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Ottrnar Vogel
ALLEVAMENTO E SPORT CON IL DOBERMANN Consigli per allevatori e conduttori
Edizione a cura del l'Associazione Italiana Amatori Dobermann
Ottmar Vogel
ALLEVAMENTO E SPORT CON IL DOBERMANN Consigli per allevatori e conduttori
Traduzione di Barbara BR I CC1 Consulenza tecnica per l'edizione italiana a cura di Carrnelo SESTO Adattamento e stesura
Franca CIOFFARS Giovanni MAFRICI Luigia PEZZANO Pierluigi PEZZANO
Indice Programmi e criteri della Dobermann Vereins e.V Associazione Italiana Amatori Dobermann: criteri e programmi
Alcuni dei più importanti Dobermann e la loro utilizzazione in allevamento Consigli per aspiranti allevatori Concepimento e nascita dei cuccioli L'acquisto e l'educazione del cucciolo Preparazione del giovane Dobermann agli esercizi di difesa Addestramento del cane da lavoro: - Influssi e metodi - Esercizi di obbedienza - Esercizi di difesa - La pista Il Figurante
Lo Ztp La selezione, ctKoring»
L'addestramento sul civile
Presentazione all'edizione italiana Questo libro è un libro icnuovon, unico, nel senso della completezza e della competenza con cui l'autore tratta la materia. Ottmar Vogel è il simbolo d i una vita dedicata al cinoagonisma. ed in particolare alla razza Dobermann; profonda conoscitore di psicologia canina ed addestrarare appassionato, oltre che studioso attento della evolunione, negli ultimi trent'anni, della razza dobermann, egli trasfonde con grande generosità, in quest'opera, tutte le sue conoscenze. Il largo successo, ottenuto dal libro i n Germania tra gli appassionati alle razze da lavoro, e la migliore prova della validità dei cuoi insegnamenti. Oltretutto l'opera ha valore storico in quanto con essa, per la prima volta, viene affrontato in maniera seria ed organica lo studio della evoluzione della razza attraverso i dobermann più rappresentativi, ed analizzato obiettivamente l'influsso che le scelte fatte in passato hanno sui dobermann d i oggi. Gli arnatori di questa razza da lavoro, e tutti gli appassionati di addestramento, troveranno in questo libro una guida pratica; i cinofili in genere, attraverso una lettura attenta, impareranno a conoscere meglio il loro amico ed a farne un compagno veramente utile. Rierluigi Pezzano Presidente Nazronale AIA D Milano, Agosto 84
Il nostro compito piir impegnativo è quello di pubblicizzare nel mondo la razza Dobermann e far si che essa abbia, nell'ambito delle razze da Utilità e Difesa, il posto di preminenza che le compete, Il Dobermann ha in sé doti caratteriali tali da consentirgli d i essere considerato un eccellente cane da utilità di piacevole compagnia, conducibile e d i intelligenza viviscima. Chi ne ha già posseduto uno si 6 certamente reso conto di quanto grande sia la sua voglia di apprendere ed il suo piacere al lavoro. Questa gioia di apprendere deriva dal temperamento proprio di questa razza ed ha bisogno di essere inquadrata ed indirizzata i n modo giusto. Per poter dare un reale e valido aiuto i n tal senso, I'Autoredi questo libro si è assunto il compito d i trattare ampiamente la materia, spiegando in maniera chiara e completa quale debba essere il comportamento d i allevatori ed addestratori. Ottmar Vogel è un tecnico qualificato, ed ha grande esperienza su problemi
di allevamento e di educazione del Dobermann, principalmente sotto I'aspetto dell'indoie e del carattere del cane da Utilità e Difesa. Una collaborazione costante, che dura ormai da più di dieci anni, mi da la certezza della obiettività di questo giudizio. Ho apprezzato moltissimo l'impegno che 1'A.I.A.D. ha dimostrato con questa iniziativa, ed auguro a tutti i soci ed a tutti gli amatori e fautori del Dobermann che l'attenzione prestata a questo lavoro importante per la nostra razza, possa consentire un ulteriore approfondimento di conoscenze ed un migliore e più completa rapporto di fiducia tra uomo e cane. Hans Wiblishauser Presidente dell'lnternatinaler Dobermann Club Monaca, Agosto 1984
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Prefazione Dopo 20 anni di studio e lavoro con il mio amato Dobermann; ho spesso notato che non esiste un 'opera Cinologica completa, sia per i vecchi che per i nuovi amici di questa razza. Spesso mi è stato chiesto, nella mia lunga attivitd di Responsabile del lavoro, quali criteri si debbano usare nel1'allevamento di un cane da lavoro, affinché questi possa avere un avvenire di successo; oppure quale programma di addestramento è bene seguire con un Dobermann. In tutti i libri pubblicati fino a questo momento, mancava la parte riguardanre l'addestra mento specifico per la razza; oppure vi erano dei consigli chiesti dallo scrittore ad un amico allevatore più o meno interessato. Il Signor Ph. Gruning, sicuramente otrimo allevatore, ha scritto nel suo buon libro molte cose discutibili; sopratturto dice che la teoria dell'ereditarieti del carattere è ~ompletamentesbagliata e che non ci sono prove che la suffraghino; cosicché anche in quel libro manca, o è interpretata male, una parte della storia del Dobermann.
Da quando l'addestramento del cane da lavoro si è evoluto, a causa e della maggiore esigenza e della maggiore concorrenza, I metodi di addestramenso esposti nei vecchi (ibri non sono piU del tutto validi. Oggi, durante gli esercizi di difesa, sul cane viene esercitata una pressione psichica molto maggiore che non nel passato, per cui sarà necessario sviluppare gii molto presto gli istinti del vostro cane. Oggi più di cen fornita persone in Germania fanno dello sport con il cane e, volendo valutare l'indirizzo dato dalle Associazioni per lo sport, la selezione ed il lavoro di difesa, si pud dire che in questo campo esistono tecniche molto avanzate, la qua! cosa però non deve escludere l'impegno dell'allevatore nel selezionare il carattere tanto quanto la rnorfologia. Per dare a tutti gli amatori del Dobermann, agli allevatori, ai futuri allevatori edai canduttori principianti ed esperti, un filo conduttore che comprenda tutto I argomento, ho scritto questo libro, che non ha la pretesa di essere esaustivo, ma ritengo possa essere di valido aiuto. NaturaJmente ho scritto questo libro anche nella speranza che un numero sempre maggiore di allevatori lavori insieme ai conduttori, per selezionare il Dobermann, definito dallo stan dard: un cane duro e conducibile, combattivo e saldo di nervi, che lavora con gioia. Vorrei ringraziare anche tutfi i miei amici che attraverso il loro aiuto, e facendomi pervenire le fotografie, mi hanno facilitato molto nel lavoro. E importante, e questo appello è rivolto a tutti gli amici del Oobermann, far raggiungere al nostro amico la posizione che il pioniere dell'adde~trarnento
Konrad Most aveva auspicato. Proprio Konrad Most riconobbe, gid allora, le grandi doti di cane da lavoro che ci sono nel nostro Dobermann. Continuiamo insieme a fare ciò che la aDobermann Verein e K a club preposto alla tutela della razza in Germania, si è prefisso di fare, cioè far avvicinare al Do bermann un numero sempre crescente di amici, sostenitori e conduttori. Così vedrò con gioia un 'ulterioreaffermazionedella razza anche nel futuro. Otlmar Vogef Ansbach 1982
Seconda edizione Dopo appena 10 mesi la prima edirione è esaurita. Sono molta stupito del successo e della continua richiesta, pertanto misono prefisso il compito di scrivere altri interessanti argomenti e capitoli In questa riedizione potrete trovare tre nuovi capitoli, della cui attualità sono convinto.
Ottrnar VogeJ Ansbach, Ottobre 1983
Prefazione allredizione italiana Con grande gioia ho aderito all'idea di pubblicare questo mio libro in lingua italiana ed ho seguito il lavoro svolto dagli amici dell'A/AD, apprezzandone l'impegno e la precisione. Da molto tempo ormai guardo con grande attenzione all'evofversi della razza Dobermann in Italia e sono convinto che la direzione intrapresa daJl'Assorciarione Italiana Amatori Dobermann nel senso della tutela, del miglioramento e della diffusione di questo magnt fico cane, sia quella giusta. Spero che questo mio lavoro venga apprezzato dagli amici sportivi italiani e che possa essere di aiuto per meglio capire, allevare ed addestrare il Dober-
mann.
Ottmar Vogel Ansbach, Agosto 7 984
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Programmi e criteri della Dobermann Vereins e. V. l. Esposizioni Durante queste manifestazioni il Dobermann viene giudicato e classificato, per le sue qualità esteriori e per quello che visibilmente appare della sua indole. neil'amblto della sua classe in concorrenza con altri soggetti. Nella classe giovani la qualifica massima è molto Buono>ialla quale, se esiste confronto, viene aggiunta la classifica, per es. {i Selezione Korung Riunioni dei Giudici Corsi Riunioni dei Soci.
2) una squadra
di s~icc%sso
3) Zip: prova del carattere. il test di isolamento
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DOBERMANN
- VEREEN e. V.
Libro di allevamento
Certificato di attitudine alla riproduzione Certificato ufficiale per il proprietario Nome del cane:
Loi Data di nascita
...............................................................................................
Colore del mantello
......................... ......................... . . . . . . . . .
Proprietario
Attestazione di idoneità alla riproduzione Luogo
Data
Giudice Delegato A.I.A.D.
Morfologia ' 1A
Test di carattere Denti Testicoli
1B
........................................
................................................
t possibile effettuare tre valutazioni sul carattere: 1A - 1 B, non idoneo. in caso di dubbio il cane uiene rinviato e non potr8 essere ripresentato prima di tre mesi Rinviato
Idoneo *
mesi
Non idoneo
(Cancellare c i 0 che n o n interessa)
Firma del giudice
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Componenti del
..*. .. .. ....f..... .*
.I
Firma del delegato A.I.A.D.
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Firma del Giudice
4) Campione bavarese 1980 con 284 punti uGina v. Wrlden Markgrafri Sch H IL. FH P. Hilo Nordenstamm Sch H 111, BDSG M. Bina v. W. Markgraf Sch H Il!, FH, IPO 111, selez. a vita
5) ~ K e e g a nv Ferollheimii marrone, Sch H. I11 HD I. WSG. BDSG, DVSG, IDCSG. p. Indipendente Pinemeade Sch H I M. Amanda v. Stiftub Sch H I
6 ) Campionato di lavoro D V 1981 a Dortniurid al centro I posto Cora v Papenkamp 294 p. Ecc. a destra Il posto Bingo v Ellendonk 293 p. Ecc. a srnisira. [Il posto Flax v Ktrchbuhl 292 p Ecc
6a) Campionato di lavoro DV 1980 a Norimherga al centro. I posto Flax v. Kirchbuhl 289 p. Ecc. a sinistra Il posto Brngo v. Ellendonk 287 p. Ecc. a destra. 1 1 1 posto Cardo v. Wildere Margraf 287 p. Ecc
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-7 ) l korvng a Marburg le niisurazioni
t 8) Valutazrone rnortolog!ca alla korung
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9) Attacchi ad una korung
10) Forte minaccia
IDC: Organizzazione:
DI n Club Internazionale Presidente Sede Centrale Vicepresidente Responsabile dell'all~varnento 'Responsabile del lavoro.
Manifestazioni:
Campionato di bellezza I DC
con assegnazione del titolo Campionato di lavoro I DC con assegnazione del titolo in IPO I Il Tali manifestazioni si svolgono ogni anno a rotazione nei vari paesi membri.
10a) rcorpheus v Escenhofii nero. Sch H III, IPQ lil P Hilo Nordestarnrn Sch H 111, BDSG M. Athene v Nymphenburg Sch H Il. BDSG
10t-i) Campionato Italiano di lavoro IPO 111 1980 Camprone Dobermann t(Kel1iii con 284 p. Ecc., conduttore Firenzo De Dionigi
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Associazione Italiana Amatori Dobermann - A.1 .A.D. Criteri e programmi L'AIAD è un'associazione relativamente giovane, sono infatti appena sei anni che è stata riconosciuta daEI'ENCI; malgrado questo conta già circa 1.000 soci ed ha unaorganizzazione periferica di 26 sezioni distribuite sull'intero territorio nazionale. Lo scopo principale dell'associazione 6 tutelare e valorizzare le doti psicomorfalogiche del Doberrnann, pubblicizzarlo e diffonderlo. La sede dell'associazione è presso I'ENCI -viale Premuda 21, Milano- e la segreteria nazionale 6 presso il Dott. P. Pezzano - via Roma 104/9, Casatenovo (Corno), Tel. 039/932746.
Organizzazione generale a) Presidente b) 2 Vicepresidenti nazionali C) 8 Consiglieri nazionali d) 1 consigliere delegato dell'ENCI e) Collegio dei probiviri f) Collegio dei sindaci g) Organismi periferici: I ) Sezioni, formate da un numero minimo di 10 soci che eleggono il responsabile di sezione, il segretario tesoriere, il responsabile del lavoro ed il responsabile dell'allevarnento; 2) Gruppi Regionali ed Inter-regionali, composti da almeno 3 sezioni aventi un numero minimo complessivo di 75 soci che eleggono: il presidente, il segretario tesoriere ed i responsabili del lavoro, dell'allevamento e dell'inforrnazione del gruppo. h) Comitato tecnico nazionale. è composto dal presidente nazionale, dal responsabile del lavoro, dal responsabi!e del l'allevamento, dal responsabile dei giudici, dal responsabile dell'informazione, dal coordinatore dei settori lavoroallevamento e dal responsabile degli organismi periferici. Tutte le cariche associative hanno una durata d i tre anni.
Manifestazioni a) Raduni e speciali di razza: nel corso di tali manifestazioni, ed esclusivamente nella classe lavora. vengono assegnati il C.A.C. (Certificato d i attitudine al campionato italiano d i bellezza), o il 10 eccellente (raduni) indispensabili per adire al titolo di campione italiano di bellezza; b) Campionato sociale di bellezza: viene organizzato annualmente dalla sede centrale in concomitanza di un raduno nazionale. Gli aspiranti a tale titolo, per essere iscritti i n classe d i Campionato Sociale, devono essere in possesso almeno del brevetto ENCI o dell'Sch H I o dell'lPO I. Prima di essere giudicati vengono sottoposti ad una prova consistente i n u n affronto ed in un attacco lanciato. Il numero dei campioni maschi e femmine viene deciso annualmente dai giudici sul ring. Titolo preferenziale, ma n o n ancora reso obbligatorio, per la nomina dei campioni sociali è il possesso dello Ztp (certificato di attitudine alla riproduzione).
Una fase di attacca lanciato Nella foto: Cristall del Cttorie, marrone, Sch H 11 P: Gamal v. Ferrolheim Sch H I M: BFuice del Citone
Elisir cli Carnpovnlnno. nere
CH INT . C H IT A M O , SG 1 981 - 1 982. C H R I P Morinco S.G.,
Sch H III. FH
Verdiana Nona di Gruma. nera. BDSG 1981. AIAD SG 1981, CH IT. JPO I P. Eick v Eischenhof, Sch H I l M: Dobra del Verdiano, CH. Rip.
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Lema di Campovalano. nera, CH.INT. CH. IT. AIAO SG 1983. I D C SG 1982, EURO CG,WJS. IPO 1 . P: CH. Elrsir di Carnpevalano Sch H 111. M Favorit del Yerdiano CH. R i p
.
Okeion di Campovalano, marrone, AIAD SG 1984. CH IT CH. RIP.. Sch H Il. P Haran di Carnpovalano M: CH Cayenna di VillacastelFi, BOSJG, CH. IT., CH. RIP.
Durante la manifestazione annuale di campionato vengono inoltre assegnati i seguenti titoli: - Campione riproduttore AIAD: assegnato a i soggetti maschio e femmina, presentati con il miglior gruppo di riproduzione. I soggetti presentati in confronto per tale titolo dovranno avere un gruppo di almeno cinque figli di tre cucciolate diverse e superare la stessa prova di carattere prevista per la classe di campionato sociale; - Promessa AIAD: titolo riservato a i vincitori, nei due sessi e senza distinzione d i colore, nella classe giovani; - Speranza AIAD: titolo riservato ai vincitori, nei due sessi e senza distinzione di colore, nella classe Juniores; C) campionato sociale d i lavoro: manifestazione organizzata annualmente dalla sedecentrale; il titolo d i campione sociale viene assegnato nella classe I P 0 3. Nelle classi I P 0 1 e I P 0 2 vengono rispettivamente assegnati i titoli di Promessa di lavoro AIAD e Speranza di lavoro AIAD; d) Selezione (KORUNG):con l'anno 1985 verri adottata Sa selezione per il Dobermann con il medesimo regolamento vigente presso la QV. Verranno organ izrate due selezioni per ogni anno: gli interessati possono richiedere il regolamento d i selezione alla segreteria nazionale. L'AIAD cura anche la pubblicazione di un giornale trimestrafe: 4. nera, Campione dr Lavoro. AIAD 1981. P: Adolf. M. Pody del Dente d'Acciaio. Kelly B anche il primo Oobermann Campione Italiano di Lavaro
Alcuni dei piii importanti Dobermann e la loro utilizzazione in allevamento Il problema principaledei nuovi allevatori 6 il fatto che essi non hanno visto; né conosciuto molti antenati dei Dobermann di oggi. Dato che spesso, nei vecchi giudizi, non vi sono natizie che riguardano l'allevamento, cercherò di descrrvere alcuni Dobermann da me spesso osservati e giudicati.
1 1 ) Chico v Forell nero. usato in allevamento ha dato ottime ossature. sostanza e buoni tronchi, e padre di molti campioni. P. Odin v Forell Sch H Il, Camp. Mon. M. Cita Germania, BDGS
A tale scopo cercherò di parlare, più che altro, dei pregi e dei difetti rnorfolegici e caratterrali di tali soggetti e di analizzare la loro provenienza: solo così ci potranno trarre le adeguate conclusioni, da tener presenti nei futuri accoppiamenti. Inizierò (senza preferenze) da Chico v. Forell.
l l a) Studio dr testa di Chico v. Forell
Chico V . F. era figlio di Odin v. Forell. Campione Internazionale, Sch H Il, figlio a sua volta di Falko Hagentolz BDSG Sch H I; la madre d i Chico era la BDSG Cita Germania (proveniente dall'allevarnento N o n Germania)) del signor Aug. Schneider di Rernscheid). I principali pregi di Cfiico erano: il suo tronco, molto compatto e corto, una forte ossatura, un torace molto
disceso e profondo con una bella linea dorsale, una spalla ben lunga, groppa e attaccatura della coda corrette; I'angotatura del posteriore era un po' diritta. La sua testa era molto maschia, forte e allungata, ma con una canna nasale leggermente montonina.
12) Odin v Foreli. nero, Camp Int. e Mon., Sch H Il P. Falko v Hagenstolz BDGS. Sch H I M . Itis v. Forell
I pregi del tronco di Chieo erano fissati attraverso il padre, Odin v. F., ed il nonno Falko, dato che anche Odin e Falko erano maschi con molta sostanza, corti e rabusti, con una buona ossatura. Forse Odin avrebbe potuto avere una testa un po' più lunga. Il suo pelo era un po' abbondante e questa sua caratteristica si riscontra nei suoi discendenti, che talvolta presentano pelo un po' lungo e morbido, ma nell'allevamento tale difetto ha influito relativamente, l1 caratteredi Falko, Odin e Chico p u ò essere definito medio. Falko e Odin hanno dimostrato, con la prova di lavoro Sch H I, una certa capacità d~apprendere. Per quanto attiene al carattere si può affermare che Chico aveva nervi sufficientemente saldi, anche se da giovane questi non erano del tutto a posto.
----. 1 3 ) Falko v. ~ a ~ e n s t o nero, iz RDGS, Sch H I P. Lump v. Hagenstolz WSG. Sch H I M. Kitty v. Hagensrolz
14) Studio di testa di w0din v. Forellr
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Forse ciò era dipeso dal fatto che Wilking aveva provato a far addestrare il cane senza affidarlo completamente nelle mani dell'addestratore, perciò Chico si trovava spesso a passare dall'addestramento e dalla costrizione, senza un vero legame con I'addestratore, ad un trattamento esageratamente ctdolce>ia casa. E chiaro che questo stato di cose è negativo per l'equilibrio di un cane giovane. Chico divenne Campione Sociale DV a 16 mesi, nel 1969 a Wurzburg, al Primo Campionato Sociale DV. A quei tempi non era ancora necessaria la prova di lavoro per il conseguimento del titolo di campione sociale. In seguito Wilking provò ancora a far addestrare Chico, ma senza risultati concreti; ci può quindi certamente supporre che il cane non era particolarmente duttile e non aveva piacere al lavoro, certamente anche la tempra non era una delle sue migliori qualità. Una volta h o lavorato personalmente Chico, quando era ancora giovane, e devo dire che sarebbe stato necessario dedicargli molto tempo prima di avere dei risultati accettabili.
15)Len v. Forell nero, BDGS. Sch H I P Tttus Germania RDGS Sch H I M. Villa Germania
Anche sua madre, Cita Germania, marrone, BDSG 1964, aveva un carattere normale, ma,secondo me, non sopportava forti pressioni. Ho osservato spesso questa cagna: Cita era stupenda nella sua eleganza, aveva una testa lunga e forte, un collo altrettanto bello, lungo e robusto. Quando la cagna fece il BDSG nel 1964, probabilmente lo fece solo perché il giudice, nonostante le pessime condizioni in cui venne presentata, riuscì a riconoscere la sua bellezza. Cita durante i due giorni dell'esposizione era magrissima ed in pessime condizioni. Al giorno d'oggi una cosa del genere non sarebbe pkù possibile, forse anche perché c'e molta più concorrenza nelle classi dei marroni. Comunque ottenne ugualmente il titolo con il giudice Walter Maurer (allevamento von Hagenstolz). Nella stessa esposizione divenne BDSG un maschio nero, Lex von Forell Sch H I (Titus Germania Sch H I BDSG - Vilja Germania), che vinse su maschi importanti come Kandy v. Furstenfeld Sch HI, Jago v. Furstenfeld Sch H I l e Blitz von Roggenfelde Sch M III.
16) Titus Germania nero. BDGS. Sch H I P Lurnp v. Hagenslolz WSG. Sch H I M. Gilda v. Weliborn
Purtroppo Cita fu venduta all'btero e non fu possibile utilizzarla, come meritava, i n allevamento. Credo che molti allevatori del tempo non riconobbero il valore di questa cagna, altrimenti avrebbero cercato di trattenerla in Germania. Torniamo a Chico v. Forell. Possiamo dire che questo cane ha lasciato grande impronta di sé per quanto riguarda l'aspetto esteriore del nostro Dobermann. Chico andava molto bene per femmine di poca sostanza e ossatura leggera. Non ci si poteva aspettare d a Chico miglioramenti per quanto riguardava la cornbattività e la tempra, infatti da dove sarebbero potuti venire? Comunque, secondo me, anche Chico ha contribuito a migliorare il carattere dei nostri Dobermann date che ha riprodotto nella media dei suoi figli buoni nervi; ed a quei tempi uno dei problemi più seri della razza era appunto nl nerirocismo. Inoltre Chico non aveva malattie: problemi di maiassorbimento e d i cattiva digestione, collegati ad insufficienza pancreatica, presenti in molti Doberrnann deli'epoca. Chico mori all'età di 1O anni. Il suo figlio più importante per l'allevamento è stato Jago V. Beelen, marrone, Sch H Il, selezionato a vita, BDSG, Ch. In?., DVSG; di Jago p a r l e r ~ancora in seguito.
1 6 2 ) Ero v. Frankerihorst nero, BDGS. DVSG. IDCSG, S c h H 111. selezionato a vita.
P. Chico v. Forell BDGS M. bmarilda v. d. Wachenburg
Anche Ero v. Frankenhorst nero, Sch H 111-VH111, selezionato per 2 anni, DVSG, IDC SG, Campione Olandese, era un ottimo figlio di Chico. Al campionato di lavoro DV nel 1 97'9 ad Aachen, ottenne l'Ecc. con 289 punti e si classificò ctQuarto>i;f u il primo cane di punta i n bellezza ad ottenere questi risultati anche in lavora. Comunque Ero non può essere considerato a31a stregua di Jago v. Beelen per quanto riguarda il valore di riproduttore. La madre di Ero Frankenhorst era Amarilda v. d. Wachenburg, una cagna nera importata in Olanda darla Germania, nata da u n accoppiamento consanguinea su Andy v. Tichenhain Sch H I BDSG 1965. Un'altra fattrice dell'allevamenio v. Frankenhorst era la femmina nera Olive of Bambis, Bryde importata in Olanda dal Giappone, ma figlia di cani tedeschi e cioè Odin Forell e Rita Forell, BDSG Sch H!, figlia di Arco of Fayette Corner, figlio a sua volta di Citto v. Firstenfeld (vedi carrina delle linee di sangue).
1 6 b ) Comt. Chairm. v. Frankenhorst nera. QVSG. Sch H I P. Chico v. Forell BDSG M. Amarilda v.d. Wachenburg
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16c) Oewi v. Frankenhorsi nera, WSG. BDSG. IDCSG, int Champ., Sch H 1 P. Bryan v. Forell M. Olive of 5 , Prrde
17) Hede v Felsingpass marrone BDGS P. Roris v. Rehwalde Sch H 111. Camp. di lavoro DV 1951 M. Adda v. Satoriushof
Olive, accoppiata con maschi diversi, ha dato alcuni ottimi tiproduttori che hanno ottenuto titoli nazionali ed internazionali, ed ancora oggi influenzano l'allevamento olandese. Ma torniamo all'inizio degli anni '60; all'epoca uno degli allevamenti più importanti, accanto al aForell>i,era quello v. ~Furctenfeldndel Signor Palrner di Furstenfelbruck.Da questo allevamento nacquero parecchi soggetti
17a) Carmen v. Feisinpass nera BDSG. Sch H I (madre di Citto, Citta. Jago v. Furstenfeld) P Igon v. Naunhof BDGS M. Hede v Felsingpass BDGS
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molto belli, che si imponevano per la loro eleganza, le ottime focature, l'armonia e l'ottimo tipo di testa. PaFrner inoltre era molto attento nel mantenere sempre i suoi cani in ottima forma per le esposizioni. Egli riusci, attraverso alcuni accoppiamenti consanguinei, a fissare il suo tipo.
181 Lurnpv Hagenstol~nero. WSG. Sch H I, ha influenzato molto la selezione del Dobermann P. Alf v. Hagenfrennd M. Dina v. Klochenhof
Da un felice accoppiamento della femmina nera Carrnen v. Felsingpasc, BDSG Sch H 1 , con il Campione Mondiale 1956 nero, Lump Hagenstolz Sch H I, nacquero due bellissimi campioni: Citto e Citta v. Fursrenfeld, I DC sg, B DSG, Campione Internazionale, cani che influirono molta nell'allevamento tedesco.
Al. 1 9 ) Cina v. Furstenfetd nera. BDGS. IDC SG, INT. CH., Citta è madre di Meckie, Miko, Mascha. Vello ,Vilya, Verry v. Furstenfeld
Dalla cucciolata con la ctB» nacque Bordo v. Furstenfeld, ottimo riproduttore di questa linea di sangue per quanto riguarda il carattere e la combattivita: io stesso ho provata questo cane e posso dire che aveva una combattivita superiore alla media. Dall'accoppiamento Bordav. F. - Citta v. Fljntenfeld, accoppiamento che fu ripetuto cinque volte (lettere K L M U V) nacquero alcuni cani di ottimo livello, come Kandy v. Fiirstenfeld. nero Sch H I, Ecc. di punta, calmo e con molta cornibattivita; proprietario I'allevamento itv. Frankelandn deE Sig. L. Schellmann di Marktbreit. Non so niente della cucciolata con la «L» perché fu venduta all'ktero. Della cucciolata con la ctMn sono conosciuti Mascha v. Furstenfeld, nera, BDSG, Camp. Int., DDR SG., Sch H III, proprietario }, la nota campionessa d i lavoro DV Citta v. Pfalzer Waldheirn nera, Sch H III FH, selezionata a vita, proprietario l'allevamento ccv. d. Stolburgn del Sig. Maul di Dlngolshausen; dalla cucciolata con la «E» nacque la femmina Elke v. Pf. Waldheirn, nera Sch H 111, selezionata a vita, campionessa tedesca e VDH, proprietario l'allevamento ({v. Zennri del Sigg. Lindemann, madre del campione del mondo Bronco v. Zenn del quale parlerò piD avanti. L'allevatore J. Backer Legfeld, titolate dell'affisso «v. d. Feste Otrberg}], ebbe una cucciolata di successo, egli accoppiò Vello e Frigga v. d. Feste Otzberg e vendette poi la cucciolata nei paesi del Nord. Da questo accoppiamento nacquero le Campionesse Gisella e Gogo v. d. F. O., due cagne d i ottimo tipo che migliorarono molto la qualità dei Dobermann del posto. E da ricordare anche Ino v. Eichenhain (Vello per Hera v. Forell), cane eccellente di punta che fu venduto molto giovane in Svezia. Fra gli innumerevoli figli di Vello, Eccellenti in bellezza ed in lavora, dobbiamo ricordare il campione del mondo giovani Sascha v. Niddatal, allevatore W. Hensel, ed il maschio Ecc. d i punta Rondo v. NiddataE. Entrambi i cani però non influenzarono l'allevamento, dato che Rondo f u venduto i n Spagna ed il suo proprietario non era interessata ad allevare, mentre Sachsa mori ad u n anno e mezzo a causa di un incidente. I l valore di riproduttore di Velle, f u riconosciuto dopo che i suoi figli si dimostrarono portatori delle sue caratteristiche positive; cosi Vello 6 presente in quasi tutte le linee d i sangue più importanti. Oggi sarebbe quasi impensabile un allevamento senza Bonni Forell, Bryan Forell e suo figllro Hilo v. Nordenstamm. Molti allevatori costruirono la loro base di allevamento su Bonni v. Forell per mezzo dei loro figli: il Campione Ero v. Hagenstern, il Campione Gido v. Hangestorn, il Campione Jurgen v. Hargectenn, tutti figli di Bonni e Dona v. Eichenhain, come anche il due volte Campione di lavoro DV 1978 e '79 Pero v. Frankenland (Bonni per Fesa Frankenland) (vedi cartina). Il sangue di Vello negli ultimi anni è stato usato, soprattutto, attraverso suo nipote: il Campione del mondo Bronco v. Zenn Sch H Il I, selezionato. Il figlio di Velle, {{Bryan Forell)}, raggiunse l'età d i 1 1 anni, cosa che dobbiamo tener presente dato che la nostra razza non è molto longeva. Guardando la cartina delle linee di sangue si può obiettivamente notare quanti figli e nipoti di Vello siano stati ottimi riproduttori. Alcuni campioni, come per esempio Hardess NQmmergarten, Bero MQlllhaven, Kora Ellen-
36) Herdes v. Nomrnergarten marrone, Sch H I, BDCG 1963,
P.Igon v
Wellborg BDSG M. Dusy v. Narnmergarten
donk, furono usati troppo poco oppure produssero soggetti non superiori alla media, che per queste motivo non emersero. Bonn! v. Forell fece la sua carriera in Germania e vinse tutti i titoli esistenti a quei tempi. Alle esposfrioni si dimostrò un cane relativamente tranquilla, con un beflissimo tronco corto e robusto ed un bellissimo colore marrone con focature scure. Se vogliamo parlare di difetti possiamo parlare della sua testa che avrebbe potuto essere più maschia ed allungata. Bonni ottenne I'Cch Hl; nel 1970 venne presentato alla Selezione ma non la superò per scarsa combattività. devo però aggiungere che Bonni era poco preparato. Suo fratello
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42) Ali v. Forellenbàchfe marrone. BDSG. DVSG P. Argus v, Neroberg BDSG Sch H Il[
di Dixi v. Krakau, ed il suo sangue fu molto positivo per quanto riguarda il carattere. A mro parere il più duro dei cuoi figli è Gamal Ferrolheirn, nero, Sch H 1, acquistato da un allevatore italiano, il Sig. Plere Caliandro di Milano, titolare dell'affisso di Villacastelli. Questo stesso allevatore accoppio una sua femmina, la CH. RIP. Rada del Verdiano con Aldo Ferrolheim; da questo accoppiamento nacquero il Camprone Italiano, Campione A I AD, Campione R IR. Cito d i Villacastelli, nero e la J BDSG, Campionessa Italiana, CH. RIP. Cayenna di Villacastelri, nera. Questa cagna è da considerarsi la capostipite dell'allevamento di Campovalano, f u infatti acquistata dal Sig. G . Prosperi di Milano, titolare di tale affisso. Usata con diversi stalloni ha dato numerosi campioni come Infix di Campovalano, marrone, Campionessa Italiana, Okeion di Campovalano marrone, Campione Italiano, AIAD SIEG ER '84 Sch H I l, Zorba di Campovalana, nero, Campione Italiano, Campione AIAD '83, I P 0 111. Ma tra i suoi figli quello che maggiormente va influenzando I'allevamento italiano è
Cayenna di V~llacasislli,nera. CH t t , CH R i p P Aldo v. Ferrolheim. BDSG. DVSG, Sch H 111. M. Rada del Verdiano, CH. Rip.
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Cita d i Villacastelli nero. CH I T . CH RIP CH A1AD P Aldo v Ferrolheim. BDSG DVSG, Sch H IIE W1 Rada del Verdiano, CH RIP
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Vita di Carnpovalana. marrone. CH IT , CH AIAD. Euro J S G Sch H I P Hegor e.d. Heland. M. E lite di Campovalano
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Altd del C i ~ o r w nere CH I T . C H AIAD. S c h H I
P CH. Elisir di Campovalano Sch H I11 FH. M: Cita
Zortjn tli Ciir~i~iov,il,iriurieru. CH IJ , CH AIAQ, IPO lil. P: CH. Okeion dl Campovalano, Sch H Il. M: CH. Cayenna dl VilFacastelli
certamente Elisir di Campovalano (proprietario il dr. Pezzano di Milano), nero, Sch H Ell -FH,Campione ttaliano, Campione Internazionale AIAD SIEGER 1981-1982, Campione Riproduttore; questocane, che conta oggi 5 anni, è nato da un accoppiamento consanguineo fra Cayenna ed il fratello Cito di VilZacastelli, soggetto malto duro e combattivo. l o stesso ho provato Elisir e posso affermare che è un cane che sviluppa molta combattivita, di ottimo equilibrio e con nervi saldi, non mi soffermo culla morfologia i n quanto il cane è molto noto e viene tutt'ora esposto. Fra i suoi figli meritano di essere ricordati Lema di Campovalano nera (M: Favorit del Verdiano), I P 0 I Campionessa Italiana, Campionessa Internazionale, WJS, IDCSG, EURO SG, AIAD SI EGZR 83; Alfa del Citone (M: Cita), nera, Sch H 1, Campionessa Italiana, Campionessa AIAD '82; Stella di Campowalano (M: Favorit del Verdiano), nera, Sch H I, Campionessa Danese; Kappadue della Ripuaria {M: Marielle del Verdiano), nero, Sch H 1, Ecc. e Kurt della Ripuaria, nero Brevetto ENCI I, Campione ttaliano. Dalla stessa cucciolata di Elisir nacque una femmina nera di ottimo carattere ed
Gamal v Ferrolheim. nero, ecc Sch H 1. P Jurghen v. Hagenstern CH INT Sch H I I M. Amanda v Stifthub DCH Sch H 1.
eccellente in morbologia: Elite, che purtroppo è stata usata poco in ailevamento perche è morta all'età di tre anni; dall'accoppiamento di questa cagna con Egor Vd Eland 6 nata Vita di Campovalano, marrone, Sch H I, Campionessa Izaliana, Campionessa AIAD '84, EUSSO JSG.
.
Dark di Villacastelli, nero. CH It CH. AIAD, IP01. P. Gamal v Ferrolheim, Cch H I. M:Rada del Verdtano, CH. Rip.
Foto P,:Fucsia dei Nobili Nati, nera. Ecc., IPO Il Ecc. P: CH. Dark di Villacastelli IPO I. M: Lara de Festiano, CH. RIP.
Ritornando a Gamal V. Ferollheim devo dire che questo cane ha influenzato l'allevamento italiano per quanto riguarda il carattere ed ha anche prodotto alcuni soggetti molto tipici come Dark di Vililacastelli (Garnal V.F. Sch i-l 1; Rada del Verdiano camp, Rip.), nero, IPO I, CH. AIAD, Campione Italiana. Una figlia di Dark, Fuxia dei Nobili Nati, nera, IPO I l (Dark di V., Camp. RIP. Lara del Festiano) sempre eccellente, è una buona cagna da lavoro. Paralle!arnente a Vello, un altro cane venne usato molto i n allevamento: il BDSG, DVSG Ali v. ForeFlenbachle, figlio di Argus Neroberg. Ali era veramente un bel campione, molto robusto ed elegante, sua madre era {~AstridV. Eichenhainn, figlia di Jago v. Fiirstenfeld. Purtroppo il carattere di
43) Dixi v. d. Feste Otzeberg nero. DVSG. Sch H I P. Ali v. Forellenbachle BQSG, DVSG M. Aniara v. d; Feste Otteberg
44) Flint v Forell nero. BDSG DVSG, Sch H I P. Chico v. Forell BDSG, DVSG M. Kira v. Romberg
Ali non era dei migliori ed anche in riproduzione, per quanto riguarda questo aspetto, non ha dato niente nei cuoi discendenti diretti. Uno dei suoi figli piti belli è stato «Prinr v. Forellenbachlei>DVSG Sch H Il, e due femmine {tDixi Veste Otzbergn DVsg Sch H I e «Frigga v. Otzberg)) Sch H I; ci sono tutt'oggi alcuni campioni che provengono da questa linea di sangue. Un altro cane che influenzò solo per poco l'allevamento fu Flint v. Forell BDSG-DVSG Sch H 1 (Chico per Kira). Il suo figlio più interessanteè stato, a mio avviso, Eick v. Eschenhof Ecc., Sch H 1; questo cane divenne il capostipite dei ctNymphenburgh>ie diede cani come Athene, Athos,
Atlas, Argus, Brutus, Berenike, Bellona, Baucis, ecc. Accoppiato con la figlia di Jago Hagenstern Helena v. Esehenhof VH D, Sch H I I, selezionata a vita, diede la cucciolata con la «Bii che è stata usata molto in allevamento. Eick, accoppiato con una cagna italiana, Dobra del Verdiana, nera, Camp. RIP., diede la BDSG '81, Campionessa Italiana, AIAD SIEGER '81 Verdiana Nona di Gruma (proprietario il signor Giordano Vincenzi di M i lano). Vorrei parlare anche di un altro cane: Boris Herkuiles, Sch H I, figlio del BDSG Dolti Andreasstift ScR 'H I I; questo cane f u usato molto, parallelamente a Vello, ma vtsti i prodotti, le sue qualità come riproduttore non possono essere definite eccezionali: alcuni cuoi figli anche se eccellenti,
45) Falkv. Rotbachtal nero. Sch H 111, korung avita: Falk ha contribuito molto a l rniglioramen to del carattere della razza. B padre di molti cani selezionati P. Boss v. Calza Sch H Il1 M. Centa v. PetershUgel Cch H Il1
usati in allevamento, non diedero niente di buono. Sia per il carattere, sia per le sue qualità, come riproduttore, varrei parlare di Falk v. Rotbachtal, Sch H III, selezionato a vita; la linea di sangue di questo cane arriva, attraverso il tre volte Campione di lavoro Fred Blwtestadt Orsoy Sch H 111, ad A l f Hagenfreund, padre del Campione del mondo ctLump Hagenstolzn. Falk può sicuramente essere definito il più
duro dobermann del suo tempo. Dato che !a nostra razza manca un po' di durezza, l'uso di questo cane in allevamento e stato motto positivo. Falk ha riprodotto il maggior numero di cani selezionati; oltre a i due campioni di lavoro J a r o Storlburg, setezioanto a vita, Sch HIII e flax Kirchbiihl, MB, Sch H III, e padre di alcune ottime riproduttrici come Bina v. W-Markgraft, Sch H I I! FH, selezionata a vita, Afra Papemkamp, Sch H III, selezionata a vita (madre della campionessa di lavoro '81 Cora Papemkamp), «Jacky Frankenfandn, Esta Kirchbuhl, Sch H 111, FH selezionata, Cora Kirchbbhl ecc. Sono convinto che questi risanguarnenti portano a l miglioramento del carattere. Naturalmente non ci si può aspettare da questo cane alcun miglioramento dal punto di vista de2la bellezza, anche se ha dato alcuni figli eccellenti. L'ancor vivente lago v. Beelen, Sch H I I, BDSG DVSG, selezionato a vita,
46) Jago v. Beelen marrone, Sch H Il, korung a vita. BDSG. DVSG, INT. CH. P. Chico v. Forsll Forefl
M. Dascha v.
47) Bronco v. Zenn nero. Sch H 111 korung. WSG, BDSG, DVSG. I D C SG. INT. CH. P. Jago v. Beelen Sch H I!, korung a vita M. Elke v. Pfalzer Waldheim Sch H 111, Korung a vita, Champ. Tedesca
viene usato molto in allevamento; il suo figlio migliore 6 stato il Campione del Mondo, DVSG, BDSG I DCSG Bronco Zenn, Sch H i l l, selezionata, il quale a sua volta è stato usato molto in allevamento. Jago v. Beelen ha ereditato il bellissimo tronco dì suo padre Chico, ma anche i suoi problemi di testa (canna nasale rnontonina). È un cane robusto, ma ugualmente elegante; sua madre è la figlia di Vello, «Dascha v. Forelln (sorella di Bonni e Bryan). Attraverso Jaga si p u ò avere un miglioramento del tronco, e molti allevatori lo hanno già dimostrate. Il suo carattere può essere definito normale, con buoni nervi; la sua durezza e combataività sono buone anche se sono stati sicuramente fatti degli errori durante l'addestramento. Suo figlio, Branco v. Zenn, aveva ereditato la forte ossatura e la sostanza del padre, ma aveva una testa migliore che probabilmente gli derivava dalla linea di Vello. Non e necessario descrivere Bronco, dato che è scomparso solo da poco. La sua tempra era buona, ma avrebbe potuto i n generale sviluppare più cornbattività. Caratteristiche molto positive erano la sua sicurezza ed i suoi nervi molto saldi. La madre di Bronco era la femmina Ecc. Elke Pf. Waldheim Sch HIIf, selezianata a vita, figlia di Velilo. Da questo esempio possiamo
vedere come Bronco è stato prodotto in modo sistematica. Bronco ha dato una campionessa IDC allevata in Olanda, la BDSG '82 e WSG '83 Gwendy W. Frankenland, Sch H III, FH selezionata, marrone (BroncoZenn, Sch H l l l Castra v. Frankenland, figlia di Athos v. Nymphernburg, Sch H !I!, selezionato, e Xira Nordenstamm Sch H l selezionata a vita) e la BDSG '82 Alexa W. Heiderhof Sch H IIl, nera (Bronco Zenn, Sch H I I1 per Eicke v. Stadtwald, Sch HII I, questa è una figliadi Nero H agenstern e AlexaTaubergrund). Entrambe le femmine, Gwendy ed Alexa, hanno un beflissimo tipo di testa oltre ad altri pregi nel tronco, inoltre hanno entrambe I'Sch H 111. Varrei parlare ancora della femmina ECC. Helena v. Eschenhof, madre della cucciolata con la ctB» dell'allevamento Nympheburg. Questa cagna ha ottimo carattere e buona cornbattività. Dal 1978 Helena viene condorta ogni anno al campionato di lavoro DV, con molto successo. I cani deila cucciolata con la ctBii come Baucis, Bellona, ed anche Brutus potrebbero avere un'ossatura un po' piU forte, ciò va tenuto presente nelI'allevamen-
48) Helenav. Eschenhof nera. Sch H Il I, korcrng a vita: Ecc. di punta Helena èsfata una fattrice preziosa sia per il carattere che per la bellezza P. Jago v Hagenstern M. Eni v. Eschenof
to; per quanto riguarda il carattere si possono definire medi, i n lore sarebbe desiderabile una maggiore tempra. Per conctudere questo capitolo verrei far notare che ho descritto soltanto cani che io stesso ho conosciuto, descriverli tutti non e stato necessario dato che, solo cani che sono stati usati spesso i n allevamenta devono essere conosciuti dagli allevatori di oggi. Comunque la mia cartina delle linee di sangue mostra il valore di questi riproduttori. E ancora interessante notare che la linea materna di Citta F~irctenfeld(la madre di Vello), da una linea di sangue estranea, passa da Boris Rehwalde campione di lavoro Dì/ 1951, Sch H III Ecc.; anche da cid viene il buon carattere di questa linea di sangue, Bisogna raggiungere, attraverso allevatori responsabi!i e capaci, l'allargamento della nostra base di allevamento, i n maniera da poter fissare e migliorare, attraverso la consanguineità, la bellezza ed il carattere i n tutte le sue parti. Ho messo le fotografie d i alcuni campioni, sia sul libro che sulla cartina, per dare la possibilità di vedere e quindi considerare i pregi e i difetti dei singoli cani. 49) Gwendy v. Frankentand marrone, Sch H Itl FH, WSG 19&3. BDSG 1982. IDC SG 1983 korung P Bronco v. Zenn Sch H 111, WSG. BDSG. 1DCSG. korung M. Castra v. Frankenland
49a) Alexa v. Heiderhof nera. Sch H III, BDSG 1982 P Rronco v. Zenn M Elche v Statwald Sch H 1 Il
gekdri lebz
Sch H III. HD 1
79814
Vello v. Fbrstenfeld
2
iGi&see
Peter v. Wresengmnd Etfe v Sirnbach AH W.Spessart
Borls Rehwalde DVLSG.Sch H III. FH Ada SatoriushoF
BDSG. 64415
58961
Hedi Felslngpass
Asta GroB-Hagen Ajax Simbach carola Siidhan Dteter Willenee Asta GroB-Hagen AH W.d. Geer Addi Mlnenia
Dieter WilIPrsee
Carola Siidhan
Dux Rotbachtal Chriszel Ansbornquelle
Amor Haus Bormes 481552
Addi Hagenstols 47073 Sch H H. gekllrt
dlex Kleinwaldheim BDSG, Sch H l
Amsel Hagenstolz
Alex Kleinwaldhelrn BDSG, Sch H t, 57138
Alax Simbach
Herla Brunoburg
Fels Barlinge Dina Bronoburg
BDSG 65323
Anita Sundernkarnp 481747
Bordo Angelburg
Ester Germania 47/184 SCh H l
CAsar Klacken hof 83047 Sch H I
Addi Hagenstolz Sch H C
Alax ~ i r i b a c h Carola SOdharz Dieter Wlllersee Asta Gro'R-Hagen Alex Klernwaldhelm Addl Hagenstolz Frido v. Fiirctenlager Draga Germania Casso Kfeinwaldheirn
Asta GroR-Hagen
Alex Kleinwaldheirn BDSG. Sch H i. 57139
Hagenstolz
Carola SUdharr
=-er
BDSG. Sch W t, 571 39
5 Aiax Simbach
Alex Klelnwaldhelrn
4
Gilta Socht. HBhen
Igon Naunhof BDSG. 64406
65348
Dina Ktockenhol
481905
Al1 Hagerifreund Sch H i,gek
Edda Nordburg
Nord Germania 6961 7
65348
Dina Klockenhol
48'905 Sch H 1. gek6rl
Al1 Hagenfreund
3
Richiami su: Lump Hagenstailz 2-2; Alex Kleinwaldhein 4,4-4,4
- Genealogia di 5 generazioni
Carmen Feisrngpass Sch H I BDSG. INT. CH
Lumg Hagenstolz WSG. Sch H l 70 473
74721
Inka v. d Nordburg
Lump Hagenstolz WSG, Sch H I 7047 3
Vello
Citta v Forstenfeld 76173 BDSG. IDC SG, IMT. CH
Bordo v. FOrstenleld 75537
1
l
OVSG
C h i m v. Forell 81130 BDSG
Chico
Anja Weleberg 71313
Gtitz Bismarcksteeg 6881 8a
Eta v. Ruhrtal 68070
Falk Buchenhain 66642
Assy Barrnenia T
ATex ~ieinwaldheim a n i a Alf. ~ a ~ e n t r e u n d Hella ~ e r r n a n - ~ a ~assa~~leinwaldheim Draga v. Weyertal
~ h r i s t eBrunoburgi i
p -
- Genealogia per 5 generazioni
Reni Germania 74717
Chcar v. Weideneck 71 987 Sch H III, FH
Iris v. Foreli 7761 8
L
Richiami su: 4-5,5-5,5 Alex Kleinwaldheim; Alf Hagenfreund 4,5-5
Cita Gsrrnanla 77767 BDSG
Odin v. Forell 78796 S c h H Il MON.CH., INT. CH.
Falko v. Hagenstolz 76522 BDSG Sch H I
Alex Klelnwaldhefrn Alf Hagenfreund Arnsel Hagensto~z 48/905 Sch H I, gek. A Dina l eKlockenhof x i n w a l d h e i m Addt Hagenstolz 65348 v. d. Geer Amor Haus Bormes Addi v. d. Minewa 481552 Kitty Hagenstolz Alex Kleinwatdheim Dina Klockenhof 70083 Addi ~agenstolz 65348 AH Hagenfreund M U C ~Hagenstolz . -- - . . Qirk Goldberg Kitty Hagenstolz 74271 BDSG, Sch H III Nette H a g e n s t o l z A l f v . d. Wolzenburg INT. CH. Beate v. Goldberg 74280 Sch H I Chsar Klockenhof Nigo Germania Ester Germania 69616 Vilja Germania Falk v. Buchenhain Anla Weleberg 76655 Eta v, Ruhrtal 71313 Ajax v Simbach Alex Kleinwaldheim -57139 BDSG, Sch - HI Carola Sudharz Gasar ~l~~~~~~~~ Dieter ~ille;see Addi Hagenstolz 63047 Sch H I 471073 Sch H il. gek. Asta v, ~Tosshagen _?ack Ansbarnsuelle ~ s k Ansbornquelle o 62263 Nixe AnsbornqueCle Fanny Fasanenheirn -;o-68353 Anni v. Hilgeshausen 58142
Lump Hagenstolz WSG, Sch H I 70473
Consigli per aspiranti allevatori Cosa bisogna tenere presente? Poniamo che abbiate deciso di divenire allevatori di questa razza meravigliosa. Voglio considerare il caso più ideale, cioè che voi non possediate ancora una fattrice. Sarebbe bene che voi riusciste ad avere sufficiente pazienza per frequentare esposizioni e prove d i lavoro, cercando d i analizzarle. Voglio anche supporrre che voi siate gia soci dell'A1AD e che veniate assistiti da una sezione. Dovreste cercare di confrontare, durante molti colloqui, ciò che dicono allevatori, giudici ed altri conoscitori. La cosa migliare, naturalmente, è farci assistere da un giudice o da u n allevatore esperto e discutere con lui tutto quello che avete osservato. Soprattutto per quanto riguarda la scelta della prima fattrice. che sarà la capostipite, I'allevatore novello dovrebbe avere molte pretese. Spesso mi è capitato di sentire dire, da alcuni allevatori, che il maschio avrebbe corretto tutti i difetti della femmina. Ma, per esperienza, h o notato che soltanto aflevatori che possiedono fattrici superiori alla media, hanno successo per lungo tempo. Allevare vuole dire anche avere pazienza, soprattutto nell'allevamento di cani da lavoro, perché bisogna aspettare almeno due anni prima che si possa evidenziare il valore del singolo soggetto. 1 maschi spesso completano i l loro sviluppo soltanto a tre anni. 1 cuccioli, naturalmente dopo essere stati bene allevati, dovranno essere addestrati, dovranno conseguire lo Ztp, i brevetti e dovranno venire presentati in esposizioni d i bellezza. Se il futuro allevatore decide di comprare una cucciola, passa comunque almeno un anno, prima che questa possa essere accoppiata; perciò bisogna essere molto attenti nella scelta di una cucciola, porre attenzione alla linea di sangue ed alle sue possibilitg di futura riproduttrice sia per quanto riguarda il carattere che per la bellezza. Questa significa, ancora una volta, che prima d i scegliere bisogna essere a conoscenza dell'attuale situazione della razza. Dovrebbero essere presenti almeno le seguenti condizioni: il padre e la madre della giovane femmina devono essere sani, geneticamente sani, di buon carattere e superiori alla media per quanto riguarda la bellezza; ciò significa che devono aver dimostrato le loro qualità psichiche, conseguendo almeno lo Ztp ed il 1 brevetto. Bisogna porre attenzione soprattutto, che I'ereditarietà di alcuni pregi sia raffovzata dalla consanguineità. Naturalmente non esistono linee di sangue prive di difetti, bisognerebbe per6 cercare di eliminare difetti ereditari molto gravi. Come capostipite bisogna scegliere una femmina robusta, con una forte ossatura e nervi molto saldi, per cercare di evitare subito problemi relativi a questi due aspetti. Gli allevatori devono sempre tenere presenze che la madre può, attraverso il
suo comportamento, influenzare i cuccioli sia in modo positivo che negativo: i ogni caso io preferirei una cagna tranquilla e sicura di sé, anche se con poca combattivita, ad una cagna aggressiva e nervosa, agitata e con molto istinto alla difesa; difatti è sempre possibile, attraverso una scelta di allevamento giusta, inserire la cornbattività in una linea d i cani sicuri d i se e saldi di nervi. Sarà poi compito dell'allevatore procedere sulla linea prescelta. È stato già scritto molto sulla consanguineità e sull'incestcr per cui non ritengo necessario parlare dettagliatamente di che cosa C'& di buono e di cattivo in essi. l? comunque immaginabile, che si ottengono grandi riproduttori soltanto attraverso la consanguineità. La cartina delle lineedi sangue parla chiaro,sesi confrontano i riproduttori con la cornbinazione dei loro antenati. Ma l'importante è come si usa la consanguinetà. La consanguineità e l'incesto non sono di per sé wn problema; ma, i n qualsiasi tipo di consanguineità stretta, I'allevatore deve prevedere se sia possibile un successo. Attraverso la consanguineità non sì esaltano soltanto le caratteristiche positive di una razza, ma anche quelle negative che, se nascoste, saltano fuori. Proprio da qui si riconosce la qualità dell'allevatore
50) Zarrna v. Nardenstamm, nera. 5ch H I. Int Champ. VDH CH, CH. Tad., è una prova di incesto fratello-sorella P. Milo v. Notdensamm BDSG N. Champ. Sch H Il! M. Heidi v. Nordenstamm N. CH
1
e la sua ccrupolosit~nell'ocservare, con spirito critico, anche i suoi riproduttori. Soltanto usando criteri molto severi nella scelta dei riproduttori, I'allevatore riuscirà a migliorare i suoi prodotti, sia per quanto riguarda la bellezza che per quanto riguarda il carattere. Purtroppo spesse, in pratica, le cose vanno i n modo diverso, così non si riesce ad avere successo. Chi non conosce I'allevatere che vede i suoi cani attraverso gli occhiali rosa e non vuole vederne i difetti? In realtà egli danneggia se stesso! Si può comunque affermare qui un'altra cosa, e cioè che al momento non esiste in Germania neanche un dobenmann con il quale si potrebbe fare, con immediato successo, un incesto (accoppiamento Padre-Figlia, MadreFiglio ecc.). H o già scritto questo qualche tempo fa su (( Unser Rassehundii, ed anche in questa sede ribadisco che tale tentativo va effettuato soltanto con cani eccellenti in carattere ed in bellezza e sotto il dovuto controllo dell'Associazione. Vorrei dire a tutti i futuri allevatori qualcosa che mi sta veramente a cuore: bisogna allevare soltanto con doberrnann buoni, i quali siano anche, nel carattere, veri cani da lavoro. Naturalmente e più facile allevare in poco tempo un dobermann bei10 non tenendo conto del carattere, ed una schiera di allevatori lo ha già dimostrato negli anni passati.
50a) Anna v. Allgau marrone, Sch H I. DVSG '82, Euro Sg '82 P. Aldo v. Ferrolheim, BDSG, DVSG; Sch H Il! M. Zarina v. Nordenctamm Sch H I. Int CH., CH. Ted., VDHCH
E anche pid difficile conoscere il quadro psichico di un cane, dato che, come allevatori, bisognerebbe occriparsi anche dell'addestramento per riconoscere le differenze tra le caratteristiche ereditarie delle varie linee d i sangue; inoltre va tenuto presente che il carattere può essere oggettivamente apprezzato soltanto dopo due anni d i addestramento. La bellezza invece la si può riconoscere gid molto prima, e la si può valutare più facilmente; infatti già alle prime esposizioni in classe giovani I'allevatore riceve un giudizio, mentre la tempra (che è un importante fattore genetico del carattere) può essere valutata soltanto dopo un certo grado di addestramento. cioè quando il soggetto arriva ad eseguire ogni singolo esercizio in modo pulito, soprattutto negli attacchi. in questa fase dell'addestramento capita spesso di vedere come moki cani mostrino di non essere così sicuri di sé e così a posto di nervi come si era presupposto. Dato che la tempra è i n rapporto soprattutto alla durezza ed alla sicurezza d i s& anche sotto stimoli negativi, il riconoscerla è di vitale importanza per I'allevatore. E Dobermann sicuri di sé, sono poco complicati e non ipersensibili, per cui ingenerano meno problemi nei proprietari e nel conternpo risulta più facile addestrarli. Un allevatore capace di allevare costantemente nel tempo dobermann di buon livello sia per il carattere che per la bellezza, otterr8 sicuramente riconoscimenti di successo.
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--
52a) David v. d. Rothenbuch, Sch H I11 FH, korung, Euro SG '83, DVSG 83 P. Brutus v. Nymphenburg M. Belle v. Orakel Sch H fll. kor
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l
La struttura ossea del Doberrnann
1. Osso rnascellare superiore 2. Osso mascellare inferiore o mandibola 3. Protuberanza occipitale 4. Vertebre cervicali 5. Vertebre dorsali 6. Vertebre lombari 7. 1 - 111 vertebra sacrale 8. 1 vertebra coccigea 9. Scapola 1 0. Articolazione scapolo-omerale 1l . Omera 12. Articolazione omero-radiale 13. Radio 14. Ulna
15. Carpa 1 6. Metacarpo 17. Falange 18. Osso iltaco 1 9. Articolazione coxo-femorale 20, Tuberosità ischiatica 21. Fernore 22. Artrcolazione femoro-tibiafe 23. Frbula o perone e tibia 24. Tarso ed articolazione tibio-tarsica 25. Metatarso 26. Sterno: margine Fnferiore 27. Ultima falsa costa
Dentatura del Dobermann
MASCELLA 1. Picoui 2. Mediani 3. Cantoni 4. Canini 5. Primo premolare 6. Secondo premolare 7. Temo premolare 8. Quarto premolare 9. Molare primo superiore 10. Molare secondo superiore
MANDIBOLA 1 . Picoui
2. Mediani 3. Cantoni 4. Canini 5. Primo premolare 6. Secondo premolare 7. Terzo premolare 8. Quarta prernokare 9. Molare primo inferiore f 0. Molare secondo inferiore 11. Molare terzo inferiore
Concepimento e nascita dei cuccioli 1) Preparazione I futuri allevatori conosceranno, almeno approssimativamente, il periodo in cui la propria cagna dovrà andare in calore. E bene conoscere il ritmo dei calori, in modo tale da sapere con l'anticipo di una o due settimane quale sarà il periodo giusto per E'accoppiamente. Il maschio, a queste punto, dovrebbe già essere stato scelto da parecchia tempo e si saranno presi gli opportuni contatti con il suo proprietario. È importante che il neoallevatore comunichi abbastanza presto la data approssimativa dell'accoppiarnento, così il proprietario del maschio potrà predisporre in modo da non avere altri accoppiamenti troppo vicini, per evitare un eventuale sovraffaticamentodel cane. Per principio si dovrebbe scegliere al primo accoppiamento uno stallone esperto, altrimenti può succedere che l'accoppiamento non avvenga. Oggi ormai tutti sanno che la cagna deve essere nelle giuste condizioni di forma, cioè né troppo pesante n6 troppo denutrita. Il giorno giusto per
53) Canile esemplare
Apribile
L
CASSA PER 1 L PARTO = 1:25
l'accoppiamento, calcolato dal primo giorno i n cui la cagna comincia a perdere sangue, è I'undicesimo o il dodicesirno. Solo in un calore anormale, questo giorno potrebbe non essere quello giusto. In questo caso sarà bene far fare dal veterinario l'appropriato test per poter sapere, di preciso, quale sarà il giorno giusto per l'accoppiamento.
2) La nascita - Il locale (gravidanza circa 63 giorni) L'allevatore deve sapere almeno quattro settimane prima, dove vuole che la sua cagna partorisca. La cosa migliore è scegliere una stanza che possa essere pulita bene e comodamente, deve essere priva di correnti d'aria e deve esserci una presa di corrente che serviri per la lampada a raggi infrarossi. Secondo la mia esperienza, la cassa adatta alla scopo è una cassa fatta di tavole d i legno ad incastro, come quella che c'e disegnata qui accanto. Dato che tutte le cagne, poco prima del parto, grattano il pavimento della cassa, ho fatto preparare delle tavole supplementari di compensato intercambiabili. Queste mi saranno utili anche in seguito, perché mi permetteranno di pulirle e lasciarle asciugare con pih facilità. Le misure della cassa
55) Esplulsione di un cucciofo avvolto nel sacco amniotico
l
1 1
56) $1 può vedere chiaramente il cordone ombelicale che viene reciso dalla madre mentre pulisce il cuccioia
57) 1 cuccioli appena nati iniziano subito a succhiare 1 1 latte
da me disegnata seno ideali ed i listelli di legno, applicati ai lati di essa, evitano che la fattrice schiacci i cuccioli. E consigliabi!e per il neoallevatore essere presente a l parto, per poter evitare eventuafi cornplicasioni sul nascere. Normalmente, il più dellevolte, la cagna fa tutto da sola. Circa 6-8 ore prima del parto, la cagna smette di mangiare e la sua temperatura corporea si altera. Dopo il parto possono passare anche due giorni prima che la cagna mangi qualcosa; è bene tuttavia, lasciare a sua disposizione una buona quantità di latte per cuccioli. o altri liquidi che le saranno necessari per poter pradurre latte. Dopo i! parto bisogner8 chiamare il proprio veterinario. che farà alla cagna la cosidetta ((iniezione di pulizia>>:questa provocherA la formazione del globo di sicurezza a livello uterino e la espulsione dei grumi di sangue residui. M i è già successo, abbastanza spesso, che dopo questa iniezione nascesse un altro cucciolo che la cagna non aveva avuto la f o n a di espellere prima. Questa iniezione 6 di vitale importanza e non va assalutamente dimenticata, poiché evita alla cagna eventuali infezioni. Se tutti i cuccioli staranno bene, t'allevatore prenderà il suo libro di allevamento e registrera il loro peso (peso medio 400 gr. minimo 350.massimo 650),il loro colore ed il sesso. I cuccioli nati morti saranno eliminati ed il veterinario sopprimerà quelli
A
58) La cagna libera dal sacco amniotico fl cucciolo e lo pulisce leccandolo
-*
58a) Cucciolata con la iiKii dell'allevamento V. W. Markgraf. allattata da una balia
eventualmente malformati. Adesso !a cassa e la cagna dovranno essere pulite, si procederà a ciò con del disinfettante diluito in acqua calda. E importante che i cuccioli stiano al caldo, a questo scopo si utilizzerà una lampada a raggi infrarossi che dovrebbe essere appesa ad una altezza d i 90
cm.
t nell?nteresse dell'allevatore osservare come i cuccioli succhiano e se dopo sono soddisfatti. Se i cuccioli non sono sani, succhiano in modo irregolare, piangono e dimagriscono. Se il veterinario, in questi casi, non riesce a far niente, dopo due o tre giorni i cuccioli muoiono. M i è successo più volte che una mia fattrice partorisse dei cuccioli bellissimi, i quali però, dopo la prima poppata non erano più disposti a succhiare e morivano. Ogni volta h o fatte venire il veterinario e con delle iniezioni sono riuscito a salvare una parte di cuccioli. Secondo il veterrnario, la cagna era portatrice sana di un bacillo che veniva trasmesso ai cuccioli durante I'allattarnento; perciò bisogna essere molto attenti. Naturalmente dopo la nascita, bisogna informare i! Responsabile dell"allevamento che verrà a controltare la cucciolata entra breve tempo.
58b) Tipica posizione di un cucciolo sazio
59) Cuccioli neri e marroni di 6 settimane
93
madre con cuccioli di circa 5 settimane
3) 1 cuccioli: taglio della coda
s
Se tutto procede normalmente dopo tre giorni si dovrebbe effettuare il taglio della coda. Bisogna dire al veterinario di non tagliarla né troppo corta ne troppo lunga: la lunghezza giusta della coda, per un Dobermann, e di 2 vertebre al massimo. bene dire al veterinario di cucire la pelle, in modo che in seguito non si veda la cicatrice del taglio. Icuccioli vengono allattati e curati dalla cagna per circa quattro settimane e quindi I'allevatore non ha molto da fare per il momento. Durante tutto il periodo dell'allattamento la cagna deve essere nutrita in modo adeguato: non le deve mancare niente, soprattutto bisogna aggiungere a l suo cibo la giusta dose d i sali minerali e di calcio. verdura e frutta tritate. Tutto ciò che I'allevatare dà alla cagna migliora la qualità del latte. Motto valido si è dimostrato anche il latte in polvere per cani, al quale sarebbe bene aggiungere del miele; esso infatti, soprattutto nel dobermann, ha un'eccezionale influenza sugli organi della digestione.
601 Madre con cuccioli di circa 6 settimane
4) L'alimetazione dei cuccioli Dalla quarta settimana si inizia a dare a i cuccioli, circa quattro volte al giorno, ottima carne d i manzo leggermente scottata e mangime per cuccioli, il tutto sotto forma d i pappa. I cuccioli hanno bisogno d i poco tempo per capire come ci mangia. Dopo questo pasto si dà loro, come ho già scritto prima, latte in polvere sciolto in acqua. InizEa g i i da adesso l'educazione per quanto riguarda il cibo: la ciotola viene lasciata ai cuccioli solo finché essi mangiano avidamente ed intensamente, appena smettono di farlo va tolta e gli avanzi vanno buttati via, dato che il mangiare inacidito non è adatto ai cuccioli ed e per loro poca gradevole. Consiglio a i neoallevatore di preparare solo la quantità di mangiare che i cuccioli riescono a consumare in fretta. Si svilupperà cosi una sorta di contesa per il cibo; se più tardi si continuerà con questa educazione non si avrh mai un cane che ha poca vaglia d i mangiare.
5) Cura e trattamento dei cuccioli Per proteggere la cagna dalle unghie affilate dei cuccioli, è bene accorciarle ogni tanto, si eviterà cosi che essi graffino le mammelle della madre. Finché
i cuccioli vengono soltanto allattati, la madre, leccandoli, li terrà puliti dai loro escrementi, Soltanto dopo circa quattro settimane, I'allevatore dovri provvedere alla periodica pulizia della stanza. I cuccioli impareranno dopo poco tempo a non sporcare nel posto in cui dormono e cercheranno un posto un po' più distante; si potr8 migliorare ancora questa abitudine se si metteranno in questo pesto alcuni fogli di giornale: i cuccioli riconosceranno in fretta questo spazio come quello più adatto per sporcare. Da ora in poi si permetterà che la cagna allatti i cuccioli, solo tre volte al giorno, ciò dovrà essere fatto SOIO dopo l'inizio dello svezzamento.
La prima sverminazione dovrebbe essere fatta a due settimane, con un verrnifuge a largo spettro sotto forma di pasta o di gocce, ciò permetterà una più facile somrninistrazione. Il vermifugo va somministrato secondo le istruzioni allegate e comunque in rapporto al peso dei soggetti. Questi prodotti sono incapori e seconda la mia esperienza, i cuccioli li assimilano
senza problemi. Naturalmente nello stesso tempo è da sverminare anche la cagna e gli altri cani che vivono vicini ad essa. Dopo circa 8-1 0 giorni si ripete la sverminazione. All'età di 5-6 settimane 6 bene eseguire un'altra sverminazione, affinché i cuccioli siano assolutamente puliti e la loro crescita non possa essere ostacolata dai parassiti.
73 Vaccinazisini Secondo i più recenti studi veterinari, i cuccioli devono esserevaccinati, per la prima volta, contro la ciall'età di sei settimane, questa vaccinazione va ripetuta dopo due settimane. Durante questo periodo i cuccioli vanno osservati con molta attenzione, se si ha il sospetto che non stiano bene bisogna chiamare subito il veterinario; i n questo caso è di importanza vitale la tempestività dell'intervento. se necessario, Soltanto dopo qualche settimana bisognerà vaccinare i cuccioli contro Cimurro - Leptospirosi Epatite - Rabbia. E buona abitudine cedere i cuccioli soltanto dopo aver effettuato queste ultime vaccinazioni.
61a) Madre e figlia
62) Giochi di cuccioli
8) 11 taglio delle orecchie Seconda fa mia esperienza è bene tagliare le orecchie ai cuccioli, aIl0etAdi circa sei settimane. In primo luogo perché la cartilagine delle orecchie non è ancora molto dura, in secondo luogo perché quando i cuccioli vengono dati via, le ferite cono già abbastanza rimarginate. I l giorno del taglio delle orecchie i cuccioli devono essere portati dal veterinaria a digiuno, cib significa che non devono mangiare niente. Dopo l'anestesia ed il taglio delle orecchie, ogni cucciolo va sdraiato nella cesta che vi sarete portati, bisogna fare molta attenzione affinché icuccioli non rimangano uno sull'altro, ci sarebbe pericolo di soffocamento. In prima giornata è preferibile non incerottare le orecchie né ctattaccarle al supporto~;questo sarA fatto coltanzo il giorno dopo, previa accurata pulizia delle ferite e della cute del cranio. Le orecchie verranno legate ad un supporto, che potrebbe essere come quello che si vede nella foto, con del cerotto. Sulle ferite verrà quindi applicata una pomata a base di olio di fegato di merluzzo o altro preparata cicatrizzante: così la ferita rimarrA morbida, si eviterà un accartocciamento della cartilagine e si affretterà il processo di riparazione. Va tenuto anche presente che con I'uso di polveri cicatrizzanti la ferita si secca troppo ed il processo di cicatrizzazione diviene più lungo, mentre con cure adeguate le ferite si rimargineranno nel giro di due settimane.
All'etA di otto settimane, i cuccioli vengono ancora una volta controllati ed accettati dal Responsabiledell'allevamento. Solo dopo il controllo è possibile fare richiesta del pedigree all'Ufficio competente. I cuccioli dovrebbero essere dati via a non più di dieci settimane, infatti il periodo in cui il cuccialo si ambienta pii3 facilmente è tra 1"ottavae la decima settimana. (Vedi fase dell'«imprinting» su ciA tu per tu con il caneii di E. Trtimler, Ed. Mondadori).
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63) Cuccioli dopo 11 taglio deile orecchie. che vengono rncrocrate e ftssate col cerotto
64) Cuccioli con orecchie tagliate e fissate su stecche di sostegno
64a) Come fissare le stecche di sostegno
1O0
L'acquisto e l'educazione del cucciolo Qualcuno dei miei lettori potrebbe chiedersi che attinenza ci sia tra I'acquisto di un cucciolo ed il suo addestramento. La pratica, però, dimostra che il futuro proprietario ed addestratore deve partire già da qui. In questa fase è consigliabile farsi assistere da un esperte. Secondo quali criteri scegliere l'allevazore del mio futuro cane? Prima di tutto richiederò all'AIAD gli indirizzi degli allevatori, chiedendo anche quali di questi seleziona su linee d i sangue che dimostrino una buona attitudine al lavoro. Alle selezioni ed ai campionati sociali, vengono indicati i dobermann consigliati per l'allevamento. Una volta messomi in contatto con I'allevatore, andrò a visitare il suo allevamento ed a vedere come tiene i suoi soggetti, anche se non sono ancora nati i cuccioli; qui potrò prendere visione dei pedigree e delle prove d i lavoro dei suoi riproduttori. Non comprerò ma u n cane, da un così detto ctMoltiplicatoreii d i cani, anche se molto pubblicizzato. Questa gente, alleva solamente per soldi e non si preoccupa della qualith dei prodotti. Soltanto colui che alleva per hobby, pub dedicarsi all'allevarnento i n modo serio e disinteressato. E importantissimo il contatto umano per i cuccioli, infatti molti cuccioli non potranno, più tardi, avere il dovuto successo i n lavoro perché hanno avuto un'ctimprinting}} sbagliata. Il famosa studioso del comportamento animale, Eberard Trurnler, ha messo in evidenza, nel suo libro ciA tu per tu con il cane)), le fasi pia importanti dell'imprinting, mettendone i n giusta evidenza l'importanza. Ouando E cuccioli saranno nati cercherò di andare p i i spesso possibile dall'allevatore per poterli osservare fin dall'inizio. G i&in questa fase l'ocservatore attento riuscirà a notare delle differenze che piu tardi potrebbero rivelarsi importanti. Inoltre si può osservare il comportamento della madre. dato che durante le prime 8-9 settimane sarà lei la maestra dei suoi cuccioli. Una cagna paurosa, nervosa o vigliacca, che all'awicinarsi di estranei si ritira, insegna ovviamente ai suoi cuccioli a comportarsi nello stesso moda. Quando i cuccioli avranno quattro settimane, inizieranno ad uscire dalla cassa per esplorare l'esterno; già da ora si potrà vedere la loro audacia ed intraprendenza. Inoltre a questa età si inizia a dare toro, oltre al latte, cibi solidi e proprio durante il pasto si può osservare la vitalità e la capacità d i farsi valere. Un cucciolo che mangia con scarso appetito ed 6 chiaramente inferiore di peso, rispetto ai fratelli, spesso non avrà nervi abbastanza saldi per superare ciò che in futuro gli verrà richiesto. Dalla quinta settimana posso iniziare ad esaminare, attraverso dei giochi, l'istinto predatorio, l'istinto al gioco, il piacere al combattimento e la fiducia nell'uomo: sano adatti allo scopo calze. stracci, palline da tennis, ecc., con i
quali si possono organizzare i giochi più meravigliosi con i cuccioli. Con i cuccioli allevati da me. uso Y I casidetto «Stress precoce),: per esempio creo degli ostacoli e chiamando i cuccioli li invito a raggiungermi. Il cucciole che verrà da me percorrendo la via piii giusta e breve, anche se vi sono ostacoli e rumori, si comporta nel modo giusto. I cuccioli che guardano il gioco disinteressati o impauriti e non cercano il contatto con l'uomo, molto raramente da adulti risponderanno alle caratteristiche richieste ad un cane da lavoro.
Allevamento e preparazione al futuro lavoro Dopo che il cucciolo è stato scelto secondo i criteri prima esposti, all'ets di 8-10 settimane arriva nel suo nuovo ambiente gid predisposto ad accoglierlo. Se il cane verrà tenuto in un box, bicognerd stare attenti che vi sia una cuccia priva di spifferi; la cuccia dovrà avere le pareti doppie ed essere ben isolata, perché il cane possa riscaldarla con la temperatura del suo corpo. Qwandofa rnoltofreddo è indicata della paglia come lettiera, quando ci sono temperature normali, ci06 fino a N + 5)) gradi, basta il pavimento i n legno. Se il cucciolo viene tenuto in casa, è importante che esso abbia, fin dall'inizio, un suo posto fisso; è consigliabile un posto privo di correnti d'aria nel corridoio, ad una parete del quale si deve applicare un anello d'acciaio per poter legare il cane. Bisogna far capire al cucciolo, fin dall'inizio, che quello è i\ posto dove dovrà rimanere se non dovrA giocare o fare qualche altra cosa. Come cuccia si possono usare o una brandina, che si trova nei negozi per animali, o una cassa con una coperta. I l cane preferisce una specie di grotta che gli dà un maggiore senso di protezione. Se do così importanza al posto del cane in casa, 6 solo perché già da qui deve iniziare la sua educazione. Molti proprietari di cani si lamentano del fatto che il cane esegue i comandi solo sul campo d i lavoro, mentre a casa è molto meno obbediente. Ciò dipende dal fatto che esso muovendosi liberamente in casa, spesso è fra i piedi; se in tale situazione gli viene dato il comando «terrai), questo cemando molte volte non viene dato nello stesso modo i n cui viene data sul campo ed inoltre spesso non si osserva se il cane lo esegue effettivamente e tempestivamente; la conseguenza è che il cane a casa sente molti comandi, ma col tempo impara ad ignorarli. È anche importante che il cucciolo possa riposare senza essere disturbato, affinché n o n si sviluppi in lui un'agitarione interiore a causa di ci6 che lo circonda; questo è molto importante per il futuro addestramento. Contemporaneamente sì deve educare il cucciolo a non sporcare in casa; se
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si fanno le cose in modo giusto, nel giro di due o tre settimane, il cucciolo avrà imparato. In molti libri di cani e già stato scritto abbastanza sull'argomento, ma per ragioni di completezza voglio descrivere, brevemente, il mio metodo preferito. Un cucciolo può venire educato velocemente a non sporcare in casa, solo se nelle prime due o tre settimane gli si dedica sufficiente tempo. All'etA di sei - nove settimane, il cucciolo si sveglia e sporca circa ogni dieci, venti minuti, Ciò significa che bisogna cercare un posto adatto dove farlo sporcare, e ve lo si dovrà condurre regolarmente, il più spesso possibile. La cosa più ideale è che questo posto abbia già un buon odore per il cucciolo, cioè che v i sia giB odore di urina. Ogni cane ha, per natura, il bisogno di marcare il proprio territorio con tracce odorose: sicuramente avrete già potuto notare carne un maschio copra l'odore di urina di un altro maschio. alzando l a zampa dopo aver annusato. Il posto in cui il cucciolo dovrà sporcare deve essere raggiungibile in fretta, in modo che esso non sporchi durante i! tragitto. Bisogna condurvelo al guinzaglio ed arrivati sul posto si dovrà invitare il piccolo a sporcare, quando lo avrà fatto la ci loderà, anche esageratamente, eventualmente gli si darà un bocconcino, quindi lo si porterà a casa. Lo si condurrà a sporcare ogni volta che avrà mangiata o dormito: dato che, dopo aver mangiato, gli organi della digestione lavorano maggiormente, il cucciolo sente più in fretta lo stimola di sporcare. Trascorsi alcuni giorni si potrh diminuire la frequenta delle uscite fino a raggiungere, più tardi, la frequenza desiderata.
64b)Giovane dobermann da 6 mesi che gioca. senza paura, con un leopardo di 6 mest
E consigliabile non somministrare al cucciolo troppi liquidi prima di andare a dormire, in modo che riesca a resistere per tutta la notte. Via, via che passa il tempo, si potrà notare dal comportamento del cucciolo quando egli dovrà sporcare; a seconda del sua temperamento, infatti si mostrerà irrequieto, oppure gratterà alla porta, pianger8 o abbaierà: in questi casi il cane ha bisogno di essere portato fuori subito, perché deve sporcare. Sicuramente il lettore si sar8 reso conto di quanto tempo bisogna dedicare ad un cucciolo, ma questo non è sufficiente perché è necessario anche giocare con il cucciolo ed educarlo con esercizi facili, senza costrizione, basati sulla spontaneità. Questi esercizi possono venire svolti durante Fe passeggiate e nei giochi di tutti i giorni. Fin dall'inirio bisogna abituare i cuccioli al traffico, come a tutte le situazioni che si verificano nella vita di tutti i giorni. I!cucciolo con sane caratteristiche genetiche (nervi), si adatterà presto, mostrando la necessariasicurezza; durante le passeggiate imparerà a camminare in mezzo alla gente e si abituerd ai rumori del traffico. Parlerò adesso di un argomento spesso dimenticato: ho notato che anche conduttori esperti, non conducono il cane nel modo giusto. I l cucciolo deve camminare sempre sulla sinistra e non deve tirare; molti cuccioli invece tirano il loro padrone, o la loro padrona, in giro per la città e si ha I'impressione che sia il cane a portare a spasso il padrone e non viceversa. t importante insegnare al cucciolo a non tirare sin dall'inirio, a tale scopo ci si servirà di un piccolo collare a strangolo, cioè si correggerà il cucciolo con dei leggeri ctrattonamenti e dandogli il comando rtPieden o rtfussn. La maggior parte dei proprietari non vogliono, in questo periodo, porre dei limiti al «pEccolan e pensano che potranno rimandare l'insegnamento a quando cara più grande. Ma è proprio in questo periodo di {{irnpritingn presso il nuovo proprietario, che il cucciolo impara più facilmente. Poiché per lunghi anni ho posseduto diverse razze di cani da lavoro, ho potuto notare che il temperamento cambia molta da razza a razza. Cioè ad un cane con molto temperamento, per esempio Il nostra dobermann, 6 consigliabile lasciare qualche minuto di libertà ad un guinzaglio di circa dieci metri, prima di prenderlo al guinzaglio normale. Il cucciolo si sarà giA sfogato ed avrà giA sporcato, così non sporcheri sul marciapiedi; 6 da sottolineare infatti come bisogni fare molta attenzione a ciò, affinché i vostri concittadini non si sdegnino del vostro cane. Durante Ee prime passeggiate il cucciolo rimarrà vicino, a contatto con il conduttore; ma mano che crescerà, esso intraprenderà delle spedizioni esplorative, soprattutto se il proprietario percorrerà sempre lo stesso tragitte. Bisogna evitare, fin dall'inizio, che il cucciolo si allontani dal conduttore più di venti metri, per cui bisogna portarlo fuori con un guinzaglio lungo. E bene far muovere i! cane prima del pasto, cià per principio, allo scopo di evitare il sovraccarico dell'apparato digerente, delle spalle, dei legamenti
della schiena e del posteriore; il sovraccarico dei legamenti può dare problemi, come schiena non ferma e gomiti aperti. Fra l'altro, quando vado a passeggiare, mi porto dei bocconcini che il mio cane mangia volentieri; se il cucciolo si allontana troppo lo chiamo col suo nome ed il comando ctVieniii o ctHier». Ai primi tentativi, per facilitarlo, mi abbasso i n modo che esso venga veloce ed allegro, quando arriva danti a me, fin dall'inisio, lo faccio sedere correggendolo con il collare ed una leggera pressione dell'altra mano sulla groppa, poi l o lodo molto e gli d o il bocconcina. Se eseguirò questo esercizio con sufficiente calma e continuità, il mio cucciolo risponderà al richiamo venendo subito allegramente e velocemente e si siederà davanti a me. In nessun caso dopo questo esercizio si deve mettere il cucciolo al guinzaglio corto, perché ciò provocherà un'assaciazione d i idee sbagliata. Il premio 6 consigliabile anche durante il futuro addestramento (intensivo).
Giochi predatori, di riporto e di cambattirnento Il nostro cucciolo di dobermann, appartiene ad una delle sette razze di cani
da utilità riconosciute e quindi, data la sua funzione, deve più o meno adempiere a dei compiti. Inoltre dal 1948 l'addestramento dei cani da lavoro, da! punto d i vista sportivo, ha avuta uno spazio assai vasto nell'ambito della cinofilia. La preparazione del cucciolo al futuro lavoro 6 d i notevole importanza. La risposta alla domanda, spesso posta: ccquando si può iniziare a lavorare con il cane>)è «al piii presto possibile». PiG intensamente lavoro con il cucciolo, o cucciolone, per insegnargli con il gioco, senza costrizione, i suoi futuri compiti, più facilmente esso li imparerà. Anche una lupa insegna ai suoi cuccioli a cacciare nel branco, quando hanno solo cinque mesi. Naturalmente non bisogna mai dimenticare, durante questo addestramento, le fasi della crescita del cucciolo: nei periodo della dentiziane (et8 da tre a sei mesi) non farò mai dei gioch iurante i quali, facendolo mordere, potrei provocargli dolore; infatti in questo periodo 'le gengive sono gonfie ed i denti da latte dondolanti, oppure i denti nuovi non sono ancora abbastanza forti. Durante questa fase dello sviluppo può gih essere iniziato i1 lavoro di fiuto; ritornerà su questo argomento più tardi. I cani domestici, a causa del modo in cui vengono allevati non conoscono più la lotta per la sopravvivenra, perciò vi sono degli accumuli di energia che vanno smaltiti, attraverso un'attiviti o degli esercizi. Come ho già detto in precedenza, quando ci si occupa del cucciolo o del cucciolone, bisogna fare in modo che i giochi risultino anche utili; ad
esempio la cosa piu facile per stimolare l'istinto al riporto è unirlo, attraverso il gioco, all'istinto predatorio. L'istinto predatori0 .è derivata dall'istinto alla caccia, cioè all'inseguimento ed all'uccisione della preda, per sfamare se stesso e gli altri componenti del branco. L'istinto al riporto deriva dall'istinto a portare la preda ai piccoli o per nasconderla nei pressi della tana. Per non far diventare il futuro riporto un esercizio esclusivamente di coerciziane, e bene far leva su questo istinto facendo apprendere a l cucciolo il riporta tramite il gioco. Non ha importanza l'oggetto che si usa, per esempio un guanto. una pallina, un portafogli, una ciabatta, ecc,. Dovrebbero essere pero, oggetti piacevoli e morbidi che abbiano per il cane, anche un buon odore. Allettandolo e stuzzicandolo con l'oggetto, attiro l'attenzione del cucciolo; se mostra interesse e cerca di prenderlo glielo do con molte lodi. Facendo così, mi siedo o mi inginocchio per avere più contatto fisico con lui. A questo punto cerco di attirarlo verso di me e lo faccio sedere difronte; cono assolutamente necessarie molte lodi, molte carezze e molta pazienza. Se qualcuno crede di avere subito dei risultati, devo deluderlo. Questo gioco andrebbe ripetuto due o tre volte al giorno; dopo aver fatto ciò e dopo aver gettato l'oggetto ad uno o due metri di distanza, termino il gioco dando ai cucciolo un piccolo boccone. Se ripeteretequesto gioco, con costanza, durante tutta la sua infanzia, il vostro cane riporterà perfettamente nel gioco. Naturalmente, man mano che cresce, devono essere cambiati i luoghi in cui viene eseguito l'esercizio, ma bisogna fare attenzione che il cane non possa sottrarsi a l vostro controllo; cib significa che bisogna eseguire l'esercizio in un'area delimitata, o con il cane ad un guinzaglio di tre o quattro metri. E importante che il cane durante gli esercizi di gioco non possa, di sua iniziativa, sottrarsi a l controllo del conduttore. Se i! controllo del conduttore entra neli'inconseio del cane, non ci saranno mai brutte sorprese.
Giochi di combattimento Servono a sviluppare nel cucciolo, e cuccialone, l'istinto a lottare per la propria difesa e la difesa del conduttore; soprattutto re razze da utilità, che sono allevate per questo scopo, hanno 'bisogno di tale attivitd. Un cucciolo, o un cucciolone che in futuro verrà condotto su un campo di lavoro, senza avere mai compiuto giochi di combattimento con il suo capobranco, moctrers di rado la reazione desiderata, perchh p e 3ui ~ ciò 6 del tutto nuovo. Per stimolare cani del genere, ci vuole molta pazienza e molto tempo, e si fard leva sull'istinto di imitazione. Inoltre i giochi di combattimento, sviluppano l'agilità e l'abilità del cucciolo nella lotta. Il cucciolone può essere reso sistematicamente robusto e poco sensibile;
I
65) Giochi predatori prima della denlizione con stracci, vecchi pullover, ecc
Y
66) 1 l cucciolo deve restare al g u i n z a g l ! ~
67)11 cucciolo vince e cattura la preda
nello stesso tempo, se si lavora nel modo giusto, impara ad intraprendere la lotta in seguito ad un comando. Questo preaddestramento facilita considerevolmente il futuro addestramento intensivo. La cosa migliore è fare un esempio con i bambini: i bambini piccoli, all'eth di circa tre anni, vanno all'asilo; 18 raggiungono, attraverso il gioco, la preparazione e l'educazione necessaria per affrontare le scuole elementari. E un dato di fatto, ed ogni insegnante lo confermerebbe, che i bambini che hanno frequentato l'asilo cono facilitati rispetto agli altri. Questi bambini, infatti, hanno già la capacita di concentrarsi su dei compiti e sano piu pronti ad apprendere degli altri; esattamente così stanno le cose per i vostri cuccioli e cuccioloni: è importante fare i giochi giusti all'età giusta. Con un cucciolo acquistato all'età di 8-10 settimane, la cosa migliore B iniziare con giochi predatori per arrivare a quelli di combattiviti. Possiamo usare per questi giochi, un vecchio calzino o uno straccio; stuzzicandolo con l'oggetto. lo porto a morderlo: quando lo avrà preso inizierd a contenderglielo e dopo un po' lo lascerd vincere. Questo gioco verrà, col tempo, reso più intensivo e prolungato, con possibiliti di infinite variazioni che dipendono dalla sensibilità di ognuno. Generalmente io mi metto una vecchia camicia, o un vecchio pullover e lotto con il cucciolone; con le mani lo posso stuzzicare e lui cercherà di diventare più abile nella lotta. Bisogna però comportarsi in modo tale, che esso alla fine possa ottenere la sua preda. Terminato il gioco, quindi, il cucciolo riceverCI la sua preda e verrà
68) SI stimola il cucciolo finche scuote la preda
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69) 11 cucciolo viene lasciato da solo con
la preda. bisogna osservare per quanto tempo continua ad interessarsi ad essa
4.-
lodato molto. È importante, naturalmente, che il cucciolo non si «monti troppo la testa)); il proprietario deve ristabilire la sua autorità di copobranco, alla fine di questo gioco.
Risvegliare e stimolare !'istinto di tiricerca» Per istinto di «ricerca>), si intende la capacità d i seguire la traccia di un animale o di un uomo. Vogliamo usare questa capacità innata, che faceva parte dell'istinto di consewazione, per l'addestramento a seguire una pista. Abbiamo giA fatto col nostro cucciotone giochi di riporto ed egli 6 quindi pronto a raccogliere e riportare alcuni oggetti, lanciati ad una certa distanza; possiamo quindi inserire questo nuovo esercizio. Ricordo sempre come sia importante che, prima di questi esercizi, il cucciolo abbia avuto la possibilità d i sfogarsi. Per cani che riportano volentieri, il seguente metodo è il migliore: si tenga il cane al guinzaglio corto e gli ci mostri un oggetto conosciuto, poi sì lanci questo oggetto fuori dalla vista del cane; e adatta per questo esercizio, l'erba o il trifoglio u n po' alti, così che, anche da molto vicino, l'oggetto non sia subito visibile. Dando I"invito ctcercaa (such), parola che deve essere data allegramente e dolcemente, si lasci che il cane, sempre al guinzaglio, cerchi l'oggetto; se il cane usa il naso e lo tiene basso, lo c i lodi tranquillamente. Dopo che il cane avrà trovato l'oggetto. lo prender8 e adesso voi dovrete essere tanto a biii da convincerlo a consegnarvelo, dopo glielo lascerete di nuovo, aftinché non associ tutto i n modo sbagliato. Dipende dalla inclinazione naturale del cane, che il conduttore dovrà comprendere attraverso una serie di tests, se il cane dovrs riportare I'oggetto o segnalarlo. Un"altra possibilità per insegnare precocemente la pista, sta nell'istinto di ernulazione: si esegue la pista con il cucciolo seguendo un cane esperto. Dato che questa pista c a r i molto odorosa, risulterà molto interessante per il cucciolo; questo metodo dovrebbe però venire usato solo da conduttori esperti, o da conduttori molto bene assistiti. dato che è facile che nascano dei comportamenti sbagliati da parte del condustore.
Preparazione del giovane Dobermann agli esercizi dì difesa Gli errori e le incertezze riscontrabili oggi negli esercizi di difesa del doberrnann, cono dovuti non solo al cattivo materiale di cani, ma anche al modo sbagliato con cui vengono i, il giovane Dobermann deve imparare a mordere la preda nelle varie posizioni che il figurante andrA ad assumere; la preda naturalmente è la manica. Dato che facciamo attacchi da un punto d i vista sportivo, dovremo seguire il regolamento delle gare sportive. L'addestramento agli attacchi pratici è tutta un'altra cosa e potrà essere fatto solo molto piu tardi; prima bisogna ottenere che il giovane dobermonn impari a lottare nel modo piil giusto per conquistare la preda. Con dobermann normali, consiglio di eseguire questi esercizi da solo e non i n cerchio con altri cani; nel cerchio infatti possono venire stimolati, attraverso l'istinto di imitazione, sola cani più deboli.
74) 11 figurante adessa usa un salsicciotto di cuoio
115
,
7 5 ) Morso alto e contatto fisico col figurante
I l cane, legato ad un guinzaglio di cuoio di 2-3 metri e ad un collare fisso, viene stuzzicata e rminacciato». Nei mamento ,di maggior eccitazione. la preda, che prima aveva stuzzicato e minacciato il cane, si trasforma i n una preda che fugge, A questo punto il cucciolone cercherh subito d i prenderla e, se ciò gli riuscirà, cercherà di scuoterla escuotendola d i ucciderla. Queste prime lotte, non devono essere eseguite troppo in alto, bensì un po' in basso (sotto l'altezza al garrese del cane). Quando il cane ha dimostrato di lotzare in modo corretto ed ha scosso energicamente la preda, essa gli verrd lasciata. Questa conferma d i vittoria è, inzialmente, di enorme importanza ed inffuenzera i futuri progressi. Se la presa non è ancora forte abbastanza, bisogna soltanto dare al cane, attraverso il guinzaglio, l'impressione che la preda non è ancora sua. 11 cane cercherà, rafforzando il morso, di tenere la preda e soltanto allora la ricever8 per scuaterla. La ccpressionenesercitata sul cane, verrà via via aumentata attraverso la minaccia col bastone ed il difendersi dei figuranti. Già in questa fase il dobermann, dovrebbe avere a disposizione un figurante che sappia assumere atteggiamenti diversi. Alla
fine di ogni lotta, il cane deve comunque vincere e rimanere sulla preda per poterla uccidere; è molto importante i n questa fase un giusto cornportamento del figurante. Nella fase di lotta, si lavora già in alto ed a contatto corporeo col cane (durante questa lotta non si devono dimenticare lodi e carezze da parte del capobranco, sempre molto importanti}; nella fase finale di essa, il figurante si sdraia per terra, indicando cosi sottomissione al cane. Il cane scuoterà in maniera ancora piu forte la sua preda ed al momento giusto il figurante gliela lascerà, sfilandosi ia manica. Naturalmente inizieremo questi esercizi con uno straccio, per passare al salsicciotto (prima di sacco poi di cuoio), fino ad arrivare ad una manica per cuccioloni. che non 6 ancora molto dura ; soltanto quando il cane avr8 superato in modo soddisfacente tutte queste fasi di addestramento, si passera alla normale manica da gara. Da qui deriva IYrnporianza del fatto che il figurante sappia dire al conduttore ed all'allenatore quanto è forte il morso. Durante tali fasi di preparazione, B assolutamente da evitare che il cane venga costretto all'autodifesa, perché ciò potrebbe portare a delle associazioni errate.
76) Preparazione di u n giovane dobermann di 9-10 mesi, si usa la manica per cucctoionr e la minaccia col bastone
Solo quando il giovane dobermann lavora armai in modo convincente e sicuro, e ciò lo si può notare anche attraverso i1 movimento della coda, potremo inserire l'esercizio di abbaio; esso impedirà che il mordere si sviluppi in modo troppo ctdominantei, e che siano necessari interventi troppo duri. Se giB da cucciolo ha imparato ad abbaiare al comando #abbaia», non avremo problemi, daro che dovremo soltanto inserire J'associazione del mordere-premio; dopo che il cane abbaia gli si lascia prendere la manica e portarla via. Se il cane non dovesseavere imparata ad abbaiare a comando, bisogna insegnarglielo stuzzicandolo e strattonandolo, quindi riceverà in premia una piccola lotta e la preda. Si provocherà cosl un {(abbaiodi inviton, che dA l'impressione di grande sicurezza. La correzione, in caso di comportamento scorretto, e le lodi, quando il comportamento è giusto, dovrebbero venire soltanto dal conduttore.
77) 11 canduttore aiuin i l cane col guinzaglio e con il corpo
78) 11 mornentodell impatto dopo I inseguimento del figurante che fugge, il cane mordealtoe viene aiutato sia dai movimenti del figurante che dal conduttore. che lo accompagna nell'inseguirnento tenendolo per il guinzaglione
79) Dopo aver lottato. il figurante cede e SIdimostra battuto inginocchiandosi o sdrarandosi, siamo nella tace finale della lotta e il giovane dobermann B sopra la preda e la scuote a morte. II cane deve rrrnanere al guinzaglio
Durante questi esercizi il condutzore dovrà tenere sotto controllo il suo dobermann per mezzo di un guinzaglio lungo, si eviterà così che un soggetto pieno di temperamento, si renda indipendente, e ciò permetteril inoltre al conduttore di soffocare, sin dalla nascita, ogni comportamento errato. Non consiglio di insegnare contemporaneamente l'abbaio ed il lascia, perché troppe cose nuove potrebbero frastornare il cane. Il lasciare, se si lavora nel modo giusto, non B mai un problema. p bene percid che prima il cane impari ad abbaiare in modo continuato, e si renda conto che ciò deve avvenire soltanto quando il figurante è assolutamente fermo: il cane capisce che non deve mordere la preda quando 6 ferma. Bisogna assolutamente evitare, tramite un forte strattone del guinzaglio, che il cane morda. 2 importante che il cane venga sottoposto a questo intervento. prima di mordere e non quando ha già morso. Come comportamento alternativo a l morso, spesso si ottiene d'abbaio di invito». A questo punto il cane, viene premiato dalla preda che fuggee che quindi, insegue ed ottiene. Soltanto dopo che siamo del tutto soddisfatti di questo tipo di lavoro, iniziamo col rtlascia)).
80) La manica viene lasciata a l cane che la portela via
In tutti gli esercizi riguardanti il >.A seconda del carattere del cane, gli interventi devono essere eseguiti dal conduttore, in modo tale che il cane senta un dolore intenso ma breve; questo intervento atl'inizio non deve mai essere eseguito sul dobermann da dietro, bensì di lato, o davanti. Sono necessari un buon collare a punte ed un guinzaglione. L'esercizio 6 da considerarsi appreso quando il conduttore pud girare intorno a l cane, che ha lasciato, senza che esso smetta di vigilare attentamente il figurante. In tale fase dell'addestramento, il guinzaglio deve ancora rimanere attaccate al collare del cane che sta imparando. Soltanto adesso il capobranco inizierà ad allontanarsi dal cane e dal conduttore. Facendo cid, deve però tenere d'occhio continuamente il sua dobermann. Se esso dovesse distrarsi. il figurante si metterà i n fuga e porterà il cane a fermarle mordendolo. Se queste fasi dell'addestramento, verranno eseguite nel modo giusto, avremo ottenuto una buona base per l'addestramento agli attacchi.
Addestramento del cane da lavoro Prima di entrare nei dettagli dell'addestramento, voglio spiegare alcune cose sui possibili diversi comportamenti dei cani e sugli influssi; cid deve servire ai conduttori per una migliore comprensione. al fine di riconoscere in anticipo una reazione non desiderata del cane.
Per influssi si intendono gli stimoli dell'ambiente che irtfiuiscono sul comportamento del cane. L'intensità degli influssi 6 variabile ed ottiene risposte diverse nei vari soggetti; molti influssi vengono registrati dal cervello, ma considerati senza importanza. Ai fini dell'addestramento è importante scoprire la sensibilità del soggetto agli influssi, in quanto ciò permette di dosarne l'intensità. A seconda del temperamento, o dei nervi del cane, bisogna applicare gli influssi in modo piil o meno intenso.
«In7 lusso tecnico e meccanico» Questo influsso viene applicato dall'addestratore attraverso mezzi tecnici, o movimenti dei corpo finalizzati a far leva esclusivamente sulla sensibilits del cane. Regola fondamentale: l'influsso tecnico o meccanico è assolutamente indispensabile per le prime esecuzioni di un esercizio e per il ripasso degli esercizi durante l'allenamento. Attraverso I'uso degli tnflussi meccanici, l'addestramento viene molto facilitato e si ottiene un'esecuzione molto più corretta degli esercizi. È molto importante I'uso dell'influsso meccanico, immediatamente dopo l'influssa delk'ordine vocale Q {{visivo)),per ottenere la giusta associazione.
Sono i comandi, vocali o visivi, del conduttore e sostituiscono gli influssi meccanici o tecnici; si rivolgono all'udito ed alla vista del cane. Durante l'allenamento vengono usati entrambi i tipi di influsso, mentre viene usato soltanto l'influsso sostitutivo in gara. Se il cane, durante il lavoro, non esegue un esercizio dopo aver ricevuto I'influs~osos~itutivo.bisogna passare subito ad usare, parallelamente, l'influsso meccanicofinct16 il cane non esegue l'esercizio perfettamente.
Metodi di addestramento A seconda del carattere del cane, bisogna scegliere il metodo di addestramento più adatto; quattro sono i metodi base: 1) Metodo tecnico-meccanico. 2) Metodo dei bocconcini. 3) Metodo di imitazione. 4) Metodo del gioco-premio. 5) Unione del metodo meccanico con quello dei bocconcini. Nell'educazione del cucciolone, ho avuto buoni risultati con il metodo di imitazione, mentre nell'addestramento vera e proprio con cani di carattere equiilibrato hanno dato buoni risultati l'unione del metodo meccanico a quello dei bocconcini ed il metodo del gioco-premio. Un errore che ho notato spesso, è quello di nutrire troppo i cani. A parte i danni fisici che questo provoca, e negativo anche per l'addestramento, perché un cane troppo ben nutrito diventa svogliato e pigro. Perciò io consiglio di tenere i cani a digiuno almeno una volta la settimana, e di lavorare soltanto con cani non sazi. Ciò significa che bisognerà scegliere l'orario più adatto per il pasto. Voglio mettere in chiaro che il cane, prima di lavorare, deve essere lasciato libera per almeno 15 minuti. L'addestramentodel cane da lavoro si divide in tre parti: 3a pista, l'obbedienza e gli attacchi. Se inizierò parlando dei complesso degli esercizi di obbedienza. 6 perché ritengo assolutamente necessario mettere questi esercizi al primo posto. In molti anni di esperienza, mi è capitato più volte di vedere buoni cani effettuare cattive prove soltanto a causa di un errato addestramento all'obbedienza. Da ricordare: per tutti gli esercizi è importante mmbiare spesso il luogo dove vengono eseguiti e la lote sequenza: il cane deve imparare, fin dall'inizio, ad eseguire in qualunque Fuogo ed in qualunque situazione; più l'allenamento sarà vario, più sarà grande il successo. Associazioni indesiderate, saranno così evitate fin dall'inizio.
Esercizi di obbedienza (età ideale del Doberrnann per l'inizio: circa 12 mesi) Condotta al guinzaglio Comando: «Piede>>(Fuss) Con questo esercizio si vuole che il cane, a l comando «piedeil, impari a camminare spontaneamente ed allegramente alla sinistra del suo conduttore: la spalla def cane deve muoversi alla stessa altezza del ginocchio del conduttore. Per far perdere al cane il fastidioso vizio di tirare a l guinzaglio occorrono u n collare a strangolo, u n collare di correzione (collare a punte)
1
81 ) La condotta a l guintaglia. 11 modo corretto di tenere il guinzaglio e la mano che loda il cane
l1 movimento del conduttore deve essere sportivo e veloce. in maniera da riusctre interessante per il cane.
82) La mano che loda il cane viene fatta oscillare al lato della testa del cane
e di un guinzaglio di 80 cm.-l metro. Il modo in cui deve essere tenuto il guinzaglio, lo potete vedere nella figura che segue. Il collare va messo i n modo tale che dopo la correzione torni ad essere lento ed il comando ~pieden,deve essere dato allegramente ma con sicurezza. E molto importante il modo di camminare: i n ogni caso bisogna camminare i n modo sportivo eveloce, con un movimento che risulti interessante per il cane; una camminata lenta, rende il cane disinteressato e pigro, cosicché esso non si concentra pienamente sul lavoro. Usiamo quindi, come influsso tecnico, lo strattone del guinzaglio e come infiusse sostitutivo la parola «piede». Perché il cane impari il più in fretta possibile il comando ((piede)), l'influsso
83) Correzione attraverso 11 guinzaglio per insegnare al cane a guardare in alto
meccanico deve essere dato immediatamente dopo dì esso. La mano destra serve per l'influsso meccanico e la mano sinistra deve essere, per il cane, la mano che loda; ciò significa che il cane dalla mano sinistra deve ottenere soltanto carezze. Naturalmente il cane, viene lodato solo se lavora alla perfezione. All'inizio è bene non fare troppi cambiamenti, bensì procedere per almeno 50-80 passi in linea retta. Il guinzaglio deve essere allentato e la mano destra viene tenuta all'alterra della cintura. Se il cane cammina in modo errato (si allontana lateralmente, rimane indietro o tira in avanti). va corretto con degli strattoni del guinzaglio, verso l'alto a destra; all'inizio di questo esercizio, ad ogni influsso meccanico deve essere collegato il comando ({piede)). La scelta del collare dipende dalla ((duttilità>)e dal carattere del cane: se il conduttore ha allevato il proprio Dobermann, fin da cucciolo, sa bene che tipo di reazione attendersi. Normalmente è sufficiente un collare a strangolo, solo per cani particolarmente cocciuti, 0 duri, è bene usare il collare con le punte; questo tipo di collare deve venire usato solo per un breve periodo, perché altrimenti il cane vi si abitua. SI parlare a voce bassa e l'oscillazione delle
84) Dietro front con aruto dei movimenti del corpo
braccia, rendono più interessante I%sercizio per il cane. E bene, all'inizio, non fare dei cambiamenti di direzione troppo stretti e bisogna stare anche molto attenti a non pestare i piedi al cane, perché altrimenti associa in modo sbagliato ed allarga. Da ricordare: gli esercizi vanno interrotti prima che il cane arrivi al limite della stanchezza psichica o fisica; cioè bisogna interrompere quando il cane lavora ancora con piacere ed allegria.
È bene eseguire la condotta al guinzaglio anche quando vi sono distrazioni da parte di persone o di altri cani (lavoro di gruppo con altri conduttori), come anche quando vi cono rumori (sparo, ecc.), o nel traffico cittadino. Con cani deboli di nervi bisogna fare attenzione sia nell'uso degli influssi (tecnici e sostitutivi) che degli strattoni, affinché non risultino troppo forti. In caso di bisogno, si cerchi di rincuorare i! cane battendogii una mano sulla coscia e parlandogli gentilmente.
Seduto - Comando: ({Siedin (Sitz) Con questo esercizio si vuole ottenere che il cane si sieda spontaneamente quando il conduttore è fermo e, su comando «siedi», quando il conduttore è in movimento; I'eserciziovasempre iniziato quando il cane è in posizione di seduto. Si inizi con una normale condotta al guinzaglio e si controlli che il cane sia concentrato. Dopo circa venti passi si dia il comando ((siedili con volume di voce normale; se si usa il comando ccsitr» si faccia attenzione che l~ccennto
cada nettamente sulla vocale o sulla «TZ» finale. Contemporaneamente si dia l'influsso meccanico attraverso il guinzaglio e la mano. La mano destra tira verso l'alto a destra il guinzaglio, mentre la mano sinistra (mano lodante), preme con forza sulla schiena (poco prima della groppa). Quando il cane è seduto, si diminuisca ia pressione della mano e del guinzaglio e con la mano lodante si accarezzi, con molta calma, la schiena del cane. Questo esercizio va ripetuto finché il cane a l comando «sitz» si siede velocernenre. Nella fase successiva il conduttore inizia a girare intorno al cane, tenendolo però sempre d'occhio, e tenendo in mano il guinzaglio. t importante fare attenzione che il cane resti esattamente nella posizione iniziale, senza girare né il corpo né la testa verso il conduttore. E opportuno inserire già in questa fase iniziale alcune difficoltà, come persone che passano o conduttori che
86) L'esercizio di ciseduto))
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passano con i loro cani. Ogni tipo di agitazione o aggressione, versa tali distrazioni, va immediatamente corretta attraverso la correzione meccanica (guinzaglio e mano). Da ricordare: II cane nello stadio iniziale dell'addestrarnento non deve poter uscire dal campo di azione del proprio conduttore. È necessaria, da parte del conduttore, molta padronanza di sé e concentrazione. Quando ilcane avrà eseguito più volte ed in modo soddisfacente questo esercizio, il conduttore potrà iniziare ad aumentare la distanza da esso; dovra allontanarsi, camminando all'indietro, per poter tenere sempre d'occhio il cane, e tenendo la mano destra alzata, inserirh i! comanda visivo. 11 guinzaglio dovrà rimanere sempre legato al collo del cane, ciò servir2 a dargli l'impressione del contatto con i l suo conduttore. La distanza va progressivamente aumentata fina a quando si arriverà a circa 50 metri dal cane, e lo si andrà a prendere dopo circa 5 minuti. Se si vuole ottenere che il cane si sieda i n fretta al comando ccsitz}), senza che il conduttore si fermi, 6 opportuno portare con sé u n bastoncino corto e flessibile, invisibile per il cane perche nascosto dietro la schiena del conduttore. Insieme a l comando ctsitzn, il cane riceverà un leggero colpo sulla groppa. Si avranno buoni risultati, con questo metodo, se si lavorerà in modo da evitare che il cane veda il bastone.
87} Aiuto ctvisivox per l'esercizio di seduto
Terra e richiamo di fronte Gomando: r(Platz), o s u < t z >f i n a l i . È i m p o r t a n t ec h e i l c a n e n o n f a c c i a c o n f u s i o n ef r a i c o m a n d i ; c i ò s i g n i f i c a c h e s e i o , d a n d o i l c o m a n d o < S i t z > ,m e t t o l ' a c c e n t o s u l l a < i > , d a n d o i l < P l a t z >p o s s o m e t t e r l o i n d i f f e r e n t e m e n t es u l l a < a > o s u l l a < t a f i n a l e . S e i n v e c e , d a n d o i l c o m a n d o < S i t z > ,m e t t o l ' a c c e n t o s u l l a < t z > n o n d e v o a s s o l u t a m e n t em e t t e r l o s u l l a < î a d a n d o i l < P l a t a . P r i m ad i i n i z i a r eI ' e s e r c i z i oè b e n e c h e i l c o n d u t t o r e m e t t a n e l l a s u a t a s c a d e s t r a ,u n a p a l l i n ao d e i b o c c o n c i n i .
88) ll terra insegnato col metodo del gurnzagliotirato sotto il piede
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89) Esercizio di terra Insegnato facendo pressione con la mano sul garrese del cane
Sono necessari: un normale guinzaglio, un collare correttivo (a punte), un guinzaglio di 5 mt. ed uno di 10 mt. All'inizia di questo esercizio il cane viene tenuto al guinzaglio e viene condotto normalmente al piede. Dopo alcuni cambiamenti di direzione, il conduttore dà il comando {(Platz))come ho spiegato. Per far capire al cane il comando, contemporaneamentecon il piede alzato si preme forte il guinzaglio e con la mano sinistra si preme, energicamente, sul garrese del cane. All'inizio il busto del conduttore dove essere piegato sopra il cane, in modo da avere un ulteriore influsso. In questo esercizio ritengo molto utile l'uso del collare correttivo perchh il cane deve, inizialmente, sotzornettersi molto. Un cane che esegue questo esercizio lentamente, in una situazione difficile non reagirà nel modo voluto. Per cani un po' sensibili, eventualmente, pud bastare anche la pressione della mano sul ganese e l'influsso del corpo; infatti il collare correttivo non è da usare indiscriminatamente con tutti i soggetti.
90) Il terra: il conduttore aiuta il cahe con i movimenti del corpo
Si prosegue ora come nell'esercizio di seduto, cioè il cane deve rimanere in questa posizione, senza agitarsi, per almeno 10-15minuti. Al più piccolo spostamento si intervenga con la correzione, tramite il guinzaglio ed il piede, contemporaneamente si dia il comando ~Platzii.Quindi, si ha anche qui l'unione dell'influsso meccanico con l'influsso sostitutivo. Si inizierà poi a fare dei tentativi di distrazione; essendo il conduttore molto vicino al cane, potrà correggere sul nascere tutti gli eventuali errori. Più tardi il cane, verrà anche chiamato da altre persone con il comando «Hier», ma dovrà imparare a non reagire. Quando il cane eseguir8 bene questo esercizio, ci si potrà allontanare prima di 5 mt. poi di 10, ~empre~tenendo il cane al guinzaglio. Si faranno, come a l solito, alcuni metri di condotta, si darà il comando ~ P l a t ez ~ a questo punto il conduttore si allontanerà lentamente
indietreggiando e tenendo il guinzaglio in mano. importante, dal punto di vista tecnico, che esso rimanga allentato e che il cane non riceva strattoni. Dopo circa un minuto SE chiama il cane, con il comando «Hier», che deve essere pronunciato con tono alto e prolungato, un piccolo strattone con il guinzaglio sottolinea il comando. Mentre il cane è in attesa a terra, il conduttore ha in mano, nascosto alla vista del cane, un giocattolo o un bocconcino. Il cane si avvicinerà allegramente e velocemente al conduttore, seguendo la via più breve. Affinché il cane esegua il seduto di fronte, in modo preciso e diritto, lo si prenda per il collare sotto il collo, con la mano sinistra e lo ci tiri a se; a questo punto riceverà il premio, sotto forma di carezze, leccornie o giocattolo. Dopo un'ulteriore, breve pausa, con il comando ctFuss>i, si ordina a! cane di portarsi alla sinistra del conduttore. Se il cane fin da cucciolo è stato educato con il mio metodo, descritto nel primo capitolo di questo libro, sarà già in grado di eseguire correttamente l'esercizio di richiamo e seduto di fronte. E possibile, fin dall'inizio, T'inserimento di un influsso visivo.
91) 11 seduto di fronte
resercizio di terra deve più tardi venire sviluppato in modo tale che il cane rimanga a terra anche per due ore di seguito. Voglio ancora sottolineare che questo esercizio deve venire eseguito in posti e situazioni diversi; anche la distanza del conduttore va gradualmente aumentata, fino a 30-50 metri e fino a portarsi fuori dalla vista del cane. Da ricordare: il cane deve ricevere soltanto una volta il comando vocale, se dovesse rifiutarsi di eseguire l'esercizio bisogna passare subito all'influsso meccanico collegato con quello vocale.
seduto di fronte con l'aiuto del guinzaglio , e la posizione delle mani
93) 11 ritorno al prede con I'aiuto del guinzaglio e dei movimenti del corpo
94) Terra libere con guinzaglione lungo e paletto
Esercizio di ttfenmo in piedi»: comando: «Resta)> (Steh). L'esercizio di fermo in piedi, f a parte di quegli esercizi che vanno insegnati soltanto dopo che gli esercizi base, come il seduto ed il terra verranno eseguiti in modo perfetto. Inoltre il ((fermo in piedi))viene richiesto soltanto in gare piii difficili, come per esempio nell'Sch H I Il, per cui non è nececsario insegnarlo durante l'addestramento di base. L'esercizio di ((fermo in piedi)) viene eseguito in due modi diversi: 1 - Il cane, durantela condotta a passo normale, al comando astehwsi deve fermare immediatamente e deve restare in questa posizione mentre il conduttore prosegue in linea retta per altri 30 passi, si ferma, e dopo qualche istante (mezzo minuto} lo va a riprendere. 2 - Nel secondo modo invece, il conduttore parte di corsa dalla posizione base e dopo circa 1O passi dà I'ordine «steh>iproseguendo la sua corsa per altri 30 pasci: poi il cane verrg chiamato di fronte. Il comando ccstehn, o meglio il tono di voce con cui esso viene dato, deve essere adattato al carattere del cane. Per esempio, ad un cane sensibile il
' . W
-
Una aossibilitA di intervento d e i conduttore per l'esercizio di fermo in piedi
96) Aiuto della mano del conduttore per l'esercizio di fermo in piedi durante la marcia
1
a
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comando va dato gentilmente, dato che questi cani reagiscono alla più debole intonazione; mentre invece ad un cane p i i duro l'ordine può venire dato i n modo più secco. Il comando va pronunciato in modo prolungato (({steeeeh»). Questo esercizio è semplice da insegnare al cane. Il conduttore usi un guinzaglio composto soltanto da un'asola che, ce lasciata pendere, anivi fino al gomito del cane; mentre, come collare, è sufficiente quello normale a strangolo. All'inizio è bene compiere l'esercizio a passo normale: attraverso I'influsso meccanico viene facilitato l'apprendimento del comando h al cane. L'influsso meccanico consiste nell'accarezzare il cane sul ventre, nello stesso momento in cui viene dato il comando, queste carezze verrann o associate ben presto a l comando. All'inizio la mano destra deve essere tenuta davanti a l naso del cane; più tardi si potrà iniziare a tenere la mano sempre più lontano dal naso del cane: quando esso avrà compreso bene si potrà eliminarne completamente l'uso. Come per l'esercizio di rtsedutol), si potrà ora iniziare a camminare, con un'andatura tranquilla, intorno al cane allargando man mano i cerchi. Questi giri servono per insegnare al cane a stare fermo senza girarsi verso il
conduttore. Soltanto quando il cane eseguirà bene questo esercizio, anche in presenza di distrazioni, si inizierà con l'allontanarsi. Bisogna sempre tenere d'occhio il cane: ce dovesse sbagliare si inizierà da capo, usando anche l'influsso meccanico. Bisogna arrivare a far durare l'esercizio circa due minuti. Soltanto quando il cane avrà appreso alla perfezione questo primo esercizio, si passi al secondo. La difficoltà del ((fermo in piedi» durante la corsa, è che il cane deve fermarci immediatamente al comando. Perché la cosa risulti tecnicamente più facile per il conduttore consiglia, all'inizio, una corsa molto lenta; infatti durante la corsa lenta e più facile influire meccanicamente sul cane, quindi si avranno risultati migliori. Posso affermare per esperienza personale che se il cane ha imparato bene il primo esercizio di «fermo in piedi)), eseguirà bene questo esercizio anche durante la corsa lenta. Si può usare come inffusso meccanico anche i n questa fase la mano destra davanti al naso del cane; se il cane dovesse seguire ugualmente il conduttore gli ci dia una piccola pacca sul naso. In questo esercizio, come nei precedenti, e bene che siano presenti distrazioni, allo scopa d i ottenere una esecuzione pulita e sicura. Il richiama di sfronten, sarà uguale a quello dell'esercizio di «terra>).
Riporto di oggetti
- Comando: e rtTerra1~ (tAforausn e rtplatzm) L'esercizio dell'invlo in avanti eseguito alla perfezione, deve mostrare un cane che si allontana dal conduttore velocemente ed allegramente nella direzione indicatagli.
104) Scalata di m. 1.80 con riporto
palizzata di
In pratica esistono diversi metodi per insegnare questo esercizio, la scelta dell'uno o dell'altro dipende dal carattere del cane. Il metodo Primo, come lo chiamo io, puh essere usato per un cane che abbia un forte legame, oltre che con il conduttore, anche con un'altra persona. Si faccia quindi mettere questo aiutante ad una distanza di circa 20 passi, si conduca il cane, tenuto per il guinzaglio ~ortissirno,i n direzione dell'aiutante e dopo qualche pasco si alzi il braccio nella sua direzione e conternporaneamente si dia il comando ctVorausn; nello stesso momento l'aiutante si abbasserh e farà gesti invitanti per il cane. Il cane andr8 velocemente verso l'aiutante, quando sarà arrivato questi gli darà il comando «platz)), ed il conduttore aiuterà il cane ad assumere questa posizione. Le distanze possono venire aumentate dopo qualche giorno e le direzioni cambiate. Quando il cane avrà ben capito che a l comando >, deve usare il naso, il conduttore avrà gid ottenuto un primo successo. Adesso dovrà perfezionare il lavoro di pista. ed insegnare al cane a fare piste piU lunghe e con parecchi angoli. Naturalmente bisogna procedere per gradi; bisognerà cioè sempre tracciare una pista che il cane sia i n grado di seguire: le piste non dovranno presentare in una volta troppe difficoltà. Soltanto quando il cane avrà acquistato una maggiore sicurezza potremo inserire altre difficoltà come ad esempio angoli acuti ed ottusi,cambiamenti
Vari tipi di angolo
partenza obliqua 1 89
Vari tipi di tracciato per il miglioramento del lavoro di f nuto
132a) Lavoro di pista con guinzaglione di circa 10 metri
di terreno, tratti d i pista tracciati nel bosco, piste invecchiate. 2 molto importante la sicurezza in pista del conduttore: il cane non potrà mai raggiungere la sicurezza nel lavoro di pista se il conduttore, all'inizio dellaaddestramento,non conoscerà alla perfezione la propria pista e correggeri il cane in modo sbagliato. Un addestratore non deve assolutamente commettere questo errore. Come ha già scritto K. Most, l'odore individuale del tracciatore non ha molta importanza per il cane, perciò il conduttore dovrA iniziare ad inserire le difficoltà per il cane soltanto sulle piste proprie. Solo quando il cane avrh fatto molta esperienza in pista e sarà molto sicuro, si dovrà iniziare su piste tracciate da altri: consiglio pero di chiedere aiuto ad un altro conduttore esperto, per potere eventualmente correggere il cane, In nessun caso il tracciatore dovrà spiegare al conduHore come è Fa pista, dato che qui il conduttore può, e deve, lavorare come se fosse in gara e concentrarsi soltanto sul cane. lf tracciatore di pista potrà seguire il conduttore a breve distanza, e, dicendo «Attenzionei), potrà far capire al conduttore che il cane è fuori pista. In
questo casa il conduttore si fermerà, ed inciterà il suo cane usando il comando ctcercan. Voglio parlare brevemente degli oggetti che vanno usati in pista. Il regolamento delle prove di lavoro dice esplicitamente di usare oggetti che si portano con sé comunemente, ma che non devono superare le misure di un portafogli. Possono essere usati per esempio: borsellini, portafogli, calzini, fazzoletti, pettini, pezzi di cuoio, ecc. A secanda del materiale di cui è fatto, ognuno di questi oggetti ha un proprio odore, al quale si aggiunge l'odore individuale del tracciatore. Anche su oggetti di metallo l'odore individuale può essere sentito dal cane. Gli oggetti non devono essere né troppo grandi, n e di colore troppo in Contrasto con quello del terreno, perché il cane non deve poterli trovare con la vista. Eventualmente si potrà nascondere l'oggetto dietro una zolla di terreno o in una depressione, al limite si può anche sotterrarlo leggermente. Non voglio negare che soprattutto nel lavoro di pista non tutti i cani potranno raggiungere risultati di prestigio; non di ogni cane si può fare un cane infallibile in pista. Comunque fra i Dobermann esistono dei veri specialisti in questo campo.
Considerazioni Via via che procederà nell'addestrarnento, il conduttore si renderà conto di conoscere, sempre meglio, il carattere del proprio animale, ciò gli pexmetterà di conoscere in anticipo le reazioni del proprio cane, e gli consentirà di condurlo in modo giusto e di farlo apprezzare dalla gente. Un cane addestrato nel modo giusto, nelle mani giuste di un addestratore, sarà utile alla comunità e sari utile al suo conduttore anche dal punto di vista sportivo. Dato che il nostro dobermann è riconosciuto come cane da lavoro ed utilità, ed 6 stato selezionato per questo scopo, è nostra compito tenere presente ciò quando addestriamo e curiamo il nostro cane.
il
Piste da SCH M 1 e 2
A= Partenza B= Fine C= Oggetto
Piste da SCI4 H 3
-
Piste da IP 0 3
lunga ca. 800 m. invecchiata di i ora
I1 figurante Tutta la parte della difesa (parte C nel regolamento delle prove di lavoro) è collegata al lavoro del figurante, il cui compite è quello di rendere migliore il lavoro di difesa del cane. Questo naturalmente vale per l'allenamento, doto che durante Ce prove egli deve eseguire le indicazioni del giudice e solzanto quelle. Per riuscire a lavorare in modo metodico e produttivo, negli esercizi d i difesa, .& necessario che figurante e allenatore lavorino insieme. Ad un figurante oggi si richiede molto di più di quanto non gli si richiedesse vent'anni fa. Quando ho iniziato io nel 1954, il figurante lavorava con un cappotto imbottito ed una specie di materasso come manica! A quei tempi non era necessaria una particolare agilità, dato che Ea tuta d i protezione impediva i movimenti. Oggi il figurante deve essere uno sportivo, deve possedere agi tit8, forza, resistenza, prontezza di riflessi come anche elasticitA psichica, e deve conoscere afondo le tecniche; soltanto così si riuscirann o ad ottenere apprezzabili risultati sportivi. Spesso i n molte selezioni ho notato la noncuranza all'uso d i figuranti qualificati, infatti i cattivi risultati
136) Attacchi nel 1956, si osservi la tuta di protezione
137) La manica veniva tenuta bassa ed il materiale di cui era fatta era morbido
ottenuti erano evidenti. Percib voglio cercare di spiegare, come ho già fatta spesso nei miei corsi per figuranti, cosa va richiesto, secondo me, ad un figurante. Inizierò a parlare degli istinti del cane e del comportamentosu cui si pud far leva nell'addestramento. U n figurante logicamente dovrà conoscere alla perfezione il quadro caratteriale della razza: i nervi, la soglia di reazione, la sicurezza, I'aggressiviti, la tempra, l'istinto alla difesa e la combattivita. Soltanto così g!i sarà possibile valutare un certo comportamento e quindi usare gli esercizi adatti. i molto importante conoscere anche l'istinto a l gioco, l'istinto alla caccia, I'istinto predatorio, l'istinto di difesa, dato che tutti questi istinti vengono usati per la preparazione del giovane cane al lavoro di difesa. Nessun figurante4 in grado di fare un buon lavoro se gli manca questa preparazione di base; inoltre, secondo me, in queste campo n o n si finisce mai d i imparare; dato che ogni cane è un individuo e quindi non reagisce in modo standardizzato. Cib significa che il figurante deve avere fantasia, deve reagire velocissimamente e deve saper osservare in modo preciso ed obiettivo. Inoltre deve mostrarsi sportivo ed imparziale, lasciando che tutti i dobermann che lavorano con lui approfittino allo stesso modo delle sue capacità, senza fare attenzione all'allevamen-
138) N o n era possibile verificare se 11 morso del cane era torte ed a bocca piena, percib molti cani riuscivano a coprire le loro debolezze
da cui provengono o al loro proprietario. 11 lavoro del figurante è un durissimo lavorofisico, unito ad una grande concentrazione. Anche 10 stato fisico del figurante è importante; soltanto un figurante veloce e mobile è in grado di lavorare nel modo giusta. Soprattutto il nostro dobermann con i suai riflessi ed i suoi movimenti veloci, ha bisogno di un allenatore-awersario che gli stia alla pari. Nelle fotografie sui diversi esercizi d i difesa si possono osservare bene alcune posizioni: si notino il modo di tenere la manica, la sua inclinazione, il modo di tenere il bastone e la posizione delle to
f 38aì Morso alto
13%) Corso per figuranti dell'l DC organizzato dalf'AIAD rn Italia, a Ferrara di Monte Baldo, nel giugno del 1981. Ha tenuto il corso Ottrnar Vogel. responsabile per il lavoro dell'lDC. Venti partecrpanti Un partecipante al corso durante il lavoro. minaccia col bastone e la pesiziane del corpo
138c) Il campione DV di lavoro Jaro v. d. Stollburo] 'l976 P. Falk v. Rotbachtal Sch H III M. Andra v. Blauer Blut Sch H III durante una corretta posizione di lona al campionata di lavora DV ad Ecsen nel 1976
gambe. Nei corsi da me tenuti ho sempre consigliato agli allievi di provare i vari movimentie le minacce col bastone senza cane, finch6 saranno perfetti;
ciosia col braccio sinistro che con quello destro, perché nessun dobermann venga abituato solo a destra o sola a sinistra. Da ricordare: più saranno diverse le situazioni a cui un dobermann verra abituato, più lavorerà bene e sicuro di sé. Tutti gli esercizi di difesa che sono descritti nel capitolo sugli esercizi di difesa ed in quello sulla preparazione del giovanedobermann agli esercizi di difesa, devono rifarsi a questa frase,
138d)Attacchi sulla Tuta di protezione
Voglio parlare ancora della problematica dell'impatto del nostro veloce dobermann, durante l'attacco lanciato. Questa esercizio deve venire provato spesso dal figurante. per evitare assolutamente che il cane si ferisca. In nessun caso il cane deve sbattere con lo sterno sui ginocchi del figurante, dato che ciò potrebbe provocare ferite ad entrambi. Voglio spiegare ancora alcuni esercizi interessanti.
138e) Campione di lavoro DV aBingo v. Ellendonks. ii cane da lavoro che ha avuto più successo frno ad oggb
1 38f) Minaccia coT bastone della mantca
e torsione
1 389) Disarmo e condotta durante la gara
II passaggio laterale Questo esercizio dà la possibilità al cane di prendere la manica tenuta alta dal figurante. Attraverso questo esercizio si ottiene un miglioramento del morso, e contemporaneamente il cane imparaa saltare per arrivare sulla manica.
La fuga in cerchio Il cane viene tenuto per il collare. Il figurante si allontana da lui, correndo lentamente e descrive un cerchia, tenendo la manica abbastanza alta all'intemo di esso. Poi il figurante accellererd la sua andatura fino ad arrivare ad una corsa veloce. A questo punte il conduttore lancerà il cane all'inseguimento. All'inizio il cane passera accanto a l figurante e fard fatica a prenderlo. I l figurante continuerà a correre finché sarà raggiunto dal cane. Poi continuerà a muoversi con il cane attaccato, fino ad arrivare a consegnarlo
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1 J9a) Passaggio laterale
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con manica alta
139b) I l inotiiento dell'impntto. i l conduttore dirige i l caiie con
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alta
139,) Il figurante combatte un po' e poi cede. la manica va abbassata un po prima di lasctarla al cane
LAVORO NEL CERCHIO
---* La manica B
tenuta all'interno del cerchio \
Il figurante corre finché e raggiunto dal cane
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Continua la corsa con il cane
Partenza di corca
attaccata 'i
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Il cane è tenuto per il collare
Consegna del cane al conduttore
al conduttore che sarA rimasto fermo alla partenza. Questo esercizio serve per insegnare al cane ad inseguire per la via p i i breve una preda (figurante) che fugge. Dato che il figurante correrà velocemente, questo esercizio, oltre che a risvegliate l'istinto di inseguimento (istinto predatorio), servirà a sviluppare l'occhio ed i riflessi del cane. Inoltre servirà per facilitare il cane nelf'attacco lanciato.
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40) Posirione [ l i piirlenZd
141a) I l figurante conibarte nia continua a correre riel cerchio
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figurante porta il cane al conduttore
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Esercizi di minaccia per acuire i riflessi del cane: veloce dietrof ronte, con o senza bastone Il figurante si mette davanti al cane, a circa 50 cm., voltandogli le spalle. Il cane dovrA, essere tenuto in posizione di seduto. Al comando dell'allenatore, il figurante ci girerà velocissirnarnente verso il cane, tenendo la manica all'altezra del petto, Il conduttore ha la possibilità di migliorare il morso del cane, aiutandolo con il guinzaglio anche a superare il momento di sorpresa. In uno stadia più avanzato si potrà inserire la minaccia coi bastone. Ciò richiede però una attiva collaborazione fra allenatore e figurante. Mentre si gira, il figurante dovrà far passare il bastone, dall'alto in basso, fra il canee la manica.
Dietrofront velocissimo con salto La posizione di partenza 6 uguale a quella dell'esecuzione precedente, soltanto che adesso il figurante si gira velocemente facendo un salto di almeno 50 cm. di altezza. È molto importante che il conduttore aiuti il cane con il guinzaglio, portandolo al morso. Il cane imparerà così ad affrontare una persona molto grande e molto minacciosa, ed a trattenerla con un morso sicuro. In tutti gli esercizi di difesa è assolutamente necessario non superare mai i limiti del cane. Un attimo prima di arrivare al limite, il cane deve vincere la lotta. In ciò sta l'arte del figurante. Ogni buon figurante dovrebbe impegnarsi a trasmettere ciò che sa a conduttori validi ed interessati, cercando di far diventare anche loro dei buoni figuranti. Soltanto quando una sezione avrà 3-5 buoni figuranti, si potrà parlare di vera scuola di addestramento. I successi faranno presto parlare di sé e ciò premierà il faticoso lavoro.
Lista dei campioni di lavoro DV 1950
- 1983
Anno Nome del campione
Punteggio
Qualifica LocalitA
1950 1951 1452 1953 1954
Artus v. Webereck Boris v. Rehwalde Artuc v. Weideneck Attus v. Weideneck Artus v. Weideneck 1955 Anni v. Niederrhein
Punktzahl n. Punktzahl n. rnit 298 Pkt. rnit 288 Pkt. rnit 287 Pkt. rnit 279 Pkt.
1956 1957 1958 1959 1960 1 961 f 962 1963 1964 1965 1966 1967 1968
Artus v. Weideneck Els v. Mollensee fand keine Siegerpriifung stan Frido V. Egelsberg Herba v. Rehwalde Fred v. d. Blutenstadt Orsoi Fred v. d. Blutenstadt Orsoi Fred v. d. Blutenstadt Orsoi Dixi v. Krakau Astor v. Rehbusch Gerra v. Ellendonk Boris v. Hagenstolz Boris v. Hagenstolz 1969 fand keine Siegerpruf ung statt 1970 Verry v. Furstenfeld 1971 Irnrno v. Ellendonk
mit 287 Pkt. mit 281 Pkt.
bekannt Hagen bekannt Duisburg - v - Pfungctadt - V Duisburg - v - Krefeld - SG - Recklinghau sen Duisburg Berlin
1972 Attila v. Westfalenblut 1973 Citta v. Pfalzerwaldheim 1974 Edel v. Dietenburg 1975 Palma v. Ellendonk
rnit 278 rnit 284 rnit 275 rnit 280
Pkt. Pkt. Pkt.
1976 Jaro v. Stollburg 1977 Bingo v. Eflendonk 1978 Pero v. Frankenland 1979 Pero v. Frankenland 1980 Flax v. Kirchbuhl 1981 Cora v. Papenkamp 1 982 Cora v. Papenkamp f 983 Hector v. Wilden Markgraf
rnit 286 rnit 290 rnit 278 rnit 294 mit 289 rnit 294 rnit 295 rnit 294
Pkt. Pkt. Pkt. Pkt. Pkt. Pkt. Pkt. Pkt.
mit 262 rnit 282 mi? 278 mi? 290 mit 270 rnit 281 rnit 277 mit 266 mit 282 rnit 280
Pkt. Pkt. Pkt. Pkt. Pkt.
Pkt. Pkt. Pkt. Pkt. Pkt.
rnit 280 Pkt. rnit 269 Pkt.
Pkt.
- GT - SG - SG -v- SG - SG - SG - GT- SG - SG -
Duisburg Frankfurt Neu lsenburg Hamm Krefeld Bonn Essen Harnburg Dortmund Dortmund Maiburg Recklinghau sen Schweinfurt Hohenlimburg Baci Waldsee FrankfurtSchoneck Essen Marburg Hamburg Aachen Nurnberg Donmund Aachen Aachen
Lo Ztp Prova di attitudine alla riproduzione Per escludere dalla riproduzione i Dobermann che sono ritenuti dannosi per I'allevamento, la Dv ha reso obbligatoria la prova di attitudine alla riproduzione. Questa prova rispecchia, da! 'i976, le aspettative della razza. I dobermann presentati allo Ztp devono avere almeno 14 mesi e devono risultare esenti da dislasia dell'anca. Vengono ammessi alla prova solo dobermann che risultano HD1 o HD2, questa lettura deve essere confermata dal responsabile dell'allevamento. La prova di attitudine alla riproduzione comprende tre criteri di valutazione: 1 - Valutazione morfologica: Qualifica minima per il maschio MB. Qualifica rninlma per la femmina 8. La valutazione morfologica va dalla valutazione da fermo al controllo dei denti e del movimento. 2 - Valutazione del carattere in situazioni normali. Saldezza di nervi, duttilrta, sicurezza di sé, sicurezza di sé anche sotto stimoli negativi caglia di reazione, non reattività ai rumori, test di isolamento. La valutazione del carattere i n situazioni normali consiste nell'osservare il comportamento del cane in mezzo ad un gruppo di estranei. Qui potranno valutare la «sicurezza di sé» e la duttilità. Durante questa prova verranno causati rumori che normalmente si possono sentire nella vita di tutti i giorni. Soltanto il cane duttile e sicuro di se, potr8 convincere i n pieno. Dopo di ciò ci sarà la prova dello sparo. Saranno sparati due colpi con una pistola caricata a salve (6 - 9 mm). Anche durante questa prova il cane dovrà restare tranquillo e sicuro. Si passerà quindi alla prova det rrpaletto}} {test d i isolamento); questo esercizio serve a valutare il comportamento del cane lasciato da solo. Per fare ciò legheremo il cane ad un guinzaglio, o ad una catena, di almeno 5 metri, che sarà fissata ad un paletto i n mezzo al terreno libero, in maniera che sia possibile avvicinarsi da ogni lato. il conduttore dovrà allontanarsi di almeno 20 metri ed uscire dalla vista del cane. Dopo circa 5 minuti il giudice delta prova si dirigerà verso il cane a pasco normale osservandone il comportamento. (Fato 31, non ha importanza che il cane sia tranquillo e ben disposto, o si dimostri aggressivo; l'importante è che l'atteggiamento aggressivo non nasca da paura o da poca sicurezza d i s&. La valutazione del carattere verrà fatta i n una situazione normale, senza cioè che il cane venga provocato o minacciata. Alla fine di questo test il conduttore pord andare a riprendere il cane.
3 - Valutazione del carattere durante la lotta. Valutazione dell'istinto di difesa, della cornbattività, del coraggio e della tempra, dell'aggressivita e del!@soglie di reazione. Il cane dovrSi mostrare il suo carattere durante la lotta. Per far ciò, mentre il conduttore cammina con il cane a l guinzaglio, verrA attaccato dal figurante che uscirà da dietro un nascondiglio. Il cane dovrà reagire prendendo, senza esitare, la manica, verrà messo sotto pressione fisica e psichica dal figurante e, dopo questa latta, verrà mandata senza guinzaglio all"inseguimento del figurante. La distanza minima 12d i trenta metri. Il fuggitivo. dalla posizione di fuga si girerà ed affronterh il cane. Anche qui il cane dovrd inseguire i 1 fuggitivo e mordere senza esitare. Alla fine della lotta il cane non dovrà permettere al figurante di muoversi. Sarebbe desiderabile che il cane lasciasse a comando, ma ciò non è obbligatorio. Tutte le fasi vengono comandate dal giudice. Vengono assegnate le seguenti qualifiche: - Valutazione del carattere: Qualifica 1A, per dobermann che, sia i n situazioni normali che durante la lotta. siano stati pienamente convincenti. l dettagli si possono vedere sullo schema d i carattere. - Valutazione del carattere: Qualifica 18,per doberrnann che hanno mostrato carattere discreto nella situazionedi calma, ed una buona combattività. Anche qui i particolari si potranno vedere sullo schema del carattere. La decisione viene presa dal giudice che si baserà sulle proprie conoscenze. Dobermann che vengano ritenuti noni i n possesso delle caratteristiche volute, potranno essere rinviati a tre mesi; ciò significa che potranno ripresentarsi al piU presto dopo tre mesi. Se non dovessero superare la prova anche questa volta, verranno ritenuti non adatti alla riproduzione,
La selezione ctKorung»
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6 compito della selezione scegliere, in una larga base di cani adatti alla riproduzione, quelli particolarmente indicati. Con questi cani in possesso della korung, bisognerà cercare, attraverso accoppiamenti giusti, di migliorare la base d i allevarnenzo. Perciò si richiede molto al cane, sia per quanto riguarda la rnorfologia, sia, soprattutto, per guanto riguarda il carattere. La Dv tiene per questo 2 korung centrali all'anno. Queste vengono giudfcate dai giudici selezianatori secondo il regolamento di selezione. A questa prova possono partecipare dobermann che hanno giA superato lo Ztp, che in esposizione abbiano ottenuta. almeno, la qualifica d i M B e che abbiano raggiunto l'età di 2 anni. Nella prima parte della prova si effettua la valutazione morfologica da fermo (come nello Ztp), la misurazione di tutte le parti del corpo (altezza al garrese, lunghezza del tronco, profondita e circonferenza toracica, lunghezza e circonferenza del cranio. (Vedi fig. 7+8), la valutazione del movimento e la prova dello sparo. Nella seconda parte, si effettua la valutazione del comportamento d i lotta durante un attacco improvviso (vedi fig. 9) e durante un attacco lanciato d i almeno 80 passi. Durante questa prova vengono valutati soprattutto il coraggio, l'istinto alla difesa, la cornbattiviaà e soprattutto la sicurezza e la tempra del soggetto (vedi fig. 1 O). Nel foglio di giudizio della korung sono segnati e descritti tutti i dettagli necessari, dalla valutazione da fermo, e vengono annotati pregi e difetti, come per esempio le linee del cranio, il muso, l'occhio, il collo, il torace, le angolature, il colore ecc.. Attraverso l'esatta misurazione dell'altezza al gaxrese, si può conoscere esattamente la taglia del cane e ciò è importante per !'allevamento. Per i cani che avranno passato la korung, verranno consigliati alcuni accoppiamenti piuttosto che altri. Durante la seconda parte della prova, ci06 durante la prova di carattere, il conduttore mentre cammina con il cane libero al piede, verrà attaccato frontalmente da un figurante. Questo attacco sarà improwise e silenzioso; il cane dovrà attaccare senza esitazione e mordere energicamente. Durante la lotta riceverà due forti bastonate su parti del corpo molto sensibili, come per esempio garrese, schiena, groppa ecc.. Nonosrante le bastonate il cane non dovrà farsi intimidire o staccarci. Dietro indicazione $e! giudice, il figurante interromperà la lotta ed il cane, su comando del conduttore, dovrà lasciare. Dopo di ciò ci sarà u n attacco lanciato di almeno 80 metri. Dietro indicazione del giudice il conduttore lancerà il caneall'inseguimento, quando il cane sarà arrivato a circa 8 metri, il figurante lo riaffronter8. 11 cane attaccherà subito il figurante senza esitare e prenderii la manica a bocca piena. Dopo la fine della lotta il cane dovrà lasciare su
comando del conduttore. Soltanto il doberrnann che soddisfer8, sia per rnorfologia che per il carattere, potrd superare la korung. Con il miglioramento dovuto allo Ztp e la reintroduzione della k ~ r u n g nel , 1979, la DV è riuscita a migliorare sensibilmente la base di allevamento; in generale il carattere si è stabilizzato ed anche la tempra 6 migliorata, così oggi accade che numerosi campioni sociali e Bundersieger arrivino a tali titoli essendo già in possesso della korung e della massima prova di lavoro.
Lgaddestramentosul civile Dopo aver parlato della preparazione agli attacchi per !o sport, voglio parlare ora anche dell'addestrarnento alla lotta senza manica. Se metto questo capitolo soltanto alla fine, è perché il cane deve prima imparare la lotta con la manica in tutte le sue variazioni. I! cane che avrà appreso tutto nel modo giusto, ha molto ben sviluppato l'istinto alla difesa e sarà quindi pronto per i prossimi esercizi, Prima di iniziare con i nuovi esercizi il cane deve essere abituato a portare una museruola sicura e messa i n modo tale che in nessun caso esso possa levarsela. La museruola deve essere fatta in modo tale che il naso del cane sia protetto da un cuscinetto di gommapiuma, che non gli impedisca però d i respirare liberamente; il cane irnpiegherA circa 4 settimane ad abituarsi. importante soprattutto che al cane venga fatta portare la museruola durante diverse occasioni: per la passeggiata, durante gli esercizi di obbedienza, i n casa ecc.; soltanto così si abituerà alla perfezione. Dopo che si sarà abituato, sarà possibile continuare a sviluppare l'istinto alla difesa; all'inizio carA necessario stuzzica~eil cane al guinzaglio ed il
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145+146+146a) Al momento di rnassrma eccitazione il condutfore permette al cane di combattere tenendolo sempre ad un guinzaglto teso
figurante, a parte un vestiario un po' pesante, non avrà bisogno di altra protezione, eventualmente soltanto dei leggeri pantaloni di cuoio. I primi stuzzichi dovranno essere fatti con la frusta. Sarà necessario anche tenere il guinzaglio nel modo giusto, inoltre il cane dovrà essere appoggiato ed incitato dal conduttore. Durante questa fase iniziale, il figurante dovrà stuzzicare il cane con i movimenti del corpo ed acusticamente, per portare al massimo !a sua voglia di lottare. Al massima dell'eccitazione il figurante andrà verso il cane che verrà mandato a lottare con il guinzaglio tese. Immediatamenteil cane cercherd di mordere il figurante attraverso la museruola; quali debbono essere le parti del corpo prese di mira dal cane, non ha importanza, se pero si vuole che il cane impari a mordere determinate parti del corpo, 15sufficiente che il figurante gliele porga durante la lotta. Dopo un po' di allenamento, si potr3 notare come il cane si sarà creato un proprio stile di lotta. È importante anche in queste prove, che il cane risulti sempre vincitore. Soltanto quando il cane attaccherà in modo soddisfacente al guinzaglione, potranno venire provati gli attacchi da libero, con esercizi di inseguimento, di affronto ed abbaio, ecc.; non esistono limiti alla fantasia del singolo addestratore.
147) Inseguimento e lotta con una persona che fugge nonostante la minaccia museruola)
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148) Affronto ed abbaio sul civile (cane con museruola)
149) Morsosulcivileprotettodaiuta. 1 1 cane prendeallagamba con !a quale 11 figurantevoleva colpirlo
150) Morso guidato sullii coscia
150a) Morso guidato sulla coscia
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151 ) Morso sul braccio con minaccia
152) Morso frontale
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154) Morso da dietro su un figurante che fugge
A questo punto si potrà iniziare a far mordere il cane sulla tuta di proteziane. Per il cane, che ha già fatto alcune esperienze con la museruola, adesso ci sarà il massimo delle esperienze positive: la lotta e la vittoria sull'awersario protetto soltanto dalla tuta, Anche qui bisogna procedere per gradi ed iniziare con il lavoro al guinzaglio, sarà così possibile guidare in modo ottimale il dobermann e contemporaneamente incoraggiarlo. Inizialmente sarà bene provare attacchi frontali a breve distanza, che andranno variati fino ad arrivare all'attacco silenzioso alla spalle. Si procederà poi con gli attacchi lanciati, durante i quali saranno provati diversi tipi di morsa, a seconda d i come è fatta la tuta di protezione. Alla fine d i questo tipo di addestramento si dovranno provare inseguimenti di circa 100-200 pasci, facendo in modo che il cane impari ad inseguire il figurante che cercherà d i proteggersi, ad esempio con una valigetta, e lo affronti abbaiando ed impedendogli di continuare la fuga.
Esercizi antifurto Sevolete che il vostro cane difenda sicuramente la casa ed il cortile, dovrete insegnargli il seguente esercizio: il figurante indossa dei vestiti normali sopra la Tuta di protezione, per fare in modo che il cane non si accorga di nulla ed entra furtivamente in casa muovendoci nel modo più naturale possibile. All'inizia può capitare che il vostro,cane non reagisca nel modo voluto e che in questa fase vi sla ancora bisogno dell'appoggio del conduttore; in questa fase il finto ladro non dovrà subito mostrare le armi più efficaci e dovrà far finta di arrendersi o di fuggire presto. Soltanto quando la sicurezza del cane aumenterà si potrà prolungare e rendere più pesante la minaccia. Comunque anche qui il finto malfattore alla fine dovrA far sempre la parte del perdente, per dare al dobermann, che ha combattuto, la soddisfazione della vittoria. Vorrei però avvertire chi fa dello sport con il dobermann che il lavoro sul civile quasi sempre comporta un abbassamento del punteggio i n gara. Sarà bene che soltanto addestratori molto esperti facciano questo.