

m ichel

foucault

A b b ia m o

e f f e t t iv a m e n t e

in t e r v e n ir e n e g li o s p e d a l i p s ic h ia tr ic i. C o n q u e lli u t iliz z a t i p e r le c a r c e r i:

u n a so rta

in iz ia t o

a

m e t o d i s im ili a d i in c h ie s ta - lo tt a

r e a liz z a ta , p e r lo m e n o in p a r t e , d a q u e lli s t e s s i c u i l ’in c h ie s ta è r iv o lt a . I l r u o lo r e p r e s s i v o d e ll ’o s p e d a l e p s ic h ia t r ic o è c o ­ n o s c iu t o : v i s i r in c h iu d e la g e n t e e la s i s o t t o p o n e a u n a te ­ r a p ia — c h im ic a o p s ic o lo g ic a — s u lla q u a le e s s a n o n h a a lc u n c o n t r o llo , o p p u r e a u n a n o n - t e r a p ia , c h e s i c h ia m a c a m ic ia d i f o r z a . M a la p s ic h ia t r ia s p in g e le s u e r a m ific a z io n i b e n p iù lo n t a n o , r a m if ic a z io n i c h e r it r o v ia m o n e g li a s s is t e n t i s o c ia li, n e g li s p e c i a l is t i d e l l ’o r ie n t a m e n t o p r o f e s s i o n a le , n e g li p s i c o ­ lo g i s c o la s t ic i, n e i m e d ic i c h e si o c c u p a n o d i p s ic h ia t r ia s e t ­ t o r ia le :

tu tta

q u e sta

p s ic h ia t r ia

d e lla

v ita

q u o t id ia n a

che

c o s t it u is c e u n a s p e c ie d i s tr u m e n to d i r in c a lz o d e lla r e p r e s ­ s io n e e d e lia p o liz ia . Q u e s t a in filtr a z io n e s i e s t e n d e n e lle n o ­ 32

s t r e s o c ie t à , s e n z a c o n t a r e l ’in flu e n z a d e g li p s ic h ia t r i d e lle r u b r ic h e d e i g io r n a li, c h e d if f o n d o n o i l o r o c o n s ig li. L a p sic o p a t o l o g ia d e ll a v i t a q u o t id i a n a r iv e la f o r s e l ’in c o n s c io d e l d e ­ s id e r i o ; la p s ic h ia tr iz z a z io n e d e ll a v i t a q u o t id i a n a , s e l a si a n a liz z a s s e d a v ic in o , r iv e le r e b b e f o r s e l ’in v is ib i lit à d e l p o ­ te re . j e a n -f r a n